Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 16

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

16 2009

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 16 dal 4 al 10 maggio 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

UN’AUTHORITY PER GLI ANIMALI

CRESCE L’INTERESSE PER LA FAD

LEISHMANIOSI: DATI PREOCCUPANTI

NON ISCRIVETEVI A VETERINARIA

A SCUOLA DI PETCARE

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A PAGINA 21

BREVI

FARMACI FACILI

A/H1N1 Il Commissario Europeo Androulla Vassiliou ha accolto la proposta del Sottosegretario Fazio, di avanzare una richiesta formale dell’Unione Europea ai Paesi coinvolti dall’emergenza da influenza A/H1N1, per rendere rapidamente disponibili le sequenze genomiche dei ceppi virali circolanti. La rapida disponibilità di tali informazioni consentirà di seguire meglio l’evoluzione del virus.

NUOVA INFLUENZA Oltre a non essere un'influenza "suina", la cosiddetta "nuova influenza" non è nemmeno riconducibile alle pratiche di allevamento intensivo. Lo ha chiarito la Commissione Europea, smentendo notizie sulla presunta origine del virus in un allevamento messicano con oltre 1 milione di capi.

ONAOSI A fronte della drammatica situazione creatasi nelle zone terremotate dell'Abruzzo, l'OnaosiI ha messo a disposizione una parte delle strutture in Perugia per i sanitari e le famiglie colpiti dall’evento sismico del 6 aprile.

ORDINI Rinnovate le cariche della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari del Veneto per il triennio 20092011. Sarà Graziano Galbero (VR) a ricoprire l'incarico di Presidente della Federazione, affiancato dal Vice Presidente Alberto Petrocelli (TV).

FOCHE A larghissima maggioranza, il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del commercio dei prodotti derivati dalla foca. La relazione della liberale britannica Diana Wallis chiede la definitiva messa al bando di questo commercio, senza distinzioni di specie e senza deroghe e con l'unica eccezione per le popolazioni che vivono solo di questa attività (come gli indigeni delle regioni artiche, della Groenlandia e dell'Alaska) per uso personale-familiare e non per scopo commerciale.

ISTAT All’indirizzo http://agri.istat.it l’Istat rende disponibile il nuovo sistema informativo per la diffusione delle statistiche su agricoltura e zootecnia. Il sistema offre un punto di accesso privilegiato e completo alle statistiche del settore agricolo prodotte dall’Istat e dalle principali istituzioni nazionali e internazionali.

laPROFESSIONE VETERINARIA

ANMVI 1999

LIBRO BIANCO

Professioni e salute nel nuovo Welfare Il Ministro Sacconi presenta un nuovo modello di lavoro e salute che include le professioni e i privati A PAGINA 3

Nel servizio del 6 maggio, Striscia la notizia ha mostrato come le norme relative alla vendita al pubblico del farmaco veterinario non sempre vengano rispettate. La trasmissione mostra una “farmacia veterinaria” nell’atto di vendere ad un cliente una confezione di vaccini e di antibiotici pur in assenza di una prescrizione medico veterinaria. Sollecitata dalla cliente-attrice sulla mancanza delle ricetta, l’addetta al bancone non si scompone e non ritiene necessario che ci sia. Non solo. Si prende la libertà di vendere un prodotto diverso da quello espressamente richiesto dalla “cliente” e di non fare lo scontrino. L’incarto nel foglio di giornale, poi, è un dettaglio televisivamente perfetto per gli autori di Striscia. Qualche settimana prima la stessa scena (per quanto costruita televisivamente non è ignorabile perché riflette una prassi diffusa a cui è facile assistere nella realtà) aveva riguardato la vendita di medicinali per uso umano odontoiatrico. Da anni riceviamo segnalazioni di comportamenti illeciti da parte di grossisti di farmaci o farmacie che vendono direttamente al pubblico anche senza

ricetta, sostituiscono le specialità previste con altre veterinarie, senza informare il veterinario, o peggio ancora con specialità di uso umano. Questi comportamenti, oltre agli aspetti di possibile evasione fiscale, possono creare grossi danni economici al settore del farmaco veterinario e, soprattutto, gravi problemi alla salute degli animali, oltre a non rispettare la professionalità del medico veterinario. Riteniamo pertanto urgente un intervento chiaro e forte del Ministero sulla catena distributiva del farmaco veterinario affinché queste situazioni di illegalità non debbano più accadere, sempre convinti che tutto questo potrà essere superato soltanto riconoscendo ai veterinari la possibilità di cedere il farmaco veterinario senza i problemi ed i vincoli che oggi limitano fortemente la diffusione di questo importante servizio per i proprietari di animali. Avvicinare il medicinale veterinario al veterinario è una garanzia in più. Anche per questo l’Anmvi crede nella dispensazione diretta del medicinale veterinario. Una locandina pubblicata sul numero scorso di questo giornale può ben trovare spazio nelle nostre sale d’attesa. ■

ANIMALISMO: NO ALL'INTEGRALISMO! DA ANNI L'ANMVI COLLABORA CON LE PIÙ IMPORTANTI ASSOCIAZIONI ANIMALISTE ITALIANE: ANIMALISTI ITALIANI, ENPA, LAV, LEGA DEL CANE. Con loro abbiamo intrapreso molte inziative di sensibilizzazione su temi o progetti di grande rilevanza per la salute ed il benessere degli animali: abbandono, anagrafe canina, randagismo, cani "pericolosi", sterlizzazione, Iva sulle prestazioni veterinarie e sul petfood, Pet Therapy, Stagione della Prevenzione, ecc. Spesso ci siamo trovati uniti per denunciare situazioni e comportamenti inaccettabili e contrari al benessere degli animali: recentemente le iniziative per sollecitare le autorità ad intervenire contro l'importazione illegale di cuccioli dai paesi dell'est Europa. Sarebbe quindi impossibile accusarci di scarsa attenzione verso l'animalismo italiano con il quale continuiamo ad avere rapporti di grande attenzione, rispetto e, molto spesso, di ampia collaborazione. Riteniamo però che quando i movimenti animalisti arrivino a comportamenti illeciti, violenti o delinquienziali debbano essere fortemente sconfessati e denunciati perché il danno che provocano al mondo animalista è enorme facendogli perdere credibilità, rispetto e simpatia da parte dell'opinione pubblica. Il lancio di bottiglie molotov contro i recinti per gli animali del Parco naturale di Cumian, nel Torinese, da parte dell'ALF (Animal Liberation Front), e che hanno causato la morte di decine di animali, è un gesto che non ha nulla a che fare con l'animalismo, ma esprime unicamente una forma di violenza gratuita ed inaudita da condannare severamente. Non è certamente questa la via da seguire per difendere i diritti degli animali.

DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI

2009 ANMVI



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Politiche del lavoro Attualità

VETERINARIA 16 | 2009

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I professionisti della salute nel nuovo Welfare

scale, ma il passaggio dal finanziamento della spesa storica - che spesso incorpora alti livelli di inefficienza - ai costi standard, ovvero al finanziamento dei servizi erogati secondo principi di efficienza e appropriatezza”.

Il Libro Bianco del Ministro Sacconi valorizza le professioni e punta ad una sanità integrata tra pubblico e privato

“I costi standard sono lo strumento più equo ed efficace per guidare i processi di cambiamento e rappresentano la base per determinare la futura allocazione delle risorse. Il differenziale tra costi standard e costi storici costituisce la misura di quanto deve essere recuperato in termini di migliore efficienza, appropriatezza delle cure e del modello organizzativo. Una distorta applicazione dei LEA si traduce, di fatto, in una maggiore spesa a carico del cittadino e in un razionamento iniquo delle prestazioni. L’aumento della domanda e dei bisogni conseguenti alla rivoluzione epidemiologica dell’ultimo ventennio comporterà una crescente spesa sanitaria difficilmente sostenibile dalla fiscalità generale anche in presenza di una gestione più virtuosa della spesa.

siste uno “stretto legame fra salute e prosperità economica”, secondo il Ministro Sacconi, che il 6 maggio ha presentato il Libro Bianco La vita buona nella società attiva, il documento che contiene le linee d’azione del governo fino al 2013 in fatto di lavoro, salute e politiche sociali. Sacconi difende il Super Ministero del Welfare, affermando che “la composizione in un unico Ministero delle funzioni di indirizzo politico in materia di lavoro, salute e inclusione sociale ha rappresentato un’opportunità irripetibile per ricondurre a una visione integrata l’insieme di prestazioni e servizi-pubblici e privati che devono concorrere alla vita buona dei cittadini”. Per quanto riguarda il lavoro il governo, da qui alla fine della legislatura, si propone di completare la Legge Biagi. Per la salute, si ripropone il concetto di sanità integrata, pubblico e privato insieme, che era già presente nel Libro Verde.

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IL CONTRIBUTO DELL’ANMVI Per la stesura del Libro Bianco, il Ministro afferma di essersi “avvalso dei consistenti materiali prodotti dalla consultazione avviata lo

scorso anno con la pubblicazione del Libro Verde sul modello sociale”, alla quale hanno aderito, come riferisce Sacconi, “oltre mille soggetti tra istituzioni, organizzazioni rappresentative di interessi e valori, singoli cittadini che intendo ringraziare”. Alla consultazione partecipò anche l’Anmvi inviando un proprio contributo di complessivo apprezzamento, ma annotando, fra l’altro, che nel Libro Verde era del tutto assente, la parola professionisti. L’Anmvi invitava quindi “a tener conto che una lettura davvero moderna della società, del lavoro, della salute e delle politiche sociali non può solo guardare all’impresa, ma deve dare il giusto peso al lavoro autonomo delle professioni intellettuali, un peso che durante le ultime Legislature si è dimostrato determinante sul piano economico e politico”.

LE PROFESSIONI E rispetto ai contenuti del Libro Verde, il nuovo documento registra finalmente l’ingresso delle professioni, espressamente citate “come valori che meritano apprezzamento sociale e sostegno istituzionale”. Non c’è solo l’impresa e non c’è solo il lavoro subordinato: “un moderno sistema di Welfare non può del resto manifestarsi unicamente nella tutela e nel-

AVVISO AI COLLEGHI CON QUALIFICA DI RSPP A tutti i Colleghi che hanno conseguito il titolo di RSPP alle edizioni del Corso Anmvi “La salute e la sicurezza sul lavoro”, è stata inviata in data 7 maggio u.s. la seguente comunicazione via posta elettronica. Analoga informativa, sempre a cura del Collega Carlo Pizzirani, è stata pubblicata su @nmvi Oggi nelle edizioni del 4 e del 5 maggio 2009 a beneficio di tutti i Colleghi sprovvisti di un indirizzo e-mail e interessati dalla comunicazione. In base alle nuove disposizioni inserite nel Decreto legislativo 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro) entro il 16 maggio è obbligatorio: 1. Comunicare all’Inail il nominativo dell’RSL al 31/12/2008 2. Certificare la data della valutazione dei rischi 1. Per Comunicare all’Inail il nominativo dell’RSL (1 eletto fra i dipendenti dai dipendenti stessi, oppure autodesignato in caso di dipendente unico) è necessario utilizzare il modulo allegato. Tale modulo può essere inviato al fax 800 657 657 oppure utilizzando la procedura online* sul sito dell’Inail (www.inail.it). Analoga comunicazione dovrà essere ripetuta (solo on line) tutti gli anni entro il 31 marzo (per RLS eletti nel 2009 si andrà al 31/03/2010). Per approfondimenti: http://www.anmvioggi.it/9601/05-05-09/sicurezza-sul-lavoro-la-nomina-dell%E2%80%99rsl 2. Per certificare la data della valutazione dei rischi, occorre compilare l’autocertificazione* dell’avvenuta valutazione dei rischi, allegata in fac-simile e richiedere la certificazione della data ad un ufficio postale (procedura che prevede l’apposizione di un francobollo da 0,60 euro, di un timbro postale e del timbro riportante la data); è altrettanto valido, in alternativa, auto spedirsi per posta l’autocertificazione per raccomandata a.r. In questo caso la busta dovrà rimanere sigillata e potrà essere aperta esclusivamente dal personale ispettivo nel corso di un eventuale controllo documentale. Per i documenti di valutazione dei rischi che dovessero essere molto voluminosi e quindi sarebbe onerosa la certificazione della data pagina per pagina è prevista anche la spedizione per e-mail (pratica che rende autentica l’ora e la data di spedizione). Tale autocertificazione sostituisce la compilazione del DVR -Documento di Valutazione dei rischi- previsto invece come obbligo per le unità di lavoro con più di 10 lavoratori. Per approndimenti: http://www.anmvioggi.it/9584/04-05-09/dal-16-maggio-valutazione-deirischi-con-data-certa Si ricorda inoltre che dal 16 maggio 2009 entrano in vigore i seguenti adempimenti: 1. non potranno essere effettuate visite mediche “pre-assuntive” (D. Lgs. 81/08 art. 41, comma 3, lettera a); 2. si dovrà integrare il Documento di Valutazione dei Rischi, laddove previsto, anche con la valutazione dei “rischi stress lavoro-correlati” (D. Lgs. 81/08 art. 28, comma1); 3. si dovranno comunicare all’INAIL i dati relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro superiore ad 1 giorno (D. Lgs. 81/08, art. 18 “Obblighi del datore di lavoro e del dirigente”, comma 1, lettera r). In pratica quanto si era tenuti ad annotare sul “Registro Infortuni” adesso lo si dovrà anche comunicare. Dott.Carlo Pizzirani Responsabile ANMVI per la sicurezza sul lavoro

la promozione del lavoro dipendente”, si legge nel Libro Bianco. Si tratta di una affermazione di principio che l’ordinamento giuridico non potrà più trascurare e cioè che le libere professioni sono parte attiva di questo nuovo welfare. La strada è tracciata, ma occorre costruire un ordinamento giuridico che consolidi la presenza dei professionisti nelle politiche del lavoro e ne riconosca la peculiarità, dalle misure di sostegno al reddito, agli incentivi occupazionali, specialmente in aiuto ai giovani. Tutto questo passa attraverso un costante dialogo con i professionisti e le loro rappresentanze.

LEA E COSTI STANDARD

IL FEDERALISMO SANITARIO

SICUREZZA SUL LAVORO.

Federalismo sanitario “non significa ovviamente abbandonare a sé stesse intere aree geografiche o ancorare la spesa al reddito prodotto in loco e al conseguente gettito fi-

Il Libro Bianco chiede “uno sforzo straordinario per rilanciare con determinazione una nuova cultura della sicurezza che veda nella prevenzione il suo punto qualificante. ■

LE PROFESSIONI NELLA LEGISLAZIONE DEL LAVORO onfprofessioni, a cui Anmvi aderisce, è parte sociale riconosciuta dal Ministero del Lavoro in rappresentanza delle libere professioni. È firmataria del Protocollo del Welfare e del CCNL dei dipendenti dei liberi professionisti, due atti che sottolineano il ruolo delle professioni liberali, anche in termini di contributo alla crescita e allo sviluppo del Paese. La Confederazione delle libere professioni ha anche firmato il nuovo modello contrattuale e avviato una serie di azioni si sostegno al reddito e di incentivi all’attività professionale. Un risultato tangibile, benché contingente e legato ad una situazione di carattere straordinario, è contenuto negli interventi del Governo per l’Abruzzo, dalla sospensione degli adempimenti tributari all’accesso ai fondi di garanzia per gli studi professionali, fino alla esplicita inclusione delle attività professionali fra quelle destinatarie di aiuti per la ricostruzione. Confprofessioni si sta efficacemente battendo perché la legislazione del lavoro ricomprenda le libere professioni fra i beneficiari degli strumenti di tutela del reddito, dell’occupazione e dell’economia. L’obiettivo è di risolvere definitivamente l’annosa incertezza giuridica che ha sempre caratterizzato l’orientamento del Legislatore verso i professionisti e gli studi professionali. Ci voleva un approccio non ideologico ma improntato alle più alte conquiste del giuslavorismo per arrivarci. E il Libro Bianco non è che la continuazione della Legge Biagi. “Quando si legifera di lavoro - commenta Carlo Scotti, componente della Giunta Esecutiva di Confprofessioni - occorre parlare esplicitamente delle libere professioni, senza equivoci con le imprese o altre forme di lavoro autonomo che non hanno niente a che vedere con le prestazioni intellettuali, ma anche senza dover ogni volta ricordare al Legislatore che esistono anche i professionisti e dover poi rincorrere norme non appropriate o non pertinenti. Fra le imprese e il popolo della partita IVA ci sono le professioni e alle professioniconclude Scotti - andrà riservata una collocazione specifica nell’ordinamento del lavoro, sia come percettori che come produttori di ricchezza e di occupazione nel Paese”.

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PUBBLICO E PRIVATO “Pubblico e privato debbono porsi in posizione sinergica rispetto ai bisogni di salute da soddisfare e pertanto adeguarsi alla programmazione sanitaria in termini di tipologia della offerta, modalità di erogazione delle prestazioni e dei volumi di attività ritenuti congrui rispetto ai bisogni”. Il Libro Bianco riprende le considerazioni già sviluppate nel corso della consultazione sul Libro Verde, dove i privati sono ben visibili e partecipi del futuro modello sociale delineato. La vita, infatti, è buona se tutta la società è attiva, in un contesto collaborativo e partecipativo, fatto di “un’ampia rete di servizi e di operatori, indifferentemente pubblici o privati”. L’ANMVI è da tempo impegnata a valorizzare presso le istituzioni, nazionali e regionali, il patrimonio di conoscenza e di esperienza dei medici veterinari, nella convinzione che l’approccio delle Amministrazioni verso le professioni intellettuali, con particolare riguardo a quelle mediche, debba trascendere dalle collocazioni in cui si esse si esercitano (Pubblico o Privato) per privilegiare il fine di salute e di benessere della società. E ancora: “Il cambiamento di cultura è profondo. Comporta una dialettica strutturata tra gli attori delle politiche sanitarie che includono le competenze mediche, tecnologiche e manageriali. Né può prescindere dallo sviluppo di processi di aziendalizzazione e da una accelerazione meritocratica che investe l’intero mondo sanitario. Il principio di competenza ‘all’accesso’ (valutazioni dei curricula, percorsi professionali) e la valutazione periodica dei risultati e degli obiettivi assegnati devono diventare una costante per direttori generali di azienda sanitaria e ospedaliera, direttori di unità operativa e di dipartimento nonché per gli incarichi dirigenziali”.


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4 Attualità Proposte

VETERINARIA 16 | 2009

Un’Authority per gli animali: il veterinario diventa un “vigilantes controllato” • vagli istanze e/o denunce provenienti da associazioni, enti e/o organizzazioni, nonché da privati cittadini, e conseguentemente assuma le iniziative necessarie nelle sedi opportune; • nell’ambito delle proprie funzioni goda di specifici poteri sanzionatori.

Una petizione promossa dall’ex parlamentare Daniela Santanchè chiede controlli mirati in tutte le strutture dove sono presenti “animali non umani” l Movimento per l'Italia di Daniela Santanchè ha promosso una petizione popolare per l’istituzione in Italia della “Authority per gli animali”. La petizione, aperta alla libera sottoscrizione dei cittadini italiani, è rivolta ai Presidenti di Camera e Senato e parte dalla “comune necessità e ineludibile esigenza” che “le norme che riguardano gli animali non umani appartenenti a qualsivoglia specie e/o razza trovino effettiva applicazione e che ogni violazione venga opportunamente sanzionata. Si chiede che sistematici controlli vengano effettuati in modo capillare e rigoroso sotto la vigilanza di un unico soggetto a ciò specificamente preposto; che il fenomeno sempre più diffuso del maltrattamento di animali venga sistematicamente combattuto; che gli animali non umani vengano considerati dal nostro ordinamento come soggetti di diritto e non più come meri oggetti”.

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I COMPITI DELL’AUTHORITY I compiti dell’Authority sarebbero i seguenti: • vigilare sull’applicazione di tutte le leggi vigenti che riguardano, direttamente o indirettamente, gli animali non umani; • effettuare controlli mirati in tutte le strutture che - a qualsivoglia titolo o per qualsivoglia scopo, sia in modo stabile che temporaneo - ospitino animali non umani quali, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, canili, rifugi, laboratori, allevamenti terrestri e/o acquatici, etc., in collaborazione con i soggetti ai quali tali controlli sono attualmente affidati, ovvero in sostituzione degli stessi; • coordini l’attività posta in essere da uffici e/o organi pubblici già preposti alla tutela degli animali, a livello comunale, provinciale o regionale, al fine di un migliore e più razionale sfruttamento delle risorse locali e pianifichi lo sviluppo di nuove istituzioni sul territorio;

IL RUOLO DEL VETERINARIO Inoltre, la petizione chiede che l’Authority si avvalga di un apposito istituto di vigilanza all’uopo costituito e composto da soggetti provenienti possibilmente sia dal comparto medico/veterinario, che da associazioni, enti e/o organizzazioni operanti sia a livello locale che nazionale a favore del mondo animale. ■

PERCHÉ ANMVI NON FIRMERÀ • proponga soluzioni legislative per colmare lacune ed eliminare eventuali contraddizioni in materia di tutela degli animali e collabori con gli organi competenti in sede di emanazione di norme che riguardino - a qualsiasi titolo, sia direttamente che indirettamente - gli animali non umani;

ur sollecitata ad un confronto e all’adesione, l’Anmvi ringrazia ma non aderisce alla petizione promossa dal Movimento per l’Italia di Daniela Santanchè. Naturalmente, in base all’articolo 50 della Costituzione, chiunque- veterinario o cittadino- potrà liberamente firmare, ma altrettanto liberamente l’Anmvi risponde: no, grazie. Non ravvisiamo la necessità di istituire una Authority come abbiamo sempre rifiutato le accuse di “far west”. E questa petizione richiama molto delle demagogiche tesi che insistono sulle leggi non rispettate, le norme disattese, ecc. per non dire della ormai retorica frase di Ghandi (“Il valore di una civiltà si misura…). Come medici veterinari misuriamo il valore della nostra civiltà anche per come siamo considerati, stimati e apprezzati. Ebbene, sotto questo punto di vista siamo a livelli di sottocivilizzazione: veterinari pubblici aggrediti senza che nessuno di autorevole dica nulla al momento giusto, veterinari privati lasciati ad affrontare l’emergenza del sisma senza un compenso, veterinari dimenticati in toto o elencati in fondo alla lista dopo i soliti soloni o vip, veterinari non considerati degni di essere pagati per il loro lavoro. Eppure siamo operatori di sanità pubblica e vantiamo un ruolo centrale nella Salute. Non sentiamo il bisogno di un’Authority perché ci sentiamo già professionalmente e deontologicamente impegnati per la salute e il benessere animale. Tutti i giorni, onorando una professione nella quale crediamo fino in fondo, per la quale abbiamo speso anni di formazione e investimenti economici. E non abbiamo ancora smesso. Siamo una professione medica, siamo professionisti e non sentiamo il bisogno di diventare vigilantes, né che nasca l’ennesimo organismo ispettivo. Tutto questo non ha nulla a che fare con noi. Crediamo che sia ora di batterci seriamente per diventare noi, i medici veterinari, il vero oggetto di “tutela”, di rispetto e di pubblica considerazione. A questo dedichiamo le nostre energie e firmiamo semmai petizioni che portino in palmo di mano la nostra professione. Non siamo volontari, non siamo missionari, non siamo in svendita. E siamo un valore per la nostra società. Se c’è una petizione che dice questo la firmeremo. Carlo Scotti

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6 Attualità Internet

VETERINARIA 16 | 2009

Cresce l’interesse dei veterinari per l’aggiornamento on line Un'indagine della Scivac rivela la la propensione alla FAD è in aumento di ANTONIO MANFREDI a SCIVAC ha sviluppato fra i suoi iscritti un'indagine sull'utilizzo di internet per l'aggiornamento scientifico. I quesiti proposti erano sul retro della scheda di iscrizione alla SCIVAC per il 2009. Non tutti hanno risposto, ma se pensiamo che le schede regolarmente compilate sono state 1437, circa il 20%, possiamo dire di poter contare su una casistica molto importante e che ci permette di avere dati di sintesi estremamente attendibili, se non certi. L'indagine è stata fatta perché dopo anni di sperimentazione di proposte di aggiornamento FAD che hanno riscosso ampio interesse, sono migliaia i veterinari che le hanno seguite, la Società prima di riproporre nuovi progetti, anche più avanzati ed interattivi, vuole capire quale sia la reale attenzione dei suoi iscritti verso queste iniziative. Inoltre si deve sempre considerare che per il

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sistema ECM la FAD nel settore veterinario continua ad essere un fantasma. Dopo un'unica sperimentazione fatta più di due anni fa, accreditare la FAD è diventato impossibile e lo stesso Ministero ha espresso dubbi sulla possibilità che lo potessero fare autonomamente le regioni, se non altro per la validità nazionale dei crediti. A fine maggio il Ministero dovrebbe presentare a Cernobbio i risultati dei lavori delle diverse sezioni della Commissione Nazionale e forse in questa occasione ci dovrebbero essere delle novità anche per la FAD. Lo speriamo veramente perché sono ormai sette anni che stiamo aspettando delle risposte chiare e precise. Un altro obiettivo dell'indagine era capire il reale interesse che potevano avere i veterinari italiani per il progetto Vetpedia (un Wikipedia della veterinaria), che EVsrl sta progettando, e soprattutto il livello di disponibilità ad un diretto coinvolgimento nel continuo aggiornamento dell'enciclopedia veterinaria online. Veniamo comunque ai nostri dati, ricordando che da una precedente indagine i veterinari che

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'IMPIEGO DI INTERNET raccolta con moduli di iscrizione societaria 2009 DOMANDA 1: Rispetto al tempo totale dedicato al tuo aggiornamento professionale indica la percentuale di utilizzo di formazione a distanza via internet.

avevano dichiarato di utilizzare internet per la propria formazione erano il 74% del totale. La prima domanda si riferiva al tempo dedicato alla formazione a distanza via internet rispetto al totale del tempo dedicato all'aggiornamento scientifico. I risultati sono molto confortanti. Il 4% dichiara di usare solo internet e di utilizzarlo quindi al 100%. Sono pochi ma eviden-

DOMANDA 2: Indipendentemente dai problemi tecnici che possono rendere difficoltoso il tuo collegamento a internet, credi che la formazione a distanza possa essere utile e praticabile per il tuo aggiornamento professionale?

ziano una tendenza significativa. Un altro 22% utilizza internet in modo notevole, dal 50 all'80%. La maggior parte, il 45% lo utilizza solo dal 25 al 50%. Solo, si fa per dire perché è comunque un dato che evidenzia la crescita di interesse verso internet come strumento di formazione ed aggiornamento. Infine sotto il 25% di utilizzo troviamo il 29%. Ricordiamoci che queste percentuali vanno comunque rapportate al 73% dei veterinari, quelli che dichiarano di utilizzare internet. Aggiungiamo anche che dalle precedenti indagini era risultato che la maggior parte dei veterinari che utilizzava internet per l'aggiornamento era la stessa che partecipava anche a congressi. In

DOMANDA 3: Indica tra i seguenti il problema principale che ti impedisce di avere accesso ai programmi di formazione veterinaria a distanza già presenti in internet


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Internet Attualità

VETERINARIA 16 | 2009

DOMANDA 4 : Indica tra i seguenti vantaggi (massimo 2) che prevedi nello svilupo della formazione a distanza nel settore veterinario:

sostanza risultava che i veterinari attenti al proprio aggiornamento utilizzavano tutti gli strumenti possibili, internet compreso, quelli che non ne sentivano l'esigenza facevano poco o niente indipendentemente dal tipo di proposta formativa. Questa conclusione viene un po' smentita dal 4% che risponde alla prima domanda dicendo di usare solo internet al 100%. È anche vero che questo 4% alla fine è ben poco rappresentativo, visto che corrisponde solo al 2,92% di tutti i veterinari, però è comunque un dato che merita attenzione. Un altro dato, forse anche più interessante, è quello che emerge dalla domanda 2: credi che la formazione a distanza possa essere utile e praticabile per il tuo aggiornamento professionale? Il 92% ha risposto di sì e solo l'8% ha espresso un parere negativo. Sarebbe interessante vedere l'età media dei veterinari che rappresentano questo 8%. In genere abbiamo notato, ed è anche abbastanza logico, che quelli che hanno maggior resistenze verso l'utilizzo di internet sono normalmente quelli più anziani che spesso esprimono anche dubbi sulla validità e qualità delle informazioni che si possono trovare online. Il dato che emerge dalle risposte a questa domanda è molto importante, se rapportato a tutti i veterinari significa che più del 67% crede nella formazione con internet e questa percentuale, negli anni, non potrà che crescere. Terza domanda: quale è il problema principale che ti impedisce di avere accesso ai programmi di formazione veterinaria a distanza già presenti in internet? Quasi la metà delle risposte (il 46%) ha evidenziato una scelta preferenziale verso forme di aggiornamento classiche. Il 22% tende a rifiutare corsi FAD se questi sono a pagamento e questo è un punto certamente importante. Chi utilizza internet in genere è abituato ad avere tutto gratuitamente e proporre quindi iniziative a pagamento diventa un vero problema. Vedendo le iniziative FAD che ha presentato la SCIVAC negli ultimi tre anni è in verità enorme la differenza di utenti fra quelle gratuite, che hanno anche superato i 4000 accessi, rispetto a quelle a pagamento che in termini di qualità non avevano certo nulla da invidiare alle altre. È evidente, quindi, che una quota di iscrizione, sia pure minima come quella proposta dalla SCIVAC, rischia di essere una barriera psicologica per il possibile utente. Un altro problema evidenziato (11%) è quello delle difficoltà di approccio gestionale dei programmi in internet, difficoltà che per molti, spesso, diventano un conseguente rifiuto a queste possibilità di formazione. I problemi derivanti dagli aspetti tecnici, al contrario rispetto alle mie previsioni, sono totalmente solo il 19%: il 6% riferito alla mancanza di un computer idoneo e il 13% all'impossibilità di poter disporre di un accesso veloce ad internet con banda larga. Possiamo quindi concludere le riflessioni

su questa domanda dicendo che i problemi più che essere reali sono psicologici anche se nella maggioranza dei casi di scelta preferenziale. Quarta domanda: indica fra i seguenti vantaggi quelli che ritieni importanti per lo sviluppo della formazione a distanza nel settore veterinario. Come era prevedibile quello più segnalato (49%) è stato la possibilità di utilizzare questo servizio senza limiti temporali o di luogo. Vantaggio non da poco visto che si può usare internet a casa o in ambulatorio e soprattutto nell'orario che si preferisce. Segue (34%) l'abbattimento dei costi, e non è certo cosa da poco se a questo si aggiunge che si può evitare di perdere giorni di lavoro. Segue poi con il 13% il vantaggio di poter avere

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DOMANDA 5: Indica tra i seguenti i limiti (massimo 2) che prevedi nello sviluppo della formazione a distanza nel settore veterinario

un'offerta formativa ampia e differenziata e con solo il 4% la possibilità di interazione attiva maggiore rispetto agli eventi residenziali. Dopo i vantaggi è evidentemente importante sapere quali sono gli svantaggi che i veterinari vedono nell'aggiornamento via internet. Per questo è stata prevista la quinta domanda, l'ultima: indica i limiti che vedi nello sviluppo della formazione a distanza nel settore veterinario. Il 48% ha evidenziato la mancanza del confronto umano con i docenti e della discussione. Un punto certamente importante e che solo in parte può essere superato anche con i nuovi strumenti di interattività utilizzabili in internet. Confrontarsi con un computer al posto di un relatore o dei colleghi è certamente diverso. Segue con il 27% chi invece pensa

alle limitazioni tecniche nella visbilità di immagini, grafici e filmati. Alla fine il 25% si preoccupa della mancanza dell'accreditamento ECM. Un limite al momento poco rilevante visto che l'obbligo per i professionisti privati è ancora tutto da definire soprattutto per gli aspetti economici e fiscali. Per concludere possiamo dire che dall'indagine emerge quindi un forte interesse dei veterinari verso la formazione a distanza e l'urgenza che il Ministero decida finalmente l'accreditamento della FAD anche nel settore veterinario. Di certo il futuro della formazione e dell'aggiornamento professionale passerà sempre di più da internet ma ho l'impressione dai dati raccolti che questo futuro non sia già domani. ■



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Modello Unico 2009 Fisco

VETERINARIA 16 | 2009

Predisponiamo i documenti per la dichiarazione dei redditi di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino ono prossimi i tempi per le denunce dei redditi conseguiti nel corso del 2008 e riteniamo che possa essere utile rinfrescare le idee sui documenti da predisporre per la consegna al consulente che si occuperà della elaborazione della dichiarazione con Modello UNICO 2009.

S

DATI ANAGRAFICI Comunicare i dati variati rispetto a quelli già in possesso del consulente, segnalando in particolare: - I dati anagrafici dei familiari a carico per i quali si sono verificate variazioni rispetto alla dichiarazione relativa all’anno precedente; ad esempio: figli nati nel corso dell’anno o familiari non più a carico. - I nominativi dei figli non più a carico. - Le variazioni di residenza anagrafica e di stato civile (comunicare la data della variazione).

REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE ED ASSIMILATI Consegnare i seguenti documenti: - Certificazione (CUD 2009) rilasciata dal datore di lavoro o Ente che ha erogato il trattamento pensionistico. - Documentazione relativa a somme percepite a titolo di borse di studio; assegni periodici percepiti dal coniuge (ad esclusione di quelli destinati al mantenimento dei figli) in conseguenza di separazione o divorzio; altri assegni periodici percepiti, compresi quelli testamentari e alimentari, indennità, percepite per cariche pubbliche elettive, ecc.

REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE SEPARATA Consegnare i documenti relativi a: - Indennità di mobilità e trattamenti di integrazione salariale; - Indennità per la cessazione di rapporti di agenzia; - Plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di aziende possedute da più di cinque anni; - Redditi conseguiti in dipendenza di liquidazione di imprese commerciali (anche in forma societaria) esercitate da più di cinque anni; - Plusvalenze derivanti da cessioni a titolo oneroso di terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria; - Redditi conseguiti da soci di società di capitali costituite da più di cinque anni, in caso di recesso, riduzione del capitale e liquidazione; - Premi di assicurazioni vita riscattate nel primo quinquennio; - Rimborsi di imposte (ad esclusione di IRPEF) e oneri dedotti o detratti in anni precedenti; - Redditi percepiti in qualità di erede (ad esclusione dei ratei di stipendio o di pensione); - Redditi di fonte estera (diversi dai dividendi)

DIRITTI D’AUTORE - Consegnare la certificazione rilasciata dal sostituto d’imposta.

REDDITI DI PARTECIPAZIONE IN SOCIETÀ DI PERSONE Consegnare i seguenti documenti: - Certificazione rilasciata dalla società partecipata.

ONERI DETRAIBILI E DEDUCIBILI Si ricorda che per la detrazione (o deduzione) occorre fare riferimento alla data del pagamento che deve essere stato effettuato durante il 2008.

Novità rispetto all’anno precedente: • l’aumento del limite di detraibilità per interessi passivi su mutui (da euro 3.615,20 ad euro 4.000,00); • la previsione di una detrazione d’imposta nella misura del 19% per le spese di auto aggiornamento e formazione dei docenti; • la previsione di una detrazione d’imposta nella misura del 19% per le spese di acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale; • la possibilità di usufruire di una detrazione del 19% sui contributi versati per il riscatto del corso di laurea dei familiari fiscalmente a carico; • la possibilità, per gli studenti universitari fuori sede, di fruire della detrazione del 19% anche nel caso di spese sostenute per canoni relativi a contratti di ospitalità. Novità per spese mediche documentate da scontrini Con riferimento alle spese sanitarie relative all’acquisto di medicinali, si precisa che la detrazione spetta se la spesa è certificata da fattura o da scontrino fiscale (c.d. “scontrino parlante”) in cui devono essere specificati la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati nonché il codice fiscale del destinatario. Gli scontrini privi di codice fiscale non possono essere utilizzati.

I documenti da consegnare sono i seguenti: ❒ Spese mediche: Quietanze, ricevute, fatture, scontrini, inerenti a: • Prestazioni chirurgiche e specialistiche; • Acquisto o affitto di protesi sanitarie, con relativa prescrizione medica; • Analisi di laboratorio e radiologiche nonché applicazioni (TAC, ecografie, laserterapia, ecc.); • Mezzi necessari a deambulazione, locomozione e sollevamento di portatori di menomazioni funzionali permanenti; • Prestazioni sanitarie rese da medici generici, comprese quelle rese per visite e cure di medicina omeopatica; • Degenza in ospedali o case di cura; • Spese di assistenza specifica: assistenza infermieristica e riabilitativa; prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base; altre prestazioni rese da personale specializzato; • Spese per acquisto di medicinali e relativa ricetta del medico, nonché le spese sostenute per l’affitto o l’acquisto di attrezzature sanitarie; • Ticket pagati se le spese sopra elencate sono state sostenute nell’ambito del

Servizio Sanitario Nazionale; • Spese veterinarie sostenute per la cura degli animali da compagnia. ❒ Interessi passivi e Oneri accessori: Attestazioni o ricevute di pagamento relativi a: • Mutui agrari. • Mutui ipotecari relativi ad immobili • Mutui, ipotecari, contratti a partire dal 1998, per la costruzione e la ristrutturazione di immobili da adibire ad abitazione principale. • È possibile usufruire della detrazione del 19% anche per le spese di istruttoria, notarili e di perizia tecnica, pagate nel corso dell’anno 2008, relative alla stipulazione di contratti di mutuo per l’acquisto di abitazione principale. ❒ Contributi previdenziali e assistenziali obbligatori: Attestazioni o ricevute di pagamento relativi a: • contributi INPS; • contributo SSN (tassa salute), compresi quelli versati con il premio di assicurazione di responsabilità civile per autovetture; • i contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare (Colf, baby sitter, assistenti delle persone anziane); • ogni altro contributo obbligatorio per legge. ❒ Premi di assicurazione sulla vita e/o sugli infortuni e contributi volontari: Attestazioni o ricevute di pagamento relative a: • polizze vita e/o infortuni, contributi previdenziali non obbligatori; • contributi per previdenza complementare; • contributi previdenziali ed assistenziali

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versati alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza, compresi quelli per la ricongiunzione di periodici assicurativi, per il riscatto degli anni di laurea e per la prosecuzione volontaria. Tali oneri sono deducibili anche se sostenuti per i familiari fiscalmente a carico; • contributi versati ai fondi integrativi al servizio sanitario nazionale; • contributi versati alle forme pensionistiche complementari ed individuali. ❒ Altri oneri che danno diritto a detrazioni d’imposta o deduzioni da reddito: Attestazioni o quietanze di pagamento relative a: • tasse scolastiche ed universitarie • erogazioni liberali a favore di movimenti e partiti politici • erogazioni liberali a favore delle ONLUS • erogazioni liberali a favore di popolazioni colpite da calamità pubblica o da altri eventi straordinari • erogazioni liberali a favore delle associazioni sportive dilettantistiche • spese funebri sostenute per i familiari • erogazioni liberali in denaro per attività culturali o artistiche e a favore di enti operanti nel settore spettacolo ed in quello musicale • spese per assistenza specifica a portatori di handicap • erogazioni liberali a favore della Chiesa Cattolica e altre istituzioni Religiose riconosciute • assegni periodici corrisposti al coniuge legalmente separato (ad eccezione di quelli destinati al mantenimento dei figli) • contributi per i Paesi in via di sviluppo • assegni periodici per rendite vitalizie corrisposti in forza di testamento o donazioni e assegni per alimenti stabiliti dalla autorità giudiziale • canoni, livelli, censi e altri oneri sui redditi degli immobili • indennità, corrisposte al conduttore per perdita di avviamento su immobili urbani locati ad usi diversi da abitazione • spese per manutenzione, protezione o restauro di beni culturali vincolati (Legge 1089/1939) sostenute dai soggetti obbligati per legge a tali interventi


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10 Fisco Modello Unico 2009 • documentazione relativa a spese sostenute per lavori di ristrutturazione ai sensi della Legge 27.12.1997 n. 449 (che riconosce un credito d’imposta del 41% o del 36%.) • si ricorda che gli inquilini intestatari di contratti di locazione di immobili da essi utilizzati come abitazione principale, e solo se il contratto di locazione è stato stipulato o rinnovato secondo quanto disposto dalla legge n. 431 del 1998 (si tratta dei cosiddetti contratti convenzionali ai sensi dell’art. 2, comma 3, della citata Legge 431/98), hanno diritto ad una detrazione d’imposta. Se ricorrono tali condizioni fornire la copia del contratto di locazione • le spese sostenute dai genitori per il pa-

gamento di rette relative alla frequenza di asili nido per un importo complessivamente non superiore a euro 632 annui per ogni figlio. La documentazione della spesa può essere costituita da fattura, bollettino di conto corrente postale, ricevuta, bonifico bancario, ecc. • spese (fino ad un massimo di Euro 2.100) sostenute per gli addetti all’assistenza personale nell’ipotesi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana. La deduzione spetta anche per le spese sostenute nell’interesse di coniuge, figli, genitori, generi e nuore, suocero e suocera, fratelli e sorelle, anche se non fiscalmente a carico e non conviventi • le spese, per un importo non superiore

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per ciascun ragazzo a euro 210,00, sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni, ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. La documentazione deve evidenziare la causale del pagamento, l’attività sportiva esercitata, la denominazione ed il codice fiscale dei soggetti che hanno reso la prestazione, i dati anagrafici del soggetto che ha ricevuto la prestazione ed il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento • i compensi comunque denominati pagati a soggetti di intermediazione immobiliare per l’acquisto dell’unità im-

mobiliare da adibire ad abitazione principale fino ad un massimo di Euro 1.000,00 le spese sostenute dagli studenti universitari iscritti ad un corso di laurea presso una università situata in un Comune diverso da quello di residenza per canoni di locazione derivanti da contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della legge 9 dicembre 1998 n. 431. Si precisa che per fruire della detrazione l’università deve essere ubicata in un Comune distante almeno 100 chilometri dal comune di residenza dello studente e comunque in una Provincia diversa. La detrazione spetta anche per i canoni relativi ai contratti di ospitalità stipulati con Enti pubblici, Università, Collegi universitari, ecc. spese per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale fino ad un massimo di euro 250,00 (la deduzione spetta anche se sostenuta nell’interesse di familiari a carico) le spese, fino ad un importo massimo delle stesse di 500 euro, per sostenute da parte dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado, con incarico annuale, per l’autoaggiornamento e per la formazione spese sostenute nell’anno 2008 per interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale anche rurale. Per tali spese spetta la detrazione d’imposta del 55 per cento da ripartire in quote annuali di pari importo non inferiore a 3 e non superiore a 10, entro il limite massimo di detrazione previsto per ciascuna tipologia di intervento effettuato. Le tipologie di interventi previste sono: riqualificazione energetica di edifici esistenti; interventi sull’involucro di edifici esistenti; installazione di pannelli solari; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. spese per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni; spese per acquisto apparecchi televisivi e digitali.

❒ Detrazioni per canoni di locazione: • tutti i contribuenti che possiedono un reddito lordo inferiore ad Euro 30.987,41 hanno diritto ad una detrazione fino a 300 Euro se utilizzano come abitazione principale un immobile loro concesso in locazione. Fornire il contratto di locazione debitamente registrato. • si ricorda che gli inquilini intestatari di contratti di locazione di immobili da essi utilizzati come abitazione principale, e solo se il contratto di locazione è stato stipulato o rinnovato secondo quanto disposto dalla legge n. 431 del 1998 (si tratta dei cosiddetti contratti convenzionali ai sensi dell’art. 2, comma 3, della citata Legge 431/98), hanno diritto ad una detrazione d’imposta. Se ricorrono tali condizioni fornire la copia del contratto di locazione • le spese sostenute da giovani di età compresa fra i 20 ed i 30 anni che hanno stipulato un contratto di locazione per l’unità immobiliare da destinare a propria abitazione principale. Fornire il contratto di locazione.

VERSAMENTI IRPEF Consegnare le ricevute dei versamenti relativi agli acconti versati. ■


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Eventi Veterinari

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Dermatologia Focus

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Un caso di piodermite superficiale in un West Highland White Terrier di A. VERCELLI, L. CORNEGLIANI Lib. professioniste, Torino www.ambulatorioveterinario.com

SEGNALAMENTO Dorothy, cane WHWT femmina intera, di 5 anni, 9 kg

ANAMNESI Da diversi mesi il cane presenta prurito, strofina il muso, scuote le orecchie, lecca insistentemente le estremità degli arti e sfrega la zona dorsale contro gli oggetti. Dorothy vive in appartamento senza coabitanti ed è regolarmente trattata con profilassi vaccinale annuale e prevenzione per la filariasi cardio-polmonare. Nei mesi estivi il proprietario applica un prodotto antiparassitario spoton ogni 6-8 settimane. La dieta è costituta prevalentemente da cibo industriale secco, ma è integrata con alimenti casalinghi di vario tipo o avanzi.

Foto 3 - Eritema ed edema del padiglione auricolare con secrezione ceruminosa abbondante.

dermatologica includono infezioni batteriche (prevalentemente sostenute da Staphylococcus spp.) o da lieviti (Malassezia spp.), reazioni da ipersensibilità (dermatite allergica da pulci, reazioni avverse al cibo e dermatite atopica), ectoparassitosi (Demodex, Sarcoptes) e dermatofitosi.

ESAME CLINICO Alla visita generale non si osservano alterazioni di rilievo. Alla visita dermatologica si nota modesto eritema interdigitale (Foto 1), aree di alopecia multifocale su dorso e fianchi con eritema, collaretti epidermici (Foto 2) e rare lesioni primarie papulo-pustolose. Il padiglione auricolare è ispessito ed eritematoso e vi è abbondante secrezione ceruminosa (Foto 3).

QUADRO RIASSUNTIVO DEI PROBLEMI Dermatite eritematosa con alopecia multifocale intensamente pruriginosa ed otite eritematosa e ceruminosa.

DIAGNOSI DIFFERENZIALI Le diagnosi differenziali per questa condizione

ESAMI COMPLEMENTARI I raschiati superficiali e profondi sono negativi per la ricerca di ectoparassiti. Lo scotch test, colorato con cristal violetto, della zona podale e labiale è caratterizzato da lieviti del genere Malassezia spp, da alcuni cocchi liberi ed altri adesi a scaglie di cheratina. L’esame tricoscopico, la lampada di Wood e la ricerca dermatofiti allestita su sabouraud modificato sono negativi. L’esame citologico, allestito da minute lesioni pustolose della zona dorsale e colorato con Diff Quick®, evidenzia abbondanti neutrofili con cocchi fagocitati a sede endocitoplasmatica (Foto 4). Con l’esame otoscopico si nota eritema del condotto uditivo e cerume di colore scuro. L’esame citologico allestito dal cerume e colorato con Diff Quick® permette di osservare lieviti del genere Malassezia spp.

ni in atto, rivalutando il prurito e le lesioni cliniche dopo 15 giorni. Per il trattamento della piodermite superficiale, si sceglie di eseguire un’iniezione sottocutanea di cefovecin (Convenia®) alla dose di 8 mg/kg e si prescrive uno shampoo settimanale a base di clorexidina 2% ed una lozione basata sullo stesso principio attivo per la rimozione del cerume auricolare. Per la dermatite da Malassezia si prescrive itraconazolo per via orale alla dose di 5 mg/kg die per sette giorni. Si consiglia inoltre di intensificare la terapia antiparassitaria contro le pulci abbinando adulticida e regolatore di crescita di insetti con cadenza mensile tutto l’anno.

EVOLUZIONE La prima visita di controllo si esegue al quindicesimo giorno, e si nota un marcato miglioramento delle condizioni dermatologiche dell’animale, con riduzione del prurito dorsale, mentre persiste moderato leccamento podale. Si osservano ancora alcuni collaretti epidermici in area dorsale e si decide pertanto di effettuare la seconda inoculazione di cefovecin allo stesso dosaggio della prima visita (8 mg/kg). Con il successivo controllo dopo ulteriori 15 giorni la piodermite superficiale è completamente in remissione (Foto 5) ed il prurito quasi completamente scomparso. Si prescrive, in occasione del secondo controllo, una dieta privativa con idrolisato proteico per 8 settimane per escludere una RAC (reazione avversa al cibo). Al termine di questo periodo, se la prova di reintroduzione è negativa, si permette al cane di ritornare alle abitudini alimentari precedenti. Nei successivi 6 mesi le condizioni cutanee permangono buone con l’uso di shampoo a base di clorexidina con frequenza settimanale.

DISCUSSIONE La presenza di piodermite superficiale e der-

Foto 5 - Scomparsa delle lesioni podali a 4 settimane dall’inizio della terapia.

matite da Malassezia è spesso secondaria ad alterazioni della barriera cutanea ed a cause allergiche. Nel caso descritto è stata ragionevolmente esclusa una reazione avversa al cibo e si è sospettata una dermatite atopica. In alcuni soggetti, con forme non gravi di dermatite atopica, la terapia topica è sufficiente per mantenere i risultati ottenuti con la terapia antibiotica sistemica. In caso di piodermite superficiale diffusa la terapia antibiotica va somministrata per un periodo di almeno 4 settimane (due di terapia e due per impedire la recidiva). L’impiego di una cefalosporina iniettabile che offre un periodo di copertura di 15 giorni, migliora nettamente la compliance del proprietario. Quando si prescrivono terapie antibiotiche di lunga durata, il proprietario può commettere errori di somministrazione, omettendo i trattamenti prescritti o sospendendo in modo anticipato la terapia quando osserva i primi segni di miglioramento. È inoltre importante un ottimo controllo delle infestazioni da ectoparassiti (pulci) che possono favorire la recidiva della piodermite od un aggravamento delle malattie allergiche. L’uso di steroidi sistemici è controindicato per il controllo del prurito in caso di piodermite, perché facilita la diffusione dell’infezione stafilococcica alla cute. ■

DIAGNOSI Piodermite superficiale, dermatite da Malassezia podale e labiale con otite. La razza e la distribuzione delle lesioni sono suggestive per cause predisponenti come la dermatite atopica o la RAC (reazione avversa al cibo), mentre il prurito dorsale può fare sospettare una dermatite allergica da pulci.

TERAPIA Foto 1 - Eritema interdigitale e colorazione rossastra del pelo per il protratto leccamento

Foto 2 - Aree di alopecia multifocale con eritema, iperpigmentazione e rare papule.

Si decide di eliminare primariamente le infezio-

Foto 4 - L’esame citologico della cute (da lesioni pustolose) permette di osservare abbondanti neutrofili e batteri coccoidi in sede sia intra che extra citoplasmatica.

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Attualità scientifica Vet Journal

Leishmaniosi in aumento nell’uomo e nel cane Dati epidemiologici "preoccupanti" in Italia. Importanza della prevenzione in un incontro a Roma di MARIA GRAZIA MONZEGLIO a leishmaniosi è in rapido e costante aumento su tutto il territorio nazionale sia nell'uomo sia nel cane. "Nelle decadi 1960-80 - ha spiegato Luigi Gradoni (Dirigente di ricerca Reparto di Malattie trasmesse da vettori e sanità internazionale dell'Istituto Superiore di Sanità) all’incontro "Leishmaniosi: proteggere il cane per proteggere l'uomo" organizzato da Intervet-Schering-Plough (Roma, 21 aprile) - i casi di leishmaniosi viscerale umana erano ridotti ad alcune decine. Dalla fine degli anni '80 è ripreso invece un aumento lento e graduale della loro incidenza, fino a un nuovo picco superiore ai 200 casi, 1/3 dei quali in età pediatrica, registrato in questi primi anni 2000”.

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LEISHMAP Ma il vero problema epidemiologico si registra tra i cani. Dai dati di LeishMap, il network scientifico per il monitoraggio e la mappatura della leishmaniosi canina nel Nord Italia, è emerso che i focolai d'infezione oggi si collocano uniformemente in tutte le aree costiere, collinari e pedemontane della penisola. "Le regioni più colpite - ha osservato Michele Maroli (Dirigente di ricerca presso il Dipartimento di Malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell’ISS) - sono quelle della costa tirrenica, del basso Adriatico e le isole

maggiori dove il tasso di infezione canina è di norma superiore al 15% con microfocolai che superano il 40% nell'area napoletana e raggiungono il 60% nel catanese". Minore il rischio di sieropositività nelle regioni centrali e interne (5-14%) e ancora più nel nord Italia (2-4%). Le uniche aree attualmente non endemiche sono i centri urbani delle città medie e grandi, la pianura padana e i rilievi montuosi sopra i 400-800 metri. "Nel cane - ha ricordato Gradoni - l'infezione trasmessa dal vettore durante la stagione calda e può decorrere in maniera inosservata per mesi o anni. A differenza dell'uomo, però, il 40% degli animali infetti mostra una progressione costante e inevitabile verso la forma clinica grave della malattia. Nell'uomo - ha evidenziato Gradoni - la leishmaniosi viscerale è una grave malattia cronica tendente ad aggravarsi nel tempo. L'incubazione è di molti mesi e l'esordio dei sintomi può avvenire in modo subdolo.

IL FLEBOTOMO La leishmaniosi canina è costantemente presente in forma endemica in tutti i Paesi che circondano il mar Mediterraneo. Il flebotomo vive in condizioni atmosferiche tipiche delle nostre latitudini, con temperature superiori ai 15°C e ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 1.500 metri. Questo insetto è presente in tutti i continenti tranne che in Antartide, Australia e Isole del Pacifico. All’origine dell’attuale situazione epidemiologica sembrano coinvolti più fattori concomitanti, tra i quali l’introduzione di soggetti infetti in zone dove era già presente il flebotomo o pappatacio a seguito dell’evoluzione del rapporto uomo-cane - “turismo con cane al seguito” - e l’adattamento dei flebotomi a nuovi habitat, anche a causa dei recenti mutamenti climatici-ambientali. L'arrivo di alcuni insetti in zone fino a oggi considerate 'indenni' è uno degli effetti del riscaldamento della Terra, "fra i fenomeni più allarmanti per gli entomologi, che poco tempo fa hanno rilevato la presenza di zecche addirittura a latitudini polari" dice Gradoni. "Gli ultimi studi - precisa Maroli, hanno verificato un aumento della densità della popolazione di alcuni insetti in zone prima non 'abitate', o meglio dove fino a 30 anni fa era pos-

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16 Vet Journal www.vetjournal.it sibile rilevare al massimo una decina di esemplari in maniera fortuita. Oggi, invece, questi esemplari arrivano a 100. "Gli insetti - ha aggiunto Gradoli - si adattano a vivere dove la temperatura glielo consente. Se gli inverni sono progressivamente più miti anche nelle aree considerate fredde, per loro sarà facile sopravvivere anche in luoghi dove non ci si aspetterebbe di incontrarli. Paesi come la Gran Bretagna e il Belgio stanno comunque monitorando la situazione". Per quanto riguarda il pappatacio, vettore della leishmaniosi, "è stato sorprendente per noi ha continuato Gradoni - rilevare che in Regioni come Piemonte, Emilia Romagna occidentale, Lombardia, Veneto, Friuli, Trentino e persino Valle d'Aosta siano stati accertati casi autoctoni di infezione da Leishmania infantum".

LA STRATEGIA NO-FEEDING Le misure ritenute necessarie per il controllo della leishmaniosi sono la protezione dal contatto con il patogeno responsabile dell’infezione e la vaccinazione. A tutt'oggi, però, non esiste ancora un vaccino anti-leishmania per uso umano o canino di comprovata efficacia, pertanto la prima opzione è la sola praticabile e l’unico strumento disponibile rimane la prevenzione del contatto con il flebotomo. Anche perché, date le ridotte dimensioni dell’insetto, le sue abitudini alimentari e la diffusione del parassita in Italia, è improbabile che, in assenza di un’adeguata protezione, il cane non venga punto ed eventualmente infettato. Secondo Marco Melosi (Vicepresidente nazionale ANMVI con delega al settore Animali da compagnia), “è fortemente consigliato l’utilizzo di strumenti che attuino una strategia no-feeding (capaci di impedire il "pasto di sangue" del vettore) di provata efficacia. L’uso di questi presidi è indicato pure per evitare un’ulteriore espansione della patologia anche in zone oggi indenni, ma che in un prossimo futuro potrebbero non esserlo più. L’utilizzo di presidi no-feeding è consigliabile 1) nei cani sani al fine di evitare l'infezione, 2) nei cani già infetti, “serbatoio” del parassita, per evitare di amplificare l’infezione, dato che la malattia segue un ciclo cane infetto - flebotomo - cane sano (o uomo) e 3) nei cani “viaggiatori” che, se condotti in una zona endemica e qui infettati, potrebbero portare la

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leishmaniosi anche in zone che ne sono attualmente indenni».

IL VACCINO Tuttavia, aggiunge Gradoni, "fra due o tre anni, sono certo che si arriverà a disporre di un vaccino che integrerà l'armamentario terapeutico che abbiamo a disposizione per combatterla". “Come Iss - ha spiegato ad Adnkronos Salute Gradoni - stiamo collaborando con almeno cinque diverse aziende farmaceutiche private per lo sviluppo e la valutazione di vaccini contro la leishmania. Confido che nel giro di due, tre, al massimo quattro anni i prodotti in questione raggiungeranno il mercato. Anche se non si tratterà di un vaccino efficace al 100%, sarà sicuramente utile per la lotta integrata alla malattia". "Troppo spesso tra l’altro - ha evidenziato Melosi - ci si trova di fronte a casi in cui i proprietari si affidano a metodi 'fai-da-te' che, il più delle volte, sono inefficaci. L'uso di collari antipulci o di presìdi non specifici, poi, non è in grado di garantire al cane un'adeguata protezione, specie nelle zone in cui la diffusione dell'agente patogeno è più ampia, come le località costiere nelle stagioni più calde. A questo proposito, come rappresentante della categoria, invito tutti i proprietari a rivolgersi con fiducia al veterinario, per poter attuare un'efficace e sicura prevenzione nei confronti di questa infestazione che sta assumendo in Italia un'importanza sempre maggiore". ■

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

www.vetjournal.it/

VALORI DI FOSFATEMIA NEI DIFFERENTI STADI DI NEFROPATIA CRONICA n uno studio, la fosfatemia è significativamente correlata alla gravità della patologia renale. È stata determinata la concentrazione del fosforo sierico in 155 cani affetti da leishmaniosi in diversi stadi di nefropatia cronica (CKD) e in 54 cani sani. La CKD veniva classificata in sei stadi: 1. stadio 0 (no evidenza di CKD), creatinina sierica inferiore a 125 µmol/l e rapporto proteine: creatinina urinario inferiore a 0,2; 2. stadio 1A, creatinina sierica inferiore a 125 µmol/l e rapporto proteine:creatinina compreso tra 0,2 e 0,5; 3. stadio 1B, creatinina sierica inferiore a 125 µmol/l e rapporto proteine:creatinina superiore 0,5; 4. stadio 2, creatinina sierica compresa

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tra 125 e 180 µmol/l; 5. stadio 3 creatinina sierica compresa tra 181 e 440 µmol/l; 6. stadio 4, creatinina sierica superiore a 440 µmol/l. La concentrazione sierica di fosforo era significativamente correlata alla gravità della CKD (P<0,001). L’iperfosfatemia (fosforo sierico superiore a 1,8 mmol/l) era presente rispettivamente nel 12%, 11,8%, 50%, 76,9% e 100% dei cani in stadio 1A, 1B, 2, 3 e 4. (M.G.M) *“Serum phosphorus concentrations in dogs with leishmaniosis at different stages of chronic kidney disease” O. Cortadellas, M. J. Fernández-del Palacio, J. Talavera, and A. Bayón. Vet Rec. 2009 164: 487-490.


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Prevenzione Info Regioni

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Profilassi del carbonchio ematico Vaccinazione obbligatoria in alcuni Comuni della Provincia di Brescia a Lombardia ha disposto di sottoporre ad interventi vaccinali anticarbonchiosi gli animali recettivi presenti nelle zone della Regione ritenute a rischio. Si tratta di alcuni Comuni della Provincia di Brescia, dove perdura il rischio di ricomparsa dell’infezione carbonchiosa. Il dirigente dell’Unità organizzativa veterinaria ha così decretato di rendere obbligatoria, per l’anno 2009, la vaccinazione anticarbonchiosa di tutti i bovini, gli equini, gli ovini ed i caprini presenti o destinati ad essere introdotti nei quindici Comuni bresciani individuati dal Decreto direzione generale sanità n. 3138 del 1 aprile 2009. Tutti i bovini, gli equini, gli ovini ed i caprini presenti nei territori di cui sopra dovranno essere sottoposti a profilassi immunizzante nei confronti del carbonchio ematico. I bovini, gli equini, gli ovini ed i caprini introdotti nei territori previsti dal decreto, se non sottoposti a trattamento immunizzante anticarbonchioso nei sei mesi precedenti, dovranno essere vaccinati entro il decimo giorno dall’arrivo. Gli animali vaccinati, laddove possibile, potranno essere trasferiti dai ricoveri, ove si trovano, solo dopo un periodo di quindici giorni dalla vaccinazione, periodo ritenuto necessario per ottenere un’efficace protezione immunizzante. Gli interventi di profilassi immu-

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CARNI SCADUTE VENDUTE ONLINE limenti scaduti e di provenienza incerta spacciati per prodotti tipici italiani e destinati alla vendita online. Un fenomeno nuovo e diffuso, bersaglio di sempre maggiori controlli da parte dei carabinieri del Nas su tutto il territorio a tutela dei consumatori. I militari di Livorno hanno sequestrato un'intera attività di macellazione, produzione e rivendita di carne e salumi nel Comune di Pietrasanta (Lucca), denunciandone il responsabile. In particolare, i carabinieri hanno sottoposto a verifica un'intera azienda, smascherando l'esercizio abusivo della produzione e commercializzazione di prodotti tipici regionali tra cui la pubblicizzata 'porchetta toscana', su un noto sito di compravendita online. Il gestore aveva allestito una vera impresa, che provvedeva sia all'allevamento di varie razze di suini (ne sono stati rinvenuti 106 esemplari) sia alla successiva macellazione irregolare. Nel corso del controllo sono emersi ulteriori illeciti tra cui una struttura abusiva adibita alla produzione di carne e priva del prescritto riconoscimento comunitario, e lo stoccaggio e smaltimento di rifiuti (carcasse di veicoli, elettrodomestici distrutti attraverso combustione all'aria) in spregio delle normative in vigore. Sono stati altresì rinvenuti circa 100 chili di carne suina, destinata al consumo umano e congelata senza l'ausilio di idoneo abbattitore di temperatura. L'ammontare della struttura, delle pertinenze e dei prodotti di carne sequestrati ammonta a 60.000 euro circa.

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nizzante saranno eseguiti dai Veterinari Ufficiali competenti per territorio o da veterinari liberi professionisti appositamente autorizzati dai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali. I Veterinari dovranno comunicare ai Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali gli interventi immuniz-

zanti effettuati mediante il Mod. 12 “Denuncia di trattamenti immunizzanti/inoculazioni diagnostiche”, in duplice copia, come previsto dall’art. 65 del Regolamento di Polizia Veterinaria. Le Aziende Sanitarie Locali interessate dovranno provvedere autonomamente all’acquisto del vaccino. ■

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Expo 2015: a Parma un master per la sicurezza alimentare Il Comitato Scientifico di Expo 2015 collaborerà con il Polo di Parma arma capitale della sicurezza alimentare ricoprirà un ruolo da protagonista anche per Expo 2015. Il protocollo, firmato dal Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi, dal commissario straordinario Expo 2015 e

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sindaco di Milano Letizia Moratti e da quello di Parma Pietro Vignali, fa della città ducale un attore principale dell'evento milanese dedicato, fra l'altro, alla sicurezza alimentare. Il Comitato scientifico di Expo 2015 ha identificato infatti nella ricerca scientifica, nella sperimentazione e nella formazione importanti strumenti per migliorare la sicurezza e la qua-

lità dell'intera filiera alimentare. Parma a questo punto diventa necessariamente un interlocutore privilegiato, in quanto sede e luogo dove si celebrano la qualità e l'eccellenza del cibo: “Il Comitato Scientifico di Expo 2015 - si legge nel documento - collaborerà con il Polo di Parma per la Sicurezza alimentare ai fini della identificazione, progettazione ed implementazione di proposte nel settore della sicurezza alimentare e della nutrizione”. L'accordo prevede che a Parma si svolgano eventi e iniziative. Innanzitutto un grande appuntamento internazionale legato a un'edizione speciale di Cibus, specificamente dedicata ai temi della sicurezza e della qualità alimentare in stretta sinergia con il programma e gli obiettivi di Expo. L'edizione straordinaria sarà accompagnata da iniziative a carattere scientifico, divulgativo, culturale e turistico. Quelle ordinarie invece, previste nel 2010, 2012 e 2014, saranno caratterizzate da una speciale connotazione progressiva in chiave Expo, come “eventi di avvicinamento” alla manifestazione. All'interno delle progettualità innescate dal protocollo, un'altra azione di rilievo riguarda “il progetto per la realizzazione a Parma di un master per la Sicurezza alimentare a carattere internazionale, sotto il coordinamento del Ministero e con la partecipazione attiva della nostra Università”. ■

TECNICA DNA PER SVENTARE TRUFFE SU PESCI na ricerca di un gruppo di esperti del Dipartimento di scienze animali dell'università di Udine apre nuove prospettive nel campo della sicurezza alimentare e contro le frodi ai danni del consumatore, consentendo di verificare l'identità della specie ittica alla quale appartiene il pesce messo in vendita in Friuli Venezia Giulia. I ricercatori friulani hanno identificato e caratterizzato le principali specie commercializzate in regione mediante la tecnica biomolecolare del codice a barre genetico, metodo che utilizza il sequenziamento di una parte conservata del genoma nei pesci esaminati. Grazie a questa tecnica, sono state autenticate alcune specie quali l'orata, il pagello, la sogliola e la triglia, che non potranno più essere sostituite dal pangasio, pesce importato dal Vietnam e oggetto di alcune frodi alimentari. Il coordinatore della ricerca, Edo D'Agaro, spiega che nel pangasio "il livello di arsenico, metallo pesante estremamente tossico, è in genere, presente in concentrazioni molto elevate. Infatti questo pesce vive solitamente nel bacino del Mekong, uno dei fiumi più inquinati al mondo". Obiettivo finale della ricerca è l'applicazione del concetto di tracciabilità molecolare degli alimenti di origine animale lungo tutta la filiera produttiva. La ricerca verrà presentata al Congresso europeo sulla tracciabilità in acquacoltura che si terrà in agosto in Norvegia.

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Laurea e lavoro Riflessioni

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Non iscrivetevi a veterinaria! Riflessioni del Ministro Gelmini sugli sbocchi occupazionali dei laureati

di ANTONIO MANFREDI egli ultimi tempi il Ministro all'Istruzione, Università e Ricerca Scientifica, Maria Stella Gelmini, è intervenuta più volte sul problema della disoccupazione dei laureati segnalando come alcuni Corsi di Laurea non portino ad alcuna possibilità di lavoro. In realtà il titolo dell’articolo è solo una mia fantasiosa speranza, la Gelmini non ha mai parlato di Medicina Veterinaria, ma di altri Corsi di Laurea che sembrano essere messi molto peggio, ma la cosa importante è che si incominci a parlare in termini quantitativi e qualitativi di molte Facoltà Uni-

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versitarie che ormai rischiano di produrre solo disoccupati. Sarebbe bello, ma molto utopistico, che tutti gli italiani possano arrivare ad avere una Laurea, pensare che l'idraulico sia laureato in ingegneria o il muratore in architettura, ma sappiamo tutti che la cosa sarebbe del tutto assurda, soprattutto quando pensiamo a lauree Specialistiche. Per lo Stato, per la famiglia, per il giovane laureato, arrivare ad una Laurea dopo 6/7 anni di studio e non trovare poi uno sbocco occupazionale legato ai suoi studi e doversi accontentare di un lavoro diverso, significa un enorme spreco economico e di tempo ed avere per sempre un lavoratore insoddisfatto della sua occupazione. "Forse qualche volta è meglio un tecnico di qualità rispetto ad un

ALTA ISTRUZIONE BASSO IMPIEGO lavoratori con elevato livello di istruzione sono impiegati in misura crescente in occupazioni che richiedono qualifiche basse o medie e i rendimenti dell’istruzione sono diminuiti. È quanto emerge dall’audizione svolta l’8 aprile dal presidente dell’Isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori), Sergio Trevisanato, in Commissione Lavoro, Previdenza sociale del Senato. Tema dell’audizione: l’indagine conoscitiva sul livello dei redditi di lavoro e sulla redistribuzione della ricchezza in Italia tra il 1993 e il 2008. In base alle elaborazioni dell’Isfol, nel periodo considerato, gran parte della crescita dell’occupazione, è stata assorbita da posti di lavoro di media e bassa qualità, mentre è rimasta contenuta nei posti di buona qualità. Ciò in contrasto con quanto avviene a livello internazionale dove si assiste, viceversa, ad un aumento delle differenze dei redditi spesso a favore dei lavoratori in possesso di titoli di studio elevati. Inoltre, i rendimenti dell’istruzione sono diminuiti lungo tutta la distribuzione dei salari. Tra il 1993 e il 2004, ad esempio, il rendimento di un titolo di studio universitario si è ridotto in media del

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26,8% per i laureati. Il rapporto tra il salario orario netto di un laureato e quello di un diplomato scende in 10 anni da 1,57 a 1,46. La riduzione dei rendimenti dell’istruzione può essere collegata alla limitata diffusione delle nuove tecnologie nel sistema produttivo e alla crescita limitata della domanda di lavoro qualificato. L’Isfol stigmatizza anche la scarsa diffusione della contrattazione di secondo livello in Italia che ha un tessuto produttivo polverizzato, per giunta caratterizzato da un’elevata quota di lavoro autonomo. La parcellizzazione del lavoro, osservata negli ultimi quindici anni, non si è concretizzata solamente con la crescita della quota di lavoro a tempo parziale ed a tempo determinato, ma anche con l’apparire nel mercato del lavoro di occupazioni di breve durata e poco retribuite. A fare le spese di questa “atipicizzazione” dei rapporti di lavoro, sono stati in prevalenza i giovani e, in parte, le donne. I dati Isfol mostrano a tal proposito come il salario lordo annuale di un giovane in età inferiore ai 24 anni sia calato in media di quasi 20 punti percentuali, passando da quasi 11 mila euro del 1993 a poco meno di 9 mila euro nel 2002.

laureato in Scienze della Comunicazione" ha dichiarato il Ministro, evidenziando le enormi difficoltà che hanno questi laureati nel trovare un lavoro adeguato ai loro studi. Scienze della Comunicazione sembra infatti essere una di quelle Lauree nate non per necessità occupazionale ma create solo per attirare studenti ed ampliare l'offerta formativa di alcune Università. Corsi di Laurea, cioè, nati non con un preciso progetto formativo legato a figure professionali richieste dal mercato del lavoro, ma creati per una esclusiva necessità di marketing di alcune Università. Non è certo il caso del Corso di Laurea in Medicina Veterinaria, ma ci farebbe piacere a volte che il mondo politico incominciasse a preoccuparsi anche dei tanti giovani veterinari che non trovano un'occupazione dopo anni di studio e di esperienze lavorative non retribuite per far pratica professionale. Il Ministro nelle sue dichiarazioni ha infatti portato come esempio un Corso di Laurea che in realtà esprime maggiori sbocchi professionali rispetto a quelli di Medicina Veterinaria. Ci fa piacere comunque leggere le dichiarazioni della Gelmini quando dice: "Il Governo sta lavorando per far sì che lauree e diplomi siano una garanzia per l'occupazione". Visto che dall'ultima indagine di Alma Laurea sembra che tutti i laureati, indipendentemente dal Corso di Laurea, abbiano difficoltà nel trovare un'occupazione, è evidente che il sistema non funziona. In Italia abbiamo troppi laureati! Ma siamo certi di questo quando il nostro paese è nel mondo occidentale uno degli ultimi per percentuale di laureati? Ma allora quale è il problema? Il nostro sistema economico sta diventando arretrato ed obsoleto? O è la qualità dei nostri Corsi di Laurea, o semplicemente la loro impostazione didattica, troppo lontana dalle esigenze del mercato? Negli ultimi mesi le dichiarazioni della Gelmini hanno sviluppato un ampio dibattito su questi temi coinvolgendo anche gran parte del mondo Universitario che dopo la prima levata di scudi sembra intenzionato ad affrontare una seria analisi dei problemi. Non vi è dubbio infatti che la stessa Accademia, se non altro quella che continua a credere nel suo ruolo e nel suo futuro, incomincia a rendersi conto che molte cose non vanno e devono essere affrontate. Anche nei Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria assistiamo da qualche anno a forti cambiamenti che sicuramente porteranno a risultati qualitativi importanti. I rapporti del mondo professionale con l'Università non sono mai stati facili. Da un lato vi era la spinta nuova, emergente e propositiva della SCIVAC che metteva in crisi gli equilibri storici del mondo veterinario e dall'altra la resistenza conservatrice di un mondo che sembrava non accettare cambiamenti o trasformazioni. Erano pochi i rappresentanti dell'Accademia disposti ad un confronto su temi scientifici o professionali che sembravano non riguardarli. Sono passati molti anni e mi ha fatto molto piacere poter assistere pochi giorni fa, in una sala di Palazzo Trecchi, alla prima riunione della Commissione che riunisce rappresentanti della Conferenza dei Presidi e della Professione (FNOVI ed ANMVI). L'obiettivo di questa Commissione è quello di definire un documento comune da portare alla Gelmini con precise richieste condivise e riferite alle esigenze che da tempo vengono espresse dal mondo veterinario. Mi ha fatto molto piacere in questa riunione vedere e sentire che finalmente due mondi,

LA LAUREA VETERINARIA È LA PIÙ POVERA n base alle rilevazioni della Regione Veneto un laureato in medicina veterinaria ad un anno dal diploma ha uno stipendio netto di 682 euro di media. È il dato più basso rispetto a quello registrato fra i neo dottori in altre discipline. Al primo posto si collocano i neolaureati in economia con una media mensile netta di 1.747 euro, seguiti dai laureati in scienze politiche (1.378), farmacia (1.320), medicina e chirurgia (1.353). Il rapporto fra lauree e stipendi differisce in base al sesso: le donne laureate in veterinaria guadagno in media 738 euro netti, poco più dei colleghi che registrano una mensilità di 652 euro. Le rilevazioni si riferiscono al 2007. Nello stesso anno su 300mila matricole in Italia, 16 mila erano in Veneto, una massa enorme di giovani che spesso non ha una chiara motivazione nella scelta del percorso di studi universitari, è spesso poco informata e non conosce a fondo le prospettive occupazionali e di guadagno. Sarebbe senza dubbio utile che - come proposto da più parti - le facoltà pubblicassero i dati di impiego e di condizione occupazionale. E se nella scelta vale il criterio economico, il mercato occupazionale veterinario si conferma deludente.

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che per anni si sono trovati in conflitto, sono stati capaci, con grande rispetto dei diversi ruoli e competenze, di avviare un dialogo costruttivo nell'interesse di tutta la veterinaria. Devo dare atto al Prof. Massimo Castagnaro, Presidente della Conferenza dei Presidi, di aver mantenuto, con grande impegno, la disponibilità espressa in questi ultimi anni da molti Presidi di arrivare ad un confronto sereno e rispettoso con il mondo professionale senza pregiudiziali o limiti di alcun genere, impegno che già era stato evidenziato, permettetemi di ricordarlo, dal suo predecessore, il Prof. Carlo Girardi, di cui ho avuto modo di apprezzare serietà e coerenza. Forse non tutti si ricorderanno che il Prof. Girardi si dimise dall'incarico di Presidente della Conferenza dei Presidi per protesta contro l'apertura del Corso di Laurea a Catanzaro, approvato dall'allora Ministro Moratti e sostenuto da alcune Facoltà di Veterinaria. Certamente oggi ci sono tutti i presupposti per arrivare ad un'importante collaborazione fra due realtà diverse del mondo veterinario che soltanto unite in un unico sforzo potranno raggiungere obiettivi essenziali per il futuro di tutta la veterinaria. ■



Dalle Aziende

VETERINARIA 15 | 2009

laPROFESSIONE

A scuola di petcare Impariamo a conoscere i nostri amici animali vertenti materiali per bambini - coadiuvati da Purina e messi a punto da Giunti e da un team di esperti etologi, psicologi e veterinari, scienziati di grande prestigio e autorevolezza viene distribuito gratuitamente nelle scuole primarie italiane su richiesta del personale docente. In linea con i principi ispiratori del progetto, inoltre, Purina ha realizzato per i bambini ipovedenti e non vedenti anche la versione in braille del volume “Impariamo a conoscere i nostri amici animali”. er contribuire a diffondere i valori della conoscenza, del rispetto e della cura degli animali da compagnia presso le nuove generazioni, affiancando i responsabili dell’educazione petcare - famiglie, istituzioni, insegnanti, veterinari, Purina, azienda di riferimento del settore PetCare ha sviluppato un importante progetto educativo: “A Scuola di PetCare®” Impariamo a conoscere i nostri amici animali. Promosso nel 2004, in collaborazione con Giunti Progetti Educativi, SCIVAC e con il Patrocinio del Ministero del Lavoro, Salute, Politiche Sociali e di ANMVI, dal 2007 il progetto si avvale anche della collaborazione con la Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi, per sensibilizzare le nuove generazioni sul ruolo sociale del cane. “A Scuola di PetCare®” nasce come progetto scolastico e il kit didattico, composto da una guida per gli insegnanti e da utili e di-

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Divisione Veterinaria di importante Azienda Farmaceutica ricerca Veterinario/a neolaureato/a per consulenza Servizio Tecnico Animali da Compagnia. Tale collaborazione avrà una durata di sei mesi. Costituisce titolo preferenziale l’esperienza pratica nel campo ortopedico/anestesiologico e una buona conoscenza della lingua inglese. È gradita una precedente esperienza di collaborazione con Aziende del settore Veterinario (es: progetti di formazione, monitoraggio studi clinici …). Per informazioni e invio CV scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: infoserviziotecnico@gmail.com

Dal 2004 ad oggi, il progetto “A Scuola di PetCare®”, che ha coinvolto oltre 250.000 bambini e circa 22.500 insegnanti in tutta Italia, si è via via evoluto in una campagna di educazione più ampia, che coinvolge anche le famiglie, le Istituzioni, i Medici Veterinari e allevatori fino ad arrivare alle manifestazioni cinofile e ai punti vendita dove sono stati organizzati laboratori didattico-creativi dedicati e campagne informative ad hoc. Si chiuderà a breve l’edizione 2008/2009 del

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progetto, con la premiazione della classe vincitrice del concorso. Anche quest’ultima edizione sta dando ottimi risultati. Infatti, sono stati distribuiti circa 2500 kit su tutto il territorio italiano (20 Regioni e circa 90 province), di cui oltre 400 in braille, continua a crescere l’interesse delle istituzioni, infatti dopo Firenze, Cremona e Modena, anche il Comune di Pavia ha deciso di aderire al progetto con la ristampa di centinaia di kit da distribuire sul territorio. Inoltre circa 40 istituiti ospedalieri tra i più importanti di Italia sono stati coinvolti nel programma con l’invio di oltre 400 kit. Grazie alla disponibilità sul sito www.purina.it dei materiali “A Scuola di PetCare®”, sono stati scaricati oltre 500 manuali per bambini per coinvolgenti lezioni di petcare direttamente a casa. ■


22 Calendario attività Dal 10 maggio al 27 settembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

10 MAG 10 MAG 12 - 15 MAG 13 - 16 MAG 17 MAG 17 MAG 17 MAG 29 - 31 MAG 9 - 10 GIU 11 - 12 GIU

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE

OFTALMOLOGIA VETERINARIA IN EVOLUZIONE: DAL CANE AGLI UCCELLI - Campobasso - Hotel Don Guglielmo - Rione San Vito, 15/B - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC

COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI, PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL’APPARATO GASTROENTERICO DEI PICCOLI ANIMALI - Sassari - Sala Convegni confcommercio - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO SIDEV

ESVD WORKSHOP ON DERMATOPATHOLOGY - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA E TRAUMATOLOGIA DELLE ESTREMITÀ DISTALI DEGLI ARTI - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Hotel Internazionale - Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Milano ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel.+39 0372 403506 -E-mail: delregionali@scivac.it LA LINGUA BATTE DOVE IL DENTE DUOLE - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano, 153 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 62° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini Via della Fiera, 52 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN. GIULIA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC

CORSO SCIVAC

CORSO SCIVAC

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC

CORSO REGIONALE DI ECOGRAFIA - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

FSA - CORSO DI PREPARAZIONE AL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO E DI ALTRE PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE DEL CANE - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

13 - 14 GIU

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MED. VET. BOLOGNA

14 GIU

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON BOEHRINGER INGELHEIM

CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Novotel Bologna San Lazzaro - Via Villanova, 31 - Villanova di Castenaso (BO) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: relazioniesterne@anmvi.it IL GATTO UN PAZIENTE CHE SI NASCONDE, ASPETTI CLINICI E NUOVE OPPORTUNITÀ - Hotel Melià, Milano - Via Masaccio, 19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

18 - 20 GIU

CORSO SCIVAC

CORSO DI CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO

ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO DELLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

12 - 14 GIU 12 - 14 GIU

21 GIU 24 - 27 GIU 29 - 30 GIU 8 - 11 LUG 13 SET 20 SET 20 SET 22 - 25 SET 25 SET 25 - 27 SET 26 SET 26 - 27 SET 26 - 27 SET

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CORSO SCIVAC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA

LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2° IT. ANESTESIA: III PARTE - ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

SEMINARIO SIVE

NEUROLOGIA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

CORSO SCIVAC

SICILIA - CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO SIVE

NEUROLOGIA - Select Breeders Services Italia - San Daniele Po (CR) - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SIONCOV

CHEMIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 E-mail: socspec@scivac.it QUALI LIMITI PER L’ANESTESIA DI UN PAZIENTE CARDIOPATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO SICARV / SIARMUV

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PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 4 maggio 2009

SOLUZIONI

QUIZ 1

della sedimentazione

Risposta corretta: b) 6° Congresso Nazionale Multisala SIVAR, Cremona maggio 2004

a Eseguire analisi coprologiche di tipo qualitativo b Eseguire analisi coprologiche di tipo quantitativo c Eseguire analisi coprologiche con la tecnica

QUIZ 2

a 28 giorni b 40 giorni c 70 giorni

2) In un allevamento biologico di bovini quale tipo di analisi può consentire di valutare il rischio zootecnico connesso con la strongilosi gatrointestinale?

Risposta corretta: a) 6° Congresso Nazionale Multisala SIVAR, Cremona maggio 2004

1) A quale età si procede allo svezzamento dei suini nell’allevamento biologico?




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