Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 14

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

14 2010

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 14 dal 19 al 25 aprile 2010

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

SEMPRE PIÙ PETFOOD NEL CARRELLO

ANMVI DAL MAGREB A CREMONA

FARMACO E SPERIMENTAZIONE ANIMALE

RESTITUITI GLI ANIMALI DEL CIRCO VICTOR

DISTINZIONE FRA DOPING E MEDICAZIONE

A PAGINA 6

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BREVI

NON ABITIAMO IN VIA ARENULA

VULCANO Seguendo le indicazioni della Health Protection Agency sui possibili effetti della nube vulcanica dall’Islanda, la BVA (British Veterinary Association) ha diffuso alcuni consigli per i proprietari di cani e gatti: in presenza di polveri è preferibile ridurre le attività outdoor.

ISRAELE Il Ministero della Salute ha diffuso una nota di precisazione sui requisiti sanitari per l’introduzione di cani e gatti in Israele in vigore dal 1 maggio. La nota ministeriale pubblicata da @nmvi Oggi fornisce il modello di certificato sanitario richiesto dalle autorità israeliane per l’importazione.

APICOLTURA Il Tavolo tecnico del Ministero della Salute sull'apicoltura si è riunito il 19 aprile e ha esaminato una bozza di ordinanza ministeriale sulla varroasi. Il provvedimento prevede modifiche al Regolamento di Polizia Veterinaria.

FNOVI-NOMISMA È pubblicata sul sito www.fnovi.it la ricerca commissionata a Nomisma dalla Fnovi “La professione medico veterinaria: condizioni e prospettive nei primi dieci anni di attività”.

RATIFICA Malgrado l'approvazione della Camera dei Deputati e il parere favorevole delle Commissioni Giustizia e Affari Sociali del Senato, il Ddl di ratifica della convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia subisce un altro stop: a Palazzo Madama i relatori Mazzatorta e Bettamio esprimono "dubbi sulla sua coerenza con la legislazione vigente".

CODICE DELLA STRADA Non è passato in Senato lo stato di necessità per gli animali. La riforma del Codice della Strada passa all’Assemblea di Palazzo Madama dove si gioca l’ultima carta per depenalizzare il trasporto di un animale, certificato come “in gravi condizioni di salute”.

www.anmvioggi.it

LIBERALIZZAZIONI

Ben venga la contro-riforma delle professioni La Legge Bersani ha causato danni economici e di immagine alla nostra professione. Rivogliamo la nostra dignità intellettuale e sociale A PAGINA 3

Dopo l’incontro del 15 aprile tra gli ordini professionali e il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, anche le professioni sanitarie avranno i loro stati generali. Le federazioni dei medici, dentisti, farmacisti, psicologi e veterinari, a partire dalla prossima settimana, si preparano a mettere mano alla riforma assieme al ministero della Salute, sede istituzionale delle professioni sanitarie, rappresentate in Confprofessioni Sanità e Salute da Fimmg (medici di famiglia) Andi (odontoiatri), Anmvi (veterinari), Plp (psicologi). Meritiamo una riforma specifica e vogliamo leggere le iniziative del Guardasigilli e del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, come un riconoscimento della nostra specificità sanitaria. Sulla nostra peculiarità non si è mai riflettuto abbastanza in sede legislativa arrivando fino al paradosso di inquadrare, come ha fatto l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, le professioni sanitarie tra i prestatori di servizi commerciali, nonostante l’Unione europea abbia escluso i professionisti della salute dalla direttiva servizi e la stessa legge Bersani aveva previsto delle eccezioni per le prestazioni rese nell’ambito del servizio sanitario nazionale. Tre sono i temi centrali della riforma delle professioni sanitarie: ta-

riffe minime, quale parametro di garanzia per i pazienti; pubblicità, da ricondurre entro i confini dell’etica professionale; forme societarie, con apporto di capitale di rischio, purché la maggioranza sia espressa da professionisti regolarmente iscritti all’albo. Il processo di liberalizzazione avviato dalla legge Bersani ha avuto pesanti contraccolpi anche tra le professioni sanitarie: negli ultimi due anni abbiamo assistito a una corsa al ribasso delle prestazioni sanitarie, sostenuta da forme di pubblicità discutibili, che ha aperto la strada a un crescente abusivismo che deve essere contrastato con misure più efficaci di quelle attualmente a nostra disposizione. Tuttavia, il Ministro Alfano sta facendo un lavoro importante per tutte le professioni, veterinaria compresa. La sua è una battaglia giuridica per confutare le tesi del Garante secondo il quale le tariffe sarebbero in contrasto con il Trattato europeo. Ed è anche una battaglia politico-sociale per respingere il teorema che ci vuole contrapporre ai consumatori, insomma per togliere di mezzo tutte le tesi sulle quali si è sempre fondata quella politica demolitrice che ci ha presentato come “nemici pubblici” anziché come preziosi alleati dello sviluppo di questo Paese. Carlo Scotti

IL BENESSERE ANIMALE È VETERINARIO IL PERCORSO FORMATIVO DI TRE GIORNI TENUTOSI A CREMONA DAL 7 AL 9 APRILE ed organizzato da ANMVI International ed AIVEMP nell’ambito del progetto EV e Regione Lombardia per “L’internazionalizzazione della professione veterinaria”, sul tema: “Il benessere animale e la medicina veterinaria pubblica e privata” ha riscontrato molto interesse e partecipazione: 400 veterinari presenti e più di mille quelli che hanno seguito l’evento in videoconferenza diretta. Numeri che dimostrano quanto il mondo veterinario sia attento al tema del benessere animale e stia recuperando professionalmente e socialmente lo spazio che negli anni, per distrazione o per scarsa preparazione culturale, aveva lasciato alle associazioni animaliste. Certamente dall’ampio dibattito sviluppatosi intorno a questo evento emerge chiara l’intenzione da parte della veterinaria, sia privata che pubblica, di riappropriarsi di competenze scientifiche, sociali e politiche che per formazione e ruolo sono e devono essere prima di tutto del Medico Veterinario. Il Ministero della Salute è particolarmente attento a questi temi, anche per la forte spinta data dal Sottosegretario Francesca Martini che è intervenuta più volte personalmente sull’argomento, e lo dimostra la presenza in questa importante occasione, con interessanti relazioni, di Rosalba Matassa, responsabile dell’Ufficio Benessere Animale. Quello che la veterinaria chiede oggi, non solo al Ministero ma a tutto il mondo istituzionale e politico, è di diventare, come è giusto che sia, loro interlocutore privilegiato sui temi del benessere animale e riferimento costante per un confronto ampio, rispettoso e costruttivo con le Associazioni animaliste per l’importante ed essenziale contributo che possono portare.

www.@nmviOggi.it - L’informazione Veterinaria On Line


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Riforme e liberalizzazioni Attualità

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Lo Statuto delle Professioni varrà per tutti I principi giuridici enunciati dal Ministro Alfano avranno valore per tutti i professionisti

di ANGELINO ALFANO Ministro della Giustizia on la convocazione degli stati generali delle professioni, il governo ha inteso lanciare l'ambiziosa sfida a realizzare prima possibile la riforma delle professioni, in coerenza agli impegni assunti con gli elettori per rilanciare l'economia del nostro paese. Il superamento di una delle crisi economiche più gravi degli ultimi decenni richiede il contributo delle migliori energie del nostro paese e, tra queste, occupano un po-

C

sto di eccellenza le energie dei due milioni di professionisti che operano in Italia i quali, pur rappresentando solo il 3,3% della popolazione, producono il 12,5% del Pil. La congiuntura economica ha colpito duramente il mondo delle professioni, privo di ammortizzatori sociali e perciò più indifeso, con grave danno soprattutto per i professionisti più giovani. Intendiamo reagire a questo stato di cose approvando, innanzitutto, uno Statuto delle Professioni con il quale verranno fissati i principi generali validi per tutti gli Ordini, procedendo altresì a interventi specifici volti a modernizzare le regole di ciascuna singola professione, senza che ciò significhi dimenticare quelle non regolamentate, anch'esse bisognose di una disciplina. Le iniziative assunte dal precedente governo, sebbene adottate sotto la bandiera della tutela dei consumatori, non hanno apportato alcun apprezzabile beneficio per questi ultimi, mentre hanno danneggiato fortemente i professionisti, privandoli di una fondamentale tutela proprio nel momento in cui si abbatteva su di loro la crisi. L'errore di fondo di quelle iniziative sta nell'avere immaginato una dicotomia fallace secondo cui il professionista e il consumatore sono controparti, trascurando, invece, il fatto che il legame tra il cittadino e il libero professionista è basato sulla fiducia nella qualità della

Articolo 2 della Legge Bersani

(Disposizioni urgenti per la tutela della concorrenza nel settore dei servizi professionali) 1. In conformità al principio comunitario di libera concorrenza ed a quello di libertà di circolazione delle persone e dei servizi, nonché al fine di assicurare agli utenti un'effettiva facoltà di scelta nell'esercizio dei propri diritti e di comparazione delle prestazioni offerte sul mercato, dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali: a) l'obbligatorietà di tariffe fisse o minime ovvero il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti; b) il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall'ordine; c) il divieto di fornire all'utenza servizi professionali di tipo interdisciplinare da parte di società di persone o associazioni tra professionisti, fermo restando che l'oggetto sociale re-

lativo all'attività libero-professionale deve essere esclusivo, che il medesimo professionista non può partecipare a più di una società e che la specifica prestazione deve essere resa da uno o più soci professionisti previamente indicati, sotto la propria personale responsabilità. 2. Sono fatte salve le disposizioni riguardanti l'esercizio delle professioni reso nell'ambito del Servizio sanitario nazionale o in rapporto convenzionale con lo stesso, nonché le eventuali tariffe massime prefissate in via generale a tutela degli utenti. Il giudice provvede alla liquidazione delle spese di giudizio e dei compensi professionali, in caso di liquidazione giudiziale e di gratuito patrocinio, sulla base della tariffa professionale. Nelle procedure ad evidenza pubblica, le stazioni appaltanti possono utilizzare le tariffe, ove motivatamente ritenute adeguate, quale criterio o base di riferimento per la determinazione dei compensi per attività professionali. 2-bis. All'articolo 2233 del codice civile, il terzo comma è sostituito dal seguente: «Sono nulli, se non redatti in forma scritta, i patti conclusi tra gli avvocati ed i praticanti abilitati con i loro clienti che stabiliscono i compensi professionali». 3. Le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di autodisciplina che contengono le prescrizioni di cui al comma 1 sono adeguate, anche con l'adozione di misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali, entro il 1° gennaio 2007. In caso di mancato adeguamento, a decorrere dalla medesima data le norme in contrasto con quanto previsto dal comma 1 sono in ogni caso nulle. ■

prestazione fornita. La riforma che il governo intende varare porrà gli interessi dei consumatori in primo piano, ma in un modo totalmente differente, cioè puntando innanzitutto a garantire con più rigore la qualità del prodotto professionale, e costituirà il punto di equilibrio tra la tutela del consumatore cittadino, la tutela della dignità dei professionisti, la garanzia di un futuro dignitoso ai giovani meritevoli e il rispetto degli impegni comunitari. Come ci ricorda anche l'Europa, il settore delle professioni è caratterizzato da un'asimmetria informativa: i professionisti dispongono di un elevato livello di competenze tecniche che i consumatori non necessariamente possiedono, cosicché questi ultimi incontrano difficoltà per valutare la qualità dei servizi loro forniti. Consapevole di ciò, il legislatore costituzionale ha fatto una scelta importante, con l'articolo 33 della Costituzione, sancendo la necessità, attraverso il sistema ordinistico, di un controllo pubblico sull'esercizio delle pro-

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fessioni intellettuali. Ecco perché occorre responsabilizzare al massimo gli ordini professionali, rendendoli i primi garanti della qualità dei servizi resi dai loro iscritti e allontanando qualunque tentazione di corporativismo. Vanno cambiate le regole assicurando rigore nella selezione dei professionisti, istituendo un obbligo di aggiornamento professionale e incentivando una maggiore specializzazione, senza trascurare l'importanza della possibilità di scambio culturale tra le professioni, grazie alla possibilità di creare società multidisciplinari. È indispensabile garantire la massima trasparenza dei rapporti con i clienti, con una radicale riforma della giustizia disciplinare, che ne assicuri l'imparzialità e l'efficienza, nonché attraverso la semplificazione della disciplina delle tariffe professionali, per renderle semplici, eque e comprensibili ai cittadini. Lo Statuto delle Professioni che il governo ha in mente dovrà sancire un binomio inscindibile tra qualità elevata della prestazione e adeguatezza del compenso: non possiamo più negare ai liberi professionisti il diritto a un'esistenza libera e dignitosa che deriva da una retribuzione realmente proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto. Alla base della sfida lanciata c'è l'idea di offrire ai professionisti una motivazione in più a lavorare per se stessi e per il paese, perché promuovendo se stessi promuovono l'economia italiana e tutto ciò non può che far bene all'Italia. ■

L’ANTITRUST CONTINUA A STRUMENTALIZZARCI

P

rima ha usato la veterinaria come testa d’ariete per aprire la porta alla Legge Bersani, adesso torna a strumentalizzare la veterinaria per dimostrare la bontà delle liberalizzazioni. L’Antitrust non dice e finge di non sapere che la nostra professione non ha mai gradito la sparizione dei tariffari minimi e la deregulation pubblicitaria e che da anni lotta per contrastare i danni causati da leggi inadeguate e denigratorie. Già tempo addietro, durante una puntata di Ballarò, il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Antonio Catricalà, si era avventurato a difendere le liberalizzazioni citando l’esempio della veterinaria, quale categoria sottoposta a procedimento Antitrust per il noto caso della mutua torinese. Costretto a dare spiegazioni alla Fnovi e ad impegnarsi a rendere dichiarazioni pubbliche più complete e veritiere, il Garante Catricalà, pensando forse di lodarci, ha finito per strumentalizzarci di nuovo. In questi giorni su La Stampa ha dichiarato che i veterinari sono fra gli “esempi positivi: hanno cancellato l’inderogabilità dei minimi prima ancora che entrasse in vigore la Legge Bersani”. Ancora una volta il Garante non la dice tutta, perché l’adeguamento del Codice Deontologico del Medico Veterinario alle richieste dell’Antitrust non fu affatto ben accolto dalla Categoria che fu tra le professioni scese in piazza contro la Bersani manifestando contrarietà anche con l’affissione negli ambulatori della locandina “Animali più sani senza la legge Bersani”. In questi anni abbiamo dovuto lottare duramente per l’affermazione del tariffario deontontologico (Studio indicativo dei compensi, a cura della Fnovi) e per la sua applicazione anche là dove era obbligatorio attenervisi: le prestazioni rese nell’ambito

del SSN e i contenziosi con la clientela. In questi anni abbiamo visto crescere enormemente la pretesa di una certa opinione pubblica di avere cure veterinarie gratis o sottocosto in barba a qualunque buona prassi medico-veterinaria e alla stessa etica professionale, in barba a quell’ “essere senziente” che è il nostro paziente e che merita ogni tutela purché non costi troppo curarlo… In questi anni abbiamo visto proliferare forme di pubblicità sanitaria indecorose e con effetti anti-concorrenziali, dal volantinaggio al discount professionale spinto. I danni causati dalla Legge Bersani sono stati incalcolabili sotto il profilo dell’immagine professionale del medico veterinario. Si è legittimata la messa in stato d’accusa della nostra professione senza fare nulla per potenziare la lotta all’abuso di professione, senza fare nulla per renderci numericamente proporzionati al fabbisogno reale di prestazioni veterinarie nel nostro Paese, senza fare nulla per levarci di dosso penalizzazioni fiscali che non ci rendono competitivi (l’IVA, le detrazioni), senza fare nulla per darci incentivi e sostegni (strumenti di accesso al credito e ai finanziamenti agevolati, incentivi agli investimenti e all’innovazione professionale). Dunque delle leggi della concorrenza ci è stata applicata la parte peggiore mentre ci è stata preclusa la via delle vere liberalizzazioni. Perciò la riscossa degli avvocati, i primi e più titolati a studiare la via legislativa per la cancellazione della Legge Bersani, grazie al Guardasigilli Alfano ci farà buon gioco, anche se non siamo al tavolo di Via Arenula. Bisogna infatti lavorare sui principi nazionali e comunitari che consentano una volta per tutte di riconciliare per davvero le professioni con le regole della concorrenza. Fino ad ora è stato il caos.


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4 Attualità Riforme e liberalizzazioni

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Cronistoria di un assalto Dall’irruzione dell’Antitrust nella sede Fnovi alla cancellazione della legge Bersani OTTOBRE 2006 Medici, avvocati, notai, farmacisti, dentisti, veterinari architetti e commercialisti: tutti i professionisti uniti in piazza per protestare contro il decreto Bersani. Il corteo dei professionisti, lungo Via dei Fori Imperiali, è stato di 50 mila partecipanti.

GENNAIO 2007 Redatto secondo le indicazioni del Consiglio Superiore di Sanità, la Fnovi pubblica lo “Studio indicativo in materia di compensi professionali e costi del medico veterinario”.

MARZO 2007 MAGGIO 2006 Visita a sorpresa dell’Antitrust il 25 maggio in Via del Tritone. Sotto accusa il tariffario veterinario e la pubblicità sanitaria. All’origine della visita il contenzioso fra una iscritta e l’Ordine di Torino conclusosi con sanzioni a carico della prima (tre procedimenti disciplinari finiti con la sospensione dall'esercizio dell'attività professionale per tre mesi nel 1996 e per sei mesi nel 1999 e 2004). L’iscritta si rivolgeva all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’Antitrust avvia un’istruttoria contro l’Ordine dei veterinari di Torino e contro la Fnovi per profili anticoncorrenziali. La Fnovi si impegna nei confronti dell’Antitrust a portare all’attenzione dell’Autorità l’intero schema di nuovo codice deontologico che verrà approvato dal Consiglio Nazionale entro l’anno. Spariscono le tariffe minime inderogabili. Liberalizzata la pubblicità..

LUGLIO 2006 L’ANMVI realizza due manifesti per dire no al decreto Bersani “affinché, con l'affissione al di fuori delle strutture veterinarie, la categoria renda visibile la propria contrarietà ad un provvedimento che priva di regole deontologiche la professione medico-veterinaria”. Lo slogan dice: “Lasciateci fuori dal Decreto Bersani”.

SETTEMBRE 2006 Il Ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, ha ottenuto la conversione in legge dello Stato del “suo” decreto per il rilancio economico e sociale. La Legge, con le modifiche apportate in Parlamento, è in vigore dal 12 agosto. Le nuove regole dei servizi professionali sono elencate all’articolo 2 (Disposizioni urgenti per la tutela della concorrenza nel settore dei servizi professionali, v. pag. 3) e riguardano tariffe, pubblicità, società tra professionisti e adeguamento della deontologia.

Gli impegni presentati dall’Ordine dei Medici Veterinari di Torino e dalla Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani chiudono l’istruttoria. L’Autorità riconosce che le misure presentate dai due Ordini sono “idonee”: accettati e resi obbligatori i correttivi deontologici chiesti dal Garante.

APRILE 2007 Presentazione delle nuove linee guida sulla pubblicità sanitaria, alla luce delle modifiche normative e deontologiche sulla materia. Le linee guida attualizzano le modalità della pubblicità informativa al nuovo contesto legislativo (cfr. Decreto Bersani e Antitrust).

LUGLIO 2007 Il caso torinese arriva alla Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie del Ministero della Salute. La CCEPS conferma “la sospensione di 6 mesi al medico veterinario titolare di una struttura sanitaria attivata nel contesto di una attività commerciale, riconoscendo, nonostante le modifiche introdotte dalla Legge Bersani, le ragioni di cointeressenza che ne avevano determinato la sospensione”.

FEBBRAIO 2008 Analisi dei legali dell’ANMVI del Decreto Bersani: ha sì abrogato la Legge 175/92, ma solo a metà. Le liberalizzazioni hanno cancellato le vecchie norme sulla pubblicità sanitaria, ma non sono intervenute sulla repressione di un reato penale quale l'esercizio abusivo di una professione regolamentata. Anche il Ministero della Salute adotterà questa interpretazione.

MARZO 2008 Per la Cassazione la riduzione non occasionale e persistente dei compensi professionali nei confronti dei clienti "storici" è una forma di concorrenza sleale a danno dei colleghi.

Andare sotto i minimi tariffari comporta un'azione di accaparramento della clientela.

MARZO 2009 Il Garante del Mercato e della Concorrenza mette in discussione l'esistenza di una relazione di causa/effetto tra la predeterminazione degli onorari e la qualità dei servizi prestati e scardina i concetti di decoro e dignità professionale, in quanto non riconducibili ad un interesse pubblico.

LUGLIO 2009 Non passa in Parlamento l'abrogazione dell'articolo 2 della Legge Bersani, proposta nell’ambito della riforma forense per sdoganare i minimi tariffari e tornare a renderli vincolanti e inderogabili.

SETTEMBRE 2009 - Il Tribunale di Torino stabilisce che l'attività pubblicitaria svolta dall’ambulatorio torinese all’origine dell’istruttoria Antitrust, "è chiaramente avvenuta - per assenza di autorizzazioni, mezzi utilizzati, caratteristiche grafiche e soprattutto contenuto- in palese violazione della legge". il Tribunale di Torino "afferma con chiarezza due principi fondamentali: l'importanza del contenuto del messaggio pubblicitario, che deve essere caratterizzato

da trasparenza e veridicità, e il diritto/dovere di ciascun Ordine professionale di tutelare in ogni sede il prestigio e decoro della categoria. - Gli avvocati tentano la via legislativa per correggere le distorsioni delle liberalizzazioni nel campo delle professioni intellettuali. Il Garante della Concorrenza commenta negativamente i contenuti della riforma forense e con riguardo alle tariffe, ammette l'inderogabilità solo per le tariffe massime. - Dopo la trasmissione televisiva Ballarò in cui si rievoca il procedimento a carico della Fnovi senza riferire dell’avvenuta conclusione, Catricalà scrive al presidente della Fnovi, dichiarando che l'Autorità si impegna "a sottolineare l'esito positivo dell'istruttoria avviata”.

OTTOBRE 2009 Maria Grazia Siliquini, relatore in Commissione Giustizia alla Camera del testo unificato di riforma delle libere professioni, ha annunciato la decisione di procedere alle audizioni dei professionisti "mediante indagine conoscitiva". Confprofessioni è stata fra i soggetti auditi e ha chiesto discontinuità con la passata legislatura in materia di libere professioni. L’indagine si è conclusa.

MARZO 2010 Il Governo annuncia per voce del Guardasigilli la cancellazione delle liberalizzazioni introdotte con la Legge Bersani.

APRILE 2010 Si aprono gli stati generali delle professioni. La Fnovi è convocata dal Ministro della Salute al tavolo di riforma degli Ordini sanitari. ■


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6 Attualità Mangimi

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Sempre più pet food nel carrello della spesa Rapporto ASSALCO 2010: nel 2009 il mercato è cresciuto del 5,9% cazione verso l’alimentazione industriale è aumentata nel tempo, ed anche sul canale GDO, il consumatore non cerca più esclusivamente o prevalentemente il primo prezzo. Il petshop continua a crescere, registrando una variazione di +5,3% sul 2008, proponendo una diversa esperienza di acquisto ed una maggiore specificità dei prodotti trattati.

I NUMERI

dati di ASSALCO (l’Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) contenuti nel Rapporto 2010 che aggiorna sullo stato del settore del pet food e pet care in Italia confermano una tendenza in crescita. Ancora una volta, infatti, la performance nel suo complesso è molto positiva, come dimostra la crescita annuale a valore del segmento dominante degli alimenti cane e gatto, pari al +5,9%. “La crescita del settore premia la qualità degli alimenti industriali per animali da compagnia (pet food). La performance molto positiva del mercato è un indicatore che sempre più proprietari si affidano al pet food per alimentare i propri amici a 4 zampe - commenta il presi-

I

dente di Assalco, Luigi Schiappapietra - negli anni è cresciuta e continua a crescere la consapevolezza che per garantire agli animali da compagnia il corretto fabbisogno nutrizionale occorra rivolgersi al pet food e non al ‘fai da te’ o ai dannosissimi avanzi”. Anche per il pet care (prodotti per il benessere, la cura e l’igiene degli animali da compagnia), si registra un significativo incremento che riflette una precisa tendenza del proprietario ad una maggior sensibilità per le esigenze, la salute e il benessere globale del proprio animale da compagnia. Inoltre, un dato che si evidenzia per la prima volta da almeno un decennio, è il sorpasso nel tasso di crescita a valore del canale GDO su quello petshop, che fa registrare un +6,3% sul 2008. D’altra parte la cultura generale e l’edu-

Il costo medio per il mantenimento di un gatto è di circa 0,60 euro al giorno mentre per il cane varia, a seconda della taglia, da 0,70 a 1,50 euro al giorno. I numeri complessivi del mercato del petfood si attestano a Dicembre 2009 sui 581,2 milioni di Euro sul canale specializzato e 909,3 sul canale GDO, per un totale di 1.490,5 milioni di Euro e una crescita sul 2008 del 5,9%. Tale valore corrisponde a 495.800 tonnellate vendute. Per quanto riguarda gli alimenti per altri animali, quali uccelli, roditori, pesci, ecc., la rilevazione in GDO mostra anche nel 2009 una buona prestazione, seppure inferiore a quella degli alimenti per cane e gatto, con vendite per 21milioni di euro (in aumento del 4,6%).

FIDUCIA NEL PET FOOD Se il settore cresce, lo si deve soprattutto al fatto che sempre più italiani proprietari di pet si rivolgono al pet food e stanno imparando a scegliere quello che meglio si adatta alla tipologia, razza e necessità del proprio pet. L’aumento costante di questi ultimi anni dei valori e dei volumi complessivi del pet food indica che, nei consumatori italiani, è cresciuta la fiducia

Dati IRI Anno 2009

nelle preparazioni industriali allo scopo di garantire una nutrizione bilanciata e corretta, fondamentale per il benessere del proprio animale. I dati, infatti, mostrano una crescita costante della percentuale di popolazione pet nutrita con alimenti industriali piuttosto che con preparazioni casalinghe o, peggio, con gli avanzi. Dal 2004 ad oggi si è passati dal 52 al 57% per il cane e dal 60 al 64% per il gatto. Un dato significativo anche se ancora lontano dalla media dei Paesi dell’Europa Occidentale che si attesta sull’80%.

ACCESSORI Cresce anche il settore del pet care. La categoria degli “accessori”, rilevata solamente in GDO continua, infatti, un trend estremamente favorevole di crescita, con un +9,1% a valore. Un incremento che riflette una precisa tendenza del proprietario ad una maggior sensibilità per le esigenze, la salute e il benessere globale del proprio amico a 4 zampe. I 56 milioni di euro del settore sono composti dal 48% di prodotti per l’igiene (es. shampoo, prodotti per la pulizia e toelettatura, ecc.), 13,2% per giochi (es. topo meccanico, palline, ecc.) e il 38,8% da altri accessori per il trasporto, cucce e utensileria varia. Le lettiere per gatto, pur appartenendo alla voce igiene, meritano una considerazione a parte in quanto costituiscono il più importante segmento non food nel canale GDO; nel 2009 vale, infatti, 60,63 mio Euro (+3,3% rispetto al 2008). ■ Valore in

Variazione

mio Euro

2009/08

1.490,5

+ 5,9%

alimenti altri animali (solo GDO)

21,13

+ 4,6%

accessori (solo GDO)

56,37

+9,1%

lettiere gatto (solo GDO)

60,62

+3,3%

alimenti cane e gatto (GDO + petshop)

Dati IRI Anno 2009 - Dati a valore

Alimenti CANE % consumo

2004

2005

2006

2007

2008

2009

alimenti industriali

52,3

54,2

55,3

55,8

56,4

57,1

alimenti "casalinghi"

47,7

45,8

44,7

44,2

43,6

42,9

Totale alimenti

100

100

100

100

100

100

Alimenti GATTO % consumo

2004

2005

2006

2007

2008

2009

alimenti industriali

60,1

61,3

62,5

62,8

63

64,1

alimenti "casalinghi"

39,9

38,7

37,5

37,2

37

35,9

Totale alimenti

100

100

100

100

100

100

Fonte: Euromonitor 2009

Mio €

Quota

Var% 2009/08

A - Igiene

27,1

48,0%

+16,2

B - Giochi

7,4

13,2%

+7,1

C - Altri Accessori

21,9

38,8%

+2,1

Tot

56,37

100%

+9,1%

2009 GDO


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Servizi Veterinari e qualità: dal Magreb a Cremona ANMVI International al 27° Congresso Nazionale dell’Unione Magrebina delle Associazioni Medico Veterinarie

i è svolto ad Hammamet il 27° congresso nazionale dei medici veterinari che esercitano nell’area del Magreb; l’organizzazione comprende oltre la Tunisia, Marocco, Libia ed Algeria. Considerati spesso molto lontani dai nostri stili di vita, questi sono colleghi invece che mostrano una vivacità ed un’attenzione spiccata ai temi

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della veterinaria moderna. Per questo si sono incontrati quasi trecento colleghi, tutti iscritti per tempo, a questa splendida manifestazione a cui ANMVI è stata invitata come ospite di prestigio, riservandole una presentazione specifica nell’ambito della sessione dedicata proprio al tema principale, ossia la qualità del servizio prestato dal professionista. Rappresentata da Giancarlo Belluzzi, ANMVI International, la nostra Associazione ha presentato il dossier che sta portando avanti da quattro anni dedicato interamente alla formazione internazionale. Il tema ha riscosso molto interesse al punto che sono oltre una ventina i colleghi che quest’anno provengono dalla fascia dell’area mediterranea per fare il percorso sulla formazione nella filiera della produzione del latte a Cremona, il prossimo 2 Maggio. L’Organizzazione magrebina è capeggiata dal tunisino dr. Abdelkader Amarà (nella foto con Belluzzi). L’Unione Magrebina è un’associazione scientifica e professionale, volontaristica e non lucrativa, ma raccoglie la stragrande maggioranza dei colleghi di quei quattro paesi. Particolarmente attenta ai temi delle malattie animali di quella zona (a Tunisi recentemente il nostro Ministero ha aperto un ufficio), l’associazione si pone come interlo-

cutore anche per gli stranieri e particolarmente per i paesi che hanno rapporti e scambi in quell’area. Inoltre, la medesima associazione è un punto di riferimento importante per i ricercatori, specialmente giovani, a cui viene data la possibilità di mostrare pubblicamente le loro ricerche. In questa occasione ANMVI ha già ricevuto l’invito ad essere presente in Libia, il prossimo Luglio, ad Albeida, per presentare il suo contributo al Convegno che si terrà dal 2 al 4 e che tratterà il tema della mo-

derna medicina veterinaria, nella sfida della lotta alla fame, delle malattie e dei rischi emergenti. Monier Sharif, collega Libico, aveva infatti già presentato in mattinata un’interessante relazione sulla Lehismaniosi, una malattia parassitaria che sta mietendo vittime ed infettando popolazioni di alcune aree particolarmente interessate dal vettore culicoide nel Nord Africa, ma che si teme possa ripetere la negativa esperienza della Blue Tongue negli anni precedenti. ■


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IN COLLABORAZIONE CON

organizzato da

Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008 Richiesto accreditamento SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

65° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC

JAMES COOK DVM, MS, PhD, Dipl ACVS, Missouri (USA)

Viaggio nelle patologie articolari. Alla guida il miglior pilota possibile: James Cook. Partenza fissata: Venerdì 28 Maggio al Multisala SCIVAC Rimini 2010

RIMINI, 28-30 MAGGIO 2010 PALACONGRESSI DELLA RIVIERA DI RIMINI


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12 Legale Domande e risposte

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Vorrei assumere una donna delle pulizie: quali sono i miei obblighi? ne individuale utilizzati sono efficaci (guanti, indumenti specifici, eventuale mascherina). Il rischio fisico, rumore e vibrazioni, è praticamente assente in una struttura veterinaria, il rischio da movimentazione manuale di carichi è, vista la mansione, ridotto ai minimi termini, il rischio biologico non sussiste per il mancato uso intenzionale di agenti biologici come pure il rischio da utilizzo di sostanze con effetti cancerogeni-mutageni. Naturalmente, anche in assenza del medico

competente, è importantissima l'informazione e la formazione a cui deve essere sottoposto il lavoratore, informazione sui rischi, le procedure, le manualità e tutto ciò che è correlato alla sua mansione, formazione sull'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e collettiva compresi i mezzi di estinzione degli incendi. Al fine di poter dimostrare l'avvenuta informazione/formazione sarà opportuno redigere un documento da sottoporre alla firma del lavoratore. ■

Spese veterinarie: il padre le detrae per il figlio Le spese veterinarie sostenute e intestate a un familiare a carico (ad esempio al figlio), sono detraibili dal contribuente? Per assumere una dipendente (signora che effettua le pulizie dell'ambulatorio) devo assolvere altri obblighi, oltre a quelli previsti dal D.Lvo 81/2008 che ho già attuato cioè nomina RSPP, addetto primo soccorso e addetto antincendio? La legge cosa prevede per un medico veterinario unico titolare di ambulatorio che voglia assumere una signora delle pulizie? Devo nominare un medico competente per la signora? Devo farLe firmare un'attestazione di informazione/formazione per i lavoratori? (Risponde Carlo Pizzirani, Direttore dei Corsi ANMVI per la salute e la sicurezza sul lavoro) - L'addetta/o alle pulizie è, una volta assunta/o, un "lavoratore" a tutti gli effetti, indipendentemente dalla tipologia contrattuale o dall'orario di lavoro o dallo stipendio percepito, come chiaramente riportato nell'art. 2 del DLgs 81/08, Testo Unico della Sicurezza. A questo punto è ovvio che il titolare dell'attività, divenuto così "datore di lavoro", debba sottostare a tutte le normative della salute e sicurezza sul lavoro e adempiere a tutto ciò che questa normativa prevede, compresa la valutazione di tutti i rischi presenti nell'ambiente. Questa valutazione avrà come finalità la produzione di un DVR (documento di valutazione dei rischi) oppure fino al 30 giugno 2012 si potrà redigere in alternativa una auto-

certificazione di avvenuta valutazione. Dal 1° luglio 2012 sarà invece insostituibile il DVR. La valutazione dei rischi relativamente all'addetto/a alle pulizie dovrà tener conto dettagliatamente dei rischi specifici a cui viene sottoposto e se i rischi sono tali da costituire "pericolo". Si dovrà pensare di dotare l'operatore di dispositivi di protezione individuale idonei a frapporre una barriera tra il pericolo e l'operatore stesso. A questo punto si traggono le conclusioni e, se si dubita che nonostante tutti gli accorgimenti si possa ipotizzare un rischio residuo importante, allora si deve procedere alla nomina di un medico competente che provvederà a tutto quello che la normativa vigente esige (periodicità delle visite mediche, delle analisi ematologiche, frequenza delle ispezioni del luogo di lavoro, concertazione con il datore di lavoro del mansionario e dell'idoneità del lavoratore, tenuta delle cartelle cliniche e registro degli infortuni, ecc.ecc...). Personalmente credo che in un ambiente medico veterinario i rischi a cui è sottoposto un operatore addetto alle pulizie non siano tali da prevedere la nomina del medico del lavoro, perché il rischio chimico rappresentato dalla manipolazione di eventuali sostanze detergenti disinfettanti è minimo, vista la natura delle sostanze, la loro quantità e la frequenza con cui si utilizzano, e i dispositivi di protezio-

Le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi modello Unico PF/2010 (a pagina 31) includono le "spese veterinarie" tra le spese sostenute dal contribuente nel proprio interesse che beneficiano della detrazione del 19% (delle spese sostenute fino a un massimo di 387,34 euro meno la franchigia stabilita in 129,11 epuro) statuita dall'articolo 15, comma 1, lettera c-bis, Dpr 917/86, specificando (pagine 37-39) che vanno indicate con il codice 29 ai righi da RP19 a RP21. Le istruzioni per la compilazione al modello 730/2010 (pagine 33-35) si limitano, invece, a contemplare le spese veterinarie tra gli «altri oneri per i quali spetta la detrazione fiscale del 19%» da indicare nei righi da E19 a E21 identificandole con il codice 29. Con la circolare n. 55 del 14 giugno 2001, al paragrafo 1.4.2, l'agenzia delle Entrate ha precisato che «è possibile fruire della detrazione sia per le spese relative alle prestazioni professionali rese dal medico veterinario che per quelle relative all'acquisto di medicinali specifici da questi prescritti» e che «la detrazione spetta al soggetto che ha sostenuto la spesa anche se non proprietario dell'animale». Ciò premesso, a fronte di quest'ultima precisazione, si ritiene che il contribuente (ad esempio il padre) possa - sa beneficiare della detrazione fiscale in argomento se è in grado di dimostrare d'aver effetti-

vamente sostenuto la spesa. Nel caso di documento intestato al figlio a carico si suggerisce d'annotare sul documento di spesa la percentuale di ripartizione (100% se interamente sostenuta da un solo genitore) e il nominativo del contribuente. Oggi è prevista per le spese veterinarie una detrazione di imposta in fase di dichiarazione annuale pari al 19% delle spese sostenute fino a un massimo di euro 387,34 meno la franchigia stabilita in euro 129,11. In pratica il risparmio massimo previsto in sede di dichiarazione dei redditi è pari al 19% di 258,23 € e cioè 49,06 €. Si consideri inoltre che il meccanismo della detrazione fa sì che le persone più bisognose, ovvero quelle che rientrano nei limiti di reddito della no tax area, non possono conseguentemente beneficiare di alcuna detrazione. Le spese devono inoltre essere sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per pratica sportiva. ■

PER LA CASSAZIONE LA COLPA NON È DEL PITBULL

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iro di vite sulla responsabilità per i danni causati dai cani. Risponde infatti dell’aggressione il padrone del pitbull che ha morso chi, trovando il cancello aperto, è entrato nel giardino dove il cane è legato. Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 9037 del 2010, ha accolto il ricorso di un 80enne di Messina aggredito da un pitbull legato nel giardino di un frantoio. In particolare i padroni dell’animale avevano messo il cartello “attenti al cane” al cancello che, però, non era ben visibile essendo questo aperto. Dopo l’aggressione l’anziano aveva fatto causa ai fratelli e il giudice di pace di Messina gli aveva accordato oltre 2500 euro di risarcimento. Poi il Tribunale aveva cambiato le sorti della vicenda. Aveva respinto la domanda di risarcimento. Così l’uomo ha fatto ricorso in Cassazione e lo ha vinto. Infatti secondo la terza sezione civile di Piazza Ca-

vour solo “il caso fortuito” esclude la responsabilità dei padroni in caso di aggressioni da parte del proprio cane. Sul punto la Suprema corte richiama una decisione dell’anno scorso, la n. 11570, con la quale aveva affermato che “non è configurabile il caso fortuito, cioè il caso imprevedibile, inevitabile o assolutamente eccezionale, idoneo ad escludere la responsabilità del proprietario (o dell'utilizzatore) dell'animale, nell'ipotesi in cui un cane, legato per mezzo del guinzaglio al corrimano delle scale di accesso ad una stazione della metropolitana e lasciato incustodito, si avventi contro una persona anziana in atto di sorreggersi al medesimo corrimano per scendere le scale, facendola cadere e provocandole lesioni, a nulla rilevando che la vittima avesse la possibilità di evitare l'animale seguendo un percorso piú discosto da esso”. (fonte Cassazione.net)


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SOVEP Società federata ANMVI

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE Cervignano Del Friuli (UD), 16 Maggio 2010 OBIETTIVI Affrontare e risolvere situazioni più o meno complesse (neoplastiche e non) dal punto di vista chirurgico (si affronteranno le patologie di più frequente riscontro). Gli aspetti diagnostici saranno trattati solo nei loro elementi fondamentali e pratici. Fornire elementi prognostici.

OBIETTIVI La giornata si propone di fornire ai partecipanti tutte le informazioni necessarie per un approccio sistematico alle malattie pruriginose del cane e del gatto. Durante la sessione mattutina viene affrontato l’iter diagnostico al prurito evidenziando le differenze esistenti tra cane e gatto. La sessione pomeridiana è dedicata alla discussione di casi clinici interattivi attraverso i quali sono affrontate le diverse opzioni terapeutiche disponibili per ogni singola situazione.

RELATORE Paolo Buracco

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Indicazioni cliniche e tecniche di ricostruzione di ampie soluzioni di continuo in diverse regioni corporee nel cane e nel gatto 11.00 Pausa 11.30 Indicazioni cliniche e chirurgia di colon/retto, regione perianale e perineale nel cane e nel gatto 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

INCONTRO REGIONALE SCIVAC/SOVEP APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO AL PRURITO DEL CANE E DEL GATTO Rivoli (TO), 16 Maggio 2010

RELATORE Federico Leone

PROGRAMMA

SEDE Hotel Internazionale - Via Ramazzotti, 2 Cervignano del Friuli (UD)

2 CREDITI ECM

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Approccio clinico diagnostico e terapeutico al prurito del cane 11.00 Pausa 11.30 Approccio clinico diagnostico e terapeutico al prurito del gatto 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi: come evitare che il proprietario cambi veterinario 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

ISCRIZIONI Quote di partecipazione: Soci SCIVAC/SOVEP: € 40,00 NON Soci: € 60,00 Neolaureati o Iscritti Ordine di TO: gratuito È richiesta la conferma di partecipazione inviando un email a: sovep@libero.it

SEDE Hotel Campanile - C.so Allamanno - Rivoli (TO)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

Società federata ANMVI Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MOLISE LA RADIOLOGIA DEL TORACE DALLA A ALLA … D(IAGNOSI) Campobasso, 16 Maggio 2010 OBIETTIVI L’obiettivo della giornata è di fornire ai partecipanti alcune nozioni di base sulla tecnica di acquisizione e di lettura delle radiografie del torace. Quindi, analizzare le diverse patologie con particolare attenzione alla sede delle stesse nel tentativo di aumentare la specificità della nostra diagnosi radiografica.

OBIETTIVI

RELATORE Dr. Massimo Vignoli

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Quale tecnica per la radiologia toracica? 10.15 Anatomia e semeiotica radiografica delle malattie toraciche 11.00 Pausa 11.30 Come aumentare la propria specificità diagnostica nella valutazione radiografica delle patologie toraciche 13.30 Pausa 14.30 Insufficienza respiratoria acuta: Casi clinici interattivi

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA In collaborazione con i Medici Veterinari di Bergamo MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA Bergamo, 16 Maggio 2010

15.30 Pausa 16.00 Tosse cronica: Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel San Giorgio - Via Insorti d’Ungheria 86100 Campobasso

3 CREDITI ECM

PARTECIPAZIONE La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso. I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso). PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it

Si discuterà durante questa giornata di controverse tematiche odontostomatologiche. Si vogliono eliminare preconcetti e datate, empiriche convinzioni, fornendo informazioni scientifiche attuali e correnti di immediata applicabilità da parte del medico veterinario, utili ad affrontare i casi odontostomatologici che si presentano nella pratica quotidiana. È vero che gengivite e parodontite sono causate dal tartaro? È vero che ai pazienti sottoposti a trattamento parodontale va sempre somministrata una profilassi antibiotica? È vero che i siti estrattivi devono essere lasciati guarire per seconda intenzione? È vero che i denti fratturati vanno tenuti sotto controllo finché non sviluppino problemi? È vero che una tumefazione sottoculare è sempre un’indicazione per l’estrazione del quarto premolare mascellare? È vero che tutte le masse gengivali sono epulidi? È vero che la vita degli animali sottoposti a mandibolectomia/maxillectomia è scarsa? È vero che i difetti palatali sulla linea mediana vanno chiusi mediante diretta apposizione dei margini? È vero che i denti posti lungo una linea di frattura ossea vanno sempre estratti? A queste ed altre domande si cercherà di dare risposta affrontando gli argomenti in maniera pratica, con il supporto di numerosi casi clinici.

9.30 Leggende e false convinzioni in anatomia e fisiologia orale, e parodontologia 11.00 Pausa 11.30 Leggende e false convinzioni in chirurgia orale e maxillofacciale 13.30 Pausa 14.30 Leggende e false convinzioni in patologia orale 15.30 Pausa 16.00 Leggende e false convinzioni in endodonzia 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

RELATORE Margherita Gracis 4 CREDITI ECM

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto del Presidente ai partecipanti, presentazione del relatore ed inizio dei lavori


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Società federata ANMVI

Società federata ANMVI

CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA Ragusa, 11-13 Giugno 2010

CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA Sassari, 2-4 Luglio 2010

OBIETTIVI

OBIETTIVI

Il corso si propone di dare al partecipante le basi per una corretta conoscenza dell’oncologia clinica e medica. Saranno trattate le più comuni malattie tumorali degli animali da compagnia oltre ad un approccio corretto alla patologia neoplastica partendo dalle metodiche di biopsia e proseguendo poi con l’analisi delle due terapie più importanti: chirurgia e chemioterapia. Durante i 3 giorni del corso ci sarà poi la possibilità di imparare ad utilizzare in pratica gli strumenti bioptici. Sarà inoltre dato il giusto peso allo studio delle singole forme neoplastiche.

L’intento di questo corso è di fornire ai partecipanti le basi teoriche e gli strumenti pratici per affrontare correttamente le problematiche dermatologiche di frequente riscontro nell’attività professionale di ogni giorno. In tale ottica ci si prefigge che ogni partecipante al termine del corso sia in grado di: • eseguire ed interpretare correttamente le metodiche diagnostiche d’uso comune in ambulatorio; • riconoscere e trattare in modo adeguato le principali malattie di comune riscontro nella pratica dermatologica; • valutare il proprio livello di conoscenza sugli argomenti discussi, tramite casi clinici e test di valutazione dell’apprendimento.

RELATORI Giorgio Romanelli - Magda Gerou-Ferriani

PROGRAMMA Venerdì, 11 Giugno 2010 9.00 Registrazione partecipanti - Saluti 9.30 Approccio al paziente neoplastico, dalla presentazione alla terapia Magda Gerou-Ferriani 10.15 Principi di biopsia tissutale Giorgio Romanelli 11.00 Pausa caffè 11.15 Principi di chirurgia oncologica Giorgio Romanelli 12.00 Concetti di Chemioterapia: quando, cosa e come - 1a parte - Magda Gerou-Ferriani 12.45 Pausa pranzo 13.45 Concetti di Chemioterapia: quando, cosa e come - 2a parte - Magda Gerou-Ferriani 14.30 Emergenze dovute alla chemioterapia: come risolvere i problemi Magda Gerou-Ferriani 15.15 Pausa caffè 15.30 Terapie di supporto nel paziente oncologico - Giorgio Romanelli 16.15 Sindromi paraneoplastiche e tumor lysis syndrome: evitando le complicazioni Magda Gerou-Ferriani 17.00 Fine della 1a giornata

12.30 Pausa pranzo 13.30 Sarcomi dei tessuti molli Giorgio Romanelli 14.15 Tumori ossei - Giorgio Romanelli 15.00 Esercitazioni pratiche: ago aspirazione linfonodale, biopsia con tru-cut, asportazione di neoplasie cutanee con margine corretto 16.30 Fine della 2a giornata Domenica, 13 Giugno 2010 9.00 Linfoma nel cane: dalla diagnosi al “rescue protocol” - Magda Gerou-Ferriani 10.30 Pausa caffè 11.00 Tumori mammari nel cane e nel gatto Giorgio Romanelli 12.30 Pausa pranzo 13.30 Tumori dell’urinario - Giorgio Romanelli 14.15 Tumori del cavo orale Giorgio Romanelli 15.00 Esercitazioni pratiche interattive su casi clinici con discussione collegiale 16.30 Fine del corso

ISCRIZIONI Scadenza pre-iscrizioni: 31 Maggio 2010. Quote di partecipazione: Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%

SEDE Villa Di Pasquale - Ragusa.

Sabato, 12 Giugno 2010 9.00 Neoplasie cutanee: generalità, diagnosi e principi di trattamento Giorgio Romanelli 10.30 Pausa caffè 11.00 Mastocitoma: presentazione clinica, diagnosi e trattamento chirurgico Giorgio Romanelli 11.45 Mastocitoma: trattamento medico Magda Gerou-Ferriani

A.N.M.V.I.

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

Gruppo di Studio di Practice Management

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT “PREZZI E TARIFFE” Cremona, Palazzo Trecchi, 13 Giugno 2010 PROGRAMMA 8.30 Registrazione partecipanti 9.15 Le tariffe dei veterinari sul territorio Marco Viotti 10.00 Prezzi e tariffe - Stefano Zigiotto 10.45 Pausa 11.15 Discussione dei temi trattati 11.30 La gestione economica di una struttura veterinaria - Marco Viotti 12.45 Pausa pranzo 14.00 Esempi pratici di applicazione del break even - Marco Viotti 15.00 Discussione dei temi trattati nella giornata 16.00 Valutazione dell’apprendimento e chiusura dei lavori

ISCRIZIONI Le iscrizioni 2010 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all’incontro, devono compilare ed inviare l’iscrizione on-line colle-

Francesco Albanese, Med Vet, Napoli Federico Leone, Med Vet, Senigallia (AN)

PROGRAMMA Venerdì, 2 Luglio 2010 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 8.55 Saluto e presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.00 Approccio al paziente dermatologico: visita dermatologica e lesioni cutanee fondamentali - Federico Leone 10.30 Pausa caffè 10.45 Malattie parassitarie sostenute da acari e pidocchi (esclusa la demodicosi): eziopatogenesi, quadri clinici, tecniche diagnostiche ed opzioni terapeutiche Federico Leone 11.45 Rogna demodettica: eziopatogenesi, quadri clinici, tecniche diagnostiche ed opzioni terapeutiche - Francesco Albanese 12.45 Pausa pranzo 13.45 Dermatofitosi e dermatite da Malassezia: eziopatogenesi, quadri clinici, tecniche diagnostiche ed opzioni terapeutiche Francesco Albanese 14.45 Esercitazioni pratiche – Osservazione al microscopio dei principali parassiti cutanei – Riconoscimento ed interpretazione delle lesioni elementari (all’interno: 16,30 Pausa Caffè) 17.15 Termine della giornata

12.15 L’otite cronica - Federico Leone 13.15 Pausa pranzo 14.15 Malattie del complesso pemfigo e lupus cutaneo: eziopatogenesi, quadri clinici, iter diagnostico-terapeutico Francesco Albanese 15.15 Esercitazioni pratiche – Tecniche di esecuzione per la raccolta di cellule per l’esame citologico – Osservazione al microscopio dei principali quadri citologici infiammatori, neoplastici e auricolari 17.45 Termine della giornata Domenica, 4 luglio 2010 9.00 Alopecia nel cane: eziopatogenesi, quadri clinici, iter diagnostico-terapeutico Federico Leone 11.00 Pausa caffè 11.15 Il prurito nel cane e nel gatto: eziopatogenesi, quadri clinici, iter diagnostico-terapeutico - Federico Leone 12.45 Pausa pranzo 13.45 La biopsia cutanea: quando, come e perché! - Francesco Albanese 14.45 Pausa caffè 15.00 Casi clinici interattivi 17.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e termine del corso

ISCRIZIONI Scadenza pre-iscrizioni: 18 giugno 2010. Quote di partecipazione: Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%

SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari.

In collaborazione con:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

RELATORI

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gandosi al sito http://www.anmvi.it/267/practicemanagement-cremona-13-giugno-2010 o scaricare ed inviare la scheda tramite fax allo 0372/457091 o per e-mail a: management@ anmvi.it. Tale comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione.

PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI - Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 E-mail: management@anmvi.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

Sabato, 3 Luglio 2010 9.00 Piodermite nel cane: quadri clinici più frequenti, tecniche diagnostiche ed opzioni terapeutiche - Federico Leone 10.00 Citologia cutanea non neoplastica Francesco Albanese 11.00 Pausa caffè 11.15 Citologia cutanea neoplastica Francesco Albanese

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In cooperation with

Alma Mater Studiorum Università di Bologna Facoltà di Medicina Veterinaria

WORLD VETERINARY ORTHOPAEDIC CONGRESS

Bologna (Italy) September 15th - 18th, 2010 Information and Registration: www.wvoc2010.eu - info@wvoc2010.eu Deadline for abstract submission: April 15th, 2010 Early Registration at lower cost before June 10th, 2010


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16 Focus Dm 28 luglio 2009

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La somministrazione di farmaci veterinari nel corso di sperimentazioni su animali Quale esclusiva all’interno di un protocollo autorizzato?

di GIAMPAOLO PECCOLO Professore associato presso la Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Bologna llorché, nel luglio dello scorso anno, il Ministero (oggi) della Salute ha emanato il d.m. 28 luglio 2009 in materia di “Disciplina dell’utilizzo e della detenzione di medicinali ad uso esclusivo del medico veterinario”, non si è mancato di dare risalto alla principale novità in esso contenuta e relativa alla notevole riserva di competenze che esso ha riconosciuto al medico veterinario. Dispone infatti il decreto che i medicinali veterinari che richiedono speciali accorgimenti e specifiche competenze ai fini della loro somministrazione e nelle successive fasi di monitoraggio, “sono utilizzati esclusivamente dal medico veterinario”, con la precisazione che sono da intendersi compresi in tali farmaci: • gli abortivi; • gli anestetici locali (iniettabili) e quelli generali (sia iniettabili che inalatori); • gli anticoncezionali (iniettabili) • gli antineoplastici iniettabili, le citochine e gli immunimodulatori iniettabili; • i farmaci veterinari in caso di uso intrarticolare; • gli emoderivati; • gli eutanasici; • i beta-agonisti e, in generale, i farmaci di cui agli artt. 4 e 5 del d.lgs. n. 158/2006 (attuazione della direttiva 2003/74/CE, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali). Quest’ultimo passaggio, in particolare, permette di comprendere il movente ispiratore del decreto, e lo scenario che si era andato prefigurando nelle intenzioni del suo estensore, l’uno e l’altro riferibili primariamente, oltre che agli animali da compagnia, al contesto dei cosiddetti “animali d’azienda”. Si è giustamente ritenuto che la somministrazione di determinati farmaci, non solo per la complessità delle modalità dei somministrazione, ma anche per la delicatezza del momento clinico-terapeutico in cui inevitabilmente essi sono destinati ad essere impiegati (si pensi ad esempio agli abortivi o agli eutanasici) richiedesse compe-

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tenza e responsabilità “certe” da cui la loro inclusione entro i margini di competenza esclusiva dell’unica figura sanitaria di sicuro addestramento alla loro manipolazione, e quindi il medico veterinario. Nulla si dice, però, in merito all’applicabilità di queste stesse disposizioni all’impiego di animali a fini sperimentali ex d.lgs. n. 116/1992, con particolare riferimento al caso in cui l’utilizzo di questi farmaci sia previsto nel quadro di un protocollo sperimentale regolarmente comunicato o autorizzato. All’interno di tale decreto, in effetti, si sono riconosciute al medico veterinario competenze ben precise e altrettanto importanti, che tuttavia non comprendono anche quelle appena indicate. Nel decreto legislativo n. 116/1992, infatti, sono stati demandati in via esclusiva al veterinario: a) il controllo della buona esecuzione dell’esperimento, b) la decisione ed eventualmente la realizzazione della soppressione dell’animale, c) l’assistenza veterinaria e la consulenza sul benessere degli animali. D’altronde sono molti e diversificati i titoli di studio che abilitano alla conduzione di esperimenti (direttamente o sotto la propria responsabilità, essendo ammessa nel d.lgs. n. 116/1992 la dissociazione tra il responsabile dell’esperimento e colui che materialmente agisce), prevedendo poi che il diretto esecutore – così come colui che si occupa degli animali con compiti di controllo – debba “avere un’istruzione e una formazione adeguata” (art. 4, comma 6). Alle competenze esclusive individuate dal d.lgs. n. 116/1992, il codice comunitario dei farmaci veterinari (d.lgs. n. 193/2006) ne ha aggiunta una ulteriore, che potrebbe essere pertinente qui richiamare. Infatti, l’art 84 di questo decreto (che però reca titolo, è bene ricordarlo: “Modalità di tenuta delle scorte”), nel riferirsi agli stabilimenti utilizzatori previsti dal decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 116, dispone che “possano detenere medicinali veterinari nelle tipologie e nei limiti strettamente necessari alla esecuzione delle sperimentazioni autorizzate. La detenzione e l’impiego di detti medicinali veterinari ricade sotto la diretta responsabilità del medico veterinario responsabile delle sperimentazioni”. Affermare la responsabilità del medico veterinario rispetto alla detenzione e all’impiego del

farmaco veterinario, non significa evidentemente che egli solo possa utilizzarlo. Pertanto la somministrazione dei farmaci, di tutti i farmaci (esclusi quelli somministrati a scopi eutanasici), in quanto rientranti nel protocollo di ricerca, continua ad essere gestita all’interno del trinomio “responsabile” – “esecutore” – “medico veterinario”, cui è effettivamente riconosciuto un ambito riservato di competenza, ma limitatamente alla sorveglianza del benessere e alla soppressione dell’animale (ai sensi del d.lgs. n. 116/1992) nonché alla responsabilità circa la corretta gestione e impiego del farmaco stesso e della scorta cui questo appartiene (ai sensi del d.lgs.n. 193/2006). A parer mio, questo quadro non può dirsi innovato dal d.m. 28 luglio 2009. E, conseguentemente, se la somministrazione di farmaci compresi tra quelli richiamati dal d.m. avviene all’interno di un protocollo sperimentale regolarmente comunicato o autorizzato ai sensi del d.lgs. n. 116/1992 non può ritenersi riservata tale somministrazione alle competenze esclusive del medico veterinario, cui è piuttosto assegnata la responsabilità di vigilarne l’impiego corretto, e la corretta detenzione. I motivi che spingono verso questa conclusione possono essere ricercati nel diverso rango delle due disposizioni, ricordando che una norma contenuta in un decreto ministeriale non può derogare, innovare, restringere o comunque modificare una disciplina contenuta in un atto avente forza di legge. Del resto, e in secondo luogo, l’interpretazione sistematica del decreto ministeriale 28 luglio 2009, con la sua esatta collocazione nel contesto della disciplina complessiva inerente il farmaco veterinario (e con la sua conseguente lettura alla luce del d.lgs. n. 158/2006 e soprattutto del d.lgs. n. 193/2006, art. 84) porta ad escludere che il Regolatore nel d.m. “abbia detto meno di quanto intendesse dire”, avendo esso dichiarato l’obiettivo più che condivisibile di assicurare un maggiore presidio sanitario rispetto ad

una situazione in cui questo era rimesso al solo allevatore, o proprietario dell’animale da compagnia, non tenuti a dimostrare a chicchessia le proprie competenze o abilità. Ma la mancanza di adeguato presidio sanitario, che pure può essere paventata in quei casi, non ricorre per definizione presso gli “stabilimenti utilizzatori” riconosciuti ai sensi del decreto legislativo n. 116/1992, in cui le competenze – anche in termini di personale coinvolto nei protocolli di ricerca – costituiscono oggetto di attenta valutazione in sede di autorizzazione ministeriale, mentre la consulenza che è assicurata dal medico veterinario entro tali strutture va ben oltre la corretta somministrazione del farmaco anestetico o di quello comunque previsto dal protocollo, pur essendovi comunque pacificamente ricompresa. Corretta somministrazione che, detto per inciso, è comunque interesse di tutti venga assicurata al fine di poter attribuire affidabilità ai dati restituiti dalla sperimentazione. Tutto questo, unito alle argomentazioni di carattere più strettamente giuridico formulate più sopra, ci porta a concludere che va esclusa la tesi della riserva di competenza laddove si tratti di somministrare un farmaco veterinario il cui utilizzo sia stato previsto, comunicato e/o autorizzato nel quadro del protocollo di sperimentazione, fermo restando la presenza di personale sufficiente e sufficientemente formato ed esperto, incaricato di provvedere a tale somministrazione. Che avverrà, sempre, sotto la responsabilità, complessiva, del “responsabile” della sperimentazione e quella, specifica, del medico veterinario. Va da sé che, se nel quadro dell’assistenza veterinaria agli animali stabulati presso lo stabilimento utilizzatore (al di fuori, pertanto, dell’esecuzione del protocollo) il medico veterinario ravvisasse la necessità di ricorrere ad uno dei farmaci elencati, questa attività rientrerà a pieno titolo nella propria sfera di assistenza e consulenza, e riemergerà la competenza esclusiva prevista dal decreto ministeriale. ■

IL DM 28 LUGLIO 2009

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l DM 28 Luglio 2009 è in vigore dal 4 ottobre 2009. Il provvedimento estende le tipologie di medicinali che possono essere impiegati esclusivamente dal medico veterinario. Ciò in ragione delle "specifiche competenze richieste per la loro somministrazione e per il successivo monitoraggio". In alcuni casi l'esclusiva riguarda anche la detenzione, per "tutelare maggiormente la salute degli animali stessi e dell'uomo". Oltre a quelli stabiliti per i trattamenti terapeutici e zootecnici di cui rispettivamente agli articoli 4 e 5 del decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158, i medicinali di cui all'art. 1 comprendono: a) abortivi, nel caso in cui vengano somministrati con finalità abortive; b) anestetici locali iniettabili; c) anestetici generali iniettabili e inalatori; d) anticoncezionali iniettabili; e) antineoplastici iniettabili, citochine e immuno modulatori iniettabili; f) specialità medicinali veterinarie nei casi di uso intrarticolare; g) emoderivati; h) eutanasici; i) beta-agonisti. La detenzione e l'approvvigionamento dei medicinali di cui ai punti c) e h) sono consentiti esclusivamente al medico ve-

terinario. Nel riassunto delle caratteristiche del prodotto, nelle etichette e nei foglietti illustrativi dei medicinali, ad eccezione di quelli di cui alle lettere c) e h), alla voce «Avvertenze» è inserita la seguente dicitura: «La somministrazione del medicinale deve essere effettuata esclusivamente dal medico veterinario». Nel riassunto delle caratteristiche del prodotto, nelle etichette e nei foglietti illustrativi dei medicinali di cui alle suddette lettere c) e h), alla voce «Avvertenze» è inserita la seguente dicitura: «La somministrazione e detenzione del medicinale deve essere effettuata esclusivamente dal medico veterinario». La vendita dei farmaci di cui alle sopracitate lettere c) e h) è effettuata soltanto dietro presentazione di ricetta medico-veterinaria non ripetibile in triplice copia o della prescrizione prevista dal decreto del Presidente della Repubblica 8 ottobre 1990, n. 309, a secondo del medicinale prescritto. Per l'adeguamento degli stampati e del riassunto delle caratteristiche del prodotto c’è tempo fino al 4 ottobre 2010. (P.V.)


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Aelurostrongylus abstrusus nei gatti italiani Un parassita polmonare sottovalutato. Venticinque casi segnalati in un’isola della Sardegna

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

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elurostrongylus abstrusus (Strongylida, famiglia Filaroididae) è un parassita polmonare dei gatti spesso non considerato nella diagnosi

POLITICA DEI VETERINARI SULLA STERILIZZAZIONE CANINA. LA REALTÀ INGLESE

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n uno studio è stato effettuato un sondaggio per conoscere i consigli attualmente forniti dai medici veterinari inglesi ai loro clienti e l’opinione dei veterinari circa la sterilizzazione dei cani. Un ulteriore sondaggio condotto tra i proprietari otteneva informazioni circa lo stato (sterilizzato o meno) della popolazione canina generale in Gran Bretagna. Era significativamente superiore il numero di veterinari che possedeva una politica specifica circa l’età di sterilizzazione delle cagne, rispetto a quelli che la possedevano per i cani maschi. L’età media consigliata per la sterilizzazione delle cagne era di 6,5 mesi (95% CI, 3,1-9,7 mesi); per i maschi l’età consigliata era pari a 7,5 mesi (95% CI; 1,4-13,6 mesi). Vi era un bassissimo accordo tra i veterinari circa l’opportunità di aspettare o meno che la cagna avesse il primo calore prima della sterilizzazione: 164 intervistati su 973 (16,9%) raccomandavano sempre di attendere il primo calore, 198 (20,3%) lo raccomandavano la maggior parte delle volte, 203 (20,9%) alcune volte, 203 (20,9%) raramente e 201 (20,6%) non lo raccomandavano mai. Il sondaggio tra i proprietari mostrava che il 54% dei cani (233 su 431) era sterilizzato, con la minor proporzione di cani sterilizzati nelle regioni settentrionali (1 su 25, 44,0%). “Survey of veterinary practice policies and opinions on neutering dogs” G. Diesel, D. Brodbelt, and C. Laurence. Vet Rec. 2010 166: 455-458. (M.G.M.)

differenziale in corso di patologie respiratorie del gatto. Un articolo ha valutato la diffusione di questo parassita in Italia riportandone gli aspetti diagnostici, clinici e terapeutici nonché la correlazione con FIV-FeLV. Nello studio si descrivono 25 casi di infestazione spontanea da Aelurostrongylus abstrusus in gatti comuni europei, osservati tra marzo 2004 e dicembre 2008, tutti provenienti dall’isola di San Pietro in Sardegna. Undici gattini avevano meno di 6 mesi (44%), 7 un’età compresa tra 6 e 12 mesi (28%) e 7 oltre 12 mesi (28%). Il 44% mostrava sintomi gravi, il 48% moderati e l’8% lievi. Tutti i casi in esame risultavano positivi per Aelurostrongylus abstrusus ad un esame fecale a fresco o mediante tecnica di Baermann. Tutti i pazienti venivano sottoposti a terapia con fenbendazolo al dosaggio di 50 mg/kg per os ogni 12 ore per 14 giorni consecutivi. Si osservava la guarigione in 20 gatti sui 25 esaminati. La remissione della sintomatologia era rapida, con miglioramenti sensibili già dopo 3-4 giorni di terapia. In 7 casi (25% dei trattati), era stato necessario somministrare anche desametazone (0,2 mg/kg sottocute ogni 12-24 ore da 1 a 3 giorni) nei primi 3-4 giorni di terapia antiparassitaria, al fine di controllare l’aggravarsi della sintomatologia dovuto alla massiva liberazione di antigeni

parassitari nei soggetti sensibilizzati. Aelurostrongylus abstrusus ha diffusione cosmopolita ed è stato riportato in tutta Europa, dove la prevalenza varia dall’1 al 22%. Dati epidemiologici in Italia sono rari, anche se recenti studi condotti su colonie feline del Centro e Sud del paese stimano una prevalenza del 17-24%. Maggiormente colpiti sono i gatti che conducono una vita semilibera o randagia e che quindi hanno la possibilità di predare: i soggetti giovani (3 mesi-1 anno) risultano più recettivi dal punto di vista immunitario. L’isola di San Pietro, dove sono stati diagnosticati i 25 casi descritti, possiede condizioni ideali per l’aelurostrongilosi, cioè l’abbondanza di elicidi (molluschi gasteropodi ospiti intermedi del parassita, indispensabili per lo sviluppo larvale) e il fatto che la maggior parte dei gatti ha accesso all’aperto con possibilità di predare e quindi di infestarsi. Gli autori concludono che Aelurostrongylus abstrusus può quindi essere considerato comune in alcuni territori italiani e deve sempre essere sospettato in caso di patologia respiratoria nel gatto. La malattia può essere mortale, soprattutto se associata a positività verso FIV-FeLV. Il trattamento con fenbendazolo si è dimostrato clinicamente efficace, di facile esecuzione a domicilio senza necessità di

ricovero e privo di gravi effetti collaterali, anche nei gattini, nonostante gli alti dosaggi e le somministrazioni protratte. ■

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

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Endoscopia respiratoria equina: su treadmill o in campo? La tecnica in campo può sottostimare la presenza di dislocazione dorsale del palato molle a recente tecnica di effettuazione dell’esame endoscopico delle vie respiratorie del cavallo durante la corsa in campo non è stata direttamente confrontata con la tecnica più tradizionale dell’endoscopia durante esercizio su treadmill ad alta velocità. Uno studio ha confrontato le due tecniche endoscopiche nei cavalli Purosangue inglesi. Si effettuava un confronto diretto tra 4 cavalli e si eseguivano entrambe le procedure nello stesso soggetto a 10 giorni di distanza l’una dall’altra. Si effettuava anche un confronto indiretto tra i risultati dell’endoscopia in campo di 50 cavalli da corsa e quelli dell’endoscopia su treadmill di altri 50 cavalli da corsa. I cavalli venivano incrociati per età, sesso, uso (National Hunt o corsa in piano) e problema principale (rumori respiratori anomali vs. ridotta performance).

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La dislocazione dorsale del palato molle veniva diagnosticata meno frequentemente durante l’endoscopia in campo che durante quella su treadmill. Non vi erano differenze significative nella diagnosi del collasso laringeo dinamico tra le due tecniche. Il test su treadmill veniva effettuato su distanze maggiori e a maggiori inclinazioni ma a velocità minore ri-

Rischio suicidio tra i veterinari: una revisione delle possibili cause

spetto all’esercizio in campo. Rispetto al test su treadmill, quello in campo veniva spesso effettuato a intervalli. I risultati del confronto diretto e indiretto suggeriscono che la dislocazione dorsale del palato molle è diagnosticata meno frequentemente durante l’endoscopia in campo che durante l’endoscopia su treadmill. Esercizi sotto sforzo strenuo possono essere più facili da effettuare su treadmill che attraverso prove multiple a intervalli in campo. Occorre quindi interpretare con attenzione i risultati negativi di entrambe le procedure, ma soprattutto quelli della tecnica in campo se non sono state replicate in maniera appropriata le condizioni di corsa. “Comparisons of overground endoscopy and treadmill endoscopy in UK Thoroughbred racehorses” k. J. Allen, s. H. Franklin. Equine Veterinary Journal. Volume 42 Issue 3 (April 2010) (p 186-191) (M.G.M.). ■

Nel corso della propria carriera, il veterinario è esposto a una complessa interazione tra possibili meccanismi influenzanti

noto che i medici veterinari sono esposti a un più elevato rischio di suicidio, rispetto alla popolazione generale. Sono state compiute numerose speculazioni circa i possibili meccanismi alla base del maggior rischio suicidio nella professione ma solo poca ricerca empirica. Uno studio ha effettuato una ricerca computerizzata della letteratura pubblicata sul rischio suicidio e sui fattori che influenzano il suicidio tra i veterinari, confrontandoli con quelli di altri gruppi occu-

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pazionali e della popolazione generale al fine di sviluppare una revisione strutturata dell’argomento. I medici veterinari hanno un tasso proporzionale di mortalità per suicidio circa quattro volte superiore a quello della popolazione generale e circa due volte superiore a quella degli altri professionisti della sanità. Nel corso della carriera professionale del veterinario può verificarsi una complessa interazione tra possibili meccanismi in grado di aumentare il rischio suicidio. Tali possibili fattori includono le caratteristiche delle persone che accedono alla professione, fattori negativi durante il training pre-laurea, stressori correlati al lavoro, facilità di accesso e conoscenza dei metodi di suicidio, stigma relativo alla malattia mentale, isolamento professionale e sociale e misuso di alcol o farmaci (principalmente farmaci da prescrizione cui i professionisti hanno facile accesso). Effetti contestuali come l’atteggiamento nei confronti della morte e dell’eutanasia, che si forma a causa dell’abituale coinvolgimento professionale nell’eutanasia degli animali d’affezione e nella macellazione degli animali da reddito, e il “contagio” suicida dovuto al contatto diretto o indiretto con propri pari nell’ambito del ristretto contesto professionale, costituiscono altri possibili fattori influenzanti, concludono gli autori. “Veterinary surgeons and suicide: a structured review of possible influences on increased risk” D. J. Bartram and D. S. Baldwin. Vet Rec. 2010 166: 388-397. (M.G.M.) ■

ANEMIA INFETTIVA EQUINA IN QUATTRO PAESI EUROPEI

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l ministero della salute tedesco ha notificato all’OIE, il 14 aprile, un nuovo caso di anemia infettiva equina (AI) in forma clinica in un cavallo a Bayern; l’animale è stato abbattuto. I casi precedenti di quest’anno nel paese risalgono al marzo scorso. La Germania è il quarto paese europeo ad essere implicato nelle epidemie di AI di quest’anno (2010), dopo Romania, Belgio e UK. I casi del Belgio e del Regno Unito sono stati associati all’epidemia originale in Romania. L’origine della nuova epidemia tedesca non è stata chiarita e si dovrà accertare l’eventuale associazione con i casi precedenti in Europa, avvenuti precocemente quest’anno se si considera l’ecologia del vettore. (M.G.M.)

INTOSSICAZIONE DA TOSSINE TREMORGENICHE DI PENICILLIUM NEL CANE

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funghi del genere Penicillium, soprattutto P. crustosum, producono micotossine tremorgeniche e possibili composti tremorgenici. Uno studio descrive l’intossicazione accidentale con le suddette tossine di sei cani. I segni clinici includevano vomito, convulsioni, tremori, atassia e tachicardia, tutti segni indicativi di intossicazione a carico del sistema nervoso. La sintomatologia induceva a sospettare un avvelenamento da micotossine tremorgeniche. Un cane veniva soppresso nella fase acuta mentre altri 3 guarivano completamente entro alcuni giorni. Segni neurologici erano tuttavia presenti 4 mesi dopo l’avelenamento in due di questi soggetti. Uno di essi guariva completamente nei 2-3 mesi successivi mentre l’altro presenta ancora atassia 3 anni più tardi. Campioni di cibo, contenuto gastrico e/o biopsie gastriche relativi all’intossicazione venivano sottoposti ad analisi micologica e chimica. In tutti i casi si riscontrava penitrem A e, quando cercata, anche roquefortina C. Il fungo produttore di queste tossine, Penicillium crustosum, veniva identificato in tutti i casi per i quali si disponeva di materiale adatto per l’esame micologico (cibo o vomito). Si tratta, a conoscenza degli autori, della prima segnalazione che documenta la presenza di penitrem e roquefortina C negli organi di cani intossicati. Inoltre, lo studio indica che il tempo di guarigione dopo grave intossicazione da P. crustosum può essere protratto. (M.G.M.) “Poisoning of dogs with tremorgenic Penicillium toxins” G S Eriksen, K Hultin Jäderlund, A Moldes-Anaya, J Schönheit, A Bernhoft, G Jaeger, T Rundberget, I Skaar. Med Mycol. February 2010; 48(1): 188-196.

ESPRESSIONE SIMULTANEA DI DISPLASIA

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no studio ha analizzato la correlazione fenotipica tra displasia dell’anca e displasia del gomito nel cane. È stato utilizzato il punteggio radiografico di 1411 cani di diverse razze sottoposti a classificazione ufficiale di entrambe le condizioni. In questa popolazione, il rischio per un animale di essere simultaneamente affetto da displasia dell’anca e del gomito era pari a 1,67. Per un cane affetto da displasia del gomito, il rischio di essere affetto da displasia dell’anca aumentava all’aumentare del grado di displasia del gomito. Similmente, per un cane affetto da displasia dell’anca, il rischio di essere affetto da displasia del gomito aumentava all’aumentare del grado di displasia dell’anca. In un cane affetto da displasia dell’anca o del gomito, il clinico dovrebbe ricercare anche l’altra condizione. Data la bassa ma positiva correlazione, la selezione contro un carattere non influenza l’altro carattere in maniera sufficiente, quindi la selezione deve essere rivolta alla riduzione della displasia dell’anca così come a quella del gomito. (M.G.M.)


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Il ruolo del veterinario nella prevenzione del maltrattamento Lo stato di benessere di un animale non convenzionale detenuto in un ambiente “artificiale” è una condizione non semplice da valutare apparirà sempre inaffidabile. Spesso i veterinari delle ASL per la loro maggiore confidenza con le leggi sono i primi ad essere nominati ausiliari di polizia giudiziaria.

ANIMALI ESOTICI. QUANTI SONO?

di PAOLO SELLERI Presidente Sivae a difesa dei diritti degli animali è uno dei compiti più alti a cui è chiamato il medico veterinario. L’articolo 1 del nuovo codice deontologico cita come la valutazione del benessere degli animali esotici sia uno degli aspetti a cui il veterinario dedica la propria opera. Gli articoli da conoscere quando si è nominati ausiliari di polizia giudiziaria sono diversi, i più importanti su cui concentrarsi sono il 544 e il 727 del codice penale. Non sempre ci si trova di fronte a casi in cui le condizioni di detenzione sono così palesemente gravi da rendere semplice esprimere un parere di condanna.

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TUTT’ALTRO CHE FACILE Sono frequenti i casi in cui la valutazione è tutt’altro che facile. Competenza e professionalità devono essere molto forti nel valutare lo stato di benessere di un animale che vive e lavora in un circo o in uno zoo. Il nostro giudizio deve tenere in considerazione tanti differenti aspetti. Se il veterinario nominato ausiliario di polizia giudiziaria non si sente pienamente competente su una delle specie da valutare deve avvisare le autorità che lo hanno convocato e comunque dovrà scriverlo sul referto che emetterà. Nessun animale vive bene in gabbia. Nessun animale dovrebbe vivere in gabbia. Scrivere un referto che avrà valore legale per un’eventuale condanna penale è un compito che definire delicato è un eufemismo. Essere nominato ausiliario di polizia giudiziaria è un’esperienza che può risultare fortemente emotiva che dobbiamo affrontare solo se veramente preparati. La dimensione di una gabbia e lo stato fisico non possono essere gli unici parametri nella valutazione dello stato di benessere di un animale. Deve essere considerato come l’animale trascorre la sua giornata, quali possibilità ha di giocare e interagire. Quando ci troviamo di fronte ad un animale

detenuto in una gabbia troppo piccola, per capire se considerare il reato di maltrattamento, oltre alle dimensioni della gabbia, dobbiamo tenere in considerazione le condizioni di igiene, se sono presenti arricchimenti ambientali, quanto tempo l’animale trascorre fuori dalla gabbia e se e come passa tempo con il proprietario. Dimensioni troppo piccole delle gabbie possono portare al sequestro di animali che vengono spostati in gabbie poco più grandi perdendo però completamente il rapporto che lo univa al proprietario. La perdita del rapporto con il suo amico umano può determinare per l’animale un fatale peggioramento delle condizioni di vita.

SPECIALIZZARSI Nell’ultimo decennio la medicina veterinaria italiana ha compiuto passi da gigante giungendo a livelli di eccellenza riconosciuti a livello internazionale. La specializzazione in un unico settore è ormai obiettivo di molti colleghi. Abbiamo ottimi esempi di cardiologi, neurologi, ortopedici, oftalmologi, comportamentalisti, ecc. Anche nel settore degli animali esotici i veterinari italiani vengono ricercati in tutto il mondo per il livello delle loro competenze. Giudicare lo stato di benessere non è solo un’esperienza estremamente impegnativa ma spesso difficile da descrivere scientificamente. La valutazione del benessere richiede una profonda conoscenza delle caratteristiche fisiologiche ed etologiche della specie che stiamo valutando. Mai dovremmo affidare la valutazione del benessere di specie non convenzionali a colleghi non specializzati. Splendidi professionisti in altri settori. Dobbiamo pretendere che le autorità nominino ausiliari di polizia giudiziaria persone effettivamente competenti e non il primo veterinario disponibile. In questo dobbiamo aiutare le autorità ad identificare i veterinari che sono effettivamente competenti in materia. Se non riusciremo ad offrire nomi di medici veterinari veramente competenti molte indagini verranno vanificate da prestazioni superficiali e la categoria

Qualora il veterinario venisse coinvolto nella stesura di regole per la regolamentazione di detenzione, commercio, vendita e allevamento di animali esotici la prima domanda che dobbiamo chiederci è: quanti sono gli animali esotici in Italia? La risposta è: milioni. Le soluzioni che proporremo non potranno non essere influenzate da questi numeri. La seconda domanda che ci dovremo porre è: dove li mettiamo tutti i milioni di animali esotici? “Belli, ma dovrebbero stare nel loro paese”: questo è il senso comune, ed è ovvio che non gli si può dar torto e che dobbiamo limitarne il possesso e la cattura nei paesi d’origine. Ma il nostro compito è quello di andare oltre al senso comune, dobbiamo offrire soluzioni concrete che difendano gli animali e che difendano i cittadini. Dobbiamo fare attenzione perché in questo spesso ci scontriamo con chi degli animali fa un business: da una parte chi li vende e dall’altra parte chi si batte per proteggerli. Occupandomi da tempo di questo settore è giusto in questa sede informare chi non frequenta questo mondo che sia da una parte che dall’altra conta molto più il successo delle loro iniziative della salute degli animali. La qualità di vita degli animali esotici negli ultimi 10 anni è molto migliorata grazie al contributo di internet e delle associazioni di proprietari che si sono scambiati informazioni attraverso il pianeta. Ogni nuova regola dovrà essere prodotta ascoltando anche i rappresentanti delle associazioni coinvolte professionalmente ed amatorialmente nel settore altrimenti le regole non verranno seguite e gli animali saranno esposti a sofferenze. In passato l’applicazione di leggi troppo severe, di leggi che non hanno ascoltato anche le esigenze dei proprietari di animali esotici è stata causa dell’abbandono (e della morte) di molti esemplari. Dobbiamo evitare che questo si ripeta.

me è messa in gioco tutta la categoria e faccio attenzione che il mio punto di vista, oltre a non essere di parte, non possa essere scientificamente criticabile da un collega coinvolto dalla controparte. Le pressioni che il veterinario può ricevere possono venire da diverse fonti. Il veterinario può essere tentato di essere meno severo con un possibile cliente. Può temere che nel giro dei clienti il suo nome possa essere indicato come un professionista di cui non fidarsi, e questa paura può rendere meno duro o meno lucido il parere finale. I casi di maltrattamento sono sempre casi che fanno notizia, spesso i giornalisti e politici li usano per fare clamore e attirare l’attenzione del pubblico, mostrandosi difensori dei più deboli. Il coinvolgimento di personalità importanti e dei media non deve disturbare il giudizio sereno del veterinario. Molta attenzione deve essere data anche alle associazioni sedicenti animaliste. La notorietà e i contributi economici che possono derivare da un sequestro possono attrarre persone senza scrupoli. È professionale non dare per scontato che le intenzioni di membri di associazioni animaliste o di alcune persone in divisa siano più pure di quelle di altre. Altro punto da tenere in considerazione è che il veterinario nominato ausiliario di p.g. deve prestare la propria opera obbligatoriamente e gratuitamente. Lavorare in perdita non può portare ad una grande qualità del servizio e questo comporta una perdita sia per il professionista che per la categoria. Un veterinario pagato dalla difesa avrà tempo e modo di offrire una prestazione più elevata scientificamente; questo crea uno scontro nella categoria e rischia di vanificare il lavoro delle forze dell’ordine. (Intervento al Convegno Il benessere animale e la medicina veterinaria pubblica e privata Cremona 8 aprile 2010- Anmvi International in collaborazione con SIVAE) ■

PRESSIONI E DISAGI Le pressioni che riceve il veterinario nominato ausiliario di polizia giudiziaria sono tali che rischiano di fargli emettere un giudizio criticabile. In questa sede penso sia onesto affrontare anche le pressioni che si ricevono quando si viene nominati ausiliari di polizia giudiziaria. Per evitare di emettere un giudizio non puro, il veterinario deve fare molta attenzione a non ricevere pressioni da nessuna delle parti. Può essere consigliabile spegnere il cellulare e prendersi qualche giorno di riflessione prima di esprimere un parere affrettato. Il professionista deve pensare strettamente al rispetto della legge e non deve farsi influenzare dalle conseguenze che le sue posizioni avranno sulla vita dei proprietari degli animali. Quando scrivo un referto in cui valuto lo stato di benessere di un animale cerco di essere il più chiaro possibile ma soprattutto cerco di essere il più scientifico possibile. Oltre a

GUARDA LE RELAZIONI SUL BENESSERE ANIMALE

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ltre mille veterinari hanno potuto seguire in videoconferenza diretta streaming il convegno sul benessere animale organizzata da EV e la Regione Lombardia nell'ambito del progetto di "Internalizzazione della professione veterinaria" realizzato in collaborazione con ANMVI International. Adesso le video riprese delle tre giornate (equini, esotici e cani e gatti) sono disponibili al sito http://www.livestream.com/evwebtv


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Tornano a casa gli animali del Circo Victor

ome ordinato dal Tribunale di Pistoia il 23 marzo, il 14 aprile scorso è iniziata la restituzione degli animali al legittimo proprietario del Circo Victor ad Albano laziale. Per il giudice "il sequestro operato si palesa illegittimo e va annullato", e quindi il tribunale "ordina il dissequestro e la restituzione all'avente diritto degli animali". Ebbene, gli esemplari sequestrati dal Corpo Forestale dello Stato nell’agosto 2009 non sono tutti sopravvissuti alla custodia e non tutti sono nelle condizioni di affrontare le operazioni di trasporto e di trasferimento. Alcuni esemplari stanno male, altri sono “in cova” (cormorani, cicogne, turachi) e lo spostamento potrebbe arrecare gravi danni alla progenie. Un pellicano, si legge agli atti, presenta “incapacità alla deambulazione quale risultato di un aggravamento di una zoppia manifestatasi immediatamente dopo l’arrivo degli animali nella struttura”. Lo stato è tale da non renderlo idoneo al trasporto. Le immagini permettono un confronto tra “prima e dopo” il sequestro. Al momento della restituzione al Circo Victor, si notano benissimo le autodeplumazioni che gli

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uccelli - un cacatua delle Molucche e un'ara ararauna - si sono inflitte. Sono, queste, tipiche lesioni da stress in seguito a cambiamento di ambiente cui tali specie possono andare incontro addirittura se in una casa vengono spostati dalla stanza in cui vivono abitualmente ad un'altra. A ciò si è sicuramente aggiunto lo stress per l'allontanamento dagli esseri umani con i quali erano "imprintati". Il collega Leonardo Brunetti, al quale durante il sequestro non era stato consentito di collaborare alle operazioni di prelevamento degli animali, non ha mai ottenuto il permesso di far visita agli animali durante la custodia. Rispetto alla "evidente condizione di maltrattamento" ravvisata dai sequestranti, il Tribunale ha aggiunto che non è ravvisabile il reato di detenzione incompatibile: viene scritto che "gli animali erano tutti in grado di volare regolarmente e privi di evidenti e soprattutto gravi patologie afferenti la loro principale propensione", perciò, che "le modalità di custodia non erano affatto incompatibili...". ■

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Debutta la SIMUTIV Esordio di successo per la neonata società specialistica di medicina d’urgenza e terapia intensiva

di FABIO VIGANÒ l giorno 11 Aprile 2010 si è svolta a Cremona, in una magnifica sala di palazzo Trecchi, la prima riunione della neonata Società Specialistica di medicina d’urgenza e terapia intensiva veterinaria (Simutiv). È stato, oserei dire, un evento storico in quanto da molti anni coloro che si occupano prevalentemente di pronto soccorso e medicina d’urgenza hanno avuto l’opportunità di iscriversi e partecipare alla riunione di una

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Società specialistica che rivolge la proprie attenzioni a queste recenti branche della medicina. Come per ogni nuova Società ci si aspetta che i primi passi siano incerti e non privi di errori, viceversa l’incontro si è svolto su un modello collaudato nel corso degli anni precedenti quando i membri del direttivo facevano parte della Società di anestesia e medicina d’urgenza a cui riconosciamo l’importante ruolo svolto nei 20 anni precedenti. I relatori di Domenica erano volutamente tutti i membri del nuovo direttivo così che i nuovi iscritti potessero conoscerli personalmente.

SISCA: SERVE UNA TASK FORCE VETERINARIA INVESTIGATIVA

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medici veterinari dell'ANMVI non condividono le reazioni di chi parla di "fallimento dell'Ordinanza Martini". Secondo il Presidente della SISCA, Raimondo Colangeli, fatti come quelli che si sono verificati nel bergamasco pongono serissimi interrogativi sulle responsabilità in campo, eventualmente familiari, e che andrebbero investigate e analizzate. "Occorre prevedere - dice - una task force veterinaria investigativa che in queste circostanze possa avviare una inchiesta scientifica e raccogliere dati utili sia ai fini epidemiologici che dell'analisi del rischio. Diversamente ci si ferma al dato di cronaca e all'analisi superficiale della razza pericolosa da bandire". Per l'ANMVI c'è un approccio zoofilo sbagliato e da eradicare nel nostro Paese attraverso la corretta educazione al rapporto con il cane. È quell'approccio, a volte ingenuo e a volte isterico, che ignora pericolosamente il fatto che il cane, fosse pure un animale di piccola taglia, non può essere trattato come se il rapporto con il cane sia sempre possibile e sempre gestibile da chiunque e in o-

gni circostanza; e nemmeno come se il proprietario (o detentore), per il fatto stesso di esserlo e di essere animato dalle migliori intenzioni, sia sempre all'altezza del rapporto. "Occorre invece interrogarsi sull'opportunità di affidare qualsiasi cane alle cure, all'accudimento e alla responsabilità di proprietari inadeguati o di figure da questi delegate - prosegue Colangeli - oltre ad approfondire le caratteristiche di gestione e accudimento del rottweiler abbattuto. Non sarebbe sorprendente scoprire che l'origine del drammatico evento andrebbe ancora una volta ricondotta all'uomo e alle condizioni di detenzione dell'animale. A maggior ragione in un caso in cui - stando a notizie di stampa- si tratta di un rottweiler di sei anni che stava ricevendo cure abitudinarie per la sua alimentazione". I medici veterinari dell'ANMVI si chiedono infine che cosa aspettino i Comuni ad organizzare i corsi per i cittadini per una corretta convivenza con il cane nella nostra società. Il fatto che i corsi siano facoltativi non vuol dire che non siano fondamentali e urgenti per la prevenzione dell'incolumità pubblica e per il benessere dei cani. I medici veterinari si stanno formando per tradurre il sapere scientifico e la medicina veterinaria comportamentale in didattica applicata e divulgativa alla portata di tutti i cittadini. È uno sforzo culturale che la nostra società è matura per fare. Tocca alle amministrazioni cittadine obbedire alle ordinanze e ai decreti ministeriali.

Gli argomenti trattati nel corso della giornata concernevano le emergenze dell’apparato respiratorio. L’insufficienza respiratoria è un’emergenza che deve essere prontamente riconosciuta in quanto può essere responsabile di una compromissione delle funzioni vitali. Riconoscere la localizzazione del distress respiratorio è il primo compito che il medico veterinario deve assolvere in quanto su questo si basano le procedure diagnostiche e terapeutiche. La terapia o la procedura terapeutica da adottare dipendono dall’esito dell’iter diagnostico e dalla urgenza che il processo morboso impone. Una corretta diagnosi rappresenta una sfida quotidiana per chi si occupa di medicina d’urgenza, un errore compiuto in questa fase può compromettere le funzioni vitali nell’arco di secondi o minuti, perciò essere in grado di effettuare un processo decisionale complesso nell’arco di secondi o minuti è particolarmente difficile ma di fondamentale importanza per il medico veterinario, sia che operi in strutture specializzate come in ambulatorio. Le domande come l’interesse dei partecipanti hanno dimostrato che anche in Italia vi sono molti colleghi preparati ed interessati a migliorare le loro conoscenze in medicina d’urgenza e terapia intensiva. L’incontro ha fornito anche un’ottima opportunità per confrontarsi tra colleghi provenienti da diverse parti d’Italia e discutere di problematiche personali o per ottenere consigli e suggerimenti circa l’acquisto di dispositivi o attrezzature necessarie alla pratica della medicina d’urgenza e della terapia intensiva. Il nostro mercato ha infatti recepito solo recentemente la necessità di offrire attrezzature che negli anni precedenti dovevano essere acquistate in Europa ma più frequentemente negli USA. Quali dispositivi o attrezzature siano necessarie nella pratica di queste due discipline è un problema che devono affrontare sia i neofiti che i colleghi con esperienza pluridecennale. L’obbiettivo principale della giornata era fornire i fondamenti scientifici allo stato dell’arte per affrontare i pazienti con insufficienza respiratoria, cosa che è stata svolta ampiamente in modo che tutti i partecipanti avessero gli strumenti per poter diagnosticare il distress respiratorio e adottare una terapia efficace. ■

La domanda di iscrizione va inviata via fax al n° 051.6313158 entro il 06/05/2010. Il pagamento va effettuato entro il 06/05/2010 con versamento sul c/c postale n. 26810408 intestato a “Circolo Veterinario Bolognese” con la causale: “Practice Management”, oppure con bonifico bancario tramite Iban IT70Z0538702413000001603971. La ricevuta del pagamento va inviata via fax al n° 051.6313158. Quote giornata di studio: Iscritto CVB: gratuito Non iscritto CVB: € 60,00 Studente: gratuito Iscritti all’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Bologna: gratuito. Per ulteriori informazioni Tel/Fax 051.6313158 Cell. 340.5186635 Sito: www.cvbolognese.it E-mail: cvbologna@libero.it

LA SCIVAC OMAGGIA 2360 SOCI FEDELI

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n 26 anni di aggiornamento scientifico la SCIVAC ha sempre messo al centro della sua attività i suoi iscritti. Quest’anno ha deciso di farlo celebrando i suoi 2360 Soci fedeli con un ringraziamento speciale: invitati al 65° Congresso Internazionale SCIVAC (Palacongressi di Rimini 28-30 Maggio 2010), i Soci Fedeli riceveranno un “attestato di fedeltà” firmato dalla Presidente Dea Bonello. Quella dei Soci Fedeli è la generazione degli SCIVAC founders, lo zoccolo duro

che ha contribuito in almeno dieci anni di vita associativa ininterrotta a creare l’identità della SCIVAC, partecipando attivamente alle iniziative scientifiche e contribuendo a plasmare la fisionomia della Società. Con le loro scelte di aggiornamento, i Soci Fedeli hanno contribuito a determinare il successo delle attività e ad orientare le scelte formative. È un attestato alla fedeltà reciproca, la celebrazione di una visione identitaria e della volontà della SCIVAC di rispecchiarsi nei suoi Soci.


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Ma non si pensi che qui in Abruzzo è tutto a posto di MARCO DELLA TORRE Presidente ANMVI Abruzzo pero che da queste due giornate vengano fuori delle linee guida che possano in futuro essere utili per gestire nel migliore dei modi eventuali emergenze che ci auguriamo tutti non possano più accadere, ma che nel mondo sono sempre più all’ordine del giorno. Mi sento inoltre di dover condividere con i colleghi aquilani un momento di riflessione su quanto è accaduto in terra d’Abruzzo il 6 aprile 2009: siamo a un anno da allora, ma il momento è ancora presente nella nostra mente e le difficoltà per loro sono ancora quotidiane. Non vorrei che qualcuno che oggi non è qui pensasse che è tutto a posto: c’è ancora molto da fare, c’è un tessuto sociale ed economico da ricostruire e solo questo potrà dare serenità e sicurezza ai colleghi che operano sul territorio aquilano. L’anno 2009 è stato terribile per noi abruzzesi: alla crisi congiunturale economica si è aggiunta una grave calamità. Alle 3:20 della notte del 6 Aprile una forte e prolungata scossa di terremoto ci ha sollevato tremendamente dal letto. Penso che ognuno di noi Abruzzesi che ha avvertito il sinistro boato e il tremore prolungato del letto e dei mobili in casa ha pensato che stesse finendo tutto in quel momento. Realizzata la sopravvivenza per chi non era nel luogo della tragedia, il pensiero è andato a L’Aquila, perché le scosse continue dei giorni precedenti avevano lasciato presagire qualcosa di catastrofico. La mattina successiva, dopo le allarmanti notizie che si susseguivano nei notiziari TV, ci siamo sentiti io e il Dott. Paolo Dalla Villa, il nostro Presidente dell’Ordine, per fare il punto sulla situazione e decidere il da farsi. Da quel momento in poi la mia attività di presidente ANMVI Abruzzo è stata caratterizzata da un continuo lavorio tra telefono e PC nel tentativo per me nuovo e, scusate l’inesperienza e gli errori, di costruire una tela di collegamenti nazionali tra ANMVI e colleghi abruzzesi. Grazie ai tempestivi consigli del dott. Dalla Villa, che operava sul cratere perché nel frattempo l’IZS aveva preso in mano la situazione sanitaria veterinaria, e al prezioso contributo esperenziale del dott. De Luca, già storico presidente dell’Ordine e attuale Dirigente ASL, si è riusciti sin dai primi giorni a creare una rete di collaborazione volontaria e condivisa tra le strutture veterinarie (Studi, Ambulatori e Cliniche) presenti sul territorio. Nel frattempo si succedevano telefonate con il grande Presidente Pino Aseleti, nuovo a questo incarico di Presidente dell’Ordine Aquilano ma da subito all’altezza dell’importante compito che l’attendeva, con il Segretario Regionale ANMVI, Dott. Cianfaglione, e il Dott. Vittorio Bucci, purtroppo direttamente coinvolti con danni strutturali dal sisma (con altri colleghi aquilani non avevo la stessa confidenza e quindi erano loro ad aggiornarmi quotidianamente sulla situazione e le necessità). Tutta la Dirigenza Anmvi nazionale e gli uffici di Cremona mandavano continue mail di incoraggiamento e si attivavano per istituire un CC per la raccolta fondi. Già dai primissimi giorni, prima in maniera

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convulsa e spontanea poi sotto la regia di AZIONE VET, l’assetto organizzativo dell’IZS voluto dal prof. Caporale, c’è stato un coinvolgimento dei Liberi Professionisti abruzzesi nello svolgimento dei compiti sanitari veterinari. Si è attivato quindi un servizio di assistenza gratuito sia sugli animali da reddito che su quelli d’affezione e, per quanto riguarda questi ultimi, sia nelle tendopoli che sulla costa, per quegli animali al seguito dei proprietari aquilani ospitati negli alberghi. Grande merito và dato ai colleghi aquilani che, nonostante grosse difficoltà famigliari hanno continuato a svolgere la loro attività professionale con grande spirito di sacrificio e ben al di là delle criticità psico-fisiche sicuramente presenti. La prima settimana è stata sicuramente e ovviamente la più difficile e la Santa Pasqua è passata un po’ in sordina: l’attività di coordinazione e assistenza dell’ANMVI regionale e nazionale è stata importante e incessante. L’unica cosa che posso rimproverarmi è quella di non essere stato sul posto, ma vi posso assicurare che già troppi facevano passerella davanti alle telecamere…non sarebbe stato un bel vedere!!! Per circa tre mesi il volontariato dei Veterinari liberi professionisti, sia sul cratere che sulla costa, si è prolungato con continuità e, devo dire, che l’intera categoria veterinaria abruzzese si è mostrata subito pronta nel rispondere alle nostre sollecitazioni. Su Pescara abbiamo organizzato anche dei sopralluoghi negli Alberghi per confermare i dati dei tabulati in nostro possesso, constatare lo stato di salute dei Pet e raccogliere delle richieste da parte dei loro proprietari (soprattutto cibo e antiparassitari, per la primavera alle porte): grazie al cattivo tempo e allo spirito di sacrificio dei colleghi pescaresi che hanno collaborato, tutto questo si è svolto tra il Sabato santo e il Lunedì dell’Angelo, dandoci subito un quadro esatto della situazione e la netta sensazione, lì dove non espressa, di gratitudine da parte degli Aquilani ospiti degli alberghi della Provincia di Pescara. Le associazioni albergatori ci hanno anche ringraziato per questo: in un numero relativamente scarso di situazioni devo dire il nostro intervento ha risolto brillantemente qualche piccola discussione tra Ospiti e Proprietari delle strutture alberghiere. Dopo questo periodo sono iniziati i problemi connessi a un eccessivo prolungarsi del periodo di assistenza gratuita e in qualche raro

caso qualcuno se n’è approfittato: c’è parso giusto a quel punto rivendicare un diverso inquadramento della situazione. Nel territorio Aquilano in maggio sono partite le prime convenzioni per l’applicazione di Microchip e attraverso dei containers, che dovevano sostituire le 8 Tende Veterinarie presenti fino ad allora, si è cercato di ripristinare una parvenza di normalità. Sulla costa non c’è stata nessuna convenzione ma una promessa di rimborso di mezzi da parte dell’IZS/Prot.Civile: i problemi sono stati relativi a un’attività iniziale di volontariato da parte di tutte le strutture da me contattate anche attraverso le mail presenti in ANMVI, a cui nessuno si è sottratto senza un minimo di esitazione o dubbio, ma che si è protratta troppo a lungo. Pubblica menzione di ringraziamento devo farla al Dr. Claudio D’Antonio che in Alba Adriatica ha contato più di cento interventi veterinari svolti nella sua struttura su animali ospitati negli alberghi del suo Comune e che alla fine non ce la faceva più!!! Da dati in nostro possesso relativi a un’intervista telefonica fatta dal centro studi SCIVAC di Cremona alle circa ottanta strutture abruzzesi

che hanno partecipato all’attività di volontariato nei primi tre mesi dopo il sisma nelle tre province di Teramo, Pescara e Chieti si sono sommati circa un migliaio di interventi tra visite, principalmente, e chirurgie veterinarie sui piccoli animali di proprietari aquilani sfollati. Tutto ciò non vuole essere assolutamente una rivendicazione economica ma quella di un ruolo insostituibile nell’ambito della sanità animale abruzzese e nazionale: c’è voluto purtroppo un evento calamitoso per “dover” provare un’integrazione totale tra veterinaria pubblica e privata. Il momento forse più importante di questo riconoscimento è stato il Tavolo dell’Unità di Crisi veterinaria avutosi a Roma nella sede FNOVI in cui sono stato convocato e ho avuto la netta sensazione della nostra determinante utilità. Da tutto ciò che ho esposto nasce l’esigenza di un riconoscimento formale, senza né medaglie né eroi, che sfoci in una rivisitazione della Legge Quadro nazionale sul randagismo, e conseguenti adeguamenti regionali, e che riconosca alle 6000 strutture veterinarie distribuite ormai in maniera capillare sul nostro territorio nazionale, peraltro in molti punti a rischio di eventi calamitosi di varia natura, un coinvolgimento più diretto nell’ambito sanitario pubblico. (Intervento del Presidente di Anmvi Abruzzo Marco della Torre, nella foto, al Convegno La veterinaria nelle emergenze, Montesilvano 10-11 aprile) ■

A L’AQUILA IL PROBLEMA RANDAGISMO È SERIO

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l lavoro dei veterinari nell'emergenza terremoto di L'Aquila ha funzionato. Ora, secondo l'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), occorre fare tesoro dell'esperienza e creare un modello organizzativo che possa reagire in caso di necessità, su tutto il territorio nazionale. ''La nostra è stata tutta improvvisazione - spiega Marco Della Torre, presidente dell'Anmvi Abruzzo - e parecchie cose le abbiamo pensate noi, a partire dalle ispezioni negli hotel. Immaginate un cane di 40 kg in una stanza di tre metri per quattro, oppure un gatto persiano in una camera rivestita di moquette, un vero e proprio disastro per le pulizie. La gestione dei proprietari con gli animali infatti era difficile nelle tende e poi negli alberghi, visto che alcune strutture erano impreparate ad accoglierli''. Di fatto ''in caso di calamità naturale - spiega Giuseppe Aseleti, presidente dell'Ordine dei veterinari della provincia di L'Aquila - il medico veterinario 'deve' intervenire, è nel codice deontologico. Noi liberi professionisti abbiamo fatto volontariato, la Protezione civile e l'Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise (Izs) si sono organizzati bene, ma la cosa più logica è creare un'unità legata alla Protezione civile''. Un'ipotesi è quella di un coordinamento fra Dipartimento dei servizi

veterinari della regione e Protezione civile, che definisca linee guida, procedure, catena di comando istituzionale. In Italia la rete dei medici è diffusa sul territorio. ''I veterinari sono un po' come i carabinieri - aggiunge Aseleti - che hanno una stazione anche nei piccoli paesi''. Nel caso del terremoto di L'Aquila, la Protezione civile ha affidato il coordinamento dell'unità di crisi per l'emergenza veterinaria all'Izs di Abruzzo e Molise. ''Per la prima volta dopo un sisma - afferma il presidente dell'Ordine veterinari di L'Aquila - gli animali sono stati trattati alla stessa stregua degli esseri umani. Oltre a cibo e acqua hanno ricevuto cure, perché sono esseri senzienti, in grado di percepire il dolore''. In particolare, ''oltre alla rete di quaranta ambulatori veterinari delle province di Teramo, Pescara e Chieti - spiega Aseleti, coordinatore all'Aquila nell'emergenza - abbiamo potuto contare su quattro sale operatorie in altrettanti container e tre tende per l'assistenza (Villa S. Angelo, San Vittorino e Piazza d'Armi a L'Aquila), di cui una impiegata per interventi salvavita''. Oltre che sul lavoro di veterinari spesso a loro volta 'sfollati', l'assistenza agli animali ha potuto usufruire anche di donazioni. ''Un anonimo della zona di Milano - racconta Aseleti ha donato 30mila euro, che abbiamo usato per sterilizzare 230 gatti di proprietà e pensiamo di arrivare presto a 300''. Secondo il medico poi ''il problema del randagismo a L'Aquila è serio: sono stati installati 1.600 microchip ai cani nelle tendopoli''. Ecco alcuni numeri: sono stati censiti nelle tende 2.134 cani e 536 gatti; effettuati 3.738 interventi di assistenza clinica e 805 interventi di assistenza chirurgica; recuperati 884 cani e 325 gatti. I veterinari sono stati anche responsabili dell'igiene degli alimenti, in tendopoli, alberghi e stabilimenti produttivi, effettuando inoltre 2.141 ispezioni negli allevamenti. (ANSA).


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Rabbia silvestre in Veneto, aggiornamenti sulle vaccinazioni Esche dall’elicottero per le volpi. Chiarimenti sugli animali da pascolo. Per i cani è finita l’emergenza

ripartita il 9 aprile per concludersi il 23 aprile, la seconda campagna di vaccinazione orale antirabbica per le volpi mediante la distribuzione di esche dall'elicottero. È stato interessato dall'intervento il territorio di tutti i Comuni veronesi posti a nord dell'autostrada Serenissima, compresi quelli della riviera gardesana e Verona per la sua parte collinare e montana. Come già era stato annunciato, dopo la prima distribuzione dello scorso inverno, iniziata il 28 dicembre, questa seconda diffusione territoriale delle esche viene fatta in primavera a disgelo avvenuto per integrare e potenziare l'azione del vaccino. Un'altra campagna sarà ripetuta in autunno per mezzo milione di esche su una superficie di circa 20 mila chilometri quadrati. Le esche sono distribuite dall'elicottero secondo linee di volo parallele distanti da 500 a 1000 metri fra di loro, in base anche alle caratteristiche orografiche del terreno sorvolato: l'obiettivo è quello di garantire la distribuzione di 2030 esche per chilometro quadrato. Ci saranno successivamente degli interventi per la posa manuale delle esche che completeranno la distribuzione aerea, dove non è possibile avvicinarsi troppo alle zone abitate. L'esca è un vaccino vivo e attenuato in sospensione contenuto in un blister, a sua volta inglobato in una tavoletta composta da grasso animale e farina di pesce che ha le dimensioni di 4 centimetri per 4 per 1,5 centimetri di spessore, di colore grigioverde. «Le esche non sono bocconi avvelenati, come qualche zelante cittadino ha sospettato raccogliendole e por-

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BORSE DI STUDIO IN SARDEGNA

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a Giunta regionale della Sardegna, su proposta dell'assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza sociale, Antonello Liori, ha approvato le delibere sulla formazione in campo sanitario. Sono state assegnate anche borse di studio per la frequenza delle Scuole di specializzazione della facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Sassari: 185.656 euro per l'attivazione di 16 borse (8 per sanità animale, allevamento e produzioni zootecniche e 8 per ispezioni degli alimenti di origine animale). "Ogni anno - ha spiegato l'assessore Liori - una cinquantina di giovani veterinari sardi sono costretti a recarsi in altre regioni per specializzarsi. La specializzazione, infatti, è indispensabile per accedere ai concorsi per dirigente veterinario nelle Asl. Questo intervento della Giunta aiuterà alcuni nostri giovani professionisti a evitare costosi trasferimenti oltremare."

tandole ai veterinari», aveva ammonito lo scorso gennaio il dottor Graziano Galbero, presidente dell'Ordine dei medici veterinari della provincia, «ma vanno lasciate sul posto evitando di toccarle a mani nude perché il contatto lascerebbe traccia della presenza umana e questo allontanerebbe le volpi dall'esca». La prefettura di Verona ha avvertito la Provincia, i sindaci dei 51 Comuni interessati dalla distribuzione delle esche, carabinieri, polizia, Corpo forestale dello Stato, i Servizi veterinari delle tre Ulss veronesi, il presidente dell'Ordine dei medici veterinari e la direzione del laboratorio territoriale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie che la Regione, con proprio decreto di inizio aprile, ha dato avvio alla campagna di vaccinazione. Avvisi e cartelli posizionati in diverse zone informano della presenza delle esche. Non sono pericolose per gli animali domestici, ma occorre evitare che cani e gatti le ingoino, perché verrebbero così sottratte alle volpi, che sono le vere destinatarie della profilassi antirabbica. Proprio dall'Istituto zooprofilattico arrivano le raccomandazioni per chi trovasse le esche: non vanno né spostate né toccate. Se dovesse essere aperto il blister con il vaccino e ne venissero a contatto accidentalmente la pelle o le mucose di naso e occhi occorre lavarsi accuratamente con acqua e sapone e poi contattare il medico di famiglia o la sede centrale dei servizi veterinari dell'Ulss 20 (0458075929), oppure i numeri dei rispettivi distretti veterinari di San Giovanni Lupatoto, Grezzana, Colognola e Cologna: saranno i sanitari a decidere se sia prudente una vaccinazione post-esposzione.

D.G.R. 551 del 10 marzo 2003 (25 euro per ingresso in stalla) e dalla D.G.R. 3361 del 4 novembre 2008 (2 euro per la vaccinazione di ogni singolo capo bovino ed equino, 0.75 euro per ogni capo ovi-caprino), comprensiva del rilascio del modello 12 e della registrazione della vaccinazione nel passaporto per i bovini e gli equidi (data e tipo di vaccino). La nota precisa inoltre che "qualora l'attività fosse svolta in concomitanza con le operazioni di risanamento, la tariffa prevista per l'ingresso in stalla si applica una volta soltanto".

PER I CANI È FINITA L’EMERGENZA Essendo terminata la fase di emergenza, non è più necessario far ricorso ai Servizi Veterinari per l'antirabbica dei cani. La Regione Veneto avvisa con propria nota alle ASL e agli Ordini Veterinari che "il servizio offerto dagli ambulatori dei veterinari liberi professionisti garantisce le ordinarie attività di profilassi". A partire dal primo aprile non sono più applicabili le tariffe calmierate e dalla stessa data il mancato riscontro dell'avvenuta vaccinazione, attestata dal Modello 12, nei Comuni a rischio comporta l'applicazione di sanzioni amministrative. Il Modello 12 deve essere firmato dal veterinario con applicata la fustella del vaccino somministrato o, in alternativa, l'applicazione della medesima con l'indicazione dell'avvenuta vaccinazione sul passaporto del cane. Il 31 marzo si è infatti conclusa la campagna di vaccinazione antirabbica d'emergenza dei cani di pro-

prietà residenti in alcuni Comuni del Veneto "a rischio rabbia". Ora la vaccinazione precontagio dei cani è obbligatoria per i cani che si recano, anche temporaneamente, nei territori a rischio. ■

VETERINARI NELL’INCHIESTA DI CASERTA

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iciannove tra allevatori e veterinari della Asl Caserta 2 sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa a conclusione dell'udienza preliminare sulla vicenda delle sostanze dopanti somministrate alle bufale per aumentare la produzione del latte dal quale si ricava la mozzarella. Lo ha deciso il gup Anna Laura Alfano. Il processo comincerà il 14 giugno prossimo davanti alla prima sezione del Tribunale di Napoli. Il gup ha prosciolto gli imputati dall'accusa di ricettazione ed ha escluso l'aggravante della transnazionalità. Agli animali veniva somministrata la somatotropina, anche conosciuta come 'ormone della crescita', in grado di aumentare la produzione di latte fino al 20%. La somatotropina, sottolineano gli inquirenti, è una sostanza vietata in Europa, ma non in altri Paesi. Secondo gli inquirenti dietro l'attività illecita ruotavano gli interessi del clan dei Casalesi.

ANIMALI DA PASCOLO "È necessario procedere alla vaccinazione di tutti gli animali che sono tenuti all'aperto nelle aree agro-silvo pastorali nei territori a rischio (Allegato B dell'OPGR 251/2009) o che si recano nelle stesse. Pertanto, la definizione di "pascolo" non va limitata ai soli "pascoli in senso stretto". La precisazione viene dal Dirigente del Servizio di Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche, Michele Brichese, ai Servizi Veterinari delle ASL del Veneto. La nota, firmata il 30 marzo, fa seguito a richieste di chiarimenti in merito all'applicazione del paragrafo "Vaccinazioni pre-contagio degli animali domestici sensibili destinati al pascolo” contenuto nel decreto regionale 18 febbraio 2010. Le vaccinazioni degli animali zootecnici sono a carico della Regione, si precisa nella nota aggiungendo: "Un discorso particolare deve essere fatto per i cavalli da trekking che da zone "non a rischio" si recano per tale attività nelle "zone a rischio". In questo caso, anche se si tratta di animale DPA, le vaccinazioni devono essere a carico del proprietario". "Per l'espletamento delle vaccinazioni, i Servizi Veterinari dovranno procedere all'acquisto diretto dei presidi profilattici al momento disponibili. La vaccinazione deve essere eseguita seguendo le indicazioni riportate nel foglietto illustrativo del vaccino. In ogni caso, per uniformare le strategie di intervento, si consiglia di vaccinare, una sola volta, gli animali a partire dai tre mesi di età. La vaccinazione degli animali zootecnici può essere eseguita da personale dei Servizi Veterinari o da veterinari liberi professionisti all'uopo incaricati, per l'attività dei quali si applicano le tariffe previste dalla

La locandina è scaricabile al sito del Ministero della Salute.


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Sport equestre Attualità

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FISE: netta distinzione tra doping e medicazione controllata Istituito il registro dei trattamenti: Medication Logbook

di DAVID HOLMES Direttore Sportivo FISE al 5 aprile di quest’anno sono entrate in vigore le nuove regole anti-doping FEI e con esse una nuova lista di sostanze proibite denominata “Prohibited List”. La novità più importante riguarda la netta distinzione tra doping e medicazione con-

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ISCRIZIONE IN ANAGRAFE ENTRO IL 30 APRILE

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econdo quanto comunicato dalla circolare di promemoria inviata dalla FISE a tutti i propri tesserati, il termine di scadenza per l’Iscrizione all’Anagrafe Equina è il 30 aprile. La FISE ha quindi invitato coloro che non avessero ancora provveduto all’iscrizione dei loro cavalli presso la Banca Dati Nazionale, a farlo per evitare possibili sanzioni. Per eventuali dubbi la Federazione invita a contattare direttamente l’Associazione di Razza di appartenenza o l’APA pertinente per territorio. Il Dipartimento Veterinario FISE resta comunque a disposizione per ogni eventuale chiarimento. Con la circolare del 12 aprile scorso, il Segretario Generale della FISE, Sergio Bernardini, si è rivolto ai rappresentanti regionali dei veterinari FISE e ai presidenti dei comitati regionali per chiarire e ricordare che tutti i proprietari di cavalli in possesso di un documento di identificazione rilasciato prima del 1 gennaio 2007 devono richiedere all’APA l’inserimento nell’Anagrafe Nazionale (Banca Dati) e contestualmente i medesimi uffici APA provvederanno a controllare la conformità della documentazione presentata. Tale richiesta di inserimento in Banca Dati dell’Anagrafe Equina Nazionale deve essere presentata agli uffici APA entro il 30 aprile 2010. Gli equidi nati prima del 1 gennaio 2007 e identificati con documento valido sono considerati correttamente identificati ma il proprietario deve richiedere all’APA di inserire il soggetto nella Banca Dati entro il 30 aprile 2010. Gli equidi nati dopo il 31 dicembre 2006 sono identificati entro i 7 mesi di vita. L’idoneità della documentazione identificativa e l’avvenuta iscrizione in Anagrafe Equina rappresentano il presupposto per l’iscrizione alla Fise.

trollata. A questo scopo si sono quindi distinti due appositi regolamenti: a) “Equine Anti Doping Rule” (EADr) ed b “Equine Controlled Medication rule” (ECMr). Nella “Prohibited List” sono quindi elencate le sostanze considerate doping e, di seguito, quelle soggette al controllo della medicazione. Le sostanze considerate doping sono definite “sostanze vietate o bandite” (banned substances) e non solo non possono essere utilizzate in alcun caso, ma non possono nemmeno essere detenute in scuderia. Viceversa, i farmaci normalmente in uso nella medicina veterinaria ippiatrica (medication substances) vengono definiti controlled medication substances (farmaci controllati). Per quanto riguarda questo secondo gruppo, quello appunto delle sostanze controllate, prima di una gara è possibile chiedere un’autorizzazione al trattamento farmacologico ottenendo una “ETUE”: Equine Therapeutic Use Extemption (sostanzialmente al posto dei moduli utilizzati fino a ieri e precedentemente denominati “Medication Forms”). In nessun caso un simile permesso potrà essere ottenuto per una sostanza vietata. Analogamente, non esistono soglie per le sostanze vietate: il loro uso è assolutamente proibito sia in gara che fuori. Non a caso la FEI ha il potere di effettuare controlli al riguardo, anche al di

fuori delle competizioni. Veterinari e personale di supporto (veterinari, groom, allenatori ecc.) sono ora nominati e quindi coinvolti direttamente e specificatamente nel nuovo regolamento e quindi possono essere soggetti a sanzioni: anche il solo possesso di sostanze vietate (bandite) costituisce una violazione grave (salvo riuscire a dimostrare una giustificazione convincente). Se viene riscontrato l’uso di una sostanza vietata, il cavaliere viene sospeso provvisoriamente dalle competizioni. La FEI si riserva anche la possibilità di sospendere il cavallo e il personale di supporto. L’accertata violazione al Regolamento Anti Doping (EAD) produce l’automatica squalifica del cavaliere - e anche del cavallo - dall’intero concorso. La sanzione standard prevede due anni di squalifica, più una multa e le eventuali spese legali. La sanzione può essere ridotta a fronte di specifiche attenuanti, come previsto anche nell’antidoping umano. Il Regolamento “Equine Controlled Medication” (ECMr) si concentra invece principalmente sul benessere del cavallo durante la competizione. In questo caso non esistono controlli al di fuori delle gare, né sospensioni provvisorie per il cavaliere, né sanzioni a carico del personale di supporto (esclusi WEG, Olimpiadi e Para Olimpiadi). Le sanzioni (squalifica fino a due anni e multa) - ferma

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restando la possibilità di chiedere una “ETUE” prima della gara - sono applicate ed eventualmente ridotte a fronte di specifiche attenuanti. Un’altra novità molto importante è l’istituzione del Registro dei trattamenti (Medication Logbook) per ogni cavallo. Vi vanno registrati data, luogo, sostanza e dosaggio di ogni trattamento farmacologico somministrato, specificando anche i dettagli di chi lo ha dispensato: vale a dire la persona responsabile e il veterinario curante. Il Logbook riguarda tutti i cavalli coinvolti nelle competizioni soggette ai regolamenti FEI: non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato proprio a tutela del cavaliere. Sarà bene tenerlo sempre a portata di mano, meglio se all’interno del passaporto FEI (non a caso la dimensione è la stessa). Per avere valore, le annotazioni riportate sul documento dovranno essere indelebili, chiare e con tutte le informazioni richieste. Al momento, il Logbook non sostituisce le registrazioni previste dalle leggi sanitarie in vigore. Le norme cui fare riferimento sono riportate nel Regolamento Veterinario FEI o nell’Equine Antodoping and Controlled Regulations (EAD and ECM rules). In futuro, il Logbook potrà essere integrato con le procedure FEI per la registrazione dei cavalli; sin d’ora potrà essere esaminato dal Tribunale FEI in caso di violazione del regolamento. Copie di questi nuovi registri sono già state distribuite presso tutti i Comitati Regionali FISE. Per ulteriori chiarimenti, è bene consultare il sito appositamente creato dalla FEI: http://www.feicleansport.org o contattare il Dipartimento Veterinario della FISE: vet@fise.it ■


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12° Congresso Nazionale Multisala SIVAR 7-8 Maggio 2010, Palazzo Trecchi Cremona organizzato da

Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

Venerdì 7 maggio: 4 crediti Sabato 8 maggio: 4 crediti

Con il patrocinio di FNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari) Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Cremona in collaborazione con AIVEMP (Associazione Italiana Veterinari di Medicina Pubblica)

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

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SEGRETERIA CONGRESSUALE: SIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39 info@sivarnet.it - www.sivarnet.it


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Gentile Direttore, abbiamo letto con molto interesse la lettera a Te indirizzata dal Vicepresidente LAV Roberto Bennati e la risposta fornita dal collega Bartolomeo Griglio, Presidente AIVEMP. Da entrambe le parti i concetti espressi trovano interessanti spunti di riflessione, ma da entrambe le parti non si è tenuto conto di una “altra” realtà clinica che è quella rappresentata dall’impiego delle Medicine Non Convenzionali (MNC) negli animali adibiti alle produzioni zootecniche. Ormai i dati scientifici sono chiari nell’evidenziare quali effetti secondari e collaterali ha determinato un uso sconsiderato e per certi versi poco ponderato degli antibiotici, ed anche di altri farmaci, nell’allevamento zootecnico, con una serie di evidenti ricadute sulla salute degli stessi animali e sul loro benessere, ma anche sulla salute dei consumatori. Non è neanche il caso di considerare i pronunciamenti di EFSA: ormai è ben chiaro il ruolo che essa svolge, più formale che reale mancando di adeguate strutture di ricerca indipendenti. L'impiego delle MNC permette di valorizzare l'atto medico veterinario garantendo salute e benessere animale nel rispetto delle moderne esigenze di terapie veterinarie che vedono nell'ambito della sicurezza, impatto ambientale, resistenza e residui, le problematiche emergenti. Le MNC se adeguatamente praticate hanno grosse potenzialità ma è evidente il contrasto con un sistema sanitario condizionato da un mercato consumistico e dalla mancanza di interesse da parte delle lobbies che ne dettano le regole. L’allevamento biologico è l’esempio concreto delle potenzialità di queste medicine che permettono di effettuare interventi terapeutici e profilattici senza essere dannosi per gli animali ed evitano la presenza di residui nei prodotti alimentari di origine animale salvaguardando la salute e le scelte di qualità del consumatore, permettendo anche una notevole riduzione dei costi della spesa sanitaria annua, favorendo una gestione più ecologica nell’impiego dei farmaci e salvaguardando la biodiversità; a tal proposito molto chiara è la Direttiva Comunitaria 834/2007 che integra e completa le precedenti direttive (Documento 391R2092, Documento 399R1804, Regolamento CE 2092/91, Regolamento CE 1804/99). Vogliamo quindi sollecitare sia AIVEMP che LAV ad abituarsi a considerare le MNC come una risorsa medica da valorizzare, basate su altro impianto epistemologico e scientifico, efficaci ed in grado di contribuire

L’ambulatorio chiavi in mano Apri? Trasformi? Adegui la tua struttura? Chiama Chiama ANMVI ANMVI Servizi: Servizi: •• consulenze consulenze •• sopralluoghi sopralluoghi •• assistenza assistenza ANMVI SERVIZI -

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Lettere al Direttore

@

Benessere animale e MNC

ANMVI r... +39/0372/40.35.37

17:12

anmviservizi@anmvi.it

perfettamente alla gestione clinica della Medicina Veterinaria e dell’allevamento zootecnico con particolare riferimento alla sicurezza alimentare ed al benessere degli animali. Dr. A. Battigelli - Dr. D. Bettio - Dr. F. Longo (Delegati UMNCV)

A proposito di caudotomia Carissimi colleghi, una brevissima mail a proposito del tormentato Decreto che vieterebbe le caudotomie, e che in Italia non vede ancora soluzione a causa di ostacoli incredibili. Mi sorge spontanea una domanda: perché

l’intervento non è punibile a condizione che sia eseguito da un medico veterinario “per scopi terapeutici o per impedire la riproduzione dell'animale”? È probabilissimo che ormai le mie facoltà mentali siano arrugginite o vittima dell’Alzheimer, ma non riesco davvero a configurare alcun caso in cui la presenza della coda giuochi un ruolo fondamentale nel favorire o impedire la riproduzione. Non sarà che i nostri legislatori hanno un concetto nebuloso e fantasioso su come avviene l’accoppiamento dei nostri amici quadrupedi e sugli organi ad esso deputati? Un caro saluto Michela Pecora Medico veterinario - Gorizia

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“Sta succedendo l'ira di Dio”. Antonio Catricalà, Presidente AGCM


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In cooperation with

Alma Mater Studiorum Università di Bologna Facoltà di Medicina Veterinaria

WORLD VETERINARY ORTHOPAEDIC CONGRESS

Bologna (Italy) - September 15th - 18th, 2010 Information and Registration: www.wvoc2010.eu - info@wvoc2010.eu Deadline for abstract submission: April 15th, 2010 Early Registration at lower cost before June 10th, 2010

STATE OF THE ART LECTURES • Tissue engineering with mesenchymal stem cells in human orthopaedics - What do we know today? • The fate of the post-traumatic knee - What do we know today? • Cartilage resurfacing with ACI and MACI: have they stood the test of time?

SMALL ANIMAL PROGRAM Pre-Congress Courses • Arthrodesis wetlab • TTA drylab • Hybrid external Fixation drylab • IEWG Workshop with film reading session • ALPS drylab • AO Locking plates drylab • SOP drylab • TTO drylab Congress Main Seminars • Complications • The stifle • Facial trauma • Elbow

• • • • • • • • •

Hip trauma Revisions Tools to measure clinical success Hot topics Distal Limb trauma Patellar Luxation Legislation Locking plates SCIVAC SATELLITE SYMPOSIUM New trends in canine and feline orthopaedics

Pre-Congress Seminars • Osteoarthritis • Sports Medicine

• Fixin Day • Arthroscopy working group • New Strategies in Pain Control Congress In-depth Seminars • Juvenile HD • Biomedtrix • Physiotherapy • Limb Deformities • Surgical Revisions in THR • Pathogenesis of cruciate disease • Limb Alignment in patellar luxation • Distal Limb Trauma • Challenging fractures • Arthrex news

EQUINE PROGRAM • Interactive Advanced Equine Lameness and Imaging, Panel: meeting with Dr Mark Martinelli

Pre-Congress Courses • Stemcell and PRP Lab • MRI Reading Lab • Lameness LocatorTM Lab Pre-Congress Seminars • SIVE SATELLITE SYMPOSIUM Present and future in the diagnosis and treatment of equine joint diseases: meeting with Dr Wayne Mclllwraith

Congress In-depth Seminars • Subchondral bone injury • Advanced imaging • Critical review of biologic therapeutics • Joint rehabilitation • Advanced lameness diagnosis

BOVINE PROGRAM Bovine orthopaedics one day In-depth Seminar • Advanced lameness evaluation and imaging • Tenovaginoscopy

• Long bone fracture repair • Surgery of the digit


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Dalle Aziende

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Brick Pack: l’innovazione eco-compatibile, compatta e semplice da usare Le linee gatto Indoor e Neutered Cat Royal Canin sono disponibili anche in questo nuovo formato oyal Canin, gruppo francese specializzato nella produzione di alimenti di alta gamma per cani e gatti, lancia una novità assoluta per quanto riguarda il mondo del gatto: il Brick Pack, un formato rivoluzionario, facile da usare, compatto e rispettoso dell’ambiente. Il Brick Pack è realizzato in cartone, facile da aprire e chiudere grazie al funzionale tappo in plastica che consente anche una maggiore semplicità di utilizzo: inclinando leggermente il Brick Pack è possibile riempire con un semplice gesto la ciotola del proprio gatto, senza l’utilizzo di accessori aggiuntivi e senza sporcare. La nuova confezione (24 cm di altezza e 7 cm di larghezza) occupa inoltre pochissimo spazio rispetto alle tradizionali buste in plastica ed è quindi più comoda da conservare. Il Brick Pack contiene all’interno un quantitativo di crocchette sufficiente a coprire dai 4 ai 5 giorni, ideale quindi anche come confezione da viaggio, per portare sempre con sé

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l’alimento preferito dal proprio gatto all’interno di un pack piccolo e pratico. Inizialmente questo formato sarà disponibile per la linea Indoor, per i gatti che vivono in casa, e Neutered Cat, per i gatti sterilizzati (per i dettagli dei prodotti, vedere la scheda allegata). Il Brick Pack può inoltre essere un’ottima soluzione per provare per la prima volta questi alimenti. Da non sottovalutare inoltre che il Brick Pack è un prodotto eco-compatibile perché realizzato quasi interamente in cartone e quindi riciclabile. I benefici coinvolgono tutte le fasi del ciclo produttivo, dai dettagli logistici, fino allo smaltimento dei vuoti: basti pensare che grazie al formato Brick Pack nel medesimo spazio può essere trasportato oltre il 40% di prodotto in più, riducendo quindi i mezzi di trasporto coinvolti e conseguentemente anche le emissioni di CO2 nell’ambiente. Il Brick Pack, prodotto da Elopak (www.elo-

pak.com) sarà disponibile a partire da aprile nei migliori negozi specializzati per animali. Il prodotto sarà collocato all’interno di appositi

organizzato da

espositori da banco dedicati oppure all’interno di originali dispenser a forma di Brick Pack giganti. ■

Soc. cons. a r.l. certificata ISO 9001:2008

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO

CITOLOGIA DEL MIDOLLO OSSEO

Cremona, 8/9 Giugno 2010 Centro Studi SCIVAC

Cremona, 14/15 Giugno 2010 Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo RELATORI ED ISTRUTTORI Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Roberta Caccamo, Med Vet, Torino Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova Ugo Lotti, Med Vet, Monsummano Terme (PT) Pietro Ruggiero, Med Vet, Roma Rossella Terragni, Med Vet, Bologna

DIRETTORE E RELATORE Silvia Tasca, Med Vet, Padova

ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE Cremona, 10/11 Giugno 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30)

DIRETTORE Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova

QUOTE Soci SCIVAC: € 510,00 + IVA 20% Non soci: € 710,00 + IVA 20% Nel caso di iscrizione ad entrambi i corsi di Endoscopia le quote sono ridotte a € 460,00 + IVA e € 660,00 + IVA rispettivamente La quota comprende la cena di Mercoledì sera

RELATORI Diana Bertoncello, Med Vet, Padova Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Roberta Caccamo, Med Vet, Torino Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova Pietro Ruggiero, Med Vet, Roma ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30) QUOTE Soci SCIVAC: € 480,00 + IVA 20% Non soci: € 680,00 + IVA 20% Nel caso di iscrizione ad entrambi i corsi di Endoscopia le quote sono ridotte a € 430,00 + IVA e € 630,00 + IVA rispettivamente

RELATORE Marco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, Padova ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30) QUOTE Soci SCIVAC: € 280,00 + IVA 20% Non soci: € 480,00 + IVA 20% La quota comprende la cena di Lunedì sera


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34 Calendario attività Dal 7 maggio al 19 settembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

7 - 8 MAG 7 - 9 MAG 7 - 9 MAG 8 - 9 MAG 8 - 9 MAG 9 MAG 12 - 14 MAG 12 - 15 MAG 16 MAG 16 MAG

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

12° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO REGIONALE DI RADIOLOGIA - Hotel City - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri 11 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

SEMINARIO SIOVET

ORTHOFUN 2010 - Villa Pitiana Donnini - Firenze - ECM: SENZA ACCREDITO ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

CORSO SCIVAC

CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ONCOLOGICA - AtaHotel Expo Fiera - Pero (Milano) - Via Keplero 12 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it “GESTIONE E TECNICHE TERAPEUTICHE NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA” - Modena - Via Vignolese 1684 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: info@sivae.it FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Perugia Facoltà di Medicina Veterinaria - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it TRAINING MINISTERO DELLA SALUTE-ANMVI “EMERGENZE IN SICUREZZA ALIMENTARE: PROCEDURE E GESTIONE” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 3° IT. OFTALMOLOGIA: I PARTE - VISITA OCULISTICA E ANATOMIA. PATOLOGIE DELL’ORBITA, SCLERA, CORNEA ED ANNESSI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - ECM: 4 crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA ..........D (DIAGNOSI) - Campobasso - Hotel San Giorgio - VIA INSORTI D’UNGHERIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SIVAE EMILIA ROMAGNA INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON MINISTERO DELLA SALUTE ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate. Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE

16 MAG

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN. GIULIA

QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

16 MAG

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP

APPROCCIO CLINICO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO AL PRURITO DEL CANE E DEL GATTO - Hotel Campanile -Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 65° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. II PARTE L’ARTO POSTESRIORE E LO SCHELETRO ASSILE” - Clinica Equine Practice - Campagnano di Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

28 - 30 MAG 4 - 5 GIU 8 - 9 GIU 10 - 11 GIU 11 - 13 GIU 12 - 13 GIU 13 GIU 14 - 15 GIU 17 - 19 GIU 23 - 25 GIU

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO SCIVAC CORSO SCIVAC

CORSO SCIVAC

CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA - Ragusa, IZS - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO SCIVAC

CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Grand Hotel Mediterraneo, Firenze - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO ANMVI / GPM

PREZZI E TARIFFE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it

CORSO SCIVAC

CORSO AVANZATO INTENSIVO - CITOLOGIA DEL MIDOLLO OSSEO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: IV PARTE - RADIOLOGIA DELLO SCHELETRO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. CARDIOLOGIA: III PARTE - ECOCARDIOGRAFIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

29 GIU 2 LUG

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2 - 4 LUG

CORSO SCIVAC

CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Sassari - ECM: 20 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

7 - 9 LUG

CORSO SCIVAC

CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA - BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE... E SENZA SBAGLIARE TROPPO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

15 - 18 SET 17 - 18 SET 19 SET

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ESVOT INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

laPROFESSIONE

VETERINARIA 14 | 2010

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 19 aprile 2010

SOLUZIONI

a integrazione lipidica b integrazione minerale-vitaminica c integrazione di calcio d integrazione proteica

Incontro SIANA

a 15-20% dell’energia totale b circa il 40% dell’energia totale c circa il 65% dell’energia totale d circa il 25% dell’energia totale

soc .spec .SCIVAC, Cremona,

2) In una razione di tipo casalingo quale tipo di integrazione è indispensabile?

Febbraio 2006

1) Qual è la percentuale di energia da lipidi raccomandata per l’alimentazione di un cucciolo in accrescimento?

Risposta corretta: b)

QUIZ 2 Febbraio 2006 soc .spec .SCIVAC, Cremona, Incontro SIANA Risposta corretta: b)

QUIZ 1


Professione Veterinaria 14-2010:ok

20-04-2010

17:13

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