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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 9 dal 12 al 18 marzo 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
IL NOSTRO IMPIANTO ELETTRICO
FARMACI VETERINARI NELLE PARAFARMACIE
PATOLOGIE DEL COMPORTAMENTO NEI PAPPAGALLI
STRATEGIE EFFICACI CONTRO LE ESCHE
UROLITIASI AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA
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APPELLO AL MINISTRO BALDUZZI
BREVI STP Il Ministro della Giustizia Paola Severino mantiene aperti i tavoli di consultazione con le categorie professionali per mettere a punto la normativa sulle società tra professionisti. Accolta la richiesta delle professioni intellettuali di mantenere la maggioranza societaria dei due terzi.
MNC “Almeno sull'agopuntura è tempo di fare qualcosa di più”. Ad affermarlo è stato il ministro della Salute, Renato Balduzzi, rispondendo a un’interrogazione in Aula alla Camera. Per Balduzzi, infatti, è tempo di “passare da una strategia dell'attenzione ad un vero e proprio piano che sottolinei al meglio il carattere complementare, ma non marginalizzato, della medicina integrativa”.
CANONE RAI Dopo l’Agenzia delle Entrate anche l’Autorità Garante per le Comunicazioni si dichiara incompetente ad intervenire sul canone speciale RAI. La Direzione Servizi Media ha risposto all’ANMVI: la materia è esclusivamente tributaria. Si attende un atto dallo Sviluppo Economico che convalidi l’esclusione di pc, tablet e smartphone dopo la rinuncia della RAI.
ALIMENTI SPECIALI La Commissione Salute e sicurezza alimentare del Parlamento Europeo ha votato all'unanimità per regole più chiare e severe in materia di etichettatura alimentare. Il voto definitivo del Parlamento europeo è atteso nella sessione plenaria del 21-24 maggio. Le autorità dovranno garantire una sorveglianza post-vendita.
LINGUA BLU La Svizzera è «indenne» dalla malattia della lingua blu, comparsa per la prima volta nella Confederazione nell'ottobre del 2007. Lo segnala l'Ufficio federale di veterinaria (UFV), sottolineando che le campagne di vaccinazione obbligatorie attuate negli anni 2008, 2009 e 2010 sono risultate «un vero e proprio successo nella storia della lotta alle epizoozie».
www.anmvioggi.it
FNOVI 2012-2014
Appoggiamo il programma del Presidente Si ricandida il Presidente Fnovi Gaetano Penocchio. In dieci punti le linee di indirizzo del prossimo mandato. A PAGINA 3
Nel nostro Paese manca un piano sistematico di gestione della popolazione animale. Le cause possono essere tante, ma ce ne sono almeno due di fondo: non c’è coordinamento nazionale e non c’è alcuna verifica sull’efficacia degli investimenti economici. Ogni Comune, anche il più piccolo, fa il suo piano randagismo senza un modello di intervento validato sotto il profilo programmatico e operativo. Ogni Comune, anche il più piccolo, stanzia fondi pubblici che discendono dalle casse del Tesoro senza che quest’ultimo chieda conto del riparto finanziario. Prevale l’impronta elettoral-animalista e intanto si continuano a versare fiumi di euro nel business dei canili. È morto un bambino in Sicilia, un camionista è stato sbranato nel livornese, un pensionato è stato ucciso a morsi a Milano. Al nostro comunicato stampa sono seguite reazioni; eccone una arrivata alla casella di posta elettronica dell’ANMVI da una proprietaria lombarda: “Vi scrivo perché un mese fa ho inviato una lettera al sindaco del mio paese per segnalare la presenza di cani liberi (non utilizzo la parola randagi perché questi cani hanno un proprietario). Il sindaco mi ha celermente risposto che ha inoltrato la mia segnalazione alla ASL veterinaria, che me-
glio di lui poteva intervenire. Purtroppo a tutt'oggi questi cani sono ancora in giro (premetto che sono buoni con le persone, ma aggressivi con gli altri cani e io ho un barboncino che porto tutti i giorni a fare la consueta passeggiata). Siccome la passeggiata per me è diventata un momento di stress e mi faccio accompagnare sempre da altre persone per non essere sola, cosa posso fare oltre a quanto già fatto?”. Da veterinari, è imbarazzante esercitare la professione in un Paese dove non si è ancora capita l’importanza strategica e risolutiva della veterinaria privata (Leavet) per il controllo della riproduzione e per la tutela dell’incolumità pubblica, in sinergia con i servizi veterinari e con le forze dell’ordine. Il randagismo è un problema di sanità pubblica e va affidato alla veterinaria molto più di quanto non si sia fatto in vent’anni di leggi ignorate e ordinanze disapplicate. La Convenzione europea impegna il nostro Paese a tenere sotto controllo la riproduzione di cani e gatti di proprietà e senza proprietario. Ci scandalizziamo per il trattamento riservato ai cani in Romania e in Ucrania e in Italia lasciamo che le persone vengano sbranate. Ci appelliamo al ministro.
I COSTI AUMENTANO PER NON SBAGLIARE NEL SETTORE SANITARIO OGNI ANNO MILIONI DI VISITE, ANALISI, ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI INUTILI, SE NON DANNOSI, vengono prescritti per prevenire i contenziosi legali con i pazienti se il decorso di una malattia non va per la via giusta. Gli operatori sanitari la chiamano “medicina difensiva” ed è un fenomeno che si sta allargando sempre di più, circa tre medici su quattro ammettono di praticarla per non correre rischi aumentando in modo esponenziale i costi del SSN ed il fatturato di molte cliniche ed ospedali privati. Questa tendenza si è affermata anche nel settore veterinario dove, da un lato si cerca di proteggersi da ogni contestazione riempiendo la cartella clinica di referti e documenti che dimostrino la correttezza del nostro operato oltre ogni possibile dubbio e, dall’altro, di sviluppare il nostro lavoro introducendo sempre nuove apparecchiature per analisi o accertamenti diagnostici non sempre forse necessari ma certamente utili per arrivare con maggior certezza alla diagnosi ed alla terapia corretta. Rispetto ai colleghi di 25/30 anni fa che si basavano quasi esclusivamente su esperienza ed intuito oggi nulla sembra essere lasciato al caso ma certamente i costi per arrivare alla diagnosi sono enormemente cresciuti ed a volte non per reale necessità ma per toglierci da ogni rischio di contestazione o semplicemente per utilizzare al meglio nuove apparecchiature. Purtroppo a volte i clienti lamentano che anche per patologie semplici vengano previste analisi o accertamenti non sempre veramente necessari rischiando critiche o contestazioni dalle quali al contrario la “medicina difensiva” dovrebbe proteggerci.
L’informazione Veterinaria On Line
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Elezioni Fnovi Attualità
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Fa bene alla professione un Ordine che fa bene ANMVI sostiene la (ri)candidatura del Presidente Penocchio e appoggia le linee di indirizzo 2012-2014 di MARCO MELOSI Presidente ANMVI bbiamo letto su 30giorni di febbraio un anticipo del programma del prossimo triennio Fnovi, un decalogo d’intenti (v. box) molto incentrato sulla competenza gestionale dell’Ordine professionale e sulla sua efficacia amministrativa. Per il Presidente Gaetano Penocchio, che si ricandida alla guida della Federazione, gli Ordini saranno “i veri custodi delle liberalizzazioni”. Con la fiducia, la riconoscenza e l’amicizia di sempre gli abbiamo chiesto di spiegarci perché la Fnovi e gli Ordini provinciali saranno così determinanti per il futuro della professione.
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Marco Melosi - Nel programma ci sono molti stimoli per gli Ordini. Qual è il messaggio? Gaetano Penocchio - Che l’Ordine professionale non è un sindacato. È un ente pubblico, con una missione di tutela della fede pubblica che ha le sue radici nella Costituzione e nell’abilitazione di Stato. Non vorrei più sentire parlare di abolizione dell’Ordine per corporativismo e nemmeno sentirlo accusato di essere una casta di privilegiati e sono convinto che molto dipenda dalla determinazione con cui l’Ordine fa bene il suo mestiere. Facciamo una professione decisiva per la salute dei cittadini e degli animali, dobbiamo comprendere che la migliore difesa del nostro ruolo è la tutela degli utenti, la qualità e la garanzia che diamo al consumatore di alimenti come al proprietario di animali. Tutto il processo di riforma degli Ordini sta in questo. D. Quindi bisogna sanzionare di più? R. La funzione disciplinare non è l’unico strumento affidato all’Ordine per preservare la qualità del corpo professionale, ma di sicuro va esercitata di più e va anche pubblicizzata. Questa è una svolta solo apparente, perché in fondo non si chiede agli Ordini niente di più di quello che sono già tenuti a fare. Gli Ordini che già svolgono bene il proprio compito andrebbero supportati. Come Federazione abbiamo interessato il Ministero della Giustizia per verificare una possibile collaborazione. D. Per andare in questa direzione conta di più la mentalità culturale o la preparazione amministrativa? R. L’idea di una scuola di politica ordinistica è pensata in parte per acquisire competenze gestionali e in parte per far crescere la cultura della buona amministrazione. Già con Fnovi Con-
servizi 60 Ordini si sono consorziati per condividere attività e risorse, evitando inutili moltiplicazioni di spesa. La Federazione in questi anni ha lavorato molto per dare alle cariche ordinistiche e al personale amministrativo una solida preparazione tecnica, una conoscenza puntuale dei meccanismi giuridici e amministrativi dell’Ordine, anticipando molti processi innovativi che tutte le amministrazioni pubbliche dovranno attuare. La dematerializzazione e l’informatizzazione dei procedimenti gestionali producono efficienza e risparmi, due traguardi che in tempo di crisi economica assumono un connotato etico. Io credo in un’etica gestionale a favore di iscritti che sostengono l’esborso di una quota in una fase economica in cui ogni spesa è uno sforzo, per alcuni un sacrificio. D. Questo vale soprattutto per i giovani. Nel programma del prossimo triennio hanno una parte preponderante… R. Sono convinto della necessità dello scambio e del ricambio generazionale e rifuggo dai giovanilismi di facciata o di moda. Se è vero che senza aggiornamento una professione regredisce è vero anche che un Ordine che non fa entrare risorse intellettuali nuove e fresche si sclerotizza e perde incisività politica. I giovani Colleghi che abbiamo intorno sono in parte “antipolitici”, ma se li sappiamo ascoltare e coinvolgere possono dare molto e possono aiutarci a comprendere dinamiche di relazione, di comunicazione e di formazione nuove e utili. Per questo ho voluto un concorso di idee aperto a giovani sotto i 35 anni di età e vorrei creare una Consulta di giovani. D. Parliamo di tariffe e tariffari. Che fine farà il “tariffario Fnovi”? R. Sarà solo il riferimento per le liquidazioni dei compensi davanti al giudice, ma credo che debba continuare a rappresentare un parametro per l’adeguatezza del compenso e che non vada buttata l’eccezione contenuta nella Legge Bersani secondo la quale le tariffe sono libere quando si agisce sul libero mercato, ma con il Ssn si deve ragionare diversamente. Bisognerebbe cioè mantenere dei rapporti costi-benefici esattamente nello spirito dei costi standard che sono un punto di equilibrio fra appropriatezza e contenimento della spesa. C’è poi un aspetto che chi parla di liberalizzazioni sottovaluta e cioè che i clienti - siano essi soggetti pubblici o privati, e persino le camere di commercio, i media o gli istituti di ricerca - chiedono ancora il “prezzo medio di mercato” e che cos’è se non una tariffa standard? Sarebbe utile che le liberalizzazioni fossero accompagnate da iniziative di informazione ai cosiddetti consumato-
ri, evitando di incoraggiare idee profondamente sbagliate e pericolose in sanità e cioè che, l’offerta o il sottocosto sono di per sé un buon affare. Questo principio non vale per un’auto usata figuriamoci per la salute. D. Quindi la pubblicità in stile Groupon non va bene? R. Fino ad ora non ho visto soluzioni adeguate ai principi della pubblicità sanitaria e nemmeno al Codice del Consumo. Senza manicheismi credo che i gruppi di acquisto possano rappresentare una possibilità, ma che vadano regolamentati. Sarebbe bene farlo per tempo prima che facciano danni. D. L’obbligo di RC professionale è un segno di sfiducia verso i professionisti? R. Non direi, ma anche in questo caso si tratterà di precisare la norma. Chi non esercita non può essere obbligato per il solo fatto di essere iscritto all’Albo. D. Stiamo correndo il rischio che arrivino i “mezzi veterinari”? Cosa vuol dire? R. Abbiamo arginato, in anni di faticoso confronto con le Regioni e con le Università, l’esubero dei laureati dalle nostre Facoltà. Abbiamo ridotto la programmazione di circa 500 posti, una cifra impensabile solo pochi anni fa. Adesso non possiamo consentire all’Università la fiumana dei laureati biennali e triennali, che fregiandosi del titolo di “dottore” possono esercitare generando confusione in una utenza incoraggiata dalla crisi a cercare il primo prezzo e per la quale il “mezzo veterinario” potrà bastare. Ho già scritto che non saranno tollerate figure sanitarie para-veterinarie in grado di fregiarsi del titolo di dottore e che le figure tecniche non dovranno avere competenze sovrapponibili a quelle che la Legge riserva in via esclusiva solo ai medici veterinari abilitati dallo Stato. D. Che rapporti intende avere la Federazione con le Università? R. L’Accademia deve tornare ad essere un luogo di produzione del sapere. È suo primario compito. Il piano di studi del corso di laurea in medicina veterinaria va riqualificato e modernizzato con l’introduzione di saperi nuovi. Vorremmo che l’Anvur interagisse stabilmente con la Fnovi e che le Facoltà, oggi ex, aprissero le aule al mondo del lavoro, perché il fine dello studio non è la laurea, ma la professione. Certo, il nostro corso di laurea è costoso, abbiamo già visto Atenei ricorrere a forme di tassazione supplementare, nel momento in cui è richiesto di investire in risorse didattiche. Ci attendiamo di non assistere alla nascita di strutture ospedaliere costrette a scendere sul mercato per soste-
nersi, crediamo anzi che sia tempo di dare loro una regolamentazione che ne connoti la finalità eminentemente didattica. D. Parliamo di competenze della professione. Qual è lo stato dell’arte? R. La veterinaria non deve autolimitarsi ai settori tradizionali e non deve cedere quote di competenze. La nostra professione interagisce con innumerevoli ambiti disciplinari come l’ambiente, la salute umana, le produzioni alimentari. Il recupero di settori dimenticati come l’apicoltura, la cunicoltura e l’acquacoltura ha spalancato mondi vastissimi, economicamente strategici, dove il veterinario non ha il ruolo centrale che deve avere. La Fnovi ha compiuto sforzi importanti per guadagnare il terreno perduto e per indicare nuove opportunità professionali, bisogna continuare su questa strada. D. E l’immagine? La considerazione pubblica della veterinaria? R. L’immagine va rilanciata e con il Professional Day abbiamo contribuito a farlo con il coinvolgimento delle principali testate giornalistiche che ci hanno aiutato a mostrare i professionisti sotto una luce nuova, come forza sociale e intellettuale. L’immagine però dobbiamo anche rilanciarla noi stessi, riqualificando il nostro lavoro, magari intervenendo sulle regole della professione e su alcune norme di legge datate come i requisiti minimi delle strutture. Un progetto di rilancio che mi preme in modo particolare è verso la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. Vorrei far comprendere all’opinione pubblica e alla politica come sarebbe il mondo senza di noi. D. Secondo alcuni la durata triennale del mandato è troppo breve e sarebbe più logico innalzarla a cinque anni… R. Se ne parla e non sarei contrario. Si potrebbero allineare sul quinquennio i mandati dell’Ordine e dell’Enpav chiamando i Colleghi a consultazioni non sfasate nel tempo, con snellimento degli impegni organizzativi delle sedi e degli stessi iscritti. Le regole e i mandati però sono istituzionalmente molto diversi e devono mantenere la loro autonomia. E poi l’idea dell’allungamento del mandato è proposta soprattutto per ragioni di governance. Il ciclo politico non riesce ad esaurirsi nell’arco di un solo mandato e tre anni sono un periodo insufficiente a produrre gli effetti dell’esperienza amministrativa, specie per chi ricopre incarichi di nuova assunzione. La continuità politica e la conoscenza dell’istituzione sono certamente importanti per produrre risultati. ■ In copertina: M. Melosi e G. Penocchio.
IL DECALOGO DEL PRESIDENTE FNOVI 1. Promuovere la crescita della rete ordinistica nazionale con azioni di formazione, di supporto, di comunicazione destinate agli Ordini; 2. Promuovere una rappresentanza mista (doppio genere) negli organismi istituzionali per perseguire l’equilibrio di genere e il rinnovo generazionale degli organismi stessi; 3. Promuovere la ricerca di nuovi spazi di occupazione in risposta ai fattori di debolezza strutturale della nostra professione, anche avvalendosi di un Osservatorio sulla professione veterinaria per la raccolta e l’analisi di dati utili ad orientare le scelte professionali in fase di accesso e di esercizio dell’attività; 4. Promuovere politiche di integrazione e regolarizzazione contrattuale, anche attraverso forme innovative e sperimentali dei rapporti di lavoro, in risposta a disoccupazione, precariato e forme di lavoro atipiche che non raramente mascherano “lavoro nascosto”;
5. Promuovere la politica della professione, discutendo tutte le azioni e le scelte che abbiano impatto sulla professione, promuovendo azioni e soluzioni; 6. Promuovere l’immagine della professione medica veterinaria supportando iniziative di comunicazione che la rendano più visibile, nei confronti dell’utenza e della società; 7. Promuovere il senso di appartenenza al corpo professionale, la coesione territoriale; 8. Promuovere la cultura della qualità e dell’eccellenza professionale; 9. Promuovere la formazione dei medici veterinari con riguardo all’ordinamento professionale, alla legislazione, all’etica e alla deontologia; 10. Promuovere politiche formative ed organizzative di prevenzione dell’errore e di gestione degli eventi dannosi, sul versante della risoluzione stragiudiziale dei contenziosi; studiare ed attuare forme di tutela assicurativa di categoria e di assistenza legale mediata dall’istituzione ordinistica. (www.trentagiorni.it)
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L’impianto elettrico nelle strutture veterinarie di CARLO PIZZIRANI Responsabile Anmvi per la Sicurezza del Lavoro na delle tante novità introdotte dal Testo Unico, DLgs 9/4/2008 n. 81, forse la più importante, è rappresentata dall’effettivo coinvolgimento indistinto e globale di tutte le classi di lavoratori. Infatti fino al maggio 2008, in regime DLgs 626/94, i lavoratori autonomi potevano chiamarsi fuori non avendo nessuna norma da rispettare relativamente alla salute e sicurezza sul lavoro. Quindi nel caso di un singolo professionista o più professionisti associati tra loro, senza che nessun lavoratore subordinato fosse presente nella loro struttura, poteva essere ignorato completamente quanto previsto dal DLgs 626/94 e da tutte le altre norme ad esso correlate. Lo stato normativo attuale, invece, prevede che il singolo professionista o l’associazione professionale rispettino quanto previsto dall’art. 21 del DLgs 81/08. Quest’articolo obbliga chi lavora, in qualsiasi campo ci si trovi, all’utilizzo di attrezzature di lavoro conformi ai requisiti generali di sicurezza. Il successivo art. 69 definisce attrezzatura di lavoro qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato a essere usato durante il lavoro. Lo scopo di questa nostra trattazione sarà il chiarire le caratteristiche che deve avere l’impianto elettrico utilizzato all’interno di una struttura dove si eserciti la professione veterinaria, caratteristiche a cui deve rispondere indipendentemente che sia presente un unico o più professionisti e/o siano impiegate varie figure con diverse mansioni. Le norme legislative che hanno avuto come argomento l’impianto elettrico iniziano con la legge 5 marzo 1990 n. 46 pubblicata sulla GU 12 marzo 1990 n. 59 che all’art. 6 riportava che per l’installazione, la trasformazione e l’ampliamento degli impianti era obbligatoria
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la redazione del progetto da parte di un professionista iscritto nell’albo professionale. Il DPR 6 dicembre 1991 n. 447, pubblicato sulla GU del 15 febbraio 1992 n. 38 rappresentava il Regolamento di Attuazione della Legge 59 e al comma C dell’art. 4 sottolineava l’obbligatorietà del progetto per impianti in locali adibiti ad uso medico. Queste nuove normative furono fortemente contestate da tutto il mondo imprenditoriale soprattutto perché molte aziende erano impreparate da un punto di vista economico-organizzativo ad apportare le modifiche impiantistiche previste e così la Legge 7 agosto 1997 n. 266 al suo articolo 31 differiva l’entrata in vigore del DPR 447/91 al 31 dicembre 1998. Nella GU n. 6 del 8 gennaio 2002 è stato pubblicato il DPR 22 ottobre 2001 n. 462 concernente il regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazione di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di
impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi. Questo decreto del Presidente della Repubblica ha introdotto la non trascurabile novità che deve essere il titolare a provvedere alla regolare manutenzione dell’impianto elettrico della struttura nonché a far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni due anni se si tratta di locali ad uso medico. Quindi è il medico veterinario che deve, ogni due anni appunto, chiamare l’ASL o eventuali organismi individuati dal Ministero delle Attività Produttive per far effettuare la verifica dell’idoneità dell’impianto elettrico soprattutto per quanto riguarda l’efficienza della messa a terra. Dall’entrata in vigore di questo DPR le verifiche sono economicamente a carico del titolare. Alla fine del 2005 è stata pubblicata la legge 2 dicembre 2005 n. 248, misure di contrasto all’evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria, legge multidisciplinare volta soprattutto a contrastare l’evasione fiscale ma che all’art. 11 comma 13 riportava che entro 24 mesi dall’entrata in vigore di questa legge il Ministro delle Attività Produttive di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio avrebbe emanato uno o più decreti volti a disciplinare il riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici e la definizione di un reale sistema di verifiche degli impianti con l’obiettivo primario di tutelare gli utilizzatori degli impianti garantendo una effettiva sicurezza e, infine, la previsione di sanzioni in caso di violazione degli obblighi stabiliti dai provvedimenti previsti. È così che il 27 marzo 2008 è entrato in vigore il DM 22 gennaio 2008 n. 37 Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11 comma 13 della legge n. 248 del 2 dicembre 2005 riguardante il riordino delle disposizioni per l’in-
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stallazione degli impianti. Questo Decreto Ministeriale abroga la legge 46/1990 e raccoglie in un unico testo le numerose disposizioni di legge e i regolamenti relativi, e introduce alcune novità e precisazioni resesi necessarie durante gli anni di applicazione della precedente legge. Rimangono comunque confermati i principi base previsti dalla normativa precedente che garantivano la sicurezza degli impianti e in particolare l’obbligo di affidamento dei lavori di installazione, trasformazione, ampliamento e manutenzione straordinaria unicamente a imprese abilitate, iscritte alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato, che garantiscano la realizzazione secondo la regola dell’arte e cioè in conformità alla vigente normativa dell’Uni e del CEI. Questo viene sancito e confermato dal rilascio al committente della dichiarazione di conformità (DICO) degli impianti realizzati da parte dell’impresa installatrice. Importante la conferma da parte del DM riguardo l’obbligo della progettazione dell’impianto da parte di un professionista iscritto all’albo professionale mentre la novità riguarda la possibilità per impianti realizzati precedentemente all’entrata in vigore del decreto, qualora non sia disponibile la dichiarazione di conformità (DICO), di poter ricorrere alla redazione di una dichiarazione di rispondenza (DIRI) da parte sempre di un professionista che però deve essere iscritto all’albo da non meno di 5 anni. Infine le sanzioni amministrative che vengono raddoppiate rispetto a quelle previste dalla legge 46/1990. Tutta questa parte legislativa presuppone il rispetto di redazione di documenti, dichiarazioni e progetti, dei tempi nei quali questi devono essere realizzati e consegnati alle autorità e al committente, e prevede le realizzazioni secondo la regola dell’arte. È chiaro così che esistono norme tecniche di riferimento, redatte quindi da un organismo tecnico rappresentato nel caso dell’impianto elettrico dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). Per quanto riguarda le caratteristiche di un impianto elettrico installato all’interno di locali nei quali si svolge attività medico-veterinaria si deve prendere a riferimento la Norma Italiana CEI 64-56 V1 pubblicata nell’aprile del 2007 ed in vigore dal 1 giugno 2007 “Guida per l’integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici. Criteri particolari per locali ad uso medico”. La variante alla guida contiene un allegato P che tratta delle raccomandazioni relative all’esecuzione degli impianti elettrici nei locali ad uso medico veterinario. L’allegato contiene anche un esempio di realizzazione di un impianto elettrico destinato a un ambulatorio veterinario. Le scelte impiantistiche analizzate non sono modulate sulla definizione del tipo di struttura come individuato dall’Accordo Ministero della Salute, Regioni e Province Autonome del 26 novembre 2003 perché pur esistendo un’ampia e diversificata definizione di ambienti veterinari, è possibile individuare locali con lo stesso rischio contenuti in strutture con diciture diverse dipendenti dall’indirizzo che il
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LOCALI GRUPPO 1
strumenti elettrici. Ciascun locale di gruppo 1, oltre all’impianto di illuminazione di riserva, deve essere dotato di un nodo equipotenziale. Il nodo equipotenziale (fig. 1 e 2) è una parte dell’impianto costituita da una scatola (generalmente trasparente) nella quale confluiscono i cavi della messa a terra di tutte le parti metalliche, o in ogni caso conduttrici, presenti nella stanza stessa collegati, all’interno della scatola, a una barra metallica che a sua volta è collegata al cavo di terra che va verso l’esterno (i cavi di terra sono per convenzione di colore giallo e verde a righe). Ogni cavo è numerato per essere facilmente identificato. Al momento della realizzazione del progetto da parte del tecnico le scelte di destinazione d’uso dei vari locali che intende adottare il medico veterinario devono essere chiaramente comunicate e devono risultare in una dichiarazione scritta. L’allegato P, infine, contiene una serie di raccomandazioni volte a consigliare l’adozione di gruppi di continuità soprattutto nella sala chirurgica che permettano la continuazione di funzionamento quantomeno della lampada scialitica e degli apparecchi elettromedicali necessari alla sicurezza del paziente e alla prosecuzione, almeno nel breve tempo, dell’atto chirurgico. Possono essere sistemi complessi come generatori o sistemi di alimentazione attraverso trasformatori d’isolamento oppure semplici sistemi UPS.
Per postulato si considerano di gruppo 1 gli ambienti dove gli animali vengono sottoposti a diagnosi o trattamenti con l’ausilio di apparecchi elettromedicali. La sala chirurgica e la radiologia sono per definizione locali gruppo 1 come pure i locali di visita dove si utilizzano
Vorrei concludere ripensando a quanti errori nella realizzazione degli impianti elettrici ho incontrato da quando mi occupo della sicurezza, da realizzazioni sproporzionate e costose simili a quanto avviene per i locali ad uso me-
Rappresentazione grafica di un ambiente con nodo equipotenziale.
medico veterinario desidera conferire al proprio studio o alla struttura nella quale espleta la sua attività. Gli ambienti contenuti nelle strutture veterinarie vengono quindi classificati in due tipologie: locali di gruppo 0 e locali di gruppo 1.
LOCALI GRUPPO 0 Sono quelle stanze definite “ambienti ordinari” nelle quali non si espleta attività medica oppure pur utilizzandole per attività medica non vi si fa uso di apparecchi elettromedicali. L’impianto elettrico di questi locali è un normale impianto per uso civile, come quello presente nelle normali abitazioni. Nell’allegato P si raccomanda che anche all’interno di questi locali sia previsto un impianto d’illuminazione
di riserva o di sicurezza anche mediante l’adozione di lampade autoalimentate. Sono locali gruppo 0 la sala d’attesa, l’ufficio, il bagno, il laboratorio, la biblioteca, i locali del personale, la stanza di visita dove non si utilizzano apparecchi elettromedicali, ecc. ecc. I locali di degenza sono in genere considerati locali gruppo 0, dipende da che tipo di attività terapeutica e diagnostica vi si svolga.
dico non veterinario, a impianti del tutto insufficienti e inadeguati simili a quelli ordinari per uso civile, e tutto questo per la mancata conoscenza delle norme tecniche di riferimento da parte della ditta a cui sono stati affidati i lavori. Per questo spero che ogni lettore di questo articolo possa acquisire consapevolezze che dovrebbero poi servire quantomeno a indirizzare il tecnico a cui verranno affidati i lavori verso le prescrizioni legislative e tecniche corrette. ■
A.N.M.V.I. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Da inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 13 aprile 2012, allegando l’attestazione di versamento
IL SOTTOSCRITTO COGNOME ……....................................................................……………………………………… NOME ……………....................................................................……………………… VIA ……………………………………………………………....................................................................................................................................................................................... CAP, CITTÀ E PROVINCIA ………………………………………………………………................................................................................................................................................. TELEFONO ………….....................................................................…..……………………… CELL. ………………….....................................................................…..……………… EMAIL ……………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE ……………………………………………………………………………………… ORDINE DEI VETERINARI DI …………………………………………………………………………………………… TESSERA N. ………………………………………………………
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❑ Corso per addetti al primo soccorso 21-22 Aprile 2012 VERSANDO LA QUOTA DI € 160,00 (IVA inclusa) 12 crediti ECM
VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) ❑ vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍ Visa Intestata a …………………………………………………………………………………… Numero della carta (3 numeri sul retro) Scadenza (mese e anno) FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: …………………………………………………………… Domicilio fiscale ………………………………………………………………………………… PARTITA IVA (solo se non in possesso di Partita IVA) CODICE FISCALE DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………
ATTIVAZIONE DEL CORSO I corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di un quorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organizzazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rimborso della quota versata. Non verranno accettate più di 50 domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. RINUNCE Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. In caso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimborso alcuno. PRIVACY Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.
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CORSI
Parte del progetto che schematizza un nodo equipotenziale.
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8 Osservatorio farmaco Liberalizzazioni
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Farmaci veterinari nelle parafarmacie ANMVI: i medici veterinari chiedono un emendamento per la cessione completa e parafarmacie e i centri commerciali potranno vendere i medicinali veterinari, sia quelli senza ricetta che quelli con obbligo di ricetta medica. La vendita in questi esercizi è esclusa solo per i medicinali richiamati dall’articolo 45 del Dpr 309/1990 (sostanze ad azione stupefacente e psicotrope). Lo prevede l’articolo 11 (Potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica, accesso alla titolarità delle farmacie, modifica alla disciplina della somministrazione dei farmaci e altre disposizioni in materia sanitaria) del “DL liberalizzazioni”, già approvato al Senato con la fiducia. Niente da fare, invece, per i farmaci di fascia C, come chiedevano i parafarmacisti. La relatrice del provvedimento, Sen Simona Vicari è stata chiara: “Sulla fascia C si è chiuso con il decreto Salva-Italia. Sul tema abbiamo liberalizzato al massimo”- ha detto, confermando che resta la possibilità di aprire farmacie in stazioni, aeroporti e centri commerciali. Il Coordinamento nazionale delle Parafarmacie è soddisfatto e indica i punti “qualificanti” del decreto: abolizione della pianta organica delle farmacie; vendita in parafarmacie dei farmaci veterinari con ricetta medica e preparazioni galeniche; abolizione del limite di 12500 abitanti per la vendita dei Medicinali
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senza obbligo di ricetta in parafarmacia; equiparazione della professionalità, ai fini dei concorsi, del farmacista che opera in parafarmacia al collega che esercita la professione in farmacia.
MODIFICATO IL DECRETO 193/2006
cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni”. (Attuale formulazione del comma 1 dell’articolo 70: “La vendita al dettaglio di medicinali veterinari è effettuata soltanto da farmacisti in farmacia, dietro presentazione di ricetta medico-veterinaria, se prevista come obbligatoria).
La vendita dei farmaci veterinari è stata resa possibile attraverso una modifica della normativa che interessa anche il Decreto Legislativo 193/2006. Il comma 1 dell’articolo 70 (Condizioni per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività di vendita diretta) del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, è sostituito dal seguente: “La vendita al dettaglio dei medicinali veterinari è effettuata soltanto dal farmacista in farmacia e negli esercizi commerciali di cui all’articolo 5, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito con modificazioni, dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248 (vendita al pubblico dei farmaci da banco o di automedicazione e di tutti i farmaci o prodotti non soggetti a prescrizione medica previa comunicazione al Ministero della salute) ancorché dietro la prestazione di ricetta medica se prevista come obbligatoria. La vendita dei predetti esercizi commerciali è esclusa per i medicinali richiamati dall’articolo 45 del testo unico di
Con decreto del Ministero della Salute sono stati individuati i requisiti che dovranno differenziare le parafarmacie dai corner della grande distribuzione organizzata. Il provvedimento (Decreto del Ministero della Salute su Requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi e ambiti di attività su cui sono assicurate le funzioni di farmacovigilanza relativi agli esercizi commerciali di cui all’articolo 5, comma 1, del dl 223/2006 convertito, con modificazioni, dalla legge 248/2006) è già stato approvato dalla Conferenza Stato Regioni. L’individuazione di requisiti ad hoc per differenziare parafarmacie e corner è prevista dal Decreto Salva Italia, per distinguere esercizi che vendono solo Otc rispetto a quelli che vendono medicinali non soggetti a prescrizione medica. Il Ministero della Salute ha creato di fatto, due classi di esercizi commerciali per la vendita dei farmaci senza ricetta, nel solco delle libe-
CORNER E PARAFARMACIE
ralizzazioni di Bersani e Monti. Entrambe saranno sottoposte anche ad adempimenti di farmacovigilanza e tracciabilità. La differenza sostanziale tra i due canali è l’accessibilità diretta del cittadino ai farmaci che potrà essere prevista solo per i medicinali di automedicazione (OTC) e non per i cosiddetti SOP, categoria che comprende altri farmaci senza obbligo di ricetta della fascia C che però, per le loro caratteristiche, non possono essere oggetto di pubblicità al consumatore. I requisiti per gli esercizi che vendono esclusivamente farmaci di automedicazione sono i medesimi, tranne che in questi esercizi saranno appunto vendibili solo farmaci di automedicazione e non è consentita alcuna dicitura che possa indurre il cliente a ritenere che nell’esercizio sono venduti medicinali diversi dai medicinali di automedicazione. Il prezzo al pubblico dei medicinali deve essere reso noto attraverso listini o modalità equivalenti. Parafarmacie e corner avranno la possibilità di applicare liberamente sconti sui prezzi di tutti i prodotti venduti (come previsto dal decreto Salva Italia), purché gli sconti siano esposti in modo leggibile e chiaro al consumatore e siano praticati a tutti gli acquirenti. Obbligatoria la presenza di uno o più farmacisti per tutto l’orario di apertura dell’esercizio. I farmaci di automedicazione potranno essere direttamente e liberamente accessibili ai cittadini, ma alla presenza dei farmacisti. Gli altri farmaci dovranno essere inaccessibili sia al pubblico che ai non addetti ai lavori. La vendita dei medicinali diversi da quelli di automedicazione è effettuata dai farmacisti. I farmacisti inoltre assistono il cliente nell’acquisto dei medicinali di automedicazione, rispondono a eventuali richieste del cittadino e si attivano in caso risulti opportuno uno specifico intervento professionale. Le insegne dovranno essere di colore diverso dal verde. I farmacisti devono indossare il camice bianco e il distintivo professionale dell’Ordine. ■
DISPENSAZIONE FINO AL TERMINE DELLA TERAPIA urante l’iter parlamentare, ANMVI ha chiesto al Ministro della Salute di essere ascoltata e di poter intervenire sulla modifica della distribuzione del farmaco. Dichiara Carlo Scotti, delegato ai rapporti istituzionali ANMVI: “Solo due figure possono prescrivere: il medico e il veterinario, la prescrizione in parafarmacia vuol dire guadagnare in status, quindi per poter assolvere ad un ‘ordine’ dato dal veterinario tramite la ricetta, dovranno dimostrare che sono degli ottimi partner per il veterinario che prescrive: far trovare i farmaci prescritti, non cambiare il farmaco. D’altro canto, la vendita nelle parafarmacie rischia di rendere più debole la dispensazione del farmaco veterinario da parte nostra, essendo ammessa solo per l’inizio terapia e motivata dalla difficoltà di reperimento. Ci aspettiamo che la nostra sollecitazione porti il Ministero a realizzare, anche attraverso un emendamento alla Camera, l’annunciata modifica al decreto 193, per consentirci la dispensazione di tutte le confezioni necessarie al proseguimento della terapia, non solo la confezione già iniziata per l’avvio delle cure”.
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10 Anmvi International Valutazione igienico-sanitaria
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VETERINARIA 9 | 2012
Modernizzare l’ispezione delle carni I Veterinari Ispettori sono concordi: serve un nuovo modello gestionale ontinua la discussione sull’iniziativa presa dalla Commissione EU di cambiare il modello ispettivo per le carni, specialmente dopo il parere EFSA sulla macellazione suina. È comprensibile, soprattutto perché la proposta EU è fortemente innovativa, tarata su un modello di Servizi non in linea col nostro (anche perché gli unici progetti pilota sono targati UK, Danimarca e poco altro) e perché pare orientata a modificare o spostare costi senza far intravedere (pare, per ora) un miglioramento nella prestazione. Non c’è però un pregiudizio aprioristico sfavorevole, anzi! C’è invece la consapevolezza che qualcosa va cambiato e che il medico veterinario ha bisogno di nuove informazioni e di una rete di monitoraggio e controllo più ampia, soprattutto a monte della fase di macellazione. Ben vengano quindi le discussioni sul tema. Se ne è discusso anche il 23 ed il 24 novembre a Palazzo Trecchi, come è stato riferito in un numero precedente: due giorni di lavoro intenso, ricco di dibattito, in un panorama di discussione internazionale, con testimonianza da molti Paesi già coinvolti in questo dibattito, avanti con progetti pilota, come la Gran Bretagna o la Germania e, alla fine, una sessione
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LE DOMANDE POSTE AI GRUPPI DI LAVORO
a gruppi di lavoro che ha prodotto un documento che può essere un contributo propositivo alla domanda della Commissione. Da tre anni la proposta di cambiamento gira sui tavoli di Bruxelles, qualche Paese ha por-
tato avanti progetti pilota ed un questionario è stato inviato ai 27 ma ancora si è lontani dalla decisione finale, pur continuando i confronti internazionali sui tavoli tecnici. Proprio nei giorni in cui viene scritto questo articolo
1. Descrivi i punti di forza e debolezze dell’attuale modello di ispezione delle carni. 2. Esprimi un parere motivato sui pro e contro, e proponi le possibili applicazioni dei seguenti approcci alternativi all’attuale sistema di ispezione delle carni, ad esempio: Ispezione visiva Ispezione assegnata al personale tecnico dipendente dall’ASL con supervisione del veterinario ufficiale. Ispezione assegnata a personale formato dipendente dall’impresa con supervisione del veterinario basata su un sistema di classificazione del rischio. Ispezione differita (ante-mortem e postmortem effettuati in tempi differenti nella stessa giornata in assenza di presenza continuativa del veterinario ufficiale). 3. Quale ritieni possa essere il contributo che potrebbe fornire al giudizio ispettivo una più approfondita conoscenza delle informazioni sulla catena alimentare (ICA)? 4. Quale ritieni possano essere le figure da coinvolgere nella stesura di un eventuale "nuovo" documento? si svolge una tavola rotonda a Copenaghen ed è trascorso poco più di un mese da una precedente di Bruxelles. Le posizioni sono rimaste le stesse: gli operatori sono favorevoli al cambiamento ma non accettano che si carichi sulle loro spalle un nuovo costo, la pubblica amministrazione deve ridurre i costi del servizio pubblico nei macelli ed i veterinari ispettori non sono contrari ai cambiamenti ma chiedono a gran forza migliori condizioni di lavoro che, tradotto in gergo tecnico, significa con criteri di giudizio ispettivo più ampi, più documentati e più approfonditi. Infine, si ribadisce sempre che il ruolo del veterinario è un ruolo di servizio pubblico ed altrettanto deve essere per quelle figure che, pur in forma ausiliaria, potrebbero coadiuvarlo. I rappresentanti istituzionali del nostro Paese (Ministero della Salute) stanno studiando tutta la questione e si augurano che vengano da più parti indicazioni e contributi responsabili e scevri da pregiudizi o prese di posizione non avvalorate da concreti elementi: la decisione finale verrà presa sulla base di criteri scientifici e su proposte professionali che contribuiscano a favorire l’Ispettore nel suo quotidiano servizio a favore della sicurezza alimentare del consumatore. In quest’ottica anche l’evento ANMVI si inserisce nel quadro di contributi utili alla decisione finale del Ministero.
UN DOCUMENTO Obiettivo del workshop: Raccogliere osservazioni e proposte dei partecipanti alla discussione ai 10 tavoli di lavoro su “Modernizzazione della ispezione delle carni” Partecipanti: 100, suddivisi in 10 gruppi di lavoro. Partecipanti: Veterinari ufficiali e liberi professionisti, coordinati da un rappresentante che ha presentato i risultati finali.
LE RISPOSTE Alla domanda n° 1: - punti di forza dell’attuale sistema: • Grande indipendenza della figura del ve-
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12 Anmvi International Valutazione igienico-sanitaria terinario ufficiale; • Minuziosa capillarità dei controlli lungo la catena di macellazione; • Elevato livello specialistico del veterinario e ottima capacità di giudizio ispettivo; • Potenziale serbatoio dati di osservatorio epidemiologico. - punti di debolezza dell’attuale sistema: • Non strutturata raccolta dati in un luogo di fondamentale importanza come osservatorio epidemiologico; • Depotenziata ispezione post-mortem [talvolta incompleta/insufficiente/inefficiente, a causa della velocità di macellazione, non rilevamento delle patologie silenti (Salmonella, Yersinia, ecc.), ispettori in catena non proporzionale al rischio];
• Costi elevati dell’attuale modello; • Insufficiente turn-over di ispettori; • Eccessiva burocrazia; inadeguata informatizzazione. Alla domanda n° 2: - Ispezione visiva • 2 gruppi su 10 esprimono forti dubbi sull’individuazione di problematiche sanitarie; • Per 5 gruppi su 10 va bene per suini e polli con sistema di produzione integrato; • Va comunque integrato (per tutti) il documento ICA, più completa e comprensiva di valutazione da parte del Veterinario Aziendale in allevamento; • Tutti favorevoli ai fini della tutela di crosscontamination
- Ispezione assegnata al personale tecnico: • Favorevoli all’ispezione assegnata a personale tecnico purché dipendente dall’Autorità Competente e sotto la supervisione del Veterinario Ufficiale; • Consente una migliore gestione del macello da parte del veterinario ufficiale; • Idonea per macelli di grossa dimensione e per gruppi omogenei di animali. Alla domanda n° 3: - Risposta favorevole di tutti i gruppi, che si sono espressi per un’ICA più completa. Alla domanda n° 4: - Le figure da coinvolgere sono: veterinario libero-professionista (aziendale), l’Autorità Competente, l’allevatore, le associazioni di categoria. ■
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VETERINARIA 9 | 2012
Nella foto un gruppo di lavoro al corso “Modernizzazione delle ispezioni delle carni: lo scenario attuale e quello futuro” che si è svolto a Cremona lo scorso novembre. Il corso è stato ideato da ANMVI International con la direzione scientifica di AIVEMP per fare il punto della situazione con i professionisti e gli esperti del settore, stimolandoli ad un dibattito aperto ed efficace. L’evento, supportato dalla struttura logistica di EV Soc Cons arl e finanziato dalla Regione Lombardia, fa parte del progetto “EccellEnte” di alta formazione specialistica.
PROSSIMO INCONTRO “Sicurezza alimentare e controlli ufficiali nelle filiere corte e produzioni locali. Aspetti specifici, benefici e rischi emergenti”. Questo il tema del prossimo convegno organizzato da EV con il supporto scientifico ANMVI International e AIVEMP che si terrà a Cremona dal 2 al 4 Aprile 2012. Le filiere corte e le produzioni locali si stanno sempre più consolidando prendendo consapevolezza del loro ruolo nell’economia produttiva del nostro Paese. Di pari passo nasce la necessità di strutturare i sistemi di controllo, di gestione e di prevenzione dei rischi di queste filiere produttive per poter fornire pari garanzie di sicurezza alimentare al consumatore, tutelare il benessere e preservare l’ambiente. L’evento fa parte del progetto triennale avviato nel 2009 da EV e ANMVI International e finanziato da Regione Lombardia.
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 9 | 2012
SIMIV
SIGAV
SIANA
SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA INTERNA VETERINARIA
SINUV
SOCIETÀ ITALIANA DI ALIMENTAZIONE E N UTRIZIONE A NIMALE
L’APPROCCIO CLINICO MODERNO ALLA FEBBRE: NON SOLO ANTIBIOTICO E CORTISONE! Sabato 5 e Domenica 6 Maggio 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi
LE EPATOPATIE: QUALI STRUMENTI NUTRIZIONALI ABBIAMO A DISPOSIZIONE? Domenica 6 Maggio 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi
dimentichiamo le patologie immunomediate! - A. Zoia 17.30 Discussione e termine della prima giornata
RELATORI Gualtiero Gandini, Bologna - Massimo Giunti, Bologna - Laia Solano-Gallego, Hatfield (UK) - Damiano Stefanello, Milano - Andrea Zoia, Padova PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 5 Maggio 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Temperatura corporea elevata: febbre o ipertermia? Come mi comporto? - A. Zoia 10.30 Pausa 11.00 Malattie trasmesse da zecche e pulci: esordio spesso febbrile - L. Solano-Gallego 12.30 Pausa pranzo 13.30 Markers di infezione-infiammazione nel cane e nel gatto - M. Giunti 15.00 Pausa 15.30 Febbre di origine sconosciuta: non
12.15 Gli epatoprotettori: evidenze scientifiche - P.P. Mussa 13.00 Pausa pranzo 14.00 Casi clinici: descrizione clinica e gestione nutrizionale - M. Agrillo, M. Glazar 15.30 Domande e discussione 16.00 Chiusura dei lavori
Domenica 6 Maggio 2012 9.00 Ipertermia maligna: una sindrome, non una patologia - D. Stefanello 11.00 Pausa 11.30 I rialzi termici nelle patologie neuromuscolari - G. Gandini 13.00 Domande e discussione 13.30 Chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMIV in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA) Soci SIMIV 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 Non soci: € 240,00 PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it
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ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIANA in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. RELATORI Mario Agrillo, Roma - Carolina Callegari, Milano - Miljiana Glazar, Padova - Pier Paolo Mussa, Torino - Liviana Prola, Torino PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 6 Maggio 2012 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Incidenza, fattori di rischio e decorso delle epatopatie più comuni - C. Callegari 11.00 Pausa 11.30 Gestione alimentare del paziente epatopatico - L. Prola
QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIANA 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it
SICIV SOCIETÀ ITALIANA CITOLOGIA VETERINARIA
DI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
CITOLOGIA ED ANIMALI ESOTICI: QUANDO FARLA, COME FARLA E COME INTERPRETARLA In collaborazione con Domenica 6 Maggio 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi 12.30 Citologia “pelosa”: piccoli mammiferi • Tecniche di prelievo - P. Selleri • Principi di interpretazione C. Schiano 13.30 Pausa pranzo 14.30 Casi clinici interattivi - G. Marchetti, C. Schiano, P. Selleri 15.30 Rassegna stampa 16.00 Casi clinici a cura dei soci SICIV 17.00 Chiusura dei lavori
RELATORI Gianluca Marchetti, Roma - Cristina Schiano, Roma - Paolo Selleri, Roma PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 6 Maggio 2012 9.00 Registrazione dei partecipanti 10.00 Citologia a sangue freddo: rettili • Tecniche di prelievo e campi di applicazione - P. Selleri • Principi di interpretazione C. Schiano 11.00 Citologia da prendere al volo: uccelli (Parte I) • Tecniche di prelievo e campi di applicazione - G. Marchetti 11.30 Pausa 12.00 Citologia da prendere al volo: uccelli (Parte II) • Principi di interpretazione - G. Marchetti
SEMINARIO SIVE/FISE LAZIO Focus sul piede equino e Aggiornamenti sulle terapie rigenerative per il trattamento delle patologie di tendini e legamenti Roma - 13 Aprile 2012
In occasione di RomaCavalli
ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SICIV e SIVAE in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA) Soci SICIV/SIVAE 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it
A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
RELATORI Sue Dyson, Newmarket (UK) - Fernando Canonici, Roma - Roger Smith, UK PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 13 Aprile 2012 Focus sul piede equino Chairperson: Guido Castellano 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.20 Saluto dei presidenti SIVE e FISE 9.30 No foot no horse - Approfondimenti sulle zoppie di piede a partire da casi clinici - parte I - Sue Dyson 11.00 Coffee Break 11.30 No foot no horse - Approfondimenti sulle zoppie di piede a partire da casi clinici - parte II - Sue Dyson 13.00 Pausa pranzo Aggiornamenti sulle terapie rigenerative per il trattamento delle patologie di tendini e legamenti Chairperson: Luca Tosti Croce
14.30 Terapia con cellule staminali per le patologie tendinee e legamentose nel cavallo, conoscenze attuali e futuri progressi - Roger Smith 15.15 Altre terapie rigenerative per patologie tendinee e legamentose nel cavallo, conoscenze attuali e futuri progressi - Roger Smith 16.00 Coffee Break 16.30 Terapie rigenerative, esperienze cliniche all’Animal Health Trust - Sue Dyson 17.00 Terapie rigenerative: esperienze personali - Fernando Canonici 17.30 Allenamento precoce, una via per la prevenzione della tendinite del flessore superficiale? - Roger Smith 18.00 Discussione e termine del seminario SEDE DEL SEMINARIO Fiera di Roma - Sala Aurelia Padiglione 10 Via Portuense 1645/1647 - 00148 ROMA QUOTE DI PARTECIPAZIONE Il seminario è gratuito per i Medici Veterinari iscritti alla SIVE nel 2012 e per i Medici veterinari della FISE Lazio. Per i NON Soci la quota di partecipazione è di € 62,00 IVA inclusa. PER INFORMAZIONI Segreteria SIVE (Monica Borghisani) Palazzo Trecchi - Via Trecchi 20, Cremona Tel. 0372 403502 - Fax 0372 403530 Email: info@sive.it - Web: www.sive.it
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14 Eventi Veterinari
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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA SEMINARIO REGIONALE: IL RISCHIO PERIOPERATORIO ATA Bologna 22 Aprile 2012 VA D NUO
9.30 11.00 11.30
13.00
RELATORE Dott. Paolo Franci OBIETTIVI La giornata ha lo scopo di discutere dell’essenza stessa dell’anestesia e cioè, del rischio perioperatorio e della sua minimizzazione. Partendo dalla pratica giornaliera, sarà sottolineata l’importanza di avere sia un medico veterinario che un paziente “preparati” all’anestesia. Il “fare anestesia” necessita di attrezzature, dal funzionamento delle quali, dipende in buona parte la sicurezza dei nostri animali. Tuttavia motivi di ordine economico impongono spesso delle scelte sulla dotazione di ogni struttura. Sarà, quindi, suggerito come investire in maniera coerente con la vocazione della propria struttura, che questa sia un piccolo ambulatorio così come un grande ospedale. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,
13.30 14.30
15.30 16.00 17.00 17.30
presentazione del relatore ed inizio dei lavori Come quantificare e ridurre il rischio perianestesiologico Pausa Attrezzatura in anestesia veterinaria e riduzione del rischio perioperatorio: di cosa necessito e come faccio a trarre il massimo da ciò che già ho Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza dell’esame preanestesia e dell’eventuale stabilizzazione perioperatoria del paziente) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza del monitoraggio perioperatorio) Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Savoia Hotel Regency - Via del Pilastro 2 40127 Bologna (uscita 9 tangenziale) Pre iscrizione on line entro il 14 aprile 2012: http://registration.evsrl.it/?id=159 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEGLI ANIMALI ESOTICI Venerdì 23 Marzo 2012 - Messina In collaborazione con Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina RELATORI Marco Bedin, Paolo Selleri DELEGATO REGIONALE Filippo Spadola OBIETTIVI L’incontro intende dare un contributo, a tutti i partecipanti, alla conoscenza e al miglioramento delle tecniche di diagnostica per immagini negli animali esotici. Verranno affrontate le nozioni base di metodologia radiologica, ecografica ed endoscopica nei piccoli mammiferi, nei volatili e nei rettili. Si affronteranno le varie differenze anatomiche e fisiologiche nelle varie specie viste attraverso la diagnostica per immagini. In chiusura della giornata si farà riferimento, inoltre, alla possibilità di esami diagnostici alternativi come la TC. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente e della Delegazione Inizio dei lavori 9.30 Diagnostica per immagini nei volatili Marco Bedin 11.00 Pausa
11.30 Diagnostica per immagini nei piccoli mammiferi Paolo Selleri & Marco Bedin 13.00 Pausa 14.30 Diagnostica per immagini nei rettili Paolo Selleri 16.00 Pausa 16.30 Dal RX alla TC nei rettili: esperienze personali e prospettive per il futuro Filippo Spadola 17.00 Discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372 40.35.00 - Fax 0372 45.70.91 E-mail: info@sivae.it www.sivae.it www.scivac.it
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
CORSO BASE TEORICO-PRATICO DI COMPORTAMENTO, MEDICINA E CHIRURGIA DEL CONIGLIO Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - 20 - 22 Aprile 2012 SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC UMBRIA QUELLO CHE IL MEDICO VETERINARIO DI BASE DEVE SAPERE PER RISOLVERE LA MAGGIOR PARTE DEI PROBLEMI OCULISTICI Perugia 22 Aprile 2012
9.30 11.00 11.30 13.00
13.30 14.30 15.30 16.00 RELATORE Prof. Claudio Peruccio OBIETTIVI Consentire ai partecipanti di fare una corretta diagnosi differenziale nei quadri clinici caratterizzati dalla presenza di occhio opaco ed occhio chiuso. Per ogni quadro clinico saranno indicate la prognosi e la terapia. I partecipanti saranno coinvolti interattivamente nei ragionamenti della diagnostica differenziale che potranno in seguito applicare nell’ambito dell’attività professionale quotidiana. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,
17.00 17.30
presentazione del relatore ed inizio dei lavori Quando l’occhio è opaco Pausa Quando l’occhio è chiuso Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi di occhi opachi: in questi casi cosa è meglio fare? Pausa Casi clinici interattivi di occhi chiusi: in questi casi cosa è meglio fare? Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria Via San Costanzo 4 - Perugia Per iscrizioni on line entro il 14 aprile 2012: http://registration.evsrl.it/?id=160 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
DIRETTORE MARTA AVANZI Med Vet Castelfranco Veneto (TV) RELATORI E ISTRUTTORI MARTA AVANZI, Med Vet, Castelfranco Veneto (TV) ALESSANDRO BELLESE, Med Vet, Mestre (VE) ANNA MARIA MACCARI, Med Vet, Treviso IGOR PELIZZONE, Med Vet, Reggio Emilia MARZIA POSSENTI, Med Vet, Milano PAOLO SELLERI, Med Vet, Roma OBIETTIVI DEL CORSO Scopo del corso è di fornire ai partecipanti le basi teoriche e pratiche della medicina e chirurgia del coniglio, un animale che ha raggiunto un’ampia diffusione come animale da compagnia e per il quale vengono richieste cure di qualità. Nella prima parte del corso verranno estesamente affrontati il comportamento normale, le patologie comportamentali dei conigli di casa e il loro trattamento. Verranno trattati tutti gli argomenti fondamentali quali il contenimento, la visita clinica, la somministrazione dei farmaci e gli esami collaterali. Saranno illustrate e messe in pratica le più importanti manualità come l’inserimento di sonde nasogastriche, la cateterizzazione endovenosa, i prelievi ematici, la misurazione indiretta della pressione arteriosa, ecc. Verranno illustrati i protocolli anestesiologici più indicati per le diverse situazioni, secondo le condizioni del paziente e le procedure da eseguire, compresa l’anestesia locoregionale della testa. Saranno trattate le patologie dei vari apparati, con particolare attenzione ai più aggiornati protocolli diagnostici e terapeutici, e le più comuni procedure chirurgiche tra cui la sterilizzazione nel maschio e nella femmina. Le prove pratiche prevedono esercitazioni sulle tecniche di estrazione e la limatura dei
denti e gli interventi chirurgici. Prima del corso verranno inviati agli iscritti atti illustrati su argomenti propedeutici quali gestione domestica, alimentazione e anatomia. NUMERO PARTECIPANTI: 36 LIMITE ISCRIZIONE: 10 Marzo 2012 QUOTE: Soci SIVAE/SCIVAC € 570,00 + IVA 21% Non Soci € 770,00 + IVA 21% INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372 40.35.00 - Fax 0372 45.70.91 E-mail: info@sivae.it www.sivae.it www.scivac.it
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Patologie del comportamento dei pappagalli Diagnosi e indicazioni terapeutiche di MARZIA POSSENTI a raccolta anamnestica in corso di visita comportamentale avviene suddividendo i comportamenti con la stessa metodica utilizzata nella classificazione dei comportamenti normali: si distinguono dunque il comportamento alimentare, dipsico, somestesico, sessuale, eliminatorio, di aggressione, il sonno e il gioco. Per meglio comprendere la relazione con il proprietario si chiede anche la descrizione di una “giornata tipo” del paziente. Il metodo di classificazione delle patologie, o nosografia, fa riferimento alla teoria elaborata da Patrick Pageat, che ha forti legami con la psichiatria.
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L’ANSIA Molto frequentemente negli psittacidi ad un’entità nosogafica si associa uno stato ansioso, in alcune patologie come i problemi di socializzazione o le fobie è quasi una costante.
L’autodeplumazione si accompagna pressoché costantemente con l’ansia, anche se non sono presenti altri elementi dell’ansia permanente come l’inibizione o la riduzione delle attività, o non sono molto evidenti. Spesso l’inibizione diventa evidente durante il percorso riabilitativo: una volta che al paziente viene permessa una corretta espressione dei comportamenti ci si rende conto di quanti di essi fossero assenti o decisamente inibiti. Spesso i casi di ansia parossistica sono legati ad episodi di grave autodeplumazione o addirittura autolesionismo improvvisi e di varia durata. Poiché in queste specie mancano i più classici segnali di stress come leccamento delle labbra e schiocco della lingua, la diagnosi dello stato ansioso si dimostra decisamente più complicata. I segnali di maggior interesse sono dunque l’ipervigilanza, l’irrequietezza (pacing e cambio continuo di peso sugli arti), la variazione particolarmente frequente del diametro pupillare o la costante presenza di midriasi accentuata, l’emissione di grida in gruppi di vocalizzazioni costanti per intensità e frequenza. In rari casi
si può osservare il paziente ansimare a becco aperto, pur non presentando patologie organiche. È importante individuare la presenza di questi segnali sia durante la visita in ambulatorio che indagando a fondo il comportamento del paziente nel suo ambiente domestico: a volte i proprietari negano la presenza di questi sintomi perché non sono stati in grado di leggerli, ma opportunamente istruiti saranno in grado di dare risposte più soddisfacenti ad un secondo incontro. L’ansia si associa alle fobie in caso di fobie multiple o molto gravi o semplicemente per la persistenza in loco dello stimolo fobogeno. In caso di problemi di socializzazione l’ansia è più grave quanto minore è il grado di socializzazione del paziente e quanto maggiori sono i suoi contatti con le specie con cui non è correttamente socializzato. Nella sociopatia a
mio avviso c’è una relazione fra la sicurezza del paziente del proprio status sociale e la presenza e la gravità dello stato ansioso: pazienti fermamente saldi nel proprio status difficilmente presentano ansia. In caso di compresenza di più entità nosografiche l’ansia è una costante ed è di grado maggiore. Purtroppo quasi sempre i pazienti aviari arrivano in visita dopo anni di evoluzione della patologia, ne consegue che lo stato ansioso più frequentemente osservabile è quello permanente e l’autodeplumazione il sintomo più evidente.
LA TERAPIA DELL’ANSIA Quando è presente uno stato ansioso, anche se non c’è autodeplumazione, è consigliabile utilizzare sempre una terapia farmacologica. L’ansia riduce la plasticità comportamentale e la disponibilità del paziente a razionalizzare le esperienze, è quindi fondamentale ridurne i livelli per favorire l’apprendimento in situazioni emozionali positive. La fluoxetina (1-2 mg/kg sid o suddivisa in due somministrazioni giornaliere) viene utilizzata soprattutto nei casi di autodeplumazione, poiché è legata ad un grave stato ansioso permanente con tendenza alla depressione. Questo farmaco può anche ridurre sensibilmente il comportamento di aggressione ma con una certa variabilità individuale. Anche la clomipramina (1-2 mg/kg da suddividere in 2 somministrazioni giornaliere) è segnalata per l’autodeplumazione, ma l’autore preferisce utilizzarla nei casi di ansia intermittente. Il dottor Pageat riporta anche la doxepina (1-3 mg/kg da suddividere in 2 somministrazioni giornaliere) e la selegilina (1 mg/kg al mattino), entrambe per la terapia dell’autodeplumazione (ansia permanente). Sono riportate anche la sertralina e un antistaminico con moderato effetto sedativo. L’autore non ha esperienze pratiche in merito a questi ultimi due farmaci. Bisogna ovviamente individuare la patologia responsabile dello stato ansioso e fare una terapia adeguata.
I DISTURBI DELL’ATTACCAMENTO La volontà d’inserire un capitolo che tratti di disturbi dell’attaccamento nel pappagallo è provocatoria: gli studi sul cane relativi al legame di attaccamento sono sempre più numerosi e sembrano confermare le analogie rispetto al legame di attaccamento nell’uomo. Ne consegue che molte patologie comportamentali nella specie canina sono favorite e/o peggiorate dal disturbo di attaccamento, che si può considerare uno dei principali fattori patogenetici. Nel pappagallo non esistono studi sul legame di attaccamento ma possiamo immaginare che, trattandosi di animali che nascono inetti e che per periodi anche lunghi dipendono dalle cure parentali per la sopravvivenza, sia presente una sorta di processo di attaccamento anche in queste specie. L’unico dato reale è la frequenza dei sintomi di sofferenza mentale ed emozionale al momento del distacco dalla/e figura/e di at-
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18 Focus SIVAE taccamento in pappagalli allevati a mano. Nell’esperienza dell’autore i problemi più frequentemente lamentati dai proprietari di pappagalli con patologie del comportamento sono le grida e l’autodeplumazione/autotraumatismo. Molto spesso durante la raccolta anamnestica risulta evidente come questi sintomi si verifichino in assenza o al momento del distacco dalla/e figura/e di attaccamento. Per distacco intendo anche lo spostarsi fuori dalla vista del pappagallo. Questo indica un’estrema difficoltà nella gestione della lontananza e una visione di sé non autonoma: molti pappagalli sono attivi soltanto in presenza dei proprietari, quando non ci sono non fanno nulla, neppure se si lasciano loro dei giochi. Questi sintomi sono pressoché sovrapponibili
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a quelli tipici del disturbo di attaccamento nel cane e, nell’esperienza dell’autore, sono spesso correlati ad una bassa autostima ed autoefficacia: i pazienti non si ritengono capaci, non hanno iniziativa, si arrendono subito alla prima difficoltà incontrata. Un’altra similitudine sta nell’attitudine nei confronti del mondo, ovvero nel modo in cui il paziente tende a porsi nelle relazioni con gli altri individui del gruppo, con gli estranei, con le novità, ecc.
LA TERAPIA DEI DISTURBI DELL’ATTACCAMENTO La terapia farmacologica è importante per la riduzione della sofferenza emozionale del paziente al momento del distacco (qualsiasi distacco) e per aprire delle finestre cognitive attraverso la rigidità causata dallo stato ansioso.
La clomipramina e la selegilina possono essere indicate per favorire la presa d’iniziativa del paziente, soprattutto se non sono presenti comportamenti di aggressione. In caso di aggressioni meglio utilizzare la fluoxetina. La terapia comportamentale prevede la creazione di un corretto legame di attaccamento con il gruppo sociale, non con un solo elemento, e l’aumento dell’autostima e dell’autoefficacia, favorendo le prese d’iniziativa corrette e funzionali. ■ Relazione tratta dagli Atti del Corso SIVAE di Medicina comportamentale dei nuovi animali da compagnia che si è svolto a Palazzo Trecchi dal 2-4 febbraio 2012 con la direzione scientifica di M. Possenti.
AD APRILE CORSO PRATICO SIVAE l prossimo corso pratico organizzato da SIVAE si terrà a Cremona, presso la sede di Palazzo Trecchi dal 20 al 22 aprile. Il corso “Comportamento, medicina e chirurgia del coniglio” diretto da Marta Avanzi, illustrerà le basi teoriche e pratiche della medicina e chirurgia del coniglio, un animale che ha raggiunto un’ampia diffusione come animale da compagnia e per il quale vengono richieste cure di qualità. Nella prima parte del corso verranno estesamente spiegati il comportamento normale, le patologie comportamentali dei conigli di casa e il loro trattamento. Verranno trattati tutti gli argomenti fondamentali quali il contenimento, la visita clinica, la somministrazione dei farmaci e gli esami collaterali. Saranno illustrate e messe in pratica le più importanti manualità come l’inserimento di sonde nasogastriche, la cateterizzazione endovenosa, i prelievi ematici, la misurazione indiretta della pressione arteriosa, ecc. Verranno illustrati i protocolli anestesiologici più indicati per le diverse situazioni, secondo le condizioni del paziente e le procedure da eseguire, compresa l’anestesia locoregionale della testa. Saranno trattate le patologie dei vari apparati, con particolare attenzione ai più aggiornati protocolli diagnostici e terapeutici, e le più comuni procedure chirurgiche tra cui la sterilizzazione nel maschio e nella femmina. Le prove pratiche prevedono esercitazioni sulle tecniche di estrazione e la limatura dei denti e gli interventi chirurgici. Info: Tel. 0372/40.35.00 Email: info@sivae.it - www.sivae.it
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Osteoartrite del gatto: accordo tra esame clinico e radiografico Palpazione e goniometria non consentono una diagnosi di certezza di OA radiografica, secondo uno studio
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO e informazioni disponibili suggeriscono un disaccordo tra i reperti dell’esame radiografico e dell’esame ortopedico nei gatti affetti da malattia degenerativa articolare (DJD), tuttavia l’entità della discrepanza tra segni clinici e radiografici di osteoartrite negli animali d’affezione non è stata descritta in dettaglio. Uno studio prospettico osservazionale ha inteso valutare il rapporto tra reperti dell’esame ortopedico, goniometria articolare e segni radiografici di DJD in 100 gatti. Si classificavano il temperamento dell’animale, la risposta algica alla palpazione e la presenza di crepitio, effusione e ispessimento articolari. Si effettuavano le radiografie delle articolazioni appendicolari e dello scheletro as-
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siale in sedazione. La mobilità articolare veniva misurata con un goniometro di plastica prima e dopo la sedazione. Si valutavano le associazioni tra malattia degenerativa articolare radiografica e aspetti dell’esame ortopedico per determinare sensibilità, specificità e stima di verosomiglianza. Una risposta algica alla palpazione veniva evocata nello 0-67% delle articolazioni con DJD, con una specificità variabile dal 62 al 99%; la presenza di crepitio veniva identificata nello 0-56% delle articolazioni, con specificità variabile dall’87 al 99%; per l’effusione, i valori variavano tra il 6 e il 38% (specificità, 82-100%) e per l’ispessimento tra lo 0 e il 59% (specificità, 74-99%). Le articolazioni affette da DJD tendevano a mostrare una ridotta ampiezza di movimento. La presenza di dolore aumentava la probabilità di presenza di DJD nel gomito (destro: 5,5; sinistro: 4,5). La presenza di dolore nella parte inferiore del dorso aumentava la probabilità di presenza di DJD spinale (2,97 per la colonna lombare; 4,67 per la colonna lombosacrale). La DJD radiografica non può essere diagnosticata con certezza attraverso la palpazione o la goniometria, concludono gli autori; tuttavia, reperti negativi tendono a predire articolazioni radiograficamente normali. La palpazione e la goniometria possono essere utilizzate come strumento utile per lo screening dei gatti, in particolare per l’esclusione della DJD. “Relationship of orthopedic examination, goniometric measurements, and radiographic signs of degenerative joint disease in cats” Benedict D Lascelles, Yaa-Hui Dong, Denis J Marcellin-Little, Andrea Thomson, Simon Wheeler and Maria Correa. BMC Veterinary Research 2012, 8:10 (27 January 2012) ■
DISCOSPONDILITE LOMBOSACRALE IN UN VITELLO no studio descrive gli aspetti clinici, il trattamento e l’esito di un caso di discospondilite lombosacrale in un vitello. Una femmina di 5,5 mesi veniva visitata per la presenza di difficoltà ad alzarsi, andatura rigida e modicamente atassica degli arti posteriori e accorciamento del passo. L’esame radiografico confermava la presenza di una discospondilite lombosacrale. Si istituiva un trattamento medico con riposo in stalla per 6 settimane. Il follow-up radiografico ed ecografico mostrava inizialmente la lisi delle superfici articolari, in seguito il collasso dello spazio intervertebrale alla giunzione lombosacrale e la sclerosi progressiva alla periferia delle zone litiche. Quattro settimane dopo l’inizio del trattamento, la vitella poteva alzarsi nor-
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malmente e le condizioni generali tornavano gradualmente nella norma. L’animale veniva dimesso dopo 6 settimane ed era normale al follow-up clinico e radiografico effettuato dopo 3,5 mesi. Veniva quindi tenuta al pascolo alpino senza problemi ed era gravida un anno dopo l’ultimo esame. La guarigione dalla discospondilite lombosacrale, concludono gli autori, è possibile nel vitello, se il trattamento viene iniziato prima che si sviluppino i deficit neurologici principali e viene proseguito per un periodo di tempo prolungato. (M.G.M.) “Diagnosis and treatment of lumbosacral discospondylitis in a calf”. Evelyne Muggli, Tanja Schmid, Regine Hagen, Barbara Schmid, Karl Nuss BMC Veterinary Research 2011, 7:53 (13 September 2011)
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Ipersensibilità al morso di insetto nel cavallo Uno studio analizza l’influenza di fattori esterni sullo sviluppo della condizione ’ipersensibilità al morso di insetto (IBH) è una reazione allergica alla saliva di Culicoides che colpisce tutte le razze equine e costituisce un problema serio. Uno studio ha indagato se fattori esterni quali la durata dell’esposizione all’allergene durante la prima estate e l’età dei cavalli al momento dell’importazione, influenzassero lo sviluppo di IBH. Inoltre, si analizzavano i dati riguardanti il momento di esordio dell’IBH dopo la nascita e dopo
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l’importazione. Si raccoglievano i dati di 582 cavalli di razza islandese e cavalli di altre razze nati localmente affetti da IBH, così come di cavalli islandesi importati sia affetti sia non affetti da IBH. Per i cavalli nati localmente, il momento della nascita e la durata dell’esposizione all’allergene durante la prima estate non influenzavano la prevalenza di IBH. La malattia iniziava in gran parte nel terzo anno di vita. La maggior parte dei cavalli importati affetti manifestavano l’IBH durante il loro primo anno in Europa centrale. I cavalli importati più
anziani sembravano sviluppare l’IBH più velocemente rispetto ai cavalli più giovani. Gli animali importati nel corso del loro primo inverno erano esposti all’allergene quando avevano almeno 7 mesi di età. Questi soggetti andavano incontro approssimativamente allo stesso basso rischio di sviluppo di IBH dei cavalli allevati localmente. Il rischio di IBH aumentava con l’aumentare dell’età degli animali all’importazione. Da questi dati gli autori concludono che il periodo di sviluppo di una tolleranza immunitaria efficace si estende oltre
la fase perinatale ed è più duraturo di quanto precedentemente supposto. (M.G.M.) “Various Circumstances Regarding Initial Allergen Exposure and Their Influence on Development of Insect Bite Hypersensitivity in Horses” Beatrix Sommer-Locher, Verena Endriss, Ella Fromm. Journal of Equine Veterinary Science. Volume 32, Issue 3, Pages 158-163, March 2012. ■
MELANOMA INTRAOCULARE IN UN CRICETO
n criceto cinese (Cricetulus griseus) maschio di 2 anni e mezzo veniva visitato per la valutazione di una massa intraorbitale che coinvolgeva l’occhio destro. Sulla base dell’esame e dell’ecografia oftalmici si poneva una diagnosi di neoplasia intraoculare. Si effettuava l’enucleazione dell’occhio affetto. La diagnosi istologica della massa era di melanoma intraoculare maligno primario a cellule ad anello con castone. Non si osservano segni di recidiva e il criceto era clinicamente sano fino alla morte 6 mesi dopo l’intervento. La descrizione del presente caso, osservano gli autori, contribuisce ad ampliare le limitate conoscenze disponibili in letteratura sulle neoplasie intraoculari primarie nel criceto. (M.G.M.) “Intraocular signet-ring cell melanoma in a hamster (Cricetulus griseus)” Lima L, Montiani-Ferreira F, Sousa R, Langohr I. Vet Ophthalmol. 2012 Jan; 15 (1): 53-8.
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Maggiore efficacia alle indagini sui bocconi avvelenati Tavolo operativo in Regione tra Corpo Forestale e Servizio Veterinario. Definiti gli obiettivi 2012 dentificare le priorità in ciascun territorio e sviluppare una maggiore interazione tra i soggetti coinvolti. L’Emilia-Romagna studia strategie più efficaci contro i “bocconi avvelenati”. Questo quanto si è deciso in un incontro operativo che si è svolto nella sede dell’Assessorato alle politiche per la salute della Regio-
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ne Emilia su iniziativa del Comando regionale del Corpo Forestale dello Stato e del Servizio veterinario e igiene degli alimenti, per rendere più efficaci le indagini. Un reato che colpisce in prevalenza gli animali da compagnia (cani e gatti), oltre a piccioni e animali selvatici. Nel 2010 sono stati 748 i reperti recuperati (esche e animali morti per sospetto avvelenamento) e 688 nel 2009, quasi il doppio degli anni pre-
cedenti (il numero oscillava tra 300 e 400). Tema dell’incontro operativo era di definire gli obiettivi 2012, in particolare sul fronte dell’attività repressiva. Dopo l’adozione delle linee guida regionali, che hanno definito nel 2009 un unico percorso organizzativo, e dopo la mappatura regionale dei luoghi dove vengono ritrovate le esche, il tema è dare ora maggiore efficacia alle indagini.
È emerso, dunque, come sia opportuno non disperdere le energie e concentrare l’attività in particolare sulle priorità a livello provinciale. Un contributo in tal senso è dato dalla mappatura regionale dello scorso anno, che ha permesso di identificare nelle diverse realtà modalità e luoghi degli avvelenamenti. In ogni provincia si dovrà sviluppare più continuativamente quella integrazione tra i diversi soggetti coinvolti, così come è stato definito nelle linee guida regionali (delibera di Giunta 469/ 2009): Prefettura, Forze di Polizia (Corpo Forestale, Polizia provinciale, Polizia municipale), Servizio veterinario dell’Azienda Usl, sezione locale dell’Istituto zooprofilattico. Alcune realtà, peraltro, già si muovono con efficacia: Ferrara, per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, e Forlì per l’attività di indagine (un’inchiesta su 13 cani avvelenati nel 2009 ha portato alla denuncia di 5 persone all’autorità giudiziaria). È stato inoltre rimarcato come in Emilia-Romagna siano aumentate l’attenzione e la partecipazione attiva, con segnalazioni di episodi di avvelenamento, di chi è proprietario di animali da compagnia e di allevatori, oltre che dei veterinari. Solo in Emilia-Romagna si registra un quarto delle segnalazioni effettuate in tutta Italia. Il tavolo operativo si ritroverà entro la fine del 2012 per valutare la necessità o meno di aggiornare le linee guida del 2009 (fonte: saluter.it) ■
NEWCASTLE DISEASE, FOCOLAIO IN TOSCANA a Toscana ha disposto il sequestro di un allevamento rurale in provincia di Firenze dopo la conferma di un focolaio di infezione da ND virus. La conferma da parte del Centro di Referenza Nazionale presso l'IZS delle Venezie è stata comunicata dal Ministero della Salute alla DGSANCO della Commissione Europea. Il Ministero, nella nota del 2 marzo scorso, informa che il sospetto era stato comunicato dalla Regione Toscana il 31 gennaio, in merito ad un allevamento di 80 piccioni, 16 galline, 2 galletti, 1 faraona, 1 cappone e 1 pollo. La conferma è poi arrivata il 22 febbraio dopo l'analisi dei campioni prelevati dai piccioni, mediante test di inoculazione intracerebrale in pulcini di 1 giorno (ICP pari a 1,2). Oltre al sequestro, la Regione Toscana ha disposto le operazioni di abbattimento e di distruzione degli avicoli presenti. Sono anche state istituite le zone di protezione e di sorveglianza, rispettivamente a tre e dieci chilometri, come previsto dal DPR 17/11/1996 n. 657 attuativo della Direttiva 92/66/CEE.
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Urolitiasi, malattie respiratorie e terapie Aggiornamenti in buiatria al convegno SIVAR di Padova
di LUIGINO TONDELLO Consigliere SIVAR iovedì 23 febbraio 2012, presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Padova, si è svolto il convegno nazionale SIVAR rivolto ai buiatri del settore bovini da carne dal titolo: “Aggiornamenti in buiatria: urolitiasi, malattie respiratorie e terapie”. L’adesione e l’interesse dei veterinari sono stati molto positivi, grazie soprattutto ai temi trattati ed alla competenza dei relatori. L’urolitiasi del bovino è stata uno degli argomenti discussi. Il Prof. Massimo Morgante, docente presso l’Università di Medicina Veterinaria di Padova, ha relazionato sull’impatto economico negativo che riveste tale patologia soffermandosi sui vari aspetti eziopatogenetici. Le cause sono multifattoriali da ricercare principalmente sulla composizione minerale della dieta (calcio, fosforo, magnesio, ossalati e silicati) e in tutti quei fattori nutrizionali che nell’urina svolgono un’azione che favorisce la formazione dei cristalli e conseguentemente dei calcoli. Anche un eccesso di amidi fermentescibili, accompagnati da una carenza di fibra strutturata, potrebbero favorire l’insorgenza di questa patologia. Una semplice analisi urinaria con la valutazione del pH, le concentrazioni del calcio, fosforo e magnesio e dei loro rapporti, ci permette di valutare il rischio e le maggiori cause predisponenti, permettendo un intervento terapeutico, ma soprattutto una profilassi mirata. La prof.ssa Clara Montesissa, docente presso l’Università di Medicina Veterinaria di Padova, parlando sull’associazione degli antinfettivi, ha ribadito l’attualità della problematica alla luce delle raccomandazioni Europee e del Ministero della Sanità Italiano, sull’uso corretto del farmaco onde diminuirne l’utilizzo per contenere il fenomeno dell’antibiotico resistenza. I dosaggi, la frequenza delle somministrazioni, la durata della terapia, oltre ad essere basilari per una cura corretta ed efficace, sono imprtanti per il contenimento della farmaco-resistenza. Associazioni di antimicrobici “fai da te” o comunque empirici, molte volte con l’uso contemporaneo di tre/quattro principi attivi, usati sullo stesso animale, oltre a causare problemi di tossicità e di dubbia valenza terapeutica, possono allungare i tempi di sospensione dei singoli componenti. A seguire, nella seconda parte del pomeriggio è stata trattata la patologia respiratoria del bovino da carne che in tutto il mondo riveste un ruolo importante a causa del notevole impatto sulla redditività sia in termini di mortalità che di ridotte performance e aumento dei costi di gestione. Gli interventi
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del Prof. Vincenzo Cuteri professore presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Camerino e la Dr.ssa Eliana Schiavon Veterinario dirigente presso l’Istituto zooprofilattico Sperimentale delle Venezie sezione di Padova, hanno messo in luce le maggiori problematiche inerenti la patologia respiratoria del bovino nelle diverse realtà produttive. Il Prof. Cuteri ha esposto in maniera chiara ed esaustiva le problematiche respiratorie di origine virale quali IBR, Virus Sinciziale Bovino e BVD. Interessante l’intervento del Professsore che ha evidenziato come alcuni quadri clinici da BoHV1 siano quasi scomparsi come ad esempio le affezioni a carico dell’apparato genitale del bovino e la forma encefalica. Ancora degno di nota è stato l’approfondimento sull’HV1 del bufalo, specie zootecnica importantissima nell’economia dell’Italia meridionale, per la particolarità del virus con una naturale delezione per la glicoproteina E (gE) e quindi la difficoltà diagnostica in questa specie. La Dr.ssa Schiavon ha analizzato i dati ottenuti dall’attività diagnostica della sezione che offre un servizio diagnostico per il bovino da carne nel Veneto, facendo emergere alcune problematiche e fornendo notevoli punti di riflessione. In primis, il ruolo patologico della BVD negli animali da carne, l’introduzione nei paesi importatori e la diffusione nell’allevamento con una possibile stima dei danni. È stato preso in considerazione anche il ruolo del Coronavirus e la sua epidemiologia nell’allevamento, infatti, dall’analisi preliminare dei dati rappresentati si è evidenziato come il 60% dei soggetti importati dalla Francia siano positivi per questi virus, responsabile come riportano fonti bibliografiche della patologia respiratoria legata al trasporto. Incidenza che si ridurrebbe notevolmente nei 20-40 gg successivi all’arrivo. Ancora, l’intervento ha portato alla luce il ruolo del M. bovis nella patologia respiratoria, non solo nel corso di patologia respiratoria grave con mortalità in azienda dove si è evidenziato nell’80% dei polmoni esaminati, ma anche accennando un importante dato e cioè come i soggetti importati non presentino alte prevalenze di M. bovis dai tamponi nasali, ma al contrario l’incidenza aumenterebbe di molto fino ad arrivare al 60% nei 20 gg consecutivi l’arrivo in Italia, facendo presupporre come la problematica si instauri nei nostri allevamenti caratterizzati da spazi ridotti ed alte densità di stabulazioni. Riflessioni, quelle messe in luce dalla Dr.ssa Schiavon che devono portare ad aumentare le conoscenze delle patologie respiratorie nella nostra tipologia di allevamento che risulta completamente diversa da quella presente nelle altre aree dedite alla produzione del bovino da carne. ■
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T-LOC nel cane Nuove frontiere nella diagnosi e nella terapia di CECILIA QUINTAVALLA Segretario SICARV
Cremona il 19 febbraio scorso.
L’ESPERIENZA DI R. SANTILLI a perdita transitoria dello stato di coscienza (T-LOC), un sintomo di frequente riscontro nella pratica clinica del cane, è stata oggetto di ampia revisione in occasione del primo incontro SICARV 2012 svoltosi a
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Il dott. Roberto Santilli ha fornito un’aggiornata classificazione delle T-LOC e un particolare approfondimento è stato dedicato alla sincope, definita come T-LOC non traumatica dovuta a ipoperfusione cerebrale globale e transitoria. Sono stati illustrati i meccanismi fisiopatologici alla base delle sincopi: l’ipo-
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perfusione cerebrale può essere conseguente ad alterazioni della portata cardiaca o a calo delle resistenze vascolari, o ad una concomitanza di meccanismi il cui risultato ultimo è un calo della pressione arteriosa sistemica. È stata così operata una distinzione tra sincope cardiaca, in cui rientrano le sincopi aritmiche, le cardiostrutturali e conseguenti ad embolia polmonare, sincope riflessa per azione vasodepressiva, cardioinibitoria o mista e sincope ortostatica per ritorno venoso inadeguato o danno funzionale o anatomico al sistema nervoso autonomo. Nell’esperienza del dott. Santilli, le sincopi cardiache aritmiche sono prevalentemente associate a bradiaritmie, in particolare arresti ventricolari conseguenti a blocchi atrioventricolari avan-
zati o arresti sinusali prolungati: in pazienti con tachiaritmie rilevate all’esame Holter gli episodi sincopali si registrano solo se coesiste disfunzione sistolica o del sistema nervoso autonomo.
LA RELAZIONE DI M. PEREGO Ampio risalto è stato dato dalla dott.ssa Manuela Perego ai meccanismi fisiopatologici delle sincopi neuro-mediate, che comprendono la vaso-vagale, la situazionale, la senocarotidea, l’ortostatica, che vedono in particolare il coinvolgimento del riflesso di Bezold-Jarisch legato al ridotto ritorno venoso al cuore per varie cause (es. esercizio fisico, tosse). Tale riflesso provoca inattivazione del simpatico con vasodilatazione periferica e innesco del sistema parasimpatico con bradicardia. Le forme neuromediate possono associarsi alle aritmiche ed alle cardiostrutturali e questo può condizionare il successo di un intervento terapeutico di impianto di pacemaker o di correzione di un’anomalia cardiostrutturale (ad esempio valvuloplastica polmonare) nel controllo degli episodi sincopali. Sono stati forniti esempi utili a comprendere come valutare un tracciato elettrocardiografico Holter al fine di stabilire la coesistenza di una componente neuromediata con quella aritmica o cardiostrutturale nella genesi della TLOC, elemento importante per la scelta dell’approccio terapeutico al paziente ed ai fini prognostici.
SILVA E BUSSADORI Il dott. Joel Silva ed il dott. Claudio Bussadori hanno fornito un’ampia panoramica delle patologie cardiostrutturali che possono determinare sincope, dal tamponamento cardiaco, alle ostruzioni all’efflusso ventricolare (stenosi polmonare e aortica), alle neoplasie che ostacolano il riempimento diastolico ventricolare. È stato inoltre sottolineato il ruolo di un eccesso di terapia diuretica quale causa di sincope, ad esempio in soggetti con insufficienza mitralica che sviluppano ipertensione polmonare. L’ultima parte della giornata è stata dedicata alle opzioni terapeutiche di natura farmacologica ed elettrica adottabili nei pazienti che presentano episodi sincopali. L’attualità dell’argomento, la qualità delle relazioni e le ben note competenze specifiche dei relatori hanno conferito all’incontro un’alta valenza formativa e soddisfatto le aspettative dei partecipanti.
PROSSIMO APPUNTAMENTO Non perdete il prossimo appuntamento SICARV dal tema “I biomaker in cardiologia veterinaria” che è previsto a Cremona il 23 Settembre p.v. Relatori dell’incontro Dott. Adrian Boswood e Dott. David Chiavegato. Vi aspettiamo come sempre numerosi! ■
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Mille proroghe Parlamento
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L’ippica produce un indotto superiore alla Lega Calcio Il sen. Tomassini ha chiesto la proroga degli stanziamenti del 2008
urante l’approvazione del Milleproroghe la crisi dell’ippica è stata al centro del dibattito in Senato. Non prorogati gli stanziamenti del 2008 e “preclusi” due ordini del giorno sul finanziamento del settore. Il Sen. Antonio Tomassini ha invitato l’Assemblea a riflettere sul valore economico del comparto. “Il mondo dei cavalli - ha detto - classificati, quello delle corse e dell’ippodromo, produce un indotto economico superiore a quello di tutta la Lega calcio. Esso impiega oltre 70.000 addetti, utilizza oltre 100.000 ettari di terreno e partecipa al montepremi delle scommesse, che in tutti i giochi dello Stato rappresenta oltre 12 miliardi, per oltre 2 miliardi. Eppure viene costantemente messo in regressione e in difficoltà da oltre dieci anni, e a tale riguardo potremmo sbizzarrirci in critica e autocritica”. Il Senatore Antonio Tomassini, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato e autore di numerose proposte di legge sulla materia, ha rimarcato che l’aumento del numero dei giochi, “iniziato con l’infausto varo delle sale bingo”, ha causato numerose diminuzioni dei proventi del settore e la chiusura di molti allevamenti e molte aziende. “Questo mondo era talmente in difficoltà che, nel 2008, con il decreto-legge n. 185 fu inserita una clausola per uno stanziamento apposito di 156 milioni, per evitare che entrasse in crisi e mantenerne lo sviluppo. Erano risorse appena necessarie ed erano state prorogate fino ad oggi. Ebbene, pochi mesi fa sono completamente
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sparite per effetto di un taglio orizzontale effettuato dal Ministero. Ciò ha provocato: la chiusura di moltissime aziende; la macellazione di oltre 15.000 cavalli; l’inutilizzo di ettari precedentemente usati dagli allevamenti ippici; una forte diminuzione dell’indotto, sia come tasse pagate sia come proventi delle scommesse”. “Assurdo pensare di rinunciare a scommesse per oltre 2 miliardi di euro per non ripristinare uno stanziamento di 100 milioni di euro”. Il Senatore riconosce all’attuale ministro Mario Catania “un gesto di buona volontà, avendo egli aperto un tavolo di confronto presso il Ministero”, ma “non è però attraverso il reperimento di risorse - ahimè - assolutamente insufficienti, come quelle ipotizzate, che si potrà ridare vita a tale settore”. La soluzione è di “una profonda riforma del settore, che quest’Aula, attraverso un provvedimento di legge, ha già chiesto: una riforma degli ippodromi, dei giochi e delle scommesse, dell’ente di incremento razze equine, che non è stato capace in questi anni di dare stabilità e consistenza a questo mondo”. “Precluso” l’ordine del giorno per impegnare il Governo “ad assicurare anche per l’anno 2012 il necessario finanziamento al settore ippico prorogando l’applicazione delle disposizioni legislative che gli attribuiscono quota parte delle entrate derivanti dai giochi e le scommesse pubbliche”; “precluso anche l’ordine del giorno per individuare, in alternativa, “nuove fonti di finanziamento che consentano l’effettiva trasformazione e ristrutturazione del settore per il superamento della crisi che investe l’intera filiera e garantire un orizzonte pluriennale alle componenti maggiormente qualitative della stessa”. ■
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Prontuario On Line
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ACCREDITAMENTO ENCI DELL’OSSERVATORIO VETERINARIO ITALIANO CARDIOPATIE EREDITARIE DEL CANE E DEL GATTO l 18 ottobre 2011 l’ENCI ha riconosciuto ed accreditato ufficialmente l’OSSERVATORIO VETERINARIO CARDIOPATIE EREDITARIE DEL CANE E DEL GATTO, per quanto ovviamente attiene alle specifiche legate alla riproduzione selezionata dei cani di razza. L’osservatorio nasce sulle basi dell’esperienza acquisita dall’OSSERVATORIO ITALIANO HCM FELINA, attivo già da anni con i suoi operatori, su tutto il territorio nazionale. L’Osservatorio Italiano Cardiopatie del Cane e del Gatto è una organizzazione veterinaria, senza fini di lucro, che intende coordinare e standardizzare la raccolta di dati epidemiologici, clinici ed ecocardiografici in Italia ed all’estero, con lo scopo di elaborarli e fornire linee guida per le principali cardiopatie dei piccoli animali, condivise sia dai medici veterinari che dagli allevatori. Inoltre, l’Osservatorio, intende costituire una banca del sangue dei soggetti esaminati. Questo permetterà in futuro di eseguire studi genetici idonei a dimostrare l’ereditarietà di cardiopatie congenite o acquisite nelle quali sia osservata una reale predisposizione di razza. Fondamentale la partnership con il Dipartimento di patologia e clinica veterinaria della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia e del Laboratorio Vetogene (spin-off Università degli Studi di Milano) ed il patrocinio con le Facoltà di Medicina Veterinaria Milano e Napoli. L’importante e prestigioso riconoscimento, presuppone il rilascio di certificazione ufficiale per le patologie genetiche in parola, ovvero: cardiopatie ereditarie, ai fini del controllo della riproduzione selezionata. I dati ufficiali riscontrati, verranno inoltrati all’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana secondo modalità e criteri scelti dall’Ente stesso. Ad oggi è presente sul territorio nazionale un pool di medici veterinari, composto da liberi professionisti e docenti universitari, accreditati presso l’Osservatorio, secondo criteri e protocolli di valutazione internazionale. Sul sito dell’organizzazione (www.osservatorioveterinariocardiopatie.com) sono indicate, oltre le specifiche relative all’argomento trattato, tutte le modalità per le eventuali ulteriori domande di accreditamento da parte dei professionisti ed i percorsi formativi necessari per l’acquisizione della qualifica di veterinario esaminatore e certificatore. Per qualsiasi ulteriore approfondimento si rimanda al sito ENCI: www.enci.it. Dott. Amedeo Pini (Coordinatore Osservatorio)
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A breve sarà operativo il progetto AISA del “Prontuario On Line” l Prontuario on line è una banca dati professionale, di rapido utilizzo e di facile consultazione, che contiene informazioni essenziali sui prodotti per la cura e il benessere degli animali. Nell’applicativo verranno inserite tutte le categorie merceologiche rivolte al benessere e alla salute animale: farmaci, vaccini, parafarmaci, disinfettanti, nutraceutici e alimenti dietetici. Punto di forza di questo sistema è la garanzia di un costante aggiornamento delle informazioni contenute; infatti, eventuali modifiche che interessano uno specifico prodotto saranno gestite direttamente dalle singole aziende associate ad AISA. Gli scopi del progetto sono riassumibili come segue: 1. Aumentare e diffondere la conoscenza dei prodotti per la cura degli animali; 2. Fornire una fonte d’informazione immediata e attendibile sugli stessi; 3. Favorire la corretta prescrizione e il corretto utilizzo dei farmaci; 4. Migliorare il benessere animale e la sicurezza alimentare; 5. Comunicare in tempo reale le novità del mercato; 6. Migliorare la reperibilità dei prodotti; 7. Favorire l’adozione di provvedimenti urgenti in materia di medicinali veterinari (modifiche degli stampati, richiami, allerte). Questo importante ed innovativo strumento è stato pensato e ideato come canale di comunicazione
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diretto tra le aziende produttrici di medicinali veterinari e gli utilizzatori del farmaco ad uso veterinario: Autorità Sanitarie, medici veterinari e farmacisti. In parte potrà essere consultato anche dai proprietari, dagli allevatori e dai distributori. Le categorie professionali come il medico veterinario e il farmacista potranno accedere alle informazioni complete sul prodotto (foglietto illustrativo, materiale bibliografico e altre informazioni) previa iniziale registrazione. Il “Prontuario on line” potrà essere un valido aiuto nell’attività quotidiana del medico veterinario (indicazioni aggiornate per regime di dispensazione, tempi di attesa, specie di destinazione, posologie) e del farmacista (verifica dell’esistenza del medicinale, specifiche sulle molecole ad uso veterinario). I proprietari e gli allevatori potranno accedere alle informazioni pubbliche sui farmaci ad uso veterinario che possono essere dispensati senza l’obbligo di prescrizione: in questo modo si cerca di promuovere un corretto utilizzo del prodotto e una maggiore conoscenza del farmaco specifico per il comparto veterinario. I distributori potranno essere sempre aggiornati e facilitati per una corretta gestione del magazzino: reperibilità dei prodotti, novità in commercio, provvedimenti a carattere di urgenza. (fonte: AISA) ■
Organizzato da
A.N.M.V.I.
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI
Corso Avanzato CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI Dall’interpretazione alla refertazione, dalla descrizione alle conclusioni Cremona, 18/19 Giugno 2012 Centro Studi SCIVAC
ECOGRAFIA CLINICA Valido anche come 2a parte dell’Itinerario di Diagnostica per Immagini Cremona, 20/22 Giugno 2012 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 23,2 Crediti DIRETTORE Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna
ECM: Richiesto accreditamento per 10,5 Crediti
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30)
RELATORI ED ISTRUTTORI Edoardo Auriemma, Med Vet, Dipl ECVDI, Novara Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca Elvanessa Caleri, Med Vet, Prato (FI) Gianmarco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA) Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE)
LIMITE DI ISCRIZIONE: 9 Maggio 2012
ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36)
DIRETTORI E RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano
LIMITE DI ISCRIZIONE: 11 Maggio 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 350,00 + IVA 21% Non soci: € 600,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
QUOTE Soci SCIVAC: € 750,00 + IVA 21% Non soci: € 1.000,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
CORSO INTRODUTTIVO
LE PATOLOGIE DEL MIDOLLO SPINALE E DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO Valido anche come 4a parte dell’Itinerario di Neurologia Veterinaria Cremona, 26/29 Giugno 2012 - Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 34,8 Crediti DIRETTORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Cristian Falzone, Med Vet, Dipl ECVN, MRCVS, Hertfordshire (UK) RELATORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova Daniele Corlazzoli, Med Vet, Roma Carlo Cantile, Med Vet, Pisa Cristian Falzone, Med Vet, Dipl ECVN, MRCVS, Hertfordshire (UK) ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36) LIMITE DI ISCRIZIONE: 17 Maggio 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 850,00 + IVA 21% Non soci: € 1.100,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ONCOLOGICA Torino, 21/22 Aprile 2012 NH Ambasciatori C.so Vittorio Emanuele, 104 – 10121 Torino RELATORI Paolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, Torino Giorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS, Milano PARTECIPAZIONE A NUMERO CHIUSO: 100 LIMITE DI ISCRIZIONE: 23 MARZO 2012 QUOTE Soci SCIVAC, Studenti e Neolaureati (2011/2012): € 145,00 (IVA inclusa) Veterinari non soci: € 185,00 (IVA inclusa)
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30 Calendario attività Dal 28 marzo al 6 maggio Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
28-30 MAR
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
30 MAR-1 APR
CORSO REGIONALE SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
31 MAR 31 MAR
INCONTRO SIRVAC / SIMEF INCONTRO SIMUTIV INCONTRO SIFIRVET / SINVET
1 APR
INCONTRO SIATAV
1 APR
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
1 APR
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA
1 APR
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO
1 APR 2 - 4 APR 11 - 14 APR
CORSO AIVEMP
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
1° IT. MEDICINA D’URGENZA: I PARTE - MEDICINA D’URGENZA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 25,8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MARCHE - CORSO REGIONALE DI PATOLOGIA CLINICA MARCHE - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri 11 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE FELINA: NUOVE TECNICHE E NUOVE TERAPIE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INTERPRETAZIONE DEI SEGNI, DEI SINTOMI E DELLE ANALISI STRUMENTALI NEI PAZIENTI RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it GESTIONE PERIOPERATORIA DEL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA DEL RENE E URETERE: SFIDA POSSIBILE? - Hotel Franz - Gradisca D’Isonzo (GO) - Viale Trieste 45 - ECM: Senza Accredito ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SICUREZZA ALIMENTARE E CONTROLLI UFFICIALI NELLE FILIERE CORTE E PRODUZIONI LOCALI. ASPETTI SPECIFICI, BENEFICI E RISCHI EMERGENTI. - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Erika Taravella - Segr. ANMVI International - Tel. 0372/403509 - E-mail: erika.taravella@evsrl.it 1° IT. ONCOLOGIA: IV PARTE - TUMORI DEL TRATTO GASTROENTERICO E DELL’ENDOCRINO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 34,4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
SEMINARIO NAZIONALE SIVE IN COLLABORAZIONE CON FISE
SEMINARIO NAZIONALE “FOCUS SUL PIEDE EQUINO” - Fiera Di Roma , ROMA - ECM: No ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
CORSO SCIVAC
CORSO DI CONSULENTE NUTRIZIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 15,1 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
16 - 17 APR
CORSO ATAV
CORSO PER TECNICI VETERINARI IN NUTRIZIONE DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC Cremona - Per informazioni: Lara Zava - - Tel. 0372 403541 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it
16 - 20 APR
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ Attenzione: Evento annullato.
CORSO PER VALUTATORE DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE (ASL, REGIONI) UNI EN ISO 19011/2003, REG. CE N.882/2004, UNI EN ISO 9001/2008 - Asl RM/C - Via Monza 2 Roma - Via Monza 2 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it CORSO PER DATORE DI LAVORO - RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: info@anmvi.it CORSO BASE TEORICO-PRATICO DI COMPORTAMENTO, MEDICINA E CHIRURGIA DEL CONIGLIO - Palazzo Trecchi Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it ECOGRAFIA ADDOMINALE NEL GATTO: TUTTO QUELLO CHE VOLETE SAPERE DA DOMINIQUE PENNINCK - Crowne Plaza, Padova - Via PO 197 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ONCOLOGICA - Nh Ambasciatori, Torino - CORSO VITTORIO EMANUELE , 104 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: info@anmvi.it CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 E-mail: info@anmvi.it IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Bologna, Savoia Hotel Regency - Via del Pilastro, 2 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUELLO CHE IL VETERINARIO DI BASE DEVE SAPERE PER RISOLVERE LA MAGGIOR PARTE DEI PROBLEMI OCULISTICI - Perugia, Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: No ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL GATTO HA TROPPO SPIRITO PER NON AVERE CUORE: UNA GIORNATA INSIEME SULLA CARDIOLOGIA FELINA - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORRETTA NUTRIZIONE NELLE PIÙ COMUNI SPECIE DI RETTILI - Facoltà di Medicina Veterinaria Matelica ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it 4° IT. DERMATOLOGIA: I PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 31,8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’APPROCCIO CLINICO MODERNO ALLA FEBBRE: NON SOLO ANTIBIOTICO E CORTISONE! - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO: “TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE DI RADIOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA: INCONTRA GILIOLA SPATTINI” - Bari, Sheraton Bari Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Non richiesto - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
13 APR 16 - 18 APR
19 - 20 APR 20 - 22 APR 21 - 22 APR 21 - 22 APR 21 APR 21 - 22 APR 22 APR 22 APR 29 APR 29 APR 2-5 MAG 5-6 MAG 5-6 MAG
CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA CORSO SIVAE
SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SVIDI
CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO SIMIV CORSO SCIVAC
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VETERINARIA 9 | 2012
la VETERINARIA
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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubrica fiscale Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
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SOLUZIONI
Enzimi pancreatici (Lipasi e Amilasi)
d e
Bilirubina totale Colesterolo
e
Ipocortisolismo Eccessiva somministrazione di insulina Utilizzo di insulina rapida Diete eccessivamente glucidiche Ipoglicemia persistente
QUIZ 1
Enzimi epatici (ALT, AST, ALP, GGT)
a b c d
Risposta corretta: c) Incontro SIMEF: “Utilizzo ed interpretazione appropriata ed inappropriata degli esami di laboratorio nella medicina felina” - Cremona, Marzo 2008
Proteine ed albumine
QUIZ 2
a b c
2) L’effetto Somogyi è dovuto a:
Risposta corretta: b) Incontro SIMIV: “Aggiornamenti in terapia canina” – Cremona, Novembre 2009
1) Quale dei seguenti parametri ha una scarsa utilità nelle patologie dell’apparato gastro-enterico del gatto?
Professione Veterinaria 9-2012ok:ok
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