Professione Veterinaria 18-2013:ok
24-05-2013
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
18 2013
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 10, numero 18 dal 20 al 26 maggio 2013
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
IL RICCIO E ALTRI MICRO MAMMIFERI
LA STERILIZZAZIONE ALLUNGA LA VITA?
CONFPROFESSIONI PREPARA IL “PERCORSO SALUTE”
ADESSO C’È VETERINARY&FOOD
LA RIPRODUZIONE NELLA CAGNA
A PAGINA 15
A PAGINA 22
A PAGINA 24
A PAGINA 26
A PAGINA 28
VETERINARIO O MANAGER VETERINARIO?
BREVI FNOVI In qualità di socio UNI (Ente Nazionale di Unificazione), la FNOVI ha chiesto e ottenuto la designazione di un proprio rappresentante nell’Organo Tecnico UNI U08 Attività professionali non regolamentate. L’obiettivo è di “monitorare da un punto di osservazione privilegiato l’evoluzione delle non regolamentate".
DVR Dal 1° giugno scatta l’obbligo di effettuare la valutazione dei rischi sui luoghi di lavoro, rispettando le procedure standardizzate. L’obbligo riguarda anche gli studi professionali. Salvo proroghe, non sarà più possibile adempiervi con autocertificazione.
CRISI Dal rapporto ISTAT 2013 emerge che la deprivazione materiale intacca anche l’alimentazione. Una percentuale non trascurabile, e in deciso aumento, riduce anche la qualità dei prodotti acquistati. Le famiglie italiane che, tra il 2011 e il 2012, hanno ridotto la qualità o la quantità degli alimentari acquistati, è aumentata dal 53,6% al 62,3%.
IVA Come ha impattato sulle famiglie l’incremento dell’Iva ordinaria? Le stime ISTAT evidenziano un andamento crescente del livello di spesa complessivo, facendo emergere in generale una distribuzione del carico fiscale a svantaggio delle famiglie meno agiate.
VACCINO JOLLY Ha superato la prova della sperimentazione sui furetti il “vaccino jolly”, il primo vaccino unico contro le molteplici forme dei virus influenzali. Sperimentato negli USA, potrebbe anche scongiurare la comparsa di nuovi ceppi dei virus più aggressivi dei virus stagionali. Di un progetto analogo si parlò nel 2009 anche in Italia, in piena emergenza-aviaria.
RICERCA GFK EURISKO
Proprietari: il 59% dice di non badare a spese Indagine sui proprietari di animali da compagnia. A PAGINA 3
L’ingresso del capitale nelle società tra professionisti non va demonizzato. È stato giustamente ricondotto sotto il potere decisionale dei professionisti, che non potranno essere gestiti dalla quota capitaria come ubbidienti esecutori d’opera. Ma di capitale c’è bisogno e ben venga il socio investitore laico. Quel che conta è che il governo delle prestazioni sia saldamente in mano al professionista, decisore ultimo delle politiche societarie e del suo rapporto fiduciario con il cliente, non condizionato dal profitto bensì artefice e partecipe di quest’ultimo. Ci vuole una specchiata illuminazione zodiacale per immaginare una strada che faccia del veterinario un imprenditore di se stesso. L’alternativa è di essere divorati dal capitale altrui, come sta accadendo al settore odontoiatrico. Si stima che circa 1 giovane dentista su 3 finisca ‘impiegato’ nei franchising che offrono cure dentali a prezzi stracciati. Lì comanda un CdA che ragiona a libro mastro e quando “dare e avere” non sono in equilibrio smobilita per inseguire un’altra moda. La prestazione è sul banco della spesa come al supermercato, il professionista non ha un onorario ma un prezzo, forse nemmeno un nome. Nel prossimo futuro è ipotizzabile, anzi probabile, che investitori mettano gli occhi anche sul nostro mondo, che verrebbe definitivamente scompaginato. È indispensabile quindi ragionare in termini diversi e iniziare a comprendere che, oltre ad essere un professionista, se si è
titolare di una struttura si deve anche diventare imprenditori. Dobbiamo creare una nostra managerialità, investire in modo intelligente, calcolando la convenienza economica dei nostri investimenti e per fare questo il capitale serve. Ma deve essere al nostro servizio. Per non essere comprati dalle banche, dalla grande distribuzione o dall’impresa, dobbiamo innanzitutto autofinanziarci. Una possibilità è data dai confidi professionali. Dobbiamo poi imparare a gestire il finanziamento e investire in base a un piano di sviluppo proporzionato alla nostra redditività, familiarizzare con concetti solo apparentemente estranei alle nostre strutture come ammortamento, costo aziendale, punto di pareggio e utile. Enorme è il lavoro da compiere nei rapporti con i collaboratori e con il personale individuando il giusto inquadramento, diffidando dai cattivi consiglieri e valorizzando al massimo la portata della riforma Fornero che ci ha ricordato che siamo liberi professionisti e non dei subordinati presunti. In questa ottica si possono instaurare rapporti professionali all’interno di strutture veterinarie organizzate come vere e proprie “aziende che producono salute animale in modo etico e professionale”, dove veterinari con vari ruoli e competenze si affiancano a specialisti di settore, il tutto gestito da una proprietà dove il medico veterinario titolare si è trasformato in un vero e proprio manager veterinario. Questa è la strada. di Carlo Scotti
ENCICLOPEDIE DIGITALI FVE Secondo la Federazione dei Veterinari Europei nella nuova legge di sanità animale proposta dalla Commissione Europea manca una chiara definizione del "veterinario". La professione medico veterinaria è regolamentata e in Europa l’esercizio è subordinato ad una autorizzazione legale. Questa condizione - sostiene la FVE - dovrebbe essere recepita dalla nuova legislazione.
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e
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LE ENCICLOPEDIE DIGITALI HANNO SCONVOLTO IL SISTEMA ENCICLOPEDICO AL QUALE ERAVAMO ABITUATI ma soprattutto il grande cambiamento è arrivato con il progetto Wikipedia. Nata il 15 gennaio 2001, l’enciclopedia “libera e collaborativa” è disponibile oggi in decine di lingue con circa 800 milioni di utenti e migliaia di collaboratori che la tengono aggiornata integrando le voci presenti o proponendone di nuove. Il sogno di Diderot e D’Alembert era quello di mettere insieme il sapere universale in un’opera. I dizionari e le enciclopedie cartacee dureranno ancora? Certamente pochissimo, visto che quelle digitali sono meno costose, più aggiornate, più rapide, e meno ingombranti. Rispetto a quelle tradizionali però Wikipedia presenta dei limiti: il “sapere universale” non viene in alcun modo selezionato, tutto viene proposto sullo stesso piano e non esiste un reale controllo dei contenuti. Questa caratteristica può essere molto sconveniente quando si parla di argomenti scientifici, in quanto gli utenti sono convinti di trovare informazioni assolutamente certe e convalidate. Quando qualche anno fa l’Anmvi è partita con il progetto Vetpedia, l’Enciclopedia Veterinaria online, abbiamo cercato di prendere il meglio di Wikipedia, senza però replicarne la limitazione suddetta utilizzando un processo di revisione continua dei contenuti eseguito da esperti riconosciuti delle diverse discipline. E quindi abbiamo selezionato centinaia di voci, scelto decine di autori fra i migliori specialisti e abbiamo offerto a tutti i Medici Veterinari la possibilità di collaborare. In questo modo siamo in grado di garantire la qualità e la correttezza dei contenuti, e anche grazie e questo imprescindibile criterio Vetpedia conta più di 11000 utenti registrati a nemmeno due anni dalla sua inaugurazione. Non sono i numeri di Wikipedia, ma Vetpedia è oggi la migliore enciclopedia veterinaria disponibile online.
A.N.M.V.I