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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 17 dal 14 al 20 maggio 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
IMPORT ECCEZIONALE DI FARMACI
LASA LOOK ALIKE SOUND ALIKE
CAMBIO DI PARADIGMA IN VENETO
FILIERE SUINICOLE E SOSTENIBILITÀ
INAUGURATA LA “NUOVA” SIMIV
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BREVI
PROTOCOLLO ANMVI AIA FNOVI: MINSAL PRONTO ALLA RATIFICA
ECM La Conferenza Stato Regioni ha raggiunto l’Accordo sul nuovo sistema di formazione continua in medicina. Il documento contiene le Linee guida per i Manuali di accreditamento dei provider; disciplinato l’albo nazionale dei provider, crediti formativi triennio 2011/2012, il ruolo degli ordini e il sistema di verifiche e controlli.
RANDAGI Sono circa 700 mila i cani randagi in Italia, secondo le stime del MinSal. Ma 8 Regioni non li hanno forniti. Sono circa 22 mila le colonie feline 'censite', mentre i cani vaganti che hanno fatto il loro ingresso nei canili sono stati 102.365, con 69.464 gatti sterilizzati.
PREDNISOLONE
MICROCHIP La metà dei cani milanesi è senza chip. La stima è di Palazzo Marino, che conta, nelle famiglie di Milano, più cani che bambini. I milanesi fra 0 e 6 anni sono oggi poco meno di 84 mila. I cani stimati sono fra i 100 e i 120 mila; 85 mila quelli iscritti all'anagrafe canina della Asl.
TFA Il Ministero dell'Istruzione e dell'Università sta per abilitare oltre 20 mila docenti in tutta Italia, attraverso i cosiddetti tirocini formativi attivi (TFA), ma alle prove non sembrano ammessi i laureati in medicina veterinaria. La Fnovi si è rivolta al Ministro dell'Università Francesco Profumo chiedendo chiarimenti.
SUINI La Commissione Europea ha raccomandato la piena applicazione del divieto relativo ai sistemi di stabulazione individuale per le scrofe a partire dal 1° gennaio 2013. La direttiva 2008/120/CE impone che scrofe e scrofette siano allevate in gruppo per circa due mesi e mezzo del periodo di gravidanza in tutte le aziende che contano almeno dieci scrofe.
BREVETTI 59.300 marchi comunitari in 12 anni. Italia quinta per depositi. L’ambito medico e veterinario sono quelli in cui si è maggiormente espressa “la genialità dei nostri connazionali”, riconosciuta attraverso il brevetto Ue. Lo dice l’ultimo rapporto di Unioncamere: dal 1999 al 2010, medicina e veterinaria sono al primo posto fra le classi tecnologiche delle domande italiane di brevetto.
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Molecola endogena o residuo? Il Consiglio Superiore di Sanità non esclude il “fattore stress”. Soddisfazione in SIVAR: noi i primi a sollevare il dubbio. A PAGINA 3
“Una buona cooperazione tra pubblico e privato”. Questo il senso del Protocollo AIA ANMVI FNOVI sul veterinario di fiducia secondo la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute, che l’11 maggio ha aperto i lavori del 14 Congresso SIVAR. "Sburocratizzare e semplificare" aiuterà anche l'epidemio-sorveglianza, ha detto Gaetana Ferri, aggiungendo: "Il Ministero ci crede, abbiamo l'ambizione di poterlo fare". "Ci vuole una figura garante dell'allevamento" e i tempi sono maturati ora, perché lo chiede il "regolamento di polizia veterinaria europeo" (l'Animal Welfare Strategy), ma anche perché si sono chiariti i ruoli e i compiti. Nel ripercorrere la legislazione sul veterinario d'azienda, la dirigente ministeriale ha ricordato come già la Direttiva 97/12/CE introducesse questo veterinario, definendolo "riconosciuto". Tuttavia, questa direttiva è rimasta "inattuata", perché delineava un soggetto che non doveva avere rapporti economici con l'azienda zootecnica, e individuava una sorta di soggetto terzo fra il veterinario privato e quello pubblico, difficilmente concretizzabile. Oggi si parla di veterinario "di fiducia", una definizione "accattivante", ha detto Gaetana Ferri, con compiti di assistenza e di consulenza rispecchiabili nella legislazio-
ne comunitaria, che è infatti alla base del Protocollo siglato da AIA ANMVI e FNOVI: il Regolamento CE 852/2004, il Regolamento 853/2004 e la PAC Condizionalità. Un ruolo di assistenza e di consulenza, quello del veterinario d'azienda, che il Ministero della Salute guarda con interesse, per semplificare da un lato e implementare dall'altro: "Siamo interessati alle rendicontazioni automatizzate e allo snellimento dei flussi informativi, così come a cooptare i dati che vengono dal settore privato - ha detto Gaetana Ferri - dati che ci aiutano a conoscere la situazione in atto". Un esempio è - ha detto la dirigente ministeriale - l'Anagrafe Nazionale Felina che raccoglie dati volontari, utile anche al sistema delle anagrafi ufficiali. Si va verso uno "spostamento dei controlli in allevamento" che richiede una "buona cooperazione" tra veterinari ufficiali e veterinari privati, anche nelle aree marginali che hanno maggiori difficoltà a prepararsi al futuro. Le basi di questa collaborazione sono già state gettate in una raccomandazione OIE del 2006, "ancora molto attuale". Tutto questo "non avverrà domani mattina", perché "c'è un processo culturale da costruire", ma il Ministero della Salute ha "sostenuto entusiasticamente questo Protocollo" ed è "pronto alla ratifica ufficiale di questo sistema non appena sarà avviato".
TRE SU QUATTRO PER IL VALORE LEGALE LA CONSULTAZIONE ONLINE VOLUTA DAL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE FRANCESCO PROFUMO sì è conclusa il 24 aprile e sono state più di 20mila le risposte complete (oltre 30mila quelle pervenute) al quesito proposto sul tema del valore legale della laurea. Gli italiani ancora una volta si sono dimostrati conservatori e circa 15mila, tre su quattro, si sono espressi a favore del mantenimento del valore legale del titolo di studio. Molte associazioni e sindacati si erano espressi contro questo sondaggio preoccupati per l’abolizione del valore legale, ma alla fine il risultato li ha certamente rincuorati deludendo quanti, fra cui lo stesso Ministro, puntavano su un rinnovamento del sistema istruzione liberandosi da vecchie abitudini ormai superate. Questi dati, secondo Attilio Oliva Presidente di TreeLLLe, “mostrano lo scontro fra due culture. La certificazione, cara ai mediocri, e la voglia del confronto sul mercato, tipica di chi vale”. La nostra posizione è ancora diversa. Difendiamo da sempre un percorso formativo (Corso di Laurea, Esame di Stato magari dopo un periodo di praticantato) “certificato”, come riteniamo utili altre certificazioni (BPV e ISO), a garanzia del livello qualitativo delle prestazioni e quindi del cliente. Quello che riteniamo sbagliato è che la laurea abbia lo stesso valore legale indipendentemente dalla qualità del Corso di Laurea. Questo livellamento favorisce le università peggiori che possono continuare a sopravvivere, nonostante il loro livello scadente, solo come fabbriche di diplomi senza contenuti, ma comunque “pezzi di carta” con valore legale. Senza concorrenza non ci sarà mai una crescita generale del nostro sistema universitario.
L’informazione Veterinaria On Line
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Cortisonici Osservatorio farmaco
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Confermati i dubbi dei buiatri sulle positività al prednisolone Il CSS: la sostanza può essere rilevabile anche in animali non sottoposti a trattamento. ià nel 2010, la SIVAR era del parere che le numerose positività ai cortisonici, in alcuni allevamenti del Nord Italia, andassero indagate per verificarne le vere origini. Mentre gli allevamenti rispondevano ai controlli e alle sanzioni con la richiesta di controanalisi, i medici veterinari ipotizzavano possibili cause fisiologiche all'origine delle positività a Prednisolone e Prednisone nelle urine di vacche inviate al macello a fine carriera. Ai primi di maggio, in occasione di un convegno organizzato dall’Istituto Zooprofilattico di Brescia (Prednisolone: molecola endogena o residuo?) si è parlato della presenza di prednisolone nelle urine dei bovini, di analisi delle cause e stato della ricerca. La svolta, a livello ufficiale, è data da un parere del Consiglio Superiore di Sanità, adottato a gennaio di quest’anno, che rende giustizia ai dubbi di veterinari e ricercatori. La letteratura scientifica nel settore, infatti, è estremamente limitata e riporta studi spesso caratterizzati da numeri scarsamente significativi. Tuttavia, dai risultati di alcuni studi sperimentali effettuati presso l'Università degli Studi di Torino e di Milano e presso l’IZSLER emerge la possibilità che livelli identificabili di prednisolone nelle urine possano essere non associati a somministrazioni esogene di cortisonici. Da qui è partita la quarta sezione del Consiglio Superiore di Sanità. Pareri e studi scientifici non fermano i procedimenti penali. L'auspicio è che l'autorevolezza delle fonti ne possa evitare altri e incidere sull'esito di quelli in corso.
scontrata in soggetti campionati al macello e quindi in condizione di probabile stress.
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LE PREMESSE Nella specie bovina il glicocorticoide surrenalico più importante è il cortisolo, anche noto come "ormone dello stress". Nelle premesse del parere, il CSS aggiunge che nei mammiferi, la
IL PARERE
UTILIZZO ILLECITO E CONSENTITO l prednisolone, appartenente alla classe dei glicocorticoidi, rappresenta una sostanza ampiamente utilizzata nella pratica zootecnica, per fini terapeutici. Il suo impiego, per gli animali destinati alla produzione di alimenti, è consentito ad esclusivo scopo terapeutico ed è strettamente regolato all'interno della Comunità europea, attraverso la definizione di tempi di sospensione adeguati tra trattamento e macellazione e di limiti massimi di residui (LMR) stabiliti in diverse matrici. Ogni altro uso è da considerarsi illecito ai sensi del DLgs 158/2006. A causa del suo impiego come promotore della crescita tale molecola può essere impiegata nella pratica illecita quale molecola "ad effetto anabolizzante” allo scopo di determinare non soltanto un incremento ponderale ma anche un miglioramento della valutazione delle carcasse. Può essere altresì usato, in cocktail di preparazione clandestina, in associazione con altri principi attivi non consentiti, quali estrogeni, androgeni e beta-agonisti dei quali maschera l’uso illecito.
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11β-idrossisteroido-deidrogenasi (11 P-HSD) è presente sotto forma di isoenzimi diversi ed è deputata all'interconversione fra la forma attiva - il cortisolo - e quella inattiva, il cortisone. Nel bovino si ha motivo di ritenere che la 11βHSD (soprattutto quella epatica) possa essere responsabile anche in tale specie dell'in-
terconversione prednisolone/prednisone. Sono state condotte indagini alla base delle quali vi è la teoria che cortisolo e cortisone possano costituire dei precursori rispettivamente di prednisolone e prednisone in accordo, con la constatazione che la maggioranza di non conformità in ambito urinario sarebbe stata ri-
Importazione in via eccezionale di medicinale veterinario permesso importare il medicinale in via eccezionale e in quantità essenziali per la cura di singoli animali. Resta fermo che, qualora il medicinale in questione (già autorizzato in Italia, ma non al momento commercializzato) sia disponibile sul territorio nazionale, non potrà più essere introdotto da un Stato membro. Questa ulteriore precisazione del Ministero della Salute al Presidente SIVE, Giorgio Ricardi, torna sul quesito avanzato dagli ippiatri in merito all'indisponibilità di pergolide sul mercato nazionale. L'art. 10 del decreto legislativo 193/2006 (Uso in deroga per animali non destinati alla produzione di alimenti) consente al veterinario responsabile, in via eccezionale, sotto la sua diretta responsabilità ed al fine di evitare all'animale evidenti stati di sofferenza, di trattare l'animale interessato, ove non esistano medicinali veterinari autorizzati per curare u-
È
na determinata affezione di specie animale: a) con un medicinale veterinario autorizzato in Italia per l'uso su un'altra specie animale o per un'altra affezione della stessa specie animale; b) in mancanza di un medicinale di cui alla lettera a): 1) con un medicinale autorizzato per l'uso umano. In tal caso il medicinale può essere autorizzato solo dietro prescrizione medico veterinaria non ripetibile; 2) con un medicinale veterinario autorizzato in un altro Stato membro dell'Unione europea conformemente a misure nazionali specifiche, per l'uso nella stessa specie o in altra specie per l'affezione in questione, o per un'altra affezione. Pertanto, al verificarsi delle condizioni sopra esposte, il Ministero chiarisce che la normativa vigente consente l'introduzione del medicinale. Nella medicina del cavallo - faceva notare la SIVE - il pergolide è impiegato come farmaco d'elezione nel trattamento della
Sindrome da disfunzione della pars intermedia dell'ipofisi (più frequentemente indicata come sindrome di Cushing o Cushing-like), malattia metabolica caratteristica dei cavalli anziani, sempre più frequentemente diagnosticata anche a seguito dell'ampliarsi della fascia dei cavalli non destinati alle produzioni animali. Non esistono sul mercato alternative terapeutiche e la forzata sospensione del trattamento pone i soggetti affetti da tale sindrome a rischio di complicanze molto gravi. La situazione commerciale ed aggiornata ad oggi: UK/Ireland: September 2010; Germany: September 2010; USA: November 2011. Attualmente il prodotto non è commercializzato in Italia anche se autorizzato nel nostro Paese. Non appena sarà reso disponibile sul territorio nazionale, il prodotto non potrà più essere introdotto da uno Stato membro. ■
Il Consiglio Superiore di Sanità ritiene che, “sebbene in condizioni normali non siano osservabili livelli urinari significativi di prednisolone nella specie bovina, non si possa ragionevolmente escludere la possibilità che, in particolari condizioni stressanti quali la macellazione, il prednisolone possa essere rilevabile in basse concentrazioni anche in animali non sottoposti a trattamento”. E inoltre “che sia possibile, anche se non ancora chiaramente provata, la possibilità di un rapporto fra l'incremento delle concentrazioni di cortisolo urinario e la presenza di tracce urinarie di prednisolone; che, ad oggi, sulla base dei dati disponibili, non sia possibile individuare un "livello fisiologico" di prednisolone nelle urine delle varie categorie bovine; che sia consigliabile eseguire il prelievo di urine per la determinazione del prednisolone in allevamento (e non al macello) e che tale prelievo sia effettuato in modo tale da evitare ogni possibile trasformazione del cortisolo in prednisolone da parte di batteri provenienti da contaminazione fecale”. E infine, “che sia necessario acquisire ulteriori dati in allevamento e al macello monitorando con attenzione il rapporto fra cortisolo e prednisolone”. ■
AUTORIZZAZIONE ALLE SCORTE emplificazioni? I titolari degli impianti in cui vengono curati, allevati, e custoditi professionalmente animali devono essere autorizzati dalla ASL. Lo chiarisce il Ministero della Salute in risposta ad un quesito sollevato dalla Fnovi. L'autorizzazione, per la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari deve sussistere "anche in considerazione del fatto che la loro tenuta è facoltativa". In un'ottica di semplificazione amministrativa e sulla scorta delle decisioni già prese da molte Regioni, la Fnovi sollecitava il Ministero su questo "inutile onere burocratico": le strutture veterinarie autorizzate non necessitano, osservava la Federazione, di ulteriore autorizzazione per la detenzione di scorte. La Direzione ministeriale ha invece ribadito l'obbligo di autorizzazione, concedendo tuttavia che "nulla vieta che tale autorizzazione sia contestuale a quella rilasciata per lo svolgimento dell'attività stessa, purché sia espressa e non implicitamente inclusa in quest'ultima". La richiesta di chiarimento della Fnovi nasceva dall'assenza di una norma inequivocabile, in ragione della quale la materia è stata disciplinata in modo difforme dalle Regioni. La Toscana, ad esempio, non considera più necessaria una autorizzazione specifica per le scorte ritenendo l'adempimento già assolto ed implicito nel rilascio dell'autorizzazione sanitaria all'apertura della struttura. Uno sgravio per medici veterinari, pubblici e privati, che la Federazione indicava al ministero della salute come concreto esempio di semplificazione amministrativa.
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4 Osservatorio farmaco Errori e illeciti
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Il “metodo colombiano” è arrivato anche in Italia Animali usati come drug mules, corrieri della droga, anche in Italia ficante lo ha portato dal veterinario. Qui la scoperta: nell'addome del cane cinque ovuli contenenti un chilo e mezzo di cocaina. Dopo le cure veterinarie gli animali stanno bene, ma gli inquirenti ipotizzano l'impiego di più cani oltre ai due sequestrati. Proseguono anche le ricerche per rintracciare l'autore degli
la prima volta per l'Italia dicono gli inquirenti, ma l'uso di animali per nascondere stupefacenti è uno dei nuovi strumenti del crimine internazionale. Per ingestione o inserimento chirurgico, gli stupefacenti sono nascosti in animali di ogni specie e attraversano le frontiere. Il "metodo colombiano" ha fatto la sua prima eclatante comparsa in Europa nel 2003. (foto Europol) Risalirebbe al 2003 il primo processo a tre cittadini britannici accusati di traffico di stupefacenti, mendiante l'uso di animali come corrieri della droga (drug mules). Due Labrador ispezionati all'Aeroporto di Amsterdam, provenienti dalla Colombia, avevano della cocaina sotto cute. Era la prima volta che le autorità d'Europa facevano la conoscenza del "metodo colombiano", già noto negli Stati Uniti: la droga viene inserita in animali vivi di varie specie ed età, anche cuccioli, per ingestione, per impianto sottocute o per inserimento chirurgico. Eroina liquida, cocaina in profilattici e guanti di lattice ovviamente non sterilizzati, metodi che solo raramente e del tutto fortuitamente consentono all'animale di sopravvivere al recupero delle sostanze, una volta giunte a destinazione. Ad insospettire i veterinari delle dogane americane sono i comportamenti e l'aspetto dei cani, emaciati
È
e letargici, l'inappetenza e il vomito, oltre alla vistosa presenza di suture chirurgiche palesemente sospette e in pessimo stato. In questi casi le radiografie rivelano il contenuto: immagini come quelle mostrate nei dossier di Europol e dalle cronache del caso nostrano di questi giorni. Europol, l'Ufficio europeo di polizia è l'agenzia di contrasto dell'Unione europea preposta allo scambio e all'analisi di intelligence in ambito criminale. Partecipa all'azione di contrasto promossa dagli Stati membri dell'UE anche nel settore del traffico di stupefacenti. L'Agenzia ha al proprio interno la Europol Specific Means of Concealment (ESMC) specializzata nell'individuazione di metodi usati per nascondere le droghe nei traffici internazionali. All'epoca dell'adozione della Legge 210/2010, che ha introdotto il reato di traffico di animali da compagnia, l'allora Ministro Franco Frattini, propose di attivare una rete di controlli internazionali, coordinata da Europol, per una più stringente attività di contrasto della filiera illegale di cuccioli. Quanto ai due cani del caso di Pontedera, il rottweiler è stato affidato ad un canile rifugio, mentre il Dogue de Bordeaux, è stato dato in affido ad una famiglia. È stato proprio il Dogue de Bordeaux a consentire la scoperta di un ingente traffico di stupefacenti: l'animale aveva iniziato a stare male e la sorella del traf-
inserimenti in addome. Sui tatuaggi e microchip stranieri sono cominciati accertamenti, insieme all'Interpol, per scoprire la provenienza dello stupefacente. Il trafficante è anche accusato di maltrattamento di animali, in concorso con il "chirurgo" complice, non ancora individuato. ■
Look Alike. Sound Alike. Sbagliare è facile e a volte letale Perché non c’è un progetto LASA anche in medicina veterinaria? alla pagina di ANMVI su Facebook, un farmacista ci ha invitato a riflettere sulla oggettiva possibilità di cadere in errore, quando ci si trova di fronte ai cosiddetti LASA (Look Alike - Sound Alike) o SALA (Sound Alike - Look Alike). Sono quei medicinali che hanno nomi che si somigliano o hanno un aspetto simile e sono una delle più frequenti cause di errori in sanità. È un problema di portata globale, che interessa da vicino le case produttrici, i medici e i pazienti dei Paesi avanzati. Il post del farmacista commenta la notizia del farmaco veterinario sostituito, il Synflex al posto del prescritto Sinulox, con esito mortale per il cane. Il proprietario, per inciso, ci ha scritto e ci terrà informati. “Errori capitano a tutti”, dice il farmacista su FB, e riferisce che “un mesetto fa un veterinario ha scritto decadurabolin al posto di depomedrol”. A parte che il decesso del paziente umano non sarebbe stato liquidato in questi termini, ci interessa qui evidenziare che “Metacen invece che Metacam” (Deceduto in 3 giorni con ulcera gastrica, annota un Collega) impone di lavorare sulla prevenzione dell’errore. Sui LASA ci sono addirittura dei siti internazionali che spiegano ai medici come evitare gli errori. Il primo consiglio è alle case farmaceutiche e consiste nel verificare i nomi preesistenti prima di scegliere quello nuovo e di scongiurare confusioni anche nelle scelte grafiche e di colori delle confezioni; il secondo consiglio è per i medici ed è quello di scrivere in maniera leggibile ed inequivocabile i nomi dei farmaci; un terzo è rivolto ai pazienti e li incoraggia a controllare - se è il caso anche sentendo il medico curante - che la terapia acquistata corrisponda a quella prescritta. Una collega, su Anmvi/FB, dà un suggerimento estremamente importante, quello di riportare sulla ricetta la dicitura “farmaco non sostituibile”. È una possibilità espressamente prevista dal Decreto Liberalizzazioni all’articolo 11, benché inserita in un contesto di contenimento della spesa farmaceutica a carico del SSN: il farmacista è tenuto a fornire il medi-
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cinale di prezzo più basso, a meno che sulla ricetta non risulti apposta dal medico l'indicazione della non sostituibilità del farmaco prescritto. Il proprietario potrebbe anche essere invitato dal veterinario a fare attenzione alla non sostituibilità, motivandola con i rischi connessi ai LASA e accrescendo la consapevolezza del problema. In umana tutto questo è stato fatto, ma anche lì si tratta di una conquista molto recente. Per la prevenzione degli errori in terapia, l’Ufficio III della Direzione Generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute ha avviato il Progetto “Farmaci LASA e Sicurezza dei pazienti”. Il progetto, realizzato con la collaborazione dell’Ordine dei Farmacisti, l’AIFA e l’ISS ha consentito di stilare per la prima volta un elenco dei LASA (nel 2010) e di divulgare una Raccomandazione per la prevenzione degli errori fra medici, farmacisti, asl, ospedali, pediatri, aziende farmaceutiche. Il miglioramento della sicurezza nell’uso dei farmaci attraverso l’uso responsabile, andrebbe applicato anche al paziente animale, per la prevenzione degli errori in terapia, anche tramite una più efficace e trasparente comunicazione tra tutti gli operatori coinvolti. L’elenco dei LASA è iniziato su FB. ■
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6 Legale Sentenze e pareri
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Utilizzo del web e delle email sul luogo di lavoro Quali sono le regole per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni? on tutti gli enti e istituti della pubblica amministrazione, dalle scuole al SSN, hanno chiarito ufficialmente, quali siano le modalità di accesso dei dipendenti, tramite i pc aziendali. Uno degli interrogativi riguarda per esempio l’accesso ai siti istituzionali o delle organizzazioni sindacali che trattano argomenti strettamente collegati al rapporto di lavoro in essere: norme di legge, contratti, ordinanze, modulistica, ecc. Stesse incertezze riguardano anche le modalità per consultare la casella di posta elettronica, che viene sempre più richiesta nei rapporti istituzionali. Cosa dice l'attuale normativa? Il quesito è stato soddisfatto dagli esperti del Sole 24 ore (L’esperto risponde, 25-30 aprile) e lo riportiamo. (risposta a cura di Nicola Da Settimo) - La materia è regolata dalla direttiva 26 maggio 2009, n. 2, con la quale il Dipartimento della funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei ministri interviene in merito all'utilizzo di internet e della casella di posta elettronica istituzionale sul luogo di lavoro. Secondo la direttiva, «le Pubbliche Amministrazioni, in quanto datori di lavoro, sono tenute ad assicurare la funzionalità ed il corretto impiego degli strumenti Ict da parte dei propri dipendenti, definendone le modalità di utilizzo nell'organizzazione dell'attività lavorativa ed adottando le misure necessarie a garantire la sicurezza, la disponibilità e l'integrità dei sistemi informativi». In capo ai dipendenti esiste l'obbligo, sancito da norme di legge (anche di rilevanza penale) e di contratto, di adottare comportamenti conformi al corretto espletamento della prestazione lavorativa e idonei a non causare danni o pericoli ai beni mobili ed agli strumenti ad essi affidati, tra i quali vi sono le attrezzature Ict (information and communica-
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tion technology) e i sistemi informativi messi a disposizione dall'amministrazione. In particolare, l'articolo 10, comma 3, del Codice di comportamento dispone che «il dipendente non utilizza a fini privati materiale o attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio». Pertanto, l'utilizzo delle risorse Ict da parte dei dipendenti, oltre a non dover compromettere la sicurezza e la riservatezza del sistema informativo, non deve pregiudicare e ostacolare le attività dell'amministrazione o essere destinato al perseguimento di interessi privati in contrasto con quelli pubblici. La direttiva chiede che i lavoratori siano posti in grado di sapere quali sono le attività consentite, a quali controlli sono sottoposti, le modalità del trattamento dei dati e in quali sanzioni possono incorrere nel caso di abusi. Al riguardo, viene raccomandata l'adozione di un disciplinare interno adeguatamente pubblicizzato e di idonee misure di tipo organizzativo. Nel caso di un collaboratore scolastico, che di solito non fruisce per ragioni di
lavoro di una postazione internet, la direttiva suggerisce di regolamentare l'utilizzo di internet per svolgere attività che non rientrano tra i compiti istituzionali, consentendo ai dipendenti di assolvere incombenze amministrative e burocratiche senza allontanarsi dal luogo di lavoro (a esempio, per effettuare adempimenti online nei confronti di pubbliche amministrazioni e di concessionari di servizi pubblici, o per tenere rapporti con istituti bancari e assicurativi). Tale modalità, purché contenuta nei tempi strettamente necessari allo svolgimento delle transazioni, avrebbe, inoltre, il vantaggio di contribuire a ridurre gli spostamenti delle persone e gli oneri logistici e di personale per l'amministrazione che eroga il servizio, favorendo, altresì, la dematerializzazione dei processi produttivi. Viene, infine, ritenuto opportuno che le amministrazioni esplicitino regole e strumenti anche per l'utilizzo della casella di posta elettronica istituzionale. ■
Anagrafe nazionale georeferenziata delle strutture veterinarie italiane
in collaborazione con
A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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eve essere annullato, in quanto illegittimo, il provvedimento di sospensione cautelare dall'esercizio della professione comminato dal consiglio dell'Ordine al professionista senza sua previa audizione. Se il professionista non viene sentito, infatti, la delibera con la sanzione disciplinare contrasta sia con il principio costituzionale del diritto di difesa, sia con la legge sull'ordinamento della professione di avvocato (regio decreto legge 1578/33). Lo hanno chiarito le Sezioni unite della Cassazione (sentenza 3182/12) accogliendo il ricorso contro una decisione del Consiglio nazionale forense avanzato da un avvocato, inquisito in sede penale per reati di tipo associativo-mafioso e di altri a questi strumentali. In particolare, il ricorrente ha lamentato di essere stato convocato davanti a due soli consiglieri, e di non essere stato chiamato a partecipare alla riunione successiva in cui era stato assunto il provvedimento cautelare nei suoi confronti, emesso «da un collegio composto da 12 consiglieri assenti alla precedente udienza di convocazione e in assenza di altri tre consiglieri». La Corte di legittimità ha accolto le doglianze del professionista e, cassata la decisione impugnata, ha stabilito l'annullamento del provvedimento di sospensione cautelare comminato nei confronti del legale. Si legge in sentenza: «analogamente a quanto si verifica in sede penale, anche nel procedimento disciplinare» deve essere sempre «garantito all'incolpato il diritto di essere convocato e di esporre le proprie difese avanti al suo "giudice naturale", che è soltanto il "plenum" del consiglio dell'Ordine». ■
D a società Autostrade Meridionali omette la manutenzione della recinzione stradale: squarci e difetti di recinzione permettono vie di fuga ai cani e causano incidenti quando gli automobilisti tentano di scansare i cani vaganti che non dovrebbero stare sulle carreggiate. Autostrade spa è responsabile? Ancora una volta no. La Cassazione, con sentenza del 9 maggio scorso, ha confermato un orientamento già prospettato in materia ed escluso la responsabilità per la presenza di cani abbandonati nell’area di servizio. Fermo restando che nel caso specifico la polizia stradale non aveva rilevato omissioni di manutenzione delle recinzioni, la Cassazione sottolinea che la società di gestione non è tenuta alla vigilanza 24 ore su 24 dell’intero territorio autostradale. Risarcimento escluso quindi per il conducente del veicolo vittima di un incidente provocato da cani entrati sulla carreggiata dell’autostrada: non si può pretendere dal gestore un continuo controllo dell’infrastruttura. Il caso è fortuito. Al conducente non resta che pagare le spese di lite.
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On line per il pubblico dal 16 maggio
orrei chiudere la partita Iva ma rimanere iscritto all'Ordine. Si può fare? Non lavorando, d'ora in poi non emetterò fatture. E posso mantenere lo stesso indirizzo di studio (presso un amico) e la targa?” A questi interrogativi, ricorrenti fra i liberi professionisti, l’Esperto risponde del Sole 24 Ore ha dato una risposta interessante. “Sebbene non esista una norma che imponga il possesso della partita Iva per l'iscrizione all'albo, l'agenzia delle Entrate considera l'iscrizione all'albo indice di esercizio abituale della professione, con conseguente obbligo di pagamento dell'Iva ex articoli 1e 5 del Dpr 633/72. Sarà quindi possibile che l'Agenzia chieda conto della cancellazione della partita Iva con mantenimento dell'iscrizione all'albo, e a quel punto il professionista sarà tenuto a motivare la sua decisione. La situazione, espone anche al rischio che l’INPS possa contestare il mancato pagamento dell’onere contributivo alla gestione separata, come lavoratore occasionale, in virtù del mantenimento dell’indirizzo professionale”. In conclusione, gli esperti della testata economica osservano che “non si comprende il motivo per cui la lettrice, se non vuole esercitare la libera professione, intenda rimanere iscritta all'Ordine, e perché voglia mantenere la targa presso lo studio di un amico, potendo ciò rappresentare un'informazione quanto meno ingannevole nei confronti del pubblico, comportamento certamente non corretto anche alla luce del recente decreto decreto legge 13 agosto 2011, n. 138” (cd Decreto Liberalizzazioni) ■
L’Ordine, “giudice naturale”
CANE IN CARREGGIATA: AUTOSTRADE NON RISARCISCE
www.struttureveterinarie.it
Chiudo la partita Iva ma resto iscritto all’Albo. Si può?
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8 Fisco Antiriciclaggio
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Nuovi limiti all’utilizzo di contanti, assegni e libretti al portatore di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino l D.L. 6.12.2011 n. 201 ed il D.L. 2.3.2012 n. 16 hanno apportato rilevanti novità alla disciplina antiriciclaggio. In particolare sono stati rivisti i limiti per l’utilizzo di denaro contante, assegni “liberi” e libretti al portatore. La circolare Min. Economia e Finanze 16.1.2012 n. 2 ha fornito gli ultimi chiarimenti. Le nuove norme sono entrate in vigore il 6 dicembre 2011 anche se, in sede di conversione del D.L. 201 è stato precisato che non costituiscono infrazione le violazioni, relative ai nuovi limiti di importo, commesse nel periodo compreso tra il 6.12.2011 ed il 31.1.2012.
I
UTILIZZO DI CONTANTI A partire quindi dal 6 dicembre 2011: • è vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento è complessivamente pari o superiore a 1.000,00 euro; • il trasferimento è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti inferiori alla soglia che appaiono artificiosamente frazionati. La citata circolare ministeriale 2/2012 ha precisato che: “L’importo di 1.000 euro è riferito alla somma complessiva del trasferimento. Pertanto, è vietato anche suddividere artificiosamente un unico importo di 1.000 euro, o superiore, in più pagamenti in contanti di importo singolarmente inferiore al limite previsto, ma relativi alla medesima transazione economica”. Se la suddivisione di un importo pari o superiore a 1.000 euro dipende invece da contratti già stipulati tra le parti, di cui si possa avere contezza o prova, che prevedano ad es. rateazioni o somministrazioni, in tal caso
può interpretarsi la molteplicità dei trasferimenti come prassi commerciale e non elusione della normativa in questione. Le violazioni sono punite con sanzioni amministrative dall’1% al 40% dell’importo trasferito. La sanzione minima ammonta ad euro 3.000. Nel caso in cui gli importi trasferiti siano superiori a 50.000,00 euro la sanzione sarà applicata nella misura dal 5% al 40% dell’importo trasferito, sempre con un minimo di 3.000,00 euro. Secondo il Ministero (Telefisco 2012) sono sanzionabili in solido sia chi trasferisce sia di chi riceve la somma in contanti.
ASSEGNI Gli assegni bancari (o postali) sono rilasciati dalla Banca o dalla Posta con la clausola di non trasferibilità. Il cliente può fare richiesta di rilascio di assegni in forma libera pagando per ciascun titolo la somma di euro 1,50. Se gli assegni, rilasciati in forma libera, vengono utilizzati per importi pari o superiori a 1.000,00 euro, devono recare non solo l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario, ma anche la clausola di non trasferibilità. Le violazioni, come per l’utilizzo di contanti oltre la soglia, sono punite con sanzioni amministrative dall’1% al 40% dell’importo trasferito. La sanzione minima ammonta ad euro 3.000.
Nel caso in cui gli importi trasferiti siano superiori a 50.000 euro la sanzione sarà applicata nella misura dal 5% al 40% dell’importo trasferito, sempre con un minimo di 3.000 euro. Anche agli assegni circolari si applicano le stesse limitazioni degli assegni bancari. La circ. Min. Economia e Finanze 16.1.2012 n. 2 ha precisato che gli assegni utilizzati anche per la medesima transazione non sono cumulabili ai fini del calcolo dell’importo totale del trasferimento (la soglia, quindi, è intesa per ciascun assegno).
LIBRETTI AL PORTATORE Il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore non può essere pari o superiore a 1.000 euro. I libretti con saldo pari o superiore a 1.000 euro devono essere estinti ovvero il loro saldo deve essere ridotto ad una somma non eccedente i 1.000 euro entro il 31.3.2012. Nel caso di violazione dei nuovi limiti la sanzione amministrativa si applica con aliquota dal 20% al 40% del saldo con un minimo di euro 3.000. Nel caso in cui il saldo sia superiore ad euro 50.000 la sanzione sarà applicata con aliquote dal 30% al 60%.
TRASFERIMENTI TRANSFRONTALIERI DI DENARO CONTANTE Si ricorda che il limite al trasporto oltre confine di denaro al seguito è fissato in euro 10.000. Se la somma trasportata è superiore a tale limite occorre dichiarare l’importo alla Dogana. La dichiarazione può, a scelta del contribuente: • essere trasmessa telematicamente prima dell’attraversamento della frontiera secondo le modalità stabilite dall’Agenzia delle Dogane (www.agenziadogane.it); • essere consegnata in forma scritta al momento del passaggio del confine
Il D.L. 16/2012 ha modificato l’importo delle sanzioni nel caso di violazione, differenziandole come segue: • dal 10% al 30% dell’importo trasferito - o che si tenta di trasferire - in eccedenza rispetto al limite di 10.000 euro, se detta eccedenza non è superiore a 10.000 euro; • dal 30% al 50% dell’importo trasferito - o che si tenta di trasferire - in eccedenza rispetto al limite di 10.000 euro, se detta eccedenza è superiore a 10.000 euro. Resta fermo l’importo della sanzione minima fissata in 3.000 euro. Riguardo al sequestro delle somme a seguito di violazione accertata è stato stabilito che: • potrà essere sequestrato il 30% dell’importo eccedente il limite di 10.000 euro, qualora l’eccedenza non sia superiore a 10.000 euro; • potrà essere sequestrato il 50% dell’importo eccedente, in tutti gli altri casi. Il denaro sequestrato sarà mantenuto a garanzia del pagamento delle sanzioni. Pagamento delle sanzioni in misura ridotta Il soggetto cui è stata contestata una violazione può chiederne l’estinzione effettuando un pagamento in misura ridotta: a) pari al 5 per cento del denaro contante eccedente la soglia di 10.000 (o dell’importo dichiarato) se l’eccedenza non dichiarata non è superiore a 10.000 euro; b) pari al 15 per cento se l’eccedenza non supera i 40 mila euro. Il pagamento può essere effettuato all’Agenzia delle dogane o alla Guardia di finanza al momento della contestazione, o al Ministero dell’economia e delle finanze. È precluso il pagamento in misura ridotta qualora: a) l’importo del denaro contante eccedente la soglia superi 40.000 euro; b) il soggetto cui è stata contestata la violazione si sia già avvalso della stessa facoltà oblatoria nei cinque anni antecedenti la ricezione dell’atto di contestazione concernente l’illecito per cui si procede. ■
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10 Riflessioni Sanità pubblica
VETERINARIA 17 | 2012
Il cambio di paradigma della veterinaria nella Regione Veneto Considerazioni sul piano socio-sanitario regionale 2012-2016 di GIUSEPPE FAVARO
stato licenziato dalla V commissione nella seduta del 5 aprile 2012 della Regione Veneto il testo contenente norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del piano socio-sanitario regionale 2012-2016”. Tale testo sarà inviato al consiglio regionale del Veneto per l'approvazione e quindi il Veneto avrà il suo piano sanitario a cui seguiranno gli atti amministrativi di programmazione per la realizzazione dei contenuti del piano stesso. Ci sembra importante sottolineare come, a distanza di quindici anni dall’adozione del Piano socio-sanitario regionale, con legge regionale 3 febbraio 1996, n. 5, è stata raggiunta una tappa importante verso la ridefinizione della programmazione in materia, nell’intento di aggiornare il sistema veneto ai cambiamenti socio-epidemiologici innovando i modelli organizzativi sulla scorta delle migliori pratiche realizzate in questi anni, perseguendo obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità. L’analisi del testo ha evidenziato il mutare dei bisogni assistenziali e la necessità di coniugare livelli assistenziali più appropriati in funzione della crescita dell’aspettativa di vita con il progressivo invecchiamento della popolazione e con l’aumento delle patologie cronico-degenerative collegate spesso alla disabilità. In questa nuova fase di programmazione si rafforzano ed innovano le scelte di politica sanitaria, socio-sanitaria e sociale con particolare riferimento all’integrazione socio-sanitaria, alla sostenibilità del sistema, all’innovazione tecnologica ed organizzativa e alla misurabilità e trasparenza delle azioni intraprese.
È
Nel testo, le scelte strategiche della programmazione regionale sono riferite: • alla conferma dell’integrazione socio-sanitaria, che costituisce l’elemento distintivo del SSR veneto e che si fonda sul ruolo svolto dai Comuni e dal Distretto socio-sanitario; • al potenziamento dell’assistenza territoriale, consolidando il ruolo del Distretto socio-sanitario, ridisegnando la rete territoriale sulla scorta di una filiera dell’assistenza in grado di garantire un sistema di cure graduali; • al completamento del processo di razionalizzazione della rete ospedaliera, delineando reti cliniche funzionali ed estendendo modelli ospedalieri in cui la degenza sia definita in base alla similarità dei bisogni (complessità clinica e intensità di cura richiesta); • all'assunzione di iniziative per favorire un impiego appropriato delle risorse professionali, ridefinendo modelli operativi, standard e parametri con cui misurare l’organizzazione del lavoro ed il conseguente fabbisogno di personale. Rispetto a questa cornice istituzionale, anche le attività di prevenzione vengono rilanciate attraverso un capitolo specifico dal titolo PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE DELLE MALATTIE individuando specifici obiettivi di salute relativamente: • alla promozione della salute e l’educazione
a stili di vita sani con particolare riferimento all’alimentazione, all’attività motoria, alle problematiche legate all’alcolismo ed alle altre dipendenze patologiche, attivando e coinvolgendo le risorse della comunità nella elaborazione e nella realizzazione di progetti secondo un approccio intersettoriale; • al consolidamento delle attività di screening di riconosciuta efficacia nei confronti delle patologie neoplastiche (colon, cervice uterina, mammella); • al sostegno operativo all’adozione di misure efficaci di profilassi delle malattie contagiose; • alla prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardio-cerebrovascolari, oncologiche, respiratorie, metaboliche, traumatologiche in ambiente domestico e stradale. Viene ribadito nel testo che sono riportate solo le linee di indirizzo della programmazione regionale, in quanto gli obiettivi ed azioni specifici sono già stati declinati nel Piano Regionale della Prevenzione e sono riferiti alle seguenti aree d'intervento 1. Prevenire gli eventi infortunistici in ambito lavorativo e le patologie lavoro-correlate 2. Promuovere la cultura della salute nei confronti dei datori di lavoro e dei lavoratori dei comparti a rischio 3. Prevenire le malattie suscettibili di vaccinazione 4. Prevenire le malattie infettive per le quali non vi è disponibilità di vaccinazione 5. Ridurre la mortalità per carcinoma della mammella, della cervice uterina e del carcinoma del colon-retto 6. Promuovere la prevenzione primaria e la promozione di stili di vita sani per prevenire le patologie cronico-degenerative e le loro complicanze 7. Ridurre l’incidenza e la mortalità per malattie ischemiche del cuore e cerebrovascolari 8. Prevenire gli eventi infortunistici in ambito domestico, residenziale-protetto e stradale 9. Prevenire le patologie da esposizione, professionale e non, ad agenti chimici, fisici e biologici 10. Prevenire le malattie determinate dagli ali-
menti, ivi compresa l’acqua In quest’area e con specifico riferimento all’ambito veterinario si prevede di: • incrementare i controlli sulla corretta distribuzione ed impiego del farmaco veterinario nell’ottica di assicurare un più efficace sistema di farmacovigilanza; • intensificare i controlli nei principali settori di produzione e distribuzione degli alimenti con particolare riguardo alla verifica dei requisiti di sicurezza alimentare e di corrette modalità di tracciabilità, rintracciabilità ed etichettatura degli alimenti; • contrastare le contaminazioni chimiche nelle produzioni agro-zootecniche, incrementando i controlli con riferimento agli anabolizzanti, micotossine e contaminanti chimici dei mangimi. 11. Prevenire le Zoonosi e le malattie emergenti 12. Assicurare il benessere animale Con specifico riferimento al rapporto uomoanimale si prevede di: • promuovere le buone pratiche di allevamento e la lotta agli animali infestanti, prevedendo la possibilità di attivare la collaborazione dei veterinari liberi professionisti, operanti nelle aziende zootecniche in qualità di veterinari aziendali; • potenziare il controllo demografico della popolazione animale, aumentando gli interventi di sterilizzazione; • potenziare il sistema di identificazione con microchip; • implementare la lotta al randagismo e la tutela della incolumità dalle aggressioni dei cani; • promuovere lo sviluppo di buone pratiche di gestione degli animali d’affezione anche ai fini del loro impiego nelle attività sanitarie. Per quanto riguarda il modello organizzativo Dipartimentale rimangono mappati i seguenti servizi: • servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione; • servizio di Igiene e Sanità Pubblica; • servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro; • servizi veterinari; • servizio di Medicina Legale per un bacino di 1.000.000 di abitanti. Viene individuato per il Dipartimento di Prevenzione, quale obiettivo strategico della programmazione regionale, la definizione e l’attuazione di un modello organizzativo di rete, che preveda l’individuazione di alcune funzioni ed attività da svolgersi su scala multizonale, con livelli di integrazione intradipartimentale, interdipartimentale, interistituzionale. Le funzioni implementabili su scala multizonale saranno sostanzialmente ricondotte: • all'osservazione epidemiologica; • all'attività di educazione e di promozione della salute; • alla definizione del rapporto ambiente-salute e promozione della salute associabile a fattori ambientali; • all'attuazione coordinata di progetti nazionali di prevenzione delle malattie e promozione della salute; • all'attività gestionali ed operative in caso di emergenze epidemiche o ambientali; • al raccordo con le reti regionali di controllo delle emergenze territoriali;
• alla prevenzione dei traumi da incidenti stradali e domestici; • alla pianificazione provinciale delle attività di controllo e promozione negli ambienti di lavoro tra pubbliche amministrazioni (D.Lgs. n. 81/2008). Per l’ambito veterinario potrà essere definita una rimodulazione del modello organizzativo anche su base interaziendale al fine di ottimizzare l’erogazione dei LEA. Questo è quanto emerge leggendo il testo licenziato per quanto riguarda la programmazione dell'area della prevenzione, sottolineando che il cambiamento del paradigma non è solo programmatorio, ma soprattutto organizzativo del sistema sanitario veneto. In questo testo è stata resa evidente “l'azione” che tutte le strutture del Dipartimento di Prevenzione dovranno porre in atto per raggiungere gli obiettivi di salute che il governo veneto vuole garantire alla sua popolazione, attraverso un modello organizzativo innovato. Quello che stiamo affermando risulta molto chiaro per l'assistenza ospedaliera, territoriale e specialistica, dove il modello organizzativo ospedaliero definito come modello per intensità di cure supera il modello funzionale gerarchico verso un'organizzazione per processi, che invece è già il modello dell'assistenza territoriale e specialistica, dove tutti i professionisti pubblici e privati concorrono a creare valore lungo il percorso individuato di assistenza. Per l'area della promozione e della prevenzione forse quest'aspetto è stato reso meno evidente nel testo, licenziato dalla V commissione e che ha generato ansie e paure nella categoria, in particolar modo sulla tenuta dei servizi veterinari. Noi riteniamo che ci sarà modo di chiarire nelle sedi opportune cosa s'intende per “rimodulazione del modello organizzativo su base interaziendale” anche se considerando il riferimento ai criteri della programmazione risultano molto chiari i principi ispiratori a cui rifarsi, in modo particolare al punto riferito alla centralità della concezione di “filiera della salute”, non solo per garantire la continuità dell’assistenza e una presa in carico globale del paziente, ma più in generale interpretando l’investimento sulla salute come elemento di progresso locale, come diritto del singolo e dovere della collettività, come creazione di un “valore” per il territorio locale. Principi riferiti alla Carta di Tallinn (2008) e che vede i servizi veterinari pubblici e la veterinaria privata consapevoli dell'idea che far migliorare in salute la popolazione contribuisce al benessere sociale di ciascun Paese attraverso l’impatto positivo sullo sviluppo economico, sulla competitività e sulla produttività dello stesso. Quindi noi auguriamo a chi è responsabile delle decisioni che si dovranno prendere in merito all'approvazione del testo licenziato dalla V commissione di fare gli opportuni miglioramenti al testo e di approvarlo nella consapevolezza che il Veneto aspetta questo investimento in salute per garantire in questa crisi economica lo sviluppo umano, il benessere sociale ed economico e che la veterinaria, pubblica e privata, proprio per il posizionamento nel territorio può concorrere utilmente alla sua realizzazione. ■
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 17 | 2012
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Seminario Nazionale
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ VETERINARI PIEMONTESI FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE
in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Torino e con il Patrocinio della Regione Piemonte
SEMINARIO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA DALLA DIAGNOSI VISIVA SEMPLICE A QUELLA IMPOSSIBILE IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO Aosta, 24 Giugno 2012 9.30
L’AGGRESSIVITÀ NEL CANE E NEL GATTO: DAL RICONOSCIMENTO ALLA PREVENZIONE
11.00 11.30 13.00 13.30 14.30 15.30 16.00 17.00 RELATORE Francesco Albanese OBIETTIVI Lo scopo della giornata è quello di dare indicazioni al medico veterinario di base circa la possibilità di poter effettuare una diagnosi visiva di alcune malattie dermatologiche (valutando solo visivamente una lesione) ed al contempo di come sia assolutamente impossibile ottenere una diagnosi visiva in altre malattie.
TORINO, 23-24 GIUGNO 2012 Organizzato da EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
RELATORE JAUME FATJO Med Vet, SRV, Dipl ECVDI, Barcellona Il dr. Fatjo è nato a Barcellona nel 1969 dove ha studiato presso l’Autonomous University ed ha conseguito la Laurea in Medicina Veterinaria nel 1993 conseguentemente il PhD nel 2007 sull’aggressione canina. È diplomato e attualmente Presidente dell’European College of Animal Welfare and Behavioural Medicine, è Assistant Professor all’istituto di Neuropsichiatria. Al Parc de Salut Mar e direttore dell’Affinity Foundation – Animals and Health presso il Dipartimento di Psichiatria e Medicina Forense dell’Autonomous University di Barcellona. I suoi maggiori interessi di studio si focalizzano sulle differenze culturali dei rapporti tra umani ed animali, sulla medicina comportamentale e lo sviluppo di modelli animali per lo studio dei disturbi psichiatrici. PROGRAMMA SCIENTIFICO SABATO 23 GIUGNO 2012 CHAIRMAN: Maria Teresa Miletto 8.30 Registrazione 9.15 Saluto del Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Torino Saluto del Presidente SO.VE.P. 9.30 La biologia dell’aggressività nel cane e nel gatto J.Fatjo 10.30 Pausa caffè 11.00 Verso l’aggressività: influenze genetiche ed ambientali sull’aggressività nel cane J. Fatjo
12.30 Pausa pranzo CHAIRMAN: Maurizio Alliani 14.00 Verso l’aggressività: influenze genetiche ed ambientali sull’aggressività nel gatto J. Fatjo 15.30 Pausa caffè 16.00 Classificazione clinica dell’aggressività e valutazione del rischio J.Fatjo 17.30 Discussione 18.00 Chiusura dei lavori DOMENICA 24 GIUGNO 2012 CHAIRMAN: Franco Fassola 8.30 Registrazione 9.00 Approccio pratico alla prevenzione dell’aggressività nel cane - J.Fatjo 10.30 Pausa caffè 11.00 Approccio pratico alla prevenzione dell’aggressività nel gatto - J.Fatjo 12.30 Discussione 13.00 Termine del seminario e rilascio degli attestati LA QUOTA COMPRENDE • Traduzione • Attestati di partecipazione • Coffee Break SEDE Centro Incontri della Regione Piemonte C.so Stati Uniti 23 - 10128 Torino PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori
17.30
Se c’è questa lesione abbiamo già la diagnosi? Pausa I principali errori di interpretazione: lesioni uguali….malattie diverse!!!! Relazione Commerciale a cura di ROYAL CANIN: La dietetica in dermatologia: Quali novità? Pausa Presentazione di casi clinici interattivi Pausa Presentazione casi clinici interattivi Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hotel Milleluci Loc. Porossan Roppoz, 1511100 Aosta Registrazione On line: http://registration.evsrl.it/?id=167 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
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12 Eventi Veterinari
FSA
VETERINARIA 17 | 2012
A.N.M.V.I.
In collaborazione con
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
FONDAZIONE SALUTE ANIMALE
In collaborazione con
CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO, DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E DI ALTRE PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE DEL CANE Dal 29 Giugno al 1 Luglio 2012
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
CORSO AVANZATO, PER CHI HA GIÀ SEGUITO IL CORSO DI BASE, PER IL CONTROLLO DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA NEL CANE DI RAZZA E DI AGGIORNAMENTO SUL CONTROLLO HD/ED Sabato 30 Giugno 2012 Palazzo Trecchi - Cremona
Michele Polli Med. Vet., PhD, Università degli Studi di Milano Silvia Boiocchi Med. Vet., PhD, Libero professionista, Milano OBIETTIVI DEL CORSO Il controllo e la prevenzione delle malattie ereditarie, ed in particolare della displasia dell’anca e del gomito del cane, vengono sempre più richieste ai medici veterinari per un’aumentata consapevolezza, da parte di allevatori e proprietari di cani, dell’importanza di una selezione riproduttiva finalizzata anche alla salute e al benessere. Il Corso, nell’ambito della Centrale di Lettura della FSA e del protocollo ENCI per il controllo della displasia dell’anca e del gomito del cane, si propone di fornire ai medici veterinari la competenza specifica per poter meglio inserirsi nel sistema di controllo di queste malattie scheletriche ereditarie e di aumentare le proprie conoscenze su queste patologie per poter offrire ai propri assistiti una consulenza competente ed aggiornata. Il Corso comprende anche due sessioni pratiche interattive di interpretazione radiografica della displasia dell’anca e del gomito del cane.
8.30 8.50 9.00 9.30 10.30 11.00 11.45 12.30 13.00 14.00 14.30 15.30 16.30 17.00 17.30 18.15
PROGRAMMA SCIENTIFICO PRIMO GIORNO Venerdì, 29 Giugno 2012 Registrazione dei partecipanti Saluto ai partecipanti, presentazione di relatori ed istruttori, informazioni pratiche sul Corso La riproduzione selezionata ENCI ed il controllo delle patologie scheletriche ereditarie - A. Vezzoni Aspetti di genetica delle patologie scheletriche ereditarie - M. Polli Pausa caffè Displasia dell’anca: sviluppo ed aspetti clinici - A. Vezzoni Displasia dell’anca: aspetti radiografici - F. Rossi Displasia dell’anca: proiezioni e posizionamento corretto per l’esame radiografico - A. Vezzoni Pausa pranzo Displasia dell’anca: classificazione internazionale - F. Rossi Esercitazione collettiva sull’interpretazione radiografica dei gradi di displasia dell’anca Esercitazione individuale sull’interpretazione radiografica dei gradi di displasia dell’anca Pausa caffè Displasia del gomito: sviluppo ed aspetti clinici - A. Vezzoni Displasia del gomito: proiezioni ed aspetti radiografici - F. Rossi Displasia del gomito: classificazione internazionale - F. Rossi
FORMAZIONE PER L’ISPEZIONE ACCREDITATA
18.30 Esercitazione collettiva sull’interpretazione radiografica della displasia del gomito 19.30 Termine della prima giornata
SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli - Via Trecchi, 20 - Cremona Tel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54 E-mail: info@sivarnet.it Website: www.sivarnet.it
SECONDO GIORNO Sabato, 30 Giugno 2012 8.30 Esercitazione individuale sull’interpretazione radiografica della displasia del gomito Parte comune con il Corso FSA Avanzato (9.30-19.30) 9.30 Contestazione dei giudizi ufficiali e perfezionamento dell’esecuzione dell’esame radiografico - A. Vezzoni 10.30 Impiego della radiologia digitale per l’esame ufficiale HD/ED - F. Rossi 11.00 Pausa caffè 11.30 Necrosi asettica della testa del femore - S. Boiocchi 12.00 Eziologia, patogenesi, epidemiologia e classificazione della lussazione della rotula - A. Vezzoni 13.00 Pausa pranzo 14.00 Protocollo FSA-ENCI per il controllo della displasia dell’anca e del gomito - A. Vezzoni 15.15 Protocollo FSA-ENCI per la certificazione della lussazione della rotula e della necrosi asettica della testa del femore - A. Vezzoni 15.45 Rapporto dei veterinari con gli allevatori e con i proprietari dei cani A. Vezzoni 16.30 Pausa caffè 17.00 Esercitazione sulla visita di soggetti con e senza lussazione della rotula e relativa classificazione e certificazione 19.00 Domande e risposte sugli argomenti della giornata 19.30 Termine della seconda giornata TERZO GIORNO Domenica, 1 Luglio 2012 8.30 Valutazione precoce della displasia dell’anca nel cane in accrescimento A. Vezzoni 9.30 Valutazione precoce della displasia del gomito nel cane in accrescimento - F. Rossi 10.30 Pausa caffè 11.00 Possibilità terapeutiche e prognosi per la displasia dell’anca - A. Vezzoni 12.00 Possibilità terapeutiche e prognosi per la displasia del gomito S. Boiocchi 12.45 La displasia dell’anca nel gatto: definizione, classificazione e controllo S. Boiocchi 13.15 Discussione conclusiva 13.30 Termine del Corso L’iscrizione comprende • abstract delle relazioni su CD • goniometro per la misurazione dell’angolo di Norberg • attestato di frequenza • coffee break e light lunch offerti PER INFORMAZIONI Segreteria FSA - Elena Bonetti Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403511 - Fax 0372/403530 E-mail: info@fondazionesaluteanimale.it www.fondazionesaluteanimale.it
25/26 Settembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. Le verifiche ispettive ufficiali secondo il pacchetto igiene e la normativa vigente 13/14 Novembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. La valutazione della shelf-life ed il ranking di rischio degli alimenti
PER OGNI EDIZIONE RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 15 CREDITI FORMATIVI
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA
N A Z I O N A L E
ALTRI RELATORI Dott.ssa Federica Rossi Med. Vet., Dipl. ECVDI Membro della Commissione di lettura HD/ED FSA Libero professionista, Bologna
C O R S I P R AT I C I
S E M I N A R I O
DIRETTORE DEL CORSO Dr. Aldo Vezzoni Med. Vet., Dipl. ECVS Chairman della Commissione di lettura HD/ED FSA Libero professionista, Cremona
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
con il patrocinio
Rotary Distretto 2110
Regione Sicilia
Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Enna
Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Enna
OMCEO della Provincia di Enna
Comune di Enna
Acqua e sanità pubblica veterinaria
Pergusa (Enna) • 25-26 Maggio 2012
RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER I MEDICI VETERINARI DI 6 CREDITI FORMATIVI
INFORMAZIONI: Segreteria AIVEMP - Dr.ssa Paola Orioli Tel. +39 0372 403541, Fax +39 0372 403540 - E-mail: segreteria@aivemp.it
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Anmvi International Focus
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La sostenibilità nelle filiere suinicole Gestione e prevenzione per la tutela del benessere animale con la somministrazione di enzimi (fitasi). Rispetto ai microelementi la loro ritenzione sembra essere migliorata dalla somministrazione di mix che apportino sia forme salificate che chelate.
OTTIMIZZAZIONE DEI CONSUMI IDRICI
di GIOVANNA MARTELLI Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Alma Mater Studiorum, Università di Bologna remessa ovvia ma necessaria è che tutti gli interventi di seguito descritti devono sempre essere contestualizzati entro un quadro di rispetto di quanto sancito in materia di legislazione alimentare, polizia veterinaria e normative per l’identificazione e la protezione degli animali negli allevamenti. Un approccio sostenibile dovrebbe privilegiare l’espletamento dell’intero ciclo produttivo nell’ambito della stessa azienda - o comunque entro un circuito di aziende consorziate - ed essere sempre dimensionato alla superficie agricola utilizzabile ed alle caratteristiche geopedologiche della stessa.
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SISTEMI INTENSIVI: IL COMPARTO RIPRODUZIONE Un approccio sostenibile deve tenere conto della massimizzazione dell’efficienza riproduttiva delle scrofe poiché carenze a questo livello non possono che tradursi in un peggioramento dell’economia e dell’impatto ambientale del sistema. Sotto il profilo della scelta genetica sono in generale da preferirsi le classiche razze iscritte ai LL.GG. italiani e destinate alla produzione del suino pesante (Large White, Landrace, verri Duroc) a motivo della buona prolificità e dei minori problemi di fertilità rispetto a genotipi a più rapido accrescimento (evitando cioè la c.d. “sindrome della seconda figliata”, tipica di scrofe eccessivamente magre). Da un punto di vista operativo, l’osservazione dello stato di nutrizione della scrofa (body condition score-BCS) può fornire indicazioni di estrema utilità: scrofe troppo magre (BCS<2) devono essere recuperate entro i primi 2/3 della gravidanza (BCS ottimale al parto 3.5). È possibile effettuare un flushing (incremento nella somministrazione del mangime dell’ordine di 0.5-1 kg/capo/die dall’uscita della sala parto e sino all’inseminazione) nell’intento di innalzare il numero di ovuli liberati. Per il flushing possono essere utilizzati sia mangimi da gestazione, sia mangimi ad hoc (contenenti specifici supplementi vitaminici). A livello di management è oggi pienamente ri-
conosciuta l’efficacia della “gestione a bande”. Essa consiste nella ripartizione in gruppi delle riproduttrici in funzione dello stadio fisiologico. All’atto pratico il parco-scrofe viene suddiviso in gruppi che si alternano nelle diverse fasi (svezzamenti, inseminazioni, parti); le tipologie maggiormente utilizzate sono le bande settimanali (le tre fasi si presentano con cadenza settimanale entro la medesima settimana) e quelle tri-settimanali (le tre fasi avvengono in settimane successive). I vantaggi sono rappresentati da una migliore gestione dell’igiene ambientale (possibilità di applicare il “vuoto sanitario”), da una maggiore possibilità di controllo in momenti critici che determina una più precisa possibilità di individuare il calore (che si ripercuote sulla c.d. portata al parto, ossia sul rapporto fra scrofe partorienti/scrofe fecondate) e da una migliore gestione del parto (maggiore assistenza con riduzione della mortalità neonatale, possibilità di effettuare un miglior pareggiamento delle nidiate etc.).
SISTEMI INTENSIVI: IL COMPARTO ACCRESCIMENTO-INGRASSO Per gli animali più giovani, quali i suinetti nel post-svezzamento, la sostenibilità passa attraverso la riduzione degli interventi metafilattici (somministrazione di mangimi medicati a scopo preventivo). In tale contesto, accanto all’adozione di rigide misure di profilassi diretta ambientale (igiene), è opportuno ricorrere ad alimenti ben digeribili, contenenti proteine a elevato valore biologico e additivati con sostanze capaci di migliorare l’igiene del digerente (es. probiotici). Per i suini in accrescimento ingrasso l’obiettivo è principalmente focalizzato sulla riduzione dell’emissione azotata che è subordinata alla somministrazione di un corretto apporto proteico e aminoacidico, quanto più consono possibile all’effettivo fabbisogno (massimizzazione della ritenzione azotata nella fase di accrescimento e riduzione dello spreco nel periodo di ingrasso). A tale scopo è opportuno adottare almeno tre diverse formulazioni: dai 30 ai 60 kg; dai 60 ai 100 kg e dai 100 ai 160 kg, cui, orientativamente, corrispondono tenori proteici dell’ordine del 16, 14 e 12%. Le diete devono essere opportunamente integrate con aminoacidi di sintesi (lisina in particolare). La ritenzione in fosforo può essere migliorata con l’impiego di fosfati altamente digeribili o
Per tutte le categorie produttive occorre ottimizzare l’apporto di acqua per assicurare un elevato grado di benessere animale e, nello stesso tempo, ridurre i possibili sprechi idrici che si tradurrebbero in un incremento del volume dei reflui. Rispetto agli abbeveratoi andranno preferite soluzioni antispreco o, nel caso dei classici abbeveratoi “a morso”, occorrerà porre attenzione alle loro dimensioni (che dovranno essere ben compatibili con quelle della bocca dell’animale), alla velocità di flusso dell’acqua e al loro posizionamento che andrà regolato nel tempo (altezza dal suolo appropriata a quella del suino posto in stazione quadrupedale col collo moderatamente esteso). Si rammenta come, nell’ottica della riduzione degli sprechi idrici, sia da preferire per i lavaggi l’uso di acqua sotto-pressione e la coordinazione nell’utilizzo dei locali per ottimizzare gli interventi di pulizia.
VALUTAZIONE DEL BENESSERE ANIMALE La legislazione riguardante la protezione dei suini negli allevamenti è, come noto, estremamente dettagliata e dal rispetto della stessa dovrebbe, per sé, derivare un elevato grado di benessere animale. Un aspetto che nella suinicoltura intensiva che si rivela in generale come particolarmente carente, è quello relativo all’arricchimento ambientale (necessità, esplicitamente sancita dalla legge, di mettere a disposizione dei suini, appartenenti a tutte le categorie produttive, del materiale grufolabile che permetta la naturale espressione del loro fabbisogno esplorativo). I substrati maggiormente graditi agli animali sono quelli di natura fibrosa (es. paglia) che, tuttavia, possono creare impedimento al deflusso delle deiezioni attraverso i pavimenti grigliati. Una soluzione di compromesso risulta, pertanto, quella dell’impiego di catene e corde pendenti che tuttavia esercitano sul maiale solo una moderata attrattività. Il ricorso a oggetti di recupero (taniche, copertoni) è da evitare in maniera assoluta (sono oggetti insalubri e pericolosi). Sulla scorta di queste premesse risulta chiaro che la messa a disposizione di materiale fibroso opportunamente gestito (fibra sminuzzata eventualmente posta in dispensers e comunque rimossa prima che possa creare problematiche igieniche o relative all’allontanamento dei liquami) rappresenterebbe l’opzione ideale in termini di benessere animale (in condizioni di allevamento non intensivo e di possibilità di accesso ad aree esterne, il problema del soddisfacimento del fabbisogno esplorativo risulta, viceversa, automaticamente risolto). Nei locali chiusi, affinché il suino possa esplorare l’ambiente ed effettuare comportamenti sociali, è importante garantire una buona illuminazione (la penombra non è mai da considerarsi una soluzione ai problemi di aggressività che devono sempre essere risolti all’origine). Accanto alla problematica dell’arricchimento ambientale, è opportuno prestare attenzione alla possibilità offerta (o meno) agli animali di potere ripartire il loro spazio disponibile nelle diverse aree funzionali di riposo, di alimentazione
e “area sporca”. A tale scopo, accanto ad una sufficiente disponibilità in termini di superficie, è opportuno collocare gli abbeveratoi nella zona più fredda del box che verrà adibita dagli stessi suini ad area umida-sporca nonché garantire una zona confortevole per il riposo (assenza di correnti, fondo asciutto, eventuale presenza di lettiera). Sotto il profilo applicativo, la valutazione del benessere animale può avere luogo, oltre che sulla base della verifica del rispetto dei requisiti strutturali e manageriali (corretta costituzione dei gruppi, alimentazione ecc…), anche sul rilievo di alcuni semplici “animal criteria”, cioè di elementi direttamente valutabili sugli animali e, come tali, particolarmente efficaci per esprimere il grado di adattabilità (e quindi di benessere) dei suini al peculiare contesto entro il quale sono allevati. Considerando un buono stato di salute come il prerequisito per l’ottenimento di un soddisfacente grado di benessere, un primo indicatore potrà essere rappresentato dalla frequenza e dal tipo di interventi terapeutici effettuati in azienda (analisi del registro dei trattamenti) cui si accompagnerà un giudizio sullo stato di salute globale degli animali basato su sintomi di rapida rilevabilità (presenza di tosse, feci liquide ecc…). Un secondo tipo di osservazioni di facile esecuzione è relativo alla valutazione di distretti del corpo degli animali che siano particolarmente “eloquenti” in termini di benessere animale: l’esame della superficie cutanea potrà, infatti, evidenziare alterazioni tipicamente riconducibili a situazioni ambientali e gestionali inappropriate. Lesioni delle orecchie costituiscono spesso gli esiti di combattimenti per stabilire una gerarchia fra suinetti di nidiate diverse collocati in gabbie comuni nel post svezzamento, morsicature della coda (c.d. “tail biting”) sono espressione di svariate problematiche che spaziano dalla frustrazione del fabbisogno esplorativo per carenza di arricchimento ambientale, al sovraffollamento, alle carenze alimentari, alle intossicazioni, alla predisposizione genetica ecc…. Lesioni podali denunciano spesso difetti nelle pavimentazioni, abrasioni nella regione della spalla testimoniano l’inadeguatezza delle dimensioni della gabbia parto ecc... Riconducendoci a quanto precedentemente menzionato per la scrofa, anche il rilievo del BCS (body condition score) potrà essere a pieno titolo annoverato fra gli “animal criteria” per la valutazione del benessere animale.
SISTEMI NON INTENSIVI Gli allevamenti non intensivi possono ricomprendere una serie di realtà piuttosto diverse fra loro che spaziano da situazioni abbastanza simili all’intensivo (ma in generale caratterizzate da una minor densità di animali), sino all’estremo costituito dall’allevamento brado. Anche le produzioni biologiche (Reg. 834/2007 e successivi) ricadono nel novero dei sistemi non intensivi. L’alimentazione potrà essere completamente controllata dall’uomo come comprendere quote diverse di cibo che il suino si procura dall’ambiente esterno (prestare sempre attenzione al potenziale distruttivo esercitato dall’allevamento brado nei confronti del bosco). Sicuramente i sistemi non industriali sono quelli che possono maggiormente esprimere il legame con il territorio che potrebbe - e dovrebbe - essere valorizzato come elemento di tipicità e di qualità del prodotto finale. Per quanto attiene alla scelta genetica, sussiste la possibilità di ricorso a razze autoctone o loro ibridi. Nei sistemi all’aperto è sicuramente
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14 Focus Anmvi International opportuno privilegiare genotipi rustici. Se si opta per le razze autoctone tale scelta, che preserva la biodiversità, è da ritenersi, di per se stessa, come favorente la sostenibilità del sistema. L’allevamento non intensivo è caratterizzato da un’ampia gamma di possibilità che spaziano dall’impiego di strutture convenzionali, al ricorso a elementi mobili (prefabbricati o comunque facilmente realizzabili in maniera artigianale), utili per il ricovero degli animali allevati all’aperto. Particolare cura nel caso di allevamenti con spazi esterni andrà posta alle recinzioni che svolgono la funzione di separare l’allevamento dall’ambiente circostante e di suddividere l’allevamento stesso in aree funzionali. Nel primo caso è da preferire l’uso di reti metalliche parzialmente interrate con un’altezza minima di 120 cm (Regione Emilia Romagna, 2008), che, seppur costose, hanno il pregio di evitare l’entrata di animali selvatici e di predatori e, contemporaneamente, di impedire l’uscita dei suini. Nel secondo caso è sufficiente l’impiego di fili elettrificati (a seconda delle dimensioni degli animali è opportuno creare recinzioni con 1, 2 o 3 fili) che permettono di suddividere l’allevamento in diverse aree, sia in funzione della categoria produttiva (scrofe gestanti, scrofe lattanti, suinetti in post-svezzamento, suini all’ingrasso, verri), sia nell’ottica di ottenere una corretta rotazione dei pascoli. Un’ulteriore linea di filo elettrificato posta al di fuori della recinzione è indicata per tenere lontani i suidi selvatici nelle zone ad elevata concentrazione di questi ultimi (Regione Emilia Romagna, 2008). All’interno di ogni area devono necessariamente essere presenti: uno o più abbeveratoi, una
zona di riposo costituita da capannine diversificate in funzione della fase di allevamento con annessa zona di alimentazione, una zona riparata dal sole (alberata o con reti ombreggianti) ed, eventualmente, un’area per il bagno di fango nel periodo estivo. Nell’ambito degli elementi mobili, si utilizzano per le scrofe gestanti e per i suini all’ingrasso strutture a tunnel (semiluna), di dimensioni variabili in base al numero dei capi da ospitare, costruite in materiale metallico o in vetroresina. Le capannine per il parto e l’allattamento sono dimensionate per una sola scrofa e per la sua nidiata; spesso possiedono su un lato, o su tutto il perimetro, mezzi atti ad evitare lo schiacciamento dei suinetti (es. barre e barriere). Può essere presente, infine, un piccolo parchetto esterno (altezza circa 60 cm) che limita i movimenti dei suinetti ma non quelli della scrofa. Le strutture per il post-svezzamento (dallo svezzamento fino ai 25-30 kg di peso vivo) possono essere rappresentate da elementi a tunnel coibentati e dotati di un parchetto esterno. Pur essendo possibile la distribuzione dell’alimento direttamente sul terreno, è sempre opportuno predisporre apposite mangiatoie che hanno la funzione di ridurre gli sprechi di alimento e di diminuire le competizioni tra animali. Tali mangiatoie devono essere facilmente raggiungibili con idonei mezzi dagli addetti ed essere protette dagli agenti atmosferici, pioggia in particolare. Per quanto attiene all’abbeverata, si possono usare gli stessi dispositivi impiegati nell’allevamento intensivo (abbeveratoi a succhiotto o a tazza) oppure ricorrere a vasche da riempire manualmente (l’acqua de-
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ve essere mantenuta pulita per evitare proliferazioni algali). Una delle problematiche da non sottovalutare negli animali allevati all’aperto è legata al possibile congelamento dell’acqua nel periodo invernale. All’interno della recinzione è infine necessario prevedere corridoi di movimentazione degli animali che confluiscano in una zona di cattura (necessaria per lo svolgimento di operazioni individuali quali terapie, vaccinazioni, marcatura, ecc…) e in una zona di caricamento per i suini in entrata ed in uscita dall’allevamento. In linea generale è doveroso ricordare come l’allevamento all’aperto, che pur riduce il costo per le strutture e promuove il benessere animale, si traduca di fatto in un prolungamento del periodo di allevamento riconducibile ad una diminuzione dell’incremento ponderale giornaliero. Nell’allevamento non intensivo l’alimentazione costituisce uno dei possibili elementi di forza. Sulla scorta dei principi ispiratori del metodo biologico essa potrebbe prevedere il ricorso a materie prime tipiche dello specifico contesto geografico. Particolare attenzione potrebbe essere rivolta all’utilizzo di proteaginose alternative alla soia che potrebbero facilitare l’istituzione di filiere prive di OGM. A tale proposito è doveroso rammentare come debba sempre essere assicurato un sufficiente apporto in lisina, pena lo scadimento (per eccessiva adiposità) della qualità delle carcasse. Il fabbisogno in lisina, necessaria alla produzione di muscolo, può essere soddisfatto sia con aminoacidi di sintesi (che sono però vietati nelle produzioni biologiche), sia ricorrendo a concentrati naturali (es. concentrato proteico di patata). Diverse esperienze indicherebbero come l’im-
piego di prodotti locali del bosco (castagne, ghiande), oltre a rappresentare un elemento di tipicità e di legame col territorio, permetta di imprimere caratteristiche qualitative positive al prodotto finale (miglioramento della componente lipidica favorevole dal punto di vista nutrizionale e organolettico).Anche il benessere animale rappresenta, per gli allevamenti non intensivi, un ulteriore punto di forza ai fini della sostenibilità. Le stesse condizioni di non intensività costituiscono, infatti, un presupposto per il miglioramento del benessere animale, riconducibile ad una riduzione delle tecnopatie. L’incremento dello spazio individuale e l’accesso all’esterno sono percepiti molto favorevolmente dal consumatore che li reputa elementi fondamentali per garantire un elevato livello di benessere animale (secondo un approccio comune alla problematica che tende a premiare la piena possibilità di espressione del repertorio comportamentale degli animali). Per non vanificare i benefici, occorre porre attenzione ai pericoli legati alla “vita all’aperto”: predazione (un suinetto alla nascita pesa mediamente solo 1.3 kg) e condizioni climatiche estreme. È altresì necessario osservare sempre una corretta rotazione dei pascoli e igiene del reparto maternità per limitare i danni causati dalle infezioni parassitarie (possibile elevata persistenza nel terreno - che, come tale, non è facilmente sanificabile con i sistemi tradizionali - di uova infettanti). Abstract tratto dagli atti del Convegno ANMVI International “Sicurezza alimentare e controlli ufficiali nelle filiere corte e produzioni locali” Cremona, 2-4 Aprile 2012 ■
BORSA DI STUDIO SCIVAC-PFIZER “RICCARDO TESTA” razie alla collaborazione tra SCIVAC e PFIZER ANIMAL HEALTH ITALIA, in ricordo del Dr. Riccardo Testa, collaboratore di Pfizer Animal Health Italia prematuramente scomparso, anche per il 2012 è stata assegnata una borsa di studio di € 6.000,00 per un soggiorno all’estero di studio e tirocinio pratico della durata minima di 3 mesi finalizzato all’apprendimento delle più recenti acquisizioni relative alla medicina interna degli animali da compagnia, con particolare riguardo alle più recenti tecniche diagnostiche e modalità terapeutiche per la cura delle malattie emergenti e più frequenti degli animali da compagnia. Dalle valutazioni eseguite la tesi "Utilizzo del 3 beta idrossibutirrato nella chetoacidosi diabetica nel cane" di Francesca Bresciani, laureatasi a Bologna, è risultata la migliore tra quelle pervenute ed è stata pertanto dichiarata vincitrice della Borsa di studio SCIVAC/Pfizer “Riccardo Testa”. Come previsto dal bando, la cerimonia di consegna della Borsa di Studio avverrà nel corso dell’Assemblea Nazionale SCIVAC, prevista Venerdì 8 Giugno 2012, alle ore 12:30 nella Sala dell’Arengo al Primo piano del Nuovo Palacongressi della Riviera di Rimini.
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Attualità scientifica Vet Journal
Effetto del segnalamento sulla presentazione della patologia del legamento crociato craniale Razza e sesso influenzano variamente incidenza, forma ed età di presentazione
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio ha valutato l’effetto del segnalamento sull’incidenza e la presentazione clinica dei pazienti affetti da patologia del legamento crociato craniale. Si ottenevano dall’archivio dell’ospedale i dati relativi a 426 cani (44 razze) che soddisfacevano criteri di inclusione specifici. I casi venivano monitorati per due anni. Le razze con patologia del legamento crociato craniale più frequentemente osservate erano Labrador (16%), Rottweiler (15%), Gol-
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den retriever (12%) e Boxer (9%). I Rottweiler avevano una probabilità significativamente maggiore (69%) di sviluppare e presentare (50%) una forma bilaterale di patologia del legamento crociato craniale. I cani di questa razza affetti da patologia del legamento crociato craniale erano significativamente più giovani (mediana 977 giorni) dei cani di altre razze; i Golden retriever avevano un’età significativamente maggiore al momento della presentazione (mediana 1994 giorni). Né il sesso, né la sterilizzazione influenzavano significativamente l’incidenza di sviluppo o presentazione della forma bilaterale di patologia del legamento crociato craniale. Alla presentazione, i cani interi erano significativamente più giovani rispetto ai cani sterilizzati, e le femmine intere erano significativamente più giovani rispetto alle femmine sterilizzate, ai maschi interi e ai maschi sterilizzati. La razza influenza l’incidenza di sviluppo e presentazione della forma bilaterale di patologia del legamento crociato craniale, concludono gli autori. La razza e il sesso influenzano entrambi l’età di presentazione della patologia del legamento crociato craniale. “Effect of signalment on the presentation of canine patients suffering from cranial cruciate ligament disease” Guthrie, J. W., Keeley, B. J., Maddock, E., Bright, S. R. and May, C. Journal of Small Animal Practice, (2012), 53: 273-277. ■
DERMATOFITOSI GRAVE NELL’IGUANA VERDE
no studio ha descritto gli aspetti clinici, micologici, istopatologici e molecolari della dermatofitosi grave nell’iguana verde (Iguana iguana). Si prelevavano campioni dalle lesioni cutanee per sottoporli a metodi micologici standard e amplificazione mediante PCR specifica per i dermatofiti utilizzando la coppia di primer per il gene della chitina sintasi 1 (CHS1). In tutte le iguane si poneva una diagno-
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si definitiva di dermatofitosi con i metodi diagnostici sia tradizionali sia molecolari. I profili PCR utilizzando sequenze semplici ripetute (GACA)4 mostravano che tutte le iguane avevano lo stesso profilo. Non si osservava una variabilità intraspecifica per questi isolati. Il sequenziamento dei prodotti PCR del gene CHS1 confermava che l’agente infettivo era Trichophyton mentagrophytes var. interdigitale. I risultati suggeriscono, concludono gli autori, che la PCR basata su (GACA)4 è utile quale metodo semplice e rapido di identificazione delle specie di dermatofiti coinvolti e per la differenziazione delle varianti di T. mentagrophytes. “Severe dermatophytosis due to Trichophyton mentagrophytes var. interdigitale in flocks of green iguanas (Iguana iguana)”. Khosravi, A. R., Shokri, H., Rostami, A., Tamai, I. A., Erfanmanesh, A. and Memarian, I. (2012), Journal of Small Animal Practice, 53: 286–291.
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Adenocarcinoma intestinale del gatto: chirurgia in presenza di metastasi? In uno studio su 18 soggetti, l’asportazione della massa prolungava il tempo di sopravvivenza no studio retrospettivo ha valutato l’esito a lungo termine dell’adenocarcinoma del piccolo intestino in 18 gatti in relazione al trattamento chirurgico o non-chirurgico e alla presenza o assenza di metastasi al momento dell’intervento. In 10 gatti si effettuava la chirurgia e si otteneva
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la conferma istopatologica di adenocarcinoma, mentre in 8 gatti non si effettuava la chirurgia e si otteneva una diagnosi citologica di adenocarcinoma. Il tempo di sopravvivenza mediano dei soggetti con adenocarcinoma sottoposti ad asportazione chirurgica del tumore era di 365 giorni, mentre era di 22 giorni per quelli con sospetto adenocarcinoma che non venivano
operati. Il tempo di sopravvivenza mediano era di 843 giorni per i gatti che non presentavano evidenze di malattia metastatica al momento della chirurgia e di 358 giorni per quelli con evidenza di metastasi. L’escissione chirurgica del tumore, concludono gli autori, è di beneficio nel trattamento dell’adenocarcinoma del piccolo intestino del gatto, anche nei pazienti che presentano me-
tastasi, e può comportare un tempo di sopravvivenza significativamente più lungo rispetto ai soggetti in cui non viene effettuata. (M.G.M.) “Surgical versus non-surgical treatment of feline small intestinal adenocarcinoma and the influence of metastasis on long-term survival in 18 cats (2000-2007)”. Green ML, Smith JD, Kass PH. Can Vet J. 2011 Oct; 52 (10): 1101-5. ■
SEI CASI DI RABBIA NELL’UOMO IN ASSENZA DI MORSICATURA a rabbia è generalmente trasmessa all’uomo attraverso il contatto (morsi e graffi) con animali infetti. Uno studio descrive 6 casi rabbia fatale nell’uomo in assenza di un’anamnesi di morsicatura, diagnosticati nel corso di circa vent’anni in Iran. La conferma di laboratorio della rabbia veniva effettuata presso un centro di referenza WHO per la rabbia. Il primo caso riguardava un tecnico veterinario femmina di 39 anni che introduceva la sua mano graffiata e non protetta nella bocca di un bovino rabido, infettandosi. Altri 3 casi riguardavano 3 pastori che avevano medicato le loro pecore dopo l’attacco di un lupo rabido e le cui mani erano graffiate. Altri 2 casi infine si verificano per trapianto corneale da un donatore deceduto con segni clinici di intossicazione alimentare ma che probabilmente era affetto da rabbia. In tutti i casi descritti la rabbia veniva contratta dall’uomo in assenza di morsicature. Lo studio descrive alcune modalità di trasmissione del virus della rabbia che possono essere importanti per prevenire incidenti occupazionali, concludono gli autori. (M.G.M.) “Six fatal cases of classical rabies virus without biting incidents, Iran 1990-2010” Simani S, Fayaz A, Rahimi P, Eslami N, Howeizi N, Biglari P. J Clin Virol. 2012 May 1. [Epub ahead of print]
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20 Confprofessioni Puglia
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Strumenti per sostenere la crescita delle Libere Professioni Confprofessioni Puglia è riconosciuta parte sociale di LUCA CICOLA ANMVI, Puglia, Coordinatore Area Sanitaria Confprofessioni Puglia i è svolto a Bari il 4 Maggio allo Sheraton Nicolaus in un clima di grande e attenta partecipazione il primo convegno organizzato dalla Giunta Regionale di
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Confprofessioni, presieduta dal Dott. Pietro Scalera (FIMMG), sul tema “Strumenti per sostenere la crescita delle Libere Professioni”. In un momento delicato per la sopravvivenza di molti studi professionali, l’incontro, al quale ha partecipato anche il Presidente Nazionale della Confederazione, dott. Gaetano Stella, ha portato all’attenzione dei Liberi Professionisti pugliesi le funzioni della Confederazione e quali sono gli strumenti credi-
tizi attualmente a loro disposizione per superare questa fase congiunturale, come i consorzi Confidi, finalmente operativi anche per i professionisti, come ha spiegato Tino Vaccari, e le iniziative dedicate di Banca Unicredit (Valore Professioni) presentate dal dott. Ferrettini. Il dott. De Gregorio, presidente Cadiprof, ha descritto le eccellenti caratteristiche del fondo previdenziale per i dipendenti degli Studi Professionali, mentre con il Dott. Monticelli, direttore EBIPRO, sono state disegnate alcune importanti opportunità fornite dal nuovo Contratto Nazionale per i dipendenti. Un importante contributo sul tema dei dipendenti è venuto dal dott. Pennesi, Direttore delle Attività Ispettive presso il Ministero del Lavoro, e dal dott. Valente che ha annunciato l’avvio di corsi di formazione gratuiti per i collaboratori. La Giunta regionale pugliese, già accreditata come parte sociale presso la Regione Puglia, comprende oltre al Presidente dott. Scalera (Medici di Medicina Generale), la dott.ssa Boleto (Commercialisti), il rag. Baldari (Consulenti del Lavoro), l’Arch. Rutica (ALA), il dott. Cicola (nella foto) (Ass. Naz. Medici Veterinari), il dott. Grauso (Ass. Naz. Dentisti), l’Avv. Di Florio (Ass. Naz. Forense), la dott.ssa Angelillo (Psicologi). ■
FIDIPROF CENTRO SUD IDIPROF Centro Sud è il secondo dei Confidi istituiti da Confprofessioni. Si è presentato alla stampa e ai professionisti, il 16 aprile, a Napoli, Palazzo S. Giacomo. Come FIDIPROF Nord, lanciato ufficialmente a Milano lo scorso febbraio, consente ai consociati di accedere a forme di finanziamento agevolato, attraverso il beneficio della garanzia collettiva. A presentare FIDIPROF Centro Sud sono stati Gaetano Stella, Presidente di Confprofessioni, Mina Maisto, Presidente Fidiprof Centro Sud. Con loro, esponenti politici campani e numerosi parlamentari delle Commissioni Industria, Agricoltura, Lavoro e Finanze. L'aggregazione di garanzie collettive avviene attraverso una quota di adesione individuale (quota sociale da 250 euro) che consente di ottenere finanziamenti ai quali si sarebbe probabilmente dovuto rinunciare per lo scarso potere contrattuale e finanziario di un singolo professionista o studio professionale. Viene così superata l'empasse della valutazione del "merito di credito", tradizionalmente improntata su dati qualitativi del cliente (conoscenza dell'attività, del titolare, puntualità nei pagamenti, reputazione, ecc.).
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FIDIPROF Nord Via Lentasio, 7 20122 Milano Tel. 0236692133 FIDIPROF Centro Sud Via A. De Gasperi, 55 80133 Napoli Tel. 0815519570
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22 Eventi veterinari Turismo
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Aggiornamento e cultura a Cremona Al via la collaborazione tra il Comune e il Centro Studi Veterinari di Palazzo Trecchi l via la collaborazione tra Comune di Cremona e Scivac, Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia, riguardante il turismo congressuale. Scivac ha dato corso ad un intenso programma formativo di aggiornamento per medici veterinari, a carattere nazionale e internazionale, che nel solo 2011 ha visto totalizzare oltre diecimila mila giornate di presenza a partecipante nella nostra città. “Un dato rilevante, forse poco noto - ha sottolineato l’assessore alla cultura Nicoletta De Bona - ma dall’Amministrazione Comunale ritenuto assai importante e quindi degno di essere comunicato per testimoniare il contributo che questo tipo di turismo congressuale, ad alto livello, riesce a portare a favore del sistema Cremona”. Alla conferenza stampa nella Sala Giunta del Comune, anche Fulvio Stanga e Monica Villa, rispettivamente direttore scientifico e segretaria scientifica di Scivac. “Gli ospiti di SCIVAC - ha dichiarato al riguardo l’assessore De Bona - sono alla fine ospiti della città, degli alberghi, dei ristoranti, degli eventi e dello shopping cittadino. Riconosciuto quindi tale val-
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ore, da alcuni mesi si è intensificato il rapporto con i vertici di SCIVAC per favorire la presenza dei loro ospiti”. “A loro - ha aggiunto l’assessore De Bona - sono già state aperte in due recenti occasioni le porte delle nostre sedi museali per visite guidate accompagnate da happy hour e la partecipazione agli eventi in programmazione. I prossimi appuntamenti saranno il 13 maggio, in occasione di un importante convegno organizzato da SIVAE sui rettili, che vede la partecipazione di oltre duecento persone, e il 23 maggio prossimo. La presenza del Museo di Storia Naturale a Palazzo Affiatati rappresenta, in questo caso, il nostro punto di forza.” “Il ruolo che intendiamo svolgere - ha concluso l’assessore - è quello di diffondere la cultura dell’accoglienza, di facilitare la creazione di una rete tra le varie realtà cittadine tenendo presente che anche il turismo congressuale ha delle positive ricadute sulla nostra città anche in termini economici.” Dal canto suo Fulvio Stanga, ha ricordato brevemente la storia non solo di SCIVAC e dell’attività svolta dal 1986, anno della sua fondazione, ad oggi, ma anche di tutte le altre Società Scientifiche che hanno sede in Palazzo Trecchi. Alle 18 Società Specialisti-
Nella foto da sinistra: Fulvio Stanga, Nicoletta De Bona, Monica Villa che affiliate SCIVAC si aggiungono infatti SIVAR, SIVE, SIVAE, SIVAL, AIVEMP tutte federate ad ANMVI che a partire dal 2007 ha avviato anche un progetto di cooperazione internazionale con le organizzazioni veterinarie, universitarie e le istituzioni politiche a livello internazionale. Nel 2008 è stata istituita la Scuola Superiore di Formazione Veterinaria che presuppone di rivolgersi a laureati, con alle spalle un buon iter universitario e ha lo scopo di dare una “FORMAZIONE” adeguata e scientificamente rigorosa al
veterinario pratico. L’ultima società scientifica internazionale ad essersi costituita, il 24 Marzo 2012, sempre all’interno di Palazzo Trecchi è l’Academy of Non Transfusional Hemocomponets, in breve ANTHEC. La Società ha lo scopo di favorire la ricerca e la conoscenza circa le indicazioni, lo sviluppo delle metodiche e le modalità di impiego di emocomponenti per uso topico e infiltrativo ma comunque non ad uso trasfusionale e anche nel rispetto delle normative. Fulvio Stanga si è poi soffermato sulla proficua collaborazione instaurata con l’Assessorato del Turismo per offrire ai partecipanti ai vari corsi, seminari e convegni, possibilità per conoscere meglio Cremona ed il suo patrimonio artistico e culturale. Una collaborazione che sta dando buoni risultati. Accanto a questo, ha quindi aggiunto Monica Villa, sono stati avviati accordi per programmare momenti di lavoro sulle acque del Po con il Consorzio Navigare l’Adda, si sta sviluppando la comunicazione ad impronta turistica sul sito ufficiale di SCIVAC e sui media che la Società gestisce (ad esempio un settimanale tirato in 19 mila copie, un mensile tirato in 17 mila copie, bimestrali per 10 mila copie, quotidiani on-line per 18 mila destinatari, newsletter quotidiane ad oltre 8 mila soci, e il sito che registra 12 mila contatti mensili). Negli ultimi anni, ha aggiunto Monica Villa, la ricezione alberghiera è migliorata sia dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Ora è stato intrapreso un percorso di collaborazione con ASCOM per realizzare una cartina, da distribuire a coloro che partecipano alle varie iniziative organizzate da SCIVAC, dove saranno indicati gli esercizi commerciali disponibili a convenzioni, così come è già stato fatto con le strutture alberghiere. “La città di Cremona - hanno concluso all’unisono Fulvio Stanga e Monica Villa - ha sempre spontaneamente ospitato con piacere i partecipanti alle iniziative organizzate dalla Scuola i quali hanno saputo apprezzare le bellezze della città, le sue peculiarità, la sua cucina, la sua dimensione umana e l’accoglienza dei suoi cittadini. La recente collaborazione con l’Assessorato al Turismo e con il Sistema Museale di Cremona ha permesso ai nostri veterinari di ampliare ulteriormente la propria conoscenza della città di Cremona grazie all’apertura dei siti di interesse culturale in orari compatibili con quelli delle proprie attività di aggiornamento. Le iniziative finora svolte sono state tutte molto apprezzate e fanno ben sperare per il consolidamento e lo ■ sviluppo di questa collaborazione.”
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24 Dalle Associazioni SICIV
VETERINARIA 17 | 2012
Positivo il bilancio del primo incontro di citologia La collaborazione con SIVAE ha dato ottimi risultati di ENRICO BOTTERO Presidente SICIV omenica 6 maggio 2012 si è svolto a Palazzo Trecchi a Cremona il primo incontro annuale della SICIV (Società Italiana di Citologia Veterinaria); argomento della giornata, organizzata in collaborazione con SIVAE (Società Italiana Veterinari Animali Esotici), “Citologia ed animali esotici: quando farla, come farla e come interpretarla”. Bilancio decisamente positivo grazie alla numerosa e vivace partecipazione; erano infatti 80 i soci, non solo citologi ma anche colleghi della società per animali esotici ai quali
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era stata estesa la possibilità di partecipare gratuitamente, presenti i sala. I relatori sono stati il Dr. Gianluca Marchetti ed il Dr. Elvio Lepri. Durante la prima relazione della mattinata il Dr. Marchetti ha preso in considerazione le tecniche di contenimento dei volatili e le modalità di prelievo ematico e di prelievo citologico dai vari organi ed apparati. Nella seconda parte della relazione sono stati presentati i quadri citologici più tipici e peculiari delle principali patologie cutanee e degli organi interni dei volatili; dalla rogna all’aspergillosi fino alle condizioni neoplastiche. Il relatore ha focalizzato l’attenzione sulle differenze interpretative tra la citomorfologia dei volatili e quella del cane ed al gatto. Nella seconda parte della mattinata sono stati presi in con-
siderazione i piccoli mammiferi; anche in questa relazione è stato evidenziato come il corretto contenimento sia fondamentale per il corretto campionamento. Infatti il coniglio così come il cincillà o il criceto sono animali estremamente stressabili ed un contenimento non eseguito correttamente può esitare in gravi complicazioni. La valutazione citologica di questi soggetti è stata presentata dal Dr. Lepri che ha fornito esaurienti spiegazioni sulle principali patologie cutanee e degli organi interni, sia di tipo infiammatorio che neoplastico. Nella prima relazione del pomerig-
Agenda delle attività extra congressuali TEMA INCONTRO
gio sono stati affrontati i rettili; anche in questa presentazione il Dr. Marchetti ha evidenziato prima le modalità di contenimento e di corretto campionamento e, successivamente i principali quadri citomorfologici. Alla fine della giornata sono stati presentati due casi clinici interattivi dal Dr. Lepri: un cordoma della coda in un furetto ed un carcino-sarcoma in un coniglio. Il prossimo incontro della SICIV si svolgerà sempre a Cremona il 25 novembre 2012 ed avrà come argomento la patologia clinica e la citologia applicati alla linfoadenopatia. ■
73° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - 8-10 Giugno 2012
SALA
ORA INIZIO
PER CHI
MODERATORE
Stand ANMVI
Pomeriggio
Consulenza gratuita per tutti i Medici Veterinari
Marco Viotti
VENERDÌ 8 GIUGNO 2012 Consulenza sul Practice Management
Si consiglia di prenotare la propria consulenza al numero 0372/403536
Consulenza sui Rifiuti Sanitari, legge sulla Privacy e Farmaco Veterinario
Stand ANMVI
Pomeriggio
Consulenza gratuita per tutti i Medici Veterinari
Giorgio Neri
Si consiglia di prenotare la propria consulenza al numero 0372/403536
Consulenza ANMVI-UIL
Stand ANMVI
Dalle h. 14.00 alle h. 15.00
Consulenza gratuita per tutti i Medici Veterinari
Fernando Fioramonti
Riunione Delegazioni regionali SIVAE
Sala del Faro
12.30
SIVAE
Marco Bedin
Sala dell’Arengo (Primo piano)
12.30
Soci SCIVAC
Federica Rossi
Breakout 4 (Primo piano)
17.00
Consiglio Direttivo FSA
Aldo Vezzoni
Breakout 4 (Primo piano)
10.00
Consiglio Direttivo SIVAE
Marco Bedin
Consulenza D.lgs 81/08 - ex 626/94 e Regolamentazione della sicurezza elettrica nelle strutture veterinarie
Stand ANMVI
Mattino
Consulenza gratuita per tutti i Medici Veterinari
Carlo Pizzirani
Consulenza sui Rifiuti Sanitari, legge sulla Privacy e Farmaco Veterinario
Stand ANMVI
ASSEMBLEA ORDINARIA SCIVAC Riunione FSA
SABATO 9 GIUGNO 2012 Riunione SIVAE
Incontro ANMVI Regione
Riunione Gruppo di Studio leishmaniosi canina Attività 2013 Società Specialistiche
Riunione Delegazioni Regionali SCIVAC
Riunione Gruppo di studio LASER Consulenza ANMVI-UIL
FSA
Si consiglia di prenotare la propria consulenza al numero 0372/403536
Mattino
Consulenza gratuita per tutti i Medici Veterinari
Giorgio Neri
Si consiglia di prenotare la propria consulenza al numero 0372/403536
Sala dello Squero
10.30
Incontro riservato ai Consigli di Presidenza Regionali ANMVI
Marco Melosi
Breakout 5 Primo piano
10.30
Membri GSLC
George Lubas
Sala del Faro
12.30
Incontro riservato ai presidenti e Vice presidenti delle Società Specialistiche
Alberto Crotti
Sala dello Squero
12.30
Riunione riservata ai Consigli delle Delegazioni Regionali Scivac
David Chiavegato
Breakout 4 (Primo piano)
12.30
Stand ANMVI
Dalle h. 14.00 alle h. 15.00
Consulenza gratuita per tutti i Medici Veterinari
Fernando Fioramonti
Stand FSA
14.00-16.00
Soci SCIVAC
Aldo Vezzoni
Paolo Squarzoni
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CHIRU64 TOBIAS-JOHNSTON Veterinary surgery: small animal. 2-volume set. 1a ed. 2012 LISTINO € 187,00 SCONTATO € 140,00
MEDUR36 SILVERSTEIN HOPPER - Small animal critical care medicine 1a ed. 2008 LISTINO € 82,99 SCONTATO € 62,00
CITO17 RASKIN-MEYER Canine and feline cytology - A color atlas and interpretation guide - 2a ed. 2009 LISTINO € 97,99 SCONTATO € 73,00 MEDIN162 ETTINGER FELDMAN - Textbook of veterinary internal medicine 7a ed. LISTINO € 217,00 SCONTATO € 163,00
MICRO71 GREENE - Infectious diseases of the dog and cat 4a ed. 2012 LISTINO € 128,00 SCONTATO € 96,00
OFTAL61 GELATT-GELATT Veterinary ophthalmic surgery. A comprehensive step-by-step guide to all types of ophthalmic surgical techniques 1a ed. 2011 LISTINO € 116,00 SCONTATO € 87,00
EV - CASA EDITRICE E SOCIETÀ DI DISTRIBUZIONE Via Trecchi 20, 26100 Cremona (CR), Italy - Tel +39 0372 460440 - Fax +39 0372 457091 - editoria@evsrl.it
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26 Dalle Associazioni SIMIV
VETERINARIA 17 | 2012
Inaugurazione della “nuova” Società di Medicina Interna La febbre da punto di vista di differenti specialisti l 5 e 6 maggio si è tenuto a Cremona il primo incontro della nuova Società di Medicina Interna Veterinaria (SIMIV). Nuova perché da quest’anno la SIMIV si è notevolmente ingrandita, fondendosi con le società di gastroenterologia e di nefrologia. Il primo incontro ha voluto ricalcare quanto già
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proposto con successo al recente congresso nazionale di Milano; si è voluto infatti trattare un singolo segno clinico, nel caso specifico la febbre, visto da differenti punti di vista e con l’occhio di differenti specialisti. Tale scelta è stata premiata dalla numerosa partecipazione degli iscritti della società. La relazione di apertura è stata tenuta dall’in-
ternista Andrea Zoia che partendo della banale descrizione del termometro si è avventurato in una chiara panoramica sui meccanismi fisiopatogenetici e sugli aspetti diagnostico-differenziali della febbre e dell’ipertermia. Nel pomeriggio il dr Zoia ha inoltre tenuto una relazione sulla febbre di origine sconosciuta (FUO). Dal momento che in Medici-
na Veterinaria non esiste un’adeguata definizione della FUO (e quindi tantomeno un approccio diagnostico diffusamente accettato), la lezione è stata impostata descrivendo la FUO in Medina Umana valutando le molteplici analogie con le condizioni patologiche del cane e del gatto. La dr.ssa Laia Solano Gallego dell’Università di Barcellona ha in seguito trattato le malattie febbrili trasmesse da vettori, con particolare attenzione agli aspetti epidemiologici nel territorio italiano. I marker d’infiammazione, soprattutto in riferimento alla sindrome da risposta infiammatoria sistemica sono stati trattati dal dr Massimo Giunti il quale ha proposto un’approfondita analisi della letteratura. In seconda giornata l’argomento febbre è stato affrontato dal punto di vista dell’oncologo e del neurologo. Il dr Damiano Stefanello ha ripreso i meccanismi eziopatogenetici connessi alla febbre di origine neoplastica fornendo anche alcuni accenni di terapia. Il prof Gualtiero Gandini ha concluso la giornata trattando le malattie febbrili del sistema nervoso. Particolarmente apprezzati sono stati i numerosi casi clinici presentati attraverso video e la capacità del relatore nel saper coinvolgere i colleghi presenti. Oltre agli aspetti scientifici è d’obbligo ricordare l’incontro sociale. Sabato sera si è infatti tenuta una “apero-cena” al museo civico di Cremona. Una location assolutamente d’eccezione! Dopo la cena i partecipanti hanno potuto effettuare un’interessantissima visita guidata potendo così ammirare diverse opere che vanno dal Caravaggio all’Arcimboldo ed una splendida collezione di violini Stradivari. Possiamo quindi dire che l’incontro sia andato più che bene e che questa nuova società sembra essere partita con il piede giusto. Il prossimo incontro SIMIV si terrà il 17-18 Novembre e verrà svolto in modo similare, in tale occasione si parlerà di aumento di volume dell’addome. Al fine di stimolare quanto più possibile la partecipazione attiva di tutti i soci, dal prossimo anno, nell’ambito delle giornate SIMIV, verranno ritagliati degli spazi per la presentazione di casi clinici. Il consiglio direttivo SIMIV desidera ringraziare i relatori per le ottime presentazioni, ma in modo particolare tutti i soci assieme ai quali ci auguriamo di costruire una società di medicina interna sempre più attiva ed affiatata. ■
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in collaborazione con
ANIMALI ESOTICI con ANGELA LENNOX dagli Stati Uniti
CHIRURGIA con GILLES DUPRÈ dall’Austria
Diplomata presso l’American Board of Veterinary Practitioners nel 2003 è Professore Associato presso la Purdue University dove insegna medicina degli animali esotici sia agli studenti che ai technicians. È editor del Rabbit and Rodent Dentistry Handbook e autore del testo Clinical Radiology of Exotic Companion Mammals.
Diplomato all’European College of Veterinary Surgeons ottiene anche il Diploma in chirurgia pneumologica umana e chirurgia in toracoscopia. Attualmente capo del dipartimento di chirurgia per piccoli animali dell’Università di Vienna.
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI con GABRIELA SEILER dagli Stati Uniti Diplomata all’ECVD lascia la Svizzera per gli Stati Uniti, dove attualmente è Professore Associato di Radiologia presso la North Carolina State University. Aree d’interesse: ecografia, tomografia computerizzata, intensificazione del contrasto in ecografia e diagnostica per immagini del cancro.
GASTROENTEROLOGIA con ROBERT WASHABAU dagli Stati Uniti
MEDICINA FELINA torna MARGIE SCHERK dal Canada
Diplomato ACVIM è lo specialista più esperto in disturbi della motilità gastrointestinale, suo principale interesse di ricerca.
Votata alla medicina felina. Ha fondato nel 1986 a Vancouver una clinica per soli gatti diplomandosi all’American Board of Veterinary Practitioners in Feline Practice. L’abbiamo già ospitata ma siamo onorati di poterla riascoltare perché davvero Margie non ci stanca.
MALATTIE RESPIRATORIE con LYNELLE JOHNSON dagli Stati Uniti
ODONTOSTOMATOLOGIA con JENNIFER RAWLINSON dagli Stati Uniti
OFTALMOLOGIA con DAVID MAGGS dagli Stati Uniti
ORTOPEDIA con STEVEN C. BUDSBERG dagli Stati Uniti
Diplomata all’American College of Veterinary Internal Medicine ottiene una borsa di studio dal National Institute of Health Heart, Lung and Blood Institute per studiare gli effetti dell’esercizio fisico sulla funzione vascolare polmonare. Phd in Fisiologia è anche autrice del recente testo Clinical Canine and Feline Respiratory Medicine.
Giovane e brillante diplomata all’American Veterinary Dental College è oggi a capo del dipartimento di odontostomatologia e Chirurgia orale della Corneille University. I suoi interessi di ricerca sono gli effetti sistemici della malattia parodontale nel cane e nel gatto e lo sviluppo di nuove tecniche di estrazione per il cavallo.
Dall’Australia al Regno Unito per fermarsi poi nel corpo docenti della California-Davis University. Il dr Maggs tra i tanti impegni è anche Autore del Slatter’s Fundamentals of Veterinary Ophthalmology. I suoi interessi principali sono le malattie oculari infettive con un focus particolare sulla gestione dei gatti con herpesvirus felino.
Dopo la laurea riceve un Master di ricerca in anatomia comparata dalla Washington State University diplomandosi in seguito al College di Chirurgia veterinaria. Oggi è professore e Direttore del dipartimento di Ricerca Clinica dell’Università della Georgia.
PRE-ISCRIZIONE E QUOTA AGEVOLATA ENTRO IL 28 APRILE 2012
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28 Dalle Aziende
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VETERINARIA 17 | 2012
Conoscere è potere: terza edizione Allo SCIVAC di Rimini la terza edizione del concorso a premi abbinato alla sessione Innovet di gastroenterologia (IBD del cane e del gatto) romuovere la cultura e la conoscenza è uno dei doveri fondamentali di chi come Innovet è impegnato al fianco del medico veterinario nel migliorare e tutelare la salute e la qualità della vita degli animali da compagnia. Ma è anche un metodo per generare idee e prodotti ad elevato contenuto innovativo per la cura ed il benessere dei nostri a-
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mici a quattro zampe. Per questo da alcuni anni Innovet ha scelto lo slogan “Conoscere è potere” come titolo per il concorso a premi abbinato alla propria iniziativa scientifica nell’ambito del congresso SCIVAC di Rimini. Come già avvenuto negli anni scorsi, anche quest’anno in palio ci sono i libri, fonte naturale del sapere, veicoli di scienza, in grado di portare l’innovazione generata dalla ricerca alla pratica veterinaria di tutti i giorni.
UNO SPAZIO DEDICATO ALL’INNOVAZIONE IN GASTROENTEROLOGIA Quella di quest’anno è la terza edizione di “Conoscere è potere” e, come le due precedenti, è abbinata ad un seminario scientifico incentrato su argomenti di particolare interesse per il pubblico di Rimini. Sulla scorta dell’attenzione che il 73° congresso internazionale SCIVAC (Rimini, 8-10 giugno 2012) riserva alla ga-
stroenterologia, con giornate di “educazione continua” e worshop avanzati, anche la sessione Innovet è dedicata a questa branca specialistica in continua espansione. A discutere di una delle malattie più intriganti del settore, come la malattia infiammatoria intestinale (IBD, Inflammatory Bowel Disease) del cane e del gatto, saranno due relatori molto conosciuti ed apprezzati. Il primo, Graziano Pengo (Madignano, Cremona), è noto per la sua intensa attività di endoscopista gastroenterologo, oltre che per i suoi studi nel campo della tipizzazione gastrica di Helicobacter canino e felino e delle correlazioni tra diagnosi istopatologica e allergia alimentare e tra diagnosi endoscopica e linfangectasia. Il secondo relatore è Giacomo Rossi, professore di patologia generale e fisiopatologia veterinaria presso la scuola di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Camerino, il cui principale interesse di ricerca è l’immunopatologia gastrointestinale del cane e del gatto, anche in comparazione con l’uomo. Con la moderazione di Stefano Bo, Presidente senior della SIMEF (Società Italiana di Medicina Felina), i due specialisti metteranno a confronto le reciproche esperienze e competenze di clinico e patologo, con il triplice obiettivo di inquadrare il complesso algoritmo diagnostico della IBD del cane e del gatto, tracciarne il più aggiornato quadro immunopatogenetico e, sulla base di queste conoscenze, orientare le più promettenti ed innovative scelte terapeutiche. Passi da gigante in questo senso sono stati fatti con la scoperta delle aliamidi: sostanze endogene, capaci di contrastare in maniera naturale infiammazione e dolore, principalmente attraverso la regolazione del tono funzionale (degranulazione) dei mastociti residenti nei diversi distretti, gastroenterico compreso. E il seminario Innovet sarà una buona occasione per aggiornarsi sui dati già ottenuti con il capostipite delle aliamidi (palmitoiletanolamide, PEA) sia in modelli pre-clinici di infiammazione e dismotilità intestinale sia in cani e gatti affetti da IBD.
PARTECIPARE AL CONCORSO: DETTAGLI PRATICI Non ci sono novità sostanziali rispetto alle precedenti edizioni. Al concorso possono accedere studenti e medici veterinari presenti al seminario sulla IBD del cane e del gatto. Le modalità sono semplici. Dopo aver partecipato al seminario Innovet di gastroenterologia, che avrà luogo il primo giorno di congresso, venerdì 8 giugno, alle ore 16.40 presso la Sala del Tempio 2, basterà ritirare e compilare un’apposita cartolina, che verrà consegnata all’uscita della sala. Una volta validata con lo specifico timbro, la cartolina dovrà essere consegnata allo stand Innovet. L’estrazione e le premiazioni delle cartoline vincenti avverranno sempre presso lo stand Innovet sabato 9 giugno, alle 13.00. Le prime dieci schede estratte vinceranno altrettanti buoni acquisto del valore di 250 euro cadauno, spendibili immediatamente presso lo stand di EV (Edizioni Veterinarie). ■
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30 Calendario attività Dall’8 giugno al 7 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
8 - 10 GIU 10 GIU 14 - 16 GIU 18 - 19 GIU 20 - 22 GIU 22 - 24 GIU 23 - 24 GIU 24 GIU
26 - 29 GIU 29 GIU - 1 LUG 4 - 6 LUG 13 - 15 LUG 14 - 15 SET 14 SET 16 SET 18 - 21 SET 21 - 23 SET 22 - 23 SET 23 SET 25 - 26 SET 30 SET 5 - 7 OTT 6 - 7 OTT
7 OTT 7 OTT 7 OTT
GIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CORSO SIVE IN COLLABORAZIONE CON AO VET
73° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SICVAC - Nuovo Palacongressi, Rimini - Via della Fiera, 23 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SUPPORTO AL PAZIENTE IN EMERGENZA - VIII GIORNATA DI AGGIORNAMENTO - Nuovo Palacongressi, Rimini - Via della Fiera, 23 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Ilaria Costa - Segreteria ATAV - Tel. +39 0372 403527 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it AO BASIC COURSE - PRINCIPLES IN EQUINE FRACTURE MANAGEMENT - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SCIVAC
CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA REFERTAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 10,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 23,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SARDEGNA - CORSO REGIONALE DI MEDICINA INTERNA - Sassari, Hotel Marini - Via Nenni 2 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’AGGRESSIVITÀ NEL CANE E NEL GATTO: DAL RICONOSIMENTO ALLA PREVENZIONE” - Torino - Centro Incontri Regione Piemonte - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega zioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO - Garden Inn (Matera) - ECM: Accreditamento ECM non previsto Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DALLA DIAGNOSI VISIVA SEMPLICE A QUELLA IMPOSSIBILE IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO Hotel Milleluci - Aosta - Loc. Porossan Roppoz, 15 - ECM: Accr. ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - LE PATOLOGIE DEL MIDOLLO SPINALE E DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. per 34,8 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
CORSO REGIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC / SOVEP PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI TORINO INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA
24 GIU
7 OTT
CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
CORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC
CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO, DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E DI ALTRE PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE DEL CANE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Elena Bonetti - Segreteria FSA - Tel. +39 0372 403511 - E-mail: info@fondazionesaluteanimale.it
CORSO SCIVAC
ZOOANTROPOLOGIA URBANA: GESTIONE DEL CANILE E GATTILE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 21,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 74° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - INCIDENTI ED EMERGENZE IN ANESTESIA: QUANDO PREVENIRE NON BASTA - Hilton, Giardini Naxos (ME) - Viale Jannuzzo 47 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 75° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA - Bologna - ECM: Accreditamento ECM non previsto Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: paola.orioli@evsrl.it C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! - Hotel Hilton Garden Inn/ Officine Cantelmo Lecce ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIOVET CORSO AIVEMP
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CONGRESSO NAZIONALE SIDEV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC INCONTRO SCVI INCONTRO SICARV
CORSO SIVAR INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE
CORSO REGIONALE SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC
3° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - CARDIOLOGIA 1: ANATOMIA NORMALE E PATOLOGICA, FISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA, CLINICA E DIAGNOSTICA STRUMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. per 29,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
1° CONGRESSO NAZIONALE SIDEV - ATTUALITÀ IN DERMATOLOGIA - Hotel Serena Majestic, Montesilvano (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA. E ORA COME CHIUDO QUESTO DIFETTO CHIRURGICO? - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it I BIOMARKER IN CARDIOLOGIA VETERINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE VERIFICHE ISPETTIVE UFFICIALI SECONDO IL PACCHETTO IGIENE E LA NORMATIVA VIGENTE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it PROFESSIONE: ONCOLOGO - Bolzano- ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PUGLIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA - Trani - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Crowne Plaza Hotel, Padova - Via PO 197 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
laPROFESSIONE
VETERINARIA 17 | 2012
la VETERINARIA
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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
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INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA
ARGOMENTI DI CHIRURGIA NEL CONIGLIO E NEI RODITORI - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA
LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Napoli - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Hotel Klass, Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it
IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE - Hotel Franz - Gradisca D’Isonzo (GO) - ECM: Accr. ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
Chiuso in stampa l’8 maggio 2012
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN. GIULIA
SOLUZIONI
tendine del muscolo flessore superficiale delle falangi
Prelevare un campione di sangue per determinare gli indicatori dell’infiammazione Eseguire un pasto baritato Verificare il livello di IgG del puledro Effettuare l’esame endoscopico delle vie aeree Applicare una museruola al puledro per prevenire la polmonite ab ingestis
QUIZ 1
tendine del muscolo ulnare laterale
a b c d e
Risposta corretta: c) Corso Avanzato Sivar: “Chirurgia ortopedica del vitello” - Cremona, Settembre 2006
c
tendine del muscolo flessore
QUIZ 2
a b
2) Un puledro neonato presenta un ritorno di latte attraverso il naso quando viene allattato. Quale sarebbe il test diagnostico più utile?:
Risposta corretta: d) Seminario SIVE: “Malattie dell’apparato respiratorio” Busto Arsizio (VA), Aprile 2006
1) Quale tendine viene sezionato in caso di arrembatura del nodello?
Professione Veterinaria 17-2012ok:ok
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