Professione Veterinaria 17-2010:ok
12-05-2010
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
17 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 17 dal 10 al 16 maggio 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
UNA PROPOSTA PER IL VETERINARIO AZIENDALE
PARI DIGNITÀ PER IL FARMACO OMEOPATICO
ALITOSI SINTOMO O MALATTIA?
PET PASSPORT FINO A 5 ANIMALI
PIANO DI CONTROLLO DELLA SALMONELLA
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BREVI
ONE-ONE-ONE
CCNL Firma definitiva all’Aran per il CCNL della dirigenza medica e veterinaria sulle code contrattuali e sul II biennio economico contratto nazionale 2008-2009. Dopo 28 mesi di attesa, arriva un aumento medio mensile di 180 euro circa. Gli arretrati oscillano, a seconda dell'incarico, da circa 2.149 euro lordi per il dirigente con meno di cinque anni di anzianità ai 3.808 euro lordi del direttore di struttura complessa.
ESCLUSIVA L'esclusiva non deve far parte del monte salari. La Corte dei Conti ha certificato positivamente il contratto della dirigenza medica e veterinaria, ma non l'esclusiva rivalutata (26 euro mensili lordi a testa). Secondo i magistrati contabili, l’indennità di esclusiva non può essere inserita nelle «componenti stipendiali della retribuzione».
SSN "Sarà sempre più difficile garantire periodici e rilevanti incrementi della disponibilità finanziaria per il Servizio sanitario nazionale". Così Tullio Lazzaro, presidente della Corte dei Conti, nel corso della sua audizione parlamentare. Le risorse, ha dichiarato, vanno recuperate "da una gestione più efficiente".
FISCO L'Agenzia delle Entrate ha reso nota la programmazione dei controlli fiscali previsti nel 2010. Nel mirino non solo i grandi contribuenti."Una adeguata quota di controlli, superiore in ogni caso a quella del 2009", riguarderà anche i professionisti.
RABBIA Positive tre volpi nel territorio altoatesino. Divieto assoluto di condurre cani nei boschi, anche al guinzaglio. I possessori dei cani sono tenuti a restare con gli animali solo nel centro abitato. Si valuta se estendere la vaccinazione degli animali da reddito. Urgente anche vaccinare i gatti e tenerli sotto stretto controllo.
FRIULI Sul Disegno di legge regionale per il riordino del settore veterinario, l'Ordine dei Veterinari di Udine ha chiesto un coinvolgimento per discutere i punti più controversi, fra cui le guardie giurate zoofile e le ronde animaliste. Respinta l'ipotesi che le vaccinazioni e la provenienza dei cani vengano autocertificate dai commercianti.
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XII CONGRESSO
Una SIVAR da record La Società italiana dei Veterinari per Animali da Reddito ha riunito più di 600 Colleghi. Eletto il CD 2011-2013 A PAGINA 3
TARIFFE MINIME Ci mancava veramente poco. Dopo molti anni stavamo, finalmente, arrivando al riconoscimento del nostro tariffario minimo con decreto ministeriale quando è arrivato Bersani che con una sola lenzuolata ha spazzato via tutto il nostro lavoro di anni. Ci siamo opposti a questa logica, abbiamo resistito a questo colpo di mano incontrando anche più volte il Ministro spiegandogli come non fosse corretta questa sua decisione, come fosse sbagliata una deregulation in nome della libera concorrenza nel settore sanitario, ma nulla è servito a fargli cambiare idea. Per lui il mondo professionale era troppo autoreferenziale e con i tariffari minimi resisteva soltanto ad una aperta concorrenza mantenendo tariffe elevate contro gli interessi dei consumatori. Allora gli avevamo anche dimostrato che le nostre tariffe minime, essendo soltanto la sommatoria dei costi che si devono sostenere per una prestazione veterinaria che rispetti le BPV (Buone Pratiche Veterinarie), erano a garanzia della qualità e nel pieno rispetto della salute e del benessere animale. Certamente una tariffa minima da sola non può garantire in assoluto la qualità della prestazione, ma di certo sotto quella tariffa abbiamo grosse probabilità che l’intervento veterinario non abbia rispettato le norme BPV. Non possiamo garantire che tutti i colleghi siano bravi ed onesti, ma possiamo essere certi che sotto determinati livelli di prezzo “bravi” non lo possono essere, anche se fossero disponibili a prestare la loro opera gratuitamente. La concorrenza libera sui prezzi sta abbassando il livello qualitativo del nostro settore, non vi è dubbio, e per questo abbiamo richiesto ai Ministri che si occupano della riforma delle professioni (Alfano, Fazio, Sacconi) di ridarci il nostro tariffario minimo.
Alla vigilia della vittoria dei Conservatori, il National Office of Animal Health (NOAH) l'associazione delle industrie del farmaco veterinario del Regno Unito ha diffuso un manifesto “europeista”. Insolita presa di posizione per un Paese che non è entrato nell’eurozone e non si distingue per sentimenti comunitari. Ma quando si parla di mercato è tutta un’altra storia. Il NOAH, anche attraverso le associate europee ad IFAH (The International Federation for Animal Health), ha iniziato a lavorare all'imminente revisione da parte della Commissione Europea della Direttiva sul farmaco veterinario. L'industria britannica intravede la possibilità di creare un solo mercato europeo dei medicinali veterinari, rimuovendo le barriere autorizzative che poggiano sul cosiddetto "1-1-1 concept". Un’idea da seguire con molta attenzione anche nel corso della consultazione sul farmaco veterinario lanciata dalla DGSanco, la Direzione europea che si occupa di sanità e benessere animale e (novità di questo mandato comunitario) anche del farmaco veterinario. "L'idea - si legge nel manifesto del NOAH - è di introdurre un proces-
so autorizzativo, valido in tutta Europa, basato su 1 dossier/1 assessment/1 sola decisione per l'autorizzazione all'immissione in commercio". Questo consentirebbe di superare gli ostacoli del sistema attuale e "completerebbe l'evoluzione verso la realizzazione di un unico mercato europeo, aumentando la competitività e l'efficienza, in linea con l'Agenda di Lisbona". Ne deriverebbero vantaggi anche per il benessere animale, è scritto nel manifesto, perché il mercato sarebbe più incoraggiato a sviluppare nuovi medicinali veterinari e ad assicurare che nuovi prodotti siano rapidamente disponibili. Riflessioni che stanno alla base della consultazione avviata dalla Commissione Europea tramite la DG Sanco, che non a caso si intitola "Regole migliori per i farmaci veterinari: come attuare un impianto normativo più semplice, salvaguardando la sanità pubblica e animale, aumentando la competitività delle industrie". L’Industria lamenta una sovrabbondanza di regole che frenano l'innovazione e la Commissione non può non affrontare la questione del farmaco veterinario senza considerare il buon funzionamento del mercato interno dei prodotti farmaceutici. ■
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