Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 13

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 13 dal 23 al 29 aprile 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

PIÙ VIGILANZA SULL’IDONEITÀ AL TRASPORTO

ASPORTAZIONE DEL MICROCHIP AL MACELLO

INTERVENTI CONTRO I VETERINARI CONDANNATI

IL VETERINARIO INTERNISTA NON È UN GENERICO

SIVAE FIRMA LA CONVENZIONE PER LE TESTUDO

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UNA FRITTATA PER UNA NUOVA ETICA ALIMENTARE

BREVI ORDINI Il Ministro Balduzzi ha auspicato la ripresa del Ddl di riforma degli Ordini della sanità. La norma conferisce al Governo la facoltà di adottare uno o più decreti legislativi diretti al riassetto della vigente normativa in materia di ordini e federazioni delle professioni di medico, veterinario, farmacista e odontoiatra.

ESAME DI STATO La prima e la seconda sessione degli esami di Stato di abilitazione all'esercizio della professione di veterinario si terranno il 19 giugno e il 20 novembre 2012. Le date sono state fissate con decreto del Ministero dell'Università.

FISE Il dipartimento veterinario della Fise ha pubblicato i nuovi regolamenti che disciplinano il settore Antidoping cavalli. Dal 5 aprile di quest'anno sono entrate in vigore le nuove regole anti-doping FEI e con esse la nuova "Prohibited List" per distinguere tra doping e medicazione controllata.

EX FACOLTÀ Dal prossimo anno accademico a Bologna sarà attivata la Scuola di Agraria e Medicina veterinaria; vi rientrano i dipartimenti di Scienze agrarie, Scienze e tecnologie agro-alimentari, Scienze mediche veterinarie. Il 3 aprile, il Senato accademico ha approvato all’unanimità il nuovo assetto: 11 scuole in tutto al posto delle vecchie 23 Facoltà.

VERDIANO Lo hanno chiamato 'Il Verdiano' ed è il primo formaggio a pasta dura, tipo grana, prodotto con caglio vegetale. La nuova tecnologia apre nuovi importanti scenari di mercato fra i consumatori di religione musulmana. Il brevetto è stato depositato dalla Facoltà di medicina veterinaria di Parma. Sarà prodotto da un caseificio di Soragna, paese della bassa parmense.

ASSICA Cambio alla direzione della Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi. Davide Calderone, già vice, diventa Direttore. Veterinario, 43 anni, Calderone proviene dal Consorzio Prosciutto di Parma. Da novembre 2010 arriva in Assica come vicedirettore, occupandosi delle relazioni con le Istituzioni pubbliche, rapporti di filiera ed export.

www.anmvioggi.it

SIVAR

La formazione comincia in stalla Il veterinario d'azienda è pronto per il sistema epidemiologico e zootecnico A PAGINA 3

In Europa, l’animal welfare è “una questione di natura tecnica per gli operatori che si occupano di animali nel quadro di un'attività economica”. Il benessere animale ha un costo economico non solo per le casse pubbliche, ma anche per quelle private. In zootecnia, il suo prezzo è particolarmente avvertito, tanto da indurre la Commissione Europea a varare un piano di azione quinquennale (2006-2010) con lo scopo di “conciliare, nell'attuazione delle disposizioni giuridiche in vigore, il benessere degli animali e le realtà economiche”. Obiettivo raggiunto? Il Piano riconosce che “le norme sul benessere hanno imposto costi aggiuntivi ai settori dell'allevamento” e che per gli adeguamenti pagano un prezzo tutti, dal produttore al consumatore. I settori avicolo e suinicolo parlano di costi proibitivi. Secondo Fedagri il 30% degli allevamenti suini dell’Emilia Romagna rischia di chiudere o, quantomeno, non riuscirà ad adeguarsi entro il termine del 1 marzo 2013. Gli allevatori avicoli entro il 2014 dovranno ristrutturare gli impianti, spendendo cifre milionarie e riducendo la produzione di uova di

circa il 40%, senza la convinzione di dare prodotti migliori, igienicamente più sicuri e con qualche dubbio anche sul reale miglioramento del benessere animale. Nel dibattito non si leva una sola voce a favore del rispetto del prodotto alimentare. Leggiamo di uova “illegali” in quanto provenienti da ovaiole in gabbie non ancora modificate. Siamo alla demonizzazione dell’alimento di origine animale in nome di un protezionismo burocratico (la frittata sarebbe “illegale” per il “combinato disposto con la normativa comunitaria”). L’invito è a non comprare. Quindi a buttare via questi prodottii? Sappiamo che la “certezza alimentare” (mal tradotta con sicurezza alimentare) in molti Paesi è un miraggio. L’Italia ha aumentato del 10% la compartecipazione finanziaria al Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, mentre l’Europa ha prorogato al 2013 il programma di distribuzione alimentare agli indigenti nell’Unione Europea. Sono 18 milioni le persone in condizioni di povertà alimentare negli Stati Membri. Forse è tempo di domandarsi se sia etico concedersi il lusso dello spreco e del disprezzo alimentare.

LA CARTA RESISTE AD INTERNET INTERNET AVREBBE DOVUTO ELIMINARE TUTTI GLI STRUMENTI DI INFORMAZIONE CARTACEI MENO AGGIORNATI, più rigidi e più costosi di quelli online. Dieci anni fa si è incominciato a prevedere la fine di tutta l’informazione su carta, soprattutto dei quotidiani, a favore dei corrispondenti .it che oltre al vantaggio di avere costi minimi e la possibilità di un aggiornamento delle notizie in tempo reale, si possono leggere su tanti strumenti tascabili. Nonostante tutto questo che giustificava le peggiori previsioni per l’informazione su carta, questa continua a resistere e soprattutto i quotidiani mantengono diffusioni imprevedibili: i giornali stampati sono letti ogni giorno da 2,3 miliardi di persone rispetto al 1,9 miliardi di utenti globali web. La cosa che sorprende maggiormente è che i quotidiani su carta resistono molto bene soprattutto nei paesi dove il web è fortemente diffuso (Giappone, Islanda, Norvegia, Svezia, Svizzera, ecc.) a dimostrare che l’informazione web non è alternativa a quella cartacea ma diversa e complementare. Ce ne siamo resi conto anche noi all’ANMVI che abbiamo un quotidiano online, @nmviOggi completamente rinnovato all’inizio dell’anno, e Professione Veterinaria, un settimanale cartaceo. @nmviOggi è inviato ogni giorno a circa 19mila indirizzi email e Professione Veterinaria arriva via posta, a seconda dei numeri, a 17/20mila Medici Veterinari, più o meno gli stessi che leggono il quotidiano, ma non sono in concorrenza fra loro, è solo un modo diverso di fare informazione. Nel 2011 due o tre lettori del settimanale ci hanno chiesto di riceverlo solo via web ( è già sempre disponibile sul sito di @nmviOggi), ma tutti gli altri preferiscono ancora ricevere la versione su carta.

L’informazione Veterinaria On Line


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SIVAR Anmvi Informa

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Il veterinario è un partner del management aziendale Un valore aggiunto per la sanità animale, per il consumatore e per la competitività zootecnica on il Protocollo d’Intesa per il Veterinario di fiducia, AIA, FNOVI e ANMVI hanno concordato di offrire una rete di servizi integrati agli OSA (Operatori del Settore Alimentare) tramite i veterinari di fiducia e i rilevatori dati AIA. Ognuno, secondo le proprie prerogative, veterinari e rilevatori supporteranno gli allevatori nell’adempiere agli obblighi informativi previsti dalla normativa vigente, anche al fine di contribuire all’implementazione del sistema informativo nazionale per la sorveglianza epidemiologica. Il Ministero della Salute sta, infatti, realizzando il “sistema informativo nazionale per la sorveglianza epidemiologica”. È il Regolamento CE 852/2004 a prevedere per gli operatori del settore alimentare che allevano animali o producono prodotti primari d’origine animale la tenuta di registrazioni. In particolare, riguardanti: la natura e l’origine degli alimenti somministrati agli animali; i prodotti medicinali veterinari o le altre cure somministrate agli animali con le relative date e i periodi di sospensione; l’insorgenza di malattie che possono incidere sulla sicurezza dei prodotti di origine animale; i risultati di tutte le analisi effettuate su campioni prelevati da animali o su altri campioni prelevati a scopi diagnostici, che abbiano rilevanza per la salute umana; tutte le segnalazioni pertinenti sui controlli effettuati su animali o prodotti di origine animale.

circuiti DOP e IGP. Infine si auspica che i due Ministeri promuovano l’adozione di check list condivise per l’esecuzione di controlli ufficiali i cui esiti siano utilizzabili anche ai fini della condizionalità.

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DATI INTEGRATI Il Protocollo parte dal presupposto che anche i servizi resi agli OSA dal veterinario di fiducia generano dati utili al sistema informativo nazionale per la sorveglianza epidemiologica, la cui fornitura può essere il presupposto per talune semplificazioni di adempimenti a carico degli stessi OSA, qualora quest’ultimi decidano di avvalersi volontariamente del veterinario di fiducia. Il Protocollo prende atto della presenza nelle aziende di allevamento di veterinari di fiducia, che già erogano prestazioni professionali, che possono rilevare i dati sanitari utili per il “sistema informativo nazionale per la sorveglianza epidemiologica” del Ministero della Salute. D’altra parte l’AIA, per la specificità delle attività svolte, dispone di un sistema di rilevamento e raccolta dei dati produttivi di alcune specie animali utili all’Amministrazione Sanitaria.

RUOLI E COMPITI Il documento congiunto, al fine di rendere disponibili dati sanitari obiettivi, validi e rispondenti alle esigenze del sistema informativo nazionale per la sorveglianza epidemiologica, definisce i ruoli e i compiti AIA, FNOVI, ANM-

FORMAZIONE

ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO opo la firma sul "Veterinario di fiducia", ANMVI, FNOVI e AIA hanno avviato la fase attuativa del Protocollo d'intesa firmato a Roma lo scorso gennaio. Da allora, le parti hanno già fatto passi avanti, ciascuna per le competenze assegnategli dal Protocollo. La Fnovi, in particolare, ha definito i requisiti professionali del veterinario aziendale, sentite le sigle scientifiche e associative del settore. Questi i requisiti: 1. Anzianità di attività di almeno 3 anni nel settore degli animali da reddito (diretta o seguito da un "tutor" cioè un veterinario libero professionista che, oltre a possedere tutti gli altri requisiti richiesti, abbia svolto almeno il 50% della propria attività negli ultimi 10 anni nel settore degli animali da reddito). 2. Partecipazione ad un "Corso di formazione per Veterinari aziendali". 3. Svolgere e aver svolto negli ultimi 3 anni almeno il 50% della propria attività professionale nel settore degli animali da reddito. 4. Presentare al proprio Ordine di appartenenza il curriculum formativo e professionale riportante l'attività svolta e i corsi di aggiornamento, sia nazionali che internazionali, sia ECM che non, frequentati nei 3 anni antecedenti all'iscrizione negli elenchi dei Veterinari Aziendali. 5. Rivalidazione: presentare ogni 5 anni al proprio Ordine, la documentazione attestante l'attività professionale e gli aggiornamenti professionali, svolti nel quinquennio. 6. Esercitare la Libera Professione, oppure essere dipendente di un allevatore o di una filiera, purché la propria attività sia rivolta agli animali di proprietà dei medesimi. Non possono essere veterinari aziendali i dipendenti del SSN. I convenzionati SSN possono esercitare i compiti del veterinario aziendale purché in nessun modo possa essere configurabile una condizione, anche potenziale, di conflitto di interessi (controllore-controllato). In ogni caso il rapporto di lavoro tra allevatore e Veterinario aziendale deve essere diretto.

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VI. Per attuare il Protocollo, AIA deve elaborare un sistema che oltre a rilevare, raccogliere ed elaborare i dati produttivi sia in grado di raccogliere ed elaborare i dati di natura sanitaria, mettendoli a disposizione dei due Ministeri competenti (Salute e Politiche Agricole) secondo modalità tecniche da concordarsi con i rispettivi dicasteri. FNOVI ha invece il compito di definire i requisiti professionali e la specifica formazione del veterinario di fiducia in merito al servizio reso agli OSA. ANMVI, infine, si è impegnata a predisporre gli strumenti relativi alla specifica formazione e per questo si avvarrà dell’esperienza di SIVAR (Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito).

UFFICIALITÀ AIA, FNOVI ed ANMVI auspicano che il Ministero della Salute e il Ministero delle Politiche

Agricole Alimentari e Forestali vogliano prendere in carico il progetto nella sua globalità. In particolare auspicano che il Ministero della Salute riconosca il ruolo del veterinario di fiducia riconoscendolo all’interno della Banca dati Nazionale e che lo stesso Ministero si impegni ad attuare un processo di semplificazione burocratica in materia di polizia veterinaria, tracciabilità e sicurezza alimentare. Inoltre, auspicano che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali si faccia carico, attraverso le regioni, di valorizzare i dati scaturenti dall’attività oggetto della presente convenzione anche ai fini della condizionalità, nonché di facilitare l’accesso all’allevatore ai premi erogati dalla Politica Agricola Comune. I suddetti dati verranno raccolti e immessi nel sistema e serviranno inoltre alla valorizzazione dei prodotti di qualità che fanno parte dei

Per poter assumere l’incarico di Veterinario di fiducia, oltre al possesso delle condizioni generali legali per l’esercizio della libera professione, i medici veterinari devono aver conseguito un apposito attestato rilasciato a seguito del superamento di un corso il cui programma è sottoposto al Ministero della Salute. Il corso deve garantire la formazione almeno nelle seguenti materie: normativa europea, nazionale e regionale in materia; Buone pratiche veterinarie; sistemi di identificazione e registrazione degli animali di interesse zootecnico; biosicurezza; sistemi di epidemiosorveglianza; obblighi degli OSA; uso della strumentazione informatica ai fini della sua attività.

IL RILEVATORE DATI AIA Il collaboratore AIA incaricato di rilevare dati zootecnico-produttivi è tenuto ad attenersi alle norme emanate nel regolamento dei controlli funzionali dei bovini da latte (D.M. 24.05.1967, D.M. 28.09.1981 modificati con D.M. 05.02.2010) ed alle indicazioni e delibere emanate dal C.T.C. da Latte. Per poter assumere l’incarico e svolgere le funzioni descritte nel progetto, il Rilevatore dati AIA, oltre al possesso delle condizioni generali per svolgere la propria funzione, dovrà necessariamente aver seguito lo specifico corso di formazione autorizzato a livello nazionale. Il suddetto corso, dovrà garantire la formazione almeno nelle seguenti materie: uso della strumentazione informatica, per l’inserimento e gestione dei dati di propria competenza; normativa europea, nazionale e regionale in materia; corretto utilizzo e applicazione dei Manuali di corretta prassi operativa.

L’OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE Fatto salvo quanto stabilito dalla normativa vigente in merito agli adempimenti di competenza dell’OSA, si ribadisce in particolare la necessità di tenere le seguenti registrazioni: la natura e l’origine degli alimenti somministrati agli animali; i prodotti medicinali veterinari o le altre cure somministrate agli animali con le relative date e i periodi di sospensione; tutte le segnalazioni pertinenti sui controlli effettuati su animali o prodotti di origine animale; raccolta dei dati produttivi; per ogni specie allevata verranno emanati protocolli di raccolta dati mirati. ■

IL VETERINARIO l Veterinario di fiducia è il consulente scelto dall’allevatore, ed è deputato a svolgere le seguenti funzioni, elencate nel Protocollo: 1. Supporto agli interventi necessari ad assicurare all’operatore del settore alimentare un elevato stato igienico - sanitario degli animali ed il benessere animale; 2. Formulazione di eventuali piani volontari aziendali per il controllo delle pa-

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tologie, anche a carattere infettivo, e per la riduzione dell’uso indiscriminato dei farmaci; 3. Consulenza all’allevatore nella tenuta delle registrazioni obbligatorie; 4. Consulenza all’allevatore nella scelta delle misure necessarie a garantire la salubrità dell’alimentazione degli animali e degli alimenti prodotti; 5. Concorso all’uso corretto dei farmaci veterinari e responsabi-

lità dell’armadietto farmaceutico; 6. Collaborazione con il servizio veterinario pubblico nella rilevazione degli indicatori di malattia e di Mancato benessere e attuazione delle misure di prevenzione e controllo necessarie; 7. Assistenza e supporto all’allevatore nella gestione dell’identificazione degli animali; 8. Rilevazione dei dati di natura sanitaria e veterinaria di competenza.


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4 Attualità Veterinario di fiducia

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La salute animale è un elemento di competitività per le nostre aziende Editoriale su L’Allevatore, dopo la firma del Protocollo: “la fiducia va meritata” di NINO ANDENA Presidente AIA bbiamo voluto dare enfasi alla parola “fiducia”, perché il rapporto che ogni allevatore ha con il proprio veterinario è basato su questo antico valore. D’altro canto gli affidiamo la salute della mandria, così come lo designiamo detentore dell’armadietto dei medicinali, senza dimenticare il continuo confronto sulla gestione dell’allevamento in relazione agli aspetti sanitari. Questo rapporto fiduciario è destinato a consolidarsi e articolarsi per diventare patrimonio comune del sistema allevatori, acquisendo così maggior valore. Attraverso gli accordi di Aia con le più importanti associazioni del mondo veterinario co-

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me Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari) e Fnovi (Federazione nazionale ordini veterinari), il “veterinario di fiducia” dovrà infatti diventare in prospettiva una sorta di interfaccia fra l’allevatore e la salute pubblica, con una serie di compiti e responsabilità ben definite. Ma il tutto, vogliamo ricordarlo e ribadirlo, sarà su base volontaria, solo se l’allevatore vorrà aderire a questo percorso. Il veterinario di fiducia sarà uno strumento in più nella gestione della stalla, non si sostituirà al lavoro dei controllori o all’assistenza tecnica erogata dal sistema allevatori, né prenderà il posto dei veterinari pubblici nei loro compiti istituzionali. Il veterinario di fiducia, lo ripetiamo nuovamente, sarà un ausilio in più, l’allevatore non dovrà abdicare a nulla e resterà padrone in casa sua, come è ovvio che sia. Ma è altrettanto chiaro che attraverso l’adesione volontaria degli

allevatori, il veterinario giocherà un ruolo importante nell’epidemiosorveglianza, relazionandosi in maniera formale con la salute pubblica e fornendo dati essenziali per arricchire la base dati del sistema allevatori, uno strumento a disposizione di tutti noi per proteggere ulteriormente le nostre aziende ed essere sempre più forti nella difesa del prodotto italiano. Abbiamo insomma voluto dare maggiore valore ad una figura già presente nella maggior parte degli allevamenti per trasformare il “nostro veterinario” in un veterinario in cui anche la collettività abbia altrettanta fiducia. Se questo concetto passerà, siamo certi che ciò comporterà notevoli semplificazioni burocratiche nella gestione quotidiana delle nostre stalle ma scaturiranno anche vantaggi per il management aziendale, a favore della salute e del benessere dei nostri animali. ■

Più vigilanza sull’idoneità al trasporto Richiamo ministeriale. Falsità ideologica, maltrattamento, omissione di atti di ufficio e Direzioni ministeriali della sicurezza alimentare e della sanità animale hanno inviato una nota di richiamo ai Servizi Veterinari agli Assessorati regionali per "una più attenta azione di vigilanza sull'efficacia e l'adeguatezza delle operazioni di verifica dell'idoneità al trasporto dei bovini". Sulla base di una "corretta applicazione dell'art. 3 del reg. (CE) n. 1/2005 sulle condizioni generali di trasporto", "nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o a sofferenze inutili". Un requisito che spetta all'allevatore e al trasportatore garantire "al momento del carico". Inoltre, secondo le disposizioni dell'Allegato I, Capo 1 dello stesso regolamento, gli animali che presentano lesioni o problemi fisiologici ovvero patologie non vanno considerati idonei al trasporto in particolare se non sono in grado di spostarsi autonomamente senza sofferenza o di deambulare senza aiuto. Tuttavia animali malati o che presentano lesioni possono essere ritenuti idonei al tra-

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PRINCIPALI CAUSE DI NON IDONEITÀ AL TRASPORTO n riferimento all’allegato I, Capo I del Reg. (CE) 1/2005, la nota ministeriale riporta, a titolo puramente esemplificativo alcune tra le principali cause di non idoneità al trasporto. È evidente - precisa - che il rilevamento di tali situazioni comporta l’immediata segnalazione all’ASL di provenienza, indipendentemente dalla presenza o meno del certificato di idoneità al trasporto. Esempi di non idoneità: • tutte le situazioni patologiche dell’animale che comportano inabilità al movimento, o non consentono la postazione eretta autonoma; • estese ferite con compromissione dell’integrità corporea, o apertura della cavità celomatica; • prolassi; • patologie che comportano estesi e continui sanguinamenti; • gravi meteorismi con deformazione del profilo addominale • animali all’ultimo mese di gravidanza o nella prima settimana di lattazione; • animali con placenta visibile; • grave cachessia.

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6 Attualità Trasporto sporto solo se presentano lesioni o malattie lievi ed il loro trasporto non causi sofferenze addizionali; nei casi dubbi l'operatore può chiedere il parere di un veterinario che in caso favorevole deve rilasciare un certificato di idoneità al trasporto indicato nell'allegato alla nota ministeriale summenzionata del 8 maggio 2007. Il Ministero aggiunge: "All'arrivo in macello l'operatore del macello deve verificare le condizioni degli animali e deve segnalare al veterinario ufficiale qualsiasi anomalia rilevi; se l'animale non deambula e non può essere scaricato, il veterinario deve ordinare lo stordimento sul mezzo. In ogni caso deve essere effettuata la visita ante mortem da parte dei veterinario ufficiale il quale dovrà valutare, tra l'altro, se un eventuale stato patologico riscontrato su un animale era compatibile con il trasporto, e/o possa essere stato determinato da eventi traumatici occasionati nella fase di trasporto”. "Trattasi sostanzialmente di una vera e propria diagnosi tesa ad individuare situazioni di patologia incompatibili con il trasporto dell'animale, che possano quindi aver cagionato condizioni di inutile sofferenza”.

La corretta compilazione del certificato di idoneità al trasporto costituisce quindi una precisa responsabilità del Veterinario redattore del certificato medesimo, la cui infedele compilazione configura il reato di Falsità ideologica (artt. 476 e seguenti C.P.); inoltre la mancanza di cure dovute nonché il carico e lo scarico mediante trascinamento con corde, verricelli o l'uso di pale o altri strumenti che procurano lesioni o ulteriori sofferenze, configurano, per i casi non elencati nella norma speciale, ipotesi di "reato di maltrattamento" ai sensi dell'art. 544 ter del C.P. (come modificato dalla legge 189/04). "Al contempo, è preciso compito del Veterinario Ufficiale addetto alla visita ante mortem presso il macello di destinazione, l'esame delle condizioni di idoneità al trasporto di cui al Reg. 854/2004; in tale sede dovranno essere sistematicamente valutate l'eventuale presenza e corretta compilazione del certificato di idoneità al trasporto effettuata dal veterinario consultato dallo speditore a conferma dell'effettuazione dell'appropriato esame diagnostico effettuato al momento del carico".

FORMAZIONE E INFORMAZIONE nalizzare i contenuti delle raccomandazioni della Commissione EU e identificare le soluzioni più efficaci per colmare le criticità riscontrate dagli ispettori della FVO. Questi i temi al centro dell’incontro fra la Fnovi e il Ministero della Salute del 21 marzo scorso. In discussione le problematiche relative al trasporto degli animali ed alla violazione delle norme relative. Una ulteriore criticità è costituita dalla mancanza di procedimenti disciplinari nei confronti dei medici veterinari che emettono certificati falsi o che non danno seguito alle irregolarità riscontrate al macello. Il progetto si compone di due parti: una formativa indirizzata a tutti i medici veterinari - llpp e dipSSN - in materia di benessere degli animali e idoneità al trasporto (in coerenza con la circolare ministeriale <http://www.fnovi.it/?pagi-

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na=visualizza-notizia&tipo=1&id=2116> di cui al presente articolo) e una informativa destinata ai Consigli direttivi. La formazione realizzata da MinSal e Fnovi - erogata tramite la piattaforma FAD prevede un modulo specifico, compreso nel percorso formativo del veterinario aziendale ma accessibile a tutti i colleghi, finalizzato ad aumentare e raffinare le competenze dei medici veterinari sull'applicazione del Reg.1/2005. Nel contempo la Fnovi metterà a disposizione dei presidenti degli Ordini provinciali tutto il know how necessario per espletare in modo ineccepibile le attività disciplinari che la norma pone in capo agli Ordini. AIVEMP e SIVAR hanno messo a disposizione del Ministero della Salute e della Federazione una linea guida sul Trasporto al macello di bovini con problemi sanitari.

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"In questo caso l'omessa verifica della correttezza della eventuale certificazione di idoneità al trasporto dell'animale potrebbe configurare il reato di omissione di atti di ufficio (art. 328 C.P.)". "È evidente quindi la necessità, da parte del veterinario Ufficiale addetto alla visita ante mortem di segnalare sistematicamente alla ASL competente tutte le situazioni in cui vengano ravvisate situazioni di mancata (nei casi in cui necessaria), impropria o infedele certificazione di idoneità al trasporto al fine di consentire i necessari provvedimenti". "Si ritiene altresì necessario che le risultanze di tali accertamenti diagnostici in materia di benessere animale vengano sistematicamente registrate e codificate

nel registro di macellazione - sezione ante mortem - al fine di documentare adeguatamente tale attività d'ufficio. Richiamandosi infine al recente audit del FVO, il Ministero ricorda che "la verifica delle condizioni di benessere animale presso lo stabilimento di macellazione costituisce una precisa responsabilità dell'operatore del macello che il Veterinario Ufficiale è tenuto a verificare. All'OSA spettano compiti di valutazione e qualifica dei propri fornitori di animali, che tengano in debita considerazione anche le questioni di benessere animale e possano efficacemente contribuire a sensibilizzare il comparto dell'allevamento su questo importante argomento". ■

Italia sotto la lente degli ispettori UAV a gennaio 2012 cinque ispettori che si dedicheranno al trasporto animale a tempo pieno e all’ottemperanza della legislazione sul benessere degli animali al trasporto. “La Commissione europea è al corrente del problema di animali che arrivano in cattivo stato ai macelli in Italia” - è stata la risposta del Commissario Ue John Dalli all’interrogazione dell’eurodeputato Andrea Zanoni che ha denunciato a Bruxelles le condizioni in cui veniva effettuato il carico, lo scarico e il trasporto su camion di mucche e bufale nel foro boario di Vicenza e in un macello in provincia di Avellino. Il Commissario Dalli ha dichiarato che l’Ufficio Alimentare e Veterinario europeo, già in seguito alla sua ispezione nel marzo 2010, “era giunto alla conclusione che, sebbene il sistema per il controllo delle condizioni degli animali al loro arrivo ai macelli fosse migliorato a partire dal 2008, rimanevano problemi e si era raccomandato alle autorità italiane di adottare azioni appropriate per porre rimedio alla situazione”. Sempre secondo Dalli, “la questione è stata sollevata nuovamente nel corso della missio-

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ne dell’UAV in Italia nel novembre 2011”. Ad oggi se ne attendono i risultati. “L’interessamento dell’Ue e il fatto che Bruxelles stia seguendo la questione è sicuramente una buona notizia - commenta Zanoni - Adesso bisogna andare avanti con i controlli e intervenire severamente a fermare l’attività di quei macelli e quei trasportatori che maltrattano quotidianamente gli animali”. ■

LIMITE MASSIMO DI OTTO ORE 'Europarlamento ha approvato la Dichiarazione scritta 49/2011 sull'introduzione di un limite massimo di 8 ore per il trasporto nell'Unione europea di animali destinati alla macellazione. La Dichiarazione è diventata parere ufficiale del parlamento europeo. Il Parlamento europeo si è espresso considerando che il regolamento n. 1/2005 riconosce nei suoi considerando che «il trasporto di animali, compresi gli animali da macello, che comporta lunghi viaggi va limitato nella misura del possibile», ma consente comunque viaggi molto lunghi in termini di distan-

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za e di durata, causando agli animali durante tali viaggi un forte stress, sofferenze e anche la morte. L'Europarlamento osserva che la petizione «8hours.eu», che invita a introdurre un limite massimo di 8 ore per il trasporto di animali destinati alla macellazione, è sostenuta da quasi 1 milione di europei. Per queste ragioni, ha invitato la Commissione e il Consiglio a riesaminare il regolamento n. 1/2005 al fine di introdurre un limite massimo di 8 ore per il trasporto di animali destinati alla macellazione. La Dichiarazione è stata firmata da 386 eurodeputati.


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8 Fisco UK22U

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Mano morbida del Fisco con gli Studi di settore Disposizioni di favore dei contribuenti affidabili. Sconto di sanzione per i ravvedimenti contribuenti congrui (anche per adeguamento) e coerenti agli studi di settore, fermo restando l'indicazione fedele di tutti i dati previsti dagli studi di settore, potranno godere di un nuovo regime premiante. L'Agenzia delle Entrate ha spiegato che gli studi possono essere integrati sulla base degli andamenti economici già in relazione al periodo di imposta 2011, “accorgimenti, come riporta l'Agenzia, che possono riguardare determinati settori o aree territoriali, con l'obiettivo di rendere gli studi sempre più capaci di stimare i ricavi e i compensi degli operatori”. Altra novità è quella degli inviti alla presentazione dei modelli degli studi di settore, inviati dall'Agenzia delle Entrate ai contribuenti, che non hanno una funzione preclusiva e prevedono la possibilità di ravvedimento. Si tratta di inviti finalizzati all'incremento della compliance dichiarativa, cioè all'incentivazione dei comportamenti virtuosi, senza effetti preclusivi al ravvedimento nei confronti dei destinatari, che avranno così la possibilità di operare il ravvedimento dell'omessa presen-

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tazione del modello degli studi di settore, attraverso una dichiarazione integrativa in modo tale da poter anche beneficiare di sanzioni ridotte sanando la violazione commessa. La novità prevede, dunque, che gli aumenti delle penalità relative all'omissione del modello degli studi di settore, previstI dalla manovra estiva del 2011, non si applichino nelle ipotesi in cui il contribuente si avvalga del ravvedimento operoso oppure regolarizzi la violazione prima della constatazione dell'amministrazione. Le riduzioni da ravvedimento si applicano sulla sanzione stabilita dalla legge. La manovra estiva 2011 ha stabilito che l'omessa presentazione del modello degli studi determina l'applicazione della sanzione unica fissa di 2.065 euro e, sempre nel caso di omessa presentazione, la sanzione per infedele dichiarazione dei redditi, Iva e Irap, che va dal 100 al 200% dell'imposta, viene elevata del 50%, quindi va dal 150 al 300%, quando il maggior reddito (o la maggior Iva o la maggiore Irap) accertato risulta superiore al 10% del reddito dichiarato. Tutte queste sanzioni saranno applicate se il contribuente non ha

SCONTI AI PROFESSIONISTI SULLE FATTURE NON PAGATE rrivano i correttivi, per tener conto della crisi economica, ad alcuni degli studi di settore con i quali i lavoratori autonomi e le piccole imprese si apprestano a pagare le tasse sui redditi del 2011. Gli «sconti» riguarderanno le attività che hanno sofferto maggiormente il rincaro della benzina e i professionisti che hanno registrato una riduzione del volume d'affari. Per loro si apre la prospettiva di pagare un po’ meno tasse. In sostanza, nelle denunce dei redditi 2011 si potrà dichiarare meno se ci sono fatture pagate solo parzialmente.

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provveduto alla presentazione del modello degli studi anche a seguito di specifico invito da parte dell'Agenzia delle Entrate. ■

PER LA PRESTAZIONE OCCASIONALE SERVE LA PARTITA IVA? ono un medico veterinario iscritto all'Ordine. Per effettuare prestazioni occasionali presso strutture private (ad esempio sostituire un collega) è necessaria la partita iva o basterebbe fatturare utilizzando il codice fiscale fino ad un massimo di 5000 euro l'anno? Al quesito ha risposto il consulente fiscale ANMVI, dott. Giovanni Stassi, come riportiamo di seguito. Si considerano effettuate nell'esercizio di arti e professioni le prestazioni rese da soggetti che svolgono per professione abituale, ancorché non esclusiva, qualsiasi attività di lavoro autonomo. Nel caso di specie, considerato che le prestazioni rese dai medici veterinari costituiscono l'esplicazione della loro specifica attività professionale, si realizzano i presupposti per l'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto qualora tali prestazioni siano svolte in modo abituale, sistematico e non occasionale. Qualora l’attività della dottoressa che ha posto il quesito sia prestata in maniera occasionale i relativi onorari saranno qualificati come redditi diversi, di cui all’articolo 67, comma 1, lett. l), del TUIR, in quanto trattasi di compensi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente. Sull’argomento si segnala una vecchia presa di posizione del Ministero delle Finanze nella risposta n. 13 del Ministro Guarino a "Il Sole 24 Ore" del 23 maggio 1987, secondo cui, in caso di iscrizione ad albi professionali o di possesso di un titolo abilitante si è sempre in presenza di un reddito di lavoro autonomo in senso proprio (e quindi professionale), indipendentemente dalla frequenza delle prestazioni. Quindi se le prestazioni della Dottoressa sono occasionali (e non superano 5.000 euro) si può evitare di aprire una partita IVA ed è sufficiente una ricevuta su cui il committente applicherà la ritenuta d’acconto del 20%.

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10 Attualità Sanità Pubblica

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Asportazione del microchip dagli equidi macellati Valutazioni pratiche e difficoltà operative dei veterinari ufficiali di TERESA MANGINELLI Veterinario SISAC SIAV “B” - ASL BA DOMENICO PAVONE Veterinario SISAC SIAV “B” - ASL BA FRANCESCO INTINI Veterinario Dirigente SIAV “B” - ASL BA ’espianto del microchip dalle carcasse degli equidi macellati è garantito dal titolare o responsabile dello stabilimento di macellazione sotto la supervisione del Veterinario Ufficiale (art. 10 del decreto 5 maggio 2006). Una nota del Ministero della Salute del 21/12/07 cita: “… Conformemente al Reg. CE 854/04, All. I, sezione II, capo V, paragrafo 1, lettera n), per gli equini identificati mediante trasponder, qualora non sia possibile l’individuazione e la rimozione dello stesso dalla carcassa, il Veterinario Ufficiale dichiara non idonee al consumo umano tutte le parti di carcassa ove possa risultare dislocato il trasponder stesso”. La Regione Puglia, con nota del 27/12/2007 prot. n. 24/26524/ATP/2, attribuisce al Veterinario ufficiale del macello il controllo dell’avvenuta asportazione e distruzione dei microchip prima di apporre sulle carcasse la bollatura sanitaria prevista dal REG. CE 854/04. Di fatto, la carcassa contenente un trasponder è considerata al pari di un prodotto contaminato da un corpo estraneo, quindi deve essere eliminato dalla filiera alimentare. È un punto critico importante del processo di macellazione degli equini, pertanto se ne prevede una risoluzione attuativa “scritta” nel manuale di autocontrollo, con l’identificazione di un responsabile individuato tra gli operanti in filiera. La bollatura delle carcasse potrebbe anche avvenire preventivamente all’asportazione del trasponder purché la liberalizzazione delle stesse venga condizionata al recupero e controllo del microchip e alla firma dell’art.17. “Sotto la supervisione del Veterinario Ufficiale” si deve interpretare come il controllo identificativo a fine macellazione della lista dei trasponder recuperati presentata dal responsabile del recupero, e il controllo delle carcasse

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nelle quali il recupero non è avvenuto. Laddove dovesse riscontrarsi una sorta di abbassamento dello stato di attenzione al recupero (per dimenticanza, superficialità o contrasti con il committente la macellazione degli equidi) si deve intervenire con il sanzionatorio. Il D.Lvo 193 del novembre 2007 con l’art 6, comma 6, dà la possibilità di sanzionare l’OSA, ribadendo ulteriormente quanto già espressamente dichiarato dal REG CE 853/04 relativamente alle responsabilità dell’imprenditore. Alla luce di quanto su citato, e sulla base della nostra esperienza, si vogliono mettere in evidenza le difficoltà operative che i Veterinari Ufficiali si trovano ad affrontare in uno stabilimento di macellazione.

FASE SPERIMENTALE I dati raccolti sono riferibili al secondo semestre dell’anno 2011 presso uno stabilimento di macellazione presente nel territorio della ASL BA. Di ogni equide macellato si è sempre controllato e si continua a valutare, la presenza o meno del trasponder; questo lo consideriamo un atto sanitario dovuto perché prescritto a più riprese nel manuale operativo del 26/09/2011 e nello stesso REG CE 854/04. Al di là dell’intento primario di identificare in modo inequivocabile l’animale, si ha modo di evidenziare così eventuali equidi con m.chip illeggibili, la presenza doppia degli stessi, la localizzazione dei trasponder a destra del collo o eventuali migrazioni nonché cicatrici e/o suppurazioni espressione di eventuali “manomissioni”. Se questi sono stati, e sono, compiti istituzionali che si ripetono giornalmente anche con ulteriori verifiche complementari effettuate in BDE, sulle carcasse a fine ciclo si è intervenuti personalmente a verificare il recupero del trasponder. L’esperienza è stata condotta dal 12/07/2011 e si è conclusa il 31/12/2011. Sono stati macellati 1811 equini di cui 1746 con microchip, 58 privi perché regolarmente identificati ai sensi delle Dec. CEE 93/623 e 2000/68 CE. I soggetti che riportavano ufficialmente il microchip che però non era leggibile sono stati 7. Non sono state considerate in questa esperienza alcune anomalie: microchip non ripor-

RECUPERO M.CHIP DAL 17/07/2011 AL 31/12/2011 N. EQUINI MACELLATI 1811

EQUINI N. PROVVISTI DI M.CHIP 1746 100%

N. M.CHIP RECUPERATI

N. M.CHIP NON RINVENUTI

1525 87%

221 13%

tati sui documenti Ufficiali, o doppi, o inseriti all’orecchio sx. Tali non conformità riguardavano solo equidi di provenienza comunitaria. I microchip recuperati sono stati 1521, più precisamente 499 nel muscolo, 906 nel grasso - legamento nucale, 116 erano allegati alla fascetta (puledri sotto l’anno), 4 microchip sono stati recuperati dall’orecchio sx. Sono stati 221 i trasponder che non sono stati recuperati perché andati persi, o perché recuperati dalla postazione di scuoiamento, o dalla pelle. Normalmente l’asportazione del microchip dalla regione sinistra del collo viene effettuata da un operatore che, servendosi di lettore e coltello, localizza un’area circoscritta di circa 30 centimetri di diametro e successivamente dopo un primo esame consistente nella palpazione della zona, localizza visivamente quei trasponder superficiali che, inseriti per via sottocutanea sono rimasti adesi tra la fascia superficiale e il tessuto sottocutaneo. A tal proposito si sottolinea il fatto che la maggior parte di questi microchip oltre a migrare in distretti più o meno lontani dalla zona di inoculo (non abbiamo mai riscontrato delle migrazioni significative!), rimangono attaccati alla pelle e seguono la stessa durante lo scuoiamento, altri si distaccano completamente rendendosi non più rintracciabili. Qualora alla palpazione non si evidenziassero, l’operatore localizza più precisamente il microchip: 1) nel grasso - legamento nucale o, 2) nella parte profonda del reale (a volte tra i fasci muscolari a volte nel muscolo). Nel primo caso l’asportazione non comporta problemi di sorta poiché trattasi di una parte anatomica non edibile e quindi può essere eliminata in toto; il reperto è posto su un tavolo da lavoro e si procede al recupero del microchip; nel secondo caso il rinvenimento fisico del trasponder obbliga l’operatore ad effettuare (in piedi, in modo scomodo), numerosi tagli più o meno profondi e su ampie aree che deturpano la carcassa con conseguente deprez-

zamento economico - commerciale. Vogliamo ribadire il nostro intervento diretto all’operatività che ci ha esposto ad una serie di esperienze non sempre positive, senza le quali però, non sarebbe stato possibile stilare questo articolo. Più precisamente si sono esaminati i seguenti aspetti legati al trasponder: A) localizzazione (dx o sx del collo), B) profondità di inoculo (sottocute, interfasce muscolari, muscoli), C) tessuto nel quale è stato recuperato (leg. nucale e tessuto adiposo, muscolo e sottocute), D) non recuperato (o illeggibile). A) Localizzazione: su n°1521 equidi provvisti di trasponder, quasi tutti riportavano il microchip a sx (90%), soltanto 162 erano posizionati a dx, rinvenuti cioè sulla mezzena dx. Pochi (almeno 3) i microchip che trovandosi al centro del legamento nucale sono stati recuperati “danneggiati” dalla sega. B) Profondità di inoculo: Difficile oggettivare questo dato, ma in linea di principio si è voluto prendere come riferimento soltanto quelli che, inseriti nella parte muscolare, non essendo palpabili o visibili all’esterno, avevano bisogno di più tagli da effettuarsi inevitabilmente sui muscoli dopo dissezione dei fasci muscolari. Dei 499 totali abbiamo considerato profondi tutti i trasponder presenti almeno 3 o 4 mm oltre la fascia muscolare. Il 30% (n. 150) di questi, si trovavano in profondità, il 55% (n. 274) sempre nel muscolo ma appena sotto la fascia (non sono visibili ma spesso palpabili) e il 15% (n. 75) tra una fascia muscolare e l’altra (quasi sempre visibili e palpabili dopo dissezione). C) Tessuto nel quale è stato recuperato: Partendo dalla superficie possiamo sempli-

EQUIDI PRIVI DI M.CHIP EQUIDI MACELLATI: 1811 - EQUIDI CON M.CHIP: 1746 = 65

SEDE DI RECUPERO M.CHIP N. M.CHIP MUSCOLO 499 33%

N. M.CHIP GRASSO 906 60%

N. M.CHIP ANNESSI ALLA FASCETTA 116 7%

N. M.CHIP APPLICATI ALL’ORECCHIO SX 4

IN MUSCOLO SOTTO LA FASCIA 274 55%

SOGG. PER I QUALI IL M.CHIP ERA ILLEGGIBILE 7 65

* Trattasi di equidi comunitari identificati prima del 01/07/2009 per i quali tale forma di identificazione viene considerata conforme ai sensi del Reg CE 504/08

M.CHIP NEI MUSCOLI (LOCALIZZAZIONE) NEL MUSCOLO PROFONDO 150 30%

*SOGG. IDENTIFICATI AI SENSI DELLE DEC. 93/623 CEE E 2000/68 CE. 58

TRA LE FASCE MUSCOLARI 75 15%

M.CHIP NON RINVENUTI (221) M.CHIP MAI RITROVATI O RINVENUTI DANNEGGIATI 154 70%

M.CHIP RINVENUTI ADESI ALLA PELLE O SULLE POSTAZIONI DI LAVORO (SCUOIAMENTO) 67 30%


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12 Attualità Sanità Pubblica MICROCHIP RECUPERATI NUMERO MICROCHIP NON RINVENUTI

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MICROCHIP RECUPERATI SEDE N. CHIP ANNESSI ALLA FASCETTA

N. CHIP APPLICATI ALL’ORECCHIO SX

CHIP PRESENTI NEI MUSCOLI

MICROCHIP RECUPERATI

CHIP PRESENTI NEL GRASSO

LOCALIZZAZIONE MICROCHIP NEI MUSCOLI

ficare riportando i seguenti dati: 60% (pari a n. 906) nel grasso e legamento nucale indipendentemente dalla profondità di inoculo. Tra questi, i trasponder rinvenuti sulla superficie del grasso o adesi al sottocute e recuperati. 33% (n. 799) nel muscolo e fasce muscolari. 7% (n. 116) microchip annessi alla “fascetta” dei puledri. D) I trasponder non recuperati: sono circa il 13% e, al di là dei 3 su tutti, rinvenuti rotti per via dell’utilizzo della sega elettrica o della mannaia, sono stati in parte recuperati dalle pelli ed in parte ritrovati sul posto dello scuoiamento (67). Almeno il 70% di questi “non recuperati” pari a 67, di fatto sono andati persi e mai rinvenuti nonostante l’ulteriore ricerca su carcasse, pelle e pavimento sulle diverse postazioni di lavoro.

TRA LE FASCE MUSCOLARI

MUSCOLO PROFONDO

IN MUSCOLO IMMEDIATAMENTE SOTTO LA FASCIA PIÙ SUPERFICIALE

CONSIDERAZIONI Almeno tre i punti su cui soffermarsi. 1) Il primo punto da considerare è la responsabilità oggettiva del veterinario ufficiale nei confronti della bollatura di quelle carcasse su cui non è più possibile rinvenire il trasponder smarritosi durante lo scuoiamento. Paradossalmente su tali carcasse l’apposizione del bollo sanitario non dovrebbe avvenire. Come può una carcassa non essere liberalizzata al consumo solo perché non è sta-

to possibile di fatto controllare la rimozione del microchip? La nostra linea di condotta è stata quella secondo cui l’assenza di segnale da parte del lettore (o di più tipi) fatto passare su entrambi i reali, rende edibile la carcassa intera. 2) Il pezzo anatomico del reale del peso complessivo di circa sette - dieci chili dovrebbe essere asportato qualora ripetuti tagli non siano sufficienti all’individuazione e rimozione del m.chip trovato, probabilità questa molto reale per le frequenti inoculazioni del trasponder in

via muscolare profonda. Fortunatamente la pratica di intervento e l’accettazione, (quasi mai passiva dell’OSA), portano sempre al recupero, pur comportando continui litigi con gli operatori del settore che si vedono privare o distruggere una parte anatomica di peso economico notevole. 3) L’asportazione del microchip identificativo riportato sui certificati sanitari e sui passaporti non elude il consumatore dai rischi poiché altri microchip, per così dire “non ufficiali” potrebbero essere presenti nel reale sinistro. Questo il motivo per cui riteniamo indispensabile che l’OSA predisponga un controllo ulteriore prima della liberalizzazione al consumo, sulla carcassa, anche se il recupero è già avvenuto.

CONCLUSIONI È evidente la difficoltà operativa che il Servizio Veterinario si trova ad affrontare in un mattatoio. L’esecuzione di corrette procedure operative, di fronte a macellazioni massive e spesso non programmate, non possono essere applicate così come impone la legislazione (o lo stesso manuale di autocontrollo). È indispensabile personale cosciente e preparato, pazienza da parte dei committenti la macellazione e responsabilità da parte di tutti gli operatori della filiera “carne equina”. Sarebbe semplicistico riversare sul responsabile dello stabilimento di macellazione tutte le responsabilità attuative; si evincono quotidianamente gli scontri verbali, le lamentele, le opposizioni dei macellai che commissionano la macellazione e rimanere su rigidi schemi operativi è di fatto controproducente per l’intera filiera di macellazione, soprattutto per l’attività produttiva così come si svolge nel nostro territorio. Questo inizialmente il motivo che ci ha portato in prima persona ad assistere alla “manualità di ricerca” e poi ad agire personalmente al recupero del trasponder con coltello e lettore. Auspichiamo una più attenta pratica di inoculo del trasponder da parte dei Veterinari incaricati, consideriamo di secondaria importanza il ricercare il “terzo medio del collo”. È importante che l’inserimento avvenga nel legamento nucale o nel grasso che lo avvolge, poco importa se tende a portarsi dalla parte centrale o a quella opposta (di destra), verso la nuca o il garrese. Siamo altrettanto convinti che il modo di operare dei colleghi non è affatto agevole, per questo vorremmo che si sollecitassero le associazioni di categoria degli allevatori (la stessa APA ne è parte integrante) affinché i Veterinari applicatori vengano messi nelle condizioni migliori di operatività. ■


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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC MOLISE Il PANCREAS ENDOCRINO Campobasso, 20 Maggio 2012

In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Brescia

9.30

11.00 11.30 13.00

RELATORE Federico Fracassi OBIETTIVI Le patologie del pancreas endocrino hanno solitamente questa caratteristica: piuttosto semplici da diagnosticare ma non facili da trattare correttamente. La giornata si prefigge l’obiettivo di imparare ad affrontare queste comuni disendocrinie con il giusto rigore scientifico piuttosto che con il solo buon senso. Ogni argomento verrà trattato attraverso casi clinici esemplificativi. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori

13.30 14.30 15.30 16.00 17.00 17.30

Diabete mellito nel cane e nel gatto: aspetti clinici diagnostici e terapeutici attraverso la discussione di casi clinici Pausa Emergenze endocrinologiche: chetoacidosi diabetica e sindromi ipoglicemiche Relazione a cura di ROYAL CANIN Diabete mellito: gestione nutrizionale Pausa Casi clinici interattivi: diabete mellito Pausa Casi clinici interattivi: chetoacidosi e insulinoma Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel San Giorgio - Via Insorti d’Ungheria 86100 Campobasso PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA “IL PAZIENTE È ANEMICO, E ADESSO?” UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE” Brescia, 20 Maggio 2012 9.30 11.00 11.30

13.00

13.30 14.30 15.30 16.00 17.00

RELATORE Magda Gerou-Ferriani OBIETTIVI • Fornire ai partecipanti le informazioni necessarie per riconoscere i vari tipi di anemie • Spiegare i meccanismi di patogenesi • Discutere i test più appropriati per la corretta diagnosi • Illustrare i trattamenti più adatti

17.30

Anemie rigenerative e non: un metodo semplice per capirle e distinguerle Pausa Come trattare efficacemente le anemie immunomediate, l’anemia da perdita, l’aplasia eritroide e alcune neoplasie midollari Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Park Hotel Cà Nöa - Via Triumplina, 66 25123 Brescia

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC LAZIO RIPRODUZIONE DEI PICCOLI ANIMALI Roma, 20 maggio 2012

RELATORE Dott. Giovanni Majolino OBIETTIVI Gli obiettivi di questa giornata sono di fornire indicazioni pratiche ai colleghi che si approcciano al mondo della riproduzione del cane e del gatto, in maniera tale da poter mettere in pratica quanto esposto. L’allevamento del cane e del gatto di razza, negli ultimi anni, ha fatto notevoli passi avanti e soggetti di allevamento italiano vengono molto apprezzati anche all’estero, va da séche la possibilità di crescita del lavoro ambulatoriale nel campo della riproduzione può dare grandi soddisfazioni professionali. Anche l’industria farmaceutica negli ultimi anni ha permesso di rivoluzionare l’approccio verso diverse condizioni patologiche del tratto riproduttivo, offrendo grandi possibilità al clinico di trattamenti farmacologici che possono essere applicati nella quotidianità. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.25 Saluto del Presidente SCIVAC Lazio 9.30 Dall’evento fecondativo al parto (prima parte)

10.15 Dall’evento fecondativo al parto (seconda parte) 11.00 Cure neonatali 11.40 Pausa 12.00 Accoppiamento indesiderato nella cagna e nella gatta e terapie abortigene 12.30 Patologie uterine e terapia medica (cagna e gatta) 13.00 Relazione commerciale a cura di Hill’s 13.30 Pausa pranzo 14.30 Progesterone e patologie connesse nella cagna e nella gatta (diabete mellito e iperplasia mammaria benigna) 15.00 Visita andrologica e spermiogramma 15.30 Patologie prostatiche e terapie a confronto 16.10 Pausa 16.30 Gestione del seme di scarsa qualità ai fini della fecondità 17.10 Discussione 17.30 Termine del seminario

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

COURSE ANNOUNCEMENT AO EQUINE BASIC COURSE Principles in Equine Fracture Management Palazzo Trecchi, CREMONA (ITALY) 14-16 JUNE 2011 Faculty: Jörg A. Auer, Sara Nannarone, Alan Nixon, Lucio Petrizzi, Giorgio Ricardi; Jeffrey P. Watkins, The Italian Association of Equine Practitioners (SIVE - Società Italiana Veterinari per Equini) is pleased to announce that the AO EQUINE COURSE will be held on June 14th -16th , 2011 in Cremona, Italy. The course will be for a maximum of 30 participants. To download Program and registration form : www.sive.it For information please contact SIVE Secretary: Monica Borghisani Via Trecchi 20, 26100, Cremona, Italy Ph.39 0372 403502 - 460440 Fax: +39 0372 457091 Email: info@sive.it Web: www.sive.it

SEDE Demas - Via di Salone 132 - 00131 Roma PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

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INTERNATIONAL COURSE

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A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it


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SIANA SOCIETÀ ITALIANA DI ALIMENTAZIONE E N UTRIZIONE A NIMALE

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

LE EPATOPATIE: QUALI STRUMENTI NUTRIZIONALI ABBIAMO A DISPOSIZIONE? Domenica 6 Maggio 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

14° CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVAR

12.15 Gli epatoprotettori: evidenze scientifiche - P.P. Mussa 13.00 Pausa pranzo 14.00 Casi clinici: descrizione clinica e gestione nutrizionale - M. Agrillo, M. Glazar 15.30 Domande e discussione 16.00 Chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIANA in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. RELATORI Mario Agrillo, Roma - Carolina Callegari, Milano - Miljiana Glazar, Padova - Pier Paolo Mussa, Torino - Liviana Prola, Torino PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 6 Maggio 2012 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Incidenza, fattori di rischio e decorso delle epatopatie più comuni - C. Callegari 11.00 Pausa 11.30 Gestione alimentare del paziente epatopatico - L. Prola

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIANA 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00

10-12 Maggio 2012 Cremona, Palazzo Trecchi

CORRETTA NUTRIZIONE NELLE PIÙ COMUNI SPECIE DI RETTILI Matelica (MC), Domenica 29 Aprile Con il patrocinio di FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Cremona

AIVEMP (Associazione Italiana Veterinaria Medicina Pubblica)

RESPONSABILE CONGRESSUALE: SIVAR - PAOLA ORIOLI Tel. +39 (0) 372 40.35.39 Email: info@sivarnet.it - Website: www.sivarcongress.it www.facebook.com/sivarnet

CORSI REGIONALI

RELATORI DAVID CHIAVEGATO Med Vet, Padova

FRANCESCO MIGLIORINI Med Vet, Roma

CORSO PRATICO DI MEDICINA INTERNA CON APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA • 22-24 GIUGNO 2012 - SARDEGNA, SASSARI RELATORI WALTER BERTAZZOLO Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia

FEDERICO FRACASSI Med Vet, Bologna

CORSO PRATICO DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA 5-7 OTTOBRE 2012 - PUGLIA, BARI RELATORI GILDO BARONI Med Vet, Rovigo

PIERMARIO PIGA Med Vet, Torino

CORSO PRATICO DI CITOLOGIA 12-14 OTTOBRE 2012 - LAZIO, ROMA RELATORI ENRICO BOTTERO Med Vet, Cuneo

CARLO MASSERDOTTI Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia

CORSO PRATICO DI PATOLOGIA CLINICA 9-11 NOVEMBRE 2012 - SICILIA, RAGUSA RELATORI CARLO MASSERDOTTI Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia

WALTER BERTAZZOLO Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia

IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ DI CAMERINO

In collaborazione con

PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

CORSO PRATICO DI CARDIOLOGIA 11-13 MAGGIO 2012 - CAMPANIA, NAPOLI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

Numero di partecipanti: 30 Scadenza iscrizioni: 1 Aprile 2012 Esercitazioni pratiche: previste Accreditamento ECM: non previsto Quota iscrizione: • Soci SCIVAC € 400,00 (€ 330,58 + IVA 21%) • Non soci: € 600,00 (€ 495,87 + IVA 21%) Numero di partecipanti: 30 Scadenza iscrizioni: 10 Maggio 2012 Esercitazioni pratiche: previste Accreditamento ECM: non previsto Quota iscrizione: • Soci SCIVAC € 400,00 (€ 330,58 + IVA 21%) • Non soci: € 600,00 (€ 495,87 + IVA 21%) Numero di partecipanti: 32 Scadenza iscrizioni: 1 Settembre 2012 Esercitazioni pratiche: previste Accreditamento ECM: non previsto Quota iscrizione: • Soci SCIVAC € 485,00 (€ 400,83 + IVA 21%) • Non soci: € 730,00 (€ 603,31 + IVA 21%) Numero di partecipanti: 30 Scadenza iscrizioni: 1 Agosto 2012 Esercitazioni pratiche: previste Accreditamento ECM: non previsto Quota iscrizione: • Soci SCIVAC € 485,00 (€ 400,83 + IVA 21%) • Non soci: € 730,00 (€ 603,31 + IVA 21%) Numero di partecipanti: 30 Scadenza iscrizioni: 1 Ottobre 2012 Esercitazioni pratiche: previste Accreditamento ECM: non previsto Quota iscrizione: • Soci SCIVAC € 365,00 (€ 301,66 + IVA 21%) • Non soci: € 605,00 (€ 500,00 + IVA 21%)

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 40.35.06 - Fax 0372 40.35.30 - www.scivac.it - email: delregionali@scivac.it

RELATORE Stefano Cusaro - Delegato Regionale: Canonico Matteo OBIETTIVI La giornata si propone di fornire ai partecipanti informazioni necessarie per un approccio ad una corretta dieta nelle più comuni specie di rettili. Durante la sessione mattutina verrà affrontata la normale anatomia digestiva di serpenti, sauri e cheloni, le richieste nutrizionali dei vari gruppi di rettili. La sessione pomeridiana è dedicata ai più comuni errori nutrizionali ed alla discussione di casi clinici interattivi attraverso i quali sono affrontate le diverse opzioni dietetiche disponibili per ogni situazione. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.15 Anatomia, fisiologia e dieta nelle specie più comuni di serpenti 10.00 Anatomia, fisiologia e dieta nelle specie più comuni di sauri 11.00 Pausa 11.30 Anatomia, fisiologia e dieta nelle specie più comuni di cheloni 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Problematiche nutrizionali frequenti nei rettili 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Aula Magna della Facoltà di Medicina Veterinaria Via Fidanza, 15 - 62024 Matelica (MC) ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372 40.35.00 - Fax 0372 45.70.91 E-mail: info@sivae.it www.sivae.it www.scivac.it


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Sicurezza alimentare e controlli ufficiali nelle filiere corte e produzioni locali All’IZSLER uno studio sull’influenza di alcuni parametri ambientali sul benessere animale di ALESSANDRA GAFFURI IZSLER Sezione di Bergamo ’evoluzione degli scenari produttivi ha portato a delle nuove prospettive per l’utilizzo del territorio e un miglioramento dell’economia locale legata ad attività di tipo zootecnico. La diffusione di allevamenti caprini in aree a scarsa vocazione zootecnica con indirizzi produttivi volti ad incrementare una offerta locale è la testimonianza della ricerca di nuove situazioni che rispecchiano anche le mutate esigenze del consumatore. Queste realtà agro-zootecniche in genere si caratterizzano per il tipo di gestione, l’ubicazione e la produzione. Molto spesso sono condotte da giovani imprenditori del settore che hanno fatto del loro lavoro una scelta di vita; sono preparati, formati ed aperti all’innovazione. Gli allevamenti sfruttano ambienti difficilmente utilizzabili per altre attività, ma che si adattano all’allevamento caprino, e valorizzano con i loro prodotti e le offerte agrituristiche l’economia locale. Il fruitore di queste offerte richiede però una garanzia, sia da un punto di vista organolettico che sanitario, di qualità dei prodotti, che devono essere ottenuti nel rispetto delle esigenze etologiche e di benessere della specie. La messa a punto di sistemi di valutazione e di indicatori per il benessere delle capre rappresenta un traguardo importante, considerando che la legislazione e la letteratura al momento non forniscono dei riferimenti precisi per questa specie. Nell’ambito di un progetto di ricerca corrente del centro di referenza nazionale per il benessere animale, istituito presso l’IZSLER di Brescia, è stato svolto uno studio sull’influenza di alcuni parametri ambientali sul benessere di alcune specie, tra cui le capre. La ricerca è stata condotta in allevamenti ubicati principalmente nella provincia di Bergamo e con caratteristiche gestionali diverse. Dopo una prima fase dedicata alla ricerca bibliografica, la prima parte del progetto prevedeva la stesura di schede per la raccolta dei dati dell’allevamento. Prendendo spunto da schede già in essere per altre specie, sono state predisposte cinque schede: scheda di valutazione aziendale; scheda di valutazione del singolo animale, scheda per il test di evitamento, scheda per l’osservazione del comportamento del gregge e la scheda di valutazione comportamentale qualitativa.

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SCHEDA DI VALUTAZIONE AZIENDALE Prevede un’intervista all’allevatore e dei rilievi diretti effettuati dall’operatore in allevamento inerenti alla struttura e alla gestione dell’allevamento, prendendo in considerazione i punti critici in relazione al benessere animale. I dati riguardano vari aspetti strutturali e gestionali: caratteristiche aziendali (ubicazione, altitudine, anno di costruzione ed eventuali ristrutturazioni, indirizzo produttivo); personale (numero di operatori, formazione); animali allevati (numero, sesso, razza); strutture (spazio disponibile/capo, pavimentazione, numero e spazio alla mangiatoia/capo, numero e spazio abbeveratoio/capo, lettiera, igiene); caratteristiche am-

bientali (ventilazione, illuminazione, percezione olfattiva); alimentazione (composizione razione, somministrazione acqua, blocchi sale); gestione (parti, capretti, pascolamento, pareggio unghioni); dati produttivi e riproduttivi e mungitura (tipo di mungitura, presenza di sala di attesa, frequenza di mungitura, igiene); problemi sanitari (mortalità, aborti, trattamenti farmacologici)

SCHEDA PER IL TEST DI EVITAMENTO Serve per annotare l’esito del test di evitamento, che permette di valutare il rapporto uomoanimale. Il test viene eseguito sul 50% degli animali adulti presenti nel paddock e misura la distanza alla quale un animale si allontana da una persona che si avvicina. L’operatore si posiziona a circa tre metri dall’animale e cerca di instaurare un contatto visivo; a questo punto si avvicina all’animale con passo regolare (un passo/secondo) e con un braccio portato in avanti col dorso della mano rivolto verso l’alto. Si valuta a che distanza della mano compare nell’animale la prima reazione di evitamento (si allontana, gira la testa da un lato, indietreggia). Le distanze per ciascun animale sono riportate sull’apposita scheda come pure le razioni di contatto (accostamento seguito da allontanamento) e di accettazione (accostamento seguito da accarezzamento della testa).

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL SINGOLO ANIMALE Si utilizza per trascrivere le osservazioni sullo stato sanitario del singolo. Si effettua sul 4050% delle capre adulte, scelte casualmente. Si osserva l’animale davanti, dietro e di lato, procedendo in senso caudo-craniale, includendo la faccia interna della gamba opposta, mammella e capezzoli. Il lato da ispezionare viene scelto casualmente. Si valuta: il body condition score (magro, normale o grasso), lo stato della cute (presenza/assenza aree di alopecia, di lesioni o di tumefazioni), pulizia dell’estremità distale arti posteriori, del quarto posteriore e della mammella, stato degli unghioni, presenza/assenza di segni clinici (tosse, scolo nasale, scolo oculare, difficoltà respiratoria, diarrea, scolo vulvare) e il grado di zoppie.

SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEL GRUPPO Prevede la registrazione di atteggiamenti agonistici, sociali e segni clinici durante un periodo di osservazione della durata di 15 minuti. Viene eseguita su un’area delimitata, includendo nell’osservazione gli animali che si muovono nel suo interno e che occupano lo spazio individuato. Le osservazioni iniziano e terminano con il conteggio degli animali che stanno mangiando o bevendo, quelli che sono in piedi e quelli che sono sdraiati. Se i recinti sono molto ampi vengono divisi in segmenti ed effettuate più osservazioni.

SCHEDA DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTALE QUALITATIVA Permette di registrare l’espressione del body language degli animali. Dopo un’osservazione compresa tra 10 e 20 minuti si dà un punteggio qualitativo (su scala min/max) di alcuni stati emozionali predefiniti, negativi e positivi, del gruppo di animali

Nelle prime visite in azienda sono state verificate le schede predisposte, valutando la necessità di apportare eventuali modifiche. Le schede definitive sono state utilizzate in 15 allevamenti da latte, che si differenziano per consistenza, sistemi di allevamento (intensivo e semi-intensivo) e localizzazione (pianura o montagna). All’ingresso dell’allevamento è importante valutare alcune caratteristiche ambientali, legate alla percezione olfattiva e visiva, in quanto durante la permanenza in allevamento l’operatore si abituerà all’odore e alla luce presenti e non sarà più in grado di valutarli. Inizialmente viene eseguito il test di evitamento, prima che gli animali si abituino alla presenza di un estraneo e successivamente il test di valutazione sul singolo animale. L’indagine in allevamento si conclude con la compilazione delle schede che riguardano il comportamento di gruppo e la valutazione qualitativa. La scheda di valutazione ambientale viene compilata successivamente all’esecuzione del test di evitamento, in base alla disponibilità dell’allevatore e comunque dopo aver effettuato qualche rilievo diretto. In queste 15 aziende sono stati effettuati anche dei prelievi ematici in dieci soggetti ad inizio e all’apice della lattazione, per valutare lo stato di benessere attraverso il valore di cortisolo, aptoglobina e lisozima. I risultati ottenuti devono essere elaborati da un punto di vista statistico e confidiamo che possano dare delle informazioni utili ai fini anche dell’individuazione di indicatori di benessere all’interno dell’allevamento caprino da latte. Sono stati valutati 630 animali singolarmente; di questi 366 presentavano un BSC normale, 186 sono stati definiti grassi e 78 magri. Per quanto riguarda la pulizia, nella maggior parte dei casi gli animali si presentavano abbastanza puliti, con una valutazione positiva della mammella in 603 animali e del quarto e degli arti posteriori in circa 480 soggetti. In 6 soggetti è stata rilevata la presenza di tosse, in 8 di scolo nasale, in 11 scolo oculare, in 10 zoppia grave e in 23 zoppia lieve, in genere dovuta a mancato pareggio delle unghie o presenza di infezione da virus dell’Artrite Encefalite Caprina. Nella maggior parte degli animali (508 su 630) si sono riscontrate lesioni a livello di articolazione del carpo, in particolare alopecia (422), croste (33) e tumefazioni (53). Quarantaquattro animali presentavano alopecia nella regione del collo/spalla/dorso e lo stato delle unghie è stato giudicato buono in 416 animali.

Le 15 strutture visitate avevano nel complesso una conduzione soddisfacente per quanto riguarda la gestione, gli spazi e la pulizia. Ad eccezione di un grosso allevamento che consegna il latte ad un caseificio industriale della zona, tutti gli altri allevamenti inclusi nel progetto trasformano direttamente il latte in locali di caseificazione annessi all’allevamento. I formaggi vengono poi distribuiti su mercati locali o venduti direttamente in allevamento. In alcuni casi la ristorazione legata all’attività di agriturismo assorbe la maggior parte della produzione. In queste realtà produttive la qualità del prodotto e la sua salubrità sono dei requisiti fondamentali non solo per la tutela del consumatore ma anche per la sopravvivenza della filiera produttiva stessa. L’applicazione delle norme basilari per la tutela del benessere animale diventano in automatico una sicurezza per la prevenzione di contaminazione batterica dei prodotti durante le fasi di produzione del latte. Un buon livello di igiene sia in allevamento che in sala di mungitura previene la contaminazione fecale del latte da parte di patogeni enterici, quali Salmonella, Campylobacter, Escherichia coli e Listeria monocytogenes. La produzione lattea è garantita da un buono stato di salute in generale oltre che da un controllo delle infezioni mammarie, in particolare da Stafilococcus aureus e dai Mycoplasmi responsabili della agalassia contagiosa, infezione particolarmente grave che può compromettere in modo drammatico la produzione del latte con serie conseguenze economiche per l’allevatore. La filiera corta e le produzioni locali, oltre a contribuire alla valorizzazione del territorio, rappresentano delle nuove opportunità per l’imprenditore agricolo che può vendere direttamente al dettaglio i suoi prodotti, con un margine di guadagno maggiore rispetto all’utilizzo della grande distribuzione per la loro commercializzazione. È fondamentale che il veterinario aziendale sia consapevole dell’importanza del suo ruolo e delle sue responsabilità nel supportare l’allevatore nel miglioramento dello stato di benessere dei suoi animali al fine tutelare il consumatore, garantire un buon livello produttivo e, di conseguenza, assicurare all’allevatore una stabilità nella sua attività economica. Abstract tratto dagli atti del Convegno ANMVI International “Sicurezza alimentare e controlli ufficiali nelle filiere corte e produzioni locali” – Cremona, 2-4 Aprile 2012 ■


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Attualità scientifica Vet Journal

Coxiella burnetii nel latte di massa bovino Ampia prevalenza del patogeno in uno studio condotto negli allevamenti intensivi in Spagna

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio ha effettuato un’indagine su larga scala della presenza di Coxiella burnetii nelle mandrie di bovine da latte in una regione endemica per la febbre Q per valutare il grado di esposizione a C. burnetii e stimarne la prevalenza. Si includevano tutte le mandrie di bovine da latte della provincia di Bizkaia, nel nord della Spagna (n=178), che venivano visitate tra settembre 2009 e febbraio 2010. Si prelevavano 100 ml di latte di massa (BTM) per mandria da sottoporre ad analisi mediante ELISA e PCR. Si prelevavano inoltre campioni ematici da 15 soggetti circa selezionati a caso da ciascuna mandria. Erano positive alla presenza di anticorpi anti-

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C. burnetii nel BTM 119 mandrie sulle 178 studiate (66,9±6,9%). I campioni di siero di 1306 vacche, 654 manze e 502 vitelli venivano analizzati mediante ELISA e le vacche mostravano una sieroprevalenza significativamente superiore (12,3±1,8%) rispetto alle manze (1,1±0,8%) e ai vitelli (0,0±0,0%). Ottantanove mandrie (50,0±7,3%) avevano almeno un animale sieropositivo, ma una prevalenza all’interno della mandria superiore al 20% veniva osservata solo in 24 mandrie (13,5±5,0%). Gli animali delle mandrie con BTM negativo all’ELISA mostravano una sieroprevalenza media del 2,5%, mentre quelli delle mandrie con campioni BTM positivi avevano una sieroprevalenza significativamente maggiore (8,9%, F=19,7). La proporzione di mandrie positive a C. burnetii con la PCR sul BTM era pari al 51,7±7,3% (92/178). L’ampia distribuzione di C. burnetii nei bovini, concludono gli autori, supporta l’implementazione delle strategie di controllo della febbre Q. “Estimation of Coxiella burnetii prevalence in dairy cattle in intensive systems by serological and molecular analyses of bulk-tank milk samples” I. Astobiza, F. Ruiz-Fons, A. Piñero, J.F. Barandika, A. Hurtado, A.L. García-Pérez. Journal of Dairy Science. Volume 95, Issue 4 , Pages 1632-1638, April 2012. ■

Dislocazione e torsione dell’abomaso: analisi del fluido peritoneale Segni di infiammazione nell’LDA e di disfunzione emostatica nella torsione no studio ha analizzato il fluido peritoneale di 40 vacche con dislocazione sinistra dell’abomaso (LDA) e 15 vacche con torsione dell’abomaso (AV). Il fluido peritoneale veniva prelevato per addominocentesi dall’addome ventrale destro al momento dell’ammissione. Contemporaneamente, si prelevava un campione ematico dalla vena giugulare. Si confrontavano le variabili biochimiche e citologiche specifiche per ischemia, infiammazione e danno cellulare nel sangue e nel fluido peritoneale. Le proteine totali, l’albumina, il glucosio e il colesterolo erano normali nel fluido peritoneale delle vacche affette da LDA e AV. Benché l’L-lattato fosse aumentato in entrambi i gruppi, nelle vacche con AV i valori erano significativamente più elevati (LDA: 1,47/0,69/2,68 mmol/l; AV: 6,45/4,55/12,89 mmol/l (mediana/1. quartile/3. quartile). Il D-dimero (LDA: 0,50/0,22/0,88 mg/l; AV: 1,11/0,40/1,85 mg/l)

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e l’LDH (LDA: 663/437/943 U/l; AV: 1099/750/1439 U/l) erano aumentati solo nel fluido peritoneale delle vacche con AV. Il numero dei leucociti era normale, tuttavia si riscontravano significativamente più neutrofili peritoneali necrotici o apoptosici nei soggetti con AV. Il fluido peritoneale delle vacche con dislocazione dell’abomaso mostrava aspetti distintivi di ischemia e infiammazione. Caratteristiche di disfunzione emostatica e danno cellulare erano invece evidenti soprattutto nel fluido peritoneale delle vacche con AV. I risultati suggeriscono, concludono gli autori, che la terapia antinfiammatoria è indicata nelle vacche affette da dislocazione dell’abomaso e che il trattamento medico dovrebbe essere invece diretto alla prevenzione dell’ischemia e alla riperfusione nelle vacche affette da AV. (M.G.M.) “Peritoneal fluid analysis in dairy cows with left displaced abomasum and abomasal volvulus” Grosche A, Fürll M, Wittek T. Vet Rec. 2012 Mar 1. ■

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Reazioni avverse al cibo: una nuova fonte proteica per i casi resistenti Presentato in Francia ©Anallergenic, alimento caratterizzato dal maggior grado di idrolisi proteica oggi disponibile

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO ono numerosi i casi di reazione avversa al cibo (AFR) resistenti alle diete ipoallergeniche. Per la gestione dei casi più difficili di AFR che non rispondono alle soluzioni nutrizionali oggi disponibili è stato presentato alla stampa ad Aimargues, in Francia (Campus Royal Canin, 14 marzo 2012), un nuovo alimento veterinario a base di proteine di piume di pollo idrolizzate, caratterizzate dal maggiore grado di idrolisi e

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livello di tolleranza oggi disponibili per il cane (©Anallergenic, Royal Canin). Alla conferenza stampa internazionale hanno preso parte relatori appartenenti alle divisioni Marketing internazionale e R&D di Royal Canin. In contemporanea si è tenuto un convegno scientifico a cui ha partecipato anche una rappresentanza di medici veterinari italiani. Giornalisti e medici veterinari sono stati invitati a visitare lo stabilimento e il campus Royal Canin, dove è stato illustrato il processo produttivo degli alimenti prodotti dall’azienda con particolare riferimento ai sistemi di sicurezza e qualità. Le AFR, dermatiti pruriginose non stagionali che rispondono a una dieta di eliminazione, sono la terza causa di allergia cutanea nel cane, dopo l’allergia al morso di pulce e la dermatite atopica, costituendo l’1-5% di tutte le malattie cutanee e il 10-20% di tutte le dermatopatie allergiche. La gestione a lungo termine di questa condizione richiede un accurato e quotidiano controllo della dieta dell’animale e un notevole impegno per il proprietario. In alcuni casi è necessaria la somministrazione a lungo termine di corticosteroidi. La diagnosi si effettua unicamente

Virus dell’artriteencefalite caprina: effetto sulla produzione lattea Differenze soprattutto qualitative tra soggetti infetti e non, secondo uno studio no studio osservazionale a lungo termine ha valutato l’effetto del virus dell’artrite-encefalite caprina (CAEV) sulle caratteristiche quantitative e qualitative della produzione lattea nella capra da latte. Allo scopo, si osservava per 12 anni consecutivi una mandria da latte che comprendeva femmine CAEV-infette e CAEV-non infette. Ogni mese si registravano la produzione lattea giornaliera, la conta delle cellule somatiche (SCC) e il contenuto dei principali costituenti del latte (grassi, proteine e lattosio). In totale, si utilizzavano per le statistiche 3042 registrazioni (1114 da soggetti CAEVpositivi e 1928 da soggetti CAEV-negativi) ottenute da 177 capre. Lo status sierologico degli animali era correlato al numero di parti: più elevato era il numero di parti, maggiore era la probabilità di infezione CAEV. Non si riscontravano differenze significative tra gli animali infetti e non infetti relativamente alla produzione lattea giornaliera e alla SCC. D’altra parte, il latte delle capre non infette aveva un maggiore contenuto di proteine (3,40% vs. 3,35%),

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grassi (3,69% vs. 3,54%) e lattosio (4,30% vs. 4,25%), rispetto al latte delle capre infette. Benché tali differenze fossero altamente significative, appaiono ridotte quando espresse numericamente, osservano gli autori. (M.G.M.) “Twelve-year cohort study on the influence of caprine arthritis-encephalitis virus infection on milk yield and composition” Kaba J et al. Journal of Dairy Science. Volume 95, Issue 4, Pages 1617-1622, April 2012 ■

con la dieta di eliminazione seguita dalla dieta di provocazione. Le soluzioni alimentari attualmente disponibili per la gestione delle AFR, hanno spiegato i relatori alla conferenza stampa, si basano sugli alimenti a base di proteine idrolizzate, meno antigeniche delle proteine intere. L’idrolisi parziale di queste proteine consente di ottenere peptidi con un peso molecolare compreso tra 3 e 15 kDalton (kDa). Un range al quale tuttavia sono ancora possibili reazioni allergiche: il 25-50% dei cani sensibilizzati a una fonte proteica continua infatti a manifestare segni clinici quando nutrito con un alimento idrolizzato contenente i peptidi responsabili. Secondo gli studi, solo gli alimenti a base di aminoacidi ed altamente idrolizzati possono essere considerati realmente ipoallergenici. La probabilità di ridurre le reazioni allergiche è più elevata con alimenti contenenti peptidi con peso molecolare inferiore a 1 kDa. Il nuovo alimento presentato alla stampa, frutto di dieci anni di ricerca “in casa” Royal Canin, è caratterizzato da un maggior grado di idrolisi proteica e dal minor peso molecolare proteico oggi disponibile in commercio: l’88% della quota proteica è costituito da aminoacidi liberi e il 95% del contenuto proteico totale ha un peso molecolare < 1 kDa. Il contenuto in aminoacidi è bilanciato e in accordo con il profilo nutrizionale AAFCO per il mantenimento del cane adulto. La scelta della fonte proteica “ideale”, è stato spiegato alla conferenza, doveva rispettare requisiti severi: un peso molecolare < 1 kDa, disponibilità, sostenibilità e non competizione con l’alimentazione umana. L’idrolizzato di piume di pollo è apparso ideale perché è una fonte di aminoacidi organizzati in oligopeptidi con peso molecolare molto basso e costituisce una fonte esclusiva di proteine. Le proteine delle piume altamente idrolizzate non possono essere riconosciute dal sistema immunitario dell’animale e non sono dunque in grado di indurre allergie. Le piume di pollo rappresentano, ad oggi, l’unico ingrediente con un tale grado di idrolisi. Inoltre, questa fonte proteica è ampiamente disponibile e sostenibile. Solo il 2% della produzione avicola europea viene infatti utilizzato per produrre l’idrolizzato di piume e tale ingrediente viene utilizzato solo per settori specialistici dell’alimentazione umana, non competendo dunque con quest’ultima. Circa la possibile perplessità del proprietario riguardo a una fonte proteica inconsueta che potrebbe apparire di valore biologico inferiore alle fonti proteiche tradizionali, JC Flatin, CEO Royal Canin, ha spiegato l’importanza del ruolo del veterinario nello spiegare come “nello stomaco, ciò che importa sono gli aminoacidi che vi giungono”, indipendentemente da quale sia la fonte originaria, e che le piume di pollo non devono essere considerate un prodotto di scarto bensì la fonte da cui si ricavano aminoacidi indispensabili per l’alimentazione dell’animale. La qualità degli aminoacidi estratti dalle piume, ha spiegato Flatin, è garantita inoltre dal loro utilizzo nell’industria farmaceutica umana e per l’alimentazione del neonato.

L’appetibilità del nuovo alimento è il frutto di quattro anni di ricerca che hanno portato a identificare un nuovo aroma privo di proteine animali. La digeribilità valutata sulla consistenza delle feci otteneva un punteggio prossimo al livello ottimale (3,9/4). Lo studio in campo effettuato per provare l’efficacia dell’alimento nei cani affetti da AFR ha coinvolto 6 strutture veterinarie in Francia e Spagna per 26 settimane. Si includevano 22 cani di 11 razze diverse, adulti (età media = 5,9 anni) e affetti da AFR con risposta incompleta agli alimenti idrolizzati. Lo studio si è concentrato sugli effetti della dieta sulla patologia cutanea, e i soggetti inclusi erano caratterizzati da un punteggio CADESI ≥ 50 e un punteggio del prurito compreso tra 2 e 4 (scala 0-10). La dieta di eliminazione con l’alimento ©Anallergenic era seguita da rapido miglioramento in tutti i cani, con recidiva dei segni clinici quando riesposti alla dieta precedente. L’efficacia complessiva veniva definita molto buona, sia in relazione ai segni clinici cutanei sia per l’appetibilità. Tutti i cani mostravano un miglioramento significativo delle condizioni cutanee, con una riduzione del punteggio cutaneo complessivo di un fattore pari a 10. Si osservava anche un notevole miglioramento delle condizioni del mantello. La qualità del prodotto, è stato specificato, è una funzione dell’assenza di contaminazione proteica ed è ottenuta sia grazie alla totale pulizia della linea produttiva prima di ogni produzione, sia dai test genetici (PCR) per verificare la totale assenza di proteine estranee in ogni lotto di alimenti. Inoltre, come per gli altri alimenti prodotti dall’azienda, la formula costante garantisce la stessa percentuale di micronutrienti in ogni crocchetta in tutto il mondo. L’alimento, completamente bilanciato, è utilizzabile, oltre che per la dieta a eliminazione in fase diagnostica, anche per l’alimentazione a lungo termine nei cani adulti con AFR refrattaria. (M.G.M.) ■

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo www.vetjournal.it/


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Interrogazioni Parlamento

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Il caso dei cuccioli uccisi a L’Aquila finisce in Parlamento La Senatrice Amati chiede al Ministro Balduzzi interventi contro i veterinari Asl

a Corte d'appello de L'Aquila ha confermato la sentenza di primo grado che condanna il direttore del Servizio veterinario di sanità animale della Asl de L'Aquila e il veterinario dell'area C della medesima azienda sanitaria. Entrambi sono stati ritenuti responsabili di avere soppresso illegalmente 9 cuccioli di cane nell'ottobre 2004. Il Tribunale dell'Aquila aveva applicato l'articolo 544 bis del Codice penale: "uccisione senza necessità" di cani randagi trovati da un privato nel suo giardino nell'ottobre 2004. I veterinari avevano ammesso che per presunti motivi di "ordine pubblico" avevano proceduto alla soppressione di cani di proprietà, giustificati da un articolo della legge regionale abruzzese, superato però dalla riforma del Codice penale a tutela degli animali in vigore dall'agosto del 2004. Gli imputati hanno sostenuto di essere stati autorizzati dal privato cittadino a sopprimere i cani, che quindi non erano privi di detentore. Il 28 marzo, la Sen Amati ha presentato un'interrogazione al Ministro della Salute "per sapere cosa intenda fare, ora che il comportamento criminoso tenuto dai due veterinari è stato condannato anche in secondo grado"."Costoro - lamenta la Senatrice - svolgono attualmente la loro attività nell'ambito del Servizio sanita-

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rio nazionale con la qualifica di pubblico ufficiale e agente di Polizia giudiziaria". "In primo grado costoro furono condannati a due mesi e dieci giorni di reclusione oltre ad un risarcimento danni, con valore simbolico, di 500 euro; ai due veterinari Asl viene contestata la violazione degli articoli 544-bis (uccisione di animali per crudeltà e senza necessità) e 110 del codice penale (concorso in reato): detta sentenza ribadisce quanto già stabilito dalla legge n. 281 del 1991 "Tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo", ovvero che i cani e i gatti possono essere soppressi, e solo attraverso l'eutanasia, soltanto se gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità". L'interrogante chiede al Ministro della Salute "quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, intenda intraprendere nei loro confronti, anche al fine di impedire che in futuro possano reiterare crimini nei confronti degli animali nell'esercizio della professione; quali siano le garanzie che il Ministero intende offrire affinché episodi simili non accadano più, in particolar modo ad opera di medici veterinari pubblici che ricoprono un ruolo che dovrebbe in realtà constatare e denunciare simili reati anziché commetterli". Chiede infine di "provvedere immediatamente alla sospensione degli stessi dalla pubblica amministrazione, ma anche di attivarsi, nell'ambito delle proprie competenze, di concerto con la FNOVI, affinché costoro siano radiati dall'ordine professionale". Per la Senatrice Amati "il comportamento criminoso tenuto dai due veterinari, oltre a ledere l'immagine di un'intera categoria di professionisti, risulta tanto più grave ed inaccettabile in considerazione del fatto che è stato commesso da due veterinari che svolgono la loro attività nell'ambito del Servizio sanitario nazionale ai quali, dunque, è stata attribuita la qualifica di pubblico ufficiale e agente di Polizia giudiziaria". ■

UN IZS PARALLELO E CONCORRENTE? a mesi l’Istituto Zooprofilattico di Teramo è fatto oggetto di polemiche e scontri politici. In questi giorni il senatore Fabio Rizzi ha presentato una interrogazione per chiedere al ministero della Salute, che ha poteri ispettivi nei confronti degli istituti zooprofilattici sperimentali, di dare ampie garanzie su una trasparente gestione pubblica di dati tanto importanti per il sistema sanitario e agrozootecnico anche affidando ad altri istituti zooprofilattici presenti sul territorio nazionale le relative competenze. L’interrogazione riguarda la Fondazione Alimentaria - che secondo il parlamentare potrebbe configurare “uno storno di risorse pubbliche a favore di una struttura di tipo privatistico”. La Fondazione, nata nel 2001 e presieduta dall’allora direttore generale, entrava in convenzione con l’IZS, una convenzione poi revocata il 1 marzo di quest’anno. Secondo l’interrogante, la con-

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venzione “prefigurava la nascita di un IZS parallelo e concorrente”. Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato una risoluzione per dare tempi certi al riordino dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo. L’aula ha dato mandato al presidente Gianni Chiodi di procedere per superare l’attuale commissariamento che dura da oltre 20 anni. La risoluzione impegna il presidente Chiodi anche a sollecitare la regione Molise ed il ministero della Salute per procedere con la ricomposizione del Cda dell’istituto e con la nomina del nuovo direttore che dovrà avvenire nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il 30 aprile 2012. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, e il Governatore, avrebbero individuato il nuovo direttore generale in Maria Caramelli dell’Istituto zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Designato nel Cda dal Ministero anche il Presidente del Sivemp Aldo Grasselli.

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A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

SESSIONI PROFESSIONALI SALA DELL’ARCO - PARTECIPAZIONE GRATUITA AGGIORNAMENTI SULLA SICUREZZA DEL LAVORO

RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE

PRACTICE MANAGEMENT

Evento svolto in collaborazione con Ordine dei medici veterinari della Provincia di Rimini

SABATO 9 GIUGNO 2012

SABATO 9 GIUGNO 2012

DOMENICA 10 GIUGNO 2012

P RO G R A M M A S C I E N T I F I C O

P RO G R A M M A S C I E N T I F I C O

P RO G R A M M A S C I E N T I F I C O

SALA DELL’ARCO

SALA DELL’ARCO

SALA DELL’ARCO

RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE con Daria Scarciglia

PRACTICE MANAGEMENT

SICUREZZA SUL LAVORO con Carlo Pizzirani

Chairperson: Marco Viotti Chairperson: Carlo Pizzirani 9.00 Liberalizzazioni: vantaggi per le strutture gestite dal management Massimo Serreri (I)

Chairperson: Giorgio Neri 9.00 La valutazione dei rischi Carlo Pizzirani (I)

14.00 Che cos’è la responsabilità civile professionale? Daria Scarciglia (I)

9.40 COMUNICAZIONI BREVI 9.40 L’impiantistica a norma di legge Carlo Pizzirani (I)

14.40 Prevenire la responsabilità: il consenso informato, la scienza e la coscienza Daria Scarciglia (I)

10.20 PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

11.00 La pubblicità: indagine su forme e costi nel 2012 Bartolomeo Borgarello (I)

10.20 PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

15.20 Ci scrive l’avvocato del cliente. Ho la polizza, ma ho ragione: rinuncio a difendermi? Daria Scarciglia (I)

11.00 Dipendenti, collaboratori e tirocinanti: i doveri del datore di lavoro Carlo Pizzirani (I)

11.40 Cosa sia aspetta la clientela dal veterinario: indagine ANMVI Marco Viotti (I) 16.00 Quali soluzioni assicurative? Francesco Amodeo (I)

12.20 PAUSA PRANZO ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

11.40 Sistri: facciamo chiarezza Giorgio Neri (I)

12.20 PAUSA PRANZO ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE 13.40 Mezzi e sistemi per la prevenzione degli incendi Carlo Pizzirani (I)

14.20 Legislazione e obblighi documentali Carlo Pizzirani (I)

15.00 Casi particolari: a domanda risposta Carlo Pizzirani (I)

15.40 TERMINE DEL CONGRESSO

PRACTICE MANAGEMENT

RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE

AGGIORNAMENTI SULLA SICUREZZA DEL LAVORO

SCHEDA D’ISCRIZIONE

SCHEDA D’ISCRIZIONE

Cognome ……………………………………………………………

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Nome …………………………………………………………….……

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Via ………………………………………………………… n. ………

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Città ……………………………………………………………………

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Provincia ………………………………… CAP …………………

Provincia ………………………………… CAP …………………

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Telefono (lavoro) ……………………………………………………

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Fax …………………………………………………………….………

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E-mail …………………………………………………………….……

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Codice Fiscale ………………………………………………………

Codice Fiscale ………………………………………………………

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Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Società organizzatrice dell’evento e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Società organizzatrice dell’evento e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Società organizzatrice dell’evento e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

Firma ………………………………………………………………

Firma ………………………………………………………………

Firma ………………………………………………………………

INFORMAZIONE OBBBLIGATORIA: ❑ Sono gà titolare di qualifica RSPP; conseguita nell’anno ………… ❑ Non sono titolare di qualifica RSPP

Via ………………………………………………………… n. ……… Città …………………………………………………………………… Provincia ………………………………… CAP …………………

SCHEDA D’ISCRIZIONE

Da inviare entro il 18 MAGGIO 2012 alla Segreteria Iscrizioni: Fax 0372 403512 - E-mail: info@scivac.it Oltre tale data sarà necessario presentarsi alla RECEPTION CONGRESSUALE al DESK SALA GRATUITA, consegnare questa scheda, debitamente compilata, per ricevere il Badge che darà il libero accesso alla SALA GRATUITA e all’AREA ESPOSITIVA del 73° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC


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SIVAL Dalle Associazioni

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Sperimentazione: audizione SIVAL al Senato I senatori denunciano tentativi di condizionare l'istituzione parlamentare, "anche con modalità violente di aggressione verbale"

Intervistato dalla giornalista Sandra Magliani di Matrix, il Presidente Massenzio Fornasier ha spiegato il ruolo del veterinario nella protezione degli animali da laboratorio. a 14a Commissione Politiche Unione Europea del Senato ha svolto una serie di audizioni sul recepimento della Direttiva 2010/63. In audizione, il 3 aprile scorso, il Presidente SIVAL, Massenzio Fornasier. La Società Italiana Veterinari per Animali da Laboratorio ha depositato un dettagliato commento sinottico all'articolo 14 (Principi e criteri direttivi per l'attuazione della direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici) della Legge Comunitaria 2011. La SIVAL, che nei giorni scorsi ha aderito all'appello di ricercatori e medici per la libertà di ricerca, considera preferibile per il benessere dell'animale da laboratorio la formulazione del testo comunitario rispetto alle ipotesi di recepimento italiano. Il Presidente Fornasier ha messo in luce il ruolo del medico veterinario nella Direttiva comunitaria e nei criteri di recepimento. Le osservazioni della SIVAL - Associazione Federata ANMVI - sono finalizzate ad evidenziare alcuni aspetti formali e sostanziali del recepimento. I primi portano a considerare l'attuale formulazione dell'articolo 14 ridondante rispetto al testo comunitario, con conseguenti effetti distorsivi dell'intento regolatorio originale del Legislatore Europeo. I secondi, evidenziano come alcuni interventi apportati in sede di dibattito parlamentare risultino controproducenti rispetto al perseguimento del benessere animale, obiettivo che risulta più garantito dal testo della Direttiva 2010/63/UE che dall'articolo 14. Per quanto di competenza della 14a Commissione, l'attuale formulazione dell'articolo 14, oltre ad eccedere i limiti del recepimento, espone l'Italia ad una attuazione singolare ed arbitraria, con esiti contrari allo spirito di armonizzazione delle norme europee che pervade la Direttiva 2010/63/UE. La Commissione ha proseguito le audizioni sul recepimento della Direttiva 2010/63. con rappresentanti di AIFA, Farmindustria, ISS e la Direzione Generale della Sanità Animale del Ministero della Salute. Nella seduta del 4

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aprile, il Senatore D'Ambrosio Lettieri ha giudicato il testo dell'articolo 14 “viziato da palesi criticità ed incongruenze", giudicando “prioritario che la Commissione, ed il Senato nel suo complesso, vengano informati in maniera approfondita e ponderata sulle implicazioni che potrebbero derivare dall'adozione sic et simpliciter dell'attuale formulazione dell'articolo 14 - coinvolgendo, eventualmente, lo stesso Ministro della Salute - soprattutto in considerazione della campagna mediatica messa in atto da alcuni organismi della società civile per condizionare, anche con modalità violente di aggressione verbale, l'istituzione parlamentare". La presidente della 14a Commissione, Sen Rossana Boldi, considera "carente non solo la formulazione dell'articolo 14, ma anche il relativo parere espresso dalla Commissione Sanità del Senato, che sembra non abbia valutato attentamente le conseguenze che potranno essere provocate da una pedissequa conferma di questo articolo nel secondo passaggio parlamentare del relativo disegno di legge". La senatrice Marinaro ha messo in rilievo "come la direttiva 2010/63/UE si inscriva, relativamente al settore che intende disciplinare, nella finalità di attuazione del mercato interno nell'ambito dell'Unione, cercando di garantire pari opportunità tra i ricercatori europei, nonché realizzando, rispetto alla precedente direttiva del 1986, anche una notevole evoluzione culturale per quanto riguarda la protezione degli animali". Partendo da tale assunto - ha dichiarato - occorre prendere atto che, nel recepimento della suddetta direttiva ad opera della Camera dei deputati, si ravvisano aspetti problematici, rispetto ai quali sarebbe necessario intervenire, soprattutto dal versante diretto dell'Esecutivo". In proposito, il 4 aprile scorso ha svolto un'audizione la dottoressa Gaetana Ferri, Direttore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario, accompagnata da Rodolfo Lorenzini, Direttore del Servizio biologico e gestione della sperimentazione animale dell'ISS. La dirigente ministeriale ha suggerito la formulazione di un emendamento condiviso, circoscritto all'attuazione della direttiva europea. ■

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Primo incontro di Medicina Felina Due ospiti d’eccezione per parlare di FLUTD e disturbi comportamentali di STEFANO BO Presidente Senior SIMEF omenica 18 Marzo 2012 è stata inaugurata a Cremona la programmazione 2012 prevista da SIMEF. L’evento che proponeva come tema “FLUTD e disturbi comportamentali, quali interazioni possiamo aspettarci” e che si è svolto al termine del Corso di Medicina Felina organizzato da SCIVAC, ha avuto l’onore di avere come relatrici la Dr.ssa Danielle Gunn-Moore, una vera esperta del settore e già apprezzatissima in altre occasioni congressuali in Italia, e la Dr.ssa Clara Palestrini, Professore Aggregato presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano, Dipl. ECVBM-CA e responsabile dell'Ambulatorio per i Problemi Comportamentali del cane e del gatto presso la medesima Facoltà. La giornata, che ha visto la partecipazione di circa un centinaio di colleghi, si è svolta anche grazie alla sponsorizzazione di Royal Canin, che ha gentilmente offerto il servizio di traduzione simultanea. Nel corso della giornata sono stati illustrati i sintomi delle malattie che coinvolgono il tratto urinario inferiore del gatto (LUTS): frequenti tentativi o difficoltà di minzione, urinazione in luoghi non appropriati della casa, vocalizzazioni e urina striata di sangue. Questi segni, che non sono specifici per una particolare patologia, si possono osservare

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in gatti con calcoli vescicali, infezioni batteriche del tratto urinario, neoplasie, o altre lesioni occupanti spazio nella vescica. In circa due terzi di questi casi tuttavia i veterinari non sono in grado di trovare una causa specifica per i segni clinici e quindi chiamano questa sindrome “cistite idiopatica felina (FIC)”. L'anamnesi è fondamentale nell’approccio decisionale alle indagini diagnostiche più importanti, rammentando sempre che è importantissimo ottenere anche una anamnesi ambientale, soprattutto per quei gatti in cui la FIC è la diagnosi più probabile. Le diagnosi differenziali per le LUTS in gatti di qualsiasi età includono quindi: FIC (oltre il 75% dei casi), urolitiasi, problemi comportamentali, e infezioni del tratto urinario. Argomenti sui quali si è soffermata molto la Dr.ssa Gunn-Moore sono stati il fatto che il rischio di infezione del tratto urinario aumenta con l'età (sopra i 10 anni), e che la cristalluria può essere osservata in molti gatti senza segni riferibili a patologie del tratto urinario inferiore, e che può anche non avere un significato clinico. Inoltre ha ricordato che la FIC è la patologia più frequente nei gatti giovani-di media età (2-8aa) arrivando sino al 90% dei casi. È sempre comunque necessaria l'analisi delle urine e l’urocoltura in tutti i gatti che presentano LUTS ricorrenti mai valutati prima. È importantissimo inoltre che le urine vengano esaminate in prima battuta direttamente dal clinico, almeno per quanto riguarda la pre-

senza di cristalli (entro 30 minuti-1ora). Concordi nell’eziologia, entrambe le relatrici hanno individuato nello STRESS quel particolare fattore scatenante che innesca interazioni complesse del sistema nervoso simpatico ed endocrino determinando di fatto la cistite. Per le UTI, con o senza litiasi, semplicemente non esiste una terapia efficace se non è stata effettuata una diagnosi corretta, che deve necessariamente comprendere l’esame batteriologico delle urine. L’uso di antibiotici non necessari può portare rapidamente allo sviluppo di ceppi batterici resistenti, in particolare E. coli. Infine, per trattare al meglio questi pazienti, e importante che i medici comprendano come questa sindrome non sia semplicemente una "patologia a scala" gestibile con una semplice dieta o terapie farmacologiche. Secondo le osservazioni delle relatrici esiste sempre u-

na sindrome dolorosa; quindi durante gli episodi acuti occorre prescrivere sempre un trattamento analgesico. Questo trattamento può essere utile anche per aiutare a ridurre l'ansia osservabile durante le riacutizzazioni della patologia. La dr.ssa Gunn-Moore utilizza preferibilmente la buprenorfina (0,03 mg/kg PO due volte al di per 4 giorni) . Inoltre bisogna analizzare l'ambiente domestico del paziente perché per molti dei gatti con FIC il fornire un ambiente "arricchito" è fondamentale per ridurre lo "stato di intensa attività" simpatica prolungando l'intervallo tra un episodio e l'altro: cassette per lettiera, aree di posizionamento tranquille e facilmente accessibili della casa, cibo di qualità (preferibilmente umido) e acqua a volontà sono i fattori che fanno la differenza tra un gatto che si ammala ed uno sotto controllo, rammentando tuttavia che le recidive vi saranno quasi sempre. ■

Società di Riproduzione: al via la programmazione Sempre più consolidata la collaborazione fra SIRVAC e SIMEF di MARIA CARMELA PISU Presidente SIRVAC l 31 marzo scorso si è tenuto a Cremona l’incontro della Società Specialistica di Riproduzione degli animali da Compagnia dal titolo “Aggiornamenti in Riproduzione felina: nuove tecniche e nuove terapie”. L’incontro era aperto anche ai soci della Società Specialistica di Medica Felina che hanno partecipato numerosi nonostante l’argomento trattato potesse apparire molto elitario e settoriale. L’attenta partecipazione sia dei Soci SIRVAC sia dei Soci SIMEF ha dimostrato che l’interesse verso la riproduzione felina sta aumentando anche in conseguenza dell’aumento del numero di allevamenti e della crescente coscienza e richiesta da parte degli allevatori stessi. La dott.ssa Pisu, attuale Presidente SIRVAC, ha aperto i lavori ricordando i principi della fisiologia della riproduzione nella gatta e concentrando l’interesse sulle peculiarità e sulle differenze rispetto alla cagna con la quale si ha solitamente più confidenza. Il prof. Daniele Zambelli ha poi affrontato e spiegato con precisione e con estrema atten-

L’ormai consolidata collaborazione tra SIRVAC e SIMEF si ripeterà anche nel secondo semestre quando sarà la Società di Medicina Felina ad ospitare i Soci SIRVAC in occasione dell’incontro del 3 Novembre dal titolo “Un piccolo paziente, un grande impegno: il gattino pediatrico” subito seguito, il 4 novembre, dall’incontro SIRVAC “La riproduzione selezionata e le patologie genetiche”. ■

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CORSO DI ANESTESIOLOGIA A BOLOGNA zione agli aspetti pratici, le nuove tecniche per il prelievo e la valutazione del materiale seminale nel gatto e le tecniche di inseminazione intravaginale ed intrauterina nella gatta. La mattinata si è conclusa con un’interessantissima relazione del Prof. Zambelli sulle differenze tra “Gonadectomia pre o post puberale” che ha aperto un’interessantissima discussione sulla sterilizzazione in generale coinvolgendo tutti i partecipanti. Dopo la pausa pranzo che, complice la splendida giornata primaverile, è stata anche un momento per scambiare idee e opinioni ri-

scaldati dal sole, i lavori son ripresi con la relazione della dott.ssa Pisu sui nuovi protocolli farmaceutici disponibili per la riproduzione nella specie felina. Le numerosissime domande che si sono susseguite sia dopo ogni relazione sia al termine della giornata hanno dimostrato che l’argomento trattato può avere grandi sviluppi non solo per chi si occupa da sempre in modo specialistico di Riproduzione dedicandosi soprattutto alla specie canina, ma anche per chi si occupa di Medicina Felina senza essersi curato per ora dell’aspetto riproduttivo.

abato 12 e Domenica 13 Maggio p.v., nell’ambito dell’attività di aggiornamento, il Circolo Veterinario Bolognese federato ANMVI con il Patrocinio dell’Ordine del Medici Veterinari della Provincia di Bologna organizza a Bologna presso il Savoia Hotel Regency in Via Pilastro n.2 un corso di Anestesiologia “Introduzione all’anestesia del cane e del gatto”. Il Responsabile scientifico dell’evento è la Dott.ssa Laura Frisini, relatore il Dott. Christian Cavassi.

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SCIVAC Marche Dalle Associazioni

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Corso di patologia clinica Delegazione riunita a Senigallia dal 30 marzo al 1 aprile di GUALTIERO WALTER CROTTI Vicepresidente Scivac Marche i è tenuto presso l’Hotel City di Senigallia (Ancona) dal 30 marzo al primo aprile il Corso Regionale di Patologia Clinica organizzato dalla Delegazione SCIVAC Marche. Relatori del corso sono stati il Prof. Saverio Paltrinieri e il Dott. Walter Bertazzolo entrambi diplomati all’European College of Veterinary Clinical Pathology (EVCPC), noti esperti con un valido curriculum e sempre graditi ai colleghi per la loro chiarezza e disponibilità. La Delegazione SCIVAC Marche è particolarmente grata alla Royal Canin, Main Sponsor dell’evento, che, ancora una volta, ha gentilmente offerto una cena a tutti i partecipanti in un ristorante tipico sul mare contribuendo a rendere più conviviale lo svolgimento del corso. Un ringraziamento anche all’Eukanuba, presente in sala con il proprio stand. Il corso si è svolto secondo una formula ampiamente sperimentata, trattandosi del quarto corso organizzato dalla Delegazione, basata su tre giorni di corso svolti nel fine settimana in un Hotel posizionato sul lungomare di Senigallia, con pause caffè e pranzo inclusi nella quota di iscrizione. Ancora una volta il corso è stato baciato da un sole primaverile che ha consentito ai partecipanti di sfruttare la spiaggia per qualche passeggiata. Se alla suggestiva location aggiungiamo la presenza dei due relatori di indubbia qualità e l‘argomento di sicuro interesse, sviluppato con taglio pratico immediatamente spendibile nella propria attività professionale, si comprende il successo dei nostri corsi regionali, nei quali il numero di richieste è sempre superiore ai posti disponibili. Consideriamo inoltre che la quota di iscrizione può essere mantenuta adeguata grazie al sostegno degli Sponsor, all’instancabile impegno dei delegati regionali e agli accordi presi con i ristoratori per periodi al di fuori della stagione turistica. Un ulteriore contenimento delle spese per i partecipanti che provengono dalla regione è dato dalla vicinanza al proprio domicilio che permette di evitare le spese alberghiere. Tornando al Corso di Patologia Clinica, bisogna specificare che Bertazzolo e Paltrinieri hanno in verità lasciato ben poco tempo ai partecipanti per passeggiate sul lungomare… Con un ritmo serrato hanno infatti tenuto fede all'impegno di trattare in tre giorni i più importanti argomenti di patologia clinica, dall'ematologia alla biochimica clinica, dalla metodologia diagnostica mirata alle varie sindromi e patologie di apparato, a quella per le malattie infettive. Nonostante la vastità del programma e la complessità dei vari argomenti, i relatori sono riusciti a chiarire dubbi offrendo validi suggerimenti per la scelta ragionata del possibile iter diagnostico adeguato. È estremamente importante sapere cosa dover richiedere al laboratorio, per arrivare rapidamente a risposte mirate in un ragionamento diagnostico, al fine di non perdere tempo per il paziente, risparmiare energie personali e risorse economiche del proprietario. Le attese per questo corso sono state quindi soddisfatte dai relatori, che ringraziamo per

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l‘eccellente qualità del lavoro svolto. Un po’ spremuti, ma sicuramente soddisfatti, i colleghi partecipanti hanno espresso giudizi estremamente positivi sulla qualità del corso e sull'organizzazione. Da segnalare che circa la metà dei partecipanti proveniva da fuori regio-

ne a sottolineare l’interesse crescente dei colleghi per i corsi regionali, che rendono capillare la diffusione della continuing education marcata SCIVAC. Il prossimo appuntamento della Delegazione

Regionale SCIVAC Marche, in collaborazione con la SIVAE, è previsto il 29 aprile, presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Camerino, e avrà come tema “La corretta nutrizione delle piu comuni specie di rettili”. ■


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in collaborazione con

ANIMALI ESOTICI con ANGELA LENNOX dagli Stati Uniti

CHIRURGIA con GILLES DUPRÈ dall’Austria

Diplomata presso l’American Board of Veterinary Practitioners nel 2003 è Professore Associato presso la Purdue University dove insegna medicina degli animali esotici sia agli studenti che ai technicians. È editor del Rabbit and Rodent Dentistry Handbook e autore del testo Clinical Radiology of Exotic Companion Mammals.

Diplomato all’European College of Veterinary Surgeons ottiene anche il Diploma in chirurgia pneumologica umana e chirurgia in toracoscopia. Attualmente capo del dipartimento di chirurgia per piccoli animali dell’Università di Vienna.

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI con GABRIELA SEILER dagli Stati Uniti Diplomata all’ECVD lascia la Svizzera per gli Stati Uniti, dove attualmente è Professore Associato di Radiologia presso la North Carolina State University. Aree d’interesse: ecografia, tomografia computerizzata, intensificazione del contrasto in ecografia e diagnostica per immagini del cancro.

GASTROENTEROLOGIA con ROBERT WASHABAU dagli Stati Uniti

MEDICINA FELINA torna MARGIE SCHERK dal Canada

Diplomato ACVIM è lo specialista più esperto in disturbi della motilità gastrointestinale, suo principale interesse di ricerca.

Votata alla medicina felina. Ha fondato nel 1986 a Vancouver una clinica per soli gatti diplomandosi all’American Board of Veterinary Practitioners in Feline Practice. L’abbiamo già ospitata ma siamo onorati di poterla riascoltare perché davvero Margie non ci stanca.

MALATTIE RESPIRATORIE con LYNELLE JOHNSON dagli Stati Uniti

ODONTOSTOMATOLOGIA con JENNIFER RAWLINSON dagli Stati Uniti

OFTALMOLOGIA con DAVID MAGGS dagli Stati Uniti

ORTOPEDIA con STEVEN C. BUDSBERG dagli Stati Uniti

Diplomata all’American College of Veterinary Internal Medicine ottiene una borsa di studio dal National Institute of Health Heart, Lung and Blood Institute per studiare gli effetti dell’esercizio fisico sulla funzione vascolare polmonare. Phd in Fisiologia è anche autrice del recente testo Clinical Canine and Feline Respiratory Medicine.

Giovane e brillante diplomata all’American Veterinary Dental College è oggi a capo del dipartimento di odontostomatologia e Chirurgia orale della Corneille University. I suoi interessi di ricerca sono gli effetti sistemici della malattia parodontale nel cane e nel gatto e lo sviluppo di nuove tecniche di estrazione per il cavallo.

Dall’Australia al Regno Unito per fermarsi poi nel corpo docenti della California-Davis University. Il dr Maggs tra i tanti impegni è anche Autore del Slatter’s Fundamentals of Veterinary Ophthalmology. I suoi interessi principali sono le malattie oculari infettive con un focus particolare sulla gestione dei gatti con herpesvirus felino.

Dopo la laurea riceve un Master di ricerca in anatomia comparata dalla Washington State University diplomandosi in seguito al College di Chirurgia veterinaria. Oggi è professore e Direttore del dipartimento di Ricerca Clinica dell’Università della Georgia.

PRE-ISCRIZIONE E QUOTA AGEVOLATA ENTRO IL 28 APRILE 2012


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72° SCIVAC Dalle Associazioni

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di MONICA VILLA opo lo spoglio delle schede di valutazione dei partecipanti al 72° Congresso SCIVAC possiamo davvero ufficializzare il successo di un evento che sin dal suo nascere ha suscitato l’entusiasmo del Comitato Scientifico Congressuale che, nelle persone di Walter Bertazzolo, Federico Fracassi, Paola Gianella, Ugo Lotti e Paola Scarpa, ha speso energie credendoci senza nessuna esitazione. Il presidente SCIVAC nel ringraziare relatori e comitato scientifico ha così definito l’atmosfera che si è respirata nelle tre giornate di congresso: “… si palpava un clima “effervescente” assolutamente non facile da ottenere in un evento di tale portata…” Una bella scossa per la Medicina Interna che Federico Fracassi ha voluto dare sin dalla sua personale e sentita introduzione al Congresso, svoltosi a Milano dal 23 al 25 Marzo 2012 su due sale: la più grande (800 posti) per un livello di Continuing education, la più piccola (250 posti) dedicata invece ad una sessione più specialistica. Novità la parentesi interattiva “Fai tu la diagnosi!” ovvero la presentazione di un caso clinico completo seguito da una votazione del pubblico con cartoncini colorati per decidere la sequenza diagnostica… una scommessa per chi ha sviluppato il programma, una scommessa che ha incontrato il consenso di molti nonostante la resistenza e l’imbarazzo del singolo individuo nell’esporsi in una così grande platea … Un segnale comunque della volontà di sperimentare nuove dinamiche, nuovi metodi di apprendimento prendendo spunto anche dai Congressi di Medicina Umana. Un Congresso nato dall’idea di voler attribuire il giusto spazio alla Medicina Interna e nel valorizzare il ruolo del medico internista, spesso visto come il veterinario “generico”, il “non specialista”. Definizioni obsolete e decisamente non corrette È da questa volontà che si è deciso di riorganizzare la SIMIV che da quest’anno, come ricordato da Fracassi, accoglierà in sé la Società di Gastroenterologia e di Nefrologia. Ciò permetterà di trattare, negli incontri della società, i vari argomenti nel modo più trasversale possibile partendo dal generale e andando a finire al particolare. È con questo spirito che il Comitato Scientifico ha pensato al 72° Congresso SCIVAC: partire da sintomi estremamente generici quali la dispnea, il vomito, la diarrea, la pu/pd, ecc. per andare successivamente a sviscerare gli aspetti più specialistici di ciascuna branca della medicina interna ovvero riportare quello che quotidiana-

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Nella foto il Dr. Tony Glaus, Capo della Cardiology Vetsuisse Faculty dell’Università di Zurigo e Berna.

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Il medico veterinario internista non è un “generico” 920 partecipanti al Congresso SCIVAC di Milano hanno dimostrato l’importanza della medicina interna

mente è la pratica negli ambulatori. Un sentito ringraziamento va a tutti i relatori ma in particolar modo ai relatori Italiani (Marco Bertoli, Enrico Bottero, Davide De Lorenzi, Federico Fracassi, Marco Poggi, Giliola Spattini, Federica Rossi, Luigi Venco) che come evidenziato dalle valutazioni dei partecipanti hanno presentato relazioni di grande li-

vello scientifico suscitando i plausi dell’ampia platea. Ma Milano quest’anno non è stato solo un evento formativo. Accanto alla scienza alcune delle Aziende che ci hanno supportato come Sponsor hanno creato “rumore” con aperitivi, pranzi e musica coinvolgendo molti dei veterinari … e anche tra i più scettici qualcuno ha ceduto facendosi ritrarre per

scoprire la propria somiglianza con cani o gatti. Ringraziamo quindi lo spirito di Bayer, MSD e Virbac sempre molto attenti ai veterinari e ringraziamo anche Royal Canin per averci supportato nell’accoglienza dei nostri relatori. Arrivederci a Rimini, nel Nuovo Centro Congressi per un nuovo appuntamento tutto da scoprire. ■


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26 Dalle Associazioni SIVAE

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Firmata la convenzione per il marcaggio di migliaia di testudo Duecentocinquanta Soci insieme alla Facoltà di Perugia e al MinAmbiente per la protezione della specie di MARCO BEDIN Presidente SIVAE a Società Italiana Veterinari per Animali Esotici ha firmato una convenzione con l’Università degli Studi di Perugia per il marcaggio di più di 4700 esemplari di cheloni del genere testudo (graeca, hermanni, marginata) nati nel 2011. Supporto operativo del progetto saranno 250 Soci SIVAE, resisi disponibili su tutto il territorio nazionale, insieme

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ad altri 15 Colleghi della SIVASZoo. È il Ministero dell’Ambiente (Direzione Generale per la protezione della Natura e del Mare) a richiedere l’inoculo di microtrasponder, essendo stabilito che - dal 1 gennaio 2012 - per la marcatura di esemplari vivi del genere Testudo si utilizzerà un radiosegnalatore a microcircuito non modificabile e non più la foto-marcatura.

UNA GRANDE OCCASIONE Le attività di identificazione si completeranno nell’arco di un anno, per concludersi nel marzo del 2013. È evidente la nostra scelta di

non contingentare il numero di Colleghi di supporto al marcaggio (le autorità competenti indicavano in 15 il numero di professionalità utili alla copertura del progetto), ma di aprire le adesioni a tutti i Soci SIVAE e di stilare un elenco alfabetico “aperto”, ordinato per regione e provincia, al quale attingeranno i comandi del Corpo Forestale in relazione al numero di soggetti a cui applicare il microchip. Sarà quindi l’autorità competente a prendere contatti diretti con i nostri Soci sulla base delle esigenze territoriali. Non tutti i presenti sulla lista potranno essere contattati,

ma consideriamo questo progetto come l’inizio di una proficua collaborazione con le istituzioni e come una grande occasione per dimostrare la ricchezza di competenze professionali e la capacità organizzativa della nostra Società.

ASPETTI PRATICI È presumibile che il marcaggio venga effettuato presso i comandi o le stazioni territoriali del CFS in modo tale che gli agenti, pubblici ufficiali, possano presenziare all’applicazione. In questo senso, chi ha dato la sua disponibilità avrà facoltà di rispondere positivamente o negativamente all’eventuale invito a recarsi (è bene sapere che non vi sarà alcun rimborso spese per la trasferta) presso i comandi per applicare i microchip.

REMUNERAZIONE I microchip sono stati acquistati dal Dipartimento di Patologia, Diagnostica e Clinica Veterinaria di Perugia attraverso apposito finanziamento ministeriale e verranno distribuiti ai medici veterinari incaricati su chiamata dal Corpo Forestale. Il compenso per la prestazione medico veterinaria verrà liquidato direttamente dal proprietario degli esemplari. Ai Soci aderenti al progetto abbiamo inviato una comunicazione dettagliata sugli aspetti fiscali e amministrativi delle attività.

ATTO MEDICO Sulla nuova procedura si è espressa favorevolmente la Commissione Scientifica della CITES di cui è membro effettivo il Prof. Oliviero Olivieri del Dipartimento di Patologia, Diagnostica e Clinica Veterinaria della Facoltà di Perugia. La nuova modalità di identificazione richiede l’intervento di medici veterinari, trattandosi - come asserito dal Ministero della Salute - di atto medico veterinario. La marcatura con radiosegnalatore dovrà essere effettuata entro il primo anno di vita.

FORMAZIONE

Information http://www.reptilevet.eu/ Contact: conference@reptilevet.eu

Verrà inoltre organizzato un corso, propedeutico all’applicazione dei microchip, presso l’Università di Perugia mediante una collaborazione SIVAE, SIVASZoo, Ministero dell’Ambiente, Ministero della Salute e Università a cui consigliamo vivamente di partecipare. Il programma del corso verterà sulle procedure pratiche di applicazione del microchip e sulle procedure amministrative che saremo chiamati ad espletare in seguito al marcaggio. Da quest’anno, il rilascio dei certificati è subordinato all’applicazione del radiosegnalatore a microcircuito non modificabile. I certificati con foto marcatura dovranno essere sostituiti alla scadenza con un nuovo certificato da richiedersi al Servizio CITES territorialmente competente, previo inserimento del radiosegnalatore. Le denunce di nascita in cattività si intendono acquisite solo a seguito della formale comunicazione degli estremi della marcatura. Sarà particolarmente qualificante per i nostri Soci disporre non solo delle conoscenze professionali, ma anche del contesto normativo in cui si inseriscono i nostri atti medici. ■


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Delegazioni Dalle Associazioni

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La cultura conquista il Sud… L’aggiornamento scientifico si spinge oltre i confini lombardi olti sono gli eventi che SCIVAC organizza in diverse parti d’Italia; la programmazione di SCIVAC e quella di tutte le altre società affiliate ANMVI (SIVE, SIVAE, SIVAR, AIVEMP) non si ferma infatti solo a Cremona. Nel corso dell’anno sono numerosi i corsi pratici, i corsi introduttivi e i seminari che vengono organizzati in tutte le regioni italiane grazie al supporto dei Delegati Regionali. L’appuntamento è fisso con due seminari all’anno che sono organizzati generalmente nei capoluoghi di Regione e che sono gratuiti per tutti i soci SCIVAC. Come sempre il livello scientifico è indiscutibilmente altissimo e vengono trattate tutte le discipline della Medicina Veterinaria dando così la possibilità di essere aggiornati, senza dover sostenere onerosi costi di viaggio e alloggio fuori dalla propria regione. Ricordiamo inoltre che Lazio, Marche, Sicilia, Sardegna e Puglia sono sede dei corsi pratici che non hanno nulla da invidiare a quelli che si svolgono in sede a Cremona.

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CORSI REGIONALI 22-24 giugno - SASSARI - Corso di Cardiologia 5-7 Ottobre - BARI - Corso di Ortopedia traumatologica 12-14 Ottobre - ROMA - Corso di Citologia 9-11 Novembre - RAGUSA - Corso di Patologia Clinica SEMINARI REGIONALI SCIVAC Abruzzo: 6 Maggio - Professione: Oncologo - Laura Marconato 11 Novembre - Chirurgia del rene e uretere. Sfida possibile? - Stefano Nicoli Basilicata: 24 Giugno - Approccio al paziente cardiopatico - Marco Poggi Calabria: 1° Aprile - La chirurgia dell’apparato respiratorio - Luca Formaggini 25 Novembre - La tanto temuta neurologia nel gatto - Alberta De Stefani Campania: 7 Ottobre - La tanto temuta neurologia nel gatto - Alberta de Stefani Lazio: 18 Novembre - Quando l’ecografia è urgente: L’ecotomografia nelle situazioni di emergenza - Gian Marco Gerboni Marche: 7 Ottobre - Quando l’ecografia è urgente: L’ecotomografia nelle situazioni di emergenza - Gian Marco Gerboni Molise: 20 Maggio - Il pancreas endocrino Federico Fracassi Puglia: 5-6 Maggio - Corso: tutto quello che devi sapere in diagnostica per immagini nella tua attività pratica - Giliola Spattini 11 Novembre - Il rischio perioperatorio - Paolo Franci Sicilia: 6 Maggio - Riproduzione nei piccoli animali - Giovanni Majolino Toscana: 29 Aprile - Il gatto ha troppo spirito per non avere cuore: una giornata insieme sulla cardiologia felina - Luca Ferasin 25 Novembre - La chirurgia dell’apparato respiratorio - Luca Formaggini Umbria: 22 Aprile - Quello che il medico veterinario di base deve sapere per risolvere la maggior parte dei problemi oculistici - Claudio Peruccio 2 Dicembre - Il paziente è anemico e adesso? Una guida semplice all’approccio delle anemie nella pratica ambulatoriale - Magda Gerou-Ferriani

SEMINARI REGIONALI SIVAE (GRATUITI ANCHE PER I SOCI SCIVAC) Marche: 29 Aprile 2012 - Corretta nutrizione nelle più comuni specie di rettili Puglia: 16 Settembre - C’è un rettile in sala d’attesa! CORSI INTRODUTTIVI 24-25 Novembre - ROMA - Medicina Interna SEMINARI E CORSI AIVEMP 14 settembre - ROMA - Corso: Criticità emer-

se nell’applicazione dei regolamenti CE 882 e 854 16 ottobre - PORTICI (NA) - Corso: Infezioni da E. coli verocitotossici: importanza del controllo in allevamento nella prevenzione del rischio di trasmissione alimentare 28 settembre - PALERMO - Seminario: Pulizia, disinfezione e disinfestazione 28 novembre - PORTICI (NA) - Seminario: Zoonosi e rischi per la salute pubblica 25/26 maggio - ENNA - Seminario: Acqua e sanità pubblica veterinaria

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Seminari SIVE 13 Aprile - ROMA - Seminario Nazionale - Status dell’equide ed impianto normativo di riferimento per l’uso del farmaco” 14 Aprile - ROMA - Seminario Gruppo di Studio di Medicina Interna/Sportiva: “NOZIONI DI BASE IN MEDICINA SPORTIVA EQUINA” Da non dimenticare un altro appuntamento importante: il Congresso Nazionale SCIVAC a Giardini Naxos (ME) dal 13 al 15 Luglio: Incidenti ed emergenze in anestesia: quando prevenire non basta, gratuito per tutti i Soci SCIVAC 2012. Per essere sempre aggiornati sugli eventi è possibile consultare il sito www.scivac.it ■


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28 Info Regioni Randagismo

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Nutrire i randagi non può essere vietato Bocciata l’ordinanza “affama randagi” l Tar di Lecce, interpellato dalle associazioni animaliste, ha censurato l’ordinanza del sindaco di San Vito dei Normanni (Br), Alberto Magli, con la quale “è fatto divieto nel perimetro urbano di somministrare cibo ad animali vaganti sul territorio”. Accolto il ricorso delle associazioni contro il provvedimento del sindaco di San Vito dei Normanni che impediva di nutrire gli animali, dopo l’allarme infezioni partito dalla Asl.

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Per il giudice, “il divieto, rivolto alla popolazione locale tutta, di offrire alimenti agli animali randagi appare in contrasto sia con la legge regionale sia con la legge quadro nazionale n. 281/91, dettata a prevenzione del randagismo e a tutela degli animali d’affezione”. La sentenza rileva inoltre che “l’ordinanza impugnata trova il proprio fondamento nella relazione dell’Asl che richiede il blocco della distribuzione di cibo in ambito urbano, poi-

ché è stato rilevato un aumento dell’imbrattamento del suolo pubblico con conseguente aumentato rischio di trasmissione di infestioni da ecto ed endo parassiti alla popolazione”. “In realtà, l’Asl non ha fornito alcuna prova o studio comprovante l’affermazione sopra riportata - dichiara il Giudice - e comunque, si ricorda che spetta proprio all’Asl programmare le limitazioni e il controllo delle nascite attraverso la profilassi non solo de-

gli animali domestici ma anche e soprattutto degli animali randagi”. L’ordinanza sindacale fu emanata il 7 novembre scorso dal Comune brindisino. La reazione del primo cittadino, responsabile per l’igiene urbana, alla relazione dell’Asl fu immediata, tanto quanto quella della “Lega per l’abolizione della caccia” e l’associazione “Earth” che presentarono ricorso. ■

RICHIAMO PER VENDOLA ’Eurodeputato Andrea Zanoni ha scritto a Nichi Vendola, governatore della Puglia, sui casi di maltrattamento dei cani randagi e inadeguatezza di molti rifugi per cani segnalategli da cittadini e associazioni: “Mi appello alla sua sensibilità affinché possa fare luce sul grave problema del maltrattamento dei cani randagi in Puglia e predisporre azioni concrete che portino ad una soluzione definitiva”. Zanoni chiede a Vendola un’indagine approfondita su quanto “emerso dai lavori della Commissione consiliare di indagine sull’applicazione della legge regionale 3 Aprile 1995 n. 12, Interventi per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”. “Le segnalazioni che ricevo parlano di cani randagi denutriti, spesso maltrattati, feriti e a volte addirittura lasciati morire nell’indifferenza generale - scrive Zanoni - E poi molte critiche anche sullo stato di molti rifugi per cani pugliesi, dove i cani vivono spesso in condizioni di eccessivo sovraffollamento, soffrendo di denutrizione, mancanza di cure veterinarie e dei requisiti igienici di base, talvolta perfino senza rifugi, trovandosi così esposti alle intemperie”. Zanoni ricorda nella sua missiva che è possibile destinare una parte delle sanzioni amministrative comminate in violazione del nuovo Codice della Strada alla gestione del fenomeno del randagismo (Deliberazione n. 142/2011/PAR della Sezione Regionale di Controllo per il Lazio della Corte dei Conti). “Mi auguro che anche per lei, come per me, sia importante e urgente risolvere in modo efficace e decisivo il grave problema della gestione dei randagi in Puglia – conclude Zanoni - Problema che non può e non deve essere demandato alle sole forze di volontari appassionati e motivati, ma necessita di un ulteriore sforzo da parte delle autorità competenti”. (fonte: AndreaZanoni.it)

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Dalle Aziende

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Leishmaniosi canina ESTEVE Veterinaria ha effettuato in Spagna il lancio di LEISGUARD® a leishmaniosi è una patologia canina grave causata da un parassita, Leishmania spp., che causa il decesso di molti degli animali colpiti. ESTEVE Veterinaria, dopo dieci anni di ricerche, ha presentato LEISGUARD®, il primo farmaco per la prevenzione ed il trattamento della leishmaniosi canina, efficace indipendentemente dall’età e dalla razza del cane, in occasione del II Simposio ESTEVE ‘Nuovo approccio alla diagnosi, trattamento e prevenzione della leishmaniosi canina’, organizzato nel contesto del XXIX Congresso Annuale AMVAC (Madrid, Marzo 2012). I risultati degli studi clinici effettuati su cani di 20 razze diverse, dimostrano che LEISGUARD® riduce di 7,2 volte il rischio di sviluppare la malattia, che costituisce uno dei principali motivi di preoccupazione dei proprietari di animali da compagnia e dei veterinari. Si calcola che in Spagna il 7% della popolazione canina totale sia infettata dalla Leishmania, ed in alcune regioni questo valore arriva al 40%. Nell’area Sud-Est dell’Europa, vi sono almeno 2,5 milioni di cani infetti, e si sta osservando un aumento generalizzato della prevalenza. Probabilmente, la leishmaniosi è la patologia canina più importante del bacino mediterraneo. La gravità dell’infezione e la sua evoluzione dipendono dalla risposta immunitaria del cane. LEISGUARD® ha un effetto diretto sul sistema immunitario dell’animale, potenziandone la risposta cellulo-mediata: questo permette di combattere in modo più mirato ed efficace l’infezione. ESTEVE ha sviluppato una formulazione specifica il cui principio attivo è il domperidone, un derivato benzimidazolico antagonista della dopamina, che blocca specificamente i recettori dopaminergici D2 a livello periferico, con attività antiemetica e procinetica, che non presenta effetti extrapiramidali e possiede un elevato margine di sicurezza. LEISGUARD® è una sospensione orale che, somministrata alla dose di 1ml per 10 kg di peso direttamente in bocca o miscelata con l’alimento per 4 settimane consecutive, protegge l’80% dei cani sani dal rischio di sviluppare la malattia, mentre diminuisce la gravità dell’infezione, fino addirittura a invertirne il decorso, negli animali che sono già stati infettati da Leishmania.

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EFFICACE IN TUTTI I CANI: SANI ED INFETTI Diversi studi clinici, effettuati su più di 700 cani appartenenti a 20 razze diverse, dimostrano che LEISGUARD® è efficace sia a livello preventivo, che ai fini del trattamento nelle prime fasi della patologia, e non interferisce con alcuna prova diagnostica - elemento essenziale per poter rilevare gli animali infetti nella fase iniziale - né con altre terapie parallele che il veterinario ritenga opportuno impostare. Nei cani sani, sieronegativi, che non hanno mai presentato segni riferibili a leishmania ma che vivono o si sposteranno in una zona endemica (come ad esempio il bacino mediterraneo) e che quindi saranno soggetti a molteplici esposizioni naturali al parassita Leishmania infantum, questo farmaco riduce drasticamente il rischio di sviluppare un’infezione attiva causata da Leishmania e quindi la patologia clinica, stimolando l’immunità celllulo-mediata dell’animale. In questi casi, l’efficacia preventiva attribuibile all’utilizzo combinato di LEISGUARD® con un collare a base di delta-

metrina è del 98%, in base a studi clinici realizzati. Nei cani già infetti, sieropositivi, LEISGUARD® contribuisce alla lotta contro la leishmaniosi, che si trova nelle sue prime fasi, controllando la progressione della patologia. L’uso di LEISGUARD® in combinazione con LEISCAN® Leishmania ELISA Test per la diagnosi precoce della patologia, rappresenta un contributo fondamentale di ESTEVE Veterinaria ai fini del controllo della leishmaniosi canina.

UNA PATOLOGIA CON SINTOMI DIVERSI La leishmaniosi è una malattia parassitaria provocata da un protozoo chiamato Leishmania infantum che si trasmette con le punture di un insetto chiamato flebotomo. Solo le femmine del flebotomo sono in grado di diffondere la patologia. La stagione più rischiosa inizia con i primi caldi, solitamente in Maggio, e termina a Settembre-Ottobre se l’estate dura più a lungo.

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Il periodo d’incubazione può variare tra i 3 e i 18 mesi, anche se, in casi eccezionali, la malattia può rimanere latente per vari anni. Non tutti i cani infetti sviluppano la malattia, tuttavia gli animali che da anni tengono la patologia “sotto controllo” la possono sviluppare. I sintomi sono molto vari, e comprendono le alterazioni cutanee, come ad esempio l’alopecia, localizzata soprattutto nella regione perioculare, periauricolare e nella zona degli arti. La leishmaniosi può inoltre causare problemi muscolari, febbre o alterazioni gastroenteriche, e lesioni oculari. Nella quasi totalità degli animali con leishmaniosi avanzata, sono coinvolti i reni, ed il loro progressivo deterioramento, unitamente a quello di altri organi vitali, spesso causa la morte del paziente. (fonte: comunicato stampa) ■


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30 Calendario attività Dal 17 maggio al 30 settembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

17 - 19 MAG 20 MAG 20 MAG 20 MAG 23 - 26 MAG

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

4° IT. ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento per 20,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Demas srl ROMA - Via di Salone 132 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL PANCREAS ENDOCRINO - Hotel San Giorgio (Campobasso) -ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE - Park Hotel Cà Noa (BS) - ECM: Non richiesto - Per info: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: I PARTE - RADIOLOGIA DELL’ADDOME - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 36,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

24 - 27 MAG

INCONTRO SIOVET

ORTHOFUN 2012 - Castello Orsini di Nerola - Roma - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

25 - 26 MAG

SEMINARIO AIVEMP

ACQUA E SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA - Ente Autodromo, Via Nazionale - Pergusa (EN) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it

INCONTRO SOVI

AGGIORNAMENTO SULLE OCULOPATIE GENETICHE DEI CANI DI RAZZA IN ITALIA - Trieste - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 73° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SICVAC - Nuovo Palacongressi, Rimini - Via della Fiera, 23 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AO BASIC COURSE - PRINCIPLES IN EQUINE FRACTURE MANAGEMENT - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA REFERTAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. per 10,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 23,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SARDEGNA - CORSO REGIONALE DI MEDICINA INTERNA - Sassari, Hotel Marini - Via Nenni 2 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO - Garden Inn (Matera)- ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - Email: delregionali@scivac.it DALLA DIAGNOSI VISIVA SEMPLICE A QUELLA IMPOSSIBILE IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Hotel Mille Luci (Aosta) - ECM: Accreditamento NON previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - LE PATOLOGIE DEL MIDOLLO SPINALE E DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. per 34,8 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO, DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E DI ALTRE PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE DEL CANE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No crediti - Per info: Elena Bonetti - Segr. FSA - Tel. +39 0372 403511 - E-mail: info@fondazionesaluteanimale.it ZOOANTROPOLOGIA URBANA: GESTIONE DEL CANILE E GATTILE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 21,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 74° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - INCIDENTI ED EMERGENZE IN ANESTESIA: QUANDO PREVENIRE NON BASTA - Hilton, Giardini Naxos (ME) - Viale Jannuzzo 47 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 75° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA - Bologna - ECM: Accreditamento ECM non previsto Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it

27 MAG 8 - 10 GIU 14 - 16 GIU 18 - 19 GIU 20 - 22 GIU 22 - 24 GIU 24 GIU 24 GIU 26 - 29 GIU 29 GIU - 1 LUG 4 - 6 LUG 13 - 15 LUG

CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC CORSO SIVE IN COLLABORAZIONE CON AO VET

CORSO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CORSO REGIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA

INCONTRO REGIONALE VALLE D’AOSTA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CORSO SCIVAC CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

14 - 15 SET

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIOVET

14 SET

CORSO AIVEMP

CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it

16 SET

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA

C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! - Hotel Hilton Garden Inn/ Officine Cantelmo Lecce - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

18 - 21 SET 21 - 23 SET 22 - 23 SET 23 SET 25 - 26 SET 30 SET

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

3° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - CARDIOLOGIA 1: ANATOMIA NORMALE E PATOLOGICA, FISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA, CLINICA E DIAGNOSTICA STRUMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. per 29,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CONGRESSO NAZIONALE SIDEV 1° CONGRESSO NAZIONALE SIDEV - ATTUALITÀ IN DERMATOLOGIA - Montesilvano (PE) - ECM: AccrediIN COLLABORAZIONE CON SCIVAC tamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO SCVI CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA. E ORA COME CHIUDO QUESTO DIFETTO CHIRURGICO? - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SICARV I BIOMARKER IN CARDIOLOGIA VETERINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO SIVAR LE VERIFICHE ISPETTIVE UFFICIALI SECONDO IL PACCHETTO IGIENE E LA NORMATIVA VIGENTE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE: ONCOLOGO -Bolzano - ECM: Accreditamento NON previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubrica fiscale Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 10 aprile 2012

SOLUZIONI

a

Maschi interi

2) Una glicemia in una bovina a terra > 0,75 g/l con un pH urinario < 7,8 vi fa sospettare:

b

Femmine

a

Un’ipocalcemia

c

b

Un’ipofosfatemia

Maschi castrati

c

Un’ipokalemia

Risposta corretta: c) 11° Congresso Nazionale Multisala SIVAR: “Sessione Vacca a terra” - Cremona, Maggio 2009

1) La capacità di deposizione proteica è massima nei:

QUIZ 2 Risposta corretta: a) Convegno Nazionale SIVAR: “La castrazione incruenta del suino: metodi e prospettive” Cremona Fiere, “ITALPIG” Ottobre 2010

QUIZ 1


Professione Veterinaria 14-2012ok:ok

12-04-2012

16:40

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