PROFESSIONE
la VETERINARIA ORGANO DI INFORMAZIONE
DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE
A.N.M.V.I.
La Direzione Generale per la Tutela e la Salute dei Consumatori (DGSANCO) ha presentato il programma delle attività dei servizi ispettivi (FVO) per il 2007. In Italia ispezioni su: importazione e transito di prodotti di origine animale e di animali vivi, pacchetto igiene (carne rossa, latte, prodotti e derivati), igiene degli alimenti (di origine vegetale, acque minerali, etichettatura e potenziali allergeni) residui di pesticidi (nei cibi di origine animale), sicurezza dei mangimi, brucellosi, cavalli, benessere animale nel trasporto e macellazione.
BRUCELLOSI Perché il nuovo piano-brucellosi da adottarsi il 15 gennaio, come previsto dalla Finanziaria, non c’è ancora? Al question time del 21 febbraio ha risposto il Ministro delle Politiche Agricole confermando che “la situazione, pur nella sua difficoltà e nei ritardi, è assolutamente all’attenzione del Governo”. Il nuovo piano triennale previsto dalla Finanziaria deve essere redatto dalla Regione Campania e sottoposto a MinSal e Commissione UE. Nel frattempo, il ministro della salute ha emanato l’ordinanza del 14 febbraio 2007, concernente misure polizia veterinaria integrative dell’Ordinanza 14/11/2006.
FARMACO Il comparto del Farmaco Veterinario per gli animali da reddito sta facendo registrare un andamento in controtendenza rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo rivelano i dati presentati da AISA il 22 febbraio. Nonostante le note crisi dell’aviare e la più recente crisi del settore Ovi- Caprino, grazie alla ripresa del settore suino e bovino (latte e carne) la stima di crescita è pari a + 1,5%. Anche se con minor forza rispetto al decennio trascorso il trend del comparto relativo ai Medicinali destinati agli animali da affezione fa registrare una ulteriore crescita (+ 4,0%) determinato in pari misura dall’aumento dei prezzi e dei volumi.
FISE Il Consiglio Federale della FISE ha reso noto la composizione per il 2007 della Commissione Veterinaria e Antidoping. Coordinatore: Marco Reitano; Commissari: Guido Castellano, Alessandro Centinaio, Gianmarco Corsalini, Daniele Dall’Ora, Renato Del Savio (membro FNOVI), Luigi Fusetti, Gianluigi Giovagnoli, Aldo Pescò (membro elettivo).
MNC Regolamentato in Toscana l’esercizio delle medicine non convenzionali. Anche in veterinaria. La legge stabilisce che gli Ordini dei veterinari (come dei medici chirurghi ed odontoiatri e farmacisti) istituiscano elenchi dei professionisti che esercitano le medicine complementari e rilascino specifiche certificazioni sui requisiti.
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82007
Anno 4, numero 8, dal 26 febbraio al 4 marzo 2007
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Progresso scientifico e resistenze culturali
Brevi ISPEZIONI 2007
MEDICI VETERINARI ITALIANI
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Il gatto ha più bisogno di noi È l'animale che riceve meno cure veterinarie. Per l'88% dei proprietari sta bene
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Ecm, incontro con il Direttore Generale Leonardi l 15 febbraio l’ANMVI ha incontrato al Ministero della Salute il Dott. Giovanni Leonardi, Direttore Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie, alla cui direzione fa riferimento il progetto ECM. L’incontro è avvenuto dopo l’ultima delle tante sollecitazioni inviate al Ministro della Salute, e al Sottosegretario con delega alla veterinaria. I numerosi problemi evidenziati dall’ANMVI nel sistema ECM, primo fra tutti l’obbligo per i professionisti privati, devono essere definitivamente affrontati in vista della scadenza della fase sperimentale, a giugno di quest’anno. Questo incontro è stato, per la prima volta dopo cinque anni e mezzo dall’avvio dell’ECM, un momento positivo nel lungo confronto fra l’Associazione dei Medici Veterinari ed il Ministero della Salute. Leonardi si è infatti dimostrato disponibile ed attento alle richieste del mondo veterinario privato ed ha realmente condiviso molte delle difficoltà esposte e che hanno spesso trasformato il sistema di controllo dell’aggiornamento in un inutile obbligo burocratico incapace di valutare l’impegno e la serietà degli operatori sanitari. Il Direttore Generale delle professioni sanitarie ha subito precisato che è desiderio del Ministero arrivare, prima della fine della sperimentazione, ad un accordo definitivo con le Regioni sia per rendere il sistema omogeneo sul territorio nazionale sia per superare le incertezze normative di tutti questi anni. Oggi - a parte una comunicazione a lettere rosse sul portale ecmsanita.it e le risposte fornite per iscritto e verbalmente dalla Commissione ECM l’obbligo per i liberi professionisti lo si trova solo in una circolare ministeriale. Per quanto riguarda la richiesta dell’ANMVI di escludere dall’ECM i veterinari privati, fermo restando il vincolo deontologico all’aggiornamento permanente, Leonardi ha ribadito l’orientamento del Ministero, a definire con appositi interventi normativi l’obbligo di frequenza del programma ECM per tutti, sia dipendenti pubblici, che convenzionati o professionisti privati. Questo sia perché i professionisti della sanità, per il loro ruolo, non possono esimersi da questo impegno, sia perché la riforma degli ordini prevederà l’obbligo di aggiornamento continuo per tutti i professionisti iscritti agli Ordini, sia infine per la necessità di rafforzare il controllo sull’aggiornamento degli iscritti, da parte degli Ordini. Per quanto riguarda gli altri aspetti contestati dall’ANMVI: l’inapplicabilità del sistema alla veterinaria, la mancanza di obiettivi precisi, l’inefficienza e la non competenza di molti referee, il riferimento alla FISM che non rappresenta la veterinaria, gli assurdi ritardi o le ingiustificate incongruenze, ecc. dovrebbero essere tutti superati dal riconoscimento di alcuni provider che avranno un’ autonomia di valutazione sulla base di indicazioni ministeriali e stretti controlli. Questo permetterà di sapere con un anno di anticipo i crediti attribuiti a ciascun evento dando la possibilità ad ogni operatore sanitario di programmare per tempo il suo percorso di aggiornamento anche in funzione dei crediti attribuiti. Resterebbero fuori altri problemi evidenziati dall’ANMVI e di non poca importanza: l’aggiornamento all’estero, il recupero dei costi sostenuti dal professionista privato per il suo aggiornamento obbligatorio, alcuni aspetti della FAD, la gestione degli sponsor, ecc. “Ci è stato chiesto di avere pazienza ancora per poche settimane - ha commentato Carlo Scotti, Presidente dell’ANMVI - ma sulla base di quanto sarà deciso dal Ministero e dalle Regioni ci riserviamo comunque di riprendere una forte azione di opposizione, anche legale, se non riterremo soddisfacenti le nuove normative”.
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IRAP: UN’IMPOSTA DIMENTICATA Non vi è dubbio che il Governo dovrà rivedere la normativa sull'IRAP, dopo le sentenze della Corte di Cassazione, se non vorrà risultare perdente di fronte a migliaia di ricorsi. La Cassazione, infatti, dopo aver dedicato l'8 febbraio ad un esame approfondito di 89 ricorsi a lei pervenuti per arrivare ad una posizione chiara che possa essere riferimento di giurisprudenza per le Commissioni Tributarie, ha cominciato a rendere pubbliche le prime sentenze. La posizione che si evidenzia è quella di una mediazione fra le sentenze più estreme, espresse dalle Commissioni Tributarie Regionali. Da un lato vengono quindi respinte le posizioni che escludevano tutti i professionisti dall'imposta sulla base del principio che l'attività professionale non può mai essere demandata, e quindi è impossibile l'esistenza di una autonoma organizzazione, dall'altra viene rifiutata la logica dell'Agenzia delle Entrate che ritiene che tutti i professionisti debbano essere soggetti ad IRAP, in quanto lavoratori autonomi, an-
che nei casi in cui non vi è alcuna organizzazione. La sentenza n. 3678/07, riassume molto bene la posizione della Corte di Cassazione: "Il requisito dell'autonoma organizzazione" sussiste tutte le volte in cui il contribuente che eserciti l'attività di lavoro autonomo: a) sia, sotto qualsiasi forma, il responsabile dell'organizzazione e non sia, quindi, inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità ed interesse; b) impieghi beni strumentali eccedenti le quantità che, secondo l'id quod plerumque accidit, costituiscono nell'attualità il minimo indispensabile per l'esercizio dell'attività anche in assenza di organizzazione oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui". Secondo un calcolo de Il Sole-24 Ore, saranno circa 1.300.000 i professionisti esclusi dall'IRAP. Quanti i Medici Veterinari? Difficile da sapersi. L'ANMVI ha più volte sollecitato i colleghi a presentare richiesta di rimborso. Molti che ci hanno ascoltato oggi troveranno soddisfazione. ■
ISO 9001:2000
Dir. San. Emanuele Minetti - Medico Veterinario Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502
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