La Professione Veterinaria 36-2013

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Salute risparmio

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Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

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PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Salute risparmio

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Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Anno 10, numero 36 dal 28 ottobre al 3 novembre 2013 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

MEDICINA INTERNA CARTA VINCENTE

FEDERCONSUMATORI CHIEDE L’IVA AGEVOLATA

PREPARIAMO GLI ACCONTI DI NOVEMBRE

IMPUGNARE LE SANZIONI SULLE RICETTE

ESOTICI SOTTO I RIFLETTORI DELLA SIVAE

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CANI E GATTI, FIGLI MINORI DELLA UE

BREVI SPESOMETRO Meno probabile una proroga per l’elenco clienti e fornitori. Le scadenze di novembre andranno rispettate, ma per ritardi ed errori formali l’Agenzia delle Entrate non sanzionerà. Attesa una circolare dal Direttore Attilio Befera.

EUTANASIA L’eutanasia "non può essere decisa dal proprietario neppure per motivi di ordine sanitario e sociale". Gli animalisti bloccano la riforma della legge sugli animali d’affezione in Abruzzo. Contrasto con la 281 e con il Codice penale? La prestazione eutanasica sarebbe "uccisione" su richiesta del proprietario da parte di un veterinario.

STRUTTUREVETERINARIE.IT La prima e unica anagrafe ufficiale georeferenziata delle strutture veterinarie ha registrato 83.248 ricerche da parte del pubblico. È realizzata da Fnovi in collaborazione con Anmvi. Le strutture non ancora registrate sono invitate a farlo.

RISTORANTE Gestori incoraggiati ad accogliere i cani con museruola e guinzaglio. Il nuovo Manuale di corretta prassi operativa per ristorazione, gastronomia e pasticceria presentato dalla Fipe, insieme al Ministero della salute, non considera l’igiene incompatibile con la loro presenza.

INFLUENZA A L’Efsa raccomanda di rafforzare il monitoraggio dei ceppi influenzali circolanti nei suini nell’UE. Basse, tuttavia, le probabilità di importare H3N2v nell’Unione Europea con esposizione all’infezione dei suini del territorio comunitario.

PERUGIA L’ex Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria Franco Moriconi è il nuovo Rettore dell’Università di Perugia. L’elezione del Rettore chiude una fase lunga di passaggio e ne apre un’altra improntata a rafforzare l’Ateneo e la sua attrattività.

81° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

Arezzo: un congresso d’oro Con 680 iscritti, i numeri premiano un’ottimo programma e un’ottima organizzazione. A PAGINA 3

Il 28 ottobre, per la prima volta, la Commissione Europea ha dedicato una conferenza internazionale agli animali da compagnia: “Building a Europe that cares for companion animals”. Gli animali d’affezione sono 'esseri senzienti' per il Trattato di Lisbona. Tuttavia, non essendo animali produttori di alimenti, non sono oggetto di legislazione comunitaria al pari delle specie che producono cibi per il consumo umano. Se si eccettua il Regolamento sul Pet passport (recentemente aggiornato) e quello sui movimenti commerciali degli animali da compagnia, non troviamo nella legislazione comunitaria atti di pari sforzo regolatorio. Questa carenza è stata rimarcata nel corso della conferenza del 28 ottobre. È vero che il regolamento 1/2005 sul benessere al trasporto si applica anche ai cani e ai gatti compra-venduti, ma, se escludiamo l’attenzione per i mangimi e i farmaci veterinari, possiamo affermare che non esiste una legislazione sul benessere animale e non esiste una disciplina di carattere sanitario espressamente dedicata. Va annotato, tuttavia, che nella futura Animal Health Law, la nuova legge di sanità animale europea, si

contemplano, per la prima volta, anche i pets. Ma certamente oggi non esiste una ‘281 europea’. Il randagismo che affligge moltissimi stati membri non trova una disciplina comunitaria, malgrado si sappia di randagi in trasferta da uno stato membro all’altro. La Bosnia-Erzegovina, in attesa di adesione nella UE, riceve le attenzioni preoccupate dell’ambasciatore italiano a Sarajevo per una proposta di legge che contemplerebbe la soppressione dei randagi. La Romania, che è già nella UE, ha varato una legge discussa, nelle pieghe (strettissime) della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, unica piattaforma disciplinare comune. L’Europa finanzia il progetto Callisto, ma non ha una legislazione veterinaria sugli animali da compagnia. L’Europa- e pensiamo in particolare al Parlamento Europeo- riconosce la straordinaria portata socio-sanitaria degli animali da compagnia, ma non ha mai dimostrato una sensibilità pari agli enunciati di principio. Per esempio, una modifica della Direttiva IVA a favore delle loro cure e del loro mantenimento sarebbe un bel segnale di coerenza da parte delle istituzioni UE.

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IN EUROPA SI MANGIA MENO CARNE IL PAESE EUROPEO DOVE SI MANGIA PIÙ CARNE PROCAPITE È SICURAMENTE LA GERMANIA che può vantare un consumo annuo medio di 98 chili per ogni abitante e questo nonostante ogni anno siano centinaia di migliaia i tedeschi che fanno la scelta vegetariana o vegana. La cultura animalista e ambientalista sta crescendo in tutta Europa e porta quindi sempre più ad una riduzione di carne, complice anche la crisi economica che spinge i consumatori verso alternative meno costose. I Verdi tedeschi si sono presentati alle elezioni del 22 settembre mettendo in programma anche l’obiettivo di ridurre il consumo di carne con l’istituzione di un Veggie Day settimanale, la giornata vegetariana che dovrebbe riprendere la cultura cattolica ormai abbandonata del venerdì di magro. Nel giorno settimanale stabilito, secondo la proposta dei Verdi, la carne dovrebbe essere totalmente bandita dalle mense scolastiche e degli uffici pubblici e da quelle aziendali che vorranno aderire al progetto. Vegetariani per legge, quindi? Forse non ha molto senso e questa scelta culturale dovrebbe essere libera e senza alcuna pressione o condizionamento. Anche in Italia, ma forse soprattutto per la crisi economica, il calo di consumo di carne, in particolare quella bovina, è evidente e significativo. Forse per accontentare tutti, sempre che sia possibile visti i diversi punti di vista, l’hamburger artificiale realizzato partendo da cellule staminali potrebbe essere una soluzione anche se al momento decisamente costosa. Ma cosa ne pensano gli allevatori e tutti gli operatori del settore, uno dei più importanti per la nostra economia e per le nostre esportazioni? E poi (ci rivolgiamo a chi la carne la mangia ancora) vi andrebbe bene una Fiorentina in provetta?

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81° SCIVAC Aggiornamento

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Medicina interna: la carta vincente Attenzione focalizzata sull’“approccio orientato al problema”, chiave fondamentale per non cadere negli errori più comuni i è svolto ad Arezzo dal 25 al 27 novembre 2013 l’81° congresso Nazionale SCIVAC, incentrato sul “Decision making” in medicina interna, con un successo di pubblico superiore alle aspettative. Durante i tre giorni di intensa attività congressuale, numerosi relatori di livello internazionale si sono succeduti sul palco con l’input del Comitato Congressuale SCIVAC di rendere semplice e fruibile la medicina basata sull’evidenza (Evidence Based Medicine, EBM). Il Dr. Fracassi, diplomato ECVIM-CA dell’Università di Bologna, ha aperto il Congresso puntando l’attenzione sul corretto approccio al problema clinico, quello che nei corsi di medicina interna viene ampiamente insegnato come “approccio orientato al problema”, che rappresenta la chiave fondamentale per l’identificazione delle diagnosi differenziali e l’elaborazione dell’iter dia-

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gnostico più razionale. Attraverso l’utilizzo di casi clinici esplicativi, il Dr. Fracassi, con la sua consueta chiarezza, ha mostrato quale deve essere l’approccio logico al problema per evitare di cadere nell’errore più frequente ovvero quello di fare diagnosi basandosi semplicemente sul “fiuto”, sull’occhio clinico e sull’esperienza. Ha invece esortato i colleghi a perseguire un esame clinico approfondito in ogni occasione, cercando di identificare i problemi clinici più specifici e sulla base di questi di identificare la diagnosi differenziale più probabile da confermare o escludere con indagini più approfondite, esami di laboratorio, diagnostica per immagini, etc. Da Barcellona, sempre con lo stesso entusiasmo, il Dr. Xavier Roura, diplomato ECVIM, ha quindi relazionato sulle linee guida ai protocolli vaccinali del cane e del gatto sottolineando la necessità di non comportarsi come un “vaccinatore” bensì come un medico libero di decidere

Nella fotografia, il relatore Xavier Roura, Med Vet, Dipl ECVIM-CA, Barcellona (E)

in modo critico se la vaccinazione sia realmente necessaria per quello specifico paziente. Ogni animale ha infatti una storia clinica e vive in una situazione epidemiologica peculiare, che lo rende o meno un candidato per quella specifica vaccinazione. Il protocollo vaccinale andrebbe pertanto incluso in una valutazione a 360° del paziente, che comprenda la visita clinica, la discussione con il proprietario dei più comuni problemi (es. patologie dentali, profilassi parassitarie, ecc.) e la successiva decisione sulla reale necessità di vaccinare o meno il paziente. Il Dr. Roura ha quindi trattato due topics molto importanti nella pratica clinica, l’utilizzo dei test sierologici in corso di malattie infettive e le strategie per far vivere più a lungo i pazienti affetti da Leishmaniosi. In particolare sono stati sottolineati i pro e i contro dei differenti test diagnostici nelle principali malattie infettive, ribadendo l’importanza di interpretare sempre i risultati sulla base del segnalamento e della storia del singolo paziente. Magda Gerou-Ferriani, diplomata ECVIM-CA, ha trattato due argomenti estremamente importanti per il clinico, la FLUDT dei gatti e la necessità di razionalizzare l’utilizzo degli antibiotici e dei test microbiologici sottolineando come molte delle procedure e delle terapie che vengono praticate in corso di FLUDT siano spesso prive di fondamento scientifico, e di come sia fondamentale puntare l’attenzione sulla riduzione dello stress del gatto, che rappresenta la fondamentale causa di questa patologia che ha origini neuro-endocrine e che si manifesta con segni clinici urinari. La prima giornata è terminata con l’intervento della Dr.sa Maria-Carmela Pisu, che ha ampiamente spiegato l’approccio razionale alla piometra del cane e del gatto. In particolare ha focalizzato l’attenzione sui protocolli terapeutici da utilizzare allorché non sia possibile ricorrere direttamente alla chirurgia, ovvero in quei soggetti che per il loro valore economico o per motivi etici del proprietario non possono essere sottoposti a ovarioisterectomia. La seconda giornata è stata aperta dal Dr. Peter Kook, diplomato ACVIM dell’Università di Zurigo, che ha relazionato sull’approccio clinico e terapeutico più corretto ai pazienti con diarrea cronica e, successivamente, sulla selezione dei pazienti affetti da epatopatia che devono essere sottoposti a biopsia epatica. Il Dr. Kook ha ampiamente discusso i pro e i contro delle diverse me-

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todologie bioptiche epatiche, mostrando con efficacia le diverse modalità esecutive nella pratica. Infine ha presentato una interessante relazione sull’approccio pratico agli incidentalomi surrenalici, ovvero su quelle neoformazioni del surrene che vengono rilevate accidentalmente durante una indagine diagnostica per immagini dell’addome. Da Liverpool, il Dr. Paolo Silvestrini, diplomato ECVIM-CA ha trattato la terapia della pancreatite acuta nel cane e la terapia antiaggregante piastrinica ed eparinica. Le due relazioni, impegnative e non di facile approccio, sono state impostate sull’evidence based medicine con una rigorosa disamina della letteratura degli ultimi dieci anni attraverso la quale ha sfatato molti miti (ad esempio il digiuno in corso di pancreatite) e fornito utili aggiornamenti sull’argomento. Ha chiuso la seconda giornata il Dr. Gualtiero Gandini, diplomato ECVN dell’Università di Bologna che, con una affascinante relazione sulla diagnosi e trattamento della epilessia idiopatica del cane, è riuscito nell’arduo compito di trattenere in sala molti degli iscritti fino alla fine dei lavori. La terza ed ultima giornata è iniziata ancora con il Dr. Gandini, un vero maestro di didattica clinica, autore di due trattazioni sui corretti approcci diagnostici e terapeutici da applicare a due frequenti problemi neurologici: la sindrome vestibolare e le patologie discali. Ha chiuso infine il congresso la Dr. Gigliola Spattini che, con la chiarezza che la contraddistingue ha presentato due relazioni di diagnostica per immagini riguardanti dei quesiti che ricorrono spesso nella mente dei veterinari pratici: in quali situazioni cliniche è meglio ricorrere ad una RM e quando è invece più indicata una TC, quale metodica di diagnostica è più affidabile in caso di sospetto corpo estraneo gastro-intestinale? Arezzo ha saputo ospitare il Congresso SCIVAC nel migliore dei modi anche per questa edizione … L’aspetto scientifico non ha deluso i partecipanti e ha valorizzato il lavoro e l’impegno profuso dal Comitato Scientifico composto dal Dr. Walter Bertazzolo, Federico Fracassi e Gualtiero Gandini che, con l’entusiasmo e la passione che li muove da sempre, hanno reso possibile il successo di questo evento. Un doveroso ringraziamento va come sempre a tutti i colleghi che hanno partecipato, relatori e auditori, e agli sponsor presenti che con il loro prezioso supporto hanno sostenuto e contribuito alla realizzazione dell’evento. ■

Il bilancio post-congresso Arezzo si conferma “appuntamento nazionale”. 680 iscritti, 12 relatori, 42 aziende espositrici uesta volta possiamo dirlo, il congresso di Arezzo è stato un evento d’oro nel vero senso della parola. Grande soddisfazione dei partecipanti che, molto numerosi, erano infatti 680 i veterinari presenti, hanno riempito la grande sala del centro congressi ed affollato il padiglione che ospitava circa 40 stand in concomitanza con l’evento “Gold in Italy”, fiera internazionale della gioielleria e, a dir la verità, ci siamo sentiti un po’ controllati, se non blindati. È noto infatti che il settore veterinario è in crisi e che questa categoria professionale ha redditi bassi, se non spesso da sopravvivenza, e quindi la vicinanza di montagne di oro e pietre preziose avrebbe potuto stimolare interessi di scarso aggiornamento scientifico. Come si dice “l’occasione fa l’uomo ladro”. Scherzi a parte, la contemporaneità di questa fiera con il nostro congresso, fiera che è stata programmata solo negli ultimi mesi, ha creato qualche problema per i parcheggi sia per pro-

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blemi di sicurezza sia per numero di auto che cercavano uno spazio. A parte questo, di cui ci siamo lamentati fermamente con la direzione della Fiera, anche se per esperienza essendo una struttura pubblica serve veramente a poco, il congresso è andato veramente bene dimostrando che i Medici Veterinari nonostante le difficoltà economiche non rinunciano al loro ag-

giornamento e che Arezzo, come località e come struttura, resta un valido riferimento. Dopo lo scarso numero di presenti al congresso di Montesilvano che ha superato a fatica i 300 iscritti, il buon risultato di Arezzo ci ha ridato un po’ di ottimismo per un 2014 che dovrebbe vedere in ripresa, sia pure con valori minimi, il settore veterinario e che per quanto riguarda la SCIVAC

punta fortemente al Congresso di Rimini, congresso del trentennale di fondazione della Società scientifica, dove sono previsti almeno 3000 partecipanti italiani oltre a rappresentanze straniere. Il successo di Arezzo deriva certamente anche dal tema proposto: “Decision Making (cosa fare e quando) nella pratica clinica”, un tema molto pratico che tocca argomenti di quotidiana attività ambulatoriale dando informazioni utili a tutti i veterinari che devono spesso affrontare situazioni che richiedono la giusta e corretta informazione per intervenire nel modo migliore. I nomi dei relatori, soprattutto italiani, il meglio per i vari argomenti affrontati, già conosciuti ed apprezzati in altre occasioni di formazione proposte dalla SCIVAC, sono stati una ulteriore garanzia che ha convinto tanti veterinari a venire ad Arezzo. Prossimo appuntamento congressuale della SCIVAC a Milano dal 28 al 30 Marzo sul tema “La cardiologia veterinaria nel 2014: dallo stetoscopio alla cardiochirurgia”. Vi aspettiamo tutti in questa occasione, la prima iniziativa del 2014 anno celebrativo dei 30anni della Società. ■


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4 Attualità Spese e imposte

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Giù con l’IVA: il cane costa fino a 1700 euro all’anno Federconsumatori chiede di abbassare l’imposta. Rilevazioni e analisi della spesa antenere un cane può costare anche oltre 2 mila euro all’anno. È in crescita l’adozione soprattutto da parte degli an-

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ziani. Questi ultimi, infatti, traggono un doppio giovamento dalla presenza di un cane in casa: non solo sono meno soli, ma sono anche spinti a fare lunghe e salutari passeggiate per assecondare le esigenze del proprio amico a quattro zampe. "Proprio da anziani e pensionati, oltre che da molte famiglie, ci arriva però la denuncia di quanto sia impegnativo ed oneroso mantenere un cane, specialmente se, anche lui, è un po’ in là con gli anni". Così Federconsumatori si unisce alla richiesta di abbassare l’Iva. Secondo lo studio dell’ONF - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti, mantenere un cane nel 1° anno di vita costa dai 1.353,47 ai 2.089,80 Euro annui. Per gli anni successivi al primo il manteni-

mento di un cane costa dai 1.049,08 Euro annui per un cane di taglia piccola ai 1.703,00 Euro annui per un cane di taglia medio/grande. Tali importi sono intesi per un cane in buona salute, che non abbia bisogno di particolari terapie, esami medici o interventi, che possono costare anche diverse migliaia di Euro. Ad aggravare tale situazione è intervenuto l’aumento dell’IVA che sui prodotti per animali domestici e sui servizi veterinari è al 22%. "Per risparmiare su tali costi molte famiglie hanno creato dei gruppi di acquisto solidale o hanno sostituito i croccantini con cibi paradossalmente più economici, come ad esempio del riso con del pesce surgelato, ma i costi rimangono comunque sostenuti", dicono in Federconsumatori. Abbassare l’IVA è "una misura necessaria per aiutare famiglie e pensionati, costretti a molti sacrifici per mantenere il proprio cane, nonché per contrastare efficacemente il fenomeno dell’abbandono". ■

Elaborazione a cura dell’O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori Note: (1) La spesa per il cibo è calcolata effettuando una media tra croccantini ed umido. (2) Le voci sottolineate sono quelle relative ai prodotti o servizi il cui costo generalmente si sostiene solo il 1° anno. (3) La differenza dei costi relativi al 1° anno è dovuta non solo alle spese per cuccia, guinzaglio, ecc., ma anche al maggior numero di visite e vaccini necessari nel primo anno di vita. N.B. Lo studio è effettuato considerando un cane adottato, pertanto non tiene conto del costo di acquisto di un cane presso un negozio di animali (che può arrivare anche a diverse migliaia di Euro).

AISAD CONFESERCENTI SI UNISCE ALLA BATTAGLIA DELL’ANMVI desione di Aisad alla questione IVA, per portare in fascia agevolata quella che grava su cure veterinarie e gli alimenti. Il Presidente Nazionale AISAD/Confesercenti, Virgilio Camillini, sostiene l’iniziativa dell’ANMVI per portare in fascia agevolata l’aliquota fiscale che grava sulle spese veterinarie e per l’alimentazione degli animali da compagnia. A causa della crisi e del calo dei consumi - dichiara - "tanti possessori di animali da compagnia, fra cui fa-

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miglie con bambini e anziani non riescono a mantenere i propri animali, e sono costretti a ripiegare su alimenti non adeguati come avanzi di casa, ridurre i trattamenti antiparassitari e perfino andare dai veterinari". Per AISAD, "la necessaria revisione IVA darebbe una mano a mantenere questi livelli minimi sulle prestazioni ed alimenti". Purtroppo - conclude - "abbiamo notizie di rinuncia a tenere animali, che nei casi più disperati poi si traduce in aumento di abbandoni".

Se la proprietaria rivela violenze domestiche ricercatori dell’Università dell’Illinois hanno studiato il rapporto fra le donne e gli animali domestici nel contesto delle violenze familiari. Gli uomini che commettono abusi, infatti, spesso utilizzano gli animali per condizionare le donne a non lasciare l’abitazione o a non interrompere la relazione. I veterinari possono aiutare le donne vittime di abusi a trovare un rifugio sicuro per i propri animali, in particolare quando gli aggressori li utilizzano per controllarle. È quanto segnala un nuovo studio dell’Università dell’Illinois. "Questi episodi sono molto simbolici, poiché l’aggressore lancia un messaggio ‘Posso fare qualcosa di altrettanto grave per farti del male’", dice Jennifer Hardesty, docente presso l’Università. Per lo studio, Hardesty ha intervistato 19 donne vittime di abusi. Una recente ricerca ha rilevato che il 34 per cento delle donne aveva preoccupazione per i loro animali domestici, perché i loro aggressori li avevano già minacciati e danneggiati in passato, osserva Hardesty. "Per le donne maltrattate, un animale domestico può essere una fonte preziosa di amore incondizionato e anche la protezione in un momento di transizione. Molte sono fortemente legate a loro", ha detto. Al momento, solo pochi rifugi in cui le donne vengono accolte

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quando decidono di abbandonare la casa ospitano gli animali domestici. In risposta, la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università dell’Illinois sta sperimentando un programma che fornisce un rifugio sicuro per gli animali domestici fino a quando le donne trovano alloggio in un luogo sicuro lontano dai loro aggressori. Marcella Ridgway, del Collegio di Medicina Veterinaria commenta che il programma fornisce fino a 30 giorni di cure per animali domestici di donne maltrattate. "Studenti volontari si prendono cura degli animali e organizzano visite tra le donne ed i loro cuccioli. Questi studenti hanno anche una certa conoscenza di violenza interpersonale", ha dichiarato Cheryl Weber, coordinatore dei servizi per gli studenti. La possibilità di avere qualcuno che si occupi dei propri animali è di fondamentale importanza per allontanare le donne da situazioni pericolose. Alcune vittime stabiliscono un legame simbiotico con i loro animali, soprattutto le donne che si trovano isolate per colpa di chi le maltratta. I veterinari contribuiscono a diffondere notizie sui programmi di rifugio sicuro e le risorse di emergenza per gli animali domestici, sono informati e non giudicano le clienti che rivelano la violenza. Inoltre assistono le vittime nella considerazione di scelte razionali per la migliore gestione dei loro animali in un momento tanto difficile. ■


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Prepariamo gli acconti d’imposta Irpef, Irap, cedolare secca e imposta sostitutiva 5% di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino l 2 dicembre (il 30 novembre 2013 è infatti un sabato) tutti i professionisti interessati saranno chiamati al versamento del secondo (o unico) acconto delle seguenti imposte: IRPEF, IRAP, imposta sostitutiva del regime dei “nuovi” contribuenti minimi e cedolare secca sulle locazioni di immobili abitativi. Le principali novità del 2013 riguardano: • l’incremento della misura dell’acconto, applicabile soltanto in occasione del pagamento della seconda o unica rata • alcuni obblighi di ricalcolo al fine di tenere conto di nuove disposizioni in vigore dal periodo d’imposta 2013 (es. riduzione al 20% della percentuale di deducibilità dei costi dei veicoli per imprese e professionisti)

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IRPEF Sono tenuti al pagamento dell’acconto IRPEF i soggetti che hanno presentato (o che avrebbero dovuto presentare) il modello UNICO 2013 PF (persone fisiche) con l’indicazione al rigo RN 33 di un importo pari o superiore a 52,00 Euro. Misura dell’acconto - L’acconto IRPEF per il 2013 è passato dalla precedente misura del 99% alla nuova misura del 100% dell’imposta complessivamente dovuta per il periodo d’imposta precedente, indicata al rigo “RN 33 - Differenza” del predetto modello UNICO 2013. Tale modifica, per l’anno 2013, si applica esclusivamente sulla seconda o unica rata di acconto. In sede di versamento dell’eventuale prima rata, pertanto, occorreva considerare la misura del 99%. Per stabilire l’ammontare dovuto a titolo di seconda o unica rata, occorre: • determinare l’acconto complessivamente dovuto in misura pari al 100% dell’imposta dovuta per il periodo d’imposta precedente, indicata nel rigo RN33 (salva la sussistenza di obblighi di ricalcolo di cui si dirà in seguito); • sottrarre dall’importo ottenuto quanto eventualmente versato come prima rata. Importo da versare - Nel caso in cui l’importo complessivo dell’acconto (rigo RN 33 x 96%) risulti inferiore o uguale ad Euro 257,52 il versamento dovrà essere effettuato in unica soluzione entro il 30 novembre. Nel caso in cui l’importo dell’acconto (rigo RN 33 x 100%) risulti superiore a 257,52 Euro il versamento deve essere effettuato come segue: • la prima rata, pari al 40% dell’acconto totale calcolato con la percentuale del 99%, entro il termine previsto per il versamento del saldo dovuto in base alla dichiarazione relativa all’anno d’imposta precedente; • la seconda rata, da versare entro il 2 dicembre 2013 calcolata come segue: - Si determina l’acconto complessivamente dovuto con la percentuale del 100%; - Si sottrae dall’importo così ottenuto l’ammontare della prima rata di acconto eventualmente versata. Sono esclusi dal versamento dell’acconto: • i soggetti che non hanno avuto redditi nell’esercizio precedente; • i soggetti che non hanno presentato la dichiarazione modello UNICO 2013 in quanto non erano tenuti a farlo (ad esempio coloro i quali erano titolari nell’anno 2012 solamente di redditi di lavoro dipendente oltre a redditi derivanti dal possesso dell’abitazione principale); • i soggetti che al rigo RN 33 del modello UNI-

CEDOLARE SECCA a cedolare secca sugli affitti riguarda i proprietari di abitazioni concesse in locazione a terzi al di fuori dell’esercizio di imprese, arti o professioni, che hanno optato per l’applicazione dell’imposta sostitutiva. Deve cioè trattarsi di soggetti passivi IRPEF che, in relazione alla locazione posta in essere, conseguono un reddito fondiario. L’acconto risulta dovuto se l’importo indicato nel rigo RB11, colonna 3 (“Totale imposta cedolare secca”) risulta pari o superiore a 52,00 Euro. Importo da versare - L’acconto della cedolare secca per il 2013 è pari al 95% dell’imposta complessivamente dovuta per il periodo d’imposta precedente, indicata nel predetto rigo RB11, colonna 3. L’acconto deve essere versato in due rate qualora l’importo della prima superi 103,00 Euro.

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CO 2013 hanno evidenziato un’imposta di importo pari o inferiore a 51,00 Euro; i soggetti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi nell’anno 2013 (per il 2012) per l’ultima volta in quanto ad esempio hanno cessato l’attività nel corso dell’anno 2013 e nel 2013 non hanno conseguito redditi da dichiarare nel modello UNICO 2014; gli eredi dei soggetti deceduti fra il 1°gennaio ed il 30 novembre del 2013; i soggetti che hanno evidenziato nel modello UNICO 2013 un credito d’imposta IRPEF (rigo RX 1), non utilizzato in compensazione con altri tributi, di importo pari o superiore all’acconto dovuto; i soggetti che presumono di non dover pagare imposte per l’anno 2013 (dichiarazione da presentare nell’anno 2014); i soggetti che per la prima volta nel 2013 percepiscono redditi assoggettabili ad IRPEF; i soggetti falliti.

I “NUOVI” CONTRIBUENTI MINIMI) Il “Regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità” è stato introdotto dal D.L. 6 luglio 2011 n. 98 e sostituisce il regime dei vecchi contribuenti minimi di cui alla Legge 24.12.2007 n. 244. Coloro che rientravano nel 2012 in tale regime e rimangono nel regime dei nuovi minimi nel 2013 sono tenuti al versamento dell’acconto secondo le regole sopra enunciate per l’acconto IRPEF.

L’art. 1 co. 105 della L. 244/2007 dispone infatti che, per il versamento dell’imposta sostitutiva eventualmente dovuta dai contribuenti minimi, si osservano le disposizioni in materia di versamento dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF). Per cui saranno tenuti al pagamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva i nuovi contribuenti minimi che hanno presentato il modello UNICO 2013 PF - Persone fisiche con l’indicazione al rigo LM14 di un importo pari o superiore a 52,00 Euro. Sono esclusi dal versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva i contribuenti minimi che hanno invece evidenziato, nel predetto rigo LM14, un’imposta pari a zero ovvero pari o inferiore a 51,00 Euro. Risultano anche esclusi dal versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva i contribuenti che hanno aderito per la prima volta al regime dei nuovi minimi a partire dal periodo d’imposta 2013.

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• Fuoriuscita dal Regime dei minimi dal 2013 Il contribuente che ha fruito del regime dei minimi per il solo periodo d’imposta 2012, e ne fuoriesce a partire dal 2013 non è tenuto al versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva per il 2013. Potrebbe invece risultare dovuto l’acconto IRPEF 2013 nel caso in cui nel 2012 abbia anche dichiarato redditi soggetti ad IRPEF, alle condizioni sopra esposte (rigo RN33 pari o superiore ad Euro 52). Soggetti che hanno aderito al regime dei nuovi minimi a partire dal 2013 Il contribuente che ha aderito dal 2013 al regime agevolato dei “nuovi” minimi” non è tenuto al versamento dell’acconto IRPEF 2013 sulla base dell’imposta indicata nel modello UNICO 2013 PF, sempre che, nel 2013, preveda di non conseguire ulteriori redditi rispetto a quello d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva e, dunque, di non risultare titolare di un reddito complessivo da assoggettare ad IRPEF. Misura dell’acconto con metodo storico Anche ai contribuenti minimi si applica l’aumento della misura dell’acconto dal 99% al 100%.

erano tenuti a farlo (ad esempio coloro i quali nell’anno 2012 non svolgevano alcuna attività soggetta a tale imposta); i soggetti che al rigo IR 21 del modello IRAP 2013 hanno evidenziato un’imposta di importo inferiore a 52,00 Euro; i soggetti che hanno presentato la dichiarazione IRAP nell’anno 2013 per l’ultima volta (ad esempio coloro i quali nel corso del 2012 hanno cessato l’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo o coloro i quali, privi di autonoma organizzazione ritengono di non dover presentare la dichiarazione IRAP per l’anno 2013); gli eredi dei soggetti deceduti fra il 1°gennaio ed il 30 novembre del 2013; i soggetti che hanno evidenziato nel modello IRAP 2013 un credito d’imposta IRAP (rigo IR 27), non utilizzato in compensazione con altri tributi, che copre tutto l’acconto dovuto; i soggetti che presumono di non dover pagare IRAP per l’anno 2013 (dichiarazione da presentare nell’anno 2014); i soggetti falliti.

METODO PREVISIONALE Per il versamento degli acconti è anche possibile utilizzare il metodo previsionale che consiste nel prevedere l’imposta da versare sulla base delle condizioni particolari in cui ciascun contribuente ritiene di trovarsi. Ad esempio se si ritiene di realizzare un reddito imponibile nettamente inferiore a quello dell’anno precedente è possibile, a proprio rischio e pericolo, rideterminare l’imposta da versare a titolo di acconto. Nell’ipotesi di adozione del criterio previsionale, l’acconto dovrà essere almeno pari al 100% dell’imposta relativa ai redditi (presunti) del 2013, da dichiarare nel 2014.

SANZIONI In caso di omesso, insufficiente o ritardato versamento degli acconti si applicano: • la sanzione amministrativa del 30% dell’importo non versato o versato in ritardo; • l’interesse annuo del 5,00% previsto dall’articolo 20 del D.P.R. 602/73 calcolato per i giorni di ritardo.

IRAP Le modalità di determinazione degli acconti IRAP seguono le regole stabilite per l’IRPEF per quanto riguarda i termini e le modalità previsti per il versamento. L’acconto IRAP per il 2013 è pari al 100% dell’imposta dovuta per il 2012, indicata al rigo “IR 21 - Totale imposta” del modello IRAP 2013. Importo da versare - Nel caso in cui l’importo della prima rata d’acconto (rigo IR 21 x 100% x 40%) risulti inferiore o uguale ad Euro 103,00 il versamento dovrà essere effettuato in unica soluzione entro il 2 dicembre 2013. Nel caso in cui l’importo dell’acconto, come sopra calcolato, risulti superiore a 103,00 Euro il versamento doveva essere effettuato come segue: • la prima rata, pari al 40% dell’acconto totale, entro il termine previsto per il versamento del saldo dovuto in base alla dichiarazione relativa all’anno d’imposta precedente • la seconda rata, pari al 60% dell’acconto come sopra calcolato, entro il 2 dicembre 2013. Soggetti esclusi dal versamento dell’acconto Sono esclusi dal versamento dell’acconto: • i soggetti che non hanno presentato la dichiarazione modello IRAP 2013 in quanto non

RAVVEDIMENTO OPEROSO Ai sensi dell’articolo 13 del Dlgs. n. 472 del 18 dicembre 1997 il contribuente può provvedere al versamento delle somme dovute e non versate nei termini, pagando contestualmente la sanzione ridotta e gli interessi. La misura della sanzione è diversa a seconda che il versamento venga effettuato entro trenta giorni dal termine di legge oppure oltre i trenta giorni ma entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale la violazione è stata commessa. Oltre alle sanzioni il contribuente dovrà versare gli interessi di mora calcolati al tasso legale (pari al 2,5% annuo) per i giorni di ritardo.

RICALCOLO (OBBLIGATORIO) DEGLI ACCONTI Per effetto di talune norme è fatto obbligo ai contribuenti rideterminare la base su cui calcolare l’acconto dovuto per il 2013. In sintesi occorre rideterminare l’imposta virtualmente dovuta per il 2012 applicando la percentuale di deducibilità del 20% alle spese per i veicoli utilizzati nell’esercizio di arti e professioni e sull’imposta così rideterminata effettuare il calcolo degli acconti IRPEF dovuti per il 2013. ■


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Prescrizioni Osservatorio farmaco

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Ancora 3000 euro di multa. ANMVI: ricorrere al Giudice di Pace Si è rivolto all’assistenza legale. Precedenti favorevoli: inammissibile sanzionare per via analogica

ncora una volta, per aver omesso il nome del proprietario e la specie animale, il veterinario prescrittore subisce una sanzione spropositata. Per quanto il professionista abbia commesso un errore, la sanzione amministrativa comminata risulta sproporzionata. Il medico veterinario se l’è vista comminare dai Carabinieri, in seguito ad un controllo dei NAS presso una farmacia. Un copione già visto, che ancora una volta vede protagonista un animale non produttore di alimenti, nella fattispecie un cane bisognoso di un medicinale per il trattamento di osteorartite cronica. La violazione verbalizzata è "per aver omesso di indicare sulla ricetta non ripetibile allegata, il nome e cognome e domicilio del proprietario dell’animale nonché la specie dell’animale a cui prescriveva il farmaco". In mancanza di uno specifico regime sanzionatorio, le multe per la compilazione irregolare delle ricette veterinarie sono calcolate in base ad una normativa

A

sanzionatoria onerosa e spropositata. Già nel 2009, la Direzione Generale del Farmaco Veterinario "prendeva atto dell’onerosità della sanzione comminata". La compilazione irregolare di ricetta veterinaria non ripetibile può comportare sanzioni salatissime per il medico veterinario (e per il farmacista). L’elevato importo della multa (il massimo della sanzione può superare i 9.000 euro) non si giustifica alla luce della natura puramente formale dell’errore di compilazione e del fatto che l’autorità competente si avvale di un regime sanzionatorio che, in assenza di uno specifico, non risulta coerente con la legislazione sul farmaco veterinario. La Direzione Generale della sanità animale e del Farmaco veterinario aveva dato riscontro ad una segnalazione dell’Anmvi che in proposito chiedeva "più adeguate proporzioni amministrative tra irregolarità e sanzione". La Direzione "nel prendere atto dell’onerosità della sanzione comminata, seppure applicata correttamente", comunicava che "la previsione di una specifica fattispecie sanzionatoria per l’illecito ammi-

nistrativo di cui trattasi sarà proposta in una prossima revisione del Decreto legislativo n. 193/2006, pur precisando che la determinazione della somma prevista avviene in concertazione con il Ministero della Giustizia". Negli anni, in attesa di un intervento legislativo, alcuni medici veterinari hanno promosso ricorsi ottenendo soddisfazione dai Giudici. Nel 2011 sanzioni elevate in analoghe circostanze e per importi particolarmente elevati sono state annullate in Tribunale in quanto "non ammessa l’applicazione in via analogica di altra normativa". Tre medici veterinari avevano "patteggiato" ottenendo uno sconto del 50% sulla sanzione, ma altri tre, a luglio del 2010, avevano presentato ricorso e poi vinto. Per il Giudice di Pace "l’opposizione è fondata" e pertanto le multe (1.549 euro a ricetta) sono state cancellate. I fatti risalivano al 2008, in seguito ad ispezioni in farmacia. Il Decreto Legislativo n. 193/2006 (Codice del farmaco veterinario) non prevede una sanzione specifica in caso di redazione di ricetta in modo irregolare o incompleto, e ciò sia per quanto riguarda il modello in triplice copia non ripetibile e sia per quanto concerne quello in copia semplice. In questi casi pertanto l'irregolarità viene generalmente sanzionata applicando l'art. 358, comma 2 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie che prevede che in caso di mancanza di sanzione specifica si applica quella generica ivi prevista consistente nella sanzione amministrativa pecuniaria da € 1549 a € 9269. Decisamente troppo. Inoltre, non si può non rilevare che il TULLSS prevede che tale sanzione sia applicabile specificamente ai "contravventori alle disposizioni del regolamento generale e a quelle dei regolamenti speciali da approvarsi con decreto presidenziale". Per contro non si può non notare che le norme che disciplinano la ricetta veterinaria sono contenute nel D. leg. 193/2006, nel DM 28-09-1993 e nello stesso TULLSS e che nessuna di esse risponde alla questa definizione. ■

SCURE DELL’ANTITRUST SULLE FARMACIE WEB ILLEGALI illecito vendere farmaci in Internet e anche solo far credere che si possano acquistare on line. L’Antitrust, a seguito dell’istruttoria effettuata da AIFA e NAS, in collaborazione con le altre amministrazioni coinvolte nel gruppo di lavoro sulle farmacie web illegali, ha intimato alla società Hexpress Ltd la sospensione delle attività di vendita di farmaci etici (con prescrizione) promossa attraverso alcuni siti web. In sintesi, i comportamenti oggetto di contestazione ai professionisti coinvolti consistono nell’aver indotto il consumatore italiano a ritenere lecito, contrariamente al vero, l’acquisto di farmaci on line attraverso i siti internet. Per contro, la vendita on line di tutti i medicinali, allo stato, non è ammessa in Italia e, pertanto, tale attività deve ritenersi vietata, posto che la legge impone sempre la necessaria intermediazione fisica di un farmacista, previa prescrizione medica. I professionisti gestori dei siti hanno, dunque, teso a ingenerare nel consumatore italiano l’erroneo convincimento di poter acquistare on line - legalmente e senza rischi per la propria salute - farmaci etici, in particolare per la cura di disfunzioni erettili (sia prodotti di marca che generici), peraltro senza specificare, anche nel caso dei più convenienti prodotti generici, la relativa origine e provenienza. La condotta tenuta dai tre professionisti appare, peraltro, “particolarmente insidiosa”, secondo l’Antitrust, in ragione dello specifico target di consumatori interessati, a cui si rivolge facendo impropriamente leva sui disagi psicologici, sociali e relazionali connessi alla problematica medica in considerazione (l’impotenza maschile e le disfunzioni sessuali in genere); infatti, prospettando loro la possibilità di acquistare on line i farmaci ed evitare l’eventuale imbarazzo personale, la condotta dei professionisti può indurli a non sottoporsi a un appropriato controllo medico ai fini della prescrizione della cura più adatta alle loro complessive condizioni di salute. Questa estate il Senato ha approvato un ordine del giorno per vietare la vendita on line di farmaci soggetti a prescrizione. I senatori, d’Ambrosio Lettieri e Mandelli hanno impegnato il governo a garantire sicurezza e salvaguardare salute dei cittadini, assumendo questo impegno in fase di recepimento della legge di delegazione europea. La vendita di farmaci on-line, ad oggi, non è consentita dalle leggi italiane ma è possibile procedere all'acquisto da farmacie estere di unità medicinali. L’utilizzo del web infatti registra un significativo aumento anche per l'assenza di una normativa quadro a livello internazionale sulle farmacie on-line e in assenza, anche nel nostro Paese, di una normativa specifica di settore.

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L’assistenza sanitaria di base e ai randagi: chi fa cosa? Dalla convention pugliese è emersa l’importanza di precisare prestazioni e competenze veterinarie di GIOVANNI TORTORELLA Vice Presidente ANMVI Puglia a Commissione regionale randagismo della regione Puglia, di cui fanno parte anche esponenti del mondo animalista pugliese, ha proposto un provvedimento normativo sull’assistenza sanitaria che il servizio veterinario di sanità animale deve erogare nell’ambito dei canili sanitari; un argomento a nostro avviso di grande interesse dal punto di vista sanitario, del benessere animale e, cosa da non trascurare, non privo di impatto economico sulla spesa pubblica. La normativa nazionale sull’argomento è assolutamente sintetica poiché, all’art. 2 comma 5° della L. 281/91, prevede che sui cani vaganti catturati e custoditi nei canili sanitari, fermo restando la necessità di procedere alla sterilizzazione come principale metodo di controllo di una popolazione animale “semilibera”, si effettuino trattamenti antiparassitari e vaccinazioni contro la rabbia e le altre malattie trasmissibili. Tale obbligo viene ribadito nel secondo comma dell’art. 4 della stessa legge che recita: “I servizi comunali e i servizi veterinari delle unità sanitarie locali si attengono, nel trattamento degli animali, alle disposizioni di cui all’articolo 2”. Il richiamo alle attività di pronto soccorso previsto nella stessa legge (comma 12 dell’art. 2 della L. 281/91) è sempre rimasto sulla carta senza alcuna attività di formazione del personale veterinario delle ASL e senza alcuna dotazione strumentale indispensabile a tale compito. Peraltro, nulla si dice riguardo i trattamenti sanitari su cani che presentano sintomi di qualsivoglia patologia o che abbiano subito traumi, o altre lesioni di qualsiasi natura. La L.R. 12/95 della Regione Puglia tratta l’argomento all’art. 8 e precisamente ai commi 2 e 3 in maniera ancor più sintetica ma con una portata sulle competenze dei servizi veterinari e sull’economia regionale dirompente: “i servizi veterinari della ASL devono garantire adeguata assistenza sanitaria nei canili sanitari”. Si passa, quindi, da un preciso, inequivocabile dettato restrittivo delle attività sanitarie pubbliche nei canili sanitari ad un generico obbligo di assistenza sanitaria che, se applicato alla lettera, richiederebbe un finanziamento pari a quello erogato per l’assistenza sanitaria pubblica agli umani. Sul Regolamento Regionale n. 13 del 30-062009 sono elencati le funzioni e i compiti delle UU.OO. del Dipartimento di Prevenzione della ASL. Tra queste vi è il servizio veterinario di sanità animale che ha i seguenti compiti: • Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive degli animali; • Profilassi ai fini dell’eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali; • Prevenzione e controllo delle zoonosi; • Controllo delle popolazioni sinantrope e selvatiche ai fini della salute umana e dell’equilibrio fra uomo, animale e ambiente; • Interventi di Polizia Veterinaria; • Gestione delle anagrafi animali e zootecniche per la parte di competenza; • Sistemi di risposta ad emergenze epidemiche delle popolazioni animali; • Sorveglianza e controllo sui concentramenti e spostamenti di animali, compresa l’importazione e l’esportazione, ferme restando le competenze degli Uffici Veterinari per gli

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UNA RELAZIONE-TESI PER L’ASSESSORATO on la Convention regionale “Randagismo e vagantismo in Puglia: da emergenza a modello di prevenzione” (Bari, 5 ottobre 2013), l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha analizzato dati e provvedimenti regionali per proporre soluzioni fattive, facenti leva sui Servizi Veterinari del SSR e sulle strutture veterinarie private autorizzate nel territorio regionale pugliese. Un documento ad hoc, a cura di ANMVI Puglia, è stato appositamente predisposto per l’Assessorato alla Sanità della Regione Puglia per ufficializzare le soluzioni emerse e incoraggiarne la concreta attuazione. La rigorosa definizione del ‘chi fa cosa’, prima istanza del documento, rappresenta il pre-requisito di una strategia di interven-

C

to che in tempi ragionevolmente brevi potrebbe far rientrare l’emergenza pugliese entro valori fisiologici, tanto da porre la Regione Puglia alla stregua di un virtuoso modello nazionale. Le proporzioni dell’emergenza odierna e la congiuntura economicamente sfavorevole, impongono politiche e legislazioni improntate ad un approccio scientificamente orientato al risultato, le uniche in grado di assicurare risparmi di spesa pubblica e di evitare sprechi di risorse umane e finanziarie. Nella foto da sinistra, Carlo Scotti (ANMVI) Rosalba Matassa (Ministero della Salute), Carla Bernasconi (FNOVI), Onofrio Mongelli (Servizi Veterinari Puglia) e Giovanni Tortorella (ANMVI Puglia) durante la Convention.

Adempimenti Comunitari (U.V.A.C.) e dei posti d’Ispezione Frontaliera (P.I.F.); • Sorveglianza e controllo sui trattamenti immunizzanti; • Lotta al randagismo e controllo della popolazione canina; • Controllo episodi di morsicature da cani; • Educazione alla salute per la parte di competenza; • Sorveglianza epidemiologica per la parte di competenza; • Tenuta registro tumori animali per la parte di competenza; • Attività di verifica dell’idoneità progettuale, strutturale e funzionale di strutture destinate alle attività oggetto di sorveglianza o controllo del S.I.A.V.A; • Referti, denunce, certificazioni ed attività connesse all’emanazione di provvedimenti contingibili ed urgenti; • Prestazioni o attività consequenziali al rilievo, per la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, di illeciti amministrativi e penali; • Formazione e aggiornamento del personale sanitario, tecnico e amministrativo afferente al Servizio; • Rilascio pareri tecnici su regolamenti comunali a Enti, Autorità e privati. Ancora tra questi compiti si possono riconoscere i livelli essenziali di assistenza dovuti gratuitamente ai cittadini da parte del servizio veterinario di sanità animale (DPCM del novembre 2001): • Sorveglianza epidemiologica e profilassi ai fini della eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali; • Prevenzione e controllo delle zoonosi;

• Interventi di polizia veterinaria; • Vigilanza sui concentramenti e spostamenti animali, compresa l’importazione e l’esportazione e sulle strutture ed attrezzature a tal fine utilizzate; • Igiene urbana e veterinaria • Lotta al randagismo e controllo della popolazione canina; • Controllo delle popolazioni sinantrope e selvatiche ai fini della tutela della salute umana e dell’equilibrio fra uomo, animale e ambiente. Nessuno di questi provvedimenti prevede l’assistenza sanitaria per i cani randagi recuperati e custoditi nei canili. La normativa regionale, già ricordata, appariva indubbiamente generica e necessitava di un chiarimento che avesse un suo peso dal punto di vista della gerarchia delle norme. Peraltro, a nostro parere, era fuorviante, pericolosamente fuorviante, riguardo alle competenze specifiche dei servizi veterinari pubblici. Era necessario, inoltre, chiarire la differenza di competenza professionale che vi è tra veterinari pubblici e LL.PP. È chiaro che la Regione non poteva elencare le competenze dei LL.PP. veterinari, ma poteva delimitare il campo d’azione dei servizi veterinari pubblici affinché si attenessero strettamente al loro mandato di tutori della sanità pubblica. Fermo restando, infatti, che i veterinari LL.PP. svolgono un ruolo altrettanto fondamentale nell’ambito della sanità pubblica - sulla salute e sul benessere dei cittadini (si potrebbero scomodare gli indicatori di sanità di microscala di antica memoria) -, è evidente come la legislazione vigente affidi ai servizi veterinari pubblici com-

piti esclusivi e fondamentali nell’ambito della sanità pubblica. Non sono competenze della veterinaria pubblica la diagnosi e la terapia delle malattie degli animali da compagnia che non siano zoonosi. Ed anche l’obbligo di vaccinazione dei cani randagi catturati nei confronti di malattie non trasmissibili all’uomo, è determinato dal generico mandato di profilassi delle malattie infettive degli animali insito nel regolamento di polizia veterinaria e dalla necessità di evitare, nell’ambito di concentramenti animali, qualsiasi malattia sistemica grave che di fatto aumenta il rischio di diffusione di patogeni di interesse zoonosico da parte degli animali colpiti. Per meglio dire, è necessario che il veterinario pubblico sia in grado di condurre al meglio l’esame clinico di un animale (E.O.G. ed E.O.P.) per poi decidere che quello che riscontra non fa parte delle sue competenze e deve essere affrontato da altri, in altra sede. Non possono far parte del bagaglio culturale del vet. pubblico, per es., le tecniche di pronto soccorso perché non si può pretendere che lo stesso professionista per es. abbia piena conoscenza dell’epidemiologia del coli O157 e delle sue vie di eliminazione negli animali da reddito e contestualmente si possa occupare della diagnosi e terapia di un’emorragia acuta per rottura di milza da trauma stradale in un cane. E venendo finalmente e brevemente alla D.G.R. 1223/13, non vi è alcun dubbio che essa sia volta al recupero delle precipue funzioni del servizio veterinario pubblico nell’ambito delle competenze di lotta e prevenzione del randagismo, lasciando, di fatto, a chi ne sa di più il compito di occuparsi delle malattie degli animali da compagnia. È evidente che le conclusioni della delibera 1223/13 sono un punto di partenza e non di arrivo. Ora sarà compito delle amministrazioni comunali (come proprietari degli animali vaganti catturati) e delle associazioni di protezione stabilire, con il fondamentale e insostituibile aiuto delle associazioni dei LL.PP. veterinari, un elenco di prestazioni sanitarie da erogare all’interno dei canili e, perché no, anche per i cani di persone economicamente svantaggiate per le quali il cane svolge comunque un ruolo “sociale” fondamentale. Si può iniziare a discutere di prestazioni da erogare agli animali da parte di un sistema sanitario pubblico? Vi sono gli spazi per immaginare almeno un sistema di “mutue”? Compito dei veterinari sarà quello di proporre un elenco di prestazioni ritenute assolutamente necessarie (livelli essenziali di assistenza degli animali da compagnia) per assicurare un’accettabile qualità di vita agli animali custoditi nei canili o di proprietà di persone economicamente svantaggiate. Poiché, però, la decisione sul tema è, ovviamente, politica e si tratta di una decisione che attiene a diversi livelli di coscienza nei confronti di esseri diversi da noi (si pensi alle diverse “coscienze” che il legislatore dimostra nei confronti, per es., delle norme sulla attività venatoria), si deve, a mio parere, concludere scomodando Benedetto Croce e il suo discorso sulle coscienze: “di fronte agli uomini che stimano Parigi valer bene una messa, sono altri pei quali l’ascoltare o no una messa è cosa che vale infinitamente di più di Parigi, perché è affare di coscienza” (cfr. discorso contro il concordato 24 maggio 1929). ■


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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

TECNICHE E MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE DI PICCOLI MAMMIFERI, UCCELLI E RETTILI Palazzo Trecchi Cremona - 11-13 Novembre 2013

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SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

SEMINARIO REGIONAE SIVAE PIEMONTE 2013 IL POA NEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI Torino - Domenica 17 Novembre 2013 Col patrocinio dell’Ordine dei Medici Veterinari di Torino 9.25 9.30 11.00 11.30 12.30

DIRETTORE DEL CORSO Alessandro Melillo Med Vet, Roma SEDE Cremona, Centro Studi Palazzo Trecchi

LA QUOTA COMPRENDE: • 3 pranzi e 5 coffee break • Estratti previsti in formato elettronico • Certificato di partecipazione

NUMERO PARTECIPANTI: 36 QUOTE Soci SIVAE/SCIVAC € 605,00 IVA inclusa Non Soci € 847,00 IVA inclusa

SEGRETERIA SIVAE Elisa Feroldi Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CALABRIA “IL PAZIENTE È ANEMICO, E ADESSO?” UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE Rende (Cs), 17 Novembre 2013 9.30 11.00 11.30

RELATORE Magda Gerou-Ferriani OBIETTIVI • Fornire ai partecipanti le informazioni necessarie per riconoscere i vari tipi di anemie • Spiegare i meccanismi di patogenesi • Discutere i test più appropriati per la corretta diagnosi • Illustrare i trattamenti più adatti PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori

13.00 13.30 14.30 15.30 16.00 17.00 17.30

Anemie rigenerative e non: un metodo semplice per capirle e distinguerle Pausa Come trattare efficacemente le anemie immunomediate, l’anemia da perdita, l’aplasia eritroide e alcune neoplasie midollari Relazione Commerciale Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

13.30 14.30 RELATORE: Dr. BIELLI Mattia DELEGATO: Dr. CUSARO Stefano OBIETTIVI La giornata si propone di fornire una panoramica sulla medicina e chirurgia nelle principali specie non convenzionali utilizzando casi clinici particolari gestiti secondo l’approccio orientato al problema. Lo scopo è poter introdurre i corretti metodi di raccolta dei dati anamnestici, degli esami obiettivo generale e particolare, dell’utilizzo degli esami diagnostici, passando per le possibili diagnosi differenziali fino ad arrivare alla terapia medica e/o chirurgica adeguata. PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 17 Novembre 2013 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2013. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. SEDE Università di Medicina Veterinaria di Torino SEGRETERIA SIVAE Elisa Feroldi Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZO LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO Citta Sant’Angelo, 10 Novembre 2013 portante per localizzare il problema 10.15 Da che parte passo per risolvere il problema? Solo l’anatomia necessaria... 11.00 Pausa 11.30 Le prime vie aeree: sindrome brachicefalica e paralisi laringea 12.15 Concetti generali di chirurgia toracica e toracoscopia 13.00 Pausa 14.00 La dispnea: è sempre colpa dell’apparato respiratorio? Discussione di casi clinici 15.00 Pausa 15.30 Traumatologia dell’apparato respiratorio: rotture tracheali, pneumotorace, ernia diaframmatica. Discussione di casi clinici 16.15 Discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Pala Garden - Contrada Robinson, Roges di Rende (CS) PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/40.35.30 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it RELATORE Luca Formaggini

A.N.M.V.I.

17.00 17.30

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

OBIETTIVI Fornire al partecipante tutte le nozioni necessarie per un corretto approccio chirurgico al paziente affetto da malattie dell’apparato respiratorio.

Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it

15.30 16.00

Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori Una diagnosi da prendere al volo: il POA in un paziente aviare Pausa Diagnosi strisciante: il POA in un rettile Relazione a cura dell’Università di Torino Pausa Il POA in un caso clinico in un furetto Pausa Il POA in un caso clinico in un coniglio Discussione finale Termine della giornata

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La visita clinica del paziente dispnoico ovvero quanto la fisiologia è im-

Il seminario è gratuito per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2013, è richiesta preferibilmente la pre iscrizione on line. SEDE Villa Michelangelo, Via Lungofino 2 65013 Città Sant’Angelo (PE) PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/40.35.30 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it


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Secondo corso ai sensi del Protocollo AIA ANMVI FNOVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Con il patrocinio Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia

“LA LAMINITE: UN PROBLEMA SEMPRE ATTUALE” Fiera di Verona - 8 Novembre 2013 RELATORI Hans Castelijns, DVM, Certified Ferriers, Arezzo John Peroni, DVM, MS, Dip ACVS PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Fisiopatologia della laminite acuta. PPID e CUSHING? J. Peroni 10.00 Laminite acuta: farmacologia e sostegno dello zoccolo. J. Peroni 10.30 Prime cure podologiche nella fase acuta, dal poliesterolo fino al gesso. H. Castelijns 11.0 Pausa caffè 11.30 Tecniche radiologiche corrette in caso di laminite e interpretazione radiografica. Castelijns-Peroni 12.00 Rifondimento (founder) senza laminite previa ma come conseguenza di perdita dell’integrità della muraglia dorsale. H. Castelijns 12.30 Assemblea dei Soci Sive 13.00 Pausa pranzo 14.30 Uso potenziale delle terapie rigenerative nella laminite del cavallo. J. Peroni 15.00 Tenotomia del flessore profondo:

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come, dove e quando. J. Peroni Principi di ferratura terapeutica nella laminite subacuta e poi cronica. H. Castelijns Pausa caffè Ricorrenze nella laminite cronica: terapia correttiva dello zoccolo J. Peroni Prevenzione della Laminite. H. Castelijns Discussione e termine seminario

A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

Formazione propedeutica per il Veterinario di Fiducia nel settore suinicolo

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Fondazione Università di Mantova

Venerdì 15 Novembre 2013 Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (Sezione di Brescia)

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La chirurgia del cane e del gatto

José Rodríguez Gómez, María José Martínez Sañudo, Jaime Graus Morales

La chirurgia per immagini 4 volumi cartonati, 1468 pagine, 3600 immagini, quadricromie di elevata qualità Servet, 2009 - 2012 L’opera illustra, passo dopo passo e con fotografie di elevata qualità, l’approccio e lo svolgimento delle principali procedure chirurgiche descrivendo il trattamento più adeguato di casi clinici reali. Si tratta di uno strumento essenziale sia per i medici veterinari professionisti che per gli studenti di medicina veterinaria.

Riproduzione e neonatologia del cane e del gatto 2a ed., 240 pagg., illustrazioni a colori, Edizioni Veterinarie, Maggio 2013 Listino: Euro 60,00

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Attualità scientifica Vet Journal

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Recidiva dell’ostruzione uretrale nel gatto maschio dopo cateterizzazione Tasso di recidiva a 24 ore e 30 giorni inferiore dopo trattamento con prazosin rispetto a fenossibenzamina ti trattati con prazosin, rispetto a 10 su 46 (21,74%) e 16 su 41 (39,02%) gatti trattati con fenossibenzamina. L’ostruzione recidivava dopo l’utilizzo di un catetere urinario 5F o 3,5F in 11 su 58 (18,97%) e 7 su 105 (6,67%) gatti rispettivamente, nel corso delle 24 ore. Non vi erano associazioni tra rUO e durata della cateterizzazione urinaria, som-

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD no studio retrospettivo ha valutato l’associazione tra fattori correlati al trattamento durante la cateterizzazione urinaria iniziale (IUC) nel gatto e recidiva di ostruzione uretrale 24 ore e 30 giorni dopo la rimozione del catetere. Si includevano 192 gatti maschi con ostruzione uretrale trattati presso un’unità di emergenza specialistica nel corso di 6 anni. Il tasso complessivo di recidiva dell’ostruzione uretrale (rUO) era del 10,94% (21/192 gatti) 24 ore dopo la IUC e del 23,57% (37/157 gatti) 30 giorni dopo la IUC. 24 ore e 30 giorni dopo la IUC, la rUO si sviluppava rispettivamente in 10 su 140 (7,14%) e 20 su 110 (18,18%) gat-

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PROTRUSIONE DISCALE TORACICA IN UN FURETTO

a paresi e la plegia degli arti posteriori sono un comune segno di malattia nel furetto e possono essere prodotte dall’estrusione o protrusione dei dischi intervertebrali oltre a numerose malattie sistemiche. Uno studio descrive l’insorgenza cronica di paraplegia in un furetto (Mustela putorius furo) in cui si diagnosticavano mediante mielografia l’ernia dei dischi intervertebrali T7-T8, T8-T9 e T10-T11 e la fusione vertebrale T9-T10 . Gli autori ritengono che lo stress eccessivo sull'annulus fibrosus e sulle fisi vertebrali indotto dalle vertebre fuse possa essere stata la causa della discopatia nelle localizzazioni atipiche di questo soggetto. “Intervertebral Disc Protrusion in a Ferret with Triple Thoracic Block Vertebrae” R. Orlandi, I. Mateo. Journal of Exotic Pet Medicine. Available online 9 October 2013.

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ministrazione di antibiotici o meloxicam o somministrazione consistente di analgesici durante la IUC. 24 ore e 30 giorni dopo la IUC, il tasso di rUO nei gatti trattati con prazosin era significativamente inferiore rispetto a quello dei gatti trattati con fenossibenzamina. Il tasso di recidiva dell’ostruzione a 24 ore era significativamente in-

feriore quando si utilizzava un catetere 3,5 F rispetto a un catetere 5F. “Initial treatment factors associated with feline urethral obstruction recurrence rate: 192 cases (2004–2010)” Peter F. Hetrick, Elizabeth B. Davidow. Journal of the American Veterinary Medical Association. August 15, 2013, Vol. 243, No. 4, Pages 512-519. ■


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Medicina degli animali esotici Tanti gli argomenti trattati: dalla chirurgia al laboratorio, dalla farmacologia alla statistica applicata abato 19 e domenica 20 ottobre a Cremona si è svolto l’incontro autunnale della Società Italiana Veterinari per Animali Esotici. Le specie sotto il riflettore sono state diverse (uccelli, cavie, conigli, camaleonti, serpenti velenosi, furetti) e così pure gli argomenti che hanno spaziato dalla chirurgia al laboratorio, dalla farmacologia alla statistica applicata al lavoro quotidiano. In questo semi-

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nario son state privilegiate le relazioni di base, sicuramente molto utili ai numerosi giovani colleghi che hanno affollato la sala. In apertura dei lavori Tommaso Collarile ha fatto il punto sulla malattia PDD (proventricolar dilatation disease), che rappresenta un argomento di medicina aviare molto attuale e stimolante. Emersa negli anni ‘70, alcuni aspetti della malattia non sono ancora stati del tutto chiariti e gli studi al riguardo sono in continua evoluzione. A seguire Marco Bedin ha parlato delle urolitiasi le

cui cause sia nella cavia che nel coniglio non sono ancora completamente conosciute, anche se sembra essere una patologia multifattoriale a cui concorrono l’alimentazione, l’anatomia e in piccola misura anche le infezioni delle vie urinarie. Dario d’Ovidio ha poi descritto il primo caso di liposarcoma a localizzazione lombosacrale in un furetto da compagnia e apparentemente non a partenza dal midollo osseo, in quanto sembrerebbe che i piani ossei siano stati interessati in un secondo momento. A chiusura della mattinata,

Diego Cattarossi ha descritto la sua esperienza realizzata nel Parco Zoologico Tropicarium Park di Jesolo (Ve), struttura che segue come Veterinario e che per due anni ha ospitato una mostra di serpenti velenosi (Killer animals), con tutte le complicazioni che la gestione di questi animali comporta. I lavori del pomeriggio sono poi ripresi con la relazione di Nicola Di Girolamo e Paolo Selleri che hanno spiegato come alcuni aspetti della statistica medica, che verifica l’efficacia o meno di terapie o scopre se un qualche problema medico o affine possa dipendere da fattori particolari, possano essere interessanti per chi si occupa della medicina degli animali non convenzionali. Mattia Bielli ha poi presentato dei casi clinici riguardanti l’emopatologia dei rettili e Cristiana Manetti ha descritto la gestione e le patologie più comuni nei camaleonti. A chiusura della sessione scientifica della prima giornata, Simone Rota ha presentato due relazioni, la prima sulla farmacocinetica e farmacodinamica dell’Enrofloxacin nelle tartarughe del genere Trachemys e la seconda sulle novità in analgesia nelle Trachemys spp. Al termine dei lavori di sabato, ha avuto luogo l’assemblea straordinaria, indetta dal Consiglio SIVAE per testare la fiducia dei soci al Direttivo in carica. È stata rinnovata la fiducia, ma la % dei soci che hanno votato a sfavore di questo CD è piuttosto alta ed è auspicabile che il presidente e i consiglieri utilizzino questo monito per migliorare soprattutto i loro rapporti e gli scambi con i soci, che non possono né debbono ridursi ai 2+2 giorni degli incontri semestrali. Novità interessante è stata che il bilancio della Società è in attivo, e questa è una grande notizia, visto che da tempo immemore non succedeva. Penso seriamente che le dimissioni del tesoriere abbiano giocato un ruolo importante, in questo caso! I lavori del secondo giorno sono stati aperti da Tommaso Collarile e da Ignazio Pumilia che hanno presentato con l’ausilio di video e filmati l’utilizzo del microscopio in medicina aviare fornendo così una guida pratica per meglio sfruttare le potenzialità diagnostiche di questo strumento. La chiusura dell’incontro è stata affidata a Francesca Orsoni che ha presentato un’indagine epidemiologica svolta nel 2011 su un campione di conigli della provincia di Bologna che ha delineato un quadro generale della situazione parassitologica del coniglio pet. Numerosi sono stati gli stand degli Sponsor, un gran bel segnale, a mio avviso, di vivacità e interesse per gli animali esotici. Il prossimo Seminario SIVAE non si terrà come di consueto in primavera a Palazzo Trecchi bensì a Rimini nell’ambito del congresso annuale SCIVAC e sarà l’occasione per festeggiare i 15 anni della SIVAE. Per questo motivo tutti i soci avranno accesso gratuito al Congresso e le giornate dedicate agli animali esotici saranno due. Arrivederci a Rimini! ■


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Dalle Aziende

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Innovet presenta Oculvet

Una nuova linea di prodotti a base di aliamidi ad attività lenitiva, lubrificante e detergente per i problemi di “occhio rosso” e “occhio secco” del cane e del gatto ono molti i problemi che minacciano gli occhi. Irritanti ambientali, sostanze allergizzanti, ma anche infezioni, traumi e vari altri disturbi possono, infatti, alterare il normale equilibrio (omeostasi) di questi importanti organi di senso. La conseguenza è la comparsa di arrossamenti e irritazioni oculari (“occhio rosso”), molto spesso accompagnate da modifiche nella quantità e composizione del film lacrimale, come lacrimazioni eccessive o secchezze (“occhio secco”). Sono queste le manifestazioni dei principali disordini oftalmologici del cane e del gatto (es. congiuntiviti, cheratocongiuntiviti, blefariti, uveiti, glaucoma). Se sottovalutate e non tempestivamente indagate e trattate, possono essere motivo di grande sofferenza per i nostri animali ed avere pesanti conseguenze anche sulla loro capacità visiva. Innovet trasferisce oggi all’oftalmologia veterinaria i risultati derivanti dal suo costante impegno in Ricerca e Innovazione. È nata così Oculvet®: la nuova linea oftalmologica a base di aliamidi che, riequilibrando e preservando

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l’omeostasi oculare, si propone come soluzione unica e innovativa per gestire “secondo Natura” i problemi di “occhio rosso” e “occhio secco” del cane e del gatto. Due sono i prodotti della linea Oculvet®, in cui l’azione lenitiva e protettiva delle aliamidi (PEA e Adelmidrol) è associata alle attività lubrificanti e detergenti di altre sostanze naturali. Oculvet® gocce è indicato per la protezione e la lubrificazione della superficie oculare in tutte le condizioni caratterizzate da arrossamenti o-

culari e da alterazioni quali-quantitative del film lacrimale. Le gocce oftalmiche contengono, infatti, un’associazione di PEA (palmitoiletanolamide), naturalmente presente nei tessuti oculari, dove esercita una fisiologica azione lenitiva riducendo l’esagerata reattività dei mastociti, e acido jaluronico, un naturale costituente dei tessuti oculari ad attività lubrificante e idratante. Oculvet® salviettine è indicato per la pulizia specifica della zona perioculare. Contiene Adelmidrol, analogo alla PEA che, associato ad un collaudato complesso di estratti vegetali, esercita un effetto detergente e lenitivo scientificamente comprovato. I due prodotti della linea Oculvet® possono essere acquistati senza obbligo di ricetta nelle farmacie, nei migliori negozi specializzati e dal medico veterinario.

USO 1 o 2 gocce per occhio due o più volte al giorno. Lavarsi accuratamente le mani. Asportare eventuali secrezioni intorno all’oc-

chio, usando una salvietta sterile (es. Oculvet® Salviettine). Utilizzare il contenuto della fialetta entro 36 ore dalla prima apertura. Una volta aperta, la fialetta va conservata in frigorifero. Il tappino capovolto può essere utilizzato per richiudere la fialetta.

PROPRIETÀ La PEA (palmitoiletanolamide) è una sostanza lipidica naturalmente presente in varie strutture dell’occhio, dove i suoi livelli si modificano in corso di malattia, al fine di proteggere i tessuti. L’applicazione topica di PEA, resa solubile grazie all’uso della ciclodestrina, mima i naturali meccanismi di protezione dell’occhio, esercitando un effetto lenitivo. L’acido jaluronico è una sostanza capace di legarsi alla superficie dell’occhio e trattenere grandi quantità di acqua, regolando così lo stato di idratazione della superficie oculare e, dunque, la sua lubrificazione. ■ Maggiori informazioni su: www.innovet.it/prodotti Scrivi al servizio consumatori del nostro blog: http://blog.innovet.it Visita la nostra pagina Facebook: http://www.facebook.com/innovet.it.

A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA Organizzato da

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PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI SCIVAC

CARDIOANESTESIA Cremona, 9/11 Dicembre 2013 Centro Studi SCIVAC DIRETTORI David Chiavegato, Med Vet, Dr Ric, Padova Roberto Rabozzi, Med Vet, Vasto (CH) RELATORI Claudio Maria Bussadori, Med Vet, Med Chir, Dipl ECVIM_CA (Cardiology), Milano David Chiavegato, Med Vet, Dr Ric, Padova Federico Corletto, Med Vet, PhD, CertVA, Dipl ECVAA, MRCVS, Six Mile Bottom (UK) Luca Ferasin, Med Vet, PhD, CertVC, PGCert (HE), Dipl ECVIMCA (Cardiology), GPCert (B&PS), MRCVS, Newbury (UK) Paolo Franci, Med Vet, CVA, Dipl ECVAA, Padova Alberto Perini, Med Vet, Dr Ric, Samarate (VA) Roberto Rabozzi, Med Vet, Vasto (CH) Roberto Santilli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Cardiology), Samarate (VA) ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (30) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA Non soci: € 950,00 + IVA (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione)

Corso Pratico Avanzato CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA

CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE

Cremona, 11/13 Dicembre 2013 Centro Studi SCIVAC

Valido come 5a parte dell’Itinerario Didattico di Ortopedia Cremona, 21/22 Gennaio 2014 Centro Studi SCIVAC

DIRETTORI Guido Pisani, Med Vet, Dipl ECVS, Luni Mare, Ortonovo (SP) Paolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, Torino

DIRETTORE Filippo Maria Martini, Med Vet, Dr Ric, Parma

RELATORI Paolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, Torino Federico Massari, Med Vet, Milano Guido Pisani, Med Vet, Dipl ECVS, Luni Mare, Ortonovo (SP) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24) QUOTE Soci SCIVAC: € 1.100,00 + IVA Non soci: € 1.350,00 + IVA (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione)

RELATORI Filippo Maria Martini, Med Vet, Dr Ric, Parma Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) LIMITE DI ISCRIZIONE: 6 Dicembre 2013 QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA Non soci: € 950,00 + IVA (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione)


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14 Calendario attività Dal 20 novembre al 9 febbraio Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi 20 - 22 Nov

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili

20 Nov 21 - 22 Nov

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO ZOOPROPFILATTICO DEL MEZZOGIORNO, SEDE DI PORTICI CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

3° IT. ANESTESIA: III PARTE - SUPPORTO VENTILATORIO, METABOLICO, ANALGESIA E GESTIONE DELLE COMPLICAZIONI PERIANESTETICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 25,4 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

LE MICOPLASMOSI NEGLI ANIMALI DOMESTICI: DIAGNOSTICA, TERAPIA E PREVENZIONE - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) - Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: segreteria@aivemp.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - TUTTO SUL CROCIATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA DEL CANE SPORTIVO - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO AVANZATO - DALL’INTERPRETAZIONE ALLA REFERTAZIONE IN RADIOLOGIA: METODOLOGIA E STRATEGIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

23 - 24 Nov

INCONTRO SIOVET

23 - 24 Nov

CORSO SCIVAC Attenzione: Evento annullato.

23 Nov

CORSO CEFME

CORSO BASE - UTILIZZO DEI LASER IN ODONTOSTOMATOLOGIA - - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria Commissione Scientifica - Tel. +39 0372 403504 - E-mail: commscientifica@scivac.it

24 Nov

INCONTRO SIRVAC

24 Nov

INCONTRO SICIV / SIMIV

24 Nov

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

24 Nov

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP

27 - 30 Nov

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

29 Nov

SEMINARIO NAZIONALE FSA / SCIVAC

29 Nov - 1 Dic

CORSO REGIONALE SCIVAC

30 Nov - 1 Dic

INCONTRO SOVI

30 Nov - 1 Dic

INCONTRO SINVET / SISCA

30 Nov

CORSO CEFME

COSA C’È DI NUOVO NEL PANORAMA DELLA RIPRODUZIONE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it APPARATO URINARIO: CITOLOGIA E NON SOLO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ERRORI E TRAPPOLE DIAGNOSTICHE IN MEDICINA INTERNA E PATOLOGIA CLINICA - Euro Hotel - Cascina (PI) - Viale Europa 6 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MALATTIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE SUPERIORI: CROCE E DELIZIA DEL MEDICO VETERINARIO - Hotel Tulip Inn - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it 2° IT. MEDICINA INTERNA: III PARTE - ENDOCRINOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO FSA- “PERCORSO DI STUDIO DI OFTALMOLOGIA: DI RAZZA IN RAZZA” - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it VENETO - CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA - Padova - Hotel Biri - Via Antonio Grassi 2 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MALATTIE INFETTIVE CANINE CON COINVOLGIMENTO OCULARE: DALLA PATOGENESI ALLA DIAGNOSI Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA GESTIONE DEL PAZIENTE EPILETTICO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it UTILIZZO DELL’OSSO DI BANCA E DEL PRGF NELLE RIGENERAZIONI OSSEE MASCELLARI - Cremona Palazzo Trecchi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria Commissione Scientifica - Tel. +39 0372 403504 - E-mail: commscientifica@scivac.it ERRORI E TRAPPOLE DIAGNOSTICHE IN MEDICINA INTERNA E PATOLOGIA CLINICA - Perugia - Via San Costanzo 4 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. MEDICINA FELINA: VII PARTE - CORSO 7 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 17,5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento per 15,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it UTILIZZO DEI LASER IN ODONTOSTOMATOLOGIA - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria Commissione Scientifica - Tel. +39 0372 403504 - Email: commscientifica@scivac.it CARDIOANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO AVANZATO - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

1 Dic

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA

2 - 4 Dic

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

3 - 4 Dic

CORSO SCIVAC

5 - 6 Dic

CORSO SCIVAC

7 Dic

CORSO CEFME

9 - 11 Dic

CORSO SCIVAC

11 - 13 Dic

CORSO SCIVAC

12 - 14 Dic

SEMINARIO SIVE

8TH SKIVE RESORT MEETING - Romantik Hotel Cappella - Corvara (BZ) - Str. Pecei, 17 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: info@sive.it

20 - 22 Gen

CORSO SCIVAC / FSA Nuova edizione!

21 - 22 Gen

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Nuova edizione!

CORSO BASE PER IL CONTROLLO DELLE CARDIOPATIE DEL CANE - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 4° IT. ORTOPEDIA: V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 36,6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

31 Gen - 1 Feb

CORSO SCIVAC Attenzione: Evento annullato.

CORSO AVANZATO - CHIRURGIA DELLA CATARATTA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

7 - 9 Feb

CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVE

XX CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVE - Milano - NH Hotel Assago - Strada 1 - Milano Fiori - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: info@sive.it

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VETERINARIA 36 | 2013

la VETERINARIA

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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Erika Taravella - Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 28 ottobre 2013

SOLUZIONI

Risposta corretta: b)

QUIZ 1

Una consistenza gelatinosa con filamento quando versato all’interno della provetta

Incontro SISCA: “...Il gatto

Un colorito chiaro, a volte maleodorante

2008

Nessuna delle risposte precedenti.

Distinguere un essudato da un trasudato non è una cosa possibile

ringrazia!” Cremona, Febbraio

Tutte le risposte precedenti;

Peso specifico di 1018, proteine 2,5 mg/dl e linfociti degenerati

QUIZ 2

Disoressia, risvegli improvvisi, aggressione per irritazione, alterazione del comportamento eliminatorio;

b c d e

Peso specifico maggiore di 1025, proteine totali maggiori di 3 mg/dl, cellule nucleate maggiori di 5000 per mm3 e batteri presenti in quantità variabile

Risposta corretta: a)

Iporessia/anoressia, ipersonnia, letargia, alterazione del comportamento eliminatorio (enuresi, encopresi);

a

Incontro SCVI: “Raccolte

d e

Aumento dell’appetito, sonnolenza, aggressione per irritazione e alterazione del comportamento eliminatorio;

anomale in cavità addominale”

a b c

2) L’essudato è caratterizzato da:

- Cremona, Settembre 2010

1) In presenza di dolore acuto i sintomi presentati dal gatto sono:


Professione Veterinaria 36-2013:ok

29-10-2013

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