Professione Veterinaria 5-2013:ok
13-02-2013
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
5 2013
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 10, numero 5 dall’11 al 17 febbraio 2013
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
UN ACCORDO PER L’ANAGRAFE DEI PET
VENDITA E SORVEGLIANZA DEL FARMACO
UN FUTURO CON “ADDED VALUE”
LA SISCA PRESENTA LA SIACR
MALATTIE OCULARI GENETICHE
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22 BDR NON FANNO 1 ANAGRAFE
BREVI CODICE PA La Conferenza Unificata ha approvato lo schema di Dpr recante: "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici". Previsto dal DL contro la corruzione delle Pubbliche Amministrazioni, il Codice punta ad "assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione".
FISCO Per inquadrare l’attività veterinaria da sottoporre a controllo e completare il contesto economico e reddituale, l'Agenzia delle Entrate incoraggia a considerarne la presenza su Internet e sui Mass Media. È previsto dalle metodologie di verifica.
STP Il "Regolamento in materia di società per l'esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico” ha avuto il benestare dei Ministeri economici. Economia e Sviluppo Economico hanno firmato il Decreto-Severino. Manca solo la Corte dei Conti per andare sulla GU.
SICUREZZA I datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori possono continuare ad effettuare la valutazione dei rischi con autocertificazione fino al 31 maggio 2013. Dopo quella data, la valutazione dei rischi dovrà seguire le procedure standardizzate stabilite dal Ministero del Lavoro (decreto del 30 novembre 2012).
EURISPES 2013
Il 55,3% delle famiglie vive con un pet Alimentazione, cure e accessori. Per il pet di famiglia 30 euro al mese.
SCOIATTOLI Per effetto del decreto del MinAmbiente - pubblicato sulla GU n. 28 del 2-22013 - sono vietati, su tutto il territorio nazionale, il commercio, l’allevamento e la detenzione di esemplari di Scoiattoli alloctoni.
FEI Con il nuovo Regolamento Veterinario FEI un Veterinary Delegate FEI non dovrà essere nominato al medesimo evento FEI per più di tre anni consecutivi. Il VD che avesse esercitato per tre anni consecutivi dal 1° Gennaio 2010, dovrà interrompere, per almeno un anno, tale incarico.
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
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Non sentivamo il bisogno dell’Accordo sancito il 24 gennaio fra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome. Quell’anagrafe che non si è riusciti ad ottenere in dieci anni e più, viene riaffidata proprio a quello stesso sistema fallimentare, che, polverizzato su una miriade di competenze territoriali, non è andato da nessuna parte. E si concedono pure altri dodici mesi di tempo. In alcune Regioni l’anagrafe non esiste, in altre arranca, in altre ancora limita l’accesso a chi potrebbe farla funzionare davvero: i liberi professionisti. Le banche dati regionali non sono aggiornate e non riversano i dati all’anagrafe centrale del Ministero della Salute, che al 12 febbraio 2013 conta 6.222.218 cani, con l’imbarazzante avvertenza che le Regioni procedono “con differenti cadenze all’invio delle informazioni contenute nelle rispettive anagrafi territoriali”. I sistemi informativi dovrebbero rendere le pubbliche amministrazioni più efficienti. Moltiplicarli per 22 non è un segnale di attenzione alla spesa pubblica e, come si vede, nemmeno di efficacia. Sarebbe bastato affidarsi a una sola banca dati centrale ad implementazione diretta a cura di tutti i soggetti autorizzati sul territorio. Una sola anagrafe, un solo modulo di
identificazione e registrazione, un solo data base per l’utenza nazionale. E, perché no, con prospettive di collegamento con l’Europa, rendendo possibile quel che oggi non è: il rintraccio degli animali che circolano per la UE con il loro pet passport. Nell’Accordo di gennaio è sparito l’accorgimento, esplicitamente previsto dall’ordinanza ministeriale, di riservare la vendita di microchip solo a soggetti autorizzati, in primis i medici veterinari. L’inoculazione del microchip è un atto medico veterinario che va protetto dagli abusi anche con un maggiore controllo sulla disponibilità di microchip. E poi la chicca: le Regioni dovranno adottare provvedimenti affinché il medico veterinario libero professionista, in caso di mancanza o illeggibilità dell’identificativo, segnalino la circostanza al Servizio Veterinario Ufficiale. In una struttura veterinaria, malgrado le complicazioni burocratiche, si mettono in regola più cani che in qualunque altra sede, si imputa con l’IVA al 22% una prestazione che dovrebbe essere esente, si fa quella lotta al randagismo che compete alla Pubblica Amministrazione (LEA). E adesso si chiede di diventare delatori di proprietari ormai ben più maturi delle istituzioni? Questo Accordo è da bocciare.
E SE ALLEVASSIMO INSETTI? GLI ALLEVAMENTI DI ANIMALI DA CARNE SONO SEMPRE PIÙ CRITICATI DAGLI AMBIENTALISTI PER IL FORTE CONSUMO DI ACQUA POTABILE, il 9% dei consumi totali, e per l’emissione di gas serra che raggiunge il 18% del volume globale. Ovviamente sono anche criticati e contestati, per ovvi motivi, dagli animalisti, dai vegetariani e dai vegani, fenomeni culturali che si stanno sempre più diffondendo e non solo nei paesi occidentali. In Cina, nata per far fronte alla possibile carenza alimentare dovuta al forte sviluppo della popolazione, si stanno sperimentando allevamenti di insetti che sembrano essere un’ottima alternativa alla carne ed al pesce. Infatti gli insetti non solo contengono proteine che sembrano essere ottime per l’alimentazione umana ma hanno anche qualità nutritive elevate ed un rendimento migliore rispetto al bestiame tradizionale. Questi allevamenti inoltre hanno anche minori necessità produttive, scarsa esigenza d’acqua, e non sono causa significativa di emissioni di gas serra. Secondo la FAO, l’Agenzia alimentare delle nazioni unite, il futuro nutrizionale di gran parte dell’umanità, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dipenderà proprio dalla diffusione di una nutrizione a base di insetti che possono essere diversi a seconda dei paesi e della loro cultura: mosche, cavallette, formiche, scarafaggi, scorpioni, bruchi, ecc. considerato che almeno 200 specie diverse sono commestibili per l’uomo. Sicuramente questa cultura alimentare farà fatica a diffondersi nei paesi occidentali che hanno un approccio piuttosto prevenuto rispetto a questi alimenti ma di certo il futuro potrebbe essere questo. In fondo dove è la differenza fra una bistecca di Chianina ed un hamburger di scorpioni?
Con il Patrocinio della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Pisa
A.N.M.V.I