La Professione Veterinaria 11-2013

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SANZIONI ALLA MACELLAZIONE E ALL’ABBATTIMENTO A PAGINA 4

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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UN NUOVO MODELLO NON È ABBANDONATO IL CANE LASCIATO DI SICUREZZA ALIMENTARE ALLA PENSIONE A PAGINA 6

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CONTROLLI UFFICIALI È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’Accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013 sul documento recante: «Linee guida per il funzionamento ed il miglioramento dell’attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della salute, delle Regioni e Province autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria». EMILIA ROMAGNA Varata la nuova legge regionale che promuove e tutela il benessere degli animali d’affezione. La norma vieta di tenere i cani alla catena, ma prevede anche, per la prima volta in Italia, di costruire le condizioni per l’accessibilità degli animali da affezione nelle case di cura.

DAL 1° APRILE 2013

ESOTICI Valutati i suggerimenti, la FNOVI ha ritenuto che "i rilievi esposti non siano incompatibili con l’avvio della fase sperimentale che, essendo tale, è comunque aperta ad ogni possibile variazione, integrazione e/o modifica che si rendesse necessaria". Il percorso del Medico Veterinario Accreditato per il settore degli animali esotici partirà dunque ad aprile secondo apposite linee guida. URANIO Il Dipartimento Veterinario dell’ASL Lecce eseguirà le analisi sull’area del Poligono di Torre Veneri si individueranno le eventuali conseguenze scaturite dalla grande quantità di munizioni utilizzate per le esercitazioni. Le analisi biologiche saranno eseguite su alcuni campioni di molluschi, unica specie ad abitare in maniera stanziale i fondali di pertinenza del Poligono. ISS Fabrizio Oleari è il nuovo presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Il Presidente del Consiglio ha firmato il dpcm di nomina. Oleari, capo del dipartimento della Sanità pubblica e dell’Innovazione del ministero della Salute, sostituisce Enrico Garaci a capo dell’organismo tecnico-scientifico da oltre 10 anni.

Salute risparmio

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Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Anno 10, numero 11 dal 25 al 31 marzo 2013

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTI DALLA SIVAE

APPROCCIO COMPORTAMENTALE AL GATTO

ALLE PAGG. 18-19

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E ORA BERSANI CHIEDE AIUTO AI PROFESSIONISTI

BREVI

EQUIDI A seguito delle procedure operative per il controllo dell’identificazione degli equidi al macello, emanate dal Ministero della Salute, la Regione Lombardia ha predisposto una circolare "per assicurare la corretta identificazione degli animali, in funzione della loro destinazione finale, e per effettuare le verifiche in BDR".

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Prove di tracciabilità del farmaco La banca dati apre al farmaco veterinario. Partenza sperimentale. Ecco come e perché. A PAGINA 3

Dalla Legge Bersani alle consultazioni con Bersani. Grazie a Confprofessioni, parte sociale ai tavoli di Governo, i professionisti hanno ribaltato la prospettiva con la quale un Governo dovrebbe guardare al loro settore. La Confederazione delle libere professioni, a cui aderisce ANMVI, ha partecipato alle consultazioni per la formazione del nuovo Esecutivo e il 24 marzo è stata ricevuta dall’On. Pierluigi Bersani. Il Presidente Gaetano Stella ha riferito alla stampa l’esito dei colloqui, dai quali sono scaturite proposte molto promettenti per i professionisti. L’On. Bersani ha infatti proposto un ruolo per i liberi professionisti nei processi di ammodernamento delle pubbliche amministrazioni. Un riconoscimento importante che finalmente consentirebbe alle professioni intellettuali di dare un contributo alla ripresa del Paese e di invertire la mentalità politica corrente che negli ultimi anni ha visto i professionisti più emarginati che valorizzati. Il Presidente Stella, accompagnato dal suo Vicepresidente, l’odontoiatra Roberto Callioni, ha parlato di un “momento delicato” per il Paese che i professionisti conoscono bene per essere ogni giorno a contatto con le pubbliche amministrazioni, le imprese e i cittadini-utenti delle loro prestazioni. Burocrazia e architetture pletoriche ap-

pesantiscono il Paese a tutti i livelli, comportando costi esorbitanti. I tagli, coraggiosi e necessari, possono liberare quelle risorse che ridarebbero fiato alle imprese e ai cittadini che stanno contraendo sempre di più la domanda di prestazioni professionali. I costi standard in sanità sono una delle strade suggerite dal Presidente Stella per tagliare la spesa improduttiva. E poi occorre far ripartire il mercato del lavoro sia quello alle dipendenze degli studi professionali che quello autonomo. Bisogna “fare di tutto, di più” per i giovani ha sottolineato Stella, perché quel 36-37% di disoccupazione grava pesantemente sul tessuto economico-sociale complessivo. E poi “va bene la lotta all’evasione - ha detto Stella - ma non colpendo i professionisti con studi di settore e altri strumenti punitivi”. La proposta di Pierluigi Bersani, secondo il quale i liberi professionisti possono essere al servizio della Pubblica Amministrazione per semplificare le procedure burocratiche, riscuote il plauso di Confprofessioni. Per Stella, “la proposta di Bersani va nella giusta direzione: semplificazione e sburocratizzazione sono delle priorità per far ripartire l'economia. I liberi professionisti possono fare e dare molto per sostenere la crescita e lo sviluppo del Paese".

MACELLAZIONE IN CRISI LA ZOOTECNIA DA CARNE È SEMPRE PIÙ IN DIFFICOLTÀ E PROSEGUE NEL SUO TREND NEGATIVO. Il Sole-24 Ore riporta alcuni dati dei primi due mesi del 2013 evidenziando che le macellazioni bovine sono scese del 7% rispetto allo stesso periodo del 2012. Segno negativo anche per i suini (-5%) e gli avicoli (-2%). Secondo l’Alleanza delle cooperative agroalimentari il calo è riconducibile “alla drastica contrazione dei consumi di carne, alla riduzione degli allevamenti e, non ultimo, alla forte pressione competitiva da paesi terzi”. Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Inalca, ribadisce queste preoccupazioni: “La riduzione della macellazione bovina è legata principalmente al calo dei consumi che la crisi del potere d’acquisto del consumatore italiano sta provocando”. Quindi, il calo di macellazione deriva principalmente dal calo dei consumi derivante dalla crisi economica? A nostro avviso non solo da questo. Le frodi commerciali più volte segnalate e che in alcuni casi (presenza carne equina contaminata da farmaci) possono anche influire sulla sicurezza alimentare incidono certamente sulla fiducia del consumatore portandolo a ridurre i consumi. Un altro fattore significativo che deve essere considerato è la costante crescita di una cultura vegetariana, se non vegana, che si sta diffondendo sempre di più anche nel nostro paese. Pensiamo ad esempio che in Germania ogni anno sono 700mila i consumatori che abbandonano la carne o, per restare in Italia, che recentemente ad un corso per educatori cinofili il servizio di ristorazione è andato letteralmente in crisi quando su 26 partecipanti 4 si sono dichiarati vegani e 22 vegetariani.

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Dal Ministero della Salute Osservatorio farmaco

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Tracciabilità sperimentale del farmaco veterinario Il Ministero della Salute apre la Banca dati centrale dei farmaci umani ai medicinali veterinari e Direzioni ministeriali del Sistema Informativo e dei Farmaci Veterinari hanno scritto alle Associazioni di categoria annunciando l’avvio, in data 1 aprile 2013, della sperimentazione della tracciabilità del farmaco veterinario. Tutte le informazioni utili per l’avvio della sperimentazione saranno pubblicate sul sito internet del Ministero della salute, nelle aree dedicate alla "Tracciabilità del farmaco" e "Medicinali e dispositivi veterinari". Nella comunicazione - trasmessa il 19 marzo alle associazioni di categoria e per conoscenza, agli Assessorati alla Sanità, alla Direzione Generale dei Farmaci e all’AIFA si chiariscono gli obiettivi alla base della decisione di avviare un processo di monitoraggio "con impatto contenuto sulla catena distributiva dei medicinali ad uso veterinario". Il Ministero della salute ha già implementato una Banca dati centrale, attiva in Italia dal 2005, per rilevare le movimentazioni di confezioni di farmaci ad uso umano lungo tutta la filiera produttiva e distributiva e per migliorare la gestione delle informazioni e garantire la tracciabilità del farmaco dalla autorizzazione alla destinazione finale, compreso lo smaltimento. Ora, l’estensione in via sperimentale ai medicinali veterinari dell’alimentazione della Banca Dati centrale, "consente un rapido avvio delle attività determinato dalla bassa invasività sui sistemi informativi delle aziende che si occupano di produzione e distribuzione in Italia, in quanto molte di queste già alimentano la Banca dati per farmaci ad uso umano". La normativa in materia di produzione e distribuzione dei medicinali veterinari ha come obiettivo prioritario - spiega la nota ministeriale - la tutela della salute pubblica, attraverso la sicurezza alimentare, il benessere e la salute degli animali. A tal fine le autorità competenti devono disporre, fra l’altro, di tutte le informazioni utili a monitorare l’impiego dei medicinali utilizzati in ambito veterinario.

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LINEE GUIDA Tutta la disciplina della produzione e della distribuzione dei medicinali veterinari ha come obiettivo prioritario la tutela della salute pubblica ed è a questo fine, oltre che per la libera circolazione dei medicinali veterinari, che le autorità competenti devono disporre di tutte le informazioni utili relative ai medicinali veterinari autorizzati. Pertanto, la creazione di un sistema di registrazione dei medicinali veterinari è volta al miglioramento nella gestione delle informazioni nonché a garantire la tracciabilità del farmaco dall’autorizzazione dello stesso fino alla destinazione

A CHI È RIVOLTA LA SPERIMENTAZIONE soggetti interessati a partecipare alla sperimentazione, il cui avvio è previsto per il giorno 1 aprile 2013, sono invitati a darne comunicazione alle Direzioni ministeriali, indicando in oggetto "Tracciabilità del farmaco veterinario: avvio della fase sperimentale", e scrivendo agli indirizzi: dgsa@postacert.sanita.it, dgsi@postacert.sanita.it Al momento, l’adesione riguarda le organizzazioni della filiera del farmaco e non ancora i singoli medici veterinari. Un manuale a cura del Ministero della Salute, disponibile dal mese di aprile, dettaglierà le modalità della tracciabilità sperimentale, un processo che tutta la Categoria è chiamata a seguire con attenzione per conoscere tutte le fasi di un cambiamento che riguarderà ogni singolo operatore. Anche il sito internet salute.gov - al momento in fase di ristrutturazione - dedicherà approfondimenti a questa iniziativa sperimentale.

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finale, compreso lo smaltimento. La tracciabilità del farmaco veterinario è un processo al quale la Direzione Generale dei Farmaci sta lavorando da molto tempo; nell’ottobre del 2010 ha prodotto delle Linee guida per la disciplina della registrazione e della trasmissione di dati informativi indispensabili per istituire un sistema di tracciabilità del farmaco veterinario. La normativa di riferimento è data dal Decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193 (Attuazione della direttiva 2004/28/CE, recante codice comunitario dei medicinali veterinari) e dal Decreto 17 dicembre 2007 concernente le modalità d’impiego del codice a barre sulle singole confezioni dei medicinali ad uso veterinario immessi in commercio. Il decreto 193 recita all’articolo 89, comma 2 “Fatte salve le informazioni previste dal presente decreto, il Ministero della salute disciplina le modalità di registrazione che prevedano l’impiego del codice a barre di cui al comma 1, nonché le modifiche al modello di ricetta medico veterinaria”. Le modalità di impiego del codice a barre sulle singole confezioni dei medicinali ad uso veterinario immessi in commercio sono state disciplinate dal DM 17 dicembre 2007, facendo dell’Italia un Paese precursore a livello internazionale. Il decreto 193 individua anche i soggetti responsabili e definisce gli obblighi e le responsabilità per l’applicazione del codice co-

munitario dei medicinali veterinari, coinvolgendo Ministero, produttori, farmacisti, grossisti, veterinari liberi professionisti per animali produttori di alimenti e per animali da compagnia. In futuro la tracciabilità interesserà tutte le fasi della produzione, distribuzione e commercializzazione del medicinale veterinario, con il supporto dell’informatizzazione della ricetta medico veterinaria. Le Linee guida del 2010 fanno presente che, attualmente in Italia è attiva una base di dati presso la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario nella quale sono registrate tutte le specialità medicinali veterinarie autorizzate a livello nazionale, in mutuo riconoscimento, decentrate e centralizzate (EMEA). Nella base dati centrale sono registrati altresì i siti di produzione dei medicinali veterinari. La base di dati a livello centrale è il sistema che fino ad oggi ha soddisfatto le esigenze di registrazione dei farmaci veterinari ed è in corso di implementazione per acquisire un numero maggiore di informazioni, che sono intervenute nel corso degli ultimi anni nonché per migliorare il metodo di ricerca consentito dalle moderne tecnologie. Fra queste ultime, una innovazione di grande interesse per la tracciabilità è avvenuta a partire dal 1° gennaio 2008, infatti è da questa data che il titolare delI’AIC è tenuto ad applicare sulle singole confezioni di medicinali ad

uso veterinario immesse in commercio un codice a barre a lettura ottica al fine di avviare una graduale gestione dei flussi informativi e garantire la tracciabilità del farmaco ad uso veterinario fino all’utilizzatore finale cioè i proprietari e i responsabili di animali. Oltre all’attività di registrazione, la tracciabilità del farmaco si avvale del sistema di farmacovigilanza e farmaco-sorveglianza che ha lo scopo di raccogliere e valutare le informazioni relative alle reazioni avverse e alla puntuale osservanza della legge sul corretto impiego del medicinale. La natura sperimentale delle Linee guida del 2010 e del processo di tracciabilità si lega alla revisione della Direttiva 2004/28/CE, in corso presso la Commissione Europea e annunciata per la fine di quest’anno. La Linea guida si è prioritariamente rivolta ai medicinali veterinari destinati ad animali produttori di alimenti per il consumo umano compresi gli equidi, per poi estendersi ai medicinali veterinari destinati ad animali non produttori di alimenti. Il sistema di tracciabilità, infatti, si applicherà a tutti i medicinali veterinari che vengono dispensati con ricetta medico veterinaria. L’ultima fase della tracciabilità riguarda l’utilizzatore finale, cioè i proprietari e i responsabili di animali destinati alla produzione di alimenti (art. 79) e gli impianti in cui gli animali vengono curati, allevati e custoditi (art. 80 e seguenti), che sono tenuti a registrare tutti i dati e le modalità di somministrazione dei medicinali veterinari utilizzati. Il Ministero della Salute prefigura un sistema in due fasi: nella prima ogni soggetto coinvolto registra su supporto informatico almeno i dati previsti dalla normativa vigente per assolvere gli adempimenti relativi agli obblighi di registrazione; nella seconda fase i dati del farmaco veterinario registrati potranno essere raccolti in un sistema informatizzato che consenta l’accesso a tutti i soggetti coinvolti nel sistema, per la parte di competenza, i quali potranno alimentarlo inserendo i propri dati con cadenze temporali prestabilite al fine di garantire il sistema di tracciabilità del medicinale veterinario più efficace ed efficiente che consentirà di semplificare alcuni adempimenti normativi. Il sistema conserverà traccia delle singole operazioni effettuati dagli operatori autorizzati. L’istituzione di un sistema di tracciabilità del farmaco veterinario, che attraversa le varie fasi di produzione, distribuzione e commercializzazione, col supporto dell’informatizzazione della ricetta medico-veterinaria, rafforzerà le misure di prevenzione e di tutela della salute pubblica ed animale, contrastando più efficacemente le possibili frodi, anche a danno dell’erario, e consentendo il monitoraggio degli approvvigionamenti dei medicinali stessi. ■

LE RESISTENZE SI SCONFIGGONO ANCHE CON L’OBBLIGO DI RICETTA a FVE (Federazione dei Veterinari Europei) raccomanda che tutti i prodotti antielmintici destinati ad animali produttori di alimenti siano disponibili solo su ricetta medico-veterinaria. In questo modo il loro utilizzo sarà necessariamente accompagnato da consigli di impiego da parte del medico veterinario. La raccomandazione è rivolta al Legislatore Europeo affinché venga modificata in tal senso la Direttiva 82/2001 (Codice Comunitario del Farmaco Veterinario). I veterinari hanno un ruolo nella promozione dell’uso corretto dei medicinali e nel monitoraggio delle resistenze e possono fare molto per favorire un uso responsabile dei prodotti antielmintici. Insieme agli allevatori, devono promuovere programmi di controllo (T-

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ST Targeted Strategic Treatments) nell’ambito di piani di mandria mirati, in luogo di trattamenti di massa. La FVE raccomanda infine la promozione di alternative (ad esempio i vaccini) e più ricerca per facilitare l’individuazione delle resistenze agli antielmintici, oggi affidata a sistemi troppo indaginosi, costosi e inaffidabili. Il problema è particolarmente sentito negli ovi-caprini, bovini e cavalli, benché agli occhi dell’opinione pubblica sia misconosciuto rispetto all’evidenza mediatica della più “popolare” antibiotico-resistenza. In premessa, la FVE sottolinea che l’accessibilità ai farmaci in alcune parti d’Europa è troppo facile e che i farmaci generici richiedono molta supervisione per evitare che il prezzo a buon mercato ne favorisca l’abuso.


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4 Attualità Sanità animale

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Sanzioni per violazioni durante la macellazione o l’abbattimento Palazzo Chigi ha dato il proprio benestare allo schema di decreto Affari Europei-Giustizia

l Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare le sanzioni per la violazione delle disposizioni contenute nel Regolamento (CE) n. 1099/2009. Lo schema di decreto legislativo (“Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al Regolamento (CE) n. 1099/2009 del Consiglio del 24 settembre 2009 relativo alle cautele da adottare durante la macellazione o l’abbattimento degli animali”) è stato pubblicato dal Ministero della Giustizia. Il campo di applicazione del decreto (art.1) coincide con quello del regolamento (CE), di cui si assumono anche le medesime definizioni. Il provvedimento (art.2) individua nel Ministero della salute e nell’azienda sanitaria locale territorialmente competente le autorità incaricate di garantire il rispetto delle prescrizioni del regolamento. I proventi derivanti dall’applicazione delle sanzioni saranno versati all’entrata del bilancio dello Stato

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(art. 12). La clausola di invarianza finanziaria è assicurata all’articolo 13: dal provvedimento non devono derivare oneri a carico della finanza pubblica. In base alle disposizioni transitorie (art. 14), la maggior parte delle disposizioni del decreto legislativo n. 333 del 1998 (Attuazione della direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l’abbattimento) saranno abrogate con l’entrata in vigore del decreto, mentre quelle contenute negli allegati A e C -rispettivamente riferite allo scarico degli animali dai mezzi di trasporto ed allo stordimento- saranno abrogate dal 8 dicembre 2019.

PROCEDURE STANDARD L’art. 3 (Violazioni riguardanti le prescrizioni generali per l’abbattimento e le operazioni correlate, la macellazione e le procedure operative standard) stabilisce la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro 6.000 per gli operatori che durante l’abbattimento e le ope-

razioni correlate non risparmiano agli animali dolori, ansie o sofferenze altresì evitabili e, soprattutto, non adottano gli specifici provvedimenti del regolamento, quali ad esempio quelli atti a garantire agli animali conforto fisico e protezione mediante condizioni termiche adeguate e di pulizia, evitando loro cadute, scivolamenti, proteggendoli da ferite e fornendo loro quantità di cibo ed acqua adeguati ecc. È prevista la medesima sanzione amministrativa pecuniaria nel caso in cui le strutture per l’abbattimento e le operazioni correlate siano progettate, costruite, mantenute o comunque utilizzate in modo da non garantire il rispetto delle precitate condizioni poste a protezione degli animali durante le fasi dell’abbattimento. A carico della persona responsabile della macellazione eseguita secondo i metodi prescritti dai riti religiosi - che non effettua i controlli sistematici per garantire che gli animali non presentino segni di coscienza o di sensibilità prima di essere liberati dal sistema di immobilizzazione e non presentino segni di vita prima di subire la preparazione o la scottatura - è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.000 a euro 3.000. Stessa sanzione a carico dell’operatore che omette di pianificare in anticipo l’abbattimento degli animali e le operazioni correlate, ovvero non effettua le suddette attività in conformità alle procedure operative standard. Va da 2.000 a 6.000 euro, invece, la sanzione a carico dell’operatore che ha violato le procedure operative standard relativamente allo stordimento, non tenendo conto, ad esempio, delle misure da assumere nel caso in cui un animale non risulta adeguatamente stordito. Non rendere disponibili le procedure operative standard dietro richiesta del servizio veterinario dell’azienda sanitaria locale territorialmente competente può costare all’operatore da 2.000 a 6.000 euro, così come l’aver impiegato personale privo del certificato di idoneità. Stesso importo per le sanzioni a carico dell’operatore del settore degli animali da pelliccia. La prima violazione riguarda l’abbattimento degli animali da pelliccia e le operazioni correlate effettuati senza la supervisione di una persona in possesso dell’apposito certificato di idoneità per le attività in parola. La seconda fattispecie sanzionatoria riguarda la mancata notifica dell’abbattimento degli animali da pelliccia al Servizio veterinario della azienda sanitaria locale territorialmente competente. Infine, non ottemperare alla richiesta del servizio veterinario dell’azienda sanitaria locale territorialmente competente di modificare le procedure operative standard - in particolare relativamente al rallentamento od alla interruzione della produzione - può costare da 2.000 a 6.000 euro.

PROCEDURE DI STORDIMENTO L’art. 4 (Violazioni riguardanti le procedure di stordimento) stabilisce la sanzione amministrativa pecuniaria, da euro 2.000 a euro 6.000, a carico dell’operatore che procede all’abbattimento degli animali senza previo stordimento ovvero in violazione delle prescrizioni e/o dei metodi relativi allo stordimento. Tale sanzione non si applica qualora si utilizzino particolari metodi di macellazione prescritti da riti religiosi, sempre a condizione che la macellazione abbia luogo in un macello. Nel caso di macellazione di animali sottoposti a particolari metodi di macellazione prescritti da riti religiosi, l’operatore che comu-

nica al servizio veterinario, per il successivo inoltro al Ministero della salute, di rispettare le disposizioni del Regolamento può andare incontro a una multa da 1000 a 3000 euro. Va, invece da 2000 a 6000 euro la sanzione per non avere soddisfatto la richiesta del servizio veterinario della azienda sanitaria locale circa l’aumento della frequenza dei controlli da effettuare durante le operazioni di stordimento.

DISPOSITIVI All’art. 5 (Violazioni riguardanti i dispositivi di immobilizzazione e di stordimento) è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro 6.000 per chiunque vende o fabbrica prodotti commercializzati o pubblicizzati come dispositivi impiegati per l’immobilizzazione o lo stordimento senza le adeguate istruzioni per l’uso o, che, comunque, non contengono le informazioni previste. Alla stessa sanzione soggiace l’operatore che non provvede a far effettuare da personale all’uopo specificamente formato la manutenzione ed il controllo dei dispositivi impiegati per l’immobilizzazione o lo stordimento degli animali secondo le istruzioni del fabbricante; stesso importo se omette di tenere o di mettere a disposizione dei servizi veterinari dell’azienda sanitaria locale territorialmente competente, qualora sia richiesto, il registro di manutenzione. Omettere di rendere disponibile durante le operazioni di stordimento un dispositivo di riserva da utilizzare in sostituzione di quello iniziale in caso di mancato funzionamento di quest’ultimo, può costare da 1000 a 3000 euro, così come non fare in modo che gli animali collocati nei dispositivi di immobilizzazione siano immediatamente storditi o dissanguati a cura del personale all’uopo preposto.

CONSUMO DOMESTICO L’art. 6 (Violazioni riguardanti le prescrizioni sull’abbattimento degli animali destinati al consumo domestico privato e sulla fornitura diretta di piccoli quantitativi di carni) prevede la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.000 a euro 3.000 a carico del proprietario di animali destinati al consumo domestico privato, diversi dai volatili da cortile, conigli e lepri, che, procede alla macellazione ed alle operazioni correlate al di fuori dei macelli, omettendo di osservare le disposizioni relative all’abbattimento e le operazioni correlate. Alla stessa sanzione soggiace il proprietario degli animali destinati al consumo domestico privato, diversi dai volatili da cortile, conigli, lepri, suini, ovini e caprini, che nel procedere alla macellazione al di fuori dei macelli, viola le disposizioni relative ai metodi di stordimento. Sempre alla medesima sanzione soggiace il produttore che procede alla macellazione di volatili da cortile, conigli e lepri nella medesima azienda agricola di allevamento per la fornitura diretta di piccoli quantitativi di carne al consumatore finale o nelle strutture locali di vendita al dettaglio, omettendo di osservare le disposizioni relative all’abbattimento, ai metodi di stordimento, al livello di competenze richiesto per il personale che esegue l’abbattimento e le operazioni correlate.

IMPORTAZIONE DA PAESI TERZI L’art. 7 (Violazioni riguardanti le importazioni da Paesi terzi) prevede la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro 6.000, per chiunque importa carni in assenza dell’attestato comprovante l’osservanza di prescrizioni al-


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6 Attualità Sicurezza alimentare meno equivalenti rispetto a quelle relative alle prescrizioni generali per l’abbattimento e le operazioni correlate, ai metodi di stordimento ed ai relativi controlli, alle procedure operative standard, all’uso dei dispositivi di immobilizzazione e stordimento, ecc…

MACELLI L’art. 8 (Violazioni riguardanti la configurazione, la costruzione e l’attrezzatura dei macelli) prevede la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro 6.000 per l’operatore che procede alla configurazione e alla costruzione di macelli, nonché alla relativa attrezzatura, non rispettando i requisiti indicati nell’allegato II del regolamento. Fino all’8 dicembre 2019, detta sanzione si applica esclusivamente ai nuovi macelli o a qualsiasi nuova configurazione, costruzione o attrezzatura entrati in funzione dopo il 1° gennaio 2013. È inoltre stabilita la sanzione amministrativa da 2.000 a 6.000 euro, a carico dell’operatore che omette di mettere a disposizione dell’autorità competente i dati relativi al numero massimo di animali per ciascuna linea di macellazione, le categorie di animali e il peso per i quali è consentito l’uso dei dispositivi di immobilizzazione o di stordimento etc.

IMMOBILIZZAZIONE L’art. 9 (Violazioni riguardanti il maneggiamento e le operazioni di immobilizzazione nei macelli) contempla a carico dell’operatore la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro 6.000, per ogni disposizione violata inerente il maneggiamento e le operazioni di immobilizzazione nei macelli di cui all’articolo 15 ed all’allegato III del regolamento, ovvero, salvo che non si tratti di macellazione eseguita secondo rito religioso, contravviene al divieto di immobilizzare i bovini in maniera capovolta o in qualsiasi altra posizione innaturale, al divieto di sospendere o sollevare gli animali coscienti, di stringere meccanicamente o legare gli arti o le zampe dell’animale ecc.

PROCEDURE DI CONTROLLO L’art. 10 (Violazioni riguardanti le procedure di controllo nei macelli) prevede la sanzione da 2.000 a 6.000 euro all’operatore che omette di adottare adeguate procedure di controllo nel macello o che, pur adottandole, non contengono indicazioni quali ad es. il nome del responsabile della procedura o gli indicatori atti a rilevare i segni di incoscienza o sensibilità degli animali, le circostanze in cui devono essere eseguiti i controlli, il numero di animali per ogni campione da esaminare durante i controlli, ecc. Stessa sanzione per l’operatore che non ottempera alla richiesta del servizio veterinario dell’azienda sanitaria locale territorialmente competente di aumentare la frequenza dei controlli nel macello.

IL RESPONSABILE All’art. 11 (Violazioni riguardanti la figura del responsabile della tutela del benessere animale) è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.000 a euro 3.000 per l’operatore che non procede alla designazione del responsabile della tutela del benessere animale per ogni macello; stessa sanzione a carico dell’operatore che omette di specificare, nelle procedure operative standard del macello, le competenze del responsabile della tutela del benessere animale o, comunque, non rende edotto delle procedure il personale interessato; la stessa sanzione amministrativa pecuniaria vale per il responsabile della tutela del benessere animale che non tiene presso il macello il registro dei provvedimenti adottati per migliorare il benessere animale, ovvero non lo conserva per almeno un anno. (Le sanzioni amministrative pecuniarie riguardanti la figura del responsabile della tutela del benessere animale non si applicano ai macelli con le caratteristiche di cui all’articolo 17, paragrafo 6 del regolamento). ■

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L’OSA è diventato il principale garante della sicurezza alimentare Risponde dei prodotti che immette sul mercato. Responsabilità primaria a carico delle imprese l nuovo modello di sicurezza alimentare, introdotto con il Regolamento 178/2002, rappresenta un vero e proprio processo di riorganizzazione della normativa comunitaria in materia. Esso contiene i principi per la successiva emanazione dei Regolamenti del cosiddetto «Pacchetto igiene», introducendo importanti novità, quali l’applicazione di un metodo scientifico che prevede l’analisi del rischio (valutazione, gestione e comunicazione del rischio), il principio della rintracciabilità (finalizzata a consentire agli operatori ed alle autorità di controllo, di attivare e gestire i sistemi d’allarme qualora sorgano eventuali problemi di sicurezza alimentare) e i principi della informazione e della comunicazione, che incidono sul livello di fiducia del consumatore. In questo scenario, la responsabilità primaria è in carico alle imprese (quindi l’OSA è divenuto il principale garante della sicurezza dei prodotti che immette sul mercato) mentre, al servizio pubblico, in qualità di «Autorità Competente», spetta la verifica del rispetto delle disposizioni da parte degli operatori della filiera alimentare, attraverso la implementazione di un sistema di controllo ufficiale. Tale attività rientra tra i livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA) garantiti ai cittadini dal servizio sanitario nazionale. Fa perno su questo nuovo modello l’Accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013 sulle Linee guida per il funzionamento ed il miglioramento dell’attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della Salute, delle Regioni e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria (Gazzetta Ufficiale del 27 marzo 2013). Il documento raggrup-

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pa “in un’ottica sistematica e di carattere gestionale”, i requisiti previsti dal Regolamento n. 882/2004, da applicare a tutti i livelli di autorità competente, per adempiere agli obblighi comunitari soddisfacendo i criteri di efficacia e imparzialità in un quadro di ricerca di efficienza da parte della Pubblica Amministrazione. Ciò richiede un percorso di adeguamento, mirato non solo alla riorganizzazione delle attività di controllo ufficiale, ma anche delle stesse Autorità Competenti, che devono dunque «adeguare» i propri strumenti gestionali e operativi a quanto richiesto dalle prescrizioni emanate in ambito comunitario, ad esempio in termini di qualificazione del personale, di formazione, di risorse e infra-

strutture, di capacità di cooperazione e coordinamento e di risposta alle emergenze, di programmazione, rendicontazione, monitoraggio delle attività di controllo ufficiale, di attività di audit. Lo stesso Regolamento 882/2004, a cui le Linee Guida si richiamano, prevede che se nell’ambito di un’autorità competente vi sono più unità competenti a effettuare i controlli ufficiali, si deve assicurare il coordinamento e la cooperazione efficaci ed efficienti tra queste diverse unità e si deve garantire l’imparzialità, la qualità e la coerenza dei controlli ufficiali a tutti i livelli e, conseguentemente, attuare una attività di audit per la verifica del raggiungimento degli obiettivi del medesimo Regolamento n. 882/2004. ■

Per ridurre le morsicature evitare i fattori stressanti In arrivo linee guida europee per il benessere dei suini Marzo la Commissione Europea e gli stakeholders del benessere animale hanno discusso a Bruxelles su come migliorare il benessere dei suini alla luce della normativa comunitaria ed in particolare del taglio della coda. Anche se il tail docking è una prassi che per legge non può essere adottata di routine, in alcuni Stati Membri è ancora praticata per evitare morsicature e ferite alla coda. Evitare la presenza in allevamento di fattori stressanti è un accorgimento altrettanto incoraggiato per gli stessi scopi, pertanto la Commissione Europea invita gli allevatori europei da suini a ricreare le condizioni naturali più favorevoli al benessere animale. Sul problema della morsicatura della coda e sui possibili metodi per ridurre il ricorso al taglio della coda utilizzabili dagli allevatori per risolvere

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il problema è intervenuta da tempo l'EFSA. Nei suoi pareri sono indicati alcuni fattori che possono causare questo problema, tra cui la mancanza di paglia, la presenza di pavimenti grigliati e un ambiente carente. Alcuni Stati Membri hanno già realizzato delle linee guida nazionali per aiutare gli allevatori a realizzare le migliori condizioni di benessere animale. Ora la Commissione intende produrre delle linee guida europee sul benessere dei suini, basate sulla normativa vigente, le conoscenze scientifiche e le linee guida nazionali disponibili. La stesura del documento avrà inizio nei prossimi mesi e la Commissione prevede di presentare una prima bozza a luglio, in occasione dell'incontro del gruppo europeo sul benessere animale. Le linee guida saranno tradotte nelle lingue ufficiali dell'Unione Europea per agevolare gli allevatori a seguire le prescrizioni di legge sul benessere dei suini. (fonte: DgSanco) ■


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8 Legale Sentenze

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Non è abbandono lasciare il cane alla pensione Il proprietario non è accusabile. E l’affidatario deve prendersene cura n proprietario affida i suoi cani ad una pensione, li ritira e poi di nuovo li riporta “abbandonandoli”. Non torna a riprenderli, non dà garanzie di pagamento e non risponde alle sollecitazioni del titolare del centro. Non è abbandono. Ha sbagliato il Giudice dell’udienza preliminare di Bassano del Grappa a condannare un proprietario alla pena di 3 mila euro di ammenda per aver abbandonato due cani meticci di sua proprietà in un canile privato. La Corte di Cassazione ha ritenuto erroneo il giudizio - come aveva già fatto in passato - perché il Codice Penale punisce il comportamento di chi abbandona l’animale sottraendolo anche per mera colpa alle prestazioni idonee ad assicurare il rispetto delle esigenze psicofisiche specifiche con la conseguenza che questo si trovi sprovvisto di custodia e cura o esposto a pericolo per l’incolumità. Ma in questo caso, c’è uno specifico contratto oneroso ed è il titolare della pensione a doversi assumere l’obbligazione di custodire e curare l’animale e di evitare i pericoli per la sua incolumità, provvedendo anche, in caso di bisogno, alle necessarie prestazioni sanitarie e ai mezzi terapeutici. La sospensione del pagamento del corrispettivo configura un inadempimento contrattuale ma non è abbandono. E la struttura non può interrompere la custodia. Cosa può fare la pensione? Agire civilmente per il recupero del suo credito e legalmente liberarsi del cane solo con l’affidamento dell’animale a una struttura pubblica.

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LA MASSIMA L’abbandono, previsto e sanzionato dall’art. 727 Cp, deve ravvisarsi quando l’animale, del quale l’agente abbia potere di disposizione, venga sottratto anche per mera colpa alle prestazioni idonee ad assicurare il rispetto delle esigenze psicofisiche specifiche di ogni animale, con la conseguenza che lo stesso si trovi sprovvisto di custodia e cura ed esposto a pericolo per la sua incolumità. È evidente che questa situazione di abbandono non può ravvisarsi nel solo comportamento del proprietario che affidi il suo cane a una struttura o allevamento privato, il quale, sulla base di uno specifico contratto oneroso, assuma verso il proprietario l’obbligazione di custodire e curare l’animale

e di evitare i pericoli per la sua incolumità, provvedendo anche, in caso di bisogno, alle necessarie prestazioni sanitarie e ai mezzi tera-

peutici. Né un comportamento di abbandono può ravvisarsi di per sé nel solo fatto di avere sospeso il pagamento del corrispettivo o nel non

avere ritirato il cane, perché ciò configura appunto un inadempimento contrattuale ma non autorizza certamente la struttura o il canile affidatario ad abbandonare il cane a se stesso, a interromperne la cura e la custodia o, addirittura, a sopprimerlo, comportamenti questi che, del resto, potrebbero a loro volta integrare il reato a carico del responsabile del canile. Costui, infatti, in una ipotesi del genere, oltre ad agire civilmente per il recupero del suo credito, potrà legalmente liberarsi del cane solo con le procedure previste dalla legge per l’affidamento dell’animale a una struttura pubblica. Ne deriva che il proprietario che abbia affidato il cane a un canile privato che si sia contrattualmente obbligato alla sua cura e custodia, potrà eventualmente rispondere di abbandono nel caso di sospensione dei pagamenti o di mancato ritiro solo quando sia concretamente prevedibile, per l’inaffidabilità o la mancanza di professionalità del canile affidatario, che questa situazione determini l’abbandono del ■ cane da parte del canile.

Il professionista dimostri di non dover pagare l’IRAP La Cassazione gli attribuisce l’onere della prova a Corte di Cassazione (sentenza n. 4923 del 27 febbraio 2013) ha stabilito che deve essere il libero professionista a dimostrare (onere della prova) di essere nelle condizioni per essere escluso dall’IRAP non avendo un’attività autonomamente organizzata. L’IRAP è dovuta solo in presenza di una attività autonomamente organizzata. In questo senso si è espressa la giurisprudenza sia costituzionale sia di legittimità. Il problema è sempre stato definire le condizioni di un’attività ritenuta autonoma sotto gli aspetti organizzativi. Le numerose sentenze della Corte di Cassazione, intervenuta in decine di ricorsi sul tema non sono riuscite a chiarire in modo definitivo gli aspetti applicativi dell’IRAP.

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Con la sentenza 4923 la Cassazione ha evidenziato gli aspetti che rendono esclusa dall’IRAP l’attività del libero professionista. Sono due quelli fondamentali: 1) Il professionista non deve essere il respon-

sabile dell’organizzazione e quindi deve essere inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità e interesse; 2) Il professionista deve impiegare beni strumentali non eccedenti le quantità che, secondo un dato di comune esperienza, costituiscono nell’attualità il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività anche in assenza di organizzazione; l’esclusione viene però meno se egli si avvale in modo non occasionale di lavoro altrui. È importante evidenziare anche un altro aspetto della sentenza: con affermazione di principio e valenza generale viene ribadito che incombe sul contribuente che chiede il rimborso dell’imposta o ne sostiene la esclusione l’onere di fornire la prova dell’assenza dei requisiti che fanno scartare la debenza del tributo. ■

PER L’ACCERTAMENTO INDUTTIVO IL MINIMO TARIFFARIO È ANCORA VALIDO e le fatture sono imprecise, il Fisco può basarsi sul tariffario minimo. L'omessa indicazione nelle fatture dei dati previsti dalla legge (art. 21 del Dpr 26 ottobre 1972, n. 633*) integra quelle gravi irregolarità che legittimano l'Amministrazione finanziaria a ricorrere all'accertamento induttivo del reddito imponibile. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione (ordinanza n. 6527 del 14 marzo 2013) che ha accolto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate, legittimando l'accertamento induttivo del reddito professionale basato sul minimo previsto dal tariffario. In fatto di accertamento delle imposte sui redditi, rientra nel potere dell'amministrazione finanziaria di scegliere il metodo di accertamento da utilizzare nel caso concreto. Quello in questione risultava “viziato” da fatture emesse a carico dei clienti prive delle informazioni necessarie e obbligatorie e pertanto la parte contribuente, “non ha titolo a dolersi della scelta operata”, cioè - nel caso in questione - fare riferimento al tariffario minimo per l’accertamento delle imposte sui redditi. Il minimo applicato con l'allora tariffa professionale, ma anche gli attuali parametri tariffari (in via di definizione per la professione veterinaria) può legittimare un

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accertamento induttivo tanto più se gli altri documenti contabili dello studio sono imprecisi. * 1) ditta, denominazione o ragione sociale, residenza o domicilio dei soggetti fra cui è effettuata l'operazione, nonché ubicazione della stabile organizzazione per i non residenti e, relativamente all'emittente, numero di partita IVA. Se non si tratta di imprese, società o enti devono essere indicati, in luogo della ditta, denominazione o ragione sociale, il nome e il cognome; 2) natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi formanti oggetto dell'operazione; 3) corrispettivi e altri dati necessari per la determinazione della base imponibile, compreso il valore normale dei beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono di cui all'art. 15, n. 2); 4) valore normale degli altri beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono; 5) aliquota e ammontare dell'imposta, con arrotondamento alla lira delle frazioni inferiori


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10 Attualità Regolamento 2013

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Assi incentiva l’allevamento del cavallo da sella Al veterinario compiti di identificazione, benessere animale e antidoping ’ASSI (Agenzia per lo Sviluppo del Settore Ippico - in gestione temporanea) organizza il Circuito Allevatoriale dei soggetti iscritti al registro puledri dei Libri genealogici del cavallo orientale, anglo-arabo e sella italiano nati ed allevati in Italia nel 2010, e 2011; il Circuito è aperto anche ai soggetti iscritti al Registro Sportivo ASSI (esclusivamente delle razze Maremmano, Salernitano e Persano iscritti nei rispettivi Libri Genealogici o Registri Anagrafici) purché nati ed allevati in Italia. Lo scopo è di incentivare l’allevamento del cavallo da sella, perseguire il miglioramento qualitativo della produzione ed anticipare la individuazione delle attitudini sportive dei giovani cavalli. Per ASSI, il Circuito "costituisce un’occasione di verifica e d’incontro e consente di agevolare ed indirizzare le scelte di allevatori e tecnici di allevamento". Il Regolamento 2013 affida specifici ruoli e compiti ai medici veterinari con particolare riguardo al capitolo dell’identificazione dei cavalli, del benessere animale, dell’antidoping e delle norme disciplinari.

tuali visite dei riproduttori importati.

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VISITE DI IDENTIFICAZIONE I veterinari dovranno, altresì, provvedere alle visite di identificazione, impianto del microchip e prelievo del materiale biologico per i riproduttori importati eventualmente presentati.

ANTIDOPING

ELENCO VETERINARI I Comitati Organizzatori delle manifestazioni devono: assicurare, per tutta la durata della manifestazione la presenza di uno o più veterinari, scelti tra quelli dell’elenco allegato al Regolamento, con il compito di controllare i passaporti, identificare i cavalli, verificare la correttezza del piano vaccinale e vigilare sul benessere animale. Il compenso massimo previsto per i veterinari, a carico del Comitato Organizzatore, è di 200 euro a giornata, comprensivo delle even-

L’ASSI potrà disporre controlli antidoping e sul benessere animale secondo le procedure stabilite dal "regolamento per il controllo delle sostanze proibite". In tal caso saranno effettuati prelievi ai primi 3 classificati più eventuali altri soggetti segnalati dai Giudici e/o dal veterinario incaricato. I campioni prelevati saranno inviati all’UNIRELAB. In caso di non negatività sarà disposta l’immediata sospensione della corresponsione degli eventuali premi vinti. Qualora si dovesse confermare in seconda analisi la positività l’ASSI avvierà un procedimento sanzionatorio a carico del proprietario del soggetto, con la sospensione per 1 anno da tutte le manifestazioni in cui è previsto un montepremi ASSI.

Sono considerate sostanze in grado di alterare il comportamento naturale anche tutte quelle destinate a ridurre, nell’animale, la percezione del dolore. In occasione della prima partecipazione ad una tappa o ad un premio regionale il proprietario o il responsabile del cavallo devono firmare l’apposito modulo di autorizzazione di cui sarà rilasciata una ricevuta da presentare nelle successive partecipazioni. In caso di assenza della citata autorizzazione o di rifiuto a sottoscriverla il cavallo verrà escluso dal Circuito. Il controllo sarà effettuato dalla Segreteria della manifestazione.

PASSAPORTO ASSI I cavalli che, per qualunque ragione, siano sprovvisti del passaporto ASSI non saranno ammessi alle gare. La Segreteria del concorso è responsabile della regolarità della documentazione e del controllo dei requisiti amministrativi dei cavalli. Il delegato tecnico è tenuto a controllare la correttezza dell’operato della segreteria. I cavalli che dovessero apparire sofferenti, febbricitanti, affetti da zoppie tali da mostrare pena nel comportamento, possono essere esclusi dal o dalle prove su richiesta della maggioranza semplice dei Giudici della prova. Non è consentito l’uso di sostanze che inducano un’alterazione del normale comportamento.

BENESSERE ANIMALE La violazione accertata alle norme sul benessere animale comporta una sanzione a carico del responsabile. Il Delegato Tecnico potrà deferire alla Procura della Disciplina dell’Assi coloro che porranno in essere maltrattamenti in campo e comportamenti scorretti e/o irriguardosi nei confronti dei Giudici. ■

TRASFERITE LE FUNZIONI AL MIPAAF on decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze del 31 gennaio 2013 (registrato alla Corte dei Conti, Ufficio di controllo sugli atti del Mise e del Mipaaf, in data 25 febbraio 2013, reg. 2, fgl. 215) è stato disposto il trasferimento al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali delle funzioni e delle risorse umane, strumentali e finanziarie dell’ex-ASSI. Conseguentemente, gli operatori ippici, i fornitori di beni e servizi e qualsiasi altro operatore interessato dovrà fare riferimento a: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI - Dipartimento delle politiche competitive, delle qualità agroalimentari e della pesca - sede di Via Cristoforo Colombo 283/A - 00147 - ROMA - C.F. 97099470581

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN ENDOCRINOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA: INCONTRA FEDERICO FRACASSI Montesilvano (PE), 27-28 Aprile 2013

11.00 11.30 12.15 13.00 14.30

RELATORE Federico Fracassi Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVIM, Bologna

16.00 16.30 17.30 18.00

OBIETTIVI L’endocrinologia è una delle branche più complesse e affascinanti della medicina veterinaria. Nell’ambito di tale disciplina vi sono delle patologie nelle quali la diagnosi può risultare difficile ma la terapia semplice (ad esempio l’ipotiroidismo canino), altre nelle quali la diagnosi è “una passeggiata” ma la terapia ostica (ad esempio il diabete mellito) e altre ancora nelle quali sia l’approccio diagnostico che terapeutico risultano complessi (ad esempio la Sindrome di Cushing). Nelle due giornate verranno fornite le indicazioni essenziali per approcciare in modo corretto le più comuni disendocrinie del cane e del gatto.

PRIMO GIORNO SABATO 27 Aprile 2013 14.15 Registrazione 15.25 Saluto ai partecipanti ed inizio dei lavori 15.30 Ipotiroidismo nel cane, è proprio vero che la diagnosi non è semplice? Discussione sugli aspetti diagnostici e terapeutici attraverso casi clinici 17.00 Pausa caffè 17.30 Ipertiroidismo felino, una patologia emergente 19.00 Discussione

crinia davvero complessa. Aspetti diagnostico-terapeutici. Pausa caffè Morbo di Addison Disturbi della calcemia Pausa pranzo Disendocrinie meno frequenti (che però dobbiamo conoscere) nel cane e nel gatto Pausa caffè Aggiornamenti sulla terapia del diabete mellito nel cane e nel gatto Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

La partecipazione al seminario è gratuita, riservata ai soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2013 SEDE Hotel Serena Majestic, Viale Carlo Maresca, 12 - 65015 Montesilvano (PE) È prevista la pre iscrizione on line entro il 13 Aprile 2013 numero massimo 100 partecipanti. Per i partecipanti sono previsti: • Pausa pranzo di domenica 28 Aprile • Abstract delle relazioni su CD • Attestato di partecipazione PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

SECONDO GIORNO DOMENICA, 28 Aprile 2013 9.00 Sindrome di Cushing: una disendo-

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP MATERIALI A CONTATTO E ADDITIVI Cremona - Centro Studi EV, 7 Giugno 2013 OBIETTIVI EVENTO FORMATIVI Fornire ai partecipanti le conoscenze relative alla normativa che regola il settore dei MOCA e degli additivi alimentari, nonché le nozioni pratiche di come condurre un controllo ufficiale sugli OSA MODERATORE Aldo Benevelli - Servizio Veterinario Ispezione Alimenti ASL RM/C RELATORI Tiziana Civera - Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino Francesca Mostardini - Pack Co Srl, Prato Ambrogio Pagani - Azienda USL 2 Lucca PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione partecipanti 08.45 Saluto ai partecipanti, presentazione del corso 09.00 Materiali a contatto con gli alimenti: panoramica legislativa Francesca Mostardini 11.00 Pausa caffè 11.30 Come organizzare e condurre i controlli sui MOCA - Ambrogio Pagani 12.30 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.00 Gli additivi negli alimenti; legislazione e controllo ufficiale Tiziana Civera 17.00 Discussione

17.30 Questionario ECM, consegna attestati e chiusura lavori Gli organizzatori dell’evento si impegnano a rispettare il programma pubblicato che rimane suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore. È proibito filmare o fotografare le presentazioni dei relatori. INFORMAZIONI Segreteria AIVEMP - Paola Orioli Tel. +39 0372 403541 Fax +39 0372 403540 segreteria@aivemp.it - www.aivemp.it PARTECIPAZIONE Iniziativa riservata ai laureati in Medicina Veterinaria. SERVIZI INCLUSI NELL’ISCRIZIONE • Accreditamento ECM • Attestato di frequenza • Light lunch • Pausa caffè SEDE Centro Studi EV - Palazzo Trecchi Via S. Trecchi, 20 26100 Cremona RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CORSO PRATICO AVANZATO DI ANESTESIA Lodi, 24-25 Maggio 2013 zione su cavallo della clinica) 18.00 Termine della prima giornata

RELATORI Sara Nannarone Giuliano Ravasio PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 24 Maggio 2013 8.30 Registrazione dei Partecipanti 9.00 Contenimento farmacologico del cavallo: molecole impiegabili 9.45 Chirurgia in campo: TIVA vs Sedazione Profonda 10.30 Pausa caffè 11.00 Anestesia generale: tecnica inalatoria vs PIVA 11.45 Anestesia generale: monitoraggio, posizionamento… 12.15 Anestesie loco-regionali: epidurale, testa 13.00 Pausa pranzo 14.30 Esercitazione pratica - induzione in campo / anestesia inalatoria - tecniche loco-regionali: teste (almeno 4-5) / epidurale (1-2 ad estra-

Sabato 25 Maggio 2013 9:00 Anestesia per pazienti “particolari”: cavallo in colica, taglio cesareo: considerazioni perioperatorie (fluidoterapia, squilibri elettrolitici, analgesia…) 10.20 Pausa caffè 10.40 Anestesia per pazienti “particolari”: puledro, asini e muli 11.40 Complicazioni/emergenze intra-operatorie Complicazioni/emergenze post-operatorie 12.30 Termine del Corso SEDE Polo Universitario di Lodi Via dell’Università 6 - 26900 Lodi QUOTE DI ISCRIZIONE Soci SIVE: € 380 + IVA 21% = € 460.00 Non Soci SCIVAC: € 500 + IVA 21% = € 605,00 Entro il 3 Maggio 2013 Numero massimo di Partecipanti 20 COMPRESO NELLA QUOTA: Pause caffè Pausa pranzo Atti delle relazioni Attestati di partecipazione PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Segreteria SIVE - Monica Borghisani Tel. 0372 403502 - E-mail: info@sive.it www. sive.it


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SOCIETÀ ITALIANA DI C ARDIOLOGIA V ETERINARIA

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARIA

SINDROME CARDIO RENALE: STATO DELL’ARTE IN MEDICINA UMANA E VETERINARIA Aperto ai soci SIMIV

Domenica 21 Aprile 2013, Cremona, Palazzo Trecchi

PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 21 Aprile 2013 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 09.30 La sindrome Cardio Renale nell’uomo: fisiopatologia - F. Nalesso 11.00 Pausa 11.30 La sindrome Cardio Renale nell’uomo: aspetti clinici e terapeutici - F. Nalesso 13.00 Pausa pranzo 14.00 La sindrome Cardio Renale nel cane - A. Zatelli 15.30 Pausa

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SICARV/SIMIV in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SICARV/SIMIV 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

SEMINARIO REGIONALE SIVAE CAMPANIA PRINCIPI DI PARASSITOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI Eboli (Salerno), Domenica 5 Maggio 2013 A SEGUIRE IL GIORNO 6 MAGGIO CORSO PRATICO: LA STRATEGIA FLOTAC NELLA PARASSITOLOGIA DEGlI ANIMALI ESOTICI 8.30 9.00 9.30 10.30 11.30 12.00 13.00 Si consiglia la partecipazione alla delegazione regionale SIVAE che viene considerata propedeutica al corso teorico - pratico. OBIETTIVI Obiettivi della giornata sono quelli di istruire i partecipanti alla metodologia di diagnostica parassitologica arrivando alla diagnosi seguendo i canoni scientifici delle più recenti ed innovative tecniche di laboratorio. La parassitologia delle specie esotiche e selvatiche costituisce, per l’elevata incidenza delle parassitosi, una delle scienze più importanti della medicina degli animali non convenzionali. Il supporto logistico e scientifico del CREMOPAR (Centro Regionale per Monitoraggio delle Parassitosi) garantisce ai partecipanti un approccio di alto valore scientifico permettendo di approfondire le tematiche parassitologiche. RELATORI Giuseppe Crignoli, Dario D’Ovidio, Luca Borrelli, Laura Rinaldi, Michele Capasso - Delegato Regionale Michele Capasso PROGRAMMA SCIENTIFICO

13.20 15.00 16.00 17.00

Registrazione dei partecipanti e verifica presenze Saluto dei partecipanti - Prof Cringoli - Dr Selleri La diagnosi copromicroscopica di base in parassitologica (Prof Giuseppe Cringoli) La strategia diagnostica FLOTAC (Prof Giuseppe Cringoli) Pausa Principali parassiti degli uccelli (Dr Dario D’Ovidio) Atoxoplasma nei passeriformi (Dr Luca Borrelli) Pausa pranzo Principali parassiti dei mammiferi esotici (Prof Laura Rinaldi) Principali parassiti dei rettili (Dr Michele Capasso) Discussione finale e termine della giornata

SEDE CREMOPAR - Centro Regionale per il monitoraggio delle Parassitosi Regione Campania - località Cioffi - Eboli (SA) ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2013. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria. SEGRETERIA SIVAE Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it

ONCOLOGIA

BIOLOGIA, PATOLOGIA E TERAPIA DELLE METASTASI TUMORALI IN ONCOLOGIA VETERINARIA Domenica 21 Aprile 2013, Cremona, Palazzo Trecchi

16.00 La gestione terapeutica dei pazienti con malattia valvolare mitralica con relative ricadute sulla funzionalità renale - D. Chiavegato 17.00 Comunicazioni libere • Frequenza ventricolare e aritmie ventricolari registrate durante il monitoraggio Holter in 223 cani con fibrillazione atriale persistente - T. Vezzosi • Rilievi Holter nei cani di razza Bulldog Inglese con aritmie ventricolari S. Bassi 17.45 Chiusura dei lavori RELATORI David Chiavegato, Padova - Federico Nalesso, Vicenza - Andrea Zatelli, Reggio Emilia

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nica - R. De Micheli 12.45 Terapia medica del processo metastatico - L. Marconato 13.30 Pausa pranzo 14.30 Comunicazioni brevi 15.15 Terapia chirurgica del processo metastatico: identificazione del paziente ideale - P. Buracco 16.00 Pausa 16.30 Screening e timing delle metastasi R. De Micheli 17.15 Domande e discussione 17.30 Chiusura dei lavori RELATORI Luca Aresu, Padova - Paolo Buracco, Torino - Romano De Micheli, Milano Laura Marconato, Bologna - Paola Ulivi, Forlì - Massimo Vignoli, Bologna PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 21 Aprile 2013 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.25 Presentazione dell’incontro 09.30 La biologia del processo metastatico - P. Ulivi 10.15 Tumore primitivo o metastasi: come distinguerli in laboratorio - L. Aresu 10.45 Pausa 11.15 La diagnostica per immagini e la ricerca di metastasi: obiettivo Early detection - M. Vignoli 12.00 Dormienza neoplastica: definizione, studio e analisi. Quale la ricaduta cli-

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIONCOV in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIONCOV 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

CORSO REGIONALE CAMPANIA LA STRATEGIA FLOTAC NELLA PARASSITOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI Eboli (Salerno), Lunedì 6 Maggio 2013 Il corso si prefigge lo scopo di approfondire l’utilizzo delle metodiche FLOTAC in merito alle specie esotiche. Lo svolgimento delle sessioni pratiche permetterà ai presenti di apprendere l’utilizzo della strumentazione FLOTAC (FLOTAC; Mini - FLOTAC e Fill - FLOTAC) che verrà messa a disposizione di tutti i partecipanti. Il corso si svolgerà presso il CREMOPAR (Centro Regionale per il Monitoraggio delle Parassitosi) che garantirà una strumentazione adeguata ed elevato livello scientifico. Si consiglia la partecipazione alla delegazione regionale SIVAE che viene considerata propedeutica al corso teorico - pratico. Ai primi 30 partecipanti non residenti nella regione Campania verrà offerto un posto letto presso le stanze ospiti del CREMOPAR in Eboli (SA) DIRETTORI DEL CORSO Giuseppe Cringoli, Prof, Dipl EVPC, Napoli Laura Rinaldi, As EVPC, Napoli PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.30 Saluto ai partecipanti - Prof Cringoli 9.45 Le tecniche FLOTAC e le principali tecniche di diagnosi copromicroscopica in parassitologia Prof Cringoli - L Rinaldi 11.30 Pausa 12.00 Approccio pratico alla strumentazione FLOTAC 13.30 Pausa Pranzo 15.00 Utilizzo pratico del FLOTAC 17.30 Discussione finale e consegna attestasti

NUMERO PARTECIPANTI: 30 QUOTE Soci SIVAE/SCIVAC € 145,00 IVA INCLUSA Non Soci € 185,00 IVA INCLUSA ESCLUSA LA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI LA QUOTA COMPRENDE: FLOTAC, Mini-FLOTAC e Fill-FLOTAC Estratti previsti in formato cartaceo Attestato di partecipazione È possibile effettuare l’iscrizione online dal sito http://registration.evsrl.it/ o scaricare il pdf dal sito. SEDE CREMOPAR - Centro Regionale per il monitoraggio delle Parassitosi Regione Campania - località Cioffi - Eboli (SA) SEGRETERIA SIVAE Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it


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Benessere del cane, del gatto e della famiglia La prevenzione e il trattamento degli ectoparassiti, della filariosi cardiopolmonare e della salute articolare oggetto di una conferenza stampa tenutasi a Milano

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD a neve a marzo inoltrato è stata l’occasione, durante una conferenza stampa lo scorso 18 marzo a Milano, per ribadire con maggior forza alcuni importanti concetti della prevenzione dei principali ectoparassiti e insetti vettori del cane e del gatto: pulci, zecche e zanzare non sono un problema solo della bella stagione ma, a causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento delle case, affliggono gli animali di casa durante tutto l’anno. Lo hanno sottolineato i relatori invitati alla conferenza stampa dal titolo “Meet the experts: Merial al servizio della salute del cane e del gatto per il benessere di tutta la famiglia” (Milano, Sanofi, 18 marzo 2013), introdotta dal Dott. Roberto Del Maso, Amministratore delegato di Merial Italia, che ha ripercorso la storia dell’azienda e dei suoi prodotti per la salute degli animali da compagnia e da produzione. Se infatti poteva apparire forzato parlare di ectoparassiti, nella percezione pubblica associati ai mesi caldi, quando all’esterno della sala conferenze cadeva la neve, proprio tale anomalia è stata lo spunto per la professoressa Laura H. Kramer, parassitologa del Dipartimento di Scienze veterinarie della Facoltà di Medicina veterinaria dell’Università di Parma, per ricordare come diversi fattori climatici e di popolazione (variazioni delle temperature, urbanizzazione, spostamenti crescenti di persone e animali) stanno modificando alcuni aspetti della salute umana e animale, in particolare le malattie veicolate da vettori artropodi, come la Filariosi cardiopolmonare, trasmessa dalle zanzare. La Filariosi canina e felina è in forte espansione in tutta Europa: in Italia ha raggiunto zone del centro-sud un tempo indenni e all’origine della maggiore diffusione c’è l’aumento del numero delle zanzare. La zanzara tigre (Aedes Albopictus) ha progressivamente colonizzato il nostro Paese contribuendo ad aumentare i rischi di trasmissione della filariosi. Un rischio oggi reale per tutta la giornata, dato che la zanzara tradizionale (Culex pipiens) agisce di sera e la zanzara tigre agisce di giorno. Inoltre, la zanzara tigre resiste di più alle basse temperature e il periodo di trasmissione si allunga sino all’autunno inoltrato. Ciò evidenzia come i rischi di trasmissione siano in costante aumento, 24 ore al giorno e per quasi tutti i mesi dell’anno. La Prof.ssa Kramer ha quindi sottolineato l’importanza della prevenzione: i farmaci lattoni macrociclici, come l’ivermectina, somministrati mensilmente per 9 mesi, assicurano la completa

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protezione della malattia attraverso l’eliminazione delle forme immature del parassita inoculate durante i 30 giorni precedenti. Particolarmente gradita è la tavoletta masticabile a base di vera carne, da somminsitrare da aprile a maggio. Inoltre, il farmaco a base di ivermectina viene eliminato rapidamente dall’organismo dell’animale (entro 72 ore dalla somministrazione), accrescendo la sicurezza di impiego. Ancor più nel gatto, l’assenza di una terapia adulticida specifica rende fondamentale la prevenzione. Ha iniziato la sua relazione in modo simile il Dott. Massimo Beccati, medico veterinario dermatologo, ricordando che pulci e zecche, approfittando dell’innalzamento della temperatura climatica e del riscaldamento dei nostri appartamenti, trovano in ogni stagione le condizioni ideali per il loro sviluppo, costituendo un problema costante per tutto l’anno per i cani e gatti di casa. Il 40% dei cani e gatti non regolarmente protetti con antiparassitari specifici ha le pulci. Ma le pulci adulte che vivono sul cane o sul gatto rappresentano solo una piccola parte (5% circa) dell’infestazione globale. Il vero problema dell’infestazione sono le forme immature disperse nell’ambiente. Le uova cadute nell’ambiente dove l’animale vive possono annidarsi ovunque e in un clima favorevole (come quello delle nostre case) riescono a schiudersi in pochi giorni. L’animale può infestarsi frequentando un ambiente in cui anche molto tempo prima è passato un animale infestato da pulci. Anche in questo caso, ha ricordato Beccati, la prevenzione e la protezione nel cane e nel gat-

to sono fondamentali ma devono essere associate al trattamento delle forme immature nell’ambiente. Non basta quindi trattare l’animale perché una nuova infestazione può svilupparsi in qualsiasi momento a causa delle forme immature che sopravvivono a lungo nell’ambiente. L’associazione tra due principi attivi, Fipronil e (S)-methoprene, è in grado di eliminare i parassiti adulti e impedire lo sviluppo delle uova e delle larve di pulci disseminate nell’ambiente (tappeti, divani, letti, cuscini). La neve è stata invece il contorno ideale per introdurre l’ultima relazione sulla salute articolare dei cani dell’Unità cinofila operativa di soccorso valanga e superficie del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, tenuta dal Dott. Paolo Cortelli Panini, responsabile nazionale veterinario dei preziosi cani di questa Unità, accompagnato da un conduttore e da un Bloodhound del Soccorso alpino fisicamente presente in sala. Le articolazioni dei cani del Soccorso alpino sono sottoposte a condizioni d forte stress. Il trattamento efficace e risolutivo di un cane maschio Nova Scotia di 6 anni, operativo in ricerca valanga e superficie, che presentava un intenso e prolungato dolore al gomito dopo il lavoro dovuto a un problema articolare (incongruenza articolare monolaterale) con un nutraceutico articolare ha indotto a iniziare una valutazione di questo prodotto nei cani del soccorso operativi in Italia, per contrastare la degradazione cartilaginea conseguente ad artrosi. Il nutraceutico (Supleneo Flex®) contiene glu-

Cryptococcus gattii in Europa In aumento nell’uomo e negli animali. La maggior parte delle infezioni è probabilmente autoctona e infezioni da Cryptococcus gattii hanno interessato le zone climatiche tropicali e subtropicali fino a tempi recenti. Tuttavia, durante l’ultima decade, le infezioni da C. gattii dell’uomo e degli animali sono aumentate in Europa. Uno studio ha determinato se le infezioni europee fossero acquisite da una fonte autoctona oppure associate ai viaggi utilizzando la tipizzazione di sequenze multilocus per confrontare 100 isolati europei (57 da 40 pazienti umani, 22 dall’ambiente e 21 dagli animali) con 191 isolati di varie parti del mondo. Dei 57 isolati umani, 47 (83%) erano stati ottenuti fin dal 1995. Tra i 40 pazienti umani, 24 (60%) avevano probabilmente acquisito l’infezione in Europa. Gli isolati dei pazienti umani dell’Europa mediterranea erano invece raggruppati in un genotipo differente insieme agli isolati animali e ambientali. I risultati indicano che C. gattii è un patogeno emergente in Europa, osservano gli autori, dove gli isolati possono essere suddivisi in 5 cluster genetici. La maggior parte delle infezioni da C. gattii è probabilmente autoctona e molte infezioni sono state acquisite al di fuori del continente eu-

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ropeo. Inoltre, la riattivazione di infezioni dormienti e acquisite fuori dall’Europa in seguito a immuosoppressione può verificarsi molti anni dopo che l’agente infettivo è stato acquisito altrove. “Autochthonous and dormant Cryptococcus gattii infections in Europe” Ferry Hagen; M Francisca Colom; Daniëlle Swinne; Kathrin Tintelnot; Roberta Iatta; Maria Teresa Montagna; Josep M Torres-Rodriguez; Massimo Cogliati; Aristea Velegraki; Arjan Burggraaf; Alwin Kamermans; Johanna M Sweere; Jacques F Meis; Corné H W Klaassen; Teun Boekhout. Emerg Infect Dis. October 2012; 18 (10): 1618-24. ■

cosamina, condroitin solfato e tocoferoli misti; questi ultimi contrastano naturalmente l’infiammazione ed il dolore articolare grazie all’inibizione dell’enzima responsabile dell’infiammazione (cicloossigenasi-2) e alle proprietà antiossidanti. È pensato per i cani con artrosi, per quelli che per motivi diversi hanno articolazioni sottoposte a una condizione di stress (lavoro, agility, caccia), per i cuccioli in accrescimento (soprattutto di razze di grossa taglia), per i soggetti anziani, sovrappeso o sedentari e per il benessere articolare del cane in ogni fase della sua vita. Gli effetti benefici strutturali sulle cartilagini articolari richiedono dalle 4 alle 6 settimane di somministrazione e permangono per circa due mesi. ■

PREVALENZA DELL’INCONTINENZA URINARIA NELLE CAGNE STERILIZZATE no studio retrospettivo ha determinato la prevalenza dell’incontinenza urinaria nelle cagne sterilizzate classificando i soggetti affetti in base all’età al momento dell’ovarioisterectomia, al numero di cucciolate prima dell’intervento, al peso corporeo, al trattamento e alla gravità dell’incontinenza, determinando l’associazione tra queste variabili. Si includevano 566 cagne ovarioisterectomizzate. Ai proprietari di cagne con incontinenza si inviava un questionario per valutare ulteriormente il grado di incontinenza, gli esami diagnostici, il trattamento e l’anamnesi. La prevalenza di incontinenza urinaria acquisita era del 5,12% (29/566 cagne), sulla base dei risultati del sondaggio telefonico e dei questionari. Non si osservarono differenze significative dell’età al momento dell’ovarioisterectomia tra cagne continenti e incontinenti. Si riscontrava un’associazione significativa tra peso corporeo e incontinenza, con maggiore tasso di incontinenza tra le cagne più pesanti (≥ 15 kg). Le cagne più grosse avevano una probabilità circa 7 volte maggiore di sviluppare incontinenza urinaria acquisita rispetto alle cagne più piccole (< 15 kg). Benché sia noto che l’incontinenza urinaria acquisita nella cagna è associata all’ovarioisterectomia, la prevalenza di questa condizione nel presente studio era bassa, concludono gli autori. (M.G.M.) “Evaluation of the prevalence of urinary incontinence in spayed female dogs: 566 cases (2003-2008).” Forsee KM, Davis GJ, Mouat EE, Salmeri KR, Bastian RP. J Am Vet Med Assoc. 2013 Apr 1; 242 (7):959-62. doi: 10.2460/javma.242.7.959.

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Malformazioni vertebrali cervicali del cavallo e prognosi atletica Il trenta per cento dei soggetti trattati conservativamente di uno studio tornava alle corse e malformazioni vertebrali cervicali (CVM) possono colpire i cavalli giovani in rapido accrescimento e spesso sono associate a prognosi negativa per le corse. Uno studio ha esaminato le cartelle cliniche di una popolazione dei cavalli purosangue con diagnosi presuntiva di CVM determinando quali aspetti radiografici e dell’esame neurologico avessero effetto sulla funzione atletica di questi soggetti quando trattati in maniera conservativa. Si includevano 103 purosangue con diagnosi presuntiva di CVM trattati conservativamente tra il 2002 e il 2010. Si determinavano retrospettivamente quali cavalli avevano corso dopo il trattamento. I cavalli venivano separati in gruppi sulla base della partecipazione o meno alle corse. Si escludevano 16 cavalli per le informazioni insufficienti. Dei restanti soggetti, 33 venivano soppressi dopo la diagnosi, mentre i rimanenti 70 venivano dimessi con un trattamento. Dei 70 soggetti trattati con terapia medica, 21 (30%) tornava a correre. I soggetti che tornavano alle corse avevano un grado neurologico significativamente inferiore con una mediana di 1,0 per gli arti toracici e 2,0 per gli arti pelvici. I cavalli soppressi e quelli che

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non correvano avevano una maggiore probabilità di essere affetti da cifosi e stenosi craniale nei radiogrammi cervicali laterali in stazione. Alcuni cavalli possono continuare a correre dopo la diagnosi di CVM, concludono gli autori, e l’esame neurologico e radiografico possono essere utili nel prevedere la prognosi atletica. (M.G.M.) “Prognosis for Racing with Conservative Management of Cervical Vertebral Malformation in Thoroughbreds: 103 Cases (2002-2010)” Hoffman CJ, Clark CK. J Vet Intern Med. 2013 Mar 10. [Epub ahead of print] ■

DERMATITE DIGITALE E PRODUZIONE LATTEA NELLA BOVINA no studio ha stimato l’associazione tra dermatite digitale (DD) e produzione di latte nel giorno del controllo (test-day milk yield, TDY) nelle vacche da latte tenendo in considerazione la gravità delle lesioni. Si raccoglievano i dati per 6 mesi in 47 allevamenti da latte francesi endemicamente affetti da DD coinvolti in uno studio clinico volto a valutare l’efficacia dei trattamenti collettivi per questa patologia. I piedi posteriori di tutte le vacche in lattazione venivano valutati per le lesioni di DD su base mensile da 14 osservatori addestrati utilizzando un sistema di punteggio a 4 punti (da M0 a M4, dove M sta per Mortellaro). Lo status DD veniva definito in 3 categorie: no DD [M0 e (o) M4 in entrambi i piedi], casi moderati (M1 in uno o entrambi i piedi e no M2) e casi gravi (M2 in uno o entrambi i piedi). Si registravano tutte le TDY della lattazione. Il set di dati finali completo includeva 7599 TDY di 1782 vacche Holstein di 41 allevamenti. L’effetto della DD sulla successiva TDY (es., entro 30 giorni dopo l’identificazione di una lesione DD) veniva analizzato separatamente per le vacche primipare e multipare. Durante lo studio, nel 38% delle vacche primipare e nel 41% di quelle multipare si

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osservava almeno una volta una lesione DD (casi moderati e gravi) e mediamente si osservavano lesioni DD per due visite consecutive. La produzione di latte diminuiva significativamente nelle vacche con diagnosi di lesioni DD. Le vacche primipare producevano in media 0,63 kg/die in meno quando la DD era moderata e 0,50 kg/die quando era grave, rispetto alle vacche non affette. Le vacche multipare producevano, in media, 0,50 kg/die in meno quando la DD era moderata e 0,75 kg/die in meno quando era grave, rispetto alle vacche non affette. I risultati dello studio confermano, concludono gli autori, che la DD ha un effetto significativo sulla produzione lattea delle vacche da latte, anche quando gli animali vengono trattati in maniera rigorosa. Le perdite produttive dovrebbero quindi essere considerate nella valutazione dei costi e benefici dei programmi di controllo della DD. (M.G.M.) “Association between digital dermatitis lesions and test-day milk yield of Holstein cows from 41 French dairy farms” A. Relun, A. Lehebel, A. Chesnin, R. Guatteo, N. Bareille Journal of Dairy Science. Volume 96, Issue 4, Pages 2190-2200, April 2013.


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Lesioni, avvelenamenti e punture da parte di pet esotici Un problema medico limitato ma emergente, secondo uno studio inglese na varietà di vertebrati e invertebrati esotici sono tenuti oggi come animali d’affezione, tra cui pesci, anfibi (per esempio, rane e rospi), rettili (per esempio, tartarughe, coccodrilli, lucertole e serpenti), uccelli, mammiferi (per esempio, primati,

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zibetti, leoni) e invertebrati (per esempio, ragni, scorpioni e centipedi). Il possesso di alcune di queste specie è in aumento. I dati relativi al 2009-2011 suggeriscono che il numero di case con rettili è aumentato del 12,5% circa. Sondaggi recenti che riguardano solo alcuni di questi animali indicano che potrebbero essere presenti nel 18,6% circa delle ca-

se. Molti animali d’affezione esotici sono in grado di indurre lesioni o avvelenamenti ai loro proprietari e alcuni contatti si sono dimostrati fatali. Uno studio ha analizzato le statistiche degli episodi sanitari registrati nel sistema sanitario nazionale inglese (NHS Health Episode Statistics) analizzando le ammissioni in ospedale

e le degenze per il periodo 2004-2010, utilizzando le seguenti categorie di lesioni, avvelenamenti o punture: morsi o attacchi da parte di coccodrilli o alligatori; morsi o avvelenamenti di altri rettili: contatto con serpenti e lucertole velenosi; contatto con scorpioni. Nel periodo studiato, i dati mostravano un totale di 760 episodi di consultazione completi, 709 ammissioni in ospedale e 2121 giorni di degenza associati a danni causati verosimilmente da animali d’affezione esotici. Le lesioni, gli avvelenamenti e le punture dei pet esotici costituiscono una piccola ma importante componente dei problemi medici emergenti, concludono gli autori. Una maggiore consapevolezza dei danni rilevanti e delle conseguenze mediche del possesso di animali esotici può migliorare la valutazione clinica e le raccomandazioni per i pazienti. (M.G.M.) “Injuries, envenomations and stings from exotic pets”. Warwick C, Steedman C. J R Soc Med. 2012 Jul; 105 (7): 296-9. ■

PERVIETÀ DELL’OVIDOTTO NELLA CAVALLA e masse endoluminali dell’ovidotto possono causare infertilità e/o subfertilità nella cavalla impedendo il trasporto di ovuli, spermatozoi o entrambi alla sede di fertilizzazione oppure dell’embrione in utero. Attualmente non esistono test clinici per verificare la pervietà dell’ovidotto nella cavalla. Uno studio ha determinato se il passaggio di microsfere dall’ovidotto all’utero fosse associato a presenza o assenza di masse endoluminali. Durante la laparoscopia in stazione si incannulavano gli ovidotti e si instillavano 15 µm di perle fluorescenti in 16 cavalle di razze leggere. Si effettuava un lavaggio uterino 48 ore dopo la chirurgia per raccogliere e quantificare le perle trasportate in utero. La presenza di masse endoluminali veniva determinata mediante valutazione postmortem e confrontata con il numero di perle raccolte con il lavaggio uterino. Un test veniva considerato positivo per masse endoluminali se nessuna perla veniva trasportata in utero. La sensibilità e specificità del test era rispettivamente del 71,4 e dell’85,7%. “Laparoscopic evaluation of oviductal patency in the standing mare” Carolyn E. Arnold, Charles C. Love. Theriogenology. Volume 79, Issue 6. Pages 905-910, 1 April 2013.

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Medicina degli animali selvatici di ALESSANDRO MELILLO Consigliere SIVAE enerdì 15 marzo 2013 presso la sede della SIVAE, nelle sale di palazzo Trecchi a Cremona, l’attenzione di oltre 80 medici veterinari non è stata per i consueti cani o gatti o per i gli “exotic pets” - conigli, pappagalli, tartarughe e simili, usuali pazienti dei veterinari iscritti alla Società Italiana Veterinari per Animali Esotici - ma per pazienti decisamente più particolari, gli animali selvatici appartenenti alla nostra fauna spontanea, la cui gestione pone tutta una serie di problematiche sia dal punto di vista strettamente medico che da quello etico nonché da quello legale e normativo. Proprio per parlare di quest’ultimo punto è stato invitato il dr Luca Brugnola, Vice Questore Aggiunto presso il CFS e coinvolto su scala regionale e nazionale nell’applicazione dei regolamenti CITES: sono stati quindi chiariti molti particolari sul significato della Convenzione di Washington, sulle sue applicazioni a livello comunitario europeo, sui diversi tipi di certificati, sulla marcatura richiesta per le diverse specie sottoposte a differenti regimi di tutela e sulla re-

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sponsabilità legale di detentori ed affidatari di individui di queste specie. La seconda parte della relazione ha invece affrontato il problema dei centri di recupero CRAS e CRASE, sottolineando anche i diversi punti poco chiari nelle leggi che regolamentano queste strutture. Di seguito sono state affrontate le problematiche più frequenti nei diversi gruppi di selvatici: il dr Giordano Nardini, vice presidente della SIVAE, ha illustrato il difficile approccio ai rettili e agli anfibi, creature di solito ignorate quando non decisamente malviste dal pubblico e che quindi spesso arrivano con gravi lesioni dolose. Un po’ meglio la situazione delle tartarughe marine, unici rettili cui viene prestata una certa attenzione anche a livello governativo. Laura Clemenzi, naturalista e tecnico veterinario, ha spiegato con grande chiarezza le corrette tecniche di allevamento artificiale di cuccioli orfani, spaziando dai Lagomorfi ai Chirotteri ai piccoli Carnivori. Sono stati analizzati i diversi tipi di latte, le tecniche di svezzamento e soprattutto la grande dedizione e pazienza indispensabili per avere successo con i delicati neonati. Il dr Ceccherelli, coadiuvato dalla futura collega Elisa Berti, ha svolto il ruolo del mattatore esponendo in maniera istrionica ma scientificamente ineccepibile le problematiche relative ai Carnivori e agli

Ungulati, specie da trattare con particolare cautela: la teleanestesia è indispensabile per recuperare questi soggetti in sicurezza per loro e per l’operatore. Sono stati presentati alcuni interessanti casi clinici su lupi, tassi ed altri carnivori in cui gli operatori si sono avvalsi anche della collaborazione di specialisti eseguendo diagnostica per immagini e chirurgia specialistica, dimostrando quindi che una corretta e consapevole gestione consente anche su questi pazienti “difficili” una medicina di alto livello. Lo stesso dr Ceccherelli, veterinario responsabile del CRUMA di Livorno, ha dimostrato la sua considerevole esperienza nel recupero di moltissime differenti specie di uccelli appartenenti alla fauna stanziale e di passo. Particolarmente interessante la relazione introduttiva che affrontava il difficile problema di definire la recuperabilità di un soggetto e quindi l’opportunità di investire risorse mediche, finanziarie ed umane nell’ottica della reintroduzione in natura che, non dimentichiamolo, deve rimanere il principale se non l’unico obbiettivo della medicina del paziente selvatico. Il medesimo concetto è stato ribadito dal dr Luca Palestra che ha spiegato bene le differenti problematiche del recupero degli uccelli da preda, principalmente Falconiformi, tristemente ancora

FOTO DI SIMONE SCOCCIANTI

L’auspicio è quello di una maggiore partecipazione della classe veterinaria alla gestione dei centri di recupero sparsi sul territorio nazionale

vittima di cacciatori di frodo ma anche di traumi diversi o di avvelenamenti ed intossicazioni, essendo all’apice della catena alimentare. Particolarmente istruttivo è stato il confronto che ha dato vita a vivaci discussioni, dimostrando che la medicina degli animali selvatici è un settore vitale ed interessante della nostra professione, nonostante le grandi difficoltà nel reperire i fondi per occuparsi in maniera ottimale di questi animali. ■

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Aggiornamenti in medicina degli animali esotici Il programma scientifico è stato affiancato da un’accesa discussione sul progetto pilota relativo all’accreditamento presentato da FNOVI di MARIA CRISTINA STOCCHINO Med Vet, Sassari Cremona, sabato16 e domenica 17 marzo, si è svolto il consueto incontro primaverile della Società Italiana Veterinari per Animali Esotici. Con un ormai collaudato programma, articolato in argomenti e specie, sono stati toccati temi fra i più diversi; e così, accanto a relazioni sull’anestesia e l’analgesia degli animali esotici, sullo stato dell’arte dell’oncologia clinica e chirurgica, hanno trovato spazio relazioni di taglio più pratico con descrizioni di casi clinici particolari per tipo e tipologia del paziente, argomenti di base sulla medicina di pesci e anfibi, descrizione dei principali segnali di stress negli animali non convenzionali, spunti interessanti sulla cardiologia della cavia ed esplicazione dei punti cardine della medicina basata sulle evidenze. Una giovane collega ha presentato un sunto della sua tesi sulla situazione sanitaria dei Circhi, ed abbiamo ospitato con piacere una collega anestesista dell’Università di Pisa. Le numerose domande e le discussioni dimostrano una volontà di condivisione e crescita professionale, sempre più alta. Al termine della sessione dei lavori di sabato, ha avuto luogo l’assemblea annuale che, come avevano anticipato le discussioni circa l’accreditamento del veterinario per animali esotici, sul forum le settimane precedenti l’incontro, è stata piuttosto vivace, Diciamo che è subito emerso un certo malumore della base che lamenta una difficoltà oggettiva, per la gran parte dei veterinari che non svolge regolare attività congressuale, di accedere all’agognato riconoscimento. Alcuni dei punti richiesti per accedervi prevedono, infatti, la pubblicazione di articoli, la presentazione di lavori ai seminari, corsi, congressi, l’attività di docenza. Tutte caratteristiche estranee alla gran parte dei veterinari che quotidianamente svolgono l’attività professionale dedicandosi esclusivamente all’aspetto puramente pratico della professione, non avendo mai coltivato velleità di altra natura. Non concordano col metodo di valutazione indicato dal documento FNOVI. È emersa anche la posizione, diametralmente opposta, di chi invece considera questi criteri addirittura troppo facili. In pratica: la maggior parte considera i punti troppo rigidi, altri addirittura troppo morbidi. Il dott. Crosta come rappresentante ANMVI e il dott. Bedin come rappresentante SIVAE, che hanno materialmente seguito l’iter dell’accreditamento, hanno spiegato la loro posizione e quella della FNOVI. FNOVI, così come auspicato dalla FVE (Federation of Veterinarians of Europe), associazione che riunisce le federazioni nazionali europee omologhe di FNOVI, ha necessità di fare una selezione, e naturalmente tutti quelli che restano esclusi non sono contenti. Il dott. Crosta sottolinea il fatto che 1/3 del percorso è comunque accessibile a gran parte dei colleghi e invita i presenti a preoccuparsi, nei prossimi due anni, per ottenere il resto

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dei requisiti. Il progetto, che prima del varo ufficiale è stato ripetutamente revisionato da delegati delle varie associazioni che hanno interesse nella medicina degli animali esotici (SIVAE, ANMVI, SIVASZOO, AIVPA e SIVSANC), dovrebbe

partire ad aprile; resta chiaro che il progetto portato avanti da FNOVI non è definitivo, ma si tratta di un progetto pilota, che dopo un paio d’anni di collaudo dovrà essere rivisto e modificato secondo i suggerimenti delle parti interessate. Da parte sua SIVAE si impegna

a proporre dei suggerimenti che serviranno a migliorare il progetto in corso d’opera. In particolare s’impegna a produrre un questionario da sottoporre ai soci, che permetta di estrapolare dei suggerimenti utili e graditi alla ■ “base”.


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Percorso terapeutico in un ambito ancora poco conosciuto Medicina comportamentale del gatto a Padova di CLAIRE PALOPOLI Med Vet, Roma l 10 marzo si è svolta a Palazzo Trecchi la giornata specialistica SISCA dal titolo “La medicina comportamentale del gatto: un approccio cognitivo-relazionale”, dedicata interamente all’approccio cogni-

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tivo-relazionale nei disturbi del comportamento del gatto. L’incontro, organizzato da SISCA ma aperto anche ai soci SIMEF, è nato dal desiderio di fornire non solo informazioni teoriche su un argomento ancora poco conosciuto, ma soprattutto di illustrare ai colleghi che operano in questo ambito alcuni strumenti pratici per la realizzazione del percorso tera-

peutico. Nel corso della giornata sono state più volte evidenziate le specificità degli interventi sui gatti sotto vari punti di vista; per quanto riguarda ad esempio il lavoro pratico, è stato sottolineato come la consulenza nel gatto presenti maggiori difficoltà per il medico veterinario comportamentalista a causa della mancanza della figura dell’educatore/istruttore.

Il veterinario si trova a occuparsi anche di tutta la parte pratica del percorso riabilitativo senza avere necessariamente le competenze per farlo. La diversa socialità del gatto rispetto al cane lo rende inoltre non sempre disponibile alle richieste e ciò rappresenta una grossa difficoltà ulteriore nella realizzazione concreta del percorso. Anche dal punto di vista del sistema famiglia nel quale si va ad operare, è stato evidenziato come la concezione della relazione tra proprietario e gatto sia prevalentemente incentrata sulla dimensione epimeletica e su quella affettiva. Ancor più che nel cane; manca inoltre la percezione dell’animale come soggetto con specifiche caratteristiche etografiche, che vengono quindi pesantemente sottovalutate, rendendo ancora più difficoltoso l’intervento terapeutico. Quest’ultimo aspetto spiega la minor sensibilità verso le patologie comportamentali del gatto rispetto al cane, rapportandolo al maggior numero di felini presenti nelle famiglie italiane. Durante la giornata specialistica si è tenuta l’annuale assemblea dei soci SISCA che ha visto la partecipazione di una cinquantina di soci. All’ordine del giorno anche la valutazione dell’attività scientifica futura di SISCA. Il dibattito è stato fruttuoso, con la proposta di alcuni temi interessanti da affrontare nel 2014 o negli anni a venire. In particolare è stata manifestata la necessità di affrontare e approfondire temi come l’utilizzo delle terapie non convenzionali in medicina comportamentale, la diagnosi in caso di una perizia per l’Asl o di contenzioso giudiziario e la medicina comportamentale del cavallo. Infine sono state avanzate proposte per sensibilizzare i DVM verso la medicina comportamentale al fine di attivare sinergie volte a migliorare il benessere e la relazione uomo animale. Con la speranza che questa giornata abbia contribuito alla crescita di una “scienza” ancora molto giovane come la medicina comportamentale felina, vi aspettiamo a Rimini con la Sessione avanzata di Medicina Comportamentale “Le emozioni nel bambino e nel cane: esiste una relazione?” prevista per Sabato 1 Giugno e gratuita per i soci SISCA 2013 iscritti al 78° Congresso Internazionale SCIVAC. ■


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Lettere al Direttore

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Facciamoci sentire Vi scrivo per esprimere un'opinione e magari anche una richiesta. Si leggono ormai quotidianamente notizie riguardo il problema del randagismo e dello stato dei canili, di storie di volontari che cercano disperatamente aiuto e casi eclatanti di maltrattamento. Con piacere ho notato che sempre più l'opinione pubblica si è fatta sensibile e consapevole anche grazie alla diffusione dei media, programmi tv o social networks. Molti, e forse troppi, hanno detto "la loro", come le varie associazioni animaliste più o meno politicizzate, ma non ho percepito forti risposte e prese di posizione della classe veterinaria. Mi rendo perfettamente conto che viviamo momenti di estrema difficoltà economica e che forse ci sono problemi più impellenti, ma credo che sia nostro dovere come, passatemi il termine forse un po’ romantico ma veritiero, "tutori della salute e ambasciatori del benessere degli animali" di esprimerci pubblicamente in merito a certe questioni. Non penso ad uno schieramento ma ad un dichiarato sostegno e un'attiva collaborazione con coloro che nel loro piccolo fanno molto. Non penso solo alle spinose questioni di Green Hill ma anche al lavoro di piccole-grandi persone e di tanti volontari. Diamo un messaggio forte e chiaro alla gente che ci siamo, che i Veterinari sono dalla parte degli animali sempre e non solo quando dentro il loro ambulatorio. Siamo una categoria che molto fa, tutti i giorni e nel silenzio, senza aver bisogno del clamore e del riconoscimento ma...facciamoci sentire. Lettera firmata Cara Collega, grazie per averci scritto e per aver accettato di condividere con altri colleghi le tue considerazioni. Sul randagismo la veterinaria ha detto molto e sta facendo molto. L’ANMVI ha partecipato, nella persona del sottoscritto, ai lavori parlamentari per la riforma della 281 con costanti interventi propositivi e in qualche caso di dura critica. Siamo arrivati a chiedere una commissione d’inchiesta sul randagismo perché non accenna a diminuire e affolla i canili, specie i canili-business e i canili lager. Abbiamo por-

ATTENZIONE ALLE TRUFFE nvitiamo i Medici Veterinari che ricevono proposte commerciali, in particolare per lo smaltimento dei rifiuti, i controlli all'impianto elettrico e gli adempimenti per la sicurezza sul lavoro a verificare l'effettiva sussistenza degli obblighi prima di sottoscrivere onerosi contratti. ANMVI Servizi è sempre a disposizione per verificare gli effettivi oneri a carico delle strutture veterinarie: anmviservizi@anmvi.it Tel. 0372/40.35.36

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PROFESSIONE TELEFONATE A CAMPIONE

Avvisiamo i Colleghi che l’ANMVI ha avviato una indagine sulla lettura di Professione Veterinaria. Alcuni di voi potrebbero essere contattati telefonicamente dalla Dottoressa Silvana Bonelli, Medico Veterinario, per proporvi alcune domande. La partecipazione è facoltativa e subordinata alla disponibilità ad un colloquio di circa 10 minuti.

tato a tutti i Sottosegretari con delega alla veterinaria la proposta di far entrare le strutture veterinarie private in un piano nazionale di sterilizzazione a tappeto. Purtroppo, se il Ministero della Salute si è sempre dimostrato attento e sensibile, la stessa cosa non possiamo dire sia accaduta in certe Regioni. Come sai ognuna ha la sua legge regionale, i suoi finanziamenti e in qualche caso i suoi scandalosi fallimenti. Non è romantica la tua visione. Non è però con il sentimento per gli animali che si combatte il randagismo, ma con strumenti politici e finanziari che basterebbe avere il coraggio e l’onestà di usare. La gente sa che ci siamo e che potremmo fare molto di più di quanto ci è consentito in territori e sedi decisionali dove si fa finta di non capire, di non vedere, di non sentire. Ecco perché molti di noi oggi, sono sconfortati, e preferisco-

no come giustamente scrivi lavorare senza clamori nel proprio ambulatorio piuttosto che combattere contro i mulini a vento. Come Associazione cerchiamo di scoraggiare l’individualismo professionale e di dare alla nostra Categoria entusiasmo, strumenti e servizi. I social network, ai quali fai cenno, sono sicuramente un luogo di incontro sociale fra noi e il vasto pubblico. Li stiamo usando e ci rendiamo conto che un post sulla nostra pagina facebook genera moltissimi contatti e per questo siamo aperti a questa comunità globale, dove proclamare la nostra esistenza e anche - se me lo concedi - la diversità tra professionisti e volontari, fra istituzioni responsabili e istituzioni che dietro al volontariato si deresponsabilizzano. Ti auguro buon lavoro. Marco Melosi

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“È facile puntare il dito contro chi è costretto a fare il lavoro sporco in una società dove cani e gatti finiscono abbandonati”. Ingrid Newkirk, PETA (in “Why we eutanize”)


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22 Calendario attività Dal 20 aprile al 1 giugno Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

20 APR 21 APR 21 APR 21 APR 21 APR 21 APR 21 - 23 APR 27 - 28 APR 1 - 4 MAG 3 - 5 MAG 4 - 5 MAG

INCONTRO SIRVAC Attenzione: Date evento modificate. INCONTRO SIONCOV INCONTRO SICARV / SIMIV INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

INCONTRO SIMIV

INCONTRO SIATAV

5 MAG 5 MAG 5 MAG

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CAMPANIA

PRINCIPI DI PARASSITOLOGIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Eboli - LOCALITÀ CIOFFI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

RIPRODUZIONE DEI PICCOLI ANIMALI - Hotel Ca Noa - Brescia - Via Triumplina 66 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA STRATEGIA FLOTAC NELLA PARASSITOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Eboli - Località Cioffi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it 15 CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVAR - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa e Ufficio Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it GINECOLOGIA E ANDROLOGIA: TUTTO CIÒ CHE È UTILE E INDISPENSABILE SAPERE - Palazzo dei Congressi BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Accred. ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN DERMATOLOGIA NELLA TUA PRATICA CLINICA - Napoli - Hotel Oriente - Via A. Diaz 44 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SEDIAMOCI DAVANTI A... UNA RADIOGRAFIA DELL’ADDOME - Roma, Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ASVAC- ERRORI E TRAPPOLE DIAGNOSTICHE IN MEDICINA INTERNA E PATOLOGIA CLINICA - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO PRATICO PER IL CONTROLLO DELLE PATOLOGIE CARDIACHE NEL CANE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ADVANCED COURSE - AO MASTERCLASS COURSE ON DISTAL EXTREMITIES SURGERY AND TRAUMATOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it WORKSHOP ON DERMATOPATHOLOGY - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it PUGLIA - CORSO REGIONALE DI MEDICINA INTERNA - Trani - Via Statuti Marittimi 111 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Tulip Inn - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it VALUTATORI DI SISTEMI ORGANIZZATIVI DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it TRAUMATOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it VEPRA - 3RD EUROPEAN VETERINARY REHABILITATION SYMPOSIUM - Palacongressi di Rimini, Rimini Via della Fiera, 23 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

CORSO REGIONALE SIVAE / SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON UNIVERSITÀ DI NAPOLI

6 MAG 8 - 10 MAG 11 - 12 MAG 11 - 12 MAG 12 MAG

CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVAR SEMINARIO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ZOOMARK INTERNATIONAL INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO

12 MAG

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC

13 - 15 MAG

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON FSA Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

15 - 18 MAG 15 - 18 MAG 17 - 19 MAG 19 MAG 20 - 25 MAG 22 - 24 MAG 31 MAG - 1 GIU

TAVOLA ROTONDA SULLA NEONATOLOGIA: DA RIMINI IN POI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it BIOLOGIA, PATOLOGIA E TERAPIA DELLE METASTASI TUMORALI IN ONCOLOGIA VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it SINDROME CARDIO RENALE: STATO DELL’ARTE IN MEDICINA UMANA E VETERINARIA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ERRORI E TRAPPOLE DIAGNOSTICHE IN MEDICINA INTERNA E PATOLOGIA CLINICA - Bologna, Savoia Hotel - Via del Pilastro, 2 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUELLO CHE IL VETERINARIO DI BASE DEVE SAPERE PER RISOLVERE LA MAGGIOR PARTE DEI PROBLEMI OCULISTICI - Sheraton Bari Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Perugia, facoltà di medicina Veterinaria - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 3° IT. ANESTESIA: II PARTE - MONITORAGGIO IN ANESTESIA: COME, QUANDO, PERCHÉ? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 26,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN ENDOCRINOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA.. INCONTRA FEDERICO FRACASSI - Hotel Serena Majestic, Montesilvano (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 3° IT. CHIRURGIA: II PARTE - CHIRURGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. DERMATOLOGIA: III PARTE - PRINCIPI DI TERAPIA DERMATOLOGICA NEL CANE E NEL GATTO Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accred. per 29,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TEST DIAGNOSTICI VECCHI E NUOVI IN NEFROLOGIA, ENDOCRINOLOGIA E GASTROENTEROLOGIA Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per infoi: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it MORBILITÀ E MORTALITÀ IN ANESTESIA: TAVOLA ROTONDA - EBM: EVIDENCE BASED MEDICINE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

INTERNATIONAL COURSE SCIVAC INCONTRO CORSO REGIONALE SCIVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP CORSO AIVEMP

CORSO SCIVAC CONGRESSO INTERNAZIONALE SIFIRVET / SCIVAC

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VETERINARIA 11 | 2013

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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 26 marzo 2013

SOLUZIONI

2. Quale dei seguenti farmaci antifungini è più frequentemente responsabile di epatotossicità nel gatto?

a

a b c d e

d

Tutti i cani discendono dal lupo salvo i volpini

Chetoconazolo Itraconazolo Amfotericina B

QUIZ 1

Tutte le razze di cani discendono dal lupo

Il cane discende dal cane

Terbinafina

Risposta corretta: c) Delegazione regionale Scivac Valle D’Aosta: “Approccio razionale alla scelta ragionata del cucciolo” Auditorium Comunale Villair di Quart (AO) - Ottobre 2007

b c

Econazolo

QUIZ 2

Vero, infatti discendono dal lupo o dallo sciacallo dorato o altri canidi

Risposta corretta: c) Incontro SIMEF: “Incontro di aggiornamento sulle micosi superficiali e sistemiche del gatto” Cremona, Novembre 2007

1. Le varie razze di cani hanno progenitori differenti:


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