Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 15

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 15 dal 18 al 24 aprile 2011

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

QUOTE LATTE E ANAGRAFE BOVINA

INAUGURATA VIA MARIO SCHIANCHI

RINNOVATO IL CD SIMUTIV

QUINTO APPUNTAMENTO CON LE BPV

LA LOMBARDIA IN SOCCORSO DELLE APA

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CHI LA DURA…

BREVI SPERIMENTAZIONE Il Sottosegretario Martini ha firmato ieri il decreto di istituzione del primo Centro di referenza in Italia per lo sviluppo dei metodi alternativi alla sperimentazione animale. Il Centro avrà sede a Brescia, presso l'Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna.

ONAOSI Concluse le operazioni elettorali, la Fondazione ONAOSI inizia a definire la composizione dei suoi organi statutari. Vincono le liste "Onaosi insieme" (veterinari pubblici) e "I valori Onaosi" (contribuenti volontari). Deludente la partecipazione alle prime elezioni aperte a tutti gli iscritti. Ma i medici veterinari hanno onorato il voto più delle altre categorie.

CONFPROFESSIONI COLLARI ELETTRICI L'ENCI ha precisato il senso della propria iniziativa sui collari elettrici: "porre fine a possibili usi barbari di siffatti strumenti", il che "non presuppone” - si legge in un comunicato - alcuna sollecitazione a favore di un utilizzo di strumenti coercitivi". L'ENCI “respinge con fermezza ogni tentativo di strumentalizzazione e interpretazione faziosa della propria posizione nei confronti del collare elettrico”.

ESCHE L'Emilia Romagna ha realizzato la prima mappa regionale dei luoghi dove vengono ritrovati i "bocconi avvelenati". Una fotografia del fenomeno che vuole essere uno strumento per interventi di prevenzione e per rendere più incisiva l'attività di repressione delle Forze di Polizia.

TRASPORTO Due milioni di euro sono stati destinati dalla Commissione Europea a progetti finalizzati all'alta qualità dei posti di ispezione per la sosta degli animali durante i lunghi viaggi. I finanziamenti sono finalizzate ad innalzare il benessere animale attraverso procedure di qualità per i trasportatori che si avvalgono di posti di controllo "certificati". Scadenza: 31 agosto 2011.

STRACANINA Stracanina a Genova il 22 maggio. Organizza l’Associazione Mediterraneo con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche per il Benessere degli Animali e di ANMVI. Un’equipe di veterinari sarà a disposizione per un controllo ai cani “corridori”. Un'altra occasione di pubblica visibilità per la nostra professione.

Salute risparmio

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Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

www.anmvioggi.it

L’Area Sanitaria punta sul territorio Prima riunione plenaria dei quadri regionali. Confprofessioni risorsa per medici veterinari odontoiatri, medici di famiglia e psicologi A PAGINA 3

Questa volta la veterinaria ha colto nel segno. Lunedì 18 aprile, il presidente della Commissione Economia della Regione Piemonte, Gian Luca Vignale, ha indetto la conferenza stampa “Redditometro e Cavalli: Proposte e suggerimenti per salvare un settore in crisi”. Sono intervenuti Paola Gulden per ANMVI e Andrea Brignolo per SIVE, da tempo impegnati sul fronte politico e fiscale, per rimettere in discussione la presenza del cavallo nel redditometro. Vignale ha presentato un dossier articolato e da sottoscrivere, nella sostanza e nella forma come segno di attenzione della politica verso un settore già colpito da una crisi troppo grave per sopportare il peso delle iniquità fiscali. La disamina economica e fiscale della questione richiede "un passaggio dalla teoria alla realtà" - ha dichiarato Vignale. E proprio perché l'Agenzia delle Entrate non ha ancora concluso le sue valutazioni Vignale chiede "un tavolo di confronto al fine di valutare il corretto coefficiente attribuibile al diverso possesso di un cavallo".

Al riguardo, il Presidente Vignale ha annunciato anche un ordine del giorno da presentare oggi stesso al Consiglio Regionale: "È ora necessario- dichiara- attuare un'azione di sensibilizzazione e informazione del problema ai parlamentari piemontesi in modo tale da riuscire a sensibilizzare il Parlamento nazionale sul problema e portare verso la revisione del redditometro, che escluda il possesso di un cavallo d'affezione come indicatore di benessere". Lo scopo di Vignale è di ottenere "un'audizione nelle Commissioni Finanze di entrambe le Camere" per una soluzione "che non penalizzi un settore tanto importante e che tuteli i proprietari nonché i cittadini da un sistema fiscale anacronistico". Il dossier cita anche passaggi sulla tutela del cavallo e l’impegno espresso da questo stesso Governo per volere del Sottosegretario Martini. Dunque di cosa parliamo? Di evasione per il solo fatto di possedere un cavallo? Pare che all’Agenzia delle Entrate abbiano già avuto i primi ripensa■ menti…

CI PERDONI SCOPELLITI “LA CRESCITA DI UNA REGIONE - HA SCRITTO IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA, GIUSEPPE SCOPELLITI, in una lettera inviata al Ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini - si fonda, tra le altre cose, sulla capacità di formare una classe di professionisti con profonde conoscenze teoricopratiche, legate al territorio”. L’intervento del Presidente a difesa del Corso di Laurea in Medicina Veterinaria di Catanzaro continua evidenziando la necessità determinante per il comparto agroalimentare della Calabria di avere Medici Veterinari che possano essere “di reale ausilio alle piccole e medie imprese del settore agro-zootecnico e dell’industria agroalimentare (caseifici, salumifici, preparazione di prodotti carnei, ecc.)”. Ci perdonerà Scopelliti se non possiamo essere d’accordo con lui nel sostegno ad un Corso di Laurea di Medicina Veterinaria veramente inesistente, quello di Catanzaro che manca totalmente di strutture e di docenti. Un Corso che non prepara Medici Veterinari ma che elargisce titoli senza contenuto e senza essere in grado di garantire neppure una minima preparazione a questi futuri professionisti. La Calabria, come dice lo stesso Presidente, ha bisogno di validi professionisti, come ne ha già tanti, ma questi non potranno mai uscire da un Corso di Laurea come quello di Catanzaro. Molto meglio per il settore agroalimentare della regione che i giovani interessati a diventare Medico Veterinario vadano a formarsi presso Università accreditate tornando poi sul territorio con “profonde conoscenze teorico-pratiche” ed un’ampia e seria formazione professionale veramente necessaria e determinante per l’economia della regione.

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Area Sanitaria Confprofessioni

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Veterinari professionisti che contano Riuscita giornata di formazione dei quadri regionali: in Confprofessioni motivati e compatti di CARLO SCOTTI Coordinatore dell’Area Sanità e Salute Giunta Esecutiva di Confprofessioni ala partecipata e grande affluenza sabato 19 aprile all’Hilton di Fiumicino. Vorrei dire che è stata una giornata storica. La prima nel suo genere e nella quale noi medici veterinari abbiamo dimostrato di essere pronti e attivi. Eravamo in molti, dal Friuli alla Sicilia, e ringrazio anche i pochissimi che non ce l’hanno fatta a raggiungerci, perché conosco le difficoltà personali e il rammarico di non aver potuto presenziare. L’esperienza politica in ANMVI è servita, anzi è indispensabile per entrare nel meccanismo di Confprofessioni, che è comunque complesso e richiede una certa preparazione. Cosa vuol dire essere parte sociale? Cosa sono gli enti bilaterali? Perché possiamo parlare di welfare delle professioni? Saper rispondere è importante perché è da queste domande che nasce la nostra forza. A Fiumicino abbiamo fatto formazione, abbiamo fatto un quadro d’insieme di Confprofessioni, un excursus storico e d’organigramma della confederazione, con la grande soddisfazione nel vedere tutti i dirigenti dell’area sanitaria uniti: la nostra rappresentanza territoriale, quella dei medici di famiglia, degli odontoiatri e degli psicologi. Se erano le prove generali della nostra coesione territoriale le abbiamo superate con lode. L’Area Sanità e Salute di Confprofessioni si è rivelata la forza trainante di Confprofessioni, pronta a diventarne il motore anche a livello regionale. È un’Area capace di mettere a fuoco i problemi comuni di area sanitaria, un ambiente in cui si parla e si riflette, in cui la Veterinaria gode di grande considerazione. A Fiumicino c’erano i vertici di ANDI, ANMVI, FIMMG e PLP e tutti i rispettivi delegati regionali per una giornata di formazione quadri, oltre cento professionisti della salute, da tutto lo Stivale, per affinare le strategie comuni e replicare il modello centrale sul territorio. Abbiamo voluto cementare la nostra comune appartenenza alla nostra Area e farne un propulsore per la casa comune confederale. Dimostrare identità e compattezza è da sempre il nostro obiettivo e sabato l’abbiamo fatto con la prima riunione plenaria della nostra dirigenza territoriale. In pochi anni, Confprofessioni ha radicalmente cambiato il mondo della rappresentanza dei professionisti che adesso deve crescere in egual modo sul territorio, aggregando aree professionali e identificandosi in progetti comuni. L’Area Sanità e Salute ha individuato una identità comune, una dimensione identitaria e una progettualità comune, come professionisti: i rapporti di lavoro, la creazione di nuovi profili ausiliari, gli studi di settore. Anche cedendo una parte

zioni (del commercio, es.) dando linfa ad organizzazioni che poi non vanno certo a rappresentare i nostri interessi.

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I NOSTRI TEMI

“PRODUTTORI” DI SANITÀ eti e filiere è il leit motiv di Confprofessioni, richiamato dal suo presidente Gaetano Stella: “Siete “produttori” di sanità - ha dichiarato - coinvolti al pari delle altre professioni liberali dalla competizione economica e dalla trasformazione sociale”. Un tasto, quello della competitività, egualmente insistito da Roberto Callioni (ANDI e membro della Giunta Esecutiva di Confprofessioni) Gianfranco Prada (ANDI) e Giacomo Milillo (FIMMG), così come quello del sostegno economico e da un sistema di incentivi (es. la Tremonti ter) dal quale i professionisti sono esclusi. Come pure quello dei rapporti di lavoro, un tema urgente per la veterinaria particolarmente sentito anche dagli psicologi. Nella foto da sinistra: Antonio Zuliani (Presidente PLP), Massimo Magi (FIMMG, Presidente di Fondoprofessioni) Gianfranco Prada (Presidente ANDI), Roberto Callioni (ANDI, Giunta Esecutiva di Confprofessioni), Gaetano Stella (Presidente di Confprofessioni), Carlo Scotti (Coordinatore Area Sanitaria, Giunta Esecutiva Confprofessioni), Giacomo Milillo (Segretario Nazionale FIMMG), Dario Grisillo (FIMMG, curatore della giornata di formazione di Fiumicino).

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della propria individualità e una autoreferenzialità che ha danneggiato le professioni rendendole non chiaramente identificabili ai politici e alla Politica.

PARTE SOCIALE IN TUTTE LE REGIONI La forza di Confprofessioni (2 milioni di professionisti di area tecnica, giuridica, economica e sanitaria) è quella di firmare un contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti degli studi professionali. Cioè di dare lavoro, di creare occupazione. Il Ministero del Lavoro riconosce Confprofessioni nazionale per questo e oggi dobbiamo puntare ad ottenere questo riconoscimento per tutte le Confprofessioni regionali. Dal 2010 Confprofessioni è anche nel CNEL. Attorno al contratto è costruito un sistema di welfare, attraverso la formazione dei dipendenti con Fondoprofessioni, la loro tutela sanitaria con Cadiprof e l’ente bilaterale Ebipro che è il vero interprete delle esigenze del territorio. Un sistema che ha fatto in modo che i professionisti, anche grazie agli ammortizzatori sociali, si siano rivelati una forza occupazionale che non ha licenziato. Abbiamo sopportato la crisi senza scaricarla su altre forze sociali e come dice Roberto Callioni “ci mettiamo la nostra faccia e il nostro portafoglio”. Questo enorme credito politico-economico ci dà la chiave d’ingresso ai Palazzi e la forza di avanzare rivendicazioni anche per i professionisti stessi, anche per i giovani anche per chi non ha dipendenti in senso contrattualmente stretto. Siamo calcolati per il 12,5% del Pil del Paese. Questa ricchezza prodotta deve ora passare all’incasso. Per arrivarci dobbiamo svolgere questo ruolo professionale fino in fondo, al Centro e sul territorio e non solo

pensando al federalismo, ma perché i politici e la politica, come ha giustamente evidenziato Stella, nascono dal territorio. I politici che arrivano a Roma partono dal territorio, quindi se lavoriamo sul territorio, quando arrivano al centro sanno già con chi hanno a che fare e conoscono i professionisti. Eppure, come ha fatto giustamente notare Stella, ci sono professionisti che per distrazione, disinteresse o disinformazione ai loro dipendenti non applicano il ccnl degli studi, ma di altre organizza-

Si può andare oltre, si può valorizzare oltre, i professionisti, una parte della società scomoda, è stato detto da Gianfranco Prada, individualisti, non facilmente inquadrabili, e a volte quindi disturbano gli schemi politici generali. Ma se lo siamo è anche perché da sempre siamo discriminati. La Tremonti ter per esempio non ci ha considerato, come liberi professionisti non abbiamo l’obbligo dell’aggiornamento facilitato, abbiamo subito la Legge Bersani, la pubblicità sanitaria non permette una corretta competizione con i franchising da parte dei piccoli, gli Studi di Settore sono una battaglia continua. Sono tanti gli aspetti per cui Confprofessioni deve mobilitarsi e crescere. Come professionisti della sanità stiamo anche cercando di definire i profili ausiliari, figure tecniche di cui tutti i medici privati hanno grandemente bisogno. Abbiamo un contratto collettivo, crediamo si possano inquadrare con correttezza. Abbiamo enormi problemi con un diritto del lavoro che non ha saputo recepire la lezione di Biagi, che ragiona ancora per “subordinazione” e non ha capito che il mondo del lavoro tra professionisti è una grande realtà e va definita con strumenti giuridici nuovi. Pensiamo alla mono-committenza, ma potrebbe chiamarsi diversamente, il senso non cambia: il lavoro libero professionale non può essere apparentato dai controllori a quello subordinato. Le logiche tradizionali saltano e creano distorsioni invece di liberare la capacità di creare relazioni di lavoro fra i professionisti. Il tema della competitività è centrale e si sposa ad una visione manageriale più consapevole. L’attività professionale non può più essere gestita come una volta, c’è un mercato di servizi professionali molto allargato. In tutte le famiglie italiane c’è un professionista, siamo presenti nella competizione economica e nella trasformazione sociale. Facciamoci conoscere. ■

VETERINARI CON ORGOGLIO ome ANMVI, anche Confprofessioni è organizzata in delegazioni regionali. Eccetto Basilicata, Molise e Valle d’Aosta che confluiscono nelle Conf-regionali limitrofe, la Confederazione replica il modello nazionale sul territorio. Nella foto, i Colleghi intervenuti alla giornata del 19 aprile, con incarichi nelle Conf-regionali. Da sinistra: Emanuele Minetti (Lombardia), Gualtiero Tanturli (Liguria), Corrado Carotti (Marche), Sergio Guttadauro (Sicilia), Gianni Cavedagna (Sardegna), Daniela Boltrini (Lazio), Andrea Gallo (Calabria), Luca Cicola ( Puglia), Manciola Giuseppe (Marche), Marco Della Torre (Abruzzo), Stefano Candotti (Friuli Venezia Giulia), Carlo Scotti (Coordinatore d’Area e Giunta Confprofessioni) Roberto Callioni (ANDI- Giunta Confprofessioni), Lamberto Barzoni (Veneto), Marco Melosi (Toscana), Francesco Carrani (Toscana), Giuliano Lazzarini (Emilia Romagna), Giovanni Zorzi (Trentino).

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Quote latte Attualità

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L'Anagrafe bovina ha valore certificatorio erga omnes Patrimonio zootecnico e produzione reale di latte. Dati anagrafici a confronto con il fatturato

i parte da un presunto scoop e si finisce con la richiesta, da parte dei Cobas, di commissariamento dell'Agea. La richiesta è di bloccare le azioni di revoca di quote e di ingiunzione di pagamento... Reazioni, repliche e contro-repliche. In questi giorni, i dati della reale consistenza zootecnica nazionale hanno goduto di molta attenzione mediatica. Attorno alle quote latte, Il Fatto quotidiano, nella rubrica “Il Paese dei Furbi” ha costruito la storia delle “mucche ottuagenarie e fantasma”: “In Italia ci sono 300 mila mucche che producono latte ma non esistono o hanno fino a 83 anni d’età, quando la vita media è di otto”. Lo avrebbero scoperto i Carabinieri del Nac (Comando politiche agricole e alimentari): “capi inventati per giustificare la produzione di latte dichiarata dal Governo all’Unione Europea”. Il giornale riferisce che ogni anno nel nostro Paese “finiscono sul mercato 12 milioni di quintali di latte di provenienza sconosciuta ma spacciato come prodotto da mucche tricolore”. E punta il dito contro Agea, Izs di Teramo e Ministero dell’Agricoltura. La situazione sarebbe questa: arrivare a un numero di capi tale da poter giustificare il livello produttivo nazionale dichiarato, alzando l’età massima dei bovini.

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dall'ufficio stampa dell'IZS: "L'Istituto "G. Caporale" non è coinvolto in alcun tipo di lavoro se non quello di gestire i dati immessi nella Banca Dati Nazionale e non ha alcun tipo di compiti di controllo, validazione o indagine. E inoltre, "non c'è stata alcuna intercettazione di corrispondenza elettronica: il materiale d'indagine cui si fa riferimento nell'articolo e che sarebbe stranamente giunto alla stampa è stato consegnato dal personale dell'Istituto "G. Caporale" ai carabinieri del Nucleo politiche agricole e alimentari (Nac) nell'ambito di un'indagine svolta dagli stessi". Bollando quanto pubblicato come "frutto di un incredibile livello di ignoranza ed incompetenza o, peggio, di una considerevole dose di malafede", l'Istituto ha anche fornito le seguenti precisazioni: - il Decreto interministeriale 31 gennaio 2002, affida all'Istituto "G. Caporale" di Teramo una serie di compiti, legati alla gestione dell'Anagrafe dei Bovini. Tra questi, come cita l'articolo 13 di detto Decreto, quello «rendere disponibili all'Agenzia per l'erogazione in Agricoltura (Agea)» secondo modi richiesti dall'AGEA, una serie di dati, compresi quelli sulla presenza, la movimentazione, le nascite, le morti di bovini sul territorio nazionale. - Il compito di immettere i dati in Banca Dati Nazionale, relativamente agli animali presenti negli allevamenti o macellati, sempre secondo quanto stabilito dal Decreto interministeriale 31 gennaio 2002, spetta solo ed esclusivamente ai detentori (titolari di aziende agricole e allevatori) ed ai titolari degli impianti di macellazione, che sono responsabili della loro veridicità di fronte alla legge. - Il compito di vigilare sulla corrispondenza tra dati immessi in anagrafe e la reale consistenza aziendale è dei servizi veterinari delle ASL.

L’AGEA CHIARISCE L’IZS SMENTISCE Il coinvolgimento è stato prontamente smentito

Il presidente dell'Agea, Dario Fruscio, avverte "il dovere, oltre che l'esigenza, di portare oggettivi

elementi di chiarezza" circa le affermazioni, già apparse negli ultimi giorni su vari organi di stampa, riguardanti il numero delle vacche da latte presenti nelle stalle italiane. E lo fa con un comunicato ufficiale. Il tema delle vacche in lattazione è stato rappresentato al Presidente ed al Commissario di governo per le quote latte da una delegazione di produttori di latte ricevuti presso la sede dell'Agea il 7 aprile 2011, allo scopo di mettere in discussione la legittimità delle multe applicate nel tempo nei confronti delle aziende italiane per esuberi produttivi e così concludere per una sospensione dei pagamenti dovuti. Al riguardo, Agea ha ribadito testualmente: • Ai sensi della regolamentazione comunitaria (fin dal Reg. Ce 3950/92) il prelievo è calcolato sulle dichiarazioni di commercializzazione di acquirenti e produttori basate esclusivamente su documenti fiscali (fatture); le altre informazioni presenti nelle banche dati, come il numero di capi risultante nell'Anagrafe zootecnica, sono utilizzate soltanto come elemento di riscontro della coerenza del quantitativo di latte prodotto e fatturato da ciascuna stalla in relazione ai capi presenti e idonei a produrre latte; • Tale funzione di riscontro ha lo scopo di evidenziare prontamente alle Amministrazioni regionali, competenti per legge, le situazioni "a rischio" sulle quali esse attivare accertamenti mirati, ferma restando la facoltà delle stesse di

procedere ad ogni ulteriore accertamento che ritengano necessario; • Con decisione n. C(2006) 350 del 13 febbraio 2006, la Commissione delle Comunità europee ha sancito che "la base di dati italiana per i bovini è riconosciuta pienamente operativa a decorrere dal 1' aprile 2006". Con questo riconoscimento dell'Anagrafe Bovina, accompagnato dalle garanzie in materia di controlli all'uopo fornite dal Ministero della Salute, è sancita la piena valenza delle informazioni circa l'esistenza in vita delle vacche da latte come registrate nell'Anagrafe Bovina stessa; pertanto nell'ambito del gruppo tecnico ristretto Regioni/AGEA si è deciso di rimuovere il predetto limite "artificiale" a partire dalla campagna 2007/2008. Da tale momento è conseguito che l'Anagrafe bovina ha assunto valore certificatorio erga omnes. Giova ribadire anche che l'Agea non ha competenze in materia di controllo. È infine opportuno precisare, per ogni conseguente effetto ed affinché risulti evidente e chiaro il quadro delle responsabilità in materia di controlli, che dall'entrata in vigore della legge n. 119/2003 non risultano essere pervenute all'Agea né dalle Regioni, né dall'Ispettorato centrale repressione frodi, né dalle forze di polizia competenti, segnalazioni di aziende con consistenza zootecnica incompatibile con la produzione dalle medesime fatturata, tali da porre in discussione i dati di cui testè. ■


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6 Dalle Associazioni Attività

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Malattie dell’apparato respiratorio e nel traumatizzato All’incontro SIMUTIV la gestione pre e post operatoria del paziente multanea del relatore straniero operata da due brave interpreti, si è potuto svolgere gratuitamente (per i soci Simutiv) grazie anche alla sponsorizzazione di Royal Canin Italia. Nel corso dell’incontro è stata affrontata anche la diagnostica ecotomografica in medicina d’urgenza (Fast) secondo le più recenti acquisizioni mediche comparate. Nei pazienti critici affetti da distress respiratorio è molto importante poter seguire un iter diagnostico rapido, che non sia responsabile di un aggravamento del distress ma che permetta nel contempo di effettuare una diagnosi corretta ed aderente alla realtà. A tal fine Domenica è

di FABIO VIGANÒ Past President SIMUTIV omenica 10 Aprile si è svolto a Cremona il primo incontro 2011 della Società Italiana di medicina d’urgenza e terapia intensiva veterinaria (Simutiv), durante il quale, grazie alla presenza di un relatore americano diplomato in medicina d’urgenza, terapia intensiva e anestesia, sono stati illustrati i fondamenti dell’approccio diagnostico e la gestione dei pazienti critici affetti da patologie dell’apparato respiratorio, come preparare tali pazienti per un’anestesia generale e come assisterli nel periodo postoperatorio. Nel corso dell’incontro, grazie alla preparazione del collega sono state illustrate anche le tecniche per poter effettuare una adeguata terapia del dolore che in tali pazienti può essere di non semplice approccio potendo compromettere alcune funzioni vitali, ma che comunque si rende ne-

cessaria a causa della notevole componente dolorosa che consegue alla chirurgia del torace. L’incontro assistito dalla traduzione si-

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stato illustrato l’iter diagnostico per la valutazione ecografica del torace sia in medicina umana che in medicina veterinaria. Per chi ha potuto partecipare è stata una vera occasione di confronto con un relatore straniero di rara disponibilità e preparazione e con tutti i membri della Società al fine di poter valutare lo stato dell’arte della medicina d’urgenza ed ottenere informazioni utili al fine di migliorare le proprie conoscenze diagnostiche e terapeutiche così importanti nella medicina d’urgenza e terapia intensiva soprattutto quando le decisioni devono essere prese rapidamente. ■

Date storiche: inaugurata “Via Mario Schianchi”, veterinario sindacalista stata inaugurata venerdì scorso "Via Mario Schianchi, veterinario sindacalista". Il gesto dell'amministrazione comunale di Montechiarugolo - Monticelli Terme (Parma), nel quartiere recentemente sorto sui suoi terreni, è un tributo alla figura storica di un padre dell'attivismo professionale. Nel 2009 il Consiglio Comunale aveva deliberato la nuova denominazione stradale anche grazie all’interessamento dell’On. Mancuso, del Dott. Marabelli e del Prof. Zanichelli. Alla cerimonia erano presenti oltre ai colleghi amici di Mario, i componenti del CdA di ENPAV e il Presidente FNOVI Gaetano Penocchio. Alla cerimonia ha partecipato anche il Presidente dell'ANMVI Sandro Barbacini che si è unito ad amici e colleghi nel ricordo di una figura storica, accanto alla quale si è formata un'intera

È NUOVO CD SIMUTIV el corso della giornata si è svolta l’assemblea dei soci per le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo in carica nel prossimo triennio. Nella foto, a partire da sinistra Fabio Viganò - Past President, Chiara Valtolina - Consigliere, Marco Bertoli - Presidente, Paolo Gaglio - Vice Presidente.

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generazione di dirigenti veterinari. L’On. Gianni Mancuso, Presidente ENPAV ha organizzato il Consiglio di Amministrazione dell’ENPAV proprio nella provincia parmense nei giorni dell’inaugurazione, perché, con il Vicepresidente dott. Tullio Scotti, con tutti i Consiglieri e i membri del Collegio Sindacale e i Dirigenti, l’Ente potesse essere presente al ricordo di questa importante figura di veterinario. “Da un lato un gesto doveroso, - dice l’on. Mancuso - dall’altro un ricordo affettuoso e riconoscente che ho come Presidente dell’ENPAV, come medico veterinario e come uomo”. Buiatra, fondatore del Sivelp, attivo poi in Fnovi, Mario Schianchi (1920-1998) è stato fra i primi a credere nell'impegno "per garantire, anche ai liberi professionisti, assistenza e previdenza consoni al ruolo svolto nella società moderna", attraverso gli enti Enpav e Onaosi. Mario Schianchi è considerato l'iniziatore e il precursore delle lotte politiche e sindacali della categoria. "Un esempio di umiltà, caparbietà e soprattutto di dedizione nel tutelare i più deboli", come lo ricorda il figlio Alberto - anch'egli impegnato oggi in incarichi istituzionali e professionali - "tutt'ora di esempio per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo". Ma non solo per loro. L'intitolazione della Via è un riconoscimento per l'intera Categoria, attraverso il quale Mario Schianchi continua a dare una lezione di tenacia e ad infondere orgoglio di categoria. ■


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Insetti molesti negli allevamenti bovini Convegno sulle nuove strategie per il controllo delle mosche

di ALESSANDRO CHIATANTE l 12 Aprile 2011, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza si è tenuto il Convegno: “Nuove strategie per il controllo delle mosche in zootecnia, un’ opportunità per migliorare la biosicurezza e le produzioni”. Il Convegno è stato organizzato dall’Ordine dei Veterinari della Provincia di Piacenza insieme alla Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica, in collaborazione con Novartis Animal Health, con il patrocinio della SIVAR e della AUSL di Piacenza. L’evento è stato il momento conclusivo di un’interessante esperienza di collaborazione tra gli allevatori conferenti del Caseificio Cooperativo S. Vittoria di Carpaneto Piacentino (PC), alcuni professionisti del controllo entomologico delle mosche e l'unità di campo della Novartis Animal Health, con lo scopo di ridurre le popolazioni di insetti molesti negli allevamenti bovini attraverso l'impiego ragionato ed integrato di tutti i sistemi di lotta disponibili. La giornata di studio ha rappresentato quindi un momento di incontro e scambio di esperienze tra tutte le figure coinvolte: Veterinari Aziendali e di Sanità Pubblica, Allevatori, Agronomi, Operatori del Controllo Infestanti, etc.

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Le mosche rappresentano da sempre un problema per gli allevamenti zootecnici. Le problematiche derivanti dall’eccessiva presenza di questi artropodi sono legate al peggioramento qualitativo e quantitativo delle produzioni, allo scadimento del benessere degli animali allevati, al peggioramento degli standard di biosicurezza ed infine all’uso indiscriminato di insetticidi con danno alle specie non bersaglio, sviluppo di resistenze, e possibile presenza di residui nelle produzioni alimentari. Non bisogna poi dimenticare gli inconvenienti igienici causati dalla presenza di mosche nelle aree rurali, residenziali o urbanizzate che insistono intorno agli allevamenti zootecnici. La lotta alle mosche, come a tutti gli altri animali infestanti, deve essere affrontata sempre in modo “integrato”, mettendo in campo, oltre ai classici, e a volte abusati mezzi chimici, anche mezzi fisici, biologici e di miglioramento del management. Ai fini dell’efficacia del controllo, la lotta alle larve assume un’importanza prioritaria rispetto agli adulti, coprendo comunque l’intera stagione di sviluppo delle mosche, da inizio primavera fino all’abbassamento delle temperature di inizio inverno. Dopo un benvenuto a tutti i partecipanti da parte del Prof Piero Cravedi, Direttore dell’Istituto di Entomologia della facoltà di Agraria, il Con-

vegno è stato aperto da Alessandro Chiatante, medico veterinario responsabile del settore controllo infestanti dell’AUSL di Piacenza, con una rapida carrellata su tutti i motivi per cui è fondamentale combattere le mosche in allevamento. È poi intervenuto Guglielmo Pampiglione, Agronomo dell’IZS dell’Abruzzo e Molise, che ha illustrato i principi attivi disponibili in Italia per il controllo larvicida ed adulticida delle mosche, spiegandone il meccanismo d’azione e presentandone, con l’ausilio di un pratico pieghevole, l’utilizzo e l’eventuale pericolosità. Fabrizio Montarsi dell’IZS delle Venezie, insieme a Simone Martini di Entostudio, hanno raccontato una esperienza di monitoraggio delle mosche sul territorio di un gruppo di Comuni in provincia di Padova, con valutazione delle correlazioni tra presenza di mosche e quantità e tipologia di allevamenti presenti nella zona. Hanno seguito due relazioni sul fenomeno della resistenza agli insetticidi e sulle strategie per superarla e prevenirla, presentate dal Dr. Emanuele Mazzoni, Ricercatore della Università Cattolica di Piacenza, e da Davide Di Domenico di Gico System. Emanuela Gioia, Medico veterinario Libero Professionista, ha quindi raccontato con dovizia di immagini esplicative, l’esperienza di lotta integrata presso i 21 allevamenti bovini soci del Caseificio Santa Vittoria, elencando i principali punti critici riscontrati, le azioni correttive e tutti i metodi di lotta impiegati in modo integrato. Nel pomeriggio, Stefano Gianazza ha presen-

tato il nuovo manuale di Novartis Animal Health sul controllo muscidico, una pubblicazione molto articolata e completa, che abbraccia tutti gli aspetti del problema e fornisce un valido supporto a tutti gli operatori interessati. Il lavori si sono conclusi con una Tavola Rotonda, cui hanno partecipato, oltre ai relatori già citati, Claudio Venturelli, Entomologo della Azienda USL di Cesena, che ha affrontato i problemi di Sanità Pubblica e gli inconvenienti igienici legati alla presenza di mosche, e Paolo Guerra, di HPC-OSD, che ha illustrato le novità sulla lotta biologica con parassitoidi, ed in particolare l’impiego di Nasonia Vitripennis. Davide di Domenico ha approfondito l’analisi degli effetti tossici di differenti sostanze larvicide, utilizzando l’analisi morfologica di pupe di mosca trattate. Infine, Angelo Veneziani, socio della Coop. Santa Vittoria, ha espresso il punto di vista dell’allevatore rispetto alla assistenza tecnica ricevuta dagli allevatori durante l’esperienza di collaborazione, con particolare riferimento alla lotta integrata. Alla tavola rotonda ha fatto seguito un vivace e partecipato dibattito, ove, oltre ad approfondire ulteriormente le varie tematiche affrontate, sono stati posti ai relatori quesiti su aspetti del problema non affrontati, come ad esempio le tematiche normative legate alla gestione degli inconvenienti igienici. Chi desiderasse ricevere copia cartacea del “Manuale per il Controllo delle Mosche in allevamento” può richiederla a stefano.gianazza@novartis.com ■


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10 Anmvi Informa Buone Pratiche Veterinarie

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TARGET E OBIETTIVI

Quinto appuntamento con la certificazione BPV Il 18 maggio i titolari di struttura per animali da compagnia potranno misurarsi con lo standard di qualità delle Buone Pratiche Veterinarie uinto appuntamento per i titolari di struttura che vogliono applicare le Buone Pratiche Veterinarie ANMVI, in vista della certificazione di qualità: il percorso di consulenza sulle BPV e di avviamento alla certificazione ripartirà nel

2011 con la giornata del 18 maggio prossimo, presso il Centro Studi di Palazzo Trecchi. Docente del percorso di consulenza è il Collega Andrea Verme. Il percorso di qualità è basato sul Manuale delle Buone Pratiche Veterinarie dell’ANMVI, patrocinato dalla FNOVI e dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.

A.N.M.V.I.

QUALITALIA®

Q

Ad oggi si contano 92 strutture, che hanno già ottenuto la certificazione del CSQA, l'ente prescelto da ANMVI come partner per le certificazioni BPV, mentre altre sono in corso di preparazione. Dal punto di vista geografico le strutture certificate sono presenti in quasi tutte le Regioni italiane.

ANMVI SERVIZI BPV

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV Mercoledì, 18 Maggio 2011 - Palazzo Trecchi, Cremona

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

DA INVIARE ENTRO IL 9/05/2011 al fax 0372/40.35.26 o in busta chiusa: ANMVI Via Trecchi 20 - 26100 Cremona o via posta elettronica all’email info@anmvi.it IL SOTTOSCRITTO COGNOME ...................................................................................................... NOME ............................................................................................................ VIA ......................................................................................................................................................................................... CAP. ......................................... CITTÀ .................................................................................................................................................................................... PROVINCIA .............................. TEL. ............................................................... CELL. ............................................................... EMAIL ................................................................................... CODICE FISCALE ........................................................................................... ORDINE DEI VETERINARI DI ......................................................................... CHIEDE DI ISCRIVERSI ALLA K GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Mercoledì 18 Maggio 2011 VERSANDO LA QUOTA DI 600,00 EURO + IVA (20%) (N.B. comprensiva di un anno di assistenza a distanza, del Manuale ANMVI per le BPV e del Sistema Documentale) E REGOLA LA QUOTA DI ISCRIZIONE TRAMITE: K VAGLIA POSTALE intestato a EV Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona. Causale del versamento: Avviamento alla certificazione. Si prega di allegare copia del versamento alla presente scheda di iscrizione K CARTA DI CREDITO H CARTA SI

H MASTERCARD

H VISA

(non sono accettate carte di credito elettroniche)

NUMERO DELLA CARTA

SCADENZA (MESE E ANNO)

La giornata del 18 maggio 2011 è rivolta a titolari di struttura veterinaria per animali da compagnia ed è propedeutica alla certificazione BPV perché prepara alla corretta applicazione del Manuale e a sostenere la verifica ispettiva (audit) con l’ente certificatore. In fase di audit di certificazione, l’auditor valuterà se i vari elementi del sistema qualità strutturale sono documentati, implementati, mantenuti e costantemente perfezionati. Il titolare di struttura potrà scegliere se e quando richiedere la verifica di certificazione in qualsiasi momento. Il percorso di consulenza non vincola al conseguimento della certificazione. L’ente di certificazione individuato dalla Commissione ANMVI per la Qualità, valutate esperienza e convenienza, è il CSQA.

PROGRAMMA La giornata prevede otto ore di docenza e 1 anno di assistenza a distanza e dà diritto a ricevere eventuali aggiornamenti periodici del materiale documentale ed una serie di note informative che aiutano a mettere in pratica il sistema BPV nella propria struttura. La consulenza fornisce elementi teorici e pratici per la comprensione del Manuale BPV e per apprendere le modalità di utilizzo del sistema documentale, entrambi curati dalla Commissione ANMVI per la Qualità. Il programma dei lavori nella sede di Palazzo Trecchi tratta dei seguenti argomenti: organizzazione generale del disciplinare BPV, analisi dei requisiti del disciplinare BPV, valutazione della documentazione di riferimento e audit BPV. Ai titolari partecipanti viene consegnato il Manuale ANMVI delle Buone Pratiche Veterinarie e una dispensa didattica. I titolari affrontano in sede anche delle esercitazioni pratiche, allo scopo di personalizzare il sistema documentale, adattare il Manuale alla propria struttura, impostando da subito la documentazione che dovrà essere utilizzata una volta rientrati nella propria struttura. Docente e partecipanti sono affiancati da auditor BPV e da un medico veterinario titolare di struttura.

CVV2 (NUMERO DI 3 CIFRE RIPORTATO SUL RETRO DELLA CARTA) TITOLARE CARTA (NOME / COGNOME) ............................................................................................................................................................................... FIRMA PER L’ADDEBITO........................................................................................................................

AVVERTENZA: I partecipanti possessori di CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA possono richiedere la rateizzazione (finanziamento a tasso zero) del pagamento. K PAGAMENTO RATEIZZATO TRAMITE CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA (Finanziamento a TASSO ZERO) mediante: H 6 rate mensili, senza interessi H 12 rate mensili, senza interessi NUMERO DELLA CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA

SCAD. (MESE E ANNO)

CVV2 (NUMERO DI 3 CIFRE RIPORTATO SUL RETRO DELLA CARTA) TITOLARE CARTA (NOME / COGNOME) ............................................................................................................................................................................... DATA DI NASCITA (GIORNO / MESE / ANNO) ........................................................................................................................................................................ FIRMA PER AUTORIZZAZIONE ALL’ADDEBITO CON RATEIZZAZIONE .......................................................................................................................... FATTURAZIONE (indicare i dati per l’intestazione) ...................................................................................................................................................................

CERTIFICARE CHI E COSA La certificazione BPV è applicabile a qualunque struttura rientri tra le seguenti: Studi veterinari, Studi veterinari associati, Ambulatori veterinari, Cliniche veterinarie, Ospedali veterinari, Laboratorio veterinario di analisi. Il campo di applicazione del certificato deve essere dichiarato dalla struttura richiedente e riferibile alle prestazioni sanitarie erogate nella stessa, tra le seguenti: area medica, area chirurgica e anestesiologica, diagnostica per immagini, laboratorio analisi interno alla struttura, medicina d’urgenza/terapia intensiva, ricovero e degenza.

PARTITA IVA ................................................................................................................................................. (per i non titolari vale il Codice Fiscale sopra riportato) DATA ............................................................................................

FIRMA ...........................................................................................................................

ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE - La Segreteria dei corsi accoglierà le domande nell’ordine cronologico di ricezione e fino ad esaurimento dei posti disponibili, il numero dei quali è stabilito dalla Direzione dei corsi nel numero di 25, sulla base delle esigenze didattiche e dell’ ottimizzazione delle risorse logistiche. La Segreteria non considera vincolanti eventuali espressioni di interesse alla frequenza, scritte o verbali, ma considererà valide solo le domande di iscrizione regolarmente pervenute. RINUNCE ED ESUBERI - Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 5gg dalla data di attivazione del corso. Per le domande in esubero non si procederà all’addebito della carta di credito e all’iscrizione. CONFERMA - Agli iscritti ammessi alla frequenza della giornata di consulenza verrà inviata una comunicazione di conferma della partecipazione. PRIVACY - Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto consente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi. FIRMA ………………………………………………………………………………

Centro Studi Veterinari E.V. Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372/40.35.37- anmviservizibpv@anmvi.it

IL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE La certificazione BPV prevede i seguenti step: 1. sottoscrizione contratto quadro fra ANMVI e OdC 2. invio richiesta di certificazione a CSQA tramite ANMVI 3. sottoscrizione accordo contrattuale tra CSQA e la struttura richiedente (validità 4 anni) 4. verifica di certificazione 5. emissione del certificato di conformità (validità 4 anni) 6. verifica di sorveglianza ■ 7. rinnovo del certificato di conformità


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Eventi Veterinari

VETERINARIA 15 | 2010

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA Approccio clinico diagnostico e terapeutico al prurito del cane e del gatto Bari, 8 Maggio 2011 9.30 Approccio clinico, diagnostico e terapeutico al prurito del cane 11.00 Pausa 11.30 Approccio clinico, diagnostico e terapeutico al prurito del gatto 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale a cura di Hill’s 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

RELATORE Federico Leone La giornata si propone di fornire ai partecipanti tutte le informazioni necessarie per un approccio sistematico alle malattie pruriginose del cane e del gatto. Durante la sessione mattutina viene affrontato l’iter diagnostico al prurito evidenziando le differenze esistenti tra cane e gatto. La sessione pomeridiana è dedicata alla discussione di casi clinici interattivi attraverso i quali sono affrontate le diverse opzioni terapeutiche disponibili per ogni singola situazione.

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MED VET DI BRESCIA IL PAZIENTE PARETICO Patologie spinali e problemi del sistema nervoso periferico a confronto Brescia, 15 Maggio 2011 riamo a riconoscerlo e trattarlo nel modo corretto Pausa Casi clinici: Il paziente periferico: impariamo a riconoscerlo e trattarlo nel modo corretto Correzione del questionario e discussione finale Termine della giornata

15.00 15.30 16.30 17.00

SEDE

Agostino Ciasca 9 - 70124 Bari

Cristian Falzone

Centro Mater Divinae Gratie - Via Sant’Emiliano 30 - Brescia

PER INFORMAZIONI

PROGRAMMA SCIENTIFICO

PER INFORMAZIONI

SEDE: Sheraton Bari Hotel - Via Cardinale

OBIETTIVI

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Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E -mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

5 CREDITI ECM

PROGRAMMA SCIENTIFICO

RELATORE

8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Come localizzare e differenziare le diverse patologie a carico del midollo spinale 10.30 Pausa 11.00 Come localizzare e differenziare le diverse patologie a carico del sistema nervoso periferico 12.30 Pausa pranzo 14.00 Casi clinici: Il paziente spinale: impa-

Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

5 CREDITI ECM

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CORSO REGIONALE DI FISIOTERAPIA Pozzuoli (NA), 24-26 Giugno 2011

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

16.00 16.30 17.30 18,30

CORSO PRATICO DI EMBRYO TRANSFER Cremona, 16-17 Settembre 2011

14.30 15.00 15.45 16.15 16.45 17.45

PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 9.25 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.15 13.00 14.00

1° giorno - 16 settembre 2011 Palazzo Trecchi (Cremona) Registrazione dei partecipanti Saluto ai partecipanti, presentazione di relatori ed istruttori, informazioni pratiche sul corso ed inizio dei lavori Vantaggi e svantaggi dell’Embryo Transfer Sandro Barbacini Gestione riproduttiva della donatrice Sandro Barbacini Selezione e management delle riceventi Duccio Panzani Pausa caffè Metodi di raccolta embrionale e fattori influenzanti Francesco Camillo Identificazione, manipolazione e classificazione degli embrioni Duccio Panzani Pausa pranzo Refrigerazione e trasporto degli em-

brioni Denis Necchi Trapianto embrionale Denis Necchi Fattori influenzanti le percentuali di gravidanza Francesco Camillo Pausa caffè Aspetti legislativi Paola Gulden Casi clinici e discussione Tutti i relatori Fine dei lavori

Secondo giorno - 17 settembre 2011 SBS Italia, San Daniele Po (CR) Dimostrazione pratica da parte dei relatori su animali vivi e preparati anatomici. Esercitazioni pratiche di flushing uterino, ricerca, manipolazione e classificazione degli embrioni. Esercitazione sulle tecniche di refrigerazione e sul trapianto embrionale Orario: dalle ore 9.00 alle ore 18.00 Direttore del corso Sandro Barbacini Lingua: Italiano QUOTA DI PARTECIPAZIONE: Soci SIVE::€ 800,00+IVA Non soci SIVE: € 900.00+IVA Termine iscrizioni: 1° agosto 2011 Numero massimo partecipanti: 20

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SIVE Tel. 0372/40.35.02 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: info@sive.it - www.sive.it

Richiesto accreditamento

RELATORI Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo

PROGRAMMA SCIENTIFICO VENERDÌ 24 GIUGNO 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto ai partecipanti del Presidente SCIVAC Campania, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.15 Fisioterapia: Cos’è, Come, Quando Ludovica Dragone 10.00 Fisioterapia: Perché - Ludovica Dragone 11.00 Pausa caffè 11.30 Valutazione iniziale per la fisioterapia: girthometer, range of motion, end feel Chiara Chiaffredo 12.15 Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo 13.00 Pausa pranzo 14.00 Termoterapia - Ludovica Dragone 15.00 Esercizi - Ludovica Dragone 16.15 Pausa caffè 16.45 Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo 18.30 Discussione e termine della giornata SABATO 25 GIUGNO 2011 9.00 Idroterapia - Ludovica Dragone 10.00 Ultrasuoni - Chiara Chiaffredo 11.00 Pausa caffè 11.30 Elettrostimolazione - Ludovica Dragone 12.45 Pausa pranzo 14.00 Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo

Pausa caffè Magnetoterapia - Chiara Chiaffredo Diatermia - Ludovica Dragone Discussione e termine della giornata

DOMENICA 26 GIUGNO 2011 9.00 Laserterapia - Chiara Chiaffredo 10.00 Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo 11.00 Pausa caffè 11.30 Gestione del paziente neurologico e principali patologie - Ludovica Dragone 13.00 Pausa pranzo 14.00 Gestione del paziente ortopedico e principali patologie - Chiara Chiaffredo 15.30 Pausa caffè 16.00 Stesura di un protocollo riabilitativo Ludovica Dragone 16.30 Casi Clinici - Chiara Chiaffredo 17.15 Casi Clinici - Ludovica Dragone 18.00 Discussione finale e test di valutazione dell’apprendimento 18.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

QUOTE DI ISCRIZIONE

Soci SCIVAC € 300,00 + IVA 20% NON SOCI SCIVAC € 500,00 + IVA 20% Iscrizioni entro il 26 maggio 2011

SEDE Complesso Turistico Averno - Pozzuoli (NA)

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it - www.scivac.it

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Inseminazione artificiale con seme sessato nelle bufale italiane Tassi di gravidanza simili alla AI convenzionale. Ruolo della sede di inseminazione

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO 'utilizzo di seme sessato per il miglioramento produttivo e genetico degli animali zootecnici si è dimostrato utile con diversi gradi di efficacia in numerose specie, oltre che economicamente valido nei bovini. Nelle ultime due decadi sono state messe a punto alcune innovative tecnologie riproduttive applicabili ai bufali. Recentemente, a seguito della nascita dei primi vitelli di bufalo mediante inseminazione artificiale (AI) con seme sessato, è cresciuto l'interesse commerciale per lo sfruttamento del sessaggio del seme in questa specie. Al fine di verificare l'efficacia dell’adozione di questa tecnologia nel bufalo, uno studio ha confrontato l’AI con seme sessato e l’AI tradizionale con seme non sessato in questa specie. Si effettuava la sincronizzazione dell'ovulazione utilizzando il protocollo Presynch in 379 bufale del sud Italia. Al momento della AI gli

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animali venivano suddivisi a caso in tre gruppi sperimentali: (1) 102 bufale sottoposte ad AI nel corpo dell'utero con seme sessato (SS corpo); (2) 104 bufale sottoposte ad AI nel corno uterino con seme sessato (SS corno) e (3) 106 bufale sottoposte ad AI nel corpo dell'utero con seme convenzionale non sessato (NSS corpo). Il tasso di gravidanza veniva valutato inizialmente il giorno 28 dopo l’AI e rivalutato il giorno 45 per via ecografica. Il tasso di gravidanza non era significativamente differente tra gli animali inseminati con seme sessato e non sessato, essendo rispettivamente pari a 80/206 (38,8%) e 40/106 (37,7%). Tuttavia, la sede di inseminazione con il seme sessato influenzava il tasso di gravidanza in maniera significativa, dato che era maggiore quando il seme veniva depositato nel corpo dell'utero, anziché nel corno: rispettivamente 46/101 (45,5%) e 34/105 (32,3%). L'utilizzo di seme sessato nella bufala, concludono gli autori, otteneva tassi di gravidanza soddisfacenti ma assimilabili a quelli ottenuti con il seme convenzionale non sessato. Tuttavia, il tasso di gravidanza aumentava significativamente con la deposizione del seme sessato nel corpo anziché nel corno uterino. “Pregnancy rates following AI with sexed semen in mediterranean Italian buffalo heifers (Bubalus bubalis)” Campanile G, Gasparrini B, Vecchio D, Neglia G, Senatore EM, Bella A, Presicce GA, Zicarelli L. Theriogenology. 2011 Apr 14. [Epub ahead of print] ■

UN RECETTORE COMUNE NEI TUMORI MAMMARI UMANI E CANINI tumori mammari della donna e della cagna condividono un recettore comune. Lo indica uno studio delle Facoltà di Medicina Veterinaria e di Medicina dell'Università di Vienna pubblicato su PLoS Currents. Il risultato potrebbe aprire nuove strade per il trattamento della neoplasia umana e canina. Lo studio si è concentrato sul marker tumorale CEA (antigene carcinoembrionario) e ha permesso di rivelare che il recettore CEAR di tale antigene è sostanzialmente identico nelle due specie e potrebbe costituire un comune target terapeutico. (M.G.M.) "Phylogenetic discordance of human and canine carcinoembryonic antigen (CEA, CEACAM) families, but striking identity of

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the CEA receptors will impact comparative oncology studies" Weichselbaumer M, Willmann M, Reifinger M, Singer J, Bajna E, Sobanov Y, Mechtcherikova D, Selzer E, Thalhammer JG, Kammerer R, Jensen-Jarolim E. PLoS Curr. 2011 Mar 16;3: RRN1223

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo www.vetjournal.it/


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VETERINARIA 15 | 2011

Ruolo di Mycobacterium caprae nella tubercolosi animale Il patogeno è un potenziale rischio per la salute animale e pubblica, secondo uno studio effettuato in Spagna

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ycobacterium caprae può infettare sia l’uomo sia gli animali. Per meglio comprendere l’epidemiologia di M. caprae, uno

studio spagnolo ha effettuato la spoligotipizzazione di 791 isolati animali. I risultati suggeriscono che l’infezione è diffusa in Spagna e interessa 6 specie domestiche e selvatiche. L’epidemiologia è guidata dall’infezione nei caprini ma l’organismo è emerso anche

nei bovini. Mycobacterium caprae è un cluster del complesso M. tuberculosis. È stato riconosciuto in Europa centrale, dove è stato occasionalmente isolato da lesioni tubercolari di bovini, suini, cervi e cinghiali. È descritto anche l’i-

solamento nell’uomo, spesso con probabile via di trasmissione il contatto con il bestiame. Il patogeno non sembra essere mai stato isolato al di fuori dell’Europa continentale (tranne in un uomo in Australia e un bovino in Algeria). L’identificazione degli isolati nell’uomo ha mostrato che M. caprae è un patogeno umano. In spagna causa lo 0,3% dei casi di tubercolosi umana. Il ruolo del patogeno come rischio per la sanità pubblica è dovuto alla possibile presenza delle lesioni anche nelle mammelle delle capre infette, con possibile infezione derivata dal consumo di latticini non pastorizzati. M. caprae rappresenta quindi un serio rischio, concludono gli autori, per la salute delle capre ma anche di altri animali domestici e selvatici e per l’uomo. Considerato il ruolo del patogeno nella tubercolosi animale, la legislazione dovrebbe considerare l’infezione da M. caprae come è stato fatto con M. bovis. (M.G.M.) “Mycobacterium caprae infection in livestock and wildlife, Spain” Rodríguez S, Bezos J, Romero B, de Juan L, Álvarez J, Castellanos E, et al. Emerg Infect Dis [serial on the Internet]. 2011 Mar. ■

CISTOSTOMIA CON CATETERE MININVASIVA NEI PICCOLI RUMINANTI n 10 piccoli ruminanti giovani maschi interi (7 capretti e 3 agnelli) affetti da urolitiasi ostruttiva, visitati con un'anamnesi di tre giorni di blocco urinario completo e prima della rottura della vescica e dell'uretra, si effettuava una cistotomia con catetere mininvasiva attraverso la fossa paralombare sinistra. Il catetere veniva posizionato nel lume della vescica attraverso una cannula metallica e fissato alla cute con una sutura. L'intervento veniva effettuato con l'animale in stazione (6 casi) o in decubito laterale destro (4 casi) il giorno stesso della presentazione. Tutti gli animali venivano dimessi il giorno stesso. Otto soggetti urinavano normalmente entro un tempo medio di 7 giorni (intervallo, 4-10 giorni). In un soggetto si verificava un blocco del flusso urinario a seguito della flessione del catetere il terzo giorno dopo l'intervento e in un altro soggetto il catetere collassava il quarto giorno. Questi due casi venivano trattati mediante una seconda cistotomia con catetere chirurgica convenzionale. In un periodo di follow-up di 6 mesi non si notavano recidive della condizione in nessun soggetto. (M.G.M.) "Minimally invasive surgical tube cystotomy for treating obstructive urolithiasis in small ruminants with an intact urinary bladder" Fazili MR, Malik HU, Bhattacharyya HK, Buchoo BA, Moulvi BA, Makhdoomi DM. Vet Rec. 2010 Apr 24;166(17):528-31

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Apa: “Troveremo i finanziamenti per la selezione genetica” La Lombardia conferma il suo impegno nei confronti degli allevatori lombardi

a situazione è drammatica e si aggrava ogni giorno di più. Manca qualsiasi prospettiva e il ministero fa come lo struzzo e mette la testa sotto la sabbia. Mi auguro che il nuovo ministro delle Politiche agricole voglia affrontare il problema. Al momento le uniche istituzioni che si sono mosse sono state le regioni, a partire dall'Emilia-Romagna". È quanto ha affermato l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni sul mancato finanziamento da parte del governo delle attività di miglioramento genetico gestite dalle Apa, le associazioni provinciali degli allevatori. "Abbiamo promosso numerosi e infruttuosi incontri presso il ministero - ricorda Rabboni - arrivando a impegnare in prima persona lo stesso presidente della conferenza delle regioni Vasco Errani in un'iniziativa che ha visto la partecipazione dei presidenti delle associazioni agricole, dei sindacati, dell'associazione nazionale allevatori e di quelle regionali. In questo incontro Errani ha chiarito che non c'è nessun rimpallo tra il ministero e le regioni perché il governo ha vistosamente tagliato i trasferimenti statali comprendendo in questo taglio anche le risorse destinate alle Apa: dai 5,2 mi-

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liardi di euro del 2010 si è passati ai 0,9 miliardi del 2011". "Sono numeri scritti nel bilancio dello Stato e delle regioni e chiunque può verificarli. Proprio in quella occasione - spiega ancora Rabboni - il presidente Errani ha proposto di convocare una riunione congiunta con i ministri delle Finanze, dell'Agricoltura e dei rapporti con le regioni sia per definire la situazione dei trasferimenti sia per mettere a punto un piano di emergenza in grado da garantire l'operatività delle Apa nel 2011 e negli anni successivi, chiedendo al governo uno stanziamento adeguato e assicurando la disponibilità delle regioni a eventuali integrazioni. Tuttavia - sottolinea Rabboni - sono trascorse diverse settimane e non c'è stato ancora modo di avere l'incontro, annunciato dal ministro fitto e poi sconvocato. È bene dun-

que che la pressione delle associazioni allevatori oltre che alle regioni si indirizzi anche al ministero perché faccia seguito ai suoi impegni". La Regione Lombardia conferma invece il suo pieno impegno per il reperimento a livello centrale dei fondi necessari al sostegno del sistema allevatori lombardo". A darne notizia è l'Aral, Associazione regionale allevatori Lombardia, nel riferire l'esito di un'audizione della commissione Agricoltura regionale, presieduta da Carlo Saffioti (Pdl), cui hanno partecipato il presidente e il direttore dell'Aral Germano Pè e Massimo Battaglia. "A conclusione della seduta - comunica l'Aral - l'assessore all'Agricoltura Giulio De Capitani è stato categorico, affermando che la regione proseguirà con forza l'azione fin qui intrapresa in tutte le sedi ministeriali competenti per ribadire l'assoluta necessità di coprire con risorse nazionali i costi per le attività di miglioramento genetico del settore agricolo". Al centro della questione i finanziamenti per l'attività di selezione genetica che rappresenta ormai da 60 anni la missione del sistema allevatoriale nazionale: in gioco ci sono 60 milioni di euro, di cui 15,5 destinati alla Lombardia, stanziati nel decreto Milleproroghe dal Consiglio dei ministri ma sulla cui effettiva copertura finanziaria non vi

sono ancora certezze. "La decisione di regione Lombardia di sostenere con grande fermezza la nostra posizione - ha detto Germano Pè - è per noi motivo di speranza e soddisfazione. L'impegno di tutti è che finalmente, dopo tanti mesi - auspica Pè - si possa trovare una via d'uscita positiva da una situazione drammatica di stallo che sta già mettendo seriamente a rischio non solo l'attività di molte associazioni di allevatori, ma anche 400 posti di lavoro a livello regionale cui si aggiungono almeno una cinquantina di collaboratori esterni". Nel corso dell'audizione, Pè e battaglia hanno ricordato l'importanza delle attività di selezione genetica svolte dalle Apa (le Associazioni provinciali allevatori), che solo in Lombardia interessano circa 4.500 allevamenti e 540 mila capi, per un totale di oltre 4 milioni di campioni di latte analizzati ogni anno nel laboratorio Aral, il più importante d'Italia. "Un'attività fondamentale - ha precisato il presidente dell'Aral - anche per le garanzie di sicurezza alimentare e di qualità dei prodotti zootecnici made in Italy, che in oltre 60 anni di storia ha saputo portare il latte lombardo a vertici imbattuti in termini di qualità e garanzie igienicosanitarie. Un patrimonio troppo importante perché possa essere disperso nel nulla". ■

AUJESZKY: PROFILASSI E MOVIMENTAZIONE l Decreto 1 aprile 1997 fissa tra il 60° e il 90° giorno di vita l'intervallo di tempo entro il quale effettuare la prima vaccinazione, in considerazione del declino degli anticorpi materni. "Tale indicazione non implica necessariamente che si debba attendere il termine massimo per effettuare la profilassi immunizzante e, quindi, movimentare i suini fino a 90 giorni senza alcuna vaccinazione". Il chiarimento è della Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario in una nota diffusa lo scorso 20 aprile, che risponde alla Regione Umbria. La Regione chiedeva delucidazioni sulle modalità di vaccinazione dei suini destinati allo svezzamento/magronaggio. La valutazione del rischio, effettuata dal Centro di Referenza Nazionale per la Malattia di Aujeszky, che ha tenuto conto anche dell' attuale situazione epidemiologica, " fa ritenere inadeguata la movimentazione di animali con la sola residua immunizzazione passiva (materna) verso un altro sito". Tenuto conto che l'aspetto commerciale non è rilevante e che nel cosiddetto "sito 2" i suinetti rimangono circa dai 20/30 agli 80/90 giorni di vita, la Direzione ministeriale raccomanda di "effettuare la prima vaccinazione alcuni giorni prima (7-14) dello spostamento degli animali verso il cosiddetto "sito 3", nel quale, successivamente, dovrà essere effettuato il richiamo".

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20 Lettere al Direttore Modelli di pronto soccorso icevo con regolare ritardo “Professione Veterinaria” e, quando i primi giorni di gennaio, nel numero 40/2010, vedo l'articolo “Pronto Soccorso, in Liguria un progetto pilota”, rimango …. stupito. Provo a sintetizzare: • l'ambulanza che giganteggia sotto il titolo (e sottotitolo) è la nostra; niente a che vedere con quanto scritto nell'articolo. Ora, a parte il fatto che nessuno ha chiesto l'autorizzazione all'utilizzo dal sito, nessun problema di disponibilità, ma le motivazioni avrebbero indotto una discussione ed evitato quella che, secon-

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do me, è una bufala; in ogni caso la foto, non inerente, è fuorviante per chi si appresta a leggere. • Quanto di seguito descritto non è un modello di pronto soccorso e, pertanto, non è un modello da seguire. 1) Argomento ambulanza: invio le foto delle nostre due ambulanze, quella vecchia e quella nuova con le modifiche dettate da sette anni di attività, da circa 3000 recuperi e dal nuovo Codice della strada. L'argomento ambulanza; dato il nuovo Codice della strada, dovrebbe essere motivo di discussione tra medici veterinari o, almeno, tra quelli che si occupano, è utile ricordarlo, 24 H / 24 H di Pronto Soccorso. Questo servirebbe ad evitare che “coloro che non se ne occupano ma pontificano e, soprattutto, decidono o

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fanno decidere”, facciano piovere sulle nostre teste decisioni tecnicamente, legalmente, fiscalmente e, soprattutto, professionalmente inadeguate. Già si legge su Internet di proposte non condivisibili così come si vedono circolare iniziative che danno più un'impressione folkloristica, una sorta di scimmiottatura della situazione umana che non una espressione di professionalità veterinaria. La nostra ambulanza viaggia sempre con il medico veterinario a bordo: da solo, col personale tecnico professionalmente abilitato o, se serve, con due medici veterinari. Sicuramente non è tutto il meglio che si può fare, però ritengo sia una buona base che noi mettiamo alla prova quotidianamente, notte e giorno, senza esclusione di festività dal 2003.

“Le dichiarazioni dei politici sulla sperimentazione effettuata sugli animali rischiano di distruggere il nostro lavoro”. Cesare Galli

Ritornerò sull'argomento successivamente. 2) Modello di Pronto Soccorso. Bisogna intendersi su cosa significa pronto soccorso. Senza per il momento prendere a prestito l'esperienza di umana che rimane comunque importante, è essenziale distinguere il soccorso pronto (o pronto soccorso) dal soccorso differito in termini di tempo e di luogo. Il soccorso differito è quello che prestano la maggior parte delle strutture veterinarie che intervengono subito se è presente qualcuno al momento dell'urgenza; diversamente rispondono, salvo segreterie, al telefono: A) andranno in ambulatorio (tempo di attesa) - B) danno qualche consiglio pur senza avere la possibilità di visitare il paziente (tempo imprevedibile tra il contatto e la visita, che può essere non urgente ma anche tardiva) - C) invitano il proprietario a contattare un altro Collega o a rivolgersi alla più vicina struttura di pronto soccorso (in questo caso sono differiti il tempo o il luogo se non entrambi). Qui è utile riprendere l'esperienza di umana: quando una persona ritiene di avere un grave problema di salute, va direttamente in quel luogo che viene chiamato “pronto soccorso”, dove si effettua la visita urgente H 24. L'articolo si riferisce ad una iniziativa di convenzione di otto ambulatori, poi diventati quattro (questo significa che il 50% dei professionisti che ha partecipato all'iniziativa ha dato un giudizio negativo!) che vede un'interlocuzione telefonica con 118 / ASL N. 0185 329082 da cui l'autorizzazione ai volontari della “Croce Bianca di Rapallo” di intervenire con personale non veterinario né abilitato professionalmente (con un mezzo che.....non è quello in foto) a valutare se la situazione ha connotati di tranquillità o se sussiste un rischio di approccio per il paziente o per il personale, oppure se la situazione sia critica per lo stato di salute del paziente e richieda competenza veterinaria ed esperienza di approccio al paziente critico. Pensandola diversamente: ….si carica il paziente in qualche modo ed in qualche modo lo si fa arrivare all'ambulatorio che non è un pronto soccorso con tutto quello che ne consegue, prima di tutto l'osservazione sanitaria successiva. Come è evidente, non c'è ironia nella mia descrizione, perché io penso che nessuno faccia mai abbastanza né tutto bene, ma anche che si debba cercare l'approccio quanto più professionale possibile. I corsi Scivac di pronto soccorso e di terapia comportamentale non sono fatti per semplice passatempo. Altro argomento; credo che sia doveroso far presente che convenzioni tra liberi professionisti per dare “reperibilità” (che è diverso da pronto soccorso) ce ne siano e ce ne siano state ovunque, anche qui da noi, più di 15 anni fa. Questo però non è pronto soccorso ma un'assistenza veterinaria differita. Voglio, per concludere, riportare la nostra esperienza. Qui all'ASL 7 in provincia di Treviso, nella primavera 2005 è stata indetta una gara di appalto per avviare (1 giugno 2005) un


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Lettere al Direttore

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servizio di recupero cani vaganti e / o pericolosi nei 28 comuni dell'Unità Sanitaria. La gara d'appalto, tutt'altro che frequentata, e da noi vinta, a parte l'ovvia e continua disponibilità dal punto di vista sanitario, non poneva e non pone (quella più recente è del giugno 2010) obblighi particolari se non “la medicazione d'urgenza, vaccinazioni e trattamenti antiparassitari e microchippatura”. Ciò nonostante, è stata da noi interpretata come un servizio sovrapponibile a quanto succede in umana: chiamata all'Ospedale, invio dell'ambulanza, stabilizzazione del paziente, se necessario, trasporto al nosocomio, Nello specifico, in questa ASL, l'utente segnala alle forze pubbliche, al 118, al numero di reperibilità dell'ASL, il caso. Questi attori autorizzano l'intervento dell'ambulanza / ospedale veterinario ed il recupero del/dei pazienti di specie canina, a prescindere dalla situazione (critica o meno che sia), anche nel caso di utilizzo della teleanestesia (per la quale è necessario, oltre che il fucile per sparare i dardi anestetizzanti, anche l'apposita “autorizzazione all'uso di munizionamento speciale”). Il cane, se non di proprietà, viene tenuto, per l'osservazione sanitaria, dieci giorni nel caso di animale adulto e 20 giorni se si tratta di cuccioli, salvo patologie. Questo incarico è stato da noi interpretato in maniera estensiva, fornendo ai cani, se in stato patologico, un'assistenza clinica, strumentale, laboratoristica e chirurgica, nei limiti che noi ci siamo autoimposti e senza l'aiuto economico o logistico, né del'ASL né di alcuna associazione animalista a cui nulla, per la verità, è stato richiesto e di cui sono a conoscenza. Posto che prima del nostro intervento gli attori erano gli stessi: ASL, ENPA / altre associazioni animaliste, Amministrazioni Comunali ed il tasso di conversione (animali arrivati al canile provinciale dall'ASL 7 / animali usciti) era intorno al 20%, già in pochi mesi dall'inizio della nostra attività lo stesso tasso è arrivato al 67% ed oggi è invertito rispetto a prima di giugno 2005. È oggettivo constatare come questo approccio sia …...produttivo. Ed è normale che la presenza di personale H 24 rispetto ad un canile, favorisca il numero e la qualità dei contatti con i potenziali adottanti; che l'interazione con personale tecnico ed in un ambito logisticamente diverso quale è quello di una struttura privata che non può prescindere dall'immagine, rappresenta un insieme di fattori favorevoli. Tuttavia, pur con le difficoltà importanti che ci sono, a partire da quelle economiche, credo che questo sia l'unico esempio, per quanto di mia conoscenza, di pronto soccorso propriamente detto: struttura operativa H 24 con locale dedicato, come da normativa, personale abilitato sia in sede che nel recupero / stabilizzazione / trasporto in ospedale, per emergenze sia pubbliche che private (e, perciò, di ottemperare a quanto previsto dalle modifiche del Codice della strada). L'unico punto dell'articolo sul quale concordo (non da oggi ma da ben prima dell'inizio della nostra esperienza) è il seguente: solo la compartecipazione tra pubblico e privato può eli-

citare contemporaneamente esigenze economiche, logistiche e professionali con minore sforzo da parte di tutti. Questo è quanto la nostra modesta e migliorabile esperienza ci ha insegnato. Dott. Ernesto Schievenin Direttore Sanitario - Ospedale Veterinario Città di Conegliano Sul ritardo siamo spiacenti, porteremo la Tua lamentela alle poste alla prossima consegna. Brevemente sulla foto e poi nel merito. L’assenza di didascalia nell’articolo di cui si parla, voleva intenzionalmente rendere la foto genericamente illustrativa e disgiunta dal progetto descritto. Ringraziamo senz’altro delle illustrazioni che ci vengono inviate per questa occasione di confronto. E appunto di confronto si deve trattare, perché l’argomento è dei più attuali. Crediamo di interpretare correttamente le dichiarazioni del nostro amico e referente di ANMVI Liguria, Gualtiero Tanturli, nel precisare che quando parla di “modello da esportare” intende riferirsi ad una situazione di coinvolgimento delle strutture veterinarie private in collaborazione con la ASL. Questo è il modello che ci piace e che sarà vincente per organizzare un vero sistema di soccorso come vuole il nuovo Codice della Strada. Esulando dal caso di Chiavari, testimoniato da Professione Veterinaria per questa valenza sinergica Pubblico-Privato, nell’articolo si spiegava anche che l’attuazione del Codice della Strada dovrà far leva sulla presenza di strutture veterinarie private che sono già attrezzate e pronte. Come giustamente scrivi, i corsi Scivac di pronto soccorso non sono fatti per semplice passatempo. Non sembra un dato acquisito da parte di una certa veterinaria pubblica e da un certo animalismo, entrambi tentati dall’idea di fare a meno dei liberi professionisti. Penso si possa essere d’accordo, anche alla luce della vostra esperienza. Siamo d’accordo anche sulla necessità assoluta di fare chiarezza su primo e pronto soccorso, su assistenza stradale e intervento veterinario, sui mezzi di soccorso/trasporto, sulla cooperazione fra operatori con competenze diverse e su come debba essere attuato il nuovo Codice della Strada che come tutti sanno attende un decreto attuativo per essere efficacemente applicato. Più complesso entrare nelle dinamiche degli appalti, delle convenzione e in generale dei meccanismi di arruolamento del Privato nel Pubblico. Le esperienze di Chiavari e quella di Treviso si sommano a miriadi di soluzioni, felici o infelici, che richiedono una armonizzazione delle regole e delle procedure. Pare comunque, mentre scriviamo, che il Ministero dei Trasporti stia per varare il famoso decreto sullo “stato di necessità” e attendiamo con ansia di vedere quanto corrisponderà ai suggerimenti che l’ANMVI ha dato al Ministero della Salute, a suo tempo interpellata in proposito. Se il quadro si farà più chiaro o più confuso lo vedremo insieme e sarà interessante riprendere il discorso. Auguri per la Tua attività. Carlo Scotti

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22 Calendario attività Dal 27 aprile al 24 giugno Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC EM. ROMAGNA IN COLL. CON L’ORDINE DEI MEDICI VETERINA DI MODENA E A.V.M ASSOCIAZIONE VETERINARI MODENESI

8 MAG

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA

8 MAG

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA

8 MAG

INCONTRO ANMVI / SIMV

8 MAG

9 - 12 MAG 11 - 14 MAG 12 - 13 MAG 13 - 14 MAG 14 - 15 MAG 15 MAG 18 MAG 19 - 20 MAG 23 - 25 MAG 27 - 29 MAG 29 MAG 6 - 7 GIU

GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE. LA CENTRALITÀ DELLA RISORSA UMANA NELL’ORGANIZZAZIONE. “MANAGER, LEADER E CAPO COACH : LA DIMENSIONE INDIVIDUALE E LA DIMENSIONE DI TEAM” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 6 Crediti - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segr. Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it

Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it

9 - 10 GIU 10 GIU 10 GIU 16 - 18 GIU 19 GIU 19 GIU 22 - 24 GIU 24 - 26 GIU 29 GIU - 2 LUG 1 - 3 LUG 5 - 9 LUG

ISO 19011/2003, REG. CEN. 852-853/2004, UNI EN ISO 9001/2008 - PRIMA PARTE - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ

CORSO PER VALUTATORE DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE (ASL, REGIONI) UNI EN ISO 19011/2003, REG. CE N.882/2004, UNI EN ISO 9001/2008 - SECONDA PARTE - Palazzo Trecchi - Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Accr. non richiesto - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC

69° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL TECNICO TRA SALA OPERATORIA E GESTIONE DELLE DIETE - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - - Tel. 0372 403541 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it APPROCCIO DIAGNOSTICO DI BASE ED AVANZATO DELLE NEOPLASIE EMATOPOIETICHE DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 16 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. OFTALMOLOGIA: IV PARTE - RAGIONAMENTO CLINICO ORIENTATO AL PROBLEMA IN OFTALMOLOGIA: ADESSO FACCIAMO DIAGNOSI! - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 33 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ENDOSCOPIA DELL’URINARIO INFERIORE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PATOLOGIE DELL’OSSO SUBCONDRALE E FRATTURE DA STRESS NEL CAVALLO SPORTIVO - Park Hotel Golf Resort Peschiera del Garda (VR) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it MEDICINA COMPORTAMENTALE 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 27 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ASVAC - DALLA VISITA ORTOPEDICA ALLA DIAGNOSI DI ZOPPIA - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari Via Carroz,14 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 33 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO REGIONALE DI FISIOTERAPIA CAMPANIA - Complesso Turistico Averno -Pozzuoli (NA) - Via Monte Nuovo Licola Patria, 85 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - DIAGNOSI DIFFERENZIALI, ESAMI DIAGNOSTICI E LE GRANDI SINDROMI IN NEUROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 47 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC

SEMINARIO NAZIONALE SIVE IN COLLABORAZIONE CON GARDA ENDURANCE LIFESTYLE CORSO SCIVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

SI FA PRESTO A DIRE PANCIA: PROBLEMI DI GASTROENTEROLOGIA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIA - Hotel Campanile -Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani Segr. Delegazioni Reg. SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SCIVAC INTERNATIONAL COURSE - AO MASTERCLASS COURSE ON DISTAL EXTREMITIES SURGERY AND Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. TRAUMATOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 31 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. MEDICINA INTERNA: II PARTE - EMATOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Richiesto accreditamento per 50 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO SIVAL ANIMAL BIOSAFETY E CONTROLLO DEL BIORISCHIO LEGATI NELL’IMPIEGO DI VETTORI VIRALI Attenzione: Evento annullato. Auditorium, medicines Research Centre - Siena Biotech - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: info@sivalnet.it CORSO SIVE IN COLLABORAZIONE CON BLACKSMITH CORSO SIPE TEORICO PRATICO DI PODOLOGIA EQUINA - Parma - Facoltà di Medicina veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - Email: info@sive.it SEMINARIO SCIVAC IN COLLAB. CON ZOOMARK COSA C’È DI NUOVO IN MEDICINA FELINA NEL 2011? - BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione ECM: Richiesto accreditamento per 3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA IL PAZIENTE PARETICO - Brescia - Centro Mater Divinae Gratie - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO ANMVI GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ CORSO PER VALUTATORE INTERNO DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI UNI EN

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

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L’ANESTESIA NEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI: DALLA FANTASCIENZA ALLA PRATICA CLINICA Hotel Baia Del Re (MO) - Via Vignolese 1684, - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it APPROCCIO CLINICO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO AL PRURITO DEL CANE E DEL GATTO - Bari - Sheraton Bari Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA DEL DIGERENTE - Perugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP

8 MAG

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CORSO FSA- SICILIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it CITOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 47 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it

Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi

Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27 -02 -2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 18 aprile 2011

SOLUZIONI

Diminuisce del 20/30%

b c d

Non è possible vendere medicinali senza vedere gli animali Una volta al mese Ogni quattro mesi Due volte all’anno

QUIZ 1

Rimane invariata

a

Risposta corretta: c) Congresso Multisala SIVAR “Benessere animale” Cremona, maggio 2009

Aumenta del 20/30%

QUIZ 2

a b c

2) Qual è il numero minimo di visite in allevamento (suino) che un veterinario deve effettuare per avere la possibilità di vendere un prodotto farmaceutico senza vedere gli animali?

Risposta corretta: d) Seminario SIVAR: “Esperienze di management dell’allevamento suino” Parma, Gennaio 2008

1) Come varia l’ingestione di sostanza secca di una bovina da latte ad alta produzione (BLAP) nel giorno precedente e successivo al parto rispetto alla ingestione dei periodo di asciutta?


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