Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 11

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

11 2009

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Non fare investimenti

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Anno 6, numero 11 dal 23 al 29 marzo 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

LA QUALITÀ NON STA NELLA TARIFFA

L’IVA SI VERSA DOPO LA RISCOSSIONE

SANZIONI PESANTISSIME SULLE RICETTE

SINDROME BRACHICEFALICA E SOGGETTI A RISCHIO

LA PROFESSIONE NEL MEZZOGIORNO

A PAGINA 5

A PAGINA 7

A PAGINA 8

A PAGINA 15

A PAGINA 17

BREVI

INTRAMOENIA, ASPETTIAMO LA SENTENZA

ANTITRUST “Non siamo d’accordo con l’Autorità e con i mercatisti tutte le volte che il termine "libertà" viene assunto come sinonimo di "anarchia", ossia come totale assenza di principi regolatori”. La Fnovi ha duramente commentato l’indagine del Garante della concorrenza sugli ordini: “l’Antitrust - ha dichiarato Penocchio - contesta la legge”.

ANAGRAFE EQUINA Luigi Pio Scordamaglia è stato nominato Commissario ad acta con il compito di coordinare ed organizzare tutte le iniziative tecniche per la realizzazione, entro sei mesi, della banca dati informatica dell'anagrafe equina. La nomina è del Ministro Luca Zaia.

PRECARI Garanzie di applicazione dell'articolo 34-bis, sulla base di tempi e modalità di attuazione che rispecchino fedelmente il dettato normativo. Le ha chieste l'ANMVI al Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi: incarichi quinquennali rinnovabili per tutto il personale veterinario.

BOLZANO La giunta provinciale di Bolzano ha deciso di avviare trattative con Roma per ottenere la competenza sul servizio veterinario di confine. La Provincia intende assumere su di sè questo servizio, inglobandolo nella propria amministrazione. Il veterinario di confine si occupa tra l'altro delle certificazioni sull'import e l'export delle carni da macello.

AIE Appello della LAV Umbria ai servizi veterinari delle Asl locali ''perché vietino, da oggi in poi, le uccisioni di cavalli o asini colpiti da Anemia infettiva equina e autorizzino, invece, al fine del loro benessere, i necessari spostamenti''. ''Ulteriori uccisioni per questo motivo afferma una nota - responsabile Lav Umbria verranno dalla LAV valutate per eventuali azioni legali in quanto si tratterebbe di 'uccisone di animali senza necessità'', quindi, punibile in base alla legge 189/2004''.

ALMA LAUREA

Libero professionista “disoccupato” Ad un anno dalla laurea solo il 4% dei veterinari ha un lavoro “stabile” A PAGINA 3

Il Tar di Milano si è pronunciato sul ricorso proposto da Anmvi e da alcuni veterinari libero professionisti contro la delibera della Regione Lombardia "Linee di indirizzo in ordine all'esercizio della libera professione intramuraria da parte dei medici veterinari" (13.06.2008 N° 744). Con l'ordinanza depositata il 5 marzo e notificata l’11 marzo alle parti, il Tribunale ha rigettato la domanda di sospensione dell'esecuzione della delibera impugnata, chiesta dai legali dell'Anmvi. Il Tar di Milano ha così deciso, ritenendo che "la contestuale causa in decisione, cui seguirà nei termini di legge il deposito della sentenza definitiva in giudizio, escluda in radice il pregiudizio irreparabile costituente condizione necessaria dell'azione cautelare". In attesa della sentenza, i legali dell'Associazione puntualizzano che questa ordinanza "non dice l'ultima parola sull'esito della causa". L'ordinanza del 5 marzo, prevedibile nei contenuti rispetto all'iter giuridico della causa, conclude infatti per un rigetto che i legali dell'Anmvi considerano "tecnico". Si attende, pertanto, la decisione che dovrebbe essere adottata dal

TAR in un periodo non superiore ai 30-40 giorni. Secondo l’ANMVI la delibera della Regione Lombardia, contraddice, palesemente, i principi, che devono ispirare il legislatore regionale a cui la materia è stata devoluta dalla Legge 120/2007. Il legislatore regionale ha deliberato violando la specificità della sanità pubblica veterinaria che diversamente che in campo umano non persegue le medesime finalità della zooiatria svolta in regime libero professionale: mentre la prestazione medica assume il carattere pubblico o privato avuto riguardo non alla natura della prestazione in se stessa ma allo status pubblico o privato del soggetto che la eroga, la prestazione medico veterinaria del veterinario pubblico e quella del veterinario "privato" (libero professionista) sono tra loro del tutto diversificate. La censura che si muove alla Regione Lombardia è quella di essere intervenuta a regolare l'esercizio dell'attività libero professionale dei dirigenti medici veterinari consentendo agli stessi e senza limiti territoriali di prestare assistenza zooiatrica presso allevamenti su cui gli stessi soggetti devono effettuare i controlli loro devoluti istituzionalmente. ■

CADMIO Il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha ridotto la dose settimanale ammissibile (TWI) per il cadmio a 2,5 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo basandosi sull'analisi di nuovi dati. Il cadmio è tossico innanzitutto per i reni. Cereali e prodotti a base di cereali, verdure, noci e legumi, radici amidacee e patate, come pure carne e prodotti a base di carne sono quelli che contribuiscono maggiormente all'esposizione umana.

laPROFESSIONE VETERINARIA

ANMVI 1999

IRAP O NON IRAP LA TELENOVELA DELL’IRAP SEMBRA NON AVERE FINE. Il Governo non ha la possibilità di rinunciare ai miliardi di euro che arrivano da questa imposta nonostante le assurdità applicative e le aberrazioni concettuali siano estremamente evidenti. Non sono bastate una sentenza della Corte Costituzionale, decine di sentenze della Corte di Cassazione e centinaia delle Commissioni Tributarie Provinciali o Regionali per modificare l’atteggiamento degli uffici fiscali verso il mondo professionale. Il libero professionista per vedere riconosciuto il suo diritto all’esenzione deve combattere per anni contro un sistema che non rispetta mai il cittadino. Riportiamo di seguito una delle ultime sentenze che hanno dato ragione al professionista. "L’acquisto e l’utilizzo di strumenti informatici e dei relativi applicativi può essere necessario e strumentale per lo svolgimento dell’attività, senza per questo che i relativi costi possano essere considerati significativi di un’organizzazione autonoma giustificando quindi l’assoggettamento del professionista all’IRAP”. Questa, in sintesi, la conclusione alla quale è arrivata la Commissione Tributaria regionale del Lazio nella sentenza 21/2/09 che ha evidenziato come l’analisi sui fattori produttivi debba essere focalizzata su tutti gli elementi che concorrono a determinare l’attività professionale, vagliando l’insieme delle componenti della struttura autonoma organizzata, senza limitarsi al volume dei costi. In questo modo la Commissione ha rivisto la decisione presa dai giudici in primo grado, annullando la cartella, considerando che si trattava di un ingegnere libero professionista che nello svolgere la sua attività non si era mai servito di dipendenti o collaboratori.

DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI

2009 ANMVI



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Condizione occupazionale Attualità

VETERINARIA 11 | 2009

Troppi i giovani veterinari senza lavoro Dai dati di Alma Laurea una situazione sempre più preoccupante di ANTONIO MANFREDI ul numero 10 di Professione Veterinaria abbiamo pubblicato una prima parte dei dati che emergono dall'ultima indagine di Alma Laurea sulla Condizione Occupazionale dei laureati e riferita al 2008. In quell'articolo abbiamo evidenziato i risultati dell'indagine che hanno permesso un confronto con le condizioni lavorative dei laureati degli altri Corsi di Laurea Specialistici a ciclo unico: Giurisprudenza, Medicina, Architettura, Farmacia. Il raffronto dei dati aveva facilmente evidenziato come il laureato in Medicina Veterinaria fosse quello decisamente messo peggio anche perché, rispetto ad altri laureati aveva una maggior difficoltà a proporsi in differenti ambiti occupazionali, vista la ridotta offerta di lavoro nel suo settore specifico, essendo un Corso di Laurea fortemente specialistico come indirizzo e formazione. Del resto basta ricordare alcuni dati già evidenziati nelle conclusioni di quel primo articolo per rendersi conto delle reali difficoltà che deve affrontare un giovane laureato che cerca di entrare nel sistema occupazionale del settore veterinario: dopo un anno dalla Laurea il tasso di disoccupazione è del 18% ed a questo andrebbe aggiunto almeno un altro 15/20% di chi non figura in questa condizione in quanto continua a studiare (Specializzazioni, Master, ecc.) ma solo perché non trovando alcuna occupazione rimanda il problema negli anni; analizzando i dati di chi ha un'occupazione ben il 33% rui-

S

sulta avere un lavoro autonomo che ad un anno dalla Laurea significa in realtà essere disoccupati visto che l'attività è ridotta a qualche collaborazione saltuaria o occasionale; fra gli occupati il 21% lavora senza alcun tipo di contratto e spesso senza alcuna retribuzione o di livello indecente e frequentemente in nero; i giovani laureati in veterinaria sono quelli pagati in assoluto meno, 762 euro al mese di media rispetto ai 1.286 dei Medici ed i 1.213 dei Farmacisti. Partendo da questa situazione, veramente drammatica, passiamo ora a vedere i dati estrapolati dall'indagine Alma Laurea e riferiti specificatamente ai soli laureati in Medicina Veterinaria ricordando che l'indagine si riferisce al 2008 e che non tutte le Università hanno aderito a questo progetto dal quale restano quindi escluse: Catanzaro, Milano, Napoli, Pisa, Teramo, pur non togliendo alcun significato ai dati raccolti essendo comunque un campione molto ampio e significativo. Il numero dei laureati, riferito alle Facoltà che hanno aderito al progetto, è risultato di 570 e gli intervistati 502. È interessante vedere (Tabella 1) che il voto medio di Laurea non è affatto male: 102,3, mentre l'età è abbastanza avanzata, 26,6 anni con una durata del percorso formativo di circa 7 anni, in questo periodo normalmente viene anche svolto il tirocinio, spesso anche presso strutture esterne. Nella Tabella 2 è interessante vedere che circa il 17% ha in corso una specializzazione, normalmente quella più gettonata è “Ispezione degli alimenti di origine animale”, o al-

TABELLA 1. COLLETTIVO INDAGATO

Collettivo selezionato

tre che permettano l'accesso ai concorsi pubblici. Ho già avuto modo di dirlo e non ho alcun problema a ribadirlo: buona parte dei liberi professionisti ha deciso di avviare un'attività di lavoro autonomo, non per vocazione, ma perché non aveva alternativa non essendo riuscita ad entrare nel settore pubblico, ormai più o meno chiuso da tempo. Sono quindi dipendenti pubblici mancati. Questo purtroppo lo si evidenzia anche nella scarsa capacità "imprenditoriale" che emerge nella conduzione di molte strutture private. Dalla Tabella 3 emerge che solo il 52,6% dei giovani laureati ad un anno dalla laurea dichiara di avere, più o meno, un'occupazione. Abbiamo già detto sopra quali sono i limiti reali di questo dato. Per quanto riguarda l'altro 48% risulta che il 18,3% non lavora e non cerca. Non cerca perché? Non si sa. Demoralizzati? Disperati? Vivono di rendita? Credono nei miracoli? Difficile da capire. Il 29,1 non lavora, ma cerca senza trovare nulla, uno su tre, ed il 10,6% sta continuando a studiare. Un panorama certamente poco sereno. Salterei la tabella 4 lasciando al lettore riflessioni e ragionamenti, ritendola poco interessante per la nostra analisi, mentre vediamo di approfondire i dati riporati nella tabella 5.

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Alcune riflessioni le abbiamo già fatte all'inizio di questo articolo, ma rivediamole ora con dati più precisi. Nel totale degli occupati quelli ritenuti "stabili" sono il 43,6% suddivisi in Lavoro autonomo 35,2% ed a Tempo indeterminato l'8,3%. Quindi la stragrande maggioranza, circa l'80%, dei giovani laureati che lavorano "stabilmente" sono liberi professionisti. Ma secondo voi un giovane laureato, ad un anno dalla Laurea, che lavora da libero professionista è un occupato stabile o spesso un disperato? Questi giovani, non avendo alternativa, cercano uno spazio nella libera professione sperando almeno di sopravvivere, pur sapendo che faranno la fame per anni prima che gli possa andare meglio. È un lavoro stabile questo? È una scelta libera? Visto che poi, continuando a scorrere i dati, vediamo che il 32,2% sono contratti atipici e ben il 20,1% non ha alcun tipo di contratto, possiamo tristemente concludere che solo l'8% degli occupati, che corrisponde a meno del 4% dei laureati, può vantarsi di avere un "lavoro". È interessante anche sottolineare che il 39,8% degli occupati lavora part-time e questo, pur pensando che per alcuni possa essere una scelta, è un altro dato decisamente preoccupante. In quale settore operano i giovani laureati

TABELLA 3. CONDIZIONE OCCUPAZIONALE

Collettivo selezionato

Condizione occupazionale (%) Lavora

52,6

Non lavora e non cerca

18,3

Non lavora ma cerca

29,1

Quota che non lavora, non cerca ma è impegnato in un corso universitario/praticantato (%)

10,6

Quota che lavora, per genere (%) Uomini

49,7

Donne

54,2

Esperienze di lavoro post-laurea (%) Non lavora ma ha lavorato dopo la laurea

11,6

Non ha mai lavorato dopo la laurea

35,9

Tasso di occupazione (def. Istat - Forze di lavoro)

66,7

Tasso di disoccupazione (def. Istat - Forze di lavoro)

18,7

TABELLA 4. INGRESSO NEL MERCATO DEL LAVORO

Collettivo selezionato

Numero di laureati

570

Numero di occupati

Numero di intervistati

502

Occupati: condizione occupazionale alla laurea (%)

Tasso di risposta

88,1

Prosegue il lavoro iniziato prima della laurea

11,0

Non prosegue il lavoro iniziato prima della laurea

12,1 76,5

Composizione per genere (%)

264

Uomini

35,3

Ha iniziato a lavorare dopo la laurea

Donne

64,7

Occupati: tempi di ingresso nel mercato del lavoro (medie, in mesi)

26,6

Tempo dalla laurea all’inizio della ricerca del primo lavoro

1,6

Tempo dall’inizio della ricerca al reperimento del primo lavoro

3,1

Tempo dalla laurea al reperimento del primo lavoro

4,7

Età alla laurea (medie) Voto di laurea in 110-mi (medie) Durata degli studi (medie, in anni)

TABELLA 2. FORMAZIONE POST-LAUREA Ha partecipato ad almeno un’attività di formazione (%)

102,3 7,0

Collettivo selezionato 80,9

Attività di formazione: conclusa/in corso (% per attività) Tirocinio/praticantato Dottorato di ricerca Scuola di specializzazione

TABELLA 5. CARATTERISTICHE DELL’ATTUALE LAVORO Tipologia dell’attività lavorativa (%) Autonomo

40,4 9,0 16,9

Tempo indeterminato Totale stabile Inserimento/formazione lav./apprendistato

Master universitario di I livello

2,0

Tempo determinato

Master universitario di II livello

2,4

Collaborazione/consulenza

6,4

Altro contratto atipico

Altro tipo di master Stage in azienda

29,7

Collettivo selezionato

35,2 8,3 43,6 3,8 6,8 22,0 3,4

Totale atipico

32,2

Corso di formazione professionale

6,2

Senza contratto

20,1

Attività sostenuta da borsa di studio

5,0

Diffusione del part-time (%)

39,8


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4 Attualità Conduzione occupazionale TABELLA 6. CARATTERISTICHE DELL’AZIENDA

Collettivo selezionato

Ramo di attività economica (%) Agricoltura Metalmeccanica e meccanica di precisione Edilizia

VETERINARIA 11 | 2009

TABELLA 9. EFFICACIA DELLA LAUREA

Collettivo selezionato

Efficacia della laurea nel lavoro svolto (%) 47,3

Molto efficace/Efficace

87,4

-

Abbastanza efficace

6,5

-

Poco/Per nulla efficace

6,1

Chimica/Energia

2,3

Altra industria manifatturiera

3,4

Totale industria

5,7

Commercio

3,4

Credito, assicurazioni

0,4

Non occupati che cercano: ultima iniziativa per cercare lavoro (%)

Trasporti, comunicazioni e telecomunicazioni

0,8

Ultimi 15 giorni

58,2

15-30 giorni fa

20,5

1-6 mesi fa

15,1

Consulenze varie Informatica

2,7 -

Altri servizi alle imprese

1,1

Pubblica amministrazione, forze armate

0,4

Istruzione e ricerca

4,2

Sanità

29,2

Altri servizi Totale servizi

TABELLA 7. GUADAGNO

3,8 45,8

Collettivo selezionato

Guadagno mensile netto (medie, in euro) Uomini

821

Donne

649

Totale

706

TABELLA 8. UTILIZZO E RICHIESTA DELLA LAUREA NELL’ATTUALE LAVORO

Collettivo selezionato

Utilizzo delle competenze acquisite con la laurea (%) In misura elevata

73,5

In misura ridotta

19,7

Per niente

6,8

Richiesta della laurea per l’attività lavorativa (%) Richiesta per legge

78,4

Non richiesta ma necessaria

8,0

Non richiesta ma utile

8,7

Non richiesta né utile

4,9

Apparecchiature Radiologiche di LUCARELLI M. & C.

Sistemi digitali Camere oscure

Pellicole RX

Elettromedicali

Assistenza tecnica VIA ISONZO, 8 - 20095 CUSANO MIL. (MI) Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884 - e-mail: alfahospital@virgilio.it

Collettivo selezionato

TABELLA 10. RICERCA DEL LAVORO

Oltre 6 mesi fa

6,2

Non occupati che non cercano: motivo della non ricerca (%) Studio

83,7

In attesa di chiamata dal datore di lavoro

10,9

Motivi personali Mancanza di opportunità lavorative Altro motivo

occupati? Nella tabella 6 vediamo la ripartizione. Il 47% in Agricoltura, settore zootecnico. Il 5,7% nell'Industria e nei Servizi il 45,8% di cui il 29,2%, ovviamente, nel settore sanitario. Per quanto riguarda il loro reddito avevamo già detto che è in assoluto il più basso fra le diverse categorie professionali con una media mensile di 706 euro. Le donne si fermano addirittura a meno di 650. Redditi che evidenziano una situazione del settore estremamente difficile e di forte crisi soprattutto

4,3 1,1

per i giovani laureati. Le tabelle che seguono le riportiamo come indicazioni di interesse senza grandi commenti. Evidenziamo solo che il 73,5% dei laureati riconosce l'elevato utilizzo delle competenze acquisite con la laurea nell'attività che sta svolgendo, e che l'87,4% ritiene efficace o molto efficace la laurea in Medicina Veterinaria nell'attuale occupazione. Un giudizio quindi complessivamente positivo, da parte dei veterinari, del corso di studi da loro frequentato e da poco concluso. ■


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Mercato e concorrenza Attualità

VETERINARIA 11 | 2009

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La qualità non sta nella tariffa minima ma nella prestazione L’Antitrust demolisce il convincimento che la tariffa minima sia garanzia di qualità della prestazione. Il decoro? Non è riconducibile ad un interesse pubblico l Garante del Mercato e della Concorrenza ha messo in discussione l’esistenza di una relazione di causa/effetto tra la predeterminazione degli onorari e la qualità dei servizi prestati. Non solo. Ha anche scardinato i concetti di decoro e dignità professionale, in quanto non riconducibili ad un interesse pubblico: l’interesse generale prevalente è quello della “garanzia della concorrenza rispetto a quello di tutela del decoro o del prestigio della professione. Sono stati respinti, o meglio smontati pezzo per pezzo, i ragionamenti su cui le professioni hanno da sempre difeso i minimi tariffari.

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ERGO... “La nozione di decoro utilizzata in ambito deontologico dovrebbe mirare a salvaguardare l’etica professionale, ossia a garantire il corretto espletamento della professione, non potendo invece informare i codici deontologici nelle parti relative all’iniziativa economica dei professionisti ovvero ai rapporti economici con gli utenti.

QUALITÀ È BEST PRACTICE Che la qualità non stia nel minimo tariffario è un convincimento che l’Antitrust ha argomentato nel rapporto conclusivo dell’indagine sugli ordini professionali pubblicato il 21 marzo. Il rapporto sintetizza in cinque punti (v. box) i correttivi da apportare alla legge Bersani per completare il processo di liberalizzazione delle professioni. Nel contestare la resistenza degli ordini alla totale abolizione delle tariffe minime, l’Agcm spiega perché non può essere sostenuta la tesi (che l’Anmvi e la Fnovi difendono e difenderanno) che il minimo tariffario rappresenta un parametro di qualità. Si legge nel rapporto conclusivo: “È stato sottolineato come la qualità delle prestazioni dovrebbe essere garantita da altre misure, quali quelle che regolano le condizioni di accesso alla professione e la responsabilità professionale. In particolare, non si è ritenuto condivisibile l’argomento secondo cui la qualità sarebbe espressione del livello al quale la tariffa è fissata. Secondo questa prospettiva, infatti, la qualità risulterebbe determinata ex ante e, pertanto, ad un livello necessariamente minimo ed uniforme, già assicurato dai meccanismi di selezione all’accesso”.

QUALITÀ EX POST “La qualità deve contribuire, invece - è convinzione dell’Antitrust- allo sviluppo della professione e, quindi, costituire un elemento dinamico che, in quanto tale, non può che emergere ex post, al momento dello svolgimento della prestazione e dal confronto che il professionista stesso dovrebbe svolgere con prestazioni analoghe offerte dai propri concorrenti. In tal senso, pertanto, si potrebbe sostenere che qualità e tariffe uniformi sono strumenti in contraddizione tra loro, essendo la prima un elemento di

differenziazione, la seconda di omologazione del servizio professionale”. E dunque: “La qualità della prestazione dovrebbe piuttosto essere garantita con la predisposizione di protocolli contenenti le best practice relative alle singole prestazioni professionali. Peraltro, tali protocolli possono costituire anche per i clienti un utile parametro di riferimento per valutare la prestazione del professionista”.

DECORO NELLA TARIFFA? Per l’Antitrust “non dovrebbe essere previsto alcun richiamo alle nozioni di decoro o dignità professionale per la determinazione del compenso dei professionisti”. E invece, molti ordini (medici, ingegneri, geologi e psicologi), anche in seguito all’abrogazione dell’inderogabilità delle tariffe minime e fisse ad opera della legge Bersani, tentano di introdurre l’obbligatorietà delle tariffe fisse o minime mediante l’utilizzo delle nozioni di decoro o di dignità professionale, laddove si afferma che la quantificazione del compenso deve rispettare la dignità o il decoro della professione, ovvero mediante il richiamo diretto a tariffari adottati, talvolta, dall’ordine stesso senza alcuna approvazione ministeriale. In merito a tali previsioni deontologiche, “l’Autorità intende sottolineare che, attesa la genericità delle nozioni di decoro e dignità professionale, il parametro di riferimento per valutare la “decorosità” del compenso richiesto è costituito dalla tariffa minima, con la reintroduzione quindi dell’obbligo di rispettare i minimi tariffari”. L’Autorità rileva, pertanto, che “l’utilizzo di tali

SOCIETÀ MULTIDISCIPLINARI E DI CAPITALI o dell’Antitrust alle norme limitative della facoltà aggregativa dei professionisti, nella forma dell’associazione, delle società di persone e/o delle società di capitali. Sì alle società multidisciplinari e di capitale. Definire a priori gli assetti organizzativi e dimensionali nell’erogazione dei servizi professionali rischia di ostacolare i professionisti che intendono rispondere alla domanda nel modo più adeguato, anche nell’ottica di disporre degli strumenti necessari per fronteggiare la concorrenza estera. In conclusione, non ci sono ragioni per precludere l’esercizio della professione nella forma delle società di capitali, ancor più idonee alla creazione di strutture di maggiori dimensioni.

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concetti giuridici indeterminati nell’ambito di codici deontologici con riferimento alla determinazione del compenso non sia giustificato sotto il profilo antitrust, considerato peraltro che sono previste sanzioni disciplinari per i professionisti che richiedono compensi non decorosi oppure non adeguati alla dignità professionale e che storicamente la nozione di decoro ha costituito il fondamento dell’inderogabilità delle tariffe minime”. E ancora: “la tutela del decoro della professione può costituire in concreto un grave ostacolo all’attività economica dei professionisti specie dei nuovi entrati nel mercato per i quali l’introduzione degli strumenti di concorrenza è maggiormente sentita”.

Secondo tale prospettiva, l’Autorità auspica, pertanto, che la nozione di decoro sia utilizzata nei codici di condotta come principio generale dell’agire del professionista, potendo essere volta, a titolo esemplificativo, a garantire lo svolgimento diligente ed esaustivo delle prestazioni professionali richieste, la coscienziosa preparazione tecnica, la disponibilità all’aggiornamento continuo anche dei collaboratori e dipendenti, l’efficiente organizzazione dell’équipe professionale, la correttezza professionale nei confronti dei colleghi e degli utenti. Là dove, invece, la nozione di decoro regola i comportamenti economici dei professionisti, quali la determinazione del compenso e la diffusione della pubblicità professionale, il rischio è che i principi di etica professionale vengano utilizzati non già per la tutela di interessi generali, ma per la difesa di posizioni acquisite, ossia per cristallizzare le posizioni di potere economico di ciascun professionista con conseguente disincentivo a prestare servizi di qualità migliore e a prezzi più bassi”. (il testo integrale del documento dell’Agcm è su www.anmvioggi.it) ■

COME COMPLETARE LE LIBERALIZZAZIONI n cinque mosse, l’Antitrust suggerisce al Legislatore come completare il processo di liberalizzazione delle professioni, interrotto a causa delle “resistenze” di alcuni ordini. 1) l’abolizione delle tariffe minime o fisse “Il decreto legge Bersani del 2006 come modificato dalla legge di conversione, a differenza dell’originaria versione, si limita, infatti, a prevedere la non obbligatorietà delle tariffe minime e fisse, lasciando intendere che esse potrebbero essere considerate come riferimento, raccomandazione o orientamento di prezzi per i professionisti, attenuando così significativamente la portata liberalizzatrice della riforma”. 2) l’abrogazione del potere di verifica della trasparenza e veridicità della pubblicità esercitabile dagli ordini. “Il potere di verifica sulla pubblicità attribuito agli ordini (ugualmente non previsto nel testo dell’originario decreto legge) può essere utilizzato per limitare l’uso della leva concorrenziale della pubblicità da parte dei professionisti. 3) l’istituzione di lauree abilitanti “Occorre prevedere percorsi più agevoli di accesso alle professioni. È dunque auspicabile che il legislatore preveda, a seconda delle circostanze, l’istituzione di corsi universitari che consentano di conseguire direttamente l’abilitazione all’esercizio della professione. 4) lo svolgimento del tirocinio durante il corso di studio “Il periodo di tirocinio dovrebbe essere proporzionato alle esigenze di apprendimento pratico delle diverse professioni e dovrebbe poter essere svolto, ove in concreto possibile, nell’ambito degli stessi corsi di studio”. 5) la presenza di soggetti ‘terzi’ negli organi di governo degli ordini “Occorre prevedere un sistema aperto alle rappresentanze di soggetti terzi per meglio svolgere il necessario ruolo di raccordo tra professionisti e utenti dei servizi professionali. Sarebbe opportuno che gli organi di governo degli ordini non fossero più espressione esclusiva degli appartenenti, ma fossero composti anche da soggetti estranei agli ordini stessi”.

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6 Attualità Allevamento

VETERINARIA 11 | 2009

Il Pointer Club chiede l’archiviazione del procedimento di vigilanza Il Presidente Pino Della Torre spiega on line le ragioni dei suoi interventi durante il clamore del “caso Guberti” gennaio, a seguito del sequestro di cani pointer dell’allevamento "Del Vento" di Giorgio Guberti, il Comitato Esecutivo dell'ENCI aveva deliberato di sospendere cautelarmente l'affisso dell’allevamento ravennate e di aprire un procedimento di vigilanza nei confronti del Pointer Club d'Italia ai fini di un eventuale commissariamento straordinario del sodalizio. Il Direttore generale dell’Enci Crivellari motivava il procedimento per “l'iniziativa a sostegno di metodi di allevamento inammissibili”. Il Consiglio Direttivo del Pointer Club d'Italia, riunito nella seduta del 6 marzo ha chiesto all’Enci di “archiviare l'intrapreso procedimento di vigilanza, chiedendo che i Consiglieri del Pointer Club d'Italia, ove lo si ritenga, abbiano ad esser personalmente sentiti”. Il Presidente del Pointer Club, Pino Della Torre, ha pubblicato on line la corrispondenza intercorsa con l’Ente e motivato le ragioni della richiesta. Il Consiglio direttivo del Pointer Club, è scritto, “condanna con fermezza ogni metodo di allevamento canino, da chiunque perpetrato, che non tenga nel conto dovuto il benessere degli animali, in ossequio ai Re-

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golamenti dell'ENCI, in rispetto del Codice Etico e delle disposizioni previste dalle normative di presidio sanitario”. Lo stesso CD “conferma, senza tema di smentite, di non aver mai ed in alcun modo espresso sostegno ai metodi di allevamento del Dott. Giorgio Guberti” e ribadisce di “attendere l'esito del processo, pienamente fidando nell'operato della Magistratura”. Il Presidente Della Torre lamenta infine “la inopinata, inqualificabile persecuzione subita da dirigenti, rappresentanti e soci del Pointer Club d'Italia, da parte di quanti hanno assurdamente, sciaguratamente ritenuto di accomunarli ad un socio del medesimo sodalizio, indicato come autore dei più atroci maltrattamenti di animali, con ciò dimenticando che nessuno può arrogarsi il diritto di accusare, e tanto meno di giudicare, se non quanti commettano riprovevoli azioni e, per certo, non coloro nei confronti dei quali, semplicemente, erroneamente, si supponga ne condividano metodi e malefatte”. In conclusione, rileva “serenamente e senza'ombra di iattanza, di non conoscere cosa possa esser chiesto a questo Consiglio di smentire, non essendo dato smentire quel che mai si è assunto”. Con una successiva lettera personale, indirizzata sempre al Consiglio dell’Enci, Della Torre

chiarisce inoltre: “non credo che alcuno possa pensare ad una mia condivisione dei metodi di allevamento del Dott. Giorgio Guberti che anzi, in più di una occasione, ho apertamente censurato e denunciato così come non ho mai nascosto le mie riserve riguardo alle sue teorie di selezione. Davvero non posso ritenermi responsabile di questo, ne fa fede tutta la mia storia, anche se in quanto Presidente della società specializzata, neppure posso trascurare l'apporto che dai prodotti del suo allevamento è pervenuto alla razza; in ogni senso, positivo o negativo”. Gli interventi decisi sotto la pressione degli eventi, erano dovuti a due preoccupazioni, spiega Della Torre: “il nascere e il diffondersi di iniziative a mezzo internet che a mio parere contribuivano a creare una confusione improduttiva” e “il timore che una non corretta custodia dei cani sequestrati potesse comportare il rischio di veder persi i migliori esemplari dell'allevamento e quello ancor più

reale dì veder disseminata e magari utilizzata impropriamente e senza controllo del rapporto genealogico una larga parte dei soggetti”. Il primo gennaio il Consiglio direttivo del Pointer Club d'Italia aveva diffuso un comunicato nel quale il suo Presidente "rileva come le attività di alcune associazioni sedicenti di "protezione degli animali" pongano in serio pericolo la conservazione dei caratteri genetici e di selezione della razza pointer alla quale il Dr. Guberti ha dedicato tutta la propria vita". Il Pointer Club d'Italia, inoltre "diffida formalmente gli attuali custodi giudiziari dei cani sottoposti a sequestro, ovvero i singoli "affidatari" temporanei incaricati della accudienza di ciascun esemplare, dall'astenersi da qualsiasi condotta che direttamente o indirettamente possa pregiudicare in ogni e qualsiasi modo la integrità degli esemplari in custodia ovvero che possa pregiudicare i valori connessi al patrimonio genetico di cui gli esemplari sottoposti a sequestro sono latori". ■

A.V.M. Associazione Veterinari Modenesi Federata ANMVI Con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Veterinari di Modena

LA SINCOPE: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA Relatore Roberto A. Santilli, DVM, DECVIM-CA (Cardiology) Domenica 5 Aprile 2009 Hotel Raffaello - Str. Per Cognento,5 - 41100 Modena L'obiettivo del seminario è quello di analizzare il sintomo sincope nel cane e nel gatto e confrontarlo ad altre cause di perdita o alterazione dello stato di coscienza. Il seminario è stato organizzato in modo multidisciplinare con analisi delle forme epilettiche, delle sincopi e degli stati convulsivi metabolici. Per ogni disordine dello stato di coscienza verrà esaminata l'eziopatogenesi, i mezzi diagnostici e le terapie farmacologiche od elettriche. Il partecipante seguirà in modo interattivo le presentazioni attraverso l'esame di casi clinici corredati di segnalamento, anamnesi, esami strumentali e protocollo terapeutico. Si ringrazia la ditta MERIAL Quote di partecipazione: • Soci AVM (anno 2009): Gratuito. (Il rinnovo dell’iscrizione può avvenire direttamente nella sede dell’evento). • Non Soci AVM: €40,00 (l’iscrizione al seminario è comprensiva dell’iscrizione all’Associazione Vet. Modenesi e all’ANMVI per l’anno 2009). • Previste agevolazioni per gli iscritti all’Ordine dei Medici Veterinari di Modena. • Si prega di comunicare la propria adesione all’indirizzo assvetmodenese@libero.it


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Decreto anti-crisi Fisco

VETERINARIA 11 | 2009

L’IVA si versa dopo l’effettiva riscossione Definito il limite di volume d’affari per poter versare l’IVA alla effettiva riscossione del corrispettivo possibilità coloro che svolgono attività di cessione di beni o prestazioni di servizi effettuate verso clienti soggetti passivi d’imposta.

TRE ANNI DI SPERIMENTAZIONE La norma prevede, per il triennio 2009-2011

IL PROFESSIONISTA DEDUCE I COSTI DEL GIUDIZIO on il via libera dell’Unione Europea, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti annuncia la firma del decreto attuativo del nuovo regime dell’IVA per cassa. La novità fiscale, contenuta nel Decreto anticrisi (art. 7 del DL 185/2008) prevede il pagamento dell’IVA al momento dell’effettiva riscossione del corrispettivo.

C

200MILA EURO Il Ministero delle Finanze ha così fatto proprio, con il benestare della UE, il principio secondo il quale l’Iva va versata solo dopo l’incasso della fattura. Prima della norma anticrisi, il titolare di partita Iva doveva invece anticipare allo Stato somme non ancora effettivamente incassate o addirittura a rischio di incasso. Grazie alla norma contenuta all’art. 7 del DL 185/08 riguardante la modifica sull’IVA relativa alle fatture emesse, il pagamento dell’imposta si farà al momento dell’effettiva riscossione del corrispettivo. Nel dare attuazione al Decreto anticrisi il Ministro dell’Economia ha determinato l’importo massimo di volume d’affari sotto il quale si potrà usufruire del regime Iva per cassa: saranno i contribuenti con volume d’affari sotto il limite dei 200mila euro annui a poter versare l’Iva solo dopo aver ricevuto il pagamento del corrispettivo, indipendentemente dal momento di emissione della fattura. Potranno usufruire di questa

NIENTE IVA SULLE PRESTAZIONI GRATUITE ono un ingegnere che svolge la libera professione, titolare di partita Iva. Ho prestato attività professionale per la progettazione direzione lavori e pratiche per la sicurezza per un ente religioso (parrocchia) e Onlus a scopo sociale. Le mie prestazioni devono essere retribuite con tariffe professionali o posso (come vorrei) non essere retribuito per quelle che considero attività di volontariato? Potete darmi indicazioni sul metodo più corretto? Il lettore può senz’altro fornire prestazioni gratuite alla parrocchia. Al riguardo si precisa che le prestazioni gratuite rese da professionisti sono fuori dal campo di applicazione dell’Iva ai sensi dell’articolo 3 del Dpr 633/72 e non dovranno dunque essere fatturate. Anche per quanto riguarda le imposte dirette, le suddette prestazioni, mancando la percezione del compenso, non generano alcun presupposto impositivo. (Il Sole 24 Ore, L’esperto risponde)

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i possono detrarre dai redditi le spese di giudizio alle quali si è stati condannati per una causa di lavoro? Le spese di giudizio pagate da un professionista (o da un imprenditore) per controversie legali derivanti dall’attività esercitata sono deducibili in sede di determinazione del reddito professionale o di impresa, in quanto caratterizzate dal requisito di inerenza. Le stesse spese non sono, in alcun modo, deducibili o detraibili da soggetti che non svolgono una attività professionale o commerciale. (Il Sole 24 Ore, L’esperto risponde)

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e in via sperimentale, che l’IVA diventi esigibile, non al momento dell’emissione della fattura, bensì a partire dall’effettiva riscossione del corrispettivo derivante dalla cessione dei beni e dalle prestazioni di servizi. Ecco come recita la disposizione del decreto. Art. 7. - Pagamento dell’IVA al momento dell’effettiva riscossione del corrispettivo “1. Per gli anni solari 2009, 2010 e 2011, in via sperimentale, le disposizioni dell’articolo 6, quinto comma, secondo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, si applicano anche alle cessioni di beni ed alle prestazioni di servizi effettuate nei confronti di cessionari o committenti che agiscono nell’esercizio di impresa, arte o professione. L’imposta diviene, comunque, esigibile dopo il decorso di un anno dal momento di effettuazione dell’operazione; il limite temporale non si applica nel caso in cui il cessionario o il committente, prima del decorso del termine annuale, sia stato assoggettato a procedure concorsuali o esecutive. Le disposizioni del presente comma non si applicano alle operazioni effettuate dai soggetti che si avvalgono di regimi speciali di ap-

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plicazione dell’imposta, nonché a quelle fatte nei confronti di cessionari o committenti che assolvono l’imposta mediante l’applicazione dell’inversione contabile. Per le operazioni di cui al presente comma la fattura reca l’annotazione che si tratta di operazione con imposta ad esigibilità differita, con l’indicazione della relativa norma; in mancanza di tale annotazione, si applicano le disposizioni dell’articolo 6, quinto comma, primo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633. ■

IL DIPENDENTE NON «SCONTA» LA TASSA DELL’ORDINE ermo restando che il lavoratore autonomo (con partita Iva) può inserire tra le spese in detrazione la «tassa annuale» pagata per l’iscrizione all’ordine professionale, volevo sapere se il lavoratore dipendente (soggetto a contribuzione obbligatoria) che è stato assunto con concorso pubblico in cui è richiesta il requisito di iscrizione all’albo professionale può inserire tale «tassa annuale» tra gli oneri deducibili della dichiarazione dei redditi. La risposta è negativa. Infatti, il lavoratore dipendente ha già una detrazione per giorni di lavoro che copre le potenziali spese sostenute per l’espletamento del medesimo. (Il Sole 24 Ore, L’esperto risponde)

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8 Osservatorio farmaco Formalità e sanzioni

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VETERINARIA 11 | 2009

Sanzioni pesantissime per non aver indicato in ricetta la specie animale in trattamento

ripetibile vige l’obbligo di indicare nome, cognome e domicilio del proprietario e specie dell’animale da trattare. Il mancato inserimento di questi dati o di quegli altri previsti dall’art. 167 può costare caro al veterinario giacché come detto la sanzione prevista può andare da € 1549 a € 9296. In caso di ricetta ripetibile invece appare sufficientemente chiaro come nessuna norma preveda l’obbligo di indicare le generalità del proprietario e la specie dell’animale da trattare.

Un errore formale può costare migliaia di euro di multa

Rimane un ultimo caso particolare da prendere in considerazione. Fattispecie la cui trattazione può probabilmente far pensare alle questioni di lana caprina ma che invece se consente di fare chiarezza su una situazione che può costare la cifra sopra ricordata vale sicuramente la fatica di essere riportata. Si tratta del caso di prescrizione di un medicinale per cui è richiesta la ricetta ripetibile qualora il veterinario opti invece per rendere la stessa non ripetibile. La cosa è fattibile indicando la dicitura “Non ripetibile” sulla ricetta oppure automaticamente indicando il numero di confezioni del farmaco da dispensare. In questo modo il veterinario ordina al farmacista di consegnare quello e solo quel quantitativo di farmaco, per modo che il farmacista a corollario della dispensazione deve provvedere a ritirare la ricetta. In questo caso si ha dunque la prescrizione con una ricetta non ripetibile di un medicinale per il quale è richiesta la ricetta ripetibile. Il veterinario prescrittore dovrà allora osservare i formalismi previsti per il primo tipo di ricetta o per il secondo? Preciso di non aver mai letto niente a riguardo per cui ciò che segue deve essere preso semplicemente come un mio parere personale.

di GIORGIO NERI ’Anmvi ha recentemente raccolto il “grido” d’avvertimento di un collega lombardo che segnalava di aver avuto notizia dell’irrogazione da parte della sua Asl di un numero non determinato di sanzioni per la redazione scorretta di ricette da parte di medici veterinari. Sembra che le irregolarità riscontrate consistessero nella mancata indicazione in ricetta delle generalità del proprietario o della specie dell’animale trattato. Questo episodio mi convince dell’opportunità di fare il punto sulle norme che disciplinano le modalità di redazione delle ricette per la prescrizione dei medicinali da parte del veterinario.

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OMISSIONE IN BUONA FEDE È infatti vero che l’indicazione nella ricetta delle generalità (cognome, nome e indirizzo) del proprietario e della specie animale è esplicitamente prevista dal Codice del farmaco veterinario, ma è altrettanto vero che tali informazioni non sempre devono essere obbligatoriamente inserite. Preciso che quando parlo di ricetta compilata in violazione alla legge non mi riferisco al caso di redazione di ricette false. Tale violazione, che è di carattere penale (infatti è sanzionata, ai sensi dell’art. 485 CP, con la reclusione da sei mesi a tre anni) prevede affinché si configuri il reato la sussistenza di dolo da parte del medico prescrittore. In questo caso invece faremo salva la buona fede del veterinario e ci riferiremo solo al caso in cui egli ometta di inserire correttamente tutti i dati che la legge richiede in caso di prescrizione veterinaria, fattispecie che non contemplando come necessaria la presenza di dolo da parte dell’operatore prevede il sanzionamento anche in caso di sola colpa (per esempio per dimenticanza, distrazione, ignoranza della legge) e quindi in presenza di buona fede, e viene punita con l’irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.549 a euro 9.296, come previsto dall’art. 358 del TULLSS.

LA “RNRTC” Per quanto riguarda la ricetta medico veterinaria non ripetibile in triplice copia (RNRTC) la legge prevede specificatamente, al terzo punto dell’all. 3 al D.Leg. 193/2006,

le modalità generali di compilazione: “La ricetta deve essere compilata in ogni sua parte e firmata utilizzando penna ad inchiostro indelebile”. Se anche una sola di queste condizioni non viene rispettata il veterinario redattore è passibile di vedersi applicata la sanzione amministrativa sopra ricordata. A questo proposito risulta allo scrivente notizia di irregolarità riguardanti soprattutto la mancata compilazione di ogni campo della ricetta, come per esempio l’omissione del codice allevamento quando richiesto, la mancata o incompleta identificazione degli animali da trattare, ecc.

PRESCRIZIONE SU CARTA INTESTATA Per quanto riguarda la prescrizione in carta semplice intestata la questione necessita di qualche distinguo in più in quanto la legge prevede due tipi di ricetta: quella ripetibile e quella non ripetibile. A questo proposito la sensazione di chi scrive è che gli errori nella compilazione non si riferiscano tanto, nella maggior parte dei casi, ai dati che classicamente sono inseriti nella prescrizione (data, medicinale prescritto, quantità, dosaggio, modalità e durata della somministrazione, timbro e firma) quanto alle indicazioni accessorie che infatti sembrerebbero essere proprio la causa delle sanzioni irrogate in Lombardia: nome, cognome e indirizzo del proprietario e specie dell’animale trattato. Per sapere quando è necessario inserire questi ultimi dati bisogna riferirsi ai punti 4 e 5 dell’alle-

gato 3 al D. Leg. 193/2006.

MANCANO INDICAZIONI Il punto 4 si occupa della ricetta ripetibile e nulla prevede circa l’obbligo di inserimento dei dati del proprietario e della specie dell’animale. Ciò a differenza di quanto precedentemente previsto dal decreto ministeriale 28 settembre 1993: “Approvazione del modello di ricetta medico veterinaria” che invece accomunava la ricetta ripetibile e quella non ripetibile nell’obbligo di indicare la specie animale trattata. C’è peraltro da rilevare che il suddetto decreto ministeriale non è mai stato esplicitamente abrogato. Ritengo tuttavia che sia da ritenersi senz’altro superato dalle previsioni del Codice del farmaco veterinario sia perché quest’ultimo è posteriore al precedente e sia in quanto un decreto legislativo è norma di rango superiore ad un decreto ministeriale. Ciò che è pacifico è che a questo proposito mancano indicazioni di fonte ministeriale che sarebbero oltremodo utili ed opportune.

PUNTO 5, ALLEGATO 3 Il punto 5 invece si riferisce alla ricetta non ripetibile: “Per la ricetta non ripetibile… è utilizzata la formulazione di ricetta prevista ai sensi dell’art. 167 del testo unico della legge sanitaria integrata con l’indicazione della specie animale cui è destinato il medicinale prescritto…”. A sua volta il comma 4 del citato art. 167 prevede che “I medici chirurghi ed i veterinari, che prescrivono le specialità sottoposte all’obbligo di cui al comma precedente (prescrizione mediante ricetta non ripetibile, n.d.r.), debbono indicare chiaramente nelle ricette, da scriversi con mezzo indelebile, il cognome, nome e domicilio dell’ammalato al quale le rilasciano ovvero del proprietario dell’animale ammalato; segnarvi in lettere la dose della specialità prescritta e l’indicazione del modo di somministrazione o di applicazione nei riguardi del mezzo e del tempo; apporre sulla prescrizione stessa la data e la firma”. Premesso che l’obbligo di indicazione in lettere della dose è stato successivamente abrogato, appare evidente dal collegato delle norme sopra riportate che per la ricetta non

L’OPZIONE “NON RIPETIBILE”

COME PER LA RICETTA RIPETIBILE Per rispondere a questa domanda, in assenza di previsioni di legge, dobbiamo verificare quali siano le finalità che si propone la previsione di un certo tipo di ricetta piuttosto che di un’altra. Vediamo allora che l’art. 167 del TULLSS oltre a quanto riportato precedentemente dispone che “È data altresì facoltà al Ministro della sanità, sentito il Consiglio superiore di sanità, di sottoporre all’obbligo della presentazione di ricetta medica la vendita di specialità medicinali la cui somministrazione, o per la loro composizione o per l’indicazione di uso, richieda speciale cautela. Il Ministro della sanità, sentito il Consiglio superiore di sanità, può inoltre subordinare all’obbligo della presentazione di ricetta medica, rinnovata volta per volta, la vendita di specialità medicinali il cui uso continuato possa determinare stati tossici.”. Peraltro lo stesso Codice del farmaco veterinario prevede che “Fatte salve le disposizioni più restrittive, la vendita di medicinali veterinari ad azione immunologica, di premiscele medicate nonché di medicinali veterinari contenenti chemioterapici, antibiotici, antiparassitari, corticosteroidi, ormoni, antinfiammatori, sostanze psicotrope, neurotrope, tranquillanti e beta-agonisti, prescritti per la terapia di animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo, è effettuata soltanto dietro prescrizione di ricetta medico-veterinaria non ripetibile in triplice copia”. E del resto il decreto ministeriale 31 ottobre 2007 ha fissato i criteri per i quali anche i medicinali registrati per animali da reddito possono essere dispensati con sicurezza senza l’obbligo di prescrizione veterinaria. Ciò per dire che la definizione del tipo di prescrizione è evidentemente funzione del rischio che il medicinale può causare nell’uomo, negli animali e nell’ambiente ed è finalizzato ad evitare che tali rischi si concretizzino.


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Formalità e sanzioni Osservatorio farmaco

VETERINARIA 11 | 2009

Non avrebbe quindi senso che i formalismi previsti dalla legge per la redazione di una ricetta cambiassero in caso di prescrizione del medesimo medicinale al medesimo animale (naturalmente il ragionamento non vale nel caso di prescrizione in deroga giacché in quel caso la non ripetibilità della ricetta non deriva da una libera scelta del veterinario ma da un ben preciso obbligo di legge), in quanto la modalità di redazione della ricetta, in ultima analisi, dipende dal fatto di prescrivere un certo tipo di medicinale ad una certa specie animale e si concretizza solo a posteriori nella redazione della ricetta in un certo modo piuttosto che in un altro. Pertanto, a mio avviso, anche nel caso di prescrizione non ripetibile di un medicinale per cui è richiesta ricetta ripetibile i formalismi che il veterinario dovrà osservare dovranno essere quelli propri della ricetta ripetibile per cui in questo caso non dovranno essere indicati necessariamente le generalità del proprietario e la specie dell’animale da trattare. ■

RACCOLTA DATI SU ANTIBIOTICI E CHEMIOTERAPICI l comma 3, l'articolo 81 del Decreto 193/2006 (come modificato dal Dlgs 143/07) stabilisce che "le organizzazioni e le associazioni dei veterinari e degli allevatori attivano conseguenti iniziative formative e divulgative per gli allevatori e i veterinari e ne danno annualmente specifica informazione al Ministero della salute". La finalità di queste iniziative formative è quella di "promuovere un impiego consapevole degli antibiotici e dei chemioterapici e limitare i trattamenti di massa, al fine della prevenzione dell'antibiotico resistenza". Con una propria nota, la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario è intervenuta in argomento per precisare che "è necessario che le organizzazioni e le associazioni interessate si impegnino a promuovere attività di formazione che affrontino di volta in volta le problematiche relative all'uso di tali sostanze nelle affezioni più frequentemente riscontrate nell'allevamento delle specie da reddito presenti sul territorio nazionale. A tal fine vanno considerate anche le terapie effettuate negli impianti di cura, allevamento e custodia di animali non destinati alla produzione di alimenti". La nota, a firma del Direttore Generale, Gaetana Ferri, invita le organizzazioni e le associazioni di allevatori e veterinari a raccogliere i dati relativi alle attività informative tramite la scheda predisposta dalla direzione ministeriale, un format utilizzabile anche da parte delle Regioni. La scheda va inoltrata entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello in cui si è svolta la formazione. Il Ministero della salute in relazione all'evoluzione della situazione epidemiologica a livello nazionale e internazionale, annualmente emana linee di indirizzo sulle modalità di predisposizione di tale attività.

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AISA: innovazione e tracciabilità L’industria della salute animale conferma Alberto Mondellini alla presidenza lberto Mondellini resterà per altri due anni al timone di AISA - Associazione Imprese della Salute Animale. La conferma dell'incarico è avvenuta nel corso dell'Assemblea Ordinaria dell'associazione, tenutasi il 4 marzo scorso a Peschiera Borromeo (Milano). L'assemblea ha inoltre eletto i due nuovi vice presidenti - Roberto Cavazzoni di Fort Dodge e Paolo Giulio Predieri di Acme - e la nuova squadra che andrà a far parte della Commissione Direttiva, composta da 11 membri rappresentanti delle aziende associate. "La conferma dell'incarico rappresenta per me un motivo di grande soddisfazione commenta Alberto Mondellini. "Ora - prosegue- è importante proseguire nel percorso finora intrapreso dall'associazione, un lavoro che ha portato degli ottimi risultati per tutto il settore dei farmaci veterinari. Per prima cosa, bisogna continuare a dare grande impulso all'innovazione tecnologica e a lavorare a fianco alle istituzioni pubbliche affinché si riduca il time to market e vengano concesse

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nei tempi idonei e senza perdite di tempo le autorizzazioni all'immissione in commercio per i nuovi prodotti veterinari". "Grande attenzione - conclude il Presidente Mondellinisarà data inoltre ai temi della tracciabilità del farmaco veterinario e, in continuità con il re-

cente rinnovamento del codice etico e del comitato deontologico, a tutte le questioni che riguardano la trasparenza e che contribuiscono a mantenere alta la credibilità di un settore di grande importanza strategica come quello della salute animale". ■

LA NUOVA SQUADRA DI AISA residente: Dr. Alberto Mondellini COPYR SpA; Vice Presidenti Dr. Roberto Cavazzoni FORT DODGE SpA, Dr. Paolo Giulio Predieri ACME Srl (Vice Presidente delegato); Componenti Commissione Direttiva: Dr.ssa Patrizia Baroni INTERVET Schering-Plough A.H., Dr. Philippe Bruneau FILOZOO Srl, Dr. Pierluigi Crippa MERIAL ITALIA SpA, Dr.ssa Roberta D'Amore PFIZER ITALIA Srl, Dr. Renato Della Valle INNOVET ITALIA Srl, Dr. Gianluca Donelli ELI LILLY ITALIA SpA, Dr.ssa Sophie Favini VIRBAC Srl, Dr. Carlo Gazza FATRO SpA, Dr. Alberto Milani, FORMEVET SpA, Dr. Wolfgang Mueller BAYER SpA, Dr. Isidoro Schachter CEVA VETEM SpA.

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10 Riflessioni Fisco

VETERINARIA 11 | 2009

Lo stress del reddito Denuncia dei redditi, Studi di settore, Irap, Ufficio Imposte, Guardia di Finanza: ogni anno si ripete l'incubo di ANTONIO MANFREDI

di ogni altro costringe i suoi abitanti a percorsi talmente tortuosi per determinare correttamente l'importo delle imposte da versare, che sarebbe giusto denunciarlo alla Corte di Giustizia dell'Aia per evidente sadismo. Secondo voi esiste un altro paese al mondo che si fa pagare le imposte un anno prima sulla base di una presunzione di capacità di reddito futura? Che vi fa versare l'IVA indipendentemente dal fatto che voi abbiate incassato le relative fatture? Che vi chieda il versamento dell'IRAP anche se la Corte Costituzionale ha sentenziato che ne siete esenti? Che si è inventato gli Studi di settore decidendo quale reddito dovete dichiarare anche se non è rea-

o sempre pensato che uno Stato che costringe i cittadini a chiedere la collaborazione di un commercialista, di un fiscalista e spesso di uno psicologo, per poter fare correttamente, si spera, la propria denuncia dei redditi per versare le relative imposte, è veramente sadico. Non solo il nostro paese è fra quelli al mondo che hanno il più alto livello di imposizione fiscale, se ben ricordo si lavora circa sei mesi per lo Stato, ma credo anche che sia quello che più

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le? Che vi contesta la denuncia sostenendo che siete un evasore perché un dipendente, fortunato lui, dichiara un reddito più elevato del vostro? Purtroppo è vera anche questa. Le ultime direttive del Ministero sollecitano controlli fiscali sui liberi professionisti che dichiarano redditi inferiori a quelli dei dipendenti iscritti allo stesso Ordine professionale, e speriamo che non si riferiscano ai dipendenti pubblici altrimenti devono controllare quasi tutti. In effetti, abbiamo chiesto all'ENPAV di poter avere e pubblicare i dati del 2008 riferiti alle dichiarazioni fatte all'Ente previdenziale per il calcolo dei versamenti pensionistici, e la situazione non è certamente rosea. Qualche aumento c'è stato rispetto al 2007 ma siamo sempre a livelli molto bassi, i più bassi fra tutte le categorie professionali regolamentate. La media Irpef sulla base dei modelli 2007 risultava essere di 13.907 rispetto a quella del 2008 che è arrivata a ben 14.961. L'incremento di crescita non è poco visto che si tratta di una percentuale del 7,58%, ma partendo da un valore molto basso il risultato del 2008

Tabella 1 - MODELLO 1/2008 REGIONI

MEDIA REDDITI MEDIA VOLUME IVA

MEDIA REDDITI

FEMMINE € 13.871,08

MEDIA VOLUME IVA

Media di Reddito totale

Media di Volume Totale

€ 10.472,92

€ 16.004,25

MASCHI

ABRUZZO

€ 8.287,42

€ 11.717,64

€ 17.219,16

BASILICATA

€ 11.964,55

€ 13.974,06

€ 23.534,65

€ 29.733,55

€ 21.257,07

€ 26.631,29

CALABRIA

€ 8.485,05

€ 11.850,29

€ 11.005,19

€ 14.980,96

€ 10.272,06

€ 14.070,22

CAMPANIA

€ 9.082,53

€ 13.719,41

€ 10.937,99

€ 14.583,01

€ 10.225,30

€ 14.251,30

EMILIA ROMAGNA

€ 10.520,93

€ 20.901,88

€ 19.354,24

€ 33.265,99

€ 15.673,70

€ 28.114,28

ESTERO

€ 26.241,50

€ 36.528,88

€ 8.423,67

€ 31.790,33

€ 15.550,80

€ 33.685,75

FRIULI VEN. GIULIA

€ 15.487,83

€ 32.268,33

€ 24.055,53

€ 47.588,64

€ 20.019,78

€ 40.372,12

LAZIO

€ 10.783,19

€ 19.584,67

€ 14.320,79

€ 28.740,28

€ 12.889,26

€ 25.035,36

LIGURIA

€ 10.197,69

€ 19.357,53

€ 18.226,04

€ 36.062,20

€ 14.973,18

€ 29.293,93

LOMBARDIA

€ 12.376,46

€ 22.927,16

€ 21.099,10

€ 37.819,68

€ 17.503,91

€ 31.681,46

MARCHE

€ 10.349,79

€ 17.889,53

€ 13.612,25

€ 27.714,37

€ 12.330,92

€ 23.855,67

MOLISE

€ 8.427,07

€ 10.283,49

€ 10.557,55

€ 15.248,97

€ 10.050,29

€ 14.066,71

PIEMONTE

€ 11.285,58

€ 19.767,25

€ 19.060,57

€ 31.728,65

€ 15.538,57

€ 26.310,23

PUGLIA

€ 7.406,33

€ 10.865,63

€ 10.592,86

€ 16.537,59

€ 9.423,37

€ 14.455,93

SARDEGNA

€ 8.034,21

€ 11.616,11

€ 11.011,92

€ 18.312,56

€ 9.784,52

€ 15.552,32

SICILIA

€ 10.125,01

€ 14.708,74

€ 15.582,08

€ 21.542,71

€ 14.036,38

€ 19.607,01

TOSCANA

€ 9.838,43

€ 19.327,64

€ 17.701,57

€ 37.553,37

€ 14.064,20

€ 29.122,42

TRENTINO ALTO AD.

€ 14.442,92

€ 29.477,60

€ 31.920,45

€ 60.150,72

€ 25.019,07

€ 48.038,77

UMBRIA

€ 9.694,03

€ 16.883,02

€ 14.208,33

€ 24.155,19

€ 12.322,94

€ 21.117,99

VALLE D’AOSTA

€ 26.386,64

€ 33.932,11

€ 41.261,30

€ 59.319,07

€ 35.136,44

€ 48.865,62

VENETO

€ 11.080,03

€ 19.765,25

€ 19.888,25

€ 34.454,46

€ 16.795,09

€ 29.296,09

Totale complessivo

€ 10.864,56

€ 19.593,26

€ 17.707,50

€ 30.986,26

€ 14.961,52

€ 26.414,40

Tabella 2 - MODELLO 1/2008 CLASSE DI ETÀ

MEDIA REDDITO

MEDIA VOLUME IVA

25-34

€ 9.421,65

€ 13.626,32

FEMMINE

€ 8.472,22

€ 12.248,55

MASCHI

€ 11.104,21

€ 16.067,98

35-44

€ 14.054,10

€ 25.315,57

F

€ 11.232,62

€ 20.412,68

M

€ 16.564,32

€ 29.677,58

45-54

€ 18.307,82

€ 34.126,93

F

€ 13.619,26

€ 28.612,42

M

€ 19.902,87

€ 36.002,96

55-64

€ 20.193,37

€ 32.717,44

F

€ 11.397,40

€ 22.237,66

M

€ 21.165,44

€ 33.875,58

65-74

€ 15.234,62

€ 24.164,65

F

€ 10.343,00

€ 11.038,33

M

€ 15.418,06

€ 24.656,88

75-84

€ 5.889,78

€ 11.442,92

F

€ 11.182,00

€ 26.387,00

M

€ 5.766,71

€ 11.095,38

85-94

€ 745,33

€ 2.949,67

M

€ 745,33

€ 2.949,67

€ 14.961,52

€ 26.414,40

TOTALE

continua ad essere poco invidiabile ed al limite del reddito di un dipendente del settore privato, ovviamente, e nettamente inferiore a quello di un dipendente pubblico. Ricordiamoci che stiamo parlando di valori medi e vedremo poi valutando le fasce di età come diventa diversificata la situazione. Il volume d'affari del 2007 era 25.397 mentre quello del 2008 è di 26.414 con un incremento di 1.017 euro. È giusto evidenziare che il valore di aumento del volume d'affari (1.017) è inferiore all'incremento del reddito (1.054), questo significa che la crescita del volume è stata fatta senza aumentare i costi, anzi, limandoli un pochino. Su questo dato potremmo ragionarci a lungo ma è un'analisi che non rientra in queste mie riflessioni. Passiamo invece a vedere i valori suddivisi in fasce di età (tabella 2). Lasciamo perdere quelli oltre i 75 anni, augurando loro di avere una buona pensione, e vediamo gli altri. Sino a 34 anni volume e reddito sono veramente molto bassi, ed anche se i maschi vanno un po' meglio delle femmine non navigano certamente nell'oro. Va un po' meglio dai 35 ai 44 ma anche in questa fascia di età il reddito difficilmente supera quello di un dipendente e quindi oltre a guadagnare poco si rischia pure di essere messi sotto verifica fiscale. La situazione migliora certamente nella fascia di età fra i 45-54, ma soprattutto in quella dai 55 ai 64. In questo caso il reddito diventa più accettabile, almeno per i maschi, anche se pensando che gli anni di attività sono circa 30/40 è difficile pensare di aver realizzato il sogno della vita, almeno in termini economici. Dopo i 65 anni il reddito ricomincia a calare e quello che è stato, è stato. Come potete vedere la situazione non è particolarmente esaltante. Sarebbe interessante vedere un confronto fra i redditi dei vari settori di attività. Va meglio chi opera nel settore dei cavalli o chi si occupa di cani e gatti? Purtroppo è un confronto che non si può fare perché nei moduli inviati all'ENPAV non viene indicato il settore in cui si opera. A malincuore dobbiamo quindi rinunciare a questa possibilità passando invece (tabella 1) ad un confronto fra le diverse regioni. Come potete vedere il reddito più elevato è quello dei veterinari maschi della Valle D'Aosta (41.261 euro), seguito da quello, sempre dei maschi, del Trentino Alto Adige (31.920). Se penso che in Trentino molte strutture cercano veterinari senza riuscire a trovarli, è tutto dire! Segue poi il Friuli Venezia Giulia con 24.055. Permettetimi di sottolineare che nelle prime tre posizioni si trovano regioni a statuto speciale che investono molto nel settore zootecnico, ambientale, ecc. Al quarto posto, certamente non lo avreste mai immaginato, ma si trova la Basilicata con 23.534, che precede Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. Agli ultimi posti: Molise (10.557), Puglia (10.592) e Campania (10.937). Anche in questo caso una situazione molto diversificata fra le regioni con una situazione generale certamente migliore nel Nord Italia rispetto al meridione del paese, escludendo la condizione abbastanza anomala della Basilicata. È difficile trarre delle conclusioni da questi dati. Certamente la categoria veterinaria non ha il riconoscimento economico che per ruolo e competenze meriterebbe. Se escludiamo due o tre regioni dove emergono situazioni abbastanza positive il resto è molto triste. Potremmo iniziare ad elencare una lunga lista di motivi per i quali la veterinaria in Italia è poco considerata, soprattutto dal pubblico, ma credo che nella Vetlink il tema sia stato già affrontato più volte, anche animatamente, senza mai arrivare a conclusioni condivise. Non vi è dubbio comunque che ogni cambiamento di questa situazione dipende solo dai veterinari e dalla loro disponibilità ad impegnarsi perché la situazione trovi una sua logica evoluzione. ■


째 5 2

In collaborazione con

anniversario

organizzato da

certificata ISO 9001:2000

Edizioni Veterinarie E.V. srl

62째 CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC 29-31 MAGGIO 2009 Rimini - Palacongressi della Riviera di Rimini

PER INFORMAZIONI: info@scivac.it

www.scivac.it


° 25

anniversario

INTRODUZIONI BREVI AGLI ARGOMENTI ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE DOMENICA 31 MAGGIO 2009

Geriatria veterinaria: realtà attuale o nuova frontiera?

RIMINI 29-31 Maggio 2009

CITOLOGIA/PATOLOGIA CLINICA VENERDÌ 29 MAGGIO 2009

Patologie dell’apparato gastroenterico

È risaputo che: - l’aspettativa di durata della vita dei cani e gatti è in continuo aumento. - la vecchiaia comporta un progressivo logoramento dell’organismo ed un incremento dell’incidenza di molte patologie. Ma… i Veterinari: - conoscono il potenziale della geriatria canina e felina? - sono consapevoli che essa rappresenta un’opportunità dal punto di vista professionale?

Una sessione di patologia clinica interdisciplinare con particolare interesse verso le patologie dell’apparato gastroenterico. Infine la possibilità, o meglio il privilegio, di assistere a una sessione di casi clinici complessi di interesse internistico con relatori del calibro del Dr DiBartola e della Dr Wellman, che dimostreranno come l’unione di forze tra internista e patologo clinico risulti spesso vincente.

ANESTESIA SABATO 30 MAGGIO 2009

DERMATOLOGIA SABATO 30 MAGGIO 2009

Trattamento del dolore

Dermatite atopica canina, cosa c’è di nuovo?

Chiave per il trattamento del dolore è la comprensione, mediante una attenta valutazione del paziente, dei meccanismi biologici e molecolari responsabili dello stato algico. In questa ottica, lo scopo della giornata è cercare di stabilire quale sia lo stato dell’arte riguardo questo importante aspetto che così tanto influenza il benessere del paziente ed il rapporto tra pet e proprietario.

Aggiornamenti sulla dermatite atopica nel cane: questa è una condizione su cui molti ricercatori e sperimentatori clinici stanno concentrando i loro sforzi negli ultimi anni. Rosanna Marsella discuterà i nuovi concetti sull’eziopatogenesi e sulla terapia e gli obiettivi della ricerca futura. L’applicazione pratica delle informazioni verrà illustrata ai partecipanti con una serie di casi clinici.

ANIMALI ESOTICI VENERDÌ 29 MAGGIO 2009

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI VENERDÌ 29 MAGGIO 2009

Malattie infettive e micotiche in Rettili e Uccelli

DPI nel cane e gatto in accrescimento

Questa giornata è interamente dedicata ad alcune delle più importanti e spesso frustranti malattie infettive e micotiche dei rettili e degli uccelli. I relatori daranno un quadro aggiornato e molto efficace dal punto di vista epidemiologico, immunologico, clinico ed in parte terapeutico della aspergillosi, della chlamidiosi e di altre malattie infettive aviari, come anche delle principali ed emergenti malattie infettive dei rettili, in particolare dei cheloni.

Le malattie degli animali nei primi mesi di vita rappresentano una sfida quotidiana per il Veterinario pratico. La giornata diagnostica per immagini saprà aiutarvi ad utilizzare meglio le diverse metodiche per giungere ad una corretta e rapida diagnosi. Naturalmente con un relatore d’eccezione, che unirà completezza, praticità e chiarezza nell’esposizione.

CARDIOLOGIA DOMENICA 31 MAGGIO 2009

FISIOTERAPIA DOMENICA 31 MAGGIO 2009

Il presente e l’orizzonte della Cardiologia Veterinaria Obiettivo della giornata è cercare di individuare i punti salienti per una corretta diagnosi e stadiazione della malattia cardiovascolare chiedendosi: quando ed in che modo i biomarkers possono rappresentare utili mezzi complementari alle metodiche strumentali tradizionali. Infine si avrà modo di avvicinarsi alla metodica ecocontrastografica per capirne le effettive utilità e gli oggettivi orizzonti.

CHIRURGIA VENERDÌ 29 MAGGIO 2009

Raccolte in cavità preformate: il torace

Un altro grande relatore americano per la sessione di chirurgia: il Professor Gary Ellison dell’Università della Florida. L’argomento trattato “Le raccolte in cavità toracica” è tra i più accattivanti e controversi della chirurgia veterinaria e, ne siamo certi, sarà discusso in tutte le sue sfaccettature dai più accreditati relatori del settore. Preparate le domande e… appuntamento alle sale del congresso!!

MEDICINA COMPORTAMENTALE SABATO 30 MAGGIO 2009

NEFROLOGIA SABATO 30 MAGGIO 2009

ORTOPEDIA SABATO 30 MAGGIO 2009

Lo stato dell’arte in nefrologia felina

L’aggressività

Il comportamento di aggressione del cane riveste un interesse sempre maggiore per la Medicina Comportamentale anche a causa delle implicazioni sulla salute pubblica. Durante la giornata saranno affrontati numerosi argomenti come la gestione del paziente aggressivo durante la visita comportamentale, i principi di terapia farmacologica ed i nuovi approcci cognitivi applicati alla terapia comportamentale.

“Lo stato dell’arte in nefrologia felina”. Un vero e proprio percorso che va dall’inquadramento della patologia renale nel gatto, alla diagnosi precoce di CKD, alla prevalenza dei disordini acido-base ed elettrolitici, alle cause di progressione della patologia (proteinuria, ipertensione, iperparatiroidismo) sino agli eventi complicanti. Particolare attenzione verrà posta alla diagnostica collaterale ed alla gestione terapeutica del paziente.

MEDICINA FELINA DOMENICA 31 MAGGIO 2009

NEUROLOGIA SABATO 30 MAGGIO 2009

La gestione del gatto anziano

Quest’anno, con la Dr.ssa Margie Scherk, condivideremo le sue esperienze in materia di approccio al paziente felino in generale e con particolare riferimento alla gestione delle più comuni patologie del gatto anziano. L’obiettivo è quello di fornire ai partecipanti informazioni pratiche, sia derivate dalla letteratura internazionale, sia, e soprattutto, nate dalla esperienza diretta maturata in tanti anni nella sua struttura.

Ospite principale è Mike Kowaleski, uno dei più attivi esponenti dell'ortopedia veterinaria statunitense, con gli ultimi aggiornamenti sulla correzione delle deformità degli arti, la lussazione mediale della rotula, la TTA e le placche bloccate.

Gestione dell’attività professionale

La Terapia in Neurologia: oltre gli steroidi

Nel corso della giornata si enfatizzeranno certi aspetti di alcune delle più frequenti e frustranti malattie neurologiche e se ne analizzeranno le opzioni terapeutiche attualmente in uso e di futuro sviluppo, considerandone inoltre effetti collaterali e credenze storiche. ONCOLOGIA DOMENICA 31 MAGGIO 2009

In una realtà così mutevole, la gestione dell’attività professionale diventa sempre più importante a garantirne il successo e lo sviluppo, soprattutto oggi dove le aumentate esigenze del cliente e le emergenti difficoltà economiche, pur prospettando nuovi orizzonti, impongono scelte ponderate. La qualità delle prestazioni, l’organizzazione del personale e delle attività, il saper governare i cambiamenti, saranno i temi fondamentali della giornata di Practice Management. RIPRODUZIONE

Incontra Edward Feldman

MEDICINA NON CONVENZIONALE DOMENICA 31 MAGGIO 2009

Deviazioni di un arto

PRACTICE MANANGEMENT DOMENICA 31 MAGGIO 2009

MEDICINA INTERNA VENERDÌ 29 MAGGIO 2009

Edward Feldman è padre dell’endocrinologia veterinaria. Porterà i risultati della sua ultradecennale carriera di ricercatore e clinico aiuterà a penetrare nelle complessità di alcune patologie endocrine del cane e del gatto, partendo da quelle (relativamente) più semplici, che probabilmente crediamo di conoscere, ad altre più rare ed estremamente complesse. Una giornata con il passato, il presente e il futuro dell’endocrinologia!

Incontra Mike Kowaleski

SABATO 30 MAGGIO 2009

Sei un entusiasta dell’oncologia? Sei felice solo quando leggi di meccanismi molecolari o trials clinici? Ti appassioni soltanto ai tuoi pazienti oncologici e non riesci ad addormentarti pensando a nuovi protocolli? Hai conosciuto il gruppo SIONCOV e non puoi più farne a meno? Allora quest’anno davvero non puoi mancare alla sessione di oncologia a Rimini! Il tema principale è il linfoma: parleremo di tecniche diagnostiche all’avanguardia e nuovi trattamenti, sia medici sia radianti. Inoltre assisteremo all’incontro di diverse culture: americana, svizzera ed italiana, e sarà un’occasione unica per confrontarsi e dialogare. Non mancare all’appuntamento: potrai dire “io c’ero!”.

Patologie dell’apparato riproduttivo

Quante volte ti è capitato, durante una visita di routine, di palpare una piccola massa sulla ghiandola mammaria fino a quel momento passata inosservata al propietario; oppure di aver di fronte neoformazioni grandi quanto il cane od il gatto stesso. Ed ancora molto spesso ci troviamo di fronte a neoformazioni prostatiche o testicolari. Cosa fare? Come affrontare queste patologie da un punto di vista chirurgico e chemioterapico?

ODONTOSTOMATOLOGIA VENERDÌ 29 MAGGIO 2009

° 5 2

anniversario

Il dolore POA in Odontostomatologia Tema di quest’anno è il dolore. L’intento è quello di dare ai colleghi un aiuto in più da affiancare alle consuete metodiche fino ad ora utilizzate. Si cercherà inizialmente di identificare il dolore, poi si affronterà il trattamento del dolore stesso illustrando metodiche sia manuali, sia strumentali, con particolare attenzione al dolore cronico nei pazienti anziani. GASTROENETROLOGIA DOMENICA 31 MAGGIO 2009

Incontra Karen Allenspak

L’IBD è al momento attuale non completamente nota e molta confusione è ancora presente circa l’approccio clinico, diagnostico e terapeutico. Durante la giornata verrà affrontata la malattia nella sua completezza, compresa una possibile associazione con la pancreatite cronica, unitamente a temi non meno attuali ed importanti quali la colite istiocitaria ulcerativa e l’infezione da Helicobacter.

Lo studio della Materia Medica costituisce la fonte principale di informazioni per il medico che utilizza l’omeopatia. Essa nasce come raccolta delle sperimentazioni (provings), a cui vengono aggiunte note cliniche che sono state sottoposte a revisione. I casi clinici risolti sono la migliore conferma di ciò. Condivideremo questo prezioso materiale. MEDICINA D’URGENZA DOMENICA 31 MAGGIO 2009

Incontra Steve Haskins

Argomenti della giornata: la fluidoterapia nel paziente acuto ed ospedalizzato, i suoi fondamenti e le novità. Steve Haskins è riconosciuto come uno dei migliori relatori ed insegnanti Universitari negli USA. L’incontro è particolarmente indicato a chi vuole approcciare la fluidoterapia, ma anche agli specialisti interessati alle novità oppure ad affrontare tali tematiche con un approccio differente.

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARIA PER ANIMALI DA COMPAGNIA Palazzo Trecchi - 26100 Cremona Website: www.scivac.it

L’odontostomatologia attraverso la presentazione di differenti casi clinici: un’idea innovativa ed al tempo stesso di grande utilità per il taglio molto pratico dato alle varie relazioni. Si tratta di un case-based approach, volto a coniugare la teoria alla pratica attraverso un approccio orientato al problema.

Per informazioni sull’iscrizione: Paola Gambarotti Tel. +39 0372 403508 E-mail info@scivac.it

29-31 Maggio 2009, Palacongressi della Riviera di Rimini

OFTALMOLOGIA SABATO 30 MAGGIO 2009

La lente

Termine ultimo per l’iscrizione a quota agevolata 21 Aprile 2009 Termine ultimo per l’iscrizione a quota ridotta 12 Maggio 2009

Il corretto approccio diagnostico e terapeutico alle malattie della lente deve nel primo caso fornire le corrette informazioni per la gestione del paziente e nel secondo caso mirare a scongiurare tale rischio. Il dott Stefano Pizzirani, partendo dalle basi embriologiche ed anatomiche e dalle indagini diagnostiche percorrerà un itinerario completo attraverso queste malattie.

Termine ultimo per l’iscrizione ai workshop specialistici 12 Maggio 2009. Si accettano iscrizioni in sede solo in caso di disponibilità di posti Termine ultimo per la prenotazione alberghiera 8 Maggio 2009


° 25

anniversario

PROGRAMMA SCIENTIFICO

Pre-registrazione congressuale Giovedì 28 Maggio ore 17.00-19.00

RIMINI 29-31 Maggio 2009

VENERDÌ, 29 MAGGIO 2009 MEDICINA INTERNA INCONTRA Edward Feldman

SALA 1

CHIRURGIA

CITOLOGIA E PATOLOGIA CLINICA

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

NEUROLOGIA

ODONTOSTOMATOLOGIA

ANIMALI ESOTICI

SALA 2

SALA 3

SALA 4

SALA 5

SALA 6

10.00

Sindrome di Cushing Parte 1: Diagnosi Edward Feldman (USA)

Presentazione e primo trattamento del paziente con versamento toracico Clinica, ossigenoterapia, toracentesi e toracostomia Gary W. Ellison (USA)

Citologia delle masse del cavo orale: non è tutto così facile come sembra! Ugo Bonfanti (I)

Radiologia delle malattie dello scheletro del cucciolo e del gattino Parte I Erik Wisner (USA)

Meningoencefaliti ad eziologia sconosciuta: linee guida per un corretto approccio terapeutico Natasha Olby (USA)

Aspergillosi Antonio Di Somma (UAE)

Capire la patologia periapicale per poterla diagnosticare Cecilia Gorrel (USA)

10.40

Sindrome di Cushing Parte 2: Distinguere il Cushing ipofisario da un tumore adrenocrticale Edward Feldman (USA)

Diagnostica per immagini del versamento toracico: metodiche a confronto Radiografia, ecotomogafia, tomografia computerizzata Federica Rossi (I)

Esame citologico delle neoplasie gastriche ed intestinali nel cane e nel gatto Ugo Bonfanti (I)

Displasia d’anca e di gomito nel cucciolo e del gattino Erik Wisner (USA)

Il ruolo della chemioterapia nelle neoplasia del SNC Natasha Olby (USA)

Lo stato dell’arte della Chlamydosi aviare: alcuni come e perché Marco Bedin (I)

Non è difficile: la cura canalare per risolvere o prevenire la patologia periapicale (con proiezione di video) Parte I Cecilia Gorrel (USA)

11.20

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

12.00

Sindrome di Cushing Parte 3: Terapia: chirurgia, trilostano, mitotano o radioterapia? Edward Feldman (USA)

Empiema toracico: controversie terapeutiche Gestione medica vs chirurgica Gary W. Ellison (USA)

Citologia epatica e pancreatica: quando sono utili? (…o inutili) Maxey Wellman (USA)

Chilotorace: controversie terapeutiche Come risolvere definitivamente il problema (se possibile) Giorgio Romanelli (I)

L’unione fa la forza: Clinico e patologo clinico a confronto con casi clinici complessi (Parte prima) Steve P. DiBartola (USA) Maxey Wellman (USA)

Radiologia ed ecografia delle Reazioni avverse da farmaci: malattie cardio-respiratorie effetti sul sistema nervoso del cucciolo e del gattino Natasha Olby (USA) Erik Wisner (USA)

12.40

14.00

Le malattie infettive negli Psittaciformi: cosa c’è di nuovo? Marco Bedin (I)

SALA 7

La cura canalare per risolvere o prevenire la patologia periapicale (con proiezione di video) Parte II Cecilia Gorrel (USA)

Workshop specialistIco ORTOPEDIA

SALA 8

SALA 9

10.00 - 12.40 Nuove idee e trucchi per ottenere il massimo dalla TPLO

Mike Kowaleski (USA)

PAUSA PRANZO Cosa c’è di nuovo nella diagnosi e nel trattamento dell’Addison nel cane Edward Feldman (USA)

DPI dell’addome acuto nel cucciolo e nel gattino Erik Wisner (USA)

Viste una volta, mai più dimenticate: Sindromi neurologiche rare Natasha Olby (USA)

Diagnostica delle principali malattie infettive dei rettili: Patologia, microbiologia classica e molecolare e sierologia Francesco Origgi (USA)

Potrebbe essere molto difficile: estrazioni chirurgiche (con proiezione di video sull’estrazione del canino superiore nel cane) Cecilia Gorrel (USA)

14.00 - 17.00 TPLO: ESERCITAZINI PRATICHE

Workshop specialistIco OFTALMOLOGIA 14.20 - 17.00 Facodinamica: tecniche e pricipi fisici

14.40

15.20

16.00

16.40

COMUNICAZIONI BREVI

COMUNICAZIONI BREVI

COMUNICAZIONI BREVI

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

COMUNICAZIONI BREVI

COMUNICAZIONI BREVI

Pneumotorace: quando la chirurgia? Gary W. Ellison (USA)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

DPI delle anomalie congenite dell’apparato urinario e dei vasi addominali Erik Wisner (USA)

Approccio terapeutico alle discospondiliti batteriche Cristian Falzone (I)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

Estrazioni chirurgiche (con proiezione di video sull’estrazione del canino inferiore nel cane) Cecilia Gorrel (USA)

Cushing nel gatto: diagnosi e trattamento Edward Feldman (USA)

COMUNICAZIONI BREVI

L’unione fa la forza: Clinico e patologo clinico a confronto con casi clinici complessi (Parte seconda) Steve P. DiBartola (USA) Maxey Wellman (USA)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

COMUNICAZIONI BREVI

Herpesvirosi delle testuggini: 1998-2008. Tutto quello che abbiamo imparato in dieci anni di ricerca Francesco Origgi (USA)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

Come io diagnostico il diabete insipido Edward Feldman (USA)

Tamponamento cardiaco: quattro chiacchiere sul tema Gary W. Ellison (USA)

L’unione fa la forza: Clinico e patologo clinico a confronto con casi clinici complessi (Parte terza) Steve P. DiBartola (USA) Maxey Wellman (USA)

DPI in corso di malattie neurologiche del cucciolo e del gattino Erik Wisner (USA)

Aneddoti ed evidenze in neurofarmacologia Stefania Gianni (I)

Scienza medica veterinaria e conservazione. L’esempio delle Testuggini del deserto (Gopherus agassizii) Francesco Origgi (USA)

Diagnosticare le malocclusioni con un approccio orientato al problema e trattarle con il rispetto dell’individualità di ogni singolo caso Cecilia Gorrel (USA)

Presentazione linee guida del GSLC. Terapia della Leishmaniosi

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

Mike Kowaleski (USA) Bruno Peirone (I) Aldo Vezzoni (I)

Stefano Pizzirani (USA)

Workshop specialistIco

Workshop specialistIco

CHIRURGIA

NEUROLOGIA

SALA 8

SALA 9

9.20-12.00

9.20-12.00

Casi clinici di chirurgia toracica Gary Ellison (USA)

Estrusioni e protrusioni: dalla diagnosi allo studio delle complicanze Massimo Baroni (I)

SABATO, 30 MAGGIO 2009 ORTOPEDIA INCONTRA Mike Kowaleski

SALA 1

NEFROLOGIA

SALA 2

DERMATOLOGIA

SALA 3 Nuovi concetti eziopatogenetici e possibili applicazioni nella diagnosi e nella gestione del paziente atopico. Prima parte Rosanna Marsella (USA) Nuovi concetti eziopatogenetici e possibili applicazioni nella diagnosi e nella gestione del paziente atopico. Seconda parte Rosanna Marsella (USA)

ANESTESIA

OFTALMOLOGIA

MEDICINA COMPORTAMENTALE

RIPRODUZIONE

SALA 5

SALA 6

Perché è importante capire l’embriologia, l’anatomia e la funzione della lente per distinguere le malattie... Stefano Pizzirani (USA)

Il comportamento di aggressione: sintomo o diagnosi? Claude Béata (F)

Tumori mammari nei cani: escissione marginale rispetto all’escissione ampia Jolle Kirpesteijn (NL)

Il dolore acuto nel cane: come identificarlo? Louise Clark (UK)

Indagini e metodi diagnostici per la valutazione delle malattie della lente Stefano Pizzirani (USA)

Il comportamento di aggressione e la gerarchia Claude Béata (F)

Tumori mammari nei gatti: c'è differenza? Jolle Kirpesteijn (NL)

SALA 4

SALA 7

Presupposti biomeccanici della TTA Mike Kowaleski (USA)

Malattia renale felina: una panoramica Steve DiBartola (USA)

9.40

Osteotomia distale del femore per il trattamento della lussazione mediale della rotula: planning preoperatorio ed esecuzione chirurgica Mike Kowaleski (USA)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

10.20

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

Come possiamo riconoscere la CKD felina in fase iniziale? Jonathan Elliott (UK)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

Il dolore acuto nel gatto: il gatto non è un piccolo cane Louise Clark (UK)

Le malattie congenite della lente Stefano Pizzirani (USA)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

11.00

Il sitema delle placche bloccate LCP: aspetti tecnici e indicazioni cliniche Mike Kowaleski (USA)

Prevalenza di alterazioni acido-base e degli elettroliti nei gatti affetti da CKD Steve DiBartola (USA)

Decisioni terapeutiche basate sulle evidenze nella dermatite atopica canina. Prima parte Rosanna Marsella (USA)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

Aggressività o pericolosità: una griglia di valutazione Claude Béata (F)

Tumori testicolari nei cani Jolle Kirpesteijn (NL)

11.40

COMUNICAZIONI BREVI

Iperfosfatemia e malattia renale cronica nel gatto Jonathan Elliott (UK)

COMUNICAZIONI BREVI

Valutare il dolore cronico: la nuova sfida Federico Corletto (UK)

La cataratta. Cosa c’è da sapere? L’importanza della classificazione diagnostica ai fini prognostici Stefano Pizzirani (USA)

9.00

Fisiopatologia del dolore Emilio Feltri (I)

12.20

13.40

Il comportamento di aggressione: principi di terapia farmacologica Claude Béata (F)

Tumori della vagina e dell’utero Jolle Kirpesteijn (NL)

Lobectomia polmonare in corso di polmonite cronica Gary Ellison (USA)

Pericardiectomia toracoscopica Luca Formaggini (I)

Vascolare, infiammatorio o neoplasia? Cristian Falzone (I)

Workshop specialistIco

Workshop specialistIco DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

PAUSA PRANZO Come evitare errori e complicazioni nella tecnica di fissazione interna con Fixin® Massimo Petazzoni (I)

Ipertensione felina: un aggiornamento Jonathan Elliott (UK)

Decisioni terapeutiche basate sulle evidenze nella dermatite atopica canina. Seconda parte Rosanna Marsella (USA)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

COMUNICAZIONI BREVI

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

COMUNICAZIONI BREVI

Farmacologia degli analgesici: la teoria incontra la pratica Antonello Bufalari (I)

Il comportamento Principi e applicazioni di aggressione: principi chirurgiche per il trattamento di terapia comportamentale della cataratta Sabrina Giussani Stefano Pizzirani (USA)

Tumori del perineo e dell’area perivaginale Jolle Kirpesteijn (NL)

14.20

COMUNICAZIONI BREVI

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

Barriera cutanea e ambiente: gli obiettivi della ricerca futura Rosanna Marsella (USA)

15.00

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

Proteinuria e lesioni renali progressive: non si verificano nel gatto? Jonathan Elliott (UK)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

La gestione del dolore perioperatorio Federico Corletto (UK)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

La gestione del paziente aggressivo durante la visita comportamentale Franco Fassola

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

15.40

Correzione di deformità angolari complesse; dal planning preoperatorio alla correzione chirurgica ed ai follow-up Mike Kowaleski (USA)

Il valore aggiunto dell’indagine ecografica nel gatto affetto da CKD Andrea Zatelli (I)

Dalla teoria alla pratica: discussione di casi clinici Silvia Colombo (I)

COMUNICAZIONI BREVI

Terapie postoperatorie, risultati e complicazioni Stefano Pizzirani (USA)

COMUNICAZIONI BREVI

Principali neoplasie prostatiche Jolle Kirpesteijn (NL)

16.20

La DPO, una nuova osteotomia correttiva della pelvi nelle forme displasiche giovanili Aldo Vezzoni (I)

Infezioni batteriche delle vie urinarie: sono importanti nella CKD? Jonathan Elliott (UK)

Dalla teoria alla pratica: discussione di casi clinici Silvia Colombo (I)

La gestione del dolore nel paziente non ospedalizzato Louise Clark (UK)

La lussazione della lente Stefano Pizzirani (USA)

Il comportamento di aggressione: la prevenzione nelle scuole Maria Chiara Catalani

Tumori mammari e tumori genitali: quando la chemioterapia è un’opzione? Laura Marconato (I)

CITOLOGIA ED ENDOSCOPIA 14.00 - 16.40

14.00 - 16.40

Citologia endoscopica del tubo digerente: un’arma in più per il gastroenterologo e l’endoscopista

Interpretazione della radiografia toracica. Tomografia computerizzata di torace, mediastino, spazio pleurico e parete toracica. TC di alterazioni polmonari

Enrico Bottero (I) Carlo Masserdotti (I)

Eric Wisner (USA)


° 25

anniversario

PROGRAMMA SCIENTIFICO

RIMINI 29-31 Maggio 2009

DOMENICA, 31 MAGGIO 2009 MEDICINA D’URGENZA INCONTRA Steve Haskins

GASTROENETROLOGIA INCONTRA Karen Allenspach

SALA 1

SALA 2

MEDICINA FELINA

ONCOLOGIA

CARDIOLOGIA

SALA 3

SALA 4

SALA 5

ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE

FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE

MEDICINA NON CONVENZIONALE

SALA 6

SALA 7

SALA 8

9.00

Vantaggi e svantaggi dei cristalloidi per via endovenosa Steve Haskins (USA)

Patogenesi dell’IBD nel cane livello avanzato Karen Allenspach (UK)

Manuale d’istruzione del Linfoma del cane: gold paziente felino: un approccio standard nel trattamento di pratico alla gestione del gatto stadi localizzati e avanzati (Parte prima) Ann Jeglum (USA) Margie Scherk (USA)

Strumenti per la diagnosi di insufficienza cardiaca Marco Poggi (I)

Gestione dell’anziano sano: situazione attuale della geriatria veterinaria e impostazione di un protocollo “animale anziano” Pier Paolo Mussa (I)

Il dolore acuto e cronico in ortopedia Bruno Peirone (I)

Dalla materia medica alla clinica veterinaria e ritorno Maria Serafina Nuovo (I)

9.40

Vantaggi e svantaggi dei colloidi per via endovenosa Steve Haskins (USA)

IBD nel cane - nuove possibilità diagnostiche livello base Karen Allenspach (UK)

Terapia di salvataggio nel Manuale d’istruzione del paziente felino: un approccio linfoma canino refrattario o pratico alla gestione del gatto in recidiva: quando le cose prendono il verso sbagliato (Parte seconda) Ann Jeglum (USA) Margie Scherk (USA)

Le nuove frontiere della clinica Biomarkers, quale certezza? Michele Borgarelli (USA)

Principali patologie dell’anziano e loro cura (cause, terapia e nutrizione): artropatia degenerativa Roberto Elices (E)

Dolore articolare e dolore muscolare Bruno Peirone (I)

Le patogenesi e la materia medica, esperienze solo sull’uomo, perché non sugli animali? Eric Vanden Eynde (B)

10.20

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

COMUNICAZIONI BREVI

Dimagramento e PU/PD nel gatto anziano Margie Scherk (USA)

COMUNICAZIONI BREVI

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

11.00

Linee guida per l’emotrasfusione e per la somministrazione di plasma Steve Haskins (USA)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

Update sull’insufficienza renale Margie Scherk (USA)

PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

COMUNICAZIONI BREVI

Principali patologie dell’anziano e loro cura: insufficienza cardiaca Roberto Elices (E)

COMUNICAZIONI BREVI

Aurum muriaticum: analisi del rimedio in relazione al suo impiego in un caso di fistole perianali David Bettio (I)

COMUNICAZIONI BREVI

Uso della ciclosporina nel cane con IBD livello base Karen Allenspach (UK)

Artrite e analgesia nel gatto anziano Margie Scherk (USA)

Metodiche fisioterapiche manuali di gestione del dolore Karin Holler (A)

COMUNICAZIONI BREVI

11.40

12.20

Tossicità dei più comuni Valore delle misure farmaci utilizzati nel ecocardiografiche nella Principali patologie trattamento dei linfomi in stadiazione, nella prognosi e dell’anziano e loro cura: medicina veterinaria: paziente, nella terapia delle più comuni insufficienza renale cronica proprietario e operatore cardiopatie del cane Roberto Elices (E) Laura Marconato (I) Claudio Bussatori (I) PAUSA PRANZO

Gestione del paziente felino anziano da parte del proprietario e approccio al paziente terminale Margie Scherk (USA)

Immunoterapia e anticorpi monoclonali: razionale scientifico (e possibilità future?) Ann Jeglum (USA)

La terapia dello scompenso cardiaco acuto Michele Borgarelli (USA)

Obesità e magrezza: i due antipodi nei soggetti anziani Liviana Prola (I)

Metodiche fisioterapiche strumentali di gestione del dolore Karin Holler (A)

La valutazione clinica, malattie umane ed animali: quali differenze? Eric Vanden Eynde (B)

Colite istiocitaria ulcerativa livello avanzato Karen Allenspach (UK)

COMUNICAZIONI BREVI

Ruolo della radioterapia ed integrazione radiochemioterapica nel trattamento dei linfomi multicentrici nel cane Julia Buchholz (USA)

Ecocontrasto in cardiologia Michele Borgarelli (USA)

COMUNICAZIONI BREVI

Il paziente anziano (il dolore cronico) e la fisioterapia Karin Holler (A)

Malattie croniche reali e non secondo Hahnemann Eric Vanden Eynde (B)

Vomito cronico: ruolo dell’Helicobacter Paola Gianella (I)

Ipertiroidismo felino Margie Scherk (USA)

Diagnosi avanzate, biologia molecolare e malattia minima residua Stefano Comazzi (I)

Ecocardiografia nelle bradiaritmie Roberto Santilli (I)

Gli “elisir di lunga vita”: uomo e animali a confronto Pier Paolo Mussa (I)

Fisioterapia, farmacoterapia e condroprotezione: l’unione fa la forza? Andrea Martinoli (I)

Cosa possiamo fare per i nostri animali, come veterinari e come proprietari? Eric Vanden Eynde (B)

13.40

Ripristino del volume ematico circolante: quanto? Quali obbiettivi? Steve Haskins (USA)

Pancreatite cronica e IBD livello base Karen Allenspach (UK)

14.20

Protocollo per la fluidoterapia giornaliera nel paziente non in stato di shock Steve Haskins (USA)

15.00

Protocollo per la fluidoterapia giornaliera in casi complicati Steve Haskins (USA)

15.40

TERMINE DEL CONGRESSO

VARIAZIONI DI PROGRAMMA Gli organizzatori dell’evento si impegnano a rispettare il programma pubblicato, che comunque rimane suscettibile di variazioni dovute a cause di forza maggiore.

WORKSHOP SPECIALISTICI Workshop citologia SABATO 30 MAGGIO 2009 - Ore 14.00 - 16.40 Enrico Bottero e Carlo Masserdotti

In questa sessione verranno sviluppati dai relatori gli aspetti clinici, endoscopici, patologici con particolare riferimento ai metodi di campionamento bioptico e alla correlazione tra clinica/endoscopia, citologia ed istopatologia. Questo Workshop soddisfa le esigenze di tutti coloro che in un modo o nell’altro si interessano di questa branca della medicina interna.

Citologia endoscopica

Workshop chirurgia SABATO 30 MAGGIO 2009 - Ore 9.20 - 12.00 Gary Ellison

La discussione interattiva di casi clinici e la descrizione di decisioni e approcci chirurgici alternativi sono gli elementi portanti di questo workshop specialistico. A rendere ancora più piacevole e interessante la sessione contribuirà il confronto tra tutti i partecipanti e quello tra partecipanti e relatore.

Consigli e trucchi in Chirurgia Toracica Workshop diagnostica per immagini SABATO 30 MAGGIO 2009 - Ore 14.00 - 16.40 Erik Wisner

Radiologia, Ecografia e Tomografia Computerizzata possono e devono essere combinate per il workup diagnostico delle malattie polmonari. Cosa rimane di vecchio e cosa c’è di nuovo nella diagnostica per immagini dei piccoli animali? Venite a scoprirlo in questa sessione avanzata!

Il polmone

Workshop neurologia SABATO 30 MAGGIO 2009 - Ore 9.20 - 12.00 Massimo Baroni e Cristian Falzone

Risonanza Magnetica spinale: trucchi e trappole diagnostiche Workshop oftalmologia VENERDÌ 29 MAGGIO 2009 - Ore 14.20 - 17.00 Stefano Pizzirani

Facodinamica: tecniche e principi fisici

Workshop ortopedia VENERDÌ 29 MAGGIO 2009 Ore 10.00 - 12.40 Mike Kowaleski (USA)

Nuove idee e trucchi per ottenere il massimo dalla TPLO Ore 14.00 - 16.40 Mike Kowaleski (USA) Bruno Peirone (I) Aldo Vezzoni (I)

TPLO: Esercitazioni pratiche

Anche in campo veterinario la Risonanza Magnetica sta diventando il “gold standard” per la diagnostica delle patologie spinali. Risultati diagnostici ottimali sono garantiti dalla coniugazione tra metodica e adeguato “training” del neuroradiologo nella sua lettura. Scopo del workshop è quello di andare al di là delle nozioni didattiche classiche, fornendo dettagli sia di metodica che di interpretazione utili alla risoluzione dei casi più difficili.

Negli ultimi decenni l’introduzione di questa tecnica in veterinaria è stata in grado di ridurre in modo considerevole le complicanze riguardanti l’intervento di cataratta. Questa manualità è stata poi nel tempo ulteriormente perfezionata, sono state introdotte nuove metodologie ed altri elementi quali ad esempio l’uso delle lenti intraoculari pieghevoli.

La TPLO è attualmente lo stato dell’arte nel trattamento della rottura del legamento crociato craniale nel cane. Questo workshop, tenuto da uno dei maggiori esperti in ortopedia veterinaria, si propone di mostrare le più recenti acquisizioni su questa tecnica, sulle sue potenzialità nel risolvere situazioni complesse e su tutti i trucchi per ottenere i massimi risultati con i minori rischi di complicazioni.

La SCIVAC ringrazia le Aziende sponsor per il sostegno e il contributo prestati alla realizzazione del 62° Congresso Internazionale.

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VETERINARIA 11 | 2009

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Attualità scientifica Vet Journal

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Sindrome brachicefalica: individuare i soggetti a rischio La maggior parte dei cani brachicefali soffre di un’ostruzione sub-clinica delle vie aeree superiori

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO arlare di soggetti brachicefalici “normali” è un ossimoro, perché la maggior parte di questi cani soffre di un’ostruzione sub-clinica delle vie aeree superiori. Occorre quindi saper identificare i soggetti a rischio di insufficienza respiratoria acuta indirizzandoli alla chirurgia anche con una visione di tipo profilattico oltre che terapeutico. Lo ha

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PREANESTESIA: HA UN RUOLO LA SEDE DI INIEZIONE INTRAMUSCOLARE? n uno studio, dopo averne valutato il comportamento, si iniettava a 122 cani per via intramuscolare una miscela di acepromazina (0,25 mg/kg) e morfina (0,3 mg/kg) in una di quattro diverse sedi muscolari assegnate a caso (cervicale epassiale, tricipite brachiale, gluteo medio e quadricipite femorale). Si valutava la reazione degli animali all’iniezione; in seguito, si registrava l’insorgenza di sedazione e la manifestazione di effetti collaterali dopo 10, 20 e 30 minuti, oltre alla reazione di ciascun cane alla cateterizzazione venosa. La sedazione si verificava in maniera simile in tutti i cani dopo 30 minuti. Il grado di sedazione e l’incidenza di effetti collaterali erano indipendenti dalla sede di iniezione, tuttavia il punteggio di sedazione dopo 10 minuti era inferiore nei cani che ricevevano l’iniezione nei muscoli glutei. Il comportamento dei cani non aveva effetto sulla risposta alla cateterizzazione venosa. I cani che ricevevano l’iniezione nei muscoli posturali quadricipite e tricipite mostravano reazioni più marcate rispetto a quelli che ricevevano l’iniezione nei muscoli non posturali cervicale epassiale e gluteo. (M.G.M.) *”Effect of muscle injection site on preanaesthetic sedation in dogs” A. Self, J. M. L. Hughes, D. A. Kenny, and R. E. Clutton. Vet Rec. 2009 164: 323-326.

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osservato Davide De Lorenzi (MedVet, Dipl ECVCP, Padova) nella relazione “La sindrome brachicefalica: non si finisce mai di imparare”, tenuta al 61° congresso nazionale SCIVAC (“Malattie respiratorie croniche del cane e del gatto: conoscere per riconoscere”, 6-8 marzo 2009 Milano). I soggetti colpiti sono essenzialmente tutti i cani brachicefalici classici come Bulldog inglesi, Boule Dougue francesi, Carlini, Pechinesi, ma anche Chow-chow, Bull Mastiff e Boxer. Molti soggetti passano da condizioni paucisintomatiche, sempre in riferimento alla razza, a condizioni di gravissima dispnea, pericolose per la vita del soggetto. È importante quindi, più che riconoscere un soggetto normale da uno patologico, definire l’entità, la localizzazione e l’estensione delle anomalie presenti. Il relatore ha portato la sua esperienza nella raccolta di un certo numero di casi (40) osservati dal gennaio 2007 al giugno 2008, su cui è stato svolto un lavoro diagnostico esteso anche alla valutazione delle vie aeree inferiori. Si trattava di 20 soggetti di razza Carlino, 13 Bulldog inglesi, 7 Boule Dogue francesi. Il workup diagnostico applicato prevedeva

una accurata anamnesi con riferimento anche a segni clinici di altra natura (patologie gastroenteriche, cardiocircolatorie, oculari, ortopediche). La valutazione obiettiva si basava in particolare sull’osservazione dell’animale e del tipo di respiro, il reclutamento di muscoli respiratori accessori in fase inspiratoria o espiratoria. Il relatore ha in particolare ricordato che la cianosi compare solo con desaturazione dell’emoglobina superiore all’80% e quindi non bisogna fidarsi troppo nello stressare un soggetto anche se apparentemente ben ossigenato. Se il soggetto è collaborativo possiamo effettuare uno studio radiografico che ci aiuta ad identificare alterazioni riconoscibili del rinofaringe (ispessimento ed allungamento del velo pendulo), verticalizzazione dell’osso ioide, dimensioni tracheali, eventuali complicanze polmonari. In particolare è stato riportato che la dimensione della trachea nel Bulldog è “normalmente” più piccola e il diametro tracheale in proiezione L/L in corrispondenza della 3a costa dovrebbe essere tre volte lo spessore della costa stessa. Il passo successivo è una attenta valutazione dell’anatomia delle vie aeree a partire dalla va-

lutazione della eventuale stenosi delle nari, proseguendo con una valutazione endoscopica rinofaringea, laringea, tracheale e bronchiale. In particolare a livello di laringe veniva valutata la normale mobilità, l’edema eventualmente presente, la presenza di sacculi laringei evertiti e la presenza di collasso laringeo distinto in collasso di grado 1, 2 o 3. L’indagine veniva estesa anche a trachea e bronchi per verificare la presenza di collasso o ipoplasia tracheale e collasso bronchiale. I risultati di questa indagine hanno evidenziato che in tutti i soggetti esaminati era riconoscibile una stenosi delle narici ed una iperplasia del palato molle. Il 27,5% presentava collasso laringeo di 1° grado, il 47,5% presentava collasso di 2° grado ed il 20% di 3° grado. Nei soggetti esaminati sono state evidenziate 94 stenosi bronchiali, distribuite irregolarmente nei due emitoraci con il 15,9% di anomalie nel sistema bronchiale destro e l’84% nel sistema bronchiale sinistro. Il Carlino risultava la razza più colpita da collasso laringeo ed anche da anomalie bronchiali che sembrano significativamente correlate. Si ringrazia Paolo Tosolini, Med Vet di Udine, per il resoconto fornito. ■


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16 Vet Journal www.vetjournal.it

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VETERINARIA 11 | 2009

Elevata la prevalenza della febbre Q nei medici veterinari Sieropositivo a Coxiella burnetii più del 20% dei veterinari americani analizzati di MARIA GRAZIA MONZEGLIO a sieroprevalenza di Coxiella burnetii, l’agente causale della febbre Q, è elevata nei medici veterinari, soprattutto in coloro che lavorano a contatto con gli animali del reddito. Lo indica uno studio che ha valutato la prevalenza di anticorpi verso Coxiella burnetii tra i medici veterinari degli Stati Uniti e indagato i

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fattori di rischio di esposizione all’agente della febbre Q. I campioni sierici di 508 veterinari che partecipavano al 143° congresso annuale dell’AVMA nel 2006 venivano analizzati mediante test ELISA e, quando necessario, immunofluorescenza. Si identificavano anticorpi verso C. burnetii in 113 medici veterinari su 508 (22,2%). I fattori di rischio associati alla sieropositività includevano l’età pari a 46 anni, il contatto abituale

con stagni e il trattamento di bovini, suini o animali selvatici. I medici veterinari, concludono gli autori, hanno un elevato livello di esposizione a C. burnetii, agente causale della febbre Q, soprattutto coloro che si occupano di animali da reddito. Nello studio, il rischio di sieropositività a C. burnetii era indipendentemente associato al contatto con stagni. Il ruolo dell’esposizione a masse d’acqua stagnanti nell’infezione non viene generalmente considerato mentre do-

vrebbe essere indagato in studi futuri. Inoltre, l’evidenza di un’infezione pregressa da C. burnetii in più del 20% dei medici veterinari sottolinea la necessità di utilizzare un equipaggiamento protettivo personale durante il trattamento di animali potenzialmente infetti. Anche i medici dovrebbero considerare il rischio di infezione associato al contatto professionale con medici veterinari ammalati e altre persone con possibile esposizione occupazionale. Sintomi simil-influenzali, polmoniti o epatiti non spiegate dovrebbero indurre a considerare la febbre Q nella diagnosi differenziale dei veterinari o altre persone esposte a questo tipo di malattie professionali. La febbre Q può causare infezioni croniche anche anni dopo l’infezione iniziale, e nei soggetti con cardiopatie, immunosoppressi o in gravidanza è essenziale diagnosticare l’eventuale coinvolgimento dell’endocardio in fase precoce per evitare complicazioni. “Seroepidemiologic and Occupational Risk Survey for Coxiella burnetii Antibodies among US Veterinarians” Ellen A. S. Whitney, Robert F. Massung, Amanda J. Candee, Elizabeth C. Ailes, Lee M. Myers, Nicole E. Patterson, and Ruth L. Berkelman. Clinical Infectious Diseases 2009; 48:550-557. ■

MRSA IN ANIMALI DA REDDITO IN SVIZZERA lcuni ricercatori di Losanna hanno identificato MRSA in un suino e due bovini provenienti da allevamenti della Svizzera romanda. È la prima volta che questo ceppo batterico, diffuso in diversi Paesi europei, viene riscontrato in Svizzera negli animali da reddito. Nell’ambito di un progetto di ricerca finanziato dal Fondo nazionale svizzero, sono stati sottoposti a test e a prelievi di campioni oltre 100 allevamenti della Svizzera romanda. Il ceppo MRSA (ST398) veniva riscontrato in un suino e in due bovini, in questi ultimi causava mastite. Si identificavano inoltre tre allevatori portatori asintomatici dell’infezione. Il ceppo in questione, resistente alle beta-lattamine ampiamente utilizzate in medicina umana, suscita interesse nelle autorità sanitarie veterinarie poiché è diffuso negli animali da reddito in Belgio, Germania, Paesi Bassi e Canada. (M.G.M.)

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Campania Info Regioni

VETERINARIA 10 | 2009

La professione veterinaria nel Mezzogiorno d’Italia Il crocevia tra la salute umana e la salvaguardia delle produzioni di qualità. Questo dovrebbe essere, mentre in realtà non è, la nostra professione

di ANTONIO LIMONE Commissario Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno onosco questa professione da due generazioni, ho ereditato da mio padre il rispetto e l’ammirazione per il mondo rurale. Il nerbo contadino, che è alla base di quanto esiste ancora di etico nella nostra realtà sociale, ha subito un duro colpo negli ultimi 30 anni; dal sisma dell’80 ad oggi abbiamo assistito ad una metamorfosi pericolosa, di scadimento di alcuni valori, non rimpiazzati dalla società dei consumi. In questi anni è stata progressivamente spenta una ruralità, privata progressivamente della sua microeconomia. Ricordo ancora un’anziana signora che si ostinava a “governare” una bovina ormai avanti negli anni ed inevitabilmente in asciutta; non voleva mandarla al macello, ed aveva trasformato, a causa della sua affezione, un animale “da reddito” in una mucca “da compagnia”. Il mondo è cambiato, il terremoto ha velocizzato il cambiamento, nel ricostruire abbiamo ceduto la volumetria delle stalle a quelle delle ville a due e a tre piani. È cambiata anche la distribuzione dei vani delle nostre case, non più ingresso, cucina e stalla attigua. Abbiamo, invece, realizzato ingressi separati dalla cucina che era il cuore pulsatile, il luogo dell’accoglienza, il momento della condivisione con chi entrava ed accedeva subito al fulcro della casa. Abbiamo ricostruito inutili e sempre chiuse, sale da pranzo, abbiamo portato il cuore in basso, verso buie tavernette, ma non abbiamo compreso che scacciando gli animali dalle stalle avremmo inevitabilmente perso una piccola economia, che trovava nella vendita di pochi litri di latte, un ristoro che equivale ad una giornata di manovale. I nostri figli si sono illusi che a rendere la loro vita meno faticosa di quella dei padri, ci volevano le industrie, le tanto agognate fabbriche, quelle che avrebbero dovuto creare ricchezza e prosperità. Avremmo dovuto capire che le industrie senza indotto erano come piante senza radici. Beccati i finanziamenti per gli insediamenti in zona sismica hanno chiuso i battenti, lasciando dietro di sé disoccupati delusi e demotivati, deturpazione ambientale ed un discreto inquinamento. Abbiamo lasciato alle grandi industrie la possibilità di nutrirci, speravamo, in modo sano, ma quante delusioni nello scoprire che la bramosia di danaro convinceva qualche cri-

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minale ad avvelenare i nostri cibi, fino a renderli letali. Abbiamo consentito che la nostra migliore tradizione di produzioni di tipicità diventasse non esclusivo appannaggio di accorti contadini, che grazie ad una tramandata cultura sapienziale, assemblavano da sempre formaggi e salumi, ma che finisse nelle mani di scellerati contraffattori che hanno spacciato per tipico quello era ai limiti dell’alterato: il marcio, l’ammuffito, per il sapore autentico. Il nostro cuore antico, la nostra radice di Campania Felix dedita alla pastorizia fin dai tempi di Enea, ha abbandonato le proprie greggi ed armenti, ed ha accettato la nuova agricoltura, quella che si regge sulla chimica. Anziché puntare al biologico, abbiamo accettato che i nostri terreni più fertili, venissero contaminati dalle diossine. Dall’emergenza rifiuti, in poi, abbiamo ricevuto lo stigma indelebile dell’infamia: i campani sono diventati avvelenatori non custodi di cibi gustosi, irrinunciabili ed irripetibili, quali siamo realmente, ma produttori di morte gora. Chi potrà porre rimedio a tanto scempio? Se non la ricostruzione della nostra credibilità, recuperando tutta la necessaria serietà, il giusto rigore dei soggetti che sono gli attori di questa nuova scommessa. Lo scenario che oggi si apre dinanzi a noi non è più soltanto occupato dalla lotta alle malattie infettive, ma emerge un nuovo binomio: “ambiente e salute”. Da questa analisi consegue quale potrebbe essere il ruolo del medico veterinario nel nostro contesto: un professionista rigorosamente posto al crocevia tra la tutela della salute umana e la salvaguardia delle produzioni di qualità. Forse questo dovrebbe essere, mentre in realtà non è, la nostra professione. Per le ragioni sin qui addotte occorre comprendere, ed in fretta, che nella nostra capacità di assolvere a questo ruolo fondamentale è contenuta la prospettiva del nostro futuro, che ciceronianamente appartiene esclusivamente alle nostre mani e alla nostra testa. In realtà, troppo spesso, molto del nostro impegno si scontra e si vanifica nel misurarsi con un territorio ove la problematica è essenzialmente di ordine pubblico. È per questo motivo che ci incontriamo a Sorrento, questo fine settimana (Convegno “La medicina veterinaria pubblica nel Mezzogiorno” e Tavola Rotonda La professione del medico veterinario oggi”, 20/21 marzo ndr), per evidenziare le cose buone fatte e soprattutto per quelle ancora da mettere in campo, tra i soggetti interessati: Ministero delle Salute, Regione, Istituto Zooprofilattico, Università, Ordini Professionali e AA.SS.LL. ■

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18 Info Regioni Molise

VETERINARIA 11 | 2009

Arginare il randagismo nell'area industriale di Termoli Branchi di cani nel nucleo industriale 'aumento degli animali nella zona del Valle Biferno, a Termoli, da qualche tempo sta creando proteste tra imprenditori ed operai. Il randagismo, divenuto un fenomeno preoccupante nel polo produttivo, è stato al centro di una riunione al Consorzio

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Industriale Valle Biferno. Al tavolo di concertazione, sollecitato dall'associazione animalista «La casa di Snoopy», hanno preso parte il Dirigente della Sezione Veterinaria dell'Asrem Basso Molise, un incaricato del Comune di Termoli, il rappresentante del Cosib e un delegato dell'associazione. Le parti hanno espresso la volontà di collaborare fra loro

per individuare una soluzione ad una situazione problematica, acutizzata dalla difficoltà di accalappiamento in un territorio ampio e ricco di vasti spazi verdi quale l'area industriale. L'obiettivo discusso nel corso del tavolo di concertazione tra veterinari, Comune e Cosib, lo «stop alla riproduzione incontrollata dei randagi con un aumento delle cattu-

re ed il loro successivo trasferimento in ricoveri ad hoc, ovvero strutture convenzionate dove verrebbero seguiti senza problemi dagli addetti. I rappresentanti degli enti hanno sottolineato l'importanza di coinvolgere anche le aziende presenti nel nucleo industriale, per identificare mediante microchip ed iscrizione presso l'anagrafe canina gli animali di proprietà e provvedendo anche alla loro sterilizzazione. A.S. ■

ISERNIA, EVITATA AGGRESSIONE n branco di cani randagi ha aggredito un cittadino in via Rossini a Isernia che è riuscito a scampare all'attacco degli animali. L'unità operativa di sanità animale della Asrem locale, su sollecitazione dell'assessore all'ambiente del Comune, Rosa Iorio, ha disposto un immediato sopralluogo da parte dei veterinari per individuare il branco e predisporre idonee misure di prevenzione. Sono stati inoltre individuati nella zona cani vaganti, ed è stato predisposto un intervento straordinario da parte del servizio di cattura cani della Asrem, che effettuerà rastrellamenti nella zona. Pattugliamenti anche da parte della polizia municipale. Secondo il parere dei veterinari della Asrem, l'episodio avrebbe come spiegazione che il branco di cani, probabilmente anche privati, si sarebbe formato al seguito di una cagna in calore. In tali circostanze gli animali possono diventare particolarmente aggressivi. (Apcom, 19 marzo 2009)

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11 | 2009

★★★★ ★ ★ ★ ★

Biosicurezza Europa

Carni e latticini come souvenir di viaggio? Meglio evitare Per garantire la salute degli animali, carne, latte o derivati non potranno più essere messi in valigia. Con poche eccezioni un quadro legislativo più chiaro in materia di introduzione di prodotti di origine animali nell’Unione Europea, in ragione dei rischi sanitari che questi prodotti, portati o spediti nel territorio comunitario, possono causare alla popolazione animale. La preoccupazione della Commissione Europea è rivolta alle malattie animali e a quelle che possono interessare

a Commissione Europea ha adottato un nuovo Regolamento sull’introduzione nell’Unione Europea di prodotti di origine animale al seguito dei passeggeri. Le nuove regole entreranno in vigore il 1 maggio 2009 e sostituiranno la normativa precedente.

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DIVIETI ED ECCEZIONI I viaggiatori di rientro o in transito nella UE non potranno mettere in valigia carni o latticini di provenienza dai Paesi Terzi, fatta eccezione per quantitativi inferiori ai 10 chili limitatamente da Croazia, Islanda, Groenlandia e Isole Faroer. Altre eccezioni riguardano il latte per l’infanzia e alcuni alimenti particolari incluse le specialità di alimenti per animali richieste per ragioni mediche e comunque in quantità inferiori ai 2 chili e nel rispetto di alcune regole di conservazione. Il nuovo Regolamento non trova applicazione per i prodotti di origine animale trasportati all’interno dei 27 Stati Membri dell’Europa. Non si applica nemmeno ai prodotti di origine animale provenienti da Andorra, Liechtenstein, San Marino, Norvegia e Svizzera. L’obiettivo delle nuove disposizioni è di offrire

BENESSERE ALLA MACELLAZIONE gni anno finiscono nei macelli in Europa almeno quattro miliardi di polli, 360 milioni tra maiali, manzi e ovicaprini ed altri 25 milioni di animali da pelliccia. Senza contare i 330 milioni di pulcini abbattuti perché maschi, e non in grado di produrre uova. Per garantirne il benessere al momento della macellazione, i deputati europei hanno sostenuto la proposta della Commissione Ue di ridurre al minino le loro sofferenze, rafforzando e aggiornando le regole in vigore dal 1993. Sul dossier si è pronunciata la commissione agricoltura del Parlamento europeo la quale ha precisato nelle sue conclusioni, la necessità di evitare tutte sofferenze inutili agli animali, e ha chiesto che al momento della macellazione siano sempre storditi con la sola eccezione per quelle rituali. I deputati europei raccomandano quindi che nella nuova normativa Ue vengano precisate le pratiche migliori da seguire; chiarite le responsabilità in materia di benessere degli animali che devono ricadere sull'azienda e non sul lavoratore o sul 'controllore'; rafforzati i controlli affinché le carni importate nell'Ue rispettino la normativa comunitaria che rappresentano anche costi elevati per il settore. (ANSA).

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anche l’uomo. Il pubblico dei viaggiatori è un fattore chiave per tenere questi rischi fuori dai confini comunitari. Il provvedimento vuole aumentare la consapevolezza dei viaggiatori e nel dubbio... a non metterli in valigia.

NEL DUBBIO… Il Commissario europeo alla sanità, Androulla

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Vassiliou, ha dichiarato: “Questo regolamento incarna il motto della Commissione Europea in fatto di sanità animale, “Prevention is better than cure’. Se la diffusione di alcune malattie animali non è adeguatamente contrastata, la sanità animale e la sanità pubblica ne risultano colpite. Il numero di viaggiatori all’interno del territorio europeo o che vi transitano è enorme e in aumento. I viaggiatori devono quindi dare una mano ad evitare la diffusione di malattie prima di tutto informandosi sui rischi ed evitando di viaggiare portando con sé prodotti di origine animale nei bagagli quando rientrano da Paesi Terzi”. Una video-campagna (If in doubt… leave it out) invita a chiedere informazioni ai Servizi Veterinari. Informazioni e poster saranno dislocati in porti, aeroporti e altri punti di ingresso nella UE. ■


20 Lettere al Direttore “Ci mancava solo una campagna di prevenzione” Buona sera, durante questo lunghissimo periodo di crisi per noi liberi professionisti ci mancava solo la campagna di prevenzione. Ma mi chiedo e vi chiedo: in che mondo vivete voi che parlate tanto di bioetica veterinaria e tante altre sciocchezze quando noi (e credetemi siamo in tanti) non ce la facciamo più a sbarcare il lunario? Informatevi per piacere sulla condizionE in cui versano i colleghi liberi professionisti che non ce la fanno nemmeno a pagare i contributi per una misera pensione. Elio Cantarelli

Egr. Dr. Cantarelli, credo che il suo intervento meriti una precisa risposta dall'ANMVI. Lei pensa veramente che le 10mila visite (visite generiche) che saranno offerte dai 2850 ambulatori che hanno aderito alla Stagione della Prevenzione metteranno in crisi il mercato veterinario? Lei pensa veramente che i problemi della veterinaria derivino da questa iniziativa? Saremmo veramente arrivati alla fine del mondo. I problemi della veterinaria italiana derivano dai mille laureati ogni anno, dalle quasi 7000 strutture veterinarie rispetto alle 2000 di Francia, Germania, Gran Bretagna, ecc., da una cultura italiana ancora poco attenta alla salute animale, dalla non possibilità di vendere ogni tipo di prodotti per la salute ed il benessere animale, ecc... Potremmo continuare questa elenca-

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zione nella quale, sinceramente, faccio molta fatica ad inserire anche nelle ultime posizioni, la Stagione della Prevenzione. Anzi! Tenga conto che la stragrande maggioranza delle visite viene effettuata su animali che dal veterinario non erano mai andati e forse non ci sarebbero mai andati. La maggior parte di queste visite ha permesso al veterinario di proporre a pagamento altre prestazioni acquisendo nuovi clienti. Basterebbe questo per renderla un'iniziativa importante ma è giusto anche ricordare che questa campagna porta attenzione alla salute animale e quindi al ruolo del veterinario e migliora decisamente un'immagine professionale della categoria che nel nostro paese non è proprio il massimo. Mi perdoni, ma faccio veramente fatica a cre-

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“Il randagismo non dovrebbe esistere. È il prodotto dell’incapacità degli amministratori e dell’irresponsabilità dei proprietari” Francesca Martini, Sottosegretario di Stato alla Salute

dere che lei possa aver perso lavoro per questa iniziativa. Un cordiale saluto. Antonio Manfredi

Mi scusi se mi permetto, ma secondo me lei non vive la realtà di chi come me affronta ogni giorno (sul campo) la giornata lavorativa e perdipiù non al nord ma al sud e in particolar modo in Campania. Non vi rendete conto di come sia diversa la nostra situazione. Che ne sapete voi che dopo una intera giornata dedicata all'ambulatorio si torna a casa la sera e non si ha neanche voglia di parlare con il coniuge o giocare con i propri bambini perché non si è incassato neanche un euro o quando va bene poche decine? Lei asserisce che questa campagna (Sponsorizzata dalla Hill's, se non sbaglio), possa portare nuovi clienti ma non si è chiesto che anche "vecchi" clienti che non si vedevano da vari anni si sono ripresentati per chiedere se noi aderivamo a questa campagna addirittura per le profilassi vaccinali ed anche sterilizzazioni? Perciò credetemi tutto questo non farà bene a noi "piccoli veterinari" ma sicuramente arricchirà chi l'ha sponsorizzata! Perdoni i miei toni polemici e sappia che non c'è nulla di personale, si faccia una capatina nei piccoli ambulatori veterinari del sud e poi ne riparleremo. Nel ringraziarla dell'attenzione le auguro una buona giornata. Elio Cantarelli

L’ambulatorio chiavi in mano Apri? Apri? Trasformi? Trasformi? Adegui Adegui la la tua tua struttura? struttura? Chiama Chiama ANMVI ANMVI Servizi: Servizi: •• consulenze consulenze •• sopralluoghi sopralluoghi •• assistenza assistenza ANMVI SERVIZI ANMVI r... +39/0372/40.35.37

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Dalle Aziende

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Pet food: un mercato con i numeri in positivo Il mercato del pet-food cresce nonostante la crisi. Gli alimenti per gatti coprono il 57% del mercato, mentre quelli per cani il 38,9% ai primi dati elaborati da IRI per il “Rapporto Assalco 2009” (il rapporto sul settore del pet-food e pet-care elaborato dall’Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia), il mercato degli alimenti per cani e gatti nel 2008 ha fatto registrare un incremento del 5,6% a valore, con un giro di affari che per il 2008 supera i 1.200 milioni di euro nonostante una minor crescita negli ultimi mesi dell’anno.

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CRESCITA NEL PETSHOP Nel 2008, secondo i primi dati del Rapporto ASSALCO 2009, gli alimenti per gatti hanno coperto una quota pari al 57% del mercato totale, mentre quelli per cani il 38,9%. La restante percentuale (4,1%) è rappresentata dagli snack and treats. Tra i canali di vendita la GDO (Grande Distribuzione Organizzata) fa registrare un incremento del 3,8%, in linea con le tendenze di acquisti del Largo Consumo Confezionato (+3,6%), mentre ben più e-

nella sola GDO. I cibi dedicati ad uccelli e roditori rappresentano il 66,1% del totale, mentre il restante 33,9% è composto dagli alimenti per pesci, tartarughe ad altri piccoli animali. In notevole crescita i cibi per tartarughe, (+12,1%).

ACCESSORI E IGIENE Anche il settore degli accessori per animali

cresce nella GDO: con un aumento dell’8,7% porta il suo valore complessivo ad oltre 51 milioni di euro. La crescita è trainata dai prodotti rivolti all’igiene animale (+18,1%), che rappresentano il 45,1%. Il segmento delle lettiere per gatti è in crescita del 4,5%, e genera un giro d’affari che vale oltre 58 milioni e mezzo di euro nella sola GDO. ■

ASSALCO levata è la crescita nel canale specializzato, ovvero i petshop, in cui le vendite di petfood aumentano del 9,2%. La crescita del mercato è trainata dal segmento del secco, che sul totale dei canali distributivi (mass market + petshop) registra un aumento del 7,1% per il secco gatto, e dell’8,4% per il secco cane. Interessante la crescita degli snack and treats nella GDO, che registra un aumento del 13,5%. Bene l’umido nel canale specializzato, con aumenti del 9,2% per l’umido gatto e del 18,1% per l’umido cane. I dati Infoscan Census rilevano come il mercato degli alimenti per piccoli animali è in aumento rispetto allo scorso anno del 5,7% per un valore di 20 milioni di euro

’Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia (ASSALCO), riunisce tutte le principali aziende dei settori pet food e pet care che operano in Italia. Le aziende che ne fanno parte rappresentano oggi oltre il 90% del mercato nazionale degli alimenti per animali da compagnia. A livello europeo ASSALCO aderisce alla FEDIAF (Federazione Europea delle Industrie per Alimenti per Animali Familiari). Da tempo, tutte le aziende associate si sono impegnate non solo a rispettare le norme vigenti ma ad anticiparle, come è accaduto con l’adozione del Codice di buone pratiche per la produzione di pet food sicuro (2001), più volte revisionato e aggiornato fino all’attuale stesura del Manuale di buone pratiche per la produzione di pet food sicuro, uno strumento indispensabile per i produttori di pet food che vogliono operare nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie finalizzate a tutelare la produzione di alimenti sicuri per gli animali da compagnia. Non solo. Con l’entrata in vigore del Regolamento CE n. 183/2005, sono diventati obblighi giuridici i principi di buona pratica produttiva che già da tempo le aziende associate a Fediaf e Assalco si erano impegnate a rispettare (il controllo e la rintracciabilità dei prodotti e delle materie prime, le specifiche regole sanitarie e l’uso di manuali volontari, nazionali e/o comunitari, di corretta prassi per l’igiene e l’applicazione dei principi dell’HACCP).

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Edizioni Veterinarie E.V. srl

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI CITOLOGIA 1

TERAPIA MEDICA E CHIRURGICA DELLE MALATTIE NEUROLOGICHE

Cremona, 18/20 Giugno 2009 Centro Studi SCIVAC

Cremona, 08/11 Luglio 2009 Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova

DIRETTORE Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT)

RELATORI Walter Bertazzolo, Med vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Federico Bonfanti, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, Milano Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVP, Milano Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova

RELATORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova Daniele Sebastian Corlazzoli, Med Vet, Roma Luisa De Risio, Med Vet, Dipl ECVN, Parma Gualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Stefania Gianni, Med Vet, Milano Raffaele Gilardini, Med Vet, Voghera (PV)

ECOGRAFIA CLINICA Cremona, 24/27 Giugno 2009 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%

DIRETTORE Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

RELATORI ED ISTRUTTORI Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca David Chiavegato, Med Vet, Padova Gian Marco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA) Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia

QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 680,00 + IVA 20% Non soci: € 830,00 + IVA 20%


22 Calendario attività Dal 26 marzo al 25 aprile Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

26 - 28 MAR 28 - 29 MAR 28 MAR 29 - 30 MAR 29 MAR 29 MAR 29 MAR 1 APR 2 - 3 APR 4 - 5 APR 4 - 5 APR 5 APR 5 APR 5 APR 5 APR 5 APR 16 - 18 APR 16 APR 16 APR 17 - 18 APR 19 APR 19 APR 19 APR 19 APR 19 APR 19 APR 21 - 22 APR 23 - 25 APR

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti

ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING: PRACTICAL AND INTERACTIVE CT WORKSHOP - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti

INCONTRO SIVAE

POA NELLA MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

SEMINARIO SIVE

CARDIOLOGIA EQUINA: APPROCCIO CLINICO ALLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI NEL CAVALLO Malpensa Fiere, Busto Arsizio (VA) - Via XI Settembre 16 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO BASE “CARDIOLOGIA EQUINA: APPROCCIO CLINICO ALLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI NEL CAVALLO - SAB Società Allevamento Besnate - Mornago (VA) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI - Hotel Selene - Pomezia (Roma) - Via Pontina km 30 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO Bari - Sheraton Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it OFTALMOLOGIA VETERINARIA IN EVOLUZIONE: DAL CANE AGLI UCCELLI - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it PROSPETTIVE IMMEDIATE E FUTURE IN ANESTESIA VETERINARIA - Vittoria Centro Congressi, Montecatini Terme - Via Baccelli, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SIVE INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC E ORDINE DI CA CORSO ANMVI

CORSO ANMVI Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti SEMINARIO SCIVAC

CORSO ANMVI

CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 10 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CAMPANIA

MEDICINA E CHIRURGIA DEI RETTILI - Stazione Zoologica Anton Dohrn (Napoli) - Villa Comunale - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO

COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI, PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL’APPARATO GASTROENTERICO DEI PICCOLI ANIMALI - Hotel Miramare - Città Sant’angelo (PE) - Via Tito De Caesars, 8 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’ESAME CITOLOGICO QUANDO MENO TE LO ASPETTI: OVVERO QUANDO LA DIAGNOSI È LETTERALMENTE SOTTO I TUOI OCCHI - Matera - Hilton Garden Inn - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - Auditorium Comunale - Villair di Quart (AO) - Fraz. Bas Villair ,19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA

INCONTRO ANMVI / GPM / SCIVAC

SEMINARIO GPM - ANMVI- SCIVAC - Palermo - Sicilia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti

2° IT. DERMATOLOGIA: III PARTE - TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: APPRENDIMENTO BASATO SUL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA GESTIONE DELLA SALA PARTO - SIPER (Fiere Reggio Emilia) - Via Filangieri, 15 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Marketing e pubblicità - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it FATTORI CHE INFLUENZANO IL SUCCESSO RIPRODUTTIVO NELLA VACCA DA LATTE - West Garda Hotel, Padenghe sul Garda (Brescia) - Via Prais, 32 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO AVANZATO “ECOGRAFIA TENDINEA E ARTICOLARE DEL CAVALLO” - Reggia di Venaria Reale Torino - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it AGGIORNAMENTI IN MALATTIE DA ECTOPARASSITI NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it PRINCIPALI METODI PER LA PREVISIONE DELLA DATA DEL PARTO NELLA CAGNA E NELLA GATTA: DALL’ANALISI DI LABORATORIO ALLA INDAGINE ECOGRAFICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Lucia Tornaghi - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SIVAR IN COLLABORAZIONE CON ORDINI DEI MED. VET. DI BRESCIA, CREMONA, MANTOVA E VERONA CORSO SIVE INCONTRO SIDEV INCONTRO SIRVAC

INCONTRO SIGEDV INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA

DIAGNOSI, TERAPIA E PROGNOSI DELLE ENTEROPATIE CRONICHE NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - Perugia- Facoltà di Medicina veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - Genova, Sala Quadrivium - P.zza Santa Marta 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO ANMVI / GPM

INCONTRO GPM - ANMVI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it

CORSO SCIVAC

CORSO DI CONSULENTE NUTRIZIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti

CORSO DI MEDICINA FELINA II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

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PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 23 marzo 2009

SOLUZIONI

L’infezione da salmonella nel coniglio commerciale è generalmente: Rara

2

QUIZ 2

6 Tipica della pubertà 8

QUIZ 1

Frequente

Risposta corretta: b) Ruolo ed importanza nell’acqua nell’allevamento del suino, SIVAR, Fiera Reggio Emilia aprile 2004

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Risposta corretta: a) 6° Congresso Nazionale Multisala SIVAR, Cremona maggio 2004

Indicare il fabbisogno idrico medio di scrofe in lattazione (l/kg di sostanza secca assunta):




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