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PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 10, numero 42 dal 9 al 15 dicembre 2013

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

UN PARERE SULL’ART. 727 DEL C. PENALE

L’ASSESSORE INCONTRA I VETERINARI

OTITE ESTERNA NEI GATTI RANDAGI

CHIRURGIA DEL CROCIATO NEL BOXER

SIRVAC FOCUS SULLA RIPRODUZIONE

A PAGINA 4

A PAGINA 6

A PAGINA 9

A PAGINA 9

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DERESPONSABILIZZAZIONE IMPUNITA

BREVI H7N9 H7N9 isolato da un paziente in Cina, per verificare la sua resistenza ai farmaci e il suo grado di infettività: il virus è risultato altamente resistente al farmaco antivirale, a causa di una mutazione. Il virus è in grado di infettare le cellule umane coltivate in laboratorio e si diffonde tra gli animali in modo efficace.

LPAI-H5 Il Ministero della Salute sta valutando l’adozione di misure nel settore avicolo rurale, dopo l’evidenza di correlazioni significative fra i virus isolati al Sud e quelli identificati in alcune aree del Nord. Da individuare i flussi commerciali nella filiera rurale che favoriscono il mantenimento del virus e lo spill over dell’infezione nel circuito industriale.

EQUIDI Si può procedere alla registrazione della movimentazione degli equidi (in ossequio all’Ordinanza Ministeriale 1 marzo 2013), in via telematica anche per movimentazioni inferiori ai 15 giorni. La conferma è arrivata dal Ministero della Salute su richiesta del Dipartimento Veterinario della FISE.

VK22U Avrà tempo fino al 28 febbraio 2014 chi deve giustificare situazioni di non congruità o non coerenza con lo Studio di Settore VK22U. On line il software per segnalare scostamenti dallo studio di settore.

SEMAFORI Secondo il Ministro Lorenzin i cosiddetti “semafori” creano allarme. In Gran Bretagna vengono applicati sui prodotti venduti nei supermercati e negli store. Ma si tratta di un’etichettatura che preoccupa i produttori italiani perché intende segnalare la quantità di grassi nei cibi, ma di fatto rischia di colpire prodotti pregiati made in Italy.

ORIGINE Indicazione dell’origine per le carni dal 2015. Il Comitato veterinario per la catena alimentare ha approvato il nuovo Regolamento. Sarà obbligatorio introdurre in etichetta il luogo dell’allevamento e della macellazione, mentre l’origine potrà apparire, su base volontaria, se la carne è ottenuta da animali nati, allevati e macellati nello stesso Paese.

CONSULTAZIONE ANMVI

L’abbandono ha un’altra faccia Elaborati i dati di 1074 questionari sugli animali lasciati nelle strutture veterinarie. A PAGINA 3

Chiudiamo l’anno con i dati di una indagine (pag. 3, ndr) che conferma tutte le contraddizioni della nostra società. Sembriamo il Paese più protezionista d’Europa e invece siamo come l’ultimo dei Paesi civilizzati, con cucciolate frutto di riproduzioni in libertà lasciate nel cartone davanti all’ambulatorio veterinario. Il numero di abbandoni “subiti” dalle strutture private è esponenziale: la veterinaria privata adotta 1,8 animali procapite, assorbe una consistente quota di abbandono e ne ammortizza il costo economico e sociale. Sono proprio i vituperati veterinari privati, quelli che osano curare a pagamento, ad adottare migliaia di gatti e cani dimenticati da tutti. Chi ha voluto l’obbligo di soccorso sappia che, date 1000 strutture, una media di 100 animali/anno viene portata al pietoso soccorso e mai più ritirata: nessuno paga e l’animale è scaricato sulla struttura. Chi si ostina a pesare fiscalmente sulle cure sappia che non si microchippa e non si paga il veterinario anche per motivi fiscali. Cominciamo con l’esentare da IVA le prestazioni ‘one health’ dando un segnale politicamente forte sull’importanza che il nostro Stato intende attribuire al con-

trollo sanitario degli animali da compagnia. Non ci si può d’altra parte nascondere che non è solo la crisi a frenare il possesso responsabile, ma lo è anche una errata programmazione socio-familiare che non pianifica gli oneri e la spesa (ventennale) del mantenimento di un cane. Fra i diritti animali, quello alle cure veterinarie dovrebbe essere conteggiato per primo. Ci sono “esseri senzienti” che non si esita a legare al palo fuori dalla struttura veterinaria. Tanto ci penserà il veterinario. Questo atteggiamento non è punito dal Codice Penale (pag. 4, ndr). Le aberrazioni della giurisprudenza dicono che l’abbandono dal veterinario non è reato, è “affido”. Una legislazione di questa portata avalla comportamenti illeciti: è de-responsabilizzazione impunita. Una legislazione velleitaria ed elettoralistica danneggia in primo luogo l’oggetto della tutela e tutti quelli che come noi suppliscono alle sue carenze. Se la sanità veterinaria è pubblica, i veterinari privati la stanno sostenendo pagando di tasca propria i conti economici e morali altrui. Sarà il caso di ricompensarli, anche se la parola più appropriata sarebbe “risarcirli”. Carlo Scotti, Direttore editoriale

MEDICINE ALTERNATIVE: PIÙ CONSUMI E PIÙ COSTI LE MEDICINE ALTERNATIVE O NON CONVENZIONALI, DA MOLTI DEFINITE SEMPLICEMENTE MEDICINE NATURALI, nonostante le continue e forti critiche della maggior parte del mondo scientifico che le osteggia, diventano sempre di più una quota significativa del mercato farmaceutico. In Italia le ultime indagini hanno evidenziato che almeno 11milioni di pazienti le usano regolarmente o sporadicamente. In Europa si parla di almeno 100milioni di utilizzatori. In Italia sono circa una trentina le aziende produttrici di farmaci omeopatici e tutte sono in crescita con un fatturato nel 2012 di oltre 160 milioni di euro. Vi è però una forte preoccupazione nel settore per gli elevati costi che queste aziende dovranno sostenere per registrare i farmaci naturali. Infatti, su suggerimento della UE, l’Italia ha deciso che tutti questi farmaci per poter essere commercializzati, a partire dal 1° gennaio 2016, dovranno essere obbligatoriamente registrati presso l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Le aziende produttrici dovranno quindi presentare un dossier per ogni prodotto, ma quello che preoccupa maggiormente è che per ogni farmaco l’Aic (Autorizzazione per l’immissione al commercio) costerà almeno 3mila euro oltre a 200 euro ogni anno per il mantenimento dell’iscrizione. Se pensiamo che i farmaci da registrare sono più di 25mila, il costo che dovrà essere sopportato dal settore è di circa 75milioni di euro. Un altro aspetto che preoccupa le aziende è che l’AIFA sembra voler rendere obbligatoria la ricetta medica anche per l’acquisto degli omeopatici. Su questo ultimo punto noi ci siamo sempre espressi a favore ritenendo che solo un medico veterinario, per quanto ci riguarda, possa prescrivere questi farmaci dopo una accurata visita diagnostica.

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Indagine Anmvi Informa

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Abbandoni e adozioni dal veterinario Le strutture private suppliscono, gratis, a carenze culturali e pubbliche on c’è solo il cane legato al guard rail dell’autostrada, l’abbandono degli animali ha un volto non meno spregevole anche se meno iconografico e meno noto. Nelle strutture veterinarie italiane vengono al pettine i nodi culturali e istituzionali prodotti da una insufficiente sensibilità civica e da leggi, civili e penali, più velleitarie che sostanziali nel garantire una vera tutela animale. E il conto pagato dalla collettività veterinaria è alto e tanto generoso quanto indebito. Negli ultimi tre anni, il 60,5% dei medici veterinari presso i quali è stato abbandonato un animale l’ha poi adottato: 1,8 animali adottivi pro-capite è il dato medio che emerge dalla consultazione avviata dall’ANMVI fra le strutture veterinarie per animali da compagnia e partecipata da medici veterinari di tutta Italia; 1074 compilazioni, dal 25 settembre al 30 novembre scorso. Il fenomeno dell’abbandono presso le strutture veterinarie italiane assume contorni ancora più ampi se lo si considera nella sua globalità, considerando anche i casi in cui l’animale è stato collocato o riconsegnato. L’ha vissuto il 77% dei veterinari aderenti all’indagine.

serie difficoltà economiche e legali”. La situazione è delle più classiche: “Intervento di chirurgia ortopedica su cane per incidente stradale lasciato in ospedale per oltre due mesi, poi è stato affidato”.

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ADOZIONI Nell’ultimo triennio, il 77% veterinari che hanno contribuito all’indagine hanno avuto almeno un caso di abbandono e - nella maggioranza dei casi - sono diventati, volenti o nolenti, proprietari adottivi (650 c.ca) di animali di cui nessun altro si è fatto carico, né i canili, né i rifugi, né le associazioni protezioniste, né l’eventuale proprietario, né il Comune, né la Asl. Non mancano Colleghi che hanno adottato fino a tre e oltre tre animali (un buon 22%) per un numero complessivo di “adozioni” di circa 1.200 (assumendo 4 animali oltre il valore 3). Nella maggioranza dei casi, l’animale abbandonato e adottato dal professionista è un gatto e, più in generale - anche quando si tratta di un cane - di un cucciolo, che la struttura veterinaria rinvenente non è più riuscita a collocare. In qualche caso, divenuto adulto, il cane adottato è diventato un ottimo cane “da guardia”, un dissuasore efficace, come altri rimedi messi in atto per scoraggiare la reiterazione del gesto, primo fra tutti l’impianto di videosorveglianza.

AZIONI E RISULTATI

PROFILO DEI PARTECIPANTI E DATI DI SINTESI veterinari che hanno aderito all’indagine sull’abbandono di animali in strutture veterinarie esercitano principalmente (52%) in ambulatorio/studio, soprattutto al Nord (50,4%) e al Centro (24%), più in area urbana (67%) che rurale e, in maggioranza (58,4%), sono sprovvisti di un ingresso regolamentato o sorvegliato. Quasi sempre, nella zona limitrofa è presente una Asl, un centro di protezione animale o un canile. Ciononostante, la struttura veterinaria rimane esposta all’abbandono e alle sue conseguenze economiche: mantenimento dell’animale, mancato onorario. Dati di sintesi (negli ultimi tre anni): Partecipanti: 1074 compilazioni; Casi di abbandono: 77% dei partecipanti; Animali abbandonati: 2400 c.ca; Percentuale adozioni: 60,5% dei casi di abbandono; Animali adottati: 1200 c.ca 1,8 pro-capite

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INCIDENZA DEL FENOMENO Il 34% dei partecipanti ha visto più di tre casi di abbandono nel triennio scorso, il 26,4% fino a tre casi e un 16,5% un caso. Parliamo dunque di migliaia di animali, almeno 2400 casi di abbandono dal veterinario nell’arco di tre anni, verificatisi in ogni stagione (per il 37% dei partecipanti), più frequentemente in estate o in primavera (per il 21%). Anche chi non ha mai fatto l’esperienza (23%) non esclude che possa capitare e ritiene comunque importante comprendere il fenomeno. Succede soprattutto nei giorni infrasettimanali (45%) e di giorno (37%). La consultazione testimonia di gattini rinvenuti in ceste o cartoni fuori dall’entrata, “lanciati” nel cortile o nel giardino della struttura, ma anche di cani legati al palo sul marciapiede, “gettati in sala d’aspetto” da persone che non si è

nemmeno riusciti a intravvedere, pronte a scappare su auto in corsa, oppure consegnate da pietosi cittadini che dicono di averli trovati nell’immondizia. Non secondaria l’incidenza del paziente, di proprietà o no, non più ritirato dopo la richiesta delle cure.

QUALI ANIMALI In media, circa 100 animali all’anno, fra cani e gatti, dopo essere stati portati dal veterinario per le cure non vengono più ritirati. Sono di più i gatti (57%) dei cani. E di più gli animali senza proprietario (82%, di cui il 36% cani e il 59% gatti). Ma anche il dato del paziente proprietario è significativo: il 19% sono cani non più ritirati dal proprietario, percentuale che arriva al 24% per i gatti; nel 27% dei casi si tratta, cane o gatto che sia, di un paziente sottoposto a cure straordinarie. Molto più raro (2%) l’abbandono in struttura veterinaria di un animale selvatico e quasi non rilevato dall’indagine quello di animali non convenzionali da compagnia. Il 62% degli animali abbandonati dal veterinario non è identificato con microchip, obbligatorio o volontario che sia, il che rende quasi impossibile l’azione di rintraccio, fatti salvi i casi fortuiti o i testimoni che hanno aiutato il veterinario a restituire l’animale.

CHI ABBANDONA Il soggetto che abbandona è prevalentemente occasionale e ignoto. Ma le testimonianze che hanno accompagnato la compilazione del questionario raccontano, non di rado, di un proprietario insolvente come responsabile del gesto. Nel 58% dei casi è un proprietario/detentore moroso, che lascia l’animale portato in cura “per non pagare le spese veterinarie”; è questa la spiegazione ricorrente, che i veterinari attribuiscono difficoltà economiche e, più raramente, a difficoltà di convivenza con l’animale. “L’abbandono da parte di proprietari insolventi crea

È un testa a testa l’esito finale, fra animali riconsegnati o collocati e animali che invece restano in adozione presso la struttura. È soprattutto nei confronti del proprietario che si concentrano gli sforzi per restituire l’animale in concomitanza con azioni di recupero del credito professionale che però vanno a buon fine solo nel 24% dei casi, anche quando si riesce a rintracciare il cliente. A seguire, specie in caso di rinvenimento di animale sconosciuto, l’azione maggiormente intrapresa è la segnalazione alla Asl che va a buon fine nel 57% dei casi, a fronte di riscontri risolutivi nel 70% dei casi in cui la struttura veterinaria si rivolga alle associazioni protezioniste, rivelandosi queste ultime i veri ammortizzatori degli abbandoni, insieme ai veterinari adottanti. L’indagine non rileva dati di punizione del reato a seguito di denuncia. Le denunce per abbandono sono del resto poche (9%); quando vengono sporte è principalmente alla Polizia Municipale, seguono a ruota, Polizia di Stato e Carabinieri. Solo il 7% di chi sporge denuncia si rivolge alla Procura/Magistratura.

SUPPLIRE E SUBIRE Verso il paziente abbandonato durante le cure, “la spesa economica è stata enorme“. “Ma non sono state avviate denunce perché non si è trattato di abbandono ma di affido alle cure veterinarie. Un’espressione giuridica così non ci aiuta“. È il vulnus giuridico approfondito dai legali dell’ANMVI (v. pagina 4) proprio in relazione alla consultazione, che lascia priva di adeguate tutele le strutture veterinarie che si sono fatte carico di supplire all’insufficienza culturale ed economica di proprietari impreparati al possesso responsabile e a gestire la crisi economica: “Voi siete veterinari ed è vostro dovere prenderlo”. “Veniamo inquadrati come San Francesco e non come una figura professionale“. L’indagine conferma un fenomeno tutt’altro che irrilevante e mai affrontato prima d’ora. L’ha fatto l’ANMVI, anche per raccogliere proposte. Ne sono arrivate due su tutte: la prima richiesta della Categoria è di una maggiore collaborazione da parte delle istituzioni preposte (Asl, Comuni e Forze dell’ordine in cima); la seconda è di approfondire le iniziative legali che si possono avviare a tutela dell’animale e del professionista stesso (v. pagina 4). ■

NOTA METODOLOGICA Sono stati analizzati 1074 questionari, on line e cartacei, quasi esclusivamente compilati da medici veterinari motivati a testimoniare la loro esperienza sull’abbandono presso la propria struttura. Solo un 23% degli aderenti non l’ha vissuta, ma non esclude che possa capitare e si dice comunque interessato a comprendere il fenomeno. La consultazione non si è avvalsa di un campione di riferimento e non ha prodotto dati valorizzabili come indici statistici, ma ha sondato l’andamento tendenziale di un fenomeno che si conferma rilevante. Si ringrazia Francesca Chiari (Ev Soc Cons arl) per il contributo all’elaborazione dei dati e tutti i medici veterinari che hanno compilato il questionario.


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Mancato ritiro del paziente: è reato di abbandono? Sulla configurabilità del reato di cui all’art. 727 del Codice Penale di LUIGI CAMURRI, ELENA GUERRESCHI Avvocati l reato di abbandono di animali è disciplinato dall’art. 727 del Codice Penale, il quale punisce coloro che abbandonano animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività con le pene dell’arresto fino a un anno o con l’ammenda da euro 1.000,00 ad euro 10.000,00. La domanda in oggetto mira a verificare se il suddetto reato si configuri nel momento in cui un soggetto affidi l’animale presso una struttura veterinaria per finalità terapeutiche, senza successivamente provvedere al ritiro e senza eventualmente corrispondere il prezzo dovuto per le prestazioni erogate, e quali rimedi siano esperibili dal professionista onde evitare o risolvere la problematica espressa. Innanzitutto appare utile comprendere in pieno quale sia la portata della contravvenzione di cui all’art. 727 c.p. ed il suo ambito di applicazione. Il bene giuridico tutelato è rappresentato dalla protezione della vita e dell’incolumità dell’animale: la norma mira a salvaguardare l’integrità di un animale con abitudini domestiche o comunque di cattività che altrimenti non sarebbe in grado di provvedere a se stesso. Consolidata giurisprudenza, infatti, ritiene che si configuri l’abbandono di animale nel momento in cui lo stesso “venga sottratto anche per mera colpa alle prestazioni idonee ad assicurarsi il rispetto delle esigenze psicofisiche specifiche di ogni animale con la conseguenza che lo stesso si trovi sprovvisto di custodia e cura ed esposto a pericolo per la sua incolumità”. (Cass. Pen, Sez. III, Sentenza n. 12852 del 7.2.2013). Inoltre, secondo la Suprema Corte si ha abbandono non solo nel momento in cui il padrone se ne distacchi volontariamente, ma anche in caso di inerzia o indifferenza nella ricerca del proprio animale scomparso (Cass. Pen. Sez. III, Sent. del 2.2.2011 n. 18892), nel caso in cui vi

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sia trascuratezza e disinteresse senza che si abbia un episodio concreto di distacco volontario oppure quando un animale subisca dei patimenti dovuti ad omissione dei doveri di custodia e cura senza che essi si traducano in una totale mancanza di accudimento (Cass. Pen. Sez. III, sent. n.5971 del 10.10.2012). Nel panorama giurisprudenziale attuale, la Cassazione Penale si è molto occupata di casi apparentemente simili a quello relativo al quesito, ovvero al fenomeno dell’affido temporaneo di animali presso canili o allevamenti sia privati che pubblici, con il successivo mancato ritiro dell’animale al termine del periodo previsto ed interruzione del pagamento della quota dovuta per la custodia. In tutti questi casi, la giurisprudenza ha sino ad oggi negato la sussistenza del reato di abbandono, motivando che la permanenza dell’animale presso la struttura può concretarsi in un mero inadempimento contrattuale, in quanto l’animale viene comunque mantenuto presso un servizio in grado di ga-

rantirne la cura e la custodia proteggendone l’incolumità (si veda, ex pluribus, la sentenza n. 13338 del 10.1.2012 - Cassazione Penale III Sezione). Ora, stante i consolidati principi giurisprudenziali, è necessario domandarsi se il caso di cui al quesito possa essere equiparato a quello di mancato ritiro presso un canile o un allevamento. Certamente una struttura veterinaria differisce completamente dal canile per finalità e per tipologia di struttura. L’animale viene affidato ad un ambulatorio o clinica veterinaria esclusivamente per un periodo limitato, finalizzato alla somministrazione di terapie e all’eventuale degenza prevista per la convalescenza e l’osservazione: queste strutture sono giustappunto dotate degli ambienti necessari allo scopo, mentre, normalmente, difettano (salvo casi eccezionali da verificare caso per caso) di luoghi e attrezzature adatti alla stabile permanenza di una pluralità di animali. Il professionista, inoltre, non ha la possibilità materiale né il dovere giuridico,

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di garantire, per un lungo periodo e senza ricevere alcun compenso, tutte le cure necessarie al pieno benessere dell’animale. Tuttavia è evidente che un veterinario, nel caso in cui un animale non venisse prelevato, non potrà né abbatterlo né abbandonarlo, salvo commettere a sua volta il reato di abbandono o maltrattamenti. Ed è altrettanto probabile che in questi casi il professionista continuerà a fornire all’animale le cure necessarie, quantomeno pasti e medicinali, e a custodirlo in un luogo protetto - pur se inadeguato alla vita quotidiana senza esporlo ad alcun pericolo. È evidente, infine, che in caso di mancato ritiro il veterinario finirà probabilmente per farsi carico di trovare una collocazione adeguata all’animale, non potendolo trattenere presso di sé. Il soggetto che, dunque, abbandona l’animale dal veterinario, è astrattamente consapevole del fatto che l’animale si trova in un luogo sicuro e che probabilmente verrà in qualche modo ricollocato: pertanto, non lo priva delle cure e custodia lasciandolo esposto a pericoli per la propria incolumità. Manca, pertanto, l’elemento soggettivo del reato, ovvero la volontà consapevole dell’agente di abbandonare l’animale domestico in una situazione di impossibilità a provvedere a se stesso. Mancando del tutto l’elemento soggettivo appare estremamente difficile ipotizzare la commissione del reato di abbandono di animale domestico o abituato alla cattività da parte di chi non ritira lo stesso presso il veterinario. Di conseguenza, la fattispecie di abbandono non sarà configurabile in nessun caso, neppure qualora l’animale non abbia un padrone identificato e venga affidato al veterinario da un soccorritore in caso di sinistro oppure la cui custodia sia affidata al Sindaco in caso di animale dimorante presso una struttura municipale. Certamente, sussistono in ogni caso le responsabilità civili per l’eventuale mancato pagamento delle prestazioni ed il mancato adempimento del condizioni contrattuali, ovvero il ritiro/recupero dell’animale, ed il professionista sarà, certamente, legittimato ad agire in via civilistica. Per quanto infine concerne il quesito residuo relativo alla sussistenza o meno dell’obbligo di prestare cure ad un animale - specialmente nei casi di sinistro stradale, la cui casistica è aumentata in ragione della recente introduzione dell’obbligo di soccorso imposto di cui all’art. 189 comma 9bis del Codice della Strada - appare evidente che la struttura veterinaria privata non abbia nessun obbligo di farsi carico dell’animale nel momento in cui, ad esempio, sia chiaro da subito che le spese non verranno pagate. Tuttavia, a norma dell’art. 11 del codice deontologico, ‘Il medico veterinario ha l’obbligo, solo nei casi di urgenza, anche se non invitato, di prestare le prime cure agli animali.’ . Si ritiene che sia, pertanto, onere del professionista fare una valutazione di massima del caso, e nel momento in cui ci si rendesse conto dell’indispensabilità di un intervento tempestivo per salvaguardare la vita dell’animale, non potrà negare la propria prestazione. In conclusione, valutata l’inefficacia dello strumento penalistico in relazione al caso di specie ovvero abbandono di animale in caso di mancato ritiro presso una struttura veterinaria, si ribadisce comunque l’esperibilità di azioni civilistiche volte al recupero degli onorari del professionista e all’ottenimento del risarcimento del danno per inadempimento contrattuale. A questo scopo, ai fini di una maggior tutela del professionista, si potrebbe valutare la possibilità di predisporre dei contratti o condizioni di contratto che vincolino il padrone o altrimenti affidatario dell’animale al ritiro dello stesso, come ad esempio il pagamento di penali forfettarie che disincentivino il soggetto all’inadempimento. ■


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6 Anmvi Regione Aggiornamenti dal territorio

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E adesso l’Assessore Gentile incontri i veterinari

UNA COMPORTAMENTALISTA IN ANMVI EMILIA ROMAGNA

Da ANMVI Puglia soluzioni veterinarie contro il randagismo il momento di far rientrare l’emergenza definendo un modello di prevenzione. ANMVI Puglia sollecita l’Assessore Gentile. I Medici Veterinari pugliesi attendono di incontrare in tempi brevi l’Assessore Regionale alla Sanità - Elena Gentile - che ha promesso un incontro tecnico con i veterinari in occasione della Convention regionale "Randagismo e vagantismo in Puglia: da emergenza a modello di prevenzione" tenutasi a Bari il 5 ottobre scorso. L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha analizzato dati e provvedimenti regionali per proporre soluzioni fattive, facenti leva sui Servizi Veterinari del SSR e sulle strutture veterinarie private autorizzate nel territorio regionale pugliese. ANMVI Puglia ha elaborato un documento ad hoc, già trasmesso all’Assessorato alla Sanità della Regione, per ufficializzare le soluzioni emerse e incoraggiarne la concreta attuazione. È necessario far rientrare l’emergenza pugliese ri-

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solvendo il problema dal punto di vista sanitario e del benessere animale, tenendo anche conto dell’impatto economico sulla spesa pubblica. "Auspichiamo quindi - afferma Donato Tedesco, Presidente ANMVI Puglia -

che l’Assessorato possa incontrarci in tempi ristretti per elaborare, con l’avallo deontologico degli Ordini provinciali pugliesi e della Commissione Regionale randagismo, un piano sistematico di interventi veterinari." ■

Btv: i territori stagionalmente liberi 2013-2014 Dal 9 dicembre al 14 febbraio 2014 - Aggiornamenti dal Min Sal al 9 dicembre fino al 18 febbraio 2014 compresi, cinque Regioni e sei Province possono sospendere la sorveglianza sierologica. L'elenco dei territori stagionalmente liberi è stato diffuso dalla Direzione Generale di Sanità Animale ai Servizi veterinari regionali e agli IZS. Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Piemonte sono le 5 Regioni interamente conformi, mentre sul restante territorio nazionale figurano le Province di Aosta, L'Aquila, Potenza, Perugia, Trento e Bolzano. Nell’elenco sono state inserite le province in cui i programmi di sorveglianza sierologica ed entomologica per Bluetongue hanno dimostrato, in un determinato periodo dell’anno, la conformità ai criteri stabiliti dal CESME e rispondenti a quanto indicato nell’allegato V del Reg. Ce 1266/2007. Per definire con maggiore precisione i territori stagionalmente liberi, si informa che il CESME ha utilizzato anche i dati sulle temperature rilevate dai satelliti. L’elenco delle province è possibile di modifica in ogni momento in relazione all’evoluzione della situazione epidemiologica delle singole province e in base agli esiti dei Piani di sorveglianza per Bluetongue e ai dati meteorologici ufficiali forniti dall’Aeronautica Militare. Per quanto riguarda le movimentazioni dei capi sensibili sul territorio nazionale, la nota del Ministero specifica che per i capi provenienti dalle zone di restrizione del territorio nazionale e diretti verso i territori stagional-

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mente liberi, le stesse sono consentite anche ai soggetti non vaccinati per l’intero periodo stagionalmente libero da vettori. Per le movimentazioni in ambito nazionale di sog-

getti diretti verso le rimanenti zone del territorio nazionale restano valide le vigenti misure indicate nel dispositivo dirigenziale (Prot. 19053) del 4 ottobre 2013. ■

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a composizione di ANMVI Emilia Romagna si arricchisce con l’ingresso di Simonetta Mattivi, veterinaria comportamentalista di Bologna. ANMVI Emilia dà quindi il benvenuto alla Collega per il suo nuovo incarico all’interno del Consiglio Regionale. La proposta di completare la composizione delle ANMVI Regione con l’ingresso di un veterinario comportamentalista era partita dal Vice Presidente ANMVI con delega al settore della medicina veterinaria comportamentale - Dott. Raimondo Colangeli. La decisione deliberata dal CD ANMVI era stata poi discussa ed approvata in occasione della riunione delle ANMVI Regione che si è tenuta in occasione del 78° Congresso Internazionale SCIVAC di Rimini. Una decisione ritenuta utile affinchè ogni regione possa essere supportata da questa figura, visto che alcune regioni come per es. l’Emilia Romagna stanno adottando le linee guida in materia di Pet Therapy. I consigli direttivi regionali ANMVI che volessero inserire all’interno del Consiglio un medico veterinario comportamentalista possono farlo contattando il Presidente di ciascuna ANMVI Regione.

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PRO SARDEGNA, ANMVI AVVIA LA RACCOLTA FONDI elle zone direttamente interessate dall’emergenza non risultano al momento medici veterinari direttamente colpiti dal ciclone. Tuttavia sono state attivate iniziative per la ricognizione dei danni alle strutture veterinarie e per la raccolta di fondi, per sostenere i colleghi che, a causa dell’alluvione che ha colpito la Sardegna, avessero subito danni professionali, privati o alle attività economiche. Come per altre calamità naturali, ANMVI confida nella sensibilità dei singoli medici veterinari e nella loro capacità di dar prova anche in questa occasione di vicinanza e di solidarietà. Versamenti "pro-colleghi Sardegna" possono essere eseguiti sui seguenti conti correnti postale e bancario aperti dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani e ad essa intestati: Conto corrente postale (causale "pro-colleghi alluvionati Sardegna") IBAN: IT75E0760111400000040777971 Conto corrente bancario (causale "procolleghi alluvionati Sardegna") IBAN: IT03M0623011402000030180174 Come in altre emergenze non epidemiche, i medici veterinari saranno coinvolti in azioni di tutela della sanità pubblica e delle popolazioni animali, con l’auspicio che le ripercussioni sull’economia del territorio possano essere prontamente contenute e indennizzate. ANMVI esprime solidarietà ai colleghi e alle popolazioni della Sardegna colpite da questa nuova drammatica emergenza. Per ogni informazione su questa iniziativa: Tel. 0372/40.35.36 (41) - inforegione@anmvi.it

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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ SPECIALISTICHE - Calendario Eventi 2014 - PRIMO SEMESTRE 21-22 MARZO Cremona

SIDEV

WORKSHOP – SELF-ASSESSMENT DI CITOLOGIA DERMATOLOGICA

23 MARZO Cremona

SIDEV

IL CONFINE TRA DERMATOLOGIA E NEUROLOGIA

29 MAGGIO Rimini

SIDEV

TERAPIA DERMATOLOGICA VETERINARIA: NUOVI FARMACI E NUOVI PROTOCOLLI

29 MAGGIO Rimini

SICARV

CARDIOLOGIA VETERINARIA: COSA È SUCCESSO IN 20 ANNI

29 MAGGIO Rimini

SISCA

LA RELAZIONE UOMO-ANIMALE: IL CAMBIAMENTO OPERATO DA SISCA

29 MAGGIO Rimini

SIANA

I TEST DIAGNOSTICI COME STRUMENTO GESTIONALE DELLE REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI MITI, LEGGENDE E VERITÀ SUI CARBOIDRATI

29-30 MAGGIO Rimini

SIOVET

L’ORTOPEDIA VETERINARIA ITALIANA NEL TRENTENNALE DELLA SCIVAC: COSA ABBIAMO IMPARATO NELLA TESTIMONIANZA DEI PRESIDENTI SIOVET L’ORTOPEDIA VETERINARIA NEL NOSTRO PAESE. OGGI E DOMANI

29-30 MAGGIO Rimini

SOVI

OFTALMOLOGIA CLINICA E CHIRURGICA…25 ANNI DOPO

30 MAGGIO Rimini

SIATAV

ANESTESIA IN PAZIENTI CRITICI E DIFFICILI

30 MAGGIO Rimini

SIMUTIV

ANALISI DI CASI CLINICI REALI IN MEDICINA D’URGENZA

30 MAGGIO Rimini

SIMEF

MEDICINA FELINA: TUTTO QUELLO CHE VI SERVE SAPERE...E QUELLO CHE NON SAPEVATE VI SERVISSE

30 MAGGIO Rimini

SIODOCOV

LO STATO DELL’ARTE IN ODONTOSTOMATOLOGIA VETERINARIA

SIMIV

AGGIORNAMENTI DI TERAPIA/PROFILASSI IN MEDICINA INTERNA: GASTROENTEROLOGIA, NEFROLOGIA ED EMATOLOGIA

31 MAGGIO Rimini

SIRVAC

IL GRANDE PROBLEMA DELL’INFERTILITÀ

31 MAGGIO – 1 GIUGNO Rimini

SINVET

NEUROLOGIA CLINICA…25 ANNI DOPO NEUROCHIRURGIA…25 ANNI DOPO

31 MAGGIO – 1 GIUGNO Rimini

SCVI

L’IMPIEGO DI MATERIALE PROTESICO NELLA CHIRURGIA DEI PICCOLI ANIMALI

31 MAGGIO – 1 GIUGNO Rimini

SIONCOV

SARCOMA INFETTIVO NEL GATTO: COSA ABBIAMO IMPARATO IN 30 ANNI IL MELANOMA, VEDIAMO SOLO NERO?

1 GIUGNO Rimini

SICIV

LA BANDA DEGLI EX-PRESIDENTI (SICIV) PRESENTA: CASI CLINICI (COMPLESSI E NON) IN CITOLOGIA

1 GIUGNO Rimini

SIFIRVET

IL GINOCCHIO DAL PUNTO DI VISTA DEL FISIATRA

1 GIUGNO Rimini

SVIDI

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEI VERSAMENTI CAVITARI

30-31 MAGGIO Rimini

SIDEV

SOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA

WORKSHOP SELF-ASSESSMENT DI CITOLOGIA DERMATOLOGICA Venerdì 21 e Sabato 22 Marzo 2014 Cremona, Palazzo Trecchi

SIDEV

SOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA

IL CONFINE TRA DERMATOLOGIA E NEUROLOGIA Domenica 23 Marzo 2014 Cremona, Palazzo Trecchi Aperto ai Soci SINVET

Sabato 22 Marzo 2014 9.00 Self-assessment su preparati citologici 11.00 Pausa 11.30 Self-assessment su preparati citologici 13.00 Pausa pranzo 14.30 Self-assessment su preparati citologici 16.00 Pausa 16.30 Discussione dei casi 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dei lavori L’ISCRIZIONE COMPRENDE Attestato di partecipazione, pause pranzo e caffè. RELATORI Francesco Albanese, Med Vet, Arezzo - Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia Chiara Noli, Med Vet, Dipl ECVD, Cuneo PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 21 Marzo 2014 14.30 Registrazione dei partecipanti 15.00 La refertazione in citologia C. Masserdotti 15.45 Presentazione di prototipo di refertazione - infiammatorio e tumorale C. Noli 16.15 Self-assessment su preparati citologici 16.45 Pausa 17.15 Self-assessment su preparati citologici 18.30 Termine dei lavori del primo giorno

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 22%) ENTRO IL 23 FEBBRAIO 2014 Soci SIDEV: € 242,00 Soci SCIVAC: € 315,00 Non soci: € 363,00 Numero massimo di partecipanti: 30 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it

13.30 Pausa pranzo 14.30 Sindromi iperestesiche nel cane e nel gatto - C. Falzone 15.15 Quando si incontrano la neurologia e la dermatologia: casi clinici - C. Falzone 16.00 Pausa 16.30 Casi clinici presentati dai soci SIDEV 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dei lavori

RELATORI Carlo Cantile, Med Vet, Pisa - Cristian Falzone, Med Vet, Dipl ECVN, MRCVS, Zugliano (VI) Rosanna Marsella, Med Vet, Gainesville, Florida (USA) PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 23 Marzo 2014 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Fisiopatologia del prurito - R. Marsella 9.45 Nuove frontiere terapeutiche nel controllo del prurito - R. Marsella 10.30 Pausa 11.00 Automutilazione acrale di origine neurologica nel cane - C. Cantile 11.45 Grattamento nel Cavalier King Charles Spaniel: non solo siringomielia C. Falzone 12.30 Assemblea annuale soci SIDEV

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIDEV/SINVET in regola con l’iscrizione 2014. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 22%) Soci SIDEV/SINVET 2014: GRATUITO Soci SCIVAC 2014: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it


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Attualità scientifica Vet Journal

Prevalenza di otite esterna nei gatti randagi del Nord Italia Osservata in più della metà dei casi di uno studio. Otodectes cynotis l’agente causale primario

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD no studio ha valutato la prevalenza dell’otite esterna nelle colonie di gatti randagi del Nord Italia. In 187 gatti randagi scelti a caso durante un programma di sterilizzazione si effettuava l’esame citologico dei tamponi del condotto uditivo esterno. In 86/187 soggetti si effettuava

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anche un esame otoscopico diretto del condotto uditivo esterno. Si riscontrava evidenza citologica di otite esterna nel 55,1% dei gatti. Si analizzava l’effetto sull’otite dell’età, del sesso, dell’habitat e della stagione di campionamento ma senza identificare fattori di rischio. Otodectes cynotis (da solo o associato) era la causa primaria di otite nel 53,3% dei gatti. Cocchi e bastoncelli, da soli o associati ad altri agenti, erano fattori perpetuanti rispettivamente nel 71,8% e nel 29,1% dei casi. La gravidanza era un fattore di rischio per l’otite causata da cocchi. Malassezia spp., da sola o associata, era il fattore perpetuante nel 50,5% dei soggetti. L’habitat urbano e la stagione invernale erano fattori di rischio di otite associata a Malassezia spp. Demodex cati era un reperto incidentale in 2 soggetti. Si osservava un buon accordo tra otoscopia e citologia per la diagnosi di otite esterna. Lo studio indica un’elevata prevalenza di otite esterna nelle colonie di gatti randagi e fornisce informazioni sui fattori causali di questa patologia felina, concludono gli autori. “Prevalence of otitis externa in stray cats in northern Italy.” Perego R, Proverbio D, Bagnagatti De Giorgi G, Della Pepa A, Spada E. J Feline Med Surg. 2013 Nov 13. [Epub ahead of print] ■

LE COLICHE NEI NEONATI EQUINI no studio retrospettivo ha documentato le cause di colica nei neonati equini, ha valutato gli aspetti clinici dei soggetti trattati con terapia medica e chirurgica, ha determinato il tasso di sopravvivenza a breve e lungo termine dei neonati con lesioni mediche e chirurgiche specifiche e ha valutato il raggiungimento dell’utilizzo atteso di questi soggetti. Si includevano 137 neonati (< 30 giorni) con un’anamnesi di colica o segni di colica entro un’ora dall’ammissione in clinica. La maggior parte dei neonati (122 [89%]) era sottoposta a trattamento medico. Le 3 più comuni diagnosi associate a colica erano enterocolite (37 [27%]), colica associata a meconio (27 [20%]) e colica medica transitoria (26 [19%]). I motivi più comuni di intervento chirurgico erano le ostruzioni strangolate del piccolo intestino e questi soggetti avevano maggiori probabilità di avere un dolore grave e continuo ed essere meno sensibili agli analgesici. Erano comuni le malattie concomitanti (87

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[64%]) ma non influenzavano significativamente la sopravvivenza. Il tasso di sopravvivenza a breve termine non era significativamente differente tra soggetti sottoposti a trattamento medico (75%) e chirurgico (73%). Il tasso di sopravvivenza a lungo termine era eccellente (66/71 [93%]) per i soggetti che sopravvivevano fino alle dimissioni. Nella maggior parte dei soggetti sopravvissuti fino alla maturità si raggiungeva l’utilizzo atteso (49/59 [83%]). La maggior parte dei neonati valutati per segni di colica può essere trattata con terapia medica. La sopravvivenza a breve termine dei neonati sottoposti a trattamento medico e chirurgico era buona. La sopravvivenza a lungo termine dei puledri dimessi dalla clinica era eccellente e nella maggior parte di essi si raggiungeva l’utilizzo atteso. “Colic in equine neonates: 137 cases (2000–2010)” Melissa C. MacKinnon et al. Journal of the American Veterinary Medical Association. December 1, 2013, Vol. 243, No. 11, Pages 1586-1595

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Più complicazioni dopo chirurgia del crociato nel Boxer Maggiore incidenza complessiva rispetto ad altre razze, soprattutto dopo tecnica LFS, secondo uno studio

no studio retrospettivo ha valutato se Boxer e Staffordshire Bull Terrier (SBT) avessero una maggiore incidenza di complicazioni o un esito più negativo dopo chirurgia del legamento crociato craniale (CCL) rispetto ad altre razze. Si studiavano 210 ginocchia canine di 33 Boxer, 47 SBT e 130 controlli. Nel Boxer, il tasso complessivo di complicazioni (39,4%), di complicazioni maggiori (30,3%) e di revisione chirurgica (18,2%) era significativa-

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mente superiore a quello dei gruppi di controllo (rispettivamente, 14,6%, 10,8% e 4,6%). Gli SBT non avevano complessivamente una maggiore probabilità di presentare complicazioni o di essere sottoposti a una revisione chirurgica rispetto ai gruppi di controllo. Considerando solo la stabilizzazione mediante sutura fabello-tibiale (LFS) laterale, sia i Boxer (32,0%) sia gli SBT (23,3%) avevano un maggior tasso di complicazioni rispetto ai controlli (6,3%). Non vi erano differenze significative di esito tra Boxer, SBT e controlli. Il tempo mediano di follow-up era di 2 anni (0,5-7 anni). Il tasso complessivo di complicazioni nei Boxer sottoposti a chirurgia del CCL era superiore a quello di altre razze canine. Analizzando separatamente le tecniche chirurgiche, la LFS era associata a un maggior tasso di complicazioni in Boxer e SBT. Sono auspicabili maggiori studi sulle tecniche chirurgiche specifiche di razza, concludono gli autori. “Retrospective analysis of complications and outcomes in Boxers and Staffordshire Bull Terriers undergoing cranial cruciate ligament surgery.” As Levien; Dc Brodbelt; Gi Arthurs. Aust Vet J. June 2013; 91 (6): 220-5. ■

Trattamento chirurgico e non chirurgico della rottura del crociato no studio clinico prospettico randomizzato ha determinato il tasso di successo a breve e lungo termine del trattamento chirurgico e non chirurgico dei cani sovrappeso con rottura del legamento crociato craniale (CCLR). Si includevano 40 cani di proprietà con CCLR unilaterale che venivano assegnati a caso a uno di due gruppi di trattamento: non chirurgico (fisioterapia, dimagrimento e FANS) e chirurgico (osteotomia di livellamento del piatto tibiale). I cani di entrambi i gruppi ricevevano lo stesso trattamento non chirurgico. Si valutavano i soggetti immediatamente prima e 6, 12, 24 e 52 settimane dopo l’inizio del trattamento attraverso un questionario al proprietario, l’analisi dell’andatura e l’assorbimetria a raggi X a doppia energia. Il trattamento era definito di successo quando la forza di reazione al suolo dell’arto affetto era > 85% del valore dei cani sani ed era presente un miglioramento ≥ 10% delle variabili del questionario. Le risposte ai questionari indicavano che i cani di entrambi i gruppi miglioravano durante lo studio ma il miglioramento sembrava maggiore nei soggetti del gruppo sottoposto a trattamento chi-

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rurgico. La percentuale di grasso corporeo dei cani di entrambi i gruppi diminuiva significativamente durante lo studio. I cani del gruppo di trattamento chirurgico avevano picchi di forza verticale significativamente superiori negli arti affetti, rispetto ai soggetti del gruppo di trattamento non chirurgico al momento di valutazione a 24 e 52 settimane. I soggetti trattati chirurgicamente avevano una maggiore probabilità di successo (67,7%, 92,6% e 75,0% per le valutazioni rispettivamente a 12, 24 e 52 settimane) rispetto ai soggetti sottoposti a trattamento non chirurgico (47,1%, 33,3% e 63,6% rispettivamente a 12, 24 e 52 settimane). I cani sovrappeso con CCLR trattati con metodo sia chirurgico sia non chirurgico avevano un esito migliore rispetto ai cani trattati soltanto con metodo non chirurgico. Tuttavia, quasi i due terzi dei soggetti del gruppo di trattamento non chirurgico avevano un esito positivo alla valutazione effettuata a 52 settimane, concludono gli autori. “Short-term and long-term outcomes for overweight dogs with cranial cruciate ligament rupture treated surgically or nonsurgically” Katja L Wucherer1; Michael G Conzemius; Richard Evans; Vicki L Wilke. J Am Vet Med Assoc. May 15, 2013; 242 (10): 1364-72. ■


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Sicurezza sul lavoro per la categoria dei medici veterinari Purina e Anmvi insieme per un corso personalizzato in Sicilia

a sicurezza sul lavoro è una priorità in tutti i settori, garantita per Legge da diverse iniziative, tra cui il corso obbligatorio per datore di lavoro RSPP e per addetti all’antincendio. Per la categoria dei Medici Veterinari, però, l’ambiente di lavoro presenta alcune peculiarità che possono richiedere particolari attenzioni. Per questo ANMVI ha sviluppato un format per garantire ai Medici Veterinari un corso sulla sicurezza adatto alle specifiche esigenze della categoria, che PURINA ha scelto di supportare con una ulteriore sessione locale sul territorio italiano. Dal 22 al 24 Novembre si è aggiunta infatti, grazie a Purina, la sessione a Cefalù, continuando un tour di sessioni ANMVI che ha attraversato nel 2013 diverse regioni Italiane Grazie alla consolidata collaborazione con il docente Dr Carlo Pizzirani - medico veterinario libro professionista con qualifica RSPP e Formatore AiFOs -, il corso ha riscosso un elevato gradimento, come sottolinea la Dottoressa Valentina Bosco, una delle partecipanti, “Consiglio fortemente a tutti i colleghi che ancora non lo hanno fatto, di seguire questo corso speci-

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ficatamente studiato per noi Medici Veterinari, che affronta tutte le possibili situazioni di rischio in cui si può incorrere all’interno di una clinica veterinaria. È infatti poco utile frequentare un corso qualsiasi dove mi parlano della prevenzione del rischio che posso correre utilizzando un ponteggio. Pertanto ringrazio ANMVI e Purina per aver dato la possibilità a noi colleghi siciliani di prendervi parte”. La realizzazione di questa sessione siciliana del corso ANMVI, fortemente voluta da Purina, si inserisce nell’ambito del programma Purina di attività al servizio dei Medici Veterinari, per dare loro supporto nella professione quotidiana e nel rapporto con i proprietari dei pet. Sempre Purina è infatti, a fianco di ANMVI e FNOVI con la III edizione del Mese del Cucciolo - per insegnare ai proprietari di cuccioli la buona pratica della visita dal veterinario -, con il Calendario 2014 PRO PLAN, con consigli e suggerimenti ai proprietari di gatti, per la loro gestione, cura e prevenzione e con l’Assistenza Tossicologica Veterinaria - un servizio per la risoluzione delle emergenze in animali da compagnia affetti da tossicosi, in collaborazione con il reparto di Farmacologia e Tossicologia Veterinaria dell’Università di Milano. ■


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SIRVAC Dalle Associazioni

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Focus sulla riproduzione Nuove linee guida e nuove conoscenze presentate a Cremona dal Dott. Xavier Levy multifattoriali (genetiche, ambientali, traumatiche, dipendenti dall’età gestazionale). Il dott. Levy ha concentrato l’attenzione sul fatto che l’aumento di rischio tumorale è dipendente dalla localizzazione ectopica e si presenta solo in età avanzata (a differenza di quello che avviene nell’uomo in cui il rischio di neoplasia testicolare da ectopia avviene in giovane età). La giornata si è conclusa con la presentazione di 3 interessantissimi casi clinici a cura di Soci SIRVAC che hanno aperto lunghi dibattiti, inol-

l 24 novembre scorso, in una Cremona ancora più viva e bella, vista la concomitanza con la Festa del Torrone, si è tenuta la seconda giornata 2013 della SIRVAC “Cosa c’è di nuovo nel panorama della riproduzione” durante la quale il Dott. Xavier Levy, relatore d’eccezione, ha catturato l’attenzione dei partecipanti illustrando le nuove conoscenze e le nuove linee guida in patologia e terapia della riproduzione. Il Dott. Levy, Med Vet Dipl. ECAR, attualmente lavora con il Dott. Mimouni nella clinica privata Centrer of Carnivores Reproduction in South-West (CRECS) che hanno in comproprietà a L’Isle-Jourdaine - Vienne in Francia. La giornata si è aperta affrontando il tema dell’incontinenza urinaria post castrazione, un problema che riguarda circa il 6% delle cagne sterilizzate e la cui incidenza aumenta in razze come il boxer e in tutti quei casi in cui esiste un sottostante problema anatomico all’apparato urinario (ureteri ectopici, ureterocele, diverticolo uracale ecc). Il dott. Levy dopo aver spiegato in modo chiaro ed esaustivo l’eziopatogenesi e i meccanismi fisici del problema ha illustrato tutte le possibilità terapeutiche sia mediche che chirurgiche. La giornata è poi proseguita con la relazione sulle vaginiti, un problema che può apparire banale ma che, oltre ad essere di grande fastidio per la cagna, ha anche un impatto molto importante sulla fertilità. Spesso le vaginiti sono infatti associate a cerviciti e la possibilità di concepimento ne risulta molto ridotta. Anche per questo problema il relatore ha ampiamente trattato tutte le varie possibilità terapeutiche concentrandosi su quelle ad oggi ritenute più efficaci. Dopo la pausa pranzo è stato invece affrontato il “criptorchidismo”, patologia sulle cui cause ancora oggi si discute e che possono essere

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a SIRVAC è su Facebook. Vieni a visitare la nostra pagina e clicca su “Mi piace” se sei interessato all’attività della nostra società. Sarai sempre aggiornato sulle nostre iniziative. Inoltre, se risulti iscritto per l’anno in corso, puoi entrare a far parte del gruppo chiuso SIRVAC attraverso cui poter condividere casi, problemi, idee per migliorare costantemente le nostre conoscenze e la nostra professionalità.

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tre il miglior caso, presentato entro Marzo 2015, sarà premiato con l'iscrizione gentilmente offerta da Royal Canin al congresso EVSSAR 2015. Colgo l’occasione per ringraziare il relatore, i soci presenti alla giornata e Royal Canin che, oltre ad essere sponsor annuale della SIRVAC anche per il 2013, in occasione di questo incontro con il Dott. Levy ha raddoppiato gli sforzi offrendo il servizio di traduzione simultanea ai partecipanti.

Il prossimo appuntamento per chi si occupa di Riproduzione sarà a Rimini in occasione del Congresso Internazionale Multisala SCIVAC con un’intera giornata dedicata all’infertilità. Il 2014 sarà il trentennale della fondazione della SCIVAC e, per celebrare questo importante avvenimento, gli iscritti alle Società Specialistiche potranno partecipare gratuitamente a tutte e 4 le giornate del Congresso che diventerà così un’ottima opportunità di aggiornamento e confronto anche con chi si occupa di discipline diverse. ■


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12 Lettere al Direttore Rispondo a Luca Cantini Caro Luca, mi hai messo in crisi (vedi PV 41/ 2013). Mi fa piacere ritrovarti, anzi leggerti, dopo così breve tempo ma mi hai messo in seria difficoltà. Nella tua lettera hai toccato tanti aspetti del randagismo, tutti sacrosanti e giusti, che meriterebbero un ben maggiore approfondimento di quanto si possa riassumere in poche righe. Hai ragione a dire che ogni regione, anzi ogni paese, vive e subisce il problema dei randagi in modo storicamente e culturalmente diverso. Ma proprio per questo motivo, io per primo, riconosco che le mie proposte vadano contestualizzate e, soprattutto, debbano “costituire si-

stema”; quindi, non singole iniziative scollegate fra loro e territorializzate in confini ristretti ma strategie confluenti. A niente servirà vietare di foraggiare i randagi se questi potranno trovare sostentamento in discariche a cielo aperto o presso compassionevoli animalisti disubbi-

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dienti. Così come sarà impossibile far riaffiorare la benefica “diffidenza” nei randagi se qualcuno si ostinerà a maneggiarli da cuccioli. A proposito di quei cani vaganti che citi, qualcuno si è mai impegnato a monitorarli e a scoprire la loro fonte di cibo? E di quei cani che, come tu dici, inseguono i ciclisti e terrorizzano i pedoni, qualcuno conosce la loro storia da cuccioli? Qualcuno sa quale sia stato il loro grado di “confidenza” con l’uomo nell’età della socializzazione? Forse (e io ne sono sicuro) se non avessero mai avuto contatti con gli uomini oggi si guarderebbero bene dall’inseguirli e aggredirli. Sei nel vero anche quando dici che il cane è un animale da millenni domestico. Ciò nonostante lo si può riportare, e a volte fortunatamente succede, allo stato ferale con buona pace della sua dignità, libertà e benessere.

“Il futuro lo dobbiamo costruire da soli consapevoli delle difficoltà di trovare aiuto da Politica ed Istituzioni”. Gianfranco Prada, Presidente Nazionale ANDI

Mi hanno chiesto di essere breve. Concludo con un’esperienza di vita vissuta, qualcosa che ha a che fare col business di certe gestioni a dir poco interessate. Al tempo dell’altra mia vita in ASL mi giunsero, per pura coincidenza contemporaneamente, due distinte richieste autorizzative, una per un canile pubblico, l’altra per un canile privato. Due progetti pressoché equivalenti in tutto meno che nel prezzo: più di un milione per il primo, meno di centomila euro per il secondo. Quale sarà stato il motivo? Luca, tu mi parli delle difficoltà delle Associazioni che si dissanguano e si tassano per amore degli animali. Io, i volontari, li ammiro e li stimo! Ma il marcio sta altrove… in alto, molto più in alto! Insomma, caro Luca, credo che abbiamo un po’ di ragione tutti e due. Sarà bello rincontrarci e parlarne. A presto e Buon Natale, Valerio Jarussi.

LA RAPPRESENTATIVA DI CALCIO VET LOMBARDIA el lontano 2004, su iniziativa del nostro Mister Ezio Abrami e grazie al prezioso contributo di Merial Italia (fondamentali per questo Alessandro Fogliazza e Roberto Del Maso), nasceva la rappresentativa di calcio dei veterinari lombardi. Siamo un gruppo di colleghi provenienti da diverse provincie che nel corso di 10 anni ha raggiunto eccezionali risultati sportivi (3 volte campioni d’Italia e per 4 volte finalisti) e che, grazie alla passione sportiva che ci unisce, ha creato nel tempo un forte legame di amicizia e rispetto reciproco. Sui campi di calcio i “vecchi” del gruppo, anche se poi tutti sono ancora convinti di potere fare la loro parte, hanno oramai lasciato più spazio ai giovani nuovi arrivati e il 15 Novembre scorso abbiamo partecipato e vinto la MERIAL CUP, un torneo internazionale indoor di calcetto che si è giocato a Lione (Francia). Quello che nel tempo ci ha sempre contraddistinto, oltre all’aspetto puramente sportivo, è un impegno anche nel sociale con la partecipazione ad iniziative tese ad aiutare persone meno fortunate di noi. Il 17 Novembre scorso infatti, nonostante la stanchezza per il viaggio di ritorno dopo la vittoria in Francia, siamo riusciti ad essere, anche grazie all’attenta organizzazione del dr Luigi Galimberti, al centro di ricovero di Pandino (CR) per passare una giornata con i 100 ospiti di questa straordinaria struttura. Gli impegni lavorativi e familiari aumentano sempre più…ma non abbiamo intenzione di fermarci, altre iniziative sportive e benefiche ci aspettano!! I RAGAZZI DI VET CALCIO LOMBARDIA www.vetcalciolombardia.it

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Esteve lancia Vetofol® Il propofol iniettabile per cani e gatti cambia veste e nome sala operatoria • Servizio di taratura dei vaporizzatori. Il nostro obiettivo è quello di sfruttare al massimo le sinergie professionali e promozionali derivanti dal fatto di avere una gamma completa di anestetici per gli animali da compagnia, rappresentando un partner affidabile per il professionista Veterinario. Per ulteriori informazioni su Vetofol® e sui servizi Quirofarm, contatta l’Agente Esteve della tua zona o la nostra Sede (Tel. 02 69964224). ■

l propofol iniettabile di Esteve Veterinaria da oggi si chiama Vetofol®. Con una concentrazione di 10 mg/ml e la più elevata qualità farmacologica, Vetofol® sostituisce Propovet®. Vetofol® è disponibile in due presentazioni: Vetofol® 5 flaconcini da 20 ml e Vetofol® 50 ml. L’integrazione di Vetofol® rende Esteve il laboratorio con la maggiore presenza nell’ambito anestetico-chirurgico veterinario, uno dei principali focus di eccellenza di Esteve nel contesto del marchio Quirofarm. Quirofarm integra tutti i servizi volti alla promozione dello sviluppo professionale dei veterinari nell’area anestetico-chirurgica degli animali da compagnia: • Servizio di Consulenza on line • Formazione pratica (workshop) • Formazione teorico-pratica presso i centri veterinari • Consulenza ed assistenza tecnica attrezzature • Offerte personalizzate di attrezzature per la

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GAMMA PRAZITEL® RAZITEL® è la strategia ideale per la prevenzione ed il trattamento delle infezioni miste sostenute da endoparassiti come nematodi e cestodi nei cani di taglia grande PRAZITEL® cani taglia grande contiene Praziquantel (175 mg), Pirantel Embonato (504 mg equivalenti a 175 mg di Pirantel), e Febantel (525 mg). Il dosaggio di PRAZITEL® cani taglia grande è pari a 1 compressa/35 kg o ½ compressa/17,5 kg. Grazie alla composizione, il prodotto ha un ampio spettro; la posologia (1 sola somministrazione) e la sua elevata appetibilità, conferita dall’aroma di carne, unitamente alla tollerabilità gastrica, rendono PRAZITEL® cani taglia grande un prodotto di riferimento per la lotta alle parassitosi interne del cane. ESTEVE, grazie all’esperienza nel settore degli antiparassitari, maturata in vari Paesi, propone il programma PRAZITEL®, che permette di personalizzare l’approccio antiparassitario al paziente e al suo stile di vita ed habitat. La gamma PRAZITEL® è composta oggi dalle seguenti presentazioni: PRAZITEL PER CANI DI TAGLIA GRANDE (1 compressa/ 35 kg di peso o ½ compressa per 17,5 kg): confezioni da 2 e da 20 compresse. PRAZITEL (1 compressa/10 kg di peso) disponibile in confezioni da 2 e 104 Compresse.

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14 Calendario attività Dal 13 gennaio al 27 marzo Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

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EVENTO E.V. IN COLLABORAZIONE CON ABIVET

CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICO VETERINARIO 1° ANNO – Centro Studi EV -Cremona - Via Trecchi, 20 -Palazzo Trecchi - Per informazioni: Sofia Bassanini - Tel. 0372- 403515 - E-mail: cortecnico@evsrl.it

20 - 22 GEN

CORSO SCIVAC / FSA Nuova edizione!

21 - 22 GEN

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Nuova edizione!

CORSO BASE PER IL CONTROLLO DELLE CARDIOPATIE DEL CANE - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 4° IT. ORTOPEDIA: V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

27 - 30 GEN 29 - 31 GEN 30 - 31 GEN

EVENTO E.V. IN COLLABORAZIONE CON ABIVET

CORSO PER TECNICO VETERINARIO 2° ANNO - Centro Studi EV -Cremona - Via Trecchi, 20 -Palazzo Trecchi Per informazioni: Sofia Bassanini - Tel. 0372- 403515 - E-mail: cortecnico@evsrl.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2° IT. PATOLOGIA CLINICA: IV PARTE - PATOLOGIA CLINICA E SISTEMA EMOLINFOPOIETICO, IMMUNITARIO E MALATTIE INFETTIVE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. OFTALMOLOGIA: IV PARTE - RAGIONAMENTO CLINICO ORIENTATO AL PROBLEMA IN OFTALMOLOGIA: ADESSO FACCIAMO DIAGNOSI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accred. ECM non previsto Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO AVANZATO - CHIRURGIA DELLA CATARATTA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

31 GEN 1 FEB

CORSO SCIVAC Attenzione: Evento annullato.

7 - 9 FEB

CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVE

10 - 13 FEB 11 - 14 FEB 19 - 21 FEB 19 - 21 FEB 23 FEB 24 - 27 FEB 24 - 25 FEB 28 FEB 1 MAR 5 - 8 MAR 6 - 9 MAR 10 - 13 MAR 11 - 14 MAR 12 - 14 MAR 15 - 16 MAR 19 - 22 MAR 21 - 22 MAR 21 - 23 MAR 21 - 22 MAR 23 MAR 24 - 27 MAR

XX CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVE - Milano - NH Centro Congressi - Strada 1 - Milano Fiori - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

EVENTO E.V. IN COLLABORAZIONE CON ABIVET

CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICO VETERINARIO 1° ANNO - Centro Studi EV -Cremona - Via Trecchi, 20 - Palazzo Trecchi - Per informazioni: Sofia Bassanini - Tel. 0372- 403515 - E-mail: cortecnico@evsrl.it

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

3° IT. CHIRURGIA: III PARTE - CHIRURGIA 3 (II EDIZIONE) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. CARDIOLOGIA: IV PARTE - ARITMOLOGIA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 1° IT. TRAUMATOLOGIA: I PARTE - VIE D’ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE DELLE FRATTURE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL CONIGLIO NEL CILINDRO: TRUCCHI PER IL SUCCESSO! - Ordine dei Medici Veterinari di Varese - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: info@sivae.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LOMBARDIA

EVENTO E.V. IN COLLABORAZIONE CON ABIVET

CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICO VETERINARIO 2° ANNO - Centro Studi EV -Cremona - Via Trecchi, 20 - Palazzo Trecchi - Per informazioni: Sofia Bassanini - Tel. 0372- 403515 - E-mail: cortecnico@evsrl.it

CORSO SCIVAC

BLOCCHI NERVOSI PERIFERICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PRATICO - ECOGRAFIA TORACICA E ADDOMINALE - RIEDIZIONE - Perugia. Facoltà di Medicina veterinaria - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it 1° IT. MEDICINA INTERNA: VIII PARTE - CORSO COMPLEMENTARE PER L’ESAME ESVPS - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: I PARTE - RADIOLOGIA DEL TORACE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SIVE Nuova edizione! ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

EVENTO E.V. IN COLLABORAZIONE CON ABIVET

CORSO PER TECNICO VETERINARIO 1° ANNO - Centro Studi EV -Cremona - Via Trecchi, 20 - Palazzo Trecchi - Per informazioni: Sofia Bassanini - Tel. 0372- 403515 - E-mail: cortecnico@evsrl.it

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

3° IT. CHIRURGIA: IV PARTE - CHIRURGIA 4 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. MEDICINA COMPORTAMENTALE: V PARTE - DALLA SINDROME COMPETITIVA DI RELAZIONE ALLA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE DEL COMPORTAMENTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALL’OFTALMOLOGIA - Padova - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. MEDICINA INTERNA: IV PARTE - NEUROLOGIA PER IL MEDICO INTERNISTA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SELF ASSESSMENT DI CITOLOGIA DERMATOLOGICA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC INCONTRO SIDEV

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

CORSO SCIVAC INCONTRO SIDEV / SINVET

EVENTO E.V. IN COLLABORAZIONE CON ABIVET

2° IT. MEDICINA D’URGENZA: I PARTE - MEDICINA D’URGENZA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CITOLOGIA DELLE NEOFORMAZIONI INTRATORACICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL CONFINE TRA DERMATOLOGIA E NEUROLOGIA - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO PER TECNICO VETERINARIO 2° ANNO - Centro Studi EV -Cremona - Via Trecchi, 20 - Palazzo Trecchi - Per informazioni: Sofia Bassanini - Tel. 0372- 403515 - E-mail: cortecnico@evsrl.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 42 | 2013

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Erika Taravella - Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 9 dicembre 2013

SOLUZIONI

Di un gemello incompleto Del sacco vitellino Di un prolasso dell’intestino dall’ombelico

c d

Il maschio è verde e la femmina è rossa Il maschio è rosso e la femmina è verde Il maschio ha il becco nero e la femmina giallo Fino ai due anni di età non c'è dimorfismo

QUIZ 1

Di una malformazione

a b

QUIZ 2

Di un ascesso

Risposta corretta: d) Secondo Incontro SIVAE Cremona - Settembre 2004

a b c d e

2) Si può riconoscere il sesso di un Ecletto (Eclectus roratus) a 45 gg di età? Risposta corretta: a) Secondo Incontro SIVAE Cremona - Settembre 2004

1) Un neonato di T. scripta vi viene presentato per la presenza di una massa tondeggiante arancio al centro del piastrone. Di cosa si tratta probabilmente?


Professione Veterinaria 42-2013:ok

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