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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

29 2013

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 10, numero 29 dal 9 al 15 settembre 2013

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

ORDINANZA PER LA TUTELA DALLE AGGRESSIONI

PARERE EMA SU VECCHI E NUOVI ANTIBIOTICI

ANIMALI REDDITOMETRO E MEDIE ISTAT

PARATUBERCOLOSI SEGNALARE I CASI CLINICI

STESSO BENESSERE PER IL CAVALLO E PER L’IPPICA

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BREVI

AVIARIA O STERILIZZAZIONI? AUT AUT SENZA SENSO

DENGUE

Se facciamo una fotografia mentale della geografia epidemiologica attuale possiamo dirci soddisfatti e orgogliosi. Ma, nel farlo, la preoccupazione fa subito capolino. È un trionfo di emergenze (per i media non esiste la prevenzione), un trionfo, potremmo cinicamente dire, di competenze veterinarie dispiegate in ogni dove, in tutte le specie, in tutte le Regioni ad alto PIL agro-alimentare come pure in quelle più sofferenti economicamente. Possiamo dire che mai come in questi ultimi mesi, lo scenario dimostra l’importanza della sanità pubblica veterinaria? Eccome. Abbiamo un serissimo problema con la West Nile, un preoccupante scenario di virus aviari che volano rapidissimi, un nuovo sierotipo di Lingua Blu in Sicilia e un’isola, la Sardegna, che sta subendo contraccolpi economici come mai nella nostra storia repubblicana. Fa notizia la leishmaniosi cutanea nell’uomo, pare che i frutti di bosco abbiano responsabilità nel veicolare l’epatite A, si deve impedire che entri in Europa la peste suina africana e fare in modo che le autorità sanitarie statunitensi abbiano granitiche certezze sanitarie sui nostri salumi.

Un caso di Dengue a Bologna. La conferma a seguito dell’analisi di un campione di sangue. Si tratta di un turista che si era recato in vacanza nel Sud Est asiatico. Disinfestazione, come da protocollo regionale, dell’area circostante la casa e per i familiari misure di protezione dalle punture di zanzara tigre.

FAUNA SELVATICA Almeno 320.000 virus finora sconosciuti sarebbero in circolazione negli animali. La stima è in uno studio del Center for Infection and Immunity della University of Columbia (Usa). Quasi il 70% dei virus che fino a oggi ha infettato l'uomo, come l'Hiv, l'ebola e il nuovo Mers ha avuto origine nella fauna selvatica.

TBC La Regione Marche sta monitorando la questione della tubercolosi dei cinghiali (e bovina). Il punto di debolezza del sistema è stato individuato nel bracconaggio: sono i bracconieri a fornire carne non controllata ai consumatori e ai ristoratori. Invece, la caccia di selezione è sicura in quanto le squadre sono munite di veterinario che certifica le carni.

OGM A luglio la Monsanto, gigante delle biotecnologie, ha dichiarato che rinuncerà a cercare di ottenere l'approvazione per coltivare nuovi tipi di colture geneticamente modificate nell'Unione europea.

ASSALZOO Replica di Assalzoo alle polemiche, innescate da Beppe Grillo. Conseguenze sulle filiere del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma, a causa dell’entrata in funzione dell’inceneritore a Parma? “Polemiche incaute e inopportune e rischiano di gettare ombre su prodotti simbolo dell’eccellenza alimentare del nostro Paese”.

ONAOSI Pubblicati due nuovi bandi sul sito della Fondazione. Raddoppiato il contributo (da 2mila a 4mila euro) per i contribuenti in difficoltà. Introdotta, con uno specifico bando, una nuova categoria di beneficiari: i contribuenti non autosufficienti. La soglia per accedere ai benefici, sale da 32mila a 40mila euro.

SANITÀ PUBBLICA

La prevenzione non sia in emergenza Sistemi veterinari stabili, organizzati e ben dotati sono indispensabili. La prevenzione è irrinunciabile A PAGINA 3

Abbiamo appena festeggiato per aver debellato la peste bovina, declassato la BSE a “negligible risk”, recuperato l’indennità dalla rabbia silvestre ed ecco che l’alta patogenicità dell’H7N7 ci ha riportato indietro di anni e al tempo stesso ci ha rilanciato verso un futuro che non ci sarà se non sarà rocciosamente fondato sulla prevenzione, sul monitoraggio, sulla sorveglianza, sui controlli. Questo vuol dire che i Colleghi di sanità pubblica svolgono un compito cruciale, che sulla sicurezza alimentare non si può risparmiare. Bene fanno a rivendicare Dipartimenti armonizzati, che facciano perno senza equivoci sulla veterinaria, a denunciare “il peggior rapporto tra organici e volumi di attività da svolgere”, specie in territori ad elevata concentrazione zootecnica e di produzione alimentare, e a dire che il precariato in veterinaria è un attentato alla sanità pubblica. Se non è risultato chiaro questa estate quanto sia importante la sanità pubblica veterinaria, allora non abbiamo più speranze di avere interlocutori all’altezza delle priorità di salute e di spesa. CONTINUA A PAG. 3

TROPPO COSTOSO DIVENTARE PROFESSIONISTA ABBIAMO GIÀ ALTRE VOLTE EVIDENZIATO COME SIA IMPEGNATIVO E COSTOSO DIVENTARE PROFESSIONISTA al punto che, in un momento di crisi come quello attuale, molti giovani laureati rimandano l’iscrizione all’Ordine in attesa di avere una possibilità di lavoro che la giustifichi o si cancellano dall’Albo dopo breve tempo (circa trecento nel 2012) rendendosi conto che la possibilità concreta di guadagno non giustifica i costi che ne derivano o che semplicemente mancando reali prospettive è meglio cambiare “mestiere”. Il problema non è solo del settore veterinario ma sembra ormai generalizzato a tutte le professioni ordinistiche, al punto che il quotidiano ItaliaOggi ha pensato di dedicare ampio spazio al problema con un articolo dal titolo: “Due mila euro solo per partire” anche se duemila è solo una media indicativa ripresa da diverse categorie. Quali sono gli impegni ed i costi che il giovane laureato deve affrontare per avviarsi all’attività professionale? Prima di tutto i costi per l’esame di Stato che non sempre si passa al primo colpo, anche se nel settore veterinario è piuttosto probabile, e di seguito l’iscrizione all’Ordine Provinciale il cui importo può variare anche molto da provincia a provincia. Abbiamo poi l’iscrizione alla Cassa di previdenza, l’ENPAV per i veterinari, estremamente necessaria, utile ed importante ma comunque costosa per un giovane che inizia la professione. Poi troviamo i costi per la formazione continua, obbligatoria per molte categorie ma non ancora definita per la libera professione veterinaria mancando risposte ad alcune problematiche inerenti. Infine la polizza RC professionale, indispensabile ed il cui obbligo è stato ancora rinviato di un anno ma prima o poi sarà definitivamente confermato. E tutto questo con quale futuro?

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Sanità animale Attualità

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H7N7: alta patogenicità, alta sorveglianza L’aviaria è tornata il nemico pubblico n. 1. Ma non è psicosi ENCEFALOMIELITE EQUINA DI TIPO WEST NILE ono state prorogate le norme sanitarie in materia di encefalomielite equina di tipo West Nile e attività di sorveglianza sul territorio nazionale. La proroga è stata disposta dal Ministero della Salute con ordinanza del 6 agosto, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 7 settembre. Il provvedimento mantiene in essere le norme sanitarie in materia di encefalomielite equina di tipo West Nile (West Nile Disease) e attività di sorveglianza sul territorio nazionale, introdotte con l’OM del 4 agosto 2011. Il 29 luglio 2013 il CESME ha confermato la positività in PCR (Polimerase Chain Reaction) in due pool di zan-

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ettimane convulse per l’Unità di crisi composta da Ministero e Regioni dopo la comparsa di focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità. Per contrastare l’H7N7, l’Italia ha preso contromisure sanitarie subito approvate dalla Commissione Europea e accorgimenti sulle movimentazioni concordate con i produttori avicoli. L’emergenza (termine usato nelle note ministeriali) è reale, specie dopo il contagio accertato di un operatore emiliano, addetto alla raccolta di uova e poi agli abbattimenti. Lusinghiere considerazioni sono arrivate dall’Istituto Superiore di Sanità; Giovanni Rezza, responsabile del Dipartimento di malattie infettive, parassitarie e immunomediate ha dichiarato pubblicamente che il contagio da H7N7 in Emilia Romagna è stato "gestito in modo tempestivo", che “in Italia il sistema veterinario funziona molto bene. I focolai sono stati immediatamente messi sotto controllo; gli addetti che erano stati esposti sono stati sottoposti a sorveglianza clinica per almeno dieci giorni e quelli che hanno provveduto all’eliminazione degli animali hanno indossato i dispositivi di sicurezza adeguati”. Sotto accusa le anatre selvatiche, dato che il serbatoio naturale del virus è costituito da uccelli migratori. I casi di allevamenti intensivi colpiti da virus non sono rari, basti ricordare quel-

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SEGUE DALLA PAG.

lo avvenuto in Olanda nel 2003, quando un veterinario aveva contratto una polmonite e, probabilmente in presenza di altri fattori di rischio, è deceduto. Ma si tratta di prendere le misure statistiche dei fenomeni e in Emilia Romagna parlano di numeri sotto controllo. Si fa prevenzione con la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti con indicazione di visita giornaliera da parte del medico competente di tutti i lavoratori per un periodo di 10 giorni dall’ultima esposizione (massimo del periodo di incubazione). Per i lavoratori impiegati nelle operazioni di abbattimento di animali è stato previsto che fosse verificata l’idoneità alla mansione da parte del medico competente e fosse effettuata in collaborazione con gli operatori del DSP la informazione e formazione rispetto al rischio presente e l’addestramento all’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Il Ministero della Salute ha adottato dispositivi dirigenziali a carattere nazionale, specie dopo l’inclusione del modenese nelle zone di restrizione. Rassicuranti le dichiarazioni pubbliche del Ministro delle politiche agricole, puntuali gli interventi del Ministero della Salute. Non sono stati fatti passi falsi nella comunicazione, per la stampa l’aviaria non è più una gran novità, i consumatori stanno ancora comprando carne di pollo serenamente. È così che deve andare. ■

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AVIARIA O STERILIZZAZIONI? AUT AUT SENZA SENSO Aggiungiamo una emergenza permanente, il randagismo, con tutto il carico di risorse che divora e l’aumento delle tutele sanitarie degli animali, il cui benessere è diventato imperativo in tutte le specie. Allora bisogna mettere la veterinaria nella condizione di esserci al massimo delle sue possibilità e competenze, coinvolgendola tutta - pubblica e privata insieme - stabilendo priorità, obiettivi e funzioni, senza mettere il Paese nella condizione di scegliere fra la lotta ai virus e il soccorso agli animali. Un aut aut fra la lotta al randagismo e la sicurezza alimentare del made in Italy non ha senso in un Paese con una tradizione storica di food safety, tanto da meritarsi la sede dell’EFSA e riconoscimenti prestigiosissimi in OIE, come quello conseguito questa estate per l’afta epizootica. Non è solo questione di coperta corta, è questione di prendere bene la mira, quella che non hanno preso quelle amministrazioni regionali e aziendali che aprono presidi veterinari pubblici per curare cani e gatti e poi al primo randagio vagante e malato rispondono “non è nostra competenza, metta un annuncio per farlo adottare”. È inevitabile, la missione della veterinaria pubblica è un’altra. Allora non si disperdano fondi, risorse umane e credibilità, rincorrendo funzioni che se rischiano di essere velleitarie in ambito pubblico, quando sono invece naturali nella veterinaria privata. C’è una sola veterinaria per l’Organizzazione mondiale della sanità animale e per l’Europa. La si valorizzi tutta, si assegnino funzioni e risorse proporzionate e adeguate. Non è accettabile il gratuito discredito che ricade sulla sanità pubblica per il fraintendimento in cui cade il cittadino che si aspetta quel che deve chiedere altrove. Aspettarsi che “le strutture veterinarie pubbliche svolgano a pieno il compito per cui vengono finanziate con soldi pubblici e cioè il pubblico servizio” è un abbaglio per il cittadino colpito dal riverbero di specchietti per allodole, che attirano i giornali e disorientano i cittadini. Abbiamo chiesto al Ministro Lorenzin di pensare ad un patto per la salute anche in veterinaria, perché il cittadino e gli animali non debbano scegliere fra due diritti eguali di salute. La parola d’ordine sia “integrazione”. Carlo Scotti

zare prelevati nell’ambito del piano di sorveglianza, a dimostrazione di una ripresa della circolazione virale. Il Ministero della Salute ha dunque ritenuto di confermare fino a tutto l’anno 2014 le misure introdotte con la citata OM 4 agosto 2011, tenuto conto che le attività di sorveglianza veterinaria sono indispensabili per le misure preventive che interessano l’uomo, stante il carattere zoonotico della malattia. La Direzione ministeriale DGSAFV ha richiamato i Servizi Veterinari ad assolvere gli adempimenti, con particolare riferimento al rispetto dei flussi informativi e dell’inserimento dei dati sul SIMAN.

SIEROTIPO 1 IN SICILIA: NUOVE DISPOSIZIONI PER BTV a segnalazione di un focolaio in Sicilia riguarda "purtroppo un sierotipo di nuova introduzione". Nota ministeriale. Il Ministero della Salute (Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari) ha informato i Servizi Veterinari regionali e gli IZS che la segnalazione del focolaio di Blue Tongue in Sicilia riguarda il Sierotipo 1. Il 6 settembre, la stessa Direzione ha trasmesso ai Servizi Veterinari nuove disposizioni per la gestione delle positività per Blue

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Tongue, formulate di concerto con il CESME. Le disposizioni includono le condizioni per le movimentazioni di capi sensibili sul territorio nazionale, a modifica di quanto precedentemente disposto dalle note ministeriali del 30 marzo scorso. Tutti gli accordi interregionali attualmente vigenti finalizzati alla movimentazione dei capi sensibili elaborati sulla base delle precedenti disposizioni della DGSAFV "sono da considerarsi decaduti".


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4 Attualità Incolumità pubblica

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Tutela dalle aggressioni: adesso un’ordinanza poi una legge Il Sottosegretario Fadda firma il provvedimento contingibile. Poi il DDL Lorenzin er dodici mesi la tutela dell’incolumità pubblica dalle aggressioni sarà disciplinata dall’ordinanza ministeriale firmata dal Sottosegretario alla Veterinaria Paolo Fadda. L’ordinanza vige temporanemente, “in attesa dell’emanazione di una disciplina normativa organica in materia, rafforzare il sistema di prevenzione del rischio di aggressione da parte di cani basato non solo sull’imposizione di divieti e obblighi per i proprietari e detentori di cani ma anche sulla formazione degli stessi per migliorare la loro capacità di gestione degli animali”. La durata dell’Ordinanza è limitata a 12 mesi “stante la pendenza dell’iter” del DDL Lorenzin. Agli articoli 2, 4, 5 e 6 l’Ordinanza elenca i divieti (acquisto, possesso, interventi chirurgici, ecc.) e le sanzioni. Continua a sussistere la necessità di adottare disposizioni cautelari volte alla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani a causa del verificarsi di incidenti, soprattutto in ambito domestico, legati alla non corretta gestione degli animali da parte dei proprietari. Questa la premessa all’ordinanza ministeriale del 6 agosto, vigente dal 6 settembre per 12 mesi, che all’articolo 1 individua nel proprietario il responsabile - “sempre” - del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale. Solo due giorni prima la pubblicazione dell’Ordinanza, un pastore tedesco fuggito da un cortile ha assalito in strada madre e figlio, un bimbo di sette anni, morsicandolo alla gola. È successo in provincia di Bologna, il bambino è stato portato in ambulanza all’ospedale, da dove è stato dimesso con ferite superficiali al collo e alla schiena. Il cane era fuggito, pare scavalcando una recinzione. La proprietaria dell’animale è stata denunciata ai carabinieri per lesioni colpose per non aver vigilato.

cidono, nell’ambito del loro compito di tutela dell’incolumità pubblica, quali proprietari di cani hanno l’obbligo di svolgere i percorsi formativi. Le spese per i percorsi formativi sono a carico del proprietario del cane. I proprietari dei cani inseriti nel registro dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressivita stipulano una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane e applicano sempre al cane, quando si trova in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, sia guinzaglio sia museruola.

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L’Ordinanza si richiama al Consiglio dei Ministri che nella seduta del 26 luglio 2013 ha approvato un disegno di legge recante, tra l’altro, delega per la disciplina della tutela dell’incolumità personale dall’aggressione di cani (art. 21).

L’UNICO RESPONSABILE

lo, accetti di detenere un cane non di sua proprietà ne assume la responsabilità per il relativo periodo. Ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali o cose il proprietario e il detentore di un cane adottano le seguenti misure: a) utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni; b) portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti; c) affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente; d) acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore; e) assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive. Chiunque conduca il cane in ambito urbano deve raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse.

Il proprietario di un cane è “sempre responsabile” del suo benessere e della sua conduzione e “risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale stesso”. Chiunque, a qualsiasi tito-

A seguito di episodi di morsicatura, di aggressione o sulla base di altri criteri di rischio i comuni, su indicazione dei servizi veterinari, de-

CANI A RISCHIO ELEVATO

IL CHIROPRATICO NON LAVORA AL DIVET l chiropratico umano "non risulta essere fra il personale afferente e operante nel Divet". È la risposta all’ANMVI del Direttore del Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica, Prof. Luigi Bonizzi, che scrive: “Il dott. G. M. non risulta essere fra il personale ad alcun titolo afferente e operante nel Divet e neppure risulta alcuna pubblicità o comunicazione in alcun modo ingannevole nel sito del dipartimento www.divet.unimi.it, unico organo ufficiale di presentazione e pubblicizzazione delle attività del Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Milano (Divet) da me diretto. Pertanto vi invito a non divulgare informazioni prive di fondamento circa le attività presenti ed erogate dal Dipartimento da me diretto, soprattutto se non ottenute da fonti ufficiali e verificate, in caso contrario ci vedremo costretti a tutelarci in proposito riservandoci ulteriori iniziative a norma di legge”. L’ANMVI ha risposto assicurando che la divulgazione dell’iniziativa - ora ufficialmente infon-

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data - avviene a cura di altre fonti di divulgazione. Per questo, l’Associazione - convenendo con le considerazioni del Direttore Bonizzi - ritiene essenziale smentire le informazioni con adeguate rettifiche pubbliche (sito Divet), come auspicato nella nota trasmessa, a beneficio dell’utenza. Che un medico d’umana proponesse prestazioni gratuite di chiropratica sugli animali è fatto notorio e pubblicizzato anche in tempi recenti. Che il presunto servizio sia ancora in essere è invece circostanza che ANMVI ha voluto verificare con l’Università. "Qualora sussistesse il servizio - scrive l’ANMVI - siamo di nuovo a rappresentare lo sconcerto e il dissenso dei Medici Veterinari, unici professionisti laureati e abilitati dallo Stato per esercitare nei confronti di pazienti animali. È pleonastico ricordare che non fanno eccezione le cosiddette medicine e pratiche non convenzionali, né le prestazioni fisioterapiche e riabilitative per il benessere psico-fisico del paziente animale, nella sua più ampia accezione".

IL PATENTINO Tornano i percorsi formativi per i proprietari di cani, in conformità al decreto ministeriale 26 novembre 2009, con rilascio di un attestato di partecipazione denominato patentino. I percorsi formativi sono organizzati dai comuni congiuntamente ai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, i quali possono avvalersi della collaborazione dei seguenti soggetti: ordini professionali dei medici veterinari, facoltà di medicina veterinaria, associazioni veterinarie e associazioni di protezione animale. Il comune, su indicazione del servizio veterinario ufficiale, individua il responsabile scientifico del percorso formativo tra i medici veterinari esperti in comportamento animale o appositamente formati dal Centro di referenza nazionale per la formazione in sanità pubblica veterinaria, istituito presso l’Izsler.

IL LIBERO PROFESSIONISTA Il veterinario privato informa i proprietari di cani in merito alla disponibilità di percorsi formativi e, nell’interesse della salute pubblica, segnala ai servizi veterinari dell’azienda sanitaria locale la presenza, tra i suoi assistiti, di cani che richiedono una valutazione comportamentale in quanto impegnativi per la corretta gestione ai fini della tutela dell’incolumità pubblica.

LE ASL A seguito di morsicatura o aggressione, i servizi veterinari attivano un percorso mirato all’accertamento delle condizioni psicofisiche dell’animale e della corretta gestione da parte del proprietario. Inoltre, i servizi veterinari, in caso di rilevazione di rischio elevato, stabiliscono le misure di prevenzione e la necessità di una valutazione comportamentale e di un eventuale intervento terapeutico da parte di medici veterinari esperti in comportamento animale; infine i servizi veterinari tengono un registro aggiornato dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressività.

ESCLUSIONI I cani in dotazione alle forze armate, di polizia, di protezione civile e dei vigili del fuoco; i cani addestrati a sostegno delle persone diversamente abili; i cani a guardia e a conduzione delle greggi e ad altre tipologie di cani comunque individuate con proprio atto dalle regioni o dai comuni. ■


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PRIMO ANNUNCIO Secondo corso ai sensi del Protocollo AIA ANMVI FNOVI

Con il patrocinio Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia

A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

Formazione propedeutica per il Veterinario di Fiducia nel settore suinicolo

Venerdì 8 Novembre 2013 Fondazione Università di Mantova Venerdì 15 Novembre 2013 Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (Sezione di Brescia) Provider ECM

EV Soc. Cons. a r.l. è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008


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6 Osservatorio farmaco Terapie

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Colistina con prudenza, Tigeciclina non necessaria Prima risposta dell’EMA alle quattro questioni poste dalla Commissione UE COLISTINA SÌ

ella prima risposta pubblicata il 30 luglio scorso, l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha fornito una consulenza alla Commissione Europea sull’impatto per la salute pubblica e negli animali dell’impiego degli antibiotici colistina e tigeciclina negli animali. Si tratta della prima risposta ad una serie di quattro quesiti posti dalla Commissione Europea in una richiesta all’Agenzia relativa all’utilizzo di antimicrobici negli animali e al potenziale impatto di questo tipo di impiego sulla salute umana e degli animali. La comparsa e il costante aumento di batteri resistenti a più antibiotici è diventato una minaccia alla salute pubblica globale a causa della mancanza di opzioni terapeutiche per il trattamento di particolari infezioni nell’uomo. La colistina e la tigeciclina sono antibiotici considerati trattamenti salvavita per pazienti affetti da diversi tipi di infezioni causate da batteri resistenti a molti farmaci. La risposta è stata preparata dal Gruppo di esperti ad hoc di consulenza antimicrobica (AMEG). La consulenza prodotta dall’AMEG è stata approvata sia dal CVMP che dal CHMP durante le rispettive riunioni tenute a luglio 2013.

N

Continuare con l’uso responsabile della colistina nel trattamento di malattie negli animali. Questo, in sintesi, il consiglio di EMA. La colistina è impiegata nella medicina veterinaria da oltre 50 anni. Non vi è evidenza disponibile sul trasferimento di resistenze alla colistina dagli animali all’uomo; tuttavia, l’Agenzia, nella sua consulenza, riconosce che ci sono poche informazioni sull’argomento e si deve sviluppare una ricerca e una sorveglianza più approfondita. La consulenza raccomanda il mantenimento dell’uso della colistina nella medicina veterinaria ma limitandone l’impiego al trattamento degli animali infetti e di quelli in contatto con loro, e di eliminare tutte le indicazioni all’uso preventivo o profilattico. La Commissione Europea deve indicare la via migliore per modificare le informazioni sui medicinali veterinari a base di colistina per riflettere questo modello di utilizzo più ristretto in linea con i principi di un impiego responsabile. EMA raccomanda anche di rinforzare il sistema di sorveglianza delle resistenze alla colistina per aumentare la probabilità di una precoce individuazione di ogni aumento delle resistenze. Il rapporto beneficio-rischio della colistina dovrebbe essere rivalutato se si dovesse rilevare un aumento sostanziale del tasso di resistenza.

Autorizzati sei nuovi farmaci

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Parere sul possibile impatto - sul trattamento di batteri resistenti nell'uomo - di autorizzazioni per le nuove classi di antibiotici veterinari, e se vi è la necessità di limitare o vietare l'uso in animali di alcune nuove classi di antibiotici o sostanze antibiotiche (in particolare quelli che sono importanti in medicina umana), che non sono attualmente autorizzate. Consigli sulle opzioni di mitigazione del rischio [alternative], compresa una valutazione dei costi e dei benefici, in relazione con l'uso di alcune classi di antibiotici o sostanze antibiotiche che sono di importanza critica in medicina umana e sono attualmente autorizzati come medicinali veterinari. La consulenza è parte del “Piano di Azione contro la Minaccia Emergente delle Resistenze agli Antibiotici”. La risposta scientifica a questa richiesta costituita da quattro parti sarà finalizzata per la fine del 2014.

3 Parere su 'vecchi' antibiotici o nuovi antibiotici appartenenti alle "vecchie" classi di antibiotici che sono stati re-introdotti o di avere un nuovo uso per il trattamento di batteri multiresistenti nell'uomo, in particolare, colistina e tigeciclina. Parere su classi o gruppi di antibiotici classificati in base alla loro importanza relativa per il loro uso nella medicina umana, in particolare valutando se questi antibiotici sono essenziali per il trattamento di infezioni multiresistenti nell'uomo nell'UE.

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qualche evidenza aneddotica di utilizzo nei cani e nei gatti di prodotti a base di tigeciclina autorizzati per l’uso negli uomini. L’Agenzia ritiene che attualmente non vi è alcuna necessità di autorizzare l’uso della tigeciclina negli animali. Se nel futuro si dovesse verificare la necessità di autorizzare medicinali a base di tigeciclina in campo veterinario, le autorizzazioni dovranno

essere considerate solo sulla base di una valutazione positiva del rapporto beneficio-rischio che tenga in considerazione il rischio di trasferimento di resistenza nell’uomo. Tuttavia, sulla base della situazione attuale, è improbabile che possa essere rilasciata una autorizzazione al commercio alla luce della necessità di questo antibiotico nell’uomo. ■

statite) e del tratto urinario superiore causate da Escherichia coli o da Proteus mirabilis; per il trattamento del pioderma superficiale e profondo. Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile. 3. Un medicinale in compresse masticabili aromatizzate (Softiflox di Norbrook Laboratories Limited) a base di marbofloxacina indicato, nei cani, per il trattamento delle infezioni causate da ceppi di microorganismi sensibili della cute e dei tessuti molli, delle vie urinarie associate o meno a prostatiti, delle vie respiratorie; nei gatti per il trattamento delle infezioni della cute e dei tessuti molli e delle vie respiratorie superiori, causate da ceppi di mi-

croorganismi sensibili; da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile. 4. Infine tre medicinali iniettabili, ad uso esclusivo veterinario: è vietata la vendita al pubblico, la detenzione e l’approvvigionamento sono consentiti esclusivamente al medico veterinario dietro presentazione di ricetta in triplice copia non ripetibile. Sono rispettivamente a base di: pentobarbital (Euthasol 400 mg/ml di Le Vet B.V.) per cani, gatti, roditori, conigli, bovini, pecore, capre, cavalli e visoni; xilazina (Nerfasin di Le Vet B.V.) per bovini, cavalli, cani e gatti; butorfanolo (Torbugesic Vet di Zoetis Italia) per ■ cavalli, cani e gatti.

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TIGECICLINA NO Semaforo rosso invece per la tigeciclina. EMA non vede “nessuna necessità riconosciuta per autorizzare l’uso della tigeciclina negli animali”. Si tratta di un antibiotico appartenente alla classe delle glicilglicine, che non è attualmente approvato per l’utilizzo negli animali. Al momento non è possibile quantificare il grado di utilizzo fuori indicazione negli animali, tuttavia c’è

Nuove Aic luglio, il Ministero della Salute ha autorizzato l’immissione in commercio di sei nuovi medicinali veterinari. 1. Un’emulsione iniettabile per cavalli a base di Rotavirus equino inattivato ceppo H2 (sierotipo G3 P12) (Equip Rotavirus di Pfizer), per la vaccinazione di cavalle gravide per il trasferimento passivo di anticorpi ai puledri per ri-

I QUATTRO PARERI CHIESTI DALLA COMMISSIONE UE

durre il rischio di diarrea causata dal Rotavirus equino sierotipi G3 P12. Il farmaco è da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile. 2. Un medicinale contenente enrofloxacina (Floxabactin di Le Vet B.V.) compresse per cani e gatti, indicato nel gatto per il trattamento delle infezioni del tratto respiratorio superiore; nel cane per il trattamento delle infezioni del tratto urinario inferiore (associate o meno a pro-

SPERIMENTAZIONE ANIMALE. PER L’EMA NON È ETICO RIPETERE LE PROVE PRECLINICHE rima che un medicinale possa essere somministrato all’uomo, è necessario dimostrare che le sostanze di cui è composto, e in particolare il principio attivo, non siano dannose alle dosi che saranno impiegate nella pratica clinica. La dimostrazione della sicurezza è un requisito richiesto per ogni nuova sostanza attiva, ma anche per un eccipiente se questo non è mai stato usato in precedenza per fabbricare un medicinale. Per fare ciò, la normativa sui farmaci impone che il farmaco sia prima sperimentato su un certo numero (almeno 2) di specie animali idonee (per es.: topi, ratti, cavie, cani e scimmie). Questi test, detti anche prove precliniche, sono propedeutici alla conduzione degli studi sull’uomo (prove cliniche). Di conseguenza, il dossier per l’autorizzazione di un nuovo medicinale dovrà contenere tutta una serie di sperimentazioni e studi condotti sugli animali al fine di accertare della sicurezza dei principi

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attivi (uno o più di uno) che lo compongono. Gli esperti dell’AIFA hanno il compito di valutare i risultati di questi studi, in genere assai numerosi (tossicità acuta e cronica, mutagenesi e cancerogenesi, riproduzione, fertilità, potenziale sensibilizzante, impatto ambientale e così via). Le prove precliniche, come è noto, comportano inevitabilmente il sacrificio di numerosi animali. D’altra parte queste prove hanno un senso se la sostanza attiva è nuova e non ancora testata sull’uomo, ma sono da considerare superflue una volta che la sostanza stessa sia ben conosciuta ed il suo uso clinico consolidato da numerosi anni di commercializzazione. Perciò la normativa farmaceutica comunitaria, come quella di gran parte dei Paesi del mondo, ha ritenuto non etica la ripetizione delle prove precliniche già effettuate con una sostanza ai fini registrativi che sia già nota da anni. (fonte: www.ema.europa.eu


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8 Legale Sentenze

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Spiaggia libera, accesso libero. Una sentenza Il TAR del Lazio intima il Comune di Anzio: attuare l’Accordo 6 febbraio 2003 NON È COSÌ GRAVE NAVIGARE DAL PC DI SERVIZIO olo peculato d’uso (non peculato ordinario) all’impiegato pubblico che dal pc di servizio va su Internet per motivi extra-lavorativi. Il fatto rientra nel secondo comma dell’articolo 314 Cp, vale a dire un fatto molto meno grave della fattispecie ordinaria e risolvibile con la prescrizione. Vale per la rete internet ma anche per le chiamate telefoniche di carattere privato, a spese dell’ente datore di lavoro. L’8 agosto la sesta sezione della Cassazione (sentenza 34524/13) si è pronunciata sul comportamento di un dipendente pubblico, addetto alle relazioni con il pubblico. Questo perché la rilevanza penale richiede che ci

S l Comune di Anzio è tenuto ad adeguarsi al più presto all’Accordo Stato-Regioni 6 febbraio 2003 sul benessere degli animali da compagnia e pet-therapy. Sulle spiagge libere non è possibile vietare in senso assoluto l’accesso ai proprietari con cane. L’ha stabilito il TAR del Lazio con sentenza del 2 agosto scorso. L’Accordo dispone che “le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano possono promuovere, a livello alberghiero e dei maggiori centri turistici, ivi comprese le spiagge e gli stabilimenti balneari, l’accoglienza temporanea dei cani e dei gatti, e degli altri animali da compagnia. Di più: la deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2006, n. 866 (con cui è stato recepito “L’Accordo StatoRegioni del 6 febbraio 2003”) vincola i Comuni ad individuare tratti di arenile da destinare all’accoglienza temporanea di animali da compagnia. Invece, con l’ordinanza n. 1 del 6 maggio 2013, il Comune vietava ai conduttori di animali di accedere alle spiagge libere durante la stagione balneare dal 1° maggio al 30 settembre. Il Comune non risulta aver ottemperato a quanto disposto dalla disposizione regionale, comunque “non immediatamente precettiva” per il Tribunale che in subordine ha disposto almeno “l’individuazione dei tratti di arenile a

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specifiche prescrizioni volte alla tutela dei rilevanti interessi coinvolti”. Con questo ricorso, l’Associazione Earth ha determinato questo nuovo orientamento giurisprudenziale riguardante l’accesso con cane alle spiagge libere.

LA MASSIMA

“Vista la deliberazione della Giunta Regionale con cui è stato recepito “L’Accordo StatoRegioni sulle disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy del 6 febbraio 2003”, ai sensi del quale i Comuni sono tenuti ad individuare tratti di arenile da destinare all’accoglienza temporanea di animali da compagnia, con “strutture per le quali il Servizio Veterinario dell’Azienda Usl competente per territorio rilascia il nullaosta sanitario a garanzia del benessere degli animali e del rispetto dell’igiene pubblica”, il Comune che fa divieto ai conduttori di animali di accedere alle spiagge libere durante la stagione balneare deve avviare, nel più breve tempo possibile, il procedimento volto a dare applicazione alla richiamata disposizione regionale . ■

ILLEGITTIMO USARE LE MEDIE ISTAT a Corte di Cassazione (sentenza n. 4502/13) ha delegittimato l’utilizzo delle medie ISTAT per la ricostruzione in via sintetico-induttiva del reddito. Secondo la Cassazione utilizzare i resoconti statistici ISTAT sulle spese degli italiani - suddivise ogni anno per composizione del nucleo familiare e per dislocazione geografica - è una pratica non legittima se tali stime vengono usate per supportare azioni di accertamento fiscale. Trattandosi di medie, ci sono sicuramente famiglie che - pur oculate nella spesa - si potrebbero vedere attribuito un numero maggiore di transazioni, e viceversa. Dunque un quadro poco adatto a rappresentare ogni singola realtà. La Cassazione - nella propria sentenza non fa esplicito riferimento al Redditometro ma chiarisce che le medie ISTAT possono essere usate solo per scopi statistici. Se ne deduce che non possono fungere da elemento di supporto all’accertamento fiscale di un singolo contribuente (azione che non ha alcuno scopo statistico). Nel nuovo redditometro (v. oltre in questo numero), le medie Istat sono state “depotenziate” dall’Agenzia delle Entrate.

L ILLEGALE E ABUSIVO FAR FIRMARE ALLA MOGLIE ei è già abilitata e possiede lo studio professionale, lui non ancora e mette la firma di lei su un atto legale. L’incauto marito rischia una condanna (pena sospesa) per esercizio abusivo della professione. La Corte di cassazione (sentenza n. 32759 del 26 luglio 2013) ha confermato il giudizio di colpevolezza della Corte d’appello. L’uomo, privo dell’abilitazione statale, aveva predisposto e sottoscritto con il nome della moglie (proprietaria dello studio legale e avvocato) l’atto di citazione in giudizio promosso da un cliente dello studio. Irrilevante che si trattasse di una semplice sigla e non di una sottoscrizione per esteso.

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sia un danno apprezzabile alla pubblica amministrazione e una lesione concreta al funzionamento dell’ufficio. “Deve dunque essere respinto l’orientamento giurisprudenziale secondo cui la più grave ipotesi di cui al primo comma dell’articolo 314 Cp si sarebbe configurata in forza dell’appropriazione, da parte del dipendente pubblico, delle energie costituite dagli impulsi elettronici necessari per stabilire la comunicazione telefonica o telematica”. A ciò si aggiungano - a margine - le lungaggini della giustizia: la polizia postale aveva sequestrato i computer in uso al funzionario per indagini peritali, ben dieci anni fa. Tutto prescritto.

Se hai un cavallo...non importa perché n controtendenza rispetto ad altre Commissioni Tributarie, quella di Asti considera il cavallo "indice di capacità contributiva". Contro gli accertamenti da redditometro sul possesso di cavalli è inutile opporre un uso diverso, e poco gravoso, rispetto a quello dell’equitazione. Secondo una sentenza della Ctp di Asti (n. 53/2/13 del 16/4/2013), infatti, il possesso dei cavalli è da considerarsi un indice di capacità contributiva indipendentemente dall’utilizzo che agli stessi è riservato, distinguendosi solo tra quelli "da corsa" e, residualmente, da tutti gli altri. Con la sentenza citata, il collegio piemontese, rigettando il ricorso del contribuente e ritenendo invece fondata la tesi resa dagli uffici, ha rammentato come sia un fatto notorio la costosità del possesso di un cavallo, diversamente da quel che avviene per altri animali da affezione come cani e gatti. E ha aggiunto

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che, ai sensi del combinato disposto di cui all’art. 38 dpr n. 600/73 e dm 21 settembre 1999, il mero possesso di cavalli da corsa o da equitazione determina un indicatore di capacità contributiva, indipendentemente dal tipo di iscrizione all’Unire. Per la verifica redditometrica della congruità dei redditi dichiarati, l’indicatore del possesso di cavalli attribuisce ex lege un diverso coefficiente a seconda che si tratti di cavalli «da corsa» o «da equitazione» e se il cavallo è mantenuto a pensione presso terzi o in proprio. La locuzione «equitazione» ha aperto la strada a diverse interpretazioni dei contribuenti che spesso lamentano l’estraneità di detta previsione normativa a usi quali, per esempio, «passeggiata», «affezione», «ippoterapia» che, tra l’altro, comporterebbero oneri di spesa minimi rispetto ai classici usi per sport equestri. (fonte: Italia Oggi) ■


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10 Fisco Redditometro

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Le spese per animali nelle medie Istat Il Fisco va a caccia di evasione “spudorata”. Prime lettere ai “finti poveri” sificate come “significative”, insieme a gioielli, oggetti d’arte e donazioni. Le spese per gli animali domestici sono collocate all'interno della sezione "spese per tempo libero, cultura e giochi". Relativamente alle spese sostenute per il mantenimento dei cavalli, il decreto distingue tra quelli detenuti in proprio e quelli "tenuti a pensione". La spesa per cavallo mantenuto in proprio è pari a 5 euro x numero dei giorni di possesso. La spesa per cavallo "a pensione" è di 10 euro x numero dei giorni di possesso. Il numero dei giorni di possesso va rapportato alla quota di possesso ed al numero di cavalli: es 2 cavalli al 30% per un anno = 365gg x 2x 30%=210 gg.

LE MEDIE ISTAT Le cosiddette “medie Istat” sono i valori che l’Istat attribuisce alla «Spesa media mensile familiare» in cui, per ciascuna delle 11 tipologie di famiglie (single con meno di 35 anni, tra 35 e 64 e più di 65; coppie senza figli e/o

no mai selezionati dal nuovo redditometro”; presumibilmente non saranno selezionati nemmeno gli indirizzi di lavoratori dipendenti. La selezione riguarderà contribuenti con scostamenti significativi tra reddito dichiarato e capacità di spesa evitando situazioni di marginalità economica. “È ovvio - spiegano alle Entrate - che l'azione sarà efficace se diretta a individuare casi eclatanti e non di leggeri scostamenti tra reddito dichiarato e quello speso”.

imbro postale sulle prime 35mila lettere-questionario dell’Agenzia delle Entrate. Il nuovo redditometro (Art. 22 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122) debutta questo mese e vuole presentarsi come uno strumento di giustizia fiscale e non di persecuzione dei contribuenti. Anticipato da una circolare agostana, questo strumento di accertamento ‘sintetico’, tanto per cominciare, non segna l’avvio di alcun contenzioso. Si partirà dall’anno d’imposta 2009 (i dati contenuti nel modello Unico 2010 o 730/2010 e quelli successivi) e saranno analizzate solo le “spese certe”, ovvero quelle comunicate al Fisco, ad esempio in quanto dichiarate dal contribuente nella dichiarazione dei redditi. Solo in un secondo momento si andrà ad accertamento vero e proprio, ma passando per un confronto-contradditorio e per una verifica di coerenza del tenore di vita con le medie Istat. In pratica quando? Quando vi fosse uno scostamento del 20% tra le capacità di spesa (quindi di pagare le tasse) ed il reddito dichiarato. L’espressione “evasione spudorata” del sottotitolo non è nostra, ma è nel vocabolario ufficiale dell’Agenzia delle Entrate che a gennaio spiegava a cosa serve il redditometro: “individuare i finti poveri”, quelli che si rendono colpevoli dell’evasione “ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire”. Chi riceverà il questionario? In comunicato stampa, l’Agenzia assicura che i pensionati, titolari della sola pensione, “non saran-

Il nuovo redditometro fa rientrare le spese veterinarie fra le voci che concorrono alla prova della verità fiscale. Una spesa veterinaria “certa”, cioè fatturata e portata in detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi, potrebbe finire fra quelle “rivelatrici” di un reddito superiore a quello dichiarato. Peraltro, il redditometro valorizza le operazioni rilevanti ai fini dell’I.V.A. effettuate nei confronti del consumatore finale e comunicate al Fisco. Non da sole, certamente, ma se ci sarà uno scostamento complessivo oltre il 20% tra spesa e reddito, potranno essere messe a confronto con le medie Istat. Attenzione però al cliente che chiede di non emettere fattura, richiesta illegale (ma non punita dall’ordinamento attuale) che espone il professionista alle conseguenze tributarie ordinarie si vede applicare la sanzione accessoria introdotta dal DL n. 138/2011: sospensione d’ufficio dall’Ordine in caso di plurime violazioni. Per il redditometro le spese veterinarie sono clas-

Territorio

T

GLI ANIMALI

IT

Nord O.

Nord E.

Centro

Sud

Isole

animali domestici 2008

9.09

10.53

10.79

11.89

5.26

4.57

animali domestici 2009

8.62

10.73

10.53

10.26

4.61

4.38

animali domestici 2010

9.79

12.86

11.55

11.56

4.54

5.44

animali domestici 2011

9.04

10.65

11.55

10.94

5.08

4.44

LE SPESE PER ANIMALI NELLE MEDIE ISTAT ella tabella sono indicate le spese per animali domestici negli ultimi quattro anni rilevati dall’Istat. I valori medi, espressi in Euro per spesa media mensile familiare, vengono indicati su base nazionale e per macroarea regionale (dati all’8 settembre 2013, fonte: http://dati.istat.it). Il 5 luglio scorso, l’Istat ha diffuso il rapporto statistico sui consumi delle famiglie. Il dato di sintesi mostra che nel 2012 c’è stata una “progressiva diminuzione” della quota di spesa destinata al mantenimento di animali domestici.

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altri familiari con meno di 35 anni, tra i 35 e i 64 e oltre i 65; coppie con uno, due o tre figli; monogenitore e «altre tipologie») a ogni bene o servizio acquistabile si attribuisce un valore medio di spesa, che cambia anche a seconda della collocazione territoriale. Le medie Istat (v. box) non esprimono valori classificati come “spese veterinarie”, ma come “spese per animali domestici”, ricomprendendo quindi tutte le voci di spesa (consumi) per il loro mantenimento, cibo e accessori compresi, che - come notorio non sono detraibili (quindi non figurano nella dichiarazione dei redditi) e a prova di evasione: chi le compra ha già pagato l’IVA. Non tutto quadra e lo sa anche il Fisco che nella circolare 24/E del 31 luglio spiega che il contribuente ,nel corso del contraddittorio, potrà utilizzare evidenze ed argomentazioni logiche, anche non documentate, a sostegno di una sua diversa rappresentazione della situazione di fatto rispetto alle medie Istat. ■

Esteso ai professionisti il Fondo di Garanzia on il Decreto del Fare, approvato in via definitiva dal Parlamento, il Governo ha esteso ai professionisti il Fondo di Garanzia. Si tratta del Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi disciplinato dall’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, che il Governo intende potenziare. Con il Decreto del Fare, convertito in legge, vengono estese ai professionisti le risorse per assicurare un più ampio accesso al credito. Previa adozione di un apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, "gli interventi ivi previsti sono estesi ai professionisti iscritti agli ordini professionali". Fra gli interventi figura l’incremento, sull’intero territorio nazionale, della misura massima di copertura del Fondo fino all’ottanta per cento dell’importo dell’operazione finanziaria, con riferi-

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mento alle «operazioni di anticipazione di credito, senza cessione dello stesso, verso imprese che vantano crediti nei confronti di pubbliche amministrazioni» e alle «operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi». Operativo dal 2000, il Fondo è stato istituito dall’art. 2, comma 100, lettera a) della legge n. 662/96, e ha lo scopo di favorire l’accesso alle fonti finanziarie da parte delle piccole e medie imprese attraverso la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese. Rivolgendosi al Fondo Centrale di Garanzia, l’impresa non ha un contributo in denaro ma ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo. ■

OBBLIGO DI FATTURA ELETTRONICA NEI RAPPORTI CON ENTI E PA ddio alle fatture cartacee emesse nei rapporti con le amministrazioni dello Stato e con gli enti pubblici nazionali. Lo prevede un Decreto del Ministero delle Finanze, in vigore dal 6 giugno scorso - in base al quale tutte le amministrazioni destinatarie non potranno né accettare le fatture emesse o trasmesse in forma cartacea né procedere al pagamento, neppure parziale, sino all’invio del documento in forma elettronica. I fornitori delle amministrazioni pubbliche dovranno invece gestire il proprio ciclo di fatturazione esclusivamente in modalità elettronica, non solo nelle fasi di emissione e trasmissione ma anche in quella di conservazione. Il decreto ministeriale dettaglia le regole tecniche per la gestione dei processi di fattura elettronica verso le amministrazioni statali. I primi a partire saranno gli enti di previ-

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denza, per le altre amministrazioni presenti nell’elenco ISTAT ci saranno 24 mesi di tempo. "L’obbligo di fatturazione elettronica nei rapporti con le amministrazioni pubbliche scatterà dopo 12 mesi dall’entrata in vigore del regolamento per i Ministeri, le Agenzie fiscali e gli Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale, tra cui le Casse"- spiega l’ENPAV in un articolo pubblicato su 30giorni. "Verso le Casse di previdenza sarà obbligatoria fra un anno", ovvero dal 6 giugno 2014. Dal punto di vista operativo il decreto dispone che le amministrazioni identifichino gli uffici per la ricezione delle fatture elettroniche attraverso l’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA) che assegna all’ufficio competente il codice identificativo univoco necessario in fase di trasmissione e ricezione della fattura elettronica.


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Eventi Veterinari

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SIONCOV

SIFIRVET

SOCIETÀ ITALIANA DI ONCOLOGIA VETERINARIA

TUMORI DELLA MAMMELLA NEL CANE E NEL GATTO, IL PRESENTE E IL FUTURO Aperto ai soci SIRVAC e SCVI Sabato 5 e Domenica 6 ottobre 2013, Cremona, Palazzo Trecchi

RELATORI Simona Cancedda, Bologna - Massimo Castagnaro, Padova - Alessia Diana, Bologna - Laura Marconato, Bologna - Federico Massari, Milano - Chiara Penzo, Glasgow (UK) Anna Sapino, Torino PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 5 Ottobre 2013 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.25 Presentazione dell’incontro 09.30 Classificazione e grading - M. Castagnaro 10.15 Nuove frontiere in patologia: marker prognostici e predittivi - ce l’abbiamo fatta? - M. Castagnaro 11.00 Pausa 11.30 Diagnostica strumentale: dal riconoscimento del linfonodo sentinella all’esclusione di metastasi A. Diana 12.15 Mastectomia: quale “dose” chirurgica? Prevenzione e terapia - F. Massari 13.00 Pausa pranzo 14.00 Comunicazioni brevi 14.45 Indicazioni al trattamento adiuvante C. Penzo 15.30 Pausa

SOCIETÀ ITALIANA DI FISIATRIA E R IABILITAZIONE V ETERINARIA

TRAUMATOLOGIA: CONOSCERE PER GESTIRE AL MEGLIO Aperto ai soci SINVET e SIOVET Domenica 6 Ottobre 2013, Cremona, Palazzo Trecchi

16.00 Ruolo del radioncologo nell’iter terapeutico (es. metastasi ossee) - S. Cancedda 16.45 Domande e discussione 17.00 Chiusura dei lavori del primo giorno Domenica 6 Ottobre 2013 09.00 Carcinoma infiammatorio: riconoscerlo presto per combatterlo efficacemente - L. Marconato 09.30 Comunicazioni brevi 10.15 La terapia neoadiuvante: approccio diagnostico - A. Sapino 11.00 Pausa 11.30 I carcinomi in situ: diagnosi e terapia - A. Sapino 12.15 Marker prognostici e predittivi di risposta nel carcinoma mammario della donna - A. Sapino 13.00 Chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIONCOV/SIRVAC/SCVI in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIONCOV/SIRVAC/SCVI 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 Non soci: € 240,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it

13.15 14.15

15.15 16.00 16.30 17.00 17.30 18.00

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIFIRVET in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.

PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 6 Ottobre 2013 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.00 Patogenesi del trauma spinale ed approccio clinico - C. Falzone 10.00 Diagnosi e primo trattamento del paziente con trauma spinale - C. Falzone 11.00 Pausa 11.30 Trauma spinale: una sola terapia? C. Falzone 12.15 Mezzi di sintesi in traumatologia veterinaria e guarigione ossea: cosa

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIFIRVET 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

C O R S I P R AT I C I

FORMAZIONE PER L’ISPEZIONE ACCREDITATA

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO Milano, 20 Ottobre 2013

Il progetto ha la finalità di diffondere la cultura della ispezione accreditata e di fornire elementi di formazione e qualifica per professionisti che hanno l’intenzione di operare in questo settore. Al fine di fornire gli strumenti di valutazione più efficaci, il percorso formativo affronta temi generali legati ad aspetti di tipo regolamentare, legislativo e tecnico sempre con l’obiettivo di calarli nella realtà applicativa della ispezione. Il percorso contiene un elevato livello di innovazione affrontando il tema della ispezione accreditata, differenziandola dalle attuali forme di audit di certificazione, con l’obiettivo di fornire agli ispettori strumenti tecnico - applicativi molto specifici in modo tale da renderla rispondente alle richieste del Regolamento 882/04 e del Regolamento 765/08. Si tratta quindi di un percorso che apre una nuova opportunità professionale e di qualifica per i professionisti operanti a diverso livello, pubblico e privato, nel settore della garanzia della qualità e della sicurezza alimentare.

noramica su ciò che ci possiamo aspettare da un gatto sul piano neurologico. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.20 Saluto del presidente regionale e Introduzione 9.30 Esame neurologico nel gatto 10.30 Pausa caffè 11.00 Le crisi convulsive nel gatto 12.00 Relazione commerciale 12.30 Pausa Pranzo

RELATORE Gualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Dir Ric, Bologna OBIETTIVI Un “attimo” può essere definito come il tempo che intercorre tra l’inizio dell’esame neurologico e il momento in cui il gatto si spazientisce. La neurologia nel gatto spesso rappresenta una vera sfida, non solo contro il tempo, ma soprattutto contro le incognite di una specie animale che tende a nascondere le proprie “debolezze” e segni clinici. Inizieremo la giornata discutendo in termini pratici come meglio eseguire l’esame neurologico nel gatto, proseguiremo poi con la discussione delle più comuni neurolocalizzazioni e diagnosi differenziali in questa specie. Lo scopo della giornata è di offrire una pa-

Pomeriggio inizio ore 14.00 a. Casi clinici: la localizzazione intracranica nel gatto b. Casi clinici: la localizzazione spinale nel gatto 16.30 Discussione e termine della giornata

devo conoscere per impostare un protocollo fisioterapico adeguato? F.M. Martini Pausa pranzo Come gestire il periodo post-operatorio. Interpretazione del follow-up: il mio paziente sta guarendo? - F.M. Martini Quando la fisioterapia aiuta e quando non può aiutare. Come capire quando fermarsi - F.M. Martini Pausa Traumatologia e fisioterapia: io lo affronto così - F. Cazzola Traumatologia e fisioterapia: io lo affronto così - A. Martinoli Traumatologia e fisioterapia: io lo affronto così - F. Ubaldi Chiusura dei lavori

RELATORI Francesca Cazzola, Torino - Cristian Falzone, Perugia - Filippo Maria Martini, Parma Andrea Martinoli, Milano - Fabio Ubaldi, Ancona

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

INIZIATIVA RISERVATA ESCLUSIVAMENTE AI LAUREATI IN MEDICINA VETERINARIA 14/15 Ottobre 2013 - Cremona, Centro Studi EV

La valutazione della shelf-life ed il ranking di rischio degli alimenti Iniziativa a numero chiuso massimo 20 partecipanti OBIETTIVI Il corso rientra in un percorso formativo finalizzato alla attività di verifica ispettiva secondo la norma ISO 17020. L’evento in oggetto è indirizzato alla formazione sulla gestione del Risk Assessment al fine di disporre degli strumenti per la identificazione del ranking di rischio delle diverse categorie di alimento. RELATORI PIER SANDRO COCCONCELLI, GIOVANNI DI FALCO PROGRAMMA SCIENTIFICO E SCHEDA D’ISCRIZIONE AL SITO WWW.SIVARNET.IT

SEDE NH Hotel Milanofiori - Strada 2 a Milanofiori Loc. Assago (MI) PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

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SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Via Trecchi, 20 - Cremona Tel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54 E-mail: info@sivarnet.it Website: www.sivarnet.it

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12 Eventi Veterinari

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SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

SECONDO INCONTRO SIVAE 2013 “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI” Palazzo Trecchi Cremona - 19-20 Ottobre 2013 RESPONSABILE SCIENTIFICO Giordano Nardini PROGRAMMA SCIENTIFICO SABATO 19 OTTOBRE 2013 Tutte le relazioni saranno di 25 minuti più 10 di discussione 08.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 09.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del/i relatore/i ed inizio dei lavori 09.30 PDD: lo stato dell’arte - Tommaso Collarile 10.05 Ureterotomia nel coniglio e nella cavia - Marco Bedin, Giordano Nardini 10.40 Pausa 11.15 Liposarcoma sottocutaneo in un furetto - Dario D’Ovidio 11.50 Consulto veterinario e piano riproduttivo in una collezione di serpenti velenosi - Diego Cattarossi 12.40 Pausa Pranzo 14.00 Applicazioni statistiche alla clinica quotidiana degli animali esotici - Nicola di Girolamo Paolo Selleri 14.35 Emopatologia dei rettili: casi clinici Stefania Leopardi, Giordano Nardini 15.10 Allevamento e malattie dei camaleonti - Cristiana Manetti, Giordano Nardini 15.45 Pausa 16.15 Farmacocinetica e farmacodinamica dell’Enrofloxacin nelle tartarughe del genere Trachemys - Simone Rota

16.50 Analgesia nelle trachemys spp.: cosa c'è di nuovo? - Simone Rota 17.25 Discussione finale e termine dei lavori 17.45 Assemblea straordinaria Soci SIVAE DOMENICA 20 OTTOBRE 2013 09.00 Diagnosi al microscopio in medicina aviare - parte 1 - Tommaso Collarile 09.35 Diagnosi al microscopio in medicina aviare - parte 2 - Ignazio Pumilia 10.10 Pausa 11.00 Parassitologia del coniglio pet: diagnosi e terapia - Francesca Orsoni 11.35 Risoluzione chemioterapica di timoma nel coniglio - Valeria del Duca 12.10 Discussione finale 12.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dell’evento ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2013. Non è richiesta la prescrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria.

NUMERO PARTECIPANTI: 36 LIMITE ISCRIZIONE: 1 Ottobre 2013 QUOTE Soci SIVAE/SCIVAC € 605,00 IVA inclusa Non Soci € 847,00 IVA inclusa

È prevista la traduzione PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione 9.00 Come gestire il caso di un cavallo in decubito? - Dr I. Desjardins 9.30 Grave zoppia da mancato appoggio, come comportarsi. - Dr B. Bladon 10.00 Cavallo con febbre alta: come intervenire? - Dr I. Desjardins 10.30 Coffee break 11.15 Visita d’urgenza di un cavallo in colica - Dr B. Bladon 11.45 Cavallo in diarrea acuta: cosa fare? Dr I. Desjardins 12.15 Cosa fare con un puledro con una grave zoppia acuta? - Dr B. Bladon 12.45 Domande 13.00 Pausa pranzo 14.30 Come intervenire nel caso di un cavallo con dispnea acuta? - Dr I. Desjardins

15.00 Cavallo con ferita toracica profonda Dr B. Bladon 15.30 Cosa fare in caso di crisi epilettiche o… Dr I. Desjardins 16.00 Coffee break 16.30 Cavallo con epistassi profusa - Dr B. Bladon 17.00 È nato un puledro “debole”: cosa fare? - Dr I. Desjardins 17.30 Quello che hai sempre temuto, emorragia profusa post castrazione - Dr B. Bladon 18.00 Fine dei lavori MODERATORI Giorgio Ricardi, DVM Pisa Barbara Riccio; DVM Milano SEDE: Palazzo Trecchi - Sala Teatro Via Trecchi 20 - 26100 Cremona PER INFORMAZIONI Segreteria SIVE - Monica Borghisani Tel. 0372 403502 - Fax 0372 403530 E-mail: info@sive.it

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEGRETERIA SIVAE Elisa Feroldi Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it

CORSO REGIONALE SICILIA MEDICINA INTERNA DALLA A (ANAMNESI) ALLA T (TERAPIA) Ragusa, 17-20 Ottobre 2013

TECNICHE E MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE DI PICCOLI MAMMIFERI, UCCELLI E RETTILI Palazzo Trecchi Cremona - 11-13 Novembre 2013

SEDE Cremona, Centro Studi Palazzo Trecchi

SPEAKERS Dr. Isabelle Desjardins, DVM ACVIM Dr. Bruce Bladon, MRCVS ECVS

L’ISCRIZIONE COMPRENDE: • Atti delle relazioni in formato carteceo • Attestato di frequenza • 1 light lunch

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

DIRETTORE DEL CORSO Alessandro Melillo Med Vet, Roma

SEMINARIO: DON’T PANIC… IT’S ONLY AN EMERGENCY! Casi clinici interattivi di emergenza medica e chirurgica Cremona, Palazzo Trecchi, 12 Ottobre 2013

LA QUOTA COMPRENDE: • 3 pranzi e 5 coffee break • Estratti previsti in formato cartaceo • Certificato di partecipazione • Certificato ECM SEGRETERIA SIVAE Elisa Feroldi Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it OSTI LTIMI P

U NIBILI! International Advanced Course DISPO INTERVENTIONAL RADIOLOGY Cremona (Italy), October 11th/12th 2013, Centro Studi SCIVAC

COURSE DIRECTOR: Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna SPEAKERS Allison Besent, DVM, Dipl ACVIM (SAIM), Pennsylvania (USA) Chick Weiss, DVM, Dipl ACVS, Pennsylvania (USA) MAX NUMBER OF PARTICIPANTS: 16 LANGUAGE: English REGISTRATION FEE For SCIVAC Members: € 1.100,00 + VAT For non Members: € 1.350,00 + VAT (The Registration after the indicated deadline will incur a charge of: € 50,00 + VAT)

PROGRAMMA SCIENTIFICO Giovedì 17 Ottobre 2013 08.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 08.50 Saluto ai partecipanti del Presidente SCIVAC Sicilia, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 09.00 L’approccio orientato al problema: il passo che segue l’anamnesi e la visita clinica - Federico Fracassi 10.00 L'utilizzo della diagnostica di laboratorio in medicina interna: conoscere i propri mezzi per evitare trappole diagnostiche - Walter Bertazzolo 11.00 Pausa caffè 11.30 Vomito, rigurgito e diarrea? Primo localizzare il problema, secondo capirne la causa! Prima parte - Federico Fracassi 12.15 Vomito, rigurgito e diarrea? Primo localizzare il problema, secondo capirne la causa! Seconda parte - Federico Fracassi 13.00 Pausa pranzo 14.00 La diagnostica per immagini nelle patologie dell’apparato digerente - Gian Marco Gerboni 15.00 Il paziente con problemi gastroenterici: quali esami di laboratorio sono veramente essenziali? - Walter Bertazzolo 15.30 Pausa caffè 15.45 Esercitazioni Pratiche 16.45 Fine lavori prima giornata Venerdì 18 Ottobre 2013 8.30 La diagnosi di pancreatite: un rebus di difficile soluzione - Walter Bertazzolo 9.15 L’ecografia nella diagnosi di pancreatite nel cane e nel gatto - Gian Marco Gerboni 9.45 La gestione terapeutica del paziente con pancreatite: difficile ma non impossibile! - Federico Fracassi 10.30 Pausa caffè 10.45 Il clinico di fronte al paziente epatopatico: quali cose è essenziale saper fare - Walter Bertazzolo 11.30 Danno epatobiliare e funzionalità epatica: cosa ci dicono esattamente? - Walter Bertazzolo 12.15 Diagnostica ecografica delle patologie

13.15 14.15 15.15 15.30 16.15

epatobiliari e campionamento ecoguidato - Gian Marco Gerboni Pausa pranzo Principi di terapia nelle patologie epatobiliari - Federico Fracassi Pausa Caffè Esercitazioni Pratiche Fine lavori seconda giornata

Sabato 19 Ottobre 2013 08.30 Patologie tiroidee nel cane e nel gatto: la diagnosi - Walter Bertazzolo 09.30 Patologie tiroidee nel cane e nel gatto: la terapia - Federico Fracassi 10.30 Pausa caffè 10.45 La diagnostica per immagini in corso di malattie endocrine - Gian Marco Gerboni 11.30 Esercitazioni Pratiche - Casi Clinici 12.15 Aggiornamenti di terapia del diabete mellito canino - Federico Fracassi 13.15 Pausa pranzo 14.15 Le patologie surrenaliche più comuni - Federico Fracassi 15.15 Pausa caffè 15.30 Esercitazioni Pratiche 16.30 Fine lavori terza giornata Domenica 20 ottobre 2013 08.30 Approccio al paziente con poliuria polidipsia - Federico Fracassi 09.30 Insufficienza renale acuta, cronica ed infezioni delle vie urinarie: come faccio a diagnosticarle? Parte prima: gli esami di laboratorio - Walter Bertazzolo 10.30 Pausa caffè 10.45 Insufficienza renale acuta, cronica ed infezioni delle vie urinarie: come faccio a diagnosticarle? Parte seconda: la diagnostica per immagini - Gian Marco Gerboni 11.30 Esercitazioni Pratiche - Casi clinici 12.15 Terapia dell’insufficienza renale acuta e cronica - Federico Fracassi 13.15 Pausa pranzo 14.15 Esercitazioni Pratiche 15.15 Termine del corso PER INFORMAZIONI: www.scivac.it


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Variazione della proteinuria dopo trattamento anti-leishmania Riduzione significativa e rapida dopo la terapia con antimoniato di meglumina e allopurinolo, in uno studio

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD no studio retrospettivo ha determinato se il grado di proteinuria valutato mediante rapporto proteine/creatinina urinario (UP/C) si modificasse in seguito a trattamento con antimoniato di meglumina e allopurinolo in 53 cani di proprietà affetti da leishmaniosi. Si rivedevano le cartelle cliniche dei cani affetti da leishmaniosi in stadio clinico C (in accordo al sistema di classificazione del Canine Leishmaniasis Working Group) e proteinurici o proteinurici borderline (in accordo al sistema di classificazione della Renal Interest Society [IRIS]).

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Tutti i cani venivano trattati con antimoniato di meglumina e allopurinolo per 4–8 settimane. Dopo il trattamento, UP/C, proteine totali e globuline totali diminuivano significativamente e l’albumina e il rapporto albumina/globuline (A/G) aumentavano. Dopo la terapia, 7 dei 53 cani (13,4%) proteinurici o proteinurici borderline divenivano non-proteinurici. Inoltre, 12 dei 53 cani proteinurici (22,6%) divenivano proteinurici borderline. Il trattamento anti-leishmania con antimoniato di meglumina associato ad allopurinolo riduceva significativamente il grado di proteinuria in un breve periodo di tempo. I risultati del presente studio possono essere utili al medico veterinario per il trattamento clinico della leishmaniosi canina nei soggetti con nefropatia cronica proteinurica, concludono gli autori. “Variation of Proteinuria in Dogs with Leishmaniasis Treated with Meglumine Antimoniate and Allopurinol: A Retrospective Study” Marco Pierantozzi, Xavier Roura, Saverio Paltrinieri, Marco Poggi, Andrea Zatelli. Journal of the American Animal Hospital Association Jul/Aug 2013 49:231-236. ■

È UTILE LA PREMEDICAZIONE NEL PAPPAGALLO? a premedicazione viene raramente utilizzata nelle specie aviarie. Uno studio ha valutato l’effetto della premedicazione sulla qualità dell’induzione e dell’anestesia con sevoflurano nei pappagalli. Gli autori ipotizzavano che la premedicazione facilitasse la manipolazione e riducesse la dose anestetica minima (MAD). Si distribuivano a caso 36 pappagalli adulti in 3 gruppi: il gruppo S (n = 12) veniva premedicato con NaCl 0,9%; il gruppo KS (n = 12) con 10 mg/kg di ketamina e il gruppo KDS (n = 12) con 10 mg/kg di ketamina e 0,5 mg/kg di diazepam per via intramuscolare. La MAD veniva determinata in ciascun animale dopo induzione con sevoflurano al 4,5% attraverso maschera. Si determinavano la frequenza cardiaca (HR), la frequenza respiratoria (RR), la pressione arteriosa sistolica (SAP) e la temperatura della cloaca (CT) prima della premedicazione (T0), 15 minuti dopo (T1) e dopo la determinazione della MAD (T2). Si effettuava un’emogasanalisi arteriosa a T0 e

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T2. La qualità dell’anestesia veniva valutata utilizzando scale soggettive basate sul comportamento e la manipolazione dell’animale durante l’induzione, il mantenimento e il risveglio. Le dosi anestetiche minime ottenute erano 2,4 +/- 0,37%, 1,7 +/- 0,39% e 1,3 +/0,32% rispettivamente per i gruppi S, KS e KDS. Non vi erano differenze di HR, RR o CT tra i gruppi, ma la SAP era significativamente inferiore nel gruppo S. La sedazione veniva osservata in entrambi i gruppi premedicati S-KS e SKDS. Non si osservavano differenze nella qualità dell’intubazione e del risveglio dall’anestesia tra i 3 gruppi, benché il tempo di induzione fosse significativamente più breve nei gruppi premedicati; il gruppo KS mostrava un minore rilassamento muscolare. La ketamina da sola o l’associazione ketamina/diazepam riducevano la MAD del sevoflurano nel pappagallo (Amazona aestiva), promuovendo una buona qualità della sedazione, migliorando la manipolazione e riducendo lo stress dell’animale. Tutti i protocolli fornivano un’anestesia sicura in questa specie aviarie, concludono gli autori. (M.G.M.) “The effect of premedication with ketamine, alone or with diazepam, on anaesthesia with sevoflurane in parrots (Amazona aestiva)” de Paula VV, Otsuki DA, Auler JO Júnior, Nunes TL, Ambrósio AM, Fantoni DT. BMC Vet Res. 2013 Jul 17; 9 (1): 142.

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Aritmie cardiache nei trottatori durante e dopo la corsa Frequenti ma di probabile origine fisiologica, secondo uno studio e aritmie cardiache durante la corsa e nel successivo periodo di recupero sono descritte limitatamente, così come la relazione tra dimensioni del ventricolo sinistro, rigurgiti valvolari e aritmie. Uno studio ha inteso valutare lo sviluppo di complessi sopraventricolari e ventricolari prematuri (SVPC e VPC) durante e dopo la corsa nei trotter, valutare l’associazione tra ipertrofia miocardica, rigurgiti valvolari e aritmie durante e dopo la corsa e stimare la correlazione tra aritmie cardiache e biomarker miocardici (troponina cardiaca I [cTnI]). Si valutavano mediante ecocardiografia ed elettrocardiografia 26 trottatori clinicamente normali. Si calcolava la massa muscolare del ventricolo sinistro relativamente al peso corporeo (g/kg) e si registravano i rigurgiti valvolari. Le registrazioni ECG venivano effettuate a riposo, durante la corsa e nel periodo di recupero. Si prelevavano campioni ematici in 3 occasioni: a riposo, subito dopo la corsa (15-60 minuti) e 1214 ore dopo la corsa. Durante la corsa, il 50,0% dei cavalli presentava uno o più SVPC, mentre il 3,9% presentava uno o più VPC. Nel periodo di recupero, il 46,2% dei cavalli mostrava uno o più SVPC e il 19,2% presentava VPC. Non vi erano associazioni significative tra la comparsa di aritmie e le dimensioni cardiache o la

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presenza di rigurgiti valvolari. Tutti i cavalli avevano una concentrazione plasmatica di cTnI <0,022 g/L. Un elevato numero di cavalli presentava SVPC durante la corsa e il periodo di recupero. Inoltre, un numero moderato di soggetti sviluppava VPC dopo la corsa. L’elevato numero di aritmie osservate non era correlato alle dimensioni cardiache o a un aumento della cTnI ed è probabilmente di normale origine fisiologica, concludono gli autori. (M.G.M.) “Cardiac Arrhythmias in Standardbreds During and After Racing-Possible Association Between Heart Size, Valvular Regurgitations, and Arrhythmias” Rikke Buhl, Ellen Ekkelund Petersen, Maria Lindholm, Lars Bak, Katarina Nostell. Journal of Equine Veterinary Science. Volume 33, Issue 8, Pages 590-596, August 2013. ■

COMPLESSA L’EZIOLOGIA DELLE MASTITI CLINICHE ’efficace controllo della mastite richiede la conoscenza dei principali rischi microbiologici in azienda. Al fine di quantificare questi rischi, uno studio ha indagato gli agenti eziologici associati a mastite clinica in 30 mandrie da latte con registrazione della produzione lattea in Irlanda nel corso di una lattazione completa. Si effettuava un esame batteriologico standard su 630 campioni di latte di quarto pre-trattamento. Il 56% dei campioni era positivo all’esame colturale, il 42% negativo e il 2% contaminato. Due microrganismi venivano isolati in almeno il 5% dei campioni colturapositivi. I batteri isolati erano: Staphylococcus aureus (23%), Streptococcus uberis (17%), Escherichia coli (9%), Streptococcus species (6%), Stafilococchi coagulasi-negativi (4%) e altre specie (1%). Una notevole varietà di specie batteriche era associata a mastite clinica e S. aureus era il patogeno prevalente, seguito da S. uberis. Tuttavia, il rischio infettivo variava ampiamente da azienda ad azienda. Ri-

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spetto alle precedenti segnalazioni, nel presente studio i patogeni contagiosi S. aureus e Streptococcus agalactiae erano meno comunemente associati a mastite clinica, mentre i patogeni ambientali S. uberis ed E. coli erano più comunemente associati a mastite clinica. Se S. aureus resta il patogeno più frequentemente associato a infezioni intramammarie, anche i patogeni ambientali come S. uberis ed E. coli costituiscono un rischio considerevole, concludono gli autori. (M.G.M.) “Pathogen profile of clinical mastitis in Irish milk-recording herds reveals a complex aetiology” O. M. Keane, K. E. Budd, J. Flynn and F. McCoy.

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana. Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo www.vetjournal.it/


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Paratubercolosi: obbligatorio segnalare i casi clinici La Lombardia adotta un piano regionale. Decreto sul BUR. a produzione di latte bovino rappresenta un’importante fonte di reddito per il settore primario in Lombardia, dove viene prodotto circa il 40% del latte italiano; la Paratubercolosi bovina, determina rilevanti danni economici diretti negli allevamenti bovini, anche in assenza di forme cliniche di malattia, e comporta la limitazione del commercio dei prodotti a base di latte destinati alle esportazioni. Un’indagine condotta dal Centro nazionale di referenza per la Paratubercolosi ha stimato che in Lombardia la prevalenza di allevamenti infetti dall’agente eziologico della Paratubercolosi bovina è intorno al 70%. Considerato che la Paratubercolosi bovina è una malattia cronica debilitante sostenuta da Mycobacterium avium subsp paratubercolosis, con il D.d.g. 18 luglio 2013 - n. 6845, la Direzione Generale della Salute ha ritenuto necessario adottare un Piano regionale di controllo e certificazione nei confronti della Paratubercolosi finalizzato a rendere obbligatoria la segnalazione dei casi clinici nei bovini e l’adozione dei provvedimenti conseguenti; fornire agli allevatori idonei strumenti per prevenire e limitare la diffusione dell’infezione negli allevamenti; definire i criteri per rilasciare le attestazioni sanitarie (certificazioni) degli allevamenti, ai fini del commercio del latte e dei prodotti derivati; monitorare la diffusione dell’infezione nel patrimonio bovino della Lombardia.

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DEFINIZIONI

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OBIETTIVI La Paratuberculosi fa parte dell’elenco delle malattie per le quali l’OIE (Office International des Epizooties) è obbligatoria la notifica. In alcuni paesi comunitari ad elevata vocazione lattifera (Danimarca, Olanda, Spagna, Austria) sono già in atto programmi sanitari finalizzati a ridurre l’incidenza della malattia negli allevamenti bovini; alcuni Paesi terzi (Australia, Canada, India, Cina) consentono l’importazione di formaggi prodotti in Italia a condizione che gli allevamenti di provenienza del latte impiegato per la produzione abbiano garanzie sanitarie supplementari nei confronti della Paratubercolosi. Il Piano intende raggiungere i seguenti obiettivi: a) definire i criteri per le attestazioni sanitarie (certificazioni) necessarie per il commercio del latte e dei prodotti derivati, ai fini dell’export; b) raccogliere dati statistici sull’incidenza di casi clinici di paratubercolosi e sulla diffusione dell’infezione da Mycobacterium avium subsp paratuberculosis nel patrimonio bovino; c) fornire agli allevatori strumenti per prevenire e controllare l’infezione da Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis nei propri allevamenti.

MISURE SANITARIE OBBLIGATORIE I sospetti clinici di paratubercolosi bovina devono obbligatoriamente essere segnalati al Dipartimento di Prevenzione Veterinario (DPV) dell’ASL, da parte di medici veterinari, pubblici e privati e proprietari/detentori degli animali. Ricevuta la segnalazione, l’ASL provvede al prelievo di un campione di feci per la conferma del sospetto clinico sui capi oggetto della segnalazione; in caso di conferma registra il caso clinico di paratubercolosi nel Sistema Informativo.

on il D.d.g. 18 luglio 2013 - n. 6845, la Direzione Generale della Salute ha ritenuto necessario adottare un Piano regionale di controllo e certificazione nei confronti della Paratubercolosi. Queste le definizioni. Sospetto clinico di Paratubercolosi: un caso di diarrea cronica associata a cachessia, in un bovino di età superiore a 24 mesi. Non sono sospetti clinici di paratubercolosi i bovini clinicamente sani, risultati positivi ad un test per la diagnosi di paratubercolosi. Caso clinico di Paratubercolosi: un caso di diarrea cronica associata a cachessia, in un bovino di età superiore a 24 mesi, confermata da una prova diagnostica diretta di biologia molecolare. Piano aziendale di gestione sanitaria (PGS): documento programmatico presentato dal Proprietario/detentore degli animali e redatto dal Veterinario responsabile del Piano secondo i criteri dell’allegato 1, ai fini della prevenzione e controllo dell’infezione paratubercolare in azienda. Il Piano deve essere verificato dal Dipartimento di Prevenzione Veterinario (DPV) dell’ASL territorialmente competente. Prova sierologica: una prova ELISA, svolta su campioni di sangue o latte individuali dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Prova diagnostica diretta: un test di biologia molecolare (PCR) o un esame colturale, svolto da un Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Sieroprevalenza: rapporto tra il numero di soggetti risultati positivi alla prova sierologica e il numero di soggetti sottoposti a prova.

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Provvedimenti e revoca - A seguito della conferma di casi clinici di paratubercolosi in un allevamento, l’ASL competente per territorio effettua la verifica della corretta identificazione dei capi presenti e della loro registrazione in BDR/BDN; effettua la visita clinica sull’effettivo dell’allevamento ed approfondimenti diagnostici su tutti i bovini di età superiore a 36 mesi; dispone il blocco delle movimentazioni degli animali delle specie sensibili verso altri allevamenti da riproduzione; dispone l’isolamento degli animali con forma clinica, fino alla loro macellazione. La revoca dei provvedimenti sanitari è disposta immediatamente dopo la macellazione dei casi clinici di paratubercolosi e concluse le attività sopra indicate. Il DPV dell’ASL comunica al Proprietario/Detentore degli animali gli esiti del controllo sierologico e dispone il vincolo sanitario per i soli animali sieropositivi. Macello - Il Veterinario Ufficiale, qualora alla visita ante mortem rilevi la presenza di un sospetto clinico di paratubercolosi, accompagnato da lesioni caratteristiche, dovrà comunicare il caso sospetto al DPV dell’ASL competente sull’allevamento di provenienza del

capo, che effettuerà la visita clinica sull’effettivo dell’allevamento e gli approfondimenti diagnostici su eventuali sospetti. La movimentazione di animali verso allevamenti da riproduzione deve avvenire nel rispetto delle seguenti disposizioni: sulla dichiarazione di provenienza (Mod.4) deve essere riportata l’informazione relativa alla qualifica sanitaria per paratubercolosi bovina, secondo lo schema di cui all’Allegato 2. Per i vitelli baliotti, tale informazione è obbligatoria solo per le movimentazioni verso allevamenti da riproduzione aderenti al Piano; gli animali risultati positivi non potranno essere movimentati verso allevamenti da riproduzione.

MISURE VOLONTARIE L’adesione al Piano di certificazione è volontaria; il proprietario/detentore che intende aderire deve inoltrare specifica domanda al DPV dell’ASL territorialmente competente; l’adesione al Piano si intende tacitamente rinnovata ogni anno, a meno di formale comunicazione di rinuncia all’ASL. Qualora l’allevatore intenda acquisire o mantenere per il proprio allevamento qualifiche sanitarie superiori al P-

TEX1, dovrà avvalersi di un Veterinario responsabile del Piano ed inoltrare richiesta al DPV dell’ASL territorialmente competente (richiesta riconoscimento/mantenimento qualifica sanitaria). Qualora l’allevatore decidesse di rinunciare alla propria adesione, dovrà darne comunicazione al DPV dell’ASL territorialmente competente (rinuncia adesione). Le comunicazioni «domanda di adesione», «richiesta riconoscimento/mantenimento qualifica sanitaria», «rinuncia adesione» firmate digitalmente, potranno essere trasmesse in formato digitale agli indirizzi PEC dei DPV delle ASL. Con l’adesione al Piano l’allevatore può ottenere per il proprio allevamento il livello sanitario di base (qualifica PTEX1) utile per l’esportazione del latte e dei prodotti derivati verso Paesi Terzi; disporre di strumenti utili al fine di raggiungere livelli sanitari progressivi di garanzia di indennità nei confronti della paratubercolosi. Qualifica sanitaria - A seguito della domanda di adesione al Piano, il DPV procederà ad effettuare gli accertamenti sanitari utili ad attribuire all’allevamento la qualifica sanitaria per la certificazione ai fini dell’esportazione del latte e dei prodotti derivati verso Paesi Terzi (PTEX1). Per ottenere e mantenere le qualifiche sanitarie per paratubercolosi, l’allevamento dovrà soddisfare i requisiti ed essere stato sottoposto ai controlli. In base al rispetto dei requisiti di cui all’allegato 2, il DPV attribuisce la qualifica sanitaria provvedendo alla sua registrazione in BDR/BDN. I prelievi per l’acquisizione e il mantenimento della qualifica sanitaria sono svolti direttamente o sotto la responsabilità del DPV dell’ASL. Gli allevamenti che non aderiscono al Piano e quelli che, pur avendo aderito al Piano, hanno avuto casi clinici confermati in allevamento, si intendono con qualifica sanitaria PT0. La qualifica sanitaria PTEX1 è valida ai fini della certificazione di «assenza di casi clinici di paratubercolosi negli ultimi 12 mesi» per l’esportazione di latte e prodotti a base di latte verso Paesi Terzi. Tale qualifica viene attribuita dal DPV previa verifica del rispetto delle seguenti condizioni minime, soggette a verifica annuale: visita clinica di tutto l’effettivo, per escludere la presenza di animali con sintomatologia clinica; assenza di notifica di casi clinici negli ultimi 12 mesi; ai fini della suddetta certificazione per l’export sono valide anche le qualifiche sanitarie superiori a PTEX1. Piano aziendale di gestione sanitaria - È predisposto dal Veterinario responsabile e definisce le misure utili a ridurre la prevalenza negli allevamenti infetti e a prevenire l’introduzione della malattia o la sua diffusione in allevamento. Tutti gli allevamenti che aderiscono al Piano, in presenza di sieropositività, devono adottare il PGS. Il PGS deve essere documentato, sottoscritto dal proprietario/detentore e dal Veterinario responsabile e disponibile in allevamento, essere approvato dal DPV dell’ASL territorialmente competente. Il proprietario/detentore è responsabile dell’attuazione del PGS. Il DPV dell’ASL, con cadenza almeno annuale, verifica l’attuazione del PGS negli allevamenti aderenti con presenza di sieropositività. Movimentazione - In un allevamento bovino da riproduzione aderente al Piano, è vietato introdurre animali risultati positivi a una prova sie-


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rologica o diagnostica diretta per paratubercolosi, effettuata conformemente ai punti precedenti. Negli allevamenti con qualifica sanitaria da PT3 a PT5 è vietata l’introduzione di bovini provenienti da allevamenti con qualifica sanitaria per paratubercolosi inferiore alla propria. Nelle stalle di sosta gli animali di età inferiore ai 12 mesi, provenienti da allevamenti con diverso stato sanitario nei confronti della paratubercolosi e destinati ad allevamenti da riproduzione, devono essere detenuti separatamente. La mancata osservanza di tali divieti comporta per l’allevamento la perdita della qualifica, con l’assegnazione della qualifica dell’allevamento di provenienza degli animali introdotti.

COMPETENZE Il Veterinario responsabile del Piano predispone il Piano aziendale di gestione sanitaria (PGS) e supervisiona la sua attuazione. Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario delle ASL a seguito della comunicazione di presenza di un caso clinico di paratubercolosi, adotta i provvedimenti, esegue la sorveglianza sanitaria al macello. A seguito di domanda di adesione al Piano, effettua gli accertamenti sanitari e attribuisce la qualifica, aggiorna la qualifica, su richiesta del proprietario/detentore, ove previsto, verifica la presenza del PGS e la sua attuazione; registra e aggiorna in BDR/BDN l’informazione relativa all’adesione/non adesione al Piano e, nel caso di adesione, la qualifica. Il Piano aziendale di gestione sanitaria, redatto dal Veterinario responsabile che deve avere maturato un’esperienza specifica nel campo della Paratubercolosi, deve essere sottoposto al DPV dell’ASL competente per territorio per l’approvazione. Il Veterinario responsabile esegue l’analisi del rischio di introduzione e diffusione dell’infezione in allevamento, utilizzando, a seconda dell’indirizzo produttivo dell’allevamento, gli strumenti predisposti dal Centro Nazionale di referenza per la Paratubercolosi.

ACCERTAMENTI E COSTI La visita clinica è a carico del proprietario degli animali, a meno che sia effettuata contestualmente ad altri controlli ufficiali per le profilassi di stato obbligatorie. I costi relativi ai prelievi sono a carico del proprietario, fatto salvo i seguenti casi: effettuati ai sensi del punto 3.b del presente provvedimento o se effettuati contestualmente ad altri controlli ufficiali per le profilassi di stato obbligatorie. I costi degli accertamenti diagnostici sono a carico del proprietario, fatto salvo i seguenti casi: effettuati ai sensi del punto 3.b del presente provvedimento se effettuati per l’ottenimento e per il mantenimento della qualifica uguale o superiore a PT3. I prelievi per l’acquisizione e il mantenimento della qualifica sanitaria, qualora svolti direttamente dai DPV dell’ASL, non devono comportare oneri aggiuntivi a carico del costo del personale dell’ASL.

CAMPIONI E FLUSSI INFORMATIVI I campioni, prelevati ai sensi del presente Piano e provvisti della specifica scheda accompagnamento, vengono esaminati presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna (IZSLER) che rende disponibili gli esiti degli esami effettuati nei Sistemi Informativi della Regione.

MONITORAGGIO I dati derivanti dall’attività di controllo dei DPV delle ASL consentono di monitorare la diffusione dell’infezione da Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis nel patrimonio bovino della Lombardia; l’OEVR valuta i risultati di tale attività, al fine di concordare con la Regione eventuali ulteriori interventi sanitari. ■

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La spending review sulla fauna selvatica va contro la Legge 157 Non ci sono fondi per spese veterinarie, ma soccorrere si può. È polemica razie all’intervento del medico veterinario, a fine agosto una femmina di stambecco è stata soccorsa in extremis durante un parto difficile nei boschi sopra Macugnaga. Il cucciolo invece, quando viene estratto dal grembo materno, è già morto. Il veterinario soccorritore, Uberto Calligarich, sostiene che i tagli decisi dalla Provincia di Verbano Cusio-Ossola siano in contrasto con i principi della legge 157 che tutela la fauna selvatica e al quotidiano La Stampa ha dichiarato: “Se dovessimo seguire l’ordinanza della Provincia - spiega - dovremmo lasciare gli animali feriti sulle montagne affinché ‘la natura segua il suo corso. Con quale coscienza si può pensare di rimanere a guardare un animale ferito dolorante e terrorizzato senza intervenire per sottrarlo a sicura morte, come vuole la legge nazionale?” Il provvedimento è stato molto criticato. Al punto che alcuni veterinari avevano fatto presente che prima ancora di rispondere a un'imposizione amministrativa dovevano tenere fede al loro codice deontologico finalizzato «alla conservazione e alla salvaguardia del patrimonio faunistico». E difatti erano intervenuti insieme ad altre persone per mettere in salvo alcuni animali con il timore di beccarsi una multa. Nel dibattito sull'ordinanza che limita le cure per gli animali selvatici, è intervenuto il presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossala, Massimo Nobili, dichiarando che “è stata modificata, nulla vieta ai privati di intervenire». «Gli animali selvatici possono essere soccorsi e curati liberamente da chiunque». È quanto precisa ricor-

specificati i casi in cui gli agenti della polizia provinciale sono tenuti a intervenire: quando gli animali si trovano in luoghi urbanizzati e possono costituire un pericolo per la sicurezza pubblica e per la viabilità e quando rimangono intrappolati in recinzioni e giardini. ■

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IL DECANERONE all’Associazione A.S.T.A (Associazione per la Salute e Tutela degli Animali) una nuova proposta per raccogliere fondi che verranno utilizzati per finanziare una nuova campagna di sterilizzazione per i randagi e gli animali appartenenti a persone in stato di indigenza. Il Dott. Maurizio Albano, Presidente dell’Associazione e Veterinario da anni impegnato nella lotta e prevenzione del randagismo, ha scritto un libro “Il DECANERONE. Quello che i veterinari non raccontano” in cui ha raccolto una serie di episodi professionali nei quali si intrecciano storie, aneddoti, consigli e suggerimenti su come affrontare e gestire felicemente la convivenza con i propri animali. Tutti i proventi risultanti dalla vendita del libro saranno interamente devoluti a questa nuova iniziativa benefica. Il libro può essere acquistato in formato ebook su Amazon oppure nella versione cartacea direttamente sul sito dell’Associazione www.associazioneasta.com

D dando che il regolamento in materia è stato modificato. In seguito alla mancanza di fondi, la Provincia aveva chiuso il servizio per il soccorso e il ricovero, vietando qualsiasi tipo di intervento da parte dei cittadini e invitando a lasciare l'animale ferito «dove si trova perché la natura deve fare il suo corso». Ora però il presidente Nobili vuole fare chiarezza e sottolinea: «Il regolamento che porta la firma del dirigente provinciale del servizio di tutela faunistica dopo una mia diretta sollecitazione è stato modificato nelle parti contestate. Con questa variazione nulla vieta a qualsiasi cittadino di soccorrere e prendersi cura liberamente di un animale selvatico ferito, senza incorrere in sanzioni o denunce». Nobili ribadisce ancora che la Provincia non è più in grado di sostenere le spese per i veterinari e l'accudimento aggiunge: «Per problemi di bilancio siamo stati costretti a chiudere il centro recupero animali selvatici. Ai cittadini e ai veterinari che si faranno carico di questo servizio va un ringraziamento». Nel regolamento sono


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Il problema delle nutrie In fase di sperimentazione un dispositivo che procura una “dolce morte” ue veterinari che lavorano nel settore degli allevamenti si sono rivolti alla Texa, un’azienda del settore tecnologico-informatico che da tre anni sta sperimentando una particolare attrezzatura che consente di tenere sotto controllo la popolazione dei castoridi presenti in abbondanza lungo le rive dei fiumi veneti, friulani e di mezza Italia. Il dispositivo studiato è particolare: una macchina che «spara» dentro le tane un mix di aria e monossido di carbonio così da procurare una «dolce morte», facendo passare le bestiole dal sonno all’eterno riposo senza sofferenze. La sperimentazione è seguita da vicino dalla Regione: l’assessore alla caccia Daniele Stival sta esaminando i dati e i risultati degli ultimi esperimenti. Di recente, con la supervisione dell’Usl 10 di San Donà, sono state fatte delle prove lungo il Tagliamento e i risultati sembrano buoni. «Stiamo valutando - spiega l’assessore - si tratta comunque di un sistema pensato per rispettare la normativa europea sul benessere degli animali che vieta, giustamente, d’infliggere sofferenze inutili. Il meccanismo è semplice: c’è un compressore con un miscelatore. Nella tana viene iniettato del gas e l’animale si addormenta. La sperimentazione si sta chiudendo adesso, l’azienda è interessata a vendere l’attrezzatura alle istituzioni. Vedremo cosa fare». Singolare il modo in cui la Texa, che si occupa essenzialmente di auto e autofficine, è arrivata alle nutrie: «Si sono presentati da me due veterinari con un problema pratico spiega Manuele Cavalli, direttore tecnico della Texa - trovare un modo per controllare il numero delle nutrie quando diventa insostenibile per un territorio. Un sistema tecnologico perfettamente compatibile con le norma-

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tive Ue e indolore per le nutrie. Io sono vegetariano, gli animali li difendo da sempre, però se dei veterinari mi chiedono una mano per risolvere un problema senza creare sofferenza, io rispondo. Quando il sistema sarà pronto, lo metteremo a disposizione delle istituzioni che ci chiederanno un aiuto». I due veterinari lavorano nel settore degli allevamenti e toccano, ogni giorno, i problemi che le nutrie causano al mondo dell’agricoltura, senza contare i danni agli argini e la possibilità di trasmettere alcune malattie. «Chiariamo una cosa - precisa al Gazzettino Cristina Bettin - non stiamo parlando di sterminare le nutrie, ma di controllare la popolazione attraverso un sistema che si basa sul principio dell’anestesia progressiva. La Texa produce uno strumento perfetto per il nostro progetto: un miscelatore di gas". Sul controllo delle cosiddette specie aliene non esiste una normativa comunitaria specifica, benché la Commissione Europea abbia già avviato iniziative al riguardo. Recentemente, anche il Presidente del Wwf Ivano Togni si è espresso a favore dell’abbattimento delle nutrie, suscitando reazioni contrastanti: "La Nutria - ha dichiarato - è una specie alloctona invasiva che costituisce una seria minaccia per altre specie animali autoctone ed in generale per la nostra biodiversità pertanto è una specie da eradicare su tutto il territorio nazionale". ■

CANI IMPEGNATIVI n riferimento al Decreto n. 164 del 16 Novembre 2009, l’Unità di Progetto Sanità Animale e Igiene Alimentare ha comunicato, lo scorso 13 giugno, i dati pervenuti sulla valutazione e classificazione dei cani a rischio potenzialmente elevato. L’analisi rileva che ad oggi sono stati sottoposti a valutazione, nei circa tre anni di applicazione dell’impianto normativo, circa 6000 animali e questi esclusivamente a seguito di episodi morsicatura o aggressione. Gli animali sottoposti a valutazione sono stati trovati nel circa 45% dei casi effettivamente impegnativi e con capacità potenzialmente lesive se non mantenuti in modo adeguato dai proprietari. Si stanno inoltre sottoponendo a verifica statistica anche gli animali che sono risultati “non a rischio”, vista la frequenza con la quale i cani così classificati recidivano. L’Unità di Progetto ricorda e ribadisce che devono essere sottoposti ad analoga analisi comportamentale ed alla successiva classificazione di rischio, anche quei soggetti che, pur non segnalati co-

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me morsicatori, richiedano una valutazione in quanto risultano impegnativi per la corretta gestione ai fini della tutela dell’incolumità pubblica. Tali segnalazioni risultano obbligatorie da parte dei Veterinari liberi professionisti e, pur essendo scaduti i termini di efficacia dell’O.M. 22 Marzo 2011, permangono gli obblighi di valutazione e classificazione così come determinati dal Decreto del Dirigente Regionale dell’UdP Sanità Animale e Igiene Alimentare n 164 del 16 Novembre 2009.


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Abruzzo Anmvi Regione

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Arriva il Parcheggio ‘di cortesia’ Inaugurata a Pescara la prima zona di sosta riservata per i pazienti dei medici veterinari l sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia - nel corso della conferenza stampa tenutasi in occasione dell’inaugurazione del primo Parcheggio-cortesia alla presenza dell’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli, del Presidente dell’Ordine Medici Veterinari Nicola De Luca e del Presidente di ANMVI Abruzzo Marco Della Torre - ha annunciato che in tutto saranno 12 i parcheggi, quanti sono gli ambulatori veterinari esistenti sul territorio, in centro come in periferia. Alla stampa è stato presentato anche il logo realizzato ad hoc a ricordare agli altri automobilisti la finalità del posto di sosta. Si tratta di stalli riservati ai cittadini che hanno l’urgenza di portare il proprio animale domestico dal medico per un’emergenza e che potranno contare sulla disponibilità di un parcheggio situato proprio dinanzi al pronto soccorso per gli amici a quattrozampe, parcheggio in cui sarà consentita la sosta a tempo per 30 minuti, con disco orario, proprio per consentire a tutti di usufruirne. Entro pochi giorni l’ufficio tecnico completerà tutti i 12 stalli dando piena esecutività a un’ordinanza-pilota che ha reso Pescara la prima città in Italia ad aver adottato un simile provvedimento. "Individuare e riservare uno o più spazi auto nel-

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le vicinanze di quegli studi, ambulatori e cliniche veterinarie presenti in città dove si svolge il servizio di Pronto soccorso per gli animali - ha dichiarato il Sindaco - al fine di agevolare i cittadini durante le operazioni di accettazione e ritiro degli animali in cura, evita agli stessi amici a quattrozampe delle sofferenze o, peggio, dei ritardi. Una richiesta che poggia sulle accertate difficoltà che oggi incontrano i cittadini fruitori di tali prestazioni sanitarie, specie in vie centrali come viale Bovio, via Leopoldo Muzii, o via Gabriele d’Annunzio, per mancanza di spazi liberi nelle adiacenze dei centri veterinari, mancanza che potenzialmente può divenire causa di ritardi negli interventi con inevitabili rischi per gli animali da soccorrere, proprio per le distanze, a volte notevoli, da dover coprire, specie nei casi d’urgenza, per raggiungere il luogo d’assistenza". “Ovviamente - ha aggiunto - l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno accogliere l’istanza ricordando che esiste un apposito Decreto legislativo che fissa il dovere di garantire il soccorso agli animali feriti, prevedendo anche la nuova istituzione e il ricorso a mezzi di soc-

corso per i cani, gatti e altre specie feriti negli incidenti, prevedendo sanzioni amministrative per chiunque non assicuri un tempestivo intervento di soccorso”. “Ora l’obiettivo - ha aggiunto Della Torre - è riuscire a coinvolgere nell’iniziativa anche l’Anci per ottenere una modifica normativa nel Codice della Strada che attribuisca un riconoscimento giuridico a tale provvedimento. Infatti i ‘Parcheggi-cortesia’non rispondono a una segnaletica specifica e a una norma del codice della strada”. “Quindi - precisa il Sindaco di Pescara - se lo stallo venisse malauguratamente occupato da un non-utente degli ambulatori veterinari menzionati, quell’automobilista non potrebbe essere sanzionato. Tuttavia ancora una volta ci affidiamo al senso di responsabilità, al senso civico e al rispetto verso le Istituzioni che appartengono a ciascuno di noi, e siamo certi che quella segnaletica nuova e specifica rappresenterà un campanello d’allarme per chiunque si trovasse a transitare e avesse l’impulso di lasciare parcheggiata la propria auto all’interno di quello stallo pur non avendo bisogno di una prestazione ambulatoriale veterinaria, ovvero sono sicuro che tutti si sentiranno in dovere di rispettare la segnaletica e di non occupare lo stallo per lasciarlo a chi ne potrebbe avere realmente bisogno". ■

Nella foto da sinistra, Marco Della Torre (ANMVI Abruzzo), Nicola De Luca (Ordine di Pescara), il Cons. regionale Riccardo Chiavaroli, il Sindaco Luigi Albore Mascia, la dottoressa Barbara Fellini (titolare dell’ambulatorio in cui per la prima volta si è scoperto ufficialmente il segnale) e il Vicesindaco e Assessore al ramo Berardino Fiorilli).

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RELATORI Maria Chiara Catalani, Med Vet Comportamentalista, Dr Ric, Senigallia (AN) Miriam D’Ovidio, Med Vet, Cassano d’Adda (MI) Franco Fassola, Med Vet Comportamentalista, Asti Sabrina Giussani, Med Vet Comportamentalista, Dipl ENVF, Busto Arsizio (VA) Marzia Possenti, Med Vet Comportamentalista, Cassano d’Adda (MI)

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Il benessere del cavallo è il benessere dell’ippica Gli Imprenditori Ippici Italiani apprezzano l’attivismo della SIVE li Imprenditori Ippici hanno istituito una "Commissione tutela Salute e Benessere del Cavallo". Ne fa parte la Collega Paola Gulden. La Commissione, coordinata da Giordana Marcolini, è inoltre costituita da Cesare Rognoni, Germano

G

Di Corinto, Stefano Manocchio e Giordana Marcolini. Tutti veterinari ippiatri, liberi professionisti con competenze diversificate e maturate nei diversi comparti del settore (allevamento, ippodromi, centri di allenamento, ecc.). Istituita "con precisa connotazione di tavolo tecnico", la Commissione "intende svolgere, all'interno di questo progetto di rinnovamento dell'ippica ita-

liana, un nuovo propositivo ruolo di servizio a sostegno della tutela della salute e del benessere del cavallo". Dal 22 Maggio 2013 la Commissione si è riunita regolarmente, presso l’Ippodromo dell'Arcoveggio, per cercare di individuare i punti per una proposta compatibile, integrata, sostenibile e a supporto di una riforma radicale

del settore. L'ultima riunione della Commissione tutela salute e benessere del cavallo, tenutasi il 17 luglio all'ippodromo Arcoveggio, ha visto anche la partecipazione dei presidenti della Sive - Società Italiana Veterinari per Equini, Andrea Brignolo, e della Feeva - Federation of European Equine Veterinary Associations, Giorgio Ricardi. Un sostegno particolarmente apprezzato dai veterinari, che auspicano la formulazione di una proposta compatibile e credibile, a supporto del progetto di riforma di Lega Ippica Italiana: "La disponibilità e il supporto di una associazione di elevato spessore scientifico, riconosciuta e stimata a livello nazionale ed internazionale, ad alta competenza tecnica, quale è Sive, non può che rafforzare e potenziare il progetto ed essere garanzia di tutela per l'immagine di tutti". "È nostra opinione - scrive Marcolini - che ogni questione riguardante la carriera e la vita del cavallo (dalla lotta al doping ai progetti di ricollocamento a fine carriera) non possa privilegiare e/o trascurare nessun aspetto e nessun contributo. È quindi indispensabile attivare e sostenere l'impegno da parte di tutte le figure (ivi incluso lo Stato) coinvolte nel settore; istituire strumenti efficaci di formazione e di informazione, utilizzando e condividendo conoscenze e competenze il più trasversalmente possibile; potenziare una rete di relazioni al servizio della riscrittura di un progetto nuovo, in cui il benessere del cavallo non sia limitato alla sola applicazione, per legge, di requisiti standard o tutelato dalle sanzioni della giustizia sportiva, bensì diventi comportamento etico imprescindibile ed inattaccabile”. Per Marcolini, “un cavallo che non è in salute non può essere messo in condizione di benessere, così se non si hanno ben chiari i parametri di gestione del benessere, un cavallo non può rimanere sano: salute e benessere stanno alla base delle performances di tutti, cavalli compresi. Ed è su questo concetto base che i membri di questa Commissione si stanno incontrando e lavorando”. Il fatto che molti colleghi ippiatri e associazioni di categoria quali SIVE, FEEVA, FNOVI e ANMVI appoggino e condividano questa linea, fino a sentire la necessità di entrare attivamente nella discussione, portano un contributo prezioso e trasversale alla formulazione di una proposta compatibile, integrata, sostenibile e a supporto di quanto chiaramente espresso nel Codice Etico e nel Progetto della Lega - Unione Ippica. “In questo senso - conclude - l’incontro tra la Commissione tutela della salute e benessere del cavallo sportivo, della Lega-Unione Ippica e i presidenti della SIVE Andrea Brignolo e della FEEVA Giorgio Ricardi, tenutosi il 17/07/2013 a Bologna presso l’ippodromo Arcoveggio, rappresenta un importante e fondamentale passo verso la realizzazione del progetto di rinnovamento dell’ippica tanto auspicato quanto necessario”. ■


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Urys®: capsule “di natura” per proteggere le vie urinarie Da oggi Urys® è disponibile in capsule birillo a base di PEA-um (palmitoiletanolamide ultra-micronizzata), attiva nel proteggere l’intero tratto urinario del cane e del gatto 4 zampe delle nostre case molto spesso devono fare i conti con i tanti nemici che minacciano le loro vie urinarie, sia alte (rene e ureteri) che basse (vescica, prostata e uretra). Infezioni, traumi, calcoli, tappi uretrali, farmaci, ma anche stress e malattie generalizzate come diabete, tumori, malattie ormonali e autoimmuni sono i problemi più comuni che convergono sull’intero tratto urinario, ne compromettono la funzionalità e generano situazioni di forte dolore e disagio, oltre che di vero e proprio rischio per la sopravvivenza stessa degli animali. Grazie all’impegno di Ricerca nel settore delle aliamidi, Innovet ha reso il supplemento nutrizionale Urys® ancora più attivo ed efficace nella protezione delle vie urinarie del cane e del gatto dai danni infiammatori e ossidativi, e nel mantenimento della corretta reattività di questi tessuti. Il nuovo Urys® contiene, infatti, PEA-um (Palmitoiletanolamide ultra-micronizzata). Rispetto alla PEA “naturale”, la forma ultra-micronizzata gode di una miglior distribuzione e diffusione nell’organismo. Caratteristiche che rendono la PEA-um ancora più attiva nel poten-

I

ziare i meccanismi di controllo “secondo Natura” dei mastociti, le cellule responsabili dell’iper-reattività infiammatoria e dolorosa delle alte e basse vie urinarie. Studi recenti ascrivono, in particolare, alla PEA-um un importante ruolo di protezione delle vie urinarie. Somministrata per via sistemica, si è, infatti, dimostrata in grado di normalizzare la funzionalità renale e vescicale, limitare la gravità dei danni tissutali, ridurre il dolore e lo stress ossidativo, facilitare l’espulsione spontanea dei calcoli e normalizzare la soglia di minzione. Urys® contiene anche glucosamina, che preserva e ripara il naturale strato protettivo di glicosaminoglicani (GAG) presente sia nella mucosa vescicale che nel tessuto renale, e particolarmente compromesso in corso di infiammazione cronica delle vie urinarie. Infine, la presenza di esperidina, flavonoide privo di effetti collaterali e dotato di spiccata azione antiossidante e antimicrobica, consente a Urys® di proteggere le vie urinarie dai danni provocati da infezioni e stress ossidativo. Altra novità. Urys® è oggi disponibile in confezioni da 30 capsule birillo ad alta appetibilità, da somministrare facilmente sia a cani che a gatti, spremendole direttamente in bocca o, al-

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Da inviare in busta chiusa ad ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 26 Settembre 2013, allegando l’attestazione di versamento

IL SOTTOSCRITTO COGNOME ……………………………………………………………………………………………… NOME …………………………………………………………………………………………… VIA ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… CAP, CITTÀ E PROVINCIA …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… TELEFONO …………………………………………………………………………………………… CELL. ……………………………………………………………………………………………… EMAIL …………………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE ……………………………………………………………………………………… ORDINE DEI VETERINARI DI …………………………………………………………………………………………………… TESSERA N. …………………………………………………………

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti)

K Corso per datore di lavoro in struttura veterinaria (RSPP) 10-11 Ottobre 2013

K Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso 12 Ottobre 2013

VERSANDO LA QUOTA DI € 185,00 (IVA inclusa) VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) K vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) K tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) H Carta Sì

H Mastercard

H Visa

Intestata a ……………………………………………………………………………………

VERSANDO LA QUOTA DI € 110,00 (IVA inclusa)

K Corso per addetti al primo soccorso 12-13 Ottobre 2013 VERSANDO LA QUOTA DI € 160,00 (IVA inclusa)

FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: …………………………………………………………… Domicilio fiscale ………………………………………………………………………………… PARTITA IVA CODICE FISCALE (solo se non in possesso di Partita IVA)

Numero della carta (3 numeri sul retro)

Scadenza (mese e anno)

DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………

AVVERTENZE Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

FIRMA …………………………………………………………………

CORSI RESIDENZIALI

ternativamente, mescolandole alla razione di cibo. Urys® è un supplemento nutrizionale di libera vendita, reperibile nei negozi specializzati, nelle farmacie e direttamente dal medico veterinario.


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22 Calendario attività Dal 30 settembre al 19 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

30 SET - 3 OTT

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC Ultimi posti disponibili

1 - 4 OTT

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

2 - 4 OTT

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC Ultimi posti disponibili

5 - 6 OTT

INCONTRO SIONCOV / SIRVAC / SCVI

INCONTRO SIFIRVET / SINVET / SIOVET

6 OTT

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

6 OTT 6 OTT 7 - 10 OTT 10 - 11 OTT 11 - 12 OTT 11 - 12 OTT 11 - 13 OTT 11 OTT 12 - 13 OTT 12 - 13 OTT 12 OTT 12 - 13 OTT 12 OTT 13 OTT 13 OTT 14 - 15 OTT 15 - 18 OTT 15 - 16 OTT 17 - 20 OTT 18 OTT 18 - 19 OTT 19 - 20 OTT 19 OTT

1° IT. MEDICINA INTERNA: VII PARTE - GASTROENTEROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. CHIRURGIA: II PARTE - CHIRURGIA 2 (II EDIZIONE) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. OFTALMOLOGIA: III PARTE - VITREO, RETINA, NEUROFTALMOLOGIA, MALATTIE EREDITARIE DELL’OCCHIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TUMORI DELLA MAMMELLA NEL CANE E NEL GATTO, IL PRESENTE E IL FUTURO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it TRAUMATOLOGIA: CONOSCERE PER GESTIRE AL MEGLIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it MEDICINA D’URGENZA - Hotel Franz - Gradisca D’Isonzo (GO) - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

IPERATTIVITÀ, IPERATTACCAMENTO E DISTURBI EMOZIONALI NEL CANE, L’IMPORTANZA DEL PRIMO APPROCCIO CLINICO - Klass Hotel - Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO SCIVAC

FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PER DATORI DI LAVORO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 16,1 Crediti - Per informazioni: Segreteria Anmvi - Tel. 0372/403536 - E-mail: anmviservizi@anmvi.it CONGRESSO INTERNAZIONALE ANTHEC - GLI EMOCOMPONENTI PER USO TOPICO E INFILTRATIVO NELLA RIGENERAZIONE TISSUTALE - Cremona, Palazzo Trecchi - Richiesto accreditamento Ecm - Per informazioni Segreteria Organizzativa Monica Villa Tel: +39 0372 403504 - E mail: info@anthec.com ADVANCED COURSE - INTERVENTIONAL RADIOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LAZIO - CORSO REGIONALE DI GASTROENTEROLOGIA - Roma - Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PULIZIA, DISINFEZIONE E GESTIONE DEGLI INFESTANTI - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 E-mail: segreteria@aivemp.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI INTERVENTISTICA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Nh Centro Congressi Milano Fiori, Assago (MI) - Strada 1 - Milano Fiori - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Segreteria Anmvi - Tel. 0372/403536 - E-mail: anmviservizi@anmvi.it

CORSO ANMVI

CONGRESSO E.V. IN COLLABORAZIONE CON ANTHEC INTERNATIONAL COURSE SCIVAC CORSO REGIONALE SCIVAC CORSO AIVEMP Attenzione: Evento posticipato in data da definirsi. INCONTRO SVIDI CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO ANMVI

CORSO ANMVI SEMINARIO NAZIONALE SIVE INCONTRO ANMVI / SIMV INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA CORSO SIVAR ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

CORSO REGIONALE SCIVAC CORSO SIVAE / SCIVAC CORSO SIVE INCONTRO SIVAE CORSO CEFME

CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 12,1 Crediti - Per informazioni: Segreteria Anmvi - Tel. 0372/403536 - E-mail: anmviservizi@anmvi.it DON’T PANIC .. IT’S ONLY AN EMERGENCY: CASI CLINICI INTERATTIVI DI EMERGENZA MEDICA E CHIRURGICA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it WELCOME MANAGEMENT - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA VALUTAZIONE DELLA SHELF-LIFE ED IL RANKING DI RISCHIO DEGLI ALIMENTI - Centro Studi EV, Palazzo Trecchi (Cremona) - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa e Ufficio Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 3° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: II PARTE - PATOLOGIA ORALE ED ESTRAZIONI DENTALI NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. per 39,3 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. MEDICINA COMPORTAMENTALE: III PARTE - MEDICINA COMPORTAMENTALE 3 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SICILIA - CORSO REGIONALE DI MEDICINA INTERNA DALLA A(ANAMNESI) ALLA T (TERAPIA) - RagusaVilla di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MANAGEMENT, BENESSERE E GESTIONE MEDICA DI PRIMATI E GRANDI FELINI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CORSO DI ECOGRAFIA TORACIA E ADDOMINALE - Perugia, Facoltà di medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - Email: info@sive.it AGGIORNAMENTI DI MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it PERIMPLANTITI: DIAGNOSI E TRATTAMENTO - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria Commissione Scientifica - Tel. +39 0372 403504 - Email: commscientifica@scivac.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 29 | 2013

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 9 settembre 2013

SOLUZIONI

I gatti dovrebbero essere ricoverati in gabbie poste a livello del pavimento della stanza; Tutte le risposte precedenti; Nessuna delle risposte precedenti.

a b c d e

Contaminazione del campione prelevato Rottura del tratto intestinale Un pasto recente con sovradistensione gastrica Una probabile pancreatite acuta Un emoaddome risoltosi spontaneamente

QUIZ 1

d e

I gatti dovrebbero essere ricoverati in gabbie poste in un corridoio adibito al passaggio del personale;

Risposta corretta: e) Incontro Gruppo di Studio di Fisioterapia e Riabilitazione: “Ciò che ruota intorno alla fisioterapia” - Cremona, Febbraio 2010

c

I cani ed i gatti dovrebbero essere ricoverati nella stessa stanza;

QUIZ 2

a b

2) Il ritrovamento di fibre vegetali nel liquido addominale depone per:

Risposta corretta: b) Incontro SCVI: “Raccolte anomale in cavità addominale” - Cremona, Settembre 2010

1) Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?


Professione Veterinaria 29-2013:ok

10-09-2013

14:32

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Professione Veterinaria 29-2013:ok

10-09-2013

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