Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 11

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

11 2009

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

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Anno 6, numero 11 dal 23 al 29 marzo 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

LA QUALITÀ NON STA NELLA TARIFFA

L’IVA SI VERSA DOPO LA RISCOSSIONE

SANZIONI PESANTISSIME SULLE RICETTE

SINDROME BRACHICEFALICA E SOGGETTI A RISCHIO

LA PROFESSIONE NEL MEZZOGIORNO

A PAGINA 5

A PAGINA 7

A PAGINA 8

A PAGINA 15

A PAGINA 17

BREVI

INTRAMOENIA, ASPETTIAMO LA SENTENZA

ANTITRUST “Non siamo d’accordo con l’Autorità e con i mercatisti tutte le volte che il termine "libertà" viene assunto come sinonimo di "anarchia", ossia come totale assenza di principi regolatori”. La Fnovi ha duramente commentato l’indagine del Garante della concorrenza sugli ordini: “l’Antitrust - ha dichiarato Penocchio - contesta la legge”.

ANAGRAFE EQUINA Luigi Pio Scordamaglia è stato nominato Commissario ad acta con il compito di coordinare ed organizzare tutte le iniziative tecniche per la realizzazione, entro sei mesi, della banca dati informatica dell'anagrafe equina. La nomina è del Ministro Luca Zaia.

PRECARI Garanzie di applicazione dell'articolo 34-bis, sulla base di tempi e modalità di attuazione che rispecchino fedelmente il dettato normativo. Le ha chieste l'ANMVI al Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi: incarichi quinquennali rinnovabili per tutto il personale veterinario.

BOLZANO La giunta provinciale di Bolzano ha deciso di avviare trattative con Roma per ottenere la competenza sul servizio veterinario di confine. La Provincia intende assumere su di sè questo servizio, inglobandolo nella propria amministrazione. Il veterinario di confine si occupa tra l'altro delle certificazioni sull'import e l'export delle carni da macello.

AIE Appello della LAV Umbria ai servizi veterinari delle Asl locali ''perché vietino, da oggi in poi, le uccisioni di cavalli o asini colpiti da Anemia infettiva equina e autorizzino, invece, al fine del loro benessere, i necessari spostamenti''. ''Ulteriori uccisioni per questo motivo afferma una nota - responsabile Lav Umbria verranno dalla LAV valutate per eventuali azioni legali in quanto si tratterebbe di 'uccisone di animali senza necessità'', quindi, punibile in base alla legge 189/2004''.

ALMA LAUREA

Libero professionista “disoccupato” Ad un anno dalla laurea solo il 4% dei veterinari ha un lavoro “stabile” A PAGINA 3

Il Tar di Milano si è pronunciato sul ricorso proposto da Anmvi e da alcuni veterinari libero professionisti contro la delibera della Regione Lombardia "Linee di indirizzo in ordine all'esercizio della libera professione intramuraria da parte dei medici veterinari" (13.06.2008 N° 744). Con l'ordinanza depositata il 5 marzo e notificata l’11 marzo alle parti, il Tribunale ha rigettato la domanda di sospensione dell'esecuzione della delibera impugnata, chiesta dai legali dell'Anmvi. Il Tar di Milano ha così deciso, ritenendo che "la contestuale causa in decisione, cui seguirà nei termini di legge il deposito della sentenza definitiva in giudizio, escluda in radice il pregiudizio irreparabile costituente condizione necessaria dell'azione cautelare". In attesa della sentenza, i legali dell'Associazione puntualizzano che questa ordinanza "non dice l'ultima parola sull'esito della causa". L'ordinanza del 5 marzo, prevedibile nei contenuti rispetto all'iter giuridico della causa, conclude infatti per un rigetto che i legali dell'Anmvi considerano "tecnico". Si attende, pertanto, la decisione che dovrebbe essere adottata dal

TAR in un periodo non superiore ai 30-40 giorni. Secondo l’ANMVI la delibera della Regione Lombardia, contraddice, palesemente, i principi, che devono ispirare il legislatore regionale a cui la materia è stata devoluta dalla Legge 120/2007. Il legislatore regionale ha deliberato violando la specificità della sanità pubblica veterinaria che diversamente che in campo umano non persegue le medesime finalità della zooiatria svolta in regime libero professionale: mentre la prestazione medica assume il carattere pubblico o privato avuto riguardo non alla natura della prestazione in se stessa ma allo status pubblico o privato del soggetto che la eroga, la prestazione medico veterinaria del veterinario pubblico e quella del veterinario "privato" (libero professionista) sono tra loro del tutto diversificate. La censura che si muove alla Regione Lombardia è quella di essere intervenuta a regolare l'esercizio dell'attività libero professionale dei dirigenti medici veterinari consentendo agli stessi e senza limiti territoriali di prestare assistenza zooiatrica presso allevamenti su cui gli stessi soggetti devono effettuare i controlli loro devoluti istituzionalmente. ■

CADMIO Il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha ridotto la dose settimanale ammissibile (TWI) per il cadmio a 2,5 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo basandosi sull'analisi di nuovi dati. Il cadmio è tossico innanzitutto per i reni. Cereali e prodotti a base di cereali, verdure, noci e legumi, radici amidacee e patate, come pure carne e prodotti a base di carne sono quelli che contribuiscono maggiormente all'esposizione umana.

laPROFESSIONE VETERINARIA

ANMVI 1999

IRAP O NON IRAP LA TELENOVELA DELL’IRAP SEMBRA NON AVERE FINE. Il Governo non ha la possibilità di rinunciare ai miliardi di euro che arrivano da questa imposta nonostante le assurdità applicative e le aberrazioni concettuali siano estremamente evidenti. Non sono bastate una sentenza della Corte Costituzionale, decine di sentenze della Corte di Cassazione e centinaia delle Commissioni Tributarie Provinciali o Regionali per modificare l’atteggiamento degli uffici fiscali verso il mondo professionale. Il libero professionista per vedere riconosciuto il suo diritto all’esenzione deve combattere per anni contro un sistema che non rispetta mai il cittadino. Riportiamo di seguito una delle ultime sentenze che hanno dato ragione al professionista. "L’acquisto e l’utilizzo di strumenti informatici e dei relativi applicativi può essere necessario e strumentale per lo svolgimento dell’attività, senza per questo che i relativi costi possano essere considerati significativi di un’organizzazione autonoma giustificando quindi l’assoggettamento del professionista all’IRAP”. Questa, in sintesi, la conclusione alla quale è arrivata la Commissione Tributaria regionale del Lazio nella sentenza 21/2/09 che ha evidenziato come l’analisi sui fattori produttivi debba essere focalizzata su tutti gli elementi che concorrono a determinare l’attività professionale, vagliando l’insieme delle componenti della struttura autonoma organizzata, senza limitarsi al volume dei costi. In questo modo la Commissione ha rivisto la decisione presa dai giudici in primo grado, annullando la cartella, considerando che si trattava di un ingegnere libero professionista che nello svolgere la sua attività non si era mai servito di dipendenti o collaboratori.

DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI

2009 ANMVI


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