Professione Veterinaria 15-2010:ok
27-04-2010
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
15 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 15 dal 26 aprile al 2 maggio 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
CORRETTO USO DEI MANGIMI MEDICATI
QUESTO SISTEMA UNIVERSITARIO NON VA
AVIARIA RAFFORZATA LA SORVEGLIANZA
ECO-ETOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI
REPORT SUL RANDAGISMO IN TOSCANA
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A PAGINA 20
A PAGINA 22
BREVI
LA VETERINARIA È TRASPARENTE
ECM Gli operatori sanitari residenti colpiti dal terremoto della Regione Abruzzo assolveranno gli obblighi formativi con l’acquisizione della metà dei crediti formativi previsti (15 invece che 30). L’ha deciso la Commissione Ecm nella seduta del 22 aprile.
APICOLTURA È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 aprile il Decreto 4 dicembre 2009 che istituisce una Anagrafe apistica all'interno del sistema dell'anagrafe zootecnica nazionale. Ruolo e compiti dei servizi veterinari che utilizzano le informazioni della banca dati per i controlli sanitari.
SCAMBI INTRACOMUNITARI Dal 6 maggio 2010 entreranno in vigore le semplificazioni previste dall'Europa per la diffusione dell'informazione in campo veterinario e zootecnico. Il Decreto Legislativo, che attua la Direttiva 2008/73/CE, è in Gazzetta Ufficiale e facilita i controlli nel corso degli scambi intracomunitari di animali vivi, embrioni, sperma, uova da cova e pollame, attraverso la pubblicazione on line di elenchi informatici.
ISRAELE I Servizi veterinari israeliani hanno informato il Ministero della Salute sui nuovi requisiti sanitari in vigore dal 1 maggio 2010 per l'introduzione sul proprio territorio dì cani e gatti. Divieto di ingresso per alcune razze canine. Fornito il modello di certificato sanitario. Rispediti nel Paese d'origine gli animali non conformi ai requisiti richiesti. Le indicazioni ministeriali sono pubblicate su @nmvi Oggi.
FARMACO
Una lista positiva di principi attivi L’ha proposta l’ANMVI al Ministero della Salute per ampliare l’arsenale terapeutico del medico veterinario
ANIMAL WELFARE Una risoluzione del Parlamento chiede una legge UE generale per il benessere degli animali. Allevamento e macellazione sono fasi chiave per tutelare anche la salute umana. Il tema è all'ordine del giorno della sessione plenaria di Strasburgo. La valutazione del Piano d'azione 2006-2010 sarà votata a maggio.
FEI A Losanna il 16 e il 17 agosto prossimi si terrà la discussione circa l'utilizzo degli antinfiammatori non steroidei nei cavalli da competizione. La votazione sull'argomento avrà luogo a novembre nel corso dell'Assemblea Generale della FEI.
www.anmvioggi.it
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“Il federalismo richiede un’attenta lettura delle performance regionali. La sanità italiana non può permettersi un futuro a rischio di disuguaglianze geografiche ed economico-sociali, di percezione di scarsa qualità dei servizi, sprechi nell’uso delle risorse, rischi per la sostenibilità del sistema, incapacità di prevenire il prevenibile”. Si sta parlando anche di sanità pubblica veterinaria? Continuiamo a leggere: “I problemi vanno dall’aumento delle aspettative dei cittadini a quello dei bisogni legato all’invecchiamento, agli stili di vita sbagliati, dannosi, fino al cambiamento climatico”. Quindi si sta parlando anche di sanità pubblica veterinaria? Riprendiamo la lettura. Adesso si è passati a parlare di “scelte consapevoli dei cittadini in base ai reali bisogni su cui i manager devono focalizzare l’attenzione, garanzia di efficienza dei professionisti e piena collaborazione della politica nazionale e regionale perché i problemi sanitari sono globali e locali contemporaneamente”. No, no, gli esperti della sanità efficiente non parlano di veterinaria da nessuna parte. Neanche
un accenno ai Servizi Veterinari, alle risorse che servono per governare la sanità veterinaria locale e globale, ai finanziamenti che riceve, alle malattie trasmissibili, ai risvolti sanitari della sicurezza alimentare, ai cambiamenti climatici che cambiano la geografia dei virus, al fatto che del federalismo non importa niente né alla leishmaniosi né alla rabbia, tanto meno alla blue tongue o all’aviaria e alla West nile che varcano tranquille tutti i confini. Niente di niente. Nel bene e nel male nemmeno un accenno a questa parte della sanità nazionale. Giriamo pagina e passiamo all’operazione trasparenza annunciata dal Ministro della Salute, per confrontare le performance delle varie regioni, delle Asl e degli ospedali, perché “dentro il sistema sanitario ci sono inefficienze e sprechi notevolissimi”. Si parla anche di sanità pubblica veterinaria? Neanche per sogno. Solo di ospedali e assistenza sociosanitaria. Per la politica (e di conseguenza per i giornali) il Servizio Veterinario non esiste. La veterinaria è già trasparente: non la vede mai nessuno. ■
DOCENTI LAVORATE DI PIÙ LA DISCUSSIONE SUL DISEGNO DI LEGGE GELMINI PER LA RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ è entrata nel vivo in Commissione Cultura del Senato e sono già numerosi gli emendamenti proposti dal relatore Giuseppe Valditara del PDL. La prima proposta del relatore riguarda l’impegno dei docenti che dovrebbe prevedere un obbligo didattico fissato in 350 ore all’anno per quelli a tempo pieno e 250 per quelli a tempo definito, obbligo che rappresenta la parte più importante delle 1500 ore di attività annua, compresa ricerca, studio, verifiche, che i professori universitari dovranno garantire e che gli atenei dovranno controllare e certificare con modalità diverse e scelte al proprio interno ma comunque basate su elementi obiettivi. Questo maggior impegno richiesto potrà portare a scatti in busta paga se meritati (oggi ottenuti automaticamente) o a penalizzazioni per i professori scarsamente produttivi. Certamente questo può essere un primo passo per portare in molte Università un sistema di controllo dell’operato dei docenti che spesso si evidenzia di livelli estremamente diversi, sia per gli aspetti qualitativi che temporali, con reali problemi per la didattica e la formazione degli studenti. L’ANMVI ha già potuto evidenziare in varie occasioni i limiti di alcuni Corsi di Laurea che per diversi motivi non sono in grado di sviluppare un processo formativo a livello europeo garantendo ai propri laureati possibilità occupazionali. Anche per questo l’Associazione sta chiedendo da tempo che la riduzione del numero di iscritti, sempre più necessaria, avvenga soprattutto attraverso un taglio deciso del numero delle Facoltà, selezionate ovviamente sulla base degli indici europei.
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