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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
13 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 13 dal 12 al 18 aprile 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
ANMVI INTERNATIONAL DEBUTTA SUL WEB
LA CRISI CORREGGE GLI STUDI DI SETTORE
BENESSERE DEGLI EQUIDI E TRASPORTO
CERTIFICAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO
BOOM DI PRATICHE PER LA CENTRALE FSA
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BREVI
LEGGETE FINCHÉ POSSIAMO
OGM Il Ministro della Salute ha controfirmato il decreto del Mipaaf che nega la messa in coltura di ibridi di mais geneticamente modificati. Da Bruxelles fanno sapere che il testo del decreto interministeriale "dovrà essere notificato, ma anche che gli Stati membri possono adottare delle "clausole di salvaguardia". Il decreto nasce dalla decisione di negare l'autorizzazione alla semina del mais geneticamente modificato.
ESAME DI STATO L’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione veterinaria si terrà il 6 settembre. Nel darne comunicazione, il Ministero dell’Università ha comunicato che “è in corso di perfezionamento il decreto con cui saranno definiti le modalità ed i contenuti delle relative prove di ammissione ai corsi di laurea specialistica/magistrale programmati a livello nazionale per l'anno accademico 20102011”.
ANAGRAFE EQUINA La FISE ricorda che il termine di scadenza per l'Iscrizione all'Anagrafe Equina è il 30 aprile. Invito a provvedere all'iscrizione dei cavalli nella Banca Dati Nazionale, per evitare possibili sanzioni. Tutti i proprietari di cavalli in possesso di un documento di identificazione rilasciato prima del 1° gennaio 2007 devono richiedere all'APA l'inserimento nell'Anagrafe Nazionale (Banca Dati).
RABBIA (1) Proseguirà fino al 23 aprile la nuova campagna di vaccinazione che interessa 51 Comuni del Veneto. Un'altra campagna sarà ripetuta in autunno. Informazione alla popolazione sulle caratteristiche e sulle modalità di impiego delle esche: "non sono bocconi avvelenati, non vanno né spostate né toccate".
RABBIA (2) Essendo terminata la fase di emergenza, non è più necessario far ricorso ai Servizi Veterinari per l'antirabbica dei cani. La Regione Veneto ha avvisato con propria nota che "il servizio offerto dagli ambulatori dei veterinari liberi professionisti garantisce le ordinarie attività di profilassi".
FARMACI Dal 1 aprile 2010 è entrato in vigore un adeguamento dei diritti spettanti all’Agenzia Europea di valutazione dei medicinali. Lo prevede il regolamento CE 297/95 per quanto riguarda l’adeguamento al tasso di inflazione. Le tariffe sono dovute all’ufficio IV della Direzione generale del Farmaco Veterinario nella misura pari a un decimo degli importi indicati dal regolamento.
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19.000 copie ai veterinari Continua a crescere la diffusione della rivista a servizio della veterinaria A PAGINA 3
GOVERNO DISINFORMATO DECISAMENTE QUESTO GOVERNO È POCO ATTENTO A SOSTENERE L’INFORMAZIONE E LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA. Il Ministro dello Sviluppo Economico Scajola, in piena condivisione con quello dell’Economia, Tremonti, ha aspettato la fine delle elezioni regionali per emettere un decreto che dal 31 marzo sospende i contributi all’editoria, quei contributi che permettono agli editori di pagare tariffe postali agevolate come sostegno alla diffusione di un’informazione pluralistica e della cultura in tutti i settori. Quante volte al momento di pagare le imposte, di fronte ad una burocrazia ottusa, scoprendo gli aumenti della benzina, ci è scappato un “Governo ladro”? La stessa esclamazione è venuta spontanea anche a noi quando il 1° aprile abbiamo ricevuto la telefonata del nostro spedizioniere che ci informava che da quel momento le tariffe postali erano più che raddoppiate. Purtroppo non era uno scherzo. Decine di migliaia di euro in più per continuare a spedire le migliaia di copie, oltre 19mila l’ultimo numero, di questa rivista che un “collega”, evidentemente analfabeta di ritorno, ha dichiarato sulla Vetlink di utilizzare, anche se è scomoda essendo carta lucida, solo per altri scopi, ma che migliaia di colleghi ci ringraziano di ricevere e si lamentano se la consegna non è stata puntuale o è andata persa per i noti disservizi postali che l’aumento delle tariffe non risolverà di sicuro. Pensate che lo sforzo che il Governo dovrebbe fare per superare il problema sino alla fine dell’anno si riduce a circa 50miloni di euro, molto meno di quanto ogni giorno viene sopportato dalla finanza pubblica in sprechi, disservizi o tangenti. Evidentemente l’informazione dà fastidio. Noi, comunque, continueremo a garantirvi l’invio regolare di Professione Veterinaria.
Questo numero di Professione Veterinaria vi è stato spedito a tariffa postale piena. Per il nostro editore, la sospensione delle tariffe agevolate vuol dire un costo postale sette volte più alto, parliamo di migliaia di euro. Dal 1° aprile i Ministri Scajola e Tremonti non riconoscono più all’editoria professionale, senza scopo di lucro, scientifica e culturale, alcun sostegno economico. Poste Italiane è nel mirino dell’Antitrust perché non ha concorrenti in questo ambito di spedizioni; se il mercato si liberalizzasse, dicono, i costi postali si ridurrebbero e lo Stato non avrebbe più bisogno di sostenere gli editori senza scopo di lucro. Quasi vero. Diciamo “quasi” perché il corso degli eventi, ammesso che ci si arrivi, viene fatto pagare alle nostre tasche. Mentre scriviamo l’USPI, l’Unione della Stampa Periodica Italiana a cui aderiamo, ci ha comunicato di aver raggiunto un compromesso: si ragionerà di convenzioni pluriennali Editori-Poste, al posto delle agevolazioni postali compensate dallo Stato, ma è tutto da vedere. Per intanto, Professione Veterinaria e Edizioni Veterinarie (Ippologia, Veterinaria, AIVEMP Newlsetter, Exotic File, Large Animal Review, solo per fare alcuni esempi) continuano a spedire gratuitamente sen-
za far ricadere alcun costo sui nostri iscritti, assumendosi gli oneri e grazie al sostegno dei nostri inserzionisti. La soppressione delle tariffe agevolate postali è un duro colpo che rischia di creare un black out formativo e informativo per oltre 2 milioni di professionisti, concentrati soprattutto nell'area sanitaria. Respingiamo le sirene del web, che pure navighiamo ogni giorno, e rivendichiamo il diritto di fare informazione. Se qualcuno deve pagare, a nostro avviso, è solo chi ha lucrato fino ad oggi sulle nostre spedizioni, senza darci un servizio adeguato. La nostra editoria, l'editoria che fa capo agli organismi professionali, non percepisce alcun incentivo statale e spedisce prodotti editoriali gratuiti in abbonamento postale perché crede nel ruolo della comunicazione di categoria. Il Governo ha lasciato aperto uno spiraglio: ripescare fra i vari stanziamenti di cui dispone la Presidenza del Consiglio, ma non crediamo che il Ministro delle Finanze abbia tolto con una mano per restituire con l’altra. Dunque leggete finché possiamo spedire. E chissà che questa non sia l’occasione perché qualcuno impari ad apprezzare un bene esclusivo e comune come l’informazione veterinaria. Carlo Scotti
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Edizioni Veterinarie EV
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Professione veterinaria traina l’informazione veterinaria Crescono gli iscritti e crescono i lettori. La crisi non ci ha reso meno aggiornati
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di ANTONIO MANFREDI a situazione del settore veterinario non è il meglio che si potrebbe sperare e molte associazioni di fronte alle difficoltà stanno riflettendo sul da farsi. Qualcuna ha ridotto gli investimenti in attesa di capire cosa accadrà nei prossimi mesi. Noi, al contrario, stiamo investendo molto perché siamo convinti che in questi momenti sia un errore tirare
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i remi in barca lasciandosi andare dietro alla corrente, noi continuiamo ad investire, anche di più, sempre di più, per offrire ai nostri iscritti maggiori opportunità di aggiornamento e servizi migliori ed alle aziende che collaborano con noi occasioni sempre più interessanti per promuovere la loro attività ed i loro prodotti. È con piacere quindi che possiamo comunicare che la diffusione del nostro settimanale di informazione e formazione professionale, Professione Veterinaria, organo ufficiale dell’ANMVI, ha continuato ad aumentare la sua diffusione arrivando con il numero 11 a 19.000 copie. Questo obiettivo, che prevediamo continuerà a crescere ancora nei prossimi mesi, è stato raggiunto grazie all’aumento degli iscritti alle associazioni che fanno riferimento ad ANMVI e ad una revisione dei nominativi a cui Professione Veterinaria viene inviata in omaggio. Questi numeri già da tempo ci hanno permesso di essere la pubblicazione leader del settore veterinario considerando una diffusione che non ha uguali fra le riviste di editori privati. Ci rendiamo conto che per diffusione e contenuti siamo veramente unici. Perdonateci queste espressioni poco modeste ma siamo orgogliosi dei nostri traguardi che portano importanti vantaggi a tutti i veterinari che ricevono il nostro settimanale ed anche alle aziende del settore che con lo stesso sforzo economico, i costi della pubblicità non sono aumentati considerando la situazione di crisi,
possono raggiungere con i loro messaggi promozionali un pubblico sempre più vasto. Condividerete con noi che questo traguardo è un motivo di orgoglio per tutti gli operatori del nostro settore perché è soltanto grazie a loro (veterinari, aziende, grossisti, ecc.) che è stato raggiunto. Nel 2009 il calo della pubblicità dovuto alle difficoltà del settore, ma soprattutto le nuove norme postali che hanno aumentato le tariffe di spedizione e portato il limite del 45% di pubblicità, prima annuale, riferito ad ogni numero, ci avevano creato serie difficoltà economiche e gestionali superate poi con l’impegno della redazione che è costretta ad adeguarsi di volta in volta ad un numero di pagine che può essere anche sostanzialmente diverso passando dalle 16 alle 40 per le edizioni speciali legate ai congressi. Questa nuova normativa non ha molto senso, ma le proteste degli editori non hanno portato al momento a nessuna diversa proposta da parte della direzione delle poste. Possiamo aggiungere ancora alcune considerazioni sulle altre nostre pubblicazioni: Veterinaria, Large Animal Review, Ippologia, Exotic File e la News Letter dell’AIVEMP.
VETERINARIA Veterinaria è il bimestrale scientifico della SCIVAC. La sua diffusione continua a crescere in rapporto al costante aumento degli iscritti alla Società scientifica per animali da compagnia, settore al quale si rivolge la stragrande maggioranza dei giovani laureati. Le sue diecimila copie, ma soprattutto il sistema di controllo qualitativo per la selezione degli articoli da quando la rivista ha ottenuto l’indicizzazione, la rendono nel panorama italiano il riferimento scientifico più qualificato. La nuova impaginazione proposta più di un anno fa è stata molto apprezzata dai lettori.
LARGE ANIMAL
ANMVI OGGI E VETJOURNAL
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ogliamo l’occasione per ricordarvi altri due obiettivi importanti che abbiamo raggiunto negli ultimi mesi: @nmviOggi, quotidiano online dell’ANMVI, viene inviato ogni giorno a 15600 indirizzi email ed ha una lettura media quotidiana di circa 2.7/2.800 veterinari con punte oltre i 3.000 ed un numero di lettori unici settimanali superiore ai 9.500. Anche @nmviOggi, oltre ad aumentare costantemente la sua diffusione e regolare lettura, ha iniziato a proporre non solo testi ma anche filmati che rendono sempre più vivo il nostro quotidiano online. Il progetto sul quale stiamo investendo molto, per rendere @nmviOggi sempre di più il riferimento informativo di tutta la categoria veterinaria, è quello di incrementare lo strumento video affinché l’informazione sia sempre di grande qua-
lità, attenta, aggiornata, immediata, ed anche più vivace e facile da recepire. Uno sforzo non da poco che i lettori hanno dimostrato di apprezzare molto. Vetjournal, periodico scientifico online (tre volte alla settimana), ha lo stesso numero di invii di @nmviOggi ed una lettura media di circa mille lettori giornalieri, numero spesso superato in occasione di notizie di particolare interesse, ed oltre 5000 ogni settimana. Vetjournal recentemente si è proposto con una nuova veste grafica che lo rende ancora più accattivante al di là dell’indiscussa qualità delle notizie riportate oltre alla loro quantità. Queste caratteristiche lo hanno reso nel tempo uno strumento insostituibile per tutti i veterinari che vogliono avere un costante aggiornamento scientifico internazionale.
Large Animal Review è stabile come diffusione in quanto risente indirettamente della particolare crisi del settore degli animali da reddito. All’inizio del 2010 ha cambiato direttore editoriale, ora è Massimo Morgante dell’Università di Padova, ed ha ampliato la redazione per poter contare su più referenti scientifici in tutti i diversi settori degli animali da reddito. La sua periodicità, bimestrale, ma soprattutto i suoi contenuti (spesso riporta anche gli atti di importanti seminari o convegni) la rendono uno strumento di aggiornamento qualificato per i veterinari del settore. È in fase di definizione la sua indicizzazione internazionale.
IPPOLOGIA Ippologia risente anche lei delle difficoltà di questo settore. La sua diffusione resta quindi stabile. Dal 2010 è proposta in una nuova veste grafica. Il suo punto di forza è la elevata qualità dei contenuti. Ippologia è indicizzata e tutti gli articoli sono di conseguenza selezionati secondo un iter molto rigoroso. La pubblicazione, che ha una periodicità trimestrale, è molto apprezzata in ambito internazionale.
EXOTIC FILE Exotic File dopo alcune difficoltà economiche che l’hanno costretta a passare dal cartaceo al cd, e grossi problemi di regolarità nei tempi di pubblicazione previsti, ha trovato un nuovo equilibrio con la nuova redazione. Oggi è il riferimento più qualificato, se non unico, per tutti i veterinari che operano nel settore degli animali esotici e selvatici. La sua diffusione (600 copie) non è elevata ma raggiunge tutti gli interessati.
AIVEMP NEWSLETTER L’AIVEMP Newsletter con le sue 6500 copie raggiunge tutti i veterinari che operano nel settore pubblico. È uno strumento unico che arrivando a tutti i dipendenti pubblici permette una regolare informazione su tematiche di particolare importanza per questo settore. Gli strumenti di informazione non mancano. Da tempo copriamo tutte le esigenze scientifiche o professionali per permettere a tutti i veterinari una crescita culturale sempre più necessaria nell’evoluzione di questa professione. ■
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4 Anmvi Informa Benessere animale
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ANMVI International debutta sul web: successo in sala e on line Il benessere animale ha inaugurato il secondo triennio di formazione veterinaria organizzata da EV e finanziata dalla Regione Lombardia tante a cui stiamo andando incontro - conclude il Presidente dell'ANMVI - e che incoraggiamo, ma che dovrà essere guidata dalla veterinaria e rigorosamente sorretta dalle sue competenze pratiche e scientifiche". Apprezzato dalla rappresentante ministeriale il Manuale appena pubblicato dalla SIVE sull’Eutanasia nel cavallo che rappresenta un protocollo gestionale di riferimento per l’ippiatra che deve operare scelte cliniche ed eticodeontologiche.
GLI ESOTICI
i legge e si dice ovunque che il benessere animale sarà determinante per l’immediato futuro della professione veterinaria sia nel settore degli animali da reddito che in quelli d’affezione. Se questo è vero, lo è anche il fatto che il benessere animale è un tema ancora fragile tanto dal punto di vista scientifico che, di conseguenza, normativo. La tre giorni di ANMVI International, dal 7 al 9 aprile scorso a Cremona ha messo in evidenza il lavoro che la medicina veterinaria, pubblica e privata, dovrà affrontare insieme alle autorità compenti per indagare la problematica nel campo degli animali non produttori di alimenti. L’organizzazione scientifica è stata curata con la collaborazione di AIVEMP, SCIVAC, SISCA, SIVAE e SIVE. Hanno partecipato relatori dalla Francia, Polonia e Stati Uniti, consentendo di allargare il tema alla prospettiva europea e internazionale. Il convegno è stato seguito in diretta streaming da più di 1000 utenti.
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GLI EQUIDI La prima giornata, dedicata agli equidi e alla loro tipologia di impiego e di vita, ha suscitato un dibattito particolarmente sentito e partecipato nel confrontarsi con l'incertezza giuridica in cui si trova il cavallo “da compagnia”. Ai relatori che si sono succeduti nella prima giornata, ha fatto seguito l'intervento della rappresentante del Ministero della Salute, Rosalba Matassa, che ha presentato il
quadro giuridico degli equidi, sottolineando, nel corso di un animato dibattito, l'urgenza di una specifica legislativa sul cavallo non DPA (non Produttore di Alimenti) oggi solo "idealmente" considerato "da compagnia"; in realtà il suo status di animale d'affezione è giuridicamente incerto e necessita di essere sorretto da una norma precisa. Ne discenderebbe anche, secondo la dirigente ministeriale, una maggiore chiarezza anche rispetto alla fattispecie di maltrattamento e al campo di applicazione della Legge 189/2004. "Il cavallo oggi - dichiara il Presidente dell'ANMVI, Sandro Barbacini, che ha moderato i lavorideve finalmente trovare la sua collocazione tenendo presente, quando si parla di benessere, che la destinazione DPA o non DPA dell'equide, per il Legislatore non è concepita in funzione della tutela del cavallo ma del consumatore. È evidente invece la spinta della veterinaria a considerare inequivocabilmente "da compagnia" un animale non destinato a produrre alimento per l'uomo e l'esigenza della professione a sgombrare il campo dagli equivoci proprio nell'interesse del cavallo". "È però evidente - conclude Barbacini - che a questa definizione giuridica del cavallo può concorrere in modo determinante la professione veterinaria, in tutte le sue rappresentanze e ambiti di attività professionale. Ci sono infatti risvolti gestionali del cavallo, sia sanitari che di benessere, per i quali la professione dovrà disporre di strumenti normativi, professionali e terapeutici adeguati, basti pensare ai problemi geriatrici. È una evoluzione impor-
La giornata dedicata al benessere degli animali esotici è stata la verà novità del convegno, perché ha affrontato temi del tutto nuovi e scoperti dal punto di vista regolamentare e normativo. In Italia gli animali esotici sono “milioni”. Dove li mettiamo? Come li gestiamo? Cse, circhi, zoo, centri di recupero, ecc. sono realtà diversissime fra di loro e spesso tutto ciò che si è saputo dire in fatto di benessere è stato stabilire le misure delle gabbie. Bisogna andare oltre e applicare le conoscenze eco-etologiche degli animali. Il medico veterinario che oggi si occupa di “esotici” (definizione incerta quando non del tutto fuori luogo) si trova di fronte ad una “sfida” eco-etologica e di corretta gestione. Per la prima volta sono state presentate delle linee guida per alcune particolari specie a cura della SIVAE. Il Presidente della Società, Paolo Selleri, ha evidenziato come, in questo settore, “giudicare lo stato di benessere non è solo un’esperienza estremamente impegnativa ma spesso difficile da descrivere scientificamente. La valutazione del benessere richiede una profonda conoscenza delle caratteristiche fisiologiche ed etologiche delle specie che stiamo valutando”. La questione di fondo è la competenza: “Dobbiamo aiutare le autorità ad identificare i veterinari che sono effettivamente competenti in materia, dobbiamo anche andare oltre il senso comune e offrire soluzioni concrete che difendano gli animali, producendo norme possibili e sostenibili scientificamente. In passato l’applicazione di leggi troppo severe, che non hanno ascoltato le esigenze dei proprietari di animali esotici è stata causa dell’abbandono e della morte di molti esemplari. Dobbiamo evitare che si ripeta”.
GLI ANIMALI DA COMPAGNIA È questo il settore più ricco di riferimenti regolamentari e normativi, che ha visto sotto la spinta del Sottosegretario Francesca Martini una radicale innovazione, specie per quanto attiene al rapporto uomo-animale sotto il profilo culturale, educativo e della prevenzione. Cani aggressivi e patentino soprattutto. Ma anche potenziamento dell’anagrafe e del controllo della popolazione animale attraverso la sterilizzazione. Il Medico veterinario libero professionista è eticamente tenuto a far sapere al proprietario cosa vuol dire una riproduzione non consapevole. Il randagismo è una piaga irrisolta per il dichiarato “sperpero di soldi pubblici”. In questi anni lo Stato ha finanziato con somme ingenti le Regioni e i Comuni che in molti casi hanno solo fatto “cattivi investimenti”. Lo si è detto pubblicamente e lo si è ripetuto. Il canile costa e non
va inteso come un luogo di destinazione dell’animale, ma di transito verso l’auspicabile adozione, il reinserimento in un gruppo familiare. Sono in arrivo delle linee guida ministeriali di gestione di canili e rifugi e sta per essere riproposta l’Ordinanza, sospesa dal TAR, che prevedeva l’obbligo di nomina di un veterinario responsabile del rifugio. Quanto all’identificazione, le percentuali dei cani identificati sono ancora insoddisfacenti per il Ministero. Basti l’esempio di una regione virtuosa come il Veneto che si credeva attestata su cifre di registrazione anagrafica considerevoli e invece, nell’ambito dell’emergenza rabbia, si è scoperta al di sotto delle stime attese. Ribadita infine dalla dirigente ministeriale, Rosalba Matassa, l’importanza che la Banca Dati dell’Anagrafe sia pienamente accessibile al medico veterinario libero professionista e che inoculazione del microchip e registrazione in Banca Dati siano contestuali. Alcune relazioni saranno pubblicate su Professione Veterinaria a partire da questo numero, dove all’interno della rubrica FOCUS potrete trovare la relazione di Gianluigi Giovagnoli sul trasporto del cavallo. Il filmato video delle tre giornate è disponibile su EV Live alla pagina: http://www.livestream.com/evwebtv ■
I PROSSIMI PROGRAMMI IN DIRETTA STREAMING 20 aprile 2010, ore 14:30-15:30 ANESTESIA Le complicazioni renali perianestetiche [Federico Corletto] 10 giugno 2010, ore 12-13 ENDOSCOPIA Quadri normali e patologici delle principali patologie laringee [Davide De Lorenzi] 1 luglio 2010, ore 12-13 CARDIOLOGIA Ecocardiografia delle cardiomiopatie del gatto [Cecilia Quintavalla] 30 settembre 2010, ore 12-13 GASTROENTEROLOGIA Il ruolo della dx per immagini nel vomito [Federica Rossi] 9 ottobre 2010, ore 12-13 CHIRURGIA La lobectomia e la pneumonectomia polmonare [Giorgio Romanelli] 23 novembre 2010, ore 14-15 ANIMALI ESOTICI Patologie infettive e parassitarie e protocolli profilattici e vaccinali [Mattia Bielli] 14 dicembre 2010, ore 11:45-12:45 MEDICINA D'URGENZA Protocolli terapeutici dell'insufficienza respiratoria acuta [Paolo Gaglio]
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6 Anmvi Regione Abruzzo
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L’emergenza richiede un modello organizzativo strutturato In caso di calamità naturali serve una “catena di comando” che colleghi stabilmente la veterinaria alla Protezione Civile
repararsi “in tempo di pace” e creare un sistema di gestione strutturata delle emergenze calamitose. Di questo si è parlato al convegno “La Veterinaria nelle emergenze”, che si è chiuso l’11 aprile a Montesilvano (PE). Due giorni di bilanci e di prospettive sulla formazione e la prevenzione delle emergenze calamitose ed epidemiche. Con l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, il primo convegno internazionale ad un anno dal sisma abruzzese ha messo in luce l’esigenza di una struttura gestionale specifica. Le due giornate organizzate da IZS di Teramo e da ANMVI, aperte dal Prof. Vincenzo Caporale e dal Vice Presidente dell’ANMVI, Marco Melosi, hanno avuto un significato
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commemorativo ma anche progettuale. “In tempo di pace”, quando si è fuori dall’emergenza, è il momento di mettere a frutto l’esperienza e di sistematizzarla, di sfruttare quella risorsa preziosa che non c’è durante le catastrofi: il tempo. In frangenti in cui le decisioni vanno prese in tempo reale, poter disporre di una linea guida procedurale, forte della lezione appresa sul campo, potrà servire a prendere le decisioni e ad ottimizzare le risorse, sia nella fase acuta che in quella successiva. Il bilancio di Azione Veterinaria, la task force organizzata dall’Izs di Teramo, e quello dei Colleghi abruzzesi suggerisce l’adozione di una gestione strutturata e di linee guida capaci di tradurre in procedure codificate l’insegnamento appreso nel vivo degli interventi d’urgenza. I modelli possibili sono stati presentati da esperti degli USA e dell’Australia, nel corso della tavola rotonda, moderata da Giancarlo
Belluzzi responsabile di ANMVI International. Wayne Wingfiled ha indicato la via americana dell’Incident Command System, la cosa più importante e subito dopo la formazione. Anche negli USA la formazione nel settore dell’emergenza non è nei piani universitari ma è incoraggiata dalle Autorità sanitarie, anche attraverso il sistema di educazione continua in medicina la cui frequenza è indispensabile “per essere considerati soccorritori”. Gli esperti, da Toni Callan a Cristine Schneider agli stessi relatori italiani hanno sottolineato che non basta essere medici veterinari, che non basta la spinta solidaristica, gli interventi non vanno lasciati allo spirito volontaristico, ma occorre passare ad una scelta professionale. Nel suo intervento il Presidente dell’Ordine de L’Aquila, Pino Aseleti ha sottolineato l’importanza di coinvolgere gli Ordini professionali e i liberi professionisti in maniera sistematica prevedendo sin dalle prime fasi di coordinamento il loro diretto inserimento nella “catena di comando”. Gli Ordini professionali sono il collegamento istituzionale della veterinaria di campo con il livello organizzativo che a livello apicale fa capo alla protezione civile. E tramite il loro intervento coordinare anche le azioni dei liberi professionisti. E oltre a fare, bisogna anche imparare a “dire di fare”, ha detto Maurizio Manera, Presi-
dente dell’Ordine di Teramo, toccando il tema delle cronache mediatiche troppo distratte sugli aspetti di sanità veterinaria. Emozione e ricordi personali negli interventi dei Presidenti dell’Ordine di Pescara, Paolo Della Villa, e di Chieti, Enzo Mario Di Pretoro, che hanno ricordato le fasi di creazione di Azione Veterinaria, insieme al vissuto personale e i contatti con gli iscritti per sentirsi e per organizzarsi. Il collegamento con l’istituzione professionale è stato sottolineato anche da Carla Bernasconi, Vice Presidente della FNOVI che ha riepilogato le iniziative e le attività della Federazione. La mattina di domenica, dedicata alle emergenze epidemiche non derivanti da calamità naturali, ha consentito di mettere a fuoco gli scenari nazionali ed internazionali attuali ed imminenti perché “prevedere è prevenire”. Anche in campo epidemiologico, le recenti emergenze aviaria e blue tongue hanno consegnato alla veterinaria italiana un notevole bagaglio di esperienza soprattutto la seconda, di maggiore durata della prima, che ha visto l’influenza dell’Italia sulla legislazione comunitaria nell’adozione di provvedimenti e decisioni, fino alla creazione di un Centro nazionale di lotta alle malattie animali in cui far confluire conoscenze, risorse umane e l’impiego sempre maggiore di strumenti informatici. ■
Marco Melosi
LE CIFRE DELL’EMERGENZA E DELLA SOLIDARIETÀ
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'Istituto Zooprofilattico di Teramo ha stilato il bilancio dell'attività veterinaria svolta dall'Unità di crisi nell'area del cratere affidata dalla Protezione Civile nazionale. Complessivamente sono stati svolti 854 interventi sul territorio (fino al 31 dicembre 2009), 884 sono i cani recuperati, 325 i gatti recuperati, 486 i cani adottati, 158 i cani restituiti ai proprietari, 129 i gatti adottati da privati, 151 i gatti restituiti ai proprietari,1.559 le nuove identificazioni di cani, 3.738 gli interventi di assistenza clinica, 805 gli interventi di assistenza chirurgica,1.227 le chiamate giunte al call center Unità di crisi (fino al 3 settembre 2009). Sono stati inoltre smaltiti 150 mila chili di derrate alimentari di origine animale avariate, 81 ispezioni nelle cucine degli alberghi della costa, 2141 ispezioni negli allevamenti. Sono stati censiti 2134 cani e 536 gatti presenti nei campi tenda e 1600 sono i microchip consegnati. L'assistenza veterinaria per cani e gatti di proprietà o abbandonati è stata fornita grazie a quattro presidi veterinari (Canile sanitario Asl dell'Aquila, Ordine dei veterinari dell'Aquila, Facoltà di veterinaria dell'Università di Teramo, Regione Emilia-Romagna e Veterinari liberi professionisti). Da tutta Italia tanti colleghi hanno concretamente dimostrato la loro vicinanza alla veterinaria abruzzese. Complessivamente sono stati devoluti oltre 50.000 euro. Un contributo consistente è arrivato da un nostro Collega di Milano, Anselmo Cribiori, che ha ricevuto la donazione di “Daniela e Gianni”, due privati che hanno chiesto per sé stessi riservatezza e donato una cifra importante con il vincolo di destinarla ad interventi veterinari a favore degli animali da compagnia. ANMVI ha girato i proventi all’Ordine dei Medici Veterinari di L’Aquila.
Nazario Pagano
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Vincenzo Caporale
Giuseppe Aseleti
l Professor Vincenzo Caporale il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, ha consegnato una targa con i ringraziamenti del territorio abruzzese per quanto fatto da Azione Veterinaria su incarico della Protezione Civile, presente in sala nella persona di Marco Leonardi, veterinario del Servizio Emergenza Sanitaria del Dipartimento della Protezione Civile. Il Vice Presidente dell’ANMVI Marco Melosi ha ritirato dalle mani del Presidente Pagano la “targa alla solidarietà”, un gesto simbolico per ringraziare i privati che hanno stanziato somme per finanziare interventi di sanità veterinaria e tutti i colleghi che hanno donato fondi per la ricostruzione della veterinaria abruzzese arrivando a oltre 50mila euro di elargizioni. Targa commemorativa anche per Giuseppe Aseleti. Il presidente dell’Ordine di L’Aquila ha ricevuto il riconoscimento per aver vissuto e affrontato l’esperienza della catastrofe direttamente sul “cratere”. Il Presidente di ANMVI Abruzzo, Marco Della Torre, promotore del convegno ha ringraziato i 300 convenuti, le autorità e le personalità che hanno contribuito alla riuscita dell’incontro. Un ringraziamento va al Consorzio Agriservice. Il convegno era inserito nel progetto Internazionalizzazione della professione veterinaria realizzato da EV e finanziato dalla Regione Lombardia. Le relazioni saranno disponibili on line: www.izs.it
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Tribunali e condomini Legale
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Rischio aggressività nei cani abituati a stare nell’androne Una sentenza del tribunale di Genova mette in chiaro le responsabilità dei proprietari-condomini QUANTI ANIMALI SI POSSONO DETENERE DENTRO UNA CASA DI PROPRIETÀ?
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siste una norma che stabilisca un tetto massimo relativamente al numero di animali che è possibile detenere in una unità abitativa di proprietà esclusiva, anche all'interno del condominio? Riguardo al numero di animali detenibili in un’unità abitativa, va detto che non è fissato da alcuna normativa il numero massimo. In tal senso il T.A.R. del Veneto (sez. 1, n. 3600 del 15. 12. 2009) ha stabilito che la norma del regolamento di Polizia Urbana che vieta di detenere più di un cane in ogni abitazione in modo assolutamente generalizzato e incondizionato, senza distinguere si-
cani che vengono lasciati incustoditi nel vano scale di un condominio espongono il custode degli animali alle richieste di risarcimento danni degli altri inquilini. Specialmente in caso di aggressione, proprietario e affidatario devono inoltre ritenersi solidalmente obbligati al ristoro. Lo ha confermato il tribunale di Genova, sez. III, con la sentenza 24 marzo 2010. La burrascosa vicenda che si è consumata in un condominio ha visto contrapposte due famiglie residenti a causa delle lesioni riportate anche per i morsi di cani. In pratica una signora si è resa disponibile ad ospitare frequentemente gli animali di proprietà del fidanzato della figlia lasciandoli liberi e senza museruola nell'androne condominiale. Queste circostanze hanno aggravato i rapporti tra inquilini che hanno segnalato la strana abitudine della famiglia agli organi di polizia ma senza alcun beneficio. A seguito di una vera e propria aggressione, interrotta solo dall'intervento di alcune persone, un inquilino è dovuto ricorrere alle cure sanitarie per i morsi riportati dai cani e per questo motivo ha richiesto un risarcimento per i danni subiti. Il tribunale ha accolto le richieste
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della persona danneggiata ricostruendo anche i dettagli giuridici dell'intera vicenda. L'omessa custodia ed il malgoverno degli animali non interessano solo il proprietario dei cani, ai sensi dell'art. 2052 cc, ma anche i semplici detentori. In buona sostanza l'affidatario di un cane che per la sua personale imprudenza provoca danni a terzi è responsabile ai sensi dell'art. 2043 del codice civile. Tuttavia, prosegue la sentenza, «al profilo autonomo di responsabilità ai sensi dell'art. 2043 cc si accompagna la responsabilità oggettiva, fondata nel rapporto di utenza con l'animale del proprietario del cane che risponde ex art. 2055 cc (..). Affidatario e proprietario devono pertanto ritenersi, sia pure a diverso titolo, solidalmente obbligati». L'aver accettato di custodire gli animali del fidanzato della figlia, senza disporre di luoghi idonei e in mancanza di museruole e guinzaglio è quindi costato molto caro al condomino che è stato condannato al risarcimento dei danni e delle spese processuali. Anche perché, conclude il collegio, gli animali avvezzi a stare liberi nell'androne condominiale hanno interiorizzato quel territorio aumentando l'aggressività verso i passanti. ■
tuazioni oggettivamente diverse (quali, ad esempio, la taglia di detti animali o le dimensioni delle abitazioni, la disponibilità di cortili, ecc...) contrasta con la "tutela degli animali di affezione" di cui all'art. 1 della L. 281/91. (fonte: Italia Oggi)
Dobbiamo pagare i diritti discografici? “cugini dentisti” nei prossimi mesi dovranno affrontare in un giudizio (europeo) la questione sui diritti discografici per la musica somministrata ai pazienti in attesa di poltrona. A rimandare medici e odontoiatri davanti alla Corte di giustizia Ue è un'ordinanza della Corte d'appello di Torino nel contenzioso, aperto quattro anni fa, tra il Consorzio Fonografici (associazione che raggruppa 310 aziende discografiche, major e indipendenti) e uno studio professionale del capoluogo piemontese. Casus belli, il rifiuto dell'odontoiatra di riconoscere il compenso sulla riproduzione della musica che spetta a chi ha prodotto il «fonogramma» (articolo 72 della legge 633/1941, cosa diversa e aggiuntiva rispetto al diritto d'autore riscosso dalla Siae). Per il medico, che aveva vinto il processo in primo grado, i discografici non possono vantare alcun diritto sulla musica radiodiffusa in un ambiente, tra l'altro privato (discorso di-
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verso sarebbe per gli ambulatori pubblici), anche perché il "balzello" grava già sull'emittente radiofonica e, inoltre, manca lo scopo di lucro da parte di chi - lui stesso - allieta l'attesa dei pazienti diffondendo note. Ma secondo i giudici d'appello, che hanno rinviato la decisione ai colleghi europei, normative e trattati internazionali lasciano sospettare il contrario: soprattutto, si legge nell'ordinanza di rinvio, è tutt'altro che scontato che il pagamento alla fonte da parte della radio o tv emittente assolva anche l'obbligo di chi "ricicla" la trasmissione per un nuovo pubblico; il rilancio del segnale infatti «produce un'utilità aggiuntiva che come tale deve essere compensata a parte». In attesa che si pronunci la Corte europea, resta da sottolineare che il Consorzio negli ultimi anni ha raggiunto l'intesa per «equo compenso» con i più disparati esercizi, dalle associazioni imprenditoriali di supermarket ai bar, passando per Federalberghi per finire alla Cei (parrocchie e oratori). ■
L’AMMINISTRATORE PUÒ CHIEDERE IL CERTIFICATO
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n qualità di amministratore di un condominio posso, ai fini dell'igiene, chiedere ai conduttori dei relativi appartamenti e proprietari di animali (cani) la visione dei certificati sanitari aggiornati degli animali in loro possesso? A norma dell'articolo 1122 del codice civile, ciascun condomino, nel piano o porzione di piano di sua proprietà, non può eseguire opere che rechino danno alle parti comuni dell'edificio. Il danno può essere
attuale o potenziale. Questo legittima l'intervento dell'amministratore, che, a tutela degli interessi condominiali, con riguardo all'igiene delle parti comuni, può prendere visione dei certificati sanitari aggiornati dei cani in condominio. In particolare, il potere-dovere dell'amministratore deriva dalle attribuzioni conferitegli a norma dei numeri 2 e 4 dell'articolo 1130 del codice civile (tratto da L’esperto risponde, Sole 24 Ore del 12 aprile 2010).
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La crisi economica corregge gli Studi di Settore Chiesta anche una valutazione particolare per gli “studi femminili” OSSERVAZIONI Gli effetti della crisi sull'attività dei professionisti si sono evidenziati in modo differenziato per le diverse categorie, ma comunque in misura crescente nell'anno 2009 rispetto all'anno precedente. Gli esperti hanno apprezzato il lavoro della Sose, ma pure espresso alcune preoccupazioni in merito alla determinazione dei correttivi, sentito anche il parere dei rappresentanti delle diverse categorie: - si ritiene indispensabile una verifica dei correttivi da effettuarsi dopo aver conosciuto i risultati delle dichiarazioni relative ai redditi 2009, in quanto l'esiguità del tempo a disposizione e la difficoltà di reperire, nell'ambito
nuovi correttivi approvati il 30 marzo saranno ora tradotti da Sose in specifiche tecniche per predisporre la versione aggiornata del software Gerico 2010, da utilizzare per le prossime dichiarazioni dei redditi. La Commissione degli esperti, fra i quali il rappresentante della professione veterinaria Giuliano Lazzarini, ha approvato all'unanimità i correttivi per arginare l'impatto della crisi economica nel 2009 e ora invita a monitorare l'effettiva efficacia dei correttivi. A questo proposito, è fondamentale che il professionista segnali nell'apposito riquadro delle annotazioni del modello studi le motivazioni che possono giustificare un risultato inferiore a quello proposto dallo studio integrato con gli interventi correttivi. Particolare peso ha avuto l'analisi dei dati delle comunicazioni annuali Iva 2010 presentate dai contribuenti entro lo scorso mese di febbraio. Le elaborazioni sono state effettuate su un panel di 2 milioni di contribuenti che hanno applicato gli studi di settore nel quadriennio 2006-2009. L'adeguamento riguarderà solo il 2009, in quanto "per eventuali situazioni di accertamento fiscale negli anni precedenti il 2009 il professionista può già fare riferimento allo Studio UK22U andato in evoluzione dal 18 febbraio 2010". (GU n. 75 del 31-3-2010 - Suppl. Straordinario).
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delle attività professionali, gli elementi statistico-economicì sufficienti non hanno consentito la compiuta valutazione della crisi riguardante l'anno 2009, superiore a quella dell'anno 2008 in misura prevedibile ed ipotizzabile, ma non determinabile con sufficiente precisione; - si segnala che i dati rilevabili dalle comunicazioni annuali IVA non possono essere sempre significativi per il calcolo dei correttivi poiché ad esempio le professioni sanitarie non presentano normalmente le dichiarazioni e nell'ambito delle professioni tecniche la presenza di fatture con esigibilità differita potrebbe aver alterato i risultati;
- il correttivo individuale può non cogliere la realtà dei compensi degli studi di settore relativi alle professioni in cui rilevano i dati contabili e strutturali, considerata la rigidità dei costi relativi ai beni strumentali, del personale dipendente e degli altri collaboratori. La Commissione degli esperti ha anche voluto evidenziare che i correttivi rilevano sulla determinazione della congruità e non rivedono i calcoli dei parametri della coerenza, che perdono di significatività e valore nei periodi di crisi. Ragione per la quale, nei momenti di crisi, la sola incoerenza non può legittimare l’inclusione del contribuente nelle liste selettive. ■
Studio di settore, gravidanza e puerperio ll'Agenzia delle Entrate è stata presentata anche una relazione sugli effetti della gravidanza e del puerperio sugli studi di settore. In occasione della maternità, le donne che esercitano attività d'impresa o libere professioni si trovano frequentemente in difficoltà per lo svolgimento della propria, attività lavorativa. In particolare, per le donne che operano a livello individuale o in strutture di modeste dimensioni, possono verificarsi situazioni che determinano rilevanti riduzioni di ricavi o compensi, anche incidendo sul loro futuro professionale. Oltre alle attenzioni che comporta una normale gravidanza, per le imprenditrici che operano in piedi o in ambienti poco adatti alla particolare situazione e per le professioniste della sanità, si verifica con una certa frequenza la gravidanza a rischio che impone l'abbandono delle normali attività lavorative. Lunghe assenze possono essere motivate anche dalla importante scelta dì seguire i figli da vicino fino ai due anni, nei più delicati momenti della crescita, di dedicare
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loro il tempo di cui hanno bisogno. Analoghe situazioni possono altresì verificarsi in piccole società commerciali o associazioni professionali per effetto dell’assenza di una delle loro componenti. Meno gravi possono presentarsi le situazioni in caso di attività con strutture organizzative di maggior consistenza.
Nei casi illustrati, gli eventuali risultati di non congruità o incoerenza emergenti dagli studi di settore devono essere vagliati con estrema attenzione al fine di evitare presunzioni fiscali non consone con la realtà. Qualora la puerpera sia il cardine dell'attività deve essere valutata l'opportunità di considerare periodi di non normale svolgimento dell'attività quelli in cui essa deve limitare il proprio impegno professionale per la cura dei figli. In ambiti organizzativi più complessi, la gravidanza ed il successivo periodo di puerperio possono generare situazioni inquadrabili in cause che giustificano la non congruità dei ricavi e dei compensi o l'ìncoerenza. Le rappresentanze professionali, fra cui le professioni sanitarie coordinate da Giampiero Malagnino, auspicano che le prossime istruzioni ministeriali tengano conto di questi aspetti sociali ed economico-fiscali e che "la gravidanza e il puerperio, in base alle diverse condizioni delle contribuenti, siano indicate quali possibili cause di non normale svolgimento dell'attività, oppure quali cause che possono giustificare mancata congruità e coerenza". ■
MISURE IN FAVORE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI I TRE CORRETTIVI 1. "normalità economica": si va a incidere sulla durata delle scorte e la rotazione del magazzino, tenendo conto di merci e prodotti invenduti a seguito della contrazione delle vendite. 2."correttivi congiunturali di settore": riguardano tutti i soggetti non congrui. Per i professionisti che operano a prestazioni, l'intervento tiene conto del possibile aumento del peso degli acconti sul totale dei compensi. 3. "correttivi congiunturali individuali": interessano i soggetti non congrui che presentano una riduzione dei ricavi/compensi dichiarati. In questo caso, i coefficienti congiunturali strutturali e territoriali vanno a cogliere il grado di crisi registrato dal singolo soggetto.
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di iniziativa del Senatore Giuliano Barbolini (PDL) il disegno di legge Misure in favore delle attività professionali, finalizzato alla risoluzione di alcune “problematiche e diseconomie, che continuano a gravare sul mondo delle professioni”. In questo particolare momento di difficoltà economica del Paese e del contesto globale, si è inteso dare una opportunità di aiuto a tutti i professionisti, ancora oggi esclusi da ogni tipo di provvedimento di sostegno, come se
la crisi non riguardasse anche coloro che esercitano attività in questo settore. Il provvedimento intende, dunque, “ristabilire l’equità delle regole di mercato, consentendo anche ai professionisti di accedere agli strumenti contrattuali e finanziari già previsti per le imprese”. Sono anche previste disposizioni per consentire una maggiore deducibilità delle spese di aggiornamento, “dal momento che l’ordinamento professionale giustamente ne sancisce l’obbligatorietà”. La proposta è finalizzata anche ad eliminare un’altra disparità. In base all’articolo 13 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, infatti, i professionisti non possono beneficiare delle attività di garanzia col-
lettiva svolte dai confidi. Il Senatore Barbolini ritiene che “il mancato richiamo alle categorie professionali genera una sostanziale ed ingiustificata discriminazione tra imprese e lavoratori autonomi; in particolare penalizza pesantemente i giovani professionisti che vogliono iniziare l’attività in forma autonoma ed i piccoli studi che periodicamente devono adeguare le attrezzature software ed hardware della propria struttura. A causa dell’attuale formulazione della norma, i professionisti non hanno la possibilità né di costituire un proprio consorzio né di partecipare ad altri, vedendosi di fatto negato l’accesso al credito bancario alle stesse condizioni degli altri soggetti comparabili”.
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Predisponiamo i documenti per la dichiarazione dei redditi di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino i avvicinano i tempi per la predisposizione delle dichiarazioni dei redditi e, come gli anni scorsi, riteniamo che possa essere utile, anche alla luce delle novità legislative, fornire un elenco dei documenti da consegnare al consulente che si occuperà della elaborazione della dichiarazione con Modello UNICO 2010.
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DATI ANAGRAFICI Comunicare i dati variati rispetto a quelli già in possesso del consulente, segnalando in particolare: - I dati anagrafici1 dei familiari a carico per i quali si sono verificate variazioni rispetto alla dichiarazione relativa all’anno 20008; ad esempio: figli nati nel corso dell’anno o familiari non più a carico2. - I nominativi dei figli non più a carico3. - Le variazioni di residenza anagrafica e di stato civile (comunicare la data di variazione).
REDDITI DEI TERRENI E FABBRICATI - Comunicare le variazioni intervenute nel corso del 2009 o nei primi mesi del 2010 (derivanti da accatastamento, acquisti, vendite, donazioni, successioni, cambio di destinazione [ad esempio terreno agricolo divenuto edificabile], ecc.) fornendo la fotocopia del rogito notarile e l’eventuale certificato catastale (in caso di attribuzione di rendita ad un fabbricato che ne era privo). - Per ciascun immobile locato fornire l’importo del canone di locazione annuo (escludendo il rimborso delle spese condominiali) relativo al 2009, anche se non percepito. Segnalare le locazioni per le quali è stato stipulato o rinnovato (nel corso dell’anno 2009) un contratto di locazione ai sensi della legge n. 431 del 1998 (si tratta dei cosiddetti contratti convenzionali di cui all’art. 2, comma 3, della citata Legge 431/98) e fornire copia del contratto. - Nell’eventualità in cui i canoni di locazione non siano stati percepiti e ciò risulti da un procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità sarà necessario fornire gli estremi del procedimento in corso al fine non dichiarare i canoni di locazione non percepiti.
REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE ED ASSIMILATI Consegnare i seguenti documenti: - Certificazione (CUD 2010) rilasciata dal datore di lavoro o Ente che ha erogato il trattamento pensionistico. - Documentazione relativa a somme percepite a titolo di borse di studio; assegni periodici percepiti dal coniuge (ad esclusione di quelli destinati al mantenimento dei figli) in conseguenza di separazione o divorzio4; altri assegni periodici percepiti, compresi quelli testamentari e alimentari, indennità, percepite per cariche pubbliche elettive, ecc...
REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE SEPARATA Consegnare i documenti relativi a: - Indennità di mobilità e trattamenti di integra-
zione salariale; - Redditi conseguiti in dipendenza di liquidazione di società commerciali; - Plusvalenze derivanti da cessioni a titolo oneroso di terreni edificabili; - Premi di assicurazioni vita riscattate nel primo quinquennio; - Rimborsi di imposte (ad esclusione di IRPEF) e oneri dedotti o detratti in anni precedenti; - Redditi percepiti in qualità di erede; - Redditi di fonte estera (diversi dai dividendi).
DIRITTI D’AUTORE - Consegnare la certificazione rilasciata dal sostituto d’imposta.
REDDITI DI PARTECIPAZIONE IN SOCIETÀ DI PERSONE Consegnare i seguenti documenti: - Certificazione rilasciata dalla società partecipata.
REDDITI DI CAPITALE Dividendi incassati Consegnare la “Certificazione relativa agli utili corrisposti” nell’anno 2009 rilasciata dagli Istituti di credito.
REDDITI DIVERSI La tipologia dei “Redditi Diversi” di cui all’art. 67 D.P.R. 22.12.1986 n. 917 è molto ampia, a titolo esemplificativo si citano i seguenti redditi: - Lavoro autonomo occasionale; - Plusvalenza (differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto) realizzata mediante la vendita di unità immobiliari, acquistate o costruite da non più di cinque anni ad esclusione di quelle acquisite per successione e di quelle che per la maggior parte del periodo intercorso tra l’acquisto (o la costruzione) e la vendita sono state adibite ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari; - Plusvalenza realizzata mediante la vendita di partecipazioni in società di qualsiasi tipo, per le quali non sia stata applicata la tassazione forfetaria al momento della vendita; - Redditi di beni immobili situati all’estero; - Redditi derivanti dall’affitto di terreni per usi non agricoli;
- Redditi derivanti dalla concessione in affitto, locazione, noleggio, ecc. di beni mobili in genere. Consegnare i seguenti documenti: - Certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta attestanti il compenso percepito per lavoro autonomo occasionale e le ritenute subite. - Ogni altro documento relativo alle predette tipologie di redditi.
TRASFERIMENTI DA E PER L’ESTERO E INVESTIMENTI ESTERI Consegnare i documenti relativi a trasferimenti di denaro, titoli e valori mobiliari, se superiori a Euro 10.000,00, intercorsi nell’anno. È inoltre necessario indicare la consistenza in valuta originaria di investimenti di qualsiasi genere (finanziari e non finanziari) detenuti all’estero, anche se non più esistenti al 31.12.2009. Dalla dichiarazione relativa all’anno 2009 occorre indicare i beni mobili ed immobili detenuti all’estero anche se non produttivi di reddito. Le sanzioni per la mancata indicazione dei predetti dati sono pesantissime. Per la mancata indicazione dei trasferimenti da e per l’estero e per la mancata indicazione degli investimenti all’estero la sanzione va dal 10% al 50% del non dichiarato.
ONERI DETRAIBILI E DEDUCIBILI Si ricorda che per la detrazione (o deduzione) occorre fare riferimento alla data del pagamento che deve essere stato effettuato durante il 2009. Novità rispetto all’anno precedente - detrazione d’imposta del 20% per l’acquisto di mobili, apparecchi televisivi e computer destinati all’arredamento di immobili ristrutturati per i quali si fruisce della detrazione del 36%. - è stata prorogata anche al 2009 la detrazione d’imposta nella misura del 19% per le spese di auto aggiornamento e formazione dei docenti; - è stata prorogata anche al 2009 detrazione d’imposta nella misura del 19% per le spese di acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e in-
terregionale. I documenti da consegnare sono i seguenti: - Spese mediche5: quietanze, ricevute, fatture, scontrini, inerenti a spese mediche di ogni genere. Spese mediche documentate da scontrini Si ricorda, con riferimento alle spese sanitarie relative all’acquisto di medicinali, che la detrazione spetta se la spesa è certificata da fattura o da scontrino fiscale (c.d. “scontrino parlante”) in cui devono essere specificati la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati nonché il codice fiscale del destinatario. Gli scontrini privi di codice fiscale non possono essere utilizzati. - Spese veterinarie sostenute per la cura degli animali da compagnia6. - Interessi passivi e Oneri accessori: - Attestazioni o ricevute di pagamento relativi a: - Mutui agrari. - Mutui ipotecari relativi ad immobili7 - Mutui, ipotecari, contratti a partire dal 1998, per la costruzione e la ristrutturazione di immobili da adibire ad abitazione principale. - È possibile usufruire della detrazione del 19% anche per le spese di istruttoria, notarile e di perizia tecnica, pagate nel corso dell’anno 2009, relative alla stipulazione di contratti di mutuo per l’acquisto di abitazione principale. - Premi di assicurazione sulla vita e/o sugli infortuni: Copia delle polizza e delle attestazioni o ricevute di pagamento - Contributi previdenziali e assistenziali obbligatori: Attestazioni o ricevute di pagamento relativi a: - contributi INPS; - contributo SSN (tassa salute), compresi quelli versati con il premio di assicurazione di responsabilità civile per autovetture; - i contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare (Colf, babysitter, assistenti delle persone anziane)8 - ogni altro contributo obbligatorio per legge. - contributi versati ai fondi integrativi al servizio sanitario nazionale; - contributi versati alle forme pensionistiche complementari ed individuali; - contributi per previdenza complementare; - contributi Previdenziali ed assistenziali versati alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza, compresi quelli per la ricongiunzione di periodici assicurativi, per il riscatto degli anni di laurea e per la prosecuzione volontaria. Tali oneri sono deducibili anche se sostenuti per i familiari fiscalmente a carico; - contributi versati per i riscatto del corso di laurea dei familiari fiscalmente a carico; - tasse scolastiche ed universitarie; - spese funebri sostenute per i familiari; - spese (fino ad un massimo di Euro 2.100) sostenute per gli addetti all’assistenza personale nell’ipotesi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana. La deduzione spetta anche per le spese sostenute nell’interesse di coniuge, figli, genitori, generi e nuore, suocero e suocera, fratelli e sorelle, anche se non fiscalmente a carico e non conviventi9; - le spese, per un importo non superiore per
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ciascun ragazzo a euro 210,00, sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni, ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. La documentazione deve evidenziare la causale del pagamento, l’attività sportiva esercitata, la denominazione ed il codice fiscale dei soggetti che hanno reso la prestazione, i dati anagrafici del soggetto che ha ricevuto la prestazione ed il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento; - i compensi comunque denominati pagati a soggetti di intermediazione immobiliare per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale fino ad un massimo di Euro 1.000,00; - le spese sostenute dagli studenti universitari iscritti ad un corso di laurea presso una università situata in un Comune diverso da quello di residenza per canoni di locazione derivanti da contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della legge 9 dicembre 1998 n. 431. Si precisa che per fruire della detrazione l’università deve essere ubicata in un Comune distante almeno 100 chilometri dal comune di residenza dello studente e comunque in una Provincia diversa. La detrazione spetta anche per i canoni relativi ai contratti di ospitalità stipulati con Enti pubblici, Università, Collegi universitari, ecc.; - erogazioni liberali a favore di movimenti e partiti politici10, di ONLUS11, di popolazioni colpite da calamità pubblica o da altri eventi straordinari, di associazioni sportive dilettantistiche, di istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro12, di enti operanti nel settore spettacolo ed in quello musicale, della Chiesa Cattolica e altre istituzioni Religiose riconosciute, nonché contributi per i Paesi in via di sviluppo; - spese per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale fino ad un massimo di euro 250,00 (la deduzione spetta anche se sostenuta nell’interesse di familiari a carico); - spese per manutenzione, protezione o restauro di beni culturali vincolati (Legge 1089/1939) sostenute dai soggetti obbligati per legge a tali interventi; - le spese, fino ad un importo massimo delle stesse di 500 euro, sostenute da parte dei
docenti delle scuole di ogni ordine e grado, con incarico annuale, per l’autoaggiornamento e per la formazione; - le spese sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido13 per un importo complessivamente non superiore a euro 632 annui per ogni figlio. La documentazione della spesa può essere costituita da fattura, bollettino di conto corrente postale, ricevuta, bonifico bancario, ecc.; - assegni periodici corrisposti al coniuge legalmente separato (ad eccezione di quelli destinati al mantenimento dei figli); - assegni periodici per rendite vitalizie corrisposti in forza di testamento o donazioni e assegni per alimenti stabiliti dalla autorità giudiziale; - canoni, livelli, censi e altri oneri sui redditi degli immobili; - indennità, corrisposte al conduttore per perdita di avviamento su immobili urbani locati ad usi diversi da abitazione; - documentazione relativa a spese sostenute per lavori di ristrutturazione ai sensi della Legge 27.12.1997 n. 449 (che riconosce un credito d’imposta del 36%.); - spese sostenute nell’anno 2009 per interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale anche rurale. Per tali spese spetta la detrazione d’imposta del 55 per cento da ripartire in cinque quote annuali di pari importo (per le spese sostenute nel 2008 la detrazione poteva essere ripartita da un minimo di tre ad un massimo di 10; mentre solo per l’anno 2007 c’era l’obbligo di ripartire la spesa in 3 rate annuali), entro il limite massimo di detrazione previsto per ciascuna tipologia di intervento effettuato. Le tipologie di interventi previste sono: riqualificazione energetica di edifici esistenti (spesa massima ammissibile euro 100.000); interventi sull’involucro di edifici esistenti-pareti, finestre e infissi- (spesa massima ammissibile euro 60.000); installazione di pannelli solari (spesa massima ammissibile euro 60.000); sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (spesa massima ammissibile euro 30.000); - spese per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni di classe energetica non inferiore ad A+ (detrazione IRPEF del 20% su un massimo di spesa di euro
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1.000); - Detrazioni per canoni di locazione: - tutti i contribuenti che possiedono un reddito lordo inferiore ad Euro 30.987,41 hanno diritto ad una detrazione fino a 300 Euro se utilizzano come abitazione principale un immobile loro concesso in locazione. Fornire il contratto di locazione debitamente registrato. - si ricorda che gli inquilini intestatari di contratti di locazione di immobili da essi utilizzati come abitazione principale, e solo se il contratto di locazione è stato stipulato o
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rinnovato secondo quanto disposto dalla legge n. 431 del 1998 (si tratta dei cosiddetti contratti convenzionali14 ai sensi dell’art. 2, comma 3, della citata Legge 431/98), hanno diritto ad una detrazione d’imposta. Se ricorrono tali condizioni, fornire la copia del contratto di locazione; - le spese sostenute da giovani di età compresa fra i 20 ed i 30 anni che hanno stipulato un contratto di locazione per l’unità immobiliare da destinare a propria abitazione principale. Fornire il contratto di locazione. ■
NOTE 1
Nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale. Sono a carico i familiari che hanno posseduto nel 2009 redditi non superiori a Euro 2.840,51. 3 Si considerano “figli a carico” quelli con reddito proprio inferiore a Euro 2.840,51. 4 Comunicare anche in codice fiscale del coniuge che ha erogato gli assegni. 5 Si considerano rimaste a carico del contribuente (e quindi detraibili) le spese sanitarie rimborsate per effetto di polizze di assicurazioni sanitarie i cui premi siano stati versati dallo stesso contribuente. 6 La detrazione spetta sulla parte che eccede l’importo di Euro 129,11 e nel limite massimo di euro 387,34. 7 Si ricorda che possono godere della detrazione del 19% gli interessi passivi relativi a: - mutui ipotecari stipulati dal 1993 per l’acquisto dell’abitazione principale anche di un familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo grado); - mutui ipotecari stipulati anteriormente al 1993 per l’acquisto di immobili destinati ad abitazione principale entro l’8.12.1993; - mutui ipotecari stipulati nel 1991 e 1992 se l’immobile è adibito a propria abitazione anche se diversa da quella principale; - mutui ipotecari stipulati anteriormente al 1991 anche per l’acquisto di immobili non abitativi; - mutui ipotecari stipulati nel 1997 per la realizzazione di interventi di recupero edilizio di unità a destinazione abitativa. 8 Produrre tutte le ricevute di versamento effettuate nel corso dell’anno 2009. 9 Lo stato di non autosufficienza deve risultare da certificazione medica. La documentazione attestante la spesa sostenuta deve contenere gli estremi anagrafici ed il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento e di quello che presta l’assistenza, nonché nell’ipotesi in cui l’assistenza venga prestata in favore di un familiare, anche gli estremi anagrafici ed il codice fiscale di quest’ultimo. 10 Per usufruire della deduzione l’erogazione deve essere stata effettuata mediante versamento postale o bancario. 11 Per usufruire della detrazione/deduzione l’erogazione deve essere stata effettuata mediante versamento postale o bancario o con carte di credito o con assegni circolari o bancari. 12 Tali erogazioni devono essere effettuate mediante versamento postale o bancario, ovvero mediante carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari. 13 Si definiscono “asili nido” tutte le strutture destinate a garantire la formazione dei bambini compresi fra i tre mesi ed i tre anni, indipendentemente dalla natura pubblica o privata dell’asilo. 14 Si tratta dei contratti concordati tra le Associazione dei Proprietari e quelle degli Inquilini i cui canoni di locazione sono condizionati a determinati parametri. 2
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 13 | 2010
Società federata ANMVI
Società federata ANMVI
CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA Ragusa, 11-13 Giugno 2010
CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA Sassari, 2-4 Luglio 2010
OBIETTIVI
OBIETTIVI
Il corso si propone di dare al partecipante le basi per una corretta conoscenza dell’oncologia clinica e medica. Saranno trattate le più comuni malattie tumorali degli animali da compagnia oltre ad un approccio corretto alla patologia neoplastica partendo dalle metodiche di biopsia e proseguendo poi con l’analisi delle due terapie più importanti: chirurgia e chemioterapia. Durante i 3 giorni del corso ci sarà poi la possibilità di imparare ad utilizzare in pratica gli strumenti bioptici. Sarà inoltre dato il giusto peso allo studio delle singole forme neoplastiche.
L’intento di questo corso è di fornire ai partecipanti le basi teoriche e gli strumenti pratici per affrontare correttamente le problematiche dermatologiche di frequente riscontro nell’attività professionale di ogni giorno. In tale ottica ci si prefigge che ogni partecipante al termine del corso sia in grado di: • eseguire ed interpretare correttamente le metodiche diagnostiche d’uso comune in ambulatorio; • riconoscere e trattare in modo adeguato le principali malattie di comune riscontro nella pratica dermatologica; • valutare il proprio livello di conoscenza sugli argomenti discussi, tramite casi clinici e test di valutazione dell’apprendimento.
RELATORI Giorgio Romanelli - Magda Gerou-Ferriani
PROGRAMMA Venerdì, 11 Giugno 2010 9.00 Registrazione partecipanti - Saluti 9.30 Approccio al paziente neoplastico, dalla presentazione alla terapia Magda Gerou-Ferriani 10.15 Principi di biopsia tissutale Giorgio Romanelli 11.00 Pausa caffè 11.15 Principi di chirurgia oncologica Giorgio Romanelli 12.00 Concetti di Chemioterapia: quando, cosa e come - 1a parte - Magda Gerou-Ferriani 12.45 Pausa pranzo 13.45 Concetti di Chemioterapia: quando, cosa e come - 2a parte - Magda Gerou-Ferriani 14.30 Emergenze dovute alla chemioterapia: come risolvere i problemi Magda Gerou-Ferriani 15.15 Pausa caffè 15.30 Terapie di supporto nel paziente oncologico - Giorgio Romanelli 16.15 Sindromi paraneoplastiche e tumor lysis syndrome: evitando le complicazioni Magda Gerou-Ferriani 17.00 Fine della 1a giornata
12.30 Pausa pranzo 13.30 Sarcomi dei tessuti molli Giorgio Romanelli 14.15 Tumori ossei - Giorgio Romanelli 15.00 Esercitazioni pratiche: ago aspirazione linfonodale, biopsia con tru-cut, asportazione di neoplasie cutanee con margine corretto 16.30 Fine della 2a giornata Domenica, 13 Giugno 2010 9.00 Linfoma nel cane: dalla diagnosi al “rescue protocol” - Magda Gerou-Ferriani 10.30 Pausa caffè 11.00 Tumori mammari nel cane e nel gatto Giorgio Romanelli 12.30 Pausa pranzo 13.30 Tumori dell’urinario - Giorgio Romanelli 14.15 Tumori del cavo orale Giorgio Romanelli 15.00 Esercitazioni pratiche interattive su casi clinici con discussione collegiale 16.30 Fine del corso
ISCRIZIONI Scadenza pre-iscrizioni: 31 Maggio 2010. Quote di partecipazione: Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%
SEDE Villa Di Pasquale - Ragusa.
Sabato, 12 Giugno 2010 9.00 Neoplasie cutanee: generalità, diagnosi e principi di trattamento Giorgio Romanelli 10.30 Pausa caffè 11.00 Mastocitoma: presentazione clinica, diagnosi e trattamento chirurgico Giorgio Romanelli 11.45 Mastocitoma: trattamento medico Magda Gerou-Ferriani
A.N.M.V.I.
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
Gruppo di Studio di Practice Management
INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT “PREZZI E TARIFFE” Cremona, Palazzo Trecchi, 13 Giugno 2010 PROGRAMMA 8.30 Registrazione partecipanti 9.15 Le tariffe dei veterinari sul territorio Marco Viotti 10.00 Prezzi e tariffe - Stefano Zigiotto 10.45 Pausa 11.15 Discussione dei temi trattati 11.30 La gestione economica di una struttura veterinaria - Marco Viotti 12.45 Pausa pranzo 14.00 Esempi pratici di applicazione del break even - Marco Viotti 15.00 Discussione dei temi trattati nella giornata 16.00 Valutazione dell’apprendimento e chiusura dei lavori
ISCRIZIONI Le iscrizioni 2010 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all’incontro, devono compilare ed inviare l’iscrizione on-line colle-
Francesco Albanese, Med Vet, Napoli Federico Leone, Med Vet, Senigallia (AN)
PROGRAMMA Venerdì, 2 Luglio 2010 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 8.55 Saluto e presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.00 Approccio al paziente dermatologico: visita dermatologica e lesioni cutanee fondamentali - Federico Leone 10.30 Pausa caffè 10.45 Malattie parassitarie sostenute da acari e pidocchi (esclusa la demodicosi): eziopatogenesi, quadri clinici, tecniche diagnostiche ed opzioni terapeutiche Federico Leone 11.45 Rogna demodettica: eziopatogenesi, quadri clinici, tecniche diagnostiche ed opzioni terapeutiche - Francesco Albanese 12.45 Pausa pranzo 13.45 Dermatofitosi e dermatite da Malassezia: eziopatogenesi, quadri clinici, tecniche diagnostiche ed opzioni terapeutiche Francesco Albanese 14.45 Esercitazioni pratiche – Osservazione al microscopio dei principali parassiti cutanei – Riconoscimento ed interpretazione delle lesioni elementari (all’interno: 16,30 Pausa Caffè) 17.15 Termine della giornata
12.15 L’otite cronica - Federico Leone 13.15 Pausa pranzo 14.15 Malattie del complesso pemfigo e lupus cutaneo: eziopatogenesi, quadri clinici, iter diagnostico-terapeutico Francesco Albanese 15.15 Esercitazioni pratiche – Tecniche di esecuzione per la raccolta di cellule per l’esame citologico – Osservazione al microscopio dei principali quadri citologici infiammatori, neoplastici e auricolari 17.45 Termine della giornata Domenica, 4 luglio 2010 9.00 Alopecia nel cane: eziopatogenesi, quadri clinici, iter diagnostico-terapeutico Federico Leone 11.00 Pausa caffè 11.15 Il prurito nel cane e nel gatto: eziopatogenesi, quadri clinici, iter diagnostico-terapeutico - Federico Leone 12.45 Pausa pranzo 13.45 La biopsia cutanea: quando, come e perché! - Francesco Albanese 14.45 Pausa caffè 15.00 Casi clinici interattivi 17.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e termine del corso
ISCRIZIONI Scadenza pre-iscrizioni: 18 giugno 2010. Quote di partecipazione: Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%
SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari.
In collaborazione con:
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
RELATORI
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gandosi al sito http://www.anmvi.it/267/practicemanagement-cremona-13-giugno-2010 o scaricare ed inviare la scheda tramite fax allo 0372/457091 o per e-mail a: management@ anmvi.it. Tale comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione.
PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI - Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 E-mail: management@anmvi.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
Sabato, 3 Luglio 2010 9.00 Piodermite nel cane: quadri clinici più frequenti, tecniche diagnostiche ed opzioni terapeutiche - Federico Leone 10.00 Citologia cutanea non neoplastica Francesco Albanese 11.00 Pausa caffè 11.15 Citologia cutanea neoplastica Francesco Albanese
20 CREDITI ECM
In cooperation with
Alma Mater Studiorum Università di Bologna Facoltà di Medicina Veterinaria
WORLD VETERINARY ORTHOPAEDIC CONGRESS
Bologna (Italy) September 15th - 18th, 2010 Information and Registration: www.wvoc2010.eu - info@wvoc2010.eu Deadline for abstract submission: April 15th, 2010 Early Registration at lower cost before June 10th, 2010
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14 Eventi Veterinari
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SOVEP Società federata ANMVI
Società federata ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE Cervignano Del Friuli (UD), 16 Maggio 2010 OBIETTIVI Affrontare e risolvere situazioni più o meno complesse (neoplastiche e non) dal punto di vista chirurgico (si affronteranno le patologie di più frequente riscontro). Gli aspetti diagnostici saranno trattati solo nei loro elementi fondamentali e pratici. Fornire elementi prognostici.
OBIETTIVI La giornata si propone di fornire ai partecipanti tutte le informazioni necessarie per un approccio sistematico alle malattie pruriginose del cane e del gatto. Durante la sessione mattutina viene affrontato l’iter diagnostico al prurito evidenziando le differenze esistenti tra cane e gatto. La sessione pomeridiana è dedicata alla discussione di casi clinici interattivi attraverso i quali sono affrontate le diverse opzioni terapeutiche disponibili per ogni singola situazione.
RELATORE Paolo Buracco
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Indicazioni cliniche e tecniche di ricostruzione di ampie soluzioni di continuo in diverse regioni corporee nel cane e nel gatto 11.00 Pausa 11.30 Indicazioni cliniche e chirurgia di colon/retto, regione perianale e perineale nel cane e nel gatto 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
INCONTRO REGIONALE SCIVAC/SOVEP APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO AL PRURITO DEL CANE E DEL GATTO Rivoli (TO), 16 Maggio 2010
RELATORE Federico Leone
PROGRAMMA
SEDE Hotel Internazionale - Via Ramazzotti, 2 Cervignano del Friuli (UD)
2 CREDITI ECM
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Approccio clinico diagnostico e terapeutico al prurito del cane 11.00 Pausa 11.30 Approccio clinico diagnostico e terapeutico al prurito del gatto 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi: come evitare che il proprietario cambi veterinario 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale
17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
ISCRIZIONI Quote di partecipazione: Soci SCIVAC/SOVEP: € 40,00 NON Soci: € 60,00 Neolaureati o Iscritti Ordine di TO: gratuito È richiesta la conferma di partecipazione inviando un email a: sovep@libero.it
SEDE Hotel Campanile - C.so Allamanno - Rivoli (TO)
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
Società federata ANMVI Società federata ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MOLISE LA RADIOLOGIA DEL TORACE DALLA A ALLA … D(IAGNOSI) Campobasso, 16 Maggio 2010 OBIETTIVI L’obiettivo della giornata è di fornire ai partecipanti alcune nozioni di base sulla tecnica di acquisizione e di lettura delle radiografie del torace. Quindi, analizzare le diverse patologie con particolare attenzione alla sede delle stesse nel tentativo di aumentare la specificità della nostra diagnosi radiografica.
OBIETTIVI
RELATORE Dr. Massimo Vignoli
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Quale tecnica per la radiologia toracica? 10.15 Anatomia e semeiotica radiografica delle malattie toraciche 11.00 Pausa 11.30 Come aumentare la propria specificità diagnostica nella valutazione radiografica delle patologie toraciche 13.30 Pausa 14.30 Insufficienza respiratoria acuta: Casi clinici interattivi
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA In collaborazione con i Medici Veterinari di Bergamo MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA Bergamo, 16 Maggio 2010
15.30 Pausa 16.00 Tosse cronica: Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hotel San Giorgio - Via Insorti d’Ungheria 86100 Campobasso
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PARTECIPAZIONE La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso. I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso). PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it
Si discuterà durante questa giornata di controverse tematiche odontostomatologiche. Si vogliono eliminare preconcetti e datate, empiriche convinzioni, fornendo informazioni scientifiche attuali e correnti di immediata applicabilità da parte del medico veterinario, utili ad affrontare i casi odontostomatologici che si presentano nella pratica quotidiana. È vero che gengivite e parodontite sono causate dal tartaro? È vero che ai pazienti sottoposti a trattamento parodontale va sempre somministrata una profilassi antibiotica? È vero che i siti estrattivi devono essere lasciati guarire per seconda intenzione? È vero che i denti fratturati vanno tenuti sotto controllo finché non sviluppino problemi? È vero che una tumefazione sottoculare è sempre un’indicazione per l’estrazione del quarto premolare mascellare? È vero che tutte le masse gengivali sono epulidi? È vero che la vita degli animali sottoposti a mandibolectomia/maxillectomia è scarsa? È vero che i difetti palatali sulla linea mediana vanno chiusi mediante diretta apposizione dei margini? È vero che i denti posti lungo una linea di frattura ossea vanno sempre estratti? A queste ed altre domande si cercherà di dare risposta affrontando gli argomenti in maniera pratica, con il supporto di numerosi casi clinici.
9.30 Leggende e false convinzioni in anatomia e fisiologia orale, e parodontologia 11.00 Pausa 11.30 Leggende e false convinzioni in chirurgia orale e maxillofacciale 13.30 Pausa 14.30 Leggende e false convinzioni in patologia orale 15.30 Pausa 16.00 Leggende e false convinzioni in endodonzia 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
RELATORE Margherita Gracis 4 CREDITI ECM
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto del Presidente ai partecipanti, presentazione del relatore ed inizio dei lavori
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Benessere animale Focus
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Il benessere degli equidi e il trasporto di GIANLUIGI GIOVAGNOLI li equini sono trasportati per molteplici motivi ma, tra i tanti, si devono considerare due situazioni peculiari e concettualmente contrapposte: il trasporto (in Italia prevalentemente import) per la destinazione al consumo umano e la partecipazione a competizioni o corse. Nel primo caso, generalmente, si tratta di “trasporti una tantum”; nel secondo caso, invece, lo stesso cavallo può essere trasportato molto spesso per partecipare a gare che si svolgono in sedi diverse. Concettualmente si avranno quindi due aspetti ben distinti: nel primo caso infatti l’animale raramente ha antecedenti esperienze di trasporto, nel secondo, viceversa, può anche essere un “esperto” viaggiatore. In Italia nel 2008 sono stati macellati 97.648 equini (dati ISTAT 2009) e poiché è verosimile che gli stessi siano stati trasportati al mattatoio (generalmente gli allevamenti non sono attigui ai macelli) si può stimare che altrettanti animali siano stati anche trasportati a tale scopo. Inoltre è stata fatta una stima che ogni anno, per partecipare a vari tipi di competizioni agonistiche siano trasportati almeno 530.000 cavalli (Giovagnoli, 2008). Si può quindi stimare che ogni anno siano trasportati, unicamente per questi due motivi, almeno circa 630.000 equini, per un totale di circa 1.730 soggetti ogni giorno dell’anno. Il settore del trasporto del cavallo è quindi un comparto economico di tutto rispetto che coinvolge ditte di trasporto professionale (autotrasportatori professionisti), ditte che producono mezzi di trasporto (van e trailer) e ditte che guadagnano sull’indotto: per es. ditte che producono finimenti per il trasporto dei cavalli, imbottiture per i mezzi, accessori (cassoni, armadietti, set da toelettatura da viaggio, etc.) e altro. Il numero e la frequenza dei trasporti effettuati a scopo agonistico, così come le lunghe percorrenze generalmente effettuate per i cavalli importati a scopo alimentare (prevalentemente da Polonia, Romania, Spagna etc.) rendono ragione delle attenzioni sanitarie che è doveroso avere in questo delicato comparto, specie in questo periodo storico in cui recenti aspetti epidemiologici hanno innalzato l’allerta verso importanti malattie infettive (per es. Anemia Infettiva Equina, West Nile Disease, Rabbia, e altre). Da questo punto di vista la tutela del benessere del cavallo durante il trasporto assolve una funzione non solo etica, ma anche sanitaria ed utilitaristica verso il mondo allevatoriale ed economico connesso a questo animale. Gli operatori del settore, ma anche i proprie-
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tari che trasportano i propri animali, si concentrano spesso sulle sole problematiche di carico e scarico dell’animale. Sarebbe però un grave errore di superficialità limitarsi unicamente a tali problematiche, queste infatti si presentano in forma “pura” unicamente durante i primi trasporti del cavallo, quando cioè l’animale esprime la sua neofobia verso la novità rappresentata dal veicolo o dalla situazione nel suo complesso. Più frequentemente il problema continua a ripresentarsi a causa di una cattiva esperienza vissuta durante il trasporto. In questo contesto è quindi fondamentale sottolineare la parola “durante”. È in questo periodo di tempo che si possono verificare infatti una serie infinita di circostanze che possono insultare l’equilibrio fisico, metabolico ed emotivo dell’animale. Se ciò avviene è naturale poi che l’animale ne serbi una sorta di “memoria negativa”, analogamente a un bambino che soffrendo il mal d’auto si rifiuti di risalire in macchina. Salire sul veicolo non sarebbe quindi il cuore del problema, ma solo la conseguenza di qualcos’altro. Lo stress che il cavallo può subire durante il trasporto non deve essere considerato però solo come un evento binario, presente o assente, ma piuttosto come un fenomeno progressivo in cui l’organismo, lungo una specifica sequenza temporale descritta da Selye, tenta di far fronte alla circostanza mettendo in atto una sequenza di risposte aspecifiche (Figura 1). Integrando lo schema di Selye con la specifica circostanza del trasporto sono stati interpretati i diversi risultati dei parametri da stress ottenuti dai ricercatori che si sono occupati dell’argomento (Giovagnoli, 2008). Durante le fasi di adattamento (Reazione d’allarme) l’organismo adotta strategie d’adattamento che
Stress originale
vo nti giu ag ss re St
Resistenza allo stress
Normalità
Trascorrere del tempo Reazione di allarme
Resistenza
Esaurimento
Figura 1 - Sindrome generale di adattamento (S.G.A.) [Modificato da H. Selye, 1950].
coinvolgono prevalentemente il Sistema Nervoso Simpatico e solo successivamente è possibile rilevare anche il coinvolgimento del sistema neuroendocrino ed immunitario nella tipica fase della Resistenza, tipicamente identificato dall’attivazione dell’asse “ipotalamoipofisi-surrene”. Così, per il trasporto come per il freddo, il caldo, o qualsiasi altra circostanza stressante è possibile considerare separatamente la qualità dello stressor dalla sua durata. L’entità dello stress risulterà quindi dall’unione di entrambe le variabili. Infatti, considerando per esempio il freddo, non sarà importante quantificare solo i gradi della temperatura a cui è sottoposto l’animale, ma anche il tempo della sua esposizione a tale temperatura. Per il trasporto poi le variabili sono molte per ogni singolo fattore fondamentale, andando a costituire così un vero e proprio “mosaico plurifattoriale di variabili” potenzialmente stressanti. Fino ad ora la ricerca ha delineato quasi tutte le caratteristiche metaboliche della sequenza temporale descritta da Selye. Così ora è relativamente facile quantizzare l’entità di uno stress subìto dall’animale e la fase in cui esso si trova: reazione d’allarme, resistenza od esaurimento (Giovagnoli, 2008). Tra i molti fattori che caratterizzano il trasporto del cavallo, rispetto ad altri animali, è rilevante ricordare le caratteristiche bio-meccaniche di questo animale. Il cavallo è infatti, tra i grandi animali da reddito, quello che ha il baricentro più alto da terra (ha cioè le gambe più lunghe rispetto al resto del corpo). Questo fatto conferisce una certa instabilità che è peculiare di questa specie animale che, tuttavia, deve essere considerata anche una di quelle domestiche più delicate. Per i soggetti trasportati a scopo alimentare è quindi determinante sottolineare che il lungo trasporto di animali non esperti può, più facilmente di altri animali, produrre lesioni traumatiche. Specie in considerazione delle provenienze spesso miste e da gruppi sociali diversi. Per questi animali (se domati) il Regolamento 1/2005 CE ha quindi previsto la presenza di partizioni individuali. Ciò verosimilmente allo scopo di facilitare il mantenimento dell’equilibrio e per evitare che un soggetto eventualmente caduto a terra possa finire sotto le gambe di altri. Tuttavia, ad oggi, il legislatore europeo non ha fornito sufficienti chiarimenti in merito a come tali partizioni debbano essere fatte. Ciò comporta talvolta l’uso di materiali o forme non idonee di tali partizioni. Un problema analogo si ha per quanto attiene le rampe di accesso al mezzo. In ogni caso il problema più grave è rappresentato dal concetto di “fit to be transported” poiché appare ovvio che un cavallo che all’apparenza sia solo leggermente zoppo, durante l’affaticamento sopportato durante il viaggio, possa peggiorare anche gravemente tale condizione ed eventualmente anche cadere. Da ciò deriva l’importanza della visita medico veterinaria effettuata prima del trasporto. È infatti proprio in questa delicatissima fase che il collega attua la più concreta prevenzione sanitaria e di tutela del benessere dell’equino. Tale visita dovrebbe quindi sempre appurare non solo l’assenza di malattie infettive e infestive diffusive, ma anche l’idoneità del sistema locomotore e nervoso deputato all’equilibrio e all’attuazione di comportamenti che non siano né autolesivi, né lesivi per gli altri animali e né potenzialmente pericolosi per l’equilibrio del mezzo e per l’integrità del personale coinvolto. Anche una valutazione ai sistemi cardio-circolario e respiratorio appare fondamentale, specie nelle stagioni in cui la ter-
moregolazione potrà essere più difficoltosa. All’arrivo dell’animale a destinazione è altrettanto importante una visita medico veterinaria che possa realmente appurare: l’assenza di malattie infettive e infestive diffusive eventualmente conclamatesi a seguito dell’evento trasporto, di comportamenti che possano essere potenzialmente rischiosi per lo stesso o per gli altri animali o anche per il personale coinvolto. Al fine della tutela del benessere animale sarà anche opportuno appurare l’assenza di disagi o malesseri che possano essere eventualmente considerati come conseguenti al viaggio. Tra questi i più frequenti possono essere: sindromi respiratorie o coliche, traumi, disidratazione o insufficienza cardio-circolatoria, colpi di calore o sindromi da affaticamento e stress. Attualmente il legislatore, dal punto di vista normativo e documentale, enfatizza molto la durata del trasporto; tuttavia ciò potrebbe generare gravi errori sia di tipo didattico-culturale sia di tipo didattico-sanzionatorio e operativo nella pratica. Tra l’opinione pubblica potrebbe quindi diffondersi il concetto che ogni tipo di trasporto sia di per sé un evento negativo ed insopportabile, quando, viceversa, in talune circostanze, lo stress subìto dall’animale non sarebbe in realtà quantitativamente maggiore di quello subìto in altre circostanze quotidiane e fisiologiche (conflitti sociali, sessuali, alimentari, etc.) e quindi facilmente sopportabile. Dal punto di vista operativo, nella quotidianità della pratica, potrebbe essere sanzionato un trasporto solo perché di poco più lungo del previsto, anche se avvenuto in perfetta tutela del benessere animale e magari prolungatesi proprio per un eccesso di zelo e di controlli durante il viaggio. È chiaro che ciò sarebbe profondamente diseducativo per l’operatore ed in contrasto con le motivazioni che hanno spinto all’emanazione delle specifiche norme a riguardo. Inoltre, in alcune circostanze, si potrebbero addirittura stimolare indirettamente dei comportamenti indesiderabili (aumento della velocità, riduzione delle soste, controlli frettolosi e/o inefficaci, etc.) attuati al solo scopo di recuperare del tempo. Occorre quindi entrare nello specifico, nella valutazione non solo quantitativa, ma anche qualitativa dei singoli trasporti. Per questo la valutazione del benessere prima, durante e dopo il trasporto non può prescindere da una valutazione altamente professionale del medico veterinario e mai dovrà essere limitata alla semplice analisi della correttezza formale della documentazione. In questa circostanza il medico veterinario dovrebbe quindi percepire (e anche poter esprimere legalmente) a 360° gradi la propria più completa e complessa valutazione professionale tenendo quindi conto degli aspetti legali, sanitari, epidemiologici, comportamentali e di tutela del benessere animale nel loro più ampio e sofisticato articolarsi e rappresentarsi nelle milioni di circostanze concrete che potranno andarsi a creare. Mai come in questo frangente la professione medico veterinaria potrà essere sostituita da norme tanto semplicistiche quanto miopi che potrebbero andare a mortificare la tutela del benessere animale limitandosi al solo e mero controllo orario dei tempi di percorrenza… magari a cura di personale non specializzato e quindi più economico. ■ Dagli Atti del percorso formativo “Il benessere animale e la medicina veterinaria pubblica e privata, Cremona, Anmvi International, 7-9 aprile 2010
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Attualità scientifica Vet Journal
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Verso una Biopsia castrazione non endometriale dolorosa del suino nella bovina Dibattito aperto in Europa per favorire l’uso di anestetici e analgesici e le alternative alla chirurgia
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO n Europa è in corso una revisione delle procedure di castrazione dei suini finalizzata alla riduzione della sofferenza nell’animale. Secondo il progetto di ricerca europeo PIGCAS (Attitudes, practices and state of pig castration in Europe), il 77% dei 125 milioni di suini maschi macellati in Europa ogni anno è sottoposto a castrazione senza anestesia. Negli ultimi due anni sia i Paesi Bassi che la Svizzera sono passati ad un tipo di produzione che prevede obbligatoriamente l’uso di anestetici, coinvolgendo l’intera catena alimentare nella realizzazione di questi nuovi piani. In Svizzera, in particolare, dal 2015 la castrazione chirurgica sarà del tutto vietata e comunque fino a quella data sarà obbligatorio garantire a ciascun animale il sollievo dal dolore. Sono quindi ancora allo studio soluzioni alternative quali l’ingrassamento del cinghiale, l’uso del vaccino per controllare lo sviluppo dell’odore di verro e l’anestesia con isoflurano.
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In Belgio, il Ministro per la Salute Pubblica ha elaborato un disegno di legge per il quale la castrazione dei lattonzoli nel Paese sarà consentita solo dopo anestesia, stando a quanto riferisce il Centro Fiammingo di Informazione per l’Agri-Orticoltura (VILT). Con questo decreto il Ministro vorrebbe dare seguito al parere espresso dal Consiglio Nazionale per il Benessere Animale, il quale ha ricordato che esistono diverse alternative alla castrazione senza anestesia, a partire dalla somministrazione del vaccino in grado di ridurre lo sviluppo dei testicoli. La castrazione suina ha suscitato animate discussioni per molti anni in Belgio, dove ancora può essere praticata senza anestesia nei suinetti fino all’età di sette giorni. Sono al vaglio soluzioni alternative anche in Norvegia, Danimarca e Germania, mentre la pratica della castrazione non è prevista in Gran Bretagna, in Irlanda ed in gran parte di Spagna e Portogallo. La FVE ha aggiornato lo scorso novembre il suo position paper sulla castrazione suina, concludendo che ”la castrazione chirurgica senza anestesia e analgesia dovrebbe essere evitata. La castrazione chirurgica, quando necessaria, dovrebbe essere praticata da un veterinario ed effettuata in anestesia generale o locale con l’aggiunta di un’analgesia prolungata”. Ciò implica inoltre che in tutti i paesi si autorizzi l’uso nel suino degli anestetici e analgesici adeguati. Il documento FVE non è stato firmato dall’Italia.
Con la tecnica appropriata, è sicura e affidabile, secondo uno studio li studi dei meccanismi fisiologici e immunitari endometriali postpartum nella vacca sono compromessi dalla difficoltà nell’acquisire tessuti di qualità idonea e in quantità sufficiente. La biopsia endometriale ha suscitato dubbi circa i possibili problemi di salute dell’animale e la successiva perturbazione della fertilità. Uno studio descrive una metodica per effettuare la biopsia endometriale in grado di ottenere campioni tissutali di elevata qualità senza compromettere la fertilità dell’animale. Utilizzando lo strumento di Hauptner si prelevavano biopsie endometriali a 15, 30 e 60 giorni postpartum in 13 vacche da carne di razza mista. Si monitoravano gli effetti delle biopsie ripetute su salute (frequenza cardiaca, respiratoria, colore delle mucose, temperatura rettale), inizio del ciclo estrale e concepimento al primo servizio. Le valutazioni cliniche quotidiane non rivelavano segni di malattia. Tutte le vacche presentavano nuovamente il ciclo estrale 60 giorni dopo il parto. Dopo la sincronizzazione dell’estro e l’inseminazione artificiale si otteneva un tasso di concepimento del 77%.
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VALORI NORMALI DI TRIGLICERIDI E ACTH NELL’ASINO DIFFERENZE MARCATE CON IL CAVALLO, SIGNIFICATIVE PER LA DIAGNOSI DI IPERLIPEMIA E PPID
ALTRE LETTURE Alternative alla castrazione chirurgica dei suinetti. ■
RECENSIONE Titolo: BENEDETTI ANIMALI! Autore: DIEGO MANCA Edizioni: ARMENIA - 2010 Pagine: 250 Prezzo: euro 16,50 Una raccolta di episodi che scaldano il cuore, tratti dalla vita e dall’esperienza di un veterinario Il titolo del libro è ispirato all’espressione schietta e liberatoria di un’anziana signora che stringeva fra le braccia il suo cagnolino reduce da un rischioso intervento. Per lei, il suo beniamino non era solo fonte di compagnia, ma anche un inesauribile elisir di giovinezza e di buonumore. In effetti, nella nostra epoca così segnata dall’individualismo, dalla competizione sfrenata e dalla solitudine, gli animali da compagnia sono fonte di appagamento, serenità ed affetto disinteressato. Che cosa sarebbe oggi l’uomo se non avesse vicino gli animali? Grazie alle storie narrate dall’autore, è possibile cogliere tutto il lato “umano” degli animali e i grandi benefici che ci donano. Abbiamo molto da imparare dai nostri amici a quattro zampe: non finiranno mai di stupirci e chissà che cos’altro ancora sarà scoperto grazie allo studio del loro comportamento. Diego Manca, medico veterinario, esercita la libera professione dal 1988 dedicandosi alle cure degli animali d’affezione. Ha raccolto questi episodi nell’arco di oltre vent’anni di attività.
Ciascuna biopsia forniva tessuto endometriale integro e acidi nucleici idonei per estese analisi rispettivamente istologiche e molecolari. Gli autori concludono che, quando condotta in maniera appropriata, la biopsia endometriale nella vacca è una tecnica sicura e affidabile per la valutazione della funzionalità e della salute postparto. "Endometrial biopsy: a valuable clinical and research tool in bovine reproduction” A. Chapwanya, K. Meade, F. Narciandi, P. Stanley, J. Mee, M. Doherty, J. Callanan, C. O’Farrelly. Theriogenology, Volume 73, Issue 7, Pages 988-994. (M.G.M.) ■
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a determinazione di trigliceridi, insulina, cortisolo e ormone adrenocorticotropo (ACTH) è utilizzata per la diagnosi dell’iperlipemia e della disfunzione della pars intermedia dell’ipofisi (PPID) nell’asino. Attualmente, i valori vengono confrontati con quelli di riferimento del cavallo. Precedenti studi hanno riscontrato differenze nei valori ematologici, ematochimici e ormonali di cavalli e asini. Uno studio ha ipotizzato che simili differenze esistessero anche per i valori di trigliceridi, insulina, cortisolo e ACTH. Si prelevavano campioni ematici da 44 asini Mammoth e un asino miniatura sani, di età compresa tra 3 settimane e 21
anni e di diverso sesso e stato gravidico. Tutti gli asini tranne uno avevano un punteggio pari a 3 su 5 di condizioni corporee “ideali”. Si riscontravano marcate differenze tra asini e cavalli nei valori normali di trigliceridi, insulina e ACTH. I valori medi (SD) nella popolazione testata erano pari a 66,4 ± 34,2 mg/dl per i trigliceridi, 2,1 ± 2,05 µU/ml per l’insulina e 66,7 ± 20,7 pg/ml per l’ACTH. I valori di riferimento per il cavallo sono 4–77 mg/dl per i trigliceridi, 4,9–45,5 µU/ml per l’insulina e 18,7 ± 6,8 pg/ml per l’ACTH. I valori del cortisolo erano simili nelle due specie: 4,0 ± 1,2 µg/dl nell’asino, cioè valori compresi nell’intervallo di riferimento del cavallo (2,9–6,6 µg/dl). I valori non erano correlati all’età. Le dimensioni del campione non consentivano di determinare alcuna correlazione con il sesso e la gravidanza. Le differenze dei valori dei trigliceridi e dell’ACTH tra cavallo e asino possono essere significative per la diagnosi accurata e il trattamento rispettivamente dell’iperlipemia e della PPID nell’asino. “Values for Triglycerides, Insulin, Cortisol, and ACTH in a Herd of Normal Donkeys” Susan L. Dugat, Tex S. Taylor, Nora S. Matthews, Jenifer R. Gold. Journal of Equine Veterinary Science. Volume 30, Issue 3 (March 2010) pages 141144. (M.G.M)
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Età dell'animale e durata dell’immunità vaccinale Anche una singola dose, all’età di 16 settimane o più, può fornire un’immunità antivirale a lungo termine a vaccinazione può fornire una risposta immunitaria di durata simile a quella che segue un’infezione naturale. In generale, l’immunità adattiva ai virus si sviluppa precocemente ed è altamente efficace. Tale risposta
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immune antivirale spesso determina lo sviluppo di un’immunità sterile e la durata dell’immunità (DOI) è spesso estesa a tutta la vita. In contrasto, l’immunità adattiva a batteri, funghi o parassiti si sviluppa più lentamente e la DOI è generalmente breve rispetto alla maggior parte delle infezioni virali sistemiche. Meno co-
munemente si genera un’immunità sterile verso questi agenti infettivi. I cani e i gatti anziani raramente muoiono per un’infezione prevenibile con la vaccinazione, soprattutto quando sono stati vaccinati e immunizzati da giovani adulti (16 settimane - 1 anno). Gli animali giovani invece possono soccombere o perché non vaccinati o perché vaccinati a un’età non appropriata (troppo presto, in presenza di anticorpi di derivazione materna). Uno studio ha esaminato la DOI dei vaccini virali core in cani che non erano stati rivaccinati per almeno 9 anni. Questi soggetti presentavano anticorpi sierici verso il virus del cimurro canino (CDV), il parvovirus canino tipo 2 (CPV2) e l’adenovirus canino tipo 1 (CAV-1) a livelli considerati protettivi e, quando esposti a questi virus, resistevano all’infezione e/o alla malattia. Quindi, concludono gli autori, anche una singola dose di vaccino core canino a virus vivo modificato (MLV) (contro CDV, CAV2 e CPV2) o di vaccino core MLV felino (contro parvovirus felino [FPV], calicivirus felino [FCV] e herpesvirus felino [FHV]), quando somministrata all’età di 16 settimane o più, può fornire un’immunità a lungo termine in una percentuale molto elevata di animali, aumentando anche l’immunità di popolazione. “Age and Long-term Protective Immunity in Dogs and Cats” R D Schultz, B Thiel, E Mukhtar, P Sharp, L J Larson. J Comp Pathol. January 2010; 142S1(0): S102-S108. (M.G.M.). ■
INFEZIONI VIRALI NEI SERPENTI IN CATTIVITÀ
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no studio ha raccolto i dati relativi alle infezioni virali presenti in collezioni di serpenti apparentemente sane correlandoli alle condizioni di allevamento e allo stato di salute degli animali. Campioni provenienti da 100 boidi (di 14 collezioni) venivano sottoposti a esami microbiologici e alla ricerca di Paramixovirus (PMV) mediante RT-PCR. Si analizzava il sangue per la ricerca di anticorpi verso PMV, adenovirus e reovirus e di corpi inclusi per la malattia da corpi inclusi. Nove serpenti erano positivi a PMV e i corpi inclusi venivano identificati in sei serpenti. Anticorpi verso PMV erano presenti in un serpente e quelli verso un adenovirus in due serpenti. Si riscontrava una correlazione significativa tra origine del serpente e presenza di PMV e tra la presenza di reperti microbiologici di rilievo e condizioni di allevamento. “Prevalence of viral infections in captive collections of boid snakes in Germany” M. Pees, V. Schmidt, R. E. Marschang, K. O. Heckers, and M-E. Krautwald-Junghanns. Vet Rec. 2010 166: 422-425. (M.G.M).
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La certificazione dei rapporti di lavoro: uno strumento utile per i professionisti I rapporti vanno fondati sul basilare principio dello “stare ai patti” posti - per volontà comune delle parti - alla valutazione di una commissione di certificazione.
SUBORDINAZIONE E AUTONOMIA
Segnaliamo ai Colleghi lettori questo articolo apparso sul Sole 24 Ore il 3 aprile a firma di uno dei più eminenti giuslavoristi del panorama nazionale, già collaboratore di Marco Biagi e oggi ascoltato esperto del Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Le tesi esposte dal Prof. Tiraboschi sono un laboratorio di idee per Confprofessioni che in questi mesi è impegnata, sotto la spinta dell’ANMVI, a cercare una soluzione innovativa (es. monocommittenza) ai rapporti di lavoro tra liberi professionisti che offra gli strumenti giuridici per uscire dall’equivoco del lavoro subordinato, o peggio del sommerso… Carlo Scotti
di MICHELE TIRABOSCHI olto si è parlato, in questi giorni, di arbitrato e articolo 18. Pochi hanno invece colto la più importante innovazione pratica del “collegato lavoro”. Che è il rilancio a tutto campo della certificazione come importante strumento diretto a deflazionare l‘imponente contenzioso in materia di lavoro. Eppure il ricorso alla certificazione sarebbe di grande utilità per cementare rapporti di lavoro leali. Rapporti fondati sul basilare principio dello “stare ai patti”. Mettendo in chiaro, anticipatamente, quali sono le ragioni che legittimano il ricorso a una particolare tipologia contrattuale (si pensi, ad esempio, alle ragioni che consentono la stipula di contratti a tempo determinato o a progetto) o anche l’esercizio di un potere datoriale (si pensi ai trasferimenti dei lavoratori). La certificazione, grazie alla assistenza tecnica di una commissione imparziale e autorevole, consentirebbe alle parti di esprimere in modo informato e consapevole la loro reale volontà superando l’idea che i lavoratori siano sempre e necessariamente dei minus habentes. È in questa ottica che il Ministero del lavoro, già con la macro-direttiva ai servizi ispettivi del settembre 2008, ha incentivato l’utilizzo della certificazione indirizzando l’attività di vigilanza verso i contratti che non siano già stati sotto-
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In questo senso si deve leggere la risposta del ministero del lavoro all’interpello del Consiglio nazione dei consulenti del lavoro in merito ai presupposti di legittimità per l’utilizzo di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in favore di cooperative sociali che forniscono servizi di assistenza domiciliare e ospedaliera a favore di soggetti in stato di bisogno (anziani, lungodegenti, diversamente abili, eccetera). Anche in questo ambito, così come in ogni altro settore produttivo, non si può certo escludere la legittimità di rapporti di collaborazione, se è vero - come sostiene la Cassazione che ogni attività umana può essere svolta tanto nelle forme della subordinazione quanto in regime di autonomia a seconda che ricorra o meno l’elemento dell’assoggettamento del lavoratore al potere organizzativo, gerarchico e
disciplinare dell’altra parte. Potere che, nel caso della subordinazione, si estrinseca non già in semplici direttive, ma in specifici ordini e in una assidua opera di vigilanza e di controllo sulla esecuzione della prestazione. Così come in altri interventi volti a reprimere, partendo dalla legge Biagi, il fenomeno delle collaborazioni fittizie, il ministero ricorda la rilevanza della possibilità che il collaboratore stesso, unilateralmente e discrezionalmente, determini senza necessità di preventiva autorizzazione e successiva giustificazione, la quantità di prestazione da eseguire e la collocazione temporale della stessa. Nel caso delle collaborazioni nel settore dell’assistenza, assume ad esempio rilievo particolare la circostanza che il collaboratore concordi direttamente con il fruitore ultimo del servizio ogni profilo attinente la tipologia delle prestazioni necessarie, gli orari dell’assistenza, la durata presumibile della stessa. Come pure che il collaboratore possa accettare o meno gli incarichi proposti dalla cooperativa
la quale si limiti a un coordinamento del lavoro dei vari preposti.
CASO PER CASO Posti questi criteri generali, la genuinità del singolo rapporto non può poi che essere stabilita caso per caso, valutando le condizioni pattuite tra le parti e le specifiche modalità di svolgimento e di esecuzione della suddetta attività. Di qui la rilevanza attribuita alla certificazione del rapporto. Conviene al lavoratore che ha la garanzia che il contratto rispetti i predetti criteri stabiliti dalla legge, dalla prassi ministeriale e dalla giurisprudenza. Conviene al committente, che ha la garanzia circa la tenuta del contratto certificato. Conviene infine all’amministrazione della giustizia e degli enti di accertamento, posto che l’indagine giudiziale o ispettiva verterà unicamente sulla eventuale erronea qualificazione del contratto operata dalla commissione di certificazione o dall’accertamento della difformità tra il contratto certificato e la sua successiva esecuzione. ■
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12° Congresso Nazionale Multisala SIVAR 7-8 Maggio 2010, Palazzo Trecchi Cremona organizzato da
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
Venerdì 7 maggio: 4 crediti Sabato 8 maggio: 4 crediti
Con il patrocinio di FNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari) Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Cremona in collaborazione con AIVEMP (Associazione Italiana Veterinari di Medicina Pubblica)
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO
SOCIETÀ FEDERATA
Programma scientifico al sito www.sivarnet.it
A.N.M.V.I.
SEGRETERIA CONGRESSUALE: SIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39 info@sivarnet.it - www.sivarnet.it
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Errori materiali nella relazione della Corte dei Conti L’utile dell’Ente si conta in milioni e non in migliaia. Precisazioni su Edilvet stata pubblicata nei giorni scorsi la Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente di Previdenza e assistenza dei veterinari (ENPAV) per l’esercizio 2008. “Il lavoro della Corte è stato come sempre puntuale e rigoroso - riferisce una nota dell’Ente che però evidenzia - alcuni errori materiali di trascrizione relativi all’ammontare dell’utile conseguito dell’Ente nell’esercizio 2007”. Nelle “Considerazioni Conclusive”, infatti, l’utile ENPAV del 2007 è indicato in 36.230 migliaia di Euro. Al di là dell’unità di misura, evidentemente errata in quanto l’utile dell’ENPAV raggiunge cifre pari a milioni di Euro, l’utile del 2007 è ammontato a 23milioni e 699mila Euro, contro quello di 16milioni e 579mila del 2008. All’interno della relazione, invece, il dato è indicato in modo esatto. “La contrazione dell’utile c’è quindi stata spiega l’Ente - ma la forbice è molto meno aperta di quanto indicato nella relazione. In realtà l’importo dei 36milioni e 230mila Euro è riferita ai costi del 2007. Va confrontata quindi con i 47milioni e 300mila Euro relativi ai costi dell’anno 2008. Gli 11milioni e 60mila Euro di aumento dei costi sono dovuti a: 8 milioni e 700 mila Euro di mero accantonamento ai Fondi Ammortamenti e Accantonamenti diversi; 1 milione e 360 mila Euro di aumento dei costi generali (comprensivi di costi di gestione e oneri pensionistici); 1 milione di oneri finanziari, prevalentemente minusvalori da valutazione di titoli dovuti alla crisi dei mercati mobiliari che ha colpito tutto il mondo economico finanziario”. Il presidente dell’Enpav, Gianni Mancuso, ricorda di aver recentemente evidenziato, durante un’audizione davanti alla Commissione Bicamerale di Controllo sugli Enti di Previdenza, “che la Cassa dei Veterinari è riuscita a mantenere i contraccolpi della crisi ben al di sotto della linea di allerta, attraverso una gestione diversificata e ponderata del suo patrimonio finanziario”. Successivamente la Corte cita la situazione relativa alla Società Immobiliare Edilvet, partecipata al 100% di ENPAV “la quale, costituita con un capitale iniziale di 10.000 Euro, ha ricevuto nel 2008 un finanziamento di 214.896 Euro e chiude il bilancio con una perdita di 2.140 Euro”. “In realtà - precisa la nota dell’Ente - il finanziamento ricevuto dalla società Edilvet era destinato alla firma di un preliminare di vendita non andato a buon fine. I 214.896 Euro, che costituivano l’anticipo sull’acquisto, sono stati quindi doverosamente restituiti”. ENPAV si è già messo in contatto con il dott. Piscitelli, estensore della Relazione della Corte dei Conti, chiarendo gli equivoci e i fraintendimenti, che, ha assicurato la Corte, verranno quanto prima corretti. ■
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Enpav Previdenza
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IN COLLABORAZIONE CON
organizzato da
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008 Richiesto accreditamento SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
65° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC
JOHN BONAGURA DVM, Dipl ACVIM, Ohio State University, Columbus, Ohio (USA)
JOHN BONAGURA è il cardiologo che ha posto le basi sulle quali si è sviluppata tutta la cardiologia veterinaria moderna. Incontralo in Sala 1 Venerdì 28 Maggio al Multisala SCIVAC Rimini 2010
RIMINI, 28-30 MAGGIO 2010 PALACONGRESSI DELLA RIVIERA DI RIMINI
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Attività Dalle Associazioni
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La medicina legale e la medicina del comportamento Responsabilità civili e penali del veterinario comportamentalista
l 28 marzo si è tenuta a Cremona la giornata specialistica della Sisca: l’argomento trattato è stato “La medicina legale e la medicina del comportamento”. La materia è sicuramente d’attualità dato il ruolo assegnato dall’ordinanza sui cani pericolosi al medico veterinario comportamentalista nella valutazione e riabilitazione dei cani morsicatori ed a rischio elevato di comportamento di aggressione. Il dott Ugo Sabatello, neuropsichiatra infantile e psichiatra forense, ha aperto i lavori parlando della perizia d’ufficio e di parte, delle regole che le definiscono, di come redigerle e di quali strumenti servirsi per effettuare le valutazioni necessarie per ottenere una perizia corretta ed
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efficace. In seguito Maria Bagnadentro, avvocato civilista, ha chiarito le responsabilità civili e penali del medico veterinario comportamentalista che effettua una perizia o una consulenza. Nel pomeriggio il dott. Franco Fassola e il dott. Raimondo Colangeli, rispettivamente vicepresidente e presidente Sisca, hanno presentato degli esempi pratici di parere-esperti e perizie, ponendo l’accento sui più comuni errori e sugli elementi cui porre attenzione nella redazione pratica. La giornata è stata molto partecipata dai soci, che hanno posto domande, espresso dubbi e discusso con entusiasmo. Al termine della giornata rimangono molti dubbi in merito al reale ruolo che l’ordinanza ha affidato al veterinario comportamentalista riguardo ai cani “pericolosi”: sia l’ordinanza che le linee guida applicative lasciano molti vuoti e zone grigie che non permettono al medico veterinario comportamentalista di chiarire la sua posizione rispetto alle asl, ai proprietari dei cani, alle autorità giudiziarie e alle istituzioni. Un’assenza di protocolli e definizione di ruoli e competenze ha purtroppo come conseguenza l’impossibilità di ottenere informazioni circostanziate ed obiettive, di avere un quadro completo del contesto e delle lesioni dell’aggredito in caso di aggressioni (i referti
del pronto soccorso sono assolutamente insufficienti per definire il tipo di aggressione, la sequenza di aggressione, il controllo del morso). Quindi di raggiungere una diagnosi ed esprimere una prognosi. Per questo motivo la SISCA ha deciso di produrre delle linee guida che definiscano con chiarezza i ruoli e le relazioni fra le figure istituzionali e i medici veterinari comportamentalisti, in modo da essere applicati sull’intero territorio nazionale, raggiungendo una uniformità di protocolli operativi tra tutte le parti interessate. La SISCA invita al tavolo di lavoro tutte le associazioni di medici veterinari comportamentalisti interessate, oltre alla medicina pubblica ed il Ministero della Salute, in modo che tutti portino le loro idee e proposte per raggiungere un risultato condiviso. Come sottolineato da un collega, in un suo commento alla giornata espresso nelle liste telematiche della Scivac, la giornata potrebbe essere riproposta per tutti i colleghi, in quanto l’aspetto peritale, sia come CTU sia come perito di parte, interesserà sempre di più tutte le discipline della medicina veterinaria, dall’ortopedia agli aspetti nutrizionali, dall’oculistica alla clinica interna, dagli animali da reddito agli animali non convenzionali. ■
175 SOCI SIVAE PRESENTI AL PRIMO INCONTRO 2010
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abato 29 e domenica 28 marzo si è svolto a Cremona il primo incontro semestrale gratuito per i soci SIVAE. Da qualche anno è stata abbandonata la vecchia formula del tema unico, e vengono proposti temi e relazioni differenti. In particolare, in questo Week End, abbiamo avuto il piacere di seguire delle interessanti relazioni anche da parte di giovani colleghi alla loro prima esperienza. I temi sono andati dai casi clinici che trattavano patologie poco frequenti o comunque poco segnalate, a quelli comportamentali, non convenzionali, e di prima emergenza; ancora patologie odontoiatriche nella cavia e cincillà, gestione dei piccoli orfani selvatici e una bellissima sugli animali velenosi, corredata da video e dai riferimenti legislativi. Infine la relazione della collega agronoma, funzionario del corpo forestale dello stato, ci ha fornito utili riferimenti sulla legislazione in vigore sugli animali selvatici. Questa formula di trattare argomenti vari consente di toccare diverse specie e argomenti aumentando la possibilità di accontentare un più elevato numero di soci e, parallelamente, la riduzione dei tempi delle relazioni le rende più leggere e dà l’opportunità di seguirne qualcuna in più. Speriamo il prossimo anno di ricordarci dell’ora legale, perché dopo una cena sociale finita cantando dietro le note di una chitarra essere presenti alle 9.00 di domenica…è stata un po’ dura! Cristina Stocchino
SIRVAC
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’ultima domenica di marzo, a Cremona, si è svolto un interessante incontro di aggiornamento in ambito riproduttivo. La SIRVAC (Società Italiana di Riproduzione Veterinaria per Animali da Compagnia) grazie al sostegno degli sponsor ufficiali (VIRBAC - ROYAL CANIN) ha potuto invitare il Dottor PHILIPPE MIMOUNI presidente della GERES (gruppo di studio della riproduzione nel sud ovest della Francia) ed il Dottor XAVIER LEVY (ECAR), che al momento sono tra i liberi professionisti più di spicco in Francia per quanto concerne la riproduzione nel cane e nel gatto. All’incontro hanno partecipato circa cinquanta colleghi. L’intera giornata ha tenuto alto l’interesse dei partecipanti grazie alla preziosità degli argomenti trattati e le molte informazioni pratiche generosamente elargite dai relatori. Considerando il giudizio espresso tramite le schede di valutazione fornite ai partecipanti, possiamo concludere che si è trattato di un evento costruttivo e propositivo che ha fornito certamente ai colleghi presenti la possibilità di aggiungere qualche nuova conoscenza al proprio bagaglio culturale. Manuela Farabolini
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HD-ED Fondazione Salute Animale
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Boom di pratiche per la Centrale di Lettura FSA Vezzoni: l’incremento testimonia la nostra qualità scientifica
ell’ultimo anno, il numero di pratiche FSA è enormemente cresciuto. Questo dato inorgoglisce e si traduce in un maggior carico di impegno e di lavoro per la Fondazione che, per rispettare i tempi di consegna dei risultati e l'affidabilità delle letture, ha coinvolto altri esperti nelle Letture collegiali. L’aumento delle pratiche ha poi reso necessario un incremento del personale di segreteria. Si spiegano così gli aumenti tariffari che la Fondazione Salute Animale si è vista costretta ad applicare. “L'aumento della richiesta di Letture Ufficiali - dichiara il Presidente della FSA Aldo Vezzoni - testimonia la qualità scientifica della nostra Centrale di Lettura, riconosciuta sia a livello nazionale che internazionale e che costituisce il fiore all'occhiello della FSA oggi impegnata anche sul fronte del controllo delle altre patologie genetiche”. Dal 18 febbraio del 2004 l'FSA ha ottenuto il riconoscimento di personalità giuridica da parte dell'Ufficio territoriale del Governo con sede a Cremona. Dal 2000 ha reso operativa la Centrale di Lettura Ufficiale per le displasie dell'anca e del gomito del cane, con accreditamento nazionale da parte dell'ENCI ed internazionale da parte del GRSK (Gesellschaft fur Rontgendiagnostik genetisch beeinflusster Skeletterkrankungen bei Kleintieren e.V. . organizzazione che riunisce i lettori ufficiali dei principali paesi europei, sotto l'egida della VDH, kennel club tedesco); la Centrale di lettura collabora con l'ENCI e le Società Cinofile e promuove il massimo coinvolgimento dei medici veterinari. La FSA, nell'ambito del suo progetto di medicina preventiva e di controllo delle malattie ereditarie, organizza la Centrale di Lettura Ufficiale della displasia dell'anca del cane, nel pieno rispetto delle direttive della FCI sancite a Dortmund nel 1991 e a Londra con la WSAVA nel 1994, secondo le esigenze espresse dall'ENCI e dalle associazioni specializzate di razza. Dal 2002 la Centrale di Lettura Ufficiale per le displasie dell'anca e del gomito del cane della FSA ha il riconoscimento ufficiale dell'ENCI ai sensi del Disciplinare approvato il 12 marzo del 2002 dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali n. 20688 e aggiornato con DM 7-52009. La FSA mette a disposizione dell’ENCI, delle Società Cinofile Specializzate e dei Veterinari un supporto scientifico ed organizzativo, per il controllo ed il contenimento di tutte quelle malattie ereditarie che rappresentano un problema grave e riconosciuto per la selezione e l’allevamento del cane, favorendo, contemporaneamente, un rapporto di collaborazione tra
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veterinari ed allevatori. Questi presupposti sono alla base di un programma più organico e vasto per il controllo delle malattie ereditarie del cane che vede coinvolti direttamente il settore veterinario e quello cinofilo nella valutazione dei piani di controllo, delle aspettative previste e dei risultati ottenuti. Tale collaborazione consente di approfondire e studiare l’incidenza, l’ereditabilità e le possibilità di controllo di patologie che possono danneggiare la selezione e la riproduzione delle varie razze canine. Il sito www.fondazionesaluteanimale.it contiene indicazioni utili su come eseguire l’esame radiografico per la displasia del gomito e come eseguire l’esame radiografico per la displasia dell’anca. L'età minima per l'esame radiografico per la displasia dell'anca è di 12 mesi per tutte le razze, con le eccezioni seguenti: a) 15 mesi per le razze Bovaro del Bernese, Grande Bovaro Svizzero, Briard e Rottweiler; b) 18 mesi per le razze Bullmastiff, Cane da montagna dei Pirenei, Cane di San Bernardo, Dogue de Bordeaux, Alano, Leonberger, Pastore Maremmano Abruzzese, Mastiff, Mastino Napoletano, Terranova, Landseer continentale, Riesenschnauzer, Irish Wolfhound, barbone Grande Mole, Barzoi, Cane da pastore del Caucaso, Cane da pastore di Ciarplanina, Slovensky Kuvac. L'età minima per l'esame radiografico per la displasia gomito è di 12 mesi per tutte le razze. ■
AVVISO AI COLLEGHI
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al 15 Marzo 2010 è stato introdotto un aumento delle tariffe per le Letture Ufficiali FSA: da 30 a 50 euro per le pratiche ordinarie (con risultato entro 45 giorni) e da 45 a 70 euro per le pratiche urgenti (con risultato entro 15 giorni). Per le pratiche invece relative a cani in accrescimento con forme già evidenti di grave displasia, che con il nuovo disciplinare possono già essere ufficializzate anche prima dell'età minima, la certificazione sarà gratuita. Nuovo modulo per il pagamento da inviare insieme alle radiografie ufficiali al sito: www.fondazionesaluteanimale.it
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Lettere al Direttore
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Non siamo tutti convenzionati ello spirito di servizio e di collaborazione richiesto dal Dott. Fantini nella sua lettera aperta ai medici veterinari pubblicata sul numero 11/2010, mi permetto di segnalare che, purtroppo, non tutti i veterinari hanno i contratti di lavoro richiamati dal dott. Fantini. Purtroppo esistono veterinari inquadrati con il contratto enti locali (penso ai funzionari veterinari delle Regioni) o con il contratto enti pubblici non economici (penso ai collaboratori veterinari dei parchi nazionali), contratti
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che non sempre garantiscono una corretta e giusta dignità professionale di questi colleghi che, anche se non curano o visitano animali svolgono pur sempre delle attività veterinarie, degli atti veterinari, ossia degli atti compiuti nel rispetto dei valori etici e deontologici, con l'obiettivo di mantenere e promuovere la salute e il benessere degli animali, nonché tutte le attività di prevenzione delle malattie degli animali, nonché tutte le attività relative alla protezione dell'uomo dai rischi e dai danni derivanti dalle malattie degli animali e dal consumo di prodotti di origine animale. Grazie dell'attenzione Dott. Giuseppe Noce
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La sorte dei bufalotti a produzione della mozzarella di bufala, come degli altri latticini e degli altri derivati animali in genere, comporta necessariamente l’oppressione, la tortura e l’uccisione di un immenso numero di animali. In questo caso, per ovvie ragioni, l’industria non ha bisogno dei maschi, un inutile peso da mantenere, e quindi la “norma” vuole che i bufalini, fatti nascere per forzare la madre a produrre il latte necessario per la lavorazione della mozzarella - latte spettante per natura a loro e solo a loro -
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“Non sopporto i veterinari” Paolo Sorrentino, alias Toni Pagoda
vengano immediatamente strappati alla madre e abbandonati nei campi, buttati nei fossi, soffocati con la paglia, seppelliti ancora vivi o lasciati vagare fino alla morte per inedia. Questa orribile morte tocca sistematicamente loro poiché i genuini italiani, i raffinati francesi e gli operosi giapponesi devono gustarsi questa bontà nostrana, tipicamente campana, e tante famiglie di onesti allevatori, cioè di onesti torturatori istituzionalizzati, devono mantenere le proprie oneste famiglie, rifornendo i propri onesti figli di automobili e cellulari e pagare onestamente le tasse. Circa 15.000 bufalotti maschi all’anno “non nascono” ufficialmente. Ma devono essere nati, perché la natura procura l’equilibrio: nascono tanti maschi come femmine. E se sono iscritti 40.000 bufali femmina devono essere minimo 15.000 i maschi che “spariscono”. Ho sentito di altri “metodi” di uccisione: la maggior parte degli allevatori semplicemente lascia morire di fame i neonati, cioè li allontanano dalla mamma subito dopo il parto e non danno più attenzione. Muoiono! Basta! Ci sono quelli che li sotterrano vivi e ci sono quelli che li buttano nella fossa del letame. Qualche allevatore locale cresce i bufali maschi per la carne. Una percentuale molto bassa. Per il resto, per continuare a produrre mozzarella di bufala si dovrebbe organizzare una raccolta dei piccoli appena nati per portarli ai macelli. Altro che vita da cani; ad un bufalo non spetta nemmeno l’onore di una apparizione mondana come una mostra d’Arte. Enrico Miolli, Settimo Torinese Riceviamo e pubblichiamo. Solo in parte per ragioni di spazio, ma quanto basta per far capire a tutti di cosa si parla. Da qualche tempo la buiatria, che è anche al servizio delle produzioni animali, è toccata da temi che vanno dal benessere/maltrattamento animale all’effetto serra, al vegetarianesimo. Quella degli annutoli, per esempio, è una questione di cui si sente parlare sempre più spesso e in molte sedi. Come diretti interessati dovremmo governare e non subire il dibattito e per farlo si comincia non ignorandolo. Si va avanti conoscendo bene i contorni giuridici che riguardano l’animale destinato alla produzione di alimenti e non all’affezione, un animale che è di proprietà dell’allevatore, di un soggetto economico inserito in un sistema economico produttivo. L’allevamento professionale degli animali “da reddito” è una attività economica che trova le proprie legittimazioni nel diritto, nell’economia, nella società, nella salute. Come veterinari non accettiamo nessun tipo di crudeltà e dobbiamo cercare le soluzioni scientifiche (ad esempio il seme sessato nel campo della riproduzione nelle stalle) e professionali (aiutare l’allevatore nelle pratiche gestionali della mandria). Senza perdere di vista il nostro ruolo e senza lasciare che nessuno lo perda di vista. Carlo Scotti
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Dalle Aziende
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La nuova Joint Venture aspetta il via libera dell’Antitrust di PIERLUIGI CRIPPA Amministratore Delegato Merial Italia spa I 9 Marzo, 2010, Sanofi-Aventis e Merck hanno annunciato che Sanofi-Aventis ha esercitato l'opzione di unire Merial con Intervet/ Schering-Plough in una nuova paritetica joint-venture con Merck, che porterà alla creazione di un nuovo leader mondiale nella salute animale, con la più ampia gamma di prodotti e di servizi per l'industria. Il completamento di questa transazione è soggetto all'approvazione delle autorità Antitrust. Merial vuole assicurare i propri clienti e fornitori che, durante il processo di revisione "antitrust", che potrebbe durare anche 12 mesi, le proprie attività ed i propri servizi non saranno modificati. Merial e Intervet/Schering Plough rimarranno in questo periodo, due società separate. Merial continuerà ad offrire la disponibilità delle sue linee di prodotto, delle sue Forze Vendite, il suo network tecnico e di distribuzione, il servizio alla clientela senza alcuna interruzione né cambiamento. Siamo estremamente positivi circa i vantaggi
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che questa fusione comporterà. La nuova joint-venture rappresenterà la più diversificata e completa gamma di prodotti per gli animali da compagnia, i ruminanti, gli equini, i suini ed il settore avicolo. Permetterà inoltre la creazione del più grande polo produttivo
nel settore della salute pubblica veterinaria. La nuova realtà riunirà le competenze di forze vendita estremamente professionali, altamente specializzate e con una lunga storia di successi a sostegno della professione veterinaria attraverso prodotti leader, soluzioni e
competenze tecniche uniche. Sarà nostra premura tenervi costantemente aggiornati di ogni sviluppo sul processo di integrazione; nel frattempo Merial continuerà, come sempre e con rinnovato impegno, nella propria attività e rapporti con i propri partner. ■
RECENSIONE DIZIONARIO BILINGUE Italiano/Cane Cane/Italiano 150 parole per imparare a parlare cane correntemente Oltre 7 milioni di cani vivono nelle nostre case. Eppure, spesso abbiamo difficoltà a comprendere le reali esigenze del nostro amico peloso, a capirlo e a farci capire. Nasce per questo il primo dizionario bilingue per cani e per i loro conviventi umani. Vengono passati in rassegna e decodificati tutti i comportamenti e le situazioni della vita quotidiana “lato umano” e “lato cane”. Oltre 150 parolechiave, classificate dalla A alla Z. Cosa ci vuole dire, come dobbiamo rivolgerci al nostro compagno animale, come pos-
siamo interpretare il comportamento tra cani. E tutte le norme che regolano una serena convivenza. Oltre a un centinaio di vignette spassose che illustrano in modo umoristico il rapporto con il nostro migliore amico a quattro zampe. Titolo: Dizionario Bilingue - Italiano/Cane Cane/Italiano Autore: testi di Roberto Marchesini e del medico veterinario Jean Cuvelier (Illustrazioni di Christophe Besse) Edizioni: Edizioni Sonda 2010 Pagine: 355 Prezzo: euro 13,90 (Titolo originale: Mini dictionnaire bilingue: Français/Chien e Chien/Français - Larousse 2008).
organizzato da
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI
FISSAZIONE ESTERNA Cremona, 17/19 Giugno 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Alessandro Piras, Med Vet, Spec Chir Vet, MRCVS, Newry (Irlanda) RELATORI Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Ross Palmer, DVM, Dipl ACVS, Colorado (USA) Enrico Panichi, Med Vet, Dot Ric, Torino Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino Massimo Petazzoni, Med Vet, Milano Alessandro Piras, Med Vet, Spec Chir Vet, MRCVS, Newry (Irlanda) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 800,00 + IVA 20% Non soci: € 1.000,00 + IVA 20%
RADIOLOGIA DELLO SCHELETRO
CITOLOGIA 1
Cremona, 23/25 Giugno 2010 Centro Studi SCIVAC
Cremona, 07/09 Luglio 2010 Centro Studi SCIVAC
ECM: In fase di accreditamento
ECM: In fase di accreditamento
DIRETTORE Massimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)
DIRETTORE Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova
RELATORI Antonella Puggioni, Med Vet, Dipl ECVDI, Dublino (Irlanda) Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia Massimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 500,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%
ECOCARDIOGRAFIA Cremona, 29 Giugno - 2 Luglio 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Claudio Bussadori, Med Vet, Dot Ric, Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, Milano RELATORI ED ISTRUTTORI Claudio Bussadori, Med Vet, Dot Ric, Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, Milano David Chiavegato, Med Vet, Dot Ric, Padova Gino D’Agnolo, Med Vet, Trieste Marco Di Marcello, Med Vet, Dot Ric, Verona Oriol Domenech, Med Vet, Dipl ECVIM (Cardiology), Milano Elena Dall’Aglio, Med Vet, Milano Chiara Locatelli, Med Vet, Dot Ric, Milano Pedro Olivera, Med Vet, Oporto (P) Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Marco Poggi, Med Vet, Imperia Cecilia Quintavalla, Med Vet, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 800,00 + IVA 20% Non soci: € 1.000,00 + IVA 20%
RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Bonfanti, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, Milano Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVP, Milano Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 520,00 + IVA 20% Non soci: € 720,00 + IVA 20%
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30 Calendario attività Dal 28 aprile al 18 settembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
28 - 30 APR 28 - 30 APR 7 - 8 MAG 7 - 9 MAG 7 - 9 MAG
ITINERARIO DIDATTICO SIVAE
CORSO DI ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZIONE NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 36 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili
MEDICINA FELINA III PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR
12° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO REGIONALE DI RADIOLOGIA - Hotel City - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri, 11 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. SEMINARIO SIOVET
ORTHOFUN 2010 - Villa Pitiana Donnini - Firenze - ECM: Senza Accredito ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
CORSO SCIVAC
CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ONCOLOGICA - AtaHotel Expo Fiera - Pero (Milano) - Via Keplero, 12 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it GESTIONE E TECNICHE TERAPEUTICHE NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA - Modena - Via Vignolese, 1684 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: info@sivae.it
8 - 9 MAG INCONTRO REGIONALE SIVAE EMILIA ROMAGNA
9 MAG INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA
FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Perugia Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo, 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON IL MINISTERO DELLA SALUTE
TRAINING MINISTERO DELLA SALUTE-ANMVI “EMERGENZE IN SICUREZZA ALIMENTARE: PROCEDURE E GESTIONE” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 3° IT. OFTALMOLOGIA: I PARTE - VISITA OCULISTICA E ANATOMIA. PATOLOGIE DELL’ORBITA, SCLERA, CORNEA ED ANNESSI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - ECM: 4 crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
9 MAG 12 - 14 MAG 12 - 15 MAG
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate. Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
16 MAG 16 MAG
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE
LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA … D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
16 MAG
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN. GIULIA
QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP
SOVEP - APPROCCIO CLINICO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO AL PRURITO DEL CANE E DEL GATTO Hotel Campanile -Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 65° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. II PARTE L’ARTO POSTESRIORE E LO SCHELETRO ASSILE” - Clinica Equine Practice - Campagnano di Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it
16 MAG
CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC
28 - 30 MAG ITINERARIO DIDATTICO SIVE
4 - 5 GIU CORSO SCIVAC
8 - 9 GIU CORSO SCIVAC
10 - 11 GIU 11 - 13 GIU
CORSO SCIVAC
CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA - Ragusa, IZS - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SCIVAC
CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Grand Hotel Mediterraneo, Firenze - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
INCONTRO ANMVI / GPM
PREZZI E TARIFFE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it
CORSO SCIVAC
CORSO AVANZATO INTENSIVO - CITOLOGIA DEL MIDOLLO OSSEO - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: IV PARTE - RADIOLOGIA DELLO SCHELETRO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. CARDIOLOGIA: III PARTE - ECOCARDIOGRAFIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
12 - 13 GIU 13 GIU 14 - 15 GIU ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
17 - 19 GIU ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
23 - 25 GIU 29 GIU 2 LUG
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
2 - 4 LUG
CORSO SCIVAC
CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Sassari - ECM: 20 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
7 - 9 LUG
CORSO SCIVAC
CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
15 - 18 SET
laPROFESSIONE
VETERINARIA 13 | 2010
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 12 aprile 2010
SOLUZIONI
Risposta corretta: c)
QUIZ 2 Cremona, Febbraio 2006
b 20-25%
Incontro SIANA
c > 25%
Soc. Spec. SCIVAC,
d 15 - 20%
Risposta corretta: a)
Incontro SIANA
QUIZ 1
di un cane adulto di analogo peso
a 10-15%
Soc. Spec. SCIVAC,
a 2 volte il fabbisogno di mantenimento di un cane adulto di analogo peso b 4 volte il fabbisogno di mantenimento di un cane adulto di analogo peso c 1 volta il fabbisogno di mantenimento di un cane adulto di analogo peso d 1,5 volte il fabbisogno di mantenimento
2) Qual è il livello proteico raccomandato per un mangime secco per cuccioli in accrescimento?
Cremona, Febbraio 2006
1) Qual è il fabbisogno energetico di un cucciolo subito dopo lo svezzamento?
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