Professione Veterinaria 6-2010:Professione 6-2010
15-02-2010
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
6 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 6 dal 15 al 21 febbraio 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
PREVENZIONE UN MESSAGGIO DA DIFFONDERE
USO IN DEROGA DEL FARMACO
CONVEGNO INTERNAZIONALE IN ABRUZZO
OMEOPATIA AGLI ESTREMI DELLA VITA
LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE
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BREVI
IL RISCHIO DI UNA FIRMA
ESCHE Prorogata e rafforzata l'ordinanza ministeriale sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati. Il proprietario o il responsabile dell'animale deceduto a causa di esche o bocconi avvelenati deve segnalare il caso alle autorità competenti tramite il medico veterinario che emette la diagnosi di sospetto avvelenamento.
RABBIA Primo caso di cavallo positivo alla rabbia in provincia di Belluno. L'equino è stato trovato morto a Campolongo di Santo Stefano di Cadore. Il Servizio di Prevenzione della USL parla di "eventi attesi, che rientrano nella casistica di questa patologia".
INFORMATIZZAZIONE Battuta d'arresto per la semplificazione delle procedure di informazione in campo veterinario e zootecnico. Le Commissioni Affari Sociali e Agricoltura hanno rinviato l'esame dello schema di decreto che armonizza e semplifica i controlli sugli scambi intracomunitari di animali vivi e prodotti di origine animale, attraverso la comunicazione informatica. Manca il parere della Conferenza Stato Regioni.
CCNL SSN È stata firmata la preintesa per il rinnovo del contratto dei medici e veterinari del Servizio sanitario nazionale. Aumento medio lordo mensile di 179,32 euro per 13 mensilità. Reintegro in servizio del medico ingiustamente licenziato. Obbligo di assicurazione per le ASL. Brunetta: “Un contratto che prevede il giusto riconoscimento economico a un'importante categoria del pubblico impiego”, ha dichiarato il ministro.
ONAOSI I contribuenti volontari ONAOSI in regola per il 2009 stanno ricevendo la modulistica e le istruzioni per il versamento della quota 2010 entro il 31 marzo. Invariate le quote, già stabilite e valevoli per il triennio 2008-2010, in base alla fascia di reddito. L'iscrizione volontaria è possibile per tutti i sanitari non dipendenti dalla Pubblica Amministrazione.
CSS La quarta sezione del nuovo Consiglio Superiore di Sanità (nutrizione, alimenti e sicurezza alimentare, animali e veterinaria) sarà presieduta dal Prof Massimo Castagnaro, Preside della Facoltà di Veterinaria di Padova. Nel CSS, insediato dal Ministro Fazio l’8 febbraio, anche i prof Stefano Cinotti ed Eugenio Scanziani.
www.anmvioggi.it
INTERVISTA
Un’IVA più bassa non danneggia l’erario Il Sottosegretario Francesca Martini si è rivolta al Ministro Tremonti: giù le aliquote su veterinaria, pet food e anche sul farmaco A PAGINA 3
L’ANMVI si pone da sempre come obiettivo la gestione libera del farmaco veterinario da parte delle strutture veterinarie, come è in tutta Europa. Questo permetterebbe un’immediata reperibilità, il contenimento dei costi grazie anche allo sviluppo del mercato specifico, nuovi farmaci e generici. Questo significherebbe anche offrire un importante servizio al cliente ed ottenere una possibilità di reddito per la struttura, per niente irrilevante. Chiarito questo, l’ANMVI, non è mai stata contraria all’uso in deroga, anzi, l’ha sempre sostenuto e difeso. L’ANMVI però sarà sempre contraria ad una raccolta di firme che richiede sostanzialmente la liberalizzazione dell’utilizzo del farmaco umano lasciando come unico limite la decisione del Medico Veterinario in scienza e coscienza. Perché in sostanza è questo che viene richiesto quando nella premessa si dice che il farmaco veterinario debba essere usato solo: “Nel caso esista in commercio, e sia prontamente disponibile in farmacia”, sapendo tutti benissimo che in farmacia è difficile trovarlo e che se passasse questa logica non si troverà più del tutto. In realtà, sostenendo questa posizione, il Medico Veterinario finirebbe per abdicare al suo ruolo prescrittivo, u-
nico e condiviso solo con il medico, che è la reale differenza, potremmo dire forza, rispetto a tutte le altre figure professionali che ruotano intorno al mondo animale, farmacisti compresi. Prevedendo la possibile sostituzione del farmaco veterinario, con uno umano corrispondente, nel caso in cui la farmacia non lo avesse subito disponibile, si riconosce al farmacista il potere ufficiale e legale di cambiare le prescrizioni veterinarie con il farmaco umano che di volta in volta riterrà più opportuno o conveniente. Altro che denunce per abuso di professione, gli riconosceremmo noi questo potere. I farmacisti potranno solo ringraziare i veterinari per aver offerto loro un potere che tutti nel mondo sanitario vorrebbero avere ma che, almeno per il momento, resta riferito esclusivamente ai Medici e Veterinari: il potere o il diritto di ordinare al farmacista quale farmaco dare al paziente. Lasciando la scelta al farmacista sulla base della disponibilità del prodotto noi, Medici Veterinari, rinunceremmo al nostro potere/diritto prescrittivo limitandoci a diventare dei semplici consiglieri di una terapia che sarà poi, in realtà, il farmacista a decidere sulla base della sua convenienza ed interesse. Sarebbe bene rifletterci. ■
LA FARMACOVIGILANZA NON SI FA SUI FORUM NEI GIORNI SCORSI LA DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀ ANIMALE E DEL FARMACO VETERINARIO HA DIFFUSO UNA: “Linea guida per la gestione del sistema di farmacovigilanza veterinaria nazionale” per favorire l’attuazione delle attività di farmacovigilanza. In Italia, infatti, le segnalazioni provenienti dagli operatori sanitari (veterinari e farmacisti) sono talmente esigue che le autorità competenti ai fini della valutazione devono avvalersi necessariamente dei dati forniti dalle aziende farmaceutiche tramite rapporti periodici di aggiornamento, da altri Stati membri, o provenienti dagli studi o dalla letteratura scientifica, i quali però non forniscono, a tale riguardo, un quadro sufficientemente esauriente della situazione nazionale. I nostri rappresentanti, spesso, si vergognano di fronte a questa situazione che li vede costretti nelle riunioni europee a dover ammettere di non avere alcuna segnalazione. Tutto bene allora? Decisamente no, perché basta seguire i nostri forum scientifici per leggere decine di interventi che criticano molti farmaci veterinari perché inefficaci, per reazioni avverse non segnalate, per problemi di somministrazione, per controindicazioni impreviste, per dosi consigliate non corrette, ecc. E spesso queste discussioni sono molto interessanti, valide e professionalmente importanti. Perché allora limitarci a scriverlo nei forum o a discuterne fra amici o colleghi? Perché non fare segnalazioni al sistema di farmacovigilanza per permettere al Ministero di intervenire per garantire farmaci veterinari sicuri ed efficaci? Non possiamo continuare a lamentarci se poi non ci attiviamo per cambiare le cose.
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