Professione Veterinaria 17-2012ok:ok
15-05-2012
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
17 2 012
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 17 dal 14 al 20 maggio 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
IMPORT ECCEZIONALE DI FARMACI
LASA LOOK ALIKE SOUND ALIKE
CAMBIO DI PARADIGMA IN VENETO
FILIERE SUINICOLE E SOSTENIBILITÀ
INAUGURATA LA “NUOVA” SIMIV
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BREVI
PROTOCOLLO ANMVI AIA FNOVI: MINSAL PRONTO ALLA RATIFICA
ECM La Conferenza Stato Regioni ha raggiunto l’Accordo sul nuovo sistema di formazione continua in medicina. Il documento contiene le Linee guida per i Manuali di accreditamento dei provider; disciplinato l’albo nazionale dei provider, crediti formativi triennio 2011/2012, il ruolo degli ordini e il sistema di verifiche e controlli.
RANDAGI Sono circa 700 mila i cani randagi in Italia, secondo le stime del MinSal. Ma 8 Regioni non li hanno forniti. Sono circa 22 mila le colonie feline 'censite', mentre i cani vaganti che hanno fatto il loro ingresso nei canili sono stati 102.365, con 69.464 gatti sterilizzati.
PREDNISOLONE
MICROCHIP La metà dei cani milanesi è senza chip. La stima è di Palazzo Marino, che conta, nelle famiglie di Milano, più cani che bambini. I milanesi fra 0 e 6 anni sono oggi poco meno di 84 mila. I cani stimati sono fra i 100 e i 120 mila; 85 mila quelli iscritti all'anagrafe canina della Asl.
TFA Il Ministero dell'Istruzione e dell'Università sta per abilitare oltre 20 mila docenti in tutta Italia, attraverso i cosiddetti tirocini formativi attivi (TFA), ma alle prove non sembrano ammessi i laureati in medicina veterinaria. La Fnovi si è rivolta al Ministro dell'Università Francesco Profumo chiedendo chiarimenti.
SUINI La Commissione Europea ha raccomandato la piena applicazione del divieto relativo ai sistemi di stabulazione individuale per le scrofe a partire dal 1° gennaio 2013. La direttiva 2008/120/CE impone che scrofe e scrofette siano allevate in gruppo per circa due mesi e mezzo del periodo di gravidanza in tutte le aziende che contano almeno dieci scrofe.
BREVETTI 59.300 marchi comunitari in 12 anni. Italia quinta per depositi. L’ambito medico e veterinario sono quelli in cui si è maggiormente espressa “la genialità dei nostri connazionali”, riconosciuta attraverso il brevetto Ue. Lo dice l’ultimo rapporto di Unioncamere: dal 1999 al 2010, medicina e veterinaria sono al primo posto fra le classi tecnologiche delle domande italiane di brevetto.
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
www.anmvioggi.it
Molecola endogena o residuo? Il Consiglio Superiore di Sanità non esclude il “fattore stress”. Soddisfazione in SIVAR: noi i primi a sollevare il dubbio. A PAGINA 3
“Una buona cooperazione tra pubblico e privato”. Questo il senso del Protocollo AIA ANMVI FNOVI sul veterinario di fiducia secondo la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute, che l’11 maggio ha aperto i lavori del 14 Congresso SIVAR. "Sburocratizzare e semplificare" aiuterà anche l'epidemio-sorveglianza, ha detto Gaetana Ferri, aggiungendo: "Il Ministero ci crede, abbiamo l'ambizione di poterlo fare". "Ci vuole una figura garante dell'allevamento" e i tempi sono maturati ora, perché lo chiede il "regolamento di polizia veterinaria europeo" (l'Animal Welfare Strategy), ma anche perché si sono chiariti i ruoli e i compiti. Nel ripercorrere la legislazione sul veterinario d'azienda, la dirigente ministeriale ha ricordato come già la Direttiva 97/12/CE introducesse questo veterinario, definendolo "riconosciuto". Tuttavia, questa direttiva è rimasta "inattuata", perché delineava un soggetto che non doveva avere rapporti economici con l'azienda zootecnica, e individuava una sorta di soggetto terzo fra il veterinario privato e quello pubblico, difficilmente concretizzabile. Oggi si parla di veterinario "di fiducia", una definizione "accattivante", ha detto Gaetana Ferri, con compiti di assistenza e di consulenza rispecchiabili nella legislazio-
ne comunitaria, che è infatti alla base del Protocollo siglato da AIA ANMVI e FNOVI: il Regolamento CE 852/2004, il Regolamento 853/2004 e la PAC Condizionalità. Un ruolo di assistenza e di consulenza, quello del veterinario d'azienda, che il Ministero della Salute guarda con interesse, per semplificare da un lato e implementare dall'altro: "Siamo interessati alle rendicontazioni automatizzate e allo snellimento dei flussi informativi, così come a cooptare i dati che vengono dal settore privato - ha detto Gaetana Ferri - dati che ci aiutano a conoscere la situazione in atto". Un esempio è - ha detto la dirigente ministeriale - l'Anagrafe Nazionale Felina che raccoglie dati volontari, utile anche al sistema delle anagrafi ufficiali. Si va verso uno "spostamento dei controlli in allevamento" che richiede una "buona cooperazione" tra veterinari ufficiali e veterinari privati, anche nelle aree marginali che hanno maggiori difficoltà a prepararsi al futuro. Le basi di questa collaborazione sono già state gettate in una raccomandazione OIE del 2006, "ancora molto attuale". Tutto questo "non avverrà domani mattina", perché "c'è un processo culturale da costruire", ma il Ministero della Salute ha "sostenuto entusiasticamente questo Protocollo" ed è "pronto alla ratifica ufficiale di questo sistema non appena sarà avviato".
TRE SU QUATTRO PER IL VALORE LEGALE LA CONSULTAZIONE ONLINE VOLUTA DAL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE FRANCESCO PROFUMO sì è conclusa il 24 aprile e sono state più di 20mila le risposte complete (oltre 30mila quelle pervenute) al quesito proposto sul tema del valore legale della laurea. Gli italiani ancora una volta si sono dimostrati conservatori e circa 15mila, tre su quattro, si sono espressi a favore del mantenimento del valore legale del titolo di studio. Molte associazioni e sindacati si erano espressi contro questo sondaggio preoccupati per l’abolizione del valore legale, ma alla fine il risultato li ha certamente rincuorati deludendo quanti, fra cui lo stesso Ministro, puntavano su un rinnovamento del sistema istruzione liberandosi da vecchie abitudini ormai superate. Questi dati, secondo Attilio Oliva Presidente di TreeLLLe, “mostrano lo scontro fra due culture. La certificazione, cara ai mediocri, e la voglia del confronto sul mercato, tipica di chi vale”. La nostra posizione è ancora diversa. Difendiamo da sempre un percorso formativo (Corso di Laurea, Esame di Stato magari dopo un periodo di praticantato) “certificato”, come riteniamo utili altre certificazioni (BPV e ISO), a garanzia del livello qualitativo delle prestazioni e quindi del cliente. Quello che riteniamo sbagliato è che la laurea abbia lo stesso valore legale indipendentemente dalla qualità del Corso di Laurea. Questo livellamento favorisce le università peggiori che possono continuare a sopravvivere, nonostante il loro livello scadente, solo come fabbriche di diplomi senza contenuti, ma comunque “pezzi di carta” con valore legale. Senza concorrenza non ci sarà mai una crescita generale del nostro sistema universitario.
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