Professione Veterinaria 8-2010:Professione 8-2010
3-03-2010
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
8 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 8 dal 1 al 7 marzo 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
FARMACO SOLUZIONI PIÙ VICINE
ENPAV LA RIFORMA È IN VIGORE
LEGITTIMO CEDERE LA CLIENTELA
FRATTURE NEL CAVALLO
POSITIVITÀ AI CORTISONICI DA VERIFICARE
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BREVI
VEGETARIANI PER PAURA?
ECM Il Ministro della Salute ha firmato il decreto sul contributo dovuto all'Agenas per il riconoscimento Ecm e per le attività Fad, residenziali e aziendali. Il contributo annuale dovuto dai provider che richiedono l'accreditamento Ecm è di 2.582,28 euro. La somma dovuta per i singoli eventi dipenderà dal numero dei crediti.
TERAMO In relazione alla notizia apparsa sulla stampa sul coinvolgimento dell'Università degli Studi di Teramo nell'organizzazione di un corso universitario in Medicina Veterinaria, da istituirsi ed attivare in Agrigento, il rettore Rita Tranquilli Leali, "smentisce ogni interesse a tale presunta iniziativa". Il progetto era stato illustrato dalle pagine del quotidiano La Sicilia.
BOTTICELLE Avranno la targa e non potranno percorrere strade in salita per non affaticare i cavalli. La determinazione dirigenziale firmata il 19 febbraio 2010 attiva la delibera capitolina del 2009 con la quale si modifica il regolamento comunale del trasporto pubblico. Annunciata da marzo un'ambulanza per il trasporto dei cavalli.
UNIRE L'Unire ha concluso l'esame del Regolamento unico delle corse. Il documento, che contiene anche le norme in materia di giustizia sportiva, dettaglia il ruolo e i compiti del veterinario. Il Regolamento è pubblicato sul sito dell'Ente per raccogliere le osservazioni di tutti gli interessati.
OGM Con il via libera di Bruxelles a cinque decisioni sull’impiego di ogm, la Commissione europea ha messo la parola fine alla moratoria in vigore dal 1998. Autorizzati tre mais geneticamente modificati per l’impiego in alimenti e mangimi brevettati da Monsanto. Nel contempo, l’Esecutivo comunitario studia una nuova regolamentazione delle autorizzazioni per lasciare più libertà agli Stati membri per decidere se accettare o meno coltivazioni ogm sul proprio territorio.
ANIMAL WELFARE LABELLING L’Europa discute di "animal welfare labelling". Da tempo la Commissione Europea ha proposto di dare una veste legislativa alla diffusa richiesta dei consumatori di trovare indicazioni sul benessere degli animali sulle etichette dei prodotti di origine animale. La maggioranza dei ministri europei dell’agricoltura si è espressa a favore di un sistema di etichettatura volontaria piuttosto che per un regime obbligatorio.
www.anmvioggi.it
UNA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE
Tecnico, non infermiere Un riconoscimento per molti collaboratori del Medico Veterinario A PAGINA 3
La scelta di adottare una dieta vegetariana è da rispettare, mentre si ritiene scorretto creare allarmismo ingiustificato per modificare le abitudini alimentari dei cittadini. È questa la posizione dell’AIVEMP, l’associazione veterinaria di medicina pubblica, mentre si moltiplicano gli inviti all’opinione pubblica a non consumare più carne per pericoli correlati all’impiego degli antibiotici negli allevamenti intensivi. Il problema di un impiego eccessivo degli antibiotici negli allevamenti è serio anche per le ricadute sull’insorgenza delle resistenze in microrganismi che possono poi essere trasmessi all’uomo e per questo l’UE ed il nostro Paese hanno adottato misure di controllo adeguate. Dal 2006 nell’UE, al contrario di quello che avviene negli Stati Uniti e nel resto del mondo, è vietato l’impiego di antibiotici come additivi nei mangimi per incrementare la crescita degli animali e in Italia il controllo sul corretto utilizzo terapeutico degli antibiotici negli allevamenti avviene sotto il controllo dei medici veterinari delle ASL che effettuano verifiche negli allevamenti e al momento della macellazione degli animali da reddito. L’elevato numero dei controlli effettuati e l’accresciuta consapevolezza degli allevatori hanno consentito, come si evince dalla relazione sul piano nazionale residui 2008 della
Direzione Generale sicurezza alimentare e nutrizione del Ministero della Salute, di raggiungere percentuali di positività per la presenza di antibiotici nelle carni estremamente ridotte. Inoltre, la presenza dei veterinari ispettori presso i macelli rende possibile l’immediata esclusione dal consumo umano delle carni contaminate evitando che arrivino nel piatto del consumatore. Questo a fronte di un 47% di campioni di frutta e di un 15,3% di campioni di ortaggi che presentavano, nel 2007, tracce di contaminanti chimici seppur al di sotto dei limiti di legge. Per quel che riguarda l’antibiotico resistenza il problema principale non è l’uso degli antibiotici in zootecnia ma è rappresentato dall’abuso degli antibiotici in umana. I dati relativi al consumo degli antibiotici analizzati dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e presentati nel 1° Rapporto Osmed dedicato agli antibiotici mostrano come il consumo di questa classe di farmaci continui a crescere e come l'Italia sia uno dei Paesi europei con il più alto consumo di antibiotici preceduta solo dalla Francia e da Cipro. Chi sceglie la dieta vegetariana lo faccia quindi sulla base di valutazioni etiche o di scelte nutrizionali ma non sulla base di allarmi legati alle carni. di Bartolomeo Griglio, Presidente AIVEMP
PER FAVORE, LA MUTUA NO! OGNI GIORNO LEGGIAMO SUI GIORNALI DI NUOVE PROPOSTE O SOLLECITAZIONI PER L’ISTITUZIONE DI UN SISTEMA MUTUALISTICO PER ANIMALI DA COMPAGNIA. In campagna elettorale, poi, questi progetti trovano molti sostenitori alla ricerca di voti nel mondo animalista. Ma possiamo permetterci in Italia una mutua per cani e per gatti? Nel nostro paese abbiamo un SSN regionalizzato che da un lato è in pesante perdita, al punto che varie Regioni devono essere commissariate, e dall’altro vede continuamente situazioni di tangenti, concussioni o casi terribili di malsanità. Nella situazione attuale nessuna Regione può permettersi il lusso di distrarre fondi dall’assistenza sanitaria umana, se la vuole garantire a livelli minimamente accettabili, per trasferirli ad un progetto di mutua per gli animali da compagnia. D’altra parte si ha la netta sensazione che anche chi sostiene questi progetti lo faccia con poca convinzione e solo per scopi propagandistici, sapendo benissimo che sono del tutto inattuabili. Infatti, se si impegnasse veramente per il fine della salute e del benessere animale, sosterrebbe, con maggiore realismo, il progetto ANMVI dei Leavet, progetto facilmente attuabile e che potrebbe garantire a tutti gli animali da compagnia, anche a quelli ospitati in famiglie indigenti, un livello minimo di assistenza veterinaria. Il progetto Leavet, infatti, coinvolgendo migliaia di strutture private su tutto il territorio nazionale è in grado di offrire, in convenzione con il SSN, ogni prestazione veterinaria, con molti vantaggi: professionalità, esperienza, presenza sul territorio, elasticità del servizio, costi contenuti, nessun investimento. Nonostante la forte resistenza di una parte del settore pubblico molti comuni e regioni incominciano a capirlo.
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