la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
20 2 012
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 20 dal 4 al 10 giugno 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
I PROFESSIONISTI NON SONO DEI SUBORDINATI
PHENOLEPTIL STAND-BY SUL PREZZO
ANTISINDACALE VIOLARE L’ACN
SUMMER SCHOOL CON ANMVI INTERNATIONAL
LE MIGLIORI TECNICHE CONTRO L’INQUINAMENTO
A PAGINA 6
A PAGINA 8
A PAGINA 9
A PAGINA 18
A PAGINA 20
COMBATTERE L’EVASIONE È NEL NOSTRO INTERESSE
BREVI RACCOLTA FONDI È in corso la raccolta fondi per aiutare i colleghi in difficoltà dopo il sisma. Conto corrente postale intestato ad ANMVI, IBAN: IT75E07601114000000 40777971 - Conto corrente bancario intestato ad ANMVI, IBAN: IT03M062 3011402000030180174. Causale: "pro-colleghi terremotati Emilia Romagna".
AMICOPETS La Federcalcio ha deciso di patrocinare l'iniziativa di AmicoPets per il contrasto all'abbandono degli animali di compagnia. La Figc metterà a disposizione alcune maglie della Nazionale autografate dai giocatori, che saranno messe all'asta sul sito www.amicopets.it e il cui ricavato andrà in beneficenza all'ENPA.
BDN SUINI Il responsabile del macello deve registrare nella Banca Dati Nazionale una serie di informazioni "per ogni partita macellata", sia per quelle provenienti da allevamenti nazionali che provenienti da altri Stati. Il Ministero della Salute ha trasmesso ai Servizi Veterinari l'elenco, regione per regione, delle partite non registrate. Le inadempienze sono sanzionabili.
ENTI VIGILATI Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri, su proposta del ministro della Salute, uno schema di decreto legislativo che riorganizza gli enti vigilati da Lungo Tevere Ripa. Semplificazione e ottimizzazione delle spese per gli Istituti Zooprofilattici e l'Istituto Superiore di Sanità.
TUMORI Un "Registro tumori della Regione Emilia Romagna". L'ha istituito la Regione Emilia Romagna, nell'ambito di una convenzione con le Facoltà di Veterinaria di Bologna e di Parma per censire le neoplasie animali diagnosticate, su casistica del territorio, per fornire poi indicazioni utili ai medici veterinari.
SICUREZZA Rinviata l'introduzione di nuove procedure per fare la valutazione dei rischi negli ambienti di lavoro con meno di 10 lavoratori. Vale ancora l’autocertificazione. La proroga è contenuta nel Decreto Legge 12/05/2012 n. 57 (Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese).
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
www.anmvioggi.it
INDAGINE 2012
“Professione”: la più letta dai veterinari Il 79% dei titolari di struttura legge regolarmente il nostro settimanale. A PAGINA 3
I numeri diffusi dall’Agenzia delle Entrate smentiscono il luogo comune che i professionisti sono la categoria di contribuenti che dichiara di meno. Anzi nella classifica degli Studi di Settore hanno un primato ragguardevole su altre categorie. Una buona notizia nell’era delle liberalizzazioni, in cui voler guadagnare sul proprio lavoro intellettuale espone a una medievale condanna. Chi ha liberalizzato ha chiesto ai professionisti di farsi concorrenza al ribasso, ma non ha fatto sconti sul gettito fiscale, anzi ha aumentato l’IVA e minaccia di deprimere le detrazioni fiscali. È inutile nascondersi, però, che ciascuna categoria ha, al proprio interno, un certo grado di infedeltà fiscale. È inaccettabile. Il momento è di crisi e si deve aiutare chi lavora con dignità. Condividiamo con i nostri cugini di ANDI, compagni di strada in Confprofessioni Sanità, un duplice impegno: combattere chi, evadendo, danneggia la categoria e sostenere i clienti con meccanismi fiscali incentivanti, prima fra tutte la detraibilità fiscale delle spese che oggi non è abbastanza significativa in termini di recupero della spesa sostenuta e va quindi rafforzata. Cosa genera questo? Un circuito virtuoso, perché il cliente avrà convenienza a
chiedere la parcella al suo medico veterinario. Ma se - come accade ora il proprietario paga la prestazione più il 21% di IVA e non detrae quasi nulla è logico pensare che chiederà di risparmiare. Invece, l’emersione del non dichiarato compenserebbe ampiamente il mancato introito fiscale, la detraibilità dei farmaci veterinari favorirebbe tutto il comparto. Lo Stato non ha soldi per gli animali da compagnia, ne ha pochissimi anche per il randagismo, quello che può fare è incentivare o perlomeno non penalizzare chi detiene pets. Come? Riducendo l’Iva alla aliquota più bassa, rendere significativamente detraibili le spese veterinarie, compresi i farmaci veterinari, valutare un pacchetto di prestazioni totalmente esenti per i risvolti di sanità pubblica (es. le sterilizzazioni). Questa è la strada da seguire per permettere il risparmio che il cliente cerca, senza far crollare la prevenzione veterinaria. E questa è la strada da seguire anche per chi, lavorando in nero, non solo fa concorrenza sleale nei confronti degli onesti, ma spesso offre prodotti scadenti ai propri pazienti comprando materiali non fatturati e quindi senza nessuna garanzia di qualità. L’evasione è anche concorrenza sleale. di Carlo Scotti Giunta Esecutiva Confprofessioni
SEMPRE COLPA DEI VETERINARI COME IN TUTTE LE CATEGORIE PROFESSIONALI ANCHE I MEDICI VETERINARI NON SONO TUTTI MARTIRI E SANTI e capita che siano responsabili di comportamenti illegali o contrari al Codice Deontologico o ai principi delle BPV. Siamo sempre i primi a segnalare, condannare o denunciare questi comportamenti che creano gravi danni non solo agli animali o alla salute pubblica ma anche a tutta la nostra categoria ed all’immagine che ne deriva sui proprietari di animali e sul pubblico. Non possiamo però d’altra parte accettare che la nostra categoria venga continuamente criticata, se non “criminalizzata”, per comportamenti o azioni che rientrano nel nostro ruolo e competenze a difesa della salute e del benessere animale. Riteniamo quindi inaccettabili le critiche verso i colleghi che operano per la salute ed il benessere degli animali nei circhi e negli zoo, pensiamo sia doveroso difendere i veterinari che lavorano nei centri di ricerca con il solo compito di controllare il benessere degli animali, crediamo sia nostro ruolo difendere tutti i colleghi da attività svolte da volontari, allevatori, farmacisti o medici in evidente abuso di professione. Sentiamo anche come nostro dovere ribadire che non si possano accusare i Medici Veterinari di sfruttare gli animali solo perché pretendono, giustamente, il pagamento delle loro prestazioni. Il veterinario è un libero professionista, non un volontario, e vive del suo lavoro. L’ultima accusa ai Medici Veterinari arriva da una associazione animalista che con una campagna “Scontrino sì grazie” sollecita i proprietari a denunciare i veterinari che, a fronte del pagamento della prestazione, non emettono regolare ricevuta. E questo in nome della salute e del benessere animale, ovviamente, anche se riteniamo che sia doveroso il rispetto della legge.
L’informazione Veterinaria On Line
laPROFESSIONE
Indagini e Ricerche Anmvi Informa
VETERINARIA 20| 2012
3
Informazione e formazione Dall’indagine dell’ANMVI sui titolari di struttura emerge che molti veterinari non fanno aggiornamento di ANTONIO MANFREDI on questo ultimo articolo, il terzo, completiamo l’analisi dei dati emersi dall’indagine realizzata dall’ANMVI nel mese di marzo sulle “Strutture veterinarie private per animali da compagnia”, indagine realizzata con interviste telefoniche a 400 titolari di struttura. Dopo aver visto vari aspetti legati alla gestione della struttura, vediamo ora quelli relativi all’informazione e formazione del Medico Veterinario titolare di struttura. Prima di analizzare questi dati sarebbe bene rivedere alcune caratteristiche dei veterinari titolari di struttura per le quali vi rimandiamo agli articoli precedenti ma credo, per comprendere al meglio alcuni dati, che sia bene, almeno, ricordare che circa il 92% di questi ha iniziato la sua attività prima del 2005 e che il 70% ha più di 45 anni. Sono quindi per la maggior parte professionisti certamente non giovani, con esperienza, in un certo senso arrivati e che quindi esprimono aspetti positivi ma anche note negative, ad esempio, soprattutto per quanti lavorano da soli (circa il 60%) scarsa attenzione all’aggiornamento.
C
INTERNET È UNO STRUMENTO ABITUALE D’INFORMAZIONE PROFESSIONALE? Iniziamo da questa prima Tabella, la 1, che si riferisce all’utilizzo di Internet per l’informazione o formazione professionale. L’80% degli intervistati dichiara di utilizzare Internet come strumento abituale di informazione, il 20% al contrario ammette di non utilizzarlo. Quali siano poi i limiti di queste risposte non è facile saperlo come è difficile capire quale sia il reale utilizzo dell’informazione online. Quello che invece è certamente importante è il confronto di questi dati con gli stessi ottenuti da una analoga indagine sempre realizzata dall’ANMVI nel 2005. I valori in sette anni sono cambiati radicalmente: dal 56,70% di utilizzatori siamo passati all’80%, mentre
quelli che non usano l’online per la propria informazione si sono ridotti di oltre la metà passando dal 43,30% al 20%. In sette anni il mondo veterinario, per quanto riguarda questi aspetti, e fortemente mutato. Nell’indagine del 2012 abbiamo anche aggiunto una ulteriore domanda (Tabella 1) riferita al possesso di strumenti mobili: IPhone o altro smartphone, IPad o Tablet. Il 73,3% ha risposto che non possiede nulla del genere, una percentuale ancora molto elevata, mentre un veterinario su cinque (il 21%) ha dichiarato di possedere uno smartphone, il 7,3% di avere un IPad e solo il 4% un Tablet. Fra l’altro la somma di questi valori evidenzia che una discreta percentuale di questi possessori (circa il 17%) possiede più di uno di questi strumenti che, al di là dei valori ottenuti, sappiamo bene essere in ampio sviluppo. Fare un confronto con altri dati di differenti ricerche precedenti è ovviamente impossibile.
STRUMENTI D’INFORMAZIONE ON LINE Abbiamo visto che l’80% dei titolari di struttura (320) utilizza Internet per la propria informazione professionale ma a che siti si indirizza? Nella Tabella 2 le risposte a questa domanda. All’intervistato sono stati proposti tre diversi strumenti di informazione, due storici: @nmviOggi e Vetjournal ed uno molto recente, Vetpedia. Il 78,1% ha dichiarato di seguire regolarmente @nmviOggi, che recentemente ha festeggiato i suoi dieci anni di vita proponendosi ai numerosi lettori con un sito completamente nuovo, molto bello ed interattivo. Ogni giorno sono migliaia i lettori del quotidiano online che ha raggiunto la punta massima di accessi giornalieri nel settembre del 2011 superando i 12mila. È anche interessante vedere quanti sono i titolari di struttura che dichiarano di leggere regolarmente @nmviOggi. Abbiamo detto che l’80% segue Internet e che il 78,1% di questi legge regolarmente @nmviOggi, questo vuol dire che il 62,5% dei titolari di struttura legge @nmviOggi. In numero cosa significa? I titolari sono 1,6 per struttura e le strutture sono circa
TABELLA 1 - INTERNET E STRUMENTI MULTIMEDIALI
6700 e quindi il numero dei titolari è di 10.700 ed il 62,5% corrisponde a circa 6700 veterinari, tanti, decisamente. Questo è il numero di lettori regolari solo fra i titolari di struttura per animali da compagnia, le altre migliaia da tutte le altre categorie. Non dimentichiamo che la NewsLetter di @nmviOggi viene inviata ogni giorno ad oltre 19300 indirizzi email. Importante è il confronto con i dati del 2005. Sette anni fa la percentuale di lettori, fra quanti utilizzavano internet per la propria informazione, si limitava al 59,9%, una crescita quindi molto importante dovuta certamente ad una maggiore attenzione all’informazione online ma anche, soprattutto, alla qualità dei contenuti che @nmviOggi propone giornalmente. Lo stesso discorso può valere anche per Vetjournal che con una percentuale di lettura non molto inferiore (73,1%) raggiunge numeri di accessi globalmente simili a quelli di @nmviOggi anche se spalmati in modo diverso, non essendo quotidiano, nei vari giorni della settimana. Vetjournal fra circa un anno festeggerà i suoi dieci anni di vita e prevede nuove iniziative ed un rilancio totale del progetto. Nel 2005 Vetjournal aveva una percentuale di lettori del 58,2%. Anche in questo caso la crescita è stata veramente notevole. Completamente diversa la situazione di Vetpedia che lanciata a Rimini nel 2011, in occasione del Congresso Internazionale della SCIVAC, dopo solo 1 anno ha già superato gli 8500 iscritti. Questo è certamente un dato positivo ma l’elemento che si evidenzia dall’indagine mostra anche un potenziale di crescita ancora importante. Ad oggi, infatti solo il 52,2% dei titolari di struttura che utilizza Internet dichiara di seguire regolarmente
Vetpedia e questo significa che ci sono ancora margini di ampliamento del numero di lettori veramente significativi. L’ultima percentuale riportata nella tabella indica che l’11,9% (direi solo l’11,9%) di chi utilizza Internet non legge nessuno dei tre strumenti di informazione da noi proposti. È certamente una percentuale molto bassa che evidenzia al contrario che circa il 90% ne segue con regolarità almeno uno dei tre. E letta così è veramente una percentuale molto elevata anche se per noi non ancora soddisfacente. È giusto anche sottolineare che la maggior parte dei lettori segue regolarmente più strumenti di informazione tanto è vero che il totale delle percentuali riferite ad ognuno dei tre siti proposti supera il 200%.
STRUMENTI D’INFORMAZIONE TRADIZIONALI Dopo avere analizzato la lettura degli strumenti di informazione online vediamo ora (Tabella 2) quella degli strumenti tradizionali, per essere più chiari su supporto cartaceo. Nella domanda proposta ai 400 titolari di struttura per animali da compagnia veniva quindi richiesto quali periodici leggeva regolarmente. Fra questi ve ne erano alcuni pubblicati da noi (EV Edizioni Veterinarie): Professione Veterinaria e Veterinaria, mentre altri appartavano ad altri editori. Nella tabella pubblicata abbiamo deciso di limitarci ai dati delle nostre pubblicazioni per correttezza verso altri. Avendo deciso di ometterli viene però a mancare il confronto e ci permettiamo quindi soltanto di dire che le nostre riviste sono in assoluto quelle più lette dai Medici Veterinari titolari di struttura. Partiamo da Professione Veterinaria, settima-
TABELLA 2 - STRUMENTI D’INFORMAZIONE ON LINE E TRADIZIONALI
4 Anmvi Informa Indagini e Ricerche
laPROFESSIONE
VETERINARIA 20 | 2012
TABELLA 3 - AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEI TITOLARI
TABELLA 4 - MOTIVI CHE LIMITANO LA REGOLARITÀ DELL’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
nale, inviato ogni anno ad un numero sempre più elevato di abbonati. Indicativamente oggi siamo in media oltre le 15mila copie che arrivano ad oltre 19mila per i numeri speciali. Nel 2012 in un paio di occasioni abbiamo superato le 20mila. Ovvio quindi che Professione Veterinaria sia in assoluto la rivista più letta nel settore veterinario. Dall’indagine svolta risulta che il 79% dei titolari di struttura veterinaria la legge regolarmente, percentuale che tradotta in numeri significa circa 8500 veterinari, ovviamente limitandoci solo ai titolari. Un numero molto elevato che rende questa rivista lo strumento di informazione in assoluto più letto dalla categoria veterinaria. Confrontando questi dati con quelli del 2005, anno in cui la percentuale di lettura era del 51,8%, possiamo renderci conto di come sia fortemente cresciuta la diffusione di Professione Veterinaria che in sette anni è aumentata di oltre 26 punti percentuali, più del 50% del valore iniziale. È giusto anche ricordare che con il 51,8% nel 2005 venivamo leggermente superati da un’altra pubblicazione che si posizionava al primo posto per diffusione. Nel 2012 questa situazione è completamente mutata: con la crescita di diffusione che ha avuto Professione Veterinaria in questi ultimi anni oggi siamo saldamente al primo posto fra tutte le riviste del settore ed abbiamo fortemente distanziato ogni altra pubblicazione.
Veterinaria, bimestrale scientifico, ha avuto negli ultimi anni una crescita di diffusione abbastanza costante ma più lenta rispetto a Professione. Nel settore veterinario per animali da compagnia è ritenuta la pubblicazione scientifica più qualificata e, se non sbaglio, credo che sia l’unica indicizzata. Con oltre 10mila copie di diffusione è certamente la rivista scientifica più letta nel settore veterinario italiano. Dalla nostra indagine risulta che è letta regolarmente dal 66,3% dei veterinari titolari di struttura che corrisponde numericamente a circa 7100. Nel 2005 Veterinaria aveva una percentuale di lettura del 49,7% ed in questi anni ha quindi avuto una forte crescita di diffusione e di lettura che l’ha portata più o meno al secondo posto fra tutte le pubblicazioni tradizionali del settore veterinario.
PARTECIPAZIONE A CONGRESSI E CORSI Passiamo ora a vedere la partecipazione a congressi e corsi di formazione e di aggiornamento (Tabella 3). Il dato più eclatante e che salta subito all’occhio è certamente il primo: i Medici Veterinari titolari di struttura che partecipavano regolarmente ai congressi ed ai corsi nel 2005 erano il 59,7%, lo stesso dato riferito al 2012 è sceso al 47,5%, ben 12 punti percentuali in meno, una differenza ve-
ramente importante. In verità noi, intendo come SCIVAC, non stiamo notando in questi ultimi anni un calo di partecipazione agli eventi (congressi, seminari, corsi, riunioni delle società specialistiche) tranne che per le iniziative regionali. Queste ultime hanno nel tempo un po’ sofferto di una formula forse superata ma è bastato riproporle come Seminari regionali, cambiandone l’impostazione, per ritrovare un maggior interesse fra i veterinari. D’altra parte i numeri ci dicono che questa regolarità è diminuita ed è stata compensata dalla crescita del valore riferito all’“occasionalmente” passato dal 36,10 del 2005 al 47,5% di oggi. I motivi di questa minor attenzione alla partecipazione a congressi o corsi rispetto al 2005 potrebbe essere spiegata, almeno in parte, dal fatto che allora si pensava ancora che gli ECM potessero essere obbligatori anche per il liberi professionisti poi, una volta chiarito che non era così, c’è forse stato un allentamento di attenzione. Non dimentichiamo, d’altra parte, che in questi ultimi anni le difficoltà che il settore sta evidenziando non hanno certamente favorito l’impegno all’aggiornamento, sia per i costi da sostenere sia per il maggior tempo che si deve dedicare al lavoro. È invece, almeno per il momento, rimasta stabile la percentuale di coloro che non seguono mai un congresso o un corso, il 4,8% nel 2012 e quindi appena leggermente aumentata rispetto a sette anni fa quando era il 4,2%. Certamente l’evoluzione del settore ed il diffondersi sempre maggiore di strumenti per l’informazione e formazione in Internet potranno influenzare, forse anche in modo significativo, questi dati.
PERCHÉ NON SI PARTECIPA A CORSI E CONGRESSI? Bella domanda questa. In ogni indagine la inseriamo ed ogni volta le risposte sono sempre le stesse. Anche le percentuali. Come possiamo vedere nella Tabella 4 il motivo principale è la mancanza di tempo: “La mia attività non me ne lascia il tempo” evidenziata dal 65,7% dei titolari di struttura che non hanno una regolarità di frequentazione di eventi formativi. Nel 2005 la percentuale era del 65,4%, identica. Questa risposta arriva principalmente da quei titolari che sono da
soli e senza collaboratori e che dalla nostra indagine risultano essere quasi il 60%. In effetti non è facile per un Medico Veterinario titolare unico e senza collaboratori partecipare ad iniziative residenziali di aggiornamento. Se sono giorni di lavoro dovrebbe chiudere la struttura o trovare un sostituto, se sono giorni festivi, visto che dai nostri dati risulta non essere molto giovane, forse preferisce stare in famiglia e tirare un po’ il fiato. Con le difficoltà del settore si aggiunge anche un problema economico. Se quando il mercato tirava si poteva anche chiudere ogni tanto, oggi non potendo perdere alcuna prestazione ogni momento di lavoro è troppo importante. Per chi lavora invece con altri colleghi vi è anche la motivazione che: “vi partecipano altri miei colleghi di lavoro”. Abbastanza logico. Non potendo chiudere uno resta a presidiare la struttura e l’altro collega va al congresso. È comunque una motivazione che si limita al 4,8% rispetto al 3,70% del 2005, sostanzialmente uguale. Per “altri motivi” non specificati si arriva al 40,5% come nel 2005 che era il 40,10%. Fra questi motivi vi sono mille situazioni diverse: problemi economici, familiari, altre attività di lavoro o sportive, la distanza, motivi di salute, l’età avanzata, la stanchezza, ecc. Tutti motivi più che validi presi soggettivamente nelle diverse condizioni di ciascuno. La motivazione a nostro avviso più preoccupante, non tanto per il valore che esprime (7,6% contro il 6,80% del 2005) ma per quanto può significare, è però la terza della tabella: “non sono interessato” perché è veramente impossibile che, di fronte a decine di proposte formative ogni anno su tutti i temi e gli argomenti, non ci sia nulla che possa interessare. È una risposta che evidenzia crisi, stanchezza, delusione, noia se non resa di fronte al continuo evolversi della professione. È un segno preoccupante per un mondo professionale che evidenzia una caduta di interesse e passione per il proprio lavoro. ■ Indagine realizzata da: A. Cassinari Research & Consulting (associata ESOMAR) Interviste realizzate da: Kronos Ricerche di mercato (associata ESOMAR e ASSIRM)
laPROFESSIONE
6 Attualità Lavoro e Previdenza
VETERINARIA 20 | 2012
I liberi professionisti non sono lavoratori subordinati Passa in Senato la modifica chiesta da Confprofessioni. Schiarita sulla monocommitenza gnificativi percorsi formativi, ovvero da capacità tecnico-pratiche acquisite attraverso rilevanti esperienze maturate nell’esercizio concreto di attività; b) sia svolta da soggetto titolare di un reddito annuo da lavoro autonomo non inferiore a 1,25 volte il livello minimo imponibile ai fini del versamento dei contributi previdenziali”.
IL CO-CO-CO L’articolo 69-bis contiene inoltre una interpretazione autentica sulle collaborazioni coordinate e continuative in relazione alle professio-
l Senato ha approvato in prima lettura il disegno di Legge di Riforma del Mercato del Lavoro. La disciplina delle cosiddette “false partite IVA” è rientrata in uno degli emendamenti (n. 1.900) presentati dal Governo e approvati con la fiducia. Nel testo del Governo la presunzione di subordinazione è espressamente esclusa per le prestazioni lavorative svolte nell’esercizio delle attività professionali per le quali è richiesta l’iscrizione ad un Ordine. Tale esclusione andrà a consolidarsi all’interno del Decreto Legislativo 276/2003 in materia di occupazione e mercato del lavoro, sotto forma di articolo aggiuntivo, il 69-bis (Altre prestazioni lavorative rese in regime di lavoro autonomo). Le libere professioni ordinistiche non saranno dunque sospettabili di lavoro subordinato mascherato qualora ricorrano alcune condizioni come la collaborazione superiore a 8 mesi, un fatturato superiore all’80%, la presenza di una postazione fissa presso la sede del committente. Un traguardo fondamentale per Confprofessioni e per ANMVI, impegnate nella definizione dei rapporti di lavoro tra liberi professionisti in regime di monocommittenza. Dopo l’approvazione della Camera dei Deputati, sarà un decreto del Ministero del Lavoro, sentite le parti sociali, a stabilire le attività professionali escluse dalla presunzione di subordinazione.
I
RISCHIO SCONGIURATO Il Governo intende regolarizzare le “false partite IVA”, ponendo delle condizioni in presen-
za delle quali il committente è tenuto ad assumere il collaboratore come co-co-co oppure come lavoratore subordinato a tempo indeterminato. Il testo proposto dal Ministro Fornero faceva salvi i rapporti di lavoro fra professionisti iscritti all’Albo fin dalla prima stesura, tuttavia, la formulazione del testo non risultava sufficientemente esplicita. Due le circostanze compresenti che fanno scattare la presunzione e la conversione dei rapporti di lavoro in rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, fra le seguenti tre: a) che la collaborazione abbia una durata complessivamente superiore a otto mesi nell’arco dell’anno solare; b) che il corrispettivo derivante da tale collaborazione, anche se fatturato a più soggetti riconducibili al medesimo centro d’imputazione di interessi, costituisca più del 80 per cento dei corrispettivi complessivamente percepiti dal collaboratore nell’arco dello stesso anno solare; c) che il collaboratore disponga di una postazione di lavoro fissa presso una delle sedi del committente. Grazie all’emendamento approvato dalla Commissione Lavoro, in accordo con il Governo, la presunzione “non opera, con riferimento alle prestazioni lavorative svolte nell’esercizio di attività professionali per le quali l’ordinamento richiede l’iscrizione ad un ordine professionale, ovvero ad appositi registri, albi, ruoli o elenchi professionali qualificati e detta specifici requisiti e condizioni”. Inoltre, la presunzione “non opera qualora la prestazione lavorativa presenti i seguenti requisiti: a) sia connotata da competenze teoriche di grado elevato acquisite attraverso si-
ni intellettuali: le norme del lavoro a progetto e lavoro occasionale (Capo I del Titolo VII del Dlvo 276/2003) non si applicano a libero professionista quando il contenuto “concreto” di tali collaborazioni è riconducibile all’attività intellettuali per la quali è iscritto all’Ordine. L’iscrizione ad albo professionale, infatti, “non è di per sé idonea a determinare l’esclusione dal campo di applicazione”. Ciò vuol dire che se il professionista intellettuale svolge un’attività diversa da quella per cui è abilitato e iscritto all’Ordine, allora la disciplina dei coco-co può trovare applicazione. ■
Dieci anni di evasione Enpav: chi non regolarizza sarà cancellato ul numero 13 di Professione Veterinaria riflettevamo sull’evasione previdenziale e sui risultati delle verifiche sui Modelli 1 dal 2001 al 2005. In questo quinquennio è stato riscosso circa il 70% di quanto dovuto: 875.797 euro invece di 1.177.544 euro. Ora l’Enpav procede al recupero di annualità non pagate dagli iscritti con una "attività mirante alla contestazione e al recupero di annualità non pagate dagli iscritti all’Albo professionale". La Fnovi ne ha dato comunicazione ai Presidenti degli Ordini informandoli con una circolare che "trattasi di omessi pagamenti per circa 10 annualità". Le uniche forme di regolarizzazione che l’Enpav ritiene di poter accettare sono: il versamento del 50% del debito entro 60 giorni dalla prima convocazione dell’Ordine e dell’ulteriore 50% nei 60 giorni successivi; in alternativa, qualora sussistano comprovate difficoltà economiche, versamento dell’intera somma dovuta in massimo 24 rate mensili comprensive degli interessi arretrati e degli interessi di dilazione secondo il piano di ammortamento fornito dall’Ente. Il Presidente della Fnovi, Gaetano Penocchio, invita i Presidenti ad attivarsi "per offrire la massima disponibilità", procedendo preli-
S
minarmente richiedendo all’Enpav “la documentazione comprovante l’esatto ammontare del credito vantato nonché evidenza del corretto espletamento della procedura di messa di mora”. Il Presidente dell’Ordine dovrà quindi convocare l’iscritto, “specificando il provvedimento che si intende adottare ed i motivi di esso, e avvertendolo che, ove non si presentasse, si procederà - anche in sua assenza - alla cancellazione dall’Albo per morosità". L’espressa accettazione del debito da parte dell’iscritto con conseguente dichiarazione di impegno a saldare dovrà essere quindi reindirizzato al Comitato Esecutivo della Cassa di Previdenza "affinché possa prendere atto delle dichiarazioni rese e formalizzare, in modo idoneo e vincolante, il relativo piano di rientro con piena soddisfazione delle esigenze sia dell’iscritto che dell’ENPAV”. Qualora nel corso dell’audizione il sanitario, a causa di comprovate difficoltà economiche, proponesse una diversa formula di rientro, il Presidente Penocchio invita “a raccoglierla e a trasmetterla tempestivamente all’ENPAV, con allegata tutta la documentazione necessaria ad accertare lo stato di difficoltà descritto dal sanitario”. Al Comitato Esecutivo dell’Ente competerà il compito di valutare quanto prospettato e deciderne l’accoglibilità. ■
NOMINATI GLI AMMINISTRATORI DEI FIDIPROF o scorso 10 maggio si sono svolte a Roma le assemblee di Fidiprof Nord e Fidiprof Centro Sud, i primi due consorzi di garanzia fidi promossi da Confprofessioni dedicati ai liberi professionisti. Dopo l’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2011, le rispettive assemblee hanno proceduto alla nomina degli amministratori. Per il triennio 2012-2014 il Consiglio di amministrazione di Fidiprof Nord risulta composto dal presidente Francesco Giacomin e dai consiglieri Gerardo Ghetti, Giacomo Milillo, Maria Paglia ed Ezio Maria Reggiani. Il Cda di Fidiprof Centro Sud che rimarrà in carica per il triennio 2012-2014 è composto dal presidente Gelsomina Maisto e dai consiglieri Luigi Alfredo Carunchio, Dario Grisillo, Dario Montanaro e Carlo Ghirlanda. Intanto fioccano le adesioni ai due confidi promossi da Confprofessioni, che si avvicinano a grandi passi all’obiettivo di raggiungere complessivamente 1.500 soci. Al Nord le regioni più attive risultano Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, mentre nel
L
Centro Sud Puglia, Toscana e Campagna guidano la corsa alle adesioni. Sia al Nord che al Centro Sud le categorie più dinamiche risultano quelle dell’area Sanità e Salute (ANDI, ANMVI, FIMMG, PLP, FIMP), seguite dall’area Economia e Lavoro. L’aggregazione di garanzie collettive avviene attraverso una quota di adesione individuale (quota sociale da 250 euro) che consente di ottenere finanziamenti ai quali si sarebbe probabilmente dovuto rinunciare per lo scarso potere contrattuale e finanziario di un singolo professionista o studio professionale. Viene così superata l’empasse della valutazione del "merito di credito", tradizionalmente improntata su dati qualitativi del cliente (conoscenza dell’attività, del titolare, puntualità nei pagamenti, reputazione, ecc.). FIDIPROF Nord - Via Lentasio, 7 - 20122 Milano - Tel. 0236692133 FIDIPROF Centro Sud - Via A. De Gasperi, 55 - 80133 Napoli - Tel. 0815519570
laPROFESSIONE
8 Osservatorio farmaco Disponibilità e impiego
Farmaci per le NSA? AIC ancora troppo complessa AISA: altri Paesi hanno già introdotto il silenzio-assenso
Sarà perseguita la somministrazione di sostanze contenenti GABA a somministrazione di qualunque sostanza contenente GABA, o Hydroxy-GABA, aggiunte nella lista FEI delle sostanze proibite, sarà perseguita. La FEI ha messo in guardia le Federazioni Nazionali contro l’uso di acido gamma amino butirrico (GABA) e acido gamma-idrossibutirrico (GABA-idrossi), neurotrasmettitore inibitorio. L’avviso è stato emesso al di fuori del consueto processo di revisione annuale del List Group (sostanze proibite). La FISE è stata allertata personalmente via email da Graeme Cooke, direttore del dipartimento
L
“
a recente procedura semplificata per l’AIC di medicinali veterinari destinati alle NSA non è sufficiente”. “Purtroppo non esistono sul mercato italiano medicinali specifici per rettili e bisogna ricorrere a farmaci non specifici destinati alla medicina umana o ad altre tipologie di animali con prescrizioni in deroga e difficoltà di applicazione della posologia da parte del proprietario”. Lo si legge nell’ultima newsletter diffusa da AISA, in un articolo sulla corretta gestione delle tartarughe, che solleva anche il tema della disponibilità di farmaci. “Ben diversa - continua l’articolo - la situazione in altre nazioni come Germania, Olanda, Austria o Svezia dove da anni la commercializzazione di medicinali destinati alle nuove specie d’affezione (NSA) non richiede l’AIC, ma una semplice comunicazione dei principi attivi contenuti e dell’officina di produzione autorizzata secondo le norme europee; l’autorizzazione si basa, quindi, sul silenzio-assenso.
L
È ovvio che nei Paesi citati i medicinali specifici per rettili e altri animali da terrario, pesci d’acquario, uccelli da gabbia e da voliera, piccioni viaggiatori, piccoli roditori, furetti e conigli da compagnia, sono ampiamente presenti e soddisfano le specifiche esigenze terapeutiche”. “La recente procedura semplificata per l’AIC, di medicinali veterinari destinati alle NSA, non è sufficiente ad incentivare le aziende produttrici ad impegnare risorse per ottenere registrazioni sul mercato italiano di farmaci destinati a tali animali. Quindi, in assenza di specifici medicinali, il privato non ha altre strade se non acquistare (con propria discrezionalità del trattamento terapeutico e della posologia) oltralpe, personalmente o tramite ordinazione on line presso un pet shop, il medicinale occorrente. È auspicabile quindi una procedura semplificata più snella ed una documentazione meno onerosa, che abbinata a tariffe più contenute susciti l’interesse delle aziende produttrici a richiedere l’AIC di specifici farmaci per le tartarughe e le altre nuove specie d’affezione". (fonte: AISA) ■
PHENOLEPTIL, ESTEVE VETERINARIA: STAND-BY SUL PREZZO enuto conto delle istanze sollevate da ANMVI, l’azienda ha comunicato che il prodotto è “in standby”. Esteve veterinaria ha fatto sapere di avere valutato le considerazioni espresse dall’Associazione e di avere deciso "autonomamente", di tenere in “standby” il Phenoleptil. Il prodotto in questione, per cura del paziente epilettico, risulta regolarmente registrato dal Min. San. Italiano, ma non è ancora sul mercato. La sua commercializzazione è rinviata, “in attesa di verificare - riferisce la Direzione Vendite dell’azienda - con il Titolare della A.I.C. (cioè l’Azienda proprietaria della Registrazione) la possibilità di ridurre in maniera sensibile il prezzo al Pubblico”.
T
VETERINARIA 20 | 2012
veterinario FEI: a partire dal 27 aprile, la somministrazione di qualunque sostanza contenente GABA, o Hydroxy-GABA, aggiunte nella lista FEI delle sostanze proibite, sarà perseguita se riscontrata nell’ambito dei concorsi FEI. Dalla data di implementazione di tale lista, decorre, ovviamente, un periodo di 90 giorni, per permettere un’informazione globale capillare e mettere in condizione i cavalieri di non farne uso sui loro cavalli. Le due sostanze sono state portate a conoscenza del Gruppo List FEI, il gruppo di esperti incaricato di verificare quali sostanze dovrebbero essere incluse nella Lista FEI e in quale categoria (Medication Banned o controllate). La Federazione Statunitense, per prima, ha documentato le reazioni avverse al prodotto e ne ha vietato l’uso (GABA e idrossi-GABA sono gli ingredienti in un prodotto commerciale venduto negli Stati Uniti sotto il nome commerciale 'Caroline Gold'). ■
La FDA proibisce l’uso “extralabel” negli animali da reddito a FDA ha emesso l’annunciata ordinanza che proibisce l’uso degli antibiotici appartenenti alla classe delle cefalosporine per bovini, suini, polli e tacchini, a partire dal 5 Aprile 2012. Gli allevatori americani avranno bisogno di una prescrizione dal veterinario prima di somministrare antibiotici sugli animali da reddito. L’iniziativa dell’ente americano è stata presa per preservare l’efficacia delle cefalosporine per il trattamento delle infezioni nell’uomo. Proibendo l’uso di questi antibiotici negli animali, si riduce il rischio di favorire l’insorgenza di batteri patogeni cefalosporine-resistenti. Proibito l’uso chiamato ‘extralabel’, ovvero utilizzare i farmaci al di fuori delle indicazioni terapeutiche approvate per quanto riguarda quelle specie animali oggetto di allevamenti a scopo alimentare. Le proibizioni riguardano: • uso di cefalosporine a dosi, frequenze, durata e tasso di somministrazione non approvate; • uso di cefalosporine in bovini, suini, polli e tacchini che non sono state approvate per queste specie (ad esempio farmaci approvati per l’uso umano o per animali da compagnia); • uso di cefalosporine per la prevenzione delle malattie. “Crediamo che questo sia un passo fondamentale per preservare l’efficacia di questa importate classe di antimicrobici, tenendo conto della necessità di tutelare la salute sia degli esseri umani sia degli animali” ha dichiarato Michael R. Taylor, Deputy Commisioner for Foods, alla FDA. Questo ordine di divieto è stato sottoposto a un “periodo di consultazioni” (dal 6 Gennaio al 6 Marzo 2012), durante il quale chiunque può inviare i suoi commenti sul dispositivo al sito www.regulations.gov. FDA valuterà le osservazioni prima dell’entrata in vigore del divieto il 5 Aprile 2012. La decisione FDA è stata accolta da proteste da parte delle associazioni di categoria. Delle due milioni di persone che acquisiscono un’infezione negli Stati Uniti ogni anno, 99mila ne muoiono, principalmente a causa di ceppi batterici resistenti. Anche se non è chiaro quanti di questi decessi siano il risultato dell’uso eccessivo di antibiotici nell’allevamento, circa l’80 per cento degli antibiotici venduti negli States è somministrato ad animali. ■
L
laPROFESSIONE
Sentenze Legale
VETERINARIA 20| 2012
9
L’Azienda sanitaria ha violato l’ACN sulla specialistica ambulatoriale UIL FPL vince un ricorso: incarichi assegnati senza consultazione sindacale prescrive l'obbligo, a carico dell'azienda, di consultare preventivamente i sindacati ogni volta che questi ultimi lo chiedano". Senza una specifica contrattazione aziendale, veniva inoltre stabilita una retribuzione accessoria in favore dei dipendenti dell'Ente, in ulteriore violazione dell'Accordo - secondo cui fra i medici e il SSN non può intercorrere più di un rapporto di lavoro. Infine, il Comitato zonale era stato costituito senza la presenza di un componente sindacale della UIL-FPL. Una serie di contestazioni, quelle avanzate da UIL-FPL, che la Asp di Enna ha confutato adducendo, fra l'altro, la carenza di legittimazione del Sindacato ad agire in giudizio. Le-
gittimazione che il Giudice ha invece riconosciuto, soffermandosi - nel decreto del Tribunale depositato nei giorni scorsi - sulla antisindacalità del comportamento della Asl consistente nella esclusione della previa consultazione in relazione alla predisposizione di determinati progetti-obiettivo che, nel caso in questione rientrano nella contrattazione aziendale (e non in quella decentrata come sostenuto dalla ASL), che prevede il raggiungimento di intese con le organizzazioni sindacali. La conclusione del Tribunale è che vi sia stata condotta antisindacale, pertanto il Giudice "ordina" alla Asl "di non reiterare in futuro la condotta censurata". ■
DARE DA MANGIARE AI PICCIONI? NON SEMPRE È SANZIONABILE
radicazione e controllo della tubercolosi, della brucellosi e della leucosi enzootica negli allevamenti bovini e ovi-caprini. Questa la finalità della delibera dell'Assessorato alla Sanità della Sicilia finita sul tavolo del Tribunale del Lavoro di Enna per accertarne la natura antisindacale. Il progetto di eradicazione era stato proposto dal-
E
la ASL di Enna senza sentire le organizzazioni sindacali. Vi avevano aderito "25 medici veterinari specialisti ambulatoriali, già convenzionati con l'azienda, che erano stati contattati individualmente e avevano sottoscritto un separato contratto di lavoro per un impegno di dodici ore settimanali fino al 31.12.2011". Tutto ciò, secondo il sindacato ricorrente, "in violazione dell'articolo 35 dell'Accordo Collettivo Nazionale vigente che
Test AIE non autorizzato, IHP presenta un esposto talian Horse Protection ha presentato un esposto "affinché vengano puniti i responsabili dei reati connessi, tra gli altri, con l'illegittimo sequestro sanitario della cavalla di nome Rocket". La cavalla, ricorda IHP è stata "decretata positiva all'Anemia Infettiva Equina nonostante i test di riferimento abbiano avuto esito negativo" ed è sotto sequestro sanitario dal 7 agosto 2010, "costretta a vivere in condizioni non compatibili
I
con la natura etologica degli equidi perché nonostante ben due test di Coggins negativi (unico test di riferimento in tutto il mondo, Italia compresa, per l'Anemia Infettiva Equina) le è stato fatto un test non autorizzato, per cui il laboratorio dell'IZS competente non è accreditato e per il quale non esistono in Europa anticorpi specifici atti alla valutazione dei risultati, che ha dato esito positivo". La questione del test, dopo un articolo del quotidiano "La Repubblica", è diventata una interrogazione parlamentare. Da qui, "la decisione di IHP di rimettere il tutto nelle mani della Magistratura". I parlamentari hanno chiesto al Ministro della salute di “accertare lo stato di salute di Rocket” e che “si proceda al dissequestro e, come più volte richiesto dai proprietari, siano ripetuti gli accertamenti da laboratori diversi da quelli che ne hanno certificato lo stato di malattia, sulla base dei test e delle procedure che il Ministero della salute vorrà dichiarare essere i test ufficialmente adottati dello Stato membro Italia”. E inoltre, dato che le competenze del Centro di riferimento per l'anemia infettiva degli equini, sono state riassegnate all'Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, gli interroganti chiedono al Ministro di “rivedere tale ultimo provvedimento, anche alla luce della diversa interpretazione delle norme e delle procedure manifestata dai due istituti”. ■
eve essere annullata la sanzione amministrativa, con la relativa ordinanza ingiunzione, inflitta al cittadino sorpreso dalla polizia municipale a dar da mangiare ai piccioni. È la massima di una sentenza della Cassazione (sentenza 433 del 24-052012) che con un nuovo orientamento è intervenuta su una disputa urbana. Per la Suprema Corte, l’ordinanza sindacale che ha introdotto il divieto fa riferimento al «perimetro urbano», senza tuttavia delimitarlo, con evidenti esigenze di tutela del centro cittadino. “I colombi proliferano ove trovano cibo e rifugio, mentre il fatto sanzionato risulta non punibile perché accertato sul confine fra gli insediamenti urbani e le campagne”. E poi, il richiamo al «piccione urbanizzato» contenuto nel verbale, secondo la
D
Cassazione è “in contrasto con l’obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi di cui all’articolo 3 della legge 241/90”.
laPROFESSIONE
Eventi Veterinari
VETERINARIA 20 | 2012Edizioni Veterinarie E.V. srl
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SEMINARIO: RECENTI SVILUPPI NELLA RIPRODUZIONE DEGLI EQUINI Palazzo Trecchi - Cremona - 12 Ottobre 2012 12.15 Valutazione ecografica ed EcoDoppler dello stallone 13.00 Pausa Pranzo Chairman Marco Livini 14.00 Il mancato concepimento nella fattrice: possibili cause e trattamenti 14.45 Laparoscopia dell’apparato riproduttore: focus su anomalie ovariche e criptorchidismo 15.30 Coffee break 16.00 Endometrite infettiva micotica: aggiornamento su diagnosi e terapia 16.45 Endometrite infettiva batterica: aggiornamento su diagnosi e terapia 17.30 Discussione 18.00 Termine del Seminario
PROGRAMMA SCIENTIFICO Chairman: Denis Necchi 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.20 Saluto del Presidente SIVE 9.30 Introduzione al Colour Doppler e Doppler pulsato 9.45 Valutazione ecografica ed EcoDoppler della fattrice durante il ciclo 10.15 Valutazione ecografica ed Eco-Doppler della fattrice gravida e del feto: PARTE 1 11.00 Coffee Break 11.30 Valutazione ecografica ed EcoDoppler della fattrice gravida e del feto: PARTE 2
SEDE Palazzo Trecchi - Via Trecchi 20 26100 Cremona L’iscrizione da diritto a: • Cd degli atti • Pausa pranzo • Traduzione • Attestato di partecipazione
CON T RADU
RELATORI Tom A.E. Stout Marco Livini Marta Villani
11
ZIONE
PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Segreteria SIVE (Monica Borghisani) Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 E-mail: info@sive.it Web: www.sive.it
WORKSHOP: ECO-DOPPLER IN RIPRODUZIONE EQUINA TI) CIPAN Crema - 13 Ottobre 2012 PARTE 5 1 X A (M
RELATORI Tom A.E. Stout, Marco Livini, Marta Villani PROGRAMMA SCIENTIFICO (NON è prevista la Traduzione) 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Introduzione ai workshops: EcoDoppler nella fattrice durante il ciclo e la gravidanza e nello stallone 9.45 Divisione dei partecipanti in 3 gruppi: A, B e C 10:00 Gruppo A: Workshop 1 - la Fattrice durante il Ciclo (Tom Stout): valutazione dell’attività del corpo luteo, valutazione di anomalie uterine e ovariche, visualizzazione dell’arteria uterina e dell’arteria ovarica Gruppo B: Workshop 2 - la Fattrice Gravida (Marco Livini): valutazione dello sviluppo e della viabilità fetale, sessaggio fetale, valutazione della funzionalità placentare Gruppo C: Workshop 3 - lo Stallone (Marta Villani): valutazione del testicolo, epididimo, funicolo spermatico e ghiandole accessorie. Ricerca dei testicoli inguinali/intra-addominali negli stalloni criptorchidi Dopo una breve dimostrazione tenuta dall’istruttore tutti i partecipanti avranno a turno tempo sufficiente per praticare le diverse tecniche dimostrate. 11.00 Coffee Break 11:30 Gruppo A: Workshop 2 Gruppo B: Workshop 3 Gruppo C: Workshop 1
12.30 Pausa Pranzo 13.30 Gruppo A: Workshop 3 Gruppo B: Workshop 1 Gruppo C: Workshop 2 14.30 Coffee break 15:00 Casi Clinici (Marco Livini, Tom Stout e Marta Villani) 16.30 Termine del Workshop SEDE DEL WORKSHOP Crema Centro Ippico PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Segreteria SIVE - Monica Borghisani Palazzo Trecchi, Via Trecchi 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403502 - Fax 0372 403530 E-mail: info@sive.it
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SEMINARIO REGIONALE SCIVAC BASILICATA APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO Matera, 24 Giugno 2012
SEMINARIO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA DALLA DIAGNOSI VISIVA SEMPLICE A QUELLA IMPOSSIBILE IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO Aosta, 24 Giugno 2012
RELATORE Marco Poggi OBIETTIVI Obiettivi della giornata è quello di affrontare i concetti di base in cardiologia veterinaria. Verranno inoltre analizzati i passaggi essenziali nella gestione del paziente cardiologico, soffermandosi soprattutto su aspetti fondamentali quali la diagnosi e la stadiazione che, se non condotti in maniera adeguata, possono compromettere il successo terapeutico. I casi clinici avranno lo scopo di fissare i concetti di base ed enfatizzare l'importanza della metodologia clinica (uso della radiologia toracica e dell'approccio fisiopatologico) e di tutte le metodiche applicabili nella pratica clinica quotidiana con esempi che vanno dal riscontro di un soffio nel cucciolo durante la visita vaccinale, alla gestione di un paziente anziano con sindrome cardio-renale.
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Strumenti per la diagnosi in cardiologia veterinaria 11.00 Pausa 11.30 Approccio clinico e terapeutico alle più comuni cardiopatie 13.00 Spazio per Eventuale relazione commerciale 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi (L'importanza del esame clinico e radiografico nella valutazione del paziente cardiopatico). 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi (Approccio diagnostico e terapeutico delle più comuni emergenze cardiologiche) 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Hilton Garden Inn Via Germania- Borgo Venusio 75100 Matera PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
11.00 Pausa 11.30 I principali errori di interpretazione: lesioni uguali….malattie diverse!!!! 13.00 Relazione Commerciale a cura di ROYAL CANIN: La dietetica in dermatologia: Quali novità? 13.30 Pausa 14.30 Presentazione di casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Presentazione casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata RELATORE Francesco Albanese OBIETTIVI Lo scopo della giornata è quello di dare indicazioni al medico veterinario di base circa la possibilità di poter effettuare una diagnosi visiva di alcune malattie dermatologiche (valutando solo visivamente una lesione) ed al contempo di come sia assolutamente impossibile ottenere una diagnosi visiva in altre malattie. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Se c’è questa lesione abbiamo già la diagnosi?
SEDE Hotel Milleluci Loc. Porossan Roppoz, 1511100 Aosta Registrazione On line: http://registration.evsrl.it/?id=167 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
laPROFESSIONE
12 Eventi Veterinari
FSA
Edizioni Veterinarie E.V. srl
VETERINARIA 20 | 2012
In collaborazione con
FONDAZIONE SALUTE ANIMALE
CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO, DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E DI ALTRE PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE DEL CANE Dal 29 Giugno al 1 Luglio 2012 CORSO AVANZATO, PER CHI HA GIÀ SEGUITO IL CORSO DI BASE, PER IL CONTROLLO DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA NEL CANE DI RAZZA E DI AGGIORNAMENTO SUL CONTROLLO HD/ED Sabato 30 Giugno 2012 Palazzo Trecchi - Cremona DIRETTORE DEL CORSO Dr. Aldo Vezzoni Med. Vet., Dipl. ECVS Chairman della Commissione di lettura HD/ED FSA Libero professionista, Cremona ALTRI RELATORI Dott.ssa Federica Rossi Med. Vet., Dipl. ECVDI Membro della Commissione di lettura HD/ED FSA Libero professionista, Bologna Michele Polli Med. Vet., PhD, Università degli Studi di Milano Silvia Boiocchi Med. Vet., PhD, Libero professionista, Milano OBIETTIVI DEL CORSO Il controllo e la prevenzione delle malattie ereditarie, ed in particolare della displasia dell’anca e del gomito del cane, vengono sempre più richieste ai medici veterinari per un’aumentata consapevolezza, da parte di allevatori e proprietari di cani, dell’importanza di una selezione riproduttiva finalizzata anche alla salute e al benessere. Il Corso, nell’ambito della Centrale di Lettura della FSA e del protocollo ENCI per il controllo della displasia dell’anca e del gomito del cane, si propone di fornire ai medici veterinari la competenza specifica per poter meglio inserirsi nel sistema di controllo di queste malattie scheletriche ereditarie e di aumentare le proprie conoscenze su queste patologie per poter offrire ai propri assistiti una consulenza competente ed aggiornata. Il Corso comprende anche due sessioni pratiche interattive di interpretazione radiografica della displasia dell’anca e del gomito del cane.
8.30 8.50 9.00 9.30 10.30 11.00 11.45 12.30 13.00 14.00 14.30 15.30 16.30 17.00 17.30 18.15
PROGRAMMA SCIENTIFICO PRIMO GIORNO Venerdì, 29 Giugno 2012 Registrazione dei partecipanti Saluto ai partecipanti, presentazione di relatori ed istruttori, informazioni pratiche sul Corso La riproduzione selezionata ENCI ed il controllo delle patologie scheletriche ereditarie - A. Vezzoni Aspetti di genetica delle patologie scheletriche ereditarie - M. Polli Pausa caffè Displasia dell’anca: sviluppo ed aspetti clinici - A. Vezzoni Displasia dell’anca: aspetti radiografici - F. Rossi Displasia dell’anca: proiezioni e posizionamento corretto per l’esame radiografico - A. Vezzoni Pausa pranzo Displasia dell’anca: classificazione internazionale - F. Rossi Esercitazione collettiva sull’interpretazione radiografica dei gradi di displasia dell’anca Esercitazione individuale sull’interpretazione radiografica dei gradi di displasia dell’anca Pausa caffè Displasia del gomito: sviluppo ed aspetti clinici - A. Vezzoni Displasia del gomito: proiezioni ed aspetti radiografici - F. Rossi Displasia del gomito: classificazione internazionale - F. Rossi
18.30 Esercitazione collettiva sull’interpretazione radiografica della displasia del gomito 19.30 Termine della prima giornata SECONDO GIORNO Sabato, 30 Giugno 2012 8.30 Esercitazione individuale sull’interpretazione radiografica della displasia del gomito Parte comune con il Corso FSA Avanzato (9.30-19.30) 9.30 Contestazione dei giudizi ufficiali e perfezionamento dell’esecuzione dell’esame radiografico - A. Vezzoni 10.30 Impiego della radiologia digitale per l’esame ufficiale HD/ED - F. Rossi 11.00 Pausa caffè 11.30 Necrosi asettica della testa del femore - S. Boiocchi 12.00 Eziologia, patogenesi, epidemiologia e classificazione della lussazione della rotula - A. Vezzoni 13.00 Pausa pranzo 14.00 Protocollo FSA-ENCI per il controllo della displasia dell’anca e del gomito - A. Vezzoni 15.15 Protocollo FSA-ENCI per la certificazione della lussazione della rotula e della necrosi asettica della testa del femore - A. Vezzoni 15.45 Rapporto dei veterinari con gli allevatori e con i proprietari dei cani A. Vezzoni 16.30 Pausa caffè 17.00 Esercitazione sulla visita di soggetti con e senza lussazione della rotula e relativa classificazione e certificazione 19.00 Domande e risposte sugli argomenti della giornata 19.30 Termine della seconda giornata TERZO GIORNO Domenica, 1 Luglio 2012 8.30 Valutazione precoce della displasia dell’anca nel cane in accrescimento A. Vezzoni 9.30 Valutazione precoce della displasia del gomito nel cane in accrescimento - F. Rossi 10.30 Pausa caffè 11.00 Possibilità terapeutiche e prognosi per la displasia dell’anca - A. Vezzoni 12.00 Possibilità terapeutiche e prognosi per la displasia del gomito S. Boiocchi 12.45 La displasia dell’anca nel gatto: definizione, classificazione e controllo S. Boiocchi 13.15 Discussione conclusiva 13.30 Termine del Corso L’iscrizione comprende • abstract delle relazioni su CD • goniometro per la misurazione dell’angolo di Norberg • attestato di frequenza • coffee break e light lunch offerti PER INFORMAZIONI Segreteria FSA - Elena Bonetti Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403511 - Fax 0372/403530 E-mail: info@fondazionesaluteanimale.it www.fondazionesaluteanimale.it
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 14 Settembre 2012 - Roma, Ospedale Cto Andrea Alesini RELATORE Bartolomeo Griglio - ASL 8 Chieri, Torino MODERATORE Aldo Benevelli - Servizio Veterinario Ispezione Alimenti ASL RM/C OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO Evidenziare le criticità emerse nell’ultimo quinquennio nell’applicazione dei regolamenti CE 882 e 854, inerenti i controlli ufficiali in materia di sicurezza alimentare e proporre delle soluzioni al fine di uniformare i omportamenti sul territorio. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore ed inizio lavori 9.00 Criteri per l’organizzazione dei controlli ufficiali B. Griglio 11.00 Pausa Caffè - Coffee Break 11.30 Criticità rilevate nel quinquennio e possibili soluzioni B. Griglio Pausa Pranzo - Lunch 14.30 Il Regolamento 854/2004 e successive modificazioni B. Griglio 16.30 Pausa Caffè - Coffee Break 17.00 Criticità emerse B. Griglio 17.30 Discussione 18.00 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata
GLI ORGANIZZATORI DELL'EVENTO SI IMPEGNANO A RISPETTARE IL PROGRAMMA PUBBLICATO CHE RIMANE SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE. È PROIBITO FILMARE O FOTOGRAFARE LE PRESENTAZIONI DEI RELATORI.
PARTECIPAZIONE Iniziativa riservata ai laureati in Medicina Veterinaria. SERVIZI INCLUSI NELL’ISCRIZIONE • Accreditamento ECM • Attestato di frequenza • Light lunch • Pause caffè SEDE Ospedale Cto Andrea Alesini Via S. Nemesio, 21 - Roma Evento organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Roma e dei Servizi Veterinari della ASL RM/C. INFORMAZIONI Segreteria AIVEMP - Paola Orioli Tel. +39 0372 403541 Fax +39 0372 403540 E-mail: segreteria@aivemp.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 6 CREDITI FORMATIVI
laPROFESSIONE
Sicurezza alimentare Focus
VETERINARIA 20| 2012
13
Confronto tra i livelli di contaminanti chimici negli alimenti convenzionali e biologici Benefici e rischi emergenti nelle filiere corte e produzioni locali di SERGIO GHIDINI Dipartimento di Produzioni Animali, Biotecnologie Veterinarie, Qualità e Sicurezza degli Alimenti, Sezione Sicurezza degli Alimenti, Università di Parma a rapidità delle innovazioni in campo scientifico e tecnologico con la continua introduzione di nuove tecnologie in agricoltura, hanno un forte impatto sugli alimenti che acquistiamo al giorno d’oggi. L'intensificazione dell'agricoltura, con l'uso di fertilizzanti e pesticidi, e l'industrializzazione delle produzioni alimentari, l’uso di additivi e conservanti per migliorare il gusto, l'aspetto e la shelf-life degli alimenti, sono tutti fattori che possono essere causa di preoccupazione per i consumatori. Inoltre, le tecnologie più innovative in via di introduzione nel settore alimentare, come gli OGM, le nanotecnologie e la clonazione animale, stanno modificando l'agricoltura e sono destinate a cambiare gli alimenti che mangeremo nel futuro. Tuttavia, i consumatori tendono ad essere molto più prudenti e conservatori quando si parla di alimenti, rispetto a tutti gli altri aspetti della vita. Infatti, anche se sono sempre più preparati a utilizzare le tecnologie in ogni momento della giornata, non lo sono altrettanto nell’approccio agli alimenti (Gruner, 2002; Deliza et al, 2003). In questo contesto, la sicurezza chimica dei prodotti alimentari è probabilmente la principale preoccupazione per i consumatori di tutto il mondo. L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA, 2010) ha recentemente pubblicato i risultati di un sondaggio condotto tra i consumatori dell'Unione europea per quanto riguarda la percezione dei consumatori dei rischi legati all'alimentazione. Secondo questa indagine, i maggiori rischi percepiti legati all'alimentazione riguardano la contaminazione chimica degli alimenti, piuttosto che la contaminazione batterica o aspetti nutrizionali. Nessun rischio legato all'alimentazione è stato menzionato spontaneamente dalla maggioranza degli intervistati; il 19% ha citato prodotti chimici, pesticidi e altre sostanze chimiche in genere. Quando gli intervistati sono poi stati interrogati su un elenco di possibili problematiche legate al cibo, hanno dichiarato di essere "molto preoccupati" riguardo: − residui chimici da pesticidi in frutta, verdura e cereali (31%, in crescita di 3 punti percentuali rispetto al 2005); − antibiotici o gli ormoni nella carne (30%, in crescita di 3 punti rispetto al 2005); − clonazione di animali per i prodotti alimentari (30%) e − inquinanti come il mercurio nel pesce e le diossine nella carne di maiale (29%, in crescita di 3 punti rispetto al 2005). Un numero inferiore era "molto preoccupato" per la contaminazione batterica dei cibi (23%), ancor di meno per l’aumento di peso (15%) o il non avere una dieta sana ed equilibrata (15%). Come logica conseguenza, come chiaramente riassunto da Yridoe et al (2005) e Magkos et al (2006), la preoccupazione dei consumatori sulla qualità e sicurezza degli ali-
camente esenti da questi residui dal momento che la normativa sul biologico vieta in generale l'uso di farmaci chemioterapici di sintesi. Da sottolineare che, in questo caso, la legislazione negli Stati Uniti è più conservativa di quella europea perché negli Stati Uniti se un animale biologico viene trattato anche una sola volta con farmaci di sintesi, non può essere etichettato come biologico, mentre nella UE singole eccezioni sono ammesse.
L
CONCLUSIONI menti convenzionali si è intensificata, diventando la forza principale per la crescente domanda di alimenti di produzione biologica, percepiti come più sani e sicuri. Dal punto di vista dell’interesse del consumatore, pertanto, il principale quesito da indagare è studiare se i prodotti biologici rappresentino o meno un fattore di protezione nei confronti della contaminazione chimica.
CONTAMINANTI INORGANICI Il piombo può esser presente, pur se a basse concentrazioni in una vasta gamma di alimenti. Tra gli alimenti di origine animale quelli mediamente più contaminati sono le frattaglie ed i prodotti ittici. La contaminazione da piombo degli alimenti mostra un trend decrescente: il bando all’utilizzo di piombo nelle benzine è stata la misura più efficace per la riduzione della contaminazione. I lavori scientifici volti a paragonare i livelli di contaminazione tra prodotti biologici e convenzionali sono scarsi e non mostrano diversi livelli di contaminazione. Per quanto riguarda il cadmio la maggiore fonte di ingresso del metallo nelle aziende zootecniche è rappresentata dai fertilizzanti fosfati spesso contaminati. In linea teorica, quindi, le aziende convenzionali dovrebbero esser maggiormente esposte a questo tipo di contaminazione. Tuttavia i dati in letteratura non confermano completamente questa previsione, anzi Linden nel 2001 trovò concentrazioni di cadmio più elevate nei reni di suinetti biologici rispetto a quelli convenzionali. L’evidenza analitica fu giustificata col fatto che la possibilità di grufolare all’aperto data ai suini biologici potesse determinare una maggiore esposizione al contaminante attraverso il terreno. Nello stesso anno Olsson trovò riscontri di natura opposta nelle vacche in lattazione. Da considerare anche il fattore età degli animali dato che tutti gli studi concordano nel dimostrare una correlazione positiva tra età e concentrazioni di cadmio. Per quanto riguarda mercurio ed arsenico le principali fonti di esposizione sono rappresentate dai prodotti ittici e dalle acque (arsenico) pertanto non verranno qui trattati.
DIOSSINE E PCB Al momento, nessun confronto tra contaminazione da diossina nella carne e nel latte convenzionale e biologica è presente in letteratura. Solo uno studio su diossina in uova biologiche può essere qui citato. Kijlstra (2004) ha rilevato contaminazioni da diossina più alte in uova biologiche rispetto a quelle convenzionali. Questi risultati sono stati spiegati con le differenti tecniche di allevamento adottate in agricoltura biologica, dove i polli hanno più spazio all'aperto e sono esposti a contaminazione da diossina via aria e suolo, nonché ingestione di vermi e insetti.
PESTICIDI Tra i pesticidi solo gli organoclorurati possono essere regolarmente rilevati nella carne e nel latte perché si accumulano nei tessuti grassi. Altri pesticidi non persistono come residui nelle carni e nel latte. I pesticidi organoclorurati sono attualmente vietati, ma tracce di queste molecole (o dei loro metaboliti) nel siero umano possono essere spiegate con l'esposizione ambientale della popolazione. Secondo un recente studio, i pesticidi organoclorurati sono completamente scomparsi da alcuni alimenti, come frutta e verdura, anche se, continuano ad essere rilevati in altri tipi di alimenti, quali latte e carne (Vicente et al., 2004). In un recente studio dalla Food and Drug Administration statunitense (2008) sui residui di pesticidi organoclorurati negli alimenti, si è constatato che sostanze chimiche, seppur vietate da decenni sono state sistematicamente rilevate nei campioni alimentari analizzati. Una nostra ricerca del 2005 volta a comparare i livelli di pesticidi organoclorurati nel latte e carni non ha rilevato differenze tra le produzioni biologiche e le convenzionali. Residui di organoclorurati son stati rinvenuti in entrambe le categorie seppur a livelli di concentrazione estremamente bassi.
IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) costituiscono una vasta classe di composti organici che sono costituiti da due o più anelli aromatici. Si formano essenzialmente a seguito di combustione incompleta o pirolisi di sostanza organica e durante vari processi industriali. Gli IPA generalmente si rinvengono in miscele complesse che possono consistere di centinaia di composti. Stante il meccanismo di formazione normalmente non vengono rinvenuti in carne e latte non processati.
FARMACI VETERINARI I residui di farmaci veterinari sono generalmente controllati da piani nazionali sui residui in tutto il mondo. Questi dati sono generalmente pubblici, ma vengono presentati solo come numero di campioni positivi per categoria terapeutica, pertanto, è impossibile utilizzare questi dati a scopo di valutazione del rischio. La letteratura scientifica, in questo caso, non aiuta perché, mentre è molto facile trovare metodi analitici, è quasi impossibile trovare indagini sulla presenza di residui farmaci veterinari nella carne e nel latte. Dal momento che è difficile valutare il livello di rischio derivante dalla presenza di residui di farmaci veterinari convenzionali, un confronto completo tra prodotti convenzionali e biologici non può essere eseguito. Gli alimenti biologici dovrebbero essere prati-
L'agricoltura biologica è importante per molte ragioni (minore impatto ambientale, un minore utilizzo di energia e fattori etici) tuttavia, anche se la letteratura scientifica in questo campo è limitata, non vi è alcuna chiara evidenza scientifica che carne e latte biologici siano in grado di proteggere i consumatori dalla contaminazione chimica. Purtuttavia, come visto, questa è una delle forze principali che spingono i consumatori ad acquistare prodotti biologici. In particolare, l'agricoltura biologica non può proteggere i consumatori dai contaminanti ambientali che sono sostanzialmente ubiquitari. Il fatto che le aziende agricole biologiche acquistino meno alimenti e materie prime in genere provenienti da fonti esterne, piuttosto che quelli tradizionali non è affatto protettivo nei confronti delle contaminazioni chimiche. Per (certamente condivisibili) motivi di rispetto del benessere animale, nell’agricoltura biologica, si possono adottare tecniche di allevamento (ad esempio il pascolo all'aperto) che potrebbero esporre gli animali a livelli di contaminazione ancora più elevati rispetto agli animali di allevamento convenzionale, dando così prodotti più contaminati. Considerando che gli animali allevati secondo i metodi biologici sono esposti a questa via di contaminazione dall'ambiente, è fondamentale pianificare con cura la collocazione di aziende biologiche. Dal momento che molte sostanze chimiche si accumulano nelle carni e frattaglie, come una funzione diretta del tempo, il fattore età degli animali deve essere considerato. I dati sulla età degli animali utilizzati per ottenere carne biologica rispetto a quelli convenzionali non sono disponibili. Tuttavia, è ragionevole supporre che: a) gli animali allevati biologicamente solo per la produzione di carne raggiungano performance produttive inferiori rispetto a quelli allevati con il metodo convenzionale e quindi vivano più a lungo; b) gli animali biologici allevati per fini diversi dalla carne (cioè vacche in lattazione), la cui carne è utilizzata al termine del loro ciclo di produzione abbiano una carriera più lunga di quelli tradizionali. Certo, sono necessarie ulteriori ricerche in questo campo, ma, al momento, il messaggio che la carne biologica potrebbe ridurre l'esposizione alle sostanze chimiche dovrebbe essere evitato. Questo potrebbe solo portare ad incomprensioni tra produttori e consumatori e perfino scandali mediatici che potrebbero essere oltremodo negativi per un settore così importante come l'agricoltura biologica. Bibliografia disponibille su richiesta Abstract tratto dagli atti del Convegno ANMVI International “Sicurezza alimentare e controlli ufficiali nelle filiere corte e produzioni locali. Aspetti specifici, benefici e rischi emergenti” tenutosi dal 2 al 4 Aprile 2012 a Cremona
o
14 Vet Journal www.vetjournal.it
Incidenza e mortalità delle degenerazioni discali nel cane
laPROFESSIONE
VETERINARIA 20 | 2012
nei pazienti a rischio. “Incidence of intervertebral disk degeneration–related diseases and associated mortality rates in dogs” Niklas Bergknut, Agneta Egenvall, Ragnvi Hagman, Pia Gustås, Herman A. W. Hazewinkel, Björn P. Meij, Anne-Sofie Lagerstedt. Journal of the American Veterinary Medical Association. June 1, 2012, Vol. 240, No. 11, Pages 13001309 ■
Razza, età e sesso influenzavano i due parametri, in uno studio epidemiologico di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio epidemiologico ha determinato l’incidenza e la distribuzione delle malattie correlate alla degenerazione dei dischi intervertebrali in un’ampia popolazione dei cani di razza, età e sesso diversi, determinando il tasso di mortalità in questi soggetti. Si analizzavano i dati assicurativi di una compagnia svedese per identificare i cani con malattie correlate alla degenerazione dei dischi intervertebrali; si determinavano l’incidenza e la mortalità dei cani affetti di età rispettivamente < 12 e < 10 anni. L’incidenza delle malattie correlate alla degenerazione dei dischi intervertebrali era di 27,8 casi/10.000 cani negli anni a rischio
U
SARCOMA INIEZIONE - INDOTTO DOPO CISPLATINO IN UN GATTO
(DYAR), implicando che erano colpiti lo 0,3% circa dei cani all’anno in questa popolazione. La razza più frequentemente affetta era il Bassotto nano, seguito da Bassotto standard e Doberman (rispettivamente 237,1, 141,5 e 88,6 casi/10.000 DYAR). L’incidenza delle malattie correlate alla degenerazione dei dischi intervertebrali era maggiore nei maschi che nelle femmine e aumentava con l’età. Il tasso complessivo di mortalità attribuito a questa condizione era di 9,4 decessi/10.000 DYAR ed era superiore nel maschio rispetto alle femmine. La differenza di incidenza tra le diverse razze suggerisce un coinvolgimento genetico, concludono gli autori. La conoscenza della distribuzione di questa malattia tra i cani di diverse razze ed età può facilitare una diagnosi precoce e un trattamento preventivo
na gatta domestica a pelo corto sterilizzata di 14 anni veniva visitata per un carcinoma squamoso del planum nasale e veniva trattata con chemioterapia intralesionale. Nel corso delle infiltrazioni nasali con cisplatino intralesionale misto a siero del paziente si sviluppava una nuova lesione carcinomatosa al canto mediale dell’occhio destro, che veniva altrettanto trattata con chemioterapia intralesionale. Due mesi dopo il ciclo di trattamento, il paziente sviluppava una nuova massa nella sede della chemioterapia palpebrale; si diagnosticava un sarcoma dei tessuti molli. Si effettuava, su richiesta del proprietario, un’asportazione marginale
U
Organizzato da
del tumore ma la neoplasia recidivava dopo10 mesi. Al momento dell’eutanasia non si evidenziavano metastasi linfonodali o polmonari. L’istotipo del tumore, la correlazione con le iniezioni e la descrizione istologica rendono verosimile l’ipotesi di un sarcoma iniezione-indotto. A conoscenza dell’autore, la presente è la prima descrizione di un sarcoma iniezione-indotto nella sede di iniezione di cisplatino. (M.G.M.) “A case of feline injection-site sarcoma at the site of cisplatin injections” Martano M, Morello E, Iussich S, Buracco P. J Feline Med Surg. 2012 May 24. [Epub ahead of print]
A.N.M.V.I.
Soc. Cons. a r.l.
Edizioni Veterinarie E.V. srl
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI SCIVAC
CARDIOLOGIA 1 - Anatomia normale e patologica, fisiologia e fisiopatologia, clinica e diagnostica strumentale Valido anche come 1a parte dell’Itinerario di Cardiologia Cremona, 18/21 Settembre 2012 Centro Studi SCIVAC
Corso Avanzato CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI - II Edizione Dall’interpretazione alla refertazione, dalla descrizione alle conclusioni Cremona, 8/9 Ottobre 2012
ECM: Richiesto accreditamento per 29,5 Crediti
Centro Studi SCIVAC
DIRETTORE Francesco Migliorini, Med Vet, Roma
ECM: Richiesto accreditamento per 10 Crediti
RELATORI David Chiavegato, Med Vet, Dr Ric, Padova Gino D’Agnolo, Med Vet, Trieste Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Marco Poggi, Med Vet, Imperia Roberto Santilli, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVIM-CA (Cardiology), Samarate (VA) Alberto Tarducci, Med Vet, Torino Massimo Tursi, Med Vet, Torino
DIRETTORI E RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30)
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
LIMITE DI ISCRIZIONE: 3 Settembre 2012
LIMITE DI ISCRIZIONE: 23 Luglio 2012
QUOTE
QUOTE Soci SCIVAC: € 750,00 + IVA 21% Non soci: € 1.000,00 + IVA 21%
Soci SCIVAC: € 350,00 + IVA 21%
(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il
Non soci: € 600,00 + IVA 21%
limite di iscrizione)
International Course AO MASTERCLASS COURSE ON PATELLAR LUXATION TREATMENT Cremona (Italy), October 15th/17th 2012 Centro Studi SCIVAC CHAIRMAN Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona LABORATORY ASSISTANCE Silvia Boiocchi, Med Vet, Cremona (I) Enrico Panichi, Med Vet, Dr Ric, Torino (I) Luca Vezzoni, Med Vet, Cremona (I) FACULTY Kenneth A. Bruecker, DVM, MS, Dipl ACVS, California (USA) Michael P. Kowaleski, DVM, Dipl ACVS, Ohio (USA) Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino (I) Massimo Petazzoni, Med Vet, Milano (I) Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona (I) MAX NUMBER OF PARTICIPANTS: 36 DEADLINE FOR REGISTRATION: September, 3rd 2012
OSTEOSINTESI INTERNA AOVET BASE Valido anche come 3a parte dell’Itinerario di Ortopedia Cremona, 17/20 Ottobre 2012 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 33,6 Crediti DIRETTORE Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONI Ullrich Reif, Med Vet, Dipl ECVS, Dipl ACVS, Bobingen (D) RELATORI Ermenegildo Baroni, Med Vet, Rovigo Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Filippo Maria Martini, Med Vet, PhD, Dr Ric, Parma Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino Ullrich Reif, Med Vet, Dipl ECVS, Dipl ACVS, Bobingen (D) Pier Mario Piga, Med Vet, Torino Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (48)
LANGUAGE: English
LIMITE DI ISCRIZIONE: 7 Settembre 2012
REGISTRATION FEE For SCIVAC, AOVET or ESVOT Members: € 1.500,00 + IVA 21% For non Members: € 1.750,00 + IVA 21%
QUOTE Soci SCIVAC e AOVET: € 1.000,00 + IVA 21% Non soci: € 1.250,00 + IVA 21%
(The Registration after the indicated deadline will incur a charge of: € 50,00 + VAT 21%)
(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
laPROFESSIONE
VETERINARIA 20 | 2012
o
Attualità scientifica Vet Journal
Tomografia nella diagnosi di ematoma dell’etmoide del cavallo La CT fornisce informazioni che possono favorire la scelta di un trattamento efficace
no studio retrospettivo ha valutato se la tomografia computerizzata (CT) fornisse informazioni peculiari circa il trattamento o la prognosi dell’ematoma dell’etmoide (EH) nel cavallo. Si includevano 16 cavalli con una diagnosi di EH sottoposti a CT. La CT forniva nuove informazioni diagnostiche che influenzavano la scelta del trattamento in 10 soggetti su 16. In 8 cavalli su 16 era presente una patologia bilaterale che in 5 casi non era stata identificata prima della CT. L’interessamento dei seni paranasali era presente in tutti i cavalli ma era stato definito in maniera incompleta prima della CT in 7 cavalli su 16. Il seno sfenopalatino era coinvolto in 6 dei 16 soggetti, come si determinava all’esame CT, e in 4 di questi la condizione era bilaterale. Si effettuava un trattamento medico e chirurgi-
U
co. Sei cavalli su 10 avevano un esito positivo, con recidiva in 4 su 10. Cinque dei 6 pazienti in cui il trattamento veniva effettuato per tutte le sedi di lesione identificate mediante CT avevano esito positivo. La bilateralità della patologia non conferiva una prognosi negativa quando si sottoponevano a trattamento tutte le sedi interessate. L’interessamento del seno sfenopalatino era probabilmente associato alla recidiva. La CT fornisce informazioni anatomiche che possono favorire un trattamento efficace nei cavalli affetti da EH, concludono gli autori, soprattutto nei soggetti con patologia bilaterale e coinvolgimento dei seni paranasali. La CT è raccomandata nei pazienti in cui la lesione non può essere visualizzata endoscopicamente, quando si sospetta l’interessamento dei seni o una patologia multifocale o quando la lesione non ha risposto al trattamento. (M.G.M.) “Results of computed tomography in horses with ethmoid hematoma: 16 cases (1993– 2005)” Jamie A. Textor, Sarah M. Puchalski, Verena K. Affolter, Melinda H. MacDonald, Larry D. Galuppo, Erik R. Wisner. Journal of the American Veterinary Medical Association. June 1, 2012, Vol. 240, No. 11, Pages 13381344. ■
Cheratomicosi subepiteliale nel cavallo Entità clinica distinta o un continuum con le altre forme micotiche corneali equine
no studio retrospettivo ha descritto gli aspetti clinici della cheratomicosi subepiteliale nel cavallo (SEK). Si identificavano 21 cavalli affetti da SEK, di cui 3 maschi castrati Quarter horse, 2 maschi castrati Morgan, 1 cavalla Morgan, 2 cavalle Arabe, 3 maschi castrati Arabi, 2 cavalle warm blood, 2 maschi castrati warm blood, 2 maschi castrati Thoroughbred, 1 cavalla Thoroughbred, 1 cavalla Appaloosa, 1 maschio castrato Holsteiner e 1 cavalla Holsteiner.
U
In tutti gli occhi si osservava un’opacizzazione subepiteliale puntata multifocale e/o con distribuzione geografica. In 16 occhi si riscontravano fasi intermittenti di colorazione debole con fluoresceina e/o Rosa Bengala. I segni clinici di iridociclite erano assenti in tutti gli occhi. La conferma citologica della presenza di funghi era presente in 10 casi, da 1 occhio si coltivava Candida e in 3 occhi Aspergillus. In 19 occhi sui 21 affetti, la SEK si risolveva quando si istituiva la terapia antimicotica topica. In 2 dei 19 occhi guariti si verificava una recidiva e si effettuava un’ulteriore terapia, mentre in altri 2 occhi la condizione progrediva a cheratomicosi ulcerativa. La presente è la prima descrizione, concludono gli autori, di una forma sottile di cheratomicosi nel cavallo. La cheratomicosi subepiteliale può essere un’entità clinica distinta oppure rappresentare uno stadio delle forme descritte di cheratomicosi equina. (M.G.M.) “Equine subepithelial keratomycosis” Brooks DE, Plummer CE, Mangan BG, Ben-Shlomo G. Vet Ophthalmol. 2012 May 14. ■
15
laPROFESSIONE
Sicurezza alimentare Attualità
VETERINARIA 20| 2012
Ispezione: più veterinaria dal campo alla tavola Convegno in EFSA: è necessario un controllo più completo ed allargato sulla filiera
hi va dicendo che la modernizzazione dell’ispezione delle carni al macello comporterà una minor presenza di veterinari nella filiera del controllo ufficiale ha sbagliato i conti; in estrema sintesi è questo il messaggio che è venuto fuori al convegno che l’11 marzo scorso si è svolto in EFSA, patrocinato dalla stessa Authority ed organizzato dal Ministero della Salute. Quasi duecento tra veterinari, docenti, professionisti ed altri operatori dei servizi pubblici, in aggiunta a rappresentanti di categorie di produttori e ad esperti di EFSA si sono trovati nella sede dell’Authority europea a discutere del tema spinoso dell’evoluzione dell’ispezione al macello; per ora solo sulle carni suine ma presto anche sulle altre filiere, si sta infatti annunciando la rivoluzione che dovrebbe dare più autorevolezza al ruolo del veterinario lungo tutta la filiera, allargando il suo giudizio finale ad un esame più completo, dall’allevamento al sezionamento della carcassa. Dopo i rituali saluti di Catherine Geslain-Laneelle, direttore di EFSA e di Romano Marabelli, Capo Dipartimento del Ministero, si sono alternati subito al tavolo dei relatori tre esperti di EFSA, Ernesto Liebana-Criado (che ha trattato il tema dei pareri scientifici), Laura Smillie (comunicazione del rischio al consumatore) e Alberto Mantovani (i pericoli ed i rischi della prima parte della filiera, i contaminanti ed i residui e l’alimentazione del bestiame). A questi ha fatto seguito la testimonianza della Food Standard Agency inglese; Javier Dominguez, capo unità del settore, ha passato in rassegna gli step che caratterizzano
C
l’attuale stato dell’arte inglese; se pur in avanzato stato di evoluzione ispettiva, l’Inghilterra sta affrontando gli stessi problemi che sono emersi anche dallo studio che l’Italia sta portando avanti: molti dati raccolti, ancora non strutturati, la necessità di giungere ad un giudizio più integrato sull’intera filiera ma con la volontà di cambiare rafforzando la figura del veterinario ispettore, che in quel paese è stata in buona parte affidata a controllori non istituzionali. È stata poi la volta degli italiani. Silvio Borrello, direttore generale della sicurezza alimentare, ha fatto il punto sulla tradizionale ispezione, partendo dai primi provvedimenti dell’800 ad oggi, mettendo in evidenza l’esigenza di rafforzare le tutele del consumatore ma non tralasciando di evidenziare i pericoli biologici delle attuali filiere. La conclusione di Borrello si è concentrata su 3 elementi: formulare il giudizio veterinario su criteri di rischio evidenti, mantenere i punti di forza che la tradizionale ispezione ha sempre messo in luce ed utilizzare il lavoro che sta portando avanti il CNSA sulle peculiarità della nostra produzione, che sta valutando i due modelli di produzione italiana, quello ad alta ed a bassa intensità produttiva. Adriana Ianieri, che con Giancarlo Belluzzi sta portando avanti una delle due indagini sul settore per conto del Comitato Nazionale per la sicurezza alimentare, ha presentato la fotografia della produzione delle carni suine in Italia e si è soffermata in particolare su quella ad alta produttività: su questa filiera, ha concluso la docente, si può cominciare a sperimentare e a valutare l’impatto di questa evoluzione ispettiva, allargando però il ventaglio di giudizio alle conoscenze che possono venire dall’allevamento. Insomma, se si vuole che il consumatore sia tutelato lo si può fare anche meglio di oggi, sfruttando tutte quelle informazioni sulla catena alimentare che derivano dalle osservazioni “cliniche” degli animali in allevamento, classificandone il livello di rischio, fornendole all’ispettore ed utilizzando la preziosa massa di dati raccolti per l’allevatore, per la filiera e per un osservatorio epidemiologico più efficace ed efficiente. La tavola rotonda finale, poi, ha sottolineato 3 punti: la disponibilità del mondo produttivo ad un progetto di ricerca, l’interesse del mondo veterinario per un maggior coinvolgimento dei veterinari di sanità animale ed il contributo che può venire da quelli della professione clinica in allevamento. ANMVI auspica che tutto ciò si trasformi in una modernizzazione che valorizzi la professione su tutto l’arco di filiera, dall’allevamento al macello, alleggerendola di compiti manuali non indispensabili, innalzando la figura del Medico Veterinario al ruolo di direzione sanitaria effettiva di allevamento o di impianto, prima che si abbatta sul nostro Paese un’anonima decisione comunitaria (il vento del Nord) della Commissione EU. ■
17
laPROFESSIONE
18 Dalle Associazioni ANMVI International
VETERINARIA 20 | 2012
Summer School: esperti di 26 Paesi si confrontano sulla sicurezza alimentare I 35 professionisti hanno seguito lezioni, visitato impianti e partecipato al Training sul RASFF durata una settimana la “Summer School” dell’evento internazionale 2012 firmato Anmvi International che ha visto riuniti al Trecchi dal 20 al 26 maggio 2012, veterinari e professionisti del settore alimentare di tutto il mondo. Algeria, Arabia Saudita, Belgio, Bulgaria, Croazia, Egitto, Estonia, Francia, Gran Bretagna, Indonesia, Israele, Lettonia, Libano, Lituania, Marocco, Olanda, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Taiwan, Tajikistan, Turchia, U.S.A.: sono questi i paesi da cui provenivano i 35 professionisti che hanno partecipato con interesse al programma della Summer school articolato da lezioni teoriche intervallate da visite didattiche nelle aziende cremonesi di eccellente rilievo e culminata col consueto Training sul RASFF. Le recenti emergenze ed allerte in ambito alimentare testimoniano che lo scambio, il confronto e l’aperto dialogo tra i paesi è la chiave di volta che sostiene il sistema della sicurezza alimentare e permette un continuo aggiornamento di sistema nel mutevole scenario epidemiologico mondiale.
È
Il progetto è stato sostenuto anche dall’Università Cattolica Del Sacro Cuore e dal Ministero della Salute. Enti, Istituzioni e aziende del settore alimentare hanno partecipato attivamente portando testimonianze e relazioni su argomenti di grande interesse. L’iniziativa è stata tenuta a battesimo dai rappresentanti istituzionali che hanno sottolineato l’importanza dell’evento e si sono dimostrati positivamente colpiti dagli interventi dei professionisti al riguardo dell’esperienza a cui hanno avuto modo di partecipare. 25 esperti, del Ministero, di EFSA, della Cattolica, della Commissione o del mondo professionale si sono alternati nelle relazioni; tre aziende di primaria importanza (un allevamento ibrido lattecereali-energia, un grosso macello ed una grande cooperativa lattiero-casearia) hanno aperto le porte agli ospiti, mentre un centinaio di colleghi pubblici e non hanno dimostrato sul training la capacità di interagire sotto gli occhi degli stranieri. La settimana è iniziata la domenica 20 maggio, con lezioni tenute da relatori internazionali tra cui anche operatori del commercio internazionale ed un funzionario della prestigiosa Food and Drug Administration americana, re-
Il gruppo in visita all'Azienda Agricola Pizzamiglio sponsabile dei controlli sulle filiere alimentari. Le sessioni di lavoro si sono susseguite a ritmo serrato: una giornata è stata interamente dedicata alla comunicazione del rischio alimentare, alle strategie e alle dinamiche divulgative guidata dai più prestigiosi giornalisti del
settore. Un’altra sessione è stata improntata ai controlli ufficiali ed alle certificazioni; in quest’occasione è intervenuto anche il Capitano Sergio Tirrò del Comando Centrale del NAS a Roma che ha accompagnato, unitamente allo staff di ANMVI, i partecipanti in visita alla Latteria Soresina e macello Prosus, realtà aziendali del territorio cremonese con eccellenti standard qualitativi. Appuntamento in azienda anche con il Dr. Marco Pizzamiglio, veterinario e imprenditore dell’azienda Castello che produce latte ed energia. L’obiettivo del corso era quello di mettere a confronto le realtà italiane con quelle straniere per mostrare dal vivo le peculiarità che contraddistinguono le produzioni nazionali da quelle globalizzate. Il “Progetto di Internazionalizzazione della professione medico veterinaria: la formazione per la sicurezza alimentare. Il modello Regione Lombardia” reso possibile da E.V. con il contributo di Regione Lombardia è arrivato con successo alla sua sesta edizione e ha visto, oltre all’appuntamento annuale con i professionisti stranieri, momenti di alta formazione tra cui anche il Training di simulazione di un’allerta alimentare della durata di tre giorni in collaborazione con il ministero della salute e vedrà, a fine anno, un altro importante momento di formazione per tutti gli addetti ai lavori della sicurezza alimentare. ANMVI International sta predisponendo un nuovo progetto triennale per giungere ad EXPO 2015 con un modello formativo internazionale; modello che sarà sempre meno teorico e sempre più improntato alla pratica e, pertanto, utile al professionista come strumento di confronto e di crescita professionale. ■
I partecipanti capitanati da Giancarlo Belluzzi, Paola Gherardi e Francesco Planchensteiner a Palazzo Trecchi.
laPROFESSIONE
UK22U Fisco
VETERINARIA 20| 2012
Studi di settore
complessivo di cui all’articolo 383 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, è ammessa a condizione che il reddito complessivo accertabile ecceda di almeno un terzo quello dichiarato. ■
Un premio per chi è congruo o per chi si adegua di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino ’articolo 10, comma 9 del D.L. 16 dicembre 2011 n. 201 ha introdotto un regime premiale per i contribuenti che disposto che dichiarano, anche per effetto dell’adeguamento, ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall’applicazione degli studi di settore. Il nuovo regime si applicherà già alle dichiarazioni 2012 per il periodo d’imposta 2011. Perché si realizzino le condizioni di accesso a tale regime: a) il contribuente deve avere regolarmente assolto gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, indicando fedelmente tutti i dati previsti; b) sulla base dei dati di cui alla precedente lettera a), la posizione del contribuente risulti coerente con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione dello studio di settore o degli studi di settore applicabili.
L
LE DICHIARAZIONI NELL’UK22U l Dipartimento delle Finanze ha reso disponibili alcuni dati statistici relativi agli Studi di Settore per il periodo d'imposta 2010. Sono risultati soggetti allo studio di settore (UK22U) 8.530 contribuenti veterinari, un valore stabile rispetto all'anno precedente, il 2009, quando si contavano 8.533 Studi di settore veterinari. Una variazione numericamente più significativa si registra nel confronto con il 2008, quando lo studio veterinario era classificato come TK22U e i contribuenti erano 8.742; ma lo stacco più netto si ha nel confronto con il 2007, quando gli studi veterinari erano 11.179. La differenza è da ricondurre all'introduzione del cosiddetto regime dei minimi, un regime fiscale agevolato che esonera dalla presentazione dello studio di settore. MEDIE - Nel 2011 i contribuenti veterinari hanno dichiarato ricavi/compensi medi di 43.460 euro e un reddito medio di 19.900 euro. Il valore medio dei compensi è aumentato (nel 2009 era di 41.200 euro), così pure, anche se con valori non significativi, il reddito medio dichiarato: nel 2009 era di 19.200 euro. Nel 2008, i compensi medi erano di 39.000 euro e il reddito medio di 18.800 euro. Il dato è in progressiva crescita anche rispetto ai valori del 2007: compensi medi di 32mila euro e reddito medio di 16mila euro. LA SOGLIA DEI 30 MILA EURO - A dichiarare compensi oltre i 30.000 euro, nel 2011 sono stati 4.433 contribuenti veterinari; è questo il segmento con il più alto indice di congruità (naturale o per adeguamento) ovvero il segmento di contribuenti veterinari che dichiarano compensi dichiarati uguali o superiori a quelli stimati dagli Studi di Settore, tenuto conto delle risultanze derivanti dall'applicazione degli indicatori di normalità economica. Dichiarano compensi fino a 30.000 euro 4.097 contribuenti veterinari.
I
Quindi occorre che il contribuente sia congruo e coerente. Le agevolazioni prevedono: a) la preclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici di cui all’articolo 39, primo comma, lettera d), secondo periodo,1 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e all’articolo 54, secondo comma, ultimo periodo, del decreto del Presidente della
19
Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 (IVA); b) la riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento previsti dall’articolo 43, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e dall’articolo 57, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1972, n. 633;2 c) la determinazione sintetica del reddito
1
La norma citata dispone che. “Per i redditi d’impresa delle persone fisiche l’ufficio procede alla rettifica: … d) L’esistenza di attività non dichiarate o la inesistenza di passività dichiarate è desumibile anche sulla base di presunzioni semplici, purché queste siano gravi, precise e concordanti. 2 Quindi il termine di accertamento per i redditi 2011 dichiarati con il Modello UNICO 2012 che normalmente scadrebbero il 31 dicembre 2016 sono anticipati al 31 dicembre 2015. 3 L’articolo 38 dispone sull’accertamento in base a redditometro.
laPROFESSIONE
20 Info Regioni Veneto
VETERINARIA 20 | 2012
Allevamenti intensivi e inquinamento potenziale Le MTD per definire le distanze minime e ridurre l’impatto ambientale a Giunta regionale del Veneto sostiene le "migliori tecniche disponibili" per la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento degli allevamenti. Il provvedimento (Modalità di realizzazione degli allevamenti zootecnici intensivi e la defi-
L
nizione delle distanze sulla base del tipo e dimensione dell'allevamento rispetto alla qualità e quantità di inquinamento prodotto), individua i criteri per la realizzazione degli allevamenti zootecnico-intensivi "in relazione alle tipologie costruttive e alla qualità e quantità di inquinamento potenziale" L'adozione di misure preventive, attraverso
l'applicazione delle "migliori tecniche disponibili" (MTD), consente di attuare la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento degli allevamenti, specie se intensivi, come previsto dalla Direttiva 96/61/CE. L'applicazione delle migliori tecnologie disponibili incide sulla riduzione dell'inquinamento potenziale degli allevamenti e, di conseguenza, anche sul
sistema di attribuzione dei punteggi finalizzati alla determinazione delle distanze minime degli allevamenti dagli abitati. Le MTD che interessano il settore zootecnico riguardano la riduzione delle emissioni di ammoniaca dagli allevamenti avicoli e suinicoli, i trattamenti aziendali degli effluenti, la riduzione delle emissioni dagli stoccaggi e dallo spandimento agronomico delle deiezioni zootecniche. L'introduzione delle MTD nell'ambito della metodologia di valutazione degli allevamenti ha riguardato, fondamentalmente, la catena di gestione delle deiezioni animali, ai fini della riduzione delle emissioni di ammoniaca e di altri gas (anidride carbonica, protossido di azoto) attribuibile alle varie MTD, nonché la loro applicabilità, valutata in particolare con riferimento al benessere animale, alle emissioni di odori e di particolato sospeso, ai consumi di acqua e di energia. Nell'adozione di tali migliori tecniche sono stati presi in considerazione anche il ciclo di vita animale e le tipologie di ricovero, sia degli allevamenti suinicoli che di quelli avicoli. Ciò ha portato alla revisione del sistema dei punteggi da attribuire a tali insediamenti zootecnici, con un conseguente aggiornamento delle distanze reciproche dalle civili abitazioni e dalle zone non agricole. Per quanto attiene le altre tipologie di allevamenti, diversi da quelli suinicoli e avicoli, per i quali non sono state ancora approvate in ambito comunitario le tecniche classificate MTD, è stato comunque possibile individuare, sulla base della vasta bibliografia tecnicoscientifica disponibile, i sistemi di allevamento in grado di ridurre l'impatto dei medesimi, tenuto conto dei differenti processi di produzione delle emissioni gassose e dei sistemi di stoccaggio e trattamento delle deiezioni. Nell'ambito dell'applicazione della specifica disciplina per la realizzazione degli allevamenti intensivi "è emerso che, nella realizzazione degli allevamenti zootecnici, l'innovazione delle caratteristiche progettuali, produttive e tecnologiche, in molti casi è stata in grado di ridurre sensibilmente l'impatto ambientale generato dall'attività di allevamento". Infatti, il miglioramento della gestione dei processi biologici negli allevamenti intensivi è in grado di assicurare un elevato livello di protezione dell'ambiente considerato nel suo insieme. ■
Dalle Aziende
▲
VETERINARIA 20| 2012
▲
laPROFESSIONE
Trattamento delle
infezioni batteriche di cani e gatti Veraflox è il nuovo antibiotico lanciato da Bayer eraflox è un nuovo antibiotico progettato dalla ricerca di Bayer salute animale per essere sempre all’avanguardia nella lotta contro le infezioni batteriche di cani e gatti. I veterinari combattono quotidianamente con le infezioni batteriche e notano anche come sia sempre più difficile tenere testa ad infezioni che possono essere sostenute da batteri che mutano e diventano resistenti agli antibiotici abitualmente impiegati. Proprio per far fronte a queste esigenze di aumentare le armi contro i batteri resistenti Bayer salute animale ha messo a punto Veraflox (pradofloxacina), antibiotico di nuova generazione appartenente alla classe dei fluorchinoloni, in grado di colpire i batteri che sviluppano resistenze, con accorciamento dei tempi di guarigione e forte diminuzione delle forme di ricaduta. Mentre molte aziende farmaceutiche hanno smesso di investire nello sviluppo di nuovi antibiotici a causa dei crescenti ostacoli normativi e le sfide significative per individuare nuovi composti, Bayer è orgogliosa di dimostrare il proprio impegno verso l'innovazione, portando una molecola nuova per i veterinari. Grazie ad un meccanismo d’azione duplice “dual targeting molecolare”, Veraflox presenta un ampiamento dello spettro antibatterico proprio contro i ceppi batterici multiresistenti ed anche verso i batteri anaerobi (Spettro incrementato: Gram + e Gram - sia aerobi sia anaerobi); esso infatti attacca due enzimi batterici chiave nella replicazione del DNA batterico con forza equivalente, a concentrazioni terapeutiche. noti come DNA girasi e topoisomerasi IV ed essenziali per la replicazione cellulare e la sopravvivenza batterica. Ciò suggerisce che Veraflox ha attività anche contro batteri in fase non replicativa, il che migliora il trattamento di condizioni in cui batteri dormienti persistono, come nelle infezioni croniche. Per le sue prerogative Veraflox ha dimostrato una rapida e significativa efficacia contro infezioni della cute del cane e del gatto, infezioni periodontali del cane ed infezioni delle alte vie respiratorie del gatto, con in più una riduzione significativa del rischio di recidive. Nuovi approcci terapeutici sono necessari al tempo stesso per fornire una combinazione di elevata efficacia clinica e di un buon profilo di sicurezza: Veraflox è sicuro e ben tollerato e può essere usato nel gattino già dalle 6 settimane di vita. Veraflox è disponibile in due diverse formulazioni: compresse appetibili alla posologia di 3 mg/kg/die e sospensione orale alla posologia di 5 mg/kg/die studiata apposta per il gatto. La somministrazione una volta al giorno e l’eccellente appetibilità sia delle compresse aromatizzate sia della sospensione orale per gatti favoriscono notevolmente la compliance da parte dei proprietari. Lo sviluppo di Veraflox è l'esempio più recente dell'impegno continuo di Bayer Animal Health nel progresso della medicina veterinaria e nella considerazione del fenomeno delle
V
resistenze e delle strategie impiegate per la loro prevenzione. ■
21
22 Calendario attività Dal 4 luglio al 17 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
4 - 6 LUG 6 - 7 LUG
CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili CORSO SIVE CORSO SIVE IN COLLABORAZIONE CON SIPE
8 LUG 13 - 15 LUG 14 - 15 SET 14 SET 16 SET 18 - 21 SET 21 - 23 SET 22 - 23 SET 23 SET 25 - 26 SET 30 SET 5 - 7 OTT 6 - 7 OTT 7 OTT 7 OTT 7 OTT 7 OTT 8 - 9 OTT 12 - 13 OTT 12 - 14 OTT 12 OTT 13 - 14 OTT 13 OTT 14 OTT 14 OTT 15 - 17 OTT
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIOVET SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP
ZOOANTROPOLOGIA URBANA: GESTIONE DEL CANILE E GATTILE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI FORGIATURA MODIFICA DEL FERRO DI FABBRICA E FORGIATURA DEL FERRO ANTERIORE E POSTERIORE DALLA VERGA SECONDO IL METODO ITALIANO E INGLESE - Polo Universitario di Lodi - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO DI FORGIATURA DI FERRI CORRETTIVI E PARTICOLARMENTE DIFFICILI - Polo Universitario di Lodi ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 74° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - INCIDENTI ED EMERGENZE IN ANESTESIA: QUANDO PREVENIRE NON BASTA - Hilton, Giardini Naxos (ME) - Viale Jannuzzo 47 - ECM: Accr. ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 75° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA VETERINARIA - BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC
C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! - Hotel Hilton Garden Inn/ Officine Cantelmo Lecce - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
3° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - CARDIOLOGIA 1: ANATOMIA NORMALE E PATOLOGICA, FISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA, CLINICA E DIAGNOSTICA STRUMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 29,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congr. e Sem. - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 1° CONGRESSO NAZIONALE SIDEV - ATTUALITÀ IN DERMATOLOGIA - Hotel Serena Majestic, Montesilvano (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA. E ORA COME CHIUDO QUESTO DIFETTO CHIRURGICO? - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it I BIOMARKER IN CARDIOLOGIA VETERINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE VERIFICHE ISPETTIVE UFFICIALI SECONDO IL PACCHETTO IGIENE E LA NORMATIVA VIGENTE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it
CONGRESSO NAZIONALE SIDEV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC INCONTRO SCVI INCONTRO SICARV CORSO SIVAR
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE: ONCOLOGO - Bolzano - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO REGIONALE SCIVAC PUGLIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA - Trani- Hotel San Paolo al Convento - Via Statuti Marittimi 111 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Crowne Plaza Hotel, Padova - Via PO 197 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA ARGOMENTI DI CHIRURGIA NEL CONIGLIO E NEI RODITORI - “Sala polivalente” Via Ippolito D’Aste a Recco ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: info@sivae.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Napoli - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Hotel Klass, Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE - hotel Franz - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SCIVAC CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA REFERTAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - II EDIZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Rich. Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congr. e Sem. - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO SCIVAC / SISCA SEMINARIO SISCA - LA SINDROME DA PRIVAZIONE SENSORIALE NEL CANE, DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO REGIONALE SCIVAC LAZIO - CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA - Roma, Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: No crediti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SEMINARIO NAZIONALE SIVE SEMINARIO NAZIONALE “RECENTI SVILUPPI NELLA RIPRODUZIONE DEGLI EQUINI” - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it INCONTRO SIONCOV / SIODOCOV HEAD AND NECK CANCER - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO SIVE
CORSO PRATICO: “ECO-DOPPLER IN RIPRODUZIONE EQUINA” - Crema - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SISCA
ELEMENTI TEORICI SU ANSIA E FOBIA NELL’UOMO. CO-MORBILITÀ NELLA TRATTAZIONE DELLA PATOLOGIA IN UMANA. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non rich. accr. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Società Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Bologna, Hotel Savoy - Via del Pilastro, 2 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AO MASTERCLASS COURSE ON PATELLAR LUXATION TREATMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
INTERNATIONAL COURSE SCIVAC
laPROFESSIONE
PROFESSIONE la VETERINARIA
VETERINARIA 20 | 2012
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 4 giugno 2012
SOLUZIONI
b c d
Ossigeno iperbarico ed onda shock Corticosteroidi ed antibiotici Ialuronano ed aptoptosi
c
Maggiori rischi chimici ed in particolare da Aflatossina M1 Maggiori rischi di presenza di materiale estraneo a causa delle manipolazioni Maggiori rischi microbiologici a causa dell’assenza di un trattamento termico
QUIZ 1
a b
Cellule, supporto tridimensionale (scaffold) e fattori di crescita
Risposta corretta: a) Seminario SIVE: “Stato dell’arte nel trattamento delle lesioni di tendini e cartilagini incluso l’impiego di cellule staminali” - Busto Arsizio (VA), Marzo 2007
a
QUIZ 2
2. Rispetto ai tradizionali tipi di latte alimentare, il latte crudo per la vendita diretta presenta:
Risposta corretta: c) Convegno Nazionale SIVAR: Fiera Internazionale del Bovino da Latte - Cremona, Ottobre 2009
1. Quale dei seguenti componenti richiede l’ottimizzazione della realizzazione del tessuto cartilagineo?