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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
28 2013
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 10, numero 28 dal 2 all’8 settembre 2013
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
EXPORT SANO E SICURO VERSO GLI USA
L’ENPAV DÀ L’ADDIO AI MODELLI CARTACEI
IL DECORO È GARANZIA DI QUALITÀ?
50 SFUMATURE DI BLU
A PESCARA L’ORDINANZA GIUSTA
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DOVE PIÙ SERVE
BREVI AVIARIA H7 In seguito ai focolai ad alta patogenicità, la Direzione Generale della Sanità Animale ha adottato un provvedimento di portata nazionale. La situazione epidemiologica richiede misure rapide ed estese, considerato che la filiera avicola opera con riflessi su tutto il territorio italiano. Monitoraggio, controlli e biosicurezza.
IVA Ufficialmente differito l’aumento dell’aliquota ordinaria dell’IVA al 22%. Il Governo Letta punta a mantenere il blocco. Le disposizioni in materia fiscale disposte dal ‘Decreto del Fare’ sono approdate alla Gazzetta Ufficiale. Viene così sterilizzato l’aumento al 22 per cento che sarebbe dovuto scattare dal 1 luglio 2013.
POLIZZA RC Slitta all’agosto del 2014 l’obbligo per i medici veterinari di dotarsi di una polizza di copertura assicurativa per responsabilità civile professionale. La proroga è stata definitivamente varata dal Parlamento che ha convertito in legge il ‘Decreto del Fare’.
SSN ‘EUROPEO’ Il ‘Decreto del Fare’ riconosce il lavoro svolto all’estero. Al personale delle aree della dirigenza medica e veterinaria andranno i vantaggi economici o professionali maturati, per esperienza professionale e anzianità, dal passaggio da una struttura sanitaria di uno Stato membro a quella di un altro Stato membro.
OMEOPATICI Il 31 dicembre 2015 terminerà il periodo previsto dalle disposizioni transitorie per la commercializzazione dei medicinali omeopatici già sul mercato. Per continuare ad assicurare la reperibilità di medicinali omeopatici sul mercato italiano a pazienti e medici, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha predisposto un calendario per la presentazione delle domande di registrazione dei medicinali omeopatici.
ABILITAZIONE I laureati in veterinaria che si candidano all’abilitazione di Stato dovranno inoltrare domanda entro il 18 ottobre. La prima sessione si è svolta il 20 giugno; la prova per la seconda sessione è fissata dal Ministero dell’Università al 21 novembre.
DIRETTIVA 63/2010
Competenze veterinarie La Ue prescrive un ruolo “in permanenza”. Anche nel decreto nazionale il veterinario sia centrale. A PAGINA 3
Un decennio dopo il D.Lvo 116, la Commissione Europea ha innalzato i criteri di tutela dell’animale utilizzato per fini scientifici innalzando, in parallelo, il ruolo del medico veterinario. Se per le autorità scientifiche mondiali il ricorso alle cavie di laboratorio è ancora necessario, sarà altrettanto necessario che la professione veterinaria affermi e faccia valere la propria titolarità sul ‘benessere animale’, competenza fra le più rivendicate dalla categoria medica veterinaria. Giustamente. Tanto più nei settori sensibili come quelli disciplinati dalle leggi speciali (ricerca, macellazione, ecc.). Il Decreto Legislativo che il Ministero della Salute si appresta a varare per attuare la norma europea dovrà tenerne conto. L’Europa vuole che siano rese disponibili "in permanenza" le necessarie cure veterinarie. E che "all’interno di ciascun stabilimento vi sia un membro del personale responsabile della cura e del benessere degli animali", ruolo di preminente ed esclusiva competenza del medico veterinario. È un medico veterinario a "limitare il più possibile la sofferenza dell’animale", ad esprimere un parere sull’opportunità di riutilizzo di un animale o di soppressione, ad esprimersi sul reinserimento o reintroduzione dell’animale in un habitat adeguato o in un sistema di allevamento appro-
priato alla specie. È un "veterinario designato, esperto in medicina degli animali da laboratorio" a fornire "consulenza sul benessere e il trattamento degli animali". Un ruolo e una serie di competenze esclusive sottolineate pubblicamente dal Presidente della Fnovi, Gaetano Penocchio. "Un recepimento che indebolisse la titolarità del medico veterinario - scrive Penocchio sul Sole Sanità - comprometterebbe il suo benessere; ogni ritardo nel recepimento ritarda questa garanzia per l’animale. Ogni atto medico veterinario sull’animale, a maggior ragione se da laboratorio, è competenza esclusiva del medico veterinario. Indicazioni normative che andassero in direzione diversa potrebbero contrastare con il codice penale, che punisce l’esercizio abusivo della professione di medico veterinario". Per il Presidente Fnovi il medico veterinario "è il punto di riferimento" per la salute e il benessere degli animali "in tutte le fasi della ricerca", compresa "l’effettiva necessità degli animali vivi, fino alla valutazione e conclusione delle sperimentazioni". Gli animali impiegati nelle attività regolate dalle leggi speciali più che mai richiedono che ci siano i medici veterinari e che abbiano voce in capitolo. Questo ANMVI va dicendo da quando è iniziato lo psicodramma nazionale del recepimento.
UN SETTORE CHE RESISTE IL 15 LUGLIO IL QUOTIDIANO ITALIAOGGI HA DEDICATO AMPIO SPAZIO AD UNA INCHIESTA SUL SETTORE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA evidenziando come questo comparto economico, tutt’ora in crescita, possa offrire diverse e valide opportunità di lavoro. Titolo dell’inchiesta: “Animali da lavoro” inteso come opportunità di lavoro e chiarito molto bene dal sottotitolo: “Dal veterinario al dog sitter sino allo store manager: tutte le opportunità offerte dal settore dei pet, in continua crescita”. Più chiaro di così. Prima di elencare tutte le diverse professioni che operano nel settore in un ampio articolo dal titolo: “Dalla passione per gli animali numerose opportunità”, l’autore del servizio riprende numerose fonti di ricerca che esprimono dati positivi sul futuro del settore per animali da compagnia basandosi principalmente sul Rapporto 2013 AssalcoZoomark presentato a maggio a Bologna ed il Rapporto Italia Eurispes 2013 pubblicato circa un mese prima. Dai dati di queste due importanti ricerche si evidenzia infatti che il settore non solo resiste alla crisi ma che per alcuni ambiti, è ancora in crescita. E allora? Secondo ItaliaOggi è bene che i giovani, spinti anche dalla passione per gli animali, puntino sulle professioni che esprime questo settore: Medico veterinario, Assistente veterinario, Negoziante specializzato, Content manager, Buyer specializzato, Dog sitter, Educatore cinofilo, Istruttore cinofilo, Pet therapist e Toelettatore. Queste le professioni sulle quali, secondo l’autore dell’inchiesta, varrebbe la pena indirizzarsi con discreta soddisfazione. In generale potremmo essere d’accordo con quanto scrive se non fosse che il Medico Veterinario, per il numero esagerato di laureati e di strutture, è una professione che in Italia non dà soddisfazione più a nessuno, neppure a chi è sul mercato da tanti anni.
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Ricerca biomedica Attualità
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Recepimento ‘all’italiana’ per la protezione degli animali da laboratorio Dal 4 settembre countdown per il Governo che dovrà attuare la Direttiva 2010/63 l Parlamento - in ritardo sui tempi di recepimento e sotto infrazione comunitaria - ha approvato il recepimento della Direttiva 63/2010, dettando i criteri (v. box) a cui dovrà attenersi il Ministero della Salute (nel giro di pochi mesi) nell’emanazione del decreto legislativo attuativo. In ambito nazionale, il recepimento porterà al superamento dell’assetto normativo indicato nel Decreto Legislativo 116/1992. I criteri approvati sono in parte una ripetizione di disposizioni già previste dalla Direttiva 2010/63, frutto di 10 anni di consultazioni internazionali con tutte le parti in causa; altri criteri sono invece più restrittivi e non ammessi dalla Direttiva UE in quanto tardivi. Un recepimento all’italiana, contradditorio e compromissorio, che ha visto il Ministro Moavero Milanesi accogliere i criteri e al tempo stesso l’obbligo di conformarsi alla normativa europea, come previsto dalla direttiva 2010/36. Dal resoconto parlamentare: “Le parti di una direttiva che prevedono delle prescrizioni chiare e costitutive di interesse legittimo sono comunque direttamente applicabili, a prescindere da come il legislatore recepisce la direttiva nell’ordinamento nazionale”. Se c’è una gerarchia delle fonti quella europea prevale, se c’è una direzione dell’esercizio democratico è in fase ascendente: si va in Europa a decidere, il recepimento è un momento di fedeltà comunitaria. Non solo il mondo scientifico nazionale - offeso e aggredito - ma anche quello internazionale ha guardato con grande preoccupazione agli sviluppi demagogici e di dubbia democraticità di certe proteste animaliste che si sono svolte fuori e dentro le sedi parlamentari. La rivista dell’American Association for the Advancement of Science non ha mai spostato il focus della sperimentazione animale in Italia: la testata non si è potuta esimere dal sottolineare i seri rischi per la ricerca biomedica “made in Italy” a causa dei vincoli più severi introdotti dal nostro legislatore. Non tutto però, come sottolinea la pubblicazione, appare perduto. E cita proprio l’approvazione dell’ordine del giorno di Ilaria Capua - mediante il quale il Governo si è impegnato a fare in modo che i criteri non impattino negativamente su un settore chiave come quello della ricerca e delle cure.
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L’ODG DI ILARIA CAPUA
Nonostante la ricerca scientifica sia sempre più rivolta alla promozione di metodi sostitutivi all’impiego di animali, ad oggi non è possibile ancora farne a meno. L’attuale disciplina interna in materia di protezione degli animali utilizzati a fini scientifici è posta dal decreto legislativo 116 del 1992, recante attuazione della direttiva 86/609/CEE in materia di protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici, nonché dall’articolo 1 della legge 924 del 1931. La normativa è stata aggiornata mediante la direttiva 2010/63/UE, oggetto di recepimento. Il Senato della Repubblica ha approvato, nell’ambito della legge di delegazione europea 2013 (AS 587) un emendamento (all’articolo 13) che introduce alcune norme condivisibili volte ad orientare la ricerca all’impiego di metodi alternativi ed alcuni divieti discutibili che riguardano alcune metodologie sperimentali che risultano essere essenziali per la competitività della ricerca biomedica italiana. La principale conseguenza causata dai divieti introdotti, attraverso gli emendamenti approvati in Senato e riguardanti la sperimentazione animale potrebbe essere
“UN PASSAGGIO OBBLIGATO” el corso della seduta parlamentare del 31 luglio, il Governo, rappresentato dal Ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi, ha accolto l’ordine del giorno presentato dalla deputata veterinaria Ilaria Capua. Con questo atto, la Camera impegna il Governo ad attenersi, “all’obbligo di conformarsi alla normativa europea come previsto dalla direttiva in via di recepimento”. Le motivazioni dell’iniziativa, sottoscritta da ventidue deputati, sono contenute nelle premesse del testo: “la sperimentazione animale è un passaggio obbligato nella ricerca biomedica”.
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l’articolo 13, per ciò che concerne la norma sulla sperimentazione su sostanze d’abuso, non è chiaro per quale ragione questo tipo di ricerche debba essere vietata in Italia, quando è noto che decine di milioni di cittadini italiani abusano di sostanze legali o illecite. A parere dei firmatari del presente atto si assisterebbe all’impossibilità di poter studiare gli effetti tossici particolarmente delle nuove droghe che ogni giorno entrano nel mercato clandestino. Nello specifico, sarebbe impossibile indagare gli effetti dannosi sul sistema nervoso centrale. Non si potrebbero studiare trattamenti che contrastino la comparsa di dipendenza, che attenuino i sintomi dell’astinenza, che antagonizzino gli effetti tossici a livello cardiaco e di altri organi. Sono necessarie, per questi studi, varie specie animali per cercare di cogliere il più possibile lo spettro di effetti delle droghe e dei farmaci di abuso. Non esistono altre tecnologie che possano sostituire gli animali. Le colture in vitro di cellule neuronali possono essere certamente utili per studi preliminari, ma non possono rappresentare i miliardi di connessioni che esistono in un cervello funzionante. Il paragrafo 2 del medesimo articolo 13, specifica che il Governo è tenuto a rispettare gli obblighi che derivano da legislazioni
o farmacopee europee o internazionali e quindi potrebbe creare dubbi interpretativi con il paragrafo precedente, ed inoltre l’articolo 2 della direttiva oggetto di recepimento ribadisce l’obbligo di non introdurre nella disciplina nazionale misure più rigorose di quelle previste dalla stessa direttiva. Le misure nazionali con livello di protezione più elevato, rispetto a quelle della direttiva, possono essere mantenute, purché vigenti al 9 novembre 2010. In tal caso, gli Stati membri interessati avrebbero dovuto informare la Commissione della loro vigenza, entro il 1° gennaio 2013. Non esistono oggi metodi alternativi per svolgere attività di ricerca su argomenti così centrali per la salute pubblica come lo studio dei tumori e degli effetti delle sostanze d’abuso, e che tali sperimentazioni vengono comunque effettuate da personale altamente qualificato, nel totale rispetto del benessere animale.
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(L’ordine del giorno di Ilaria Capua è stato sottoscritto dai parlamentari Gigli, Binetti, Monchiero, Vargiu, Vitelli, Fitzgerald Nissoli, Vecchio, Piepoli, D’Agostino, Cimmino, Buttiglione, Sottanelli, Dellai, Rabino, Oliaro, Marazziti, Gitti, Antimo Cesaro, Sberna, Librandi, Rossi e Catania). ■
I CRITERI DI RECEPIMENTO quella di diminuire l’apporto dei ricercatori italiani allo sviluppo delle conoscenze biologiche e mediche, dato che rischieremo di essere il solo Paese ad aver introdotto regole così restrittive. Infatti, ben 15 paesi europei hanno accettato in modo integrale la direttiva. Un secondo rischio sarebbe l’impossibilità di partecipare ai bandi di ricerca europea non potendo utilizzare la sperimentazione animale come possono fare i ricercatori dei paesi con cui siamo in competizione per ottenere i fondi europei. I punti critici, nel dettaglio interessano l’articolo 13, nello specifico, nel paragrafo 1 punto d) riguardante l’anestesia. Molti esperimenti non richiedono anestesia, mentre la norma nella sua formulazione attuale farebbe pensare alla necessità, ad esempio, di anestetizzare gli animali per fare qualunque manipolazione che provochi dolore, senza specificarne il grado. Ne conseguirebbe che, anche per fare una iniezione oppure per realizzare studi sul comportamento, andrebbe praticata l’anestesia contro ogni buon senso. Inoltre, per ciò che concerne la norma sugli xenotrapianti e ricerca sulle sostanze d’abuso, oggi la maggioranza delle ricerche sui tumori si basa su eterotrapianti: si trapiantano sottocute piccoli frammenti di tumore umano in topi che sono geneticamente privi di risposte immunitarie. In questo modo si può studiare la crescita del tumore, la sua vascolarizzazione, la sua disseminazione, la formazione di metastasi. Inoltre solo in questo modo si può studiare come agiscono i farmaci in una situazione complessa come quella di un organismo vivente. Questo tipo di xenotrapianto è oggi la base della ricerca antitumorale e rappresenta una tecnica essenziale verso l’obiettivo di realizzare terapie personalizzate. Questa tecnica non può essere sostituita da altre tecnologie, come ad esempio le colture cellulari in vitro che vengono utilizzate in via preliminare, ma non possono permettere di studiare come ad esempio un farmaco venga assorbito, distribuito, metabolizzato ed eliminato in un organismo vivente. In maniera analoga e sempre alla lettera f) del-
1. Nell’esercizio della delega per l’attuazione della direttiva 2010/63/UE il Governo è tenuto a seguire anche i seguenti principi e criteri direttivi specifici: a) orientare la ricerca all’impiego di metodi alternativi; b) vietare l’utilizzo di primati, cani, gatti ed esemplari di specie in via d’estinzione a meno che non si tratti di ricerche finalizzate alla salute dell’uomo o delle specie coinvolte, condotte in conformità ai principi della direttiva 2010/63/UE, previa autorizzazione del Ministero della salute, sentito il Consiglio superiore di sanità; c) considerare la necessità di sottoporre ad altre sperimentazioni un animale che sia già stato utilizzato in una procedura, fino a quelle in cui l’effettiva gravità delle procedure precedenti era classificata come «moderata» e quella successiva appartenga allo stesso livello di dolore o sia classificata come «lieve» o «non risveglio», ai sensi dell’articolo 16 della direttiva 2010/63/UE; d) vietare gli esperimenti e le procedure che non prevedono anestesia o analgesia, qualora esse comportino dolore all’animale, ad eccezione dei casi di sperimentazione di anestetici o di analgesici; e) stabilire che la generazione di ceppi di animali geneticamente modificati deve tener conto della valutazione del rapporto tra danno e beneficio, dell’effettiva necessità della manipolazione e del possibile impatto che potrebbe avere sul benessere degli animali, valutando i potenziali rischi per la salute umana e animale e per l’ambiente; f) vietare l’utilizzo di animali per gli esperimenti bellici, per gli xenotrapianti e per le ricerche su sostanze d’abuso, negli ambiti sperimentali e di esercitazioni didattiche ad eccezione della formazione universitaria in medicina veterinaria e dell’alta formazione dei medici e dei ve-
terinari; g) vietare l’allevamento nel territorio nazionale di cani, gatti e primati non umani destinati alla sperimentazione; h) definire un quadro sanzionatorio appropriato e tale da risultare effettivo, proporzionato e dissuasivo, anche tenendo conto del titolo IX-bis del libro II del codice penale; i) sviluppare approcci alternativi idonei a fornire lo stesso livello o un livello superiore di informazioni rispetto a quello ottenuto nelle procedure che usano animali, ma che non prevedono l’uso di animali o utilizzano un numero minore di animali o comportano procedure meno dolorose, nel limite delle risorse finanziarie derivanti dall’applicazione del criterio di cui alla lettera h), accertate e iscritte in bilancio; l) destinare annualmente una quota nell’ambito di fondi nazionali ed europei finalizzati alla ricerca per lo sviluppo e la convalida di metodi sostitutivi, compatibilmente con gli impegni già assunti a legislazione vigente, a corsi periodici di formazione e aggiornamento per gli operatori degli stabilimenti autorizzati, nonché adottare tutte le misure ritenute opportune al fine di incoraggiare la ricerca in questo settore con l’obbligo per l’autorità competente di comunicare, tramite la banca dei dati nazionali, il recepimento dei metodi alternativi e sostitutivi. 2. Nell’applicazione dei principi e criteri direttivi, il Governo è tenuto a rispettare gli obblighi che derivano da legislazioni o farmacopee nazionali, europee o internazionali. (Legge di Delegazione Europea 2013 - Art. 13 - Criteri di delega al Governo per il recepimento della direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici).
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4 Attualità Sicurezza del made in Italy
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Massima sicurezza per i prosciutti che volano in USA Dopo la riapertura delle frontiere, export ultragarantito verso gli States al mantenimento dei requisiti richiesti nello stabilimento, sia quelli previsti dalla normativa comunitaria che dai regolamenti statunitensi. La Direzione ministeriale sottolinea che, qualora lo ritengano, i Veterinari supervisori possono decidere di svolgere le supervisioni con frequenze maggiori. In caso di non conformità, il Ministero della Salute dettaglia i provvedimenti da adottare a cura dei Servizi Veterinari. Come da accordi presi con le autorità americane, la certificazione annuale della lista degli stabilimenti autorizzati ad esportare negli Stati Uniti a cura del Ministero si baserà sulle relazioni compilate nel SINVSA dai Veterinari Supervisori.
CHI PAGA
a Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute ha diffuso il 5 agosto due circolari ai Servizi Veterinari per dettagliare le misure di sicurezza alimentare per i prodotti italiani della filiera suinicola che arriveranno sulle tavole degli americani. Per cotechini, prosciutti, mortadelle e altri insaccati: conformità e massima sicurezza per l’export dall’Italia, con particolare riguardo a L. Monocytogenes e Salmonella ssp.
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CONTROLLO E AUTOCONTROLLO Con una prima nota ai Servizi Veterinari, la Direzione dettaglia le misure di autocontrollo e controllo ufficiale negli stabilimenti italiani autorizzati ad esportare prodotti a base di carne negli Stati Uniti. La nota contiene disposizioni per la sorveglianza e la determinazione di L. Monocytogenes e Salmonella ssp nei prodotti a base di carne suina destinati all’export negli USA. Tutti gli stabilimenti inseriti nella lista degli impianti autorizzati all’export negli USA devono
prendere in considerazione i pericoli di L. Monocytogenes e Salmonella ssp nell’ambito della propria analisi dei pericoli, condotta secondo il modello HACCP: se viene accertato che tali pericoli hanno la ragionevole probabilità di presentarsi, questi devono essere gestiti nell’ambito del piano HACCP. In regime di autocontrollo, gli stabilimenti oltre a quanto previsto dalla normativa comunitaria - devono implementare e applicare le procedure standard di sanificazione disposte dal Regolamento statunitense e attenersi alle prescrizioni stabilite dalle autorità sanitarie americane in merito alla gestione del pericolo L. Monocytogenes. Gli stabilimenti dovranno gestire le non conformità, affrontandole e risolvendole, fino a rivedere ed eventualmente modificare le procedure. Quanto ai controlli ufficiali, i Servizi veterinari dovranno attenersi alle indicazioni ministeriali (ex ‘Daily inspection’) e disporre una supervisione periodica (trimestrale negli stabilimenti con almeno una linea di macellazione - semestrale in tutti gli altri stabilimenti e annuale negli impianti che non esportano, ma sono elencati fra quelli autorizzati) finalizzata
E DAL 2014 NUOVE NORME PER L’ISPEZIONE a Dg Sanco sta discutendo le nuove norme per le ispezioni sulla carne di suino. Le modifiche, relative ai regolamenti 853/2004, 854/2004, 2073/2005, 2074/2005 e 2075/2005, sono state approvate dal Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali (Scofcah) lo scorso 22 maggio, e saranno applicabili dal 1 giugno 2014. Riguardano essenzialmente i con-
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trolli legati alla Salmonella e alla Trichinella, e le procedure di ispezione post mortem. Quanto alla Salmonella, vengono introdotti tre tipi di misure: un limite più stretto per il criterio di igiene del processo; un maggiore controllo delle autorità competenti sul rispetto del criterio stesso da parte degli operatori dei macelli; più approfondite ispezioni post mortem per ridurre i rischi di contaminazione incrociata. Per la Trichinella, i controlli saranno più basati sull’analisi dei rischi, e non verranno più controllati i suini provenienti da impianti controllati. Sono inoltre state inserite altre modifiche, come ad esempio la possibilità per il personale ausiliario di aiutare i veterinari durante l’ispezione ante mortem, preselezionando gli animali che presentano anomalie. (fonte: Agrisole)
In merito ai costi sostenuti dalle ASL competenti, il controllo ufficiale - come richiesto dalle Autorità sanitarie americane deve essere inteso come servizio espletato nell’interesse delle ditte coinvolte, in quanto eccedente il livello di controllo svolto nelle medesime tipologie di impianti che non esportano verso gli USA. I costi delle verifiche analitiche ufficiali condotte ai fini dell’esportazione negli USA (o altri Paesi Terzi) non sono coperti dalle contribuzioni pagate ai sensi della normativa pertinenente in materia di finanziamento di controlli e pertanto devono essere coperti separatamente dalle ditte interessate.
AUTORIZZAZIONI Con una ulteriore nota ministeriale, la Direzione DGISAN ha individuato la procedura di iscrizione e di ampliamento dei prodotti autorizzati ad essere esportati verso gli Stati Uniti d’America, con particolare riguardo all’esportazione dalle zone riconosciute indenni da malattia vescicolare del suino. Dal 28 maggio 2013 è entrata in vigore la modifica del Code of Federal Regulation che permette l’esportazione negli Stati Uniti di prodotti a base di carne non trattati termicamente e con un periodo di stagionatura inferiore ai 400 giorni. Il Ministero della Salute ha pertanto indifìviduato la procedura che il Veterinario Supervisore deve seguire ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione ad esportare. La nota individua la "macroregione" comprendente i territori di Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Valle D’Aosta e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Gli stabilimenti "riconosciuti" in base ai Regolamenti 852/2004 e 852/2004, presenti all’interno della macroregione sono abilitati all’esportazione di carne suine e prodotti a base di carni suina. Gli stabilimenti al di fuori della macroregione possono continuare ad esportare i prodotti stagionati oltre i 400 giorni fornendo le garanzie igienico-sanitarie individuate dalle autorità sanitarie americane. ■
LA VESCICOLARE NON È PIÙ UNA BARRIERA al 28 maggio il Dipartimento Animal and Plant Health Inspection Services degli Stati Uniti ha ammorbidito il decennale divieto sull’importazione di tanti prodotti derivati da prosciutto stagionato provenienti da alcune regioni d’Italia, aumentando il numero e la varietà di salumi nei mercati e ristoranti: "Le importazioni di prodotti suini da queste zone presenta un basso rischio." Per Assica la data è “storica”, anche se solo la metà di un’ampia varietà di salumi Italiani sono stati approvati per l’importazione negli Stati Uniti. Lyndsay Cole, portavoce dei servizi Ispettivi americani ha dichiarato che “alcune singole spedizioni potrebbero avere la necessità di essere certificate nel futuro”. Davide Calderone, direttore dell’Associazione Italiana di produttori di carni e salumi ha precisato che “possiamo solo esportare prosciutto stagionato, per esempio, Parma e San Daniele e prosciutto cotto e mortadella. "Tra poco potremmo esportare pancetta, salame, coppa - potenzialmente potremmo esportare tutti i salumi Italiani senza nessuna eccezione", ha aggiunto, stimando che questo potrebbe significare un aumento dai 9 milioni ai 13 milioni di dollari di introiti annuali provenienti dai salumi Italiani esportati negli Stati Uniti, che adesso ruota attorno ai 90 milioni dollari”. I territori che ne trarranno vantaggio includono le regioni Lombardia, Emilia - Romagna, Veneto e Piemonte, le province di Trento e Bolzano, tutte nel nord Italia. Calderone ha aggiunto che in queste regioni vi sono le case produttrici più importanti del paese,
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che ora potranno ottenere la certificazione necessaria per esportare negli Stati Uniti. "Gli Americani da sempre mangiano salami di bassa qualità, ma ora è arrivato il momento di smettere" ha dichiarato Joseph Bastianich, proprietario di Eataly negli Stati Uniti. George Faison, partner di DeBragga e Spitler, commerciante di pollame del New jersey, ha riconosciuto che le regioni italiane individuate dal Ministero dell’agricoltura americano producono i migliori salumi al mondo, ma ha specificato che le norme americane per l’importazione "determineranno la qualità di ciò che viene dall’Italia." Un futuro aumento delle importazioni Italiane, ha aggiunto, "non danneggerà i produttori artigianali degli Stati Uniti, perché mostrerà agli americani quanto sia migliorata la qualità dei nostri produttori". "I produttori Italiani devono ancora soddisfare le linee guida dell’USDA sulla listeria, salmonella ed E. coli", ha detto Marc Buzzio, presidente della Salumeria Biellese, produttore di salumi artigianali del New Jersey. "Solo alcune fabbriche di produzione di salumi in Italia soddisfano le linee guida dell’USDA, e quelle sono associate con i produttori più grandi." Ha poi aggiunto: "Adesso, arriveranno più prosciutti, ma la domanda è: saranno migliori di quelli dei produttori artigianali degli Stati Uniti?" Dall’introduzione del divieto, dal 1970 dopo una serie di malattie di bestiame, Buzzio ha stimato che la certificazione per i produttori Italiani costa 100,000 dollari, un prezzo troppo alto per molti produttori artigianali. (fonte: aiol.it)
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Scadenze Previdenza
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L’ENPAV dematerializza: addio ai Modelli cartacei Presentazione solo telematica dei redditi. Prima scadenza al 31 ottobre ’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Veterinari da quest’anno consente l’invio del Modello 1 e del Modello 2 solamente in forma telematica. Lo ricorda una nota pubblicata su enpav.it, che rimanda i veterinari contribuenti all’area iscritti, dove è necessario registrarsi per l’inoltro telematico dei Modelli. Le note illustrative per la compilazione del Modello 1/2013 e del Modello 2/2013 sono disponibili all’interno della modulistica contributi dell’home page del sito.
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MODELLO 1-2013 L’invio del Modello 1/2013 è obbligatorio per tutti coloro che nel corso del 2012 sono stati iscritti all’Albo professionale dei Medici Veterinari. La scadenza prevista per l’invio del Modello è il 31/10/2013. Al termine della presentazione viene rilasciata una ricevuta digitale in formato pdf. I bollettini M.Av. per il pagamento dei contributi eccedenti, ove dovuti, saranno generati automaticamente al termine della procedura di presentazione e salvati in forma-
RIVALUTAZIONE DEI REDDITI VETERINARI ia libera dai Ministeri Vigilanti alla nuova tabella dei coefficienti deliberata dal CDA dell’Enpav. Con nota ministeriale del 1 agosto il Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, ha approvato la delibera n. 22/2013 adottata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente nazionale di previdenza ed assistenza veterinari (ENPAV) il 18 maggio 2013. La delibera riguarda la tabella dei coefficienti per la rivalutazione dei redditi da assumere per il calcolo delle medie di riferimento delle pensioni, per l’anno 2014, di cui all’articolo 47 del Regolamento di attuazione dello Statuto. L’entità dei redditi da assumere per il calcolo delle medie di riferimento delle pensioni sono rivalutati secondo l’andamento dell’indice ISTAT. Entro il 31 maggio di ogni anno, sulla base dei dati pubblicati dall’ISTAT, l’Enpav redige una apposita tabella dei coefficienti di rivalutazione relativi ad ogni anno e la comunica al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali ed al Ministro dell’Economia e delle Finanze per la relativa approvazione. L’approvazione ministeriale è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
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to pdf nella sezione Consultazione Mav/Rid dell’area iscritti. Non saranno dunque più spediti in formato cartaceo. La scadenza per il pagamento dei contributi eccedenti dovuti è il 28/02/2014.
MODELLO 2-2013 Entro il 31/10/2013 sarà inoltre possibile inviare, tramite l’apposita funzione disponibile nell’area iscritti, il Modello 2/2013 di adesione alla pensione modulare. La pensione modulare viene corrisposta contestualmente alla pensione base previo versamento del contributo modulare per un periodo minimo di almeno cinque anni, anche non continuativi. Chi intende aderire deve indicare l’aliquota da applicare sul reddito professionale dichiarato nel Modello 1/2013. ■
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I risparmi delle Casse restano agli iscritti La razionalizzazione dei costi diventa welfare stato il Presidente dell’Enpav, Gianni Mancuso, a spiegare in un comunicato il senso di un emendamento al DL 76/2013 approvato a fine luglio dal Senato: "Il nuovo articolo 10-bis permette alle Casse di investire i montanti derivanti dalla razionalizzazione dei costi, fatte salve le esistenti disposizioni della normativa sulla spending review, in azioni a sostegno del welfare degli iscritti, come interventi a favore dei professionisti in crisi o agevolazioni per i giovani che entrano nel mondo del lavoro". Secondo Mancuso, l’emendamento mette in risalto "l’assurdità" della spending review, che imponeva alle Casse "un ulteriore e pretestuoso taglio" il cui risultato andava alle casse statali, "anziché essere reinvestito a favore dei professionisti". L’emendamento, prosegue, "ripristina la logica: i contributi versati dai professionisti vanno reinvestiti nell’interesse degli stessi pro-
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fessionisti e, in particolare, nella “a” di assistenza delle Casse, soprattutto considerando che l’ombrello di welfare offerto dallo Stato presenta buchi e inefficienze sempre più evidenti". La ratio dell’emendamento, sostenuto dall’Adepp, "si installa su di un ragionamento che parte da lontano: la tutela previdenziale dei professionisti non può essere sganciata dal lavoro". La nuova disposizione - spiega Mancuso - "concretizza un’istanza che le Casse rappresentavano da tempo, sottolineando l’importanza della loro funzione assistenziale, oltre alla loro tradizionale mission previdenziale". ■
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6 Legale Sentenze e diritti
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Il “decoro professionale” è una garanzia per l’utenza? Sarà il Consiglio di Stato a stabilire se c’è un nesso fra ‘dignità’ professionale e qualità
a “dignità della professione”, come criterio di commisurazione delle parcelle dei professionisti, può avere effetti restrittivi della concorrenza nel mercato interno? La Corte di giustizia europea con la sentenza del 18 luglio 2013 (Causa C-136/12) interviene su una controversia tra l’Ordine dei geologi italiani e l’Au-
L
torità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nel 2010 l’Antitrust, ritenendo il paletto del decoro una restrizione della concorrenza, ha comminato una multa da 14 mila euro al Consiglio nazionale dei geologi. Secondo l’Autorità, l’Ordine nazionale dei geologi ha violato l’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Ue perché ha indotto i suoi membri ad uniformare i propri comportamenti economici median-
te l’applicazione della tariffa professionale. Per l’Antitrust il codice deontologico dei geologi costituisce una decisione di un’associazione di imprese con effetto restrittivo della concorrenza. Così l’articolo 18 (Commisurazione della parcella): “Nell’ambito della normativa vigente, a garanzia della qualità delle prestazioni, il geologo che esercita attività professionale nelle varie forme - individuale, societaria o associata - deve sempre commisurare la propria parcella all’importanza e difficoltà dell’incarico, al decoro professionale, alle conoscenze tecniche ed all’impegno richiesti”. Con la sentenza depositata il 18 luglio, la Corte Ue riconosce all’Ordine dei geologi lo status di associazione di imprese. Secondo i giudici di Lussemburgo “le regole come quelle previste dal codice deontologico relativo all’esercizio della professione di geologo in Italia, approvato dal Consiglio nazionale dei geologi il 19 dicembre 2006 e modificato da ultimo il 24 marzo 2010, che prevedono come criteri di commisurazione delle parcelle dei geologi, oltre alla qualità e all’importanza della prestazione del servizio, la dignità della professione, costituiscono una decisione di un’associazione di imprese ai sensi dell’articolo 101, paragrafo 1, TFUE, che può avere effetti restrittivi della concorrenza nel mercato interno”. La Corte di Giustizia europea precisa tuttavia
che “spetta al giudice del rinvio”, cioè al Consiglio di Stato, “valutare, alla luce del contesto globale in cui tale codice deontologico dispiega i suoi effetti, compreso l’ordinamento giuridico nazionale nonché la prassi applicativa di detto codice da parte dell’Ordine nazionale dei geologi, se i predetti effetti si producano nel caso di specie. Tale giudice deve anche verificare se, alla luce di tutti gli elementi rilevanti di cui dispone, le regole del medesimo codice, in particolare nella parte in cui fanno riferimento al criterio relativo alla dignità della professione, possano essere considerate necessarie al conseguimento dell’obiettivo legittimo collegato a garanzie accordate ai consumatori dei servizi dei geologi”. La Corte rimanda a Palazzo Spada, dichiarando di non essere in grado di valutare “se l’esistenza del criterio relativo alla dignità della professione possa essere considerata necessaria al conseguimento di un obiettivo legittimo, come quello collegato alle garanzie accordate ai consumatori finali dei servizi dei geologi, in quanto, in particolare, detto criterio si aggiunge ad altri criteri di commisurazione delle parcelle strettamente collegati alla qualità del lavoro di detti geologi, quali l’importanza e la difficoltà del lavoro, le conoscenze tecniche e l’impegno richiesti”. ■
Attuazione della trasparenza: il concetto di accesso civico Chiunque ha diritto di conoscere ciò che va pubblicato per legge l Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’Alia ha emanato la Circolare n. 2 del 19 luglio 2013, indirizzata alle pubbliche amministrazioni, agli enti pubblici economici e alle società a partecipazione pubblica, riguardante l’attuazione della trasparenza secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 33 del 2013. La circolare porta all’attenzione delle amministrazioni interessate l’entrata in vigore - a partire dal 20 aprile 2013 - delle disposizioni contenute nel D.Lgs n. 33/2013 relativamente agli obblighi delle pubbliche amministrazioni in materia di trasparenza e pubblicità dei dati e delle informazioni. L’obiettivo del decreto è infatti quello di rafforzare lo strumento della trasparenza, che rappresenta una misura fondamentale per la prevenzione della corruzione, e riordinare in un unico corpo normativo le disposizioni vigenti in materia, standardizzando le modalità attuative della pubblicazione che avviene attraverso il sito istituzionale. Nel testo viene spiegato il funzionamento e sottolineata l’importanza dell’"accesso civico", strumento introdotto dal decreto che consente a chiunque di chiedere la pubblicazione di documenti, informazioni o dati che l’amministrazione avrebbe dovuto pubblicare in base alla legge. L’attuazione della trasparenza rappresenta anche un’opportunità per i dirigenti e i funzionari pubblici in quanto
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consente di evidenziare il corretto agire amministrativo alimentando, nel contempo, la fiducia dei cittadini nell’amministrazione. Nella circolare, il Ministro raccomanda alle Amministrazioni e agli Enti "di dedicare la massima attenzione affinché gli adempimenti di trasparenza siano curati in maniera tempestiva e funzionale alle esigenze dei cittadini". Una parte della circolare è dedicata agli obblighi di pubblicazione riguardanti i componenti degli organi di indirizzo politico: pubblicazione sul sito internet dell’atto di nomina o di proclamazione, del curriculum, dei compensi connessi all’assunzione della carica e
tutte le informazioni patrimoniali (proprietà immobiliari, beni mobili registrati, possesso di azioni, dichiarazioni dei redditi ed eventuali altri incarichi), queste ultime estese anche a coniugi e parenti entro il secondo grado. Gli obblighi di pubblicazione sono rafforzati da un articolato sistema sanzionatorio che riguarda le persone fisiche inadempienti, gli enti e gli altri organismi destinatari e, in taluni casi, colpisce l’atto da pubblicare stabilendone l’inefficacia. L’allegato alla circolare fornisce un quadro riepilogativo delle fattispecie di inadempimento e delle relative sanzioni. (www.funzionepubblica.gov.it) ■
CESSIONE DI CAVALLI VIVI lla cessione di cavalli vivi, non da corsa, si applica l’Iva del 10%, di cui alla Tab. A, parte III n. 2, solo se destinati alla preparazione di prodotti alimentari? È tassativa tale destinazione? A queste domande, ha risposto il Quesitario di Italia Oggi del 1 luglio scorso. La risposta è affermativa: “Come chiaramente risultante dalla citata Tab. A, parte III, n. 2, allegata al dpr n. 633/72, e come anche precisato dalla Corte di giustizia della Ue con la sentenza del 12 maggio 2011, cause nn. 441/09 e 453/09, non è infatti possibile applicare un’aliquota ridotta al complesso delle cessioni dei cavalli vivi, stante il fatto che le norme comunitarie agevolano solamente le cessioni di cavalli destinati esclusivamente alla macellazione e alla successiva preparazione di prodotti alimentari”.
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Eventi Veterinari
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SIMIV SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA IL PAZIENTE ACUTO Gradisca d’Isonzo (GO), 6 Ottobre 2013
RELATORE Marco Bertoli, Med Vet, Roma
SEDE: Hotel Franz - Gradisca d’isonzo (GO) Prima relazione: L’approccio corretto ad un paziente con patologia acuta determina spesso la sua prognosi. Risulta quindi essenziale avere un approccio razionale per non omettere nulla nell’iter diagnostico ed impostare una corretta terapia. Seconda relazione: Molti proprietari portano il paziente in visita certi che sia stato avvelenato. La difficoltà del clinico sarà differenziare patologie croniche scompensate da avvelenamenti poiché la sintomatologia, spesso, è sovrapponibile.
Il seminario è gratuito per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2013, è richiesta preferibilmente la pre iscrizione on line. PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze
Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
A.N.M.V.I.
SIGAV
SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA INTERNA VETERINARIA
SINUV
QUANDO L’INTERNISTA DEVE CHIEDERE AIUTO ALL’ENDOSCOPISTA Sabato 28 e Domenica 29 Settembre 2013 Cremona, Palazzo Trecchi
09.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 09.30 Arriva un paziente acuto, cosa non dimenticare nel mio iter diagnostico 11.00 Pausa caffè 11.30 Il proprietario dice che il suo cane è avvelenato, ha ragione? 12.45 Relazione Commerciale 13.15 Pausa pranzo 14.30 Casi clinici 16.00 Pausa caffè 16.30 Casi clinici 17.30 Termine del seminario
OBIETTIVI
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15.15 Endoscopista più citologo: una sinergia vincente - E. Bottero 17.15 Fai la tua diagnosi (con televoter) E. Bottero (Respiratorio), U. Lotti (Gastroenterologia) 18.30 Discussione finale e termine della prima giornata
RELATORI Enrico Bottero, Cuneo - Roberta Caccamo, Torino - Davide De Lorenzi, Forlì - Paola Gianella, Torino - Ugo Lotti, Pistoia - Paola Scarpa, Milano PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 28 Settembre 2013 08.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 09.25 Saluto ai partecipanti, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 09.30 Cosa dovrebbe fare l’internista di fronte al paziente con disuria, ematuria ed incontinenza urinaria P. Scarpa 10.15 Endoscopia diagnostica dell’apparato urinario - R. Caccamo 11.00 Pausa 11.30 Endoscopia interventistica dell’apparato urinario - R. Caccamo 12.15 Casi Clinici 13.00 Pausa pranzo 14.30 Vomito, diarrea, dimagrimento: quando l’endoscopia è davvero necessaria e quando no - E. Bottero, P. Gianella, U. Lotti 16.00 Pausa
Domenica 29 Settembre 2013 09.00 Tosse, starnuto e dispnea: quando chiamo l’endoscopista? - D. De Lorenzi 09.45 Endoscopia diagnostica, BAL, “brushing” ed altro… - E. Bottero 10.30 Pausa 11.00 Stenosi, corpi estranei, micosi: quando l’endoscopia può essere risolutiva - D. De Lorenzi 11.45 Casi clinici 13.00 Domande e discussione 13.30 Chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMIV in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIMIV 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 - Non soci: € 240,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA
CORSO PRATICO INTENSIVO - TUTTO SUL CROCIATO Palazzo Trecchi, Cremona - 21-22 Novembre 2013 zionali che le più moderne tecniche biomeccaniche con l'opportunità per i partecipanti, unica nel suo genere, di poter metterci mano personalmente eseguendole su cadavere e sotto la diretta supervisione di un tutor altamente esperto della materia.
DIRETTORE ALDO VEZZONI Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona RELATORI BRUNO PEIRONE, Med Vet, Dot Ric, Torino ALDO VEZZONI, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona ISTRUTTORI SARA BAZZO, Med Vet, Cremona SILVIA BOIOCCHI, Med Vet, Milano SLOBODAN TEPIC, M. Sci, Zurigo, CH LUCA VEZZONI, Med Vet, Cremona OBIETTIVI Affinare la tecnica diagnostica delle lesioni del legamento crociato, acquisendo competenza e dimestichezza nella selezione del paziente per le varie tecniche chirurgiche e nel planning preoperatorio. Conoscere nei dettagli le diverse tecniche sia quelle tradi-
PROGRAMMA SCIENTIFICO Giovedì 21 Novembre 2013 08.50 Benvenuto e informazioni pratiche sul Corso 09.00 Eziologia e patogenesi delle lesioni del legamento crociato 09.30 Diagnosi clinica e radiografica delle rotture parziali e complete del crociato e DD 10.00 Trattamento delle lesioni meniscali in artrotomia e in artroscopia 10.20 Principi biomeccanici nel trattamento delle lesioni del crociato 10.40 Pausa caffè 11.00 Tecniche intra ed extracapsulari, materiali e punti isometrici di ancoraggio 11.20 Strumentazione ed impianti per la TPLO 11.40 Planning della TPLO con esercitazione su radiografie 12.00 Tecnica chirurgica della TPLO 13.00 Pausa pranzo 14.00 Esercitazione pratica di stabilizzazione extracapsulare su ossa sintetiche 14.30 Esercitazione pratica di TPLO su ossa sintetiche
15.30 TPLO e correzione delle deformità tibiali 15.50 Complicazioni intraoperatorie della TPLO 16.10 Pausa caffè 16.30 Esercitazione pratica su cadavere di ispezione articolare e trattamento meniscale 17.00 Esercitazione pratica su cadavere di fissazione extracapsulare 17.30 Esercitazione pratica su cadavere di TPLO 19.30 Termine della prima giornata Venerdì 22 Novembre 2013 08.30 Risultati e complicanze post-operatorie della TPLO 08.50 Strumentazione ed impianti per la TTA 09.10 Planning della TTA con esercitazione su radiografie 09.30 Tecnica chirurgica della TTA 10.30 Pausa caffè 11.00 Complicazioni intraoperatorie della TTA 11.20 Risultati e complicanze post-operatorie della TTA 11.40 TTA e lussazione della rotula 12.00 Esercitazione pratica di TTA su ossa sintetiche 13.00 Pausa pranzo 14.00 Esercitazione pratica su cadavere di TTA 16.30 Pausa caffè 17.00 Gestione post-operatoria e riabilita-
E EDIZION NUOVA o intensivo atic Corso pr zione dopo interventi sul crociato 17.20 Selezione del paziente tra i diversi trattamenti chirurgici per il crociato 17.30 Strategie per gli interventi di revisione in caso di fallimento del trattamento eseguito 18.00 Nuovi studi e soluzioni per il trattamento delle lesioni del crociato 18.30 Discussione 19.00 Fine del Corso La valutazione dei partecipanti, Certificata ISO 9001, è stata per gli aspetti scientifici dell’ultima edizione di 9,29 su 10. SEDE: Cremona, Palazzo Trecchi REGISTRAZIONE: h. 08.30 NUMERO PARTECIPANTI: 24 LIMITE ISCRIZIONE: 10 Ottobre 2013 LINGUA: Italiano QUOTE: Soci SCIVAC € 750,00 + IVA Non Soci € 1000,00 + IVA Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione LA QUOTA COMPRENDE: • 2 pranzi e 4 coffee break • Estratti previsti in formato cartaceo • Certificato di partecipazione www.scivac.it info@scivac.it
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8 Eventi Veterinari
VETERINARIA 28 | 2013
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LAZIO IL RISCHIO PERIOPERATORIO Roma, 29 Settembre 2013
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO Bologna, 13 Ottobre 2013
RELATORE: Paolo Franci OBIETTIVI La giornata ha lo scopo di discutere dell’essenza stessa dell’anestesia e cioè, del rischio perioperatorio e della sua minimizzazione. Partendo dalla pratica giornaliera, sarà sottolineata l’importanza di avere sia un medico veterinario che un paziente “preparati” all’anestesia. Il “fare anestesia” necessita di attrezzature, dal funzionamento delle quali, dipende in buona parte la sicurezza dei nostri animali. Tuttavia motivi di ordine economico impongono spesso delle scelte sulla dotazione di ogni struttura. Sarà, quindi, suggerito come investire in maniera coerente con la vocazione della propria struttura, che questa sia un piccolo ambulatorio così come un grande ospedale.
PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 09.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 09.30 Come quantificare e ridurre il rischio perianestesiologico
11.00 Pausa 11.30 Attrezzatura in anestesia veterinaria e riduzione del rischio perioperatorio: di cosa necessito e come faccio a trarre il massimo da ciò che già ho 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi (L’importanza dell’esame preanestesia e dell’eventuale stabilizzazione perioperatoria del paziente) 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi (L’importanza del monitoraggio perioperatorio) 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Via Appia Nuova 934 - 00178 Roma Il seminario è gratuito per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2013 è RICHIESTA la preiscrizone on line. PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
RELATORE: Luca Formaggini OBIETTIVI Fornire al partecipante tutte le nozioni necessarie per un corretto approccio chirurgico al paziente affetto da malattie dell’apparato respiratorio.
PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 09.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 09.30 La visita clinica del paziente dispnoico ovvero quanto la fisiologia è importante per localizzare il problema 10.15 Da che parte passo per risolvere il problema? Solo l'anatomia necessaria... 11.00 Pausa caffè 11.30 Le prime vie aeree: sindrome brachicefalica e paralisi laringea
12.15 Concetti generali di chirurgia toracica e toracoscopia 13.00 Pausa pranzo 14.00 La dispnea: è sempre colpa dell’apparato respiratorio? Discussione di casi clinici 15.00 Pausa caffè 15.30 Traumatologia dell’apparato respiratorio: rotture tracheali, pneumotorace, ernia diaframmatica. Discussione di casi clinici 16.15 Discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE: Hotel Savoia Regency, Via del Pilastro 2, Bologna Il seminario è gratuito per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2013, è richiesta preferibilmente la preiscrizione on line. PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
CORSO PRATICO DI ECOGRAFIA TORACICA Perugia, 18-19 Ottobre 2013 SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MARCHE IPERATTIVITÀ, IPERATTACCAMENTO E DISTURBI EMOZIONALI DEL CANE: L’IMPORTANZA DEL PRIMO APPROCCIO CLINICO Castelfidardo (AN), 6 Ottobre 2013
RELATORE Maria Chiara Catalani, Med Vet Comportamentalista, Dr Ric, Senigallia (AN) OBIETTIVI Fornire al Medico Veterinario strumenti diagnostici, terapeutici e preventivi da utilizzare nella gestione di alcune comuni patologie comportamentali del cane, per affrontare precocemente il problema spesso molto compromettente per il benessere dell’animale e per la relazione. Saranno trattate le patologie sotto l’aspetto preventivo ma anche eziologico e diagnostico per fornire al Medico Veterinario gli strumenti per l’approccio terapeutico al problema.
PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 09.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 09.30 Iperattaccamento, Iperattività e sindrome da privazione: eziopatogenesi e segni clinici 11.00 Pausa caffè
11.30 Iperattaccamento, Iperattività e sindrome da privazione: approccio farmacologico, gestionale e preventivo 13.00 Relazione Commerciale a cura di ROYAL CANIN 13.30 Pausa pranzo 14.30 Gestione del cucciolo e del cane adulto, per la prevenzione dell’iperattività, dell’iperattaccamento e della sindrome da privazione 15.30 Pausa caffè 16.00 Casi clinici interattivi. Sally: un cane iperattivo, una famiglia a dura prova L’iperattaccamento di Toby: terapia d’urto o sfratto esecutivo Donato: l’efficacia della prevenzione 17.00 Discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Klass Hotel, SS Adriatica 16, Km 317 Castelfidardo (AN) Il seminario è gratuito per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2013. PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
RELATORI: Massimo Magri, Rodolfo Gialletti PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 18 Ottobre 2013 8.30 Registrazione dei Partecipanti 9.15 Tecnica d’esame di base ed artefatti Rodolfo Gialletti 10.00 Ecografia addominale organi parenchimatosi - milza, fegato, reni. Massimo Magri 11.00 Pausa caffè 11.30 Ecografia addominale intestino - Rodolfo Gialletti 12.30 Ecografia ombelicale - Massimo Magri 13.15 Pausa pranzo 14.30 Si formano due gruppi di 12 partecipanti • 1° gruppo: Parte pratica addome: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno. 30’ per ciascuna persona. • 2° gruppo: Casi clinici interattivi: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno che discutono a turno un caso clinico. 4 casi clinici da circa 20’ cad. 16.00 Pausa caffè I gruppi si scambiano e viene riproposto lo stesso schema 16.30 Si formano due gruppi di 12 partecipanti • 1° gruppo: Parte pratica addome: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno. 30’ per ciascuna persona. • 2° gruppo: Casi clinici interattivi: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno che discutono a turno un caso clinico. 4 casi clinici da circa 20’ cad. 18.00 Termine dei lavori Sabato 19 Ottobre 2013 9.00 Ecografia toracica non cardiaca - Massimo Magri 9.45 Metodo Flash Rodolfo Gialletti 10.15 Ecografia transrettale non ginecologica - Massimo Magri 10.45 Tessuti molli del collo (esofago, giugulare ecc.) Rodolfo Gialletti 11.15 Pausa caffè
11.45 Si formano due gruppi di 12 partecipanti • 1° gruppo: Parte pratica torace, FLASH e tessuti molli del collo: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno. 30’ per ciascuna persona. • 2° gruppo: Casi clinici interattivi: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno che discutono a turno un caso clinico. 4 casi clinici da circa 20’ cad. 13.15 Pausa pranzo 14.30 I gruppi si scambiano e viene riproposto lo stesso schema • 2° gruppo: Parte pratica torace, FLASH e tessuti molli del collo: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno. 30’ per ciascuna persona. • 1° gruppo: Casi clinici interattivi: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno che discutono a turno un caso clinico. 4 casi clinici da circa 20’ cad. 16.00 Discussione e valutazione finale. 17.00 Fine dei lavori. COMPRESO NELLA QUOTA • Atti in formato CD • Attestati di Partecipazione • Pranzi e Coffee Break SEDE: Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia Via San Costanzo 4 - 06126 Perugia Lingua: Italiano QUOTE DI PARTECIPAZIONE Soci SIVE 2013: € 363,00 (300,00 + IVA) Non Soci SIVE 2013: € 550,00 (454,00 + IVA) Massimo 24 partecipanti Scadenza Iscrizioni: 5 Settembre 2013 PER INFORMAZIONI Segreteria SIVE - Monica Borghisani Tel. 0372 403502 - E-mail: info@sive.it www. sive.it
Professione Veterinaria 28-2013:ok
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Medicina interna Focus
VETERINARIA 28| 2013
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50 sfumature di blu Le difficoltà respiratorie dei cani brachicefali di DAVIDE DE LORENZI Med Vet, Dr Ric, SCMPA, Dipl ECVCP, Bologna DIANA BERTONCELLO Med Vet, Bologna e razze canine cosiddette “brachicefale” sono da tempo note al medico veterinario per la presenza di multiple anomalie anatomiche congenite (stenosi delle narici, ipoplasia delle cavità nasali, palato molle allungato e ispessito, trachea ipoplastica) e acquisite (collasso laringeo) che causano vari gradi di ostruzione alle vie respiratorie superiori. Queste alterazioni sono particolarmente frequenti nel Carlino, Bull Dog Inglese, Boule Dogue Francese, Boston Terrier, Pechinese, Shih Tzu e presenti, ma con minore incidenza e gravità, anche in razze di maggiori dimensioni come il Boxer e Bull Mastiff. Nonostante non tutti i cani appartenenti a queste razze manifestino evidenti o gravi difficoltà respiratorie come conseguenza di queste anomalie anatomiche, è probabile che tutti i cani brachicefali abbiano maggiori difficoltà respiratorie a causa delle alterazioni sopra elencate e quindi dobbiamo ritenere che molti, se non tutti, i cani brachicefali soffrano di una ostruzione sub-clinica alle vie respiratorie superiori. Se teniamo presente questo concetto, la definizione di “brachicefalo normale” rappresenta un ossimoro. È importante essere consapevoli del fatto che questi animali possono passare molto rapidamente da uno stato di difficoltà sub-clinica a gravissimi episodi di dispnea come conseguenza di attività fisiche o condizioni ambientali del tutto innocue in cani con normale conformazione delle prime vie respiratorie. È inoltre fondamentale sapere, e informare i proprietari, che la difficoltà respiratoria di questi cani tende ad aumentare anno dopo anno, a causa del progressivo ispessimento del palato molle e dell’instaurarsi di gravi alterazioni laringee secondarie, non più correggibili con la chirurgia. Fatto nostro il concetto che non esistono cani brachicefali con vie respiratorie normoconformate, la diagnosi di questa patologia non consiste tanto nel distinguere un cane brachicefalo “normale” da uno “non normale” ma nel definire la gravità e l’estensione delle anomalie alle vie respiratorie superiori e inferiori. Il primo passo per valutare il cane brachicefalo, sia che questo venga portato alla visita dal
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Il radiogramma laterolaterale della zona cranicervicale di un bull-dog inglese mostra la completa scomparsa delle colonne d’aria del rinofaringe e dell’orofaringe con conseguente impossibile identificazione del velo palatino; l’osso ioide risulta inoltre completamente verticale.
proprietario attento prima del manifestarsi di sintomi gravi sia che venga portato dal proprietario preoccupato per il ripetersi di gravi episodi dispnoici o di sincope, consiste in una accurata valutazione della storia clinica del cane. In particolare le nostre domande hanno lo scopo di chiarire dal quanto tempo sono presenti i sintomi, se questi si manifestano in circostanze particolari, la qualità della attività fisica e del riposo dei cani, l’eventuale presenza di patologie concomitanti, spesso presenti in cani brachicefali (patologie gastroenteriche, cardiocircolatorie, dermatologiche, oculari, ortopediche). L’esame clinico deve, in primo luogo, evitare di stressare il cane perché, come già affermato, la situazione apparentemente stabile di un paziente brachicefalo può precipitare rapidamente e improvvisamente. Come prima cosa è opportuno, prima di toccare l’animale, valutare la frequenza respiratoria, i rumori respiratori e il pattern della attività respiratoria del cane. In particolare devono essere evidenziati eventuali movimenti paradossi di torace e addome, il reclutamento dei muscoli respiratori accessori in fase sia inspiratoria che espiratoria, postura ortopnoica, riluttanza a stendersi o a muoversi, la presenza di deglutizioni continue. Deve essere valutato il colore delle mucose anche se va ricordato che un colore rosa non implica necessariamente che l’ossigenazione tissutale sia adeguata perché la cianosi mucosale può non manifestarsi fino a quando la SaO2 non scende al di sotto dell’80%. Di conseguenza, un paziente con SaO2 compresa fra 80 e 90, e quindi a rischio per un rapido aggravamento del quadro clinico, in genere mostra mucose di colore normale. Mentre risulta facile valutare, con la semplice ispezione, il grado di stenosi delle narici risulta praticamente impossibile, e spesso rischioso, valutare nel cane sveglio l’orofaringe e la laringe. L’auscultazione centrata a livello laringo-faringeo in genere mette in evidenza un suono stertoroso inspiratorio in genere talmente forte da coprire qualsiasi altro rumore. Se il temperamento del cane e le condizioni cliniche lo consentono la valutazione radiografica di collo e torace permette di individuare eventuali alterazioni localizzate o generalizzate al diametro tracheale, la presenza di aria a livello esofago-gastrico, l’eventuale presenza di polmonite o atelettasia lobare, l’ispessimento e l’allungamento del palato molle e la “verticalizzazione” dell’osso ioide. L’ispezione del faringe e della laringe, diretta o tramite endoscopio, in anestesia generale consente una valutazione precisa delle alterazioni morfo-funzionali che rappresentano la causa principale della difficoltà respiratoria di questi pazienti. In generale, l’esame endoscopico fornisce una diagnosi definitiva dell’ostruzione laringo-faringea ed è generalmente seguita da correzione chirurgica, ove possibile, di queste anomalie. Nel cane normale il velo pendulo, che rappresenta la parte terminale del palato molle, si sovrappone per pochi millimetri alla cartilagine epiglottide contribuendo alla chiusura della apertura interfaringea in fase di deglutizione e impedendo che il cibo e l’acqua entrino nel rinofaringe. In aggiunta, nel cane dolicocefalo, questa struttura ha uno spessore di pochi millimetri. Nei cani brachicefali, il velopendulo risulta enormemente inspessito e allungato sia a causa di anomalie congenite sia come conseguenza dell’iperplasia mucosale e ghiandolare derivata dall’irritazione cronica alla quale questa struttura è sottoposta.
Stafiloplastica mediante laser a diodi; il velo palatino viene accorciato in modo che il margine caudale sfiori il bordo anteriore della cartilagine epiglottide.
Come conseguenza di queste anomalie, il velopendulo si sovrappone all’epiglottide impedendone i fisiologici movimenti durante la deglutizione e occludendo parzialmente l’apertura glottidea nella sua parte superiore. Non è raro che questa struttura giunga a contatto diretto con le cartilagini aritenoidi e che venga addirittura aspirata nello spazio glottideo in fase inspiratoria. La parte ventrale dell’apertura glottidea risulta spesso ostruita dalla presenza dei cosiddetti sacculi laringei, strutture costituite di mucosa edematosa ed evertita derivante dai ventricoli laringei, piccoli fondi ciechi localizzati davanti alle corde vocali; la presenza dei sacculi laringei impedisce pertanto la visualizzazione delle corde vocali. Questo rilevo è generalmente associato all’individuazione di collasso laringeo ovvero all’avvicinamento patologico delle cartilagini aritenoidi come conseguenza di una diminuita consistenza della loro componente cartilaginea. La classificazione del collasso laringeo è stata elaborata per la prima volta da Leonard nel 1960 e prevede l’individuazione di tre gradi: il primo è rappresentato dall’eversione dei ventricoli laringei con conseguente formazione dei sacculi; il secondo è rappresentato dall’avvicinamento, sul piano mediano, dei processi cuneiformi aritenoidei con conseguente riduzione del diametro glottideo; il terzo grado è rappresentato dall’avvicinamento sul piano mediano dei processi corniculati aritenoidei con conseguente scomparsa dell’arco glottideo dorsale e accavallamento e deformazione dei processi cuneiformi. È quasi superfluo evidenziare come, ad un grado superiore di collasso, corrisponda una diminuzione progressiva del lume glottideo ed un aumento della difficoltà inspiratoria. Si ritiene che il collasso laringeo derivi dall’aumentato sforzo inspiratorio conseguente alle già descritte alterazioni a livello di palato molle e narici. L’aumentata velocità dell’aria aspirata con più forza per attivazione di tutti i muscoli respiratori determina inizialmente una irritazione della mucosa laringea che si edemizza e infiamma, causando una ulteriore modesta riduzione del diametro glottideo. L’aria aspirata con maggiore forza determina inoltre un avvicinamento forzato delle cartilagini aritenoidi in fase inspiratoria, proprio quando le aritenoidi dovrebbero fisiologicamente abdursi per ampliare il diametro glottideo. Secondo il principio di Bernoulli l’aria, passando per una apertura più stretta, aumenta ulteriormente la sua velocità e di conseguenza aumentano l’irritazione mucosale e la deformazione aritenoidea. Per questo motivo, il collasso laringeo è un fenomeno che si aggrava anno dopo anno fino a causare gravi segni respiratori quali colpo di calore e sincope. Importante sottolineare come le alterazioni laringee di questo tipo non sono più reversibili e che pos-
sono essere già presenti in animali di pochi mesi di età. Nonostante la sindrome brachicefalica sia conosciuta da vari decenni, eventuali alterazioni all’apparato respiratorio inferiore non sono mai state sistematicamente esaminate. In un nostro recente lavoro abbiamo esaminato la trachea e i bronchi in una serie di cani brachicefali portati alla visita per problemi respiratori nel periodo gennaio 2007-giugno 2008. In questi cani è stata eseguita, in aggiunta a una valutazione endoscopica della laringe e del faringe, una endoscopia tracheo-bronchiale al fine di individuare eventuali anomalie alle vie respiratorie inferiori. Nella serie di cani esaminati abbiamo riscontrato 94 stenosi bronchiali [31(32.9%) primo grado, 32(34.0%) secondo grado, 31(32.9%) terzo grado]; le anomalie riscontrate sono distribuite irregolarmente nei due emitoraci con 15/94 (15.9%) anomalie nel sistema bronchiale destro (5 primo grado, 6 secondo grado, 4 terzo grado; punteggio totale destro 29) mentre 79/94 (84.0%) stenosi bronchiali sono state individuate nel sistema bronchiale sinistro (26 primo grado, 26 secondo grado, 27 terzo grado; punteggio totale sinistro 159). La prima diramazione dorsale del bronco craniale di sinistra è risultata essere la struttura più colpita con 24/94 stenosi (27,6%) (5 grado 1, 8 grado 2, 13 grado 3) mentre la prima diramazione ventrale dello stesso bronco è risultata essere la seconda struttura più colpita con 23/94 stenosi (24,4%) (9 grado 1, 6 grado 2, 8 grado 3). Nella nostra serie di pazienti il Carlino risulta essere la razza più colpita sia dal collasso laringeo (χ2 = 7.3; P < 0.05) che dalle anomalie bronchiali (χ2 = 19.4; P < 0.01). Il collasso laringeo risulta significativamente correlato con quadri più gravi di collasso bronchiale (Spearman’s rho = 0.45; P < 0.01). Nel corso della presentazione verranno illustrate le ipotesi eziopatogenetiche ritenute alla base delle alterazioni morfologiche bronchiali descritte e le principali opzioni terapeutiche mediche e chirurgiche in presenza di sindrome brachicefalica.
LETTURE CONSIGLIATE Trappler M; Moore KW. Canine brachycephalic airway syndrome: pathophysiology, diagnosis, and nonsurgical management. Compendium: Continuing Education for Veterinarians 2011; 33(5): E1- 5. Trappler M; Moore KW. Canine brachycephalic airway syndrome: surgical management. Compendium: Continuing Education for Veterinarians 2011; 33(5): E1- 8. Abstract tratto dagli Atti del 78° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC - Rimini, 31 maggio/2 giugno 2013. ■
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Prelievo di midollo osseo: effetto della tecnica combinata Pur restando la core biopsy diretta la tecnica ideale, basso il grado di compromissione dei campioni ottenuti con tecnica combinata in uno studio ei casi in cui è necessario effettuare sia un ago aspirato sia una core biopsy del midollo osseo, l’utilizzo di un unico ago e un’unica sede (tecnica combinata) può ridurre il tempo, i costi e il disagio per il pa-
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ziente, rispetto al prelievo indipendente (diretto) di ciascun campione. Ciò non deve tuttavia influenzare la qualità del campione. Uno studio ha confrontato le core biopsy di midollo osseo ottenute dall’omero prossimale di 26 cani mediante tecnica combinata immediatamente dopo l’eutanasia con le core biopsy ottenute in
modo diretto dall’omero opposto. Si confrontava la qualità relativa complessiva dei campioni di ciascun cane. La biopsia non era efficace in 4 cani con la tecnica combinata e in un cane con la tecnica diretta. Con la tecnica combinata la quantità di midollo era minore e gli artefatti emor-
ragici più comuni. Non vi erano differenze di cellularità, conta dei megacariociti, rapporto mieloide/eritroide, depositi di ferro o qualità diagnostica. La core biopsy diretta resta la tecnica ideale, tuttavia il grado di compromissione era basso nei campioni ottenuti con tecnica combinata. Per i pazienti clinici, i vantaggi della tecnica combinata devono essere soppesati con la possibile perdita di sensibilità diagnostica, concludono gli autori. “Effect of a combined aspiration and core biopsy technique on quality of core bone marrow specimens.” Jason P Reeder; Eleanor C Hawkins; Michelle C Cora; Steven L Marks; Carol B Grindem. J Am Anim Hosp Assoc. 2013 Jan-Feb; 49 (1): 16-22. ■
ALTERAZIONI CLINICOPATOLOGICHE IN GATTI ANZIANI APPARENTEMENTE SANI enché si effettui spesso lo screening dello stato di salute nel gatto geriatrico, sono scarse le informazioni scientifiche riguardanti le alterazioni cliniche e di laboratorio e i valori di pressione ematica normali nel gatto anziano. Uno studio prospettico ha effettuato lo screening di salute di gatti apparentemente sani di età media o anziani. Si sottoponevano 100 gatti di età maggiore o uguale a 6 anni a misurazione della pressione ematica, esame clinico, analisi del sangue e delle urine, fundoscopia indiretta e test di Schirmer bilaterale. La pressione ematica sistolica media (SBP) era di 133,6 ± 21,5 mmHg. Si osservava: aumento della SBP (>160 mmHg) in 8 gatti, linfadenopatia sottomandibolare in 32, gengivite in 72, soffi cardiaci in 11, gozzo tiroideo in 20, aumento della creatinina in 29, iperglicemia in 25, aumento della tiroxina totale in 3, positività al virus dell’immunodeficienza felina in 14, cristalluria in 41, proteinuria borderline in 25 e proteinuria conclamata in 2. La produzione lacrimale media era molto simile in entrambi gli occhi e nessun gatto presentava lesioni oculari secondarie a ipertensione. I gatti anziani (>10 anni) presentavano valori significativamente maggiori di SBP, frequenza cardiaca, frequenza dei soffi cardiaci, conta piastrinica, rapporto proteine: creatinina urinario e concentrazione sierica di urea e bilirubina, e presentavano valori significativamente inferiori di punteggio di condizione corporea, ematocrito, concentrazione di albumina e di calcio totale, rispetto ai gatti di età media (6-10 anni). Il frequente riscontro di alterazioni cliniche e di laboratorio nei gatti anziani apparentemente sani sottolinea la necessità di regolari controlli dello stato di salute in questi soggetti e di sviluppare intervalli di riferimento dipendenti dall’età dei parametri di laboratorio, concludono gli autori. “Routine Health Screening: Findings in apparently healthy middle-aged and old cats” Dominique Paepe; Gaëlle Verjans; Luc Duchateau; Koen Piron; Liesbeth Ghys; Sylvie Daminet. J Feline Med Surg. January 2013; 15 (1): 8-19.
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SCIVAC Dalle Associazioni
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A Palermo il punto sull’oncologia Anche quest’anno SCIVAC ha portato in Sicilia il suo congresso annuale Al centro della seconda giornata 3 relazioni sul trattamento oncologico: chirurgia (Paolo Buracco), radioterapia (Simona Cancedda) e chemioterapia (Laura Marconato). Di volta in volta sono state descritte modalità e indicazioni, delucidando pro e contro. È iniziata poi la parte specialistica, in cui i tumori più comuni o più difficili sono stati affrontati da un punto di vista diagnostico e terapeutico, sottolineando le eventuali novità: il
di LAURA MARCONATO Med Vet, Sasso Marconi (BO) opo il successo di Medicina Felina nel 2011 e di Anestesia nel 2012, quest’anno è stato il turno degli Oncologi a coinvolgere la platea. In data 12-14 luglio, presso l’Hotel Domina Coral Bay a Zagarella (PA), si è svolto il 79° Congresso Nazionale SCIVAC, intitolato “Molto è cambiato in oncologia veterinaria… vediamo di fare il punto”, rivolto a tutti i veterinari con un interesse spiccato per l’oncologia. Relatori nella splendida cornice siciliana son stati Paolo Buracco, chirurgo oncologo, Laura Marconato, oncologa medica, Simona Cancedda, radio-oncologa, e Francesca Abramo, patologa. L’intervento delle 4 differenti figure professionali aveva lo scopo di mostrare l’importanza di un team multidisciplinare nel corretto approccio al paziente oncologico. Chairman delle giornate è stato Ernesto Turlà, Presidente della Delegazione Regionale Sicilia, che con il suo entusiasmo e la sua indefessa volontà di far crescere la formazione nella sua meravigliosa isola supporta da anni l’attività di SCIVAC. Durante i 3 giorni di congresso è stata indirizzata l’attenzione su vari argomenti strettamente legati alla patologia oncologica. Una visione globale integrata della problematica oncologica deve, infatti, ormai far parte del bagaglio culturale di tutti i veterinari, dal momento che il cancro rappresenta un problema sempre più comune nella pratica quotidiana. Durante la prima giornata è stata affrontata la stadiazione del paziente oncologico (Laura Marconato), che va dalla diagnosi precisa e puntuale alla valutazione di estensione, per poi stabilire la prognosi e impostare il trattamento terapeutico d’elezione. A seguire è stata illustrata l’importanza dell’imaging in oncologia (Simona Cancedda), non soltanto per stadiare il tumore, ma anche per pianificare l’eventuale trattamento chirurgico e/o radioterapico, e per verificare la risposta alla terapia messa in atto durante il follow-up del paziente. Ha concluso la prima giornata Francesca Abramo con un’importante presentazione sul prelievo bioptico e sulle informazioni che il clinico deve fornire al patologo, affinché quest’ultimo abbia a disposizione tutti gli elementi per inquadrare il problema. A seguire Francesca ha illustrato i cosiddetti oncomarkers che sono oggi a disposizione in medicina veterinaria, affiancando alla letteratura l’esperienza personale.
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linfoma del cane e del gatto (Laura Marconato), i tumori della cute e quelli ossei (Paolo Buracco), i tumori della mammella (Laura Marconato) e, nell’ultima giornata, i tumori dell’urinario, quelli endocavitari, intestinali e perianali (Paolo Buracco), e per concludere i disordini istiocitari (Laura Marconato e Francesca Abramo). Calorosa la partecipazione dei colleghi presenti in sala, rimasti incollati alle sedie ben oltre il termine previsto.
Doveroso ringraziare l’impegno delle aziende, in primis Royal Canin sponsor dell’evento, che, in questo momento economicamente difficile per tutti, sono state presenti e numerose. Consapevoli del fatto che non è facile trovare la quadratura del cerchio per tutti, l’evento risulta essere indubbiamente importante per la formazione e l’aggiornamento dei medici veterinari soci SCIVAC. ■
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L’ordinanza giusta Sosta d’emergenza: iniziative per esportare il modello pescarese di MARCO DELLA TORRE Medico veterinario Pres. ANMVI Abruzzo inalmente si è ottenuta la possibilità di un parcheggio riservato ai proprietari di animali per poter accedere alle strutture veterinarie di Pescara, grazie all’Ordinanza n. 336 del Sindaco Albore Mascia del 12 Luglio
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2013. Da molto tempo e per lo spirito di abnegazione che contraddistingue lo storico Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari Dott. Nicola De Luca, che ha sempre creduto in questa necessità per gli utenti di studi, ambulatori e cliniche veterinarie, si era richiesta questa possibilità, ma mentre la passata giunta D’Alfonso non ci aveva degnati neppure di una risposta, il Sindaco Luigi Albore Mascia e la sua giunta hanno creduto in questa possibilità e ritenuto giusto e doveroso deliberare un’ordinanza che
prevedesse delle aree di cortesia per sostare davanti a tali strutture e poter con facilità accedere ad esse per la cura e il pronto soccorso di animali. Il primo ad occuparsi di tale necessità è stato l’Assessore Bernardino Fiorilli che ha avviato uno studio di fattibilità: solo con l’interessamento diretto del Sindaco di Pescara si è arrivati alla soluzione del problema. Un atto concreto di civiltà e progresso, prima città credo in Italia ad interessarsi alla problemati-
ca, che dimostra in concreto l’attenzione dell’attuale amministrazione del Comune di Pescara a tali problematiche. La sosta sarà consentita per il tempo strettamente necessario e per un periodo non superiore ai trenta minuti, mediante esposizione del disco orario. La peculiarità del nostro mondo rendeva indispensabile tale iniziativa, giacché l’accesso alle cure riguarda spesso animali non in grado di deambulare e a volte molto pesanti, con difficoltà al trasporto di peso. Ci auguriamo che a questa nobile iniziativa ne seguano altre di tipo politico-amministrativo che possano dare anche una svolta alla lotta all’abbandono di animali (secondo Corriere.it in Italia 350.000 l’anno, di cui 100.000 solo cani) e al miglioramento in generale della cultura del rispetto dell’alterità animale, alla base di una corretta convivenza civile. ■
IL ‘MODELLO PESCARA’ un precedente esemplare la delibera del Comune di Pescara che riconosce il diritto al parcheggio ai cittadini in sosta nei pressi delle strutture veterinarie. Le strutture veterinarie della città di Pescara hanno diritto al “parcheggio riservato”. Dopo la conferenza stampa di presentazione alla cittadinanza, alla presenza del Sindaco del capoluogo abruzzese, ANMVI Abruzzo avvierà iniziative per “esportare” il modello pescarese in altri Comuni. L’ANMVI conta sulla sensibilizzazione dell’ANCI, l’Associazione dei Comuni Italiani e dell’ANPCI che riunisce i piccoli Comuni d'Italia.
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Il centro di ricerca di Amiens apre le porte Alberto Crotti al PetCare Center di Purina. Intervista urina sta portando avanti una serie di azioni e attività per promuovere la trasparenza dei propri valori e processi, mostrare apertamente ai propri stakeholder come lavora. Tra queste attività, la visita al PetCare Center di Amiens in Francia, svoltasi ad inizio di Luglio, a cui hanno partecipato un gruppo di Medici Veterinari provenienti da tutta Italia. Di seguito un'intervista al Dr Alberto Crotti che ha partecipato alla visita.
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Che cosa è il centro Purina di Amiens? Abbiamo potuto apprendere, come ci è stato spiegato dalle persone del centro, che Il Centro Purina ad Amiens - in Francia - è una struttura in cui si svolgono studi nutrizionali e di palatabilità, per lo sviluppo di alimenti in grado di supportare il benessere degli animali da compagnia.
ti creati degli ambienti “ideali” differenti per cani e gatti dove essi si possono svagare, divertire, muoversi sia in ambienti chiusi sia all’aperto, a seconda delle loro preferenze. Per concludere, quale è la maggior opportunità che le ha fornito questa visita al centro Purina? La visita mi ha dato l’opportunità di valutare come tutto si svolga, per quanto abbiamo potuto osservare, nel rispetto del benessere dei cani e dei gatti e soprattutto come nel corso della nostra visita non sia stata osservata alcuna attività che possa mettere in pericolo la loro salute e la loro longevità. ■
A.N.M.V.I.
In collaborazione con
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
Giornata della
Qual è stato il suo primo impatto nel visitare il centro? Mi è apparsa subito una struttura “a misura di pet” e ho avuto la sensazione che cani e gatti siano davvero “a casa”. Abbiamo - insieme ad un gruppo di colleghi provenienti da tutta Italia - fatto una lunga visita del centro incontrando medici veterinari, comportamentalisti e nutrizionisti Purina, esperti di petcare che si sono rivelati dei veri appassionati di pet che accudiscono cani e i gatti durante tutta la loro crescita.
“SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI”
WELCOME MANAGEMENT Domenica 13 Ottobre 2013 - Cremona, Palazzo Trecchi PROGRAMMA 08.30 Registrazione dei partecipanti
11.30 Pausa 11.45 Il management dei servizi Dott. M. Viotti 12.45 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 Cosa c'è di nuovo sul web Dott. B. Borgarello 15.30 Cosa ci riserva il futuro Dott. M. Serreri 16.30 Discussione e termine della giornata
Cosa l’ha colpita maggiormente sul tipo di vita che gli animali conducono all’interno di questo centro? Mi ha impressionato il fatto che cani e gatti sono ospitati in cucce di ultima generazione, dotate di comfort e di giochi, creando un ambiente confortevole in cui vivere. Un’altra cosa che mi ha colpito è, come riferitoci dalle persone che lavorano al centro, che gli animali ospitati ad Amiens crescono, vengono curati e invecchiano nel centro ma possono anche essere adottati da famiglie esterne.
09.00 Saluto ai partecipanti e presentazione della giornata Dott. M. Viotti
Gli animali hanno cucce personalizzate, ma secondo lei hanno anche la possibilità di socializzare? Ho potuto osservare come siano sta-
Le iscrizioni 2013 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all’incontro, devono compilare ed inviare la scheda d’iscrizione tramite mail: management@anmvi.it o fax 0372/403558; oppure compilare l’adesione on-line collegandosi al sito www.anmvi.it, nell’apposita sezione di Management. Tale comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione.
09.10 Presentazione Management Forum 2014 Dott. C. Scotti 09.30 Esperienze all’estero Dott. D. Giraldi 10.30 Scenario italiano Dott. M. Maggi
Gli organizzatori si impegnano a rispettare il programma pubblicato, che rimane tuttavia suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore.
ISCRIZIONI
UNA CHANCHE IN PIÙ PER I QUATTRO ZAMPE MENO FORTUNATI eicentomila cani ricoverati nei vari rifugi d’Italia. I gatti sono almeno centomila. In loro aiuto da oggi c’è adottiamoli.it. Un nuovo portale online dedicato alle adozioni mette a contatto migliaia di persone con gli ospiti di tutti i canili e gattili d’Italia: è on-line adottiamoli.it! Su adottiamoli.it le schede di tanti cani e gatti, con foto e descrizione completa (età, sesso, stato di salute, taglia e tratti comportamentali), permettono di capire subito se quel dato pet è veramente adatto al proprio stile di vita. Individuato l’animale che corrisponde alle esigenze del potenziale adottante, sempre tramite adottiamoli.it, è sufficiente contattare direttamente la struttura di riferimento per chiedere ulteriori dettagli e un appuntamento per incontrare di persona il quattro zampe. Insomma, una grande iniziativa per aiutare concretamente tanti piccoli amici. Al portale hanno già dato la propria adesione le maggiori associazioni animaliste italiane: dall’Oipa alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane, da Gaia fino a tante piccole ma fondamentali realtà di volontariato sparse su tutto il territorio.
PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI_SIMV - Milena Migliavacca - Tel. 0372/403536 - Fax 0372/403558 - Email: management@anmvi.it Accreditamento ECM non previsto
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A.N.M.V.I.
Modulo di adesione alla giornata
WELCOME MANAGEMENT
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
Domenica 13 Ottobre 2013 - Cremona, Palazzo Trecchi Cognome: ………………………………………………………………… Nome: ………………………………………………………………… Indirizzo Via: …………………………………………………………………………………………………………………………… N°: ………… Città: …………………………………………………………………………………… Provincia: …………………… CAP: …………………… Cod. Fiscale:
Tel.: ………………………………… Fax: …………………………………
Cell. ………………………………………………………………… Email: ………………………………………………………………………… Di essere iscritto all'Ordine del Medici Veterinari di: ……………………………………… Tessera n. ……………………………………… Data …………………………………
FIRMA ……………………………………………………………………………………………………
Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi. Firma ……………………………………………………………
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14 Calendario attività Dal 20 settembre al 15 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
20 - 22 SET 22 SET 25 - 27 SET
DATA DA DESTINARSI 28 - 29 SET 29 SET 29 SET 29 SET 30 SET - 3 OTT 1 - 4 OTT 2 - 4 OTT 5 - 6 OTT
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO SIATAV / SIMUTIV
INCONTRO SIMIV INCONTRO SIODOCOV
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC
ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC
INCONTRO SIONCOV / SIRVAC / SCVI
INCONTRO SIFIRVET / SINVET / SIOVET
6 OTT
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
6 OTT
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE
6 OTT 7 - 10 OTT 10 - 11 OTT 11 - 12 OTT 11 - 13 OTT 11 OTT 12 - 13 OTT 12 - 13 OTT 12 OTT 12 - 13 OTT 12 OTT 13 OTT 13 OTT 14 - 15 OTT
CORSO SCIVAC CORSO ANMVI
INTERNATIONAL COURSE SCIVAC
CORSO REGIONALE SCIVAC CORSO AIVEMP
INCONTRO SVIDI
CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO ANMVI
CORSO ANMVI SEMINARIO NAZIONALE SIVE INCONTRO ANMVI / SIMV INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA CORSO SIVAR
80° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - APPROCCIO RAZIONALE AL PAZIENTE ORTOPEDICO - Hotel Serena Majestic, Montesilvano (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LE BASI DELLA CHIRURGIA. UN ARGOMENTO DA PRENDERE CON LE PINZE. - Hotel Tulip Inn - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. PATOLOGIA CLINICA: III PARTE - PATOLOGIA CLINICA E APPARATO UROGENITALE: DISORDINI ELETTROLITICI E METABOLICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. per 26,2 Crediti Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA COAGULAZIONE NEL PERIODO PERIOPERATORIO: QUALI TEST E QUALE TERAPIA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it QUANDO L’INTERNISTA DEVE CHIEDERE AIUTO ALL’ENDOSCOPISTA - Centro Studi SCIVAC, Cremona ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ORTODONZIA VETERINARIA E COMPARATA: TECNICHE E APPLICAZIONI PRATICHE. TECNICHE ORTODONTICHE IN AMBITO VETERINARIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non rich. accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Società Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Roma- Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: Crediti non previsti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MALATTIE ALOPECICHE DEL CANE - Bolzano - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. MEDICINA INTERNA: VII PARTE - GASTROENTEROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. CHIRURGIA: II PARTE - CHIRURGIA 2 (II EDIZIONE) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. OFTALMOLOGIA: III PARTE - VITREO, RETINA, NEUROFTALMOLOGIA, MALATTIE EREDITARIE DELL’OCCHIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TUMORI DELLA MAMMELLA NEL CANE E NEL GATTO, IL PRESENTE E IL FUTURO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it TRAUMATOLOGIA: CONOSCERE PER GESTIRE AL MEGLIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it MEDICINA D’URGENZA - Hotel Franz - Gradisca D’Isonzo (GO) - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IPERATTIVITÀ, IPERATTACCAMENTO E DISTURBI EMOZIONALI NEL CANE, L’IMPORTANZA DEL PRIMO APPROCCIO CLINICO - Klass Hotel - Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PER DATORI DI LAVORO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria Anmvi - Tel. 0372/403536 - E-mail: anmviservizi@anmvi.it ADVANCED COURSE - INTERVENTIONAL RADIOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LAZIO - CORSO REGIONALE DI GASTROENTEROLOGIA - Roma - Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PULIZIA, DISINFEZIONE E GESTIONE DEGLI INFESTANTI - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - Email: segreteria@aivemp.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI INTERVENTISTICA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Nh Centro Congressi Milano Fiori, Assago (MI) Strada 1 - Milano Fiori - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria Anmvi - Tel. 0372/403536 - E-mail: anmviservizi@anmvi.it CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria Anmvi servizi - Segreteria Anmvi - Tel. 0372/403536 - E-mail: anmviservizi@anmvi.it DON’T PANIC. IT’S ONLY AN EMERGENCY: CASI CLINICI INTERATTIVI DI EMERGENZA MEDICA E CHIRURGICA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it WELCOME MANAGEMENT - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Segreteria Management Anmvi - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA VALUTAZIONE DELLA SHELF-LIFE ED IL RANKING DI RISCHIO DEGLI ALIMENTI - Centro Studi EV, Palazzo Trecchi (Cremona) - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa e Ufficio Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it
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VETERINARIA 28 | 2013
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SOLUZIONI
tramite l’ingestione di feci infette tramite la saliva per contatto, soprattutto negli ambulatori; sarebbe quindi opportuno non portare mai un coniglio dal veterinario
a b c d
29-30°C 31.5-32°C 33-33.5°C 26-28
QUIZ 1
la via intrauterina e la via orale, tramite ingestione di urine contenenti spore
Risposta corretta: b) Incontro SIVAE: “Problemi urogenitali negli animali esotici” Cremona, 2005
c d e
l’accoppiamento, quindi, se il coniglio viene sterilizzato in età prepubere, non può contrarre la malattia
QUIZ 2
a b
2. Se dopo incubazione artificiale di uova di Testudo hermanni nascono prevalentemente femmine in che range di temperatura sono state mantenute le uova?
Risposta corretta: c) Incontro SIVAE: “Problemi urogenitali negli animali esotici” Cremona, 2005
1. Quali sono le principali vie di trasmissione dell’E. cuniculi nel coniglio da compagnia?
Professione Veterinaria 28-2013:ok
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