Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 12

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Professione Veterinaria 12-2011:ok

5-04-2011

30 anni ®

LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO

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la VETERINARIA

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Da il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail info@biessea.com analisi@biessea.com

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ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

12 2011

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Anno 8, numero 12 dal 28 marzo al 3 aprile 2011

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

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SIVAE ODONTOSTOMATOLOGIA DEL CONIGLIO

RINNOVATI I VERTICI DI AISA

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AGGIORNAMENTI PER I DATORI DI LAVORO

BREVI EQUIDI Sono in vigore dal 30 marzo le disposizioni sanzionatorie per le violazioni del Regolamento (CE) n. 504/2008 sui metodi di identificazione degli equidi e nella gestione dell'anagrafe equina da parte dell'Unire. Le definisce il Decreto Legislativo 16 febbraio 2011, n. 29, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 marzo.

ESAME DI STATO

LIBIA L'emergenza profughi di provenienza dal Nord Africa "potrebbe rappresentare un rischio di introduzione di agenti eziologici altamente diffusivi", con particolare riguardo all'afta epizootica. La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha informato i Servizi Veterinari regionali, gli Istituti Zooprofilattici, i PIF e gli UVAC, riguardo ai comportamenti che potrebbero essere maggior causa di introduzione della malattia sul territorio nazionale.

GIAPPONE Con il Regolamento di esecuzione (UE) n. 297/2011 la Commissione Europea ha imposto "condizioni speciali per l'importazione di alimenti per animali e prodotti alimentari originari del Giappone o da esso provenienti, a seguito dell'incidente alla centrale nucleare di Fukushima". Disposizioni per gli operatori del settore alimentare e dei mangimi.

ADDESTRATORI Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha firmato il nuovo disciplinare degli addestratori cinofili. Il decreto è stato emanato su parere del Direttivo Enci e della Commissione Tecnica Centrale dell'Enci. Competenze, formazione e modalità di iscrizione nel Registro degli addestratori cinofili sono dettagliati sul sito www.enci.it

Salute risparmio

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Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

www.anmvioggi.it

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

TARIFFARIO PER CONVENZIONI CON IL SSN

Sono indette la prima e la seconda sessione degli esami di Stato di abilitazione all'esercizio della professione di medico veterinario. Ordinanza del Ministero dell'Università: prima sessione il 15 giugno, seconda sessione il 23 novembre 2011. La domanda può essere presentata in una sola sede.

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LEGGE 281

Altri vent’anni così? Adesso ci ascoltino Coinvolgere i llpp. Controllo della spesa. Coordinamento amministrativo. Esenzioni. Audizione parlamentare dell’ANMVI sulla riforma della 281. A PAGINA 3

ANMVI aggiorna la qualifica di RSPP, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Chi ha già conseguito questo titolo potrà frequentare tre ore di “Aggiornamenti sulla sicurezza del lavoro” al 69° SCIVAC. La mattina del 29 maggio, nella sede congressuale di Rimini, Carlo Pizzirani terrà lezioni sulle principali novità normative. Come noto, il Decreto 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) prevede che il datore di lavoro aggiorni obbligatoriamente la propria qualifica di RSPP. L’obbligo, effettivamente sussistente, avrebbe dovuto perfezionarsi entro 12 mesi dall’entrata in vigore del Testo Unico, con l’adozione di un Accordo Stato Regioni che desse indicazioni sulla durata e i contenuti minimi del previsto aggiornamento, così come per legge sono fissati i temi e la durata della formazione iniziale. Di quell’Accordo si sono perse le tracce, ma nel frattempo è cresciuta l’esigenza di non subire l’incertezza della norma e il martellamento del marketing. Per questo ANMVI ha affidato al Collega Carlo Pizzirani, il più autorevole e qualificato formatore nel settore veterinario, una sessione di aggiorna-

mento professionale al 69° SCIVAC. Cogliendo l’occasione di una importante affluenza di Colleghi, l’aggiornamento della qualifica di RSPP potrà svolgersi a Rimini, evitando di sottrarre ulteriori giornate di impegno all’attività professionale. Le lezioni saranno inoltre gratuite, a dispetto di una selva di costose proposte formative, telefoniche, on line, per posta, presso le Camere del Lavoro, a domicilio, ecc. che ci sono state segnalate da molti di voi. L’aggiornamento del 29 maggio è rivolto in particolare ai Colleghi che hanno già conseguito la qualifica di RSPP e ad essi verrà data la precedenza in fase di raccolta delle adesioni. Tuttavia, capienza congressuale permettendo, l’appuntamento è consigliato anche a tutti coloro che, pur non essendo tenuti al conseguimento del titolo di RSPP, desiderano informarsi su una materia che, al di là dell’obbligo stringente, ha importanti risvolti sulla conduzione dell’attività professionale e nei rapporti di lavoro. Sarà inoltre possibile prenotare una consulenza individuale allo stand congressuale dell’ANMVI, nelle giornate di ve■ nerdì e sabato.

FARMACO: UN PRIMO PASSO AVANTI LA CIRCOLARE DEL 29 MARZO DEL MINISTERO DELLA SALUTE, INVIATA ANCHE ALL’ANMVI in risposta alle nostre richieste di modifica del Decreto Legislativo 193/2006, è certamente un passo avanti nella gestione del farmaco veterinario per tutti i colleghi che operano nel settore degli animali da compagnia, ma lascia purtroppo insoluti alcuni problemi che riguardano i veterinari che operano in altri settori. Restiamo quindi in attesa che tutte le nostre richieste possano essere accolte al più presto e comunque confermate nella revisione del testo di legge. Un risultato in ogni modo è stato raggiunto, sia pure parziale, ed è giusto riconoscerlo a chi in questi anni si è continuamente impegnato sul problema. L’ANMVI e la FNOVI hanno certamente avuto sempre un ruolo importante ribadito anche dal Ministero che ci ha chiesto un approfondimento attraverso un’indagine fra tutti i colleghi per motivare e documentare le nostre richieste. Le quasi 4000 schede pervenuteci hanno dimostrato l’ampia condivisione delle nostre posizioni. Il merito del risultato ottenuto deve essere quindi attribuito soprattutto a queste migliaia di veterinari che dandoci fiducia e rappresentanza ci hanno permesso di avere la forza di confrontarci in modo franco e costruttivo con il Ministero e con l’AISA sostenendo correttamente le esigenze espresse da tanti colleghi. Non solo noi, anche altri certamente hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo, ma riteniamo giusto riconoscerne il merito a tutta la veterinaria italiana che ci ha sostenuto in questa ed altre nostre battaglie, assicurando a tutti i colleghi il nostro continuo e massimo impegno su altri ed importanti obiettivi nell’interesse di tutti i veterinari, anche quelli che non si occupano solo di animali da compagnia.

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Randagismo Anmvi Informa

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La 281 ha fallito ma non è colpa sua Alle buone intenzioni del Legislatore seguano azioni efficaci. Entri in gioco la veterinaria privata di MARCO MELOSI Vice Presidente ANMVI (Settore Animali da Compagnia) Si è svolta il 24 marzo l’audizione parlamentare del Vice Presidente ANMVI, Marco Melosi, sulla bozza di testo unificato “Nuove norme in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo”. Il Comitato ristretto della XII Commissione Affari Sociali ha prodotto, coordinato dall’On. Gianni Mancuso, un testo unificato che sintetizza una decina di proposte di legge e sul quale è stato avviato un ciclo di audizioni. Per la veterinaria, nello stesso giorno, sono stati ascoltati Anmvi, Fnovi e SIVeMP. All’audizione, in XII Commissione Affari Sociali, è intervenuto anche Raimondo Colangeli, Past President Sisca, che ha dato un contributo alla disamina del testo per quanto concerne la medicina comportamentale. Di seguito una sintesi della memoria depositata. n tutti questi anni, i medici veterinari italiani hanno già ampiamente avanzato proposte, in consessi intra ed extra categoriali, tavoli tecnici, eventi e dibattiti pubblici. L’ANMVI in particolare si è fatta promotrice di progettualità e servizi concretamente idonei a superare problemi noti e annosi. Certamente la loro portata innovativa non è sempre stata colta dalle istituzioni, dalle amministrazioni e da alcune componenti del settore. Questa audizione ci consente quindi di ribadire le ragioni e gli indirizzi di quella che riteniamo debba essere una riforma vera, sotto il profilo della modernizzazione, dell’applicabilità, delle ricadute economico - finanziarie e del fattivo perseguimento degli obiettivi di tutela animale e prevenzione del randagismo. La Legge 281 è figlia di un Paese che è profondamente mutato. Non meraviglia che in vent’anni sia stata superata e scavalcata da provvedimenti urgenti e contingibili, da una legislazione progressiva e da sopravvenute disposizioni comunitarie che l’hanno progressivamente svuotata di significato. La riforma - ed il Testo Unico proposto in particolare - dovrà quindi armonizzare l’attuale quadro legislativo degli animali d’affezione (portando cani e gatti su un piano di paritetica tutela), restituendogli la certezza e l’autorevolezza normativa necessarie a scongiurare derive involutive che oggi - a fronte di inconfutabili fallimenti - invocano “soluzioni finali” per i randagi. D’altra parte, gli addetti ai lavori ricordano che i medici veterinari hanno atteso anni, prima che si giungesse ad una condivisione etica e sociale sul ricorso alla sterilizzazione, come uno strumento privilegiato della prevenzione della moltiplicazione incontrollata delle nascite, dell’abbandono e del randagismo. Sul piano dei mutamenti, anche di sensibilità etica, si richiama l’articolo 6 del Testo Unificato relativamente all’eutanasia, per sottolineare la necessità di un raccordo con la profonda riflessione in corso presso la Fnovi per una definizione eticodeontologica dell’evento eutanasico.

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COORDINARE IL DECENTRAMENTO La Legge 281/1991 ha rappresentato un quadro di principi legislativi che sul piano am-

LE STRUTTURE PRIVATE

Un’immagine della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. I parlamentari del Comitato ristretto hanno avviato un ciclo di audizioni sul testo che riunisce una decina di proposte di legge. L’ANMVI ha richiamato l’attenzione sull’assenza dei veterinari liberi professionisti nella vecchia Legge 281 e sulla necessità di un loro coinvolgimento nella futura riforma.

ministrativo non si sono tradotti in provvedimenti attuativi armonizzati e coerenti col dettato di legge né nei modi né nei tempi. Il progressivo e incompiuto decentramento amministrativo, negli anni, ha giocato un ruolo fortemente limitante, polverizzando il disposto della Legge 281 in una miriade di scomposte adempienze e inadempienze. Occorrerà quindi evitare di ricadere nell’errore di varare una Legge di sole buone intenzioni e riconoscere la necessità di accompagnare l’indirizzo del Legislatore con adeguati strumenti attuativi che favoriscano il coordinamento fra Stato, Regioni e Comuni. Andrebbero in particolare rinviate a successive norme di indirizzo e di coordinamento le attribuzioni che nel Testo Unificato vengono assegnate alle Regioni e ai Comuni, con particolare riferimento all’art. 12 (Compiti dei Comuni) e all’art. 25 (Medicina Veterinaria di Base), da adottarsi con lo strumento normativo più idoneo (es. Accordo Stato -Regioni/Atto di indirizzo del Ministero della Salute) a garantire uniformità e certezza d’intervento, sentite anche le organizzazioni veterinarie più rappresentative sul piano nazionale e dotate di una articolazione dirigenziale regionale.

CONTROLLARE LA SPESA È necessario disporre di parametri certi e verificabili per il controllo della spesa pubblica generata dalla Legge 281/1991. In questo stesso ramo del Parlamento sono state presentate interrogazioni per avere certezza dei dati sulla consistenza della popolazione animale sulla base della quale viene stanziato il riparto annuale. Non spetta all’ANMVI e nemmeno alla XII Commissione presentare la contabilità della Legge citata, ma possiamo certamente affermare che in venti anni sono state stanziate ingenti risorse finanziarie. Al tempo stesso, possiamo affermare che non vi è stato un adeguato controllo su questa voce della spesa pubblica. Basti dire che i Comuni, destinatari di risorse finanziarie ad hoc, hanno in più di un caso rivelato di non

IVA-ESENTE E DETRAIBILE er incoraggiare la prevenzione veterinaria, l’ANMVI propone di esentare le prestazioni di base dall'IVA e di renderle totalmente detraibili. Nel suo intervento, il Vice Presidente Marco Melosi (foto) ha sottolineato la necessità di individuare un pacchetto di prestazioni ad elevata valenza sanitaria pubblica, fondamentali per la lotta al randagismo. Fra queste la sterilizzazione, ma più in generale tutte quelle prestazioni veterinarie connesse ad obblighi di legge (es. l’identificazione), alla prevenzione e alla medicina veterinaria di base per le fasce deboli.

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avere contezza di questa dotazione di spesa. In tempi recenti, sono stati modificati i criteri del riparto, ma ancora non sono agganciati ad un meccanismo di premialità delle Amministrazioni virtuose. È imperativo per il nostro Paese che in tutti i settori le pubbliche finanze siano gestite con trasparenza e con obiettivi di razionale contenimento. Una politica indirizzata da questi obiettivi libererebbe risorse oggi indisponibili a causa di sprechi e scelte miopi.

Una siffatta politica non può non indurre a ripensare l’impiego delle risorse professionali a disposizione e ad avvalersene con il massimo del risultato. In questi anni sono stati sistematicamente ignorati i medici veterinari liberi professionisti, malgrado rappresentino una risorsa professionale e organizzativa di enorme valenza per il Servizio Sanitario Nazionale e per i Servizi Sanitari Regionali. È qualificante per l’ANMVI l’introduzione di un sistema di medicina veterinaria di base che faccia leva sulle strutture veterinarie private in un’ottica di sanità veterinaria integrata Pubblico-Privato che dovrà realizzarsi anche per il Pronto Soccorso agli animali incidentati. La risorsa delle strutture veterinarie private andrà utilizzata anche in forme di convenzione diverse da quelle previste per le fasce socialmente deboli, ogni volta che la Pubblica Amministrazione necessità della veterinaria privata, sulla base di appositi Accordi contrattuali, che utilizzino il riferimento tariffario deontologico e di buona pratica individuato dalla Fnovi.

DEFISCALIZZARE Occorrerà spostare l’accento sulla prevenzione, anche individuando quelle prestazioni di valenza sanitaria pubblica per le quali è opportuno prevedere la defiscalizzazioni. L’applicazione della più alta aliquota IVA sulle prestazioni veterinarie risulta oltremodo incongruente se applicata a prestazioni di prevenzione veterinaria come la sterilizzazione. Sulla base degli obblighi di legge, degli interventi di prevenzione e della medicina di base alle fasce deboli, si tratterebbe di identificare un pacchetto di prestazioni di medicina veterinaria IVA esenti e interamente detraibili. Riconoscendo nell’identificazione animale un fattore di lotta e prevenzione del randagismo, non possiamo tuttavia affermare che oggi esistano anagrafi canine egualmente efficienti e funzionanti nelle Regioni italiane, con conseguente carenza di dati anagrafici che permettano una programmazione ragionata degli interventi. In questo senso, ha negativamente pesato la mancanza di coinvolgimento dei medici veterinari liberi professionisti nei sistemi informativi regionali. La riforma dovrà pertanto favorire la piena interazione con le anagrafi da parte dei medici veterinari privati. Ciò innalzerebbe significativamente le possibilità di successo anche nelle azioni di rintraccio e ricongiungimento degli animali smarriti e di perseguimento del reato di abbandono. Il medico veterinario privato accreditato (dizione corretta in luogo di “autorizzato”) dovrebbe pertanto rientrare nelle attività che il Testo Unificato attribuisce alle anagrafi canine, dalla registrazione, al cambio di proprietà, al decesso, allo smarrimento.

OSSERVAZIONI Con riguardo al Testo Unificato, si valuta favorevolmente in particolare: • la previsione di sottolineare il dovere da parte del responsabile di animali d’affezione di garantire “adeguati interventi di prevenzione e assistenza medico veterinaria”. • la previsione di istituire una Commissione nazionale per la prevenzione delle morsicature


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4 Anmvi Informa Prestazioni veterinarie • la previsione di rafforzare il contrasto al reato di esercizio abusivo della professione medico-veterinaria, come aggravante dei reati penali contro gli animali

PROPOSTE EMENDATIVE Si suggeriscono, fra gli altri, i seguenti correttivi: • inserire la definizione di “medico veterinario esperto in medicina comportamentale” utilizzando questa dizione esatta ogni volta ricorre nel testo l’erronea dicitura “specialista in medicina veterinaria”. Per “medico veterinario esperto in medicina comportamentale” si deve intendere il medico veterinario esperto in medicina comportamentale come da apposite Linee guida della Fnovi. • non far rientrare la sterilizzazione chirurgica fra i doveri del proprietario, limitandosi ad un più generale obbligo di controllare l’attività riproduttiva dell’animale d’affezione. • cancellare la previsione che il medico veterinario libero professionista debba informare il servizio veterinario pubblico in caso di rifiuto ad inoculare il chip in cane non identificato. • riformulare l’intero dettato sul pronto soccorso, nel senso di prevedere un richiamo a quanto previsto dal nuovo Codice della Strada e conseguenti provvedimenti attuativi. • riformulare la lettera b) nel senso di prevedere che il cane dichiarato “a comprovata pericolosità” (e non a rischio elevato come nel Testo) risulti da certificazione emessa dal medico veterinario esperto in comportamento animale. • sollevando perplessità sulla realizzazione di gattili sanitari, si ritiene eccessiva la durata a 60 gg della custodia temporanea e necessario il coinvolgimento consultivo delle organizzazioni veterinarie, con particolare riferimento alla presenza di un medico veterinario esperto in medicina comportamentale. • precisare che nelle attività propedeutiche all’adozione sia coinvolto un medico veterinario esperto in medicina comportamentale. • precisare che il Servizio veterinario pubblico eroga le prestazioni medico veterinarie rientranti esclusivamente nelle attività e finalità connesse ai canili/gattili e colonie feline. • attribuire l’erogazione delle prestazioni di medicina veterinaria di base per le fasce deboli alle strutture veterinarie private convenzionate, ricomprendendovi l’intervento di medicina comportamentale in cani di comprovata pericolosità. • comprendendo la necessità di una disciplina sanzionatoria, nel raccomandare una proporzionalità con la violazione colpita, si suggerisce di prevedere la destinazione di una parte delle entrate al finanziamento della medicina veterinaria di base. Si conclude auspicando che la materia in esame non sia quindi considerata dal Legislatore come secondaria o minoritaria, come per troppo tempo è stato. Ulteriori ritardi e rinvii d’intervento legislativo concorreranno ad aggravare il quadro della sanità pubblica nazionale, delle finanze pubbliche e della qualità della convivenza civile. Né si sostenga che la questione riguarda solo gli animali d’affezione, i cittadini proprietari e coloro che si occupano a vario titolo di tutela animale. Le cronache, che qui non occorre ricordare, ci dicono che tutta la Società è egualmente interessata dai risvolti sanitari, sociali, ambientali e di ordine pubblico della materia. ■

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Un tariffario per le convenzioni con il SSN Non solo per le prestazioni in intramoenia. La PA che si rivolge ai llpp applichi il tariffario FNOVI 'ANMVI torna a chiedere il riconoscimento del tariffario nazionale per le prestazioni veterinarie rese nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni. Se è corretto individuare un tariffario intra-extramoenia per le "liste d'attesa", l'ANMVI non vede ragione di negare un tariffario di riferimento (FNOVI) quando le prestazioni sono rese alla Pubblica Amministrazione dai medici veterinari privati e di preferirvi bandi gara al ribasso. In fatto di appropriatezza e qualità della prestazione medica non si dovrebbero applicare due pesi e due misure. L’occasione per questo nuovo intervento è stata l’approvazione in Commissione Affari Sociali del Testo unificato sul Governo clinico del relatore, On. Domenico Di Virgilio, che all'articolo 9 elenca i principi fondamentali dell'attività libero-professionale. Fra questi rientra la determinazione della tariffa professionale. Il Testo unificato stabilisce che le tariffe dei dirigenti SSN vengano fissate "previo accordo quadro aziendale con le organizzazioni sindacali della dirigenza sanitaria firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro, dal singolo dirigente, d'intesa con l'azienda sanitaria locale od ospedaliera, in misura tale da coprire tutti i costi, diretti e indiretti, dell'attività medesima". Anche il Parlamento, dunque, come il Mini-

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stero della Salute, attribuisce alle organizzazioni sindacali una titolarità decisionale che getta dubbi sulla dichiarata volontà superpartes di "evitare il conflitto di interessi con le attività istituzionali". Per l'Antitrust la fissazione delle tariffe veterinarie penalizza l'utente e altera gli equilibri della concorrenza. Il principio è stato tradotto nella Legge Bersani che ha cancellato il tariffario minimo, negandovi valenza deontologica e di qualità. Problemi che non si pongono al Legislatore, evidentemen-

te, quando riguardano la libera professione dei dirigenti medici del SSN e che non si pongono nemmeno al Garante della concorrenza, che non considera che le Pubbliche Amministrazioni possano fare concorrenza sleale al Privato. Da tempo si avverte la necessità di disporre di un parametro economico di riferimento nella definizione degli impegni di spesa delle Regioni, per le prestazioni veterinarie rese nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, o in rapporto convenzionale, e di disporre di uno strumento che dia garanzie di decoro professionale oltre che di rapida concertazione. Per l’ANMVI, la soluzione è una sola ed è lo Studio indicativo dei compensi professionali del medico veterinario della FNOVI. L'ANMVI ha chiesto al Ministero della Salute di valutare iniziative per favorire l'adozione in tutte le Regioni del tariffario della FNOVI ogni volta che le amministrazioni regionali ricorrono a convenzioni con i veterinari liberi professionisti. Farebbero eccezione le prestazioni erogate in applicazione dell'ACN per la specialistica convenzionata e da questo disciplinate. L'ANMVI ha suggerito l'ipotesi di un Accordo tra il Ministero della Salute e le Regioni, in attuazione "del principio di leale collaborazione" e "al fine di coordinare l'esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune". ■

Fazio: caudotomia “nell’interesse dell’animale” na nota trasmessa il 21 marzo dalla Direzione Generale della Sanità Animale e firmata dal Ministro della Salute, fornisce alcune "indicazioni tecniche" sull'applicazione della Legge 201/2010 che ha ratificato la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia. La nota è indirizzata alle Regioni, Anmvi, Fnovi, Enci e alle associazioni di protezione animale e si sofferma, in particolare, sul divieto di effettuare, sugli animali da compagnia, interventi chirurgici destinati a modificarne l'aspetto o finalizzati ad altri scopi non curativi, quale, tra gli altri, il taglio della coda, e sulla "possibilità di ammettere eccezioni". Al riguardo, il Ministro Ferruccio Fazio precisa che "fermo restando il divieto assoluto, sussiste tuttavia la possibilità di eseguire, in via eccezionale, interventi chirurgici non curativi ritenuti necessari sia per ragioni di medicina veterinaria sia nell'interesse dell'animale, beninteso qualora tali ragioni siano rilevate dal medico veterinario che se ne assume la responsabilità". La fattispecie in questione è riferibile, in particolare, all'intervento di caudotomia, "effettuabile sui cani impegnati in talune attività di lavoro, nonché in quelle di natura sportivo-venatoria spesso espletate in condizioni ambientali particolari, quali in zone

veterinario potrà effettuare gli interventi di caudotomia a scopo preventivo sui cani impiegati nelle citate attività, attenendosi alle buone pratiche veterinarie, previa anestesia ed entro la prima settimana di vita dell'animale, rilasciando una certificazione dalla quale si evincano le ragioni che hanno motivato l'intervento stesso".

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ANIMALE DA COMPAGNIA

di fitta vegetazione che, comportando un elevato impegno motorio, espongono notoriamente l'animale al rischio di fratture, ferite e lacerazioni della coda, con ripercussioni sulla salute e sul benessere dello stesso". Inoltre, qualora l'intervento di amputazione della coda fosse praticato in età adulta a fini terapeutici, "non sarebbe esente da maggiori rischi a causa della più intensa invasività e impatto sul benessere psico-fisico dell'animale". Pertanto, "nell'interesse dell'animale, il medico

Nella stessa nota, il Ministro precisa che i cani a disposizione delle Forze Armate e di Polizia, della Protezione Civile, dei Vigili del fuoco rientrano nelle norme di tutela generale della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia. Inoltre, nell’attuare la Convenzione, si intende per animale da compagnia "ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto dall'uomo, in particolare presso il suo alloggio domestico, per suo diletto e compagnia". Per quanto riguarda i cani a disposizione delle Forze Armate e di Polizia, della Protezione Civile, dei Vigili del fuoco "e degli altri soggetti che svolgono un servizio pubblico di pronto intervento e soccorso e che - in ragione della attività in cui sono impiegati non rientrerebbero nella richiamata definizione", la nota del Ministro chiarisce che "godono delle norme di tutela generale della Convenzione stessa". ■


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6 Attualità Indagini e ricerche

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681 euro: il reddito mensile dopo un anno dalla laurea Dall’ultima indagine di Alma Laurea la conferma di una situazione disastrosa in Medicina Veterinaria di ANTONIO MANFREDI ncominciamo con qualche informazione sulla ricerca che il Consorzio Alma Laurea svolge ormai da una decina di anni sulle prospettive occupazionali dei laureati, prospettive che negli ultimi anni sono fortemente peggiorate soprattutto in alcuni settori fra i quali, in modo molto evidente, quello veterinario. Siamo sempre stati critici nei confronti delle indagini svolte da Alma Laurea per vari motivi derivanti dalla metodologia, dalla mancanza dei dati di alcune facoltà e soprattutto dal modo di proporre i risultati evidenziandoli sempre con

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un certo ottimismo, anche quando non vi era alcun motivo, vedendo sempre il bicchiere mezzo pieno e mai abbastanza vuoto. I numeri derivanti da ricerche di mercato o indagini statistiche, nonostante la loro stessa oggettività, possono comunicare significati molto diversi secondo il modo di proporli. Il mezzo pollo di Trilussa ne è sempre stato un esempio molto significativo. Avremo modo di evidenziare, vedendo i dati resi pubblici in questi giorni con la pubblicazione dell’ultima indagine riferita al 2010, come sia pericoloso riportare solo dei numeri senza dare loro un corretto significato. Ad esempio, abbiamo sempre contestato nelle indagini Istat, e quindi anche a queste di Alma Laurea, l’assun-

COLLETTIVO INDAGATO Collettivo selezionato (per anni dalla laurea) Laureati 2009 a 1 anno

Laureati 2007 a 3 anni

Numero di laureati

607

570

Numero di intervistati

561

479

Tasso di risposta

92,4

84,0

Uomini

39,0

35,3

Donne

61,0

64,7

27,2

26,6

102,1

102,3

7,4

7,0

Composizione per genere (%)

Età alla laurea (medie) Voto di laurea in 110-mi (medie) Durata degli studi (medie, in anni)

to che chi dichiara di svolgere lavoro autonomo o libero professionale possa intendersi come “occupato”, o ancora peggio “occupato stabile” quando spesso questi giovani laureati sono dei disperati che sono stati costretti ad intraprendere questa strada, spesso senza alcuna soddisfazione professionale ed economica, solo perché non esistono altre possibili alternative. Un’ultima riflessione: trovo sbagliato che tutte le indagini sulla veterinaria la considerino sempre parte del più ampio settore dell’agricoltura nonostante il veterinario sia Medico Veterinario e faccia riferimento al Ministero della Salute con gli stessi obblighi e responsabilità di un medico di umana. Forse, un tempo, quando si occupava solo di animali da reddito, era certamente una figura professionale fortemente legata all’agricoltura, ma mi sembra che oggi con lo sviluppo degli animali da compagnia, anche il cavallo è ritenuto tale, abbia ormai acquisito una sua autonomia settoriale che dovrebbe esserle riconosciuta. Negli ultimi giorni molti quotidiani hanno dato ampio spazio alla crisi occupazionale dei laureati evidenziando le difficoltà dei vari settori. La veterinaria non era mai presa in considerazione perché rientra nell’agricoltura. Come è possibile sovrapporre i problemi occupazionali dei veterinari, che ormai operano principalmente nel settore degli animali da compagnia, con quelli dei laureati in agraria? Il mio ragionamento potrebbe sem-

brare un inutile sofisma ma credo che, al contrario, sia difficile far crescere l’immagine di una categoria se questa in tutte le ricerche ed indagini non viene mai considerata nella sua autonomia e specificità professionale. Vediamo ora i dati più significativi emersi dall’ultima indagine del 2010. I laureati nel 2009 riferiti alle 11 facoltà che aderiscono al progetto Alma Laurea (escluse quindi, se ben ricordo, Milano, Napoli e Pisa)

CONDIZIONE OCCUPAZIONALE Collettivo selezionato (per anni dalla laurea) Laureati 2009 a 1 anno

Laureati 2007 a 3 anni

Lavora

44,4

71,6

Non lavora e non cerca

20,7

11,1

Non lavora ma cerca

34,9

17,3

9,6

7,9

Uomini

46,3

70,7

Donne

43,2

72,1

FORMAZIONE POST-LAUREA Collettivo selezionato (per anni dalla laurea) Laureati 2009 a 1 anno Ha partecipato ad almeno un’attività di formazione (%)

80,0

Laureati 2007 a 3 anni 85,6

Attività di formazione: conclusa/in corso (% per attività) Tirocinio/praticantato

40,8

48,2

5,5

11,5

20,5

23,6

Master universitario di I livello

0,5

2,5

Master universitario di II livello

2,5

2,9

Altro tipo di master

7,5

9,6

33,2

32,4

Corso di formazione professionale

5,5

10,2

Attività sostenuta da borsa di studio

5,9

11,3

Dottorato di ricerca Scuola di specializzazione

Stage in azienda

Condizione occupazionale (%)

Quota che non lavora, non cerca ma è impegnato in un corso universitario/praticantato (%) Quota che lavora, per genere (%)

CARATTERISTICHE DELL’ATTUALE LAVORO Collettivo selezionato (per anni dalla laurea) Laureati 2009 a 1 anno

Laureati 2007 a 3 anni

40,2

57,7

6,0

8,5

46,2

66,2

Inserimento/formazione lav./apprendistato

0,8

1,2

Tempo determinato

5,6

4,7

20,1

17,2

3,2

1,5

Totale atipico

28,9

23,3

Senza contratto

23,7

8,7

45,4

25,9

Tipologia dell’attività lavorativa (%) Autonomo Tempo indeterminato Totale stabile

Collaborazione/consulenza Altro contratto atipico

Diffusione del part-time (%)


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8 Attualità Indagini e ricerche

sono stati 607. Il 39% di questi erano uomini ed il 61% donne. Rispetto al 2007 (35,3% uomini e 64,7% donne) queste percentuali sono leggermente cambiate con una crescita della componente maschile in controtendenza rispetto all’andamento degli ultimi anni. Età media alla laurea nel 2009 27,2 mentre nel 2007 era stata di 26,6 anni, in leggero peggioramento. Di conseguenza anche la durata media degli studi si è allungata passando da 7 nel 2007 a 7,4 nel 2009. Il voto di laurea invece è rimasto sostanzialmente stabile con una diminuzione veramente non significativa, da 102,3 a 102,1. Cosa fa un giovane laureato di 27 anni? Certamente partecipa a qualche attività formativa anche se in misura minore rispetto ai laureati del 2007. La percentuale era infatti dell’85,6% e si è ridotta due anni dopo all’80%. Di questi il 40,8%, fa un tirocinio o praticantato, nel 2007 era il 48,2%. Un 20% si è iscritto ad una scuola di specializzazione ed il resto a master, dottorato di ricerca, ecc. tutti con valori percentualmente inferiori al 2007. Il giovane laureato

poi dovrebbe prepararsi per superare l’esame di Stato ma molti in questi ultimi anni, sapendo di non trovare facilmente occupazione, tendono a rimandare questo momento per evitare i costi dell’iscrizione all’Ordine, ENPAV, ecc. Ma, al di là degli aspetti formativi, quale è la condizione occupazionale di questi giovani Medici Veterinari? A un anno dalla laurea i laureati del 2009 dichiarano di “lavorare” solo nel 44,4% dei casi. Lavorare l’ho volutamente evidenziato fra virgolette perché vedremo poi in quali condizioni significa spesso lavorare. Per quanto riguarda i laureati del 2007, dopo tre anni dalla laurea, la percentuale è del 71,6% che per qualcuno potrebbe essere buona ma guardandola dal nostro punto di vista significa che il 30% di questi laureati è ancora disoccupato. Trovo questo valore veramente preoccupante. Se vediamo questi dati suddivisi fra uomini e donne, mentre per i laureati del 2009 ci sono più occupati uomini 46,3% rispetto alle donne 43,2, i valori percentuali riferiti al 2007 evidenziano una situazione più favorevole alle donne, 72,1, rispetto agli uomini, 70,7%. Vediamo ora quali sono le caratteristiche del lavoro svolto, riferendoci ovviamente solo a quelli che hanno dichiarato di avere un lavoro. Il 46,2% dei laureati del 2009 che lavorano avrebbero un lavoro stabile mentre per quelli del 2007 la percentuale arriva al 66,2%. Il problema è che la stragrande maggioranza di questi svolge lavoro autonomo (libero professionale) e come abbiamo già detto all’inizio da un lato è molto difficile ritenerlo “stabile” e dall’altro, molto spesso, è una scelta obbligata in mancanza di altre alternative. Ricordo che tempo

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GUADAGNO Collettivo selezionato (per anni dalla laurea) Laureati 2009 a 1 anno

Laureati 2007 a 3 anni

Uomini

702

1.129

Donne

667

860

681

954

Guadagno mensile netto (medie, in euro)

Guadagno medio mensile

EFFICACIA DELLA LAUREA E SODDISFAZIONE PER L’ATTUALE LAVORO Collettivo selezionato (per anni dalla laurea) Laureati 2009 a 1 anno

Laureati 2007 a 3 anni

86,8

89,9

Abbastanza efficace

4,5

5,3

Poco/Per nulla efficace

8,6

4,7

7,3

7,3

Efficacia della laurea nel lavoro svolto (%) Molto efficace/Efficace

Soddisfazione per il lavoro svolto (medie, scala 1-10)

fa, facendo un sondaggio sia pure limitato in un gruppo di liberi professionisti, emergeva evidente che il sogno della maggior parte di loro era quello di diventare veterinario pubblico. E come dargli torto! Oltre le occupazioni “stabili” abbiamo, riferito ai laureati del 2009, un 5,6% a tempo determinato, un 20,1% di rapporti di collaborazione ed un 3,2 con altri contratti atipici. Infine il 23,7% di quanti dichiarano di avere un lavoro, 1 su 4,

lavora senza alcun tipo di contratto. Il part-time è molto diffuso, 45,4%. Ovviamente i dati riferiti ai laureati del 2007 sono molto diversi. Si riduce soprattutto la percentuale di quanti lavorano senza alcun tipo di contratto che si limita all’8,7%. Da questi dati emerge in modo chiaro un settore in forte crisi occupazionale. Dopo un anno dalla laurea quelli che dicono di avere un lavoro sono solo il 44,4% ma di questi, poi, per peggiorare ulteriormente la situazione, un quarto lavora senza contratto, un terzo con varie tipologie di contratti atipici, e molto meno della metà, secondo l’indagine, può dire di avere un lavoro stabile anche se questi sono per lo più lavoratori autonomi che, con la situazione di crisi del settore che stiamo vivendo, è veramente difficile definire stabili. Molti di questi, infatti, alla prima occasione colgono la possibilità di un lavoro con un minimo di retribuzione garantita e con un unico sogno: diventare veterinario pubblico. Un altro aspetto interessante che deve essere considerato per completare il quadro difficile del settore è quello riferito alla retribuzione di quanti lavorano. Abbiamo visto che la situazione occupazionale è veramente drammatica ma insieme a questa deve essere anche considerato il guadagno medio dei fortunati che lavorano, guadagno veramente basso per un laureato di 27/28 anni che ha studiato all’università per più di sette, come minimo, con un investimento economico e temporale veramente pesante. I laureati del 2009 dopo un anno, quelli che lavorano ovviamente, possono vantare una retribuzione media di 681 euro al mese, quelli del 2009 dopo tre anni dalla laurea arrivano a 954. Gli uomini sono un po’ più fortunati delle donne: 702 contro i 667 euro dopo un anno dalla laurea e 1.129 contro gli 860 per i laureati del 2007. Veramente redditi da fame e non sono dichiarazioni dei redditi influenzate in qualche caso da possibili reticenze. D’altra parte il reddito medio dei veterinari in Italia, in questo caso quello dichiarato ai fini fiscali, è di circa 15mila euro. Nonostante questa situazione, alla domanda dell’indagine riferita all’“Efficacia della laurea e soddisfazione per l’attuale lavoro” l’86,8% di quelli del 2009 ha risposto efficace, contro l’89,9% di quelli del 2007 mentre solo l’8,6% ed il 4,7% hanno dichiarato poco/per nulla efficace. E per concludere, dovendo valutare da 1 a 10 la soddisfazione del lavoro svolto il risultato è piuttosto buono: 7,3. Evidentemente chi si accontenta, gode. ■


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10 Anmvi International Buiatria a Lomza

VETERINARIA 12 | 2011

ANMVI e Polonia: accordi non solo di carta È partito con successo il training tra colleghi Italiani e Polacchi

Parte del gruppo di colleghi polacchi con l'allevatore, Facchi e Buoli

omincia a concretizzarsi con successo l’attività internazionale buiatrica di ANMVI e la Polonia. Al Centro Studi di Lomza, in collaborazione con la locale Università ed il distretto veterinario provinciale si è svolta la prima due giorni di studio (1 e 2 Aprile) e pratica buiatrica. Da un lato Adam Olidziejewski, Marian Czerski, Emilian Kudyba ed il rettore prof. Dr. Wazkciexic; dall’altro i colleghi Mario Facchi e Danio Buoli introdotti da Giancarlo Belluzzi, responsabile di ANMVI International. L’iniziativa, un concreto scambio professionale tra colleghi dei due Paesi, è stata un reale e positivo confronto che mette le basi per un futuro di collaborazione intensa e soddisfacente tra ANMVI e la Polonia. Venti veterinari polacchi si sono riuniti prima nel centro studi della clinica di Adam e poi in 3 impianti, concentrandosi sui tre temi che si erano dati, per un confronto tecnico e professionale a tutto campo. I tre argomenti sono stati: Esami chimico-clinici, Tecniche laparoscopiche e Gestione sanitaria di una mandria di bovine da latte. Il traning è iniziato con una panoramica sul sistema veterinario italiano e poi con una precisa disa-

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mina teorica dei tre argomenti, a cui è seguito un vivace confronto dei rispettivi punti di vista professionali durato ben 4 ore. Poi, dal pomeriggio del primo giorno fino alla sera del giorno successivo, i colleghi polacchi hanno passato in rassegna due aziende agricole e hanno visitato una decina di animali in un centro di raccolta pubblico, praticando anche un intervento chirurgico eseguito dai due italiani e commentato tutti insieme. I colleghi stranieri non sono secondi agli italiani, ma hanno il problema di avere un rapido ed efficace riposizionamento professionale su dimensioni più ampie, su produzioni più elevate e su richieste di intervento sempre più “sofisticate” perché gli animali sono sempre più spinti a produzioni più elevate. Le due aziende utilizzate per il training, ad esempio, sono in rapida espansione, passate in una decina d’anni da pochi capi in mungitura ad un’ottantina, con produzioni medie rispettivamente di 74 e 89 quintali per lattazione ed in lenta ma costante crescita anno dopo anno. Anche la tecnologia utilizzata, grazie ai sostanziali aiuti di cui beneficiano i Paesi dell’Est, è sempre più paragonabile alla nostra, per cui il confronto col nostro paese è tanto richiesto quanto discusso e valutato insieme.

Danio Buoli illustra le tecniche operatorie ai colleghi

L’area di Lomza è tra le più interessanti della Polonia. Popolata da molti bovini e suini, sta subendo anch’essa, come tutto il Paese e tutti i suoi settori, un rapido e profondo cambiamento strutturale, al pari di tutti i paesi dell’Est Europa, con la peculiarità che, essendo questa del nord est polacco una regione molto agricola e fertile, attrae investimenti ed è al centro di scambi con Olanda e Danimarca ma anche con un commercio molto fiorente verso la Lituania, l’Ucraina e la Russia. Le vecchie aziende di alcuni capi stanno per essere sostituite da moderne stalle di bovine da latte, il prezzo del latte sta aumentando, i suinetti sono spesso importati per l’ingrasso e l’Europa finanzia fino al 60% l’ammontare dell’investimento; ogni azienda, come molti centri industriali di grande ma anche di piccola portata, infatti, espongono un grande cartello che menziona l’aiuto di Bruxelles partito nel 2007 ed il cui primo step sarà terminato nel 2013. Questo è anche il dato che comunica il desk del nostro Paese a Varsavia, per cui ciò

attrae molti imprenditori stranieri ad investire nel Paese mentre professionisti di tutte le branche seguono i loro clienti laggiù. Tra gli investitori di quella zona si contano anche degli italiani, che alimentano la curiosità dei polacchi vero l’Italia. È anche questo il motivo che spinge i polacchi ad un rapporto più stretto con i nostri colleghi. Il tentativo di ANMVI ora è quello di andare oltre, accettando la sfida di supportare l’Università locale di Agraria. Lo scorso anno infatti venne firmato un preliminare protocollo d’intesa, ma ora il rettore di questa prima accademia privata, dedicata alle discipline agro zootenciche e veterinarie, chiede un vero e proprio affiancamento per costruire nuovi laboratori o sottoscrivere accordi con i professionisti migliori anziché finanziare la costruzione di stalle, ospedale e cliniche dentro il recinto dell’accademia. Una scelta che non può che essere condivisa perché ANMVI da sempre la suggerisce anche al mondo accademico del nostro Paese. ■

A.N.M.V.I. INTERNATI

NAL

DA TRE CONTINENTI utto pronto per la Settimana Internazionale di ANMVI International, dal 3 al 7 maggio, nella sede cremonese di Palazzo Trecchi. Si tratterà di un tirocinio formativo per 30 medici veterinari provenienti da tre Continenti. Il gruppo sarà composto da giovani professionisti dall’Est Europa, dalla Russia, dall’India e dal cuore dell’Africa, oltre a rappresentanze Israeliane e Palestinesi. L’iniziativa rientra nel Progetto “EccellEnte” di ANMVI International, finanziato dalla Regione Lombardia dal 2007, per la diffusione di un modello formativo ad elevata specializzazione, che trae linfa dal sistema agroalimentare lombardo e che è stato promosso dall’Assessore regionale alla Formazione, Gianni Rossoni. Il

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Mario Facchi durante l'intervento chirurgico

modello di insegnamento è quello delle lezioni collegate a visite didattiche in aziende zootecniche e agroalimentari ed impianti della provincia e della Regione Lombardia, a cui si aggiungerà una visita a Parma, all’Authority Europea EFSA. Al mattino lezioni sulle malattie animali trasmissibili all’uomo mentre il pomeriggio è dedicato ai sopralluoghi nelle aziende cremonesi prese a modello. Infine, il venerdì ed il sabato della prima settimana di maggio, ultima parte dello stage, gli stranieri incontreranno alcune centinaia di veterinari che, sempre nel Centro Studi di ANMVI International, popoleranno il congresso internazionale della SIVAR (Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito).


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12 Attualità Pet insurance

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Incidenza degli infortuni negli animali da compagnia eventi non facilmente controllabili entro uno stato di rischio consolidato e capaci di garantire rimborsi davvero remunerativi. L’ANMVI ritiene matura la domanda dei proprietari, ma prima di procedere ad una proposta desidera conoscere l’effettiva incidenza di alcuni episodi di infortunio nei pet e confrontarsi con le offerte sul mercato. Una buona assicurazione dell'animale da compagnia agisce

cio. Lo proponiamo anche in formato cartaceo sulla nostra rivista per agevolare quanti avessero maggiore dimestichezza con il fax e per favorire la più ampia consultazione. Da tempo la nostra Categoria si confronta con una domanda di copertura assicurativa non adeguatamente sostenuta da prodotti realmente soddisfacenti. Per tali, intendiamo prodotti in grado di liquidare una tipologia di

'ANMVI ha avviato una ricognizione, tramite questionario on line, per la rilevazione della frequenza di alcune prestazioni riconducibili ad episodi di infortunio negli animali da compagnia. Il questionario è rivolto a medici veterinari e ha già raccolto più di trecento compilazioni a pochi giorni dal suo lan-

L

A.N.M.V.I.

come uno strumento di gestione del rischio per il proprietario ma anche per il medico veterinario. Il confronto può essere fatto in termini di premio, di tipologia della copertura sanitaria degli animali da compagnia, di affidabilità della compagnia. In molti casi sono i proprietari a rivolgersi ai medici veterinari per sapere qual è la migliore assicurazione. Con questa consultazione, l’ANMVI intende avviare uno studio non solo per andare incontro alle esigenze dei proprietari che chiedono supporti economici alla spesa veterinaria, ma anche per mettere il medico veterinario nella posizione di orientare il cliente e di rendere un servizio. ■

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLA FREQUENZA DI ALCUNE PRESTAZIONI

RICONDUCIBILI AD INFORTUNIO NEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA Compilare e spedire al fax 0372/40.35.26 La rilevazione dell’incidenza di alcune prestazioni medico-veterinarie, riconducibili ad episodi di infortunio negli animali da compagnia è una informazione necessaria ai fini di una valutazione dello stato di rischio assicurativo. Le compagnie, anche di primaria grandezza, che manifestano interesse a proporsi sul mercato delle polizze per le cure veterinarie, richiedono questo dato per essere competitive e al tempo stesso offrire piani di copertura basati su garanzie di rimborsabilità. Ciò premesso l’ANMVI desidera condurre un monitoraggio fra i Colleghi per raccogliere dati d’orientamento, che pur non avendo finalità statistica, siano utili alla definizione di prodotti assicurativi in grado di rispondere alle sollecitazioni della nostra Categoria, della società e delle stesse compagnie assicurative. Un ringraziamento ai Colleghi che vorranno contribuire. DATI DEL MEDICO VETERINARIO Nome: ............................................................................................................... Cognome: ...................................................................................................... Ordine provinciale di appartenenza:..................................................................... E-mail: ...................................................................................................... Area geografica:

❑ Nord Italia

❑ Sud Italia

1): Eserciti nella seguente tipologia di struttura: ❑ Ambulatorio ❑ Studio ❑ Clinica ❑ Ospedale ❑ Pronto soccorso 2): Eserciti nella seguente zona: ❑ Centro urbano ❑ Area rurale 3) Indica per ciascuna prestazione la frequenza in base alla tua esperienza professionale nell’ultimo anno: AMPUTAZIONE ARTO ❑ 1 volta alla settimana ❑ 1 volta ogni 15 gg ❑ 1 volta al mese ❑ 1 volta ogni 3 mesi ❑ 1 volta ogni 6 mesi ❑ 1 volta all’anno ❑ meno di una volta all’anno. AMPUTAZIONE CODA TRAUMATICA ❑ 1 volta alla settimana ❑ 1 volta ogni 15 gg ❑ 1 volta al mese ❑ 1 volta ogni 3 mesi ❑ 1 volta ogni 6 mesi ❑ 1 volta all’anno ❑ meno di una volta all’anno. LUSSAZIONI TRAUMATICHE (escluso lussazione conseguente a displasia dell’anca nel cane) (che necessitano di trattamento chirurgico) ❑ 1 volta alla settimana ❑ 1 volta ogni 15 gg ❑ 1 volta al mese ❑ 1 volta ogni 3 mesi ❑ 1 volta ogni 6 mesi ❑ 1 volta all’anno ❑ meno di una volta all’anno.

❑ Centro Italia

❑ Isole

FRATTURE SCHELETRICHE (che necessitano di trattamento chirurgico) ❑ 1 volta alla settimana ❑ 1 volta ogni 15 gg ❑ 1 volta al mese ❑ 1 volta ogni 3 mesi ❑ 1 volta ogni 6 mesi ❑ 1 volta all’anno ❑ meno di una volta all’anno. ERNIA DEL DISCO (che necessita di trattamento chirurgico) ❑ 1 volta alla settimana ❑ 1 volta ogni 15 gg ❑ 1 volta al mese ❑ 1 volta ogni 3 mesi ❑ 1 volta ogni 6 mesi ❑ 1 volta all’anno ❑ meno di una volta all’anno. ENUCLEAZIONE / RIPOSIZIONAMENTO GLOBO OCULARE ❑ 1 volta alla settimana ❑ 1 volta ogni 15 gg ❑ 1 volta al mese ❑ 1 volta ogni 3 mesi ❑ 1 volta ogni 6 mesi ❑ 1 volta all’anno ❑ meno di una volta all’anno. TORSIONE DELLO STOMACO ❑ 1 volta alla settimana ❑ 1 volta ogni 15 gg ❑ 1 volta al mese ❑ 1 volta ogni 3 mesi ❑ 1 volta ogni 6 mesi ❑ 1 volta all’anno ❑ meno di una volta all’anno.

ROTTURE LEGAMENTOSE (che necessitano di trattamento chirurgico) (Escluso rottura del Leg. Crociato Anteriore nel cane) ❑ 1 volta alla settimana ❑ 1 volta ogni 15 gg ❑ 1 volta al mese ❑ 1 volta ogni 3 mesi ❑ 1 volta ogni 6 mesi ❑ 1 volta all’anno ❑ meno di una volta all’anno. TAGLIO CESAREO ❑ 1 volta alla settimana ❑ 1 volta ogni 15 gg ❑ 1 volta al mese ❑ 1 volta ogni 3 mesi ❑ 1 volta ogni 6 mesi ❑ 1 volta all’anno ❑ meno di una volta all’anno. CORPO ESTRANEO GASTRICO O INTESTINALE (che necessita di trattamento chirurgico) ❑ 1 volta alla settimana ❑ 1 volta ogni 15 gg ❑ 1 volta al mese ❑ 1 volta ogni 3 mesi ❑ 1 volta ogni 6 mesi ❑ 1 volta all’anno ❑ meno di una volta all’anno. TRAUMI INTERNI ESTERNI DA INCIDENTE AUTOMOBILISTICO ❑ 1 volta alla settimana ❑ 1 volta ogni 15 gg ❑ 1 volta al mese ❑ 1 volta ogni 3 mesi ❑ 1 volta ogni 6 mesi ❑ 1 volta all’anno ❑ meno di una volta all’anno.

OSSERVAZIONI: ....................................................................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. (allegare eventuale nota di osservazioni)

Il presente questionario può essere compilato in alternativa via web al sito: www.anmvi.it.

CAB ABSTRACT VET DATA BASE l Cab Abstracts Vet Database possono gratuitamente accedere tutti i soci SCIVAC, SIVAR, SIVE, SIVAE, SIVAL, AIVEMP e i soci delle Società Specialistiche SCIVAC e SIVE in regola con il pagamento della quota associativa per l'anno in corso. Consultabile dal portale di EGO, Cab Abstract Vet Database è la più grande banca dati di medicina veterinaria al mondo, fondata nel 1901. Indicizza oltre 1.000.000 di abstracts da più di 3.000 riviste scientifiche (tutte quelle di medicina veterinaria e numerosissime di discipline biomediche correlate) e oltre 75.000 atti congressuali. VetMed Resource contiene il Veterinary Science Database, un sottoinsieme del CAB Abstracts Database, il database bibliografico più grande al mondo nel settore della medicina veterinaria. VetMed Resource è la collezione più comprensiva d’informazione veterinaria del mondo, che include più di 1.4 milioni di record bibliografici e più di 30,000 articoli in Full Text. Include anche una sezione di riviste scientifiche, un glossario vasto di più di 60,000 termini e anche ricerche preparate da esperti – non esiste un modo più semplice di avere accesso a tutta l’informazione necessaria. • Al suo cuore si trova il Veterinary Science Database. Aggiornato settimanalmente, questa banca dati fornisce l’informazione bibliografica, gli astratti e il contenuto Full Text per tutti gli argomenti di medicina veterinaria. • VetMed Resource offre l’accesso anche all’Animal Health and Production Compendium con più di 2,800 datasheets e più di 2000 immagini in rispetto agli animali d’allevamento e i parasiti e le malattie che li colpiscono. • Queste due risorse si combinano a fornire una collezione comprensiva di tutta l’informazione veterinaria del mondo da 1973 al presente, che include le malattie zoonotiche, i patogeni e vettori, l’allevamento, la nutrizione e il benessere e comportamento animali. Ci sono le possibilità di ricerca e di scorrimento flessibili che dalla possibilità di condurre una ricerca adatta ai suoi bisogni che includono la possibilità di fare una ricerca veloce o avanzata e di scorrere secondo un argomento specifico per qualunque chi già ha una ricerca in mente.

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CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC

Rimini, 27-29 Maggio 2011 Palazzo dei Congressi di Rimini

WORKSHOP PRATICI

NUTRIZIONE CLINICA Dottore, questo alimento è adatto al mio animale? VENERDÌ 27 MAGGIO 2011 Ore 14.20 -17.00 - Sala 9 PierPaolo Mussa (I), Liviana Prola (I) Lingua: Italiano Numero partecipanti: 20 Quota: Entro il 22 aprile € 100,00 - Dal 23 aprile al 10 maggio € 140,00 Gli obiettivi che il workshop pratico si propone sono quelli di aggiornare i partecipanti relativamente alle informazioni e all’interpretazione dell’etichetta dei mangimi commerciali in modo da renderli in grado di formulare un giudizio sull’adeguatezza nutrizionale per le diverse categorie fisiologiche e/o patologiche di animali. Le sessioni pratiche si baseranno sulla valutazione di etichette inventate che permetteranno, però, di acquisire una metodologia valutativa.

CARDIOLOGIA Interpretazione dinamica dei disturbi del ritmo del cane e del gatto SABATO 28 MAGGIO 2011 Ore 9.20 -12.00 - Sala 9 Roberto Santilli (I), Manuela Perego (I) Lingua: Italiano - Numero partecipanti: 20 Quota: Entro il 22 aprile € 100,00 Dal 23 aprile al 10 maggio € 140,00 Durante la sessione specialistica verranno analizzati in modo dinamico, sotto la guida dei relatori, i più comuni disturbi del ritmo nel cane e nel gatto. Verranno suggeriti algoritmi diagnostici per analizzare le bradicardie, le tachicardie sopraventricolari, le tachicardie ventricolari, i disturbi della conduzione atrioventricolare ed intraventricolare. Ai partecipanti, dopo un attento esame dei tracciati, verrà richiesto di rispondere a domande con opzioni multiple attraverso un sistema interattivo. Dopo aver acquisito le percentuali delle singole risposte i relatori discuteranno le diverse opzioni indicate dai partecipanti fino all’acquisizione dei criteri elettrocardiografici per una diagnosi definitiva. Oltre alla lettura degli elettrocardiogrammi, durante la sessione, verranno discusse le condizioni emodinamiche che caratterizzano le singole aritmie e le eventuali opzioni terapeutiche.

DERMATO-PATOLOGIA Self-assessment multilivello in dermatopatologia SABATO 28 MAGGIO 2011 Ore 14.20 -17.00 - Sala 9 Francesca Abramo (I) Lingua: Italiano - Numero partecipanti: 30 Quota: Entro il 22 aprile € 100,00 Dal 23 aprile al 10 maggio € 140,00 Il Workshop in dermatopatologia è stato ideato con lo scopo di consentire ad esperti ed appassionati della disciplina dermatologica veterinaria l’acquisizione dei concetti di base per una corretta stesura del referto dermatopatologico. Le figure professionali del dermatologo clinico e del patologo veterinario sono spesso impegnate in una proficua collaborazione per la quale sono richieste conoscenze clinico -patologiche da parte di entrambi. La giornata, diretta da un dermatopatologo, consentirà ad ogni iscritto di autovalutare la propria preparazione in materia nonché la capacità di effettuare una refertazione istopatologica di casi dermatologici di vario livello di difficoltà (multilivello). Ogni partecipante avrà a disposizione un proprio microscopio con il quale osservare i preparati dermatopatologici, neoplastici e non, di biopsie cutanee del cane e del gatto e, per ognuno di essi, dovrà stilare un referto che potrà confrontare al termine del workshop con quello stilato dall’organizzatore (test di autovalutazione).

ENDOSCOPIA VENERDÌ 27 MAGGIO 2011 Ore 14.20 -17.00 - Sala 10 Enrico Bottero (I), Davide De Lorenzi (I) Istruttori: Diana Bertoncello (I) e Roberta Caccamo (I) Lingua: Italiano - Numero partecipanti: 16 Quota: Entro il 22 aprile € 100,00 - Dal 23 aprile al 10 maggio € 140,00 L’endoscopia rappresenta una tecnica di ispezione strumentale sempre più diffusa nella pratica clinica veterinaria; questo esame permette infatti di ispezionare aree dell’organismo non diversamente accessibili consentendo, nel contempo, di eseguire procedure bioptiche che sono fondamentali per il conseguimento della diagnosi. Oltre a questo, l’endoscopio rende possibili procedure interventistiche semplici o complesse con un minimo impatto sul paziente, diminuendo il disagio post -operatorio ed i rischi collegati a procedure più invasive. Questo workshop ha lo scopo di introdurre il medico veterinario nel mondo dell’endoscopia permettendogli di familiarizzare con i vari strumenti impiegabili a seconda delle diverse necessità diagnostiche e di eseguire in prima persona procedure semplici e più complesse grazie alle attrezzature messe a disposizione dei partecipanti.

ANIMALI ESOTICI Endoscopia aviare: dalle basi alla chirurgia SABATO 28 MAGGIO 2011 Ore 9.20 -12.00 - Sala 10 Lorenzo Crosta (I) Lingua: Italiano Numero partecipanti: 20 Quota: Entro il 22 aprile € 100,00 Dal 23 aprile al 10 maggio € 140,00 Non esiste medicina aviare senza endoscopia, questa semplice constatazione rende l’idea di quanto la padronanza delle tecniche endoscopiche sia indispensabile per il raggiungimento di un buon livello diagnostico negli uccelli. Si affronteranno temi base, come lo strumentario, e temi avanzati, come la chirurgia mini -invasiva.

CITOLOGIA Citopatologia epatica: impararne i segreti, riconoscerne i limiti DOMENICA 29 MAGGIO 2011 Ore 9.20 -12.00 - Sala 9 Carlo Masserdotti (I) Lingua: Italiano - Numero partecipanti: 20 Quota: Entro il 22 aprile € 100,00 Dal 23 aprile al 10 maggio € 140,00 Il workshop propone ai partecipanti l'osservazione e la discussione di preparati citologici relativi a casi di malattie epatiche. L'obiettivo è descrivere i caratteri microscopici di condizioni particolari, il riconoscimento dei quali permette di ottenere informazioni utili ad una diagnosi definitiva, sufficiente a formulare un piano terapeutico e prognostico; per altri casi ci si propone di discutere quegli aspetti che rappresentano un limite oggettivo ad una diagnosi citologica definitiva e che tuttavia forniscono indicazioni, suggerimenti diagnostici e la motivazione per proseguire nelle ricerche delle cause di epatopatia tramite approfondimenti di tipo istopatologico.

SESSIONE TECNICO SCIENTIFICA ORTOPEDIA LCP/TPLO: Facciamo un po' di pratica... SABATO 28 MAGGIO 2011 Ore 9.00 - 14.00 - Sala Sessioni Aziendali - Primo Piano Relatore: Bruno Peirone Lingua: Italiano - Numero partecipanti: 50 Quota: GRATUITO previa registrazione presso lo STAND SYNTHES Nel corso di questa sessione organizzata da Synthes verrà data al singolo partecipante la possibilità di provare ad applicare una placca LCP su ossa di plastica con l'ausilio dello strumentario, il trapano Colibrì e tutto il supporto tecnico necessario. Per chi fosse interessato invece a provare le placche bloccate in corso di TPLO saranno istituite delle postazioni dedicate. L'iscrizione avverrà direttamente allo stand Synthes (C44).


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14 Fisco Redditi

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Fisco e cavalli: la grande confusione dell’Agenzia delle Entrate ontinua il braccio di ferro tra l’Agenzia delle Entrate e i proprietari di cavalli. Più volte l’ANMVI ha sollevato e ricordato come sia inopportuno l’inserimento dei cavalli nel Redditometro quali indicatori di maggior reddito, equiparando gli stessi a costosi beni di lusso come barche, autovetture di elevata cilindrata, ecc., e quindi come tali, necessari di elevati redditi ai fini del loro mantenimento. Abbiamo anche sottolineato più volte la completa incongruenza dei coefficienti stabiliti dal Redditometro che portano alla definizione di redditi minimi da dichiarare per mantenere un cavallo. Ma la confusione aumenta, e forse in questo caso l’interpretazione delle Agenzie delle Entrate sul territorio, che in molti casi sta facendo di “tutta l’erba un fascio”, genera delle situazioni a dir poco paradossali. Il Redditometro prevede esplicitamente che i controlli debbano riguardare “cavalli da equitazione e/o cavalli da corsa”. E qui la prima distinzione, e la prima anomalia. Non è difficile immaginare che, parlando di equitazione, si prospetti un utilizzo del cavallo con “l’uomo ubicato sul dorso del cavallo che ne controlla i movimenti”, cosi come riporta una curiosa definizione inglese. Da qui il primo paradosso, e la prima iniquità: l’Agenzia delle Entrate (ricordiamo, ad esempio, il caso del Piemonte e della provincia di Asti) ha inviato sanzioni di migliaia di euro a proprietari di cavalli che addirittura nella loro vita non sono mai stati domati a sella, in quanto fattrici quindicenni da sempre destinate, seppur sporadicamente, alla riproduzione. Oppure ha sanzionato cavalli per cui è stata chiaramente dimostrata l’impossibilità all’utilizzo a sella (negli anni oggetto dell’accertamento o anche da maggior tempo) in quanto zoppi, troppo vecchi o magari troppo giovani, e comunque per tutti quei casi in cui il cavallo palesemente non è utilizzato, e si può tranquillamente definire “da compagnia”. Ma veniamo al caso di cavalli che effettivamente “indossano” la sella davvero. Il principio cardine del redditometro è semplice: per mantenere un cavallo con annesse e connesse tutte le attività con lui svolte - che costano!- occorre avere un reddito adeguato. Ma anche qui l’Agenzia delle Entrate sta facendo “un calderone unico”. Vogliamo paragonare un cavallo tenuto “nel giardino dietro casa” o presso centri ippici il cui costo è

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paragonabile a un abbonamento in palestra o al circolo di tennis (circa 300 euro al mese), a cui viene messa una sella (magari acquistata usata) una volta alla settimana (il cavallo della domenica insomma!) con i grandi cavalli impiegati nei concorsi internazionali o nelle corse? È come paragonare una qualsiasi persona con l’hobby per uno sport, magari il tennis? Allo stesso modo potremmo dunque confrontare chi gioca per diletto a tennis una volta a settimana con chi pratica lo sport a livello agonistico, e sostiene quindi spese di certo superiori per la preparazione fisica, le racchette di pregio, l’abbigliamento, le varie iscrizioni ai tornei, i viaggi, ecc., ecc,? Il problema, o comunque uno dei principali, sta nel fatto che forse è un po’ troppo semplicistico “trincerarsi” dietro a un principio di legge davvero molto generico senza procedere con un minimo di lavoro di approfondimento e istruttoria. E ancor meno corretto è far pesare ai contribuenti che le decisioni assunte in forza di un principio di legge siano inappellabili (tradotto: si sconsiglia il ricorso in quanto già perso in partenza… sarà poi così?) Facciamo un passo in più. Ammesso che le osservazioni sopra riportate possano essere condivise, si potrebbe obiettare allora, che in presenza di un chiaro riscontro legato all’attività sportiva del cavallo, certificata da enti riconosciuti a livello nazionale, si possa procedere con gli accertamenti e le possibili sanzioni applicate “con certezza”. Forse anche qui però dovremmo fare qualche distinguo? Ad esempio, quante persone posseggono “il cavallo della domenica” e per loro tutela, hanno deciso di iscriversi a una federazione piuttosto che a un’altra, per avere magari una semplice copertura assicurativa? Questa complicata e non chiara situazione richiederebbe quindi, più che in altri casi, un’attenta analisi da parte dei funzionari deputati ai controlli, e soprattutto poi responsabili dell’irrogazioni di sanzioni pecuniarie amministrative con importi di migliaia di euro, le quali proprio perché definite con un’analisi a volte sommaria delle situazioni personali, impattano nella vita dei singoli provocando ferite economiche e umane, con risvolti a volte anche drammatici. Quindi più che mai, nel rispetto della legge e dei controlli legittimi contro l’evasione fiscale, serve certamente in parallelo una grande responsabilità civile e umana dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate, onde evitare ingiustizie gratuite e dannose. ■

UK22U: bocciato il metodo SOSE Costi fissi e variabili non sono adatti a misurare la congruità ’Agenzia delle Entrate vuol vederci chiaro nella crisi delle professioni e affina il metodo d’indagine. Durante l’ultima riunione della Commissione degli Esperti per gli Studi di Settore è emersa l’ipotesi di considerare l’analisi dei costi variabili nel determinare la congruità del contribuente. Un’ipotesi subito giudicata penalizzante per lo studio di settore veterinario dal rappresentante di Categoria, Giuliano Lazzarini, che ha chiesto e ottenuto un ripensamento. È in gioco la definizione del metodo che dal 2010 la SOSE privilegerà nel determinare la congruità del contribuente. Considerare allo scopo i costi variabili vorrebbe dire considerare tutto ciò che il professionista spende per investimenti, formazione e consumi, dati che - secondo la SOSE - dovrebbero diminuire se c’è un calo del reddito. Ancora più decisiva, nell’identificazione di un calo di reddito, è considerata la diminuzione dei costi fissi. “Insieme ai colleghi Esperti, appartenenti alle professioni - dichiara Giuliano Lazzarini, designato dalla Fnovi come rappresentante della professione veterinaria - ho ritenuto opportuno sottolineare come questo metodo potesse essere penalizzante per il medico veterinario sia proprietario di una struttura, con costi fissi costanti anche in una fase di diminuzione di lavoro, sia del medico veterinario privato che si reca nelle aziende, con costi di carburante, in continuo aumento. In entrambi i casi, a costi fissi e variabili che non calano potrebbero corrispondere diminuzioni di entrate legate ad una minore richiesta di interventi”. Una perplessità condivisa con le altre professioni che vale anche nel caso di aumento dei costi variabili legato ad investimenti che “non possono certo testimoniare un aumento del ricavo, bensì una strategia per far fronte alla crisi”. Le considerazioni espresse dal Collega Lazzarini sono state accolte ed hanno determinato la revisione del documento stilato che sarà presentato a breve con le modifiche proposte. Il Presidente della SOSE, Gianpiero Brunello, ha fornito alcuni dati d’insieme: per il periodo 2009 i soggetti congrui sono aumentati raggiungendo il 68,4%, i congrui con adeguamento hanno raggiunto il 12,2%, i soggetti nell’intervallo di confidenza il 3,7% e i non congrui il 15.2%. Al di fuori di questi valori si collocano 100.000 soggetti che si posizionano nel regime dei minimi e non entrano a far parte degli Studi. Per loro ci sarà un particolare monitoraggio ed è stata ventilata la possibilità di compilare in un prossimo futuro, anche per questi, gli Studi. I correttivi messi in atto lo scorso anno hanno colto le situazioni di crisi: 2.700.000 contribuenti ne hanno usufruito per un totale dell’80%. Per l’applicazione dei correttivi, dati Istat alla mano, il “metodo SOSE” continuerà a considerare dati relativi all’analisi della normalità economica, dati congiunturali di settore, che interesseranno tutto il cluster, e dati congiunturali individuali, che interesseranno il singolo contribuente. I primi sono riferiti alle categorie che hanno scorte di magazzino e su queste si basano per determinare un consumo ed un ricavo che dovrebbero essere coerenti nel tempo. I correttivi congiunturali si attiveranno automaticamente, a differenza del 2009, e sia quelli di settore sia quelli individuali lavoreranno su dei coefficienti di territorio e di struttura. Nel corso della riunione, la Commissione ha nuovamente sensibilizzato l’istituzione finanziaria alle problematiche del mondo femminile, sollevata già un anno fa nell’ambito delle professioni sanitarie.

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SUL REDDITOMETRO INTERVIENE IL GOVERNATORE COTA "Prendo atto di questa problematica che riguarda in modo importante la nostra regione - dichiara all'ANMVI il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota - attivando immediatamente sull'argomento l'assessore regionale all'Agricoltura Claudio Sacchetto, che in passato ha già avuto modo di intervenire su questioni analoghe". Dopo i colloqui telefonici dei giorni scorsi, il Governatore Cota ha trasmesso una nota ufficiale all'ANMVI confermando la propria attenzione alle sanzioni da redditometro comminate a numerosi proprietari della regione. Nel dare notizia del respingimento da parte dell'Agenzia delle Entrate delle istanze di autotutela presentate dai proprietari, ANMVI auspica una soluzione politica e legislativa sulla inclusione del cavallo nel redditometro. In una prima fase del contenzioso, sot-

to i riflettori accesi dei media, si intravvedevano spiragli di successo. Sulla base dell’indeterminatezza del concetto di cavallo “da equitazione”, i proprietari sottoposti ad accertamento fiscale avevano presentato istanza di autotutela per la sospensione delle sanzioni. Ma poi, l'Agenzia delle Entrate ha notificato ai proprietari dei cavalli il rifiuto delle istanze di autotutela, evidenziando a questo punto la necessità di intervenire con correttivi sulla norma e sulla applicazione. Da qui il contatto con il Governatore Cota, pena il palesarsi di una grave ingiustizia nei confronti dei cittadini, come contribuenti e come proprietari, che hanno compiuto una scelta di convivenza con un animale innalzato a livello di affettività e non destinato alla macellazione.


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16 Legale Sentenze

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Il danno non patrimoniale per la perdita dell’animale Facciamo il punto sulla giurisprudenza della Cassazione Da questo numero, Professione Veterinaria pubblica gli interventi dell’Avvocato Luigi Camurri di Cremona dello "Studio Legale Garoli, Mantovani, Camurri e Guereschi" di Cremona. Da alcuni mesi, l’Avvocato Camurri, collabora con l’ufficio legale dell’ANMVI. L’Associazione si è avvalsa della sua consulenza per l’incostituzionalità del sistema ECM e la libera professione dei dirigenti SSN.

di LUIGI CAMURRI Avvocato egli ultimi anni, sempre più spesso, i proprietari di animali così detti di affezione (cani, gatti, cavalli, persino furetti) deceduti a seguito di prestazioni sanitarie inadeguate operate da medici veterinari si sono rivolti all’Autorità Giudiziaria (nella maggioranza dei casi a Giudici di Pace) per richiedere la condanna del sanitario negligente od imperito al risarcimento, oltre che del valore dell’animale deceduto (danno patrimoniale), anche del danno non patrimoniale subito a causa dell’interruzione del rapporto affettivo che li legava all’animale. In sostanza l’assunto dei proprietari di animali è il seguente: un animale domestico, oltre ad avere un valore economico suscettibile di valutazione oggettiva (valore di mercato), ha, altresì un suo valore intrinseco, legato all’importanza che esso ricopre nella vita del padrone e della sua famiglia. Oltre ad un danno economico, pertanto, la prematura dipartita dell’animale domestico causerebbe al proprietario un danno “esistenziale” identificabile nell’apprezzabile diminuzione della qualità di vita (propria e della famiglia) conseguente la perdita del legame affettivo instaurato tra l’uomo e l’animale. Occorre, da subito, evidenziare come il ragionamento prospettato, seppur logicamente cor-

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retto ed umanamente comprensibile, sia, quanto meno a seguito del radicale riordino del concetto di danno non patrimoniale operato dalle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione con le fondamentali Sentenze gemelle dell’11 novembre 2008, del tutto privo di reale pregio giuridico. Senza inoltrarci in complicate disquisizioni giuridiche (la materia è alquanto complessa anche per gli addetti ai lavori) in questa sede è solo il caso di evidenziare, come, nelle Sentenze citate, le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione abbiano avuto occasione di chiarire, dirimendo un precedente contrasto giurisprudenziale, come non qualsiasi diminuzione della qualità della vita di una persona sia fonte di danno non patrimoniale risarcibile, ma solamente quei pregiudizi che ledano un valore della persona espressamente tutelato dalla Costituzione della Repubblica Italiana. Per poter ottenere in giudizio il risarcimento di un danno non patrimoniale, pertanto, non è più sufficiente provare di aver patito un danno ille-

cito alla propria sfera affettiva od emozionale ma occorre allegare (e comprovare) di aver subito una lesione grave ad uno dei diritto che la Costituzione definisce inviolabili, quali, a titolo meramente esemplificativo, il diritto alla salute o quello alla libertà personale. Orbene, partendo da tale presupposto, la Corte di Cassazione ha, negli ultimi anni, costantemente escluso la risarcibilità del danno non patrimoniale da perdita di un animale di compagnia, sulla base della semplice ma determinante considerazione che l’interesse alla conservazione della sfera affettiva che lega una persona al proprio animale (seppur legittimo) non rientra, sicuramente, tra i diritti dell’essere umano costituzionalmente tutelati. La questione è stata affrontata dalla Corte di Cassazione, una prima volta, nel giugno del 2007. In tale occasione i Giudici di legittimità hanno escluso la risarcibilità del danno richiesto in quanto: “non è riconducibile ad alcuna categoria di danno non patrimoniale risarcibile la perdita, a seguito di un fatto illecito, di un cavallo indicato dalla parte quale animale di affezione, in quanto essa non è qualificabile come danno esistenziale consequenziale alla lesione di un interesse della persona umana alla conservazione di una sfera di affettività costituzionalmente tutelata, non potendo essere sufficiente, a tal fine, la deduzione di un danno “in re ipsa” con il generico riferimento alla perdita della qualità di vita” (Sent. n. 14846 del 27.6.2007). Ad avviso della Suprema Corte, dunque, il pregiudizio subito a causa della morte di un animale domestico, pur incidendo sul rapporto instaurato tra quest’ultimo ed il suo padrone, non è fonte di danno non patrimoniale risarcibile in quanto tale relazione, nell’attuale assetto di diritti dell’ordinamento, è del tutto priva di copertura costituzionale e, pertanto, di rilevanza giuridica. Ancora più chiare, se possibile, sono state, sul punto, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Nelle già richiamate Sentenze Gemelle del novembre del 2008, infatti, le Sezioni Unite, proprio al fine di chiarire le motivazioni che l’hanno portata a restringere l’area del danno esistenziale risarcibile, ancorandola alla necessità che il pregiudizio subito abbia rilevanza costituzionale, affermano che a tale fattispecie di danno: “era dato ampio spazio dai Giudici di Pace, in relazione alle più fantasiose, ed a volte risibili, prospettazioni di pregiudizi suscettibili di alterare il modo di esistere delle persone: la rot-

tura del tacco di una sposa, l’errato taglio dei capelli, l’attesa stressante in aeroporto, il disservizio di un ufficio pubblico, l’invio di contravvenzioni illegittime, la morte dell’animale di affezione, il maltrattamento di animali, il mancato godimento della partita di calcio per televisione determinato dal black-out elettrico. In tal modo si risarcivano pregiudizi di dubbia serietà”. Sul punto le Sezioni Unite non potevano essere più chiare: non solo escludono espressamente che la morte di un animale di affezione abbia rilevanza sotto il profilo della tutela dei diritti fondamentali dell’essere umano garantiti dalla Costituzione, ma definiscono “fantasioso” (se non “risibile”) il pregiudizio che tale perdita comporta al padrone, paragonandolo al danno subito a causa della rottura del tacco di una scarpa o dal mancato godimento di una partita di calcio. La Sentenza citata è di importanza decisiva per la materia che ci occupa, in quanto non è stata emessa dalla Corte di Cassazione a Sezioni Semplici ma a Sezioni Unite, ed ha, pertanto, una valenza “rafforzata”. In conclusione. Nelle sentenze sopra analizzate la Suprema Corte di Cassazione ha, definitivamente, chiarito che la morte di un animale di affezione, pur incidendo in maniera senz’altro negativa sulla qualità di vita del proprietario, non lede, di per sé, nessun diritto della persona umana costituzionalmente tutelato e, pertanto, non può essere posta a fondamento di una richiesta di risarcimento del danno non patrimoniale. Anche qualora venisse accertato in giudizio che la morte di un animale di affezione è stata causata da colpa professionale di un medico veterinario, pertanto, lo stesso potrà essere condannato a risarcire solo il danno economico causato al proprietario, ovviamente ove provato e documentato, e non anche il danno “esistenziale” derivante dall’interruzione del rapporto affettivo che lo legava all’animale. ■

CORRESPONSABILI AUTOMOBILISTA E PROPRIETARIO eve risarcire i danni insieme al proprietario del cane l'automobilista che, per evitare l'animale, provoca un incidente. Lo ha stabilito la Corte d'Appello di Perugia con una sentenza che riforma parzialmente la decisione del Tribunale. L'automobilista, correndo su una strada poco illuminata, aveva visto attraversare un setter incustodito e non aveva rallentato. Poi lo aveva preso e, nell'impatto, aveva provocato un incidente con una macchina che sopraggiungeva. Per questo i giudici hanno escluso che la responsabilità di tutto l'accaduto potesse attribuirsi solo al proprietario del setter. In particolare hanno affermato che in tema di responsabilità per danni derivanti dall'urto tra un autoveicolo ed un animale, la presunzione di responsabilità oggettiva a carico del proprietario o dell'utilizzatore di quest'ultimo concorre con la presunzione di colpa a carico del conducente del veicolo, ai sensi dell'art. 2054 primo comma cod. civ., anche nel caso che il danneggiato non sia un terzo, ma lo stesso conducente. In sostanza in applicazione di tale principio, la Corte di Appello di Perugia in parziale modifica della sentenza di primo grado che aveva riconosciuto la responsabilità esclusiva del proprietario dell'animale, ha affermato nei confronti di un terzo danneggiato la responsabilità concorrente anche del conducente del veicolo, rilevando che quest'ultimo non aveva dimostrato di aver fatto tutto il possibile per evitare il sinistro con l'animale.

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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC UMBRIA Chirurgia del digerente Perugia, 8 Maggio 2011

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA Approccio clinico diagnostico e terapeutico al prurito del cane e del gatto Bari, 8 Maggio 2011

13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale a cura di Hill’s 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

Paolo Buracco

SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia Via San Costanzo, 4 - Perugia

OBIETTIVI

PER INFORMAZIONI

RELATORE

Affrontare e risolvere situazioni più o meno complesse (neoplastiche e non) dal punto di vista chirurgico (si affronteranno le patologie di più frequente riscontro). Gli aspetti diagnostici saranno trattati solo nei loro elementi fondamentali e pratici. Fornire elementi prognostici.

Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E -mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

PROGRAMMA SCIENTIFICO

5 CREDITI ECM

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Dalla bocca al piloro e fegato 11.00 Pausa 11.30 Dal piccolo intestino e pancreas alla regione perianale

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9.30 Approccio clinico, diagnostico e terapeutico al prurito del cane 11.00 Pausa 11.30 Approccio clinico, diagnostico e terapeutico al prurito del gatto 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale a cura di Hill’s 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

RELATORE Federico Leone

SEDE

OBIETTIVI

Sheraton Bari Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - 70124 Bari

La giornata si propone di fornire ai partecipanti tutte le informazioni necessarie per un approccio sistematico alle malattie pruriginose del cane e del gatto. Durante la sessione mattutina viene affrontato l’iter diagnostico al prurito evidenziando le differenze esistenti tra cane e gatto. La sessione pomeridiana è dedicata alla discussione di casi clinici interattivi attraverso i quali sono affrontate le diverse opzioni terapeutiche disponibili per ogni singola situazione.

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E -mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

5 CREDITI ECM

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CORSO REGIONALE DI FISIOTERAPIA Pozzuoli (NA), 24-26 Giugno 2011 16.00 16.30 17.30 18,30

RELATORI Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo

PROGRAMMA SCIENTIFICO VENERDÌ 24 GIUGNO 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto ai partecipanti del Presidente SCIVAC Campania, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.15 Fisioterapia: Cos’è, Come, Quando Ludovica Dragone 10.00 Fisioterapia: Perché - Ludovica Dragone 11.00 Pausa caffè 11.30 Valutazione iniziale per la fisioterapia: girthometer, range of motion, end feel Chiara Chiaffredo 12.15 Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo 13.00 Pausa pranzo 14.00 Termoterapia - Ludovica Dragone 15.00 Esercizi - Ludovica Dragone 16.15 Pausa caffè 16.45 Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo 18.30 Discussione e termine della giornata SABATO 25 GIUGNO 2011 9.00 Idroterapia - Ludovica Dragone 10.00 Ultrasuoni - Chiara Chiaffredo 11.00 Pausa caffè 11.30 Elettrostimolazione - Ludovica Dragone 12.45 Pausa pranzo 14.00 Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo

Pausa caffè Magnetoterapia - Chiara Chiaffredo Diatermia - Ludovica Dragone Discussione e termine della giornata

DOMENICA 26 GIUGNO 2011 9.00 Laserterapia - Chiara Chiaffredo 10.00 Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo 11.00 Pausa caffè 11.30 Gestione del paziente neurologico e principali patologie - Ludovica Dragone 13.00 Pausa pranzo 14.00 Gestione del paziente ortopedico e principali patologie - Chiara Chiaffredo 15.30 Pausa caffè 16.00 Stesura di un protocollo riabilitativo Ludovica Dragone 16.30 Casi Clinici - Chiara Chiaffredo 17.15 Casi Clinici - Ludovica Dragone 18.00 Discussione finale e test di valutazione dell’apprendimento 18.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

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DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MED VET DI BRESCIA IL PAZIENTE PARETICO Brescia, 15 Maggio 2011

QUOTE DI ISCRIZIONE

Soci SCIVAC € 300,00 + IVA 20% NON SOCI SCIVAC € 500,00 + IVA 20% Iscrizioni entro il 26 maggio 2011

RELATORE

SEDE

PROGRAMMA SCIENTIFICO

Complesso Turistico Averno - Pozzuoli (NA)

8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Come localizzare e differenziare le diverese patologie a carico del midollo spinale 10.30 Pausa 11.00 Come localizzare e differenziare le diverse patologie a carico del sistema nervoso periferico 12.30 Pausa pranzo 14.00 Casi clinici: Il paziente spinale: impariamo a riconoscerlo e trattarlo nel modo corretto 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici: Il paziente periferico: impariamo a riconoscerlo e trattarlo nel modo corretto

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it - www.scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Cristian Falzone

16.30 Correzione del questionario e discussione finale 17.00 Termine della giornata

SEDE Centro Mater Divinae Gratie - Via Sant’Emiliano 30 - Brescia

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E -mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

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INCONTRO REGIONALE SOVEP IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC Si fa presto a dire pancia: problemi di gastroenterologia negli animali esotici da compagnia Rivoli (TO), 8 Maggio 2011 RELATORE Giuseppe Visigalli

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 I principali problemi gastroenterici nei rettili: il rigurgito negli ofidi, la stasi gastrointestinale nei cheloni, le enteropatie nei sauri. Approccio alle diarree acute 11.00 Pausa 11.30 Problemi gastroenterici negli uccelli pets: stasi del gozzo, enteropatie, epatopatie croniche (storage disease) 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione, il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Gastroenterologia nel furetto domestico 15.30 Pausa 16.00 La stasi gastrointestinale nel coniglio da compagnia

17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel Campanile Corso Allamanno, 153 - Rivoli (TO)

QUOTE DI PARTECIPAZIONE Neoiscritti Ordine di Torino: gratuito Iscritti Ordine di Torino e SCIVAC 2011: 40 € Altri: 60 € Il pagamento è da effettuarsi in sede congressuale.

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E -mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CONVEGNO NAZIONALE SIVAR 14 Aprile 2011 - Fiere di Reggio Emilia Limiti e prospettive nella gestione della scrofetta Rassegna Suinicola Internazionale OBIETTIVI EVENTO L’elevata efficienza che oggigiorno deve essere raggiunta dal comparto scrofe, per poter rimanere competitivo, inizia con una corretta gestione della scrofetta. Troppo spesso a questi giovani riproduttori non viene riservato un trattamento adeguato. Vale però la pena ricordare che saranno il futuro dell’azienda e che sulle modalità con cui verranno gestite, peserà anche il risultato od il fallimento dell’espressione legata al potenziale genetico stesso. Management, alimentazione e sanità inoltre hanno delle richieste ben precise, spesso diverse, o comunque più particolari di quanto non avvenga per le scrofe. Ecco che allora fornire spunti per ottimizzare la gestione di questi giovani animali, può risultare fondamentale per “partire con il piede giusto” ed evitare di perdere produttività per il futuro.

RELATORI GIUSEPPE BARICCO - Medico Veterinario Libero Professionista, Torino CARLO LASAGNA - Medico Veterinario Martini Spa, Forlì -Cesena FRANCESCO BERTACCHINI - Topigs, Manerbio (Brescia)

MODERATORE CLAUDIO MAZZONI - Medico Veterinario Libero Professionista, Reggio Emilia Richiesto accreditamento ecm

In collaborazione con:

SIMV

Alberto Camuri

16.45 Valutazione dell’apprendimento e chiusura dei lavori

PROGRAMMA SCIENTIFICO

ISCRIZIONI

9.15 Ripresa dei concetti della giornata del 6 marzo 2011: Collegamento al modulo precedente ed introduzione del tema della odierna giornata contestualizzandolo nel percorso in essere. Se la risorsa umana è una variabile strategica, come gestirla? 9.45 L’evoluzione dell’essere “capo”/ “gestore di risorse umane” • Il contesto evolutivo • Le tre dimensioni: manager-leader- coach 11.00 Pausa 11.30 Le competenze comportamentali del capo coach: • Perché? • Quali implicazioni per le risorse ? Come potenziare le prestazioni • Il processo di miglioramento delle prestazioni • Distribuzione del dizionario delle competenze del capo coach 13.00 Pausa Pranzo 14.00 Dalla dimensione “uno a uno” alla dimensione “uno a molti”: Squadra, Gruppo, Team e le dinamiche 15.30 Collaborare vs - Competere: Competere per collaborare: una prospettiva diversa per essere un team vincente 16.15 Conclusioni: ripresa dei temi chiave della giornata e relativa sintesi

Le iscrizioni 2011 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all'incontro, devono compilare ed inviare l'iscrizione on-line collegandosi al sito http://www.anmvi.it/252/practice-management/societ%C3%A0-italianamanagement-veterinario incontro 8 Maggio 2011 o scaricare ed inviare la scheda tramite fax allo 0372/457091 o per email a: management@anmvi.it. Tale comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione.

PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI - Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 E-mail: management@anmvi.it

14.15 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore ed inizio lavori 14.30 Punti critici nella gestione della scrofetta: la segregazione parziale Carlo Lasagna 15.15 Punti critici nella gestione della scrofetta ed alcuni interventi per affrontarli

SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372 -40.35.39, Fax 0372 -40.35.54 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it

SEDE SVOLGIMENTO CONVEGNO SIPER - Fiere di Reggio Emilia (Centro Esposizioni) - Via Filangieri, 15 - Reggio Emilia

ISCRIZIONE Iniziativa gratuita riservata ai laureati e studenti in Medicina Veterinaria. Per esigenze organizzative è richiesta la pre-iscrizione. L’iscrizione al convegno dà diritto a: • Partecipazione alle lezioni • Atti delle relazioni • Attestato ECM • Attestato di frequenza

Richiesto Accreditamento per 3 Crediti Formativi

In collaborazione con

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

L’anestesia negli animali non convenzionali: dalla fantascienza alla pratica clinica Domenica 8 Maggio 2011 - Modena In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Modena e A.V.M Associazione Veterinari Modenesi OBIETTIVI Questa giornata regionale si pone come primo obiettivo quello di fornire a tutti i partecipanti le nozioni base per poter affrontare in maniera corretta l'anestesia nelle principali specie non convenzionali. Nella prima parte della giornata valuteremo quali sono le peculiarità anatomofisiologiche di piccoli mammiferi rettili e uccelli sottolineando gli aspetti importanti dal punto di vista anestesiologico. In seguito affronteremo le diverse fasi dell'anestesia nelle principali specie non convenzionali facendo particolare riferimento alla corretta scelta dei farmaci, alle tecniche di intubazione, alla gestione del dolore intra e post operatorio e alle procedure di risveglio. Un altro aspetto importante che verrà trattato nel corso della giornata sarà poi, il monitoraggio intraoperatorio, essenziale per poter mantenere adeguati livelli di sicurezza durante le procedure anestetiche. Valuteremo le diverse tecniche di monitoraggio sottolineando quali siano le più adatte alle diverse specie prese in esame.

RELATORE Igor Pelizzone

DELEGATO REGIONALE Elisa Muzzoni Richiesto accreditamento ecm

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA

PROGRAMMA SCIENTIFICO

Giornata della “SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI” GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LA CENTRALITÀ DELLA RISORSA UMANA NELL’ORGANIZZAZIONE “MANAGER, LEADER E CAPO COACH: LA DIMENSIONE INDIVIDUALE e LA DIMENSIONE DI TEAM” Cremona, 8 Maggio 2011 RELATORE

F. Bertacchini 16.00 Pausa 16.30 Gestione alimentare della scrofetta, tra miti e realtà - Giuseppe Baricco 17.30 Discussione 18.30 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Aspetti anatomici e fisiologici importanti da un punto di vista anestesio-

11.00 11.30 13.00 13.30 14.30 16.00 16.30 17.00 17.30

logico nelle principali specie non convenzionali Pausa Cenni di anestesia dei piccoli mammiferi Spazio per eventuale relazione commerciale Pausa Cenni di anestesia di rettili e uccelli Pausa L’importanza del monitoraggio intraoperatorio: aspetti pratici Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Ristorante Hotel Baia Del Re (MO)

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2011, gli iscritti all’ordine dei medici veterinari di Modena e all’A.V.M. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.

PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 - E -mail: info@sivae.it


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Anestesia loco-regionale nell’odontostomatologia del coniglio Gianluca Marchetti al primo incontro di aggiornamento

l coniglio è un animale frequentemente soggetto a patologie dentarie per cause genetiche, nutrizionali-metaboliche e traumatiche. La malocclusione rappresenta una delle cause maggiori di malattia in questa specie ed il trattamento che ne consegue richiede spesso il ricorso ad interventi di ortodonzia. I lagomorfi sono molto sensibili allo stress e, pertanto, spesso “resistono” all’anestesia richiedendo somministrazione di dosi maggiori che li espongono conseguentemente ad un incremento dei rischi. Stress e dolore inducono il rilascio di catecolamine e corticosteroidi i quali possono causare rallentamento della motilità gastrointestinale predisponendo ad ileo, aritmie, ipertensione, shock ed arresto cardiaco. Gli interventi odontostomatologici in Medicina Veterinaria non possono prescindere dall’anestesia generale poiché i nostri pazienti non sono collaborativi. L’anestesia generale, per quanto bilanciata, rimane solo parzialmente efficace nel controllo del dolore distrettuale e conserva degli effetti collaterali connessi alla somministrazione sistemica. Il coniglio risulta inoltre particolarmente sensibile al dolore, agli stress ed agli effetti sistemici dell’anestesia generale richiedendo spesso il ricorso a farmaci analgesici/antinfiammatori in forma preventiva. I soggetti condotti a visita per essere sottoposti ad interventi odontostomatologici sono generalmente disfagici, disidratati, doloranti a seguito di lesioni orali e in condizioni di nutrizione scadente; tutto questo aumenta i rischi di insufficienza cardiocircolatoria durante l’anestesia e disturbi gastroenterici nel postoperatorio. Gli stimoli dolorifici in ambito odontoiatrico sono discontinui, improvvisi e variabili (estrazione, fresatura delle punte dentarie, trattamento di osteomieliti, marsupializzazione di ascessi odontogenici, ecc.) ed in quanto tali possono produrre sbalzi del piano anestesiologico anche nelle anestesie apparentemente stabili richiedendo variazioni tempestive del piano anestetico stesso. Le tecniche di anestesia loco-regionale consentono di intervenire con una certa sicurezza su tutto il cavo orale senza dover supplire all’incompleta azione analgesica dell’anestesia generale. Infatti i bruschi cambi del piano anestesiologico, costringendo all’aumento della percentuale di vaporizzazione dell’anestetico alogenato o all’infusione in bolo per via endovenosa di antidolorifici, spesso risultano pericolosi. Il ricorso all’anestesia loco-regionale, se i blocchi sono efficaci, minimizza il dosaggio dei farmaci sistemici ed i relativi effetti collaterali, garantisce un’adeguata analgesia e velocizza la ripresa della funzione delle strutture sottoposte ad intervento. Il coniglio infatti de-

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ve rimanere senza mangiare il tempo strettamente necessario all’effettuazione dell’intervento riprendendo ad alimentarsi idealmente appena terminato lo stesso. La sensibilità dell’apparato digerente in questa specie favorisce l’insorgenza di stasi postchirurgica associata ad anoressia. A tal proposito è consigliabile la somministrazione per via sottocutanea di metoclopramide e di ranitidina al termine dell’intervento chirurgico. L’anestesia generale servirebbe quindi solo ad abolire la coscienza e la percezione dei movimenti riferiti (quelli indotti dalle manualità chirurgiche e prodotti sui tessuti in continuità anatomica con quelli sottoposti ad intervento) avendo una durata minima e consentendo un risveglio rapido ed una ripresa delle funzioni masticatorie e digestive immediata. Per la precisione l’anestesia locale è ottenuta mediante infiltrazione di anestetici nei tessuti del sito chirurgico mentre quella regionale prevede un’iniezione perineurale. Il confine tra le due tipologie appena descritte spesso si perde nell’ambito chirurgico poiché anche se l’obiettivo è un’anestesia perineurale spesso si produce contestualmente un “deragliamento” di parte della soluzione anestetica anche nei tessuti circostanti producendo appunto un’anestesia loco-regionale comunque ugualmente efficace. L’anestesia loco-regionale si adatta ad essere un complemento di qualsiasi protocollo anestesiologico si sia soliti utilizzare. È vero infatti che nella chirurgia delle specie non convenzionali i farmaci anestetici impiegati in premedicazione, induzione e mantenimento sono diversi ma nessuno viene influenzato negativamente dal ricorso ai blocchi nervosi. Per la sedazione è molto usata l’associazione metedomidina (0,15 mg/kg) e ketamina (10 mg/kg) eventualmente unite al butorfanolo (0,5 mg/kg) o altri protocolli per i quali si rimanda alla letteratura specifica. Segue poi l’intubazione che può avvenire “alla cieca” o mediante visualizzazione diretta del laringe (con laringoscopio, otoscopio o endoscopio), e passaggio al mantenimento con anestesia inalatoria previo ricorso ad anestetici alogenati (isoflurano o sevoflurano). Si procede quindi all’effettuazione dei blocchi loco-regionali. Pianificare un’adeguata terapia antidolorifica perioperatoria è fondamentale per non lasciare alcun “vuoto analgesico”: l’interruzione della sensibilità locale indotta dai blocchi si realizza pro tempore (da pochi minuti a qualche ora a seconda dell’anestetico impiegato) e deve essere preceduta e seguita dalla somministrazione di farmaci sistemici (oppiacei o FANS) per giorni o settimane a seconda dell’intervento effettuato. L’iniezione perineurale di un anestetico locale interrompe la conduzione nervosa e priva la regione innervata della sensibilità ma occorre garantire in modo continuo un’adeguata analgesia. Generalmente si ricorre all’inoculo di un’associazione tra lidocaina (1-2 mg/Kg) e bupivacaina (0,5-1 mg/Kg) le quali hanno tempo di attivazione e durata d’azione pressoché complementari. La solubilità nei lipidi condiziona la durata d’azione: la bupivacaina è maggiormente lipofila della lidocaina ed ha quindi una durata d’azione maggiore di quest’ultima. La lidocaina infatti agisce quasi immediatamente dopo l’inoculo ma ha una du-

rata di circa 60-120 minuti mentre la bupivacaina ha un on-set time più lungo (circa 2030 minuti) ma ha durata maggiore (250 minuti circa). Risulta utile caricare l’associazione nella stessa siringa e diluirla poi con soluzione fisiologica per ottenere un volume di fluido utilizzabile per l’effettuazione di tutti i blocchi (e ridurre l’istolesività dei farmaci). La dose per ciascun blocco è solitamente di 0,1 ml. Una overdose di questi farmaci si traduce in una tossicità sistemica che induce ipotensione, aritmie ventricolari, depressione miocardia, ipossia, convulsioni e morte. La dose massima sicura nel coniglio risulta di 4 mg/kg per la lidocaina e di 1-2 mg/kg per la bupivacaina. L’anestesia dell’arcata dentaria superiore prevede il blocco del nervo infraorbitario mentre quella dell’arcata dentale inferiore l’anestesia del nervo mentoniero e dell’alveolare inferiore. Talora si inocula l’anestetico locale anche nel margine aborale della branca verticale della mandibola per bloccare direttamente il nervo facciale. È consigliabile effettuare il blocco di tutti i nervi bilateralmente anche quando si operi solo su una lesione localizzata per avere la possibilità, qualora in sede intraoperatoria se ne ravveda la necessità, di intervenire su altre lesioni dentali non evidenziatesi precedentemente.

I nervi periferici decorrono in stretta prossimità di vasi arteriosi e venosi di piccolo calibro e quindi, in caso di erroneo posizionamento dell’ago nel lume vasale, l’aspirazione potrebbe indurre collabimento parietale falsando la prova. A tal proposito sarebbe consigliabile inserire nei vari punti un ago non raccordato, attendere alcuni secondi per visualizzare il mancato riempimento del cono e procedere all’inoculazione dell’anestetico. Le possibili complicanze dei blocchi nervosi sono due: l’iniezione intraneurale (se la punta dell’ago oltrepassa il perinervio) che può esitare in neurite per danneggiamento transitorio o permanente del nervo e l’inoculazione in sede lontana dal nervo con inefficacia del blocco stesso. Nell’odontostomatologia del coniglio quindi risulta consigliabile ricorrere ad un’analgesia preventiva somministrando antinfiammatori/analgesici prima dell’evento algico e programmare un protocollo anestetico sistemico riducendo il dosaggio dei farmaci e ricorrendo all’anestesia loco-regionale onde ottenere un’adeguata analgesia e minimizzare effetti collaterali e rischi. Tratto dagli abstract del primo incontro SIVAE “Aggiornamenti di medicina degli animali esotici” (Cremona, 19-20 marzo 2011) ■


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Zoonosi alimentari in Europa: Salmonella in costante calo In lieve aumento Campylobacter; crescita più sostenuta dei casi di Listeria

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO casi di Salmonella nell’uomo sono diminuiti del 17% nel 2009, facendo registrare un calo per il quinto anno consecutivo; inoltre, tra il 2008 e il 2009 il numero di allevamenti di galline ovaiole infetti da Salmonella è diminuito del 9%. Lo riporta la relazione annuale sulle zoonosi e sulle epidemie di origine alimentare nell’Unione europea per il 2009 pubblicata da Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). La campylobatteriosi è stata ancora la malattia zoonosica segnalata con maggior fre-

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quenza nell’uomo, in leggero aumento nel 2009 con 198.252 casi rispetto ai 190.566 del 2008 (+4%). Nei prodotti alimentari Campylobacter, che può provocare diarrea e febbre, è stato rinvenuto per lo più nella carne di pollame cruda, mentre negli animali vivi è risultato presente nel pollame, nei suini e nei bovini. “Il declino dei casi di Salmonella nell’uomo è un grande risultato, che dimostra l’efficacia delle misure di controllo messe in atto dagli Stati membri dell’UE e dalla Commissione europea. L’EFSA, in collaborazione con i suoi partner, continuerà a sostenere tutte le azioni volte a ridurre tutte le malattie zoonosiche nell’UE,” ha dichiarato Hubert Deluyker, direttore della cooperazione e assistenza scientifica dell’EFSA. Andrea Ammon, capo dell’unità Sorveglianza all’ECDC, ha aggiunto: “Associare dati desunti dalla sorveglianza delle malattie negli esseri umani con dati provenienti da alimenti e animali genera informazioni preziose che consentono alla Commissione europea di individuare misure di controllo efficaci in tutta Europa. L’ECDC continuerà a collaborare a stretto contatto con tutti i partner per diminuire la diffusione di queste malattie”. La relazione indica che gli obiettivi fissati dalla Commissione europea per ridurre la diffusione di Salmonella nel pollame, nelle uova e nella carne di pollo rappresentano in tutta probabilità una delle principali ragioni della di-

Il ciclo ovarico della pecora È cresciuta negli ultimi anni la conoscenza del ciclo estrale in questa specie no studio ha riassunto le conoscenze attuali del ciclo ovarico della pecora ottenute grazie all’utilizzo dell’ecografia transrettale e alla determinazione delle gonadotropine e degli steroidi ovarici circolanti durante il ciclo riproduttivo. La crescita dei follicoli antrali fino a dimensioni apparentemente ovulatorie si verifica a ondate durante la stagione riproduttiva delle razze ovine sia prolifiche sia non prolifiche. Esistono tipicamente tre o quattro ondate di sviluppo follicolare durante l'intervallo interovulatorio. La comparsa dell'ondata follicolare è controllata principalmente dalle modificazioni della concentrazione dell’FSH circolan-

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te, ma una ridotta risposta ovarica ai segnali gonadotropinici può causare una riduzione del numero di ondate follicolari. Nelle pecore cicliche, i follicoli ovarici più grossi acquisiscono la capacità di secernere estradiolo dal giorno della comparsa, e la secrezione picco di estradiolo si verifica approssimativamente quando raggiungono il massimo diametro. L'alto tasso ovulatorio di alcune razze prolifiche può essere raggiunto attraverso l'ovulazione di follicoli nelle ultime due ondate dell'intervallo interovulatorio. Le pecore prolifiche tendono a produrre corpi lutei più numerosi ma più piccoli e ad avere concentrazioni sieriche di progesterone inferiori durante la fase luteinica del ciclo estrale, rispetto ai genotipi meno prolifici. Infine, studi recenti degli effetti endocrini sulla funzionalità ovarica hanno messo in discussione l'esistenza di una forte dominanza follicolare, come si osserva nella vacca, e fornito nuove intuizioni sull'effetto del progesterone luteale e sullo sviluppo dei follicoli antrali nella pecora. (M.G.M.) “Reproductive cycles in sheep” Bartlewski PM, Baby TE, Giffin JL. Anim Reprod Sci. 2011 Feb 23. [Epub ahead of print] ■

minuzione del numero di casi d’infezione nell’uomo. La relazione sottolinea che nel 2009, 17 Stati membri hanno raggiunto i rispettivi obiettivi di riduzione di Salmonella per le galline ovaiole e che la percentuale di gruppi di galline ovaiole dell’UE contaminati dai tipi di Salmonella menzionati ha continuato a diminuire (3,2% nel 2009 rispetto al 3,5% nel 2008). Nel 2009 Salmonella, la seconda infezione zoonosica più riportata nell’uomo, è stata responsabile di 108.614 casi rispetto ai 131.468 del 2008. La Salmonella è rimasta inoltre la causa più frequente di focolai a trasmissione alimentare ed è stata riscontrata con maggior frequenza nella carne di pollo, di tacchino e di maiale. La relazione offre anche una panoramica di altre tossinfezioni alimentari. Nel 2009 le infezioni da Listeria nell’uomo sono aumentate del 19% rispetto al 2008, con 1.645 casi confermati. La listeriosi è notoriamente associata a un elevato tasso di letalità, che colpisce in particolar modo i gruppi vulnerabili come gli anziani. Nella relazione si calcola che nel 2009 sono state circa 270 le persone decedute nell’UE per listeriosi, registrando un tasso di letalità del 17% tra quelle colpite dalla malattia. Per quanto riguarda i prodotti ali-

mentari, Listeria può essere trovata in alcuni alimenti pronti al consumo, quali pesce affumicato, prodotti a base di carne trattati termicamente e formaggi. A Escherichia coli produttore di verotossina (VTEC) sono attribuibili 3573 casi di malattia nell’uomo nel 2009, in leggero aumento rispetto al 2008. In animali e prodotti alimentari la VTEC è stata segnalata più frequentemente nei bovini e nella carne bovina. Il numero di casi nell’uomo di Yersinia enterocolitica, un altro batterio rinvenuto per lo più nei suini e nella loro carne, è sceso a 7595 nel 2009. La relazione riferisce che nel 2009 sono state segnalate 5550 epidemie di origine alimentare nella UE, che hanno colpito 48.964 persone e causato 46 decessi. Le cause di epidemie a trasmissione alimentare riferite più di frequente sono state Salmonella (31% di tutte le infezioni), virus (19%) e tossine batteriche (10%). Le principali fonti di epidemie sono state uova e ovoprodotti, pasti misti e a buffet, carne suina e prodotti da essa derivati. La relazione esamina 14 malattie zoonosche, tra cui febbre Q, brucellosi, tubercolosi bovina, rabbia e le due zoonosi parassitarie: trichinellosi ed echinococcosi. ■

ENDOMETRITE SUBCLINICA DELLA CAVALLA: TRE TEST DIAGNOSTICI A CONFRONTO no studio ha confrontato l'accuratezza del tampone uterino (US), del brush citologico (CB) e della biopsia endometriale (EB) per l'identificazione dell’endometrite subclinica nella cavalla. I risultati citologici e batteriologici delle tre tecniche venivano correlati all'identificazione istologica di neutrofili polimorfonucleati (PMN) nello strato compatto, comunemente considerata il 'best standard' per la diagnosi di endometrite. Si prelevavano campioni da 55 cavalle di razze diverse che non presentavano segni clinici di endometrite. I campioni US, CB ed EB venivano prelevati, strisciati su un vetrino per microscopia e coltivati per la crescita batterica. Le biopsie endometriali venivano inoltre conservate in formaldeide al 4% per l'analisi istologica. Le colture batteriologiche dei campioni citologici delle tre tecniche venivano classificate come negative (assenza di patogeni uterini in monocoltura; PMN < 2%) o positive (patogeni uterini in > 90% delle colonie; PMN > 2%). Patogeni uterini venivano identificati nel 20% delle cavalle. L'isolamento di patogeni non era associato a risultati citologici positivi. Nessuna delle 6 cavalle con infezione da Escherichia coli (10,9%) mostrava risultati citologici positivi. In contrasto, 2 delle 5 cavalle con infezione da Streptococcus zooepidemicus avevano un risultato citologico positivo. Istologicamente, la presenza di PMN nello strato compatto veniva considerata positiva per endometrite quando la cavalla era in diestro al momento del prelievo. Confrontata con il 'best standard',

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la sensibilità per la citologia di CB, US ed EB era rispettivamente pari a 0,17, 0,00 e 0,25, mentre la specificità era rispettivamente pari a 0,83, 0,93 e 0,85. La sensibilità della coltura era pari a 0,25, 0,33 e 0,25 rispettivamente per CB, US ed EB e la specificità a 0,80, 0,83 e 0,95. I singoli esami citologici o batteriologici, concludono gli autori, fornivano un'elevata incidenza di risultati falsi negativi. La sensibilità della citologia combinata alla batteriologia del CB era pari a 0,42. L'associazione dell’esame batteriologico e citologico di un campione CB migliorava la performance diagnostica nelle cavalle sub-fertili. Sulla base di questi risultati, gli autori consigliano di effettuare un CB per migliorare la diagnosi di endometrite subclinica nella cavalla, rispetto all'attuale utilizzo routinario del solo US. (M.G.M.) “Comparison of three diagnostic methods to identify subclinical endometritis in mares” Overbeck W, Witte TS, Heuwieser W. Theriogenology. 2011 Apr 15;75(7):1311-8. Epub 2011 Jan 19.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

www.vetjournal.it/


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CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC

Rimini, 27-29 Maggio 2011 Palazzo dei Congressi di Rimini

LORRIE GASCHEN

ANTONIO POZZI

DENNIS B. DENICOLA

NICO J. SHOEMAKER

BS, DVM, Drmedvet, PhD, Dipl ECVDI, Louisiana State University, Baton Rouge, Louisiana, USA

Med Vet, Dipl ACVS College of Veterinary Medicine, University of Florida, Gainsville, Florida

DVM, PhD, Dipl ACVP Chief Veterinary Educator IDEXX Laboratories, Inc., Westbrook, Maine, USA

DVM, PhD, Dipl ABVP -Avian, Dipl ECZM -Avian, Dipl ECZM -Small Mammal Utrecht, Olanda

CARLO MASSERDOTTI

FREDERIC GASCHEN

HANS KOOISTRA

CRAIG E. GRIFFIN

Med Vet, Dipl ECVCP Brescia

Drmedvet, Dipl ECVIM (CA), Dipl ACVIM (SA Int Med), Louisiana State University, Baton Rouge, Louisiana, USA

DVM, PhD, Dipl ECVIM -CA Utrecht University, Olanda

DVM, Dipl ACVD, California, USA

Anche quest’anno abbiamo portato a Rimini i grandi nomi della Veterinaria… Un evento internazionale da non perdere PER INFO VISITA IL SITO: www.scivacrimini.it


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La pancreatite è associata all’ipertrigliceridemia nello Schnauzer nano? Trigliceridi sierici cinque volte superiori nei soggetti analizzati in uno studio di MARIA GRAZIA MONZEGLIO 'associazione tra ipertrigliceridemia e pancreatite rimane oscura nel cane. Un possibile ruolo dell'ipertrigliceridemia come causa di pancreatite è stato sospettato nello Schnauzer nano. Uno studio ha confrontato la concentrazione sierica dei trigliceridi negli Schnauzer nani con o senza un'anamnesi recente di pancreatite. Si includevano prospetticamente 17 Schnauzer nani con anamnesi di pancreatite (gruppo 1) e 34 Schnauzer nani incrociati per età senza un'anamnesi di pancreatite (gruppo 2). Si prelevavano due campioni da ciascuno dei 17 Schnauzer affetti da pancreatite: uno durante la pancreatite e uno dopo la risoluzione clinica e biochimica della condizione. Si confrontavano le concentrazioni sieriche di trigliceridi e colesterolo tra il gruppo 1 (dopo la risoluzione della pancreatite) e il grup-

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po 2. Gli Schnauzer nani del gruppo 1 avevano una probabilità significativamente superiore di presentare ipertrigliceridemia (>108 mg/dL) (71%) dopo la risoluzione della pancreatite, rispetto agli Schnauzer del gruppo 2 (33%;

odds ratio = 5,02; CI 95% = 1,4-17.8; P= .0163). La concentrazione sierica dei trigliceridi era significativamente superiore nei cani del gruppo 1 (mediana: 605,0 mg/dL) dopo la risoluzione della pancreatite che nei cani del gruppo 2 (mediana: 73,5 mg/dL; P= .002). Gli Schnauzer nani con anamnesi di pancreatite avevano una probabilità 5 volte superiore di presentare ipertrigliceridemia rispetto ai controlli. L'ipertrigliceridemia può essere associata allo sviluppo di pancreatite in alcuni cani di questa razza, concludono gli autori. Ulteriori studi sono necessari per chiarire ulteriormente il ruolo dell'ipertrigliceridemia nello sviluppo della pancreatite nello Schnauzer nano così come in altre razze canine. “Serum Triglyceride Concentrations in Miniature Schnauzers with and without a History of Probable Pancreatitis” P G Xenoulis; M D Levinski; J S Suchodolski; J M Steiner. J Vet Intern Med. January 2011; 25(1): 20-5. ■

FIP: i test in caso di difficoltà diagnostica La determinazione della glicoproteina acida α-1 può supportare la diagnosi a diagnosi di peritonite infettiva felina (FIP) può comportare delle difficoltà. L'esame istopatologico è considerato il gold standard diagnostico, tuttavia è fondamentale effettuare l'esame immunoistochimico (IHC) per confermare/escludere la malattia. Uno studio ha valutato le prestazioni dei test effettuati in vivo o postmortem in casi complessi in cui la FIP veniva confermata

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o esclusa sulla base della IHC o di un followup adeguato. Si studiavano retrospettivamente 12 casi (4 non affetti e 8 affetti da FIP). Si classificavano come compatibili, dubbi o non compatibili con FIP i seguenti aspetti: reperti clinici, elettroforesi delle proteine sieriche (SPE), analisi dei versamenti (AE), sierologia degli anticorpi anti-coronavirus felino, concentrazione sierica della glicoproteina acida α-1 (AGP) ed esame istopatologico. Si calcolavano sensibilità, specificità e accordo (k) con la diagnosi finale. L'accordo era assente per sierologia (κ=−0,08) e AE (κ=−0,52), scarso per l'esame istopatologico, (κ=0,09), buono per SPE (κ=0,25) e perfetto per AGP (κ=1,00). La sensibilità era elevata per AGP (100%) e bassa per AE (50%), SPE (37,5%) e istopatologia (37,5%). La specificità era elevata per AGP e istopatologia (100%) e bassa per SPE (50%) ed AE (0%). L'esame immunoistochimico deve sempre essere effettuato per confermare la FIP, concludono gli autori. Se questo non è possibile e l'esame istopatologico è controverso, l'identificazione di concentrazioni elevate di AGP può supportare la diagnosi di FIP. (M.G.M.) “Performances of different diagnostic tests for feline infectious peritonitis in challenging clinical cases (pages 152-157)” L. Giori, A. Giordano, C. Giudice, V. Grieco and S. Paltrinieri. Journal of Small Animal Practice. Volume 52, Issue 3, pages 152-157, March 2011. ■

Frequenti le patologie respiratorie nei vitelli clonati no studio retrospettivo ha descritto le condizioni di salute dei vitelli clonati presso la Facoltà di medicina veterinaria di Montreal, Canada. Nel periodo neonatale si osservavano numerose alterazioni cliniche nei vitelli clonati: lo studio descrive le patologie respiratorie osservate in 25 vitelli Holstein, dopo aver escluso 6 soggetti, 4 dei quali nati morti e 2 soppressi alla nascita. Dei 25 soggetti analizzati, 22 presentavano malattie respiratorie. In 19 casi si effettuava l'ossigenazione intranasale (INO). Questi soggetti presentavano tachipnea (78 atti respiratori al minuto) e 5 di essi erano ipossiemici (PaO2 < 55 mmHg). Due dei 19 vitelli rimanevano ipossiemici nonostante l’INO. In 13 casi si interrompeva l’INO dopo un tempo mediano di 70 ore e i soggetti venivano dimessi al tempo mediano di 5 giorni di età. In 9 casi era necessario un supporto ventilatorio: in 3 dalla nascita e in 6 dopo l’I-

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LESIONI DI TIPO ENOSTOSICO NEL CAVALLO no studio retrospettivo ha descritto gli aspetti scintigrafici e radiografici delle lesioni di tipo enostosico nel cavallo. Si rivedevano le cartelle cliniche dei cavalli visitati per zoppia nel corso di 8 anni. Si identificavano 21 soggetti che presentavano evidenza sia scintigrafica sia radiografica di lesioni di tipo enostosico (enostosis-like lesions, ELL), con 68 foci individuali di aumentata captazione del radiofarmaco confermati in 57 ossa lunghe. La zoppia veniva attribuita a ELL in 15 cavalli su 21 (71%); nella restante parte dei casi la lesione veniva considerata un reperto incidentale. In 5 cavalli sottoposti a esami ripetuti, 4 mostravano la presenza di nuove lesioni nello stesso o in altri arti. Gli arti posteriori presentavano un numero significativamente maggiore di lesioni rispetto agli anteriori, ma non vi erano differenze tra arto destro e sinistro. Tutti i 18 cavalli per i quali si disponeva di un follow-up venivano trattati in maniera conservativa e ritornavano in buone condizioni dopo periodi di tempo variabili. In seguito alla risoluzione delle ELL, i cavalli purosangue mostravano prestazioni simili a quelle precedenti alla diagnosi. (M.G.M.) “Retrospective study of scintigraphic and radiological findings in 21 cases of enostosis-like lesions in horses” H. D. O'Neill, B. M. Bladon. Veterinary Record 2011; 168: 326 Published Online First: 4 March 2011.

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NO. Cinque soggetti venivano staccati dal ventilatore con successo dopo un tempo mediano di 32 ore e venivano dimessi al tempo mediano di 8 giorni di età. Tre vitelli morivano e uno veniva soppresso a causa della malattia respiratoria. L'esame necroscopico rivelava la presenza di atelettasia, congestione polmonare e lesioni alveolari. Le patologie respiratorie si verificano frequentemente nei vitelli clonati, concludono gli autori. L'alterazione più frequente è l'ipossiemia causata da un alterato rapporto ventilazione/perfusione. Questi soggetti possono essere supportati mediante INO e ventilazione meccanica. (M.G.M.) "Respiratory Disease in Neonatal Cloned Calves" Brisville, A.C.; Fecteau, G.; Boysen, S.; Dorval, P.; Buczinski, S.; Blondin, P.; Smith, L.C. Journal of Veterinary Internal Medicine, Volume 25, Number 2, March/April 2011, pp. 373-379 (7). ■


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Nuova campagna di vaccinazione antirabbica a Trento Da metà aprile saranno distribuite sull’intero territorio 100mila esche. Fissate anche le modalità per la vaccinazione precontagio degli animali da pascolo

opo le quattro campagne di vaccinazione effettuate lo scorso anno, l'intero territorio provinciale sotto i 2300 metri sarà a breve interessato da una nuova campagna di vaccinazione antirabbica per via orale delle volpi. La Giunta provinciale ha approvato lo scorso 25 marzo, su proposta dell'assessore alla salute Ugo Rossi, le modalità con le quali l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, dovrà attivare il piano di vaccinazione. La Asl sarà affiancata da mezzi aerei messi a disposizione dal ministero della salute, dal personale del Servizio Foreste della Provincia, in collaborazione con il Servizio organizzazione e qualità delle attività sanitarie e con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Fissate anche, con una seconda delibera, le modalità della vaccinazione precontagio obbligatoria degli animali (bovini, equini, ovicaprini) destinati al pascolo o all'alpeggio. L'obbligo di vaccinazione riguarda anche i cani di proprietà.

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IL PIANO DI VACCINAZIONE La nuova campagna di vaccinazione antirabbica inizierà il prossimo 15 aprile e si concluderà il 15 maggio. Le esche (capsule contenenti vaccino vivo attenuato racchiuse in panetti di grasso e farina di pesce) saranno lanciate da aereo od elicottero sull'intero territorio provinciale posto al di sotto dei 2300 metri in modo da garantire una densità di 25-30 esche per kmq. Tale distribuzione sarà completata dalla posa manuale di altre esche sul terreno, in prossimità delle aree urbane e suburbane, ad opera dei forestali. Si prevede in questa prima campagna di distribuire, complessivamente, circa 100mila esche. Il Piano prevede anche una seconda campagna di vaccinazione nel periodo ottobre-novembre 2011 che potrebbe però riguardare, se la verifica dei dati epidemiologici relativi alla campagna primaverile dovesse avere esito positivo, una porzione più ristretta del territorio provinciale, vale a dire la sola area della Valle dell'Adige e quella di tutti i comuni ad est della stessa (Valli di Fiemme e Fassa, Valsugana e Primiero).

VACCINAZIONE PRECONTAGIO DEGLI ANIMALI DA PASCOLO Nell'imminenza della stagione degli alpeggi,

dovrà essere ripetuta anche la vaccinazione obbligatoria antirabbica preinfezionale di tutti i bovini, equini, caprini ed ovini e se del caso suini, destinati alla monticazione. La campagna di profilassi interesserà circa 10mila bovini, 20mila ovini e caprini e 600-700 equini che saranno condotti al pascolo casalingo o in alpeggio nei territori dei comuni della Valle dell'Adige ed in quelli dei comuni posti ad est della stessa. L'Apss provvederà al rilevamento d'ufficio degli insediamenti zootecnici che hanno programmato la conduzione al pascolo dei propri animali, al fine di completare la profilassi in tempi utili per la conduzione al pascolo degli animali. La vaccinazione, infatti, dev'essere effettuata almeno 21 giorni prima della partenza per il pascolo o l'alpeggio.

VACCINAZIONE DEI CANI La rabbia è una malattia virale diffusa in tutto il mondo e le volpi rappresentano il principale serbatoio e vettore del virus. La loro vaccinazione, assieme alla vaccinazione dei cani di proprietà e degli erbivori domestici che si recano al pascolo, rappresenta un’importante misura per contrastare la diffusione di questa malattia. Tutti i cani presenti nella provincia di Trento devono essere vaccinati contro la rabbia. La vaccinazione va effettuata ogni anno fino a quando la malattia non sarà eliminata. Per vaccinare il cane ci si può recare ai raduni vaccinali organizzati nei comuni, negli ambulatori dell’unità operativa di igiene e sanità pubblica veterinaria dell’APSS oppure dal proprio veterinario di fiducia. Sulla home page del sito www.apss.tn.it si trovano tutte le informazioni sui raduni vaccinali e sulle modalità di pagamento. ■

ROMA, TITOLARE DENUNCIATO PER VENDITA DI MANGIME SCADUTO a Guardia di finanza di Roma, che ha operato assieme agli ispettori veterinari delle Asl, ha sequestrato complessivamente circa 3mila confezioni di mangimi per animali scaduti. Gli alimenti in vendita sugli scaffali del locale specializzato, tra cui biscotti, verdure e cereali per roditori, mangimi per rettili e pesci, erano scaduti ma le etichette erano state ritoccate. Denunciato il titolare dell’esercizio che risponderà di frode in commercio e irregolare conservazione di prodotti per animali. Tra i sistemi usati per ingannare gli ignari clienti, la sovrapposizione di etichette adesive sulle confezioni con una nuova data di scadenza, ma anche la cancellazione delle date con solventi.(Fonte: NotizieItaliane.it)

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PCB e diossina a Mantova: i risultati delle indagini Previste iniziative di sorveglianza e controllo ei mesi di ottobre e novembre 2010, l’ASL di Mantova, nell’ambito di un piano di monitoraggio, ha ricercato Diossine e PCB in 9 campioni di latte e 9 campioni di uova deposte da galline di allevamenti rurali. I primi accertamenti analitici sono stati eseguiti presso i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia (IZS) con il metodo “DR CALUX”. Si tratta di un saggio biologico di screening, relativamente poco costoso, che riesce a determinare contemporaneamente sia le Diossine che i PCB-DL ed esprime i risultati come la somma di entrambi. I risultati ottenuti hanno evidenziato che: - nessuno dei 9 campioni di latte analizzati con il test di screening presentava concentrazioni superiori ai limiti di legge; - 7 dei 9 campioni di uova superavano i limiti di legge. I Distretti Veterinari dell’ASL di Mantova hanno immediatamente vietato il consumo delle uova degli allevamenti risultati non conformi e hanno avviato le prime indagini per comprendere l’origine della contaminazione. Negli stessi allevamenti, in applicazione del principio della massima precauzione, è stato vietato anche l’utilizzo delle carni di pollame, anche se questa matrice non era stata prelevata e analizzata. Alle operazioni successive di sopralluogo degli allevamenti hanno collaborato anche i carabinieri del NAS, i servizi veterinari della Regione Lombardia e i tecnici dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia. Il NAS e i Distretti Veterinari hanno posto sotto sequestro cautelativo sanitario gli animali e le uova prodotte e, in alcuni degli allevamenti hanno prelevato altri campioni di uova e di carne da sottoporre non più al test di screening, ma all’esame chimico di conferma in GC-HRMS. Successivamente, un’equipe di esperti, formata da

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I TEST DI CONFERMA

UOVA ALLA DIOSSINA: ISTITUITO IL COORDINAMENTO PROVINCIALE REGGIANO opo i casi di ritrovamento di uova contaminate, la Provincia di Reggio Emilia ha contribuito all’istituzione di un Coordinamento sulle attività di ricerca della diossina ed inquinanti ambientali. La decisione è stata presa martedì 22 marzo nel corso di un vertice nella sede dell’Assessorato provinciale all’Agricoltura, in cui si è fatto il punto sulla questione delle uova alla diossina che ha allarmato di recente alcuni comuni della bassa reggiana. Il Coordinamento, nato con l’obiettivo di monitorare l’andamento dei controlli sul territorio provinciale e facilitare il rapporto con la Regione Emilia-Romagna, è costituito dagli Assessorati all’Agricoltura, alla Sanità ed all’Ambiente della Provincia di Reggio Emilia, dall’Unione dei Comuni della Bassa, dal Distretto sanitario di Guastalla, dal Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl, dall’Arpa di Reggio Emilia e dalla sezione reggiana del laboratorio dell’Istituto zooprofilattico di Brescia. Il Coordinamento intende, inoltre, informare la cittadinanza sui risultati e promuovere una campagna di sensibilizzazione sulle corrette norme di gestione dei pollai rurali. I controlli, avviati dal Dipartimento di Sanità pubblica dell’Usl di Reggio, sono iniziati con il campionamento di uova dai pollai rurali di 14 allevamenti di Boretto, Brescello, Luzzara, Gualtieri, Guastalla, Reggiolo e Rolo, effettuato dal 24 febbraio al 18 marzo. In otto dei 14 allevamenti, dove è stata riscontrata la presenza di bovini da latte, sono stati prelevati anche campioni di latte durante la mungitura. Prima del campionamento, è stato compilato un questionario per la raccolta di dati sulle modalità di allevamento. La prossima riunione del Coordinamento si terrà una volta disponibili gli esiti di laboratorio di tutti i campionamenti effettuati sulle uova e sul latte. Si ricorda che sul sito dell’Ausl di Reggio ed in ogni ufficio periferico del Servizio di sanità pubblica veterinaria sono disponibili indicazioni sulle norme e le buone pratiche di gestione dell’allevamento avicolo rurale.

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veterinari dei Distretti Veterinari, della Regione Lombardia e dell’IZS, affiancata dal NAS, è tornata negli allevamenti per indagare

Toscana e Liguria, un protocollo per la sicurezza alimentare n protocollo d'intesa per la collaborazione in tema di sicurezza alimentare tra Regione Liguria e Regione Toscana. È stato siglato il 23 marzo scorso, in sede di commissione salute della Conferenza delle Regioni, dagli assessori alla salute di Liguria e Toscana, Claudio Montaldo e Daniela Scaramuccia. Il protocollo riguarda un percorso di collaborazione per migliorare le attività di controllo in materia di sicurezza alimentare tra le due regioni, adeguandole ai criteri stabiliti dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome. Il protocollo si inserisce nell'ambito dell'accordo stabilito tra le due Regioni nel settembre 2010 per l'attuazione del nuovo patto per la salute 2010-2012 che ha come obiettivi il miglioramento della qualità dei

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5 o 6 galline) è risultato frequente l’uso di cenere nelle aree frequentate dagli animali, così come in alcuni casi è stato riscontrato l’utilizzo di materiali che potrebbero rilasciare PCB, quali lubrificanti o vernici, contenitori di polistirolo utilizzati per somministrare il mangime. In alcune aziende gli animali avevano accesso ad aree dove erano ammassati macchinari in disuso che rilasciavano lubrificanti sul terreno. Tutte le situazioni potenzialmente a rischio sono state evidenziate e sono state impartite adeguate prescrizioni per la loro rimozione.

servizi, la promozione dell'appropriatezza delle prestazioni e la garanzia dell'unitarietà del sistema. Tra le iniziative previste: l'elaborazione ed esecuzione di progetti comuni tra le due Regioni, in ambito regionale, nazionale ed europeo, la realizzazione di progetti di formazione, il miglioramento degli standard di sicurezza alimen-

sull’origine della contaminazione. Trattandosi di allevamenti di tipo rurale con numero molto ridotto di animali (anche casi di

Nei giorni scorsi sono pervenuti i risultati del test di conferma, effettuato presso i laboratori IZS di Bologna, sulla parte rimanente dei sette campioni prelevati e risultati irregolari. I risultati pervenuti, già presentati ai Sindaci dei Comuni coinvolti, consentono di affermare che: - delle 7 irregolarità riscontrate con il test di screening, solo 4 sono state confermate con il metodo analitico ufficiale; - in tutti i campioni irregolari, i contaminanti responsabili del superamento dei limiti di legge sono risultati i PCB; in un solo caso sono risultate irregolari anche le diossine. La prevalenza dei PCB sulle diossine può essere interpretata come una contaminazione puntiforme di origine locale derivata da qualche pratica non corretta di allevamento.

SORVEGLIANZA E PREVENZIONE Altre iniziative sono previste per conoscere meglio le cause e per prevenire il problema. Poiché esperienze condotte altrove hanno evidenziato che, se viene eliminata la causa della contaminazione, le galline, dopo un periodo di circa due o tre mesi tornano a produrre uova non contaminate, negli allevamenti già risultati irregolari saranno effettuati altri prelievi, sempre per ricerca di diossine e PCB. Se l’esito sarà favorevole, sarà confermata la tesi dell’inquinamento locale, diversamente la Regione Lombardia attiverà ARPA per accertamenti ambientali a più ampio raggio. Come azione preventiva, inoltre, in questi giorni sarà distribuito un pieghevole destinato ai conduttori di allevamenti rurali affinché siano evitate quelle pratiche che potrebbero costituire una causa di contaminazione delle uova. (Fonte: Asl Mantova) ■

TOSCANA, BILANCI ASL 2009 IN ROSSO a perdita complessiva ammonta a 304.341.214 euro, già coperti dalla Regione. Il bilancio è fortemente segnato dalla grave situazione contabile della Asl 1 Massa Carrara, commissariata negli scorsi mesi, che ha fatto registrare perdite per 224.820.884 euro. La copertura del bilancio consentirà ora l'accesso ad un 3% di risorse aggiuntive. I dati sono stati presentati in una conferenza stampa tenuta dall'assessore regionale alla Salute, Daniela Scaramuccia che ha così commentato: “Un atto importante e dovuto, ma anche un momento di soddisfazione per tutti gli operatori del sistema, le direzioni aziendali, i responsabili dei bilanci e delle am-

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ministrazioni. Abbiamo superato un periodo difficile, e siamo riusciti a farvi fronte senza ricorrere né a tasse né a ticket aggiuntivi, ma grazie alla buona gestione del passato, a tanto rigore e a un gran lavoro di tutto il sistema”. La Regione Toscana aveva chiesto al Ministero la sospensione della verifica dei bilanci 2009, per riprendere in mano la più “complessa” situazione contabile della Asl 1, che aveva richiesto la necessità di un commissariamento, a causa di un buco di bilancio da oltre 200 milioni. Ad oggi il Tavolo degli adempimenti ministeriali relativi al 2009 è in fase di chiusura, con risultato positivo che consentirà l’accesso ad un 3% di risorse aggiuntive.

tare delle imprese, dell'appropriatezza delle analisi e dei controlli. Si occuperà dell'attuazione del protocollo un gruppo tecnico di coordinamento interregionale. “Questo lavoro comune ha commentato l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - favorisce le sinergie tra Toscana e Liguria su un argomento particolarmente importante e delicato come la sicurezza alimentare. Dal confronto nasce sempre un mi-

glioramento, e questa collaborazione produrrà sicuramente uno sviluppo dei sistemi di sicurezza alimentare di entrambe le Regioni”. Il protocollo si pone l’obiettivo di consolidare per gli anni 2011-2012 la collaborazione tra le due Regioni in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, al fine di favorire lo scambio di buone pratiche, nonché il miglioramento dei servizi. ■


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Marche, un altro successo per i corsi regionali SCIVAC Lezioni frontali ed esercitazioni pratiche al microscopio. A dicembre la riedizione del corso di citologia ne del corso che si terrà sempre a Senigallia dal 2 al 4 dicembre 2011. La Delegazione Regionale SCIVAC Marche ringrazia per il fondamentale contributo gli sponsor presenti in sala con il proprio stand (Royal Canin e Eukanuba), la Zeiss per aver fornito i microscopi per

opo il successo del Corso Regionale SCIVAC di Radiologia dello scorso anno, la Delegazione Regionale SCIVAC Marche ha proposto per il 2011 ai suoi iscritti un Corso Regionale SCIVAC di Citologia. L'evento si è svolto nei giorni 18-20 marzo presso l'Hotel City di Senigallia (Ancona) ed ha avuto come graditissimi relatori il Dr Carlo Masserdotti e il Dr Enrico Bottero. I due relatori si sono alternati nei tre giorni di corso tra lezioni frontali ed esercitazioni pratiche al microscopio che hanno coinvolto ed entusiasmato i partecipanti. La prima giornata del corso è stata dedicata ai metodi di prelievo,

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allestimento e colorazione dei preparati e ai principi interpretativi della citologia infiammatoria e neoplastica. Durante la seconda giornata sono stati esaminati gli aspetti fondamentali della citologia epatica, osteomuscolare, articolare e linfonodale mentre l’ultima giornata ha affrontato l’apparato riproduttivo, l’esame citologico dei versamenti, la citologia del sedimento urinario e fecale. Il taglio estremamente pratico impostato dai due relatori ha permesso ai partecipanti di acquisire informazioni da utilizzare nell’immediato come valido ausilio diagnostico nella pratica clinica quotidiana. Il numero di iscrizioni pervenute ha di gran lunga superato il numero di posti disponibili rendendo necessaria una riedizio-

le esercitazioni pratiche, ed è particolarmente grata alla Royal Canin che ancora una volta ha gentilmente offerto una cena a tutti i partecipanti in un ristorante locale sul mare contribuendo a rendere più conviviale lo svolgimento del corso. ■

Nuovo CD SIVAE, Selleri passa il testimone a Bedin di CRISTINA STOCCHINO Tesoriere SIVAE abato 19 e domenica 20 si è svolto a Cremona il primo incontro semestrale gratuito per i soci SIVAE. Anche per questo incontro abbiamo preferito dare un’impronta dinamica consentendo l’esposizione di numerose e variegate relazioni. Particolarmente stimolante la presentazione di tanti giovani colleghi/e e il ritorno di “Mammuth” del calibro del Dr. Millefanti (la medicina dei gechi), e Dr. Brunetti (casi clinici aviari presentati da una giovane collega) il quale si è esibito in un Simpaticissimo (aaargh!) siparietto di magia col quale ha preso di mira la sottoscritta. I temi delle due giornate sono andati dai casi clinici che trattavano patologie non troppo frequenti o comunque poco segnalate, a quelli comportamentali ed etologici, anestesia, parassitologia, alla trattazione di tematiche “selvatiche”, di gestione sanitaria dei piccoli allevamenti di piccoli volatili, e di alimentazione dei pet birds; ancora analisi micro-

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scopiche, utilizzo della tecnica endoscopica in varie specie, ed una relazione sull’eutanasia che, come ci si aspettava, ha destato un acceso dibattito. L’ultimo spazio di domenica è stato dedicato ad una sorta di tavola rotonda: è stata proposta una carrellata di casi clinici inquadrati dal punto di vista laboratoristico e commentati da quello clinico, con botta e risposta della platea. Al termine dei lavori del sabato si è svolta invece l’assemblea annuale con presentazione del nuovo consiglio direttivo e il passaggio di testimone (o meglio, come da tradizione, passaggio della cravatta!) dal presidente Paolo Selleri (ora past) al neopresidente Marco Bedin. La sera del sabato abbiamo mangiato, cantato e suonato alla consueta e frequentatissima cena sociale, che consente di conoscerci e renderci più partecipi alla nostra Società. Questa formula di trattare argomenti vari, permette di toccare diverse specie e argomenti aumentando la possibilità di accontentare un più elevato numero di soci e, parallelamente, la riduzione dei tempi delle relazioni le rende più leggere e dà l’opportunità di seguirne qualcuna in più. Al prossimo incontro, allora! ■

Nella foto a partire da sinistra Paolo Selleri (Past President), Marco Bedin (Presidente), Giovanni Nardini (Vice Presidente), Alessandro Melillo (Segretario), Cristina Stocchino (Tesoriere).


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Il buiatra e le problematiche del latte destinato alla caseificazione di GIANCARLO BONAZZI resso l’aula Magna della facoltà di Veterinaria di Parma si è svolta nei giorni scorsi una giornata di approfondimento sul tema “il buiatra e le problematiche del latte destinato alla caseificazione” organizzata da SIVAR con il patrocinio dell’università di Parma e dell’ordine dei medici veterinari del-

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la città. Sponsor dell’evento la ditta Fatro di Bologna. I veterinari presenti in sala hanno potuto apprezzare l’alto valore tecnico-scientifico dei relatori che, con estrema semplicità, hanno cercato di dare al professionista una chiave di lettura del problema latte più consona al ruolo che esso riveste all’interno della filiera lattiero-casearia. Il prof. Neviani (Facoltà Agraria PR), parlando di microbiologia del latte, ha illustrato le principali caratteristiche dei “microrganismi utili e

di quelli pericolosi” presenti nel latte sottolineando come “l’igiene dello stesso non sia in antitesi con la qualità organolettica del formaggio”. Il prof. Summer (Facoltà Veterinaria PR) ha evidenziato gli enormi vantaggi per la trasformazione del latte bovino ricco di caseina KB. Oltre a migliorare la lavorazione casearia, la proteina KB (o K caseina) aumenta sensibilmente la resa in formaggio (+ 6 kg di formaggio per 1000 kg di latte). Il dr. Nocetti (Consorzio Parmigiano-Reggiano) infine ha tracciato un possibile approccio pratico del veterinario aziendale alle prese con disciplinari di produzione, qualità e tipicità degli alimenti somministrati alle bovine e problematiche di stalla relative alla qualità del latte prodotto. La prolungata discussione finale che ha interessato una platea ancora molto numerosa ha confermato l’importanza delle tematiche trattate e l’enorme potenziale didattico-scientifico che può scaturire dalla collaborazione attiva fra le varie componenti del mondo veterinario (Soc. culturali, Università, Ordini professionali e industria farmaceutica ). ■

ZOOTECNIA, NUOVE STRATEGIE PER IL CONTROLLO DELLE MOSCHE on il patrocinio di SIVAR e dell’Ausl di Piacenza, l’Ordine provinciale dei medici veterinari insieme all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza organizzano un convegno sulle “Nuove strategie per il controllo delle mosche in zootecnia”. Le mosche rappresentano da sempre un problema per gli allevamenti zootecnici. Le problematiche derivanti dall’eccessiva presenza di questi artropodi sono legate al peggioramento qualitativo e quantitativo delle produzioni, allo scadimento del benessere degli animali allevati, al peggioramento degli standard di biosicurezza, ed infine all’uso indiscriminato di biocidi con danno alle specie non bersaglio, sviluppo di resistenze, e possibile presenza di residui nelle produzioni alimentari. Non bisogna poi dimenticare gli inconvenienti igienici causati dalla presenza di mosche nelle aree rurali, residenziali, o urbanizzate che insistono intorno agli allevamenti zootecnici. Quest’incontro nasce in seguito ad un’esperienza interattiva tra gli allevatori del Caseificio Cooperativo S. Vittoria di Carpaneto Piacentino (PC), alcuni professionisti del controllo entomologico delle mosche e l’unità di campo della Novartis Animal Health. L’obiettivo del gruppo di lavoro è stato quello di ridurre le popolazioni di insetti molesti attraverso l’impiego ragionato ed integrato di tutti i sistemi di lotta disponibili. Obiettivo di questo convegno è condividere con i professionisti del settore l’esperienza maturata nel progetto, e fornire stimoli per promuovere un approccio scientifico ed integrato al problema. Il convegno, che si terrà il 12 aprile presso l’università Cattolica del Sacro Cuore a Piacenza, è aperto a tutte le figure professionali interessate. L’iscrizione è gratuita ma obbligatoria. Per informazioni: Ordine dei Medici Veterinari di Piacenza - Tel. 0523/712673 - E-mail: ordvetpc@hotmail.com

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AISA, rinnovati i vertici per il triennio 2011-2013 Giulio Predieri alla Presidenza, affiancato da due Vice e dal comitato di Presidenza ISA, l’Associazione che nell’ambito di Federchimica rappresenta le industrie farmaceutiche veterinarie e più in generale i produttori di beni destinati alla salute ed al benessere degli animali, ha rinnovato le cariche per il triennio 2011-2013. Il dr. Paolo Giulio Predieri (ACME) è il Presidente eletto che si avvarrà del supporto del dr. Gianluca Donelli (ELANCO) quale Vice Presidente Delegato e del dr. Wolfgang Mueller (Bayer) quale secondo Vice Presidente. Sono stati inoltre eletti nel Comitato di Presidenza il dr. Renato della Valle (INNOVET) e il dr. Paolo Sani (ISP); membro di diritto, in quanto Past President, rimane il dr. Alberto Mondellini (COPYR). Rinnovata anche la Commissione Direttiva composta da 11 aziende in rappresentanza di tutti i settori merceologici di AISA (Prodotti per la Medicazione Orale, per la cura degli Animali da Reddito e da Compagnia) nelle persone della dr.ssa Cristina Cellini (A-

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KETAMINA ILLEGALE, AISA: FATTO ALTAMENTE LESIVO n merito alla recente indagine compiuta dai Carabinieri del NAS in Trentino Alto Adige che ha portato alla luce un traffico di medicinali stupefacenti per uso veterinario, l'Associazione delle Imprese della Salute Animale (AISA) giudica altamente lesivo degli interessi della categoria rappresentata ciò che è avvenuto e condanna pubblicamente l'accaduto. La vicenda, che ha visto il coinvolgimento di grossisti, farmacisti e medici veterinari, è considerata da AISA potenzialmente pericolosa per la salute pubblica e dannosa anche sotto il profilo economico, sia per i veterinari e sia per le aziende farmaceutiche che operano legalmente sul territorio nazionale. AISA inoltre auspica che l'esigenza sentita da Veterinari libero-professionisti e proprietari di animali, di poter usufruire

I SCOR), dr. Emilio Dabbaghian (CEVA), dr. Carlo Gazza (FATRO), dr. Alberto Milani (FORMEVET), dr. Renato della Valle (INNOVET), dr. Paolo Sani (ISP), dr. Pierluigi Crippa (MERIAL), dr. Vittore Dal Bon (NOVARTIS), dr.ssa Roberta D’Amore (Pfizer), dr.ssa Vittorina Colombatti (Teknofarma), dr.ssa Sophie Favini (Virbac). AISA opererà dagli uffici Federchimica di Roma e di Milano, tutte le attività saranno dirette dal dr. Roberto Cavazzoni. ■

con minori difficoltà di specialità per uso veterinario rispondenti alle necessità di un mercato in continua evoluzione, possa in futuro essere soddisfatta nel pieno rispetto di normative sanitarie, commerciali e fiscali largamente condivise. A tale scopo AISA intende mettere a disposizione delle Istituzioni e della classe veterinaria le proprie competenze con l'intento di contribuire concretamente a quella semplificazione normativa ormai avvertita come inderogabile da tutti gli attori della filiera, essenziale per scoraggiare la gestione scorretta del farmaco veterinario a tutto vantaggio della salute pubblica, della professionalità del medico veterinario, del benessere animale, dell'efficienza degli organi di controllo e dello sviluppo economico del Paese. (comunicato AISA).

Organizzato da

Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI ECOGRAFIA CLINICA Cremona, 22/24 Giugno 2011 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 33 Crediti DIRETTORE Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna

MEDICINA COMPORTAMENTALE 2 Cremona, 16/18 Giugno 2011 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 27 Crediti DIRETTORE Sabrina Giussani, Med Vet Comportamentalista, Dipl ENVF, Busto Arsizio (VA) RELATORI Maria Chiara Catalani, Med Vet Comportamentalista, Senigallia (AN) Franco Fassola, Med Vet Comportamentalista, Asti Sabrina Giussani, Med Vet Comportamentalista, Dipl ENVF, Busto Arsizio (VA) Isabella Merola, Med Vet Comportamentalista, Milano Marzia Possenti, Med Vet Comportamentalista, Cassano d’Adda (MI)

RELATORI ED ISTRUTTORI Elvanessa Caleri, Med Vet, Prato Edoardo Auriemma, Med Vet, Dipl ECVDI, Novara Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca Gian Marco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA) Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00 + IVA 20%

DIAGNOSI DIFFERENZIALI, ESAMI DIAGNOSTICI E LE GRANDI SINDROMI Cremona, 29 Giugno/02 Luglio 2011 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 47 Crediti DIRETTORE Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova RELATORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova Maria Teresa Mandara, Med Vet, PhD, Perugia Massimo Mariscoli, Med Vet, Dipl ECVN, Teramo

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

QUOTE Soci SCIVAC: € 500,00 + IVA 20% Non soci: € 650,00 + IVA 20%

QUOTE Soci SCIVAC: € 780,00 + IVA 20% Non soci: € 980,00 + IVA 20%


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30 Calendario attività Dal 10 aprile al 15 maggio Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

10 APR 10 APR 10 APR 10 APR

INCONTRO SIMUTIV INCONTRO SIRVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO SEMINARIO SCIVAC

11 - 13 APR

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili

14 - 16 APR

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili

14 APR 16 - 17 APR 17 APR 17 APR 17 APR 17 APR 18 - 20 APR

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR

CORSO SIVE INCONTRO SIATAV / SIFIRVET / SINVET

INCONTRO SIDEV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA

ITINERARIO DIDATTICO SIVAE

GESTIONE PRE E POST OPERATORIA DEL PAZIENTE CON MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO E NEL TRAUMATIZZATO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it APPROCCIO ALLA FISIOPATOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE NEL CONIGLIO, FURETTO E PICCOLI RODITORI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE PROCEDURE TERAPEUTICHE E NUOVI PROTOCOLLI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - Roma- Sheraton Golf Hotel - VIA Salvatore Rebecchini 39 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DOLORE ACUTO E CRONICO NEL GATTO - AtaHotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto accreditamento per 3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MEDICINA D’URGENZA AVANZATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 32 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INTERNATIONAL COURSE - ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING - PRACTICAL AND INTERACTIVE INTERNATIONAL MRI WORKSHOP - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it RASSEGNA SUINICOLA INTERNAZIONALE - CONVEGNO NAZIONALE SIVAR “LIMITI E PROSPETTIVE NELLA GESTIONE DELLA SCROFETTA” - SIPER (Fiere Reggio Emilia) - Via dei Filangieri, 15 - ECM: Rich. Accred. per 3 Crediti - Per info: Paola Orioli - Segr. Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO PRATICO DI ECOGRAFIA DI BASE: REGIONE METACARPALE, PASTORALE, NODELLO E GRASSELLA - Perugia, Facoltà di Medicina Veterinaria - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it L’APPROCCIO AL PAZIENTE CON DOLORE: IL RUOLO DELL’ANESTESISTA, NEUROLOGO E FISIOTERAPISTA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it DANNI SOLARI SULLA CUTE DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ARGOMENTI DI BASE IN OFTALMOLOGIA - Aosta - Express Hotel - Zona Autoporto 33 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL PAZIENTE PARETICO: PATOLOGIE SPINALI E PROBLEMI DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO A CONFRONTO - Hotel Garden Inn Matera - Via Germania - Borgo Venusio - ECM: Rich. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it “DIAGNOSTICA PER IMMAGINI ED ENDOSCOPIA NEGLI ANIMALI ESOTICI” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it 1° IT. ONCOLOGIA: II PARTE - MALATTIE LINFO E MIELOPROLIFERATIVE E TUMORI GENITALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 39 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: IV PARTE - CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI E ONCOLOGIA DEL CAVO ORALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. accreditamento per 47 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

27 - 29 APR

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti

27 - 30 APR

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili

28 APR - 1 MAG

SEMINARIO SIOVET

ORTHOFUN 2011 - Palermo, Hotel Villa Igiea Hilton - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

CORSO SCIVAC

CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA NEURASSIALE NEL CANE E NEL GATTO: PERIDURALE E SPINALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. accreditamento per 10 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI IN CHIRURGIA ED ANIMALI DA REDDITO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it “L’ANESTESIA NEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI: DALLA FANTASCIENZA ALLA PRATICA CLINICA” - Hotel Baia Del Re (MO) - Via Vignolese 1684, - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it APPROCCIO CLINICO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO AL PRURITO DEL CANE E DEL GATTO - Bari - Sheraton Bari Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA DEL DIGERENTE - Perugia- Facoltà di Medicina Veterinaria - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA VERA FORZA DI UNA STRUTTURA VETERINARIA: LE RISORSE UMANE 2a PARTE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it SOVEP - SI FA PRESTO A DIRE PANCIA: PROBLEMI DI GASTROENTEROLOGIA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIA - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INTERNATIONAL COURSE - AO MASTERCLASS COURSE ON DISTAL EXTREMITIES SURGERY AND TRAUMATOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 31 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 1° IT. MEDICINA INTERNA: II PARTE - EMATOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 50 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ANIMAL BIOSAFETY E CONTROLLO DEL BIORISCHIO LEGATI NELL’IMPIEGO DI VETTORI VIRALI - Auditorium, medicines Research Centre - Siena Biotech - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: info@sivalnet.it COSA C’È DI NUOVO IN MEDICINA FELINA NEL 2011? - BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione ECM: Richiesto accreditamento per 3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

1 - 2 MAG 6 - 7 MAG

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR INCONTRO REGIONALE SIVAE/SCIVAC EMILIA ROMAGNA IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI MODENA - E A.V.M ASSOCIAZIONE VETERINARI MODENESI INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA

8 MAG 8 MAG

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA

8 MAG

INCONTRO ANMVI / SIMV

8 MAG 8 MAG

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP

9 - 12 MAG

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti

11 - 14 MAG 12 - 13 MAG

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CORSO SIVAL

14 - 15 MAG

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ZOOMARK

15 MAG

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

IL PAZIENTE PARETICO - Brescia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 12 | 2011

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27 -02 -2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 28 marzo 2011

SOLUZIONI

In sede paramediana con l’animale in decubito dorsale

Congresso Multisala SIVAR Risposta corretta: b)

QUIZ 1

Nel fianco sinistro

Cremona, maggio 2009

PRRS

c

Nel fianco destro

QUIZ 2

c

Particelle di piccole dimensioni

a b

Risposta corretta: c)

b

Temperatura ambientale

Congresso Multisala SIVAR -

a

2) In una bovina con dislocazione destra dell’abomaso (RDA) si realizza uno pneumoperitoneo

Cremona, maggio 2009

1) Qual è un fattore di rischio meccanico per lo sviluppo delle ulcere gastriche nei suini?


Professione Veterinaria 12-2011:ok

5-04-2011

14:12

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Professione Veterinaria 12-2011:ok

5-04-2011

14:12

Pagina 32


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