Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 18

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18-05-2011

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

18 2011

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 18 dal 16 al 22 maggio 2011

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

ANTIBIOTICI USO PRUDENTE ANCHE NEI PET

CORRISPONDENZA CONFUSA AL MINAMBIENTE

NUOVA ORDINANZA SUI CANI

DEDUCIBILI I COSTI DI AGGIORNAMENTO

VADEMECUM DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

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A PAGINA 19

I DIPENDENTI SSN DICHIARINO SE FANNO LIBERA PROFESSIONE

BREVI LEA

famiglie pet owner

Il Ministero della Salute ha pubblicato i risultati sull'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza. La metodologia di valutazione si basa sull'impiego di specifici indicatori che, per il 2009, hanno dato risultati insufficienti in sei Regioni. Tra gli indicatori i controlli in allevamento per tbc bovina, brucellosi, anagrafe ovicaprina e campionamenti secondo il Piano nazionale residui.

famiglie italiane 28,1% 28,9%27,3%

8,4%

MEDIAZIONE Anche i medici veterinari possono aspirare al ruolo di mediatori riconosciuti. La FNOVI organizza un corso e annuncia la creazione di un organismo di conciliazione regolarmente iscritto nel registro del Ministero della Giustizia. Dal 20 marzo l'istituto della mediazione è in vigore e rappresenta un obbligo per la soluzione di alcune controversie, fra cui quelle riguardanti la responsabilità medica.

TESSILE Dal Parlamento Europeo nuove regole sull’etichettatura dei prodotti tessili. “Parti non-tessili di origine animale”: sarà la denominazione adottata per indicare l'uso di pellicce e pellame nei prodotti tessili. Qualunque utilizzo di materiali derivati da parti animali dovrà essere chiaramente indicato sulle etichette.

ERBE MEDICINALI I medicinali vegetali tradizionali necessitano dal primo maggio scorso di un'autorizzazione per essere immessi sul mercato. Dal primo maggio è entrata in vigore la Direttiva 2004/24/CE che disciplina l'utilizzo, la produzione, e la commercializzazione delle medicine vegetali tradizionali.

CONFPROFESSIONI Confprofessioni scommette sul Mezzogiorno. La Confederazione italiana libere professioni ha inaugurato a Napoli la sede Sud, che sarà il punto di riferimento per tutti i liberi professionisti del Meridione. All'incontro hanno partecipato il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, e il presidente della delegazione campana, Giuseppe Della Rocca.

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INDAGINE ANMVI

Il 40% delle famiglie ha un cane o un gatto Aumentano cani e gatti nelle famiglie italiane più numerose e di livello culturale superiore A PAGINA 3

A distanza di quattro anni e mezzo, il Codice Deontologico del Medico Veterinario viene aggiornato. Le consultazioni, aperte dalla FNOVI il 16 maggio, si chiuderanno il 29 di questo mese. Il testo rivela significative e apprezzabili novità. Già la vigente stesura appariva coraggiosamente innovativa quando venne adottata, il 17 dicembre 2006, accogliendo le richieste dell’Antitrust. Ancor prima che lo facesse il Trattato di Lisbona, la deontologia veterinaria introduceva il concetto di animale “senziente” e nel conferire uno status elevato all’animale innalzava anche la professione veterinaria ad un maggior grado di considerazione pubblica e di responsabilità. Questo indirizzo si mantiene nella revisione sottoposta al parere della Categoria. Al medico veterinario vengono attribuite nuove prerogative attraverso altrettanti nuovi articoli dedicati alle seguenti situazioni: ambiente di lavoro, tutela dell'ambiente, adempimenti verso gli organi medico veterinari, previdenza e fiscalità, comparaggio, acquisizione del consenso informato in forma scritta in alcune circostanze, abuso di professione e coinvolgimento del

medico veterinario che vi concorre, eutanasia, giuramento professionale, obbligo di farmacovigilanza, ecc. Apprezzabile la norma sul conflitto di interessi che, oltre a ricordare che anche il dipendente pubblico “è soggetto alla potestà disciplinare dell’Ordine di appartenenza”, stabilisce che “il Medico Veterinario dipendente o convenzionato deve assicurare preventivamente l’assenza di possibili conflitti d’interesse e non deve adottare comportamenti che possano favorire la propria attività libero professionale ove prevista. I predetti professionisti, prima di dare inizio all’attività privata, devono informarne i competenti Ordini provinciali”. Importante anche che diventi deontologico, quindi passibile di responsabilità disciplinare, l’essere in regola con gli obblighi fiscali e previdenziali. In sostanza, il nuovo Codice Deontologico accoglie principi consolidati dal Code of Conduct della FVE e ampiamente dibattuti dalla Categoria. È positivo quindi che le migliori intenzioni che i medici veterinari si attribuiscono siano scritte nero su bianco e siano assunte da tutti come un impegno vincolante di condotta professionale. ■

8300, SON POCHI? ENTRO CINQUE ANNI SARANNO 8300 GLI STUDENTI ISCRITTI AL CORSO DI LAUREA IN MEDICINA VETERINARIA che chiuderanno il ciclo di studi e si presenteranno all’Esame di Stato per l’iscrizione all’Ordine dei Medici Veterinari. Nonostante il numero programmato per l’iscrizione al Corso di Laurea, per l’impegno della FNOVI e dell’ANMVI, sia stato ridotto negli ultimi anni in modo significativo passando dai 1460 ai 1006 del 2010/2011 con un calo del 30%, restano veramente troppi gli studenti che nei prossimi anni arriveranno alla Laurea. Se gli 8300 attualmente iscritti dovessero chiudere il Corso di Laurea nei cinque anni previsti avremmo una media di nuovi Medici Veterinari di circa 1660 all’anno, un numero veramente spaventoso. Fra l’altro, non dimentichiamo che l’Esame di Stato, sia pure con qualche miglioramento selettivo, resta più o meno una semplice prassi burocratica visto che il 99% dei laureati lo supera al primo tentativo, spesso pochi giorni dopo la Laurea e senza alcun svolgimento di tirocinio pratico come avviene per quasi tutte le professioni ordinistiche. Alcune Facoltà di Medicina Veterinaria, rendendosi conto della situazione veramente insostenibile per gli aspetti occupazionali dei giovani Medici Veterinari, hanno già preso decisioni in merito intervenendo spontaneamente sulla riduzione del numero di iscritti, anche per rientrare nei parametri richiesti dalla EAEVE per il riconoscimento europeo, altre, al contrario, sembrano non capire la situazione di forte e reale crisi del settore veterinario e non si preoccupano assolutamente del problema. Ci dispiace doverlo ribadire ancora ma la soluzione del problema resta sempre e solo una: la riduzione del numero dei corsi di Laurea in Medicina Veterinaria.

@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line


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