Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 17

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Professione Veterinaria 17-2011 ok:ok

18-05-2011

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

17 2011

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 17 dal 9 al 15 maggio 2011

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

CHIARIMENTI SULL’USO IN DEROGA

AUDIZIONE DI ANMVI FRIULI IN REGIONE

DIMENTICATA LA LEZIONE DEL SISMA

DANNI SOLARI NEL CANE E NEL GATTO

I VANTAGGI DELLA SCELTA NON DPA

A PAGINA 8

A PAGINA 16

A PAGINA 17

A PAGINA 19

A PAGINA 20

PROFESSIONISTI: A QUALI CONDIZIONI?

BREVI APPRENDISTATO Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo schema di Decreto Legislativo che disciplina l'apprendistato come contratto di lavoro, finalizzato all'occupazione e alla formazione dei giovani. Il provvedimento prevede il contratto di apprendistato anche per l'accesso alle professioni ordinistiche.

DDL EQUIDI Dopo il dibattito sull'uso del frustino nelle manifestazioni equestri, il disegno di legge sul benessere degli equidi arriverà presto in Consiglio dei ministri. Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio: "È una questione che il nostro ufficio legale sta perfezionando ed è mia intenzione portare questo Ddl nella prima riunione utile del Consiglio dei ministri".

AIE L'Italian Horse Protection ha proposto il proprio centro come Osservatorio nazionale per lo studio degli equidi positivi all'anemia infettiva equina. Previsto un incontro per valutare la fattibilità della proposta al quale è stata invitata la SIVE. Il Ministero della Salute ha chiesto il coinvolgimento del Centro di Referenza AIE.

ENPAV Il 31 maggio sarà il termine ultimo per il pagamento della prima rata dei contributi minimi. Per la maggioranza degli iscritti l'importo da pagare sarà di 1.032 euro, la metà della contribuzione prevista per l'anno 2011. Mav disponibili nell'area iscritti del sito Enpav.

EFSA Il Gruppo di esperti scientifici sulla salute e il benessere degli animali dell'EFSA (AHAW) ha lanciato una consultazione pubblica online sulla valutazione dei rischi per il benessere degli animali. Le osservazioni sulle proposte del Gruppo vanno inviate entro il 17 Giugno 2011.

IZS La Conferenza Stato Regioni ha pubblicato l'intesa sul riparto delle risorse per gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Il finanziamento complessivo, deliberato dal CIPE, è di 20 milioni di euro. Il Ministero della Salute ha definito con proprio decreto la ripartizione dei fondi fra gli Istituti, sulla base degli interventi da realizzare.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

www.anmvioggi.it

CONFERENZA STAMPA

Tutti i gatti vogliono l’Anagrafe Accoglienza entusiastica per l’Anagrafe Nazionale Felina. ANMVI e Frontline Combo Education Program: un successo dei medici veterinari A PAGINA 3

Merita di essere segnalata l’indagine dell’IRES (Istituto Economico Ricerche Sociali) “Professionisti: a quali condizioni?” integralmente pubblicata da @nmvi Oggi del 9 maggio. L’indagine fotografa i processi di cambiamento strutturale, professionale, tecnologico ed organizzativo che hanno segnato il lavoro autonomo in Italia e in Europa. E si pone fin dal titolo una domanda cruciale, trascurando però di riportare la risposta e tacendo del ruolo di Confprofessioni. A quali condizioni si debba essere professionisti nel Terzo Millennio, lo sta già dicendo Confprofessioni, in veste di parte sociale e di rappresentanza riconosciuta dal Ministero del Lavoro dei liberi professionisti. È infatti un dato acquisito per Confprofessioni quello che emerge dall’indagine: il lavoro autonomo, intellettuale, non è più lo stesso. Serve, con urgenza, ridefinire “la capacità di contrattare del singolo nei confronti dei propri committenti”, liberando risorse occupazionali oggi frenate dalla mancanza di strumenti legislativi e contrattuali adeguati. Non è più accettabile, ragionare per “indicatori di subordinazione”, quando i rapporti di lavoro tra liberi professionisti sono fondati sull’autonomia intellettuale. C’è bisogno di sostegni ed incentivi economici e so-

prattutto di norme innovative. Oggi si parla di area a “rischio di precarietà”, di lavoratori parasubordinati, di “liberi professionisti con scarse tutele”, che soffrono l’erosione della sicurezza sociale e della mancanza di strumenti legislativi, professionali o contrattuali aggiornati. Tutto esatto. Per questo dobbiamo dare forza a Confprofessioni che è l’unica espressione delle libere professioni in grado di proporre soluzioni a nostro favore, dall’accesso al credito, al sostegno ai giovani, fino alla creazione di un welfare adatto a tutti i professionisti autonomi, non scimmiottato dal vecchio diritto del lavoro (anch’esso ormai inadeguato a causa della profonda crisi che sta interessando i tradizionali modelli del lavoro). Diamo fiato a Confprofessioni e teniamo salda la presa sul nostro settore, riconoscendoci in una rappresentanza confederale da difendere. Gli appetiti sulle libere professioni sono molti, così come i tentativi di introdurre surrettizie divisioni e frammentazioni. Non possiamo permettere a forze estranee di entrare in un settore di cui dobbiamo mantenere saldamente il governo e la rappresentanza. Ben vengano gli interrogativi sui professionisti, purché le risposte siano lasciate ai professionisti. Carlo Scotti

EMIGRARE: UNA SOLUZIONE ALLA CRISI? SONO TANTI I PROFESSIONISTI ITALIANI CHE, DI FRONTE AD UNA CRISI ECONOMICA E CULTURALE che sembra non avere inversione di tendenza, hanno deciso negli ultimi anni di trasferirsi all’estero per cogliere opportunità che nel nostro paese sembrano ormai inesistenti. Pensare infatti di poter realizzare in Italia le proprie ambizioni professionali è sempre più difficile. I tagli finanziari e la revisione di tutto il sistema universitario rendono quasi impensabile una carriera nel campo della docenza o della ricerca. Lo stesso vale per il sistema pubblico che vede un continuo contrarsi del numero dei veterinari con una conseguente limitazione di nuove assunzioni. Se escludiamo gli spazi di lavoro all’interno del sistema aziendale per i farmaci ed i mangimi e della ricerca privata, tutti decisamente in calo, resta solo l’ampio e variegato settore della libera professione che accoglie tutti ma dando in cambio una forte, ed a volte disperata, concorrenza, redditi spesso al limite della sopravvivenza e scarse e rare soddisfazioni professionali. Sono sempre di più, quindi, i colleghi che decidono di trasferirsi all’estero o di restarci dopo un’esperienza formativa. In molte università straniere, soprattutto americane o inglesi, scorrendo i nomi dei docenti, si scoprono spesso colleghi italiani, a volte anche poco conosciuti da noi perché via da anni, molto considerati e rispettati. Lo stesso vale leggendo gli autori di articoli, di referenti specialisti di strutture importanti, di responsabili di progetti di ricerca. Tutti colleghi che hanno soddisfazioni, un discreto reddito, riconoscimento del loro impegno professionale e soprattutto la possibilità di lavorare a livelli qualitativi da noi purtroppo rari nonostante si parli tanto di BPV o di certificazioni di qualità. Tutti colleghi che non tornerebbero più in Italia, come dargli torto?

@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line


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Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 17 by E.V. Soc. Cons. a r.l. - Issuu