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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
12 2013
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 10, numero 12 dall’8 al 14 aprile 2013
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
LA DISOCCUPAZIONE PESA SULLA SOCIETÀ
L’IMU SCACCIA L’IRPEF
VIA DI SOMMINISTRAZIONE NON AUTORIZZATA
PRE E POST PARTO NELLA CAGNA
MANUALE DI ECOGRAFIA VETERINARIA
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COLLABORAZIONE RECIPROCA
BREVI IZS Il Ministero della Salute ha istituito due nuovi Centri di referenza: all'IZSLER il Centro di referenza nazionale per i rischi emergenti in sicurezza alimentare e all'IZSTO quello per le indagini biologiche sugli anabolizzanti animali.
AFLATOSSINE Il mais stoccato perché contaminato dalle aflatossine sarà utilizzato per la produzione di energia rinnovabile in oltre 500 impianti di biogas della Pianura Padana. Lo prevede un accordo di filiera promosso dagli assessorati all’agricoltura del Veneto e della Lombardia.
CIRCHI Nelle more dell'emanazione del Regolamento per l'educazione e l'esibizione degli animali nei circhi, l'Ente Nazionale Circhi ha istituito il registro dei veterinari accreditati. I veterinari che desiderano far parte dell'elenco devono farne domanda alla presidenza ENC (via di Villa Patrizi 10, Roma; segreteria@circo.it) allegando curriculum e foto tessera.
LCORL I ricercatori dell'Università di Hannover hanno scoperto il gene dell'altezza nei cavalli (LCORL). Analizzati i geni di 1850 cavalli appartenenti a 42 razze diverse. LCORL è il gene che limita la crescita nei cavalli. La mutazione genetica è presente nelle razze di pony, compreso il cavallo di Przewalski, ed è assente nelle razze di grandi dimensioni.
CESIO Nessuno dei cinghiali dell'Asl VerbanoCusio-Ossola è radioattivo. È l'esito delle analisi svolte dall'Izs di Vercelli sui 36 campioni: lingue e tessuti muscolari di animali uccisi in passato e poi congelati e altri appena abbattuti nei piani di contenimento o dopo incidenti stradali (20). Gli animali provengono da tutta la Provincia. In tutti la presenza di cesio 137 è inferiore alla soglia minima. Le analisi continuano.
POLIZIA RURALE La Regione Veneto ha deliberato l’istituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare per la predisposizione dei regolamenti di polizia rurale. Il documento dovrà essere perfezionato entro il 31 dicembre. Fa parte del gruppo il Dirigente regionale della Unità complessa di sanità animale e igiene alimentare.
Salute risparmio
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Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
REGOLAMENTO STP
In società con il capitale Dal 21 aprile i professionisti possono aggregarsi in nuove forme societarie. A PAGINA 3
Il medico veterinario, in quanto accreditato, ha "il dovere di segnalare i mancati adempimenti alle autorità competenti". L'Ordinanza ministeriale non lo prevedeva, è una novità del nuovo Accordo StatoRegioni per l'Anagrafe degli Animali d'Affezione e il Ministero della Salute la sostiene. ANMVI non è d’accordo, come non lo è la maggioranza dei medici veterinari (“Io non sono una figura statale e nemmeno una autorità”. “Non possiamo costringere i proprietari”). Le ragioni di chi è favorevole, è giusto farle presente, poggiano sul principio che serve più efficacia. Ma in discussione non è un principio e nemmeno il fine, in discussione è il ruolo del medico veterinario LP. Libero professionista vuol dire “a contratto” con il cliente e non con la Pubblica Amministrazione, ciò vuol dire che le parti possono anche decidere di non accordarsi per una prestazione, basta il legittimo e libero diniego di una parte. Lo dice il Codice Civile e lo dice la riforma delle professioni che, per questo, usa il termine “liberalizzazioni”: il cliente è libero di scegliere il professionista e di richiedere una prestazione o nessuna. Anche sulla base di valutazioni di tipo economico. Questo è nella natura civilistica dei contratti fra privati e non ha nulla a
che fare con le logiche delle amministrazioni sanitarie pubbliche. Anche se l’accreditamento è per lo svolgimento di un “pubblico servizio”, non ne derivano “compiti di verifica”. Un libero professionista non può decidere gli obblighi di legge (se potesse!) e non ha poteri di controllo sul cittadino-cliente. Se facesse leva sulla segnalazione alla Asl violerebbe il rapporto fiduciario con il suo cliente (e non solo quello probabilmente) e potrebbe persino essere sospettato di cointeressenza, per ottenere una prestazione a pagamento. Se non si privilegiano i metodi educativi, il timore della segnalazione (che vuol dire sanzionabilità) incoraggerà l’elusione dell’obbligo. È invece giusto dire che il veterinario è "al servizio della collettività" e che "ha il compito di contribuire ad una corretta ed uniforme applicazione delle disposizioni di legge”. Allora, facciamo in modo che la prestazione dal LP sia incoraggiata da campagne istituzionali (on line non costano nulla) e la Salute si batta per l’esenzione IVA e per la totale detraibilità della spesa. E si aprano davvero le anagrafi informatizzate alla piena interattività dei liberi professionisti. Anche la diffusione dei lettori fra le forze dell’ordine aiuterebbe. Questa è “collaborazione reciproca”.
TEDESCHI SEMPRE PIÙ VEGETARIANI CERTAMENTE LA PRESENZA RILEVATA NEGLI ULTIMI GIORNI DI CARNE DI CAVALLO IN HAMBURGER DICHIARATI DI CARNE BOVINA avrà accelerato la tendenza dei tedeschi a mangiare meno carne. In Germania, infatti, ogni giorno circa 2000 abitanti rinunciano ai wurstel ed agli hamburger decidendo di diventare vegetariani. Più di 700mila tedeschi ogni anno, complice anche la crisi economica che in Germania, sia pure meno che da noi, ha ridotto tutti i consumi alimentari, rinunciano alla carne. La motivazione principale di questa scelta, già presa definitivamente da oltre 8milioni di tedeschi, però non sarebbe la crisi economica e neppure la paura sulla qualità dei prodotti, ma essenzialmente l’amore degli animali. La cosa strana d’altra parte è che, nonostante questo incremento continuo e considerevole dei vegetariani, il consumo di carne non tende a ridursi. Evidentemente chi resiste con la dieta a base di carne ne consuma sempre di più riequilibrando il calo dovuto alla scelta di molti suoi concittadini di rifiutarla completamente. Infatti, partendo dai dati nazionali di mercato, i “carnivori” dovrebbero mangiarne almeno 61 chili a testa all’anno, che significa circa 1,2 chili alla settimana. Un consumo veramente elevato che lascia qualche dubbio sulla correttezza di questi dati. D’altra parte, invece, in Italia il consumo di carne è in netta diminuzione, complice certamente anche in questo caso l’amore degli animali ma soprattutto la crisi economica e, negli ultimi tempi, le notizie di truffe e di mancanza di controlli sulla qualità dei prodotti che hanno spaventato molto i consumatori italiani particolarmente sensibili ed attenti a quello che mangiano.
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Regolamento in GU Attualità
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Nelle società professionali può entrare il capitale Socio professionista e socio investitore: le STP risorsa per i giovani e contro la crisi? na situazione di incompatibilità, desumibile anche dalle risultanze dell’iscrizione all’albo o al registro tenuto presso l’ordine, integrano illecito disciplinare per la società tra professionisti e per il singolo professionista.
IL CAPITALE Le STP possono essere società di persone (es. snc, sas, ecc.), società di capitale (es. società per azioni) o cooperative con almeno tre soci (si chiameranno comunque STP). Per agevolare i giovani, il Legislatore ha previsto che fino a 35 anni si possono dare vita a delle società semplificate che richiedono, cioè, un capitale sociale minimo da mille a 10mila euro.
IL SOCIO DI CAPITALE
ntrerà in vigore il 21 aprile il decreto 8 febbraio 2013, n. 34, con il quale il Ministero della Giustizia ha definito il Regolamento delle società tra professionisti. L’iter legislativo che ha portato al Regolamento sulle società tra professionisti è iniziato con la riforma delle professioni, la Legge 183/2011 che, per la prima volta, ha introdotto nell’ordinamento professionale le STP: “È consentita la costituzione di società per l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico secondo i modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del Codice Civile” (Art. 10). Gli iscritti agli Ordini dispongono ora di un diritto societario dedicato, in parte mutuato da quello già previsto dal Codice Civile e in parte del tutto innovativo.
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CONVIENE? Restano salvi i diversi modelli societari e associativi già in essere, nulla cambia quindi per le vigenti forme societarie (es. srl, sas, snc, ecc.) e per le associazioni professionali che continuano a rappresentare il modello aggregativo più tipico e più diffuso per l’esercizio in comune delle attività professionali. Ma gli occhi (e le speranze), specie in questa congiuntura economica, sono puntati sui soci investitori, soggetti - anche non professionisti-che portano capitale. Gli osservatori economici non si aspettano la corsa in massa alle STP, i professionisti (e gli investitori) devono innanzitutto conoscere i nuovi strumenti societari e solo fra qualche mese si potranno tirare le somme. Non aiutano le incertezze fiscali e previdenziali.
Né la totale novità di un assetto societario che ammette, ad esempio, la cessione di uno studio professionale ad una STP oppure la sua trasformazione da studio/associazione in STP. Tutte ipotesi che richiedono scelte ponderate.
PIÙ ATTIVITÀ È “società multidisciplinare” la società tra professionisti costituita per l’esercizio di più attività professionali, ma sempre comunque di tipo ordinistico: l’oggetto sociale resta entro i limiti di attività per le quali è richiesta l’iscrizione ad un Ordine.
UNA SOLA STP? I soci professionisti non possono far parte di più di una STP, un limite che (non è chiaro) non varrebbe per i soci investitori. Il Regolamento ministeriale risolve dunque un altro punto che era rimasto in sospeso, ovvero cosa intenda la Legge 183/2011 quando dice che “la partecipazione ad una società è incompatibile con la partecipazione ad altra società tra professionisti”. L’incompatibilità viene meno alla data in cui il rapporto sociale viene meno per recesso o esclusione del socio oppure con il trasferimento dell’intera partecipazione alla società. L’incompatibilità si determina anche nel caso della società multidisciplinare e si applica per tutta la durata della iscrizione della società all’ordine di appartenenza. Le incompatibilità si applicano anche ai legali rappresentanti e agli amministratori delle società, quando rivestono la qualità di socio per finalità d’investimento. Il mancato rilievo o la mancata rimozione di u-
Il socio per finalità d’investimento può far parte di una società professionale solo a determinate condizioni, in particolare solo se è in possesso dei requisiti di onorabilità previsti per l’iscrizione all’albo professionale cui la società è iscritta. Non deve avere subito misure di prevenzione personali o reali né avere riportato condanne definitive a due anni di reclusione per un reato non colposo. Non deve nemmeno essere mai stato cancellato da un albo professionale per motivi disciplinari.
I DUE TERZI DEI VOTI Qualunque sia il numero dei soci professionisti ad essi spetta la maggioranza dei due terzi nelle deliberazioni. E i soci investitori possono detenere fino a un terzo del capitale sociale complessivo, restando in una posizione decisionale subalterna. Non decide, insomma, il capitale, ma sempre la professione: se anche una STP avesse - numericamente parlandopiù soci investitori che soci professionisti, questi ultimi dovranno contare per due terzi nelle decisioni. La maggioranza è sempre da attribuire come peso decisionale ai soci professionisti.
CHI ESEGUE L’INCARICO? Il Regolamento completa la normativa avviata dalla Legge 183. Restava infatti da definire, a tutela del cliente, l’esecuzione dell’incarico conferito alla società, che deve avvenire solo ad opera di soci “in possesso dei requisiti per l’esercizio della prestazione professionale richiesta”, circostanza fondamentale in ambito medico e in generale nel contesto di professioni protette da esclusiva abilitazione di Stato. Ecco perché è il cliente a scegliere il professionista dal quale vuole ricevere la prestazione e solo se il cliente non sceglie è la so-
FISCO E PREVIDENZA LE GRANDI INCOGNITE l Regolamento non dice nulla sul regime fiscale delle STP e sugli obblighi previdenziali. Il motivo è spiegato nella relazione di accompagnamento scritta dal Ministero della Giustizia per il Consiglio di Stato: la legge 183/2011 non tocca questi tasti. Il reddito prodotto può infatti essere considerato o come reddito d’impresa o come reddito di lavoro autonomo. La differenza si riflette sulla contribuzione previdenziale (contribuzione integrativa sui fatturati e contribuzione soggettiva sui redditi) e c’è già chi paventa il rischio di elusione, benché l’obbligo di iscrivere la società all’Ordine debba determinare di per sé un obbligo previdenziale. Il profilo fiscale potrebbe seguire un principio “di cassa” (si versa al fisco per la differenza tra ciò che si è realmente incassato e pagato nell’anno di riferimento) oppure “di competenza” (su ciò che si è fatturato indipendentemente dall’incasso).
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cietà a poter individuare il socio professionista che eseguirà l’incarico.
DECIDE IL CLIENTE La società deve informare il cliente, al primo contatto, anche tramite il socio professionista, sul diritto di chiedere che l’esecuzione dell’incarico conferito alla società sia affidata ad uno o più professionisti da lui scelti. Per consentire la scelta del cliente, la società pro-
ATTO COSTITUTIVO DELLE STP ’atto costitutivo delle società tra professionisti deve prevedere l’esercizio in via esclusiva dell’attività professionale da parte dei soci e l’ammissione in qualità di soci dei soli professionisti iscritti ad ordini. I soci possono essere cittadini degli Stati membri dell’Unione europea, purché siano in possesso del titolo di studio abilitante. Ammessi anche come soci i soggetti non professionisti, ma “soltanto per prestazioni tecniche”, oppure
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“per finalità di investimento”. Nell’atto costitutivo devono essere indicati i criteri e le modalità di esecuzione dell’incarico professionale e le modalità di esclusione dalla società del socio che sia stato cancellato dal rispettivo albo con provvedimento definitivo. La denominazione sociale, in qualunque modo formata, deve contenere l’indicazione di società tra professionisti. La partecipazione ad una società è incompatibile con la partecipazione ad altra società tra professionisti. I professionisti soci sono tenuti all’osservanza del codice deontologico del proprio ordine, così come la società è soggetta al regime disciplinare dell’ordine al quale risulti iscritta. La società tra professionisti può essere costituita anche per l’esercizio di più attività professionali. In caso di società multidisciplinare l’atto costitutivo o lo statuto dovranno indicare l’attività prevalente.
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4 Attualità Università fessionale deve consegnare al cliente l’elenco scritto dei singoli soci professionisti, con l’indicazione dei titoli o delle qualifiche professionali di ciascuno di essi, nonché l’elenco dei soci con finalità d’investimento. Il cliente deve anche sapere che l’incarico professionale conferito alla società deve essere eseguito da ciascun socio in possesso dei requisiti per l’esercizio dell’attività professionale; deve essere anche informato sulla esistenza di situazioni di conflitto d’interesse tra cliente e società, che siano anche determinate dalla presenza di soci con finalità d’investimento. La prova dell’adempimento degli obblighi di informazione e il nominativo del professionista - o dei professionisti - eventualmente indicati dal cliente devono risultare da atto scritto.
AUSILIARI E SOSTITUTI Nell’esecuzione dell’incarico ricevuto, il socio professionista può avvalersi, sotto la propria direzione e responsabilità, della collaborazione di ausiliari e, solo in relazione a particolari attività, caratterizzate da sopravvenute esigenze non prevedibili, può avvalersi di sostituti. In ogni caso i nominativi dei sostituti e degli ausiliari sono comunicati al cliente. È fatta salva la facoltà del cliente di comunicare per iscritto il proprio dissenso, entro tre giorni.
ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE IMPRESE Con funzione di certificazione anagrafica e di pubblicità, la società tra professionisti è iscritta nella sezione speciale istituita nel registro delle imprese. La certificazione relativa all’iscrizione riporta la specificazione della qualifica di società tra professionisti.
ISCRIZIONE ALL’ALBO La società tra professionisti dovrà essere obbligatoriamente iscritta all’Ordine, in una sezione speciale dell’Albo professionale; in caso di società multidisciplinare l’iscrizione all’Albo sarà perfezionata presso l’Ordine dell’attività indicata come prevalente nello statuto o nell’atto costitutivo. In mancanza di una indicazione, l’iscrizione dovrà essere fatta presso tutti gli Ordini delle relative attività professionali esercitate in società multidisciplinare. Il Regolamento ministeriale dettaglia, al Capo IV, le procedure di iscrizione all’Ordine, dalla domanda alla eventuale cancellazione, passando per la possibilità che l’Ordine non accolga l’istanza di iscrizione. In caso favorevole, il consiglio dell'Ordine iscrive la società professionale nella sezione speciale del proprio Albo (o un registro speciale) indicando la ragione o denominazione sociale, l'oggetto professionale unico o prevalente, la sede legale, il nominativo del legale rappresentante e i nomi dei soci compresi quelli iscritti ad un altro Ordine professionale. Chi ha la rappresentanza della società deve poi richiedere che l’avvenuta iscrizione all’Ordine sia annotata nel registro delle imprese.
DEONTOLOGIA I soci professionisti devono rispettare la deontologia del loro Ordine. Rispondono individualmente delle violazioni disciplinari, ma anche la società risponde in via disciplinare della violazione delle norme di condotta professionale, all’Ordine a cui è iscritta. La STP multidisciplinare può impartire direttive, eventualmente statutarie, in caso di violazione commessa da un socio appartenente ad un Ordine diverso da quello a cui è iscritta la società. Se la violazione del socio professionista deriva da indirizzi impartiti dalla società, rispondono per via disciplinare entrambi, ovvero la responsabilità disciplinare del socio concorre ■ con quella della società.
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La disoccupazione “è una spesa a carico di tutta la società” Corte UE: il numero programmato serve a garantire qualità didattica e lavoro nche il lavoro rientra fra i diritti umani e le condizioni che generano disoccupazione si ripercuotono negativamente su tutta la società in termini di maggiori costi economici. La Corte Europea dei Diritti Umani ha spostato infatti dallo studente al futuro professionista l'accento sulle tutele. Per la Corte Europea, "è ragionevole che uno Stato pretenda l'integrazione sul mercato del lavoro di tutti i candidati, perché la disoccupazione va considerata come un fardello per la società nel suo insieme. Non è insensato che lo Stato privilegi la prudenza e basi la sua politica sull'ipotesi che i laureati non debbano forzatamente espatriare alla ricerca di un lavoro, bensì che un'alta percentuale degli studenti formati in Italia restino in Italia. Prevedere un numero programmato e test d'ingresso è ragionevole e non viola il diritto allo studio.
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LEGITTIMAZIONE La sentenza legittima pienamente la Legge 2 agosto 1999, n.264 (Norme in materia di accessi ai corsi universitari) e fa leva sul rapporto di necessità che deve intercorrere fra numero di laureati e occupazione, fra fabbisogno professionale e sostenibilità socio-occupazionale, fra formazione accademica e relative risorse economiche e didattiche.
QUALITÀ DELL’INSEGNAMENTO Si erano appellati all'articolo 2 del Protocollo, quello che tutela il diritto allo studio, otto studenti italiani che non erano riusciti a superare
i test di ammissione a Medicina e a Odontoiatria. Secondo gli studenti ricorrenti, le restrizioni imposte dalla Legge italiana, ovvero il numero programmato in alcune Facoltà e la selezione di accesso, non sarebbero compatibili con il diritto allo studio universitario. La Corte basa principalmente il suo ragionamento sulla proporzionalità delle restrizioni. Si legge in sentenza: "La Corte ritiene che, nel caso di specie, le restrizioni imposte agli studenti su base legislativa sono fondate. Anzi, esse perseguono lo scopo legittimo di garantire un livello sufficiente di competenze per i futuri professionisti, grazie ad un insegnamento di elevata qualità. Sussiste un diritto all'accesso solo nella misura in cui l'Università ha capacità e risorse e fintanto che la società ha bisogno di una determinata professione".
SUL TEST DI INGRESSO Il fatto che sia previsto un test di ingresso, selezionando gli studenti più meritevoli con prove adeguate "è una misura proporzionata a garantire un certo livello di insegnamento universitario". Quanto al numero massimo di posti disponibili, "i criteri applicati dalle autorità italiane - date le risorse materiali dell'Università e dato il fabbisogno sociale di una data professione - realizzano un equilibrio fra gli interessi degli aspiranti studenti e quelli dalla società in generale, ivi compresi quelli degli altri studenti". Gli Stati che programmano l'accesso ai corsi di laurea non eccedono la loro facoltà di regolamentare l'accesso alla formazione universitaria. Si tratta di conclusioni prefi-
Condizione dei medici veterinari a 5 anni dalla laurea umenta la disoccupazione fra i laureati specialistici a ciclo unico, come i laureati in medicina, architettura, veterinaria, giurisprudenza: dal 19 al 21%. Lo rileva Almalaurea che quest'anno, per la prima volta, ha esteso l’indagine annuale ai laureati a cinque anni dal conseguimento del titolo. A 5 anni dalla laurea in medicina veterinaria, i 444 intervistati dichiarano di lavorare per una quota percentuale dell'85,6%. Sono medici veterinari che hanno conseguito la laurea all'età media di 26,6 anni, con voto medio pari a 102,3, dopo un percorso di studio in media di 7 anni. Sono occupati più gli uomini (87%) delle donne (84,8%). Hanno impiegato circa 12 mesi a trovare la prima occupazione, nella stragrande maggioranza (77,4%) hanno cercato lavoro dopo il conseguimento del titolo e al 19,2% non esercitano lo stesso lavoro con il quale si sono inseriti sul mercato del lavoro. Al 70,8% si dichiarano "autonomi effettivi" ed esercitano al 90,3% nel settore privato. All'86% hanno partecipato ad almeno una attività di formazione post laurea (tirocinio/praticantato al 48,4% seguito da stage in azienda -31,5% e scuola di specializzazione
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gurate dal Ministro dell'Università Francesco Profumo, nei suoi numerosi interventi sull'esigenza di mantenere i test di ingresso, pur riconoscendone l'opportunità di una revisione. La sentenza della Corte svolge considerazioni sulla legittimità del principio di proporzionalità fra fabbisogno e occupazione. In Italia, il Consiglio di Stato ha rinviato la questione del numero programmato ad una pronuncia di costituzionalità: casus belli il test unico e le graduatorie dei singoli Atenei che violerebbero il principio di uguaglianza. La Corte Costituzionale chiarirà se è legittimo il diritto all'accesso all'istruzione universitaria come disciplinato dalla legge 264/99. ■
-27%). Il part time è diffuso al 20,8%. Il guadagno mensile netto è in media di 1.305 euro per gli uomini e di 1023 euro per le donne. A cinque anni dalla laurea il miglioramento più evidente che gli intervistati hanno registrato è stato quello relativo alle competenze professionali (66,7%), mentre il 16,7% dichiara di non aver visto migliorare la posizione lavorativa e il punto di vista economico. L'utilizzo delle competenze acquisite con la laurea è "in misura elevata" per il 76,6% e "in misura ridotta" per il 18,7%. Del resto il possesso del titolo di studio, in ambito medico veterinario, è un requisito di legge per l'esercizio professionale come rilevato dall'85% degli intervistati. Solo una percentuale dal 3 al 6 per cento si è proposto per attività lavorative dove la laurea non è richiesta di legge, ma eventualmente utile o necessaria. L'89,6% degli intervistati dichiara la laurea conseguita "efficace" per il lavoro svolto, benché la soddisfazione media del lavoro svolto sia del 7,5%. Fra i non occupati, il 56,7% ha continuato a cercare un impiego negli ultimi 15 giorni precedenti l'intervista. Chi non lo stava facendo è perché, al 79,4% dei casi, prosegue gli studi. ■
A.A. 2013-2014: LA SOLITA PROGRAMMAZIONE “SALVA-FACOLTÀ” l Presidente dell'ANMVI ha partecipato ai lavori del Tavolo Tecnico ministeriale sulla rilevazione dell'offerta formativa per l'anno accademico 20132014. All'incontro dell’8 aprile erano presenti i rappresentanti ministeriali, dei corsi di laurea, dell’ANVUR e dell'ANMVI. I posti disponibili registreranno un ulteriore calo, attorno al 10% rispetto ai 918 dell'anno scorso, "ma il contenimento del numero - osserva il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi - è un obiettivo che continua ad incontrare resistenze”. Le Regioni hanno formulato richieste (719 posti) al rialzo rispetto all'anno scorso, allontanandosi da quell'equilibrio progressivo che potrebbe derivare solo da un fabbisogno attorno ai 500 (565 i posti indicati da FNOVI) accessi l'anno. I numeri a cui è pervenuto il Ministero della Salute non incoraggiano, ormai da qualche anno, ad essere meno prudenti. “Non è realistico - continua Melosi - pensare ad un assorbimento reale da parte del SSN e del mercato del lavoro con numeri più alti. La responsabilità a cui ci ha richiamato in questi giorni la Corte Europea dei Diritti Umani non è solo quella di formare ma anche di dare lavoro e di non generare costi sociali di una disoccupazione che si può evitare contingentando l'ingresso in settori professionali saturi, altrimenti si fa una programmazione salva-Facoltà".
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6 Fisco Dichiarazione dei redditi
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Unico 2013: l’Imu scaccia l’Irpef Le novità sono di rilievo per i proprietari di immobili di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino n data 31 gennaio 2013 sono stati approvati il modello UNICO 2013 - PF da utilizzare per la dichiarazione dei redditi dell’anno 2012 delle persone fisiche ed il modello UNICO 2013 - SP da utilizzare per la dichiarazione dei redditi dell’anno 2012 delle società di persone (e quindi anche associazioni professionali).
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L’IMU HA SOSTITUITO L’IRPEF A partire dal 2012 in tutti i comuni del territorio nazionale si applica l’imposta municipale propria (IMU). Per espressa previsione legislativa (art. 8, comma 1, D.Lgs. n. 23 del 2011) l’IMU, per quanto riguarda gli immobili, sostituisce l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e le relative addizionali regionali e comunali dovute in riferimento ai redditi fondiari concernenti i beni non locati. Pertanto non concorrerà a formare il reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF la rendita catastale rivalutata dei seguenti fabbricati non locati: • immobili occupati dal contribuente a titolo di abitazione principale; • pertinenze dell’abitazione principale; • immobili tenuti a disposizione (seconde case) e relative pertinenze; • immobili concessi in uso gratuito a terzi (familiari e non); • immobili destinati ad uso promiscuo dal professionista (in parte come abitazione ed in parte come luogo di lavoro). Non concorrerà altresì a formare il reddito imponibile del contribuente il reddito dominicale dei terreni non affittati (il reddito agrario continua invece ad essere assoggettato ad IRPEF). L’esclusione dalla base imponibile IRPEF, oltre ad avere effetto sulla determinazione del reddito complessivo, ha indirettamente rilevanza per la determinazione delle deduzioni e delle detrazioni rapportate al reddito complessivo (detrazioni per carichi di famiglia, detrazioni per lavoro dipendente e lavoro autonomo). Non dobbiamo inoltre dimenticare la norma portata dal comma 2-bis dell’articolo 11 del TUIR
secondo cui “Se alla formazione del reddito complessivo concorrono soltanto redditi fondiari di cui all’articolo 25 [si tratta di terreni e fabbricati iscritti al catasto] di importo complessivo non superiore a 500 euro, l’imposta non è dovuta” Quindi per verificare la soglia di esonero, nel calcolo dei redditi fondiari non dovranno essere considerati quelli degli immobili non locati soggetti ad IMU. In ogni caso il contribuente che possiede solo redditi sostituiti dall’IMU non è tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Casi particolari - Beni locati per una parte del periodo d’imposta con opzione per la cedolare secca In questo caso occorre dividere il periodo di imposta tra la parte in cui l’immobile non è locato, con applicazione delle regole IRPEF, e la parte in cui l’immobile è locato, con applicazione delle regole della cedolare secca. Nel caso descritto l’IMU sostituisce l’IRPEF e le addizionali dovute in relazione al reddito fondiario relativo alla sola parte del periodo di imposta in cui l’immobile non è locato. Beni locati per una parte del periodo d’imposta senza opzione per la cedolare secca Nell’ipotesi in cui il contribuente non opti per la cedolare secca, le regole IRPEF di determinazione del reddito dei fabbricati prevedono: • il confronto tra la rendita catastale rivalutata e il canone di locazione ridotto forfetariamente (relativo alla parte del periodo di imposta in cui l’immobile è locato); • il concorso al reddito del canone di locazione se superiore alla rendita. Pertanto, l’IMU sostituisce l’IRPEF e le addizionali dovute in relazione al reddito fondiario relativo alla sola parte del periodo di imposta in cui l’immobile non è locato, mentre per la restante parte il reddito fondiario che proviene dall’immobile locato è soggetto a IRPEF e addizionali calcolate con le regole ordinarie. Facciamo un esempio: Immobile tenuto a disposizione dal 1° gennaio al 31 maggio 2012 e concesso in locazione a decorrere dal 1° giugno 2012 al 31 maggio 2013; canone annuo 12.000 euro; rendita (già rivalutata del 5%) 3.000 euro.
1) Per la parte del periodo di imposta che va dal 1° gennaio al 31 maggio 2012 non è dovuta l’IRPEF sul reddito fondiario dell’immobile non locato, in quanto è sostituita dall’IMU. 2) Per la parte del periodo di imposta che va dal 1° giugno al 31 dicembre 2012: è dovuta l’IRPEF sul reddito fondiario dell’immobile locato, in quanto non è sostituita dall’IMU (che sostituisce solamente i redditi fondiari di fabbricati non locati). Locazione di parte dell’abitazione principale La particolarità trae origine dalla circostanza che l’immobile rappresenta, per il proprietario, la propria abitazione principale per l’intero anno, nonostante parte di essa sia stata concessa in locazione. In tal caso si applicherà la sola IMU nel caso in cui l’importo della rendita catastale rivalutata del 5% risulti maggiore del canone annuo di locazione -abbattuto della riduzione spettante (15%) ovvero considerato nel suo intero ammontare nel caso di esercizio dell’opzione per la cedolare secca-. Sono, invece, dovute sia l’IMU che l’IRPEF o la cedolare secca nel caso in cui l’importo del canone di locazione (abbattuto della riduzione del 15%) ovvero considerato nel suo intero ammontare nel caso di esercizio dell’opzione per la cedolare secca sia di ammontare superiore alla rendita catastale rivalutata del 5%. Naturalmente, se la locazione di parte dell’abitazione principale si estende solo per una parte del periodo di imposta, quanto sopra precisato in termini di confronto tra rendita rivalutata e canone di locazione si applica limitatamente alla parte del periodo di imposta in cui sussiste il rapporto di locazione. Facciamo due esempi: 1) Parte dell’abitazione principale è stata concessa in locazione per tutto l’anno ad un canone annuo di euro 3.600 che abbattuto del 15% si riduce ad euro 3.060; rendita (già rivalutata del 5%) 2.800 euro. In questo caso dal momento che il canone abbattuto del 15% risulta maggiore della rendita il contribuente sarà tenuto a versare sia l’IMU che l’IRPEF sul reddito dell’immobile. 2) Parte dell’abitazione principale è stata concessa in locazione per tutto l’anno ad un ca-
none annuo di euro 3.000 che abbattuto del 15% si riduce ad euro 2.550; rendita (già rivalutata del 5%) 2.800 euro. In questo caso il contribuente sarà tenuto a versare solamente l’IMU in quanto la rendita catastale rivalutata è maggiore del reddito fondiario. Immobili inagibili - Anche per gli immobili dichiarati inagibili dall’Ufficio tecnico comunale, per i quali si paga l’IMU su un imponibile ridotto del 50%, non si applicherà l’IRPEF ma solo l’IMU. Beni posseduti da società semplici - I redditi di partecipazione in società semplici, imputati per trasparenza ai soci che non detengono la partecipazione in regime di impresa, mantengono in capo a questi ultimi la medesima natura dei redditi da cui promanano. Se cioè la società semplice dichiara solamente redditi fondiari, il reddito attribuito ai soci avrà la stessa natura di reddito fondiario e quindi l’effetto di sostituzione (IMU/IRPEF) dovrà essere applicato in capo ai soci persone fisiche che non detengono la partecipazione in regime di impresa.
IMMOBILI STORICI A partire dal 2012 il reddito dei fabbricati di interesse storico o artistico concessi in locazione è costituito dal maggiore importo tra la rendita catastale, rivalutata del 5 per cento e ridotta del 50 per cento, e il canone di locazione ridotto del 35 per cento. Nel quadro RB la rendita catastale dei fabbricati di interesse storico o artistico va indicata nella misura ridotta del 50 per cento. Anche per i fabbricati storici non locati vale il principio di sostituzione IMU/IRPEF. Quindi il reddito dei fabbricati storici non locati non concorrerà a formare il reddito complessivo.
RISTRUTTURAZIONI Si ricorda che per le spese relative ad interventi di recupero del patrimonio edilizio sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013 la detrazione d’imposta è elevata dal 36 al 50% o, nel limite di spesa di 96.000 euro. La stessa detrazione è estesa agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza. Quindi per l’anno 2012 si avrà: • per le spese sostenute dal 1° gennaio 2012 fino alla data del 25 giugno 2012: detrazione del 36% con un limite di spesa di 48.000 euro; • per le spese sostenute dal 26 giugno 2012: detrazione del 50% con un limite di spesa di 92.000 euro. Infine, a partire dall’anno 2012, non è più prevista la possibilità, per i contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni, di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali. Tutti i contribuenti devono ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali.
RISPARMIO ENERGETICO La detrazione del 55%, relativa agli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici è prorogata al 31 dicembre 2012. A partire dal 1° gennaio 2013 e fino al 30 giugno 2013 la detrazione sarà del 50%. Salvo ulteriori modifiche, a decorrere dalle spese sostenute dal 1° luglio 2013, per gli interventi di risparmio energetico sarà applicabile solo più la detrazione IRPEF del 36%.
CONTRIBUTI SSN I contributi sanitari obbligatori versati con il premio di assicurazione di responsabilità civile per i veicoli sono deducibili dal reddito complessivo solo per la parte che eccede 40 euro e non più per l’intero importo pagato. ■
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Risarcimento danni Legale
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Synflex al posto del Synulox: è errore professionale? Concorso di colpa per il proprietario: doveva consultare il bugiardino rrore professionale? Il Synflex al posto del Synulox che l’anno scorso è costato la vita ad un cane schnauzer di 4 anni è arrivato sul tavolo del Giudice di Pace. L’11 marzo scorso, il Giudice non ha messo la parola fine sul caso, ma sulle responsabilità e sul danno non patrimoniale ha espresso considerazioni degne di menzione. ANMVI segue il caso fin dagli esordi, avendo anche chiesto e ottenuto una pronuncia dell’Ordine dei Farmacisti, puntualmente arrivata, già l’anno scorso, dalla FOFI che ha diffuso una circolare agli iscritti sollecitando attenzione e rispetto della prescrizione veterinaria. Ora il Giudice di Pace argomenta sul concorso di colpa e sulla perdita dell’animale d’affezione, con tesi che non depongono a favore del proprietario. Il farmacista “non nega l’accaduto per il quale, anzi si dichiara molto dispiaciuto e profondamente rammaricato”, ma sul nesso causale tra la condotta e l’evento infausto il Giudice di Pace svolge considerazioni degne di interesse a carico del proprietario. Quanto al danno esistenziale “dal punto di vista strettamente giuridico” la domanda di risarcimento va rigettata. Anche sul rimborso delle spese veterinarie sostenute per tentare di salvare l’animale, il responso non è stato favorevole.
DANNO ESISTENZIALE
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I FATTI Da solo e a serranda chiusa, il farmacista di turno consegnava il farmaco sbagliato. Prima del proprietario, il farmacista aveva servito un altro cliente che aveva chiesto una confezione di Synflex 550mg e “poiché il cliente aveva dimenticato il portafogli si allontanava chiedendo al farmacista di attendere il tempo necessario per recuperare il denaro e pagare”. Il farmacista “appoggiava sul bancone la confezione di antinfiammatorio e proseguiva a servire le altre persone presenti numerose in coda allo sportello”, fra cui il proprietario con la ricetta veterinaria. E dopo aver prelevato dal dispensario la confezione di Synulox, il farmacista “lo appoggiava sul bancone vicino alla scatola di Synflex 550mg. Al momento di consegnare il medicinale, del tutto involontariamente, l’esponente confezionava la scatola di Synflex che veniva rimessa” al proprietario. Tornato al banco, il farmacista “subito si accorgeva dello scambio e perciò cercava di raggiungere il cliente che nel frattempo si era già allontanato dalla farmacia”. Prosegue l’atto del Giudice di Pace: “Impotente, il farmacista senza alcuna possibilità di rintracciare il Sig (proprietario, ndr) non poteva far altro che augurarsi che l’uso diffuso del Synflex e la prescrizione strettamente ad uso umano dello stesso evidenziata sulla confezione, mettessero in allarme il cliente e lo inducessero a non utilizzare il preparato sull’animale”.
Il proprietario rivendica il diritto al ristoro del danno esistenziale per la perdita dell’animale: danni morali subiti “a causa del comportamento illecito del farmacista in ragione del coinvolgimento in termini affettivi, che la relazione con il suo cane comportava sia in termini di arricchimento della sua personalità, sia in ragione dei sentimenti di privazione e di sofferenza psichica indotti dalla morte” del cane. La giurisprudenza prevalente nega la sussistenza di un danno non patrimoniale riferibile al proprietario. “Se è vero che la morte dell’animale domestico rap-
presenta una perdita la cui gravità per i riflessi prodotti nella sfera degli affetti del padrone trascendono dal valore economico dello stesso, è altrettanto vero che la fattispecie in esame non integra una ipotesi di lesione dei cosiddetti diritti inviolabili tutelati dall’articolo 2 della Costituzione, alla quale sola consegue il risarcimento del danno non patrimoniale”. Priva di rilievo probatorio anche la percentuale di invalidità stimata dal proprietario in quanto asserita unilateralmente e che dovrà quindi essere accertata con la consulenza di un medico legale. ■
All’epoca dei fatti, il Presidente della FOFI su sollecitazione di ANMVI, aveva richiamato gli Ordini dei farmacisti sull’obbligo del rigoroso rispetto, da parte del farmacista, della prescrizione medico veterinaria. La nota del Presidente Mandelli ricordava che il mancato rispetto della ricetta medico-veterinaria è penalmente sanzionato e invitava a richiamare gli iscritti sul corretto comportamento da seguire.
CONCORSO DI COLPA
ma di aver portato il cane alla clinica veterinaria e afferma “per certo imputabile un concorso di colpa per quanto malauguratamente accaduto”. Il proprietario ha proseguito a somministrare al suo cane l’antinfiammatorio - due volte al giorno per sette giorni - senza mai accorgersi dell’infausto scambio avvenuto alla farmacia. Eppure le confezioni dei due preparati sono molto differenti tra loro. Per il Giudice di Pace in questa situazione “è legittimo individuare un concorso ai sensi dell’articolo 1227 del Codice Civile nella produzione del danno, riferibile alla condotta negligente (del proprietario, ndr), il quale non ha controllato che il preparato che stava somministrando al suo cane fosse conforme a quello prescrittogli”. Richiamandosi ad una precedente sentenza del Tribunale, il Giudice di Pace ha sostenuto come “condotta certamente esigibile” e “indipendentemente dalle indicazioni ricevute dal medico e dal farmacista” quella di consultare sempre il bugiardino prima dell’assunzione o della somministrazione di qualsiasi farmaco. Se il proprietario avesse fatto questa verifica, si sarebbe accorto che il medicinale vendutogli non era l’antibiotico prescritto dal veterinario, bensì un antinfiammatorio ad uso umano e sospesone l’uso avrebbe salvato la vita del suo cane.
Una settimana dopo, il cane era in fin di vita “per la prolungata assunzione in dosi massicce di antinfiammatorio”. Il proprietario aveva infatti seguito scrupolosamente le indicazioni del medico veterinario somministrando diligentemente il medicinale al cane. Il Giudice di Pace rimarca che sia passata una settimana di tempo, pri-
Le spese veterinarie (e di autopsia) sono dipese “dalla prolungata somministrazione dell’antinfiammatorio, direttamente imputabile alla condotta negligente” del proprietario. Niente rimborso dunque per il Giudice di Pace.
LE SPESE VETERINARIE
UNA LOCANDINA PER LA SALA D’ATTESA SD Animal Health, ANMVI e ISS forniscono, in allegato a questo numero di Professione Veterinaria, una locandina da affiggere in sala d’attesa per sensibilizzare i proprietari sulla Leishmaniosi canina. L’invito è a fare prevenzione in tutta la Penisola, sia in caso di stanzialità in area endemica che in caso di movimentazione del cane (es. viaggio al seguito del proprietario). Affiggendo la locandina, i Medici Veterinari valorizzano presso i proprietari il loro ruolo attivo di sentinella epidemiologica sul territorio e di consulente esclusivo dei cittadini-proprietari nella prevenzione delle zoonosi. I proprietari possono ritirare la Scalibor Map cartacea dal loro Veterinario (che per riceverla non dovrà far altro che registrarsi al sito http://vet.scalibormap.it/) oppure possono scaricarla in formato digitale su smartphone e tablet (Scalibor Map app). L’iniziativa è collegata al progetto SCALIBOR Map Update che prevede - oltre alle azioni di sensibilizzazione diffusa - l’aggiornamento della mappatura epidemiologica della Leishmaniosi, attraverso il test IFAT da eseguirsi in alcune aree mirate del Paese, in collaborazione con l’ISS. Tutte le informazioni sulla piattaforma: http://vet.scalibormap.it/
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Non sempre c’è la sanzione per la via di somministrazione non autorizzata ono un veterinario per animali da compagnia e necessito di un parere legale urgente. Nei giorni scorsi la clinica presso la quale faccio visite su referenza è stata contattata dalla asl a seguito di una ricetta riguardante ivomec (principio attivo ivermectina) iniettabile che io ho prescritto ad un’allevatore di cani per la rogna demodettica di un cane da lui allevato. Il farmaco è registrato per l’uso iniettabile nei grossi animali. La scelta di questa prescrizione da me effettuata in deroga è dovuta al fatto che l’unico farmaco registrato per questa patologia negli animali da compagnia per uso orale (*********) è stato da poco ritirato dal mercato. Ad essere sinceri per questa patologia esistono altri due farmaci registrati per piccoli animali che sono l’********* ed il **********. Il primo è un prodotto spot on la cui efficacia è però molto scarsa ed il secondo è un prodotto per spugnature molto tossico. Sull’uso dell’ivermectina per via orale esistono invece diversi studi di efficacia e sicurezza benché in Italia non sia registrato. La mia domanda è se le mie motivazioni sono valide o se ho commesso comunque un’infrazione. Nel secondo caso a quali sanzioni potrei andare incontro?
S
(Risponde il consulente ANMVI, Giorgio Neri) Come è noto l’accesso all’istituto dell’uso in deroga è possibile solo qualora non esistano medicinali specifici per una certa affezione di una certa specie. La questione in esame va presa in considerazione sotto molteplici diversi aspetti: 1) L’assenza del farmaco autorizzato per una certa affezione di una certa specie: il collega stesso ricorda che per la demodicosi del cane esistono in commercio due prodotti specifici. Pertanto la condizione di assenza del farmaco non si verifica e quindi non potrà essere addotta a giustificazione della scelta di accedere all’uso in deroga; 2) Mancanza di efficacia: nel caso in cui il veterinario constati una mancanza di efficacia rispetto a quella attesa nei farmaci specifici, può accedere all’uso in deroga previa segnalazione obbligatoria al Servizio di farmacovigilanza; 3) Eccessiva tossicità del farmaco: in caso di reazioni avverse al farmaco il veterinario può accedere all’uso in deroga previa segnalazione obbligatoria al Servizio di farmacovigilanza; 4) Studi di efficacia e sicurezza: purtroppo questi criteri non sono discriminanti al fine dell’accesso all’uso in deroga; 5) Via di somministrazione: il Ministero della Salute, in una circolare del 29/03/2011, ha precisato che “Qualora non esista nessuna specia-
lità veterinaria autorizzata per una specifica via di somministrazione e/o formulazione ritenuta dal veterinario indispensabile per la terapia di una specifica patologia si può dedurre che non esistono prodotti specifici ed è lecito ricorrere alla cascata”, ovvero all’uso in deroga. Rilevando che non esiste nessun farmaco specifico per via iniettiva per la cura della demodicosi, qualora il collega ritenesse indispensabile tale via di somministrazione potrebbe lecitamente prescrivere l’Ivomec (che prevede la via di somministrazione sottocutanea) al proprio paziente. 6) Via di somministrazione non autorizzata: quanto espresso al punto precedente tuttavia non permette di superare la definizione che la legge dà di uso improprio ovvero, tra l’altro, “l’uso di un medicinale veterinario in modo non conforme a quanto indicato nel riassunto delle caratteristiche del prodotto”. Ciò significa che un medicinale potrà essere somministrato ad una specie diversa o per un’affezione diversa da quelle per cui è autorizzato (nei casi in cui le regole a cascata sull’uso in deroga lo consentano), ma in nessun caso per una via di somministrazione diversa. Pertanto l’Ivomec, che non è autorizzato nella somministrazione per via orale, non potrà mai essere utilizzato in questo modo. Per quanto riguarda infine le sanzioni, nella disamina sopra riportata sono ipotizzabili a seconda
dei casi tre diverse sanzioni: - Uso in deroga quando non consentito: sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.549 a euro 9.296. Questa fattispecie non sembrerebbe ricorrere laddove il collega si fosse avvalso dell’opportunità, ritenuta indispensabile, di utilizzare una via di somministrazione non prevista nei medicinali specifici; - Mancata segnalazione di farmacovigilanza: qualora il collega abbia rilevato reazioni avverse e/o mancanza di efficacia nei farmaci specifici, la mancata segnalazione di questi fatti comporta l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.600 a euro 15.500; - Uso improprio del farmaco: il Codice del farmaco veterinario non prevede una sanzione specifica nel caso di utilizzo di un medicinale con modalità diverse da quelle autorizzate. Si potrebbe in questi casi ipotizzare la stessa sanzione prevista per l’uso in deroga non consentito (vd. sopra) o addirittura quella per l’uso illecito del farmaco (sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.329 ad euro 61.974). Si tratta tuttavia di congetture senza nessuna base di certezza. Senz’altro non potrà essere applicata la sanzione generica di cui all’art. 358 del TULLSS (sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.549 a euro 9.296) non trattandosi quella in esame di norma regolamentare. ■
16-BETAIDROSSISTANOZOLOLO E DESAMETONE: POSITIVI ALL’ANTIDOPING, ANZI NO l Tar del Lazio (decreto n. 03196/2013) ha sospeso l'efficacia del provvedimento di "allontanamento ovvero sospensione dalla partecipazione a corse o manifestazioni per 2 anni" del cavallo trottatore Louis Cypher. A seguito del prelievo, il trottatore attivo nell'ippodromo di Palermo era risultato positivo in prima analisi a 16-betaidrossistanozololo. Contro il provvedimento di sospensione, che era stato pubblicato sul sito di Assi (ora Mipaaf) il 27 novembre dell'anno scorso, è stato presentato ricorso con domanda di risarcimento danni. La sospensione dalle corse avrebbe dovuto terminare il 28 novembre 2014. Il Tar ha accolto la richiesta di sospensione a carico di Cypher che è pertanto riammesso a partecipare a competizioni ippiche. Nei giorni scorsi, il sito di Assi rimuoveva un'altra positività a carico del cavallo Luxury Baby, riferita alla corsa disputata presso l'ippodromo di Pisa il 17/2/2013. La rimozione dal sito è stata disposta "dopo aver accertato che la sostanza desametasone è stata somministrata, dal veterinario di servizio, a seguito delle lesioni riportate dal cavallo per l'infortunio occorso nella suddetta corsa".
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Eventi Veterinari
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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN ENDOCRINOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA: INCONTRA FEDERICO FRACASSI Montesilvano (PE), 27-28 Aprile 2013
11.00 11.30 12.15 13.00 14.30
RELATORE Federico Fracassi Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVIM, Bologna
16.00 16.30 17.30 18.00
OBIETTIVI L’endocrinologia è una delle branche più complesse e affascinanti della medicina veterinaria. Nell’ambito di tale disciplina vi sono delle patologie nelle quali la diagnosi può risultare difficile ma la terapia semplice (ad esempio l’ipotiroidismo canino), altre nelle quali la diagnosi è “una passeggiata” ma la terapia ostica (ad esempio il diabete mellito) e altre ancora nelle quali sia l’approccio diagnostico che terapeutico risultano complessi (ad esempio la Sindrome di Cushing). Nelle due giornate verranno fornite le indicazioni essenziali per approcciare in modo corretto le più comuni disendocrinie del cane e del gatto.
PRIMO GIORNO SABATO 27 Aprile 2013 14.15 Registrazione 15.25 Saluto ai partecipanti ed inizio dei lavori 15.30 Ipotiroidismo nel cane, è proprio vero che la diagnosi non è semplice? Discussione sugli aspetti diagnostici e terapeutici attraverso casi clinici 17.00 Pausa caffè 17.30 Ipertiroidismo felino, una patologia emergente 19.00 Discussione
crinia davvero complessa. Aspetti diagnostico-terapeutici. Pausa caffè Morbo di Addison Disturbi della calcemia Pausa pranzo Disendocrinie meno frequenti (che però dobbiamo conoscere) nel cane e nel gatto Pausa caffè Aggiornamenti sulla terapia del diabete mellito nel cane e nel gatto Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
La partecipazione al seminario è gratuita, riservata ai soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2013 SEDE Hotel Serena Majestic, Viale Carlo Maresca, 12 - 65015 Montesilvano (PE) È prevista la pre iscrizione on line entro il 13 Aprile 2013 numero massimo 100 partecipanti. Per i partecipanti sono previsti: • Pausa pranzo di domenica 28 Aprile • Abstract delle relazioni su CD • Attestato di partecipazione PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
SECONDO GIORNO DOMENICA, 28 Aprile 2013 9.00 Sindrome di Cushing: una disendo-
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP MATERIALI A CONTATTO E ADDITIVI Cremona - Centro Studi EV, 7 Giugno 2013 OBIETTIVI EVENTO FORMATIVI Fornire ai partecipanti le conoscenze relative alla normativa che regola il settore dei MOCA e degli additivi alimentari, nonché le nozioni pratiche di come condurre un controllo ufficiale sugli OSA MODERATORE Aldo Benevelli - Servizio Veterinario Ispezione Alimenti ASL RM/C RELATORI Tiziana Civera - Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino Francesca Mostardini - Pack Co Srl, Prato Ambrogio Pagani - Azienda USL 2 Lucca PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione partecipanti 08.45 Saluto ai partecipanti, presentazione del corso 09.00 Materiali a contatto con gli alimenti: panoramica legislativa Francesca Mostardini 11.00 Pausa caffè 11.30 Come organizzare e condurre i controlli sui MOCA - Ambrogio Pagani 12.30 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.00 Gli additivi negli alimenti; legislazione e controllo ufficiale Tiziana Civera 17.00 Discussione
17.30 Questionario ECM, consegna attestati e chiusura lavori Gli organizzatori dell’evento si impegnano a rispettare il programma pubblicato che rimane suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore. È proibito filmare o fotografare le presentazioni dei relatori. INFORMAZIONI Segreteria AIVEMP - Paola Orioli Tel. +39 0372 403541 Fax +39 0372 403540 segreteria@aivemp.it - www.aivemp.it PARTECIPAZIONE Iniziativa riservata ai laureati in Medicina Veterinaria. SERVIZI INCLUSI NELL’ISCRIZIONE • Accreditamento ECM • Attestato di frequenza • Light lunch • Pausa caffè SEDE Centro Studi EV - Palazzo Trecchi Via S. Trecchi, 20 26100 Cremona RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
CORSO PRATICO AVANZATO DI ANESTESIA Lodi, 24-25 Maggio 2013 zione su cavallo della clinica) 18.00 Termine della prima giornata
RELATORI Sara Nannarone Giuliano Ravasio PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 24 Maggio 2013 8.30 Registrazione dei Partecipanti 9.00 Contenimento farmacologico del cavallo: molecole impiegabili 9.45 Chirurgia in campo: TIVA vs Sedazione Profonda 10.30 Pausa caffè 11.00 Anestesia generale: tecnica inalatoria vs PIVA 11.45 Anestesia generale: monitoraggio, posizionamento… 12.15 Anestesie loco-regionali: epidurale, testa 13.00 Pausa pranzo 14.30 Esercitazione pratica - induzione in campo / anestesia inalatoria - tecniche loco-regionali: teste (almeno 4-5) / epidurale (1-2 ad estra-
Sabato 25 Maggio 2013 9:00 Anestesia per pazienti “particolari”: cavallo in colica, taglio cesareo: considerazioni perioperatorie (fluidoterapia, squilibri elettrolitici, analgesia…) 10.20 Pausa caffè 10.40 Anestesia per pazienti “particolari”: puledro, asini e muli 11.40 Complicazioni/emergenze intra-operatorie Complicazioni/emergenze post-operatorie 12.30 Termine del Corso SEDE Polo Universitario di Lodi Via dell’Università 6 - 26900 Lodi QUOTE DI ISCRIZIONE Soci SIVE: € 380 + IVA 21% = € 460.00 Non Soci SCIVAC: € 500 + IVA 21% = € 605,00 Entro il 3 Maggio 2013 Numero massimo di Partecipanti 20 COMPRESO NELLA QUOTA: Pause caffè Pausa pranzo Atti delle relazioni Attestati di partecipazione PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Segreteria SIVE - Monica Borghisani Tel. 0372 403502 - E-mail: info@sive.it www. sive.it
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12 Eventi Veterinari
VETERINARIA 12 | 2013
SIATAV
SIMIV
SOCIETÀ ITALIANA DI ANESTESIA E TERAPIA A NTALGICA V ETERINARIA
SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA INTERNA VETERINARIA
MORBILITÀ E MORTALITÀ IN ANESTESIA: TAVOLA ROTONDA Domenica 5 Maggio 2013 - Cremona, Palazzo Trecchi
RELATORI Valentina Andreoni, Pisa - Roberto Rabozzi, Chieti - Aldo Vezzoni, Cremona PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 5 Maggio 2013 09.00 Registrazione dei partecipanti 09.55 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 10.00 Relazione introduttiva sulle evidenze: Stato dell’arte in anestesia sulla mortalità e morbilità. In medicina veterinaria e nell’uomo - R. Rabozzi 10.45 Punti di criticità in anestesia, fattori di rischio - V. Andreoni 11.30 Pausa 11.45 Le infezioni perioperatorie: anestesisti e chirurghi nella stessa barca… - A. Vezzoni 12.30 Pausa pranzo 13.30 Tavola rotonda sui fattori di criticità
nella pratica quotidiana/le strategie per la riduzione del rischio perioperatorio: esperienze di alcune strutture veterinarie Annalisa Piomponi - Centro Veterinario Specialistico e Anestesista Freelance (Roma), Giulia Dravelli Clinica Roma Sud (Roma,) Massimo Bucci - Centro Veterinario Città di Padova (Padova), Simone Rota Anestesia Animali Esotici (Roma), Stefano Oricco - Centro Veterinario Imperiese (Imperia) 14.30 Discussione 15.00 Casi clinici su complicanze in anestesia presentati dai soci SIATAV 16.00 Chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIATAV in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIATAV 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it
TEST DIAGNOSTICI VECCHI E NUOVI IN NEFROLOGIA, ENDOCRINOLOGIA E GASTROENTEROLOGIA Sabato 4 e Domenica 5 Maggio 2013 - Cremona, Palazzo Trecchi 15.15 Nuove prospettive diagnostiche in gastroenterologia - U. Lotti 16.00 Pausa 16.30 Quali armi abbiamo per distinguere un IBD da un linfoma? - E. Bottero 17.15 Fai la tua diagnosi (con televoter) U. Lotti 18.30 Discussione finale e termine della prima giornata
RELATORI: Enrico Bottero, Cuneo - Francesco Dondi, Modena - Magda Gerou-Ferriani, Bologna - Sara Galac, Utrecht (NL) Ilaria Lippi, Lucca - Ugo Lotti, Pistoia - Saverio Paltrinieri, Milano PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 4 Maggio 2013 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.25 Saluto ai partecipanti, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 09.30 Marker di funzionalità renale a confronto - S. Paltrinieri 10.15 Misurazione della filtrazione glomerulare: solo teoria o anche pratica? - I. Lippi 11.00 Pausa 11.30 Quante cose sappiamo e non sappiamo sulla proteinuria? - F. Dondi 12.15 Casi clinici 13.00 Comunicazione aziendale 13.15 Pausa pranzo 14.30 Diagnostica di laboratorio in gastroenterologia: pro e contro dei test routinari - M. Gerou-Ferriani
Domenica 5 Maggio 2013 09.00 Sindrome di Cushing: stimolazione o soppressione? - S. Galac 09.45 Aggiornamento sui test diagnostici dell’ipotiroidismo canino - S. Galac 10.30 Pausa 11.00 Casi clinici 11.45 Diagnosi dei tumori surrenalici atipici - S. Galac 13.00 Chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMIV in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA) Soci SIMIV 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 Non soci: € 240,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
SEMINARIO REGIONALE SIVAE CAMPANIA PRINCIPI DI PARASSITOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI Eboli (Salerno), Domenica 5 Maggio 2013 A SEGUIRE IL GIORNO 6 MAGGIO CORSO PRATICO: LA STRATEGIA FLOTAC NELLA PARASSITOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI
Si consiglia la partecipazione alla delegazione regionale SIVAE che viene considerata propedeutica al corso teorico - pratico. OBIETTIVI Obiettivi della giornata sono quelli di istruire i partecipanti alla metodologia di diagnostica parassitologica arrivando alla diagnosi seguendo i canoni scientifici delle più recenti ed innovative tecniche di laboratorio. La parassitologia delle specie esotiche e selvatiche costituisce, per l’elevata incidenza delle parassitosi, una delle scienze più importanti della medicina degli animali non convenzionali. Il supporto logistico e scientifico del CREMOPAR (Centro Regionale per Monitoraggio delle Parassitosi) garantisce ai partecipanti un approccio di alto valore scientifico permettendo di approfondire le tematiche parassitologiche. RELATORI Giuseppe Crignoli, Dario D’Ovidio, Luca Borrelli, Laura Rinaldi, Michele Capasso - Delegato Regionale Michele Capasso
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto dei partecipanti - Prof Cringoli - Dr Selleri 9.30 La diagnosi copromicroscopica di base in parassitologica (Prof Giuseppe Cringoli) 10.30 La strategia diagnostica FLOTAC (Prof Giuseppe Cringoli) 11.30 Pausa 12.00 Principali parassiti degli uccelli (Dr Dario D’Ovidio) 13.00 Atoxoplasma nei passeriformi (Dr Luca Borrelli) 13.20 Pausa pranzo 15.00 Principali parassiti dei mammiferi esotici (Prof Laura Rinaldi) 16.00 Principali parassiti dei rettili (Dr Michele Capasso) 17.00 Discussione finale e termine della giornata SEDE CREMOPAR - Centro Regionale per il monitoraggio delle Parassitosi Regione Campania - località Cioffi - Eboli (SA) ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2013. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria. SEGRETERIA SIVAE Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
CORSO REGIONALE CAMPANIA LA STRATEGIA FLOTAC NELLA PARASSITOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI Eboli (Salerno), Lunedì 6 Maggio 2013 Il corso si prefigge lo scopo di approfondire l’utilizzo delle metodiche FLOTAC in merito alle specie esotiche. Lo svolgimento delle sessioni pratiche permetterà ai presenti di apprendere l’utilizzo della strumentazione FLOTAC (FLOTAC; Mini - FLOTAC e Fill - FLOTAC) che verrà messa a disposizione di tutti i partecipanti. Il corso si svolgerà presso il CREMOPAR (Centro Regionale per il Monitoraggio delle Parassitosi) che garantirà una strumentazione adeguata ed elevato livello scientifico. Si consiglia la partecipazione alla delegazione regionale SIVAE che viene considerata propedeutica al corso teorico - pratico. Ai primi 30 partecipanti non residenti nella regione Campania verrà offerto un posto letto presso le stanze ospiti del CREMOPAR in Eboli (SA) DIRETTORI DEL CORSO Giuseppe Cringoli, Prof, Dipl EVPC, Napoli Laura Rinaldi, As EVPC, Napoli PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.30 Saluto ai partecipanti - Prof Cringoli 9.45 Le tecniche FLOTAC e le principali tecniche di diagnosi copromicroscopica in parassitologia Prof Cringoli - L Rinaldi 11.30 Pausa 12.00 Approccio pratico alla strumentazione FLOTAC 13.30 Pausa Pranzo 15.00 Utilizzo pratico del FLOTAC 17.30 Discussione finale e consegna attestasti
NUMERO PARTECIPANTI: 30 QUOTE Soci SIVAE/SCIVAC € 145,00 IVA INCLUSA Non Soci € 185,00 IVA INCLUSA ESCLUSA LA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI LA QUOTA COMPRENDE: FLOTAC, Mini-FLOTAC e Fill-FLOTAC Estratti previsti in formato cartaceo Attestato di partecipazione È possibile effettuare l’iscrizione online dal sito http://registration.evsrl.it/ o scaricare il pdf dal sito. SEDE CREMOPAR - Centro Regionale per il monitoraggio delle Parassitosi Regione Campania - località Cioffi - Eboli (SA) SEGRETERIA SIVAE Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it
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Le fasi pre e post parto nella cagna Come gestire al meglio il momento più importante e delicato di tutta la vita di una fattrice di MARIA CERMELA PISU Med Vet, Libero Professionista - Torino li studi recenti di neonatologia dimostrano una percentuale di mortalità perinatale nel cane pari al 17-25%, con una mortalità nei primi 5 giorni di vita pari al 70% di questi. Gli stessi studi dimostrano inoltre l’effetto del parto sulla vitalità e sulla sopravvivenza perinatale evidenziando come l’intervallo che intercorre tra la nascita del primo e dell’ultimo cucciolo o tra l’inizio delle doglie attive e la nascita del cucciolo siano in relazione inversa con la sopravvivenza perinatale. Personalmente sono convinta della necessità dell’assistenza al parto cioè della presenza di un veterinario al momento: nonostante la maggior parte delle cagne sia perfettamente in grado di condurre il parto senza aiuti, è comunque necessario valutare i neonati e nel caso intervenire per aiutarli nelle primissime fasi della vita. Proprio per la necessità di monitorare il parto in modo corretto è fondamentale poterlo datare in modo preciso. La datazione potrà avvenire in fase precoce, durante la gravidanza stessa e a termine di gravidanza. La datazione in fase iniziale è possibile conoscendo la data ovulatoria: la gravidanza della cagna dura infatti 63±1 giorni dall’ovulazione. A termine di gravidanza è possibile conoscere la data del parto considerando le variazioni che si hanno in questo periodo: crollo della progesteronemia seguito dal crollo della temperatura rettale a circa 12 ore; comportamento della cagna. Se invece la cagna viene portata in visita durante la gravidanza e non è stato effettuato un corretto monitoraggio dell’ovulazione è possibile datare la gravidanza attraverso misurazioni ecografiche di strutture embrionali (vescicola embrionale) o fetali (diametri cranici, addominali). Convenzionalmente il parto viene suddiviso in 4 fasi: preparazione, stadio dilatativo, stadio espulsivo e secondamento. La fase di preparazione comprende tutte le modificazioni ormonali materne e fetali che portano all’innescarsi del parto e alle modificazioni comportamentali che ne derivano. Nei feti l’ultimo organo a raggiungere la maturazione sono le ghiandole surrenali e, quando queste iniziano la loro attività stimolate anche dallo stress dovuto alla diminuita circolazione placentare, il cortisolo fetale viene riversato nel circolo materno causando un rilascio di prostaglandine F2α le quali hanno azione luteolitica sui corpi lutei gravidici ormai vecchi con conseguente crollo della progesteronemia. Lo stesso cortisolo fetale poi, per attivazione delle aromatasi placentari, stimola la produzione e la secrezione di estrogeni. È proprio l’inversione del rapporto plasmatico tra la progesteronemia e l’estrogenemia ad essere ritenuta responsabile della sensibilizzazione dei recettori uterini all’ossitocina e dei recettori di cervice e canale del parto alla relaxina. In questa fase la modificazione più significativa rilevabile è crollo della temperatura rettale di circa 1,5°C che precede di circa 12-18 ore il parto. A livello fisico iniziano le prime saltuarie, leg-
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Ecografia di gravidanza con misura del biparietale
Ecografia di gravidanza
gere contrazioni uterine. La cagna si mostra nervosa, cerca un posto per fare il nido e può ricercare la compagnia del proprietario o sfuggirgli. Durante la fase dilatativa, sotto l’influenza della relaxina secreta, inizia il rilassamento dei tessuti vulvari, perineali e l’allargamento della sinfisi pubica e di tutti i tessuti del canale del parto; la cervice si appiattisce dilatandosi in modo graduale; le contrazioni uterine diventano attive e ritmiche e aumentano di intensità e di frequenza man mano che il travaglio avanza. Pur essendo non percepibili dall’esterno queste contrazioni aumentano in modo significativo la pressione endouterina e, per un fenomeno chiamato brachistasi, le fibre muscolari che si sono accorciate durante la contrazione non tornano alla lunghezza iniziale durante la fase di rilassamento accorciando in questo modo significativamente l’utero. Le contrazioni inoltre stimolano i feti a distendere gli arti anteriori e il collo e a disporsi in presentazione cefalica, durante la gravidanza infatti i feti sono disposti cefalici o podalici in egual misura, in un parto eutocico invece almeno il 60% dei feti risulta in presentazione cefalica; la presentazione podalica per quanto ritenuta fisiologica nel cane è sicuramente più rischiosa per ipossia intraparto. Le contrazioni uterine non sono però seguite da contrazioni addominali. La cagna si guarda spesso il fianco perché avverte le contrazioni, la maggior parte delle cagne diventa anoressica. Alcuni autori indicano come durata normale della fase dilatativa 6-12 ore ma non essendo possibile rilevare in modo preciso l’inizio delle contrazioni uterine non è un dato valutabile. Il passaggio dalla fase dilatativa a quella espulsiva coincide di solito con il rialzo della temperatura rettale che indica quindi che il parto è stato innescato e quindi il primo cucciolo deve nascere entro massimo 3 ore. Quando le contrazioni diventano ravvicinate e spingono il primo feto verso il canale del par-
to, è proprio la pressione del feto sui recettori pressori della cervice che, attraverso il riflesso di Ferguson, attiva le contrazioni del torchio addominale: iniziano quindi le vere doglie espulsive. Nello stesso momento il feto, spingendo contro la cervice, rompe il sacco allantoideo favorendo così la lubrificazione del canale del parto e per un meccanismo ben conosciuto nella donna ma ancora poco studiato nella cagna i liquidi degli invogli accelerano la dilatazione del canale del parto e rafforzano le contrazioni. L’intervallo tra l’inizio delle contrazioni addominali e la nascita del primo cucciolo è variabile dai 15 minuti alle 2 ore, più lungo nelle cagne primipare e nelle cagne ansiose. Intervalli superiori all’ora devono comunque allertare e richiedono una visita della paziente. L’intervallo normale tra la nascita di un cucciolo e l’altro è di circa mezz’ora con intervalli più lunghi in cucciolate poco numerose con distanze che possono tranquillamente superare le 3 ore. L’ultimo stadio del parto è il secondamento. Vengono quindi espulsi gli invogli fetali e le placente. Solitamente gli invogli vengono espulsi attaccati al cordone ombelicale e la placenta subito dopo la nascita di ogni cucciolo. In cucciolate numerose è possibile che nascano 2 o 3 cuccioli di seguito e le rispettive placente siano espulse insieme dopo un intervallo variabile di tempo ma di solito inferiore ai 15 minuti. In un parto eutocico la madre subito dopo la nascita libera il cucciolo dagli invogli e gli libera le vie respiratorie, con il lambimento inoltre provvede ad asciugare il neonato e soprattutto a stimolargli il riflesso del respiro. I cuccioli subito dopo si dirigono verso la mammella per succhiare , stimolando così un ulteriore rilascio di ossitocina che riattiverà le successive contrazioni che spingeranno il prossimo nascituro verso la cervice. La fase espulsiva e il secondamento si susseguono quindi sino al completamento del parto.
PUERPERIO Il puerperio è la fase che segue il parto nella quale l’utero e i genitali esterni tornano a dimensioni simili a prima della gravidanza, l’utero completa il suo svuotamento e tutto l’assetto ormonale si prepara per il ciclo successivo. Il puerperio nella cagna dura dalle 4 alle 6 settimane. Questa fase è caratterizzata da perdite vulvari ematiche o verdastre e successivamente mucose; poiché la placentazione nella cagna è di tipo endotelio-coriale non c’è perdita di tessuto al parto e anche le perdite ematiche sono minime. Poiché la cervice rimane aperta per tutta la durata del puerperio e poiché il sangue e le secrezioni uterine sono un ottimo terreno di coltura per i batteri, il puerperio è una fase molto delicata e a rischio di infezioni uterine.
PATOLOGIE PUERPERALI La tetania puerperale o eclampsia è una patologia metabolica dovuta al consumo di calcio per la produzione di latte. Benché possa insorgere anche negli ultimi stadi di gravidanza, è tipica delle prime 3 settimane di puerperio quando la produzione lattea è massima. Le razze di piccola taglia sono predisposte, mentre un fattore di rischio è la numerosità della cucciolata per l’aumentata richiesta di latte.
L’eziopatogenesi è da ricercarsi in un alterato metabolismo del calcio con una deplezione di quello extracellulare. Un’alimentazione sbilanciata in gravidanza può predisporre all’eclampsia per l’inibizione della funzione delle paratiroidi e della spinta verso lo stoccaggio osseo di questo minerale. La sintomatologia iniziale è caratterizzata da irrequietezza, polipnea, secchezza delle mucose, se l’ipocalcemia non viene corretta in breve tempo inizieranno le contrazioni muscolari tonico-cloniche con iperestensione degli arti sino ad arrivare al trisma mandibolare tipico della tetania da cui la patologia riprende il nome; l’ipocalcemia porta poi a ipertermia, tachicardia e a ipocinesia cardiaca. Se non si interviene con terapia entro poche ore può sopraggiungere la morte. La terapia si basa sulla somministrazione EV lenta di Ca gluconato (dai 2 ai 20 ml a seconda della gravità e del peso) associato ad infusione lenta di destrosio al 5%. Durante la somministrazione è fondamentale un corretto monitoraggio cardiaco per riconoscere e correggere tempestivamente eventuali aritmie o forti bradicardie. Non appena la paziente sarà di nuovo in grado di alzarsi e alimentarsi, l’integrazione di calcio potrà essere mantenuta per os. È poi importante allontanare alternativamente i cuccioli dalla madre e integrare con alimentazione artificiale e, se dovessero ripresentarsi sintomi anche lievi di ipocalcemia, allontanare l’intera cucciolata e intervenire con antiprolattinici per interrompere la lattazione.
ENDOMETRITE POST PARTUM È la patologia puerperale più frequente: poiché lo scolo vaginale è costante e la cagna si lecca, frequentemente la causa primaria sono i batteri della cavità orale che risalgono il canale del parto e trovano nell’utero le condizioni favorevoli per colonizzarlo. I sintomi sono quindi quelli di una endometrite acuta con scolo vulvare purulento e maleodorante, ipertermia, abbattimento, disinteresse verso i cuccioli e spesso agalassia associata. Per poter intervenire in modo corretto con la terapia sarebbe necessario un esame batteriologico dei fluidi uterini ottenuti mediante lavaggio. La terapia si basa quindi sull’antibiotico indicato dall’antibiogramma, associato a protocollo con cloprostenolo per ottenere un perfetto svuotamento uterino e a lavaggi uterini con soluzioni antibiotate. Per prevenire le endometriti puerperali è necessario assicurare un perfetto svuotamento uterino post partum, è quindi consigliato somministrare a 2 ore dalla fine del parto e almeno una seconda volta entro le 24 ore 2-5 UI di ossitocina IM o SC così da promuovere i premiti da secondamento. Non è utile invece somministrare ossitocina dopo questo intervallo perché entro le 48 ore dal parto si disattivano i recettori. È invece sconsigliato l’uso di metilergometrina perché promuove sì la contrazione del miometrio ma in modo tonico e non peristaltico, ne risulta quindi una contrazione uterina molto dolorosa ma poco efficace.
SUBINVOLUZIONE DEI SITI PLACENTARI Nella cagna, l’involuzione uterina si completa in 12-13 settimane, entro questo termine l’utero deve essere tornato alle sue dimensioni
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14 Focus Riproduzione originarie e l’endometrio deve essere ad un normale stato di riposo. Nel caso l’involuzione non avvenga in modo corretto si può assistere a metrorragia cronica. La Sub Involuzione Siti Placentari (SIPS) è stata segnalata in cagne giovani sotto i 4 anni solitamente al primo parto, la sua eziologia sembra dipendere dall’invasione dell’endometrio e del miometrio da parte dei trofoblasti, tale invasione è permessa dalla non sostituzione da parte della mucosa uterina delle aree di necrosi placentare con endometrio sano. La sintomatologia è poco rilevante se si esclude la metrorragia e la possibile conseguente anemia. A livello diagnostico risulta utile l’esame colpo citologico che spesso permette di evidenziare tra i numerosissimi eritrociti e le cellule del-
la mucosa vaginale, quasi esclusivamente intermedie, anche cellule schiumose e sincizi di cellule trofoblastiche; solitamente non si evidenziano invece granulociti o altre cellule infiammatorie. A livello ecografico l’utero risulta notevolmente aumentato di volume, soprattutto a causa dell’aumento di spessore della parete nella sua componente endometriale. È possibile inoltre evidenziare il o i siti placentari sub involuti come aumento localizzato e ipervascolarizzato dell’endometrio stesso. Anche se alcuni autori definiscono la patologia come autolimitante, nella mia personale esperienza la metrorragia non si ferma sino all’intervento terapeutico. In letteratura è riportata come terapia l’utilizzo del medrossiprogesterone in unica somministrazione, questo protocollo per quanto soli-
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tamente efficace, espone la paziente a rischio di piometra. Per limitare e arrestare l’emorragia è consigliabile invece applicare il protocollo con cloprostenolo (1 µg/kg die per 4 giorni) in modo da far contrarre il miometrio, strozzare le arteriole afferenti all’endometrio e nello stesso tempo promuovere lo svuotamento del contenuto uterino. Come per le endometriti, anche per la SISP la prevenzione prevede la somministrazione di 25 UI di ossitocina a 1-2, 4 e 24 ore dal parto.
BIBLIOGRAFIA FELDMAN Canine and feline endocrinology and reproduction 3 ed. 2003, W.B. Saunders ENGLAND-VON HEIMENDAHL BSAVA Manual of canine and feline reproduction and neonatology 2 ed. 2010, BSAVA Publications
III° CONGRESSO INTERNAZIONALE 31 Maggio - 1 Giugno 2013 - Rimini In collaborazione con
SIFIRVET
SIPS (Sub Involuzione dei Siti Placentari) VERONESI, CASTAGNETTI, TAVERNE Neonatologia Veterinaria, Edises 2012 RIJNBERK AD, KOOISTRA H.S Endocrinologia clinica del cane e del gatto 2010, Elsevier KUTZLER MA, MOHAMMED HO, LAMB SV, MEYERS-WALLEN VN, Accuracy of canine parturition date prediction from the initial rise in preovulatory progesterone concentration. 2003 Theriogenology. 60: 1187-1196 LUVONI GC E BECCAGLIA M The Prediction of Parturition Date in Canine Pregnancy,2006 Reprod Dom Anim. 41: 27-32. ■ Abstract tratto dagli atti del Corso Pratico SCIVAC "Corso base di Riproduzione" tenutosi a Cremona dal 23 al 25 Gennaio 2013
Società Italiana di Fisiatria e Riabilitazione Veterinaria
MARIA CARMELA PISU
FISIOTERAPIA NEL PAZIENTE ANZIANO Un paziente speciale che merita cure speciali traduzione simultanea dall’Inglese all’Italiano
In contemporanea con il 78° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC Organizzato da
Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
Med Vet, Torino. Iscritta alla facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari nel 1995, al secondo anno di corso inizia l’internato nell’Istituto di Fisiologia della Riproduzione. Al quinto anno sceglie come modulo professionalizzante “Riproduzione degli animali domestici”. Si laurea con lode il 6 novembre del 2000. Per un anno resta come laureato frequentatore alla Clinica Ostetrica Ginecologica della Facoltà di Sassari occupandosi soprattutto degli animali da compagnia. Trasferitasi a Torino, frequenta da gennaio a maggio 2002 uno stage presso la Clinica Veterinaria Anubi a Moncalieri dedicandosi al pronto soccorso e all’ecografia. Nel 2003 a tutto il 2004 si occupa di clinica dei piccoli animali lavorando presso Colleghi e segue sino a fine 2005 la dottoressa Paola Quenda, dedicandosi in particolare all’ecografia dell’apparato riproduttore. Nel 2005 frequenta come laureato Frequentatore la Clinica Ostetrica della facoltà di Torino. Attualmente, dopo un periodo di assenza per maternità, sta completando l’ultimo anno di training per l’ECAR, College Europeo di Riproduzione degli Animali da Compagnia. Relatrice a serate e giornate sulla Riproduzione degli animali da compagnia, autrice di articoli a Congressi nazionali e internazionali. Presidente SIRVAC dal 2011 e dal 2010 membro dell’EVSSAR (European Society Small Animal Repruduction). Nel 2006 apre il VRC Centro di Referenza Veterinaria a Torino. Si occupa quasi esclusivamente di clinica e patologia della Riproduzione.
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Complicazioni della TECALBO nel cane e nel gatto
Co-infezione da Salmonella e ossiuridi nelle tartarughe
Deficit postoperatori del nervo facciale nel cinquanta per cento circa dei casi di uno studio
Prevalenza rispettivamente del 50 e 80 per cento circa in soggetti analizzati nel Sud Italia
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD no studio ha rivisto le cartelle cliniche di 133 casi di ablazione totale del condotto uditivo associata a osteotomia laterale della bolla (TECA-LBO) effettuata in 82 cani (121 orecchie) e 11 gatti (12 orecchie) tra il 2004 e il 2010, per determinare se la durata dei segni clinici preoperatori fosse associata all’incidenza di lesioni postoperatorie del nervo facciale e sindrome di Horner. Si annotavano inoltre altre complicazioni perioperatorie quali testa ruotata, nistagmo, drenaggio della linea d’incisione, tragitti fistolosi, perdita di udito, oltre ai risultati della batteriocoltura. La paresi postoperatoria del nervo facciale si verificava in 36 orecchie su 133 (27,1%) e la paralisi in 29 orecchie su 133 (21,8%), senza differenze significative tra le due specie. Un deficit postoperatorio del nervo facciale si verificava quindi nel 48,9% delle orecchie trattate. La durata mediana dei deficit temporanei clinicamente evidenti del nervo facciale era di 2 settimane per il cane e di 4 settimane per il gatto. La durata dei segni clinici preoperatori era significativamente maggiore nel cane; questa specie aveva anche una minore probabilità di presentare una massa nel canale auricolare. Il cane
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aveva una probabilità minore di avere deficit residui (> 1 anno) postoperatori del nervo facciale. L’incidenza della sindrome di Horner postoperatoria era significativamente maggiore nel gatto che nel cane. La durata dei segni clinici di patologia auricolare preoperatori non era associata ai deficit postoperatori del nervo facciale. “Postoperative Complications Following TECALBO in the Dog and Cat” Spivack RE, Elkins AD, Moore GE, Lantz GC. J Am Anim Hosp Assoc. 2013 Mar 27. [Epub ahead of print] ■
Comportamento di graffiatura in un campione di gatti italiani L’importanza delle postazioni per le graffiature nell’ambiente di vita dell’animale e la correlazione con la marcatura analizzati in uno studio e graffiature sono considerate una normale espressione dell’etogramma felino, con diversi possibili scopi correlati alla comunicazione visiva e chimica. Durante le visite comportamentali spesso i proprietari citano le graffiature come un problema. Uno studio preliminare ha analizzato le caratteristiche di questo complesso comportamento esaminando le variabili manifestate da un campione della popolazione felina italiana, utilizzando l’analisi delle corrispondenze multiple. Si valutavano con un questionario 128 gatti al fine di identificare le caratteristiche del comportamento di graffiatura. I dati hanno mostrato l’importanza della presenza/assenza di una postazione per le graffiature nell’ambiente di vita dell’animale e la sua correlazione con la marcatura. Quando nel suo ambiente di vita è presente una postazione per le graffiature, il gat-
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almonella spp. e gli ossiuridi sono tra gli agenti batterici/parassitari più prevalenti nei rettili. Questi organismi vengono comunemente isolati nelle tartarughe sane, ma infezioni/infestazioni pesanti possono causare malattie significative. Le tartarughe sono considerate una comune fonte di salmonellosi associata ai rettili, un’importante zoonosi segnalata in tutto il mondo. Uno studio ha analizzato la prevalenza di Salmonella e ossiuridi in 53 tartarughe del Sud Italia, indagando la possibile correlazione tra i due patogeni. Salmonella spp. e ossiuridi venivano identificati con una prevalenza rispettivamente del 49,1 e 81,1%. Si dimostrava una correlazione positiva significativa tra i due agenti, anche se fattori confondenti relativi all’allevamento potrebbero essere stati coinvolti nella determinazione di questa correlazione. I risultati suggeriscono, concludono gli autori, che occorre cautela nel trasporto, nell’alleva-
to sembra utilizzarla. Alcuni aspetti correlati a sesso, sterilizzazione, età e caratteristiche ambientali possono modificare l’espressione delle graffiature come comportamento di marcatura. La ricerca ha migliorato la conoscenza di questo comportamento del gatto e può aiutare il veterinario a spiegare al proprietario perché è importante per il gatto esprimere il comportamento di graffiatura nel proprio ambiente. Tali informazioni possono essere d’aiuto al veterinario e al proprietario per distinguere tra comportamenti normali e problematici, concludono gli autori. (M.G.M.) “Scratching behaviour and its features: a questionnaire-based study in an Italian sample of domestic cats” Mengoli M, Mariti C, Cozzi A, Cestarollo E, Lafont-Lecuelle C, Pageat P, Gazzano A. J Feline Med Surg. 2013 Mar 14. [Epub ahead of print] ■
mento e nei contatti dell’uomo con le tartarughe e altri pet esotici. Ulteriori studi sull’epidemiologia, la caratterizzazione molecolare e la patogenesi di Salmonella e ossiuridi sono necessari per chiarire il reale impatto di questi organismi, da soli o associati, sulle tartarughe e altri pet esotici. “Survey of co-infection by Salmonella and oxyurids in tortoises” Dipineto L, Capasso M, Maurelli MP, Russo TP, Pepe P, Capone G, Fioretti A, Cringoli G, Rinaldi L. BMC Vet Res. 2012 May 28; 8: 69. ■
EFFICACIA DELLE PGF2α PER L’ENDOMETRITE BOVINA: METANALISI na metanalisi ha valutato l’efficacia del trattamento dell’endometrite bovina con PGF2α a fini statistici. Le infezioni uterine postpartum hanno una prevalenza elevata e un effetto molto negativo sulla performance riproduttiva delle bovine da latte. L’analisi è stata effettuata in virtù delle ampie discordanze tra i risultati degli studi sull’efficacia di questo trattamento. Si effettuava una ricerca esaustiva della letteratura utilizzando i database on-line e rilevando 2307 voci bibliografiche. Inoltre, 5 articoli venivano ottenuti rivedendo le citazioni. Dopo aver applicato criteri di esclusione specifici e valutato parametri di evidenza specifici, erano adeguate per la metanalisi 5 pubblicazioni, riguardanti 6 prove. L’effetto stimato delle PGF2α veniva calcolato sull’intervallo parto-primo servizio e parto-concepimento. Il trattamento con PGF2α delle vacche con endometrite cronica aveva un effetto negativo su entrambi i parametri di performance riproduttiva. Si riscontrava una distorsione da pubblicazione verso gli studi più piccoli che ri-
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portavano un intervallo parto-concepimento prolungato dopo trattamento con PGF2α. Gli autori concludono che l’indagine mediante metanalisi non rivelava un miglioramento della performance riproduttiva nelle vacche con endometrite dopo trattamento con PGF2α. Inoltre, mancano studi confrontabili di elevata qualità sulla performance riproduttiva delle vacche con endometrite cronica dopo trattamento con PGF2α. (M.G.M.) “Therapy of bovine endometritis with prostaglandin F2 : A meta-analysis” Haimerl P, Heuwieser W, Arlt S. J Dairy Sci. 2013 Mar 13.[Epub ahead of print]
Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.
Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo
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Epidemiologia e filogeografia del West Nile virus lineaggio 2 Introdotto in almeno due occasioni distinte dal continente africano, nel 1999 e nel 2000
l West Nile virus (WNV) è stato isolato per la prima volta in Uganda. In Europa, il WNV è stato identificato sporadicamente fino al 1996 e da allora è stato regolarmente isolato da uccelli e zanzare e ha causato focolai sia nel cavallo sia nell’uomo. L’analisi filogenetica ha mostrato due principali e differenti lineaggi di WNV. Il lineaggio 1 è diffuso e segrega in 2 differenti subclade (1a-c). Il WNV1a include numerosi ceppi di Africa, America ed Eurasia. Recentemente è stata descritta la
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storia spazio-temporale di WNV-1a in Europa che ha identificato due principali vie di dispersione, una nell’Europa orientale e l’altra nell’Europa occidentale. Il West Nile Virus lineaggio 2 (WNV-2) è presente principalmente nell’Africa sub-sahariana ma recentemente è emerso in alcuni paesi europei orientali e occidentali. Uno studio ha ricostruito la filogenesi di WNV-2 in scala spazio-temporale al fine di stimare il momento di origine e le modalità di dispersione geografica dei diversi isolati, soprattutto in Europa. I risultati filogeografici ottenuti dall’analisi dei geni E e NS5 suggeriscono che sono avvenute almeno due introduzioni separate di WNV-2 dal continente africano, rispettivamente nel 1999 (Europa centrale) e nel 2000 (Russia) circa. Le implicazioni epidemiologiche e le conseguenze cliniche della co-circolazione dei lineaggi 1 e 2 richiedono ulteriori indagini, concludono gli autori. “Epidemiological History and Phylogeography of West Nile Virus lineage 2” Ciccozzi M, Peletto S, Cella E, Giovanetti M, Lai A, Gabanelli E, Acutis PL, Modesto P, Rezza G, Platonov AE, Presti AL, Zehender G. Infect Genet Evol. 2013 Mar 28. [Epub ahead of print] ■
COMPLICAZIONI DELLA CASTRAZIONE NEGLI EQUINI no studio retrospettivo ha determinato l’incidenza di complicazioni e ha identificato i fattori di rischio associati allo sviluppo di complicazioni dopo castrazione in 311 cavalli, 10 muli e 3 asini. Si confrontavano le cartelle cliniche degli equini sottoposti a castrazione convenzionale annotando età, razza, tecnica chirurgica (castrazione chiusa vs semichiusa e utilizzo di legature), anestesia (anestesia generale vs sedazione in stazione con anestesia locale) e somministrazione ripetuta di anestetici EV, somministrazione di antibiotici e antinfiammatori e dati riguardanti il trattamento e l’evoluzione delle complicazioni. Si analizzava inoltre l’associazione tra dosi aggiuntive di anestetici durante l’intervento e complicazioni. Sviluppavano complicazioni dopo l’intervento 33 equini su 324 (10,2%); 32 guarivano e uno veniva soppresso a causa di uno sventramento. I soggetti sottoposti a castrazione semichiusa avevano una probabilità significativamente superiore di sviluppare com-
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plicazioni rispetto a quelli sottoposti a castrazione chiusa. I soggetti che ricevevano dosi aggiuntive di anestetici per mantenere una anestesia generale adeguata sviluppavano complicazioni più frequentemente rispetto a quelli che non richiedevano questo trattamento. L’incidenza delle complicazioni era bassa e la maggior parte delle variabili valutate non era significativamente associata allo sviluppo di complicazioni dopo castrazione negli equini, concludono gli autori. Tuttavia, i risultati suggeriscono che la scelta della tecnica chirurgica (chiusa vs semichiusa) è un fattore importante a questo proposito. Ulteriori studi dovrebbero indagare se la durata della chirurgia è associata alle complicazioni dopo castrazione negli equini. (M.G.M.) “Incidence, management, and outcome of complications of castration in equids: 324 cases (1998–2008)” Isabelle Kilcoyne, et al. Journal of the American Veterinary Medical Association. March 15, 2013, Vol. 242, No. 6, Pages 820-825.
A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA Organizzato da
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RELATORI ED ISTRUTTORI Michele d’Amato, Med Vet, Roma Consuelo Faranda, Med Vet, Milano Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Denis Marcellin-Little, DVM, Dipl ACVS, Dipl ECVS, North Carolina (USA) Enrico Panichi, Med Vet, Dr Ric, Torino Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (30)
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Aggiornamento per tecnici veterinari A Milano la Diagnostica per Immagini è stata affrontata sotto tutti i punti di vista. Ora si attende Rimini omenica 24 Marzo, presso la sede Congressuale NH di MilanoFiori ad Assago si è tenuta la giornata di aggiornamento per Tecnici veterinari che aveva come tema la “Diagnostica per Immagini”; moderatore dell’evento il Presidente ATAV Irene Bendoni. L’apertura dei lavori si è tenuta regolarmente alle ore 9.30 alla presenza della Segretaria ATAV Brenda Innamorati e dello stesso Presidente Irene Bendoni. Nella giornata si sono alternati relatori specializ-
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zati in DPI che hanno presentato argomenti strettamente correlati al tema. L’apertura dei lavori è stata affidata al Dott. Mattia Leoni che si occupa principalmente di anestesia presso l’Ospedale Veterinario Farnesiana a Piacenza presso il quale collabora dal 2006; dal 2012 insegna alla Scuola per Tecnici Ausiliari Veterinari Abivet a Cremona. A seguire il Dott. Carlo Anselmi, che ha da poco intrapreso il percorso di internship in DPI, seguito dalla Dott.ssa Giliola Spattini che ha parlato di posizionamento e strategie per la corretta esecuzione dei test diagnostici. In chiusura dei lavori della mattinata con una interessante relazione sul-
Eventi Veterinari
in collaborazione con ABIVET
la preparazione del paziente per un esame ecografico, la Dott.ssa Elvanessa Caleri, che si occupa di DPI come libera professionista in Toscana. Dopo la pausa pranzo, il Prof. Paolo Franci, Diplomato europeo in anestesia ed analgesia veterinaria (ECVAA), ha dato il via ai lavori della sessione pomeridiana fornendo utili accorgimenti per il monitoraggio di un paziente in anestesia per una procedura di DPI. Infine il Dott. Cristian Falzone, Diplomato ECVN (College Europeo di Neurologia Veterinaria), si è focalizzato sulla preparazione del paziente e sull’esecuzione di un esame tomografico (CT) ed un esame di risonanza
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magnetica. L’incontro si è concluso con domande e discussione di rito durante le quali i relatori si sono dimostrati preparati e disponibili. Tutti hanno saputo fornire, in base all’argomento assegnato, interessanti e utili informazioni tecnico-pratiche per coloro che quotidianamente prestano il loro servizio nei reparti di Ecografia, Radiologia, Tac e Risonanza Magnetica. Tali informazioni erano altresì volte a contribuire a mettere in sicurezza sia il paziente sia l’operatore coinvolto, ma anche il proprietario e comunque chiunque graviti attorno ai macchinari. Buona la partecipazione dei tecnici veterinari associati che si sono mostrati interessati e soddisfatti degli argomenti trattati. Un sentito ringraziamento va alle Società ANMVI e SCIVAC che hanno collaborato attivamente alla progettazione, alla preparazione scientifica e all’ottima riuscita dell’evento. Un grazie va a tutti i relatori per la disponibilità e la competenza dimostrate e per il loro contributo che ci ha permesso di aggiungere un altro tassello alla formazione dei tecnici veterinari. Certi di vedervi sempre più numerosi ed entusiasti, cogliamo l’occasione per ricordarvi il prossimo importante appuntamento previsto a Rimini il 2 Giugno in concomitanza con il 78° Congresso Internazionale SCIVAC. Per l’occasione, e viste le nuove normative, affronteremo un argomento che riteniamo di forte richiamo “La sicurezza per i lavoratori in struttura veterinaria”. La Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e Province Autonome ha raggiunto il 21/12/11 un accordo per la formazione dei lavoratori in merito alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, accordo pubblicato a gennaio 2012 in GU. Questo accordo prevedeva che entro un anno dalla pubblicazione, quindi entro il 31 gennaio 2013, tutti i lavoratori ricevessero una formazione adeguata alla prevenzione dei pericoli derivanti dai rischi presenti sul luogo di lavoro. Ogni nuovo assunto dovrà essere formato contestualmente all’assunzione o al massimo entro 60 giorni. Ormai, anche in Italia, molte strutture veterinarie hanno lavoratori dipendenti e anche queste figure, in virtù di questo Accordo, dovevano essere formate entro la data del 31 gennaio 2013. Questo però non è avvenuto anche perché è stato difficile, se non impossibile, trovare corsi adeguati al tipo di attività che si svolge in una struttura veterinaria. Per questo motivo ANMVI e ATAV hanno deciso di organizzare questo corso di formazione per i lavoratori di struttura veterinaria, corso che sarà gratuito per tutti i soci ATAV regolarmente iscritti per l’anno in corso. Da non dimenticare che al termine dell’incontro verrà rilasciato un attestato valido a tutti gli effetti di legge. La giornata vedrà come unico relatore il Dott. Carlo Pizzirani che oltre ad essere Direttore Sanitario, RSPP, Addetto alla prevenzione incendi lotta antincendio e responsabile dell’evacuazione, responsabile del primo soccorso aziendale è anche direttore dei corsi sulla sicurezza organizzati da ANMVI. È inoltre iscritto all’albo dei FORMATORI AIFOS ed autore di varie pubblicazioni inerenti la sicurezza sul lavoro. ■
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SCIVAC Dalle Associazioni
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78° Congresso Internazionale Multisala Il programma scientifico, sviluppato su 15 sale, prevede la partecipazione di 97 relatori nazionali ed internazionali Claudio Peruccio porterà un momento di FSA con una sessione dedicata alle oculopatie genetiche e VEPRA (Veterinary European Physical Therapy and Rehabilitation Association) ha scelto di organizzare l’annuale Congresso Internazionale di Fisioterapia proprio a Rimini in concomitanza con il Congresso SCIVAC. Non mancheranno il confronto con le realtà di altri Paesi grazie alla presenza di nomi importanti quali Daniel Brockman, diplomato ACVS ed ECVS, che dall’Inghilterra ci viene a trovare con COMMISSIONE SCIENTIFICA SCIVAC a venerdì 31 Maggio a domenica 2 giugno, il Palacongressi di Rimini ospita il 78° Congresso Internazionale Multisala Scivac che per il nono anno consecutivo ha scelto la Riviera Romagnola come suo palcoscenico. Orgogliosi anche quest’anno di presentare quello che è diventato uno fra i primi Congressi in Europa per numero di partecipanti e qualità scientifica che vede come protagonisti i più autorevoli relatori del panorama nazionale ed internazionale. 3 giorni di lavori su 15 sale di diversa capienza, tutte collegate in rete e dotate di traduzione simultanea, oltre 4000 mq di area espositiva e 97 relatori invitati. Per il 2013 il Comitato Scientifico Congressuale, in collaborazione con il Consiglio Direttivo SCIVAC, ha lavorato in diverse direzioni proponendo non solo sessioni parallele di grande interesse ma sfruttando gli spazi anche per sessioni avanzate, workshop e argomenti di immediato taglio pratico. Federico Leone affronterà la gestione del paziente durante la visita dermatologica, Cristian Falzone e Gualtiero Gandini si confronteranno in modo interattivo sul corretto approccio al caso clinico neurologico mentre con Davide De Lorenzi, e non solo lui, parleranno del cane brachicefalo “dalla punta del naso alla punta della coda”, passando in rassegna, distretto per distretto, le principali patologie che affliggono questa categoria di animali.
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CVB - NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO ’Assemblea dell’Associazione Circolo Veterinario Bolognese, riunitasi martedì 26 marzo, ha eletto il Consiglio Direttivo per il triennio 20132016 che risulta essere così composto:
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Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretario Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Senior Past-President Past-President
Dr.ssa Frisini Laura Dr.ssa Mattivi Simonetta Dr.ssa Valentina Franci Dr.ssa Stefania Bartolomei Dr.ssa Ghiselli Barbara Dr.ssa Marzia Naldi Dr.ssa Lara Olivieri Dr. Marco Rubini Dr.ssa Susanna Marchetti Dr. Luigi Ferraro
La Segreteria CVB
Jonathan Elliott, diplomato ECVPT, Federico Corletto, diplomato ECVAA e Jaques Penderis diplomato ECVN. Dalla Francia due nomi che ben conosciamo quali Eric Guaguere diplomato ECVD e Alain Fontbonne, diplomato ECAR e dagli USA Urs Giger, diplomato ACVIM e ECVCP, Brook Niemiec, diplomato AVDC, Loïc M. Déjardin, diplomato ACVS, Karol Mathews, diplomato ACVECC, Cecilia S. Robat, diplomato ACVIM-CA (Oncology) e Paul G. Miller, diplomato ACVO.
Non abbiamo poi rinunciato alla sessione ATAV dedicata alla Sicurezza per i lavoratori in struttura veterinaria riservata ai tecnici veterinari, figure sempre più professionali e sempre più indispensabili. Ogni sforzo è stato fatto con l’intento di dare al veterinario un Congresso fatto non solo di parole, ma soprattutto di spunti pratici spendibili nella propria attività clinica quotidiana, certo è un obiettivo importante…ma noi vogliamo crederci. ■
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20 Dalle Associazioni SIVAR
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Uso razionale dei farmaci: è il momento del veterinario d’azienda I risultati della consultazione sull’antibiotico-resistenza al 15° congresso della SIVAR aranno affrontati il 9 maggio, durante il 15° congresso della SIVAR, i temi dibattuti il 9 aprile scorso al Ministero della Salute. Nella sede di Via Ribotta, la Direzione Generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari ha ribadito come, pur a fronte di un trend d’impiego in calo, le sollecitazioni della Commissione Europea e delle autorità internazionali richie-
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dono una svolta nella gestione dei trattamenti negli allevamenti europei ed italiani. Per l’ANMVI ha partecipato il Presidente Marco Melosi, che ha ricordato le iniziative sulla figura del veterinario di fiducia portate avanti con la SIVAR, per formare una figura cardinale dei nuovi processi di utilizzo controllato, prudente e ragionato del farmaco veterinario in allevamento. Il veterinario di fiducia, a fianco dell’allevatore, può giocare un ruolo di primo attore della prevenzione,
della biosicurezza e del benessere animale per ridurre l’insorgenza di problematiche sanitarie e per contribuire ad un monitoraggio dell’impiego dei farmaci, ricorrendo agli antibiotici “quando serve e quanto serve”, come recita il documento programmatico che le sigle del Tavolo hanno sottoscritto nei giorni scorsi. Alla riunione ministeriale erano presenti anche rappresentanti della distribuzione (ASCOFARVE) e rappresentanti della veterinaria pubblica (SIVEMP), oltre ai fautori
ANTIBIOTICO RESISTENZA QUALI STRATEGIE IN ALLEVAMENTO? GIOVEDÌ 9 MAGGIO TAVOLA ROTONDA - 09.30 / 13.00
- Saluto del Presidente SIVAR Mauro Casalone - Chairman: Marco Colombo vice presidente ANMVI Gaetano Penocchio, Presidente FNOVI La professione in Italia: attività ed iniziative della FNOVI Mino Tolasi, SIVAR Orientamenti strategici nel quadro europeo Gaetana Ferri, Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari Il punto della situazione con il Ministero della Salute Roberto Cavazzoni, Direttore AISA Il punto di vista delle industrie della salute animale Amanda Testa, Ascofarve Il punto di vista della distribuzione Lea Pallaroni, Segretario Generale Assalzoo Mangimi e mangimi medicati Giada Flamini, Responsabile dell’Ufficio Salute Animale e Sicurezza alimentare - AIA Il medico veterinario informa e consiglia l’allevatore Medardo Cammi, SIVAR Dalla biosicurezza ai trattamenti: valorizzazione del veterinario di fiducia Mino Tolasi, SIVAR Risultati di una consultazione sull’antibiotico resistenza Discussione È stato invitato l’On. Paolo Cova La partecipazione è gratuita e riservata ai Medici Veterinari e personalità invitate Scheda d’iscrizione al sito www.sivarcongress.it
15° CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVAR
INFORMAZIONI SIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372 - 40.35.39 - Email: info@sivarnet.it
del Tavolo (AISA) e alle rappresentanze di FNOVI, AIA e ASSALZOO. Tutti i soggetti sono coinvolti nell’evoluzione in corso. La tracciabilità, sistema in fase di avvio, passerà per la ricetta elettronica e l’informatizzazione dei processi, ferme restando le finalità delle azioni di farmacovigilanza e farmacosorveglianza; il ruolo dell’OSA (Operatore del Settore Alimentare), sempre più responsabilizzato anche a livello di produzione primaria, dovrà essere sostenuto dal proprio veterinario di fiducia in funzione di consulente, informatore e formatore di buone prassi che ricalchino le linee di indirizzo già formulate dal Ministero della Salute con un apposito Manuale (Biosicurezza e uso corretto e razionale degli antibiotici in zootecnia). Fra i punti del documento di filiera “Razionalizzazione dell'Uso del Farmaco. Quando serve, quanto ne serve" si chiede di completare l'iter istitutivo della funzione del Veterinario Aziendale, quale garante e corresponsabile della "gestione sanitaria" del singolo allevamento e dell'applicazione dei protocolli aziendali volti a diminuire l'utilizzo degli antibiotici. In questa direzione va il richiamo della filiera a prassi che agevolino il ricorso alla diagnostica quale strumento complementare nella scelta della corretta terapia, riconoscendo l'utilizzo corretto degli antibiotici quale strumento indispensabile per assicurare il benessere animale e garantire la produzione di alimenti salubri. Tutto questo prevedendo una adeguata formazione del personale del comparto allevatoriale incentrata sui diversi aspetti del management aziendale (sanità, alimentazione, biosicurezza e benessere animale). Naturalmente, il documento di filiera fa leva anche su un sistema efficace ed efficiente di tracciabilità delle vendite e delle prescrizioni dei farmaci, individuando nella ricetta elettronica uno strumento di trasparenza e semplificazione. E, proprio in questi giorni, il Ministero della Salute ha diffuso le istruzioni operative per coloro che intendono aderire alla tracciabilità sperimentale del farmaco veterinario e alla trasmissione dei flussi alla banca dati centrale dei medicinali. A regime, il sistema consentirà di contrastare le possibili frodi anche a danno dell'erario. Le linee guida procedurali sono ora disponibili e illustrano le regole logiche alla base del sistema informativo, utili a comprendere la compilazione dei file per la trasmissione dei dati verso la banca dati centrale. Oggetto della rilevazione sono i dati relativi ai movimenti delle singole confezioni di medicinali veterinari autorizzati ad essere immessi in commercio in Italia. Viene così avviata la realizzazione di un sistema informativo che ha come obiettivo la piena integrazione del sistema di tracciabilità dei farmaci veterinari all'interno del Nuovo Sistema Informativo Sanitario Nazionale e delle banche dati già esistenti. Il quadro degli orientamenti strategici emersi nel corso della riunione ministeriale sarà riproposto e approfondito il 9 maggio prossimo alla tavola rotonda “Antibiotico-resistenza: quali strategie in allevamento?”, organizzata dalla SIVAR nell’ambito del suo 15° Congresso annuale. In quella occasione verranno anche presentati i risultati di una consultazione avviata fra i medici veterinari formati al primo corso pilota per il veterinario di fiducia, per far emergere il punto di vista dei medici veterinari d’azienda, anche in relazione alla dialettica sul fenomeno delle resistenze in ambito umano e in ambito veterinario, per la quale non sono mancati - soprattutto a livello europeo - orientamenti decisionali privi di fondatezza scientifico-razionale e penalizzanti per il setto■ re veterinario.
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Appuntamenti Attualità
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Incontri veterinari: il Veterinario si presenta ai cittadini l Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Veterinari di Cremona, nell’ambito della propria attività istituzionale, ha deciso di porre fra gli obiettivi prioritari del proprio mandato, quello di promuovere la diffusione dell’immagine della professione del Veterinario, tramite l’organizzazione di eventi e campagne promozionali realizzate a livello locale. In particolare, è stata rilevata la reale necessità di far conoscere il Veterinario quale professionista, iscritto in un Albo Professionale, preparato, aggiornato ed esperto. Sono così stati studiati e diffusi sul territorio, manifesti riportanti il logo della professione, lo slogan “VETERINARI: Medici che proteggono la salute degli animali e dell’uomo” ed una serie di immagini che richiamano i diversi settori nei quali si articola l’attività del Veterinario: negli allevamenti zootecnici, nella cura dei piccoli animali, nella pubblica amministrazione, nel controllo degli alimenti, nella ricerca di laboratorio, ecc. È stato inoltre realizzato uno striscione, già esposto in occasione dell’ultima Fiera Internazionale del Bovino da Latte svoltasi, come da tradizione, a Cremona lo scorso mese di Ottobre. Nell’ambito di questo progetto, si inserisce anche l’iniziativa “Incontri Veterinari: il Veterinario si presenta ai cittadini”, articolata in una serie di incontri gratuiti ed aperti a tutta la cit-
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tadinanza, realizzati con la finalità di promuovere la diffusione di una corretta cultura veterinaria, chiarire dubbi, rispondere a curiosità e quesiti e fugare errori che ancora oggi si riscontrano spesso nella corretta impostazione dei rapporti con gli animali da compagnia. L’iniziativa, patrocinata dall’ASL della provincia di Cremona e dal Comune di Cremona, vedrà l’intervento di Veterinari esperti iscritti all’Ordine, che tratteranno di volta in volta tematiche connesse al benessere animale, all’alimentazione ed alla tutela della salute umana, alla cura ed alla corretta gestione degli animali da compagnia, ecc. Sarà inoltre presentata, in tutte le sue poliedriche sfaccettature, la figura del Medico Veterinario, le specifiche competenze allo stesso assegnate dalla legge e le molteplici ed eterogenee aree nelle quali si esplica la professione veterinaria. L’evento sarà articolato in quattro incontri pomeridiani che si terranno, nei Sabati del prossimo mese di Maggio dalle ore 15,00 alle 17,00, a Cremona presso la Sala Spazio Comune di Piazza Stradivari, n. 7. In considerazione della rilevanza che il settore zootecnico-caseario riveste nell’economia del territorio cremonese, si inizierà Sabato 4 Maggio con un incontro riguardante la produzione del latte, le problematiche del benessere, della riproduzione e della selezione negli allevamenti bovini. ■
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Peste suina africana: approvato il piano straordinario per il 2013 Una parte rilevante del piano coinvolge i laboratori dell’Izs. Asl autorizzate a rafforzare gli organici. La UE co-finanzia al 50% terinario regionale. Divieti e lotta all’illegalità - Il Piano ribadisce il divieto di pascolo brado su tutto il territorio isolano a tempo indeterminato e intensifica la vigilanza attraverso le forze dell’ordine e il Corpo forestale. Tutti i suini illegali, privi di marchi
l Piano straordinario di lotta alla peste suina africana 2013 è stato approvato dalla Giunta della Sardegna il 29 marzo. La delibera, proposta dall’assessore della Sanità Simona De Francisci, ha l’obiettivo di debellare la Psa dall’Isola, “un risultato - afferma il Presidente Ugo Cappellacci - al quale si potrà arrivare, come di recente ha esortato a fare nel suo audit in Sardegna anche la Commissione europea, solo con il concorso di tutti i soggetti e con la piena consapevolezza che solamente con un’assunzione di responsabilità comune e una sinergia di istituzioni, servizi veterinari, enti locali, operatori zootecnici, potremo finalmente, dopo 35 anni, arginare questa piaga”. La delibera sul Piano ha avuto il via libera sia dal ministero della Salute che della Commissione europea, che lo cofinanzia al 50%. I controlli - Una parte rilevante del piano 2013 prevede l’esecuzione, nei laboratori dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna, di 108mila prove “Elisa”, 8mila prove “Pcr” e altrettante per “Ifd”, 2mila per esame virologico e 1.000 per prove Malmquist. Le Asl inoltre potranno temporaneamente rafforzare i propri organici di veterinari e tecnici, secondo quanto previsto dalle norme ministeriali e comunitarie. Sempre in materia di controlli, le aziende suinicole saranno sottoposte a visite ufficiali, per verificare il rispetto delle norme su registrazione e identificazione degli animali e nel contempo aggiornare la banca dati dell’anagrafe suina, anche sotto forma di ispezioni. Viene inoltre istituito un registro delle ispezioni svolte dai veterinari negli stabilimenti autorizzati all’invio di prodotti a base di carne suina al di fuori del territorio regionale. Ancora, nei porti ed aeroporti i Servizi veterinari dovranno vigilare sulla corretta esposizione della cartellonistica per informare i passeggeri, almeno una volta alla settimana, sui divieti esistenti. In collaborazione con le Prefetture, saranno date istruzioni alle forze dell’ordine sull’attività di vigilanza nei trasporti su strada. Per quanto riguarda l’attività di vigilanza su ristoranti e agriturismo, è distribuita ai Servizi veterinari un’apposita check-list. In caso di irregolarità il veterinario addetto ai controlli prescriverà al proprietario i correttivi per sanare le inadempienze entro 15 giorni. Salute e Ambiente - Il Piano è interassessoriale e oltre alla Sanità coinvolge gli assessorati dell’Ambiente (per le misure sulla fauna selvatica e per le funzioni di polizia forestale e di lotta al pascolo brado) e dell’Agricoltura (per l’incentivazione e la promozione dell’allevamento suinicolo), con la collaborazione, oltre che delle Asl e dello Zooprofilattico della Sardegna, del Centro di referenza nazionale delle pesti suine (Cerep), dello Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, dell’Osservatorio epidemiologico ve-
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identificativi, saranno abbattuti. È consentito l’utilizzo dei terreni demaniali da destinare al pascolo semi-brado dei suini ma secondo alcune precise condizioni, tra le quali che i terreni siano delimitati con doppi recinti inamovibili per evitare il contatto tra i suini domestici e il sel-
vatico. Nei prossimi giorni l’assessore De Francisci farà il punto sul Piano 2013 con i direttori generali delle Asl e successivamente il tavolo sarà allargato all’Anci e alle organizzazioni agricole. (fonte: regionesardegna.it) ■
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Manuale di ecografia veterinaria Presentato il primo volume di una nuova collana di manuali pratici di ENRICO FEBBO Direttore editoriale di EV opo la presentazione ufficiale avvenuta a Milano in occasione del Congresso SCIVAC “La diagnostica per immagini oggi: come dobbiamo iniziare, dove possiamo arrivare”, è finalmente disponibile il primo di una serie di volumi tratti
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dagli atti dei corsi e degli itinerari proposti da SCIVAC: il Manuale di ecografia veterinaria a cura di Federica Rossi e Giliola Spattini, alla stesura del quale hanno collaborato anche Edoardo Auriemma, Luca Benvenuti, Elvanessa Caleri e Gianmarco Gerboni. Si tratta, come sottolinea Federica Rossi nella presentazione, di un “valido aiuto da tenere sempre a portata di ecografo”, un testo dall’approccio pratico, chiaro e schematico. Dalla ricchissima iconografia (più di 500 fra fotografie,
disegni, schemi a colori), questo manuale di ecografia è stato concepito con l’obiettivo di fornire uno strumento utile a chi vuole apprendere la metodica ecografica e/o migliorare il proprio livello sia di acquisizione che di interpretazione delle immagini ecografiche. L’impostazione utilizzata deriva dall’esperienza del corso di ecografia clinica SCIVAC che, grazie a un rodaggio ormai decennale, ha portato un gruppo affiatato di relatori ad ottimizzare tempi, modi e strategie didattiche per trasferire conoscenze
Nella foto Federica Rossi alla presentazione ufficiale del Manuale
teorico/pratiche ai partecipanti nel migliore modo possibile. Nei primi capitoli, sono riassunti i principi di base che non possono essere ignorati da chi utilizza questa metodica. Viene dedicata particolare attenzione agli artefatti ecografici, che devono essere riconosciuti e correttamente interpretati anche dagli operatori meno esperti. Il quarto capitolo rappresenta un punto chiave del manuale, poiché illustra, grazie a numerose fotografie e schemi, i passi fondamentali per acquisire una tecnica di scansione corretta ed un approccio sistematico. Nella parte speciale, si susseguono i capitoli dedicati ai diversi organi addominali ed extraddominali trattati. Tutti comprendono un’ampia parte introduttiva che, grazie all’utilizzo di tabelle e schemi, fornisce un’accurata guida all’identificazione delle strutture studiate grazie anche a dettagliate informazioni che riguardano la normale anatomia ecografica. La seconda parte di ciascun capitolo della parte speciale è dedicata ai rilievi ecografici in corso di patologia, trattati in modo chiaro e schematico, illustrati da numerose immagini. Il secondo manuale è già in tipografia e sarà presentato al congresso SCIVAC di Rimini; certamente il tema e gli autori saranno anche in questo caso di grande interesse per tutto il mondo veterinario. ■ ROSSI-SPATTINI Manuale di ecografia clinica veterinaria 1° ed., 192 pagg., 520 ill., Edizioni Veterinarie, Marzo 2013 Prezzo di copertina: € 60 Soci ass. fed. ANMVI: € 50 Come ordinare: http://distribuzione.evsrl.it/ Contenuti: PARTE GENERALE 1. Principi fisici degli ultrasuoni 2. Principi di interpretazione delle immagini ecografiche 3. Artefatti in ecografia 4. Tecnica di scansione in ecografia e punti di repere ecografici 5. Tecniche interventistiche in ecografia PARTE SPECIALE 6. Cavità peritoneale 7. Fegato e vie biliari 8. Milza 9. Linfonodi addominali e superficiali 10. Ecografia dello stomaco 11. Ecografia dell’intestino 12. Ecografia del pancreas 13. Apparato genitale femminile 14. Apparato genitale maschile (prostata e testicoli) 15. Vie urinarie superiori (rene e uretere) 16. Vie urinarie inferiori (vescica e uretra) 17. Ghiandole surrenali 18. Ecografia della regione del collo 19. Ecografia del torace
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Normalia: il normalizzatore del transito intestinale del cane e del gatto Dalla ricerca Innovet nello specifico settore delle aliamidi, nasce un approccio innovativo, completo ed efficace per il regime alimentare di cani e gatti affetti da alterazioni del transito intestinale di varia natura Test clinici nel cane e nel gatto hanno dimostrato che, già dopo i primi 5 giorni di utilizzo, Normalia® tende a normalizzare il transito intestinale, riducendo la frequenza delle evacuazioni e migliorando la consistenza delle feci degli animali trattati.
LE TANTE CAUSE DELL’IPERREATTIVITÀ INTESTINALE L’intestino è sicuramente uno dei più importanti organi di frontiera, fondamentale per il benessere e la qualità di vita dei nostri amici a quattro zampe. In condizioni normali, è infatti capace di riconoscere e tollerare una moltitudine di elementi nutritivi introdotti con l’alimentazione, oltre che di ospitare una complessa flora microbica (microbioma) essenziale per il suo corretto funzionamento. Sono però molte le cause che minacciano il delicato equilibrio dell’ambiente intestinale. Alimenti sbagliati o inappropriati, infezioni e infiammazioni gastro-enteriche, stress o farmaci (es. antinfiammatori, antibiotici), possono alterare i normali meccanismi difensivi della mucosa intestinale e scatenare risposte funzionali esagerate, complessivamente riconosciute con il termine di “iper-reattivà intestinale”. Ciò significa che il normale equilibrio reattivo dell’intestino è alterato, tanto da generare fastidiosi e dolorosi problemi di transito (diarrea) che qualsiasi proprietario ha sperimentato almeno una volta nel corso della convivenza con il proprio animale da compagnia.
UN APPROCCIO INNOVATIVO PER LA “NORMALIZZAZIONE INTESTINALE” Normalia® è la soluzione naturale, innovativa ed efficace che la Ricerca Innovet nel settore delle aliamidi ha specificatamente sviluppato per contrastare l’iper-reattività intestinale del cane e del gatto ed i conseguenti problemi di transito (diarrea). Normalia® contiene, infatti, palmitoiletanolamide micronizzata (PEA-m): una sostanza naturale che, somministrata per via orale, è in grado di riportare a norma la reattività di particolari cellule (i mastociti enterici), considerati veri e propri “guardiani” della fisiologia enterica. È stato infatti dimostrato che, quando attivate in eccesso, queste cellule tipiche dei tessuti di frontiera dell’organismo, come appunto l’intestino, sono implicate nella risposta iper-reattiva della mucosa intestinale, con conseguente riduzione della protezione immunitaria, dolore addominale e disturbi di motilità. Normalia® contiene inoltre glutammina, un aminoacido essenziale per proteggere e recuperare l’integrità della barriera intestinale, compromessa in condizioni di iper-reattività. Così facendo, aiuta a ripristinare il corretto grado di permeabilità e la funzione di assorbimento selettivo, tipica dell’epitelio enterico. Normalia® concorre infine al ripristino del normale microbioma enterico, squilibrato in situazioni iperreattive, grazie alla presenza di Bacillus Coagulans (BC): un probiotico in forma di spore resistenti all’ambiente acido dello stomaco, che raggiungono l’intestino in forma vitale e influenzano in modo benefico la locale microflora, a tutto svantaggio dei microrganismi patogeni presenti.
Normalia® è disponibile in confezioni da 30 e 60 bustine stick innovative e di facile utilizzo, da somministrare direttamente nella bocca dell’animale o da mescolare al cibo. Normalia® è un supplemento nutrizionale di libera vendita, reperibile nei negozi specializzati, nelle farmacie e diret-
tamente dal medico veterinario. Maggiori informazioni su www.innovet.it/prodotti Scrivi al servizio consumatori del nostro blog: http://blog.innovet.it Visita la nostra pagina Facebook: http://www.facebook.com/innovet.it. ■
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26 Calendario attività Dal 27 aprile al 21 giugno Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
27 - 28 APR 1 - 4 MAG 3 - 5 MAG 4 - 5 MAG
INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
INCONTRO SIMIV INCONTRO SIATAV
5 MAG
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CAMPANIA
5 MAG
TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN ENDOCRINOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA.. INCONTRA FEDERICO FRACASSI - Hotel Serena Majestic, Montesilvano (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 3° IT. CHIRURGIA: II PARTE - CHIRURGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. DERMATOLOGIA: III PARTE - PRINCIPI DI TERAPIA DERMATOLOGICA NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 29,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TEST DIAGNOSTICI VECCHI E NUOVI IN NEFROLOGIA, ENDOCRINOLOGIA E GASTROENTEROLOGIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it MORBILITÀ E MORTALITÀ IN ANESTESIA: TAVOLA ROTONDA - EBM: EVIDENCE BASED MEDICINE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it PRINCIPI DI PARASSITOLOGIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Eboli - Località Cioffi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
RIPRODUZIONE DEI PICCOLI ANIMALI - Hotel Ca Noa - Brescia - Via Triumplina 66 - ECM: Crediti non previsti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LA STRATEGIA FLOTAC NELLA PARASSITOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Eboli - Località Cioffi IN COLLABORAZIONE CON UNIVERSITA’ DI NAPOLI ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: info@sivae.it CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVAR 15° CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVAR - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa e Ufficio Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it SEMINARIO NAZIONALE SCIVAC GINECOLOGIA E ANDROLOGIA: TUTTO CIÒ CHE È UTILE E INDISPENSABILE SAPERE - Palazzo dei Congressi IN COLLABORAZIONE CON ZOOMARK INTERNATIONAL BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN DERMATOLOGIA NELLA TUA PRATICA CLINICA - Napoli - Hotel Oriente - Via A Diaz 44 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO SEDIAMOCI DAVANTI A... UNA RADIOGRAFIA DELL’ADDOME - Roma, Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA ASVAC - ERRORI E TRAPPOLE DIAGNOSTICHE IN MEDICINA INTERNA E PATOLOGIA CLINICA - ECM: IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON FSA CORSO PRATICO PER IL CONTROLLO DELLE PATOLOGIE CARDIACHE NEL CANE - Centro Studi - Palazzo Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INTERNATIONAL COURSE SCIVAC ADVANCED COURSE - AO MASTERCLASS COURSE ON DISTAL EXTREMITIES SURGERY AND TRAUMATOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO WORKSHOP ON DERMATOPATHOLOGY - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
5 MAG 6 MAG 8 - 10 MAG 11 - 12 MAG 11 - 12 MAG 12 MAG 12 MAG 13 - 15 MAG 15 - 18 MAG 15 - 18 MAG 17 - 19 MAG
CORSO REGIONALE SCIVAC
19 MAG
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP
20 - 25 MAG
CORSO AIVEMP Attenzione: Evento posticipato in data da definirsi.
22 - 24 MAG 31 MAG - 2 GIU 31 MAG - 1 GIU 5 - 7 GIU
CORSO SCIVAC CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC CONGRESSO INTERNAZIONALE SIFIRVET / SCIVAC ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC CORSO AIVEMP
7 GIU 12 - 14 GIU 14 - 15 GIU 16 GIU 18 - 21 GIU
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
PUGLIA - CORSO REGIONALE DI MEDICINA INTERNA - Trani - Via Statuti Marittimi 111 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Tulip Inn - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it VALUTATORI DI SISTEMI ORGANIZZATIVI DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it TRAUMATOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 78° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 23 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it VEPRA - 3RD EUROPEAN VETERINARY REHABILITATION SYMPOSIUM - Palacongressi di Rimini, Rimini - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 1° IT. MEDICINA FELINA: III PARTE - CORSO 3 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MATERIALI A CONTATTO E ADDITIVI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO AVANZATO - MICROCHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IPERATTIVITÀ, IPERATTACCAMENTO E DISTURBI EMOZIONALI NEL CANE L’IMPORTANZA DEL PRIMO APPROCCIO CLINICO - Catania - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 4° IT. ORTOPEDIA: V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 36,6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa l’8 aprile 2013
SOLUZIONI
Un’atrofia del fegato nel suo insieme
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Un’atrofia della porzione sinistra del fegato
QUIZ 2 2009 SIVAR - Cremona, Maggio XI CONGRESSO NAZIONALE
QUIZ 1
Un’atrofia della cistifellea
Risposta corretta: b)
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Risposta corretta: a)
Si solo sulle masse muscolari posteriori per un secondo
b
SIVE/FEEVA - Palazzo del
No mai
Un’atrofia della porzione destra del fegato
XIV CONGRESSO MULTISALA
b c
Si quando non vogliono camminare
a
Casinò, Lido di Venezia,
a
2. Nei cavalli anziani è frequente:
Gennaio 2008
1. Può essere utilizzato il pungolo elettrico sui vitelli?
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