La Professione Veterinaria 36-2013

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Professione Veterinaria 36-2013:ok

29-10-2013

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

36 2013

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Anno 10, numero 36 dal 28 ottobre al 3 novembre 2013 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

MEDICINA INTERNA CARTA VINCENTE

FEDERCONSUMATORI CHIEDE L’IVA AGEVOLATA

PREPARIAMO GLI ACCONTI DI NOVEMBRE

IMPUGNARE LE SANZIONI SULLE RICETTE

ESOTICI SOTTO I RIFLETTORI DELLA SIVAE

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A PAGINA 4

A PAGINA 6

A PAGINA 7

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CANI E GATTI, FIGLI MINORI DELLA UE

BREVI SPESOMETRO Meno probabile una proroga per l’elenco clienti e fornitori. Le scadenze di novembre andranno rispettate, ma per ritardi ed errori formali l’Agenzia delle Entrate non sanzionerà. Attesa una circolare dal Direttore Attilio Befera.

EUTANASIA L’eutanasia "non può essere decisa dal proprietario neppure per motivi di ordine sanitario e sociale". Gli animalisti bloccano la riforma della legge sugli animali d’affezione in Abruzzo. Contrasto con la 281 e con il Codice penale? La prestazione eutanasica sarebbe "uccisione" su richiesta del proprietario da parte di un veterinario.

STRUTTUREVETERINARIE.IT La prima e unica anagrafe ufficiale georeferenziata delle strutture veterinarie ha registrato 83.248 ricerche da parte del pubblico. È realizzata da Fnovi in collaborazione con Anmvi. Le strutture non ancora registrate sono invitate a farlo.

RISTORANTE Gestori incoraggiati ad accogliere i cani con museruola e guinzaglio. Il nuovo Manuale di corretta prassi operativa per ristorazione, gastronomia e pasticceria presentato dalla Fipe, insieme al Ministero della salute, non considera l’igiene incompatibile con la loro presenza.

INFLUENZA A L’Efsa raccomanda di rafforzare il monitoraggio dei ceppi influenzali circolanti nei suini nell’UE. Basse, tuttavia, le probabilità di importare H3N2v nell’Unione Europea con esposizione all’infezione dei suini del territorio comunitario.

PERUGIA L’ex Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria Franco Moriconi è il nuovo Rettore dell’Università di Perugia. L’elezione del Rettore chiude una fase lunga di passaggio e ne apre un’altra improntata a rafforzare l’Ateneo e la sua attrattività.

81° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

Arezzo: un congresso d’oro Con 680 iscritti, i numeri premiano un’ottimo programma e un’ottima organizzazione. A PAGINA 3

Il 28 ottobre, per la prima volta, la Commissione Europea ha dedicato una conferenza internazionale agli animali da compagnia: “Building a Europe that cares for companion animals”. Gli animali d’affezione sono 'esseri senzienti' per il Trattato di Lisbona. Tuttavia, non essendo animali produttori di alimenti, non sono oggetto di legislazione comunitaria al pari delle specie che producono cibi per il consumo umano. Se si eccettua il Regolamento sul Pet passport (recentemente aggiornato) e quello sui movimenti commerciali degli animali da compagnia, non troviamo nella legislazione comunitaria atti di pari sforzo regolatorio. Questa carenza è stata rimarcata nel corso della conferenza del 28 ottobre. È vero che il regolamento 1/2005 sul benessere al trasporto si applica anche ai cani e ai gatti compra-venduti, ma, se escludiamo l’attenzione per i mangimi e i farmaci veterinari, possiamo affermare che non esiste una legislazione sul benessere animale e non esiste una disciplina di carattere sanitario espressamente dedicata. Va annotato, tuttavia, che nella futura Animal Health Law, la nuova legge di sanità animale europea, si

contemplano, per la prima volta, anche i pets. Ma certamente oggi non esiste una ‘281 europea’. Il randagismo che affligge moltissimi stati membri non trova una disciplina comunitaria, malgrado si sappia di randagi in trasferta da uno stato membro all’altro. La Bosnia-Erzegovina, in attesa di adesione nella UE, riceve le attenzioni preoccupate dell’ambasciatore italiano a Sarajevo per una proposta di legge che contemplerebbe la soppressione dei randagi. La Romania, che è già nella UE, ha varato una legge discussa, nelle pieghe (strettissime) della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, unica piattaforma disciplinare comune. L’Europa finanzia il progetto Callisto, ma non ha una legislazione veterinaria sugli animali da compagnia. L’Europa- e pensiamo in particolare al Parlamento Europeo- riconosce la straordinaria portata socio-sanitaria degli animali da compagnia, ma non ha mai dimostrato una sensibilità pari agli enunciati di principio. Per esempio, una modifica della Direttiva IVA a favore delle loro cure e del loro mantenimento sarebbe un bel segnale di coerenza da parte delle istituzioni UE.

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IN EUROPA SI MANGIA MENO CARNE IL PAESE EUROPEO DOVE SI MANGIA PIÙ CARNE PROCAPITE È SICURAMENTE LA GERMANIA che può vantare un consumo annuo medio di 98 chili per ogni abitante e questo nonostante ogni anno siano centinaia di migliaia i tedeschi che fanno la scelta vegetariana o vegana. La cultura animalista e ambientalista sta crescendo in tutta Europa e porta quindi sempre più ad una riduzione di carne, complice anche la crisi economica che spinge i consumatori verso alternative meno costose. I Verdi tedeschi si sono presentati alle elezioni del 22 settembre mettendo in programma anche l’obiettivo di ridurre il consumo di carne con l’istituzione di un Veggie Day settimanale, la giornata vegetariana che dovrebbe riprendere la cultura cattolica ormai abbandonata del venerdì di magro. Nel giorno settimanale stabilito, secondo la proposta dei Verdi, la carne dovrebbe essere totalmente bandita dalle mense scolastiche e degli uffici pubblici e da quelle aziendali che vorranno aderire al progetto. Vegetariani per legge, quindi? Forse non ha molto senso e questa scelta culturale dovrebbe essere libera e senza alcuna pressione o condizionamento. Anche in Italia, ma forse soprattutto per la crisi economica, il calo di consumo di carne, in particolare quella bovina, è evidente e significativo. Forse per accontentare tutti, sempre che sia possibile visti i diversi punti di vista, l’hamburger artificiale realizzato partendo da cellule staminali potrebbe essere una soluzione anche se al momento decisamente costosa. Ma cosa ne pensano gli allevatori e tutti gli operatori del settore, uno dei più importanti per la nostra economia e per le nostre esportazioni? E poi (ci rivolgiamo a chi la carne la mangia ancora) vi andrebbe bene una Fiorentina in provetta?

A.N.M.V.I


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