Professione Veterinaria 19-2013:ok
29-05-2013
10:31
Pagina 1
la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
19 2013
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 10, numero 19 dal 27 maggio al 2 giugno 2013
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
DAL 1 GIUGNO DVR STANDARD
AUMENTANO LE SEGNALAZIONI DI EVENTI AVVERSI
METRITE BOVINA RISCHIO E PERFORMANCE
BESNOITIOSI SUBCLINICA NEL BOVINO
A ROMA CON QUALI VETERINARI?
A PAGINA 6
A PAGINA 7
A PAGINA 10
A PAGINA 10
A PAGINA 11
PET PASSPORT ANCHE SENZA ANTIRABBICA
BREVI EFSA L’EFSA ha messo a punto le prime linee guida per stimare i potenziali effetti avversi degli animali geneticamente modificati (GM) vivi sull’ambiente. Valutazione del rischio caso per caso.
API La Commissione Europea ha approvato la restrizione dell’uso di tre pesticidi appartenenti alla famiglia dei neonicotinoidi: clotianidin, imidacloprid e tiametoxam sono stati identificati come dannosi per la popolazione delle api in Europa. La restrizione entrerà in vigore dal 1° dicembre 2013.
ANTIBIOTICI La FEEVA ha reso noti i primi dati della consultazione sull’impiego di antimicrobici in ippiatria. L’antibiotico-resistenza è percepita come un problema dai due terzi dei veterinari che hanno partecipato alla consultazione (435 partecipanti da 22 Paesi). I fattori che influenzano maggiormente la scelta degli antimicrobici risultano essere: l’esperienza clinica o professionale (92%); - colture batteriche e test di sensibilità (74%); linee guida, codici di buona pratica o restrizioni normative (61%); sostenibilità dell’impiego di antimicrobici (59%); via di somministrazione (59%).
AUSTRALIA L’Australia abbatterà oltre diecimila cavalli selvaggi in aree semi-desertiche del continente. Saranno lanciati proiettili da elicotteri nell’ambito di un programma di abbattimento aereo finanziato dal governo che durerà fino a metà giugno. L’obbiettivo è di controllare la proliferazione degli animali selvatici che stanno distruggendo gli habitat naturali. Si tratta di animali morenti che stanno inquinando i pozzi d’acqua, con conseguenze sui tassi di sopravvivenza di altre specie autoctone che si basano sulle stesse fonti idriche potabili.
SOCCORSO Denunciato un veterinario della Asl per essersi rifiutato di prestare cure ad un randagio gravemente ferito, perché investito da un’auto. A presentare l’esposto alla Procura della Repubblica il soccorritore del cane, poi portato in una clinica privata. Il veterinario Asl, che pare fosse reperibile, avrebbe detto di non potere intervenire su chiamata di un semplice cittadino ma solo da enti o uffici pubblici.
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
600 SOCI AL 15° CONGRESSO
La SIVAR è sempre avanti Avanguardia clinica e futuro professionale del veterinario in allevamento. Fra patologie, benessere e produttività. A PAGINA 3
Il 23 maggio il Parlamento Europeo ha approvato due risoluzioni legislative che modificheranno le norme sanitarie degli animali da compagnia oggetto di scambi e di movimenti non commerciali. Le nuove regole, applicabili 18 mesi dopo la pubblicazione nella Gazzetta europea, modificheranno la Direttiva 92/65/CEE e abrogheranno il Regolamento 998/2003 sul pet passport. Si vuole semplificare, evitare che le precauzioni sanitarie siano di impedimento alla libera circolazione dei cittadini e incombano sui viaggi o ostacolino le partenze urgenti e impreviste. Ma si vuole anche fare più chiarezza ed evitare che attività lucrative possano essere mascherate da vacanze. Si va dunque a distinguere più nettamente lo ‘scambio’ dal ‘movimento a carattere non commerciale’, definendo il secondo come “qualsiasi movimento che non implica o non ha come scopo, direttamente o indirettamente, un guadagno finanziario o un passaggio di proprietà”. Inoltre si dà una definizione di "animale da compagnia" attraverso un elenco positivo di specie animali. Cani, gatti, furetti (ma anche anfibi, rettili, uccelli, roditori e conigli domestici) quando viaggiano a scopo non commerciale sono accompagnati dal proprietario e restano per tutta la durata del viaggio sotto la sua responsabilità o della persona fisica che agisce per conto del proprietario e in accordo con lo stesso. Per
cani, gatti e furetti è ammessa una deroga per la vaccinazione antirabbica: gli Stati membri possono permettere di viaggiare anche ai cuccioli che non sono stati vaccinati contro la rabbia oppure che sono stati vaccinati ma non si sono ancora immunizzati. È questa una delle più vistose novità. Tuttavia, dovranno essere muniti di un documento di identificazione, il proprietario dovrà provare che non sono entrati a contatto con animali selvatici di specie suscettibili alla rabbia, oppure che sono accompagnati dalla madre sottoposta a vaccinazione antirabbica. Tutti gli animali da compagnia devono essere marcati: il tatuaggio resta ammesso solo se applicato prima del 3 luglio 2011 e ancora chiaramente leggibile. Gli Stati membri definiranno le norme relative alle qualifiche minime richieste per l’impianto dei trasponditori. Non sarà consentito passare i confini con più di cinque animali. Tale restrizione è necessaria per impedire o scoraggiare qualsiasi abuso della normativa per fini commerciali. Per quanto riguarda gli scambi, si allungano i tempi per la visita. L’esperienza acquisita “ha dimostrato che, nella maggior parte dei casi, è impossibile sottoporre un animale ad un esame clinico 24 ore prima della sua spedizione”, come previsto dalla direttiva 92/65/CEE, pertanto il termine viene esteso a 48 ore. Al trasporto si applicherà il regolamento (CE) n. 1/2005.
OGM: QUALE SCELTA? IN TUTTO IL MONDO, SECONDO I DATI FORNITI DALL’INTERNATIONAL SERVICE FOR THE ACQUISITION OF AGRI-BIOTECH APPLICATIONS (ISAAA) e riportati da Il Sole 24 Ore, nel 2012 le superfici coltivate con gli organismi geneticamente modificati (Ogm) sono salite a 170milioni di ettari, 10 milioni in più rispetto allo scorso anno (+ 6%) soprattutto nei paesi emergenti. Al primo posto nella crescita per le coltivazioni Ogm c’è il Brasile che nel 2012 ha registrato un aumento del 21% rispetto all’anno precedente per un totale di 36,6 milioni di ettari coltivati. Segue l’Argentina con 23,9 milioni di ettari ma ci sono anche paesi che per la prima volta entrano fra i produttori di Ogm: Cuba, il Sudan che in Africa segue il Sudafrica, Burkina Faso ed Egitto. In Europa sono cinque i paesi che producono Ogm per un totale di 129mila ettari: capofila la Spagna con oltre 116mila ettari, seguita da Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia ed Austria. In Italia l’avvio della coltivazione di Ogm è ancora bloccato nonostante ogni anno si continuino ad importare sempre maggiori quantitativi di cereali modificati geneticamente per l’alimentazione dei milioni di animali da reddito allevati nel nostro paese. Un controsenso a pensarci bene. Alessandro Sidoli, Presidente di Assobiotec, evidenzia questa palese contraddizione sottolineando come invece “i nostri agricoltori ne avrebbero estremo bisogno per mantenere competitiva la filiera zootecnica, per avere a disposizione alimenti per il bestiame più sani, per produrre meglio quei salumi e quei formaggi che sono il cuore della nostra offerta sul mercato alimentare mondiale”.
A.N.M.V.I