Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 16

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 16 dal 7 al 13 maggio 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

NON SI CAMBIA LA RICETTA VETERINARIA

SI È RIUNITA CONFPROFESSIONI SANITÀ

RC ANCHE PER I VETERINARI SSN

PREOCCUPA LA RABBIA OLTRE CONFINE

LA SIVE A ROMACAVALLI 2012

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NON SIAMO NOI LE PARTITE IVA DELLE RIFORMA

BREVI STRUTTUREVETERINARIE.IT L'anagrafe delle strutture veterinarie italiane sarà aperta ai cittadini dal 16 maggio.Si sono finora registrate 2443 strutture.

IPPICA Avviato l'iter di una pdl "per la tutela delle razze equine". Istituisce la Lega ippica italiana e sopprime ASSI dal 2013.

ITALO Falsa partenza per Italo. ANMVI ha segnalato errati riferimenti normativi nel Regolamento di Nuovi Treni Viaggiatori (NTV) che vieta i convogli ai cani "pericolosi" e ai cani "malati".

EX INPDAP Con la circolare n. 57 del 20 aprile 2012 l’Inps ha fornito chiarimenti sul regime contributivo del personale diri-

ANMVI INTERNATIONAL

Biologico e sicurezza alimentare

genziale medico e veterinario ex Inpdap ora iscritto all’Inps.

COGGIN A pochi mesi dalla scadenza del Pia-

Sono necessari maggiori controlli per fornire garanzie a tutela del consumatore

no AIE i proprietari dei cavalli sequestrati mettono in discussione il ricor-

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so ad un test aggiuntivo per diagno-

Il nostro “articolo 18” è l’articolo 9. Si chiama “Altre prestazioni lavorative rese in regime di lavoro autonomo” ed è cruciale per i liberi professionisti titolari di partita IVA. La riforma del lavoro, nel Ddl del Ministro Elsa Fornero, dà la caccia alle false partita Iva, sulla base di una “presunzione”, un criterio di per sé ben poco garantista nei rapporti di lavoro. Il Ministro presume che, in presenza di alcune circostanze, i rapporti di lavoro siano di collaborazione coordinata e continuativa (co-co-co che nel settore privato, per effetto della Legge Biagi, sono ormai state superate dalle collaborazioni a progetto, prima incongruenza dell’articolo 9). Quali circostanze fanno scattare la presunzione? Almeno due fra le seguenti: la durata della collaborazione è superiore a sei mesi nell’arco di un anno solare; quanto percepito dal collaboratore supera il 75 per cento di quanto complessivamente incassa; il collaboratore ha una postazione di lavoro presso il committente. Si può sempre dimostrare il contrario (“Tale presunzione vale fino a prova contraria da parte del committente, il quale può dimostrare la genuinità del rapporto di lavoro autonomo”), ma è questo il modo di regolamentare se-

riamente i rapporti di lavoro? Se la dimostrazione non riesce, si applicano le norme dei co-co-co, oneri previdenziali all’Inps inclusi. Se non è stato individuato uno specifico progetto (altra parola da annotare) si passa addirittura al rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Ma qualche rigo più sotto, l’articolo 9 ci salva e chiarisce solennemente che le norme del lavoro a progetto e del lavoro occasionale “non si applicano alle prestazioni professionali riconducibili alle attività per l’esercizio delle quali è necessaria l’iscrizione in appositi albi”. Dunque l’articolo 9 non ci riguarda. Perché più di qualcuno ha equivocato? Perché l’articolo 9 è scritto malissimo. Ci sono categorie di professionisti, per esempio gli architetti, che svolgono molta professione anche al di fuori dei paletti delle attività riservate per legge e di doversi dividere tra liberi professionisti e co-coco non ne vogliono - giustamente sapere. I medici veterinari che svolgono attività medico veterinaria con partita IVA non sono né co-co-co né co-pro. Ciò detto, Confprofessioni non perde di vista l’iter della riforma e i 60 emendamenti all’articolo 9. di Carlo Scotti Giunta Esecutiva di Confprofessioni

sticare la malattia: il coggin test è l'unico riconosciuto dalla UE.

FACEBOOK Sono 1.233 i followers della pagina di ANMVI su FB. Il post più visto e condiviso: la raccomandazione a non aquistare un farmaco diverso da quello prescritto.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

www.anmvioggi.it

L’IMMAGINE DEL MEDICO VETERINARIO SONO TANTI GLI ELEMENTI CHE CREANO NEL PUBBLICO L’IMMAGINE DEL MEDICO VETERINARIO, sono tanti e diversi e tutti contribuiscono più o meno a realizzare quell’“immagine” di cui tanto spesso si discute fra colleghi, anche nei forum, lamentando sempre aspetti negativi che purtroppo la condizionano. Parliamo soprattutto di Medici Veterinari che operano nel settore degli animali da compagnia, quelli che vivendo sempre a diretto contatto con il pubblico hanno evidentemente maggiori problemi. Il modo di vestire, di proporsi, di rispondere alle richieste di informazioni con gentilezza, di approcciarsi all’animale con pazienza e disponibilità, sono i primi elementi che determinano l’immediato giudizio del cliente subito dopo l’impressione che ha ricevuto entrando nella struttura che dovrebbe accoglierlo ordinata, pulita, senza odori. Sembrano indicazioni banali ma spesso non è così. Poi viene la professionalità che si esprime nella visita, nelle prestazioni, nella scelta della terapia più adatta, in una struttura ben organizzata ed attrezzata nella quale si possano esprimere le proprie capacità derivanti da esperienza ed un continuo aggiornamento. Anche questo non è sempre scontato. Poi si dovrebbero evitare tariffe da svendita o adesioni a gruppi di acquisto che squalificano la professione o altri comportamenti deteriori per la nostra immagine. Una signora ha raccontato nei giorni scorsi di essere andata in farmacia per consegnare farmaci umani scaduti per il loro smaltimento. Alla sua richiesta il farmacista ha risposto: “Li metta pure in quel bidone che poi passa a prenderli il veterinario dell’ambulatorio qui vicino che li usa per i cani e gatti perché sostiene che per i suoi pazienti vanno bene comunque anche se sono scaduti”. Ma che bella immagine!!!

L’informazione Veterinaria On Line


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EccellEnte Anmvi International

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Sicurezza alimentare e controlli ufficiali nelle filiere corte e produzioni locali Il biologico e le filiere corte sono al passo con una “sicura” filiera di controlli ufficiali? ’evento “Sicurezza alimentare e controlli ufficiali nelle filiere corte e produzioni locali. Aspetti specifici, benefici e rischi emergenti” svoltosi a Cremona dal 2 al 4 Aprile ha aperto la stagione formativa 2012 di ANMVI International nell’ambito delle iniziative specialistiche organizzate da EV e finanziate dall’Assessorato alla Formazione e Lavoro di Regione Lombardia. Ad ANMVI si è affiancato anche l’Istituto Superiore di Sanità, che ha condiviso l’iniziativa nell’ambito della collaborazione in atto. Il convegno, che rientra nel Progetto di Internazionalizzazione della professione medico veterinaria della Regione Lombardia e la formazione per la sicurezza alimentare, ha toccato il delicato tema dei controlli ufficiali nelle filiere e della sicurezza alimentare nelle produzioni cosiddette “di nicchia”, richiamando l’attenzione di molti medici veterinari giunti da tutta Italia da enti sia privati che pubblici che hanno portato la loro esperienza nel settore. L’argomento è stato discusso da esperti di igiene alimentare, esponenti istituzionali e di governo e con la testimonianza di esperti da Paesi stranieri, provenienti da Polonia e Lituania. Dopo la recente crisi franco tedesca dell’E. coli, gli esperti sono stati obbligati a riflettere sull’eventualità di porre limiti o di modificare l’assetto delle garanzie fornite al consumatore, è la riprova che nel circuito biologico la strada da fare è ancora tanta! Non sono infatti da trascurare i controlli, molti dei quali effettuati da organismi indipendenti ma non statali, dei prodotti provenienti da questo settore e immessi sul mercato. Il controllo, la gestione e la prevenzione dei rischi di queste filiere produttive hanno però bisogno di essere maggiormente strutturati per poter fornire pari garanzie di sicurezza alimentare al consumatore, tutelare il benessere animale e preservare l’ambiente? È questo l’interrogativo che è aleggiato in sala per tre giorni, senza trovare però una sintesi sufficiente a poter garantire una robusta certezza. ANMVI International ha cercato di mettere a fuoco le cause e la lezione appresa da quella crisi e di valutare le possibili azioni correttive da mettere in atto per tutelare i consumatori e gli estimatori di questo settore che produce un reddito annuo di circa 15 miliardi di euro. Le superfici coltivate a biologico nei Ventisette Paesi dell’Unione Europea sono pari al 4,3% dell’intera superficie agricola coltivabile, ben 8 milioni di ettari. L’Austria (15%) è il Paese a maggior superficie dedicata al biologico. Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia ed Austria sono i 4 paesi a più alta intensità di coltivazione, 9% è la superficie media coltivata a biologico. Nella Ue sono più di 200mila le aziende (produzione e trasformazione) dedicate al biologico. Queste filiere, oggi particolarmente apprezzate per il loro gradiente di basso consumo energetico, per la ridotta distanza tra produzione e distribuzione, per la tutela dell’ambiente, perché coltivate su aree marginali o a bassa urbanizzazione o in aree pedemontane, sono considerate più sicure e più genuine. Ad aprire l’evento, con un inquadramento sulle problematiche e sullo spaccato europeo del settore e delle preoccupazioni di sicurezza alimentare, sono stati Giancarlo Belluzzi ed Alberto Mantovani, rispettivamente ANMVI International ed Istituto Superiore di Sanità nonché

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INTENSITÀ DELLE COLTIVAZIONI

esperto EFSA. I due relatori hanno scorso velocemente l’interesse del comparto, le recenti problematiche ed i costi che la comunità ha affrontato nel caso E. coli. Sicuramente le abitudini alimentari e gli alimenti stessi nel loro ciclo produttivo sono interessati da numerosi cambiamenti dati da molti fattori sia socio-economici che culturali. La consapevolezza del consumatore e l’esigenza di ricercare un’alimentazione più semplice, ma al contempo sana ha spinto i produttori a potenziare aree produttive un tempo non troppo considerate. Ne sono testimonianza gli agriturismi, i prodotti biologici, i prodotti di indicazione protetta, certificata ecc., filiere alimentari che si stanno consolidando perché assumono anche nuovi ruoli nell’economia produttiva del Paese prendendo consapevolezza delle loro potenzialità e di sbocchi alternativi alla classica produzione agroalimentare. L’argomento è stato affrontato da relatori esperti del settore che hanno fatto anche una fotografia internazionale sottolineando quanto questo tema sia estremamente importante e di attualità. “Se per la nostra vita - ha riportato Sergio Ghidini, collega e ricercatore dell’Università di Parma - desideriamo sempre più tecnologia, quando si parla di cibo desideriamo la fi-

gura bucolica del contadino che ara i campi con i buoi”. Per questo il mercato del biologico, biodinamico e degli allevamenti estensivi sta attirando l’attenzione di molti. Ma, ci si chiede, i protocolli produttivi che sono descritti all’interno dei vari disciplinari, nei quali ogni trattamento, lavorazione o modificazione sono elencati, descritti e vincolati per un alimento certificato, sono poi regolarmente ed ufficialmente verificati da chi è visto dal consumatore come il garante finale del nostro cibo? Ed ancora: è quindi vero che un alimento di nicchia o di produzione biologica sia preservato da ogni sorta di contaminazione o pericolo per l’alimentazione? E l’ambiente che circonda queste produzioni è un comune “denominatore di bonifica” che costituisce elemento essenziale di salute per la collettività e per i suoi consumatori? Non dobbiamo dimenticare che, in caso di incidente, è poi il sanitario ufficiale che è chiamato in causa per fornire le necessarie garanzie di filiera! “Per questo motivo ogni tentativo di agricoltura o allevamento, questo in particolare, è destinato a fallire se non si prende in considerazione prima di tutto la salute del suolo e dell’acqua e, di conseguenza, degli animali che lo popolano”, così ha sottolineato Silvia Gasbar-

SUPERFICIE COLTIVATA

ra, veterinario ufficiale dell’ASL di Roma riportando la ben nota esperienza laziale della valle del Sacco. Altro aspetto, assolutamente non secondario, da considerare è la tutela ed il perseguimento della biodiversità, ancora molto scarsa in zootecnia. Alberto Sabbioni, docente dell’Università di Parma, ha aperto una riflessione sull’importanza di questo tema e sull’utilizzo dei prodotti: mangiare carne o prodotti di razze autoctone, lanciando la provocazione “Se vuoi salvarle, mangiale”, rappresenta anche un invito a trasferire sul piano pratico progetti di tutela, diversamente “abbandonati” negli scaffali della ricerca pura. L’allevamento in questo ambito offre la possibilità di valorizzare il luogo di produzione, le razze, preservandole dall’estinzione e aumentando il valore economico del prodotto stesso rendendo maggiormente redditizio l’allevamento, sfatando il mito che solo piccolo è bello e lanciando la discussione sulla sostenibilità concreta della filiera, come ha spiegato poi Filippo Arfini, esperto di economia dell’Università di Parma. La sostenibilità di queste nuove, ma al contempo tradizionali, attività ha spalancato le porte alla nascita degli agriturismi, realtà presenti ed emergenti in tutto il territorio nazionale. Piccoli ecosistemi in cui il ciclo produttivo nasce in azienda e si conclude con la somministrazione del prodotto lavorato e trasformato in loco. Per il controllo di queste filiere, sicuramente, le linee guida su base regionale sono essenziali soprattutto perché tarate sul territorio e sulle produzioni che da esso si ricavano. Anna Padovani, della Regione Emilia Romagna, ha invece presentato la sua esperienza sull’allevamento avicunicolo agrituristico, riportando aspetti molto pratici della gestione di animali in azienda, con problematiche di prima mano sulla loro macellazione in loco e sui controlli sanitari collegati a tutta la trasformazione di filiera. La discussione che è seguita a tutte le presentazioni è stata molto franca, a volte tagliente e ricca di spunti, ma alla fine ha lasciato intatto il grande interrogativo: può definirsi sicura a 360° la produzione di queste filiere? Pare che il dubbio non trovi risposta esauriente sino a che il settore non sarà totalmente sotto tutela sanitaria. ■

“FESTA DELL’EUROPA”: WORKSHOP SULL’ISPEZIONE DELLE CARNI A PARMA ’11 maggio l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ospiterà un workshop sull’ispezione delle carni organizzato in collaborazione con il Ministero della Salute e il Focal Point Italiano. Il workshop intende favorire il dibattito sulla modernizzazione e il miglioramento dei processi relativi all’ispezione delle carni nell’Unione Europea e in Italia. L’evento sarà introdotto dal Direttore esecutivo dell’EFSA Catherine Geslain-Lanéelle e dal Capo del Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute Romano Marabelli. Il dibattito verterà sul ruolo della valutazione del rischio nell’affiancare gli sforzi delle istanze decisionali dell’Unione europea e dei singoli Stati membri per modernizzare le pratiche europee di ispezione delle carni.

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4 Osservatorio farmaco Ricette

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Non DPA: la prescrizione è sotto il controllo veterinario

n caso di somministrazione ad equidi DPA di medicinali destinati ad equidi non DPA, "la prescrizione rimane sotto il controllo del medico veterinario". Una nota ministeriale del 9 marzo scorso alla Regione Puglia ha fornito chiarimenti sulla dispensazione di farmaci veterinari per equidi

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non DPA con ricetta in copia unica. La precisazione, a firma della Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario, fa inoltre presente che, ai sensi dell'articolo 79 del Dlvo n. 193/2006, "i proprietari ed i responsabili di animali DPA debbono annotare su apposito registro, sul quale la ASL effettua periodici controlli, i trattamenti effettuati sugli animali medesimi". Di "primaria importanza", si aggiunge, l'attività di sorveglianza dei veterinari ufficiali che, "sulla base della situazione epidemiologica locale, delle condizioni igienico-sanitarie degli allevamenti e dell'analisi dei rischi intensificheranno le azioni di controllo in tutti i periodi della vita produttiva dell'animale fino alla macellazione". Un eventuale divieto di coesistenza nella stessa struttura di allevamenti per equidi sia DPA che non DPA non trova riscontro nella normativa comunitaria. La direzione ministeriale fa inoltre presente che sono state promulgate le linee guida per la predisposizione, effettuazione e gestione

IN ITALIA MANCA IL PRASCEND a SIVE ha segnalato alla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario che non è più disponibile sul mercato nazionale alcun farmaco umano a base di pergolide. La nota, inviata il 6 aprile dal Presidente Giorgio Ricardi, chiede l'autorizzazione all'importazione del farmaco Prascend dal Regno Unito. "Tale necessità - scrive il Presidente della SIVE - deriva dal fatto che non è più disponibile sul mercato nazionale alcun farmaco umano a base di pergolide; tale sostanza è stata ritirata dal commercio ed un farmaco veterinario per cavalli non destinati alle produzioni alimentari è, per quanto ci consta, in fase di registrazione, ma non sarà dispo-

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nibile sul mercato prima di diversi mesi". Nella medicina del cavallo il pergolide è impiegato come farmaco d'elezione nel trattamento della Sindrome da disfunzione della pars intermedia dell'ipofisi (più frequentemente indicata come sindrome di Cushing o Cushing-like), malattia metabolica caratteristica dei cavalli anziani, sempre più frequentemente diagnosticata anche a seguito dell'ampliarsi della fascia dei cavalli non destinati alle produzioni animali. Non esistono sul mercato alternative terapeutiche e la forzata sospensione del trattamento pone i soggetti affetti da tale sindrome a rischio di complicanze molto gravi.

dei controlli ufficiali sulla distribuzione e l'impiego dei medicinali veterinari che riportano le liste di riscontro (Check list) per l'effettuazione dei controlli presso tutti gli operatori coinvolti nell’attività di distribuzione, dispensazione e l'impiego del farmaco veterinario, incluse le strutture adibite alla detenzione e custodia degli equidi. "Con tale documento è la conclusione - si vuole assicurare un'atti-

vità di controllo ufficiale sull'impiego del farmaco in allevamento svolta in modo critico e rivolta, al di là del semplice controllo documentale, all'individuazione di tutte le eventuali discrepanze tra quantità e tipologia di farmaco detenuto/impiegato nella struttura sugli equidi DPA e il reale fabbisogno valutato in relazione alla realtà zootecnica ed epidemiologica presenti nella stessa. ■

ANMVI scrive a Ministero, Fofi e Federfarma La vendita di un farmaco sbagliato ha causato la morte di un cane no schnauzer di 4 anni è morto per avere assunto un medicinale sbagliato, venduto da una farmacia di Sesto San Giovanni al proprietario del cane. Il proprietario aveva presentato la ricetta del medico veterinario su cui era indicato il Sinulox, ma gli era stato venduto il Synflex. Il proprietario ha presentato un esposto alla Procura di Monza e all'Ordine provinciale dei farmacisti. L'ANMVI si è rivolta al Ministero della Salute, alla Fofi e a Federfarma chiedendo provvedimenti ognuno per la propria competenza. L'ANMVI si attende un richiamo ad un rigoroso rispetto delle competenze medico veterinarie e delle norme a tutela del paziente animale. Con un comunicato stampa l’Associazione ha ricordato che la Cassazione si è già espressa sull'importanza di attenersi alla prescrizione esatta, in quanto "deriva da competenza diagnostica e farmacologica del medico veterinario". Ha inoltre invitato i proprietari a consultare subito il veterinario curante se in farmacia si prospetta un cambio di terapia.

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Il caso dello schnauzer risale al marzo scorso. Il cane era stato portato dal veterinario curante, dopo che era stato aggredito e morso da un pitbull. Il medico veterinario aveva prescritto il Synulox 500 in compresse. Il padrone del cane è andato in farmacia ad acquistare il farmaco e non si è accorto che gli era stato invece venduto il Synflex contenente naprossene che, a dosaggi inadeguati, causa ulcere gastriche e tossicità renale. Il proprietario ha somministrato il farmaco nei dosaggi stabiliti dal veterinario e dopo circa una settimana, il cane è morto. A nulla è servita la corsa in una clinica veterinaria di Milano. L'autopsia, eseguita alla sezione di Anatomia patologica veterinaria dell'Università degli Studi di Milano, ha confermato che la morte è avvenuta per 'shock tossico conseguente alla perforazione gastrica con peritonite acuta'. Per la Cassazione la prescrizione del medico veterinario deriva da una competenza diagnostica che è solo del medico veterinario, il quale è effettivamente in grado di valutare tutte le variabili che hanno condotto a una particolare scelta del farmaco. ■

INDIVIDUATI I FARMACI DELLE PARAFARMACIE E DEI SUPERMERCATI in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero della Salute che elenca i medicinali soggetti all'obbligo di prescrizione, con conseguente esclusione della possibilità della loro vendita negli esercizi commerciali. Lo stesso provvedimento elenca i medicinali vendibili senza ricetta. Il Decreto (DM 18 aprile 2012 - GU n. 97 del 26-4-2012) si basa sugli elenchi trasmessi al Ministero della Salute dall'Agenzia italiana del farmaco (AIFA). Il primo elenco (ALLEGATO A) individua i medicinali per i quali, deve permanere l'obbligo di vendita su presentazione di ricetta medica, con conseguente esclusione della possibilità della loro vendita negli esercizi commerciali. L'elenco dei farmaci è suddiviso in tre tipologie di prodotti: • i medicinali non vendibili per effetto

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delle esclusioni direttamente previste dal comma 1 dell’art. 32 del DL 201/2011 (Legge di conversione n. 214 del 2001); • i medicinali che hanno le caratteristiche di cui al comma 1-bis dello stesso art. 32; • i medicinali per i quali appare opportuno mantenere provvisoriamente l'obbligo di ricetta medica, in attesa delle valutazioni della commissione consultiva dell'AIFA. L'AIFA ha anche trasmesso un secondo elenco (ALLEGATO B) dei farmaci - finora vendibili su presentazione di ricetta medica - che potranno essere venduti senza ricetta anche negli esercizi commerciali (medicinali di cui all'art. 8, comma 10, lettera c), della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e successive modificazioni).


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6 Confprofessioni Area sanitaria

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Confprofessioni Sanità lavora ad un nuovo modello professionale ANMVI, ANDI, FIMMG e PLP: una strategia post-liberalizzazioni i è riunita a Palazzo Trecchi l'Area Sanità e Salute di Confprofessioni. Alla presenza del Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, i rappresentanti dei medici veterinari, dei medici di famiglia, degli odontoiatri e degli psicologi hanno fatto il punto sulle esigenze dei liberi professionisti, alla luce delle difficoltà economiche e del nuovo modello professionale post-liberalizzazioni. Sabato 21 aprile, nella sede cremonese dell'ANMVI, l'Area Sanitaria ha evidenziato l'importanza dei confidi tra professionisti, una forma collettiva del credito che prima dell'iniziativa legislativa di Confprofessioni era consentita solo alle imprese. Oggi i liberi professionisti dispongono di ben due confidi riconosciuti dalla Banca d'Italia: Fidiprof Nord e Fidiprof Centro Sud. I professionisti che vi aderiscono, concorrono, con una quota minima di 200 euro all'anno, alla costruzione di un sistema collettivo di garanzie che permette a ciascun aderente di ottenere credito bancario agevolato senza dover metter in gioco garanzie personali. Le sigle dell'Area Sanità e Salute di Confprofessioni hanno convenuto sulla necessità di dotare gli studi professionali, oltre che di strumenti finanziari, anche di servizi mirati e di nuovi strumenti giuridico-normativi: dai rap-

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RICONOSCIMENTO DI PARTE SOCIALE IN BASILICATA Un passo importante per la Confprofessioni Basilicata che potrà sedere ai tavoli regionali e affrontare temi di grande interesse per i liberi professionisti lucani”. Con queste parole il presidente regionale, Debora Pasca ha accolto l’invito della Regione Basilicata a presentarsi a Potenza il 26 aprile per la firma dell’accordo che permetterà alla confederazione della Basilicata di sedersi ai tavoli regionali. “Grazie al riconoscimento di parte sociale potremo mettere in atto tutta una serie di iniziative volte a favorire il comparto degli studi professionali” ha concluso Pasca. A pochi mesi dalla partenza della delegazione la Giunta lucana comincia a raccogliere i primi frutti.

porti di lavoro fra professionisti, alla riforma fiscale, fino alle nuove forme aggregative consentite dalle società e dalle cooperative tra professionisti. In una parola "sviluppo del professionismo", un nuovo modello professionale la cui definizione deve essere orientata da Confprofessioni, in direzione della crescita delle attività professionali. Attraverso il CCNL e gli enti assistenziali bilaterali, Confprofessioni ha permesso ai liberi professionisti di affrontare il costo del lavoro dipendente; per il futuro, l'impegno dovrà es-

sere rivolto all'imprenditorialità delle attività libero-professionali. L'Area Sanità e Salute di Confprofessioni è coordinata da Carlo Scotti (Giunta esecutiva Confprofessioni, ANMVI). Ai lavori di Palazzo Trecchi hanno partecipato: Roberto Callioni (Giunta esecutiva Confprofessioni, ANDI), Gianfranco Prada (Presidente ANDI), Marco Melosi (Presidente ANMVI), Antonio Zuliani (Presidente PLP), Giacomo Milillo (Segretario nazionale FIMMG), Beppe Greco (ANDI), Gerardo Ghetti (ANDI), Dario Grisillo (FIMMG); Mimmo Andreo-

ni (FIMMG), Massimo Magi (Presidente Fondoprofessioni, FIMMG), Mario Canton (Presidente Ebipro, ANDI), Giancarlo Belluzzi (Vicepresidente Vicario ANMVI), Giuliano Lazzarini (Confprofessioni Emilia Romagna, ANMVI), Marco Natali (Giunta Esecutiva e Delegato alla Territorialità in Confprofessioni). ■

Il Libero professionista, un “cavaliere solitario” ’Associazione Psicologi Liberi Professionisti (PLP) ha analizzato il susseguirsi di suicidi a cui si è assistito nelle scorse settimane. Per colpa della crisi economica si è detto, anche se PLP invita a distinguere fra eventi prevalentemente ascrivibili a situazioni di malessere personale, ed altri che risentono pressantemente della rottura di un modello sociale, vissuto come fallimento personale. “Ogni persona che si affaccia alla vita adulta dichiara il presidente degli psicologi Antonio Zuliani - si sente spinta a realizzare un progetto di vita che poggia sulle sue capacità e sui suoi desideri, ma anche sui modelli che la società gli suggerisce. In particolare, imprenditori e liberi professionisti sono portati a confrontarsi con un modello che vede il singolo quasi come una sorta di “cavaliere solitario” chiamato a realizzare il proprio successo da solo o contando, al massimo, sull’aiuto di alcuni collaboratori, per “farsi da sé”, per

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“mettersi in proprio”. Questa difficoltà ad affrontare le complessità connesse con la crisi, è accentuata dal fatto che sempre di più la misura della propria realizzazione si ricollega ad un sostanziale appiattimento sull’attività lavorativa, in cui il ruolo sociale si assimila a quello lavorativo. Ogni vicenda che interesserà la sfera professionale avrà una ripercussione sulla vita personale e sulla percezione della propria identità e la crisi di una si ripercuoterà sull’altra. Pare evidente come in questo momento storico questo modello, soprattutto dal punto di vista economico, sia entrato in crisi tanto che sempre più si parla di economia di rete, di necessità di associarsi per realizzare imprese o studi professionali più grandi. Ma un modello, che è stato un vero e proprio mito, non si può modificare in poco tempo; o meglio lo si può modificare negli aspetti economici, ma non è facile cambiarlo altrettanto rapidamente nell’immaginario delle persone”. Gli psicologi di PLP ribadiscono come la tan-

to proclamata “necessità di cambiare” casa, lavoro, contesto sociale come un “modo normale” per vivere la modernità, possa trasformarsi in un altro mito con il quale molte persone si troveranno a fare i conti in un difficile e perdente confronto. Ancora Zuliani: “Nonostante quanto viene spesso dichiarato, la psiche è sostanzialmente conservatrice e l’individuo tende a sottrarsi alla necessità di cambiare. Il centro delle due proposte è quindi quello di aiutare le persone ad affrontare questo difficile momento, tenendo ben presente queste difficoltà insite nella psiche di ognuno. Il non raggiungimento degli obiettivi da realizzare proposti dal modello con il quale si è fino ad oggi (con)vissuto non dipende da incapacità personale, ma dalla sostanziale necessità di cambiare i modelli stessi di riferimento, la persona faticherà anche a richiedere aiuto perché per farlo dovrà ammettere ai suoi stessi occhi il “fallimento” e questo può rappresentare un ulteriore ostacolo all’utilizzazione del sostegno indivi-

duale o di altre forme di supporto. È importante quindi prima che curare, costruire conoscenza, mettere in comune risorse adattative e di supporto, proporre un modello alternativo per pensare a sé e al proprio ruolo sociale e professionale in modo propositivo e flessibile. Solo allora si potrà consentire, attraverso i percorsi di supporto individuale, un più rapido recupero del vissuto di benessere nella sua accezione più ampia di stato complessivo di buona salute fisica, psichica e mentale ... che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società”. PLP crede nel sostegno psicologico individuale e/o economico, ma può essere parziale, anzi rischia di aumentare il senso di disperazione della singola persona. Questo perché gli imprenditori e i liberi professionisti vivono una disperazione muta fino a quando il crollo diviene totale. Ecco perché PLP crede nei gruppi di aiuto e nelle occasioni di incontro collettivo”. ■


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8 Attualità Esercizio professionale

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Tante domande sulla prima bozza di regolamento per le stp Entro maggio si completeranno le norme introdotte dalla Legge di stabilità l'Ordine di appartenenza, e anche le Stp sono soggette al regime disciplinare dell'Ordine di iscrizione.

FISCO Uno dei dubbi maggiori riguarda il trattamento fiscale delle Stp. La norma non dice nulla a riguardo e difficilmente il regolamento potrà sciogliere i dubbi. I professionisti auspicano una parificazione con l'attuale prelievo sui redditi di studio, quindi sostanzialmente con aliquote Irpef progressive, piuttosto che con tassazione Ires (aliquota fissa al 27,5%). Potrebbe essere la delega fiscale a risolvere ogni problema con l'istituzione dell'Iri.

PREVIDENZA Uno dei nodi aperti della disciplina delle Stp, che non è stato toccato dalle norme istitutive

ntro il mese è atteso il regolamento attuativo del Ministero della Giustizia. In particolare, Via Arenula - di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà stabilire i criteri e le modalità affinché l'esecuzione dell'incarico professionale conferito alla società sia eseguito solo dai soci in possesso dei requisiti per l'esercizio della prestazione professionale richiesta; da definire anche l'incompatibilità di partecipazione fra società diverse e l'assoggettamento disciplinare della materia alla deontologia. Il Ministero della Giustizia ha messo a punto una prima bozza di regolamento per le società tra professionisti. Quindici articoli, ora all'esame del Ministero dello Sviluppo Economico. Il provvedimento sarà inviato a breve al Consiglio di Stato e quindi, dopo la firma dei Ministri, alla Corte dei Conti. Lo anticipa il Sole 24 Ore che individua i problemi risolti dal regolamento (incompatibilità, conferimento dell'incarico e iscrizione all'Albo) e quelli che invece rimangono aperti (trattamento fiscale, trattamento previdenziale, i soci stranieri). Dal 1 gennaio di quest'anno, di fatto la Legge ammette già le nuove forme societarie, tuttavia gli Ordini professionali hanno chiesto e ottenuto di non procedere all'iscrizione all'Ordine delle nuove stp, prima del completamento del quadro normativo.

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INCOMPATIBILITÀ Il cuore del regolamento proposto dal Mini-

stro Paola Severino è l'incompatibilità. Al professionista è vietato partecipare a più società. Ai soci di capitale, invece, questo vincolo non dovrebbe essere imposto. In base allo schema di regolamento attuativo delle Stp, l'iscrizione della società al Registro imprese consentirà, alla costituzione di una Stp, che il notaio possa sapere se un professionista sia iscritto o meno a un'altra società. Per l'iscrizione al Registro imprese dovrebbe essere usata la sezione costituita in base al Dlgs 96/2001 per le società tra avvocati.

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SOCI STRANIERI Quali sono i requisiti necessari per i soci stranieri? La norma di riferimento chiarisce che «i professionisti soci sono tenuti all'osservanza del codice deontologico del proprio ordine». Questo lascerebbe intendere che anche i soci-professionisti stranieri siano iscritti (anche solo per il periodo di permanenza nella compagine azionaria della Stp) a un ordine italiano. Anche su questo punto sarà necessario fare chiarezza. ■

Responsabilità professionale anche per i veterinari del SSN Dal tavolo sindacale un documento che propone una norma per i veterinari pubblici

L’INCARICO Il rapporto negoziale si instaura fra cliente e società, ma la prestazione oggetto dell'incarico deve essere eseguita solo dai soci che hanno i requisiti per l'esercizio della professione, come l'iscrizione all'Albo. La società deve informare correttamente il cliente sulla compagine sociale e sui professionisti che ne fanno parte. La scelta del professionista a cui assegnare l'incarico spetta al cliente. Altrimenti, la società comunica la sua scelta al cliente, che resta libero di valutarla.

ISCRIZIONE ALL'ALBO Le società tra professionisti dovranno iscriversi agli Ordini. La parte finale del regolamento attuativo delle Stp detta le regole su come avviene questa iscrizione e sul possibile diniego. Ciascun Ordine professionale dovrà dunque costituire una sezione speciale per le Stp. I professionisti soci sono tenuti infatti a osservare il codice deontologico del-

RC ANCHE PER L’ESERCIZIO IN SOCIETÀ er essere validamente costituite, le società tra professionisti dovranno indicare nello statuto la copertura dei rischi derivanti dalla responsabilità civile, per i danni causati ai clienti dai singoli soci professionisti nell'esercizio dell'attività professionale". Anche i professionisti in società dovranno assolvere gli obblighi di comunicazione al cliente. Il Decreto Liberalizzazioni - definitivamente convertito in legge dal Parlamento - non precisa quali debbano essere i dati di cui portare il cliente a conoscenza. Le

e su cui non interviene neanche lo schema di regolamento attuativo, è il versamento dei contributi alle Casse professionali. Non è chiaro, cioè, se il reddito prodotto dalla Stp sia d'impresa, e quindi non soggetto al versamento alle Casse, oppure reddito professionale, e quindi soggetto a contribuzione (e, in questo caso, anche per la quota spettante al socio di capitali)

compagnie assicurative considerano come "estremi della polizza" la denominazione, la compagnia contraente, il nominativo del professionista sottoscrittore, la durata delle coperture e il massimale. Il Decreto non specifica nemmeno le modalità dell'informativa che si ritiene possa essere assolta anche attraverso una informativa permanente in sala d'attesa in uno spazio facilmente identificabile come spazio per le informazioni dal professionista al cliente, oppure in fase di pattuizione - orale o scritta - del compenso.

l tavolo dei sindacati sulla responsabilità professionale chiede specifiche norme legislative per ridefinire la responsabilità professionale dei medici e dei sanitari intervenendo su molteplici aspetti, da quello legislativo a quello assicurativo, da quello organizzativo a quello giudiziario. Il documento anticipato da quotidianosanita.it presenta aspetti di gestione del risk management che, con l'imminente obbligo di RC professionale per tutti i professionisti, appaiono particolarmente delicati per tutte le professioni medico-sanitarie. I sindacati medici hanno lavorato sul testo al Ministero della Salute, focalizzandosi sul concetto di Clinical Risk Management, un nuovo sistema organizzativo che dovrà ridurre i rischi in ambito sanitario ivi compresi quelli organizzativi e strutturali. Aspetti normativi - Il documento chiede di introdurre una norma che preveda l'obbligo da parte delle aziende di stipulare i contratti per la copertura della colpa grave dei proprio dirigenti e degli operatori con i premi a loro carico. Chiesta anche una norma che preveda l'obbligo da parte delle aziende di stipulare i contratti per la copertura della colpa grave dei proprio medici, veterinari ed altre professionisti anche in rapporto convenzionale. Chiesta anche l'individuazione del concetto di rischio e di responsabilità medica, la definizione di atto medico (contenuti e limiti). Si suggerisce, inoltre, una definizione normativa della colpa grave in ambito sanitario.Importante delimitare il ricorso alla medicina difensiva: il documento chiede una norma in ambito civilistico, che ristabilisca il principio di necessità dell'esistenza del rapporto cause

I

ed effetto nella responsabilità professionale sanitaria, compresi i casi di omessa informazione. Clinical Risk Management - Attraverso il Clinical Risk Management, si propone di ristabilire il rapporto fiduciario tra medico e paziente attraverso meccanismi che riportino su un piano virtuoso il rapporto fondamentale tra cittadino/utente, struttura sanitaria e medico. Aspetti relativi al contratto di assicurazione. Predisporre un contratto unico che sia valido su tutto il territorio nazionale al fine di garantire uguale tutela a tutti i medici dei Servizi sanitari regionali. Rendere necessaria la partecipazione delle Organizzazioni sindacali nella definizione dei contratti assicurativi da parte delle aziende sanitarie e delle regioni. E ancora: attivazione di corsi formativi universitari e aziendali per i professionisti della sanità; creazione di organismi peritali con figure mediche al proprio interno e modulare le polizze in base alla tipologia di struttura, all'organizzazione dell'ente stesso, al numero e alla tipologia di attrezzatura che vengono utilizzate ed alla tipologia delle specialità mediche che sono presenti nella azienda. Si chiede infine un Tavolo tecnico con l'Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici Ania con la finalità di stabilire la proporzionalità tra i costi e i rischi effettivamente assunti; di attivare e promuovere soluzioni extragiudiziarie dei contenziosi e che l'eventuale azione di risarcimento del danno deva avere come legittimato passivo non il medico ma la Regione, la quale potrà agire entro un anno con azione di rivalsa verso il medico. ■


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ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

SESSIONI PROFESSIONALI SALA DELL’ARCO - PARTECIPAZIONE GRATUITA RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE

AGGIORNAMENTI SULLA SICUREZZA DEL LAVORO

SABATO 9 GIUGNO 2012

DOMENICA 10 GIUGNO 2012

PROGRAMMA

PROGRAMMA

PROGRAMMA

SALA DELL’ARCO

SALA DELL’ARCO

SALA DELL’ARCO

PRACTICE MANAGEMENT SABATO 9 GIUGNO 2012

PRACTICE MANAGEMENT

RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE con Daria Scarciglia

SICUREZZA SUL LAVORO con Carlo Pizzirani

Chairperson: Marco Viotti Chairperson: Carlo Pizzirani 9.00 Liberalizzazioni: vantaggi per le strutture gestite dal management Massimo Serreri (I)

Chairperson: Giorgio Neri 9.00 La valutazione dei rischi Carlo Pizzirani (I)

14.00 Che cos’è la responsabilità civile professionale? Daria Scarciglia (I)

9.40 I tecnici veterinari nella veterinaria di oggi Maurizio Albano (I)

9.40 L’impiantistica a norma di legge Carlo Pizzirani (I)

14.40 Prevenire la responsabilità: il consenso informato, la scienza e la coscienza Daria Scarciglia (I)

10.20 PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE 11.00 La pubblicità: indagine su forme e costi nel 2012 Bartolomeo Borgarello (I)

10.20 PAUSA ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

15.20 Ci scrive l’avvocato del cliente. Ho la polizza, ma ho ragione: rinuncio a difendermi? Daria Scarciglia (I)

11.00 Dipendenti, collaboratori e tirocinanti: i doveri del datore di lavoro Carlo Pizzirani (I)

11.40 Cosa si aspetta la clientela dal veterinario: indagine ANMVI Marco Viotti (I) 16.00 Quali soluzioni assicurative? Francesco Amodeo (I)

12.20 PAUSA PRANZO ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

11.40 Sistri: facciamo chiarezza Giorgio Neri (I)

12.20 PAUSA PRANZO ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE 13.40 Mezzi e sistemi per la prevenzione degli incendi Carlo Pizzirani (I)

14.20 Legislazione e obblighi documentali Carlo Pizzirani (I)

15.00 Casi particolari: a domanda risposta Carlo Pizzirani (I)

15.40 TERMINE DEL CONGRESSO

PRACTICE MANAGEMENT

RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE

AGGIORNAMENTI SULLA SICUREZZA DEL LAVORO

SCHEDA D’ISCRIZIONE

SCHEDA D’ISCRIZIONE

Cognome ……………………………………………………………

Cognome ……………………………………………………………

Nome …………………………………………………………….……

Nome …………………………………………………………….……

Via ………………………………………………………… n. ………

Via ………………………………………………………… n. ………

Città ……………………………………………………………………

Città ……………………………………………………………………

Cognome ……………………………………………………………

Provincia ………………………………… CAP …………………

Provincia ………………………………… CAP …………………

Nome …………………………………………………………….……

Telefono (lavoro) ……………………………………………………

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Fax …………………………………………………………….………

Fax …………………………………………………………….………

E-mail …………………………………………………………….……

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Codice Fiscale ………………………………………………………

Codice Fiscale ………………………………………………………

E-mail …………………………………………………………….……

Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Società organizzatrice dell’evento e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Società organizzatrice dell’evento e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Società organizzatrice dell’evento e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

Firma ………………………………………………………………

Firma ………………………………………………………………

Firma ………………………………………………………………

Organizzato da

EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

INFORMAZIONE OBBBLIGATORIA: K Sono gà titolare di qualifica RSPP; conseguita nell’anno ………… K Non sono titolare di qualifica RSPP

Via ………………………………………………………… n. ……… Città …………………………………………………………………… Provincia ………………………………… CAP …………………

SCHEDA D’ISCRIZIONE

Da inviare entro il 18 MAGGIO 2012 alla Segreteria Iscrizioni: Fax 0372 403512 - E-mail: info@scivac.it Oltre tale data sarà necessario presentarsi alla RECEPTION CONGRESSUALE al DESK SALA GRATUITA, consegnare questa scheda, debitamente compilata, per ricevere il Badge che darà il libero accesso alla SALA GRATUITA e all’AREA ESPOSITIVA del 73° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC


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10 Fisco Unico 2012

VETERINARIA 16 | 2012

Oneri detraibili e deducibili Tutte le spese, gli oneri e i contributi che possono alleggerire il carico fiscale di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino i avvicinano i tempi per la predisposizione delle dichiarazioni dei redditi. Si ricorda che per la detrazione (o deduzione) occorre fare riferimento alla data del pagamento che deve essere stato effettuato durante il 2011.

S

NOVITÀ RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE • è stata prorogata anche al 2011 la detrazione d’imposta nella misura del 36% per le spese di ristrutturazione edilizia; • è stata prorogata anche al 2011 la detrazione d’imposta nella misura del 55% per le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici esistenti; I documenti da consegnare sono i seguenti: Spese mediche: • Quietanze, ricevute, fatture, scontrini, inerenti a spese mediche di ogni genere. • Spese mediche documentate da scontrini. Si ricorda, con riferimento alle spese sanitarie relative all’acquisto di medicinali, che la detrazione spetta se la spesa è certificata da fattura o da scontrino fiscale (c.d. “scontrino parlante”) riportante il codice fiscale del de-

stinatario. Gli scontrini privi di codice fiscale non possono essere utilizzati. Le spese per parafarmaci non possono essere oggetto di detrazione. • Spese sostenute dai non udenti per servizi di interpretariato per i disabili. (Sono considerati disabili coloro che hanno ottenuto il riconoscimento dalla Commissione medica). • Spese di mantenimento di cani guida adibiti ai non vedenti. Spese veterinarie sostenute per la cura degli animali da compagnia. La detrazione spetta sulla parte che eccede l’importo di Euro 129,11 e nel limite massimo di euro 387,34. Interessi passivi e Oneri accessori: Attestazioni, ricevute di pagamento e contratti relativi a: • Mutui agrari. • Mutui ipotecari per l’acquisto di immobili. • Mutui, ipotecari, contratti a partire dal 1998, per la costruzione e la ristrutturazione di immobili da adibire ad abitazione principale. • Mutui ipotecari stipulati nel 1997 per la realizzazione di interventi di recupero edilizio di unità a destinazione abitativa. Premi di assicurazione sulla vita e/o sugli infortuni: Copia delle polizze e delle attestazioni o ricevute di pagamento

Contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e volontari: Attestazioni o ricevute di pagamento relativi a: • contributi previdenziali ed assistenziali versati alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza; • contributo SSN (tassa salute), compresi quelli versati con il premio di assicurazione di responsabilità civile per autovetture; • i contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare (Colf, baby sitter, assistenti delle persone anziane); • ogni altro contributo obbligatorio per legge; • contributi versati ai fondi integrativi al servizio sanitario nazionale; • contributi versati alle forme pensionistiche complementari ed individuali; • contributi per previdenza complementare; • contributi previdenziali versati per la ricongiunzione di periodici assicurativi, per il riscatto degli anni di laurea e per la prosecuzione volontaria. Tali oneri sono deducibili anche se sostenuti per i familiari fiscalmente a carico. Altri oneri che danno diritto a detrazioni d’imposta o deduzioni da reddito: Attestazioni o quietanze di pagamento relative a: • tasse scolastiche ed universitarie. • spese funebri sostenute per i familiari spese (fino ad un massimo di euro 2.100) • spese sostenute per gli addetti all’assistenza

personale nell’ipotesi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana. le spese, per un importo non superiore per ciascun ragazzo a euro 210,00, sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni, ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. i compensi comunque denominati pagati a soggetti di intermediazione immobiliare per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale fino ad un massimo di euro 1.000,00. le spese sostenute dagli studenti universitari iscritti ad un corso di laurea presso una università situata in un Comune diverso da quello di residenza per canoni di locazione derivanti da contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della legge 9 dicembre 1998 n. 431. Si precisa che per fruire della detrazione l’università deve essere ubicata in un Comune distante almeno 100 chilometri dal comune di residenza dello studente e comunque in una Provincia diversa. La detrazione spetta anche per i canoni relativi ai contratti di ospitalità stipulati con Enti pubblici, Università, Collegi universitari, ecc. erogazioni liberali a favore di movimenti e partiti politici, di ONLUS, di popolazioni colpite da calamità pubblica o da altri eventi straordinari, di associazioni sportive dilettantistiche, di istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro, di enti operanti nel settore spettacolo ed in quello musicale, della Chiesa Cattolica e altre istituzioni Religiose riconosciute, nonché contributi per i Paesi in via di sviluppo. le spese sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido per un importo complessivamente non superiore a euro 632 annui per ogni figlio. La documentazione della spesa può essere costituita da fattura, bollettino di conto corrente postale, ricevuta, bonifico bancario, ecc. assegni periodici corrisposti al coniuge legalmente separato (ad eccezione di quelli destinati al mantenimento dei figli). assegni periodici per rendite vitalizie corrisposti in forza di testamento o donazioni e assegni per alimenti stabiliti dalla autorità giudiziale indennità, corrisposte al conduttore per perdita di avviamento su immobili urbani locati ad usi diversi da abitazione. documentazione relativa a spese sostenute per lavori di ristrutturazione ai sensi della Legge 27.12.1997 n. 449 (che riconosce un credito d’imposta del 41% o del 36%). spese sostenute nell’anno 2011 per interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale anche rurale. Per tali spese spetta la detrazione d’imposta del 55% da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, entro il limite massimo di detrazione previsto per ciascuna tipologia di intervento effettuato. Le tipologie di interventi previste sono: riqualificazione energetica di edifici esistenti; interventi sull’involucro di edifici esistenti; installazione di pannelli solari; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.

Detrazioni per canoni di locazione: • tutti i contribuenti che possiedono un reddito lordo inferiore ad euro 30.987,41 hanno diritto ad una detrazione fino a 300 euro se utilizzano come abitazione principale un immobile loro concesso in locazione. Fornire il contratto di locazione debitamente registrato. ■


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Eventi Veterinari

VETERINARIA 16 | 2012

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CORSO REGIONALE DI MEDICINA INTERNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Sassari, 22-24 Giugno 2012

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA DALLA DIAGNOSI VISIVA SEMPLICE A QUELLA IMPOSSIBILE IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO Aosta, 24 Giugno 2012

RELATORI Walter Bertazzolo Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Federico Fracassi Med Vet, Dipl ECVCP, Bologna OBIETTIVI Il corso si prefiggie di fornire le basi cliniche e di diagnostica di laboratorio necessarie ad affrontare i più comuni problemi clinici secondo un approccio orientato al problema. Il corso è strutturato in modo da fornire prima le basi teoriche degli argomenti affrontati, per poi ridiscuterle ed applicarle alla pratica clinica, attraverso l'utilizzo di casi clinici interattivi. PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 22 Giugno 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.15 Approccio orientato al problema: il passo che segue l’anamnesi e la visita clinica, ovvero come districarsi nella giungla di segni e sintomi senza perdere la strada giusta F. Fracassi 10.15 L’utilizzo della diagnostica di laboratorio in medicina interna: conoscere i propri mezzi per evitare trappole diagnostiche - W. Bertazzolo 11.15 Pausa caffè 11.45 Vomito, rigurgito o altro? Primo localizzare il problema, secondo capirne la causa! - F. Fracassi 12.30 L’approccio di laboratorio ai pazienti con diarrea: seguire l’iter giusto anche se non siamo tutti gastroenterologi - W. Bertazzolo 13.15 Pausa pranzo 14.30 La diagnosi di pancreatite: un rebus di difficile soluzione - W. Bertazzolo 15.30 La gestione del paziente con pancreatite: difficile ma non impossibile! - F. Fracassi 16.30 Pausa caffè 17.00 Discussione interattiva di casi clinici - W. Bertazzolo/F. Fracassi 17.45 Discussione interattiva di casi clinici - W. Bertazzolo/F. Fracassi

10.00 Danno epatobiliare e funzionalità epatica: cosa ci dicono esattamente? W. Bertazzolo 11.00 Pausa caffè 11.30 Discussione interattiva di casi clinici W. Bertazzolo/F. Fracassi 12.15 Discussione interattiva di casi clinici - W. Bertazzolo/F. Fracassi 13.00 Pausa pranzo 14.30 La Sindrome di Cushing parte prima: dalla presentazione clinica alla diagnosi - F. Fracassi 15.30 La Sindrome di Cushing parte seconda: dalla terapia al monitoraggio - F. Fracassi 16.30 Pausa caffè 17.00 Discussione interattiva di casi clinici - W. Bertazzolo/F. Fracassi 17.45 Discussione interattiva di casi clinici - W. Bertazzolo/F. Fracassi Domenica 24 Giugno 2012 9.00 Approccio al paziente con poliuria polidipsia - F. Fracassi 10.00 Quali metodi abbiamo per valutare la funzione renale in pratica - W. Bertazzolo 11.00 Pausa caffè 11.30 Discussione interattiva di casi clinici - W. Bertazzolo/F. Fracassi 12.15 Discussione interattiva di casi clinici - W. Bertazzolo/F. Fracassi 13.00 Pausa pranzo 14.30 Approccio clinico al paziente con aumento di volume dell’addome F. Fracassi 15.30 Approccio diagnostico ai versamenti cavitari - W. Bertazzolo 16.30 Pausa caffè 17.00 Discussione interattiva di casi clinici - W. Bertazzolo/F. Fracassi 18.00 Discussione finale e test di valutazione dell’apprendimento 18.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

9.30 11.00 11.30 13.00 13.30 14.30 15.30 16.00 17.00 RELATORE Francesco Albanese OBIETTIVI Lo scopo della giornata è quello di dare indicazioni al medico veterinario di base circa la possibilità di poter effettuare una diagnosi visiva di alcune malattie dermatologiche (valutando solo visivamente una lesione) ed al contempo di come sia assolutamente impossibile ottenere una diagnosi visiva in altre malattie. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori

Sabato 23 Giugno 2012 9.00 Il clinico di fronte al paziente epatopatico: quali cose è essenziale saper fare - W. Bertazzolo

A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it

SEDE Hotel Milleluci Loc. Porossan Roppoz, 1511100 Aosta Registrazione On line: http://registration.evsrl.it/?id=167 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC BASILICATA APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO Matera, 24 Giugno 2012

SEDE DEL CORSO Hotel Marini - Via Nenni 2 - Sassari Quote di Iscrizione: Soci SCIVAC e ASVAC € 400,00 (IVA Inclusa) Non Soci SCIVAC e ASVAC € 600,00 (IVA Inclusa) Numero massimo di partecipanti: 30 Termine Iscrizioni: 20 Maggio 2012 È possibile effettuare l’iscrizione on line: registration.evsrl.it Compresi nella quota di iscrizione: Pranzi Coffee Break - Attestati di Partecipazione Atti su CD PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

17.30

Se c’è questa lesione abbiamo già la diagnosi? Pausa I principali errori di interpretazione: lesioni uguali….malattie diverse!!!! Relazione Commerciale a cura di ROYAL CANIN: La dietetica in dermatologia: Quali novità? Pausa Presentazione di casi clinici interattivi Pausa Presentazione casi clinici interattivi Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

RELATORE Marco Poggi OBIETTIVI Obiettivo della giornata è quello di affrontare i concetti di base in cardiologia veterinaria. Verranno inoltre analizzati i passaggi essenziali nella gestione del paziente cardiologico, soffermandosi soprattutto su aspetti fondamentali quali la diagnosi e la stadiazione che, se non condotti in maniera adeguata, possono compromettere il successo terapeutico. I casi clinici avranno lo scopo di fissare i concetti di base ed enfatizzare l'importanza della metodologia clinica (uso della radiologia toracica e dell'approccio fisiopatologico) e di tutte le metodiche applicabili nella pratica clinica quotidiana con esempi che vanno dal riscontro di un soffio nel cucciolo durante la visita vaccinale, alla gestione di un paziente anziano con sindrome cardio-renale.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Strumenti per la diagnosi in cardiologia veterinaria 11.00 Pausa 11.30 Approccio clinico e terapeutico alle più comuni cardiopatie 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi (L'importanza dell’esame clinico e radiografico nella valutazione del paziente cardiopatico) 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi (Approccio diagnostico e terapeutico delle più comuni emergenze cardiologiche) 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Hilton Garden Inn Via Germania- Borgo Venusio 75100 Matera PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it


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12 Eventi Veterinari

VETERINARIA 16 | 2012

A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

In collaborazione con

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

Società Veterinari Piemontesi FEDERATA ANMVI

SEMINARIO SCIVAC-SOVEP In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Torino Con il patrocinio della Regione Piemonte L’AGGRESSIONE NEL CANE E NEL GATTO: DAL RICONOSCIMENTO ALLA PREVENZIONE Torino, 23-24 Giugno 2012

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

C O R S I P R AT I C I

FORMAZIONE PER L’ISPEZIONE ACCREDITATA

SEDE Centro Incontri della Regione Piemonte C.so Stati Uniti 23 - 10128 Torino

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli - Via Trecchi, 20 - Cremona Tel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54 E-mail: info@sivarnet.it Website: www.sivarnet.it

QUOTE DI ISCRIZIONE Soci SCIVAC € 100,00 Soci SISCA € 100,00 Socio SOVEP € 100,00 Iscritti Ordine di Torino € 100,00 *Studente Socio SCIVAC gratuito Neo Iscritto ordine di Torino (2012) gratuito Veterinario NON Socio € 200,00 *Studente o laureato 2011-2012 NON Socio € 120,00

25/26 Settembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. Le verifiche ispettive ufficiali secondo il pacchetto igiene e la normativa vigente 13/14 Novembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. La valutazione della shelf-life ed il ranking di rischio degli alimenti

PER OGNI EDIZIONE RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 15 CREDITI FORMATIVI

Organizzato da

RELATORE Jaume Fatjo Med Vet, SRV, Dipl ECVDI, Bologna Per visualizzare il programma Scientifico e la scheda di iscrizione: www.scivac.it

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

A.N.M.V.I.

Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

INTERNATIONAL COURSE

CORSI PRATICI SCIVAC

12° CORSO VETERINARIO ASAMI. TEORICO E PRATICO SULLE METODICHE DI ILIZAROV Cremona, 7/9 Novembre 2012 Centro Studi SCIVAC

ARTROSCOPIA DEL CANE Cremona, 12/13 Novembre 2012 Centro Studi SCIVAC

FONDAMENTI DELL’ANESTESIA Valido anche come 1a parte dell’Itinerario di Anestesia Cremona, 14/17 Novembre 2012 Centro Studi SCIVAC

DIRETTORE Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Milano

ECM: Richiesto accreditamento per 14,5 Crediti

ECM: Richiesto accreditamento per 31,4 Crediti

DIRETTORE Filippo Maria Martini, Med Vet, Dr Ric, Parma

DIRETTORE Federico Corletto, Med Vet, PhD, CertVA, Dipl ECVAA, MRCVS, Six Mile Bottom (UK)

RELATORI ED ISTRUTTORI Silvia Boiocchi, Med Vet, Milano Peter Bottcher, PD, Dr Med Vet, Dipl ECVS, Leipzig (D) Chad M. Devitt, DVM, MS, Dipl ACVS, Colorado (USA) Filippo Maria Martini, Med Vet, Dr Ric, Parma Bernadette Van Ryssen, PhD, Prof Med Vet, Merelbeke (B) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (40)

RELATORI Francesco Aprea, Med Vet, CertVA, MRCVS, Palma de Majorca (E) Antonello Bufalari, Med Vet, Dr Ric, Perugia Federico Corletto, Med Vet, PhD, CertVA, Dipl ECVAA, MRCVS, Six Mile Bottom (UK) Giorgio Neri, Med Vet, Consulente ANMVI, Novara Silvia Tasca, Med Vet, Padova Luca Zilberstein, Med Vet, PhD, Dipl ECVAA, Maisons-Alfort (F)

LIMITE DI ISCRIZIONE: 4 Ottobre 2012

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONI PRATICHE Dennis Marcellin-Little, DVM, Dipl ACVS, Dipl ECVS, North Carolina (USA) RELATORI ED ISTRUTTORI Consuelo Faranda, Med Vet, Milano Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Dennis Marcellin-Little, DVM, Dipl ACVS, Dipl ECVS, North Carolina (USA) Enrico Panichi, Med Vet, Dr Ric, Torino Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino Matteo Tommasini Degna, Med Vet, Dipl ECVS, Roma ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30) LIMITE DI ISCRIZIONE: 28 Settembre 2012 QUOTE Soci SCIVAC, AOI ed ESVOT: € 1.100,00 + IVA 21% Non soci: € 1.350,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)

QUOTE Soci SCIVAC: € 870,00 + IVA 21% Non soci: € 1.120,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)

LIMITE DI ISCRIZIONE: 5 Ottobre 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 750,00 + IVA 21% Non soci: € 1.000,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)


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Emangiosarcoma nel cane: aspetti citologici di LORENZO RESSEL Lecturer in Veterinary Pathology, University of Liverpool ’emangiosarcoma (più correttamente detto angiosarcoma qualora la sua origine vascolare ematica o linfatica non sia chiarita) deriva dalla modificazione neoplastica di endoteliociti o precursori di endoteliociti (emangioblasti) in dipendenza da differenti teorie sulla genesi del tumore. L'endotelio è il sottile strato di cellule che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni deputato a formare un'interfaccia tra sangue circolante nel lume e il resto della parete del vaso. Le cellule che formano l'endotelio sono chiamate “cellule endoteliali”. Cellule endoteliali vascolari rivestono l'intero sistema circolatorio, dal cuore ai più piccoli capillari. Queste cellule hanno origine mesenchimale ma “funzione” di epitelio di rivestimento in aggiunta a funzioni molto specializzate, tra le quali si riconoscono la filtrazione di fluidi (come nei glomeruli renali), il mantenimento del tono dei vasi sanguigni, l’emostasi e il reclutamento dei granulociti neutrofili. L’endotelio delle superfici interne delle camere cardiache è chiamato, nello specifico, “endocardio”. La conoscenza di nozioni anatomiche di base relative a questi elementi cellulari ci può aiutare nella comprensione delle diverse caratteristiche citologiche dei preparati che derivano da campionamento di endoteliociti normali o caratterizzati da trasformazione neoplastica benigna e maligna. Le cellule endoteliali che costituiscono l’endotelio normale sono mantenute in contatto tra loro da connessioni intercellulari chiamate “tight junctions” e “adherens junctions” . La porzione basale dell’endoteliocita invece è in contatto con una lamina basale continua o discontinua in dipendenza dalla sede e dalle tipologie di endotelio. Queste caratteristiche si riflettono sull’immagine citologica che si può reperire di endoteliociti normali che formano capillari. Gli endoteliociti maturi normali infatti sono osservabili in agoaspirati di aree anatomiche riccamente caratterizzate dalla presenza di capillari e appaiono come strutture tubulari costitute da cellule mesenchimali intimamente adese fra loro ed esenti da caratteri di atipia (Fig. 1). Nelle cellule endoteliali si possono osservare, tramite microscopia elettronica a trasmissione, numerose strutture dette “caveolae” che appaiono concentrate vicino alla superficie delle cellule, unitamente ad abbondanti vescicole di trasporto nel citoplasma. Altre ultrastrutture caratteristiche sono i corpi di Weibel-Palade che rappresentano siti di stoccaggio per il fattore VII della coagulazione, che ha un ruolo fondamentale

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Fig. 1. Gruppo di endoteliociti normali reperiti tramite apposizione di endocardio normale di cane. MGG 400x

nel controllare l'adesione e l'aggregazione delle piastrine nei siti di danno vascolare. I corpi di Weibel-Palade contengono anche una serie di altre proteine, come endotelina, interleuchina8 e P-selectina. I corrispettivi citologici di queste ultrastrutture sono i siti di immunopositività all’antigene del Fattore VIII utilizzato in immunocitologia e immunoistochimica e utile per il riconoscimento del fenotipo vascolare delle cellule mesenchimali. Classicamente l’emangiosarcoma denota, da un punto di vista citomorfologico, tipiche caratteristiche delle neoplasie mesenchimali: • I campioni citologici sono scarsamente cellulari • Le cellule tendono a esfoliare individualmente • Le cellule sono ovali, stellate o fusiformi, con indistinti limiti citoplasmatici • Le cellule di solito sono di dimensioni più piccole rispetto a quelle epiteliali • I nuclei sono rotondi o di forma ovoidale In particolare però l’emangiosarcoma (Fig. 2), fra le neoplasie mesenchimali, esita in preparati caratterizzati da cellularità media o bassa con presenza di cellule neoplastiche frammiste ad abbondanti globuli rossi sul fondo del preparato. La tecnica di campionamento, data la morfologia della massa emangiosarcomatosa (potenzialmente ricca in sangue) è di strategica importanza onde poter esitare in campioni il più possibile valutabili. Si consiglia in questo caso la tecnica dell’“agofissione” piuttosto che dell’“agoaspirazione” dato che quest’ultima tenderà a determinare una emo-diluizione eccessiva, già di per se stessa intrinseca agli aspirati di emangiosarcoma, e non ci permetterà di osservare un numero congruo di elementi cellulari. Le cellule possono esibire una forma pleomorfa che spazia dal fusato allo stellato con margini indistinti e frequente presenza di vacuoli otticamente vuoti di piccole dimensioni all’interno del citoplasma, i quali potrebbero rappresentare il corrispettivo citologico delle vescicole di trasporto osservate in microscopia elettronica (caveolae). Il citoplasma è notevolmente basofilo mentre il nucleo, da rotondo a ovoidale, presenta spesso cromatina grossolana e nucleoli evidenti. Questi elementi cellulari mostrano classici caratteri di atipia (anisocariosi, anisocitosi, macro nucleoli, elevato numero di mitosi) che variano in ragione del differenziamento cellulare: casi anaplastici di emangiosarcoma possono esitare in grandi aggregati densi di cellule notevolmente atipiche mentre emangiosarcomi ben differenziati possono esfoliare solamente rari elementi cellulari difficilmente distinguibili da cellule endoteliali ascrivibili ad una neoformazione vascolare benigna (emangioma). Non è infrequente il reperimento di macrofagi contenenti forme parzialmente digerite di eritrociti (eritrofagociti) o contenenti emosiderina (emosiderofagi) associati alle cellule neoplastiche. Gli emangiosarcomi epitelioidi sono una variante morfologica di emangiosarcoma nella quale si osserva una tendenza delle cellule mesenchimali a formare aggregati che ricordano clusters epiteliali, ma che tuttavia non sono espressione di morfotipo epiteliale, fatto corroborato dalla loro assente immunoreattività immunoistochimica per le citocheratine. Questi tumori possono essere di difficile identificazione tramite la sola citomorfologia e diagnosi differenziali devono essere prese in considerazione specialmente in organi dove altri tipi di neo-

plasie epiteliali sono di più frequente reperimento (un caso è segnalato di emangiosarcoma epitelioide prostatico avente caratteristiche citomorfologiche epiteliali). Da un punto di vista prettamente morfologico l’emangioma si pone come diagnosi differenziale, in qualsiasi sede anatomica, nei confronti dell’emangiosarcoma. Citologicamente, gli aspirati appaiono, anche in questo caso, ricchi in emazie ma poveri di piastrine. Le cellule, che si reperiscono molto rare (talvolta assenti, in virtù del fatto che dato il loro buon differenziamento tendono a stare adese le une alle altre) sono caratterizzate da un nucleo di piccole dimensioni e avente cromatina condensata e non denotano caratteri di atipia. Reperti di emorragia acuta (eritrofagociti) o cronica (emosiderofagi) sono spesso frequenti nei preparati derivanti da campionamento di emangiomi. Le caratteristiche citomorfologiche degli angiosarcomi del cane sono state approfonditamente indagate in uno studio estensivo nel quale si è utilizzata l’istologia come “gold standard”, studio che rimane punto di riferimento per l’argomento (Bertazzolo et al., 2005). Su 19 casi di emangiosarcoma canino confermati istologicamente ed immunoistochimicamente, nella maggior parte dei casi (14) i campioni citologici avevano un tipico aspetto sarcomatoso (mesenchimale), mentre in 4 casi le cellule si mostravano particolarmente pleomorfe o di tipo epitelioide, tanto da rendere difficoltoso il riconoscimento dell’origine vascolare della neoplasia. In un caso, infine, le cellule si mostravano fusate e monomorfe particolarmente esenti da evidenti caratteri di atipia, suggestive, morfologicamente, di un basso grado di malignità. La contaminazione da parte del sangue è risultata un carattere presente nella maggior parte dei casi (18/19 casi), come d’altronde la presenza di vacuolizzazione puntata citoplasmatica (19/19). Caratteri morfologici come la presenza di neutrofili (11/19), di eosinofili (5/19), o la presenza di eritrofagociti (8/19) sono risultati variabili all’interno dei campioni analizzati. In ultimo, particolari strutture “pseudo-acinari” sono state osservate in 7 su 19 campioni. In conclusione, sulle basi di questo studio, è possibile asserire che le caratteristiche morfologiche dell’emangiosarcoma canino sono piuttosto variabili e che la conferma istologica e immunoistochimica è sempre suggerita come ultimo

Fig. 2. Cane, emangiosarcoma. Agofissione di lesioni metastatiche polmonari (Atrio destro: tumore primario). MGG 400x approccio nell’identificazione di questo tipo di diagnosi. La possibilità di effettuare indagini immunocitochimiche (analoghe alle indagini immunoistochimiche ma svolte su preparati citologici) su preparati che presentino il sospetto citologico di emangiosarcoma rappresenta un’opzione interessante ma ad oggi non ampiamente diffusa. I markers utilizzabili sono classicamente il Fattore VIII e il CD31. A valle di un’ottimale standardizzazione dei risultati e il costante utilizzo di controlli positivi e negativi, l’immunocitochimica può essere di enorme ausilio nella diagnosi dell’emangiosarcoma a fronte di un’invasività ridotta. Inoltre, tecniche ausiliarie come il “cytospin” associate all’immunocitochimica possono aumentare la probabilità di reperire cellule in campioni particolarmente emodiluiti. L’utilizzo di un nuovo marker, la proteina “Claudin-5” in immunocitochimica potrebbe aggiungere ulteriori informazioni diagnostiche ai due classici markers, dato che, secondo i risultati di un recente studio basato su immunoistochimica classica, questo marker sembrerebbe in grado di identificare le neoplasie di origine vascolare con una sensibilità maggiore rispetto a CD31 e Fattore VIII, e inoltre di poter differenziare l’origine della cellula vascolare fra lesioni proliferative vascolari benigne e maligne, vantaggio di non poco rilievo se applicato ad un contesto citologico. L’utilizzo infine di indagini immunocitochimiche combinate (ad esempio utilizzo di doppia immunofluorescenza) può essere di ulteriore ausilio nella identificazione contemporanea di più markers a livello dello stesso elemento cellulare con conseguente incremento di sensibilità e specificità della diagnosi. Abstract estratto dagli atti dell’Incontro SIONCOV “Emangiosarcoma” - Cremona, 10-11 Marzo 2012 ■

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Attualità scientifica Vet Journal

Durata dell’onda P nella diagnosi della dilatazione dell’atrio sinistro nel cane Una misurazione caratterizzata da considerevoli limitazioni, secondo uno studio

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio ha determinato la sensibilità e la specificità della durata dell’onda P nell’identificazione della dilatazione dell’atrio sinistro nel cane. Si valutavano i tracciati elettrocardiografici di cani normali e cani con varie patologie cardiovascolari. I criteri d’inclusione erano la disponibilità di un elettrocardiogramma con una linea isoelettrica stabile, onde P facilmente riconoscibili e una stima elettrocardiografica bidimensionale di buona qualità delle dimensioni dell’atrio sini-

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stro utilizzando il rapporto atrio sinistro/radice aortica. Utilizzando un calibro metallico, la durata dell’onda P veniva misurata ai 10 millisecondi più vicini per 6 consecutivi battiti cardiaci; veniva poi calcolata una media dei dati per ciascun cane. L’accuratezza della durata dell’onda P nel predire la dilatazione dell’atrio sinistro veniva determinata utilizzando un’analisi ROC (receiver operating characteristic). Nello studio venivano inclusi 156 cani. Durate medie dell’onda P di 20, 30, 40 e 50 millisecondi producevano una sensibilità rispettivamente del 100, 85, 68 e 40% e una specificità dello 0, 16, 64 e 93% per la diagnosi ecocardiografica di dilatazione dell’atrio sinistro. L’area sotto la curva stimata della curva ROC (receiver operating characteristic) era pari a 0,70. La performance diagnostica della durata dell’onda P per l’identificazione della dilatazione dell’atrio sinistro nel cane, concludono gli autori, presenta considerevoli limitazioni. “Diagnostic performance of P wave duration in the identification of left atrial enlargement in dogs.” Savarino P, Borgarelli M, Tarducci A, Crosara S, Bello NM, Margiocco ML. J Small Anim Pract. 2012 Apr 18.

Tumore testicolare della guaina dei nervi periferici in un furetto Aspetti clinici e patologici della neoplasia benigna in un soggetto

n furetto domestico veniva sottoposto a sterilizzazione a causa dell’aumento di volume del testicolo destro. La concentrazione di estradiolo e cortisolo era compresa nei limiti fisiologici, mentre il testosterone era inferiore alla norma e il progesterone era superiore. Microscopicamente, il testicolo destro, con l’eccezione di una piccola porzione di epididimo, era sostituito da tessuto neoplastico. Il tu-

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more era composto da fasci di cellule da fusate a ovoidali strettamente agglomerate formanti spirali attorno al collagene e ai capillari e separate da una matrice di collagene. In alcune aree, le cellule erano meno unite e separate da una matrice mixomatosa pallida. Il testicolo sinistro era atrofico. La maggioranza delle cellule neoplastiche esprimeva vimentina e proteina S-100, mentre l’espressione del collagene IV era moderata e non si osservava espressione di proteina acida fibrillare della glia. Sulla base degli aspetti macroscopici e istopatologici, nonché della reattività immunoistochimica, si poneva una diagnosi di tumore benigno della guaina dei nervi periferici. La presente, concludono gli autori, è la prima descrizione di un tumore di questo tipo nel testicolo del furetto. (M.G.M.) “Intratesticular benign peripheral nerve sheath tumour in a ferret (Mustela putorius furo)” Hohšteter M, Smolec O, Gudan Kurilj A, Šoštari& Zuckermann IC, Bata I, Grabarevi Ž. J Small Anim Pract. 2012 Jan; 53(1): 63-6.

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Rabbia silvestre: preoccupa la diffusione oltre confine Drastica riduzione della malattia in Italia. Il Ministero mantiene gli obblighi nel Nord-Est er altri due anni, nei territori a rischio di contagio del Nord Est Italiano, sarà vietato dal Ministero della Salute l’ingresso di cani, gatti e furetti che non siano stati preventivamente sottoposti alla vaccinazione antirabbica. La spesa è a carico del proprietario. Gli animali dovranno essere sottoposti al trattamento, almeno ventuno giorni prima dell'arrivo ed entro undici, ventitre e trentacinque mesi dall'ultima vaccinazione qualora siano stati somministrati vaccini aventi una corrispondente durata di immunità. Ma sono obbligati alla vaccinazione antirabbica precontagio anche i cani residenti nei territori a rischio, mentre per i gatti e i furetti che vivono in questi luoghi la vaccinazione è consigliata. Rientra nelle misure di prevenzione l’obbligo di tenere i cani al guinzaglio, mentre tutte le altre specie sensibili alla malattia dovranno essere opportunamente contenute e tenute la sotto sorveglianza del proprietario. Anche gli animali domestici condotti al pascolo devono essere vaccinati. Per le volpi è prevista la campagna vaccinale orale (prima-

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vera e autunno) negli stessi territori degli anni precedenti. Con l’Ordinanza 10 febbraio 2012 - in vigore dal 12 marzo scorso per 24 mesi - il Ministero della Salute mantiene le collaudate strategie di prevenzione e di monitoraggio. Le misure riconfermate sono le stesse del 2009, in quanto rivelatesi efficaci nel ridurre drasticamente i casi di rabbia. Le preoccupazioni sono al di là dei confini orientali. L’Unità di crisi della Rabbia, a gen-

naio di quest’anno, ha messo in luce che la malattia è diffusa in molti Stati dell’Est-Europa, ragione per cui Bruxelles sta co-finanziando dei programmi di vaccinazione orale nelle volpi. In Croazia, ad esempio, la malattia ha una diffusione elevata che rappresenta un rischio sia per la Slovenia che per l’Italia. Vanno meglio le cose in Austria dove, nel 2013, non si proseguirà con la vaccinazione delle volpi, ma basterà la sola attività di sorveglianza. Nel 2010 e nel 2011, infatti, l’Austria non ha registrato casi di rabbia. Quanto alla Slovenia, nel 2011 ha effettuato due campagne di vaccinazioni orali nelle volpi, rilevando una immunizzazione delle volpi testate pari al 70%. In Italia, l’ultimo caso accertato rimane quello individuato a febbraio del 2011 in Provincia di Belluno. Dal 2008 sono stati diagnosticati 287 casi di rabbia in animali, di cui 58 in Friuli Venezia Giulia, 216 in Veneto, 8 nella Provincia autonoma di Trento e 5 nella Provincia autonoma di Bolzano. Al termine delle campagne vaccinali del 2012, l’Italia valuterà se mantenere una zona di vaccinazione lungo il confine tra Friuli e Slovenia o adottare un

piano di emergenza in caso di ricomparsa della malattia lungo l’area di confine italoslovena. Per decidere quale opzione adottare, fra le due prospettate, l’Unità di crisi ha stabilito che risulterà determinante il mantenimento o meno da parte delle Autorità slovene del piano di vaccinazione nel 2013. A questo riguardo, è stata prevista una riunione con i servizi veterinari sloveni, svizzeri e austriaci, coinvolgendo un rappresentante della Commissione. Se la Slovenia decidesse di non dare seguito al piano di vaccinazione nelle volpi nel 2013, l’Unità di crisi potrebbe considerare l’ipotesi di preparare un piano di emergenza che preveda la vaccinazione immediata di un determinato territorio qualora venissero accertati nuovi casi di rabbia. Se invece la Slovenia proseguirà con la vaccinazione orale nelle volpi nel suo territorio, lungo il confine, in particolare nelle provincie di Trieste, Gorizia e parte di quella di Udine si valuterà di mantenere un’area di vaccinazione per un numero di esche stimato in circa 100 mila unità/anno su un territorio di circa 1500 kmq. ■


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SIVE-ANVU Dalle Associazioni

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Roma Cavalli 2012 In primo piano il benessere del cavallo sportivo

di CLAUDIO SEBASTIANI Presidente ANVU, Associazione Nazionale Veterinari UNIRE i è svolta nell’ambito della manifestazione Roma Cavalli 2012, la Tavola Rotonda dedicata a “Il benessere del cavallo sportivo nelle manifestazioni agonistiche: stato dell’arte e prospettive future” organizzata dall’ANVU, Associazione Nazionale Veterinari Unire. L’ANVU ha inteso così presentare quanto viene quotidianamente effettuato in termini di tutela del benessere dei cavalli sportivi nell’ambito delle manifestazioni dell’Unire/Assi nel campo prettamente agonistico delle corse in ippodromo e delle manifestazioni del cavallo da sella, e nel contempo fare una carrellata su come questa problematica viene affrontata in altri ambiti di utilizzo del cavallo sportivo. La tavola rotonda, che ha avuto nel ruolo di competente ed appassionata moderatrice la Dott.ssa Maria Lucia Galli, ha visto inizialmente il saluto istituzionale dell’Onorevole Paola Frassinetti, Vicepresidente della Commissione Cultura e Sport della Camera dei Deputati, che nel suo intervento ha ribadito l’importanza di porre al centro di tutte le attività tecnico-sportive il benessere del cavallo inteso come compagno di sport e non come strumento. La deputata del PDL ha colto l’occasione per annunciare la presentazione di una mozione alla Camera dei Deputati connessa all’attività ippica del nostro Paese e al ruolo sociale del cavallo quale elemento che coniuga sport, salute, cultura del territorio e agricoltura. L’intervento di apertura è stato quello del Dott. Claudio Sebastiani, Presidente dell’ANVU, che ha parlato dei controlli veterinari effettuati in ippodromo e durante le manifestazioni del cavallo da sella, con una breve carrellata dei dati 2011, relativi alle corse di galoppo e trotto, in riferimento ai campioni antidoping prelevati, sia prima che dopo le corse, ai ritiri di cavalli ed agli incidenti in pista. L’esperienza quasi ventennale, che nell’ultimo decennio ha visto nettamente migliorare aspetti normativi e regolamentari, anche in considerazione del fatto che sono in forte aumento manifestazioni dello stesso Ente relative al cavallo da sella italiano, fa sì che si possano evidenziare diversi aspetti, inerenti la protezione dei cavalli, la disciplina del loro utilizzo e la salvaguardia del loro benessere, che possono essere ulteriormente migliorati sia attraverso l’adozione di più attuali procedure e migliore organizzazione del lavoro e delle risorse impiegate, che grazie all’ausilio di moderne tecniche scientifiche di indagine e di diagnosi. A seguire la Dott.ssa Eleonora di Giuseppe, della Commissione Etica di Roma Cavalli, ha

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parlato della normativa esistente riguardo il benessere degli equidi e delle problematiche connesse. La Dott.ssa Sveva Davanzo, Veterinario dell’Ufficio Veterinaria e Benessere Animale ASSI è intervenuta sul benessere del cavallo in ippodromo. Il Dott. Guido Castellano, veterinario membro della commissione scientifica ASSI/UNIRE e FISE, e della commissione veterinaria del protocollo del Palio di Siena, ha riferito dell’esperienza nell’ambito della Commissione Scientifica UNIRE e FISE rispetto ai regolamenti antidoping ed alla prevenzione e tutela del cavallo sulla base dell’aspetto morfologico/sanitario nell’ambito delle manifestazioni popolari. Il Dott. Francesco Porciello, Prof. Ordinario del Dipartimento di patologia diagnostica e clinica veterinaria dell'Università di Perugia, ha illustrato il progetto “Cuore d’atleta”, dove la valutazione strumentale delle capacità cardiocircolatorie diventa una parte fondamentale nella correlazione tra sanità e performance nel cavallo da corsa. Il Dott. Giorgio Ricardi, presidente SIVE, ha portato i saluti della sua associazione, soffermandosi sulle problematiche relative all’utilizzo del cavallo sportivo nell’ambito di una programmazione e di un calendario delle attività che spesso risultano troppo forzate nei tempi. Infine Gianluca Bietolini, allenatore di cavalli purosangue, ha illustrato la sua esperienza in campo, rimarcando la assoluta necessità di regole certe e di marcata condanna per chi non rispetta il cavallo atleta. Una tavola rotonda quindi che ha ancora una volta rimarcato che in tutte queste attività, che coinvolgono a vario titolo il cavallo sportivo e non solo, deve esserci una maggiore presenza e diffusione di una vera cultura del cavallo. Il rispetto e la tutela di questo animale, che rappresenta il vero protagonista di tutto questo movimento, vanno garantite sia da leggi e regolamenti, che devono essere comunque sicuramente aggiornati ed anche in parte rivisti, che da corrette procedure e organizzazione del lavoro in campo da parte di tutti quelli che giornalmente, tra veterinari, proprietari ed allenatori, ne sono coinvolti. ■

l Dott. Giorgio Ricardi, Presidente SIVE, ha precisato: "Il cavallo deve essere di gran lunga l'attore principale e testimonial di qualunque attività ippica ed equestre. La classe veterinaria, in linea con il codice deontologico FNOVI, deve essere prima responsabile della tutela e della promozione del benessere del cavallo in tutte le fasi, dalla preparazione alla gestione delle problematiche medico sportive, all'evento agonistico in sé e relativi controlli post evento. Il veterinario deve tutelare la salute e l'eccessivo sfruttamento del cavallo agonista e combattere il doping volto ad ottenere prestazioni artificiose."

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Novità e innovazioni nell’approccio nutrizionale alle reazioni avverse al cibo

o storico Palazzo Cittanova di Cremona ha ospitato lo scorso 17 marzo il primo SCIENTIFIC MEETING NAZIONALE organizzato da ROYAL CANIN col patrocinio di SIDEV e di SCIVAC. Una giornata dedicata alle innovazioni nella gestione nutrizionale e nella clinica dermatologica delle Reazioni Avverse al Cibo (AFR) nel cane. Alla giornata hanno partecipato 200 medici veterinari dermatologi provenienti da tutta Italia. Le relazioni a cura della Dottoressa Ana Margherida de Oliveira (Universidade Lusòfona de Lisboa) hanno focalizzato l’attenzione dei colleghi presenti dapprima sulla diffusione e percezione del problema clinico, grazie ai risultati di un’indagine condotta sul sito web dalla collega proprio per l’occasione.

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Inoltre, i dati ricevuti in merito al tipo di dieta di eliminazione a conforto del processo diagnostico mostrano un largo uso delle proteine idrolizzate.

Pur tuttavia, i medici veterinari hanno palesemente espresso le difficoltà che incontrano nel processo di conferma della diagnosi di AFR nel cane indicando percentuali di successo piuttosto contenute. In seguito la Dottoressa Oliveira ha descritto con perizia gli aspetti clinici che spesso accompagnano le AFR e purtroppo complicano il lavoro del medico veterinario.

I dati offerti dai colleghi che hanno liberamente aderito all’iniziativa mostrano una discreta frequenza delle AFR riscontrate nella loro pratica clinica, con un sensibile incremento rispetto al passato.

Un’altra complicazione di importanza non secondaria è la compliance del proprietario del cane con sospetta AFR. La collega ha dedicato un’ampia e dettagliata relazione alla gestione e all’interazione con il proprietario. Ha suggerito più volte la necessità di comunicare bene con il proprietario facendo partecipare al processo terapeutico tutto il nucleo familiare in cui vive l’animale. In tal modo si possono minimizzare i rischi di insuccesso legati a malintesi con il medico veterinario, incomprensioni tra i membri della famiglia e conseguente abbandono della terapia o adozione di metodi “fai da te”. Il Dottor Gregory Casseleux (Direttore Comunicazione Scientifica Europa di Royal Canin) ha invece presentato due relazioni focalizzate su una nuova tecnologia, che, applicata alla nutrizione clinica, permette di alleviare sofferenze al paziente, accorciare i tempi di diagnosi e quindi facilitare il lavoro del medico veterinario. Oramai assodato che sottoporre il cane a una dieta di eliminazione in caso di AFR offra un’affidabilità soddisfacente sia sul piano diagnostico sia sul piano nutrizionale, le percentuali di successo sono in funzione del tipo di dieta impiegata e del tempo di somministrazione.

Pubbliredazionale a cura di Royal Canin

Infatti, il consumatore proprietario del paziente sarà sicuramente propenso a modificare il regime nutrizionale del cane, ma sarà altrettanto molto incoraggiato a proseguire se coglie dei risultati tangibili nel più breve tempo possibile. Adottando un regime esclusivo a base di idrolisati proteici di soia e riso che Royal Canin propone con l’alimento VETERINARY DIET HYPOALLERGENIC, i segni di sofferenza gastroenterica possono regredire molto rapidamente, mentre il prurito cronico o le otiti necessitano di un tempo maggiore, anche 10 - 12 settimane. Pur tuttavia è necessario considerare anche la taglia ed il BCS (Body Condition Score) del cane, quindi Royal Canin come prima novità introduce sul mercato la versione HYPOALLERGENIC SMALL DOGS adatta a cani di piccola taglia con peso corporeo inferiore a 10kg, associata alla versione umida di HYPOALLERGENIC, e la versione HYPOALLERGENIC CANINE MODERATE CALORIE, per cani con tendenza al sovrappeso. Il collega francese, Gregory Casseleux, si è riservato l’ultima relazione per introdurre la vera novità della giornata in termini di nutrizione clinica e che prende il nome di VETERINARY DIET ANALLERGENIC CANINE. Fiore all’occhiello della R&D di Royal Canin il nuovo alimento dietetico completo per cani, frutto di 10 anni di ricerca, si pone come la soluzione nutrizionale innovativa dedicata alle problematiche delle reazioni avverse al cibo. Infatti Royal Canin, dopo aver valutato oltre 100 fonti proteiche, introduce nel pet food una tecnologia già applicata in nutrizione clinica pediatrica umana per sopperire alle allergie dei neonati ai derivati del latte e che prevede l’impiego di proteine idrolizzate da piume di pollame. Una novità assoluta quindi che offre al medico veterinario uno strumento molto valido sia in termini diagnostici per la dieta di eliminazione, sia in termini di supporto nutrizionale a lungo termine del paziente allergico anche nei casi più difficili da trattare. Il ridottissimo peso molecolare, inferiore a 1Kda per il 95% delle proteine che costituiscono ANALLERGENIC, associato ad una innovativa fonte di amido conferiscono all’alimento dietetico sicurezza nella riduzione del potere allergenico e massima appetibilità per il cane. A tutto ciò Royal Canin aggiunge la sua quarantennale esperienza che si concretizza nella massima sicurezza applicando controlli minuziosi sui fornitori e materie prime, un impianto di produzione dedicato, avanzate analisi sistematiche sul prodotto finito per garantire l’assenza di contaminazioni crociate con altre fonti proteiche. In definitiva una nuova frontiera della nutrizione clinica che grazie alla fattiva collaborazione di SCIVAC e SIDEV è stata presentata ai medici veterinari italiani e celebrata con la serata di gala presso il maestoso Palazzo Cattaneo nella splendida cornice del centro storico di Cremona.


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Audit 2011 Europa

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Trasporto animale nel rapporto dell’FVO sull’Italia Criticità sull’idoneità al trasporto e sulle gabbie delle ovaiole ono stati pubblicati il rapporto 2011 dell'FVO (Food Veterinary Office) sull'Italia e la risposta del Ministero della Salute. La visita ispettiva è stata condotta dal 9 al 18 ottobre 2011 ed aveva per oggetto i controlli nazionali sul benessere negli allevamenti e al trasporto ed in particolare le misure adottate in risposta alle raccomandazioni fatte nel 2010 dagli ispettori europei. Nell'ultimo rapporto, pubblicato il 19 Aprile scorso, risulta che le raccomandazioni sono state soddisfatte per metà dall'Italia, grazie alle iniziative poste in essere dal Ministero della Salute che, però, non è stato adeguatamente seguito a livello regionale. Resta la criticità- sia per l'Autorità centrale che per le Regioni - di non avere efficace-

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OVAIOLE: CON LE NUOVE GABBIE SALE L’IMPORT NON A NORMA la Commissione Europea ad ammettere la concreta possibilità di un aumento dell'import di uova e ovo prodotti da Paesi extra-Ue. In prima fila: Usa, Messico e Turchia. Si crea così il paradosso - è l'analisi di Agrisole - di immettere sul mercato prodotti provenienti da allevamenti non a norma, secondo i nuovi standard europei di benessere animale. "In Europa - dichiara ad Agrisole Gabriella Fantolino di Confagricoltura - basta uno sbilanciamento della produzione rispetto alla domanda per dare origine a tensioni sui prezzi". I primi tre mesi del 2012 si chiudono con cali produttivi di circa il 3% e aumenti delle quotazioni di mercato. I dati elaborati su fonti della Commissione Europea indicano cali produttivi in tutta l'Unione, progressivi in Italia: dal 2009 ad oggi. A concorrere al calo è anche la direttiva sull'adeguamento delle condizioni di allevamento delle galline ovaiole. In Italia, secondo dati di Confagricoltura, su circa 750 strutture produttive solo 435 hanno presentato domanda di adeguamento con gabbie modificate come previsto dal DM del 3 agosto 2011 delle Politiche Agricole, con notevoli contraccolpi nella consistenza degli allevamenti complessi in attività. Per questo Confagricoltura invita Mipaaf e Ministero della Salute ad avvalersi al più presto della regola di reciprocità: si importa solo sulla base del rispetto dei medesimi standard produttivi. Le stesse norme UE vanno pretese anche sui prodotti importati. La stessa attenzione va posta oltre che sulle uova, sugli ovo prodotti che vengono utilizzati per la preparazione di elaborati alimentari industriali e artigianali. La produzione nazionale ed europea è in diminuzione, la contrazione dell'offerta sta spingendo in alto i prezzi. Nel 2011 il calo ha inciso più dell'influenza aviaria. "La riduzione della produzione è la conseguenza delle difficoltà che hanno incontrato gli allevamenti nel processo di adeguamento alla normativa comunitaria riguardante la dimensione delle gabbie". (bollettino Agreste)

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mente indirizzato azioni sanzionatorie nei riguardi di professionisti privati che emettono certificati falsi o fuorvianti sull'idoneità al trasporto delle vacche non deambulanti. Il Ministero della Salute al riguardo ha riferito agli ispettori che nel mese di giugno del 2011 ha affrontato la questione con la FNOVI per verificare sia gli strumenti legislativi attualmente

disponibili per procedere nei confronti dei medici veterinari che emettono certificati falsi o non veritieri, sia una procedura alla quale il veterinario ufficiale debba attenersi in caso di falsa certificazione resa da veterinario pubblico o privato. Un'altra criticità perdurante riguarda l'adeguamento delle gabbie delle galline ovaiole. Il

rapporto dell'FVO dichiara che appare ancora incerta la strategia che il Ministero della Salute intende applicare dal 1 gennaio 2012 nei confronti degli allevatori che non si sono adeguati alle norme comunitarie e conclude con una serie di raccomandazioni. ■


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Sanzioni economiche per gli operatori sanitari? Risponde la Commissione ECM ono previste sanzioni economiche per gli operatori che non riescono a conseguire i 150 crediti nel triennio? La domanda, pubblicamente rivolta da un tecnico di laboratorio, ha ricevuto una risposta altrettanto pubblica e ufficiale dalla Commissio-

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ne nazionale ECM. Da poco tempo, un nuovo portale dedicato all’educazione continua, ospita uno spazio aperto alle domande degli operatori sanitari. Maria Linetti, Segretario della Commissione ECM risponde: "In base a quanto previsto nel D.P.R. n.138 del 13 agosto 2011 art. 3 la CNFC ha avviato un Gruppo di Lavoro per lo studio degli incentivi e delle even-

tuali sanzioni. È stato affidato agli ordini/collegi associazioni professionali il compito di stabilire le sanzioni da applicare agli operatori delle professioni sanitarie che non ottemperano all’obbligo dell’acquisizione dei crediti ECM necessari per soddisfare l’obbligo formativo". Per il 2012 non sono dunque previste sanzioni economiche. La stessa riforma degli Ordini che

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si dovrà perfezionare entro il 13 agosto, elenca fra i principi di riordino (articolo 3, DL 138/2011) l’aggiornamento professionale permanente, affidando agli stessi Ordini il compito di recepire il seguente principio "la previsione dell’obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente in materia di educazione continua in medicina (ECM). La violazione dell’obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale che dovrà integrare tale previsione". Il Presidente della Fnovi, Gaetano Penocchio, anche in veste di Commissario ECM, interviene sul tema delle sanzioni a carico dei medici veterinari. "È bene sgombrare il campo da equivoci: oggi il Medico Veterinario, pubblico e privato, è già obbligato dal Codice Deontologico ad aggiornarsi e a dimostrare un percorso coerente con la propria attività professionale. Le sanzioni disciplinari sono già previste dal nostro ordinamento professionale e la riforma degli Ordini non fa che convalidare la potestà deontologica degli Ordini". La Commissione ECM sta valutando meccanismi premianti e meccanismi sanzionatori per gli operatori sanitari, pubblici e privati "e lo farà insieme agli Ordini e nell’alveo della riforma degli Ordini", dichiara Penocchio che chiarisce: "I crediti per i crediti - conclude - non rappresentano un criterio credibile di verifica dell’aggiornamento. La FNOVI non guarda ai numeri, ma chiede agli iscritti di essere aggiornati su quello che fanno. L’educazione continua è una cosa seria". ■

STATO-REGIONI: APPROVATO IN VIA DEFINITIVA IL REGOLAMENTO ECM a Conferenza Stato-Regioni ha approvato i criteri guida per i manuali di accreditamento dei provider. L'Accordo, approdato alla Conferenza il 19 aprile, fissa le nuove regole che dovranno rendere più omogenea l'offerta formativa da Nord a Sud per gli operatori sanitari che nel triennio 2011-2013 sono chiamati a maturare 150 crediti formativi. Le linee guida per l'adozione dei manuali di accreditamento dei provider vincolano comunque all'ottenimento dell'approvazione da parte della Commissione Nazionale ECM, che rimane al timone delle operazioni. Ampliato il ventaglio delle materie su cui potranno fare formazione gli Ordini, fissate le regole per l'attività di vigilanza sulla formazione degli operatori sanitari. Un Comitato di garanzia vigilerà invece sui provider privati che si avvalgono di sponsor: solo chi supera la verifica sarà incluso nell'albo nazionale dei provider curato dalla Commissione ECM. Ci vorrà un anno per mandare a regime il nuovo sistema. Quanto ai liberi professionisti, si conferma la possibilità di acquisire crediti formativi attraverso modalità flessibili per crediti/anno. Nel Manuale di accreditamento dei provider è regolata la valorizzazione dei crediti formativi acquisiti con autoformazione, anche attraverso il riconoscimento di attività tutoriali gestite dagli Ordini. Gli Ordini possono presentare un'offerta formativa su tematiche di particolare rilevanza professionale oltre che etica e deontologica. Tale offerta non potrà tuttavia essere oggetto di sponsorizzazione commerciale, deve consentire la partecipazione gratuita o a costi minimi necessari alla copertura delle spese.

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Dalle Aziende

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SkinALIA2012 A Verona il primo simposio sulle ALIAMIDI in dermatologia veterinaria A seguire due dermatologici umani, Sonja Ständer, Direttore del Centro Interdisciplinare per la Diagnosi e la Terapia del Prurito Cronico (Ospedale Universitario di Münster, Germania), ha illustrato le vie patogenetiche del prurito e le ha tradotte nel razionale alla base dell’uso di PEA in dermatologia umana e Nella Pulvirenti (Clinica Dermatologica dell’Università di Catania), ha invece illustrato i risultati di uno studio condotto su bambini affetti da dermatite atopica.

di FRANCESCA ABRAMO e aliamidi sono composti endogeni prodotti dall’organismo al bisogno, per proteggere il tessuto dal danno, sia esso infiammatorio, allergico o degenerativo. La loro attività farmacologica è interconnessa con quella di altri sistemi endogeni di protezione, di recente scoperta, come quello degli endocannabinoidi e degli endovanilloidi. Alle aliamidi, e in particolare al loro capostipite palmitoiletanolamide (PEA1), è stata dedicata una due-giorni, organizzata da Innovet, allo scopo di fare il punto della situazione sulle conoscenze acquisite nel settore delle aliamidi, specificatamente in ambito dermatologico. L’apertura dei lavori è stata affidata a Chiara Noli che ha evidenziato l’attuale necessità, da parte di alcuni settori della dermatologia veterinaria, di disporre di nuove terapie efficaci, naturali e sicure. La “main lecture” era a cura di un ricercatore molto noto nel settore delle aliamidi, Vincenzo Di Marzo, dell’Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR di Pozzuoli, che ha presentato le evidenze più recenti sul significato protettivo e “pro-omeostatico” di endocannabinoidi “diretti” e “indiretti”. Sul significato protettivo di una delle aliamidi, la PEA, si è soffermata Federica della Valle del CeDIS di Innovet. Nella sua relazione, ha ripercorso le tappe principali della scoperta del meccanismo ALIA (Autacoid Local Injury Antagonism) e ha illustrato la rete di ricerca che, negli anni, Innovet è andata tessendo intorno a questo progetto. Nell’ambito di SkinAlia ho avuto l’opportunità di riferire alcuni dati interessanti sulla differente espressione dei recettori cannabici nella cute del cane sano e affetto da dermatite atopica, nonché del coinvolgimento dei mastociti nei disordini da iper-sensibilità cutanea. Su quest’ultimo aspetto si è focalizzata la relazione di Lluis Ferrer, noto dermatologo dell’Università Autonoma di Barcellona, che ha inquadrato il ruolo svolto da questa cellula nel determinare i segni clinici dell’infiammazione e del prurito di natura allergica. Teresa Iuvone, professore di Farmacologia presso l’Università Federico II di Napoli, ha illustrato una grande varietà di risultati ottenuti con la PEA ed i suoi analoghi, in due principali modelli sperimentali: l’infiammazione cronica da granuloma e l’infiammazione allergica da DNFB. La singola somministrazione orale di PEA, così come l’applicazione topica settimanale di Adelmidrol, sono in grado di limitare sensibilmente la risposta allergica in cani ipersensibili come ha dimostrato Anna Puigdemont dell’Università Autonoma di Barcellona.

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Chiara Noli ha poi presentato dei promettenti risultati ottenuti con l’uso orale di PEA nei gatti affetti da placca e granuloma eosinofilico. Fabrizio Fabbrini ha illustarto l’esito di uno studio sul campo, condotto nel cane in collaborazione con Federico Leone, allo scopo di analizzare l’effetto antiprurito di una preparazione topica a base di Adelmidrol. Infine, Stephen Waisglass, diplomato al college americano di dermatologia, ha riportato i risultati di uno studio clinico in doppio cie-

co, controllato versus placebo, condotto con la PEA su cani con diagnosi di dermatite atopica. Chi fosse interessato a prendere visione degli atti congressuali, può farne richiesta inviando una mail a cedis@innovet.it. 1

Palmitoylethanolamide: biochemistry, pharmacology and therapeutic use of a pleiotropic anti-inflammatory lipid mediator. Hotel “Gli Dei”, Pozzuoli (Naples), February 9-10, 2012. ■


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22 Calendario attività Dal 27 maggio al 12 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

27 MAG 8 - 10 GIU 14 - 16 GIU 18 - 19 GIU 20 - 22 GIU 22 - 24 GIU 24 GIU 24 GIU 26 - 29 GIU 29 GIU - 1 LUG 4 - 6 LUG 13 - 15 LUG

INCONTRO SOVI CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC CORSO SIVE IN COLLABORAZIONE CON AO VET CORSO SCIVAC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO REGIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CORSO SCIVAC CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

14 - 15 SET

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIOVET

14 SET

CORSO AIVEMP

16 SET

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

18 - 21 SET 21 - 23 SET 22 - 23 SET 23 SET 25 - 26 SET 30 SET 5 - 7 OTT 6 - 7 OTT 7 OTT 7 OTT

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CONGRESSO NAZIONALE SIDEV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC INCONTRO SCVI

INCONTRO SICARV CORSO SIVAR INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE CORSO REGIONALE SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA

ARGOMENTI DI CHIRURGIA NEL CONIGLIO E NEI RODITORI - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA

LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO –Napoli- ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Hotel Klass, Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE - Hotel Franz - Gradisca D’Isonzo (GO) - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it METODOLOGIA DELLA RICERCA CLINICA: QUESITI, DISEGNI E RISULTATI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

7 OTT

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

7 OTT 11 - 12 OTT

AGGIORNAMENTO SULLE OCULOPATIE GENETICHE DEI CANI DI RAZZA IN ITALIA - Trieste - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 73° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SICVAC - Nuovo Palacongressi, Rimini - Via della Fiera, 23 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AO BASIC COURSE - PRINCIPLES IN EQUINE FRACTURE MANAGEMENT - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA REFERTAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 10,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 23,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SARDEGNA - CORSO REGIONALE DI MEDICINA INTERNA - Sassari, Hotel Marini - Via Nenni 2 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO – Garden INN (Matera) - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DALLA DIAGNOSI VISIVA SEMPLICE A QUELLA IMPOSSIBILE IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Hotel Mille Luci (Aosta) - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - LE PATOLOGIE DEL MIDOLLO SPINALE E DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. per 34,8 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO, DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E DI ALTRE PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE DEL CANE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Elena Bonetti - Segr. FSA - Tel. +39 0372 403511 - E-mail: info@fondazionesaluteanimale.it ZOOANTROPOLOGIA URBANA: GESTIONE DEL CANILE E GATTILE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 21,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 74° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - INCIDENTI ED EMERGENZE IN ANESTESIA: QUANDO PREVENIRE NON BASTA - Hilton, Giardini Naxos (ME) - Viale Jannuzzo 47 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 75° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA - Bologna - ECM: Accreditamento ECM non previsto Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: paola.orioli@evsrl.it C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! - Hotel Hilton Garden Inn/ Officine Cantelmo Lecce - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it 3° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - CARDIOLOGIA 1: ANATOMIA NORMALE E PATOLOGICA, FISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA, CLINICA E DIAGNOSTICA STRUMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. per 29,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 1° CONGRESSO NAZIONALE SIDEV - ATTUALITÀ IN DERMATOLOGIA - Montesilvano (PE) - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA. E ORA COME CHIUDO QUESTO DIFETTO CHIRURGICO? - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it I BIOMARKER IN CARDIOLOGIA VETERINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE VERIFICHE ISPETTIVE UFFICIALI SECONDO IL PACCHETTO IGIENE E LA NORMATIVA VIGENTE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it PROFESSIONE: ONCOLOGO - Bolzano- ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PUGLIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA - Trani - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Crowne Plaza Hotel, Padova - Via PO 197 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 2 maggio 2012

SOLUZIONI

2) “Gli animali hanno una mente ed il comportamento è frutto di processi elaborativi”: quale modello tra quelli elencati è riconducile a questa affermazione?

a b c

a b c d e

Mentalistico Antropomorfo e mentalistico Nessuna delle risposte precedenti

QUIZ 1

Tutti malati dopo l’anno di vita

Antropomorfo Risposta corretta: b) Seminario SIMEF: “Simposio sulle principali malattie genetiche del gatto” Cremona, Novembre 2008

50% eterozigoti

Macchinomorfo

QUIZ 2

50% sani

Risposta corretta: c) Incontro SISCA: “Educare un cucciolo che pensa: approccio teorico e pratico” Cremona, Ottobre 2008

1) Se un gatto Maine Coon N/P per la mutazione Meurs HCM viene accoppiato con una gatta N/P la percentuale dei cuccioli sarà costituita da:


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