Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 18

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Il mercato italiano del lavoro veterinario

www.anmvi.it/vetjob/

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

18 2008

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

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PROFESSIONE

VET-EXCHANGE

Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie

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Anno 5, numero 18, dal 12 al 18 maggio 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

DAI RIFIUTI NON DERIVA “MALASALUTE”

SUGLI ONORARI DECIDE IL TAR

INTESA CON LA FRANCIA SULLA BTV8

IL DOLORE NASCOSTO NEL GATTO

FISHMEAL PER I GIOVANI RUMINANTI

A PAGINA 4

A PAGINA 10

A PAGINA 14

A PAGINA 21

A PAGINA 29

BREVI

NON C'È POSTO PER I FANNULLONI

LUCA ZAIA Luca Zaia, neo Ministro alle Politiche Agricole, ha dichiarato che “nessun Paese degno di questo nome può permettersi di farsi dire da altri come mangiare, cosa mangiare e a che prezzo”. Zaia ha ricordato che il settore copre il 10 per cento del PIL agricolo italiano. “La politica agricola oggi - ha concluso - non si decide però in un ufficio romano, ma nella contrattazione a livello comunitario, dove intendo battermi per difendere le nostre imprese agricole”.

CONTRIBUTI Scadrà il 3 giugno la prima rata dei contributi minimi obbligatori dovuti all'ENPAV. La seconda rata scadrà il 31 ottobre. Complessivamente, i contributi dovuti nell'anno 2008 sono pari a 1.803 euro.

CONTRAFFAZIONE È stata firmata una convenzione tra l’Alto Commissario per la lotta alla contraffazione e l’AIFA. L'accordo prevede una maggiore sorveglianza e la costituzione di una banca dati, per il monitoraggio del fenomeno, oggi in fase di realizzazione. L'AIFA pensa inoltre ad un piano di azione mirato a fronteggiare il traffico illecito dei medicinali contraffatti su Internet.

FRANCO MONTI La veterinaria ha ricordato sabato 10 maggio a Torino il Collega Franco Monti, docente della Facoltà di Medicina Veterinaria. Al termine della manifestazione svoltasi alla presenza della figlia, è stata titolata al professore un’Aula della Facoltà. La SIVAR lo ricorda come il primo, storico direttore della sua testata scientifica ufficiale, Large Animal Review.

PISA Sul sito della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Pisa, all'indirizzo http://www.vet.unipi.it sono disponibili le slide presentate al Convegno "La Medicina Veterinaria tra rinnovamento e tradizione", che si è tenuto a Pisa il 14 e il 15 febbraio 2008.

GUIDA FISCALE L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida fiscale Annuario del Contribuente 2008. Tutto quello che il cittadino deve conoscere per far valere i propri diritti e adempiere al meglio ai propri doveri fiscali. www.agenziaentrate.it

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GOVERNO

Quale Welfare per la Veterinaria? Nominati il Ministro e i quattro Sottosegretari resta da capire chi e quanto si occuperà di noi A PAGINA 3

La prima dichiarazione del nuovo Ministro per la Funzione Pubblica e l'innovazione, Renato Brunetta, è stata forte e chiara: "Nella Pubblica Amministrazione non c'è posto per i fannulloni". "La Pubblica Amministrazione esiste per erogare servizi e prodotti, e non per mantenere se stessa e guardarsi l'ombelico - ha proseguito Brunetta Smettiamola di usare il termine utenti, noi abbiamo di fronte dei clienti che pagano e devono essere soddisfatti. Il problema dei fannulloni si risolve semplicemente licenziandoli. Su questo ho le idee molto chiare e ci sono già le leggi che consentono di farlo solo che non sono mai state utilizzate: c'è la cassa integrazione, c'è il licenziamento, c'è già tutto. È un miracolo che la pubblica amministrazione sia ancora in piedi non avendo strumenti come incentivi, disincentivi, premi e punizioni. Un'azienda privata in queste condizioni avrebbe già chiuso". Fra gl'indici che evidenziano la scarsa produttività del sistema pubblico vi è quello dell'assenteismo calcolato sui giorni di assenza procapite all'an-

no. Giorni di assenza esclusi, ovviamente, quelli per ferie, scioperi ed assenze non retribuite. Il Servizio Sanitario Nazionale, con 24,3, è secondo solo agli Enti pubblici non economici (30,9). Sono dati riferiti al 2005, ma che sembra siano peggiorati negli ultimi anni. Diventa quindi difficile dare torto al Ministro quando ritiene di porsi la soluzione di questo problema al primo posto fra gli obiettivi del suo mandato. I "fannulloni" non sono solo un enorme spreco per lo Stato ma sono anche causa di disservizi e danni incalcolabili per l'Amministrazione Pubblica. Non sarà comunque facile per Brunetta risolvere il problema perché, pur avendo dalla sua parte tutta l'opinione pubblica, si dovrà confrontare con logiche sindacali che fanno fatica ad adeguarsi all'evolversi dei tempi, ma speriamo che ci riesca. Non è giusto che il comportamento menefreghista di alcuni veterinari "fannulloni" che tirano solo a campare aspettando che arrivi l'orario per andarsene, debba far dimenticare l'impegno e la serietà di tanti colleghi che operano nel ■ settore pubblico.

CRESCERE È UN'IMPRESA CON PIÙ DI 6500 STRUTTURE VETERINARIE SUL TERRITORIO NAZIONALE, L'ITALIA È CERTAMENTE IL PAESE CON LA PIÙ ALTA CONCENTRAZIONE DI AMBULATORI PER ANIMALI DA COMPAGNIA. Da questo derivano redditi bassi, impossibilità a fare investimenti, difficoltà ad aggiornarsi in modo qualificato, ecc. In una situazione generale come quella che viviamo nel nostro paese, è ovvio che per molti diventi sempre più difficile affrontare l'evoluzione del mercato. Sono quindi sempre di più quelle strutture che rischiano la marginalizzazione o per usare un termine americano si trovano "borderline". Sono quelle strutture che per mille ragioni si trovano ormai al limite del mercato: non possono investire, non possono quindi migliorare i servizi, non possono qualificare le prestazioni, e che, quindi, per sopravvivere si difendono dalla concorrenza, sempre più qualificata ed agguerrita, abbassando i prezzi. Questa politica, però, non può essere la soluzione. Lavorare limitandosi alla copertura dei costi, o addirittura sottocosto, può essere sopportato per periodi brevi o di emergenza, ma alla lunga, è ovvio, diventa insostenibile. Le scelte da farsi devono essere diverse, valutando tutti i parametri che giustificano la continuazione dell'attività in una realtà che si è fortemente trasformata. Noi abbiamo sempre suggerito che una delle soluzioni è quella dello studio associato che permette una forte riduzione dei costi generali e degli investimenti. Sembrano ragionamenti da impresa ma dobbiamo adeguarci a queste logiche se vogliamo restare nel mercato.

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Politica Attualità

VETERINARIA 18 | 2008

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Sacconi alla guida di Salute Lavoro e Politiche Sociali Il vero interrogativo oggi è la delega alla veterinaria nel super ministero e il peso che si vorrà dare alla nostra professione a posizione delle categorie medico-sanitarie è sempre più netta nel chiedere che sia ripristinato il Ministero della salute. Da sempre contraria all’accorpamento è l’Area Sanitaria di Confprofessioni (FIMMG, ANDI, ANMVI), come del resto le sigle sindacali della dirigenza medica secondo le quali il nuovo Governo nasce già con un primato: aver fatto dell’Italia l’unico Paese al mondo a non avere il Ministero della Salute. L’ANMVI teme un declassamento istituzionale della veterinaria, per questo aveva sperato in un Vice Ministro alla Veterinaria che desse più forza a politiche di sanità pubblica veterinaria che anche la Commissione Europea e gli organismi internazionali (OMS, OIE e FAO) considerano come “priorità globali”. Ma la Finanziaria 2008 che ha previsto il super ministero del Welfare non sarà riscritta e il premier Silvio Berlusconi sta già lavorando per applicarla alla lettera. Se ci sarà il temuto declassamento è tutto da vedere, il vero interrogativo oggi è l’assegnazione della delega alla veterinaria. Superato il “rischio-Brambilla” - che medici e sanitari non avrebbero visto di buon occhio alla Salute - approda al Welfare una sottosegretaria, l’on. Francesca Martini altrettanto attenta alle questioni animaliste e alle questioni sanitarie. Spetterà a lei la delega alla veterinaria? Il suo curriculum depone a favore di questa ipotesi.

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DELEGHE ABBOZZATE Francesca Martini, assessore alla Sanità della Regione Veneto, si occuperà della ripartizione del fondo sanitario nazionale e dei rapporti con la conferenza Stato-Regioni. È quanto ha fatto sapere la stessa Martini. Le deleghe per la divisione ufficiale delle competenze non sono ancora pronte mentre scriviamo, ma la questione sarebbe stata risolta nella riunione del 13 maggio fra i nuovi sottosegretari e il ministro al Welfare, Maurizio Sacconi. L'incontro è servito per stabilire in via di massima gli ambiti di competenza ma ancora non sono pronte le deleghe.

IL VENETO ALLA RISCOSSA Di sicuro il Welfare e il Governo parlano molto in veneto (da quella Regione vengono il ministro Sacconi, la sottosegretaria Martini e il Ministro delle politiche agricole Luca Zaia). Il 13 maggio, il Presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan ha aperto a Venezia la Terza Conferenza sulla Sanità del Nordest, un “Tavolo” attorno al quale si confrontano i responsabili delle politiche sanitarie del Veneto, della Regione Friuli Venezia Giulia, e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Galan, rivendicando comunque al Veneto la palma di “miglior sanità d’Italia”, ha auspicato che “questo tavolo possa essere in futuro istituzionalizzato” per “pesare di più come area a livello nazionale”. Nel corso dei lavori, il Segretario Regionale alla Sanità del Veneto Giancarlo Ruscitti ha annunciato che, tra gli ultimi atti del Governo uscente, c’è stata la conferma dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie come Centro di Eccellenza Europeo nel proprio settore.

Il ministro Sacconi

IL SUPER MINISTRO Alla guida del super ministero è stato designato Maurizio Sacconi, 59 anni, veneto di Conegliano, eletto senatore alle politiche di aprile per il Partito della Libertà. Saranno le questioni di bilancio le prime ad impegnare il neo ministro. Lo ha dichiarato lo stesso Sacconi durante il passaggio delle consegne al ministero della Salute. “Subito dovremo implementare al meglio il patto stipulato tra il Governo e le Regioni e che si compone del migliore rapporto fra costi e benefici - ha spiegato - mi riferisco al rapporto tra l’andamento della spesa, compresi i piani di rientro dal debito, e l’effettività dei livelli essenziali di assistenza recentemente condivisi’’. Le questioni bioetiche non saranno invece affrontate dal neo ministro: “Non a caso sono provvedimenti lasciati all’esame del Parlamento, per cui non c’è stata un’iniziativa da parte del governo - ha spiegato - credo di poter prevedere che rimarrà materia parlamentare’’. Dopo l’incontro con il ministro uscente Livia Turco per il passaggio delle consegne al ministero della Salute, Sacconi ha dichiarato: “Il mio ringraziamento non formale va al ministro Turco ha dichiarato Sacconi al termine dell’incontro - perché è stato un passaggio molto concretamente rivolto ai problemi che eredito e alle soluzioni già avviate. Credo che ci sarà una certa continuità nei lavori giustificata dal fatto che pur nel contesto della conflittualità ci sono state diverse convergenze’’.

COSA PENSA SU… In politica da sei Legislature, Sacconi ha un pensiero preciso ed esperto su molte questioni. Piacerà a Confprofessioni, firmataria del protocollo del Welfare, che il Ministro dichiari: “bisogna riconoscere al libero professionista datore di lavoro, incentivi e agevolazioni contributive oggi riservate all’impresa”. In tema di pubblica amministrazione relazioni sindacali parlano chiaro le interrogazioni e gli interventi parlamentari nella scorsa legislatura: “La paventata cogestione della pubblica amministrazione con le organizzazioni sindacali si sta realizzando e approfondirà antichi vizi, in particolare l’irresponsabilità dei protagonisti: la sfera politica, la dirigenza, il

pubblico impiego nel suo complesso”. Questa interrogazione fu presentata da Sacconi “paventando che il nuovo Governo avrebbe avviato una politica di cogestione con le organizzazioni sindacali delle amministrazioni pubbliche, determinando in esse ulteriore inefficienza attraverso l’esaltazione dei vizi già presenti, quali innanzitutto la irresponsabilità di tutti gli attori, dalla direzione politica alla dirigenza, al diffuso mondo del pubblico impiego”. (Intervento al Senato- 23 gennaio 2007- interrogazione al sottosegretario Scanu alle riforme per la pubblica amministrazione). In un disegno di legge presentato nella scorsa Legislatura (Delega al Governo per anticipare e qualificare l’accesso alle libere professioni) Sacconi scrive: “È noto come il distacco fra le università italiane ed il mondo produttivo renda la formazione dei neolaureati dei nostri atenei inadeguata all’approccio con il mondo del lavoro. Ciò si verifica, non solo ma anche, nel settore dei servizi professionali e comporta un tardivo ingresso nel mondo del lavoro. È pertanto necessario riqualificare il percorso formativo a partire dagli studi universitari, prevedendo una alternanza fra apprendimenti accademici ed esperienze professionali, mediante un sistema di crediti proporzionati alla durata ed intensità delle esperienze professionali, realizzabili dopo il superamento di un gruppo di esami afferenti alla conoscenza di elementi basici. In tal modo l’esame finale di accesso alla professione che va necessariamente ridefinito ponendo al centro la verifica dell’acquisizione, da parte del futuro professionista, delle competenze professionali essenziali per lo svolgimento della futura attività, in luogo delle mere conoscenze teoriche ed accademiche - potrebbe essere anticipato al termine di un congruo periodo di tirocinio professionale durante il corso di studi, nella prima sessione utile dopo il conseguimento del titolo di laurea. È auspicabile in questo senso un raccordo stretto fra università, ordini ed associazioni professionali, e studi professionali, volto ad accompagnare lo studente nel suo percorso formativo e ad agevolare l’intermediazione fra domanda ed offerta di lavoro”. Sugli studi di settore, Sacconi è per “ricreare un clima di leale collaborazione tra amministrazione finanziaria e contribuente, venuto meno con le iniziative dell’attuale Governo il quale, ha introdotto nuovi indicatori calibrati in modo grossolano e da incorporarsi nei meccanismi di calcolo degli studi di settore, con la conseguenza di rovesciare, con effetto peraltro retroattivo, l’onere della prova in capo al contribuente. Muovendo dall’assunto per cui le disposizioni contenute nella mozione presentata dalla maggioranza non sono sufficienti a ristabilire un pieno rispetto dei diritti del contribuente, esprime sostegno alla mozione di cui è primo firmatario il senatore Schifani, volta ad impegnare il Governo ad eliminare ogni effetto retroattivo dei nuovi indicatori sui redditi del 2006 e ad aprire quanto prima un tavolo negoziale con le associazioni di categoria per concordare la revisione degli studi di settore. (Mozione del 26 giugno 2007 in Senato) ■

FRANCESCA MARTINI ALLA SALUTE l Welfare, sono stati nominati quattro Sottosegretari: Ferruccio Fazio, Francesca Martini, Eugenia Maria Roccella e Pasquale Viespoli. A Fazio e Martini andrà con tutta probabilità la delega alla Salute, Roccella potrebbe occuparsi dei temi etici, mentre a Viespoli andrebbe la delega al lavoro. Ferruccio Fazio, medico nucleare, è l’unico ‘tecnico’ dei 4 sottosegretari al Welfare. Attualmente è primario di Medicina nucleare e radioterapia al San Raffaele. Francesca Martini (Lega Nord) è stata eletta alla Camera dei deputati nella XVI legislatura. Prima di venire nominata sottosegretario al Welfare, l’onorevole ricopriva il ruolo di assessore alle Politiche sanitarie della Regione Veneto, un mandato durante il quale si è adoperata molto nella stesura di provvedimenti sulla tutela e il benessere animale. Tra gli ultimi provvedimenti portati in Giunta dalla Martini c’è un progetto per l’affido di cani adulti. “Siamo la prima regione italiana - ha detto Francesca Martini - che ha recepito la legge quadro nazionale in materia di animali da affezione (legge 60/93). È arrivato il momento di modificare quel testo potenziando il ruolo delle associazioni, mettendo in rete i servizi veterinari e gli altri protagonisti della sanità animale, inasprendo il regime sanzionatorio per i troppi comportamenti scorretti. Il provvedimento che ho portato in Giunta regionale prevede la creazione di percorsi di adozione consapevole; l’istituzione di pacchetti sanitari gratuiti; la promozione di campagne di sensibilizzazione nelle scuole e soprattutto per la presa in carico di cani adulti; l’introduzione nei canili della figura del veterinario comportamentale. Sto già lavorando per garantire l’alloggio gratuito nei canili per un breve periodo di tempo durante i mesi estivi e in momento di disagio sociale o di difficoltà economica per i proprietari degli animali. Un obiettivo che vogliamo raggiungere - ha concluso Francesca Martini - è integrare le sinergie tra pubblico e privato. Negli ultimi anni abbiamo operato per identificare con un microchip gli animali; abbiamo istituito una banca dati informatizzata, ma mancano all’identificazione ancora 100 mila animali; abbiamo creato una solida rete di canili; abbiamo fatto campagne di prevenzione del randagismo. Nel futuro vogliamo prevenire l’arrivo dei cani nei canili e al contempo limitare la loro presenza nelle strutture.

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4 Attualità Emergenze

VETERINARIA 18 | 2008

Non è il caso di parlare di “malasalute da rifiuti” Nel rapporto del Governo sull’emergenza rifiuti in Campania non ci sono elementi per ritenere che i rifiuti compromettano la sicurezza alimentare e la sanità animale

il loro guano le possa contenere. Anche in questo caso, però, i dati disponibili sulla salmonellosi in Campania non indicano un rischio particolare in qualche modo correlato all’emergenza rifiuti.

LA LEPTOSPIROSI

veicolo infettivo per antonomasia: la storia delle pestilenze nel nostro Paese ne è ricca e gli esempi letterari non mancano. Oggi la peste, campione delle infezioni trasmesse dai topi, non esiste più. Il topo, però, può trasmettere la leptospirosi e alcune salmonellosi.

In Italia si hanno circa 30 casi l’anno di leptospirosi, ma di questi soltanto uno o due in Campania. Il grafico ne presenta l’andamento in Italia e in Campania: nessun’emergenza legata ai rifiuti, mentre il Veneto resta la Regione più colpita.

CORVI E GABBIANI

Ogni anno nel nostro Paese si registrano circa 150 casi, una ventina dei quali in Campania. Si trasmette con la puntura di un flebotomo

LA LEISHMANIOSI Alcuni uccelli amano razzolare nell’immondizia e spesso ospitano nel proprio intestino salmonelle: non si può quindi escludere che

l Commissariato di Governo per l'emergenza rifiuti in Campania ha pubblicato a fine aprile il rapporto "Salute e rifiuti in Campania". Il documento, disponibile sul sito del Ministero della Salute, è destinato agli operatori sanitari e si propone di fare il punto dello stato di salute della popolazione in Campania concentrandosi anche sulle malattie trasmesse dagli animali, sulla sanità animale e sulla sicurezza alimentare.

I

UN’EMERGENZA MOLTO ATIPICA Il ministero della Salute, insieme alle istituzioni sanitarie regionali e ai colleghi delle Aziende sanitarie locali, ha promosso un'azione di raccolta sistematica dei dati sulla salute per dare una risposta basata su evidenze ai timori della popolazione. La situazione dei rifiuti in Campania è considerata "un'emergenza molto atipica" e nell'ampia premessa, firmata da Donato Greco, Capo Dipartimento di Prevenzione e Comunicazione del Ministero della Salute, si analizzano le caratteristiche di questa atipicità, soprattutto in relazione al suo impatto sull'opinione pubblica corrente.

RICETTE PER LA NORMALITÀ La conclusione è che la cosiddetta "epidemia di malasalute da rifiuti" non trova sostegno nei dati raccolti, che non consentono associazioni tra rifiuti e malattie, coerentemente con la letteratura internazionale che nega che vi sia un legame tra trattamento dei rifiuti solidi urbani e malattie. Le soluzioni stanno nelle "ricette per la normalità": scelte strategiche chiare che, grazie alla partecipazione dei cittadini, consentano la riduzione della produzione di rifiuti, la differenziazione e i conseguenti riuso, riciclo e corretto smaltimento dei rifiuti residui". Il Rapporto, che rinvia ai dati conclusivi relativi ai controlli sulla mozzarella di bufala, ricorda che per quanto riguarda gli alimenti di origine animale le fonti di contaminazione agiscono sugli animali vivi e sono: suolo, man-

gimi, foraggi e acqua di abbeverata. Indubbiamente, si legge, le combustioni incontrollate e lo smaltimento illegale di sostanze contenenti diossine o in grado di liberarle in seguito a combustione sono un problema non trascurabile ai fini della sicurezza degli alimenti. L'entità e l'estensione territoriale esatta saranno disponibili. Questi dati, associati ai pattern di consumo della popolazione, forniranno una misura dell'esposizione dei consumatori e una misura del rischio di sviluppare patologie imputabili all'effetto tossico di questi composti. Viene comunque sottolineato che tutte le partite di latte e i prodotti lattiero-caseari risultati non conformi sono destinati senza possibilità di appello alla distruzione.

GLI ANIMALI I rifiuti domestici abbandonati per strada possono essere meta privilegiata di cani, gatti, topi, gabbiani e vari tipi di insetti: nel nostro sacchetto di rifiuti si trovano infatti cibi molto appetibili per questi animali. Ma c’è un rischio reale di infezioni trasmesse da questi animali alle persone? L’accertamento del rischio per la salute umana richiede un esame puntuale delle singole malattie infettive che possono essere trasmesse da diversi animali.

CANI, GATTI, TOPI Gli animali domestici possono trasmettere alcune malattie infettive all’uomo: cani e gatti possono essere serbatoio della toxoplasmosi, ma anche di infezioni da salmonelle e della rabbia. Si tratta di malattie che possono essere trasmesse anche in casa, mentre non sono segnalati pericoli epidemici specifici legati alla frequentazione di cumuli di rifiuti. La rabbia umana non è presente nel nostro Paese da decenni, tantomeno in Campania. La malattia viene trasmessa esclusivamente dal morso di animali infetti, indipendentemente dalla presenza di spazzatura. Nell’immaginario collettivo, il topo è forse il



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6 Attualità Emergenze

infetto: il contagio può avvenire anche da persona a persona, attraverso il morso del pappatacio. Anche in questo caso, non è evidente un ruolo attivo della spazzatura nella diffusione della leishmaniosi.

salmonella si moltiplica in creme e cibi non cotti. Soprattutto tra bambini, è possibile la trasmissione per via oro-fecale. Anche per questa malattia è difficile pensare che la presenza dei rifiuti contribuisca significativamente al moltiplicarsi dell’infezione.

LA TOXOPLASMOSI

LA RICKETTSIOSI

I gatti, mangiando roditori infetti, possono ospitare il parassita responsabile della toxoplasmosi. Anche per questa malattia si registrano pochi casi all’anno, e la Campania non ha una situazione diversa da quella delle altre Regioni italiane.

La rickettsiosi è trasmessa da zecche presenti su animali selvatici, pecore, cani e alcuni roditori. Ogni anno in Italia si verificano centinaia di casi, soprattutto in Sicilia e Sardegna. Il grafico mostra come la malattia sia in calo in tutto il Paese, in particolare in Campania, che non copre più del 3% del totale dei casi.

LE SALMONELLOSI Le salmonelle sono presenti nell’intestino dei topi, in molti uccelli e nel pollame di allevamento. In Italia, è una malattia molto frequente ed è trasmessa quasi sempre con l’alimentazione: presente nelle uova crude, la

VETERINARIA 18 | 2008

MALATTIE TRASMESSE DA INSETTI Scarafaggi, blatte, formiche, farfalle e mosche senza dubbio frequentano i cumuli di

immondizia, ma la loro capacità di trasmettere infezioni è praticamente nulla. Questi insetti, infatti, non si caricano di dosi infettanti significative di germi patogeni, e non riescono a trasmetterli efficacemente all’uomo. Non si può escludere che le mosche possano raccogliere con le loro zampe salmonelle e depositarle su un cibo che faccia poi moltiplicare questi germi: di fatto, però, in Campania non ci sono prove di un incremento di salmonellosi legato all’attuale emergenza rifiuti.

SCABBIA E PIDOCCHI La scabbia è una malattia della cute trasmessa da un acaro, che scava gallerie nelle pieghe della pelle. L’unico serbatoio è l’uomo e la trasmissione avviene da persona a persona o attraverso lo

scambio di biancheria infetta. I pidocchi del capo e del corpo infestano l’uomo, e anche la pediculosi si trasmette soltanto da persona a persona. Queste due infestazioni sono tradizionalmente sinonimi di scarsa igiene personale, ma sempre di più appaiono anche in comunità con alto livello di igiene (come le scuole) e nulla hanno a che vedere con i rifiuti. Alla luce delle evidenze scientifiche e dei dati disponibili in Italia e in Campania, non vi sono motivi per identificare un particolare rischio rifiuti legato alle infezioni trasmissibili da questi parassiti. D’altra parte questo non giustifica in alcun modo l’illegittima presenza dei rifiuti per strada, né diminuisce l’assoluta urgenza della loro rimozione e del loro appropriato trattamento. ■



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8 Attualità Emergenze

La diossina era… una bufala Controlli e verifiche confermano che tutti i prodotti derivati dal latte di bufala campano sono in regola con le norme sulla diossina risultati del Piano di controlli ufficiali per la ricerca delle diossine nelle mozzarelle di bufala in Campania hanno evidenziato che il “problema diossina” esiste in modo circoscritto e comunque in misura ridotta rispetto a qualche anno fa, quando i riflettori dei massmedia, della comunità nazionale e internazionale, non erano puntati sulla Regione Campania, attirati dall’“emergenza rifiuti urbani”. Lo dice il Ministero della Salute in uno degli ultimi comunicati stampa che portano ancora la firma di Livia Turco. Grazie all’impegno profuso, scrive l’ufficio stampa del Ministro, da tutti i soggetti coinvolti nella predisposizione ed attuazione del Piano (Ministero, Regione, Servizi veterinari delle Aziende sanitarie della Campania) è stato scongiurato il pericolo dell’applicazione della “clausola di salvaguardia” nei confronti dell’Italia da parte della Commissione Europea. Il Ministero non dimentica il ruolo svolto dagli Istituti Zooprofilattici sperimentali di Napoli e di Brescia e dell’Istituto Superiore di Sanità e del Centro di referenza nazionale per le diossine

I

dell’Istituto di Teramo, nonché del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La chimica per l’ambiente” di Porto Marghera e di un laboratorio privato di Amburgo, proposto dalla stessa Commissione U.E., che hanno fornito la loro piena collaborazione ai fini dell’attuazione di detto Piano favorendo il raggiungimento degli obiettivi nel più breve tempo possibile.

I CONTROLLI Nel corso della prima fase, che ha coinvolto le province di Napoli, Caserta e Avellino, sono stati prelevati in 173 caseifici 271 campioni di latte, provenienti da 646 diversi allevamenti. Alla luce dell’interpretazione degli esiti analitici, effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’IZS dell’Abruzzo e Molise, Laboratorio Nazionale di referenza per le diossine, sono risultati conformi 232 campioni, pari all’85,6%, mentre 39 campioni (pari al 14,4% degli esaminati) sono risultati non rispondenti ai limiti cautelativi fissati in via provvisoria dal piano concordato con le autorità comunitarie. Ciò ha permesso di individuare 102 allevamenti potenzialmente contaminati che sono stati già

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RISULTATI DEL PIANO DI CONTROLLO PER LA DIOSSINA - 1A FASE

DISTRETTI ASL CAMPANIA

N. CAMPIONI PRELEVATI

N. CAMPIONI NON CONFORMI

N. ALLEVAMENTI RELATIVI AI CAMPIONI NON CONFORMI (per provincia)

ASL AVELLINO/2

6

-

ASL CASERTA/1

58

5

ASL CASERTA/2

144

15

ASL NAPOLI/1

7

1

ASL NAPOLI/2

19

6

ASL NAPOLI/3

19

7

ASL NAPOLI/4

17

4

ASL NAPOLI/5

1

1

271

39

TOTALE

posti sotto sequestro sanitario. Nella seconda fase del piano di campionamento, che ha interessato le province di Salerno e Benevento, sono stati prelevati 116 campioni di latte da 67 diversi caseifici, interessando 313 allevamenti. Tutti i campioni analizzati sono risultati conformi. Ciò ha confermato che tali province non sono state interessate dal fenomeno della contaminazione da diossina. Negli allevamenti conferenti latte ai caseifici in cui è stato riscontrato il superamento dei limiti fissati, sono in corso gli opportuni approfondimenti che prevedono, tra l’altro, il prelievo di campioni di latte e di alimenti zootecnici in ogni singolo allevamento conferente, il divieto di cessione o commercializzazione, a qualsiasi titolo di latte e prodotti lattiero-caseari da essi provenienti, e il divieto di movimentazione degli animali di qualsiasi specie, ivi presenti.

100

2

102

PROSPETTO RIEPILOGATIVO - 2A FASE DISTRETTI ASL CAMPANIA PRELEVATI

ASL BN/1

N. CAMPIONI

NON CONFORMI

3

0

ASL SA/1

6

0

ASL SA/2

66

0

ASL SA /3

41

0

TOTALE

116

0

Per quanto riguarda inoltre i controlli effettuati sugli 83 allevamenti posti sotto sequestro, che avevano fornito il latte ai 25 caseifici i cui prodotti erano risultati positivi per diossina nel mese di marzo, n. 48 sono risultati negativi alle analisi condotte su campioni di latte e mangime, 31 sono risultati positivi alle analisi sul latte e 4 sono risultati positivi alle analisi sul latte e mangimi. ■

I RISULTATI razie a questa operazione di controllo, effettuata in tempi rapidissimi, e che completa le verifiche già effettuate nei mesi di febbraio e marzo, si sono ottenuti i seguenti risultati: 1. l’isolamento degli allevamenti a rischio diossina con il loro sequestro cautelativo; 2. l’identificazione degli allevamenti contaminati dalla diossina, che consentirà di avviare le bonifiche necessarie a rimuovere le cause della contaminazione; 3. la garanzia sul fatto che tutto il latte di bufala campano commercializzato in ambito nazionale ed internazionale è in regola con le norme sulla diossina; 4. la certezza che tutti i prodotti derivati dal latte di bufala campano commercializzati in ambito nazionale ed internazionale sono in regola con le norme sulla diossina. In conclusione, oggi, tutti i nostri prodotti lattiero-caseari, mozzarella di bufala campana inclusa, possono essere commercializzati liberamente sul mercato internazionale, senza sottostare a rafforzamenti di controlli alle frontiere degli altri Paesi. (fonte: Ministero della Salute)

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10 Legale Contenziosi

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VETERINARIA 18 | 2008

Onorari, il parere dell’Ordine è solo amministrativo Se il privato contesta la congruità la controversia può essere risolta solo in Tribunale

a Cassazione ha stabilito (ordinanza 6534/2008) che le controversie sugli onorari professionali spettano al TAR. Quando un privato avvia un contenzioso in relazione al parere di congruità espresso dal Consiglio dell’Ordine sulla liquidazione degli onorari di un iscritto, allora l’ultima parola spetta al Tribunale amministrativo. La decisione si fonda sulla natura di ente pubblico del Consiglio dell’Ordine e sulla natura di atto amministrativo del parere.

L

IL PUBBLICO INTERESSE Non sussistono dubbi sulla natura di ente pubblico non economico degli Ordini professionali, tra i compiti dei quali c’è anche quello di esprimere il parere di congruità

sulla liquidazione degli onorari. Questo parere corrisponde a una funzione istituzionale dell’organo professionale in vista degli interessi degli iscritti e della dignità della professione, nonché dei diritti dei clienti ed è volto a impedire richieste di onorari sproporzionati e comunque inadeguati all’obiettiva importanza dell’opera professionale. Dice la Cassazione: “detto parere corrisponde ad una funzione istituzionale dell’organo professionale in vista degli interessi degli iscritti e della dignità della professione, nonché dei diritti degli stessi clienti, ed è volto ad impedire richieste di onorari sproporzionati e comunque inadeguati all’obiettiva importanza dell’opera professionale”. Si tratta di conseguenza di un’attività esterna che si conclude con la formazione di un atto soggettivamente ed oggettivamente amministrativo autoritativo - emesso nell’esercizio di un potere riconosciuto in via esclusiva dalla legge come espressione di potestà amministrativa per finalità di pubblico interesse, impugnabile avanti al giudice amministrativo.

disposto dal giudice amministrativo non soltanto se investito della domanda di annullamento dell’atto amministrativo, quale effetto ulteriore della riscontrata illegittimità di esso, ma anche - purché ricorra la giurisdizione generale di legittimità - nel caso in cui la parte interessata si limiti ad invocare la sola tutela risarcitoria. ■

on una delibera si può vietare l'accesso dei cani in cabina. Al quesito di un lettore se sia lecito portare i cani in ascensore, hanno risposto positivamente gli esperti del Sole 24 Ore. Anche se il regolamento condominiale non cita alcunché a riguardo si possono adottare delle iniziative. Si ritiene infatti che l'assemblea condominiale possa regolamentare l'uso dell'ascensore, impedendo l'accesso ad animali nella cabina. In difetto di delibera, o in caso di delibera contraria, sarà possibile ricorrere al giudice di pace che è competente in materia di modalità d'uso dei servizi di condominio ex articolo 7, Codice di procedura civile.

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L’INDENNITÀ DI DIRIGENZA NON SI DISCUTE

L’INTERESSE LEGITTIMO La giurisprudenza delle sezioni uniti civili è univoca: la giurisdizione sulla tutela dell’interesse legittimo spetta, in linea di principio al giudice amministrativo, sia quando il privato invochi la tutela di annullamento, sia quando insista per la tutela risarcitoria. Al giudice amministrativo, pertanto può essere richiesta la tutela demolitoria (finalizzata ad ottenere l’annullamento dell’atto) e, insieme, la tutela risarcitoria completiva, ma anche la sola tutela risarcitoria. Il Tribunale amministrativo regionale, nell’ambito della sua giurisdizione, conosce anche di tutte le questioni relative all’eventuale risarcimento del danno - quest’ultimo può essere

L’ASCENSORE È OFF LIMITS

l TAR del Lazio ha condannato la Regione Lombardia e alcune aziende sanitarie locali del territorio regionale al pagamento dell’indennità di dirigenza medica ad alcuni veterinari che, vedendosela negare, avevano presentato ricorso. Con due sentenze risalenti a febbraio, ma pubblicate il 7 maggio, il Tribunale Amministrativo ha ribadito il diritto per i veterinari del SSN all’indennità quale componente fissa della retribuzione in base all’articolo 110 comma 5 del DPR 384 del 1990. Anzi, i giudici hanno condannato le amministrazioni alla rivalutazione della somma dovuta e degli interessi. Si tratta di una questione molte volte affrontata e risolta dal giudice amministrativo, si legge nelle sentenze, nel senso favorevole dei ricorrenti, anche perché i veterinari sono classificati come “appartenenti al personale medico”. Nessuna discriminazione quindi: “l’indennità di dirigenza in questione non può ritenersi riservata ai medici in senso stretto ma deve essere estesa anche al personale veterinario”. Si tratta di un orientamento giurisprudenziale dal quale il TAR del Lazio non si discosta, ma anzi trova in queste sentenze “ulteriore forza” e viene “pienamente condivisa”. I giudici hanno inoltre riconosciuto la legittimazione giurisdizionale e ai soli singoli ricorrenti e non al sindacato, perché “le associazioni di categoria sono legittimate ad agire ed a resistere in giudizio per la tutela di interessi collettivi degli associati e non per la tutela di singole posizioni”. Per contro, il TAR ha dichiarato la “carenza di legittimazione a resistere dell’ARAN”, perché le somme pretese “afferiscono al rapporto di lavoro intercorrente tra i singoli dipendenti e l’unità sanitaria locale e l’azienda sanitaria locale presso la quale i veterinari interessati prestano ancora la loro attività.

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IL PROFESSIONISTA PUO’ ASSUMERE LA FIGLIA on ci sono preclusioni legali a che venga instaurato un rapporto di lavoro subordinato tra il padre datore di lavoro e i propri figli, purché si tratti di un reale rapporto subordinato sia in termini di effettiva subordinazione, sia in termini di corresponsione di una retribuzione che rispetti il Ccnl applicato e versi i contributi nel rispetto dei minimali di legge (si veda anche Ines, circolare 179/89). Il rapporto tra familiari è, infatti, presunto come gratuito, tuttavia se si riesce a dimostrare la presenza dei sopra indicati elementi, è ammissibile l'instaurazione di un rapporto subordinato. (Il Sole 24 Ore, L’esperto risponde)

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12 Anmvi Informa Il cliente

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Recupero crediti Il professionista ha il diritto ed il dovere di esigere il proprio onorario di ANTONIO MANFREDI l recupero crediti è un tema sul quale siamo intervenuti anche recentemente ma ritengo di dovere riprendere il discorso perché le telefonate che ci arrivano a proposito evidenziano ancora molti dubbi. In realtà tutte le strutture veterinarie si trovano spesso in difficoltà di fronte a situazioni di credito verso clienti che per semplice distrazione, cattiva abitudine o per furbizia, continuano a far finta di nulla. Potremmo riportare numerosi esempi, da quello in cui il cliente continua a mandare in ambulatorio il figlio che ogni volta garantisce che sarà poi il padre o la madre a passare per regolare il conto, al caso da manuale: "Dottore mi scusi, non ho con me contante (o assegni), mi dica quanto è che mando subito domani qualcuno a saldare il conto". Quando il ritardo deriva da semplice distrazione basterà, senza alcuna vergogna, ricordarlo al cliente e possiamo stare certi che questi si scuserà e provvederà al più presto al saldo. Il cliente non si offende, anzi, e non si corre alcun rischio di perderlo. Se il rinvio del pagamento deriva invece da cattiva abitudine è probabile che non basti un semplice sollecito

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verbale, telefonico o scritto con due righe gentili, ma si debba insistere un po' di più con almeno due o tre diversi interventi: dopo le due righe, un paio di telefonate, prima di arrivare al saldo di quanto dovuto. Può darsi che il cliente si possa un po' offendere, più come scena per sostenere la sua correttezza di comportamento che per sostanza. Può anche darsi che si corra qualche rischio di perderlo ma essendoci anche il rischio di lavorare gratis, forse meglio così. Nell'ultimo caso, quando il cliente non paga e non ha nessuna intenzione di farlo perché il suo modo di vivere è questo, le cose sono decisamente più complicate. Al primo sollecito non risponderà, alle telefonate non si farà trovare, ma soprattutto non lo vedrete più. Meglio così visto che per lui state lavorando gratis. Può anche darsi, in altri casi, che si inventi di tutto, magari anche contestando le prestazioni, pur di non pagare. Di fronte a questi casi non avete alternativa, bisogna passare la pratica ad una società di recupero dei crediti. Questa scelta non garantisce che si porteranno a casa tutti i soldi ma almeno mette nella condizione di avere buone probabilità di riuscirci. In ogni modo, anche quando si pensa di avere poche probabilità, i costi per avviare un'azione di recupero sono talmente contenuti che vale la pena provarci, se non al-

tro per far capire a questi furbi che non ci facciamo prendere in giro tanto facilmente. L'ANMVI per risolvere il problema del recupero crediti ha fatto una convenzione con la AT, uno dei gruppi più importanti a livello nazionale. Per rispondere ai dubbi che alcuni hanno espresso, riportiamo quanto da loro fornitoci in merito, in risposta ad una nostra richiesta di evidenziare i vantaggi per il cliente che volesse aderire alle loro proposte. Una delle più comuni prassi in materia di gestione del credito è quella di considerare tale

attività come azione di rincorsa ai mancati pagamenti, attraverso strumenti giudiziali. Un’attività quindi che ha la sua genesi “a danno avvenuto”, dove spesso trascorre molto tempo prima di iniziare le necessarie azioni. Lo scenario economico degli ultimi anni ha portato necessariamente gli operatori a curare in maniera più oculata l’argomento credito ed a tenere in profonda considerazione la variabile “tempo” come strategica nell’azione di recupero. Per recuperare il credito nel più breve tempo possibile è essenziale rivolgersi a professionisti. AT, oltre ad una grande esperienza nel settore, dispone di tecniche operative efficaci sperimentate su vasta scala. L’azione stragiudiziale studiata e prevista per il settore dei professionisti, e nello specifico per i Medici Veterinari, prevede una procedura completa, comprensiva di attività impostate con incisività crescente nei confronti del debitore e soprattutto, concentrate nel tempo: • al conferimento del mandato, invio lettera di messa in mora; • scaduti i termini della lettera, intervento di nostro addetto alla Gestione Telefonica che contatterà il debitore. Non è una semplice operazione di call center, ma di recupero telefonico vero e proprio espletato da professioniste appositamente addestrate; • qualora questa attività non dovesse sortire effetto positivo, intervento del nostro Gestore Domiciliare del credito che si recherà direttamente presso il domicilio del debitore al fine di ripianare la posizione. Affidarsi ad un esperto, permette al professionista di concentrarsi sulla sua attività professionale lasciando ad AT il compito di contattare i suoi debitori, soprattutto quelli sfuggenti, agevolando l’incasso. ■



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BTV8, trovata l’intesa con la Francia Il Commissario Ianì: “l’accordo è il frutto del buon lavoro svolto dal Dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria” DA 60 A 30 GIORNI

l Ministero della Salute italiano e il Ministero dell'Agricoltura francese hanno siglato un accordo che disciplina la movimentazione da zone di restrizione del territorio francese verso l'Italia di bovini di età superiore a 90 giorni, vaccinati contro il sierotipo 8 della bluetongue con il vaccino spento BTV PUR ALSAP 8, prodotto dalla ditta Mérial. Lo riferisce il Commissario alle Emergenze Zootecniche Ettore Ianì in un comunicato stampa.

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L'intesa prevede la riduzione da 60 a 30 giorni del termine tra il richiamo del vaccino e l'esportazione verso l'Italia di animali da vita, recettivi alla malattia e sottoposti all'intero ciclo vaccinale (due inoculazioni) entro il 30 aprile 2008. Le Autorità hanno concordato tale riduzione di termini dopo aver accertato che il tempo necessario per poter considerare un animale effettivamente protetto dalla malattia è pari a 60 giorni (tempo stimato per liberarsi eventualmente del virus virulento in caso di contatto prima della sua immunizzazione) e tenuto conto che, dall'esperienza sulla vaccinazione nei confronti della blu tongue effettuata in Italia, un periodo di 30 giorni dalla data del secondo intervento vaccinale può essere considerato sufficientemente cautelativo ai fini delle garanzie sanitarie. Inoltre, sono state attentamente valutate le specifiche tecniche fornite dalla ditta Mérial e contenute nel dossier del vaccino, sulla base del quale il richiamo deve essere effettuato 30 giorni dopo il primo intervento vaccinale.

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Le disposizioni previste dall'accordo sono valide solo se l'intero ciclo vaccinale si è concluso entro il 30 aprile scorso (data a partire dalla quale si considera chiuso il periodo di inattività degli insetti vettori), e solo per i bovini provenienti dai dipartimenti del Centro e del Nord della Francia. Non è ammesso l'ingresso di animali vaccinati secondo le modalità previste se provenienti dagli altri dipartimenti in cui l'attività vettoriale significativa è stata rilevata già dal 1 marzo 2008.

MERITO DEL DIPARTIMENTO "Questo accordo è il frutto del buon lavoro svolto dal Dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria del ministero della Salute, diretto dal prof. Romano Marabelli, dopo una trattativa difficile e per nulla scontata - afferma il commissario straordinario del Governo per le emergenze zootecniche Ettore Ianì Un lavoro apprezzato anche dagli operatori della filiera zootecnica da cui ci arrivano, tuttavia, sollecitazioni affinché la riduzione dei termini in questione possa essere applicata anche nel caso di bovini vaccinati dopo il 30 aprile, consentendo così l'importazione di un numero maggiore di capi. Il Governo, nei limiti di quanto consentito dalla normativa comunitaria e dalla priorità di tutela del patrimonio zootecnico nazionale, valuterà senza pregiudizio le richieste delle associazioni di categoria". ■

OLIO DI GIRASOLE CONTAMINATO a Commissione Europea ha diramato a tutti gli Stati Membri, tramite il sistema RASFF, una raccomandazione riguardante le misure precauzionali da adottare su olio di semi di girasole contaminato proveniente dall’Ucraina. I dati analitici disponibili all'EFSA hanno consentito di stabilire che il tipo di olio minerale presente nell'olio di girasole è ad alta viscosità e risulta a basso livello di tossicità. Le misure sanitarie che devono essere adottate da parte dei Paesi membri sono state trasmesse il 7 maggio agli Assessorati Regionali dalla Direzione Generale per la Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute. Gli Stati Membri che hanno ricevuto l’olio di girasole contaminato dall’Ucraina sono tenuti al ritiro di tutto l’olio di semi di girasole contaminato di origine ucraina (o miscele dello stesso olio) dal mercato; al ritiro dei prodotti alimentari contenenti più del 10% dell’olio di semi di girasole contaminato (o miscele contenenti lo stesso olio) a meno che non sia possibile dimostrare che il prodotto contiene meno di 300 ppm di olio minerale. Tale valore può essere verificato mediante determinazione analitica del prodotto o mediante calcolo basato sulla percentuale di olio di girasole incorporato e il livello di olio minerale nel lotto di olio di girasole raffinato impiegato (è necessaria la tracciabilità). Queste misure valgono anche per i prodotti fabbricati prima della data del 25 aprile 2008 e non ancora immessi sul mercato.

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PRECARI: IL DPR NON STABILIZZA dirigenti sanitari del Ministero vedrebbero "risolta" la loro condizione di precari attraverso un Decreto del Presidente della Repubblica. È questa l'ipotesi avanzata dall'Amministrazione ministeriale nel corso di una riunione convocata in via Giorgio Ribotta a fine aprile, prima della nomina del nuovo Ministro del Welfare, ipotesi che tuttavia non soddisferebbe le aspettative dei 200 colleghi sanitari di tutta Italia. La strada indicata dal DPR ricalcherebbe il percorso abbozzato in un decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri che con la caduta della Legislatura non è mai venuto alla luce e sul quale i precari avevano manifestato forti perplessità. A parere dei precari, il passaggio da Palazzo Chigi al Quirinale cambierebbe ben poco la sostanza del percorso di stabilizzazione: il prospettato concorso pubblico di reclutamento dei Dirigenti Sanitari non darebbe garanzie di stabilizzazione per tutti i precari. L'Amministrazione ministeriale non fa mistero che la stabilizzazione di un così folto numero di precari dirigenti rappresenterebbe una difficoltà specie dopo i pareri contrari di Ragioneria di Stato e della Corte dei Conti. I colleghi precari, giunti per l'occasione da tutte le regioni d'Italia, hanno espresso notevoli perplessità sulla soluzione proposta. È stato fatto presente come il concorso pubblico "sanatoria" sia già stato attuato dal Ministero negli anni passati (ultimo concorso del 2000) non risolvendo affatto la situazione di precarietà dei colleghi che da più tempo prestavano servizio alle frontiere e negli UVAC, anzi acuendo ancora di più situazioni di disagio lavorativo che si sono trascinate negli anni (10 anni è la media del lavoro prestato, la maggior parte dei quali trascorsi senza alcuna tutela contrattuale). Anche colleghi entrati in graduatoria a suo tempo nell'ultimo concorso, non sono comunque mai stati chiamati in ruolo. Alcuni precari hanno delineato possibili vie alternative da seguire come, da ultimo, gli esempi di stabilizzazione seguiti da alcuni Istituti Zooprofilattici che hanno, a detta dei colleghi, sapientemente sfruttato le leggi per stabilizzare, tramite concorso riservato, i propri precari. L'ANMVI ha avviato contatti con il Ministro al Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Maurizio Sacconi e con il Ministro alla Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.

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I documenti per la dichiarazione dei redditi Facciamo il punto sulla documentazione da consegnare al consulente per la dichiarazione riferita al 2007 di GIOVANNI STASSI iamo ormai vicini al termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi e riteniamo che possa essere utile ordinare le idee sulla documentazione da consegnare al consulente per l’elaborazione della dichiarazione per l’anno 2007 (Modello UNICO 2008).

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DATI ANAGRAFICI Comunicare i dati variati rispetto a quelli già in possesso del consulente, segnalando in particolare: - I dati anagrafici dei familiari a carico per i quali si sono verificate variazioni rispetto alla dichiarazione relativa al 2006; ad esempio: figli nati nel corso dell’anno o familiari non più a carico. - I nominativi dei figli non più a carico. - Le variazioni di residenza anagrafica e di stato civile (comunicare la data della variazione).

REDDITI DI TERRENI E FABBRICATI - Comunicare le variazioni intervenute nel

corso del 2007 o nei primi mesi del 2008 (derivanti da accatastamento, acquisti, vendite, donazioni, successioni, cambio di destinazione [ad esempio terreno agricolo divenuto edificabile], ecc.) fornendo la fotocopia del rogito notarile e l’eventuale certificato catastale (in caso di attribuzione di rendita ad un fabbricato che ne era privo). - Per ciascun immobile locato indicare l’importo del canone di locazione annuo relativo al 2007, anche se non percepito. • Segnalare le locazioni per le quali è stato stipulato o rinnovato (nel corso dell’anno 2007) un contratto di locazione ai sensi della legge n. 431 del 1998 (i cosiddetti contratti convenzionali di cui all’art. 2, comma 3, della citata Legge 431/98) e fornire copia del contratto. Si ricorda che il reddito imponibile degli immobili locati ai sensi della predetta norma, situati nei comuni ad alta densità abitativa, viene determinato operando oltre alla deduzione forfetaria del 15% un’ulteriore riduzione del 30%. - Nell’eventualità in cui i canoni di locazione non siano stati percepiti e ciò risulti da un procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità sarà necessario fornire gli estremi del procedimento in corso al fine

non dichiarare i canoni di locazione non percepiti (solamente in tale ipotesi infatti è consentito escludere tali canoni dal reddito imponibile del fabbricato).

REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE SEPARATA Consegnare i documenti relativi a: - Indennità di mobilità e trattamenti di integrazione salariale; - Indennità per la cessazione di rapporti di agenzia; - Plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di aziende possedute da più di cinque anni; - Plusvalenze derivanti da cessioni a titolo oneroso di terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria; - Premi di assicurazioni vita riscattate nel primo quinquennio; - Redditi conseguiti in dipendenza di liquidazione di imprese commerciali (anche in forma societaria) esercitate da più di cinque anni; - Redditi conseguiti da soci di società di capitali costituite da più di cinque anni, in caso di recesso, riduzione del capitale e liquidazione; - Rimborsi di imposte (ad esclusione di IRPEF) e oneri dedotti o detratti in anni precedenti; - Redditi percepiti in qualità di erede (ad esclusione dei ratei di stipendio o di pensione);

- Redditi di fonte estera (diversi dai dividendi).

DIRITTI D’AUTORE - Consegnare la certificazione rilasciata dal sostituto d’imposta.

REDDITI DI PARTECIPAZIONE IN SOCIETÀ DI PERSONE E/O ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI Consegnare i seguenti documenti: - Certificazione rilasciata dalla società partecipata.

REDDITI DI CAPITALE - DIVIDENDI INCASSATI Consegnare la “Certificazione relativa agli utili corrisposti” rilasciata dagli Istituti di credito e relativa a dividendi percepiti nel corso del 2007.

REDDITI DIVERSI La tipologia dei “Redditi Diversi” di cui all’art. 81 D.P.R. 22.12.1986 n. 917 è molto ampia, a titolo esemplificativo si citano i seguenti redditi: - Lavoro autonomo occasionale; - Plusvalenza (differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto) realizzata mediante la vendita di unità immobiliari, acquistate o costruite da non più di cinque anni ad esclusione di quelle acquisite per successione e di quelle che per la maggior parte del periodo intercorso tra l’acquisto (o la costruzione) e la vendita sono state adibite ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari; - Plusvalenza realizzata mediante la vendita di partecipazioni in società di qualsiasi tipo, per le quali non sia stata applicata la tassazione forfetaria al momento della vendita; - Redditi di beni immobili situati all’estero; - Redditi derivanti dall’affitto di terreni per usi non agricoli; - Redditi derivanti dalla concessione in affitto, locazione, noleggio, ecc. di beni mobili in genere (se non percepiti nell’esercizio di imprese commerciali, arti o professioni); Consegnare i seguenti documenti: - Certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta attestanti il compenso percepito per lavoro autonomo occasionale e le ritenute subite. - Ogni altro documento relativo alle predette tipologie di redditi.


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Unico 2008 Fisco

VETERINARIA 18 | 2008

ONERI DETRAIBILI E DEDUCIBILI Novità rispetto all’anno precedente: - la previsione di una detrazione d’imposta nella misura del 19% per le seguenti spese: • spese per addetti all’assistenza personale (per le quali nell’anno precedente era stata prevista una deduzione); • spese per attività sportive praticate da ragazzi; • spese per canoni di locazione sostenuti da studenti universitari fuori sede; • spese per intermediazione immobiliare; • spese per l’acquisto di personal computer da parte di docenti; • spese per erogazioni liberali a favore di istituti scolastici; - la previsione di una detrazione d’imposta nella misura del 55% per spese di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente; - la previsione di una detrazione d’imposta nella misura del 20% per le seguenti spese: • sostituzione di frigoriferi e congelatori; • acquisto di apparecchi televisivi digitali; • acquisto di motori ad elevata efficienza; • acquisto di variatori di velocità; - la previsione di una detrazione d’imposta per i giovani di età compresa fra i 20 e i 30 anni che stipulano un contratto di locazione per l’unità immobiliare da destinare a propria abitazione principale; - la previsione di una detrazione d’imposta per canoni di locazione sostenuti per l’unità immobiliare da destinare ad abitazione principale. Si ricorda che per la detrazione (o deduzione) occorre fare riferimento alla data del pagamento che deve essere stato effettuato durante il 2007. I documenti da consegnare sono i seguenti: ■ Spese mediche: Quietanze, ricevute, fatture, scontrini, inerenti a: • Prestazioni chirurgiche e specialistiche. • Acquisto o affitto di protesi sanitarie, con relativa prescrizione medica. • Analisi di laboratorio e radiologiche nonché applicazioni (TAC, ecografie, laserterapia, ecc.). • Mezzi necessari a deambulazione, locomozione e sollevamento di portatori di menomazioni funzionali permanenti. • Prestazioni sanitarie rese da medici generici, comprese quelle rese per visite e cure di medicina omeopatica. • Degenza in ospedali o case di cura. • Spese di assistenza specifica: assistenza infermieristica e riabilitativa; prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base; altre prestazioni rese da personale specializzato; • Spese per acquisto di medicinali e relativa ricetta del medico, nonché le spese sostenute per l’affitto o l’acquisto di attrezzature sanitarie. • Ticket pagati se le spese sopra elencate sono state sostenute nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. • Spese veterinarie sostenute per la cura degli animali da compagnia. Novità per spese mediche documentate da scontrini Con riferimento alle spese sanitarie relative all’acquisto di medicinali, si precisa che a decorrere dal 1° luglio 2007 la detrazione spetta se la spesa è certificata da fattura o da scontrino fiscale (c.d. “scontrino parlante”) in cui devono

essere specificati la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati nonché il codice fiscale del destinatario. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito (Circolari 30E del 28 marzo 2008 e 34E del 4 aprile 2008) che le spese sanitarie sostenute nel periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2007, ai fini della deduzione/detrazione IRPEF, potranno essere certificate anche tramite scontrino fiscale non “parlante” o incompleto, qualora lo stesso venga integrato, per iniziativa dello stesso contribuente, mediante l’indicazione anche su foglio aggiunto del codice fiscale dell’acquirente nonché della natura, qualità e quantità dei farmaci acquistati. ■ Interessi passivi e Oneri accessori: Attestazioni o ricevute di pagamento relativi a: • Mutui agrari. • Mutui ipotecari relativi ad immobili • Mutui, ipotecari, contratti a partire dal 1998, per la costruzione e la ristrutturazione di immobili da adibire ad abitazione principale. • È possibile usufruire della detrazione del 19% anche per le spese di istruttoria, notarili e di perizia tecnica, pagate nel corso dell’anno 2007, relative alla stipulazione di contratti di mutuo per l’acquisto di abitazione principale. ■ Premi di assicurazione sulla vita e/o sugli infortuni e contributi volontari: Attestazioni o ricevute di pagamento relative a: • polizze vita e/o infortuni; • contributi per previdenza complementare; • contributi Previdenziali ed assistenziali versati alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza, compresi quelli per la ricongiunzione di periodici assicurativi, per il riscatto degli anni di laurea e per la prosecuzione volontaria. Tali oneri sono deducibili anche se sostenuti per i familiari fiscalmente a carico; • contributi versati ai fondi integrativi al servizio sanitario nazionale; • contributi versati alle forme pensionistiche complementari ed individuali. ■ Contributi previdenziali e assistenziali obbligatori: Attestazioni o ricevute di pagamento relativi a: • contributi INPS; • contributo SSN (tassa salute), compresi quelli versati con il premio di assicurazione di responsabilità civile per autovetture; • i contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare (colf, baby sitter, assistenti delle persone anziane); • ogni altro contributo obbligatorio per legge; • contributi versati ai fondi integrativi al servizio sanitario nazionale; • contributi versati alle forme pensionistiche complementari ed individuali; • contributi per previdenza complementare; • contributi Previdenziali ed assistenziali versati alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza, compresi quelli per la ricongiunzione di periodici assicurativi, per il riscatto degli anni di laurea e per la prosecuzione volontaria. Tali oneri sono deducibili anche se sostenuti per i familiari fiscalmente a carico.

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18 Fisco Unico 2008 ALTRI ONERI CHE DANNO DIRITTO A DETRAZIONI D’IMPOSTA O DEDUZIONI DA REDDITO: Attestazioni o quietanze di pagamento relative a: • tasse scolastiche ed universitarie • spese funebri sostenute per i familiari • spese (fino ad un massimo di Euro 2.100) sostenute per gli addetti all’assistenza personale nell’ipotesi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana. La deduzione spetta anche per le spese sostenute nell’interesse di coniuge, figli, genitori, generi e nuore, suocero e suocera, fratelli e sorelle, anche se non fiscalmente a carico e non conviventi. • spese, per un importo non superiore per ciascun ragazzo a euro 210,00, sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni, ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. La documentazione deve evidenziare la causale del pagamento, l’attività sportiva esercitata, la denominazione ed il codice fiscale dei soggetti che hanno reso la prestazione, i dati anagrafici del soggetto che ha ricevuto la prestazione ed il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento. • compensi comunque denominati pagati a soggetti di intermediazione immobiliare per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale. • spese sostenute dagli studenti universitari iscritti ad un corso di laurea presso una università situata in un Comune diverso da quello di residenza per canoni di locazione derivanti da contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della legge 9 dicembre 1998 n. 431. Si precisa che per fruire della detrazione l’università deve essere ubicata in un Comune distante almeno 100 chilometri dal comune di residenza dello studente e comunque in una Provincia diversa. • erogazioni liberali a favore di movimenti e partiti politici, di ONLUS, di popolazioni colpite da calamità pubblica o da altri eventi straordinari, di associazioni sportive dilettantistiche, di istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro, di enti operanti nel settore spettacolo ed in quello musicale, della Chiesa Cattolica e altre istituzioni Religiose riconosciute, nonché contributi per i Paesi in via di sviluppo. • spese per manutenzione, protezione o restauro di beni culturali vincolati (Legge 1089/1939) sostenute dai soggetti obbligati per legge a tali interventi.

• spese, fino ad un importo massimo delle stesse di 1000 euro, per l’acquisto di un solo personal computer nuovo di fabbrica da parte dei docenti delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado (anche non di ruolo con incarico annuale) nonché dal personale docente presso le università statali. Per fruire della detrazione il contribuente deve acquisire e conservare la fattura o ricevuta fiscale dalla quale risultino i propri dati identificativi, compreso il codice fiscale e la tipologia dell’acquisto. • spese sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido per un importo complessivamente non superiore a euro 632 annui per ogni figlio. La documentazione della spesa può essere costituita da fattura, bollettino di conto corrente postale, ricevuta, bonifico bancario, ecc. • assegni periodici corrisposti al coniuge legalmente separato (ad eccezione di quelli destinati al mantenimento dei figli). • assegni periodici per rendite vitalizie corrisposti in forza di testamento o donazioni e assegni per alimenti stabiliti dalla autorità giudiziale • canoni, livelli, censi e altri oneri sui redditi degli immobili • indennità, corrisposte al conduttore per perdita di avviamento su immobili urbani locati ad usi diversi da abitazione • documentazione relativa a spese sostenute per lavori di ristrutturazione ai sensi della Legge 27.12.1997 n. 449 (che riconosce un credito d’imposta del 41% o del 36%.). • spese sostenute nell’anno 2007 per interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale anche rurale. Per tali spese spetta la detrazione d’imposta del 55% da ripartire in tre quote annuali di pari importo entro il limite massimo di detrazione previsto per ciascuna tipologia di intervento effettuato. Le tipologie di interventi previste sono: riqualificazione energetica di edifici esistenti; interventi sull’involucro di edifici esistenti; installazione di pannelli solari; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. • spese sostenute per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+. Tra le spese possono essere considerati anche i costi di trasporto e le eventuali spese di smaltimento dell’elettrodomestico dismesso purché debitamente documentati. Per usufruire della detrazione occorre la fattura o lo scontrino fiscale recante i dati identificativi dell’acquirente, la

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data di acquisto e la classe energetica non inferiore ad A+, nonché una auto dichiarazione da cui risulti la tipologia dell’apparecchio sostituito (frigorifero, congelatore, ecc.), le modalità utilizzate per la dismissione e l’indicazione del soggetto che ha provveduto al ritiro e allo smaltimento dell’elettrodomestico. La detrazione spetta nella misura del 20% del costo sostenuto fino ad un massimo di 1.000,00 euro (quindi la deduzione massima potrà essere di euro 200,00) • spese per l’acquisto di apparecchi televisivi digitali con sintonizzatore digitale integrato e cioè di un apparecchio adatto alla ricezione dei segnali televisivi digitali. Sul sito www.comunicazioni.it è pubblicato un elenco aggiornato di tali apparecchi. Per usufruire della detrazione occorre essere in regola per l’anno 2007 con il pagamento del canone di abbonamento televisivo RAI. Occorre la fattura o lo scontrino fiscale rilasciato per l’acquisto dell’apparecchio televisivo recante i dati identificativi dell’acquirente e dal quale risulti la marca e il modello dell’apparecchio acquistato. Si fa presente che la detrazione non può essere riconosciuta agli abbonati al servizio di radiodiffusione delle regioni autonome della Sardegna e della Valle d’Aosta. • documentazione relativa alle spese sostenute per l’acquisto ed installazione di motori ad elevata efficienza di potenza elettrica compresa tra 5 e 90 kw; • documentazione relativa alle spese sostenute per l’acquisto di variatori di velocità ovvero di apparecchi applicati ai motori elettrici a corrente alternata basati sul principio di variazione della frequenza e della tensione di alimen-

tazione (inverter); • Detrazione per canoni di locazione. Tutti i contribuenti che possiedono un reddito lordo inferiore ad Euro 30.987,41 hanno diritto ad una detrazione d’imposta se utilizzano come abitazione principale un immobile loro concesso in locazione ai sensi della Legge 431/1988. La detrazione viene determinata in base al reddito e varia da 150 a 300 euro. Fornire il contratto di locazione debitamente registrato. • Detrazione per canoni di locazione. Gli inquilini intestatari di contratti di locazione di immobili da essi utilizzati come abitazione principale, e solo se il contratto di locazione è stato stipulato o rinnovato secondo quanto disposto dalla legge n. 431 del 1998 (si tratta dei cosiddetti contratti convenzionali ai sensi dell’art. 2, comma 3, della citata Legge 431/98), hanno diritto ad una detrazione d’imposta, determinata in relazione al reddito, che varia da 247,90 a 495,80 euro. La detrazione non spetta se il reddito complessivo è superiore ad euro 30.987,41. Se ricorrono tali condizioni fornire la copia del contratto di locazione • Detrazione per canoni di locazione. I giovani di età compresa fra i 20 ed i 30 anni, con un reddito inferiore ad Euro 15.493, 71, che hanno stipulato un contratto di locazione per l’unità immobiliare da destinare a propria abitazione principale possono fruire di una detrazione di Euro 991,60 rapportata al periodo di durata del contratto nel corso dell’anno. 30.987,41. Se ricorrono tali condizioni fornire la copia del contratto di locazione

VERSAMENTI IRPEF Consegnare le ricevute dei versamenti relativi agli acconti versati. ■

SPESE VETERINARIE DETRAIBILI i sensi dell’articolo 13, comma 1, lettera c-bis, (Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 - "Approvazione del testo unico delle imposte sui redditi" modificato dalla legge 342/2000) il contribuente ha diritto di detrarre il 19% delle spese veterinarie sostenute nell’anno fino all’importo di Euro 387,34, limitatamente alla parte che eccede Euro 129,11. Quindi, ad esempio, per spese veterinarie sostenute per un ammontare totale di euro 464,81, sarà calcolata la detrazione del 19 per cento su un importo di euro 258,23. Così, ad esempio se nel corso dell’anno ho sostenuto spese per Euro 500,00, la detrazione del 19% sarà calcolata sull’importo di Euro 258,23 (387,34 - 129,11) e sarà pari ad Euro 49”. Con Decreto Ministeriale 6.6.2001, n. 289, è stato poi stabilito che la detrazione compete esclusivamente per le spese sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva. La detraibilità delle spese veterinarie risale al collegato alla Finanziaria del 2000 (Misure in materia Fiscale) che ha modi-

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ficato il DPR 917/1986; nel mese di luglio di quell'anno, il Senato approvò un emendamento che prevedeva la detraibilità delle spese veterinarie fino ha un massimo di 500mila lire. L'emendamento era stato proposto dal Senatore Renato Albertini, dei Comunisti italiani, ed era stato firmato da tutti i gruppi parlamentari. Se da una parte si voleva aiutare i possessori di animali domestici, dall'altra ci si proponeva di fare emergere eventuali attività "in nero" nell'ambito della professione veterinaria, rendendo obbligatoria la presentazione di regolari fatture o ricevute fiscali per poter richiedere la detrazione. Una volta giunto alla Camera, l'emendamento ha subito una modifica : la detrazione è stata portata a un massimo di 750mila lire, con una franchigia di 250mila lire. Fra le altre tipologie di spese mediche che beneficiano della stessa detrazione d’imposta pari al 19% figurano ad esempio le spese mediche sostenute all'estero, le cure termali, i medicinali (spese per l'acquisto compresi i tickets), le prestazioni rese sia da un medico specialistico che da un medico generico.


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FSA FONDAZIONE SALUTE ANIMALE

Corso di PREPARAZIONE AL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE Palazzo Trecchi - Cremona - 14-15 Giugno 2008 RELATORI ALDO VEZZONI Med. Vet., SCMPA, Dipl. ECVS, Libero Professionista a Cremona Presidente FSA, ESVOT e SIOVET, Chairman della Commissione di Lettura FSA, Componente della CTC dell’ENCI FEDERICA ROSSI Med Vet , SRV, Dipl. ECVDI Libero Professionista a Sasso Marconi (BO) Presidente EAVDI e SVIDI, Componente della Commissione di Lettura FSA OBIETTIVI DEL CORSO Il controllo e la prevenzione delle malattie ereditarie, ed in particolare della displasia dell’anca e del gomito del cane, vengono sempre più richieste ai medici veterinari per un’aumentata consapevolezza, da parte di allevatori e proprietari di cani, dell’importanza di un selezione riproduttiva finalizzata anche alla salute ed al benessere. Il Corso, nell’ambito della Centrale di Lettura della FSA e del protocollo ENCI per il controllo della displasia dell’anca e del gomito del cane, si propone di fornire ai medici veterinari la competenza specifica per poter meglio inserire nel sistema di controllo di queste malattie scheletriche ereditarie e di aumentare le proprie conoscenze su queste patologie per poter offrire ai propri assistiti una consulenza competente ed aggiornata. Il Corso comprende anche due sessioni pratiche interattive di interpretazione radiografica della displasia dell’anca e del gomito del cane. PROGRAMMA

17.30 Displasia del gomito: classificazione internazionale 18.00 Esercitazione sull’interpretazione radiografica della displasia del gomito 18.30 Pausa

DOMENICA 15 GIUGNO 9.00 Protocollo FSA e protocollo ENCI per il controllo della displasia dell’anca e del gomito 10.15 Rapporto dei veterinari con gli allevatori e con i proprietari dei cani 11.00 Coffee break 11.30 Valutazione precoce della displasia dell’anca nel cane in accrescimento 12.15 Valutazione precoce della displasia del gomito nel cane in accrescimento 13.00 Light lunch 14.30 Possibilità terapeutiche per la displasia dell’anca 15.00 Possibilità terapeutiche per la displasia del gomito 15.30 Valutazione dell’apprendimento e discussione 16.00 Fine del corso

MODULO DI ISCRIZIONE Corso FSA

PREPARAZIONE AL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE Cremona - 14-15 Giugno 2008 Da inviare in busta chiusa a E.V. srl - CORSO FSA - Palazzo Trecchi, 26100 Cremona Entro il 30 MAGGIO 2008 Il corso è a numero chiuso e riservato a N. 100 iscritti. Per l’accettazione farà fede il timbro postale di partenza della domanda di iscrizione. Solo per le iscrizioni in eccedenza verrà inviata una nota scritta di non accettazione al corso. COGNOME ................................................................................................................................... NOME ........................................................................................................................................... VIA .......................................................................................................................... N. .................. CITTÀ ........................................................ PROV. .................................... CAP ........................... TEL. ............................................................... FAX ........................................................................ E.MAIL ...................................................... C. FISCALE ............................................................... QUOTA D’ISCRIZIONE: Medici Veterinari € 100,00 + IVA 20% = € 120,00 RINUNCE: le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gioni dalla data di inizio del corso. In caso contrario non sarà più possibile effettuare alcun rimborso. MODALITÀ DI PAGAMENTO Il pagamento deve essere effettuato tramite (non saranno accettate domande di iscrizione accompagnate da forme di pagamento diverse dalle seguenti): ❑

Assegno bancario non trasferibile o assegno circolare intestato a E.V. srl - Cremona (da allegare alla presente domanda) Assegno n. ................................................. della Banca ..................................................... emesso il ....................................................

CORSO A NUMERO CHIUSO massimo 100 partecipanti

Vaglia postale intestato a E.V. srl, Palazzo Trecchi, Cremona (si prega di indicare la causale del versamento da allegare alla presente domanda)

Carte di Credito

❍ Cartasi

❍ Mastercard

❍ Visa

Carta n.

DATA ULTIMA PER LA PRESENTAZIONE DELL’ISCRIZIONE: 30 MAGGIO 2008

Scadenza Non si accettano carte di credito elettroniche

Contanti (solo se versati presso gli uffici FSA entro il 30 Maggio 2008)

SABATO 14 GIUGNO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Saluto ai partecipanti ed obiettivi del Corso 9.15 Displasia dell’anca: sviluppo ed aspetti clinici 10.45 Displasia dell’anca: aspetti radiografici 11.30 Coffee break 12.00 Displasia dell’anca: proiezioni e posizionamento corretto per l’esame radiografico 12.30 Displasia dell’anca: classificazione internazionale 13.00 Light lunch 14.30 Esercitazione sull’interpretazione radiografica della displasia dell’anca 15.15 Displasia del gomito: sviluppo ed aspetti clinici 16.00 Coffee break 16.30 Displasia del gomito: proiezioni ed aspetti radiografici

L’ISCRIZIONE COMPRENDE • abstract delle relazioni • goniometro per la misurazione dell’angolo di Norberg • attestato di frequenza • attestato con crediti ECM • coffee break e light lunch offerti

FATTURAZIONE Da intestare a................................................................................................................................. Denominazione sociale.................................................................................................................. Domicilio Fiscale ............................................................................................................................ Partita IVA ...................................................................................................................................... Codice Fiscale ...............................................................................................................................

PER INFORMAZIONI Segreteria FSA - Monica Borghisani Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403511 - Fax 0372/403530 E-mail: info@fondazionesaluteanimale.it www.fondazionesaluteanimale.it

Appoggio bancario per eventuale restituzione dell’importo versato Banca ........................................................................................................... Filiale Agenzia......... c/c n............................................................................. ABI ........................................................... CAB ............................................................................. Intestato a ...................................................................................................................................... Per accettazione di quanto riportato

Richiesto accreditamento

Data................................................................................................. Firma .................................... Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Società organizzatrice dell’evento e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi. Firma .......................................................................


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Il dolore nascosto Focus

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Il gatto, un paziente che si nasconde Un tema di grande attualità che ha richiamato a Milano oltre 150 veterinari omenica 13 Aprile si è svolto a Milano il seminario SCIVAC in collaborazione con Boehringer Ingelheim dal titolo: “Il gatto un paziente che si na-

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sconde”. I relatori della giornata sono stati: il Dr. Tommaso Furlanello chairman libero professionista da sempre impegnato nell’ambito nazionale ed internazionale della medicina interna, la Dr.ssa. Sabrina Giussani libera professionista diplomata comportamentista, ENVF, il Dr. Cristiano Stefanello libero professionista, svolge la sua attività come anestesista e si occupa di terapia del dolore e il Prof. Bruno Peirone Professore Associato Università di Torino titolare dei corsi “Patologia Chirurgica”, “Metodologie Chirurgiche” e “Clinica Ortopedica e Traumatologica”. L’elevato livello professionale dei relatori e l’argomento nuovo e sempre più di attualità hanno richiamato più di 150 veterinari. Il gatto è sempre più presente nelle famiglie italiane (sono stimati 7 milioni di gatti contro 6,5 milioni di cani in diminuzione) quindi rappresenta un paziente importante come fonte di reddito per il veterinario ma soprattutto una clientela sempre più rilevante rispetto ai cani. È quindi importante che il medico veterinario sappia riconoscere i segni del malessere e del dolore nel gatto per poi fare diagnosi ed approntare una terapia adeguata. Il Dr. Furlanello ha introdotto l’argomento ribadendo la necessità di trattare il dolore nel gatto al pari di tutte le altre specie animali e come questo trattamento sia importante sia per il paziente, per un ottimale recupero, che per il proprietario. Il Dr. Furlanello ha poi posto l’attenzione sul riconoscimento del dolore cronico, spiegando come il veterinario debba mantenere sempre la massima concentrazione sulle patologie che possono generare dolore, ovvero debba anticipare l’evento “sofferenza” senza attendere che il proprietario venga a riferirglielo.

PATOLOGIE Le patologie che nel gatto possono dare dolore sono molte: patologie cardiopolmonari, insufficienza cardiaca congestizia associata ad edema polmonare e versamento pleurico, affezioni gastrointestinali (costipazione, megacolon, pancreatite, corpi estranei) e urogenitali; tra quest’ultime, è da ricordare la cistite interstiziale, molto simile alla forma umana, che è classificata come: “sindrome del dolore cronico vescicale” proprio a testimoniare il ruolo prevalente del dolore nella caratterizzazione della patologia. Per il Dr. Furlanello le patologie dove il controllo del dolore è essenziale sono i tumori. In medicina umana si è visto che il 60-90% dei pazienti con forme neoplastiche avanzate prova dolore, quindi è probabile che gli animali affetti da tumori che coinvolgono il cavo orale, le ossa, le vie urogenitali, gli occhi, il naso, il fegato, la cute provino forti dolori; un gatto in queste condizioni rimarrà statico e non si alimenterà. Questa situazione porterà a classificare il paziente in fase terminale, mentre potrebbe trattarsi di una condizione di dolore che il veterinario ha ignorato per concentrarsi di più sulla chirurgia o sulla chemioterapia. Il relatore ha concluso la propria relazione in-

vitando i colleghi ad anticipare ogni evento dolorifico, a cercare di riconoscere la presenza del dolore e ad inserire il trattamento analgesico nella routine pratica.

IL PUNTO DI VISTA DELLA MEDICINA COMPORTAMENTALE Di seguito la Dr.sa Giussani ha posto l’attenzione sui cambiamenti di comportamento manifestati dal gatto quando questo è affetto da dolore acuto e cronico; tali cambiamenti nel comportamento possono variare a seconda del soggetto e della patologia da piccole variazioni nel gioco o nella toelettatura fino alla completa prostrazione. Purtroppo come ha sottolineato la relatrice, le ricerche scientifiche sui comportamenti che il gatto assume in corso di sindromi dolorose sono ancora scarse. In ogni caso il riconoscimento del dolore nel gatto con osteoartrosi si può affrontare combinando i cambiamenti di comportamento alla visita clinica ed all’esame radiografico.

PATOGENESI DEL DOLORE Il Dr. Stefanello ha esposto la patogenesi del dolore e le differenze tra dolore acuto e cronico, e come il dolore acuto che ha anche una funzione di difesa possa trasformarsi in dolore cronico. Una lesione che interessi un tessuto innervato è in grado di indurre un’ipersensibilità agli stimoli, trasformando il dolore da fisiologico a patologico. In seguito alla lesione, si instaura una risposta infiammatoria mediata da numerose sostanze (prostaglandine, serotonina, bradichinina, epinefrina, adenosina, protoni, NGF) che sono direttamente coinvolte nel fenomeno dell’ipersensibilità. Si assiste a: • fibre di grosso calibro iniziano a produrre sostanza P • attivazione di recettori silenti (es. nel gastrocnemio di gatto in seguito ad ischemia) • attivazione di recettori prima silenti su cellule diverse da quelle sensitive • espressione di recettori che aumentano la sensibilità alle sostanze algogene • sensibilizzazione alle catecolammine • trasmissione antidromica dell’impulso (infiammazione neurogena) • ecc. A livello spinale poi si va incontro a meccanismi che coinvolgono porzioni presinaptiche, sinaptiche, postsinaptiche. L’aumento delle afferenze nocicettive dalla periferia (lesioni nervose e periferiche), l’aumentata facilitazione (incremento attività neuroni facilitatori discendenti), e la diminuita inibizione discendente, esitano in una ipersensibilità midollare • riduzione della soglia di scarica (sprouting: fenomeno che vede la gemmazione di fibre di grosso calibro verso le lamine più superficiali del corno dorsale dove sono presenti nocicettori, in seguito a lesioni a fibre di piccolo calibro). • aumento della frequenza di scarica a parità di stimolo persistente (wind-up) • riduzione soglia di attivazione • ingrandimento del campo recettoriale • scarica spontanea I meccanismi con cui si instaura l’ipersensibilità sono molto complessi e coinvolgono sedi diverse; la continua sensibilizzazione periferica accompagnata da una sensibilizzazione centrale esita in fenomeni quali: • allodinia: dolore dovuto ad uno stimolo che normalmente non provoca dolore

• iperalgesia: risposta esagerata allo stimolo doloroso Altro tipo di dolore patologico è il dolore neuropatico causato da un danno ad un nervo periferico o per un danno spinale o al ganglio della radice. Il dolore cronico non ha nessuna utilità fisiologica e quindi deve sempre essere trattato. Il relatore ha inoltre posto l’attenzione su come il dolore cronico possa dare un peggioramento marcato della qualità della vita ma anche su come il dolore influisca su tutti gli apparati causando a sua volta altre patologie. Il Dr. Stefanello ha fatto poi un breve excursus sui metodi per quantificare il dolore nel gatto. Si può utilizzare: la scala analogica VAS che indica un punteggio semi oggettivo; viene indicato il livello di dolore su una linea orizzontale di 10 centimetri presupponendo gli estemi della stessa come assenza di dolore e maggior dolore possibile. La difficoltà di assegnare quest’ultimo valore rende il metodo molto soggettivo. “Scale del dolore presunto” si basano sull’assunto che una procedura o uno stato che evochi dolore nell’uomo abbia lo stesso effetto nell’animale, visto le importanti somiglianze nelle vie anatomo-fisiologiche esistenti tra uomo e mammiferi non umani. In realtà nella pratica clinica è frequente il rischio di sottostima o sopravalutazione del dolore. Scale descrittive semplici permettono di descrivere l’intensità di dolore attraverso un punteggio in 4 categorie (nessun dolore, lieve, moderato, grave, gravissimo); semplici nell’utilizzo risentono però di un importante soggettività e il confronto tra l’analisi dei vari operatori è spesso discordante. La University Melbourne Pain Scale e Glasgow Composite Pain Tool sono due scale in grado di valutare risposte comportamentali e fisiologiche per la valutazione del dolore acuto in particolar modo nel cane. Risentono di una minor soggettività da parte dell’operatore rispetto le precedenti e danno più spazio alle fasi comportamentali del paziente, non sono però utili nella valutazione del dolore cronico e poco adattabili al gatto. Stesse considerazioni si possono fare per la scala messa a punto dalla Colorado State University che però almeno per il dolore acuto ha considerato il gatto a parte rispetto il cane. Per la valutazione del dolore cronico sono stati fatti molti tentativi, la maggior parte degli studi mettono in evidenza come il proprietario debba essere coinvolto in questo processo compilando un questionario, osservando i

comportamenti abituali del proprio gatto, mettendo in evidenza i miglioramenti nel tempo che seguono una terapia cronica. Tra i parametri utilizzati l’aumento della attività fisica in generale che in uno studio è stato rilevato tramite un apposito collare in grado di misurare elettronicamente questo fattore. Ai proprietari rimarranno poi da segnalare la ripresa di attività quali salire sulla sedia, giocare, dormire di meno, l’uso corretto della cassetta, alimentarsi correttamente ecc.

GESTIONE FARMACOLOGICA Il Dr. Stefanello è poi passato ad esaminare i vari farmaci che il medico veterinario ha a disposizione nel trattamento degli stati algici: FANS I fans bloccano la produzione di prostaglandine a partire dall’acido arachidonico inibendo l’effetto dell’enzima cicloossigenasi. Sono state individuate due principali isoforme, Cox1 e Cox2, ed in tempi recenti una terza variante della forma codificata dal gene delle Cox1, detta Cox3. Cox1 è una isoforma espressa da molti tessuti costitutivi e fondamentale nella produzione di prostaglandine associate ai normali processi fisiologici. Tra questi a livello gastroenterico: • Riduzione della produzione di acido cloridrico nello stomaco • L’incremento della secrezione di bicarbonato • Aumenta la produzione di muco • Favorisce epitelizzazione • Mantiene il flusso A livello renale: • Vasodilatazione dell’arteriola afferente • Mantiene il flusso renale • Favorisce eliminazione di sodio e acqua dai tubuli • Promuove secrezione di renina • Mantiene produzione di urina • Oltre a questo intervengono anche nella coagulazione Le Cox2 sono invece espresse in maggior misura in seguito all’insulto cellulare e mediano una parte importante nella produzione di eicosanoidi durante la cascata infiammatoria. In realtà anche queste giocano un ruolo importante di salvaguardia a livello renale e intestinale o nel sistema riproduttivo (come le cox1); per contro anche le cox1 sono espresse a livello del SNC e giocano un ruolo importante nella trasmissione del dolore e nei meccanismi di mantenimento e sensibilizzazione dello stesso. Un terzo tipo di Cox3 è espresso a livello di SNC, sono coinvolti nella mediazione del do-


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22 Focus Seminario SCIVAC lore e intervengono nel mediare l’espressione di Cox1 e 2 in altri tessuti. Molti fans che il veterinario ha a disposizione hanno selettività diversa espressa dal rapporto Cox2/Co1 che varia da specie a specie. L’industria si è impegnata del produrre farmaci con la più alta attitudine verso il blocco delle cox 2, al fine di colpire maggiormente la componente infiammatoria. Parlando dell’uso dei fans nel gatto la deficenza di glucuroniltransferasi in questa specie è la responsabile del rallentamento del metabolismo di molti farmaci; il motivo potrebbe risiedere nella dieta prettamente carnivora e nella mancanza all’esposizione a piante che contengono fitoalessine. (Court and Greenblatt, 1997a,b, 2000) Questo ha sempre rappresentato un grosso problema nel definire dose e tempi di somministrazione dei fans nel gatto. Alcuni fans utilizzano la glucuronazione come via principale per essere metabolizzati, altri come il meloxicam utilizzano l’ossidazione, questo spiega in parte emivite diverse tra cane e gatto (il piroxicam ha 40 ore di emivita nel cane e 12 nel gatto). In Italia esiste un solo fans registrato per l’uso cronico nel gatto ed è il meloxicam (Metacam® Gatto sospensione orale) che essendo in sospensione orale è facilmente somministrabile anche col cibo. Un punto molto discusso è l’uso di questi farmaci nel pre-operatorio; non è ancora ben conosciuta l’espressione del rapporto cox1/cox2 a livello renale nel gatto ed è difficile prevedere l’effetto che un blocco delle cicloossigenasi potrebbe avere in corso di ipotensione, anche se qualche studio sembrerebbe sostenere la relativa sicurezza di carprofen e meloxicam per questo uso. L’uso perioperatorio dei FANS è ultimamente molto dibattuto. Personalmente, dice il Dr. Stefanello, mantengo molte riserve sull’uso dei fans in premeditazione; l’impossibilità di valutare l’esatta riserva renale con i comuni esami preoperatori ci espone al rischio di importanti ripercussioni renali anche in soggetti apparentemente sani. Diversamente questa pratica va riservata solo a pazienti di cui è ben conosciuta la funzionalità renale. La terapia multimodale, oggi assume una grossa importanza e a questa terapia concorrono molti principi attivi. OPPIOIDI Gli oppioidi sono gli analgesici più usati per la gestione del dolore acuto nel cane e nel gatto. Da molti anni nell’uomo vengono impiegati nelle terapie multimodali in associazione ad altri farmaci per la gestione del dolore cronico, oggi questo uso viene proposto anche per cane e gatto. La loro attività è dovuta alla capacità di interazione con dei recettori specifici detti ␮, ␬, ␦, dei quali se ne conoscono altri sottotipi. I primi due sono particolarmente implicati nell’effetto analgesico mediato dagli oppioidi esogeni ed anche in alcuni effetti collaterali degli stessi. Questi recettori sono espressi a livello encefalico, a livello spinale e in alcune situazioni (infiammazione cronica) anche a livello periferico. A seconda dell’attività sui recettori ␮ e ␬ vengono suddivisi in agonisti, agonisti parziali, agonisti-antagonisti o antagonisti. Gli oppioidi ␮ puri hanno effetto analgesico maggiore rispetto agli agonisti parziali o agli agonisti antagonisti, anche se alcuni studi forniscono risultati contrastanti sul gatto. Tra i principali effetti collaterali che possiamo osservare: • Nausea/vomito (morfina: maggiore incidenza in soggetti che non hanno dolore e alla prima somministrazione) • Disforia, anche se l’incidenza è bassa

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sti farmaci e imponente impatto cardiocircolatorio che comporta l’uso di dosaggi elevati. L’uso delle tecniche di analgesia locoregionale nell’uomo si è dimostrato rivoluzionario. Anche nel gatto l’anestesia locoregionale ha dato risultati eccellenti riducendo il fabbisogno di farmaci anestetici e permettendo un controllo del dolore superiore a qualsiasi altra tecnica. Tra i farmaci più utilizzati la lidocaina (2-4 mg/kg) e la bupivacaina (1-2 mg/kg). Le tecniche prevedono la somministrazione per via epidurale e spinale di anestetico locale spesso associato a un oppioide o ad alfa 2 agonisti; i dosaggi poco si adattano ad essere rapportati al peso per queste tecniche; il rapporto concentrazione volume è fondamentale per determinare l’estensione del blocco, la sua durata, la qualità. Lo loro somministrazione può essere eseguita come singolo bolo o tramite un’infusione continua dopo posizionamento di catetere. Gli anestetici locali come bupivacaina, lidocaina, ropivacaina, mepivacaina possono essere usati per : • blocchi dei nervi intercostali (1.5 mg/kg) • infiltrazione della fascia; • blocchi dei nervi periferici, fondamentali in odontostomatologia • blocchi di plesso; • blocchi locali.

OSTEOARTROSI NEL GATTO

UN TEST PER I PROPRIETARI Tante osteoartrosi nel gatto non vengono trattate perché non sono riconosciute. Questo è un semplice questionario per aiutare a spiegare al proprietario di gatti come riconoscere i segni di osteoartrosi. (Può essere richiesto gratuitamente a: metacam.it@boehringer-ingelheim.com) • Liberazione di istamina, specie per morfina IV e petidina (sconsigliata IV) • Bradicardia • Depressione respiratoria (molto meno importante che nell’uomo, clinicamente poco rilevabile in soggetti svegli se non con emogasanalisi) • Polipnea (metadone iv) • Ipertermia Tra i principali utilizzati per il dolore cronico nel gatto: Butorfanolo: 0.1-0.4 mg/kg im, iv, sc. Buprenorfina: 10-20 microgrammi kg. Metadone: 0.1-0.4 mg/kg ogni 4-6 ore iv, im. Oximorfone e Hydromorfone: 0.05-0.2 mg/kg iv o im Meperidina: 1-5-10 milligrammi kg im ogni 2 ore. Non ci sono comunque dati convincenti sulla somministrazione cronica di oppioidi in questa spece; effetti quali la midriasi, rallentamento del transito intestinale ecc. potrebbero rendere difficoltoso il loro impiego. Nuovi studi sono attesi per valutarne l’efficacia. TRAMADOLO: non è considerato uno stupefacente e questo rende semplice la ricettazione. Ha una parziale attività sui recettori per gli oppioidi ma la sua particolarità è quella di favorire il recupero della serotonina, neurotrasmettitore coinvolto nella modulazione del dolore lungo le vie discendenti. Sembra avere un ruolo sempre più importante nell’analgesia multimodale nel cane, nel trattamento del dolore cronico e neuropatico. Pochi gli studi nel gatto ma ottime le prospettive nel suo utilizzo. I dosaggi non ancora ben definiti vanno da 1-

5 mg/kg ogni 6-8 ore. KETAMINA: il suo potere analgesico è da riferire alla capacità di bloccare i recettori NMDA che giocano un ruolo importante negli stati di dolore cronico, nello sviluppo di allodinia e iperalgesia che spesso conseguono. Difficile però prevedere un dosaggio sub anestetico che sia realmente efficace e alcuni studi sul cane indicano una elevata variabilità farmacocinetica individuale. Non è chiara l’efficacia di un’infusione continua (10 a 25 microgrammi/kg/min.) dopo bolo di carico 0.3-0.5 mg/kg, rispetto il singolo bolo. Sembra essere efficace in quei contesti in cui si rileva una resistenza agli oppioidi. GABAPENTINA: non si conoscono tutti i meccanismi attraverso cui determina il suo effetto analgesico, in parte dovuto al legame con i recettori GABA, in parte interagisce con gli NMDA e ancora bloccando i canali centrali del calcio. È usata per contrastare il dolore neuropatico ma sembra prendere sempre più spazio nella terapia multimodale per il controllo del dolore cronico sia nel cane che nel gatto. I dosaggi non ben definiti variano da 3-20 mg/kg ogni 8-12 ore. Gli antidepressivi triciclici sono stati proposti per questa specie ma non sono validati; pochi studi sostengono nella pratica il loro utilizzo. Tra questi l’amitriptylina 0.5-1 mg/kg/ giorno o imipramina a 0.5-1 mg/kg due volte al giorno. ALFA 2 AGONISTI: l’effetto analgesico di questi farmaci è da riferire come potenziamento in associazione agli oppioidi; necessario tener conto dell’effetto sedativo principale per que-

Infine il Prof. Peirone ha trattato l’argomento dell’osteoartrosi nel gatto, malattia molto diffusa ma poco diagnosticata e poco trattata, i motivi sono molteplici: la taglia piccola: è generalmente ritenuta un fattore di protezione nei confronti delle degenerazioni articolari, dato che consente al gatto non solo di sottoporre le articolazioni a stress meccanici inferiori rispetto al cane, ma anche di ammortizzare carichi distorti/eccessivi ridistribuendo il sostegno del peso sulle altre zampe; - lo stile di vita: la sedentarietà del gatto ostacola la precoce evidenziazione dei sintomi della malattia (es. zoppia, riluttanza al movimento); - le caratteristiche comportamentali: il gatto tende a “nascondere” il dolore da artrosi, assumendo comportamenti che lo portano ad evitare il dolore, il gatto tende quindi a essere più pigro, a giocare meno, a sporcare fuori dalla cassetta ed a occuparsi meno della toelettatura e del grooming. Questi atteggiamenti più volte sono fraintesi come atteggiamenti di “pigrizia” più che come segni indicativi di malattia. Inoltre, il gatto mal sopporta, anche in assenza di malattia, le manovre di manipolazione/palpazione in corso di visita clinica, per cui è oggettivamente difficile distinguere tra “insofferenze” comportamentali fisiologiche del gatto e comportamenti legati alla presenza di una vera e propria sindrome dolorosa; - la negatività dei segni clinici e radiografici: l’artrosi asintomatica è riscontro comune nella pratica clinica (Hardie et al, 2002; Godfrey, 2005) e, molto spesso, si associa a negatività anche dei reperti radiografici. È possibile, ad esempio, che lievi alterazioni radiologiche patognomoniche di artrosi (es. osteofitosi) vengano radiologicamente nascoste dai tessuti molli circostanti (es. osteofita sul lato distale della rotula o sul lato caudale della testa omerale). Ricerche recenti hanno contribuito a dimostrare che l’artrosi è significativamente presente nella popolazione felina, in special modo anziana. Vari lavori scientifici, infatti, dimostrano che la prevalenza dell’artrosi varia dal 20 al 90% a seconda delle età prese in considerazione. Il Prof. Peirone ha poi elencato le articolazioni che nel gatto sono colpite da osteoartrosi:


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gomito, anca e ginocchio. Per quanto riguarda l’eziologia nel gatto l’artrosi è di solito primaria o idiopatica ma può essere secondaria a dispalsia dell’anca o a fatti traumatici come lussazioni e fratture articolari. La zoppia, dice ancora il relatore, non è il segno clinico più comune di artrosi nel gatto, Solitamente, i proprietari si rivolgono al medico veterinario per l’insorgenza di disparati problemi comportamentali (es. depressione, anoressia con conseguente perdita di peso, iperaggressività alla manipolazione, alterate abitudini eliminatorie e di igiene personale). È molto frequente che venga compromessa (ma non annullata) la capacità di saltare, come altrettanto frequente è la comparsa di una deambulazione anormale e oscillante, nel tentativo del gatto di ridistribuire il peso sull’arto non affetto (Godfrey, 2002). Uno studio radiografico retrospettivo Godfrey, 2003; Godfrey, 2005) ha evidenziato che in 21 gatti affetti da artrosi sintomatica, i sintomi rilevati erano i seguenti, in ordine decrescente: zoppia (11), andatura rigida (5), difficoltà nel salto (2), debolezza agli arti posteriori (1), diminuita attività generale o inattività (1) e andatura “strascicata” degli arti anteriori (1). Uno studio prospettico dell’Università di Glasgow ha di recente dato un contributo determinante alla caratterizzazione clinica dell’artrosi (Clarke e Bennett, 2006). I 28 gatti inclusi in questa coorte di studio presentavano i seguenti segni clinici: riluttanza al salto; ridotta altezza di salto; vocalizzazione e riluttanza alla manipolazione; andatura rigida; aggressività alla manipolazione; diminuita attività generale. Sempre in questo studio è stata utilizzata sia a scopo clinico, che per valutare l’efficacia di un fans (Meloxicam) nei confronti del dolore da artrosi, una scala descrittiva (SDS, Simple Descriptive Scale), basata sul punteggio dato a tre variabili, suscettibili di alterarsi in risposta al dolore: 1) comportamento generale o livello di attività: da 1= normale a 5 = inattività totale; 2) comportamento alimentare: da 1 = normale a 4 = gravemente compromesso; 3) zoppia: da 1= no zoppia a 5 = zoppia in assenza di carico. Il Prof. Peirone è poi passato a dare alcuni consigli per la diagnosi dell’artrosi nel gatto. Alla visita clinica ortopedica, può comparire resistenza alla palpazione e manipolazione dell’articolazione colpita che, sovente, si rivela ispessita per ipertrofia/fibrosi della capsula articolare. Il ROM (Range of Motion) è solitamente normale e non si avverte crepitio. Dopo la visita ortopedica (molto spesso non

determinante per la diagnosi di OA), la prima indagine da effettuarsi è quella radiografica, con il possibile riscontro dei classici segni radiologici patognomonici di artrosi e, più in generale, di DJD: sclerosi subcondrale, osteocondrofitosi, entesofitosi, ispessimento della capsula articolare, tumefazione dei tessuti molli periarticolari e mineralizzazione dei tessuti molli intra ed extracapsulari. In presenza di minime alterazioni radiografiche, si deve fare diagnosi differenziale con: artriti infettive, immuno-mediate (es. poliartrite periostale proliferativa che interessa prevalentemente carpo e garretto), non erosive (es. LES) ed erosive (es. artrite reumatoide, poliartrite progressiva cronica), malattie sistemiche

con interessamento articolare (es. poliartriti secondarie a malattie gastrointestinali o mieloproliferative) e ipervitaminosi A (entesiopatia del gomito). Di grande ausilio diagnostico è, in questi casi, l’analisi del liquido sinoviale. Il trattamento dell’osteoartrosi felina per il Prof. Peirone deve comprendere il controllo del peso, l’esercizio fisico, se possibile, la fisioterapia ma non può prescindere dall’impiego dei fans per periodi di tempo congrui, quindi meloxicam (Metacam® Gatto) per le sue caratteristiche di sicurezza è ad oggi l’unico fans indicato per il trattamento di questa patologia. La giornata si è conclusa con una discussione tra i 150 veterinari presenti ed i relatori dal-

la quale sono scaturiti i punti essenziali della giornata: • Il gatto come tutti gli esseri viventi prova dolore e questo porta a una diminuzione marcata della qualità della vita. • Il proprietario del gatto ha la necessità di mantenere la qualità della vita del proprio animale. • Ci sono molte patologie che nel gatto provocano dolore cronico: cistiti, tumori, insufficienza cardiaca, stomatiti. • L’osteoartrosi nel gatto è sicuramente diffusa e porta a scadimento della qualità della vita perché provoca dolore ma è riconoscibile e oggi trattabile con Metacam® Gatto (meloxicam). ■

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Sabato 31 maggio 2008 10.00 - 13.00 14.30 - 17.00

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Ruolo del cibo nell’esposizione umana ai batteri antibiotico-resistenti Efsa: implementare le misure già in atto per i batteri patogeni di MARIA GRAZIA MONZEGLIO ’utilizzo di antimicrobici negli animali, sulle piante e nelle produzioni alimentari contribuisce al crescente spettro di batteri e geni batterici resistenti che possono essere trasmessi all’uomo attraverso il cibo. Lo sostiene il BIOHAZ Panel dell’Efsa (European Food Safety Authority) in una bozza di parere pubblicato la scorsa settimana. I principi generali applicati alla prevenzione e al controllo della trasmissione di batteri patogeni all’uomo attraverso il cibo (inclusa l’igiene in tutte le fasi della catena alimentare) possono contribuire alla prevenzione e al controllo della trasmissione di batteri antibiotico-resistenti attraverso questa via. Salmonella e Campylobacter resistenti causa di patologie umane sono trasmessi all’uomo soprattutto attraverso il cibo. I principali alimenti portatori di batteri resistenti sono pollame, uova, carne di maiale e di bovino. Altra fonte di preoccupazione è la contaminazione durante la preparazione, manipolazione e pro-

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cessazione di cibi freschi di origine vegetale, come le insalate. Il Panel ha identificato numerosi meccanismi per i quali il cibo può divenire veicolo per l’uomo di batteri resistenti: - Trasmissione diretta attraverso cibo contaminato proveniente da animali portatori di batteri resistenti che possono colonizzare o infettare l’uomo dopo ingestione. - Ingestione di batteri resistenti presenti in prodotti freschi provenienti da campi irrigati recentemente con acque municipali o agricole contenenti i batteri. - Trasferimento di resistenza alla flora naturale dell’intestino dell’uomo da parte di batteri resistenti presenti nel cibo di origine animale e non, contaminato durante la processazione. Occasionalmente, hanno mostrato resistenza anche batteri deliberatamente aggiunti al cibo, come fermenti e probiotici. I prodotti alimentari di origine animale infine possono essere una potenziale fonte di infezione umana da parte di MRSA (Staphylococcus aureus meticillino-resistente), anche se il rischio è più immediato per gli allevatori di suini e gli operatori dei macelli. ■

RETINOPATIA IMMUNOMEDIATA DEL CANE n articolo descrive una nuova retinopatia del cane, la retinopatia immunomediata (IMR), causa di perdita funzionale della retina e in alcuni casi cecità, descrivendone le differenze con la degenerazione retinica improvvisa acquisita (SARDS). Entrambe queste due malattie sono il risultato della produzione di autoanticorpi contro le cellule retiniche, tuttavia si differenziano per la sede di produzione di questi ultimi, situata nell'occhio per quanto riguarda la SARDS e all'esterno dell'occhio per la IMR, da cui gli autoanticorpi raggiungono l'organo attraverso il sangue. Dei circa 2000 casi di SARD diagnosticati ogni anno, alcuni potrebbero ora essere identificati e trattati differentemente come IMR. Quest'ultima malattia è stata trattata con successo nel 60% circa dei casi. L'occhio affetto da SARDS ha un'attività elettrica quasi nulla, mentre l'occhio affetto da IMR possiede un certo grado di attività elettrica e le cellule retiniche non sono distrutte ma hanno soltanto perso la loro funzionalità, che in molti casi è possibile ripristinare con il trattamento. (M.G.M.)

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Attualità scientifica Vet Journal

FIV: non necessariamente una condanna a morte Buone aspettative di vita trattando prontamente le infezioni secondarie. Linee guida ABCD zione di base per i gatti infetti da FIV devono essere valutati caso per caso. Ad esempio, il rischio di contrarre infezioni è molto basso per i gatti anziani che vivono in casa e che sono stati in precedenza regolarmente vaccinati, per cui si potrebbe anche fare a meno di sottoporli a un regolare richiamo. Al contrario, la vaccinazione di base è fortemente consigliata per i gatti infetti da FIV e ad alto rischio di esposizione ad altri patogeni (ad es. gatti che vivono all’aperto).

PREVALENZA: FINO AL 44% NEI GATTI MALATI o European Advisory Board on Cat Diseases (ABCD) ha pubblicato le prime Linee guida europee per la prevenzione e il trattamento del virus dell’immunodeficienza felina (FIV). L’infezione da FIV è caratterizzata da una lunga fase latente o “asintomatica” che può durare mesi o anni, o addirittura tutta la vita. Durante questa fase il gatto infetto non presenta praticamente alcun segno clinico (quali gengivostomatitite cronica, rinite cronica, linfoadenopatia, glomerulonefrite immunomediata e calo ponderale). Molti segni clinici potrebbero non essere causati direttamente dalla FIV, per cui è importante controllare regolarmente che i gatti infetti da FIV non siano affetti da eventuali infezioni secondarie. I risultati di positività, ottenuti con i test ambulatoriali ed eseguiti in una popolazione a bassa prevalenza (ad es. gatti giovani che vivono esclusivamente in casa o in allevamento) dovrebbero essere sempre confermati presso un laboratorio. “Non bisognerebbe mai sopprimere un gatto solo perché positivo a un test FIV, sottolinea Margaret Hosie (Università di Glasgow), membro dell’ABCD ed esperta di FIV a livello internazionale. “I gatti infetti da FIV possono presentare una buona aspettativa di vita se le infezioni secondarie sono trattate immediatamente.” I risultati dei test FIV eseguiti su gattini devono essere interpretati con cautela poiché questi ultimi, se nati da madri infette da FIV, possono risultare sieropositivi a causa degli anticorpi materni. Questi gattini dovrebbero essere sottoposti a un nuovo test intorno alle 16 settimane di età. In alcuni casi gli anticorpi materni persistono anche per 6 mesi e i gattini risultati sieropositivi a 16 settimane dovrebbero essere nuovamente testati due mesi dopo.

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GESTIONE: MONITORAGGIO E TRATTAMENTO IMMEDIATO “I gatti infetti da FIV dovrebbero essere sottoposti ad una visita clinica almeno ogni sei mesi, in modo da poter essere immediatamente trattati nel caso in cui compaiano segni clinici”, aggiunge la Dott.ssa Hosie. I controlli devono comprendere un monitoraggio del peso ed i test di laboratorio di base, come le analisi ematologiche e biochimiche. I rischi ed i benefici potenziali della vaccina-

La FIV è una malattia endemica in tutto il mondo, isolata per la prima volta nel 1986. Ne esistono cinque sottotipi distinti, dei quali i sottotipi A e B sono i più comuni in Europa. La sua prevalenza varia notevolmente a seconda delle regioni, ed è stimata essere pari all’1-14% nei gatti sani e fino al 44% nei gatti malati. L’infezione è trasmessa principalmente mediante la saliva in seguito a morsi. Il virus sopravvive solo per alcuni minuti all’esterno dell’ospite ed è sensibile a tutti i disinfettanti, compreso il comune sapone. Il testo completo delle Linee guida dell’ABCD può essere scaricato dal sito dell'ABCD. Queste Linee guida forniscono anche raccomandazioni per situazioni specifiche, come ad esempio quelle relative agli allevamenti e ai gatti sottoposti a trattamento con corticosteroidi. Le Linee guida per la FIV sono state adottate nel corso del VI Incontro dell’ABCD, tenutosi a Monaco, in Germania, dal 24 al 26 ottobre 2007. Durante questo incontro, il Comitato ha anche discusso della rabbia nel gatto, per la quale sono attualmente in fase di preparazione le Linee guida. (M.G.M.) ■

CORIOCARCINOMA IN UNA CONIGLIA na coniglia (Oryctolagus cuniculi) di tre anni veniva visitata per la presenza di apatia e indisposizione da 2-3 giorni. La palpazione rivelava una massa nell’addome caudale, in corrispondenza della parete dell'utero. Si effettuava una ovaristerectomia e si inviavano i tessuti prelevati per l'esame istopatologico. La massa era costituita da tre diversi tipi di cellule neoplastiche (trofoblastiche, sinciziotrofoblastiche e citotrofoblastiche) originate nell'utero. L’immunoistochimica era positiva per la citocheratina in tutti e tre i tipi cellulari neoplastici; i sinciziotrofoblasti erano inoltre positivi per la gonadotropina corionica umana. Questi aspetti consentivano di emettere una diagnosi di coriocarcinoma. Il presente articolo costituisce la prima segnalazione di coriocarcinoma spontaneo nel coniglio. (M.G.M.)

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Teramo, servizio 24 ore su 24 all’ospedale didattico Entro l’anno sarà istituito un servizio di emergenza clinica per gli animali senza proprietario

La sede della Facoltà di Medicina Veterinaria di Teramo a Facoltà di medicina veterinaria di Teramo intende attivare entro l'anno in corso un Servizio di Emergenza Clinica attivo 24 ore su 24, "impegnando competenze professionali, strutture ed attrezzature diagnostiche di elevata qualità". Il progetto, approvato dalla Giunta regionale dell'Abruzzo (deliberazione del 17.03.2008, n.203, BUR del 2 maggio 2008) comporterà un finanziamento annuo di 78.400 euro (pari alla copertura di sei borse di studio) a favore della Fa-

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coltà che, tramite il Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie ed il suo Ospedale Veterinario, "si impegna a garantire l'assistenza clinica e chirurgica gratuita a tutti quegli animali da compagnia ritrovati ammalati, feriti o comunque incidentati sul territorio abruzzese, catturati dalla Azienda USL e privi di proprietario o di cui non sia possibile il rintraccio del proprietario e per i quali l'assistenza dei Servizi Veterinari delle Aziende UUSSLL non sia sufficiente a garantire l'idoneo e sufficiente trattamento chirurgico nonché la degenza dell'animale per il periodo necessario e comunque non oltre 30 giorni". Per il Servizio si richiede la presenza di "personale medico quali-quantitativamente adeguato. È stata la Commissione EAEVE- si legge nella delibera di Giunta- ad avere specificamente richiesto che venga istituito un servizio funzionante 24 ore su 24 in presenza di studenti e tirocinanti", all'interno della Facoltà che, con Torino, Bologna e Bari, ha ottenuto il riconoscimento europeo. Poiché attualmente non esistono strutture analoghe presso i Servizi Veterinari delle aziende sanitarie- ma solo una convenzione tra il Dipartimento e la USL di Tera-

NAPOLI, SOLIDARIETÀ DALL’ORDINE DI BOLOGNA l Presidente dell'Ordine dei Medici Veterinari di Bologna, Laurenzo Mignani, ha sottoscritto, insieme a tutti i componenti il Consiglio direttivo, la lettera di solidarietà ai Colleghi di Napoli proposta dall'ANMVI. La nota, indirizzata al Presidente della Giunta della Regione Campania, Antonio Bassolino, all'Assessorato regionale alla sanità e al Servizio veterinario regionale testimonia profonda indignazione per come l'autorità regionale ha risposto alle legittime rimostranze di alcuni consiglieri dell'Ordine dei Veterinari di Napoli e si associa “alla richiesta dei Colleghi di avere delucidazioni sui fondi pubblici impiegati per la realizzazione dell'Ospedale Veterinario ASL NA/1 a discapito delle emergenze sanitarie e ambientali del territorio e di conoscere i provvedimenti che la Giunta intende adottare per il tutelare il diritto al libero esercizio della professione medico veterinaria così gravemente compromesso". Il consiglio Direttivo della Provincia di Bologna conclude la nota ricordando alle autorità in indirizzo una rappresentanza di 740 iscritti.

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mo, la Giunta ha approvato una convenzione di dodici mesi tra la Regione Abruzzo e la Facoltà per l'assistenza gratuita dei cani ritrovati. È in corso l'istruttoria per la instaurazione di rapporti convenzionali con le Aziende UUSSLL di L'Aquila e Lanciano Vasto. ■

Sorveglianza degli avicoli in Sicilia LAZIO, SEQUESTRATO CANILE NON AUTORIZZATO l Corpo forestale dello stato ha sequestrato a Frascati un canile per mancanza di autorizzazioni. A seguito di segnalazione per presunto maltrattamento, gli uomini della Forestale, hanno effettuato un controllo presso il canile, che si trova in località Colle Pizzuti (nel comune di Frascati). Con la collaborazione dei medici veterinari della Asl Rm H di Albano Laziale (Rm), il Corpo forestale e il personale del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Roma hanno riscontrato che gli animali erano in buone condizioni, ma il titolare gestiva il canile con la totale assenza di autorizzazioni rilasciate dalla Asl e dal Comune. Durante i controlli però, si legge nella nota del Corpo forestale, "si ravvisava il presunto reato di inquinamento della falda acquifera mediante l'immissione di reflue sul suolo". Dalle indagini svolte presso il canile sono emerse irregolarità sia penali che amministrative e pertanto il gestore/proprietario è stato denunciato all'autorità giudiziaria della procura della Repubblica presso il tribunale di Velletri per "violazioni alle leggi sanitarie, nonché al d.l.vo n° 152/2006 per violazione alla normativa ambientale, con l'affidamento dei cani e con l'obbligo di non poter riceverne ulteriori". (Fonte: Animalieanimali)

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on decreto del 20 marzo 2008, l’Assessorato alla Sanità della Regione Sicilia ha reso obbligatorio per l’anno 2008 su tutto il territorio regionale, l’esecuzione del piano di sorveglianza degli allevamenti avicoli nei confronti dell’influenza aviaria. L’obiettivo del piano è quello di individuare l’eventuale presenza negli allevamenti di volatili positivi nei confronti dei sottotipi H5 ed H7 del virus dell’influenza aviaria. Il piano, che dovrà essere completato entro il 31 dicembre 2008, prenderà in considerazione gli allevamenti domestici, sia di tipo intensivo che rurale e dovrà interessare le specie di volatili indicate nel decreto. In caso di riscontro di sieropositività negli allevamenti testati, l’azienda unità sanitaria locale competente per territorio dovrà sottoporre l’allevamento ad un’ispezione ufficiale e disporre un vincolo sanitario sullo stesso. Contestualmente dovrà eseguire una visita clinica degli animali presenti, per rilevare eventuali sintomi riferibili all’influenza aviare, e il prelievo, previo accordo con il servizio veterinario regionale e l’IZS, di almeno 30 tamponi cloacali per la ricerca del virus influenzale. Inoltre, al fine di chiarire il significato di positività sierologiche a carattere sporadico e a basso titolo, il veterinario ufficiale potrà effettuare un secondo esame sierologico, effettuato a distanza di tre settimane dal precedente, prelevando campioni di sangue da almeno 60 volatili (probabilità del 95% di individuare almeno un soggetto positivo se la prevalenza della sieropositività è > 5%). Il decreto è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia del 18 aprile 2008 - parte I n. 17. ■

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TOSCANA, UNA COMMISSIONE VETERINARIA DURANTE LA GIOSTRA DEL SARACINO

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’Istituzione Giostra del Saracino ed il Servizio veterinario della Asl 8 hanno firmato un protocollo che istituisce la Commissione per la tutela ed il benessere del cavallo durante la Giostra del Saracino. Ne fanno parte sei veterinari: 1 di nomina Asl, 1 designato dall’Istituzione ed è il professor Roberto Gottarelli e 4 indicati dai quartieri. Qualora sia richiesto, anche le associazioni animaliste potranno nominare un loro rappresentante in Commissione. La Giostra del Saracino non ha mai registrato problemi di rilievo per i cavalli e quindi sia il Protocollo che la Commissione svolgono una funzione di prevenzione. Ogni cavallo avrà infatti una scheda sulle sue condizioni di salute che l’accompagnerà per tutta la durata della rievocazione. Ci sarà, preliminarmente, un controllo attitudinale al “correr Giostra” e tutti i trattamenti farmacologici nei due mesi precedenti la discesa nella lizza dovranno non solo essere concordati con il veterinario del Quartiere ma annotati in un apposito registro. Il primo giorno di prove, tutti i cavalli precedentemente dichiarati idonei dovranno sottoporsi ad un nuovo test attitudinale in piazza e ci sarà un primo prelievo di sangue. Al quale ne faranno seguito altri due: uno prima ed uno dopo la carriera. Attenzione sarà dedicata anche ai cavalli da sfilata che dovranno avere, singolarmente, una persona responsabile per l’assistenza durante tutta la durata della manifestazione. Nel percorso del corteo, la commissione veterinaria valuterà che i cavalli non subiscano maltrattamenti. Infine sarà allestita anche un’area di terapia intensiva qualora un cavallo manifesti seri problemi di salute. (Animalieanimali.it)


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Info Regioni

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Toscana, bando sulle consulenze aziendali Riconosciuta l'attribuzione delle consulenze zootecniche ai medici veterinari on la pubblicazione del PSR Toscana 2007-2013 - Misura 114 "Utilizzo servizi di consulenza" la Fondazione per i servizi di consulenza aziendale, che conta sull'adesione della FNOVI e del CONAF registra un primo risultato della sua attività per l'attribuzione ai medici veterinari e agli agrotecnici delle consulenze aziendali, nelle discipline previste dalla condizionalità e dalla Politica Agricola Comunitaria (PAC). Ne dà notizia il portale della FNOVI, che pubblica anche il bando regionale per la presentazione della domanda di riconoscimento en-

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PICCIONI, VIETATO NUTRIRLI A LUCCA l Comune di Lucca ha dato il via al piano elaborato assieme alla Asl 2 per il contenimento dei piccioni nel centro storico. Primo atto del piano è l'ordinanza firmata dal sindaco Mauro Favilla che vieta di dar da mangiare ai volatili che popolano la città. Chi violerà la nuova disposizione, sarà punito con una multa da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro. Sarà inoltre vietato lasciare scarti di prodotti ortofrutticoli e di altri generi commestibili in prossimità di mercati, esercizi pubblici e commerciali. Il divieto di somministrare cibo ai piccioni sarà presto seguito da altre misure, quali il censimento dei volatili, il monitoraggio sanitario, bonifica e disinfestazione dei solai, installazione di mangiatoie fuori dagli spazi cittadini. (Fonte: Animalieanimali)

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LAZIO, APPROVATO IL P.R.I.C. on la Delibera n. 877/2006 la Giunta Regionale del Lazio ha approvato il Piano Regionale Integrato dei controlli 2008-2010 sulla sicurezza alimentare, il benessere animale e la sanità animale. Il piano, denominato P.R.I.C. è stato predisposto conformemente ai principi ed agli orientamenti contenuti negli artt. 41, 42 e 43 del Reg. 882/2004 e dalla Decisione della commissione 2007/363/CE del 21 maggio 2007. La delibera è pubblicata sul BUR n. 17 del 7 maggio.

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tro il 23 maggio prossimo. (Bando per il riconoscimento degli organismi abilitati all'erogazione di consulenza riguardante l'applicazione della condizionalità ed il miglioramento del rendimento globale). La Toscana, nell'individuare i criteri ed i requisiti per il riconoscimento degli organismi

abilitati all'erogazione di consulenza riguardante l'applicazione della condizionalità ed il miglioramento del rendimento globale dell'azienda, prevede che gli stessi possono ricorrere a soggetti dotati "almeno tre unità di personale tecnico" (dipendente, associato o convenzionato) con idonea qualifica a svolgere l'attività di consulenza ovvero con titoli professionali abilitanti all'esercizio della professione. Per accedere all'elenco dei prestatori di consulenza alle aziende si prevede

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venga individuato un responsabile tecnico del servizio che, per gli aspetti veterinari delle produzioni zootecniche, deve essere in possesso del titolo di studio e professionale abilitante all'esercizio della professione di medico veterinario. La Regione Toscana altresì esclude dal riconoscimento, per motivi di incompatibilità, gli organismi che svolgono attività di controllo e certificazione ai sensi delle normative comunitarie e nazionali, gli organismi che gestiscono, direttamente od indirettamente, fasi e procedimenti connessi all'erogazione di aiuti e sussidi nel settore agricolo e dello sviluppo rurale. Risultano così esclusi i CAA (Centri di Assistenza Agricola) e le organizzazioni sindacali degli agricoltori e degli allevatori. ■


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28 Europa Trasporto animale

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VETERINARIA 18 | 2008

Discrezionalità limitata nei recepimenti comunitari Un contenzioso danese sul trasporto dei suini fa dire alla Corte UE che le norme nazionali non possono ostacolare l’import-export a Corte di Giustizia Europea si è pronunciata sull’interpretazione delle disposizioni comunitarie sul trasporto degli animali sostenendo il principio che “in sede di trasposizione di tale legislazione gli stati membri dispongono di un margine di discrezionalità,

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a condizione che la normativa nazionale non ostacoli gli scambi di animali”. Per la sentenza, che è dell’8 maggio scorso, la Corte si è basata sulla Direttiva del Consiglio 19 novembre 1991, 91/628/CEE, relativa alla protezione degli animali durante il trasporto, nell’ambito di un contenzioso sul recepimento della stessa in Danimarca.

TRASPOSIZIONE La sentenza è stata resa nota in questi giorni e stabilisce che la norma comunitaria relativa alla protezione degli animali durante il trasporto è volta a realizzare l’armonizzazione della durata del trasporto, degli intervalli di tempo ai quali gli animali devono essere nutriti ed abbeverati, dei periodi di riposo e

dello spazio disponibile per quanto riguarda taluni tipi di animali, contribuendo, al tempo stesso, all’eliminazione degli ostacoli tecnici agli scambi di animali vivi ed al buon funzionamento delle organizzazioni di mercato. Lo strumento nazionale di trasposizione della direttiva in Danimarca contiene valori numerici stabiliti sulla base di vari criteri: il peso dell’animale, il tipo di ventilazione utilizzato nello scompartimento e la durata del trasporto. L’obiettivo della normativa nazionale consiste segnatamente nel mettere a disposizione dei trasportatori norme più precise di quelle indicate dalla direttiva. La Corte ha rilevato che la direttiva non contiene disposizioni precise in ordine all’altezza degli scompartimenti, limitandosi ad indicare che i suini devono quanto meno potersi coricare e mantenere nella loro posizione naturale eretta. Considerato che il legislatore comunitario non ha direttamente fissato l’altezza precisa degli scompartimenti, deve essere riconosciuto agli Stati membri un margine di discrezionalità nell’adozione di norme nazionali dirette a garantire la piena efficacia delle disposizioni della direttiva, conformemente agli obiettivi da questa perseguiti e nel rispetto del diritto comunitario. Nella specie, la Corte ha ritenuto che la normativa danese rientri, in linea di principio, in tale margine di discrezionalità. La Corte ha rilevato, infatti, che le norme nazionali di cui trattasi, conformemente alle esigenze della normativa comunitaria, mirano alla protezione degli animali durante il trasporto.

UN MARGINE LIMITATO Tuttavia, la Corte ha precisato che detta normativa non deve essere tale da poter mettere in discussione gli obiettivi di eliminazione degli ostacoli tecnici agli scambi di animali vivi e il buon funzionamento delle organizzazioni di mercato. La Corte ritiene che spetti al giudice del rinvio accertare, alla luce dei singoli elementi della specie, se la Danimarca abbia oltrepassato o meno il margine di discrezionalità attribuitole dalla direttiva. La Corte ha inoltre precisato che le disposizioni nazionali devono risultare obiettivamente necessarie e proporzionate per garantire la realizzazione dell’obiettivo principale di protezione degli animali durante il trasporto perseguito dalla direttiva. Spetta al giudice nazionale verificare, da un lato, se le disposizioni in questione non siano tali da svantaggiare i produttori di suini dello Stato membro che le ha emanate. Il detto giudice dovrà, dall’altro, accertare che tali disposizioni non siano idonee ad ostacolare l’esportazione e l’importazione di animali da parte tanto dei produttori danesi quanto di quelli di altri Stati membri. ■


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BSE Europa

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Fishmeal per i giovani ruminanti entro l’estate La proposta della Commissione Europea di reintrodurre le farine di pesce ha incassato il benestare dei veterinari della UE ebbene il contributo del pesce e delle farine di pesce nella trasmissione della TSE ai ruminanti fosse generalmente ritenuto minimo o inesistente, queste sostanze sono state vietate nei mangimi destinati ai ruminanti per eliminare ogni possibile rischio. Oggi, nel quadro delle misure di controllo della TSE, la somministrazione di farine di pesce ai ruminanti è illegale nell'Unione europea, ma i gestori del rischio hanno considerato la possibilità di legalizzare tale pratica a determinate condizioni. Entro l'estate saranno probabilmente reintrodotte le farine di pesce nel latte destinato all'alimentazione dei giovani ruminanti come vitelli e agnelli. I capi veterinari della UE si sono

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PROTEZIONE GARANTITA aola Testori Coggi, Direttore Generale Aggiunto della Direzione generale Salute e Consumatori della Commissione UE ha spiegato al quotidiano Italia Oggi i programmi europei per la revisione delle norme di protezione contro le encefalopatie spongiformi: "Abbiamo fatto un piano d'azione- ha detto- per rivedere le misure in campo per la BSE che intendono modificare le leggi introdotte nel 2001. Il motivo è semplice: nonostante i decessi registrati in Spagna, c'è una drastica riduzione dei casi di BSE in Europa. Inoltre, abbiamo a disposizione strumenti di controllo scientifico che ci permettono di muoverci con più sicurezza. Non c'è quindi nessun abbassamento del livello di protezione per la sanità animale e per la sanità pubblica: le misure che sono allo studio nascono dalle nuove conoscenze scientifiche di cui disponiamo". Dopo l’innalzamento a 30 mesi dell’età dei bovini ai quali è consentito mantenere la colonna vertebrale, l’Europa sta pensando di introdurre alcuni aggiustamenti alle norme anti-BSE. “In ordine temporale- spiega la dirigente- il primo riguarda la definizione dei livelli di tolleranza per le proteine animali negli alimenti. Oggi c’è una tolleranza zero verso queste proteine. Noi abbiamo intenzione di fissare un limite per tollerare la presenza accidentale nelle farine di origine vegetale di particelle di osso (non trattate) di alcuni animali (roditori o uccelli, dovuta a contaminazione ambientale. Abbiamo poi intenzione di introdure un limite di tolleranza anche per la presenza di proteine trattate di origine animale. Abbiamo un’opinione dell’Efsa - che ci dice che in caso di quantitativi inferiori allo 0,1% non c’è nessun rischio per la salute animale e umana. La revisione di queste norme- ha concluso- avrà luogo solo quando avremo a disposizione, probabilmente entro la fine del 2008, un test di rilevamento che ci permetterà di distinguere che tipo di specie è stata introdotta accidentalmente nelle farine, per capirci: se si tratta di ossa di roditore o di un ruminante. Entrambi i livelli di tolleranza non saranno introdotti quindi prima del 2009”.

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infatti pronunciati a favore della proposta della Commissione Europea di introdurre le farine di pesce "per fornire loro nelle prime settimane di vita un complemento di vitamine digeribili e di alta qualità". Lo ha annunciato la stessa Commissione al termine della riunione del Comitato Europeo per la Catena Alimentare. Dal 2001 era stato adottato il divieto temporaneo, esteso all'UE, dell'uso di fa-

rina di pesce negli alimenti per i ruminanti (CE 2000/766 e 2001/9). Nel 2003, il divieto temporaneo era stato trasformato in misure permanenti con il Regolamento CE 999/2001 sulla TSE. Ora, la Commissione Europea, che nel merito aveva anche chiesto il parere dell'EFSA, chiederà al Parlamento Europeo di pronunciarsi sulla modifica di questo divieto che, tuttavia resterebbe tale nei bovini e negli altri ruminanti adulti. Inoltre per assicurare i controlli, la Commissione propone di introdurre regole rigorose sulla produzione, sull'imballaggio, sull'identificazione e sul trasporto. ■


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VETERINARIA 18 | 2008

Federalimentare alla UE: HACCP per tutti La proposta della Commissione Ue di esentare le microimprese dall’HACCP preoccupa l’industria alimentare italiana al Cibus di Parma il presidente di Federalimentare, Gian Domenico Auricchio, ha lanciato il proprio messaggio al nuovo Governo. Al leader degli industriali alimentari non piace la proposta della Commissione Europea di non estendere alle piccole imprese il sistema HACCP, una

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proposta che preoccupa l’industria alimentare italiana: “si tratta - da detto- di uno strumento flessibile che può venire adattato alle caratteristiche di ciascuna impresa, sicché la sua applicazione è consolidata a livello globale sull’intera filiera, sulla base dei precetti del Codex Alimentarius”. La questione è stata oggetto di riflessione con altre organizzazioni come Federdistribuzione e le associazioni dei

consumatori. “E tutti - ha aggiunto Auricchio - hanno manifestato contrarietà al progetto che la Commissione ha sottoposto alla valutazione del Parlamento di Lussemburgo”.

AUTOREGOLAMENTAZIONE Auricchio ha rilevato l’importanza del valore della responsabilità individuale e della libertà d’impresa, che per Federalimentare devono rimanere principi costanti dell’azione di Governo. Quindi i temi dell’autoregolazione e dell’antiproibizionismo per i quali “il nostro Paese - dice - deve mantenere alta la bandiera” visto che “nel tempo hanno, in particolare nell’alimentare, dimostrato la loro efficacia”. Ma anche l’esplicito auspicio che l’esecutivo segua, “con attenzione”, l’industria alimentare italiana: “secondo settore manifatturiero a livello nazionale”, ribadisce. Una strada, questa, che può essere percorsa anche “agevolando e valorizzando - ha proseguito Auricchio - la comunicazione tra i soggetti pubblici titolari di competenze sulla sicurezza alimentare, con particolare riguardo all’Istituto Superiore di Sanità per la valutazione del rischio, costituendone l’interfaccia nazionale all’Efsa”.

NO AL FEDERALISMO ALIMENTARE L’intervento del presidente di Federalimentare ha toccato anche il tema del federalismo la cui “spinta - ha affermato - non deve compromettere l’esigenza di avere un’unica sicurezza alimentare ed un’unica politica alimentare e nutrizionale per tutti i cittadini, nonché una regia centrale delle attività di promozione all’estero e di politica comunitaria”. Proprio al tema della sicurezza il presidente di Federalimentare rivolge una parte del suo intervento sottolineando che si tratta di “un prerequisito e di una priorità assoluta per l’industria alimentare nazionale, che dedica a tale obiettivo più del 2,5% del suo fatturato: quasi 3 miliardi di euro”. Ma non si può finire qui. Secondo Auricchio è “necessario rendere ancora più sicuro il sistema mediante un miglior coordinamento degli interventi e delle competenze delle autorità locali e nazionali, garantendo una maggiore comunicazione tra gli organismi coinvolti nonché l’unicità, l’efficacia e la trasparenza delle attività di controllo”. ■

BENESSERE ANIMALE: PROMOZIONE ALLA DGSANCO l benessere animale conquista una propria autonomia. Da qualche settimana, questo settore può contare in Europa su una propria unità all’interno della DGSANCO (Directorate General for Health and Consumer Affairs). La nuova unità è diretta da Andrea Gavinelli ed è composta da uno staff di 11 persone. Lavorerà mettendo in relazione il benessere animale con le altre unità dedicate a salute animale, alimentazione e questioni internazionali.

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Leggi in Gazzetta

VETERINARIA 18 | 2008

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Benessere animale, fondi UE per informare Stanziati i finanziamenti per l’adozione di misure veterinarie specifiche sull’informazione in materia di salute e benessere animale on la Decisione (CE) del 06 Maggio 2008 (Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L 120 del 07 Maggio 2008), la Commissione Europea ha stabilito il contributo finanziario della Comunità per l’Anno 2008, destinato all’informatizzazione delle procedure veterinarie, al sistema di notifica delle malattie degli animali, a misure di comunicazione, studi e valutazioni.

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SISTEMA TRACES Per la sistemazione (hosting), gestione e manutenzione del sistema informatico veterinario TRACES (Trade Control and Expert System), istituito con decisione 2003/24/CE della Commissione, del 30 dicembre 2002, relativa alla creazione di un sistema informatico veterinario integrato al fine di assicurare la disponibilità, l’affidabilità e l’aggiornamento del sistema, il contributo è così determinato: a) 1000000 euro per la sistemazione (hosting); b) 500000 euro per l’acquisizione del necessario supporto logistico nel quadro dell’assistenza agli utilizzatori; c) 300000 euro per l’acquisto del supporto di manutenzione necessario per adattare il sistema agli sviluppi giuridici e tecnici; d) 200000 euro per gli sviluppi informatici necessari; e) 250000 euro per lo sviluppo dell’interfaccia tra le basi dati nazionali per l’identificazione dei bovini.

MALATTIE ANIMALI Per aggiornare il sistema di notifica delle malattie degli animali (animal disease notification system - ADNS) il contributo è di 270000 euro. Per l’attuazione di misure volte a migliorare la

GAZZETTA UFFICIALE UNIONE EUROPEA Decisione (CE) del 25 Aprile 2008 che modifica l'Allegato XI della Direttiva 2003/85/CE del Consiglio per quanto riguarda l'Elenco dei Laboratori Autorizzati a manipolare virus vivi dell'Afta Epizootica. L 115 del 29 Aprile 2008 Decisione (CE) del 24 Aprile 2008 che modifica la Decisione 2006/968/CE recante attuazione del regolamento (CE) n.21/2004 del Consiglio per quanto riguarda orientamenti e procedure relativi all'Identificazione Elettronica degli animali delle specie ovina e caprina. L 115 del 29 Aprile 2008 Decisione (CE) del 28 Aprile 2008 che modifica la Decisione 2000/57/CE relativamente ai casi da riferire nel quadro del sistema di allarme rapido e di reazione per la prevenzione e il controllo delle malattie trasmissibili. L 117 del 1 Maggio 2008 Regolamento (CE) n. 394/2008 del 30 Aprile 2008 che modifica il Regolamento (CE) n. 1266/2007 per quanto riguarda le condizioni per l’esenzione dal divieto di uscita di cui alla Direttiva 2000/75/CE del Consiglio di determinati animali di specie ricettive. L 117 del 1 Maggio 2008

comunicazione all’indirizzo dei consumatori e delle parti in causa negli ambiti della salute degli animali e del benessere degli animali nel contesto della comunicazione su una nuova strategia per la salute degli animali: a) 2 500 000 euro nell’ambito della salute degli animali; b) 150000 euro nell’ambito del benessere degli animali.

SICUREZZA ALIMENTARE Per finanziare studi e valutazioni nei settori della sicurezza degli alimenti, della salute e del benessere degli animali e della zootecnia, è concesso un contributo finanziario della Comunità per un importo massimo di 300000 euro destinato a: a) studio sui costi/benefici dell’identificazione elettronica del bestiame; b) valutazione dei laboratori comunitari di riferimento negli ambiti della salute degli animali e della zootecnia. Il pagamento del contributo finanziario della Comunità deve essere subordinato all’effettiva esecuzione delle azioni programmate. ■


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32 Agenda 50 anni di ENPAV

VETERINARIA 18 | 2008

Dalla previdenza di ieri, al sistema pensioni di oggi A Roma dal 12 al 13 giugno il VI Convegno ENPAV ue giornate di incontro dedicate a 50 anni di previdenza veterinaria. Questo il tema del VI convegno ENPAV “Dalla previdenza di ieri, al sistema di oggi” in programma a Roma il prossimo 12 e 13 giugno. Nella prima giornata si terrà una Tavola Rotonda per un confronto sulla

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professione mentre la seconda giornata sarà dedicata ad interventi sul tema del convegno. Interverranno i Delegati provinciali ENPAV, i Presidenti di Ordine ed i Rappresentanti istituzionali delle Casse di Previdenza professionali. Quest’anno l’ente festeggia i 50 anni. Il 15 febbraio 1958 venne infatti istituito l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Veterinari. “50 anni di vita dell’En-

te di Previdenza dei Veterinari sono un traguardo importante, afferma il Presidente On. Gianni Mancuso. L’esordio nel ’58, la riforma nel ’91, la privatizzazione nel ’96 sono state le tappe fondamentali di un organismo vitale che si è evoluto di pari passo con la professione. È l’occasione - conclude Mancuso - per ringraziare tutti coloro i quali nel tempo hanno bene amministrato l’Ente, la-

sciandoci una preziosa eredità da implementare. Da loro abbiamo raccolto il testimone e con il nostro lavoro quotidiano ci impegniamo a mantenere alti il prestigio e la reputazione raggiunti”. ■

SANITÀ EQUINA E SANITÀ PUBBLICA, A CREMONA IL 3° MODULO i terrà il 18 settembre a Cremona il 3° modulo del corso di formazione “Sanità equina e sanità pubblica” organizzato dal Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna e dall’Azienda Sanitaria locale di Modena. Tema della giornata i centri di cura e riproduzione. Il corso realizzato in collaborazione con l’Azienda USL di Reggio Emilia è patrocinato da FNOVI, ANMVI, AIVEMP e SIVE. Il corso è rivolto ai Veterinari di Sanità Pubblica delle tre Aree (A-B-C) e Veterinari Libero Professionisti. È prevista una quota di iscrizione con sconti per gli associati SIVE e Veterinari Liberi Professionisti iscritti agli Ordini. L’organizzazione si riserva di accettare le iscrizioni fino al raggiungimento del limite massimo di partecipanti. Per informazioni: Dr.ssa Morena Piumi - Tel. 059/2134720 e-mail: informo@ausl.mo.it

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A ROMA SANIT 2008 a 5a edizione di Sanit si svolgerà al Palazzo dei Congressi di Roma Eur dal 23 al 26 giugno 2008. Sanit è un avvenimento nazionale tra i più importanti per tutto l’“universo della Salute”. L’ultima edizione, svoltasi dal 18 al 21 aprile 2007, con oltre 35 convegni, molti accreditati ECM, ha rappresentato il più importante evento sanitario dell’anno. L’evento si avvale del contributo scientifico del Ministero della Salute ed è sviluppato in collaborazione con i principali enti ed associazioni nazionali e regionali. Il programma del convegno è scaricabile on line all’indirizzo: www.sanit.org. Per ulteriori informazioni: Tel. 06.4817254 Fax 06.42013310 E-mail info@sanit.org

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VETERINARIA 18 | 2008

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Geriatria veterinaria Dalle Aziende

Senilife® in Francia Siglato un accordo tra INNOVET e la multinazionale francese CEVA per la distribuzione internazionale di Senilife®

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a aprile, il supplemento nutrizionale in capsule per cani e gatti anziani, lanciato nel 2003 da Innovet sul mercato Italiano, viene distribuito in

Francia. È stato infatti siglato un accordo internazionale di distribuzione tra Innovet Italia, che detiene il marchio ed i brevetti, e la francese Ceva Santé Animale, da sempre specializzata nel settore della medicina comportamentale, sia a livello europeo sia in vari altri paesi del mondo. L’accordo prevede un iniziale lancio del brand sul mercato francese a partire da aprile 2008. Il settore della geriatria veterinaria è in costante crescita, specie nel settore dell’animale d’affezione. Grazie al progressivo aumento della sensibilità dei medici veterinari e degli stessi proprietari verso le malattie età-correlate, il livello di cura degli animali anziani si sta progressivamente evolvendo verso standard di salute una volta esclusivamente riservati al genere umano. Senilife ® è stato sviluppato da Innovet per rispondere in maniera fisiologica ai bisogni di salute del cervello anziano, proteggendolo, da un lato, dalla progressiva diminuzione della fluidità delle membrane neuronali e, dall’altro, dall’attacco dei radicali liberi prodotti in eccesso durante l’invecchiamento. Senilife ® è stato testato con successo sia in laboratorio, attraverso specifici test psico-attitudinali su Beagle anziani, sia sul campo, mediante studi clinici multicentrici condotti su cani anziani (> 7 anni) di proprietà. L’utilizzo del prodotto ben si addice alla combinazione con altri strumenti sia di tipo farmacologico (es. seligilina) sia di tipo comportamentale, che il medico veterinario può adottare per una corretta gestione dell’invecchiamento cerebrale del cane e del gatto. Innovet è una giovane “innovation company” italiana, da tempo impegnata nel generare idee, progetti e, quindi, prodotti ad elevato contenuto innovativo nel settore della Veterinaria, con lo scopo di fornire al Medico Veterinario strumenti utili a migliorare la qualità della vita ed il benessere degli animali da affezione. Questo sviluppo, guidato dalla conoscenza e dalla ricerca scientifica, ha dato vita ad importanti strategie innovative come: la neuroprotezione nel settore comportamentale (Senilife ®); le Aliamidi nel controllo dell’iper-reattività tissutale in diversi settori della medicina veterinaria (dermatologia, odontostomatologia ed urologia); la condroprotezione di ultima generazione per la gestione dell’artrosi. Ceva Santé Animale, al decimo posto nella graduatoria mondiale dei Laboratori Farmaceutici Veterinari, è nota per la sua esperienza in due settori della salute animale: la Farmaceutica e la Biologia. Le sue

COMUNICATI STAMPA Le aziende interessate alla pubblicazione dei comunicati stampa possono inviare il comunicato, possibilmente corredato da una foto, all’indirizzo e-mail: professioneveterinaria@anmvi.it

principali linee strategiche di sviluppo gravitano nei settori della zootecnia e degli animali da compagnia. Il gruppo Ceva possiede un innovativo portafoglio prodotti nell’area sia degli animali da reddito (polli, bestiame), sia in quella degli animali d’affezione, con particolare riguardo al trattamento di malattie comportamentali, neurologiche, cardiologiche e dei

disordini locomotori. Ceva Santé Animale progetta, sviluppa, brevetta, produce e commercializza prodotti veterinari in più di 140 paesi. La sua diffusa presenza con strutture di Ricerca & Sviluppo, officine di produzione e centri commerciali è la maggior garanzia per assicurare servizi di qualità e stretta cooperazione tra partner e clienti. ■

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34 Calendario attività Dal 30 maggio al 28 settembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

30 MAG 5 - 7 GIU

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CORSO DI BIOCHIMICA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

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GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT AVANZATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

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ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING: PRATICAL AND INTERACTIVE MRI WORKSHOP - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti

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SARDEGNA: CORSO REGIONALE BASE DI PRONTO SOCCORSO - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SCRIPTA MANENT... AVES VOLANT... PER FAVORE CHIUDETE LA FINESTRA. LE BASI DELLA MEDICINA AVIARE - Marche - Jesi - Via San Francesco - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CARDIOLOGIA: VII PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE ACQUISITE E MALATTIE SISTEMICHE CON EFFETTI CARDIOVASCOLARI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SICILIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it UNA VITA PRESA A MORSI: IL COMPORTAMENTO DI AGGRESSIONE NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it SIMPOSIO DI MEDICINA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it

Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

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SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CUNEO

23 - 24 GIU 26 - 28 GIU 27 - 29 GIU 29 GIU 2 - 5 LUG 9 - 12 LUG 5 - 7 SET

CORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON IZS RAGUSA INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

7 SET 11 - 13 SET 13 SET 14 SET 14 SET 14 SET 14 SET 18 - 20 SET 20 SET 20 - 21 SET 21 SET 21 SET 25 - 27 SET 27 - 28 SET 27 - 28 SET

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

13 GIU

17 - 20 GIU

VETERINARIA 18 | 2008

ANESTESIA FOR THE OPHTALMOLOGIST, WHAT’S GOING ON? - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it 2° IT. ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - Email: info@scivac.it ACCESSI VENOSI CENTRALI A MEDIO E LUNGO TERMINE. BASI TECNICHE E CAMPI DI APPLICAZIONE PRECLINICI E CLINICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento GESTIONE SANITARIA DELLE ZOONOSI E SISTEMI DI PREVENZIONE - Ordine Dei Medici Veterinari, Cuneo - Via Mameli, 4/bis - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it CORSO- CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO SOVI

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SIVAL IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

14 - 15 GIU

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CORSO SCIVAC INCONTRO SIMIV

INCONTRO SISCA INCONTRO SIMEF

Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it

Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA

EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO “ECOGRAFIA TORACICA ADDOMINALE NELL’ADULTO” - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - Email: info@sive.it

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SEMINARIO SIVE

CORSO SIVE

CORSO BASE DI ECOGRAFIA TORACICA ADDOMINALE NELL’ADULTO - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO

VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

EVENTO SIVAE INCONTRO SCVI

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 13 maggio 2008

SOLUZIONI

Distichiasi

È stato dimostrato clinicamente che i risultati postoperatori sono migliori nei pazienti fratturati che vengono trattati in modo corretto dal momento in cui si verifica la frattura sino al loro arrivo in clinica.

QUIZ 1

Agenesia della palpebra superiore

Il primo soccorso prevede l’esecuzione di un esame completo del paziente e della frattura presente, nonché un’approfondita discussione con il proprietario delle varie possibilità di trattamento.

Risposta corretta: b) Seminario SIRE, Perugia, gennaio 2004

Entropion della palpebra inferiore

A differenza di quanto avviene nel caso delle lesioni più vecchie, un cavallo con una frattura recente (< 8 ore), se viene trattato correttamente (per quanto riguarda il trasporto e la fissazione) ha buone probabilità di guarire senza infezioni.

QUIZ 2

Distrofia corneale

Quale delle seguenti affermazioni relative al primo soccorso di un equino fratturato è FALSA? Risposta corretta: a) Seminario SIOCE, Cremona dicembre 2004

Il più comune difetto oculare congenito del puledro è rappresentato da




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