Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 5

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

Brevi

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

52007

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 5, dal 5 all’11 febbraio 2007

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

Approvazione della Regione Friuli

RIFORMA La II Commissione Giustizia e la X Commissione Attività produttive hanno deliberato una indagine conoscitiva sulla riforma delle professioni nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C867 Siliquini, C1216 Mantini, C1319 Vietti e C1442 Laurini.

TK22U L’Agenzia delle Entrate ha convocato il gruppo di esperti per lo studio di settore veterinario. L’incontro è stato fissato per l’8 febbraio e fa seguito alla richiesta avanzata dalla FNOVI di prorogare TK22U.

TRASPORTI Il Ministero della salute accelera sulla definizione del trattamento degli animali non deambulanti, idonei alla macellazione ma sofferenti al trasporto. In programma un paio di convocazioni delle categorie in vista, entro metà febbraio, della definitiva soluzione operativa.

626 Il Governo lavora alle linee guida per il testo unico delle norme sulla salute e la sicurezza sul lavoro. Il Sottosegretario Patta ne ha annunciato la presentazione in Consiglio dei Ministri. Previsto l’ampliamento del campo di applicazione a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla qualificazione del rapporto di lavoro.

CATANZARO Il Tar del Lazio ha intimato all’Università di Catanzaro di produrre la documentazione di parte per il ricorso dell’ANMVI contro il Ministero dell’Università per l’attivazione del corso di laurea in veterinaria in vista dell’udienza del 23 aprile.

LA STAGIONE DELLA PREVENZIONE Si terrà a Roma il 15 febbraio la conferenza stampa di presentazione della Stagione della Prevenzione, la campagna di sensibilizzazione alla prevenzione veterinaria promossa da ANMVI e Hill’s Pet Nutrition. Invitati i Sottosegretari Patta (Salute) e Acciarini (Famiglia).

WAHID È attivo sul sito dell’OIE il sistema WAHID, un database che consente aggiornamenti rapidi sull’evoluzione sanitaria della popolazione animale nel mondo. Possibilità di selezione per Paese e per malattia. Verifica dei rischi legati a import-export. www.oie.int

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A Udine il 15°corso di laurea L’ANMVI chiede che la Conferenza dei Presidi si dichiari contraria. Botta e risposta con l’Ateneo sul Messaggero Veneto uasi tutto ciò che sappiamo in merito al corso di laurea in Medicina Veterinaria presso la Facoltà di Udine è frutto della lettura dei giornali. Le informazioni circolano, imprecise e discordi, per vie indirette. L’Ateneo interviene per precisare o difendersi. Tutto questo amareggia e non depone a favore del confronto. Vogliamo essere fiduciosi nel pronto ristabilimento della comunicazione con l’Accademia e per questo ci siamo rivolti alla Conferenza dei Presidi. Al Prof. Castagnaro che la coordina abbiamo chiesto che si pronunci formalmente, confermando l’orientamento contrario alla proliferazione di sedi universitarie già espresso in passato. Riteniamo che sia necessaria la massima condivisione fra mondo professionale ed accademico rispetto agli indirizzi attuali e futuri che si intendono dare alla veterinaria italiana e che le circostanze richiedano una posizione convinta ed unanime. Crediamo anche che il dialogo con le competenti autorità di Governo possa dirsi autorevole e credibile solo se basato sull’unità d’intenti delle rappresentanze e delle istituzioni di Categoria. Del resto il Sottosegretario all’Università, Luciano Modica, argomentando l’impotenza del Ministero nei confronti dell’istituzione che governa, ha rimandato ANMVI e FNOVI ad un accordo con le rappresentanze accademiche. Il Comitato regionale di coordinamento (Coreco) della Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato il corso di laurea a fine gennaio. Sul Messaggero Veneto si sono espressi a favore il preside, Prof. Galeotti, che ha rivendicato l’opportunità di completare la Facoltà, l’Azienda Sanitaria Locale n. 6, Coldiretti, Confagricoltura e l’Ordine dei veterinari di Gorizia. Di questa cordata di sostenitori si è fatto scudo il Magnifico Rettore Prof. Furio Honsell che ha risposto alle proteste dell’ANMVI apparse sullo stesso giornale: “veterinaria non produrrà disoccupati”, ha replicato, prevedendo che gli studenti italiani saranno “al massimo 2 o 3”. Il corso “non riguarda solo i Paesi dell’Est, ma anche i Paesi in via di sviluppo, l’Africa in particolare”. Honsell garantisce inoltre che gli studenti stranieri, per accordi presi con i paesi di origine, saranno obbligati al rientro. Non ci crede nessuno. La previsione di una consistente quota di studenti italiani (12) e l’impossibilità a predeterminare il rientro nei Paesi di origine dei laureati, nonché l’orientamento comunitario ad agevolare la libera circolazione dei professionisti nella UE- della quale sono già entrati a far parte alcuni Paesi Orientali- ci inducono a non ritenere credibili le argomentazioni della Regione, che vogliono che l’Ateneo sia pensato per soddisfare la domanda di formazione dei Paesi dell’Est, e a non ritenerle in alcun modo pertinenti con la “questione universitaria” nazionale. La FNOVI e l’Ordine di Udine sono contrari.Il campanilismo accademico, camuffato da vocazione internazionale, è una scelta inaccettabile. Il sostenerla è un vero suicidio professionale. A fronte di tutto questo, c’è una domanda che non trova risposta. Chi stabilisce il numero programmato in veterinaria? Se il fabbisogno del prossimo anno accademico non è ancora stato stabilito dal Miur, che decreta in proposito sentito il Minsal, da dove esce la certezza di 30 matricole a Udine?

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CONCILIAMO? Le contestazioni da parte dei clienti, soprattutto nel settore degli animali da compagnia, sono in costante aumento. Lo possiamo constatare ogni giorno dalle numerose telefonate che arrivano al Servizio Legale dell'ANMVI. Contestazioni che derivano da una maggior attenzione dei proprietari verso il benessere e la salute dei loro animali, una più ampia cultura sanitaria ed animalista dovuta ad una massiccia informazione su questi temi diffusa da molti quotidiani e periodici, una conoscenza più approfondita ed a volte specifica sui problemi sanitari degli animali recepita attraverso internet. Contestazioni che il più delle volte trovano impreparato il Medico Veterinario sia per cultura sia per totale distrazione. Lo dimostra il fatto che dai nostri dati solo il 50% dei Medici Veterinari ha sottoscritto una polizza di Responsabilità Civile Professionale e che solo circa 2.000 colleghi hanno aderito alla possibilità offerta dall'ANMVI di avere una buona copertura assicurativa a meno di 100 euro. Il Medico Veterinario si trova spesso impreparato anche perché questi aspetti della sua professione non gli sono mai stati insegnati. Per quanto ne sappia-

mo nessuna Facoltà prevede un esame o un corso sulla gestione dell'ambulatorio. Di fronte alla contestazione, dopo la meraviglia per quanto gli sta accadendo, spesso si rende conto, anche se probabilmente ha tutte le ragioni del mondo, di non essere in grado di difendersi perché molte volte non ha neppure la documentazione per farlo. Quanti tengono regolari cartelle cliniche? Quanti possono dimostrare con documenti contabili gli interventi eseguiti? Quanti hanno mai approfondito gli aspetti riferiti ad una corretta gestione del rischio? Se non si ha una polizza si cerca di chiudere la questione velocemente dando un po' di soldi al cliente per evitare la denuncia. Se si ha una polizza si chiede alla Compagnia di assicurazioni di pagare subito, anche se si ha ragione, per non perdere il cliente. Difficilmente abbiamo un approccio professionale al problema. I Professionisti milanesi, i sanitari non ci sono ancora, hanno sottoscritto un protocollo di intesa per diffondere l'utilizzo della Conciliazione quale strumento di gestione efficace delle controversie. Un progetto certamente da sostenere per evitare lunghe, costose e spesso inutili cause. Conciliamo? ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007 ATTUALITÀ

Monito di Patta alla stampa: no ad allarmi scriteriati

Nuovo Piano di monitoraggio influenza aviaria per il 2007 Il punto critico è la scarsità di informazioni sul ruolo dei volatici selvatici nel trasportare il virus H5N1

l Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute (Direzione Generale della sanità Animale e del Farmaco Veterinario) ha diffuso il Nuovo Piano di monitoraggio influenza aviaria per il 2007. Il Piano è stato trasmesso il 1 febbraio agli Assessorati regionali, ai Carabinieri per la Tutela della Salute, UVAC, PIF, alle associazioni di categoria e alle organizzazioni dei medici veterinari. Il sistema di sorveglianza per l’anno 2007, si legge nella premessa del documento, è predisposto sulla base di una primaria valutazione dei dati fino ad ora raccolti in modo da evidenziare precocemente l’eventuale circolazione dei virus influenzali, con particolare riferimento ai sottotipi H5 e H7, nei serbatoi sia selvatici che domestici e stimare la prevalenza dell’infezione nelle differenti specie di pollame di allevamenti domestici. La sorveglianza interessa anche i selvatici, in particolare i volatili acquatici legati alle zone umide, che rappresentano il principale serbatoio dei virus influenzali in natura e la principale fonte di introduzione nel pollame domestico.

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La situazione In Europa, dall’inizio del 2006, anche per le straordinarie condizioni climatiche osservate in Russia e in Siberia, si è assistito ad una migrazione imprevista di specie selvatiche, tra cui cigni reali (Cygnus olor), che hanno provocato focolai di influenza aviari in vari paesi, tra cui l’Italia. Dal mese di gennaio 2006 fino alla fine del mese di marzo sono stati identificati in diverse aree del sud Italia, 16 cigni positivi, ritrovati morti o moribondi, ed un germano reale morto (Anas plathyrincos) in Umbria, nonché altre specie selvatiche positivizzate per gli stretti contatti con animali infetti presso alcuni centri di recupero di volatili selvatici. Il ruolo dei migratori quali veicoli del virus ad alta patogenicità (HPAI) sottotipo H5N1, benché ancora non del tutto chiarito, riveste importanza e richiede un’attenzione continua verso le popolazioni di selvatici migratori e stanziali per evidenziare tempestivamente qualunque evento anomalo riferibile all’influenza aviaria. Al momento il punto critico del sistema è rappresentato dalla scarsità di informazioni in merito al ruolo dei volatici selvatici nel trasportare il virus H5N1. Ricerca del virus nell’avifauna selvatica Il Piano del Ministero si basa sul ruolo assegnato agli uccelli selvatici ed in particolare quelli insistenti nelle zone umide, considerati il principale serbatoio di virus influenzali in natura. La possibilità che gli uccelli selvatici possano essere responsabili della introduzione di virus influenzali in popolazioni di uccel-

li allevati sembra trovare conferma nella elevata frequenza di focolai osservati lungo le rotte migratorie degli uccelli acquatici nel nord America e nord Europa. Negli ultimi sette anni in Italia si sono manifestate sei epidemie di influenza aviaria in aree ad elevata densità avicola. L’epidemia verificatasi nel 2002 ha avuto origine dall’introduzione di un ceppo virale da selvatici e lo stesso sottotipo è stato all’origine della penultima epidemia del 2004, dovuta probabilmente alla persistenza del virus in specie domestiche serbatoio di infezione. Nel 2005, un’ulteriore epidemia, sostenuta da un virus H5N2 a bassa patogenicità, ha colpito numerosi allevamenti di tacchini da carne in un’area densamente popolata nella provincia di Brescia. È indispensabile pertanto predisporre sistemi di controllo maggiormente efficaci per individuare precocemente ed in via prioritaria la circolazione di virus influenzali tipo A, sottotipi H5 ed H7 LPAI, nelle popolazioni di volatili selvatici soprattutto in zone che si sono dimostrate a elevato rischio di infezione. Ciò al fine di attivare adeguate misure per prevenire epidemie da virus HPAI nelle popolazioni di volatili domestici con possibile trasmissione all’uomo. Obiettivi generali e specifici Sono 5 gli obiettivi generali del Piano: 1. individuare l’eventuale presenza di virus dell’influenza aviaria negli allevamenti intensivi e nelle popolazioni di uccelli selvatici. 2. verificare la presenza e la possibile persistenza di virus a bassa patogenicità (LPAI) nei reservoir selvatici identificando aree di controllo epidemiologicamente significative in ambito nazionale- 3. identificare aree particolarmente a rischio di introduzione del virus sulla base dell’analisi territoriale e della presenza di allevamenti industriali di specie a rischio. 4. valutare il rischio di introduzione del virus influenzale in aree densamente popolate di avicoli. 5. attivare un sistema di allerta rapido per la diagnosi precoce di introduzione di virus delle popolazioni selvatiche ai volatili domestici. Sono invece obiettivi specifici del Piano: 1. attuare un programma di sorveglianza attiva e passiva nelle specie migratorie (svernanti e di passo) e nelle specie stanziali nidificanti nelle zone umide del territorio nazionale; 2. determinare la prevalenza e le caratteristiche biologiche dei virus influenzali isolati dalle popolazioni campionate. ■

E adesso non ricominci la psicosi ‘’Adombrare la pandemia non è un puro e legittimo esercizio probabilistico ma un atto da irresponsabili, soprattutto dopo la crisi immotivata del consumo di carne di pollo seguita ai noti e scriteriati infondati allarmi di stampa del 2005’’. Lo afferma in una nota Gian Paolo Patta, Sottosegretario alla Salute, dopo l’individuazione di un focolaio del virus in Gran Bretagna in un allevamento di tacchini. ‘’Nessun allevamento italiano - afferma - è mai stato colpito dal virus H5N1, nonostante questo sia presente nel mondo dal 2003. Gli uomini che sono stati contagiati dal virus vivevano in promiscuità con gli animali e la malattia non si trasmette attraverso le carni cotte. La cottura uccide il virus. Non c’è mai stata una diffusione tra gli uomini neanche nelle zone ad altissima diffusione del virus, come il Vietnam o l’Indonesia’’. In Italia, ha ricordato il sottosegretario, i controlli sistematici condotti nelle aree umide del Veneto, dell’Emilia e della Toscana, che sono punto di sosta per volatili selvatici, hanno potuto dare risultati del tutto incoraggianti: “da agosto ad oggi sono stati effettuati mille test al mese e non c’è stata alcuna positività al virus H5N1’’.

Un Gruppo di lavoro su aggressività e tagli chirurgici Nel suo intervento in Commissione Affari Sociali, il sottosegretario Antonio Gaglione ha fornito alcune anticipazioni sull’orientamento del Ministero della Salute in merito all’ordinanza del 12 dicembre 2006 del Ministero della salute “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”. Il Sottosegretario ha dichiarato che “il Ministero della Salute è disponibile ad un dialogo sereno e collaborativo per emanare nei tempi consentiti dalle procedure parlamentari una disciplina organica e definitiva di tutto il settore che riguarda il rapporto uomo-cane. Ma l’ordinanza in vigore, rispetto alle precedenti ordinanze in materia, garantisce una maggiore tutela sia per gli animali che per i cittadini”. Respingendo le accuse arrivate da parte di alcuni parlamentari e animalisti, Gaglione ha anche confermato che l’abbattimento degli animali pericolosi è solo una soluzione estrema e non un atto automatico. Per il benessere dei cani, ha aggiunto Gaglione, “sono state previste norme di cautela importanti, quali il divieto del taglio delle orecchie, della coda e delle corde vocali, nonché la definizione dell’uso del collare elettrico come maltrattamento perseguibile ai sensi della normativa vigente; altro elemento qualificante è l’istituzione di percorsi di controllo e di rieducazione per la prevenzione delle morsicature, da applicare agli animali che abbiano già morsicato, da inserire in una apposita lista’’. Il Ministero della Salute sta elaborando una circolare esplicativa da sottoporre all’esame di un Gruppo di lavoro del quale fanno parte anche le componenti regionali, sui criteri per la classificazione del rischio da cani con aggressività non controllata, i parametri per la rilevazione, i percorsi di controllo e rieducazione per la prevenzione delle morsicature. L’ANMVI ha chiesto al Ministero della Salute di garantire la presenza di un medico veterinario comportamentalista nel costituendo gruppo di lavoro.


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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007 OSSERVATORIO FARMACO

Chiarimenti dal Ministero della Salute

a cura di Aldo Vezzoni

Prostaglandine: ricetta in copia unica non ripetibile ’art. 76, commi 3, 5 e 6 del D.lvo 193/2006 prevede che per la vendita di medicinali contenenti chemioterapici, antibiotici, antiparassitari, corticosteroidi, nonché ormoni, antinfiammatori, sostanze psicotrope, neurotrope, tranquillanti e beta-agonisti, prescritti per animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo è obbligatoria la prescrizione su ricetta non ripetibile in triplice copia. Al riguardo la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario del Ministero della Salute precisa che “relativamente alle prostaglandine, considerate non ormoni ma autacoidi e destinate sia ad animali da reddito che da compagnia, è prevista la dispensazione con ricetta medico veterinaria non ripetibile in copia unica”. La precisazione, a cura della Direttrice Generale Gaetana Ferri aggiunge che “lo stesso regime di pre-

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scrizione riguarda anche i medicinali a base gonadotropine e fattori di rilascio delle gonadotropine, così come ribadito anche con nota dell’ex ufficio IX della DGVA, prot. 17954/c del 12/05/06, con la quale si evidenzia che la circolare n. 14 del 29/09/2000, “Linee Guida Applicative del Dl.Lgs n. 336 del 4 agosto 1999, mantiene piena validità nei confronti del D. Lgs n. 158 del 16 marzo 2006 che sostituisce e abroga il D.Lgs 336/99. Nella suddetta circolare si precisa che per i medicinali a base di prostaglandine, gonadotropine e fattori di rilascio delle gonadotropine, principi attivi inclusi nell’allegato II del Reg CE 2377/90, è confermato il regime di dispensazione con ricetta medico veterinaria in copia unica non ripetibile.” La nota della Direzione Generale porta la data del 31 gennaio ed è indirizzata a Fe-

derfarma e per conoscenza alle organizzazioni veterinarie ed alle associazioni industriali di settore. La precisazione sul modello di prescrizione era stata informalmente preannunciata dalla Direttrice Generale Gaetana Ferri in occasione del convegno ANMVI sul farmaco veterinario lo scorso novembre. Sulle prostaglandine era stato escluso l’apparentamento agli ormoni e ammesso l’impiego della ricetta semplice; sulle gonadotropine, il Ministero aveva annunciato che avrebbe agito per via interpretativa con una circolare che non prevede l’uso della ricetta in triplice copia. I veterinari presenti avevano inoltre ribadito di ritenere inutilmente gravoso l’obbligo della triplice copia per la prescrizione negli animali da compagnia, considerata la mancanza di risvolti sulla sicurezza alimentare. ■

Esenzione dall’obbligo della ricetta veterinaria pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea la Direttiva 2006/130/CE sulla fissazione dei criteri per l’esenzione dall’obbligo della prescrizione veterinaria vigente per taluni medicinali destinati ad animali da produzione alimentare. La Direttiva attua l’articolo 67 (primo comma, lettera a bis) del codice comunitario relativo ai medicinali veterinari (direttiva 2001/82/CE) in vigore dal 31 dicembre 2006. In base al Codice Comunitario, i medicinali veterinari possono essere forniti al pubblico solo dietro presentazione di una prescrizione. Tuttavia, poiché certe sostanze contenute nei medicinali veterinari destinati ad animali da produzione alimentare non presentano rischi per la salute umana o animale o per l’ambiente, possono essere concesse esenzioni da quest’obbligo. La Direttiva 2006/130 stabilisce dunque quando gli Stati membri possono concedere deroghe alla norma generale. Otto i criteri individuati: a) la somministrazione dei medicinali veterinari è limitata a preparati che non richiedono alcuna conoscenza o competenza

È

particolare per l’utilizzo; b) il medicinale veterinario, anche se non somministrato correttamente, non presenta alcun rischio diretto o indiretto per l’animale o gli animali trattati, la persona che lo somministra o l’ambiente; c) il riassunto delle caratteristiche del medicinale veterinario non contiene alcuna avvertenza riguardo a possibili gravi effetti collaterali derivanti dall’utilizzo corretto; d) il medicinale veterinario o qualsiasi altro medicinale contenente la stessa sostanza attiva non sono stati, in precedenza, oggetto di frequenti segnalazioni di gravi effetti collaterali; e) il riassunto delle caratteristiche del medicinale non contiene controindicazioni connesse con altri medicinali veterinari utilizzati comunemente senza prescrizione; f) il medicinale veterinario non richiede condizioni di conservazione particolari; g) non esiste alcun rischio per la sicurezza dei consumatori in riferimento ai residui presenti nei prodotti alimentari ottenuti da animali trattati, nemmeno in caso di utilizzo scorretto dei medicinali veterinari; h) non esiste alcun rischio per la salute umana o animale in riferimento allo sviluppo di resistenze a sostanze antimicrobiche o antielmintiche, nemmeno in caso di utilizzo scorretto dei medicinali veterinari contenenti tali sostanze. (GUCE L 349 del 12.12.2006) ■

Radiologia toracica: incontro del CVB ell’ambito dell’attività di aggiornamento, il Circolo Veterinario Bolognese organizza in data 24 febbraio, un incontro su “Argomenti di radiologia toracica”. Relatrice della giornata la dottoressa Federica Rossi, Med. Vet., Spec. Rad. Vet., Dipl. ECVDI. L’incontro si pone l’obiettivo di approfondire alcuni aspetti di radiologia del torace che possono essere utili nella pratica clinica per lo studio delle patologie extracardiache dell’apparato respiratorio. L’esecuzione di un corretto radiogramma è la base per la successiva interpretazione della radiografia, pertanto risulta fondamentale rivedere i principi tecnici di base della metodica. La prima parte della giornata include anche una sezione dedicata alla revisione dei principi radiografici indispensabili per l’interpretazione delle diverse patologie della cavità toracica. La seconda parte si articola mediante la presentazione di casi clinici scelti con lo scopo di rivedere le patologie dei diversi settori del torace (parete toracica, pleura, mediastino, polmone), discuterne i segni radiografici, le diagnosi differenziali e considerare possibili metodiche alternative indicate per l’approfondimento diagnostico delle singole situazioni. Per l’evento è stato richiesto l’accreditamento ECM. L’incontro si terrà presso il Novotel di Villanova di Castenaso (Bo). Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria CVB Tel: 051-6313158/ 3405186635.

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RECENSIONI COMITATO BIOETICO PER LA VETERINARIA

“La Macellazione. L’uccisione degli animali a scopo alimentare” 1/ed. 2003 C.G. Edizioni Medico Scientifiche Listino € 9,81 scontato € 8,00 Il tema trattato nel volume rappresenta forse uno dei più importanti e cruciali argomenti che interessa la società e che vede la professione veterinaria coinvolta in prima persona, sia per tutelare la salute pubblica e sia per garantire la minore sofferenza possibile ai soggetti sacrificati a scopo alimentare.



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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007 L’INTERVISTA

Eletto a Bologna il nuovo Consiglio Direttivo

Paola Gulden alla presidenza della SIVE I programmi scientifici e l’impegno professionale degli ippiatri italiani. Aspettando l’European Congress of the Year... ’Assemblea dei Soci SIVE (Società Italiana Veterinari per Equini) ha eletto a Bologna il nuovo Consiglio Direttivo. Succede alla Presidenza di Marco Pepe, la Collega Paola Gulden che eredita la filosofia culturale e professionale del precedente mandato. Un Direttivo all’insegna della continuità e dell’affiatamento, come dimostrano le sinergie profuse dalla SIVE per stare al passo con l’evoluzione scientifica e professionale del settore.

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Dottoressa Gulden, quali sono le priorità del suo mandato di presidenza alla guida della più grande associazione nazionale di ippiatri? Per prima cosa vorrei dire che è un grande onore per me rivestire questa carica. Non solo siamo la più grande associazione nazionale di ippiatri, ma anche la terza al mondo, dopo AAEP e BEVA. Come già detto in occasione dell’Assemblea Annuale dei Soci, che si è svolta nell’ambito del Congresso Annuale SIVE, tenutosi a Bologna la scorsa settimana, sono anche molto fiera di rappresentare le donne di questa società, che sempre di più si stanno facendo notare, non solo in Italia ma anche in ambito internazionale.

Paola Gulden (Busto Arsizio, Varese) si è laureata a Milano nel 1992 con lode. Ha svolto attività clinica e di stage all’estero presso cliniche equine e centri internazionali, in Europa, negli USA e in Australia. Ha partecipato a corsi di riproduzione assistita presso la Colorado State University e di medicina d’allevamento e neonatologia presso la Beaufort Cottage Stables, Newmarket (UK). I suoi principali ambiti di interesse riguardano la riproduzione, l’ecografia e l’anestesia. È autrice di numerose pubblicazioni su riviste italiane e straniere. Attualmente lavora come libero professionista. Ritengo che in questi anni sia stato svolto un grande lavoro per creare non solo un costante aggiornamento scientifico di livello, cercando di fornire sempre stimoli nuovi, ma anche per creare

un rapporto costruttivo tra i colleghi, basato sulla stima reciproca, sulla collaborazione e sulla presa di coscienza di ciò che realmente rappresenta la figura professionale del medico veterinario. Questi rimangono sicuramente i pilastri su cui si basa la filosofia di questa società, che ora cerca di proiettarsi a livello europeo, proponendo eventi di livello sempre più internazionale. In particolare il Congresso SIVE 2008, in programma a Venezia, si arricchisce del titolo di European Congress of the Year, grazie alla collaborazione della FEEVA. All’ultimo congresso si è trattato di agopuntura e di comportamento del cavallo, due proposte innovative rispetto ai temi dell’aggiornamento clinico tradizionale. Quali sono le nuove esigenze di aggiornamento scientifico del settore? Indubbiamente sempre più colleghi sentono l’esigenza di ampliare le proprie conoscenze anche in campi per l’appunto “non convenzionali” e innovativi. È importante quindi considerare questi settori emergenti e dare loro il giusto spazio nell’ambito dei nostri eventi. Sempre maggiore interesse si sta indirizzando anche verso il “practice management”,

Nuovo Direttivo SIVE

Il CD Sive all’Assemblea dei Soci del 27 gennaio a Bologna - Il nuovo Consiglio Direttivo, eletto dall’Assemblea dei Soci SIVE a fine gennaio è così composto: Paola Gulden, Marco Pepe, Marco Livini, Raffaello Ciampoli, Andrea Brignolo, Giorgio Ricardi. Le cariche verranno assegnate il 13 febbraio durante la prima convocazione direttiva. Le cariche di Presidente e Past President sono assegnate per designazione automatica secondo le previsioni statutarie e sono rispettivamente assunte da Paola Gulden e Marco Pepe.

Un seminario sull’Anemia Infettiva l 3 marzo prossimo la SIVE farà il punto sulla situazione epidemiologica in Italia con un seminario scientifico dedicato all’anemia infettiva equina. L’incontro si svolgerà a Cremona presso la sede nazionale della Società, in Palazzo Trecchi, con la partecipazione di esperti nazionali e internazionali. Il seminario tratterà di eziologia e patologia clinica, tecniche diagnostiche e del ruolo del medico veterinario nel controllo della diffusione delle malattie infettive. Con il Collega Des Leadon verrà inoltre analizzata la situazione epidemiologica in Irlanda, colpita dalla malattia per la prima volta nel giugno dell’anno scorso. Per informazioni: 0372/40.35.02 - info@sive.it - www.sive.it

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tema che verrà trattato durante il prossimo Congresso Annuale. Credo che questo sia un dato importante, essendo il segno di una costante crescita, anche in senso imprenditoriale, dei veterinari italiani. L’ordinanza AIE ha pianificato una serie di controlli sierologici per la rilevazione e il controllo della malattia. Quali sono le principali ricadute pratiche nel settore, specie in quello sportivo? Il veterinario come sta affrontando il problema? La SIVE ha già espresso la propria preoccupazione riguardo alla situazione dell’anemia infettiva in Italia. Purtroppo le ricadute pratiche nel settore sono già state molto pesanti, in seguito ai numerosi focolai verificatisi durante il 2006, ed è giustificata la preoccupazione per quanto possa emergere in seguito ai questi controlli, per altro assolutamente necessari. I danni economici determinati dalla malattia sono gravissimi, soprattutto nel settore del cavallo sportivo. È per queste considerazioni che accogliamo l’ordinanza ministeriale con soddisfazione, confidando anche nell’azione di epidemiosorveglianza che il veterinario pratico svolge quotidianamente, essen-

do a diretto contatto con i cavalli e quindi il primo a rilevare situazioni a rischio di diffusione, non solo di questa patologia, ma di tutte le malattie infettive in generale. Manca ancora una anagrafe che stabilisca con chiarezza lo status giuridico del cavallo, ma sempre più forte nell’opinione pubblica l’idea del cavallo come animale d’affezione e non da carne. Ecco quindi che si chiede più tutela e più benessere, dai palii alle competizioni sportive, dall’antidoping ai dubbi sulla destinazione ultima al macello. Che opinione si è fatta in proposito? Mi fa molto piacere constatare che questa esigenza di maggior tutela del cavallo e di maggior attenzione verso il benessere equino si stia diffondendo in modo così rilevante. Sono temi che mi stanno particolarmente a cuore e che in ambito SIVE e AMNVI stiamo affrontando già da qualche tempo. Emerge infatti, in questo dibattito, la figura del veterinario ippiatra quale primo garante della tutela e del benessere equino, e credo che sia importante che anche a livello normativo venga riconosciuto e rafforzato questo ruolo. ■



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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007 ANMVI INFORMA

Il Ministero presenta il nuovo sito per animali da compagnia

di Antonio Manfredi

Anagrafe nazionale canina: parte il progetto 1.742.000 i cani già inseriti più o meno da quando è nata la SCIVAC, circa 23 anni, che ci lamentiamo per la mancanza di una anagrafe canina nazionale, si è passati dal tatuaggio al microchip, ma il problema continuava ad esistere. Cosa serviva identificare il cane se poi era impossibile attraverso i suoi dati risalire al proprietario? La devolution, delegando ampie competenze sanitarie alle regioni, ha reso tutto ancora più complicato e burocratico. Ogni regione ovviamente si è mossa per i fatti suoi senza alcun coordinamento con le altre. Sono così stati avviati 20 progetti regionali che non comunicavano fra loro. Una vera follia. Per chi conosce Cremona, se un cane lombardo passa il ponte sul Po e va in Emilia, i suoi dati diventano inutili ed in-

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comprensibili. Quante volte abbiamo letto sul Forum della SCIVAC o in Vetlink di ricerche di proprietari di cani smarriti, o peggio, abbandonati. Pur avendo tutti i dati del microchip il più delle volte era impossibile trovarli. Più volte abbiamo avuto modo di denunciare una situazione da terzo mondo invidiando, purtroppo, il buon funzionamento delle anagrafi di altri paesi europei. Ci siamo un po' vergognati quando, circa un anno fa, un cane francese smarrito in Brianza ha ritrovato i suoi proprietari con una semplice telefonata alla centrale nazionale di Parigi. Per questo, quando ci è arrivato l'invito del Ministero della Salute a presenziare a Roma all'avvio del progetto dell’Anagrafe Canina Nazionale, abbiamo ritenuto

non solo doveroso esserci, ma dimenticare, per una volta, lamentele e critiche, esprimendo invece il forte apprezzamento per l'iniziativa, offrendo anche la nostra totale disponibilità a collaborare per il suo sviluppo e funzionamento. L'Anagrafe Nazionale Canina è stata finalmente avviata, bene, e siamo molto contenti perché è uno strumento veramente necessario in un paese civile che vuole essere rispettoso del benessere e della salute degli animali e potrà anche essere un forte deterrente contro il loro abbandono ed il loro sfruttamento, improprio o illegale. Il progetto è stato appena avviato e presenta ovviamente alcuni limiti che saranno superati quando sarà portato a regime. L'Anagrafe è stata inserita in una nuova a-

rea tematica, specifica per gli animali da compagnia, all'interno del portale del Ministero della Salute. Quest’area sarà sviluppata inserendo informazioni ed indicazioni molto utili per i proprietari di animali. L'idea è certamente valida e, se i collaboratori del Ministero che hanno preparato il sito continueranno a dedicarvisi con lo stesso impegno ed entusiasmo che hanno mostrato, diventerà certamente uno strumento di grande utilità per il pubblico e per i veterinari. Come funziona l'Anagrafe? Inserendo i dati del microchip si può sapere la Regione e la Asl di appartenenza. Con il numero di telefono della Asl si può arrivare al proprietario. Il sistema non può fornire direttamente il nominativo per motivi di privacy. Un sistema sostanzialmente facile anche se in questa fase di avviamento vi sono ancora alcuni aspetti critici che dovranno essere risolti. Il primo è certamente quello dei ritardi di alcune regioni nello sviluppo dell'anagrafe regionale e nel trasferimento dei dati alla centrale nazionale che raccoglie oggi solo 1.742.000 cani sui circa 7 milioni presenti in Italia. Quindi prima di tutto dovranno essere le regioni ad impegnarsi da un lato ad inserire tutti i cani presenti sul loro territorio nella loro anagrafe e dall'altro ad aggiornare costantemente, e possibilmente in tempo reale, la centrale nazionale. A questo si può arrivare solo con un maggiore coinvolgimento delle strutture veterinarie private che dovrebbero essere abilitate anche all'inserimento dei dati. Questo purtroppo non avviene in tutte le regioni ed in queste si evidenziano forti ritardi e problemi operativi. Molti microchip inseriti non sono mai stati comunicati alle Asl per la registrazione dei dati. La logica burocratica si scontra sempre con la funzionalità del sistema. Altri problemi derivano dai limiti posti alla consultazione dei dati della centrale nazionale. Pensiamo che anche tutti i veterinari debbano essere abilitati se vogliamo che il sistema diventi ve-

ramente operativo. Questi due ultimi punti sono stati esposti e sostenuti dall'ANMVI in occasione della presentazione del progetto e ci sembra che siano stati recepiti con molta attenzione dalla Dott.ssa Gaetana Ferri (Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario), e dal Dr. Sergio Papalia (Ufficio X, a cui fa riferimento fra l'altro il benessere animale e la lotta al randagismo) per il Ministero della Salute e dai rappresentanti delle Regioni. Altre richieste dell'ANMVI: l'inoculazione del microchip deve essere riconosciuta come atto medico (la Dott.ssa Ferri ha confermato che questa è la posizione del Ministero), deve essere risolto il problema dei microchip dell'ENCI che non hanno valore per l'anagrafe canina, deve essere maggiormente controllato il mercato dei microchip per evitare abusi o utilizzi illegali, deve essere definita la procedura per i cani che arrivano dall'estero con già un microchip. Un'ultima considerazione espressa dall'ANMVI: crediamo che sia ora di avviare un progetto nazionale anche per i gatti sollecitando le regioni ad attivarsi in questo senso. Il sottosegretario Patta, arrivato purtroppo all'ultimo momento per un improvviso impegno al Senato, ha comunque portato la condivisione ed il sostegno politico al progetto. Questa volta ci sembra di essere veramente sulla strada giusta, strada ancora non facile da percorrere ma è evidente la volontà di arrivare all'obiettivo. Per chiudere, permetteteci di esprimere il piacere di aver sentito, durante la presentazione, un riferimento alla campagna di sensibilizzazione dei proprietari sul problema dell'anagrafe, che l'ANMVI sta conducendo da tempo. Un riconoscimento istituzionale del nostro impegno è sempre molto apprezzato. Inoltre, parlando di Pet therapy, uno dei temi inseriti nel sito del ministero, è stato ricordato il ruolo essenziale ed insostituibile del Medico Veterinario. Parole sante. ■




laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007

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RUBRICA LEGALE

Tutela degli animali circensi, il punto sulla giurisprudenza In materia circense vorrei avere il parere della giurisprudenza in ordine all’uso degli animali. Il Tar della Toscana, con la sentenza n.1689 del 26 novembre 2001, pronunciandosi su una fattispecie relativa a un divieto, imposto da un comune, di qualsiasi forma di spettacolo su tutto il territorio comunale, effettuato a scopo di lucro, che contemplasse l’utilizzo di animali appartenenti a specie domestiche o selvatiche, ha ritenuto che detto comune difettasse del poter introdurre tale divieto. Il comune, per il Tar toscano, ha il compito, di individuare le aree per lo svolgimento degli spettacoli, di disciplinare e vigilare nell’esercizio dei suoi poteri di polizia veterinaria sulle condizioni di igiene e sicurezza pubblica in cui si svolge l’attività circense e su eventuali maltrattamenti sugli animali, ma non ha il compito di fissare, in via preventiva e in modo generalizzato, il divieto assoluto dell’uso degli animali in spettacoli che tradizionalmente utilizzano animali domestici e selvatici in cattività. Si ritiene opportuno, per completezza, richiamare la Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione (Cites), firmata a Washington il 3 marzo 1973, e recepita con la legge 19 dicembre 1975, n. 874 nonché il regolamento Cee n.3626 del 1982: disciplina successivamente completata dalla legge 7 febbraio 1992, n.150. Quesitario, Italia Oggi, 27 novembre 2006.

Studio associato, resta il nome del socio che non c’è più Una recente sentenza della Corte di Cassazione (prima sezione, n. 1476/07) ha fatto finalmente chiarezza sulla possibilità, per gli studi professionali associati, di mantenere il nome del professionista fondatore anche se questi ha lasciato l’attività. La Cassazione è stata chiamata a dirimere un conflitto legale che durava da anni e che vedeva uno studio legale associato denunciato per aver mantenuto il prestigioso nome del fondatore anche dopo la sua scomparsa. Secondo i ricorrenti, uno studio associato, identificando i professionisti che vi operano, non poteva mantenere il nome di uno che non era più attivo all’interno dello studio. La Corte si è espressa in modo da non accontentare nessuno sostenendo che il nome del fondatore, che negli anni ha sempre identificato lo studio, può essere mantenuto. Unica condizione: che siano elencati i nomi di tutti i soci. (fonte: Italia Oggi)

Clinica su terreno ad uso agricolo Su un terreno agricolo ove è previsto un coefficiente di edificabilià per l’abitazione ed un coefficiente di edificabilità per le strutture utilizzate per l’impresa agricola, può essere costruita una clinica veterinaria? Gli immobili che la legge consente di edificare su un terreno condotto da un agricoltore sono destinati all’uso del fondo stesso, nel senso che l’immobile deve servire il terreno coltivato da un imprenditore a-

gricolo / coltivatore diretto (legge 3.5.1982 N°203). Anche ai fini fiscali il riconoscimento della ruralità di un immobile (che consente un minor peso fiscale a carico del proprietario) è possibile soltanto se l’immobile venga utilizzato, oltre che come abitazione dell’agricoltore (e della famiglia dello stesso), come costruzione strumentale alle attività agricole, ovvero attività quali quelle di cui all’art.29 del DPR 22.12.1986 N° 917 (colture) e

attività destinate alla protezione delle piante, alla conservazione dei prodotti agricoli, alla custodia delle macchine, degli attrezzi e delle scorte occorrenti per la coltivazione, nonché fabbricati destinati all’agriturismo. Non è pertanto possibile utilizzare il terreno de quo allo scopo di edificarvi un immobile da adibire a clinica veterinaria, non potendo considerarsi una struttura di questo tipo come costruzione strumentale

di Maria Teresa Semeraro Avvocato, Bologna alle attività agricole. Aggiungo che generalmente le Regioni emanano proprie leggi con le quali provvedono all’elenco della tipologia delle costruzioni ammesse nelle zone agricole, prevedendo, tuttavia, anch’esse che tali costruzioni abbiano una destinazione finalizzata all’esercizio delle attività dirette alla coltivazione dei fondi, alla silvicoltura, all’allevamento e alle attività produttive connesse. ■


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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007 INFO REGIONI

Intervento della FNOVI all'incontro con il Sottosegretario Zucchelli

Governo clinico e veterinaria regionale l Sottosegretario Serafino Zucchelli ha incontrato martedì 23 gennaio le Federazioni degli Ordini dei veterinari, medici, farmacisti, biologi, chimici e degli psicologi. La riunione era preliminare all’annunciata volontà del Ministro Livia Turco di portare entro la fine di marzo al-

I

le Camere il disegno di legge delega sul governo clinico. La notizia è pubblicata sul sito ufficiale della FNOVI. ”Nel mio intervento- scrive il Presidente della Federazione Gaetano Penocchio -, rappresentata l’esigenza di arrivare ad una piena stabilizzazione del personale precario,

ho sottolineato la necessità di disporre di articolazioni organizzative veterinarie regionali; ci sono Regioni che non dispongono dei livelli regionali ed altre che vengono dirette da profili professionali che nulla hanno a che fare con la medicina veterinaria” . Il governo clinico è un sistema re-

ticolare e pluri-professionale di indirizzo e governo delle attività tecnico sanitarie finalizzato all’efficacia, appropriatezza e sicurezza delle prestazioni nell’ambito delle risorse definite. Promuovere il governo clinico significa, dunque, valorizzare questo sistema che deve comunque

potersi esprimere a tutti i livelli del servizio sanitario nazionale e regionale per arrivare alle aziende, al dipartimento, al distretto, alle attività territoriali. Il punto di forza della Clinical Governance è l’attribuzione, come compito istituzionale, ai Direttori Generali di obiettivi di qualità; questa identificazione della missione delle aziende sanitarie, determina l’attivazione di sistemi e livelli di responsabilizzazione volti a ricercare e migliorare la qualità e non più a rispondere a criteri economici e di efficienza. “Ma non ci sarà governo clinico - aggiunge Penocchio- se non saremo in grado di evitare quei fenomeni di lottizzazione che vedono le posizioni dirigenziali (e non solo) spartite ad un tavolo politico dove si concertano occupazioni di spazi e di ruoli affatto relazionati alle capacità ed alle conoscenze dei sanitari. Requisito d’accesso alle posizioni dirigenziali sono sempre di più l’appartenenza a contenitori politici o sindacali”. ■

ABRUZZO

Ddl su riordino IZS di Teramo stato presentato a L’Aquila, il 19 gennaio scorso un disegno di legge sul riordino dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘Caporale’ di Teramo. La Giunta regionale ha licenziato all’unanimità il ddl presentato dall’assessore alla Sanità regionale, Bernardo Mazzocca, che ha parlato di “una iniziativa importante, che fa uscire dalla gestione commissariale un centro di eccellenza come l’istituto zooprofilattico”. In una nota della Regione Abruzzo, l’assessore sottolinea l’importanza del ddl, “che indica in maniera chiara le competenze dell’istituto, individuandone le specialità scientifiche. Un lavoro legislativo che nasce anche dall’accordo tra la Regione Abruzzo e Regione Molise per l’organizzazione della struttura stessa”. Nell’accordo vengono elencati i compiti dell’Istituto zooprofilattico, viene confermata la sede legale di Teramo e vengono inoltre individuate alcune sezioni provinciali: Avezzano, Lanciano, Pescara, Campobasso, Isernia, sezione Ittica di Giulianova, sezione Ittica di Pescara e sezione Ittica di Termoli. Il testo di legge - termina la nota - passerà ora all’esame delle commissioni consiliari e, successivamente, alla discussione e approvazione del Consiglio regionale. (Adnkronos Salute)

È


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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007 LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Citologia dell’occhio equino normale

di Maria Grazia Monzeglio

Un confronto tra aspetti citologici e istologici della congiuntiva sana diante Cytobrush, in seguito colorato con MGG o Periodic acid Schiff (PAS). La conta cellulare differenziale mostrava una predominanza di cellule epiteliali profonde e intermedie e rare cellule superficiali e caliciformi in entrambi gli occhi. Pressoché tutta la superficie congiuntivale er confrontare gli aspetti citologici e istologici della congiuntiva nel cavallo sano, uno studio ha effettuato prelievi per spazzolamento (brushing) della congiuntiva di entrambi gli occhi di 20 cavalli sani, determinando la conta cellulare differenziale di 300 cellule su un vetrino colorato con May Grünwald-Giemsa (MGG). Un protocollo simile è stato applicato agli occhi interi di cinque cavalli, prelevati subito dopo la morte al macello e sottoposti a esame istopatologico della congiuntiva. In 5 cavalli sani si effettuava il prelievo citologico me-

P

Stato attuale dell’influenza aviaria nel mondo Non inaspettata la recente ripresa dell’attività epidemica na ripresa delle epidemie di influenza aviaria (A/H5N1) è stata segnalata recentemente nel pollame in Vietnam, Sud Korea, Giappone, Tailandia e Ungheria, così come nell’uomo in Indonesia e Cina, dopo un periodo di relativamente bassa attività. Secondo l’Influenza Team dello European Centre of Disease Prevention and Control, non si tratta di un evento inaspettato, e un andamento simile è stato osservato nello stesso periodo del 2004, 2005 e 2006. In Europa, a gennaio sono stati segnalati e confermati casi di influenza aviaria nelle oche in Ungheria, costituendo la prima epidemia del 2007 nell’Unione Europea. L’OIE ha confermato che il virus H5N1 di questa epidemia è al 99,4 assimilabile a quello che lo scorso anno ha infettato alcuni paesi europei. Al 22 gennaio 2007 i casi di influenza aviaria nell’uomo sono pari a 269 (dal 2003), con il 61% di mortalità. Attualmente, non ci sono indicazioni di modificazioni delle modalità d’infezione dell’uomo da parte del virus H5N1 e, ad oggi, la trasmissione si è sempre verificata dopo contatto stretto tra uomo e volatili infetti.

U

presentava un epitelio stratificato colonnare o cuboidale. In corrispondenza dei margini palpebrali e bulbari era presente un epitelio squamoso stratificato. Le aree con il maggiore indice di cellule mucipare si riscontravano dal margine nasale al margine temporale della congiuntiva infe-

riore, nel segmento palpebrale superiore vicino al fornice e in una parte del fornice nasale. Nei vetrini MGG non si identificavano cellule mucipare, che erano invece numerose nei vetrini colorati con PAS (22,6% ± 11), in gran parte cilindriche. Gli autori concludono che i vetrini ottenuti

per Cytobrush nel cavallo sano sono caratterizzati da una predominanza di cellule poliedriche e cilindriche e da scarse cellule squamose. Le cellule cilindriche possono essere mucipare e originano verosimilmente dall’epitelio colonnare o cuboidale stratificato principale. ■


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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007 LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Controllo delle convulsioni: il punto di vista del proprietario

di Maria Grazia Monzeglio

Definito adeguato se associato a un episodio epilettico ogni tre mesi no studio ha valutato l’efficacia del trattamento dell’epilessia idiopatica dal punto di vista del proprietario. È stato sottoposto un questionario ai proprietari di 29 cani con epilessia idiopatica diagno-

U

sticata o sospetta e trattati con fenobabrbitone o potassio bromuro, da soli o associati, presso lo Small Animal Hospital della University of Glasgow Veterinary School. Per l’86% dei proprietari che rispondevano al questionario, i tre

principali motivi di preoccupazione erano la “qualità di vita del cane”, la “adeguata frequenza delle convulsioni” e la “accettabilità degli effetti collaterali dei farmaci anticonvulsivi”. Il 52% dei proprietari affermava con decisione che il

trattamento delle convulsioni del proprio cane era adeguato, anche se la frequenza degli episodi convulsivi variava in questo gruppo di persone. La maggioranza dei proprietari non giudicava fastidiosa la somministrazione dei

farmaci. Tuttavia, il 60% circa dei proprietari affermava che la cura di un cane epilettico influenzava l’organizzazione del proprio tempo libero, benché ciò fosse indipendente dalla percezione del controllo delle convulsioni. L’opinione del proprietario circa il valore di ulteriori indagini diagnostiche, soprattutto di imaging intracranico, era significativamente influenzata dal possesso o meno di un’assicurazione sanitaria per animali da compagnia. Gli autori concludono che, dal punto di vista del proprietario, un adeguato controllo delle convulsioni era determinato dall’equilibrio tra qualità di vita del cane, adeguata frequenza delle convulsioni ed accettabilità degli effetti collaterali della terapia anticonvulsiva. Una frequenza pari a meno di un episodio convulsivo ogni tre mesi era associata alla percezione, da parte del proprietario, di un adeguato controllo delle convulsioni. ■

Febbre della Rift Valley in Africa Preoccupano sia l’epizoozia sia la trasmissione zoonosica a recente epidemia di Febbre della Rift Valley sta avendo effetti devastanti in Kenia. Dall’inizio dell’episodio epidemico (dicembre 2006), la zoonosi ha colpito migliaia di animali (bovini, ovicaprini e cammelli) e più di 220 uomini (dati WHO). La Febbre della Rift Valley è una malattia virale acuta a carattere zoonosico sostenuta da un Phlebovirus. Induce una forma patologica grave negli animali e nell’uomo. È diffusa soprattutto nei paesi dell’Africa sub-Sahariana e in Madagascar. È trasmessa da varie specie di zanzare. L’uomo può infettarsi attraverso il morso del vettore, il contatto con il sangue o fluidi corporei o altri tessuti degli animali infetti e il consumo di carne e latte crudi di questi ultimi. L’OIE manifesta preoccupazione per quest’ultima emergenza sanitaria negli animali e ribadisce l’importanza di un efficiente servizio veterinario nell’identificazione precoce e nella risposta rapida alle epidemie animali emergenti e riemergenti.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007 L’OPINIONE

Un concorso letterario per veterinari ome forse alcuni sanno, nel disperato tentativo di cambiare mestiere, ho aperto una casa editrice nel giugno dello scorso anno. È nata così la BelVedere Editore, un po’ per scommessa (con me stesso), un po’ per gioco, un po’ per soddisfazione personale, ma con una finalità che sta alla base della sua filosofia editoriale. Una sciocchezza per chi non ha problemi di vista, una mezza tragedia per chi ne soffre. Il mio Vettricks (i cento trucchi dell’anestesista provetto) doveva originariamente uscire in TMN 13 anziché 12 e ho battagliato a lungo con i grafici per i quali “non era elegante” un carattere così grossolano e ingoiavano male anche il TMN 12. Mi sono imposto (anche perché pagavo io) e ho mantenuto un carattere ben leggibile, proponendomi, nelle prossime pubblicazioni, di fregarmene di cosa pensano i grafici e di aumentarlo ulteriormente a favore di miopi, presbiti e astigmatici. Quando è uscito Vettricks speravo, vista quel po’ di fama che mi sono fatto in quasi trent’anni d’onorata carriera (si dice così vero?), che avrebbe suscitato un certo interesse presso i colleghi, ma non credevo ad un successo tale da dovere richiamare la tipografia per la sua ristampa. Ovviamente mi ha fatto molto piacere, perché credo sia stato apprezzato il fatto che, oltre a parlare d’anestesia, in quella pubblicazione ci sono insegnamenti, tratti dall’esperienza con una vasta fauna di clientela, che vanno ben oltre la scelta del tubo orotracheale o dell’anestetico d’induzione. Fatta questa premessa, e un po’ di sana pubblicità (non sanitaria), devo ammettere che quanto mi ha parimenti sorpreso è stata l’evidenza che, nel cuore di molti veterinari, batte una penna a sfera. La mia cassetta postale e la mia posta elettronica hanno cominciato a riempirsi di racconti, romanzi, poesie scritte da colleghi che chiedevano, chi semplicemente un parere, chi un giudizio sulla possibilità di pubblicazione. Insomma, ho piacevolmente sco-

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Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi e Libero, gli articoli scritti dal Collega Oscar Grazioli per il quotidiano di Vittorio Feltri sono disponibili on line. @nmvi Oggi pubblica regolarmente gli articoli dopo le ore 12.00. La rubrica LiberOscar li mantiene in archivio per la consultazione. @nmvi Oggi ringrazia Oscar Grazioli. www.info@anmvi.it/anmvioggi

perto che numerosi veterinari hanno, non solo la vocazione dello scrittore, ma a tutti gli effetti ne possiedono le capacità. Si dice che il livello culturale dei veterinari sia un po’ scarsino. Sarà anche vero ma nelle altre categorie professionali non è che veda stormi d’aquile. A giudicare da ciò che ho letto, chi si eleva da questa media raggiunge vette molto inte-

ressanti, addirittura sorprendenti per sensibilità e capacità di trasmettere emozioni con parole o versi. Non vorrei immergermi in una melassa retorica che non mi appartiene, ma la spiccata sensibilità nei confronti degli animali, che contraddistingue molti veterinari, si riflette poi anche nella vita quotidiana fornendo loro un formidabile atout per esprimerla anche

al di fuori dello stretto campo professionale. Perché questo materiale umano e culturale non vado perso ho deciso di indire un Concorso Nazionale letterario per veterinari al fine di pubblicare un libro con i migliori racconti che saranno da me selezionati. Chissà che, oltre al Motovet e alle partite di calcio, non nasca anche un Culturvet? Le po-

di Oscar Grazioli Medico Veterinario, Reggio Emilia chissime e semplici regole editoriali da osservare per la stesura dei racconti si trovano al sito www.belvedereditore.it, mentre i racconti vanno inviati o via mail a belvet@belvedereditore.it o, tramite posta ordinaria, a BelVedere Editore, Via Assalini, 6, 42100 Reggio Emilia. C’è tempo fino al 31 di marzo. Vediamo cosa ne viene fuori. ■


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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007 DALLE ASSOCIAZIONI L’autore è il dr. Bruno Peirone 1. Biomeccanica delle fratture 2. Le fratture in accrescimento 3. Amputazioni

Chirurgia ortopedica del cane e del gatto

Corso FAD di medicina veterinaria

Si può ascoltare il relatore nel corso della conferenza e navigare a piacimento nelle diapositive in quanto l’ascolto della traccia audio e la navigazione nelle diapositive sono attività indipendenti e gestite attivamente dal discente. Ogni lezione prevede passaggi obbligati per la valutazione dell’apprendimento e infine un test finale (domande con risposte a scelta multipla).

Il primo con 5 crediti ECM l'aggiornamento sia non solo obbligatorio, come prevede il Codice Deontologico, ma soprattutto necessario per la propria crescita professionale, utilizza tutti gli strumenti disponibili per informarsi e formarsi mentre chi questa esigenza non la sente si disinteressa anche quando la può avere gratuita e a casa sua. La novità della proposta che la SCIVAC, in collaborazione con la facoltà di Medicina Veterinaria di Torino ed il contributo della Innovet, propone ora, e sarà disponibile gratuitamente nei prossimi giorni per tutti i Medici Veterinari, è che per la prima volta una iniziativa FAD nel settore veterinario ha il riconoscimento del Ministero della Salute, rientrando nella fase sperimentale FAD/ECM. Pertanto i Medici Veterinari che seguiranno regolarmente questo corso e risponderanno correttamente alle domande previste avranno 5 crediti ECM. Ci è voluto più di un anno per raggiungere questo obiettivo perché il Ministero, per riconoscere nuove iniziative FAD, ha

più di un anno e mezzo, dal Congresso di Rimini del 2005, che la SCIVAC, in collaborazione con la EV srl (certificata ISO 9001:2000 per la formazione scientifica e professionale dei Medici Veterinari) propone diversi progetti FAD gratuiti di aggiornamento scientifico, con importanti riscontri in termini di apprezzamento da parte dei suoi iscritti. Alcuni corsi FAD hanno infatti superato le 2.000 visite a dimostrazione che la categoria è ormai pronta, culturalmente e con adeguate attrezzature, a recepire proposte di aggiornamento on line. Dalle ultime indagini dell'ANMVI più del 70% dei Medici Veterinari utilizzano regolarmente internet per il proprio aggiornamento pur evidenziando che non lo ritengono sostitutivo di quello residenziale ma complementare. È interessante infatti vedere che coloro che utilizzano maggiormente internet sono gli stessi che partecipano con regolarità a congressi, seminari, corsi, ecc. In sostanza, chi ritiene che

È

termedie per la verifica dell’apprendimento. Tutte le fasi dei casi clinici sono riccamente corredate da immagini e filmati (radiologia, ecografia, citologia, filmati del campo operatorio).

dovuto riaprire ed allungare i termini per la sperimentazione. Il corso è certamente di grande interesse, al di là dei possibili crediti ECM, sia per il tema: "Chirurgia ortopedica del cane e del gatto", sia per il livello degli autori: Prof. Bruno Peirone e Dr. Aldo Vezzoni, che non hanno certamente bisogno di presentazione. Il corso è strutturato in 8 lezioni Lezioni canoniche 1-3, diapositive e voce del docente.

Lezione 8, video programma didattico 8. Stabilizzazione con placca delle fratture dell’ileo Autore: Marvin Olmstead, DVM, MS, Dipl. ACVS Durata: 29 minuti Edizione italiana prodotta da SCIVAC a cura di Aldo Vezzoni e Enrico Febbo. Interprete di conferenza: InterMed® Alessandra Campisi. Test di verifica dell’apprendimento finale con risposte a scelta multipla.

Lezioni 4-7, casi clinici L’autore è il dr. Aldo Vezzoni 4. Instabilità traumatica dell’articolazione scapolo-omerale in un Epañol Breton 5. Mancata unione del processo anconeo (UAP) in un Terrier Russo 6. Rottura del legamento crociato posteriore del ginocchio in un Border Collie 7. Fibrosi del muscolo gracile e semitendinoso

Nei prossimi giorni saranno comunicate le modalità per l'accesso. L'integrazione del corso nel sistema EGO garantirà a tutti gli utenti il controllo costante dei crediti ECM acquisiti sia tramite i corsi FAD che derivanti dalla partecipazioni agli eventi residenziali organizzati dalle associazioni scientifiche gestite da EVsrl. I crediti ECM conseguiti dai corsi FAD saranno erogati alla chiusura del corso con attestati in formato PDF. ■

Si tratta di 4 casi clinici di chirurgia ortopedica del cane riguardanti l’articolazione scapolo-omerale, quella omero-radio-ulnare e quella del ginocchio con fasi in-

organizzato da

Eventi Veterinari

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CORSI PRATICI GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIA Cremona, 14/16 Febbraio 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: 18 Crediti

RELATORI

ISCRIZIONE

Roberto A. Santilli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Samarate (VA) Alberto Tarducci, Med Vet, Torino

Partecipazione a numero chiuso (36)

ISTRUTTORI

DIRETTORE

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

RELATORI E ISTRUTTORI

QUOTE

Soci SCIVAC: € 500,00 + IVA 20% Non soci: € 650,00 + IVA 20%

QUOTE

Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%

DIAGNOSI E TERAPIA DELLE ARITMIE Cremona, 22/24 Febbraio 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: 22 Crediti

DIRETTORE Roberto A. Santilli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Samarate (VA)

FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE Cremona, 21/24 Marzo 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE Darryl Millis, DVM, MS, Dipl ACVS, Knoxville, USA

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

QUOTE

Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%

Serena Crosara, Med Vet, Torino Manuela Perego, Med Vet, Samarate (VA)

Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Marco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, Padova Daniele Corlazzoli, Med Vet, Roma Davide De Lorenzi, Med Vet, Dipl ECVCP, SCMPA, Forlì Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)

SEMINARI NAZIONALI

RESPONSABILE LOCALE

PROBLEMI DIAGNOSTICI IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO Cremona, 08/10 Marzo 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: 19 Crediti

DIRETTORE Alessandra Fondati, Med Vet, PhD, Dipl ECVD, Roma

RELATORI E ISTRUTTORI Alessandra Fondati, Med Vet, PhD, Dipl ECVD, Roma Laura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, Milano Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, Milano

CAVITÀ TORACICA: COME USARE AL MEGLIO LE METODICHE DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Roma, 17/18 Febbraio 2007 Melià Roma Aurelia Antica Hotel - Via degli Aldobrandeschi, 223 - 00163 Roma

Ludovica Dragone, Med Vet, Reggio Emilia

RELATORI E ISTRUTTORI Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Ludovica Dragone, Med Vet, Reggio Emilia Darryl Millis, DVM, MS, Dipl ACVS, Knoxville, USA Matteo Tommasini Degna, Med Vet, Dipl ECVS, Roma

ISCRIZIONE

ECM: 6 Crediti

RELATORI Livia Benigni, Med Vet, CertVDI, Dipl ECVDI, MRCVS, Londra, UK Federica Rossi, Med Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)

Partecipazione a numero chiuso (36)

QUOTE

Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20% Tirocinio pratico facoltativo: 16 ore da concordare con il Responsabile Scientifico del corso. Supplemento quota: € 100,00 + IVA 20%

RESPONSABILE SCIENTIFICO Federica Rossi, Med Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)

CHAIRPERSON Francesco Migliorini, Med Vet, Roma


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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007

DALLE AZIENDE

Emesi canina: fondato il gruppo consultivo europeo Un accreditato comitato di esperti lavorerà per definire un miglior approccio medico al vomito nel cane meccanismi fisiologici alla base dell’emesi, ma la gestione del sintomo non ha affatto compiuto passi in avanti. È il momento giusto per rivalutare le modalità di gestione di questo problema alla luce delle recenti scoperte in ambito farmacologico”. Il Consiglio, finanziato da Pfizer edici veterinari di fama internazionale provenienti da tutta Europa si sono riuniti per dar vita a un gruppo di ricerca finalizzato a migliorare la gestione medica dell’emesi nel cane. Lo European Emesis Council (EEC, Consiglio europeo sull’emesi) è costituito da dodici esperti provenienti da Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Spagna e Regno Unito con competenze specialistiche che spaziano dalla medicina interna all’oncologia. Clive Elwood, membro inglese del Consiglio, spiega che il gruppo di esperti è stato formato per migliorare la comprensione e la gestione giornaliera in un’area trascurata per molti anni. “I veterinari degli animali da compagnia affrontano molto frequentemente l’emesi nel cane, eppure non esistono ancora linee guide definitive per la gestione efficace di questo sintomo. L’obiettivo dell’European Emesis Council è quello di soddisfare questa esigenza con un approccio basato sulle evidenze al fine di fornire una migliore guida pratica.” Un altro membro del gruppo, Erik den Hertog, olandese, concorda: “La ricerca è stata insufficiente e per lungo tempo non sono stati sperimentati nuovi trattamenti in quest’area, generalmente considerata dai ricercatori di minore interesse. È per questo motivo che la nostra gestione del sintomo vomito si basa prevalentemente sulla consuetudine piuttosto che su precise evidenze. Insieme a nuovi tipi di trattamento, numerosi accreditati veterinari ritengono che sia importante avere a disposizione linee guida basate sulle evidenze su cui fondare le proprie decisioni cliniche”. Ricerche di mercato, condotte per conto del Consiglio, hanno messo in evidenza che il modo in cui si gestisce l’emesi nel cane varia da paese a paese e da veterinario a veterinario, senza unanimità su questioni chiave. Uno dei primi obiettivi del Consiglio è, pertanto, quello di giungere a formulare una serie di linee guida comuni da fornire ai veterinari di tutta Europa. “In alcuni paesi, come Gran Bretagna, Belgio, Spagna e Germania, attualmente non esistono antiemetici specifici per gli animali da compagnia. In molti casi, i veterinari utilizzano antiemetici presenti in commercio, ma destinati all’uso umano”, afferma Erik den Hertog. “Negli ultimi anni è migliorata la comprensione dei

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Animal Health, ha già tenuto il proprio meeting inaugurale e auspica di pubblicare le prime linee guida all’inizio del 2007. Gli altri membri del Consiglio sono: professor Reto Neiger (Justus-Liebig University, Giessen, Germania), Dott. Patrick Devauchelle (Maisons-Alfort Veterinary

School, Francia), Dott.ssa Valerie Freiche (Maisons-Alfort Veterinary School, Francia), Dott. Dominique Peeters (University of Liege, Belgio), Dott. Xavier Roura (Autonomous University of Barcelona, Spagna), Professor Massimo Gualtieri (Università di Milano, Italia), Dott. Alex Ger-

man (University of Liverpool, GB), Professor Edward Hall (University of Bristol, GB) e il professor Jonathan Elliott ■ Per l’invio dei comunicati stampa: professioneveterinaria@anmvi.it


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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2007 CALENDARIO ATTIVITÀ Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

INCONTRO SINUV

11 feb.

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT

11 feb.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA

11 feb.

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

14-16 feb.

SEMINARIO SCIVAC

17-18 feb.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA

18 feb.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

18 feb.

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

22-24 feb.

INCONTRO

25 feb.

INCONTRO SICARV

25 feb.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

25 feb.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO

25 feb.

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON GRUPPO DI PRACTICE MANAGEMENT - DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA - ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI BARI

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CORSO SIVAR

25 feb.

27feb. 1mar.

1-3 mar.

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

2-4 mar.

SEMINARIO SIVE

3 mar.

INCONTRO SICIV

4 mar.

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

8-10 mar.

INCONTRO SIDEV

11 mar.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

11 mar.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA

11 mar.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

11 mar.

15-17 mar.

CORSO SIVE

16-17 mar.

INCONTRO SIARMUV

17-18 mar.

INCONTRO SIVAE

17-18 mar.

INCONTRO SIRVAC

18 mar.

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON GRUPPO DI PRACTICE MANAGEMENT - DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIA - ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI NAPOLI

CORSO SCIVAC

18 mar.

21-24 mar.

TECNICHE BIOPTICHE E ISTOPATOLOGIA NEI PICCOLI ANIMALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it GESTIONE DEI COLLABORATORI: IL RUOLO DEL LEADER. DAL GRUPPO AL GRUPPO DI LAVORO Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it PRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALI DEL CANE - Ostello Femminile Le Monacelle, Matera - Via Riscatto, 9/10 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: III PARTE - GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 18 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CAVITÀ TORACICA: COME USARE AL MEGLIO LE METODICHE DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Melià Roma Aurelia Antica, Roma - Via degli Aldobrandeschi 223 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Hotel San Domenico - Soverato (CZ) - Via della Galleria - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Marketing e Pubblicità - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: monica.borghisani@evsrl.it APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI ALTERNATIVE TERAPEUTICHE - Hotel Federico II - Jesi (AN) - Via Ancona, 100 - ECM: 4 Crediti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CARDIOLOGIA: III PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE ARITMIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ALIMENTAZIONE DEL GATTO IN ALCUNE SITUAZIONI FISIOLOGICHE E PATOLOGICHE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it NUOVE METODICHE IN ECOCARDIOGRAFIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - Email: socspec@scivac.it MALATTIE EREDITARIE SCHELETRICHE NEGLI ANIMALI IN ACCRESCIMENTO - Eurohotel , Cascina (PISA) - VIALE EUROPA 6 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it UN APPROCCIO SEMPLICE AL PRACTICE MANAGEMENT - Palace Hotel, Bari - Via Lombardi,13 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ORTOPEDIA: IV PARTE - ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMATOLOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 24 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO BASE DI CHIRURGIA BOVINA - Azienda Sperimentale “V. Tadini”, Gariga di Podenzano (PC) - S.S. 654 - Località Gariga - ECM: 17 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 55° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - MEDICINA FELINA - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: 10 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - Email: info@scivac.it ANEMIA INFETTIVA - Centro Studi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it DISORDINI ISTIOCITARI: CLASSIFICAZIONI, ISTOPATOLOGIA E CITOLOGIA DIAGNOSTICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it DERMATOLOGIA: III PARTE - PROBLEMI DIAGNOSTICI IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MALATTIE CUTANEE INDOTTE DA VIRUS NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINO - Park Hotel Piacenza - Strada Valnure, 7 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Catania - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SALVI PER UN PELO! IL CONIGLIO ED IL FURETTO IN TERAPIA INTENSIVA - Rivoli (TO) Hotel Campanile - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANESTESIA: III PARTE - APPROFONDIMENTI DI RADIOLOGIA E FISIOLOGIA PER L’ANESTESISTA L’ANESTESIA DEL PAZIENTE CON DISFUNZIONE D’ORGANO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 16 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO BASE DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEL PIEDE, DEL NODELLO E DELLA GRASSELLA Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 13 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE A CARICO DELL’APPARATO RESPIRATORIO Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it PRIMO INCONTRO SIVAE 2007 - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

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LINEE GUIDA ALLA VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEL CICLO ESTRALE NELLA CAGNA E NELLA GATTA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it

Chiuso in stampa il 5 febbraio 2007

UN APPROCCIO SEMPLICE AL PRACTICE MANAGEMENT - Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, Napoli - Via Nuova Ponte di Tappia, 25 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

Ci giungono segnalazioni da alcuni Colleghi-lettori che ricevono due o più copie di Professione Veterinaria all’indirizzo dello stesso studio associato o clinica in cui lavorano, con richiesta di provvedere all’invio di una sola copia. Scusandoci di non poter andare incontro a questi Colleghi, riteniamo doveroso chiarirne le motivazioni. Le Società federate ANMVI che gestiscono l’indirizzario dei Colleghi-destinatari della rivista sono tenute all’invio di una copia a ciascun singolo Socio in virtù dei propri adempimenti statutari e del versamento nominale della quota associativa. Ne consegue che tale indirizzario non è tecnicamente organizzato per strutture veterinarie (cliniche, studi, ambulatori, ecc.). Si consideri inoltre che Professione Veterinaria veicola inserti (es. modulistica e pubblicazioni) destinati all’utilizzo personale di ciascun Socio e che pertanto l’invio di una sola copia risulterebbe penalizzante per quei Soci che ne rimarrebbero sprovvisti. Si osserva infine che la quasi totalità degli iscritti fornisce un recapito privato e non professionale per ricevere questa ed altre pubblicazioni specializzate del circuito ANMVI/EVsrl. Ci scusiamo per non essere al momento in grado di soddisfare la richiesta di quei Colleghi il cui indirizzo fa capo al medesimo recapito professionale. I nostri uffici sono comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti: 0372/460440 (Elisa FeroldiServizio Iscrizioni).

Ricevi due copie di PV?




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