Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 9

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

9 2008

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 9, dal 3 al 9 marzo 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

IL RECUPERO DEL CREDITO GARANTISCE IL LAVORO

UTILIZZO E VALIDITÀ DEI MEDICINALI

PROBLEMI CON GLI ELENCHI TELEFONICI

NON SPARATE SUI VETERINARI

LA SIVE CONQUISTA L’EUROPA

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BREVI

COMPETENZE RISERVATE E INVASIONI DI CAMPO

CIRCO TOGNI CONDANNATO Il Tribunale di Palermo ha condannato il circo di Lidia Togni per maltrattamento di animali a un'ammenda di 2300 euro oltre ad una provvisionale di duemila euro destinata alla Lega antivivisezione che si era costituita parte civile. I fatti fanno riferimento al dicembre 2004, quando il circo si trovava a Palermo e venne denunciato dalla Lav per le condizioni in cui venivano tenuti gli animali.

TRIBUNALE DI ASTI Il 29 febbraio è iniziato il processo a Carlo Cattaneo, 49 anni, cuoco, abitante a Castagnole Lanze, responsabile dell'uccisione di un gatto. Nel dicembre 2005 aveva ucciso l'animale in modo brutale. Era accaduto al Centro Carni di Valmanera dove allora si cucinavano i piatti per l'ospedale di Asti. Per motivi non ancora chiariti, il cuoco visto un gatto nel magazzino, invece di allontanarlo lo ha colpito ripetutamente con una spranga di ferro fino ad ucciderlo.

LOS ANGELES Il Sindaco di Los Angeles ha firmato il 26 febbraio la "pet sterilization law", tra le leggi più dure in questa materia negli Stati Uniti. La legge prevede l'obbligo di sterilizzazione di tutti i cani e gatti sotto i quattro mesi. Esclusi soltanto: i cani poliziotto, i cani che assistono persone disabili, quelli allevati per le esposizioni e quelli d'allevamento.

PECHINO Tempi duri per gatti e cani randagi di Pechino: rischiano tutti di fare una brutta fine a causa delle Olimpiadi in calendario dall'8 agosto nella capitale cinese. Qin Xiaona, capo di un'associazione animalista cinese, denuncia il modo brutale con cui si sta procedendo al repulisti di cani e gatti randagi deciso dalle autorità di Pechino in vista dei giochi olimpici. La bella figura che si vuole fare con gli atleti costerà conseguenze pesanti per le migliaia di cani e circa 200.000 gatti senza padrone.

SCARPE PER CANI 20 pastori tedeschi e belgi, cani poliziotto in servizio a Duesseldorf, città nell'ovest della Germania, saranno equipaggiati con delle scarpette di plastica blu. "Non è una questione di stile" precisa il portavoce della polizia, ma il tentativo di proteggere le zampe degli animali dopo i numerosi casi di ferimento in servizio. "Non credo che i cani le gradiranno molto - ha aggiunto il portavoce - ma dovranno abituarsi visti i continui rischi che corrono".

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ORDINANZA 14 FEBBRAIO 2008

BTV in Francia: l’Italia si cautela Misure urgenti per evitare l’ingresso di capi che non danno le garanzie stabilite dall’Europa A PAGINA 3

“Quali sono i potentati che non vogliono gli Ordini per le professioni sanitarie?” Il Sottosegretario di Stato alla Salute, Gian Paolo Patta se l’è chiesto, irritato, prendendosela con “chi ha deciso di far decadere per la terza volta una delega concessa al Ministro della salute dal Parlamento per ben due volte, con maggioranze quasi unanimi”. Circa 500.000 professionisti sanitari chiedono da tempo di avere tre nuovi Ordini in sanità e il Ministro della Salute ha predisposto per loro il decreto istitutivo. Benissimo. Ma c’è un problema e la FNOVI non ha mancato di farlo presente: fra questi sanitari ci sono i tecnici della prevenzione ai quali sono state assegnate competenze ben più che tecniche, a rischio di invasione delle competenze veterinarie. Per questo la Federazione ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Salute ricordando le rassicurazioni avute tempo addietro dallo stesso Sottosegretario Patta; durante un incontro, presenti anche la FOFI e la FNOMCEO, la nostra Categoria si era sentita dire che gli ambiti di competenza dei vari profili sanitari

non sarebbero stati alterati. E invece il decreto messo a punto dal Ministero era scritto in modo tale da attribuire ai tecnici “tutte” le attività di prevenzione, malgrado il Sottosegretario Patta insista che “la stesura finale del provvedimento è frutto di un serrato confronto con le Amministrazioni, le Associazioni e i Collegi Professionali, le Organizzazioni sindacali”. Il profilo di cui parliamo confluirebbe nell’“Ordine delle professioni dei tecnici sanitari di radiologia medica, dei tecnici sanitari delle professioni tecnico sanitarie, e dei tecnici sanitari della prevenzione”. Gli verrebbero riservate le competenze “della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, lo svolgimento di tutte le attività di prevenzione, valutazione verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene e sicurezza degli alimenti e delle bevande, di igiene e di sanità pubblica veterinaria”. Senza parlare del paradosso per cui ai tecnici si sarebbero riservate per decreto competenze in esubero, mentre la veterinaria aspetta la definizione delle proprie da quando è nata. ■

CAMBIA IL GOVERNO, SPERIAMO IN BENE FRA POCHI GIORNI QUESTO GOVERNO AVRÀ TERMINATO IL SUO MANDATO. LE CAMERE SARANNO SCIOLTE E SI ANDRÀ ALLE ELEZIONI POLITICHE PER IL LORO RINNOVO. Ogni volta che un Governo cambia o si va ad elezioni, per noi, nel bene e nel male, è un momento di grande impegno e fatica. Significa perdere tutti i rapporti costruiti e creati nel tempo con Ministri, Sottosegretari, Parlamentari, uffici di gabinetto, segreterie, ecc. e ricominciare tutto da zero. Durante questa breve legislatura abbiamo incontrato numerosi esponenti di Governo e creato buoni rapporti con alcuni Deputati e Senatori, ma se l'obiettivo finale non è stato raggiunto tutto il lavoro fatto è per la maggior parte sprecato. Ad aprile, dopo le elezioni, avremo comunque, indipendentemente da chi avrà vinto, nuovi riferimenti e per molte cose dovremo riprendere tutto da capo. Ci vorranno mesi per un incontro, mesi per far capire i problemi, mesi per farne recepire l'importanza. Ci vorranno forse anni per arrivare ad un decreto ministeriale, ad una proposta di legge, ed intanto molte cose restano irrisolte: la riforma delle professioni, l'IVA sulle prestazioni veterinarie e sui mangimi, numero programmato per il corso di laurea, la riforma della 281, i leavet, il veterinario aziendale, l'obbligo ECM, l'IRAP, gli studi di settore, benssere animale, pet therapy, il recupero fiscale delle prestazioni veterinarie, pet corner, ecc. Purtroppo è vero, passano gli anni e la maggior parte dei problemi è sempre la stessa. È il problema di fondo del nostro paese. Ogni cambiamento, ogni decisione, richiedono anni di fatica e di attesa. Speriamo nel nuovo Governo.

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Sanità animale Attualità

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Blue Tongue, altolà dell’Italia ai capi francesi È vietato l’ingresso di capi non vaccinati provenienti da zone francesi sottoposte a restrizione. Ordinanza urgente in vigore fino al prossimo “periodo stagionalmente libero” al 4 marzo il Ministero della salute ha adottato Misure urgenti di polizia veterinaria in materia di introduzione sul territorio italiano di animali da vita sensibili alla febbre catarrale degli ovini (Ordinanza 14 Febbraio 2008 - GU n. 52 del 1-3-2008). La Direzione Generale di Sanità Animale e del Farmaco Veterinario aveva preventivamente informato del contenuto dell’ordinanza le Regioni e Province autonome, le associazioni di categoria coinvolte e le autorità francesi. Per l’Italia c’è la necessità di introdurre disposizioni specifiche per le quali sussistono i presupposti dell’urgenza. Il provvedimento è in vigore dal 4 marzo e resterà efficace fino alla dichiarazione del successivo periodo stagionalmente libero 2008/2009. Una nota del Commissario Straordinario per le Emergenze Zootecniche informa che per la Direzione generale della Sanità animale del Ministero della Salute “dopo il 4 marzo potranno essere introdotti solo capi vaccinati conformemente al regolamento comunitario 1266/2007, anche se la certificazione di scorta degli animali e la spedizione dei medesimi sono antecedenti a quella data”. Nella stessa nota si sottolinea che presso la Direzione Generale “è in fase di valutazione l’ipotesi di consentire, a determinate condizioni e modalità, l’introduzione di bovini immunizzati naturalmente nei confronti della Blue tongue nonché la questione dei transiti dei bovini attraverso la Francia e destinati all’Italia”. Il divieto di ingresso non si riferisce agli animali destinati a macellazione.

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LA SITUAZIONE ITALIANA L’Ordinanza si basa sul fatto che la presenza della malattia nel territorio nazionale fin dal 2000, in particolare dei sierotipi della Blue tongue BTV 2, BTV 4, BTV 9, BTV 16, ha consentito al nostro Paese di acquisire una notevole esperienza nel campo della lotta e controllo alla Blue tongue attraverso l’appli-

cazione di programmi di sorveglianza e di vaccinazione tali da permettere il mantenimento dello stato di indennità nelle zone a più alta vocazione zootecnica. Inoltre, l’Italia ad oggi risulta indenne dal sierotipo BTV 8, responsabile, al momento, della ingente e diffusa epidemia di Blue tongue nel nord Europa, nonché dal sierotipo BTVl, ad esclusione della Sardegna. Le misure adottate tengono conto delle caratteristiche geografiche e ambientali sussistenti in Italia, che potrebbero favorire una rapida diffusione della malattia. Il 3 marzo è scaduto il «periodo stagionalmente libero da vettori» nei territori italiani indenni dalla malattia.

LA SITUAZIONE FRANCESE Attualmente la Francia risulta essere, per la gran parte del territorio, coinvolta dall’epidemia, ivi incluse le aree da cui provengono gli animali destinati all’Italia, con una progressione della malattia di difficile contenimento. Allo stato attuale le condizioni per l’ingresso di animali dalla Francia nel territorio italiano relativamente alle misure di profilassi nei confronti della Blue tongue si basano esclusivamente sugli esiti negativi dei controlli diagnostici previsti dal citato regolamento. Inoltre, dal mese di novembre 2007, diversi bovini di origine e provenienza francese, sebbene certificati in conformità a quanto prescritto dal citato regolamento, ad un successivo controllo diagnostico sierologico e virologico sono stati riscontrati positivi. Le garanzie attestate non consentono l’introduzione in Italia di animali infetti. Il consistente e consolidato flusso commerciale di animali sensibili alla Blue tongue provenienti dalla Francia determina quindi un concreto e reale pericolo per la diffusione di tali sierotipi BTV8 e BTVl al patrimonio zootecnico nazionale.

LA POSIZIONE EUROPEA In base alla normativa europea gli animali immunizzati sono considerati sicuri ai fini della movimentazione, indipendentemente dalla

ARTICOLO UNICO partire dal 4 marzo 2008, termine del «periodo stagionalmente libero da vettori», gli animali da vita sensibili alla Blue tongue provenienti da zone del territorio francese sottoposte a misure di restrizione, anche se transitati prima dell’invio in centri di raccolta posti in zone libere, possono essere introdotti sul territorio italiano se vaccinati in conformità a quanto previsto dalle norme europee (Allegato III, lettera A, punto 5) del regolamento (CE) n. 1266/2007). La disposizione è indicata nell’articolo unico di cui si compone l’Ordinanza, in base al quale, dalla stessa data, l’introduzione degli animali da vita provenienti dalle zone della Francia indenni, è subordinata almeno all’applicazione dei piani di sorveglianza della malattia rilevabile attraverso il sistema EU BT - Net previsto dal Regolamento (CE) n. 1266/2007, anche al fine di conoscere quali sierotipi di virus della Blue tongue circolino nei territori di origine degli animali. Le certificazioni sanitarie di scorta degli animali sensibili alla Blue tongue introdotti in Italia dalle zone soggette a restrizione della Francia, devono riportare l’attestazione relativa alla avvenuta vaccinazione in conformità a quanto previsto dalla norma europea, con la specifica relativa al sierotipo o ai sierotipi nei confronti dei quali gli animali sono stati vaccinati, al tipo di vaccino impiegato e alla data di somministrazione dello stesso. Il riscontro di animali non vaccinati provenienti dalle zone soggette a restrizioni della Francia sul territorio nazionale, comporta l’immediata assunzione, da parte dell’Autorità competente che ha disposto i controlli, del provvedimento di rispedizione della partita o, laddove ciò non fosse possibile, l’abbattimento degli animali medesimi senza alcuna corresponsione di indennizzo per i proprietari; le spese relative alla rispedizione, all’abbattimento e alla distruzione sono a carico dell’importatore o del suo mandatario o della persona che ha in carico gli animali.

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circolazione del virus nel luogo di origine e dall’attività dei vettori nel luogo di destinazione. Nelle conclusioni della Conferenza Internazionale sulle «Strategie di vaccinazione contro la Blue tongue», tenutasi a Bruxelles il 16 gennaio 2008, è stato ribadito, tenuto

conto anche dell’esperienza italiana e spagnola nella profilassi vaccinale, che la vaccinazione di massa rappresenta uno dei pilastri per la prevenzione alla diffusione della infezione e per la sicurezza dei flussi commerciali. ■

CONVEGNO NAZIONALE

BLUE TONGUE: EMERGENZA SANITARIA EUROPEA SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO (SOCIETÀ FEDERATA ANMVI)

Mercoledì 16 Aprile 2008 • Piacenza

in collaborazione con

FACOLTÀ DI AGRARIA

MODERATORE: GIANCARLO BELLUZZI, Vice-Presidente ANMVI RELATORI BURKHARD BAUER (Germania, Free University of Berlin) - DAAN DERCKSEN (Paesi Bassi, Deventer - Servizio Sanitario Animale) FRANCISCO JAVIER REVIRIEGO GORDEJO (Bruxelles, Comunità Europea) - VINCENZO CAPORALE (Italia, Direttore IZS Abruzzo - Molise) LEBANA BONFANTI (Italia, IZS delle Venezie)

il Centro per la Qualità e la Sicurezza del Sistema Agro-alimentare (Ce.SI.A.A.) con il Patrocinio della Facoltà di Agraria - Università Cattolica del Sacro Cuore

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza Direzione Generale Dipartimento degli Staff U.O. Qualità e Formazione Dipartimento di Sanità Pubblica

Ordine Prov.le Medici Veterinari - PIACENZA

PROGRAMMA SCIENTIFICO

14.00 14.15 14.30 15.10 15.50 16.10 16.40 17.10 17.30 18.00

Registrazione partecipanti Apertura lavori e saluto delle Autorità Eziologia, patogenesi, sintomatologia, diagnosi differenziale, profilassi e terapia - Daan Dercksen Ruolo ed importanza dei vettori, metodi di lotta diretta e indiretta - Burkhard Bauer Pausa caffè Linee guida europee per la lotta alla malattia - Francisco Javier Reviriego Gordejo Esperienza e normativa italiana - Vincenzo Caporale Blue tongue: gestione e controllo in campo - Lebana Bonfanti Discussione Questionario apprendimento ECM e chiusura lavori

S E D E D E L C O N V E G N O : Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Agraria Piacenza - Cremona - Via Emilia Parmense, 84 - Piacenza I N F O R M A Z I O N I : Segreteria SIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54 - info@sivarnet.it - www.sivarnet.it ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA

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VETERINARIA 9 | 2008

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Una seria azione di recupero del credito garantisce il lavoro Il professionista ha il diritto di esigere il proprio onorario Il vantaggio di affidarsi ad una società specializzata è di aumentare le possibilità di recupero del credito di ANTONIO MANFREDI i può benissimo lavorare gratis, nessuno lo impedisce dopo l’eliminazione dei tariffari minimi da parte del Ministro Bersani. Si può lavorare gratis per spirito animalista, per principio, per missione, per follia. Si può lavorare gratis per compassione verso l’animale o verso il proprietario. Lo si può fare aderendo ad un progetto importante come la Stagione della Prevenzione, dandogli un significato preciso. Sono sempre stato contrario, come principio, alle prestazioni gratuite, se non fortemente giustificate o finalizzate, perché altrimenti squalificano il lavoro del Medico Veterinario. La cosa poi diventa veramente inaccettabile quando si lavora gratis senza volerlo. Ci sono forse casi in cui è meglio lasciar perdere e non insistere nel pagamento, come accaduto tempo fa ad un veterinario che durante il turno notturno si è trovato di fronte a minacce reali e pesanti, ma visto che normalmente il mancato versamento di quanto dovuto per la prestazione deriva soltanto da distrazione, mancanza di rispetto verso il lavoro svolto, furbizia, ecc. non è il caso di lasciar correre e far finta di niente. Il pagamento della prestazione non ha solo il valore economico del quanto dovuto ma anche il giusto e doveroso riconoscimento del lavoro svolto e dell’impegno professionale. Lasciar perdere, lasciar correre, anche per cifre modeste, è a mio avviso profondamente sbagliato per la stessa immagine professionale. Per questo abbiamo più volte sollecitato i veterinari ad attivarsi per recuperare tutti i crediti proponendo loro varie possibilità definite in convenzione con società specializzate in questa attività. L’accordo recentemente stipulato dall’ANMVI con la AT (Advancing Trade S.p.A. ) una delle più importanti società attive in questo settore, riteniamo che sia il meglio che si possa trovare ora sul mercato, sia per convenienza di tariffe, sia per serietà dell’operatore. Per chiarire meglio a tutti alcuni aspetti, anche in risposta a domande pervenuteci da vari veterinari, abbiamo sottoposto qualche quesito al Dr. Dario Cassano, Sales and Marketing Manager della AT.

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PV - Quali sono i vantaggi di affidarsi a società specializzate come la vostra? D.C. - Una delle più comuni prassi in materia di gestione del credito è quella di considerare tale attività come azione di rincorsa ai mancati pagamenti, attraverso strumenti giudiziali. Un’attività quindi che ha la sua genesi “a danno avvenuto”, dove spesso trascorre molto tempo prima di iniziare le necessarie azioni. Lo scenario economico degli ultimi anni ha portato necessariamente gli operatori a curare in maniera più oculata l’argomento credito ed a tenere in profonda considerazione la variabile “tempo” come strategica nell’azione di recupero. Per recuperare il credito nel più breve tempo possibile è essenziale rivolgersi a professionisti. AT, oltre ad una grande esperienza nel settore, dispone di tecniche operative efficaci sperimentate su vasta scala. L’azione stragiudiziale studiata e prevista per il

settore dei professionisti, e nello specifico per i Medici Veterinari, prevede una procedura completa, comprensiva di attività impostate con incisività crescente nei confronti del debitore e soprattutto, concentrate nel tempo: • al conferimento del mandato, invio lettera di messa in mora; • scaduti i termini della lettera, intervento di nostro addetto alla Gestione Telefonica che contatterà il debitore. Non è una semplice operazione di call center, ma di recupero telefonico vero e proprio espletato da professioniste appositamente addestrate; • qualora questa attività non dovesse sortire effetto positivo, intervento del nostro Gestore Domiciliare del credito che si recherà direttamente presso il domicilio del debitore al fine di ripianare la posizione. Affidarsi ad un esperto, permette al professionista di concentrarsi sulla sua attività professionale lasciando ad AT il compito di contattare i suoi debitori, soprattutto quelli sfuggenti, agevolando l’incasso. PV - Ma non c’è il rischio di perdere i clienti? D.C. - Questa è una delle più frequenti domande che mi vengono rivolte. Potrei facilmente obiettare che un cliente che non paga non è un cliente da preservare. Ma vorrei soffermarmi su un dato statistico rilevante: nel 2006 solo il 15% dei mancati pagamenti era dovuto a stati reali di insufficienza finanziaria. Ma quel che è più drammatico è che pagare in ritardo per abitudine vale ben per il 40% dei casi. Ovvero esiste un 40% di “debitori” che attende una qualche azione del creditore. Le ragioni sono le più svariate ma tra queste si segnalano la difficoltà finanziaria a far quadrare i bilanci familiari, il livello di indebitamento sempre crescente, l’aumento del costo della vita (alimentari, carburanti, energia). In questo quadro un po’ triste, dove le risorse scarseggiano, i debitori (siano essi aziende o privati) cercano di pagare per primi coloro che hanno una gestione sistematica del credito. Detto in parole povere non è infrequente sentire frasi come “se non mi vengono a chiedere i soldi, non pago”. Per questa ragione abbiamo definito con ANMVI una operatività tesa a valutare la disponibilità al pagamento del debitore, intensificando l’azione stragiudiziale nel momento che accertiamo la sua ostilità al pagamento e arrivando anche all’invio di una diffida legale come ultimo deterrente della nostra azione stragiudiziale. PV - I vostri clienti sono normalmente aziende ma una azienda è molto diversa da un professionista. Ne avete tenuto conto nel definire il lavoro che andrete a svolgere? D.C. - Una delle caratteristiche che hanno fatto il successo di AT consiste nella capacità di analizzare i bisogni dei suoi clienti e di studiare procedure operative personalizzate e mirate a massimizzare i risultati attesi. Abbiamo avuto diversi incontri con ANMVI per capire le esigenze dei medici veterinari, le peculiarità del loro rapporto con i clienti ed abbiamo elaborato, sulla base della nostra esperienza, una procedura specifica. Per agevola-

COME FUNZIONA? FASE A (Conoscitiva) Dopo il contatto con il nostro referente verrà inviata una copia della Convenzione ANMVI per presa conoscenza. A fronte di specifiche richieste il suddetto coordinatore fornirà tutti i chiarimenti e/o specifiche necessarie a facilitare la decisione di operare con AT.

FASE B (Operativa) Dopo l’ accettazione formale, la sede AT invierà la Convenzione in originale per la firma di accettazione corredata della documentazione sussidiaria necessaria all’inoltro delle pratiche di recupero. Avvenuta la ricezione, per la stesura della documentazione necessaria all’inoltro delle pratiche di recupero (per altro molto semplice), il nostro coordinatore fornirà tutto l’aiuto necessario alla compilazione delle prime procedure, più precisamente del modulo di inoltro pratica (da noi chiamato ACP).

FASE C (Esecutiva) Alla ricezione delle pratiche AT comunicherà una Password, che consentirà tramite il nostro sito WEB di monitorare costantemente in tempo reale lo stato di avanzamento delle pratiche affidateci. Sempre a questo stato dell’opera il dott. Daniele Biotti sarà l’interlocutore per tutto quanto possa riguardare problematiche squisitamente commerciali, mentre per l’operatività più immediata (leggesi gestione della pratica) sarà disponibile una interlocutrice (vera e propria interfaccia con AT), il cui nome verrà comunicato. Alla fine della procedura, e in caso di negatività della pratica stessa, nella relazione presente nel nostro sito WEB e disponibile al veterinario, verrà fornito un parere su come procedere o non procedere ad una fase successiva.

CHI È AT? l gruppo AT opera da oltre venti anni nel settore della gestione del credito. Nato nel 1985 con la sola attività di recupero crediti stragiudiziale, ha sviluppato un know-how sull’intero ciclo attivo che consente di offrire una serie completa di servizi di credit management in outsourcing. Al di là delle definizioni l’attività di AT consiste nel fornire servizi di prevenzione del rischio (informazioni commerciali: ovvero con chi fare affari), servizi di customer service pre/post-vendita finalizzati all’ottenimento di pagamenti puntuali, recupero del credito sia in via stragiudiziale che legale. Il credito è un problema uguale per tutti ma i crediti non sono tutti uguali. Grazie a questo principio dettato dall’esperienza AT affronta la problematica credito con un approccio differenziato a seconda della tipologia del credito e del creditore. Le diverse divisioni interne sono specializzate nel gestire ciascuna crediti di diversa origine: commerciale, bancaria, assicurativa, telefonica, energia, professionale.

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re la parte di assistenza consulenziale, abbiamo studiato e apposto la figura di un coordinatore. Abbiamo scelto una persona di lunga esperienza sia tecnica che commerciale in grado, con la sua esperienza e con il supporto della sede, di rispondere alle richieste di tutti i Medici Veterinari. Questo referente si chiama J. A. Pedrazzo e sarà a disposizione per coloro che ne avranno bisogno. PV - Che differenza c’è rispetto al rivolgersi ad un avvocato? D.C. - Una azione stragiudiziale presenta notevoli vantaggi rispetto ad una azione legale per diversi ordini di ragioni: RAPIDITÀ: l’azione stragiudiziale è concentrata nel tempo e non dura oltre 150 giorni COSTO INFERIORE: il costo è certo e preventivabile oltre ad essere di molto inferiore a quello di un legale. Inoltre la parte principale del costo è sostenuta SOLO IN CASO DI INCASSO del credito, quindi SOLO AL RISULTATO. La convenzione stipulata da AT con ANMVI permette anche il facile accesso ai servizi. SERVIZI INTEGRATIVI: grazie alla completezza della struttura di AT è possibile integrare l’azione con una serie di servizi informativi che possono migliorare le possibilità di incasso ovvero di avere un quadro chiaro della situazione del debitore. Cito alcuni dei servizi disponibili: rintraccio fisico del debitore, ricerca/verifica posto di lavoro, verifica consistenza patrimoniale e valorizzazione della stessa, ricerca eredi, ricerche anagrafiche, ecc. ■



6 Osservatorio farmaco Sicurezza dei farmaci

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VETERINARIA 9 | 2008

Utilizzo e validità dei medicinali Il confine tra terapia e reato non è mai stato così vicino di GIORGIO NERI on molto tempo fa i veterinari hanno avuto modo di prendere atto, leggendo quanto riportato sulle confezioni dei medicinali veterinari in flaconi multidose, di una dicitura che fino a quel momento risultava loro pressoché sconosciuta e che, in sostanza, disponeva che il contenuto del flacone potesse essere utilizzato solo entro 28 giorni dall’apertura di quest’ultimo. La cosa ha gettato non poco sconcerto nella categoria veterinaria, soprattutto in quella parte di essa che esercitando nel campo dei “piccoli animali” utilizza basse dosi pro capite e quindi in definitiva piccoli quantitativi di medicinali. Nulla tuttavia al confronto della dicitura che comincia in questi giorni a circolare su altri flaconi di medicinali veterinari in confezione multidose: “utilizzare immediatamente”. Il che significa che il flacone deve essere gestito come una qualunque fiala monodose: lo si apre, si utilizza il necessario e si butta via il resto. La spiegazione di questa incresciosa situazione è presto detta: il Ministero della Salute in caso di richiesta di nuova registrazione di un farmaco o di sua modifica o rinnovo richiede all’azienda farmaceutica contestualmente alla presentazione dell’istanza i dati sulla stabilità del prodotto dopo la prima apertura; se l’azienda non li fornisce immediatamente il Ministero cautelativamente impone la dicitura che obbliga all’utilizzo immediato del prodotto (ciò permette peraltro di precisare un fatto positivo: la misura non è generalizzata ed estesa a tutti i flaconi multidose, ma solo a quelli relativi ai medicinali su cui non sono stati forniti i dati di stabilità). Non voglio qui, in assenza di spiegazioni ufficiali delle suddette controparti, esprimere giudizi od opinioni sulla cosa, anche perché questo è un giornale per veterinari e di conseguenza ciò che mi preme è di illustrare quali siano le importanti ricadute del fatto sulla gestione del farmaco da parte del medico veterinario. Analiticamente, la casistica delle situazioni che possono configurarsi prevede due tipi di comportamento: o il veterinario decide di rispettare i termini di validità del medicinale, oppure decide di continuare ad utilizzare il medicinale anche successivamente all’apertura del flacone. Nel primo caso è evidente come in gran parte dei casi (potrebbero fare eccezione i trattamenti di massa) si verifi-

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chi uno spreco di farmaco da parte del veterinario, uno spreco di denaro da parte del cliente (su cui inevitabilmente verrebbe caricato anche il medicinale eliminato) e un maggior inquinamento ambientale. Il secondo caso necessita di maggiori distinguo. Bisogna innanzitutto premettere che dopo il primo utilizzo il medicinale contenuto nel flacone multidose riportante la dicitura “Utilizzare immediatamente” assume a tutti gli effetti lo status di medicinale scaduto. Bisogna altresì considerare che, come sopra ricordato, non tutti i medicinali in flaconi multidose sono da utilizzarsi all’atto della prima apertura. Infine è pacifico che il fatto di non utilizzare l’intero contenuto del flacone in un unico momento rappresenta nella pratica veterinaria più la regola che non l’eccezione. Da ciò si può facilmente desumere che, per dolo o per disattenzione, il rischio di utilizzare un medicinale scaduto è effettivamente reale. Cosa prevedono allora la legge e la giurisprudenza in caso di detenzione e utilizzo in veterinaria di un medicinale scaduto? La fattispecie è prevista dall’art. 443 del Codice Penale e si indirizza non solo ai medici, ma a “chiunque” (quindi anche al proprietario o all’allevatore degli animali). La norma non punisce chi detiene per la somministrazione medicinali scaduti, mentre prevede la sanzione della reclusione da sei mesi a tre anni e la multa non inferiore a € 103 per chi somministra medicinali con tali caratteristiche. La norma tuttavia colpisce solo il comportamento doloso e la giurisprudenza ha avuto modo di precisare che essa si prefigge esclusivamente la tutela della salute umana. Pertanto si può concludere che non rappresenta reato la somministrazione accidentale del farmaco scaduto, né quella che non configura un rischio per la salute umana, e che quindi in campo veterinario il reato in pratica si realizza solo qualora dolosamente si somministri un medicinale scaduto ad un animale produttore di alimenti per l’uomo oppure ad un animale d’affezione nell’ambito della cura di una zoonosi, mentre negli altri casi si potrebbe eventualmente riscontrare solo una violazione di tipo deontologico. Rimane il fatto che tutti i veterinari ma soprattutto i colleghi che esercitano nel campo degli animali produttori di alimenti per l’uomo dovranno porre estrema attenzione alla dicitura riportata sulle confezioni di medicinali utilizzati in quanto, per i motivi sopra esposti, probabilmente il confine tra terapia e reato non è mai stato per loro così vicino. ■

INFORMATORI SCIENTIFICI, SOSPESO IL DECRETO 3 AGOSTO 2007 l Tar del Lazio ha sospeso il decreto del ministero della salute del 3 agosto 2007 riguardante il riconoscimento dell’idoneità di altre lauree ai fini dello svolgimento dell’attività di informatore scientifico. Con ordinanza n.901/08 i giudici hanno accolto, giudicandolo fondato a un primo esame, e in attesa di pronunciarsi nel merito, il ricorso del Consiglio Nazionale dei Chimici che era stato proposto contro i ministeri della salute e dell’università, la federazione degli ordini dei farmacisti italiani, il consiglio dell’ordine nazionale dei biologi, la federazione nazionale degli ordini dei veterinari. Il Ministero della Salute aveva emanato il decreto integrando le tipologie di laurea che consentono di esercitare l’attività di informazione scientifica. Fino ad ora gli informatori dovevano essere in possesso del diploma di laurea in una delle seguenti discipline: medicina e chirurgia, medicina veterinaria, scienze biologiche, chimica con indirizzo organico o biologico, farmacia, chimica e tecnologia farmaceutiche. In alternativa, potevano avere il diploma universitario in informazione scientifica sul farmaco o la laurea corrispondente. Con il decreto del 3 agosto 2007 il Ministro della Salute aveva riconosciuto come idonee altre lauree: a) laurea in scienze naturali; b) tutti i corsi di laurea specialistica, appartenenti alla classe delle lauree specialistiche in biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, alla classe delle lauree specialistiche in scienze della natura; c) tutti i corsi di laurea, appartenenti alla classe delle lauree in biotecnologie e alla classe delle lauree in scienze e tecnologie farmaceutiche, a condizione che siano stati superati gli esami di farmacologia, patologia, tossicologia, chimica farmaceutica e tossicologica, tecnologia e legislazione farmaceutica.

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Apparecchiature Radiologiche di LUCARELLI M. & C.

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FARMACI SENZA RICETTA, IL MINISTERO CHIARISCE Pellicole RX l Decreto 31 ottobre 2007 ha recepito la Direttiva 2006/130/CE sui criteri per l’esenzione dall’obbligo della prescrizione veterinaria vigente per taluni medicinali destinati ad animali da produzione alimentare. Una nota della Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario chiarisce ulteriormente la norma e una propria circolare esplicativa del 18 dicembre 2007 scorso. La Direzione scrive che “trattasi di farmaci che contengono le sostanze incluse nell’allegato II del Regolamento 2377/90/CE, volendo semplicemente illustrare con un esempio i farmaci ai quali il punto 7 dell’allegato intende riferirsi (i medicinali veterinari che non comportano alcun rischio per la sicurezza dei consumatori in riferimento ai residui nei prodotti alimentari ottenuti da animali trattati, nemmeno in caso di utilizzo scorretto, ndr), fornendo di fatto una interpretazione restrittiva della norma. Si ritiene pertanto necessario chiarire, ai fini di una corretta applicazione del criterio di cui trattasi, che i farmaci cui fa riferimento il punto 7 sono unicamente quelli per i quali, oltre a quanto espressamente stabilito nel decreto, non è previsto un tempo d’attesa”.

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VETERINARIA 9 | 2008

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Norme e leggi Legale

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Ancora problemi con gli elenchi telefonici Il costo aumenta e l’inserzione si riduce, eppure può risultare difficile farsi valere. Ecco un buon esempio per una class action Se l’inserzione del proprio nominativo nelle Pagine Gialle è di dimensioni inferiori rispetto a quanto indicato da Seat nella copia del contratto di inserzione, sottoscritto dal medico veterinario (mm 47 x mm 20 invece di mm 50 x mm 20), è possibile agire nei confronti di Seat, anche in considerazione di un aumento del 20% del costo del contratto rispetto all’edizione dell’anno precedente (nella quale le dimensioni erano mm 47 x mm 24)?

di MARIA TERESA SEMERARO Avvocato Bologna el caso in esame non è ravvisabile un inadempimento, da parte di Seat Pgine Gialle s.p.a., tale da consentire azioni da parte dell’utente. Ai sensi dell’art.1455 c.c., infatti, se in un contratto una

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parte non ha adempiuto le proprie obbligazioni o non le ha adempiute esattamente, “il contratto non si può risolvere se l’inadempimento è di scarsa importanza, avuto riguardo all’interesse dell’altra”. Nella fattispecie, Seat si era impegnata ad inserire il nominativo del medico veterinario con un’inserzione delle dimensioni di mm 50 x mm 20, ed ha invece effettuato un’inserzione di mm 47 x mm 20: 3 millimetri in meno rispetto a quanto indicato nel contratto configurano, a mio avviso, un inadempimento di scarsa importanza, che pertanto non consente di chiedere ad un Giudice la risoluzione del contratto (né il risarcimento del danno). Non è nemmeno pos-

Cani pericolosi e tutela dell’incolumità in condominio e concrete attribuzioni dell’amministratore di condominio non si esauriscono in quelle contemplate dal codice civile, ma comprendono operazioni inerenti all’adempimento dell’obbligazione di garante della sicurezza pubblica e privata attinenti al condominio. Tra queste rientrano, a pieno titolo, anche le vicissitudini e le contestazioni sulla presenza di animali domestici, contestazioni il cui numero negli ultimi tempi è molto cresciuto. Nelle aule del tribunale sono sempre più numerosi, ad esempio, i procedimenti civili o penali originati dai rumori notturni prodotti dagli animali. Ma anche la presenza di un cane espressamente tenuto per la guardia domestica comincia a diventare un problema, specie se il proprietario ha scelto un cane “pericoloso”, uno di quelli “a rischio di aggressività” individuati dall’Ordinanza 14 gennaio 2008 del Ministero della salute, o in ogni caso in presenza di cane che ha manifestato aggressività. Se il proprietario non obbedisce all’obbligo di visita presso la ASL a seguito di aggressività, è ravvisabile nei suoi confronti la violazione dell’articolo 650 del codice penale, il quale prevede la sanzione dell’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a euro 206

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per chi non ottemperi ad un ordine dato dall’autorità per ragioni di igiene o di sicurezza pubblica. Quanto all’amministratore condominiale, per tutelare la propria e l’altrui incolumità, è pienamente titolato a: • segnalare, anche in forma scritta, al servizio veterinario della ASL locale i casi di aggressione di condomini da parte di cani esistenti nel condominio, affinché gli stessi animali vengano inseriti nell’elenco dei cani mordaci previsto dall’articolo 5 dell’ordinanza e richiedere l’adozione di percorsi di controllo e rieducazione per la prevenzione delle morsicature; • richiedere, anche in forma scritta, mediante l’invio di una apposita circolare ai condomini, l’adozione della museruola o del guinzaglio (o il contemporaneo uso del guinzaglio e della museruola per i cani inseriti nell’elenco delle razze pericolose) allorquando conducano i cani all’interno dei locali comuni del condominio, considerati aperti al pubblico come da ordinanza del 2006, nonché la stipulazione della polizza di responsabilità civile contro terzi per i danni cagionati dal cane da parte dei proprietari condomini dei cani aggressivi inseriti nell’elenco delle razze pericolose per l’uomo. ■

sibile agire per costringere Seat all’esatto adempimento (vale a dire promuovere una vera e propria causa per ottenere che un Giudice condanni Seat ad effettuare l’inserzione delle dimensioni indicate nel contratto, ovvero mm 50 x mm 20), sia per la sproporzione tra i costi dell’azione ed il risultato che si vuole ottenere, sia perché è materialmente impossibile modificare un’inserzione già effettuata in un’edizione ormai in circolazione. Per ragioni sostanzialmente identiche, il veterinario in questione non può rifiutarsi di pagare le rate del contratto, in quanto non ricorre la situazione disciplinata dall’art.1460 c.c., secondo il quale uno dei contraenti può rifutarsi di adempiere la sua obbligazione se l’altro non adempie la propria: l’inesatto adempimento di Seat è di lievità tale da non consentire un rifiuto del pagamento, ed inoltre Seat sarebbe comunque impossibilitata ad un esatto adempimento (anche qualora volesse o dovesse effettuarlo). Quanto al fatto che nell’ultima edizione il contratto ha un costo maggiore (€ 770,00 + IVA) rispetto all’edizione precedente (€ 716,00 + IVA) laddove, oltretutto, le dimensioni dell’edizione precedente erano diverse (mm 47 x mm 24), siamo di fronte sicuramente ad un aumento del costo, ed anche ad una diminuzione (sebbene di soli mm 4) dell’altezza dell’inserzione. Non c’è dubbio che si tratta di un aumento del costo tale da legittimare l’utente ad esigere una migliore qualità del servizio prestato, e in questo senso anche la differenza di mm 4 rispetto all’edizione precedente, pur nella sua lievità, può costituire un elemento significativo. Lo strumento che l’utente ha per far sentire la propria voce è, in un mercato ove si può scegliere tra più offerte, cambiare operatore, e tale indicazione, lungi dall’essere un parere di tipo giuridico, altro non è che un suggerimento di buon senso. In Italia i servizi di inserzioni di tipo commerciale-professionale vengono gestiti a livello nazionale da due società: Seat Pagine Gialle s.p.a. e Pagine Bianche s.p.a.

(la quale opera attraverso il proprio ramo d’azienda Pagine Utili), e dunque non si può parlare di un’ampia scelta, tanto più che Pagine Bianche ha un bacino d’utenza molto meno ampio di quello di Pagine Gialle. Nel caso di specie potrebbe in astratto ricorrere una situazione di “abuso di posizione dominante” all’interno del mercato da parte di Seat Pagine Gialle, ipotesi disciplinata (insieme ad altre) dalla legge 10.10.1990 N°287 (Norme per la tutela della concorrenza e del mercato), normativa che consente anche a semplici cittadini di segnalare eventuali abusi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (conosciuta anche come Autorità Antitrust). Tuttavia in concreto ritengo che manchino i presupposti per l’applicabilità fattiva di tale normativa al caso in esame, rispetto al quale, invece, riterrei più consono lo strumento dell’azione collettiva (class action), se e quando diverrà legge, posto che attualmente in Parlamento sono all’esame vari progetti e disegni di legge atti ad introdurre nel nostro ordinamento italiano l’azione collettiva risarcitoria a tutela di consumatori ed utenti, ma ancora nessuno di tali progetti è stato tradotto in legge. ■


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8 Parlamento XV Legislatura

VETERINARIA 9 | 2008

Dirigenti SSN, rinviata l’abolizione del riposo Grazie al “milleproroghe”, di abolire questo diritto se ne riparlerà nel 2009. Soddisfatti i sindacati che ora chiedono il contratto l rinvio, al primo gennaio 2009, dell’abolizione del diritto alle 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore per il personale sanitario, grazie alla definitiva approvazione del milleproroghe al Senato, “rappresenta un primo risultato positivo’’ della vertenza portata avanti dai sindacati di categoria. Lo afferma Massimo Cozza, segretario nazionale

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della Fp Cgil medici, commentando il rinvio della misura prevista in Finanziaria 2008, tanto temuta e osteggiata da camici bianchi e operatori sanitari. “Adesso la questione del diritto al riposo, sancito dal decreto legislativo 66/2003 in ottemperanza delle direttive europee - sottolinea Cozza - va affrontata nel contratto, al quale la normativa vigente deroga la materia’’. La Fp Cgil medici si è “sempre coe-

rentemente battuta per la qualità del lavoro dei medici e dei veterinari nella sanità pubblica. E si impegnerà nel tavolo delle trattative all’Aran affinché nel contratto 2006-2009, possa essere affermato il diritto al riposo, troppo spesso non rispettato negli ospedali, anche contro la volontà del medico’’. I Sindacati chiedono ora di chiudere in tempi rapidi l’accordo sulla parte economica del contratto della dirigenza medica e veterinaria del SSN (quadriennio normativo 2006-2009 e al primo

biennio economico). L’Anaao chiede infatti di procedere “speditamente” al rinnovo del I biennio economico del contratto, “così da procedere alla distribuzione degli aumenti contrattuali ad una categoria pesantemente penalizzata dagli effetti dell’inflazione, dal ritardo del rinnovo contrattuale e dall’incremento dei carichi fiscali”.

ALTRO NEL MILLEPROROGHE Il Senato non ha apportato modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera. Viene quindi confermata, all’articolo 11, la nascita dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare, con la stessa dotazione di risorse accordata dalla manovra finanziaria. Lo stesso articolo rinomina il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare come “Autorità”. Il provvedimento incrementa le risorse per gli atenei, aumentando il Fondo per il Finanziamento Ordinario delle Università di 16 milioni di euro a partire già da quest’anno. Il milleproroghe contiene anche alcune novità di carattere fiscale: ci sarà più tempo per i contribuenti morosi per saldare i debiti con il fisco e aumenta la rateizzazione delle somme iscritte a ruolo. Dal 1 giugno del 2008, inoltre, le cartelle esattoriali saranno nulle se prive dell’indicazione del responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo e di quello di emissione e di notificazione della stessa cartella. ■

SCIOLTE LE CAMERE e elezioni per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati sono state convocate per il 13 e 14 aprile 2008 e la prima riunione delle nuove Camere è stata fissata per il 29 aprile 2008. Come stabilisce l’art. 61 della Costituzione, «finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti».

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Eventi Veterinari

VETERINARIA 9 | 2008

ANMVI

AIVEMP

FSA

SCIVAC

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CONVEGNO NAZIONALE QUALYPIG - Salone della Filiera della carne suina ALLEVAMENTO DEL SUINO A BANDE: COME, QUANDO E PERCHÉ CremonaFiere, 18 Aprile 2008 OBIETTIVI L’argomento trattato permette di fornire elementi pratici relativi alla trasformazione di un allevamento a ciclo continuo in un allevamento a bande. Le criticità sanitarie e gestionali verranno evidenziate e verranno forniti elementi di confronto economico e di efficienza produttiva tra i due sistemi di allevamento.

18.00 Questionario apprendimento ECM, consegna attestati e chiusura lavori

SEDE CremonaFiere - Cremona

PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita rivola a tutti i medici veterinari interessati a partecipare.

RELATORI Kees DE ROEST - CRPA Reggio Emilia Francesco TONON - Medico Veterinario, Treviso Carlo LASAGNA - Medico Veterinario, Mantova

PER INFORMAZIONI E RICEVERE LA SCHEDA D’ISCRIZIONE Segreteria SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39 - Fax 0372-40.35.54 Email: info@sivarnet.it Website: http://www.sivarnet.it

PROGRAMMA 14.30 Come trasformare un allevamento convenzionale in un allevamento a bande - Francesco Tonon 16.00 La gestione dell’allevamento a bande - Carlo Lasagna 17.00 Confronto tra i costi di produzione del suino in allevamento convenzionale e in bande - Kees De Roest

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

EDIZIONI VETERINARIE Per ordini e informazioni: Tel. 0372/403507 - Fax 0372/457091 E-mail editoria@evsrl.it - www.evsrl.it

SIVAL

SIVAR

SIVAE

SIVE

Società Italiana Veterinari per Animali Esotici

INCONTRO LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE: CONSIGLI PRATICI PER MIGLIORARE L’APPROCCIO CLINICO NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA

Cassano D’Adda, 30 Marzo 2008 RELATORE

16.00 Casi clinici: cosa succede se manca la prevenzione 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

Marzia Possenti

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La visita clinica del coniglio: come gestirla nel rispetto del paziente e che consigli offrire al proprietario sull’educazione e la prevenzione delle patologie del comportamento 11.00 Pausa 11.30 La visita clinica degli psittacidi: come gestirla nel rispetto del paziente e che consigli offrire al proprietario sull’educazione e la prevenzione delle patologie del comportamento 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 La visita clinica del furetto: come gestirla nel rispetto del paziente e che consigli offrire al proprietario sull’educazione e la prevenzione delle patologie del comportamento 15.30 Pausa

SEDE Dopolavoro - Via Pila, 11 20062 Cassano d’Adda

PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e/o SCIVAC in regola con l’iscrizione 2008. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.

INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/403500 - info@sivae.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

MUIR

“Manuale di Anestesia Veterinaria” ed. 2008 Elsevier Masson - trad. della 4ª ed. ingl. 2007 a cura di A. Lachin Listino € 60,00 Scontato € 51,00

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A.N.M.V.I.

in collaborazione con

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Veterinari di Padova

Un approccio semplice al Practice Management

“Manual of Canine and Feline Cardiology” 4ª ed. 2008 Elsevier Listino € 79,99 Scontato € 68,00

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“Atlas of Small Animal Ultrasonography” 1ª ed. 2008 Blackwell Publishing Listino € 161,19 Scontato € 137,00

organizzato da

certificata ISO 9001:2000

Edizioni Veterinarie E.V. srl

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PER INFORMAZIONI ANMVI - Milena Migliavacca - Palazzo Trecchi - Via Trecchi 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403536 - Fax 0372 457091 - E-mail: management@anmvi.it


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10 Eventi Veterinari

VETERINARIA 9 | 2008

SOVEP DELEGAZIONE REGIONALE VALLE D’AOSTA LE PATOLOGIE CHIRURGICHE DELLE GHIANDOLE SALIVARI: DALLA VISITA ALLA TERAPIA Villair di Quart (AO), 13 Aprile 2008 Paolo Bogoni

OBIETTIVI Nel corso di questa giornata verranno presi in esame i diversi aspetti che riguardano le patologie delle ghiandole salivari. Gli argomenti trattati durante la prima parte della giornata comprendono: anatomia chirurgica delle ghiandole e delle zone interessate dalle patologie ghiandolari, visita (raccolta dati, visita clinica e diagnosi differenziali) metodiche diagnostiche (biopsia ad ago sottile e biopsia tessutale e diagnostica per immagini) e terapia conservativa e chirurgica (terapia d’urgenza in caso di ostruzione delle prime vie aeree, marsupializzazione, vie di accesso e asportazione delle ghiandole salivari). Nella seconda parte verranno presi in considerazione casi clinici interattivi.

9.30 Le ghiandole salivari: anatomia chirurgica, presentazione clinica, diagnosi clinica e strumentale 11.00 Pausa 11.30 Trattamento medico e chirurgico delle patologie delle ghiandole salivari 13.00 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori

Auditorium comunale - Fraz. Bas Villair, 19 Villair di Quart (AO)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE MOLISE EPILESSIA E CONVULSIONI: APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO Pozzilli (IS), 27 Aprile 2008 RELATORE Gualtiero Gandini

OBIETTIVI La giornata si propone di affrontare, secondo un approccio clinico orientato al problema, la gestione del cane con convulsioni. L’organizzazione delle lezioni è costruita in modo da riprodurre una situazione clinica di ambulatorio. L’esemplificazione di casi clinici permetterà al docente di illustrare gli aspetti semiologici che accompagnano un cane affetto da convulsioni, includendo le diverse modalità di espressione clinica delle crisi convulsive e gli eventuali deficit neurologici interictali. Ampio spazio verrà dato alla trattazione dell’Epilessia Idiopatica, sia negli aspetti patogenetici che clinici e diagnostici. La seconda parte delle lezioni teoriche si propone di descrivere le diverse tappe del protocollo diagnostico impostato per arrivare alla diagnosi eziologica di epilessia primaria o secondaria. Verranno illustrate le potenzialità diagnostiche degli esami di laboratorio, dell’esame del liquido cerebrospinale, della Tomografia Computerizzata e della Risonanza Magnetica Nucleare. Le lezioni si concludono con la discussione degli obiettivi terapeutici per il controllo delle crisi convulsive, includendo una disamina dei principali farmaci anticonvulsivanti. Le lezioni pomeridiane si prefiggono di valutare in modo interattivo con la platea alcuni casi clinici con sintomatologia attinente al tema della giornata. Obiettivo è la riconsiderazione delle nozioni teoriche esposte durante le lezioni del mattino e la loro applicazione a casi clinici presi dalla pratica quotidiana.

nizio dei lavori 9.30 Il cane con convulsioni: quale approccio clinico? - Epilessia Idiopatica e principali diagnosi differenziali 11.00 Pausa 11.30 Il cane con convulsioni: come raggiungere la diagnosi eziologica? Terapia a lungo termine della Epilessia Idiopatica e gestione dello “Status Epilepticus” 13.00 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel Doria, Strada Statale 85 Venafrana km 24600 - Pozzilli (IS)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed i-

Fabio Sangion

OBIETTIVI La chirurgia dell’apparato gastroenterico, più specificatamente di stomaco e intestino, fa parte spesso delle prime esperienze del chirurgo veterinario. Alcuni interventi, invece, sono bagaglio solo di chirurghi molto esperti. Biopsie o tomie, per esempio, non sono degli esercizi di tecnica chirurgica ma vanno inseriti nella gestione di un paziente che può presentare svariati fattori di rischio. Scopo della giornata è quello di fornire dei principi di base che rendano più gratificante l’approccio a questo tipo di chirurgia e alcune nozioni più specialistiche che illustrano la gestione di casi più complessi.

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La chirurgia dello stomaco 11.00 Pausa 11.30 La chirurgia dell’intestino 13.00 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa

16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel Campanile Corso Allamano, 153 - 10098 Rivoli (TO)

PARTECIPAZIONE Quote d’iscrizione in sede congressuale: Neo Iscritti Ordine di Torino e Alessandria (2007/2008): gratuito Iscritti Ordine di Torino e Alessandria, e Soci SCIVAC: € 40,00 - Altri: € 60,00

INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SICIV

SIDEV

SIONCOV

Società Italiana di Citologia Veterinaria Società Specialistica di riferimento SCIVAC

Società Italiana di Dermatologia Veterinaria Società Specialistica di riferimento SCIVAC

Società Italiana di Oncologia Veterinaria Società Specialistica di riferimento SCIVAC

INCONTRO IL COMPLESSO DELLE MALATTIE ISTIOCITARIE Cremona, 20 Aprile 2008 RELATORE

SEDE

Verena K. Affolter

Cremona - Via Trecchi, 20

PROGRAMMA

PARTECIPAZIONE

8.30 9.30 10.45 11.15 11.45

L’incontro è gratuito per tutti i soci SICIV - SIDEV - SIONCOV in regola con l’iscrizione 2008. Non è richiesta la pre-iscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede congressuale presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.

12.30 14.30 15.15 16.00 16.30 17.15 18.00

Registrazione partecipanti Gli istiociti e il sistema immunitario Gli istiociti nelle lesioni cutanee Pausa Istiocitoma canino e istiocitosi da cellule di Langerhans nel cane Pausa pranzo Istiocitosi canina reattiva Sarcoma istiocitico canino di origine dendritica e di origine macrofagica Pausa Istiocitosi progressiva del gatto Test di apprendimento e discussione Termine dell’incontro

PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SVIDI SOCIETÀ VETERINARIA ITALIANA DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

INFORMAZIONI INCONTRI DELEGAZIONI REGIONALI E CORSI REGIONALI SCIVAC Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it

SIARMUV E ZION N E T TA AT A DA V O NU

RELATORI

Società Italiana di Anestesia e Rianimazione Veterinaria Società Specialistica di riferimento SCIVAC

INCONTRO GESTIONE DEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA Cremona, 16 Marzo 2008

PROGRAMMA

SEDE

8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Gestione del paziente con distress respiratorio - Linda Perissiniotto 10.00 Edema polmonare non cardiogeno Valerio Di Marzio 11.00 Pausa 11.30 Ecografia nelle emergenze respiratorie e utilità del campionamento del liquido pleurico (FAST) Vanessa Scanu 12.30 Pausa Pranzo 13.30 Caso Clinico Valerio Di Marzio 14.30 Trauma toracico Paolo Gaglio 15.30 Discussione 16.30 Valutazione dell’apprendimento e conclusione dell’incontro

Cremona - Via Trecchi, 20

ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

Argomenti di ecografia dell’ apparato gastro-enterico DOMENICA 20 APRILE 2008 AULA MAGNA “A. MESSIERI” FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA OZZANO DELL’EMILIA - BOLOGNA

PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIARMUV in regola con l’iscrizione 2008. Non è richiesta la pre-iscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede congressuale presentandosi alle ore 9.00 presso la segreteria.

PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Accreditamento ECM richiesto

PER INFORMAZIONI SCIVAC - Elena Piccioni - Palazzo Trecchi - Via Trecchi 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403502 - Fax 0372 403512 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO CON DOMINIQUE PENNINCK

RELATORI

INCONTRO REGIONALE SOVEP IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINO Rivoli (TO), 6 Aprile 2008


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VETERINARIA 9 | 2008

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Attualità scientifica Vet Journal

Le epidemie umane di origine animale mancate Aviaria, SARS, BSE: previsioni errate

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO ono passati tre anni dall’allarme di un nuovo rischio epidemico umano legato a un virus di origine aviaria, l’H5N1, lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sembrava che l’influenza aviaria potesse fare «almeno un milione di morti» disse l’Oms, contagiando l’uomo con la stessa aggressività della micidiale Spagnola, la peggiore pandemia della storia. Dal 2003 ad oggi, per fortuna, nulla è successo di tutto questo. L’aviaria colpisce l’uomo ma poi si ferma. Il rischio epidemico (veloce contagio uomo-uomo) non è dimostrato e l’emergenza, soprattutto da noi, si è rivelata quasi esclusivamente veterinaria. È successo almeno altre due volte negli ultimi dieci anni di veder passare probabili catastrofi epidemiche terminate con bilanci molto modesti sul piano delle perdite umane. Ricordiamo la SARS negli ultimi mesi del 2002. Anche lì l’Oms lanciò (era il marzo 2003) un allarme: «Non si sa quando ma la pandemia ci sarà». E invece è sparita. E ancor prima la BSE che in Italia è in via di estinzione. Cominciando dall’H5N1, qualcuno predisse milioni di morti. I governi occidentali fecero a gara per accaparrarsi scorte di antivirali e assicurarsi la precedenza nell’acquisto di vaccini. La tabella aggiornata dell’Oms rispecchia una realtà ben diversa. Dal novembre del 2003, la presunta big influenza ha contagiato 369 persone uccidendone 234. La maggior parte in Vietnam, Indonesia, Egitto, Thailandia e Cina. Si è fermata all’Azerbaijan e alla Turchia, dunque alle porte dell’Europa, non è riuscita a fare breccia nei Paesi dove condizioni igieniche e qualità dei sistemi sanitari sono migliori. La trasmissione interumana, che avrebbe potuto dare il via all’ondata contagiosa, non è mai stata dimostrata. Il virologo Fernando Dianzani ritiene che molto difficilmente l’H5N1 potrà scatenare la nuova pandemia perché non possiede le caratteristi-

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che per saltare da uomo a uomo: «La prudenza era doverosa ma ora possiamo dire che abbiamo esagerato nell’annunciare la catastrofe. Predire l’arrivo di una pandemia da H5N1 è un’illazione che non si basa su dati concreti. Fino a questo momento il virus aviario non si è ricombinato con quello umano, non ha cioè scambiato pezzi di genoma, evento che avrebbe determinato un reale pericolo». E allora, a cosa attribuire l’enfasi con cui le autorità scientifiche internazionali, Oms in testa, hanno lanciato e rilanciato allarmi? Ha le idee chiare Maria Rita Gismondo, microbiologa dell’ospedale Sacco: «Dietro fenomeni come questi si celano grossi appetiti industriali. C’è chi ha interessi diversi dalla tutela della salute. Pensiamo a quelli commerciali. Bisognerà poi riconsiderare le modalità di diffondere informazioni. Coinvolgere la popolazione fin da subito significa seminare panico». Andrebbe bocciata anche l’Oms? La microbiologa insiste: «È un’istituzione politicizzata: quando c’è di mezzo la salute non bisognerebbe muoversi in base a opportunità e pressioni industriali». E che fine ha fatto la SARS che ha atterrito il mondo tra novembre 2002 e fine luglio 2003? Moderatamente

colpiti sono stati soltanto il Sudest asiatico e il Canada, unico Paese occidentale coinvolto: 8.100 casi, 774 morti causati da un virus della polmonite venuto dal mondo animale. Lei sì, incuteva paura per la velocità nel propagarsi attraverso il respiro. E in Italia la paura fu ingigantita dalla morte del virologo italiano Carlo Urbani, che era stato lo scopritore del virus della SARS che proprio venendone a contatto perse la vita il 29 marzo 2003. Ma oggi non ce n’è più traccia: «Il virus è tornato nel suo habitat naturale perché ha perso le caratteristiche aggressive. In quella situazione la barriera sanitaria dei Paesi occidentali ha funzionato. L’epidemia non ha toccato l’Europa», dice Dianzani. Infine la BSE, «mucca pazza», che ha sterminato gli allevamenti bovini d’Europa e tenuto lontane dalle nostre tavole la prelibata bistecca con l’osso. Si scoprì che l’agente infettivo, il prione, poteva colpire l’uomo con la cosiddetta variante della Creutzfeldt Jakob, malattia degenerativa neurologica. I tecnici predissero migliaia di morti. Il registro mondiale aggiornato a febbraio riporta 163 casi (più tre da trasfusione). «Abbiamo sbagliato, è vero - ammette Maurizio Pocchiari, Istituto Superiore di Sanità -. Ma siamo stati condizionati dalla scarsità delle conoscenze. Però una volta capito, abbiamo aggiustato il tiro. L’emergenza è finita. Anche se qualche dato non torna». In quanto alla BSE bovina, in Italia non c’è più. L’altro anno si sono ammalate 2 vacche. Quest’anno nessuna. «I controlli veterinari sono stati efficaci», dice Maria Caramelli, responsabile del centro riferimento per la BSE all’istituto zooprofilattico di Torino. ■

Dislocazione dell’abomaso: effetti dell’eritromicina preoperatoria no studio clinico controllato ha valutato se la somministrazione preoperatoria di eritromicina o flunixin meglumina alterasse la velocità di svuotamento dell’abomaso, il grado di contrazione ruminale o la produzione lattea del periodo postoperatorio nelle vacche da latte sottoposte a correzione chirurgica della dislocazione sinistra dell’abomaso (LDA). Quarantacinque vacche Holstein-Friesian in lattazione affette da LDA erano alternativamente assegnate al gruppo eritromicina (10 mg/kg IM), flunixin meglumina (2,2 mg/kg IV) o controllo (n = 15/gruppo). I trattamenti erano somministrati una sola volta, un’ora prima della correzione chirurgica dell’LDA. Durante l’intervento si iniettava in abomaso una soluzione di D-xilosio (50%; 0,5 g/kg) e periodicamente si prelevavano campioni di sangue venoso per determinare la concentrazione massima di D-xilosio. La velocità di svuotamento dell’abomaso era significativamente maggiore nelle vacche trattate con eritromicina (tempo medio +/- SD per la concentrazione

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massima di D-xilosio 149 +/- 48 minuti) rispetto ai controlli (277 +/- 95 minuti). Le vacche trattate con eritromicina avevano una produzione lattea significativamente superiore, relativamente a quella preoperatoria, nei giorni 1 e 2 del postoperatorio, rispetto ai controlli. Le vacche dei due gruppi di trattamento mostravano un tasso di contrazione ruminale significativamente superiore nel primo giorno postintervento rispetto ai controlli. I risultati suggeriscono, concludono gli autori, che la somministrazione preoperatoria di una singola dose di eritromicina aumenta la velocità di svuotamento dell’abomaso, la contrazione ruminale e la produzione lattea nel periodo postoperatorio immediato nelle vacche sottoposte a correzione chirurgica di LDA. (M.G.M.) “Effect of preoperative administration of erythromycin or flunixin meglumine on postoperative abomasal emptying rate in dairy cows undergoing surgical correction of left displacement of the abomasums” Wittek T, Tischer K, Gieseler T, Fürll M, Constable PD. J Am Vet Med Assoc. 2008 Feb 1; 232(3): 418-23 ■

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Cani più curati dei gatti Significativa la differenza di attenzioni mediche riservate alle due specie. Un rapporto JAVMA

cani sono sottoposti a cure veterinarie più regolarmente rispetto ai gatti. Lo suggerisce un rapporto speciale pubblicato sul numero di febbraio del Journal of the American Veterinary Medical Association, secondo cui i gatti non ricevono dai loro padroni la stessa affezione o attenzione medica dei cani. Il legame del proprietario con il proprio cane, e quindi anche l’attenzione alle sue necessità, è generalmente più forte rispetto a quello riservato al gatto, si legge nel rapporto. Quest’ultimo è sottoposto meno frequentemente a vaccinazioni, visite di controllo e cure dentali preventive rispetto al cane. Anche i gatti che convivono in famiglia con un cane sono condotti dal veterinario significativamente meno rispetto a quest’ultimo. Un terzo di questi gatti non è sottoposto a visita annuale, rispetto al 13% dei cani dello stesso ambiente. I motivi sono, secondo lo studio, diversi. La forza del legame proprietario-animale da compagnia è una funzione della quantità di tempo speso insieme. Mentre i cani considerati trascorrevano circa 45 ore a settimana con il loro proprietario, i gatti ne passavano soltanto 32. I cani inoltre sono considerati più affezionati al proprietario rispetto ai gatti e spesso si ritiene che la loro compagnia sia più divertente. Molti proprietari ritengono che il loro cane abbia maggiore necessità di visite regolari perché spende più tempo all’esterno rispetto al gatto. Inoltre, i proprietari di gatti spesso ritengono che questi non si ammalino e che siano in grado di badare a se stessi, conclude il rapporto. (M.G.M.)

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“Impact of the owner-pet and client-veterinarian bond on the care that pets receive” Todd W. Lue, Debbie P. Pantenburg, Phillip M. Crawford. Journal of the American Veterinary Medical Association, February 15, 2008, Vol. 232, No. 4, Pages 531-540.

MENO INFARTI PER I PROPRIETARI DI GATTI ossedere un gatto può ridurre di un terzo il rischio di infarto cardiaco. È il risultato di uno studio presentato alla Conferenza internazionale sull’infarto cardiaco della American Stroke Association (New Orleans). Si tratta del dato più significativo emerso da una ricerca durata dieci anni su più di 4000 americani e condotta dallo Stroke Institute della University of Minnesota. Secondo gli autori, il possesso di un animale d’affezione riduce lo stress. Anche i cani potrebbero avere lo stesso effetto, ma nello studio in oggetto non erano inclusi proprietari di cani in numero sufficiente per concluderlo. Ricerche precedenti avevano già collegato il contatto con pet a benefici cardiologici. Dei 4.435 americani di età compresa tra 30 e 75 anni inclusi nel secondo National Health and Nutrition Examination Study (1976- 1980), 2.435 erano proprietari (o ex-proprietari) di un gatto. Considerando la morte di qualsiasi origine, inclusi infarti ed eventi cardiaci, lo studio ha rilevato che in un periodo di 10 anni i proprietari di gatti mostravano un rischio di morte per infarto cardiaco il

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30% inferiore, rispetto ai non proprietari. Altri esperti obiettano che il risultato non prova un nesso causale, ma soltanto un legame tra il possesso di un gatto e un minor rischio di infarto; il legame vero potrebbe esserci con la personalità e lo stile di vita dei proprietari di gatti, piuttosto che con il fatto di possedere un gatto. Chi ha un gatto potrebbe tendere ad avere una personalità meno incline allo stress e meno ansiosa. Sul fronte veterinario, Lawrence McGill (technical vice-president e patologo veterinario presso gli ARUP Laboratories di Salt Lake City, Utah) avanza una ragione plausibile circa il fatto che i gatti possano ridurre lo stress più dei cani. I gatti sono animali tranquilli che chiedono di essere accarezzati e sarebbe l’accarezzamento a ridurre il livello di stress e in alcuni casi la frequenza cardiaca e la pressione ematica del proprietario. Il cane invece richiede più attenzioni e cure, quali la passeggiata a fine giornata lavorativa e la nutrizione a orari abituali, mentre il gatto si amministra in maniera più indipendente. (M.G.M.)


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12 Info Regioni

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300 euro di multa per abuso di professione i è chiuso a Savona il processo a G.B, ex presidente dell’Enpa di Savona accusato insieme ad altre volontarie animaliste per la vicenda dei gattini gassati nella “scatola a gas” scoperta e sequestrata nel 2003 nella sede della protezione animali. Prescritto (estinzione per il decorso dei tempi di durata) il reato di maltrattamento di animali e inflitta una sanzione di 300 euro per esercizio abusivo della professione veterinaria. L’animalista savonese aveva insistito per essere processato per dimostrare la

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completa innocenza ma è stato condannato dal giudice su richiesta del sostituto procuratore. Una condanna di cui G.B. ha ascoltato in aula la lettura del dispositivo e poi duramente commentato. «Mi consideravo e resto convinto della mia assoluta innocenza - ha detto - se la giustizia è questa, vorrà dire che non pagherò alcuna multa e mi farò portare in carcere. Mi sembra più onorevole piuttosto che accettare una condanna per un reato che non ho commesso. Mai ho creduto di potermi sostituire ad un veterinario, mai ho consentito che venissero uccisi gatti solo per toglierli di mezzo. Non mi sono opposto

alle soppressioni, è vero, ma di mici appena nati che non avevano alcuna possibilità di vivere senza soffrire e che viceversa sono morti senza alcuna sofferenza. Da quarant’anni combatto tutti i giorni per difendere ogni tipo di animale e considero una beffa, un’onta, un’ingiustizia, essere stato condannato oggi. Ripeto: non pagherò, andrò in carcere piuttosto. Questo è tutto ciò che voglio dire». Un’amarezza basata sul fatto che G.B. sperava di riuscire a dimostrare che oltre al mancato maltrattamento non sussisteva neppure l’altro reato per cui era a processo, il 348 del codice penale, “esercizio abu-

sivo della professione veterinaria”, per cui alla fine è stato considerato responsabile. «Faremo appello - conferma il difensore - è una sentenza che ci ha stupito perché a nostro parere quel tipo di soppressioni non dovevano essere effettuate alla presenza di veterinari e comunque non era certo G.B. che si sostituiva a loro. L’Enpa in quegli anni spendeva, come spende oggi, fior di quattrini per pagare le spese veterinarie necessarie per gli animali feriti e bisognosi, in quelle occasioni non li aveva interpellati perché riteneva di poterlo non fare, in buonafede». «È importante comunque chiarire che anche per il reato di maltrattamento, che pure era prescritto, noi siamo convinti dell’innocenza conclude il legale - il reato prevedeva infatti uno stato morale particolare, di sadismo, mentre lo spirito di Buzzi e degli altri volontari non era certo di fare del male ma semmai evitare delle sofferenze ad animali che diversamente sarebbero stati gettati nei cassonetti o soppressi in chissà quali modi da chi li portava alla sede della protezione animali di Savona per disfarsene». (fonte: Il Secolo XIX) ■

20MLN AGLI IZS a Conferenza Stato Regioni ha approvato numerosi provvedimenti in materia sanitaria frutto di accordi e intese su proposta del Ministro della Salute. In particolare, sono stati approvati il riparto dei fondi per gli investimenti in sanità per un totale di 3 miliardi di eurodi cui 20 milioni come quota riservata agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e la definizione di nuove modalità e procedure per l’avvio dei programmi di investimento in sanità.

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PIU’ CONTROLLI IN LAZIO iù controlli e prevenzione contro le epidemie che possono colpire gli animali di allevamento e la sicurezza sugli alimenti. È quanto consentono due delibere approvate il 29 febbraio dalla giunta regionale del Lazio, che stanziano poco meno di un milione di euro, per la prosecuzione dell'attività del 'Centro studi per l'analisi e la valutazione del rischio alimentare' e per il potenziamento dell'Anagrafe zootecnica. Al Centro studi per il rischio alimentare è stato destinato un finanziamento di 400 mila euro. Il centro elaborerà tutti dati che gli organi di controllo regionale sugli alimenti preposti - Servizi veterinari, servizi igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian), Istituto zooprofilattico (laboratorio) e l'Arpa - gli invieranno. Il Centro, grazie alla piattaforma informatica in grado di ricevere i dati provenienti dalle diverse fonti, elaborerà le informazioni e indirizzerà i controlli verso le situazioni a rischio attraverso gli uffici competenti della Regione. Per gli operatori del settore e i consumatori l'accesso alle informazioni sulla sicurezza degli alimenti è garantito c'è il sito internet http://www.izslt.it/csra/. Il potenziamento dell'anagrafe zootecnica avverrà con lo stanziamento di 542 mila euro che consente di superare l'emergenza legata alla carenza del personale delle Asl nel settore veterinario che hanno il compito di controllare un patrimonio bovino del Lazio di più di 300 mila capi bovini e 800 mila capi ovini.

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Ricerca e sanità Europa

Ricerca, sotto accusa il Royal Veterinary College L’Rvc accusato di acquistare parti di cani sani da una clinica privata per compiere le sue ricerche sugli organi l Royal Veterinary College (Rvc), prestigiosa istituzione veterinaria del Regno Unito, acquista in segreto parti di cani completamente sani, uccisi in una clinica privata per animali, al fine di compiere le sue ricerche sugli organi. La denuncia è del ‘Sunday Times’. Un giornalista che si è finto proprietario di cani ha scoperto che il personale della Greyhound Clinic nell’Essex ammazza per 30 sterline l’uno levrieri “in salute”. La clinica viene quindi pagata dall’Rvc, che insiste sulla clausola che il cane sia sano prima di essere abbattuto. Il Royal College, interpellato in merito, ha detto di avere accordi simili con altre cliniche veterinarie per ottenere gli organi che gli occorrono. La pratica ha scandalizzato la Royal Society for the Prevention of Cruelty Against Animals (Rpsca, che combatte la crudeltà contro gli animali), i gruppi animalisti e persino esponenti dell’industria delle corse dei levrieri, ancora molto popolari in Gran Bretagna, e che spesso è stata criticata per il destino dei cani da corsa una volta pensionati. “Sono sconvolto ha dichiarato Alistair McLean, direttore del National Greyhound Racing Club -. È uno scandalo”. Maureen Purvis, del gruppo che si batte per la tutela dei cani da corsa Greyhounds UK, ha paragonato questa vicenda con quella di Burke e Hare, i due ladri di cadaveri che nell’Ottocento rifornivano le scuole di medicina. “È l’equivalente canino di quella storia. Sono dei macellai”, ha detto. La Greyhound Clinic serve almeno sei canili dove vengono allevati levrieri da corsa, situati molto vicino all’istituto, oltre a due ‘pensionati’ per ex ‘campioni’ canini, e un circuito per allevamento dei levrieri. Secondo il Sunday Ti-

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UE, NUOVO COMMISSARIO ALLA SANITÀ anca l’approvazione del Consiglio e del Parlamento Europeo, ma il successore di Marlos Kyprianou è già stato individuato. Il Presidente della Commissione Europea, Barroso proporrà infatti agli organi istituzionali europei il nome di Androula Vassiliou. La designazione, come Commissario Europeo alla Sanità, è stata trasmessa dalla Repubblica di Cipro al Presidente Barroso, dopo che Kyprianou ha lasciato l’incarico di Commissario per la salute UE per assumere l’incarico di ministro degli Esteri di Cipro. Barroso ha già chiesto al Consiglio Europeo di velocizzare le procedure di nomina. La Vassiliou, avvocato, ha già ricoperto incarichi di livello europeo.

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mes, il giornalista ha telefonato a una dirigente della clinica, Donna Atkins, affermando di voler eliminare due levrieri perché “non aveva posto per loro”. Quando poi si è recato nella clinica, ha trovato due studenti di veterinaria dell’ Rvc che gli hanno descritto come prati-

ca normale il prelievo di parti di animali sani destinati ad essere abbattuti. Un portavoce del Royal College ha confermato al ‘Sunday Times’ l’accordo con la clinica, ma ha spiegato che i padroni devono firmare un modulo dove indicano di essere consapevoli della sorte del loro cane: “La decisione di effettuare l’eutanasia - ha detto - deve essere presa con il consenso del padrone e del veterinario, e previa autorizzazione scritta del padrone”. (da repubblica.it) ■

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14 Riflessioni

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Non sparate sui veterinari! Le tariffe veterinarie care? Una leggenda metropolitana di ANTONIO MANFREDI ’altra sera mi è capitato di parlare con un’amica della situazione di difficoltà che sta vivendo il settore veterinario. Il suo commento è stato: “Certamente la situazione italiana non è facile, la gente ha meno soldi e

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quindi va anche meno dal veterinario, e poi, le prestazioni veterinarie sono troppo care”. A sostegno di quest’ultima affermazione mi ha poi raccontato di un intervento fatto fare al suo cane, per le conseguenze di un incidente, costato quasi mille euro più IVA, visto che è stato regolarmente fatturato. Devo dire sinceramente che ho fatto molta fatica a farle capire che quei mille euro erano probabilmente pochi e se rapportati alla medicina umana erano niente. La verità è che nessuno, o comunque pochi, si rendono conto che la Medicina Veterinaria non ha molto da invidiare a quella umana sia in termini di anni dedicati alla Laurea, Master, Spe-

cializzazioni, pratica presso colleghi, esperienze all’estero, college, ecc. sia per investimenti nella struttura. Non è che un ecografo perché è per uso veterinario lo regalino. D’altra parte, poco tempo fa un conoscente, che svolge attività professionale di commercialista, mi raccontava di avere chiamato un veterinario per una vaccinazione a domicilio al suo cane e questi, senza fattura e quindi senza IVA, gli aveva chiesto 20 o 25 euro. La sua meraviglia era riferita al fatto che un professionista potesse avere tariffe così basse e nettamente inferiori a quelle di un idraulico o elettricista che solo per la chiamata avrebbe chiesto almeno 50 euro. È quindi evi-

dente che se da un lato si deve fare un grosso sforzo mediatico per difendere e motivare il valore delle prestazioni veterinarie non è neppure pensabile che si arrivi a svendere la professione con tariffe da fame. Continuo a credere che il tariffario minimo vincolante sia necessario per prestazioni sanitarie a garanzia di un minimo di qualità per il cliente. D’altra parte se l’86% dei veterinari dichiara un volume di affari inferiore ai 30mila euro non è solo per le difficoltà del settore, ma anche perché vi è la tendenza, pensando di difendersi dalla concorrenza, a svendersi con tariffe che, spesso, non solo sono ingiustificate ma non permettono neppure di coprire i relativi costi. Nonostante la situazione sia questa, nell’immaginario collettivo, il veterinario è caro ed evade alla grande. Se pensiamo all’inchiesta uscita sul Corriere della Sera, e la serie di conseguenze che ha avuto in trasmissioni televisive che hanno continuato ad insistere sull’assunto che il veterinario è caro, possiamo renderci conto di cosa pensa l’opinione pubblica. Poche le posizioni diverse o contrastanti, e ci ha fatto piacere sentirle anche da parte del mondo animalista che spesso è il più critico verso la professione veterinaria. Può essere comprensibile che i servizi veterinari, nel pensiero di molti, essendo rivolti agli animali, debbano costare meno di quelli di medicina umana perché nella nostra cultura gli animali continuano ad essere “animali”, ma questo non giustifica in alcun modo le enormi differenze di prezzo e soprattutto le continue lamentele del pubblico visto, anche, che le tariffe applicate in Italia sono fra le più basse in Europa pur sopportando una aliquota IVA del 20%, se ben ricordo la più alta fra tutti i paesi della UE. Il problema, poi, non si limita a questo. Se i proprietari di animali considerassero i veterinari cari, ma almeno seri e bravi, sarebbe già un bel passo avanti. Purtroppo non è così. Sono sempre in aumento le telefonate di clienti che chiamano i nostri uffici per lamentare o denunciare comportamenti di mal practice. Basta un articolo su un giornale che denunci un comportamento illecito di un veterinario per vanificare gli sforzi di mesi. Volete un esempio? Su La Repubblica Salute del 21 febbraio, circa 600mila copie di diffusione, subito all’inizio vi è un articoletto dal titolo: Cure gratis per gli animali. L’autore riporta la notizia della Stagione della Prevenzione e, in particolare, si sofferma sull’intervento del sen, Antonio Tomassini che ha ribadito la necessità di garantire anche per gli animali i Lea (Leavet), sostenendo la proposta dell’ANMVI, e che queste prestazioni non passino dal servizio pubblico ma possano essere fornite dai 6500 ambulatori privati in convenzione con il SSN. L’autore aggiunge una sua considerazione a proposito delle strutture private: “Resta da vedere se queste siano però in grado di garantire qualità e sicurezza delle prestazioni. Cose che oggi non sempre sono assicurate”. Al lettore, di tutto l’articolo, resterà principalmente in mente che gli ambulatori veterinari privati non garantiscono: “qualità e sicurezza delle prestazioni”. Ringraziamo sentitamente l’autore. ■


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Dalle Associazioni

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La SIVE conquista l’Europa XIV Congresso SIVE-FEEVA a Venezia

di PAOLA GULDEN IVE è una realtà ormai consolidata in Italia ed emergente in ambito internazionale. Con il congresso europeo di Venezia che abbiamo organizzato a gennaio volevamo “internazionalizzare” ancora di più la Società. Volevamo farci conoscere soprattutto in ambito europeo e ci siamo riusciti data l’alta partecipazione di stranieri e anche l’alto numero di comunicazioni libere ricevute da colleghi stranieri. Il livello scientifico dei nostri eventi è riconosciuto anche all’estero e cresce l’interesse dei veterinari ippiatri ad ampliare gli scambi di conoscenza. Il nostro è stato un congresso che ha raccolto relatori provenienti da realtà professionali molto diverse tra loro (americani ed europei di diversa provenienza non solo di formazione anglossassone). Tutti i relatori sono stati di assoluta rilevanza scientifica, in tutte le discipline.

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SCIENZA E SOCIALITÀ La nostra Società attribuisce importanza anche ai momenti “sociali” degli appuntamenti scientifici, di convivialità e di conoscenza. L’aspetto sociale, secondo me, è stata una delle attrattive del nostro congresso: eventi molto informali e amichevoli, sullo sfondo del carne-

vale veneziano. I relatori in particolare ci hanno ringraziato per la grande ospitalità. Venezia è una sede internazionale che il mondo verrebbe in ginocchio a visitare e infatti l’ha fatto… Nonostante i soci italiani l’abbiano un po’ criticata per la difficile raggiungibilità, Venezia rimane una delle città più belle del mondo ( la possibilità di unire all’evento scientifico mete di grande interesse culturale è decisamente più consona agli stranieri che agli italiani...). Ci sembrava giusto scegliere una sede così prestigiosa per il primo congresso europeo della SIVE. indubbiamente Venezia paga la sua bellezza e la sua peculiarità con qualche difficoltà logistica in più.

ANMVI E FEEVA La SIVE è sempre più presente anche a livello politico grazie agli strumenti che le vengono offerti tramite la sempre più stretta e attiva collaborazione con ANMVI. Se ne è parlato all’assemblea dei soci, citando le varie iniziative svolte e ancora in corso riguardanti problematiche di attualità quali la legge sul farmaco e la farmacovigilanza, l’anagrafe equina, i palii, l’emergenza anemia infettiva. La presenza di Marco Pepe in FEEVA, che raccoglie l’eredità di Marco Eleuteri, è il segnale concreto che anche a livello europeo la SIVE vuole continuare ad essere concretamente presente e attiva.

IL SOCIO SIVE ll socio SIVE non risponde più a una sola descrizione, è in atto un cambio generazionale che vede la presenza di un alto numero di giovani ippiatri pieni di aspettative e bisognosi soprattutto di un supporto scientifico dal taglio molto pratico. L’educazione che la SIVE offre deve quindi rivolgersi non solo all’aggiornamento del livello scientifico ma anche alla formazione di base di un professionista non ancora specializzato ma indirizzato alla medicina generale. ■

NUOVO CONSIGLIO SIVAE 2008-2011 n occasione del suo primo incontro nel 2008 (Cremona 1-2 marzo), che ha visto la presenza di circa 180 veterinari, la SIVE ha tenuto l’assemblea elettiva per il rinnovo del consiglio che gestirà la Società dal 2008 al 2011. Escluse le cariche automatiche, Lorenzo Crosta che diventa Presidente senior e Giuseppe Visigalli Presidente, erano da eleggere cinque consiglieri. Numerose le candidature e difficile quindi la scelta per gli elettori. Sono risultati eletti in ordine di preferenze ottenute: Paolo Selleri (Roma), Alessandro Melillo (Roma), Giordano Nardini (Reggio Emilia), Cristina Stocchino (Sassari) e Marco Bedin (Padova). Nel corso della prima riunione del nuovo consiglio direttivo SIVAE, tenutasi sabato sera, sono state deliberate le cariche relative ai singoli componenti. Pertanto il Consiglio direttivo SIVAE per il triennio 2008-2011 risulta così composto: Lorenzo Crosta, Presidente senior, Giuseppe Visigalli, Presidente, Paolo Selleri, Vicepresidente, Alessandro Melillo, Segretario, Marco Bedin, Tesoriere. Consiglieri: Cristina Stocchino e Giordano Nardini. Nella foto da sinistra: Alessandro Melillo, Maria Cristina Stocchino, Giuseppe Visigalli Lorenzo Crosta, Giordano Nardini, Paolo Selleri e Marco Bedin.

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CRESCE LA PRESENZA DI COLLEGHI STRANIERI i è concluso molto positivamente il 14° Congresso SIVE (Società italiana veterinari per equini) / FEEVA (Federazione Europea delle Associazioni di Veterinari per Equini), tenutosi a Venezia il 25-27 gennaio 2008. Presenti 26 relatori provenienti da Italia, Europa e USA; altrettanto internazionali le 32 comunicazioni libere e i 30 poster presentati. Gli iscritti al congresso erano 800, di cui 640 italiani e 160 stranieri, la maggior parte europei (soprattutto da Spagna, Austria, UK, Germania e Irlanda), ma molti anche provenienti da tutto il mondo (Australia, USA, Canada, Israele, Sud Africa ecc.), per un totale di 29 paesi rappresentati. Il congresso si è svolto su quattro sale in contemporanea per tre giorni, affrontando temi svariati quali ortopedia, chirurgia, riproduzione, neonatologia, podologia, medicina interna, coliche, malattie del puledro, emergenze e per la prima volta una sessione di practice management che ha riscosso un buon successo. Come ormai consuetudine si è tenuto l’imaging panel e una tavola rotonda in tutte le sale in presenza dei relatori principali per la discussione di casi clinici presentati dai partecipanti. Durante l’incontro annuale FEEVA il past president SIVE, Marco Pepe, è entrato a far parte del Board della FEEVA. Presenti tutte le principali ditte del settore equino nell’area espositiva. Anche il programma sociale ha riscosso grande adesione e successo: dalle cerimonie di apertura alle gite serali in battello nella laguna veneziana con cene in ristoranti tipici, al tour dei bacari, alla cena sociale in maschera con circa 230 partecipanti, musica dal vivo e grande divertimento.

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16 Lettere al Direttore VEGETARIANO? a buiatri, abbiamo molto riflettuto circa un intervento della collega Avanzi e, più di recente, di una neolaureata apparsi su “Professione Veterinaria” relative alla crisi occupazionale nel nostro settore di lavoro e alle sue possibili cause. Siamo d’accordo con la collega che poca importanza abbia la peraltro sempre maggiore esposizione mediatica ricevuta dai movimenti contrari all’uso di proteina animale nella nutrizione umana. Dai dati recentemente apparsi, si nota che i consumi medi di carne nel nostro paese restano sostanzialmente costanti (dai 24,1 kg/annui del 2002 si è passati al 25,1 kg del 2006); peccato che essa sia sempre di più di provenienza estera (salita dal 34,4% del 2002 al 40,3% del 2006). Una conferma viene dai dati raccolti dalla Camera di Commercio di Treviso, da cui si evince come, in questa zona a forte vocazione agricola, il numero di bovini sia drasticamente diminuito (dai 214.411 capi presenti nel 2001 ai 187.729 nel 2007; il calo è del 13%. Le vacche da latte nello stesso periodo sono passate da 40.000 a 24.034 con un calo del 40%). La ragione della crisi, a nostro modesto avviso, si trova in scelte sconsiderate che vengono effettuate di continuo nel nostro paese e che portano a far chiudere le stalle. L’ultima (ma solo in termini temporali) è quella relativa al problema dei nitrati, di cui, immagino, il 99%

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dei veterinari italiani non abbia mai sentito parlare. Da sempre, chi abita vicino al Po, si chiama polentone. Questo vezzeggiativo derivava dall’abitudine degli abitanti del Nord Italia di mangiare più farina di mais che pasta. Questo cereale, infatti, ha trovato nella pianura padana un contesto ambientale ideale per essere coltivato con profitto dagli agricoltori. Diventati ricchi, abbiamo cominciato a snobbare questo umile alimento e lo abbiamo destinato quasi esclusivamente all’alimentazione degli animali. Per coltivarlo, il granoturco necessita di una certa dose di Azoto (almeno 300 kg/ettaro). La pianura Padana è stata definita, in base alle ultime normative, zona vulnerabile, per cui l’agricoltore può distribuire sul terreno deiezioni animali in una quota inferiore (170 kg/ha). Dovendo allora provvedere a concimazione chimica, ecco che i prezzi di questi sono schizzati alle stelle. Ma l’allevatore si trova con il liquame in stalla e con il rischio di denuncia penale se non adempie a tutta una serie di obblighi e registrazioni. Insomma, in Italia chi alleva può essere considerato un potenziale criminale. In questi giorni, molti nostri clienti stanno sfogliando i petali della margherita e non per l’avvicinarsi di San Valentino ma bensì per decidere che fare. Ci chiediamo, allora, perché non si prende in considerazione che anche noi umani defechiamo azoto. Perché non si considerano ecocriminali anche tutti quei

sindaci (in pratica tutti) che non sono a norma con gli impianti di depurazione civile? Come si diceva questo è solo l’ultimo degli ostacoli sorti negli ultimi anni. Dopo la BSE, abbiamo attivato l’anagrafe bovina; non contenti, si sono messi in opera tutta una serie di piani di autocontrollo da parte di innumerevoli filiere di produzione e di commercializzazione. Siamo arrivati a stabilire stringenti norme sul benessere degli animali che riguardano il trasporto, l’allevamento e la macellazione. Adesso se un suino ha una frattura non si può più trasportare al macello ma, in base alle norme sul benessere, si può sopprimerlo fracassandogli la scatola cranica. Evviva! In conclusione, vista la creatività regnante in Italia, anche noi ci esercitiamo in questo sforzo e formuliamo la seguente proposta. Perché aspettare il post laurea per fare corsi di specializzazione agli studenti di veterinaria? Proponiamo ai giovani che vogliono rovinarsi la vita, di frequentare per 2 anni con paga regolare da call center, preferibilmente sborsata da ONAOSI, gli ambienti dove lavora il veterinario; in fin dei conti è sempre meglio che lavorare gratis per anni presso colleghi proprietari di un ambulatorio affermato o con stipendi da fame presso grosse strutture allevatoriali. Questi giovani, dopo 3 mesi passati dentro una stalla di vacche da latte, si dedicano per altri 3 presso le strutture dedicate all’ingrasso bovino (vitello a carne bianca o vitellone, va

organizzato da

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"Dopo anni di incertezza, l'Unire ha un Cda pienamente legittimato. Abbiamo fatto scelte di ampia garanzia e largamente condivise con l'opposizione”. Paolo De Castro, Ministro delle Politiche Agricole

bene lo stesso). Si chiude il primo anno con 3 mesi presso una porcilaia e l’ultimo trimestre presso un allevamento avicolo a scelta. Nel secondo anno, si comincia con un semestre dedicato a lavorare presso le strutture di macellazione (2 mesi per i 3 tipi di macello bovino, suino e avicolo). Infine li invitiamo a vivere per 3 mesi presso un canile comunale prima di terminare con 3 mesi dallo psicologo.In tal modo, si risolve sicuramente il problema dell’eccesso di neo laureati e si spera che i veterinari del futuro siano meno creativi. Va bene che qualcuno ha detto che il genio rasenta la pazzia….. Cozza Luca - Rodeghiero Mauro

certificata ISO 9001:2000

Edizioni Veterinarie E.V. srl

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI RADIOLOGIA DELLO SCHELETRO

CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI E ONCOLOGIA DEL CAVO ORALE

(7ª Parte dell’Itinerario didattico di Diagnostica per Immagini) Cremona, 17/19 Marzo 2008 Centro Studi SCIVAC

(4ª Parte dell’Itinerario didattico di Odontostomatologia) Cremona, 02/05 Aprile 2008 Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Massimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Bologna

RADIOLOGIA DEL TORACE (3ª Parte dell’Itinerario didattico di Diagnostica per Immagini) Cremona, 27 Febbraio - 01 Marzo 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Giliola Spattini, Med Vet, Reggio Emilia RELATORI E ISTRUTTORI Daniele Della Santa, Med Vet, PhD, Berna (CH) Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Massimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Bologna

RELATORI Antonella Puggioni, Med Vet, Dipl EDVDI, Dublino (Irlanda) Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Massimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Bologna

FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE Cremona, 27/30 Marzo 2008 Centro Studi SCIVAC ATTENZIONE: DATE EVENTO MODIFICATE! ECM: In fase di accreditamento

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

DIRETTORE Darryl Millis, DVM, MS, Dipl ACVS, Knoxville, USA

QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%

RESPONSABILE LOCALE Ludovica Dragone, Med Vet, Reggio Emilia RELATORI Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova Ludovica Dragone, Med Vet, Reggio Emilia Darryl Millis, DVM, MS, Dipl ACVS, Knoxville, USA Matteo Tommasini Degna, Med Vet, Dipl ECVS, Roma

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%

QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%

DIRETTORE Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano RELATORI E ISTRUTTORI Roberto Bussadori, Med Vet, Milano Alessandro De Simoi, Med Vet, Feltri Luca Formaggini, Med Vet, Dormelletto (NO) Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano Laura Marconato, Med Vet, Napoli Mirko Radice, Med Vet, Milano Giorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS, Cusano Milanino (MI) Barbara Secchiero, Med Vet, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24) QUOTE Soci SCIVAC: € 800,00 + IVA 20% Non soci: € 950,00 + IVA 20%


Dalle Aziende

VETERINARIA 9 | 2008

laPROFESSIONE

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“The Innovet Journal” parla al proprietario “Se ami il tuo amico a 4 zampe, leggi The Innovet Journal” deli compagni; ma utile anche ai medici veterinari, che dalla collaborazione con proprietari informati e responsabili possono trarre le maggiori garanzie di veder opportunamente messe in atto le misure prescritte di prevenzione e cura. Due i numeri già disponibili di “The Innovet Journal”. Il numero 1 è interamente dedicato all’artrosi del cane. Il noto ortopedico Carlo Maria Mortellaro fornisce preziosi consigli, di

on questo slogan, Innovet lancia un foglio periodico di approfondimenti di Salute Animale, dedicato ai proprietari di cani e gatti, ma utile anche ai medici veterinari, come agile strumento di informazione rivolto al pubblico. È pensando al proprietario di animali da compagnia, ed all’importanza che la sua sensibilizzazione ed educazione hanno nell’ambito della salvaguardia della salute e del benessere animale, che Innovet ha ideato “The Innovet Journal”. Un foglio informativo, dedicato a chi possiede cani e gatti, perché imparino a conoscere meglio i problemi di salute dei loro fe-

C

APPROFONDIMENTI DI SALUTE ANIMALE Conosci i problemi di salute del tuo amico a 4 zampe e contribuisci al miglioramento della sua qualità di vita. Esperti Veterinari ti spiegano, di volta in volta, quali sono le cause di una malattia, come cercare di prevenirle, e quali strumenti esistono per garantire ai tuoi fedeli compagni una vita lunga e sana. http://www.innovet.it/scripts/sys/pagina.p hp?pagina_id=23

L’ambulatorio chiavi in mano Apri? Trasformi? Adegui la tua struttura? Chiama ANMVI Servizi: • consulenze • sopralluoghi • assistenza ANMVI SERVIZI ANMVI r... +39/0372/40.35.37

pe

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prevenzione e terapia, al proprietario di cuccioli che, per appartenenza di razza o ambiente di vita, sono i più esposti a malattie (le displasie, ad esempio) predisponenti, già in giovane età, all’artrosi. “Cani e gatti dal dentista in nome della prevenzione” è il titolo del secondo numero di “The Innovet Journal”. Nel foglio informativo, l’odontostomatologa Margherita Gracis esorta i proprietari a non sottovalutare i segni precoci di gengivite e parodontite (es. alitosi, gengive sanguinanti, difficoltà di alimentazione). E ad essere, altresì, informati sulle misure più adatte a ripristinare o, ancor meglio, a

preservare la salute del cavo orale del piccolo animale: dalla quotidiana igiene orale; all’uso di prodotti specifici in grado di controllare la carica batterica e di limitare la reattività della mucosa orale; alle procedure di stretta competenza del medico veterinario (detartrasi e lucidatura dei denti), essenziali sia per prevenire l’innesco della gengivite, che per limitarne la progressione a parodontite irreversibile. Dove si può trovare “The Innovet Journal”? Negli ambulatori veterinari, ma anche nel web, entrando nel sito Innovet e cliccando su http://www.innovet.it/scripts/sys/pagina.php ?pagina_id=23 ■


18 Calendario attività Dal 13 marzo al 18 aprile Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

13 - 15 MAR 14 - 15 MAR 16 MAR 16 MAR 16 MAR 16 MAR 16 MAR 17 - 19 MAR 17 - 20 MAR 17 MAR 26 - 29 MAR 28 - 30 MAR 29 - 30 MAR 29 MAR 30 MAR 30 MAR 30 MAR 2 - 5 APR 6 APR 6 APR 6 APR 8 - 11 APR 9 - 11 APR 13 APR 13 APR 13 APR 15 - 18 APR 18 APR

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2° IT. ORTOPEDIA: I PARTE - VIE D’ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE IN ORTOPEDIA VETERINARIA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SIVE

CORSO BASE DI OSTEOPATIA E CHIROPRATICA - I PARTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA

APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI ALTERNATIVE TERAPEUTICHE - Palagarden, Roges di rende - Via Tevere, c/o Parco Robinson - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PRACTICE MANAGEMENT - Hotel Miramare - Città Sant’angelo (PE) - Via Tito De Caesars, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUARE UN’ADEGUATA TERAPIA - Pomezia (Roma) Hotel Selene - Via Pontina km 30 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO

INCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC E GPM

LA GESTIONE EFFICACE DEL CLIENTE - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it

INCONTRO SIARMUV

GESTIONE DEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VII PARTE - RADIOLOGIA DELLO SCHELETRO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: V PARTE - CHIRURGIA DI NASO-GOLA-ORECCHIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - L’INSERIMENTO DELLA PROTESI ENDOCULARE NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC

CORSO SCIVAC

CORSO BASE DI FISIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI RAGUSA E IZS RAGUSA

CORSO REGIONALE - PRONTO SOCCORSO - Ragusa - Istituto Zooprofilattico - c/a Nunziata km 1.3 S.P 40 ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL CANE FRATTURATO: DAL PRIMO APPROCCIO AL TRATTAMENTO ELETTIVO - Grand Hotel Vittoria, Montecatini Terme (PT) - Via Baccelli, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO “COLICA NEL CAVALLO. PROBLEMI DECISIONALI E NOVITÀ NEL TRATTAMENTO” - Malpensa Fiere, Busto Arsizio (VA) - Via XI Settembre 16 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - Perugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE: CONSIGLI PRATICI PER MIGLIORARE L’APPROCCIO CLINICO NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA - Cassano D’Adda - Via Pila, 11 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it MEDICINA FELINA - Ostello Femminile Le Monacelle, Matera - Via Riscatto, 9/10 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE: IV PARTE - CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI E ONCOLOGIA DEL CAVO ORALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it EMERGENZA O NON EMERGENZA... QUESTO È IL PROBLEMA RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - Sala Quadrivium - Genova - P.zza Santa Marta 2 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

SEMINARIO SCIVAC SEMINARIO NAZIONALE SIVE INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LOMBARDIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA

DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE - Bari Hotel Sheraton VIA CARDINALE AGOSTINO CIASCA 9 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP

CHIRURGIA DI STOMACO E INTESTINO - Torino - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2° IT. MEDICINA COMPORTAMENTALE: I PARTE - DALL’ETOLOGIA AL SEGNO CLINICO: LA SEMIOLOGIA COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CANILE E GATTILE. INDICATORI DI SALUTE PUBBLICA E DI IGIENE AMBIENTALE: CRITERI GESTIONALI Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it LE PATOLOGIE CHIRURGICHE DELLE GHIANDOLE SALIVARI - Auditorium Comunale - Villair di Quart (AO) Fraz. Bas Villair ,19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it UN APPROCCIO SEMPLICE AL PRACTICE MANAGEMENT - Crownw Plaza, Centro Congressi Via Po, 197 Padova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO AIVEMP / SISCA IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA SEMINARIO ANMVI / SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC E GPM INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

ITINERARIO DIDATTICO SIVAE / SCIVAC

MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI UCCELLI - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

CONVEGNO SIVAR

QUALYPIG “L’ALLEVAMENTO A BANDE: COME, QUANDO E PERCHÈ?” - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 9 | 2008

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 3 marzo 2008

SOLUZIONI

Asportazione a secco con carta monouso

Rifilatura a coltello

QUIZ 1

Coagulazione presamica, buona umidità, crosta di muffa bianca, stagionatura breve

Risposta esatta: a) Seminario AIVEMP, Perugia 2004

Coagulazione presamica, buona umidità, crosta assente o lieve, stagionatura breve

Lavaggio con acqua corrente

QUIZ 2

Coagulazione lattica o presamica, elevata umidità, crosta assente, stagionatura assente o molto breve

In presenza di contaminazioni fecali localizzate in sede di macellazione occorre effettuare:

Risposta esatta: c) Seminario AIVEMP, Torino 2005

Quali sono le caratteristiche tecnologiche di un formaggio fresco?

Trattamento con agenti ossidanti




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