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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 8, numero 8 dal 7 al 13 marzo 2011
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
FISCO IN DIFFICOLTÀ SUL REDDITOMETRO
ISS PER LA SICUREZZA ALIMENTARE DEL PESCE
NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO SISCA
RECEPIMENTO CONDIVISO SULLA SPERIMENTAZIONE
AGGIORNAMENTI NELLA PRATICA BUIATRICA
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STRUMENTI CONTRATTUALI CONTRO IL LAVORO NERO
BREVI NUOVA RICETTA Il decreto ministeriale concernente il modello di prescrizione medico veterinaria è in fase di approvazione presso la Conferenza Stato Regioni. Lo comunica il Ministero della Salute in una nota di aggiornamento sui tempi di entrata in vigore della tracciabilità del farmaco veterinario. Le Linee guida saranno operative non appena sarà in vigore il nuovo modello di ricetta.
ANTI-INFLUENZALE Nuove disposizioni sull'obbligo del vaccino anti-influenzale nei cavalli. La FISE modifica il proprio Regolamento Veterinario. Ferme restando le metodiche inerenti la vaccinazione di base e i primi richiami, così come indicate dai foglietti illustrativi dei diversi prodotti utilizzabili, la FISE accetta il richiamo annuale, per i vaccini che lo prevedano.
RHD- MEV Il Ministero della Salute ha sollecitato i Servizi veterinari a intensificare le misure di sorveglianza sugli allevamenti cunicoli. L'intervento fa seguito alla comparsa di una nuova variante genetica del virus della malattia emorragica virale nel coniglio. Particolare attenzione agli allevamenti che praticano la profilassi vaccinale: l'effetto protettivo potrebbe essere significativamente ridotto.
AVIARIA Su tutto il territorio nazionale è concessa la deroga al divieto di utilizzo di uccelli da richiamo appartenenti agli ordini degli anseriformi e caradriformi fino al 30 giugno 2012, nel rispetto delle condizioni fissate dal Ministero della Salute. Nuova Ordinanza in vigore.
INTEGRATIVO 2% ll sottosegretario all’Economia Luigi Casero ha espresso parere contrario sul Disegno di Legge del Senatore Lo Presti che ammette un aumento fino al 5% del contributo integrativo: "Il provvedimento determina un aumento delle tariffe con effetti negativi sull'inflazione". La Commissione Bilancio si dice contraria, ma la bocciatura non è definitiva.
SONDAGGIO L'Anagrafe Nazionale Felina ha lanciato un sondaggio fra i medici veterinari che aderiscono al servizio. A pochi mesi dall'attivazione della banca dati, ANMVI e Frontline Combo Education Program hanno avviato una consultazione per analizzare i dati raccolti. Per partecipare è necessario essere registrati: www.anagrafenazionalefelina.it
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PREVENZIONE
Ripartono le campagne contro la rabbia Ruolo chiave per i veterinari liberi professionisti nella protezione degli animali da compagnia A PAGINA 10
Il nuovo Rapporto AlmaLaurea evidenzia la "robusta crescita del lavoro nero tra i laureati del 2009 rispetto a quelli del 2007". L'aumento del lavoro nero, che supera il 10%, riguarda soprattutto veterinari e architetti. Il dato è preoccupante, ma non sorprendente secondo l'ANMVI che punta il dito su due fattori: la ben nota proliferazione incontrollata di laureati in medicina veterinaria degli ultimi dieci anni e soprattutto la mancanza di una disciplina contrattuale ad hoc per il lavoro libero professionale. "L'esubero di laureati in medicina veterinaria - dichiara Carlo Scotti, Coordinatore di Confprofessioni-Sanità - è tale da non poter essere assorbito da forme di lavoro dipendente in senso stretto e non trova sfogo nel mercato della libera professione come lavoro autonomo, dove non c'è spazio per tutti e dove mancano del tutto forme di sostegno economico al lavoro intellettuale. Al contenimento dei laureati occorre affiancare una politica del lavoro specifica per i liberi professionisti". È quello su cui Confprofessioni si sta impegnando al Ministero del Lavoro. "Abbiamo già un CCNL di lavoro per i lavoratori dipendenti - dichiara Scotti - ora dobbiamo individuare una fattispecie contrattuale per quella zona grigia che sta fra il la-
voratore subordinato e il libero professionista che presta la propria attività per un altro libero professionista. Qui il diritto del lavoro non dà strumenti e in questo vuoto regolamentare si inserisce il sommerso". Il mercato della libera professione è deformato da una pletora di professionisti che rende sempre più difficile la competitività a chi è già sul mercato e impedisce ai nuovi abilitati di trovare una collocazione. L'Università, in sostanza, laurea ma non colloca e genera una innaturale aspettativa occupazionale nel settore privato. "Ma le strutture veterinarie private - aggiunge Scotti - non possono fare da ammortizzatori sociali, rimediare ai danni di una programmazione accademica sconclusionata e compensare la mancanza di politiche del lavoro nel campo del lavoro autonomo. Non fingiamo di meravigliarci e di scandalizzarci di fronte a lavoro nero e sottoccupazione. Tutti sappiamo che generano evasione fiscale e previdenziale compromettendo la stabilità di un'intera Categoria sociale e che possono essere contrastati solo da nuovi strumenti contrattuali sostenibili per i liberi professionisti datori di lavoro e dignitosi per i professionisti lavoratori, senza snaturare la loro statura intellettuale e la ■ loro autonomia professionale".
CONCILIA? MEGLIO SE ASSICURATI SONO ANNI CHE SOSTENIAMO LA POSSIBILITÀ DI CREARE PRESSO GLI ORDINI CAMERE DI CONCILIAZIONE che possano avere ruolo di definizione del contenzioso fra professionisti e clienti evitando le vie legali che oltre ad essere estremamente lunghe, spesso anni per arrivare alla conclusione, sono anche molto onerose per le parti in causa. Ci ha fatto quindi molto piacere leggere negli ultimi giorni che, nonostante le richieste di ulteriori rinvii, il decreto legislativo 28/2010 ha finalmente attuato l’art. 60 della legge 69/2009 prevedendo, fra l’altro, che dal 20 marzo 2011 per controversie civili riferite a responsabilità mediche non ci si possa rivolgere al tribunale senza prima aver tentato una conciliazione presso un organismo di mediazione riconosciuto. I tempi di intervento dell’organismo non potranno superare i 4 mesi e questo potrà quindi velocizzare i tempi per la definizione della controversia perché una volta accettata dalle parti la proposta del mediatore sarà omologata dal Presidente del Tribunale che la renderà a tutti gli effetti esecutiva. Questo sistema, che noi speriamo possa essere affidato ad organismi di mediazione istituiti presso gli Ordini provinciali, o almeno a livello regionale, non può essere inteso come un’occasione favorevole al professionista se non per quanto riguarda gli aspetti di semplificazione delle procedure ed i tempi certamente molto più brevi per arrivare alla “sentenza”. Resta quindi l’impegno del professionista nell’offrire prestazioni di ottimo livello anche attraverso un continuo aggiornamento ed il pieno rispetto delle BPV evitando quindi possibili controversie con i clienti. Essendoci sempre, nonostante tutto, il rischio di errori, una buona assicurazione di RC sarebbe bene averla.
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Controversie e giustizia Attualità
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Responsabilità professionale? Andiamo dal mediatore Potrebbe finire l’era delle lettere “terrorizzanti” degli avvocati. Per risolvere le liti con i clienti c’è la mediazione civile LE FASI DEL PROCEDIMENTO Viene presentata la domanda di mediazione ↓ il responsabile dell’organismo designa un mediatore, fissando il primo incontro tra le parti (non oltre quindici giorni dal deposito della domanda) ↓ viene data comunicazione all’altra parte (se sono necessarie competenze tecniche particolari, l’organismo nomina uno o più mediatori ausiliari) ↓ il mediatore cerca un accordo amichevole:
on si andrà in Tribunale senza prima essere passati da un “organismo di mediazione”. È un iter obbligato quello stabilito dal nuovissimo istituto della “mediazione civile” che, dal 21 marzo prossimo, innoverà profondamente le controversie di carattere civile e commerciale, incluse quelle per responsabilità medica. Sarà un po’ come dover tornare “al via” dopo un passo falso ad un gioco da tavolo. Sbrigarsela da sé, senza intasare la giustizia di liti, più o meno gravi, più o meno importanti, è diventato un obbligo. Quantomeno è diventato obbligatorio provarci. Ciò comporta un nuovo obbligo per l’avvocato, che deve informare subito in modo chiaro e per iscritto il cittadino che vi si rivolga, della possibilità di avvalersi del procedimento di mediazione; diversamente, sarà il giudice ad informare la parte della facoltà di intraprendere un procedimento di mediazione. Il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano,
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RISOLVERE LE LITI ALL’ORDINE on la Legge di conversione del Milleproroghe (Legge 26 febbraio 2011, n. 10, Gazzetta Ufficiale 26 febbraio 2011, n. 47) debutta l'istituto della mediazione civile. Dal 21 marzo sarà obbligatorio risolvere le controversie tra privati, sia civili che commerciali, come stabilito dal Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010. (Gazzetta Ufficiale 5 marzo 2010, n. 53). La mediazione è lo strumento per arrivare ad una conciliazione senza l’autorità per imporre una soluzione. La esercitano appositi organismi di mediazione, che possono essere enti pubblici o privati, purché attraverso “mediatori” abilitati a svolgere il procedimento e iscritti in un registro istituito con decreto del Ministro della Giustizia. Anche l’Ordine professionale può essere un luogo di “mediazione”, dotandosi di apposito organismo e avvalendosi di proprio personale preposto allo scopo. Per la FNOVI. “è l’occasione di dimostrare il ruolo di organo ausiliario dello Stato”.
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non ha ceduto alle proteste (soprattutto della classe forense, che oppone obiezioni di anticostituzionalità) e non ha lasciato che il Milleproroghe rinviasse la mediazione civile. Qualche vantaggio i detrattori l’hanno portato comunque a casa: il nuovo istituto potrà essere utilizzato solo fra un anno in caso di contrasti in due materie cruciali al altissimo tasso di conflittualità come il condominio e gli incidenti stradali. L’esigenza di Via Arenula, supportata da incoraggiamenti dell’Unione Europea, è di alleggerire il carico della magistratura, notoriamente ingolfata da innumerevoli pratiche avviate da solerti avvocati e litigiosi cittadini.
CHI PUÒ ACCEDERVI Chiunque può accedere alla mediazione, senza escludere aprioristicamente forme di negoziazione. Non sono previste formalità particolari ed è possibile utilizzare anche modalità telematiche. È sufficiente presentare un’istanza presso l’organismo competente, indicando: l’organismo; le parti; l’oggetto; le ragioni della pretesa (c.d. causa petendi). Tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione sono esenti dall’imposta di bollo e da ogni altra spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura.
1) se si raggiunge l’accordo (conciliazione), il mediatore redige processo verbale, sottoscritto dalle parti ↓ l’accordo (non contrario all’ordine pubblico o a norme imperative), che può prevedere il pagamento di somme di denaro per ogni violazione ulteriore o inosservanza, viene omologato con decreto del Presidente del Tribunale, nel cui circondario ha sede l’organismo, previo accertamento della regolarità formale; il verbale omologato è titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, per l’esecuzione in forma specifica e per l’iscrizione di ipoteca giudiziale;
DOVE Il decreto 28/2010 prevede, all'articolo 19, che gli Organismi di mediazione possano essere istituiti presso i consigli degli ordini professionali: "I consigli degli ordini professionali possono istituire, per le materie riservate alla
2) se non si raggiunge l’accordo, il mediatore forma processo verbale con l’indicazione della proposta e delle ragioni del mancato accordo ↓ inizia il processo civile ↓ quando il provvedimento che definisce il giudizio corrisponde interamente al contenuto della proposta conciliativa, il giudice: a) esclude la ripetizione delle spese della parte vincitrice che ha rifiutato la proposta, relativamente al periodo successivo alla stessa; b) condanna al pagamento delle spese processuali di controparte; c) condanna al versamento di un’ulteriore somma, di importo corrispondente al contributo unificato dovuto.
loro competenza, previa autorizzazione del Ministero della giustizia, organismi speciali, avvalendosi di proprio personale e utilizzando locali nella propria disponibilità". Per l'Ordine professionale è l'occasione di dimostrare il ruolo di organo ausiliario dello Stato. ■
IN QUALI CASI La mediazione civile deve essere esperita nei casi di controversie relative a: diritti reali; divisione; successioni ereditarie; patti di famiglia; locazione; comodato; affitto di azienda; risarcimento del danno derivante da responsabilità medica; risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità; contratti assicurativi, bancari e finanziari. Anche le controversie civili fra medico veterinario e cliente, dunque, potranno risolversi secondo le nuove regole della conciliazione. Si spalanca uno scenario completamente nuovo in caso di contestazione della prestazione professionale, su un piano che sulla carta potrebbe essere maggiormente paritetico per il medico veterinario, spesso destinatario di lettere “terrorizzanti” di avvocati disinvolti che intimano tempi di risposta, decidono le somme del rimborso e mettono in grave difficoltà, anche psicologica, il sanitario.
AVERE UNA POLIZZA RC SARÀ OBBLIGATORIO ono poche le modifiche contenute nel nuovo testo di riforma degli Ordini della Sanità. Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’11 marzo scorso un provvedimento che nella sostanza conferma i principi di riforma che il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, aveva individuato l’anno scorso a luglio. Molte di più le conferme, fra cui l’obbligo per gli iscritti all’Ordine dei medici veterinari (e di tutte le professioni sanitarie in genere) di dotarsi “di idonea copertura assicurativa per responsabilità professionale”. La riforma sarà attuata da uno o più decreti legislativi che sanciranno anche il compito di certificare il mantenimento dei requisiti professionali, in relazione agli obblighi di formazione permanente. Centrale nel ruolo “esponenziale” degli Ordini professionali la difesa della deontologia e la salvaguardia di principi etici nell’esercizio professionale.
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Fonte: Altalex
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4 Fisco Redditi
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accertando. L’obiettivo è creare un precedente nella giurisprudenza tributaria.
Il Fisco dimostri di avere ragione sul redditometro
LA FISE LA PENSA COME NOI La penalizzazione fiscale subita dal cavallo è un argomento troppo importante per non mobilitare tutto il settore equino. Dopo la protesta innescata da ANMVI e SIVE, i consensi e le interrogazioni parlamentari e le sinergie con il mondo allevatoriale, anche la FISE ha preso ufficialmente posizione e scrive ai Dicasteri competenti. Sul sito ufficiale della Federazione Sport Equestri è stata resa pubblica la lettera del Presidente Andrea Paulgross: "La prima osservazione che s'impone - scrive - è la mancata valutazione delle diverse situazioni che si riscontrano nella realtà, ben diverso è l'onere per il mantenimento di un cavallo impiegato nelle corse rispetto a quello impiegato negli sport equestri o utilizzato per diporto o tenuto a livello amatoriale o destinato all'allevamento. Sarebbe come non differenziare, dal punto di vista di indicatore contributivo, il possesso di una barca a remi da un mega yacht di 20 metri". "Ben diverso - aggiunge il Presidente - è l'onere sostenuto per un cavallo mantenuto in proprio o in pensione come ben diversa è l'attenzione dovuta dal punto di vista fiscale al cavallo da reddito o al cavallo che svolge una funzione socialmente rilevante quando d'affezione o impiegato nella Riabilitazione Equestre". "Si aggiunga a quanto esposto - conclude - che l'auspicata destinazione dei cavalli a fine carriera alla categoria dei NON produttori di alimenti destinati all'uomo già ne rende impegnativa la detenzione da parte dei proprietari. L'imposizione fiscale impropria preventivata la renderebbe insostenibile". ■
ANMVI: fragile la definizione fiscale di “cavallo da equitazione” G., proprietario piemontese (v. Professione Veterinaria n. 7, 2010), dovrà pagare 26.000 euro al Fisco per due cavalle considerate indicatori di maggior reddito. Maloua e Dynastia non sono da corsa e non sono da equitazione, vivono nel giardino del loro proprietario come animali d'affezione e sono state dichiarate non destinate alla macellazione. Ma l'Agenzia delle Entrate ha inviato l'annunciato avviso di accertamento al loro proprietario, per gli anni 2007 e 2008, per una sanzione complessiva di 26 mila euro. Il D.M. 10 settembre 1992, che fissa gli indicatori di reddito per i quali scattano gli accertamenti fiscali, non definisce le attività "da corsa e da equitazione" e l'Agenzia delle Entrate vi ricomprende, arbitrariamente a nostro avviso, anche cavalli che non fanno gare e non partecipano a manifestazioni sportive.
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COSA FARE I consulenti fiscali dell'ANMVI, che seguono il caso, ritengono che il proprietario possa inoltrare una istanza di autotutela alle Entrate in ragione del fatto che i cavalli non hanno mai svolto attività sportiva di alcun genere.
In assenza di risposta da parte dell'Ufficio, previa presentazione di un accertamento con adesione, il proprietario potrà usufruire di altri 90 giorni prima di proporre il ricorso alla Commissione tributaria provinciale insistendo che il termine equitazione indica un'attività sporti-
va che nel caso specifico non è stata mai svolta dai due cavalli. Secondo i consulenti dell'ANMVI dovrà poi essere l'Ufficio a dimostrare che i cavalli sono da equitazione, intendendosi per tale un'attività sportiva, indice di quel tenore di vita e di reddito che il Fisco va
Le agevolazioni “prima casa” di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino ’acquisto di un immobile abitativo da parte di un soggetto privato comporta il pagamento delle seguenti imposte e tasse che variano in dipendenza della qualità del soggetto cedente e della tipologia dell’immobile).
L
ACQUISTO DELLA “PRIMA CASA” Nel caso di acquisto della “prima casa” sono previste una serie di agevolazioni: – l’imposta di registro, o in alternativa l’Iva, si paga con aliquota ridotta, – le imposte ipotecarie e catastali sono dovute in misura fissa. Le agevolazioni per l’acquisto della “prima casa” sono contenute: • per quanto riguarda l’imposta di registro nel D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, nota IIbis all’articolo 1 della Tariffa, Parte I; • per quanto riguarda l’imposta ipotecaria nel D. Lgs. 31 ottobre 1990, n. 347, nota all’articolo 1 della Tariffa; • per quanto riguarda l’imposta catastale nell’articolo 10, comma 2 del D. Lgs. 31 ottobre 1990, n. 347; • per quanto riguarda l’Imposta sul Valore Aggiunto nella Tariffa n. A, Parte II, n. 21, allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. La Tabella 1 sintetizza le imposte dovute per l’acquisto della “prima casa”. Le agevolazioni fiscali vigenti quindi consentono: – di applicare l’imposta di registro nella misu-
ra del 3% ai sensi dell’articolo 1 della parte I, della tariffa allegata al D.P.R. n. 131/1986, anziché l’aliquota normale del 7%; – di applicare l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale in misura fissa pari ad Euro 168,00 per ciascuna imposta, ai sensi della nota all’articolo 1 della tariffa allegata al Dlgs. n. 347/1990 e all’articolo 10, comma 2, ultimo periodo del medesimo decreto, anziché nella misura ordinaria rispettivamente del 2% e dell’1%; – aliquota IVA ridotta, nella misura del 4%, ai sensi del numero 21 della tabella A, parte II, allegata al D.P.R. n. 633/1972 (nel caso in cui l’acquisto fosse soggetto ad IVA anziché ad imposta di registro), anziché l’aliquota ordinaria del 10%.
REQUISITI PER L’APPLICAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI
REQUISITI SOGGETTIVI
I requisiti di carattere soggettivo ed oggettivo che devono ricorrere al fine di poter ottenere le agevolazioni di cui sopra riguardano la tipologia dell’immobile trasferito, l’ubicazione dell’immobile nonché le condizioni soggettive dell’acquirente. Le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa valgono anche per l’acquisto di pertinenze e anche se effettuato con atto separato, ma con il limite di una sola pertinenza per ciascuna delle seguenti categorie catastali: – C/2, cantina o soffitta; – C/6, garage o box auto; – C/7, tettoia o posto auto.
Per poter usufruire delle agevolazioni per l’acquisto della “prima casa” devono essere rispettati i seguenti requisiti: 1) l’acquirente deve essere esclusivamente una persona fisica. Il beneficio infatti non si applica ad altri soggetti (società, associazioni, ecc.). È irrilevante la nazionalità dell’acquirente; il beneficio si applica infatti anche ai cittadini stranieri. 2) L’acquirente deve dichiarare nell’atto di acquisto, a pena di decadenza, di non essere titolare, esclusivo o in comunione con il coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su altra casa di abitazione ubicata nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile da acquistare. Da ciò si può desumere che:
Tabella 1 Tabella imposte e tasse per cessione di immobili prima casa Cedente
Tipologia immobile
Impresa costruttrice o che ha effettuato interventi di recupero, entro 5 anni dalla costruzione o dall’intervento
Abitazione non di lusso
Impresa costruttrice o che ha effettuato interventi di recupero, oltre 5 anni dalla costruzione o dall’intervento
Abitazione non di lusso
Privato
Abitazione non di lusso
Imposta
Aliquota
IVA
4%
Registro Ipotecarie
168 168
Catastali IVA Registro Ipotecarie
168 esente 3% 168
Catastali Imp. di registro Imposta ipotecaria
168 3% 168
Imposta catastale
168
Norma D.P.R. 633/72 - Tabella n. A, Parte II, n. 21 DPR 131/86 Art. 40 D. Lgs. 347/90, nota all articolo 1 della Tariffa D.Lgs. 347/90, art. 10 D.P.R. 633/72 - Art. 10, n. 8-bis D.P.R. 131/86 - Tariffa Parte I, art. 1 D. Lgs. 347/90-Nota ad art. 1 della Tariffa D. Lgs. 347/90-Art. 10, comma 2 D.P.R. 131/86 - Tariffa Parte I, art. 1 D. Lgs. 347/90-Nota ad art. 1 della Tariffa D. Lgs. 347/90-Art. 10, comma 2
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6 Fisco Agevolazioni • è possibile fruire dell’agevolazione anche se si è comproprietari con soggetti terzi (non coniuge) di altra casa di abitazione posta nell’ambito del territorio comunale; • è possibile fruire dell’agevolazione nel caso in cui l’acquirente o i coniugi siano titolari del diritto di nuda proprietà su altra casa di abitazione situata nello stesso comune (purché la nuda proprietà non sia stata acquistata con le agevolazioni “prima casa”); • la Corte di Cassazione (sentenza 6476 del 18.07.1996) ha chiarito che “l’agevolazione non è preclusa quando l’altra abitazione posseduta nel medesimo Comune non sia “concretamente in grado di sopperire ai bisogni abitativi”; • l’Agenzia delle Entrate ha inoltre chiarito, nella circolare n. 19 del 1° marzo 2001, che qualora l’acquirente sia titolare nel medesimo Comune di un diverso immobile, qualificato in catasto come A/10 (categoria catastale che identifica gli uffici), ciò non preclude il godimento dell’agevolazione anche nel caso in cui tale immobile fosse utilizzato non come ufficio ma come abitazione. • L’Agenzia delle Entrate (Risoluzione 44 del 7 maggio 2001) ha anche precisato che il precedente acquisto di un immobile per successione o donazione, con l’agevolazione “prima casa” non impedisce di usufruire dell’agevolazione per un successivo acquisto a titolo oneroso di altra abitazione. • Si segnala inoltre l’ulteriore precisazione fornita dall’Agenzia delle Entrate (Circolare n. 38 del 12 agosto 2005) relativa all’acquisto di ulteriori quote di comproprietà da parte del soggetto che ha già acquistato una precedente quota con le agevolazioni “prima casa”. Secondo l’Agenzia al proprietario di una quota di un immobile acquistato con il beneficio della “prima casa” spetta anche l’agevolazione per l’acquisto di ulteriori quote di proprietà dello stesso immobile. • A seguito delle numerose interpretazioni giurisprudenziali l’Agenzia ha mutato orientamento (Risoluzione n. 25 del 25 febbraio 2005) riguardo all’acquisto di un’abitazione contigua ad altra abitazione acquistata con l’agevolazione “prima casa” ammettendo
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anche in questo caso la spettanza dell’agevolazione. Sullo stesso argomento è intervenuta recentemente la Circolare n. 31 del 7 giugno 2010 in cui si specifica come l’agevolazione vada riconosciuta anche nell’ipotesi in cui il contribuente non abbia fruito delle agevolazioni “prima casa” per l’acquisto dell’abitazione da ampliare non per la mancanza di una previsione normativa che riconoscesse il trattamento di favore ma perché risultava già titolare, al momento della stipula del precedente atto di trasferimento, di altro immobile acquisito con le agevolazioni “prima casa”. L’agevolazione sul nuovo acquisto trova, peraltro, applicazione a condizione che i due alloggi accorpati costituiscano un’abitazione unica. • Con una recente risoluzione (n. 86 del 20 agosto 2010) l’Agenzia ha chiarito che nell’ipotesi in cui uno solo dei coniugi, in regime di comunione legale, possegga i requisiti soggettivi per fruire dell’agevolazione “prima casa” - avendo l’altro coniuge, prima di contrarre matrimonio, acquistato un immobile abitativo - il beneficio fiscale in parola risulta fruibile dallo stesso nella misura del 50%, ossia limitatamente alla quota da lui acquistata. 3) L’acquirente deve dichiarare nell’atto di acquisto: a) di essere residente o di volere, entro 18 mesi dall’acquisto, stabilire la propria residenza, nel territorio del Comune ove è ubicato l’immobile che si intende acquistare [il cambio di residenza si considera avvenuto nella stessa data in cui l’interessato rende al comune la dichiarazione di trasferimento ex art. 18 D.P.R. 223/89], oppure b) di svolgere la propria attività (di lavoro, di studio, ecc.) nel medesimo comune. 4) Nell’atto di acquisto l’acquirente deve dichiarare di non essere titolare (neppure per quote o in regime di comunione legale), su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge (in regime di comunione legale) usufruendo delle agevolazioni per
l’acquisto della prima casa. Come è stato precisato dal Ministero delle Finanze (Circolare Ministeriale n. 19/E del 1° marzo 2001) l’agevolazione non viene concessa se l’acquirente risulta titolare dei sopra citati diritti al momento dell’acquisto. L’agevolazione invece compete nell’ipotesi in cui l’acquirente ha effettuato precedenti acquisti con le agevolazioni fiscali ma non risulti più titolare, al momento del nuovo acquisto dei citati diritti reali su altra casa di abitazione.
REQUISITI OGGETTIVI 1) L’immobile che si intende acquistare deve avere destinazione abitativa e deve possedere i requisiti per essere considerato non di lusso. Le caratteristiche che individuano le abitazioni di lusso sono indicate nel D.M. 2 agosto 1969. L’unità immobiliare da acquistare deve essere classificata (o classificabile) in catasto nelle categorie comprese tra A/1 e A/11 con esclusione della categoria A/10. Si segnala che la classificazione catastale dell’immobile nella categoria “A1 - Abitazioni di tipo signorile” non esclude che possa trattarsi di abitazione non di lusso (Corte di Cassazione n. 2595 del 26 marzo 1988). La Tabella 2 evidenzia le caratteristiche che, se superiori a 4 per ciascuna unità abitativa, determinano la natura di “lusso”. 2) Le agevolazioni spettano anche per l’acquisto delle pertinenze dell’immobile acquistato con agevolazioni prima casa. Sono considerate pertinenze le unità immobiliari classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2 (cantine e soffitte), C/6 (autorimesse) e C/7 (tettoie chiuse o aperte). Le agevolazioni spettano per l’acquisto di una pertinenza per ciascuna categoria sopra elencata. Infine si segnala che l’acquisto della pertinenza è agevolato anche se questa viene acquistata con atto separato, rispetto a quello di acquisto della prima casa, ed anche se la pertinenza è ubicata in prossimità dell’abitazione principale (purché essa risulti adibita all’utilità della stessa). È necessario che l’acquirente dichiari nell’atto di acquisto la propria volontà di voler destinare l’unità immobiliare acquistata a pertinenza della “prima casa”. Nella citata circolare n. 38/E
Tabella 2 a) Superficie dell’appartamento
Superficie utile complessiva superiore a mq 160, esclusi dal computo terrazze e balconi, cantine, soffitte, scale e posto macchine
b) Terrazze a livello coperte e scoperte e balconi
Quando la loro superficie utile complessiva supera mq 65 a servizio di una singola unità immobiliare urbana
c) Ascensori
Quando vi sia più di un ascensore per ogni scala, ogni ascensore in più conta per una caratteristica se la scala serve meno di 7 piani sopraelevati
d) Scala di servizio
Quando non sia prescritta da leggi, regolamenti o imposta a necessità di prevenzione di infortuni od incendi
e) Montacarichi o ascensore di servizio
Quando sono a servizio di meno di 4 piani
f) Scala principale
1 - Con pareti rivestite di materiali pregiati per un’altezza superiore a cm 170 di media 2 - Con pareti rivestite di materiali lavorati in modo pregiato
g) Altezza libera netta del piano
Superiore a m. 3,30 salvo che regolamenti edilizi prevedano altezze minime superiori
h) Porte di ingresso agli appartamenti da scala interna
1 - In legno pregiato o massello e lastronato 2 - Di legno intagliato, scolpito o intarsiato 3 - Con decorazioni pregiate sovrapposte od impresse
i) Infissi interni
Come ai numeri 1), 2), 3) della caratteristica h) anche se tamburati qualora la loro superficie complessiva superi il 50% (cinquanta per cento) della superficie totale
l) Pavimenti
Eseguiti per una superficie complessiva superiore al 50% (cinquanta per cento) della superficie utile totale dell’appartamento: 1 - in materiale pregiato; 2 - con materiali lavorati in modo pregiato
m) Pareti
Quando per oltre il 30% (trenta per cento) della loro superficie complessiva siano: 1 - eseguite con materiali e lavori pregiati; 2 - rivestite di stoffe od altri materiali pregiati
n) Soffitti
Se a cassettoni decorati oppure decorati con stucchi tirati sul posto dipinti a mano, escluse le piccole sagome di distacco fra pareti e soffitti
o) Piscina
Coperta o scoperta, in muratura, quando sia a servizio di un edificio o di un complesso di edifici comprendenti meno di 15 unità immobiliari
p) Campo da tennis
Quando sia a servizio di un edificio o di un complesso di edifici comprendenti meno di 15 unità immobiliari
l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che “l’agevolazione non si applica qualora la pertinenza non possa essere oggettivamente destinata in modo durevole a servizio o ornamento dell’abitazione principale, circostanza, quest’ultima, che normalmente ricorre, ad esempio, qualora il bene pertinenziale è ubicato in un punto distante o addirittura si trovi in un comune diverso da quello dove è situata la prima casa”. Una recente risoluzione (Risoluzione 17 marzo 2006, n. 39) ha chiarito che l’agevolazione spetta anche per la costruzione di un’autorimessa pertinenziale all’unità abitativa. 3) L’agevolazione trova applicazione anche nell’ipotesi di trasferimento di un “fabbricato rurale” o di una porzione dello stesso, purché idoneo all’utilizzo residenziale. 4) Risulta agevolabile anche l’acquisto di una casa di abitazione non di lusso in corso di costruzione (Circolare 38 del 12 agosto 2005). 5) L’agevolazione spetta anche per l’acquisto di due appartamenti contigui destinati a costituire un’unica unità abitativa purché l’abitazione risultante dall’unione conservi le caratteristiche non di lusso (Cassazione, numero 563 del 22 gennaio 1998) e per l’acquisto di un’unità immobiliare contigua ad altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto fruendo dei benefici “prima casa”.
DECADENZA DALLE AGEVOLAZIONI Come dettato dal comma 4, della nota II bis all’articolo 1 della tariffa, parte I, allegata al D.P.R. n. 131/86 la decadenza dalle agevolazioni può verificarsi per due motivi: 1) falsità delle dichiarazioni fatte dall’acquirente nell’atto di acquisto in merito ai requisiti richiesti dalla legge. 2) Vendita dell’unità immobiliare acquistata con le agevolazioni “prima casa” nei cinque anni dalla data di acquisto. Nel caso di cessione dell’immobile agevolato nel quinquennio non si decade dai benefici se il contribuente, entro un anno dalla vendita dell’immobile precedentemente acquisto con i benefici fiscali, procede all’acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione principale. È stato chiarito (Risoluzione n. 44 del 16 marzo 2004) che non si decade dall’agevolazione se entro 1 anno dalla vendita si procede all’acquisto di un terreno e su di esso si provveda a costruire un immobile da adibire ad abitazione principale. Nel caso di vendita nel quinquennio di una pertinenza (acquistata con l’agevolazione) si decade dall’agevolazione anche se nell’anno successivo alla vendita il soggetto procede all’acquisto di una nuova pertinenza (Risoluzione n. 30 del 1° febbraio 2008). 3) Mancato trasferimento della residenza nel Comune ove è ubicato l’immobile acquistato. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito (Risoluzione 35 del 1° febbraio 2002 e n. 140 del 10 aprile 2008) che il mancato trasferimento della residenza per causa di “forza maggiore” non fa decadere dall’agevolazione. Affinché possa configurarsi la “forza maggiore” è necessario che l’evento sia oggettivo, imprevedibile, inevitabile e non sia imputabile al contribuente. Naturalmente l’evento deve verificarsi dopo l’atto di acquisto dell’immobile ed entro i termini (18 mesi) stabiliti dalla legge per il trasferimento della residenza.
SANZIONI In caso di decadenza dai benefici saranno dovute le imposte di registro o IVA, ipotecarie e catastali nella misura ordinaria e cioè imposta di registro 7%, imposta ipotecaria 2%, imposta catastale 1%, IVA 10% - 20%. Il contribuente pertanto sarà chiamato a pagare la differenza maggiorata di una sopratassa pari al 30% delle maggiori imposte dovute nonché i relativi interessi. (l'articolo prosegue sul prossimo numero) ■
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8 Attualità Istituto Superiore di Sanità
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Mangimi semi-vegetariani per la sicurezza alimentare del pesce Francesca Maranghi (ISS): l'obiettivo è un prodotto alimentare sano ma anche salutare ricercatori del progetto Aquamax ("Sustainable aquafeeds to maximise the health benefits of farmed fish for consumers") hanno messo a punto mangimi a base di vegetali per salmoni, trote e orate per sostituire quelli tradizionali fatti con farine e oli animali con risultati molto positivi. Allo studio ha partecipato anche l‘Italia, attraverso l'Istituto superiore di sanità. In particolare, all'Iss è stato affidato il compito di controllare la sicurezza dei nuovi mangimi "semi-vegetariani". Aquamax è stato finanziato dall'Ue con 10,5 milioni di euro e coordinato dall'Istituto nazionale norvegese di ricerca sull'alimentazione e gli alimenti marini (Nifes). Il consorzio ha riunito 33 partner provenienti da Belgio, Cina, Estonia, Francia, Germania, Grecia, India, Norvegia, Regno Unito, Spagna, Svezia e Ungheria. Il progetto si è strutturato in 4 differenti aree di lavoro: 1. sviluppare dei mangimi più salubri per l'acquacoltura e, nel contempo, salvaguardare le risorse marine; 2. studiare gli effetti per la salute umana del consumo di pesce alimentato con questo nuovo sistema, concentrando l'attenzione sulle donne in gravidanza e i bambini allergici; 3. valutare la sicurezza del pesce allevato (salmonidi, orate, carpe), parte affidata ai tossicologi dell'Iss; 4. comprendere qual è la percezione del pesce
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d'allevamento da parte dei consumatori e degli scienziati. Intervistata da ilfattoalimentare.it, la ricercatrice Francesca Maranghi - che ne ha seguito gli aspetti tossicologici - spiega: “All’Iss è stato affidato il compito di controllare la sicurezza dei nuovi mangimi semi-vegetariani. Abbiamo nutrito roditori da laboratorio con pesci allevati con mangime tradizionale e altri con quello messo a punto da Aquamax, per studiarne l’impatto sulla salute. È stato valutato anche l’effetto protettivo o meno della dieta quando il roditore veniva esposto direttamente ai contaminanti. I topini alimentati con diete tradizionali risultavano più sensibili all’azione di queste sostanze chimiche tossiche: abbiamo trovato alterazioni a carico degli ormoni della tiroide, del sistema riproduttivo e immunitario maggiori rispetto ai roditori nutriti con dieta a base di salmone Aquamax”. “Diossina, PCB e ritardanti di fiamma (due in particolare, esabromociclododecano e PBDE47) sono stati individuati da Aquamax come i più presenti nel pesce - continua l’esperta - soprattutto nelle specie ad alto contenuto lipidico come i salmoni, sgombri, anguille che, tra l'altro, sono predatori all'apice della catena alimentare (e quindi accumulano i contaminanti presenti nelle specie ittiche di cui si nutrono direttamente oppure attraverso i man-
CARNE O PESCE? rancesca Maranghi del Dipartimento di Sanità Alimentare e Animale dell’ISS, fa notare che “In Italia il consumo procapite annuo di pesce è molto inferiore rispetto a quello di carne bovina. Non è così nel Nord Europa. Il pesce è una fonte di principi nutritivi importanti, come grassi buoni omega tre, proteine facilmente assimilabili, vitamine, iodio e selenio, elementi presenti sia in quello di allevamento che in quello pescato. Di contro le carni possono contenere contaminanti persistenti: diossina, PCB (policlorobifenili, in passato usati per esempio nei fluidi per condensatori e trasformatori, circuiti idraulici, come additivi vernici, pesticidi, carte copiative, adesivi…) e ritardanti di fiamma (varie sostanze aggiunte, per esempio a tappezzerie, circuiti stampati, video per computer, contenitori di plastica e i cavi, per ridurre la loro infiammabilità). Questi ultimi sono riconosciuti anche come interferenti endocrini (IE) perché hanno effetti a carico del sistema ormonale”. Tuttavia, aggiunge la ricercatrice, “sulla spinta delle campagne nutrizionali a favore del suo valore alimentare, cresce la richiesta di pesce da parte dei consumatori, a fronte di un contenuto calorico ridotto che ne fa un alimento ideale per tutte le fasce d'età, comprese le più vulnerabili (bambini, anziani) anche nei regimi dimagranti. Maranghi aggiunge che “l’aumento della domanda sta depauperando l’ambiente, perché molta fauna ittica viene utilizzata per produrre i mangimi a base di farine e oli di pesce”. Per produrre 1 kg di salmone destinato all’alimentazione occorrono ben 4 kg di pesce pescato.
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gimi). Lo studio si è concentrato sulla produzione di mangimi privi di contaminanti”. Mettendo a punto un mangime per i pesci di allevamento più ricco di componenti vegetali riducendo quelle animali (farine e oli di pesce) diminuisce anche la presenza di contaminanti. Il rischio è di far "dimagrire" troppo salmoni, trote & C. e modificarne le caratteristiche organolettiche e nutrizionali. “Per esempio - puntualizza Maranghi - alterando il rapporto tra acidi grassi omega 3 e omega 6 si potrebbe
compromettere l'obiettivo finale di avere un prodotto alimentare sano ma anche salutare. Per mettere a punto la miscela giusta ci sono voluti anni di lavoro, studiando diverse soluzioni e utilizzando diversi tipi di oli vegetali per ridurre il più possibile la parte proteica animale a rischio di contaminazione modificando il meno possibile le caratteristiche intrinseche del pesce. Le valutazioni conclusive sono state fatte su due gruppi vulnerabili di popolazione: bambini e donne in gravidanza”. ■
Pubblicato il Rapporto Rasff 2010 'Italia si conferma il primo Paese europeo per segnalazioni inviate alla Commissione Europea. Il dato emerge dalla Relazione sul sistema di allerta comunitario pubblicata dal Ministero della Salute. La raccolta dei dati per l'elaborazione del documento si è conclusa il 7 gennaio 2011. Complessivamente, nel 2010 sono state trasmesse, attraverso il Sistema di allerta rapido comunitario (RASFF), 3291 notifiche, confermando il trend in aumento degli ultimi anni. Tra i contaminanti microbiologici, un elevato numero di notifiche riguardano ancora il riscontro della Salmonella (338 notifiche contro le 314 dell'anno precedente). Tra queste, 120 si riferiscono all'alimentazione animale, con un trend positivo
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se confrontate con le 88 segnalazioni dell'anno precedente. A differenza del passato, nel corso del 2010 non sono pervenute notifiche per riscontro di Salmonella in vegetali. Da notare un aumento del numero delle segnalazioni per la Listeria e per il riscontro di larve di Anisakis. Se confrontato con le segnalazioni pervenute lo scorso anno, si osserva un numero stazionario di notifiche per le micotossine e gli additivi e coloranti in prodotti alimentari, mentre si è osservato una diminuzione delle allerta per i metalli pesanti ed i residui di farmaci veterinari. Non vi sono state notifiche riguardanti la melamina. Si è assistito, invece, ad un aumento di notifiche per la frutta e vegetali, erbe e spezie e la carne escluso il pollame. ■
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CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC
Rimini, 27-29 Maggio 2011 Palazzo dei Congressi di Rimini
DENNIS B. DENICOLA
DENNIS B. DENICOLA DVM, PhD, Dipl ACVP Chief Veterinary Educator IDEXX Laboratories, Inc., Westbrook, Maine, USA
ci mostrerà attraverso alcuni casi clinici come l’uso di sistemi performanti e l’analisi dello striscio ematico permettano di raggiungere ottimi livelli anche in ambulatorio. Incontriamolo il 27 maggio 2011 al Congresso Multisala SCIVAC a Rimini
PER INFO VISITA IL SITO: www.scivacrimini.it In collaborazione con
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10 Info Regioni Nord Est
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Programmate le campagne vaccinali contro la rabbia silvestre nel 2011 L’Unità di Crisi ha fatto il punto sull’epidemiologia e la sorveglianza attiva empi formali e tecnici suggeriscono di avviare la prima campagna vaccinale contro la rabbia silvestre a metà di aprile 2011 per terminare verso la metà di maggio. La campagna autunnale, invece, dovrà essere effettuata alla fine di ottobre-metà novembre per evitare la sovrapposizione con l' attività venatoria che comincerà agli inizi di ottobre. In questo modo si otterrà il vantaggio di lanciare le esche in un periodo in cui il caldo avrà minore influenza sulla loro efficacia. L'ha stabilito l'Unità di crisi per la Rabbia, riunita al Ministero della Salute lo scorso 2 febbraio, presenti i responsabili del Centro di Referenza per la rabbia dell’IZSVE e i rappresentanti delle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e delle Province autonome di Bolzano e Trento. Nella campagna di vaccinazione 2011 verranno impiegate anche nuove macchine lancia esca, in grado di lanciare esche sfuse (500 a carico) per le quali la Ditta produttrice ha richiesto alla EASA la necessaria autorizzazione (omologazione aeronautica della macchina). Come previsto dal programma inviato al Ministero della salute e alla Commissione europea, in totale si prevedono per il 2011 almeno due campagne vaccinali. Tale previsione potrà essere modificata in funzione dell'andamento della situazione epidemiologica. Le dosi disponibili per tutto il 2011 ammontano a 1.100.000 nuove dosi e 300.000 avanzate dalla precedente scorta. La campagna primaverile prevede il lancio di esche sotto 2300 metri di quota sul medesimo territorio dove è stata effettuata la campagna autunnale 2010 mentre per quella autunnale 2011 è previsto il lancio sotto i 1500 metri (anche tale altitudine potrà subire delle variazioni in funzione delle condizioni metereologiche e allo zero termico) e l'ampiezza del territorio verrà decisa in funzione dei dati provenienti dalla sorveglianza epidemiologica.
biettivi previsti impatta direttamente sulla significatività del campione per verificare il livello di immunità delle volpi nei diversi territori considerati anche perché minore è il numero di volpi conferite per singolo comune maggiore è la probabilità di non avere dati attendibili sul livello di immunità acquisito. Questa situazione, è sempre l’Unità di Crisi a rimarcarlo, si è resa ancora più evidente nella terza campagna di vaccinazione dove i conferimenti sono risultati ancora più bassi e per alcuni territori problemi analoghi si stanno verificando per la sorveglianza attiva della quarta.
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CAMPIONI E COPERTURA
LA VACCINAZIONE DEI CANI E IL RUOLO DEI LIBERI PROFESSIONISTI a vaccinazione dei cani rimane obbligatoria in tutta l'area a rischio dove viene effettuata anche la vaccinazione delle volpi. Inizialmente la Regione Veneto aveva proposto una riduzione dell'attuale area di vaccinazione obbligatoria dei cani, limitandola alla sola provincia di Belluno e al massimo ai Comuni più a Nord della Provincia di Treviso. Alla luce però dei dati presentati dal Centro di Referenza, che evidenziano insufficienti livelli di sorveglianza e quindi la difficoltà ad effettuare una analisi epidemiologica esaustiva, la Regione ha convenuto con l'Unità di Crisi di dover mantenere l'attuale territorio di vaccinazione dei cani, comprendente le province di Treviso, Belluno, la parte nord di Vicenza e una parte della provincia di Venezia. Nella Regione Friuli la vaccinazione dei cani contro la rabbia può essere eseguita sia dai veterinari ASL che chiedono 10 euro per singola vaccinazione o dai liberi professionisti. Il Veneto, invece, ha fatto presente che la vaccinazione dei cani sarà eseguita solo dai veterinari liberi professionisti, in quanto in Regione del Veneto non sono più disponibili i fondi stanziati durante l'emergenza dell'anno precedente, che avevano permesso di applicare tariffe "calmierate" di vaccinazione da parte sia dei vet. LL.PP. sia delle Az. ULSS; d'altronde, l’Ordinanza ministeriale 26 novembre 2009 prevede che la vaccinazione dei cani sia a totale carico dei proprietari.
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La sorveglianza dovrà rispettare i target previsti per trarre conclusioni affidabili, anche in considerazione del fatto che la malattia sta ancora circolando e il rischio è di una recrudescenza della malattia, oltre che un nuovo di-
spendio di risorse pubbliche per l'attuazione di nuovi cicli di vaccinazione. Con lo scioglimento delle nevi a marzo si avranno maggiori dati sulla reale incidenza della malattia grazie ai test diagnostici sugli animali morti rinvenuti.
EPIDEMIOLOGIA E SORVEGLIANZA I dati relativi alla sorveglianza sui capi rinvenuti morti o con sintomatologia sospetta, rivelano che al 2 febbraio scorso, gli ultimi due casi (due tassi rinvenuti morti) risalgono al 10 e 11 di novembre 2010 nella provincia di Belluno, ma uno è localizzato in un Comune vicino alla Regione Friuli. L’altro in un comune vicino alla provincia di Trento. Per la regione Friuli l'ultimo caso risale a maggio 2010 mentre per la provincia di Bolzano a giugno e quella di Trento ad agosto. La sorveglianza effettuata nel 2010 ha avuto, dal punto di vista della distribuzione territoriale, un andamento a macchia di leopardo poiché alcuni Comuni delle zone a rischio hanno raggiunto livelli elevati di controllo mentre in altri il prelievo è stato addirittura nullo. Il mancato raggiungimento dei target previsti non consente di trarre delle conclusioni affidabili sul reale andamento della malattia pregiudicando di fatto la possibilità di programmare l'estensione delle future campagne vaccinali. Quanto all'efficacia della vaccinazione, l’Unità di Crisi ha esaminato i dati della seconda campagna di vaccinazione (esito sieroconversione e tetracicline) e della terza campagna (solo siero conversioni), evidenziando come il conferimento delle volpi per verificarne il livello di immunità non risulti omogeneo sui territori a rischio. Il mancato conferimento secondo gli ob-
Un altro aspetto valutato dall’Unità Centrale di Crisi è il numero di campioni che risultano inadatti per la effettuazione delle analisi. A tale proposito è stata effettuata una simulazione con i dati relativi ai controlli effettuati dall'Izsler per la ricerca delle tetracicline. Sono state prese in considerazione le percentuali delle volpi risultate positive alle tetracicline ma inadatte alla prova; le volpi risultate protette tra le volpi positive alle tetracicline; il numero di volpi inadatte per effettuare la titolazione ma positive alle tetracicline. È stato "corretto" il dato ipotizzando che non tutte le volpi che hanno mangiato risultano protette e si è calcolata la "nuova" percentuale di sieroconversione che per la seconda campagna di vaccinazione risulta pari a 72% e per la terza a 55%. I dati della seconda campagna di vaccinazione dimostrano il raggiungimento di un buon livello di copertura immunitaria meno invece quelli della terza dove però può aver influito il fattore temperatura sul vaccino. I dati sono in parte influenzati dal mancato raggiungimento dei target di prelievo previsti nelle volpi per la verifica della immunità acquisita.
CARENZE In merito alle carenze relative alla attività di sorveglianza riscontrate in alcuni territori in particolare delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, il Ministero è dell'avviso di predisporre delle note agli assessorati alla sanità, agricoltura e caccia e pesca delle rispettive Regioni per segnalare alcune carenze che come evidenziato nel corso della riunione impattano sulla capacità di effettuare efficaci previsioni sull'andamento epidemiologico della malattia e sul livello di immunità raggiunto.
ANIMALI DA REDDITO IN ALPEGGIO Nel 2010, la vaccinazione degli animali domestici stanziali o all'alpeggio di tutta l'area confinante con il Veneto e la provincia autonoma di Trento ha comportato la vaccinazione di oltre 30.000 capi. L’Unità di Crisi ha valutato di rivedere l'area di vaccinazione dei domestici che dovrebbe comprendere il territorio compreso tra la sinistra orografica della Rienza e la destra orografica della Drava inoltre la vaccinazione verrebbe effettuata in una zona buffer a ridosso della Provincia di Belluno e per tutti i capi che si muovono fuori della Provincia autonoma. Per quanto concerne il Friuli e il Veneto la vaccinazione riguarderà tutti gli animali che vanno in alpeggio nelle zone a rischio dove viene effettuata la vaccinazione delle volpi, mentre per la Provincia autonoma di Trento la vaccinazione riguarderà tutti i bovini che vanno in alpeggio nei territori situati ad est del fiume Adige. ■
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Dobbiamo essere più furbi di lei Combatti la rabbia silvestre con il vaccino “Suo malgrado, la volpe veicola una zoonosi mortale: la rabbia silvestre. L’unico modo per combattere il virus è vaccinare le volpi e gli animali domestici. Proteggi il tuo cane, il tuo gatto e il tuo furetto. Parlane subito con me.” Il tuo veterinario di fiducia
È UNA CAMPAGNA
ANMVI - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani
Ordinanza contingibile e urgente del Ministero della Salute recante misure per prevenire la diffusione della rabbia nelle regioni del nord-est italiano. (G.U. Serie Generale n. 285 del 7 dicembre 2009)
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12 Info Regioni Sicurezza alimentare
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Mitili infetti in Sardegna L’IZS di Sassari traccia un bilancio. “Diminuiti i casi di contaminazione. In tavola alimenti sicuri”
“
e biotossine algali sono diventate una presenza costante nei nostri mari e rappresentano un rischio per la salute perché possono contaminare gli allevamenti di cozze, ostriche e arselle. Ma il sistema dei controlli funziona bene e i consumatori possono mettere a tavola prodotti sicuri”. Questo il giudizio del Dipartimento di Igiene degli alimenti dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna che fa un bilancio dell’attività di controllo dei mitili nel 2010.
L
CONTAMINAZIONE “Lo scorso anno abbiamo registrato cinque casi di contaminazione da biotossine algali negli allevamenti di molluschi della Sardegna - spiega il dottor Sebastiano Virgilio, responsabile del laboratorio di controllo - Un dato in diminuzione, rispetto ai quattordici casi del 2009, che però non deve trarre in inganno perché ormai le biotossine sono una presenza costante nei nostri mari e proliferano anche in inverno”. Le biotossine sono so-
stanze tossiche prodotte da particolari tipi di alghe marine arrivate in Sardegna alla fine degli anni Novanta. La loro diffusione è dovuta alla globalizzazione dei commerci navali che determina una migrazione delle specie algali marine da una parte all'altra della Terra. Un nemico con il quale fare i conti, insomma, perché impossibile da eliminare. Bastano pochi milionesimi di grammo concentrati nei tessuti dei molluschi (grandi filtratori di acqua) per avere sintomi molto gravi: dalle gastroenteriti, alla paralisi respiratoria. Dato confermato anche a livello nazionale, perché lo scorso anno l'intossicazione da biotossine è salita al terzo posto tra le cause di rischio alimentare segnalate dall'Italia attraverso il sistema di Allerta Rapido Comunitario (RASFF).
PREVENZIONE E CONTROLLI “I numeri ci dicono che i rischi alimentari sono un problema serio non solo per la salute dell'uomo ma anche per l'economia - commenta il commissario dell'Istituto Zooprofilattico, Maria Assunta Serra. In Sardegna la
mitilicoltura rappresenta una fonte di reddito molto importante e per questo il nostro Istituto lavora nel campo della sicurezza in un’ottica di filiera. Infatti, i controlli cominciano negli allevamenti e proseguono nella vendita al dettaglio, così da garantire sicurezza ai consumatori e alimenti di qualità ai produttori”. Nella nostra regione il primo caso di contaminazione risale al 2002, quando nelle cozze del golfo di Olbia venne accertata la presenza di tossine del tipo PSP, le più pericolose. Da allora c'è stato un continuo aumento delle rilevazioni ma il sistema di prevenzio-
ne non è rimasto a guardare: “Da anni la Regione si è dotata di un innovativo Piano di sorveglianza e vigilanza che prevede due livelli di controllo - aggiunge il dottor Virgilio -. Il primo avviene negli allevamenti, il secondo nel circuito commerciale. E se gli esami dei nostri laboratori danno esito positivo, viene bloccata la raccolta delle cozze e i prodotti vengono ritirati dal commercio”. Un “doppio step” realizzato insieme ai servizi Veterinari delle Asl e al servizio Prevenzione dell’assessorato regionale alla Sanità e che a ottobre del 2010 ha permesso il ritiro delle cozze contaminate provenienti dal Nord Adriatico. “Questo dimostra che il sistema dei controlli funziona bene - conclude Sebastiano Virgilio - ma a patto che si consumino prodotti di origine certa, perché quelli venduti in nero o su banchetti improvvisati non rispettano nessun protocollo sanitario”. E a nulla serve cucinare i molluschi perché le biotossine resistono al calore e possono far male lo stesso. La cottura, invece, è utile per eliminare i batteri, i parassiti e i virus, anche questi rilevati dagli esperti dell'Istituto Zooprofilattico nei mitili: da quello dell'epatite A (virus HAV) al Norovirus, responsabile di problemi gastrointestinali. ■
PRAA TOSCANA, ULTERIORI MISURE DI SORVEGLIANZA E VIGILANZA a Giunta Regionale della Toscana con delibera n.85 del 21 febbraio 2011 ha ritenuto opportuno, anche a seguito delle indicazioni pervenute dal Ministero della Salute, dare ulteriori e specifiche indicazioni operative per l’anno in corso ai fini della corretta esecuzione del PNAA 2009-2011. Il testo della delibera è pubblicato sul BUR del 2 marzo 2011. Questi gli obiettivi prioritari previsti per l’anno 2011: l’aggiornamento dell’anagrafe degli impianti del settore mangimistico; la vigilanza nelle aziende di produzione primaria e zootecniche per la verifica del rispetto di quanto previsto dall’allegato I del Reg. Ce 183/2005 e nelle aziende zootecniche del corretto utilizzo dei fertilizzanti organici diversi dallo stallatico e delle sostanze di arricchimento del terreno ai sensi del Reg. CE 181/2006; la categorizzazione del rischio e la verifica dell’autocontrollo dell’HACCP degli impianti del settore dei mangimi; l’implementazione dei campioni per la ricerca di diossina e PCB su grassi animali e vegetali utilizzati come materie prime per mangimi.
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Eventi Veterinari
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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC BASILICATA Il paziente paretico: patologie spinali e problemi del sistema nervoso periferico a confronto Matera, 17 Aprile 2011
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA Argomenti di base in oftalmologia Aosta, 17 Aprile 2011
RELATORE CRISTIAN FALZONE
OBIETTIVI In questa giornata verranno trattati due dei temi di più frequente riscontro nella clinica di routine e specialistica neurologica, partendo dalla visita di base, passando attraverso gli esami collaterali, fino alla scelta del trattamento medico e chirurgico. L’obiettivo principale sarà quindi quello di sensibilizzare il medico veterinario al paziente paraparetico ed epilettico, anche grazie all’ausilio dei casi clinici interattivi, che permetteranno di condividere e discutere le diverse opinioni ed i differenti punti di vista.
15.30 Casi clinici - Il paziente periferico: impariamo a riconoscerlo e trattarlo nel modo corretto 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Come localizzare e differenziare le diverese patologie a carico del midollo spinale 10.30 Pausa 11.00 Come localizzare e differenziare le diverse patologie a carico del sistema nervoso periferico 12.30 Pausa 14.00 Casi clinici - Il paziente spinale: impariamo a riconoscerlo e trattarlo nel modo corretto 15.00 Pausa
SEDE Hilton Gardenn Inn Via Germania (Borgo Venusio) - 75100 Matera
PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it - www.scivac.it
RELATORE ADOLFO GUANDALINI
OBIETTIVI L’incontro verterà inizialmente sulle informazioni di base anatomiche e fisiologiche riguardanti la cornea e le palpebre (compresa la terza palpebra). Verranno poi trattate tutte le patologie corneali che possono essere iscritte sotto la definizione di “Occhio Opaco”, fornendo ai partecipanti gli elementi necessari per effettuare una accurata diagnosi e per impostare poi una corretta terapia medica e chirurgica delle patologie riscontrate. Si parlerà successivamente dell’approccio esclusivamente chirurgico alle patologie delle palpebre e della terza palpebra cercando di fornire ai Medici Veterinari le adatte conoscenze per effettuare questi interventi secondo la metodica più corretta per ogni singolo caso. Infine, tutte le nozioni teoriche acquisite nella prima parte dell’incontro, nella seconda parte, saranno messe in pratica attraverso lo studio di numerosi casi clinici eviscerando per ciascuno di essi il percorso diagnostico e terapeutico che è stato tenuto durante la loro gestione.
9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Opacità della cornea, riconoscerle per curarle 11.00 Pausa 11.30 Chirurgia di base delle palpebre e della terza palpebra 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale a cura di Hill’s 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi: “… dalla teoria alla pratica” (Prima parte) 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: “… dalla teoria alla pratica” (Seconda parte) 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hotel Express - Zona autoporto, 33 - 11020 Aosta
PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it - www.scivac.it
Richiesto Accreditamento per 4 Crediti Formativi
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
CORSI SALUTE E SICUREZZA ANMVI Da inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 28 marzo 2011, allegando l’attestazione di versamento
IL SOTTOSCRITTO COGNOME ……....................................................................……………………………………… NOME ……………....................................................................……………………… VIA ……………………………………………………………....................................................................................................................................................................................... CAP, CITTÀ E PROVINCIA ………………………………………………………………................................................................................................................................................. TELEFONO ………….....................................................................…..……………………… CELL. ………………….....................................................................…..……………… EMAIL ……………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE ……………………………………………………………………………………… ORDINE DEI VETERINARI DI …………………………………………………………………………………………… TESSERA N. ………………………………………………………
VITÀ NO
La guida “Studi professionali: stress da lavoro correlato” sarà parte integrante del materiale didattico del corso per datori di lavoro in struttura veterinaria.
CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti)
❑ Corso per datori di lavoro in struttura veterinaria 7-8 Aprile 2011 VERSANDO LA QUOTA DI € 145,00 + IVA (20%)
❑ Corso per addetti al primo soccorso 9-10 Aprile 2011
16 crediti ECM VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) ❑ vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍ Visa Intestata a …………………………………………………………………………………… Numero della carta (3 numeri sul retro) Scadenza (mese e anno) FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: …………………………………………………………… Domicilio fiscale ………………………………………………………………………………… PARTITA IVA (solo se non in possesso di Partita IVA) CODICE FISCALE DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………
VERSANDO LA QUOTA DI € 125,00 + IVA (20%) 12 crediti ECM
❑ Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso 9 Aprile 2011 VERSANDO LA QUOTA DI € 85,00 + IVA (20%) 4 crediti ECM
ATTIVAZIONE DEL CORSO I corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di un quorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organizzazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rimborso della quota versata. Non verranno accettate più di 50 domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. RINUNCE Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. In caso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimborso alcuno. PRIVACY Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.
FIRMA …………………...……...…….....……...……...……...……..
Professione Veterinaria 9-2011:ok
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laPROFESSIONE
14 Eventi Veterinari
VETERINARIA 9 | 2011
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
CONVEGNO NAZIONALE SIVAR 14 Aprile 2011 - Fiere di Reggio Emilia Limiti ed interventi nella gestione della scrofetta Rassegna Suinicola Internazionale
SEMINARIO Ematologia clinica e malattie infettive Roma, 8 Aprile 2011 - RomaCavalli RELATORE
SEDE DEL SEMINARIO
DEBRA C. SELLON DVM, PhD, Dipl ACVIM, Professor, Equine Medicine, Washington State University, USA
Fiera di Roma - RomaCavalli (Sala Aurelia) Via Portuense, 1645/1647 - 00148 ROMA
ISCRIZIONE
PROGRAMMA SCIENTIFICO Chairperson: Andrea Brignolo 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.25 Saluto del Presidente CR FISE LAZIO Dr. Giuseppe Brunetti, presentazione del relatore e inizio dei lavori 9.30 Valutazioni cliniche e patologiche del cavallo con malattie epatiche 10.15 Valutazioni cliniche e patologiche del puledro: quali differenze con il cavallo adulto? 11.00 Pausa caffè 11.30 Valutazioni cliniche e patologiche del cavallo con febbre di origine sconosciuta 12.15 Rhodococcus equi 13.00 Pausa pranzo
Limite iscrizione 26 Marzo 2011. Il Seminario è libero e gratuito per tutti i Soci SIVE 2011 e per gli associati FISE LAZIO. Per i NON Soci SIVE 2011 e per i NON associati a FISE LAZIO la quota è di € 50,00 + IVA. Per motivi organizzativi è necessaria la preiscrizione.
PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SIVE Tel 0372/40.35.02 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: info@sive.it - www.sive.it
Richiesto Accreditamento per 5 Crediti Formativi
Chairperson: Angela Mascioni 14.30 Infezioni enteriche da clostridi 15.15 Infezioni da Lawsonia nel puledro 16.00 Pausa caffè 16.30 Anemia infettiva equina 17.15 Adenite equina 18.00 Discussione e valutazione dell’apprendimento 18.30 Consegna degli attestati e conclusione del seminario
SIVE ringrazia gli sponsor
OBIETTIVI EVENTO L’elevata efficienza che oggigiorno deve essere raggiunta dal comparto scrofe, per poter rimanere competitivo, inizia con una corretta gestione della scrofetta. Troppo spesso a questi giovani riproduttori non viene riservato un trattamento adeguato. Vale però la pena ricordare che saranno il futuro dell’azienda e che sulle modalità con cui verranno gestite, peserà anche il risultato od il fallimento dell’espressione legata al potenziale genetico stesso. Management, alimentazione e sanità inoltre, hanno delle richieste ben precise, spesso diverse, o comunque più particolari di quanto non avvenga per le scrofe. Ecco che allora fornire spunti per ottimizzare la gestione di questi giovani animali, può risultare fondamentale per “partire con il piede giusto” ed evitare di perdere produttività per il futuro.
15.15 Punti critici nella gestione della scrofetta ed alcuni interventi per affrontarli F. Bertacchini 16.00 Pausa 16.30 Gestione alimentare della scrofetta, tra miti e realtà - Giuseppe Baricco 17.30 Discussione 18.30 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata
SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it
SEDE SVOLGIMENTO CONVEGNO SIPER - Fiere di Reggio Emilia (Centro Esposizioni) - Via Filangieri, 15 - Reggio Emilia
RELATORI GIUSEPPE BARICCO - Medico Veterinario Libero Professionista, Torino CARLO LASAGNA - Medico Veterinario Martini Spa, Forlì-Cesena FRANCESCO BERTACCHINI - Topigs, Manerbio (Brescia)
MODERATORE
ISCRIZIONE Iniziativa gratuita riservata ai laureati e studenti in Medicina Veterinaria. Per esigenze organizzative è richiesta la preiscrizione. L’iscrizione al convegno dà diritto a: • Partecipazione alle lezioni • Atti delle relazioni • Attestato ECM • Attestato di frequenza
CLAUDIO MAZZONI - Medico Veterinario Libero Professionista, Reggio Emilia
PROGRAMMA SCIENTIFICO
Richiesto Accreditamento per 3 Crediti Formativi
14.15 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore ed inizio lavori 14.30 Punti critici nella gestione della scrofetta: la segregazione parziale Carlo Lasagna
In collaborazione con
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
“Festina lente”: Testuggini & Tartarughe Domenica 3 Aprile 2011 In collaborazione con l’UNIVERSITÀ DI PERUGIA e con il patrocinio dell’Ordine Medici Veterinari di Perugia
GIANLUCA DELI
12.30 Pausa 14.00 Principali patologie infettive, infestive, metaboliche e traumatiche Stefano Cusaro 15.30 Pausa 16.00 Possibili terapie mediche, chirurgiche e cenni di anestesia applicata Stefano Cusaro 17.00 Casi clinici interattivi Stefano Cusaro, Gianluca Deli 17.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 18.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
MODERATORE
SEDE
RELATORE STEFANO CUSARO
DELEGATO REGIONALE
PROF. LEONARDO LEONARDI
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Legislazione testuggini (C.I.T.E.S.) Stefano Cusaro 10.00 Anamnesi: alimentazione e gestione Gianluca Deli 10.45 Pausa 11.00 Approccio clinico in funzione all’anatomia e alla fisiologia - Stefano Cusaro 12.00 Contenzione, siti di prelievo, esami diagnostici (dimostrazione pratica) Stefano Cusaro
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
CORSO PRATICO Diagnostica per immagini ed endoscopia negli animali esotici Cremona, 18-20 Aprile 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi DIRETTORE GIORDANO NARDINI, Med Vet, Modena
RELATORI MATTIA BIELLI, Med Vet, Novara LORENZO CROSTA, Med Vet, Phd, Como GIORDANO NARDINI, Med Vet, Modena FEDERICA ROSSI, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna LIONEL SCHILLIGER, Med Vet, Paris (F) Dipl ECZM-herpetology PAOLO SELLERI, Med Vet, Phd, Roma MASSIMO VIGNOLI, Med Vet, Dipl ECVDI, Bologna
Aula Magna della Facoltà di Veterinaria e l’evento ha ricevuto il Patrocinio da parte dell’Ordine dei Medici Veterinari di Perugia.
ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2011. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria.
PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
NUMERO PARTECIPANTI: 36 OBIETTIVI DEL CORSO L’obiettivo del corso è affrontare, sia dal punto di vista pratico che teorico, i vari aspetti della diagnostica per immagini negli animali esotici approfondendo le tecniche in uso per ciascuna classe. Il corso rappresenta una duplice valenza ed è rivolto a chi già si occupa di medicina degli animali esotici e desidera approfondire le proprie conoscenze nel campo della diagnostica per immagini ma anche a chi opera nel settore della diagnostica per immagini e avverte la necessità di acquisire il necessario know-how da applicare agli animali esotici per offrire un servizio di più alto valore professionale.
LIMITE ISCRIZIONE: 1 Marzo 2011 QUOTE DI PARTECIPAZIONE Soci SIVAE/SCIVAC: € 620,00 + IVA 20% Non Soci: € 900,00 + IVA 20%
PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
Professione Veterinaria 9-2011:ok
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Reg. CE 1/2005 Focus
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EFSA: spazi disponibili durante il trasporto Concludiamo con la quarta parte delle conclusioni e raccomandazioni del parere scientifico EFSA relativo al benessere degli animali durante il trasporto - Panel on Animal Health and Welfare (AHAW). In queste pagine si parlerà degli spazi disponibili durante il trasporto di equidi domestici, bovini, suini e pollame.
EQUINI Il benessere degli equini durante il trasporto non è ben associato alla densità degli animali quando questa viene definita in termini di m2/capo. Esiste invece una correlazione molto più forte con la densità del bestiame quando questa viene definita in termini di m2/kg. Ciò è particolarmente importante quando gli animali vengono trasportati in gruppi di peso eterogeneo o hanno una condizione corporea eterogenea. Lo spazio da lasciare a disposizione deve es-
sere determinato in termini di kg/m2 piuttosto che di m2/animale quando è probabile che gli animali differiscano significativamente per peso o condizione corporea.
BOVINI Gli spazi lasciati a disposizione dei bovini calcolandoli in funzione dell’equazione allometrica A = 0,021W0,67m2 risultano soddisfacenti per viaggi di durata non superiore a 12 ore. Ai bovini si lascia abbastanza spazio da consentire loro di coricarsi senza rischio o timore di ferirsi quando gli spazi disponibili sono calcolati secondo l’equazione A = 0,027W0,67 m2. I bovini con le corna necessitano del 7% di spazio in più di quelli senza corna o sottoposti a decornazione. I bovini ai quali venga offerto da mangiare e da bere sul veicolo e che abbiano lo spazio per riposare necessitano di uno spazio disponibile calcolato con l’equazione A=0,0315W2/3 m2.
Gli spazi disponibili per gli animali devono corrispondere almeno alle seguenti dimensioni: Equidi domestici Trasporto ferroviario Cavalli adulti Cavalli giovani (6-4 mesi) (per viaggi di durata non superiore a 48 ore) Cavalli giovani (6-24 mesi) (per viaggi di durata superiore a 48 ore) Pony (altezza inferiore a 144 cm) Puledri (0-6 mesi)
1.2 m2 (0.6 × 2 m) 2.4 m2 (1.2 × 2 m) 1 m2 (0,6 x 1,8 m) 1,4 m2 (1 x 1,4 m)
Nota: Durante i lunghi viaggi i puledri e i cavalli giovani devono potersi coricare. Le cifre possono variare del 10% al massimo per i cavalli adulti ed i pony e del 20% al massimo per i cavalli giovani e i puledri, in base non solo al peso e alle dimensioni ma anche allo stato fisico dei cavalli, alle condizioni meteorologiche ed alla durata probabile del tragitto. Trasporto stradale
Bovini Trasporto ferroviario Categoria
1.2 m2 (0.6 × 2 m)
Categoria
Trasporto aereo Densità di carico dei cavalli rispetto alla superficie al suolo
Superficie in m2 per animale
55 110 200 325 550 > 700
0,30-0,40 0,40-0,70 0,70-0,95 0,95-1,30 1,30-1,60 > 1,60
Le cifre possono variare in base non solo al peso e alle dimensioni, ma anche allo stato fisico degli animali, alle condizioni meteorologiche e alla durata probabile del tragitto. Trasporto stradale
2.4 m2 (1.2 × 2 m) 1 m2 (0,6 x 1,8 m) 1,4 m2 (1 x 1,4 m)
Peso approssimativo (in kg)
Vitelli d'allevamento Vitelli medi Vitelli pesanti Bovini medi Bovini di grandi dimensioni Bovini di grandissime dimensioni
1.75 m2 (0.7 × 2.5 m) (*)
Nota: Durante i lunghi viaggi i puledri e i cavalli giovani devono potersi coricare. Le cifre possono variare del 10% al massimo per i cavalli adulti ed i pony e del 20% al massimo per i cavalli giovani e i puledri, in base non solo al peso e alle dimensioni ma anche allo stato fisico dei cavalli, alle condizioni meteorologiche ed alla durata probabile del tragitto.
0-100 kg 100-200 kg 200-300 kg 300-400 kg 400-500 kg 500-600 kg 600-700 kg 700-800 kg
ore e A = 0,027W0,67 m2 per i viaggi di durata superiore. Per i bovini con le corna, lo spazio lasciato deve essere superiore del 7%. Se ai bovini si deve offrire da mangiare o da bere sul veicolo o si deve lasciare lo spazio per riposare, la quota da lasciare a disposizione va calcolata con l’equazione A=0,0315W2/3 m2. L’altezza dei soffitti deve essere di almeno 20 cm sopra il garrese dell’animale più alto.
1.75 m2 (0.7 × 2.5 m) (*)
(*) La larghezza standard utile dei vagoni è di 2,6-2,7 m.
Cavalli adulti Cavalli giovani (6-4 mesi) (per viaggi di durata non superiore a 48 ore) Cavalli giovani (6-24 mesi) (per viaggi di durata superiore a 48 ore) Pony (altezza inferiore a 144 cm) Puledri (0-6 mesi)
Quando il soffitto del vano di carico si trova a meno di 20 cm al di sopra dell’altezza del garrese si ha un significativo aumento delle lesioni da ecchimosi. Ai bovini deve essere lasciato abbastanza spazio da rimanere in stazione senza venire a contatto con i propri vicini e di coricarsi se il viaggio dura più di 12 ore. Le equazioni che permettono di calcolare questi parametri sono A = 0,021W0,67 m2 per i viaggi fino a 12
Peso approssimativo (in kg)
Superficie in m2 per animale
50 110 200 325 550 > 700
0,30-0,40 0,40-0,70 0,70-0,95 0,95-1,30 1,30-1,60 > 1,60
Vitelli d'allevamento Vitelli medi Vitelli pesanti Bovini medi Bovini di grandi dimensioni Bovini di grandissime dimensioni
Le cifre possono variare in base non solo al peso e alle dimensioni, ma anche allo stato fisico degli animali, alle condizioni meteorologiche e alla durata probabile del tragitto. Trasporto aereo
0,42 m2 0,66 m2 0,87 m2 1,04 m2 1,19 m2 1,34 m2 1,51 m2 1,73 m2
Categoria Vitelli Bovini adulti
Peso approssimativo (in kg)
Superficie in m2 per animale
50 70 300 500
0,23 0,28 0,84 1,27
Trasporto marittimo Peso vivo in kg
m2/animale
Trasporto marittimo Peso vivo in kg
m2/animale
200/300 300/400 400/500 500/600 600/700
0,90/1,175 1,175/1,45 1,45/1,725 1,725/2 2/2,25
200/300 300/400 400/500 500/600 600/700
0,81/1,0575 1,0575/1,305 1,305/1,5525 1,5525/1,8 1,8/2,025
Occorre prevedere il 10% in più di spazio per le femmine in gestazione.
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Reg. CE 1/2005 Focus
VETERINARIA 9| 2011
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Ovini Trasporto ferroviario Categoria Montoni tosati Montoni non tosati Pecore in gestazione avanzata
Peso (in kg)
Superficie in m2 per animale
< 55 > 55 < 55 > 55 < 55 > 55
0,20-0,30 > 0,30 0,30-0,40 > 0,40 0,40-0,50 > 0,50
La superficie al suolo sopra indicata può variare in base alla razza, alle dimensioni, allo stato fisico e alla lunghezza del vello degli animali, nonché in base alle condizioni meteorologiche e alla durata del viaggio. Trasporto stradale Categoria Montoni tosati e agnelli di peso superiore a 26 kg Montoni non tosati Pecore in gestazione avanzata
Peso (in kg)
Superficie in m2 per animale
< 55
0,20-0,30
> 55 < 55 > 55 < 55 > 55
> 0,30 0,30-0,40 > 0,40 0,40-0,50 > 0,50
La superficie al suolo sopra indicata può variare in base alla razza, alle dimensioni, allo stato fisico e alla lunghezza del vello degli animali, nonché in base alle condizioni meteorologiche e alla durata del viaggio. Ad esempio, per piccoli agnelli, può essere prevista una superficie inferiore a 0,2 m2 per animale. Trasporto aereo Densità di carico degli ovini rispetto alla superficie al suolo Peso medio (in kg) 25 50 75
Suini Trasporto ferroviario e stradale Tutti i suini devono almeno potersi coricare e restare naturalmente in posizione eretta. Per soddisfare questi requisiti minimi, durante il trasporto la densità di carico dei suini del peso di 100 kg non dovrebbe essere superiore a 235 kg/m2. Per la razza, le dimensioni e lo stato fisico dei suini può essere necessario aumentare la superficie al suolo minima richiesta. Essa può essere aumentata fino al 20% anche in base alle condizioni meteorologiche e alla durata del viaggio. Trasporto aereo La densità di carico dovrebbe essere sufficientemente elevata per evitare ferite al decollo, durante le turbolenze o all'atterraggio; ogni animale dovrebbe tuttavia avere la possibilità di coricarsi. Nella scelta della densità di carico si dovrebbe tenere conto del clima, della durata totale del viaggio e dell'ora di arrivo.
Superficie al suolo per ovino (in m2)
Peso medio
Superficie al suolo per suino
0,20 0,30 0,40
15 kg 25 kg 50 kg 100 kg
0,13 m2 0,15 m2 0,35 m2 0,51 m2
Peso vivo in kg
m2/animale
fino a 10 20 45 70 100 140 180 270
0,20 0,28 0,37 0,60 0,85 0,95 1,10 1,50
Trasporto marittimo Peso vivo in kg
m2/animale
20/30 30/40 40/50 50/60 60/70
0,24/0,265 0,265/0,290 0,290/0,315 0,315/0,34 0,34/0,39
OVINI Gli spazi disponibili minimi indicati nel Regolamento CE 1/2005 non permettono agli ovini di adottare la loro strategia preferita di disposizione spaziale e ciò porta ad un aumento della perdita dell’equilibrio, degli scivolamenti e delle cadute. Per stimare lo spazio che un animale occupa come conseguenza della propria massa si possono utilizzare le equazioni allometriche espresse nella forma A=kW2/3, dove A è l’area in m2, k è una costante e W il peso vivo in kg. Il valore della costante k sarà determinato dalla strategia di disposizione spaziale degli ovini, dal fatto che desiderino o meno coricarsi durante il trasporto e dal fatto che tutti gli animali debbano o meno sdraiarsi contemporaneamente. Gli spazi disponibili per gli ovini vanno basati sulle equazioni allometriche che mettono in correlazione la taglia con il peso corporeo. Per i viaggi fino a 6 ore, i valori raccomandati del coefficiente empirico (e gli spazi disponibili) sono pari a: (i) pecore non tosate, k = 0,026 (0,44 m2 per 67 kg), (ii) pecore tosate e agnelli, k = 0,033 (0.56 m2 per 65 kg, 0,4 m2 per 40,5 kg), e (iii) agnelli tosati, k = 0,029 (0,3 m2 per 32,5 kg).
SUINI Nella maggior parte delle circostanze, per refrigerare i suini nei veicoli risulta adeguata la ventilazione meccanica, a condizione che sia di capacità adeguata. Nei casi in cui è inadeguata a prevenire lo stress da calore, per raffreddare i suini si possono adottare misure
Trasporto marittimo
aggiuntive, come gli irrigatori o il condizionamento dell’aria. Lo spazio di pavimento disponibile per ogni suino nel veicolo e le condizioni di trasporto possono influire sul benessere degli animali e sulle perdite da trasporto. Per differenti gruppi di suini vengono suggeriti valori differenti di spazi disponibili. In generale, i valori possono essere derivati dall’equazione allometrica A=kW2/3. Studi sugli spazi disponibili occorrenti per un buon livello di benessere per suinetti, suini all’ingrasso, scrofe e verri al fine di validare le equazioni allometriche per veicoli e condizioni termiche differenti. La ventilazione assistita mediante ventilatori deve avere una capacità adeguata a garantire il comfort termico. Bisogna determinare la capacità della ventilazione assistita con i ventilatori nelle differenti condizioni termiche.
POLLAME Le attuali raccomandazioni per le densità degli animali durante il trasporto del pollame sono adeguate; tuttavia, queste densità raccomandate possono predisporre allo stress da calore nei climi caldi o molto caldi e nei viaggi lunghi. È necessario correlare i limiti di densità dei polli da carne nei contenitori da trasporto con le condizioni termiche. Si devono adottare delle limitazioni numeriche nelle condizioni in cui le temperature esterne sono superiori ai limiti proposti come range accettabile (ad es. > 22°C) e nei viaggi lunghi.
IMPATTO SUL BENESSERE DELLA TRASMISSIONE DI MALATTIE ASSOCIATE AL TRASPORTO Dato che il trasporto degli animali è considerato uno dei principali fattori di rischio per la diffusione delle malattie infettive degli animali nell’UE, sono necessari continui sforzi per prevenire tale diffusione nonché come mezzo per prevenire i relativi problemi di maltrattamento degli animali. Anche se l’attuale rete delle norme sulle malattie infettive degli animali è focalizzata principalmente sul controllo di quelle “della lista”, è ugualmente importante considerare la prevenzione di quelle endemiche non inserite nella lista come mezzo per prevenire il maltrattamento animale causato da epizoozie di malattie
associate al trasporto. Si devono adottare misure volte a ridurre le epizoozie da trasporto delle malattie infettive ad occorrenza endemica non elencate nella lista (dell’OIE). Si deve dare la priorità al trasporto diretto, senza fermate intermedie che comportino il rischio di contatti diretti o indiretti con animali provenienti da altri allevamenti. Al fine di ridurre il rischio di epizoozie di malattie associate al trasporto, si devono sviluppare delle strategie finalizzate a ridurre il volume del trasporto (ad es., sostituendo gli spostamenti degli animali da riproduzione utilizzando invece seme ed embrioni) ed il trasporto a lunga distanza degli animali destinati al finissaggio o alla macellazione (ad es., col trasporto di
Pollame Densità per il trasporto di pollame in contenitori: Devono essere previste almeno le seguenti superfici al suolo: Categoria Pulcini di un giorno Volatili di peso inferiore a 1,6 kg Volatili di peso compreso fra 1,6 e 3 kg Volatili di peso compreso fra 3 e 5 kg Volatili di peso superiore a 5 kg
Superficie in cm2 21-25 cm2 per pulcino 180-200 cm2/kg 160 cm2/kg 115 cm2/kg 105 cm2/kg
Le cifre possono variare in base non solo al peso e alle dimensioni, ma anche allo stato fisico dei volatili, alle condizioni meteorologiche e alla durata probabile del tragitto.
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“Non ho usato la paghetta, ma il Fondo Sanitario ANMVI” L’apparecchio ortodontico rientra fra le cure dentarie rimborsate ai nuclei familiari con Opzione P. Il piano completo delle coperture è on-line.
Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - tel. 0372/403536 - fax 0372/403526 E-mail: fondosanitario@anmvi.it - www.anmvi.it
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Reg. CE 1/2005 Focus
VETERINARIA 9| 2011
carcasse e prodotti alimentari) o riducendo la durata dei viaggi (ad es., macellando gli animali il più vicino possibile alla sede di produzione). Ulteriori ricerche sulle applicazioni pratiche e sugli strumenti per l’analisi del movimento e dei dati relativi alla mortalità in azienda a partire dai database animali nazionali per consentire misure preventive e risposte tempestive in caso di un’epizoozia di una malattia al fine di ridurre la propagazione della stessa riducendo al minimo le restrizioni al commercio.
POSTI DI CONTROLLO Presso i posti di controllo, oltre al rischio di aumento della trasmissione delle malattie, si ha un incremento del malessere animale associato allo scarico e al carico, all’affaticamento e ad altro stress associato ai viaggi di durata superiore a quella consentita senza l’impiego di un posto di controllo. Se gli animali sui veicoli non sono scaricati presso i posti di controllo, il loro benessere può essere migliore di quanto sarebbe se fossero scaricati, infatti si ha una riduzione della possibilità di trasmissione delle malattie e lamancanza di stress da carico e scarico. Se gli animali devono rimanere sui veicoli presso i posti di controllo, lo spazio disponibile sui veicoli stessi dovrebbe essere aumentato al fine di soddisfare le esigenze degli animali per quanto riguarda il riposo, il cibo e l’acqua. Si devono adottare delle misure per ridurre la necessità di utilizzare i posti di controllo. Si devono adottare delle misure per evitare la trasmissione delle malattie presso i posti di controllo attraverso la messa in atto di rigorose misure di biosicurezza, in particolare per gli animali che non vengono scaricati.
METODI PER IL MONITORAGGIO DEL TRASPORTO DEGLI ANIMALI In base all’esperienza disponibile, il monitoraggio manuale e la documentazione dei lunghi viaggi degli animali non riescono a raggiungere sufficientemente gli scopi ai quali sono destinati, per consentire una migliore verifica della conformità del viaggio e migliorare l’applicazione dei requisiti relativi al benessere. I sistemi di tracciatura che monitorano e registrano il tempo, la posizione e parametri come la temperatura dell’aria possono migliorare la valutazione di routine del benessere durante il trasporto e ridurre il carico amministrativo correlato al diario di viaggio. Il conducente (sul posto) ed il trasportatore (in sede remota) possono valutare i possibili rischi in tempo reale, reagire in modo da correggere una situazione avversa e documentare la conformità alle norme. Consentire alle autorità competenti l’accesso ai dati rilevanti potrebbe migliorare il benessere nel trasporto permettendo una verifica più ampia e più armonizzata della conformità e dell’applicazione delle norme in tutta l’UE. I sistemi di tracciatura per i lunghi viaggi degli animali non sono ancora sufficientemente usati per una migliore tracciabilità delle operazioni di trasporto e per l’applicazione dei requisiti di benessere, anche se in commercio si trovano numerosi sistemi adatti. L’uso di questi ultimi è ostacolato da incertezze relative a ciò che dovrebbero e potrebbero ottenere e differenze relative alla disponibilità dei dati monitorati. Oltre ai parametri richiesti da norme vigenti, il monitoraggio di parametri come l’umidità relativa, la vibrazione e il peso totale del carico potrebbe fornire informazioni aggiuntive per la valutazione del benessere durante il trasporto. Tuttavia, molte delle apparecchiature esistenti (ad es., quelle per la misurazione dell’umidità relativa) non sono ancora sufficientemente robuste o abbastanza accurate per l’applicazio-
ne di routine nei trasporti commerciali. Il controllo automatico della ventilazione meccanica e dei dispositivi di vaporizzazione attraverso la temperatura monitorata da un dispositivo di tracciatura è tecnicamente fattibile e nuovi dati suggeriscono che sarebbe utile nei trasporti dei suini. Un sistema di tracciatura più completo potrebbe prendere in considerazione il benessere e la salute degli animali e gli aspetti logistici, assicurando la piena tracciabilità del trasporto animale. Per chiarire l’uso al quale è destinato, il sistema di navigazione indicato nel Regolamento (CE) 1/2005 dovrebbe essere chiamato “sistema di tracciatura per i viaggi a lunga distanza degli animali” ed incorporare un sistema di monitoraggio della temperatura e di allarme. Si devono fissare degli standard minimi comuni per i sistemi di tracciatura nei lunghi viaggi. Questi devono stabilire le entità da monitorare (viaggi o lotti), l’architettura di sistema da seguire (ovvero, registrazione e trasmissione a ricevitori remoti) e le caratteristiche di bordo (ad es., numero/posizione dei sensori di temperatura nei compartimenti degli animali, intervalli minimi fra le registrazioni, memoria, visualizzazione su display o stampa) per consentire una maggiore armonizzazione della valutazione dei parametri monitorati. I sistemi di tracciatura per i trasporti commerciali mediante lunghi viaggi di bovini, suini, ovini, caprini ed equini domestici diversi dagli equini registrati dovrebbero come minimo monitorare e registrare il momento esatto e la posizione in cui viene caricato il primo animale del primo lotto, il momento in cui viene scaricato l’ultimo animale dell’ultimo lotto, l’inizio e la fine dei periodi di riposo, le temperature nei comparti degli animali e lo stato delle porte di carico. Si suggeriscono ulteriori studi per migliorare la valutazione del benessere attraverso un sistema di tracciatura: • Temperature accettabili nei corridoi o variazioni durante il trasporto in relazione alla temperatura all’origine (al carico). • Rilevanza degli sforamenti di temperatura nel tempo (durata delle temperature non conformi) durante i trasporti di animali. • Sensori di umidità che siano sufficientemente robusti per essere impiegati nei trasporti commerciali di animali in modo da consentire un monitoraggio affidabile dell’umidità. • Valori accettabili di THI (temperature-humidity index, indice di temperature-umidità) nel tempo (valori e durata) per le differenti specie di animali da reddito. • Progettazione e localizzazione di acceleratori per il monitoraggio della vibrazione nei veicoli commerciali per il trasporto degli animali: progettazione di veicoli per ridurre al minimo le vibrazioni a bassa frequenza. • Valutazione di sensori di monitoraggio del peso nei trasportatori commerciali di animali per registrare la densità di carico ed il calo di peso durante il trasporto. • Valutazione dei metodi per integrare tachigrafi digitali e registrare l’identificazione elettronica degli animali caricati con i sistemi di tracciatura del trasporto animale. • Sviluppo e valutazione dei sistemi di tracciatura durante il trasporto per i veicoli utilizzati per i trasporti di pollame e conigli. • Sviluppo e valutazione di semplici sistemi di tracciatura per i veicoli utilizzati per il trasporto degli animali da reddito su viaggi brevi (di solito meno di 8 ore).
Traduzione italiana a cura di Maurizio Garetto. Il testo integrale in inglese del parere scientifico EFSA è pubblicato sul sito: www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/1966.htm ■
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Disinfezione delle Distinguere i tumori mani in chirurgia odontogenici veterinaria: saponi nel cane aspetti clinici distinti dei tipi neoplastici più antisettici o soluzioni Gli frequenti possono favorirne la differenziazione idroalcoliche? I composti a base di alcol costituiscono un’utile alternativa ai detergenti tradizionali, secondo uno studio
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio ha confrontato il lavaggio delle mani con saponi antisettici e con soluzioni a base di alcol per l'antisepsi del chirurgo in medicina veterinaria. Studi recenti effettuati in medicina umana hanno mostrato che le soluzioni idroalcoliche sono più efficaci dei saponi medicati tradizionali per l'antisepsi preoperatoria del chirurgo. La letteratura veterinaria in proposito è invece scarsa. Lo studio ha quindi confrontato l'efficacia dei saponi medicati e delle soluzioni idroalcoliche per l'antisepsi chirurgica delle mani effettuan-
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do i test in un contesto veterinario. Un test preliminare ha confrontato il numero medio log(10) delle unità formanti colonia (CFU) batteriche e dei fattori di riduzione (RF) di due sessioni di lavaggio delle mani della durata di 5 minuti con saponi differenti (iodio povidone, PVP e clorexidina gluconato, CHX) e dell'applicazione di una soluzione idroalcolica della durata di 1,5 minuti. In seguito è stato effettuato un test clinico per confrontare la soluzione idroalcolica e la CHX nel contesto chirurgico. I campionamenti venivano effettuati mediante impronte digitali su piastre agar. La soluzione idroalcolica e la CHX avevano un effetto immediato simile, mentre l'effetto prolungato era significativamente migliore per la soluzione idroalcolica; il PVP aveva invece un effetto sia immediato sia prolungato significativamente inferiore. La soluzione idroalcolica mostrava una buona efficacia nel test clinico e, secondo gli autori, può essere considerata un’utile alternativa per l'antisepsi delle mani in chirurgia veterinaria. “Surgical hand antisepsis in veterinary practice: Evaluation of soap scrubs and alcohol based rub techniques” Verwilghen DR, Mainil J, Mastrocicco E, Hamaide A, Detilleux J, van Galen G, Serteyn D, Grulke S. Vet J. 2011 Feb 11. [Epub ahead of print] ■
VIRUS INFLUENZALI SUINI NELL'UOMO IN EUROPA
tudi sierologici sui virus influenzali suini (SIV) nelle persone con esposizione occupazionale ai maiali sono stati effettuati in America ma non in Europa. Uno studio ha confrontato gli anticorpi neutralizzanti verso tre virus influenzali (virus pandemico H1N1 2009, sottotipo SIV H1N1 tipo aviario enzootico e sottotipo H1N1 stagionale 2007-08), in 211 persone a contatto con i suini e in 224 controlli incrociati in Lussemburgo. Il virus H1N1 2009 pandemico non era mai stato segnalato dalla Rete di sorveglianza europea dell'influenza suina dalla sua creazione (2001). Nel 2009 è stata segnalata l'infezione dei suini di probabile origine umana in casi sporadici in alcuni paesi europei. La trasmissione
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dal suino all'uomo non è ancora stata documentata. Lo studio ha evidenziato che le persone la cui professione coinvolgeva il contatto con i suini avevano più anticorpi neutralizzanti verso un sottotipo influenzale H1N1 di tipo aviario e H1N1 2009 pandemico, rispetto ai controlli. Questi titoli non possono essere spiegati con una cross-reattività con anticorpi verso virus influenzali stagionali recenti. Anche i controlli presentavano anticorpi verso questi virus, benché l'esposizione a questi ultimi fosse improbabile. Gli anticorpi verso i virus SIV e H1N1 2009 pandemico erano correlati tra loro ma non con il sottotipo H1N1 stagionale. Ulteriori studi sono necessari per determinare l’incidenza delle infezioni zoonosiche da virus influenzali suini e definire in che grado le risposte sierologiche sono correlate all'infezione, concludono gli autori. (M.G.M.) “Swine influenza virus antibodies in humans, western Europe, 2009” Gerloff NA, Kremer JR, Charpentier E, Sausy A, Olinger CM, Weicherding P, et al Emerg Infect Dis [serial on the Internet]. 2011 Mar.
no studio retrospettivo ha caratterizzato gli aspetti clinicopatologici dei tumori odontogenici più comuni e dell'iperplasia fibrosa focale (FFH) nel cane nel corso di 10 anni. Le sezioni istologiche di ciascun cane venivano riviste da tre patologi. Si riassumevano i dati clinicopatologici delle tre lesioni più comuni: ameloblastoma acantomatoso canino (CAA), fibroma odontogenico periferico (POF) e FFH. Si identificavano 152 cani con tumori odontogenici o FFH. Sessantotto cani (45%) erano
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affetti da CAA, 47 (31%) da POF, 24 (16%) da FFH e 13 (9%) avevano altri tumori odontogenici. L'ameloblastoma acantomatoso canino era più frequente nelle porzioni rostrali della mandibola, mentre POF e FFH erano più comuni nelle porzioni rostrali della mascella. Tra i soggetti affetti da CAA e FFH maschi e femmine erano equamente rappresentati. I maschi castrati erano invece presenti in numero maggiore tra i cani affetti da POF. Golden retriever, Akita, Cocker spaniel e Shetland Sheepdog erano più frequenti tra i cani affetti da CAA. Non si osservarono predisposizioni di razza per FFH o POF. I cani affetti da FFH avevano un'età media maggiore alla valutazione iniziale rispetto ai soggetti affetti da CAA o POF. CAA, POF e FFH, concludono gli autori, hanno aspetti clinici distinti che possono aiutare il clinico e il patologo nell'identificazione di tali lesioni orali. (M.G.M.) “Clinicopathologic characterization of odontogenic tumors and focal fibrous hyperplasia in dogs: 152 cases (1995-2005)” Fiani N, Verstraete FJ, Kass PH, Cox DP. J Am Vet Med Assoc. 2011 Feb 15; 238 (4): 495-500. ■
Mycobacterium celatum, forse zoonosico, in un furetto ycobacterium celatum appartiene al gruppo "mycobacteria other than tuberculosis"; è stato descritto per la prima volta nel 1993 come patogeno in una persona affetta da AIDS. Fino ad oggi, i casi di infezione nell'uomo sono stati scarsi e si trattava in genere di micobatteriosi disseminata in pazienti immunocompromessi; tuttavia, l’infezione è stata segnalata anche in pazienti immunocompetenti. Negli animali un caso è stato descritto nel furetto. Un secondo caso con possibile trasmissione all'uomo viene descritto da uno studio pubblicato sul numero attuale di Emerging Infectious Disease. Nel 2009, un furetto domestico maschio sterilizzato di tre anni veniva visitato in un ambulatorio veterinario in Germania con un'anamnesi di tosse da 5 mesi, recente dimagrimento, scadimento delle condizioni generali, vomito e lieve diarrea. Le radiografie del torace mostravano addensamenti polmonari nodulari multipli. L'animale veniva soppresso a causa della prognosi infausta. La necroscopia mostrava la presenza di noduli multifocali di 6–10 mm, solidi e di colore marrone chiaro; la milza e alcuni linfonodi erano aumentati di volume. L'esame istologico di polmoni, linfonodi, milza, fegato e cervello mostrava una flogosi granulomatosa con predominanza di macrofagi, cellule epitelioidi e alcune cellule giganti multinucleate. Numerosi bacilli acidoresistenti erano visibili con la colorazione di Ziehl-Neelsen, soprattutto nel citoplasma delle cellule epitelioidi. Si effettuava la coltura micobatterica convenzionale e la PCR. Il
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sequenziamento degli organismi permetteva di identificare in maniera certa M. celatum. In Europa, le infezioni naturali da micobatteri nei furetti sono rare, mentre in Nuova Zelanda sono comuni le infezioni di questa specie con M. bovis o M. avium. Le specie clinicamente rilevanti di Mycobacterium per il furetto sono, tra gli altri, M. genavense e M. microti. Il furetto descritto nel presente studio aveva una micobatteriosi disseminata senza evidenza di immunosoppressione. L'ipotesi di rischio zoonosico resta da chiarire. Il proprietario aveva presentato tosse per lungo tempo, anche se le analisi non avevano mostrato evidenze d'infezione. Tuttavia, la micobatteriosi non poteva essere esclusa perché il paziente era stato sottoposto a una terapia antibiotica non nota. Nel furetto, i bacilli erano presenti anche nelle cellule dei bronchioli, rendendo possibile la diffusione aerea dei micobatteri e l'infezione umana. La fonte dell’infezione nel furetto non è chiara, ma le lesioni predominanti nei polmoni suggeriscono una via aerea. Le infezioni da M. celatum, concludono gli autori, devono essere fortemente considerate nella diagnosi differenziale dei furetti con polmonite e iperplasia linfatica generalizzata. Il rischio zoonosico dovrebbe essere tenuto presente nelle persone sia immunocompromesse sia immunocompetenti, considerando la possibile trasmissione aerea e il contatto stretto tra animali d'affezione e loro proprietari. (M.G.M.) “Risk for Mycobacterium celatum infection from ferret [letter]”. Ludwig E, Reischl U, Holzmann T, Melzl H, Janik D, Gilch C, et al. Emerg Infect Dis [serial on the Internet]. 2011 Mar. ■
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Sperimentazione Dalle Associazioni
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SIVAL e AISAL per un recepimento condiviso sulla sperimentazione Convegno a Roma il 23 marzo per un confronto aperto sulla nuova Direttiva Europea
er una legislazione nazionale sull’impiego di animali da laboratorio nella ricerca scientifica, la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha adottato come te-
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sto base il Ddl dei Senatori Tomassini e Malan. Sulla materia erano stati presentati progetti concorrenti dalle Senatrici Amati, Bianconi e Pinzger, accantonati in favore di un testo che eredita buona parte del lavoro di concertazione svolto nel corso della prece-
SPERIMENTAZIONE, ANIMALI UTILIZZATI IN ITALIA NEL TRIENNIO 2007/2009 econdo quanto sancito all’art. 15, comma 1 del D.lgs 116/92 il Ministero della Salute raccoglie i dati statistici sull’utilizzazione di animali a fini sperimentali in base agli elementi contenuti nelle richieste di autorizzazione, nelle comunicazioni ricevute e nelle relazioni presentate ogni anno dai responsabili degli “stabilimenti utilizzatori” autorizzati. I dati vengono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ogni tre anni. Sulla Gazzetta n. 53 del 5 marzo 2011 sono pubblicate le tabelle, con relative note esplicative, concernenti i dati relativi al numero di animali utilizzati in Italia per fini scientifici o sperimentali nel triennio 2007/2009. I dati statistici sono raccolti utilizzando le tabelle specifiche elaborate in conformità a modelli concordati nell’ambito dell’Unione Europea al fine di uniformare le informazioni disponibili in tutti i Paesi membri. Nella tabella pubblicata sotto sono riportati il numero e le specie di animali utilizzati negli esperimenti in Italia che risultano essere complessivamente 908.002 nel 2007, 864.318 animali nel 2008 e 830.453 nel 2009.
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Tabella confronto anni 2007-2008-2009 Specie 1.a. Topi (Mus musculus) 1.b. Ratti (Rattus norvegicus) 1.c. Porcellini d’India (Cavia porcellus) 1.d. Criceti (Mesocricetus) 1.e. Altri roditori (altri Rodentia) 1.f. Conigli (Oryctolagus cuniculus) 1.g. Gatti (Felis catus) 1.h. Cani (Canis familiaris) 1.i. Furetti (Mustela putorius furo) 1.j. Altri carnivori (altri Carnivora) 1.k. Cavalli, asini e incroci (Equidae) 1.l. Suini (Sus) 1.m. Caprini (Capra) 1.n. Ovini (Ovis) 1.o. Bovini (Bos) 1.p. Proscimmie (Prosimia) 1.q. Scimmie del Nuovo Mondo (Ceboidea) 1.r. Scimmie del Vecchio Mondo (Cercopithecoidea) 1.s. Altre scimmie (Hominoidea) 1.t. Altri mammiferi (altri Mammalia) 1.u. Quaglie (Coturnix coturnix) 1.v. Altri uccelli (altri Aves) 1.w. Rettili (Reptilia) 1.x. Anfibi (Amphibia) 1.y. Pesci (Pisces) 1.z. TOTALE
Anno 2007 556.497 252.277 11.819 1.089 1.641 11.002 8 1.021 0 0 109 3.401 56 542 391 0 30 386 0 244 0 33.209 316 2.996 30.968 908.002
Anno 2008 553.000 230.347 13.875 717 1.235 9.706 26 943 0 0 46 3.607 41 469 462 0 18 344 0 151 249 32.241 454 2.432 13.955 864.318
Anno 2009 553.87 200.301 12.993 526 102 8.657 0 607 20 0 31 2.485 19 375 453 0 42 460 0 173 23 31.798 309 2.304 14.958 830.453
dente Legislatura. Adesso l’iter del provvedimento nazionale deve fare i conti con la nuova Direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. “Al Ministro della salute - dichiara infatti il Presidente della Commissione Antonio Tomassini - verrà segnalata l’esigenza di un coordinamento tra la direttiva approvata dal Parlamento europeo e le iniziative legislative in argomento”. Se ne parlerà il 23 marzo all’Auditorim del Ministero della Salute al convegno “La nuova Direttiva Europea 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, un confronto aperto per un recepimento condiviso”, organizzato da AISAL e SIVAL. L’evento, verterà sulla analisi della nuova Direttiva comunitaria ed i possibili futuri scenari applicativi in ambito nazionale, sintetizzando a fine lavori i principali punti cardine nonché gli spunti per futuri approfondimenti, da parte delle Istituzioni e della Comunità Scientifica nazionale.
Obiettivo primario della giornata quello di creare un confronto utile per giungere a opinioni condivise che possano rappresentare i principi ispiratori di una nuova legge nazionale. Interverranno Gaetana Ferri, Direttore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario, Laura Gribaldo (Commission of the European Communities - Directorate General Joint Research Centre) Gianluca Felicetti (Presidente “Lega Anti Vivisezione” (LAV), G. Tettamanti Responsabile “International Centre for Alternatives in Research and Education” (I-CARE), C. Bernardi Farmindustria, F. De Ponti, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, G. Dal Negro Chairman “European Partnership for Alternatives Approaches to Animal Testing” (EPAA), Alberto Petrocelli Consigliere “Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani” (FNOVI). Sono state invitate autorità di Governo e del Parlamento e personalità del settore. ■
Animali da laboratorio, il centro di recupero scrive a SIVAL n seguito alla notizia diramata da SIVAL sulla nascita del primo centro di recupero per animali da laboratorio, il Presidente Stefano Martinelli ha inviato alla Società una nota di ringraziamento. “Siamo particolarmente lieti - scrive il Presidente - che anche i professionisti direttamente coinvolti nella gestione e nella tutela del benessere degli animali da laboratorio abbiano espresso così il loro interesse ed il loro implicito apprezzamento per la nostra iniziativa. I veterinari responsabili degli stabulari, pubblici e privati, sono infatti nella maggior parte dei casi la nostra diretta interfaccia nei rapporti con i laboratori e con loro ci coordiniamo per programmare e gestire il recupero degli animali”. “Il Centro di Recupero per Animali da Laboratorio del Parco di Monza - spiega Martinelli - è una realizzazione, voluta e sostenuta della sola nostra associazione “La Collina dei Conigli”, organizzazione di volontariato e ONLUS, che ne ha ideato e proposto il progetto, presentando a Torino i primi risultati sul recupero degli animali alcuni anni fa. Il centro si occupa del recupero, della cura, della alimentazione, della pulizia e del supporto veterinario di un numero crescente di animali provenienti da laboratori, che si affiancano ai recuperi di animali domestici che costituiscono l’altro campo operativo dell’associazione”. La struttura, accoglie centinaia di cavie quali porcellini d’India, ratti e conigli ceduti dai laboratori e dai centri di ricerca di case
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farmaceutiche, università e centri privati. Gli animali ospitati vengono sottoposti a una terapia di recupero prima di essere dichiarati adottabili. “Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni sul centro di recupero, può aggiunge Martinelli - contattarci, anche solo per informazioni preliminari, e nella garanzia della più ampia riservatezza, alla nostra mail info@lacollinadeiconigli.net. Il nostro sito www.lacollinadeiconigli.net, oltre ad informazioni generali sulla nostra attività, ha inoltre una sezione apposita sul Centro di Recupero con foto della sistemazione di alcuni locali, degli animali ospitati ed aggiornamenti sui lavori in corso per il suo ampliamento. La nostra associazione - conclude - si augura che la nostra iniziativa possa essere anche di supporto e di stimolo per il lavoro di tutte le parti coinvolte, anche nell’elaborazione di obbiettivi condivisi nell’affrontare le prossime iniziative legislative, ma principalmente auspica che la disponibilità di un elemento di particolare novità, come è questo centro, permetta di aprire una porta di dialogo con un sempre maggior numero di persone coinvolte”. Per la SIVAL “l’iniziativa di Monza, prima in Italia, si pone all’avanguardia in materia di reinserimento degli animali da laboratorio, un tema estremamente importante ripreso dall’art 29 della nuova Direttiva Europea 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e già preso in considerazione e valutato con attenzione da SIVAL nel 2005 in occasione dei lavori del Comitato di Revisione 116”. ■
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Primo incontro SINVET a Cremona
L’imaging dell’occhio e della regione orbitale
Il punto sulle malformazioni congenite
Alla SVIDI diagnostica per immagini di alto livello
di MASSIMO BARONI Presidente SINVET i è svolto a palazzo Trecchi in Cremona nei giorni 26-27 febbraio il primo incontro annuale della Società Italiana Di Neurologia Veterinaria (SINVET). L’argomento tema dell’incontro era rappresentato dalle malformazioni congenite. Tutta la giornata di sabato è stata occupata da una “full immersion” sulla idrosiringomielia (malformazione di Chiari), patologia di frequente riscontro nel Cavalier King Charles Spaniel ma presente anche in altre razze canine di piccola taglia. La platea ha avuto la possibilità di ascoltare sull’argomento la Dr. Clare Rusbridge (UK), considerata la massima esperta mondiale di tale patologia. Sono stati presi in considerazione gli aspetti diagnostici e terapeutici della malattia nonché le implicanze di tipo genetico. Sono stati posti in risalto gli aspetti morfologici della malattia in Risonanza Magnetica, le diverse opzioni chirurgiche e farma-
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cologiche volte al trattamento sia della malattia primaria sia dei suoi segni clinici, incluso il dolore di origine neuropatica. La domenica mattina i lavori sono stati focalizzati sulla diagnosi e terapia chirurgica delle malformazioni vertebrali toraciche (Dr. Massimo Baroni), sublussazione atlanto-epistrofica (Dr. Stefania Gianni) e cisti sub aracnoidee e spinali (Dr. Cristian Falzone). Anche in questo caso sono state fornite informazioni riguardanti le tecniche di diagnostica per immagini più avanzate (CT, Mielo-CT e RM) e su nuove tecniche chirurgiche rappresentanti lo stato dell’arte su tali argomenti. Il particolare interesse suscitato da questa sessione è stato suggellato da una grande interattività con la platea che ha consentito uno scambio culturale di assoluto rilievo. L’Incontro della SINVET ha anche previsto l’elezione del nuovo consiglio direttivo della società, che risulta così costituito per il prossimo triennio: Dr. Maria teresa Mandara (past President), Dr. Massimo Baroni (Presidente), Dr. Stefania Gianni (Vice-presidente), Dr. Cristian Falzone (Segretario), Dr. Gualtiero Gandini (consigliere), Dr. Raffaele Gilardini (Consigliere). ■
di FEDERICA ROSSI Past President SVIDI primo incontro annuale della Società di Diagnostica per Immagini SCIVAC (SVIDI) del 27 febbraio scorso ha avuto come tema l’imaging dell’occhio e della regione orbitale. La giornata è iniziata con una relazione tenuta da un oftalmologo clinico, il Dott. Alberto Crotti, che ha messo in luce le tante situazioni cliniche in cui vi è la necessità di collaborazione tra l’oculista e radiologo, per ottimizzare la gestione del paziente sia in fase di diagnosi che di terapia. Per le relazioni specifiche di ecografia e diagnostica avanzata (TC e RM), sono stati invitati due relatori stranieri, Vicky Johnson e Julien Labruyere, entrambi Diplomati al College Europeo di Diagnostica per Immagini, con esperienze in diverse facoltà di Medicina Veterinaria in Europa, Stati Uniti e Australia. I relatori hanno saputo tenere alta l’attenzione e l’interesse di un pubblico molto esigente, sfruttando le loro grandi capacità didattiche e presentando casistica estremamente interessante. Particolarmente apprezzata la relazione che riguardava l’utilizzo dell’ecografia con mezzo di contrasto (CEUS) nella regione
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oculare. A completare la giornata una finestra sulla Medicina umana, aperta dalla Dott.ssa Pierro (Ospedale San Raffaele di Milano) che ha illustrato lo stato dell’arte dell’ecografia in campo umano, oltre a far sognare mostrando immagini ottenute con le più innovative tecniche di imaging (UBM e OCT). “È stato un incontro estremamente utile e stimolante per tutti i partecipanti, sia per i soci SVIDI che SOVI. L’incontro ha permesso, ancora una volta, di confrontarsi con specialisti di alto livello, che tuttavia mantengono un approccio estremamente pratico e sono capaci di trasferire a chi ascolta informazioni utili per l’attività clinica quotidiana” commenta Federica Rossi, organizzatrice dell’evento. La giornata si è chiusa con la presentazione di casi clinici da parte dei soci SVIDI. L’Incontro ha anche visto, oltre alla parte puramente scientifica, l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo della Società, che risulta così costituito per il prossimo triennio: Dr. Federica Rossi (past President), Dr. Giliola Spattini (Presidente), Dr. Gian Marco Gerboni (Vicepresidente), Dr. Luca Benvenuti (Segretario). Prossimo appuntamento SVIDI a novembre 2011, con il tema “Emergenze addominali: come utilizzare al meglio la diagnostica per Immagini”. Tutte le informazioni su www.scivac.it ■
SISCA: NUOVO CONSIGLIO E NUOVI PROGETTI omenica 6 marzo a Palazzo Trecchi (Cremona), sede della società, si è tenuto il primo incontro 2011 della SISCA (Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate) sul tema: Lavora su te stesso per capire l’altro. Relatore lo psicologo Maurizio Martucci di Torino. Il tema, di particolare interesse, ha richiamato molti iscritti alla società che aveva anche in programma le elezioni per il rinnovo del Consiglio per gli anni 2011/2013. Rispetto ad altre occasioni passate sono giunte quest’anno diverse candidature che hanno portato a risultati elettorali molto equilibrati e contesi. I consiglieri uscenti sono risultati comunque tutti confermati e per il posto vacante lasciato dall’uscita dal Consiglio del Presidente Raimondo Colangeli è entrato Daniele Merlano. Subito dopo, il nuovo Consiglio si è riunito sotto la presidenza del Presidente, Franco Fassola, per
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definire le cariche interne ed ha eletto all’unanimità Sabrina Giussani, Vicepresidente, confermando poi Marzia Possenti nell’incarico di Segretario/Tesoriere. I consiglieri Maria Chiara Catalani e Daniele Merlano completano la composizione del Consiglio. Ha inoltre preannunciato di voler definire al più presto un programma triennale di attività che vedranno oltre ai due incontri a Cremona ed alla presenza al Congresso Internazionale SCIVAC di Rimini, corsi, convegni ed un’ampia attività anche sul territorio per diffondere e qualificare sempre di più la Medicina Comportamentale tra tutti i colleghi ed il ruolo del Medico Veterinario Comportamentalista. Nella foto il nuovo Consiglio Direttivo SISCA. Da sinistra: Franco Fassola, Maria Chiara Catalani, Sabrina Giussani, Raimondo Colangeli, Marzia Possenti e Daniele Merlano.
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Lavora su te stesso per capire l’altro A Cremona una giornata SISCA sull’analisi transazionale di VALENTINA D’ANGELO omenica 6 marzo si è svolto a Cremona l’incontro dal titolo “Lavora su te stesso per capire l’altro” organizzato da SISCA. Si è trattato, in sostanza, di un corso base di introduzione all’analisi transazionale, tenuto dallo psicologo Maurizio Martucci. Ci si potrebbe chiedere come mai dei veterinari hanno bisogno di fare un corso del genere? Innanzitutto perché è vero che curiamo gli animali, ma soprattutto curiamo la RELAZIONE tra animale uomo e animali non umani. E poi perché noi per primi entriamo in relazione con il sistema famiglia in cui è inserito l’animale. Tutte le volte che facciamo una visita (e non solo quella comportamentale) la comunicazione con il proprietario è parte fondamentale del nostro lavoro e da essa spesso dipende il buon esito della terapia. È dunque importante per noi comprendere meglio le unità
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comunicative, ovvero le “transazioni”. La transazione è uno scambio tra due persone che consiste in uno stimolo e una risposta tra specifici stati dell’Io. Nel corso della giornata infatti, il dott. Martucci ha spiegato come l’organizzazione mentale delle esperienze che l’animale uomo incontra in tutto il corso della sua vita si ma-
nifesti attraverso “stati dell’Io” osservabili. Ogni stato dell’Io (Bambino, Genitore, Adulto) organizza pensieri, sentimenti-emozioni e comportamenti. In una situazione di “normalità”, gli stati dell’Io sono allineati, in comunicazione tra loro. Le tre componenti sono in una persona equamente distribuite e fluiscono in modo diverso a seconda di quello che la persona sta facendo. Ma come possiamo trasformare tutto questo in qualcosa di utile allo svolgimento della nostra professione? Nel rapporto con un professionista, si instaura spesso una relazione “Genitore” (il dottore che sa tutto) - “Bambino” (il cliente), ma ciò non è funzionale a ricevere le informazioni necessarie per fare il proprio lavoro: riequilibrare i nostri stati dell’Io crea i presupposti per riequilibrarli anche nell’interlocutore. Quella del veterinario in generale, e del comportamentalista in particolare, è una professione che fa dell’empatia un punto cardine. Questo concetto, però, viene spesso frainteso. Empatia non è “mettersi nei panni dell’altro”, perché ciò non è possibile.
L’empatia è quello che permette di capire cosa sta accadendo tra sé e l’altro, entrare in relazione con l’altro percependo quello che dall’altro arriva e ascoltando quello che succede dentro di sé. Se stiamo attenti a quello che accade a noi, dentro di noi, è facile che ci venga l’idea giusta per sbloccare una situazione che appare bloccata. E dopo la teoria, la pratica! Un gioco di ruolo ha mostrato più chiaramente le dinamiche nella comunicazione tra più persone in un sistema. Tantissime cose resterebbero da dire, ma nel ringraziare il dott. Martucci esprimo il desiderio comune a molti colleghi di portare avanti il discorso in un prossimo appuntamento. Durante l’incontro si sono svolte anche le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo della Società, che risulta così costituito per il prossimo triennio: Dr. Raimondo Colangeli (Past President), Dr. Franco Fassola (Presidente), Dr. Sabrina Giussani (Vice-presidente), Dr. Marzia Possenti (Segretario/Tesoriere), Dr. Maria Chiara Catalani (Consigliere), Dr. Daniele Merlano (Consigliere). ■
Organizzato da
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI APPROCCIO DIAGNOSTICO DI BASE ED AVANZATO DELLE NEOPLASIE EMATOPOIETICHE DEL CANE DEL GATTO
ENDOSCOPIA DELL’URINARIO INFERIORE Cremona, 10 Giugno 2011 Centro Studi SCIVAC
Cremona, 6/7 Giugno 2011 Centro Studi SCIVAC
ECM: Richiesto accreditamento per 9 Crediti
ECM: Richiesto accreditamento per 16 Crediti DIRETTORE Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Stefano Comazzi, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVCP, Milano Maria Elena Gelain, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30) QUOTE Soci SCIVAC: € 430,00 + IVA 20% Non soci: € 630,00 + IVA 20%
RAGIONAMENTO CLINICO ORIENTATO AL PROBLEMA IN OFTALMOLOGIA: ADESSO FACCIAMO DIAGNOSI! Cremona, 9/10 Giugno 2011 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 33 Crediti DIRETTORI Alberto Crotti, Med Vet, Genova Claudio Peruccio, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVO, Torino RELATORI Giovanni Barsotti, Med Vet, SCMPA, Dr Ric, Pisa Alessandro Cirla, Med Vet, Cremona Alberto Crotti, Med Vet, Genova Nunzio D’Anna, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVO, Roma Cristina Giordano, Med Vet, Torino Adolfo Guandalini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVO, Roma Giuseppe Milani, Med Vet, Verona Claudio Peruccio, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVO, Torino Michela Quarta, Med Vet, Reggio Emilia Antonella Vercelli, Med Vet, Torino ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 450,00 + IVA 20% Non soci: € 650,00 + IVA 20%
DIRETTORE Davide De Lorenzi, Med Vet, SMPA, Dipl ECVCP, Dr Ric, Padova RELATORI ED ISTRUTTORI Diana Bertoncello, Med Vet, Padova Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Roberta Caccamo, Med Vet, Torino Davide De Lorenzi, Med Vet, SMPA, Dipl ECVCP, Dr Ric, Padova ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24) QUOTE Soci SCIVAC: € 380,00 + IVA 20% Non soci: € 580,00 + IVA 20%
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24 Dalle Associazioni SIVAR
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Aggiornamenti nella pratica buiatrica di DANIELE GALLO Vice Presidente SIVAR l 17 Febbraio 2011 si è tenuta a Caserta la seconda giornata interregionale SIVAR dedicata al Sud Italia. È questo un appuntamento che SIVAR ha istituito due anni fa con l'intento di supportare le difficoltà logistiche dei colleghi del Sud Italia, permettendo alla società di incontrare i Veterinari del
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Mezzogiorno che vedono spesso organizzare gli eventi in sedi molto lontane dal luogo di residenza con conseguenti difficoltà di partecipazione. L'entusiasmo e l'attiva partecipazione sono stati la chiara dimostrazione dell'utilità di simili punti di incontro. Il convegno è stato diviso in due parti secondo l'ideologia SIVAR: una prima parte "istituzionale" sul farmaco veterinario ed una seconda "pratica" riguardante le patologie enteriche neonatali dei vitelli. Nel corso della mattinata il
Dr. Mino Tolasi ha presentato la corretta gestione del farmaco veterinario toccando i punti critici dell'attuale sistema di ricettazione e farmaco-vigilanza, condivisi con la maggior parte dei partecipanti. Dalla discussione è emersa la necessità dei liberi professionisti di poter avere un sistema di ricettazione e registrazione dei trattamenti più semplice e meno burocratico dell'attuale, che sarebbe in grado di garantire comunque la stessa sicurezza sanitaria al consumatore finale. È un argomento su cui SIVAR si
è più volte espressa e sul quale si è ora aperto un tavolo di dialogo con il Ministero che speriamo possa portarci ad ottenere quanto sperato. La giornata è poi proseguita con i lavori presentati dai Dr. Daniele Gallo e Mauro Casalone inerenti le diarree dei vitelli, si è così potuto simulare un intervento veterinario in caso di esplosione di un focolaio di malattia enterica trattando i vari sistemi di reidratazione, diagnosi, profilassi e terapia degli animali colpiti. Foto e video di casi clinici reali hanno completato la presentazione che ha suscitato un’attiva e partecipata discussione finale. L'obbiettivo di tale evento era quello di portare un aggiornamento agli iscritti dell’area del contro-sud, essere pertanto riusciti ad incontrare 120 veterinari come per l’edizione 2008 in Puglia è stato un successo importante e costruttivo, un’affluenza che sta facendo valutare al Consiglio Direttivo della società di proporre puntualmente ogni anno un incontro analogo in veste interregionale. La società è infatti presente sul territorio nazionale con i Delegati Regionali SIVAR i quali - con il supporto del consiglieri - si attivano localmente per organizzare eventi con tematiche legate alle esigenze locali degli iscritti. Risulta così fondamentale il ruolo svolto dalle Delegazioni, i cui rappresentanti devono essere dei Medici Veterinari Liberi Professionisti iscritti alla SIVAR nominati dai consiglieri con il compito di fare da tramite tra il Consiglio Direttivo SIVAR ed il territorio. Un ringraziamento a Intervet Schering - Plough Animal Health per il supporto prestato alla seconda edizione di questo importante evento. ■
SISVET, 1° CENACOLO LETTERARIO VETERINARIO a Società Italiana delle Scienze Veterinarie (SISVet) indice la prima edizione del Cenacolo Letterario Veterinario (CLV) con il patrocinio della Regione Calabria. Scopo del CLV è quello di promuovere la cultura e favorire la libertà di espressione. Il Cenacolo Letterario Veterinario consta di un Concorso letterario riservato ai laureati in Medicina Veterinaria e discipline affini che in qualche modo si interfaccino con la Medicina Veterinaria ed è diviso in tre sezioni: - Sezione narrativa: un romanzo o racconto o novella o favola in lingua italiana, a tema libero. Le opere possono essere inedite o già pubblicate. - Sezione saggistica: un saggio, o raccolta di saggi, in lingua italiana, a tema libero. Le opere possono essere inedite o già pubblicate. - Sezione poesia: una poesia (o una silloge di poesie) in lingua italiana, a tema libero. Le opere possono essere inedite o già pubblicate. La partecipazione è gratuita. Ogni autore può partecipare contemporaneamente a più sezioni. I concorrenti dovranno inviare per posta ordinaria (non sono ammessi invii per via telematica) n° 3 copie di ciascuna opera (allegando la scheda di partecipazione debitamente compilata). Le opere dovranno essere inviate a: Prof.ssa Beatrice Lento, Dirigente Istituto Superiore Liceo Classico Pasquale Galluppi, via Coniugi Crigna, 89861 - Tropea (VV) Il termine per l’invio delle opere è fissato inderogabilmente al 30 giugno 2011. Il testo completo del regolamento e il modulo di adesione è disponibile sul sito www.sisvet.it/new Per maggiori informazioni: giorgia@mvcongressi.it
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Zoomark International Dalle Aziende
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Zoomark 2011, sempre più internazionale A due mesi dall’inaugurazione del Salone parlano gli organizzatori due mesi dall’inaugurazione di Zoomark International 2011, in programma dal 12 al 15 maggio a BolognaFiere, parlano gli organizzatori: Adolfo Somigliana e Giuseppe Pierini, amministratori di Piesse srl, segreteria operativa di Zoomark International, e Marco Momoli, exhibition director di BolognaFiere.
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Da tutto il mondo gli espositori presenteranno la loro proposta di alimenti, prodotti per la cura, attrezzature, accessori e servizi per il pet. Quali saranno le novità? Da parte dei produttori attualmente c’è una forte spinta a introdurre novità sul mercato risponde Adolfo Somigliana, amministratore delegato di Piesse - e Zoomark International 2011 sarà l’occasione in cui ne sarà svelata la maggior parte. Le crescenti implicazioni affettive portano a dedicare al pet tutte le attenzioni normalmente destinate all’essere umano e così aumenta la disponibilità all’acquisto da parte del consumatore. Nel petfood, cresce l’orientamento verso prodotti biologici, salutistici, funzionali e ipoallergenici. Ma il benessere degli animali è al centro delle attenzioni di tutto il comparto industriale, che concentra le proprie risorse e le più moderne tecnologie nella realizzazione di prodotti e servizi innovativi. L’obiettivo è quello di creare valore per l’intero settore, non solo attraverso prodotti sviluppati per far vivere i pet più sani e a lungo, ma anche iniziative e servizi volti a promuovere una relazione responsabile e sostenibile con gli animali da compagnia e con l’ambiente. Tutto questo - ne siamo sicuri - porterà a nuovi impulsi per il business di settore. Come reagisce il mercato italiano del Pet nel contesto dell’attuale crisi economica? Il mercato è vitale - risponde Somigliana nuove aziende si affacciano ritagliandosi nicchie di settore e puntando su qualità e originalità della propria offerta. Si percepisce un clima di entusiasmo da parte delle aziende che dimostrano forte interesse e vogliono investire nella fiera in quanto strumento che permette di dialogare direttamente con il cliente. Gli studi di settore ribadiscono l’importanza del valore della marca per il consumatore e Zoomark International 2011 potrà rappresentare il momento dell’incontro fra la produzione e chi si fa intermediario con il cliente finale. In questi mesi è stato fatto un ottimo lavoro di promozione in Italia e all’estero, lo conferma l’attenzione dei mercati internazionali e delle delegazioni estere che
Gli organizzatori di Zoomark, Adolfo Somigliana e Giuseppe Pierini.
guardano a Zoomark come a un trampolino di lancio verso l’Italia e l’Europa. Come sempre Zoomark International abbina al momento espositivo una serie di appuntamenti in grado di fornire approfondimenti culturali e di mercato. Può anticipare il tema degli incontri in calendario? Gli eventi di cui si sta definendo il programma - risponde Giuseppe Pierini, ammini-
stratore delegato di Piesse - integreranno, giorno dopo giorno, il momento espositivo di Zoomark International 2011. Al centro dell’attenzione nella giornata di apertura, ci sarà il workshop di presentazione del Rapporto Assalco - Zoomark 2011, realizzato con Università di Parma-Adem Lab, che aggiorna sull’andamento del settore del pet food e del pet care. I veterinari si daranno appuntamento sabato e domenica per il seminario scientifico di medicina interna felina organiz-
zato da Scivac. Il calendario prevede anche un secondo workshop organizzato da Adem Lab-Università di Parma, una conferenza a cura di ANMVI, un convegno promosso da AISAD, incontri sulla pet therapy e la premiazione del Concorso Fotografico Oasis. E anche una serie di incontri formativi organizzati da diverse aziende per sensibilizzare e fornire informazioni di tipo tecnico e scientifico e suggerire come migliorare l’offerta di servizi al cliente. (fonte: Zoomark) ■
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26 Calendario attività Dal 20 marzo al 10 aprile Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
20 MAR 20 MAR 20 MAR 21 - 23 MAR 23 - 26 MAR 23 MAR 24 - 26 MAR 24 MAR
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CONVEGNO SIVAL IN COLLABORAZIONE CON AISAL
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CONVEGNO SIVAR
26 - 27 MAR
CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
26 - 27 MAR
CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
27 MAR
INCONTRO SIDEV
29 MAR - 1 APR
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
30 MAR - 1 APR
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili INCONTRO SIODOV
2 APR
INCONTRO SIONCOV
2 APR
INCONTRO SIGAV
3 APR
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC UMBRIA IN COLLAB. CON L’UNIVERSITÀ DI PERUGIA E CON IL PATROCINIO DELL’ORDINE MED. VET. PERUGIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
3 APR 3 APR 4 - 5 APR 6 - 8 APR 7 - 8 APR
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO AIVEMP CORSO ANMVI
7 - 9 APR
CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
8 APR
SEMINARIO NAZIONALE SIVE IN COLLABORAZIONE CON FISE LAZIO CORSO ANMVI
9 APR 9 - 10 APR 10 APR 10 APR 10 APR
IL PAZIENTE NEUROLOGICO NEL NUOVO MILLENNIO: COME DARGLI LE CHANCES CHE MERITA - Museo Diocesano (CT) - Via Etnea, 8 - P.zza Duomo - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Reg. SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS - Hotel Miramare - Città Sant’Angelo (PE) - Via Tito De Caesaris, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ASVAC - IL PANCREAS ENDOCRINO - Sassari, Facoltà di Med. Vet - Sala Consigliare - Via Vienna, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO DI CONSULENTE NUTRIZIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INTERNATIONAL COURSE - AO MASTERCLASS COURSE ON ADVANCED CORRECTIVE OSTEOTOMIES Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 43 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti – Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA 2010/63/UE SULLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI UTILIZZATI A FINI SCIENTIFICI, UN CONFRONTO APERTO PER UN RECEPIMENTO CONDIVISO - Min. della Sal. - Sala Auditorium, via Ribotta 5 Roma - ECM: Accr non richiesto - Per info: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: info@sivalnet.it 3° IT. DERMATOLOGIA: III PARTE - TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 43 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL BUIATRA E LA QUALITÀ DEL LATTE DESTINATO ALLA CASEIFICAZIONE - Parma, Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento per 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - NH Ambasciatori, Torino - Corso Vittorio Emanuele, 104 - ECM: Richiesto accreditamento per 12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALL’ONCOLOGIA - Grand Hotel Mediterraneo, Firenze - Lungarno Del Tempio 44 ECM: Richiesto accreditamento per 12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PIODERMITI NEL CANE E NEL GATTO: AGGIORNAMENTI SULLA PATOGENESI, SULLA DIAGNOSI E SULLA GESTIONE TERAPEUTICA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4, Crediti - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 2° IT. CHIRURGIA: IV PARTE - CHIRURGIA 4 LIVELLO AVANZATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 53 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. OFTALMOLOGIA: III PARTE - VITREO, RETINA, NEUROFTALMOLOGIA, MALATTIE EREDITARIE DELL’OCCHIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accr. per 25 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA MALATTIA PARODONTALE: EZIOLOGIA, DIAGNOSI E TRATTAMENTO MEDICO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it TUMORI RARI E DIFFICILI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it MALATTIE PANCREATICHE DEL CANE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it FESTINA LENTE: TESTUGGINI & TARTARUGHE - Aula Magna della Facoltà di Veterinaria PG - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it ORTOPEDIA PEDIATRICA NEL CANE - Savoia Hotel Regency - BOLOGNA - Via del Pilastro, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: IV PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELLO SCHELETRO Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 31 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SICUREZZA ALIMENTARE. CLIMA, PRODUZIONI E RIFLESSI TECNOLOGICI IN SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria ANMVI International - Tel. 0372/403509 - E-mail: erika.taravella@evsrl.it CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: info@anmvi.it MEDICINA COMPORTAMENTALE 1 (II EDIZIONE) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 28 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO “EMATOLOGIA CLINICA E MALATTIE INFETTIVE” - Fiera Cavalli ROMA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 E-mail: info@sive.it CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: info@anmvi.it
CORSO ANMVI
CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: info@anmvi.it
INCONTRO SIMUTIV
GESTIONE PRE E POST OPERATORIA DEL PAZIENTE CON MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO E NEL TRAUMATIZZATO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per info: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it APPROCCIO ALLA FISIOPATOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE NEL CONIGLIO, FURETTO E PICCOLI RODITORI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE PROCEDURE TERAPEUTICHE E NUOVI PROTOCOLLI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - Roma- Sheraton Golf Hotel - Via Salvatore Rebecchini 39 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO SIRVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO
laPROFESSIONE
VETERINARIA 9 | 2011
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 7 marzo 2011
SOLUZIONI
a
Avvelenamento da artropodi
Far indietreggiare o avanzare l’animale
b
Infezioni micotiche
Non è utile per influenzare il movimento dell’animale
c
Reazioni avverse ai farmaci
Il punto di equilibrio non riguarda i bovini
d
Allergie alimentari
QUIZ 1
e
Far sdraiare l’animale
Risposta corretta: c) Congresso Nazionale Multisala SIVAR - Cremona, Maggio 2007
d
Far alzare l’animale
QUIZ 2
a b c
2) La causa più comune del prurito nel cavallo è:
Risposta corretta: a) Seminario SIVE: “Concetti applicabili di dermatologia equina per il veterinario pratico” Cremona, Settembre 2007
1) Il punto di equilibrio è utile per:
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