Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 14

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Non fare investimenti

a fondo perduto... Scegli il Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel 0372/40.35.36 fondosanitario@anmvi.it - www.anmvi.it/fondo

PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

14 2009

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Non fare investimenti

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Anno 6, numero 14 dal 20 al 26 aprile 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

CONVENZIONI PER I COLLEGHI DELL’AQUILA

MNC RIPARTE L’ITER IN PARLAMENTO

QUANDO IL CLIENTE È UN MINORENNE

RISCHIO DIROFILARIA IN EUROPA

LA SIVAE HA FESTEGGIATO IL DECENNALE

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A PAGINA 27

BREVI

IBAN: IT03M0623011402000030180174

ENPAV

di CARLO SCOTTI

Scade il 1° giugno il termine per il versamento della prima rata dei contributi minimi 2009. I contributi minimi obbligatori complessivamente dovuti quest’anno ammontano a 1.859,00 euro. I veterinari che si iscrivono per la prima volta all'Enpav prima di aver compiuto i 32 anni di età, per il primo anno di iscrizione e per i due anni successivi, pagano una contribuzione ridotta al 50% (954,00 euro).

IPPICA Il Gruppo di lavoro sugli Stati generali dell'ippica ha terminato i lavori il 14 aprile. Elaborati quattro documenti con le linee guida per la redazione del calendario di trotto e galoppo e per le proposte sugli ippodromi di trotto e galoppo. La parola passa ora al Ministro Zaia per la stesura del Piano strategico e del Libro bianco dell'ippica. Agli incontri del Gruppo di lavoro hanno partecipato Paola Gulden (SIVE) e Paolo Strappo (ANVU).

KEBAB I veterinari della Asl di Milano eseguiranno un programma di controllo mirato su tutti gli esercizi etnici che distribuiscono carne-kebab in città e verifiche microbiologiche. Circa sessanta negozi si rifornivano presso un rivenditore turco privo di autorizzazione commerciale. Non è stato segnalato nessun rischio potenziale per la salute pubblica. Dal deposito della Bovisasca sono state sequestrate cinque tonnellate di carne, da sottoporre a verifiche microbiologiche.

CODICE A BARRE In ottemperanza al Decreto 17 dicembre 2007 sulle modalità di impiego del codice a barre sulle confezioni dei medicinali ad uso veterinario, il Ministero della salute ha pubblicato on line i codici GTIN. Il Global Trade Item Number è l’identificatore univoco dell’articolo. Info: ministerosalute.it

FITOSANITARI È pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro, salute e Politiche Sociali la relazione annuale sul Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale. La percentuale di irregolarità negli ortofrutticoli ha subito un progressivo decremento. Download da @nmvi Oggi.

laPROFESSIONE VETERINARIA

ANMVI 1999

FNOVI

Eletto il Comitato Centrale del triennio 2009-2011 Intervista al Presidente Gaetano Penocchio: uniamo le forze positive della professione A PAGINA 3

Il mio pensiero, dal giorno del sisma in poi, sarà rivolto ai Colleghi professionisti privati che devono riprendere a lavorare. E non più per solidarietà, dando prestazioni gratuite, cosa che in modo encomiabile hanno già fatto, ma per tornare ad essere remunerati. Credo che sia necessario quindi che tutti i nostri ragionamenti si concentrino su questo obiettivo, cosa che peraltro la nostra associazione ha fatto fin da subito, aprendo due conti correnti. Rivolgo un ulteriore appello affinchè tutti i Colleghi contribuiscano alla sottoscrizione all’insegna del principio “i veterinari per i veterinari”. Non servono cifre individualmente troppo impegnative. Siamo tanti, lo diciamo sempre, adesso dimostriamolo. Gli aiuti del Governo ai professionisti sono importanti, ma come categoria abbiamo l’obbligo morale di concentrarci sui nostri colleghi, ridando loro una struttura veterinaria, strumenti e mezzi per tornare alla libera professione. La scelta dell’Anmvi è di raccogliere fondi mirati, da devolvere esclusivamente ai nostri colleghi. La sottoscrizione è in corso e, come sempre accade, dopo una prima fase di forte emotività, l’attenzione cala. E invece è proprio adesso che i nostri colleghi hanno più bisogno di

noi, perché dopo la paura e il dolore, sono di fronte al lucido ritorno alla realtà quotidiana. Sono di fronte al bisogno materiale di ricostruire la loro struttura e ad un risarcimento morale, in termini di dignità, di professionalità da ristabilire a pieno titolo e a tutti gli effetti. È questo il senso dei contatti che stiamo tenendo con i colleghi aquilani, i più colpiti, tramite la nostra sede nazionale e la dirigenza regionale di Anmvi Abruzzo. È granitica in loro la determinazione a ricominciare così come la loro forza d’animo. Da encomiare l’azione dell’Ordine provinciale dell’Aquila per le iniziative della prima ora e di questi giorni. Crediamo che i liberi professionisti abbiano dato prova di grande generosità, ma anche di essere indispensabili. Lo hanno riconosciuto l’IZS di Teramo e la Protezione Civile e di questo dobbiamo prenderne atto e individuare in questa virtuosa sinergia d’emergenza, i presupposti per una collaborazione non più “straordinaria”, ma organica e organizzata tra pubblico e privato. Conto corrente postale (causale "pro colleghi Abruzzo") IBAN: IT75E0760111400000040777971 Conto corrente bancario (causale "pro colleghi Abruzzo") IBAN: IT03M0623011402000030180174

ANIMALI NELLA STIVA SI PARLA TANTO DEI PROBLEMI CHE HANNO I PROPRIETARI DI ANIMALI DA COMPAGNIA PER POTER VIAGGIARE CON LORO, problemi derivanti da numerosi limiti che gli alberghi, ma soprattutto le ferrovie italiane e le compagnie aeree impongono per l'ospitalità o il trasporto degli animali. Un pilota di voli intercontinenali, Pietro Pallini, che spesso scrive delle sue esperienze di volo, è intervenuto tempo fa proprio sul trasporto di animali in aereo. Le compagnie aeree ormai tendono a limitare, se non proibire del tutto, la presenza di animali in cabina, sia per motivi di sicurezza e di igiene, sia per il confort dei passeggeri che potrebbero essere disturbati o soffrire di allergie. Per questo gli animali, soprattutto di grossa taglia, finiscono sempre nella stiva. "Ora, è vero che le gabbie sono perfettamente attrezzate ma la povera bestia, costretta, soprattutto nei voli intercontinentali, ore ed ore in uno spazio minimo, in un ambiente buio, estraneo e pieno di rumori strani, con valori di pressione e umidità ai quali non è abituata non vive certo la migliore delle esperienze". Basta vedere in quali condizioni arrivano gli animali per rendersi conto delle sofferenze e dei traumi subiti: c'è l'animale prostrato, quello abbattuto in mezzo ai propri escrementi, quello che ulula disperato o ringhia contro le sbarre o il cucciolo che elemosina un po' di conforto. Di certo per gli animali è una vera tortura e forse i proprietari non se ne rendono conto. "Di certo - conclude il pilota - se il cane fosse mio ci penserei due volte prima di sottoporlo a un trauma del genere"

DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI

2009 ANMVI



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Fnovi Intervista

VETERINARIA 14 | 2009

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Un sistema ordinistico, coordinato e coeso Confermato alla Presidenza della Fnovi, Gaetano Penocchio parla degli obiettivi dei primi 100 giorni e invita all’attivismo professionale I tuoi primi tre anni da Presidente non sono stati facili. Cosa rimpiangi di non essere riuscito a fare? Non rimpiango una cosa sola, ma tutte le cose che avrei voluto e non sono riuscito a fare. Ma rimpiango soprattutto di non disporre del tempo sufficiente a fare tutto quello che vorrei o dovrei. Ho comunque un nuovo mandato davanti a me e questo credito di tempo è un enorme ricompensa da parte di chi mi ha rieletto. Ma a differenza delle rappresentanze sindacali che possono contare su distacchi dal lavoro (e operare a tempo pieno per la sigla sindacale che rappresentano) i Presidenti delle professioni devono gestire la loro grande responsabilità coniugandola con l’attività professionale. Siamo istituzioni pubbliche ausiliarie dello Stato e non aggregazioni volontarie di persone con interessi comuni. Questa è una cosa da cambiare: l’incarico merita una disponibilità a tempo pieno.

di ANTONIO MANFREDI on 174 preferenze su 175 schede valide e 95 ordini votanti su 100, Gaetano Penocchio è stato confermato alla presidenza della Fnovi. Ha corso con un proprio manifesto programmatico, “Il futuro è cambiato” (v. Professione Veterinaria n. 9/2009) e una lista di nomi esclusivamente composta da rappresentanti di Ordine, quindici presidenti e due consiglieri. Il 18 aprile il nuovo Comitato Centrale ha tenuto la prima riunione del triennio 20092011.

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Dopo un primo mandato di transizione sei stato riconfermato quasi all’unanimità. Cosa ti ha portato a questo ampio consenso? Credo semplicemente la competenza, la generosità e l’energia che metto a disposizione della Federazione. Chi mi vede da vicino spesso mi chiede come sia possibile riempire la propria vita (e quella delle persone che ti stanno vicine) con la professione, ma tant’è. C’è un altro requisito che ritengo indispensabile per ricoprire il ruolo di Presidente nazionale: l’onestà intellettuale, che io sono certo di avere, ma su questo, giudicate voi. Per queste elezioni hai proposto una lista del Presidente con un manifesto programmatico che tutti dovevano condividere. Cosa ha significato questo? Il percorso fatto nei primi 3 anni di Presidenza ha restituito alla FNOVI credito istituzionale. La presentazione di un progetto politico è un atto preliminare ad una qualsiasi consultazione elettorale e deve essere responsabilità delle persone che propongono la propria candidatura. Così è stato per la FNOVI.

Presidente della Fnovi, Presidente di tutti i veterinari. Come è possibile essere sempre super partes? Non mi è affatto difficile; è sufficiente conoscere, amare la professione tutta e non avere secondi fini; allora risulta facile perseguire gli interessi collettivi e difficile comprendere comportamenti diversi. Il mondo veterinario pubblico e quello privato cercano da tempo di collaborare, sono però tanti i motivi che portano a posizioni diverse e a volte contrastanti. Quale può essere il ruolo della Fnovi? Le prove di colloquio pubblico - privato non hanno mai dato risultati sensibili; ci sono contrasti storici che contano su opposti presupposti, convinzioni ed interessi. Il ruolo della Federazione in questo dialogo non può essere, come qualcuno vorrebbe, quello di semplice spettatore; l’assioma che gli ordini, organi di rappresentanza collettiva della categoria non devono o non possono prendere posizione su tematiche che vedono gli assetti interni ad essa su posizioni contrastanti è sciocca e strumentale. Sarebbe come dire che il Governo eletto da tutti i cittadini non può avere una propria linea politica.

LA SQUADRA DEL PROSSIMO TRIENNIO ella foto di copertina è ritratto il nuovo Comitato Centrale della Fnovi. In piedi da sinistra: Cesare Pierbattisti (Consigliere), Elio Bossi (Revisore supplente), Sergio Apollonio (Consigliere), Danilo Serva (Revisore), Alberto Casartelli (Consigliere), Antonio Limone (Consigliere), Gaetano Penocchio (Presidente), Andrea Sarria (Consigliere), Alberto Petrocelli (Consigliere), Carlo Pizzirani (Consigliere) e Angelo Niro (Tesoriere). Seduti da sinistra: Giuseppe Licitra, (Consigliere), Donatella Loni (Consigliere), Carla Bernasconi (Vice Presidente), Stefano Zanichelli (Segretario), Renato Del Savio (Revisore dei Conti) e Laurenzo Mignani (Revisore dei Conti).

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COMPLIMENTI A PENOCCHIO ED AI CONSIGLIERI nome mio personale, del Consiglio dell'ANMVI e di tutte le associazioni federate, desidero complimentarmi con Gaetano Penocchio, e tutti i colleghi eletti al Comitato Centrale della Fnovi per il risultato ottenuto. Difficile infatti pensare ad una votazione così unanime se non riconoscendo a tutti, per la maggior parte componenti uscenti dal precedente mandato, impegno, serietà e dedizione. Negli ultimi tre anni si è vista finalmente una FNOVI diversa, capace di rappresentare la categoria in modo chiaro e forte, con determinazione e costanza. Capace anche di alzare la voce a difesa dei veterinari e dei loro interessi quando è stato purtroppo necessario attivando tutti gli strumenti normativi e legali che

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potevano risultare utili. L'ANMVI si è riconosciuta in pieno in questa FNOVI decidendo quindi di lasciare che il Presidente uscente, Gaetano Penocchio, potesse continuare la via già iniziata proponendo una sua lista ed un suo documento programmatico che abbiamo totalmente condiviso. Ci fa piacere anche pensare che questi obiettivi siano stati raggiunti per la presenza nel Comitato Centrale di tanti "uomini" ANMVI, fra cui lo stesso Presidente. Il loro contributo è sempre stato essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che la FNOVI si era posta e lo sarà certamente ancora per questo nuovo mandato. A tutti loro i migliori auguri. Sandro Barbacini Presidente ANMVI

Certo, la Federazione deve operare al fine di valorizzare la professione tutta. La salute pubblica deve necessariamente considerare come realtà tra loro dipendenti ed inscindibili la salute degli animali, dell’ambiente e degli esseri umani. E questo non si realizza senza il concorso tra professione pubblica e privata. La protezione della salute pubblica umana come precauzione principale, il ricorso all’analisi dei pericoli e alla valutazione dei rischi nelle unità produttive, l’adozione di criteri microbiologici e di controllo, i codici di buone procedure in materia d’igiene a partire dalla produzione primaria, il controllo dell’igiene dei prodotti alimentari, ma anche la buone pratiche nella gestione della salute degli animali da compagnia, degli animali esotici e della fauna selvatica e tanto altro; questa è la nostra professione e far ciò non basta la veterinaria pubblica, non basta la veterinaria privata.

Il Consiglio nazionale è cambiato in 39 presidenti su 100. Uno dei miei obiettivi è la costruzione interna del sistema ordinistico. L’ordine deve imparare bene a fare il suo mestiere e la Fnovi deve promuovere la cultura del sapere e del saper fare anche negli ordini provinciali. A questo fine nei primi giorni di giugno terremo uno stage formativo strutturato in quattro giorni di lavoro, destinato ai presidenti, ai componenti i consigli direttivi ed al personale degli Ordini. Il primo obiettivo quindi è quello di porre le basi per una riorganizzazione del sistema. Voglio trasformare i 100 ordini provinciali in un sistema coordinato e coeso.

Il Comitato come espressione degli Ordini. Nella tua lista hai inserito solo colleghi con cariche ordinistiche. Che significato ha questa decisione? La FNOVI federa in una struttura esponenziale gli ordini dei medici veterinari italiani. Per il passato la Federazione era luogo dove tutti rivendicavano presunti diritti di albergo. Ed allora era normale che sindacati, associazioni, università, istituti zooprofilattici reclamassero una presenza affatto dovuta. Mentre è auspicabile disporre in FNOVI di un ventaglio di competenze e conoscenze, non vedo opportunità di cooptare in un organismo istituzionale che rappresenta i 100 ordini italiani profili che nulla hanno a che vedere con l’organizzazione, la cultura, la sensibilità ordinistica. La FNOVI è e deve rimanere degli ordini. I primi obiettivi di questo nuovo mandato? Cosa ti proponi come risultato per i primi 100 giorni?

L’ANMVI ti ha dato piena fiducia e non è intervenuta in nessun modo in queste elezioni ordinistiche. Altre organizzazioni veterinarie hanno al contrario fatto richieste o sollecitazioni. Come si pone la Fnovi verso associazioni e sindacati veterinari? È indubbio che nella professione ci sono ruoli e rappresentanze, e ciascuno di questi ruoli è importante o indispensabile quando rapportato al fine che si prefigge. Alle associazioni va riconosciuta una identità intellettuale che si concretizza in una spinta culturale verso la qualità, ai sindacati un ruolo di rappresentanza degli interessi particolari del gruppo dei propri iscritti, agli Ordini il dovere di rappresentare la coscienza collettiva della Categoria. Ma una coscienza tesa a rappresentare la professione tutta. Proprio per questo la FNOVI rispetta tutte le componenti associative e sindacali della categoria, è pronta a dialogare con tutti, ma conserva una propria identità. Proprio per questo la Federazione si confronterà con tutte componenti professionali in occasione delle scelte più rilevanti che ci troveremo ad affrontare. La fiducia dell’ANMVI? Mi onora, anche perché provengo ed appartengo a questa associazione. L’appuntamento elet-


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4 Attualità Il dopo-sisma torale è stato vissuto dall’ANMVI con discrezione, signorilità e rispetto. Un grande segnale di una stima incondizionata e di una amicizia che ovviamente ricambio. Riforma degli Ordini e Antitrust. Posizioni diverse e conflittuali. Come si pone la FNOVI in questo confronto? L’Antitrust e gli ordini? Non ci sono prove di dialogo. Per l’AGCM gli ordini sono «caste», che possono contare su norme che attribuiscono loro ingiustificati privilegi. Tutti sappiamo che l’Autorità vuole liberalizzare, ma se è vero che per l’antitrust le liberalizzazioni sono un “obiettivo”, per la politica dovrebbero essere un “mezzo”. Se la costituzione ha il fine di promuovere il “progresso socio economico” dei cittadini, lo stesso spesso può certamente essere raggiunto tramite le liberalizzazioni, ma confondere lo strumento con il fine è un rischio altissimo. Inoltre non possiamo essere d’accordo con l’Autorità e con i mercatisti tutte le volte che il termine “libertà” viene assunto come sinonimo di “anarchia”, ossia come totale assenza di principi regolatori. Per quanto riguarda la riforma degli Ordini abbiamo più volte espresso la nostra posizione e possiamo solo sperare che venga finalmente affrontata a livello parlamentare al più presto. Ultima domanda. La più facile. Come vedi il futuro della veterinaria? Noi costruiamo il nostro futuro. La FNOVI lo ha fatto bene quando ha rivendicato il ruolo del medico veterinario “abusato per legge” ricorrendo contro tutte le regioni in tema di consulenza aziendale nella condizionalità. Abbiamo avuto coraggio e capacità di sgretolare un sistema politico organizzato favorente le grandi associazioni degli allevatori a danno dei professionisti, esclusi dalle regioni addirittura dalle prestazioni a loro riservate. Abbiamo fatto ricorso al TAR e vinto contro amministrazioni regionali di destra e di sinistra semplicemente perché non abbiamo interessi personali da difendere, scheletri da nascondere negli armadi e cambiali da pagare come i più. Se saremo in grado di riunire la forze positive della nostra professione, quelle in grado di comprendere che l’interesse generale della professione è più importante del proprio interesse personale, se sapremo semplicemente farci conoscere sono certo che recupereremo la “maggioranza silenziosa”. Quella che ricomprende la maggior parte dei colleghi che lavorano con coscienza, professionalità e volontà di aggiornamento e miglioramento costante delle proprie capacità. Quella che, spesso, non si iscrive ai sindacati o alle associazioni o, se lo fa, non partecipa. Difficile trovare il tempo se si vuole lavorare bene, ma è difficile soprattutto averne voglia. Che fare allora? Semplicemente lavorare per modificare prima la nostra cultura e poi i nostri comportanti così da aggregarci per sostituire ad un sistema vecchio, logoro e screditato di relazioni e giocarci tutti insieme la possibilità di un riscatto culturale e sociale. Stando ciascuno dentro la propria trincea, come alla guerra sul Carso e lanciando tutte le accuse possibili contro chi non la pensa come noi non solo non produrremo una sanità migliore, ma rafforzeremo l’ingerenza delle logiche politiche nella professione e la sanità finirà in mano alle persone meno competenti, come purtroppo sta già ampiamente accadendo. Solo noi potremo cambiare il nostro futuro, anzi il futuro è già cambiato e lo ha cambiato la determinazione ed il coraggio delle nostre azioni. ■

VETERINARIA 14 | 2009

Convenzioni per i veterinari liberi professionisti dell’Aquila Affidare ai colleghi abruzzesi il compito di ricostruire la normalità. Basta con il volontariato gratuito che di quelli da reddito. • attivare forme di convenzione per i veterinari liberi professionisti al servizio dell’emergenza, ai quali non si possono più chiedere interventi di volontariato gratuito, stante che si tratta di professionisti a loro volta in grave difficoltà e disagio avendo perso l’abitazione e la struttura veterinaria privata; • rimborsare le cure veterinarie di base ai proprietari sfollati essendo gravemente compromesso il tessuto economico abruzzese;

L’EMERGENZA È FINITA

e attività libero professionali dei veterinari aquilani potrebbero ripartire presto in regime di convenzione. La necessità di passare dal volontariato di emergenza ad un sistema retribuito di prestazioni in convenzione era stata avanzata nei giorni scorsi dall’Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) al coordinamento veterinario affidato dalla Protezione Civile all’IZS di Teramo e al Ministro Sacconi. E il 21 aprile, i liberi professionisti dell’Aquila si sono riuniti, alla Presenza del Presidente dell’Ordine Pino Aseleti, per studiare le ipotesi di un sistema di convenzione, in base al quale continuare le attività, coordinati dall’Unità crisi veterinaria, e nel contempo riprendere l’attività professionale ordinaria. Si parla di prestazioni ai randagi, in supporto alle attività di sanità pubblica, e di cure rimborsabili agli animali di proprietà. Ma si pensa anche ad un piano di educazione e informazione alla popolazione, con particolare riferimento alla convivenza forzata con gli animali al seguito di proprietari nelle tendopoli e nelle aree di accoglienza fuori dal capoluogo lungo la costa.

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STRUTTURE PROVVISORIE Sono in arrivo due strutture-container dove eserciterebbero i liberi professionisti, anche con la dotazione recuperabile dagli ambulatori, e attrezzate per la chirurgia. Potrebbero rappresentare il punto di partenza per la ripresa a regime della attività private, in vista della ricostruzione. Inagibile, l'unica struttura veterinaria dell'Aquila rimasta in piedi, ancora attiva nelle prime ore dell'emergenza, ora non può certo ospitare le attività. Erano sei le strutture veterinarie prima del sisma a L'Aquila ed occupavano poco più di una decina di persone fra medici veterinari e personale.

MISURE TEMPORANEE L’Anmvi chiede misure temporanee, da sostenere con adeguate destinazioni di fondi straordinari, in vista di misure di ricostruzione e di consolidamento delle attività precedenti il sisma: • riaffidare ai veterinari abruzzesi le attività professionali che competono loro; i veteri-

nari abruzzesi devono essere inseriti nel circuito delle attività post-emergenza, sia nei confronti degli animali da compagnia

"L'emergenza-sisma non c'è più - commenta Carlo Scotti dell’Anmvi - i casi vengono deferiti altrove solo per mancanza di strutture e mezzi, che però stanno per essere prontamente messi a disposizione dei colleghi aquilani che potranno presto riprendere ad esercitare retribuiti. Sono colleghi che hanno perso tutto e non possono più continuare ad essere volontari. Adesso bisogna ricostruire in loco la veterinaria antecedente il sisma.

DA SACCONI UNA INDENNITÀ DI 800 EURO ''Una indennità speciale di 800 euro in favore dei lavoratori indipendenti, commercianti, artigiani e liberi professionisti che hanno perso il lavoro per effetto del terremoto''. Lo ha confermato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi che a L'Aquila ha incontrato venerdì scorso il presidente della Regione Gianni Chiodi con il quale il ministro ha sottoscritto anche l'accordo per gli ammortizzatori sociali in deroga. L'indennità speciale di 800 euro in favore anche dei lavoratori autonomi colpiti dal sisma "è la risposta che i professionisti abruzzesi aspettavano e il segno più tangibile del fatto che il diritto e le politiche del lavoro, in Italia, sono cambiate". E inoltre, "l'accordo per gli ammortizzatori sociali in deroga - giustamente applicato in via prioritaria e agevolata agli studi professionali abruzzesi - è un passaggio storico nell'ordinamento nazionale: per la prima volta la legislazione del lavoro ha ricompreso le libere professioni fra i beneficiari di strumenti di tutela del reddito, dell'occupazione e dell'economia. Senza tutto questo i professionisti abruzzesi sarebbero rimasti soli". È il commento di Gaetano Stella Presidente di Confprofessioni, la confederazione delle libere professioni italiane a cui aderisce anche Anmvi, che plaude al Ministro Sacconi e aggiunge: "ci sentiamo partecipi di questo piano di intervento straordinario per l'Abruzzo, aggiunge Stella - perché è stato grazie al costante confronto con Confprofessioni (dalla firma convinta di Confprofessioni alla riforma dei modelli contrattuali, al ri-

conoscimento degli ammortizzatori sociali in deroga) che il Ministero del Lavoro e i suoi tecnici hanno finalmente risolto l'annosa incertezza giuridica che ha sempre caratterizzato l'orientamento del Legislatore verso i professionisti e gli studi professionali. Ci voleva un approccio non ideologicodichiara Stella - ma improntato alle più alte conquiste del giuslavorismo per arrivarci". "Siamo molto soddisfatti di questo annuncio del Ministro Sacconi - aggiunge Carlo Scotti, Presidente Senior Anmvi e componente della Giunta Esecutiva di Confprofessioni - perché il chiarimento che ha dato nel corso della sua visita all'Aquila risponde a quanto sollecitato da Anmvi e da tutta Confprofessioni: quando si parla di lavoro occorre parlare esplicitamente delle libere professioni e annoverarle esplicitamente nella legislazione del lavoro. È un passo avanti concreto per i colleghi che hanno bisogno prima di tutto di fondi ed è un passo avanti anche sul fronte giuridico e del diritto del lavoro. Con questo non intendo dire che non si debba continuare con le sottoscrizioni da veterinari per veterinari". "Oltre alle case e agli studi - conclude il Presidente di Confprofessioni - è necessario ricostruire la rete dei servizi professionali, oggi profondamente compromessa dal sisma in tutta la Regione, e che è invece vitale per la società: le aree professionali giuridiche, economiche, sanitarie e tecniche sono indispensabili per il ritorno alla normalità di tutti i cittadini".


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Petfood Anmvi Informa

VETERINARIA 14 | 2009

Non è più pensabile reclutare medici veterinari liberi professionisti che hanno perso la struttura o la casa, quando non entrambe, in condizioni di gratuità”. Superata la prima fase di emergenza, caratterizzata da interventi urgenti ed inevitabilmente estemporanei, sia necessario ricondurre le attività veterinarie nell’ambito di un piano di riorganizzazione coordinato e strutturato. L’improvvisazione rischia di aprire falle di abusivismo, di interventi non controllati e non garantiti. Il “volontariato veterinario”deve lasciare il posto all’esercizio della professione in condizioni di sostegno economico adeguato, garanzie di qualità della prestazione, corretta gestione del Farmaco veterinario da assicurarsi nella disponibilità e nell’impiego esclusivamente ad opera del medico veterinario. È infine necessario ripristinare un sistema di garanzia e di tracciabilità delle prestazioni e delle dispensazioni da erogare a fronte di stime ufficiali sulla popolazione animale e dei proprietari sfollati.

IL TAVOLO FNOVI La Fnovi ha riunito attorno ad un "tavolo di crisi" tutte le rappresentanze della veterinaria, istituzionali e non, per coordinare le azioni intraprese, fare il punto della situazione nella zona terremotata e per definire la strategia degli aiuti da inviare ai colleghi. Per l'Anmvi è intervenuto il Presidente di Anmvi Abruzzo, Marco Della Torre. “Nelle emergenze, come si sa, vengono fuori tutti i punti critici di un sistema - dice Della Torre. Per giorni, i colleghi aquilani, con enorme spirito di sacrificio e abnegazione si sono dedicati gratuitamente alla gestione delle emergenze animali, ognuno come poteva, senza coordinamento. Poi è arrivato l’IZS di Teramo su incarico della Protezione Civile, che con grande capacità organizzativa, fatta di uomini e mezzi ha preso in mano la situazione. Sulla gravità della situazione fin dalle prime ore, anche il Presidente del mio Ordine, di Pescara, Paolo Dalla Villa, ha tenuto i contatti con l’IZS. E poi altri interventi, non richiesti, fino al paradosso di avere più tende d’emergenza che veterinari. Ridiamo a Cesare quel che è di Cesare - conclude Della Torre - non c’è peggior cosa dopo una tragedia in cui si è perso moltissimo che sentirsi abbandonati, inutili, dimenticati o addirittura assediati. Per ridare dignità ai colleghi bisogna sgomberare il campo da ingerenze e ripartire da un sistema organizzato, che non può che chiamarsi “Leavet”. Una priorità è stata ribadita da tutto il tavolo: l'utilizzo delle risorse umane presenti sul territorio della zona colpita dal sisma non può che essere uno degli obiettivi a breve e lungo termine, i colleghi aquilani vanno posti nella condizione di lavorare e di avere risorse economiche sicure. È stato riconosciuto il ruolo prezioso dell'Ordine dell'Aquila che è stato in grado di organizzare la struttura veterinaria presente nella tendopoli di S. Vittorino. ■

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Anmvi e Assalco creano un gruppo di lavoro I risultati saranno presentati a fine maggio all'Assemblea Generale della Fediaf nmvi e Assalco si sono incontrate all'inizio di aprile a Cremona per valutare iniziative per la diffusione delle linee guida alle quali le aziende aderenti all'Associazione fanno riferimento. L'incontro era finalizzato a migliorare la cooperazione tra i produttori di pet food, i medici veterinari che si occupano della cura degli animali da compagnia e le autorità competenti. Il recente caso di contaminazione incidentale da melamina di alcuni ingredienti alimentari utilizzati anche nella produzione di alimenti per cani, ha infatti dimostrato la necessità di una sempre maggiore attenzione e collaborazione. Questa esigenza è stata fortemente espressa dai veterinari, di cui l'Anmvi si è fatta portavoce proponendo all'Assalco di creare un gruppo di lavoro misto industria - medici veterinari. La proposta è stata accolta subito dall'Assalco e il gruppo di lavoro si è riunito per la prima volta ai primi del mese. Erano presenti,

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oltre ai rappresentanti dell'Anmvi, Luigi Schiappapietra, Presidente di Assalco, ed i componenti del Comitato Tecnico. Assalco ha illustrato ad ANMVI i contenuti dei manuali di buone pratiche già in applicazione: il "Manuale di Buone Pratiche per la Produzione di Pet Food Sicuro" (già approvato dal Ministero della Salute italiano il 4 dicembre 2007) ed il nuovo "Manuale di Buone Pratiche per la Comunicazione sul Pet Food" finalizzato ad integrare ulteriormente le informazioni relative ai prodotti riportate sulle confezioni. Con l'adozione del manuale per la comunicazione verrà garantita, sia al veteri-

nario che al consumatore, la possibilità di ottenere ulteriori informazioni sulla composizione degli alimenti per animali da compagnia. È stato inoltre presentato e condiviso con Anmvi un documento europeo che definisce le "Linee Guida Nutrizionali per l'Alimentazione di Cani e Gatti" - elaborato in collaborazione con esponenti del mondo veterinario internazionale - che supporta le aziende nella formulazione delle ricette ed assicura la correttezza nutrizionale dei prodotti disponibili sul mercato. Il progetto di costituzione del gruppo di lavoro è stato recentemente presentato da Carlo Scotti, Presidente senior dell'Anmvi e Lucio Scaratti, Presidente della Fediaf, al Sottosegretario Francesca Martini, che ha apprezzato la volontà manifestata dalle associazioni di collaborare per il raggiungimento di un obiettivo comune. Durante l'incontro il Sottosegretario aveva nuovamente ribadito il suo impegno ad ottenere la riduzione dell'IVA sulle prestazioni veterinarie e sul pet food, al fine di favorire il benessere degli animali da compagnia. ■


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6 Attualità Mnc

VETERINARIA 14 | 2009

In Parlamento la priorità è per le leggi, non per le evidenze scientifiche In Senato il Sottosegretario Fazio sostiene le Ebm. Il relatore Bosone: anche le regole tutelano il paziente

opo vari mesi di stallo, è ripartito l'iter legislativo sulle medicine non convenzionali. La scorsa settimana, la regolamentazione delle medicine non convenzionali, esercitate da laureati in medicina e chirurgia, odontoiatria e veterinaria, ha fatto passi avanti con l'unificazione di tre dei quattro disegni di legge all'esame della Commissione Igiene e Sanità del Senato. Intervenuto in Commissione, il sottosegretario Ferruccio Fazio ha dichiarato "il favore dell'e-

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secutivo per l'evidence based medicine e la contrarietà al riconoscimento di quei trattamenti la cui efficacia non sia supportata da evidenze scientifiche". Riconoscendo che "è stato recentemente riscontrato il fondamento scientifico dell'agopuntura", Fazio "manifesta il proprio favore a sperimentazioni volte a verificare l'eventuale efficacia scientificamente provata di tali trattamenti". Il relatore Daniele Bosone (PD) (foto) ha precisato che i disegni di legge in esame hanno lo scopo di "stabilire una regolamentazione per l'esercizio delle connesse attività, nella prospettiva di offrire una migliore garanzia al paziente dal punto di vista della sicurezza delle cure".

AUDIZIONE UMNCV E l'esempio di una "autodisciplina nell'applicazione professionale delle Mnc" è stata presentata dalla Unione Medicina Non Convenzionale Veterinaria - UMNCV - nel corso di una audizione in Senato sui ddl in esame. La veterinaria, nell'audizione svolta dal collega Francesco Longo, Vicepresidente S.I.A.V., ha presentato il quadro delle mnc nel proprio settore, dimostrando una autonoma capacità di elaborazione di parametri di autodisciplina e ricor-

dando che la FNOVI ha promulgato una serie di pronunciamenti, in forma di indirizzo e linee guida, e inserito un apposito articolo nel nuovo Codice Deontologico del 2006 (Articolo 30). L'audizione è stata l'occasione per sottolineare le peculiarità e le specificità della Medicina Veterinaria, sia rispetto alla Medicina dell'Uomo, sia rispetto alle differenti modalità di applicazione clinica di queste discipline, mettendo in risalto il lunghissimo periodo di tempo durante il quale ha pesato l'assenza di una legislazione nazionale. La UMNCV ha chiesto che in un disegno di legge "siano inserite voci specifiche per ogni tema della veterinaria, che sia individuato il profilo degli esperti, che siano stabiliti precisi parametri formativi, lasciando però che vi sia una doppia possibilità nella formazione: che questa sia erogata sia dalle scuole private che dall'università, pur auspicando una collaborazione tra queste istituzioni in un ambito di equiparazione delle funzioni e dei titoli erogati; che negli organismi previsti, come ad esempio le commissioni, sia presente una duplice rappresentanza veterinaria, distinta secondo i due grandi gruppi in cui si suddividono le MNC veterinarie: da una parte Agopuntura, MTC, Fitoterapia, Terapie Manuali, dall'altra Omeopatia ed Omotossicologia; che sia auspicabile un coinvolgimento del S.S.N., soprattutto in relazione alle produzioni alimentari biologiche, in cui dovrebbero operare esperti delle MNC". ■

REQUISITI PER LA PUBBLICITÀ SANITARIA n assenza di norme legislative la FNOVI ha esercitato il ruolo di garanzia e di tutela dei cittadini affidatole, mediante linee guida applicabili dagli Ordini e finalizzate esclusivamente a consentire loro di svolgere in modo omogeneo e coerente la verifica della correttezza, veridicità e trasparenza dei messaggi pubblicitari informativi relativamente all’esercizio delle Medicine Non Convenzionali e della Medicina Comportamentale. A gennaio di quest’anno, la Federazione ha definito i requisiti indispensabili per la pubblicità dell’informazione sanitaria relativa all’esercizio professionale nell’ambito delle medicine non convenzionali (Agopuntura, Fitoterapia, Medicina Tradizionale Cinese, Omeopatia, Omotossicologia). www.fnovi.it

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OMEOPATICI: LINEE GUIDA AIFA arantire a tutti i cittadini di avere a disposizione medicinali di cui sia verificata la qualità e la sicurezza ed erogare gratuitamente terapie di dimostrata efficacia nella cura di patologie gravi e croniche, costituisce obiettivo prioritario per l'Agenzia Italiana del Farmaco. Ed è in tale ottica che l'Agenzia, nel rispetto delle leggi comunitarie e nazionali vigenti, vincola la registrazione in Italia di tutti i prodotti medicinali, indipendentemente dal ruolo terapeutico ad essi attribuito, alla presentazione di un dossier che dimostri il possesso di rigorosi requisiti di qualità e sicurezza. L'acquisizione dello status di medicinale per i prodotti omeopatici, disposto dalla normativa comunitaria recepita e applicata a livello nazionale, li sottopone in Italia ai fini della registrazione alle medesime regole in vigore per tutti i medicinali in generale prevedendo, però, dei percorsi semplificati per quelle formulazioni somministrabili per via orale, o esterna, prive di specifiche indicazioni terapeutiche e con un grado di diluizione tale da garantirne la sicurezza. Un tavolo tecnico ad hoc, composto da rappresentanti dell'Aifa, del Ministero della Salute, dell'ISS e delle Aziende di settore, al fine di tutelare appieno la salute dei cittadini ha già licenziato una specifica Linea guida. Sono in via di definizione i requisiti che, seppur nella diversità rispetto al farmaco, garantiscano alle Aziende interessate la registrazione dei loro prodotti in maniera semplificata. I farmaci omeopatici hanno assunto lo status di medicinale. In conseguenza di questo l'AIFA ha emesso nuove linee guida per l'approvazione e l'uso dei prodotti omeopatici.

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SERVIZI BANCARI, CONVENZIONE ANMVI-SANPAOLO Intesa Sanpaolo, attenta alle esigenze dei professionisti, ha siglato con l'ANMVI, l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiana, una convenzione che prevede particolari agevolazioni, sia per le esigenze connesse all'esercizio dell'attività, sia per quelle professionali. Per le necessità collegate all'attività professionale, l'offerta si articola su due prodotti in particolare: • Progetto Professionisti, una gamma di conti studiati per supportare ogni tipo di operatività (Conto Professionisti, Conto Business Light e

Conto Business Illimitato) a condizioni agevolate; • PrestoBusiness, il finanziamento veloce, da 5.000 a 75.000 euro, con spese di istruttoria azzerate e tasso particolarmente favorevole. Per le esigenze di carattere personale, la convenzione prevede agevolazioni sui conti correnti Zerotondo e Premium. Info: 800 34.30.34.



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8 Europa Bruxelles

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VETERINARIA 14 | 2009

Il benessere animale può dare un nuovo impulso all’acquacoltura È uno dei settori di maggiore espansione, che produce il 50% del pesce che consumiamo e che può ancora offrire molto di più

’UE ha istituito norme ambiziose per garantire che la pratica e i metodi dell’acquacoltura siano improntati al principio di una crescita sostenibile e il settore europeo è all’avanguardia della ricerca e dello sviluppo tecnologico a livello mondiale. Tuttavia questo progresso verso l’eccellenza non trova ancora riscontro nella produzione, che nell’UE si è stabilizzata mentre ha registrato un netto incremento in altre regioni del mondo.

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POTENZIALITÀ Con la comunicazione presentata l’8 aprile, la Commissione intende affrontare questa situazione e dare nuovo impulso alla crescita sostenibile dell’acquacoltura europea. “L’acqua-

coltura è chiamata a svolgere un ruolo importante come fonte di prodotti sani e di elevata qualità per gli oculati consumatori europei, ma fino ad ora ha espresso solo una piccola parte delle proprie potenzialità. È giunto il momento di sfruttare appieno tale potenziale e di dare a questo settore di importanza strategica pieno riconoscimento e, nel senso letterale del termine, lo spazio di cui ha bisogno per svilupparsi”, ha affermato Joe Borg, commissario per gli affari marittimi e la pesca. Nella sua comunicazione la Commissione esamina le cause del ristagno della produzione acquicola europea e le modalità per migliorare la competitività, la sostenibilità e la governance del settore.

SOSTENIBILITÀ In primo luogo, per rendere il settore più competitivo occorre rafforzare il sostegno alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, razionalizzare la pianificazione spaziale delle regioni costiere e dei bacini idrografici al fine di agevolare la competizione per lo spazio e per l’acqua e integrare le esigenze specifiche dell’industria acquicola nella politica di mercato dell’UE per i prodotti della pesca. In secondo luogo, per mantenere la sostenibilità del settore occorre continuare a puntare su metodi di produzione ri-

spettosi dell’ambiente, applicare norme rigorose in materia di salute e benessere degli animali e garantire un elevato livello di protezione dei consumatori. Infine, è possibile fare di più per migliorare l’immagine del settore e gli aspetti connessi alla governance.

MISURE SPECIFICHE Il successo dell’acquacoltura dipenderà in larga misura dall’esistenza di un contesto favorevole alle imprese del settore acquicolo a livello nazionale e/o locale. La Commissione intende pertanto fornire agli Stati membri e alle autorità regionali orientamenti volti a garantire che siano predisposte misure specifiche a livello locale, nazionale ed europeo per consentire al settore di sfruttare pienamente le proprie potenzialità. La Commissione ritiene che un’industria acquicola forte e dinamica possa fungere da catalizzatore per la crescita dei settori correlati e contribuire sempre di più allo sviluppo delle zone rurali e costiere, offrendo nel contempo ai consumatori prodotti alimentari sani e di elevata qualità ottenuti nel rispetto dell’ambiente. Questi rappresentano soltanto alcuni dei vantaggi di importanza cruciale che scaturirebbero da un’azione europea concertata a tutti i livelli per favorire il pieno sfruttamento del settore acquicolo. ■

L’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute dell’uomo, delle piante e degli animali “L’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute dell’uomo delle piante e degli animali” è il titolo del documento proposto alla Commissione Europea dal gruppo di lavoro incaricato di individuare le strategie di intervento sanitario. Il documento consegnato alla Commissione Europea è stato stilato sulla base del Libro Bianco sull’adattamento ai cambiamenti climatici consegnato il 1° aprile scorso all’Esecutivo comunitario. Oltre a rappresentare una minaccia per l’uomo e per l’ambiente, i mutamenti climatici pongono seri pericoli di sanità animale. Il documento consegnato alla Commissione Europea distingue le malattie animali in due diverse categorie: le “non statutory” ovvero quelle non coperte dalla legislazione veterinaria europea (è il caso di problemi sanitari a carico dell’a-

nimale per conseguenza dell’esposizione al clima ad esempio disordini alimentari, colpi

di calore, ecc.) e le “statutory diseases”, ovvero le malattie ricomprese nel campo di applicazione della legislazione veterinaria, come le malattie infettive. La globalizzazione ha concorso alla diffusione di agenti patogeni e pertanto l’Unione Europea sarà chiamata a compiere sforzi per implementare misure di contrasto più efficaci alle minacce sanitarie derivanti dal clima. La Blue tongue, si legge nel documento, è l’esempio perfetto di una malattia in cui è indispensabile porre una particolare attenzione agli effetti del cambiamento climatico. L’attenzione alla sanità animale è una priorità nelle politiche sanitarie dell’Europa, rientrante nelle strategie di prevenzione della nuova Community Animal Health Policy, che ha l’obiettivo di studiare gli effetti del clima sulle specie animali. La strategia parte da

LA REVISIONE DELLA SPERIMENTAZIONE NON FERMI LA RICERCA ’ in corso in sede comunitaria la revisione della normativa sulla sperimentazione animale. Mentre il Legislatore nazionale non riesce a varare una riforma nazionale del Decreto Legislativo 116, l’Europa avverte l’urgenza di adeguare le leggi comunitarie sulla sperimentazione animale al progresso scientifico e alla mutata sensibilità etica. Circa 12 milioni di animali sono usati ogni anno per la ricerca scientifica in Europa. L’obiettivo è di ridurre questa cifra e di rafforzare le basi etiche della sperimentazione, anche ricorrendo a test alternativi. Allo scopo, la Commissione Europea ha predisposto una proposta di Direttiva sulla quale si è pronunciata la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, votando in larga maggioranza il documento dell’europarlamentare inglese Neil Parish: si bandisce l’uso di primati minacciati dal rischio di estinzione con la sola eccezione dell’impiego in ricerche finalizzate alla loro conservazione, ma si fa presente il rischio che una drastica riduzione nel ricorso a primati potrebbe penalizzare la ricerca europea a vantaggio di quella americana ed asiatica, dove le norme sul benessere animale sono meno rigorose. I deputati della Commissione Agricoltura hanno quindi consegnato all’assemblea plenaria del prossimo mese una risoluzione che chiede all’Europarlamento di votare a favore di una Direttiva più equilibrata, che permetta alla ricerca medica di continuare a progredire. Neil Parish ha invitato i colleghi deputati a riflettere sull’attuale stadio delle ricerche contro il cancro, la sclerosi multipla e l’Alzheimer e sul freno che un’eccessiva restrizione nell’impiego di primati avrebbe su questi studi.

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una struttura già esistente, l’Animal Disease Information System per la raccolta di dati e le informazioni sui rischi alle autorità competenti. La Commissione è inoltre favorevole alla realizzazione di una banca-vaccini per alcune malattie infettive. ■

TRACES l primo di aprile è stato lanciato il sito web dedicato a Traces. È il quinto anno dalla creazione del sistema informativo col quale la Commissione Europea e gli Stati Membri sono in collegamento per controllare le movimentazioni di tutti gli animali trasportati ogni giorno all’interno dell’UE.

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Questo innovativo sistema di codificazione degli animali trasportati, che oggi stima circa 15mila utenti al giorno, venne approvato dalla Commissione Europea nell’aprile del 2004, per migliorare la sicurezza degli animali movimentati e prevenire le malattie. Questo sistema permette di controllare, anche dal punto di vista sanitario, le movimentazioni di tutti gli animali trasportati ogni giorno all’interno dell’UE e di rintracciarli velocemente (la Dgsanco stima 45mila certificati per movimentazioni interne e 40mila documenti di ingresso al mese; 250mila sono le notifiche emesse). La codificazione, applicata su tutti i capi di bestiame trasportati all’interno dei paesi appartenenti alla UE

ed anche su quelli importati da paesi extraeuropei, permette di avere una banca dati aggiornata quotidianamente a disposizioni di tutti gli operatori del settore ed in particolare delle autorità competenti che potranno intervenire tempestivamente in caso di emergenze o segnalazioni riducendo notevolmente incertezze e rischi. L’Austria, Belgio, Francia, Finlandia, Italia e Lussemburgo avevano già aderito a questo sistema dal 1 aprile, gli altri paesi europei hanno avuto l’obbligo di adeguarsi entro la fine del 2004. Fra i Paesi Terzi e d’oltreoceano, i pionieri dell’applicazione del sistema Traces sono stati il Marocco e la Nuova Caledonia.



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10 Legale Contenziosi

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VETERINARIA 14 | 2009

Come dobbiamo comportarci se il cliente è un minorenne? La fattura non può essere intestata al minore: la prestazione resa in suo favore è invalida

convocato il genitore del minore ed acquisito da questi il consenso ad intervenire, fatti salvi i casi di urgenza, posto che, in base all’art.18 del nuovo codice deontologico, il veterinario “ha l’obbligo, nei casi di urgenza ai quali è presente, di prestare le prime cure agli animali nella misura delle sue capacità e rapportate allo specifico contesto, eventualmente anche solo attivandosi per assicurare ogni specifica e adeguata assistenza”.

COME FARE? In tale evenienza il medico veterinario potrà richiedere il pagamento al genitore proprietario dell’animale. Nel caso che il genitore si rifiuti di pagare, il veterinario può agire per il recupero del credito (con le modalità più volte illustrate in precedenti pareri), facendo valere l’urgenza dell’attività prestata a tutela del benessere dell’animale, così come indicato dalle norme deontologiche vigenti. ■

La Corte Costituzionale promuove l’Ordinanza microchip La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso della Provincia Autonoma di Trento

di MARIA TERESA SEMERARO Avvocato, Bologna l medico veterinario che abbia prestato la propria attività su richiesta di un minorenne può emettere fattura intestata a persona diversa dal richiedente? A volte, soprattutto nel caso di animali da affezione, può capitare che al medico veterinario si rivolga un minorenne (spesso il figlio del proprietario dell’animale). Come deve comportarsi il professionista?

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(art.1426 c.c.). Se però il minore ha dichiarato la propria età o semplicemente non ha fatto nulla per nasconderla, i genitori del minore entro cinque anni dal contratto (ed il minore stesso entro cinque anni dal raggiungimento della maggiore età) possono richiedere l’annullamento del contratto intercorso con il professionista, instaurando un vero e proprio giudizio (una vera e propria causa), davanti al Giudice di Pace se il valore della prestazione non supera ? 2.582,28, davanti al Tribunale se è superiore a tale somma.

LA CAPACITÀ DI AGIRE

LA FATTURAZIONE

Per poter rispondere a tale quesito bisogna partire dal presupposto che nel nostro ordinamento i soggetti di età inferiore agli anni 18 sono sprovvisti della capacità di agire (art.2 c.c.), ovvero della capacità di compiere validamente atti giuridici, tra i quali è da ricomprendere anche la richiesta di prestazione professionale avanzata al medico veterinario, che configura un contratto di prestazione d’opera intellettuale. Ciò significa che la richiesta di prestazione avanzata dal minorenne al medico veterinario non è giuridicamente valida, a meno che il minore abbia occultato la sua minore età con raggiri, nel qual caso la prestazione è stata validamente resa dal veterinario

Ciò detto, va da sé che la fattura non può essere intestata al minore, in quanto la prestazione resa in suo favore è invalida. Né la fattura può essere intestata ad un soggetto diverso, in questo caso verosimilmente il genitore, e questo per due ragioni: 1) perché trattasi di prestazione invalida; 2) perché, anche in ipotesi di prestazione valida - in quanto resa a minore che ha nascosto con raggiri la minore età - vige il principio in base al quale non può esigersi il pagamento da chi non ha richiesto la prestazione, trattandosi di persona che legittimamente può rifiutarsi di pagare. Consiglio pertanto ai medici veterinari di effettuare la prestazione solo dopo aver

na ordinanza senza “idonea base giuridica” e che si “sovrappone alla normativa provinciale”. Questo il punto di vista della Provincia Autonoma di Trento che ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale per l’annullamento dell’Ordinanza ministeriale 6 agosto 2008, “Misure per l’identificazione e la registrazione della popolazione canina”. Ma la Corte Costituzionale, in data 1 aprile 2009 (sentenza n. 105), ha respinto il ricorso giudicandolo “inammissibile” e fondato da un richiamo “del tutto indefinito e quindi generico” circa le attribuzioni riservate alla Provincia dal Titolo V della Costituzione in ambito sanitario. L’Avvocatura dello Stato, intervenuta a sostegno del provvedimento, ha evidenziato che “le motivazioni di carattere sanitario poste a fondamento del provvedimento, quali l’incremento del randagismo, il possibile diffondersi di malattie infettive, l’aumento degli incidenti stradali, nonché i recenti e numerosi casi di aggressione di cani rinselvatichiti, rappresen-

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terebbero validi presupposti in base ai quali il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali avrebbe esercitato il potere di ordinanza”. Queste ragioni, secondo la difesa erariale, hanno “un’indubbia rilevanza generale, posto che il fenomeno del randagismo investirebbe oggettivamente non soltanto l’originario territorio in cui si manifesta, ma anche ambiti territoriali limitrofi, giustificando un intervento che disponga misure uniformi per tutto il territorio nazionale”. L’Avvocatura dello Stato ha anche ricordato una precedente sentenza della Corte Costituzionale su analogo contenzioso in materia di aggressività canina (sentenza n. 222 del 2006) in cui si poneva una identica ratio: il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei cittadini dinanzi al rischio di attacco da parte di cani di razze con un particolare potenziale di aggressività. Questa stessa ratio trova applicazione anche nell’Ordinanza 6 agosto 2008, “cosicché si dovrebbero ritenere prevalenti le esigenze di sicurezza pubblica, con conseguente legittimità del provvedimento impugnato”. ■

LICENZIAMENTO DEL VETERINARIO SSN on è solo il palese conflitto di interessi a determinare un giusto licenziamento, ma anche il continuo silenzio su una situazione di potenziale incompatibilità. È il motivo che ha fatto scattare l’esonero Asl di un veterinario che aveva proceduto al controllo di alcune carni di animali provenienti da una società zootecnica di cui era socio. La sezione Lavoro della Cassazione (sentenza n. 5579) ha confermato il giudizio della Corte d’appello che aveva ritenuto il recesso legittimo per la lesione del vincolo fiduciario. Nonostante una lettera di diffida che e-

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videnziava le varie incompatibilità tra i suoi legami societari e il lavoro che svolgeva presso il Ssn, che lo invitava a risolvere tale situazione le cose, anche a distanza di tempo, non erano mutate. Da un conflitto potenziale si era poi passati alla concretezza quando il ricorrente aveva esaminato capi di bestiame dell’impresa di cui era per il 30% socio: l’applicazione del licenziamento in tronco è giustificata dal doppio ruolo del veterinario, titolare e compartecipe di quote di una ditta che commerciava in animali (fonte: Il Sole 24 Ore)



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12 Legale Sicurezza alimentare

Somministrazione di farmaci non autorizzati e delitto di frode alimentare Innovativa sentenza della Corte di Cassazione di GIAMPAOLO PECCOLO Professore associato presso la Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Bologna ei dibattiti tra giuristi e veterinari, da tempo si andava ipotizzando quello che la Corte di Cassazione (sentenza n. 21021 del 2007) ha alla fine sancito. Affrontando il caso di un allevatore sorpreso a somministrare ai propri animali (da carne) farmaci non autorizzati, la Corte ha ritenuto applicabile sia l’art. 5, lett. a) legge 30 aprile 1962, n. 283 (che sanziona ogni artificiosa variazione della naturale composizione della sostanza alimentare), sia - e ciò è ancora più “forte” giuridicamente - il reato previsto all’art. 440 del Codice penale, che ha per oggetto il delitto di “adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari”1. In altre parole: la famigerata frode alimentare. La sentenza, è bene chiarirlo subito, è del tutto innovativa e pertanto abbisogna di ulteriori conferme prima di poter essere elevata al rango di orientamento consolidato. L’innovazione sta nel fatto che, finora, per la configurabilità del reato di contraffazione e adulterazione di sostanze alimentari si era sempre considerato necessario il collegamento diretto tra il comportamento dolosamente tenuto dall’agente e la sua attitudine a provocare quel “danno della salute pubblica” che è parte integrante della fattispecie delittuosa. Il caso tipico era quello della sostanza aggiunta dal produttore, ad esempio per esaltare determinate caratteristiche del prodotto alimentare, o per mascherare elementi sgradevoli o indesiderati, che però era suscettibile di provocare conseguenze dannose in chi consumava l’alimento stesso. Si trattava quindi, per la giurisprudenza della

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VETERINARIA 14 | 2009

La prima. Naturalmente, tutte le considerazioni sopra svolte non valgono nel caso in cui le indagini accertino non solo la somministrazione, ma anche il suo scopo fraudolento, specie se ad essa sia effettivamente seguita la macellazione a scopo alimentare, o mungitura, dell’animale indebitamente trattato. La seconda. Va da sé che in tutti i casi in cui si giungesse all’imputazione e alla condanna dell’allevatore, giusta o ingiusta che sia, il medico veterinario che avesse prescritto (o, peggio, somministrato) il farmaco avrebbe “agito in concorso”, e pertanto ne sarebbe il complice. Ergo, soggetto alle medesime sanzioni. Tanto basta, ci sembra, per raccomandare a tutti il massimo scrupolo. (1) Cod. penale, art. 440: “Chiunque corrompe o adultera acque o sostanze destinate all’alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per il consumo, rendendole pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da tre a dieci anni. La stessa pena si applica a chi contraffà, in modo pericoloso alla salute pubblica, sostanze alimentari destinate al commercio”. ■

Cassazione, e in sostanza, di una norma applicabile nei casi in cui la colpevole condotta dell’imputato avesse prodotto conseguenze “certe” nella salubrità del prodotto immesso al consumo, conseguenze che si fossero riverberate in un danno (o pericolo di danno) per la salute “pubblica”. Cioè di terzi, ignari, consumatori. Ora, se, sotto il profilo della sensibilità e del “diritto alla salute” costituzionalmente garantito, è naturale plaudere ad una pronuncia così severa rispetto ad una condotta deplorevole, e unanimemente deplorata, com’è la somministrazione di farmaci vietati ad animali da carne (e da latte), dal punto di vista strettamente giuridico essa lascia alquanto perplessi. E questo non tanto perché l’animale “trattato” non sia ancora, oggettivamente, un alimento - avendo già in altre sentenze la Cassazione affermato che la configurabilità del reato si ha anche quando il fatto sia stato commesso in epoca molto anteriore all’im-

missione in consumo, e in particolare in una fase anteriore ad eventuali processi di trasformazione (com’è, nel caso degli animali da carne, la macellazione, la frollatura, il sezionamento, ecc.) - quanto perché, in questo caso specifico non si ha né la certezza che l’animale sia effettivamente macellato per uso umano, né che al momento della macellazione esso presenti ancora i caratteri di pericolosità o di danno per la salute che la norma penale invece considera caratteristica essenziale del delitto de quo. Insomma la norma penale sembra richiedere un collegamento tra l’azione fraudolenta e il “pericolo di danno” alla salute pubblica, che, quantunque estensivamente vogliamo considerarlo o interpretarlo, non può essere derubricato a pura eventualità. Ed è di questo che si tratta, perché è l’eventuale macellazione per consumo umano dell’animale da carne, e l’eventuale sussistenza - a quel punto - del (pur minimo) pericolo alla salute, che dovrebbero pur rilevare al fine del materializzarsi del reato. Ma che dire del caso in cui, tra la somministrazione del farmaco vietato e la macellazione, fosse trascorso un lasso di tempo tale da eliminare completamente la pur minima traccia e, con essa, il pericolo? O se non vi fosse neppure stata macellazione a scopo alimentare? Sanzionare anche penalmente, come contraffattore alimentare, l’autore della somministrazione illecita è più di un processo alle intenzioni, visto che in diritto penale in determinate circostanze questo è anche possibile (si pensi ad esempio alla tentata truffa, reato che in questo caso avrebbe, a nostro giudizio, persino ben maggiori motivi per essere contestato rispetto alla frode alimentare). Tutto ciò non significa che, tolto di mezzo il reato di frode alimentare, nulla accadrebbe sotto il profilo sanzionatorio. Con sicura fondatezza, rispetto alla via prospettata dalla Cassazione, il trasgressore resterebbe comunque chiamato a rispondere delle proprie azioni sul piano amministrativo, ai sensi delle disposizioni sul farmaco e di quelle, precedentemente ricordate, contenute nel Testo unico delle leggi sanitarie. Le cui sanzioni (amministrative, appunto) presentano il vantaggio di essere economicamente ben più dissuasive, e l’illecito quello di non essere soggetto alla prescrizione. Due precisazioni finali.

HACCP E RESPONSABILITÀ na recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito il principio della responsabilità del produttore di sostanze alimentari per la salubrità delle medesime, senza alcuna attenuazione. Con il decreto legislativo n. 155 del 1997 è stato previsto l'obbligo per il Responsabile di un'industria alimentare di predisporre un documento d'autocontrollo dell'attività propria in modo da individuare in ogni fase della produzione punti critici di rischi alimentari per i consumatori. Come è noto il sistema dell'analisi dei rischi e di controllo dei punti critici (il cosiddetto HACCP) prevede oltre all'analisi dei potenziali rischi la possibilità di: individuare i punti in cui potrebbero verificarsi rischi per gli alimenti; predisporre gli interventi da adottare riguardo ai punti critici identificati; stabilire procedure di controllo e di sorveglianza dei punti critici; adeguamento del sistema di controllo in relazione a diversa tipologia dell'attività. Anche la presenza di manuali all'uopo predisposti non attenua la responsabilità del produttore della sostanza alimentare. Nel caso specifico il rinvenimento anche di una modesta carica batterica in un alimento (si tratta di Escherichia coli), di cui era stato prelevato un campione per esami di laboratorio, non esclude la responsabilità del titolare dell'esercizio commerciale, trattandosi di un batterio che è comunque indice di insudiciamento del prodotto. Responsabilità che non viene esclusa anche se l'attività dell'impianto viene monitorata con l'analisi e controllo dei punti critici (HACCP). Queste sono le motivazioni che hanno indotto la Corte di Cassazione a ribadire il principio di colpevolezza condannando il produttore.

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14 Fisco Decreto Anti-crisi

VETERINARIA 14 | 2009

Incentivi per l’acquisto di mobili, elettrodomestici, televisori e computer di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino n data 11.2.2009 è stato pubblicato sul numero 34 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il Decreto Legge 10 febbraio 2009 numero 5 (in attesa di conversione), che ha emanato “Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi”. Il Decreto, che è entrato in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione e quindi l’11 febbraio 2009, si pone come obiettivo quello di fronteggiare l’eccezionale situazione di crisi economico-finanziaria che ha investito il mondo intero, cercando di sostenere la domanda di beni durevoli, e tentare un rilancio dell’occupazione. Le agevolazioni previste dal Decreto Legge riguardano: • le agevolazioni per la sostituzione e l’acquisto di autovetture, veicoli commerciali, motocicli e ciclomotori; • le detrazioni per l’acquisto di mobili, elettrodomestici, ecc.; • gli incentivi a difesa dell’occupazione; • le agevolazioni per le aggregazioni aziendali; • la rivalutazione degli immobili; • le novità in materia di accertamento sulle imposte indirette (di registro, ipotecaria e catastale, sulle successioni e donazioni). Nel presente articolo ci occuperemo solamente delle agevolazioni previste per l’acquisto di mobili, elettrodomestici, televisori e computer, introdotte dall’articolo 2 del citato Decreto Legge.

D.L. 5/2009 consiste in una detrazione dall’imposta lorda (IRPEF), fino a concorrenza del suo ammontare, del 20% (venti per cento) delle spese documentate, sostenute dal 7 febbraio 2009 e fino al 31 dicembre 2009, per l’acquisto dei beni sopra indicati, calcolata su un importo massimo complessivo non superiore a 10.000 euro. La detrazione spettante viene ripartita in cinque anni in quote costanti. Anche se la norma nulla dice in proposito, per analogia con altre agevolazioni si ritiene che il costo complessivo possa comprendere anche quello sostenuto per i costi di trasporto, montaggio ed ogni altro onere accessorio all’acquisto.

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SOGGETTI BENEFICIARI Possono beneficiare dell’agevolazione fiscale solamente i contribuenti che hanno posto in essere interventi di recupero del patrimonio edilizio (agevolazione 36% per le ristrutturazioni edilizie) effettuati su unità singole unità immobiliari residenziali, a condizione che i lavori siano iniziati a partire dal 1° luglio 2008.

ADEMPIMENTI PER FRUIRE DELLA DETRAZIONE

In altre parole possono godere dell’agevolazione tutti i soggetti passivi Irpef, che possiedono o detengono un’unità immobiliare residenziale, che effettuano acquisti agevolati (di mobili, elettrodomestici, ecc.) nell’ambito di interventi di ristrutturazione edilizia con inizio lavori a decorrere dal 1° luglio 2008. Si ricorda che possono effettuare interventi di ristrutturazione edilizia agevolabili (ai sensi dell’articolo 1 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449) e quindi godere dell’agevolazione per l’acquisto dei beni sopra indicati, i seguenti soggetti: • il proprietario o il nudo proprietario dell’unità immobiliare residenziale; • il titolare di un diritto reale di godimento sulla stessa (usufrutto, uso, abitazione o superficie); • il comodatario; • il locatario; • il socio di cooperative a proprietà divisa o indivisa; • l’imprenditore individuale e il socio di società semplici, di S.n.c. o di S.a.s.;

• il coniuge, il familiare o il convivente del possessore o del detentore dell’unità immobiliare I soggetti che effettuano gli interventi di ristrutturazione edilizia devono essere gli stessi che effettuano l’acquisto dei beni.

BENI AGEVOLABILI Sono agevolabili gli acquisti dei seguenti beni “finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”: • mobili di qualsiasi tipo; • apparecchi televisivi di qualsiasi tipo • computer; • elettrodomestici ad alta efficienza energetica, esclusi frigoriferi, congelatori e loro combinazioni. Alcuni dubbi sussistono sul termine utilizzato dal legislatore per quanto riguarda gli elettrodomestici che devono essere “ad alta efficienza energetica”. L’articolo di legge non precisa cosa deve intendersi con tale termine. Si può presupporre che, in analogia con la norma agevolativa per l’acquisto di frigoriferi e congelatori (art. 1, comma 353, Legge 296/2006), si tratti di elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla classe “A+”. Il secondo periodo del primo comma del citato articolo 2 precisa comunque che “La detrazione di cui al primo periodo è cumulabile con la detrazione per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazione prevista dal comma 353 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, come prorogata dal comma 20 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 244”. Si ricorda, per inciso, che per la sostituzione di frigoriferi e congelatori acquistati entro il 31 dicembre 2010, si può usufruire di una detrazione IRPEF del 20% calcolata su un costo massimo di euro 1.000 per ciascun apparecchio. Un ulteriore dubbio riguarda l’acquisto di computer. L’articolo non specifica se deve trattarsi di computer fissi od anche portatili ma l’espressione usata dal legislatore “finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione” potrebbe far pensare solamente all’acquisto di computer fissi. Sul punto arriveranno certamente gli opportuni chiarimenti da parte dell’Amministrazione finanziaria.

MISURA DELL’AGEVOLAZIONE L’agevolazione riconosciuta dall’articolo 2 del

Lo stesso articolo 2 prescrive che possono essere agevolate le “spese documentate effettuate con le stesse modalità” (di quelle sostenute per la ristrutturazione edilizia). Le spese sostenute per l’acquisto di mobili, elettrodomestici, ecc., dovranno presentare i seguenti requisiti: • l’acquisto dovrà essere documentato da fattura o scontrino parlante (con l’indicazione del codice fiscale del soggetto che ha effettuato l’acquisto); • l’acquisto dovrà essere effettuato dallo stesso soggetto che ha sostenuto le spese di ristrutturazione edilizia; • il pagamento dovrà essere effettuato mediante bonifico; • dal bonifico dovranno risultare: - la causale del pagamento (il riferimento alla fattura o scontrino e l’indicazione che si tratta di acquisto agevolabile ai sensi dell’art. 2, D.L. 5/2009); - il codice fiscale del beneficiario dell’agevolazione; - il codice fiscale (o la partita IVA) del venditore. Anche se la norma non lo specifica si ritiene, in via analogica, che possano anche essere agevolati gli acquisti effettuati nel periodo di vigenza dell’agevolazione (dal 7 febbraio 2009 al 31 dicembre 2009) anche se il pagamento avviene in forma dilazionata con rate oltre il 31 dicembre 2009. La Circolare ministeriale n. 11/E del 16 febbraio 2007, al punto 2.2, aveva infatti precisato, in occasione di chiarimenti forniti per l’acquisto di frigoriferi e congelatori, che l’agevolazione spettava a condizione che l’acquisto fosse documentato da fattura o scontrino parlante emesso nel periodo di vigenza della disposizione agevolativa, a prescindere dalle modalità di pagamento ed anche dall’eventuale intervento di un soggetto finanziatore.

SPESE SOSTENUTE NEL 2009 • per interventi di ristrutturazione edilizia: Euro 30.000 detrazione fiscale del 36% da ripartire in 10 anni euro 10.800 • per sostituzione di frigorifero euro 1.250 massimo costo agevolabile euro 1.000 detrazione spettante 20% e quindi 200 • per acquisto di mobili, elettrodomestici, televisore e computer, euro 25.000 massimo costo agevolabile euro 10.000 detrazione fiscale del 20% da ripartire in 5 anni euro 2.000 ■



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16 Eventi Veterinari

VETERINARIA 14 | 2009

Società federata ANMVI SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE-SCIVAC SICILIA PRINCIPI DELLA MEDICINA AVIARE Catania, 3 Maggio 2009

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA LA RADIOLOGIA DEL TORACE DALLA A… ALLA D(IAGNOSI) Cervignano Del Friuli (UD), 17 Maggio 2009 RELATORE Massimo Vignoli

RELATORE Alessandro Melillo 13.30 14.30

OBIETTIVI La sempre crescente presenza di varie specie aviari come animali da compagnia rende una reale possibilità anche per il veterinario generico di incontrare questi curiosi pazienti. Scopo della giornata sarà fornire le principali nozioni sulla corretta gestione di queste specie sia dal punto di vista alimentare che comportamentale, nonché guidare i partecipanti lungo un corretto iter diagnostico. Verranno prese in considerazione le malattie infettive più frequenti nonché il comune e frustrante problema dell’autodeplumazione. Gli argomenti saranno seguiti dalla presentazione di casi clinici interattivi che si riscontrano con maggiore frequenza nella pratica quotidiana del clinico aviare.

15.30 16.00 17.00 17.30

relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Problematiche più frequenti espresse tramite casi clinici Pausa Feather picking Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati ECM e termine della giornata

SEDE Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia - Area Catania Via Passo Gravina 193/195 - Catania

PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2009. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Visita clinica del paziente aviare. Corretta nutrizione e gestione delle specie di maggiore interesse 11.00 Pausa 11.30 Le principali malattie infettive degli Psittaciformi 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la

INFORMAZIONI Segreteria SIVAE Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it

13.30 14.30

OBIETTIVI L’obiettivo della giornata è di fornire ai partecipanti alcune nozioni di base sulla tecnica di acquisizione e di lettura delle radiografie del torace. Quindi, analizzare le diverse patologie con particolare attenzione alla sede delle stesse nel tentativo di aumentare la specificità della nostra diagnosi radiografica.

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Quale tecnica per la radiologia toracica? 10.15 Anatomia e semeiotica radiografica delle malattie toraciche 11.00 Pausa 11.30 Come aumentare la propria specificità diagnostica nella valutazione radiografica delle patologie toraciche 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione

SEDE Hotel Internazionale - Via Ramazzotti 2 Cervignano del Friuli (UD)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO. APPLICHIAMO I “NUOVI” CONCETTI ALLE “VECCHIE” PATOLOGIE Milano, 17 Maggio 2009 Paola Scarpa

OBIETTIVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

17.30

PROGRAMMA

RELATORE RICHIESTO ACCREDITAMENTO

15.30 16.00 17.00

il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Insufficienza respiratoria acuta: Casi clinici interattivi Pausa Tosse cronica: Casi clinici interattivi Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

La necessità di stadiare una patologia è una realtà ben conosciuta nella maggior parte delle discipline specialistiche. Stadiare significa: fotografare la patologia parlando un linguaggio condiviso, poter seguire delle linee guida per il suo monitoraggio, poter applicare i trattamenti e le terapie suggerite dalla medicina basata sull’evidenza. La giornata si propone di applicare questi concetti ad una patologia ben conosciuta quale l’insufficienza renale cronica, attraverso la valutazione del paziente (clinica ed ematologica) e la riconsiderazione delle priorità terapeutiche.

11.30 Approccio terapeutico e nutrizionale del paziente affetto da CKD. Quali peculiarità di specie? 13.00 Pausa 14.00 Casi clinici interattivi La sindrome nefrosica nel cane 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi Il gatto nefropatico: un paziente difficile 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Richiesto accreditamento

SEMINARIO NAZIONALE In concomitanza con Zoomark International In collaborazione con CVB (Circolo Veterinario Bolognese) - AVM (Associazione Veterinari Modenesi)

PROGRAMMA

RELATORE Dea Bonello

OBIETTIVI

9-10 Maggio 2009 BolognaFiere, Bologna organizzato da

certificata ISO 9001:2000

Edizioni Veterinarie E.V. srl

BolognaFiere

Per informazioni: www.scivac.it - info@scivac.it

3 CREDITI

INCONTRO REGIONALE SCIVAC / SOVEP LA LINGUA BATTE DOVE IL DENTE DUOLE... Rivoli, 17 Maggio 2009

Relazioniamoci… Come ti relazioni con il Pet?

Ata Hotel Quark - Via Lampedusa 11/ A - Milano

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La Chronic Kidney Disease (CKD) nel cane e nel gatto. Valutazione del paziente e stadiazione IRIS 11.00 Pausa

Il programma della giornata vorrebbe coprire in maniera esaustiva ed approfondita tutte quelle branche dell'odontostomatologia di interesse per il veterinario pratico. Si ritiene che possa essere una idea innovativa ed al tempo stesso di riscontro molto pratico e di grande utilità, gestire lo svolgimento dei vari temi (parodontologia-anatomia e fisiologia-ortodonzia-medicina felina) anche attraverso la presentazione di differenti casi clinici. Si tratta di un case-based approach, volto a coniugare la teoria alla pratica attraverso un approccio orientato al problema, con lo scopo di meglio evidenziare il valore della conoscenza nell'ambito della gestione della pratica quotidiana.

12.30 13.00 14.00 15.30 16.00 17.30

cessità per il controllo della malattia parodontale, che comporti un aumento della domanda di attenzione e di cura La certificazione ENCI per i difetti di origine acquisita Pausa pranzo Gengivostomatite cronica del gatto: la semplicità della diagnosi Pausa caffè Gengivostomatite cronica del gatto: la complessità della terapia Discussione finale e consegna attestati

SEDE Hotel Campanile C.so Allamanno 153 - Rivoli (TO)

PROGRAMMA 8.30 Registrazione partecipanti 8.45 Saluto del Presidente Dott. Massimo Stramazzo 9.00 Anatomia normale e difetti di dentizione: conoscenze imprescindibili alla visita clinica 10.30 Pausa caffè 11.00 Le ripercussioni sistemiche dell’infezione del cavo orale: stabilire uno stato di ne-

RICHIESTO ACCEREDITAMENTO

PARTECIPAZIONE - Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2009. INFORMAZIONI - Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it


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In collaborazione con

anniversario

organizzato da

certificata ISO 9001:2000

Edizioni Veterinarie E.V. srl


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18 Vet Journal Attualità scientifica

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VETERINARIA 14 | 2009

Cambiamenti climatici e rischio Dirofilaria in Europa Propagazione del parassita ad aree esenti e impatto sulle specie vettoriali tra le possibili conseguenze dell’aumento delle temperature °C sotto la quale non si verifica lo sviluppo di Dirofilaria e che è necessario un valore di 130 GDD affinché le larve possano divenire infestive e il vettore abbia un’aspettativa di vita massima di 30 giorni. Secondo questi modelli, le temperature estive (che raggiungono un picco in luglio) sono sufficienti a favorire l’incubazione estrinseca di Dirofilaria anche a latitudini elevate. Le proiezioni sul riscaldamento globale dell’Intergovernmental Panel on Climate Change suggeriscono che in Europa la presenza di estati calde adatte alla trasmissione di Dirofilaria saranno la regola nelle decadi future e che, se proseguisse l’attuale tendenza all’aumento delle temperature, le infestazioni da filaria potrebbero diffondere ad aree precedentemente esenti. Tali fattori, non solo favoriscono l’incubazione di Dirofilaria ma hanno un impatto anche sulle specie dei vettori coinvolti. Dati recenti hanno inoltre dimostrato che Aedes albopictus deve oggi essere considerato un importante vettore competente di Dirofilaria. Questa specie potrebbe diffondere dall’Europa meridionale all’Europa settentrionale nel prossimo futuro, modificando il quadro epidemiologico della Dirofilariosi sia nell’uomo sia negli animali. *“Climate and Dirofilaria infection in Europe” Claudio Genchi, Laura Rinaldi, Michele Mortarino, Marco Genchi, Giuseppe Cringoli. Veterinary Parasitology, In Press, Accepted Manuscript, Available online 26 March 2009. ■

CISTITE INTERSTIZIALE FELINA

Piccoli mammiferi esotici: possibili serbatoi di bartonelle zoonosiche

na modificazione della sensibilità dei recettori muscarinici mucosali può avere un ruolo nelle manifestazioni cliniche della cistite interstiziale felina. Lo indica uno studio che ha esaminato l’attivazione dei recettori muscarinici in sezioni a tutto spessore della vescica di gatti affetti da cistite interstiziale e gatti adulti normali. Veniva effettuata la mappatura ottica delle vie di trasduzione Ca2+ per valutare le modificazioni della fluorescenza indotte dall’ingresso del calcio nelle cellule. Si confrontava la risposta dell’attività Ca(2+) e delle contrazioni del detrusore alla stimolazione farmacologica. Le vesciche dei gatti affetti da cistite interstiziale mostravano un numero significativamente maggiore di vie di trasduzione Ca(2+) spontanee nella mucosa rispetto alle vesciche dei controllo. Inoltre, la vescica dei gatti affetti era ipersensibile a un basso dosaggio (50 nM) di arecaidina, agonista del recettore muscarinico, quando lo strato mucoso era intatto. Tale ipersensibilità era marcatamente ridotta nelle sezioni prive di mucosa. Nella vescica dei gatti affetti da cistite interstiziale felina, concludono gli autori, è presente un’aumentata attività Ca(2+) e una maggiore sensibilità dei recettori muscarinici mucosali che può favorire le contrazioni spontanee della muscolatura liscia. “Mucosal muscarinic receptors enhance bladder activity in cats with feline interstitial cystitis” Ikeda Y, Birder L, Buffington C, Roppolo J, Kanai A.. J Urol. 2009 Mar;181(3): 1415-22 (M.G.M.)

er valutare il rischio globale di infezioni umane emergenti causate da specie zoonosiche di Bartonella trasmesse da piccoli mammiferi esotici d’affezione, uno studio ha indagato la prevalenza di Bartonella spp. in 546 piccoli mammiferi di 28 specie diverse importati in Giappone da paesi quali Asia, Nord America, Europa e medio/vicino Oriente. La prevalenza di Bartonella nelle specie esotiche esaminate era pari al 26% (142/546). Si ottenevano 407 isolati di Bartonella dai 142 animali batteriemici. La prevalenza rispetto all’origine degli animali era del 37,3% negli animali in cattività e del 2,8% nei soggetti provenienti da allevamenti. Rispetto alla famiglia tassonomica dell’animale ospite, la prevalenza variava dal 38,6% della famiglia Muridae al 43 9% della famiglia Sciuridae. Non si isolavano bartonelle nelle famiglie Octodontidae e Erinaceidae. Bartonella era presente in 17 delle 28 specie animali studiate. Gli animali esaminati erano portatori di 4 specie zoonosiche di Bartonella, agenti dell’endocardite e neuroretinite umana, e 6 nuove specie di Bartonella. Questi animali erano quindi portatori con elevata prevalenza di numerose specie di

valutare la presenza di uno specifico oncogene (ErB-2), iperespresso nel tumore della mammella della donna e presente nel 70% circa delle neoplasie mammarie feline e nel 30-40% circa di quelle canine”. Fondamentale per il progetto sarà la collaborazione tra medici veterinari liberi professionisti e di sanità pubblica. “Dei 55 ambulatori veterinari presenti nell’area pilota Roma B”, ci spiega Ciorba, “la maggior parte ha comunicato la disponibilità a inviare al Centro di oncologia comparata materiale patologico prelevato da cani e gatti affetti da neoplasie, eventualmente accompagnato dal referto istopatologico del laboratorio di fiducia. Il COC elaborerà tutti i dati territoriali di cani e gatti comparandoli con quelli umani. Sarà istituito un database formato dai dati dei pazienti, uomini e animali, correlati al territorio di residenza. Tutte queste informazioni saranno consultabili sui siti internet degli enti che partecipano al progetto. (M.G.M.)

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO n Europa, i cambiamenti climatici e l’aumento delle movimentazioni di cani e gatti hanno causato un ampliamento del range di distribuzione geografica di numerosi parassiti trasmessi da vettori, come Dirofilaria, e un aumento del rischio di infestazione animale e umana. Uno studio ha analizzato gli effetti del clima e di altri fattori globali

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sulle infestazioni da Dirofilaria immitis e D. repens in Europa e le possibili implicazioni sulla trasmissione e il controllo di questi nematodi trasmessi da zanzare. Negli anni passati sono stati sviluppati modelli di previsione basati sul Growing degree day (GDD) (gradi-giorno), che utilizzano dati di temperatura su scala estesa o locale, per predire la presenza e stagionalità di Dirofilaria in diverse parti del mondo. Tutti questi modelli si basano sul fatto che esiste una soglia di 14

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A ROMA UN REGISTRO DEI TUMORI ANIMALI n registro dei tumori animali per un progetto di oncologia comparata che confronta le neoplasie di cane, gatto e uomo e incrocia i dati ottenuti con quelli territoriali, al fine di fare luce sulle possibili cause tumorali, inquinamento ambientale incluso. È questo l’obiettivo del progetto realizzato da Asl Roma B, Centro di oncologia comparata (COC), Università di Tor Vergata e Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, che istituisce a Roma (come in precedenza Genova) una zona pilota con la creazione di un registro animale dei tumori. “L’iniziativa - ha spiegato Alessandro Ciorba (Facoltà di medicina veterinaria di Perugia; IZS Lazio) all’ANSA - si fonda sulla considerazione del rilievo dell’interdisciplinarietà degli studi di oncologia comparata e delle potenziali ripercussioni di tipo epidemiologico ed ambientale”. “Inizialmente” riferisce Ciorba A. vet.journal “il progetto si concentrerà sui tumori mammari degli animali e della donna, per

U Bartonella patogene per l’uomo. Gli autori concludono che i piccoli mammiferi esotici possono fungere da serbatoio di numerose specie zoonosiche di Bartonella e che dovrebbe essere istituito quanto prima un sistema di quarantena per queste specie. Ulteriori studi dovranno chiarire la via di trasmissione di Bartonella tra i piccoli mammiferi esotici e valutare la patogenicità per l’uomo e gli animali dei nuovi genotipi descritti nello studio. (M.G.M.) *“Exotic small mammals as potential reservoirs of zoonotic Bartonella spp.” Inoue K, Maruyama S, Kabeya H, Hagiya K, Izumi Y, Une Y, et al. Emerg Infect Dis [serial on the Internet]. 2009 Apr. ■


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VETERINARIA 14 | 2009

Accademia e Professione Riflessioni

EAEVE e didattica di qualità: sogno, incubo o indifferenza delle Facoltà Italiane?

di GUALTIERO GANDINI Presidente Commissione Didattica facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna Presidente dello European College of Veterinary Neurology

“PER FORTUNA CHE C’È LA EAEVE!” La EAEVE è, al tempo stesso, un grosso fastidio per coloro che, nelle Facoltà Italiane, sono convinti che non sia poi così necessario ripensare la didattica e un provvidenziale appiglio per coloro che, nelle stesse Facoltà Italiane, sognano di innovare la didattica. La EAEVE (European Association for the Establishment of Veterinary Education) viene perlopiù vista da noi accademici come un’autorità che ci ricorda che dobbiamo essere migliori anche quando non abbiamo voglia di tenerlo a mente, che ci obbliga a mantenere le promesse fatte con noi stessi e con gli altri….. la EAEVE ci perseguita, ci chiede sempre qualcosa di più di quel che abbiamo, ci fa capire che dobbiamo rimetterci in discussione, cambiare, innovare, rivedere. Come ben sa chi scrive per mestiere, l’attenzione del lettore si cattura nelle prime frasi oppure, di questi tempi frettolosi, l’occhio passa distratto su altri titoli, su altre pagine. Eppure è assolutamente necessario attirare l’attenzione sulla EAEVE, su quanto questa associazione sta tentando di compiere in Europa e in Italia per la medicina veterinaria. Soprattutto è necessario attirare l’attenzione di chi legge e non frequenta più le realtà accademiche dai tempi della propria laurea. Proviamoci, anche per cercare di capire il perché.

BREVE STORIA PER CAPIRE La EAEVE è un’associazione supportata dall’Unione Europea cui aderiscono, su base volontaria, le Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Unione Europea, Turchia ed Israele compresi. L’EAEVE si propone l’armonizzazione dei programmi di insegnamento europei, garantendo che le Facoltà di Medicina Veterinaria possiedano quei requisiti di qualità che possano garantire la formazione di un laureato secondo uno standard europeo. Per questo motivo, le Facoltà sono chiamate ad adeguarsi alle linee guida europee, redatte appunto dalla EAEVE su ispirazione di Direttive dell’Unione Europea e a farsi valutare da una commissione EAEVE costituita da esperti internazionali. In caso di valutazione positiva, la Facoltà ha “passato il primo esame” e può chiamarsi “Facoltà approvata EAEVE”. Questo primo passaggio prelude al secondo, cioè l’accreditamento vero e proprio. “Passare l’esame” non è facile e richiede uno

sforzo notevole per una Facoltà. Obbliga a rivedere la propria didattica, a dimostrare di avere un Ospedale Didattico che funziona adeguatamente, ad adottare una tipologia di insegnamento che privilegia il “saper fare” al solo “sapere”, in linea con le più qualificate esperienze europee. Obbliga a dimostrare di avere una casistica clinica ragguardevole, di avere biblioteche moderne e servizi informatici per gli studenti, soprattutto obbliga a considerare lo studente in modo diverso da quanto finora generalmente fatto, un attore del proprio percorso. Richiede che ci sia il “clinical training” cioè che gli studenti siano in grado di gestire un caso clinico a piccoli gruppi, sappiano intervenire su di esso, sappiano argomentare e tradurre nella pratica. Tradotto in lingua Italiana: un incubo per il nostro tranquillo modo di esistere!. Un incubo per diversi motivi, non ultimo la mancanza cronica di fondi per ammodernare o dotarsi di strutture exnovo…… se poi moltiplichiamo per tredici (o quattordici?). Al momento attuale in Europa ci sono 95 Facoltà che aderiscono alla EAEVE e circa 45 sono le Facoltà che hanno passato il “primo esame”: In Italia sono 5: Bari, Bologna, Torino e, più recentemente, Teramo e Perugia. La domanda del lettore dovrebbe sorgere spontanea: si, ma questo cosa significa in concreto? Per ora ancora poco o nulla, anche perché il vero passo importante è il secondo, quello dell’accreditamento. Nel prossimo futuro è probabile che si possa quantificare la differenza tra l’essere certificato EAEVE dalla limitazione di movimento per il veterinario che si laurea in una Facoltà non certificata EAEVE rispetto a quello che invece si laurea in una struttura riconosciuta. In poche parole, chi si laurea in una Facoltà certificata EAEVE può liberamente muoversi ed esercitare la professione in ambito UE, per gli altri è previsto solo l’esercizio della professione sul territorio nazionale. È questo il tema su cui si sta dibattendo a livello di parlamento Europeo. Apparentemente sembra poco, ma pensateci bene…… se doveste iscrivere vostro figlio ad una Facoltà, cosa scegliereste?

LA EAEVE E L’ITALIA Da quanto appena scritto, ciascun accademico dovrebbe essere felice di conquistare questa certificazione di qualità, dovrebbe vederla come un passo importante, come il trampolino per una dimensione europea di qualità condivisa ……e invece? Invece, come spesso accade, in Italia è un’altra storia. Che provo a tracciarvi in poche righe, ben conscio di non possedere quell’imparzialità che non appartiene al singolo, ma di essere quantomeno persona informata dei fatti. Sono infatti, assieme al preside, il delegato EAEVE per la mia Facoltà, e ho partecipato alle molte attività che hanno permesso di ottenere la certificazione di Bologna. Che accade in Italia? In ambiente universitario c’è un “partito di entusiasti” EAEVE, numericamente in minoranza ma forse più attivo, e un “partito di indifferenti” o “scettici”, certamente più cospicuo, non sempre efficace, non sempre al passo con i tempi. Il suo compito principale è far finta che le cose accadano (o che accadano solo per finta) e/o fare in modo che accadano nel modo più len-

to possibile. Perché? … per diversi motivi. Proviamo ad elencarne alcuni: 1) la maggioranza dei docenti delle Facoltà di Medicina Veterinaria non ha nessun tipo di contatto con il mondo professionale: produce laureati (ancora troppi, vogliamo dircelo una volta per tutte?), ma poi ignora come questi si trovino a vivere e non si preoccupa di come sia guadagnata la professionalità e quale sia il feed back rispetto a quanto fatto negli anni di laurea. La EAEVE richiede una didattica fortemente impostata sulla certificazione del saper fare, attribuisce una enorme importanza alle discipline cliniche… l’esatto contrario della realtà di molte Facoltà Italiane; 2) Le Facoltà certificate EAEVE devono lavorare su un numero limitato di studenti: è essenziale un numero sostenibile di studenti se si vuole fare didattica per piccoli gruppi, didattica su casistica clinica o su altri aspetti della professione, legati alla sicurezza alimentare, alla sanità pubblica o alla ispezione degli alimenti; 3) Il sistema EAEVE privilegia competenze che non sono necessariamente quelle tradizionali per le progressioni di carriera. Si può aggiungere che, per come è strutturato il sistema universitario, chi si trova nelle condizioni di poter promuovere delle scelte è, per motivi anagrafici o di formazione, spesso molto lontano dalla visione di una didattica moderna ed europea; 4) Il sistema EAEVE prevede che la qualità della didattica sia certificata, che i docenti siano valutati dagli studenti, che le scelte di ricambio dell’organico considerino procedure chiare e trasparenti, che il numero degli studenti non sia eccessivo. Tutto questo si commenta da solo; 5) Il sistema EAEVE ha dei requisiti minimi per il funzionamento che sono molto costosi e spesso non sono affrontabili dagli Atenei Italiani. Questo è indubbiamente incontestabile, ma non è fuori luogo pensare che il problema sia, come spesso accade, un problema di persone e di mentalità ancor prima che di costi. Ciò che accade è quindi che a parole ci sia una generica adesione ai principi posti dalla EAEVE, che non sempre si traduce nella pratica in scelte consequenziali. Peggio, è di non pochi la tendenza, una volta ottenuta la certificazione, di procedere con le modalità pre-

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gresse perché, se non altro, è “più facile”. Così magari si costruisce un Ospedale Didattico e lo si gestisce come il vecchio ambulatorio della clinica.

IL RUOLO DEL MONDO PROFESSIONALE In questo contesto il ruolo del mondo professionale è estremamente importante e tutt’altro che irrilevante. La conferenza dei presidi è un organismo che contiene tutto e il contrario di tutto: ci sono presidi di Facoltà che hanno lavorato alacremente per il conseguimento della certificazione EAEVE e presidi di Facoltà che ritengono ancora che non sia opportuno ridurre il numero degli studenti, anzi non vorrebbero nemmeno avere il numero programmato. La risultante è quantomeno una scarsissima incisività nelle scelte condivise e il mantenere posizioni che difendano tutti, anche gli indifendibili. Per quanto appena detto, non mi aspetto granché dalla conferenza dei presidi in termini di programmazione dell’innovazione. A meno che non venga esercitata su di essa una pressione positiva da parte del mondo professionale. Che dovrebbe usare due sole parole chiave: “qualità” e “controllo della qualità”. Il mondo professionale non deve dimenticare che la certificazione EAEVE prevede una didattica per numeri di studenti che non possono essere eccessivi: se ritiene importante una ridefinizione (in termini quali-quantitativi) del ruolo della formazione del futuro medico veterinario dovrebbe contribuire a porre la differenza tra chi è certificato EAEVE e chi non lo è. Solo così può venire aiutato chi, all’interno del mondo accademico, si adopera per il rinnovamento della formazione secondo parametri europei di qualità. Il mondo professionale veterinario italiano dovrebbe adoperarsi (come del resto in ambito Europeo sta operando la FVE) a tutti i livelli affinché sia marcata la differenza tra chi rientra nei parametri EAEVE e chi no. È di questi giorni la notizia dell’apertura di un tavolo di discussione tra rappresentanze universitarie e delle professioni, con l’intento di concertare, se possibile, soluzioni per i problemi più urgenti della categoria. Questo è di per sé un fatto molto importante che potenzialmente segna una fase nuova nei tormentati rapporti tra università e mondo professionale. Sarebbe opportuno e auspicabile che, in questo contesto, i valori e i contenuti propugnati dalla EAEVE non fossero semplicemente un orpello facoltativo da esibire, ma il cardine centrale su cui lavorare per la costruzione di un futuro condiviso, secondo il criterio, mai troppo appartenuto alle realtà italiane, di una qualità riconosciuta, certificata e verificabile. ■

ESAMI DI STATO IL 23 GIUGNO E IL 24 NOVEMBRE pubblicata sul sito del Miur l'Ordinanza Ministeriale 27 marzo 2009 "Ordinanza esami di Stato abilitazione professionale sessioni anno 2009. Professioni non regolamentate dal D.P.R. 328/2001". Sono indette nei mesi di giugno e novembre 2009 la prima e la seconda sessione degli esami di Stato di abilitazione all'esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare e per l'abilitazione nelle discipline statistiche. Gli esami di Stato per l'abilitazione alla professione di medico veterinario avranno inizio in tutte le sedi per la prima sessione il giorno 23 giugno 2009 e per la seconda sessione il giorno 24 novembre 2009. Le prove successive si svolgono

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secondo l'ordine stabilito per le singole sedi dai Presidenti delle commissioni esaminatrici, reso noto con avviso nell'albo dell'università o istituto di istruzione universitaria sede di esami. I candidati agli esami di Stato devono presentare la domanda di ammissione alla prima sessione non oltre il 29 maggio 2009 e alla seconda sessione non oltre il 26 ottobre 2009 presso la segreteria dell'università o istituto di istruzione universitaria presso cui intendono sostenere gli esami. Le prove successive si svolgono secondo l'ordine stabilito per le singole sedi dai Presidenti delle commissioni esaminatrici, reso noto con avviso nell'albo dell'università o istituto di istruzione universitaria sede di esami.


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20 Info Regioni Sicilia

VETERINARIA 14 | 2009

Il rifugio è abusivo, ma il Comune lo paga Ausl palermitana impegnata a fare luce sul giro di strutture abusive anili abusivi convenzionati coi Comuni. Non c’è pace per i randagi siciliani. La Ausl palermitana, in particolare, tenta di fare luce sul giro di strutture abusive che prendono contributi dai Comuni. «Non possiamo stabilire quante sono - dice Paolo Giambruno, direttore del Dipartimen-

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to di prevenzione veterinaria dell’Ausl 6 - ma stiamo lavorando per porre fine a questa storia. Com’è possibile che i Comuni paghino degli abusivi che non hanno alcuna autorizzazione per tenere i randagi? Normale diligenza vuole che si facciano prima dei controlli». Nell’ambito di queste ricerche è stato ispezionato il canile di una associazione a Trabia: gli agenti dell’azienda sanitaria hanno trovato u-

na struttura totalmente abusiva, senza autorizzazioni, senza certificato di abitabilità e senza un sistema di scarico. Nonostante questo, il canile ha una convenzione con l’Unione dei Comuni del golfo (Trabia e Altavilla) da cui riceve ogni mese 1.500 euro più le cure veterinarie e le medicine. Ma non solo: fra i circa 50 cani che si trovavano lì ce ne sono nove provenienti da una banda di "morsicatori" presi a

Catania dopo alcune segnalazioni di aggressione e per i quali il comune etneo ha pagato 200 euro a testa. L’Ausl 6 ha comminato alcune sanzioni, ma adesso toccherà ai magistrati capire come sia possibile che un Comune paghi un abusivo perché si occupi di risolvere il problema dei randagi. Da parte sua il Comune di Trabia dichiara di avere chiesto proprio all’Ausl 6 di aiutare la struttura a mettersi in regola e il vicepresidente dell’associazione, Rosario Genovese, cade dalle nuvole e lancia nuove accuse: «I soldi che mi danno - dice Genovese non bastano neanche a mantenere i cani, campiamo grazie alle donazioni. Perché non se la prendono con quei canili che acchiappano e liberano i cani decine di volte solo per prendere nuovi contributi ogni volta?». «Anche nei confronti dei cani di proprietà - dice Massimo Di Martino, coordinatore regionale della Società di scienze comportamentali applicate - abbiamo registrato una certa insofferenza da parte della popolazione, come ci raccontano molti proprietari». Una soluzione concreta era stata prospettata: «Avevamo chiesto tre milioni e mezzo di euro - dice Paolo Ingrassia, segretario provinciale del Sindacato veterinari di medicina pubblica per la realizzazione di un canile consortile fra Comuni da realizzare in un vasto parco, già individuato fra i beni confiscati alla mafia, ma sono arrivati solo 80 mila euro. Abbiamo proposto anche di destinare tutte le somme ricavate dalle multe alla costruzione del canile. Con un percorso ragionato si può arrivare ad una soluzione, ma così no, e siamo sempre in emergenza». (Adnkronos Salute) ■

AGRIGENTO, CONDANNATI TRE VETERINARI n anno e tre mesi di reclusione all'ex responsabile del distretto veterinario di Sciacca, nell'agrigentino, C.C. ed al veterinario M. B., accusati di abuso d'ufficio e falso ideologico. Condanna a sei mesi, invece, per il veterinario G.R, con l’accusa di abuso d’ufficio. I tre avrebbero omesso verifiche igienico sanitarie in un caseificio di Santa Margherita Belice. Si trattava di una struttura che produceva e vendeva ''vastedda del Belice'' e formaggi vari. Tutto normale, apparentemente, salvo il fatto che la struttura produttiva era assolutamente abusiva e sprovvista di autorizzazioni. Ai veterinari sarebbe spettato il compito di effettuare i controlli. L'accusa ritiene che non venivano eseguiti e quando venivano fatti determinavano esiti favorevoli al titolare del caseificio. (Asca)

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SENZA FONDI LA PET THERAPY IN SICILIA l primo Centro di Pet Therapy operativo in Sicilia è stato quello istituito presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina. Questo progetto è stato sospeso per mancanza di fondi. Il Centro era attivo ancor prima della sua ufficializzazione avvenuta nel 2003, infatti già da diversi anni molti veterinari, docenti e non, lavoravano come volontari nel territorio. In cinque anni sono stati effettuati più di cinquemila trattamenti a cinquanta assistiti con disabilità anche molto grave, che va dall’autismo, fino alla tetra paresi spastica, ottenendo risultati eccezionali e con un ottimo riscontro anche da parte delle famiglie. (SiracusaNews)

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22 Info Regioni Veneto

VETERINARIA 14 | 2009

Per il nuovo canile sanitario ci vorranno almeno tre anni Il Sottosegretario Martini ha risposto in Parlamento sulla situazione dei rifugi sanitari nel veronese ’On. Giampaolo Fogliardi (PD) ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali sulla situazione dei canili sanitari ed in particolare della struttura che si occupa del randagismo canino “per l'intera pro-

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vincia di Verona”. La struttura, a parere dell’interrogante “versa da anni in condizioni scandalose e non più tollerabili per una comunità che possiede una grande sensibilità nei confronti degli animali domestici”. Questo malgrado, presso il canile operino “professionisti qualificati che vantano una formazione medico-scientifica di tutto rispetto e che in questi

anni, a fronte di evidenti carenze igienico-sanitarie, sono stati in grado di assicurare un apprezzabile livello di prestazioni clinico-chirurgiche”. L’interrogante si riferiva a prestazioni (controllo dei cani vaganti catturati sul territorio, che quando correttamente identificati - vengono restituiti al legittimo proprietario, attività di pronto soccorso - con reperibilità notturna e festiva - sugli animali non di proprietà, gli interventi di sterilizzazione chirurgica per il controllo demografico sia della popolazione canina che felina, i trattamenti immunizzanti e antiparassitari a tutela - anche - della salute pubblica, il monitoraggio delle zoonosi) che “necessitano di essere ulteriormente incrementate anche alla luce della sopravvenuta esigenza di prevenire fenomeni preoccupanti quali l'aggressività canina non controllata, il perdurare di una percentuale consistente di cani non identificati e a rischio di abbandono e l'importazione e la commercializzazione illecita di cuccioli”. La domanda dell’On. Fogliardi è dunque: “quali interventi si intendono eseguire nell'immediato, per far fronte alle carenze strutturali richiamate, posto che, ammesso che i lavori di realizzazione vengano intrapresi in tempi brevi, la nuova sede non sarà utilizzabile prima di 2 o 3 tre anni”.

LA RISPOSTA “Il direttore generale dell'Azienda unità locale socio sanitaria (ULSS) n. 20 di Verona, che cura la gestione del canile sanitario segnalato nell'interrogazione parlamentare in esame, ha reso noto che l'Azienda ha già inserito nella programmazione triennale il progetto di costruzione del nuovo canile sanitario, da realizzarsi in un'area individuata di concerto con il comune di Verona, sita in località Binelunghe, allo scopo di realizzare un complesso che possa accordare fattività sanitaria vera e propria con quella di pertinenza comunale. La decisione è stata formalizzata tra il comune e l'azienda solo nel 2008, in quanto per molti anni nessun comune o circoscrizione ha mai individuato nel proprio territorio la localizzazione idonea a questa struttura mista. L'azienda ha sottolineato che il canile ha sempre assicurato nella struttura di via Campo Marzo, 20 (di proprietà mista Comune/ULSS), il servizio veterinario multizonale di controllo del randagismo canino e degli animali da affezione, pur con le carenze e le limitazioni derivanti dalla suddetta localizzazione e dalla inadeguatezza delle strutture. Il servizio erogato, nonostante la limitatezza degli ambienti disponibili, è risultato di qualità più che sufficiente, come risulta dal verbale (disponibile presso il Servizio Assemblea), redatto dai Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni (NAS) di Padova in data 12 luglio 2008. Nelle more della realizzazione del nuovo canile sanitario (prevista in non meno di tre anni), l'azienda si è già attivata per assicurare il miglioramento della situazione ambientale e dei sottoservizi, mediante la realizzazione di nuovi spogliatoi e di servizi igienici per gli addetti e i visitatori; stanno per essere ultimati, inoltre, i lavori per l'allacciamento della nuova rete fognaria alla rete comunale”. ( Risposta del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, 23 marzo 2009) ■



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24 Info Regioni Friuli Venezia Giulia

VETERINARIA 14 | 2009

Live: linking institutions for veterinary education Co-finanziato per 490 mila euro dall’Europa, il progetto è della facoltà di Medicina veterinaria di Udine in collaborazione con gli atenei di Parma e Perugia rasferire il know-how, le esperienze e le conoscenze a Camerun, Guinea Equatoriale, Ciad e Gabon, al fine di assistere questi quattro Paesi chiave della Comunità economica e monetaria dell’Africa centrale (Cemac) nella creazione di una facoltà di Medicina veterinaria su scala macroregionale. È quanto si propone il progetto di cooperazione internazionale “Live - Linking Institutions for Veterinary Education” coordinato dall’ateneo di Udine, approvato e co-finanziato per un valore di 490 mila euro dalla Commissione europea nell’ambito del bando 2008 per il programma “Edulink” che sostiene la cooperazione universitaria tra UE e Paesi ACP (Africa, Carabi e Pacifico).

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FORMAZIONE AVANZATA “Live” rientra tra gli unici 5 progetti che hanno come capofila un ateneo italiano tra i soli 66 approvati dal 2006 al 2008 nell’ambito dei bandi Edulink, su un totale di 410 progetti presentati. «Un risultato - commenta con soddisfazione il rettore, Cristiana Compagno - che conferma il ruolo centrale del nostro Ateneo nelle direttrici più importanti della cooperazione mondiale, riconosciuto anche a livello europeo». Promosso dal dipartimento di Scienze animali e dalla facoltà di Medina veterinaria dell’ateneo friulano in collaborazione con gli atenei di Parma e Perugia «“Live” - dice Marco Galeotti, coordinatore del progetto e delegato del rettore per i Rapporti con i Paesi in via di sviluppo - intende supportare le capacità dei Paesi africani membri della Cemac nell’organizzare e gestire i sistemi di educazione superiore nel campo della medicina veterinaria, delle produzioni animali e della sicurezza alimentare». In prospettiva, “Live” «potrà favorire - spiega Galeotti - lo sviluppo di un polo di formazione avanzata tra i Paesi Cemac, associando le locali isti-

tuzioni di formazione superiore in un network analogo a quelli sperimentati con successo in Italia e nei Paesi dell’UE».

OBIETTIVI I principali obiettivi di “Live” sono: raggiungere una conoscenza ottimale dell’offerta formativa nei paesi dell’Africa centrale; creare nuovi profili di studi universitari ispirati al modello europeo e adattati alle specifiche esigenze locali; definire dei percorsi post-universitari (Master) e di aggiornamento professionale continuo per laureati in veterinaria e scienze zootecniche; sviluppare una rete di collaborazioni scientifiche tra università locali, i partner italiani, il settore privato ed il circuito delle autorità pubbliche di settore. Avviato nel gennaio 2009, “Life” ha una durata complessiva di 36 mesi. Le università beneficiarie sono: Yaoundé I, Ngaounderé e Dschang (Camerun), Università di Ndjamena (Ciad), Università Nazionale della Guinea Equatoriale (Guinea Equatoriale), Università di Scienze della salute, Libreville (Gabon).

FSAP Il progetto “Live” è la diretta evoluzione dell’iniziativa pilota “Fsap - Food safety of animal products” realizzata dall’ateneo di Udine nel periodo 2006-2009, in collaborazione con l’Azienda per i Servizi Sanitari n. 6 “Friuli Occidentale”, l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, le Associazioni di allevatori (AA FVG, Anapri) e il sostegno della Regione FVG (LR 19/2000 per la promozione di attività di cooperazione allo sviluppo e paternariato internazionale). Nata a seguito di numerose missioni di studio dell’ateneo in Camerun, Guinea Equatoriale e Gabon, l’iniziativa si era tradotta in un corso di formazione per medici veterinari da inserire nel circuito della gestione e controllo dei prodotti di origine animale nell’area Cemac. Il progetto Fsap ha formato oltre 70 medici veterinari provenienti dalla Cemac. ■

SOTTO CONTROLLO LA RABBIA SILVESTRE el periodo dal 24 gennaio e il 4 febbraio è stata effettuata una campagna per la vaccinazione orale delle volpi. Sono state distribuite sul territorio di 68 comuni situati lungo la fascia confinaria con l'Austria e la Slovenia e nei comuni ad essi contermini circa 35.000 esche vaccinali. "Non abbiamo ancora dati definitivi sull'efficacia dell'intervento - spiega Renato Coassin Direttore Servizio Sicurezza alimentare, igiene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria Regione Friuli Venezia Giulia - Direzione Centrale Salute e P.S. - tuttavia su alcune volpi prelevate e sottoposte ad indagini di laboratorio è stata accertata la presenza di un sufficiente titolo anticorpale, il che ci conforta. Non sono stati segnalati inconvenienti di sorta a seguito dell'intervento". La situazione, riferisce il dirigente regionale, “è sotto controllo”. Per contenere l'epizoozia e possibilmente eradicarla in breve sono stati programmati, come suggerito dal Centro di referenza nazionale delle Venezie e dalla Commissione europea, ben 3 interventi: maggio, settembre e primavera del 2010.

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26 Dalle Associazioni DIAIM Avanzata

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VETERINARIA 14 | 2009

Tomografia computerizzata Workshop specialistico internazionale a Cremona

al 26 al 28 marzo si è svolto a Palazzo Trecchi il “Workshop avanzato di Tomografia Computerizzata”, che ha continuato un iter iniziato lo scorso luglio con il gemello corso internazionale di Risonanza Magnetica. I due eventi - organizzati in collaborazione da Federica Rossi, presidente della Società Europea di Diagnostica per Immagini e da Massimo Baroni, presidente del College Europeo di Neurologia Veterinaria - hanno rappresentato un appunta-

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mento di aggiornamento sulle tecniche di Diagnostica per Immagini unico ed atteso in ambito europeo. “L’idea di organizzare questi due corsi è venuta ascoltando la forte richiesta di una formazione aggiornata, approfondita e mirata alle tecnologie più innovative - afferma Federica Rossi, direttore del corso TC. Nell’organizzare questi due eventi, Massimo Baroni ed io abbiamo cercato di dare una risposta ad una esigenza che ormai è una regola anche nel settore della Veterinaria dei piccoli animali. Il successo di questa iniziativa ci ha confermato che la strada intrapresa risponde perfettamente alle esigenze dei colleghi che intendono investire sulla loro professionalità. L’utilizzo della Tomografia Computerizzata rappresenta oggi una realtà quotidiana che può e deve essere offerta per sviscerare situazioni cliniche complesse e che vede applicazioni in diversi settori della Medicina Veterinaria, in primis l’Oncologia ma anche più in generale la Medicina Interna, la Neurologia e molti settori della Chirurgia. La folta ed entusiasta partecipazione di colleghi provenienti da molti paesi europei, di cui numerosi specialisti in diagnostica per immagini e neurologia, è stata una conferma dell’alto livello di aggiornamento offerto, che si è avvalso di relatori di eccezionale esperienza e capacità didattiche. L’alternarsi di lezioni

frontali e ampie sessioni di esercitazioni pratiche, in cui sono stati proposti e discussi casi clinici di diverso livello di difficoltà, è stata la carta vincente anche di questo corso, che ha rispecchiato l’ormai collaudato format dei corsi SCIVAC, dando ancora una volta una reale possibilità ai partecipanti di calarsi in modo attivo e diretto nella materia. E - non da ultimo - la perfetta macchina organizzativa di Palazzo Trecchi - che ha reso la permanenza a Cremona estremamente

piacevole, facendo condividere ai colleghi anche momenti di ottima compagnia, perfetta cornice al programma scientifico. Unico rammarico - molti potenziali iscritti - sia italiani che stranieri - che non hanno potuto essere presenti perché questa tipologia di corso prevede forzatamente un numero massimo di partecipanti. Anche per far fronte a queste richieste, conclude Federica Rossi, il workshop specialistico TC verrà ripetuto all’inizio del 2010. ■

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Anniversari Dalle Associazioni

VETERINARIA 14 | 2009

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La SIVAE ha festeggiato il decennale Consegnata la cravatta al nuovo Presidente Paolo Selleri EXOTIC FILES li iscritti alla Sivae ricevono il semestrale Exotic Files, la rivista ufficiale della Società, diretta da Lorenzo Crosta. L’ultimo numero inviato su CDRom ai colleghi è interamente dedicato all’oftalmologia negli animali esotici. “L’impostazione voluta- spiega Giuseppe Visigalli nell’editoriale- è stata fondata soprattutto sugli aspetti pratici, fornendo, quando ritenuto necessario, i presupposti anatomo-fisiologici fondamentali. È stata data maggiore enfasi ad alcuni argomenti ritenuti maggior-

mente peculiari ed interessanti. Di particolare interesse, senza nulla togliere agli altri articoli, è l’approccio biologico-clinico alla visione nel regno animale, in cui l’autore vuole fare chiarezza su alcuni aspetti adattativi della visione nelle differenti specie animali in relazione al loro habitat aereo od acquatico. Alcuni articoli sono stati invece introdotti per la loro utilità clinica. Anche le foto, parlando di oftalmologia, hanno un ruolo primario e ritengo vi siano di valido aiuto nell’attività clinica quotidiana”.

colleghi (sono tanti e non si possono citare tutti) che nel corso di questi anni si sono adoperati affinché le conoscenze sugli animali eotici potessero essere fruite da un numero di colleghi in costante aumento, parallelamente ad un numero crescente di proprietari dei nuovi pets da compagnia. Dopo la consegna della cravatta (v. foto), la piccola cerimonia si è conclusa con la consegna delle targhe ai Presidenti della SIVAE. La SIVAE è una Società giovane che ha un

forte spirito di gruppo e di sicuro i festeggiamenti saranno ripresi a Rimini in occasione del prossimo congresso SCIVAC. La SIVAE si è costituita a Cremona, nell’aprile 1999, da un gruppo di medici veterinari che avevano già formato insieme il Gruppo di Studio di Medicina e Chirurgia degli Animali Esotici, e che ha operato all’interno della SCIVAC (Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) con la quale continua a collaborare. ■

G IL “RITO” DELLA CRAVATTA n occasione del decennale, il Dr. Visigalli (presidente uscente) ha consegnato la "Cravatta" al neopresidente Dr. Paolo Selleri; la cravatta passa di mano in mano dal presidente uscente al nuovo presidente, ed è una consuetudine che si perpetua dal primo Presidente Dr. Brunetti, che voleva in questo modo sancire il passaggio di testimone alle redini della Società.

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n occasione del primo incontro del 2009, la SIVAE (Società Italiana Veterinari Animali Esotici), ha festeggiato il suo decennale. Nata dal pionieristico gruppo di Studio fortemente voluto e nutrito dalla passione dei colleghi Leonardo Brunetti, Massimo Millefanti, Claudio Peccati, Marta Avanzi e Beppe Visigalli, è ora una Società che conta oltre 500 iscritti, ed è cresciuta grazie all'impegno di numerosi

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C IRCOLO V E T E R I N A R I O B O L O G N E S E Federato ANMVI Domenica 17 maggio 2009

Chirurgia Oncologica Relatore: Dott. Giorgio Romanlli Responsabile Scientifico evento: Dott. Marco Bernardini Con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Bologna Savoia Hotel Regency Via Del Pilastro, 2 - Bologna In fase di accreditamento ECM

A.N.M.V.I. Vorrei ringraziare tutti i colleghi che hanno inviato i loro dati per la ricerca sulle tariffe dei veterinari italiani. Siete stati numerosi: grazie. Come scritto precedentemente, i dati saranno divulgati al 62° Congresso Nazionale SCIVAC a Rimini in occasione della sessione di Domenica di Practice Management. Sperando di incontrarvi numerosi, ringrazio ancora quanti hanno voluto collaborare con noi. Dott. Marco Viotti Coordinatore del gruppo di studio ANMVI di Practice management

Zoomark International 2009 Bologna Fiere dal 7 al 10 maggio ’imminente tredicesimo appuntamento con il Salone internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia, che si terrà a BolognaFiere dal 7 al 10 maggio prossimi, si presenta con numeri da primato di espositori e per le presenze estere. 616 le aziende presenti, 353 delle quali estere, pari al 57%. 35 i Paesi di provenienza; dalla Cina la rappresentanza più folta, seguita dagli Stati Uniti, dalla Germania e dalla Gran Bretagna. La fiera italiana costituisce l’incontro europeo più importante dell’anno per gli operatori specializzati del settore animali da compagnia e presenta le novità internazionali in una gamma completa di merceologie che spazia dagli alimenti, con i più recenti ritrovati della mangimistica, sempre più personalizzata a seconda delle specie e delle caratteristiche individuali del pet, agli accessori ed ai servizi. Da parte dei produttori c'è una forte spinta a introdurre novità sul mercato e Zoomark International 2009 sarà l'occasione in cui ne sarà svelata la maggior parte. Ad anticiparlo sono gli stessi protagonisti, fornendo il loro contributo a delineare gli scenari competitivi per l'intero e composito universo pet, che dal 7 al 10 maggio, sarà a confronto in BolognaFiere. Tante novità sono in arrivo, dunque, destinate soprattutto a quelle fasce particolarmente

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ricettive dell'utenza finale - in aumento nonostante il momento di crisi - che trattano il proprio "pet" come vero e proprio componente della famiglia. È una tendenza che accomuna settori e aziende che operano in campi assai diversi fra loro, dall'accessoristica alla farmaceutica e parafarmaceutica, dalla mangimistica tradizionale alle preparazioni speciali, bio e olisti-

che. Per gli appassionati di cani e gatti abbondano le proposte alimentari e di snack, specialistiche e premium, accanto a una gamma in crescita di accessori e cosmetici all'insegna del lusso e del glamour. L'attenzione dei produttori accelera anche nei confronti di segmenti in sviluppo come roditori e rettili e verso mondi ormai consolidati

come l'acquariologia, sempre meglio supportata dalle innovazioni tecnologiche, e l'ornitologia. La giornata inaugurale offrirà l’occasione per parlare delle opportunità di mercato e delle nuove tendenze offerte nel segmento distributivo più dinamico quanto a crescita, nel focus scientifico sviluppato dal Centro Studi Zoomark sui “Garden Center e nuovi sbocchi per la crescita del settore Pet”. I veterinari della Scivac porranno quest’anno l’accento su un tema di grandissimo respiro ed attualità: i rapporti fra gli animali ed i loro “padroni”, nel seminario (in programma il 9 e il 10 maggio) dal titolo: “Relazioniamoci... Come ti relazioni con il PET?”. L’Aisad (Associazione Italiana Imprese Settore Animali Domestici) promuoverà la conferenza “Norme sul Benessere degli Animali da Compagnia”, in calendario l’8 maggio. Un altro tema di grande attualità e di notevole rilevanza sociale, la “Pet Therapy”, vale a dire il supporto alle cure ed alla riabilitazione ospedaliera attraverso il coinvolgimento degli animali da compagnia, sarà oggetto di uno specifico incontro scientifico, in programma il giorno 9 maggio. L’elenco completo degli incontri, i cui programmi definitivi sono ancora in via di elaborazione, la vetrina delle anticipazioni con i prodotti novità delle aziende espositrici e tutti i supporti per l’organizzazione del viaggio, del soggiorno a Bologna e della visita in fiera, sono disponibili sul sito www.zoomark.it. ■


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VETERINARIA 14 | 2009

Nazionale veterinari, il ricavato andrà a L’Aquila “

a partita del cuore" - che si giocherà a Teramo il 2 maggio tra la nazionale artisti tv e la nazionale medici veterinari - avrebbe dovuto sostenere le nostre iniziative in favore degli animali abbandonati in tutta Italia. Per decisione degli organizzatori, la Lega nazionale per la difesa del cane, e dei patrocinanti, fra cui Anmvi, Fnovi ed Enpav, tutti gli

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incassi saranno consegnati ai volontari della città dell'Aquila e al loro sindaco. (info prevendita: 346 8426559/ 346 1214652/ info@goldmanagement.it). Le altre partite del cuore si disputeranno a Rimini (Stadio Romeo Neri) il 29 maggio e a Benevento (Stadio Santa Colomba) il 26 settembre. Questi appuntamenti rientreranno nello spirito originario con cui sono stati da tempo organizzati, a sostegno cioè delle ini-

ziative della Lega nazionale per la difesa del cane in favore degli animali e per la ristrutturazione dei rifugi. Per la realizzazione di questo progetto esiste un filo unitario che unisce l'A.N.M.V.I. e la Lega del Cane rispetto a un “sistema” che dovrebbe meglio identificare e tutelare gli animali. Il ruolo fondamentale dei medici veterinari è anche quello di educare, informare, sensibilizzare, indirizzare l'interesse crescente verso

gli animali, quindi a creare un senso di responsabilità che attraverso l'educazione sanitaria porti a eliminare i maltrattamenti. Iniziative come questa che ci accingiamo a realizzare rappresentano eventi culturali che bisogna valorizzare. ■

EPIZONE ’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, partner di EPIZONE h t t p : / / w w w. e p i z o n e eu.net/ è lieto di annunciare il terzo meeting annuale “Crossing Borders” che si terrà ad Antalya, in Turchia, dal 12 al 15 maggio 2009. Epizone è un Network di eccellenza nel controllo e nella diagnostica delle epizoozie, finanziato dall’Unione Europea. Lo slogan “Crossing Borders” fa riferimento agli argomenti del meeting, collegati alle malattie globali emergenti. Per informazioni: IZS della Lombardia e dell’Emilia Romagna 00392290 612- 230-379-330-333-232 formazione@bs.izs.it

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RECENSIONE Osservando gli scaffali dei supermercati è naturale supporre che la macchina che muove il sistema alimentare contemporaneo funzioni benissimo. Come mai, però, siamo sempre più esposti a possibili infezioni e intossicazioni? E come mai questa sovrabbondanza, che in Occidente ha portato obesità e diabete a livelli preoccupanti, non ha risolto il problema della fame nel mondo? Roberts ha analizzato il “problema cibo” - una delle emergenze del prossimo futuro - per anni, visitando stabilimenti di multinazionali, fiere agricole in Cina, impianti di confezionamento della carne e catene di supermercati. Il quadro che emerge, con il progressivo impoverimento delle risorse naturali, i cambiamenti climatici in atto e previsioni fosche sull’aumento della popolazione mondiale, è quanto mai preoccupante: «Ci troviamo forse alla fine di quella che un giorno sarà definita l’“età aurea” del cibo: quel breve, quasi prodigioso periodo durante il quale ciò che mangiavamo sembrava semplicemente divenire di anno in anno più abbondante, più sicuro, più nutriente. In una parola, migliore». Paul Roberts La fine del cibo Codice Edizioni € 28


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VETERINARIA 14 | 2009

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Il Progetto Senilife partecipa ai 100 anni di Rita Levi Montalcini scientifiche continuamente generate dalla ricerca. In Medicina Veterinaria, l’invecchiamento cerebrale è un problema in costante crescita. Oggi in Italia, oltre 8 milioni tra cani e gatti sono anziani. Circa un quarto di loro va incontro ad un invecchiamento cerebrale di successo(b). Gli altri possono presentare modifiche cognitivo-comportamentali di vario grado (es. stato confusionale, perdita di comportamenti appresi, vocalizzazioni notturne). Il progetto Senilife è impegnato a generare risposte innovative a questo bisogno di salute del pet anziano e di benessere del proprietario. La conferenza “The Brain in Health and Disease” si terrà il 22 aprile a Roma, presso il Palazzo Senatorio, Aula di Giulio Cesare e Sala della Protomoteca, in Piazza del Campidoglio. Maggiori informazioni su www.ebri.it e www.senilife.it. (a) European Brain Research Institute (b) Osella MC, Re G, Odore R, et al. Canine

l progetto Senilife di Innovet è tra gli sponsor della conferenza “The Brain in Health and Disease” (Il cervello in salute e malattia) organizzata dalla fondazione EBRI(a), per celebrare i 100 anni della professoressa Rita Levi Montalcini. Il fattore di crescita nervoso (Nerve Growth Factor, NGF), per la cui scoperta Rita Levi Montalcini vinse il Premio Nobel nel 1986, sarà il fulcro della conferenza. Oltre a lei, tre Premi Nobel ed alcuni tra i più esperti ricercatori di questo settore faranno il punto sulle attuali conoscenze in tema di NGF, focalizzandosi, in particolare, sulle sue potenzialità neuroprotettive. Innovet è leader mondiale nel settore dell’invecchiamento cerebrale del cane e del gatto con Senilife, un importante progetto dedicato alle Neuroscienze Cognitive in medicina veterinaria. L’obiettivo è quello di trasferire al settore dell’invecchiamento cerebrale del cane e del gatto le più moderne evidenze

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organizzato da

cognitive dysfunction syndrome: prevalence, clinical signs and treatment with a neuroprotective nutraceutical. Appl Anim Behav Sci. 2007; 105(4): 297-310. ■

certificata ISO 9001:2000

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PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI CITOLOGIA 1

TERAPIA MEDICA E CHIRURGICA DELLE MALATTIE NEUROLOGICHE

Cremona, 18/20 Giugno 2009 Centro Studi SCIVAC

Cremona, 08/11 Luglio 2009 Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova

DIRETTORE Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT)

RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Federico Bonfanti, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, Milano Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVP, Milano Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova

RELATORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova Daniele Sebastian Corlazzoli, Med Vet, Roma Luisa De Risio, Med Vet, Dipl ECVN, Parma Gualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Stefania Gianni, Med Vet, Milano Raffaele Gilardini, Med Vet, Voghera (PV)

ECOGRAFIA CLINICA Cremona, 24/27 Giugno 2009 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%

DIRETTORE Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

RELATORI ED ISTRUTTORI Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca David Chiavegato, Med Vet, Padova Gian Marco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA) Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia

QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 680,00 + IVA 20% Non soci: € 830,00 + IVA 20%


30 Calendario attività Dal 27 aprile al 25 settembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

ITINERARIO DIDATTICO SIVAE

ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZIONE NEGLI ANIMALI ESOTICI - I PARTE - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SICILIA

PRINCIPI DELLA MEDICINA AVIARE - Istituto Zooprofilattico di Catania - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA

XI CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it

CORSO SCIVAC

CORSO REGIONALE DI CARDIOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

9 - 10 MAG

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ZOOMARK INTERNATIONAL

RELAZIONIAMOCI... COME TI RELAZIONI CON IL PET? - Bologna Fiera, Bologna - Piazza della Costituzione ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it

9 - 10 MAG

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MED. VET. MILANO

CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Milano - Per informazioni: Segreteria ANMVI Tel.0372/403536 - Email: relazioniesterne@anmvi.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE

OFTALMOLOGIA VETERINARIA IN EVOLUZIONE: DAL CANE AGLI UCCELLI - Campobasso - Hotel Don Guglielmo - Rione San Vito 15/B - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI, PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL’APPARATO GASTROENTERICO DEI PICCOLI ANIMALI - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ESVD WORKSHOP ON DERMATOPATHOLOGY - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA E TRAUMATOLOGIA DELLE ESTREMITÀ DISTALI DEGLI ARTI - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Hotel Internazionale - Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

27 - 29 APR 3 MAG 8 - 9 MAG 8 - 10 MAG

10 MAG 10 MAG 12 - 15 MAG 13 - 16 MAG 17 MAG 17 MAG 17 MAG 29 - 31 MAG 9 - 10 GIU 11 - 12 GIU

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC INCONTRO SIDEV

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC CORSO SCIVAC

CORSO SCIVAC

CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ODONTOSTOMATOLOGIA - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it 62° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - Email: info@scivac.it ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC

CORSO REGIONALE DI ECOGRAFIA - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

13 - 14 GIU

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MED. VET. BOLOGNA

14 GIU

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON BOEHRINGER INGELHEIM

CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Novotel Bologna San Lazzaro - via Villanova n. 31 - Villanova di Castenaso (BO)- Per informazioni: Segreteria ANMVI Tel.0372/403536 - Email: relazioniesterne@anmvi.it IL GATTO UN PAZIENTE CHE SI NASCONDE, ASPETTI CLINICI E NUOVE OPPORTUNITÀ - Hotel Melià, Milano - Via Masaccio, 19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

12 - 14 GIU

18 - 20 GIU 21 GIU 24 - 27 GIU 29 - 30 GIU 8 - 11 LUG 13 SET 20 SET 20 SET 22 - 25 SET

CORSO SCIVAC

CORSO DI CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO

ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO DELLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - ECM: Richiesto AccreditamentoPer informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CORSO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA

LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2° IT. ANESTESIA: III PARTE - ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 14 | 2009

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 20 aprile 2009

SOLUZIONI

vita captiva

b L’anemia microcitica è comune (3050%)

c La scialorrea è dovuta, in parte, all’eccesso di ammoniaca circolante

d I gatti possono presentare cecità acuta e transitoria.

QUIZ 1

d Incompatibile con la vita e Strettamente connesso alle condizioni di

pre intraepatici

Risposta corretta: e) Corso di Medicina e Chirurgia Aviare, SCIVAC-SIVAE, Cremona ottobre 2005

selvatici

a Gli shunt portosistemici sono sem-

QUIZ 2

a Molto raro negli uccelli da compagnia b Frequente negli animali degli zoo c Spesso presente anche nei pappagalli

Nei gatti affetti da shunt portosistemico, quali di queste affermazioni è errata:

Risposta corretta: a) Ematologia pratica, Delegazione Regionale SCIVAC-Calabria, ottobre 2005

Il feather picking è un problema:




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