Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 4

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 4 dal 31 gennaio al 6 febbraio 2011

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

TRIONFO MONDIALE PER ALDO VEZZONI

LA QUOTA ALL’ORDINE È UNA TASSA

VEGETARIANI PERCHÉ È SALUTARE

MOVIMENTAZIONE DEGLI EQUIDI

STRESS DA LAVORO: UNA GUIDA

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3.600 VETERINARI PER LA STAGIONE DELLA PREVENZIONE 2011

BREVI CENSIMENTO La raccolta dei dati del Censimento Istat dell’agricoltura continua fino al 21 febbraio 2011 nelle regioni Veneto, Marche, Toscana Molise e Puglia, fino al 28 febbraio 2011 in tutte le altre regioni ad eccezione del Lazio, dove la raccolta potrà protrarsi fino al 15 marzo 2011. Ad oggi, sono più di un milione e mezzo le aziende agricole che hanno risposto alle domande del 6° Censimento Generale dell’Agricoltura.

ECM La Commissione ECM ha sancito il divieto di reclutamento dei partecipanti da parte degli sponsor (Aziende farmaceutiche e produttori di dispositivi medicali). L'avviso, pubblicato sul sito dell'Agenas, chiarisce il concetto di "reclutamento" e i comportamenti che devono tenere i partecipanti, i provider e gli Ordini.

MNC Dopo la Toscana anche il Lazio disciplina le mnc in veterinaria. La commissione Affari Comunitari e Internazionali ha espresso, all'unanimità, parere favorevole sulla proposta di legge del consigliere della Regione Lazio, Enzo Foschi, concernente "Disposizioni in materia di medicine complementari esercitate da medici, odontoiatri, veterinari e farmacisti”.

APICOLTURA "Come Onorevole e come Medico Veterinario", Gianni Mancuso ha presentato una interrogazione al Ministro della Salute chiedendo di "disciplinare il settore farmaceutico" e di fermare "l'indiscriminato utilizzo di farmaci e pratiche farmacologiche illecite" in apicoltura. Chiesti anche interventi per riorganizzare il settore al Ministro Galan.

CARTA ETICA Una Carta etica per i professionisti. L'ha messa a punto il Comitato unitario delle professioni di Modena. La Carta è composta da 11 articoli e prevede la radiazione del professionista in caso di condanna definitiva per il reato di associazione mafiosa e la possibilità per gli Ordini di costituirsi parte civile.

SIVEAS È on line una nuova area tematica nel portale istituzionale www.salute.gov.it dedicata ai Piani di rientro. L'area presenta per ciascuna regione in deficit una sintesi degli accordi, le verifiche, i provvedimenti adottati e il risultato di attuazione.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

www.anmvioggi.it

AIVEMP

I veterinari non vanno lasciati soli Testimonianze, proposte e solidarietà ai veterinari vittime di intimidazioni A PAGINA 3

Anche quest'anno un record per la Stagione della Prevenzione. Con un incremento del 10% rispetto allo scorso anno, la sesta edizione della campagna promossa da Hill's Pet Nutrition e ANMVI potrà contare su 3.600 medici veterinari. Le adesioni si sono chiuse ufficialmente il 31 gennaio, ma nella prima settimana di febbraio il numero di medici veterinari aderenti salirà ancora per la gestione degli ultimi "ritardatari". La Stagione della Prevenzione è prossima al lancio mediatico ed è quasi ultimata la preparazione di materiale informativo per i medici veterinari e per il pubblico. Per tutto il mese di marzo, i proprietari potranno rivolgersi ai medici veterinari aderenti per una visita gratuita del proprio cane e gatto. Basterà consultare l'elenco pubblico per contattare il medico veterinario territorialmente più vicino. L'anno scorso sono stati 3.300 gli ambulatori che hanno partecipato con una visita di prevenzione ai cani e gatti di proprietà. La Stagione della Prevenzione 2011 si avvia a superare il dato finale del 2010 e nel mese di marzo migliaia di ambulatori veterinari si apriranno al pubblico dei

proprietari per sensibilizzare alle cure e alla prevenzione veterinaria. I temi su cui sarà focalizzata la Stagione della Prevenzione 2011 saranno l'obesità ed il sovrappeso, problemi sanitari con una elevata incidenza, che sono emersi nel 25% dei cani affetti da problemi di salute visitati l'anno scorso, su 22.000 visite effettuate nella Stagione Prevenzione del 2010. Sarà quindi chiesto ai veterinari aderenti nel 2011 al progetto di fare particolare attenzione a questo tipo di problemi. L’iniziativa è una collaudata campagna di prevenzione che coniuga la sensibilizzazione alle cure veterinarie con la maggior visibilità del medico veterinario nei confronti del grande pubblico. Si vuole incoraggiare i proprietari più restii alle visite di controllo e soprattutto raggiungere quella fascia di proprietari, ancora consistente, che non porta il proprio animale dal veterinario o che ci va solo in presenza di patologie. L’anno scorso su un totale di 22.000 visite gratuite, 6.100 animali sono risultati affetti da problemi di salute e 5.600 hanno iniziato dei trattamenti. Appuntamento quindi a marzo con proprietari e pazienti. ■

ATTENTI A QUELLA DIETA! IN QUESTI GIORNI ALCUNI COLLEGHI CI HANNO VOLUTO SEGNALARE, NELL’AMBITO DI UNA DISCUSSIONE RIFERITA ALLA DIETA BASF, che sul loro sito è riportato in bell’evidenza un comunicato, rivolto ai proprietari di animali da compagnia, molto critico sulle competenze e conoscenze scientifiche dei veterinari per gli aspetti alimentari di questi animali: “Dobbiamo fidarci dei consigli del nostro veterinario sull’alimentazione? Questo mito è abbastanza falso. Sebbene i veterinari forniscano servizi molto utili per i nostri animali, questi non dovrebbero includere a) vendere mangimi e b) dare consigli nutrizionali”. È difficile capire le motivazioni di questa dura presa di posizione contro i veterinari “ venduti all’industria” se non pensando a operazioni di mercato della Basf che trovando scarsa adesione o interesse da parte loro cerchi di denigrarli agli occhi dei proprietari per superare il loro parere o giudizio. Non è nostro compito entrare nel merito di una discussione scientifica sulla validità di questa dieta proposta dalla Basf, ma certamente un’azienda che si propone sul mercato dicendo di non chiedere consigli nutrizionali al veterinario, perché non ne capisce niente, avrà difficoltà a trovare sostegno da parte della nostra categoria. L’ANMVI è intervenuta ricordando non solo che il Medico Veterinario è l’unico in grado di dare informazioni e consigli alimentari corretti per gli animali, sia per formazione che per esperienza professionale, ma è anche ritenuto da circa il 90% dei proprietari, come evidenziato da tutte le indagini di mercato, il più qualificato referente per gli aspetti nutrizionali dei loro animali. È bene che la Basf ci ripensi.

@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line


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Criminalità e sicurezza Aivemp

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Giù in Calabria per non essere solidali solo a parole In molti con l’AIVEMP per dare un forte segnale di vicinanza e di impegno civile ai Colleghi vittime di intimidazioni rande affluenza al convegno dell’AIVEMP in Calabria sulla sicurezza dei medici veterinari ufficiali. Una sala gremita a Chiaravalle Centrale (Catanzaro) ha ascoltato interventi di autorità istituzionali e colleghi dipendenti dal SSN sul tema “Sicurezza alimentare e sicurezza dei medici veterinari”. Colleghi e numerose autorità del territorio, politici, magistrati e forze dell’ordine hanno dato vita, il 28 gennaio scorso, ad un evento di grande impegno civile, fortemente voluto e meritato dal collega Roberto Macrì. Gli episodi di aggressione e di violenza si sono registrati in molte regioni, dal Veneto alla Sicilia e originano tutti nella salvaguardia di interessi economici illeciti, attraverso l’indebolimento psicologico del veterinario ispettore: proiettili in busta, teste d’agnello, scritte minatorie, minacce ai familiari, violenze fisiche e verbali. L’AIVEMP (Associazione Italiana Veterinaria di Medicina Pubblica) ha voluto testimoniare la propria solidarietà ai colleghi vittime di atti criminali e denunciare pubblicamente un fenomeno che richiede la massima attenzione delle istituzioni, dell’opinione pubblica e dei media. In questo senso gli organizzatori, in collaborazione con l’Associazione culturale Athena e l’AIVI, sono riusciti ad attirare i riflettori di giornali e televisioni sul ruolo dei medici veterinari di sanità pubblica e sui gravi disagi a cui sono esposti in alcuni contesti socio-produttivi dove la criminalità organizzata ha interessi radicati nella zootecnia e nell’agro-alimentare. Ospite di riguardo e protagonista dell’evento è stato Nicola Gratteri, Procuratore Aggiunto presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, uno dei magistrati più noti ed esposti per la lotta alla criminalità organizzata e alla ‘ndrangheta e una delle personalità più impegnate sotto il profilo culturale e civile, attraverso numerose pubblicazioni e lezioni nelle scuole. Il magistrato, scortatissimo, si è trattenuto per tutta la durata del convegno e ha ascoltato gli interventi di numerosi medici veterinari da tutta Italia, in eguale misura esposti al fenomeno delle intimidazioni nel corso delle ispezioni ufficiali per la sicurezza alimentare, negli allevamenti e nei macelli. Particolarmente significative e coraggiose le testimonianze di

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Roberto Macrì, veterinario ispettore della ASL di Chiaravalle Centrale e Delegato AIVI per la Calabria (Associazione Italiana Veterinari Igienisti), di Francesco Massara, Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Vibo Valentia e di Giuseppe Favaro, veterinario ufficiale di Padova. “Dobbiamo reagire sempre - commenta il Presidente dell’AIVEMP Bartolomeo Griglio - vanno colpiti comportamenti intimidatori, ma anche i Colleghi devono trovare la forza di non permettere che si arrivi nemmeno all’insulto, ricordando sempre agli altri e a se stessi che in fase di controllo rappresentano l’Autorità pubblica, lo Stato. Nei conflitti, che non sono solo legati a situazioni di illegalità, i produttori devono rivolgersi alle istituzioni dell’autorità pubblica e non rivalersi sul medico veterinario ispettore. L’insulto non è accettabile, va preteso lo stesso rispetto che si deve verso un pubblico ufficiale, perché la credibilità del servizio veterinario è la credibilità dello Stato”. Ha presieduto i lavori il Presidente della Fnovi, Gaetano Penocchio, che ha ricordato la mozione firmata dai 100 Presidenti di Ordine nell’aprile del 2009 per chiedere urgentemente garanzie di sicurezza e il ripristino di condizioni di sicurezza e di legalità oltre che un atto di pubblica manifestazione di solidarietà. Una sollecitazione che ha concorso all’istituzione nel 2010 dell’Osservatorio ministeriale, che vede tra i suoi componenti un rappresentante della Fnovi, la Vice Presidente Fnovi Carla Bernasconi. “Quello che vorremmo sapere è il sommerso - ha dichiarato alla platea di Chiaravalle Carla Bernasconi - perché chi non denuncia subisce e si difende come può. E se denuncia deve spesarsi un legale. Siamo tutti veterinari perché la salute è una sola. Se le intimidazioni vanno a buon fine la salute è in pericolo”. La Vicepresidente Fnovi ha quindi riferito sulle attività dell’Osservatorio, in particolare di un questionario anonimo, predisposto per aiutare i Colleghi a segnalare le intimidazioni. In platea anche i ragazzi dell’Associazione calabrese Athena, invitati dal loro Presidente Tobia Virgilio ad una dimostrazione di impegno civile. Sul podio anche i parlamentari veterinari On Rodolfo Viola e On Gianni Mancuso, firmatari di interrogazioni parlamentari sul tema delle intimidazioni, e i dirigenti ministeriali Ugo Santucci e Pietro

L’ESPERIENZA DELLA VIOLENZA “L’impegno per affrontare efficacemente minacce e violenze sul posto di lavoro non deve essere visto come un’attività ‘una tantum’ ma, al contrario, per le sue ricadute sull’efficacia dei controlli, sul benessere del personale e sull’immagine della pubblica amministrazione, deve essere inserito, a tutti i livelli, nella pratica lavorativa quotidiana”. La relazione del Presidente AIVEMP, Bartolomeo Griglio ha messo l’accento sull’importanza che i veterinari per primi avvertano la gravità anche del livello più basso di intimidazioni e non lo sottovalutino. “Episodi di violenza contro operatori sanitari - ha detto - possono essere considerati eventi sentinella in quanto segnali della presenza nell’ambiente di lavoro di situazioni di rischio o di vulnerabilità che richiedono l’adozione di opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori”. Nel corso dell’attività lavorativa gli operatori sanitari delle strutture ospedaliere e territoriali sono esposti a numerosi fattori che possono essere dannosi sia per la salute sia per la sicurezza. “Tra questi ha spiegato Griglio - assume particolare rilevanza il rischio di affrontare un’esperienza di violenza”. Gli elementi scatenanti possono essere molteplici: decisioni impositive, sanzioni o sequestri, modalità di comunicazione non appropriate, incompatibilità caratteriali e situazioni extra lavorative. Già il National Institute of Occupational Safety and Health (NIOSH) definisce la violenza nel posto di lavoro come “ogni aggressione fisica, comportamento minaccioso o abuso verbale che si verifica nel posto di lavo-

ro”. Gli atti di violenza consistono nella maggior parte dei casi in eventi con esito non mortale, ossia aggressione o tentativo di aggressione, fisica o verbale, quale quella realizzata con uso di un linguaggio offensivo. Le strategie di intervento si collocano su tre livelli: la prevenzione dei conflitti, la gestione dei conflitti e la gestione dei danni derivanti dai conflitti. Gli interventi primari sono per natura proattivi (prevenzione) e volti alla riduzione dei rischi di minacce o violenza sul lavoro: devono essere programmate e divulgate politiche e piani d’azione finalizzati a ridurre i rischi di conflitto (es. formazione specifica del personale ispettivo); deve essere organizzato un sistema di reporting sistematico per l’analisi e l’individuazione delle cause di episodi di violenza. Gli interventi secondari (gestione dei conflitti), hanno l’obiettivo di interrompere situazioni a rischio evitando l’aggravarsi del fenomeno. In presenza di segnalazioni, anche solo di abusi verbali, occorre intervenire in modo tempestivo per la gestione del conflitto mediante incontri con il collega minacciato e con l’utente per l’individuazione delle cause, l’adozione di richiami ufficiali, la rotazione del personale con, nei casi più gravi o ripetuti, la comunicazione all’Autorità Giudiziaria e/o la sospensione del servizio. Infine, gli interventi terziari hanno l’obiettivo di ridurre e sanare i danni del mobbing e della violenza. Questi includono, ad esempio, accordi aziendali e programmi di postassistenza, consulenza e terapia psicologica.

Noè del Ministero della Salute, e il rappresentante dell’Ugl Giuseppe Romano, Gaetana Ferri, Direttore generale della sanità animale e del farmaco veterinario, rappresentata in sala da Ugo Santucci ha espresso in una nota inviata agli organizzatori “apprezzamento per questo evento organizzato proprio in una Regione nella quale si sono verificati episodi di intimidazione, che purtroppo si rilevano anche nel resto del territorio nazionale, e che rappresentano un limite alla espressione di una professione fondamentale per lo sviluppo socio-econo-

mico del territorio, oltreché indispensabile per la tutela della salute e del benessere degli animali e per la sicurezza alimentare, a salvaguardia di un bene comune: la salute dei cittadini. L’istituzione nel 2010 dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori e sull’attività di medicina veterinaria pubblica presso il Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute ha messo l’esecrabile fenomeno all’attenzione delle istituzioni competenti e ha lo scopo di garantire, in quanto organismo in-


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4 Aivemp Criminalità e sicurezza teristituzionale, continuità ed efficacia all’azione promossa a tutela della sicurezza dei veterinari pubblici”, specie in un territorio come quello calabrese, “che deve investire sui colleghi seri ed onesti, che devono avere garantito tutto il necessario supporto delle autorità competenti, in modo che vengano emarginati e se necessario puniti tutti coloro che non condividono gli obiettivi della Sanità pubblica attraverso comportamenti omissivi o intimidatori”. L’On. Nazareno Salerno, Presidente della Commissione regionale alla Sanità, è intervenuto in rappresentanza del Governatore Giuseppe Scopelliti, assicurando attenzione ai Servizi Veterinari e annunciando di avere sollecitato in tal senso anche l’Agenas. Moltissimi i messaggi dei politici. Il Sottosegretario Francesca Martini ha inviato un comunicato: “Esprimo la mia vicinanza a tutti quei medici veterinari che hanno subito intimidazioni e aggressioni durante, e a causa, dello svolgimento delle loro funzioni. Questi episodi vanno combattuti con fermezza affinché la loro preziosa attività possa essere svolta con serenità e in piena libertà”. Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto: “Voglio esprimere tutta la mia vicinanza ai medici veterinari vittime di aggressioni e minacce, perché possano svolgere sempre serenamente e in piena libertà il loro lavoro, forti del nostro appoggio”; Nichi Vendola, Governatore della Puglia: “È necessario uno sforzo congiunto tra tutti gli attori della complessa catena, compresi i consumatori e insieme verificare, anche con un respiro europeo, tutte le strategie attuabili per garantire la sicurezza alimentare e la sicurezza di tutti gli operatori della filiera, a partire dalla produzione fino al consumo dell’alimento”. Quanto è emerso dal convegno è che i medici veterinari chiedono di uscire dall’isolamento istituzionale, di essere protetti quando trovano il coraggio di denunciare le minacce e le aggressioni per non subire l’ulteriore umiliazione dell’indifferenza sociale e istituzionale. ■

“Fate un lavoro importante per la salute. In certe vallate non potete andare da soli” gioco ci possono essere ingenti indennizzi e aiuti. “E tu veterinario come ti permetti di ostacolarmi?” Se ci sono 10 capi, ma bisogna scrivere che ce ne sono 100 perché arrivano più contributi “dobbiamo chiederci chi ci sta e chi non ci sta”- dichiara Gratteri.

I CONTROLLI MIGLIORI D’EUROPA

Il Presidente AIVEMP Bartolomeo Griglio e il Procuratore Gratteri al termine dei lavori congressuali. “La proposta del dottor Gratteri - ha dichiarato Griglio - è in parte già attuata. La vera novità risiede nel dare una regolamentazione formale alla sinergia con le forze dell’ordine e i carabinieri della salute”. Il magistrato suggerisce la creazione di commissioni congiunte e azioni sinergiche di sequestro, da non lasciare alla discrezionalità e all’occasionalità. In sala, numerosi medici veterinari, magistrati, esponenti politici, rappresentanti delle forze dell’ordine e dei Carabinieri per la tutela della salute.

a disperazione peggiore di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile”. Questa frase è di Corrado Alvaro, un autore calabrese, poco studiato nelle scuole, che Nicola Gratteri ama ricordare nei suoi interventi pubblici. Il magistrato più in vista sulla scena internazionale per la lotta alla ‘ndrangheta è al tavolo dei relatori per tutta la durata del convegno di Chiaravalle Centrale (Catanzaro) e quando, per ultimo, prende la parola dimostra tutta la sua generosa e acuta attenzione. Gratteri mette subito in guardia la platea: niente “bagni di ipocrisia”. E dice subito della presenza della ‘ndrangheta nel mondo veterinario, di “veterinari ‘ndranghetisti” e di come la criminalità stia avvicinando tutte le professioni intellettuali. Le minacce non sono un fenomeno solo meridionale, il problema non è solo italiano, ma europeo e di tutto il mondo occidentale. “I soldi nella borsa com’è accaduto in Veneto sono un metodo tipico”- ha detto Gratteri, richiamandosi alla testimonianza in sala del Collega padovano Favaro. “L’indebolimento dal punto di vista psicologico è tipico”. Come la lusinga, come le “regalie”.

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IL VETERINARIO È SOVRAESPOSTO

Nicola Gratteri (Gerace, 1958) è Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. E’ uno dei magistrati più conosciuti della Dda, Direzione distrettuale antimafia. Impegnato in prima linea contro la 'Ndrangheta, la criminalità organizzata calabrese, vive sotto scorta dall'aprile del 1989. E’ autore di numerose pubblicazioni, fra cui Fratelli di sangue, Mondadori, 2009 e La Malapianta, Mondadori, 2010, entrambe scritte insieme ad Antonio Nicaso.

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Gratteri svolge a braccio un discorso che cattura la sala. Ha una logica stringente e una coerenza che tiene alla perfezione, alterna frasi durissime a parole leggere, da fine umorista, piene di significati anche quando non sono dirette. “Siete una categoria sovraesposta, ma poco considerata - dice- dovreste farvi pubblicità, farvi conoscere come categoria. Non voglio portarvi nel mondo virtuale, ma forse ci vorrebbe una fiction tv”. La visibilità è una forma di protezione e di attrazione della solidarietà, è una forma di controffensiva contro la criminalità. Ma prima bisogna fare i conti al proprio interno. “Il veterinario ha bisogno di essere controllato per evitare che la sovraesposizione si

sposti sul collega vicino, la sovraesposizione aumenta se non c’è colleganza - ha detto- e questo è tipico di molte altre professioni. Dire “non sono stato io, è stato il collega” è un comportamento che sovraespone qualcun altro”. Bisogna stanare le persone che lo fanno. E bisogna segnalare il pericolo per tempo, dalle prime avvisaglie, “intervenire prima di andare al pronto soccorso”, sottolinea Gratteri dopo la testimonianza del Collega Massara, una delle più accese e vibrate, insieme a quella di Roberto Macrì. “No all’antimafia del giorno dopo”.

CON IL NAS MA NON PER AMICIZIA La criminalità personalizza le ricette (fa le sue “regalie” secondo i gusti e le vanità individuali), quindi “il veterinario non può andare da solo, perché non ci torna in quella vallata”. Bisogna organizzarsi. “Dopo lo studio del Dottor Griglio - dice - bisogna agire sul territorio: ti mando due veterinari in più, ti metto un carabiniere in più, ti controllo l’azienda continuamente”. Gratteri parla anche di “interventi a campione” e di “abbinare i veterinari ai carabinieri del Nas”, anche se “i Nas sono una sigla più che una realtà numerica, sono molto pochi, sono come mosche bianche”. Non si può lasciare il veterinario da solo, occorre coniugare il rapporto Veterinario-Nas, ma in modo regolamentato e strutturato, “questo rapporto non deve essere lasciato all’amicizia personale”. Il mafioso, chiaramente, preferisce il veterinario da solo.

“NON PARLO DI ETICA E MORALE” “Io non parlo di etica e di morale, bisogna parlare di convenienza, perché la criminalità ragiona secondo la convenienza economica. Bisogna arrivare a stabilire se è conveniente delinquere”. La zootecnia, ricorda Gratteri, è una delle attività della criminalità perché ci sono di mezzo i contributi economici e chi si frappone deve essere messo da parte. In

“Voi fate un lavoro importante per la nostra salute. L’Italia è considerata all’avanguardia anche rispetto a paesi economicamente più importanti. Abbiamo i controlli sanitari migliori d’Europa. In Italia c’è un sistema che funziona ma non lo facciamo funzionare in modo sistematico”. Gratteri, che ha lavorato con Scotland Yard, con investigatori europei, specie tedeschi dopo la strage di Duisburg, sostiene con vigore che i sistemi italiani sono spesso i migliori, ma “all’estero si sanno vendere molto bene”. L’èlite della polizia italiana è migliore, i nostri agenti i più attrezzati e più preparati, altri paesi sono inferiori all’Italia dal punto di vista investigativo (“altrove hanno solo più soldi ma hanno i paraocchi quando fanno i pedinamenti…”),. “Eppure ne parliamo male. A me dà fastidio sentire parlare male dell’Italia all’estero”.

UN POPOLO COLTO SI INDIGNA Per Gratteri, la scuola è una risposta alla criminalità, ma viene “scientificamente” indebolita. Invece bisogna investire in istruzione, le nostre scuole sono “caserme fatiscenti”, “ci sono ragazzi da fare innamorare alla lettura”. Il popolo meridionale è “tendenzialmente ignorante e disincantato, viene munto solo quando c’è da votare”, per questo ci vuole un sistema scolastico. “Un popolo colto, un popolo che studia non ride davanti alle barzellette, ma si indigna”. “Con questo sistema scolastico non avremo una nuova classe dirigente. Non ne usciremo nemmeno dalla situazione dei veterinari con questo sistema giudiziario”.

IN EUROPA NON SI PARLA DI CRIMINALITÀ Il discorso di Gratteri diventa più tecnico, sfiora temi enormi e non risparmia l’Europa: “In materia economica spaccano il capello in quattro, ma il problema della criminalità organizzata non è mai stato posto all’ordine del giorno da nessuno in Europa”. E di nuovo un punto a favore della territorialità delle politiche italiane: “Togliere le barriere europee ha facilitato i trafficanti, perché in Europa non c’è la cultura del controllo del territorio, potete fare km e km senza che nessuno vi fermi mentre in Italia, finché potrà comprarsi la benzina c’è la polizia”. Ma non è il momento di parlare di omologazione dei codici a livello comunitario. Il discorso rientra sulla cultura per condannare la “cafonaggine” della ricchezza ostentata della criminalità, un lusso che conquista presto i giovani ‘ndranghetisti, che suscita invidia e ammirazione e contagia i ragazzi e le ragazze che invece vanno a scuola senza troppi soldi in tasca e nei quali nasce presto quel dubbio drammatico che Corrado Alvaro aveva letto nella coscienza degli italiani decenni fa. ■


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6 Attualità Successi internazionali

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Trionfo dell’ortopedia italiana nel mondo grazie ad Aldo Vezzoni Protesi al titanio in una tigre femmina in Germania. Vezzoni primo chirurgo dell’intervento

n'altra affermazione nel mondo dell'ortopedia veterinaria italiana, una disciplina nella quale i medici veterinari italiani godono di fama internazionale. Non è quindi un caso che lo zoo di Halle, in Germania, si sia rivolto ad una indiscussa autorità italiana in questo campo: Aldo Vezzoni (Med Vet, Dipl. ECVS, Cremona) è stato chiamato a curare un prezioso esemplare di tigre malese femmina di otto anni, per la sua lunga e vasta esperienza. L'intervento è stato condotto una settimana fa presso la Leipzig University in Germania da un team composto da cinque ortopedici veterinari, guidati da Aldo Vezzoni primo chirurgo. Il fatto, ancor prima di approdare alla letteratura scientifica, ha fatto notizia nelle cronache internazionali e non solo di quelle specializzate. È la prima volta che la protesi viene impiantata in una tigre femmina. Girl è uno splendido esemplare, residente nello zoo tedesco, da circa un anno era affetta da zoppia e dolore manifesto secondari ad osteoartrosi. Nel corso di un intervento durato tre ore, è stata applicata una protesi d'anca al titanio. L'impianto protesico è stato creato ap-

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positamente su misura sulla base della TAC eseguita in precedenza sull'animale. L'azienda svizzera Kyon, che produce protesi al titanio, ha donato il costoso impianto allo zoo e contattato il dottor Aldo Vezzoni per l'intervento. "Si è trattato di una esperienza molto bella a cui ho partecipato molto volentieri ( e a titolo gratuito, ndr). Presso la mia clinica ho già effettuato in tanti anni di attività centinaia di interventi di questo genere, sempre su cani, mai era capitato di avere a che fare con una tigre...". L'animale, allo stato selvatico non addomesticato, sta bene. "Pur dovendo ancora terminare il necessario periodo di convalescenza spiega il Dottor Aldo Vezzoni -, la tigre attualmente sta bene e si muove appoggiando l'arto operato nella gabbia di isolamento in cui è tenuta". Prima d'ora la letteratura scientifica veterinaria annotava solo un precedente intervento su un esemplare maschio presso l'Università della Georgia, Athens. "Girl soffriva di un'artrosi importante dell'anca destra, con forte dolore e zoppia - racconta Aldo Vezzoni, che ha operato gratuitamente - ; la degenerazione artrosica, causata da un trauma che ha prodotto, forse durante il gioco, una sub-lussazione dell'anca, si era aggravata

lo scorso anno dopo la gravidanza e la nascita di due cuccioli. La sofferenza dell'animale era tale da provocare inappetenza e un pericoloso dimagrimento. Per questo, e anche per l'età di Girl che ha 8 anni e un'aspettativa di vita oltre i venti, i veterinari dello zoo Halle hanno deciso che fosse tempo di intervenire". "Dopo un'accurata anestesia, che ha dato comunque non pochi problemi - continua - abbiamo asportato la testa del femore, ripulito l'artrosi, impiantato l'acetabolo o còtile, inserito nel canale femorale lo stelo protesico e agganciato a questo la nuova testa femorale per farla articolare dentro l'acetabolo. Siccome il carico sull'articolazione non potrà essere graduale, trattandosi di un'animale, lo stelo è stato bloccato con speciali viti in modo da consentire una stabilità immediata alla quale seguirà una stabilità permanente quando la protesi sarà integrata all'osso". Le tigri malesi sono una delle specie animali più minacciate al mondo, con soltanto 500 esemplari attualmente esistenti in natura. La notizia sta facendo il giro del mondo. Diffusa in Italia da Vet Journal, è battuta da tutte le principali agenzie. Un trionfo personale per Aldo Vezzoni che dà prestigio a tutta la veterinaria italiana nel mondo. ■


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Soc. Cons. a r.l. Sistema qualità ISO 9001:2008

Premio Lombardia Eccellente nell’ambito del Progetto di Internazionalizzazione della professione medico veterinaria: la formazione per la sicurezza alimentare. Il modello Regione Lombardia

CORSI 2011 SICUREZZA ALIMENTARE. CLIMA, PRODUZIONI E RIFLESSI TECNOLOGICI IN SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA 6-8 Aprile 2011 - Cremona

RASFF AZIENDALE: SISTEMA RAPIDO DI ALLERTA E COINVOLGIMENTO DELLE AZIENDE AGROALIMENTARI 6-9 Giugno 2011 - Cremona

THE OPERATIVE PROCEDURES IN THE FOOD SAFETY SECTORS 12-14 Ottobre 2011 - Cremona

FOOD SAFETY: MODERNISATION OF VETERINARY INSPECTION 23-25 Novembre 2011 - Cremona

Settimana Internazionale 2-7 Maggio 2011 - Cremona

A.N.M.V.I.

INTERNATI

NAL

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

ITALIAN NATIONAL VETERINARY ASSOCIATION

Per informazioni sui Corsi ANMVI International/AIVEMP Segreteria ANMVI International - Tel. 0372/403509 - Email: international@anmvi.it


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8 Legale Sentenze

La quota versata all’Ordine ha natura tributaria La quota dovuta dagli iscritti ha le stesse caratteristiche e scopi della “tassa”

e somme versate nei confronti dell’Ordine provinciale sono “contributi”: “la prestazione dovuta dagli iscritti per le spese di funzionamento dell’istituzione ordinistica ha le stesse caratteristiche e scopi della “tassa”, così denominata secondo un linguaggio tipico del diritto tributario. L’ha stabilito la Cassazione a Sezioni Unite l’11 gennaio scorso. La controversia nasce in seguito all’invio da parte di Equitalia di un avviso di riscossione a favore del Consiglio nazionale forense di un contributo che l’Ordine degli avvocati di Roma aveva già deciso di non riscuotere considerandolo non dovuto. Si tratta di un contributo (25,8 euro) preteso nei confronti di avvocati del foro di Roma non abilitati al patrocinio. Chi ha ragione? La sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione non risolve il contenzioso, ma inquadra dal punto di vista giuridico e tributario la natura dei contributi versati all’Ordine professionale. Una novità per la stessa giurisprudenza che per la prima volta chiarisce la questione. I giudici hanno quindi rinviato le parti alla Commissione Tributaria Provinciale, dando indicazioni importanti sul potere impositivo dell’Ordine Professionale. A quest’ultimo, il sistema normativo riconosce "una potestà impositiva rispetto ad una prestazione che l'iscritto deve assolvere obbligatoriamente, non avendo alcuna possibilità di scegliere se versare o meno la tassa (annuale e/o di iscrizione nell'albo), al pagamento della quale è condizionata la propria appartenenza all'ordine". Questa "tassa" si configura come una "quota associativa" rispetto ad un ente ad appartenenza necessaria, in quanto l'iscrizione all'albo è conditio sine qua non per il legittimo esercizio della professione. Sussiste quindi, si legge nella sentenza, uno degli elementi che

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caratterizzano il tributo: la doverosità della prestazione. "Chi intenda esercitare una delle professioni per le quali è prevista l'iscrizione ad uno specifico albo, deve provvedere ad iscriversi sopportandone il relativo costo, il cui importo non è commisurato al costo del servizio reso bensì alle spese necessarie al funzionamento dell'ente, al di fuori di un rapporto sinallagmatico con l'iscritto". Secondo la Cassazione, un altro elemento determinante che fa propendere per la qualificazione della natura tributaria della prestazione è il collegamento "alla spesa pubblica riferita a un presupposto economicamente rilevante". Il presupposto è costituito dal legittimo esercizio della professione per il quale è condizione l’iscrizione in un determinato albo. La spesa pubblica è quella relativa alla provvista dei mezzi finanziari necessari all’ente delegato dall’ordinamento al controllo dell’albo specifico nell’esercizio della funzione pubblica di tutela di cittadini potenziali fruitori delle prestazioni professionali degli iscritti. ■

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Controllo selettivo della fauna selvatica solo se ci sono i presupposti dell’urgenza e esigenze di protezione delle produzioni agricole, addotte a giustificazione dell’ordinanza di abbattimento dei piccioni terraioli, non sono assimilabili all’ambito della sanità e dell’igiene, ovvero a quelli dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana, che giustificano l’adozione di un provvedimento contingibile e urgente. Il Tar della Toscana è intervenuto in una disputa sul controllo selettivo della fauna selvatica, bocciando l’Ordinanza del Sindaco del Comune di Pontedera, adottata in assenza del preventivo parere dell'INFS. Presupposto dell'emergenza sarebbe stato il concreto pericolo imminente per la salute. Ma qui si trattava di limitare i danni all’agricoltura provocati dall’eccessiva presenza di piccioni terraioli sul territorio. L’ordinanza aveva disposto in via d’urgenza che i conduttori di fondi agricoli provvedessero ad effettuare operazioni di contenimento della popolazione di quei volatili avvalendosi, prioritariamente, di sistemi non cruenti di allontanamento ovvero, in caso di comprovata inefficacia di tali misure, median-

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te abbattimento. Il tribunale ha dato ragione alla ricorrente Lega Anti-Vivisezione: l’abbattimento degli animali selvatici, quali il piccione terraiolo, sarebbe consentito eccezionalmente e solo per motivate ragioni (attinenti, fra l’altro, alla tutela della salute ed a quella delle produzioni agricole), mentre, di regola, il controllo della fauna dovrebbe essere esercitato mediante metodi ecologici e, soprattutto, l’adozione di eventuali piani di abbattimento dovrebbe essere preceduta dalla verifica negativa, ad opera dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, circa l’efficacia dei metodi incruenti. Al contrario, nella specie il Comune di Pontedera si sarebbe sottratto alla verifica dell’I.N.F.S., mai chiamato ad esprimersi. Inoltre è illogico e contradditorio il fatto che l’ordinanza comunale se, da un lato, limita l’utilizzo delle armi da fuoco nelle aree a rischio per l’incolumità pubblica, dall’altro sembrerebbe autorizzare l’uso del fucile nelle zone esterne all’abitato, nelle quali, tuttavia, non parrebbe configurabile alcun pericolo sanitario per la popolazione. ■

RISARCIMENTO PER AGGRESSIONE CANINA entoventimila euro: questo il risarcimento danni chiesto da una collaboratrice domestica al suo datore di lavoro, proprietario, libero professionista, di un golden retriever morsicatore. Nel 2009 la donna aveva subito l'amputazione dell'orecchio in seguito all'aggressione del cane. La donna era nel giardino di casa, a Trento, quando è stata improvvisamente attaccata dal cane che "le si è avventato addosso e le ha staccato di netto parte del padiglione dell'orecchio, che poi ha masticato e inghiottito". Di fronte al rifiuto dell'assicurazione del proprietario del cane, per ot-

tenere un risarcimento la colf si è rivolta al Tribunale e ha fatto causa al suo datore di lavoro chiedendo 120mila euro.

della condotta posta in essere, cosa che può essere desunta dalle circostanze oggettive del fatto: non risulta dunque necessaria l'intenzione di arrecare fastidio al riposo o alle altre attività delle persone. L'elemento costitutivo della fattispecie, poi, è rappresentato dalla astratta idoneità della condotta a turbare la quiete dell'ambiente circostante, e dun-

que a un numero non precisato di persone, senza che sia parimenti richiesto un effettivo e comprovato disturbo. In soldoni: pagheranno un'ammenda di 200 euro ciascuno marito e moglie che non hanno impedito al loro cane pastore di abbaiare per tutta la notte togliendo il sonno ai residenti del circondario.(fonte: cassazione.net) ■

C Sanzione penale se il cane disturba la notte aga il padrone per il cane. Scatta la contravvenzione ex articolo 659 Cp per il proprietario dell'animale che non mette fine ai rumori notturni molesti dell'animale di fronte alle ripetute proteste dei vicini di casa. Lo ricorda la Cassazione con la sentenza n. 715/11 della prima sezione. L'illecito consistente nel disturbo alla quiete pubblica è caratterizzato da un elemento psicologico che consiste nella natura volontaria

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LE GUARDIE ZOOFILE NON VARCHINO I CONFINI PROVINCIALI e guardie volontarie non possono ottenere l'estensione in altre provincie. Il quesito - posto in base ad una richiesta specifica dell'Associazione nazionale Guardie per l'Ambiente - ha ottenuto risposta con la circolare del 15 dicembre 2010 con cui il Ministero dell'Interno ha chiarito ed escluso dall'ambito di applicazione dell'art. 252 del R.D. 6/05/1940 n.635 ("quando i beni che le guardie particolari sono chiamate a custodire siano posti nel territorio di province diverse, il decreto di approvazione è rilasciato dal prefetto che ha ricevuto la domanda, sentiti i prefetti delle province interessate, sempre che siano garantite la sicurezza delle guardie particolari, anche in rapporto ai limiti della durata giornaliera del lavoro e

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la qualità dei servizi") le Associazioni protezionistiche. Le guardie giurate volontarie, oltre a svolgere le loro mansioni in forma gratuita ed occasionale, non sono destinate alla sorveglianza di un determinato bene mobile od immobile, ma allo svolgimento di una generale attività di tutela e controllo del rispetto delle norme poste a protezione degli animali di affezione. Nella ministeriale viene evidenziato come l'attività di tutela penale degli animali svolta dalle guardie giurate nominate ai sensi dell'art. 6 della Legge 189/2004, rientri implicitamente nell'orbita delle funzioni di coordinamento ed indirizzo, demandate al Prefetto sulla base di quanto disposto dal D.M. 23/03/2007. (fonte: vigilanzambientale.it)


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CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC

Rimini, 27-29 Maggio 2011 Palazzo dei Congressi di Rimini

CARLO MASSERDOTTI

CARLO MASSERDOTTI Med Vet, Dipl ECVCP Brescia

Uno dei padri fondatori della citologia italiana, alle prese con uno dei topic più complessi: la patologia epatica. Incontralo Sabato 28 Maggio 2011 al Congresso Multisala Rimini 2011.

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10 Attualità Ricerche

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Eurispes: vegetariano il 6,3% degli italiani Il rispetto per gli animali influenza. Ma prevale l’idea che non mangiare carne sia più salutare egetariani e vegani soprattutto per la salute. Ma da dove nasce la spinta ad abbandonare la dieta mediterranea, con la sua varietà di alimenti e sapori, e rivolgere il proprio interesse esclusiva-

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mente verso determinate tipologie di cibo? Nel 48% dei casi questa scelta dipende fondamentalmente dal fatto che mangiare esclusivamente frutta e verdura arrechi benefici alla salute. Molto alta appare, poi, la percentuale di coloro che sono mossi in tal senso da ideologie animaliste (44%) che mal

sopportano l’uccisione di animali per la macellazione delle carni. A questo risultato si associa la parte degli intervistati che scelgono la via del vegetarismo per ragioni di tipo ambientalista (2%). Pare infatti che questo tipo di dieta comporti un minore spreco di risorse e provochi meno danni al territorio. È

la fotografia dell’Eurispes che si è soffermato sui comportamenti degli italiani vegetariani o vegani, che costituiscono ormai anche nel nostro Paese un fenomeno sociale. Mangiare esclusivamente vegetali - rivela l'Eurispes - è un'abitudine per il 6,3% della popolazione che ha eliminato dalla propria dieta carne e pesce, lo 0,4% ha optato per una decisione ancora più drastica che prevede l'esclusione anche del latte e delle uova: il veganismo. A preferire uno stile alimentare di tipo vegetariano o vegano sono in prevalenza le donne (rispettivamente 7,2% contro il 5,3% degli uomini), i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni (13,5%) e, a sorpresa, gli over 65 (9,3%). La diffusione dei dati avverrà entro giugno 2011. Sarà interessante per la categoria veterinaria accostare le tendenze sociali a quelle di natura più spiccatamente ambientalista. Un capo d’accusa che pende sul consumo di carni è infatti la produzione di anidride carbonica. Cambiare le abitudini alimentari per salvare il pianeta fa discutere e sono in molti a non credere alla propaganda scientifica. Per alcuni questa tesi è una vera e propria dichiarazione di guerra a un settore che ha una grande rilevanza economica e sociale. La zootecnia è stata infatti molto critica nei confronti del vertice di Copenhagen sui presunti danni che gli allevamenti causano all'ambiente. Presunti perché occorre confrontarsi sulla base di dati scientifici. Tesi opposte sostengono che se anche si arrivasse ad una diminuzione dei consumi di carne fino al 59%, l'impatto sulle emissioni nella UE sarebbe minimo, compreso tra l'1% e il 2%. E ancora che la zootecnia contribuisce per il 2,8 al totale della produzione di gas serra, mentre il primato spetta ai settori energetico e dei trasporti, secondo dati ufficiali della Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) e dell'Ispra nazionale. Gli allevatori hanno chiesto una deroga a Bruxelles sul limite di 170kg/ha/anno di azoto, perché con l'uso della tecnologia stimano di poter rientrare al di sotto dei 250-280 kg/ha/anno richiesti dalla Commissione Europea. ■


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Eventi Veterinari

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A.N.M.V.I.

In collaborazione con:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

GIORNATA INTERREGIONALE SIVAR Caserta (Crowne Plaza), 17 Febbraio 2011 AGGIORNAMENTI NELLA PRATICA BUIATRICA: IMPIEGO DEL FARMACO E PATOLOGIE ENTERICHE NEL VITELLO In collaborazione con le Delegazioni Regionali SIVAR: Campania - Basilicata - Calabria - Lazio - Molise - Puglia - Umbria RELATORI MAURO CASALONE (Medico Veterinario Libero Professionista, Torino) DANIELE GALLO (Medico Veterinario Libero Professionista, Pordenone) GIACOMO TOLASI (Medico Veterinario Libero Professionista, Brescia)

CHAIRMAN: ANTONIO LIMONE Commissario IZS Mezzogiorno

14.00 Pianificazione degli interventi in azienda all’esplosione di un focolaio di malattia Daniele Gallo 16.00 Utilizzo dell’emogasanalisi come strumento per impostare una corretta fluidoterapia orale ed endovenosa - Mauro Casalone 17.00 Discussione finale 17.30 Questionario ECM, consegna attestati e chiusura lavori

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

OBIETTIVI EVENTO Nella prima parte della giornata verrà affrontata la corretta gestione del farmaco nell’allevamento bovino e bufalino con analisi e discussione dei principali punti critici dell’argomento. Nel corso del pomeriggio si cercherà di simulare un reale intervento in un’azienda in cui si è avuto un focolaio di patologia enterica neonatale. Il veterinario deve quindi prendere atto della situazione e disporre i primi ed immediati interventi, finalizzati a salvare il maggior numero di vitelli presenti. Secondariamente dovrà verificare le condizioni di salute dei vitelli sani. Il lavoro prosegue con l’organizzazione di piani di profilassi diretta ed indiretta per evitare future ricadute della malattia. Nel caso specifico si dimostreranno le modalità di applicazione dei cateteri endovenosi per la fluidoterapia e l’uso di apparecchiature analitiche per valutare sul campo il profilo metabolico dei vitelli oggetto di terapia. Questo consentirà al buiatra di poter impostare la miglior terapia per ottenere la guarigione dei vitelli.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.15 Saluto del chairman, presentazione dei relatori ed inizio lavori 9.30 Gestione del farmaco nell’allevamento bovino - Prima parte - Mino Tolasi 11.00 Pausa 11.30 Gestione del farmaco nell’allevamento bovino - Seconda parte - Mino Tolasi 13.00 Pausa pranzo

SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it

SEDE: CROWNE PLAZA CASERTA Viale Vincenzo Lamberti - Caserta

ISCRIZIONE Iniziativa gratuita riservata esclusivamente ai laureati in Medicina Veterinaria. Per esigenze organizzative è richiesta la pre-iscrizione. L’iscrizione al convegno dà diritto a: • Attestato ECM • Attestato di frequenza • Materiale didattico • Pausa pranzo Gli organizzatori dell’evento si impegnano a rispettare il programma pubblicato che rimane suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore.

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

11 SIMV

GIORNATA DELLA SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI “La vera forza di una struttura veterinaria: le risorse umane” Cremona, 6 Marzo 2011 RELATORE Dott. Alberto Camuri

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.15 Il ciclo del management: • I principi base applicabili a se stessi ed applicabili ad una organizzazione (di qualsiasi dimensione essa sia) “Pianificazione-Organizzazione-Delega-Controllo” • Proporre un approccio maggiormente strutturato al proprio lavoro e allo sviluppo delle proprie attività ed introdurre il tema della risorsa umana quale variabile strategica 11.00 Pausa 11.30 La gestione delle risorse umane: • La risorsa umana e le sue performance - la motivazione - la definizione degli obiettivi e delle attese reciproche - la delega - il ciclo e la gestione delle prestazioni - il feedback • Brevi video • Brevi esercitazioni • Self assessment su: La delega • Stimolare una riflessione sui punti critici della gestione delle risorse umane e sugli impatti conseguenti sulle performance: dalla definizione delle attese alla valutazione dei risultati, dalla comprensione ed attenzione alle motivazioni degli individui al mio impatto sulla loro motivazione, la mia propensione o meno alla delega, la mia capacità di feedback 13.00 Pausa Pranzo 14.00 Lo sviluppo delle risorse umane: • La risorsa umana ed i suoi potenziali: come favorirne lo sviluppo

• Brevi video • Self assessment su: Gestione e sviluppo collaboratori • Vi è una dimensione oltre alla prestazione, quella del potenziale…come valorizzare questa dimensione, quali attenzioni, quali strumenti 16.00 Ripresa dei temi chiave della giornata e relativa sintesi e Discussione di gruppo 16.30 Valutazione dell’apprendimento e chiusura dei lavori

ISCRIZIONI Le iscrizioni 2011 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all'incontro, devono compilare ed inviare l'iscrizione on-line collegandosi al sito http://www.anmvi.it/304/ practice-management-cremona-6-marzo-2011 incontro 6 Marzo 2011 o scaricare ed inviare la scheda tramite fax allo 0372/457091 o per email a: management@anmvi.it. Tale comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione.

PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI - Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 E-mail: management@anmvi.it

6 CREDITI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MARCHE Corso Regionale di Citologia Senigallia (AN), 18-20 Marzo 2011

AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI Cremona, 19-20 Marzo 2011 - Palazzo Cittanova

18.30 Discussione e termine della giornata

RELATORI: BOTTERO ENRICO, Med Vet, Cuneo MASSERDOTTI CARLO, Med Vet, Brescia

PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 18 Marzo 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente SCIVAC Marche, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.30 Metodi di prelievo, allestimento e colorazione C. Masserdotti 11.00 Pausa caffè 11.30 Citologia infiammatoria e citologia neoplastica E. Bottero 13.00 Pausa pranzo 14.00 Citologia cutanea infiammatoria - C. Masserdotti 15.00 Citologia cutanea neoplastica - C. Masserdotti 16.00 Pausa caffè 16,30 Esercitazione citologia generale e citologia cutanea - C. Masserdotti, E. Bottero 18.30 Discussione e termine della giornata Sabato 19 Marzo 2011 9.00 Citologia epatica - C. Masserdotti 10.15 Citologia osteomuscolare e del liquido articolare - C. Masserdotti 11,00 Pausa caffè 11.30 Citologia dei linfonodi - E. Bottero 13.00 Pausa pranzo 14.00 Esercitazioni di citologia epatica, osteomuscolare e linfonodi - C. Masserdotti, E. Bottero

Domenica 20 Marzo 2011 9.00 Citologia dell’apparato riproduttivo: testicoli, prostata, vagina - C. Masserdotti 11.00 Pausa caffè 11.30 Citologia dei versamenti - E. Bottero 13.00 Pausa pranzo 14.30 Citologia del sedimento urinario C. Masserdotti 15.15 Citologia fecale - E. Bottero 16.00 Pausa caffè 16.30 Esercitazioni citologia apparato riproduttivo, versamenti, sedimento urinario C. Masserdotti, E. Bottero 18.00 Discussione finale e test di valutazione dell’apprendimento 18.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE: Hotel City - Lungomare Dante Alighieri, 11 Senigallia (AN) - Tel. 071/63464 QUOTE DI ISCRIZIONE

Soci SCIVAC € 300,00 + IVA 20% NON Soci SCIVAC € 500,00 + IVA 20% Scadenza pre-iscrizioni 18 Febbraio 2011 La precedenza verrà data ai Soci delle Marche

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it - www.scivac.it Si ringrazia la Zeiss per il supporto tecnico

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

12.25 Pausa Pranzo 14.00 L’interpretazione dello striscio fecale nella valutazione dello stato sanitario dell’allevamento dei Piccoli Passeriformi - Ignazio Pumilia 14.35 Guida alla corretta alimentazione dei Pet Birds - Alessandro Melillo 15.10 Endoscopia flessibile negli animali esotici Giorgio Marconi 15.45 Pausa 16.15 L’Eutanasia negli animali esotici - Riccardo Calligaris 17.00 Assemblea dei soci

RESPONSABILE SCIENTIFICO Marco Bedin MODERATORE Cristina Stocchino PROGRAMMA Sabato 19 Marzo 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del/i relatore/i ed inizio dei lavori 9.30 Etologia dei rettili: implicazioni per l’allevamento e la pratica clinica - Alessandro Bellese 10.05 Anestesia loco-regionale nell’odontostomatologia del coniglio - Gianluca Marchetti 10.40 Pausa 11.15 Le epatopatie nei rettili - Ivano Ciraci 11.50 Comparazione dei reperti radiografici, endoscopici ed esami batteriologici raccolti per via trans carapaciale nei cheloni - Tommaso Giorgi

Domenica 20 Marzo 2011 9.00 Il Gioco: una cosa seria: perché i conigli che giocano hanno meno problemi comportamentali - Marzia Possenti 9.35 Micobatteriosi in Fringillidi Ornamentali Claudio Peccati e Claudio Croci 10.10 Pausa 11.00 La Gestione sanitaria dei piccoli allevamenti di piccoli passeriformi - Diego Cattarossi 11.35 I casi clinici aviari - Leonardo Brunetti 12.10 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 12.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dell’evento

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2011. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it


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SINUV

SISCA

SOCIETÀ ITALIANA DI NEFROLOGIA E UROLOGIA VETERINARIA

SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE

INFEZIONI DELL’APPARATO URINARIO: L’ATTUALITÀ Sabato 5 Marzo 2011 - Cremona, Palazzo Trecchi 14.15 Il parere dell’ecografista: 1ª parte G. Gerboni • L’evidenza nella diagnosi e nella diagnostica differenziale 15.00 Il parere dell’ecografista: 2ª parte G. Gerboni • Il contributo della DPI mininvasiva 15.45 Pausa 16.15 Il parere del chirurgo: 1ª parte - S. Nicoli • Infezioni urinarie e litiasi 17.00 Il parere del chirurgo: 2ª parte - S. Nicoli • Cateteri, cateteri, cateteri… e infezioni? 17.45 Domande e discussione 18.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

RELATORI GIAN MARCO GERBONI, Varese PIERA ANNA MARTINO, Milano STEFANO NICOLI, Reggio Emilia PAOLA SCARPA, Milano

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SINUV in regola con l’iscrizione 2011. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Il parere del microbiologo: 1ª parte P.A. Martino • Dal prelievo del campione all’isolamento microbico e all’epidemiologia nel cane e nel gatto 9.45 Il parere del microbiologo: 2ª parte P.A. Martino • I microrganismi “difficili” e le possibili interazioni o similitudini uomo-animale, le antibiotico-resistenze 10.30 Pausa 11.00 Il parere dell’internista: 1ª parte P. Scarpa • Update su fattori predisponenti e classificazione 11.45 Il parere dell’internista: 2ª parte P. Scarpa • Update su terapia e prevenzione 12.30 Pausa pranzo

QUOTE DI PARTECIPAZIONE Soci SINUV 2011: GRATUITO Soci SCIVAC: € 75,00 Non Soci: € 150,00

PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

LAVORA SU TE STESSO PER CAPIRE L’ALTRO Domenica 6 Marzo 2011 - Cremona, Palazzo Trecchi 15.30 Pausa 16.00 Il mio “amico”: quali sono gli aspetti principali che motivano gli individui nelle scelte relazionali (2ª parte) 17.30 Domande e discussione 18.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SISCA in regola con l’iscrizione 2011. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.

RELATORE

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

MAURIZIO MARTUCCI, Psicologo, Torino

Soci SISCA 2011: GRATUITO Soci SCIVAC: € 75,00 Non Soci: € 150,00

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Come diventiamo quello che siamo: il processo di strutturazione ed organizzazione dell’individuo e modalità di relazione fra persone (1ª parte) 10.30 Pausa 11.00 Come diventiamo quello che siamo: il processo di strutturazione ed organizzazione dell’individuo e modalità di relazione fra persone (2ª parte) 13.00 Pausa pranzo 13.30 Assemblea elettiva 14.30 Il mio “amico”: quali sono gli aspetti principali che motivano gli individui nelle scelte relazionali (1ª parte)

STRATEGIE PER LE REVISIONI CHIRURGICHE NEL FALLIMENTO DI TRATTAMENTI ORTOPEDICI Sabato 12 e Domenica 13 Marzo 2011 - Cremona, Palazzo Cittanova 15.30 Revisione di una TPLO con complicanze G. L. Magni 16.00 Pausa 16.30 Revisione di una TTA con complicanze S. Maugeri 17.00 Recidiva della lussazione della rotula, strategie di prevenzione e trattamento - F. M. Martini 17.30 Comunicazioni libere (2) 18.00 Discussione e spazio per le domande

LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI EREDITARIE DEL CANE E DEL GATTO: STATO DELL’ARTE E NUOVE PROSPETTIVE Domenica 6 Marzo 2011 - Cremona, Palazzo Trecchi 12.30 Assemblea elettiva 13.00 Pausa pranzo 14.00 Diagnosi e terapia delle patologie elettriche familiari nel cane - R. Santilli 14.45 Domande e discussione 15.00 Presentazione casi clinici a cura dei soci SICARV 16.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

ISCRIZIONE

PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Le patologie cardiovascolari di origine genetica negli animali: stato dell’arte Osservatorio nazionale delle malattie cardiache del cane e del gatto - organizzazione dei corsi - D. Chiavegato 10.15 Novità nella diagnosi e trattamento delle cardiopatie congenite più comuni dell’uomo e del cane - C. Bussadori 11.00 Pausa 11.45 La cardiomiopatia ipertrofica nel gatto S. Crosara

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA VETERINARIA

SOCIETÀ ITALIANA DI CARDIOLOGIA VETERINARIA

CLAUDIO BUSSADORI, Milano DAVID CHIAVEGATO, Padova SERENA CROSARA, Torino ROBERTO SANTILLI, Varese

Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

SIOVET

SICARV

RELATORI

PER INFORMAZIONI

L’incontro è gratuito per tutti i soci SICARV in regola con l’iscrizione 2011. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE Soci SICARV 2011: GRATUITO Soci SCIVAC: € 75,00 Non Soci: € 150,00

PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 E-mail: socspec@scivac.it - Web: www.scivac.it sezione Società specialistiche

RELATORI SILVIA BOIOCCHI, Milano - FULVIO CAPPELLARI, Torino - ANTONIO FERRETTI, Milano - FRANCESCO GALLORINI, Arezzo - MAURIZIO ISOLA, Legnaro (PD) - GIAN LUCA MAGNI, Bologna - FILIPPO MARIA MARTINI, Milano - SALVATORE MAUGERI, Pisa - MASSIMO PETAZZONI, Milano - BRUNO PEIRONE, Torino - PIER MARIO PIGA, Torino LISA ADELE PIRAS, Torino - ANDREA URIZZI, Venezia - ALDO VEZZONI, Cremona LUCA VEZZONI, Cremona

PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 12 Marzo 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.15 Introduzione 9.30 Strategie generali in caso di revisione chirurgica - A. Vezzoni 10.00 Gestione e prevenzione delle infezioni in chirurgia ortopedica e traumatologica - P.M. Piga 10.30 Pausa 11.00 Revisione di una mancata consolidazione di una frattura dopo fissazione esterna - M. Isola 11.30 Revisione di una mancata consolidazione di una frattura dopo fissazione interna - A. Ferretti 12.00 Rottura degli impianti di fissazione, perché e come rimediare - A. Urizzi 12.30 Revisione di un trattamento fallito di stabilizzazione extrarticolare del crociato - S. Boiocchi 13.00 Assemblea elettiva 13.30 Pausa pranzo 14.30 Comunicazioni Libere (2) 15.00 Persistenza di zoppia dopo TPLO o TTA, quali le possibili cause? - F. Gallorini

Domenica 13 Marzo 2011 8.30 Persistenza di zoppia dopo trattamento per displasia del gomito - M. Petazzoni 9.00 Revisione di una lussazione recidivante dell’anca - F. Cappellari 9.30 Revisione di una lussazione di protesi d’anca L. Vezzoni 10.00 Pausa 10.30 Comunicazioni Libere (2) 11.00 Revisione di un’artrodesi non riuscita - L. A. Piras 11.30 Strategie di management delle complicazioni nei rapporti con i proprietari ed i Colleghi B. Peirone 12.00 Comunicazioni Libere (2) 12.30 Discussione e spazio per le domande 13.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIOVET in regola con l’iscrizione 2011. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE Soci SIOVET 2011: GRATUITO Soci SCIVAC: € 100,00 - Non Soci: € 200,00

PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

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Normative Focus

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Aspetti giuridici della movimentazione degli equidi

di ANNA FERRARIS Dirigente Veterinario tempo determinato Uvac - Torino MIMMO FERRULLI Dirigente Veterinario - Area “C” Asl di Bari FILIPPO VERDE Dirigente Veterinario - Area “C” Asl di Matera a movimentazione degli equidi implica l’applicazione sia di norme relative al benessere animale durante il trasporto sia di norme riguardo alla corretta valutazione delle certificazioni di sanità, di origine e provenienza. La Direttiva 90/426/CEE (abrogata dalla Direttiva 2009/156/CE non ancora recepita in Italia) recepita nel nostro ordinamento giuridico dal DPR n. 243/94, nel regolamentare le condizioni di Polizia Sanitaria richieste per i movimenti di equidi sul territorio nazionale, il loro trasferimento verso altri Stati Membri e le importazioni da Paesi terzi, suddivide gli equidi nelle seguenti categorie: a) Equidi registrati: qualsiasi equide registrato in conformità della definizione di cui alla direttiva 90/427/CE, identificato per mezzo di un documento di identificazione rilasciato dall’autorità di allevamento o da qualsiasi altra competente autorità del paese di origine dell’equide, la quale tenga il libro genealogico o il registro della razza dell’equide o da qualsiasi associazione o organismo internazionale che gestisca cavalli per competizioni o corse. In Italia la Direttiva 90/427/CEE è stata recepita dalla Legge n° 30 del 15-1-1991- Disciplina della riproduzione animale - di competenza del MIPAAF. Per il nostro Paese, dunque, l’equide registrato è quello che risulta iscritto ai libri genealogici o registri anagrafici istituiti ai sensi della legge 15 gennaio 1991, n 30. A livello comunitario per l’equide registrato è sempre obbligatorio che il passaporto riporti correttamente compilata la SEZIONE II riguardante il Certificato d’Origine dell’animale (così come ribadito anche dal Reg 504/2008/CE art. 5 comma 4); b) Equidi da macello: gli equidi destinati ad essere condotti al macello direttamente o tramite un mercato o un centro di raccolta riconosciuti; c) Equidi da allevamento e da reddito: gli equidi facenti parte di categorie diverse da quelle menzionate alle lettere a) e b). Dopo l’istituzione dell’anagrafe equina nazionale, attuata con Decreto del Ministero delle Politiche agricole e forestali del 5/5/2006, ora

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abrogato e sostituito da D.M. 29/12/2009, dal 1.1.2007 le uniche Organizzazioni preposte all’identificazione, al rilascio del passaporto ed all’implementazione della stessa anagrafe sono: a) l’UNIRE, (Unione Nazionale Incremento Razze Equine), per le razze puro sangue inglese, trottatore italiano, sella italiano, angloarabo; b) le ANA, che detengono i relativi libri genealogici di razza, per es.: ANACRHAI (Associazione Nazionale Allevatori di Cavalli di Razza Haflinger), ANAM (Associazione Nazionale Allevatori Cavallo di Razza Maremmano), ANACAITPR (Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido) ecc…; c) l’AIA, per animali per i quali in Italia non esiste un’Associazione Allevatori riconosciuta ai sensi dell’art. 3 della L. 30/91. L’AIA detiene il registro anagrafico di alcune Razze Equine ed Asinine a limitata diffusione, come ad esempio il Cavallino della Giara, Cavallino di Monterufoli, Napoletano, Salernitano, Asino di Martinafranca, ecc…; d) le APA per tutti gli altri equidi. La norma, relativamente alla movimentazione degli equidi, richiede condizioni diverse a seconda che il soggetto appartenga o meno alla categoria dei registrati.

EQUIDI NON REGISTRATI Il movimento di equidi non registrati sul territorio Nazionale è consentito soltanto se sono soddisfatte alcune condizioni, ed in particolare: • Controllo clinico entro le 48 ore che precedono la partenza; • Assenza di segni clinici riferibili a malattie infettive contagiose; • Identificazione dei soggetti secondo la normativa vigente (microchip più passaporto); • Compilazione del Modello IV di cui al DM 16 maggio 2007; • Al momento della visita sanitaria il veterinario ufficiale si assicura, sulla base delle dichiarazioni del proprietario o dell’allevatore, che gli equidi non siano stati in contatto con animali infetti o affetti da malattia contagiosa nei quindici giorni precedenti (art. 4 comma 2 DPR 243-94), inoltre, accerta che non provenga da una azienda sottoposta a divieto di spostamento per quelle malattie elencate nel R.P.V. approvato con DPR N. 320/1954 e s.m.i.

EQUIDI REGISTRATI La movimentazione degli equidi registrati nell’ambito del territorio nazionale è consentita senza la preventiva visita sanitaria purché identificati e scortati con apposito passaporto e Mod. IV. Il passaporto degli equidi registrati rilasciato secondo il Reg. (CE) n. 504/2008 dev’essere compilato in tutte le sue parti (10 sezioni). Il movimento degli equidi registrati, invece, verso altri Stati Membri comprende le modalità che saranno trattate nel capitolo riguardante le movimentazioni di equidi sul territorio comunitario.

MOVIMENTAZIONE AI FINI IPPICOSPORTIVI Il D.M. 08/05/1995 (Norme sanitarie per la movimentazione di cavalli a fini ippico-sportivI) nel derogare ai sensi dell’art. 3, comma 2, del DPR 243/1994, alle disposizioni di cui all’art.

4, comma 1, dello stesso Decreto, consente il movimento sul territorio nazionale di cavalli non registrati, con la stessa deroga prevista per gli equidi registrati (cioè esclusione della visita veterinaria 48 ore prima, attestata dal veterinario ufficiale sul modello IV) a condizione che: • siano muniti di un documento di identificazione rilasciato da un’associazione, ente o organismo nazionale o internazionale ufficialmente riconosciuto che gestisce cavalli per competizione o corse; • siano destinati a partecipare esclusivamente a manifestazioni ippico-sportive.

EQUIDI AL MACELLO Per la movimentazione verso un macello presente nell’ambito del territorio nazionale, un equide deve essere scortato dal passaporto, nonché dal Mod. IV opportunamente compilato. Tali certificazioni concernono qualsiasi equide, indipendentemente dal fatto che sia registrato o meno. Si ricorda inoltre che, in base all’Accordo Stato Regioni del 20-3-2008 “Prime disposizioni per l’autorizzazione al trasporto di animali vivi”, come ribadito dalla nota di chiarimento del Ministero della Salute DGSA-II-15952 del 2112-2007, per “equide registrato” a cui possono essere applicate le deroghe previste dal Reg. 1-2005/CE (es. deroga alla tenuta del Giornale di viaggio, possibilità di trasporto femmina che ha partorito la settimana precedente, ecc….), è opportuno intendere ogni equide “non da macello”. In base alla norma italiana, (Accordo StatoRegionI del 20.03.2008) quindi, è sempre possibile applicare le deroghe previste per gli equidi registrati a tutti gli equidi non DPA (cioè non destinati a produrre alimenti come attestato sulla sezione IX del passaporto). Diversamente gli equidi registrati DPA che riportano sul documento di accompagnamento (Modello IV se nazionali, certificato internazionale se esteri) la destinazione “macello” devono rispettare in tutto e per tutto il Regolamento 1-2005/CE, oltre che gli obblighi previsti per gli animali da macello. La movimentazione di un equide presso macelli presenti in altri Stati Membri, dev’essere accompagnata da certificato sanitario internazionale previsto in forma aggiornata sul sito TRACES (di cui all’Allegato II della Direttiva 2009/156/CE). Il movimento degli equidi, invece, verso altri Stati Membri, comprende le modalità che saranno successivamente trattate nel capitolo riguardante le movimentazioni di equidi sul territorio comunitario. Si ricorda inoltre, come specificato dalla nota DGSAN-0003222-P-09/02/2009 esplicativa per le informazioni sulla catena alimentare di accompagnamento agli animali avviati alla macellazione, che in base a quanto previsto dall’art. 8 del Reg. (CE) 2076/2005 a partire dal 1-1-2009, sono obbligatorie, anche per gli equidi avviati al macello, le informazioni sulla catena alimentare definite dall’Allegato II del Reg. (Ce) 853/2004, come specificate anche dall’Allegato I del Reg. (CE) 2074/2005/CE.

EQUIDI SUL TERRITORIO COMUNITARIO Gli equidi per essere movimentati tra Stati Membri, devono essere provvisti di passaporto (documento di identificazione) unico ed in-

divisibile: • se nati in Italia dopo il 1° gennaio 2007 devono essere identificati con trasponder (microchip); • per gli equidi comunitari non italiani l’obbligo di identificazione elettronica, in base al Reg. 504/2008/CE, decorre dal 1° luglio 2009. Ai sensi dell’art. 4 della Dir 2009/156/CE (come già stabilito dalla Dir 90/426/CE) non devono presentare alcun segno clinico di malattia al momento dell’ispezione, effettuata nelle 48 ore che precedono l’imbarco o il carico. Il veterinario ufficiale accerta che, in base alle dichiarazioni del proprietario/allevatore, nei 15 giorni precedenti l’ispezione, gli equidi da movimentare non siano stati in contatto con equidi infetti o affetti da malattia contagiosa. Tutti gli equidi devono sempre essere accompagnati dal certificato sanitario internazionale previsto per i movimenti comunitari dalla Dir 2009/156/CE: • compilato in ogni sua parte, • datato, firmato e timbrato dal veterinario ufficiale/riconosciuto dall’Autorità Competente, • essere un documento unico ed indivisibile, • essere redatto nelle lingue ufficiali dello Stato speditore e dello Stato ricevente, • essere rilasciato entro 24 ore dalla partenza della partita. Il certificato è valido 10 giorni a decorrere dalla data di ispezione sanitaria. Se sono equidi registrati è previsto un singolo attestato sanitario per ogni equide, come da modello Allegato II della Direttiva (CE) 2009/156. Se sono equidi da allevamento, produzione e macello, un unico certificato cumulativo accompagna gli equidi della partita, come da modello Allegato III della Direttiva (CE) 2009/156. È opportuno, così come anche ribadito dalla nota ministeriale DGSA0013497-P21/06/2008, utilizzare i certificati sanitari internazionali previsti, scaricandoli direttamente dal sito TRACES -Trade control and expert system - (https://webgate.ec.europa.eu) perché presenti in forma aggiornata ed armonizzata, con le versioni delle varie lingue della Comunità, secondo quanto stabilito dagli obblighi del Reg 599/2004/CE (Regolamento della Commissione del 30 marzo 2004 concernente l’adozione di un modello armonizzato di certificato e di verbale d’ispezione relativi agli scambi intracomunitari di animali e di prodotti di origine animale). Il sistema TRACES (che ha sostituto il precedente sistema ANIMO-Animal Movements), è una rete informatica di collegamento tra le Autorità veterinarie degli Stati membri. Esso fornisce un fondamentale scambio di informazioni, oltre che una valida assistenza alle Autorità veterinarie, per tutto ciò che concerne la certificazione, attraverso un sistema informativo centralizzato realizzato via web, con un unico database centrale al quale afferiscono dai Servizi Veterinari locali, dai BIP (Posti di Ispezione Frontaliera comunitari) o dalle Autorità Centrali dei vari Stati, ad esempio, le informazioni relative ad animali soggetti a spostamento nell’ambito della Comunità, sia che si tratti di movimentazione intra-comunitaria o transito. Per saperne di più, ecco il sito europeo al quale trovare utili informazioni sulle funzioni TRACES http://ec.europa.eu/food/animal/dis-


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14 Focus Normative eases/traces/index_it.htm. Si ricorda che il messaggio elettronico in TRACES, tra Autorità di origine ed Autorità di destino, è sempre obbligatorio per gli equidi di allevamento, produzione e macello, mentre rimane facoltativo per gli equidi registrati (tranne in caso di particolari obblighi indicati di volta in volta dalla Commissione europea per situazioni contingenti). Il certificato sanitario cartaceo che in originale accompagna gli animali è invece sempre obbligatorio, anche per gli equidi registrati. A questo proposito si ricorda, inoltre, che l’Allegato II previsto dalla Direttiva 2009/156/CE per la certificazione sanitaria che deve accompagnare gli equidi registrati nelle movimentazioni tra Stati Membri, non riporta alcuni dati riguardanti, ad esempio, il luogo di partenza, il luogo di destinazione e la durata del viaggio. Questo però, non esonera il Trasportatore dalla sanzione prevista dal Dlgs. 151/2007 se non ottempera agli obblighi del Reg.(CE) 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto che ad esempio all’art. 4 dispone: nessuno è autorizzato a trasportare animali senza recare sul mezzo di trasporto una documentazione che specifichi: a) la loro origine e proprietà; b) il luogo di partenza; c) la data e l’ora di partenza; d) il luogo di destinazione; e) la durata prevista del viaggio. In Italia, inoltre, i decreti di attuazione degli obblighi dettati dalle Autorità europee per gli scambi di animali vivi, tra cui gli equidi, e prodotti sono: • D.Lgs. 30-1-1993 n. 28 - Attuazione delle direttive 89/662/CEE e 90/425/CEE relative ai controlli veterinari e zootecnici di taluni animali vivi e su prodotti di origine animale applicabili negli scambi intracomunitari. • D.Lgs. 30-1-1993 n. 27 - Attuazione della direttiva 89/608/CEE relativa alla mutua assistenza tra autorità amministrative per assicurare la corretta applicazione della legislazione veterinaria e zootecnica. In base a queste norme, sul territorio nazionale gli uffici competenti alla verifica del rispetto degli obblighi comunitari sono gli UVAC - Uffici veterinari adempimenti comunitari - consultabili alla pagina del Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/ministero/sezMinistero.jsp?label=uffici- le cui funzioni e compiti, sono determinati dal D.M. 18/02/1993 che di seguito vengono elencati: 1. determinazione delle percentuali di controllo in funzione del tipo di merce e della provenienza; 2. applicazione, in coordinamento con i Servizi Veterinari delle Regioni e delle Aziende Sanitarie Locali, dei provvedimenti restrittivi emanati dal Ministero della Salute; 3. coordinamento e verifica dell’uniformità, in collaborazione con le Regioni, delle attività di controllo effettuate dai servizi veterinari delle ASL; 4. gestione dei flussi informativi relativi alle merci oggetto di scambio intracomunitario; 5. consulenza tecnico-legislativa anche in caso di contenzioso comunitario. A seguito di irregolarità, riscontrate direttamente o attraverso la segnalazione dei Servizi Veterinari territoriali, nella introduzione di equidi oggetto di scambio, l’UVAC competente per il luogo di destinazione riportato sul certificato sanitario è l’Ufficio preposto ad inviare le richieste di assistenza alle Autorità di Origine degli animali, con facoltà di richiedere, tra l’altro: • la trasmissione di atti utili per verificare l’osservanza degli adempimenti comunitari; • l’accertamento della veridicità degli stessi; • il rafforzamento della sorveglianza in deter-

minate aziende. Se un equide di provenienza comunitaria giunge in Italia senza il rispetto dei requisiti previsti dalle leggi comunitarie, ad esempio con un passaporto irregolare, non correttamente compilato o con dati mancanti, l’UVAC ha l’obbligo di chiedere assistenza allo Stato di origine, per il tramite della rispettiva Ambasciata e, quest’ultimo, ha l’obbligo di rispondere all’irregolarità contestata con l’eventuale regolarizzazione del documento (se possibile) da parte delle Autorità preposte. Come veterinari ufficiali ci risulta che, allo stato attuale, nulla sia cambiato nella legislazione vigente riguardo questa procedura ufficiale per le comunicazioni di irregolarità e susseguenti regolarizzazioni tra Stati membri, codificata dall’articolo 8 della Dir. 90/425/CEE, così come recepita dal D.Lgs 28/93 all’articolo 13. Nel Manuale Operativo, pubblicato in attuazione del DM 5/5/2006 istitutivo dell’anagrafe equina nazionale, nel capitolo dedicato ai capi provenienti dalla EU (pag 19) è riportata una ulteriore procedura: “Nel caso …. della necessità di aggiornare il passaporto, le procedure da seguire sono del tutto analoghe a quelle previste per l’importazione di equidi da Paesi Terzi (Punto 19) L’AIA o l’APA o l’ANA o l’UNIRE stampano il nuovo passaporto allegando il precedente e rendendoli solidali fra loro”. Questo passaggio, però, ha creato e crea problemi di interpretazione, di funzione e di applicazione delle corrette ed univoche procedure (il Chi fa che cosa) di regolarizzazione. In corso di vigilanza permanente, le irregolarità riscontrate per i passaporti comunitari, spesso, non sono più comunicate dal veterinario ufficiale agli UVAC competenti per territorio per le opportune verifiche presso le Autorità di origine, ma il proprietario riceve direttamente da parte di APA-AIA-ANA-UNIRE o un nuovo passaporto o un passaporto corretto. Tale modalità, però, oltre ad ingenerare confusione tra le Autorità di controllo, non permette agli UVAC di attivare la mutua assistenza tra Stati membri, quale strumento essenziale per intervenire sulle non conformità direttamente presso le Autorità di origine, per intraprendere le opportune misure di salvaguardia delle garanzie sanitarie negli scambi: garanzie all’origine su cui si fonda il principio della libera circolazione delle merci nel Mercato Unico Europeo.

EQUIDI DAI PAESI TERZI Le condizioni specifiche di polizia sanitaria per le importazioni di equidi (oltre che per i movimenti comunitari) sono anch’esse dettate dalla Direttiva 90/426/CEE ora sostituita dalla Direttiva 2009/156/CE, come già specificato per gli scambi. Entrambe le Direttive (all’art.12) prevedono che l’importazione sia autorizzata unicamente in provenienza da Paesi terzi che figurano nell’elenco ufficiale approvato dalla Commissione. L’elenco ufficiale dei Paesi terzi autorizzati ad esportare le diverse categorie di equidi nel territorio UE è stabilito con Decisione della Commissione 2004/211/CE. Tale elenco viene periodicamente aggiornato in seguito alle valutazioni di polizia veterinaria per i singoli Paesi terzi da parte della Commissione Europea. L’ultima modifica risale alla Decisione 2010/463/CE della Commissione del 20 agosto 2010, come ben delineato dalle linee guida per le importazioni degli equidi, scaricabili dal sito del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/ministero/sezMinistero.jsp?label=uffici&id=648. Le importazioni possono essere di tre diversi tipi e le condizioni di polizia sanitaria e di certi-

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ficazione veterinaria sono stabilite come segue: 1) ammissione temporanea per un periodo non superiore ai 90 giorni, di cavalli registrati provenienti da Paesi terzi nello spazio comunitario, disciplinata da Decisione 92/260/CEE; 2) reintroduzione di cavalli registrati per corse, competizioni e manifestazioni culturali dopo un’esportazione temporanea, di norma 30 giorni, verso Paesi terzi, disciplinata da Decisione 93/195/CEE; 3) importazione di: • equidi destinati alla macellazione, rispettivamente con o senza passare passaggio un centro di smistamento disciplinato da Decisione 93/196/CEE, e • equidi registrati e da riproduzione e produzione disciplinata da decisione 93/197/CEE. Le norme europee in forma consolidata, possono essere scaricate da http://eur-lex.europa.eu/RECH_consolidated.do Si sottolinea come, sulla base delle disposizioni Comunitarie: 1) l’utilizzo di certificati sanitari cumulativi, riferiti cioè a tutti gli animali che compongono la partita, è consentito esclusivamente per equidi destinati alla macellazione; in tutti gli altri casi, ciascun equide deve essere scortato da un certificato sanitario individuale. 2) La trasformazione di un’ammissione temporanea in importazione definitiva non è a tutt’oggi consentita. Questo in base alla normativa comunitaria vigente secondo quanto ribadito dalla Commissione europea. La Commissione europea infatti, invitata a fornire chiarimenti in merito, da parte del nostro Ministero della Salute, aveva già risposto che “tale procedura non è consentita, almeno fino a quando non saranno previste misure armonizzate in merito ai sensi dell’art. 19, paragrafo iii) della Direttiva 90/426/CE” (vedi nota ministeriale DGVA-III-16303/P del 10-5-2005). Il - D.Lgs. 11-4-2007 n. 47 - Attuazione della direttiva 2004/68/CE che stabilisce norme di polizia sanitaria per le importazioni e il transito nella Comunità di determinati ungulati vivi, che modifica le direttive 90/426/CEE e 92/65/CEE e che abroga la direttiva 72/462/CEE.- all’articolo 9 comma 3 ha, quindi, stabilito l’abrogazione dell’art. 6 del DM 10-10-94 che prevedeva appunto la richiesta al Ministero della Salute per la trasformazione da importazione temporanea in definitiva. In generale, per quanto riguarda i doveri degli importatori, si ricorda che gli operatori che introducono equidi sul territorio comunitario, devono comunicare ai Punti di ingresso della Comunità - definiti BIP come sigla in inglese (Border Ispection Point) o PIF come sigla italiana (Posto di Ispezione Frontaliero) - se abilitati per tale categoria di animale, tutti i dati riferibili agli stessi, almeno un giorno lavorativo di anticipo rispetto alla data di arrivo prevista. Se l’operatore decide di introdurre l’equide in Comunità attraverso un PIF italiano potrà verificare i riferimenti dei PIF abilitati per l’introduzione di U-ungulati (tra i quali i solipedi domestici o selvatici) ed E-equidi registrati, nell’elenco pubblicato sul sito del Ministero della Salut e : http://www.salute.gov.it/ministero/sezMi nistero.jsp?label=uffici L’elenco dei BIP europei è stabilito dalla Decisione della Commissione 2009/821/CE.

COMPITI DEL VETERINARIO UFFICIALE DEL PIF Gli animali, per essere introdotti sul territorio Comunitario attraverso un PIF italiano, devono superare favorevolmente i controlli del ve-

terinario ufficiale come definiti dal D.Lgs. 3-31993 n. 93- (Attuazione della direttiva 90/675/CEE e della direttiva 91/496/CEE relative all’organizzazione dei controlli veterinari su prodotti e animali in provenienza da Paesi terzi e introdotti nella Comunità europea) che sono: a) controllo documentale: la verifica dei certificati o dei documenti veterinari che accompagnano gli animali o i prodotti; b) controllo d’identità: la verifica, mediante semplice ispezione visiva, della concordanza tra i documenti o i certificati e gli animali o prodotti nonché della presenza e della concordanza dei marchi o timbri che su di essi devono figurare; c) controllo fisico: controllo dell’animale stesso, con possibilità di prelevare campioni, effettuare esami di laboratorio nonché eventualmente controlli complementari in fase di quarantena. A completamento dei controlli suddetti il veterinario ufficiale deve verificare anche il rispetto degli obblighi sulla protezione e il benessere animale durante il trasporto (Reg (CE) 12005). Se i controlli al PIF sono favorevoli, il veterinario emetterà il DVCE - Documento Veterinario Comune d’Entrata - che seguirà l’animale fino alla destinazione prevista, insieme alla copia conforme del certificato sanitario d’origine (Il certificato originale è conservato presso il PIF), espletate le procedure doganali a carico dell’importatore. Tale DVCE sarà comunicato in TRACES dal PIF d’entrata all’Autorità di destino.

PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI Se il controllo non risulta conforme, il veterinario ufficiale previa consultazione dell’importatore o del suo rappresentante, dispone: a) la sosta, l’alimentazione, l’abbeveramento degli animali e, se necessario, le cure da fornire loro; b) se del caso, la messa in quarantena o l’isolamento rispetto alla partita; c) il termine entro cui la partita di animali, deve essere rispedita fuori dal territorio comunitario se non si oppongono motivi di polizia veterinaria. In caso di respingimento, il veterinario del PIF deve: • informare gli altri posti di confine extracomunitario-BIP; • annullare il certificato veterinario di accompagnamento; • comunicare le anomalie riscontrate al Ministero della Salute per il seguito di competenza presso la Commissione Europea. Se non è attuabile respingere gli animali i provvedimenti adottabili diventano: • la macellazione • l’abbattimento e distruzione. Per quanto riguarda l’identificazione degli equidi importati definitivamente, la materia è disciplinata in Italia dal già citato D.M. 29/12/09 del Ministero delle Politiche agricole e forestali e dal relativo manuale operativo approvato con D.M. 9/10/2007. ■

RETTIFICA Informiamo i lettori che l'articolo pubblicato sul n.2/2011 nella rubrica FOCUS dal titolo "Lo Scienziato, un attore o un "alieno" nella società italiana?" è a firma di Giovanni Di Guardo - Diplomato del Collegio Europeo dei Patologi Veterinari, Docente di "Patologia Generale e Fisiopatologia Veterinaria", Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Teramo. Ci scusiamo con l'autore e con i lettori per l'errore di stampa.


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Attualità scientifica Vet Journal

Leishmania nelle pulci e nelle zecche dei cani infetti Parassita vitale. Possibile ma non confermato il ruolo degli ectoparassiti nella disseminazione

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO 'esistenza di vettori di Leishmania (flebotomi) con bassi tassi di infezione così come la trasmissione autoctona del parassita nel cane in assenza del vettore naturale sono state descritte. Questi dati inaspettati suggeriscono l'ipotesi che altri artropodi possano costituire una via di trasmissione di Leishmania. Uno studio ha valutato la prevalenza di Leishmania (Leishmania) infantum nelle pulci e nelle zecche prelevate da cani affetti da leishmaniosi viscerale canina (CVL) determinando inoltre la vitalità del parassita negli ectoparassiti. La presenza di L. (L.) infantum veniva valutata mediante PCR ed ELISA negli ectoparassiti e nei campioni biologici di 73

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cani di una zona endemica in Brasile. Poiché la presenza di DNA di Leishmania è attesa nelle zecche e nelle pulci a causa del loro comportamento ematofago sull'ospite, lo studio ha verificato se i parassiti identificati nelle zecche fossero vitali. La PCR e l’ELISA confermavano che l'83% dei cani era affetto da CVL. Si prelevavano pulci e zecche (ninfe, maschi e femmine adulti) rispettivamente nel 55 e 63% dei 73 cani. Dei 60 cani affetti da CVL, l'80% ospitava ectoparassiti infettati da L. (L.) infantum. Il tasso di infezione degli ectoparassiti era del 23 e 50% rispettivamente per le pulci e per le zecche. L'analisi dell’RNA degli estratti delle zecche tenute in condizioni di laboratorio nei 7-10 giorni dopo l'asportazione dai cani affetti mostravano che i parassiti erano vivi. I risultati indicano un maggior tasso di infezione di L. (L.) infantum nelle zecche e nelle pulci ma non dimostrano conclusivamente se queste zecche possono agire quali vettori di CVL, nonostante il maggiore tasso di infezione osservato rispetto a Lutzomyia longipalpis. La presenza di L. (L.) infantum vitale nelle zecche suggerisce la possibile importanza degli ectoparassiti del cane nella disseminazione di CVL. ■

Fertilità della pecora dopo inseminazione artificiale laparoscopica Superiore con seme congelato e accoppiamento in un centro di fecondazione

no studio ha valutato la fertilità di 646 pecore sottoposte a inseminazione artificiale laparoscopica (LAI) attraverso un questionario e le registrazioni delle singole inseminazioni tenute in 13 allevamenti commerciali che utilizzavano routinariamente la LAI. Nel complesso, il tasso di gravidanza era del 66%, ma era superiore nelle pecore inseminate per la quarta volta. Alcuni aspetti tecnici della LAI influenzavano la fertilità:

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il tasso di gravidanza era del 70% per le pecore inseminate utilizzando seme congelato, rispetto al 58% di quelle inseminate con seme fresco; era inoltre pari al 74% per le pecore che venivano trasportate a un centro di inseminazione artificiale per l'accoppiamento, rispetto al 62% per le pecore che invece rimanevano nei loro allevamenti. Dosi maggiori di gonadotropina corionica equina (>400 UI) utilizzate per la sincronizzazione degli estri riducevano il tasso di gravidanza al 49%. Tuttavia, l'effetto più ampio era associato al raduno, gestione e trattamento delle pecore da riproduzione 4-6 settimane prima dell'accoppiamento; tra le pecore sottoposte a questo trattamento il tasso di gravidanza era del 54%, rispetto al 74% delle pecore non trattate in questo modo. (M.G.M.) “Some factors affecting pregnancy rate in ewes following laparoscopic artificial insemination” N. McCappin, R. D. Murray. Veterinary Record 2011; 168:99 Published Online First: 26 January 2011. ■

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Comportamenti patologici nei gatti sani e ammalati L’alterazione della routine provoca modificazioni comportamentali paragonabili nei due gruppi

n risposta a modificazioni della routine, i gatti sani e i gatti affetti da cistite interstiziale cronica hanno la stessa probabilità di manifestare comportamenti anomali, quali rifiuto del cibo, vomito frequente e minzione o defecazione al di fuori della cassetta igienica. Lo indica uno studio pubblicato su JAVMA. Quando i gatti erano esposti a "eventi esterni insoliti", come modificazioni nell'orario di alimentazione o della persona addetta alla loro cura, i soggetti sani avevano la stessa probabilità di manifestare comportamenti patologici rispetto a quelli con malattia cronica. I due gruppi mostravano lo stesso numero di comportamenti patologici in risposta agli eventi insoliti ed entrambi avevano un rischio tre volte superiore di comportarsi in maniera anomala quando la loro routine veniva alterata. Studi precedenti hanno indicato che la diagnosi di cistite interstiziale nel gatto è fortemente associata a numerosi altri problemi di salute. Il fatto che i gatti sani esibiscano alcuni di questi stessi problemi in risposta allo

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stress suggerisce che i veterinari dovrebbero considerare anche le condizioni ambientali in cui vive il gatto durante la valutazione dei problemi di salute dell'animale. Durante lo studio, i gatti affetti da malattia cronica miglioravano sia fisicamente che dal punto di vista comportamentale in seguito all’arricchimento ambientale, con una riduzione dei sintomi di cistite interstiziale fino al 7580%. L'altra osservazione dello studio è che i gatti sani manifestano comportamenti patologici in risposta a uno stress ambientale. Quando non vi erano alterazioni della routine, i gatti sani esibivano mediamente 0,4 comportamenti patologici e quelli affetti da cistite 0,7, una differenza virtualmente nulla. In seguito agli eventi esterni insoliti che alteravano la routine, si osservava un aumento a 1,9 comportamenti patologici nei gatti sani e 2,0 in quelli ammalati, con un aumento complessivo pari a 3,2 volte. I tre comportamenti patologici più comuni (vomito, minzione e defecazione fuori dalla cassetta igienica e riduzione dell’assunzione di cibo) costituivano l'88% di tutti i comportamenti anomali nei gatti sani e il 78% nei gatti ammalati. Tutti segni comuni nei gatti condotti dal veterinario. (M.G.M.) “Sickness behaviors in response to unusual external events in healthy cats and cats with feline interstitial cystitis” Judi L. Stella, Linda K. Lord, C. A., Tony Buffington. Journal of the American Veterinary Medical Association, 2011; 238 (1): 67. ■

MONITORAGGIO CONTINUO DELLA GLICEMIA NEL CAVALLO l test endovenoso combinato glucosio-insulina (CGIT) è utile per valutare la sensibilità all'insulina nel cavallo. I sistemi di monitoraggio continuo del glucosio (CGMS) riportano le variazioni del glucosio interstiziale nel momento in cui si manifestano nel sangue. L'utilizzo di un CGMS minimizza il contatto con l'animale e può essere utile quando si effettua un CGIT. I risultati ottenuti utilizzando un CGMS sono utili per la valutazione della risposta del glucosio durante la determinazione della sensibilità all'insulina nel cavallo. In uno studio si equipaggiavano 7 pony obesi maturi con un CGMS per la determinazione del glucosio interstiziale. Si somministravano glucosio (150 mg/kg, IV) e insulina (0,1 U/kg, IV) e si determinava la concentrazione ematica del glucosio a 1, 5, 15, 25, 35, 45, 60, 75, 90, 105 e 120 minuti dopo il tempo zero, mediante un glucometro manuale. Si confrontavano i risultati dell'esame ematochimico con quelli ottenuti simultaneamente utilizzando il CGMS. I coefficienti di concordanza determinati per il confronto delle concentrazioni ematiche di glucosio rilevate con un glucometro manuale e quelle ottenute con

I

CGMS dopo il tempo zero erano pari a 0,623, 0,764, 0,834, 0,854 e 0,818 (per ritardi rispettivamente di 0, 5, 10, 15 e 20 minuti). La concentrazione interstiziale del glucosio ottenuta mediante CGMS si dimostrava favorevole, confrontata con la concentrazione ematica. Il CGMS può essere utile per la valutazione della dinamica del glucosio nel test CGIT, concludono gli autori. (M.G.M.) “Clinical assessment of blood glucose homeostasis in horses: comparison of a continuous glucose monitoring system with a combined intravenous glucose and insulin test protocol” Johnson PJ, Wiedmeyer CE, Lacarrubba A, Messer NT, Dingfelder HA, Cogswell AM, Amorim JR, Ganjam VK. J Vet Intern Med. 2011 Jan-Feb; 5(1): 162-5.


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Sanità animale Info Regioni

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Leishmaniosi in Lazio, la nuova delibera fa discutere Obbligo del veterinario curante a comunicare all’Asl, ogni caso confermato di Leishmaniosi canina l via il ciclo di incontri tecnico-divulgativi sulla innovativa Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio in materia di Leishmaniosi ("Approvazione delle procedure sanitarie e misure da adottare nei casi sospetti e/o confermati di Leishmaniosi canina nella Regione Lazio"). La norma, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione, trova applicazione quale integrazione delle linee guida allegate alla deliberazione n. 920 del 21 dicembre 2006. Per questa ragione, l'Istituto Zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana, assieme alla Regione Lazio ed agli Ordini dei Medici Veterinari delle cinque province della regione, hanno organizzato nei giorni scorsi una serie di eventi formativi, destinati a Medici Veterinari pubblici e liberi professionisti, allo scopo di informare sui contenuti della nuova delibera e di trasmettere i corretti strumenti di applicazione della norma.

A

"Le novità introdotte dalla norma riguardano per lo più il veterinario libero professionistadichiara Maurizia Pallante - ormai divenuto parte integrante nella realizzazione della sorveglianza epidemiologica per la salute pubblica. Il cambiamento che avrà maggiori ripercussioni sull'attività libero-professionale è l'obbligo, scaturito dalla delibera, che vincola il veterinario curante a comunicare alla Asl, competente per territorio sul domicilio di custodia del cane, ogni caso confermato di Leishmaniosi canina. Vedremo nel prossimo anno quali saranno i risultati di una norma forse troppo coercitiva. Vedremo - conclude - che impatto avrà sul randagismo e se influenzerà o meno il tasso annuale di abbandono". La norma ha il grande merito di avere integrato la componente medico veterinaria privata nel sistema epidemiologico regionale, prefigurando un innalzamento del libero professionista al rango di "medico di base", benché le procedure e l'onere diagnostico e di regi-

strazione siano suscettibili di ulteriori affinamenti e miglioramenti. La medicina veterinaria privata, proprio perché indispensabile alla sanità pubblica, dovrà sempre di più essere integrata, non a condizioni utilitaristiche di servizio, ma attraverso l'investitura di uno status riconosciuto e regolamentato a tutti gli effetti.

GLI OBBLIGHI PER I LLPP Le nuove procedure integrano gli adempimenti dei medici veterinari liberi professionisti. La deliberazione laziale ritiene infatti di dover "disporre in modo coordinato ed uniforme di strumenti operativi contro la Leishmaniosi canina" e "necessario controllare l'andamento del fenomeno infettivo su tutto il territorio regionale anche attraverso la registrazione dei casi positivi" all'interno della Anagrafe Regionale Canina. I veterinari liberi professionisti iscritti all'Ordine professionale, accreditati presso le aziende sanitarie locali, accedono alle funzionalità

dedicate del sistema dell'anagrafe canina regionale necessarie all'espletamento delle Procedure approvate. Gli stessi liberi professionisti "devono registrare la morte dell'animale avvenuta per qualsiasi causa all'interno del sistema informatico dell'anagrafe canina. Rimane comunque l'obbligo da parte del proprietario di cane di inviare alla ASL di competenza copia del certificato di morte dell'animale entro quindici giorni dalla data del decesso". Le Procedure danno la definizione di caso "sospetto" (da sottoporre a ripetizione dell'esame sierologico) e caso "confermato" di Leishmaniosi canina (che il veterinario curante anche se non accreditato - è tenuto a comunicare alla ASL competente per territorio sul domicilio di custodia del cane). In caso di decesso a seguito di conferma, il veterinario curante accreditato dovrà registrarlo in Anagrafe canina regionale; se non accreditato dovrà trasmettere la notizia di decesso tramite certificato cartaceo alla ASL. ■

Trichinella a Sassari sotto controllo Secondo l’Unità di crisi “nessun allarme in provincia”

“I

l problema trichinellosi al momento non sembra interessare la provincia di Sassari e le carni suine controllate dai veterinari possono essere consumate senza il rischio per l'uomo di contrarre la malattia". Questa la valutazione dell'Unità di crisi locale per la sicurezza alimentare, convocata nei giorni scorsi dal responsabile del dipartimento di prevenzione dell'Asl di Sassari, Francesco Sgarangella.

OBIETTIVI L'Unità di crisi si è posta anche un obiettivo: triplicare in tre anni i controlli veterinari per la trichinella sulle macellazioni uso famiglia di suini nelle circa 3.300 aziende presenti nella provincia di Sassari. La riunione si è svolta alla presenza dei direttori e dei componenti dei quattro servizi del dipartimento interessati: Servizio igiene ali-

menti origine animale (Siaoa), Servizio igiene allevamenti produzioni zootecniche (Siapz), Servizio sanità animale (Ssa) e Servizio igiene alimenti e nutrizione (Sian).

macellazione. Inoltre sono stati fatti controlli su oltre 1.600 suini macellati per uso famiglia.

MACELLAZIONI RISULTATI

TRICHINELLOSI Il problema della trichinellosi, patologia che ha colpito di recente diverse persone nel nuorese, è stato la questione che ha catalizzato l'attenzione degli esperti. «Una prima valutazione del rischio - hanno fatto sapere dal dipartimento di prevenzione - fa ritenere che la situazione epidemiologica nel nostro territorio sia favorevole».

CONTROLLI Nel 2010 i controlli fatti dal Servizio igiene alimenti origine animale per la ricerca della trichina nelle carni suinicole sono stati oltre 22mila e si sono svolti negli stabilimenti di

I risultati forniti dall'Istituto zooprofilattico di Sassari, che esegue le analisi, sono stati tutti favorevoli. Inoltre su circa 200 cinghiali cacciati durante la passata stagione venatoria, e controllati dal Servizio sanità animale, non sono state riscontrate larve di trichina. Durante la riunione è emersa l'esigenza di intensificare le macellazioni dei suini uso famiglia, che avvengono sotto il controllo veterinario, dietro un corrispettivo di 5 euro. I veterinari del Servizio igiene alimenti origine animale sottopongono a visita la carcassa ed eseguono i campionamenti per la trichinella ed altre patologie dei suini.

"Negli ultimi anni, in diversi territori della provincia di Sassari, si sono ridotte drasticamente le richieste di macellazioni uso famiglia hanno detto dal dipartimento di prevenzione - e quindi il consumo di queste carni, non sottoposte a controllo veterinario, costituisce un rischio per il consumatore". Per invertire la tendenza, l'Unità di crisi locale ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione in tutti i Comuni della Asl, coinvolgendo i consumatori e i proprietari degli allevamenti suini. Sarà quindi varato un piano straordinario che interesserà soprattutto i sindaci che emaneranno apposite ordinanze e faranno da filtro tra gli utenti e i servizi veterinari. (Fonte: Sassari Notizie) ■

MANTOVA, UOVA ALLA DIOSSINA: VIETATI IL CONSUMO E LA VENDITA ono state riscontrate nel mantovano in sei aziende agricole su nove, concentrazioni di diossina, pcb e altre sostanze cancerogene al di sopra dei limiti di legge. I controlli sono stati disposti dall’Asl di Mantova in aree prossime a impianti industriali. L’Asl ha già emesso i primi divieti di consumo e di commercializzazione delle uova, degli ovoderivati e delle galline negli allevamenti rurali contaminati. I campioni erano stati prelevati negli allevamenti rurali nel corso di una campagna straordinaria di indagine partita ad ottobre e che ha coinvolto anche allevamenti bovini. Negativi, finora, i riscontri per il latte. Non rientrava nell’indagine il controllo sugli allevamenti industriali, che vengono costantemente monitorati e che sarebbero esenti dalla presenza delle sostanze cancerogene. Lo scorso 27 gennaio, il dirigente del dipartimento di vete-

S

rinaria Loris Zaghini in una conferenza stampa ha fatto il punto della situazione, confermando i risultati delle analisi ma anche evitando di creare allarmismi tra la popolazione. “Alle sei aziende agricole interessate - si legge in una nota ANSA - abbiamo già comunicato che le uova e le carni degli animali da cortile allevati non possono essere né consumate né commercializzate”, precisando che “l’autoconsumo di quelle uova e di quelle galline riguarda cinque o sei famiglie”. Gli allevamenti avicoli in cui sono state riscontrate contaminazioni si trovano dei Comuni di Sustinente, San Giorgio, Castiglione delle Stiviere, San Martino dall’Argine, Viadana e Dosolo. “Al momento - ha detto Zaghini - non è possibile stabilire che cosa abbia provocato la contaminazione di uova e pollame. Per questo a breve partirà la seconda fase dello screenig sui campioni prelevati che sarà eseguita dall’Isti-

tuto zooprofilattico di Bologna, dopo che nella prima fase le analisi erano state effettuate da quello di Brescia. Contemporaneamente, scenderanno in campo i carabinieri del Nas per capire come i polli di quelle aziende agricole sono stati allevati, in che condizioni e con che mangimi. Zaghini, ha concluso dicendo di essere a conoscenza che “il Ministero della salute sarebbe intenzionato ad estendere a livello nazionale l'indagine che abbiamo fatto sugli allevamenti avicoli e bovini per l'autoconsumo”.


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Stress da lavoro: i corsi dell’ANMVI adottano la guida di Confprofessioni al 1 gennaio 2011 tutti i datori di lavoro, compresi i liberi professionisti, devono redigere il documento sulla valutazione del rischio stress da lavoro correlato nell'ambiente lavorativo. L'obbligo è stato introdotto da una circolare del

D

18 novembre 2010 del ministero del Lavoro che dà attuazione al "Testo unico sulla salute e la sicurezza nel lavoro" (Dlgs del 9 aprile 2008 n. 81), fornendo indicazioni per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato. Ma che cos'è lo stress da lavoro correlato? Quali i fattori di rischio? E, soprattutto, quali sono gli adempimenti che il professionista-

datore di lavoro è tenuto a rispettare? Per rispondere a queste domande, Ebipro (l'Ente bilaterale nazionale per gli studi professionali), in collaborazione con Cadiprof (la Cassa di assistenza sanitaria integrativa degli studi), ha dato alle stampe "Studi professionali: stress da lavoro correlato", una guida informativa, edita da Wolters Kluwer, che indivi-

CORSI SALUTE E SICUREZZA ANMVI Da inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 28 marzo 2011, allegando l’attestazione di versamento

IL SOTTOSCRITTO COGNOME……....................................................................……… NOME……….........................................................…. VIA ....................................................................................................................................................................................... CAP, CITTÀ E PROVINCIA ................................................................................................................................................. TELEFONO….....................................................................…..CELL……...........................….....................………………… EMAIL .................................................................................................................................................................................. CODICE FISCALE ............................................................................................................................................................... ORDINE DEI VETERINARI DI ........................................................ TESSERA N. …............................................…………

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti) ❑ Corso per datori di lavoro in struttura veterinaria 7-8 Aprile 2011 VERSANDO LA QUOTA DI € 145,00 + IVA (20%) 16 crediti ECM TÀ La guida “Studi professionali: stress da lavoro correlaVI O to” sarà parte integrante del materiale didattico del corso N per datori di lavoro in struttura veterinaria.

❑ Corso per addetti al primo soccorso, 9-10 Aprile 2011 VERSANDO LA QUOTA DI € 125,00 + IVA (20%) 12 crediti ECM

❑ Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso 9 Aprile 2011 VERSANDO LA QUOTA DI € 85,00 + IVA (20%) 4 crediti ECM

VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) ❑ vaglia postale intestato a EV soc. cons. A.R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍ Visa Intestata a ………………………………………………………… Numero della carta (3 numeri sul retro) Scadenza (mese e anno) FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: ..……………………………….........................…………………….. Domicilio fiscale…………...……………………………………… PARTITA IVA CODICE FISCALE (solo se non in possesso di Partita IVA) DATA……………………...…………………………………… FIRMA…………………..…………...……...……………………….. ATTIVAZIONE DEL CORSO I corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di un quorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organizzazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rimborso della quota versata. Non verranno accettate più di 50 domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. RINUNCE Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. In caso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimborso alcuno. PRIVACY Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

FIRMA…………………...……...…….....……...……...……...……..

dua i fattori di rischio negli studi e fornisce una dettagliata mappa degli adempimenti da osservare. La guida è stata acquisita da ANMVI come materiale didattico dei corsi organizzati da ANMVI Servizi, con la docenza del Collega Carlo Pizzirani. Come noto, la nuova norma si applica a tutti i datori di lavoro, quindi anche i liberi professionisti titolari di studi, che hanno l'obbligo di analizzare i processi lavorativi e di rilevare i fattori di stress che possono causare un danno della salute dei lavoratori, valutarne il peso e trovare una soluzione per eliminarli. "Il tema dello stress nei luoghi di lavoro caratterizzati da mansioni prettamente intellettuali come gli studi professionali è da anni al centro della ricerca", commenta Antonio Zuliani, presidente di Plp (Psicologi liberi professionisti, l'associazione di categoria che aderisce a Confprofessioni), nonché componente del Comitato tecnico ministeriale per la valutazione dei rischi da stress da lavoro correlato. "Si tratta di luoghi nei quali la significativa vicinanza tra il titolare e collaboratori, il peculiare rapporto personale e di fiducia che si instaura e le mansioni articolate che vi vengono svolte, suggeriscono specifiche attenzioni, sia nella valutazione degli elementi di stress, sia nelle strategie di ricerca del benessere". La guida informativa, in distribuzione presso tutti gli studi professionali italiani, offre uno spaccato dei fattori di stress negativo (dalla cultura organizzativa alla carriera, dalle relazioni interpersonali ai carichi e agli orari di lavoro), individuando una strategia di benessere che porta alle condizioni ottimali all'interno dello studio (confort ambientale, rumore, valorizzazione personale, motivazione e sicurezza...). Il percorso di valutazione dei rischi contenuto nella guida informativa indica un modello valutativo semplice che parte dall'informazione dei lavoratori, fino all'applicazione partecipata della scheda di valutazione contenente le manifestazioni potenziali di stress (assenze per malattia, assenze dal lavoro, ferie non godute, turn over...). Professionisti e studi professionali interessati ad avere tutte le informazioni necessarie e gli adempimenti previsti dal decreto legislativo del 9 aprile 2008 n. 81 potranno rivolgersi direttamente all'Ente Bilaterale Nazionale chiamando il numero 06/54648652 oppure via e-mail info@ebipro.it oppure collegandosi direttamente sul sito internet www.ebipro.it. La distribuzione è già in corso per i professionisti che applicano il contratto collettivo di lavoro degli studi professionali. La guida sarà utilizzata come materiale didattico dai partecipanti dei corsi sulla sicurezza del lavoro organizzati da ANMVI sotto la direzione del Collega Carlo Pizzirani. ■


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SIDEV Dalle Associazioni

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La Tricologia in dermatologia veterinaria e umana La SIDEV ha fatto il punto al workshop organizzato a Cremona l’animale e soffermandosi in particolare su alcune malattie quali l’alopecia androgenetica, l’effluvio telogeno e l’alopecia areata. Il workshop ha previsto inoltre delle esercitazioni pratiche con visione di preparati al microscopio da parte dei partecipanti, una sessione clinico patologica con la presentazione di casi clinici inerenti al tema della giornata e

I relatori del workshop di tricologia: da sinistra la Prof.ssa Guerrera, la Dott.ssa Noli e la Dott.ssa Alhaidari

di FEDERICO LEONE Vice Presidente SIDEV ’esame microscopico del pelo è una metodica diagnostica di facile esecuzione in dermatologia veterinaria che permette di valutare le alterazioni morfologicostrutturali del pelo, fornendo così informazioni riguardo a numerose malattie che colpiscono il follicolo pilifero. La tricologia è stata l’argomento del workshop organizzato dalla Sidev a Cremona nei giorni 22-23 gennaio 2011, che ha avuto come relatori la Dott.ssa Zaineb Alhaidari (Dipl. ECVD, Francia), la Dott.ssa Chiara Noli (Dipl. ECVD, Cuneo) e la Prof.ssa Marcella Guarrera (Professore associato, sezione di dermatologia, DISEM Università di Genova). La Dott.ssa Alhaidari ha illustrato nel corso della prima relazione l’anatomia e la fisiologia del follicolo pilifero soffermandosi sulla morfogenesi, sui fattori di controllo dello sviluppo del follicolo pilifero, sulla struttura e sulle fasi del ciclo follicolare. La Dott.ssa Noli ha inizialmente esposto la corretta metodica di campionamento per poter ottenere informazioni attendibili dall’esame microscopico del pelo e si è soffermata sui reperti di normalità, illustrando le diverse caratteristiche del pelo che contraddistinguono le differenti fasi del ciclo pilifero e fornendo le chiavi di riconoscimento per l’esame microscopico. Successivamente ha analizzato l’utilità diagnostica dell’esame microscopico del pelo inquadrando le principali malattie che possono essere valutate con questa metodica. L’esame microscopico del pelo consente di osservare diversi parassiti cutanei (pidocchi, Cheyletiella, Demodex) e spore fungine, e può essere estremamente utile per la diagnosi di molti tipi di alopecia. La Prof.ssa Guarrera ha presentato l’uso della tricologia in dermatologia umana evidenziando le principali differenze esistenti con

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Un momento delle esercitazioni pratiche al microscopio

un piccolo concorso di valutazione finale tra i partecipanti, al cui vincitore, la Dott.ssa Furegon, è stato offerto dalla Sidev un buono del valore di cento euro per l’acquisto di libri. La Sidev ringrazia l’ICF, presente come main sponsor, e l’Innovet, presente come espositore. Il prossimo appuntamento per i soci Sidev

sarà a Cremona domenica 27 marzo e avrà per tema le piodermiti del cane e del gatto: aggiornamenti sulla patogenesi, sulla diagnosi e la gestione terapeutica. Relatore sarà il Dr. Andrew Hillier, Ohio (USA) ed è prevista la traduzione simultanea. Per maggiori informazioni sul programma è possibile consultare il sito della Sidev (www.evsrl.it/SIDEV/). ■


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L’ANVU rinnova il Consiglio Direttivo Claudio Sebastiani è il nuovo Presidente 'Associazione Nazionale Veterinari U.N.I.R.E. (A.N.V.U.), associazione federata ANMVI, si è riunita in Assemblea a Roma in data 12 gennaio 2011 per il rinnovo delle cariche associative. Il nuovo Consiglio Direttivo risulta così composto: Claudio Sebastiani - Presidente; Daniele De Zen - Vice Presidente; Raffaele Buono, Luigi Cotto, Simone Fallaci - Consiglieri; Mimmo Carbonara, Carlo Flore, Luca Moretti - Probi Viri; Antonella Ormanni - Revisore dei Conti. Il Presidente dell’ANMVI, Sandro Barbacini ha inviato una nota di congratulazioni a nome dell’Associazione esprimendo al neoPresidente eletto e all’intero Consiglio direttivo i migliori auguri di buon lavoro. “Continueremo a sostenere - scrive Barbacini - le giuste istanze di questo settore professionale, restando a disposizione per affrontarle insieme. Vogliate quindi contare sul supporto del Consiglio Direttivo ANMVI e sull'organizzazione di Palazzo Trecchi”. Un ringraziamento particolare a nome di tutto il Direttivo ANMVI va al Collega Paolo Strappo, per l'impegno profuso in questi an-

L

ni durante il Suo mandato in ANVU, per la collaborazione che non ha mai fatto mancare alla stesura di documenti e alla predisposizioni di iniziative politico-professionali. Nel ringraziare il Presidente ANMVI per gli auguri e per la disponibilità mostrata, il nuovo Presidente ANVU, Claudio Sebastiani auspica di poter incontrare quanto prima il Consiglio Direttivo ANMVI con l’intento di garantire e proseguire una fattiva collaborazione. ■

SPERIMENTAZIONE, CONVEGNO SIVAL-AISAL “La nuova Direttiva Europea 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, un confronto aperto per un recepimento condiviso”. È questo il tema del Convegno organizzato da SIVAL e AISAL il 23 marzo a Roma presso il Ministero della Salute. Il convegno sarà l’occasione per fare il punto sulla nuova direttiva europea e per analizzare gli scenari applicativi futuri. La partecipazione al Congresso è gratuita e a numero chiuso. Per informazioni: info@sivalnet.it - segreteria@aisal.org

200 nuovi iscritti alla SCIVAC dal 2009 che il numero degli iscritti alla SCIVAC ha ripreso a crescere in modo considerevole ogni anno, circa trecento in media negli ultimi due anni. L'importante crescita è iniziata dopo una leggera flessione evidenziatasi dal 2006 al 2008 derivante più che altro da una stabilizzazione del numero dopo la forte impennata degli anni precedenti, dovuta molto anche all'ECM. Per quanto riguarda le previsioni del 2011 al 15 gennaio erano già 200 i nuovi iscritti, un numero importante che fa prevedere anche per quest'anno una crescita superiore ai trecento che porterà l'aumento di iscritti in tre anni, dal 2009 al 2011, a più di mille. Federica Rossi, Presidente della SCIVAC, ha voluto commentare questi dati evidenziando ovviamente il trend molto positivo della Società: "Dopo la crescita di iscritti nei primi anni 2000, dovuta molto alla raccolta dei crediti ECM, chiarito che questo obbligo per i liberi professionisti al momento non sussiste, come dichiarato dalla FNOVI, è ovvio che ci sia stato un calo nel numero degli iscritti alla SCIVAC. Molti si erano infatti iscritti non tanto per una reale esigenza di aggiornamento ma per poter recuperare con il minimo sforzo economico e di tempo i crediti ECM previsti. Ora siamo ritornati ai soli iscritti che credono veramente nella loro professione e nel loro impegno nell’aggiornamento scientifico e culturale. A fine 2011 avremo aumentato gli iscritti di circa mille, non mi sembra male, considerando anche che la concorrenza, a volte ai limiti della correttezza, è cresciuta notevolmente in questi ultimi anni sia da parte di nuove associazioni locali o privati che pensano che il settore dell’aggiornamento veterinario possa essere un facile business. Colgo l’occasione per evidenziare anche il ruolo internazionale che ha acquisito la SCIVAC in questi anni diventando riferimento in Italia di molte associazioni europee che hanno sviluppato con noi significative collaborazioni".

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DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELLO SCHELETRO Cremona, 04/05 Aprile 2011 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 31 Crediti DIRETTORE Massimo Vignoli, Med Vet, Dr Ric, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna RELATORI Martin Konar, Dr Med Vet, Dipl ECVDI (I) Gioliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona Massimo Vignoli, Med Vet, Dr Ric, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20% Non soci: € 600,00 + IVA 20%

RELATORI ED ISTRUTTORI Marco Bertoli, Med Vet, Roma Paolo Gaglio, Med Vet, Roma Gianmarco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA) Marc Raffe, DVM, MS, Dipl ACVA (USA) Chiara Valtolina, Med Vet, PhD, Dipl ACVECC, MRCVS, Utrecht (NL) Fabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00 + IVA 20%

ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING: PRACTICAL AND INTERACTIVE MRI WORKSHOP Cremona (Italy), April 14th/16th 2011 Centro Studi SCIVAC 22 Credits ECM required DIRECTOR Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Italy SPEAKERS Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Italy Ruth Dennis, DVM, Dipl ECVDI, UK Danilo Greco, Physicist, Italy Martin Konar, DVM, Dipl ECVDI, Switzerland Cristian Falzone, Med Vet, Dipl ECVN, UK Johan Lang, Dr Med Vet, Dipl ECVDI, Switzerland Fraser McConnel, DVM, Dipl ECVDI, UK MAX NUMBER OF PARTICIPANTS: 36 LANGUAGE: English REGISTRATION FEE For ESVN, ESVDI, SINVET, SVIDI Members: € 1.000,00 + VAT 20% For SCIVAC and foreign Members: € 1.100,00 + VAT 20% All others: € 1.200,00 + VAT 20%


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Sicurezza alimentare Europa

VETERINARIA 4| 2011

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UE: anche il benessere animale in etichetta Ai consumatori "garanzie visibili e informazioni affidabili" guenti compiti interconnessi: • stabilire e aggiornare gli indicatori destinati alla valutazione del benessere animale su base scientifica, tenendo in considerazione i suggerimenti delle parti interessate; • compiere le valutazioni di impatto delle misure di tutela e di miglioramento del benessere animale;

necessario istituire un sistema di etichettatura che fornisca ai consumatori la possibilità di compiere una scelta obiettiva nell'acquisto di prodotti di origine animale qualora i criteri applicati in materia di benessere degli animali siano più rigorosi rispetto ai requisiti minimi richiesti nell'UE. L'etichettatura fornirà una garanzia visibile sulla base di informazioni affidabili e adatte alla comunicazione con i consumatori". Sono le conclusioni del parere del Comitato economico e sociale europeo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il 21 gennaio scorso (C21/44). Il parere è sulla Relazione della Commissione UE in merito alle opzioni di etichettatura relativa al benessere animale e all'istituzione di una rete europea di centri di riferimento per la protezione e il benessere degli animali. Quale la migliore opzione? Il Cese non manca di lamentare che la Commissione si stia attardando su ipotesi "irrealistiche" e di preferire "una proposta concreta" anziché un ventaglio di opzioni. Insomma "è importante che il dibattito non si protragga inutilmente". Per il Comitato, il sistema di etichettatura "deve servire ad una valutazione e un confronto delle norme su basi scientifiche". Dovrebbe essere "volontario, armonizzato, basato sulle leggi di mercato, sulla certificazione e sulla possibilità di utilizzo in combinazione con etichette e marchi di qualità privati, purché questi soddisfino criteri specifici". E inoltre, "deve essere conforme agli impegni assunti a livello internazionale e deve poter essere applicato a condizioni equivalenti anche ai prodotti importati nell'UE".

È

UNA RETE EUROPEA Su questa base, il CESE sostiene la creazione di una rete europea che costituisca una specie di evoluzione del progetto Welfare Quality. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), il Centro comune di ricerca (JRC) e i laboratori di riferimento nazionali si occupano in una certa misura di tutela del benessere animale, ma non sono adatti ad assicurarne il coordinamento in tutta l'UE. Il CESE è quindi favorevole all'istituzione di una rete europea in questo campo, organizzata in maniera analoga ai centri di riferimento per la salute animale.

I COMPITI La rete europea dovrebbe assumere i se-

• assicurare il costante sviluppo della ricerca e dell’approccio scientifico per l’aggiornamento delle norme; • diffondere informazioni e favorire il dialogo in merito all’applicazione delle norme, contribuendo a promuovere la protezione attiva degli animali a livello mondiale. Insistendo sulla necessità di "un approccio

più coerente e coordinato in materia di protezione e benessere degli animali", il Comitato giudica "indispensabile disporre di documentazione obiettiva e scientificamente fondata". Solo così l'etichettatura può sortire l'effetto desiderato, dando informazioni "comprensibili" al consumatore. ■


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22 Calendario attività Dal 15 febbraio al 20 marzo Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

INCONTRO SIFIRVET

IL MASSAGGIO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 7, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO SIANA / SIOVET

ORTOPEDIA PEDIATRICA E GESTIONE NUTRIZIONALE NELLA PREVENZIONE E NELLA TERAPIA DELLE PATOLOGIE DELL’ACCRESCIMENTO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4, Crediti - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO PRATICO SIFIRVET - IL MASSAGGIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ARGOMENTI DI BASE IN OFTALMOLOGIA - Hotel Franz - Viale Trieste 45 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO - Hotel campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 3° IT. ORTOPEDIA: IV PARTE - ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMATOLOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 41 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it

17 - 18 FEB

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. SEMINARIO NAZIONALE SIVAR

20 FEB

CORSO SCIVAC / SIFIRVET Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

20 FEB

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

20 FEB

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA

20 FEB 20 FEB

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP

23 - 26 FEB

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

25 - 26 FEB

CORSO SIVE Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

CORSO PRATICO DI NEONATOLOGIA - Università di Bologna - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SINVET

ANOMALIE DELLO SVILUPPO DEL RACHIDE E DEL MIDOLLO SPINALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IMAGING DELL’OCCHIO E DELLA REGIONE ORBITALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL PANCREAS ENDOCRINO - Ancona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: II PARTE - GASTROENTEROLOGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 42 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MEDICINA COMPORTAMENTALE 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 28 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INFEZIONI DELL’APPARATO URINARIO: L’ATTUALITÀ - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI EREDITARIE DEL CANE E DEL GATTO: STATO DELL’ARTE E NUOVE PROSPETTIVE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LAVORA SU TE STESSO PER CAPIRE L’ALTRO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 E-mail: socspec@scivac.it LA VERA FORZA DI UNA STRUTTURA VETERINARIA: LE RISORSE UMANE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it

26 - 27 FEB

INCONTRO SVIDI / SOVI

27 FEB

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

27 FEB 1 - 3 MAR

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

5 MAR

CORSO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate. Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO SINUV Attenzione: Date evento modificate.

6 MAR

INCONTRO SICARV Attenzione: Date evento modificate.

6 MAR

INCONTRO SISCA Attenzione: Date evento modificate.

3 - 5 MAR

INCONTRO ANMVI / SIMV

6 MAR 6 MAR 11 - 13 MAR 12 - 13 MAR 13 MAR 16 - 18 MAR 18 - 20 MAR 19 - 20 MAR 19 - 20 MAR

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

19 FEB

VETERINARIA 4 | 2011

4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: I PARTE - ESAME NEUROLOGICO E LOCALIZZAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 47 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it STRATEGIE DIDATTICHE E DI COMUNICAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI NELLA PRATICA BUIATRICA: IMPIEGO DEL FARMACO E PATOLOGIE ENTERICHE NEL VITELLO - Caserta, Crowne Plaza - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it

15 - 18 FEB

17 FEB

laPROFESSIONE

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA

IL PANCREAS ENDOCRINO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

68° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA - Atahotel Expo Fiera, Pero (MI) - Via Keplero 12 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO SIOVET

STRATEGIE PER LE REVISIONI CHIRURGICHE NEL FALLIMENTO DI TRATTAMENTI ORTOPEDICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 7, Crediti

EVENTO ATAV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

GIORNATA DI AGGIORNAMENTO PER TECNICI VETERINARI - AtaHotel Expo Fiera - Pero (Milano) - Via Keplero 12 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ATAV - Tel. + 39 0372 403541 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it CORSO MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI UCCELLI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - Email: info@sivae.it CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA - Senigallia (AN )- Hotel City - Lungomare Dante Alighieri 11 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO SIVAE CORSO SCIVAC

INCONTRO SIVAE

PRIMO INCONTRO 2011 - AGGIORNAMENTO IN MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Per info: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - Email: info@sivae.it

INCONTRO SOVI

III° CORSO SOVI-FSA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 7, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi

Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 31 gennaio 2011

SOLUZIONI

a b c d

Infezione da Actinomyces Linfoma mediastinico

SCIVAC:”Radiologia Corso regionale

QUIZ 1

Miocardiopatia ipertrofica

Risposta corretta: b)

Stenosi dell’arteria polmonare.

- Ragusa - luglio 2006

Polmonite;

Peritonite infettiva felina diagnostica dei piccoli animali”

Anomalie a carico degli anelli vascolari;

QUIZ 2

Persistenza del forame interatriale;

Risposta corretta: d)

a b c d

53° Congresso Multisala

2) Quale fra le seguenti condizioni avrebbe le maggiori probabilità di esitare in un trasudato pleurico nel gatto?

Scivac Rimini, Maggio 2006

1) La dilatazione del tratto intratoracico craniale dell’esofago in un cucciolo di due mesi potrebbe essere causata da:


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