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PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 6, numero 8 dal 2 all’8 marzo 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
RAZZE SOFFERENTI: BIOETICA E LEGGE
MELAMINA: UN CASO ITALIANO
EFFETTO DEL BENAZEPRIL
ACCORDO PER IL POLO DI LODI
IL BENESSERE ANIMALE E DEL VETERINARIO
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BREVI
EUTANASIA PER CRISI? NON RISULTA
ISPEZIONI La Direzione dell'INPS ha inviato in data 25 febbraio ai propri uffici periferici una circolare sui controlli da svolgere nel corso del 2009. Fra i dieci settori da sottoporre a ispezione figurano le strutture veterinarie. L’obiettivo è di verificare la vera natura dei rapporti di lavoro, che spesso vengono inquadrati nella fattispecie del "lavoro autonomo" o "parasubordinato", verificando se presentino tutte le caratteristiche di quello subordinato. MELAMINA Il Ministero, a seguito della conferma ufficiale ricevuta il 27 febbraio, della presenza di melamina nel mangime Duck & Barley con lotto 099, e nel Mangime C1 con lotto 094, prodotti dalla ditta Diusa Pet ha informato i cittadini e in particolare gli allevatori di cani, eventualmente in possesso di tali mangimi nei lotti indicati, di sospenderne o evitarne, a titolo precauzionale, la somministrazione ai propri animali. DIUSA PET Con un comunicato aziendale, la ditta Diusa Pet di Marzano (Pavia) rimarca che "i controlli effettuati sulle produzioni attuali e sulle produzioni successive alla prima settimana di aprile 2008 sono risultati regolari e che è serio e deciso impegno dell'azienda ricercare la possibile fonte di contaminazione". La precisazione fa seguito ad una nota della Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario. REATO L'On. Di Virgilio (PDL) ha presentato una proposta di legge per l'introduzione nel nostro codice penale del reato di «traffico illegale di animali da compagnia». La proposta di legge intende "punire, in modo esemplare, chiunque introduca nel nostro Paese, con mezzi di trasporto non rispondenti a requisiti igienico-sanitari adeguati, animali domestici che non posseggono la documentazione identificativa e sanitaria. Sanzioni anche per chi acquista animali senza documentazione. MOIGE In fatto di aggressività canina, il Sottosegretario Martini ha dichiarato che il Moige dimostra "totale incompetenza”. “Raccomando invece - ha detto - di sollecitare i genitori proprietari di cani ad una più attenta responsabilità nella gestione degli stessi a garanzia dell'incolumità dei loro figli”. Il Movimento dei genitori aveva commentato il tragico caso di Genzano, parlando del bimbo ucciso in giardino dal suo Dobermann come di una "vittima della mancanza di norme adeguate".
laPROFESSIONE VETERINARIA
ANMVI 1999
ROMA, 3 MARZO 2009
Non ci sono cani “pericolosi” Il testo dell’ordinanza sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani A PAGINA 3
Secondo l'Eurispes (Rapporto Italia 2009) la spesa per il mantenimento degli animali è cresciuta tra il 2001 ed il 2007 del 30% circa. I costi maggiori sono quelli per le visite veterinarie e il pet food, prestazioni e beni sui quali viene applicata l'IVA del 20% come per i beni di lusso. Il capitolo "Animali: un giro di vite anche sulla vita?", contenuto nel rapporto Eurispes 2009, riprende il tema del biocidio, l'uccisione di animali, senza necessità. Sul presunto fenomeno dell'eutanasia animale causata dalla crisi economica, l'Eurispes ha condotto un'indagine su un campione di 100 veterinari impiegati presso studi, ambulatori e cliniche. Il risultato della rilevazione evidenzia, invece, che il 100% degli intervistati non ha mai ricevuto richieste di eutanasia per i propri pets, a causa di difficoltà di gestione del bilancio familiare. La veterinaria ricorre nel Rapporto anche nell’indagare il mercato del sostegno all’istruzione. Il business dei corsi di preparazione ai test universitari svela cifre da non sottovalutare: un corso privato da 120/140 ore, per l’accesso alla facoltà di veterinaria,
può aggirarsi fra i 480 e 1.150 euro. Ci sono poi corsi fino a 400 ore, per 20/30 o 40 incontri, che possono costare da 4,93 a 8 euro l’ora. Più Iva. Il randagismo, riferisce il Rapporto, rappresenta un fenomeno ancora importante, che come sempre conosce punte massime nel periodo estivo, in concomitanza con le ferie. Quanto ai diritti degli animali, l'Eurispes evidenzia che la legge n. 189 del 20 luglio 2004 rappresenta il punto di arrivo dell'iter legislativo in Italia sulla tutela degli animali. Con questa legge i reati di maltrattamento degli animali si sono trasformati da contravvenzioni in delitti. All'indomani dell'introduzione della legge, il numero dei casi di maltrattamento nei sei mesi successivi all'entrata in vigore della stessa (gennaio-giugno 2004), ammontavano a 373 e hanno visto coinvolti 41.667 animali, di cui 30.179 uccisi. Nel secondo semestre del 2004 i casi accertati sono stati 693 per un totale di 1.066 casi nell'arco dell'intero anno. Nei primi sei mesi del 2007 sono stati maltrattati 3.807 animali. Un calo sensibile rispetto alle rilevazioni precedenti. ■
NESSUN RISPARMIO SU CANI E GATTI L'Eurispes ritiene che gli italiani spendano sempre di più per i loro animali da compagnia e che la crisi economica del paese non debba incidere più di tanto su questo settore. Secondo l'istituto di ricerca, in Italia ci sarebbero attualmente 6,5 milioni di cani (mezzo milione dei quali randagi) e 8,5 di gatti di cui due milioni e mezzo liberi. I loro proprietari hanno speso l'ultimo anno per il loro mantenimento circa 2,4 miliardi di euro: 1,1 per gli alimenti (670 per i gatti e 450 per i cani), 960 milioni per le spese veterinarie (si sono considerate due visite di controllo all'anno per una spesa media di 40 euro l'una) e 337 milioni per gli accessori. I dati dell'Eurispes evidenziano che gli italiani spendono sempre di più per i loro animali da compagnia, dal 2001 al 2007 si è avuto un aumento di circa il 30% che pur considerando l'incidenza dell'inflazione resta un incremento reale molto significativo. Sarà tutto vero? Dai dati che riceviamo noi dalle aziende, e soprattutto dai veterinari, il panorama sembra essere leggermente diverso. È vero che negli ultimi anni il settore è cresciuto molto nonostante ci fossero già segnali di difficoltà nello sviluppo economico del paese, ma non è del tutto esatto che oggi non ci siano momenti di crisi nel settore. Tiene ancora bene il petfood in termini quantitativi ma si osserva un trasferimento degli acquisti su prodotti di minor qualità e prezzi più bassi. Resiste il settore farmaceuitico soprattutto per prodotti di reale necessità. Si assiste invece a reali difficoltà per le aziende che propongono attrezzature e che risentono direttamente del calo di lavoro ormai diffuso in quasi tutte le strutture veterinarie.
DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI
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Prevenzione Attualità
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Un’ordinanza che mette ordine Il sottosegretario Francesca Martini mantiene gli impegni presi ertamente il testo dell'Ordinanza ministeriale non sarà apprezzato da tutti, si dovranno forse fare circolari esplicative e chiarire meglio alcuni punti, e la nostra speranza è che non si debba più reiterare fra due anni la stessa Ordinanza perché nel frattempo si sia arrivati finalmente all'approvazione di un disegno di legge che in tanti propongono e lo stesso Sottosegratario ha già garantito, ma crediamo sia doveroso riconoscere da subito a Francesca Martini una grande convinzione su questo progetto ed una forte determinazione, insieme ad una buona dose di coraggio, per avere emanato l'Ordinanza anche contro il parere di molti. Possiamo ritenere che alcune parti dell'ordinanza meritino un appprofondimento, che il coinvolgimento del veterinaro privato nella segnalazione alle ASL possa non piacere a tanti colleghi, che il termine "impegnativo" dovrà forse essere meglio definito, che alcuni aspetti non saranno di facile o immediata gestione, ma certamente dobbiamo riconoscere che dopo tanti anni abbiamo finalmente un Sottosegratrio che crede nelle competenze che le sono state attribuite, rispetta gli obiettivi di salute e benessere dell'animale e riconosce alla categoria veterinaria ruoli e professionalità. Tutto il resto si potrà discutere in un rapporto di collaborazione e di confronto sereno. Nei prossimi numeri della rivista sarà riportata un’analisi attenta e approfondita del testo dell’ordinanza appena presentata.
ne al presente articolo sono da considerarsi maltrattamento animale ai sensi dell’articolo 544 ter del codice penale. 4. È fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse.
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ART. 1 1. Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso. 2. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua proprietà ne assume la responsabilità per il relativo periodo. 3. Ai fini della prevenzione dei danni o lesioni a persone, animali o cose il proprietario e il detentore di un cane devono adottare le seguenti misure: a. utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt. 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni; b. portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti; c. affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente; d. acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore; e. assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive. 4. Vengono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di specifica attestazione denominata patentino. Detti percorsi sono organizzati da parte dei Comuni congiuntamente con le Aziende Sanitarie Locali, in collaborazione con gli Ordini professionali dei Medici Veterinari, le Facoltà di Me-
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dicina Veterinaria, le Associazioni Veterinarie e le Associazioni di protezione degli animali. 5. Detti percorsi formativi sono da considerarsi obbligatori per i proprietari di cani impegnativi. I Comuni in collaborazione con i Servizi Veterinari, sulla base dell’Anagrafe canina regionale, decidono nell’ambito del loro compito di tutela dell’incolumità pubblica quali proprietari di cani chiamare ad assolvere a tale obbligo. 6. Il Medico Veterinario libero professionista informa i proprietari di cani in merito alla disponibilità dei percorsi formativi e, nell’interesse della salute pubblica, segnala ai Servizi Veterinari la presenza di cani impegnativi tra i suoi assistiti. 7. Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali con proprio decreto, emanato entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente ordinanza, stabilisce i criteri e le linee guida per la programmazione dei corsi di cui al comma 4.
ART. 2 1. Sono vietati: a) l'addestramento di cani che ne esalti l’aggressività; b) qualsiasi operazione di selezione o di incrocio di cani con lo scopo di svilupparne l'aggressività; c) la sottoposizione di cani a doping, così come definito all'articolo 1, commi 2 e 3, della legge 14 dicembre 2000, n. 376; d) gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi, con particolare riferimento a: 1) recisione delle corde vocali; 2) taglio delle orecchie; 3) taglio della coda, fatta eccezione per i cani appartenenti alle razze canine riconosciute alla F.C.I. con caudotomia prevista dallo standard, sino all’emanazione di una legge di divieto generale specifica in materia. Il taglio della coda, ove consentito, deve essere eseguito e certificato da un medico veterinario, entro la prima settimana di vita dell’animale; e) la vendita e la commercializzazione di cani sottoposti agli interventi chirurgici di cui alla lettera d). 2. Gli interventi chirurgici su corde vocali, orecchie e coda sono consentiti esclusivamente con finalità curative e con modalità conservative certificate da un medico veterinario. Il certificato veterinario segue l’animale e deve essere presentato ogniqualvolta richiesto dalle autorità competenti. 3. Gli interventi chirurgici effettuati in violazio-
1. Fatto salvo quanto stabilito dagli articoli 86 e 87 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954 n. 320 "Regolamento di Polizia Veterinaria", a seguito di morsicatura od aggressione i Servizi Veterinari sono tenuti ad attivare un percorso mirato all’accertamento delle condizioni psicofisiche dell’animale e della corretta gestione da parte del proprietario. 2. I Servizi Veterinari, nel caso di rilevazione di rischio potenziale elevato, in base alla gravità delle eventuali lesioni provocate a persone, animali o cose, stabiliscono le misure di prevenzione e la necessità di un intervento terapeutico comportamentale da parte di medici veterinari esperti in comportamento animale. 3.I Servizi Veterinari devono tenere un registro aggiornato dei cani identificati ai sensi del comma 2. 4. I proprietari dei cani inseriti nel registro di cui al comma 3 devono: a) stipulare obbligatoriamente una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane; b) applicare sia il guinzaglio che la museruola al cane quando si trova in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico.
ART. 4 1. È vietato possedere o detenere cani registrati ai sensi dell’articolo 3, comma 3: a) ai delinquenti abituali o per tendenza; b) a chi è sottoposto a misure di prevenzio-
ne personale o a misura di sicurezza personale; c) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto non colposo contro la persona o contro il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due anni; d) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva o decreto penale di condanna, per i reati di cui agli articoli 727, 544-ter, 544-quater, 544-quinques del codice penale e, per quelli previsti dall'art. 2 della legge 20 luglio 2004, n. 189; e) ai minori di 18 anni, agli interdetti ed agli inabili per infermità di mente.
ART. 5 1. La presente ordinanza non si applica ai cani in dotazione alle Forze armate, di Polizia, di Protezione civile e dei Vigili del Fuoco. 2. Le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 3, lettere a) b) e all’articolo 2, comma 4 non si applicano ai cani addestrati a sostegno delle persone diversamente abili. 3. Le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 3, lettere a) e b) non si applicano ai cani a guardia e a conduzione delle greggi e ad altre tipologie di cani comunque individuate con proprio atto dalle Regioni e dai Comuni.
ART. 6 1. Le violazioni delle disposizioni della presente ordinanza sono sanzionate dalle competenti Autorità secondo le disposizioni in vigore.
ART. 7 1. La presente ordinanza, inviata alla Corte dei conti per la registrazione, entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed ha efficacia per 24 mesi a decorrere dalla predetta pubblicazione. ■
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4 Legale Tutela e legislazione
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Maltrattamento genetico e razze sofferenti: problematiche bioetico-legislative di PAOLO COLUCCIO Dottorando di ricerca in “Normative dei Paesi della UE relativa al benessere e protezione animale” - Università degli Studi di Messina l benessere e la qualità di vita di molti cani con pedigree sono seriamente compromessi da pratiche di allevamento volte all’aspetto estetico e dettate principalmente dalle regole e necessità delle mostre canine e della registrazione dei cani con pedigree” (RSPCA chief vet Mark Evans) Il cane ha offerto da sempre, e lo fa, soprattutto oggi, un’incredibile plasticità agli allevatori che riescono, ormai, a cambiare il loro aspetto fino agli estremi e con la stessa facilità anche i loro profili caratteriali. Questi ultimi, infatti, attraverso una selezione artificiale, possono essere orientati verso comportamenti ben determinati. Tuttavia, se un allevatore in preda a qualche delirio dovesse decidere di generare animali non tanto utili quanto invece particolari nel loro comportamento aggressivo e per nulla adatti a vivere a stretta vicinanza con l’uomo, lo stesso dovrebbe essere punito in quanto causa di una particolare forma di maltrattamento. Questo maltrattamento genetico, infatti, si va a configurare come un abuso nei confronti delle generazioni future di cani e non tanto di quella presente, cosa per la quale l’allevatore che ha perpetrato il fatto dovrebbe essere perseguito con la stessa se non con maggiore determinatezza rispetto a quella riservata ad altri tipi di maltrattamento. Quanto sopra detto non deve limitarsi esclusivamente alla selezione di comportamenti aggressivi ma anche a quella mirata a “produrre” ovvie caratteristiche di mostruosità volute appositamente per avvicinare i gusti del momento di chi acquista un cane. Paradossale sembra essere questa attività che, in un clima di profondi cambiamenti culturali che vedono affermare gli animali qual esseri senzienti, continua a produrre merce da vendere, cose da desiderare perché particolari nella loro deformità e nel loro essere cronicamente sofferenti. Attualmente sono moltissime le razze che portano nella loro memoria genetica alcune tare genetiche così come molte razze prevedono degli standards al limite della patologia e della sofferenza. Valgano qui solo ad esempio la predisposizione alla gotta del boxer e dell’alano, la displasia dell’anca del pastore tedesco, l’osteosarcoma nel san bernardo o ancora alcune anormalità deliberatamente selezionate quali le difficoltà respiratorie nel bulldog e nel boxer, l’ectropion e problemi locomotori nel bassett-
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hound e nel bulldog o problemi ostetrici nel chihuahua. La lista potrebbe continuare a lungo, cosa per la quale in tutta Europa le Associazioni di Veterinari insistono perché nella selezione venga tenuta in giusta considerazione la possibilità di manifestazione di quelle malattie o tare che potenzialmente recherebbero danno alla salute e al benessere dei cani portatori. Un considerevole numero di specie sono state selezionate per specifici tratti o particolarità per innumerevoli generazioni da cui sono derivate razze che differiscono nella forma dalla loro forma ancestrale selvatica. La “creazione” di nuove linee caratterizzate da colore, forma, misure, comportamento o altro ancora è stata, con poche eccezioni, dovuta all’allevamento selettivo di nuovi mutanti che son comparsi spontaneamente o di quegli individui che più si avvicinavano all’ideale ricercato. Questi nuovi mutanti, che allo stato selvatico non sarebbero sopravvissuti a causa delle difficoltà dovute alle loro anormalità, protetti dal rigore della selezione naturale sotto la guida dell’uomo riescono a perpetuarsi nelle future generazioni. Molti problemi correlati al benessere sono associati alla selezione di specifici tratti morfologici da cui molti problemi che hanno una base genetica possono seriamente compromettere l’animal welfare. Le problematiche riferite al benessere associate a cambiamenti genetici del fenotipo possono esser particolarmente serie in quanto interessano un enorme numero di soggetti, permangono nelle generazioni successive e possono essere di lunga durata oltre ad avere un effetto negativo su ciò che l’animale sente. Fino a poco tempo fa gli standard di razza si son indirizzati non all’incremento del benessere dell’animale ma alla forma che deve riscontrare i giudizi estetici dell’uomo. Qualcosa però, inizia a mutare. Nel 1987, infatti, il Consiglio d’Europa sottolineava che nessuno dovrebbe allevare animali da compagnia senza attenzione alle caratteristiche che possono compromettere la salute e il benessere della madre e della progenie. Nel successivo ventennio molto ancora si è scritto in merito. Il regolamento internazionale e di allevamento della FCI dice infatti che i cani devono essere “in perfetta salute nei termini della funzionalità e dell’ereditarietà…”, ancora tra le indicazioni leggiamo “…non presentano alcun difetto ereditario sostanziale che potrebbe minacciare l’aspetto funzionale della loro progenie. I paesi membri e partner con contratto della FCI devono di conseguenza evitare che gli standard non includano delle esagerazioni delle caratteristiche che potrebbero mettere in pericolo la funzionalità dei cani.”
La FCI prescrive nello stesso regolamento che l’obiettivo dell’allevamento debba essere la preservazione e preferenzialmente l’estensione della diversità genetica di una razza e non la sua omozigosi dovuta a continui incroci tra consanguinei per ricercare un tratto recessivo o anormale. Anche in Italia l’ENCI nel suo codice etico dell’allevatore di cani obbliga gli allevatori a far riprodurre cani sani, cioè privi di malattie manifeste o impedimenti a una corretta funzionalità o portatori di patologie ereditarie rilevate. In Italia la Fondazione salute Animale (FSA) sta lavorando da anni per la prevenzione di alcune malattie ereditarie su base genetica fornendo agli allevatori e ai veterinari supporto scientifico per sviluppare e portare avanti piani di controllo relativamente a patologie scheletriche, cardiovascolari, oculari, sanguigne e neurologiche. La creazione di un piano di controllo e prevenzione di successo dovrebbe prevedere però, un gran numero di riproduttori e consanguinei statisticamente significativo per ogni razza in associazione alla disponibilità di un registro liberamente consultabile oltre che la registrazione di tutti i soggetti affetti o meno dalle patologie in esame. Indispensabile risulterebbe essere la formazione e l’informazione degli allevatori coinvolti. Una profilassi genetica, quindi, come primo passo, sostenuta da studi clinici, genetici ed epidemiologici delle manifestazioni di particolari anomalie e patologie in ogni razza. Viene da oltre Manica, in questi giorni, una spinta verso il cambiamento radicale. Il Kennel Club Inglese ha lanciato la revisione completa degli standard di razza, iniziando dal pechinese che per il suo muso piatto ha seri problemi respiratori, facendo così un tentativo di introdurre sistemi di allevamento che possano garantire la salute e il benessere degli cani. Quanto verrà fatto significherà una modifica degli standard di razza che darà garanzia che nessun cane sia allevato per ottenere caratteristiche non consone al suo benessere e alla sua salute. Nel corso dell’anno saranno poi completati i piani sanitari di razza grazie ai dati di un’attenta analisi dello stato di salute e della dive-
ristà genetica delle diverse razze canine ricavati dallo studio di Animal Health Trust e BSAVA nel 2004. Il governo inglese, dietro richiesta del Kennel Club, potrebbe rendere obbligatorio lo schema degli allevatori accreditati e un meccanismo per controllare la qualità del processo di registrazione. Ne deriverà che gli allevatori che non si conformeranno a tali disposti non potranno produrre e vendere legalmente cuccioli. Oltre che come problema organizzativo gestionale, la “produzione” di questi animali, configurandosi, per quanto detto prima come “maltrattamento genetico” diventa una problematica bioetica-legislativa. In quest’ottica sta lavorando il Comitato per la Bioetica Veterinaria che ha presentato pochi mesi fa un documento dal titolo “Il Caso Delle Razze Canine Sofferenti” che porta “l’attenzione su una questione emblematica del rapporto tra essere umano e animali, soprattutto (ma non esclusivamente) per quanto riguarda gli animali d’affezione, vittime di contraddizioni e superficialità.” In gioco vengono messi gli interessi degli allevatori delle razze in questione, degli acquirenti (non sempre ben consapevoli di ciò che comporta una data malformazione), degli animali stessi e ancora dell’opinione pubblica e non per ultimi quelli delle istituzioni che devono tutelare il benessere animale. Il documento conclude focalizzando l’attenzione sul primo momento della cessione dei cuccioli e sugli interventi da effettuare in allevamento. Si auspica, quindi, che anche in Italia, nuovi dettami normativi, ad implemento della L. 189/2004 (Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate), vengano forniti al più presto per contrastare questo abuso, un maltrattamento su base genetica i cui effetti non possono essere oggettivati in quanto non ancora in atto ma che devono essere prevenuti per evitare disagi e sofferenze in quegli animali che un giorno potrebbero accompagnarci nelle nostre vite e assisterci, senza voler nulla in cambio, come hanno sempre fatto finora. ■
L’ENCI NON È IN RITARDO SULL’ANAGRAFE l decreto ministeriale che ha stabilito, a partire dal 1° ottobre 2007, l'obbligo di iscrizione all'anagrafe canina per i cani iscritti all'albero genealogico tenuto dall'ENCI non è illegittimo. Lo ha stabilito il Tar del Lazio con sentenza del 27 febbraio scorso respingendo la tesi dei ricorrenti che contestavano lo slittamento dal 2005 al 2007 dell'allineamento della tenuta del libro da parte dell'ENCI al sistema di identificazione fissato a livello nazionale per il tramite delle anagrafi regionali". Per i giudici "risulta di tutta evidenza che l'eventuale annullamento del D.M. non comporterebbe alcun risultato utile poiché non produrrebbe l'effetto di accelerare la messa a regime dell'anagrafe e il suo allineamento con i libri dell'ENCI". I ritardi che si sono verificati, infatti, sono dovuti in parte al mancato adeguamento da parte delle Regioni che dovevano materialmente istituire l'anagrafe canina, e che quindi hanno ritardato il raccordo con l'attività dell'ENCI, ed in parte al mancato adeguamento da parte dell'Ente medesimo che infatti è stato più volte sollecitato anche dal Ministero vigilante. L'annullamento, oltre che ulteriormente procrastinare la integrazione tra anagrafi canine istituite e libro genealogico ENCI, produrrebbe un vuoto di disciplina che verrebbe a danneggiare l'intero sistema di identificazione e aggraverebbe le conseguenze paventate dagli istanti in ordine all'illiceità del commercio dei cuccioli. Commenta Domenico Attimonelli, Presidente dell'Enci: "il riconoscimento che l'esercizio di funzioni che hanno riflessi pubblicistici, come la gestione del libro genealogico del cane di razza, non comporta mutamenti nella natura giuridica dell'ente, né consente di configurare una delega di poteri pubblici da parte dello Stato. Sono stati, infatti, i soci cinofili ad istituire il libro in questione, sopportandone i costi individuali per la selezione e collettivi per la gestione ed i servizi forniti dallo stesso ente”.
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6 Riflessioni Pet food
VETERINARIA 8 | 2009
Melamina: un caso italiano 4 mesi per arrivare alla conclusione sono veramente troppi di ANTONIO MANFREDI 'Italia è stato l'unico paese al mondo che pur non avendo avuto problemi di aviaria è riuscito a mettere in ginocchio tutto il settore avicolo per più di un anno. I motivi più volte analizzati dagli esperti sono vari, gli stessi che hanno portato al disastro recente delle mozzarelle alla diossina: interventi tardivi, mancanza di informazioni esaustive e titoli sparati sui giornali. Se ho voluto ricordare queste due emergenze è perché il recente caso di melamina in alcuni petfood prodotti da una piccola azienda lombarda ha in realtà ripercorso tutti gli errori che già erano stati commessi in situazioni precedenti come quelle che abbiamo riportato. Vedo di riprendere in sintesi la storia di questo caso avvenuto vicino a Treviso. • A San Fior la signora Adelaide Ponsè (allevatrice) subisce il 10 novembre il decesso di un maltase, a fine mese quello di un Lhasa. • Dicembre 2008. La signora Ponsè non riuscendo a spiegarsi il decesso dei due cani,
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supportata dal suo veterinario, chiede all'IZS di Padova di effettuare l'autopsia per scoprire le cause. Il referto è molto chiaro e segnala nefrite e blocchi renali. La causa? Probabilmente il petfood utilizzato • Gennaio 2009. Campioni delle crocchette somministrate vengono inviati all'IZS di Torino e dalle analisi risulta una presenza di melamina centinaia di volte superiore ai limiti consentiti. Trovata la causa del decesso! • 13 Febbraio 2009. I risultati dell'autopsia e le analisi sui prodotti vengono consegnati alla ASL 7 Veneto al Dr. Antonio Brino che le ha a sua volta inoltrate all'Assessorato alla Sanità della Regione Veneto ed al Ministero competente. • Febbraio. La non ufficialità delle analisi che erano state richieste in via privata senza rispettare le procedure previste che ne garantiscono l'attendibilità ed i dubbi che restano sul petfood utilizzato dalla signora Ponsè (non è chiaro se fosse stato somministrato solo ai due cani deceduti o anche agli altri 11 di sua proprietà e che non avevano mostrato particolari problemi di salute) rallentano ogni intervento delle autorità.
• 17 Febbraio. Un comunicato stampa della Lega Abolizione Caccia, Sez. Veneto, denuncia l'accaduto e smuove la situazione. • 19 Febbraio. L'assessore regionale ai Servizi veterinari, Elena Donazzan, dichiara di essere intervenuta chiedendo ai Nas di prelevare campioni dal mangime rimasto, alla Asl una relazione dettagliata, ed alla regione Lombardia controlli sull'azienda produttrice. "Gli accertamenti- dichiara l'assessore- sono ancora in corso" • 25 Febbraio. Il Dr. Brino, responsabile del settore sanità animale del dipartimento di prevenzione della ASL 7 dichiara che i proprietari di cani e gatti possono stare tranquilli perché la ditta ha già provveduto a rintracciare e ritirare su tutto il territorio nazionale le partite di mangime potenzialmente contaminate. Il nome della ditta continua ad essere secretato perché non avendo le analisi effettuate valore ufficiale, per poterlo rendere pubblico si devono aspettare i risultati delle ulteriori analisi richieste. • 26 Febbraio. I sen. Donatella Poretti e Marco Perduca in una interrogazione al Minstero chiedono interventi immediati: ritiro di tutti i prodotti a rischio, comunicazione del nome dell'azienda produttrice e maggiori controlli sui mangimi ed alimenti per animali.
• 27 Febbraio. Il Ministero con un breve comunicato, dichiara che "a seguito della conferma ufficiale ricevuta in data odierna, della presenza di melamina nel mangime Duck& Barley con lotto 099, e nel mangime C1 con lotto 094, prodotti dalla ditta Diusapet Srl sita in Marzano (Pv), informa i cittadini e in particolare gli allevatori di cani, eventualmente in possesso di tali mangimi nel lotti indicati, di sospenderne o evitarne, a titolo precauzionale, la somministrazione ai propri animali”. Il Ministero precisa inoltre che si sta provvedendo al ritiro dei quantitativi di tali mangimi eventualmente ancora presenti sul circuito commerciale, cosa che in verità la ditta produttrice aveva confermato di avere già fatto. Storia finita allora? Probabilmente sì! Ci sono degli aspetti però che è giusto sottolineare: • essenziale il ruolo del veterinario che seguiva i cani della signora Ponsè e che l'ha affiancata in tutte le procedure seguite. • importante il ruolo delle associazioni animaliste che si sono attivate per sollecitare risposte e chiarimenti e di quelle veterinarie che hanno chiesto di rendere pubblico il nome del produttore a garanzia della salute animale e per evitare paure nei consumatori e strumentalizzazioni. La FNOVI è intervenuta anche con una richiesta ufficiale. • 4 mesi per avere delle risposte certe sono veramente troppi ed ingiustificati. Nonostante tutti gli organismi preposti alla sanità animale siano intervenuti nel rispetto delle normative e secondo le procedure previste non è pensabile che ci vogliano 4 mesi per avere rassicurazioni. Questi tempi creano dubbi e preoccupazioni non solo fra i veterinari che non sono in grado di dare risposte ai clienti, ma anche fra tutti i proprietari di animali. • Il non aver comunicato al più presto il nome dei prodotti sotto inchiesta e della ditta produttrice, una piccola azienda lombarda con limitata distribuzione sul territorio nazionale, ha creato certamente grossi danni a tutto il comparto per i timori che si sono diffusi fra i consumatori. Si doveva aspettare così tanto tempo? • il comportamento dell'azienda che si è dicharata "costernata" e che probabilmente non ha forti responsabilità dirette, visto che le materie prime contaminate sembra che siano state acquistate in ambito comunitario, lascia comunque qualche dubbio per il ritardo con il quale è intervenuta nell'affrontare il problema. Un diverso intervento avrebbe forse bloccato il problema all'origine evitando informazioni distorte e speculazioni. • è incredibile che dopo lo scandalo melamina del 2007 ed i controlli intensificati in tutta Europa possano ancora circolare in ambito comunitario partite di materie prime contaminate. Certamente dovrà essere chiarito da dove sono arrivati questi prodotti. • come sempre i media non hanno perso l'occasione per sfruttare in modo scandalistico la notizia. Il titolo a pagina intera apparso sul Corriere della Sera del 28 febbraio: "Cani, crocchette killer alla melamina" non evidenzia, come in realtà è stato, una situazione locale e limitata a poche confenzioni di prodotto rivolte al mondo allevatoriale di una piccola azienda lombarda, situazione comunque già definitivamente risolta, ma ad un disastro nazionale ancora in atto. La conclusione della storia è che queste situazioni non dovrebbero mai accadere e sarebbero bastati maggiori controlli sulle materie prime per evitare quanto accaduto. Possiamo anche dire che il tutto si poteva gestire meglio ed in tempi più brevi evitando polemiche e preoccupazioni, garantendo invece la salute animale e tutto il settore. Possibile che l'esperienza non insegni mai nulla? ■
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8 Practice Management (2a parte) - Le raccomandazioni
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La compliance: l’arte di fornire raccomandazioni efficaci I migliori livelli di adesione si ottengono con l’interazione fra un team sanitario multidisciplinare e motivato ed il paziente e la sua famiglia, dove il paziente ha la sensazione che il team si prenda attivamente cura di lui, indipendentemente dal fatto che rispetti o meno il piano. Le raccomandazioni mediche sono tipicamente focalizzate sul fornire educazione per aumentare la conoscenza. Tuttavia, i dati disponibili dimostrano che la conoscenza non è abbastanza. Per essere efficace, l’intervento di un professionista deve anche comprendere delle componenti psicologiche (valutazione dello status motivazionale del paziente) e comportamentali (rafforzamento degli aspetti motivazionali e dell’adesione). Il medico ed il suo team devono essere percepiti dal
paziente come persone che si preoccupano per lui. Ad esempio, studi condotti a Los Angeles hanno dimostrato che la soddisfazione e la compliance dopo una visita erano diminuiti quando i medici avevano dimostrato: • comportamento poco cordiale ed amichevole • incapacità di tenere conto di preoccupazioni ed aspettative, specialmente per quanto riguarda la possibilità di ottenere una prognosi chiara dal medico • uso di un gergo • mancanza di aspettative chiare sulla diagnosi e sulla causa. Invece, quando i medici eseguono colloqui incentrati sul paziente in cui tengono conto delle sue preoccupazioni e delle sue emozioni, la probabilità di soddisfazione del cliente e di compliance sono significativamente aumentate.
Esempio 1: Il vecchio ed il gatto Un uomo anziano con un reumatismo avanzato tornò presso una struttura veterinaria per un controllo post-trattamento del suo gatto, al quale era stata prescritta una terapia con compresse di antibiotico due volte al giorno per una piaga da morso infetta sul dorso. Il gatto non era migliorato significativamente. Nel corso del colloquio, il proprietario confessò che aveva avuto molte difficoltà a somministrare le compresse, in parte perché il gatto aveva collaborato molto poco e in parte a causa delle sue mani fortemente deformate dall’artrite. Sostituendo il farmaco con un altro in forma liquida da assumere per via orale, mostrando come somministrarlo al gatto utilizzando una siringa piena d’acqua e facendo provare il proprietario a farlo prima che lasciasse la clinica si sono ottenuti rapidamente dei risultati ed in occasione di un controllo successivo effettuato tre giorni dopo il gatto stava bene ed era sulla via della guarigione. Questo è un esempio di un proprietario motivato e preoccupato (ha portato il gatto per chiedere aiuto ed è tornato per il controllo nonostante le sue stesse difficoltà fisiche) che, semplicemente, non è in grado di seguire il protocollo prescritto. Trovando il modo per aiutarlo, il gatto recupera la salute e il cliente la sua tranquillità d’animo. Esempio 2: Il proprietario di cavalli “da rimedi naturali” Ad un collega venne chiesto di “dare un’occhiata” ad un cavallo con prurito che si trovava in una scuderia che stava visitando. Il cavallo era chiaramente colpito dalla condizione su base allergica nota come “sweet itch” (ipersensibilità da Culicoides) e si stava sfregando la criniera e la base della coda fino a scorticarsi. Interrogata, la proprietaria disse che stava trattando il cavallo con una miscela “naturale” di catrame, miele, olio di oliva ed alcuni altri ingredienti, come aveva appreso in un corso (non veterinario) sui “rimedi naturali per il cavallo”. Quando le venne richiesto perché non stesse utilizzando il trattamento veterinario d’elezione - i corticosteroidi rispose che aveva letto su Internet qualcosa sugli effetti collaterali degli steroidi e ne era spaventata. Nonostante una chiara spiegazione del perché un ciclo a breve termine di corticosteroidi sarebbe stato utile per trattare il suo cavallo, e del perché il suo trattamento ne stesse in realtà aggravando le condizioni, decise comunque di continuare con il suo metodo “naturale”. Il veterinario venne lasciato a preoccuparsi e frustrarsi per il benessere del cavallo. Solo in seguito gli altri soci della scuderia persuasero la proprietaria che per il bene del suo cavallo doveva sottoporlo ad un trattamento veterinario ed entro pochi giorni, con un’appropriata terapia con corticosteroidi, l’animale stava notevolmente meglio. Esempio 3: il bassotto disonesto Bonzo, il bassotto, aveva di nuovo bisogno di un trattamento per aiutarlo a dissolvere i calcoli vescicali. La sua proprietaria gli aveva somministrato in precedenza le compresse quotidiane senza problemi e lo stesso avvenne anche questa volta. Ogni giorno, lasciava cadere la compressa nella parte posteriore della bocca di Bonzo e lui sembrava deglutirle molto volentieri. Tuttavia, quando venne riportato dal veterinario per un controllo a distanza di alcune settimane, i calcoli non erano affatto rimpiccioliti. Questo era motivo di notevole preoccupazione, perché se Bonzo avesse smesso di rispondere al trattamento - che la sua proprietaria giurava di dargli - il suo futuro sembrava molto preoccupante. Fu con considerevole sollievo che la cliente telefonò al veterinario alcuni giorni dopo per riferirgli che, mentre stava cercando qualcosa sotto il letto nella stanza libera, aveva trovato un piccolo mucchio di compresse bianche. Dopo aver ricevuto le sue compresse, a quanto pareva Bonzo le aveva furtivamente sputate. In seguito, la sua proprietaria si assicurò non solo di somministrargliele, ma anche che le inghiottisse davvero - e dal successivo controllo i suoi calcoli si stavano risolvendo bene.
Fornire una raccomandazione efficace è una delle più grandi barriere alla compliance 100%
}
Pazienti
FORNIRE RACCOMANDAZIONI EFFICACI
Compliance clinica Compliance clinica
Compliance clinica e cliente
0% Avere bisogno
Formulare la diagnosi
Fornire raccomandazioni
Somministrare trattamenti e screening
Follow-up, follow through
Figura 13.1 - Fornire una raccomandazione efficace è una delle più grandi barriere alla compliance (Cortesia di Hill’s Pet Nutrition).
IN CHE MODO I PROBLEMI LEGATI ALL’ADESIONE SONO CORRELATI ALLA PROFESSIONE VETERINARIA? Uno dei maggiori problemi con la compliance nella professione veterinaria è che non viene misurata di routine. Se non li misurate, non potete sapere quali siano i livelli di compliance nella vostra struttura e, di conseguenza, che cosa dovete fare per loro. Le strutture intervistate nell’ambito della ricerca della AAHA avevano la sensazione di avere livelli di compliance ottimi. Una misurazione accurata ha rivelato valori ben diversi. Quindi, come si presenta la compliance in realtà? I seguenti esempi di problemi relativi alla compliance tratti dalla vita reale illustrano alcune delle difficoltà più comuni. Lo studio dell’AAHA ha quantificato la compliance (il termine di adesione non sembra ancora aver preso piede nella professione veterinaria) in sei aree differenti: test e prevenzione della filariosi cardiopolmonare, profilassi dentale, diete terapeutiche, esami di screening per anziani, vaccinazioni di base per cane e gatto e screening preanestetico. I risultati sono stati allarmanti (Tabella 13.1). Ulteriori indagini per identificare dove si verificano delle rotture della compliance quando si ha un evidente problema di salute da trattare hanno rivelato che vi erano tre distinti stadi per formulare una raccomandazione efficace (Fig. 13.1): • raccomandazioni fornite dal veterinario e dal team sanitario • accettazione delle raccomandazioni da parte del proprietario • attuazione (follow-through) delle raccomandazioni da parte del team sanitario. Il gap maggiore si verificava nell’effettiva indicazione delle raccomandazioni da parte del veterinario e del team. Quale era la resistenza? I veterinari hanno affer-
Tabella 13.1 - Percentuali della mancata compliance negli USA Diete terapeutiche per gatti Diete terapeutiche per cani Screening per cani anziani Profilassi dentale Screening per gatti anziani Vaccinazioni di base
82% 81% 68% 65% 65% 13%
mato di essere preoccupati dei costi per i clienti, dell’adeguatezza delle raccomandazioni (“Come potrei parlare dell’obesità del cane quando anche il proprietario è chiaramente obeso?”) e della mancanza di tempo. I clienti, tuttavia, hanno riferito che sarebbero molto più disposti a pagare per il miglior trattamento e per acquistare prodotti e servizi raccomandati dai veterinari - se questi lo facessero chiaramente. Quindi, in che modo i veterinari ed il personale che collabora con loro possono fornire delle raccomandazioni efficaci? Perché la compliance funzioni in ambito veterinario è necessario: • Che i veterinari comprendano il loro ruolo nel mantenimento del legame uomo-animale. • Che i veterinari non si limitino semplicemente a lavorare da soli, ma nell’ambito di una squadra formata da veterinari, infermieri e proprietari. • Che le raccomandazioni vengano fornite con chiarezza ed in modo tale che i proprietari siano motivati e capaci di agire su di essi. • Che il team segua regolarmente il proprietario per garantire un’adesione ottimale. • Che i livelli di adesione vengano monitorati in modo da poter essere gestiti efficacemente. Vediamo più da vicino questi fattori. ■ ESONERO DI RESPONSABILITÀ: I L’editore dell’opera originale inglese e l’editore italiano non garantiscono la qualità dei prodotti o servizi presunti o dichiarati descritti nella pubblicità eventualmente presente in questa pagina, né li approvano o sostengono in alcun modo. II L’editore dell’opera originale inglese e l’editore italiano non si assumono, in base alle vigenti norme, alcuna responsabilità per danni e/o lesioni a cose o persone come risultato di qualsiasi affermazione diffamatoria vera o presunta, violazione dei diritti di proprietà intellettuale o di privacy, durata di prodotti, se derivanti da negligenza o altro, o da ogni altro uso di idee, istruzioni procedure, prodotti e metodi contenuti nell’articolo. ©
Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Managing a veterinary practice, 2 ed., W.B. Saunders. All rights reserved. Traduzione di Maurizio Garetto
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL’S PET NUTRITION
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Eventi Veterinari
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SIDEV
SOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
AGGIORNAMENTI IN MALATTIE DA ECTOPARASSITI NEL CANE E NEL GATTO Cremona, 19 Aprile 2009
Incontro di Aggiornamento FATTORI CHE INFLUENZANO IL SUCCESSO RIPRODUTTIVO NELLA VACCA DA LATTE Con il Patrocinio degli Ordini Provinciali Veterinari di Brescia, Cremona, Mantova e Verona
RELATORI
Padenghe sul Garda (Brescia), Giovedì 16 Aprile 2009
OBIETTIVI
Iniziativa riservata ai Medici Veterinari Buiatri RELATORI Fernando López-Gatius (Università di Lleida, Spagna) Irina García-Ispierto (Università di Lleida, Spagna)
CHAIRPERSON Mauro Casalone (Medico Veterinario Libero Professionista, Torino)
PROGRAMMA 14.00 Registrazione partecipanti, saluto del moderatore ed introduzione ai lavori 14.30 Fattori di natura non infettiva che influenzano la fertilità Irina García-Ispierto 15.15 Ritorno in calore dopo diagnosi positiva nel primo trimestre di gestazione: approccio terapeutico Fernando López-Gatius 16.00 Pausa caffè 16.15 Specifici trattamenti per differenti tipi di anestro basati su controlli settimanali - Fernando López-Gatius 17.00 Aspetti epidemiologici della Neospora. Prospettive cliniche Irina García-Ispierto 17.30 Discussione finale
18.00 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata
PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita rivolta ai Medici Veterinari Buiatri. Per esigenze organizzative è gradita la pre-iscrizione.
SEDE West Garda Hotel - Via Prais, 32 Padenghe sul Garda (Brescia)
L’ISCRIZIONE COMPRENDE • Partecipazione alle lezioni • Traduzione simultanea • Attestato di frequenza • Attestato con crediti formativi ECM • Atti delle relazioni
INFORMAZIONI SIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372-40.35.39 info@sivarnet.it - www.sivarnet.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
13.30 Pausa pranzo 14.30 Presentazione di casi clinici dei soci 17.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
Laura Helen Kramer, Parma Federico Leone, Ancona Antonella Vercelli, Torino
L’obbiettivo della giornata è di discutere concetti e novità sull’eziopatogenesi delle malattie parassitarie di comune riscontro in dermatologia veterinaria con particolare riferimento alla demodicosi canina ed alle altre malattie da acari parassiti nel cane e nel gatto. Verranno inoltre presentati gli aspetti peculiari e le differenze dei quadri clinici tra le due specie. Infine verranno presentate le opzioni terapeutiche disponibili e suggeriti i protocolli di trattamento per le diverse malattie. Al termine della giornata la presentazione dei casi clinici permetterà ai partecipanti di consolidare le informazioni teoriche con numerosi esempi pratici.
PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIDEV in regola con l’iscrizione 2009. Non è richiesta la pre-iscrizione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIDEV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00
SEDE Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Interazioni ospite-parassita L.H. Kramer 9.45 Demodicosi canina: cosa c’è di nuovo? - L.H. Kramer 10.30 Cane, gatto ed ectoparassiti: diversità di specie negli aspetti clinici e diagnostici - F. Leone 11.00 Pausa 11.30 Aspetti clinici e diagnostici di un’ectoparassitosi emergente: la Straelensiosi - A. Vercelli 12.00 Scelte terapeutiche nel trattamento delle malattie da ectoparassiti nel cane e nel gatto - F. Leone
INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 Email: socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SIRVAC
SOCIETÀ ITALIANA DI RIPRODUZIONE VETERINARIA PER ANIMALI DA COMPAGNIA
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
PRINCIPALI METODI PER LA PREVISIONE DELLA DATA DEL PARTO NELLA CAGNA E NELLA GATTA: DALL’ANALISI DI LABORATORIO ALLA INDAGINE ECOGRAFICA Cremona, 19 Aprile 2009 RELATORE
Convegno Nazionale LA GESTIONE DELLA SALA PARTO Reggio Emilia, Giovedì 16 Aprile 2009 Rassegna Suinicola Internazionale RELATORI
SEDE
Flemming Thorup - Dansk Svineproduktion, Danimarca Enrique Marco - Marco I Collell S.L., Spagna
SIPER - Fiere di Reggio Emilia (Centro Esposizioni) Via Filangieri, 15 - Reggio Emilia
CHAIRMAN
ISCRIZIONE
Claudio Mazzoni
L’iscrizione al convegno comprende: • Partecipazione alle lezioni • Traduzione dall’inglese all’italiano • Attestato di frequenza • Attestato con crediti formativi ECM • Atti delle relazioni
OBIETTIVI La sala parto sta diventando sempre di più l’ambiente in cui si decidono tanto le sorti del riproduttore, quanto quelle del suinetto. Pertanto è dalla corretta gestione degli animali in quest’ambiente che passa il successo futuro sia in termini produttivi, che sanitari. L’evento in questione, sia per l’argomento, che per le caratteristiche tecniche dei relatori, si ritaglia un momento di formazione scientifica, zootecnico-sanitaria, di primo piano. Infatti fra i temi trattati, verrà dato largo spazio alla sincronizzazione, all’assistenza del parto, oltre che all’applicazione sistematica di un programma di adozioni secondo la pratica danese.
PROGRAMMA 14.00 Registrazione partecipanti 14.30 Gestione della scrofa prima del parto, sua sincronizzazione ed assistenza - E. Marco 15.45 Pausa 16.15 Come assicurare la sopravvivenza dei suinetti nelle covate numerose F. Thorup 17.15 Discussione 18.00 Questionario apprendimento ECM, consegna attestati e chiusura lavori
PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita rivolta ai Medici Veterinari interessati a partecipare. Per motivi organizzativi è gradita la pre-iscrizione. È prevista la traduzione simultanea dall’inglese all’italiano.
INFORMAZIONI SIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372-40.35.39 info@sivarnet.it - www.sivarnet.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
In collaborazione con
Michela Beccaglia, Med Vet, PhD, Milano
OBIETTIVI Tale giornata ha lo scopo di fornire metodi interpretativi di alcuni elementi ai fini prognostici circa il momento esatto del parto. Nella pratica veterinaria una domanda che spesso ricorre sia da parte del medico che del propietario è: quando nasceranno questi cuccioli? Ci sono varie metodologie da applicare per poter rispondere con precisione a tale domanda. In questo incontrro ne verranno prese in considerazione alcune, ossia le metodiche di laboratorio e l’indagine ecografica. Certa che sia un argomento coinvolgente e di pratico interesse per tutti, vi aspetto a Cremona.
16.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIRVAC in regola con l’iscrizione 2009. Non è richiesta la pre-iscrizione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIRVAC: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00
SEDE PROGRAMMA 9.15 Registrazione dei partecipanti 9.45 Previsione della data del parto: diversi metodi in diversi momenti 10.30 Pausa 11.00 Biometria fetale ed extrafetale nella specie canina: come prevedere la data del parto? 11.45 Biometria fetale ed extrafetale nella specie felina: come prevedre la data del parto? 12.30 Discussione 13.30 Pausa pranzo 14.30 Casi clinici 15.30 Discussione
Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20
INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 Email: socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.
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10 Eventi Veterinari
VETERINARIA 8 | 2009
Società federata ANMVI
Società federata ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC BASILICATA L’ESAME CITOLOGICO QUANDO MENO TE LO ASPETTI: OVVERO QUANDO LA DIAGNOSI È LETTERALMENTE SOTTO I TUOI OCCHI Matera, 5 Aprile 2009
CORSO REGIONALE DI CARDIOLOGIA Ragusa, 8-10 Maggio 2009
RELATORE Walter Bertazzolo
OBIETTIVI Per la sua rapidità, semplicità e bassi costi, l’utilizzo dell’esame citologico è sempre più diffuso nella pratica clinica veterinaria. Accanto alla ben nota validità nella diagnostica delle neoformazioni superficiali, tale metodica può assumere notevole valore anche in caso di problemi di natura internistica. Mediante l’utilizzo di esempi pratici si metteranno in evidenza vantaggi e svantaggi di tale procedura, dai casi semplici a quelli più complessi, e come non raramente la diagnosi definitiva sia basata proprio sull’esame citologico.
14.30 Casi clinici interattivi: Casi semplici e meno semplici di lesioni superficiali 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: Casi semplici e meno semplici di medicina interna e citologia 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hilton Garden Inn Via Germania - Borgo Venusio (MA)
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Citologia delle neoformazioni cutanee 11.00 Pausa 11.30 La citologia come ausilio diagnostico alla medicina interna 13.00 Pausa
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA Villair di Quart (AO), 5 Aprile 2009 RELATORE
12.00 12.30 13.00 14.30
Emanuela Morello
OBIETTIVI Di frequente nella pratica clinica ci si trova di fronte al problema di dover colmare difetti cutanei di proporzioni variabili, secondari a fatti traumatici o ad escissioni neoplastiche. Lo scopo della giornata vuole essere quello di fornire le nozioni di base teoriche e pratiche di chirurgia plastica nel cane e nel gatto. Partendo da casi clinici verranno descritte le più comuni tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva.
15.30 16.00 17.00 17.30
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Principi di guarigione delle ferite 10.00 Gestione delle ferite aperte 11.00 Pausa 11.30 Lembi locali e tecniche di rilascio della tensione
Lembi liberi Lembi assiali Pausa Casi clinici interattivi su tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva Pausa Casi clinici interattivi su tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Auditorium Comunale - Fraz. Bas Villair 19 Villair Di quart (AO)
RELATORI
QUOTA D’ISCRIZIONE
David Chiavegato, Med Vet, Padova Francesco Migliorini, Med Vet, Roma
Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non Soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%
OBIETTIVI
Numero partecipanti 30 Scadenza pre-iscrizioni: 15 Aprile 2009
Obiettivo primario del corso è quello di fornire ai partecipanti, un metodo di approccio clinico alle malattie cardiache di più frequente riscontro nella pratica ambulatoriale. Le basi teoriche di anatomia e fisiologia cardiovascolare saranno propedeutiche allo studio della semeiotica cardiologica. Particolare enfasi verrà posta nell’esame della diagnostica collaterale in cardiologia, consentendo ai partecipanti di poter valutare l’utilità e le applicazioni delle singole metodiche strumentali. Tramite l’esame interattivo di casi clinici, i partecipanti verranno stimolati a percorrere il ragionamento diagnostico cardiologico, e a valutare le informazioni fornite dalla radiologia cardiaca, dall’elettrocardiografia e dalla diagnostica ultrasonografica. Per ogni malattia cardiaca saranno poi descritti i criteri clinici per stabilirne la gravità, e le diverse opzioni terapeutiche.
PER INFORMAZIONI E PER RICEVERE LA SCHEDA D’ISCRIZIONE Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - Email: delregionali@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
A.N.M.V.I.
Gruppo di Studio di Practice Management
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
INCONTRO FRA PSICOLOGIA E MARKETING NELL’ANALISI DI DUE PROBLEMI CONSUETI ALL’INTERNO DEL RAPPORTO FRA MEDICO VETERINARIO E IL CLIENTE Cremona, 19 Aprile 2009 RELATORI
PARTECIPAZIONE
E. Cairo M. Serreri
Le iscrizioni 2009 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi è assolutamente necessaria la pre-iscrizione entro il 9 Aprile 2009.
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Presentazione del tema e dei partecipanti 9.30 Come parlare al cliente quando non diamo belle notizie - E. Cairo 12.30 Pausa pranzo 14.00 Il service recovery e la gestione delle lamentele - M. Serreri 15.30 Discussione in gruppo 16.00 Valutazione dell’apprendimento e chiusura dei lavori
INFORMAZIONI Segreteria ANMVI - Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 Email: management@anmvi.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SEDE Cremosa, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZO COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI, PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL’APPARATO GASTROENTERICO DEI PICCOLI ANIMALI Città Sant’Angelo (PE), 5 Aprile 2009 RELATORE Ugo Lotti
OBIETTIVI La malattia infiammatoria intestinale rappresenta, per la gastroenterologia dei piccoli animali, una parte molto importate sia per l’alto numero di casi diagnosticati sia per la mancanza di un chiaro e definito indirizzo prognostico, diagnostico e terapeutico. Nella giornata verranno trattate, basandosi sia sulle pubblicazioni scientifiche più recenti che sull’esperienza pratica del relatore, le teorie patogenetiche assieme agli approcci diagnostici e terapeutici più accreditati. L’utilizzo di casi clinici interattivi sarà indispensabile per chiarire i più moderni sistemi di monitorizzazione della terapia associati ad una corretta valutazione prognostica sulla base di criteri ormai ben definiti dalla letteratura internazionale.
PROGRAMMA
12.15 Novità sulla terapia e sul monitoraggio clinico dei pazienti con IBD 13.00 Pausa 14.00 Dimostrazione di monitoraggio terapeutico mediante casi clinici interattivi 15.00 Pausa 15.30 Utilizzo di casi clinici interattivi per valutare i principali fattori prognostici 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hotel Miramare - Via Tito de Caesars, 8 Città Sant’Angelo (PE)
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Stato dell’arte sulla patogenesi dell’infiammazione intestinale cronica 10.15 Quanto e come ci può aiutare il laboratorio nella diagnosi e nella prognosi 11.00 Pausa 11.30 Cosa si deve chiedere all’endoscopista ed all’istopatologo
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
POA (Problem Orientated Approach) nella Medicina degli Animali Esotici Cremona, 28 e 29 Marzo 2009 PROGRAMMA 8.30 9.25 9.30 10.15
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
11.00 11.30 13.00 13.45 14.30
PARTECIPAZIONE Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2009.
INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it
16.00 16.30
Sabato 28 Marzo Registrazione dei partecipanti e verifica presenze Saluto ai partecipanti del Presidente SIVAE, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori Introduzione alla metodologia POA Alessandro Melillo CASI CLINICI Osteomielite piogranulomatosa cronica del rachide toraco-lombare in un esemplare di iguana verde (Iguana iguana): rilievi clinici e TC - Giordano Nardini Debolezza generalizzata in un coniglio Valentina Papa e Paolo Selleri Pausa Malattie nei rettili e anfibi (3 casi clinici POA) - Carlo Paoletti Pausa pranzo Assemblea Ordinaria Annuale CASI CLINICI Chemioterapia in un pappagallo Tamara Vela Malattie epatiche negli uccelli (2 casi clinici POA) - Marco Bedin Pausa TAVOLE ROTONDE La Cryptosporidiosi nei rettili - Giordano Nardini, Giacomo Rossi e Simone Magnino La Chlamydia negli animali esotici - Giacomo Rossi, Claudio Peccati e Lorenzo Crosta
18.30 Discussione e termine della giornata Domenica 29 Marzo 9.00 CASI CLINICI Gastroenterologia dei Mammiferi esotici (3 casi clinici POA) Alessandro Bellese e Giuseppe Visigalli 11.00 Pausa 11.30 Due casi di anoressia in conigli (2 casi clinici POA) - Alessandro Melillo 13.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 13.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dell’evento
PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2009. Non è richiesta la pre-iscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.
SEDE Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20
INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 - Email: info@sivae.it
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Insufficienza cardiaca asintomatica: effetto del benazepril di MARIA GRAZIA MONZEGLIO a condivisione dei risultati emersi da uno studio retrospettivo sui benefici riscontrati nel trattamento con benazepril dell’insufficienza cardiaca canina in fase asintomatica è stata l'obiettivo della quarta sessione del CHIEF (Canine Hearth-failure International Export Forum), un comitato di esperti cardiologi che si riunisce periodicamente per discutere i temi più attuali di cardiologia (Origgio, 15 gennaio 2009). Il comitato ha chiarito inoltre alcuni aspetti della terapia dell’insufficienza cardiaca relativamente all’utilizzo delle diverse molecole registrate in medicina veterinaria. Sin dalla prima sessione, poi, il comitato CHIEF si è proposto di definire linee guida per la diagnosi ed il trattamento dell’insufficienza cardiaca nel cane. Il prof. Pouchelon (Direttore dell’Unità Medica dell’Università di Parigi) ha presentato una relazione sul trattamento dello stadio dell’insufficienza cardiaca del cane (Classificazione ISACHC, International Small Animal Cardiac Health Council). La prima parte ha riguardato il passato, cioè tutte le più importanti pubblicazioni dedicate a questa condizione senza però riuscire a dare risposte certe. Nella se-
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conda parte invece, Pouchelon ha illustrato l’ultimo studio effettuato dal suo gruppo di ricerca sull’effetto del benazepril sull’aspettativa di vita e l’insorgenza di sintomatologie cardiache in cani affetti da Malattia asintomatica della valvola mitrale (Stadio Ia). In questo studio, retrospettivo in doppio cieco, sono stati analizzati 141 cani, di cui 48 Cavalier King Charles e 93 di altre razze. I soggetti, tutti in fase 1a, asintomatica con rigurgito mitralico da medio a grave, sono stati divisi in due gruppi, uno trattato con benazepril, l’altro non trattato. Si è valutato il tempo di sopravvivenza e il tempo di insorgenza dei sintomi. In entrambi i casi si è rilevato un effetto benefico del benazepril: un tempo di sopravvivenza medio di 3,3 anni, contro 1,9 anni nel gruppo non trattato; per quanto riguarda l’insorgenza dei sintomi, il 25% dei soggetti non trattati dopo 1,5 anni ha manifestato sintomatologia, rispetto a 0 soggetti del gruppo trattato. Tali effetti sono stati rilevati solo nelle altre razze, mentre non si è manifestato alcun beneficio nel gruppo King Charles. È questo un aspetto fondamentale dello studio, infatti si è confermata la necessità, in tutti i lavori di cardiologia, di separare i King Charles dagli altri cani, per poter avere una valutazione reale ed obiettiva degli effetti di trattamenti cardiologici. Il contenuto e la procedura dello studio sono
stati positivamente commentati dagli esperti presenti. Il Prof. Porciello, il Dr. Venco e il Prof. Guglielmini hanno manifestato la loro soddisfazione per una pubblicazione che “cambia l’approccio alla terapia”, definendola, insieme agli altri presenti, un’evidenza scientifica in grado di smentire ciò che fino ad ora era considerato un dogma. Nessuno fino ad oggi aveva infatti dimostrato alcun effetto (sia esso positivo che negativo) del benazepril quando somministrato nella fase asintomatica dell’insufficienza cardiaca. Alla luce del lavoro del Prof. Pouchelon, tutti i membri del CHIEF inoltre si sono ripromessi di rivedere tale assioma, valutando l’introduzione di una terapia in fase asintomatica, in attesa comunque di uno studio prospettico che confermi i risultati dello studio retrospettivo, nonché di valutare la possibilità di rendere la classificazione degli stadi dell’insufficienza cardiaca più facilmente identificabile. Nella seconda parte è stato affrontato il tema dell’effetto benefico del benazepril sul rimodellamento cardiaco e sulla prevenzione dei danni renali secondari all’insufficienza cardiaca. Pouchelon, chiamato in causa sull’argomento, ha confermato l’azione positiva della molecola su questi effetti secondari e, rifacendosi ai risultati di autorevoli pubblicazioni scientifiche, ha confermato l’utilità del trattamento an-
che sotto questo aspetto, sebbene, come d’accordo con tutti i membri del CHIEF, risulti difficile quantificare il grado di efficacia. Questo sia per mancanza di parametri di misurazione precisa, sia per il numero di fattori che influenzano queste due complicanze dell’insufficienza cardiaca. Infine i presenti hanno espresso un parere sulla gestione globale della terapia del paziente mitralico. Tutti hanno confermato l’utilizzo dell’ACEi, associato a furosemide, spironolattone e, in fase avanzata, a inotropo. Nessuno ha preso in considerazione la sospensione del trattamento con ACEinibitori, né l’utilizzo di inotropo da solo, anche negli stadi finali dell’insufficienza cardiaca. “Effect of benazepril on survival and cardiac events in dogs with asymptomatic mitral valve disease: a retrospective study of 141 cases” Pouchelon JL, Jamet N, Gouni V, Tissier R, Serres F, Carlos Sampedrano C, Castaignet M, Lefebvre HP, Chetboul V. J Vet Intern Med. 2008 Jul-Aug;22(4):905-14. ■
RISCHIO DI MORTE PER ANESTESIA E SEDAZIONE NEI PICCOLI ANIMALI no studio prospettico ha stimato i rischi di mortalità correlata all'anestesia e alla sedazione negli animali d'affezione. Si includevano tutti i piccoli animali anestetizzati e sedati nelle strutture veterinarie partecipanti tra giugno 2002 e giugno 2004. Si registrava lo stato del paziente dopo 48 ore (vivo, morto o soppresso). Per morte correlata all'anestesia e alla sedazione si intendevano i casi in cui essa non poteva essere stata determinata dalle sole cause chirurgiche o mediche preesistenti. Si calcolavano i rischi speciespecifici di morte correlata all'anestesia e i rischi dei due sottogruppi: cani, gatti e conigli sani e cani, gatti e conigli ammalati (ASA rispettivamente 1-2 e 3-5). Partecipavano allo studio 117 strutture veterinarie e venivano anestetizzati e sedati 98.036 cani, 79.178 gatti e 8209 conigli. Il rischio complessivo di morte correlata all'anestesia e alla sedazione entro 48 ore dalla procedura era pari allo 0,17% nel cane (1 su 601), allo 0,24% nel gatto (1 su 419) e all’1,39% nel coniglio (1 su 72). Nei cani, gatti e conigli sani i rischi erano rispettivamente pari a 0,05% (1 su 1849), 0,11% (1 su 895) e 0,73% (1 su 137). Nei cani, gatti e conigli ammalati, i rischi erano rispettivamente pari a 1,33% (1 su 75), 1,40% (1 su 71) e 7,37% (1 su 14). Le morti postoperatorie costituivano il 47% delle morti totali nel cane, il 61% nel gatto e il 64% nel coniglio. La maggior parte delle altre specie di animali d'affezione presentava rischi di mortalità maggiori. L’anestesia dei piccoli animali, concludono gli autori, sembra essere caratterizzata da una crescente sicurezza. Le fatalità potrebbero essere ridotte da una maggiore attenzione al paziente nel periodo postoperatorio. The risk of death: the confidential enquiry into perioperative small animal fatalities David C Brodbelt, Karen J Blissitt, Richard A Hammond, Prue J Neath, Vet Anaesth Analg. September 2008; 35(5): 365-73. The Confidential Enquiry into Perioperative Small Animal Fatalities, 2006. (M.G.M.)
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Avvelenamenti Info Regioni
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Esche avvelenate, vademecum a Verona L’ordinanza verrà assorbita nella legge quadro in preparazione sul benessere animale
on l’ordinanza 18 gennaio 2009, il Paese si è dotato di un provvedimento nazionale per debellare il fenomeno dei bocconi killer. Una strategia territoriale, di attuazione delle misure contenute nel provvedimento ministeriale è stata presentata il 23 febbraio a Verona alla presenza del Sottosegretario Francesca Martini. Ad illustrarla, l’assessore provinciale all’Ecologia, Luca Coletto, il presidente dell’Ordine dei Veterinari, Graziano Galbero, il direttore dei Servizi veterinari dell’Ulss 22, il commissario capo della Forestale di Verona, il vicepresidente della Provincia Antonio Pastorello e il presidente di Federcaccia. Assessore Coletto: “Quella dei bocconi avvelenati è una piaga diffusa e soprattutto un atto criminale. Una barbarie alla quale anche noi abbiamo dichiarato guerra. In provincia di Verona c’è ora lo strumento di pronto intervento che è il numero verde, attivo 24 ore. Ma non solo, non abbiamo lasciato soli i cittadini davanti ad una situazione tanto grave perché abbiamo pubblicato sul nostro portale il vademecum e creato una figura di riferimento all’interno della Polizia provinciale. Il grande sforzo che stiamo compiendo lo facciamo insieme ai veterinari e al Corpo Forestale”. Il presidente dell’Ordine, Galbero: “Da oltre un
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anno collaboriamo con l’assessore Coletto su questa battaglia. Siamo a disposizione e anche nel nostro sito ci sono indicazioni pratiche di intervento”. Sulla scorta dell’ordinanza ministeriale e per contrastare efficacemente il fenomeno, la Provincia di Verona in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato e i settori veterinari delle U.L.S.S ha predisposto una serie di misure: 1. Istituzione di un numero verde - 800344.000 -, che sarà attivo 24 ore e serve da primo interfaccia con l’utenza per i consigli di primo intervento e per il successivo inoltro della segnalazione agli operatori della Provincia. L’iniziativa del numero verde, voluta dall’assessore Coletto, è stata condivisa anche dal sottosegretario Francesca Martini, che ne sta attivando uno nazionale. 2. È stato stilato e pubblicato sul portale della Provincia (www.provincia.vr.it) un “vademecum” su come comportarsi in caso di avvelenamento ed a chi rivolgersi. 3. È stata fatta una mappatura delle aree a rischio allo scopo di favorire l’attività di indagine delle forze dell’Ordine. 4. Sono stati avvertiti e coinvolti tutti i sindaci del territorio veronese (ufficialmente già coinvolti anche con l’ordinanza del ministero della salute del 18 dicembre scorso), i comandanti delle Polizie locali, i Servizi veterinari delle Ulss e tutti i comandanti di stazione dei Carabinieri. 5. All’interno del Corpo di Polizia Provinciale è stato individuato un referente che avrà il compito di raccogliere tutte le segnalazioni, seguire attentamente la questione degli avvelenamenti ed operare in sinergia con il corpo forestale, i sindaci e tutte le altre forze dell’ordine. 6. È stata promossa una campagna finalizzata a sensibilizzare i cittadini sulla gravità di tali fatti. L’ordinanza ministeriale verrà assorbita nella legge quadro in preparazione sul benessere animale. ■
CIMITERI PER ANIMALI IN LIGURIA nche in Liguria, in ogni Comune, dovrà essere previsto un cimitero per animali da affezione: la proposta è dei capigruppo del Popolo della libertà e della Lega Nord in Regione, primo firmatario il capogruppo di Alleanza nazionale, Gianni Plinio, che hanno presentato un'apposita iniziativa di legge regionale. «L'obiettivo della legge - spiega in particolare Plinio - è quello di colmare un vuoto che ha portato in Italia alla disorganica realizzazione di aree cimiteriali private. È opportuno, invece, come già avviene in altri Paesi europei avanzati, normare la materia anche per corrispondere alle sollecitazioni dei tantissimi che riconoscono agli animali un grande valore affettivo oltreché un importante ruolo nella pet-therapy», la terapia che si avvale della fedele «assistenza» di animali domestici. La Liguria, fra l'altro, ha un'alta «densità» di popolazione canina e felina, anche per i molti anziani residenti che trovano in un cane o un gatto motivi di conforto e compagnia. Plinio aggiunge inoltre che, a distanza di sei mesi dall'approvazione della legge, la Regione dovrà dotarsi di un regolamento attuativo «mentre spetterà ai Comuni liguri, che intendono istituire cimiteri per animali, individuarne i siti». Dovranno essere, infatti, le amministrazioni comunali a indicare e mettere a disposizione piccole aree inutilizzate per consentire la sepoltura. Il provvedimento, in ogni caso, non comporta oneri a carico del bilancio regionale. In questo senso - conclude Plinio, anche a nome dei colleghi che hanno sostenuto la proposta - la Lombardia dispone già di una norma analoga, e il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato di recente un analogo testo all'unanimità. I tempi di approvazione della norma dovrebbero essere quindi «molto brevi, dell'ordine di poche settimane, vista la generale condivisione della proposta, a livello trasversale, anche in Liguria».
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14 Info Regioni Lodi
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Sottoscritto l’accordo per la realizzazione del Polo di Ricerca Veterinaria 'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi, su delega del presidente Roberto Formigoni ha sottoscritto il 23 febbraio a Lodi, nell'Aula magna della Facoltà di medicina veterinaria, l'accordo di programma per la realizzazione del Polo dell'università e della ricerca dedicato al settore veterinario, zootecnico e agro-alimentare.
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L'accordo coinvolge Regione Lombardia, Provincia, Comune e Camera di commercio di Lodi, università degli Studi di Milano e Cidis, e prevede un impegno finanziario complessivo pari a 183 milioni di euro. Le principali novità riferisce il Pirellone in una nota - riguardano il trasferimento e il potenziamento della Facoltà di medicina veterinaria e di alcune componenti della Facoltà di agraria, oltre alla costruzione di una nuova residenza universitaria. "Come previsto negli obiettivi specifici dell'Ac-
cordo - dice l'assessore Ferrazzi - il Polo dell'Università e della Ricerca di Lodi verrà realizzato da un lato attraverso strutture di avanguardia a forte intensità tecnologica e dall'altro attraverso un approccio che privilegi una forte integrazione tra formazione, ricerca di base, ricerca applicata, trasferimento tecnologico e raccordo con il sistema delle imprese". Con questo accordo saranno realizzati gli edifici dell'Università degli Studi di Milano che ospiteranno la nuova sede della Facoltà di Me-
dicina Veterinaria, alcuni dipartimenti a vocazione biotecnologica della Facoltà di Agraria e la residenza universitaria, che si andranno ad aggiungere all'ospedale veterinario per grandi animali ed il Centro zootecnico didattico sperimentale già realizzati con i precedenti due Accordi di Programma. L'intervento, inoltre, prevede la realizzazione di edifici che ospiteranno l'Apa (Associazione provinciale allevatori) di Milano e Lodi, l'Aral (Associazione regionale allevatori della Lombardia) e una sezione dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna. Nell'ambito dell'AdP, inoltre, è previsto un Accordo Quadro tra la Regione, gli Enti locali e la Camera di Commercio di Lodi: si tratta del supporto ad una iniziativa scientifica di particolare rilevanza sia strategica che finanziaria. ■
BORSA DI STUDIO IN MEMORIA DI GIOVANNI VINCENZI n onore del dott. Vincenzi, la Regione Veneto istituisce una borsa di studio di formazione per un laureato in medicina veterinaria, autore di tesi di laurea in cui sia stato sviluppato il tema della sanità animale per animali da reddito, della sicurezza alimentare e dell'epidemiologia, da usufruire per un periodo di 12 mesi in strutture di sanità veterinaria e centri di ricerca. A quasi un anno di distanza dalla scomparsa di Giovanni Vincenzi, l'IZS delle Venezie ha organizzato lo scorso 27 febbraio a Padova, un convegno sulla farmacosorveglianza veterinaria, tema al quale Vincenzi ha dato importanti contributi, sostenendo l'importanza delle tecniche Omics nell'individuazione dei trattamenti illeciti e indirizzando i progetti di ricerca in questa direzione. Nel corso del convegno sono stati presentati i risultati delle ricerche volute da Giovanni Vincenzi e finalizzate al miglioramento della farmacosorveglianza in allevamento, con particolare attenzione agli aspetti di sicurezza e di garanzia di qualità delle derrate di produzione locale e di importazione.
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L’opinione
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Il benessere animale… e del veterinario coinvolgimento del veterinario, sia pubblico che privato, e, se non vado errato, è quello che da tempo immemore sento chiedere con voce stentorea da parte dei colleghi. A questa visione non dico idilliaca, ma comunque più rosea di un passato in cui tutte le decisioni che riguardavano gli animali d’affezione scavalcavano la figura del veterinario, si contrappone però il fatto di prendere coscienza che la nostra funzione, nell’immaginario collettivo così negletta, subirà una correzione di rotta. Di questo discutevo amabilmente a cena,
di OSCAR GRAZIOLI Medico Veterinario, Reggio Emilia arà perché i diritti degli animali e il loro benessere interessano sempre più vasti strati della popolazione, sarà perché, al di fuori di qualunque considerazione partitica, il sottosegretario alla Salute Francesca Martini si sta muovendo come nessun altro ministro ha mai fatto in questo campo, sarà che anche le forze dell’ordine sono maggiormente sensibili verso queste tematiche, ma è indubbio che negli ultimi tempi i controlli sugli animali d’affezione si sono fatti più stringenti. Il fenomeno dei cuccioli importati dall’Est Europa, con tutti i riflessi che ben conosciamo, non è certo stato risolto, ma sono sempre maggiori le operazioni di polizia che portano a svelare quel cinico e bieco business che tale attività sottende. L’ordinanza sui bocconi avvelenati, quella sul veterinario tutor degli animali utilizzati in riprese televisive e cinematografiche, quella sui cani aggressivi sono solo alcuni esempi di un fermento legislativo che, in questo settore, da anni non vedevamo. Tutto questo comporta un maggiore
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Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi e Libero, gli articoli scritti dal Collega Oscar Grazioli per il quotidiano di Vittorio Feltri sono disponibili on line. @nmvi Oggi pubblica regolarmente gli articoli dopo le ore 12.00. La rubrica LiberOscar li mantiene in archivio per la consultazione. @nmvi Oggi ringrazia Oscar Grazioli. www.anmvioggi.it
pochi giorni fa, con un collega di cui ho grande stima per la visione mentale aperta e concreta. Su un punto non ci trovavamo d’accordo. È evidente che se aumentiamo la soglia d’attenzione nei confronti del benessere animale (e vorrei qui limitarmi agli animali d’affezione) di pari passo aumenterà anche quella nei confronti dei veterinari che in quel settore si trovano ad operare. Questo comporta, come apprendiamo dai media quasi ogni giorno, che nel traffico illecito dell’importazione di “quei” cuccioli dalla repubblica Ceca erano implicati diversi veterinari, che l’o-
perazione di polizia che ha sgominato i combattimenti illeciti tra cani nel “tal” quartiere ha mostrato la connivenza di alcuni veterinari, che i libretti sanitari del “tal” allevatore erano palesemente falsificati dal “tal” veterinario. La divergenza con lo stimato collega verteva su questo: è bene che i veterinari denuncino questi colleghi e prendano le distanze dal loro operato, con il rischio che il messaggio coinvolga la classe veterinaria in toto, o è meglio un dignitoso e cauto silenzio, in cui tante altre “corporazioni” sono solite trincerarsi. Io sono per la prima soluzione. E voi? ■
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16 Lettere al Direttore Da farmacista vi dico: andate a testa alta! ono un farmacista - forse l'unico in Italia - che legge Professione Veterinaria in quanto felice proprietario ed amante di tre splendidi conigli da affezione, oltre che appassionato, ed iscritto alla SIVAE per poter essere aggiornato, professionalmente e non, nel campo degli animali esotici. Ho letto in questi giorni l'intervento che ha scritto sul n° 44/2008 del settimanale citato a pagina 20 dal titolo "Complimenti!". L'ho trovato un poco troppo velato di pessimi-
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smo. Glielo dico perché pur essendo esterno alla sua professione, ma non troppo, e allo stesso tempo svolgo la professione da 30 anni, vedo e capisco che il veterinario gode di ottima considerazione nell'opinione pubblica. Lo so le mele marce ci sono dappertutto, ma non vedo il caso di generalizzare. Quale professionista della salute oltre al veterinario (e al farmacista) è disponibile i prefestivi, il sabato, la notte, i festivi a garantire un servizio in prima persona e non demandato a giovani professionisti (ahimè insesperti incolpevoli perché abbandonati a farsi esperienza da soli)? Quale professionista inserisce sulla carta intestata il numero di telefonino per essere più vicino al paziente-padrone senza nascondersi dietro filtri impenetrabili? Quale profes-
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sionista della salute lavora tante ore alla settimana senza conoscere "scuse" e si aggiorna così di frequente? Mi creda vada e andate a testa alta perché pochi delinquenti non possono condizionare l'onestà e la serietà di una professione. Cordiali saluti Fabrizio Tresca Caro dottor Tresca, mi permetta intanto confermare che lei è l'unico non Medico Veterinario iscritto alla Sivae che prevede ancora nel suo statuto la possibilità di iscrizione a laureati in lauree affini a quella veterinaria (medici, biologi, farmacisti). Ho scritto "ancora" perché altre società scientifiche che prevedevano questa possibilità hanno preferito negli anni modifi-
“Alzare le barriere del protezionismo avrebbe conseguenze molto pesanti per il made in Italy alimentare e per il nostro export”. Gian Domenico Auricchio Presidente di Federalimentare
care lo statuto ed escluderla completamente. Questa precisazione ho desiderato farla come premessa per informare i nostri lettori che probabilmente non sono informati su questa possibilità riferita alla Sivae e potrebbero sorprendersi per la sua iscrizione. Detto questo, la ringrazio molto per le espressioni di stima ed incoraggiamento che esprime verso la categoria veterinaria. Per quanto riguarda il mio articolo, non voleva essere pessimista ma semplicemente evidenziare come l'impegno che esprimiamo, anche come ANMVI, per far crescere l'immagine del veterinario nell'opinione pubblica, spesso venga vanificato da comportamenti illeciti o scorretti di pochi veterinari. È vero che sono pochi, ma lei sa bene come faccia più rumore un albero che cade di migliaia che crescono. È anche vero, purtroppo, che sono le stesse istituzioni, per prime, a non riconoscere il lavoro dei veterinari. A fine anno il ministro Sacconi ha consegnato una trentina di benemerenze a dirigenti e funzionari che si sono distinti soprattutto nella lotta a difesa della sicurezza alimentare. I trenta premiati erano tutti Carabineri dei NAS, neppure un veterinario. Quando i NAS sequestrano dei prodotti alimentari la notizia arriva su tutti i giornali mentre il grosso lavoro di verifica e di controllo che porta anche a questi sequestri, svolto dai veterinari, non fa notizia. Forse anche per questo nel mio articolo si evidenziava una vena di pessimismo: il veterinario che sbaglia viene messo in prima pagina mentre dell'impegno degli altri non se ne parla mai. Un cordiale saluto. Antonio Manfredi
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Il vaccino contro il virus West Nile riceve l’autorizzazione di vendita in Italia l nuovo vaccino Fort Dodge contro il virus West Nile sarà disponibile per la vendita nel nostro paese. Il vaccino era stato autorizzato nel novembre 2008 dalla European Medicines Agency (EMEA) ed è il primo vaccino contro il virus West Nile equino ad essere autorizzato in Europa. Riguardo all’annuncio, la D.ssa Susan Corning, Large Animal Technical and Marketing Manager di Fort Dodge Italia, ha commentato: “Col ricordo ancora vivo dell’epidemia del virus West Nile nel 2008 nel nord Italia, l’annuncio che il vaccino per la malattia di West Nile può ora essere venduto in Italia è una notizia rassicurante per i proprietari di cavalli del paese”. “Il virus ha causato la morte di migliaia di cavalli nel mondo ed è fondamentale che l’Europa sia preparata alla minaccia che questo costituisce. La decisione delle autorità italiane di approvare la vendita del vaccino è un importante passo avanti.” Fort Dodge Animal Health è una compagnia leader nella produzione e distribuzione di prodotti per il mercato di equini, bovini e pic-
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RECENSIONE LE FIABE PER… giocare col corpo imitando gli animali Idee, giochi, esercizi per esplorare il movimento
coli animali, oltre a un’ampia gamma di vaccini per pollame e suini. ■
Autori: Laura Fortina, Diego Manca, Giovanni Rossi Editore: FrancoAngeli/LE COMETE Quale migliore alleato delle fiabe per coinvolgere i bambini? E se poi i protagonisti sono i loro amici animali…il gioco è fatto! Ed è proprio il caso di dirlo, perché questo libro vi propone una ricchissima serie di giochi ispirati agli animali, da fare facilmente anche a casa o a scuola e non solo pensati per divertire ma anche utili a sviluppare il coordinamento motorio dei bambini dai 3 anni in su. Con il serpente Johnny affinirete l’agilità a terra, con il leone Rosco esplorerete
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l’equilibrio, con l’orso Bengi scoprirete la forza e il valore della cooperazione, con la scimmia Olga migliorerete la coordinazione, con il canguro Biagio e il cavallo Nino farete mille salti e corse, con l’aquila Lia vi misurerete con l’altezza… Con ciascun animale, un gradino in più nell’esplorazione del movimento. Oltre ai giochi, le Carte d’Identità degli animali e gli esercizi logopedici - dalle filastrocche agli scioglilingua - vi offriranno uno spunto in più per imparare, giocando, con i vostri bambini. Laura Fortina è logopedista, Diego Manca medico veterinario e Giovanni Rossi insegnante di educazione fisica e Shintaido. Genitori instancabili, hanno condiviso alcune esperienze educative, da cui hanno tratto l’ispirazione per questo libro.
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INCONTRO SIARMUV INCONTRO SICIV
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili CORSO SCIVAC CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA INCONTRO SOVI INCONTRO SIOVET INCONTRO SVIDI INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
2° IT. ANESTESIA: II PARTE - MONITORAGGIO CLINICO E STRUMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA FISSAZIONE INTERNA CON PLACCHE LCP A STABILITÀ ANGOLARE - Novotel Torino, Torino - Corso Giulio Cesare, 338/34 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA FISSAZIONE INTERNA CON PLACCHE LCP A STABILITÀ ANGOLARE - Hotel Royal Santina, Roma - Via Marsala, 22 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MALATTIE VIRALI DEL GATTO: COSA C’È DI NUOVO? - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it EVIDENCE BASED VETERINARY MEDICINE E MEDICINA VETERINARIA - Aula Magna - Facoltà di Medicina Veterinaria - Università di Bologna - Bologna - Via Tolara di Sopra, 50 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LE PROTEINE DELLA FASE ACUTA, UN AGGIORNAMENTO AL 2009 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it EMERGENZE NEUROLOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSI DIFFICILI (E IMPOSSIBILI) IN CITOLOGIA DIAGNOSTICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 2° IT. OFTALMOLOGIA: III PARTE - OFTALMOLOGIA. VITREO, RETINA, NEUROFTALMOLOGIA, MALATTIE EREDITARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA FISSAZIONE INTERNA CON PLACCHE LCP A STABILITÀ ANGOLARE - Novotel Bologna Fiera, Bologna Via Michelino, 73 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL METODO HACCP: UNO STRUMENTO PER IL PERSEGUIMENTO DI OBIETTIVI DI SICUREZZA ALIMENTARE NELLA LEGISLAZIONE EUROPEA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it IL CORSO SOVI-FSA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE: IL PUNTO SULLE MALATTIE EREDITARIE DEL FONDO DELL’OCCHIO DEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Lucia Tornaghi - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELL’APPARATO GENITALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO DELLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE - Palagarden, Roges di Rende (CS) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI, PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL’APPARATO GASTROENTERICO DEI PICCOLI ANIMALI - Jolly Hotel - Castenaso (BO) - VIA VILLANOVA 29/8 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING: PRACTICAL AND INTERACTIVE CT WORKSHOP Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
INCONTRO SIVAE
POA NELLA MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
SEMINARIO SIVE
CARDIOLOGIA EQUINA: APPROCCIO CLINICO ALLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI NEL CAVALLO - Malpensa Fiere, Busto Arsizio (VA) - Via XI Settembre 16 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO BASE “CARDIOLOGIA EQUINA: APPROCCIO CLINICO ALLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI NEL CAVALLO - SAB Società Allevamento Besnate - Mornago (VA) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
CORSO SIVE
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC E ORDINE DI CA CORSO ANMVI
CORSO ANMVI SEMINARIO SCIVAC
CORSO ANMVI INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CAMPANIA
RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI - Hotel Selene - Pomezia (ROMA) - Via Pontina KM 30 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Bari Sheraton Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it OFTALMOLOGIA VETERINARIA IN EVOLUZIONE: DAL CANE AGLI UCCELLI - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio – Segreteria ANMVI – Tel. +39 0372 403537 – E-mail: info@anmvi.it CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 – E-mail: info@anmvi.it PROSPETTIVE IMMEDIATE E FUTURE IN ANESTESIA VETERINARIA - Vittoria Centro Congressi, Montecatini Terme - Via Baccelli, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - Email: info@anmvi.it MEDICINA E CHIRURGIA DEI RETTILI - Stazione Zoologica Anton Dohrn (Napoli) - Villa Comunale - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
laPROFESSIONE
VETERINARIA8 | 2009
PROFESSIONE
la VETERINARIA
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 2 marzo 2009
SOLUZIONI
Il tempo necessario a completare la disinfezione
Una sostanza aggiunta ad un alimento Sinonimo di conservante
QUIZ 1
Il tempo necessario ad eliminare i germi psicrofili
Quantità di sostanza (o metaboliti) che può accumularsi e/o depositarsi in alimenti di O.A. o vegetale
Risposta corretta: a) Il pacchetto igiene: un nuovo approccio alla sicurezza alimentare, Seminario AIVEMP, Portici (NA) 2006
Il tempo necessario affinché la carcassa raggiunga il rigor mortis
Una sostanza di natura chimica, esogena all’organismo e che può penetrare per qualsiasi via (farmaci, integratori, inquinanti)
QUIZ 2
Il tempo necessario a dimezzare la differenza di temperatura tra la cella frigorifera e la carcassa
Cosa è una sostanza xenobiotica?
Risposta corretta: a) Il pacchetto igiene: un nuovo approccio alla sicurezza alimentare, Seminario AIVEMP, Portici (NA) 2006
Cosa è il tempo di semiraffreddamento?
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