Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 14

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Il mercato italiano del lavoro veterinario

www.anmvi.it/vetjob/

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

14 2008

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

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PROFESSIONE

VET-EXCHANGE

Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie

www.anmvi.it/vetexchange/

Anno 5, numero 14, dal 14 al 20 aprile 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

RANDAGISMO PIÙ CERTEZZE AI FONDI

BTV 8 E MOVIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI

TRATTAMENTO FISCALE DEL RECESSO

MISURARE IL DOLORE NEL CAVALLO

GLI IMPEGNI DELLA NUOVA COMMISSARIA UE

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BREVI

LEAVET E CORRETTA APPLICAZIONE DELLA 281

IZS “Le analisi per la mucca pazza e la diossina nelle mozzarelle si fanno anche grazie a noi. È ora che la situazione si definisca". Un gruppo di precari degli Istituti zooprofilattici, con il contratto in scadenza, si è incatenato davanti alla sede del Ministero. Dal vice capo di Gabinetto della Salute hanno ottenuto la promessa del decreto che stanzia i fondi per le stabilizzazioni.

ON LINE Inaugurato il portale internet della normativa sanitaria, realizzato dal Ministero della Salute; il servizio offre la consultazione libera e gratuita di oltre 25mila atti normativi a partire dal 1948 nella versione del testo aggiornata e vigente. Il Portale raccoglie le norme nazionali, regionali e comunitarie in materia di Sanità pubblicate nella Gazzetta Ufficiale e i provvedimenti ministeriali non pubblicati in G.U.

ANVUR La Corte dei Conti ha registrato il regolamento istitutivo dell'Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca, che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L'agenzia è un'istituzione terza, indipendente, che valuterà la qualità del sistema e dei suoi singoli comparti, consentendo di orientare gli investimenti, per premiare il merito, i migliori risultati e i miglioramenti delle prestazioni. Su questo pilastro si potrà riorganizzare la governance della formazione superiore e della ricerca scientifica.

PROFESSIONI La Corte Costituzionale ha ribadito che le Regioni non hanno titolo per creare nuovi profili professionali e le regole del titolo abilitante. In nessun campo. Sono così state bocciate alcune norme della Legge regionale con cui il Piemonte aveva definito il percorso formativo e la qualifica degli addetti alle discipline bio-naturali.

FOFI “La farmacia potrà essere inserita a pieno titolo tra le strutture fondamentali del servizio sanitario nazionale, anche prevedendo appositi accordi con le Regioni e le Asl”. È la promessa del Ministro Livia Turco alla FOFI: la farmacia del futuro non venderà solo farmaci ma sarà il primo riferimento per chi ha bisogno di assistenza e consiglio.

laPROFESSIONE VETERINARIA

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ALIMENTI SICURI

Sicurezza anche per la veterinaria Precariato, scenari normativi in evoluzione e risorse incerte: tutte le sfide per mantenere il nostro ruolo. Fra luci ed ombre… A PAGINA 3

di CARLO SCOTTI Presidente ANMVI “I Comuni e gli altri Enti a cui la legge fa riferimento provvedono ad attuare piani di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione e a tale scopo possono avvalersi sia dei Servizi Veterinari Pubblici che di veterinari libero professionisti appositamente convenzionati”. È quanto si legge nella circolare ministeriale firmata a marzo dalla Direttrice Generale Gaetana Ferri sulla corretta applicazione della Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo. Rispondiamo con queste autorevoli parole di chiarimento a quanti fraintendono il progetto Leavet e vi leggono una “invasione di campo” da parte della veterinaria privata ai danni delle competenze riservate della veterinaria pubblica. Niente di più fuorviante. Il progetto dell’ANMVI per una veterinaria di base convenzionata, a supporto delle istituzioni nel fronteggiare il fenomeno del randagismo (per limitarci alla parte del progetto che si affianca alla sanità pubblica), non fa proprie quelle competenze istituzionali che restano in capo al

Servizio Sanitario Nazionale. I veterinari privati si mettono in gioco con le loro strutture e con le loro competenze cliniche, stante che la sterilizzazione chirurgica - è sempre la stessa circolare a dirlo - è “il metodo riconosciuto a livello internazionale per il controllo della popolazione canina e felina”. Crediamo che le strutture veterinarie, autorizzate dall’autorità regionale sulla base di requisiti minimi stabiliti con Accordo Stato-Regioni, siano una risorsa per il sistema sanitario e per le pubbliche finanze e crediamo che siano una garanzia per il paziente sottoposto ad un intervento chirurgico troppo spesso sottovalutato e che, lungi dall’essere routinario, è invece una prestazione complessa che richiede competenze e attrezzature adeguate. Con le risorse pubbliche si rafforzino piuttosto gli investimenti a favore della missione istituzionale dei Servizi Veterinari e grazie ai Leavet si sfrutti la capillare presenza di studi, ambulatori, cliniche ed ospedali veterinari privati in modo da ricavare un virtuoso sistema di risparmio da reinvestire in sanità pubblica. ■

VETERINARI PUBBLICI TROPPO VECCHI? UN PAESE CHE PUÒ VANTARE 6.000 VETERINARI PUBBLICI E 1200 CONVENZIONATI DOVREBBE ESSERE IN GRADO DI GARANTIRE UNA SICUREZZA ALIMENTARE INVIDIABILE. Purtroppo non è così, e l'ultima emergenza diossina in Campania ha ancora una volta dimostrato che non siamo i campioni del mondo. Le motivazioni possono essere tante, partendo dalla devolution della sanità, che crea enormi problemi di applicazione delle diverse direttive, ai 13 diversi organismi competenti, ai quali si è aggiunto negli ultimi tempi il Comitato (poi Autorità ed Agenzia) per la Sicurezza Alimentare e che nessuno ha ancora capito a cosa serva, ma di certo il dito è puntato anche sulla veterinaria pubblica che secondo molti non è all'altezza del compito e sta perdendo ruoli e competenze a favore di altre figure professionali. In verità il numero dei dipendenti è in continua contrazione e questa situazione porta a criticità non sempre risolte dallo sviluppo dell'area convenzionale. Da questa situazione deriva che l'età media dei dipendenti pubblici continua ad essere più elevata al punto che, come già denunciato dai sindacati del settore, nel giro di pochi anni andranno tutti in pensione. L'avvicinarsi della pensione, e quindi la mancanza di altre prospettive di crescita professionale, porta, secondo le posizioni più critiche, a mancanza di interesse o di impegno e scarso aggiornamento in un momento in cui il settore è in forte evoluzione e trasformazione. Non vi è dubbio che se la categoria non sarà in grado di dimostrare che in questi ruoli il veterinario è insostituibile, la situazione sarà sempre peggio.

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