Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 20

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

20 2009

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 20 dal 1 al 7 giugno 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

SPECIALE 62° CONGRESSO

AGGRESSIVITÀ E DEFICIT SENSORIALI

DISPLASIA: DPO MEGLIO DELLA TPO

IL VETERINARIO GARANTE DEL CANILE

CONSULTAZIONI SUL DDL PER IL CAVALLO

ALLE PAGINE 3-10

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BREVI

GELMINI ATTENTA ALLA COMMISSIONE PAT

PIEMONTE Individuata una nuova zona di infezione nel territorio regionale. La Giunta del Piemonte ha varato un nuovo decreto, sostitutivo del precedente, che aggiorna l’elenco delle zone infette da blue tongue. Le nuove disposizioni sono contenute nel Decreto 25 maggio 2009, n. 47.

PISA Messa in mora della Asl 5 di Pisa con l'eventualità di procedere per vie legali. È quanto deciso dai sindacati dei medici e dei veterinari dell'azienda per sanare quelle che secondo loro sono irregolarità: buchi nei fondi dei medici e dei veterinari quantificabili in due mln di euro, per straordinari, incentivi e reperibilità mai pagati.

SCIVAC 25° TOSCANA Con Decreto 18 maggio 2009 la Regione Toscana ha varato le indicazioni operative per l'anno 2009 per la sorveglianza della West Nile Disease. Sorveglianza sierologica e clinica negli equidi.

CHIETI Un progetto di educazione sanitaria veterinaria nelle scuole è stato attivato dalla Asl di Chieti, che distribuirà oltre 60 mila brochure e dvd nelle scuole elementari, medie e inferiori dei 28 Comuni della Asl. “I miei amici animali” è una guida realizzata 'in squadra' dal Servizio di sanità animale della Asl di Chieti, diretto da Giovanni Di Paolo e dall'Ordine dei veterinari della provincia di Chieti.

LAZIO La Giunta del Lazio, su proposta del vicepresidente Esterino Montino, ha istituito l'Osservatorio per i diritti degli animali d'affezione e la prevenzione del randagismo. L'organismo, che sarà guidato dallo stesso Montino, fornirà indicazioni per il monitoraggio e la messa a punto di interventi per la tutela degli animali, in particolare cani e gatti. Il progetto, diretto dalla Regione, coinvolgerà i servizi veterinari delle Asl, i Comuni, le Province, e le associazioni di volontariato.

CROTONE Nuovo centro di veterinaria nel Crotonese. I locali inaugurati a Cerenzia sono stati messi a disposizione, in comodato d’uso gratuito, dal Comune. Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Vincenzo Domenico Scuteri, ha sottolineato «l'importanza del centro, che rappresenterà un ottimo presidio sanitario e che sarà significativo per l’economia del territorio”.

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ANMVI 1999

Il futuro riparte da Rimini Il Congresso si conferma “appuntamento internazionale”, 2700 veterinari al 62° Congresso della SCIVAC A PAGINA 3

"Seguiamo con determinazione il piano di lavoro del Ministro dell'Università Maria Stella Gelmini, perché crediamo che il sistema universitario vada sostanzialmente modificato e che ci siano i presupposti per gli interventi che la professione veterinaria attende da tempo". L'Anmvi ha presentato un documento al Ministro Maria Stella Gelmini nel corso dei colloqui intercorsi sabato 30 maggio, alla presenza del Vice Presidente Vicario dell'Associazione Giancarlo Belluzzi. Alle problematiche connesse alla "pletora asfissiante di laureati prodotta da un numero spropositato di sedi Universitarie con Facoltà di Medicina Veterinaria", il documento consegnato al Ministro Gelmini aggiunge alcune considerazioni sulla "insufficiente preparazione del neolaureato" e sull'esigenza non più differibile di adeguare gli standard formativi a quelli europei. Non si è nemmeno trascurato di sottolineare l’importanza di mettere l’Accademia in comunicazione con il mondo professionale e con il mercato occupazionale. Al Ministro è stato riferito della Commissione di lavoro avviata con l'Università, che vede affiancati rappresentanti della professione e dell'Accademia."Stiamo studiando ipo-

tesi di intervento che si basino sul congelamento del Fondo di Finanziamento Ordinario - ha riferito l'Anmvi a Maria Stella Gelmini - e sull'ottenimento della qualifica delle sedi secondo i parametri del riconoscimento Europeo Eeave, zoccolo di qualificazione per la stragrande maggioranza degli atenei europei”. Al Ministro Gelmini è stato chiesto di sostenere questo progetto nel corso della riforma del sistema universitario. Nell'incontro, sono state gettate le basi per ulteriori approfondimenti, con l'assunzione dell'impegno da parte di Anmvi a tenere il Ministro al corrente degli sviluppi della Commissione professione-università, iniziativa che ha riscosso il plauso e l'interesse del Ministro. La “Commissione Pat” (Patto per la veterinaria) si è riunita per la prima volta il 2 aprile, presso la sede dell’Anmvi; erano presenti per l'Università: Massimo Castagnaro, Preside di Padova e Presidente della Conferenza dei Presidi, Santino Prosperi, Preside di Bologna e Fulvio Marsilio, Preside di Teramo; per la Fnovi: Carla Bernasconi; per l'Anmvi; Giancarlo Belluzzi, Vicepresidente Vicario ed Antonio Manfredi, Direttore. Un documento condiviso sarà portato al più presto ai Ministeri competenti. ■

POSATE D'ARGENTO NORMALMENTE QUANDO SI VIENE INVITATI A CENA CI SI PRESENTA CON UN MAZZO DI FIORI PER LA SIGNORA, dei sigari per il marito o semplicemente con una bottiglia di vino: champagne, o per sostenere il made in Italy, anche un buon prosecco. In situazioni meno formali può andar bene anche del grana stagionato, un buon salame, una confezione di gelato o del lambrusco. Quello che certamente è sempre importante è: pulirsi i piedi prima di entrare, restare a tavola composti ed educati, mostrare apprezzamento per la cucina e, prima di lasciare la casa, fare i complimenti alla signora. Regole semplici e scontate, direte voi. Certamente non è buona educazione andarsene con le posate d'argento nascoste nella tasca della giacca. Sembrerebbe ovvio, ma non per tutti. Le liste di discussione scientifiche (SCIVACForum è la più nota) e quelle professionali (VETLINK) sono libere ed aperte a tutti i veterinari e non è obbligatoria l'appartenenza ad un'associazione per potersi iscrivere. È richiesto solo il rispetto di alcune regole: evitare discussioni su temi politici, rapportarsi agli altri in modo educato e rispettoso, evitare di utilizzare queste liste per promozionare prodotti, servizi, iniziative, associazioni. Regole minime che lasciano la massima libertà di discussione e di critica senza limiti. Purtroppo non sempre sono rispettate e quindi, qualche volta, siamo costretti ad intervenire riscontrando spesso atteggiamenti di meraviglia, di fastidio o di offesa subita. A volte veniamo anche accusati di scarsa democrazia. Per favore, lasciateci almeno le posate, sono un ricordo di famiglia.

DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI

2009 ANMVI



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62° Congresso Scivac

VETERINARIA 20 | 2009

25 anni di storia della veterinaria italiana Fuochi d'artificio per superare la crisi

di ANTONIO MANFREDI iamo sinceri, da questo Congresso di Rimini ci aspettavamo di più. Il 62° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC, tenutosi al Palacongressi di Rimini dal 29 al 31 maggio, meritava veramente di più. Tre giorni, 11 sale in contemporanea, 85 relatori di cui 30 stranieri, 83 stand, sono numeri da congresso mondiale. Quest’anno Rimini non aveva veramente nulla da invidiare ad altri congressi internazionali

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ma con un grosso vantaggio: l’iscrizione costava solo 130 euro rispetto ai 6/700 di congressi simili organizzati all’estero. Per questo ci aspettavamo qualche presenza in più rispetto ai 2698 con cui abbiamo chiuso la segreteria Domenica pomeriggio. In sostanza lo stesso numero dello scorso anno: 2720, sia pure con un leggero calo. Parliamo di presenza perché gli iscritti, considerando quelli invitati o paganti che poi non sono arrivati, erano decisamente di più, quasi duecento in più per un totale di 2909. L’anno scorso questa differenza era veramente molto ridotta visto che il numero complessivo arrivava a 2838. Per es-

sere più chiari, le preiscrizioni quest’anno si erano chiuse con circa 150 iscritti in più del 2008 e quindi eravamo convinti di arrivare almeno a 2800. Se poi teniamo conto che abbiamo avuto un buon incremento di presenze straniere e qualche studente in più, il calo vero e proprio lo abbiamo avuto fra i veterinari italiani, circa 70/80 rispetto allo scorso anno. A parte quelli che si sono preiscritti e che poi non si sono presentati, questo calo lo si è avuto esclusivamente fra i veterinari che partecipavano al Congresso seguendo solo le sale gratuite, arrivando al mattino e ripartendo alla sera. Il motivo? Non siamo in grado di dirlo, forse hanno pensato che con l’aria che tira fosse meglio restare in ambulatorio o come ha detto il titolare di uno stand, “hanno pensato di risparmiare anche la benzina oltre alla quota di iscrizione”. Le aziende presenti con lo stand sono state comunque soddisfatte e, di fronte alla nostra delusione, ci hanno ricordato che avere questi numeri in un momento come questo è quasi un miracolo e che, se noi non siamo aumentati, altri organizzatori di eventi veterinari hanno avuto cali pesanti di presenze e che, comunque, “mal comune mezzo gaudio”, proverbio che non ci è mai piaciuto neppure un po’. Di certo pensavamo che i fuochi artificiali, quelli veri e bellissimi proposti Sabato notte sulla spiaggia per festeggiare i 25 anni della SCIVAC durante la festa al bagno 26 con 1200 veterinari presenti, e quelli virtuali espressi nella proposta di un programma con alcuni dei migliori relatori a livello internazionale, ci permettessero di far dimenticare per

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tre o quattro giorni le difficoltà che incontra da tempo il settore veterinario. O forse, come ha commentato qualche veterinario presente che è venuto a farci i complimenti per il bellissimo congresso, in tanti non sentono più l’esigenza di aggiornarsi o, ormai, se ne fregano degli ECM? Potrebbe essere, soprattutto, per quelli che venivano, mordi e fuggi, sfruttando le sale gratuite ed andandosene con qualche credito in tasca. Anche in questo il sistema ECM dimostra il suo grande fallimento. Nel complesso comunque il Congresso è andato molto bene e possiamo dirci soddisfatti anche se resta un po’ di rammarico. L’anno prossimo ci trasferiremo finalmente nel nuovo Palacongressi che sarà ultimato entro l’anno, una struttura molto moderna e funzionale che dovrebbe permetterci di superare anche alcuni problemi logistici, a partire da quello dei parcheggi, permettendoci di offrire agli iscritti al congresso migliori servizi e più comfort. L’assemblea, tenutasi Venerdì sera, ha visto come il solito scarsa affluenza. Dopo la relazione del Presidente della SCIVAC, Dea Bonello, che riportiamo a parte, e gli interventi del Segretario, Marco Bernardini e del Tesoriere, Guido Pisani, di cui trovate una sintesi nei box, Aldo Vezzoni, socio fondatore della SCIVAC e memoria storica dei 25 anni di SCIVAC, ha raccontato con alcune immagini, spesso divertenti, i momenti salienti di questo lungo percorso di crescita culturale e professionale, momenti che sono non solo la storia dell’Associazione ma anche quella della veterinaria italiana. Prima del suo intervento che ha concluso l’assemblea sono stati consegnati alcuni riconoscimenti per la miglore comunicazione libera ed il miglior poster del congresso del 2008, il premio Marco Serati, offerto dalla Hill’s Pet Nutrition in ricordo di un loro collaboratore, e la borsa di studio in memoria di Riccardo Testa assegnata dalla Pfizer Animal Health in collaborazione con la SCIVAC. ■


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Undici sale e 85 relatori La cronaca scientifica del Congresso di FULVIO STANGA

I GIORNATA, VENERDÌ 29 MAGGIO 2009 Meritato bagno di folla per Edward Feldman, padre dell’endocrinologia veterinaria che, nella sessione di Medicina Interna ci ha portato, con la sua capacità di campione della didattica e di formidabile comunicatore, i risultati della sua ultradecennale carriera di ricercatore e clinico. Bel colpo d’occhio nella Sala 1, la più grande del Centro Congressi, gremita in tutti i posti a sedere (700) e con molta gente seduta per terra. Grazie a Ed Feldman siamo riusciti a penetrare nelle complessità delle patologie endocrine del cane e del gatto. È stato indubbiamente lui la vera star di questo Congresso Multisala SCIVAC. Oltre 500 presenze nella Sala 2 per l’argomento trattato in Chirurgia “Le raccolte in cavità toracica”, uno tra i più accattivanti e controversi della chirurgia veterinaria. In Citologia è prevista una sessione di patologia clinica interdisciplinare con particolare interesse verso le patologie dell’apparato gastroenterico: molto coinvolgenti le sessioni a due relatori, un clinico e un patologo che si sono confrontati sugli stessi argomenti visti da diversi punti di vista: l’unione fa la forza! La Diagnostica per Immagini ha trattato le malattie degli animali nei primi mesi di vita analizzando le diverse metodiche per giungere ad una corretta e rapida diagnosi. Nel corso della giornata di Neurologia sono stati affrontati gli aspetti di alcune delle più frequenti e frustranti malattie neurologiche analizzandone le opzioni terapeutiche attualmente in uso e di futuro sviluppo, considerandone inoltre effetti collaterali e credenze storiche. La sessione di Animali Esotici è stata interamente dedicata alle più importanti malattie infettive e micotiche dei rettili e degli uccelli, comprendendo gli aspetti epidemiologico, immunologico, clinico ed in parte terapeutico della aspergillosi, della chlamidiosi e di altre malattie infettive aviari, come anche delle principali ed emergenti malattie infettive dei rettili, in particolare dei cheloni. È stato bello rivedere per l’occasione due colleghi Italiani, Antonio Di Somma e Francesco Origgi, da tempo residenti all’estero. La sessione di Odontostomatologia ha seguito un percorso casebased approach, volto a coniugare la teoria alla pratica attraverso un approccio orientato al problema. La relatrice inglese Cecilia Gorrel ha brillantemente superato le traversie di un viaggio nel quale una coincidenza mancata a Roma l’ha fatta arrivare a Rimini con un giorno di ritardo, a congresso iniziato e senza bagagli! Complimenti a lei per lo stoicismo dimostrato e ai fedeli partecipanti alla sessione che l’hanno pazientemente aspettata fino alle 11.00 e quindi seguita fino alla fine, con un logico ritardo rispetto alla conclusione normale delle altre sessioni. Ottimo risultato per il primo workshop specialistico di ortopedia con parte pratica: in sintonia con quanto viene fatto nei principali congressi multisala all’estero anche in questo Multisala SCIVAC si è organizzato ed offerto ai partecipanti per la prima volta un workshop CON ESERCITAZIONI PRATICHE. Grazie ai tre istruttori Mike Kowaleski, Aldo Vezzoni e Bruno Peirone, i partecipanti divisi in gruppi sono stati seguiti in un laboratorio pratico sul-

Un momento della relazione di Edward C. Feldman. la tecnica TPLO, argomento attualissimo di ortopedia. È stato un primo esperimento che sicuramente farà da apripista per altre offerte che arricchiranno questo congresso con sessioni interattive, casi clinici, sessioni di lettura di vetrini al microscopio ed altro: il tutto per integrare le classiche lezioni frontali con modalità didattiche più moderne e coinvolgenti.

II GIORNATA, SABATO 30 MAGGIO 2009 Per la sessione di Ortopedia erano previsti gli ultimi aggiornamenti sulla correzione delle deformità degli arti, della lussazione mediale della rotula, della TTA e delle placche bloccate con ospite principale Mike Kowaleski, uno dei più attivi esponenti dell’ortopedia veterinaria statunitense. “Lo stato dell’arte in nefrologia felina” è stato l’argomento della sessione di Nefrologia: un vero e proprio percorso che andava dall’inquadramento della patologia renale nel gatto, alla diagnosi precoce di CKD, alla prevalenza dei disordini acido-base ed elettrolitici, alle cause di progressione della patologia (proteinuria, ipertensione, iperparatiroidismo) sino agli eventi complicanti. La sessione di Dermatologia ha fornito i nuovi concetti sull’eziopatogenesi e sulla terapia della dermatite atopica nel cane e gli obiettivi della ricerca futura: relatrice principale è stata la Drssa Rosanna Marcella, un’altra collega emigrata anni fa negli States, che ci ha fatto piacere rivedere. L’applicazione pratica delle informazioni è stata illustrata ai partecipanti con una serie di casi clinici. La giornata di A-

nestesiologia era incentrata sul dolore e sulla sua comprensione, mediante una attenta valutazione del paziente, dei meccanismi biologici e molecolari responsabili dello stato algico, da cui trarre la chiave per il trattamento del dolore. In seguito alla creazione della specifica società per la medicina d’urgenza SIMUTIV dalla società pre-esistente SIARMUV, nel corso della giornata è stata costituita la SIATAV, Società Italiana di Anestesia e Terapia Antalgica, il cui primo CD è costituito dai colleghi Adriano Lachin, Antonello Bufalari e Federico Corletto. Stefano Pizzirani, socio fondatore SCIVAC e ormai residente da anni in Massachusetts, ha tenuto un’intera giornata di Oftalmologia, affrontando il corretto approccio diagnostico e terapeutico alle malattie della lente, partendo dalle basi embriologiche ed anatomiche e dalle più appropriate indagini diagnostiche. Durante la giornata di Medicina Comportamentale sono stati affrontati da un relatore molto noto ai comportamentalisti, Claude Beata, numerosi argomenti come la gestione del paziente aggressivo durante la visita comportamentale, i principi di terapia farmacologica ed i nuovi approcci cognitivi applicati alla terapia comportamentale. Da notare che il comportamento di aggressione del cane riveste un interesse sempre maggiore anche a causa delle implicazioni sulla salute pubblica. Affollatissima la sessione di Riproduzione, dove Jolle Kirpensteijn, ha affrontato le patologie oncologiche dell’apparato riproduttore da un punto di vista chirurgico. La parte del trattamento chemioterapico è stata brillantemente svolta dalla collega Laura Marconato.

III GIORNATA, DOMENICA 31 MAGGIO 2009

Aldo Vezzoni e alcuni partecipanti durante la parte pratica del workshop di ortopedia.

Argomento della giornata di Medicina d’Urgenza è stata la fluido terapia nel paziente acuto ed ospedalizzato, i suoi fondamenti e le novità. Relatore inossidabile Steve Haskins da Davis, California: un viso noto per gli appassionati della materia, ma sempre un piacere sentirlo esporre chiaramente concetti veramente complessi. L’incontro è stato particolarmente apprezzato sia da chi voleva approcciare la fluidoterapia, ma anche dagli specialisti interessati alle novità oppure ad affrontare tali tematiche con un approccio differente. In seguito alla creazione della specifica società per l’anestesia e la terapia antalgica SIATAV dalla società pre-esistente SIARMUV, nel corso della giornata è stata costituita la SIMUTIV, Società Italiana di Medicina d’Urgenza e Terapia Intensiva, il cui primo CD è costituito dai colleghi Fabio Viganò, Chiara Val-

tolina e Marco Bertoli. La giornata di Gastroenterologia ha affrontato nella sua completezza l’IBD, al momento attuale una malattia non completamente nota e su cui permane molta confusione circa l’approccio clinico, diagnostico e terapeutico. La competenza di Karen Allenspach, la ricercatrice più prolifica al mondo sulla materia, ha fornito ai numerosi partecipanti le più recenti acquisizioni sull’argomento. Durante la giornata sono trattati anche temi non meno attuali ed importanti quali la colite istiocitaria ulcerativa e l’infezione da Helicobacter. Nel corso della Sessione è stata ufficialmente costituita la SIGAV, Società Italiana di Gastroenterologia Veterinaria. Il primo Consiglio Direttivo è composto dai seguenti colleghi: Ugo Lotti (Presidente), Rossella Terragni e Paola Giannella. Buona fortuna alla nuova società! La relatrice canadese Margie Scherk nella sessione di Medicina Felina ha trattato l’approccio al paziente felino in generale e con particolare riferimento alla gestione delle più comuni patologie del gatto anziano. L’obiettivo, pienamente centrato, era quello di fornire ai partecipanti informazioni pratiche, sia derivate dalla letteratura internazionale, sia soprattutto, nate dalla esperienza diretta maturata nella clinica pratica. Da riportare il fatto che la relatrice ha saputo ovviare ad un problema tecnico del videoproiettore relazionando per quasi 30 minuti senza poter proiettare la propria presentazione: cose che possono fare solo i relatori veramente talentuosi! Obiettivo della giornata di Cardiologia è stato individuare i punti salienti per una corretta diagnosi e stadiazione della malattia cardiovascolare chiedendosi quando ed in che modo i biomarkers possono rappresentare utili mezzi complementari alle metodiche strumentali tradizionali. Considerando che l’aspettativa di durata della vita dei cani e gatti è in continuo aumento, che la vecchiaia comporta un progressivo logoramento dell’organismo ed un incremento dell’incidenza di molte patologie, la sessione di Alimentazione si pone come obiettivo il tema della geriatria veterinaria, intesa sia come realtà attuale o come nuova frontiera. La sessione di Fisioterapia, il cui tema era il riconoscimento e la gestione fisioterapica del dolore, è stata colpita dalla malasorte. Pochi giorni prima del Congresso la relatrice principale invitata, Karin Holler dall’Austria è stata ricoverata in ospedale per un intervento chirurgico. Pare nulla di grave: facciamo i nostri migliori auguri alla Drssa Holler per una pronta guarigione. Come se non bastasse il Dr Martinoli ha dovuto interrompere la propria relazione per un malessere. Portato al Pronto Soccorso di Rimini per accertamenti è stato subito dimesso. La soluzione che è parsa più logica a questa catena di inconvenienti è stata quella di riprogrammare lo stesso incontro per il 2010 a Cremona e accodarlo ad una giornata del Gruppo di Studio di Fisioterapia. L’incontro sarà aperto per tutti i presenti alla Sessione di Fisioterapia di Rimini e per gli iscritti al Gruppo. ■



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La relazione del Presidente a Scivac compie 25 anni e io ho l’onore di celebrare questo compleanno da Presidente, insieme al Consiglio Direttivo e a tutti i Past President che hanno fatto la storia della Scivac. Un presidente deve essere il custode della tradizione e l’interprete dei tempi che cambiano. In questo suo ruolo di regista della fusione tra la continuità e l’innovazione deve garantire l’integrità morale e la coerenza scientifica. Nel promuovere il dialogo tra le parti che compongono il mondo della medicina veterinaria deve tutelare l’identità e i valori che sono il patrimonio dell’associazione. Grazie al contributo di tutti i suoi Presidenti, la Scivac oggi afferma con sempre maggiore efficacia il suo ruolo di leader nella continuing education e nella formazione post-universitaria. In un panorama che vede proliferare iniziative le più svariate in termini di qualità, le nostre iniziative si distinguono per la loro affidabilità. Perché la nostra unica linea guida è

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la continua ricerca dell’eccellenza. Oggi puntiamo all’eccellenza anche attraverso la sperimentazione di nuove formule, quali gli eventi con relatori stranieri di chiara fama senza la traduzione simultanea, per promuovere l’abitudine alla lingua inglese e per richiamare anche pubblico da altri Paesi, creando momenti importanti e piacevoli di scambio culturale. Oppure attraverso la realizzazione di progetti che ci permettano di offrire ai soci, così come ci viene sempre più insistentemente richiesto, sempre più “pratica”, sempre meglio organizzata, sempre più vicina alla realtà della gestione del caso clinico. Per fare questo abbiamo intrapreso collaborazioni con strutture pubbliche e private, privilegiando quando possibile l’Università di Medicina Veterinaria. Anche in questo momento di difficoltà generale, proprio perché noi crediamo nell’unicità e nella validità del nostro progetto, continuiamo ad investire in modo importante sia nell’offerta sia nella struttura, ignorando le richieste di ridimensionamento che la situazione imporrebbe per poter garantire ai soci un supporto

Discorso di apertura dell’assemblea da parte del Presidente SCIVAC Dea Bonello.

continuo ed un servizio di qualità, che si estrinseca soprattutto nella segreteria di Palazzo Trecchi e nella logistica degli eventi. Queste scelte ci sono costate e ci costano investimenti importanti sia in termini umani sia in termini economici, a volte ci hanno dato grandi soddisfazioni e a volte si sono rivelate deludenti

se non addirittura fallimentari. Riflessioni postume, più mature, ci hanno portato a capire che certi percorsi richiedono solo tempi più lunghi per dare risultati mentre altri necessitano di cambi di direzione drastici per non continuare a spendere tempo ed energie con interlocutori non ancora maturi o poco responsabili. Il nostro unico grande valore e capitale sono i nostri soci, i soci della Scivac, e per i suoi soci la Scivac vive ed opera. Con questa mission ci proponiamo di lavorare negli anni a venire, nella continuità garantita dalle persone in quanto custodi di valori. Vorrei chiudere questo momento con un pensiero profondo rivolto ai Colleghi dell’Abruzzo e a tutti quei Colleghi che siano mai stati toccati da sventure così grandi. Il Consiglio Direttivo della Scivac ha fatto quanto possibile per essere loro vicini, in termini di sostegno economico, offrendo l’iscrizione gratuita al Congresso di Rimini e la quota associativa Scivac 2010. Credo di non sbagliare dicendo anche che tutti i soci della Scivac si stringono forte intorno ai nostri Colleghi dando loro la disponibilità in termini di solidarietà e supporto umano. Perché il senso ed il valore dell’associazionismo è soprattutto questo. ■

Ottimi i numeri

Marco Bernardini, Segretario SCIVAC.

l Segretario della SCIVAC, Marco Bernardini, nel suo intervento ha presentato l’attività formativa proposta dall’Associazione nel 2008 evidenziando i numeri dei partecipanti che sono veramente importanti. I Congressi hanno visto sempre un’ottima partecipazione, a volte anche più del previsto. Bernardini a questo proposito ha ricordato che per il Congresso di autunno è stata cambiata

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la sede di Perugia, dimostratasi sempre più inadatta, a favore di Arezzo che garantisce una struttura con caratteristiche ottime per questa iniziativa avendo una sala di oltre mille posti. Nel 2008 è statto ottimo l’andamento dei corsi e degli itinerari anche se due iniziative si sono dovute annullare per mancanza di iscritti. Le delegazioni, pur avendo avuto nel complesso un buon numero di partecipanti, hanno dato risultati diversi da regione a regione e quindi si valuteranno interventi di rilancio per il prossimo anno per renderle più interessanti agli iscritti. Il punto che ha dato minori soddisfazioni è stato quello dei seminari. A parte Padova, gli altri hanno abbastanza deluso per il numero di iscritti. Probabilmente il seminario è una formula che piace meno e quindi si dovranno valutare interventi di modifi-

Il Consiglio Direttivo SCIVAC. ca sostanziali. Per il prossimi mesi, e soprattutto per il 2010, la SCIVAC investirà molto sulla Fad e sulle teleconferenze per offrire anche nell’aggiornamento a distanza proposte di

grande livello qualitativo. Purtroppo i continui ritardi del Ministero della Salute sul riconoscimento della Fad per i crediti ECM stanno rallentando lo sviluppo di questi strumenti. ■

Aldo Vezzoni, socio fondatore e memoria storica della SCIVAC, ha raccontato con alcune immagini i primi 25 anni della società.



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Si torna in utile

Guido Pisani, Tesoriere SCIVAC

el suo intervento di presentazione del bilancio 2008 della SCIVAC, il Tesoriere dell’Associazione, Guido Pisani, ha iniziato ricordando che dopo due anni di bilanci in perdita il bilancio 2008 è tor-

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nato in utile di 32mila euro, risultato non da poco visto che si riferisce ad un anno certamente piuttosto difficile. Pisani ha poi ricordato che il bilancio della SCIVAC, già da tre anni, è regolarmente certificato, come lo è quello di EV srl, società operativa della SCIVAC, che purtroppo presenta un risultato di perdita dovuto soprattutto ad un calo della pubblicità e delle sponsorizzazioni ed a crediti inesigibili. Nella relazione il tesoriere ha poi illustrato le varie voci di bilancio evidenziando un leggero calo degli iscritti alla SCIVAC, già ampiamente recuperato nel 2009, a fronte di un buon aumento di iscritti alle società specialistiche. In particolare ha poi voluto ricordare i bilanci parziali riferiti ad alcune voci: i congressi hanno dato globalmente un risultato positivo come anche i corsi che sono risultati in netto attivo, mentre le attività delle società specialistiche hanno dato un rislutato di perdita consistente come purtroppo anche le attività regionali. “Le previsioni per il 2009, ha concluso Pisani, non sono certo molto rosee avendo un calo generalizzato della pubblicità e delle sponsorizzazioni ed un aumento degli insoluti, mentre, per fortuna, abbiamo un incremento delle iscrizioni alla SCIVAC, alle società specialistiche e a tutte le iniziative formative da noi proposte. Evidentemente l’impegno, la serietà e la qualità che hanno sempre contraddistinto la proposta formativa della SCIVAC continuano ad essere riconosciute dai veterinari e ci distinguono fortemente da tutte le altre proposte più o meno valide.” ■

(addebitati da EVsrl)

Giuseppe Colnago di Pfizer Animal Health consegna la borsa di studio Pfizer-SCIVAC ‘Riccardo Testa” al vincitore 2009, Francesco Cian.

Marina Debernardi, General Manager di Hill’s Pet Nutrition consegna il premio “Marco Serati” a Isidoro Grillo.

Dea Bonello, Presidente SCIVAC e Federica Rossi Vice-Presidente SCIVAC consegnano il premio per il miglior poster 2008 assegnato a Emanuele Bratti. Ritira Anna Lia Risitano.

Federica Rossi Vice-Presidente SCIVAC consegna il premio per la miglior comunicazione breve 2008 a Federico Fracassi.


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Gli auguri del sottosegretario Francesca Martini Video-messaggio ai medici veterinari o accettato con grande piacere l’invito del Presidente della SCIVAC a presenziare, in occasione di questo Congresso Internazionale di Rimini, ai momenti celebrativi dei 25 anni di fondazione di questa Società scientifica veterinaria. Sono lieta di essere qui oggi con migliaia di medici veterinari a ricordare il ruolo essenziale ed insostituibile che la SCIVAC ha svolto in questi anni per la crescita culturale e professionale della veterinaria italiana. Se oggi il nostro Paese può vantare una classe veterinaria di livello europeo, che non ha nulla da invidiare ai colleghi di altri paesi per competenza medica, preparazione clinica ed aggiornamento scientifico, spesso con soluzioni didattiche innovative e d’avanguardia, lo deve certamente molto anche all’attività svolta dalla SCIVAC in questi 25 anni. Ho sempre pensato che la professione Medico Veterinaria in Italia non abbia mai ricevuto, in passato, la giusta considerazione alla luce dell’importante ruolo sanitario e sociale che ri-

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veste. Questo nonostante il nostro sia forse l’unico Paese che include la Vs. professione nel contesto del Ministero della Salute, con tutte le altre professioni Mediche. In ambito europeo viene pressoché sempre collocata nel contesto del Ministero dell’Agricoltura limitando il suo ruolo ad un contributo, certamente importante, ma collaterale al mondo zootecnico. Credo che mi si debba dare atto che in questo mio primo anno di incarico di Sottosegretario al Ministero della Salute, con delega alla veterinaria, mi sono sempre impegnata non solo per la salute ed il benessere degli animali, ma anche a difesa della vostra categoria. Ritengo che, per il ruolo essenziale che le viene attribuito nella sanità animale e nella salute pubblica e per l’impegno che esprime in tutti i diversi settori, debba finalmente ricevere sia il riconoscimento da parte delle istituzioni sia assumere un’immagine pubblica sempre più incisiva per la sua professionalità e importanza in una strategia globale di salute pubblica. Basti pensare ai vostri colleghi che in Abruzzo hanno generosamente continuato a prodigarsi per la salute animale, nonostante

molti di loro abbiano perso in questa drammatica calamità: la casa, l’ambulatorio e quindi anche lo stesso lavoro. Gli impegni che ho assunto sin dall’inizio del mio mandato con i vostri rappresentanti dell’ANMVI, li sto, uno ad uno, mantenendo, coinvolgendo nella stesura delle ordinanze e circolari ministeriali numerosi vostri colleghi esperti nelle varie materie: anagrafe canina, randagismo, cani “pericolosi”, benessere animale, accogliendo inoltre la massima parte delle proposte che mi sono pervenute tra cui quella dei Leavet, che può rappresentare un impulso importantissimo. Ci sono altre richieste della vostra categoria per le quali vi garantisco che mi sto impegnando perché credo che il nostro paese debba anche su questi aspetti raggiungere i livelli degli stati europei più avanzati. È impensabile che si continui in Italia a parlare di benessere animale e d’altra parte

imporre alle prestazioni veterinarie ed al petfood l’aliquota Iva del 20% come qualsiasi bene di lusso. Ritengo anche indispensabile offrire alle strutture veterinarie italiane le possibilità che, riferite alla gestione e distribuzione del farmaco e degli altri prodotti per la salute animale, vengono riconosciute in tutti gli altri paesi europei. Credo che questa opportunità possa essere importante per migliorare i servizi offerti ai proprietari di animali e per far crescere, con la possibilità di maggiori investimenti, la qualità e la professionalità delle strutture. Chiudo questo mio breve saluto con un ringraziamento a tutti voi per l’impegno e la serietà che esprimete nella vostra professione ed un augurio alla SCIVAC di continuare ancora per tanti anni a svolgere un ruolo essenziale per la crescita culturale e scientifica dei veterinari che operano nel settore degli animali da compagnia. (Trascrizione del messaggio audio-video del sottosegretario Francesca Martini). Il video è pubblicato da AnmviOggi ■

IL RICONOSCIMENTO DELLA VETERINARIA abato 30 maggio, la Dott.ssa Dea Bonello, Presidente della SCIVAC ed il Dott. Carlo Scotti, Presidente Senior dell’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) hanno consegnato all’On. Francesca Martini, Sottosegretario alla Salute, a nome della veterinaria italiana, una targa “per l’impegno espresso, nel suo ruolo istituzionale, a sostegno del riconoscimento delle competenze e della professionalità del Medico Veterinario”. In questo modo l’ANMVI e la SCIVAC hanno desiderato manifestare all’on. Francesca Martini la loro riconoscenza per l’attenzione e la disponibilità che il Sottosegretario ha voluto esprimere, in questo primo anno di mandato istituzionale, verso la categoria veterinaria sostenendone i ruoli, specificandone le competenze ed apprezzandone la professionalità anche in numerose occasioni pubbliche e dichiarazioni alla stampa. La targa le è stata consegnata durante la cena di gala celebrativa dei 25 anni di fondazione della SCIVAC. Il Sottosegretario ha dichiarato: “Leggendo il testo riportato sulla targa che mi è stata consegnata: ‘per l’impegno espresso, nel suo ruolo istituzionale, a sostegno del riconoscimento delle competenze e della professionalità del Medico Veterinario’ devo ammettere, con grande sincerità, che mi riconosco veramente in questo impegno e mi fa molto piacere che gli amici veterinari abbiano apprezzato la mia disponibilità ed attenzione verso di loro ed il mio sforzo per far loro riconoscere non solo nel mondo istituzionale, ma anche al pubblico, l’importante ruolo del Medico Veterinario, le sue competenze e la sua professionalità.

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Incontro delle delegazioni regionali SCIVAC

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Riunione Società Specialistiche SCIVAC Rimini, 30 maggio 2009 cietà Italiana di Medicina d’Urgenza e Terapia Intensiva Veterinaria). Queste ultime due società nascono dalla decisione condivisa di suddividere le due specializzazioni, Anestesia e Medicina d’Urgenza, che erano state inizialmente riunite in SIARMUV. ■

Rimini, 29 maggio 2009

i è svolta venerdì 29 maggio a Rimini la consueta riunione delle delegazioni Regionali SCIVAC presediuta dalla Coordinatrice delle Delegazioni Regionali e Presidente SCIVAC Dr.ssa Dea Bonello. Durante la riunione i delegati Regionali SCIVAC hanno avuto l’opportunità di discutere le problematiche emerse durante gli incontri del primo semestre 2008, confrontandosi sugli aspetti logistici, scientifici ed economici. I delegati confermano che gli incontri regionali sono sempre giornate di alto livello scien-

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tifico dove vengono trattati argomenti che vengono sempre apprezzati per l’impostazione delle relazioni, l’efficacia in termini di nozioni teoriche e di consigli pratici indispensabili per un’attività clinica quotidiana. La riunione è stata anche l’occasione per presentare la proposta dei relatori delle delegazioni SCIVAC per il 2010. Gli iscritti che desiderano esprimere qualche preferenza in merito ad un argomento da trattare nel corso del 2010, sono liberi di farlo contattando il Presidente SCIVAC regionale di riferimento. Per l’anno prossimo, comunque, la proposta SCIVAC per gli incontri regionali è ricca di novità e argomenti che coprono tutte le varie materie delle Medicina Veterinaria. Ricordiamo che anche per il 2010 tutti gli incontri regionali resteranno gratuiti per tutti i soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, e accreditati ECM. Il calendario definitivo degli incontri regionali 2010 verrà presentato, come di consueto, al 63° Congresso Nazionale SCIVAC di Arezzo. Un sentito ringraziamento va a tutti i delegati Regionali SCIVAC che hanno partecipato. ■

n occasione del Congresso SCIVAC di Rimini, si è tenuta la riunione delle Società Specialistiche affiliate alla SCIVAC. Il Dott. Alberto Crotti, Responsabile Coordinamento Società Specialistiche SCIVAC, ha presentato il Regolamento Attuativo sottolineando in modo particolare i punti che avevano subito qualche modifica. I presenti hanno poi espresso la loro opinione e dato suggerimenti al fine di apportare cambiamenti in positivo al Regolamento e migliorare così l’attività delle Società. Ogni Società Specialistica ha poi presentato l’attività scientifica per il 2010 illustrando il programma previsto per ciascun incontro. Sono inoltre nate tre nuove Società Specialistiche: SIGAV (Società Italiana di Gastroenterologia Veterinaria), SIATAV (Società Italiana di Anestesia e Terapia Antalgica Veterinaria) e SIMUTIV (So-

UNA TORTA PER I 20 ANNI DELLA WONDERFOOD

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Il taglio della torta da parte di Ivonne Valli, Amministratore Unico della Wonderfood e Dea Bonello, Presidente SCIVAC. ono passati 20 anni ma credo di ricordarmi bene il Congresso SCIVAC di Pisa in occasione del quale abbiamo ospitato per la prima volta uno stand della Wonderfood, società di San Marino che aveva iniziato ad importare in Italia i prodotti dell'azienda americana IAMS, la linea Eukanuba. Avevo già avuto modo di parlare con la titolare della Wonderfood, la signora Ivonne Valli, e mi ero permesso di darle qualche suggerimento, come faccio con tutte le aziende del settore, consigliandole di provare a venire con uno stand ad un congresso SCIVAC per far conoscere questo petfood ai veterinari italiani. Infatti l'Eukanuba non era stato mai distribuito in Italia anche se dai veterinari USA arrivavano allora commenti ed indicazioni positive sul prodotto. Il giorno prima del congresso di Pisa la signora Valli è arrivata in auto con un'amica, spero di ricordarmi bene nonostante gli anni passati, ha scaricato e montato il piccolo stand, credo di averle dato anche una mano, e poi ha esposto alcune confezioni di Eukanuba: erano tetrapak di colori incredibili: violetto, ciclamino, arancio, ecc. La curiosità dei veterinari fu molta ed anche il successo del prodotto. In pochi anni Eukanuba, IAMS e quindi Wonderfood, diventarono marchi conosciuti ed abituali per i veterinari italiani e per i proprietari di animali da compagnia. La storia poi la conosciamo tutti. Con la signora Valli ci si vede ogni cinque anni in occasione del Congresso che celebra il compleanno della SCIVAC e, nell'occasione, anche quello della Wonderfood. A Rimini la SCIVAC ha festeggiato i suoi 25 anni e la Wonderfood i 20 offrendo a tutti i presenti un brindisi ed una fetta di torta. Io e la signora Valli ci siamo così ancora una volta ritrovati e, nonostante gli anni passati, ancora con tanta voglia di fare e tanti progetti per il futuro. Ci siamo lasciati con una promessa: non aspettare altri cinque anni per rivederci. Lo spero veramente. Antonio Manfredi

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Professionisti e Imposte Fisco

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Irap sì, Irap no di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino l presupposto impositivo dell’IRAP è stabilito dall’articolo 2 del D. Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446 che testualmente recita: “Presupposto dell’imposta è l’esercizio abituale di una attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi...”. Quindi in assenza di autonoma organizzazione viene meno il presupposto impositivo dell’imposta.

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LA GIURISPRUDENZA Sul punto è intervenuta la Corte Costituzionale che, con la sentenza numero 156 del 10 maggio 2001, ha affermato che l’assoggettamento ad imposizione “del valore aggiunto prodotto da ogni tipo di attività autonomamente organizzata, sia essa di carattere imprenditoriale o professionale è pienamente conforme ai principi di eguaglianza e di capacità contributiva, identica essendo, in entrambi i casi, l’idoneità alla contribuzione ricollegabile alla nuova ricchezza prodotta”. La novità rilevante della sentenza della

QUALCHE UTILE CONSIGLIO bbiamo già affrontato il problema dell’IRAP in relazione all’attività di lavoro autonomo lo scorso anno dopo l’emanazione della circolare 13 giugno 2008, n. 45/E dell’Agenzia delle Entrate che apriva le porte all’esclusione dall’IRAP dei redditi conseguiti dai professionisti che presentavano determinati requisiti. A seguito di numerose richieste riteniamo opportuno riproporre l’argomento al fine di dare qualche utile consiglio sui comportamenti da adottare in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi UNICO 2009. Prima dell’emanazione della citata circolare 45/E il pensiero dell’Amministrazione finanziaria, nonostante le numerose pronunzie giurisprudenziali, era quello di ritenere fuori dal presupposto impositivo dell’imposta solamente i lavoratori autonomi occasionali ed i collaboratori coordinati e continuativi. Con la circolare 45/E finalmente l’Agenzia delle Entrate ha preso coscienza dell’orientamento prevalente e delle indicazioni della Corte di Cassazione ed ha ammesso per la prima volta che “non è ulteriormente sostenibile la tesi interpretativa dell’assoggettamento generalizzato ad IRAP degli esercenti arti e professioni”.

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Consulta risiede nella constatazione che, “mentre l’elemento organizzativo è connaturato alla nozione stessa d’impresa, altrettanto non può dirsi per quanto riguarda l’attività di lavoro autonomo, ancorché svolta con carattere di abitualità, nel senso che è possibile ipotizzare un’attività professionale svolta in assenza di organizzazione di capitali o di lavoro altrui”. Dopo la citata sentenza della Corte Costituzionale, la Corte di Cassazione ha pronunciato numerose sentenze, tra le quali si ricordano le 89 sentenze emanate in data 8 febbraio 2007 (da tutti ricordato come “IRAP day”), nelle quali vengono enunciati alcuni importanti principi per individuare la sussistenza o meno di un’attività autonomamente organizzata. In sintesi la Corte di Cassazione, tra le cui sentenze si ricorda quella numero 3678 del 16 febbraio 2007 (che a giudizio della stessa Amministrazione finanziaria -si veda la circolare 45/E del 13 giugno 2008- “...si può ritenere riassuntiva dei concetti espressi nelle altre pronunce e (...) particolarmente interessante perché fissa parametri di carattere generale per individuare l’autonoma organizzazione”) stabilisce che: a. il requisito dell’autonoma organizzazione deve essere accertato dal Giudice di merito ed è insindacabile in sede di legittimità se congruamente motivato;

b. affinché esista un’attività autonomamente organizzata, è necessario che il contribuente sia il responsabile dell’organizzazione e non sia, quindi, inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità ed interesse; in altri termini, l’attività abituale ed autonoma del contribuente deve dare luogo ad un’organizzazione dotata di un minimo di autonomia che potenzi ed accresca la capacità produttiva del contribuente stesso; c. il contribuente si avvalga, in modo non occasionale, di lavoro altrui oppure impieghi beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività in assenza di organizzazione. A contraris quindi si può affermare che il lavoratore autonomo non è soggetto ad IRAP se è privo di autonoma organizzazione, nel caso ad esempio in cui svolga la propria attività in strutture organizzate e gestite da terzi ovvero se è privo di dipendenti o collaboratori stabili e se utilizza beni strumentali limitati. Anche per quanto riguarda gli Studi associati, le condizioni che configurano l’esistenza di un’autonoma organizzazione sono state esaminate dalla Corte di Cassazione nella sentenza 11.6.2007 n. 1357030. In particolare la Corte ha rilevato che lo studio associato è soggetto ad IRAP quando l’esercizio in comune dell’attività professionale dia luogo ad un insieme di mezzi e strutture (immobili, attrezzature, mobili, macchinari, servizi, collaboratori) tale che il “reddito” da sottoporre ad IRAP sia stato almeno potenziato e derivato dalla struttura, e non provenga dal solo lavoro professionale dei singoli profes-

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sionisti. Se mancano le suddette condizioni, i professionisti associati sono legittimati a chiedere il rimborso dell’imposta indebitamente versata.

LA PRASSI Esaminiamo singolarmente i requisiti sopra indicati alla luce dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 45/E del 13 giugno 2008. A) Il contribuente deve essere il responsabile dell’organizzazione Da ciò si desume che sono esclusi da IRAP tutti coloro che non sono i responsabili dell’organizzazione. Si prendano ad esempio i soggetti che, pur titolari di partita IVA, svolgono la propria attività all’interno di strutture organizzate da altri soggetti. È evidente che in questi casi l’autonomia del professionista è solamente formale. B) Beni strumentali Non esistono parametri normativi che indichino oggettivamente quando i beni strumentali possano essere considerati eccedenti le quantità d’uso comune. L’Agenzia delle Entrate nella citata circolare afferma che deve essere considerata la disponibilità di beni strumentali anche qualora non vengano acquisiti direttamente, ma siano forniti da terzi, a qualunque titolo. L’Agenzia ritiene che i beni strumentali utilizzati rilevano anche qualora il loro costo sia stato già interamente dedotto. C) Utilizzo di lavoro altrui L’utilizzo in modo non occasionale di lavoro altrui per lo svolgimento di incombenze tipiche dell’attività professionale costituisce un


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12 Fisco Professionisti e imposte indice importante di autonomia organizzativa. Come chiarito dall’Agenzia non rilevano le prestazioni occasionali e l’impiego di un tirocinante (essendo il tirocinio funzionale alle esigenze formative del tirocinante). Per cercare di offrire dei parametri oggettivi utili all’individuazione della presenza o meno di autonoma organizzazione, l’Agenzia delle Entrate, al paragrafo 5.4.2. della circolare 45/E, suggerisce di fare riferimento alla disciplina dei c.d. “contribuenti minimi” di cui all’articolo 1, commi da 96 a 117, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008). [Si vedano in proposito gli articoli pubblicati nei mesi di gennaio e febbraio 2008 su questa stessa rivista]. Il comma 96, in particolare, dispone che “si considerano contribuenti minimi le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni che, al contempo: a) nell’anno solare precedente: 1) hanno conseguito ricavi ovvero hanno percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 30.000 euro; 2) non hanno effettuato cessioni all’esportazione; 3) non hanno sostenuto spese per lavoratori dipendenti o collaboratori 4) nel triennio solare precedente non hanno effettuato acquisti di beni strumentali, anche mediante contratti di appalto e di locazione, pure finanziaria, per un ammontare complessivo superiore a 15.000 euro. In Buona sostanza l’Agenzia delle Entrate indirizza gli Uffici periferici a considerare non sussistente il presupposto dell’autonoma organizzazione nei casi in cui l’artista o il professionista possa considerarsi “contribuente minimo” ai sensi del citato comma 96 dell’articolo 1 della legge finanziaria 2008. Resta inteso che il regime dei “minimi” ovviamente non esaurisce le ipotesi caratterizzate dall’assenza di autonoma organizzazione, la quale deve essere valutata caso per caso dagli Uffici, sulla base dei criteri enunciati nella circolare, anche in presenza di parametri che esprimano valori superiori a quelli utilizzati per la definizione dei “contribuenti minimi”. Nella stessa circolare l’Agenzia delle Entrate ha fornito agli Uffici periferici alcune istruzioni operative al fine di orientarli all’individuazione degli elementi che connotano l’esisten-

za di un’attività autonomamente organizzata. Secondo la citata circolare gli Uffici devono esaminare: • le dichiarazioni, con specifico riguardo al contenuto del quadro concernente i redditi di lavoro autonomo (quadri RE), con indicazione di costi afferenti l’attività svolta, al fine di trarre elementi utili ai fini della valutazione dell’esistenza dell’autonoma organizzazione (cfr. Cass. n. 1414 del 23 gennaio 2008). L’esame dei dati desumibili dal quadro RE permetterà di verificare i componenti negativi dedotti (ammortamenti, eventuali costi per dipendenti e/o collaboratori non occasionali, compensi a terzi, interessi passivi, ecc.); • i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, che integrano la dichiarazione dei redditi e, nell’ambito di questi prestare particolare attenzione ai quadri relativi al personale addetto all’attività, all’unità locale destinata all’esercizio dell’attività e ai beni strumentali; • il registro dei beni ammortizzabili, per quanto concerne l’utilizzazione di beni strumentali.

POSSIBILI COMPORTAMENTI DEL CONTRIBUENTE Il contribuente che ritiene di non essere soggetto passivo IRAP in quanto privo del requisito di autonoma organizzazione, può scegliere tra diverse alternative per non essere assoggettato al tributo: 1) Presentazione della dichiarazione IRAP (quadro IQ per le persone fisiche e quadro IP per gli studi associati), versamento dell’imposta e successiva istanza di rimborso. 2) Presentazione della dichiarazione IRAP (quadro IQ per le persone fisiche e quadro IP per gli studi associati), ed omesso versamento dell’imposta. 3) Omessa presentazione della dichiarazione IRAP (quadro IQ per le persone fisiche e quadro IP per gli studi associati).

Analisi delle diverse soluzioni 1) Presentazione della dichiarazione IRAP (quadro IQ per le persone fisiche e quadro IP per gli studi associati), versamento dell’imposta e successiva istanza di rimborso.

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Aspetti negativi: - Il contribuente è costretto ad anticipare il pagamento dell’imposta - La procedura di rimborso è lunga: a) presentazione dell’istanza di rimborso; b) trascorsi 90 giorni in assenza di risposta (molto probabile) da parte dell’Ufficio, presentazione di ricorso in Commissione tributaria provinciale; c) eventualmente ricorso successivo alla Commissione tributaria regionale. - Onere della prova a carico del contribuente. Spetterà cioè al contribuente che ha presentato l’istanza di rimborso dimostrare la non debenza del tributo per la mancanza dei requisiti dell’autonoma organizzazione Aspetti positivi: - Nessuna sanzione può essere irrogata dall’Ufficio 2) Presentazione della dichiarazione IRAP (quadro IQ per le persone fisiche e quadro IP per gli studi associati), ed omesso versamento dell’imposta. Aspetti negativi: - L’Ufficio chiederà (mediante avviso di irregolarità) il versamento del tributo e nel caso in cui il contribuente non vi provveda procederà a fare iscrivere a ruolo il tributo, gli interessi e le sanzioni (30%). - Il contribuente che riceverà la cartella esattoriale dovrà opporsi al pagamento mediante ricorso alla Commissione tributaria provinciale. - L’onere della prova rimane a carico del contribuente. Spetterà cioè al contribuente dimostrare che il tributo non è dovuto per la mancanza dei requisiti dell’autonoma organizzazione. - Sanzioni per il mancato versamento (30% dell’importo non versato). L’importo della sanzione si riduce automaticamente al 10% se il pagamento di quanto richiesto dall’Ufficio avviene nei 30 giorni successivi dalla notifica dell’avviso di irregolarità (e quindi prima dell’iscrizione a ruolo). Aspetti positivi: - Nessuno 3) Omessa presentazione della dichiarazione IRAP (quadro IQ per le persone fisiche e quadro IP per gli studi associati).

Aspetti negativi: - Sanzioni elevate nel caso di accertamento e sconfitta del contribuente nella fase contenziosa. Le sanzioni per omessa dichiarazione sono dal 120% al 240% del tributo dovuto. - Prolungamento di un anno dei termini concessi all’Ufficio per l’accertamento, per effetto dell’omessa presentazione della dichiarazione. Aspetti positivi: - Nell’ipotesi di omessa presentazione della dichiarazione IRAP, dovrà essere l’Ufficio a dimostrare che il contribuente è soggetto ad IRAP in quanto nel caso specifico sussistono i presupposti richiesti dalla legge (esercizio abituale di una attività autonomamente organizzata). In sostanza quindi l’onere della prova si sposta dal contribuente (soluzioni 1 e 2) all’Ufficio. - Tale impostazione ha ricevuto anche l’avallo del sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Daniele Molgora, il quale, in risposta all’interrogazione parlamentare 4.6.2008 n. 5_00072, ha “chiarito” che il professionista che si ritiene privo di autonoma organizzazione può presentare il Modello UNICO 2008 senza compilare il quadro IQ. Infatti, la mancata compilazione della dichiarazione IRAP non incide sulla correttezza dell’invio telematico del modello UNICO e non preclude l’attività di controllo da parte dei competenti Uffici dell’Agenzia delle Entrate.

SUGGERIMENTI A parere del sottoscritto se il professionista è sicuro di non possedere i requisiti dell’autonoma organizzazione, la soluzione 3), omessa presentazione della dichiarazione IRAP, è quella da preferire dal momento che in questa ipotesi dovrà essere l’Ufficio a dimostrare che il contribuente svolge un’attività autonomamente organizzata. Nel caso in cui sussistano invece dubbi circa il possesso o meno dell’autonoma organizzazione è preferibile indirizzarsi sulle soluzioni 1) oppure 2). ■


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Sisca Focus

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Il comportamento di aggressione e i deficit sensoriali Un solo senso non è in grado di scatenare una risposta predatoria: sono necessarie sia la vista che l’udito di SABRINA GIUSSANI Consigliere Sisca oncludiamo la pubblicazione di una serie di trattazioni sul comportamento di aggressione e le patologie organiche nel cane iniziata sul numero 17/2009. Gli articoli sono tratti dalle relazioni di Sabrina Giussani al percorso formativo “Cani pericolosi: problematiche di sanità animale e pubblica. Aspetti legislativi, epidemiologici e clinici” (Cremona, 11-13 febbraio 2009, direzione scientifica: Aivemp-Sisca, in collaborazione con la Regione Lombardia). Si ringrazia la dottoressa Sabrina Giussani, Consigliere SISCA, Medico Veterinario Comportamentalista, Diplomato Medico Veterinario Comportamentalista ENVF, Master in Etologia applicata e Benessere animale.

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Nella pratica clinica il comportamento di aggressione rappresenta nel cane un sintomo non patognomonico di un deficit a carico degli organi sensoriali. La vista, l’udito, l’olfatto, il tatto e il gusto giocano un ruolo molto importante nella vita degli animali. Numerosi ricercatori hanno dimostrato che il tatto o l’udito possono, in parte, compensare la perdita della vista. Infatti, nell’uomo le modalità sensoriali del tatto, dell’udito e della vista permettono di trasferire le percezioni raccolte dall’una all’altra in modo da trarre informazioni sull’ambiente circostante. Negli animali è presente un meccanismo che permette di realizzare delle interazioni tra informazioni sensoriali: Stein e Meredith hanno dimostrato che l’utilizzo di un sistema sensoriale influenza la percezione realizzata grazie ad un altro. Secondo gli Autori, ad esempio, un solo senso non è in grado di scatenare una risposta predatoria: sono necessarie sia la vista che l’udito.

LA VISTA Nell’uomo le eidolie sono descritte nei pazienti affetti da distrofia dei fotorecettori. Le persone descrivono immagini incongrue sovrapposte ad elementi dell’ambiente reale: grazie alle importanti funzioni della corteccia cerebrale l’individuo riesce a non rispondere ai falsi stimoli visivi. L’animale, invece, tratta come veritiere le informazioni visuali raccolte e mette in atto un comportamento di aggressione (predatoria sequenza prede di piccola taglia -, per irritazione e da paura) imprevedibile ed incomprensibile per l’entourage. I principali sintomi descritti nella sindrome “Eidolie allucinosiche dei cani affetti da distrofia dei fotorecettori” sono il comportamento di aggressione e la tendenza ad evitare i luoghi poco luminosi. Il cane cerca di afferrare una preda immaginaria di piccola taglia, realizza un comportamento di aggressione per irritazione nei confronti dei proprietari (durante un contatto fisico) che si strumentalizza rapidamente. In alcuni casi l’animale effettua aggressioni da paura nei confronti delle persone che gli passano vicino. I proprietari descrivono una maggiore frequenza degli eventi aggressivi al crepuscolo, in un luogo ombreggiato o al

confine tra una zona più illuminata ed una meno. Una ricerca effettuata nel 2002 (S. Giussani) ha messo in evidenza che i cani non sono in grado di ben gestire l’ambiente nei quattro mesi successivi alla perdita della vista (improvvisa o progressiva). Inoltre, cambia anche il rapporto con il proprietario. Diminuiscono notevolmente i comportamenti esploratorio e di aggressione (predatoria, gerarchica, per irritazione) si manifesta l’ipervigilanza, il comportamento del gioco scompare, aumenta la ricerca del contatto fisico, aumenta il sonno. Inoltre, gli animali che all’inizio dell’affezione oftalmica mostrano le più forti manifestazioni emozionali sembrano avere maggiori difficoltà di adattamento, mentre si adattano meglio quegli animali che presentano manifestazioni emozionali più attenuate.

L’UDITO La sordità nel cane è generalmente provocata da un’alterazione a carico della coclea di probabile origine genetica. Durante la vita intrauterina o nelle prime settimane dopo la nascita, la degenerazione cocleare è alla base della sordità che può colpire una o entrambe le orecchie. Numerose razze, soprattutto a mantello bianco, possono essere affette dal deficit: Dalmata, Dogo Argentino, Border Collie e così via. Altri tipi di sordità sono legati ad un deficit della trasmissione a carico dell’orecchio esterno e medio, secondaria ad otiti. La sordità unilaterale non provoca alterazioni comportamentali anche se non permette al cane di ottenere una corretta localizzazione della fonte sonora nell’ambiente. La sordità bilaterale induce la comparsa di sintomi comportamentali legati alla difficoltà dell’animale nel reperire/trasmettere informazioni sonore. Per quanto riguarda la comunicazione con i cospecifici, un cane adulto correttamente socializzato ai propri simili riuscirà a ricevere ed inviare correttamente le informazioni. È necessario supportare correttamente un cucciolo poiché deve apprendere ad utilizzare altri sistemi sensoriali per cercare di sopperire al deficit. Il cucciolo potrebbe essere vittima di un comportamento di aggressione per irritazione poiché i vocalizzi (abbai, ringhi) emessi sono spesso in disaccordo con le proprie posture. Inoltre, la mancata percezione dei messaggi trasmessi dai vocalizzi emessi dai cospecifici (abbai, ringhi) potrebbe indurre, in questi ultimi, l’apparizione di un comportamento di aggressione per irritazione. In seguito all’esperienza traumatica vissuta, il cucciolo potrebbe mettere in atto a propria volta un comportamento di aggressione (che tende a strumentalizzarsi rapidamente) in occasione dell’incontro con un altro cane. Per quanto riguarda la comunicazione con l’essere umano, il cane sordo non è in grado di rispondere prontamente e correttamente alle richieste verbali del proprietario. Ciò comporta la messa in atto di punizioni che sono alla base della nascita di patologie della relazione. Il cane, quindi, potrà rispondere con un comportamento di aggressione per irritazione (che si strumentalizza rapidamente) in occasione della non corretta comunicazione del proprietario. ■

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Citologia prepuziale nella malattia surrenalica del furetto Più cellule epiteliali cornificate nei soggetti con segni clinici e 17-idrossiprogesterone elevato

CRYPTOSPORIDIUM NEI RETTILI D’AFFEZIONE no studio ha valutato la presenza di Cryptosporidium in 171 campioni fecali di rettili comunemente tenuti come animali d'affezione: lucertole appartenenti ai generi Eublepharis, Pogona, Chlamydosaurus, Hemiteconyx, Teratoscincus, Tiliqua, Iguana e Chamaeleo, serpenti dei generi Lampropeltis, Elaphe, Python, Boa e Corallus, tartarughe dei generi Testudo e Kinixys. Si identificavano le oocisti di Cryptosporidium mediante immunofluorescenza utilizzando un kit disponibile in commercio e il DNA del Cryptosporidium mediante amplificazione di un frammento polimorfico di 18S rDNA e HSP70 locus. Cryptosporidium veniva identificato nel 38,6% e 25,1% dei campioni analizzati rispettivamente mediante immunofluore-

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio ha valutato se i risultati dell'esame citologico delle cellule epiteliali prepuziali corrispondessero ai risultati degli esami endocrinologici sul siero e ai segni clinici di malattia surrenalica nei furetti castrati. Si valutavano 13 furetti clinicamente normali e 8 con segni di malattia surrenalica. Da ciascun animale si prelevava un campione di lavaggio prepuziale e un campione ematico. Si effettuavano i test endocrinologici su campioni di siero. Sui campioni di lavaggio prepuziale si effettuava la conta differenziale delle cellule epiteliali per determinare la percentuale di cellule cornificate. La percentuale di cellule epiteliali prepuziali cornificate non era significativamente corre-

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lata alla concentrazione sierica di 17B-estradiolo o androstenedione, ma era significativamente correlata alla concentrazione sierica di 17-idrossiprogesterone. La percentuale di cellule epiteliali prepuziali cornificate era maggiore nei furetti con segni clinici di malattia surrenalica (media ± DS, 71,3 ± 16,9%) che nei furetti clinicamente normali (55,5 ± 19,0%). La cornificazione delle cellule epiteliali prepuziali era correlata, concludono gli autori, a un aumento di 17-idrossiprogesterone sierico e ai segni clinici di malattia surrenalica nei furetti castrati. Ulteriori studi potranno chiarire il meccanismo della cornificazione delle cellule epiteliali prepuziali in questi soggetti. *“Assessment of cytologic evaluation of preputial epithelial cells as a diagnostic test for detection of adrenocortical disease in castrated ferrets” Protain HJ, Kutzler MA, Valentine BA. Am J Vet Res. 2009 May;70(5):619-23. Links ■

scenza e PCR. La caratterizzazione molecolare degli isolati confermava che C. serpentis e C. varanii (sin. C. saurophilum) sono le specie principali coinvolte nelle infezioni dei rettili d'affezione, tuttavia rivelava anche la presenza di C. parvum e C. muris, così come di altre specie o genotipi di questo parassita, inclusi i genotipi Cryptosporidium mouse e Cryptosporidium tortoise precedentemente descritti nei rettili. Inoltre, Cryptosporidium sp., veniva isolato in un camaleonte e un pitone. (M.G.M.) * “Molecular characterisation of Cryptosporidium isolates from pet reptiles” Susana Pedraza-Díaz, Luis M Ortega-Mora, Beatriz A Carrión, Vanesa Navarro, Mercedes Gómez-Bautista. Vet Parasitol. March 2009; 160 (3-4): 204-10.

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

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Displasia dell'anca: DPO meglio della TPO Nuova tecnica chirurgica per la prevenzione precoce delle displasie giovanili a duplice osteotomia pelvica (DPO), una nuova tecnica operatoria, ha in questi anni riacceso l'interesse chirurgico verso la correzione precoce della displasia dell'anca nel cane, affievolitosi di recente a causa della crescente criticità verso la tecnica antesignana, la triplice osteotomia pelvica (TPO). Aldo Vezzoni (Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona) ha presentato e descritto la tecnica DPO, da lui adottata per primo in campo clinico dal 2006, in una relazione intitolata “La DPO, una nuova osteotomia correttiva della pelvi nelle forme displasiche giovanili” al 62° Congresso nazionale SCIVAC (Rimini, 29-31 maggio 2009). La criticità verso la TPO è nata soprattutto a causa delle frequenti complicazioni e dei limiti dell'intervento, quali l'allentamento dell'impianto, il restringimento del canale pelvico, l’eccessiva copertura acetabolare della testa del femore, la debolezza strutturale della pelvi, la maggiore morbilità soprattutto negli interventi bilaterali, oltre che per la crescente diffusione della protesi d'anca.

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STUDIO SPERIMENTALE Nel 2006, durante il congresso ESVOT (Monaco di Baviera), furono presentati da Haudiquet e Guillon i risultati della sperimentazione in vitro della tecnica DPO, che prevedeva l'esecuzione dell'osteotomia di ileo e pube mantenendo integro l’ischio. Se ne evinceva che una DPO di 25° aveva lo stesso effetto radiografico di una TPO di 20°, considerando la copertura acetabolare della testa del femore. La rotazione dell’acetabolo era di circa 5° inferiore rispetto alla TPO. Tale studio sperimentale è stato applicato in campo clinico da Aldo Vezzoni a partire dal 2006, coinvolgendo 45 cani in cui sono state effettuate 63 DPO, per arrivare infine a selezionare 53 casi in 34 cani (età media = 6,6 mesi). I criteri di inclusione dei pazienti erano gli stessi previsti per la TPO. Si effettuava l'osteotomia pubica e iliaca come nella TPO. Il grado di rotazione dell’acetabolo veniva determinato con lo stesso criterio utilizzato per la TPO, aggiungendo 5° all’AS (angolo di sublussazione) misurato e aumentando la correzione di ulteriori 5° sulla base dei risultati ottenuti in vitro. Sono stati utilizzati diversi tipi di placche da riduzione (DPO plate, placche da 20, 25 e 30°, Slocum ecc.). Nei cani sovrappeso o iperattivi si aggiungeva una placca addizionale ventrale retta (placca a 4 fori per viti da 2,7 mm) per assicurare una maggiore stabilità all’osteotomia. Poiché la mobilità del segmento distale dell’osteotomia iliaca risultava molto ridotta rispetto a quella ottenuta con la TPO, a causa dell’integrità dell'ischio, era necessario utilizzare uno scalpello lungo come braccio di leva posizionato sotto al moncone distale per poterlo sollevare delicatamente e posizionare la placca da riduzione sul segmento iliaco distale. La rotazione dell’acetabolo risultava più difficoltosa rispetto alla TPO. Completata la fissazione della placca sul moncone distale dell’osteotomia si posizionava una pinza da riduzione tra la placca e l’ileo al fine di imprimere una rotazione ventrale; intanto si preparava il foro più distale e ventrale della placca nel seg-

mento prossimale iliaco e si stringeva la vite. L’azione combinata della pinza da riduzione e della trazione della vite permetteva in genere di raggiungere la rotazione desiderata. In diversi casi, per facilitare la rotazione pelvica, si effettuava un release del legamento sacro-tuberoso in corrispondenza della sua inserzione sulla tuberosità ischiatica. Attraverso un breve approccio prossimale al margine caudale del piatto ischiatico, si identificava l’inserzione del legamento sacro-tuberoso e la si incideva parzialmente, dopo aver posto in tensione il legamento. Il release del sacro-tuberoso è stato effettuato solo nei casi in cui era realmente necessario. L’osteotomia iliaca veniva stabilizzata sia con placche da TPO che con nuove placche recentemente prodotte appositamente per la DPO. In alcuni casi è stato applicato sia prossimalmente che distalmente un cerchiaggio addizionale.

I RISULTATI L'applicazione della tecnica DPO ha consentito di ottenere, ha commentato Vezzoni, una correzione migliore rispetto alla TPO, con una morbilità molto ridotta rispetto a quest'ultima. In particolare, la tecnica consentiva di ottenere una copertura acetabolare della testa femorale compresa tra il 50 e il 72% contro i valori superiori al 90% generalmente ottenuti con la TPO. La minore frequenza di cedimento degli impianti, grazie a una fissazione più robusta e stabile dell’osteotomia iliaca, determinava una riduzione delle complicazioni. La conservazione della geometria pelvica era un ulteriore vantaggio della DPO, contribuendo all’andatura normale dei soggetti trattati. Tra le infrequenti complicazioni si osservavano un danno iatrogeno al nervo sciatico in due casi, l'avulsione parziale della placca in cinque casi e la frattura incompleta dell'ischio in quattro casi. La minore morbilità postoperatoria consentiva inoltre l’intervento bilaterale. La tecnica chirurgica DPO appare lievemente più complessa rispetto alla TPO, ha concluso il relatore, soprattutto per la difficoltà di maneggiare e ruotare il segmento iliaco acetabolare, ma tale difficoltà è compensata dalla mancata osteotomia ischiatica. La DPO rappresenta quindi, secondo l'autore, un notevole miglioramento dell’intervento di osteotomia pelvica per il trattamento precoce della displasia dell'anca nel cane rispetto alla TPO, rendendo quest'ultima una procedura non più auspicabile (M.G.M.) ■

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16 Info Regioni Randagismo

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Il medico veterinario risolve i problemi dei canili Emilio Olzi, nominato Garante del Canile di Cremona, ha presentato la sua relazione sulla struttura comunale ubblichiamo la relazione del Garante Emilio Olzi, Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Cremona “Custodia Giudiziale ed Amministrativa del canile comunale di Cremona denominato “Rifugio del cane”. La nomina, passata in consiglio comunale con il consenso bipartisan, è stata conferita al Presidente Olzi, per “comprovata professionalità e terzietà”. Il compito assegnato è stato di partecipare “attivamente al monitoraggio della gestione economica ed amministrativa” e di essere “garante del benessere degli animali fino alla conclusione dell’accertamento di eventuali responsabilità da parte della magistratura ». L'inchiesta sulla gestione del canile di Cremona è partita a marzo, quando la Lega della Difesa del Cane, ha presentato denunce circostanziate su vari aspetti gestionali del canile, non solo riferiti alla salute ed al benessere degli animali, ma anche di carattere organizzativo ed economico. Il presidente ed il vicepresidente dell'associazione che gestiva il canile, sono inquisiti per "uccisione e maltrattamento di animali e per esercizio abusivo della professione sanitaria".

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In qualità di garante, nominato dal Sindaco, per il benessere degli animali ospitati presso il “Rifugio del cane” di Cremona, ho preso i primi contatti con i componenti il gruppo di lavoro che collabora con il nuovo c.d.a dell’Associazione Zoofili Cremonesi, il giorno 8 Aprile. Ho da subito affermato piena fiducia nell’operato dell’Asl in particolare del Dott. Scolari e dei componenti il gruppo di lavoro ed ho precisato di avere accettato l’incarico per conto dell’intero Ordine dei Medici Veterinari e di volermi avvalere della collaborazione dei colleghi specializzati nel trattamento degli animali di affezione in tutti i casi in cui questo sarà necessario. In particolare intendo avvalermi anche della collaborazione della Federazione Regionale dell’Ordine, che potrà aggiornare e dare indicazioni al gruppo di lavoro in merito alle novità regionali in tema di tutela e cura degli animali. Ho subito preso visione del lavoro svolto fi-

no a quel momento dal Dott. Scolari, dalle D.sse Secchi e Vuoto in collaborazione con la Sig.ra Araldi, nuovo presidente dell’AZC ed in particolare ho potuto verificare le condizioni igienico-sanitarie della struttura, lo stato di salute degli animali ricoverati nonché le azioni attivate al fine di garantire il benessere degli animali e l’efficacia delle attività di gestione.

PRIMI RILIEVI Da una prima verifica del rifugio ho potuto prendere atto che la struttura non presenta carenze a livello igienico sanitario, che i cani sono tutti in buone condizioni fisiche e le modalità di alimentazione sono conformi alle esigenze dei soggetti. Altrettanto buono è il livello di pulizia dei locali e le cure prestate agli animali ne garantiscono il benessere. In merito alla gestione ho preso atto delle prescrizioni date dal Comune e dal Dott. Scolari al nuovo presidente dell’associazione, durante gli incontri che si sono tenuti dal momento del sequestro, in ragione del particolare regime della custodia giudiziale che mira a garantire il bene oggetto di sequestro preventivo senza intralciare l’attività investigativa in corso. Le citate prescrizioni erano in gran parte state ottemperate prima della mia nomina. In particolare sono già in uso i nuovi registri, uno per il canile sanitario ed uno per il canile rifugio, vidimati dall’autorità sanitaria sui quali segnare i nuovi ingressi, i decessi ed altre informazioni utili, nonché la modulistica per gli affidi, la consegna di animali da parte di privati ed in generale per garantire la tracciabilità degli ospiti all’interno della struttura.

IL VETERINARIO E IL PERSONALE L’associazione ha individuato la figura di un medico veterinario per garantire l’assistenza medica, la gestione delle emergenze ed il controllo delle condizioni sanitarie della struttura. Il veterinario ha provveduto alla sistemazione del locale ambulatorio, chiuso ed accessibile solo allo stesso dottore, ad un suo collega incaricato, al dott. Scolari ed al presidente della struttura, alla sistemazione dei farmaci e dei presidi medico-chirurgici che sono custoditi in apposito armadietto rispon-

dente alle normative vigenti. L’uso dei farmaci eutanasici è consentito esclusivamente al medico veterinario, mentre l’uso degli altri farmaci è consentito al personale autorizzato dallo stesso, attraverso prescrizioni scritte e firmate. L’attività del veterinario ha la supervisone del Dott. Scolari che collabora alla microcippatura degli animali ed in generale al check sanitario. È stato fornito l’elenco dei dipendenti che sono stati aggiornati in merito alla nuova gestione della modulistica e degli registri. Per le prescrizioni di cui D.lgs. 81/08, i dipendenti della struttura hanno partecipato, un mese fa, ad un corso di formazione presso l’ufficio Medicina del Lavoro a Castelvetro Piacentino e in collaborazione con il Comune si sta procedendo all’adeguamento degli impianti elettrici e termoidraulici per certificare gli stessi ai sensi di legge. Sono stati inoltre eseguiti alcuni interventi di manutenzione sul sistema fognario ed altri piccoli interventi di manutenzione, tra i quali la sistemazione dello spazio “sgambatura”, area destinata alle passeggiate dei cani ospitati.

IL GRUPPO DI LAVORO Otto sono stati, ad oggi, gli incontri del gruppo di lavoro. Con riferimento alle Convenzioni con altri Comuni, il Comune, sentito il mio parere e quello dell’ASL, ha prorogato per l’anno in corso la convenzione scaduta in Dicembre 2008 tra il Comune di Cremona e 38 Comuni della Provincia per il servizio di cattura e cura degli animali randagi rinvenuti sul territorio. Questo per garantire comunque un importante servizio ai comuni non dotati di strutture idonee, che ai sensi della legge vigente, possono avvalersi di strutture di proprietà di comuni più grandi. Tuttavia, in considerazione della necessità di adeguare le strutture esistenti e soprattutto del numero notevole di animali attualmente ospitati dal rifugio, i comuni sono stati invitati ad individua-

re forme alternative al convenzionamento con il Comune di Cremona, almeno fino all’adeguamento dell’attuale struttura. Pertanto il gruppo di lavoro ha deciso di accogliere esclusivamente i cani randagi ed i cani rimasti per diverse ragioni senza padrone, sia per quanto riguarda il Comune di Cremona che i Comuni convenzionati, mentre per i cani di proprietà si è deciso di accoglierli solo in casi particolarmente critici e comunque solo in caso di disponibilità della struttura.

INSERIMENTI E AFFIDI Per quanto riguarda gli Inserimenti e gli affidi, in considerazione degli spazi che sono al limite della capienza ed in generale dell’opportunità di favorire gli affidi, ho ritenuto opportuno proporre la formazione del personale (come anche suggerito dalle Ispettrici del Ministero), in particolare attraverso la partecipazione a corsi di specializzazione in discipline attinenti al comportamento animale, al fine di consentire agli operatori di acquisire le competenze e le informazioni necessarie in merito al comportamento degli animali ed essere quindi in grado di gestire eventuali situazioni critiche di inserimento e di affido. Mi sono personalmente impegnato per individuare specialisti del settore nonché le modalità di partecipazione ai corsi. In questo modo, disponendo di personale qualificato, sebbene parte del personale è per propria esperienza in grado di contribuire positivamente in situazioni difficili, si potrà essere anche corrispondenti alle nuove prescrizioni della normativa vigente. Al fine di adeguare la struttura al nuovo regolamento regionale, si prevede di consentire l’apertura al pubblico per 4 giorni alla settimana, per un totale di 16 ore settimanali (attualmente la struttura è aperta il sabato, la domenica ed i giorni festivi dalle ore 10.00. alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30, per un numero di ore comunque rispondente alle indi-


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Randagismo Info Regioni

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cazioni di legge) Questo comporta la necessità di disporre di altro personale volontario o dipendente in grado di collaborare alle normali attività del canile, ma soprattutto che sia presente durante le ore di apertura al pubblico. In questo senso si sta progettando l’assunzione di nuovo personale che sarà opportunamente selezionato in funzione di specifiche competenze ed attitudini a svolgere il lavoro richiesto. Importante per la gestione degli animali è la rintracciabilità dei soggetti presenti nella struttura, sapere dove sono ubicati ecc. Per garantire questo è necessario avere un registro informatico da potere aggiornare agevolmente. Ho pertanto proposto di informatizzare la gestione, anche amministrativo-contabile oltre che sanitaria, della struttura.

GESTIONE ECONOMICOFINANZIARIA Attualmente, e comunque nel periodo successivo al sequestro della struttura, le spese dell’AZC sono direttamente gestite dal Comune, che provvede al pagamento delle fatture che l’associazione presenta a fronte di spese motivate e condivise dal gruppo di lavoro. Il Comune, ha chiesto ed ottenuto dall’autorità giudiziaria lo svincolo di una quota parte del conto sequestrato all’AZC al fine di consentire il normale svolgimento delle attività. L’autorità giudiziaria ha consentito il dissequestro di 50.000 euro, che di fatto è la somma disponibile per le spese di gestione nel periodo riferito al sequestro giudiziario. Al momento il Comune non ha versato all’AZC il contributo relativo all’anno in corso, stabilito dalla convenzione in essere. La somma rimanente del budget di 50.000 euro è pari a 4309,37 euro ed il gruppo di lavoro sta predisponendo un’ulteriore richiesta di svincolo delle somme necessarie per la gestione delle strutture.

CHECK SANITARIO A seguito dell’ultimo check sanitario, il 7 Maggio, confermo la situazione di salute soddisfacente in cui si trovano gli animali, nonché il rispetto delle condizioni igienicosanitarie. Nei prossimi giorni si provvederà, con la collaborazione di un veterinario dell’Asl, alla microcippatura degli animali non ancora registrati. Quanto preoccupa il sottoscritto ed il gruppo di lavoro è la difficoltà di gestione dei nuovi ingressi, che con l’arrivo dell’estate si prevedono in aumento. I box sanitari sono attualmente occupati. Si dovrà procedere con nuovi affidi, sempre nel rispetto delle condizioni di garanzia per il futuro degli animali affidati, e, così come già detto, consentendo l’ingresso ai cani randagi e solo a quelli che vivono situazioni particolarmente critiche, costituendo una lista di attesa per soddisfare le eventuali richieste di privati che intendono separasi dal proprio cane in funzione della disponibilità di spazi liberi. In merito alla necessità di promuovere le richieste di adozione, ho inviato ai colleghi dell’Ordine dei Medici Veterinari una nota con la quale, oltre a rassicurare in merito alle condizioni di salute degli ospiti ed all’efficienza dell’organizzazione del canile comunale, chiedo di divulgare la disponibilità di animali in attesa di essere affidati. Movimenti dal 3 Marzo al 18 Maggio 2009 Cani affidati: n° 17 Cani ospiti della struttura deceduti: n° 3 Cani deceduti portati alla struttura: n° 4 Cani entrati al canile: n° 45, di cui 16 restituiti ai proprietari N° animali ospitati: 320 cani, 80 gatti

PROGETTI ED AZIONI MIGLIORATIVE In merito alla volontà di dotare la struttura di personale qualificato nella gestione delle problematiche relative al comportamento animale, durante l’ultimo incontro ho presentato al gruppo di lavoro la D.ssa A. Valsecchi, docente di Biologia evolutiva e Funzionale presso l’Università degli studi di Parma. La dottoressa si è resa disponibile a collaborare con il Comune con l’ASL e con l’AZC, fornendo la propria consulenza, in un primo momento, per valutare ogni singolo ospite della struttura e fornire indicazioni attendibili circa il carattere, gli atteggiamenti ed in generale il comportamento. Ciò consentirà di giungere all’aggiornamento delle schede attualmente già disponibili che diventerebbero

quindi uno strumento ancora più utile per le operazioni di affido, di inserimento ed in generale per garantire il benessere degli animali durante la permanenza presso la struttura. La dottoressa Valsecchi terrà corsi di formazione, organizzati a diversi livelli, in tema di comportamento animale, ai volontari, ai dipendenti, al personale medico che opera presso la struttura ed ai nuovi soggetti che sono attualmente in contatto con l’associazione ed il gruppo di lavoro per lavorare all’interno della struttura. Verrà altresì attivato un sito web, da aggiornare continuamente in funzione dei movimenti e degli affidi, in cui siano presentati tutti gli ospiti della struttura al fine di agevolarne gli affidi, il ritrovamento di animali di proprietà, e promuovere attività di sensibilizzazione in

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tema di tutela degli animali. Il gruppo di lavoro ha preso atto delle proposte, condividendole, e si organizzerà per realizzarle in tempi brevi. È in programma infine, sempre con la collaborazione della dottoressa, l’organizzazione di una “giornata dell’affido”, durante la quale saranno presentati alcuni ospiti del rifugio, sarà distribuito materiale informativo e di sensibilizzazione in merito agli abbandoni, al trattamento degli animali ecc. e sarà possibile microcippare gratuitamente il proprio animale. Il gruppo di lavoro Comune/ASL/AZC rimane in stretto e continuo contatto, anche con l’autorità giudiziaria per gli adempimenti relativi all’intera gestione della struttura sottoposta a sequestro. Il Garante Dott. Emilio Olzi


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18 Osservatorio farmaco Distribuzione

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Ascofarve: Striscia non discrediti un’intera categoria L’azienda del servizio sui “farmaci facili” non è un’associata seguito della trasmissione apparsa su “Striscia la notizia” del 6 maggio, la Ascofarve (Associazione Nazionale Distributori del Farmaco Veterinario) si dissocia per la condanna indiscriminata, fatta dalla stampa, sull’intera categoria dei grossisti di veterinaria. La Ascofarve comunica che l’azienda oggetto della trasmissione non è una sua associata e, con ferma determinazione, denuncia quelle forme di dispensazione in assenza di tutti i criteri di una corretta cessione del farmaco veterinario. La Ascofarve ha fatto pervenire comunicazione di condanna al Ministero della Salute per il comportamento di quel grossista apparso nel servizio televisivo. Gli associati Ascofarve hanno tutti adottato il “Manuale delle buone pratiche distributive”, in corso di validazione dal Ministero della Salute, e nella loro operatività si attengono scrupolosamente alla dispensazione del farmaco veterinario secondo

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tutti i dettami di legge. La Ascofarve, che tra i suoi associati annovera i grossisti più significativi del settore veterinario italiano, da anni è impegnata per riportare il farmaco veterinario nei giusti canali di vendita. Fin dal 1999, ha sottoposto alle autorità ministeriali e ai colleghi interessati al farmaco, un progetto per la tracciabilità di tutta la filiera, con l’adozione di una banca dati nazionale per costruire una distribuzione corretta e trasparente, consci che anche il farmaco ad uso veterinario così come quello ad uso umano è un prodotto molto delicato che coinvolge la salute pubblica, e va quindi prescritto ed usato sotto stretto controllo del medico veterinario, dove ogni soggetto, nell’ambito dei rispettivi compiti, sia coerente con la propria attività e nel suo ambito aiuti tutta la filiera alla massima serietà e corretta distribuzione. La Ascofarve chiede la collaborazione dei rispettivi attori della filiera distributiva, affinché casi del genere siano denunciati e repressi. (Comunicato di Ascofarve) ■

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Norme e leggi Osservatorio farmaco

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Prescrizione semplificata anche per la terapia del dolore in veterinaria L’Anmvi scrive al Vice Ministro Fazio pprendiamo con vivo apprezzamento dell’imminente varo di un provvedimento per la prescrizione semplificata degli oppioidi utilizzati nella terapia del dolore”. Lo scrive l’Anmvi al Vice Ministro alla Salute Ferruccio Fazio, che ha annunciato un provvedimento per far cadere una delle barriere burocratiche che ostacolano la prescrizione di antidolorifici, un settore dove l’Italia è relegata agli ultimi posti della classifica europea. L’idea è quella di ridurre i tempi rispetto al Ddl sulle cure palliative che si è arenato alla Camera. Entro un mese, dunque, addio al vecchio ri-

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REGOLE REGIONALI PER GLI INFORMATORI na Regione può legittimamente disciplinare l’attività di informazione scientifica sui farmaci. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato (sentenza 2755/09 depositata il 30 aprile) che ha respinto il ricorso di due aziende farmaceutiche contro il Protocollo dell’informazione scientifica sul farmaco varato dalla Giunta calabrese per presunta incompetenza su una materia statale. Ma per il Consiglio di Stato “la normativa statale non è minimamente scalfita dalle previsioni regionali introdotte a proposito della organizzazione locale del servizio di informazione scientifica” né vale sostenere la tesi che non vi sia un precedente a livello nazionale. Nel merito del Protocollo, i ricorrenti contestavano la previsione secondo la quale “di norma gli ISF devono svolgere la loro attività presso i medici da soli”. Per i giudici del Consiglio di Stato “si tratta anzitutto di previsione programmatica che caso mai consolida, come già detto, la serietà dell’approccio all’informazione scientifica, postulando che nell’esercizio dell’attività informativa l’informatore non sia accompagnato da altri soggetti, la cui presenza potrebbe evidentemente decolorare il profilo dell’approfondimento scientifico sulle proprietà dei farmaci, a tutto vantaggio della loro mera promozione commerciale”. Per i ricorrenti, il Protocollo regionale avrebbe leso la libertà di informazione scientifica. Di parere contrario il Consiglio di Stato che, nei dettagli regolamentari, ha ravvisato l’esistenza di legittimi “profili regolatori”. Ad esempio, la quantificazione delle visite nell’arco dell’anno è stabilita “nell’ambito delle legittime scelte discrezionali del regolatore regionale”. “Né appar confliggere con il sistema di farmaco-sorveglianza delineato dalla normativa statale la previsione regionale secondo cui gli informatori scientifici hanno l’obbligo di comunicare alle ASL ogni singola reazione avversa ai farmaci; a ben vedere si tratta di previsione complementare, che va semmai a rafforzare il meccanismo di sorveglianza in ordine alle reazioni non desiderate ai farmaci”.

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cettario in triplice copia: per prescrivere gli oppioidi basterà la ricetta ordinaria. Secondo le anticipazioni potrebbe trattarsi di un decreto ministeriale ad hoc o di una ordinanza, ma al di là dello strumento giuridico, il provvedimento faciliterà al massimo la vendita in farmacia degli oppiacei essenziali nella terapia del dolore.

“La legge 8 febbraio 2001, n. 12, poi abrogata e sostituita da norme più recenti- scrive l’Anmvi- ha avuto il merito di incentivare la terapia del dolore anche nel campo della medicina veterinaria consentendo così significativi progressi nella pratica clinica e in particolare nel trattamento del dolore severo nel paziente animale. Nell’apprezzare la Sua ini-

ziativa- è l’esortazione dell’Anvmi- siamo quindi a chiedere che il provvedimento in via di emanazione contenga un esplicito riferimento alla terapia del dolore in ambito veterinario, richiamando la legislazione vigente in materia e ricomprendendo espressamente il medico veterinario nelle disposizioni sulla prescrizione semplificata”. ■


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20 Attualità Equidi

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Consultazioni sul ddl per la tutela del cavallo

L’Unire modifica il Disciplinare

“L’Italia assuma un ruolo guida a livello internazionale” l lavoro per la messa a punto di disegno di legge sulla tutela e la salute dei cavalli. Un provvedimento che “dovrà essere il risultato di un confronto tra tutte le categorie e gli enti che, a diverso titolo, sono coinvolti nel settore”. È l’impegno del sottosegretario alla Salute Francesca Martini, che alla 77esima edizione del Concorso ippico internazionale di Piazza di Siena a Roma, ha indicato i punti fondamentali del ddl. Fra questi: l’anagrafe equina, la lotta al doping, la formazione e la responsabilizzazione di quanti si occupano di cavalli, interventi nelle scuole. E ancora: regolamentazione per palii e corse storiche; Albo professionale per le varie figure del settore (istruttori, tecnici, direttori di campo, maniscalchi, ecc.). “Le manifestazioni - spiega la Martini - dovranno avvenire con la garanzia che c’è la disponibilità di un fondo adeguato per la pavimentazione e le sponde lungo il percorso”. Dovrà esserci un servizio di emergenza, con am-

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bulanze attrezzate in caso di incidenti. Il testo, a cui hanno lavorato gli esperti del ministero, è praticamente pronto: “Adesso comincerà la consultazione di tutte le categorie coinvolte in questo settore - prosegue il sottosegretario - per confrontarsi sulle principali criticità, trovare soluzioni realmente applicabili e arrivare a un provvedimento condiviso”. Il Ddl fisserà, innanzitutto, “una normativa nazionale per il contrasto al fenomeno del doping”. Normativa “che, al di là del potenziamento dei controlli dei Nas e delle attività ispettive del ministero, incida sulla formazione dei medici veterinari, dei centri ippici, degli addestratori e dei cavalieri: insomma, tutta la filiera. La prevenzione è fondamentale, perché altrimenti si colpisce solo la punta dell’iceberg”. Nell’attesa del Ddl, il sottosegretario pensa a linee guida e non esclude ordinanze su criticità urgenti, come la scuderizzazione e l’anagrafe. Il primo luglio entrerà in vigore il nuovo regolamento che prevede il microchip obbligatorio per tutti i cavalli nuovi nati. ■

ella riunione del 14 maggio scorso il Consiglio di amministrazione, fra le altre cose, ha modificato il Disciplinare sul numero minimo di prelievo da effettuarsi in Ippodromo. Le sostanziali variazioni riguardano il criterio di scelta dei cavalli da sottoporre a prelievo nelle corse diverse da Tris, Grandi Premi, corse di Gruppo, Handicap e Listed (per le quali sono stati confermati i prelievi ai primi cinque o tre classificati). Per tutte le corse “ordinarie”, infatti, si è stabilito di abbandonare il criterio del primo arrivato, rimettendo l’individuazione dei cavalli da sottoporre a prelievo alla comunicazione prima dell´inizio delle corse - ad un’indicazione da parte dell’Ente, ovvero ad un sorteggio da parte del Presidente di Giuria o della Terna Commissariale e del Veterinario Responsabile. Altro elemento di novità è costituito dall’abbandono del prelievo sistematico pre-corsa per la rilevazione TCO2 sui cavalli partecipanti alle corse al Galoppo; resta salva comunque la facoltà dell’Unire o del Veterinario Responsabile o della Terna Commissariale di disporle caso per caso. In effetti, a fronte di moltissime analisi pre-corsa effettuate sui cavalli partecipanti a corse rette dall´Area Galoppo e dall’Area Sella per il controllo della TCO2 non è mai emerso alcun caso di positività; inoltre risulta che in nessun paese aderente all’European Horserace Scientific Liaison Committee (E.H.S.L.C.), organismo internazionale che si occupa della armonizzazione delle normative in materia di antidoping, sia prevista l´esecuzione sistematica di analisi pre-corsa per il controllo della TCO2 nei cavalli. Tale modifica trova fondamento, chiaramente, nell’esigenza di dirottare la spesa verso analisi ritenute più efficaci al fine di garantire il benessere animale. Negli ultimi tre mesi sono state disposte due autopsie ed una serie di indagini tossicologiche su due cavalli deceduti in ippodromo in circostanze anomale con lo scopo di verificare se tali decessi potevano essere legati alla somministrazione di sostanze dopanti. In un caso si è dovuto purtroppo procedere ad inviare apposita segnalazione all’autorità giudiziaria che procederà agli accertamenti ritenuti del caso. Per questa attività è essenziale il ruolo dei veterinari che l’Unire vuole sempre più attenti e preparati; in questo senso è stato istituito un meccanismo di controllo che valuta costantemente con attenzione il loro operato in ippodromo. Infine, a seguito di una ricognizione effettuata dall’Ente in determinati ippodromi italiani, sono emerse alcune lacune relativamente alle dotazioni disponibili per il pronto soccorso veterinario durante le giornate di corse. È stata quindi inviata un’apposita circolare alle società di corse ricordando l’esigenza di fornirsi di un’ambulanza per cavalli (rispondente a precise specifiche) unitamente ad un locale da adibire per il pronto soccorso veterinario. È stata quindi ricordata a tutti la dotazione minima di cui, in giornate di corse, devono disporre, i veterinari di servizio nominati dalle società di corse. Il rilancio dell’ippica, da tutti auspicato, non può che partire da una rinnovata e forte azione di tutela del cavallo, meraviglioso protagonista delle nostre corse. ■

N I 5 PUNTI DEL DDL 1. Direttive sulle modalità di detenere in maniera corretta il cavallo; 2. L’anagrafe equina è alla base di tutto: un unico documento d’identità e un numero unico a vita che individui il Cavallo come previsto dal Regolamento Europeo 504 del 2008 (applicabile da luglio 2009); 3. Lotta al doping: più controlli ma soprattutto formazione e responsabilizzazione (da parte dei veterinari, tecnici, istruttori, cavalieri, allevatori, proprietari, direttori di campo); 4. Regolamentazione per palii e corse storiche: tradizione ma nel rispetto della dignità e della tutela del benessere del cavallo; 5. Albo professionale per le varie figure del settore (istruttori, tecnici, direttori di campo, maniscalchi, etc.)


Dalle Aziende

VETERINARIA 20 | 2009

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Il settore pet a Zoomark International mette a segno nuovi primati ttimi risultati per Zoomark International 2009, il Salone dei prodotti per l'alimentazione e la cura degli animali da compagnia, che si è concluso a BolognaFiere domenica 10 maggio. La presenza da primato degli espositori, 616 aziende, 57% delle quali provenienti da 36 Paesi esteri, ha avuto riscontro nella partecipazione di oltre 20mila visitatori. Per la precisione, 20.443 sono stati i professionisti del settore pet provenienti da ogni parte del mondo, con incremento di quasi il 10% per i buyers internazionali, che hanno sfiorato quota 4.800, provenienti da ben 65 Paesi. Oltre 100 i giornalisti accreditati, in rappresentanza di 132 testate internazionali, il 35% dei quali provenienti dall'estero. Già stabilite anche le date della prossima edizione, la quattordicesima: avrà luogo a BolognaFiere dal 12 al 15 maggio 2011. "I risultati della manifestazione appena conclusa ci gratificano, ma non ci sorprendono, in quanto già nella fase organizzativa percepivamo un grande interesse - spiega Adolfo Somigliana, a nome dell'organizzazione di Zoomark -. Siamo particolarmente soddisfatti perché la nostra fiera si è dimostrata in grado di crescere e potenziare il suo ruolo internazionale in netta controtendenza con la fase economica eccezionalmente difficile a livello globale. La ricchezza del panorama espositivo, l'impegno profuso dalle aziende e la grande quantità di nuove proposte che hanno caratterizzato Zoomark International 2009 sono state premiate da un pubblico numeroso e di grande qualità". Per BolognaFiere, titolare del marchio Zoomark International, i risultati conseguiti assu-

O

Provenienza visitatori Zoomark Intl. 2009

4.718

15.725 Italia Estero

Per informazioni e contatti: Enrico Sbandi Ufficio stampa Zoomark International 2009 press@zoomark.it Centro Studi Zoomark centrostudi@zoomark.it 081.7616885 Per contatti e informazioni commerciali su Zoomark International 2009 Ufficio promozione e vendita: tel. 031.301059, fax 031.301418 e-mail: vimax@zoomark.it

mono significato particolare: evidenziano la leadership di questa fiera in un settore in grande evoluzione. "I prodotti per animali da compagnia sono fra i più forti nella grande distribuzione, subito dietro i surgelati. Per BolognaFiere disporre della fiera leader d'Europa negli anni dispari - evidenzia Marisa Cor-

so, direttore commerciale del quartiere bolognese -, significa rafforzare la propria posizione in questo segmento fortemente competitivo, anticiclico ed in promettente evoluzione. La nostra manifestazione dimostra di supportare in maniera eccellente l'azione di marketing collettivo di settore, nella chiave di

21

Provenienza dei visitatori per continente 464

20

25 276 3.933

Europa America

Africa Asia

Oceania

più avanzata interpretazione dello strumento fieristico a supporto delle business community dei comparti industriali". ■


22 Calendario attività Dal 9 giugno al 30 settembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

9 - 10 GIU

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

11 - 12 GIU

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 13 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC

CORSO REGIONALE DI ECOGRAFIA - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

FSA - CORSO DI PREPARAZIONE AL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO E DI ALTRE PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE DEL CANE - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

13 - 14 GIU

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MED. VET. BOLOGNA

14 GIU

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON BOEHRINGER INGELHEIM

CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO Novotel Bologna San Lazzaro - Via Villanova, 31 - Villanova di Castenaso (BO) - ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: relazioniesterne@anmvi.it IL GATTO UN PAZIENTE CHE SI NASCONDE, ASPETTI CLINICI E NUOVE OPPORTUNITÀ - Hotel Melià, Milano - Via Masaccio, 19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

18 - 20 GIU

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili

CORSO DI CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO

ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO DELLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE - Sala Congressi c/o ENPAV: Via Castelfidardo, 41 - 00185 Roma - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it GASTROENTEROLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: AGGIORNAMENTO CLINICO - BolognaFiere - PALAGREEN - Ingresso Aldo Moro Pad. 35 - Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

12 - 14 GIU 12 - 14 GIU

21 GIU 24 - 27 GIU

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

29 - 30 GIU

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili

8 - 11 LUG

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili

12 SET

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON PROPLAN CUP NESTLÈ PURINA 2009

13 SET

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA

LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2° IT. ANESTESIA: III PARTE - ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LE PATOLOGIE DELLA REGIONE METACARPALE PROSSIMALE NEL CAVALLO DA ENDURANCE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

20 SET 20 SET 22 - 25 SET 24 SET 25 - 27 SET

SEMINARIO SIVE IN COLLABORAZIONE CON SISTEMA EVENTI CORSO SCIVAC

SICILIA - CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO SIONCOV

CHEMIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it QUALI LIMITI PER L’ANESTESIA DI UN PAZIENTE CARDIOPATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Atahotel Quark - Via Lampedusa 11/A Milano ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it

26 - 27 SET INCONTRO SICARV / SIARMUV

26 - 27 SET CORSO SCIVAC

26 - 27 SET SEMINARIO SIVE

NEUROLOGIA - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SINUV

INCONTRO SINUV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE

DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA

CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

28 - 26 SET

CORSO SIVE

NEUROLOGIA - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

30 SET 2 OTT

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - FISIOPATOLOGIA CARDIOVASCOLARE E APPROCCIO CLINICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

30 SET 2 OTT

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA

FOOD SAFETY: ANIMAL FEED IMPACT ON HUMAN HEALTH. RIFLESSI DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE SULLA SALUTE UMANA. - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it

27 - 25 SET 27 SET 27 SET 27 SET

laPROFESSIONE

VETERINARIA 20 | 2009

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 1 giugno 2009

SOLUZIONI

Risposta corretta: d) Delegazione Regionale SCIVAC - Molise, Febbraio 2006

QUIZ 1

a Insufficienza cardiaca congestizia b Peritonite infettiva felina c Ipoproteinemia d Colangite linfocitaria

QUIZ 2

a Selamectina b Ivermectina c Fipronil d Amitraz

2. Quale fra le seguenti cause di versamento pleurico e di ascite è più probabile in un gattino burmese di sei mesi?

Risposta corretta: b) 55° Congresso Nazionale SCIVAC - Medicina Felina Milano, Marzo 2007

1. Cane Bobtail maschio 8 mesi affetto da demodicosi generalizzata. Quale tra queste molecole utilizzereste per la terapia?




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