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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 11 dal 26 marzo al 1 aprile 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
VERIFICHE SULL’IMPIANTO ELETTRICO
IL CRONOTACHIGRAFO ANALOGICO E DIGITALE
EMANGIOSARCOMA NEL GATTO
COMUNICARE NELLA PRATICA QUOTIDIANA
PUBBLICATI GLI ELENCHI DELLA FSA
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FONDI MILIONARI E PIÙ DI 600 MILA RANDAGI
BREVI AVVELENAMENTI Il Ministero della Salute ha emanato una nuova ordinanza (Ordinanza 10 Febbraio 2012) di divieto di utilizzo e di detenzione di esche e bocconi avvelenati. Il provvedimento è sulla Gazzetta Ufficiale n. 58 del 09 Marzo 2012.
RIORDINO Durante l'iter della Legge Comunitaria 2011, la Camera dei Deputati ha introdotto un articolo aggiuntivo che delega il Governo al riordino della normativa sul farmaco veterinario. Lo scopo è di coordinare la disciplina interna vigente con i regolamenti comunitari.
TRASPORTO L'Europarlamento ha approvato la Dichiarazione 49/2011 sull'introduzione di un limite massimo di 8 ore per il trasporto nell'Unione europea di animali destinati alla macellazione. La Commissione Europea dovrà tenerne conto.
CONCORSO Laureato in Medicina veterinaria, residente in Italia, iscritto ad un Ordine provinciale con meno di 35 anni di età. È il profilo del candidato che può partecipare al concorso di idee lanciato dalla Fnovi. Regolamento al sito www.fnovi.it
ESERCITO Dal 27 marzo entrano in vigore le modifiche al Codice dell'Ordinamento Militare, introdotte con il Decreto Legislativo 24 febbraio 2012, n. 20. Rafforzate le competenze veterinarie.
COMMERCIO Si chiude la ventennale controversia sul commercio di “carne agli ormoni” fra l’Europa con Stati Uniti e Canada. Mantenere il divieto di importare bovini trattati con ormoni, in cambio di un aumento delle quantità di carni di alta qualità esportabili nell'UE da Stati Uniti e Canada.
ONLINE
www.anmvioggi.it
INTERVISTE
Al giro di boa la riforma della 281 Esaminati tutti gli emendamenti. Le novità della nuova Legge quadro presentate dagli On. Mancuso e Viola A PAGINA 3
Sono fonti ministeriali a dichiarare che “manca un controllo effettivo” del territorio, malgrado la Legge 281 del 1991 stabilisca che sono comuni e sindaci i responsabili della gestione del randagismo. Con la nuova Legge quadro i Comuni saranno ancora più responsabili. Una contabilità esatta dei randagi non esiste, ma il Ministero ne stima per difetto almeno 600 mila. Nel 2011 lo Stato ha stanziato 327 mila euro, una drastica riduzione dopo le cifre milionarie degli anni precedenti. Pochi fondi? Nel 2010 erano circa 3milioni di euro, stessa cifra nel 2009 e nel 2008. E continuando a ritroso: nel 2007 euro 4.986.000, nel 2006 euro 3.998.000, nel 2005 euro 4.271.578. Come si spiegano, nel 2012, 600 mila randagi che sfuggono alle stime ufficiali? La domanda sarà retorica, ma aspetta delle risposte ufficiali. Fra le richieste avanzate dall’ANMVI, nel corso della sua audizione in XII Commissione c’è stata quella di una maggiore trasparenza nella definizione e nella rendicontazione del riparto che viene deciso annualmente dal Ministero della Salute. Le amministrazioni territoriali non sempre rendono conto ai cittadini della destinazione di fondi che vengono dalle casse del Tesoro. Perché continuare ad elargire risorse ad
Enti inadempienti? Non sarà ora di chiudere i rubinetti e di chiedere conto dei milioni elargiti in vent’anni? La nuova legge quadro di riforma della 281 introduce la tassa comunale di scopo. L’hanno chiesta i Comuni in audizione. Con l’aria che tira parlare di una nuova tassa è un suicidio politico. Ma se esiste un federalismo fiscale forse è ora di applicarlo pensando ai contribuenti, perché non è giusto che a pagare per la cattiva gestione di un Sindaco siano tutti i cittadini italiani. I Comuni che saranno costretti a chiedere ai loro concittadini di mettere mano al portafoglio, ammesso che ne abbiano il coraggio, dovranno anche spiegare perché. E forse si permetterà alla cittadinanza di fare attenzione - come mai è avvenuto nel nostro Paese- agli sprechi della sanità pubblica veterinaria, per colpa di cattive amministrazioni. Un effetto positivo potrebbe anche essere una migliore redistribuzione delle ricchezze e, se il meccanismo funziona, si potrebbero liberare risorse dell’Amministrazione centrale a favore di progetti di medicina veterinaria di base. In altre parole chi dovrà tassare abbia meno finanziamenti dal Tesoro. E quei risparmi siano dirottati su investimenti di prevenzione in quei territori che hanno gestito al meglio l’anagrafe canina e i canili.
I VOLONTARI NON SONO MEDICI VETERINARI ABBIAMO SEMPRE COLLABORATO CON LE PIÙ IMPORTANTI ASSOCIAZIONI ANIMALISTE NAZIONALI REALIZZANDO SPESSO INIZIATIVE CONDIVISE NELL’INTERESSE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE ANIMALE. Abbiamo fatto battaglie comuni, come ad esempio quella per la riduzione dell’aliquota IVA sulle prestazioni veterinarie e sul petfood o quella per la sterilizzazione degli animali vaganti per contenere il fenomeno del randagismo. Abbiamo sostenuto campagne mediatiche contro l’abbandono degli animali, l’importazione illegale di cuccioli dall’est, la gestione di alcuni canili ed abbiamo condiviso progetti a sostegno dell’adozione e dell’anagrafe. Abbiamo anche ritenuto giuste e corrette le denunce di alcune associazioni contro colleghi che nel loro comportamento professionale risultavano veramente indifendibili per non avere minimamente rispettato le BPV o aver agito in totale malpractice. Siamo sempre i primi ad intervenire con segnalazioni o denunce agli Ordini di fronte a comportamenti di colleghi che non rispettano le norme legali e deontologiche che regolano la nostra professione, sia a garanzia della salute e del benessere animale sia a difesa dell’immagine della nostra categoria. Se oggi con alcune associazioni animaliste non riusciamo più a collaborare, o siamo per certi episodi in una situazione di conflitto, è solo perché da parte loro è venuto a mancare il dovuto rispetto verso il ruolo e le competenze del Medico Veterinario che sono di sua esclusiva e non possono essere delegate o demandate ad altri operatori. I volontari non possono sostituirsi al Medico Veterinario nella valutazione delle condizioni e dello stato di benessere dell’animale indipendentemente dall’attività professionale del collega esercitata comunque sempre secondo “scienza e coscienza”.
L’informazione Veterinaria On Line
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Animali da affezione Attualità
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È pronta la legge quadro che riformerà la “vecchia” 281 Non solo randagismo nel testo uscito dalla Commissione dopo un lungo iter del contrasto del randagismo, ad incentivi per le adozioni, a prestazioni medico-veterinarie di base erogate da liberi professionisti, all'espletamento di piani di controllo sulle nascite. Ogni comune si doterà di apposito regolamento col quale stabilire esenzioni, riduzioni o detrazioni. Non si tratta, come erroneamente detto in alcuni blog, di una tassa sui cani, ma piuttosto di un contributo minimo che i Comuni possono, e non devono, chiedere ai padroni di animali d’affezione stabilendo determinate fasce d’esenzione (ad esempio per i possessori di più animali o per chi li sottopone a vaccinazione e chippatura), con l’obbligo di reinvestire in politiche per gli stessi animali d’affezione. Una facoltà che viene lasciata ai Comuni perché possano avere a dispo-
L’On. Gianni Mancuso, Segretario della XII Commissione, è relatore della legge quadro. Ha coordinato il comitato ristretto che, integrando una decina di proposte di legge, ha prodotto il testo unificato sul quale sono stati presentati gli emendamenti.
MA NON POTRÀ AUMENTARE LA SPESA PUBBLICA Il nuovo testo arriva a pochi giorni dalle tragedie di Milano e Livorno, dove cani senza controllo hanno ucciso due uomini. La cronaca ha registrato anche la morte di un bambino in Sicilia, una delle regioni dove il problema del randagismo è più acuto, come in Puglia, Campania, Calabria e Lazio. E pone risvolti di incolumità pubblica. Tuttavia, in nessuna Regione esistono stime contabili che mettano in relazione i fondi ricevuti con i risultati degli interventi per verificare l’andamento della popolazione canina. Nemmeno sui cani di proprietà, che spesso sfuggono alle anagrafi. (nella foto corriere.it: cattura di uno dei cani del branco che il 2 marzo scorso ha ucciso un uomo nel milanese)
a XII Commissione Affari Sociali della Camera ha concluso l’esame degli emendamenti al testo di riforma della 281. Il nuovo testo si chiama: “Nuove norme in materia di animali d’affezione, di prevenzione e controllo del randagismo e di tutela dell’incolumità pubblica”. L’attenzione è ora rivolta in modo particolare sulle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio. Per Gianni Mancuso, Segretario della XII Commissione e relatore della nuova Legge quadro, si potrà “mettere ordine nella materia”. Il collega parlamentare ha voluto sottolineare la collaborazione con l’On Rodolfo Viola “con il quale ho condiviso passo dopo passo l’esame di ogni articolo” in Commissione. Entrambi i parlamentari veterinari si dicono soddisfatti e si augurano che il testo possa rapidamente approdare all’Aula di Montecitorio. Professione Veterinaria ha rivolto loro qualche domanda per mettere in luce le prospettive di emanazione e le novità principali di un testo che arriva, a pochi giorni dalle tragedie di Milano e Livorno.
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PV - On. Mancuso, che possibilità reali ci sono che la nuova legge quadro esca prima della fine della Legislatura? R - Sebbene manchi poco più di un anno alla fine della legislatura, in effetti è ancora possibile. Il testo emendato è ora sottoposto ai pareri delle varie Commissioni competenti e, successivamente, il testo dovrà affrontare l'Aula o essere riesaminato nuovamente dalla 12a Commissione, in sede legislativa. Questo iter potrebbe durare qualche settimana, lasciando, quindi, il tempo necessario per la 2a lettura del Senato. Definiamo il campo di applicazione. Solo cani e gatti?
Dopo lunghe discussioni abbiamo valutato di restringere il campo d'azione della nuova Legge ai soli cani e gatti, anche considerando che questo testo normativo parte dalla revisione della Legge 281/91, che si occupava di queste due sole specie. Del resto, i vari aspetti della convivenza umana con i cani e con i gatti pongono già da soli numerosi problemi. Partiamo dal randagismo. Quali sono gli aspetti più vistosamente innovativi rispetto alla 281 per prevenirlo e controllarlo? In Italia vi sono Regioni che si sono dotate di leggi regionali piuttosto avanzate ed altre che sono ancora arretrate da questo punto di vista. Uno degli scopi di questo testo è omogeneizzare la legislazione di tutte le Regioni su alcuni punti emblematici nella lotta al randagismo e nel perseguimento del benessere degli animali. In tutti questi anni si è sempre detto che la Legge 281 era buona ma non sempre applicata. Si è puntato il dito contro le amministrazioni territoriali, soprattutto i Sindaci. Cosa si prevede nel nuovo testo per responsabilizzare di più regioni e comuni? Trattando di materie sanitarie, a seguito delle intervenute modifiche del Titolo V della Costituzione, la normativa nazionale può solo dare indicazioni di massima alle Regioni. Per quanto riguarda i Comuni si riconfermano i compiti già vigenti nella 281 e si prevede, inoltre, la collaborazione e il coinvolgimento delle associazioni animaliste nella gestione dei rifugi. Una novità significativa è la possibilità che avranno i comuni di deliberare la istituzione di una tariffa comunale sui cani, ed eventualmente sui gatti. Una sorta di tassa di scopo di pochi euro destinata al finanziamento
l Collega On. Rodolfo Viola ha partecipato attivamente ai lavori parlamentari e all’esame degli emendamenti in Commissione. Una fattiva collaborazione, più volte sottolineata dal relatore Mancuso, che ha visto compenetrarsi la competenza professionale con l’esperienza parlamentare.
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1. On. Viola, nella sua dichiarazione, al termine dei lavori in XII Commissione, ha evidenziato il ruolo “rafforzato e centrale” assegnato alla Veterinaria pubblica e quella privata. Quali sono a suo giudizio gli aspetti del testo più rappresentativi di questo maggior ruolo veterinario, pubblico e privato, rispetto al passato? R. Per la Veterinaria pubblica si conferma il ruolo strategico nella tutela del benessere animale e nella prevenzione del randagismo con un significativo e aggiornato sistema di competenze comprese quelle comportamentali, associato allo svolgimento di una vera e propria funzione di coordinamento nelle attività previste in questo testo di legge. La Veterinaria Privata diventa protagonista, in un principio di sussidiarietà di queste attività, mettendo a diposizione la sua vasta e capillare presenza nel territorio e assumendosi il ruolo e l’onere di ampliare la capacità del sistema pubblico su questi temi. 2. Il testo prevede anche una specifica struttura organizzativa nel Dipartimento di Prevenzione. Come vede questo ampliamento in relazione alla paventata contrazione strutturale, oggetto di una sua recente proposta di risoluzione in Commissione Lavoro? R. Questa è la dimostrazione che quella contrazione non può essere finalizzata a principi di maggior efficienza dei servizi e di ampliamento delle competenze. La struttura prevista nel testo uscito dalla Commissione, che può anche avere una dimensione multizonale, va invece in questo senso, razionalizzando e specializzando l’attività della sanità pubblica in
questo settore, sempre più importante nel campo della relazione uomo animale. 3. Ritiene che sarà realisticamente possibile reperire finanziamenti sufficienti a mantenere le promesse di tutela, controllo e prevenzione, prospettate nel testo? I fondi destinati alla 281 sono stati drasticamente ridotti nell’ultimo anno… R. Questa è una delle difficoltà vere alle quali siamo andati incontro e che al momento non mi vedono del tutto tranquillo. Abbiamo cercato nel testo di individuare possibili forme di finanziamento aggiuntivo senza oneri per i bilanci pubblici, ma su questo aspetto dobbiamo fare ancora un lavoro di verifica per capire se ciò è possibile. Se il sistema funzionasse appieno, sicuramente alla fine ci sarebbero maggiori e certi risparmi. Il lavoro fatto è stato quello di evitare, il più possibile, aumenti di spesa per la Pubblica Amministrazione. 4. In una sua apprezzata interrogazione parlamentare ha chiesto chiarezza sulle cifre del randagismo. Quali iniziative per la trasparenza dei fondi e per la verifica dei risultati sono previsti nel testo uscito dalla Commissione? R. Prima di tutto l’anagrafe, pur gestita dalle singole Regioni, sarà consultabile sul web, e vi sarà la disponibilità dei dati necessari alla programmazione e verifica a livello centrale. Ciò dovrebbe permettere anche un più efficace controllo a livello centrale in modo di programmare con più efficacia e allocare le risorse con più precisione. Inoltre, gli art. 31 e 32 laddove parlano di programmazione e di relazione annuale al Parlamento danno il senso della maggior attenzione rivolta alla programmazione e alla verifica dei risultati. Insomma, le modalità di gestione adottate, fatto salve naturalmente l’operatività delle singole Regioni, permetteranno di conoscere lo stato di attuazione della Anagrafe su tutto il territorio nazionale ed eventualmente di intervenire laddove le cose funzioneranno meno bene.
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4 Attualità Legge Quadro sizione i fondi necessari a una gestione efficiente dei cani e dei gatti presenti sul loro territorio. I Comuni avranno anche l’obbligo di individuare aree verdi specificamente destinate agli animali d’affezione e i Comuni rivieraschi avranno anche la facoltà di individuare delle spiagge a essi dedicate. Secondo stime non ufficiali, ma dichiarate dal Ministero della Salute, i cani randagi sono almeno 600 mila. Questo malgrado lo Stato abbia destinato, negli ultimi sette anni oltre 22 milioni di euro. Ci saranno forme di controllo e rendicontazione della spesa? È vero che negli anni sono state spese risorse non trascurabili per combattere il randagismo, ma dobbiamo anche riconoscere che il vecchio testo della 281 ha creato, suo malgrado, fenomeni quali il "business dei canili", che hanno portato ad una malagestione dei fondi. Con la nuova Legge la gestione concreta della lotta al randagismo rimarrà soprattutto nelle mani dei Comuni e delle AA.SS.LL., quindi nella parte periferica della P.A. Si riuscirà a far rientrare il costo del randagismo e a trovare risorse per la medicina veterinaria di base? In questa fase di recessione economica diventa eticamente e realisticamente difficile chiedere di dedicare risorse economiche a questi temi. Certo è faticoso, e probabilmente anche ingiusto, per la Medicina Veterinaria accantonare una battaglia professionale così sentita e con così forti risvolti sociali. Dobbiamo constatare che finalmente il Parlamento italiano dedica spazio ai nostri temi, anche se lo svantaggio portato dalla contingente e mondiale crisi economico finanziaria è innegabile. I liberi professionisti sono più coinvolti nelle politiche di tutela animale, di tutela dell’incolumità pubblica e di prevenzione del randagismo. Quanto entreranno effettivamente in gioco rispetto a prima in questi tre diversi ambiti? Per favorire la prevenzione del randagismo verrà enfatizzata la sinergia tra i servizi Veterinari pubblici ed i Medici Veterinari liberi professionisti, ciascuno per le proprie competenze, e, per la prima volta, viene previsto un ruolo ex lege per i Medici Veterinari comportamentalisti. I recenti episodi di aggressioni mortali di persone da parte di un branco di cani randagi, riportano all'attenzione della opinione pubblica il ruolo della veterinaria ed i buchi dell'attuale sistema, al lordo di comportamenti individuali di persone che vivono ai margini della nostra società. Dietro il comportamento violento di un animale, infatti, si nasconde sempre il comportamento violento di un essere umano. Per questo dico che non bisogna demonizzare i cani randagi, ma piuttosto lavorare sulla prevenzione e sulla gestione di essi. Le competenze del Medico Veterinario si sono notevolmente ampliate negli ultimi anni, ma la prevenzione e la cura per i propri animali rientrano tra i doveri del proprietario, anche se con la piena collaborazione del Medico Veterinario che, con la nuova Legge, sarà ancora più coinvolto. Penso, ancora, al soccorso degli animali in difficoltà, alle cure che devono essere garantite agli animali nei canili, gattili e rifugi, in cui la professionalità Veterinaria è indispensabile, e anche al ruolo del Veterinario nella collaborazione con allevatori e operatori commerciali del settore, nonché la possibilità per gli studenti di Veterinaria di acquisire crediti formativi collaborando nei rifugi. I medici veterinari esperti di comporta-
mento animale sono particolarmente attenti alle norme sull’incolumità pubblica e sull’adottabilità dal canile. Che ruolo viene loro affidato? Al Veterinario comportamentalista viene riconosciuto un ruolo strategico nell'intervento di valutazione dei cani che hanno determinato problemi legati ad una aggressività non controllata. Questi specialisti saranno chiamati a definire la possibilità di recupero dei casi problematici. Nel nuovo testo la professionalità
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del comportamentalista viene, per la prima volta, esplicitamente richiamata e coinvolta. Un cenno sulle attività commerciali e sulla vendita di animali. È corretto dire che si è coperto un vuoto normativo? Con quali misure? Si prevede, innanzitutto, la frequentazione di un corso di formazione per questi operatori, su nozioni di benessere animale, norme igienico-sanitarie, zoologia, tecniche di alleva-
mento, ecc. Saranno esclusi coloro i quali abbiano già ottenuto l'autorizzazione ai sensi della legge 349/93. Inoltre vengono meglio chiariti alcuni obblighi e doveri, soprattutto in considerazione del fatto che vengono commercializzati esseri viventi senzienti. Per la prima volta si prevedono misure dedicate al commercio via internet: questo fenomeno è in continuo aumento e l’intenzione è di regolarlo attraverso il combinato disposto dei Decreti legislativi 114/98 e 59/2010. ■
Quasi un Codice di tutela dell’animale d’affezione Le novità sul ruolo veterinario. Una serie di rimandi attuativi. Obblighi, divieti e sanzioni l testo che emerge dalla Commissione Affari Sociali, in attesa di poterlo leggere integralmente, è una sorta di compendio delle norme oggi disseminate in provvedimenti separati, per lo più ordinanze ministeriali: patentino, avvelenamenti, anagrafe canina, possesso responsabile, ecc. con tanto di apparato sanzionatorio. Ne presentiamo un rapido excursus, non privo di significativi spunti per la continuazione dell’iter parlamentare. Obblighi, divieti e sanzioni per il responsabile di un animale d’affezione che “è tenuto a garantire la salute e il benessere dell’animale”.
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SOCCORSO DI ANIMALI Chiunque rinviene animali feriti è tenuto a darne segnalazione al servizio veterinario pubblico o alla polizia locale ovvero ai numeri del soccorso pubblico di emergenza, che devono essere comunicati al Prefetto e resi noti al pubblico attraverso i canali di informazione. Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, le regioni organizzano il servizio di soccorso, attraverso il Servizio veterinario pubblico con numero unico di attivazione.
biano adottato un cane o un gatto dalle strutture comunali o convenzionate con i comuni.
MALTRATTAMENTO E ABUSO DI PROFESSIONE Si propongono modifiche al titolo IX-bis del codice penale. La pena per i reati di cui agli articoli 544-bis e 544-ter è aumentata se il reato è commesso da chi esercita abusivamente la professione di medico veterinario.
IL COMPORTAMENTALISTA Il medico veterinario “esperto” in medicina comportamentale è il medico veterinario “esperto” in medicina comportamentale come definito dalle linee guida della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani. Per la prima volta, la qualifica acquista valore di legge.
I RIFUGI I rifugi devono garantire la quotidiana assistenza veterinaria avvalendosi della collaborazione di un medico veterinario libero professionista accreditato, in qualità di direttore sanitario e all’occorrenza di un medico veterinario “esperto” in medicina comportamentale.
MEDICINA VETERINARIA DI BASE
EUTANASIA
Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono promuovere, con loro risorse, interventi da parte degli enti locali, finalizzati all’erogazione di prestazioni di medicina veterinaria di base indirizzate a fasce socialmente svantaggiate. Sono prestazioni di medicina veterinaria di base quelle collegate ad obiettivi di prevenzione, salute e benessere degli animali, nonché di sanità pubblica, ed in particolare: a) la profilassi vaccinale; b) la profilassi e la cura di malattie zoonotiche; c) la prevenzione e il controllo delle nascite; d) l’identificazione elettronica e l’iscrizione all’anagrafe; e) prestazioni di medicina veterinaria comportamentale in cani di comprovata pericolosità. Le prestazioni sono erogate da medici veterinari liberi professionisti o dal servizio veterinario pubblico, sulla base di apposito protocollo di intesa sottoscritto dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano e dai comuni, con gli Ordini dei medici veterinari e con le organizzazioni veterinarie.
Gli animali d’affezione, fatto salvo quanto previsto dagli articoli 86, 87 e 91 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320, e successive modificazioni, possono essere soppressi, con oneri a carico del proprietario dell’animale, unicamente da un medico veterinario, con farmaci ad azione eutanasica, previa analgesia ed anestesia profonda nei casi di: a) animale gravemente malato e sofferente con prognosi infausta certificata da un medico veterinario; b) cane dichiarato comprovatamente pericoloso per l’incolumità pubblica in base alla certificazione emessa dal servizio veterinario pubblico.
TARIFFA COMUNALE I comuni possono deliberare, con proprio regolamento, l’istituzione di una tariffa comunale al cui pagamento sono tenuti i proprietari di cani e gatti e destinata al finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto del randagismo e dell’abbandono. Il regolamento che istituisce l’imposta determina l’applicazione di esenzioni, riduzioni o detrazioni in favore di determinate categorie di soggetti. Sono esclusi dal pagamento della tariffa comunale i cittadini che ab-
ATTIVITÀ ECONOMICHE I titolari delle attività economiche con animali d’affezione devono avvalersi della collaborazione di un medico veterinario libero professionista, che assicuri adeguata assistenza sanitaria agli animali medesimi. Le attività economiche con animali d’affezione sono autorizzate dal sindaco del comune in cui l'attività si svolge, previo parere favorevole da parte del servizio veterinario pubblico. L’autorizzazione è rilasciata previa partecipazione del richiedente ai corsi di formazione professionale organizzati dalle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano, avvalendosi anche degli Ordini dei medici veterinari, delle organizzazioni veterinarie, associazioni rappresentative degli allevatori e dei commercianti di animali d'affezione e delle associazioni riconosciute.
MOSTRE E CONCORSI Le mostre di animali, le esposizioni, i concorsi, le prove e le gare, nonché le manifestazioni itineranti che prevedono la presenza di animali d’affezione possono svolgersi solo previa acquisizione del nulla osta rilasciato dal servizio veterinario pubblico a seguito dell’accertamento delle condizioni igienico-sanitarie e dei requisiti tecnici necessari ai fini della tutela del benessere animale, con l’esclusione della vendita diretta e indiretta e della cessione a qualunque titolo di animali e con l’assistenza obbligatoria di un medico veterinario libero professionista.
CANILI E GATTILI Il servizio veterinario pubblico eroga le prestazioni medico-veterinarie a cani e gatti presso i canili e gattili sanitari; a gatti appartenenti alle colonie feline: cure e le terapie necessarie, ivi inclusi la profilassi vaccinale e antiparassitaria nonché eventuali interventi chirurgici, anche avvalendosi delle strutture medico-veterinarie già esistenti nel territorio; la verifica della presenza del microchip, l’applicazione del microchip e la contestuale registrazione in anagrafe; gli interventi di sterilizzazione. Presso i canili e i gattili sanitari deve essere garantito un servizio di reperibilità e primo soccorso 24 ore su 24, anche tramite convenzioni con medici veterinari libero professionisti.
PRESIDI DI IGIENE URBANA VETERINARIA Le regioni individuano una specifica struttura organizzativa dei Servizi veterinari del Dipartimento di prevenzione dell'ASL, a valenza provinciale competente in materia di randagismo, igiene urbana veterinaria e tutela degli animali d'affezione. Tale struttura organizzativa, anche di bacino multizonale, è finalizzata alle funzioni di gestione della Anagrafe, del servizio di soccorso ed accalappiacani, della gestione canile sanitario, ed alle altre attività di Igiene urbana veterinaria individuate dalla legge.
FORMAZIONE SSN Una quota di risorse stabilita in sede di Conferenza Stato-Regioni è destinata alla formazione di medici veterinari del Servizio sanitario nazionale, inquadrati nelle discipline di Sanità animale e Igiene degli allevamenti, in materia di comportamento e benessere degli animali, anche attraverso il finanziamento di specifiche Scuole di specializzazione.
STUDENTI TIROCINANTI Gli studenti del corso di laurea in Medicina veterinaria possono acquisire crediti formativi per attività formative svolte presso canili e gattili sanitari o rifugi o allevamenti che abbiano sottoscritto specifiche convenzioni con le facoltà di Medicina veterinaria. ■
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6 Anmvi Servizi Sicurezza
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Attenzione alle verifiche sull’impianto elettrico Sono obbligatorie, ma non si tratta di ispezioni. Proposte spesso solo commerciali ttenzione alla normativa, ai proponenti e alle tariffe. Un po’ di chiarezza dopo le segnalazioni di alcuni titolari di struttura. L'impianto deve essere verificato ogni due anni da parte dell'ente preposto (ASL) o di una ditta privata che abbia autorizzazione ministeriale a ciò. La verifica riguarda in particolare l'efficienza della messa a terra dell'impianto in esame. È il titolare della struttura veterinaria che deve farsi carico di richiedere la verifica e non aspettare che siano i verificatori a proporsi, e nota dolente, la verifica è economicamente a carico di chi la richiede. In seguito ad alcune richieste di chiarimenti, è bene precisare che non si tratta di ispezioni, ma di controlli periodici a pagamento previsti dalla normativa. Nessuna incursione a sorpresa, dunque. ANMVI invita a valutare attentamente le proposte di verifica e i relativi proponenti, prima di accettare impegni onerosi non rispondenti agli effettivi adempimenti di legge. È inoltre possibile confrontare i costi fra diversi soggetti verificatori, pur considerando che si parte da tariffe ministeriali di base che dipendono dai Kilowatt, ma alle quali si sommano le ore del verificatore. Al riguardo ANMVI ha sti-
struttura veterinaria è pubblicato su Professione Veterinaria n. 9/2012, in corso di spedizione. L'autore è Carlo Pizzirani, direttore scientifico dei corsi ANMVI per Rspp, antincendio e pronto soccorso.
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LA NOSTRA NORMA CEI
pulato una convenzione fra le più convenienti, tuttavia non attiva su tutto il territorio nazionale. Attenzione anche alla normativa di riferimento: il DLgs 81/08 (sicurezza sul lavoro) impone (art. 21) di utilizzare apparecchi e impianti a norma. L'impianto elettrico in uso in ambienti medici veterinari deve avere caratteristiche tecniche corrispondenti alla specifica Norma CEI in uso per la veterinaria. Si tratta di una variante tecnica introdotta grazie ai consulenti di ANMVI Servizi, in particolare del Collega Marco Maggi, autore anche di un Manuale pubblicato da ANMVI sull'impianto elettrico in veterinaria. Un articolo esaustivo sugli aspetti di sicurezza connessi all'impianto elettrico elettrico in
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CORSI
L’esecuzione di impianti elettrici nei locali ad uso medico veterinario è “una ulteriore conferma dell’impegno del Cei verso il sociale”. Lo dichiara il Comitato Elettrotecnico Italiano, dopo il varo della nostra norma di riferimento. Si tratta della Variante 1 alla Guida CEI 64-56 dal titolo “Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici. Criteri particolari per locali ad uso medico”. Il contenuto della Variante riguarda il nuovo Allegato P che contiene le raccomandazioni utili relative all’esecuzione degli impianti elettrici nei locali ad uso medico veterinario. Le raccomandazioni della Variante 1 si applicano alle strutture veterinarie quali: studi veterinari senza o con ingresso di animali, ambulatori veterinari, cliniche veterinarie e ospedali veterinari. In questo ambito, pur esistendo un’ampia e diversificata definizione di ambienti veterinari, è possibile trovare locali con
lo stesso rischio contenuti in strutture con diciture diverse secondo l’indirizzo che il responsabile medico veterinario desidera conferire al proprio studio o alla struttura nella quale espleta la funzione di direttore sanitario medico veterinario. Per tale motivo le scelte impiantistiche contenute nella Variante 1 alla Guida CEI 64-56 non sono modulate sulla definizione del tipo di struttura, ma in base alla attività svolta nei locali che in essa vengono identificati. Gli animali, infatti, presentano nei confronti dei fenomeni di elettrocuzione (dovuti a contatti diretti e indiretti) rischi diversi secondo la specie di appartenenza ed i trattamenti a cui vengono sottoposti. Gli ambienti veterinari sono classificati in locali di gruppo 0 (clinica e diagnostica non strumentale) e locali di gruppo 1 (clinica e diagnostica strumentali e terapia chirurgica). La Variante 1 è da utilizzarsi congiuntamente alla Guida 64-56 e alla Norma CEI 64-8 con particolare riferimento al cap. 710 della stessa. La Variante 1 alla Guida CEI 64-56 è disponibile presso la sede CEI e presso tutti i Punti Vendita <http://www.ceiweb.it/vendita.html> e CEI Webstore <http://www.ceiweb.it/webstore/WebStoreCopertina.aspx?id=9042> al prezzo di € 15,00 (prezzo Soci € 12,00). ■
A.N.M.V.I. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Da inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 13 aprile 2012, allegando l’attestazione di versamento
IL SOTTOSCRITTO COGNOME ……....................................................................……………………………………… NOME ……………....................................................................……………………… VIA ……………………………………………………………....................................................................................................................................................................................... CAP, CITTÀ E PROVINCIA ………………………………………………………………................................................................................................................................................. TELEFONO ………….....................................................................…..……………………… CELL. ………………….....................................................................…..……………… EMAIL ……………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE ……………………………………………………………………………………… ORDINE DEI VETERINARI DI …………………………………………………………………………………………… TESSERA N. ………………………………………………………
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❑ Corso per datore di lavoro in struttura veterinaria 19-20 Aprile 2012 VERSANDO LA QUOTA DI € 185,00 (IVA inclusa) 16 crediti ECM
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VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) ❑ vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) ❍ Carta sì
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❑ Corso per addetti al primo soccorso 21-22 Aprile 2012 VERSANDO LA QUOTA DI € 160,00 (IVA inclusa) 12 crediti ECM
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AVVERTENZE Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.
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8 Attualità Trasporto animale
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Il cronotachigrafo: questo sconosciuto!? Analogico o digitale, è lo strumento che registra i dati di viaggio. I veterinari ufficiali devono decifrarli ANNA FERRARIS Dirigente Veterinario tempo determinato Uvac - Torino
di MIMMO FERRULLI Dirigente Veterinario - Area “C” - ASL di Bari FILIPPO VERDE Dirigente Veterinario - Area “C” - ASL di Matera Si ringraziano l’Ispettore Capo della Polizia di Stato di BARI, Carlo OSTUNI e il Direttore dell’UVAC Piemonte dr Mario Sapino per la preziosa collaborazione offerta nella realizzazione del suddetto lavoro. l Reg 1-2005, sulla protezione degli animali durante il trasporto, agli articoli 15 e 16, stabilisce che l’Autorità competente • effettui in qualsiasi momento del lungo viaggio (viaggio superiore alle 8 ore) appropriati controlli estemporanei o mirati per verificare se i tempi di viaggio siano realistici e soprattutto conformi ai tempi di viaggio e periodi di riposo previsti; • assicuri che il proprio personale sia debitamente formato ed attrezzato per controllare i dati registrati. La registrazione dei dati di viaggio avviene con uno strumento chiamato cronotachigrafo che è un apparecchio obbligatorio per tutti i veicoli adibiti al trasporto merci di massa massima ammissibile, compresi eventuali rimorchi o semirimorchi, superiori alle 3,5 tonnellate. Esistono 2 tipi di cronotachigrafi attualmente in uso: il cronotachigrafo analogico e quello digitale. I veterinari ufficiali, in quanto compresi tra le Autorità competenti per la verifica delle disposizioni del Reg. (CE) n. 1/2005, devono essere in grado, non solo di verificare gli aspetti di stretta competenza (documenti veterinari, idoneità del mezzo al tipo di animale trasportato ed al tipo di viaggio, congruità della pianificazione ecc.) ma anche di decifrare i dati che il cronotachigrafo riporta.
I
20 dicembre 1985, relativo all’armonizzazione di alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada, stabilisce periodi massimi di guida e periodi minimi di riposo per i conducenti dei veicoli stradali. È opportuno che i viaggi per gli animali siano disciplinati analogamente. Il Reg. del Consiglio, del 20 dicembre 1985, relativo all’apparecchio di controllo nel settore dei trasporti su strada stabilisce l’installazione e l’uso di tale apparecchio per assicurare un controllo efficace del rispetto della legislazione sociale in materia di trasporti su strada. È necessario che i dati registrati siano resi disponibili e controllati in modo da far rispettare i limiti dei tempi di viaggio previsti dalla legislazione sul benessere degli animali. A cosa serve il cronotachigrafo: Il cronotachigrafo deve sempre essere attivato dal conducente durante il proprio turno di lavoro, per registrare gli orari della guida, le soste, la velocità ed i chilometri percorsi. Il Reg. (CE) n. 561/06, i cui obbiettivi sono rappresentati dall’armonizzare la concorrenza nel trasporto, migliorare le condizioni di lavoro dei conducenti (il rispetto dei turni di riposo) e garantire la sicurezza stradale in tutta Europa, stabilisce che un guidatore di mezzi pesanti possa guidare al massimo 9 ore in una giornata lavorativa, pianificando così il viaggio: • il conducente potrà guidare ininterrottamente per 4,30 ore poi dovrà rispettare un periodo di interruzione di 45 minuti. • tale periodo di interruzione è da intendersi con autoveicolo fermo se c’è 1 solo guidatore, in movimento se con 2 conducenti che si alternano alla guida. • complessivamente il singolo conducente può guidare altre 4,30 ore, per un massimo di 9 ore lavorative al giorno, poi è tassativamente previsto un periodo di riposo minimo di 11 ore al giorno (Periodo di riposo giornaliero). È consentito guidare un’ora in più del dovuto,
LA NORMATIVA SOCIALE E VETERINARIA DI RIFERIMENTO Le norme sociali di riferimento per il cronotachigrafo sono rappresentate dal: - Reg. (CEE) n. 3821/85 - relativo all’apparecchio di controllo nel settore dei trasporti su strada (G.U.C.E. 31 dicembre 1985, n. L 370), entrato in vigore il 29 settembre 1986 che stabilisce i requisiti e le modalità di utilizzo che deve avere il cronotachigrafo, quale apparecchio di controllo, per verificare il rispetto dei tempi di guida e riposo stabiliti dal Codice della Strada; - Reg. (CE) n. 561/06, relativo all’armonizzazione di alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada, che modifica i Regolamenti del Consiglio (CEE) n. 3821/85 e (CE) n. 2135/98 ed abroga il Reg. (CEE) n. 3820/85 del Consiglio - determina la durata dei tempi di viaggio ed i tempi di riposo dei guidatori di mezzi pesanti (superiori alle 3,5 tonnellate). Le norme veterinarie sul trasporto degli animali, fanno riferimento al: - Reg. (CE) n. 1/2005 - sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate che modifica le direttive 64/432/CEE e 93/119/CE e il Reg. (CE) n. 1255/97, pubblicato nella G.U.C.E. 5 gennaio 2005, n. L 3 - entrato in vigore il 25 gennaio 2005. Il suddetto Regolamento al considerando n° 19 recita: Il Reg. (CEE) n. 3820/85 del Consiglio, del
fino ad arrivare a 10 ore massime di guida al giorno, ma tale pratica è consentita per non più di due volte nell’arco della settimana, per un totale di 56 ore lavorative a settimana. A differenza del semplice periodo di interruzione tra un tempo di guida e l’altro, il periodo di riposo deve invece avvenire sempre con veicolo fermo. In base alle regole per la sicurezza stradale, in Europa, i trasporti di animali vivi con autotreno od autoarticolato devono sempre rispettare questi tempi di guida imposti dal Codice della strada, ecco perché un viaggio di equidi/suini effettuato con 1 autista potrà durare al massimo 10 ore, se con 2 autisti continuerà fino 20 ore, poi dovrà scattare obbligatoriamente il riposo previsto di 11 ore minimo ad autoveicolo fermo. A questo tempo di 11 ore di fermo per il riposo degli autisti si dovrà poi sommare quello necessario per il benessere degli animali pari ad ulteriori 13 ore fino ad arrivare alle 24 ore di sosta obbligatorie presso un Punto di controllo riconosciuto - in base all’art 36 del Reg 1-2005 - se è stato superato il tempo massimo di trasporto per gli equidi (24 ore di viaggio). Per avere un trasporto ben organizzato e rispettoso sia delle regole di sicurezza stradale sia del benessere degli animali si dovrà quindi prevedere, come minimo, che dopo un viaggio di 20 ore, se con 2 autisti, ci sia un fermo tassativo di 24 ore, rispettoso e compensativo di entrambi gli obblighi di sicurezza stradale e protezione degli animali.
CRONOTACHIGRAFO ANALOGICO Il cronotachigrafo analogico consiste in un disco cartaceo (Fig. 1). Ogni conducente ha l’obbligo di inserire il proprio disco nell’apposito sistema “slot” di registrazione all’interno del veicolo - tachigrafo analogico - vedi (Fig. 2) - all’inizio del proprio turno di lavoro. Il disco non dovrà essere sostituito nelle successive 24 ore, tranne nel caso di fine turno lavorativo del conducente, quando quest’ultimo lo ritirerà e si impegnerà alla conservazione dello stesso, fino alla consegna al proprio Autotrasportatore. Durante la registrazione, un dispositivo segnerà sul disco delle linee distintive a seconda se il veicolo è fermo o in movimento, in quest’ultimo caso sarà possibile anche capire la velocità del veicolo (se cioè rientra nei limiti o meno, previsti dal codice della strada). Ad un eventuale controllo, ogni conducente dovrà essere in grado di esibire i dischi relativi alle ultime 28 giornate precedenti.
CRONOTACHIGRAFO DIGITALE Figura 1 - Disco cartaceo di registrazione per cronotachigrafo analogico.
Il cronotachigrafo digitale è un dispositivo elettronico di ultima generazione per la registrazione dei dati di viaggio. Con questo nuovo apparecchio non serve più il disco cartaceo, ma ogni conducente avrà la propria tessera magne-
Figura 3 - Tessera magnetica del conducente.
Figura 4 - Apparecchio di registrazione cronotachigrafo digitale. tica “carta di guida” (CARTA TACHIGRAFA) Fig. 3, che dovrà inserire nell’apposito slot registratore (Fig. 4) all’inizio di ogni turno lavorativo. La carta di guida è in grado di registrare e salvare i dati di 28 giorni lavorativi. Il registratore digitale è in grado di registrare e salvare i dati di 365 giorni lavorativi.
ESEMPI DI LETTURA CRONOTACHIGRAFO DIGITALE Per verificare i tempi di guida e di riposo del singolo conducente, il veterinario ufficiale può richiedere la stampa del cronotachigrafo Fig. 5 e 6 relativa ad un determinato intervallo di tempo. In tale stampa sono riportati in sequenza tutti i dati relativi alla guida di quel determinato conducente.
CONSIDERAZIONI FINALI Il Reg. (CE) n. 1/2005, sulla protezione di tutti i vertebrati vivi durante il trasporto, prevede che le Autorità preposte siano preparate a verificare il rispetto dei tempi previsti durante il trasporto degli animali. Questo implica, inevitabilmente, anche la verifica dei tempi di guida come imposti dalle norme europee sul Codice della Strada. I Veterinari ufficiali devono essere in grado di valutare i cronotachigrafi, analogico e digitale, per confrontare tali dati con quanto riportato sui documenti veterinari (certificato TRACES e Giornale di viaggio). I dati riportati sui documenti di viaggio possono, infatti, non essere veritieri, rispetto all’effettivo itinerario percorso e il tempo necessario per percorrerlo. Sicuramente non è facile ed immediato leggere ed interpretare correttamente i dati, per questo è essenziale la collaborazione con le Forze di Polizia che hanno una preparazione specifica in questo settore. La collaborazione, all’interno di uno Stato e fra Stati Membri (ma anche Paesi Terzi), tra le di-
ESEMPI DI LETTURA CRONOTACHIGRAFO ANALOGICO
Figura 2 - Apparecchio di registrazione del cronotachigrafo analogico.
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10 Attualità Trasporto animale TABELLA ESPLICATIVA DEL FUNZIONAMENTO DEL CRONOTACHIGRAFO DIGITALE
verse Autorità competenti è un dovere istituzionale imprescindibile nella Res Pubblica, oltre che definito in specifiche procedure di mutua assistenza per il corretto funzionamento della legalità. Ultimo esempio, in tal senso, proprio in Italia, è lo specifico Accordo siglato tra Ministero dell’Interno - Reparti di Polizia e Ministero della Salute- Dipartimento per la Salute Pubblica Veterinaria, stilato il 29 settembre 2011, per il “potenziamento dei controlli di legalità nel settore del trasporto internazionale degli animali”, che sicuramente consolida un percorso di fruttuosa collaborazione già iniziato negli anni con un corpo di polizia tra i più validi e preparati a livello europeo. Sul sito del Ministero della Salute è possibile scaricare l’Accordo: http://www.salute.gov.it/sanitaAnimale/newsSanitaAnimale.jsp?id=1713&menu=inevidenza&lingua=italiano Si rimarca, comunque, come sia già ampiamente utile, per ciò che è di competenza strettamente veterinaria, il controllo sul sito TRACES dei rispettivi certificati sanitari destinati ad un determinato territorio. Il messaggio TRACES -INTRA relativo all’invio di una partita di animali vivi dall’Autorità competente dello Stato membro speditore all’Autorità di destino deve avvenire per legge prima
della partenza degli animali. Nei lunghi viaggi (superiori alle 8 ore) il veterinario ufficiale a destino dovrebbe avere il tempo per verificare, su una qualsiasi postazione internet, la conformità della partita in arrivo sul proprio territorio prima dello scarico. Leggendo i messaggi TRACES, l’Autorità competente veterinaria può già individuare eventuali irregolarità che successivamente possono essere verificate all’arrivo effettivo delle partite a destino: • tempi di viaggio irrealistici o sospetti di irregolarità, • densità di carico superata, • assenza del Giornale di viaggio ove prevista. Per quanto riguarda la corretta pianificazione dei tempi di viaggio è sempre consigliabile una rapida verifica sul sito http://www.viamichelin.it/ Si immette il luogo di carico e quello di destino della partita e si dividono i chilometri stimati per 75 km /ora (facendo una media della velocità consentita durante il percorso, il limite di velocità dei mezzi pesanti in autostrada è di 80 km/ora mentre su strada è di 70 km/ora). Per ottenere il tempo complessivo di trasporto, al tempo necessario per il viaggio si devono aggiungere come minimo 1 ora per il carico ed 1 ora per lo scarico degli animali (più eventuali soste intermedie per caricare altri animali-
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in base ai certificati presenti in un determinato trasporto). Il Giornale di viaggio, prima ancora del cronotachigrafo è un documento che l’Autorità competente nel luogo di origine (veterinario ufficiale) è tenuta a verificare prima della partenza (REg 1-2005 Allegato II punto b), ma tale verifica potrà avvenire a sondaggio anche durante il viaggio o a destino. Non dimentichiamoci infatti che se il luogo di destinazione si trova nel territorio della Comunità, i detentori del luogo di destino sono tenuti a conservare il Giornale di viaggio in originale, eccetto la sezione 4, almeno 3 anni dalla data di arrivo degli animali. Per quanto riguarda l’attività di raccolta dati provenienti dal territorio per le irregolarità riguardanti i trasporti internazionali, come previsto dagli art.24 e 26 del Reg. 1-2005 (vedi nella nota DGSA-VI-4192 DEL 5-3-2009, sul sistema di flusso informativo delle irregolarità tra ASL MINISTERO SALUTE -STATI MEMBRI e DGSANCO), si evidenzia la carenza di segnalazioni di irregolarità riguardanti il trasporto, inviate dai veterinari a fronte di messaggi TRACES attestanti varie irregolarità. Questa carenza di segnalazioni, da una parte è dovuta al fatto che il veterinario ufficiale non è tenuto a presenziare allo scarico degli animali in azienda, ma dall’altra parte perché: 1) manca un monitoraggio effettivo del tipo di trasporto sui TRACES di competenza, che potrebbe già individuare i possibili viaggi a rischio (per poi pianificare mensilmente/annualmente i controlli nei trasporti più a rischio); 2) manca, spesso, da parte del veterinario ufficiale, che ha accesso alla stalla per motivi diversi, l’interessamento per il controllo del Giornale di viaggio. Il Giornale di viaggio deve accompagnare come documento indivisibile ed in originale ogni singolo certificato sanitario. Non sono conformi Giornali di viaggio in fotocopia oppure non rilegati oppure cumulativi per più certificati sanitari con destinazioni diverse. Ogni partita, infatti, dovrà avere il proprio documento di viaggio, che sarà consegnato a ciascun destinatario nei luoghi di scarico previsti per gli animali. La carenza di controlli all’origine e/o a destino, anche se solo documentali, come qui illustrato, da parte dei veterinari sul territorio, sicuramente influisce pesantemente sulla concorrenza leale nel commercio tra trasportatori italiani ed esteri,
penalizzando proprio i viaggi virtuosi. I trasportatori che investono denaro in mezzi di nuova costruzione, in autisti adeguatamente formati e che si conformano ai tempi di viaggio più lunghi, nel rispetto di tutte le leggi, si vedono facilmente sottrarre il mercato da soggetti che viaggiano ancora (a distanza da 7 anni dall’emanazione del Reg 1-2005) senza rispettare i tempi di guida, con mezzi inadeguati se non fatiscenti, carichi al limite del maltrattamento fino ad animali feriti/sfiniti/morti a causa dei lunghi viaggi. Se tutto ciò avviene ancora, a distanza di tanti anni, è anche grazie al fatto che, alla partenza e a destino tali trasporti passano pressoché inosservati, senza nemmeno il controllo dei documenti di trasporto. Da ultimo si rimarca come, dall’analisi dei Report europei, le più gravi irregolarità nei trasporti riguardano proprio i trasporti di equidi e tra questi la categoria da macello è sicuramente la più problematica. L’Italia è tra i maggiori importatori in Europa di equidi da macello. Le provenienze sono soprattutto Polonia ma anche Spagna e Francia e le destinazioni sono i macelli di un po’ tutte le Regioni (in testa quelli della Puglia- Veneto-Lombardia-Lazio). Si tratta, quindi, nella maggior parte dei casi, di lunghi viaggi, cioè superiori alle 8 ore. Quando il viaggio è così prolungato il calo ponderale di ogni singolo animale può raggiungere ed a volte superare il 5% del peso vivo per ogni animale. Considerando che il peso medio degli equidi da macello di Francia-Polonia-Spagna si attesta intorno ai 550 kg, la perdita per il solo viaggio prolungato oltre le 8 ore, si attesta a circa 30 kg per ogni equide. Questo dato senza considerare però eventuali maltrattamenti/irregolarità- come ad es. equidi senza acqua, magari in periodi molto caldi - con densità di carico superata, senza stalli individuali, maschi non separati dalle femmine, per citare solo alcune delle casistiche rilevate in questi anni - che naturalmente aumentano notevolmente la perdita di peso (se non addirittura ne causano la morte). La carne di cavallo attualmente costa 15-16 euro al kg (al dettaglio). Un lungo viaggio e soprattutto un viaggio non ben pianificato, portano quindi, oltre a disagi che possono diventare inaccettabili per il benessere degli animali, anche ad una notevole perdita economica nel guadagno complessivo di tutta la filiera commerciale. ■
Figura 5 Figura 6 - Esempi di stampe del cronotachigrafo digitale: la linea rossa che compare nella seconda stampa qui a fianco significa che sta finendo la carta per la registrazione. Con il sistema analogico, la codifica dei dati, avviene tramite specifici pittogrammi. A titolo semplificativo si citano i seguenti pittogrammi relativi all’attività dell’autista:
In totale vi sono complessivamente 40 pittogrammi, mentre in combinato tra di loro, formano 246 ipotesi. A questi siti è possibile approfondire le informazioni sull’uso e funzionamento del cronotachigrafo digitale (in inglese) http://www.contionline.com/generator/www/com/en/vdo/dtco/service_support/downloads_updates/downloads_en.html (in italiano -manuale Pdf scaricabile) http://aggiorniamoci.myblog.it/media/00/00/751059886.pdf
www.struttureveterinarie.it
Le registrazioni sono in corso… Anagrafe nazionale georeferenziata delle strutture veterinarie italiane
in collaborazione con
A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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Alma Laurea 2011 Riflessioni
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Aumenta la percentuale dei medici veterinari disoccupati L’indagine Alma Laurea evidenzia una situazione di netto peggioramento per il settore veterinario di ANTONIO MANFREDI he la situazione occupazionale nel settore veterinario fosse da tempo in netto e continuo peggioramento lo si sapeva già e del resto basta parlare con i giovani Medici Veterinari o leggere gli annunci che appaiono su VetJob per rendersene conto. Se avevamo bisogno di un’autorevole conferma basta vedere il XIV rapporto “Almalaurea” sulla condizione occupazionale dei laureati italiani riferito al 2011 e pubblicato in questi giorni. Vediamo qualche dato anche se purtroppo, non aderendo a questo progetto tutte le Facoltà di Medicina Veterinaria italiane, solo 7, i valori non si riferiscono al complesso dei laureati ma solo ad una parte di questi. I numeri degli intervistati sono comunque talmente elevati (562 per i laureati del 2010, 471 per il 2008 e 147 per il 2006) da rendere certamente validi e significativi i dati emersi dall’indagine. Vediamo subito alcune considerazioni. Il numero di donne laureate è in continuo aumento rispetto agli uomini. Nel 2008 fra gli intervistati la percentuale di donne era del 61,5% mentre nel 2010 era arrivata al 67,1% e sembra che questo valore possa continuare a crescere a meno che il sistema di ingresso al Corso di Laurea in Medicina Veterinaria non venga sostanzialmente modificato. Qualche cosa si sta facendo e vedremo se gli interventi previsti porteranno ad una inversione di tendenza. L’età media della Laurea tende ad aumentare, 26,9 anni nel 2008 e 27,3 nel 2010. Il voto di laurea si mantiene stabile negli anni intorno al 103 (103 nel 2010, 103,1 nel 2008 e 102,9 nel 2006) Durata degli studi tende ad allungarsi passando dai 7,2 anni del 2008 ai 7,5 del 2010. Osservando i dati relativi alla formazione postlaurea possiamo vedere che quella più diffusa è certamente il tirocinio/praticantato presso strutture che dopo un solo anno dalla laurea è già stato fatto dal 36,7% dei laureati. Percentuale che ovviamente sale con il passare degli anni per arrivare al 43,9 dopo tre anni dalla laurea ed al 51,7 dopo cinque anni. Molto diffusi anche gli stage in azienda soprattutto negli ultimi anni che passano dal 38,3%
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CONDIZIONE OCCUPAZIONALE
del 2010 a solo il 27,25 del 2006. Molto interesse anche per le scuole di specializzazione frequentate per i laureati del 2006 dal 34,7%, per quelli del 2008 dal 22,5% e del 2010 dal 13,3%. Ovviamente la percentuale aumenta con l’allungamento del tempo dalla Laurea. Veniamo ora all’argomento che ci interessa maggiormente, quello della condizione occupazionale. Vediamo subito che dopo 5 anni dalla Laurea i Medici Veterinari occupati sono l’81%. Questo significa che dopo cinque anni il 19% è ancora senza occupazione. Se vediamo gli stessi dati riferiti a tre anni dalla Laurea, questi ovviamente peggiorano e gli occupati calano al 77,3% mentre il dato ad un anno crolla al 43,2%. In verità la differenza fra i tre ed i cinque anni è minima. Questo significa che è nei primi tre anni che si definisce il futuro occupazionale. Interessante notare che mentre ad un anno dalla Laurea sono penalizzate le donne per la percentuale occupazionale, 41,5% contro il 47,1% degli uomini, a tre anni la situazione evidenzia differenze minime mentre a cinque anni gli uomini dominano nettamente con 89,3% contro il 75,8% delle donne. I dati percentuali dei disoccupati sono veramente molto elevati e sono anche nettamente peggiorati negli ultimi anni spingendo molti a cercare sbocchi di lavoro in altri settori rinunciando anche all’iscrizione all’Ordine. Questi valori, già estremamente preoccupanti, non evidenziano fra l’altro altri aspetti che li rendono ancora più drammatici: le caratteristiche del lavoro che valuteremo a breve, l’elevata percentuale di chi continua a studiare non avendo alternative e quella non meno importante di giovani con partita IVA che in teoria ri-
COLLETTIVO SELEZIONALTO (PER ANNI DALLA LAUREA) Laureati 2010 Laureati 2008 Laureati 2006 a 1 anno a 3 anni a 5 anni
Condizione occupazionale (%) Lavora Non lavora e non cerca Non lavora ma cerca Quota che non lavora, non cerca ma è impegnata in un corso universitario/praticantato (%) Quota che lavora, per genere (%) Uomini Donne Esperienze di lavoro post-laurea (%) Non lavora ma ha lavorato dopo la laurea Non ha mai lavorato dopo la laurea
43,2 23 33,8 9,6
77,3 10 12,7 7,6
81 8,8 10,2 4,1
47,1 41,5
78,5 76,6
89,3 75,8
12,1 44,7
7,9 14,9
12,9 6,1
sultano occupati ma che in pratica non svolgono attività se non occasionale. Abbiamo prima accennato all’importanza della tipologia del lavoro per valutare la stabilità occupazionale. La scelta di entrare nel mondo delle partite IVA moltissime volte non è una scelta ma una necessità mancando alternative. Si ha la netta sensazione che il sogno di tanti che oggi lavorano da liberi professionisti sia in realtà quello di diventare veterinario pubblico con un buon stipendio e pensione garantita. Vediamo qualche dato: a un anno il 39,9% degli occupati svolge lavoro autonomo, a tre anni questo valore si stabilizza (uguale anche per i cinque anni) al 61,3%. A quale livello di garanzia professionale e di reddito siano questi veterinari non è facile dirsi ma se pensiamo che dai dati ENPAV il reddito medio dei veterinari liberi professionisti è di circa 17mila euro all’anno basta fare una riflessione. Quelli che al contrario hanno un contratto a tempo indeterminato sono veramente pochi: partono dal 3,7% dopo un anno per arrivare al 12,6% dopo cinque anni. D’altra parte anche i veterinari che lavorano part-time sono una percentuale considerevole: il 42% dopo un anno per mantenersi poi
al 28% dei tre e cinque anni. È importante vedere come dopo un anno il 17,3% di chi svolge un’attività lavorativa lo faccia senza alcuna forma contrattuale. Per quanto riguarda il settore di attività la percentuale di chi ha un’occupazione (di ogni genere) nel settore pubblico si limita dopo un anno al 6,6% per passare dopo tre anni al 6,9% e dopo cinque al 17,6%. Al momento con il blocco del turnover il settore pubblico è sostanzialmente precluso ai giovani laureati. Ovviamente la differenza per arrivare a cento (93, 91,8 e 80,7) si riferisce al settore privato a parte una minima percentuale che opera nel settore del Non profit. Concludiamo con un ultimo dato: il reddito medio dei veterinari occupati. Dopo un anno il reddito mensile è di 728 euro per gli uomini e di 663 per le donne, dopo tre anni 1193 e 884, dopo cinque anni 1195 contro i 1143. Sono valori dichiarati anonimamente e non nella denuncia dei redditi, quindi attendibili e purtroppo veramente molto bassi. Questa situazione deriva, come detto più volte, da un numero spropositato di laureati rispetto alle necessità del mercato e dalla situazione di crisi generale del paese che ha reso tutto certamente più difficile. ■
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Eventi Veterinari
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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA SEMINARIO REGIONALE: IL RISCHIO PERIOPERATORIO Bologna 22 Aprile 2012 ATA VA D
CORSO REGIONALE BASE DI CARDIOLOGIA ORGANIZZATO DALLA DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIA
Pozzuoili (NA), 11-13 Maggio 2012
NUO
9.30 11.00 11.30
13.00
RELATORE Dott. Paolo Franci OBIETTIVI La giornata ha lo scopo di discutere dell’essenza stessa dell’anestesia e cioè, del rischio perioperatorio e della sua minimizzazione. Partendo dalla pratica giornaliera, sarà sottolineata l’importanza di avere sia un medico veterinario che un paziente “preparati” all’anestesia. Il “fare anestesia” necessita di attrezzature, dal funzionamento delle quali, dipende in buona parte la sicurezza dei nostri animali. Tuttavia motivi di ordine economico impongono spesso delle scelte sulla dotazione di ogni struttura. Sarà, quindi, suggerito come investire in maniera coerente con la vocazione della propria struttura, che questa sia un piccolo ambulatorio così come un grande ospedale. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,
13.30 14.30
15.30 16.00 17.00 17.30
presentazione del relatore ed inizio dei lavori Come quantificare e ridurre il rischio perianestesiologico Pausa Attrezzatura in anestesia veterinaria e riduzione del rischio perioperatorio: di cosa necessito e come faccio a trarre il massimo da ciò che già ho Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza dell’esame preanestesia e dell’eventuale stabilizzazione perioperatoria del paziente) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza del monitoraggio perioperatorio) Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Savoia Hotel Regency - Via del Pilastro 2 40127 Bologna (uscita 9 tangenziale) Pre iscrizione on line entro il 14 aprile 2012: http://registration.evsrl.it/?id=159 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TOSCANA IL GATTO HA TROPPO SPIRITO PER NON AVERE CUORE: UNA GIORNATA INSIEME SULLA CARDIOLOGIA FELINA Cascina (PI), 29 Aprile 2012 RELATORE Dott. Luca Ferasin OBIETTIVI Se è vero che la cardiologia è una delle discipline mediche più affascinanti, la cardiologia felina rappresenta sicuramente la regina delle discipline! Gli obiettivi di questa giornata comprendono la valutazione del gatto cardiopatico, la descrizione e l’interpretazione delle metodiche diagnostiche, la discussione della terapia e della prognosi delle principali patologie cardiache feline. Verrà inoltre illustrato l’approccio diagnostico e terapeutico del tromboembolismo arterioso e delle manifestazioni cardio-vascolari dell’ipertiroidismo felino. Questi concetti saranno discussi in maniera interattiva con i partecipanti nella seconda parte della giornata. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Un micio non è un Chihuahua! Come affrontare il gatto cardiopatico 11.00 Pausa
11.30 Fai presto a dire HCM! Approccio critico alle cardiomiopatie feline. 13.00 Relazione commerciale a cura di Royal Canin: Contributo della dietetica in dermatologia 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi (Che “gattomiopatia” è questa?) 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi (Quando e come trattare il gatto cardiopatico) 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Euro Hotel, Viale Europa 6, 56021 Cascina (PI) PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
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Sabato, 12 maggio 2012 8.30 Fisiopatologia cardio-vascolare D. Chiavegato 10.00 Pausa caffè 10.30 Radiologia normale e Radiologia patologica - D. Chiavegato 12.45 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 Visita clinica - F. Migliorini 16.30 Esercitazione pratica: Radiologia normale e patologica 18.00 Termine della giornata RELATORI David Chiavegato, Med Vet, Padova Francesco Migliorini, Med Vet, Roma OBIETTIVI Obiettivo primario del corso è quello di fornire ai partecipanti, un metodo di approccio clinico alle malattie cardiache di più frequente riscontro nella pratica ambulatoriale. Le basi teoriche di anatomia e fisiologia cardiovascolare saranno propedeutiche allo studio della semeiotica cardiologica. Particolare enfasi verrà posta nell’esame della diagnostica collaterale in cardiologia, consentendo ai partecipanti di poter valutare l’utilità e le applicazioni delle singole metodiche strumentali. Tramite l’esame interattivo di casi clinici, i partecipanti verranno stimolati a percorrere il ragionamento diagnostico cardiologico, e a valutare le informazioni fornite dalla radiologia cardiaca, dall’elettrocardiografia e dalla diagnostica ultrasonografica. Per ogni malattia cardiaca saranno poi descritti i criteri clinici per stabilirne la gravità, e le diverse opzioni terapeutiche.
PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì, 11 maggio 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.30 Anatomia ed embriologia - F. Migliorini 11.00 Pausa caffè 11.30 Fisiologia cardiovascolare D. Chiavegato 13.00 Discussione 13.15 Pausa pranzo 14.30 Elettrocardiogramma di base/Principi di elettrocardiografia patologica F. Migliorini 16.00 Pausa caffè 16.30 Elettrocardiogramma di base/ Principi di elettrocardiografia patologica/esercitazione pratica ecg F. Migliorini 17.45 Discussione 18.00 Termine della giornata
Domenica, 13 maggio 2012 8.30 Clinica e terapia delle malattie cardiovascolari congenite 10.00 Pausa caffè 10.30 Clinica e terapia delle malattie cardiovascolari acquisite 12.45 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 Esercitazione pratica: discussione a gruppi su casi clinici 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine del corso INFORMAZIONI Quote di Iscrizione: • Soci SCIVAC € 400,00 (IVA Inclusa) • Non Soci SCIVAC € 600.00 (IVA Inclusa) Numero massimo di partecipanti: 30 Termine Iscrizioni: 1° Aprile 2012 La precedenza verrà data ai soci della Campania L’ISCRIZIONE COMPRENDE • Pranzi • Coffee Break • Attestati di partecipazione • Atti su CD PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
Sponsor Tecnico:
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SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA INTERNA VETERINARIA
SINUV
L’APPROCCIO CLINICO MODERNO ALLA FEBBRE: NON SOLO ANTIBIOTICO E CORTISONE! Sabato 5 e Domenica 6 Maggio 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi RELATORI Gualtiero Gandini, Bologna - Massimo Giunti, Bologna - Laia Solano-Gallego, Barcellona (E), Hatfield (UK) - Damiano Stefanello, Milano - Andrea Zoia, Padova PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 5 Maggio 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Temperatura corporea elevata: febbre o ipertermia? Come mi comporto? - A. Zoia 10.30 Pausa 11.00 Malattie trasmesse da zecche e pulci: esordio spesso febbrile - L. Solano-Gallego 12.30 Pausa pranzo 13.30 Markers di infezione-infiammazione nel cane e nel gatto - M. Giunti 15.00 Pausa 15.30 Febbre di origine sconosciuta: non dimentichiamo le patologie immunomediate! - A. Zoia 17.30 Discussione e termine della prima giornata
Domenica 6 Maggio 2012 9.00 Ipertermia maligna: una sindrome, non una patologia - D. Stefanello 11.00 Pausa 11.30 I rialzi termici nelle patologie neurologiche - G. Gandini 13.00 Domande e discussione 13.30 Chiusura dei lavori QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA) Soci SIMIV 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 Non soci: € 240,00 PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it
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14 Eventi Veterinari
VETERINARIA 11 | 2012
In occasione di RomaCavalli SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SEMINARIO: FOCUS SUL PIEDE EQUINO E AGGIORNAMENTI SULLE TERAPIE RIGENERATIVE PER IL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DI TENDINI E LEGAMENTI Roma, 13 aprile 2012
RELATORI SUE DYSON, MA VetMB, PhD, DEO, FRCVS, Newmarket (UK) FERNANDO CANONICI, DVM, Campagnano di Roma (RM) ROGER SMITH, MA, VetMB, PhD, DEO, DipECVS, MRCVS (UK) PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 13 Aprile 2012 Chairperson: Guido Castellano 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.20 Saluto dei presidenti SIVE e FISE 9.30 No foot no horse - Approfondimenti sulle zoppie di piede a partire da casi clinici - parte I - Sue Dyson 11.00 Coffee Break 11.30 No foot no horse - Approfondimenti sulle zoppie di piede a partire da casi clinici - parte II - Sue Dyson 13.00 Pausa pranzo
Chairperson: Luca Tosti Croce 14.30 Terapia con cellule staminali per le patologie tendinee e legamentose nel cavallo, conoscenze attuali e futuri progressi - Roger Smith 15.15 Altre terapie rigenerative per patologie tendinee e legamentose nel cavallo, conoscenze attuali e futuri progressi - Roger Smith 16.00 Coffee Break 16.30 Terapie rigenerative, esperienze cliniche all’Animal Health Trust - Sue Dyson 17.00 Terapie rigenerative: esperienze personali Fernando Canonici 17.30 Allenamento precoce, una via per la prevenzione della tendinite del flessore superficiale? - Roger Smith 18.00 Discussione e termine del seminario
Il seminario è gratuito per i soci SIVE e Fise Lazio SEDE DEL SEMINARIO Fiera di Roma - Sala Aurelia Padiglione 10 Via Portuense 1645/1647 - 00148 ROMA PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SIVE Tel. 0372/40.35.02 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: info@sive.it - www.sive.it
CORRETTA NUTRIZIONE NELLE PIÙ COMUNI SPECIE DI RETTILI Matelica (MC), Domenica 29 Aprile RELATORE Stefano Cusaro - Delegato Regionale: Canonico Matteo OBIETTIVI La giornata si propone di fornire ai partecipanti informazioni necessarie per un approccio ad una corretta dieta nelle più comuni specie di rettili. Durante la sessione mattutina verrà affrontata la normale anatomia digestiva di serpenti, sauri e cheloni, le richieste nutrizionali dei vari gruppi di rettili. La sessione pomeridiana sarà dedicata ai più comuni errori nutrizionali ed alla discussione di casi clinici interattivi attraverso i quali verranno affrontate le diverse opzioni dietetiche disponibili per ogni situazione. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.15 Anatomia, fisiologia e dieta nelle specie più comuni di serpenti 10.00 Anatomia, fisiologia e dieta nelle specie più comuni di sauri 11.00 Pausa 11.30 Anatomia, fisiologia e dieta nelle specie più comuni di cheloni
13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Problematiche nutrizionali frequenti nei rettili 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Aula Magna della Facoltà di Medicina Veterinaria Via Fidanza, 15 - 62024 Matelica (MC) ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372 40.35.00 - Fax 0372 45.70.91 E-mail: info@sivae.it www.sivae.it www.scivac.it
A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
In collaborazione con
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
C O R S I P R AT I C I
14° CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVAR 10-12 Maggio 2012 • Cremona, Palazzo Trecchi
Con il patrocinio di
FORMAZIONE PER L’ISPEZIONE ACCREDITATA
SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli - Via Trecchi, 20 - Cremona Tel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54 E-mail: info@sivarnet.it Website: www.sivarnet.it
14/15 Maggio 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. La difesa delle derrate e la prevenzione delle infestazioni
FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Cremona In collaborazione con
25/26 Settembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. Le verifiche ispettive ufficiali secondo il pacchetto igiene e la normativa vigente
AIVEMP (Associazione Italiana Veterinaria Medicina Pubblica) Organizzato da
13/14 Novembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. La valutazione della shelf-life ed il ranking di rischio degli alimenti
EV Soc. Cons. a r.l. è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
RESPONSABILE CONGRESSUALE: SIVAR - PAOLA ORIOLI Tel. +39 (0) 372 40.35.39 - Email: info@sivarnet.it - Website: www.sivarcongress.it www.facebook.com/sivarnet
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Oncologia Focus
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Emangiosarcoma nel gatto: un altro tumore? di LAURA MARCONATO Presidente SIONCOV ’emangiosarcoma, neoplasia maligna che origina dalle cellule endoteliali, è ben documentato nel cane, specie in cui prevalgono le forme viscerali. Al contrario, la letteratura è scarsa nel gatto e si limita a pochi studi retrospettivi e a isolate segnalazioni. Nel gatto sono segnalate forme viscerali e non viscerali, queste ultime più frequenti. Sedi primitive includono: cute e sottocute, fegato, intestino (piccolo e grosso interessati con uguale incidenza), milza, mesentere, omento e, con ridotta frequenza, ossa, mediastino, polmoni e cavità nasali. Nel 77% dei casi la presentazione è multicentrica al momento della diagnosi, ad indicare un elevato potenziale metastatico. Sedi metastatiche includono: fegato, mesentere, omento, cuore, encefalo, polmoni e, meno frequentemente, reni, muscoli, occhi, linfonodi, surreni e diaframma. Come anticipato, l’emangiosarcoma viscerale è meno frequente rispetto a forme non viscerali. La prognosi è tendenzialmente infausta, indipendentemente dalla terapia adottata, con sopravvivenza riportata che oscilla dalle 0 alle 35 settimane. Il tasso metastatico è elevato, con interessamento soprattutto dei visceri addominali e con minor frequenza dei polmoni. Segni clinici comunemente riportati sono: collasso, abbattimento, letargia, inappetenza, tachipnea, vocalizzazioni, distensione addominale. Delle forme non viscerali, cute e sottocute sono interessati più frequentemente. Sembra che l’esposizione cronica ai raggi ultravioletti possa contribuire alla cancerogenesi, soprattutto in gatti a mantello bianco. Sedi tipicamente coinvolte includono: padiglioni auricolari, muso, regione inguinale o addominale, estremità distale degli arti. Tipicamente l’emangiosarcoma cutaneo si presente come una massa multilobulata, a contenuto ematico e mal delimitata, che tende a sanguinare. Non è raro il riscontro di lesioni multiple. In merito al comportamento biologico, esistono risultati conflittuali. Secondo alcuni autori, l’emangiosarcoma dermico avrebbe tasso metastatico moderato, con tempi di sopravvivenza anche lunghi. Al contrario, l’emangiosarcoma sottocutaneo sarebbe biologicamente più aggressivo, con elevato potenziale metastatico, frequenti recidive postchirurgiche, e si accompagnerebbe dunque a prognosi sfavorevole. Lo staging di un gatto con emangiosarcoma prevede: esami del sangue (emocromocitometrico, ematochimico, profilo coagulativo), esame delle urine, radiografie del torace, ecografia addominale e/o TC total-body. La terapia deve essere chirurgica ogni qualvolta il gatto sia un candidato per questa strategia antineoplastica. La chirurgia palliativa (ad esempio, debulking di masse cutanee/sottocutanee sanguinanti) può migliorare la qualità di vita. La chemioterapia è stata poco esplorata e non esistono al momento studi controllati
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prospettici che ne indichino il reale beneficio. La doxorubicina è il farmaco d’elezione nel cane, pertanto si ipotizza che possa essere utile anche in gatti non nefropatici con emangiosarcoma. È da valutare l’efficacia di chemioterapia metronomica e di strategie antiangiogenetiche. Fattori prognostici di sopravvivenza includono: sede di origine (prognosi peggiore per emangiosarcoma viscerale), margini chirurgici (prognosi peggiore per margini non radicali), conta mitotica (prognosi peggiore per conta mitotica elevata: >3/10hpf).
BIBLIOGRAFIA 1: Culp WT, Weisse C, Kellogg ME, et al. Spontaneous hemoperitoneum in cats: 65 cases (1994-2006). J Am Vet Med Assoc. 2010;236(9):978-82. 2: Cazalot G, Regnier A, Deviers A, et al. Corneal hemangiosarcoma in a cat. Vet Ophthalmol. 2011;14 Suppl 1:117-21. 3: Currao RL, Buote NJ, Flory AB, Liu SM. Mesenteric vascular thrombosis associated with disseminated abdominal visceral hemangiosarcoma in a cat. J Am Anim Hosp Assoc. 2011;47(6):e168-72. 4: Gordon SS, McClaran JK, Bergman PJ, Liu SM. Outcome following splenectomy in cats. J Feline Med Surg. 2010;12(4):256-61. 5: Webster N, Holloway A. Use of contrast ultrasonography in the diagnosis of metastatic feline visceral haemangiosarcoma. J Feline Med Surg. 2008;10(4):388-94.
6: Culp WT, Drobatz KJ, Glassman MM, Baez JL, Aronson LR. Feline visceral hemangiosarcoma. J Vet Intern Med. 2008;22(1):148-52. L’emangiosarcoma 62 Incontro SIONCOV 10-11 marzo 2012 - L’emangiosarcoma 7: Johannes CM, Henry CJ, Turnquist SE, et al. Hemangiosarcoma in cats: 53 cases (1992-2002). J Am Vet Med Assoc. 2007;231(12):1851-6. 8: Yamagami T, Nomura K, Fujita M, et al. Pulmonary intravascular hemangiosarcoma in a cat. J Vet Med Sci. 2006;68(7):731-3. 9: Pirie CG, Dubielzig RR. Feline conjunctival hemangioma and hemangiosarcoma: a retrospective evaluation of eight cases (1993-2004). Vet Ophthalmol. 2006;9(4):22731. 10: McAbee KP, Ludwig LL, Bergman PJ, Newman SJ. Feline cutaneous hemangiosarcoma: a retrospective study of 18 cases (1998-2003). J Am Anim Hosp Assoc. 2005;41(2):110-6. 11: Schultheiss PC. A retrospective study of visceral and nonvisceral hemangiosarcoma and hemangiomas in domestic animals. J Vet Diagn Invest. 2004;16(6):522-6. 12: Merlo M, Bo S, Ratto A. Primary right atrium haemangiosarcoma in a cat. J Feline Med Surg. 2002;4(1):61-4. 13: Sharpe A, Cannon MJ, Lucke VM, Day MJ. Intestinal haemangiosarcoma in the cat: clinical and pathological features of four cases. J Small Anim Pract. 2000;41(9):411-5. 14: Kraje AC, Mears EA, Hahn KA, et al. Unusual metastatic behavior and clinicopathologic findings in eight cats with cutaneous or visceral hemangiosarcoma. J Am Vet Med Assoc. 1999;214(5):670-2. 15: Lawrence HJ, Erb HN, Harvey HJ. Nonlymphomatous hepatobiliary masses in cats: 41 cases (1972 to 1991). Vet Surg. 1994;23(5):365-8. 16: Post G, Patnaik AK. Nonhematopoietic hepatic neoplasms in cats: 21 cases (1983-1988). J Am Vet Med Assoc. 1992;201(7):1080-2. 17: Miller MA, Ramos JA, Kreeger JM. Cutaneous vascular neoplasia in 15 cats: clinical, morphologic, and immunohistochemical studies. Vet Pathol. 1992;29(4):329-36. 18: Scavelli TD, Patnaik AK, Mehlhaff CJ, Hayes AA. Hemangiosarcoma in the cat: retrospective evaluation of 31 surgical cases. J Am Vet Med Assoc. 1985;187(8):817-9. Estratto dagli atti dell’Incontro SIONCOV “Emangiosarcoma” - Cremona, 10-11 Marzo 2012 ■
Prima positiva esperienza del Journal Club di DAMIANO STEFANELLO Vice-Presidente SIONCOV giorni 10 e 11 marzo la SIONCOV si è riunita a Cremona per trattare gli aspetti clinici, citologici, istopatologici, prognostici e terapeutici dell’emangiosarcoma del cane e del gatto dedicandosi inoltre agli aspetti di oncologia comparata. Molteplici relatori con differenti specializzazioni hanno trattato in modo esaustivo sia gli aspetti prettamente oncologici (Claudio Giacoboni; Damiano Stefanello; Lorenzo Ressel; Giuliano Bettini; Emanuela Morello; Riccardo Finotello; Laura Marconato) sia quelli di gestione clinico-diagnostici che spesso caratterizzano nella pratica clinica l’emangiosarcoma (Walter Bertazzolo, Luca Formaggini, Marco Bertoli). Decisamente interessante e costruttiva è stata la relazione del Dott. Casadei Gardini Oncologo Clinico dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) che ha illustrato lo stato dell’arte degli emangiosarcomi nell’uomo offrendo numerosi spunti di discussione e di riflessione per l’emangiosarcoma canino. Ad impreziosire l’incontro ci sono state numerose comunicazioni brevi proposte dai soci (M. Amati, M. Giantin, F. Valentini, P. Fiorentin, C. De Feo) che come sempre hanno rappresentato un momento di importante
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confronto scientifico. Il nostro auspicio è quello di poter avere anche nei futuri incontri una così attiva partecipazione dei nostri soci nella presentazione dei casi clinici. Infine, è stata decisamente positiva la prima esperienza di Journal Club proposto dal CD SIONCOV. Il Dott. Fabio Valentini ha sviscerato un articolo scientifico internazionale di tipo “peer review” proponendo un modello di studio e di valutazione analitica della produzione scientifica internazionale. La numerosa partecipazione degli iscritti unitamente ad una attenzione sempre costante a tutte le proposte divulgative durante entrambe le giornate ci permette di esprimere un giudizio positivo dell’incontro. Il Consiglio Direttivo SIONCOV ringrazia infinitamente tutti i relatori che hanno portato i contributi scientifici e soprattutto i partecipanti grazie ai quali la nostra Società è sempre in continua crescita.
Vi diamo appuntamento, sempre a Cremona nei giorni 13 e 14 Ottobre per l’incontro autunnale che avrà come tema “Head and neck cancer”. Ricordiamo inoltre che i soci SIONCOV regolarmente iscritti al 2012 avranno la possibilità di partecipare gratuitamente all’incontro organizzato da SICIV il giorno 25 Novembre a Cremona dal titolo “Tecniche diagnostiche avanzate in corso di linfoadenopatia: quando l’esame citologico non basta”. ■
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A.N.M.V.I.
INTERNATI
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Per informazioni sui Corsi ANMVI International/AIVEMP Segreteria ANMVI International - tel. 0372-403509 e-mail international@anmvi.it
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Attualità scientifica Vet Journal
Mucocele faringeo del cane: una casistica Soprattutto cani di piccola taglia, maschi e con segni clinici respiratori, in uno studio
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio retrospettivo descrive gli aspetti clinici di una casistica di 14 cani affetti da mucocele salivare faringeo. Nella popolazione dello studio erano comuni i Barboni nani e toy e il 79% dei soggetti era di sesso maschile. Il sintomo di presentazione più comune era la dispnea (50%). La diagnosi veniva effettuata mediante ago a-
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spirato che rivelava la presenza di una sostanza mucoide nel 93% dei casi. L’esame istopatologico delle ghiandole salivari asportate rivelava un’infiammazione linfoplasmacitaria in tutti i cani in cui veniva effettuato. Il 43% dei cani presentava anche un mucocele cervicale sullo stesso lato del mucocele faringeo. Si effettuava la terapia chirurgica in 13 cani, asportando le ghiandole salivari mandibolari e sublinguali e il mucocele o effettuando la marsupializzazione del mucocele. La recidiva del mucocele faringeo si verificava soltanto in due soggetti. Nello studio, concludono gli autori, il mucocele faringeo si sviluppava principalmente nei cani di piccola taglia e in genere si manifestava con segni clinici respiratori. Il trattamento chirurgico era efficace nella maggior parte dei casi. “Pharyngeal mucoceles in dogs: 14 cases”. Kevin P Benjamino; Stephen J Birchard; Jacqui D Niles; Kimberly D Penrod. J Am Anim Hosp Assoc. January 2012; 48 (1): 31-5. ■
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Rapporto annuale sulle zoonosi nella UE EFSA e ECDC: diminuisce Salmonella, aumenta Campylobacter ’EFSA (Autorità europea alimentare) e l'ECDC (Centro Europeo per la Prevenzione e Controllo delle Malattie) hanno pubblicato il rapporto annuale sulle zoonosi e le malattie trasmesse dagli alimenti nell'Unione Europea per il 2010. Il rapporto mostra che i casi di Salmonella nell'uomo scendono di quasi il 9% nel 2010, decremento registrato per il sesto anno consecutivo. Anche la prevalenza di Salmonella negli avicoli sta diminuendo a livello europeo. La Campilobatteriosi rimane l'infezione zoonosica più riportata nell'uomo dal 2005 e il numero dei casi sta aumentando negli ultimi cinque anni. Secondo il rapporto, la più probabile ragione della riduzione dei casi di salmonellosi umana sono gli efficaci programmi di controllo effettuati nella UE per ridurre la prevalenza di Salmonella nel pollame, soprattutto nelle galline ovaiole. Salmonella si rincontra soprattutto nella carne di pollo e tacchino. Per quanto riguarda Campylobacter, in aumento con il 7% dei casi in più rispetto all’anno precedente, il batterio è stato riscontrato
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soprattutto nella carne di pollame cruda. La commissione europea sta attualmente conducendo un’analisi costi-benefici delle misure di controllo per questo patogeno nelle diverse fasi della catena alimentare. Tra le altre malattie di origine alimentare incluse nel rapporto, i casi umani di Escherichia coli produttore di Shigatossina/verotossina (STEC/VTEC) sono in aumento dal 2008 e il patogeno si riscontra soprattutto nella carne di bovino. È stata riscontrata una diminuzione per il quinto anno consecutivo dei casi umani di Yersinia enterocolitica, batterio presente soprattutto nella carne di suino. Il numero di casi umani di trichinellosi si è ridotto significativamente nel 2010, con una corrispondente diminuzione del riscontro di Trichinella nei suini, importante fonte del parassita. Sono lievemente diminuiti anche i casi di Listeria. Nel rapporto si legge che, nel 2010, sono stati registrati nella UE in totale 5262 focolai di malattia di origine alimentare che interessavano 43.000 persone e causavano 25 morti. Le cause più frequentemente riportate erano Salmonella (31% di tutti i focolai), virus come il Norovirus (15%) e Campylobacter (9%). Le principali fonti alimentari degli episodi erano le uova e prodotti derivati, i pasti misti e a buffet e i vegetali e prodotti derivati. (M.G.M.) “The European Union Summary Report on Trends and Sources of Zoonoses, Zoonotic agents and Food-borne Outbreaks in 2010”. EFSA Journal 2012; 10 (3: 2597. ■
Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.
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Fenestrazione profilattica e recidiva di estrusione discale toracolombare Un intervento efficace e sicuro, in uno studio su circa settecento cani low-up medio = 44,7 mesi). Nessun cane presentava un’ulteriore estrusione nella sede T-L iniziale. La SDE si verificava in un disco PF (n = 1), adiacente a un disco PF (8) o in dischi distanti (6). La prevalenza di SDE nei dischi non-PF era 26,2 volte più elevata che nei dischi PF (95% CI: 3,4, 203,4; P < 0,001). Le principali complicazioni correlate a PF era-
no studio retrospettivo ha determinato la prevalenza e la localizzazione delle estrusioni del disco intervertebrale toracolombare (T-L IVDE) dopo emilaminectomia con fenestrazione profilattica (PF) in 793 cani condrodistrofici, documentando le complicazioni correlate alla PF. In 662 cani guariti (follow-up > 1 anno), si valutava la prevalenza di soggetti con recidiva di T-L IVDE che richiedevano un secondo intervento chirurgico e di soggetti con segni clinici che miglioravano senza la chirurgia. La prevalenza di una seconda estrusione discale (SDE) nei dischi compresi tra T11 e L4 veniva confrontata tra i dischi PF e non PF. La presenza di T-L SDE veniva confermata in sede intraoperatoria in 15 cani (2,3%) 2-61 mesi dopo il primo intervento e 66 soggetti (10%) mostravano segni di recidiva di T-L IVDE che miglioravano senza la chirurgia (fol-
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no l’introduzione iatrogena di materiale discale nel canale spinale (n = 1) e la sublussazione/instabilità vertebrale (3) 1-88 mesi dopo l’intervento. La SDE ha maggiore probabilità di verificarsi, concludono gli autori, nei dischi non-PF quando la PF viene effettuata in spazi predisposti all’estrusione discale. La PF è un trat-
tamento sicuro ed efficace per prevenire la SDE nei cani condrodistrofici. (M.G.M.) “Recurrent Thoracolumbar Intervertebral Disc Extrusion after Hemilaminectomy and Concomitant Prophylactic Fenestration in 662 Chondrodystrophic Dogs” Aikawa T, Fujita H, Shibata M, Takahashi T. Vet Surg. 2012 Mar ■
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Sentenze Legale
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Società e associazioni professionali libere di farsi pubblicità È nuovo l’orientamento della Cassazione stabilito dalla sentenza del 9 marzo
e norme sulla pubblicità stabilite dalla Legge Bersani vanno estese anche ai professionisti organizzati in forma societaria o aggregata. La sentenza n. 3717 del 9 marzo 2012 ha accolto il ricorso di un medico, direttore sanitario di una clinica (una società di capitali), censurato per non aver rispettato i vincoli imposti dalla legge n. 175 del 1992, ovvero di subordinare all’autorizzazione dell’Ordine l’iniziativa pubblicitaria. L’Ordine irrogava sei mesi di sospensione al direttore sanitario di una srl per pubblicità non autorizzata e per mancata trasparenza e veridicità della pubblicità mediante la distribuzione di volantini concernenti la seguente dicitura “Prima visita, diagnosi, radiografia e preventivo gratuiti”. La Cceps ha ridotto la sospensione a cinque mesi (non avendo l’incolpato svolto un ruolo di primo piano nella realizzazione del messaggio pubblicitario, ma comunque gravando sul direttore sanitario l’onere di garantire la deontologia professionale), ma il direttore sanitario ha fatto ricorso in Cassazione. I giudici hanno ritenuto fondato il ricorso nella parte in cui il direttore sanitario sosteneva che la Legge Bersani dovesse applicarsi anche alle società di capitali e non solo ai singoli professionisti e che i mezzi ammessi al messaggio pubblicitario fossero liberalizzati anche per le attività in forma societaria. I giudici ricordano anche che il decreto 59/2010, recependo la direttiva 2006/123, ha stabilito che “limitazioni al libero impiego delle comunicazioni commerciali…devono essere giustificate da motivi imperativi di interesse generale nel rispetto dei principi di non discriminazione e proporzionalità”. Per la Cassazione è "irragionevole" sottrarre alla liberalizzazione le società professionali che “più dei singoli professionisti ricorrono a forme di pubblicità”. Tuttavia, la Cassazione non ha negato il potere di verifica al fine dell’applicazione delle sanzioni disciplinari della trasparenza e della veridicità del messaggio pubblicitario. Pertanto, cassando la prima decisione della Cceps, la Cassazione ha nuovamente rinviato il caso alla stessa Cceps per “giudicare se la pubblicità posta in essere fosse o meno conforme a veridicità e correttezza sulla base del codice deontologico”.
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Secondo gli analisti di cassazione.net, Piazza Cavour ha esteso la portata applicativa della riforma Bersani in vista di una maggiore libertà di concorrenza, con prevedibile impatto del nuovo principio combinato alle norme della Legge di stabilità, la legge che ha introdotto le società tra professionisti. Del resto, la Legge Bersani, oltre a disciplinare la pubblicità, stabilisce già la possibilità di “fornire all'utenza servizi professionali di tipo interdisciplinare da parte di società di persone o associazioni tra professionisti, fermo restando che l'oggetto sociale relativo all'attività libero-professionale deve essere esclusivo, che il medesimo professionista non può partecipare a più di una società e che la specifica prestazione deve essere resa da uno o più soci professionisti previamente indicati, sotto la propria personale responsabilità”. Una norma precorritrice della Legge di Stabilità (fonte: cassazione.net) ■
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Anche la struttura è responsabile: la prestazione è congiunta l Tribunale di Piacenza riconosce la responsabilità professionale della struttura sanitaria anche se a sbagliare è stato il medico. Sussiste comunque un collegamento tra la prestazione del medico e l'organizzazione aziendale. Non discolpa la struttura sanitaria nemmeno la circostanza che il medico non sia legato alla struttura da un rapporto di lavoro subordinato. Anche se non c'è "colpa organizzativa" (che si ha quando la responsabilità è autonomamente in capo alla struttura), la struttura risponde comunque dei danni in solido col medico. E non ha importanza nemmeno il fatto che il medico abbia stipulato col paziente un contratto distinto e autonomo. Per il Tribunale, la prestazione della struttura e quella del medico sono collegate come prestazione indivisibile ad attuazione congiunta. Pertanto, l'inadempimento di uno soltanto dei co-obbligati obbliga anche l'altro al risarcimento.
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LA MASSIMA Il rapporto che si instaura tra paziente e casa di cura o ente ospedaliero, ha la sua fonte in un contratto a prestazioni corrispettive con effetti protettivi nei confronti del terzo, da cui, a fronte dell'obbligazione al pagamento del corrispettivo, insorgono a carico della casa di cura o dell'ente, accanto a quelli di tipo lato sensu alberghieri, obblighi di messa a disposizione del personale medico, del personale paramedico e dell'apprestamento di tutte le attrezzature necessarie, anche in vista di eventuali complicazioni od emergenze. Ne consegue che la responsabilità della casa di cura o dell'ente nei confronti del paziente, ha natura contrattuale e può conseguire, ai sensi dell'articolo 1218 Cc, non solo all'inadempimento delle obbligazioni direttamente a suo carico; ma anche, in virtù dell'articolo 1218 Cc, all'inadempimento della prestazione medico-professionale svolta direttamente dal sanitario, quale suo ausiliario necessario pur in assenza di un rapporto di lavoro subordinato, comunque sussistendo un collegamento tra la prestazione da costui effettuata e la sua organizzazione aziendale, non rilevando in contrario al riguardo la circostanza che il sanitario risulti essere anche di fiducia dello stesso paziente, o comunque dal medesimo scelto. Nel rito ordinario, è inammissibile, pur se formulata prima del decorso del termine delle preclusioni istruttorie, la richiesta probatoria relativa a circostanze per la prima volta dedotte dopo lo spirare delle preclusioni assertive.
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22 Fisco Manovra Monti
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Nuovi adempimenti per la detenzione di immobili all’estero di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino ’art. 19 del DL 6.12.2011 n. 201 (convertito nella L. 22.12.2011 n. 214), noto come “Manovra Monti”, ha istituito:
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• un’imposta dello 0,76% sugli immobili esteri posseduti dalle persone fisiche residenti in Italia, a decorrere dal 2011; • un’imposta dello 0,10% per il 2011 e il 2012, e dello 0,15% dal 2013, sulle attività finanziarie detenute all’estero da persone fisiche residenti in Italia; • un prelievo annuale a titolo di imposta di bollo speciale, pari all’1% nel 2012, all’1,35% nel 2013 e allo 0,4% dal 2014, sui capitali rimpatriati con il c.d. “scudo fiscale” e ancora segretati; • un’imposta straordinaria dell’1% sulle attività finanziarie “scudate” che, alla data del 6.12.2011, sono state in tutto o in parte prelevate dal rapporto di deposito, amministrazione o gestione acceso per effetto della procedura di emersione ovvero comunque dismesse. In quest’articolo ci occuperemo soltanto delle imposte (patrimoniali) sugli immobili detenuti all’Estero e dei riflessi sul modello Unico PF 2012 (quadri RW ed RM). Di attività finanziarie estere ci occuperemo sul prossimo numero.
IMMOBILI DETENUTI ALL’ESTERO IMPOSTA PATRIMONIALE I commi da 13 a 17 del citato articolo 19 dispongono quanto segue: • A partire dall’anno d’imposta 2011 è istituita un’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (IVIE), a qualsiasi uso destinati dalle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato. • Soggetto passivo dell’imposta è il proprie-
REDDITI DEGLI IMMOBILI DETENUTI ALL’ESTERO Situazione dell’immobile
Tassazione nello stato estero
Indicazione in UNICO PF
Dove indicarlo
Credito d’imposta
Immobili tenuti a disposizione
Se l’immobile è tassato nello stato estero (ad es. Svizzera)
Indicare il reddito che viene tassato all’estero
Rigo RL12
Spetta il credito d’imposta per le imposte pagate all’Estero
Immobili tenuti a disposizione
Se l’immobile non è tassato nello stato estero (ad es. Francia)
Nessuna indicazione
Immobili locati
Se il reddito dell’immobile è tassato nello stato estero
Indicare il reddito che viene tassato all’estero
Rigo RL12
Spetta il credito d’imposta per le imposte pagate all’Estero
Immobili locati
Se il reddito dell’immobile non è tassato nello stato estero
Indicare il canone di locazione ridotto del 15%
Rigo RL12
INDICAZIONE DEGLI IMMOBILI AI FINI DEL PAGAMENTO DELLA PATRIMONIALE 0,76% Cosa indicare
Dove indicare
Rigo interessato
Imposta patrimoniale
Patrimoniale pagata all’Estero
Costo d’acquisto (o valore mercato)
Quadro RM
Rigo RM33 - Col. 1
Indicare in Rigo RM33 - Col. 5 lo 0,76% di col. 1
Indicare in Rigo RM33 - Col. 6
tario dell’immobile ovvero il titolare di altro diritto reale sullo stesso. Qualora sul bene esistano più diritti reali, ad esempio nuda proprietà ed usufrutto, saranno tenuti all’adempimento sia il titolare del diritto di nuda proprietà sia il titolare del diritto di usufrutto, ciascuno per la parte di sua competenza. • L’imposta è dovuta proporzionalmente alla quota di possesso e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso (il mese durante il quale il possesso si è protratto per almeno quindici giorni è computato per intero). • La misura dell’imposta è stabilita nello 0,76% del valore degli immobili. Il recente D.L. 16/2012 ha disposto anche che l’IVIE non è dovuta se l’importo calcolato sull’imponibile non supera l’importo di 200 euro. • La norma originaria (art. 19 D.L. 201/2011) prevedeva che il valore su cui calcolare l’imposta è costituito dal costo risultante dall’atto di acquisto, maggiorato degli oneri accessori (spese notarili e di intermediazione), o, in mancanza, secondo il valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è situato
l’immobile. Successivamente il D.L. 2 marzo 2012, n. 16 - Decreto semplificazioni ha stabilito che per gli immobili situati nella UE e negli Stati dello Spazio Economico Europeo la base imponibile viene determinata sulla base dell’imponibile delle imposte estere sui trasferimenti o sul patrimonio. • Dall’imposta come sopra calcolata si deduce, fino a concorrenza del suo ammontare, un credito d’imposta pari all’ammontare dell’eventuale imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è situato l’immobile. È quindi importante acquisire la documentazione delle imposte patrimoniali pagate all’Estero. Il recente D.L. 16/2012 ha inoltre stabilito che dall’imposta dovuta si detraggono anche le imposte dirette eventualmente pagate all’Estero a condizione a) che si tratti di Paesi della UE o dello Spazio Economico Europeo e b) che le imposte sul reddito pagate all’Estero non devono essere state compensate nella dichiarazione dei redditi del contribuente attraverso il meccanismo del credito d’imposta [ciò accade quando si devono dichiarare in Italia i redditi degli immobili detenuti all’Estero]. • Per il versamento, la liquidazione, l’accertamento, la riscossione, le sanzioni e i rimborsi nonché per il contenzioso, si applicano le disposizioni previste per l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Per l’anno 2011 il versamento dell’imposta dovrà essere quindi effettuato entro il 18 giugno 2012 (il giorno 16 giugno è infatti un sabato) senza maggiorazioni oppure entro il 18 luglio 2012 con la maggiorazione dello 0,40%. Si ritiene che l’importo da versare possa essere rateizzato. Nel modello Unico PF 2012 l’immobile andrà indicato nel quadro RW-Sezione II ai fini del monitoraggio fiscale e nel quadro RM-rigo RM33 colonna 1 per il calcolo dell’imposta patrimoniale. Nello stesso quadro RM, rigo RM33 colonna 5, si indicherà l’importo dell’imposta patrimoniale, nel rigo RM33 colonna 6 l’importo dell’eventuale imposta pagata all’Estero e nel rigo RM33 colonna 7 l’imposta da versare. Immobili detenuti all’Estero - Tassazione dei redditi degli immobili Se gli immobili detenuti all’estero producono un reddito è necessario dichiarare tale reddito nel modello UNICO. Si possono presentare le seguenti situazioni: Immobili tenuti a disposizione
a) Se il reddito figurativo dell’immobile tenuto a disposizione è tassato nello stato estero (come ad esempio avviene in Svizzera) occorre dichiarare anche in Italia lo stesso reddito già tassato nello stato estero e detrarre le imposte pagate all’estero. b) Se il reddito figurativo dell’immobile tenuto a disposizione non è tassato nello stato estero (come ad esempio avviene in Francia) non occorre dichiarare alcun reddito in Italia. Immobili locati a) Se il reddito dell’immobile locato è tassato nello stato estero occorre dichiarare anche in Italia lo stesso reddito già tassato nello stato estero e detrarre le imposte pagate all’estero. b) Se il reddito dell’immobile locato non è tassato nello stato estero occorre dichiarare in Italia il canone di locazione ridotto del 15%. ■
ELENCO CLIENTI E FORNITORI ra le principali novità del decreto sulle semplificazioni tributarie, c'è la semplificazione degli obblighi (“spesometro”) di comunicazione delle operazioni rilevanti a fini Iva. Dal 1° gennaio 2012, gli operatori comunicano le operazioni Iva relative a tutte le fatture. Precisa Giovanni Stassi che i dati da comunicare si riferiscono “complessivamente” a ciascun fornitore/cliente. Ad esempio, “se nell'anno il professionista ha emesso 10 fatture da euro 150 ciascuna al cliente XY nell'elenco dovrà indicare il cliente XY una sola volta e l'importo sarà dato dalla somma di tutte le fatture (euro 1.500 ed IVA 315)". Il Decreto (Dl 16/2012) è in vigore dal 2 marzo 2012. È in corso al Senato la sua conversione in legge.
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SINVET Dalle Associazioni
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Patologie vascolari di interesse neurologico Un approccio logico ed orientato
Nella foto il Dott. Laurent Garosi, relatore molto apprezzato dal pubblico presente, mentre svolge la sua relazione nella sala di Palazzo Cittanova a Cremona durante l’incontro SINVET.
i è svolto a Cremona nei giorni 25 e 26 Febbraio il primo incontro 2012 della Società Italiana di Neurologia Veterinaria (SINVET). Tema dell’appuntamento scientifico era costituito dalle malattie vascolari coinvolgenti il sistema nervoso centrale. La prima giornata ha visto impegnato come relatore il Dr. Laurent Garosi, Diplomato ECVN e attuale vicepresidente del College di Neurologia, uno dei massimi esperti di malattie cerebrovascolari. Il relatore ha affrontato gli aspetti etiopatogenetici, clinici, diagnostici e terapeutici dei cosiddetti “Accidenti cerebrovascolari” (CVA) ed ha fornito interessanti informazioni di natura comparata tra l’uomo e i nostri animali d’affezione. Nell’uomo i CVA ad insorgenza acuta (Ictus cerebrale) costituiscono la terza causa di morte nel mondo occidentale mentre nei nostri animali hanno un’incidenza nettamente inferiore, rappresentando eventi di reperimento sporadico nell’attività diagnostica neurologica. L’avvento delle metodiche di diagnostica per immagini avanzata ed in particolare della Risonanza Magnetica ha reso evidente la presenza di tali patologie anche in Veterinaria ed ha permesso di delinearne gli aspetti topografici e le correlazioni cliniche. Proprio le modalità di presentazione clinica costituiscono uno degli aspetti più peculiari ed interessanti in quanto possono discostarsi dai segni clinici classicamente associati a determinate localizzazioni neuroanatomiche della lesione. Ad esempio infarti lacunari talamici possono esordire con segni clinici di tipo vestibolare, solitamente associati a lesioni a sede nel midollo allungato. Particolari tecniche di Risonanza Magnetica come la Diffusione e la Perfusione possono aumentare la sensibilità diagnostica consentendo di evidenziare lesioni infartuali nelle primissime ore dall’insorgenza dell’evento. La prognosi dei CVA è varia, tuttavia nei nostri
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animali sono decisamente più frequenti le guarigioni con restitutio ad integrum rispetto all’uomo in cui molto spesso la guarigione si associa a persistenza di deficit neurologici invalidanti. La prima giornata dell’incontro si è chiusa con i casi clinici presentati dai soci, estremamente interessanti e fonte di costruttive discussioni a testimonianza del sempre crescente clima scientifico all’interno della società. La seconda giornata è stata aperta dal Dr. Gualtiero Gandini, diplomato ECVN, che ha compiuto un’analisi critica della letteratura e degli aspetti clinici dell’Embolia Fibrocartilaginea, patologia causa di disfunzione acuta midollare di riscontro piuttosto frequente soprattutto nel cane. Anche in questo campo l’avvento della Risonanza magnetica ha consentito di precisare meglio la diagnosi e soprattutto di differenziarla da particolari tipi di estrusioni discali, le cosiddette Ernie “ad alta velocità e basso volume”, che possono avere una presentazione clinica simile. Il Dr. Cristian Falzone, anch’egli diplomato al College di Neurologia, ha quindi invitato la platea a riflettere parlando di eventi vascolari di riscontro raro come le malformazioni arterovenose e le microemorragie. Infine una relazione a due voci, quelle della Dr. Stefania Gianni e del Dr. Claudio Bussadori, Diplomato ECVIM, ha puntualizzato le differenze tra episodi sincopali e attacchi convulsivi ed ha delineato gli aspetti clinici e di diagnosi differenziali dei fenomeni tromboembolici causa di disfunzione neurologica, con particolare enfasi al tromboembolismo iliaco del gatto. L’incontro si è chiuso con un caloroso arrivederci alla giornata SINVET nell’ambito del congresso internazionale di Rimini e all’incontro autunnale che verterà sulla Neurologia Felina e che è previsto a Cremona nei giorni 1 e 2 Dicembre p.v. ■
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SISCA Dalle Associazioni
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Il disturbo competitivo di relazione L’importanza della collaborazione tra figure professionali diverse
di VALENTINA D’ANGELO a medicina comportamentale è una scienza in evoluzione: la collaborazione tra figure professionali diverse veterinari comportamentalisti, istruttori cinofili, psicologi - favorisce la possibilità di guardare con “nuovi occhi” ai vecchi problemi, aprendo a nuove opportunità nella terapia. La SISCA ha organizzato una tre giorni sul Disturbo Competitivo di Relazione (ex sociopatia cane-uomo) e sulla gestione della relazione e delle conflittualità. Il Dott. Fassola ha aperto i lavori ripercorrendo la storia del concetto di gerarchia, da quella basata sulla “dominazione”, ossia in sostanza sulla legge del più forte, a quella di “leadership” in cui un capo carismatico, adulto ed esperto, risolve i problemi pratici del gruppo, fino al più moderno concetto di “gerarchia di autorità”, dove l’anziano trasmette le conoscenze all’interno del gruppo e ha il ruolo di pacificatore. È stato molto interessante notare come questa evoluzione sia fortemente intrecciata con la storia culturale e politica dell’essere umano e come sia influenzata dal genere, maschile o femminile, dell’osservatore. La Dott.ssa Possenti ha poi fatto un’analisi del gruppo sociale, riferendosi in particolare ai branchi di cani liberi e ai ruoli osservati al loro interno: leader, sentinelle, esecutori, cacciatori, cani che allentano le tensioni, balie. Tali osservazioni possono rappresentare una iniziale chiave di interpretazione per il branco misto composto da umani e cani, che logicamente presenta delle differenze di organizzazione, ma sul quale mancano fino ad ora studi scientifici. Il dott. Colangeli riprende in mano la nosografia e la terapia farmacologica, rinnovate rispetto al passato: il fulcro è la competizione per le risorse, che si può instaurare tra cani o tra umani e cane. Ma come intervenire nella vita di ogni giorno della famiglia mista? La Dott.ssa Giussani e Attilio Miconi, Istruttore cinofilo, hanno illu-
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strato i principi della terapia cognitivo-relazionale che si basano sulla contrapposizione della collaborazione e della cooperazione alla competizione, sull’improntare la relazione sulla fiducia tra tutti gli elementi del sistema quindi non solo il cane e la sua famiglia, ma anche il veterinario comportamentalista e l’istruttore, ognuno con il suo specifico ruolo. Non ci sono più regole imposte dall’alto dal “padrone”, ma regole condivise e rispetto reciproco. La terza giornata è stata caratterizzata dal ritorno a grande richiesta dello psicologo Maurizio Martucci, che ha continuato il discorso sulla relazione dal punto di vista dell’analisi transazionale iniziato lo scorso anno. Nel pomeriggio la divisione in gruppi di lavoro per l’esercitazione sui casi clinici ha dimostrato come questi momenti interattivi si rivelino molto utili per l’applicazione della teoria alla pratica quotidiana. La relazione è un argomento delicato e appassionante, e la discussione che è scaturita a partire dal lavoro dei relatori ha coinvolto tutti in maniera costruttiva. ■
PROSSIMI APPUNTAMENTI 73° Congresso Internazionale SCIVAC 8-10 Giugno, Rimini 8 Giugno - Workshop teorico pratico “CANINA-MENTE: cane/uomo, emozioni a confronto” 9 Giugno - Il cucciolo: dalla nascita all’arrivo in famiglia Seminario SISCA 12-13 Ottobre, Cremona La sindrome da privazione sensoriale del cane, dalla diagnosi alla terapia Incontro SISCA 14 Ottobre, Cremona Elementi teorici su ansia e fobia nell’uomo: co-morbilità nella trattazione della patologia in umana. Contributo teoricopratico
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26 Dalle Associazioni SIMV
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La comunicazione nella pratica professionale veterinaria L’interazione di veterinario - animale - proprietario di MARCO VIOTTI Coordinoatore SIMV l 4 marzo si è tenuto il primo incontro della SIMV in materia di comunicazione. Un tema quanto mai attuale oggi, presente quotidianamente nelle nostre vite; il fatto poi che molte denunce contro i veterinari agli Ordini professionali siano principalmente dovute più alla forma (comunicazione) che alla sostanza (atto medico), è esemplificativo della situazione. Troppe volte i nostri clienti lamentano, (non sempre per colpa nostra) omissioni di informazioni o comunicazione sullo stato di salute del proprio pet quantomeno di difficile comprensione per l’uso di termini troppo tecnici o per l’approssimazione espositiva. Dunque con il nostro sponsor Hill’s abbiamo deciso di riprendere questo tema già trattato in passato con altri relatori perché “repetita iuvant” soprattutto se con relatori diversi per formazione e modalità lavorativa Credo che i numerosi partecipanti non siano stati delusi, dal dott. Giacomo Volpengo, assolutamente fedele alla sua fama, in quanto già relatore per Scivac in materia di formazione e comunicazione per relatori congressuali.
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INTERVISTA AL RELATORE: DOTT. G.VOLPENGO ome si è trovato a lavorare in un contesto per Lei inusuale, di veterinari liberi professionisti? Stimolante. In effetti i miei destinatari sono in genere operatori sanitari del servizio pubblico, con una forte problematica di frustrazione rispetto al momento storico e lavorativo che stanno vivendo, dove sono chiamati sempre più a rispondere ad una logica di "numeri" anziché di qualità di prestazione, con caduta conseguente della propria motivazione, nonostante la passione di fondo. I veterinari liberi professionisti sono abituati a riferirsi a clienti e sono collegati in presa diretta alla qualità del servizio che offrono ai proprietari e ai loro animali. Quindi interesse per il tema, con richieste di strumenti concreti per fronteggiare le situazioni professionali più difficili, nei termini di relazione col proprietario.
C Il tema della giornata era volutamente ampio affinché, grazie anche all’interazione con i partecipanti, si potessero affrontare le molteplici sfaccettature che compongono tale disciplina. Dopo un primo accenno ai principi di base sugli stili comunicativi e su come avviene il processo stesso della comunicazione abbiamo affrontato dei test tutt’altro che ovvi pur nella loro semplicità che hanno visto qualcuno di noi mettersi in gioco (e non è facile) e sperimentare sulla propria pelle quanto difficile sia far comprendere tematiche non consuete agli interlocutori e a questi ultimi quanto sia com-
plesso ascoltare se non si conosce la materia. La giornata è poi proseguita, nel pomeriggio, riprendendo il leit motiv della giornata e declinandolo con altri esercizi da svolgere a coppie prima e a terzetti poi, proprio sul modo di comunicare e sulle difficoltà di ascolto e di comprensione. In sintesi ne siamo usciti molto soddisfatti e con la consapevolezza che c’è molto lavoro da fare per riuscire a comprendere e utilizzare la comunicazione nel nostro contesto di relazione che vede l’interazione di veterinario-animale-propietario come tirade dalle mille sfaccettature. ■
Quale funzione relazionale e sociale ritiene abbia oggi l’animale da compagnia? Sono colpito dall'aumento vertiginoso, almeno dal mio osservatorio, degli animali da compagnia. Un fenomeno che leggo come bisogno di presenza e relazione. Nonostante la facilità di entrare in contatto attraverso i social network e simili con molte persone, il contatto che si crea per l'essere umano è un contatto poco vulnerabile, in termini di manutenzione della relazione, e quando ci stufiamo possiamo sempre uscire facilmente dalla situazione. Ciò d'altro canto ci lascia soli. Il tessuto sociale a cui facciamo riferimento si assottiglia sempre più e la responsabilità del nostro vivere cade sempre più sulle spalle dell'individuo. Un animale domestico, con la sua presenza, con la sua richiesta limitata, con la sua grossa capacità di sopportazione, diventa allora una risposta ai bisogni di contatto e socialità. Oggi ci sono due veicoli particolari di conoscenza: i figli e i cani, perché diventano un tramite protetto per incontrare persone che hanno le tue stesse esigenze. Inoltre per molti l'animale domestico diventa quasi un'identità, una "protesi" del proprio io. La presenza di un animale in casa ci riporta anche, a mio avviso, in contatto con una realtà naturale che rischiamo di perdere nel nostro ritmo quotidiano, un contatto anche con la nostra "animalità" nel senso positivo del termine. Un contatto anche con una dignità e presenza totale raramente riscontrabile nell'essere umano: abbiamo tanto da imparare dagli animali! Come ha trovato la platea con cui hai condiviso la giornata? Attenta, vivace, partecipativa. Ho incontrato voglia, bisogno e disponibilità al confronto sul proprio modo di agire e sul proprio modo di essere. Anche la richiesta di molti di poter approfondire con testi l'argomento sottolinea il reale interesse. Una situazione arricchente per tutti, me compreso.
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FSA e SIODOCOV Dalle Associazioni
La FSA pubblica gli elenchi dei veterinari referenti ono disponibili on line gli elenchi dei veterinari referenti per le maggiori patologie ereditarie su tutto il territorio nazionale. Un servizio ai proprietari per una riproduzione consapevole e cuccioli più sani. Quattro le categorie pubblicate sul sito della Fondazione Salute Animale. 1. Veterinari referenti per HD/ED 2. Veterinari referenti lussazione della rotula 3. Veterinari esaminatori per le cardiopatie 4. Veterinari esaminatori per le oculopatie La Fondazione Salute Animale, fra le organizzazioni veterinarie accreditate per il rilascio delle certificazioni delle patologie genetiche, rende così un servizio ai proprietari di cani, facilitando il reperimento geografico di medici veterinari preparati ai controlli.
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ODONTOIATRIA E PATOLOGIA ORALE
i è tenuto a Cremona Sabato 10 Marzo il primo incontro annuale della Società Italiana di Odontostomatologia Veterinaria che recentemente è stata rinominata in SIODOCOV (Società Italiana di Odontostomatologia e Chirurgia orale Veterinaria). Gli obiettivi prefissi per l’anno in corso sono quelli di trattare le principali patologie odontoiatriche riscontrate nel cane e nel gatto in età pediatrica. A tale scopo, il Dott. Mirko Radice (Presidente della Società) e la Dott.ssa Katty Casazza (Segretario), relatori della giornata, hanno descritto il normale sviluppo embriologico della cavità orale e i meccanismi fisiologici che portano all’eruzione dei denti decidui e permanenti. Sono stati inoltre trattati argomenti inerenti la normale occlusione dentale e la classificazione delle più comuni malocclusioni. La Dott.ssa Margherita Gracis ha chiarito quali possono essere le problematiche e i limiti legati alla determinazione dell’età nel cane e nel gatto in relazione al normale sviluppo dentale descrivendo le principali anomalie di posizione, numero, forma, dimensione e struttura degli elementi in arcata riscontrabili nella pratica clinica. È stata poi focalizzata l’attenzione sulle principali metodiche utilizzate in pedodonzia per eseguire l’estrazione dei denti decidui persistenti, le metodiche di correzione dei difetti strutturali dello smalto e il trattamento dei difetti di posizionamento descrivendo tecniche di ortodonzia intercettiva e pulpotomia vitale. Il prossimo incontro, previsto a Cremona per domenica 11 novembre, completerà la trattazione dell’argomento. Inoltre per gli iscritti SIODOCOV 2012 è gratuita la partecipazione all’incontro SIONCOV previsto sempre a Cremona nei giorni 13 e 14 Ottobre dal titolo “Head and neck cancer”. Katty Casazza, Segretario SIODOCOV
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La FSA agevola così i proprietari attenti alla riproduzione consapevole di esemplari non affetti da patologie genetiche. Il servizio si inserisce nel quadro più ampio della “riproduzione selezionata” che FSA supporta da tempo insieme ad Enci; ANMVI rinnova ai medici veterinari l'invito del Presidente FSA, Aldo Vezzoni, tra i fautori di questa innovazione, affinché i veterinari facciano conoscere ai
propri clienti la grande opportunità, di poter acquistare dei cuccioli più garantiti. Per questo è stata realizzata una locandina per le sale d'attesa, che viene periodicamente riproposta attraverso il settimanale Professione Veterinaria. L’obiettivo è il miglioramento dello stato di benessere e la prevenzione delle principali patologie ereditarie. ■
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28 Lettere al Direttore Didattica rinviata a Pisa o letto, con non poco disappunto, l’articolo dal titolo “Seminario rimandato a Pisa: censura preventiva della LAV” nel quale si esprimono pesanti valutazioni sulla scelta di posticipare il seminario dal titolo “Animali esotici e non convenzionali: come valutarne lo stato di benessere e come regolarne la vendita”, programmato per sabato 11 febbraio 2012, presso il Dipartimento di Clinica Veterinaria della nostra Facoltà. Senza dubbio l’argomento scelto, pur di stretta competenza veterinaria, è tra quelli che maggiormente attirano l’interesse sia dei professionisti che hanno queste competenze, sia di coloro che pensando di essere esperti, ritengono di averne. Visto che il rinvio del seminario ha suscitato polemiche e preoccupazioni, ritengo necessario effettuare un chiarimento. Il seminario, non annullato, sarà effettuato nei tempi che saranno ritenuti opportuni dal comitato organizzatore, tenendo presente le problematiche legate alla disattivazione delle vecchie “Facoltà” ed alla attivazione del nuovo Dipartimento di Scienze Veterinarie. Questo, oltretutto, consentirà di focalizzare meglio gli argomenti da
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trattare, in modo da rendere ancora più valida l’iniziativa, per la platea di veterinari chiamati ad intervenire, ribadendo che questa iniziativa è focalizzata su aspetti professionali e di ricerca di stretta competenza dell’ambito veterinario, pur nella consapevolezza delle problematiche sottostanti. Il motivo del mio disappunto sta nel non essere stato contattato, in qualità di Preside, prima della pubblicazione dell’articolo, per dare ragione dei motivi di questo rinvio. Prof. Alessandro Poli, Preside Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Pisa
Non si paga la musica nello studio medico e la musica non si paga, per lo stesso principio perché ci è stato proibito di farla vedere? Intendo che se metto un monitor e vado su you tube e la faccio sentire e vedere allora devo pagare in quanto collegabile alla Rai la tassa abbonamento speciale di 200 euro. Non è in contraddizione o limitativa, dello stesso principio? Per cui ritengo che si possa far sentire ma
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Organizzato da
anche vedere un filmato in uno studio o in una sala d'attesa (vale anche per la sala d'attesa immagino tale possibilità per ora della musica, ma vorrei esserne certo). Insomma, fatto salvo il principio che tutto lo studio sala attesa inclusa non è un luogo pubblico, si deve poter sentire e vedere quel che si vuole. O no? La mia riflessione riguarda un monitor puro, collegato al computer e non di un televisore, il mezzo da collegare e mettere in sala d'attesa e far sentire e quindi vedere la musica. Perché alla fine sempre di musica (udita e vista) in un luogo privato (lo studio) si tratta. Dott. Paolo Penso, Milano
I nostri “cugini” di ANDI hanno vinto una battaglia che vale per tutti i titolari di studio professionale: le strutture sanitarie private non devono pagare per la diffusione della musica di sottofondo, perché non sono luogo pubblico. La sentenza non si limita a parlare di “musica”, ma in generale di “comunicazione al pubblico” dichiarando che quando si tratta di diffusione “gratuita”, a favore di clienti, “che ne fruiscono indipendentemente dalla loro volontà”, non è soggetta al versamento di diritti di diffusione. Riteniamo che l’interpretazione europea valga anche per le immagini trasmesse con monitor a circuito
“Spero prevalga il buonsenso e la fiducia nei ricercatori” Silvio Garattini
chiuso, purché non si tratti di trasmissioni radiofoniche e televisive tramite radio o televisore. Il canone Rai infatti in tal caso sarebbe dovuto. Bisogna distinguere fra diritti di diffusione e imposta radiotelevisiva. Ci auguriamo che nel concetto di digital signing (per ora solo minacciato dalla RAI) ma privo di elementi normativi, non rientrino i monitor, ovvero supporti per veicolare messaggi (anche pubblicitari) in formato digitale. Carlo Scotti
A.N.M.V.I.
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI SCIVAC • PARTECIPAZIONE A NUMERO CHIUSO
RADIOLOGIA DELL’ADDOME Valido anche come 1a parte dell’Itinerario di Diagnostica per Immagini Cremona, 23/26 Maggio 2012 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 36,3 Crediti DIRETTORE Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano - RE RELATORI Daniele Della Santa, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Pisa Antonella Puggioni, Med Vet, Dipl ECVDI, Dublino (Irlanda) Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano - RE Massimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna
Corso Avanzato CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI Dall’interpretazione alla refertazione, dalla descrizione alle conclusioni Cremona, 18/19 Giugno 2012 - Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 10,5 Crediti
ECM: Richiesto accreditamento per 23,2 Crediti DIRETTORE Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna
ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (30) LIMITE DI ISCRIZIONE: 9 Maggio 2012
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LIMITE DI ISCRIZIONE: 13 Aprile 2012
(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
Cremona, 20/22 Giugno 2012 - Centro Studi SCIVAC
RELATORI ED ISTRUTTORI Edoardo Auriemma, Med Vet, Dipl ECVDI, Novara Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca Elvanessa Caleri, Med Vet, Prato (FI) Gianmarco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA) Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE)
DIRETTORI E RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano
ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36)
QUOTE Soci SCIVAC: € 680,00 + IVA 21% Non soci: € 930,00 + IVA 21%
ECOGRAFIA CLINICA Valido anche come 2a parte dell’Itinerario di Diagnostica per Immagini
LIMITE DI ISCRIZIONE: 11 Maggio 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 350,00 + IVA 21% Non soci: € 600,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
QUOTE Soci SCIVAC: € 750,00 + IVA 21% Non soci: € 1.000,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
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Nobivac Myxo-RHD Il vaccino monodose a duplice protezione per il coniglio da compagnia SD Animal Health, azienda farmaceutica veterinaria leader nel settore dei prodotti per l’immunizzazione di cane e gatti con il brand Nobivac, è lieta di annunciare il prossimo lancio di Nobivac Myxo-RHD, un innovativo vaccino per la duplice protezione del coniglio nei confronti della Mixomatosi e della Malattia Emorragica. Al fine di permettere una più estesa adozione della pratica vaccinale dei conigli da compagnia, il prodotto sarà disponibile in flaconcini monodose del tutto simili a quelli in uso per cani e gatti; i flaconcini disporranno inoltre della classica etichetta adesiva da trasferire sul libretto vaccinale (fornito separatamente dall’azienda). Il nuovo prodotto offre l’occasione per diffondere la consapevolezza fra i proprietari e i medici veterinari che anche il coniglio richiede e merita delle specifiche attenzioni sanitarie. In primo luogo proprio nei confronti di quelle malattie infettive, spesso letali, che affliggono il coniglio e che ora possono essere controllate con una semplice vaccinazione. Ma in senso più ampio, con la presa di coscienza da parte dei proprietari che anche per il coniglio è necessaria l’adozione di piani di controllo sanitario periodici dell’animale a cura del Veterinario curante. Ritornando al menzionato piano di medicina preventiva, è importante notare come in base alla situazione epidemiologica italiana della Mixomatosi e della Malattia Emorragica, una doppia protezione è altamente raccomandata anche per conigli d’affezione: sia per la gravità delle malattie (il cui esito è quasi sempre mortale) sia per l’estesa diffusione delle due malattie presso la popolazione cunicola selvatica e d’allevamento che ne rappresentano il serbatoio. Nel contesto nazionale, infatti, la detenzione dei coniglietti in ambito domestico non rappresenta una valida misura di prevenzione delle malattie a causa delle loro modalità di diffusione: non solo per via diretta (contatto), ma soprattutto per via indiretta ad opera di zanzare (del genere Aedes e Anopheles), altri insetti ematofagi (pulce del coniglio e del cane e gatto), oltre che di oggetti e alimenti contaminati. Conseguentemente, la prevenzione vaccinale e un adeguato controllo dei parassiti ematofagi (quindi anche pulci di cani e gatti coabitanti) risultano imprescindibili per un razionale controllo della diffusione delle malattie in questione. Per Nobivac Myxo-RHD, MSD Animal Health ha introdotto un’innovativa tecnologia di sviluppo che si basa sull’inclusione nel genoma di un Myxoma virus vivo e attenuato, del gene che codifica per il capside del virus della Malattia Emorragica. Il virus vaccinale così ottenuto è in grado di indurre, nell’organismo vaccinato, l’espressione degli antigeni dei due patogeni stimolando una risposta immunitaria combinata e completa nei confronti di entrambi. Questa nuova tecnologia “fornisce” un virus vaccinale “vettore” vivo e attenuato che è altamente antigenico e in grado di produrre un’efficace protezione immunitaria duratura: Nobivac Myxo-RHD, infatti, induce una copertura immunitaria della durata di 1 anno già dopo singola somministrazione. Un ulteriore ed importante vantaggio di questa tecnologia è di ottenere il virus vaccinale in grandi quantità da colture cellulari, senza impiego di animali “incubatori del virus RHD”. Si ricorda, infatti, che per l’allestimento di tutti i vaccini contro la MEV precedentemente disponibili
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in Italia si ricorreva a virus spenti ottenuti da organi di animali infettati, la cui scarsa attività immunogena richiedeva spesso l’inclusione di adiuvanti mal tollerati dal coniglio vaccinato. Al contrario, Nobivac Myxo-RHD può vantare l’assenza di adiuvanti, caratteristica comune a tutti i prodotti della linea vaccinale Nobivac, a garanzia di un elevato profilo di sicurezza e tollerabilità, documentato anche in conigli di razze nane. Nobivac Myxo-RHD è registrato per la pratica
via di somministrazione sottocutanea (e non intradermica come gli altri vaccini industriali) e la vaccinazione di base non richiede la doppia somministrazione, ma l’immunità è efficacemente indotta rapidamente già dopo la prima inoculazione (insorgenza di immunità: 3 settimane). Sebbene la ricettazione rimanga in triplice copia, vale la pena segnalare il vantaggio rispetto ad altri vaccini per uso “industriale” relativo alla corretta modalità di scarico eseguita “dose per dose” evitando sprechi e misunderstanding
in caso di verifiche delle autorità sanitarie e fiscali competenti. Nobivac Myxo-RHD sarà disponibile a partire dal 26 marzo prossimo. Per maggiori informazioni consultare il foglietto illustrativo disponibile sul sito: www.msd-animal-health.it ■
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30 Calendario attività Dal 19 aprile al 10 giugno Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
19 - 20 APR 20 - 22 APR 21 - 22 APR 21 - 22 APR 21 APR 21 - 22 APR 22 APR 22 APR 29 APR 29 APR 2-5 MAG 5-6 MAG 5-6 MAG
CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA CORSO SIVAE SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SVIDI CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC
CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO SIMIV CORSO SCIVAC
INCONTRO SICIV IN COLLABORAZIONE CON SIVAE
6 MAG
INCONTRO SIANA
6 MAG 6 MAG 6 MAG 11-12 MAG 11-13 MAG 14-15 MAG 17-19 MAG 20 MAG 20 MAG 20 MAG 23-26 MAG 25-26 MAG 27 MAG 8-10 GIU
CORSO PER DATORE DI LAVORO - RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: info@anmvi.it CORSO BASE TEORICO-PRATICO DI COMPORTAMENTO, MEDICINA E CHIRURGIA DEL CONIGLIO - Palazzo Trecchi Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it ECOGRAFIA ADDOMINALE NEL GATTO: TUTTO QUELLO CHE VOLETE SAPERE DA DOMINIQUE PENNINCK - Crowne Plaza, Padova - Via PO 197 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ONCOLOGICA - Nh Ambasciatori, Torino - Corso Vittorio Emanuele, 104 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: info@anmvi.it CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: info@anmvi.it IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Bologna, Savoia Hotel Regency - Via del Pilastro, 2 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUELLO CHE IL VETERINARIO DI BASE DEVE SAPERE PER RISOLVERE LA MAGGIOR PARTE DEI PROBLEMI OCULISTICI - Perugia, Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: No ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL GATTO HA TROPPO SPIRITO PER NON AVERE CUORE: UNA GIORNATA INSIEME SULLA CARDIOLOGIA FELINA - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORRETTA NUTRIZIONE NELLE PIÙ COMUNI SPECIE DI RETTILI - Facoltà di Medicina Veterinaria Matelica ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it 4° IT. DERMATOLOGIA: I PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 31,8 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’APPROCCIO CLINICO MODERNO ALLA FEBBRE: NON SOLO ANTIBIOTICO E CORTISONE! - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO: “TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE DI RADIOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA: INCONTRA GILIOLA SPATTINI” - Bari, Sheraton Bari Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CITOLOGIA ED ANIMALI ESOTICI: QUANDO FARLA, COME FARLA E COME INTERPRETARLA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE EPATOPATIE: QUALI STRUMENTI NUTRIZIONALI ABBIAMO A DISPOSIZIONE? - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO
PROFESSIONE ONCOLOGO - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA
RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Addaura Hotel, Palermo - Lungo mare Cristoforo Colombo, 4452 ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 14 CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVAR - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CAMPANIA - CORSO REGIONALE DI CARDIOLOGIA - Napoli - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA DIFESA DELLE DERRATE E LA PREVENZIONE DELLE INFESTAZIONI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 4° IT. ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento per 20,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Demas srl ROMA - Via di Salone 132 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR CORSO REGIONALE SCIVAC CORSO SIVAR
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE
IL PANCREAS ENDOCRINO - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: I PARTE - RADIOLOGIA DELL’ADDOME - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 36,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
SEMINARIO AIVEMP
ACQUA E SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA - Ente Autodromo, Via Nazionale - Pergusa (EN) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it
INCONTRO SOVI
AGGIORNAMENTO SULLE OCULOPATIE GENETICHE DEI CANI DI RAZZA IN ITALIA - Trieste - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 73° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SICVAC - Nuovo Palacongressi, Rimini - Via della Fiera, 23 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubrica fiscale Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 18 marzo 2012
SOLUZIONI
La somministrazione q24 ore è solitamente adeguata per il controllo del paziente diabetico Va somministrata con siringhe da 40 U/ml È l’unica insulina registrata in Italia per l’utilizzo nel cane e nel gatto
a b c
È già svezzato Non ha patologie intercorrenti È digiuno
QUIZ 1
d e
Non è adeguata nella terapia della chetoacidosi diabetica
Risposta corretta: c) Incontro SIMIV: “Aggiornamenti in terapia canina” - Cremona, Novembre 2009
c
È un’insulina di origine suina
QUIZ 2
a b
2) È possibile sottoporre a prelievo buccale per un test genetico a DNA un gattino prima dei 3 mesi di vita se:
Risposta corretta: c) Seminario SIMEF: “Simposio sulle principali malattie genetiche del gatto” Cremona, Novembre 2008
1) Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la Caninsulin® è FALSA?
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