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Anno 1 - N° 10
Novembre/Dicembre 2012
IN QUESTO NUMERO: L’INDAGINE DI ZOOMARK • LA VETRINA DI NATALE • CANI: IL SOFT TERRIER
Rivista mensile inviata gratuitamente tramite Poste Italiane S.p.A - ISSN 2279-5790
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Editoriale
Tanti auguri e...
C
on questo numero di novembre/dicembre, il 10° del 2012, PetTrend chiude il primo anno di vita e lo chiude con un numero importante sia per i contenuti che per la diffusione. Alcune aziende ci avevano fatto notare che eravamo un po’ carenti nel settore della toelettatura sia perché dedicavamo poco spazio redazionale a questo tema sia perché alcuni operatori specializzati in questo settore dicevano di non ricevere la nostra rivista. Ci siamo quindi attivati da un lato prevedendo uno spazio redazionale fisso dedicato alla toelettatura, coinvolgendo autori noti ed esperti, e dall’altro cercando di rivedere e sviluppare la diffusione di PetTrend fra tutti gli specialisti di questo settore. Con la collaborazione di alcune aziende leader che operano a livello nazionale in questo mercato siamo quindi riusciti a creare un file di indirizzi di toeletattori di oltre 2500 nominativi, circa mille in più rispetto al precedente a nostra disposizione, che riteniamo esaustivo del panorama italiano. Questo numero di novembre/dicembre, che riporta il primo articolo di toelettatura, prevede già l’invio a questo nuovo elenco portando la diffusione cartacea a quasi 18.500 copie e quella online a più di 9000 indirizzi email. Con questo ultimo restyling e con la conferma avuta dall’ultima ricerca su 502 titolari di petshop di essere la rivi-
sta di settore in assoluto più letta, ci avviamo al prossimo anno facendo a tutti voi i migliori auguri di uno splendido 2013, e pensiamo che possa esserlo veramente per tutti gli specialisti per animali da compagnia. Su questo numero di novembre/dicembre abbiamo anche pubblicato un altro articolo che riteniamo di grande interesse per tutti gli operatori del nostro settore: Le tendenze dei prodotti no food per gli animali da compagnia, articolo che riprende in anteprima alcuni dati ricavati da un’indagine realizzata da Nets Marketing Research per conto di Zoomark International 2013/ Bolognafiere, su 590 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale. La ricerca sarà resa disponibile nella sua globalità dall’ufficio stampa di Zoomark nei prossimi giorni ma noi abbiamo avuto la possibilità di pubblicare alcuni dati sintetici in anteprima, dati sicuramente importanti, dando indicazioni precise nell’evoluzione che sta vivendo questo mercato. Buona lettura a tutti e tanti auguri ancora. ●
buon 2013 a tutti
Antonio Manfredi
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52 NOVEMBRE/DICEMBRE 2012
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ALIMENTAZIONE
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Profile: The Newtrition!
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ACCESSORI
La nuova frontiera degli snack
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Da Vitakraft: l’acquario del tifoso
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IL MERCATO
ALIMENTAZIONE E SALUTE
Eukanuba Daily Care: alimentazione di alta qualità per il benessere dei cani sensibili
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IGIENE
Alito cattivo? Da Innovet un aiuto per l’igiene orale di cani e gatti
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ALIMENTAZIONE
Qualità e Marketing
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ACCESSORI PER GATTI
L’INTERVISTA
PetTrend incontra Rita Giglioli di Gimborn Italia
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VETRINISTICA
La vetrina come augurio di Buon Natale e di Felice Anno
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ALIMENTAZIONE DEL CANE
CANI DI RAZZA
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ALIMENTAZIONE DEL CANE
Trainer® Fitness3: Vegetal!
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Lettiere Fortesan: pulite, igieniche e assorbenti
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ALIMENTAZIONE DEL CANE
Canine Health Nutrition: la nuova gamma di alimenti umidi Royal Canin
I’Irish Soft Coated Wheaten Terrier ALIMENTAZIONE
Pralzoo: i Nutraceutici che aiutano a fidelizzare i clienti
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ALIMENTAZIONE
Propoli e pappa reale per il benessere di cani e gatti: le ricette per l’inverno di “Migliorcane I Preferiti” e “Migliorgatto I Deliziosi”
La frutta nei patè IL MERCATO
Gli alimenti per cani
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TRUFFE
Come riconoscere gli euro falsi
Le tendenze dei prodotti no food per gli animali da compagnia
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ALIMENTAZIONE
RAZZE FELINE
L’orgoglio russo: il gatto siberiano
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ALIMENTAZIONE DEL GATTO
Per i gatti più vivaci e birbanti, ogni giorno è una festa con Felix
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ALIMENTAZIONE
No Logo Bio di Effeffe Pet Food
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RODITORI
Il coniglio in negozio
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UCCELLI
Il cardinalino venezuelano: venderlo, riprodurlo, allevarlo
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RETTILI
Perché consigliare un rettile come pet
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ACQUARIOLOGIA
I pesci per l’acquario marino mediterraneo: scrigno segreto di biodiversità
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TOELETTATURA
Cura e igiene della cavia
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VETERINARIA
Quando aiutare il cliente a optare per la sterilizzazione del gatto
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Editoriale Sommario Opportunità e prodotti Novità in rete Appuntamenti Aziende in giallo Elenco Inserzionisti
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PUBBLIREDAZIONALE
Alimentazione
Zoodiaco - Viale della Cooperazione 16 - 45100 Rovigo Tel. area Nord 0425474645 - Fax 0425474647 Tel. area Centro-Sud 0744943287 - Fax 0744944645 www.zoodiaco.com - zoodiaco@zoodiaco.com
Prolife: The Newtrition!
N
asce Prolife, la nuova frontiera dell’alimentazione del cane e del gatto grazie alle più aggiornate conoscenze scientifiche nel campo della nutrizione unite alla passione di un pool di medici veterinari specializzati. Una gamma completa di alimenti secchi studiati per soddisfare le specifiche esigenze nutrizionali dell’animale in base alla fase biologica, alla taglia e al livello di attività, senza trascurare i soggetti sensibili o intolleranti. Tutti gli alimenti sono ricchi di carne fresca di elevata qualità lavorata a partire da porzioni di macellazione. Prolife vuole portare innovazione tecnologica nella nuova alimentazione e per questo per lo sviluppo delle nuove formule ha stretto un accordo con Alltech, azienda leader a livello mondiale per gli integratori alimentari di origine naturale. L’innovativo Vitality System Nucleotides, l’integrazione di più elementi nutritivi con azione sinergica, mirato a mantenere una generale condizione di benessere dell’animale, si impreziosisce dell’apporto di NuProR: una proteina brevettata derivata dal lievito, capace di influenzare la condizione fisica dell’animale grazie all’elevata percentuale di Nucleotidi (5-7%), di solito scarsamente presenti nelle materie prime; questi favoriscono il rafforzamento del sistema immunitario dell’intestino agendo sulla morfologia dei villi intestinali. Bio-MosR è frutto delle più importanti acquisizioni scientifiche in grado di dimostrare l’efficacia MOS sulla salute dell’intestino: è una proteina che incrementa infatti l’assorbimento migliorando la qualità e densità dei microvilli intestinali. Tutti gli alimenti della gamma sono inoltre impreziositi dall’apporto del Sel-PlexR, fonte di selenio organico che agisce sia come protettore dei tessuti sia sul sistema immunitario. L’innovativo BioPlexR apporta invece rame e zinco in forma organica, utili alleati nella formazione delle ossa e del sangue, incrementano anche la fertilità dell’animale. L’ampia gamma proposta per il cane include 21 tipologie di prodotti formulati con Carne Fresca in prima voce di cartellino: quattro alimenti specifici per il cucciolo a seconda della taglia, Puppy mini Chicken & Rice, Puppy medium Chicken & Rice, Puppy large Chicken & Rice, Puppy Giant Chicken & Rice. Per il cucciolo ipersensibile o intollerante è stato invece formulato Puppy Sensitive Lamb & Rice, leggero e facilmente digeribile. Per il mantenimento del cane adulto viene proposta un’ampia offerta in grado di coprire le esigenze di tutti: Adult mini Chicken & Rice, Adult medium Chicken & Rice, Adult Large Chicken & Rice Adult Giant Chicken & Rice. Adult all breeds Salmon & Rice è un alimento per il mantenimento del cane adulto di ogni razza e taglia mentre Adult all breeds Turkey & Barley include Carne Fresca di Tac-
chino e Orzo. Adult all breeds Beef & Rice, apporta preziose proteine a elevata biodisponibilità. Specifico per il cane adulto di taglia piccola viene proposto Adult mini Lamb & Rice, con Agnello; per il cane di taglia media e grande è stato invece formulato Adult medium/large Lamb & rice. Per il cane anziano viene proposto Senior Chicken & Rice, ricco in Carne Fresca di Pollo, appetibile ma digeribile, mentre per il cane in sovrappeso Light Chicken & Rice, con ridotto contenuto di grassi. Ampia l’offerta per il cane adulto ipersensibile: Sensitive Mini Fish & Potato e Sensitive medium/large Fish & Potato, entrambi ricchi in Carne Fresca di Pesce, leggera e digeribile. Sensitive Pork & Rice è formulato con carne fresca di maiale priva della cotenna mentre Sensitive Rabbit & Potato include Coniglio. Al cane sportivo o in attività è dedicato Runner, ideale per mantenere una condizione di benessere in questa tipologia di animali. Gli alimenti della nuova gamma dog Prolife sono disponibili nelle confezioni da 800 g e 3 kg, nella pratica busta single leap richiudibile e nelle size più grandi nelle confezioni da12 kg e 15 kg. Ampia anche l’offerta dedicata al gatto, alimenti formulati con carne fresca in prima voce; per il gattino Kitten Chicken e Rice, e Kitten Fish & Rice. Per il gatto adulto Adult Chicken & Rice è un alimento digeribile e appetibile, mentre Adult Lamb & Rice è formulato con Agnello Fresco. Adult Beef & Rice, ricco in Carne Fresca di manzo, è in grado di apportare proteine a elevato valore biologico. Con l’inclusione di Salmone Fresco, Adult Salmon & Rice è un alimento appetibile ma anche leggero e digeribile. Per il gatto ipersensibile o intollerante è stato invece formulato Sensitive Fish & Potato, facilmente tollerato dall’animale. Senior è invece l’alimento specifico per il gatto anziano mentre al gatto in sovrappeso è dedicato Light, con adeguati livelli energetici. I gatti sterilizzati o che vivono in casa necessitano di una dieta leggera ma nutriente che favorisca le funzioni intestinali, spesso rallentate: per questi animali è stato formulato Indoor. Gli alimenti della linea cat sono disponibili nelle pratiche confezioni single leap da 400 g e 1,5 kg e nella confezione da 12 kg. ●
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PUBBLIREDAZIONALE
Accessori
Vitakraft - Italia S.p.a. Tel. 075 965601 - E-mail: info@vitakraft.it www.vitakraft.it
Da Vitakraft: l’acquario del tifoso L’originale idea regalo per ricreare un piccolo stadio sommerso.
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itakraft lancia sul mercato l’acquario delle squadre di calcio di serie A. Un prodotto realizzato su licenza ufficiale di Juventus, Inter, Milan, Napoli, Roma, Lazio e Fiorentina. Un acquario professionale in vetro completo di tutti gli accessori tecnici per la vita dei pesci: pompa, filtro biologico, impianto luce. Per renderlo unico, il consumatore troverà in regalo all’interno della confezione, una porta ed un pallone decorativi, il ghiaietto “prato verde” ed uno splendido sfondo con foto della curva dei tifosi di ogni squadra. Un’idea regalo per appassionati di pesci e per tifosi che vogliono ricreare a casa un originale “stadio” sommerso. Ogni acquario è personalizzato con i colori e i loghi ufficiali delle squadre più amate dagli italiani.
squadra. All’interno dell’acquario ci sarà anche un’ampia guida a colori per condurre l’acquirente nel corretto allestimento e manutenzione del prodotto. Nell’apposita sezione del sito vitakraft.it è disponibile inoltre una pratica videoguida con tanti utili consigli. L’acquario ha una capacità di 23 litri circa e misura 43x24 cm ed è alto 36 cm.
Il prodotto è confezionato in accattivanti scatole a colori contrassegnate dall’ologramma anticontraffazione di ogni
L’Acquario del Tifoso è un prodotto “Made in Italy”. Un’opportunità da non perdere per il periodo natalizio. ●
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Una grande idea Vitakraft che va ad aggiungersi alla linea “Anche noi tifosi” dedicata agli amici animali, che comprende oltre 120 referenze. I prodotti possono contare sul forte appeal delle principali squadre di calcio di serie A che in Italia hanno oltre 30 milioni di tifosi.
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Il mercato
Le tendenze dei prodotti no food per gli animali da compagnia Una indagine campionaria realizzata da Zoomark International e Bolognafiere. a cura della redazione
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ono 590 i punti vendita che sono stati intervistati dall’1 al 12 ottobre per realizzare questa ampia ricerca campionaria nazionale, realizzata da Nets Marketing Research per conto di Zoomark International e Bolognafiere, per definire le tendenze dei prodotti no food per animali da compagnia. La ricerca nella sua globalità sarà resa disponibile a tutti gli operatori del settore dall’Ufficio stampa di Zoomark prossimamente ma noi abbiamo avuto la possibilità di pubblicare alcuni dati sintetici in anteprima, dati certamente di grande interesse, dando indicazioni precise sull’evoluzione che sta vivendo questo mercato.
IL CAMPIONE Complessivamente dalla rilevazione telefonica sono stati raccolti 590 questionari validi e completi. Di questi l’85% è composto da esercizi che trattano prodotti per animali da compagnia, mentre il restante 15% è
formato da attività che trattano esclusivamente acquari ornamentali e relativi accessori. Il rapporto, di seguito illustrato, prevede due distinte sezioni: la prima riguarda i prodotti per cani, gatti e altri animali da compagnia e i rispondenti sono gli esercizi che trattano questi prodotti (ecceto, pertanto, quelli che trattano esclusivamente acquari); la seconda è invece focalizzata sull’acquariologia e i rispondenti sono gli esercizi che trattano acquari (sia quelli specializzati che quelli non specializzati).
CANI, GATTI E ALTRI ANIMALI DA COMPAGNIA IL PROFILO L’85% del campione è composto da esercizi che trattano articoli e alimenti per cani, gatti e altri animali da compagnia. È stato possibile segmentare gli esercizi sulla base dell’incidenza sulle vendite dei prodotti no food. La possibilità di incrociare questo dato con altri consente di fare emergere specifici comportamenti degli esercizi commerciali. INCIDENZA DI PRODOTTI NO FOOD SULLE VENDITE
CAMPIONE PER LOCALITÀ
CAMPIONE PER AREE NIELSEN
AREA GEOGRAFICA
I SEGMENTI
CARATTERISTICHE LOCALITÀ
Esercizi che trattano esclusivamente acquari Esercizi che trattano prodotti per animali da compagnia
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Il mercato GLI ESERCIZI
TIPOLOGIA DI PRODOTTI TRATTATI
L’89% degli esercizi interpellati sono pet shop singoli (non appartenenti a catene). Tra coloro che realizzano fatturati su articoli no food superiori al 40%, i pet shop singoli sono il 93,8% mentre catene, garden, franchising, etc. sommati sono complessivamente il 6,2%. Anche nella fascia di fatturato precedente, tra il 31% e il 40% di articoli no food, i pet shop singoli sono ancora il 91,6% mentre le restanti categorie si attestano all’8,4%. Quindi gli esercizi del campione sono in prevalenza di piccole dimensioni: mediamente 208 mq, con delle eccezioni ma riguardano i Garden (15.000 mq). Anche il numero medio di addetti è alquanto contenuto: mediamente 2,14. Di dimensioni più contenute gli esercizi che si trovano in centro storico (in media 124 mq) e quelli che trattano più prodotti no-food (oltre il 40%, 143,55 mq). Poco meno della metà degli esercizi interpellati (per esattezza il 47,9%) si colloca fuori dal centro storico; il 39,5% invece è all’interno del centro storico. Marginale la presenza di pet shop in un centro commerciale (l’1,6%) mentre il 5,8% è in un’area commerciale e il 4,6% in altra area (area industriale/artigianale).
La quasi totalità degli esercenti intervistati, 97,4% dei casi, dichiara di trattare articoli e accessori così come per la tipologia alimenti il risultato è di 94,6% dei casi. Da notare che nell’area Nord Est la frequenza dei negozi che vendono articoli e accessori è pari al 99% dei casi mentre nella stessa area coloro che trattano anche alimenti sono l’89,6%. Tra gli altri prodotti, seguono le gabbie, trattate mediamente da oltre il 50% degli intervistati ad eccezione dell’area Sud che fa registrare un valore pari al 63,9%. Commercializza animali vivi un intervistato su tre (32,7%), fatta eccezione per l’area Sud che evidenzia un valore pari al 48,1%. La sezione di acquariologia compare in poco meno di un terzo degli esercizi (30,7%), ad esclusione del Sud dove è presente nel 42,6% dei casi. TIPOLOGIA DI PRODOTTI TRATTATI
COLLOCAZIONE URBANA
I SERVIZI FORNITI
TIPOLOGIA DI ESERCIZIO
Garden 3%
Altro 1%
A catena 7%
Il 36,4% degli esercizi dell’intero campione dichiara di non fornire servizi (toelettatura, consegna a domicilio, etc.) ai propri clienti. Chi eroga servizi predilige la consegna porta-a-porta (effettuata dal 41,4%) e la toelettatura (38,6%). I servizi incidono mediamente sul 20% dell’intera attività tra i pet shop che li forniscono. In particolare la loro presenza incide maggiormente negli esercizi che hanno avviato l’attività in tempi più recenti: tra quanti hanno iniziato la propria attività a partire dal 2010, il 22% delle proprie vendite sono servizi. I SERVIZI
È singolo 89%
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Il mercato GLI ARTICOLI E GLI ACCESSORI La vendita di articoli e accessori incide mediamente sul 34% dell’intera attività; percentuale che risulta più alta tra gli esercizi dell’area Sud e quelli avviati in anni più recenti. Per un esercizio su tre (34%) gli articoli e gli accessori non alimentari sono, per oltre il 50%, rivolti ai cani. Decisamente più contenuti gli articoli e accessori non alimentari rivolti ai gatti: per il 65,3% degli esercizi interpellati variano dall’11% al 25%. INCIDENZA, IN %, DI VENDITA DI ARTICOLI E ACCESSORI PER AREA NIELSEN
QUANTO DEGLI ARTICOLI E ACCESSORI NON ALIMENTARI SONO DIRETTI A...
Questo ordine risulta sostanzialmente replicato nelle aree considerate ad esclusione dell’area Sud dove accessori/arredi prevalgono alla guinzaglieria e all’abbigliamento. ARTICOLI PER CANI - IL POSIZIONAMENTO Considerando le posizioni attribuite1 tramite l’ordine dato alle singole tipologie di articoli no food venduti dagli intervistati, si ha al primo posto la guinzaglieria, al secondo gli accessori/arredi, al terzo l’abbigliamento mentre al quarto si attestano le cucce e i trasportini. Seguono, a distanza, gli articoli da viaggio, l’igiene personale dell’animale, i giochi e i passatempi, per chiudere con igiene della casa. Questo ordine appare però modificato nelle aree geografiche considerate: l’abbigliamento è al primo posto nell’area Sud, mentre è al secondo posto nell’area Nord Ovest e nell’area Centro; cucce e trasportini salgono al secondo posto nell’area Nord Est mentre è al terzo posto nell’area Sud. 1.
Il posizionamento è ottenuto dal punteggio medio attribuito per ogni tipologia di articolo in ordine di vendita. In questa batteria il range varia da 9 (il più venduto) a 1 (il meno venduto). POSIZIONAMENTO DEGLI ARTICOLI NO FOOD PER CANI IN ORDINE DI VENDITA (da 1 min a 9 max)
ARTICOLI PER CANI LA TIPOLOGIA PIÙ VENDUTA Per il 43,6% dei rispondenti la tipologia di articoli per cani più venduta è la guinzaglieria. Il 28% indica al primo posto l’abbigliamento e il 17% gli accessori/arredi. Solo il 6,3% dichiara come tipologia più venduta le cucce e i trasportini, mentre igiene e articoli per il viaggio non risultano essere in genere articoli al top delle vendite. TIPOLOGIA DI ARTICOLI PIÙ VENDUTA
L’ABBIGLIAMENTO PER CANI Gli articoli di abbigliamento riguardano, in prevalenza, i Toys e i cani di taglia piccola. In particolare la maggior parte degli esercizi interpellati dichiara che i capi d’abbigliamento venduti sono, tra il 26% e il 49%, per Toys e per cani di piccola taglia. Poco più della metà degli esercizi del campione (51,7%) propone, tra l’abbigliamento, oltre il 10% degli articoli di alta gamma.
Quanti articoli di abbigliamento sono rivolti a cani Fino al 25% Toys
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Dal 26% al 49% 50% e oltre 3,9%
N.r.
Totale
5,0%
100,0%
37,1%
54,0%
Taglia piccola
29,4%
63,1%
2,1%
5,4%
100,0%
Taglia media
79,0%
14,6%
1,0%
5,4%
100,0%
Taglia grande
87,1%
4,6%
0,4%
7,9%
100,0%
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TIPOLOGIA DI ARTICOLI PIÙ VENDUTA
In particolare la presenza di capi di abbigliamento di alta gamma è maggiore negli esercizi in cui i prodotti no food incidono di più sul fatturato: tra gli esercizi per i quali oltre il 40% delle vendite provengono da prodotti no food, il 23,4% presenta in prevalenza articoli di alta gamma.
ASPETTI CONSIDERATI NELL’ACQUISTO DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO Per il 77,3% dei rispondenti è il prezzo il principale aspetto considerato dai loro clienti quando acquistano un articolo di abbigliamento per il loro cane. Segue la praticità, indicata dal 71,5% degli intervistati e, a distanza, la qualità dei tessuti e dei materiali (55,4%)e la funzionalità (51,9%). In particolare l’attenzione ai prezzi tra i clienti è condivisa dalla quasi totalità degli esercenti meridionali (il 92,3%). Il prezzo invece è superato dalla praticità nell’area Nord Est (71%). Rispetto alle valutazioni date dall’intero campione si osserva che sono più attenti alla qualità dei tessuti e dei materiali nell’area Nord Ovest e nell’area Sud, mentre nell’area Nord Est appaiono meno rilevanti sia la qualità dei materiali che la funzionalità. Il made in Italy è indicato come fattore importante dal 18,8% del campione. Ad apparire più sensibili a questo aspetto sono soprattutto gli esercizi dell’area Centro e dell’area Nord Est. ASPETTI CONSIDERATI
POSIZIONAMENTO DEGLI ARTICOLI NO FOOD PER GATTI IN ORDINE DI VENDITA (da 1 min a 7 max)
dato alle singole tipologie di articoli no food dagli intervistati, si riscontra che lettiere e toilette e accessori/arredi sono seguite da articoli da viaggio, igiene personale dell’animale, giochi e passatempi e igiene della casa. 2.
Il posizionamento è ottenuto dal punteggio medio attribuito per ogni tipologia di articolo in ordine di vendita. In questa batteria il range varia da 7 (il più venduto) a 1 (il meno venduto).
ACCESSORI - LA RICHIESTA
ARTICOLI PER GATTI - LA TIPOLOGIA PIÙ VENDUTA - IL POSIZIONAMENTO Per i gatti la vendita di prodotti no food si polarizza su due tipologie di articoli: le lettiere e le toilette (indicate come articoli più venduti dal 50,7% dei rispondenti) e gli accessori e gli arredi (indicati come più venduti dal 41,4% dei rispondenti). Rispetto al dato nazionale solo le risposte date dagli intervistati dell’area Sud si differenziano indicando, in maggioranza, come tipologia più venduta gli accessori e gli arredi (51%) seguiti da lettiere e toilette (42,2%). Considerando le posizioni attribuite2 tramite l’ordine
Agli esercenti del campione sono state presentate alcune tipologie di articoli rivolti a gatti e gatti/cani chiedendo loro quanto questi sono richiesti. Sono gli articoli legati alle lettiere per gatti quelli che raccolgono il maggior consenso. Le richieste riguardano prevalentemente le cassette igieniche (indicate “abbastanza o spesso” dal 45,9% dei rispondenti), mentre i più innovativi box toilette sono richiesti “abbastanza o spesso” secondo il 37% degli intervistati. In particolare le richieste di Box Toilette vengono fatte “abbastanza o spesso” agli esercenti dell’area Nord Ovest (41,3%) e dell’area Nord Est (41,2%); le cassette igieniche sono richieste “abbastanza o spesso” agli esercenti dell’area Centro (54,9%) e dell’area Nord Est (48,2%). Sono soprattutto gli esercenti in cui i prodotti no food incidono per oltre il 30% del fatturato, a ricevere “abbastanza o spesso” richieste di Box Toilette e Cassette igieniche. Articoli specifici per lo smaltimento per lettiera non sembrano raccogliere adesioni: “mai” richiesti al 29,1% degli in-
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Il mercato tervistati, “poche” volte al 43,3%. Di fatto si registra una discreta richiesta di questi articoli in negozi più specializzati: l’hanno ricevuta “abbastanza o spesso” il 28,6% dei rispondenti sul cui fatturato gli articoli no food incidono per oltre il 40%. Tra gli altri articoli proposti, sia per cani che per gatti, i più ignorati sono i cuscini termici: “mai” richiesti secondo il 43,2% degli intervistati. L’approfondimento dei dati però evidenzia una discreta richiesta di questo articolo presso gli esercenti dell’area Centro (“abbastanza o spesso” il 23,9%) e dell’area Nord Ovest (“abbastanza o spesso” il 20,9%), e, soprattutto, in esercizi specializzati. “Pochi” richiedono i dispenser di acqua e cibo, secondo il 42% degli intervistati. Laddove c’è richiesta, questa riguarda ancora una volta gli esercenti del Centro (“abbastanza o spesso” il 24,6%) e del Nord Ovest (19,7%) “Pochi” richiedono la portina per il gatto/cane, secondo il 43,8% degli intervistati. Laddove c’è richiesta, questa riguarda ancora una volta gli esercenti dell’area Centro (“abbastanza o spesso” il 21,6%) e dell’area Nord Ovest (20,3%) e, soprattutto in esercizi specializzati (oltre 40% di prodotti no food sul fatturato, “abbastanza o spesso” 28,6%).
ASPETTI CONSIDERATI NELL’ACQUISTO DI ARTICOLI DI GUINZAGLIERIA Secondo il 75,3% dei rispondenti il principale aspetto considerato dai loro clienti nell’acquisto di articoli di guinzaglieria è la qualità dei materiali. Segue la resistenza, indicata come importante dal 65% degli intervistati, il prezzo (dal 57,7%) e la praticità per l’animale (dal 46,3%). Qualità, resistenza, prezzo e praticità sono elementi ampiamente condivisi su tutto in tutte le aree territoriali considerate.
ASPETTI CONSIDERATI
VALUTAZIONE DEL MERCATO Il 41,2% degli intervistati valuta costante il mercato dei prodotti no food per animali da compagnia, mentre per un terzo, il 33% lo considera in flessione. Sono soprattutto gli operatori dell’area Nord Ovest ad avere una valutazione critica (in flessione il 37%), mentre, rispetto all’intero campione, gli operatori dell’area Sud e dell’area Centro presentano percentuali leggermente più alte di valutazioni in crescita (28%, 26%). Unici a contrastare queste valutazioni tendenzialmente critiche sono gli esercizi che hanno avviato l’attività in tempi recenti: il 31% ritiene in crescita il mercato dei prodotti no food per animali da compagnia, il 41% lo considera costante e “solo” il 27% in flessione.
ASPETTI CONSIDERATI
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ASPETTI CONSIDERATI NELL’ACQUISTO DI PRODOTTI DELL’IGIENE E DELLA COSMESI
POTENZIALE DI SPESA DEI CLIENTI
È la qualità dei prodotti il principale aspetto considerato dai clienti degli intervistati, nell’acquisto di articoli di igiene e cosmesi per il proprio pet, seguito dall’efficacia e dal prezzo. L’analisi territoriale vede i proprietari di animali da compagnia delle aree Nord Ovest e Nord Est, più attenti alla presenza di sostanze curative.
Due rispondenti su tre ritengono basso/medio-basso il potenziale di spesa dei propri clienti (55,3% medio basso, 11,9% basso). Si differenziano gli esercizi per i quali l’incidenza di prodotti no food è maggiore: ritiene alto/medio alto il potenziale di spesa dei propri clienti, il 49,6% degli operatori che fatturano oltre il 40% in prodotti non alimentari.
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Il mercato POTENZIALE DI SPESA DEI CLIENTI
goli (96,7%); poco meno di un terzo (32%) ha iniziato l’attività prima del 1990, il 21% dal 2005 al 2009 e il 9% dal 2010. Tra i negozi non esclusivi solo il 12% ha iniziato prima del 1990, il 47% ha avviato l’attività a partire dal 2005: il 29% dal 2005 al 2009, il 18% dal 2010.
TIPOLOGIE DI ACQUARI TRATTATI
GLI ACQUARI IL PROFILO Sull’intero campione dell’indagine due intervistati su cinque (pari a 245 intervistati su 590) tratta acquari. In questa sezione sono analizzate le tendenze in atto nel settore acquariologia. Tra quanti degli intervistati si occupano di acquari, il 37,1% tratta solo acquari e pesci (da qui definiti esclusivi), mentre il 62,9% è all’interno di un esercizio che si rivolge anche ad altre specie (da qui definiti non esclusivi). I negozi esclusivi sono, in prevalenza, nell’area Nord Ovest (31,9%); in città capoluogo di provincia (59,3%); sono sin-
Due esercizi su cinque (43,7%) trattano, in stessa misura, sia acquari di acqua dolce che acquari di acqua marina; il 39,6% solo acquari di acquadolce; il 15,1% tratta in prevalenza acquari di acqua dolce. Tali opzioni sono però fortemente differenziate secondo l’esercizio: • gli acquari marini sono più presenti negli esercizi esclusivi visto che il 72,5% di questi esercizi tratta, nella stessa misura entrambe le tipologie di acquari, il 2,2% solo acquari marini, l’1,1% in prevalenza acquari marini; • tra i negozi non esclusivi il 59,7%, la maggioranza assoluta, tratta solo acquari di acqua dolce, il 13,6% prevalentemente acquari di acqua dolce e “solo” il 26,6% entrambe le tipologie nella stessa misura.
TIPOLOGIA ACQUARI TRATTATI
GLI ESERCIZI
NON ESCLUSIVI 63%
ESCLUSIVI 37%
ESCLUSIVI
ESCLUSIVI
NON ESCLUSIVI
NON ESCLUSIVI
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CARATTERISTICHE DEGLI ACQUARI VENDUTI Nell’ultimo anno gli acquari preformati sono più della metà degli acquari venduti. In particolare tra i negozi non esclusivi il 31,2% ha venduto solo acquari preformati. Tra i negozi esclusivi a vendere in prevalenza acquari preformati è il 45,1%, mentre il 20,9% vende sia questa tipologia di prodotto che le altre, nella stessa misura (50%). Secondo la maggioranza degli intervistati (54,7%), quest’anno gli acquari più venduti contengono, al massimo, 60 lt. In particolare a indicare fino a 60 lt è il 64,2% degli esercizi non esclusivi. Tra gli esercizi esclusivi sono stati venduti in prevalenza acquari tra i 60 e i 100 lt (40,7%) mentre il 20,9% dice di aver venduto, in maggior parte, acquari la cui capienza è oltre 100 lt. ACQUARI PREFORMATI VENDUTI NELL’ULTIMO ANNO
LA CAPIENZA
LA NUMEROSITÀ
nuita. Tale valutazione appare pressoché identica negli esercizi di entrambi i segmenti. Secondo il 70,6% degli intervistati è diminuito anche il numero di acquari venduti. In particolare ad avvertire questa flessione sono i negozi esclusivi (il 76,9%), mentre tra i non esclusivi ad avere questa valutazione è il 66,9%. ASPETTI CONSIDERATI NELL’ACQUISTO DI UN ACQUARIO Il prezzo è l’aspetto considerato più importante da coloro che stanno acquistando un acquario, secondo la stragrande maggioranza dei negozi intervistati (hanno indicato “abbastanza o molto importante” l’80% dei rispondenti). Tra gli altri aspetti, meno prevedibili, che vengono considerati rilevanti nell’acquisto di un acquario spicca il design (indicato “abbastanza o molto importante” dal 75,5% dei rispondenti), seguito dalla tipologia di acquario che si vuole creare (indicato “abbastanza o molto importante” dal 62,5% dei rispondenti). Di rilievo appare, tra i negozi esclusivi, la percentuale di intervistati che ritiene importanti, per i loro clienti, le tecnologie proposte (69,2% tra “abbastanza o molto importante”).
CAPIENZA DEGLI ACQUARI VENDUTI NELL’ULTIMO ANNO
LE NOVITÀ Tra le novità presentate negli ultimi anni, la stragrande maggioranza degli operatori intervistati ritiene di rilievo l’utilizzo dei led per l’illuminazione degli acquari (il 74,7%; NOVITÀ
CAPIENZA E NUMEROSITÀ DEGLI ACQUARI VENDUTI Secondo la maggioranza degli intervistati (il 75,5%) negli ultimi 2/3 anni la capienza degli acquari venduti è dimi-
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Il mercato l’83,5% tra gli esclusivi, il 69,5% tra i non esclusivi). Si tratta di una tecnologia che, come osservava un intervistato, oltre a consentire un risparmio energetico non modifica la temperatura dell’acqua, aspetto estremamente importante negli acquari. Altra novità, indicata rilevante da intervistati di entrambi i segmenti, riguarda i nano acquari (il 20%; il 20,9% tra gli esclusivi, il 19,5% tra i non esclusivi). Si osserva infine, tra gli operatori di esercizi non esclusivi, percentuali discrete di intervistati che considerano positivamente la diffusione dei biocondizionatori (22,1%) e dell’utilizzo di sistemi elettronici (20,8%).
VALUTAZIONE DEL MERCATO Due operatori su tre ritengono in flessione il mercato dell’acquariologia. La percentuale cresce tra gli esercizi esclusivi: lo ritengono in flessione il 77% degli intervistati, mentre per il 19% è costante. Tra i non esclusivi sono il 62% a valutare negativamente il mercato. Si osserva, in questo segmento, che l’11% di intervistati ritiene in crescita questo mercato. VALUTAZIONE DI MERCATO
I SERVIZI E IL RAPPORTO CON LA CLIENTELA È essenziale il rapporto con la clientela per questi operatori: l’89% mantiene un rapporto continuo, in particolare il 92,3% degli esercizi esclusivi e l’86,4% dei non esclusivi. Questo rapporto viene mantenuto attraverso i servizi, prevalentemente di consulenza, forniti dagli esercizi. Dalle risposte date dagli intervistati, si evidenzia una maggior presenza di servizi “in negozio” tra i non esclusivi (la consulenza nella scelta dell’acquario 90,9%, consulenza per il mantenimento dell’acquario, 76,6%, reperimento di pesci 61,7%), mentre tra gli esclusivi è maggiore, rispetto agli altri, l’assistenza a domicilio (65,9% vs 48,7%).
I SERVIZI
POTENZIALE DI SPESA DEI CLIENTI Medio basso o basso, è questo il potenziale di spesa dei loro clienti indicato dalla maggioranza degli esercizi del campione (55% medio basso, 14% basso). In particolare i dati “critici” crescono tra i negozi esclusivi (60% medio basso, 16% basso), mentre tra i negozi non esclusivi il 35% considera medio-alto il potenziale di spesa dei propri clienti. ● POTENZIALE DI SPESA
RAPPORTO CON LA CLIENTELA
Occasionale 9%
Nr 2%
Continuo 89%
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Nota informativa obbligatoria in ottemperanza alla delibera n. 256/10/CSP dell’Autorità per le Garanzie nella comunicazione. Titolo del sondaggio: LE TENDENZE NEI PRODOTTI NO FOOD PER GLI ANIMALI DA COMPAGNIA Soggetto che ha realizzato l’indagine: NETS srl Committente: Zoomark International e Bolognafiere Consistenza numerica: • Campione richiesto: 500 attività al dettaglio per la vendita di articoli e alimenti per animali domestici, acquari ornamentali, presenti sul territorio nazionale • Unità intervistate (interviste valide e complete): 590 • Attività contattate: 2353 Estensione territoriale del sondaggio: territorio nazionale Modalità di rilevazione: rilevazione tramite metodo C.A.T.I (Computer Assisted Telephone Interviewing) Periodo di rilevazione: dal 1 al 12 ottobre 2012
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Alimentazione e salute Eukanuba Daily Care: alimentazione di alta qualità per il benessere dei cani sensibili
G
li alimenti Daily Care sono specificamente formulati per cani sani con predisposizioni o tendenza a determinati disturbi. Le speciali formulazioni Eukanuba Daily Care favoriscono quotidianamente il benessere di cani che hanno la tendenza ad avere pelle sensibile, digestione difficile, problemi articolari, sovrappeso (anche dopo la sterilizzazione) oppure per i cani anziani che necessitano di uno specifico apporto nutrizionale. Vediamo ora nel dettaglio le cinque formulazioni della gamma Daily Care con i benefici specifici per ogni alimento: Pelle Sensibile - Sensitive Skin Alcuni cani tendono ad avere la pelle sensibile e possono quindi trarre beneficio da un’alimentazione specifica come Eukanuba Daily Care Sensitive Skin che può aiutare il cane ad avere una pelle sana e un pelo folto e lucido. • Specificamente formulato per limitare gli ingredienti che possono causare prurito o grattamento. • Fonti selezionate di proteine (pesce e uova) e di carboidrati (mais) per favorire la salute di pelle e pelo. Digestione Difficile - Sensitive Digestion Come gli esseri umani, alcuni cani hanno un apparato digerente più delicato e possono quindi trarre beneficio da un’alimentazione specifica come Eukanuba Daily Care Sensitive Digestion per supportare una digestione sana e il benessere generale dell’organismo. • Fibre naturali come la polpa di barbabietola e un maggior apporto di prebiotici FOS (fruttoligosaccaridi) per un ambiente intestinale sano e una buona qualità delle feci. • Riso altamente digeribile per cani con lo stomaco delicato.
Care Sensitive Joints è possibile aiutare il cane a controllare il peso e a ridurre il carico a livello articolare per assicurargli una vita in movimento e in salute. • Contiene glucosamina e condrotinsolfato. Formulato specificamente per favorire la salute delle articolazioni. • Con L-carnitina per mantenere il peso forma e per aiutare a ridurre lo stress sulle articolazioni. Sovrappeso/Cani sterilizzati - Overweight/Sterilized Il sovrappeso aumenta il rischio di diabete, di problemi cardiaci e articolari. L’alimentazione e l’esercizio fisico svolgono un ruolo fondamentale nel controllo del peso, pertanto i cani possono trarre beneficio da un’alimentazione specifica come Eukanuba Daily Care Overweight/Sterilized per raggiungere la forma ottimale e godere di una vita attiva. • 22% di grassi in meno rispetto a Eukanuba Adult Weight Control per la perdita di peso. • La L-carnitina favorisce la riduzione del grasso corporeo in eccesso preservando la massa muscolare magra. Senior 9+ A volte i cani in età matura manifestano i tipici problemi legati al passare degli anni. Un’alimentazione specificamente formulata come Eukanuba Senior 9+ può rafforzare il sistema immunitario in declino e farli sentire al meglio. • Alto contenuto proteico per contribuire al mantenimento di una buona forma fisica, di una massa muscolare magra e di ottimali condizioni del pelo e del sistema immunitario. • Importanti antiossidanti, β-carotene e vitamina E per aiutare a supportare le difese naturali del cane. ●
Articolazioni delicate - Sensitive Joints La capacità di muoversi liberamente è segno di buona salute ma, per molti cani, articolazioni delicate e sovrappeso possono essere causa di attività ridotta. Attraverso un’alimentazione specifica di alta qualità come Eukanuba Daily
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Igiene
Maggiori info: www.innovet.it o Servizio Clienti Innovet http://blog.innovet.it o su Facebook http://www.facebook.com/innovet.it
Alito cattivo? Da Innovet un aiuto per l’igiene orale di cani e gatti Si chiama Restomyl® supplemento ed è il sistema pratico, efficace ed economico proposto da Innovet per migliorare l’alito, controllando placca e tartaro. ALITOSI: UN PROBLEMA MEDICO Cattivo odore che emana in modo persistente dalla bocca? Non è una caratteristica “naturale” dei nostri amici a quattro zampe, né tantomeno un problema limitato ad una fastidiosa “convivenza” con i proprietari. Il problema è medico: campanello d’allarme di una cattiva igiene orale, ma, peggio ancora, segno evidente di frequenti malattie infiammatorie del cavo orale (gengiviti, parodontiti e stomatiti) di cui l’alitosi è, oltre che sintomo, anche causa. A determinare l’alito cattivo sono, infatti, i milioni di batteri della placca dentale: microrganismi che, specie in particolari zone come il solco gengivale o gli spazi interdentali, degradano la componente proteica degli alimenti, liberando grandi quantità di composti a base di zolfo (i cosiddetti composti volatili solforati, VSC). Sono questi VSC i diretti responsabili del cattivo odore, ma oggi sappiamo che risultano coinvolti anche in danni veri e propri alla bocca, essendo in grado di innescare progressive e dolorose infiammazioni della mucosa orale. Ecco perché l’alitosi è da considerarsi non tanto un semplice fastidio di natura estetica o sociale, ma una vera e propria “cartina al tornasole” dello stato di igiene e salute del cavo orale del nostro amico a quattro zampe.
UN PROGETTO DI IGIENE ORALE Consapevole che una bocca sana e pulita è la miglior garanzia di salute e benessere per l’animale da compagnia, Innovet si è fatta portavoce di un “progetto igiene orale”, collaborando con gli specialisti veterinari nella realizzazione di programmi di informazione e sensibilizzazione dei proprietari sull’importanza dell’igiene e della salute della bocca dei loro animali, ed applicando al settore della dentistica veterinaria l’impegno in Ricerca e Innovazione. Da questo impegno è nata Restomyl®: una linea professionale completa di strumenti, sviluppati dai laboratori di ricerca Innovet, e specificatamente dedicati alla salute e all’igiene orale di cani e gatti. Per l’alitosi Innovet propone Restomyl® supplemento: un metodo pratico, innovativo ed economico, da affiancare alle quotidiane strategie di igiene orale domiciliare (es. spazzolatura), per migliorare l’alito, controllando la formazione di placca e tartaro.
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UN SUPPLEMENTO DI IGIENE ORALE QUOTIDIANA Restomyl® supplemento è un supporto nutrizionale integralmente composto da Ascophyllum nodosum (AN): un’alga bruna, selezionata in determinate zone dell’Atlantico del Nord, raccolta in particolari condizioni climatiche e successivamente essiccata. Somministrata per via orale, l’alga viene assorbita a livello gastro-enterico e, attraverso la circolazione, si concentra nella saliva. Nel cavo orale, AN esercita una duplice azione: (1) inibisce l’adesione e la crescita dei batteri della placca, grazie all’interferenza che i gruppi negativi dei polisaccaridi solfatati (fucoidano) che la compongono, esercitano sulla proliferazione e la capacità di adesione dei microrganismi orali; (2) riduce la deposizione del tartaro, in virtù dell’effetto tampone che esercita sul pH salivare, riducendo quelle variazioni, anche indotte dalla dieta, che ne favoriscono la neoformazione. Un recente studio clinico nel cane ha confermato i benefici effetti della somministrazione di Ascophyllum nodosum sulla placca e sull’alitosi. Lo studio è stato condotto in America su 60 cani, in base ai protocolli stabiliti dal VOHC (Veterinary Oral Health Council), l’organismo internazionale preposto a valutare l’efficacia dei rimedi per la salute del cavo orale in ambito veterinario. Solo i cani, cui veniva quotidianamente mescolata con il cibo l’alga bruna per tre mesi, dimostravano un significativo controllo del grado di alitosi, misurato con uno specifico strumento (alitometro), in grado di rilevare la quantità di composti volatili solforati responsabili dell’alito cattivo. Anche la placca, valutata con un metodo visuale colorimetrico, rimaneva sotto controllo solo in quei soggetti trattati quotidianamente con l’alga. Restomyl® supplemento si può acquistare, senza obbligo di ricetta medica, nelle farmacie, presso alcune cliniche veterinarie e nei migliori negozi specializzati. Ed ora anche online su www.innovet.it. Una confezione da 40 g costa 24 euro e dura fino a 8 mesi. Maggiori informazioni su www.dentistaveterinario.com e Servizio Clienti su http://blog.innovet.it. Seguici anche su Facebook http://www.facebook.com/innovet.it ●
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Alimentazione
Adragna Alimenti Zootecnici S.r.l. Via Porta Palermo, 131 - 91011 Alcamo (TP) Tel. 092423013 - Fax 092422424 www.adragna.it - info@adragna.it
Qualità e Marketing Impianti produttivi all’avanguardia, materie prime rigorosamente italiane, costante sforzo promozionale a supporto del punto vendita: ecco il biglietto da visita della nuova linea Naxos di Adragna.
S
i chiama Naxos la linea superpremium per cani studiata da Adragna Pet Food e messa a punto grazie alla sua pluriennale esperienza nel campo della nutrizione animale: una linea in grado di soddisfare le diverse esigenze nutrizionali e i gusti dei cani di tutte le taglie ed età. L’utilizzo di impianti produttivi all’avanguardia prodotti e sviluppati negli Stati Uniti, ovvero il Paese di maggior tradizione del petfood, la cottura a vapore degli amidi e l’immissione sottovuoto dei liquidi, unita a una produzione “espressa” su ordine del cliente, consentono ad Adragna di realizzare prodotti di eccellenza contraddistinti da una lunga durata, elemento fondamentale per la salvaguardia e il mantenimento nel tempo di tutte le caratteristiche nutrizionali.
prodotti che compongono la linea Naxos sono stati sviluppati in modo da assicurare un’elevata assimilabilità e appetibilità, e sono formulati principalmente attraverso l’utilizzo di: – proteine animali, fonti proteiche nobili con elevato valore biologico, per assicurare una elevata digeribilità e il corretto apporto di amminoacidi essenziali; – un’attenta selezione di cereali, per ottenere oltre alla giusta dose di carboidrati facilmente digeribili l’energia necessaria al metabolismo del cane; – una completa integrazione di vitamine e minerali, per un corretto metabolismo e un’alimentazione sana e bilanciata.
NAXOS: GRANDE SUCCESSO ALL’INTERZOO DI NORIMBERGA UN PARTNER ATTENTO È iniziata nel migliore dei modi l’avventura Europea della nuova linea superpremium di Adragna. Gli importatori hanno particolarmente apprezzato l’ottima qualità del prodotto unita alle intense attività di marketing a supporto delle vendite. Grazie ai suoi impianti produttivi e alla consegna “espressa” degli ordini ricevuti, Adragna Petfood, pur essendo un’azienda a conduzione familiare, si è confermata un punto di riferimento affidabile del made in Italy nel mondo.
PETFOOD MADE IN ITALY Ma la linea superpremium Naxos si contraddistingue anche perché rappresenta un fiore all’occhiello del Madein-Italy applicato al petfood. Le materie prime impiegate sono praticamente a chilometri zero: infatti Adragna utilizza prevalentemente prodotti provenienti da aree e mari vicini. Il tutto, naturalmente, con l’obiettivo di garantire prodotti eccellenti e, soprattutto, davvero italiani. I diversi
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Adragna Pet Food conosce molto bene le esigenze dei punti vendita: è per questo che, oltre ad assicurare sempre le eccellenti qualità del prodotto, ha deciso di affiancare alla nuova linea Naxos una serie di mezzi e attività in grado di supportare validamente la vendita all’interno dei negozi. Infatti, abbinati all’acquisto dei sacchi Naxos, vi sono i pratici campioncini omaggio da 100 g, che si riveleranno subito utilissimi per far provare e proporre il prodotto a tutti i proprietari di pet interessati. Non solo: a disposizione dei negozianti vi sono anche dei solidi ed eleganti espositori da terra: uno dei migliori strumenti di promozione, che garantisce l’ordine all’interno del negozio e invoglia all’acquisto d’impulso. Ma, soprattutto, merita di essere evidenziato il costante supporto promozionale che Adragna assicura a tutta la sua clientela: tra gadget e chilogrammi omaggio, l’azienda terrà bimestralmente sempre in promozione la nuova linea che, già in prevendita, ha registrato un notevole successo.
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TANTI GUSTI, GLI STESSI ELEVATI BENEFICI Suddivisa, nel rispetto delle taglie dei nostri amici quattro zampe, nelle classificazioni Mini, Medium, Maxi e All Size, la linea Naxos è proposta nelle seguenti varianti di gusto: • MINI: Adult Mini Pollo, riso e agrumi (in confezione da 3 kg) e Puppy Mini Pollo, riso e agrumi (in confezione da 3 kg). • MEDIUM: Adult Medium Pollo, riso e agrumi (in confezione da 3 e 15 kg), Adult Medium Coniglio, sorgo e agrumi (in confezione da 3 e 15 kg) e Puppy Medium Pollo, riso e agrumi (in confezione da 3 e 15 kg). • MAXI: Adult Maxi Pollo, riso e agrumi (in confezione da 3 e 15 kg) e Junior Maxi Pollo, riso e agrumi (in confezione da 3 e 15 kg). • ALL SIZE: Performance Pollo, riso e agrumi (in confezione da 15 kg) e Light & Senior Pollo, riso e agrumi (in confezione da 3 e 15 kg). Molti, e tutti di rilevante importanza, i benefici che possono derivare al cane da un uso costante degli alimenti che compongono la linea Naxos. In particolare, i vantaggi possono essere così riassunti: • PELLE SANA E PELO LUCENTE: il corretto rapporto tra omega 3 e omega 6, e la sapiente integrazione di vitamine A e C, contribuiscono al mantenimento di una cute in buona salute e di un mantello morbido e lucente.
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• DIFESE FORTI: frutto oligo-saccaridi e lieviti, prebiotici naturali, stimolano la crescita di una benefica flora microbica intestinale costituendo una barriera naturale contro i microrganismi patogeni. • TONICITÀ MUSCOLARE: l’uso, come primo ingrediente, di proteine animali con alto valore biologico derivate dal pollo, contribuisce al mantenimento di una massa muscolare tonica e forte. • ARTICOLAZIONI: l’impiego della glucosamina, oltre al corretto apporto di calcio e di vitamina D3, contribuisce alla resistenza e alla flessibilità delle articolazioni. • OSSA FORTI: il corretto apporto di calcio e di vitamina D3 è la base per lo sviluppo di un robusto apparato scheletrico e per la crescita di ossa e denti robusti e resistenti. • ALIMENTAZIONE BILANCIATA: il sapiente impiego di vitamine, sali minerali e oligoelementi, aiuta a equilibrare l’assunzione delle sostanze nutritive evitando tanto le carenze, quanto gli eccessi nutrizionali. • DIGESTIONE OTTIMALE: gli agrumi essiccati e la fibra alimentare della polpa di barbabietola e della carruba favoriscono un corretto transito intestinale, migliorando l’assorbimento dei nutrienti oltre alla qualità e alla consistenza delle feci. • ENERGIA DISPONIBILE: il corretto apporto di proteine e di grassi animali contribuisce ad assicurare l’energia necessaria ai cani con intensa attività e a mantenere la massa muscolare tonica e forte. ●
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Il mercato
Gli alimenti per cani La categoria più venduta nel petshop continua a crescere a valore grazie alla diffusione degli snack & treats. a cura della redazione
2. Peso e trend dei segmenti nel petshop
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ispetto al totale degli alimenti per cane e gatto venduti in Italia, gli alimenti per cane rappresentano il 40,6% del mercato a valore, per un totale di oltre 650 milioni di euro sulla somma dei canali petshop e grocery, composto da Supermercati, Ipermercati, Libero Servizio Piccolo, Discount e punti vendita tradizionali, micromarket inclusi. Di questi, 370 milioni di euro sono sviluppati dagli alimenti secchi e 280 sono composti da alimenti umidi. Considerando anche gli snack & treats, che valgono 70 milioni di euro, il mercato cane copre il 45% del mercato totale. Riguardo ai canali di vendita, notiamo una spiccata preponderanza del canale petshop, che da solo genera il 48,6% delle vendite, seguito dai Supermercati, con il 23,8%, e da Ipermercati e Discount, rispettivamente al 9,4% e 9,3%. La prevalenza degli alimenti secchi, categoria maggiormente diffusa nei petshop piuttosto che nel grocery, fa sì che il peso del canale specializzato incida in maniera particolarmente importante sul fatturato complessivo degli alimenti per cane. Il petshop sviluppa, inoltre, oltre il 64% del fatturato del
1. Alimenti per cani: peso a valore dei canali 3,0%
Petshop Tradizionale
9,3%
5,9% 9,4%
23,8%
Supermercati Ipermercati 48,6%
LSP Tradizionali (incl. Microm. <100 mq) Discount
Valore Totale Alimenti Cane: 651 mio euro Fonte: Rapporto Assalco - Zoomark 2012; dati SymphonyIRI.
Petfood
1,0
Var. % Valore
-1,8
Var. % Volume Totale Mercato Cane
0,8 -2,4
Snack & Treats Cane Secco Cane Umido Cane
8,2 7,6 0,4 -1,9 -0,1 -4,8
Fonte: Rapporto Assalco - Zoomark 2012; dati SymphonyIRI.
secco cane, seppure evidenzi un trend piuttosto stabile (+0,4%) ed inferiore di un paio di punti rispetto a quello registrato nel grocery. Anche nel caso dell’umido cane, la performance del grocery (+2,7%) appare sensibilmente superiore rispetto a quella fatta registrare dal petshop (-0,1%) che sviluppa il 27,7% del fatturato totale.
L’ANDAMENTO DEGLI ALIMENTI PER CANE NEL PETSHOP Entrando nello specifico del canale specializzato, le vendite di alimenti per cani generano la maggior parte del fatturato del petshop: il 56,9% contro il 43,1% degli alimenti per gatti. Gli alimenti secchi, infatti, sono la categoria maggiormente presidiata dal canale specializzato, ed in particolare il secco cane copre da solo il 40% dei valori di vendita totali del petshop. A volume, la preponderanza del pet food per cani è ancora più netta, il 68,7% contro il 31,3% dei gatti, differenza facilmente comprensibile dato il differente consumo medio pro-capite. Gli alimenti per cani sono invece meno presenti in GDO,
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Il mercato dove rappresentano solo il 37% a valore e il 49,4% a volume. Rispetto all’anno precedente gli alimenti per cani continuano a mostrare una crescita a valore, sebbene siano in flessione i volumi di vendita. La tendenza è più evidente nel petshop, dove la categoria è in crescita dello 0,8% a valore e in calo del 2,4% a volume, rispetto alla GDO (+2,8% a valore e -0,6% a volume). È in particolare l’umido a perdere quota (-0,1% a valore e -4,8% a volume nel petshop), mentre il secco mostra una lieve crescita a valore ed un più contenuto calo a volume (+0,4% a valore e -1,9% a volume). Molto positivi invece gli snack & treats, categoria ancora giovane e con molto potenziale, specie in ambito funzionale: in aumento del 8,2% a valore e del 7,6% a volume.
4. Peso dei formati - alimenti umidi CANE Vaschetta 301-600gr Vaschetta <300gr Lattina >1060gr Lattina 601-1060gr Lattina 301-600gr
Quota Volume
Quota Valore
Lattina <300gr
Fonte: Rapporto Assalco - Zoomark 2012; dati SymphonyIRI.
CONFEZIONI E FORMATI Dato il vasto assortimento medio, è particolarmente interessante osservare la composizione e i trend delle diverse tipologie di confezioni e formati presenti nei petshop. In linea generale è evidente la prevalenza dei formati classici, i più diffusi sia a volume che a valore: il sacco per i secchi e la lattina per gli umidi. Prosegue la crescita della vaschetta, che rappresenta ormai il 20,8% delle vendite a valore, mentre continua il forte calo del “salsicciotto”, che occupa ormai una quota sempre più marginale all’interno dei vari confezionamenti. Per quanto riguarda gli alimenti secchi le quote più consistenti sono associate ai formati scorta tra i 9 e i 15 kg,
3. Peso dei formati - alimenti secchi CANE > 15000gr 46,1 61,3
9001-15000gr 4001-9000gr 2001-4000gr 1501-2000gr 601-1500gr <600gr
Quota Volume
Quota Valore
Fonte: Rapporto Assalco - Zoomark 2012; dati SymphonyIRI.
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Assalco è l’Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia e riunisce le principali aziende dei settori pet food e pet care che operano in Italia. Le aziende che ne fanno parte coprono oltre il 90% del mercato nazionale degli alimenti per animali da compagnia. Zoomark International è il salone internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia. Alla manifestazione, giunta alla quattordicesima edizione, partecipano oltre 600 aziende provenienti da tutto il mondo.
Assalco is the National Association of Pet Food and Pet Care Companies, which groups together Italy’s leading players in the pet food and pet care industry. Its members account for over 90% of the domestic pet food market. Zoomark International is the international pet products and equipment show. The event, now in its fourteenth year, attracts more than 600 exhibitors coming from all over the world.
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Il mercato Canale Petshop: dati riferiti all’universo dei petshop tradizionali (circa 4.800 punti vendita) Canale GDO: dati riferiti all’insieme di Ipermercati, Supermercati e LSP - Libero Servizio Piccolo Canale Grocery: dati provenienti dalla somma di tutti i formati presenti sul canale, ovvero Ipermercati, Supermercati, LSP, Tradizionali (inclusi i Micromarket, cioè i punti di vendita inferiori ai 100 mq) e Discount
Petshop channel: data referring to the universe of traditional petshops (about 4.800 points of sale) Large-scale retail trade channel: data referring to all hypermarkets, supermarkets and minimarket stores Grocery Channel: data referring to all formats in this channel, i.e. hypermarkets, supermarkets, minimarket stores, traditional shops (including micromarkets, i.e. points of sale less than 100 sqm) and discounters
seguiti dai formati più piccoli da 2-4 kg, solitamente riservati agli alimenti per taglie piccole o caratteristici delle linee ad alta segmentazione o funzionali. Nel primo caso, infatti, ad un valore pari a 46,1% corrisponde una quota volume superiore, del 61,3%, mentre nel caso dei formati da 2-4 kg ad un valore del 23,9% corrisponde un volume pari solo al 18,1%. I principali formati mostrano dei cali a volume: la principale eccezione è rappresentata dal formato tra 600 gr e 1,5 kg, che cresce sia a volume che in termini di fatturato. Arretra sia a volume che a valore il formato tra i 9 e i 15 kg, mentre quello da 2-4 kg cresce del +2,7% a valore nonostante una flessione del -1% a volume.
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SymphonyIRI Group, prima Information Resources, Inc. (IRI), è nata a Chicago nel 1979. Il Gruppo è leader a livello mondiale di soluzioni e servizi informativi per le aziende, in grado di fornire informazioni di mercato in tempo reale, modelli di analisi avanzati, software per la gestione della performance aziendale e servizi di consulenza.
SymphonyIRI Group, prima Information Resources, Inc. (IRI), was founded in Chicago in 1979. The Group is a world leader in information solutions and services for companies, capable of offering up-to-theminute market information, advanced analysis models, company performance management software and consulting services.
Negli alimenti umidi prosegue la tendenza alla ricerca di valore aggiunto, che si manifesta nel successo dei formati piccoli contro il rallentamento dei formati medi e grandi. il formato ancora dominante è quello della lattina di medie dimensioni da 300-600 gr, corrispondente al pasto di un cane di taglia media, con il 55% a valore, ma in calo del -1,5%. Come anticipato, è sui formati più piccoli che si verificano i maggiori aumenti, con un +9,5% per la lattina < 300 gr, mentre è stabile la vaschetta < 300 gr. La vaschetta 301-600 gr, formato corrispondente nel peso alla lattina classica, continua la sua crescita a doppia cifra, pur rappresentando ancora solo uno 0,3% del mercato. ●
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The Market - (by the editorial staff)
DOG FOODS The category most sold in petshops continues to grow in value through the diffusion of snacks & treats ompared to overall dog and cat food sales in Italy, dog foods account for 40.6% of the market in value terms, equal to a total of more than 650 million euros in the pet shop and grocery channels taken together, the latter being composed of supermarkets, hypermarkets, minimarket stores, discounters and traditional points of sale, including micromarkets. Of these, 370 million euros are the result of dry food sales and 280 million are from wet foods. If we also consider snacks & treats, worth 70 million euros, the dog food market covers 45% of the market as a whole. As regards sales channels, we observe a marked preponderance of the pet shop channel, which alone generates 48.6% of sales, followed by supermarkets, with 23.8%, and hypermarkets and discounters, with 9.4% and 9.3%, respectively. The prevalence of dry foods, a category more widespread in pet shops rather than in the grocery channel, results in the specialised channel having a considerable incidence on overall dog food sales. Pet shops also develop more than 64% of sales in dry dog foods, though their trend is rather stable (+0.4%) and a couple of percentage points lower than in the grocery channel. Also in the case of wet dog foods, performance in the grocery channel (+2.7%) appears considerably better than that registered in pet shops (-0.1%), which develops 27.7% of total sales.
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Dog food trends in petshops If we specifically focus on the specialised channel, dog foods generate the greater part of pet shop sales: 56.9% as opposed to 43.1% for cat foods. Indeed, dry foods are the category most found in the specialised channel; dry dog foods, in particular, alone cover 40% of the total value of sales in pet shops. In volume terms, the preponderance of pet foods for dogs is even more pronounced, with 68.7% as opposed to 31.3% for cats, a difference which can readily be appreciated given the difference in per-capita consumption. Dog foods, on the other hand, are less present in the large-scale retail trade, where they only account for 37% in value and 49.4% in volume terms. Compared to the preceding year, dog foods continue to increase in value terms, though sales volumes are de-
clining. This trend is more evident in pet shops, where this category increased by 0.8% in value terms and was down 2.4% in volume, compared to the large-scale retail trade (+2.8% in value and -0.6% in volume). Wet foods especially are losing ground (-0.1% in value and -4.8% in volume in pet shops), while dry foods are on a slight upturn in value terms whilst declining less in volume (+0.4% in value and -1.9% in volume). Snacks & treats, on the other hand, a still young category with great potential, went very well, especially in the functional sector: up 8.2% in value and 7.6% in volume. Packaging and package sizes Given the vast average product range, it is especially interesting to observe the composition and trends of the different types of packaging and sizes to be found in pet shops. Generally speaking, the classical sizes clearly prevail, as they are the most widespread both in volume and in value: bags for dry foods and cans for wet foods. Trays continue to increase and now account for 20.8% of sales in value terms, while â&#x20AC;&#x153;sausageâ&#x20AC;? packages continue rapidly to decline and now have an increasingly marginal share as a packaging type. As regards dry foods, the greatest share is held by the 9-15 kg family-sizes, followed by the smaller 2-4 kg sizes, usually for small-animal foods or typical of highly segmented or functional product lines. In the first case, where value accounts for 46.1%, the share is higher in volume terms, i.e. 61.3%, while in the case of the 2-4 kg sizes, with value accounting for 23.9%, the corresponding share in volume terms is only 18.1%. The main package sizes are on a downturn in volume terms: the main exception is the 600 g - 1.5 kg size, which increased both in volume terms and in terms of sales. The 9-15 kg size declined both in volume and in value terms, while the 2-4 kg size was up +2.7% in value terms despite a -1% decrease in volume terms. In wet foods the trend is still to look for value added, as testified by the success of small sizes, whilst medium and average sizes are slowing down. The still dominant size is the 300-600 g average-sized can, which corresponds to a meal for an average-sized dog; it accounts for 55% in value terms, though it is down by -1.5%. As expected, the greater increases are in the smaller sizes, with +9.5% for cans < 300 g, while trays < 300 g are stable. Trays from 301 to 600 g, a size which corresponds to the classic can, continue to experience double-digit growth, though they still represent a mere 0.3% of the market.
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Alimentazione
Pralzoo Tel. 0173 67 77 70 pralzoo@pralzoo.com www.pralzoo.com
Pralzoo: i Nutraceutici che aiutano a fidelizzare i clienti
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ralzoo, il marchio che da oltre 40 anni firma pet food studiato e realizzato specificatamente per il canale specializzato Italiano, propone una linea completa di prodotti secchi e umidi che risponde esattamente a tutte le reali esigenze degli animali a cui è destinata e li può accompagnare in tutte le fasi della loro vita. Nella scelta degli ingredienti è stata applicata la filosofia aziendale: utilizzare sempre ingredienti sani e controllati e di eccellente qualità. L’altissima appetibilità e il rapporto qualità prezzo, quasi imbattibile, sono molto apprezzati dai proprietari di animali che dimostrano una altissima percentuale di fidelizzazione al prodotto. La fedeltà al prodotto si traduce ovviamente anche in fedeltà al punto vendita che lo propone: ecco perché possiamo affermare che i Nutraceutici Pralzoo aiutano il negoziante a fidelizzare i suoi clienti! La gamma Pralzoo Nutraceutical patè comprende una varietà di gustosi alimenti umidi in lattine da 400 g. Si tratta di alimenti nutraceutici funzionali, formulati per coprire specifici fabbisogni nutrizionali del cane. Nutraceutici perché contengono alcuni ingredienti che hanno una funzione benefica sull’organismo e contribuiscono a migliorare lo stato di benessere dell’animale. Tutti gli alimenti della linea Pralzoo Nutraceutical sono realizzati attra-
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verso un sistema produttivo tale da consentire la migliore digeribilità dell’alimento e l’assimilazione degli amminoacidi essenziali. Sono preparati con carne fresca all’origine e tutti gli ingredienti sono sani e naturali per dare all’animale una vita lunga e in salute. Per saperne di più, l’azienda mette a disposizione un Servizio Informazioni al quale sarà possibile scrivere utilizzando il seguente indirizzo mail: pralzoo@pralzoo.com ●
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Accessori per gatti
www.fortesan.it info@fortesan.it
Lettiere Fortesan: pulite, igieniche e assorbenti
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er venire incontro alle possibili diverse abitudini, preferenze e necessità dei gatti e dei loro padroni, Fortesan propone una vasta gamma di lettiere. La nostra intenzione è quella di soddisfare ogni esigenza in materia di economicità, igiene e praticità d’uso. I nostri amici gatti sono piccoli, discreti e allo stesso tempo molto affettuosi e hanno una forte personalità. Ma anche loro però possono causare dei problemi di convivenza. Uno dei problemi più comuni quando si ha un gatto in casa è sporcare fuori dalla cassetta. I gattini imparano presto, intorno alla terza-quarta settimana, a sporcare nella lettiera, sia per imitazione del comportamento materno, sia perché naturalmente i gatti cercano terreno fresco o sabbia per nascondere i propri bisogni. È importante quindi scegliere un tipo di lettiera che sia sana e innocua per il nostro amico felino ma che soprattutto sia a lui gradita. La scelta della sabbia deve essere adeguata nel prezzo e nella qualità, al fine di evitare l’insorgere di malattie e problemi nel gatto e nella convivenza tra felino e padrone. Oltre alle versioni al silicio DelyCat Splendid e DelyCat Splendid profumate, Agglomerante, Super Agglomerante, DelyCat bianca ed EcoDelyCat Fortesan propone il nuovo incarto rinnovato della DelyCat a base di sepiolite e della DelyCat alla sepiolite profumata al caprifoglio.
DELYCAT A BASE DI SEPIOLITE ANCHE IN VERSIONE PROFUMATA La lettiera per gatti DelyCat è a base di sepiolite naturale non miscelata proveniente dalle cave della Spagna. La sepiolite è un minerale e la sua particolare struttura è la garanzia delle sue proprietà assorbenti e deodoranti. Le proprietà assorbenti infatti si devono alla sua struttura porosa. Questo si traduce in una grande capacità di assorbenza di liquidi, con l’aggiunta del vantaggio di trattenere gli odori sgradevoli. Questo prodotto è infatti in grado di assorbire e drenare i bisogni del gatto e controllare le sgradevoli esalazioni. Oltre alle caratteristiche sopra citate DelyCat è priva di
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polveri al momento dell’utilizzo e quindi non reca danno al gatto ed inoltre non aderisce alle zampe del nostro piccolo amico felino. La lettiera DelyCat è disponibile nei migliori negozi specializzati nei formati da 8, 16 e 30 litri. La DelyCat alla sepiolite profumata al caprifoglio ha le stesse caratteristiche della DelyCat alla sepiolite ma con l’aggiunta dell’essenza di caprifoglio, pianta che si riconosce in mezzo alle altre grazie al suo profumo inebriante ed intenso, che favorisce l’eliminazione dei cattivi odori e rilascia un piacevole profumo.
DELYCAT VEGETAL: PRATICA ECONOMICA ECOLOGICA Fortesan propone inoltre, nei migliori negozi specializzati, la nuovissima DelyCat Vegetal da 6 litri. Questa lettiera di nuovissima concezione è costituita al 100% da fibre vegetali di orzo ed è un prodotto italiano al 100%. DelyCat Vegetal è caratterizzata da un’elevata praticità ed economicità, ha un’elevata azione igienizzante ed è agglomerante, inoltre cattura tutti gli sgradevoli odori derivanti dai bisogni del gatto. Questa lettiera è interessante anche per quanto riguarda il suo smaltimento: si può gettare direttamente nel wc in quanto le sue componenti, a contatto con l’acqua, si sciolgono immediatamente. DelyCat Vegetal è anche compostabile dato che, una volta utilizzata ed immessa nel compost, favorisce ed accelera il processo di compostaggio. È ecosostenibile e biodegradabile e può essere direttamente versata nel wc, nell’umido di casa, nel giardino o nella spazzatura. I nostri amici gatti trarranno giovamento dalla DelyCat Vegetal perché non rilascia polveri e sostanze potenzialmente dannose, riducendo i rischi per la salute del gatto e dei proprietari. Questa lettiera inoltre non si attacca al pelo del gatto e quindi è ideale anche per gatti dal pelo lungo. DelyCat Vegetal assicura il massimo dell’igiene ai nostri piccoli amici. Provate le lettiere Fortesan! Il vasto assortimento soddisferà anche i gatti più esigenti! ●
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L’intervista
PetTrend incontra Rita Giglioli di Gimborn Italia I temi su tavolo: grande distribuzione e consigli ai negozianti per superare questi momenti di crisi.
a cura della redazione
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roseguono gli incontri di PetTrend con i grandi professionisti del nostro settore. Ora è la volta di Rita Giglioli, direttrice marketing di Gimborn Italia, che, insieme al fratello Ferdinando (Direttore Generale), guida il ramo italiano dell'azienda che distribuisce nel nostro paese i prodotti della casa madre tedesca. L’abbiamo intervistata per voi.
RG: Rispetto al passato si sono fatti passi da giganti, ma vedo un poco di omologazione dei punti vendita, il che talvolta può rendere la scelta del consumatore più legata a fattori di comodità o prossimità rispetto a motivazioni legate per esempio all’assortimento o alla presenza - se-
Pet Trend: Secondo lei come si è evoluto il sistema distributivo del pet in Italia negli ultimi dieci anni? Rita Giglioli: Ha seguito l’evoluzione stessa del mercato pet, e della percezione, ora più attenta e consapevole, del consumatore rispetto agli animali da compagnia. I due fenomeni più caratterizzanti dell’ultimo decennio sono stati l’aumento delle catene specializzate e l’apertura ai grossi volumi grazie all’entrata nei supermercati con la grande distribuzione. Si sta proseguendo, anche se in Italia ancora a passo molto più lento rispetto all’estero, in direzione di una concentrazione dei tanti piccoli negozi verso un modello intermedio e più simile alla Gdo, ovvero quello delle catene specializzate. PT: Qual è il suo giudizio sull’attuale sistema distributivo del settore pet in Italia?
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Rita, Ferdinando e Romano Giglioli nei vecchi uffici tanti anni fa
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Rita Giglioli presenta alla mostra Internazionale di Reggio Emilia negli anni ’70 il campione mondiale Volo del Ghiardo.
condo me importantissima - del vivo perché attira grandi e bambini.
(Gimborn è presente in 49 paesi differenti) con esclusivisti più o meno unici, in Italia tramite agenti.
PT: Gimborn Italia ha stabilimenti produttivi propri e distribuisce anche prodotti di terze parti? RG: Gimborn Italia, oltre ai prodotti a marchio Gimborn (Gimdog, Gimpet, Gimbi e Biokat’s), è anche un importante distributore di leading brands, come ad esempio gli alimenti umidi per cani Butcher’s e gli accessori Karlie (dal 1 agosto 2012).
PT: Gimborn Italia distribuisce nel nostro territorio tutti i marchi di Gimborn Germania? RG: Una gran parte, ma si fa molta attenzione al tipo di mercato e cultura del pet che esiste nei diversi paesi; è quindi possibile ad esempio che alcuni prodotti o addirittura formati molto adatti e venduti in Germania non lo siano altrettanto in Italia o altri paesi. Quindi ove possibile si fanno personalizzazioni o si distribuiscono versioni più adeguate. Per fare un esempio, in Germania sono preferite le lettiere in formato scorta da 20 kg, o le pastiglie snack da 710 pezzi, mentre in Italia funzionano molto meglio le lettiere da 8-10 kg o snack in mini porzioni.
PT: L’acquisizione nel 2008 da parte del gruppo Penta Investments cosa ha comportato per il gruppo Gimborn? RG: L’acquisizione di Penta Investments ha contribuito a nuovi input e ad una sempre maggior modernità per la nostra azienda. Penta Investments ha infatti saputo sposare le nostre idee supportandoci nel portare avanti un totale rinnovo dell’immagine dei prodotti e nell’ulteriore allargamento della gamma offerta. Dal 2009 ad oggi infatti tutte le linee dei prodotti Gimborn hanno subito un totale restyling. PT: Com’è organizzata la rete di vendita di Gimborn in Germania, nel resto del mondo e nella nostra penisola? RG: In Germania tramite grossisti e agenti, nel mondo
PT: Com’è l’asse del sistema distributivo Gimborn Italia, dalla Germania fino al punto vendita? RG: La logistica è gestita per tutti i prodotti attraverso una unica piattaforma dove arrivano tutte le merci, mentre per le lettiere disponiamo di cinque piattaforme sparse sul territorio nazionale. PT: Quanti sono i vostri clienti in Italia? RG: Per l’Italia, inclusi petshop, garden center e Gdo,
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Il mercato
parliamo di circa 2000 clienti, dove naturalmente una stessa insegna con più punti vendita rappresenta per noi un cliente unico. PT: Come scegliete le referenze da inserire nel catalogo italiano? Esiste diversità nella tipologia di negozi e di acquirenti italiani rispetto al “più evoluto” mercato tedesco? RG: Come già accennato, per noi è importante adattare i prodotti alle esigenze dei mercati; per esempio in Italia facciamo spesso adattamenti del packaging rispetto al catalogo tedesco, o personalizziamo display ed espositori per rendere la comunicazione più emozionale e meno tecnica, il che rispecchia il nostro paese rispetto alla Germania, e anche il diverso approccio all’acquisto, ovviamente quello d’impulso in particolare, ma non solo. Un altro aspetto che differenzia i due paesi è che in Italia il consumatore attento predilige per certi tipi di prodotto il negozio specializzato o segue il consiglio del veterinario, mentre in Germania si fida egualmente della grande distribuzione. PT: Adottate strategie di prezzi e sconti uguali per tutti o studiate offerte per promozioni personalizzate? RG: Ai clienti proponiamo canvass mensili o bimestrali, scale sconti o contratti annuali a target; facciamo anche promo per le insegne due o tre volte l’anno ecc. Offriamo insomma possibilità diversificate, ma sempre partendo da un listino unico. PT: Chi lavora con i pet, quali obiettivi si dovrebbe prefiggere per affrontare questo periodo di crisi? RG: Chi lavora con i pet dovrebbe innanzitutto selezionare i propri fornitori diffidando da coloro che cercano di
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affrontare questo periodo di crisi solo con offerte anziché proporsi al negoziante come un partner a 360°, serio ed affidabile, con cui poter lavorare a lungo termine. Gimborn Italia investe parecchie risorse per essere questo tipo di partner di supporto per il negoziante. PT: Quali sono le possibilità di crescita per il petshop? RG: Puntare molto sulla competenza e sul servizio, che sono il vero punto di differenziazione per il negozio specializzato, e che deve essere reale. Inoltre direi che l’assortimento è importante: non scommettere tutto su pochi marchi o sul marchio proprio dell’insegna, che fa appunto attenuare la caratteristica di specializzazione. Cercare equilibrio in termini di prezzo senza cedere sulla qualità. Tornare a proporre la presenza degli animali in negozio, che attraggono persone nel punto vendita.
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PT: Quali sono le nuove esigenze del proprietario di animali da compagnia? RG: La tendenza più recente appare verso i prodotti naturali, sostenibili, legati alla salute o al benessere dell’animale; quindi questo vale sia per l’alimentazione, che per gli accessori in termini di sicurezza (come ad esempio i prodotti per il trasporto in auto - cinture di sicurezza - trasportini -separatori), materiali di qualità ecc. come per esempio gli imbottiti in cotone naturale cento per cento. Di questi tempi soprattutto anche il prezzo conta, quindi diciamo che quello che il consumatore cerca veramente è il meglio al miglior prezzo. PT: Investire più nell’accessorio, nell’abbigliamento? Quali sono i modelli base, quali fashion e quali top di gamma? RG: Nell’accessorio è importante puntare su assortimento, varietà e qualità: dalla guinzaglieria agli imbottiti; dai giochi al grooming; dalla sicurezza, tema sempre più sentito dai proprietari pet, all’abbigliamento. Per quanto riguarda l’abbigliamento, è consigliabile puntare sugli “evergreen” e su capi di qualità piuttosto che sui modelli più glamour, in quanto meno legati alle mode del momento. I modelli più “classici” sono infatti spesso maggiormente vendibili in qualsiasi stagione e garantiscono al negoziante un fatturato certo e a lungo termine. PT: Quali investimenti consiglierebbe oggi al gestore di un petshop tradizionale? RG: Innanzitutto aumentare le risorse tecnologiche al-
DATI DELL’AZIENDA Gimborn ha un organico di circa 150 dipendenti in tutta Europa. Dal settembre 2008, Penta Investment Group detiene il 100% delle azioni di H. von Gimborn GmbH e di Gimborn Italia.
l’interno del punto vendita, ad esempio con video, postazioni interattive e maxi schermi che possano spiegare in modo semplice e immediato ai clienti i prodotti. Le nuove tecnologie potrebbero quindi sopperire alla mancanza di tempo e di risorse umane che spesso si riscontrano nei petshop e assicurare comunque quel servizio di assistenza e consulenza che il consumatore si attende. In secondo luogo consiglio ai gestori di petshop di cercare di tenersi aggiornati il più possibile e ampliare le proprie conoscenze sui prodotti offerti, di aumentare l’assortimento e infine di tornare a proporre il vivo, ovviamente in modo competente, adeguato e con tutte le cure per gli animali. ●
QUALCHE DOMANDA PIÙ… PERSONALE Pet Trend: Da quanto tempo lei lavora in questo settore? Rita Giglioli: Personalmente ho iniziato giovanissima, come mio fratello Ferdinando, entrambi tra il 1982 e il 1983 nell’attività di famiglia. Mio padre Romano, infatti, è sempre stato un appassionato allevatore di cocker spaniel inglesi (vincendo anche premi internazionali negli anni ’70 con l’Allevamento del Ghiardo e portando per primo in Italia, negli anni ’80, la razza del Pastore del Caucaso) e già dal 1953 aveva fatto di questa passione una professione di successo, più tardi affiancata da un’importante esperienza commerciale partita col primo petshop specializzato della nostra città, Reggio Emilia. Successivamente sono stati aperti diversi altri punti vendita importanti in altre aree del Paese, come a Verona, Parma e Livorno, con una parallela evoluzione ulteriore che ha portato Giglioli a diventare un importante grossista, importatore ed esportatore, tra i primi già all’inizio degli anni ’90 a lavorare con l’Est Europa con distribuzione attraverso cinque filiali in Ungheria, Rep. Ceca, Slovacchia, Estonia e Russia. Gimborn è appunto uno dei più importanti marchi che abbiamo cominciato a importare e distribuire a quell’epoca, introducendolo con grande successo sul mercato italiano e non solo, finché nel 1999 l’accordo tra le due aziende ha portato alla decisione della vendita della nostra azienda, che è diventata da quel momento Gimborn Italia. PT: Qual è la più grande soddisfazione lavorativa, il più grosso rimpianto e cosa vorrebbe per il futuro? RG: Indubbiamente la grande soddisfazione di essere stata parte protagonista dell’attività pionieristica nel pet-business di quegli anni, che stava cominciando a svilupparsi e che, posso dire, abbiamo contribuito noi stessi a sviluppare in Italia. L’aver trovato e lanciato marchi di alta qualità come Hayashi, Butcher’s, e naturalmente Gimborn a livello italiano partendo da zero, è stato un grande obiettivo felicemente raggiunto e che per il futuro ci impegniamo ogni giorno a mantenere e migliorare. Non posso dire di avere reali rimpianti; certo, ci sono stati cambiamenti nel passaggio da un’impresa familiare alla complessità di un grande gruppo quale Gimborn. Questo ha portato indiscutibili vantaggi e rappresenta tutt’ora una stimolante sfida quotidiana.
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Alimentazione
Chemi-Vit S.r.l. Via Don Milani, 5 42020 Quattro Castella - Reggio Emilia - ITALIA Tel. +390522887959 - Fax +390522888200 E-mail: info@chemivit.com - Web: www.chemivit.com
La nuova frontiera degli snack Gli snack funzionali rappresentano la nuova frontiera degli alimenti infrapasto e prospettano interessanti opportunità commerciali per gli operatori del settore.
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’obiettivo dell’alimentazione primaria è stato sempre quello di fornire principi nutritivi sufficienti a soddisfare i fabbisogni alimentari. Le nuove frontiere della ricerca alimentare adesso però vanno oltre l’apporto dei nutrienti di base. Infatti sono sempre più numerose e consistenti le prove scientifiche a sostegno dell’ipotesi che i componenti di alcuni alimenti abbiano effetti positivi sul metabolismo e sugli equilibri fisiologici che regolano il benessere psico-fisico degli individui, sia a livello umano che degli animali domestici. La generale maggiore consapevolezza del rapporto esistente tra alimentazione e salute ha accresciuto l’interesse per gli alimenti funzionali allo scopo di migliorare lo stato di salute. A maggior ragione, rientrano in questa ottica gli alimenti infrapasto, i cosiddetti snack, la cui importanza nel rapporto affettivo-educativo che si stabilisce tra il cane e le persone che vivono con lui è universalmente riconosciuta. Il cibo-ricompensa deve essere gustoso, invitante e appetitoso, capace di soddisfare i palati più esigenti, ma deve essere in grado di svolgere un ruolo chiave nel mantenimento della salute e del benessere psicofisico del cane. La presa di coscienza sul fatto che l’alimentazione sia uno dei fattori che influenza maggiormente lo stato di salute e il benessere generale dell’organismo, fa sì che
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oggi il consumatore richieda per il suo amico a quattro zampe, snack caratterizzati da effetti addizionali dovuti alla presenza di componenti che interagiscono più o meno selettivamente con una o più funzioni fisiologiche dell’organismo (biomodulazione) portando effetti positivi sul mantenimento della salute e/o sulla prevenzione delle malattie. Dalle ricerche di mercato emerge un dato importantissimo per gli operatori del settore: sempre più si registrerà un calo negli acquisti di snack consumati esclusivamente per le loro caratteristiche organolettiche a favore di un forte incremento degli snack con peculiarità funzionali, cioè assunti non solo a fini nutritivo-affettivi, ma che siano in grado di esercitare un’azione protettiva sulla salute. Alla luce di questa nuova tendenza dei consumatori, gli operatori del settore pet potranno puntare su nuove frontiere di sviluppo commerciale, rappresentate da questa nuova tipologia di prodotto. La linea di snack CLIFFI PRO nasce dall’incontro tra la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica di processo e di prodotto e risponde appieno alla crescente richiesta di snack che possano svolgere un ruolo chiave nel mantenimento della salute e del benessere psicofisico del cane. È composta da 4 tipi di SNACK FUNZIONALI SEMIUMIDI, morbidi, gustosi, ricchi di sapore e apportatori di benessere.
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Alimentazione PRO IMMUNITY DOYPACK 100 G CLIFFI PRO-IMMUNITY favorisce il mantenimento della vitalità e dello stato di forma del cane. Contiene vitamine antiossidanti ed Echinacea, per limitare l’ossidazione cellulare e rinforzare il sistema immunitario. Osservazioni sperimentali e cliniche hanno ormai accertato il coinvolgimento dello stress ossidativo nella patogenesi di varie malattie di tipo degenerativo a carico dei sistemi: cardiovascolare, nervoso, respiratorio, endocrino, così come nei processi di invecchiamento.
PRO LONGEVITY DOYPACK 100 G CLIFFI PRO-LONGEVITY contribuisce a proteggere l’organismo dall’azione negativa dei radicali liberi. Contiene sostanze antiossidanti (Vitamine A - E - C e Fragola) come supporto al sistema immunitario e contro lo stress; farina di pesce (fonte naturale di Omega 3) ed Inulina (fonte di Fruttoligosaccaridi) per una corretta digestione. La sua assunzione regolare consente di contrastare efficacemente i radicali liberi e di migliorare la salute, il benessere e la longevità degli animali da compagnia.
PRO AGILITY DOYPACK 100 G CLIFFI PRO-AGILITY è stato studiato per i cani sempre in movimento. Contiene Glucosamina e Condroitina solfato per supportare le articolazioni; L-Carnitina come supporto alla muscolatura, al cuore e al controllo del peso; Inulina per favorire la buona digestione.
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PRO HYPOALLERGENIC DOYPACK 100 G L’idea di creare uno snack anallergico, è nata dalla consapevolezza che le manifestazioni allergiche di origine alimentare nei cani e nei gatti, sono sempre più frequenti e spesso mal si conciliano con l’esigenza del mercato di offrire al consumatore degli alimenti snack infrapasto che non determinino questo tipo di problema. Studi mirati e specifiche ricerche, svolte in collaborazione con la facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Parma, hanno portato alla formulazione di uno snack in grado di ridurre fortemente o addirittura eliminare il rischio di reazioni allergiche di origine alimentare. La formula di PRO HYPOALLERGENIC, testata dall’università, non causa allergie alimentari ed è caratterizzata da un’alta tollerabilità. Contiene una sola fonte di proteine animali derivata dal pesce, naturalmente ricco di omega 3, utili per la salute di pelle e pelo. PRO HYPOALLERGENIC non contiene frumento e soia che possono essere causa di allergie.
Tutti gli snack della linea “CLIFFI PRO” vengono confezionati in sacchetti DOY PACK da 100 g e presentati in TRAY BOX da 8 pezzi. Nella fase di lancio viene offerto in omaggio un bellissimo espositore da terra completo. Web: www.chemivit.com Clicca “Mi piace” su Facebook ●
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Truffe
COME RICONOSCERE GLI EURO FALSI
Un po’ di attenzione e qualche accorgimento. Così si evita che le banconote false finiscano nelle nostre tasche
Lorena Bassis Esperta in soldi e diritti
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econdo l’ultimo rapporto dell’Ucamp - l’Ufficio centrale antifrode dei mezzi di pagamento - nel corso del 2011 ci sono state oltre settantamila segnalazioni di sospetti casi di falsità. La maggior parte (69.411) riguardavano il ritiro e il sequestro di banconote mentre una piccola parte (1.413) vedeva coinvolte le monete
metalliche. Nello specifico le segnalazioni hanno portato al ritiro dalla circolazione di 83.508 banconote e di 45.130 monete. Le notizie di maxi sequestri di soldi falsi da parte della Guardia di Finanza sono all’ordine del giorno e le stamperie clandestine sembrano non conoscere momenti di sosta, concentrate soprattutto sulla falsificazione dei biglietti da 20 euro seguiti da quelli da 50 e 100 euro. Sul fronte delle monete, invece, le più gettonate sembrano essere quelle da 2 euro. La Lombardia guida la classifica delle regioni con la maggiore dislocazione di soldi contraffatti seguita da Veneto, Lazio, Sicilia e Toscana.
Riconoscere le banconote false in quattro mosse Toccare, guardare, muovere e controllare. Queste sono le quattro mosse da fare per verificare tutte le caratteristiche di sicurezza presenti sulle banconote. • Toccare la carta perché ha una sua sonorità e consistenza. La particolare fibra utilizzata conferisce una certa rigidità e opacità. Sfiorare con i polpastrelli o sfregare delicatamente con l’unghia il fronte dalla banconota serve per capire se in alcuni punti l’inchiostro crea un effetto di maggior spessore dovuto alla particolare tecnica di stampa calcografica, che si può effettuare solo sulla carta filigranata mentre non è possibile su
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Truffe quella normale. • Guardare la banconota in controluce consente di scorgere in trasparenza il disegno della filigrana e il filo verticale di sicurezza recante la parola “euro” e il valore nominale in microscrittura. È anche possibile notare il passaggio tra zone d’ombra e zone in chiaro. Appoggiando una banconota su una superficie scura, le parti colorate risulteranno particolarmente scure. • Muovere la banconota per osservare la striscia iridescente che, se posta sotto una luce, brilla e cambia leggermente colore. Facendo oscillare una banconota da 50, 100, 200 e 500 euro si può notare un cambiamento di colore della cifra riprodotta perché è stato utilizzato un inchiostro otticamente variabile (optically variable ink). Inoltre, sempre su questi tagli, è anche presente una placchetta olografica che se inclinata rivela un’immagine e il valore nominale. • Controllare utilizzando una lente di ingrandimento o un lentino contafili. È possibile vedere delle sottili iscrizioni (in microcaratteri) che devono apparire nitide e non sfuocate sia sul fronte che sul re-
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tro della banconota. L’utilizzo di una lampada a luce ultravioletta (chiamata lampada di Wood) rivela la fluorescenza della carta, la presenza delle fibrille luminescenti (pagliuzze colorate inserite casualmente nell’impasto della carta e aventi colorazione rossa, blu e verde), particolari reazioni degli inchiostri utilizzati per riprodurre determinati elementi grafici delle banconote. Controllare le monete Contrariamente a quel che si può pensare, anche le monete vanno incontro a possibili contraffazioni. Basti pensare che la Zecca di Stato ha scovato alcune centinaia di pezzi da venti centesimi falsi. Per verificare l’autenticità si possono
adottare alcune semplici tecniche. Per esempio, le monete false se sfregate su di un foglio bianco lasciano un segno simile a quello di una matita. Inoltre, utilizzando una calamita si osserva che le monete da uno e due euro rispondono debolmente al magnete (segnale assente nei centesimi). Le stelle e il valore delle monete sono molto difficili da riprodurre e di solito quelle false hanno un disegno meno definito. Cosa fare dopo l’incasso del falso Chi scopre di aver incassato una banconota falsa non può certo pensare di riu-
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PIACERE MI PRESENTO: SONO L’EURO
tilizzarla (l’articolo 457 del Codice Penale prevede il reato di “spendita di soldi falsi”). In base a quanto stabilito dal Provvedimento emesso dal Governatore della Banca d’Italia che attua l’articolo 8 del decreto legge numero 350 del 2001 sarà necessario consegnarla presso uno sportello di una qualsiasi banca o degli uffici postali, ma anche presso le sedi di intermediari finanziari e società di servizi che, a loro volta, dovranno poi consegnarle alla stessa Banca d’Italia. Il regolamento impone a questi sportelli l’obbligo di ritirare le banconote false prevedendo sanzioni a chi non facilita il ritiro. Supponiamo, però, che si nutrano dubbi su una banconota. In altre parole, dopo l’incasso non c’è la certezza della sua autenticità. In tal caso è bene farla esaminare consegnandola agli sportelli delle banche ordinarie, agli uffici postali o presso una sede della Banca d’Italia. Se viene accertata la legittimità, il cittadino che l’ha presentata viene rimborsato senza alcuna trattenuta. In caso contrario viene ritirata dalla circolazione e non è dovuto alcun rimborso in caso di conferma della falsità del biglietto. ●
Banconote & monete Dal 1° gennaio 2002 le banconote in circolazione nei Paesi membri aderenti all’Unione monetaria sono identiche per tutti gli stati partecipanti. Esistono sette diversi tagli, da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro. Sul fronte (recto) sono raffigurati finestre e portali che simboleggiano l’apertura e la cooperazione tra Paesi europei e le 12 stelle dell’Unione europea. Sul retro (verso) di ogni banconota è, invece, raffigurato un ponte che vuole significare la comunicazione tra l’Europa e il resto del mondo. Inoltre, in tutte le banconote si legge “euro” scritto in caratteri dell’alfabeto latino e greco, l’acronimo della Banca Centrale Europea nelle cinque lingue ufficiali della Comunità Europea (BCE, ECB, EZB, EKT, EKP), la firma del Presidente della Banca Centrale Europea, la bandiera dell’Unione Europea e la lettera “C” cerchiata indicante la tutela del diritto d’autore. Per quanto concerne, invece, le otto monete (1, 2, 5,10, 20, 50 centesimi e 1 e 2 euro) si differenziano l’una dall’altra per dimensioni, peso, materiale, colore, spessore e bordo. Una faccia è in comune a tutti i Paesi aderenti all’euro (riproduce tre diverse cartine dell’Europa e sullo sfondo le 12 stelle dell’Unione Europea) mentre l’altra è specifica per ciascun paese. La firma sulle banconote L’articolo 1 della decisione della Banca Centrale Europea (BCE/2003/4) vuole che sulle banconote ci sia la firma del Presidente della BCE. Il primo presidente è stato Willem F. Duisenberg e le banconote attualmente in circolazione riportano la sua firma. Il 1° novembre 2003 il suo posto è stato preso da Jean-Claude Trichet e le banconote emesse dopo il 2004 sono state da lui firmate. Il 1° novembre 2011 l’incarico è stato assunto da Mario Draghi e presto capiterà di avere tra le mani una banconota con la sua firma.
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Alimentazione
Morando S.p.a. Via Chieri, 61 - 10020 Andezeno (TO) Tel. 011/9433311 - Fax 011/9434289 info@morando.it - www.morando.it
Propoli e pappa reale per il benessere di cani e gatti: le ricette per l’inverno di “Migliorcane I Preferiti” e “Migliorgatto I Deliziosi”
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on l’arrivo dell’inverno e il relativo abbassamento delle temperature aumentano i rischi di indebolimento del corpo con malattie stagionali congenite, soprattutto influenze e raffreddori. Anche i cani e i gatti sono soggetti a queste patologie e possono patire i rigori invernali. Per prevenire questi malesseri è necessaria una corretta e sana alimentazione che favorisca i giusti apporti nutrizionali e costituisca anche un’azione di contrasto alle più comuni malattie. Per questo di recente Morando, storica azienda produttrice di petfood in Italia, ha deciso di arricchire alcune delle sue ricette per cani e gatti con la propoli e la pappa reale, due componenti naturali in grado di svolgere funzioni positive sull’organismo degli animali. Mentre la propoli, grazie alle sue sostanze naturali con proprietà antibatteriche, è utile nel contrastare le affezioni da raffreddamento del cavo orale e delle prime vie respiratorie, la pappa reale è invece fonte di vitamine, in particolare quelle del gruppo B, e di minerali essenziali per la vitalità dei piccoli animali di casa. Tutte le monoporzioni delle nuove linee premium “Migliorcane I Preferiti” e “Migliorgatto I Deliziosi”, recente-
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mente realizzate e distribuite da Morando, includono nelle loro ricette propoli e pappa reale. A questa novità, unica nel mercato italiano del petfood, si aggiunge un’altra innovazione nei nuovi prodotti. All’interno delle linee infatti sono presenti anche numerosi cibi secchi calibrati in base alle differenti età dell’animale o pensati per contrastare alcuni disturbi specifici degli animali, come le intolleranze dei cani e l’ingestione del pelo dei gatti. La presenza di FOS e MOS nei prodotti secchi ha anche una valenza antibatterica, poiché questi elementi naturali, utili per lo sviluppo e il mantenimento della flora batterica intestinale, svolgono un importante ruolo nell’inattivazione e nell’espulsione dei batteri responsabili delle disfunzioni intestinali. Inoltre la ricca quantità di vitamine C ed E presenti nelle ricette favorisce l’azione antiossidante, mentre gli Omega 3 e 6 aiutano a mantenere il pelo in salute e a garantire lucentezza. Gli alimenti delle nuove linee, come tutti quelli prodotti da Morando sono “made in Italy”, studiati da veterinari e non sperimentati su animali; tra gli ingredienti figurano solo materie prime selezionate con cura, mentre sono del tutto assenti i coloranti e i conservanti. ●
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Alimentazione del cane
Royal Canin Italia S.r.l. numero verde 800-801106 www.royalcanin.it info@royal-canin.it
Canine Health Nutrition: la nuova gamma di alimenti umidi Royal Canin
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oyal Canin presenta la nuova gamma di alimenti umidi Canine Health Nutrition per cani fino a 10 kg: cinque diversi soluzioni nutrizionali adatte per le diverse fasi della vita del cane o per rispondere ad esigenze specifiche. I nuovi alimenti della gamma Canine Health Nutrition sono alimenti completi e bilanciati. Una soluzione nutrizionale che prevede il miglior assortimento di proteine, acidi grassi, fibre e vitamine nelle giuste proporzioni in base ai diversi fabbisogni nutrizionali. Precisione per Royal Canin significa anche stabilità nutrizionale. Infatti, grazie ad una rigorosa selezione delle materie prime ogni pasto garantisce la medesima capacità nutrizionale. Gli alimenti umidi della nuova gamma possono essere utilizzati sia da soli sia in aggiunta ad un alimento secco. Un abbinamento possibile grazie al fatto che condividono la stessa precisione nutrizionale e nello specifico: Qualità delle materie prime grazie a un limitato numero di fornitori e strettamente selezionati e a severi controlli nutrizionali; Alta digeribilità che si concretizza in una digeribilità delle proteine del 90%; Elevata appetibilità in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.
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A differenza degli altri prodotti presenti sul mercato, la texture della nuova gamma Royal Canin, morbido paté per lo svezzamento e omogenizzato per i cuccioli, permette un ottimo mix con le crocchette amalgamandosi perfettamente in un unico alimento. I nuovi alimenti umidi Canine Health Nutrition sono disponibili in lattine da 195 gr e sono dedicati ai cani fino a 10 kg ad eccezione dell’alimento per lo svezzamento, adatto a tutte le taglie. Questa gamma prodotti condivide l’approccio unico di Royal Canin all’alimentazione, basato sul concetto di Nutrizione-Salute, un approccio che sviluppa risposte nutrizionali specifiche a partire dalle diverse esigenze di ogni cane legate all’età, alla taglia, alla razza e allo stile di vita per dare vita a ricette su misura. Svezzamento (per tutte le taglie) - L’alimento Starter Mousse per tutte le taglie è stato pensato per soddisfare i fabbisogni nutrizionali sia della cagna nel periodo della gestazione e della lattazione, sia dei cuccioli durante il periodo di transizione dalla razione liquida a quella solida (dallo svezzamento a 2 mesi di età). Cuccioli (Fino a 10 mesi di età) - L’alimento Junior (Fino a 10 kg - peso da adulto) è stato pensato per cuccioli di piccola taglia fino a 10 mesi di età che da adulti peseranno fino a 10 kg con l’obiettivo di favorire una crescita armoniosa e stimolarne l’appetito. Cani Adulti con tendenza ad ingrassare - L’alimento Adult Light (Fino a 10 kg di peso) è stato pensato per cani di piccola taglia con tendenza ad ingrassare grazie al suo limitato apporto calorico ed elevato contenuto di fibre. Cani Adulti con sensibilità cutanea - L’alimento Adult Beauty (Fino a 10 kg di peso) è stato pensato per favorire la salute della pelle dei cani adulti di piccola taglia. Arricchito con acidi grassi ed il complesso Skin Barrier. Cani Maturi oltre gli 8 anni di età - L’alimento Mature +8 (Fino a 10 kg di peso e oltre 8 anni di età) è stato pensato per stimolare l’appetito e la vitalità dei cani anziani di piccola taglia. Contiene un esclusivo complesso di antiossidanti. ●
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LA VETRINA COME AUGURIO DI BUON NATALE E DI FELICE ANNO
La magia delle vetrine natalizie fa rivivere, ogni anno, lo spirito del Natale. PetTrend ne parla con un professionista del visual merchandising
Alfa F. Conforti Master in comunicazione
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ra poco sarà Natale. Camminando per strada ammiro le prime vetrine addobbate per le feste e l’atmosfera che sanno creare. Sono un dono che i ne-
gozianti fanno a chi, come me, passa; un dono per i clienti, per la città intera. Così credo sia il momento giusto per dire Grazie, pubblicamente, a tutti coloro che, anno dopo anno, rendono speciale ogni nostro Natale addobbando il balcone, la strada o il negozio. E voglio iniziare ringraziando proprio un negozietto di animali che chiuse i battenti più di trent’anni fa. Era un piccolo petshop nel centro di Milano, di quelli vecchia maniera, con un largo profilo di metallo che circondava
la porta e la monovetrina. Il proprietario, nottetempo, verniciò il ferro di un bel rosso brillante, mise vicino all’ingresso una stella di Natale e uno zerbino nuovo con scritto Buon Anno! In vetrina una coppia di gattini bianchi giocava tra un bel numero di palline scintillanti sotto lo sguardo benevolo di un grosso Babbo Natale di panno. Di una semplicità e di una tenerezza disarmanti. L’atmosfera natalizia creata da quel negozietto diventò la mia e ancora oggi lo è. Per questo ha la mia
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gratitudine. Altri tempi, certo. Altre normative, certo. Ma lo spirito del Natale è un’emozione e può essere evocato in molti modi. Merry Christmas dal profondo del cuore Molti anni dopo ho provato una sensazione altrettanto intensa davanti a un’altra vetrina natalizia. Non era la vetrina di un petshop ma ben si sarebbe adattata. L’allestimento, più o meno, era composto così: il fondo era in panno scozzese a prevalenza rossa e tutta la scena era occupata da animali di peluche, vecchi e nuovi. Alcuni infatti sembravano rispolverati per l’occasione dalla soffitta di qualche ex-bimbo mentre altri erano nuovi di zecca. Orsetti, gatti, cani, bambi, asinelli… erano stati divisi in gruppi per rispettare le proporzioni. Alcuni sfoggiavano il classico cappellino bianco e rosso, altri mostravano ai passanti dei grossi cuori con scritto: Merry Christmas e I love you (Buon Natale e Ti voglio bene). Tutto qui. Quello che mi commosse in quell’allestimento fu il significato e la cura con cui era stato realizzato; sì, il significato e la cura. Una vetrina anni ’70 Per restare in tema di efficacia vorrei parlarvi di un’altra vetrina. Erano gli anni ‘70. In quel periodo andavano di moda i poster e in molte case c’era almeno uno di quei grossi manifesti attaccato alle pareti con il biadesivo. Per Natale un negozio dell’epoca aveva allestito la vetrina con decine di grossi poster a tema natalizio. Li aveva arrotolati piuttosto larghi e aveva usato i cilindri sia come fondo sia per delimitare le aree di esposizione dei prodotti. Anche in questo caso l’idea era sem-
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plice ma l’attenzione e la meticolosità della realizzazione facevano il loro effetto e rendevano la vetrina una piccola opera d’arte. Oro, incenso e mirra Passando da un estremo all’altro, cioè dalla semplicità allo sfarzo, vorrei raccontarvi di un petshop londinese. Non ricordo esattamente quante vetrine avesse, ma erano davvero tante e ognuna sviluppava un tema: il bue e l’asinello attorno alla culla, le pecore e lupi con gli occhi rivolti alla cometa in cielo, i cammelli dei magi in fila tra le dune di sabbia… Ogni rappresentazione era realizzata con delle sagome stilizzate e il colore scelto era l’oro. Dai teli di fondo alle sagome dei soggetti, passando per le luci… tutto era rigorosamente dorato e i prodotti in esposizione spiccavano colorati. Ricordo che mi sorprese constatare come, tutto quell’oro, non avesse una connotazione kitsch ma veicolasse una sensazione semplicemente luminosa, calda, fami-
Fabrizio Berveglieri
liare, emotivamente accogliente. Completavano l’opera un leggero profumo che ricordava l’incenso e un jingle natalizio, appena udibile, che invogliava ad entrare. L’interno del negozio era organizzato per aree tematiche: i regali lussuosi, la zona delle offerte speciali, un cestone per gli omaggi che il negoziate offriva ai clienti. Questo per dire che, grande o piccolo, ricco o semplice, ogni allestimento natalizio può comunicare molto e lasciare sensazioni indelebili il cui valore spesso non ha prezzo. Il parere di un professionista Con la speranza che la vostra vetrina sia una gioia per chi passa e un invito efficace all’acquisto, PetTrend ha chiesto l’aiuto di un professionista. Si chiama Fabrizio Berveglieri, vetrinista e visual merchandiser, girovago con sede a Ferrara dove ha fondato Vetrine&Vetrine, azienda di cui è titolare. Abbiamo scelto Fabrizio per la sua pro-
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fessionalità e la sua esperienza internazionale ma anche per il suo impegno sociale perché noi di PetTrend sappiamo che il 2012 è stato un anno economicamente difficile per molti, soprattutto per chi è stato vittima dei terremoti che hanno scosso il nostro paese. Fabrizio, in questo senso, ha fatto la sua parte nel dare sostegno a chi ne aveva bisogno: il 23 maggio, subito dopo il terremoto in Emilia, ha creato un gruppo Facebook e ancora oggi AiutiAMOci è una pagina attiva, autorevole (con 1680 iscritti e picchi di mille presenze) e offre aiuto grazie all’impegno di Fabrizio. Stesso impegno e stessa passione che Fabrizio mette, da 27 anni, nel suo lavoro in Italia come all’estero allestendo ma anche imparando e insegnando l’arte del “fare vetrina”. Quando lo contattiamo è appena rientrato da Londra… PetTrend: Come mai Londra? Fabrizio Berveglieri: Londra è per me, come per molti che si occupano professionalmente di visual merchandising, un punto di riferimento. Sono avanti in tutti i sensi. È sufficiente dire che Londra ha cominciato i primi allestimenti natalizi il 25 ottobre e le luminarie cittadine sono accese dal 3 di novembre. I londinesi sono dei veri maestri nell’uso della gradualità per creare l’attesa dell’evento e poi dare spazio all’atmosfera più adatta per lo shopping natalizio. Inoltre a Londra moltissimi negozi usano le vetrine per comunicare e migliorare le vendite, mentre in Italia la percentuale di negozianti che comunica efficacemente tramite la propria vetrina è ancora piuttosto bassa. Spesso la vetrina si fa nei ritagli di tempo, quando si ha voglia, e molti la considerano ancora una… “rottura di scatole”.
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PT: Secondo la tua esperienza, i petshop sono capaci di comunicare in modo efficace? FB: Raramente. Il più delle volte sono abbastanza arretrati e anche quando le vetrine sono curate, restano comunque delle vetrine statiche, uguali per mesi. Invece, soprattutto ora che gli animali non possono essere esposti, l’allestimento e il rinnovo sono fondamentali. In Italia manca la cultura, ancora non si capisce l’importanza della vetrina come fonte primaria di pubblicità. È davvero un peccato vedere delle vetrine abbandonate… PT: Fabrizio, qual è il primo consiglio che daresti ai nostri lettori per la vetrina di Natale e per la vetrina in genere. FB: Il primo consiglio (a Natale, come gli altri giorni dell’anno) è la pulizia. Le vetrine devono splendere, dare un senso di ordine. Una vetrina sporca, o anche solo poco pulita, così come una vetrina disordinata e messa lì in qual-
che modo, comunicano queste sensazioni negative a chi passa. Invece una vetrina pulita (in tutti i sensi) comunica “freschezza/novità” dei prodotti e questo aumenta la produttività e la promozione, crea fiducia, alza il senso di qualità, invoglia all’acquisto. PT: Quanto costa allestire l’ipotetica vetrina di un petshop con l’intervento di un vetrinista… FB: Ti fermo subito. Fare la vetrina non è un costo ma un investimento perché, essendo visuale, oltrepassa i limiti del linguaggio e il messaggio viene riconosciuto immediatamente, da tutti e in modo molto incisivo. Quindi si tratta sempre di pensare alla vetrina come a un investimento, pensando che quei soldi rientreranno. Comunque, economicamente, per una vetrina si parte da un minimo di 100 o 200 € e spesso in questa cifra sono compresi anche il noleggio dei materiali. Ci tengo però a sottolineare che la vetrina va cambiata spesso. Per il Natale si dovrebbe par-
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Vetrinistica
tire a novembre con una serie di allestimenti che servono per invogliare, ricordare, preparare all’evento. Dopo un paio di prenatalizie si effettua il cambio per allestire la vetrina natalizia vera e propria, scintillante, coi babbi e le palline, per restare sul classico. Questo allunga i giorni dell’evento ed è ottima come tecnicità. PT: Cambiare la vetrina spesso, dici. Quanto Spesso? FB: Dipende. La frequenza dipende dal tipo di negozio e dalla collocazione. La cambierò una volta alla settimana se è di grande passaggio, ogni 15 giorni se è nella media, ma si può tenere per un mese o più se il negozio è in una città turistica dove la gente viene e riparte. Il cambiamento però resta fondamentale soprattutto per il cliente fidelizzato: se non faccio notare la merce il cliente abituale mi salta delle parti intere del negozio e compra meno. PT: E cosa consigli a chi preferisce fare la vetrina in proprio? FB: Per prima cosa decidete il vostro budget e poi pensate a un’immagine coordinata in linea con tale budget. PT: Cosa intendi per immagine coordinata? FB: Immagine coordinata significa scegliere un tema, un colore, uno stile e tenerlo fisso: fuori dal negozio come nella vetrina e negli spazi interni. Una volta deciso quali materiali usare (per
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esempio: abeti oppure babbo natale oppure stelle ecc…) vanno mantenuti coordinati in tutti i punti dove si allestisce. Per scegliere in modo corretto le aree di allestimento ci si deve mettere nei panni del cliente. Per esempio, se davanti al vostro negozio predomina un flusso composto da traffico in auto, allora è meglio investire quasi tutto il budget nell’allestimento esterno perché la vetrina si vedrebbe comunque poco. Se invece siete in una zona che ha molto passeggio darete la preferenza all’allestimento della vetrina. Capito questo potrete decidere dove posizionare gli addobbi e dei prodotti. Una buona regola è sempre questa: non mettere dieci palline sparse per il negozio ma concentrare l’allestimento in un punto o in più punti specifici. Per esempio vicino alla cassa o dove sostano maggiormente i clienti ma anche vicino a un display promozionale. PT: Bene, scelto il tema e le zone da allestire, cosa resta da fare? FB: Dobbiamo sapere come esporre, cioè come disporre materiali e prodotti. Non è facile, soprattutto se si è alle prime armi, perché non serve l’estro o la fantasia ma si devono conoscere le tecniche di posizionamento in base a come guardano gli occhi. Non sono cose che s’improvvisano ma, in linea generale, dobbiamo ricordarci di non mettere gli oggetti sparsi o in modo casuale. Come consiglio generale possiamo dire che vanno sistemati in composizioni di uno o più gruppi. Inoltre è meglio metterli in forma piramidale che risulta essere la più gradita al cervello, quella che suscita più facilmente le emozioni migliori. PT: E per i soggetti natalizi da scegliere, cosa consigli? FB: Ecco alcune regole. Primo. Scegliete un soggetto diverso da quello usato l’anno precedente. Secondo. Come simboli in tempo di crisi meglio usare quelli tradizionali che sono quelli che hanno più potere perché offrono certezze e rassicurano. Quindi andrà bene tutta l’iconografia classica, da Babbo Natale (che adoro), agli abeti, alle renne, alla neve… e andranno bene anche i colori classici (rosso, bianco, oro e verde). Poi se qualcuno vuole lanciare un segnale più alla moda può reinterpretare un elemento
classico: Babbo Natale. Magari nei colori moda quest’anno: verde acido e oro. PT: Ancora una domanda. Il punto di maggiore attrattiva di un petshop, si sa, sono gli animali. Come li userseti, nel rispetto delle leggi, per comunicare meglio? FB: Ahahah! Ti svelo un piccolo segreto. Da parecchi anni il mio assistente è un gatto… Io uso la sua simpatia sul web in una pagina Facebook (Gino ingegnere) che negli anni è diventata autorevole e ha un ottimo seguito. Così riusciamo a inframmezzare le storie di Gino con le notizie pubblicitarie di Vetrine&vetrine. Per chi volesse usare la propria esperienza in fatto di animali sui social network ricordo che sarà sufficiente dedicarci una o due ore al giorno, meglio se distribuite, sfruttando i momenti di poca affluenza in negozio. PT: E per concludere? FB: Beh, Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti! ●
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Alimentazione del cane
Monge & C. S.p.a. Via Savigliano, 31 12030 Monasterolo di Savigliano Tel. 0172/747111 - Fax 0172/747198 E-mail: info@monge.it - www.monge.it
La frutta nei Patè La nuova frontiera dei patè Monge.
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pecial Dog raggiunge un nuovo traguardo nell’alimentazione dei nostri piccoli amici. Special Dog è stato il primo marchio nel mercato Pet a presentare una gamma completa, con 8 ricette monoproteiche nei formati da 150-300-400 g. E per primo, ancora una volta, presenta al mercato una grande novità, la nuova linea Special Dog Patè Fruits, in 3 grammature. Patè 100% monoproteina, con l’aggiunta di frutta per ottenere ricette adatte ai diversi stili di vita dell’animale. Special Dog patè Fruits nasce dall’idea dei nutrizionisti Monge di abbinare l’eccezionale qualità delle carni e il loro alto valore nutrizionale, con i benefici delle vitamine nella frutta.
Special Dog patè Fruits è disponibile in un’ampia gamma di formati e ricette: Vaschette g. 150 pollo, riso e ananas Vaschette g. 150 coniglio, riso e mela Vaschette g. 300 tacchino, riso e agrumi Vaschette g. 300 pollo, riso e ananas Vaschette g. 300 coniglio, riso e mela Lattine g. 400 tacchino, riso e agrumi Lattine g. 400 pollo, riso e ananas Lattine g. 400 coniglio, riso e mela Le vaschette 150 e 300 g in pratiche monoporzioni adatte ai cani di piccola e media taglia, pratiche da aprire, pratiche da consumare. Le lattine 400 g particolarmente indicate a chi possiede un cane di taglia gigante, oppure ha più di un animale. Le ricette ovviamente sono state sviluppate utilizzando carni di altissima qualità, ma soprattutto con la garanzia della monoproteina. I patè Fruits possono essere utilizzati per alimentare tutti gli animali, ma in particolare quelli che hanno bisogno di una dieta ad esclusione, cioè che preveda l’utilizzo di una sola fonte proteica nella carne: le carni sono bianche e rosa per avere una maggiore digeribilità per l’animale. L’ananas riduce l’odore delle feci nell’animale.
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La mela aiuta la digestione dell’animale. Gli agrumi apportano vitamine particolarmente indicate quando l’animale vive all’esterno. Special Dog patè Fruits nella nuova veste grafica che firma tutti i prodotti Excellence (con il bianco e l’argento predominante su ogni etichetta) è già disponibile nei migliori negozi specializzati con la speciale offerta lancio: formato da g. 150: € 1,40 formato da g. 300: € 2,30 formato da g. 400: € 2,00 Tra l’altro, è partita a settembre un’imponente campagna stampa sui principali settimanali femminili e familiari: Effe, Di Più, Gioia, Gente, Diva & Donna, Donna Moderna, sui patè monoproteici Monge Fresh e sulla nuova linea Special Dog Patè Fruits. ●
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Cani di razza
L’IRISH SOFT COATED WHEATEN TERRIER
Un rude irlandese dal pelo morbido capace d’infinita pazienza verso i bambini 52
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Lorena Merati Allevatrice, giudice di gara e toelettatrice
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l Soft Coated è un cane di aspetto robusto, ma agile nei movimenti; resistente alle fatiche e alle intemperie; adatto alla vita in famiglia, ma anche in giardino purché abbia la possibilità di interagire e passare del tempo con il suo proprietario. Carattere e attitudini Il carattere si allontana dagli altri terrier perché il soft tende ad essere meno irascibile e rissoso con i suoi simili e con gli altri animali, se ben allevato è un cane estremamente coraggioso che non arretra dinnanzi a nulla.
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Con i membri della sua famiglia umana, si dimostra affettuoso, allegro, fedele: un grande compagno di giochi per i bambini verso i quali dimostra una pazienza oltre ogni limite. Pur essendo nato come cane da caccia, oggigiorno è considerato soprattutto un cane da compagnia. Il soft è apprezzato per il suo aspetto e per il suo temperamento equilibrato, queste caratteristiche lo fanno amare persino da coloro che reputano i terrier troppo reattivi o vivaci. Un antenato vecchio di duecento anni La storia del terrier irlandese a pelo morbido è stata in qualche modo oscurata per il suo stretto legame con le altre razze irlandesi. Il Wheaten è probabilmente la più antica delle quattro razze. La sua esistenza risale per lo meno a duecento anni, come testimoniano testi che parlano di cani “a pelo morbido”. I legami del irish terrier con il wheaten, sebbene
poco documentati, sembrano essere stati il risultato di esperimenti di allevamento fatti intenzionalmente. L’umile wheaten ha dunque probabilmente una ascendenza mista. Malgrado la sua lunga storia, l’irish soft coated wheaten terrier, ha avuto un giusto riconoscimento dalla cinofilia ufficiale solo in epoca recente, infatti per trovare il primo esemplare iscritto a una esposizione canina bisognerà attendere il 1933, mentre il riconoscimento definitivo da parte del Kennel Club avvenne in tempi ancor più recenti, nel 1937 nella sua patria natale l’Irlanda e nel 1943 in Gran Bretagna. Originario della Contea di Munster in Irlanda, il soft, come gli appassionati amano chiamare affettuosamente questo terrier, grazie alla sua duttilità veniva considerato un cane tutto fare, assumendo a seconda dell’occasione il ruolo di cacciatore, di guardiano e anche quello di cane da pastore. Questi antichi cani ebbero anche il merito di essere alle origini di due altre razze irlandesi attualmente
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Cani di razza più conosciute del loro avo, il Kerry Blue Terrier e l’Irish Terrier. Nati in una terra difficile, avvezzi alla dura vita delle campagne Irlandesi, questi cani hanno conservato buona parte della forza e la rusticità delle loro origini, sia nell’aspetto che nel carattere. Anche se negli ultimi anni la selezione si sta spostando verso soggetti di tipo più “moderno” più adatti alla vita cittadina, dotati d’un carattere più docile e gestibile per facilitare al soft l’inserimento in appartamento. Il Soft Coated ideale L’aspetto generale è quello di un cane robusto, attivo, compatto, ben strutturato, che rende l’idea della forza. Non troppo alto sugli arti, né troppo basso. La testa è potente senza essere grossolana. Lunga e ben proporzionata rispetto al corpo. Gli occhi sono occhi scuri, nocciola scuro, non troppo grandi, non sporgenti, ben piazzati. Le orecchie devono essere da piccole a medie, portate sulla fronte, a livello del cranio. Una sfumatura scura alla base dell’orecchio è permessa e non insolita, accompagnata in superficie da una colorazione grano chiaro. Questa è la sola zona dove è permesso il sottopelo. Le orecchie a rosa o svolazzanti sono decisamente indesiderabili.
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LA TOELETTATURA DEL SOFT Il corpo non troppo lungo. La lunghezza dal garrese alla base della coda è pressappoco uguale a quella dal terreno al garrese. Dorso forte e orizzontale, con linea superiore uniformemente piana. La coda (permessa integra) è ben inserita, non troppo spessa essa è portata gaiamente mai sopra la linea dorsale. Gli arti sono perfettamente in appiombo, visti da ogni angolatura. Buona l’ ossatura e il tono dei muscoli. Il movimento è sempre diritto, sia visto dal davanti o dal dietro. Gomiti in dentro. La visione laterale mostra un movimento coordinato e leggero. Il mantello è composto da un solo tipo di pelo. Pelo soffice e serico al tatto e non ruvido, cani giovani esclusi in quanto il mantello è ancora in formazione, infatti cuccioli raramente nascono con il giusto colore e la giusta tessitura. Diventano rossicci, grigiastri e talvolta grano chiaro. Le maschere sono generalmente nere. Talvolta c’è una striscia nera lungo il centro del dorso o sono nere le punte dei peli. Questi segni scuri schiariscono definitivamente con la crescita. Il colore, che contraddistingue e dà il nome alla razza dovrà essere un nitido color frumento che può andare dal color grano chiaro fino al rossiccio dorato. Taglia ad hoc: altezza al garrese: i maschi 46 - 48 cm, le femmine leggermente inferiore. Peso: i maschi 18 - 20,5 kg, le femmine un po’ meno. L’Irish Soft Coated Wheaten Terrier è un cane rustico con una salute ferrea. Con l’intensificarsi dei controlli negli ultimi anni si è riscontrato qualche raro caso di displasia dell’anca, un evento non comune pertanto si esclude lo si possa considerare un problema di razza. ●
Il pelo lungo, in tutte le razze che lo posseggono, comporta una serie di vantaggi e svantaggi, dei quali è importante essere ben informanti prima di adottare cani con questo mantello. Gioca a favore del soft coated, oltre all’aspetto accattivante, sicuramente il fatto che la razza non è soggetta a muta. Chi si accompagna ad un esemplare di questa razza, non troverà mai la casa invasa dal pelo nei cambi di stagione. Al contrario il mantello di questi cani, per essere mantenuto in ordine come lo standard prevede, andrà spazzolato con regolarità, almeno ogni 2/3 giorni e toelettato regolarmente in modo che assuma la linea tipica. In origine questi cani non venivano toelettati affatto, e fino a qualche anno fa, nelle esposizioni in Inghilterra o in Irlanda non era raro trovare dei soggetti lasciati del tutto al naturale, eccetto per qualche piccolo ritocco limitato alle orecchie e alla coda. Bisogna rendere merito agli Stati Uniti, dove la razza è molto amata e diffusa, d’aver inventato una toelettatura appositamente per questo terrier. L’introduzione dei soggetti toelettati ha contribuito in modo notevole alla diffusione della razza, in tutto il mondo, da prima come cani da esposizione, poi come compagni di casa. Oggigiorno nei nostri ring si può ammirare più di un tipo di tolettatura. Questa differenza è legata al tipo di mantello del cane alla sua tessitura e all’età del soggetto. Vedremo quindi soft con mantelli più lunghi e ondulati, altri con il pelo più corto, linee più nette e profili più da terrier a seconda dei gusti di chi alleva e di chi toeletta il cane. Ecco delle indicazioni precise sulla toelettatura in relazione all’evoluzione del mantello dalla giovinezza fino all’età matura. Cani toelettati: pelo tagliato vicino al corpo sul collo, petto e cranio, e lasciato particolarmente lungo sopra gli occhi e sotto la mascella. Baffi consigliati. Ricche frange sugli arti. Pelo “aggiustato” sul corpo per disegnarne il profilo, ma non scolpito. Sulla coda il pelo va tagliato corto e sempre più corto verso la punta Cani non toelettati: i peli più lunghi non devono oltrepassare i 12,7cm. Soffice, ondulato o con larghi ricci con la lucentezza della seta. In nessun caso il pelo deve essere cotonato come un Barbone o un Bobtail. I soggetti esposti in queste condizioni dovrebbero essere pesantemente penalizzati poiché danno un’immagine errata della razza. I cuccioli, nascono raramente col pelo corretto della maturità e bisogna curare molto il raggiungimento di questo fine. Durante la crescita dei soggetti il pelo attraversa vari cambiamenti di colore e tessitura prima di divenire quello definitivo tra i 18 mesi e due anni e mezzo.
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ra i nostri cani si sta assistendo a un aumento dei casi di sensibilità alimentari, meglio note come allergie o intolleranze. Il moderno stile di vita, l’alimentazione, l’inquinamento e l’eccessiva selezione di alcune razze hanno portato nel tempo a una graduale perdita della naturale rusticità e delle caratteristiche proprie del cane. Per questo Nova Foods ha messo a punto una speciale ricetta SuperPremium assolutamente innovativa per cani adulti predisposti o con sensibilità alimentari. Si tratta di Trainer® Fitness3 Vegetal, formula “alternativa” realizzata con ingredienti 100% vegetali, che permette a soggetti particolarmente delicati di escludere dal loro regime alimentare qualsiasi proteina di origine animale. Tale formulazione coniuga la semplicità della nutrizione olistica con l’iperdigeribilità dei suoi ingredienti ancora poco utilizzati per l’alimentazione del cane e verso cui l’animale difficilmente ha già potuto sviluppare qualche forma di sensibilità. Piselli e fagioli (leguminose) apportano nobili proteine, dall’elevato valore biologico e facilmente digeribili, mentre patate e spinaci completano la formula offrendo carboidrati “gluten-free” e benefiche fibre. L’integrazione, poi, con un estratto secco di GAMBO D’ANANAS, naturalmente ricco di bromelina, un enzima proteolitico, favorisce la corretta digestione, soprattutto proteica, mentre quello di BACCHE DI GOJI, caratterizzate da un contenuto importante di sostanze antiossidanti, risulta utile nel contrastare lo stress ossidativo dovuto all’aumentata produzione di radicali liberi associata ai casi di sensibilità alimentare. I prebiotici contenuti nella formula (zuccheri naturali come l’Inulina ed i FOS), nutrendo in modo selettivo la popolazione batterica “utile”, favoriscono la salute intestinale, mentre l’alga di mare svolge un effetto benefico sulle articolazioni grazie ai suoi naturali condroprotettori, come i glicosamminoglicani e la condroitina solfato. Arricchito con tutte queste sostanze Trainer® Fitness3 Vegetal è da considerarsi un alimento “funzionale”, cioè in grado di aiutare l’organismo a ritrovare il suo equilibrio e mantenere il suo benessere più a lungo. Pur andando a collidere con lo stereotipo diffuso che vede il “cane = carnivoro”, risulta ideale per il quotidiano mantenimento del quattro zampe, dal momento che è un alimento completo e correttamente bilanciato. In alternativa può essere idoneo per un periodo transitorio, defi-
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nito di “reset” o di “desensibilizzazione”, per favorire la reintroduzione di una proteina animale. Disponibile nei negozi specializzati nei formati Mini Size e Medium/Maxi Size. Non testato sugli animali, privo di coloranti e conservanti artificiali aggiunti. www.novafoods.it ●
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Razze feline L’ORGOGLIO RUSSO: IL GATTO SIBERIANO
Forte e agile, il siberiano è un grande cacciatore, amante dell’acqua e della vita all’aria aperta ma anche della casa, del gioco e dei giocattoli
Maria Cristina Stocchino Medico veterinario Esperta in omeopatia e agopuntura FOTO: SYLVIA PAMPALLONA-ONLYFORPETS
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l gatto siberiano è considerato con orgoglio e fermezza la razza nazionale della Russia anche se non sono stati eseguiti studi approfonditi riguardo alle sue origini. Infatti gli albori del gatto siberiano sono abbastanza incerti, in quanto le leggende relative questa fantastica razza felina si intersecano con le poche notizie documentate. I primi riferimenti sono comparsi in alcune pubblicazioni del sedicesimo secolo quando il nome non era siberiano, ma bukharskimi (nome ancora usato sui litorali delle regioni del Volga), ma è solo nel 18° secolo che si riscontrano le prime informazioni interessanti su gatti simili agli attuali siberiani. Comunque la razza è antichissima e autoctona e due secoli fa questi gatti erano già presenti sull’intero territorio russo. La loro origine probabilmente non è legata alle popolazioni siberiane nomadi, che non tenevano gatti, ma alle popolazioni emigranti dall’Europa. Queste portarono i
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loro gatti domestici che si accoppiarono con i gatti della steppa e della foresta, dando origine a gatti di grande taglia, robusti, e col pelo semilungo, con discrete varietà di colori e disegni dei mantelli. Negli ultimi 200 anni, questi gatti sono stati chiamati comunemente bukharskiye. Il nome siberiano inizia a entrare nella terminologia circa 30-40 anni fa per descrivere grandi gatti dal pelo semilungo, che popolavano anche la parte ovest della Russia. I geografi e i viaggiatori russi dal 18° al 20° secolo segnalarono la presenza del catus sibiricus non soltanto come il rappresentante della fauna selvaggia del continente. Pertanto è solo nella seconda metà del 20° secolo che il tradizionale nome bukharskiye comincia a sparire, soppiantato dal nuovo nome: siberiano. Norvegesi e siberiani hanno radici simili Gli studiosi europei delle razze feline, insistono nel dire che ai tempi delle conquiste dei vichinghi nel nord dell’Europa, sono stati trasportati dall’Asia centrale gli antenati dei gatti, denominati oggi norvegesi delle foreste. Nella Siberia orientale si incontrano gatti siberiani con il tipo perfettamente simile al norvegese. Questa è una buona dimostrazione dell’unità delle radici centro-Asiatiche dei gatti norvegesi e dei siberiani. Inoltre
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questi felini hanno alcune caratteristiche in comune col Maine coon e il norvegese, ma la struttura ossea è decisamente più potente, le zampe sono più corte e la testa più arrotondata. Alcuni ricercatori russi e tedeschi, pensano che il gatto siberiano sia stato uno dei primi gatti a pelo lungo al mondo e che sia il progenitore di razze come l’angora, il Maine coon, il turco Van, il norvegese, praticamente tutte razze dalle origini naturali e selvatiche (senza l’intervento umano), sviluppatesi in ambienti naturali. Le prime segnalazioni ufficiali Notizie ufficiali dell’esistenza del gatto siberiano risalgono al 1700 e nel 1871 se ne segnala la presenza in Inghilterra. Una successiva testimonianza scritta del 1925, descrive un “gatto rosso grande robusto e dal pelo lungo proveniente dal Caucaso”. Uscito dai confini della Siberia solo nel 1990, è scarsamente diffuso al di fuori della Russia, e negli Stati Uniti gli appassionati devono fare lunghe liste d’attesa per acquistare un gatto siberiano.
CURA DEL MANTELLO E DELLA CODA Il mantello del siberiano è molto resistente e, pur essendo medio lungo, non richiede cure particolari. Infatti è dotato di una naturale untuosità che lo rende idrorepellente e impedisce l’infeltrimento e il formarsi dei nodi. È sufficiente spazzolarlo una o due volte a settimana con un pettine a denti larghi. Nei periodi di muta è invece indicata la spazzolatura quotidiana, per favorire il ricambio del pelo: in estate il siberiano da gatto a pelo semilungo, diventa un gatto a pelo corto. Occorre attenzione nel pettinare la coda per evitare di strappare i peli, che ricrescono con molta lentezza. Il siberiano generalmente ama l’acqua, e nel caso si volesse saltare il bagno completo, si può passare periodicamente sul mantello un panno inumidito con acqua e aceto.
Il riconoscimento Oltre che dai Club e dalle Federazioni dell’Unione Sovietica, la razza è stata riconosciuta dall’ACFA (American Association of Cat Fanciers), dal WCF (World Cat Federation), dalla F.I.Fe.(Federetion Inernational Feline) nel 1997, dalla TICA (The International Cat Association) nel 1998 ed ancora da molte associazioni indipendenti, che rilasciano regolarmente i pedigree e accettano la loro partecipazione alle esposizioni per il campionato. Per la classe multicolor fu accettato dal Cat Fanciers’ Association (CFA) il 6 febbraio 2000. In Europa, pochi sono i paesi in cui si allevano i gatti siberiani. In Italia gli allevamenti sono spesso a conduzione familiare e amatoriale. Nel nostro Paese questa razza venne riconosciuta dall’Associazione Nazionale Felina Italiana (ANFI) nel 1998; Asgard Barbie Bell fu la prima siberiana nata in Italia e riconosciuta dall’ANFI a divenire campionessa d‘Europa. Agilità, forza e carattere Il siberiano è un gatto forte, estremamente agile: il gatto maschio ha una muscolatura vigorosa, è pronto e potente, grande cacciatore, amante dell’acqua e della vita all’aria aperta; la gatta fem-
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Razze feline
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Ama e si fa amare È un gatto molto socievole, ma come tutti i gatti di origine selvatica, ha bisogno di una buona socializzazione secondaria (periodo che va dalla 3a alla 9a settimana di vita del gattino, durante la quale si apprendono le relazioni interspecifiche, cioè con specie diverse dalla propria, compreso l’uomo), e dev’essere molto manipolato e accarezzato nei primi mesi di vita. Il gatto siberiano è molto discreto, qualora dovesse trovare qualcosa che lo disturba o la ignora o se ne allontana. Si sente a proprio agio sia con i padroni che con gli ospiti occasionali, nonostante la sua discrezione e la pacatezza, gioca volentieri con i bambini. In genere convive serenamente sia con altri gatti che con altre specie (cani, furetti). Molto socievoli, non richiedono troppe cure e coccole; la loro costante presenza è molto riservata e poco invadente. Il rientro in casa del padrone è sempre una fe-
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mina è normalmente più leggera. Entrambi sono amanti del gioco e dei giocattoli. L’espressione facciale è dolce, il portamento guardingo e fiero; ha un carattere affettuoso, sempre molto presente. Sceglie lui il “Padrone”, al quale legarsi, abitualmente una persona della famiglia in cui vive e alla quale riserva una cura speciale. Lo sviluppo è molto lento, non è completo prima dei 5 anni. Può variare dai 7 ai 10 chili il maschio e dai 4-6 chili la femmina.
sta, non mancherà quindi un’accoglienza calorosa. Anche la notte la loro riservatezza è esemplare: rispettano l’atmosfera silenziosa, ci lasciano dormire alternando fasi di compagnia a quelle proprie dei felini come gli spuntini notturni. Lo standard secondo WCF- FIFE Aspetto generale: misura da medio a grande. Le femmine pesano fino a 6 kg e i maschi raggiungono i 10 kg. Muscoloso e con ossatura robusta. Collo robusto, corto. Torace ampio. Corpo che forma un rettangolo. Testa: larga, corta, contorni arrotondati. Solo lievemente più lunga che larga. Imponente. Fronte: leggermente curvata. Guance: basse e sviluppate. Naso: ugualmente largo dal ponte alla
punta. Media lunghezza. Lievemente rientrato ma privo di stop (il salto fra fronte e naso). Mento: arrotondato, come pure la mascella. Orecchie: medio grandi, con la base larga e le punte arrotondate. Ciuffetti e peli all’interno e sulla punta. Sono posizionate larghe e inclinate in avanti. Occhi: grossi, arrotondati ma non tondi, lievemente obliqui e ben distanti. Il colore è uniforme e in assonanza col colore del mantello. Qualsiasi tonalità del giallo e del verde è accettata, purché sia pulito. Nei Colorpoint, bianchi e vans, può essere blu. Gambe: di lunghezza media, muscolose e forti. Zampe: grosse e compatte. Arrotondate, con ciuffi fra le dita. Coda: lunga, fino a toccare le scapole. Larga alla base, si assottiglia fino alla punta. Coperta da fitti peli uniformi, che non devono cadere ai lati. Mantello: di media lunghezza. Il sottopelo è soffice e sottile, mentre il pelo di copertura è ruvido, robusto, idrorepel-
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lente; copre completamente la schiena, i fianchi e la parte superiore della coda. La parte inferiore del corpo e la parte superiore della coda sono coperti solo dal sottopelo. Il pelo è molto lungo su collo, torace, coda e “pantaloncini”. Colore: I colori non ammessi sono il chocolate, il cinnamon, il liliac e il fawn e il color point e color point bianco, che sono chiamati “neva masquerade”. Il disegno burmese non è ammesso. Malattie e genetica Le malattie genetiche più frequenti nel gatto siberiano sono la cardiomiopatia ipertrofica (HCM) e la sindrome del rene policistico (PKD). Gli allevatori possono, anche se non obbligati per legge, influire sulla minor diffusione di queste gravissime patologie trasmesse ereditariamente, escludendo dalla riproduzione i soggetti portatori dei geni di tali malattie. La HCM è una malattia cardiaca. Il gatto affetto da tale patologia presenta un progressivo ispessimento delle pareti del cuore, con conseguente alterazione della funzionalità. L’evoluzione è lenta e, spesso, quando viene diagnosticata la situazione è già piuttosto grave. È consigliabile sottoporre il gatto a un esame chiamato ecocardiografia, ripetuto annualmente. L’allevatore dovrebbe essere informato nel caso che l’esame risulti positivo, in modo da eliminare dalla riproduzione i soggetti imparentati col gatto malato. In genere gli allevatori più seri sono in grado di rilasciare l’ecocardiografia recente dei genitori del gatto, che attesta l’assenza della malattia nei genitori. La PKD comporta la presenza di cisti all’interno del parenchima renale, che tendono ad aumentare di numero e dimensioni nel corso degli anni, e finiscono col creare problemi di funzionalità al rene. Al contrario della HCM, la PKD può essere diagnosticata precocemente con un’ecografia, perché le cisti sono presenti già alla nascita. Solo per il gatto di razza persiana è presente un test sul dna che diagnostica la presenza della malattia. Per le altre razze si deve ricorrere allo studio ecografico. Essendo una patologia genetica, valgono le stesse considerazioni fatte per l’HCM, riguardo alla responsabilità dell’allevatore nei confronti della diffusione della malattia. ●
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IL GATTO ANALLERGICO: OVVERO NON SCATENA ALLERGIE Il gatto siberiano è considerato adatto anche alla convivenza con individui allergici. Si consiglia comunque di fare prima una “prova di convivenza” di qualche ora dell’individuo allergico, col gatto siberiano in quanto soggetti particolarmente sensibili potrebbero sviluppare una lieve reazione. La proteina Fel d1, presente in gran quantità nella saliva del gatto, viene prodotta dalle ghiandole sebacee, e quindi distribuita su tutto il mantello durante le operazioni di grooming (pulizia e cura del pelo col leccamento). Quando il pelo si asciuga la proteina diventa volatile e, inalata dal soggetto allergico, scatena la reazione. Le femmine producono una minor quantità di Fel d1. Il gatto di razza siberiana produce una quantità di Fel d1 sensibilmente inferiore rispetto alle altre razze (circa 200 microgrammi per grammo, confronto ai 63000 di un gatto di un’altra razza), tanto che dal 70 al 90% degli individui allergici al gatto, può felicemente convivere con un siberiano. I test condotti nel dicembre del 1999 in Virginia, presso il laboratorio “indoor Biotechnologies” hano prodotto questi risultati: • maschio di gatto comune neutro: 62.813 microgrammi/grammo • maschio di gatto siberiano neutro: 2.001 microgrammi/grammo • femmina di gatto siberiano neutra: 205,50 microgrammi/grammo
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il cane sia per il gatto. La linea di secco è al momento composta da due gustosi menu (Pollo & Riso e Pesce & Riso) ad alta digeribilità, formula 100% certificata BIO, senza OGM, dalla confezione totalmente biodegradabile. La linea di umido si compone invece di quattro golose ricette: paté con pollo, paté con manzo, paté con vitello e paté con pesce, senza OGM e formula 100% certificata BIO, proposte in vaschetta di alluminio completamente riciclabile. Con No Logo Bio, Effeffe afferma la sua leadership nella produzione di altissima qualità, dalla parte della natura e dei nostri amici animali. ●
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IL CONIGLIO IN NEGOZIO
Come gestirlo al meglio e offrire al cliente un animale interessato a socializzare in negozio può fare la differenza per chi lo adotterà e lo porterà a casa. Vediamo come.
Marzia Possenti Medico veterinario Comportamentalista
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l coniglio è un animale sociale, intelligente, in grado di provare emozioni intense e profonde; gestirlo al meglio
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Sociale ma territoriale La prima cosa da tenere in mente è che, anche se il coniglio è un animale sociale, questo non implica che sia disposto a convivere in spazi ristretti con molti altri conigli. Questo animale, infatti, oltre a essere sociale è anche piuttosto territoriale e ha bisogno dei suoi spazi. Al momento della pubertà ma anche un po’ prima, il coniglio può presentare dei
comportamenti di difesa del territorio anche piuttosto violenti e la mancanza di vie di fuga tipiche dell’alloggiamento in gabbia può portare a scontri violenti e gravi lesioni, nonché allo sviluppo di un grave stato di malessere che causa disappetenza, problemi intestinali e gravi malattie legate alla riduzione delle difese immunitarie. È quindi importante evitare di mettere molti conigli nella stessa gabbia, meglio ospitare una coppia lasciando invece spazio agli arredi, che renderanno l’ambiente di vita di questi animaletti più interessante. La loro voglia
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di esplorare e di giocare e faranno sì che i clienti ne rimangano affascinati e sostino a lungo davanti alle gabbie per osservarli. Una tana come rifugio Innanzitutto è importante inserire un rifugio in modo che i conigli, che sono prede che vivono in tane, possano nascondercisi quando dovessero sentirsi minacciati. Se un coniglio sa di avere un rifugio sicuro esplora di più, è più tranquillo e rilassato. I conigli che non sanno dove nascondersi tendono a rimanere immobili, si stressano moltissimo, si ammalano più facilmente, e tendono a mostrare più spesso comportamenti di aggressione. Una gabbia con bagno Il fondo della gabbia dovrebbe essere coperto di carta e dovrebbe esservi alloggiata una cassetta igienica, grande abbastanza perché il coniglio possa entrarci con tutto il corpo e girarsi agevolmente, dove mettere della lettiera, meglio se composta di pellets di legno o di carta riciclata (raccolgono meglio l’umidità e riducono l’odore). In questo modo si può insegnare al coniglio a fare i bisogni nella cassetta igienica, offrendo un valore aggiunto al momento dell’adozione. Uno dei momenti più difficili nell’educazione di questi simpatici anima-
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li consiste proprio nell’insegnare loro a non sporcare in giro per casa. La zona pranzo Il fieno può essere posizionato in rastrelliere, in modo che i conigli si divertano a tirarlo fuori per mangiarlo. L’acqua non deve mai mancare, meglio se offerta sia dal beverino che da una ciotola di materiale pesante, in modo che i conigli non possano ribaltarla. Molti conigli infatti amano bere più dalla ciotola che dal beverino, che tendono ad utilizzare soprattutto come un gioco. È importante che i conigli abbiano anche a disposizione dei giochi e degli oggetti da rosicchiare, comportamento normalmente molto presente in questa specie. Si possono utilizzare giochi in legno, meglio se non colorati, rametti di albero, giochi in fieno o in cartone. Tutti questi materiali sono edibili, ovvero che il coniglio può mangiare senza problemi. I premi in cibo e la verdura si possono nascondere dentro o sotto questi giochi, per far sì che i coniglietti possano divertirsi durante la giornata. L’alimentazione comprende fieno sempre a disposizione, fresco e da prato polifita, ovvero con molte piante diverse, e verdure fresche ben lavate e non fredde di frigo. In questo modo si possono riservare i pellets per favorire l’interazione con le persone, per premiare il coniglio quan-
do entra nella cassetta igienica, per invogliarlo ad avvicinarsi alle persone e migliorare la sua socievolezza nei loro confronti. Si può lasciare un cartello di fianco alla gabbia invitando i clienti a chiedere al negoziante o ai dipendenti un paio di pellets da poter offrire ai conigli. In questo modo potrete controllare che ai conigli non venga offerto troppo cibo o alimenti che potrebbero nuocere alla loro salute, e potrete supervisionare le interazioni fra conigli e clienti evitando che i contatti siano troppo intrusivi e spiegando ai clienti come approcciare questi animaletti. È importante infatti che i clienti comprendano che prendere in braccio questi animali non è certo la prima cosa fare, bisogna invece prima guadagnarsi la loro fiducia e insegnare loro ad apprezzare il contatto con le mani. Una casa sempre pulita Anche il momento della pulizia della gabbia può essere problematico, perché per il coniglio è un’invasione della privacy. Spostare i conigli mettendoli in un ambiente diverso per tutto il tempo della pulizia può essere una soluzione ottima, purché l’alloggio temporaneo sia protetto e tranquillo. Un’altra possibilità consiste nel posizionare un divisorio opaco a metà gabbia, pulendo la metà che non ospita i conigli e poi richiamandoli nella seconda metà con dei premi in cibo. In ogni caso, quando si pulisce, è importante non eliminare completamente i pellets fecali, soprattutto quelli deposti in singole palline in giro per la gabbia, perché si tratta di marcature volte al riconoscimento del territorio da parte del coniglio. Lasciare quindi qualche pallina in giro può significativamente ridurre la deposizione di altre marcature in futuro. Inoltre è bene lasciare un pochino di urine e qualche pellet fecale anche nella cassetta, in modo che venga riconosciuta come luogo dove fare i bisogni da parte dei conigli. In conclusione una buona gestione del coniglio e della sua gabbia può migliorare il suo benessere, ridurre il rischio di malattie e di mortalità e permettere un inizio di educazione e un discreto livello di socializzazione in modo che, una volta arrivato a casa della nuova famiglia, avrà già una marcia in più per essere benvoluto. ●
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Uccelli IL CARDINALINO VENEZUELANO: VENDERLO, RIPRODURLO, ALLEVARLO
Veloce e scattante nel volo, rosso fuoco nella livrea: è la minuscola Ferrari di qualsiasi grande voliera
Diego Catarossi Medico veterinario Esperto in animali esotici
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l cardinalino del Venezuela (Carduelis cucullata) è un uccellino da gabbia e voliera appartenente al gruppo degli Spinus sud-americani. Si tratta di uccelli molto piccoli lunghi 10 -11 cm, unici tra i lucherini americani di colore rosso. Il colore rosso nel canarino è stato “importato” tramite ibridazioni proprio con il cardinalino del Venezuela. È difficile resistergli quando si ha modo di osservarlo nella vetrina di un nego-
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zio oppure nella voliera di un garden mentre vola tra rami e fiori. Il cardinalino del Venezuela ha un volo rapido e la possibilità di compiere improvvise virate in aria. Il suo colore rosso lo rende facilmente identificabile e il suo carattere, molto confidente con l’uomo, lo rende un compagno rilassante e interessante, mai immotivatamente spaventato e nervoso in presenza degli esseri umani. Come si alleva L’allevamento di questo animale è molto importante perché in natura la popolazione ha subito una fortissima contrazione numerica ed è quindi molto importante mantenere sani e prolifici i ceppi domestici per evitare l’estinzione della specie. L’utilizzo degli esemplari ancestrali (ovvero uguali a quelli presenti in natura) per la creazione di
ibridi (incrociandoli con altre specie di uccelli) non può prescindere dal mantenimento del ceppo iniziale “selvatico”. Per questo motivo in questo articolo sarà posta grande attenzione agli aspetti riproduttivi. In ambiente interno riscaldato e con le giuste ore di luce i cardinalini del Venezuela possono riprodurre tutto l’anno, anche durante i mesi invernali. Ardente in amore I maschi di questa specie sono frequente molto focosi, come lo sono anche altri lucherini sudamericani, ed è quindi importante usare gabbie che abbiano la possibilità di separare il maschio qualora disturbi la sua compagna. I maschi, infatti, possono beccare il capo della femmina fino a spiumarla o beccare le uova fino a romperle. Dopo la deposizione delle uova quindi
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vanno separati dalla femmina con divisorio finché i piccoli escono dal nido, a quel punto va tolto il divisorio perché il maschio (ritornato docile) aiuti la femmina nell’imbecco dei piccoli. È molto importante che le gabbie da cova siano molto ben illuminate, pena incapacità dei riproduttori di portare a termine la procreazione. Le gabbie: dove e come Evitare quindi le posizioni vicino al suolo (che predispongono anche a problemi respiratori) e preferire le gabbie poste in posizione rialzata. I cardinalini amano a tal punto la luce che alcuni allevatori consigliano di dipingere le pareti con un color bianco lavabile, per aumentare la luminosità dell’ambiente. Come nido va bene la coppetta piccola da canarino, che qualsiasi negozio specializzato in ornitologia ha tra le referenze, ma deve essere coperta/infrascata con alcuni rami naturali di conifere per dare il senso di protezione alla “cardinalina”. Il nido deve essere posto in alto e gli animali non devono poter andare a posarsi sopra a dormire per non insudiciarlo con gli escrementi. Evenienza che è scongiurata se la gabbia è rifornita dei piccoli posatoi posizionati lontano dai nidi e a circa 10 cm sotto il soffitto della gabbia: l’altezza dove amano dormire Nidi, alimentazione e… nidiacei Come materiale per il nido vanno bene le fibre di cocco, fibre sisal, juta o pelo animale. Mettere a disposizione delle femmine almeno due nidi in posti diversi perché possano scegliere in quale nidificare. I cardinalini sono granivori e di solito
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non appetiscono gli insetti neppure durante il periodo riproduttivo. La loro alimentazione base è data da un miscuglio per spinus composto da 40% di cereali (scagliola, panico, miglio), 1020% di niger (10% durante il riposo riproduttivo e 20% in riproduzione), 4050% di semi vari (trifoglio, ontano, perilla, cicoria selvatica, cardo mariano, primula, lattuga, sementi prative, chia, semi condizionatori, papavero, piantaggine, lino, canapa, girasole nano, ecc.). Il negoziante di fiducia sa consigliare il cliente nella scelta della formulazione migliore. Per riprodurre bisogna iniziare con l’abituare i nostri soggetti a consumare il pastoncino secco del tipo usato per i canarini. Solo quando si saranno abituati potremmo stimolare la forma amorosa e favorire una corretta crescita dei pullus aggiungendo al pastoncino dell’uovo sodo. L’uovo va fatto bollire per 8-10 minuti e tritato per intero (tuorlo, albume, guscio) e mescolato con il pastoncino. Il pastone con aggiunto l’uovo sodo, può avere bisogno di essere arricchito anche di vitamine e minerali ad uso ornitologico. Così preparato va fornito da 20-30 giorni prima del costituirsi delle coppie fino al momento della muta. Esistono in commercio anche dei pastoncini nei quali non è necessario fare l’integrazione delle uova poiché ne contengono in quantità sufficiente. Il tarassaco e centocchio freschi forniti a mazzetti con foglie e spighe stimolano la riproduzione e vanno forniti ai soggetti fino alla schiusa delle uova, poi vanno tolti e forniti in piccole quantità ai soggetti in muta. Come alternativa vanno bene i vegetali da foglia come radicchi rossi e verdi, indivia, cicoria, ecc. Alcune verdure (carota, zucchine, melanzane, cetrioli, peperoni gialli e rossi, spinaci, ecc.) possono essere tritate finemente ed aggiunte al pastone che va però consumato velocemente oppure gettato. La mela è di solito gradita tutto l’anno e può essere messa a disposizione due volte la settimana. La consuetudine di inserire lo spicchio di mela tra le sbarre della gabbia è radicalmente sbagliata perché scioglie e permette l’ingestione da parte dell’animale dello zinco e di altre eventuali sostanze presenti nella verniciatura. La mela come gli altri alimenti freschi
vanno somministrati in una apposita mangiatoia e rinnovati prima che fermentino. Il grit minerale deve sempre essere a disposizione in tutte le voliere. Il grit viene di solito fornito in una apposita “linguetta” ovvero una piccolissima mangiatoia da inserire tra le sbarre della gabbietta. Neppure in inverno si riposa In inverno il cardinalino va ospitato in locali riscaldati e per prepararlo a riprodurre a febbraio-marzo bisogna iniziare ad aumentare gradualmente le ore di luce con il sistema fotoperiodo alba-tramonto già a dicembre, cioè due mesi prima di mettere i nidi. Maschi e femmine, in questa fase preparatoria, sono separati. Le femmine possono stare tutte insieme in una voliera, mentre i maschi è preferibile metterli a coppie. Le femmine vanno poste nelle gabbie da riproduzione una settimana prima dei maschi che vanno inseriti quando ci sono le condizioni di luce e temperatura adatte e quando le alate pulzelle stanno già mangiando il pastone all’uovo. Inserire il maschio quando la femmina “portar nido”, modo di dire gergale in uso tra gli allevatori che vuol dire essere in forma amorosa e quindi portano il materiale nel nido. Qualche numero Il cardinalino si riproduce quando ci sono 15-16 ore di luce e una temperatura sopra i venti gradi centigradi. Durante il riposo invernale sono sufficienti 10-12 ore di luce e una temperatura che non scenda sotto i 12 gradi. I cardinalini fanno 3-5 uova a nidiata e le covano per 12-13 giorni. I piccoli lasciano il nido a circa 16/17 giorni di età e dopo solo una settimana dall’involo della prima nidiata la femmina si prepara per una seconda. ●
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Rettili
Kiumars Khadivi-Dinboli Medico veterinario Animali esotici e non convenzionali
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rettili sono animali che nell’immaginario comune suscitano timore e paura, ma alla famiglia dei rettili appartengono anche le tartarughe. Chi da bambino non ha avuto in giardino una tartaruga di terra o in una vasca una tartarughina di acqua? Le tartarughe sono tra i rettili più conosciuti e comuni da incontrare; richiedono meno cure rispetto a un cane o un gatto e, se mantenute in maniera corretta, sono robuste e longeve. Tra gli appassionati e i curiosi le tartarughe sono però solo una piccola parte dell’immenso mondo dei rettili, che comprende anche i serpenti e i sauri. I serpenti che si possono tenere in terrario sono molteplici: dai piccoli e colorati colubridi come il serpente del latte e del grano, a boa e pitoni di varie specie e dimensioni. Lo stesso vale per i sauri, ci sono le grandi iguane ed i piccoli gechi colorati. Insomma, ci sono una miriade di animali e di specie di rettili che si possono suggerire ai clienti come compagni quotidiani. Chi è il proprietario tipo Quando si parla di pet o di animale da compagnia ci si riferisce ad animali tenuti dagli uomini nelle proprie case per diletto e per “far compagnia”. Per questo in genere la scelta cade su animali con un aspetto che innesca simpatia, oppure soggetti affettuosi o giocosi. Ma un rettile cosa suscita? Anche se non è immediato immaginarlo, esso può dare compagnia all’uomo, certo in maniera diversa da cane e gatto, ma comunque si può creare un rapporto. Per esempio le tartarughe d’acqua riconoscono i padroni che danno loro il cibo e non appena vedono qualcuno avvicinarsi alla vasca si può quasi dire che facciano delle feste, sbattono con gioia le zampette e aspettano. Le iguane, anche se sono animali che hanno bisogno di grandi spazi riscaldati e quindi sono molto impegnativi da gestire una volta adulte, possono diventa-
PERCHÉ CONSIGLIARE UN RETTILE COME PET
Può sembrare strano avere un rettile come animale da compagnia, ma nelle case degli italiani è sempre più frequente incontrare tartarughe, serpenti e iguane re animali docili e socievoli. Per quanto vi sia un rapporto possibile tra rettili e conviventi umani non è da incoraggiare, (né per l’animale, né per le persone) passeggiare con un pitone al collo o un’iguana al guinzaglio. Invece è assolutamente gradevole incoraggiare l’acquisto di un piccolo geco la cui cura e osservazione nella teca all’interno delle mura domestiche può donare momenti di spensieratezza. La persona che decide di prendere in casa un rettile è in genere un appas-
sionato e chi alleva i rettili di solito ne ha di parecchie specie. L’appassionato di rettili è un po’ come l’appassionato di pesci, ama riprodurli, osservarli nel loro habitat e, perché no, con le dovute cautele prenderli in mano. Acquistare sempre esemplari nati in cattività La prima regola da tener presente se si vuole prendere un rettile è la provenienza da allevamenti in cattività. Molte specie di rettili sono oggi in via di
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estinzione. Infatti, la maggior parte di questi animali per essere venduta necessita della certificazione CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) o convenzione di Washington che regola il commercio della flora e fauna esotica. Le specie di rettili presi in natura soffrono la detenzione nelle teche artificiali così lontane dall’ambiente naturale e inoltre sono spesso portatori di patologie potenzialmente contagiose per l’uomo e pericolose per gli animali. Gli esemplari allevati in cattività, invece,
sono più sani, longevi e sono abituati sin dalla nascita alla vita nella teca. Mai nell’illegalità e dai paesi d’origine In molti paesi la cattura, l'esportazione e l'importazione dei rettili sono regolamentate da leggi rigorose sempre di difficile applicazione. Il traffico dell’importazione di specie esotiche danneggia in primo luogo l’ambiente naturale impoverendolo delle specie autoctone (del luogo). Inoltre, quando per far fronte alla richiesta di esemplari da terrario si ri-
corre all’importazione dai luoghi di origine, sia in modo legale o peggio illegale, accade che un gran numero di esemplari non sopravviva al viaggio. Per questo è opportuno che solo i rettili nati in cattività vivano in casa. Tra l’altro negli ultimi anni parecchi allevatori del nord Europa hanno iniziato ad allevare varie specie di rettili e, anche in Italia, è ormai molto facile trovare esemplari nati in cattività. Le necessità dei rettili Prima di vendere un qualsiasi animale è necessario informare sulle sue abitudini, necessità alimentari e di gestione e questo vale ancor di più quando si parla di rettili. La maggior parte delle specie di tartarughe, serpenti e sauri che si trovano in commercio sono originarie di zone tropicali o desertiche, quindi con temperature molto elevate. I rettili sono animali a sangue freddo e in genere hanno bisogno di una teca con lampade o riscaldatori per mantenere alte temperature (intorno ai 30°C) perché altrimenti all’interno delle nostre case il loro organismo non riesce a svolgere correttamente le proprie funzioni digestive e metaboliche. A seconda della provenienza del rettile occorre preparare un habitat adeguato per far fronte alle abitudini di ciascuna specie. Ci sono rettili desertici, delle steppe e delle foreste tropicali, alcuni sono legati più o meno all’acqua. Per poter tenere in casa un rettile occorre avere una teca di dimensioni adeguate all’animale, con riscaldatori, umidificatori, fontane, luci adeguate (che simulano i raggi del sole), insomma, occorre essere ben informati prima di prendere un rettile per farlo stare al meglio. Alimentazione La dieta dei rettili deve essere la più varia possibile, ci sono rettili erbivori e foglivori, che mangiano svariati tipi di insalate, verdure e frutta, ci sono rettili on-
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nivori, che mangiano sia vegetali che animali, ed infine ci sono rettili carnivori, che si cibano di insetti o di altri animali (volatili, topi, ratti, conigli, altri rettili, pesci, e altro ancora). Gli erbivori sono i rettili solo apparentemente più facili da tenere, in realtà le loro necessità alimentari sono molto difficili da soddisfare, infatti in natura mangiano decine di verdure e frutta diverse e con la luce del sole il loro metabolismo fissa il calcio nelle ossa per la crescita e la riproduzione. In cattività è necessario completare l’alimentazione, anche se varia, con minerali e vitamine appositamente studiate per i rettili. Gli erbivori più comuni sono: iguane e tartarughe di terra. Tra i rettili onnivori, i più facili da reperire in commercio sono draghi barbuti, alcune specie di camaleonti e tartarughe. Gli animali onnivori necessitano di un’alimentazione mista di verdure e proteine animali. Il cibo animale deve essere somministrato sottoforma di prede intere (grilli, locuste, vermetti, camole, ecc) perché il rettile deve prendere le sostanze che gli servono anche da ossa, pelle, peli, ecc. I rettili carnivori sono tutti quegli animali che devono mangiare prede intere per poter vivere, quindi serpenti, sauri e tartarughe che devono essere alimentati con prede adeguate alla loro dimensione. Per esempio i serpenti cuccioli mangiano piccole prede come topolini appena nati, fino ad arrivare a mangiare conigli interi, quando raggiungono le dimensioni adulte. ●
LA STORIA DI SIRO, UN’IGUANA ABBANDONATA Siro è un’iguana verde che vive ormai da 10 anni nella casa di un appassionato di Milano, si chiama Siro perché è stato trovato dalla protezione animali in un parco vicino allo stadio di S. Siro. Quando i volontari lo hanno trovato cominciava l’inverno. Siro era infreddolito, denutrito e spaventato. Gli animali esotici e i rettili in particolare hanno bisogno di un habitat preciso per sopravvivere, se le temperature sono troppo basse muoiono. Il pensiero di un’iguana abbandonata può essere curioso, ma è importante vendere i rettili informando bene non solo circa le necessità dell’animale ma anche le dimensioni che può raggiungere. Un’iguana da cucciola sembrava una bellissima “lucertolina” verde di poco più di 20 cm; essa ha bisogno di una modesta teca e del giusto alimento: verdure e frutta. Il rettile, nel giro di pochi anni, raggiungerà i 2 metri di lunghezza. A qual punto diventa una “lucertolona” verde che ha bisogno di uno spazio e di cure ben maggiori. Siro vive adesso in un terrario di 3 metri x 1 metro per 2 metri di altezza, con 4 lampade riscaldanti da 100 Watt l’una, con appositi neon che emettono raggi solari ed una grande vasca di acqua per fare il bagno e bere. Prima di porre in vendita un rettile o un animale esotico occorre informarsi bene, sulle dimensioni che raggiunge e sulle sue necessità climatiche e alimentari. E … quando un cliente lo vorrà acquistare non si deve essere mai reticenti o vaghi.
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Acquariologia I PESCI PER L’ACQUARIO MARINO MEDITERRANEO: SCRIGNO SEGRETO DI BIODIVERSITÀ
Caratteristiche, scelta e gestione delle specie endemiche più amate
ta di mercato che permette di coniugare la conoscenza della biodiversità dei nostri mari con l’acquariologia più strettamente commerciale. Alessio Arbuatti Medico veterinario, acquarista
L
’acquariologia marina mediterranea è rimasta a lungo un settore di nicchia nel campo ornamentale sia a causa della difficoltà di reperire, nel rispetto delle normative vigenti, organismi commercializzabili in negozio, che a causa dell’opinione comune, la quale ha sempre visto l’acquario marino come un habitat artificiale solo per i pesci tropicali, in quanto più colorati rispetto alle specie autoctone. Oggi grazie all’avvento di una componentistica alla portata di tutti, alla maggior diffusione della cultura acquariologica e dell’aumento del numero di esportatori di organismi mediterranei, anche nei paesi confinanti con l’Italia, l’acquariofilia mediterranea può rappresentare finalmente una nuova fet-
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Tra sabbia e roccia La vasca mediterranea consente di ricostruire suggestivi biotopi tra i quali i fondali rocciosi della fascia costiera che rappresentano, senza dubbio, gli ambienti più ricchi di biodiversità; qui, infatti, vivono numerose specie appartenenti a differenti Famiglie che sfruttano al massimo gli habitat creati dalla rocciata (scogliera sommersa). Così come un reef tropicale, l’acquario dovrà dunque essere allestito con una zona di rocciata sullo sfondo (o/e su di un lato) e uno spazio frontale in sabbia per permettere il movimento delle specie che prediligono il nuoto e che, quando sono spaventate, si infossano nel substrato. Le Famiglie ittiche maggiormente consigliate per il biotopo mediterraneo sono: i Blennidi e i Labridi. I Blennidi I componenti di questa Famiglia sono pe-
sci tipici delle pozze di marea e delle scogliere fino ai 20 metri di profondità, ossia delle cosiddette zone intertidale e litorale, dove colonizzano gli anfratti ed i fori creati da altri animali, come il dattero di mare (Litophaga litophaga). Anatomia - Da un punto di vista anatomico si caratterizzano per una cute umida e vischiosa, la mancanza di una vescica natatoria e per il continuo stazionamento sulla superficie della roccia, immobili, appoggiati sulle loro pinne ventrali sottili, in attesa che una preda passi nei pressi dei loro nascondigli. Animali estremamente sensibili, in presenza di pericoli si ritraggono rapidamente nelle tane scattando repentinamente, utilizzando il loro tipico movimento serpentiforme. Solo quando la minaccia si sarà allontanata i blennidi fuoriescono dalla tana, prima, solo con la testa, poi, in un secondo momento riacquistano la posizione al di fuori di questa. Livrea - La livrea, spesso multicolore e mimetica, li rende degli ospiti ottimali dell’acquario di scogliera; inoltre sono pesci resistenti e facilmente adattabili all’alimentazione commerciale in granuli
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LA VITA OLTRE LO SCOGLIO
e fiocchi e ai comuni alimenti surgelati quali l’Artemia salina arricchita. Le specie - Tra le specie più comuni nei mari italiani e limitrofi vanno ricordate: Blennius gattoruggine (Linnaues, 1758) (bavosa gattoruggine), Blennius sanguinolentus (Pallas, 1814) (bavosa sanguigna), Blennius tentacularis (Brünnich, 1768) (bavosa cornuta), Salaria pavo (Risso, 1810) (bavosa pavone) e le più piccole e caratteristiche Lyphopris canevae (Vinciguerra, 1880) (bavosa guancie gialle) e Lipophrys adriaticus (Steindachner & Kolombatovic, 1883) (bavosa adriatica). Pur essendo animali di dimensioni contenute e abbastanza statici, i blennidi possono dimostrare una più o meno marcata territorialità in acquario nei confronti dei conspecifici. Tale problema può essere evitato valutando bene le dimensioni finali della specie da introdurre e creando il maggior numero di anfratti possibili, preferendo l’utilizzo di rocce porose e ricche di invertebrati e alghe marine. I Labridi All’interno di questa Famiglia sono presenti alcune delle specie tipiche del sottocosta marino, in particolare la donzella (Coris Julis) (Linnaeus 1758) che è senza dubbio uno dei pesci più amati dagli appassionati di Mediterraneo. Anatomia della donzella - Questa specie raggiunge una lunghezza massima di 20 cm. e frequenta sia i fondali rocciosi che le praterie di poseidonia, pianta marina tipica del Mediterraneo, fino ai 50 metri di profondità dove si può ritrovare sia isolata che in piccoli gruppi. La testa conica che termina con un muso acuto ed una piccola bocca dotata di sottili denti a punta, le permettono di nutrirsi di piccoli crostacei ed invertebrati. Livrea e fisiologia - La caratteristica fisiologica più sorprendente di questa specie è l’ermafroditismo proteroginico, ossia nelle prime fasi della vita tutti gli individui sono di sesso femminile, per poi diventare maschi. Questo cambiamento si ripercuote anche sulla splendida livrea che appare, nelle femmine, di un colore marroncino o rossiccio sul dorso e più bianco sul ventre, mentre nei maschi di un verde brillante con una stria arancione laterale caratterizzata da un andamento a “zig-zag” ed una zona blu-nerastra più scura posteriormente alla pinna pettorale. Nella gestione di questa specie è importante avere in acquario una zona
Sebbene le scogliere siano il centro vitale della biodiversità mediterranea, vi sono numerose specie ittiche che, pur vivendo nei pressi di queste, preferiscono nuotare nelle acque libere circostanti. Questo comportamento ha un risvolto pratico nell’acquariofilia in quanto permette di definire quali sono i pesci che possono essere ospitati al meglio qualora si abbiano vasche profonde dalla capacità di almeno 400 litri. Le specie più amate sono senza dubbio il piccolo Apogon (Apogon apogon) (Apogon imberbis) (Linnaeus, 1758) e la castagnola rossa (Anthias anthias) (Linnaeu, 1758), entrambe caratterizzate da un’intensa livrea rossa ed occhi particolarmente grandi, frutto dell’adattamento alla vita di profondità laddove la luce penetra in misura inferiore. Queste specie vanno ospitate in piccoli gruppi riproducendo il comportamento gregario tipico presente nelle popolazioni selvatiche. Negli anthias, che possono raggiungere anche i 25 cm, i gruppi in natura sono formati da individui giovani tutti di sesso femminile. Alcuni soggetti del branco si trasformano progressivamente in maschi seguendo un processo di ermafroditismo che porta ad avere una comunità all’interno della quale il numero dei maschi è sempre inferiore, ma costante, rispetto a quello delle femmine, permettendo così di evitare scontri intraspecifici per l’accoppiamento. In acquario tale specie va ospitata in piccoli branchi facendo ben attenzione a lasciare un abbondante spazio libero per nuotare di fronte alla rocciata. È sconsigliato invece introdurre in acquario altre specie come ad esempio la salpa (Sarpa sarpa) (Linnaeus, 1758), in quanto bruca sulla roccia e può ledere gli invertebrati e le alghe ornamentali, oltre che i saraghi che, pur adattandosi agli acquari casalinghi, raggiungono ben presto dimensioni ragguardevoli non compatibili con la gestione amatoriale.
di sabbia fine poiché uno dei sistemi difensivi di questa specie consiste nell’infossarsi e scomparire velocemente nella sabbia quando viene minacciata. In questi casi se si è fortunati è possibile scorgere solo la testa che fuoriesce dal substrato, in attesa che la potenziale minaccia si sia allontanata dal pesce. In acquario può essere nutrita sia con cibi surgelati arricchiti di vitamine tra i quali, triti di crostacei, cozze e vegetali, Artemia salina, Mysis spp., sia una volta abituatasi, con cibo in micro-granuli. Altre specie - Un’altra specie di donzella mediterranea d’interesse acquariofilo, grazie alla splendida livrea verde a bande verticali azzurre, è Thalassoma pavo (Linnaeus, 1758) (donzella pavonina); questa è originaria dell’Atlantico orientale, si ritrova sempre più di frequente sulle coste mediterranee a profondità leggermente superiori rispetto a Coris Julis e mostra un comportamento maggiormente territoriale rispetto alle altre donzelle. I tordi, anch’essi labridi che popolano i territori prossimi alle scogliere, sono pesci caratterizzati da un corpo allungato ovoidale, scaglie rotondeggianti di grandi dimensioni e labbra carnose che sono utilizzate per cercare il cibo sulle scogliere sommerse o tra le alghe come la Caulerpa sp. In Mediterraneo sono presenti diverse specie della lunghezza massima di 20 cm, tutte caratterizzate da una territorialità più o meno spiccata; tale
aspetto va attentamente valutato prima dell’introduzione in acquario, specie se vi sono pochi nascondigli o la capacità è inferiore ai 200 litri. Oltre che in base alla specie, la colorazione dei singoli soggetti varia a seconda della stagionalità, del sesso, del periodo riproduttivo e del rapporto di dominanza tra gli esemplari. La colorazione permette un perfetto mimetismo ai tordi, ad esempio nel tordo maculato (Symphodus roissali) (Risso, 1810), le femmine mostrano una colorazione verdastra con componenti screziate rosa e rossastre sulla testa e due bande scure laterali, tale livrea permette un perfetto mimetismo con la vegetazione e gli invertebrati che crescono sulle scogliere. ●
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Toelettatura CURA E IGIENE DELLA CAVIA
Dal negozio alla casa, semplici gesti quotidiani da mostrare al cliente
Elena Ghelfi Medico veterinario Animali da compagnia non convenzionali
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ochi minuti al giorno dedicati alla pulizia e all’igiene della cavia assicurano risultati sorprendenti: cavie più mansuete, abituate a essere maneggiate e soggetti puliti e sani. Proprio in quest’ottica è corretto attuare semplici stra-
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tegie di accudimento periodico del piccolo roditore in negozio e, ancor di più, insegnarle al futuro proprietario. Le cure necessarie da consigliare al cliente sono: • spazzolatura e taglio del pelo • bagno • pulizia di orecchie e occhi • pulizia del pelo • taglio delle unghie • controllo dei denti Spazzolatura del pelo A differenza di quanto avviene regolarmente nei conigli, le cavie sono meno inclini alla pulizia meticolosa del proprio
mantello. È quindi indispensabile provvedere ad un’adeguata igiene della gabbia, della lettiera e anche del pelo dell’animale. Sia le cavie a pelo lungo sia quelle a pelo corto vanno spazzolate quotidianamente con pettini a denti larghi partendo dalla radice fino alle lunghezze. I grumi e i peli morti della muta vanno eliminati avendo l’accortezza di trattenere la parte di pelo più vicina alla cute tra le dita per evitare di esercitare un’eccessiva trazione che infastidisce l’animale. Per le cavie a pelo corto possono essere utilizzate anche le spazzole di gomma morbida o i guanti in uso
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per i cani. Nella regione ventrale, più delicata e sensibile, il pelo deve essere spazzolato con attenzione evitando di far male e stressare la cavia che potrebbe poi in seguito rifiutarsi totalmente di farsi toelettare dimenandosi, squittendo, fino ad arrivare a mordere. Una cura costante del mantello aiuta a mantenere pulito e profumato l’animale ma ha anche lo scopo di snidare eventuali parassiti che possono minare la salute particolarmente sensibile di questo roditore. Taglio del pelo È consigliabile predisporre tutto il materiale per il taglio del pelo prima di procedere all’operazione, al fine di non stressare l’animale evitando che prenda freddo mentre siamo alla ricerca dell’attrezzo necessario. Il taglio del pelo è consigliato ai soggetti a pelo lungo ma solo in prossimità dei genitali, ovvero le zone più soggette a sporcarsi con gli escrementi. Nei soggetti a pelo lungo si
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formano molto facilmente grumi di pelo, bagnato con urine e impastato con feci o lettiera, molto difficili da rimuovere. Un tentativo può essere fatto mediante pettinatura, lavaggio e spazzolatura. Se il grumo è tenace è meglio non insistere troppo con il pettine per non irritare la cute, e tagliare senza indugi il pelo rovinato. Una regolazione preventiva del pelo, a forbice, può essere consigliata per evitare il problema in questi soggetti. Le cavie non devono essere tosate: il pelo è fondamentale per mantenere costante la temperatura corporea, la protezione e l’integrità dello strato epidermico. Bagno Le cavie sono animaletti molto timidi e paurosi, e per loro il bagno può essere un’esperienza abbastanza forte o traumatizzante. Le cavie sono inoltre molto soggette a patologie respiratorie anche gravi, quindi si sconsiglia di lavarle spesso e non più di 3 volte all’anno evitando i mesi più freddi. Un bagno parzia-
le, ovvero solo al posteriore, può essere praticato più frequentemente se la cavia tende ad imbrattarsi con le urine. Per affrontare l’operazione nel modo più tranquillo possibile, è opportuno preparare la cavia parlandole con calma e dolcezza, mantenendo lo stesso tono rassicurante per tutto il tempo del bagnetto. Occorre riempire la vaschetta di plastica con acqua tiepida solo quanto basta per immergere il ventre dell’animale; l’acqua non deve raggiungere le orecchie o le narici per evitare soffocamenti e otiti. Si scioglie quindi nell’acqua il prodotto scelto (vedi box) evitando la formazione di schiuma. Si immerge poi la cavia delicatamente massaggiando il corpo e il pelo, cercando di ammorbidire i grumi di sporcizia. La testa va pulita con una pezza umida e in nessun modo bagnata con un getto diretto di acqua. Si sciacqua infine con acqua tiepida. Si procede poi ad asciugare l’animale avvolgendolo subito in un asciugamano e frizionando bene tutto il corpo per to-
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Toelettatura
gliere l’eccesso di acqua. Se sono presenti matasse di pelo da districare, si può tentare in questa fase la spazzolatura più energica senza accanirsi troppo e perdere tempo (come estrema ratio procedere al taglio del pelo). Si conclude l’asciugatura mediante un phon a media temperatura tenuto a debita distanza dall’animale (almeno 30 cm) assicurandosi di aver tolto tutta l’umidità sia dal dorso che dal ventre. Lo stesso procedimento va seguito anche nel caso si debba solo lavare il posteriore della cavia. Pulizia di occhi e orecchie In genere questa operazione è svolta dall’animale egregiamente ma può capitare, soprattutto in seguito ad una patologia, che la cavia presenti pelo conglutinato o cisposo attorno agli occhi e ipersecrezione di cerume nelle orecchie. La pulizia si può eseguire con agio mediante garze inumidite di soluzione fisiologica, passate con delicatezza attorno alle palpebre e nella parte esterna del
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I MATERIALI PER LA “MANUTENZIONE” DELLA CAVIA La vendita di un animale prevede a corredo alimenti idonei e accessori. La spiegazione del corretto uso di ciascun prodotto favorisce la vendita di più referenze a scaffale. Senza dimenticare che la vendita assistita favorisce il consolidarsi del rapporto di fiducia negoziante-acquirente che è alla base del processo di fidelizzazione nel petshop convenzionale. Elenco accessori a corredo della pulizia • Guanti in lattice • Vaschetta di plastica • Shampoo dedicato per cavie, in mancanza usarne un tipo per cani o gatti ipersensibili senza profumi o antiparassitari, senza escludere l’uso del sapone di Marsiglia da suggerire al cliente “fai da te” • Cotton fioc • Salviettine detergenti per palpebre • Garze • Pettine a denti larghi • Spazzola antistatica a denti radi • Forbicine • Tronchesino per unghie • Un paio di asciugamani • Phon regolabile per intensità e calore
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padiglione auricolare. Per i casi più ostinati si può ricorrere al cotton fioc con l’accortezza di non entrare nel canale auricolare per non rischiare di spingere il cerume in fondo al dotto e causare un’otite. Taglio delle unghie Se la cavia non ha possibilità di camminare su superfici ruvide le unghie crescono troppo e vanno quindi tagliate regolarmente per evitare problemi di infezioni alle zampe (pododermatiti). Si consiglia un taglio al mese o, al massimo ogni 60 giorni, per evitare che le unghie crescano in modo anomalo e le terminazioni nervose e vascolari tendano a progredire verso la punta dell’unghia stessa rendendo quindi più difficile il taglio successivo. Trascurando di eseguire questa pratica con regolarità, si rischia anche un’inevitabile deformazione ad arco dell’unghia. Per eseguire correttamente il taglio dell’unghia occorre contenere in modo saldo la zampa e visualizzare bene fin dove è presente la vascolarizzazione, ovvero la parte rosata o più scura dell’unghia. Il taglio sarà poi a valle di almeno 3-4 mm di questa, come è evidenziato in fotografia. Con le unghie nere il taglio è decisamente più complicato, andranno comunque tagliate nella parte più trasparente. Per le prime volte è consigliabile suggerire al cliente di ricorrere all’aiuto di un veterinario per individuare bene il punto esatto del taglio.
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Controllo dei denti Le cavie hanno 20 denti: una coppia di incisivi superiori, una di incisivi inferiori, una coppia di premolari superiori e inferiori e 3 coppie di molari superiori e inferiori. La loro corretta usura è mantenuta da un’adeguata occlusione, masticazione e consumo tramite l’assunzione di materiale duro (fieno, corteccia, fibra). Un animale sano, quindi, non necessita di alcuna regolazione della lun-
ghezza dei denti. Durante le operazioni di pulizia gli unici denti che possono essere ispezionati sono gli incisivi, mentre i molari possono essere osservati solo dal veterinario mediante l’uso di otoscopio (strumento per esaminare le orecchie) o endoscopio modificato. È tuttavia importante controllare la presenza, la lunghezza ed eventuali alterazioni durante le operazioni quotidiane di management per poter prendere i provvedimenti adeguati. Per osservare bene i denti della cavia oc-
corre necessariamente essere in due: una persona contiene in modo saldo e sicuro l’animale (in braccio o su un tavolo), l’altra afferra la testa (per evitare movimenti di lateralità e quindi la possibilità di ferire l’animale durante l’ispezione) e con l’altra mano scosta le labbra oppure infila delicatamente un bastoncino di legno (tipo stecca del ghiacciolo) orizzontalmente in bocca alla cavia, passando nel diastema (ovvero il foro tra incisivi e premolari). In questo modo le labbra vengono scostate quanto basta per permettere un’ispezione della lunghezza degli incisivi, della loro omogeneità (sia di usura che di parità di lunghezza), di eventuali lesioni quali fratture, sbeccature della punta, pelo o cibo incastrato. Gli incisivi non vanno mai, e si ribadisce mai, troncati con tenaglie o tronchesi per evitare fratture longitudinali del dente e quindi pulpiti (infiammazione dalla polpa) e ascessi (infezione batterica). Va inoltre ricordato che le cavie molto difficilmente tollerano un accorciamento degli incisivi, il fastidio è tale da non riuscire più ad alimentarsi oppure l’impatto psicologico è così importante da lasciarsi morire di fame. Se necessario, deve essere eseguito con estrema perizia. Pulizia dei genitali Indossare un paio di guanti in lattice e passare il cotton fioc tra le pieghe della pelle vicino ai genitali, soprattutto nei maschi, per eliminare le secrezioni in eccesso che non riescono a eliminare da soli. ●
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Veterinaria QUANDO AIUTARE IL CLIENTE A OPTARE PER LA STERILIZZAZIONE DEL GATTO
Ne parliamo con la dottoressa Manuela Farabolini, da anni impegnata nel mondo scientifico della riproduzione e nella Società italiana di riproduzione veterinaria animali da compagnia (SIRVAC), con carica di presidente
Silvia Macelloni Medico veterinario animali da compagnia
I
motivi che spingono un proprietario di gatti a compiere tale passo sono differenti a seconda che si tratti di una femmina o di maschio. Vi siete mai chiesti perché sia semplice per un proprietario sterilizzare i propri animali femmine, mentre vi sia una visibile reticenza nel decidere di castrare i propri animali maschi? Sarà il termine castrare troppo evocativo soprattutto se il padrone è un single di sesso maschile? Il proprietario si domanda semplicemente se è il caso di sterilizzare oppure no il proprio gatto o
la propria gatta all’oscuro di tutte le implicazioni che ci sono nel prendere o non prendere tale decisione. Per questo motivo è buona norma indirizzarlo a una chiacchierata preliminare con il veterinario. Il medico veterinario, prendendo in considerazione i fattori ambientali, lo stile di vita, le condizioni fisiche dell’animale, può consigliare quale strada è meglio intraprendere e suggerire come rimediare a comportamenti che possono persistere anche dopo l’intervento. Perché sterilizzare una gatta Come ci spiega la dott.ssa Manuela Farabolini “Il comportamento sessuale nella gatta può perdurare anche alcune settimane e rimanifestarsi dopo brevi pause. I proprietari se ne accorgono quando la gatta inizia a miagolare in modo ossessivo, si strofina alle gambe, cerca
le carezze continuamente, rivolge il posteriore al proprietario alzando la coda, va alla porta chiedendo di uscire. I gatti maschi del vicinato iniziano a fare la posta alla gatta e a marcare insistentemente il territorio intorno all’ingresso di casa. Alcune gatte marcano il territorio durante il calore”. Accade che le gatte facciano pipì sui letti dei proprietari durante il calore e che poi, presa l’abitudine, continuino a farlo anche dopo. Chi decide di non sterilizzare una gatta dovrebbe essere poi capace di sopportare le manifestazioni estrali. Il pacchetto è completo: gatta intera ed effetti collaterali! Per una gatta avere calori ripetuti ed essere impossibilitata ad accoppiarsi porta ad aumento dello stress e, come si sa, la mancanza di benessere predispone ad ammalarsi di altre patologie sia comportamentali sia da agenti infettivi. Perché intervenire sul maschio Il gatto maschio non castrato è il girovago per definizione. È vero che i gatti hanno un territorio delimitato, ma i maschi tendono ad allontanarsi maggiormente rispetto alle femmine, dovendo cercare una compagna anche in territori non propri. Nel loro girovagare hanno la possibilità di fare incontri meravigliosi con fantastiche gattine e incontri spaventosi con autoveicoli, cani dei vicini, altri gatti maschi, persone che non gradiscono le pipì davanti casa… La vita di un gatto maschio è affascinante in campagna, è terribile in città. Durante le lotte per aggiudicarsi femmine e ter-
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Veterinaria ritori i gatti perdono il controllo e sono spesso investiti dalle automobili. Possono allontanarsi ed essere frastornati dalla confusione, non riuscendo a ritrovare la via di casa. Il maschio errante rischia anche di essere catturato da altre persone perché considerato randagio. Il gatto è animale con forte spirito predatorio, curioso, abituato (proprio come i veri uomini…) a “non chiedere mai”. Star chiuso in un appartamento, o comunque aspettare i comodi del proprietario per uscire, è per lui fonte di forte stress. Se in più si aggiunge, mantenendolo intero, l’impossibilità di espletare i propri bisogni riproduttivi la situazione può diventare esplosiva! Si possono a maggior ragione scatenare ansie, aggressività, problemi di convivenza con gli altri gatti di casa. (Ricordiamoci di consigliare la microcippatura anche nei gatti!). I comportamenti legati al sesso Chi decide di tenere un gatto intero avrà bisogno più degli altri di mettere in casa i diffusori di feromoni; in questo caso gli spray per dissuadere la minzione in luoghi domestici sono controproducenti, aumenteranno solo la percezione di un ambiente ostile! Diversamente se il gatto che urina (per esempio in giardino) non è quello di casa, si possono prendere in considerazione. Giochi, tiragraffi, trespoli con casette, amache da termosifone, fontanelle d’acqua…. Tutto ciò che è arricchimento ambientale migliorerà la situazione. Un veterinario comportamentalista nei casi più complessi è l’unico in grado di dare consigli mirati. Ali-
mentazione ad hoc per terminare i consigli da dare al proprietario coraggioso! Se il proprietario decide di far riprodurre la micia avrete poi anche da consigliare alimentazione per la gravidanza, per l’allattamento e per lo svezzamento; traversine per il parto, giochi per i gattini. Per i gatti castrati ovviamente ali-
mentazione apposita. Giochi e arricchimenti sono indispensabili anche per loro! I gatti sterilizzati tendono ad aumentare di peso: pertanto si consigli l’alimentazione adatta, differenziandola se esce o se sta in casa; aumentare il tempo dedicato al gioco per potenziare l’attività fisica. ●
L’INTERVENTO DI STERILIZZAZIONE L’intervento nella femmina - La sterilizzazione è la metodica più rapida e risolutiva per evitare i calori nelle femmine. Si può procedere mediante l’asportazione delle sole ovaie (ovariectomia) oppure delle ovaie e dell’utero insieme (ovarioisterectomia). La sola asportazione delle ovaie si consiglia in caso d’intervento in pazienti prepuberi, ossia prima del loro primo calore e comunque solo nei casi in cui il chirurgo verifichi le perfette condizioni dell’utero. L’intervento nel maschio - Nel gatto maschio la chirurgia di castrazione si applica asportando interamente entrambi i testicoli. Viene sconsigliata la chiusura del dotto deferente in quanto utile soltanto al fine del controllo delle nascite ma non in grado di eliminare i comportamenti sessuali indesiderati e i continui possibili accoppiamenti con una eventuale femmina convivente (per quest’ultima continui accoppiamenti senza gravidanza potrebbero rappresentare un rischio di patologie uterine). La castrazione protegge dal rischio di continue lotte con altri gatti maschi (e dal rischio di contrarre con queste malattie virali). Alternative all’intervento chirurgico La soppressione farmacologica del calore nelle femmine è una pratica che come veterinari cerchiamo di scoraggiare, a meno che lo scopo non sia quello di rimandare a un momento migliore, per il proprietario, una gravidanza programmata. Un tempo si utilizzavano farmaci che potevano essere causa di patologie uterine, in particolar modo se utilizzati per lunghi periodi (progestinici), ponendo il veterinario in una posizione di maggiore resistenza nei confronti di tali prestazioni. In questi ultimi anni sono stati studiati e commercializzati in Italia farmaci in grado di interrompere la gravidanza o sopprimere il calore senza mettere a rischio la salute o peggio la vita dell’animale. Tuttavia se il proprietario è certo di non desiderare in alcun modo di avere gravidanze dalla propria gatta, è bene consigliare di eseguire una sterilizzazione (sempre ovviamente previo parere del medico veterinario! ndr) in quanto si tratterebbe comunque di sottoporre l’animale a trattamenti farmacologici per tutta la vita. Al momento è disponibile un nuovo farmaco che può indurre una castrazione o sterilizzazione chimica reversibile per circa 8-12 mesi senza alcun effetto collaterale, sia nel maschio che nella femmina. Questo tipo di trattamento viene al momento richiesto in particolar modo dagli allevatori. Per i protocolli e per maggiori informazioni si consiglia di rivolgersi al proprio medico veterinario di fiducia. ll “peso” della sterilizzazione I timori espressi dai proprietari per la castrazione riguardano soprattutto il possibile aumento di peso. Sia nel maschio che nella femmina una volta eseguito l’intervento chirurgico ci sono reali rischi di incrementi ponderali eccessivi, ma rispettando un buon controllo dietetico associato all’esercizio fisico, si può riuscire a mantenere un peso accettabile per il proprio gatto, se non proprio ideale. (Manuela Farabolini)
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Opportunità e prodotti ACCURATAMENTE SELEZIONATI PER VOI DALLA NOSTRA REDAZIONE ECCO I NUOVI PRODOTTI, I SERVIZI E LE MIGLIORI OPPORTUNITÀ IN USCITA SUL MERCATO.
l Natale arriva anche per i nostri amici animali. Io alla mia gattina regalo sempre qualcosa sia per il compleanno che per il Natale e chi mi conosce bene sa che per entrare nelle mie grazie questo può essere davvero il gesto giusto! Ecco dunque che vi propongo una serie di idee carine e spiritose da tenere in negozio e da proporre al cliente. • Il Calendario dell’Avvento per cani e per gatti ad esempio. Dietro ognuna delle 24 porticine si nasconde una golosità adatta al vostro cucciolo, pronta a soddisfare il suo palato e a farlo entrare insieme a voi nell’atmosfera di festa. • Box di Natale. Compratela e mettetela sotto l’albero per il vostro cane, è il regalo giusto. Sarà simpatico metterlo sotto l’albero e poi aiutare il cane a “scartare il pacchetto”. Di certo quando fiuterà l’odore di biscottini non si tirerà indietro e proseguirà da solo per scoprire cosa la scatola nasconde al suo interno. Se il cane invece non è il vostro e volete portare un regalo a un parente o a un amico che sapete apprezzerà il gesto simpatico allora il Box di Natale per cani vi farà fare un figurone.
Ogni scatola ottagonale comprende dei giochini e dei biscottini natalizi, chiaramente il tutto è pensato in modo da essere adatto a un cagnolino. Esiste anche la versione per gatti. • La Lenza. Per i gatti potete ancora trovare la Lenza con berrettina natalizia, un simpatico giochino, il più classico che c’è per giocare con il micio. Potrete legare la lenza al dito, i nastri rossi e bianchi sicuramente attireranno l’attenzione del gatto e in più uno di essi è anche provvisto di un carinissimo fiocco di neve. A questo aggiungete che l’erba gatta che è contenuta all’interno del cappellino da Babbo Natale attaccato alla lenza potrà stimolare ancora di più il vostro gatto nel gioco! • Ciotole e copertine. Come doni saranno ben accetti anche la simpatica ciotola natalizia Merry X-Mas e la coperta natalizia Elky morbidissima, caldissima e con disegnate su delle simpaticissime renne! Un ultimo consiglio. Tenere a disposizione in negozio dei “doni” per animali, magari già confezionati o confezionabili, risolve il problema dei regalini dell’ultimo momento e vi fa fare buoni affari.
comuni. I gadget prodotti in Giappone molto spesso sono oggetti fuori dal comune e molto particolari, e quello che vi mostriamo oggi non vuole di certo distinguersi da questa abitudine. È un accessorio per i nostri amici a quattro zampe, e si tratta di una museruola
molto particolare, che farà sembrare il nostro cane un ibrido con una papera. Difatti la museruola è a forma di becco, non per nulla il nome del prodotto è Quack, anche se non crediamo basti questo accessorio per far cambiare verso al cane, che speriamo non si im-
Regalini per Natale Save pet in car Dispositivo composto da due rilevatori: il primo collegato al basamento alloggio animale ed il secondo posizionato sul sedile o sulla porta del guidatore. Brevettato e certificato CE. Come funziona? Quando il padrone si allontana dall’auto un segnale acustico e/o luminoso ricorda la presenza dell’animale nella vettura, richiamando l’attenzione dell’autista e delle persone intorno. Il segnale si disattiva prelevando l’animale o con il ritorno del guidatore al posto guida.
Quack, le museruole a becco Nonostante le apparenze possano farci pensare ai giapponesi come un popolo freddo e serioso, sappiamo in realtà essere pieno di persone estrose e stravaganti. Basta pensare al mondo dei videogame o dei gadget, dove si trovano numerosi spunti e punte di fantasia non
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Opportunità e prodotti medesimi troppo e continui a fare “Bau”. Sappiamo che molti di voi non amano usare questo accessorio, e lo considerano una barbarie senza senso, però ci sono leggi che vanno rispettate, quindi dove è necessario l’uso della museruola l’uso di Quack permette almeno di farlo in maniera simpatica. Inoltre, rispetto alle museruole classiche, il modello a becco è completamente aperto in punta. Anche se questo non basterà a rendere il cane felice di indossarla, questa forma aperta dovrebbe essere più confortevole e meno claustrofobica dei modelli completamente chiusi o con solo dei buchini. Per ora è disponibile solo sul sito originale del produttore giapponese, ma potrebbe essere solo questione di tempo per un suo arrivo sugli e-commerce europei.
Frobo, ciotola refrigerata per cani Se avete un cane, con la stagione calda possono sorgere alcuni problemi. I principali sono causati dal fatto di dover lasciare il cane per molte ore da solo quando si va al lavoro. Uno di quelli a cui pensare prima di tutti è l’acqua, difatti con la calura estiva il nostro povero amico a quatto zampe rischia di ritrovarsi con una brodaglia dopo poco tempo. E sappiamo perfettamente quanto poco refrigerio dia dell’acqua calda quando siamo assetati e accaldati. Per fortuna ci sono accessori pensati per risolvere questi problemi, come Frobo, la ciotola refrigerata. È una grossa ciotola costituita da due parti, quella esterna di colore bianco che contiene un’altra ciotola più piccola, detta nucleo, realizzata con uno speciale materiale refrigerante. Basta estrarre il nucleo centrale e posizionarlo in freezer a faccia in giù per un paio di ore, quando lo estrarrete e vedrete che è diventato di un colore blu-azzurro vuol
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dire che è al massimo dell’efficienza. A quel punto lo riposizionerete nella ciotola bianca, lo riempirete di acqua fresca e avrete la certezza che il vostro cane avrà l’acqua refrigerata per circa 8 ore.
suggerisce addirittura le combinazioni di colori adatte ai vari periodi dell’anno: rosso e verde per il natale, rosa e violetto per la primavera e via dicendo. ●
Copriunghie per gatti Se non volete tagliare continuamente le unghie del vostro gatto, potreste provare i cappucci colorati antigraffio. L’idea è che in questo modo possano essere salvi sia i vostri mobili che l’umore del micio. Naturalmente, questi copri unghie sono assolutamente non tossici e indolori e possono anche essere presi neutri. Come potete notare dalla foto, i copri unghie possono essere presi in colori diversi e uno dei siti
Un gadget divertente per cani curiosi
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uesto gadget arriva dagli USA e lo si capisce anche dal fatto che è pensato per le staccionate in legno, un classico delle case americane che invece qui da noi non è molto diffuso. Tuttavia lo trovo molto curioso e meritevole di menzione, e magari anche se non avete una staccionata gli troverete un utilizzo alternativo, oppure potrebbe farvi da fonte di ispirazione per realizzare qualcosa di altrettanto particolare. L’obiettivo principale del produttore era quello di trovare il modo di permettere ad un cane di guardare oltre la staccionata, difatti sono quasi tutte fatte con le assi di legno attaccate tra loro senza lasciare spazi aperti, formando così una barriera che impedisce al cane di vedere cosa c’è oltre. Il nome di questo prodotto è Pet Peek, ed è una specie di oblò di circa 25 cm di diametro da attaccare sulle staccionate. Ovviamente serve grande manualità e abilità nel fai da te, perché sarete voi a dover forare la staccionata e attaccare l’oblò (incluso però avrete il necessario per fissarlo, come la cornice e le viti). Considerate che negli States c’è una grande cultura dell’uomo tuttofare, nei week end e nei ritagli di tempo si costruisce o aggiusta le cose, quindi accessori simili sono molto comuni da trovare in vendita (anche se pochi sono stravaganti come un oblò per cani). Dopo aver attaccato Pet Peek il vostro cane potrà guardare in strada anche se la staccionata glielo impedirebbe, dopotutto sappiamo che sono animali curiosi, così ad ogni rumore potranno guardare fuori a controllare che sia tutto in ordine. Sarà curioso osservare anche la reazione dei passanti che vedranno il muso del vostro cane scrutarli da un oblò nella staccionata, una scena che non si vede certo tutti i giorni. Peccato che in Italia si usano solo muri di cinta o inferriate, però la nostra fantasia potrà trovare qualche soluzione alternativa per sfruttare questo accessorio che penso abbia molte potenzialità. Lo trovate su petpeek.info
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Novità in rete CURIOSITÀ E NOTIZIE DAL MONDO
DEGLI ANIMALI SELEZIONATE PER VOI DALLA NOSTRA REDAZIONE
Quattro zampe “extralarge” a 300 chilometri all’ora Ntv Italo apre il viaggio ad alta velocità anche ai cani di taglia superiore ai dieci chilogrammi. Fido avrà a disposizione uno spazio per ogni ambiente di viaggio (Smart, Prima e Club Salotto), individuato per offrire tranquillità ai cani rispettando chi viaggia e non ama la compagnia degli animali. I cani a bordo saranno ammessi dalle 10 alle 16, per evitare gli orari di affollamento mattutini o serali. Il nuovo servizio potrà essere prenotato a partire dal 1° novembre, con 24 ore di anticipo sulla data
del viaggio, attraverso il Contact center pronto Italo (060708). Il prezzo per il trasporto del cane sarà pari al 30% del biglietto base o economy di smart e prima (a seconda della disponibilità), e pari a 20 euro, prezzo fisso, qualora il proprietario scelga di viaggiare nel salotto di club.Sempre a bordo il proprietario del cane riceve in omaggio una borsa (I love dog) che contiene un tappetino igienizzante, realizzato con polimeri superassorbenti e antiodore. Il nuovo servizio, che ha il patrocinio del Ministero della salute, è stato studiato e condiviso con l’Associazione nazionale dei medici veterinari italiani (Anmvi) e con la Federazione nazionale ordini veterinari italiani (Fnovi) e con le principali realtà associative animalistiche, Enpa e Lav. L’iniziativa, in fase sperimentale, durerà fino al 31 gennaio. Questo periodo di tempo permetterà a Ntv di valutare il gradimento dell’iniziativa. Consultando il sito www.italotreno.it, si possono consultare le norme e suggerimenti a cura del Ministero della Salute, accompagnato da un video esplicativo su come far indossare la museruola al cane e da una pratica mappa dei veterinari raggiungibili nelle vicinanze delle stazioni servite da Italo.
Pappagallo attacca cane e padroncina Accade a Milano in zona Monte Stella, nei pressi di Fiera Milano, patria dei runner e dei proprietari di cani. Una giovane di 13 anni a passeggio con il suo cane vede un pappagallo bianco presumibilmente un cacatua, il quale si lancia dai
Solvay celebra 100 anni di attività industriale in Italia
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rami su cui era appollaiato. Fuggi fuggi generale, tanta paura, ma nessun contuso. Chiamate le forze dell’ordine si cerca di ricostruire la provenienza del volatile e si arriva a individuare un abitante della zona, che, contattato, risulta non essere in casa. Uno spavento per tutti e…soprattutto per il cacatua. Ma la cronaca, si sa, ama i fatti ferali e così la notizia assume tinte shocking e la notizia viene riportata, da molti quotidiani, come un feroce attacco con beccate ripetute a bambina, cane e anche ad altri passanti. I pappagalli grandi o piccoli che siano non sono rapaci, ma prede, e pertanto attaccano solo se spaventati.
olvay Italia festeggia quest’anno i suoi 100 anni di attività nel nostro Paese, dove è presente dal 1912, con il primo storico insediamento nell’area di Rosignano. In occasione di questo importante anniversario, Solvay Italia ha istituito un ricco programma di eventi a Rosignano e Milano che coinvolgeranno dipendenti, clienti e partner storici dell’azienda. L’azienda belga, leader a livello internazionale nel settore chimico, opera in Italia con 10 stabilimenti produttivi tra le diverse attività chimiche e plastiche e la direzione nazionale a Bollate, nei pressi di Milano, occupando una forza lavoro di 2.270 collaboratori. Ma non finisce qui… Nel 2013 il Gruppo Solvay compirà 150 anni a livello internazionale e anche questo traguardo sarà celebrato dalle diverse filiali del Gruppo a livello mondiale. Per ulteriori informazioni: www.solvcat.com.
Il pet-coaching per la riabilitazione dei bambini Il cane entra all’Ospedale pediatrico Bambin Gesù per aiutare i bambini affetti da disabilità motorie ricoverati nel reparto di neuroriabilitazione. Il progetto “Qua la zampa”, in collaborazione con l’Associazione nazionale utilizzo del cane per scopi sociali (Anucss Onlus), introduce la figura del pet-coaching all’interno dell’ospedale, nell’ambito di un progetto di terapia sperimentale che coinvolge cani dall’indole pacifica e abituati al contatto con i bambini. Il ruolo di questi pet sarà di affiancare i piccoli pazienti nella pratica degli esercizi di riabilitazione.
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Novità in rete
A macchie o a strisce? È stato scoperto il meccanismo che consente al manto di sviluppare motivi caratteristici riscontrabili nei grandi felini, come ghepardi o leopardi e in alcune razze di gatti. Uno studio dello Hudson Alpha Institute for Biotechnology pubblicato su Science illustra la scoperta di un gruppo di ricercatori del team guidato da Christopher Kaelin. Due geni, Taqpep e Edn3, sono coinvolti nella formazione della pelliccia di gatti e ghepardi. Il primo contribuisce a creare il motivo del pelo, mentre il secondo ne controlla lo sviluppo. Per gli scienziati Taqpep è responsabile sia del manto striato che a macchie, e l’uno o l’altro disegno compaiono per una alterazione genetica. Quando i gatti hanno entrambe le coppie del gene mutato, il manto risulterà a macchia, mentre se lo è solo un gene della coppia il pelo avrà un aspetto striato. Ma come vengono le macchie e le righe secondo chiari e scuri? È il gene Edn3 responsabile, a seconda di come si esprime, sulla base dell’influenza di Taqpep delle simmetrie e dei colori. Ora quando osserveremo un gatto blotched (maculato) o un gatto tigrato ci soffermeremo a pensare alla potenza cromatica delle mutazioni.
Relax, massaggi, cromo, audio, olfatto terapia … anche in acqua Una notizia Ansa riporta la novità dell’ultima ora, le spa per animali. Sono luoghi in cui si portano cani e gatti (più improbabile questi ultimi), a fare trattamenti di relax ed estetica, in acqua e non. Il termine spa, dal latino salus per aquam, indica la salute per mezzo dell’acqua. Ma l’attuale accezione del temine è molto più ampia e di fatto una spa è un cen-
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tro di benessere e bellezza. Così dagli Stati Uniti ecco il Paws Hotel, a Fort Worth in Texas, che si definisce “the lap of luxury” ovvero il colmo del lusso per gli amici a quatto zampe. In esso il programma relax è di 24 ore, personalizzato in base alla razza e all'età e anche agli eventuali handicap. In ambiente acquatico decontaminato e spazi con musiche generate alle frequenze per le amabili orecchie feline o canine, i quadrupedi possono beneficiare dalle mani degli esperti operatori di sedute di massaggi anti-stress o di shiatzu e cure olistiche. Anche in Italia vi sono strutture analoghe. Per potersi recare a dare un’occhiata e valutare come ricollocare un petshop tradizionale, suggeriamo di inserire nei motori di ricerca: terme per cani, centri benessere per cani, SPA per cani. Inserendo, massaggi per cani forse troverete l’esperta dalle mani d’oro che nel vostro punto vendita, tra un’taglio di forbice e un biscottino, si produrrà in un massaggio drenante…al cane!
Pescara avrà il suo ospedale del mare La struttura si svilupperà su un’area di circa 700 metri quadrati e darà ricovero e assistenza veterinaria a tartarughe, cetacei, delfini e animali marini spiaggiati, feriti o intrappolati nelle reti da pesca,
fino al reinserimento nell’ambiente naturale. L’ospedale sarà anche un polo di attrattiva scientifica e formativa. L’ospedale avveniristico sarà realizzato con la collaborazione tra Centro studi cetacei, diretto dal dottor Vincenzo Olivieri e l’amministrazione comunale. Contestualmente sarà lanciato un progetto di tre anni con la partecipazione del NetCet europeo (acronimo anglofono di Rete Cetacei) e lascerà alla città un importante patrimonio tecnologico. Dal fondo di Bruxelles sono stati stanziati 150 mila Euro. Il network internazionale è composto da 13 soggetti sparsi lungo le coste del Mediterraneo. Pescara è il capoluogo adriatico del progetto che comprende anche il Comune di Venezia, l’Università di Padova, il Dipartimento della salute pubblica e Igiene Veterinaria, la Fondazione cetacei onlus, l’Istituto superiore per la protezione e le Ricerche ambientali, due enti albanesi, tre enti croati, sei enti italiani, uno del Montenegro e uno della Slovenia. ●
Un cane guida per la campionessa Cecilia Camellini
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ecilia Camellini è la nuotatrice che alle recenti Paralimpiadi di Londra ha vinto due medaglie d’oro stabilendo altrettanti record mondiali nei 100 e 50 metri stile libero, oltre a conquistare la medaglia di bronzo nei 100 metri dorso. Ritornata al Comune di Formigine, la campionessa non vedente ha chiesto all’amministrazione il supporto di un cane guida motivando la necessità in relazione “a un obiettivo importantissimo rispetto alla propria autonomia di vita”. L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha stanziato 6 mila euro per l’acquisto di un cane addestrato alla guida dei non vedenti. Il costo complessivo del cane guida è di 11.500 euro, cifra alla quale contribuirà il Comune di Formigine, l’Assemblea legislativa e, in via residuale, la famiglia di Cecilia. Fra le motivazioni che hanno spinto l’Ufficio di Presidenza ad approvare lo stanziamento, “il valore e la determinazione che l’atleta ha profuso per raggiungere gli importanti e prestigiosi traguardi che hanno cambiato la percezione dell’handicap e dello sport per disabili”. Un piccolo pensiero sorge spontaneo a tutti i non vedenti, per i quali ogni giorno è una prova olimpica di sopravvivenza tra auto parcheggiate sui marciapiedi, semafori senza segnaletica acustica e altri mille ostacoli!
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Appuntamenti GLI EVENTI, GLI APPUNTAMENTI
E LE DATE IMPORTANTI DA RICORDARE SELEZIONATE PER VOI DALLA NOSTRA REDAZIONE
Pet expo 9-16 dicembre 2012 Campionato Italiano Ornitologia Rimini Info: FOI - www.foi.it - foi@foi.it www.rimini2012.it 24-25 gennaio 2013 Global Pets Forum 2013 Hotel Marriott, Prague, Czec Republic www.petsinfo.net/globalpetsforum 25-27 gennaio 2013 Heimtiermesse salone degli animali domestici Hannover Messe info@messe.de 20-22 febbraio 2013 Global Pet Expo Orange Country Convention Center, Orlando, FL, Usa Info: +1/203/532/0000 www.globalpetexpo.org www.americanpetproducts.org 10-12 aprile 2013 Pet Industry Spring Trade Show 2013 Donald E. Stephens Convention Center, Resemont, Chicago, IL, Usa Info: +1 (0) 312/578119 www.hhbacker.com hhbacker@hhbacker.com
Congressi nazionali e internazionali National and International forums 1-3 febbraio 2013 XIX Sive Feeva Congress Arezzo Info: 0372/403502 info@sive.it 2-3 marzo 2013 - Pisa Leishmaniosi canina Info: 0372/460440 www.scivac.it 22-24 marzo 2013 - Milano Diagnostica per immagini Info: 0372/460440 - www.scivac.it
9-12 maggio 2013 Zoomark International 2013 Bologna Fiere, Bologna, Italia Info: segreteria operativa via Monte Rosa, 11 - Milano Tel: +39 (0)2/4691254 fax: +39 (0)2/436763 zoomark@pec.it - piesse@zoomark.it Info: promozione e vendita tel: +39 (0)31/3109535 fax: +39/(2)2/436763 info@zoomark.it
Expo cani / Dog shows
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2 dicembre 2012 Esposizione Internazionale Canina - Verona Info: ENCI 8-9 dicembre 2012 Esposizione Internazionale Canina - Erba (CO) Info: ENCI 12-13 gennaio 2013 CACIB Mostra Internazionale di cani di razza Nurnbergmesse info@nurnbergmesse.de 12-13 gennaio 2013 Esposizione Internazionale di cani di razza FieraMilano Rho-Pero fieramilano@fieramilano.it 9-10 febbraio 2013 - Biella Comitato: Biella - Gruppo Cinofilo Biellese c/o G. Mello Grand Via Bengasi 5 - Biella Tel. 015-20877 - 015-20877 015-8491729 - Gratis 015-8491729 fax 015-8491729 9 marzo 2013 - Cagliari Comitato: Nuoro - Gruppo Cinofilo Nuorese c/o Capelli G. Via Carloforte 21 Nuoro Tel. 0784-200521 - 0784-200521 fax 0784-200521 10 marzo 2013 - Lodi Comitato: Lodi Società Cinofila Laus Pompeja Via Dell’Angelo 5 Sant’Angelo Lodigiano - 26866 LO Tel. 0371-211080 - 0371-211080 fax 0371-211080
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Expo gatti /Cat shows 8-9 dicembre 2012 Expo Feline Arezzo Info: ANFI 22-23 dicembre 2012 Expo Feline Venezia Info: ANFI
5-6 gennaio 2013 - Padova Info: ANFI 19-20 gennaio 2013 - Bologna Info: ANFI 2-3 febbraio 2013 - Siena Info: ANFI
Expo cavalli/Horse show
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13-15 dicembre 2012 - Corvara (Romantik Hotel Cappella) 7° Skive Resort Meeting 19-21 aprile 2013 Roma Cavalli Organizzatore Romacavalli Expo s.r.l. Via Portuense 1645/1647 00148 Roma Tel. 06.65074511 - 06.65074511 Fax 06.65074475 info@romacavalli.it
Expo animali acquatici Aquatic animal show
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30 maggio - 2 giugno 2013 Aquarama Suntec Singapore Info: tel +6565920889 fax +6264386090 Aquarama-sg@ubm.com www.aquarama.com.sg
Azienda leader nella distribuzione di alimenti ed articoli per animali d’affezione cerca agenti per zone libere. Inviare il curriculum dettagliato. Email: filippovalenti@fortesan.it Tel. 0172/691520
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LA NOSTRA REDAZIONE
HA SELEZIONATO PER VOI TUTTE LE AZIENDE DI PRESTIGIO DEL MONDO DEL PET SHOP
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Via Porta Palermo, 131 91011 Alcamo (TP) www.adragna.it info@adragna.it
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Affinity Petcare Italia S.r.l. Via Fabio Filzi, 25/a 20124 Milano www.affinity-petcare.com
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Agrizoo 2000 S.a.s. Via Circumvallazione esterna 7 80018 Mugnano di Napoli (NA) www.professionalfood.it decennam@libero.it
All Pet S.r.l. Via Trieste, 603 21042 Caronno Pertusella (VA) www.allpet.it info@allpet.it
Almo Nature s.p.a p.za dei Giustiniani, 6 16123 Genova www.almo.it consumer@almo.eu
Amenopet.com S.r.l. Via Fioravante Martinelli, 56 00156 Roma www.amenopet.it info@amenopet.it
Arovit Italia S.r.l. Via dal Molin, 86 25015 Desenzano Del Garda (BS) www.arovit.it info@arovit.it
Avitabile Napoleone S.r.l Via Petrarca, 34 80022 Arzano (NA) www.tewa.it avitabilenapoleone@interfree.it contatto@tewa.it
Bau Fioc Madigest S.r.l. Z.I. Pucciarelli 06061 Castiglione del Lago (PG) www.baufioc.com info@baufioc.com
Bayer S.p.a V.le Certosa, 130 20156 Milano www.vetclub.it info@petclub.it www.petclub.it
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Cerere S.p.a.
017367271 fax 017367180
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Ciam S.r.l.
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Via Piemonte, 4 63100 Ascoli Piceno (AP) www.ciamanimali.it ciam@ciamanimali.it
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0296450470 fax 0296450464
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Strada Paiolo, 16 27010 Cura Carpignano (PV) www.enac.it info@enac.it
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0105308711 fax 010 587761
038632677 fax 038632664
05225452 fax 0522943047
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Interpet S.r.l.
058394480 fax 0583403381
Via San Pieretto, 42 55060 Badia Contignano (LU) www.interpetmarket.com interpet@libero-it
La Ticinese Farmaceutici S.n.c. 0382573789 Via Vigentina, 102 27100 Pavia www.laticinese.it info@laticinese.it
Life Petcare S.r.l.
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0445941494 fax 0445941522
0432699322 fax 0432691008
0309032308 fax 0309031460
tel. e fax 0575411013
Via di Basserone, 57 52041 Badia al Pino (AR) www.lifepetcare.it info@lifepeteare.it
Macropet S.r.l. Via Rive delle Seriole, 4 47893 Borgo Maggiore (RSM) www.macropet.com info@macropet.com
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Via Anton Checov, 50/2 20151 Milano www.royalcanin.it info@royal-canin.it
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Tienne S.r.l.
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Contrada S. Croce Calcare 95040 Ramacca (CT) tienne@tiscali.it
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Via Marconi, 4/2 40057 Granarolo E. (BO) www.valpet.it servizio.clienti@valpet.it
075985151 fax 075985151
Via della Fattoria, 39 06084 Bettona (PG) www.vbbpetfood.eu info@vbbpetfood.eu
www.kippy.it info@kippy.it
Veter Zoo S.r.l.
0755051546 fax 0755051143
Via Morettini, 19 06128 Perugia www.veter-zoo.com veter-zoo@veter-zoo.com
0775841024 fax 0775838562
Via Monti Lepini, 112 03100 Frosinone www.olistikavetline.com info@olistikavetline.com
Vitakraft Italia S.p.a. Via Piana, 4 06061 Castiglione Del Lago (PG) www.vitaktaft.it info@vitakraft.it
fax 0523980300
0331502700 fax 0331502703
0248376157 fax 0241291840
0173 67 271 fax 0173 67 180
023347611 fax 0233490091
Snogghy S.n.c. Via Brodolini, 21 06070 Ellera di Corciano (PG) www.snogghy.com info@snogghy.com
0422853929 fax 0422853775
Via Comunale di Faè, 66 31046 Oderzo (TV) www.spinace.it info@spinace.it
Vetline
Raggio di Sole Mangimi S.p.a. 0523980100
Royal Canin Italia S.r.l. 800-525505 fax 028181713
tel. e fax 038666326
Via Argine Valle, 68 int. C 46022 Felonica (MN) www.qvet.it info@qvet.it
Via del Molino, 50 Neive (CN) www.risa.it risa@risa.it
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Nestlé Purina Petcare S.p.a.
Q.Vet S.r.l.
Spinace S.r.l.
V.B.B. S.r.l. 022043764
Proma Soc. Coop tel. e fax 0746694051 Via Salaria per l’Aquila snc 02010 S. Ruffina di Città Ducale (RI)
Rinaldo Franco S.p.a.
0187413799 Via Repubblica, 82 fax 0187415142 54011 Frazione Albiano Magra Aulla (MS) www.natural-line.eu info@natural-line.eu
0737641171 fax 0737643011
P.le Bacone, 2 20129 Milano www.pet360.it
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Vie G. Richard, 5 20143 Milano www.purina.it
Via Potenza, 92 62022 Castelraimondo (MC) www.nutrixpiu.com nutrix@nutrixpiu.com
0445369877 fax 0445368612
Via della Fisica, 15 36016 Thiene (VI) www.spagnolgroup.it infopet@spagnolgroup.it
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fax 0382575576
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Vitasol S.p.a.
0302739611 fax 0302739620
Via del Boscone, 15 25014 Castenedolo (BS) www.vitasol.it info@vitasol.it
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Zoodiaco V.le Della Cooperazione, 16 45100 Borsea (RO) www.zoodiaco.com zodiaco@zodiaco.com
Zoo Planet S.r.l. Via Malcanton, 6 35017 Piombino Dese (PD) www.zooplanet.it info@zooplanet.it
Zootecnica Alimentare S.r.l. 0755172574 fax 0756975092
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Leoncavallo Ruggero, 41 20131 Milano www.catnature.com alframasrl@virgilio.it
Eagle S.r.l.
Alpi Service S.n.c.
011975941 fax 011974453
Via dell’Artigianato, 5 12033 Faule (CN) www.alpiservice.com info@alpiservice.com
Avitabile Napoleone S.r.l. Via Petrarca, 34 80022 Arzano (NA) www.tewa.it avitabilenapoleone@interfree.it contatto@tewa.it
DRN S.r.l. Via Bellisario, 23/25 26020 Palazzo Pignano (CR) www.drnsrl.it marketing@drnsrl.it
0373938345 fax 0373982427
tel. e fax 050803275
Via Pavoncella, 8 56010 Migliarino Pisano (PI) www.eagleitalia.it eagleitalia@tin.it
Formevet S.r.l.
024345891 fax 0243458922
Fortesan S.p.a. Baldecchi S.n.c. Zona PIP Frazione Penna 52028 Terranuova Bracciolini (AR) www.baldecchi.it infotech@baldecchi.it
Bayer S.p.a. V.le Certosa, 130 20156 Milano www.vetclub.it info@petclub.it www.petclub.it
Beaphar Italia S.r.l. Via Fossombrone, 66 48124 Ravenna www.beaphar.com info@beaphar.com
Camon S.p.a. Via Lucio Cosentino, 1 37041 Albaredo d’Adige (VR) www.camon.it camon@camon.it
Candioli Via Manzoni, 2 10092 Beinasco (TO) www.candioli.it info@candioli.it
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Gimborn Italia S.r.l. 0239781 fax 0239784660
Innovet
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Chemi-Vit S.r.l. Via Don Milani, 5/C 42020 Quattro Castella (RE) www.chemivit.com info@chemivit.com
Chifa S.r.l. Via Verdi, 84 21021 Angera (VA) www.chifa.it chifasrl@tiscali.it
Ciam S.r.l. Via Piemonte, 4 63100 Ascoli Piceno (AP) www.ciamanimali.it ciam@ciamanimali.it
Croci S.p.a. Via S. Alessandro, 8 21040 Castronno (VA) info@crocitrading.com www.crocitrading.com
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Via Einaudi, 13 35030 Saccolongo www.innovet.it innovet@innovet.it
Interpet S.r.l. Via San Pieretto, 42 55060 Badia Contignano (LU) www.interpetmarket.com interpet@libero-it
03965591 fax 0396559244
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Italsystem S.a.s. Via Corciano, 14 47900 Rimini www.1allsystems.com info@1allsystems.com
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054464418-0544471768 fax 0544479252
Via Einaudi, 1 25086 Rezzato (BS) info@porrinipet.it
Rinaldo Franco S.p.a. Via Kuliscioff, 26/28 20152 Milano www.recordit.com record@recordit.com
058394480 fax 0583403381
Sementi Dom Dotto S.p.a. Via Lavariano, 41 33050 Mortegliano (UD) www.sementidotto.it info@sementidotto.it
0571509106 fax 0571509618
0541731428 fax 0 541 731 395
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Laviosa Chimica Mineraria S.p.a. Via L. Da Vinci, 21 57123 Livorno www.laviosa.it info@laviosa.it
0586434000 fax 0586434210
Macropet S.r.l.
0549907399 fax 0549906629
Via Rive delle Seriole, 4 47893 Borgo Maggiore (RSM) www.macropet.com info@macropet.com
Pets Fitness
Porrini Pet S.r.l.
La Ticinese Farmaceutici S.n.c. 0382573789 Via Vigentina, 102 27100 Pavia www.laticinese.it info@laticinese.it
0331932014 fax 0331932510
05225452 fax 0522943047
Via Fratelli Cervi, snc Centro direzionale Milano Due - Palazzo Borromini 20090 Segrate (MI) www.msd-animal-healt.it
ISB Group S.r.l.
0432699322 fax 0432691008
Via Soderini, 8 60027 Osimo (AN) www.petsfitness.com info@petsfitness.com
Pet Village S.r.l.
Intervet Italia S.r.l. (sede amm.) 02516861
Via Limitese, 112/116 50053 Spicchio Vinci (FI) www.ivsanbernard.it info@ivsanbernard.it
Ceva Salute Animale S.p.a. Viale Colleoni, 15 20864 Agrate Brianza (MB) www.ceva-italia.it
Via Torino, 87 12045 Fossano (Cn) www.fortesan.it
Via Giorgio De Chirico, 3 42124 Reggio Emilia www.gimborn.it marketing@gimborn.it
tel. e fax 0661560728
Via Valcellina, 37 33097 Spilimbergo (PN) www.professionalpets.it info@professionalpets.it
Via Antighe, 48 31041 Cornuda (Tv) www.follador.net
Via Savona, 97 20144 Milano www.formevet.com
Merini Maurizio Via Baveno, 7/A 00166 Roma www.merinioverline.it maurizio.merini@libero.it
N.P. Industries
Follador
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Merial Italia S.p.a. 02577661 Milano Fiori, Strada 6, Palazzo E/5 fax 0257766305 20090 Assago (MI) www.merial.com merial.italia@merial.com
Mantovani Pet Diffusion S.r.l.
051 969413 Via Giulio Pastore, 31 fax 051 969348 40056 Crespellano (BO) www.mantovanipetdiffusion.com mantovani@mantovanipetdiffusion.com
0302791814 fax 0302793319
0248376157 fax 0241291840
0432760442 fax 0432761665
Sepiolsa S.a.
0233610725 fax 02316560
Ufficio Italia Via General Govone, 56 20155 Milano www.sepiolsaitalia.com info@sepiolsaitalia.com
Solvay Chimica Italia S.p.a. V.le Lombardia, 20 20021 Bollate (MI) www.solvcat.com lettiere.vendite@solvay.com
Stefanplast S.p.a. Via Piazza, 47 36020 Castegnero (VI) www.stefanplast.it stefanplast@stefanplast.it
0229092921 fax 0229092576
0444639011 fax 0444638315
Tolsa Italia S.r.l. 0458780364 Viale del Lavoro, 43 fax 0458780374 37036 San Martino Buon Albergo (VR) www.tolsa.com info@tolsa.com Trixie Italia S.p.a. Via E. Fermi, 6 36045 Alonte (Ve) www.trixie.de
Tucano Internazionale Via Asiago, 25 22100 Como www.tucanoint.it info@tucanoint.it
Virbac Via Caldera, 21 20153 Milano www.virbac.it webmaster@virbac.it
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Wonderfood S.p.a. Strada Dei Censiti, 2 47891 Repubblica di San Marino www.wonderfood.com info@wonderfood.com
Zoodiaco V.le Della Cooperazione, 16 45100 Borsea (RO) www.zoodiaco.com zodiaco@zodiaco.com
075965601 fax 0759656020
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Accessori Alpi Service S.n.c. Via dell’Artigianato, 5 12033 Faule (CN) www.alpiservice.com info@alpiservice.com
Ballatore Pietro Via Gasperina, 96 www.ballatoreroma.com info@ballatoreroma.com
Bruma S.r.l. Contrada Vaglie, 23/B 62010 Pollenza (MC) www.bruma.it bruma@bruma.it
Camon S.p.a. Via Lucio Cosentino, 1 37041 Albaredo d’Adige (VR) www.camon.it camon@camon.it
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0733549333 fax 0733549054
0456608511 fax 0456608512
01311850809
Croci S.p.a.
DM LAB - Lilliboo Ripa Di Porta Ticinese, 13 www.lilliboo.com dm.lab@libero.it
Dog Line S.n.c. Via Della Tecnica, 94 36043 Camisano Vicentino (VI) www.dogline.it dogline@dogline.it
Eco & Biofood S.r.l. Via Agnoletti, 6 42100 Reggio Emilia (RE) www.n1bio.com info@n1bio.com
Farmafit Italia S.n.c.
0722350102 fax 0722350182
SS 423 Urbinate, 98 61029 Urbino (PU) www.farmafit.com farmafit@farmafit.com
Via Amendola, 532 Regione Spolina 13876 Cossato (BI) www.farmcompany.it info@farmcompany.it
015511310 fax 0158129259
Ferplast S.p.a.
0445429111 fax 0445429115
tel. e fax 0131264774
Ferribiella S.p.a.
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tel. e fax 0236550758 20143 Milano
0444240653 fax 0444532511
0522792968 fax 0522562897
0163826661 fax 0163850442
Via Martiri, 12/14 28078 Romagnano Sesia (NO) www.inamorada.com
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Via San Pieretto, 42 55060 Badia Contignano (LU) www.interpetmarket.com interpet@libero-it
Graf Zeppelin Strasse 13 fax +49/295777399 33181 Bad Wuennenberg, Haaren (Germany) www.karlie.de info@karlie.de 031920676 fax 0313541299
Via Gorizia, 10 22073 Fino Mornasco (CO) www.lariuspet.com info@lariuspet.com
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Flair Pet S.r.l.
0424383101 fax 0424390792
Via Valle S. Felicita, 5/B 36060 Romano d’Ezzelino (VI) www.flairpet.com info@flairpet.com
tel. e fax 0445/520430
Via del Redentore, 3 36015 Schio (VI)
Macropet S.r.l.
Flexi-Bogdahn Int. Gmbh & Co (+49)453240440 (+49)4532/404466 fax (+49)4532/404442
FOP S.p.a. Via E. Majorana, 10/12 36045 Lonigo (VI) www.fop.it fop@fop.it
Gimborn Italia S.r.l. Via Giorgio De Chirico, 3 42124 Reggio Emilia www.gimborn.it marketing@gimborn.it
Giolo Giorgio Via Marconi, 76/78 30010 Pegolotte di Cona (VE) www.giorgiogiolo.it info@giorgiogiolo.it
0332870860 fax 0332462439
Inamorada
Larius Pet S.n.c.
0444436491 fax 0444436509
Giolo Guido Via Roma, 22/24/26 30010 Pegolotte di Cona (VE) www.giorgiogiolo.it/guidogiolo info@guidogiolo.it
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Via dell'Artigianato, 13 - Z.A. 35040 Megliadino San Vitale (PD) info@happypetitaly.com www.happypetitaly.com
Mantovani Pet Diffusion S.r.l.
051 969413 Via Giulio Pastore, 31 fax 051 969348 40056 Crespellano (BO) www.mantovanipetdiffusion.com mantovani@mantovanipetdiffusion.com 0444901700 fax 0444901710
Via Croce, 60 36030 Castelnovo (VI) www.marchioro.it info@marchioro.it
Melcos S.n.c. 05225452 fax 0522943047
0459584077 fax 0459584078
Via Roma, 52 37060 Castel D’Azzano (VR) www.guendy.com info@guendy.com
MPS S.n.c. 042659305 fax 042659306
0444572190 fax 0444370902
Via Zambon, 69 36051 Creazzo (VI) www.mpsitalia.it
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042659197 fax 0426509030
Vie G. Richard, 5 20143 Milano www.purina.it
On Site S.r.l.
255 571962 50137 Firenze
0429888850 fax 0429888860
info@onsitepet.it
Original Legno Italia S.a.s. di Maltese & C. ZI C. da Fegotto 91013 Calatafimi Segesta (TP) www.original-legno.it
P.A.C. Dog Italia S.r.l. Via Carignani, 120 55100 San Filippo (LU) www.pacdogitalia.com
Pet Village S.r.l. Via Fossombrone, 26 48100 Ravenna www.petvillage.it
800-525505 fax 028181713
0342200070 fax 0342211855
Via Nazionale, 6 23012 Castione Andevenno (SO) www.onsitesrl.it
Haf Italia S.a.s. 0432746150 Via della Stazione, 54/6 fax 0432604739 33048 San Giovanni al Natisone (UD) www.hafitalia.com info@hafitalia.com Happy Pet Italy by CM
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Via Rive delle Seriole, 4 47893 Borgo Maggiore (RSM) www.macropet.com info@macropet.com
Marchioro S.p.a.
Fortesan S.p.a.
0815260121 0815240312
0444482301 fax 0444482500
Via Ghisa, 24 36070 Tezze di Arzignano (VI) www.imac.it info@imac.it
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Via Torino, 87 12045 Fossano (Cn) www.fortesan.it
Via Vochieri, 69 15100 Alessandria www.polladino.com lipolla@libero.com
Via S. Alessandro, 8 21040 Castronno (VA) info@crocitrading.com
0131950063 fax 0131952944
Strada Trossi, 33 13871 Verrone (BI) www.ferribiella.it info@ferribiella.it
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AZIENDEinGIALLO Porrini Pet S.r.l.
0302791814 fax 0302793319
Via Einaudi, 1 25086 Rezzato (BS) info@porrinipet.it
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0429783975 fax 0429789768
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Rinaldo Franco S.p.a.
0248376157 fax 0241291840
Via Kuliscioff, 26/28 20152 Milano www.recordit.com record@recordit.com
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075965601 fax 0759656020
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V.le Della Cooperazione, 16 45100 Borsea (RO) www.zoodiaco.com zodiaco@zodiaco.com
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0296450470 fax 0296450464
Via Trieste, 603 21042 Caronno Pertusella (VA) www.allpet.it info@allpet.it
Boccacci S.r.l.
0620433565 fax 0620433512
Via Casilina, 1670 00133 Roma www.boccaccisrl.it info@boccaccisrl.it
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Formevet S.r.l.
fax 0523980300
Rinaldo Franco S.p.a.
0248376157 fax 0241291840
Via Kuliscioff, 26/28 20152 Milano www.recordit.com record@recordit.com
Risa S.r.l.
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Gimborn Italia S.r.l.
05225452 fax 0522943047 marketing@gimborn.it
Macropet S.r.l. Via Rive delle Seriale, 4 47893 Borgo Maggiore (RSM) www.macropet.com
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051 969413 Via Giulio Pastore, 31 fax 051 969348 40056 Crespellano (BO) www.mantovanipetdiffusion.com mantovani@mantovanipetdiffusion.com
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Rinaldo Franco S.p.a.
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Formevet S.r.l. Via Savona, 97 20144 Milano www.formevet.com
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Fortesan S.p.a.
Gimborn Italia S.r.l.
05225452 fax 0522943047
Via Giorgio De Chirico, 3 42124 Reggio Emilia www.gimborn.it
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Imac S.r.l. Via Ghisa, 24 36070 Tezze di Arzignano (VI) www.imac.it
Macropet S.r.l.
0444482301 fax 0444482500 info@imac.it 0549907399 fax 0549906629
Via Rive delle Seriale, 4 47893 Borgo Maggiore (RSM) www.macropet.com
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Mantovani Pet Diffusion S.r.l.
051 969413 Via Giulio Pastore, 31 Fax 051 969348 40056 Crespellano (BO) www.mantovanipetdiffusion.com mantovani@mantovanipetdiffusion.com
MP Group S.r.l. Via dell’Industria, 7/1 42025 Cavriago - Corte Tegge (RE) www.versele-laga.com
0522942788 0522942755 fax 0522946191 mp@versele.it
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Novembre-Dicembre 2012 N° 10 - ANNO 1
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Edizioni EV SOC. CONS. a R.L. via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Direttore editoriale ANTONIO MANFREDI Direttore responsabile ANTONIO MANFREDI antonio.manfredi@pettrend.it Coordinamento editoriale MARIA LUISA QUATTRINA luisa.quattrina@pettrend.it Segreteria di redazione ILARIA COSTA via Trecchi, 20 - 26100 Cremona ilaria.costa@pettrend.it
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43 MORANDO Migliorgatto I Deliziosi
Editor e progetto editoriale FRANCESCA CONFORTI Grafica e impaginazione PRESS POINT Srl Ufficio Stampa ILARIA COSTA Hanno collaborato a questo numero Alessio Arbuatti; Lorena Bassis; Alfa F. Conforti; Diego Catarossi; Elena Ghelfi; Kiumars Khadivi-Dimboli; Lorena Merati; Silvia Macelloni; Marzia Possenti; M. Luisa Quattrina; Maria Cristina Stocchino
25 PETICO - Cremazioni
29 PRALZOO - Nutraceutical
Credit fotografici Alessio Arbuatti; Diego Catarossi; Lorena Bassis; Kiumars Khadivi-Dimboli; Elena Ghelfi; Silvia Macelloni; Lorena Merati; Silvia Pampallona Foto da agenzie Interzoo 2012; Errekappa photograpy; Fotolia; OnlyForPets di Silvia Pampallona Ringraziamenti Monica Conforti; Archivio Guardia di Finanza; The dog training company; Wikypedia
Inserto centrale Almo Nature
49 PETTREND - Buon Natale e Felice Anno Nuovo!
Pubblicità JENNY CINZIA LUPI pubblicità@pettrend.it Servizio abbonamenti ILARIA COSTA ilaria.costa@pettrend.it Stampa PRESS POINT Srl Via Luigi Cagnola, 35 20081 Abbiategrasso (Mi) Iscrizione al registro del tribunale di Vigevano N. 1/2012. Iscrizione nel registro operatori di comunicazione n° ROC 9606. Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione se non autorizzata dall’editore.
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A.N.M.V.I.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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Sono presenti con pubbliredazionali, in ordine di apparizione: Zoodiaco; Vitakraft; Eukanuba; Innovet; Adragna; Pralzoo; Fortesan; Chemivit: Morando; Royal Canin; Monge; Novafoods; Purina; Effeffe.
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