Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 5

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Professione5_2008

4-02-2008

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

5 2008

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 5, dal 4 al 10 febbraio 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

SPECIALE CONTRIBUENTI MINIMI

NEOPLASIE CUTANEE DEL CONIGLIO

VACCINI ANTIRABBICI REGISTRATI ALL’ESTERO

STUPEFACENTI CON IL PET OLTRE FRONTIERA

RIPRODUZIONE: AGGIORNARSI CON SIRVAC

ALLE PAGINE 5-8

A PAGINA 11

A PAGINA 13

A PAGINA 15

A PAGINA 16

BREVI

BLUE TONGUE

ENPAV Il regime semplificato per i contribuenti minimi “non produce effetti in ordine all'applicazione del contributo integrativo del 2%”. La precisazione viene dall’Ente di Previdenza Veterinaria che ha pubblicato una nota in tal senso sul portale enpav.it

30GIORNI Un mensile "indipendente" e di "contenuti" che ottimizzerà l'utilizzo di risorse già disponibili. Questo sarà "30giorni", il nuovo organo di informazione ufficiale di Categoria, presentato in anteprima da FNOVI ed ENPAV il 31 gennaio scorso.

FISE A seguito dell'istruttoria avviata dall’Antitrust, la FISE ha reso i noti i propri impegni. Nel ribadire la propria competenza esclusiva sulle attività agonistiche, il Presidente Cesare Croce ha espresso l'intenzione della Federazione a “modificare lo statuto federale per sancire che la competenza della Federazione a disciplinare ed organizzare le attività di natura ludica non è esclusiva".

PREZZI “Mister prezzi” comincerà dalla carne. Antonio Lirosi ha segnalato possibili criticità e chiesto al Mipaaf di convocare tutti gli attori del settore carni. “Vogliamo vederci chiaro e assicurare la massima trasparenza sia ai consumatori che alle imprese”. Il Garante per la sorveglianza dei prezzi è una figura istituita dalla Finanziaria 2008.

AFGHANISTAN L'intervento italiano prevede anche assistenza veterinaria. A fine gennaio, un team veterinario ha curato oltre 1000 capi di bestiame. Un ufficiale veterinario munito di centinaia di dosi di antiparassitari e di antibiotici arrivati dall'Italia è intervenuto nelle periferie rurali di Kabul. Si prevede un possibile incremento del 30% della produzione di latte e lana.

IMMUNOLOGICI Il Ministero della Salute ha comunicato che dal 1 febbraio 2008 per i medicinali veterinari immunologici entra in vigore la “Guideline on data requirements for immunological veterinary medicinal products intended for minor uses or minor species/limited market” (EMEA/CVMP/ IWP/123243/2006).

laPROFESSIONE VETERINARIA

www.anmvioggi.it

LINEA GUIDA MINISTERIALE

Disciplinata la medicina trasfusionale Fissate per la prima volta in campo veterinario le regole a tutela dell'animale donatore e del ricevente A PAGINA 3

Dal 4 marzo sarà vietata l'introduzione su tutto il territorio nazionale di animali provenienti da zone infette non vaccinati nei confronti dei sierotipi del virus della lingua blu circolanti nei territori d'origine. La decisione è stata comunicata alle agenzie di stampa dal sottosegretario alla salute Gian Paolo Patta che il 31 gennaio ha incontrato il vice ministro francese Erol Ok ed i rappresentanti dell'Ambasciata francese in Italia per discutere dei problemi connessi allo scambio commerciale di animali sensibili alla lingua blu tra Italia e Francia. Le autorità francesi hanno convenuto con quelle italiane che il miglior modo per proteggere gli animali in questione ed evitare la diffusione della malattia, sia la vaccinazione, specialmente in considerazione dell'ingente numero di capi che l'Italia introduce dalla Francia. Il giorno prima dell’incontro con le autorità francesi, la malattia teneva sul chi vive il Regno Unito. Il Defra, Ministero agricolo britannico, annunciava che i test condotti nelle due contee in cui si sospettava l'insorgenza di nuovi focolai di blue tongue sono risultati negativi. La notizia era molto attesa,

alla luce delle ripercussioni sulle movimentazioni di bestiame e delle conseguenze per il piano di vaccinazione in programma. La National Beef Association ha sottolineato l'urgenza di assicurare un'adeguata scorta di vaccini per le mandrie scozzesi nella realistica previsione di una diffusione della malattia la prossima estate. L'aumento del numero degli agricoltori che dovranno accedere ai vaccini in modo emergenziale potrebbe avere conseguenze preoccupanti circa la copertura vaccinale del bestiame e la possibilità di un pieno controllo del virus nella stagione primaverile ed estiva. L’Europa sosterrà quest'anno con fondi comunitari una campagna di vaccinazione di massa di bovini e pecore per difenderli dal virus della febbre catarrale. Le autorità italiane non nascondono la soddisfazione di vedere confermate in sede comunitaria convinzioni scientifiche assodate, “contro le quali in passato sono state levate strumentali opposizioni, con il ricorso a manifestazioni di piazza e addirittura alla promulgazione di una legge regionale di impedimento della vaccinazione, dichiarata successivamente incostituzionale”. ■

30 MILA SONO POCHI? LEGGENDO IN VETLINK LA DISCUSSIONE SUI "MINIMI", certamente qualche dubbio viene su come potranno essere gestiti i 30 mila euro previsti, come valore massimo di volume d'affari, per poter aderire a questo sistema fiscale. 30 mila euro di fatturato significa più o meno 15 mila euro di reddito dichiarato. Poco? Certamente poco. Reale? Difficile dirlo soprattutto quando le dichiarazioni pervenute all'ENPAV nel 2007 evidenziano che ben l'86% dei colleghi è sotto questi livelli di fatturato. Forse il sistema dei "minimi" non è così vantaggioso come è stato venduto dal Ministero delle Finanze però offre la possibilità, se non altro, di semplificare la contabilità, e magari di fare a meno del commercialista, anche se le numerose circolari interpretative dell'Agenzia delle Entrate spesso richiedono l'aiuto di un esperto. Ci sono due aspetti che hanno sviluppato la discussione sul tema all'interno della categoria. Il primo è che, probabilmente, alcuni colleghi, pur di restare o rientrare nei 30 mila euro, eviteranno qualche fattura portandosi a casa un doppio vantaggio, il secondo, che la possibilità di fatturare senza IVA possa creare situazioni di facile concorrenza sui prezzi. Certamente tutto questo porterà ulteriore confusione in un mercato che già esprime difficoltà in termini di crescita e di riconoscimento della qualità e della professionalità. Noi, come ANMVI, avremmo preferito una riduzione dell'IVA al 10% sulle prestazioni veterinarie, la possibilità per il cliente di recuperarle fiscalmente senza limite di importo ed un tariffario minimo a garanzia della qualità. Purtroppo, in Italia, i progetti seri trovano sempre scarso consenso.

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