Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 15

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

15 2010

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 15 dal 26 aprile al 2 maggio 2010

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

CORRETTO USO DEI MANGIMI MEDICATI

QUESTO SISTEMA UNIVERSITARIO NON VA

AVIARIA RAFFORZATA LA SORVEGLIANZA

ECO-ETOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI

REPORT SUL RANDAGISMO IN TOSCANA

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BREVI

LA VETERINARIA È TRASPARENTE

ECM Gli operatori sanitari residenti colpiti dal terremoto della Regione Abruzzo assolveranno gli obblighi formativi con l’acquisizione della metà dei crediti formativi previsti (15 invece che 30). L’ha deciso la Commissione Ecm nella seduta del 22 aprile.

APICOLTURA È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 aprile il Decreto 4 dicembre 2009 che istituisce una Anagrafe apistica all'interno del sistema dell'anagrafe zootecnica nazionale. Ruolo e compiti dei servizi veterinari che utilizzano le informazioni della banca dati per i controlli sanitari.

SCAMBI INTRACOMUNITARI Dal 6 maggio 2010 entreranno in vigore le semplificazioni previste dall'Europa per la diffusione dell'informazione in campo veterinario e zootecnico. Il Decreto Legislativo, che attua la Direttiva 2008/73/CE, è in Gazzetta Ufficiale e facilita i controlli nel corso degli scambi intracomunitari di animali vivi, embrioni, sperma, uova da cova e pollame, attraverso la pubblicazione on line di elenchi informatici.

ISRAELE I Servizi veterinari israeliani hanno informato il Ministero della Salute sui nuovi requisiti sanitari in vigore dal 1 maggio 2010 per l'introduzione sul proprio territorio dì cani e gatti. Divieto di ingresso per alcune razze canine. Fornito il modello di certificato sanitario. Rispediti nel Paese d'origine gli animali non conformi ai requisiti richiesti. Le indicazioni ministeriali sono pubblicate su @nmvi Oggi.

FARMACO

Una lista positiva di principi attivi L’ha proposta l’ANMVI al Ministero della Salute per ampliare l’arsenale terapeutico del medico veterinario

ANIMAL WELFARE Una risoluzione del Parlamento chiede una legge UE generale per il benessere degli animali. Allevamento e macellazione sono fasi chiave per tutelare anche la salute umana. Il tema è all'ordine del giorno della sessione plenaria di Strasburgo. La valutazione del Piano d'azione 2006-2010 sarà votata a maggio.

FEI A Losanna il 16 e il 17 agosto prossimi si terrà la discussione circa l'utilizzo degli antinfiammatori non steroidei nei cavalli da competizione. La votazione sull'argomento avrà luogo a novembre nel corso dell'Assemblea Generale della FEI.

www.anmvioggi.it

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“Il federalismo richiede un’attenta lettura delle performance regionali. La sanità italiana non può permettersi un futuro a rischio di disuguaglianze geografiche ed economico-sociali, di percezione di scarsa qualità dei servizi, sprechi nell’uso delle risorse, rischi per la sostenibilità del sistema, incapacità di prevenire il prevenibile”. Si sta parlando anche di sanità pubblica veterinaria? Continuiamo a leggere: “I problemi vanno dall’aumento delle aspettative dei cittadini a quello dei bisogni legato all’invecchiamento, agli stili di vita sbagliati, dannosi, fino al cambiamento climatico”. Quindi si sta parlando anche di sanità pubblica veterinaria? Riprendiamo la lettura. Adesso si è passati a parlare di “scelte consapevoli dei cittadini in base ai reali bisogni su cui i manager devono focalizzare l’attenzione, garanzia di efficienza dei professionisti e piena collaborazione della politica nazionale e regionale perché i problemi sanitari sono globali e locali contemporaneamente”. No, no, gli esperti della sanità efficiente non parlano di veterinaria da nessuna parte. Neanche

un accenno ai Servizi Veterinari, alle risorse che servono per governare la sanità veterinaria locale e globale, ai finanziamenti che riceve, alle malattie trasmissibili, ai risvolti sanitari della sicurezza alimentare, ai cambiamenti climatici che cambiano la geografia dei virus, al fatto che del federalismo non importa niente né alla leishmaniosi né alla rabbia, tanto meno alla blue tongue o all’aviaria e alla West nile che varcano tranquille tutti i confini. Niente di niente. Nel bene e nel male nemmeno un accenno a questa parte della sanità nazionale. Giriamo pagina e passiamo all’operazione trasparenza annunciata dal Ministro della Salute, per confrontare le performance delle varie regioni, delle Asl e degli ospedali, perché “dentro il sistema sanitario ci sono inefficienze e sprechi notevolissimi”. Si parla anche di sanità pubblica veterinaria? Neanche per sogno. Solo di ospedali e assistenza sociosanitaria. Per la politica (e di conseguenza per i giornali) il Servizio Veterinario non esiste. La veterinaria è già trasparente: non la vede mai nessuno. ■

DOCENTI LAVORATE DI PIÙ LA DISCUSSIONE SUL DISEGNO DI LEGGE GELMINI PER LA RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ è entrata nel vivo in Commissione Cultura del Senato e sono già numerosi gli emendamenti proposti dal relatore Giuseppe Valditara del PDL. La prima proposta del relatore riguarda l’impegno dei docenti che dovrebbe prevedere un obbligo didattico fissato in 350 ore all’anno per quelli a tempo pieno e 250 per quelli a tempo definito, obbligo che rappresenta la parte più importante delle 1500 ore di attività annua, compresa ricerca, studio, verifiche, che i professori universitari dovranno garantire e che gli atenei dovranno controllare e certificare con modalità diverse e scelte al proprio interno ma comunque basate su elementi obiettivi. Questo maggior impegno richiesto potrà portare a scatti in busta paga se meritati (oggi ottenuti automaticamente) o a penalizzazioni per i professori scarsamente produttivi. Certamente questo può essere un primo passo per portare in molte Università un sistema di controllo dell’operato dei docenti che spesso si evidenzia di livelli estremamente diversi, sia per gli aspetti qualitativi che temporali, con reali problemi per la didattica e la formazione degli studenti. L’ANMVI ha già potuto evidenziare in varie occasioni i limiti di alcuni Corsi di Laurea che per diversi motivi non sono in grado di sviluppare un processo formativo a livello europeo garantendo ai propri laureati possibilità occupazionali. Anche per questo l’Associazione sta chiedendo da tempo che la riduzione del numero di iscritti, sempre più necessaria, avvenga soprattutto attraverso un taglio deciso del numero delle Facoltà, selezionate ovviamente sulla base degli indici europei.

www.@nmviOggi.it - L’informazione Veterinaria On Line


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Tavolo ministeriale Osservatorio farmaco

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Una lista positiva di principi attivi dei quali non possiamo più fare a meno Melosi (ANMVI): “Chiediamo un armadietto farmaceutico veterinario completo e soddisfacente” AGGIORNATE LE TABELLE DEGLI STUPEFACENTI

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armaci veterinari più facilmente accessibili, meno cari e che possano rispondere alle nuove esigenze terapeutiche degli animali da compagnia. Questi alcuni dei temi sul tavolo del Ministero della Salute dedicato al farmaco veterinario. L’incontro del 22 aprile presso la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha portato ad un’intesa sulla necessità di ampliare la disponibilità dei farmaci veterinari. L’incontro si è svolto alla presenza dei dirigenti Simonetta Bonati e Carmelo Cicero e dei rappresentanti dei medici veterinari italiani (Anmvi e Fnovi) e dell’industria farmaceutica (Aisa). Hanno partecipato anche i rappresentanti dell’Associazione Italiana Allevatori, di Assalzoo e del Sivelp.

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"È stata affrontata tutta una serie di questioni - riferisce all’Agenzia Adnkronos Salute Marco Melosi, vicepresidente dell'Associazione nazionale medici veterinari italiani - fra cui l'attuale assenza di un armadietto farmaceutico veterinario completo e soddisfacente. "Il ministero della Salute - annuncia Melosi - ha però compreso le necessità della categoria e ha chiesto la compilazione di una lista di principi attivi che il veterinario non può utilizzare, perché destinati agli esseri umani, ma che sono ritenuti necessari per curare al meglio gli animali. L'idea è quella di venire incontro alla categoria veterinaria concedendo l'utilizzo in deroga di questi prodotti, finché le

industrie non produrranno l'equivalente veterinario". L'elenco verrà previsto anche per il settore degli animali da reddito. Per quanto riguarda la mancata reperibilità presso le farmacie, del farmaco veterinario (mancata fornitura o inappropriata sostituzione), il Ministero incontrerà Federfarma.

NESSUNA SANZIONE “La legge vigente -continua Melosi- obbliga il medico veterinario a prescrivere, se disponibile, sempre il farmaco veterinario di riferimento per una determinata patologia. Se prescrive un medicinale per uso umano, il veterinario va incontro a una sanzione da 3mila a 9mila euro. E, nella pratica quotidiana, sappiamo che esistono molecole molto utili per la cura degli animali, ma che per questo motivo non è possibile prescrivere”. Ma proprio a questo riguardo è stato il Ministero a chiarire che nessuna multa è mai stata data per un uso necessario o occasionale del farmaco umano. Importante a questo proposito anche il chiarimento scaturito dal tavolo che la "detenzione" di farmaci da utilizzare in deroga" non corrisponde al loro "uso" in deroga e dunque non sia, sotto questo profilo, da sanzionare.

E LE SEGNALAZIONI? Il Ministero lamenta scarsità di segnalazioni di farmacovigilanza trasmesse dai medici veterinari, le uniche che permettono di avviare formalmente una pratica di revisione dell’autorizzazione all’immissione in commercio.

l 3 aprile è stato pubblicato il decreto del Ministero della salute 31 marzo 2010: "Aggiornamento delle tabelle contenenti l'indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope e relative composizioni medicinali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309 e successive modificazioni ed integrazioni, con sostituzione della Tabella II, sezione D del Testo Unico". Il DM che aggiorna le tabelle stupefacenti ha tra le novità più importanti per il paziente in terapia antidolorifica la semplificazione di accesso ai farmaci oppiacei grazie all'eliminazione del ricettario speciale. Un iter più agevole per tutti, dal medico al farmacista, con l'obiettivo finale del servizio al paziente. L'applicazione della Legge 38/2010 sulla terapia del dolore dovrà trovare espressa previsione anche in campo medico-veterinario e per questo l'ANMVI ha sollecitato il Ministero della Salute ad un esplicito inserimento del paziente animale e del medico veterinario prescrittore nel campo di applicazione della normativa semplificata. "Questo decreto - chiarisce Giorgio Neri, consulente ANMVI per il farmaco veterinario - in realtà non apporta alcuna novità alla normativa previgente in quanto non fa altro che dare seguito al disposto dell'art. 1 dell'Ordinanza 16 giugno 2009, integrata e modificata con ordinanze 2 luglio 2009 e 8 ottobre 2009: Iscrizione temporanea di alcune composizioni medicinali nella Tabella II, sezione D allegata al Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope e di prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, recependo la norma stessa e rendendone così di fatto le previsioni a tempo indeterminato". "Pertanto - prosegue Neri - a norma del decreto in questione trovano definitiva collocazione nella Tabella II sezione D i medicinali a base delle sostanze di cui alla Tab. III bis individuate nelle Composizioni per somministrazioni ad uso diverso da quello parenterale contenenti fentanyl, idrocodone, idromorfone, morfina, ossicodone, ossimorfone e le Composizioni per somministrazioni ad uso transdermico contenenti buprenorfina, che quindi in caso di terapia del dolore severo saranno prescrivibili con ricetta non ripetibile in copia semplice e il cui approvvigionamento e utilizzo non sarà necessario riportare nel registro di carico e scarico dei medicinali stupefacenti e psicotropi". "Certamente -ha fatto notare in proposito il Vice Presidente dell'ANMVI- allargare l'accesso e la disponibilità non significa non riconoscere il carattere specie-specifico del farmaco veterinario che deve rimanere la prima opzione e nello stesso tempo non si possono in alcun modo offrire spazi d'azione a soggetti diversi dal medico veterinario, il quale deve mantenere saldo il controllo sulla propria prescrizione e sulla somministrazione contrastando con la massima fermezza il cosiddetto ‘potere sostitutivo’ sulla ricetta veterinaria".

LA CESSIONE DEL FARMACO "L'altra questione - prosegue il Vice Presidente dell’ANMVI - è quella della dispensazione dei farmaci per gli animali direttamente da parte del veterinario: già altri Paesi europei come la Francia consentono questa pratica, utile in primo luogo perché non è sempre facile reperire nelle farmacie i medicinali veterinari prescritti. Attualmente in Italia questo non è possibile. C'è poi il problema del prez-

zo: alcuni prodotti veterinari costano troppo, spesso molto di più rispetto all'analogo umano. Questo perché le procedure di registrazione sono lunghe e costose per le aziende farmaceutiche. Inoltre, a volte capita che il farmacista consigli al cliente di acquistare l'analogo umano del farmaco veterinario richiesto, proprio perché meno caro e assolutamente identico. Questo crea un danno commerciale alle industrie, che si ripercuote sulla possibilità di fare ricerca e di sviluppare nuovi medicinali. Se questi farmaci fossero venduti nell'ambulatorio del veterinario, dunque, avrebbero peraltro un mercato più solido e col tempo i prezzi si abbasserebbero. In sintesi è stato un incontro positivo - conclude Melosi - in cui sono state ascoltate le necessità della categoria dei medici veterinari". È necessario rivitalizzare il mercato del farmaco veterinario agendo come soggetti attivi, capace di orientare il mercato e la domanda di farmaco veterinario. Per questo disponibilità e cessione del farmaco vanno di pari passo. ■

UN OSSERVATORIO PREZZI

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er quanto il problema dei prezzi dei medicinali veterinari, rilanciamo l’idea di un Osservatorio con finalità di indagine e propositive, che individui le situazioni utili a favorire l’abbattimento o il contenimento dei prezzi al professionista e al pubblico. Esiste un diffuso disagio acuito da un contesto economico e sociale che spinge al contenimento di costi e induce, motivatamente, ad una oculata gestione economica dell’attività professionale. La cessione del farmaco, oggi disciplinata dall’articolo Art. 84. (Modalità di tenuta delle scorte negli impianti di cura degli animali) del Dlgs 193/2006, dovrebbe essere aggiornata con

modalità di dispensazione che diano al medico veterinario un pieno ed effettivo potere decisionale sull’atto prescrittivo, sulla scelta della terapia e del medicinale, sul controllo e sull’efficacia terapeutica. Tutto questo senza tradurre l’atto della cessione in un atto di “vendita”, bensì collocandolo nel solco delle motivazioni della Categoria e già confortate dal Consiglio di Stato all’epoca di un ormai anacronistico contenzioso con Federfarma. Per l’ANMVI una maggiore libertà di dispensazione, consentirebbe anche una rivitalizzazione del mercato del farmaco come indicatore reale delle necessità terapeutiche del medico veterinario.


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4 Osservatorio farmaco Zootecnia

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Chiarimenti sul corretto uso dei mangimi complementari medicati e prodotti intermedi Gli allevatori possono acquistarli solo con la ricetta. Il veterinario deve indicare la percentuale di mangime medicato da somministrare rispetto alla razione giornaliera plementari, per essere considerati tali, non possono contenere oltre 4 volte la quantità di principio attivo farmacologico ammessa nel mangime completo. Esclusivamente nel caso di mangimi complementari non minerali destinati aì ruminanti, il limite massimo ammesso è di 8 volte. Pertanto, precisa la nota ministeriale, “nella pratica tali prodotti devono fare parte della razione giornaliera di un animale nella percentuale minima, rispettivamente del 25% e del 12,5%”.

PRODOTTI INTERMEDI

lle richieste di chiarimento sull’uso dei mangimi complementari medicati da parte degli allevatori, la Direzione generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha risposto con una circolare inviata ai Servizi Veterinari regionali il 20 aprile scorso.

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COMPLEMENTARI MEDICATI I mangimi complementari medicati, possono contenere una quantità di principi attivi medicamentosi superiore a quella del corrispettivo mangime completo, in virtù del fatto che, per definizione, non soddisfano la razione giornaliera di un animale ma devono essere, a tal fine, associati ad altri mangimi. La normativa prescrive che i mangimi com-

I prodotti intermedi sono un’altra categoria di mangimi medicati concentrati. Possono contenere un principio attivo farmacologico, in quantità multipla rispetto alla dose giornaliera autorizzata fino ad un massimo di 20 volte e conseguente percentuale di inclusione minima nella razione giornaliera del 5%. A questo proposito, la Direzione ministeriale evidenzia che “concentrazioni che superano il limite suddetto non permettono di caratterizzare come mangimi tali prodotti” e che “i prodotti intermedi sono preparazioni contenenti principi attivi in concentrazioni talmente elevate da non poter essere somministrati tal quali agli animali; infatti i prodotti intermedi devono essere destinati esclusivamente alla produzione di mangimi medicati pronti per l’uso, previa accurata miscelazione con altri mangimi in azienda”. La produzione di prodotti intermedi è riservata agli impianti industriali autorizzati ai sensi dell’art. 4 comma 1 del Decreto Legislativo n. 90 del 3 marzo 1993.

LA RICETTA

Apparecchiature Radiologiche di LUCARELLI M. & C.

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I mangimi complementari medicati e i prodotti intermedi possono essere acquistati dagli allevatori “solo dietro prescrizione medico veterinaria, redatta utilizzando il modello di cui all’allegato A del D.Lgs.n. 90 del 3 marzo 1993, in triplice copia per animali produttori dì alimenti per l’uomo”. La nota ministeriale sottolinea “l’assoluta necessità che il medico veterinario, qualora prescriva un mangime complementare medicato, indichi, così come previsto nel suddetto modello, la percentuale di mangime medicato da somministrare rispetto alla razione giornaliera, affinché il dosaggio giornaliero previsto nell’autorizzazione per l’immissione in commercio della premiscela medicata sia rispettato”.

AUTORIZZAZIONI E REQUISITI IGIENICI Al fine dell’utilizzo dei prodotti intermedi, l’allevatore deve aver inoltrato la domanda di autorizzazione (ali. 2 del DM 16/11/1993) al Ministero della Salute, corredata dell’attestato di idoneità della ASL competente per territorio. Tale attestato di idoneità certifica il possesso, da parte dell’allevatore, dei requisiti di cui all’articolo 6 del D.M. 16/11/93. “Al contrario - scrive la Direzione Generale l’utilizzo di mangimi complementari medicati

in allevamento, regolarmente acquistati dall’allevatore a seguito di prescrizione medico veterinaria, non implica il possesso di un’autorizzazione specifica da parte dell’operatore stesso. Ciò non toglie, tuttavia, che tali operatori siano soggetti al rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di igiene generale e igiene dei mangimi in particolare. Infatti - prosegue la circolare - qualora l’allevatore, in quanto operatore del settore dei mangimi, utilizza anche additivi o premiscele di additivi, diversi da quelli per l’insilaggio, deve rispettare i requisiti previsti dal Reg. (CE) 178102, dagli artt. 4 e 5, dall’allegato Il e 111 del regolamento n. 183/2005”.

L’OPERATORE DEL SETTORE MANGIMI A tal proposito, il Ministero sottolinea “la necessità che l’allevatore metta in atto procedure scritte basate sui principi HACCP ai sensi dell’art. 6 dello stesso regolamento. In caso contrario (nessun utilizzo di additivi/premiscele o solo per l’insilaggio) l’allevatore rientra nella categoria di operatore primario ai sensi del Regolamento 183/05”. “In tale caso- continua la circolarepur non sussistendo l’obbligo relativo all’HACCP, l’allevatore deve comunque ottemperare a quanto prescritto negli artt. 4 e 5, nell’allegato I e III del Reg. 183/05, nonché a quanto prescritto dal reg. (CE) 178/02, in quanto operatore del settore dei mangimi. L’operatore primario deve assicurare che le operazioni siano gestite in modo da prevenire, eliminare o ridurre al minimo i pericoli che possano compromettere la sicurezza dei mangimi”.

PERICOLI E SANZIONI Tra i pericoli principali legati all’utilizzo di mangimi medicati e prodotti intermedi in azienda, sono rilevanti i problemi legati alla cross-contamination, alla disomogeneità del principio attivo farmacologico nel mangime etc. Non a caso, anche l’allegato III del Reg. (CE) 183/05, prescrive che i mangimi medicati siano stoccati e manipolati separatamente dagli altri mangimi al fine di evitare contaminazioni e che le attrezzature utilizzate per il trasporto e per la somministrazione agli animali siano pulite regolarmente, specialmente dopo un utilizzo di mangimi medicati. Pertanto, “le sanzioni di cui al D.Lvo 142/09 per il mancato rispetto dei requisiti prescritti dal Reg. (CE) 183/05, possono essere elevate anche nel caso di una mancanza nella gestione igienica dei mangimi medicati o dei prodotti intermedi, da parte dell’allevatore”.

CONTROLLO UFFICIALE La Direzione ministeriale sottolinea anche “l’importanza che il controllo ufficiale negli allevamenti sia finalizzato fra l’altro anche a mettere in evidenza un’eventuale gestione scorretta di tali prodotti, per esempio tramite il prelievo di campioni indirizzati a svelare le cross contamination fra i mangimi medicati e non medicati”.

CATEGORIZZAZIONE IN BASE AL RISCHIO A tal proposito, nell’ambito della categorizzazione degli operatori in base al rischio, la circolare mette in risalto come “l’utilizzo di mangimi medicati, ancor più se complementari o prodotti intermedi, sia un criterio oltremodo appropriato e che merita di essere tenuto in debita considerazione al fine della attribuzione di un livello di rischio all’allevatore”. ■


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6 Attualità Aggiornamento scientifico

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Il vulcano non ferma il congresso La prevenzione della Leishmaniosi più forte delle polveri che arrivavano dall’Islanda I PROPRIETARI NON LA CONOSCONO ABBASTANZA

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n Italia oltre una famiglia su quattro (26%) possiede almeno un cane, ma solo il 15% dei proprietari, o di chi se ne prende cura, conosce la leishmaniosi, patologia in continua crescita soprattutto a causa del clima sempre più caldo e che torna alla ribalta con l'arrivo della stagione estiva. Sono alcuni dei risultati di un'indagine di Doxa Pharma presentata il 21 aprile a Roma, in occasione dell'incontro “Leishmaniosi: se la conosci, la previeni” organizzato da Intervet-Schering Plough. Per l’ANMVI è intervenuto il vice presidente Marco Melosi. Il livello d'informazione sulla leishmaniosi è dunque piuttosto contenuto lungo lo Stivale: il 70% degli intervistati, in tutto oltre 500 proprietari di cani, l'ha solamente sentita nominare; il 20% la conosce abbastanza bene e solo il 10% molto bene. La conoscenza della malattia presenta poi forti differenze nelle diverse aree geografiche: in particolare, risulta ben più nota nelle regioni del Centro e del Sud/Isole (59-60%) e meno al Nord-Est (38%).

La sala del Centro Congressi di Pisa

di ANTONIO MANFREDI on chiedetemi come si chiama il vulcano islandese che ha bloccato con le sue ceneri mezzo mondo, ha un nome illeggibile ed impronunciabile, ma certamente resterà per sempre nella memoria di chi ha partecipato al Congresso Internazionale di Pisa sulla Leishmaniosi Canina, non tanto per i reali problemi che ha creato,

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ma per la suspense che per due giorni ha caratterizzato l’evento sulla presenza dei relatori. Avere 700 iscritti ad un congresso e non sapere quali e quanti relatori potranno arrivare ci ha costretto a vivere nell’incertezza per tre o quattro giorni. Già Venerdì mattina arrivano le prime telefonate che creano preoccupazione e timore: Oliva è bloccato a New York, Dujardin a Bruxelles, di Zini non si hanno notizie, Koutinas dalla Grecia dovrebbe arrivare. Roura riuscirà ad arrivare da Barcellona? Meyer che si trova ad Amsterdam pun-

ta in auto su Praga, e poi? Le brasiliane che devono presentare due interessanti comunicazioni brevi riusciranno ad arrivare? Sembra un vero disastro, e tutto per colpa di un vulcano dal nome impronunciabile che da 150 anni non dava più segni di vita. Intanto i 700 partecipanti incominciano ad arrivare, altri hanno problemi con gli aerei arrivando dal sud. Cosa potremo raccontare Sabato mattina a questa sala piena di veterinari arrivati da tutta l’Italia e dall’estero per un congresso che deve presentare lo stato dell’arte sulla Leishmaniosi Canina? Venerdì sera qualche notizia positiva incomincia ad arrivare. Dujardin ce l’ha fatta, Zini silenzio totale ma non è relatore, è chairman e si può sostituire, Koutinas è arrivato da Atene, Roura dovrebbe arrivare da Barcellona, questo areoporto è stato riaperto. Meyer è bloccato a Praga ma è possibile fare una videoconferenza, le prove danno buoni risultati. Il problema grosso resta sempre Oliva che, bloccato all’aeroporto di New York, non può fare proprio nulla. Con grande dispiacere dovremo rinunciare a lui. Le brasiliane che avevamo dato ormai per disperse, invece arrivano. Tre giorni di viaggio ma si presentano Domenica mattina, distrutte ma felici di avercela fatta. Sono arrivate in piena notte e così hanno perso anche la prenotazione della camera e non hanno dormito. Alla fine il congresso è andato bene, è mancato solo Oliva. Un peccato, ma rispetto alle previsioni disastrose di Venerdì, quasi un miracolo. Il livello delle relazioni, tutte di ottima qualità, è stato molto apprezzato, lunghi ap-

plausi e molte domande. Il centro congressi di Pisa, nonostante la sua bella sala e la buona tecnologia, mostra purtroppo i suoi anni per alcuni servizi che hanno creato qualche difficoltà, più a noi come organizzatori che ai congressisti, anche se Domenica mattina un problema all’impianto elettrico ha ritardato di 30 minuti l’inizio dei lavori. Ad essere sinceri Domenica sera alla fine dei lavori, quando ormai tutti i problemi erano stati superati ed i partecipanti si stavano allontanando esprimendo pareri buoni, se non ottimi, abbiamo tirato tutti un lungo sospiro di sollievo. Anche questa volta, alla fine, nonostante tutte le difficoltà siamo riusciti ad offrire un ottimo evento formativo superando molti ed imprevisti problemi organizzativi. 700 veterinari hanno lasciato Pisa con informazioni chiare e precise sulla situazione attuale della Leishmania Canina in Italia e nel mondo. Se ci siamo riusciti è grazie alla disponibilità e l’impegno dei relatori e dei chairmen, agli sforzi continui dei collaboratori della SCIVAC, ed alle aziende presenti che ci hanno sostenuto in questo importante progetto. Un grazie particolare al GSLC (Gruppo di Studio sulla Leishmaniosi Canina) che si è occupato di tutta la parte scientifica in modo molto collaborativo e puntiglioso, con grande impegno e qualità professionale, ed alla Hill’s che è stata in questo evento un partner organizzativo veramente essenziale. È già in programma il lll Congresso Internazionale sulla Leishmaniosi Canina ma al momento, per scaramanzia, non dico quando. I vulcani a volte fanno i furbi. ■

La sala congressuale durante una pausa


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8 Attualità Università

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La Corte dei Conti: questo sistema universitario non va Non migliora l’offerta formativa. I giudici contabili parlano apertamente di “moltiplicazione non motivata dei corsi di studio”. Le lauree brevi costano e non servono più di dieci anni dall'introduzione del sistema di lauree a doppio ciclo, laurea breve e laurea specialistica, la Corte dei Conti boccia il "3+2". «L'attuazione della riforma - scrivono i giudici contabili nel Referto sul sistema universitario pubblicato il 19 aprile - non ha prodotto gli effetti attesi». L’ex Ministro Berlinguer che avviò la riforma ha replicato dicendo che è stata applicata male. Sarà, ma intanto quello che dice la magistratura contabile è una certificazione della verità. Non sono aumentati i laureati e non è migliorata l'offerta formativa, soprattutto per una mancata visione d'insieme, avendo ogni facoltà e spesso ogni area scientifica affrontato i problemi separatamente rispetto alle altre. Risultato: un sistema centrato sul docente, non sullo studente, e una eccessiva frammentazione delle attività formative, nonché una moltiplicazione non motivata dei corsi di studio. «Il numero complessivo dei corsi di

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IL 6 SETTEMBRE LA PROVA DI AMMISSIONE A VETERINARIA l Ministero della Salute ha comunicato le data per le prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato per l’anno accademico 20102011. Per l’accesso al corso di laurea in medicina veterinaria l’appuntamento è fissato al 6 settembre 2010. È in corso di perfezionamento il decreto con cui saranno definiti le modalità ed i contenuti delle prove.

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studio - sottolineano i magistrati - è andato progressivamente aumentando sino al 20072008, raggiungendo 5.519 corsi attivi di I e II livello». L'effetto moltiplicativo è stato innescato soprattutto dalla crescita esponenziale dei corsi di laurea specialistica, raddoppiati in quattro anni: da 1.204 a 2.416 tra il 2004 e il 2008. Secondo le stime del Consiglio universitario nazionale, comunque, si dovrebbe scendere a 2.500 corsi triennali e a circa 2000 del biennio magistrale. «Infatti, ora c'è una inversione di tendenza e comportamenti più virtuosi, gli atenei stanno eliminando gli eccessi», osserva Vincenzo Palomba, uno dei magistrati che ha redatto il rapporto, che verrà inviato al Parlamento per fornire un quadro degli attuali profili finanziari e gestionali del sistema universitario. Preoccupante una considerazione di fondo: «Il quadro che ne esce - scrivono i magistrati - mette in risalto la vischiosità del sistema, il quale vede coinvolti soggetti diversi con attribuzioni spesso giustapposte e sconta, per altro verso, la mancanza di una legge organi-

ca». La Corte dei Conti si riferisce a un sistema poco chiaro di poteri e responsabilità, tra Ministero, Regioni, sistema di valutazione (da organizzare) e singole università in una prospettiva di riassetto dell'intero mondo accademico. L'altro aspetto critico rilevato dalla Corte dei Conti riguarda la spesa per il personale, spesa che ha registrato «un incremento dell'8,3% nel triennio 2006-2008 e un raddoppio, 52,1% dal 1998 a oggi» perché il numero dei professori è salito del 23% in pochi anni (ora sono 18.228 gli ordinari, 17.549 gli associati e 24.492 i ricercatori). Ma a fronte dell'aumento di spesa per i docenti è calata quella per gli studenti: l'Italia nel confronto europeo con gli altri Paesi dell'Ocse è al di sotto della media (8.725 dollari contro i 12.336 degli altri stati). I giudici, per curare i mali dell'università, incoraggiano la politica meritocratica e raccomandano di indirizzare le risorse soprattutto verso gli "atenei più meritevoli". E inoltre raccomandano di tenere elevata la quota di finanziamenti pubblici per l'università e la ricerca.

La formazione post laurea del veterinario nelle emergenze otrebbe subire una svolta l’interesse per la formazione specialistica nel campo delle emergenze dopo il convegno internazionale di Montesilvano (Pescara) organizzato da ANMVI e IZS di Teramo.

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In quella occasione, gli esperti statunitensi e australiani hanno evidenziato la necessità di prevederla nei piani di studio universitari, mentre la veterinaria locale ha chiesto il superamento dell’approccio volontaristico e dello spontaneismo. L’importante è che ci sia una reale motivazione, altrimenti si ripeterà l’esperienza di Bari. Nicola Zizzo, docente della facoltà di medicina veterinaria dell'Università di Bari, è l’ideatore del corso post laurea di alta formazione in interventi veterinari nelle emergenze, che dura 200 ore nel corso di un anno. “Il corso - spiega Zizzo all’agenzia ANSA nasce nel 2002 grazie ad una convenzione tra la Protezione civile e la nostra facoltà. La Protezione civile si è impegnata a fornire docenti per spiegare le sue attività, specie in caso di terremoto e alluvione”. Obiettivo principale del corso: saper svolgere il proprio ruolo al meglio nell'ambito del coordinamento dell'emergenza. E allora, in caso di alluvione, un problema spesso affrontato dai veterinari è quello della gestione delle carcasse degli animali, seppelliti dal fango oppure morti. Ma nonostante le recenti catastrofi, negli ultimi due anni il corso non ha raggiunto il numero minimo di iscritti, “anche se sono stati già formati - aggiunge il docente - circa 100 veterinari, provenienti da Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Campania”. Perché non si trovano veterinari interessati? “In generale la risposta al disastro lo Stato ce l'ha - spiega Zizzo ed è la Protezione civile, che è all'avanguardia”. Il problema sono proprio le risorse umane, dove “rimane una forte componente volontaria”. ■

CONTENUTO L'INDICE DI OCCUPAZIONE DEI VETERINARI "La percentuale di occupazione dei laureati specialisti a ciclo unico ad un anno dalla laurea (che si attesta a circa il 46 per cento) risente della particolarità dei percorsi di studi appartenenti alla categoria, alcuni dei quali (medicina e giurisprudenza) prevedono, al termine degli studi universitari, un ulteriore periodo di formazione necessario per accedere alla libera professione. Negli altri percorsi disciplinari risulta più elevata la quota di occupati tra architetti e farmacisti mentre appare più contenuto l'indice di occupazione dei veterinari". (fonte: Referto sul sistema universitario della Corte dei Conti) ■

EMANATI I BANDI PER L’AMMISSIONE ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI MESSINA

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ono stati pubblicati i Bandi di Concorso per l'ammissione alle Scuole di Specializzazione dell'Area Veterinaria per l'a.a. 2010/2011. Le domande, scaricabili nella sezione postlaurea del sito della Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina, dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 12,00 del 21/05/2010 presso la Segreteria Studenti della Facoltà. Quattro i bandi per le rispettive scuole di specializzazione: 1. Allevamento, Igiene, Patologia delle specie acquatiche e Controllo dei Prodotti derivati (15 posti disponibili); 2. Fisiopatologia della Riproduzione degli Animali Domestici (12 posti); 3. Ispezione degli Alimenti di Origine Animale (15 posti); 4. Patologia e Clinica degli Animali d'Affezione (12 posti). Ad eccezione del bando per la Scuola indicata al punto 1, l’ammissione è subordinata al superamento di una prova d’esame che si svolgerà presso la Facoltà il 7 giugno.

LAVORI DI POTENZIAMENTO ALLA FACOLTÀ DI SASSARI

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cadrà il 9 giugno il bando per i lavori di completamento e potenziamento della Facoltà di Veterinaria di Sassari e per la realizzazione di un Ospedale e Pronto Soccorso Veterinario. Il bando stanzia un importo complessivo al netto dell'IVA di 6.000.049,05 euro. La data ultima per le richieste di documenti o per l'accesso ai documenti ed effettuazione di un sopralluogo è il 31 maggio. L’aperturà delle offerte avverrà l’11 giugno 2010 presso la sede dell'Università di Sassari. Il bando è stato inviato il 13 aprile 2010 per la pubblicazione sul supplemento alla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (GU/S) ed è scaricabile al sito web della Facoltà: www.uniss.it


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12° Congresso Nazionale Multisala SIVAR 7-8 Maggio 2010 Palazzo Trecchi, Cremona RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Con il patrocinio di FNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari) Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Cremona in collaborazione con AIVEMP (Associazione Italiana Veterinari di Medicina Pubblica)

La SIVAR ringrazia, tutti i congressisti, i relatori, i collaboratori, gli sponsor e le aziende espositrici per il buon esito del 12° Congresso Nazionale.

Organizzato da

Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA

A.N.M.V.I.


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10 Attualità Controlli e biosicurezza

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L’Unità di crisi per l’influenza aviaria rafforza la sorveglianza

utte le aziende avicole da svezzamento delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto devono essere sottoposte a controllo sierologico e virologico secondo le modalità disposte da una nota della Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario firmata il 21 aprile dal Direttore Generale Gaetana Ferri. Le modalità sono così dettagliate: a. effettuazione di 10 campioni sierologici e 10 tamponi tracheali. per ogni capannone, fino ad un massimo di 60 campioni per allevamento sottoposto a controllo. Se presente un unico capannone andranno effettuati, 20 prelievi sia sierologici sia virologicí (tracheali/cloacali) distribuiti tra le varie partite di animali presenti.

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b. I prelievi dovranno interessare tutte le specie presenti tenendo conto della taglia e dell'età dell'animale. Andranno privilegiati gli animali adulti e le specie più a rischio (oche, anatre, tacchini e galline ovaiole) oltre ai soggetti che hanno partecipato a fiere, mostre e mercati. Se non fosse possibile effettuare tamponi cloaca/tracheali potranno essere prelevati campioni di feci fresche per l'esame virologico. In attesa degli esiti favorevoli di tali controlli, sono bloccate le movimentazioni degli animali provenienti da questi allevamenti verso la restante parte del territorio nazionale, comunitario e Paesi Terzi. Inoltre, su tutto il territorio nazionale è disposta l'intensificazione delle attività di vigilanza sull'applicazione delle norme di biosicurezza nelle aziende, mezzi di trasporto, con particolare riferimento alle procedure di pulizia e disinfezione. Le attività di sorveglianza suppletive rispetto a quelle previste dalle norme vigenti sono finalizzate a comprendere meglio la situazione epidemiologica, individuare l'eventuale origine dell'infezione, nonché ripristinare i flussi commerciali della filiera avicola. Il 16 aprile scorso la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario a-

veva comunicato alla DG Sanco la presenza di focolai di influenza aviaria a bassa patogenicità (sottotipo H7N3) in due allevamenti avicoli della provincia di Bergamo. Sulla base delle prime informazioni ricevute dal territorio la Direzione ministeriale intende disporre, in accordo con il Centro di Referenza nazionale per l'Influenza Aviaria, misure straordinarie integrative e temporanee, finalizzate al rilevamento precoce della circolazione virale e alla migliore comprensione dell'andamento epidemiologico. Se ne discuterà nel corso della riunione dell'Unità di Crisi ministeriale sull'influenza aviaria, convocata dalla Direzione Generale della Sanità Animale. Convocate le Regioni Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. Presenti anche il Centro di Referenza e gli IZS competenti per territorio. Gli animali delle due aziende lombarde non presentavano alcun sintomo di malattia. È stato disposto l'abbattimento dei capi ed è stata istituita la zona di restrizione di 1 km nella quale è presente un ulteriore allevamento avicolo. Sono state avviate delle indagini epidemiologiche, il rintraccio delle movimentazioni nei 21 giorni precedenti il rilevamento e approfondimenti diagnostici. ■

LE MISURE DECISE IL 23 APRILE

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ulla base delle risultanze dell’Unità di Crisi per l’influenza aviaria del 23 aprile il Ministero della Salute ha comunicato le disposizioni adottate oggi. Le misure urgenti decise sono da applicare sul territorio nazionale. 1. è disposto il divieto di fiere, mostre e mercati sul territorio delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto fino al 29 Aprile p.v. 2. le Regioni di cui al punto 1 assicurano il completo espletamento delle attività di monitoraggio su tutte le aziende di svezzamento presenti sul proprio territorio. Tali aziende devono essere sottoposte a controllo sierologico e virologico secondo le modalità di cui al punto 1 lettera a e b della precedente nota n. 7358-P del 21/04/2010. 3. successivamente alla data del 29 Aprile le aziende avicole da svezzamento con esito negativo dei controlli effettuati secondo le modalità di cui al punto 2 sono abilitate a movimentare i propri animali.

FAO: H5N1 È ANCORA UNA GRAVE MINACCIA

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lla vigilia della Conferenza internazionale sull'epidemia animale dell'influenza aviaria, che si è aperta il 19 aprile ad Hanoi, il veterinario capo dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, Fao, Dr Juan Lubroth, ha dichiarato che nonostante i notevoli risultati ottenuti contro il virus H5N1, esso è ancora radicato in Egitto, Indonesia, Bangladesh, Vietnam e Cina. "Il controllo progressivo del virus in questi paesi rimane una priorità internazionale", ha aggiunto Lubroth. "Sebbene l'attenzione pubblica nel 2009 si sia spostata sull'epidemia d'influenza suina H1N1, il virus H5N1 continua a rappresentare una grave minaccia. "Non dobbiamo dimenticare che il virus ha ucciso 292 esseri umani, ha costretto ad abbattere o ucciso oltre 260 milioni di volatili, ha provocato perdite economiche in tutto il mondo per circa 20 miliardi di dollari ed ha distrutto le condizioni di vita a livello di piccoli allevatori. Fino a quando sarà presente anche in un solo Paese, ci sarà un rischio per la salute pubblica da prendere seriamente in considerazione". La Conferenza ministeriale di Hanoi intende mobilitare la cooperazione internazionale contro future malattie infettive basandosi sull'esperienza fatta nella risposta all'epidemia di influenza suina A/H1N1 e di influenza aviaria H5N1.


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Eventi Veterinari

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Società federata ANMVI

Società federata ANMVI

CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA Ragusa, 11-13 Giugno 2010

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA GESTIONE E TECNICHE TERAPEUTICHE NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA In collaborazione con l'ordine dei medici veterinari di Modena e A.V.M (Associazione Veterinari Modenesi) Modena, 9 Maggio 2010

OBIETTIVI Il corso si propone di dare al partecipante le basi per una corretta conoscenza dell’oncologia clinica e medica. Saranno trattate le più comuni malattie tumorali degli animali da compagnia oltre ad un approccio corretto alla patologia neoplastica partendo dalle metodiche di biopsia e proseguendo poi con l’analisi delle due terapie più importanti: chirurgia e chemioterapia. Durante i 3 giorni del corso ci sarà poi la possibilità di imparare ad utilizzare in pratica gli strumenti bioptici. Sarà inoltre dato il giusto peso allo studio delle singole forme neoplastiche.

RELATORI Giorgio Romanelli - Magda Gerou-Ferriani

PROGRAMMA Venerdì, 11 Giugno 2010 9.00 Registrazione partecipanti - Saluti 9.30 Approccio al paziente neoplastico, dalla presentazione alla terapia Magda Gerou-Ferriani 10.15 Principi di biopsia tissutale Giorgio Romanelli 11.00 Pausa caffè 11.15 Principi di chirurgia oncologica Giorgio Romanelli 12.00 Concetti di Chemioterapia: quando, cosa e come - 1a parte - Magda Gerou-Ferriani 12.45 Pausa pranzo 13.45 Concetti di Chemioterapia: quando, cosa e come - 2a parte - Magda Gerou-Ferriani 14.30 Emergenze dovute alla chemioterapia: come risolvere i problemi Magda Gerou-Ferriani 15.15 Pausa caffè 15.30 Terapie di supporto nel paziente oncologico - Giorgio Romanelli 16.15 Sindromi paraneoplastiche e tumor lysis syndrome: evitando le complicazioni Magda Gerou-Ferriani 17.00 Fine della 1a giornata

RELATORE Giordano Nardini

MODERATORE Paolo Guazzi 12.30 Pausa pranzo 13.30 Sarcomi dei tessuti molli Giorgio Romanelli 14.15 Tumori ossei - Giorgio Romanelli 15.00 Esercitazioni pratiche: ago aspirazione linfonodale, biopsia con tru-cut, asportazione di neoplasie cutanee con margine corretto 16.30 Fine della 2a giornata Domenica, 13 Giugno 2010 9.00 Linfoma nel cane: dalla diagnosi al “rescue protocol” - Magda Gerou-Ferriani 10.30 Pausa caffè 11.00 Tumori mammari nel cane e nel gatto Giorgio Romanelli 12.30 Pausa pranzo 13.30 Tumori dell’urinario - Giorgio Romanelli 14.15 Tumori del cavo orale Giorgio Romanelli 15.00 Esercitazioni pratiche interattive su casi clinici con discussione collegiale 16.30 Fine del corso

ISCRIZIONI Scadenza pre-iscrizioni: 31 Maggio 2010. Quote di partecipazione: Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Gestione del coniglio da compagnia e approccio clinico 11.00 Pausa 11.30 Le patologie del cavo orale: diagnosi e trattamento 12.30 Emergenza e complicazioni delle patologie gastroenteriche 13.00 Spazio per eventuale comunicazione commerciale 13.30 Pausa pranzo 14.30 Chirurgia: dall’anestesia alla gestione del

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2010. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria.

SEDE Hotel Real Fini - La Baia del Re. Modena. (Di fronte all’uscita Modena Sud sull’autostrada A1)

PER INFORMAZIONI SEGRETERIA SIVAE: Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE Cervignano Del Friuli (UD), 16 Maggio 2010 OBIETTIVI

SEDE Villa Di Pasquale - Ragusa.

Sabato, 12 Giugno 2010 9.00 Neoplasie cutanee: generalità, diagnosi e principi di trattamento Giorgio Romanelli 10.30 Pausa caffè 11.00 Mastocitoma: presentazione clinica, diagnosi e trattamento chirurgico Giorgio Romanelli 11.45 Mastocitoma: trattamento medico Magda Gerou-Ferriani

PROGRAMMA SCIENTIFICO

dolore post-operatorio 16.00 Pausa 16.30 Ricovero e terapie: l’importanza di una corretta ospedalizzazione 17.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 18.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

Affrontare e risolvere situazioni più o meno complesse (neoplastiche e non) dal punto di vista chirurgico (si affronteranno le patologie di più frequente riscontro). Gli aspetti diagnostici saranno trattati solo nei loro elementi fondamentali e pratici. Fornire elementi prognostici.

RELATORE Paolo Buracco

PROGRAMMA

A.N.M.V.I.

In collaborazione con:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Gruppo di Studio di Practice Management

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT “PREZZI E TARIFFE” Cremona, Palazzo Trecchi, 13 Giugno 2010 PROGRAMMA 8.30 Registrazione partecipanti 9.15 Le tariffe dei veterinari sul territorio Marco Viotti 10.00 Prezzi e tariffe - Stefano Zigiotto 10.45 Pausa 11.15 Discussione dei temi trattati 11.30 La gestione economica di una struttura veterinaria - Marco Viotti 12.45 Pausa pranzo 14.00 Esempi pratici di applicazione del break even - Marco Viotti 15.00 Discussione dei temi trattati nella giornata 16.00 Valutazione dell’apprendimento e chiusura dei lavori

ISCRIZIONI Le iscrizioni 2010 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all’incontro, devono compilare ed inviare l’iscrizione on-line colle-

gandosi al sito http://www.anmvi.it/267/practicemanagement-cremona-13-giugno-2010 o scaricare ed inviare la scheda tramite fax allo 0372/457091 o per e-mail a: management@ anmvi.it. Tale comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione.

PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI - Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 E-mail: management@anmvi.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Indicazioni cliniche e tecniche di ricostruzione di ampie soluzioni di continuo in diverse regioni corporee nel cane e nel gatto 11.00 Pausa 11.30 Indicazioni cliniche e chirurgia di colon/retto, regione perianale e perineale nel cane e nel gatto 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel Internazionale - Via Ramazzotti, 2 Cervignano del Friuli (UD)

2 CREDITI ECM

PARTECIPAZIONE La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso. I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso). PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it


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in collaborazione con

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

65° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC SESSIONI AVANZATE

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w w w. s c i v a c r i m i n i . i t

EBVM

CHIRURGIA

NEPHROLOGY

Un metodo utile per affrontare e risolvere al meglio i problemi dei nostri pazienti

La TC e la Chirurgia

Canine LUTD: new approaches to well known or unusual issues

VENERDÌ 28 MAGGIO 2010 Ore 10.20-17.00 Roberto Buzzetti (I), Claudio Fabbri (I), Fabia Scarampella (I) Lingua: Italiano - Numero partecipanti: 36 Quota: Soci SCIVAC € 80,00 - NON Soci SCIVAC € 230,00

VENERDÌ 28 MAGGIO 2010 Ore 10.20-12.40 Paolo Buracco (I), Federica Rossi (I) Lingua: Italiano Numero partecipanti: 60 Quota: Soci SCIVAC € 80,00 - NON Soci SCIVAC € 230,00

FRIDAY MAY 28th 2010 Time 02.20-5.00 pm Shelly Vaden (USA) Language: English Number of partecipants: 60 Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00 NON SCIVAC member € 230,00

Oggi l’accertamento con Tomografia Computerizzata (TC) è ampiamente disponibile in Medicina Veterinaria. Tale accertamento consente di ottenere informazioni fondamentali per stabilire la diagnosi ed il tipo trattamento più opportuno, sia medico che chirurgico. Al chirurgo, in particolare in campo oncologico, un esame TC ben condotto ed interpretato fornisce precisi dati sulla presenza, localizzazione ed estensione di una lesione, sul coinvolgimento di organi e strutture vascolari limitrofe, risultando pertanto di grande aiuto nella scelta del paziente da sottoporre a chirurgia, nel planning pre-operatorio, con l’obiettivo di prevedere possibili difficoltà ed evitare insuccessi prevedibili.

This interactive session is directed to deepen some themes through clinical cases discussion. Totally unusual congenital abnormalities will be described: congenital fistulas, urethral agenesia, urethral valves. Furthermore, in this place new approaches to management of more or less well known issues will be described: collagen injections in urethral sphincter, placement of artificial urethral sphincters, laser-ablation of ectopic ureters, laser lithotripsy, and cistoscopy-assisted cistotomy: new methods for old problems.

INTERNAL MEDICINE

CARDIOLOGY

ORTHOPEDIC

Respiratory Diseases: pulmonary edema and thromboembolism

Interactive Echo

Arthroscopy

MATTINO • Cos’è l’EBM e perché dovremmo praticarla? • Come formulare una domanda a cui l’evidenza scientifica può trovare una risposta? Le banche in medicina veterinaria: come utilizzarle al meglio in pochissimo tempo • Come posso valutare se le informazioni trovate possono essere davvero utili per la soluzione del problema del paziente? POMERIGGIO • Esercitazione pratica in gruppi: dal caso clinico all’articolo scientifico. Analisi e discussione in piccoli gruppi di 2 articoli in lingua inglese • EBM e Medicina Veterinaria: limiti problemi e prospettive

FRIDAY MAY 28th 2010 Time 2.20-5.00 pm Lesley King (USA) Language: English Number of partecipants: 60 Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00 NON SCIVAC member € 230 Pulmonary edema: while we are always afraid of it … to prevent and oppose it when unfortunately it occurs, we must know its eziopathogenetic mechanisms, that are surely complex and sometimes obscure. Certainly, things are not simpler for the as fearful thromboembolism … Fortunately, Lesley King will be with us for 2 hours and half dedicating her knowledge and experiences to help us when things are wrong!

SATURDAY MAY 29th 2010 Time 9.20-12.00 am John D. Bonagura (USA), Claudio M. Bussadori (I) Language: English - Number of partecipants: 60 Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00 NON SCIVAC member € 230,00 The quality of Echo in Italy appears to be very high among the specialty practitioners', so during this session all presentations will be set at a specialist level and leaded by two of the most recognized expert on echocardiography in European and American Veterinary Cardiology community. Speakers will discuss, in a consistent manner, very specific diseases and they will show the application of the different echo modalities to these diseases - including the newest techniques - for the diagnosis and assessment of these conditions. This teaching session will be structured in a well experimented manner: The speakers will discuss in details some specific cardiac diseases, acquired and congenital, for a comprehensive echo assessment of any diseases they will use some paradigmatic and controversial clinical examples, reviewing anatomical aspect, cardiac remodeling, flow disturbance, systolic and diastolic function, hemodynamic, pathophysiology, follow up and indication for treatment. All this showing how to get the best from the commonest technique: 2D/M-mode, Spectral Doppler, Color Doppler, but also analyzing the true advantage for a comprehensive evaluation of the newest: 3D, Transesophageal echocardiography, Tissue Doppler, 2DStrain.

SATURDAY MAY 29th 2010 Time 9.20-12.00 am James Cook (USA) Language: English Number of partecipants: 60 Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00 NON SCIVAC member € 230,00 A unique occasion to maximize the profit from helpfulness and competence of Jimi Cook, one of the greatest international experts in arthroscopy, with a big background in osteoarticular research, too. Arthroscopy is a somewhat recent discipline in small animal practice, but is greatly increasing in our field too, going hand in hand with its wide use in human medicine, carrying great opportunities for the future. The workshop is directed to show all the current capabilities of arthroscopy in different joint diseases of the dog, and to offer the best tricks for the people that already use it and to tempt those who yet don’t use it.

ANIMALI ESOTICI

FELINE MEDICINE

GASTROENTEROLOGY

L’oncologia del furetto

Up date on FIP

Discussing around GE clinical cases with Mike Willard

SABATO 29 MAGGIO 2010 Ore 9.20-12.00 Mattia Bielli (I), Massimo Vignoli (I) Lingua: Italiano - Numero partecipanti: 60 Quota: Soci SCIVAC € 80,00 - NON Soci SCIVAC € 230,00

SATURDAY MAY 29th 2010 Time 9.20-12.00 am Diane Addie (F) Language: English Number of partecipants: 60 Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00 NON SCIVAC member € 230,00

L’obiettivo è fare luce sul panorama delle malattie neoplastiche del furetto e sulle possibilità terapeutiche a disposizione in seguito alle recenti acquisizioni in campo veterinario. Le relazioni tratteranno: le principali entità note, le segnalazioni di patologie rare, la gestione medica e chirurgica dell’insulinoma in pazienti con altre patologie concomitanti e l’applicazione della radioterapia nel linfoma del furetto.

SATURDAY MAY 29th 2010 Time 2.00-4.40 pm Mike Willard (USA), Paola Gianella, Ugo Lotti, Rossella Terragni Language: English - Number of partecipants: 60 Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00 NON SCIVAC member € 230,00

Feline infectious peritonitis (FIP) is a rare consequence of feline coronavirus (FCoV) infection and is one of the most challenging diseases for a clinician to diagnose. In this session, you will follow the www.catvirus.com FIP diagnosis algorithm step by step and put it into practice yourself; you will find out how to rule out effusive FIP for less than a Euro with the Rivalta test; and you will learn the uses and limitations of in-house FCoV antibody tests (often mis-labelled FIP tests).

We know how complex the approach to a clinical case of chronic gastroenteric disease would be, not only to select the best recommended diagnostic plan, but also to establish an effective therapy and to detect the most probable prognosis. This specialistic workshop is aimed to define a correct approach to chronic enteropathies through several illustrative clinical cases, that will be interactively discussed by speakers and contributors to show how combination of clinical, laboratoristic, endoscopic and histologic data will lead to a correct therapy adjusted according to prognostic factors come out of the considered case, as it has been proved by the latest scientific publications.

NEUROLOGY

MEDICINA COMPORTAMENTALE

DERMATOLOGY

Inflammatory Diseases of CNS

Le basi neurologiche dell’empatia: i neuroni specchio

Discussion on Advanced-pathology complex cases

DOMENICA 30 MAGGIO 2010 Ore 9.20-12.00 Fausto Caruana (I) Lingua: Italiano Numero partecipanti: 60 Quota: Soci SCIVAC € 80,00 - NON Soci SCIVAC € 230,00

SUNDAY MAY 30th 2010 Time 9.20-12.00 am Doug Deboer (USA) Language: English Number of partecipants: 36 Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00 NON SCIVAC member € 230,00

Round Table: “Gestione della patologia delle surrenali del furetto: diagnostica, terapia medica, chirurgia e altre alternative” Ospiti: Paolo Selleri, Giuseppe Visigalli, Mattia Bielli, Alessandro Melillo, Marco Bedin, Kiumars Khadivi-Dinboli

SATURDAY MAY 29th 2010 Time 2.00-4.40 pm Richard Lecouteur (USA) Language: English Number of partecipants: 60 Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00 NON SCIVAC member € 230,00 This session will try to define the range of canine and feline inflammatory diseases and to prove that combination of clinical, laboratoristic and histologic data is currently the most reputed method to obtain the best gratification of efforts made to arrive to an antemortem diagnosis of the disease, with a view to application of more appropriate therapeutic protocols.

I recenti sviluppi nell’ambito delle neuroscienze del sistema motorio dimostrano che la corteccia motoria viene reclutata durante l’osservazione di azioni e non solo durante l’esecuzione. Questo sistema è stato messo in relazione con la capacità di comprendere le azioni e le intenzioni dei nostri consimili mediante una via automatica e non cognitiva. La scoperta di tale sistema ha portato inoltre alla formulazione dell’ipotesi per cui la stessa logica sottesa al meccanismo mirror per le azioni possa valere per altri domini funzionali quali emozioni e sensazioni. Il lavoro congiunto di tali meccanismi può essere pensato come parte del substrato neurale dei meccanismi di comprensione immediata ed empatica degli altri.

Every case we see teaches us a lesson. During this session, unusual or difficult cases will be presented and discussed – some have an answer, and some don’t, but we can learn something from each one. The audience will be presented with historical, clinical, and laboratory data and asked to solve these difficult cases. Come to the session prepared to be interactive, test your diagnostic skills, and learn something new at the same time!

RIMINI 28-30 MAGGIO 2010 Palacongressi di Rimini


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Piccoli ruminanti Focus

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Aborti infettivi negli ovi-caprini di GERARDO PASCIUTI Dirigente Veterinario, ASL Avellino

portati nella tabella 2. È stato quindi necessario procedere all’esame autoptico.

resso un allevamento ovino dell’Alta Irpinia, ufficialmente indenne da brucellosi, da circa 8 mesi sono stati registrati alcuni casi di aborto. In seguito alla segnalazione dell’allevatore, l’autore ha ritenuto opportuno effettuare delle indagini per determinare le possibili cause responsabili. Come schematizzato nella tabella 1, le cause infettive che possono provocare gli aborti nei piccoli ruminanti sono numerose e possono essere di origine batterica, di natura parassitaria e virali. Esistono degli aborti non infettivi dovuti a carenze alimentari, traumi. Altri restano ancora di origine sconosciuta. Gli antielmintici, come la fenotiazina e il tetramisolo, se somministrati a fine gestazione possono provocare aborto nella capra. L’indagine epidemiologica ed i sintomi clinici non sempre sono sufficienti per stabilire la diagnosi eziologica degli aborti infettivi nei piccoli ruminanti. L’aborto nella specie ovi-caprina è molto frequente ed è uno dei maggiori motivi di mancato introito da parte degli allevatori. L’autore ha pertanto ritenuto opportuno effettuare l’anamnesi del gregge per verificare la ricorrenza e la periodicità degli eventi.

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ANAMNESI Il gregge è costituito da n° 86 pecore e da circa 8 mesi presenta numerosi casi di aborto. L’allevamento è ufficialmente indenne da Brucellosi. È stata presa in considerazione l’epoca in cui si è verificato l’aborto dell’ultimo ovino. Infatti un eventuale agente microbico responsabile esplica un’azione differenziata nelle varie epoche della gravidanza. Essendosi l’aborto verificato 3 settimane prima del temine del periodo di gravidanza si possono ritenere responsabili gli agenti microbici ri-

ESAME AUTOPTICO È stato inviato il feto ovino (foto n° 1) presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici per la ricerca di agenti batterici e virali al fine di rinvenire una possibile connessione con l’aborto verificatosi a termine della gravidanza della gestante. Vengono isolati mediante PCR due batteri: • la chlamydia e • la coxiella burnetii. Viene di seguito riportata una breve descrizione delle due patologie coinvolte.

ABORTO DA CHLAMYDIA Nei piccoli ruminanti questo battere determina l’aborto e raramente forme articolari e respiratorie.

EZIOLOGIA Il genere Chlamydia comprende due specie: la Chlamydia trachomatis e psittaci. Quest’ultima interessa la Medicina Veterinaria. Le Chlamydie sono piccoli microrganismi endocellulari obbligati, gram-negativi, con due forme di sviluppo: • il corpo elementare ed • il corpo reticolare. Il corpo elementare rappresenta la forma infettante, che penetra all’interno della cellula bersaglio dove, in 24-48 ore, si trasforma, sfruttando il citoplasma cellulare per il proprio metabolismo, nel corpo reticolare che rappresenta la forma riproduttiva. Il corpo reticolare si moltiplica e si trasforma in corpo elementare pronto per una nuova invasione di altre cellule e si ha la lisi della cellula ospite. L’aborto è tardivo e si verifica nelle ultime quattro settimane di gestazione. I feti abortiti sono ben formati e con presentano lesioni macroscopiche. Si riscontra ritenzione della placenta, che si presenta ispessita con

Figura 1 cotiledoni necrotici-emorragici (foto 2). L’infezione si trasmette con i liquidi e gli invogli fetali. Gli agnelli nati da queste greggi diffondono chlamydie con le feci. Nei pascoli infetti il microrganismo può sopravvivere nelle feci per 1-3 mesi. Nella fase acuta del focolaio si ha il 30% di aborti. In seguito l’incidenza si abbassa fino al 10% poi l’infezione rimane endemica con casi sporadici di aborto nelle primipare. I giovani maschi e le femmine nati da madri infette sono i maggiori responsabili di questa endemicità. La diffusione delle chlamydie può avvenire anche attraverso le feci di portatori sani e col seme di maschi infetti.

con acqua inquinata dai feti abortiti o da invogli fetali e con le punture di zecche. I segni clinici si manifestano con broncopolmonite e tosse, ma soprattutto con aborti i quali si verificano circa un mese prima dell’epoca del parto; si ha una placentite con invogli fetali che si presentano ispessiti e di colore bruno-rossastro (foto 3).

ABORTO NELLA DONNA

ABORTO DA COXIELLA BURNETII

Le donne che svolgono la professione di medico veterinario, durante le operazioni ostetriche, se incinte possono trovarsi in una situazione di rischio in quanto le chlamydie vengono eliminate con i prodotti del concepimento in notevole quantità. L’uomo si infetta con i ceppi di chlamydia psittaci di origine aviare.

La Coxiella burnetii è l’agente eziologico della Febbre Q, che è una zoonosi. È un batterio gram-negativo, intracellulare obbligato. È molto resistente agli agenti fisici. Si localizza nella mammella, nei linfonodi sopramammari, nell’utero e nella placenta. Le femmine gravide si infettano per via orale

In caso di infezione occorre un’accurata disinfezione dei locali e delle attrezzature, distruggere gli invogli e i feti abortiti. Per la terapia viene usata la Tilmicosina al dosaggio di 10 mg/kg peso vivo per via sottocutanea. ■

PROFILASSI E TERAPIA

Tabella 1 ABORTI DI ORIGINE BATTERICA

ABORTI DI ORIGINE PARASSITARIA

ABORTI VIRALI

BRUCELLOSI

ABORTI MICOTICI

BORDER DISEASE

CLAMIDIOSI

ABORTI DA MICOTOSSINE

FEBBRE Q

TOXOPLASMOSI

SALMONELLOSI

NEOSPOROSI

Figura 2

CAMPILOBATTERIOSI LEPTOSPIROSI LISTERIOSI MICOPLASMOSI

Tabella 2 - Aborti durante l’ultimo terzo della gravidanza BRUCELLOSI

ULTIMO TERZO DELLA GRAVIDANZA

CHLAMYDOPHILA ABORTUS

PRIMO ANNO 2-3 SETTIMANE PRIMA DEL PARTO E POI PRENDE UN ANDAMENTO CICLICO

SALMONELLA ABORTUS OVIS

ULTIMO TERZO DELLA GRAVIDANZA

COXIELLA BURNETII

ULTIMO TERZO DELLA GRAVIDANZA

LEPTOSPIRA

ULTIMO TERZO DELLA GRAVIDANZA

TOXOPLASMA GONDII

SECONDO IL PERIODO DI CONTAGIO NEL CORSO DEI PRIMI 2 MESI O 2-6 SETTIMANE PRIMA DEL TERMINE

LISTERIA MONOCYTOGENES

PRIMA METÀ DELLA GESTAZIONE

CAMPYLOBACTER FOETUS

TERZO-QUARTO MESE DI GESTAZIONE

Figura 3


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Miastenia gravis in un furetto La malattia autoimmune segnalata per la prima volta in un soggetto di sette mesi

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Associazione tra patologie intestinali del gatto e aspetti radiografici Uno studio propone un indice quantitativo per interpretare il diametro dell'intestino nei radiogrammi addominali

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO n furetto maschio sterilizzato di 7 mesi veniva valutato per la comparsa episodica di debolezza degli arti pelvici della durata di due settimane. L’esame neurologico rivelava una tetraparesi flaccida con riduzione dei riflessi spinali suggestiva di malattia neuromuscolare. I risultati dell’esame ematologico e dell’analisi del liquido cefalorachidiano, le radiografie del torace e l’ecografia dell’addome non erano rilevanti. I test elettrodiagnostici rivelavano una modica attività spontanea localizzata ai muscoli interossei degli arti pelvici, velocità di conduzione dei nervi motori irrilevante e un’ampiezza inferiore alla norma del potenziale d'azione muscolare composto (CMAP) per la sola stimolazione del nervo tibiale. Con le stimolazioni ripetute si osservava una grave risposta decrementale del CMAP (45,5% alla terza stimolazione del nervo ulnare). Un esofagogramma rivelava un lieve megaesofago. L’iniezione endovenosa di neostigmina metilsolfato determinava l’immediata risoluzione della debolezza

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muscolare. Utilizzando un estratto muscolare specifico canino e felino, si identificavano nel siero anticorpi anti-recettore dell’acetilcolina (AChR) cross-reattivi (0,35 nmol/l). I segni clinici e i risultati degli esami ancillari erano diagnostici per miastenia gravis. Si somministrava piridostigmina bromuro (1 mg/kg PO, q 8h), ottenendo la remissione completa dei segni clinici. Tuttavia, un mese dopo la diagnosi, il furetto veniva soppresso a causa della recidiva della debolezza nonostante il trattamento anticolinesterasico. A conoscenza degli autori, si tratta della prima segnalazione di miastenia gravis acquisita in un furetto e la prima identificazione di anticorpi anti-AChR in questa specie. La miastenia gravis autoimmune dovrebbe essere presa in considerazione nel furetto in presenza di debolezza e paresi flaccida suggestive di una patologia neuromuscolare. I test elettrodiagnostici, il test dell’anticolinesterasi e la titolazione degli anticorpi anti-AChR erano utili per la diagnosi. *“Autoimmune myasthenia gravis in a ferret” Jérôme Couturier, Minh Huynh, Didier Boussarie, Laurent Cauzinille, G Diane Shelton. J Am Vet Med Assoc. December 2009; 235 (12): 1462-6. ■

no studio retrospettivo ha confrontato l’aspetto radiografico del grosso e piccolo intestino in gatti affetti da condizioni patologiche diverse e ha creato un indice quantitativo per l’interpretazione dei diametri intestinali nelle radiografie addominali. Si consideravano 74 gatti che erano stati sottoposti a esame radiografico dell’addome. I gatti venivano assegnati a una di 4 categorie diagnostiche: assenza di malattie gastrointestinali (n=20), patologia gastrointestinale non ostruttiva (32), corpo estraneo lineare (LFB; 11) e ostruzione meccanica del piccolo intestino non causata da LFB (11). I radiogrammi venivano valutati senza conoscere l’anamnesi o la diagnosi. Si confrontavano il diametro esterno massimo e minimo del piccolo intestino (SID) e il diametro del colon (CD). Si confrontavano poi le misurazioni dorsoventrale e mediolaterale del piatto cartilagineo craniale delle vertebre L2 (VEL2) e L5. L’altezza dorsoventrale di VEL2 nelle immagini radiografiche laterali veniva utilizzata per determinare il rapporto SID massimo: VEL2 e CD massimo: VEL2. Si valutava inoltre la distribuzione del gas. La presenza di patologie gastrointestinali non ostruttive era più probabile, rispetto alle ostruzioni, fino a un rapporto SID massimo:

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VEL2 > 2,0. Al rapporto SID massimo: VEL2 pari a 2,5, la probabilità di una patologia non intestinale era < 4%. Al rapporto SID massimo: VEL2 pari a 3 la probabilità di un’ostruzione meccanica era > 70%. Quando il rapporto SID massimo: VEL2 era pari a 2, la probabilità di un LFB era del 50%; all’aumentare del rapporto oltre 2, la probabilità di LFB diminuiva. Sia la distribuzione del gas sia il CD erano correlati alla categoria diagnostica. I rapporti normalizzati SID massimo: VEL2 e CD massimo: VEL2 ottenuti dalle misurazioni sui radiogrammi laterali dell’addome del gatto erano correlati alla categoria diagnostica. “Association of intestinal disorders in cats with findings of abdominal radiography” Adams WM, Sisterman LA, Klauer JM, Kirby BM, Lin TL. Journal of the American Veterinary Medical Association, April 15, 2010, Vol. 236, No. 8, Pages 880-886. ■

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

www.vetjournal.it/


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West Nile Disease: le peculiarità della situazione epidemiologica italiana

Rischio di reazioni allergiche ai parassiti presenti nei prodotti ittici

Probabile sopravvivenza invernale negli uccelli residenti. Il punto su Eurosurveillance

’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) è stata incaricata dalla Commissione europea di valutare alcune questioni di sicurezza alimentare derivanti da potenziali reazioni allergiche ai parassiti presenti in una serie di prodotti ittici e di fornire una valutazione dei metodi idonei a ridurre i rischi di infestazione. Nel suo parere il gruppo di esperti scientifici dell'EFSA sui pericoli biologici (BIOHAZ) conclude che l’unico parassita presente nei prodotti ittici destinati al consumo umano che possa causare reazioni allergiche è Anisakis, un verme parassita le cui larve possono trovarsi nella polpa del pesce. Il parere del gruppo BIOHAZ fornisce precisazioni sull’efficacia del congelamento e dei trattamenti a caldo per sopprimere o rendere inattive le larve di Anisakis. Le probabilità che si verifichino reazioni allergiche sono legate per lo più al consumo di pesce infestato da larve vive. Non è ancora del tutto chiaro come e in che misura gli allergeni di Anisakis possano scatenare reazioni allergiche, ma il rischio di allergia è ritenuto più elevato per i prodotti ittici contenenti larve di Anisakis vive rispetto a quelli che contengono larve morte. Le reazioni allergiche ad Anisakis comprendono gastroenterite e sintomi di natura reumatologica e dermatologica. Per quanto concerne il pesce pescato, il gruppo di esperti ha affermato che, in base alle attuali conoscenze, nessuna area di pesca marittima può essere considerata immune da larve di Anisakis. Per l’unico pesce di allevamento per il quale sono attualmente di-

n articolo pubblicato su Eurosurveillance evidenzia gli aspetti epidemiologici peculiari delle epidemie di West Nile Disease (WND) che hanno interessato l’Italia negli ultimi due anni, aspetti non considerati da un precedente articolo sulle prospettive future dell’infezione da WNV in Europa pubblicato sulla stessa rivista. Nell’agosto 2008, dopo dieci anni di assenza di attività, una vasta epidemia di WND colpiva 8 province di tre regioni del Nord Italia (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia), dove si identificavano 794 casi di infezione da WNV in 251 scuderie sulla base dei segni cli-

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nici e di uno screening sierologico effettuato sui cavalli della zona. Si segnalavano anche alcuni casi nell’uomo e il coinvolgimento degli uccelli residenti, soprattutto gazze (Pica pica) e piccioni (Columba livia). Nel 2009 una nuova epidemia colpiva soprattutto le zone dei focolai del 2008, ma si sviluppavano anche nuovi foci d’infezione in Italia centrale. La circolazione del WNV era accompagnata dalla trasmissione nella stessa area di Usutu virus, un altro Flavivirus trasmesso dalle zanzare e spesso associato alla circolazione di WNV. Recentemente sono stati osservati i primi casi di infezione neuroinvasiva da parte di Usutu virus nell’uomo. La situazione epidemiologica italiana è quindi peculiare. La comparsa di trasmissione di WNV nel 2009 in aree lontane dai luoghi con elevata densità di uccelli migratori e i risultati virologici consistentemente positivi ottenuti negli uccelli residenti esaminati suggeriscono l’instaurarsi di un efficiente meccanismo di sopravvivenza invernale locale del virus con il possibile coinvolgimento di queste specie volatili. A conoscenza dell’autore, è la prima volta che si osserva in Europa una chiara evidenza di endemicità di WNV in specie volatili autoctone. (M.G.M) “West Nile virus in Europe: understanding the present to gauge the future” R Lelli. Eurosurveillance, Volume 15, Issue 15, 15 April 2010. (M.G.M.) ■

Causato soprattutto da larve di Anisakis. Studio EFSA

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sponibili dati sufficienti, il salmone atlantico, il gruppo conclude che, laddove allevato in gabbie galleggianti o vasche su terraferma e nutrito con mangimi che non contengono parassiti vivi, il rischio che questo pesce di allevamento possa essere infettato da Anisakis è irrilevante. I casi di allergia sono più frequentemente riconosciuti in talune regioni europee e rari o del tutto assenti in altre; questo potrebbe essere dovuto a sistemi di monitoraggio e abitudini alimentari differenti. Si raccomanda di rafforzare le procedure di sorveglianza e diagnosi delle reazioni allergiche ai parassiti nei prodotti ittici in tutta l’Unione europea. L’Italia ha segnalato negli ultimi dieci anni numerosi casi, anche causati da pesce cotto e alcuni di natura occupazionale. Il gruppo incoraggia nuovi studi sul tale patologia, che comprendano il ciclo di vita dei parassiti, la loro distribuzione geografica e il ruolo dei metodi di allevamento nella loro diffusione. Il gruppo di esperti aggiunge che per ridurre i casi di allergia è di fondamentale importanza fornire agli operatori sanitari, alle persone che lavorano nel settore ittico e al pubblico in generale informazioni in merito ai rischi derivanti dai parassiti, nonché sui metodi più opportuni per eliminarli. (M.G.M.) ■

GOOGLE MAPS PER SEGUIRE LA DIFFUSIONE E LE MUTAZIONI DEI VIRUS NEL MONDO

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na mappa globale per seguire la diffusione dei virus nei diversi ospiti e le loro mutazioni nel tempo e nello spazio, prevedendo il decorso delle malattie virali in tutto il mondo. Si chiama Supramap ed è un’applicazione internet che sfrutta Google maps e Google Earth e si basa sui calcoli effettuati dai supercomputer dell'Università dell'Ohio. La mappa è aperta a tutti e per utilizzarla si inserisce la sequenza del Dna del virus di interesse, come quello dell’influenza aviaria, dell'H1N1, del coronavirus della Sars ecc. Supramap è stata testata con la localizzazione e i dati genetici del virus H5N1 dell’influenza aviaria, ed ha permesso di evidenziare i diversi ceppi virali di uccelli e mammiferi in Cina, Russia, Medio oriente, Africa ed Europa durante la loro

diffusione verso ovest in un periodo di 4 anni. Si è potuto così costruire un albero filogenetico che ha evidenziato come le differenze di ospiti siano correlate a una specifica mutazione che permette ai virus aviari di adattarsi agli ospiti mammiferi. Il sistema integra i dati genotipici e fenotipici in un contesto geospaziale. Dopo aver creato l’albero evolutivo delle mutazioni virali utilizza Google Earth per proiettarlo sul globo terrestre. Sono rappresentati uccelli, uomo, altri mammiferi e insetti vettori. Ogni singolo ospite è valutabile singolarmente. Lo strumento potrà essere utile per prevedere dove avverrà la successiva epidemia virale e consente di essere informati circa i possibili punti caldi per l’emergenza di malattie trasmesse dagli animali. (M.G.M.)


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Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008 Richiesto accreditamento SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

65° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC

TRACY STOKOL DVM, BVSc, PhD, Dipl ACVP, Cornell Univ, Ithaca (USA)

Incontra Tracy Stokol e scopri cosa c’è veramente di nuovo nei disordini dell’emostasi e nelle patologie ematopoietiche. Venerdì 28 Maggio al Multisala SCIVAC Rimini 2010

RIMINI, 28-30 MAGGIO 2010 PALACONGRESSI DELLA RIVIERA DI RIMINI


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Eco-etologia degli animali esotici: le necessità degli animali oltre le misure delle gabbie di MARZIA POSSENTI Medico veterinario comportamentalista a maggior parte delle leggi sul benessere degli animali esotici applicate da Comuni ed altri organi ispettivi si limita a definire le dimensioni delle gabbie in cui essi devono essere alloggiati, questa forte limitazione nella visione di cosa è il benessere animale dal punto di vista legislativo ha ispirato il titolo di questa relazione. Le leggi parlano di dimensioni di gabbie per animali che per la maggior parte non sono adatti a vivere in gabbia, e questo dovrebbe già farci riflettere su quanta poca cultura del rispetto animale ci sia in queste leggi. Anche la definizione di dimensione è opinabile: si parla di dimensioni delle gabbie e non di come far sì che gli animali che ci vivono siano in grado di sfruttarle appieno. Ad esempio le dimensioni della gabbia di un uccello volatore sono le stesse di un razzolatore, che ovviamente ne sfrutterà soltanto due dimensioni. Il coniglio, il furetto, la cavia, i pappagalli sono animali sociali, ovvero hanno bisogno di far parte di un gruppo per stare bene. Non lo preferiscono, ne hanno bisogno. Se sono soli soffrono, come gli uomini. Questi animali vengono spesso alloggiati in gabbie nei negozi e negli allevamenti dove vengono venduti e nessuno istruisce le persone che li acquistano, che li adottano, su come andranno gestiti a casa. I negozianti e la maggior parte degli allevatori si limitano a spiegare (non sempre correttamente) cosa questi animali dovrebbero mangiare, ma non dicono che dovrebbero essere educati, che dovrebbero vivere assieme alla famiglia, ecc. chi li adotta tende a ricreare lo stesso ambiente che ha visto in negozio o in allevamento, e non sempre si tratta della situazione migliore. Per cane e gatto questo può portare a problemi gravi con lo sviluppo di patologie del comportamento, ma per gli animali esotici spesso porta anche a patologie organiche e alla morte. Difficilmente chi acquista un cane o un gatto non sa cosa mangia, che non deve essere tenuto in gabbia, che ha bisogno di giocare, di muoversi e di correre, di fare attività assieme alla famiglia, di essere educato a non fare i bisogni in casa, a non distruggere oggetti e mobilio, a non aver paura delle persone ma a socializzare con loro, ecc. Chi acquista un animale esotico invece, anche se si tratta di un coniglio o di un pappagallo, non sa nulla di queste cose. La maggior parte dei conigli viene venduta come animale adatto per i bambini, poco impegnativo, che può vivere in gabbia felice e senza problemi. I conigli invece sono animali sociali, con una comunicazione complessa, sottile e di difficile interpretazione, totalmente inadatti a persone che gridano, afferrano, si muovono rapidamente e tendono ad inseguirli, proprio come i bambini. Sono animali fortemente competitivi, che socializzano con l’uomo soltanto a determinate condizioni (trattandosi di prede e noi di predatori), che tendono a difendere il loro territorio con veemenza, soprattutto nei confronti di chi non gli ispira fiducia e che alla pubertà possono frequentemente presentare comportamenti di difficile gestione come aggressioni, marcature con feci ed urine e monte continue. Nella maggior parte dei casi questa ignoranza porta a conigli confinati in gabbia per tutta la

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vita, senza possibilità d’interagire con la famiglia perché mordono, rampano, urinano e defecano in giro, montano mani a piedi dei familiari. Tutti comportamenti che si potrebbero evitare con una corretta educazione e con la sterilizzazione alla pubertà. Se ancora nella cultura comune non è considerato logico educare un coniglio a fare i bisogni nella cassetta igienica mentre invece è normale educare un cucciolo di cane ad eliminare fuori casa vuol dire che l’ignoranza su questa specie è pressoché totale. I pappagalli sono le vittime più gravi di questa diffusa ignoranza: come medico veterinario comportamentalista posso affermare che le patologie psichiatriche più gravi, più complesse, più dolorose e di peggior prognosi sono purtroppo appannaggio di queste specie animali. Non sto parlando soltanto di un animale complesso come un pappagallo cenerino, che è in grado di apprendere centinaia di vocaboli con i loro significati, di formare frasi complesse con esse e che possiede l’intelligenza di un bambino di cinque anni che viene tenuto in una gabbia di mezzo metro di lato, senza nulla da fare tutto il giorno e senza aver modo d’interagire con il gruppo di cui pensa di far parte (sempre se è stato correttamente socializzato da questo gruppo e non lo vede invece come una serie di predatori che lo fissano per mangiarselo per cena), ma anche di problemi culturali legati a tradizioni di allevamento come l’allevare a mano un pappagallo senza permettergli di interagire con i conspecifici nei primi giorni dopo la schiusa, perché possa assumere un’identità di specie. Ci sono molti studi nel cane che mettono in correlazione patologie comportamentali con difetti di attaccamento, insomma che provano come una mente malata sia il risultato di un processo di attaccamento malato. Certo i pappagalli sono uccelli, non mammiferi, ma nascono inetti e necessitano, alcuni anche per anni, della presenza della madre per sopravvivere e per crescere. È estremamente improbabile che la madre per un uccello sia soltanto una fonte di cibo, mentre per un mammifero è decisamente molto di più. Una mente complessa necessita di interazioni complesse per formarsi, e i pappagalli sono senza dubbio forniti di una mente davvero elaborata. Più una mente è complicata e più è probabile che, se non si sviluppa correttamente, presenti delle mancanze nella forma adulta. In questo senso un interessante studio preliminare sem-

bra dimostrare che i pappagalli di cattura presentano una resiliance maggiore, in caso di patologie comportamentali, dei pazienti aviari cresciuti a mano dall’uomo. Pur avendo subito il trauma della cattura, essendo stati costretti a convivere ed interagire con individui che sono chiaramente identificabili come predatori questi animali guariscono meglio e guariscono prima dalle patologie comportamentali, forse perché hanno avuto uno sviluppo comportamentale sano. Alcune pratiche chirurgiche che sono di larga diffusione in alcune specie possono essere fonte di problemi anche seri, come nel caso dei furetti cosiddetti marshall, sterilizzati e sghiandolati a poche settimane di vita. La sterilizzazione precoce in questa specie è stata messa in correlazione con una maggiore incidenza di patologie delle ghiandole surrenali, e l’exeresi delle ghiandole paranali può portare al prolasso rettale, a difetti di ritenzione delle feci e a cicatrizzazioni anomale che rendono dolorosa la defecazione. Eppure è opinione diffusa che i furetti marshall siano degli animali da compagnia migliori dei furetti non sterilizzati, che siano meno aggressivi e meno mordaci. Per gli animali esotici il benessere è anche e soprattutto fisico, e riguarda esigenze alimentari, di temperatura, di umidità, di arricchimento ambientale che sono via via più complesse e vitali andando dai mammiferi agli uccelli ai rettili. È molto importante per chi vende, acquista, alleva ogni singola specie sapere quali temperature sono più adatte ad essa, quale umidità, quale alimentazione (e mi riferisco sia al tipo di alimenti che al modo di fornirli), quale tipo di abbeverata (i camaleonti bevono dalle gocce che si formano sulle foglie, ad esempio), se c’è bisogno di fornire raggi ultravioletti (necessari non soltanto per i rettili, ma anche per alcuni uccelli, per i cincillà e forse anche per conigli e cavie che non usciranno mai all’aria aperta), come arredare l’habitat, ecc. L’ignoranza di queste informazioni porta allo sviluppo di patologie organiche gravi che molto spesso causano danni permamenti, come nel caso delle caviette cui non viene fornita la giusta quantità di vitamina C in crescita e che sviluppano patologie orodentali da adulte. Molti animali sono già “segnati” nel momento in cui vengono ceduti, hanno un’aspettativa di vita ridotta rispetto a quella che avrebbero potuto avere con una gestione corretta e anche

con le opportune cure non arriveranno mai a stare veramente bene. Infine una cattiva gestione non permette a queste specie di esprimere tutto il potenziale che hanno: ad esempio il topo viene venduto come adatto a vivere in una gabbietta di pochi centimetri di lato, con un beverino e una ciotola di cibo secco come unici arredi della gabbia. Il topo è un animale estremamente intelligente, con una memoria spaziale fenomenale, fatta per ricordarsi percorsi complessi e lunghi centinaia di metri, è un animale sociale che potrebbe offrire una relazione stretta e ricca a chi lo adotta, con cui si possono fare giochi complessi come percorsi ad ostacoli lunghi alcuni metri (un cane non ne ricorderebbe neppure un decimo, e un cane è molto più grande) e che potrebbe accompagnare il proprietario ovunque nei suoi spostamenti, al lavoro o nel tempo libero, perché adora sonnecchiare nelle tasche di stoffa e stare a contatto con il suo compagno umano. Il non sapere cosa fare assieme ad una determinata specie non soltanto determina un deterioramento del suo benessere, ma ci priva degli immensi benefici di una relazione gestita nel rispetto delle esigenze etologiche e vissuta pienamente da entrambe le parti. L’unico modo per far fronte a questa diffusa ignoranza è la formazione e l’informazione: formazione degli ispettori che dovranno controllare che le esigenze etologiche di specie siano rispettate (e che non seguano pedissequamente una legge poco corretta) e informazione delle famiglie che adotteranno questi animali. Anche in caso di sequestri è importante chiedersi dove ospitare gli animali sequestrati, se sarà possibile offrire loro condizioni migliori di quelle offerte dal luogo in cui si trovavano prima del sequestro. Il alcuni casi il sequestro può essere più dannoso che lasciare gli animali dove si trovano, magari obbligando il proprietario a modificare gradualmente le condizioni in modo da andare incontro alle esigenze dell’animale. Per alcuni animali, soprattutto i selvatici, la cattura ed il trasporto possono essere molto pericolosi, a volte letali, se non si sa come effettuarli. In questi casi avvalersi dell’aiuto di professionisti esperti può ridurre notevolmente i rischi, così come coinvolgere allevatori o esperti di comprovata fiducia per ospitare gli animali sequestrati. La formazione delle persone che hanno il compito di valutare i casi di maltrattamento, così come dei volontari delle associazioni animaliste che queste situazioni dovranno gestirle quotidianamente, è di fondamentale importanza. Chi si è sempre occupato di cani e gatti non ha gli strumenti culturali per valutare appieno le situazioni di disagio in specie diverse, proprio perché sono specie diverse. Se non ci preoccuperemo di migliorare il livello di conoscenza eco-etologica di chi si occupa del benessere degli animali esotici ci troveremo sempre di fronte ad incomprensioni ed errori gravi, che avranno come conseguenza la mancata tutela di quei diritti che invece volevamo proteggere. Insomma la buona volontà non basta, senza un’approfondita conoscenza la tutela del benessere di queste specie non è assicurata. (Atti del Convegno Il benessere animale e la medicina veterinaria pubblica e privata, Cremona 7-9 aprile 2010, percorso formativo organizzato da ANMVI International con il contributo della Regione Lombardia) ■


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Siodov Dalle Associazioni

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Attivato un Gruppo di Studio sui rapaci

di MARCO BEDIN Vice Presidente SIVAE n occasione del 1° incontro annuale SIVAE 2010, tenutosi a Cremona il 27 e 28 Marzo, si è svolta la prima riunione del gruppo di studio SIVAE di Medicina e Chirurgia dei Rapaci, 54 sono stati i soci che hanno fatto richiesta di partecipare. Sotto la coordinazione del Dott. Marco Bedin e dei dottori Claudio Peccati, Michele Capasso, Diana Quili-

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quini e Chiara di Placido il neonato Gruppo di Lavoro, intende promuovere la crescita professionale in ambiti specifici della professione favorendo la collaborazione e lo scambio di informazioni tra i soci che hanno aderito. L’obiettivo di questo e di altri gruppi di lavoro di cui SIVAE ha intenzione di favorire la nascita sarà quello di produrre lavori scientifici con elevati standard di qualità sia a livello nazionale che internazionale attraverso la raccolta di dati, la standardizzazione di protocolli, la stesura di linee guida sul benessere di determinate specie. Questa iniziativa rappresenta il primo passo di SIVAE in una direzione che caratterizzerà il futuro della società con la nascita di altri gruppi di studio come quello di Medicina di Laboratorio degli Animali Esotici, dell’Herpesvirus delle tartarughe, di Practice Management negli Animali Esotici e molti altri ancora. Un buon punto di partenza per la SIVAE del futuro che ha come principali obiettivi quello della crescita professionale dei propri soci promuovendo standard di scientificità sempre più elevati. Per aderire al Gruppo di Studio SIVAE di Medicina e Chirurgia dei Rapaci chiedi informazioni a Elisa Feroldi, Segreteria SIVAE, info@sivae.it ■

INCONTRO SIODOV

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abato 10 e domenica 11 aprile 2010 si è tenuto a Cremona il primo incontro annuale 2010 della Società Italiana di Odontostomatologia Veterinaria dal titolo “Terapia endodontica: dalla diagnosi alla soluzione del problema”. Gli obiettivi formativi della società previsti per l’anno in corso sono di avvicinare il medico veterinario all’endodonzia, una branca dell’odontoiatria veterinaria ancora poco conosciuta e diffusa in Italia. Per rendere più dinamica la discussione ed il confronto, la dr.ssa Francesca Amitrano, laureata a Torino in Odontoiatria e Protesi Dentaria, ha apportato la sua esperienza approfondendo argomenti di endodonzia comparata con la medicina umana. L’endodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della diagnosi e del trattamento dei processi patologici a carico della polpa dentale e dei tessuti periapicali. La malattia endodontica è definita come infiammazione (pulpite reversibile o irreversibile) o necrosi (parziale o completa) del tessuto pulpare. L’endodontopatia irreversibile porta inevitabilmente la morte pulpare e può instaurarsi senza esposizione della polpa, in seguito a traumi ottusi, eventi ischemici ed eventi iatrogeni (uso improprio degli strumenti odontoiatrici meccanici), o con esposizione della polpa, come in caso di fratture coronali e coronoradicolari complicate, attrito, carie, riassorbimento esterno e come estensione di malattia parodontale. In caso di necrosi pulpare, il normale processo di dentinogenesi si interrompe, cosicché dopo un certo periodo di tempo il canale pulpa-

re del dente endodonticamente compromesso risulta radiograficamente di dimensioni maggiori rispetto al dente controlaterale. I denti affetti da patologia endodontica devono essere, se possibile, sottoposti a trattamento endodontico oppure estratti, poiché se non trattati possono causare complicanze locali (ascessualizzazione, cellulite, osteomielite e fistolizzazione esterna) e possibilmente anche sistemiche. È emerso dalle relazioni che il successo terapeutico dei trattamenti endodontici sia in medicina veterinaria che umana dipende dal susseguirsi di più fasi di lavoro che devono essere eseguite correttamente ed in modo ordinato: l’accesso alla camera pulpare, l’eliminazione completa della polpa, la detersione e la strumentalizzazione del canale radicolare, la sigillatura tridimensionale del canale pulpare tramite l’uso di cementi endocanalari e di una gomma termoplastica (guttaperca) secondo le tecniche di condensazione laterale a freddo o verticale a caldo, la chiusura dell’accesso coronale mediante restauro, e l’esecuzione di controlli radiografici seriali. I relatori impegnati nelle due giornate Francesca Amitrano, Alessandro De Simoi, Mirko Radice e Paolo Squarzoni hanno approfondito dettagliatamente il susseguirsi delle metodiche e dei materiali utilizzati in endodonzia. La trattazione dell’argomento verrà completata al prossimo incontro della Società previsto per il 3 ottobre 2010 e dedicato alla “Chiusura dell’accesso: preparazione e riempimento della cavità”. Katty Casazza

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Report sul controllo del randagismo in Toscana Nel 2008 registrata una media regionale di 1 cane ogni 69 abitanti

fine 2009 è stata pubblicata dalla Regione Toscana la seconda edizione del report sul controllo del randagismo in Toscana. È da diversi anni che la Regione Toscana interviene su questo fenomeno riconoscendo come obiettivo di salute la corretta convivenza tra animali ed uomo. In questa complessa attività risulta centrale il ruolo del Servizio Sanitario Regionale, in rapporto operativo con gli Enti e con il Volontariato. All’interno di questa logica appare essenziale un costante sforzo di miglioramento con la capacità di pianificare e governare gli investimenti richiesti per predisporre una rete di strutture canile. Per questo l’alto numero di cani registrati, di cani restituiti ai proprietari, di cani riaffidati in adozione è motivo di sicura soddisfazione.

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CONTROLLO RANDAGISMO, UN SISTEMA INTEGRATO La strategia regionale per la prevenzione del fenomeno del randagismo passa attraverso la piena operatività dell’Anagrafe Canina, integrata con il servizio di accalappiacani, la sterilizzazione di animali liberi o randagi, la rete dei canili dei Comuni e delle Associazioni di Volontariato. Un Piano Regionale annuale finanzia interventi di potenziamento, nuova costruzione ed adeguamento dei canili in ottica di accreditamento a standard comune delle strutture impegnate. Il Sistema ogni giorno per 365 giorni: -142 cani vengono iscritti all’Anagrafe canina -18 cani vaganti vengono recuperati e custoditi in Canile Sanitario -17 cani escono dal Canile Sanitario per restituzione o adozione -20 gatti liberi di colonie vengono sterilizzati.

BANCA DATI ANAGRAFE CANINA PERNO DEL SISTEMA Ogni cane presente sul territorio regionale è identificato con un microchip con la possibilità di iscriverlo così all’Anagrafe Canina Regionale; la Banca Dati viene mantenuta aggiornata registrando le variazioni per cessione, trasferimento o morte dell’animale. Nel 2008 sono stati iscritti 52.043 cani e sono state registrate 50.979 variazioni. Con riferimento all’attività del 2007, l’aumento di iscri-

zioni è stato del 10%. Per l’elaborazione di tutte le informazioni, la Banca Dati Regionale (BDR) si aggiorna periodicamente con i dati delle Banche Dati Locali. L’attività di identificazione viene effettuata al 70% da Veterinari Libero Professionisti mentre l’iscrizione con le relative variazioni sono a carico dei Servizi Veterinari delle Az. USL.

SUL TERRITORIO MODELLO OPERATIVO FLESSIBILE La gestione del canile sanitario e del servizio di accalappiacani è diversificata nelle diverse realtà territoriali, utilizzando strutture pubbliche, private e del Volontariato e personale ASL e del Volontariato. Molteplici sono i fattori che influenzano le scelte dei Comuni, considerate le caratteristiche del territorio e la presenza di strutture adeguate a fronte di una domanda diversa da territorio a territorio. Il servizio accalappiacani ha recuperato 6613 cani vaganti sul territorio, di questi, 3681 sono stati restituiti al proprietario grazie all’Anagrafe Canina e 2435 sono stati affidati in adozione. Nel complesso dell’attività, meno di 500 cani restano nei canili rifugio in attesa di un nuovo proprietario. La rete dei canili è impostata su 51 strutture, di cui 23 pubbliche, 9 del volontariato e 19 private, distribuite in 30 Zone Socio Sanitarie.

CONTROLLO DEMOGRAFICO L’attività istituzionale di controllo demografico è orientata verso gatti liberi che vivono in colonie e verso i cani in adozione dai rifugi. Nel 2008 sono stati sterilizzati 543 cani e 7293 gatti. La sterilizzazione chirurgica è effettuata in alcune Aziende USL con il concorso sussidiario delle strutture libero professionali.

PROFILASSI ANTIRABBICA E PUBBLICA INCOLUMITÀ La valutazione ai fini di profilassi antirabbica di fatto è attività anche a presidio dell’evento morsicatura, come oggettivo episodio di aggressività dell’animale. È allo studio una procedura unica di valutazione degli eventi che verranno monitorati per poter così indirizzare tutte le attività di formazione e prevenzione sui cani ad aggressività non controllata. ■


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24 Lettere al Direttore Molto meno di dieci euro l’ora Gentile ANMVI, sono un collega che percepisce uno stipendio che è ben al di sotto dei 10 euro l’ora che devo fatturare al titolare, orari non ben definiti e mansioni spesso ben lontane da quelle di un veterinario; ultimamente mi si chiede anche di fare a mie spese una assicurazione infortuni...perché il titolare vuole stare tranquillo!!! Non lo reputo giusto, visto che la retribuzione è veramente esigua anche se l'ambulatorio ha un fatturato notevole, inoltre se voglio seguire a mie spese corsi formativi devo recuperare le ore di lavoro oppure mi viene detratta la somma equivalente, prendere 2 settimane di ferie consecutive è inammissibile, ho un orario di entrata e uno di uscita che non viene mai rispettato e spesso a scapito di altri impegni lavorativi. Insomma sono un libero professionista con i DOVERI di un libero professionista e senza alcun DIRITTO. Al di là del fatto che l'assicurazione è importantissima per il lavoro che facciamo e su questo non discuto, vorrei sapere se effettivamente spetta a me pagarla o è dovere della mia titolare; inoltre vorrei sapere dove reperire informazioni sui diritti e doveri dei liberi professionisti per riuscire a capire dove arrivano le pretese dei titolari. Grazie sin d'ora per la disponibilità. (Lettera firmata)

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Caro collega, la tua accorata lettera merita una risposta ed un commento. La risposta è che l’assicurazione devi farla tu. Sei un libero professionista e per tanto spetta a te questo onere. Il commento purtroppo è un altro. Oggi nelle indagini dell’Istat o di Alma Laurea tu risulti fra quelli che hanno un’occupazione. Non importa che tu poi “muoia di fame”, per le statistiche tu sei occupato. Sono i dati che noi da anni contestiamo e che ci hanno portato a chiedere al MIUR il taglio netto del numero dei Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria perché ormai da qualche anno sono solo fabbriche di disoccupati o sottoccupati. Dobbiamo smetterla di prendere in giro migliaia di giovani laureati che dopo 7/8 anni di studio e sacrifici, spesso enormi, si trovano nelle tue condizioni. Sono tanti quelli che ci scrivono o telefonano chiedendoci cosa possono fare. 800/900 nuovi iscritti agli Ordini ogni anno immessi sul mercato del lavoro sono devastanti in un momento in cui il nostro settore vive già da tempo una sua crisi strutturale aggravata dalla crisi economica nazionale. Voi giovani non avete purtroppo alcun potere contrattuale. Tu potresti rinunciare alla tua collaborazione ma altri dieci, anche solo per fare esperienza, sarebbero disposti a sostituirti. Del resto con 6700 ambulatori per animali da compagnia è anche evidente che il reddito medio di un veterinario finisca per essere estremamente basso, circa 15mila euro all’anno, con fasce di livello da soprav-

vivenza come il tuo caso. Non c’è alcuna soluzione se non quella di riequilibrare nel nostro settore domanda ed offerta di lavoro e questo potrà avvenire solo tagliando drasticamente il numero degli iscritti e quindi quello delle Facoltà. È una battaglia che stiamo facendo da anni con qualche risultato ma siamo ancora molto lontani dall’obiettivo che ci siamo posti. Anche attraverso Confprofessioni, dove rappresentiamo il settore veterinario, stiamo cercando di avviare progetti o di ottenere riconoscimenti dal Governo che possano sostenere i giovani nell’avvio della loro attività professionale. Non è facile e temo che il futuro per i giovani laureati possa essere nei prossimi anni ancora più duro se il mondo politico ed istituzionale non vorrà ascoltare le nostre continue richieste. Carlo Scotti

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“La verità è che una pandemia è caratterizzata da una elevata dose di incertezza” Keiji Fukuda, Consigliere speciale dell'OMS per la pandemia

LA CAMPANIA VINCE

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a rappresentativa Calcio Medici Veterinari Campania si è aggiudicata la quinta edizione del Quadrangolare di calcio Medici Veterinari “Città di Sorrento”, organizzata con il patrocinio del Comune. La squadra della Campania ha vinto le tre partite in programma sabato 24 e domenica 25 allo Stadio “Italia” contro i colleghi di Marche (2-1), Puglia (7-1) e Lazio (2-1). La Campania è stata l’unica formazione che ha vinto alla fine dei tempi regolamentari, tutte le altre partite infatti si sono concluse ai calci di rigore. Al secondo posto si è classificata la rappresentativa marchigiana che ha battuto la rappresentativa laziale (6-5) e quella della Puglia (4-3). Terza classificata la rappresentativa pugliese che dopo aver battuto i laziali (6-5), nella gara d’esordio, ha incassato la netta sconfitta con i campani e poi ai rigori con le Marche. Ultimo posto per la rappresentativa laziale, ultima per risultato e comportamento.

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Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

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CORSI PRATICI

FISSAZIONE ESTERNA Cremona, 17/19 Giugno 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Alessandro Piras, Med Vet, Spec Chir Vet, MRCVS, Newry (Irlanda) RELATORI Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Ross Palmer, DVM, Dipl ACVS, Colorado (USA) Enrico Panichi, Med Vet, Dot Ric, Torino Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino Massimo Petazzoni, Med Vet, Milano Alessandro Piras, Med Vet, Spec Chir Vet, MRCVS, Newry (Irlanda) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 800,00 + IVA 20% Non soci: € 1.000,00 + IVA 20%

RADIOLOGIA DELLO SCHELETRO

CITOLOGIA 1

Cremona, 23/25 Giugno 2010 Centro Studi SCIVAC

Cremona, 07/09 Luglio 2010 Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE Massimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)

DIRETTORE Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova

RELATORI Antonella Puggioni, Med Vet, Dipl ECVDI, Dublino (Irlanda) Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia Massimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 500,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%

ECOCARDIOGRAFIA Cremona, 29 Giugno - 2 Luglio 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Claudio Bussadori, Med Vet, Dot Ric, Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, Milano RELATORI ED ISTRUTTORI Claudio Bussadori, Med Vet, Dot Ric, Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, Milano David Chiavegato, Med Vet, Dot Ric, Padova Gino D’Agnolo, Med Vet, Trieste Marco Di Marcello, Med Vet, Dot Ric, Verona Oriol Domenech, Med Vet, Dipl ECVIM (Cardiology), Milano Elena Dall’Aglio, Med Vet, Milano Chiara Locatelli, Med Vet, Dot Ric, Milano Pedro Olivera, Med Vet, Oporto (P) Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Marco Poggi, Med Vet, Imperia Cecilia Quintavalla, Med Vet, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 800,00 + IVA 20% Non soci: € 1.000,00 + IVA 20%

RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Bonfanti, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, Milano Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVP, Milano Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 520,00 + IVA 20% Non soci: € 720,00 + IVA 20%


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Dalle Aziende

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Elanco acquisisce i diritti Europei per alcuni prodotti da Pfizer Animal Health Intervista al Dr. Gianluca Donelli, Direttore di Elanco Italia & Iberia leader nelle loro categorie.

Elanco ha annunciato l’acquisizione di alcuni prodotti da Pfizer Animal Health, cosi come di uno stabilimento di produzione situato a Sligo, Irlanda. Il Dr Gianluca Donelli, direttore di Elanco per l’area Italia e Iberia, fornisce alcune indicazioni relative a questa acquisizione e alle modalità con cui questi prodotti passeranno da Pfizer a Elanco. Perché Elanco ha acquisito questi prodotti? L’acquisizione di questo importante portafoglio di prodotti è un passaggio perfettamente il linea con la strategia europea di Elanco. Con questa acquisizione, allarghiamo e diversifichiamo la nostra presenza con prodotti leader sul mercato, implementiamo il nostro portafoglio di prodotti per animali da compagnia e acquisiamo nuove risorse nel settore dei biologici e dei vaccini. Siamo veramente soddisfatti di poter contribuire con queste nuove opportunità al miglioramento della salute animale e di poter incrementare il valore presso i nostri clienti. Perché questa acquisizione è importante per Elanco? Elanco ha ribadito più volte il proprio intento di considerare acquisizioni specifiche qualora queste possano avere significato strategico. Questa operazione è importante perché supporta direttamente tre strategie stabilite da Elanco: crescere in Europa, entrare nel merca-

Questo accordo include anche alcuni stabilimenti di produzione? Elanco ha acquisito anche uno stabilimento di produzione situate in Sligo, Irlanda, attualmente utilizzato per la produzione di vaccini animali. Elanco ha offerto a tutto il personale impiegato a Sligo una posizione all’interno dell’azienda.

Il Dr Gianluca Donelli, direttore di Elanco per l’area Italia e Iberia

to dei vaccini ed implementare il proprio business nel settore degli animali da compagnia. Inoltre, i prodotti inclusi in questo accordo hanno un “brand” molto forte che ci consentirà di aumentare il nostro valore presso i clienti. L’investimento evidenzia il nostro impegno di entrare nei settori vaccini e animali da compagnia. Come i prodotti del nostro portafoglio esistente, questi sono prodotti

Questo accordo è effettivo da adesso? No. Elanco non acquisirà il nuovo portafoglio di prodotti finché non sarà terminata la transizione, che è ora al vaglio della Commissione Europea. L’annuncio del mese scorso riguarda la definizione dell’accordo per l’acquisizione dei diritti. La chiusura finale dell’operazione richiederà ancora qualche settimana ma, in ogni caso, pensiamo che sarà completata entro la fine del secondo trimestre di quest’anno. Durante questo periodo saranno chiariti numerosi aspetti al fine di rendere la transizione più semplice possibile. I prodotti in questione saranno disponibili sul mercato durante il processo di transizione? Sì. Fino alla chiusura dell’accordo, tutti gli ordini e il supporto continueranno ad essere soddisfatti secondo il sistema in atto attualmente. Dopo la chiusura di questo è nostra intenzione far sì che tutti i clienti possano avere facile ac-

Che cambiamenti vedranno veterinari e produttori? Relativamente ai nomi dei prodotti questi non cambieranno. Il solo cambiamento che veterinari e produttori vedranno è l’autorizzazione alla vendita che passerà da Pfizer ad Elanco. Avete acquisito Stellamune, vaccino per il Mycoplasma hyopneumoniae dei suini. Questo significa che diminuirete il vostro focus nel settore antibiotici? Siamo veramente orgogliosi dell’acquisizione dei due vaccini Stellamune Mycoplasma e Stellamune Uno, entrambi prodotti leader nel settore della vaccinazione per Mycoplasma nel suino. Elanco comunque rimane azienda leader nella medicazione orale negli animali da reddito di tutte le specie. Noi non vediamo queste due strategie in contrapposizione ma complementari. Elanco continuerà a focalizzarsi sulle migliori soluzioni possibili per il cliente e gli animali. Elanco Animal Health, divisione di Eli Lilly and Company. Per maggiori informazioni: tel: 0039 055 4257031. ■

RECENSIONE

ESTEVE VETERINARIA Aumenta la propria presenza nel segmento della terapia antibiotica con KEFAMAX® (Cefalessina in compresse, una licenza internazionale di Orion Corp per Italia, Spagna e Portogallo). KEFAMAX® è un antibiotico di prima scelta nel caso delle infezioni cutanee sostenute da Cocci Gram positivi, Bacilli Gram positivi e Gram negativi, ed anaerobi Gram positivi. Grazie all’effetto post antibiotico, specialmente rilevante nei confronti di S. pseudointermedius, KEFAMAX® è inoltre indicato in particolar modo per la terapia delle piodermiti profonde e ricorrenti. Un altro vantaggio di KEFAMAX® è l’utilizzo della pulse therapy, per i processi dermatologici, che prevede la somministrazione dell’antibiotico a settimane alterne o 3-4 giorni alla settimana. KEFAMAX® è un antibiotico di prima scelta anche nella terapia delle infezioni delle vie urinarie, vista l’elevata sensibilità alla cefalessina dei batteri implicati. Per ottenere risultati ottimali, la posologia raccomandata di KEFAMAX® si adatta alla tipologia del processo: Per la terapia delle infezioni cutanee: 25-30 mg/kg ogni 12 h; Per la terapia delle infezioni del tratto urinario: 15 mg/kg ogni 12 h. Confezioni e nº AIC: Kefamax® 250 mg (14 comp) AIC 103900054; Kefamax® 500 mg (14 compr.): AIC: 103900027 Kefamax® 500 mg (70 compr.) AIC: 103900041 Per informazioni sui nostri prodotti, può rivolgersi all’agente di zona, o ai nostri Uffici: Esteve S.p.A, Tel. 02 69964224. ESTEVE S.p.A. - Via Ippolito Rosellini 12 20124 Milano - Tel.: 02.69964224 - Fax: 02.69964250 - estevespa@esteve.es www.veterinariaesteve.com

cesso ai nostri prodotti e servizi. Voglio sottolineare che tutti i prodotti, inclusi Stellamune e Guardian, continueranno ad essere supportati adeguatamente sia da un punto di vista tecnico che commerciale da Elanco.

Titolo: Pet Therapy Psicomotoria Autore: Spartia Piccino Edizioni: Editoriale Olimpia 2010 Pagine: 108 Prezzo: euro 12,50 Il termine “pet-therapy” comprende, com’è noto, un insieme di interventi di tipo educativo e terapeutico di vario genere, aventi come elemento comune l’impiego funzionale di un animale da compagnia. Si va dalle Attività Assistite con Animali (Animal-Assisted Activities, AAA), volte al miglioramento della qualità della vita del paziente attraverso un’azione genericamente rieducativa, alle Terapie Assistite con Animali (Animal-Assisted Education, AAE), specificamente finalizzata al miglioramento delle facoltà cognitive nei bambini e negli adolescenti. Di recente è stata elaborata una quarta categoria, la cosiddetta Terapia Psicomotoria Assistita con Animali (TPAA), la cui specificità risiede, appunto, nell’aspetto psicomotorio, più precisamente sul fatto di lavorare prioritariamente sulla sfera motoria per il recupero della sfera cognitiva, facendo ripercorrere all’assistito in maniera corretta le tappe di quel cammino evolutivo che per varie ra-

gioni è stato invece compiuto all’insegna di carenze e/o malfunzionamenti. La sua applicazione è risultata efficace in ambiti sia psichiatrici, sia neurologici, sia genericamente geriatrici: dalle nevrosi ossessive alle psicosi, dalle depressioni alle afasie, dall’autismo all’iperattività, dall’Alzheimer al Parkinson. Questo libro ne illustra tutti gli aspetti, avvalendosi di un repertorio di casi clinici davvero esemplare, e offrendo al lettore un inquadramento oggettivo del ruolo dell’animale, lontano dagli stereotipi romantici che ancora oggi inquinano e spostano in direzione pseudoscientifica una disciplina che aspira invece a costruirsi, progressivamente e decisamente, uno statuto razionale. Spartia Piccino è nata a Milano. Si è formata come psicomotricista presso il Centro Studi di Psicomotricità Psicologia e Neuropsichiatria Infantile del prof. Roberto Carlo Russo a Milano e come petterapista presso la Federazione Svizzera Cani da Terapia. È attualmente presidente dell’Associazione Italiana Pet Therapy, di cui è stata cofondatrice nel 1999. Vive a Silvano D’Orba (Alessandria).


Professione Veterinaria 15-2010:ok

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26 Calendario attività Dal 7 maggio al 18 settembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

7 - 8 MAG 7 - 9 MAG 7 - 9 MAG 8 - 9 MAG 9 MAG 9 MAG 12 - 15 MAG 12 - 14 MAG 16 MAG 16 MAG 16 MAG 16 MAG 28 - 30 MAG 4 - 5 GIU 4 - 5 GIU 8 - 9 GIU 10 - 11 GIU 11 - 13 GIU 12 - 13 GIU 13 GIU 14 - 15 GIU 17 - 19 GIU 23 - 25 GIU 29 GIU - 2 LUG 2 - 4 LUG 7 - 9 LUG 15 - 18 SET 17 - 18 SET

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

12° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO REGIONALE DI RADIOLOGIA - Hotel City - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri 11 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

SEMINARIO SIOVET

ORTHOFUN 2010 - Villa Pitiana Donnini - Firenze - ECM: senza accredito ECM - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili

CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ONCOLOGICA - AtaHotel Expo Fiera - Pero (Milano) - Via Keplero 12 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it “GESTIONE E TECNICHE TERAPEUTICHE NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA” - Modena - Via Vignolese 1684, ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Perugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 3° IT. OFTALMOLOGIA: I PARTE - VISITA OCULISTICA E ANATOMIA. PATOLOGIE DELL’ORBITA, SCLERA, CORNEA ED ANNESSI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TRAINING MINISTERO DELLA SALUTE-ANMVI “EMERGENZE IN SICUREZZA ALIMENTARE: PROCEDURE E GESTIONE” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Isabella Moglia - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - ECM: 4 crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA ..........D (DIAGNOSI) - Campobasso - Hotel San Giorgio - Via Insorti D’ungheria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SIVAE EMILIA ROMAGNA INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate. Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON MINISTERO DELLA SALUTE INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP

APPROCCIO CLINICO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO AL PRURITO DEL CANE E DEL GATTO Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 65° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. I PARTE: L’ARTO ANTERIORE” - Università di Perugia, Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Marketing e Pubblicità - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: monica.borghisani@evsrl.it CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. II PARTE L’ARTO POSTERIORE E LO SCHELETRO ASSILE” - Clinica Equine Practice - Campagnano di Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SIVE ITINERARIO DIDATTICO SIVE

CORSO SCIVAC

ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

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ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 13 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 15 | 2010

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

CORSO SCIVAC

CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA - Ragusa, IZS - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

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CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Grand Hotel Mediterraneo, Firenze - ECM: 9 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

INCONTRO ANMVI / GPM

PREZZI E TARIFFE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it

CORSO SCIVAC

CORSO AVANZATO INTENSIVO - CITOLOGIA DEL MIDOLLO OSSEO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: IV PARTE - RADIOLOGIA DELLO SCHELETRO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. CARDIOLOGIA: III PARTE - ECOCARDIOGRAFIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CORSO SCIVAC

CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Sassari - ECM: 20 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO SCIVAC

CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA - BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ESVOT

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 26 aprile 2010

SOLUZIONI

Risposta corretta:e )

QUIZ 2 Cremona, Maggio 2007 Congresso Nazionale SIVAR, Risposta corretta:a )

QUIZ 1

a il lattato è assente b <10 c tra 10 e 30 d tra 30 e 40 e > 80

Congresso Nazionale SIVAR,

a 5.6 b 5.8 c 6.0 d 6.2 e oltre 6.2

2) In presenza di carne PSE nel bovino i valori di lattato (µmol/g) a 1 ora post-mortem sono:

Cremona, Maggio 2007

1) Qual è il valore di pH della carne ottimale?


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