Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 20

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 20 dal 30 maggio al 5 giugno 2011

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

CONTROLLI UFFICIALI TROPPO COSTOSI?

RIVENDICHIAMO LA FISIATRIA VETERINARIA

PIÙ FIDUCIA AL MEDICO VETERINARIO

GLI EQUIDI DURANTE IL TRASPORTO

ANMVI INTERNATIONAL A LIONE

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WWW.VETPEDIA.IT

BREVI MIUR Il Ministero dell'Università ha definito le linee generali d'indirizzo della programmazione delle Università per il triennio 2010-2012. Con le poche risorse finanziarie disponibili la priorità va data alla qualificazione dell'offerta formativa. Ridurre la disseminazione territoriale di sedi didattiche non coerenti col bacino d'utenza. Minimizzare il numero di corsi non specifici con basso numero di iscritti.

CAUDOTOMIA L'ENCI ha scritto al Ministro Fazio per chiedere "chiarimenti in merito all'applicazione di tali disposizioni, che sembrano non coincidere tra loro". Il riferimento è alle indicazioni tecniche sulla caudotomia emanate dal Ministro e alla nuova e vigente Ordinanza sulla tutela dell'incolumità pubblica.

SISTRI È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto del ministero dell'Ambiente con il quale vengono prorogati i termini di operatività del sistema di tracciabilità dei rifiuti originariamente fissati al 1 giugno. L'ANMVI ricorda che sono soggette al Sistri solo le attività veterinarie organizzate in forma societaria iscritta alla Camera di Commercio.

ISPRA L'Italia possiede un terzo delle specie animali attualmente presenti nel territorio europeo. Il rapporto sulla biodiversità pubblicato dall'ISPRA considera le attività agro-zootecniche "un importante ruolo di presidio ambientale del territorio". Un ruolo per la condizionalità che vincola al rispetto di norme di salvaguardia dell'ambiente e degli animali.

EQUINI Riscontrati due focolai di Morbo Coitale Maligno in un'azienda di Scordia, in Provincia di Catania. La malattia ha colpito uno stallone di razza frisone olandese e una fattrice di razza meticcia. In corso ulteriori ricerche e controlli, applicate le misure di abbattimento e sequestro. Richiamo del Ministero della Salute al rispetto della normativa sulla riproduzione.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

www.anmvioggi.it

WWW.AMICOPETS.IT

Polizza AmicoPets-Ergo per cani e gatti Premio minimo, coperture massime. Le spese veterinarie sono rimborsabili alle condizioni più convenienti sul mercato A PAGINA 3

Vetpedia, la prima enciclopedia di medicina veterinaria concepita sul modello wikipediano registra un nuovo accesso ogni 2 minuti. Ad un'ora dal release ufficiale sul web, sabato 28 maggio, www.vetpedia.it contava già 500 medici veterinari utenti registrati. Un interesse che non sorprende l'editore, Edizioni Veterinarie, e l'ANMVI, ideatrice di questo progetto culturale, molto atteso dalla Categoria dopo l'entusiastica anteprima ad ottobre 2010. Gli accessi sfiorano oggi quota 2000, le visualizzazioni sono 16.453 a pagina con un tempo medio di permanenza di oltre 7 minuti, un tempo lunghissimo per i tempi del web, che riesce a intrattenere l'attenzione degli internauti per 1,5 minuti in media. Un segnale di autentico interesse per un sito che vuole essere al servizio della conoscenza libera, gratuita e partecipata. Un altro segnale di successo è infatti l'interesse alla partecipazione attiva, non solo ai fini della libera consultazione, ma anche della partecipazione attiva alla costruzione delle voci e del sapere condiviso. Dalle 11.00 di sabato 28 maggio, il Direttore ANMVI Antonio Manfredi, il Direttore editoriale di EV, Enrico Febbo, e Maria Grazia Monzeglio, Coordinatrice di Vetpedia, hanno inaugurato ufficialmente il web

release insieme agli sponsor Bayer Animal Health e Royal Canin. Vetpedia ringrazia tutti i medici veterinari per la straordinaria accoglienza, il Comitato Scientifico, il pionieristico pool di autori che ha prodotto più di 300 voci originali e gli sponsor che hanno dimostrato una lungimirante attenzione all'evoluzione tecnologica della divulgazione scientifica. La categoria si trova davanti a una vera prova di maturità professionale: collaborare a Vetpedia vuol dire credere alla condivisione disinteressata delle conoscenze in medicina veterinaria e contribuire a uno strumento che, crescendo e alimentandosi grazie al contributo di tutti, sarà una risorsa inestimabile per tutti. I contenuti pubblicati sono tutti testi originali, il frutto della cultura professionale degli Autori e non testi copiati in parte o integralmente da libri o da altre risorse della rete. Il progetto prevede ulteriori sviluppi a tappe già fissate, per allargare le voci al settore degli animali esotici, agli equini e agli animali da reddito. Vetpedia sarà anche tradotta in inglese, un motivo di orgoglio nazionale - come ha sottolineato Maria Grazia Monzeglio, Coordinatrice del progetto - perché i contributi originali degli autori italiani verranno messi a disposizione di un pubblico veterinario world wide. ■

LA CRISI DELLE PROFESSIONI GLI ULTIMI DATI ISTAT EVIDENZIANO UNA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE GIOVANILE SEMPRE PIÙ CRITICA. Un giovane su tre sotto i trent’anni non ha lavoro, il potere medio di acquisto delle famiglie italiane è in continua discesa e le previsioni sono decisamente negative. Da dieci anni il Pil italiano è fra i peggiori in Europa e le previsioni di ripresa economica e di inversione di tendenza, a detta di tutti gli economisti, sembrano essere solo speranze per i prossimi anni. In questo contesto decisamente poco positivo i professionisti, soprattutto i giovani, sono fra le categorie più a rischio non solo per il reddito sempre più basso ma anche per l’assoluta mancanza di ammortizzatori sociali. Ritenuti da sempre una categoria ad alto reddito e di forte evasione fiscale, nessun Governo si è mai preoccupato di noi. Anni fa, di fronte alle nostre giuste e doverose richieste di ridurre l’Iva sulle prestazioni veterinarie, ci fu risposto: “incominciate a pagare le tasse”. Solo negli ultimi tempi l’impegno politico e mediatico sviluppato da Confprofessioni, all’interno della quale l’ANMVI rappresenta la categoria veterinaria, ha portato l’attenzione delle istituzioni verso i gravi problemi del mondo professionale, soprattutto giovanile: disoccupazione, sottoccupazione, precarietà, basso reddito. Il 44,6% dei professionisti, nonostante siano tutti laureati e con un livello culturale elevato, ha un reddito inferiore ai 15mila euro, e spesso di molto inferiore, e per favore smettiamola di criminalizzare il mondo professionale con la solita storia dell’evasione fiscale che ormai, in molti casi, rischia di essere solo uno strumento di sopravvivenza. L’ANMVI ha chiesto ai Ministeri competenti, anche attraverso Conprofessioni, interventi urgenti per far fronte a questa drammatica situazione ma le promesse, almeno per ora, restano promesse.

@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line


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www.amicopets.it Attualità

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Assicuriamo cure mediche ai nostri pazienti e diamo servizi ai proprietari Sostenere le famiglie con cani e gatti con politiche sanitarie ed economiche di MARCO MELOSI Vice Presidente ANMVI a rilevazione dell’incidenza di alcune prestazioni medico - veterinarie, riconducibili ad episodi di infortunio negli animali da compagnia, è una informazione necessaria ai fini di una valutazione dello stato di rischio assicurativo. Le compagnie, anche di primaria grandezza, che manifestano interesse a proporsi sul mercato delle polizze per le cure veterinarie, richiedono questo dato per essere competitive e al tempo stesso offrire piani di copertura basati su garanzie di rimborsabilità. Per questo, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) che da molti anni è impegnata nella valutazione di prodotti specifici per gli animali da compagnia, ha pensato di condurre un monitoraggio (1) fra tutti i colleghi per raccogliere dati di orientamento da valutare con una primaria compagnia assicurativa. Ne è scaturito un prodotto assicurativo, la Polizza AmicoPets-Ergo, apprezzabile per i costi estremamente contenuti, per la tipologia delle coperture proposte e per l’utilità del servizio reso ai pazienti animali e ai loro proprietari. Parliamo di lussazioni traumatiche, fratture scheletriche che rendono necessario un intervento chirurgico, ma anche di traumi da incidente automobilistico, presenza di corpi estranei gastrici o intestinali che necessitano di trattamento chirurgico, rotture legamentose e taglio cesareo. Inoltre, il Rapporto 2011 I Veterinari e gli Animali da Compagnia realizzato da ANMVI(2) ha evidenziato l’accresciuta diffusione degli animali nelle famiglie italiane (il 40% delle famiglie italiane ha un cane o un gatto in casa) e la sensibilità dei proprietari che porta a richiedere prestazioni complesse e di elevato standard qualitativo (il 93% dei proprietari guarda con favore alla certificazione di qualità nel settore veterinario). È tempo di dare risposte e servizi.

che si diffonda la cultura della previdenza assicurativa anche per gli animali da compagnia. La Polizza Amico Pets-Ergo soddisfa questo orientamento e dimostra che è possibile godere di coperture assicurative a costi ampiamente sostenibili. Ha inoltre il valore aggiunto di legarsi ad una tessera sanitaria che favorisce la diffusione del possesso responsabile e che anticipa per i nostri animali e in parte supera quel processo di innovazione e di informatizzazione dei dati e della cartella clinica che interesserà a breve anche la medicina dell’Uomo.

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I COSTI DELLA MEDICINA VETERINARIA Nel nostro Paese la medicina veterinaria sugli animali da compagnia è privata e i costi sono interamente a carico dei privati. Ci sono dei costi di partenza, che sono sopportati in primo luogo dai medici veterinari privati. Infatti, le strutture veterinarie autorizzate all’esercizio professionale (circa 6.000 in tutta Italia fra ambulatori, cliniche, studi, ospedali, pronto soccorso e laboratori d’analisi), sono state allestite dai liberi professionisti- secondo requisiti tecnologici e organizzativi previsti dalla legge - con investimenti economici privati. La sanità dei pets è dunque basata su costi e investimenti iniziali che non godono di alcuna partecipazione economico-finanziaria da parte dello Stato e di alcun incentivo o sostegno come accade per altri settori produttivi. Le prestazioni sono oggi di livello scientificamente elevatissimo, sempre più specialistiche, supportate da tecnologie molto avanzate, da dispositivi medici e medicinali in grado di affrontare situazioni cliniche complesse. A questi si somma il peso dell’aliquota fiscale più alta che esista: il 20% di Imposta sul Valore Aggiunto (IVA), come se la prestazione medica sugli animali fosse un bene di consumo e un bene di lusso superfluo. Il Fisco influisce pe-

IL MEDICO DI FAMIGLIA santemente sul costo finale sopportato dal proprietario e non ammette alla detrazione fiscale che una irrisoria cifra annua ferma al costo della vita di quando c’era la Lira.

COMPARTECIPAZIONE PUBBLICO-PRIVATO L’ANMVI individuato alcune soluzioni, basate sulla compartecipazione Pubblico-Privato: Sgravi fiscali - Innanzitutto, l’ANMVI chiede l’esenzione dall’IVA per le cure veterinarie come accade per tutte le prestazioni sanitarie rivolte all’uomo o, quanto meno la sua abolizione sulle prestazioni obbligatorie e di prevenzione di base (es. l’identificazione dell’animale, le profilassi obbligatorie o di base, la sterilizzazione ai fini della lotta al randagismo). L’ANMVI chiede inoltre, l’innalzamento della soglia di detraibilità fiscale delle spese veterinarie. La Sanità Pubblica risulta tutelata dalla circolazione di animali sani e controllati sul piano epidemiologico e zoonosico. Le Finanze pubbliche sono avvantaggiate da una popolazione animale monitorata, che non prolifera senza controllo e che non causa costi sociali o sanitari (es. zoonosi). Creazione di una medicina veterinaria di base - per alcune prestazioni di rilevanza sanitaria pubblica e per le fasce sociali deboli, l’ANMVI ha proposto - e realizzato in forma sperimentale in alcune realtà locali - progetti di convenzione fra i medici veterinari liberi professionisti e il SSN, il SSR e i Comuni per garantire l’erogazione agevolata di un pacchetto di interventi di prevenzione sanitaria di base, che rappresentano la soglia minima di tutela sanitaria dell’animale del proprietario/ famiglia e della collettività. In quest’ottica, la cartella clinica realizzata dai medici veterinari di Amico Pets registra l’avvenuta erogazione di queste prestazioni e consente una mappatura epidemiologica della popolazione canina (e per il futuro di altri animali da compagnia) utile al Ministero della Salute a fini di sanità pubblica. Il Medico Veterinario si avvia a diventare un “Medico di Famiglia”, un presidio di riferimento sanitario territoriale.

DIFFUSIONE DI POLIZZE SANITARIE Per gli animali da compagnia - Accanto agli sgravi fiscali e all’organizzazione di una Sanità Veterinaria che integri il Privato nel Pubblico, l’ANMVI pone la diffusione di strumenti assicurativi. Per prestazioni veterinarie di livello superiore, situazioni cliniche complesse, impreviste e gravi, l’ANMVI ritiene importante

Il Medico Veterinario, come un “medico di famiglia”, gioca un ruolo chiave nell’implementazione dei dati sanitari associati alla AmicoPets Card. Nel suo ruolo di unico professionista deputato alla salute e al benessere dell’animale da compagnia, il medico veterinario di fiducia diventa un “medico di famiglia” in grado di tutelare la salute della comunità familiare. Un animale sano in famiglia e nella società è garanzia di sanità pubblica e di sanità umana. Il medico Veterinario è l’unica persona deputata ad attivare la Amico Pets Card.

REMUNERATIVITÀ Il Medico Veterinario che aderisce ad Amico Pets attraverso una autenticazione (creazione di account) on line gratuita, agisce nel portale associando (attivazione sanitaria) alla AmicoPets Card del proprietario i dati anagrafici e clinici dell’animale. Il servizio di informatizzazione dei dati e delle prestazioni rese dal Medico Veterinario aderente ad Amico Pets è compreso nei canoni annuali di 28 o 46 Euro versati dal proprietario al rilascio della tessera. Il Medico Veterinario, per la creazione e l’aggiornamento della cartella clinica percepi-

sce una quota parte del canone annuale da Amico Pets. Gli importi, 10 Euro per ciascuna attivazione sanitaria e 5 Euro per il controllo, l’aggiornamento e la certificazione - da eseguirsi in occasione del rinnovo annuale dell’abbonamento da parte dell’Utente - di ogni cartella clinica già inserita nel data base del Sito e riferita al singolo animale, sono prestabiliti dai gestori del servizio e non sono oggetto di contrattazione e di transazione fra proprietario e medico veterinario. Le prestazioni mediche rese dal Medico Veterinario allo scopo (profilassi, sterilizzazioni, ecc.) rientrano nella libera determinazione dei compensi ai sensi dell’articolo 2233 del Codice Civile. Per un intero anno, le registrazioni di queste ultime nel portale AmicoPets® sono comprese nel canone annuale di validità della tessera.

UNA RETE DI “SENTINELLE” Amico Pets realizza una rete di strutture veterinarie che concorrono all’implementazione di un data base nazionale di dati sanitari, di pronta disponibilità per il Ministero della Salute attraverso sistemi informativi aderenti a protocolli di sicurezza e riservatezza. Si tratta di un patrimonio di dati che è nella disponibilità soltanto dei Medici Veterinari privati, i quali concorrono, grazie ad Amico Pets, ad azioni di monitoraggio sanitario necessarie a sviluppare una relazione sinergica e integrata fra veterinaria pubblica e privata. (1) Sondaggio per la rilevazione della frequenza di alcune prestazioni medico veterinarie riconducibili ad infortunio negli animali da compagnia, realizzato da ANMVI fra i propri associati, marzo 2011 (2) I veterinari e gli Animali da Compagnia in Italia, indagine realizzata per conto di ANMVI da A. Cassinari Research & Consulting e Kronos Ricerche di Mercato, in collaborazione con Assalco e la Società Italiana di Management Veterinario, maggio 2011 (www.anmvi.it www.agcm.it) ■

ADESIONI IN AUMENTO DEL 25%. LA RETE VETERINARIA VA A REGIME on il lancio della Polizza AmicoPets Ergo le adesioni dei medici veterinari sono aumentate del 25%. Nella prima settimana dalla presentazione delle coperture assicurative e in particolare nel corso del Congresso SCIVAC di Rimini, le registrazioni sono in costante aumento. Anche il pubblico dei proprietari sta rispondendo con rinnovato interesse: il sito www.amicopets.it ha toccato punte da 5.000 visite giornaliere. I proprietari sono informati tramite una campagna stampa nazionale (in TV, su Internet e su carta) che sta riscuotendo un prevedibile interesse, anche a motivo delle condizioni economiche della Polizza. La rete veterinaria non si farà trovare impreparata di fronte all’interesse dei proprietari e di una campagna mediatica che mette in luce l’importanza delle strutture veterinarie private. Anmvi attribuisce un significato professionale rilevante al progetto della tessera sanitaria, in virtù del ruolo che viene assegnato al medico veterinario e alla valenza fidelizzante con il proprietario-cliente. Il fatto poi che si accendano i riflettori sulla ve-

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terinaria privata consente all’ANMVI di ribadire di fronte alle telecamere che oggi i costi della medicina veterinaria sopportano un peso fiscale che non è più sostenibile. I proprietari devono diventare nostri alleati contro un Fisco vessatorio.


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Dal 1 giugno le spese veterinarie le rimborsa AmicoPets Ergo Massimale annuo da 600 o 1000 euro. La tessera AmicoPets assicura le spese veterinarie di cani e gatti Sono coperte anche le rette di degenza? Sì, sono coperte le rette di degenza e anche l’assistenza, le cure, i trattamenti fisiatrici e riabilitativi svolti dal Medico Veterinario o su sua prescrizione, medicinali ed esami forniti dalla struttura veterinaria durante il periodo di ricovero. E per quanto riguarda il pre e post evento? Sono rimborsabili visite, esami, analisi ed accertamenti sostenuti nei 30 giorni precedenti al ricovero, in caso di malattia, e nei 30 giorni ad esso successivi. Per il periodo successivo al ricovero sono comprese anche le spese di fisioterapia e rieducazione svolta dal veterinario o su sua prescrizione.

Cos’è la Polizza AmicoPets ERGO? È una polizza per la copertura delle spese veterinarie sostenute per cani e gatti di proprietà, abbinata alla tessera sanitaria Amico Pets. La copertura assicurativa è prestata da ERGO Assicurazioni. La polizza assicurativa è regolata da quanto riportato nel fascicolo informativo. Prima della sottoscrizione, leggere il fascicolo informativo disponibile su www.amicopets.it e su www.ergoitalia.it Quanti piani di copertura prevede? Due piani, uno base e uno plus: AmicoPets ERGO base che prevede un rimborso massimo di € 600 e Amicopets ERGO Plus che prevede un rimborso massimo di € 1.000. La differenza fra i due piani riguarda esclusivamente il massimale. Gli eventi in copertura sono i medesimi. Quali sono gli eventi veterinari coperti dalla Polizza? La copertura assicurativa di AmicoPets ERGO prevede il rimborso delle spese veterinarie sostenute per gli interventi chirurgici di seguito elencati e derivanti da infortunio o malattia: • Amputazione arto e coda traumatica • Lussazioni traumatiche (esclusa lussazione conseguente a displasia dell’anca nel cane) • Fratture scheletriche • Ernia del disco • Enucleazione e riposizionamento del globo oculare • Torsione dello stomaco • Rotture legamentose (escluso rottura del legamento crociato anteriore nel cane) • Taglio cesareo (escluse le seguenti razze canine: Bouledogue francese, Bulldog inglese) • Corpo estraneo gastrico o intestinale • Traumi interni esterni da incidente automobilistico Sono rimborsabili anche gli onorari del Medico Veterinario? Sì sono rimborsabili gli onorari del Medico Veterinario e dei suoi assistenti che partecipano all’intervento, diritti di sala operatoria e materiale di intervento, comprese le protesi.

Possono essere assicurati tutti gli animali? L’Amicopets ERGO card è valida solo per i cani e i gatti i cui proprietari siano titolari di tessera AmicoPets. Gli animali devono essere dotati di microchip distintivo. La polizza non prevede limiti di età né discriminazioni del pet in base alla razza. Da quando decorre la copertura assicurativa? L’assicurazione ha effetto dalle ore 24,00 del giorno della registrazione da parte del Medico Veterinario della cartella sanitaria abbinata alla tessera AmicoPets. Ci sono franchigie? La polizza non prevede l’applicazione di una franchigia. È previsto uno scoperto? Sì, per tutte le prestazioni è previsto uno scoperto del 25% dell’importo indennizzabile, così come indicato all’Art. 14 delle Condizioni di Assicurazione. Più precisamente se l’importo indennizzabile fosse pari a € 200,00, l’indennizzo verrà così calcolato: scoperto 25% di 200,00 = 50,00 €. Quindi l’indennizzo risulterebbe pari a: 200,00 - 50,00 = 150,00 €. È previsto un limite di indennizzo complessivo per tutte le prestazioni avvenute nella durata della singola copertura assicurativa. Quale importo viene rimborsato? L’importo massimo rimborsabile è di € 600 se si attiva la card Amicopets ERGO base e di € 1.000 se si sceglie la card Amicopets ERGO Plus. Il 25% del costo di ogni intervento rimane a carico del proprietario. Cosa fare per richiedere il rimborso all’assicurazione in caso di intervento chirurgico? In caso di intervento chirurgico è necessario: 1. Stampare il modulo di denuncia del sinistro (formato pdf) dal sito di AmicoPets www.amicopets.it 2. Compilare il modulo di sinistro e richiedere al Medico Veterinario che ha eseguito l’operazione di fornire tutta la documentazione indicata sul modulo, necessaria ad ERGO Assicurazioni per poter liquidare il sinistro 3. Indicare sul modulo di denuncia di sinistro il codice IBAN del proprio conto corrente bancario, in modo che ERGO Assicurazioni abbia la possibilità di rimborsare le spese

COSA DEVE FARE IL MEDICO VETERINARIO? l medico veterinario registrato ad AmicoPets attiva la copertura sanitaria, inserendo il profilo anagrafico-sanitario dell’animale corrispondente alla Tessera AmicoPets acquistata dal proprietario. La copertura sanitaria vale dalle ore 24.00 del giorno della attivazione del profilo sanitario a cura del medico veterinario. Il medico veterinario che esegue l’intervento coperto dalla Polizza AmicoPets Ergo può preventivamente accertarsi delle coperture accedendo alla banca dati AmicoPets www.amicopets.it. Il numero di identificazione (microchip- o numero individuale di Tessera) dell’animale permette di accedere al profilo del proprietario e di verificare le coperture in essere. Il medico veterinario registrato ad AmicoPets avrà accesso completo ai dati eventualmente già inseriti (anagrafici e sanitari) nel profilo sanitario dell’animale. Le coperture e i rimborsi valgono anche nei confronti di prestazioni veterinarie rese da un medico veterinario non registrato ad AmicoPets. Il medico veterinario presenterà regolare fattura al proprietario che, ai fini del rimborso, si rivarrà su Ergo Assicurazioni. Il medico veterinario dovrà inoltre fornire tutta la documentazione indicata sul modulo di rimborso, necessaria ad ERGO Assicurazioni per poter liquidare il sinistro.

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COSA DEVE FARE IL PROPRIETARIO? 1. Il proprietario deve registrarsi sul portale www.amicopets.it da casa o dal proprio Medico Veterinario 2. Deve quindi effettuare il pagamento dell’abbonamento annuale, scegliendo l’opzione di tutela desiderata tra Amicopets ERGO e Amicopets ERGO Plus 3. Il proprietario deve recarsi dal proprio Medico Veterinario per l’attivazione sanitaria della tessera dell’animale (il medico veterinario potrà procedere al-

l’attivazione solo se a sua volta si è registrato al portale www.amicopets.it. La registrazione per il Medico Veterinario non ha nessun costo) 4. Presso il proprio domicilio, il proprietario-titolare riceve la Tessera Sanitaria Individuale del proprio animale 5. La copertura assicurativa ha effetto dalle ore 24,00 del giorno della registrazione da parte del Medico Veterinario della cartella sanitaria (attivazione on line della tessera AmicoPets).

eventualmente dovute direttamente sul conto corrente bancario personale. 4. Inviare tutta la documentazione a ERGO Assicurazioni presso l’indirizzo riportato sul modulo.

tratto, informazioni sulle procedure liquidative e sui reclami, un glossario, le condizioni della Convenzione e le norme che la regolano. E inoltre: le norme che regolano l’Assicurazione in generale e le norme specifiche sulla garanzia prestata. E infine gli allegati: elenco degli Interventi Chirurgici indennizzabili (opzione Standard e opzione Plus) e l’informativa resa all’Interessato ai sensi del Codice sulla Privacy. ■

Dove trovo tutte le informazioni? Sul portale www.amicopets.it, dove è pubblicato anche il fascicolo informativo a cura di Ergo, che contiene: informazioni sull’Impresa di assicurazione, informazioni sul con-


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Controlli ufficiali troppo costosi: in difficoltà molti Paesi UE Attivato un «working group» finalizzato ad una revisione del Regolamento (CE) 882/2004 l Sottosegretario Eugenia Roccella ha risposto a fine aprile in Commissione Affari Sociali ad una interrogazione sulle tariffe stabilite dal D.Lgs. n. 194 del 2008 che gravano sugli operatori zootecnici. L'interrogante, On. Susanna Cenni, sosteneva la proposta di un sistema di finanziamento dei controlli ufficiali ripartito tra la fiscalità generale e il contributo da parte dei maggiori operatori del settore. Il decreto legislativo 19 novembre 2008, n. 194, relativo alla disciplina delle modalità di finanziamento dei controlli sanitari ufficiali è stato adottato in attuazione di Regolamenti comunitari che si applicano a tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della di-

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stribuzione degli alimenti e dei mangimi. In particolare, il regolamento CE n. 882/2004 rappresenta una sorta di «normativa quadro» in materia di controlli ufficiali sugli alimenti, i mangimi, la sanità ed il benessere animale, in quanto definisce i criteri, le modalità e gli strumenti di esecuzione di questi ultimi, nonché individua gli obiettivi da perseguire e le modalità di finanziamento. "L'unica deroga ha precisato il Sottosegretario- all'applicazione del Regolamento 882/2004, riguarda la fornitura diretta di piccoli quantitativi di prodotti primari al consumatore finale o ai dettaglianti e non riguarda, quindi, in nessun modo l'attività di produzione primaria né le attività attinenti la macellazione di capi di bestiame destinati all'alimentazione".

Nel vivo della risposta, la rappresentante del Ministero della Salute ha chiarito che "la scelta di approntare un sistema di finanziamento dei controlli ufficiali basato sull'imposizione di tariffe poste a carico degli operatori, piuttosto che afferente a fondi pubblici, è stata adottata su precisa indicazione del Ministero dell'economia e delle finanze, competente per materia, sulla base di valutazioni attinenti a questioni di contabilità pubblica e di partecipazione degli operatori agli obiettivi di sicurezza dei prodotti". Ha poi informato l'interrogante del fatto che a livello comunitario è stato attivato un «working group» finalizzato ad una revisione del Regolamento (CE) 882/2008, per una maggiore armonizzazione nell'attuazione delle disposizioni in esso con-

tenute, "sulla base delle difficoltà riscontrate da vari Paesi nella copertura dei costi sostenuti per i controlli ufficiali, anche qualora sia prevista la partecipazione parziale o totale degli operatori al finanziamento degli stessi". "Da un documento elaborato dalla DGSANCO (Directorate - General for Health and Consumer Protection) a seguito di lavori preparatori finalizzati alla suddetta revisione, e proprio con riguardo alle modalità di finanziamento, risulta che, attualmente, 18 Stati membri non riescono a coprire i costi dei controlli ufficiali, mentre 6 riescono a coprirli solo in alcuni settori. La prospettiva è quella di rivedere il sistema attualmente previsto attraverso varie ipotesi, tra cui quella di ampliare il novero delle attività per le quali prevedere l'imposizione di tasse o tariffe per sostenere i costi dei controlli ufficiali. Pertanto l'Italia non è l'unico Paese europeo che ha provveduto a recepire le indicazioni del citato regolamento, e non è neanche il solo a riscontrare difficoltà nel finanziamento dei controlli ufficiali, nonostante l'imposizione di tasse e tariffe attualmente quantificate nelle modalità e con il sistema previsto nel decreto legislativo n. 194 del 2008, comunque, si ripete, coerente con le previsioni comunitarie". Con riferimento poi alla richiesta dell'On. Cenni di revisione delle tariffe per agevolare i macelli a limitata capacità, il Sottosegretario Roccella ha precisato che in realtà "tale categoria differenziata non esiste più". "I macelli a limitata capacità hanno potuto, dunque, continuare ad operare sul mercato nazionale, utilizzando per i loro prodotti un bollo rettangolare, riportante il numero progressivo regionale assegnato con l'indicazione della Regione e della ASL di riferimento. Ciò fino alla data del 31 dicembre 2009, data alla quale, ove gli stessi non avessero ottenuto il riconoscimento CE, avrebbero subìto il ritiro del relativo numero di registrazione regionale provvisorio e, di conseguenza, avrebbero dovuto cessare ogni attività, sulla base delle linee guida applicative del Regolamento in questione, oggetto dell'Accordo Stato-regioni del 17 dicembre 2009". ■

REGOLAMENTO (CE) N. 882/2004 l Regolamento Europeo 882/2004 riguarda i controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali. È un principio generale sancito dallo stesso Regolamento il fatto che gli Stati membri garantiscano che per predisporre il personale e le altre risorse necessarie per i controlli ufficiali “siano resi disponibili adeguati finanziamenti con ogni mezzo ritenuto appropriato, anche mediante imposizione fiscale generale o stabilendo diritti o tasse”.

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8 Dalle Associazioni Fisiatria veterinaria

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La Fisioterapia Veterinaria sia di esclusiva competenza della Categoria La SIFIRVET diventa Società Italiana di Fisiatria e Riabilitazione Veterinaria. Modificato l’acronimo per rafforzare la natura medico-veterinaria della prestazione. Chieste tutele per l’esercizio della professione n occasione del 69° SCIVAC, la Presidente della Sifirvet, Ludovica Dragone, ha presentato agli iscritti un documento per la tutela dell'esercizio professionale nel settore della fisioterapia veterinaria. Nel corso della propria sessione scientifica, è stato affrontato il tema del riconoscimento di questa competenza specialistica e dell'abuso di professione. E proprio per rafforzare il

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concetto che si tratta di una prestazione medica la Sifirvet ha anche modificato l'estensione dell'acronimo che sarà "Società Italiana di Fisiatria e Riabilitazione Veterinaria", con un esplicito richiamo alla terminologia medica. La Società ha investito ANMVI del compito di rappresentare l'esigenza di tutelare questa attività sensibilizzando le istituzioni, la categoria e l'opinione pubblica. Nel documento

si chiarisce che la Fisioterapia Veterinaria: “è materia Fisiatrica poiché comprende, oltre alle terapie fisiche, anche la visita clinica dell’animale, la prescrizione di terapie e la prescrizione e/o somministrazione di farmaci. L’animale, come essere senziente e parte integrante della famiglia, ha il diritto di essere curato da Professionisti seri e preparati, che sappiano riconoscere, gestire e curare le patologie ed in particolare gli stati algici, causa molto spesso di problemi non solo fisici ma anche comportamentali. Il proprietario, spesso abituato a rapportarsi con la Fisioterapia Umana, deve essere tutelato nella scelta del

Professionista Veterinario cui rivolgersi. In Italia sempre più Medici Veterinari si stanno orientando verso questa attività lavorativa, suo malgrado portata ad esempio dagli Onorevoli Mancuso e Viola come ambito professionale emergente esposto alla violazione del Codice Penale, per sostenere la loro proposta di legge per l'inasprimento delle pene per l'abuso professionale. La bozza del nuovo Codice Deontologico dedica un articolo (art. 42) all’abuso di professione ribadendo che “è vietato collaborare a qualsiasi titolo e favorire chi eserciti abusivamente la professione”. Il documento della Sifirvet fa inoltre riferimento alla "volontà di creare un master in Fisioterapia Veterinaria di I livello, aperto a laureati triennali, che andrebbe a sminuire e dequalificare un'attività che invece necessita di competenze Medico Veterinarie specifiche". I medici veterinari della Sifirvet chiedono rispetto e tutela nei confronti dei Colleghi che si sono impegnati e si impegnano tutt’ora in un continuo approfondimento ed aggiornamento professionale nel settore, nonché della Professione Medico Veterinaria tutta. Condividendo le istanze della Presidente Dragone, l'ANMVI ha già iniziato a darvi seguito. ■

AVVISO AI SOCI informano i soci SCIVAC e SIVAE 2011, che non hanno potuto ritirare il Repertorio dei Farmaci Veterinari durante il 69° Congresso SCIVAC di Rimini, che dopo l’elaborazione dei dati, verrà spedito per posta a tutti gli aventi diritto.

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Il divieto di detenzione di animali domestici in condominio: condizioni e limiti GIAMPAOLO PECCOLO Professore associato - Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna a seconda sezione della Corte di Cassazione (sentenza 15 febbraio 2011, n. 3705) ha recentemente deciso che per vietare di detenere animali domestici negli edifici condominiali serve il voto unanime da parte di tutti i condomini. Tale divieto, infatti, non può essere contenuto negli ordinari regolamenti condominiali approvati dalla maggioranza dei partecipanti, non potendo detti re-

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golamenti comportare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi individualmente in esclusiva. Occorre considerare che le clausole del regolamento condominiale che impongono limitazioni ai poteri e alle facoltà spettanti ai condomini sulle parti di loro esclusiva proprietà incidono sui diritti dei condomini, venendo a costituire su queste ultime una vera e propria “servitù”. In altre parole: i condomini “rinunciano” vicendevolmente a un proprio diritto (che viceversa potrebbero invece esercitare) a fronte dell’uguale rinuncia fatta dagli altri. Ne consegue che tali disposizioni hanno natura contrattuale, e in quanto tali vanno appro-

vate e possono essere modificate con il consenso di tutti i comproprietari, dovendo necessariamente rinvenirsi nella volontà dei singoli la fonte giustificatrice di atti dispositivi incidenti nella loro sfera giuridica. È banale osservare come la rinuncia a detto diritto da parte del proprietario di animali comporti una limitazione enormemente più pesante e grave della pari rinuncia da parte di chi non ne possiede. E questo basta a concludere che simili disposizioni condominiali esorbitano dalle attribuzioni dell'assemblea, alla quale è conferito il potere regolamentare limitatamente alla gestione della cosa comune, e alla disciplina del suo uso e godimento. Si ricorda che in passato la questione non era stata risolta in modo altrettanto netto. Talvolta appare difficile individuare la natura di una clausola, cioè se si tratti di una disposizione riguardante il “decoro” - e come tale di interesse comune a tutto il condominio, e quindi risolvibile in assemblea condominiale, a maggioranza - oppure relativa alle parti private. Certamente l’uso e la presenza degli animali all’interno delle parti comuni è materia su cui l’Assemblea può intervenire. Ma, evidentemente, non al punto da interdire la possibilità

di detenere animali in casa. Con la conseguenza paradossale che, nonostante la sentenza qui commentata, l’animale legittimamente detenuto in casa potrebbe anche vedersi (per decisione maggioritaria presa in assemblea) del tutto preclusa la possibilità di passaggio e di stazionamento sulle parti comuni. È da rilevare infine (come fa P. Gatto, Il Sole 24 Ore del 7 marzo 2011) che: 1) la clausola di natura contrattuale obbliga il proprietario, e da lui dev’essere assunta e approvata, mentre l’eventuale conduttore (inquilino) può solo uniformarsi al regolamento; 2) il locatore che non agisca nei confronti dell’inquilino per obbligarlo a rispettare il regolamento condominiale ne risponde di fronte al condominio, che può ottenere il risarcimento del danno; 3) a prescindere dall’unanimità con cui i condomini abbiano eventualmente deciso il divieto generalizzato alla detenzione di animali nelle abitazioni, non si vede con quali modalità pratiche sia possibile far rispettare una simile disposizione, alla luce del fatto che nessun animale domestico può essere abbandonato, né può obbligarsi alcuno a vendere o a donare qualcosa che gli appartiene. ■

ANCHE LA CASSAZIONE VUOLE “DIGNITÀ” NELLA PUBBLICITÀ SANITARIA ospeso per tre mesi dall'Ordine dei medici per violazione delle norme sulla pubblicità sanitaria, condannato dalla Commissione Centrale Esercenti Professioni Sanitarie e ora anche dalla Cassazione Civile: il medico che si fa pubblicità su internet in modo sconveniente e con titoli che non possiede risponde di violazione e falsa applicazione della Legge 175/92. Il sito autopromozionale mostrava "immagini non confacenti alla dignità della professione". Inoltre il medico in questione aveva assunto nei confronti dell'Ordine un comportamento "non ispirato ai principi di correttezza e di lealtà". Il lungo stop imposto all'incolpato si spiega anche con la "recidiva": si tratta di un camice bianco già "macchiato", cioè censurato in passato, e che non mostra un «atteggiamento collaborativo» con l'Ordine, cui adesso deve rifondere ben 3.200 euro. Tra le varie violazioni alla deontologia rilevate, il professionista usa toni magniloquenti svariando indifferentemente fra competenze e titoli di specializzazione, tanto da attirare l'attenzione dei carabinieri del nucleo anti-sofisticazione. E i testi relati-

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vi alle branche di attività sono accompagnati da immagini ritenute dal giudice deontologico «non confacenti alla dignità della professione» (nel centro medico di famiglia, inoltre, una cartella clinica di un intervento non risulta in regola). Insomma: ce n'è d'avanzo per confermare il provvedimento disciplinare. Il ricorso per cassazione, va detto, è estinto per rinuncia ma il collegio ne verifica ugualmente la virtuale infondatezza per condannare il medico al pagamento delle spese del giudizio come parte soccombente. (fonte: cassazione.net)


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Più fiducia al medico veterinario Dall’ultima indagine sui proprietari di animali da compagnia realizzata dall’ANMVI, in collaborazione con Assalco, si evidenzia un’immagine decisamente positiva del Medico Veterinario di ANTONIO MANFREDI bbiamo già visto nei numeri precedenti di questa rivista alcune parti dell’indagine realizzata dall’ANMVI. Iniziamo ora ad analizzare quella che probabilmente ci interessa di più: il rapporto che hanno i proprietari di animali con il veterinario andando ad indagarne gli aspetti più significativi. In termini generali abbiamo già avuto modo di esprimere alcune considerazioni sul rapporto proprietario/medico veterinario evidenziando alcuni aspetti di grande importanza ed interesse, soprattutto nel confronto con l’indagine del 2007, che ora andiamo a riprendere per analizzarli in modo approfondito.

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FREQUENZA VISITA DEL VETERINARIO La propensione a consultare il veterinario più regolarmente sta aumentando in modo significativo soprattutto se si possiedono cani. Certamente l’evoluzione culturale del rapporto con gli animali, a cui assistiamo in Italia negli ultimi anni, incide molto su questi cambiamen-

ti come molta importanza hanno le diverse campagne di sensibilizzazione dei proprietari verso la medicina preventiva proposte dall’ANMVI in collaborazione con la Hill’s (Stagione della Prevenzione) e dalla SCIVAC in collaborazione con Mars o Farmina. Meno attenzione c’è verso il gatto, come vedremo, e questa è decisamente bassa quando si parla di altri animali da compagnia. È importante evidenziare subito come il rapporto con una figura professionale di riferimento (rapporto di fiducia) rende molto più regolare la frequentazione delle strutture veterinarie. I proprietari che nel 2011 hanno dichiarato di non aver mai portato il proprio animale dal veterinario corrispondono al 15,3%, in netto calo rispetto al valore del 2007 che erano il 18,3%. Una tendenza quindi in netto miglioramento. Del resto una recente indagine aveva evidenziato che gli animali che nell’ultimo anno non avevano mai visto un veterinario era il 14% del totale, un valore che sostanzialmente corrisponde a quello da noi evidenziato nella nostra indagine. Sulla base della stessa evoluzione che sta sviluppando maggior attenzione verso gli animali anche il numero di quelli che in un anno vengono portati una sola volta dal veterinario è

nettamente diminuito nel confronto fra le due indagini passando nel giro di solo quattro anni dal 34,80% al 24,2%. La stessa situazione la possiamo riscontrare per le due visite all’anno che dal 25,5% del 2007 sono diventate il 21,9% del 2011. Questi cali numerici sono stati ovviamente compensati da aumenti nella

fascia di più di due visite all’anno che è cresciuta in modo considerevole arrivando nel 2011 al 38,6% rispetto al 21,4% dell’indagine precedente. Questi numeri dimostrano certamente, oltre all’aumento degli animali presenti nelle famiglie italiane, come in questi anni il mercato veterinario in Italia sia cresciuto in termini di visite scontrandosi però nel suo sviluppo con un numero di veterinari che percentualmente cresce più del settore ed un livellamento al ribasso delle tariffe dovuto alla forte concorrenza e a un abbassamento del reddito delle famiglie. Abbiamo visto che sono i cani i maggior frequentatori degli ambulatori con un 45,9% oltre le due visite all’anno, ma i proprietari più attenti alla salute dei propri animali sembrano essere quelli che hanno sia cani che gatti, questi infatti arrivano infatti al 51,4%.


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duzione hanno avuto crescite veramente significative ma soprattutto è importante evidenziare la forte crescita di domande al veterinario sui temi dell’alimentazione. Mentre l’85,6% dei clienti si rivolge genericamente al veterinario per problematiche collegate all’alimentazione dei pet, percentuale molto simile a quella del 2007, per quanto riguarda la scelta dell’alimentazione si è passati dal 34,5 al 45% e per la scelta del petfood (prodotto/ brand) dal 17,7 al 26,8%. Questo significa che mentre la quasi totalità dei clienti chiede informazioni generiche sull’alimentazione riferite soprattutto ad aspetti di salute e benessere dell’animale, quasi il 50% chiede consigli specifici sulla scelta dell’alimentazione e circa il 27% sul prodotto commerciale più adatto al suo animale.

RUOLO DEL VETERINARIO: IL GRADO DI INFLUENZA PERCEPITO Il 95% dei clienti dichiara di seguire le indicazioni che riceve dal veterinario. Il 5% che dice di farlo quasi mai o mai è un gruppo marginale riferito soprattutto ad animali da compagnia non convenzionali o che non sono mai stati dal veterinario nell’ultimo anno. Fra questi anche quelli che rappresentano la minima percentuale di proprietari che non chiedono informazioni per la scelta del petfood o per la scelta degli antiparassitari esterni.

LA SCELTA DEL VETERINARIO: PRESENZA DI UN PROFESSIONISTA DI FIDUCIA I dati risultati dall’indagine del 2007 non sono cambiati in modo eclatante ma dimostrano la tendenza ad avere un veterinario di fiducia. Questa percentuale è arrivata al 91,5% rispetto all’87,3% di quattro anni fa. Un incremento quindi significativo. D’altra parte quelli che non hanno un riferimento di fiducia sono passati

Perché si va poco dal veterinario? La motivazione è molto semplice: i miei animali stanno bene. Questa risposta espressa nel 97,6% dei casi dimostra ancora la scarsa attenzione verso la medicina preventiva. Purtroppo, infatti, questa scarsa attenzione e la convinzione, spesso errata, che gli animali stiano bene, portano molti proprietari a rivolgersi al veterinario solo quando, a volte, diventa difficile intervenire. L’altro 3,9% giustifica questa scarsa attenzione verso i controlli veterinari con motivazioni economiche e di tempo.

LO STATO DI SALUTE DEI PET I proprietari di animali si dichiarano convinti nel 66% dei casi che il loro animale abbia una salute ottima, piuttosto buona per il 25,6% e con qualche problema solo per il 7,3%. Quelli che dichiarano che il loro animale possa avere problemi gravi si limita all’1,1%.

Come abbiamo già detto quelli che non vanno mai dal veterinario sono soprattutto quelli che pensano che il loro animale abbia una salute ottima.

RUOLO DEL VETERINARIO I clienti dei veterinari ritengono di doverlo consultare su tutti gli aspetti riferiti alla vita dell’animale e non più solo per gli aspetti sanitari. La ricerca di una consulenza del veterinario a 360 gradi è condivisa da tutti i target socio-anagrafici, con un livello di uniformità statistica decisamente maggiore rispetto a quattro anni fa. È interessante notare che un calo minimo di attenzione verso il tema generale della salute e benessere è ampiamente compensato da forti incrementi di altri temi più specifici, ad esempio la scelta degli antiparassitari passata dal 37,1 al 46,2%. Anche il tema riferito a leggi e regolamenti o in particolare quello della ripro-

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dal 12,7 all’8,5%. Anche in questo caso i proprietari di cani sono quelli più legati al proprio veterinario con una percentuale del 94,3%. Interessante il dato del 78,2% di clienti che ritengono adeguato il proprio veterinario di riferimento sia per la routine che per le emergenze. Solo il 15,6% ha, al contrario, due riferimenti diversi. Per quanto riguarda la tipologia di struttura a cui si rivolgono i clienti con l’86,3% resistono fortemente gli studi e gli ambulatori anche se con un calo di circa il 5% rispetto al 2007. In crescita le cliniche e gli ospedali passati in quattro anni dall’8,4 al 13,2% mentre le cliniche universitarie sono rimaste stabili allo 0,4%. Riteniamo che questi spostamenti numerici derivino principalmente dal fatto che molte strutture negli ultimi anni si sono trasformate da ambulatorio a clinica.

LA SCELTA DEL VETERINARIO: FATTORI DETERMINANTI La scelta del veterinario continua a dipendere soprattutto da fattori legati al rapporto personale di fiducia, diretto o indiretto, o all’ubicazione strategica. Aumentano i casi di scelta casuale dovuta ad una coincidenza che porta a conoscere ed apprezzare un veterinario a cui poi si sceglie di fare riferimento. Il passaparola resiste come primo fattore anche se in discreto calo (dal 47,6 al 41,5%) mentre, al contrario, la scelta casuale passa dallo 0,9 al 5,9%. Importante vedere come il confronto dei prezzi sia un fattore veramente di minimo rilievo, lo 0,8%.

LA VALUTAZIONE DEI CLIENTI La valutazione dei clienti verso il veterinario, già ampiamente positiva registrata nel 2007 si conferma e viene leggermente superata, in


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media, nel 2011 passando dall’8,7 all’8,8%. Questo incremento, sia pure limitato, deriva principalmente dall’aumento percentuale dei giudizi più positivi (dal 9 al 10) assegnati dai clienti ai veterinari che curano i loro pet. L’aumento percentuale è stato del 3,5% portando questo valore dal 55,4 del 2007 al 58,9% di quest’anno. È anche importante sottolineare che i giudizi insufficienti, dall’1 al 5, si limitano al 2,1% dei clienti, un valore veramente di scarso significato. D’altra parte il giudizio complessivo tende ad aumentare con l’esperienza dei clienti ed in presenza di un rapporto più assiduo con un veterinario di fiducia. Forse questi dati non richiedono grandi commenti ma riteniamo giusto evidenziare come questi valori contrastino con le lamentele che spesso vengono espresse dalla categoria veterinaria sulla scarsa considerazione che ha presso il pubblico. Certamente questa indagine smentisce tutte queste presunzioni negative evidenziando al contrario che i clienti hanno una forte immagine positiva del veterinario.

L’IMMAGINE DEL VETERINARIO Come il proprietario vorrebbe il suo veterinario di fiducia? Amante degli animali, competente e serio professionista. Fra tutte le varabili proposte queste tre hanno nettamente dominato la classifica con percentuali variabili dal 41 al 45%. Quelle che seguono sono tutte nettamente distanziate. In sostanza il cliente del veterinario lo vorrebbe “competente”, e quindi preparato ed aggiornato, “serio”, in quanto non basta essere un bravo professionista per dare reali garanzie nelle prestazioni, e “amante degli animali”. Stiamo attenti però che per i nostri clienti il concetto di amante degli animali non va inteso come animalista ma come attento alle esigenze dell’animale, e quindi salute e benessere nell’ambito del comportamento

professionale e nello svolgimento delle diverse prestazioni. “Amante degli animali” è quindi riferito esclusivamente alla sfera professionale.

LA FEDELTÀ DEL CLIENTE In quattro anni è cambiato poco rispetto a questo aspetto nonostante molti avessero temuto che la crisi economica, e quindi il minor reddito per molte famiglie, potesse portare ad uno spostamento di clientela verso strutture meno care. Questo non è avvenuto. La fedeltà verso il proprio veterinario resta sempre molto forte. Quelli che hanno sempre lo stesso veterinario sono l’88,2%, una percentuale veramente molto elevata che si conferma ai livelli del 2007. Quelli che hanno cambiato una volta sono il 9,3% e quelli che lo hanno fatto più volte si limitano al 2,5%. Il grado di fedeltà della clientela si distribuisce in modo omogeneo tra i diversi target che si differenziano in base alle caratteristiche socioanagrafiche e comportamentali. È importante evidenziare che esiste una relazione significativa fra lo stato di salute dei propri animali ed il grado di fedeltà al veterinario; in presenza di problemi di salute seri cresce la tendenza a cambiare per sperimentare altri professionisti. Sta quindi al veterinario, in queste situazioni, avere la capacità di gestire il cliente sia facendolo sentire tranquillo sia coinvolgendo il collega specialista o esperto per una seconda opinione in modo da rassicurarlo dimostrando la massima attenzione ed impegno di fronte alla situazione evidenziatasi.

LA FEDELTÀ DEL CLIENTE: MOTIVI DI INSODDISFAZIONE L’11,8% dei clienti ha dichiarato di avere cambiato una volta (9,3%) o più volte (2,5%) il proprio veterinario. Con questa domanda abbiamo cercato di sapere i motivi che hanno spinto questi proprietari di animali a cambiare la

struttura di riferimento. L’insoddisfazione dei clienti vista nella sua evoluzione temporale, confrontando i dati dell’indagine 2011 con quella del 2007, tende a dipendere sempre meno dalla qualità delle capacità professionali del veterinario, giudizio comunque che è molto soggettivo e quindi di difficile valutazione, mentre è in crescita l’esigenza di ricevere da loro informazioni chiare ed esaurienti. Comunque l’elemento più evidente nella realtà attuale e che è in crescita nelle motivazioni di cambiamento del proprio veterinario di riferimento è soprattutto la facilità di accesso alle strutture veterinarie. Stiamo attenti che stiamo ragionando su percentuali minime, limitate a poche unità ed inferiori al 10%, ma certamente la crescita di questa caratteristica della struttura fra le motivazioni di cambiamento deve essere tenuta in considerazione. In conclusione se il cliente deve scegliere fra strutture che ritiene di pari livello in termini di capacità professionale certamente si orienterà verso quella più comoda da raggiungere e che offre buone possibilità di parcheggio. Teniamone conto.

LE CARATTERISTICHE RICHIESTE ALLA STRUTTURA DI CURA ED AL PERSONALE Parlando dell’immagine del veterinario avevamo evidenziato come il proprietario vorrebbe il suo veterinario di riferimento: competente, serio ed amante degli animali inteso come attento alle loro esigenze di salute e benessere nell’ambito dell’attività professionale. È evidente che queste caratteristiche pensate e riferite al veterinario si trasferiscano poi su quelle richieste alla struttura. Vediamo quindi che al primo posto con 65% troviamo le capacità professionali (competente e serio) e la capacità di trattare gli animali (amante degli animali) con il 62,9%. Valori che non si discostano molto da quelli rilevati nel 2007anche se la presenza di nuove indicazioni di risposta tende a diluire tra loro i valori percentuali. Le due caratteristiche in netta evidenza sono la pulizia /accoglienza degli ambienti che con il 58,6% si pone decisamente al terzo posto e le disponibilità tecnologiche che pur ancora limitate al 31,7% incominciano ad essere riconosciute importanti dai clienti. Tutte le altre caratteristiche evidenziate (reperibilità, disponibilità, aggiornamento scientifico, e ubi-

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cazione) mantengono sostanzialmente le loro posizioni. Rispetto a quattro anni fa, quindi, non è cambiato molto ma certamente alcuni parametri stanno diventando sempre più significativi per la scelta della struttura di riferimento, la pulizia/accoglienza degli ambienti in modo importante e la disponibilità di tecnologie avanzate in maniera certamente emergente. Per quanto riguarda il costo delle prestazioni abbiamo già detto precedentemente che non è un elemento primario nella scelta della struttura ed anche in riferimento a questa domanda dell’indagine questo valore risulta in calo rispetto ad altri ritenuti più importanti. Tariffe maggiori o superiori alla media, quindi, possono essere accettate dal cliente se sono giustificate con altri parametri che ritiene di valore primario per la salute ed il benessere del proprio animale.

LA PERCEZIONE DELLA DIFFERENZA DI PREZZO FRA STRUTTURE Il ragionamento appena fatto precedentemente sembra venire subito smentito dalle risposte a questa domanda. Meno della metà (45,8% nel 2011 e 45,65 nel 2007) dei clienti che frequentano le strutture veterinarie non associa una migliore qualità delle prestazioni erogate a tariffe superiori, confermando l’aspettativa prevalente di standard adeguati in qualsiasi struttura. In verità questo genere di cliente, soprattutto quando non ha avuto occasione di provare più strutture veterinarie, ha molta difficoltà a giudicare i diversi livelli qualitativi dando per scontato che tutte le strutture siano più o meno sullo stesso piano e quindi senza alcuna motivazione nel proporre tariffe diverse. Per quanto riguarda invece coloro che giudicano giustificata, almeno in parte, una differenza di tariffe, calano quelli che la ritengono giustificata (dal 23,7 al 18,2%) mentre sono in crescita, a compensazione del calo precedente, quelli che la giustificano parzialmente (dal 30,7 al 36%). Globalmente si evidenzia quindi una diminuzione generale nella convinzione che la differenza di tariffe sia giustificata, ma questo dipende soprattutto da quanto già detto. È quindi importante che la struttura sappia evidenziare le sue caratteristiche rendendole riconoscibili al cliente che sarà quindi in grado di accettare la differenza di tariffa in quanto giustificata e motivata. ■


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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MOLISE FONDAMENTI DI ANESTESIA INALATORIA Campobasso 19 Giugno 2011 RELATORE Adriano Lachin OBIETTIVI L'anestesiologia è certamente una scienza molto vasta e complessa, in questa breve giornata si cercherà di fare chiarezza su alcuni argomenti ben precisi e solo apparentemente scontati e banali: cosa devo utilizzare per far arrivare ossigeno e gas anestetici al paziente ed evacuare correttamente la sua CO2 espirata? Un circuito rotatorio (a rispirazione) o un circuito lineare (a non rirespirazione) e tra questi quale è il più indicato e perché? Purtroppo troppo spesso i nostri pazienti più che essere messi in anestesia vengono semplicemente addormentati o ancor peggio "immobilizzati farmacologicamente" cercheremo di capire quali sono i requisiti fondamentali di un'anestesia. La pulsiossimetria è sicuramente il monitoraggio più diffuso nelle nostre sale operatorie mentre il monitoraggio dei gas respirati è ancora scarsamente diffuso: importanza, limiti ed il ruolo della pulsiossimetria e della capnografia in anestesia veterinaria. Chiuderà la giornata la gestione di alcuni “casi clinici interattivi”: i partecipanti, assieme al relatore, “comporranno” un protocollo anestesiologico per una serie di pazienti virtuali da sottoporre ad anestesia, discutendo insieme su quale possa essere, per ciascun paziente, il migliore approccio farmacologico e gestionale.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori

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9.30 Immobilizzazione farmacologica o anestesia….? Le componenti di un'anestesia bilanciata 11.00 Pausa 11.30 Facciamo un po’ di chiarezza sui circuiti respiratori: tutto ciò che serve ed è corretto utilizzare per fare arrivare i flussi di gas dalla macchina per l'anestesia al paziente e… viceversa 13.00 Eventuale relazione commerciale 13.30 Pausa 14.30 La capnografia “uno dei monitoraggi più importanti in anestesia ma ancora troppo poco presente nelle nostre sale operatorie” L’ossimetria pulsatile “il monitoraggio sicuramente più diffuso in anestesia veterinaria ma anche il più sopravvalutato” 16.00 Pausa 16.30 Casi clinici interattivi 17.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 18.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE: Hotel San Giorgio - Via Insorti d’Ungheria - 86100 Campobasso PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE SARDEGNA In collaborazione con: ORDINE MEDICI VETERINARI DI CAGLIARI “Una giornata nell'ambulatorio di un veterinario aviare" Domenica 25 Settembre 2011 RELATORE Alessandro Melillo DELEGATO REGIONALE Sarah Loddo OBIETTIVI La sempre crescente presenza di varie specie aviari come animali da compagnia rende una reale possibilità anche per il veterinario generico di incontrare questi curiosi pazienti. Scopo della giornata sarà fornire le principali nozioni sulla corretta gestione di queste specie sia dal punto di vista alimentare che comportamentale, nonché guidare i partecipanti lungo un corretto iter diagnostico. Verranno prese in considerazione le malattie infettive più frequenti nonché il comune frustrante problema dell'autodeplumazione. Gli argomenti saranno seguiti dalla presentazione di casi clinici interattivi che si riscontrano con maggiore frequenza nella pratica quotidiana del clinico aviare.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Visita clinica del paziente aviare. Corretta nutrizione e gestione delle specie di maggiore interesse 11.00 Pausa 11.30 Le principali malattie infettive degli Psittaciformi 13.00 Spazio per eventuale relazione

13.30 14.30 16.00 16.30 17.00 17.30

commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Problematiche più frequenti espresse tramite casi clinici Pausa Feather picking Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Ordine dei Medici Veterinari di Cagliari ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2011. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE: Elisa Tel: 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CORSO PRATICO DI EMBRYO TRANSFER Cremona, 16-17 Settembre 2011

14.30 15.00 15.45 16.15 16.45 17.45

PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 9.25 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.15 13.00 14.00

1° giorno - 16 settembre 2011 Palazzo Trecchi (Cremona) Registrazione dei partecipanti Saluto ai partecipanti, presentazione di relatori ed istruttori, informazioni pratiche sul corso ed inizio dei lavori Vantaggi e svantaggi dell’Embryo Transfer Sandro Barbacini Gestione riproduttiva della donatrice Sandro Barbacini Selezione e management delle riceventi Duccio Panzani Pausa caffè Metodi di raccolta embrionale e fattori influenzanti Francesco Camillo Identificazione, manipolazione e classificazione degli embrioni Duccio Panzani Pausa pranzo Refrigerazione e trasporto degli em-

brioni Denis Necchi Trapianto embrionale Denis Necchi Fattori influenzanti le percentuali di gravidanza Francesco Camillo Pausa caffè Aspetti legislativi Paola Gulden Casi clinici e discussione Tutti i relatori Fine dei lavori

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

ITINERARIO DIDATTICO SIVAE V PARTE “Medicina d’Urgenza e terapia intensiva negli Animali Esotici” 17-19 Ottobre 2011 Centro Studi Palazzo Trecchi - Cremona

Secondo giorno - 17 settembre 2011 SBS Italia, San Daniele Po (CR) Dimostrazione pratica da parte dei relatori su animali vivi e preparati anatomici. Esercitazioni pratiche di flushing uterino, ricerca, manipolazione e classificazione degli embrioni. Esercitazione sulle tecniche di refrigerazione e sul trapianto embrionale Orario: dalle ore 9.00 alle ore 18.00 Direttore del corso Sandro Barbacini Lingua: Italiano QUOTA DI PARTECIPAZIONE: Soci SIVE::€ 800,00+IVA Non soci SIVE: € 900.00+IVA Termine iscrizioni: 1° agosto 2011 Numero massimo partecipanti: 20

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SIVE Tel. 0372/40.35.02 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: info@sive.it - www.sive.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DIRETTORE Giuseppe Visigalli Med Vet, Varedo MI RELATORI E ISTRUTTORI Igor Pelizzone, Med Vet, Reggio Emilia Matteo Trevisani, Med Vet, Verona Tamara Vela, Med Vet, Valencia (E) Fabio Viganò, Med Vet, Milano Giuseppe Visigalli, Med Vet, Varedo MI OBIETTIVI Questo Corso si prefigge di fornire ai partecipanti, attraverso le eterogenee e complementari esperienze dei relatori-istruttori, tutte le principali direttive da seguire nel paziente critico, nelle emergenze in genere e

nel paziente terminale, appartenente in tutti i casi ad una specie esotica o non convenzionale. Gli argomenti saranno trattati secondo una consequenzialità logica, dall’approccio iniziale, al triage, alla stabilizzazione del paziente attraverso il riconoscimento dello stato di shock (nei rettili, negli uccelli e nei piccoli mammiferi) ed al rilevamento dei principali parametri vitali emodinamici, vascolari, idroelettrolitici e metabolici. Altri elementi cardine della medicina d’urgenza negli animali esotici sono rappresentati dalle emergenze tossicologiche, dalle emergenze traumatologiche e da quelle oculari. Durante i tre giorni del Corso verranno inoltre illustrati, nel loro specifico impiego nella medicina d’urgenza degli animali esotici, alcuni strumenti diagnostici di inestimabile valore quali l’emogasanalisi, l’ecotomografia e l’endoscopia e verrà preso in esame nello specifico anche un piccolo mammifero non convenzionale in relativa diffusione anche in Italia: il riccio africano, per il quale i dati nella medicina d’urgenza e non solo, sono ancora piuttosto scarsi. PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE: Elisa Tel: 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it

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Attualità scientifica Vet Journal

Fattori di rischio di convulsioni dopo mielografia Più esposti cani di grossa taglia con lesioni cervicali e iniezione di ioexolo nella cisterna cerebellomidollare

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Il benessere animale deve far parte del curriculum del medico veterinario Sia parte integrante della formazione universitaria. Conferenza mondiale sull’educazione veterinaria

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio retrospettivo ha analizzato l'incidenza e i fattori di rischio di convulsioni in seguito a mielografia effettuata con ioexolo nel cane. Dalle cartelle cliniche di 503 cani sottoposti a mielografia si ricavavano i seguenti dati: peso corporeo, razza, età, sesso, volume e dose di ioexolo, sede di iniezione, sede della lesione, durata dell'anestesia, procedure chirurgiche effettuate immediatamente dopo la mielografia, utilizzo di acepromazina e presenza o assenza di convulsioni. Le convulsioni post-mielografia si osservavano in 15 (3%) dei cani. I fattori di rischio significativamente associati alle convulsioni erano la taglia del cane (i cani di grossa taglia avevano una probabilità 35,35 volte maggiore di sviluppare convulsioni rispetto ai cani di piccola taglia), la sede di iniezione del mezzo di contrasto (i cani in cui lo ioexolo veniva iniettato nella cisterna cerebellomidollare avevano una probabilità 7,4 volte maggiore di sviluppare convulsioni rispetto ai cani in cui il farmaco veniva iniettato nella cisterna lombare), la sede della lesione (i cani con lesioni della porzione cervicale della colonna vertebrale avevano una probabilità 4,65 volte maggiore di sviluppare convulsioni rispetto ai cani con lesioni in altre regioni) e il volume totale di ioexolo. Il volume totale medio ± SD di ioexolo era di 11,73 ± 5,52 ml (mediana, 10,5 ml [range, 3,0 - 21,0 ml]) per i cani con convulsioni e di 4,57 ± 4,13 ml (mediana, 3,5

l benessere animale deve far parte integrante del curriculum del medico veterinario. È il principio affermato nel corso di una conferenza mondiale tenutasi a Lione dedicata all'educazione veterinaria internazionale (Second World Conference on Veterinary Education, 13-15 maggio 2011, Lione). Il benessere animale deve essere considerato tra le competenze di base che gli studenti di veterinaria devono ottenere nel loro corso di studi, indipendentemente dalla sede e dalla struttura di insegnamento. Questa raccomandazione dovrà essere adottata dall'assemblea Generale dell’OIE, prima di essere messa in pratica. I veterinari possono avere un impatto diretto

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ml [range, 0,75 - 45,0 ml]) nei cani che non le presentavano. I cani di grossa taglia con lesioni cervicali e in cui si iniettavano elevati volumi di ioexolo nella cisterna cerebellomidollare erano esposti al maggior rischio di convulsioni, concludono gli autori. L'utilizzo di volumi di mezzi di contrasto > 8 ml nei cani di grossa taglia dovrebbe essere evitato, preferendo la somministrazione nella cisterna lombare. “Incidence of and risk factors for seizures after myelography performed with iohexol in dogs: 503 cases (2002-2004)” da Costa RC, Parent JM, Dobson H. J Am Vet Med Assoc. 2011 May 15; 238 (10): 1296-300. ■

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

www.vetjournal.it/

sull'atteggiamento e il comportamento del pubblico generale verso gli animali, consigliando i proprietari, le istituzioni e le corporazioni. L'educazione veterinaria deve adattarsi alle sfide attuali, è stato detto al simposio, e deve evolvere per soddisfare le aspettative della società rispetto alla salute animale e umana e al benessere animale. M.G.M.) ■

Proteine di fase acuta nel latte delle bovine con mastite no studio ha determinato la concentrazione di aptoglobina (Hp) e amiloide A sierica (SAA) e l'attività di N-acetil-β-D-glucosaminidasi (NAGase) nel latte di 230 vacche con mastite spontanea causata da patogeni diversi, al fine di valutare se queste corrispondessero ai segni clinici di

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mastite e se vi fossero differenze tra i patogeni. La mastite era clinica in 98 vacche e subclinica in 136. Era presente una correlazione positiva statisticamente significativa tra la concentrazione di SAA e Hp e l'attività di NAGase. Si riscontravano differenze significative nella concentrazione delle proteine di fase acuta e nell'attività di NAGase nel latte delle vacche con mastite causata da patogeni diversi. Le concentrazioni più elevate di Hp e NAGase erano presenti nei casi di mastite causata da Escherichia coli e Arcanobacterium piogene, mentre quelle inferiori si osservavano in presenza di mastite causata da stafilococchi coagulasi-negativi. Concentrazioni molto basse di SAA erano presenti nel latte delle vacche affette da mastite da A. pyogenes, a differenza dei casi causati da altri patogeni principali di mastite. La concentrazione mediana di SAA era più di 10 volte superiore nei casi di mastite causata da E. coli, rispetto agli altri patogeni. Erano presenti differenze significative nella concentrazione media di Hp e NAGase tra mastite clinica e subclinica. In un terzo circa dei campioni, la concentrazione di Hp era inferiore ai limiti di identificazione, verosimilmente compromettendo un utilizzo di Hp come marker di mastite. (M.G.M.) “Acute phase proteins in milk in naturally acquired bovine mastitis caused by different pathogens” Pyörälä, M. Hovinen, H. Simojoki, J. Fitzpatrick, P. D. Eckersall, T. Orro. Veterinary Record 2011;168:535 9 May 2011. ■


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Reg. CE 1/2005 Attualità

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Gli equidi durante il trasporto Dalla teoria... alla pratica di ANNA FERRARIS Dirigente Veterinario tempo determinato UVAC - Torino MIMMO FERRULLI Dirigente Veterinario - Area “C” - Asl di Bari FILIPPO VERDE Dirigente Veterinario - Area “C” - Asl di Matera distanza di alcuni anni dalla prima applicazione del Reg. (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate che modifica le Direttive 64/432/CEE e 93/119/CE e il Regolamento (CE) n. 1255/97, in vigore dal 25-1-2005 e con obbligo di applicazione dal 5-1-2007 (tranne per l’obbligo del certificato di idoneità che si applica dal 5-12008 e per l’obbligo del sistema di navigazione satellitare per lunghi viaggi che si applica su tutti i mezzi dal 1-1-2009, in precedenza era previsto solo per i mezzi di nuova costruzione), ci sembra opportuno ribadire alcuni aspetti giuridici e pratici rilevanti ai fini della concreta operatività. Il principio generale che sta alla base della “Protezione degli animali durante il trasporto”, si ritrova nell’art. 3 del Regolamento che così recita: “Nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o a sofferenze inutili”. L’articolo 3 continua con una serie di requisiti imprescindibili ed obbligatori, strutturali-sanitari-organizzativi, che devono sempre essere garantiti in qualsiasi trasporto di animali non solo commerciale. Il Regolamento prevede poi, negli articoli successivi, obblighi specifici applicabili esclusivamente per i trasporti di tipo commerciale, compresi i trasporti di equidi in relazione con un’attività economica, e riguardano in particolare: - AUTORIZZAZIONE DEL TRASPORTATORE, sia per il TIPO 1, valida solo per viaggi inferiori alle 8 ore e sia per il TIPO 2, valida per tutti i tipi di viaggi compresi i lunghi viaggi. Tale “Autorizzazione”, è rilasciata dall’Autorità del Servizio Veterinario ASL, solo se il Trasportatore dimostra di aver ottemperato ad una serie di requisiti strutturali, riguardanti i mezzi di trasporto e di requisiti organizzativi, compresa la corretta gestione dei viaggi, fondamentali per garantire il rispetto dei requisiti minimi di protezione imposti dal Regolamento. Il Trasportatore deve dimostrare: • di possedere mezzi idonei al trasporto (ciascuno vincolato al proprio certificato di omologazione se adibiti a viaggi superiori alle 8 ore); • di avvalersi di personale adeguatamente formato o idoneo, per saper caricare e scaricare sul mezzo gli animali, saperli trasportare nel migliore dei modi secondo la specie e l’età, compresi l’abbeveraggio e la cura durante il viaggio; • di aver predisposto, per i lunghi viaggi, un “Piano di emergenza” scritto, in caso di necessità, per esempio come recuperare in breve tempo un mezzo di trasporto sostitutivo o come reperire un punto di sosta per lo scarico degli animali in caso di anomalie, guasti, necessità varie.

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- OBBLIGO DI CERTIFICATO DI OMOLOGAZIONE DEL MEZZO DI TRASPORTO PER VIAGGI SUPERIORI ALLE 8 ORE Il rispetto dei requisiti strutturali generali dei mezzi è un obbligo per tutti i trasportatori. Nei lunghi viaggi però, vi sono ulteriori requisiti specifici a seconda della specie zootecnica trasportata, viste le lunghe distanze in condizioni già di per sé innaturali e disagiate per gli animali. Per quanto riguarda le specifiche indicazioni strutturali per i mezzi che trasportano equidi si ricorda che è sempre obbligatoria la presenza di stalli individuali nei lunghi viaggi e in tutti i trasporti via mare, con la sola eccezione del puledro con la madre, considerati i livelli di aggressività tra soggetti vicini durante i viaggi e la notevole difficoltà a mantenere l’equilibrio durante il movimento, per questa specie, a causa dell’elevato baricentro. I box necessari per isolare fisicamente gli animali dovrebbero essere progettati e costruiti in modo da non compromettere la corretta ventilazione, requisito essenziale per la corretta sudorazione, al fine di mantenere l’omeostasi termica in ambienti caldo/umidi. Gli equidi nel trasporto stradale devono essere caricati sempre su un piano singolo, non sono quindi mai trasportabili su più livelli (anche se di altezza non elevata al garrese). Gli spazi a disposizione per ogni animale non devono essere inferiori alle superfici determinate dall’Allegato I, Capo VII del Regolamento (CE) n. 1/2005. OBBLIGO DI CERTIFICATO D’IDONEITÀ AL TRASPORTO DI ANIMALI Tale “Certificato” è obbligatorio per il guardiano/conducente dell’automezzo, che deve aver frequentato un corso di formazione di almeno 12 ore, attestato dal Servizio Veterinario ufficiale dell’ASL di residenza. OBBLIGO DEL GIORNALE DI VIAGGIO Tale documento adeguatamente rilegato, timbrato e firmato a cura del Trasportatore e dell’Organizzatore, serve a dimostrare un’adeguata pianificazione del viaggio prima, durante ed a fine trasporto, nel pieno rispetto dei tempi di viaggio comprese le soste previste per il riposo e l’abbeveraggio degli animali e nel pieno rispetto dell’incolumità degli animali trasportati. Nello specifico si ricorda che gli equidi possono viaggiare per un tempo massimo di 24 ore, tenendo presente che il Regolamento all’art. 2, lett. j, definisce “viaggio” l’intera operazione di trasporto, comprese le operazioni di scarico, sistemazione e carico che si effettuano in punti intermedi durante il viaggio. Quindi le 24 ore, considerando il trasporto effettuato con un autotreno o un autoarticolato a pieno carico, devono comprendere: • le 2 ore obbligatorie di sosta per il ripo-

so e l’abbeveraggio (la somministrazione di acqua è sempre obbligatoria, mentre l’alimentazione può essere somministrata se necessaria) ed il riposo degli animali (le soste devono avvenire minimo ogni 8 ore di viaggio). Si ricorda, infatti, che gli equidi a causa del loro baricentro elevato trovano estremamente difficile mantenere l’equilibrio durante il movimento e, quindi, sono esposti ad un rischio elevato di lesioni durante tutti i viaggi e di sfinimento per i lunghi tragitti; • le 2 ore (minimo) di tempo per il carico e scarico degli animali. Ciò che resta (20 ore) è a disposizione della movimentazione dell’automezzo. Il Regolamento prevede comunque particolari deroghe per i trasporti commerciali di equidi registrati, equidi cioè che risultano iscritti ai libri genealogici dei vari Stati di origine, considerando l’alto valore economico di questi animali e la tipologia di tali trasporti (partecipazione a gare, mostre, concorsi internazionali, trasferimenti tra scuderie, ippodromi ecc.) diversi dal trasporto di animali allevati a scopo alimentare nelle diverse categorie (allevamento, riproduzione, ingrasso, da macellazione). Tali deroghe, infatti, sono concesse dando per scontato che i requisiti minimi di benessere siano comunque garantiti visto lo scopo del viaggio e l’alto valore economico di ogni singolo capo trasportato.

DEROGHE PREVISTE ESCLUSIVAMENTE PER GLI EQUIDI REGISTRATI Nei viaggi inferiori alle 8 ore, è possibile derogare dal divieto: • di trasporto di femmine gravide che hanno superato il 90% della gravidanza (311gg di gestazione) (Allegato I, Capo I, punto 2, lett. c); • di trasporto delle femmine che hanno partorito nella settimana precedente (Allegato I, Capo I, punto 2, lett. c); • di trasporto puledri con ombelico non cicatrizzato accompagnati dalla madre (Allegato I, capo I, punto 2, lett. d). Nei lunghi viaggi, è possibile derogare dall’obbligo: • del limite della durata massima di trasporto di 24 ore (Allegato I, capo V, p. 1.1); • di sosta minima di 1 ora ogni 8 ore (Allegato I, capo V, p. 1.2); • di dotare l’automezzo del sistema di navigazione satellitare (art. 6, p. 9); • della tenuta del giornale di viaggio (Art. 5, p. 4, art. 8, p. 2); • di trasportare soggetti inferiori a quattro mesi di età (Allegato I, capo IV, p. 1.9). Tutti gli altri obblighi previsti dal Regolamento vanno osservati senza eccezioni. In Italia l’Accordo Stato Regioni del 20 marzo 2008, concernente “Prime disposizioni per l’autorizzazione al trasporto di animali vivi”, considerando la realtà tipica nazionale, dove sono allevati “equidi registrati da macello” tanto quanto “equidi non registrati e non da macello”, stabilisce che le deroghe previste per gli equidi registrati possano essere comunque applicate indistintamente a tutti gli equidi dichiarati non DPA (cioè non destinati a produrre alimenti per l’uomo come dichiarato dal proprietario sul documento di identificazione dell’equide, “Passaporto” alla Sez. IX). L’Accordo sancisce, inoltre, per quanto riguarda gli equidi, alcuni principi fondamentali per applicare in modo uniforme gli obblighi del Regolamento comunitario alla realtà nazionale, infatti: • è escluso dall’applicazione delle disposizioni specifiche del Regolamento il trasporto di equidi “in conto proprio” (inteso come trasporto del proprio equide da parte del suo proprietario, appartenente

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allo stesso nucleo familiare, con il proprio mezzo, per finalità non commerciali, come ad esempio il trasferimento tra maneggi diversi, la partecipazione a gare, l’attività culturali, ludiche, sportive, ecc.). I suddetti Trasportatori di equidi in conto proprio, devono comunque essere inseriti in un Registro istituito presso i Servizi Veterinari dell’Azienda Sanitaria Locale competente, perché possono costituire fattore di rischio nella trasmissione di malattie infettive e diffusive e, perché l’autorizzazione deve essere rilasciata sempre e solo sulla base del rispetto ai requisiti minimi generali previsti dall’articolo 3 e dall’articolo 27 del Regolamento. Per questa tipologia di trasporto il VeterinarioASL rilascia l’autorizzazione su autodichiarazione del proprietario in conto proprio (Allegato H) che certifica di effettuare i trasporti senza finalità commerciali, con mezzo di trasporto idoneo ed in modo competente ad evitare qualsiasi sofferenza. Il Veterinario ufficiale, in base all’articolo 27-Ispezioni e relazioni annuali ad opera delle autorità competenti - del Reg 1-2005, si riserva di verificare in ogni momento la veridicità di quanto dichiarato nell’Allegato H. Sul trasporto di equidi senza finalità commerciali vale la pena soffermarsi anche sulle “NOTE” di chiarimento emanate negli ultimi anni dal Ministero della Salute. La nota DGSA /X/ 4646 del 5-2-2007 indirizzata alla FISE: “Trasporto equidi in conto proprio per finalità sportive. Chiarimenti in merito al campo di applicazione del Regolamento CE 1-2005”, ribadisce che gli equidi trasportati per fini sportivi non devono subire disagi superiori a quelli per fini diversi, quindi conferma la necessità per i trasportatori anche privati di essere adeguatamente formati per trasportare questi animali. Per questo il Ministero con specifico Decreto (Decreto n° 1 CAT/2005) autorizza la FISE ad organizzare corsi di formazione per i trasportatori di equidi in conto proprio senza fini di lucro. La nota DGSA/VI/1014 del 6-2-2008: “Trasporto equidi in conto proprio per finalità sportive. Chiarimenti in merito al campo di applicazione del Regolamento CE 1-2005”, chiarisce come i trasportatori in conto proprio senza fini di lucro debbano rispettare gli obblighi generali del Reg. 1-2005 per la tutela degli equidi trasportati, ma non è obbligatorio per loro la certificazione di idoneità e quindi anche la partecipazione ai corsi FISE previsti nel Decreto n° 1CAT/2005. La nota DGSA/VI/6512 del 7-4-2008: “Regolamento CE 1-2005- trasporto di equidi in conto proprio-ulteriori chiarimenti”, chiarisce che, così come già definito per il trasportatore conto terzi (trasporto commerciale di animali di proprietà di terzi), anche il trasportatore in conto proprio con fini di lucro (es. chi trasporta i propri equidi per poi rivenderli a destino o per utilizzarli per attività commerciali) rientra nell’ambito commerciale e come tali sono tenuti all’osservanza di tutti gli obblighi previsti dal Regolamento 1-2005. Le scuderie professionali (quali sono i maneggi che detengono equidi di proprietà di terzi), rientrano sempre nell’obbligo del Regolamento e come tali dovranno possedere l’autorizzazione prevista Tipo 1 o Tipo 2, oltre a rispettare tutti gli altri requisiti specifici.

ALCUNI DATI DI CAMPO E VALUTAZIONI SUL TRASPORTO DEGLI EQUIDI La Relazione Annuale del Ministero della Salute sui controlli nazionali del 2009 (come previsto dall’obbligo comunitario dell’art. 27-Ispezioni e relazioni annuali ad opera delle autorità competenti - del Reg. 1-2005) riporta


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che il trasporto del 44,12% di equidi controllati su strada è stato accertato come irregolare, diventando così l’equide, la specie animale domestica con maggiori irregolarità riscontrate durante il trasporto. La percentuale di irregolarità riscontrate per la categoria degli equidi risulta così ripartita: • durante il trasporto 44,12%; • nel luogo di destinazione 0,62%; • ai mercati 0%; • nel luogo di partenza 0%; • nei punti di controllo 1,06%; • nei punti di trasferimento non sono stati effettuati controlli. Se analizziamo il prospetto riguardante le principali irregolarità riscontrate vediamo che ben 77 irregolarità su un totale di 293 infrazioni, risultano a carico degli equidi. Di queste 77 infrazioni: 26 sono relative all’automezzo, 17 al benessere animale e ben 34 relative ai documenti accompagnatori. Ma il dato più allarmante arriva dal Parlamento Europeo che in data 25/2/2010 (in Gazzetta UE del 21-12-2010 -C 348 E/37), dichiara che ogni anno circa 100000 cavalli destinati al macello sono trasportati in condizioni disumane su distanze inutilmente lunghe - e continua - esistono prove solide che il Reg. (CE) n. 1/2005 non è applicato con rigore. Per chi volesse ulteriormente approfondire i dati di campo raccolti dagli esperti in questi anni sui trasporti di equidi in Europa e le soluzioni prospettate, può scaricare delle interessanti presentazioni in formato PDF sul sito: http://webcache.googleusercontent.com/sear ch?q=cache:GJ12UJIgPa8J:www.fve.org/eve nts/index.html+Brussels+horse+forum+FVE&c d=1&hl=de&ct=clnk&gl=de&source=www.goo gle.de pubblicate in occasione di un convegno internazionale tenutosi a Bruxelles il 29-11-10 per FVE (Federazione Veterinari Europei). Dall’analisi dei dati emerge, che: • i maggiori problemi in Europa riguardano gli equidi provenienti soprattutto dalla Spagna oppure dai paesi dell’Est (Polonia, Bulgaria, Romania, Lituania) e destinati in Italia (soprattutto nelle Regioni del CentroSud) e condotti direttamente al macello o, tramite il passaggio attraverso un centro di raccolta. Sono documentati trasporti di equidi non domati in viaggi superiori alle 8 ore (quando esiste il divieto assoluto di tale trasporto senza deroga), maschi trasportati con femmine, oppure di età e stazza notevolmente diversi, trasportati senza stalli individuali per lunghe distanze, con mezzi e metodi tali da causare gravi lesioni e sofferenze, senza acqua né cibo, dove gli animali cadono a terra stremati, sono calpestati e muoiono a causa del viaggio e delle condizioni di trasporto perché in assenza dei requisiti minimi imposti dal Regolamento. Sono riportati viaggi non correttamente pianificati all’origine, anche solo guardando i TRACES emessi con tempi non realistici, con densità di carico non rispettate, con assenza delle soste prestabilite per il ristoro degli animali per farli bere e riposare dopo lunghe distanze e con pericolosi stati di disidratazione che in questa specie portano facilmente a coliche dall’esito infausto. Infine, per capire meglio la portata dei problemi legati a questi tipi di trasporti, bisogna ricordare che: • Il Regolamento (CE) n. 1/2005, prevede che, gli Organi di controllo, procedano anche alla verifica del “Cronotachigrafo” per accertare il corretto trasporto degli animali su strada. Il cronotachigrafo analogico o digitale è un dipositivo che ogni conducente deve attivare durante il proprio turno di lavoro, per registrate gli orari della guida, delle soste, la velo-

cità ed i km percorsi. • Il Regolamento (CE) n. 561/06, relativo all’armonizzazione di alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada, che modifica i Regolamenti del Consiglio (CEE) n. 3821/85 e (CE) n. 2135/98 ed abroga il Regolamento (CEE) n. 3820/85 del Consiglio- determina la durata dei tempi di viaggio ed i tempi di riposo dei guidatori di mezzi pesanti (superiori alle 3,5 tonnellate). La lettura del cronotachigrafo, quindi, permette attraverso un controllo incrociato con la documentazione veterinaria prevista (giornale di viaggio) di accertare eventuali incongruenze con quanto dichiarato. Inoltre il Reg 561/06 per garantire la sicurezza stradale in tutta Europa stabilisce che un guidatore di mezzi pesanti (superiori alle 3,5 tonnellate) può guidare al massimo 4,30 ore poi deve rispettare un periodo di interruzione di 45 minuti. Tale periodo di interruzione è da intendersi con autoveicolo fermo se c’è 1 solo guidatore, in movimento se con 2 conducenti che si alternano alla guida. Complessivamente il singolo conducente può guidare altre 4,30 ore, per un massimo di 9 ore lavorative al giorno, poi è tassativamente previsto un periodo di riposo minimo di 11 ore al giorno. A differenza del semplice periodo di interruzione tra un tempo di guida e l’altro, il periodo di riposo deve sempre avvenire con veicolo fermo. È consentito guidare un’ora in più del dovuto, fino ad arrivare a 10 ore massime di guida al giorno, ma tale pratica è consentita solo 1 volta nel corso di una settimana lavorativa. Ora, in base alle regole per la sicurezza stradale, in Europa i trasporti di animali vivi con autotreno od autoarticolato devono sempre rispettare questi tempi di guida imposti dal Codice della strada, pertanto un viaggio di equidi effettuato con 2 autisti può durare al massimo 20 ore, poi deve scattare obbligatoriamente il riposo previsto di minimo 11 ore ad autoveicolo fermo. A questo tempo, di 11 ore di fermo per il riposo degli autisti, si deve sommare quello necessario per il benessere degli animali pari ad ulteriori 13 ore fino ad arrivare alle 24 ore di sosta previste in un Punto di controllo riconosciuto, dopo il tempo massimo di trasporto. Per avere un trasporto veramente ben organizzato e rispettoso sia delle regole di sicurezza stradale sia del benessere degli animali si dovrebbe quindi prevedere, come minimo, che dopo un viaggio di 20 ore, se con 2 autisti, ci sia un fermo tassativo di 24 ore, rispettoso e compensativo di entrambi gli obblighi di sicurezza stradale e protezione degli animali. I dati di campo sul trasporto degli equidi, raccolti e valutati dagli esperti in tutti questi anni, dimostrano inequivocabilmente però che, fino a quando le regole per i tempi di viaggio degli animali non saranno allineate alle regole per la sicurezza stradale (20 ore massimo con 2 autisti - 10 ore massimo con 1 autista) continueranno, pressoché indisturbati, i trasporti di equidi non conformi sia al benessere degli animali, sia alla tutela della sicurezza stradale oltre che alla sicurezza del lavoro degli autisti nel viaggio. I risultati, infatti, dimostrano che finora, i controlli effettuati per accertare il rispetto di entrambi gli ambiti (trasporto animali e sicurezza stradale), effettuati in Italia per lo più dalla Polizia Stradale, non sono stati sufficienti a dissuadere tali gravi inadempienze. Si ringrazia il dott. Mario Sapino - UVAC di Torino, per la preziosa collaborazione offerta nella realizzazione del suddetto lavoro. ■

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ANMVI e Vet2011: un’occasione per testare un sogno Lione si è utilizzato il detto spagnolo “Per fare la torta bisogna rompere le uova” per dire che si è messa in discussione tutta l’organizzazione della formazione universitaria mondiale (e post) sul tavolo, è stata rivoltata come un calzino e poi è cominciato “l’impasto” per una nuova formazione veterinaria da terzo millennio. 300 partecipanti, soprattutto accademici ma anche studiosi ed alcuni professionisti si sono dati appuntamento il 13 e 14 maggio per la “Second World Conference on Veterinary Education” a Lione nell’ambito delle manifestazioni del 250° anniversario della fondazione della celebre scuola veterinaria francese. La torta sarebbe il nuovo veterinario, che partendo dal sapere dei 5 anni di corso, stabilito nell’“Accordo di Bologna” di alcuni anni fa, dovrebbe uscire con le reali competenze del

IL GIAPPONE: UN ESEMPIO EMBLEMATICO

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DICHIARAZIONE O.I.E. Di seguito riportiamo i principi inclusi nella Dichiarazione di Raccomandazioni ufficiale dell’O.I.E. condivisa in Assemblea degli Accademici e sostenuta da F.V.E. ed A.V.M.A. (USA). 1 Il PVS (Performance of Veterinary Service) ed il Gap Analysis, seguito dalla valutazione delle missioni per la legislazione veterinaria saranno lo strumento di miglioramento ed armonizzazione dei Servizi Pubblici e Privati. 2. L’OIE spinge tutti ad un lavoro armonico, utilizzando, ove esiste, lo Statutory Body (statuto ordinistico) del Paese(e se non esiste si impegna nelle dovute sedi). 3. L’OIE promuove i training tra Paesi. 4. L’OIE si impegna a rappresentare queste raccomandazioni all’Assemblea dei 183 delegati di ogni Paese membro. 5. L’OIE sostiene fermamente l’esigenza di un Sistema di Valutazione della Qualità Professionale di parte 3a. 6. L’OIE incoraggia il Sistema di Accreditamento scolastico, sulla base di criteri universalmente riconosciuti. 7. L’OIE si fa carico di favorire i Governi nell’utilizzo dei sistemi PVS, Gap Analysis e Missioni Legislative in tutto il mondo, favorendo l’armonizzazione legislativa e, di conseguenza, l’armonizzazione dei Servizi Veterinari per l’Educazione, la Salute Animale ed i Commerci. 8. L’OIE auspica e spinge ad un chiarimento sulle figure del “Veterinario” e del “Para-Veterinario” e le rispettive competenze ed attività in tutto il mondo. 9. L’OIE incoraggia la valutazione globale del Veterinario (prima, durante e dopo) secondo criteri universalmente riconosciuti compresa la compliance con i criteri dell’OIE medesima. 10. L’OIE vede favorevolmente la collaborazione tra Servizi di Paesi in aree geografiche limitrofe, favorendo altresì la mobilità dei professionisti.

La premiazione delle Università ` collegate a Lione, Universita ` insignita della Legion d'Onore francese

Veterinario dal 1°giorno di lavoro; competenze possibilmente apprese e trasmesse “anche” attraverso l’affiancamento ad un veterinario pratico esperto durante 26 settimane di stage, ad esempio, come già fanno in Australia. Questo è ciò che auspica l’O.I.E. che ha fortemente sostenuto e condotto questa iniziativa di Lione conclusa con una dichiarazione ufficiale sottoscritta dall’Assemblea degli Accademici presenti, discussa in tavola rotonda e con la platea. La chiusura della manifestazione è stata incardinata sulla Tavola Rotonda su “Raccomandazioni per un Curriculum Minimale Indispensabile a livello globale”, curata dall’OIE; l’argomento è stato trattato da Bernard Vallat, direttore generale dell’OIE, Alain Merieux, presidente del consiglio accademico della facoltà di Lione, Ron DeHaven, CEO dell’Associazione Americana dei Medici Veterinari, Walter Winding, presdiente dell’FVE, Jan Francois Chary, presidente del Comitato Organizzativo di Vet2011, e Stephane Martinot, Preside della Facoltà di Lione. Alla Dichiarazione ufficiale è stato anche proposto un addendum, applaudito a lungo, che prevede una verifica sistematica dello stato dell’arte di questa Dichiarazione, effettuata coinvolgendo non solo l’accademia ma anche i Servizi ed una rappresentanza dei singoli professionisti. Insomma, un bel passo avanti anche per la politica di ANMVI che da sempre ha sollecitato un tavolo comune tra Professionisti ed Università per la riforma ma anche per la revisione del curriculum scolastico.

CLAUDE BOURGELAT, IL FONDATORE Claude Bourgelat è il Grand Ancient (alla francese) della Medicina Veterinaria d’Oltralpe, inserito anche nell’albo d’oro di quella mondiale. Questo meritato titolo, universalmente riconosciuto, è convalidato dal fatto che i suoi successori sono sistematicamente chiamati ai 4 angoli del mondo per illustrare l’energia fondativa che questo personaggio mise fin dalla posa della prima pietra della Facoltà di Medicina Veterinaria di Lione, nel 1761. Questa Facoltà ha segnato veramente la storia della scienza perché ha perseguito la sinergia tra mondo accademico ed esperienza del veterinario pratico. Claude Bourgelat, attore importante del secolo dei Lumi, è riconosciuto come uno degli inventori della scienza veterinaria collegata alla professione: questo aspetto, singolare per quell’epoca, oggi appare naturale ma infuoca tutt’oggi il dibattito tra la realtà accademica italiana e la classe professionale! Tuttavia, qui a Lione, si respira ovunque, in ogni angolo del campus di questa prestigiosa università fran-

cese. Ma quest’aspetto è ancora più stupefacente oggigiorno se si pensa che duecentocinquanta anni fa era quasi impossibile abbinare accademia e professione: due mondi completamente distanziati l’un l’altro, dalla autoreferenzialità ed autorevolezza della prima, in contrasto con il presunto pressapochismo della seconda in quell’epoca. Quest’uomo si può pertanto definire un vero pioniere, oltre che un rivoluzionario innovatore, che ha sfidato gli accademici del tempo, coltivando il germoglio di una nuova università, ma raccogliendo il contribuito sostanziale della professione veterinaria già più di due secoli fa! ANMVI perciò guarda con simpatia questo luogo che simboleggia un sogno italiano, dentro una delle 4 Università francesi della Medicina Veterinaria, con 120 studenti ciascuna, adagiata nello scenario verde delle Prealpi transalpine, in un ambiente sereno che spinge lo studente all’amore per lo studio unito alla passione per la professione del medico degli animali e della salute del cibo. Questa carismatica figura del Grand Ancient, fondatore della prestigiosa Scuola francese, è stata illustrata da Jan-Francois Chary, presidente del Comitato Organizzatore di Vet2011, che dopo aver delineato i passi della fondazione ha illustrato il francobollo celebrativo che entra nella numismatica storica della Repubblica Francese.

LA FACOLTÀ DI LIONE Il campus” Vet Agro Sup” (che incastona nel logo lo slogan Al cuore del vivente) adagiato su una lussureggiante collina prospiciente la città, è abituato alle scelte forti: dal 1° gennaio 2010 infatti ha subito una profonda trasformazione! Partendo dalla Scuola Veterinaria Nazionale di Lione e dalla Scuola Nazionale di Scienze Agronomiche di Clermont Ferrand, da un anno Vet Agro Sup include anche la Scuola Nazionale dei Servizi Veterinari, in un raro esempio di sinergia operativa e funzionale: ad essa si deve la formazione di alto livello di Agronomi, Veterinari e specializzandi di entrambi le facoltà. La formazione per la ricerca, la salute pubblica e la clinica degli animali sono rispettivamente i tre pilastri del campus collegati sia all’insegnamento della veterinaria che dell’agronomia. E che questo centro sia un’interessante e viva università lo si coglie anche curiosando tra i padiglioni; il fermento che caratterizza la scuola francese colpisce subito il visitatore, perché ovunque giri lo sguardo ha la possibilità di vedere decine di studenti impegnati a seguire il docente o a svolgere le manualità che a loro sono consentite.

Tra le innumerevoli presentazioni accademiche quella della realtà universitaria giapponese, preceduta da un lungo applauso di solidarietà per i fatti dello tsunami, ha attirato l’interesse degli ospiti e fornito numerosi spunti di curiosità e di riflessione. Il Giappone ha 16 Università, 11 pubbliche e 5 private, con 930 studenti e 663 tra insegnati e staff. Nessuna di queste raggiunge il numero minimale di docenti previsti dall’ordinamento accademico delle medicine nel Paese del Sol Levante ma nessuna però accetta di cancellarsi: fino a qui, tutto il mondo è paese! Tutte si sono procurate lo sponsor (pubblico o privato), tutte si sono accaparrate il sostegno delle autorità locali, che reclamano la loro sopravvivenza per interessi che nulla hanno a che fare con la professione ma tutto, da decenni che se ne discute, è rimasto come prima; tuttavia qualcosa si sta muovendo. Lo stesso mondo

Ingresso della Scuola Veterinaria di Lione

VETAGROSUP: I NUMERI DELLA FACOLTÀ 1200 Studenti 120 Studenti per anno 350 Professori, assistenti, tecnici e staff amministrativo 2 Anni di Scuola di formazione postlaurea 2 Sezioni,di Agronomia (Generale e Specialistica) e Medico Veterinaria 5 Sezioni di Specialistica Veterinaria post-laurea (Generale, Clinica generale e specialistica, Internato, Pratica Professionale) 1 Sezione di diversi Master 1 Sezione di Dottorati di ricerca 1 + 1 Scuola di Sanità pubblica e Politiche del Cibo 1761

Anno di fondazione della prima Facoltà di Medicina Veterinaria di Lione 2005 Accreditamento EAEVE dell’Ecole National Veterinaire de Lion 2007 Accreditamento CTI della Facoltà di Agronomia 2004 Accrediatmento ENSV della Centro della Scuola per i Servizi Veterinari Pubblici


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Studio a distanza della laminite equina

accademico però si è reso conto dell’insostenibilità del sistema e si sta rimboccando le maniche per rimediare, se pur con i tempi dovuti. Si è escogitato laggiù un primo escamotage, promovendo un accorpamento finalizzato ad abbinare a due a due i curricula scolastici di un paio di facoltà, in modo da favorire sia la diversità dell’insegnamento tra una e l’altra, sia ottimizzando i costi della struttura e della docenza. Un’idea che potrebbe essere valida da altre parti, forse anche nel nostro Paese.

LA STATUTORY BODY DEL MEDICO VETERINARIO Basilare a Lione è stata la trattazione di questo argomento, a cui è stata dedicata un’intera sessione. Essa rappresenta il criterio base della valutazione formativa del professionista ma assume anche il significato di cartina al tornasole per confrontare la performance professionale col suo background appena uscito dagli studi. Questo criterio è stato discusso a lungo e rilanciato sulla base di una precisa richiesta che l’OIE ha formulato per spingere tutti i Paesi ad un’armonizzazione professionale che tenda a creare il beneficio di un livello di sanità animale accettabile su tutto il globo. L’argomento è stato dibattuto in sezioni differenti: 1. Il lavoro dell’OIE sulle competenze del Veterinario al suo primo giorno di lavoro; 2. Punti di vista degli Statutory Bodies rispetto alla formazione veterinaria; 3. Tavola rotonda sulla Formazione Globale del Veterinario: bisogni, strategie e futuri progressi; 4. Sezioni dedicate a: a. Miglioramento dei curricula universitari in Paesi ben strutturati b. Sviluppo dei curricula universitari Per affrontare questo delicato argomento a Lione sono state messe a confronto decine di testimonianze di sistemi universitari di tutto il mondo, selezionati per rappresentanza geografica, presentati, discussi, pesati e valutati. ANMVI a tale proposito ha raccolto l’impressione che il favore dei partecipanti sia andato verso quegli esempi che hanno mostrato la formazione universitaria strettamente collegata ai corpi associativi presenti soprattutto nei Paesi sotto l’influenza della scuola americana, un modello che ANMVI sta portando avanti con difficoltà da anni nel nostro Paese. La valutazione delle capacità del giovane veterinario così come quella del professionista in carriera è in carico all’organismo che lo tutela, ovvero l’Ordine (o la Chamber anglosassone) professionale. La tutela dei beneficiari dell’operato del

Discussione del caso nell'ambulatorio delle emergenze cliniche

Santino Prosperi premiato per la lunga cooperazione con Lione

medico veterinario (il cliente) è affidata al codice di regolamentazione statutaria, che parte dal giuramento professionale, ma è anche affidata al codice di autoregolamentazione che può essere reso operativo da “corpi” associativi stessi, solitamente non istituzionali, come le associazioni o le società scientifiche. Tale giudizio è incardinato in una lista di valutazione la cui compliance viene verificata sia nei primi anni di attività che durante la vita professionale più matura del medico veterinario stesso. L’America, per esempio, tiene in grande considerazione il NAVMEC (North American Veterinary Medical Education Consortium) che persegue 5 obiettivi, tra i quali la qualità dell’esercizio professionale e persino la capacità di autovalutazione del valutato stesso. In Gran Bretagna, si pretende però che il neo-laureato frequenti per almeno 6 mesi un professionista accreditato. La World Veterinary Association, invece, parte dal ruolo del veterinario in tutti i settori, lo valuta nella sua complessità e totalità e si spinge fino alla valutazione del ruolo sociale del Veterinario come promotore di salute e di benessere nella società in cui svolge la sua attività! Principalmente questi criteri, che includono sia il singolo professionista che la struttura o i servizi in cui opera, si basano su: • Capacità di affrontare e risolvere situazioni particolarmente complicate o critiche per la salute animale e la produzione di cibo; • Governo della professione, delle leggi vigenti e delle leggi specifiche del corpo veterinario; • Descrizione della formazione scolastica, la sua appropriatezza e la sua applicazione nei campi della salute animale, sanità pubblica e sicurezza degli alimenti; • Assicurazione che i servizi pubblici e privati siano proporzionati alle esigenze dei loro Paesi, in tutti i settori, sviluppando una forte capacità di influenzare i Governi nazionali sull’investimento in campo veterinario e nel controllo delle derrate; • Sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza della professione veterinaria; • Efficacia del sistema sulla salute pubblica e privata, animale ed umana e sulla sicurezza della produzione e dei prodotti alimentari; • Assicurare la mobilità dentro al sistema veterinario interno e con l’estero. Infine, anche gli studenti hanno partecipato a questa sessione ed hanno presentato un loro network di sistemi globali di valutazione della loro formazione. Ebbene, il risultato che ne è uscito rafforza l’idea che è indispensabile effettuare una valutazione sistematica che affronti anche le esigenze del mercato e le richieste degli stakeholder, tant’è che (anche) durante il corso degli studi universitari si è messo in luce che una disciplina sottostimata è quella della sicurezza alimentare che trova meno apprezzamenti tra i giovani studenti di veterinaria che lasciano campo libero ad altre discipline meno pertinenti. (a cura di Anmvi International) ■


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28 Lettere al Direttore Anagrafe equidi e il giusto compenso Gentili colleghi, mi rivolgo soprattutto a voi che come me collaborate con l’Associazione Italiana Allevatori direttamente o indirettamente attraverso i suoi uffici provinciali prossimamente regionali, come sapete bene dal 2007 è nata l’anagrafe equidi sulla quale dovrà essere registrato tutto il patrimonio ippico nazionale. Per realizzare questo sistema giustamente pensato, è fondamentale la presenza di un Medico Veterinario che identifichi il soggetto certificandone l’età, la proprietà, il sesso, il colore del mantello e l’utilizzo finale

e soprattutto impiantandogli un microchip in modo tale da accertarne l’univocità della corrispondenza tra il soggetto stesso e il suo passaporto. Nel 2007 i contratti di collaborazione che firmammo erano piuttosto sommari, prevedevano un compenso omnicomprensivo di 15,70 € per ogni identificazione certificata. A distanza di quattro anni però l’importo appare decisamente ridicolo e quello che sembra più incredibile è scoprire che non c’è mai stata alcuna trattativa sui compensi, ma che questi siano stati scelti e imposti, nonostante l’anagrafe coinvolga in maniera determinante la figura del medico veterinario, da una sola parte che è appunto l’A.I.A. L’intenzione di questa breve lettera aperta è quella di sensibilizzare più colleghi possibile al fine di creare un gruppo abbastanza rappre-

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sentativo per arrivare a chiedere all’A.I.A un tavolo di incontro e trattativa per discutere dei problemi relativi ai tariffari ma anche dare chiarimenti tecnici responsabili per migliorare il servizio rivedendo su scala nazionale i compensi che giustamente ci spetterebbero. Fabrizio Nusca È chiaro che il medico veterinario non è percepito nel suo ruolo sanitario come non è ancora adeguatamente percepito il significato sanitario dell’Anagrafe equina. C’è un problema, non solo economico ma di ruolo, che va più a fondo nei rapporti con le istituzioni e le organizzazioni che gestiscono l’Anagrafe. I veterinari non sono dei subalterni. La segnalazione del Collega Nusca è importante e ANMVI se ne farà carico. Carlo Scotti

“Anche la bistecca alla brace è cancerogena, mica diamo indicazioni di non cuocerla più” Ferruccio Fazio, Ministro della Salute

Carlo Scotti

L’ANMVI IN BRASILE al 28 al 30 aprile 2011 si è svolto a Goiania in Brasile, il 32° congresso dell’ANCLIVEPA la più importante Associazione di Veterinari di Animali da Compagnia del Brasile. In rappresentanza dell’ANMVI ha partecipato Il Dr. Marco Melosi, vice presidente con delega al settore degli animali da compagnia che ha raccolto l’invito formulato dal Presidente dell’ANCLIVEPA, Dr. Pauolo Carvalho de Castillo e del Sig. Angelo Russo titolare dell’Azienda di Pet-food FARMINA. L’incontro è stato molto proficuo ed interessante; si sono confrontate le due realtà italiana e brasiliana e gettate le basi per una collaborazione futura. È allo studio dei consigli direttivi delle due associazioni una serie di iniziative che potrebbe prevedere, oltre ad uno scambio di relatori, la produzione di articoli e pubblicazioni scientifiche nelle due lingue. Sarà valutata anche la possibilità di agevolare ed incoraggiare lo scambio tra i veterinari dei due paesi e la partecipazione ai congressi delle due associazioni. Marco Melosi

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RECENSIONI

DIZIONARIO BILINGUE Bambino/Gatto Gatto/Bambino di Roberto Marchesini Pag. 224 - Ed. Sonda Un dizionario bilingue per gatti e per i loro piccoli amici, in cui l’autore decodifica tutti i comportamenti e le situazioni della vita quotidiana passate in rassegna “lato bambino” e “lato cane”, attraverso 60 parole-chiave classificate dalla A alla Z.


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Corsa a 6 zampe Dalle Aziende

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Advantix Running 2011 Seconda edizione della corsa benefica per cani e proprietari i è tenuta lo scorso 22 maggio all’interno del Parco Sempione (Milano), la seconda edizione della corsa non competitiva ideata da Bayer per i cani e

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i loro fedeli proprietari “Advantix Running 2011: la corsa a 6 zampe”. Cinque chilometri di percorso, circa 400 partecipanti, 1.600 “zampe”, 30 commissari di percorso, 20 volontari della Lega del Cane, 12 premi assegnati: un successo ancor più grande della

passata edizione per un’insolita giornata per gli amici a 4 zampe e i loro padroni, trascorsa a contatto con la natura! Presenti alla manifestazione Gianluca Comazzi, Garante per la Tutela degli Animali del Comune di Milano e Massimo Turci, Presidente del Gruppo Consiliare Provincia di Milano e membro della Consulta Regionale per il benessere animale che hanno patrocinato l’evento. Anche l’ANMVI ha collaborato all’iniziativa partecipando all’evento con un punto dedicato all’assistenza veterinaria. “Siamo molto contenti di appoggiare iniziative come Advantix Running,” - ha dichiarato Gianluca Comazzi “che hanno l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di prendersi cura della salute e del benessere dei nostri fedeli amici a 4 zampe durante tutto l’anno”. Grazie alle numerosissime iscrizioni, è stato possibile raccogliere Euro 2.200,00 a cui Bayer ha aggiunto altri Euro 1.000,00 interamente donati alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione di Milano, partner della manifestazione, con un assegno simbolico consegnato alla Presidente dell’associazione. La raccolta fondi contribuirà all’acquisto di nuova strumentazione per la

Nella foto la Dr.ssa Silvana Bonelli nello spazio di informazione veterinaria realizzato in collaborazione con l’ANMVI.

sala chirurgica del Rifugio di Via Redecesio 5/A - Segrate (MI), struttura nata per dare ospitalità a tutti i cani abbandonati in attesa di trovare un padrone e una sistemazione accogliente. Testimonial d’eccezione della seconda edizione dell’Advantix Running Manuela Arcuri, insieme al suo chihuahua, Daniele Chiefa campione italiano di Sleddog con Scott e Lucilla Andreucci, una delle migliori maratonete azzurre degli ultimi anni. ■

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DIRECTOR Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona CO-DIRECTOR Antonio Pozzi, DVM, Ms, Dipl ACVS, Florida (USA) FACULTY Silvia Boiocchi, Med Vet, Milano Fulvio Cappellari, Med Vet, Torino Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino Lisa Piras, Med Vet, Torino Antonio Pozzi, DVM, Ms, Dipl ACVS, Florida (USA) Slobodan Tepic, Med Vet, Torino Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona Luca Vezzoni, Med Vet, Cremona MAX NUMBER OF PARTICIPANTS: 30 LANGUAGE: English DEADLINE FOR REGISTRATION: September 15th 2011 REGISTRATION FEE For SCIVAC Members: € 1.400,00 + VAT 20% For Non Members: € 1.600,00 + VAT 20%

DIRETTORI Alberto Crotti, Med Vet, Genova Claudio Peruccio, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVO, Torino RELATORI Giovanni Barsotti, Med Vet, SCMPA, Dr Ric, Pisa Alessandro Cirla, Med Vet, Cremona Alberto Crotti, Med Vet, Genova Nunzio D’Anna, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVO, Roma Cristina Giordano, Med Vet, Torino Adolfo Guandalini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVO, Roma Giuseppe Milani, Med Vet, Verona Claudio Peruccio, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVO, Torino Michela Quarta, Med Vet, Reggio Emilia Antonella Vercelli, Med Vet, Torino

RADIOLOGIA DEL TORACE Cremona, 22/25 Novembre 2011 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 49 Crediti DIRETTORE Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia RELATORI Daniele Della Santa, Med Vet, PhD, Dipl ECVDI, Berna (CH) Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia Massimo Vignoli, Med Vet, Dr Ric, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

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30 Calendario attività Dal 29 giugno al 9 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

29 GIU - 2 LUG 1 - 3 LUG 1 - 2 LUG 5 - 9 LUG 15 - 17 LUG 15 - 17 SET 15 SET 16 - 17 SET 16 SET 18 SET 18 SET 19 - 21 SET 23 - 25 SET 23 - 24 SET 24 - 25 SET 24 SET 25 SET 25 SET 30 SET - 2 OTT 1 - 2 OTT 2 OTT 2 OTT 2 OTT 2 OTT 5 - 7 OTT 6 - 8 OTT 7 - 8 OTT 7 - 9 OTT

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CITOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 20 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it MEDICINA FELINA - AGGIORNAMENTI IN CLINICA PRATICA E CHIRURGIA - Hotel Torre Normanna, Altavilla Milicia (PA) - Strada Comunale Torre Normanna - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INTERNATIONAL COURSE - ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING - PRACTICAL AND INTERACTIVE COMPUTED TOMOGRAPHY WORKSHOP - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 27 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 1ST SEAVE MEETING: INTERNAL MEDICINE - Alghero Hotel Calabona - Località Calabona - CP 15 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - Email: info@sive.it CORSO PRATICO DI EMBRYO-TRANSFER - Palazzo Trecchi , Cremona e SBS San Daniele Po (CR) - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it BIOSAFETY SIMPOSIUM - 2ND IBP-SIVAL JOINT MEETING - Auditorium Siena Biotech S.p.A - Medicines Research Center - Via Petriccio e Belriguardo, 35 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: info@sivalnet.it QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SOVEP - CHIRURGIA DEL DIGERENTE - Hotel Campanile -Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it TRAUMATOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 32 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 70° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - MEDICINA D’URGENZA - Palacongressi d’Abruzzo, Montesilvano (Pescara) - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO INTERNAZIONALE - MALATTIA DEGENERATIVA MITRALICA NEL CANE: COSA C’È DI NUOVO? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 6 Crediti - Per info: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE GHIANDOLE DELL’APPARATO GASTRO-ENTERICO A VOLTE DIMENTICATE. LA PANCREATITE: MEDICINA E CHIRURGIA A CONFRONTO E LE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

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OFTALMOLOGIA NEL CAVALLO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SICARV

METODICHE ECOCARDIOGRAFICHE DI DIAGNOSI, STADIAZIONE DELLA MALATTIA VALVOLARE MITRALICA E TERAPIA: ESPERIENZE IN MEDICINA UMANA E MEDICINA VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it UNA GIORNATA NELL’AMBULATORIO DI UN VETERINARIO AVIARE - Ordine dei Medici Veterinari di Cagliari - Via Carroz,14 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CORSO REGIONALE SICILIA DI CITOLOGIA - Ragusa - Viale delle Americhe - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALL’OFTALMOLOGIA - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PRIMO APPROCCIO ALLA MEDICINA E CHIRURGIA DEI RETTILI - Aula Magna Università di Messina - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it MYTHS AND MISCONCEPTIONS: OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - Ancona - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL PANCREAS ENDOCRINO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: III PARTE - GASTROENTEROLOGIA 3 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 41 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it RIPRODUZIONE E INSEMINAZIONE ARTIFICIALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 26 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PRATICO DI ORTOPEDIA EQUINA: ADVANCED ULTRASONOGRAPHY COURSE - Clinica Equine Practice, Campagnano di Roma (RM) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA PUGLIA - Lecce - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SARDEGNA CORSO SCIVAC

CORSO SCIVAC INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CALABRIA IN COLLABORAZIONE CON LA FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA DI MESSINA INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC CORSO SIVE CORSO SCIVAC

laPROFESSIONE

VETERINARIA 20 | 2011

la VETERINARIA

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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 30 maggio 2011

SOLUZIONI

b sindrome da corpo estraneo

c il rumine come

possibile origine di un rumore di tintinnio

QUIZ 1

abomasale sinistra

Risposta corretta: d) Seminario SIVE di “Ecografia addominale e toracica nel cavallo adulto” - Cremona, Settembre 2008

a dislocazione

QUIZ 2

a Milza b Fegato c Stomaco d Duodeno e Grosso colon

2) La presenza di un buon ponte di foraggio nel rumine di una bovina esclude:

Risposta corretta: c) Congresso Nazionale Multisala SIVAR - Cremona, Maggio 2009

1) Quale struttura NON si deve rilevare sul lato sinistro dell’addome durante la valutazione ecografica di un cavallo sano?


Professione Veterinaria 20-2011:ok

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