Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:53
Pagina 1
la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
8 2011
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 8, numero 8 dal 28 febbraio al 6 marzo 2011
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
ANMVI HA RIUNITO CONFSANITÀ
NORMARE LA RISONANZA MAGNETICA
TEST A VETERINARIA: SI CAMBIA
TRAFFICO DI KETAMINA CON EVASIONE
NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO AIVEMP
A PAGINA 4
A PAGINA 6
A PAGINA 8
A PAGINA 10
A PAGINA 27
CONTINUA L’ATTENZIONE SULLA RABBIA
BREVI PREVENZIONE Per tutto il mese di marzo più di 3.500 strutture veterinarie saranno impegnate nella Stagione della Prevenzione, la campagna di sensibilizzazione alle cure veterinarie promossa da ANMVI e Hill's Pet Nutrition. L’iniziativa offre la possibilita' ai proprietari di cani e gatti di tutta Italia di far visitare gratuitamente il proprio animale. Per la veterinaria è il momento di massima visibilità mediatica.
AMORE PER TUTTA LA VITA
ENCI L'Enci ha pubblicato il regolamento "Bh - Prova per cani e padroni buoni cittadini preceduta da test comportamentale". Il regolamento è in vigore dal 1 marzo 2011. Prima di essere ammessi alla prova di BH i cani verranno sottoposti ad un test di equilibrio caratteriale. Le prove potranno essere giudicate dagli esperti giudici di prove di utilità e difesa.
ZOOTECNIA Il Ministero della Salute ha stabilito le indennità di abbattimento dei bovini e bufalini infetti da tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina enzootica e degli ovini e caprini infetti da brucellosi. Gli indennizzi si riferiscono al 2010 ed escludono espressamente dalle categorie animali beneficiarie il "toro non iscritto al libro genealogico" e il "bue (bufalo)".
TONNO AL CARBONIO Respingere il pesce che già ad una prima ispezione presenti un colore evidentemente alterato, senza attendere ulteriori esiti analitici. Queste le disposizioni che il Ministero della Salute ha trasferito ai Posti di Ispezione Frontalieri in merito alla presenza di monossido di carbonio in campioni di tonno prelevati al mercato ittico di Milano.
SALMONELLOSI La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha inviato una nota di chiarimenti sui piani di controllo della salmonellosi 2011. Da gennaio 2011 le statistiche nella BDN avicoli consentono la visualizzazione di dati utili per la pianificazione delle attività. Quanto più sono complete ed aggiornate le registrazioni anagrafiche nella Banca dati Nazionale degli Avicoli tanto più l'Autorità Competente potrà disporre di uno strumento valido per la programmazione e la verifica delle sue attività. Auspicabile l'adozione di linee comuni territoriali.
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
www.anmvioggi.it
WWW.AMICOPETS.IT
AmicoPets in tutte le regioni I primi numeri delle adesioni al progetto di informatizzazione dei dati sanitari degli animali da compagnia A PAGINA 3
ll pericolo rabbia nel Nord-Est è sempre molto elevato. I liberi professionisti si apprestano a giocare un ruolo determinante per la prevenzione vaccinale nei confronti degli animali da compagnia. L'ANMVI ritiene quindi necessaria una forte azione d'informazione rivolta ai proprietari e per questo ha realizzato una locandina per tutte le strutture veterinarie, non solo per quelle delle zone maggiormente esposte al rischio e agli obblighi di profilassi. Ricordiamo infatti le disposizioni ministeriali per gli spostamenti verso le aree colpite dalla malattia e le raccomandazioni europee per chi viaggia all’estero con cani, gatti e furetti. Con questa iniziativa di divulgazione l’ANMVI intende supportare i medici veterinari nell’importante impegno di informazione, prevenzione e divulgazione che svolgono ogni giorno in migliaia di strutture private. Siamo convinti che il vero luogo di incontro con i proprietari sui problemi di salute e benessere degli animali da compagnia sia l’ambulatorio veterinario. La presenza del medico veterinario deve essere una garanzia di ruolo e di competenza. La vaccinazione dei cani rimane obbligatoria in tutta l’area a rischio dove viene effettuata
anche la vaccinazione delle volpi secondo quanto deciso nella riunione dell’Unità di crisi per la rabbia che si è tenuta lo scorso 2 febbraio presso la direzione generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario del Ministero della Salute. In questa occasione si è anche deciso di mantenere l’area di rischio a tutto il Veneto smentendo possibili ipotesi di riduzione solo ad alcune provincie. L’idea di limitare la zona di rischio alla Provincia di Belluno ed al massimo ai comuni più a nord di quella di Treviso è quindi decaduta per l’evidenza di una situazione ancora difficile. Mentre in Friuli le vaccinazioni dei cani contro la rabbia possono essere eseguite sia dai veterinari ASL che dai liberi professionisti, in Veneto possono essere eseguite solo dai veterinari privati in quanto non sono più disponibili i fondi stanziati durante l’emergenza dell’anno precedente. Fondamentale, secondo l’ANMVI, sono inoltre: la massima attenzione verso il censimento degli animali, l’informazione sui “comportamenti a rischio” e la massima allerta alle strutture veterinarie private del territorio, con la loro possibilità di raccogliere dati, dare informazioni ed ese■ guire vaccinazioni.
IL CONTROSENSO DELL’ANTITRUST A VOLTE SI RESTA ALLIBITI DI FRONTE ALL’INCAPACITÀ DEL MONDO POLITICO ED ISTITUZIONALE DI COGLIERE LA REALTÀ delle cose ed agire di conseguenza. Sembra quasi, di fronte ad alcune affermazioni o dichiarazioni, che questi nostri “rappresentanti”, lo sono gli eletti ma anche quelli nominati da Governo o Parlamento, vivano fuori dal mondo e per loro fortuna non abbiano mai dovuto affrontare i problemi reali del quotidiano con i quali si confrontano i normali cittadini. L’Antitrust, ha dichiarato in questi giorni che la misura del “numero chiuso” per l’accesso ai Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria è una restrizione che può determinare “ingiustificate limitazioni all’accesso all’esercizio di una professione, con la conseguente limitazione della concorrenza fra professionisti”. Probabilmente Catricalà, Presidente dell’Antitrust, da sempre contro il numero chiuso o programmato dei corsi di laurea, non ha tutti i torti. Ogni anno abbiamo circa 800 nuovi laureati in Medicina Veterinaria, giovani che per anni saranno disoccupati o sfruttati senza alcun riconoscimento del loro titolo o della loro professionalità. Perché limitarci a 800 quando potrebbero essere qualche migliaio? È noto che i Medici Veterinari con i loro 15mila euro di reddito all’anno sono la categoria professionale in assoluto più ricca in Italia e quindi è giusto che arrivino sul mercato del lavoro ogni anno cinquemila nuovi laureati, e non solo 800, per ripartire e ridimensionare un reddito veramente troppo elevato e ridurlo quindi a 10, 7, 5mila euro. Del resto il tariffario minimo è già stato eliminato da Bersani. Ci perdoni Catricalà ma provi un giorno ad uscire dal suo palazzo e camminare per le strade di Roma per sentire che aria tira, quella vera che respiriamo tutti, non quella climatizzata del suo ufficio.
@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:53
Pagina 2
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 3
laPROFESSIONE
AmicoPets Attualità
VETERINARIA 8| 2011
In tutte le Regioni c’è la tessera AmicoPets
3
Distribuzione Veterinari per REGIONE NUMERO DI VETERINARI 0
50
100
150
200
250
LOMBARDIA (214) PIEMONTE (81) LAZIO (73) EMILIA ROMAGNA (62)
Prime rilevazioni sulle adesioni dei medici veterinari. Napoli e Bari più dinamiche di Lodi e Verona. Diffusione capillare fra i proprietari
a tessera sanitaria AmicoPets si è diffusa in tutto il Paese. In tutte le Regioni, nessuna esclusa, proprietari e veterinari hanno recepito il messaggio: digitalizzare i dati sanitari di base dei loro pet, cani e gatti in primis. Per arrivare a questo traguardo la medicina umana, sia detto con deferenza, ci sta mettendo molto più tempo. Basta leggere i giornali del settore medico per imbattersi nelle farraginosità dei certificati di on line e del fascicolo sanitario elettronico, traguardi di ehealth più ambiti che raggiunti. E invece la banca dati di AmicoPets, attivata da poco più di tre mesi, sta dimostrando che, dove la libera iniziativa si sposa con la professionalità, i progetti si possono realizzare. Al 3 gennaio si contavano 755 medici veterinari aderenti e migliaia di proprietari titolari di tessera. La logica del servizio è semplice: archiviare in una banca dati unica i dati sanitari di base immessi dai medici veterinari curanti e permettere la lettura individuale della scheda-paziente. Se confrontiamo il profilo sanitario del “fascicolo elettronico” che il SSN metterà a disposizione dei pazienti umani, possiamo a buon diritto affermare che la tessera sanitaria di AmicoPets rappresenta un inconsapevole modello: dati del paziente, del medico curante, vaccinazioni, dati essenziali (valorizzabili o meno in cartella) come eventuali allergie e reazioni avverse ai farmaci. La filosofia che sottende la digitalizzazione del fascicolo elettronico è la stessa di AmicoPets: avere una fotografia dello stato di salute complessivo dei pazienti. Non a caso il Ministero della Salute ha patrocinato l’iniziativa. La AmicoPets card, inizialmente attiva solo sui cani, ora lo è anche sui gatti e in futuro lo sarà anche per gli uccelli e gli animali non tradizionali da compagnia (es. uccelli e roditori). Giocoforza, al portale AmicoPets si sono registrati, al momento, soprattutto proprietari di cani. La filosofia di AmicoPets che anche i più scettici definivano “accattivante” è ora imitata da alcune amministrazioni locali, che hanno iniziato ad affiancare al dato anagrafico alcune informazioni di tipo epidemiologico. I medici veterinari liberi professionisti sono gli unici depositari di questi dati. AmicoPets ne è consapevole e affida loro un ruolo (remunerato e remunerativo) da medici di famiglia.
L
veterinari un possibile criterio per le aspettative di adesione al servizio AmicoPets, ci accorgiamo che il dato dei professionisti registrati non riflette i comportamenti del territorio in fatto di distribuzione della popolazione animale e di propensione all’identificazione (anagrafe canina). Non desta meraviglia il fatto che la Regione più virtuosa verso AmicoPets sia la più popolosa e la più informatizzata: la Lombardia. Il 28% dei veterinari che hanno aderito ad AmicoPets - il valore più alto in assoluto - si concentra nella Regione dove l’anagrafe regionale registra circa 940.000 cani, un dato sicuramente al di sotto della popolazione canina reale (del quale non si conosce nemmeno l’incidenza degli interventi di sterilizzazione). Ma la proporzionalità veterinari-popolazione canina non si conferma in tutte le regioni. Se è buona la risposta dei medici veterinari del Piemonte (l’11% del totale delle adesioni ad AmicoPets) e del Lazio (10%), in Emilia Romagna, il principio della proporzionalità (qui si trova la seconda Anagrafe per numero di identificazione) con il numero dei veterinari aderenti (8%) non tiene. Lo stesso vale per i veterinari della Toscana (7%) e del Veneto (6%) malgrado la forza territoriale delle strutture veterinarie e la consistente presenza di animali da compagnia. Sotto questa luce, i veterinari del Sud hanno mostrato maggiore interesse e apertura all’innovazione: in Sicilia, Campania e Puglia si trova complessivamente il 14% dei veterinari aderenti. È evidente che il criterio per le aspettative di adesione non può essere solo l’incidenza della popolazione canina (animale in generale), ma subentrano fattori diversi: lo stimolo esterno che viene dai proprietari con tessera e l’iniziativa motu proprio a cogliere in AmicoPets un servizio per la clientela. ■
Volendo individuare nella proporzionalità pets-
VENETO (43) SICILIA (35) CAMPANIA (32) PUGLIA (30) MARCHE (23) UMBRIA (20) SARDEGNA (19) LIGURIA (16) FRIULI VENEZIA GIULIA (15) ABRUZZO (14) CALABRIA (12) TRENTINO ALTO ADIGE (9) BASILICATA (2) MOLISE (1) VALLE D’AOSTA (1)
Distribuzione Veterinari per PROVINCIA (prime 20) NUMERO DI VETERINARI 0 MILANO (100) TORINO (54) ROMA (52) NAPOLI (21) BOLOGNA (21)
ANAGRAFI REGIONALI CANINE Regione
Cani
Abruzzo
210.319
Basilicata
48.993
Calabria
17.350
Campania
337.881
Emilia-Romagna
878.815
Friuli-Venezia Giulia
220.603
Lazio
366.215
Liguria
96.011
Lombardia
936.169
Marche
346.267
Molise
30.459
P.A. Bolzano
45.603
P.A. Trento
58.674
Piemonte
507.374
Puglia
188.728
Sardegna
253.547
Sicilia
293.459
Toscana
317.556
Umbria
210.662
Valle d Aosta Veneto TOTALE
DISTRIBUZIONE DEI VETERINARI
TOSCANA (53)
17.990 775.395
FIRENZE (18) PERUGIA (18) BARI (17) MONZA E BRIANZA (14) VARESE (14) BERGAMO (13) COMO (12) GENOVA (11) PAVIA (11) TREVISO (10) LODI (10) ANCONA (10) PADOVA (9)
6.158.070
Data ultimo aggiornamento: 01/03/2011 Fonte: Ministero della Salute
BRESCIA (19)
VERONA (9)
20
40
60
80
100
120
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 4
laPROFESSIONE
4 Confprofessioni Area sanitaria
VETERINARIA 8 | 2011
Priorità assoluta ai rapporti di lavoro negli studi professionali Riunita a Cremona l’Area Sanità e Salute di Confprofessioni
’Area Sanità e Salute di Confprofessioni si è riunita sabato 19 febbraio a Cremona per la definizione delle priorità strategiche per odontoiatri (ANDI), veterinari (ANMVI), medici (FIMMG), pediatri (FIMP) e psicologi (PLP). Riunita ai massimi livelli di rappresentanza nella sede dell’ANMVI e forte
L
del recente ingresso della Federazione Italiana dei Medici Pediatri, l’Area Sanità e Salute di Confprofessioni ha individuato nella definizione dei rapporti di lavoro all’interno degli studi professionali una priorità assoluta. Il Coordinatore dell’Area Sanitaria, Carlo Scotti, si è fatto promotore della creazione di un gruppo di studio che elaborerà proposte per individuare nuovi strumenti normativi e le-
gislativi per regolamentare fattispecie di lavoro professionale ed intellettuale non riconducibili a nessuna delle forme di lavoro subordinato previste dall’attuale diritto del lavoro. “Dobbiamo partire dal presupposto - dichiara Scotti - che la crisi non mette i giovani professionisti nella condizione di aprire un’attività privata in proprio e che i costi di avvio e di gestione della sanità privata sono molto elevati. A fronte poi di una evoluzione delle libere professioni, la disciplina dei rapporti di lavoro è rimasta inadeguata. Lavoriamo con il massimo spirito di collaborazione verso il Ministero del Lavoro, che è già consapevole di questa lacuna e della necessità di individuare un welfare specifico per gli studi professionali”. “Non possiamo accettare - prosegue Scottiche i rapporti fra un libero professionista e uno studio professionale siano confusi con il lavoro subordinato o peggio con il lavoro mascherato solo perché mancano gli strumenti giuridici per riconoscere che il libero professionista che esercita stabilmente per uno studio professionale è e rimane un professionista autonomo, con una propria autonomia intellettuale non subordinabile ad una logica datoriale di vecchio stampo. I paradigmi tradizionali sono superati”. “Quello che cerchiamo di intraprendere con il Ministero del Lavoro - dichiara Scotti - è un percorso virtuoso, foriero di sbocchi occupazionali e una risposta urgente a forme di pa-
rasubordinazione e di indecoroso trattamento della prestazione lavorativa intellettuale. Confprofessioni si è già dotata di un CCNL specifico per il personale dipendente, colmando un vuoto nella disciplina dei contratti di lavoro, sono certo che saprà individuare anche una fattispecie normativa per i rapporti fra liberi professionisti”. La regolamentazione dei rapporti di lavoro fra professionisti all’interno degli studi professionali si inserisce in un contesto propositivo più ambizioso, allargato alla ridefinizione dei rapporti Pubblico-Privato in sanità. Tutte le libere professioni sanitarie hanno sviluppato progetti di integrazione sanitaria per sopperire alle lacune del sistema sanitario nazionale e rispondere a una domanda di salute in crescita da parte dei cittadini. “L’Area Sanità e Salute di Confprofessioniconclude Scotti, si sta facendo interprete di una visione manageriale della sanità che attraverso una virtuosa integrazione con il Privato permetta al Pubblico di avvantaggiarsi di una sussidiarietà in grado di rafforzare i sistemi Welfare o addirittura individuarne di innovativi come il cosiddetto welfare contrattuale”. “Queste sinergie sono già richieste a tutti i singoli settori della sanità e Confprofessioni sta dando risposte unitarie, mettendo a frutto l’esperienza di medici di famiglia, odontoiatri, psicologi, veterinari e pediatri per la definizione di proposte innovative a sostegno del diritto alla salute dei cittadini”. ■
Il lavoro libero e autonomo dei professionisti Strumenti di sussidiarietà e regolazione del mercato del lavoro nell’analisi curata da Confprofessioni di GAETANO STELLA Presidente di Confprofessioni MICHELE TIRABOSCHI Ordinario di Diritto del lavoro presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia l lavoro autonomo è stato oggetto negli ultimi anni di profondi mutamenti che hanno incentivato il diffondersi di nuove aspirazioni riducendosi spesso a svolgere forme di lavoro, alternative non solo al lavoro subordinato, ma allo stesso lavoro autonomo tradizionale. In particolare, il mondo delle professioni sta aprendo la strada a una nuova cultura del lavoro visto non solo come lavoro subordinato nell’impresa, ma anche come lavoro in cui la libera imprenditorialità e l’investimento sulle conoscenze intellettuali rappresentano una ricchezza da salvaguardare. In un rinnovato contesto economico-sociale il mondo delle professioni sta assumendo un ruolo decisivo sia in termini di fatturato che di occupazione. Nell’ultimo decennio il numero dei professionisti è cresciuto al punto da fare delle libere professioni un settore trainante nel mercato del lavoro con un bacino stimato in oltre 4 milioni di posti di lavoro, pari al 15,9% dell’occupazione in Italia, e con tassi di crescita
I
differentemente distribuiti tra le diverse aree di attività (sanitaria, tecnica, economico-sociale, giuridica). In questo scenario non mancano elementi di criticità dovuti ad un radicale mutamento del contesto di mercato, dove all’incremento demografico della popolazione dei professionisti non sempre è seguito uno sviluppo armonico dei servizi professionali.
Troppi sono i giovani e le donne che hanno scelto di svolgere una attività libero-professionale non per assecondare una loro vocazione, ma perché costretti da un mercato del lavoro che non è stato in grado di assorbili. Le difficoltà di inserimento e di permanenza nel mondo del lavoro (dovuti anche all’elevato costo di avviamento e di gestione di una autonoma attività professionale) hanno in-
dotto molti professionisti a rimodulare le proprie aspirazioni riducendosi spesso a svolgere prestazioni di scarso profilo professionale al servizio di terzi. La possibilità per i giovani di fare progetti a lungo termine si scontra con la realtà e le prospettive future appaiono incerte e rese ancora più critiche da un sistema previdenziale che non riuscirà a garantire loro una pensione dignitosa. Le inefficienza e gli squilibri dei servizi professionali evidenziano la necessità di ripensare le linee di intervento in un quadro di riforme strutturali che investano la regolazione, la tutela e la rappresentanza di questa categoria e che siano in grado di dare dignità sociale ai professionisti. Occorrerà, quindi, predisporre una regolazione del lavoro e del welfare per fornire ai professionisti, anche attraverso l’elaborazione di uno Statuto del lavoro autonomo e ai loro collaboratori forme adeguate di garanzia e di tutela, mediante il potenziamento di strumenti di sussidiarietà, quali sedi di regolazione del mercato del lavoro. In tale prospettiva, non si può prescindere dalla predisposizione di un Contratto collettivo nazionale di lavoro degli studi professionali in grado di fronteggiare le sfide della competitività e di fornire le regole di garanzia dei processi lavorativi, attraverso la promozione e la tutela della condizione dei lavoratori. ■
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 5
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 6
laPROFESSIONE
6 Anmvi Servizi Sicurezza sul lavoro
VETERINARIA 8 | 2011
L’utilizzo della Risonanza Magnetica in veterinaria Criticità, indicazioni e proposte operative per la gestione della sicurezza sto documento intravvede "un primo scenario di collaborazione" per illustrare e discutere il documento medesimo con tutta la comunità scientifica e professionale interessata.
COME IN “UMANA”
l documento "Risonanza Magnetica in veterinaria: criticità, indicazioni e proposte operative per la gestione della sicurezza" nasce dall'esperienza accumulata dall'INAIL nel settore ed è stato scritto in collaborazione con l'Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR di Sassari. Si tratta di una prima proposta operativa per la gestione in sicurezza delle apparecchiature RM destinate all'utilizzo nell'ambito veterinario, per le quali, contrariamente a quanto avviene
I
nel campo medico, non si ha uno specifico quadro di riferimento normativo che codifichi, in particolare, i criteri per garantire la protezione degli operatori, in ciò potendo quindi contare solo sulle indicazioni generali, e però di non così rilevante interesse specifico, contenute nel D.Lgs. 81/08. L'INAIL sottolinea che il documento proposto "non ha e non può avere valore di legge", ma l'auspicio è che non sia sottovalutato e venga invece esaminato con interesse. L'ANMVI ha accolto la proposta di lavoro avanzata dall'INAIL che in que-
La trattazione è finalizzata a fornire al lettore le principali indicazioni che è opportuno applicare nell’installazione di apparecchiature di Risonanza Magnetica utilizzate per scopi di veterinaria, desumendo le medesime da quelle che sono contenute negli standard di sicurezza applicati in campo medico. Il fenomeno fisico su cui si basa la diagnostica per immagini con tomografia a Risonanza Magnetica (RM) ha avuto negli ultimi 25 anni ampi sviluppi e continue nuove applicazioni, sia in medicina, sia in una molteplicità di altri ambiti scientifici. L’evoluzione delle metodiche e dei relativi prodotti software di gestione, uniti alla possibilità di utilizzare campi magnetici e gradienti ad intensità sempre crescenti, ha consentito, e consente tutt’oggi, di ampliare le frontiere delle possibili applicazioni della tecnica, non più limitandole all’imaging, ma facendole procedere nella direzione delle più moderne e raffinate tecniche di spettroscopia e di diffusione, le quali sempre più vengono applicate in via elettiva ai più svariati campi come lo studio dell’encefalo. L’utilizzo di magneti superconduttori, che consentono di ottenere valori di campo statico molto elevati, comporta però valori di esposizione professionale e implicazioni di sicurezza, correlate anche a fattori di rischio associati a quello sopra identificato, sempre maggiori, ponendo di fatto nuove criticità che vanno superate, al fine di garantire la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti nell’utilizzo delle apparecchiature RM, in modo particolare per i lavoratori.
MA SPECIFICO PER NOI Fermo restando quanto sopra evidenziato, mentre l’utilizzo a scopo medico della Risonanza Magnetica è codificato da un quadro normativo specifico che è in vigore da 25 anni e la gestione della sicurezza deve conformarsi al rispetto degli “standard” di cui all’art. 2 del DPR 542/94, nel caso di applicazioni non mediche, ovvero per “utilizzi alternativi”, l’unico riferimento normativo attuale è il D.Lgs. 81/08, nel quale si fa riferimento alla Direttiva Europea 40/2004 in materia di esposizione a campi elettromagnetici, ma la cui entrata in vigore è stata procrastinata al 2012, “congelando”, di fatto, i limiti di esposizione in essa definiti. Il decreto 81/08, inoltre, non entra in nessun modo nel merito della gestione dei magneti superconduttori in un luogo di lavoro, ove la presenza di fluidi criogenici comporta un ulteriore livello di rischio, anch’esso direttamente correlato al crescere del campo statico utilizzato. Una delle applicazioni alternative della Risonanza Magnetica, oggi sempre più largamente diffusa anche in Italia, è rivolta alla Medicina Veterinaria. Le apparecchiature che risultano essere installate, sul territorio nazionale sembrerebbero essere dotate di soli magneti permanenti, con campo magnetico statico mediamente compreso fra 0,2 Tesla e 0,3 Tesla e con conformazione “a sandwich”, un’architettura simile a quella tipicamente utilizzata nella dia-
ANMVI: PROTEZIONE DA TUTTI I RISCHI
L
'Area ex Ispesl dell'Inail (Dipartimento igiene del Lavoro) ha trasmesso all'ANMVI il documento "Risonanza Magnetica in veterinaria: criticità, indicazioni e proposte operative per la gestione della sicurezza". L'INAIL metterà il documento a disposizione del "Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti" del Ministero della Salute, ed in particolare della competente "Direzione Generale della sanità animale e del farmaco veterinario", "al fine di aprire una auspicabile riflessione sull'eventuale necessità di una normazione specifica in materia". L'ANMVI ha già dichiarato la propria disponibilità, qualora fosse istituito un tavolo di lavoro, ad adoperarsi per la scrittura di un testo di legge condiviso e indicato come proprio referente il Collega Carlo Pizzirani, responsabile ANMVI dei corsi per la salute e la sicurezza del lavoro e formatore riconosciuto Aifos. Il documento dell’Area ex Ispesl (l’Ispesl, Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, è stato accorpato dai tagli alla spesa pubblica all’Inail), non ha valore normativo ma potrebbe rappresentare la base per una iniziativa legislativa da definire insieme al Ministero della Salute. Gli autori sono Francesco Campanella e Massimo Mattozzi (INAIL, Area ex ISPESL, Dipartimento Igiene del Lavoro - Settore per le Verifiche autorizzative ed ispettive nelle Radiazioni Ionizzanti ed in Risonanza Magnetica) e Nicola Culeddu (Istituto di Chimica Biomolecolare - Dipartimento di Progettazione Molecolare CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche “Li Punti” di Sassari).
gnostica medica per umana, sebbene realizzate con specificità tecnologiche completamente diverse, quali le dotazioni di bobine “dedicate” per le diverse tipologie di animali esaminati. In realtà, per quanto a conoscenza degli autori, sono attualmente in fase di ingresso sul mercato italiano apparecchiature “ad uso veterinario” con magneti superconduttori da 1,5 Tesla, già peraltro largamente diffusi sia in Europa che negli Stati Uniti. Non si può tuttavia escludere che in qualche caso esse siano già installate ed operanti nel nostro Paese, anche in considerazione del fatto che, non essendoci né un apparato normativo di riferimento, né un processo autorizzativo cui ottemperare, ad oggi il censimento di questa tipologia di installazione sembrerebbe di non immediato espletamento. Dalle composite considerazioni sopra esposte è nata la riflessione che ha ispirato la stesura del documento, nel quale viene presentata una proposta che possa supportare l’utenza nel tentativo comunque di operare, all’interno di un ambito in continuo e significativo sviluppo, secondo una strategia ed un approccio metodologico improntati a ragionevoli criteri di sicurezza. Download: www.anmvioggi.it ■
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 7
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 8
laPROFESSIONE
8 Attualità Istruzione e Università
VETERINARIA 8 | 2011
Cambieranno i test di ingresso a veterinaria Condivisibile la proposta del Ministro Gelmini di verificare anche l’attitudine spiranti ad entrare in un determinato corso di laurea- ha spiegato il Ministro. Su questo il lavoro da fare è ancora importante perché spesso concordo sul fatto che i test di cultura generale siano, per come sono stati proposti, scarsamente adeguati al tipo di selezione di cui abbiamo bisogno. Serve più qualità, trasparenza e valutazione effettiva dell'idoneità oltre che della competenza degli studenti".
VERIFICARE LA MOTIVAZIONE
'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) condivide le parole del Ministro Maria Stella Gelmini e come lei si è dichiarata contraria all'abolizione del test d'ingresso alle facoltà a numero chiuso, fra le quali rientra Medicina veterinaria. Per questo l'Associazione ha chiesto al tavolo ministeriale per la programmazione ai corsi di laurea in medicina veterinaria di studiare nuovi contenuti per le prove di accesso con la collaborazione della professione. Al question time di mercoledì 23 febbraio, l’argomento è risuonato forte e chiaro nell’Aula di Montecitorio. Speriamo siano arrivati echi di ragionevolezza anche negli uffici del Garante della concorrenza.
L
MISURARE L’IDONEITÀ "Per dare più opportunità ai giovani e quindi per accorciare il loro percorso universitario e l'ingresso nel mondo del lavoro", il Ministro
dell'Università Maria Stella Gelmini ha annunciato cambiamenti nei test d'accesso ai corsi di laurea a numero programmato. In risposta ad una interrogazione dell'On Mario Pepe, il Ministro ha dichiarato: "Ho chiesto al tavolo tecnico di valutare con urgenza la fattibilità, a partire da quest'anno, di graduatorie che comprendano, di norma su base regionale, almeno due o tre sedi". Anche sulla necessità di modificare i criteri e le modalità di stesura dei test di accesso alle Università, il Ministro ha risposto "positivamente". È una procedura - ha dichiarato il Ministro che abbiamo già avviato attraverso un tavolo che ha dato i primi frutti. Abbiamo favorito un confronto tra i presidenti delle Conferenze dei presidi dei corsi interessati, il Consiglio universitario nazionale e ovviamente non poteva mancare la voce degli studenti attraverso i rappresentanti del Consiglio nazionale degli studenti universitari". Come? "Occorre fare in modo che questi test misurino in maniera oggettiva non solo la preparazione, ma anche l'idoneità dei giovani a-
A parere dell’ANMVI, l'oggettività della selezione è un valore da difendere che non verrebbe garantito da altre forme di selezione come ad esempio i colloqui. È tuttavia necessario secondo l'Associazione cambiare radicalmente l'approccio selettivo dei test. Ad esempio, secondo l'Associazione, sarebbe opportuno introdurre verifiche di tipo attitudinale e motivazionale: troppe volte i ragazzi affrontano la medicina veterinaria sulla base di un generico sentimento animalista, senza conoscere cosa voglia realmente dire esercitare una professione medica e quali siano le responsabilità insite in una laurea che contribuisce a formare il corpus intellettuale e professionale di un Paese. L'accesso deve avvenire su base motivante e responsabilizzante, diversamente ci troveremo da un lato sempre più giovani veterinari disoccupati nel settore degli animali da compagnia e dall'altro la necessità di importare da altri paesi, soprattutto dell'Est Europa, veterinari per il settore degli animali da reddito e per tutto il settore zootecnico. La nostra filiera agroalimentare per poter garantire i livelli di qualità delle nostre produzioni che ci permettono di esportarle in tutto il mondo, necessita di Medici Veterinari molto preparati e questi incominciano a mancare. Per questo è sempre più urgente una revisione del sistema. ■
Una proposta di legge per aumentare le materie di insegnamento
on la Laurea in medicina veterinaria si può insegnare solo "zootecnia e scienza della produzione animale". In burocratese scolastico è la "classe di concorso 74/a". Una penalità incomprensibile alla luce del piano di studi del corso di laurea in medicina veterinaria, adeguatamente all'altezza di altre lauree per insegnare nella scuola media e superiore materie come scienze naturali, geografia o matematica. Lo sanno
C
bene gli Onorevoli, e medici veterinari, Gianni Mancuso e Rodolfo Viola che annunciano una proposta di legge. L'iniziativa legislativa era stata propugnata dalla Fnovi che aveva evidenziato come la possibilità di accedere alle cattedre della scuola secondaria potesse allargarsi ad almeno 7 classi di concorso, andando a correggere una incomprensibile distorsione del sistema di reclutamento dei docenti: l'esclusione dall'insegnamento delle scienze degli alimenti per i medici veterinari. "Dando anche solo una rapida scorsa alle classi di concorso -spiega il presidente della Fnovi, Gaetano Penocchio - balza all'occhio l'esclusione della nostra laurea dalla classe di concorso 57/A-Scienze degli alimenti. Le possono insegnare i laureati in scienze naturali, scienze agrarie, scienze biologiche, farmacia, medicina e chirurgia, scienze e tecnologie alimentari, chimica e tecnologia farmaceutiche, chimica, scienze forestali, scienze della produzione animale. Ma non i laureati in medicina veterinaria". Per come oggi il Ministero dell'Università ha disciplinato la materia,
ai medici veterinari è possibile insegnare soltanto in tre categorie di istituti: negli istituti tecnici agrari, negli istituti tecnici industriali e negli istituti professionali per l'agricoltura. "Ho quindi fatto mio un pensiero di FNOVI e delle altre associazioni veterinarie - dichiara Mancuso - sulla necessità di chiedere al Governo di permettere ai giovani veterinari di mettere a frutto le loro conoscenze, impiegandole anche nell'insegnamento. Ampliare le classi di accesso per l'insegnamento ai medici veterinari significa anche l'apertura di una notevole valvola di sfogo occupazionale per la numerosa popolazione veterinaria". L'ANMVI si augura che l'iniziativa legislativa sia fatta propria dallo stesso Ministero dell'Università e sfoci nella rapida correzione del Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione n. 334 del 24 novembre 1994. Non solo la norma non rende giustizia alla preparazione dei medici veterinari, ma dimostra scarsa considerazione da parte del Miur verso quella formazione accademica che esso stesso disciplina e produce. ■
Un’azienda agricola gratis alla Facoltà di Sassari on disponendo di alcune strutture indispensabili per assicurare un adeguato livello didattico, la Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari rischiava di chiudere. La Giunta regionale della Sardegna ha concesso in comodato d'uso gratuito per trent'anni, una parte di un'azienda agricola per realizzare l'Azienda Zootecnica Didattica. "Con il provvedimento adottato dalla Giunta Cappellacci si apre un’importante fase per salvare l'unica facoltà di veterinaria dell'Isola, che opera a livello da oltre ottant'anni e di conseguenza per assicurare lo studio e un futuro ai tanti giovani sardi che vorrebbero fare della veterinaria la loro professione" - ha commentato l'assessore Nicola Rassu. "Gli oltre 60 ettari che grazie all'intervento dell'Esecutivo potranno ora essere a disposizione della facoltà, offriranno di certo nuove opportunità per garantire ai professionisti del futuro una formazione sempre più qualificata e uniformata agli standard richiesti dall'Unione Europea". Prima di questo nuovo documento infatti, il futuro della facoltà di veterinaria era a rischio. Non disponendo di alcune strutture indispensabili per assicurare un adeguato livello didattico, come ad esempio il mattatoio e l'azienda zootecnica, la Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari rischia infatti da tempo di dover chiudere non potendo ottenere l'accreditamento della European Association of Establishment of Veterìnary Education, una sorta di certificazione di qualità che garantirebbe il mantenimento del corso e un maggior numero di immatricolazioni. Il ridimensionamento subito dalla facoltà aveva inoltre fatto temere addirittura in un blocco delle immatricolazioni stesse a causa del mancato rispetto dei parametri produttivi e degli standard di qualità imposti dall'Unione Europea che ha fissato per il maggio 2013 il termine ultimo per l'adeguamento ai canoni europei di tutte le strutture. "Il passaggio che abbiamo oggi completato darà una nuova e importante base alla facoltà di veterinaria per proseguire nel processo di potenziamento delle strutture scientifiche vitali come l'Azienda zootecnica didattica o l'ospedale veterinario e arrivare così alla data stabilita dall'Unione Europea con strutture scientifiche, didattiche e di ricovero adeguate ai parametri produttivi richiesti", ha aggiunto l'esponente dell'Esecutivo. Nel dettaglio il provvedimento affida anche in comodato d'uso gratuito ventennale oltre 3 ettari, sempre compresi nell'azienda agricola "La Crucca", al C.N.R (Ufficio di Programmazione OperativaArea della Ricerca di Sassari) per svolgere le proprie attività istituzionali. La delibera inoltre, autorizza la concessione in locazione a canone agevolato (per una misura pari al 10% dei valori di mercato) per sei anni prorogabili, di altri terreni e fabbricati in favore della "Cooperativa Sociale alle Cascine", ONLUS che dal 1988 è impegnata nel campo socio-sanitario come comunità terapeutica di recupero dei giovani tossicodipendenti del territorio sardo (fonte: regionesardegna.it) ■
N
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 9
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 10
laPROFESSIONE
10 Osservatorio farmaco Dubbi e illeciti
Utilizzo parziale della fiala, consumo di farmaco e riflessi sull’ambiente
VETERINARIA 8 | 2011
Traffico di Ketamina con evasione fiscale Svolta per i veterinari coinvolti nell’inchiesta. Esclusi risvolti penali, indaga la Guardia di Finanza NOMINATO IL NUCLEO DI FARMACOSORVEGLIANZA
Sono logiche le regole di utilizzo, registrazione e smaltimento dei farmaci? ul numero 21/2010 di Professione Veterinaria è apparso un articolo a firma del collega Giorgio Neri che parlando della tenuta del registro degli stupefacenti dice che lo scarico degli stessi deve avvenire per forma farmaceutica ed in particolare, nel caso di fiala iniettabile, in caso di uso parziale della stessa, deve essere scaricata la fiala intera e il residuo deve essere smaltito tra i rifiuti speciali. L’argomento ha interessato un Collega che ha svolto una riflessione di sicuro interesse alla quale ha risposto il Gruppo di Lavoro Fnovi per il Farmaco Veterinario rendendo pubblico il chiarimento nell’area faq del portale www.fnovi.it “Mi sembra - dice il Collega - che così facendo, soprattutto in caso di uso di piccole quantità (es. 0,1-0,2 c.c. a fronte di un contenuto della fiala di 1 o 2 c.c.) ci sia un consumo di prodotto enorme non tanto grave per il lato economico, quanto per quello relativo all'inquinamento e al fatto che assurdamente si favorisce la possibilità di un accumulo illegale di farmaco da utilizzare non si sa come. Non sarebbe molto più logico, annotare sì l'uso del quantitativo usato sul registro, ma almeno aspettare tenendo in carico il farmaco residuo in maniera sterile e comunque sotto la responsabilità del direttore sanitario, in attesa di poterlo sfruttare per un altro o più animali annotando il quantitativo usato e scaricandolo solo dopo aver usato tutta la fiala? Almeno tutto ciò per le 24 ore successive all'apertura della fiala. Altro quesito: in caso di più analgesie nella stessa mattinata, non risulta chiaro se il contenuto della stessa fiala può essere distribuito per più animali; e, se sì, come mi sembrerebbe logico, lo scarico, pur restando valido il fatto di annotare per ogni singolo cliente il quantitativo usato, deve avvenire al termine della fiala e quindi non per ogni cliente ma solo per l'ultimo?” Risponde il Gruppo di Lavoro Fnovi sul Farmaco Veterinario - Il quesito si riferisce a due problemi che hanno una base comune. Il primo riguarda lo scarico delle fiale, quando non utilizzate completamente: se le fiale sono state prese in carico come tali, vanno scaricate fiala per fiala anche se la quantità effettivamente somministrata dovesse risultare inferiore con un residuo non somministrato, non riutilizzabile perché la fiala aperta non può essere conservata. La parte non utilizzata deve essere eliminata assieme agli altri residui di terapia, flebo ecc. Il DM 3/8/2001 in merito è assolutamente chiaro laddove recita al punto 10 delle indicazioni di stampa previste sul registro medesimo (Stampate sulla seconda pagina di copertina del registro) Norme d'uso del registro di carico e scarico delle sostanze stupefacenti e psicotrope per le unità operative - 10. Nel caso di somministrazione parzia-
P
S
SPRECO DI FARMACI VETERINARI econdo una indagine Adoc sui costi degli animali domestici presenti nelle case degli italiani occuparsi di un cane costa, in media, 1466 euro l'anno, tra alimenti, accessori e spese mediche, mentre per un gatto si spendono poco meno di 550 euro l'anno. Presentando l’indagine (www.anmvioggi.it), il presidente dell’Associazione, Carlo Pileri, ha messo in luce una tendenza allo spreco: circa il 10% della spesa per gli amici a quattro zampe finirebbe nella pattumiera. “Dalle nostre indagini - ha dichiarato - risulta che il 7% dei prodotti alimentari acquistati non viene utilizzato, perché scaduto o "non gradito" dall'animale, mentre c'è uno spreco di medicinali di circa il 3%. La causa principale è il mal confezionamento, non conforme alla terapia prevista."
S
le di una forma farmaceutica il cui farmaco residuo non può essere successivamente utilizzato (come ad esempio una fiala iniettabile), si procederà allo scarico dell'unità di forma farmaceutica. Nelle note sarà specificata l'esatta quantità di farmaco somministrata, corrispondente a quella riportata nella cartella clinica del paziente. La quantità residua del farmaco è posta tra i rifiuti speciali da avviare alla termodistruzione. Il secondo problema riguarda la possibilità di suddividere una stessa fiala su più animali se trattati contemporaneamente e quindi di scaricarla ai diversi soggetti. Se la tipologia d'impiego in una determinata struttura trovasse comodo questa modalità di somministrazione, allora basterebbe prendere in carico sul registro medesimo, ad esempio la morfina od il fentanyl, in ml invece che in fiale e quindi scaricarli in ml invece che in fiale. Infatti il medesimo DM al punto 6 recita: Ogni pagina del registro deve essere intestata ad una sola preparazione medicinale, indicandone la forma farmaceutica e il dosaggio. Inoltre si deve riportare l'unità di misura adottata per la movimentazione. Occorre però che le fiale siano utilizzate lo stesso giorno e non conservate, in
er il triennio 2011-2013 sono nominati componenti del Nucleo nazionale di farmacosorveglianza sui medicinali veterinari i seguenti esperti: Alessandra Perrella, del Ministero della salute; Delia Forte, del Ministero della salute; Loredana Candela, del Ministero della salute; Maurizio Fiori, dell'Istituto superiore di sanita'; Giorgio Fedrizzi, dell'IZS Lombardia ed Emilia Romagna; Pietro Della Porta,Cap. del Comando Carabinieri per la tutela della salute; Fabrizio Martinelli, Col. T. ISSMI della Guardia di Finanza; Gandolfo Barbarino, della regione Piemonte; Nicola Fortugno, della regione Puglia. Le cariche sono state rinnovate per decreto dal Ministro della Salute, ai sensi del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, che ha istituito il Nucleo, con il compito di rendere più efficienti e mirate le ispezioni e i controlli effettuati dalle ASL e dagli altri organismi coinvolti. Le caratteristiche strutturali e le modalità operative del Nucleo nazionale di Farmacosorveglianza sui Medicinali Veterinari sono descritte nel Decreto Ministeriale 14 maggio 2009.
ietro il traffico di Ketamina, un modo per evadere il fisco. Lo ha ammesso il farmacista di Fiavè finito in carcere a fine febbraio con l'accusa di importazione, detenzione e commercializzazione di farmaci illegali. Il professionista è stato interrogato dal giudice e ha confessato di aver venduto ai veterinari il farmaco non registrato. In questo modo, i professionisti potevano effettuare interventi senza fatturarli evadendo il fisco. I veterinari usando farmaci non registrati potevano far risultare un numero inferiore di interventi. Secondo gli inquirenti, obiettivo dell'importazione e distribuzione del farmaco era fidelizzare i veterinari i quali omettevano la registrazione. Il farmacista ha riferito di essersi prestato al meccanismo solo per favorire i clienti, senza ricavarne un particolare vantaggio economico. Secondo le prime indagini, in tutto, i veterinari che acquistavano la ketamina da lui erano sedici fra Trentino e Alto Adige, Belluno, Vicenza e Perugia. Dal punto di vista penale non rischiano nulla, ma la loro posizione passerà al vaglio della Guardia di Finanza per accertare l'eventuale evasione fiscale. Il farmacista ha così spiegato la sua posizione e il suo difensore ha presentato istanza di scarcerazione.
D
I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni (Nas) hanno arrestato, nelle province di Trento e Bolzano, 6 persone coinvolte nell'importazione dall'Austria e nella commercializzazione illegale in Italia di farmaci veterinari ad azione stupefacente del tipo ketamina. L'operazione - riferiscono i Nas - iniziata il 25 febbraio, ha interessato anche le province di Belluno, Treviso e Perugia, nelle quali sono state disposte perquisizioni di studi e abitazioni di una ventina di veterinari destinatari della sostanza illecitamente ceduta. I sei arrestati (in carcere il farmacista, agli arresti domiciliari invece l’ammi-
nistratore unico e gli addetti della società specializzata nel settore della vendita all'ingrosso di farmaci veterinari che importava illegalmente il prodotto) sono accusati di concorso nell'importazione, la detenzione e la commercializzazione di farmaci che non hanno avuto l'autorizzazione dell'Aifa. In carcere anche un veterinario di Tenno (Trento), accusato di essere l'intermediario con una ditta, che avrebbe importato illegalmente i prodotti da Innsbruck, in Austria. La svolta alle indagini, avviate nel giugno 2010 nell'ambito dei controlli sulla composizione dei farmaci, è avvenuta lo scorso agosto quando i carabinieri di Vezzano, in Trentino, fermarono un dipendente della ditta con 10 confezioni di Ketavet, anestetico per veterinari la cui vendita è consentita solo su speciale autorizzazione. L'attività illecita consisteva nella fornitura a una vera e propria 'rete clientelare' costituita da veterinari operanti nelle province di Trento e Bolzano, nonché in altre province del Nord e del Centro Italia, che la impiegavano quale anestetico per animali. Secondo quanto riportato dal Gazzettino, i farmaci sarebbero stati utilizzati solo per interventi chirurgici su animali, mentre non risulta allo stato attuale delle indagini un uso umano, hanno detto gli inquirenti. ■
virtù del punto 7 sempre dello stesso decreto: 7. Le registrazioni, sia in entrata sia in uscita, devono essere effettuate cronologicamente, entro le 24 ore successive alla movimentazione, senza lacune di trascrizione. Nelle strutture invece in cui questi farmaci siano utilizzati
diluiti nelle pompe per infusione si impiegano sempre più fiale che possono essere utilizzate per più soggetti nella stessa giornata e quindi scaricate a ciascuno di essi nella misura in cui le hanno ricevute, usando la fiala come unità di carico e scarico. ■
L’INCHIESTA
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 11
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 12
laPROFESSIONE
12 Attualità Documenti
VETERINARIA 8 | 2011
Parole chiare nell’atto di indirizzo per la sanità veterinaria Il Ministero della salute ha fissato le priorità del 2011. Ottimizzazione e maggiore efficacia SEMPRE PIÙ PRECARI I DIRIGENTI PRECARI
l Ministero della Salute ha tracciato le priorità per il settore sanitario per il 2011. Obiettivo primario: la gestione economica ed efficiente del sistema. In questo scenario, contraddistinto da una limitata disponibilità di risorse, il Ministero guidato da poco più di un anno da Ferruccio Fazio individua sei macroaree (e relative proposte) su cui occorre intervenire nel corso del 2011. Per quanto riguarda il nostro settore, il Ministero punta sul potenziamento di tutte le iniziative atte al miglioramento della qualità degli alimenti e all'informazione dei cittadini, soprattutto per i bambini visto il progressivo aumento di sovrappeso e obesità. Tutela e valorizzazione dei prodotti made in Italy. Per la sanità animale andrà potenziata l'attività sul territorio e l'attuazione dei Lea per la veterinaria. Ogni azione diretta ad ottimizzare gli interventi di salute pubblica nei settori della sanità animale e della sicurezza alimentare dovrà vedere protagonista il competente Dipartimento dei Ministero della Salute attraverso la razionalizzazione della gestione dei controlli sanitari e il coordinamento delle attività
I
delle regioni e delle province autonome.
I CONTROLLI UFFICIALI I controlli sanitari ufficiali, che sono attuati sin dalla produzione primaria, consentiranno non solo la tutela della salute pubblica e della sanità animale ma anche la valorizzazione dei prodotti alimentari nazionali.
NUTRIZIONE Dovranno attivarsi iniziative per il miglioramento della qualità nutrizionale degli alimenti con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione e dovrà essere assicurata un'adeguata informazione dei cittadini circa i contenuti e le proprietà degli alimenti, al fine di migliorare lo stato nutrizionale della popolazione. Saranno valorizzate le attività volte a favorire la qualificazione e l'esportazione di prodotti italiani attraverso le certificazioni sanitarie veterinarie e gli accordi internazionali di cooperazione nei settori veterinario e della sicurezza alimentare.
MALATTIE ANIMALI In materia di sanità animale, occorrerà con-
PATTO PER LA SALUTE CON LE ASL E CON GLI IZS
P
er consentire alle regioni di effettuare la valutazione prevista dal Patto per la salute in materia sanitaria per il triennio 2010-2012, il Ministero della Salute ha emanato un documento metodologico. Il documento dovrà essere utilizzato dalle regioni con differenti scadenze: entro il termine del 28 febbraio 2011 per le Regioni sottoposte a Piano di rientro, entro il termine del 30 giugno 2011 per tutte le altre. La valutazione straordinaria dello stato delle procedure amministrativo contabili, prende come riferimento l'anno 2009, oppure l'anno 2008 qualora per l'anno 2009 non fossero completi e disponibili i dati contabili necessari allo scopo. Le risultanze della valutazione straordinaria verranno esaminate, entro il 31 marzo 2011, dai tavoli congiun-
ti di verifica dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) e degli Adempimenti per le regioni sottoposte ai Piani di rientro; le stesse risultanze verranno esaminate, entro il 31 luglio per le altre regioni non sottoposte ai Piani di rientro. Con successivo decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, verranno apportate le integrazioni al presente decreto ritenute necessarie affinché le regioni, anche in considerazione di quanto previsto dalla legge 5 maggio 2009, n. 42, in materia di federalismo fiscale, siano agevolate nel governo del processo teso alla certificabilità dei bilanci del settore sanitario.
arà un mese decisivo quello di marzo per lo stato giuridico dei dirigenti sanitari del Ministero della Salute per il loro contratto. Sulle prerogative dirigenziali dei dirigenti sanitari il Ministero della Salute aveva assunto l'impegno a produrre un atto normativo a definitivo chiarimento dell'inquadramento nella II Fascia dei dirigenti sanitari. Un impegno confermato in seguito all'approvazione, il 18 febbraio scorso, del DPR di riordino del Ministero della salute, che pure aveva destato preoccupazioni fra i dirigenti veterinari degli uffici centrali e periferici, sempre in attesa di garanzie sulla promessa del tempo indeterminato e contrari all'emanazione di qualunque bando concorsuale. Ora il sindacato di categoria Assomed Sivemp minaccia azioni legali e denuncia il rischio di penalizzazioni contrattuali. I dirigenti delle professionalità sanitarie "rischiano" il 75% del loro trattamento di posizione, più di quanto stiano rischiando gli altri dirigenti della Pubblica Amministrazione. La circolare n. 1 della Funzione Pubblica sull'applicazione del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 non è rassicurante. Per questo Assomed Sivemp propone per i dirigenti sanitari di "spostare parte significativa dal salario di risultato a quello di posizione in modo da uniformare al 45% la retribuzione di risultato per tutte le posizioni dirigenziali e "rischiare" tutti la stessa percentuale". Il prossimo con-
S
fronto sindacati-Amministrazione si terrà il 21 marzo 2011, in attesa di "maggiori elementi circa le intenzioni dell'amministrazione sulla questione dello stato giuridico e dell'inquadramento". Ad ogni emergenza alimentare, il Ministero della Salute rassicura sui controlli enfatizzando il ruolo dei propri uffici periferici e centrali. È accaduto anche in occasione dei prodotti contaminati alla diossina in Germania e pochi giorni fa per il tonno al monossido di carbonio. Ma questo personale, 177 dirigenti sanitari a tempo determinato, è ancora precario, malgrado le buone intenzioni manifestate da Lugo Tevere Ripa nell'ambito del Ddl di riordino del Ministero della Salute. Con questo provvedimento, già presentato alle Camere per il previsto parere, si riordina l'assetto del Ministero della Salute, dopo lo scorporo dal Dicastero del Welfare, senza significativi interventi per questo personale, composto in massima parte da medici veterinari innalzati al ruolo di "dirigente" senza garanzie di stabilità. Il loro contratto a tempo determinato scadrà nel 2014 e sarà "rinnovabile", il che mantiene legittime sensazioni di incertezza occupazionale in questi colleghi. L'ANMVI chiede al Ministro della Salute rassicurazioni sulla citata "soluzione definitiva", esprimendo rammarico per la mancata occasione del Ddl di riordino della Salute per consolidare nell'assetto ministeriale questi "dirigenti", una volta per tutte.
solidare i programmi di controllo ed eradicazione delle malattie infettive animali e delle zoonosi, con azioni più incisive nei confronti degli ambiti territoriali ove tali malattie sono ancora persistenti.
re riferimento ai controlli nei trasporti di animali vivi in ambito intracomunitario, anche con apposite intese con le forze dell’Ordine. Si avvieranno attività formative ed informative rivolte agli operatori ed ai cittadini per incentivare il livello di sensibilità in materia di "corretta relazione e gestione” degli animali da reddito e da compagnia, nonché iniziative di tutela del benessere degli equidi.
I LEA Nelle medesime aree, andrà assicurata l'attuazione dei LEA per la veterinaria e valutarne il livello in modo da integrare i Piani di rientro delle stesse Regioni con la componente della sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, per attuare un'azione di accompagnamento alle medesime regioni.
EPIDEMIOSORVEGLIANZA Verrà rafforzato il sistema epidemiologico di sorveglianza nazionale per la sanità animale e la sicurezza alimentare attraverso l’implementazione di sistemi informativi, in coerenza con il documento programmatico già approvato in Conferenza Stato-Regioni.
AUDIT Al fine di adempiere agli obblighi di appartenenza all'Unione europea, verrà implementato il sistema di audit nazionale, d'intesa con le Regioni.
BENESSERE ANIMALE In materia di benessere animale, verrà attuato il miglioramento dei controlli nel settore degli animali da reddito, con particola-
FARMACO Inoltre saranno realizzati interventi per incrementare i controlli sulla corretta distribuzione e l’impiego del farmaco veterinario per assicurare un più efficace sistema di farmacosorveglianza.
ALIMENTI E AMBIENTE Per la sicurezza alimentare e la valutazione del rischio ambientale legato al consumo di determinati alimenti, occorrerà fare una valutazione dell'incidenza, in determinate aree del Paese, per verificare l'impatto di taluni contaminanti nei prodotti alimentari, al fine di porre in essere le necessarie azioni a carattere gestionale. Il decreto 18 gennaio 2011, che disciplina la valutazione straordinaria delle procedure amministrativo-contabili necessarie ai fini della certificazione dei bilanci delle aziende sanitarie locali e degli IZS, è approdato alla Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio. ■
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 13
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 14
14 Attualità Identificazione degli equidi
laPROFESSIONE
VETERINARIA 8 | 2011
La data del 30 aprile 2010 era inderogabile di MIMMO FERRULLI Dirigente Veterinario - Area “C” - Asl di Bari FILIPPO VERDE Dirigente Veterinario - Area “C” - Asl di Matera seguito all’emanazione del D.M. 29/12/2009, i Sottoscritti hanno sollevato il problema su Professione Veterinaria n. 20 del 2010, relativo all’identificazione e alla stampa dei passaporti per quei soggetti che, rientrando nei casi ripor-
A
tati nell’art. 3, comma 3 (….omissis….. gli equidi nati prima del 1° gennaio 2007 ed identificati in conformità con le Decisioni n. 93/623/CEE e n. 2000/68/CE della Commissione sono considerati rispettivamente identificati in conformità con il presente decreto. Detti equidi devono essere in ogni caso registrati in BDE secondo le modalità del manuale operativo entro il 30 aprile 2010) e, comma 4 (……..omissis……..gli equidi nati prima del 1° gennaio 2007 e non ancora identificati in base alle decisioni 93/623/CEE e 2000/68/CE della Commissione devono essere identificati prima
di qualsiasi loro spostamento e comunque inderogabilmente entro il 30 aprile 2010 secondo quanto previsto dal presente decreto), comunque, vengono ad essere identificati superando la data del 30.04.2010. È chiaro che la data del 30 aprile 2010, rappresenta il limite entro il quale i proprietari degli equidi erano tenuti a far identificare/registrare gli equidi che non erano stati precedentemente identificati/registrati, e non il termine ultimo in cui le Autorità Competenti potevano emettere i passaporti per i soggetti in questione.
SMARRIMENTO PASSAPORTI DI EQUIDI BEN IDENTIFICATI Il DM del 29/12/2009, all’art. 9, comma 7, lett. b), determina gli adempimenti dell’APA, dell’ANA o UNIRE, relativamente allo smarrimento del passaporto allorquando sia accertata l’identità dell’animale, tramite la verifica del dispositivo elettronico d’identificazione individuale e quanto presente nella banca dati, rilasciando un documento d’identificazione sostitutivo contrassegnato dalla dicitura «DUPLICATO», che deve riportare il medesimo codice microchip originariamente assegnato all’equide riportando la dichiarazione “non destinato alla produzione di alimenti per il consumo umano”. In deroga a ciò, qualora il detentore/proprietario possa dimostrare, entro trenta giorni dalla data dichiarata della perdita del documento di identificazione e comunque prima della ristampa del duplicato del passaporto, che lo status dell’equide come animale destinato alla macellazione per il consumo umano non sia stato compromesso da un trattamento farmacologico, lo status dell’equide come animale destinato alla macellazione per il consumo umano può essere sospeso per un periodo di sei mesi. Nelle more dell’approvazione del nuovo Manuale Operativo che verrebbe a sostituire il Manuale approvato con DM 9 ottobre 2007, quest’ultimo vigente, per quanto compatibile, con il DM 29.12.2009, ed a seguito di alcuni chiarimenti richiesti dall’AIA, il Ministero della Salute, con propria Circolare del 12/02/2011, avente per oggetto: “SMARRIMENTO PASSAPORTI APPARTENENTI AD EQUIDI DPA”, anticipava, verosimilmente, la procedura operativa del prossimo Manuale, dettando i compiti spettanti al proprietario dell’equide, al Medico Veterinario Ufficiale nonché all’Associazione Provinciale Allevatori. (APA).
COMPITI DEL PROPRIETARIO/DETENTORE DELL’EQUIDE Allorquando il proprietario dell’equide suddetto, dimostra con apposita certificazione rilasciata dal veterinario ufficiale del proprio allevamento, entro 30 giorni dalla data dichiarata di smarrimento del passaporto, che lo Status dell’equide dichiarato DPA non sia stato compromesso da trattamenti farmacologici, è possibile ai sensi dell’art.16, comma 2, del Reg. (CE) n. 504/2008 e dell’art. 9, comma 7, del DM 29/12/2009, acconsentire ad un ritorno dell’equide alla condizione DPA dopo un periodo di sospensione di sei mesi di tale Status. Può succedere che nella movimentazione, l’equide risulti abbisognevole di cure, la nota Ministeriale di cui sopra ribadisce che in questo caso il proprietario deve presentare apposita “AUTOCERTIFICAZIONE”, sia al Servizio Veterinario-ASL che all’APA territorialmente competente, dichiarando ai sensi del DPR 28/12/2000, n.445, che non ha somministrato medicinali che abbiano compromesso lo Status dell’equide, assumendosi la responsabilità di tale dichiarazione ovvero che abbia somministrato medicinali veterinari, rispettando quanto indicato nella prescrizione veterinaria in ordine alle dosi, durata d’impiego, tempi di attesa, ed altre istruzioni in materia di somministrazione del farmaco ad animali DPA.
COMPITI DEL VETERINARIO UFFICIALE DELL’ALLEVAMENTO Il Servizio Veterinario-ASL competente territorialmente, su espressa richiesta del proprietario dell’equide, qualora dalle verifiche in BDE e dai controlli effettuati relativamente alla traccia-
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 15
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 16
16 Attualità Identificazione degli equidi COMPITI DELL’APA-AIA-UNIREANA
bilità dell’animale, ( verifica registro dei trattamenti, registro di carico e scarico degli animali opportunamente vidimato dai Servizi Veterinari, ecc…) possa escludere rischi per eventuali trattamenti medici che abbiano compromesso lo Status dell’equide, sarà possibile confermare la destinazione di equide “destinato alla macellazione ai fini di consumo umano”. È chiaro che il Veterinario Ufficiale in allevamento, prima di emettere il “Certificato” e, ogni qual volta abbia ragionevole motivo di ritenere che sussistano elementi di rischio di natura farmacologica per la salute umana, può disporre l’esecuzione di accertamenti, anche di laboratorio, al fine di scongiurare qualsiasi rischio per la salute del consumatore e dichiarare eventualmente l’equide non-DPA. Detta dichiarazione va sottoscritta successivamente dal proprietario dell’equide all’atto del rilascio del passaporto, da parte dell’Organismo a ciò deputato, il cui Rappresentante appone a conforme di tale dichiarazione la propria firma e timbro.
Gli uffici competenti al rilascio del passaporto, una volta accertata l’identità dell’equide, e sulla base della certificazione veterinaria, stampano un duplicato del passaporto smarrito e per l’applicazione della suddetta deroga, appongono la data di inizio del periodo di sospensione di sei mesi nella parte III, della Sez. IX del passaporto, sottoscritta dal proprietario dell’equide e controfirmata dal rappresentante dell’Ente che originariamente ha emesso il documento (UNIRE-APA-AIA-ANA). In definitiva, gli equidi provvisti di passaporti “regolarizzati”, qualora dichiarati DPA, potranno essere ammessi alla macellazione per il consumo umano non prima che siano trascorsi “sei mesi dalla data di regolarizzazione”. È ovvio che a partire da tale data dovranno essere rispettati tutti gli obblighi previsti per gli equidi DPA compreso la registrazione di eventuali trattamenti farmacologici, su appositi registri. Lo smarrimento, invece, di un passaporto di equide la cui identità non può essere stabilita, porta l’Organismo emittente al rilascio di un documento di identificazione sostitutivo “Documento di identificazione sostitutivo”, sul quale nella parte II, della Sez. IX, l’animale viene dichiarato non destinato alla macellazione per il consumo umano (art. 17, Reg. (CE) n. 504/2008).
CONSIDERAZIONI FINALI Il DM 29.12.2009, così come già sopra citato, stabiliva la data ultima inderogabile del 30 aprile 2010 per la identificazione degli equidi na-
ti prima del 1° aprile 2007 e non identificati ai sensi delle Decisioni Comunitarie sopra menzionate. Poiché la identificazione di questi animali avviene anche a tutt’oggi, superando abbondantemente la inderogabile data del 30.04.2010, gli Scriventi ritengono che in simili fattispecie ed al fine di evitare anche situazioni penalmente rilevanti, sarebbe opportuno: 1) l’applicazione di sanzioni amministrative e, per queste ultime si ritiene si possa far riferimento a quanto previsto dall’art. 358 del R.D. 27 Luglio 1934 n. 1265, così come modificato dall’art. 16, comma 1, del Dlvo n. 196 del 22 maggio 1999 (Attuazione della direttiva 97/12/CE che modifica e aggiorna la direttiva 64/432/CEE relativa ai problemi di polizia sanitaria in materia di scambi intracomunitari di animali delle specie bovina e suina) che prevede una sanzione pecuniaria da euro 1549,37 a euro 9296,22, salvo che il fatto costituisca reato, visto che non sono state ancora individuate delle sanzioni specifiche in materia di identificazione degli equidi; 2) l’applicazione del dettato previsto dall’art. 17 del Reg. (CE) n. 504/2008, riguardo al rilascio del “Documento di identificazione sostitutivo”, ovvero 3) l’applicazione, anche per questi equidi, di un periodo di sospensione di sei mesi, qualora sia possibile dimostrare, con un certificato del veterinario ufficiale dell’allevamento che lo Status dell’equide non è stato compromesso da un trattamento medico. ■
laPROFESSIONE
VETERINARIA 8 | 2011
RICHIAMO DEL MINISTERO DOPO LE CRITICHE DELL’FVO "La verifica della corretta identificazione degli animali, eseguita nel corso della visita ante-mortem è fondamentale sia ai fini della tracciabilità delle carni che ai fini della comunicazione delle irregolarità agli allevamenti di provenienza degli animali". Lo ricorda una nota del Direttore Generale della Sicurezza Alimentare, Silvio Borrello, inviata il 27 gennaio scorso agli Assessorati regionali, relativa in particolare agli equidi al macello. Al riguardo la nota sottolinea che "è necessario verificare la corrispondenza tra il codice identificativo elettronico e il codice identificativo indicato sul passaporto" degli equidi. Infatti, "la macellazione di animali non correttamente identificati comporta la violazione delle disposizioni di cui all'articolo 18 del Regolamento CE 178/2002 e la conseguente applicazione delle sanzioni previste all'articolo 2 del decreto legislativo del 5 aprile 2006, n. 190". "Eventuali irregolarità devono essere prontamente notificate all'allevamento di provenienza e, nel caso di animali originari da altro Stato Membro, la segnalazione deve essere trasmessa sistematicamente agli UVAC territorialmente competenti che procedono a interessare ufficialmente le Autorità dei Paesi Membri speditori per i seguiti di competenza relativi a possibili regolarizzazioni permesse dalla normativa, ad eventuali rispedizioni degli animali previa accettazione ed agli interventi dello Stato membro speditore al fine di scongiurare il ripetersi delle difformità segnalate". Il Ministero della Salute invita quindi le Regioni e le Province Autonome a tenere conto, in sede di programmazione dei controlli ufficiali, delle criticità evidenziate dagli ispettori FVO, e che "tale aspetto sarà oggetto di valutazione durante lo svolgimento di audit di settore" programmati dalla Direzione Generale della Sicurezza Alimentare. Tre le criticità annotate a giugno del 2010 dagli ispettori dell'FVO: 1. l'accettazione alla macellazione di equidi con documenti d'identificazione inadeguati comporta che l'autorità competente non sia in grado di garantire che tutti gli equidi siano ammissibili alla produzione alimentare. 2. La mancata notifica di carenze nell'identificazione degli equidi esteri all'autorità competente dello stato membro d'invio non è in linea con l'articolo 38 del regolamento CE 882/2004. 3. La mancata comunicazione della macellazione di un equide estero all'organismo che rilascia il passaporto nello Stato membro in cui l'animale è stato identificato viola l'articolo 19, lettera c) del regolamento CE 504/2008. La Fnovi ha recentemente richiamato l'attenzione del Ministero, chiedendo di essere presente al tavolo tecnico di attuazione del decreto applicativo in rappresentanza della professione veterinaria, "alla quale ora si chiede, in assenza di chiare disposizioni e di strumenti legislativi, e nel permanere invece dell'inefficienza dell'anagrafe a ben 5 anni dalla sua istituzione, di sopperire a tutte le carenze e di rispondere davanti all'Europa".
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 17
laPROFESSIONE
Eventi Veterinari
VETERINARIA 8 | 2011
17
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SIVAR 24 Marzo 2011 - Parma, Facoltà di Medicina Veterinaria IL BUIATRA E LA QUALITÀ DEL LATTE DESTINATO ALLA CASEIFICAZIONE
CONVEGNO NAZIONALE SIVAR 14 Aprile 2011 - Fiere di Reggio Emilia LIMITI ED INTERVENTI NELLA GESTIONE DELLA SCROFETTA Rassegna Suinicola Internazionale
In collaborazione con: Università degli Studi di Parma • Ordine dei Medici Veterinari di Parma EVENTO DEL 17 MARZO POSTICIPATO AL 24-03 CAUSA CELEBRAZIONE FESTA UNITÀ D’ITALIA
OBIETTIVI EVENTO Le continue problematiche riguardanti la trasformazione casearia del latte bovino richiedono una migliore conoscenza da parte del buiatra di tutti gli aspetti causali e applicativi legati alla realizzazione di un prodotto (formaggio) che necessita di un alto standard qualitativo di tutta la filiera. Tali sono le premesse per raggiungere quelle caratteristiche organolettiche tanto apprezzate dal pubblico dei consumatori.
CHAIRMAN GIANCARLO BONAZZI (Medico Veterinario Libero Professionista, Parma)
RELATORI ERASMO NEVIANI - Facoltà di Agraria di Parma MARCO NOCETTI - Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano ANDREA SUMMER - Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma
PROGRAMMA SCIENTIFICO 14.15 Registrazione dei partecipanti 14.30 Introduzione del moderatore, saluto del preside della facoltà di Medicina Veterinaria di Parma ed inizio lavori 14.45 Requisiti microbiologici del latte destinato alla trasformazione casearia - E. Neviani 15.30 Requisiti biochimici del latte destinato alla trasformazione casearia - A. Summer 16.15 Pausa caffè
OBIETTIVI EVENTO
SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it
L’elevata efficienza che oggigiorno deve essere raggiunta dal comparto scrofe, per poter rimanere competitivo, inizia con una corretta gestione della scrofetta. Troppo spesso a questi giovani riproduttori non viene riservato un trattamento adeguato. Vale però la pena ricordare che saranno il futuro dell’azienda e che sulle modalità con cui verranno gestite, peserà anche il risultato od il fallimento dell’espressione legata al potenziale genetico stesso. Management, alimentazione e sanità inoltre, hanno delle richieste ben precise, spesso diverse, o comunque più particolari di quanto non avvenga per le scrofe. Ecco che allora fornire spunti per ottimizzare la gestione di questi giovani animali, può risultare fondamentale per “partire con il piede giusto” ed evitare di perdere produttività per il futuro.
SEDE SVOLGIMENTO EVENTO
RELATORI
16.30 Ruolo del buiatra nel miglioramento della qualità casearia del latte - M. Nocetti 17.15 Discussione 17.30 Questionario ECM, consegna attestati e termine dei lavori
SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA
16.00 Pausa 16.30 Gestione alimentare della scrofetta, tra miti e realtà - Giuseppe Baricco 17.30 Discussione 18.30 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata
SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it
SEDE SVOLGIMENTO CONVEGNO
Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma Via del Taglio, 10 - Parma - http://medvet.unipr.it
ISCRIZIONE Iniziativa gratuita riservata esclusivamente ai laureati in Medicina Veterinaria. Possono accedere alla giornata gli studenti iscritti al V anno del corso di laurea di Medicina Veterinaria presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma (è richiesto il certificato d’iscrizione). Per esigenze organizzative è richiesta la pre-iscrizione.
Richiesto Accreditamento per 3 Crediti Formativi
GIUSEPPE BARICCO - Medico Veterinario Libero Professionista, Torino CARLO LASAGNA - Medico Veterinario Martini Spa, Forlì-Cesena FRANCESCO BERTACCHINI - Topigs, Manerbio (Brescia)
MODERATORE CLAUDIO MAZZONI - Medico Veterinario Libero Professionista, Reggio Emilia
SIPER - Fiere di Reggio Emilia (Centro Esposizioni) - Via Filangieri, 15 - Reggio Emilia
ISCRIZIONE Iniziativa gratuita riservata ai laureati e studenti in Medicina Veterinaria. Per esigenze organizzative è richiesta la preiscrizione. L’iscrizione al convegno dà diritto a: • Partecipazione alle lezioni • Atti delle relazioni • Attestato ECM • Attestato di frequenza
PROGRAMMA SCIENTIFICO 14.15 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore ed inizio lavori 14.30 Punti critici nella gestione della scrofetta: la segregazione parziale Carlo Lasagna 15.15 Punti critici nella gestione della scrofetta ed alcuni interventi per affrontarli F. Bertacchini
Richiesto Accreditamento per 3 Crediti Formativi
In collaborazione con
CORSI SALUTE E SICUREZZA ANMVI Da inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 28 marzo 2011, allegando l’attestazione di versamento
IL SOTTOSCRITTO COGNOME ……....................................................................……………………………………… NOME ……………....................................................................……………………… VIA ……………………………………………………………....................................................................................................................................................................................... CAP, CITTÀ E PROVINCIA ………………………………………………………………................................................................................................................................................. TELEFONO ………….....................................................................…..……………………… CELL. ………………….....................................................................…..……………… EMAIL ……………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE ……………………………………………………………………………………… ORDINE DEI VETERINARI DI …………………………………………………………………………………………… TESSERA N. ………………………………………………………
VITÀ NO
La guida “Studi professionali: stress da lavoro correlato” sarà parte integrante del materiale didattico del corso per datori di lavoro in struttura veterinaria.
CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti)
❑ Corso per datori di lavoro in struttura veterinaria 7-8 Aprile 2011 VERSANDO LA QUOTA DI € 145,00 + IVA (20%)
❑ Corso per addetti al primo soccorso 9-10 Aprile 2011
16 crediti ECM VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) ❑ vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍ Visa Intestata a …………………………………………………………………………………… Numero della carta (3 numeri sul retro) Scadenza (mese e anno) FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: …………………………………………………………… Domicilio fiscale ………………………………………………………………………………… PARTITA IVA (solo se non in possesso di Partita IVA) CODICE FISCALE DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………
VERSANDO LA QUOTA DI € 125,00 + IVA (20%) 12 crediti ECM
❑ Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso 9 Aprile 2011 VERSANDO LA QUOTA DI € 85,00 + IVA (20%) 4 crediti ECM
ATTIVAZIONE DEL CORSO I corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di un quorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organizzazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rimborso della quota versata. Non verranno accettate più di 50 domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. RINUNCE Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. In caso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimborso alcuno. PRIVACY Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.
FIRMA …………………...……...…….....……...……...……...……..
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 18
laPROFESSIONE
18 Eventi Veterinari
VETERINARIA 8 | 2011
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI Cremona, 19-20 Marzo 2011 - Palazzo Cittanova
“FESTINA LENTE”: TESTUGGINI & TARTARUGHE Domenica 3 Aprile 2011
14.00 L’interpretazione dello striscio fecale nella valutazione dello stato sanitario dell’allevamento dei piccoli passeriformi Ignazio Pumilia, Dania Bilato 14.30 Guida alla corretta alimentazione dei Pet Birds Alessandro Melillo, Claudio Peccati 15.00 Endoscopia flessibile negli animali esotici Giorgio Marconi, Paolo Selleri 15.30 Pausa 16.00 La medicina dei gechi Massimo Millefanti, Alessandro Bellese 16.30 L’Eutanasia negli animali esotici Riccardo Calligaris, Cristina Stocchino 17.00 Assemblea dei soci
RESPONSABILE SCIENTIFICO MARCO BEDIN
MODERATORE CRISTINA STOCCHINO
PROGRAMMA Sabato 19 Marzo 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del/i relatore/i ed inizio dei lavori 9.20 Etologia dei rettili: implicazioni per l’allevamento e la pratica clinica Alessandro Bellese, Michele Capasso 9.50 Anestesia loco-regionale nell’odontostomatologia del coniglio Gianluca Marchetti, Stefano Cusaro 10.20 Infezione da Giardia nei cincillà Fabrizia Veronesi, Gianluca Deli 10.50 Pausa e votazione 11.20 Le epatopatie nei rettili Ivano Ciraci, Michele Capasso 11.50 Comparazione dei reperti radiografici, endoscopici ed esami batteriologici raccolti per via endoscopica nei cheloni Tommaso Giorgi, Giordano Nardini 12.20 Le dermatofitosi nei cincillà Fabrizia Veronesi, Gianluca Deli 12.50 Pausa pranzo
Domenica 20 Marzo 2011 9.00 Il Gioco: una cosa seria: perché i conigli che giocano hanno meno problemi comportamentali Marzia Possenti, Alessandro Melillo 9.30 Micobatteriosi in Fringillidi Ornamentali Claudio Peccati e Claudio Croci, Ignazio Pumilia 10.00 Il primo soccorso nella lepre è diverso da quello del coniglio Cristiano Papeschi, Gianluca Marchetti 10.30 Pausa 11.00 La Gestione sanitaria dei piccoli allevamenti di piccoli passeriformi Diego Cattarossi, Lorenzo Crosta 11.30 I casi clinici aviari Leonardo Brunetti, Marco Bedin 12.00 Tavola rotonda 12.45 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 12.50 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dell’evento
In collaborazione con l’UNIVERSITÀ DI PERUGIA e con il patrocinio dell’Ordine Medici Veterinari di Perugia
RELATORE STEFANO CUSARO
DELEGATO REGIONALE GIANLUCA DELI
SEDE
MODERATORE PROF. LEONARDO LEONARDI
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Legislazione testuggini (C.I.T.E.S.) Stefano Cusaro 10.00 Anamnesi: alimentazione e gestione Gianluca Deli 10.45 Pausa 11.00 Approccio clinico in funzione all’anatomia e alla fisiologia - Stefano Cusaro 12.00 Contenzione, siti di prelievo, esami diagnostici (dimostrazione pratica) Stefano Cusaro
L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2011. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria.
ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2011. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria.
PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA Ortopedia pediatrica nel cane Bologna, 3 Aprile 2011
CORSO PRATICO Diagnostica per immagini ed endoscopia negli animali esotici Cremona, 18-20 Aprile 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi DIRETTORE GIORDANO NARDINI, Med Vet, Modena
RELATORI MATTIA BIELLI, Med Vet, Novara LORENZO CROSTA, Med Vet, Phd, Como GIORDANO NARDINI, Med Vet, Modena FEDERICA ROSSI, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna LIONEL SCHILLIGER, Med Vet, Paris (F) Dipl ECZM-herpetology PAOLO SELLERI, Med Vet, Phd, Roma MASSIMO VIGNOLI, Med Vet, Dipl ECVDI, Bologna
NUMERO PARTECIPANTI: 36 L’obiettivo del corso è affrontare sia dal punto di vista pratico che teorico i vari aspetti della diagnostica per immagini negli animali esotici approfondendo le tecniche in uso per ciascuna classe. Il corso rappresenta una duplice valenza ed è rivolto a chi già si occupa di medicina degli animali esotici e desidera approfondire le proprie conoscenze nel campo della diagnostica per immagini ma anche a chi opera nel settore della diagnostica per immagini e avverte la necessità di acquisire il necessario know-how da applicare agli animali esotici per offrire un servizio di più alto valore professionale.
Aula Magna della Facoltà di Veterinaria e l’evento ha ricevuto il Patrocinio da parte dell’Ordine dei Medici Veterinari di Perugia.
ISCRIZIONE
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
OBIETTIVI DEL CORSO
12.30 Pausa 14.00 Principali patologie infettive, infestive, metaboliche e traumatiche Stefano Cusaro 15.30 Pausa 16.00 Possibili terapie mediche, chirurgiche e cenni di anestesia applicata Stefano Cusaro 17.00 Casi clinici interattivi Stefano Cusaro, Gianluca Deli 17.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 18.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
LIMITE ISCRIZIONE: 1 Marzo 2011 QUOTE DI PARTECIPAZIONE
Soci SIVAE/SCIVAC: € 620,00 + IVA 20% Non Soci: € 900,00 + IVA 20%
PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
RELATORE ALDO VEZZONI
OBIETTIVI FORMATIVI L’obiettivo formativo dell’incontro scientifico sull’ortopedia pediatrica del cane è quello di focalizzare l’importanza della diagnosi e del trattamento precoce delle patologie scheletriche, sia genetiche che di diversa eziologia, che possono provocare, se trascurate, lo sviluppo irreversibile di artrosi o di danni scheletrici definitivi. La degenerazione artrosica, una volta instaurata, comporta per il cane colpito un’invalidità permanente per tutta la sua vita, più o meno grave, ma sempre associata a dolore cronico e a limitazioni funzionali, con riduzione della qualità della vita. La diagnosi precoce delle patologie scheletriche ed il loro trattamento tempestivo ed accurato rientrano pertanto in un approccio responsabile di medicina preventiva che coinvolge sia il medico veterinario che il proprietario dell’animale.
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Saluto ai partecipanti e apertura dei lavori 9.15 Peculiarità dell’ortopedia pediatrica ed impatto su tutta la vita del cane
9.30 Diagnosi e trattamento precoce della displasia dell'anca 10.45 Pausa caffè 11.15 Diagnosi e trattamento precoce della displasia del gomito 12.15 Diagnosi e trattamento precoce delle osteocondrosi 13.00 Presentazione a cura di Hill’s 13.30 Pausa Pranzo 14.30 Riconoscimento e trattamento precoce dei disturbi delle fisi di accrescimento 15.15 Trattamento dei traumi periarticolari nei cani in accrescimento 16.00 Pausa caffè 16.30 Trattamento delle fratture nei cani in accrescimento 17.00 Trattamento della lussazione della rotula e del cedimento dei legamenti crociati del ginocchio nel cane in accrescimento 17.30 Discussione e chiusura lavori
SEDE Savoia Hotel Regency - Via del Pilastro, 2 40127 Bologna
ISCRIZIONE L’incontro è libero e gratuito per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa per il 2011, non è richiesta la pre-iscrizione.
PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it - www.scivac.it
Richiesto Accreditamento per 5 Crediti Formativi
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 19
laPROFESSIONE
Reg. CE 1/2005 Focus
VETERINARIA 8| 2011
19
Intervalli per l’abbeveraggio e l’alimentazione Periodi di viaggio e di riposo
•
•
Pubblichiamo la terza parte delle conclusioni e raccomandazioni del parere scientifico relativo al benessere degli animali durante il trasporto - EFSA. Panel on Animal Health and Welfare (AHAW).
EQUIDI DOMESTICI E ANIMALI DOMESTICI DELLA SPECIE BOVINA, OVINA, CAPRINA O SUINA 1.1 Le condizioni definite nel presente capitolo si applicano al trasporto degli equidi domestici, ad eccezione degli equidi registrati, e degli animali domestici delle specie bovina, ovina, caprina o suina, fatta eccezione per il trasporto aereo. 1.2 La durata di viaggio degli animali delle specie di cui al punto 1.1 non deve essere superiore a 8 ore. 1.3 La durata massima del viaggio di cui al punto 1.2 può essere prolungata se si soddisfano le disposizioni addizionali di cui al capo VI. 1.4 Ove si utilizzi un veicolo per il trasporto stradale che soddisfi le condizioni di cui al punto 1.3, gli intervalli per l'abbeveraggio e l'alimentazione e le durate di viaggio e di riposo sono i seguenti: a) i vitelli, agnelli, capretti e puledri non svezzati che ricevono un'alimentazione lattea nonché i maialini non svezzati devono beneficiare, dopo nove ore di viaggio, di un riposo di almeno un'ora sufficiente in particolare per essere abbeverati e, se necessario, alimentati. Dopo questo periodo di riposo, possono riprendere il viaggio per altre nove ore; b) i suini possono essere trasportati per una durata massima di ventiquattro ore. Durante il viaggio gli animali devono poter accedere sempre all'acqua. c) gli equidi domestici, possono essere trasportati per una durata massima di ventiquattro ore. Durante il viaggio, gli animali devono essere abbeverati e, se necessario, alimentati ogni otto ore; d) tutti gli altri animali delle specie di cui al punto 1.1 devono beneficiare, dopo quattordici ore di viaggio, di un riposo di almeno
un'ora sufficiente in particolare per essere abbeverati e, se necessario, alimentati. Dopo questo periodo di riposo possono riprendere il viaggio per altre quattordici ore. 1.5 Dopo il periodo di viaggio stabilito, gli animali devono essere scaricati, alimentati e abbeverati e beneficiare di un periodo di riposo di almeno ventiquattro ore. 1.6 Gli animali non devono essere trasportati per ferrovia se la durata massima del viaggio supera quella di cui al punto 1.2. Tuttavia, le durate di viaggio previste al punto 1.4 si applicano se sono rispettate le condizioni di cui ai punti 1.3 e 1.4, ad eccezione dei periodi di riposo. 1.7 a) Gli animali non devono essere trasportati per via marittima se la durata massima del viaggio supera quella di cui al punto 1.2, salvo che le condizioni di cui ai punti 1.3 e 1.4, ad eccezione di quelle relative alle durate dei viaggi e ai periodi di riposo, siano rispettate. b) In caso di trasporto marittimo che collega regolarmente due diverse località della Comunità, a mezzo di veicoli caricati sulle navi senza scarico degli animali, questi ultimi devono beneficiare di un periodo di riposo di dodici ore dopo lo scarico nel porto di destinazione o nelle immediate vicinanze, salvo che il periodo di viaggio marittimo faccia parte del piano generale di cui ai punti da 1.2 a 1.4. 1.8 Nell'interesse degli animali in questione, i periodi di viaggio di cui ai punti 1.3, 1.4 e 1.7, lettera b) possono essere prolungati di due ore tenendo conto in particolare della vicinanza del luogo di destinazione. 1.9 Fatte salve le disposizioni di cui ai punti da 1.3 a 1.8, gli Stati membri sono autorizzati a prevedere un periodo di trasporto massimo di 8 ore non rinnovabile per i trasporti di animali destinati al macello effettuati esclusivamente da un punto di partenza a un punto di destinazione situati sul proprio territorio.
CAVALLI • I riscontri indicano che un’ora è un tempo adeguato per una sosta per l’abbeverata
•
•
•
•
•
che consenta alla maggior parte degli equini di bere almeno una volta. Tuttavia, è stata rilevata una tendenza a perdere peso anche per gli animali che possono disporre di un appropriato accesso all’acqua durante il trasporto, il che indica che non ne bevono una quantità adeguata e, quindi, hanno buone probabilità di andare incontro ad una grave disidratazione in seguito a viaggi della durata di 18-20 ore; Gli effetti del trasporto sugli equini sono profondamente influenzati dalle loro precedenti esperienze di trasporto e dal loro stato di salute prima del trasporto. Recenti indagini hanno dimostrato che gli equini destinati alla macellazione sono spesso in cattivo stato di salute prima del trasporto ed hanno anche evidenziato una prevalenza relativamente elevata di lesioni; Vi sono prove di un aumento della piressia negli equini trasportati per 10 ore e dell’immunosoppressione in quelli trasportati per 12 ore. È stato riscontrato un notevole aumento dei segni clinici di patologia respiratoria acuta negli equini trasportati per la macellazione dopo viaggi su strada di durata superiore a 12 ore. Quando vengono trasportati al macello cavalli non domati e dallo stato di salute incerto, la durata del viaggio di norma non deve essere superiore a 12 ore; Durante la pausa per l’abbeverata si deve lasciare agli animali almeno un’ora per consentire loro di bere e, se necessario, mangiare; Per tutta la durata di qualsiasi periodo di riposo, tutti gli equini devono poter accedere in modo continuo e senza limitazioni ad un distributore di acqua da bere pulita. Tutti gli equini devono poter avere un accesso continuo e senza limitazioni ad un distributore di acqua da bere pulita per un periodo di un’ora prima del trasporto e di un’ora immediatamente dopo il trasporto. La definizione di animali non svezzati in letteratura è incostante. Un suggerimento per una definizione più costante è “un animale non svezzato è qualsiasi neonato che in assenza della madre necessiti di un’alimentazione integrativa mediante bottiglia per sopravvivere”. Tuttavia,questo può richiedere un’ulteriore considerazione; Data la conclusione dell’indagine sugli equidi adulti relativa alla durata massima del viaggio, è necessaria una ricerca per studiare un valore adatto per la durata massima del viaggio per gli animali non svezzati e soprattutto per quelli che viaggiano senza la madre.
SUINI • Otto ore di riposo consentono ai suini di recuperare una parte del peso, grazie alla reidratazione; • Anche se la durata del trasporto è solitamente considerata uno dei principali rischi per il benessere dei suini, altri pericoli attribuibili alla progettazione dei veicoli (ad es., abbeveratoi, sospensione), allo stile di guida, alla densità degli animali ed alla ventilazione inadeguata possono essere causa di stress più grandi indipendentemente
dalla durata del viaggio; • I trasporti di breve o lunga durata possono avere lo stesso effetto sul livello di stress e sull’affaticamento fisico nei suinetti svezzati; • Le risposte da stress al trasporto mostrate dai suinetti svezzati possono essere differenti da quelle che si osservano nei suini più anziani; • In relazione alla durata del viaggio, la mortalità è aumentata quando i suini non sono stati tenuti a digiuno prima del viaggio; invece, tale durata ha avuto scarso effetto quando i suini sono stati tenuti a digiuno, anche per viaggi di durata superiore a 24 ore. • Per i viaggi di durata superiore a 24 ore, gli animali devono avere a disposizione del cibo presso i punti di sosta ogni 24 ore, seguiti da 6 ore di riposo. • È necessario studiare ulteriormente la durata “ottimale” del viaggio per i suini svezzati; • Determinare gli intervalli ottimali fra le abbeverate, specialmente per i suini svezzati; • Per evitare fuoriuscite di acqua, è necessario esaminare il comportamento di abbeverata e studiare nuovi sistemi; • Sono necessarie maggiori ricerche per esaminare le condizioni dei suini svezzati durante il trasporto.
OVINI • Gli ovini adulti sani trasportati in buone condizioni possono tollerare trasporti di durata fino a 48 ore, ed i corrispondenti periodi di sospensione della fornitura di cibo ed acqua, senza che ciò determini un’eccessiva compromissione del loro benessere. Tuttavia, l’esposizione allo stress da calore aumenta la perdita idrica, principalmente attraverso la polipnea termica, e ciò incrementa il rischio di una significativa disidratazione; • È possibile che gli ovini in un ambiente nuovo non bevano acqua da fonti non familiari. Tuttavia, l’offerta da una sosta di riposo di 24 ore è sufficiente a garantire livelli adeguati di abbeverata e riposo; • Gli ovini che vanno incontro ad una disidratazione durante un viaggio possono essere meno capaci di rispondere efficacemente ad altri stimoli ambientali, come l’aumento della temperatura ambientale durante un viaggio; • Le pause di riposo fuori dai mezzi di trasporto e con l’offerta di cibo e acqua durante i trasporti a lunga distanza ad elevate temperature ambientali eliminano i se-
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 20
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 21
laPROFESSIONE
Reg. CE 1/2005 Focus
VETERINARIA 8| 2011
gni di privazione del cibo e di disidratazione, ma non alleviano lo stress da trasporto e la condizione di immunosoppressione. Lo scarico può incrementare lo stress associato alle operazioni di governo, carico, scarico e, eventualmente, mutamenti sociali in seguito all’esposizione degli animali ad un altro ambiente nuovo.
BOVINI • Per i bovini, i viaggi di 12-14 ore portano all’affaticamento e le modificazioni fisiologiche descritte possono richiedere fino a 24 ore o più per tornare ai livelli normali, a seconda della categoria degli animali e del regime alimentare adottato durante il periodo di recupero; • Dopo un trasporto di 29 ore, le manze mostrano significativi segni di affaticamento; • Tori tenuti nelle stalle di sosta per 24 ore dopo un trasporto di 25-29 ore mostrano significativi segni di affaticamento muscolare. • Durante i viaggi di 8-29 ore, ai bovini si deve offrire acqua durante i periodi di riposo. Ciò è particolarmente importante in condizioni di temperatura ambientale elevata; • I bovini adulti non devono essere trasportati con un viaggio di durata superiore a 29 ore, anche se la ventilazione è buona e lo spazio a disposizione è adeguato. Dopo questo limite di tempo ci deve essere un periodo di recupero di 24 ore con accesso ad una fornitura appropriata di cibo ed acqua. • Informazioni sull’impatto della durata del viaggio e delle condizioni termiche dell’ambiente all’interno del veicolo sul benessere dei vitelli; • Strategie per fornire riposo, cibo e acqua sui veicoli; • La durata dei periodi di riposo nel trasporto dei bovini è da riconsiderare.
ALTRE SPECIE 2.1 Per il pollame, gli uccelli domestici e i conigli domestici devono essere disponibili acqua e mangimi appropriati in quantità adeguate, a meno che il viaggio non duri meno di: a) 12 ore senza tener conto dei tempi di carico e scarico; oppure b) 24 ore per i pulcini di tutte le specie, a condizione che il viaggio sia completato entro 72 ore dalla schiusa dell'uovo. 2.2 I cani e gatti trasportati devono essere nutriti a intervalli non superiori a 24 ore e abbeverati a intervalli non superiori a otto ore. Devono essere disponibili per iscritto istruzioni chiare sulla somministrazione di alimenti e acqua. 2.3 Altre specie, diverse da quelle elencate ai punti 2.1 o 2.2, sono trasportate conformemente alle istruzioni scritte sulla somministrazione di alimenti e acqua e tenendo conto delle eventuali cure specifiche necessarie.
CONIGLI • Il calo di peso vivo nei conigli esposti contemporaneamente al digiuno e al trasporto è superiore a quello che si ha in quelli tenuti semplicemente a digiuno; • Quando si applica l’attuale definizione di un viaggio, c’è solitamente un ritardo temporale fra l’arrivo al macello e l’estrazione dai contenitori; • Per gli animali trasportati nei contenitori, come i conigli, non è possibile fornire acqua e cibo come stabilito dal Regolamento CE 1/2005 né durante il viaggio né nei periodi di riposo presso le stalle di sosta; • Il tempo trascorso nei contenitori rappresenta un grave stress per il benessere dei conigli, indipendentemente dal fatto che gli
animali si trovino su un autocarro o in una stalla di sosta. L’arco di tempo che trascorre dal carico alla macellazione, compreso il periodo nelle stalle di sosta, costituisce il principale pericolo misurato in termini di benessere animale e mortalità, nonché di resa e qualità delle carcasse. • Il tempo trascorso all’interno dei contenitori nelle stalle di sosta non deve essere considerato come un periodo di riposo, ma di viaggio. Nel caso dei conigli trasportati in contenitori e così scaricati e tenuti all’arrivo nelle stalle di sosta, si deve definire come durata del viaggio il tempo che inizia quando il primo animale viene caricato in un contenitore e termina quando l’ultimo animale viene scaricato da un contenitore; • Al fine di ridurre la mortalità e lo stress, i viaggi non devono avere durata superiore a 7 ore.
POLLAME • La temperatura moltiplicata per la durata del viaggio è un importante fattore determinate per i casi di morte che si verificano durante il trasporto in seguito a stress termico. Quindi, i viaggi di oltre 4 ore per i polli da carne e le galline ovaiole a fine carriera costituiscono un maggior rischio per il benessere derivante da stress termico (caldo o freddo) rispetto ai viaggi più corti, in particolare nelle condizioni climatiche più gravi. • I tempi di viaggio devono essere ridotti al minimo e prima di partire bisogna tenere conto delle condizioni climatiche; • Per i viaggi di durata superiore a 4 ore per i polli da carne e le galline ovaiole a fine carriera, i veicoli devono essere dotati di una ventilazione meccanica capace di mantenere un ambiente soddisfacente dal punto di vista termico. Le condizioni termiche dell’ambiente degli animali devono essere monitorate e registrate. Si deve installare un sistema di allarme che avvisi l’autista in caso di condizioni che predispongano allo stress da calore o da freddo. La durata del viaggio deve comprendere il carico e lo scarico ed i periodi in cui il mezzo è fermo. Disposizioni addizionali per le navi adibite al trasporto di bestiame o per le navi che trasportano contenitori via mare Non esiste alcuna nuova evidenza a sostegno di qualsiasi conclusione e raccomandazione collegata alle disposizioni dell’Allegato I del Regolamento CE 1/2005.
Traduzione italiana a cura di Maurizio Garetto. Il testo integrale in inglese del parere scientifico EFSA è pubblicato sul sito: www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/1966.htm ■
21
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 22
68° Congresso nazionale LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA
14th EVSSAR CONGRESS
Tutto quello che i vostri clienti osano spesso chiedere e a cui voi talvolta non sapete rispondere
14th EVSSAR CONGRESS Advances in Feline Reproduction
11-13 MARZO 2011 - MILANO
La SCIVAC ringrazia, tutti i congressisti, i relatori, i collaboratori, gli sponsor e le aziende espositrici per il buon esito del 68° Congresso Nazionale.
Professione Veterinaria 8-2011:ok
laPROFESSIONE
VETERINARIA 8 | 2011
4-03-2011
16:54
Pagina 23
o
Attualità scientifica Vet Journal
Chirurgia gastroenterica: fattori di rischio di esito infausto Sono multipli i fattori associati a decesso e sviluppo di peritonite settica nei cani operati
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio retrospettivo ha valutato i fattori di rischio di decesso e di sviluppo di peritonite settica in seguito a incisione a tutto spessore del canale gastroenterico nel cane. Si rivedevano le cartelle cliniche di 197 cani (225 interventi chirurgici) sottoposti a chirurgia gastroenterica nel corso di nove anni. In 35 casi (16%), i cani morivano prima delle dimissioni dall'ospedale. Dopo 28 interventi (12%), si osservava lo sviluppo di peritonite settica. In 45 casi (20%) il cane era affetto da
U
peritonite settica preoperatoria; di questi, un terzo circa continuava a presentare peritonite settica (17/45; 38%) e un terzo moriva (15/45; 33%). Dei 180 interventi effettuati nei cani non affetti da peritonite settica preoperatoria, 11 (6%) erano seguiti da sviluppo di peritonite settica e 20 (11 %) dalla morte. Considerando tutti gli interventi, i fattori di rischio comuni per lo sviluppo di peritonite settica includevano la presenza di peritonite settica preoperatoria, ridotti valori di albumina sierica e proteine plasmatiche preoperatori e ipotensione intraoperatoria. La presenza di un corpo estraneo era un fattore protettivo. Sono molti i fattori coinvolti nel decesso e nello sviluppo di peritonite settica dopo chirurgia gastroenterica nel cane, concludono gli autori. Nei cani che presentano i fattori di rischio identificati da questo studio, possono essere indicati tentativi perioperatori aggressivi per aumentare la concentrazione delle proteine plasmatiche e strategie chirurgiche intraoperatorie volte a ridurre la probabilità di un esito infausto. “Identification of risk factors for septic peritonitis and failure to survive following gastrointestinal surgery in dogs” Grimes JA, Schmiedt CW, Cornell KK, Radlinksy MA. J Am Vet Med Assoc. 2011 Feb 15; 238 (4): 486-94. ■
23
Parametri di riferimento del parto nella gatta Dimensioni della cucciolata, presentazione, sesso, peso, intervallo tra le espulsioni e altro analizzati in circa duecento gatte a mancanza di dati scientifici circa il normale o anomalo svolgimento del parto nella gatta impedisce ai veterinari e ai proprietari di gatti di riconoscere precocemente eventuali problemi di parto. Uno studio basato su un questionario riguardante il parto in 197 gatte ha inteso determinare alcuni parametri relativi al parto e il loro effetto sulla sua progressione. La durata media della gestazione era di 65,3 giorni (intervallo, 57-72 giorni) e diminuiva all'aumentare delle dimensioni della cucciolata. La dimensione media della cucciolata era di 4,5 gattini (intervallo 1-9), con più maschi (53%) che femmine (46%). Il 69% dei gattini nasceva in presentazione anteriore e il 31% in presentazione posteriore, indicando che entrambe le presentazioni possono essere considerate normali in questa specie. I maschi nascevano in presentazione posteriore più spesso (34%) rispetto alle femmine (26%). Il peso medio alla nascita era di 98 g (intervallo, 35-167 g) e diminuiva all'aumentare delle dimensioni della cucciolata. Il peso medio alla nascita era superiore nei maschi e nei soggetti nati in presentazione posteriore. Degli 887 gattini, 44 (5%) nascevano morti. Ciò non era correlato alla presentazione, ma i gattini nati morti erano più spesso femmine e pesavano meno di quelli nati vivi. Il tempo medio tra le espulsio-
L
ni era di 30 minuti (intervallo, 2-343 minuti) e il 95% dei gattini nasceva entro 100 minuti dall'espulsione del gattino precedente. Il tempo fra le espulsioni come misura della progressione del parto non era influenzato da sesso, presentazione all'espulsione, peso alla nascita, natimortalità o numero di parti della gatta. I risultati di questo studio, concludono gli autori, possono essere utilizzati per sviluppare valori di riferimento per i parametri del parto nella gatta, sia per determinare la fisiologicità dell'evento sia come base di un protocollo per il parto. (M.G.M.) “Questionnaire-based survey of parturition in the queen” Musters J, de Gier J, Kooistra HS, Okkens AC. Theriogenology. 2011 Feb 3. [Epub ahead of print] ■
Filaria: l’atteggiamento dei proprietari verso la prevenzione Scarsa fiducia verso test e farmaci secondo uno studio americano l Center for Veterinary Medicine della Food and Drug Administration (FDA/CVM) americana riporta un numero crescente di segnalazioni di insuccesso della profilassi della dirofilariosi nel cane. Tali insuccessi possono essere dovuti alla resistenza degli stadi L(3)-L(4) di Dirofilaria immitis ai lattoni macrociclici dei composti utilizzati per la profilassi, alla mancata compliance e comprensione della profilassi da parte dei proprietari, a differenze individuali nell'assorbimento e nel metabolismo dei farmaci o a una combinazione di questi fattori. Sulla base delle ultime informazioni scientifiche, la American Heartworm Society (AHS) e il Companion Animal Parasite Council (CAPC) hanno sviluppato delle linee guida per la diagnosi, prevenzione e trattamento della filariosi cardiopolmonare nel cane. Uno studio ha riassunto le conoscenze, le credenze e i comportamenti correlati alla prevenzione della filaria tra i membri di un club nazionale di amatori di cani da caccia, tra i visitatori del sito web del club e i partecipanti agli eventi da esso sponsorizzati.
test per l'identificazione dell’infestazione, nell'efficacia dei prodotti per la profilassi e dei trattamenti per l'eliminazione dei parassiti adulti nei cani infestati. Un numero sostanziale di intervistati non era inoltre a conoscenza del momento corretto per iniziare la prevenzione della filariosi nel cucciolo e della tempistica dei test per l'identificazione della parassitosi. Al fine di aumentare l'accettazione della profilassi e ridurre la probabilità di una falsa conclusione di insuccesso di quest'ultima, l'educazione dei proprietari di cani dovrebbe focalizzarsi sulla necessità di puntuali test annuali per la filaria e sulla importanza di somministrare l'ultima dose del prodotto mensile per la profilassi dopo l'ultimo giorno possibile della potenziale trasmissione del parassita. (M.G.M.)
I
Questi fattori possono avere un effetto diretto sul successo della profilassi della filariosi. I risultati suggeriscono che i proprietari dei cani non hanno fiducia nella correttezza dei
“Attributes, knowledge, beliefs, and behaviors relating to prevention of heartworm in dogs among members of a national hunting dog club” Rohrbach BW, Lutzy A, Patton S. Vet Parasitol. 2011 Jan 19. [Epub ahead of print] ■
INSUFFICIENZA CARDIACA CONGESTIZIA NEL CONIGLIO D'AFFEZIONE no studio descrive lo sviluppo di insufficienza cardiaca congestizia con effusione pleurica in due conigli d'affezione di età media. Entrambi gli animali avevano un'anamnesi di dispnea, debolezza e dimagrimento ad insorgenza acuta. L'esame ecocardiografico evidenziava in entrambi i casi un aumento di volume biatriale del cuore. In uno dei soggetti si identificavano elettrocardiograficamente fibrillazione atriale e complessi ventricolari prematuri. Radiograficamente era evidente in entrambi gli animali effusione pleurica; in un soggetto si effettuava la toracentesi. Tutti i reperti diagnostici venivano confermati all'esame necroscopico. L’eziologia della miocardiopatia sottostante non veniva identificata. “Congestive heart failure in two pet rabbits” Lord B, Devine C, Smith S. J Small Anim Pract. 2011 Jan; 52(1): 46-50.
U
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 24
Organizzato da
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
69°
CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC
Rimini, 27-29 Maggio 2011 Palazzo dei Congressi di Rimini
Per ulteriori informazioni Segreteria SCIVAC - Tel. 0372-403508 info@scivac.it - www.scivac.it
In collaborazione con
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 25
laPROFESSIONE
Prevenzione e tutela Info Regioni
VETERINARIA 8| 2011
25
Pointer maltrattati, Rabbia silvestre, condanna a 18 mesi si continua a vaccinare per Guberti nel Nord-Est
“
uesta è un’onta che cadrà su questa gente e io che sono il tenutario dell’allevamento Del vento, dico il vento è una forza immane della natura e loro non lo sanno distruggere”. Così ha commentato a caldo la sentenza l’imputato Giorgio Guberti, condannato ad un anno e sei mesi di reclusione per abbandono e maltrattamento di animali e smaltimento illecito di liquami. L’82enne allevatore si è visto confermare dal giudice le richieste avanzate dal pm e oltre alla condanna a 18 mesi, pena sospesa, si vedrà confiscare tutti i cani e gatti precedentemente sequestrati dall’allevamento, a cui si aggiunge la sospensione dell’attività di allevatore per i prossimi 3 anni.
Q
Riconosciuto il danno subito dalle Associazioni animaliste costituitesi parte civile, che avevano chiesto un risarcimento simbolico di 1 euro. “Una sentenza importante e che non lascia adito ad interpretazioni. Il trattamento imposto ai cani allevati da Guberti, considerato normale nel mondo venatorio, violava il Codice penale - dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV, settore Cani e gatti - Siamo soddisfatti per la decisione del giudice nel procedimento scaturito da una denuncia della LAV, che ha permesso di non tenere più in un cassetto le numerose segnalazioni presentate da cittadini e associazioni locali”. Giorgio Guberti dovrà anche pagare le spese processuali in favore delle parti civili per una somma che si aggira sui 30mila euro. Il giudice ha inoltre fissato a 3mila euro il risarcimento danni che l’82enne dovrà versare a ciascuna delle associazioni animaliste costituitesi come parte civile. In totale sono 13 e si tratta della “Lega per l’abolizione della caccia”, “Lega nazionale per la difesa del cane”, “Lav”, “La zampa e la mano”, “Mondo cane Sos cuccioli”, “Lega nazionale per la difesa del cane”, “Leal“, “Vita da cani”, “Anpana”, “Chiliamacisegua”, “Centro soccorso animali Modena”, “Animal liberation”, “L’occhio verde”. Quasi certamente, secondo l’Avvocato difensore, Guberti farà ricorso in appello. ■
a vaccinazione dei cani rimane obbligatoria in tutta l’area a rischio dove viene effettuata anche la vaccinazione delle volpi. È quanto deciso in seguito alla riunione dell’Unità di crisi per la rabbia che si è tenuta lo scorso 2 febbraio presso la Direzione Generale della Sanità animale e del Farmaco veterinario del Ministero della Salute. “Inizialmente - ha comunicato la dr.ssa Favero della Regione Veneto - si era deciso di proporre una riduzione dell’attuale area di vaccinazione obbligatoria dei cani, limitandola alla sola provincia di Belluno e al massimo ai Comuni più a Nord della Provincia di Treviso”. Alla luce però dei dati presentati dal Centro di Referenza, che evidenziano insufficienti livelli di sorveglianza e quindi la difficoltà ad effettuare una analisi epidemiologica esaustiva, si concorda con l’UCC nella decisione di dover mantenere l’attuale territorio di vaccinazione dei cani, e quindi per le province di Treviso, Belluno, la parte nord di Vicenza e una parte della provincia di Venezia. Nella Regione Friuli la vaccinazione dei cani contro la rabbia può essere eseguita sia dai
L
veterinari ASL che chiedono 10 euro per singola vaccinazione o dai liberi professionisti. In Veneto invece la vaccinazione dei cani sarà eseguita solo dai liberi professionisti, in quanto non sono più disponibili i fondi stanziati durante l’emergenza dell’anno precedente. ■
Sardegna, c’è uranio nell’area studiata dai veterinari ASL
C
’è l’uranio a Quirra. Isotopo 238, in gergo “uranio arricchito”. Lo hanno scoperto gli esperti inviati dalla Procura di Lanusei per un’ispezione
nel poligono. Il materiale era all’interno di alcune cassette metalliche, cinque per l’esattezza, sistemate in un deposito di materiali speciali, compreso il munizionamento rimasto inesploso dopo le esercitazioni e in attesa di una futura distruzione. Magazzino senza nessuna misura di protezione o di sicurezza, senza nessun cartello di pericolo, dove l’accesso era libero per chiunque lavori all’interno della base. Il deposito si trova a Capo San Lorenzo, a due passi dalla spiaggia e dalla zona dove,
secondo i veterinari delle Asl di Lanusei e Cagliari, si sono ammalati di leucemia 10 dei 18 pastori. Gli inquirenti hanno potuto appurare che in quei magazzini diversi soldati che lavoravano come magazzinieri si erano ammalati tutti della stessa patologia: linfoma di Hodgking. Rischi evidenziati dai veterinari in uno studio secondo il quale il 65% degli allevatori della zona si è ammalato di cancro e il 7% degli agnelli è nato deforme. Svolta dunque nell’inchiesta del procuratore Domenico Fiordalisi. Il deposito di Quirra è stato sequestrato e sigillato, le cinque cassette metalliche altamente radioattive (sono stati registrati valori cinque volte superiori alla norma) sono state consegnate al professor Paolo Randaccio, fisico nucleare dell’Università di Cagliari, che nel bunker dell’A-
teneo le aprirà per sapere dove l’uranio 238 è contenuto. Nei giorni scorsi, Mura il Sindaco di Perdasdefogu aveva parlato di “campagna mediatica” tesa alla chiusura del Poligono di Quirra, di “tam tam mediatico”, che “offende la sensibilità dei cittadini e causa danni irreparabili all’immagine del territorio dell’Ogliastra minandone alle fondamenta le possibilità di sviluppo turistico e di promozione dei prodotti agroalimentari”. Il Sindaco Mura, concludeva che “i veterinari non hanno titolo ad esprimersi sull’eventuale correlazione tra attività di tipo militare o civile che è svolta e le cause di decesso. I dati dello studio degli allevamenti ed allevatori di Perdasdefogu che gravitano nell’area del Poligono, hanno certificato che non si sono avuti casi di malformazioni nel bestiame né
decessi ascrivibili a patologie tumorali. Infine nessuno cita che le indagini epidemiologiche nei comuni confinanti col Poligono (Studio redatto dai Proff. Giorgio Broccia e Pierluigi Cocco) non hanno riscontrato un Rischio Relativo in aumento il che smentisce tutte le notizie di aumento di malattie tumorali”. Mura chiede che il Poligono non chiuda, ma che si avvii un processo che porti al “Poligono Sicuro”. La proposta è di creare un distretto di protezione civile e militare a livello nazionale ed europeo che veda coinvolti i centri di conoscenza e di eccellenza del territorio dove si sperimentino protocolli per la sicurezza fisica dei militari nel momento fondamentale dell’addestramento, che “porterebbe alla soluzione del problema in termini di salute e creerebbe nuove opportunità di lavoro”. ■
TOSCANA, NON RISULTA IN ANAGRAFE CANINA: 200 EURO DI MULTA uasi 213 euro di multa per non avere provveduto all’iscrizione di un cane di sua proprietà all’anagrafe canina come stabilito dalla legge regionale n. 43 del 1995 della Toscana. Il provvedimento è stato disposto da un’ordinanza firmata dal responsabile Area vigilanza del Comune di Calenzano, il comandante della polizia municipale Maria Pia Pelagatti, e si riferisce a un episodio del 2009 quando al proprietario del cane venne contestato, direttamente dalle guardie zoofile dell’Enpa, di avere omesso di regi-
Q
strare l’animale all’anagrafe canina. La sanzione amministrativa dovrà ora essere versata, in una unica soluzione, entro i giorni stabiliti dalla notifica dell’ordinanza ma il destinatario della sanzione potrà anche proporre opposizione davanti al Giudice di Pace di Prato che è territorialmente competente per il territorio calenzanese nel quale è stata commessa la violazione. «In realtà una stima delle omissioni di iscrizioni di cani all’anagrafe è difficile - sottolinea il presidente provinciale dell’Enpa Simone Porzio - ma non si tratta di una
percentuale elevata anche per le notevoli sanzioni pecuniarie previste: anzi, da questo punto di vista, i Comuni della Piana fiorentina sono fra i più virtuosi. Occorre però comunicare anche l’eventuale trasferimento e il decesso del cane: in questo periodo, come Enpa ed in collaborazione con l’Unità veterinaria della Asl, stiamo effettuando un monitoraggio a partire da Campi, sugli elenchi dell’anagrafe canina e figurano cani che avrebbero 20 e anche 25 anni di età, cosa assolutamente impossibile».
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 26
laPROFESSIONE
26 Info Regioni Sanità pubblica
VETERINARIA 8 | 2011
In Sicilia mancano i veterinari: interviene il Prefetto ella città di Enna mancano i veterinari del servizio pubblico che hanno il compito, tra l'altro, di rilasciare i certificati sanitari per il bestiame che, di conseguenza, rimane bloccato negli allevamenti. Il problema è sorto da quando l'Asp di Enna ha ridotto gli orari dei contratti a termine per i
N
veterinari addetti al rilascio delle certificazioni ed alle vaccinazioni. Questa situazione di grave difficoltà, che sta avendo pesanti ripercussioni economiche sulla zootecnia di tutto l'ennese, da settimane viene denunciata dagli allevatori. Il prefetto di Enna, Giuliana Perrotta, ha quindi trasmesso una nota all'assessorato regionale alla Salute per sottolineare lo stato di dif-
ficoltà, denunciato dalle aziende locali del comparto zootecnico. La mancanza di veterinari causa dei ritardi nella prestazione dei servizi di profilassi vaccinale e, di conseguenza, incide sulla movimentazione dei capi per la mancanza della documentazione sanitaria obbligatoria. Ciò rischia di produrre ricadute economiche a carico delle imprese del settore.
Nella nota il prefetto ha sottolineato la centralità della zootecnia nell'ambito del comparto agro alimentare e dell'intero sistema economico della provincia di Enna, auspicando che si trovino le soluzioni organizzative più idonee per superare gli inconvenienti e assicurare la necessaria tempestività nella prestazione dei servizi veterinari, essenziali per l'attività zootecnica del territorio. La provincia di Enna conta oltre 5 mila allevamenti con un patrimonio di 137 mila capi ovicaprini, 54 mila bovini, 5 mila suini e 5 mila specie varie. ■
MESSINA, USA L’AUTO DELLA FACOLTÀ: 30 MILA EURO DI RISARCIMENTO a sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha condannato un docente universitario di Messina per aver usato l’auto istituzionale per motivi privati. Giuseppe Piedimonte, direttore del dipartimento di Sanità pubblica veterinaria, dovrà risarcire 30.500 euro, più gli interessi. La vettura venne noleggiata con fondi destinati alla ricerca scientifica nel 2004 e restituita nel 2007. Il docente ha addotto a giustificazione del noleggio ragioni di carattere scientifico, legate alla necessità di trasportare campioni biologici. “Invero, di tale necessità e del reale trasporto di tali campioni non è stata fornita alcuna prova processuale - è scritto nella sentenza -, né tali ragioni scientifiche appaiono mai menzionate nella documentazione universitaria sia nelle motivazioni del noleggio sia nella rendicontazione delle singole missioni”.
L
PRIMA STRACANINA A ROMA i terrà il 20 marzo a Roma la prima Stracanina. L’iniziativa si collega al Percorso Salute della Maratona di Roma, al quale collaborano i medici veterinari dell’ANMVI. La partecipazione di ANMVI per la promozione della figura del medico veterinario si svolge grazie al coordinamento del nostro Collega Marzio Gargiulo, Presidente di ANMVI Lazio. All’arrivo della stracanina un’equipe di veterinari sarà a disposizione per una visita gratuita. Per informazioni: www.maratonadiroma.it
S
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 27
laPROFESSIONE
Veterinaria pubblica Dalle Associazioni
VETERINARIA 8| 2011
27
Il programma del nuovo CD AIVEMP Formazione e modelli organizzativi. Informazioni scientifiche a supporto dei controlli ufficiali ’Associazione Italiana Veterinaria di Medicina Pubblica ha rinnovato le cariche per il triennio 2010-2013. L’11 febbraio scorso si è svolta a Cremona nella sede AIVEMP di Palazzo Trecchi, l’assemblea ordinaria ed elettiva dei soci. Riconfermato alla carica di Presidente Bartolomeo Griglio. Il collega guiderà l’associazione nel prossimo triennio insieme a Marina Perri, in Consiglio negli scorsi mandati, e a cinque nuovi colleghi. Entrano infatti in Consiglio per la prima volta Antonino Algozino, Aldo Benevelli, Anna Cerrone, Carlotta Ferroni e Maria Cristina Ossiprandi. Essendo stato riconfermato alla presidenza il dr. Griglio, quest’anno il consiglio sarà composto da un Presidente, un Vice Presidente, un Segretario, un Tesoriere e tre Consiglieri. Queste le cariche consiliari attribuite: Bartolomeo Griglio (Presidente), Marina Perri (Vice Presidente), Maria Cristina Ossiprandi (Segretario), Aldo Benevelli (Tesoriere), Antonino Algozino, Anna Cerrone e Carlotta Ferroni (Consiglieri). “È un grande onore - afferma Griglio - poter essere alla guida dell’AIVEMP anche per i prossimi tre anni. Desidero innanzitutto dare un caloroso benvenuto ai nuovi colleghi con i quali sono sicuro potremo dare all’Associazione ulteriore slancio fornendo un supporto formativo e tecnico scientifico ai medici veterinari ma anche al personale tecnico della prevenzione chiamato quotidianamente ad affrontare le problematiche della medicina veterinaria pubblica. Le sfide di questo triennio saranno principalmente incentrate sulla ridefinizione dei modelli organizzativi e sulla necessità, alla luce
L
SOTTOTIRO INTERVISTA IL PRESIDENTE AIVEMP otte e minacce per intimidire i veterinari in Piemonte. Radio24 è tornata a parlare di veterinari minacciati. Dopo l'intervista a Roberto Macrì, vittima di attentati in Calabria, Roberto Galullo ha intervistato Bartolomeo Griglio, Presidente AIVEMP, per capire assieme a lui se la sua attività professionale sia altrettanto rischiosa di quella dei colleghi al sud. “Purtroppo anche al Nord - spiega Griglio a Radio24 - noi veterinari siamo spesso nel mirino. Il settore agroalimentare italiano rappresenta una fonte di reddito elevata anche per il pil nazionale e quindi dietro le industrie agroalimentari e dietro il rispetto delle regole, ci sono purtroppo dei grandi interessi economici”. “Come associazione - continua Griglio pubblicheremo a breve una linea guida che proporremo anche al nostro ministero proprio perché effettivamente, da un lato c’è una scarsa conoscenza del ruolo sociale che svolge il veterinario di medicina pubblica nelle filiere agroalimentari e nella prevenzione delle zoonosi e dall’altra non sempre nell’organizzazione delle asl si tiene conto delle peculiarità del lavoro del veterinario che, ad esempio nei macelli, è a contatto continuativo con gli operatori sottoposti a controllo. Occorre quindi dotarsi di strumenti organizzativi che riducano l’individualità del medico veterinario, spesso individuato come la figura che a titolo personale impone delle restrizioni che in realtà sono dettate da norme europee, nazionali, regionali e da procedure imposte anche da altri organi di controllo”.
B
Nella foto Bartolomeo Griglio, riconfermato Presidente AIVEMP. Accanto a lui, da sinistra, Marina Perri, Anna Cerrone e Maria Cristina Ossiprandi, rispettivamente Vice-Presidente, Consigliere e Segretario. Completano il Consiglio Antonino Algozino (Consigliere), Aldo Benevelli (Tesoriere) e Carlotta Ferroni (Consigliere).
del regolamento CE n. 882/2004, di disporre di informazioni scientifiche a supporto delle scelte da adottare nei controlli ufficiali. Sarà inoltre un impegno primario dell’Associazione quello di promuovere, presso le Istituzioni ed i cittadini, l’immagine ed il ruolo della medicina Veterinaria Pubblica sempre più spesso messo in discussione da interventi non sempre supportati dalla necessaria compe-
Se cerchi un veterinario qualificato in Gastroenterologia per la tua struttura puoi inviarci un’offerta di lavoro: la stamperemo e la pubblicheremo nella Bacheca Annunci ai Corsi SCIVAC in occasione dei nostri Corsi Pratici e Itinerari Didattici. SCIVAC e SIVAE insieme alla Scuola di Formazione Veterinaria Post-Universitaria, in collaborazione con EV Eventi Veterinari srl, rispondendo alle richieste di numerose strutture veterinarie, ricevono ed espongono presso la sede di Palazzo Trecchi le offerte di lavoro inviate dai colleghi in cerca di collaboratori aggiornati e qualificati. Invia la tua offerta dettagliata con i tuoi riferimenti a info@scivac.it prima dell’inizio del corso stesso: la stamperemo e la pubblicheremo in modo che sia visibile durante il corso.
tenza da parte di altri organi di controllo. L’Associazione è nata per raccogliere contributi sulle tematiche della sanità veterinaria e della sicurezza alimentare da parte di tutti ricorda Griglio - con l’obiettivo di unire le forze e non di creare contrapposizioni. Non ci sono quindi preclusioni per tutti coloro che a vario titolo vogliano collaborare e contribuire alla crescita della medicina veterinaria. Un particolare ringraziamento - infine, conclude Griglio - ai colleghi uscenti per l’impegno e il contributo dato all’associazione in questi anni”. ■
CORSO PER VALUTATORE DEI SISTEMI DI QUALITÀ L’AIVEMP organizza nel mese di maggio in collaborazione con AICQ un “Corso per Valutatore dei sistemi di gestione qualità dell’Autorità competente per la Sicurezza Alimentare (ASL, Regioni) UNI EN ISO 19011/2003, Reg. CE n.882/2004 UNI EN ISO 9001/2008”. Il corso riconosciuto da AICQ/SICEV sarà diviso in due parti: dal 19 al 20 maggio e dal 23 al 25 maggio 2011. Il corso si terrà presso la sede di Palazzo Trecchi a Cremona e si propone l’obiettivo di formare un pool di professionisti in grado di svolgere Verifiche Ispettive (audit) secondo le indicazioni fissate dalle linee guida UNI EN ISO 19011, avendo come punto focale il Regolamento CE n. 882/2004 e la norma di riferimento UNI EN ISO 9001:2008. Il corso è rivolto a personale Medico e Medico Veterinario e tecnico del settore pubblico, con responsabilità di conduzione delle Verifiche Ispettive sia all’interno della propria azienda sia presso altre aziende sanitarie locali. Programma e scheda di iscrizione al sito: www.aivemp.it/eventiformativi
L’AIVEMP AL CONVEGNO NUTRIMI l 6 e il 7 aprile 2011 presso il Centro Congressi Stella Polare di Fiera Milano Rho si svolgerà in collaborazione con AIVEMP e ANMVI International, la quinta edizione di NutriMI, il Forum Internazionale di Nutrizione Pratica 2011. NutriMI, appuntamento italiano nella settimana europea della nutrizione, rappresenta un momento fondamentale in ambito scientifico nazionale e internazionale per l’ag-
I
giornamento sui nuovi trend legati al mondo della Nutrizione, dell’Alimentazione e della Salute. Una novità di rilievo dell’edizione 2011 è rappresentata dalla Prima Giornata della Nutrizione Animale per la Salute Umana. La sessione si terrà giovedì 7 aprile nell’ambito del Forum Internazionale di Nutrizione Pratica, coinvolgendo la comunità dei Medici Veterinari, attraverso interventi di attualità inerenti l’alimentazione e la salute
animale e le relative ripercussioni sulla salute umana presieduti da relatori di fama nazionale. Tra gli interventi anche quello del Consigliere AIVEMP, Antonino Algozino che parteciperà con una relazione sul sistema di autocontrollo sulla filiera. A parlare invece della figura del veterinario aziendale ci sarà il Vice Presidente ANMVI, Marco Colombo. Modalità di partecipazione e iscrizioni: www.nutrimi.it
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 28
laPROFESSIONE
28 Dalle Associazioni WAVD
VETERINARIA 8 | 2011
Costituita l’Associazione Mondiale di Dermatologia Veterinaria l giorno 11 marzo 2010, l’Associazione Mondiale di Dermatologia Veterinaria (WAVD - World Association for Veterinary Dermatology) è stata ufficialmente registrata in Scozia come una organizzazione non-profit a responsabilità limitata. Questa organizzazione deriva dall’Associazione Mondiale per il Congresso di Dermatologia Veterinaria (WCVDA - World Congress Veterinary Derma-
I
tology Association), con l’intento più ampio di promuovere e fare progredire la disciplina della dermatologia veterinaria in tutto il mondo. Gli scopi dell’associazione sono, oltre all’organizzazione ogni quattro anni del Congresso Mondiale di Dermatologia Veterinaria, di guidare e incoraggiare lo sviluppo di organizzazioni nazionali o internazionali dedite alla disciplina, di promuovere l’educazione in questo campo, di fornire fondi a gruppi di lavoro e comitati at-
tivi in aree attinenti la dermatologia veterinaria e di offrire borse di studio per coloro che desiderassero partecipare al congresso mondiale. L’Associazione Mondiale di Dermatologia Veterinaria ha anche curato la pubblicazione dei sei volumi di Advances in Veterinary Dermatology, che contengono gli atti di ciascuno dei sei congressi mondiali già organizzati. Il congresso mondiale, che nelle prime edizioni veniva organizzato alternativamente in Europa o in Nord
America, nel 2008 si è svolto per la prima volta in Asia, ad Hong Kong, ed ha visto la partecipazione di 1185 delegati da 52 paesi. In breve, gli scopi dell’associazione sono riassunti nel motto recentemente adottato: “Promuovere a livello mondiale il progresso della dermatologia veterinaria”. Possono diventare membri dell’associazione le grandi società nazionali o internazionali dedicate alla dermatologia veterinaria. I primi cinque membri sono stati l’American Academy of Veterinary Dermatology, l’American College of Veterinary Dermatology, la Canadian Academy of Veterinary Dermatology, l’European College of Veterinary Dermatology e l’European Society of Veterinary Dermatology. Nel 2009 sono entrate a far parte dell’associazione anche l’Asian Society of Veterinary Dermatology e il Dermatology Chapter of the Australian College of Veterinary Scientists. In futuro verranno sicuramente accolte altre società ed organizzazioni che raggiungano il debito livello di sviluppo e dimensioni. Il 7° Congresso Mondiale di Dermatologia Veterinaria si terrà a Vancouver, Canada, dal 24 al 28 Luglio 2012, con diversi temi e diversi livelli, adatti ed interessanti per il veterinario generalista come per lo specialista ed il ricercatore. L’ 8° Congresso Mondiale si terrà nel 2016 in Europa, in sede ancora da definirsi. Per maggiori informazioni visitate la pagina web www.wavd.org ■
PIODERMITI NEL CANE E NEL GATTO: INCONTRO SIDEV e piodermiti sono un importante argomento della dermatologia veterinaria, per la loro frequenza e per l’aumento delle segnalazioni di infezioni cutanee sostenute dai batteri definiti MRSP (Methicillin Resistant Staphylococcus pseudintermedius). La SIDEV ha organizzato un’intera giornata dedicata a tale argomento invitando uno dei massimi esperti del settore, il Prof. Hillier della Ohio State University (USA). L’incontro si terrà a Cremona il 27 marzo. Nel corso della giornata il relatore affronterà argomenti quali la patogenesi di S. pseudintermedius, i quadri clinici e gli esami collaterali utili al raggiungimento della diagnosi di piodermite. Verranno inoltre discusse le nuove linee guida per la gestione terapeutica delle piodermiti, studiate con lo scopo di sensibilizzare il medico veterinario all’utilizzo della terapia topica e di riservare l’utilizzo degli antibiotici per via sistemica ai soli casi necessari. Nel corso della giornata verranno discusse anche le piodermiti canine meno comuni (botriomicosi, micobatteriosi, actinomicosi) nonché le varie tipologie di piodermite nel gatto. La giornata terminerà con la presentazione di casi clinici interattivi inerenti la piodermite canina e felina, con lo scopo di condividere con i partecipanti esperienze cliniche riguardo casi di difficile gestione. La giornata è gratuita per i soci SIDEV. Per i soci SCIVAC e per i non soci è prevista invece una quota di iscrizione. Per informazioni: 0372/40.35.09
L
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 29
laPROFESSIONE
Lettere al Direttore
VETERINARIA 8| 2011
inavvertitamente bagnano le crocchette che così si ammuffiscono. Oltre al fatto che spesso rinvengo in queste mangiatoie uova di scarafaggi. La mia domanda è: quali sono i danni che questa muffa provoca nei cani se ingerita. Premetto che quasi sempre in questi box rinvengo diarrea, la quale per altro può senz’altro avere altre cause. Lettera firmata
Muffa nei mangimi. Quali sono i rischi? A testimonianza dell’interesse dei lettori, pubblichiamo una lettera inviata all’ANMVI di richiesta informazioni sui danni e i rischi causati dalla muffa negli alimenti per animali. La Società Italiana di Alimentazione e Nutrizione Animale (SIANA) gli ha dato una risposta. Mi rivolgo a Voi quale punto di riferimento nazionale sulla salute dei nostri animali. Nel canile privato dove faccio volontariato quasi tutti i cani si alimentano attraverso mangiatoia a tramoggia in cui sono poste le crocchette con cui si alimentano i cani. Tuttavia spesso vi noto muffa, in corrispondenza del punto in cui i cani vanno direttamente a mangiare. Col tempo mi sono accorta che questa muffa era dovuta al fatto che gli operai pulendo col tubo dell’acqua i box
XI MOTOVET RADUNO 17-18-19 GIUGNO 2011 Andorra (Pirenei)
Finalmente ci siamo!!! Sono aperte le iscrizioni per l’undicesimo raduno internazionale dei Veterinari Motociclisti. Quest’anno la meta è Andorra e i Pirenei. Per informazioni ed iscrizioni: www.motovet.it • info@motovet.it • 335-5655116
La sua osservazione è giusta: per svilupparsi le muffe hanno bisogno di acqua. La loro pericolosità dipende dal ceppo; alcune sono abbastanza innocue, ma molte producono delle tossine estremamente nocive per gli animali. Sull'argomento esiste una vasta letteratura che riguarda gli animali e anche l'uo-
mo. Per non correre rischi bisogna cercare di evitare il contatto con l'acqua delle crocchette. Esse si conservano bene se il loro contenuto in umidità non supera il 10% e cioè nelle condizioni in cui si trovano quando si aprono le confezioni. Oltre a questa precauzione, bisogna anche curare la pulizia delle mangiatoie e dell'ambiente circostante per evitare che si insedino insetti, a loro volta possibili veicoli di malattie e comunque responsabili di una diminuzione del gradimento dell'alimento da parte dei cani. In sintesi quindi: evitare il contatto delle crocchette con l'acqua e pulire almeno una volta la settimana le mangiatoie asportando l'alimento residuo. Pier Paolo Mussa Presidente SIANA
29
“Sembra indiscutibile che gli italiani abbiano le idee molto chiare, cioè assolutamente contrarie a ogni forma di sfruttamento e maltrattamento degli animali” Carla Rocchi, Presidente ENPA
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:54
Pagina 30
30 Calendario attività Dall’11 marzo all’8 aprile Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
11 - 13 MAR 12 - 13 MAR 13 MAR 16 - 18 MAR 18 - 20 MAR 19 - 20 MAR 19 - 20 MAR 20 MAR 20 MAR 20 MAR 21 - 23 MAR 23 - 26 MAR 23 MAR 24 - 26 MAR 24 MAR 26 - 27 MAR 26 - 27 MAR 27 MAR
EVENTO ATAV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC
GIORNATA DI AGGIORNAMENTO PER TECNICI VETERINARI - AtaHotel Expo Fiera - Pero (Milano) - Via Keplero 12 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Tel. 0372 403541 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it
Direttore Responsabile Antonio Manfredi
CORSO SIVAE
CORSO MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI UCCELLI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - Email: info@sivae.it CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA MARCHE - Senigallia (AN) - Hotel City - Lungomare Dante Alighieri 11 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AGGIORNAMENTO IN MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it III° CORSO SOVI-FSA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 7, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL PAZIENTE NEUROLOGICO NEL NUOVO MILLENNIO: COME DARGLI LE CHANCES CHE MERITA - Museo Diocesano (CT) - Via Etnea, 8 - P.Zza Duomo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS - Hotel Miramare - Città sabnt’angelo (PE) - Via Tito De Caesaris, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ASVAC - IL PANCREAS ENDOCRINO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO DI CONSULENTE NUTRIZIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INTERNATIONAL COURSE - AO MASTERCLASS COURSE ON ADVANCED CORRECTIVE OSTEOTOMIES Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 43 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA 2010/63/UE SULLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI UTILIZZATI A FINI SCIENTIFICI, “UN CONFRONTO APERTO PER UN RECEPIMENTO CONDIVISO” - Ministero della Salute - Sala Auditorium, via Ribotta 5 - Roma - ECM: Accr. non richiesto - Per info: Lara Zava - Segr. SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: info@sivalnet.it 3° IT. DERMATOLOGIA: III PARTE - TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 43 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL BUIATRA E LA QUALITÀ DEL LATTE DESTINATO ALLA CASEIFICAZIONE - Parma, Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento per 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - NH Ambasciatori, Torino - Corso Vittorio Emanuele, 104 - ECM: Richiesto accreditamento per 12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALL’ONCOLOGIA - Grand Hotel Mediterraneo, Firenze - Lungarno Del Tempio 44 - ECM: Richiesto accreditamento per 12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PIODERMITI NEL CANE E NEL GATTO: AGGIORNAMENTI SULLA PATOGENESI, SULLA DIAGNOSI E SULLA GESTIONE TERAPEUTICA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4, Crediti - Per info: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 2° IT. CHIRURGIA: IV PARTE - CHIRURGIA 4 LIVELLO AVANZATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 53 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. OFTALMOLOGIA: III PARTE - VITREO, RETINA, NEUROFTALMOLOGIA, MALATTIE EREDITARIE DELL’OCCHIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 25 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA MALATTIA PARODONTALE: EZIOLOGIA, DIAGNOSI E TRATTAMENTO MEDICO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it
INCONTRO SIOVET
CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO SIVAE INCONTRO SOVI
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CONVEGNO SIVAL IN COLLABORAZIONE CON AISAL
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CONVEGNO SIVAR CORSO SCIVAC
CORSO SCIVAC INCONTRO SIDEV
30 MAR - 1 APR
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili INCONTRO SIODOV
3 APR
INCONTRO SIONCOV
TUMORI RARI E DIFFICILI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SIGAV
MALATTIE PANCREATICHE DEL CANE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it FESTINA LENTE: TESTUGGINI & TARTARUGHE - Aula Magna della Facoltà di Veterinaria PG - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: info@sivae.it ORTOPEDIA PEDIATRICA NEL CANE - Savoia Hotel Regency - Bologna - Via del Pilastro, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: IV PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELLO SCHELETRO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 31 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SICUREZZA ALIMENTARE. CLIMA, PRODUZIONI E RIFLESSI TECNOLOGICI IN SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 13 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria ANMVI International - Tel. 0372/403509 - E-mail: erika.taravella@evsrl.it CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: milena.migliavacca@anmvi.it
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC UMBRIA IN COLLABORAZIONE CON L’UNIV. DI PERUGIA E CON IL PATROCINIO DELL’ORDINE MED VET DI PERUGIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
3 APR 3 APR 4 - 5 APR 6 - 8 APR 7 - 8 APR
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore
29 MAR - 1 APR
2 APR
VETERINARIA 8 | 2011
68° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA - Atahotel Expo Fiera, Pero (MI) - Via Keplero 12 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it STRATEGIE PER LE REVISIONI CHIRURGICHE NEL FALLIMENTO DI TRATTAMENTI ORTOPEDICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 7, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
2 APR
laPROFESSIONE
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO AIVEMP CORSO ANMVI
Direttore Carlo Scotti
Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 7 marzo 2011
SOLUZIONI
a b c
a b c d e
Aerosol di fluticasone somministrato mediante un erogatore predosato
Rapporto CD4/CD8 nel sangue Test di linfoproliferazione con antigene di L. infantum aeb aec
QUIZ 1
Aerosol di albuterolo somministrato mediante un erogatore predosato
Il test intradermico della leishmanina
Risposta corretta: b) 53° Congresso Multisala Scivac Rimini, Maggio 2006
d
Un’iniezione endovenosa di metilprednisolone Un’iniezione sottocutanea di terbutalina
QUIZ 2
2) La risposta immunitaria cellulare specifica nei confronti di L. infantum nel cane si può valutare mediante
Risposta corretta: e) Seminario SCIVAC: “Aggiornamenti sulla leishmaniosi: dall’approccio diagnostico ai protocolli terapeutici” - Montecatini Terme, Marzo 2006
1) Quale fra i seguenti sarebbe probabilmente il trattamento più utile per i gatti con una crisi asmatica acuta?
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:55
Pagina 31
Professione Veterinaria 8-2011:ok
4-03-2011
16:55
Pagina 32