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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 21 dall’11 al 17 giugno 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
PROGRAMMA 2012 DELLA COMMISSIONE UE
PESTICIDI E SALUTE DELLE API
CHIARIMENTI SUL FILO DI LANA
NUOVO SISTEMA PER VETLINK E FORUM
LETTERA IO FARMACISTA VI DICO CHE...
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RIPENSARE L’IRAP SUL LAVORO INTELLETTUALE
BREVI ACCESSO La XII Commissione Affari Sociali si è espressa contro l'introduzione di una riserva di posti disponibili a favore degli studenti italiani all'estero ai corsi di laurea specialistica delle professioni sanitarie. Una pdl propone di innalzare il numero programmato del 5%.
AUDIT Il benessere degli equidi alla macellazione sarà oggetto di valutazione nel corso dei prossimi audit programmati dal Ministero della Salute. Lo annunciano le Direzioni Generali della Sanità Animale e della Sicurezza Alimentare, in seguito alle attività ispettive effettuate nel corso nel 2011 e nel 2012.
FISCO Nella classifica dei ricavi medi dichiarati nel 2011, i contribuenti veterinari sono fra gli ultimi 15 in classifica, dopo parrucchieri, edicolanti e ambulanti dell'abbigliamento. Nel 2011 i contribuenti veterinari hanno dichiarato ricavi/compensi medi di 43.460 euro e un reddito medio di 19.900 euro.
SCHMALLENBERG La Direzione Generale della Sanità Animale ha disposto che gli Istituti Zooprofilattici possano effettuare i test diagnostici finalizzati alla individuazione degli anticorpi circolanti (ELISA e SN) o in metodica PCR su campioni di materiale seminale delle specie sensibili al SBV e su campioni di sangue di animali vivi, ai fini dell’esportazione.
AISA Il Prontuario Ufficiale AISA è on line al sito www.prontuarioveterinario.it. Il data base è consultabile da Autorità Sanitarie, medici veterinari, farmacisti e, per le informazioni di interesse anche da proprietari, allevatori e distributori.
ASCOFARVE L'Associazione Nazionale Distributori Medicinali Veterinari ha rinnovato le cariche direttive del triennio 20122014. Alla presidenza di Ascofarve, l'Assemblea dei soci ha riconfermato Luigi Vaira. Remo Foglietti è il nuovo Vicepresidente.
Salute risparmio
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Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
www.anmvioggi.it
COMPETENZE NEGLI ZOO
Chi è più a rischio di estinzione? Leggi perfettibili e furbi abusivi. Il ruolo del Medico Veterinario è minacciato. A PAGINA 3
Le sentenze dei tribunali locali sull’Irap non si contano più e spesso si contraddicono. La differenza la fa qualche volta la Cassazione, che non sempre mette il libero professionista al riparo dall’IRAP, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive che finanzia buona parte della spesa sanitaria nazionale. Una delle sentenze più recenti della Suprema Corte vuole che le attività professionali in forma societaria - le attuali società e le future stp - siano senza ombra di dubbio soggette a Irap. Le associazioni professionali, pure. Basta avere una segretaria per far scattare il presupposto della “autonoma organizzazione” cioè l’attività va avanti da sola, anche senza il professionista. Un’altra sentenza (sempre Cassazione) dice che il professionista da solo, ma che fa uso di alta tecnologia (oltre i mezzi indispensabili) deve pagare l’imposta. Se la Riforma Fornero ha escluso dalla subordinazione il libero professionista è anche in virtù del suo apporto intellettuale, com’è dunque possibile pensare che le prestazioni professionali - che sono sempre a contenuto intellettuale prevalente - possano essere considerate come attività produttiva soggetta all’Irap? Senza il cervello
del professionista la struttura non va avanti da sola, nemmeno se ci sono macchinari sofisticati, nemmeno se c’è la segretaria. Nel caos generalizzato sulla legittimità di questa Imposta (accusata dall’Europa di essere un illecito doppione sull’IVA), il Governo sta valutando l’esclusione dei “piccoli”: professionisti e lavoratori autonomi in generale, il cui lavoro non può prescindere da un apporto personale. L’autonoma organizzazione vale per una fabbrica (le macchine lavorano anche senza il titolare) ma può valere per i professionisti? Per adesso sì. Come ha ricordato il Sottosegretario all’Economia Vieri Ciriani alla Camera, i professionisti devono versare l’Irap in due casi: se hanno strumentazioni eccedenti le necessità minime dell’attività (e chi può dirlo in una professione medica?) e se impiegano in modo non occasionale dei collaboratori (ma il Governo non ha forse stabilito che la subordinazione a tempo indeterminato non riguarda le professioni intellettuali?). Due criteri incerti, come si vede, che richiedono urgentemente che il Governo individui i soggetti da escludere dall’Imposta. “Si sta valutando la possibilità di interventi” ha risposto il Sottosegretario.
661 SONO TROPPI NEI PROSSIMI GIORNI SI TERRÀ AL MIUR IL TAVOLO TECNICO CHE DOVRÀ VALUTARE E DEFINIRE L’OFFERTA FORMATIVA DEGLI ATENEI in relazione ai corsi di laurea magistrale in Medicina Veterinaria che rientrano nella programmazione nazionale. Il Tavolo tecnico dovrà definire i posti disponibili per l’anno accademico 2012/2013 esaminando l’offerta degli atenei in relazione al fabbisogno regionale. A partecipare al Tavolo è stata invitata anche quest’anno l’ANMVI che già in passato, in collaborazione con la FNOVI, ha sempre portato contributi importanti e significativi alla discussione riuscendo a far ridurre negli anni il numero programmato da quasi 1500 a 958 dello scorso anno (2011/2012). È giusto anche ricordare che alcune facoltà si sono impegnate in questo contenimento numerico degli iscritti per migliorare la propria attività didattica ed elevare il livello qualitativo della formazione anche in funzione dell’ottenimento della certificazione europea Eeave. Speriamo che anche quest’anno si possa ridurre ulteriormente questo numero che, a nostro avviso, è ancora decisamente elevato in rapporto alle necessità del mercato considerando la situazione di grave crisi che sta vivendo il nostro settore e che da qualche anno ha portato ad una forte disoccupazione e sottoccupazione fra i giovani veterinari. Quello che comunque lascia perplessi sono le richieste di fabbisogno espresse dalle varie Regioni per un totale di 661 e che variano dallo 0 della Calabria e del Friuli ai 70 della Lombardia sino ai 200 della Campania! È veramente difficile capire secondo quali logiche vengono definiti questi numeri. Certamente si ha l’impressione che a volte siano concordati con le esigenze delle facoltà presenti sul territorio più che derivanti da un’attenta analisi delle reali necessità del settore veterinario.
L’informazione Veterinaria On Line
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Direttiva 1999/22/CEE Attualità
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Il veterinario negli zoo: una specie in pericolo? Per il Ministero della Salute ha un ruolo centrale. Lo stiamo salvaguardando? Raccomandazioni all’Italia na puntuale attuazione in Italia della Direttiva 1999/22/CEE e dei relativi decreti legislativi nazionali, con particolare riferimento al ruolo del medico veterinario. Su questa base, ANMVI ha proposto alla Direzione Generale della Sanità Animale di attivare forme di consultazione con i medici veterinari del settore. Dal Ministero della Salute è arrivata una risposta favorevole, proprio mentre sulla scena nazionale e internazionale gli zoo sono di grande attualità. Mentre in Italia un gibbone femmina viene operato con risalto mediatico da un medico che fa pubblicità alla sua clinica, esce il Rapporto 2011 di Born Free Foundation e si registra l’iniziativa dell’Eurodeputato Andrea Zanoni, vice presidente dell'intergruppo Benessere degli animali al Parlamento europeo, che ha chiesto alla Commissione europea e agli Stati membri “l'urgente e completa applicazione della direttiva sugli zoo e la garanzia che il personale preposto al controllo dell'attuazione e i veterinari degli zoo”. È ora che in Italia se ne parli. L’attivazione di forme di consultazione con i medici veterinari che operano in ambito di strutture zoologiche, secondo la Direzione ministeriale “può certamente essere utile come forma di collaborazione e interscambio tra professionisti”, attraverso il coinvolgimento degli ordini professionali e delle società scientifiche che operano in questo settore.
paradossale - conclude Melosi - se la applicassimo, da domani un veterinario potrebbe sentirsi autorizzato ad intervenire su una persona per uno stato di “assoluta necessità”. Ovviamente gratis e con plauso pubblicitario sui giornali”.
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IL CASO DEL GIBBONE Per l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Alessandria non è deontologicamente censurabile la condotta del chirurgo che ha ope-
IL MEDICO VETERINARIO, NON ALTRI l Ministero della Salute, nella sua nota all’ANMVI, “conferma che la figura del medico veterinario della struttura ricopre quella di responsabile sanitario per la cura degli animali e la pianificazione della loro gestione e che ogni scelta effettuata, presa in scienza e coscienza, va fatta nel rispetto delle norme sanitarie e a tutela del benessere degli animali”. Il Ministero evidenzia che il Decreto 73/2005 che attua la direttiva europea sulla custodia degli animali nei giardini zoologici prevede che le strutture autorizzate posseggano i requisiti elencati dal decreto stesso, “specificando negli allegati gli aspetti di sanità e di benessere necessari per la corretta gestione degli animali da svolgere attraverso un’adeguata assistenza veterinaria, 24 ore su 24 nell’arco dell’intera settimana”. E ancora, la Direzione ministeriale ricorda che “il riconoscimento di un centro e il relativo rilascio della licenza evidenzia, infatti, l’enorme importanza dell’attività del medico veterinario. Al fine di consolidare tale ruolo il Ministero, durante le attività di controllo svolte al fine del rilascio della licenza, richiede anche l’evidenza di un contratto scritto di assistenza medica da parte di un veterinario a garanzia delle attività richieste dal Dlvo 73/2005”.
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EU ZOO INQUIRY 2011
Nella cartina gli zoo d’Italia nel Rapporto 2011 EU Zoo Enquiry rato il gibbone femmina del giardino zoologico “Zoom”. La Commissione Chirurghi dell’Ordine ha trasmesso all’ANMVI il proprio verdetto: nulla di deontologicamente censurabile, in virtù del fatto che “la richiesta di intervento è pervenuta da parte di due veterinari che hanno espresso uno stato di assoluta necessità per un animale dagli stessi assistito”. E inoltre, “la prestazione è stata completamente gratuita” e l’intervento “del tutto circoscritto ad una circostanza di tipo eccezionale nell’intento esclusivo di evitare sofferenze ad un animale”. Esposto dunque archiviato. Per il Presidente dell’ANMVI, Marco Melosi, “anche in questa situazione si sarebbe dovuto tenere conto del fatto che per legge solo i medici veterinari possono intervenire chirurgicamente sugli animali, anziché assumere decisioni discrezionali e individuali. Il Codice Penale - osserva - non contempla
eccezioni e non autorizza nessuno a decidere le circostanze derogabili”. La veterinaria della struttura - dichiara il Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Torino, Thomas Bottello, “ha ricercato nell’ambito delle sue conoscenze professionali qualche collega con esperienza chirurgica su arti di primati. Non essendo però riuscita a trovare nessuno che garantisse la riuscita dell’intervento ha pensato di rivolgersi a un medico degli umani, di fama nazionale, specializzato nella chirurgia della mano”. “Se da un lato comprendiamo le ragioni della Collega - commenta il Presidente della SIVAE Marco Bedin - non possiamo assolutamente accettare le dichiarazioni del Medico e la sua esortazione a mezzo stampa a cambiare la Legge sull’abuso di professione”. “Si è fatto passare un messaggio profondamente sbagliato - dichiara il Presidente dell’ANMVI - che lascia intendere che la medicina veterinaria incontri dei limiti, mentre sappiamo che ci sono colleghi con una preparazione specialistica elevatissima e di livello internazionale. La giustificazione, poi, è
Il Rapporto sui giardini zoologici in Italia (The Eu Zoo Inquiry 2011 - An evaluation of the implementation and enforcement of the EC Directive 1999/22, relating to the keeping of wild animals in zoos) fa parte di un progetto europeo che coinvolge 21 paesi europei e 200 strutture. L'indagine è infatti una valutazione dello stato di attuazione ed applicazione della Direttiva 1999/22/CE, già attuata in 25 Stati membri dell'UE nel 2005 e dal 2007 anche in Bulgaria e Romania. Si tratta di uno studio indipendente condotto dalla Born Free Foundation, in collaborazione con la coalizione europea, Endcap. Come risultato di questo lavoro, la Commissione europea ha accettato di fornire una formazione complementare ai veterinari nella scienza degli animali di base e applicata del benessere, nonché per sviluppare una 'best practice' per aiutare gli Stati membri e gli zoo e consentire agli operatori di soddisfare i requisiti di legge.
UN CODICE DI BUONA PRATICA NEGLI ZOO er il Rapporto sull'Italia sono stati valutati 25 giardini zoologici, per un totale di 982 specie (ed eventuali sottospecie), 2.698 presenze di specie in 2.695 recinti. Le conclusioni sono che il processo di effettiva attuazione e applicazione della legge nazionale è risultato lento e di portata limitata; solo 5 dei 68 "giardini zoologici" registrati in Italia risultano avere una licenza (Registro dei Giardini Zoologici 2011), le ispezioni dei giardini zoologici sono minime e "la maggior parte dei giardini zoologici italiani esercita la propria attività senza aver ottenuto una licenza e senza essere soggetta a regolamentazione". Le condizioni rilevate nei giardini zoologici "risultano inidonee, mancano di complessità ambientale e, di conseguenza, possono avere un notevole
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impatto negativo sul benessere dell'animale, anche se gli animali sono in genere in buona salute". I risultati indicano che "i giardini zoologici italiani, che siano o meno affiliati all'UIZA o all'EAZA, forniscono un contributo insignificante al mantenimento ed alla riproduzione delle specie a rischio di estinzione, a programmi di ricerca riconosciuti dalla comunità scientifica, alla promozione della conservazione delle specie ed a condizioni idonee per la custodia degli animali". Un Codice di Buona Pratica indirizzato ai giardini zoologici, con indicazioni specifiche per ciascuna specie ed esempi di arricchimento ambientale, potrebbe essere di ausilio per assicurare l'effettiva attuazione delle disposizioni contenute negli Allegati al D.Lgs. 73/2005.
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4 Attualità Decreto Legislativo N° 73/2006
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EDUCAZIONE E BENESSERE LE RACCOMANDAZIONI Il Rapporto sull’Italia si conclude con 10 raccomandazioni per il Ministero dell'Ambiente - responsabile dell'attuazione della Direttiva in collaborazione con il Ministero della Salute ed il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. 1) revisionare il Decreto Legislativo 21 marzo 2005, n. 73 per assicurare lo scrupoloso recepimento delle definizioni e dei requisiti riportati nella Direttiva e la loro attuazione, in particolare l'articolo 3 (arricchimento specifico delle zone recintate sotto il profilo della specie), l'articolo 4 (licenze e ispezioni) e l'articolo 6 (chiusura di giardini zoologici); 2) riesaminare e migliorare le procedure previste per il rilascio di licenze ai giardini zoologici, onde assicurare che tutte le strutture permanenti, aperte per almeno sette giorni l'anno e che espongono al pubblico qualunque numero di specie animali selvatiche, siano provviste di licenze, siano sottoposte a ispezioni periodiche e rispondano a tutti i requisiti di legge; 3) vigilare efficacemente sul rispetto, da parte di tutti i giardini zoologici, della normativa nazionale in materia, dei requisiti minimi; applicare le sanzioni previste ai giardini zoologici ed alle strutture che espongono delfini tursiopi (Tursiops truncatus), qualora gli stessi non siano rispondenti ai requisiti di legge; 4) assicurare che i giardini zoologici assolvano tutti gli obblighi vigenti in relazione alle attività scientifiche e di conservazione e che gli stessi detengano e provvedano prevalentemente alla conservazione di specie protette nazionali e specie a rischio di estinzione europee; tutte le specie a rischio di estinzione, soprattutto quelle europee, custodite nei giardini zoologici dovrebbero essere inserite
in programmi di collaborazione per la gestione delle specie, ma la loro cattura nell'ambiente naturale dovrebbe essere fortemente scoraggiata; 5) garantire che tutto il personale preposto alla vigilanza sull'applicazione delle leggi ed i veterinari incaricati delle ispezioni e della regolamentazione dei giardini zoologici, a livello nazionale e regionale, abbiano le professionalità necessarie e ricevano una formazione periodica in relazione alla custodia ed al benessere degli animali selvatici tenuti in cattività; 6) far sì che vengano adottate misure preventive atte a ridurre al minimo i rischi derivanti dalla fuga di animali dai giardini zoologici per la salute e l'incolumità del pubblico, l'ambiente naturale e le specie indigene, soprattutto se tali animali figurano nell'elenco delle Specie Aliene Invasive (IAS); 7) riesaminare i requisiti minimi specifici di ciascuna delle specie detenute nei giardini zoologici (Allegati al D.Lgs. 73/2005), verificandone la coerenza con standard affidabili e riconosciuti dalla comunità scientifica in materia di custodia e cura degli animali, fornendo orientamenti sull'arricchimento ambientale ed assicurando che le esigenze spa-
ziali, fisiche, fisiologiche e comportamentali degli animali siano soddisfatte; l'elaborazione dei requisiti deve essere affidata ad un ente scientifico indipendente; 8) assicurare che tutti i dipendenti dei giardini zoologici che hanno la responsabilità degli animali abbiano la formazione e l'esperienza necessarie in fatto di custodia e cura degli animali; 9) vietare ogni contatto fra i visitatori e gli "animali pericolosi" o gli animali notoriamente portatori di zoonosi; altri contatti fra visitatori ed animali devono essere scoraggiati; tuttavia, nei casi in cui tali contatti avvengano, essi devono svolgersi sotto sorveglianza, essere controllati e limitati, consentire un adeguato periodo di riposo agli animali coinvolti e non compromettere in alcun modo il loro benessere; 10) emanare, ove necessario, delle linee di indirizzo che consentano al personale preposto alla vigilanza sul rispetto delle leggi, ai veterinari, alle ONG ed ad altri soggetti interessati di interpretare in modo efficace e coerente la normativa, in particolare per quanto riguarda la loro partecipazione a programmi di educazione e di conservazione riconosciuti e sottoposti a peer review.
I giardini zoologici italiani non sono ancora adeguatamente utilizzati per promuovere iniziative di educazione e di sensibilizzazione del pubblico. I giardini zoologici che organizzano dimostrazioni di animali li rappresentano in atteggiamenti innaturali, spesso accompagnati da musica ad alto volume, e le scarse informazioni sulla specie vengono spesso fornite da persone che indossano abiti da “spettacolo”. Nella maggior parte dei casi, i contenuti educativi sono minimi. Anche l’impegno per la conservazione della biodiversità e la ricerca può migliorare. Nella valutazione del benessere degli animali emergono criticità soprattutto per le strutture di recinzione. Molti recinti non dispongono di attrezzature idonee, arredi e altri arricchimenti ambientali che incoraggino l’animale a riposarsi, appartarsi, svolgere attività motoria e avere un comportamento naturale. Il livello di benessere degli animali è stato esaminato in 1080 recinti scelti casualmente nei 25 zoo. I risultati indicano che la maggior parte dei recinti valutati non è idonea a soddisfare le esigenze specifiche di ogni singola specie di animale custodita e che ciò può aver determinato una diminuzione del relativo livello di benessere. In particolare, soltanto la metà dei recinti offre un ambiente complesso (50%), solo l’11% è provvisto di attrezzature idonee e permanenti, mentre il 30% presenta un substrato variato ed idoneo ad incoraggiare un comportamento naturale degli animali. Questi hanno scarse opportunità di trovare riparo contro le intemperie (nel 12% dei recinti) o di sottrarsi alla vista dei visitatori (il 38% dei recinti dispone di più aree appartate per gli animali). Nei casi in cui vi è un’area di ricovero, questa è spesso sprovvista di lettiere o non offre condizioni di comfort (l’88% dei recinti che dispongono di aree di ricovero sono sprovviste di lettiere) e, spesso, non può ospitare tutti gli animali contemporaneamente).
QUALI SPECIE La maggior parte delle specie osservate nei 25 zoo è rappresentata da uccelli e mammiferi (513 specie) - la maggior parte delle specie a rischio di estinzione appartiene a queste due categorie. Infatti, fra le specie classificate dall’IUCN come Vulnerabili, Minacciate, Gravemente minacciate ed Estinte in natura, quelle di mammiferi ed uccelli presenti negli zoo ammontano a 115 su un totale di 155 specie. Gli anfibi e gli invertebrati sono le categorie meno presenti e nessuna è a rischio di estinzione. Fra i 25 zoo, il bioparco Zoom (Torino) ha la quota maggiore di specie a rischio di estinzione (20%), mentre il Parco di Cavriglia (Cavriglia, Arezzo) ha quella minore (0%). Inoltre, fra i 5 zoo EAZA inseriti nell’indagine, le quote di specie a rischio sono le seguenti: Parco Faunistico “La Torbiera” 15%; Parco Natura Viva - Zoo Safari Parco Faunistico 15%; Giardino Zoologico di Pistoia 13%; Bioparco di Roma 7%; Zoomarine 5%. L’8% (52) delle 687 specie di mammiferi, rettili, anfibi, invertebrati e pesci rilevate nei 25 zoo figura nella Lista Rossa Europea dell’IUCN (International Union for Conservation of Nature). ■
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6 Europa Programma 2012
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La Commissione Europea sta lavorando per noi Un fitto programma legislativo coinvolge veterinari, allevatori, industria e autorità nazionali ce e flessibile per la salute animale nell’UE e una migliore sicurezza con maggiore attenzione alla prevenzione delle malattie, che si traduce in minori perdite economiche dovute ai focolai di malattia.
l Programma di Lavoro della Commissione Europea per il 2012 è all’esame del Parlamento italiano. Gli euroscettici si rassegnino a constatare con quanta legislazione comunitaria saremo costretti a confrontarci. Anzi, la XII Commissione Affari Sociali ha già cominciato a farlo, approvando un parere critico sul ruolo che l’Europa vorrebbe assegnare a figure ausiliarie nei macelli. Il 5 giugno scorso, i parlamentari della XII Commissione hanno invece chiesto di mantenere l’attuale sistema di controlli imperniato sul ruolo fondamentale del Veterinario Ispettore al macello. L’On. Rodolfo Viola ha espresso "soddisfazione per il parere favorevole al riconoscimento del ruolo fondamentale a tutela della salute del consumatore del Medico Veterinario, formulato dalla relatrice Anna Margherita Miotto e approvato poi all’unanimità dalla Commissione, che ha recepito le osservazioni dei Commissari presenti tra le quali vanno segnalate quelle dell’On Luciana Pedoto. In particolare, l’On. Pedoto ha sottolineato la rilevanza di un impegno del Governo "a contrastare - in sede di modifica del regolamento (CE) 854/2004 concernente la revisione dell’ispezione delle carni la posizione sostenuta dalla Commissione e dalla maggioranza dei Paesi europei, di ridimensionare il ruolo del veterinario quale responsabile dell’ispezione delle carni". L’eventuale assenza del veterinario ufficiale negli stabilimenti di macellazione - ha aggiunto - "vanificherebbe il ruolo del macello come osservatorio epidemiologico, ciò che ha consentito di evitare il diffondersi di molte malattie emergenti e proprio la presenza del veterinario nei macelli costituisce una garanzia sotto il profilo della salute degli animali, dal momento che conosce gli effetti dei farmaci che vengono loro somministrati". "Nel mio intervento - ha dichiarato al termine della seduta il collega parlamentare ho evidenziato il ruolo strategico dell’attuale organizzazione dei servizi veterinari nel nostro Paese, che ha evitato nel passato all’Italia le crisi sanitarie che invece hanno investito altri Paesi, con particolare riferimento alla presenza dei Medici Veterinari presso le strutture di macellazione". "Inoltre - ha aggiunto Viola - abbiamo chiesto che venga confermato il Piano Residui quale elemento strategico nella preven-
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zione a tutela della salute del consumatore." "È evidentemente in corso a livello comunitario un tentativo di ridimensionamento del ruolo dei servizi veterinari. Non è accettabile - ha concluso - tale impostazione tutta economicistica se non vogliamo ridurre drasticamente i livelli di tutela sanitaria fino ad oggi garantiti nel nostro Paese dai Veterinari del SSN. Tali livelli inoltre sono garanzia anche per il nostro sistema produttivo di immettere sul mercato prodotti certificati da un punto di vista sanitario".
tra Stati membri e paesi terzi. Introdurre un certificato per la salute pubblica e la salute animale e una certificazione per tutti i tipi di alimenti di origine animale (semplificazione dell’onere amministrativo).
CONTROLLI UFFICIALI
PACCHETTO IGIENE
Con la revisione del regolamento n. 882/2004 si vuole semplificare e razionalizzare il contesto giuridico esistente, al fine di migliorare l’efficacia dei controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri lungo la catena alimentare, minimizzando gli oneri per gli operatori. Una più efficace utilizzazione delle risorse di controllo contribuirà a prevenire le crisi, limitando i costi per gli operatori economici e garantendo condizioni eque. Sono interessate anche le direttive 96/23/CE, 97/78/CE e 91/496/CEE. Con una iniziativa non legislativa, sotto forma di comunicazione, la Commissione intende sottolineare i principali elementi del nuovo pacchetto legislativo sulla salute animale, la salute delle piante e il materiale di riproduzione vegetale e i controlli relativi a questi settori, destinati a modernizzare, semplificare e razionalizzare le norme al fine di perseguire meglio gli obiettivi della legislazione rafforzando l’innovazione e la competitività dei settori economici pertinenti.
È intenzione della Commissione Europea anche rivedere l’ispezione della carne per adattarsi alle tendenze epidemiologiche di alcune zoonosi. I nuovi rischi emergenti dovrebbero essere meglio coperti, mentre può essere ridotta l’attenzione dedicata a rischi limitati, in un approccio più concentrato sul rischio, al fine di semplificare il procedimento e ridurre l’onere di lavoro per l’amministrazione. L’iniziativa si svilupperà in consultazione con i principali partner commerciali dei paesi terzi, al fine di agevolare le esportazioni.
PRODOTTI COMPOSTI
Bocciata dal Parlamento Europeo, andrà rivista la proposta di direttiva che introduce norme relative a metodi di cattura non crudeli per alcune specie animali. La Commissione valuterà possibili alternative. ■
CLONAZIONE Una iniziativa legislativa darà seguito alla relazione della Commissione sulla clonazione di animali per la produzione di alimenti del 2010 e risponderà alla richiesta di chiarire la legislazione sulla clonazione di animali nel mercato interno.
AMBIENTE Con una iniziativa legislativa l’Europa intende adattare le attuali norme di polizia sanitaria per le importazioni di prodotti composti alle norme di salute pubblica e migliorare la concorrenza
SPESA NEL SETTORE VETERINARIO Fra gli impegni di lavoro della Commissione Europea figura l’obiettivo della revisione della decisione 90/424/CE del Consiglio è sviluppare un sistema armonizzato di ripartizione dei costi e di responsabilità, nel quadro della nuova legislazione dell’UE sulla salute animale attualmente in corso di elaborazione.
MEDICINALI VETERINARI È prevista una iniziativa legislativa per aumentare la disponibilità di medicinali nel mercato, in particolare trattare malattie di specie animali minori o malattie rare. Ridurre l’onere per le imprese attraverso la razionalizzazione dei procedimenti di autorizzazione di medicinali veterinari, rispettando al tempo stesso la salute pubblica, la salute animale e l’ambiente.
INDAGARE IL RAPPORTO SANITARIO CON GLI ANIMALI DA COMPAGNIA
MANGIMI MEDICATI La revisione della legislazione sui mangimi medicati (90/167/CEE) chiarirà l’ambito di applicazione rispetto ad altre parti della legislazione sui mangimi e i medicinali veterinari, affrontare il rapporto tra somministrazione di medicinali e di mangimi medicati e i vari metodi di gestione dei medicinali veterinari in termini di costi, sicurezza ed efficacia. L’iniziativa intende creare un contesto omogeneo nell’UE in grado di garantire l’utilizzazione sicura ed efficace dei mangimi medicati.
SALUTE ANIMALE Una proposta legislativa impegnerà quest’anno la Commissione UE per mettere a punto un approccio più concentrato sui rischi in rapporto ai requisiti di salute animale e l’eliminazione degli oneri amministrativi nei trasferimenti di animali, una struttura regolamentare più sempli-
on line il sito web di Callisto project, una iniziativa di ricerca finanziata dalla Commissione Europea aperta ai contributi di tutti i medici veterinari. La diffusione degli animali da compagnia ha indotto la Commissione Europea ad affrontare gli aspetti sanitari della relazione uomo-animale. Il progetto CALLISTO si concentrerà sui rischi connessi alle malattie infettive associate agli animali da compagnia, sviluppando una rete multidisciplinare di esperti, organizzati in sette gruppi consultivi. Il programma durerà tre anni e consentirà di ottenere una panoramica della situazione attuale per quanto riguarda il ruolo degli animali da compagnia come fonte di ma-
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lattie infettive per le persone e per gli animali produttori di alimenti. CALLISTO intende anche fare il punto sulle conoscenze e sulle lacune riguardanti le zoonosi più importanti e proporrà azioni mirate a ridurre il rischio. Inoltre, non mancherà di tenere gli stakeholder e il pubblico informati dei risultati, al fine di promuovere la consapevolezza del rischio in soggetti sani del rapporto uomo-animale. CALLISTO si relazionerà con le autorità sanitarie internazionali, sotto il coordinamento della FVE. Il debutto ufficiale è avvenuto a maggio durante la General Session dell'OIE a Parigi. Per idee, proposte e opinioni è attivo anche CALLISTO blog. http://www.callistoproject.eu
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Eventi Veterinari
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ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
In collaborazione con
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 14 Settembre 2012 - Roma, Ospedale Cto Andrea Alesini
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
PARTECIPAZIONE Iniziativa riservata ai laureati in Medicina Veterinaria.
RELATORE Bartolomeo Griglio - ASL 8 Chieri, Torino
C O R S I P R AT I C I
FORMAZIONE PER L’ISPEZIONE ACCREDITATA SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli - Via Trecchi, 20 - Cremona Tel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54 E-mail: info@sivarnet.it Website: www.sivarnet.it
25/26 Settembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. Le verifiche ispettive ufficiali secondo il pacchetto igiene e la normativa vigente 13/14 Novembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. La valutazione della shelf-life ed il ranking di rischio degli alimenti
PER OGNI EDIZIONE RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 15 CREDITI FORMATIVI
Organizzato da
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore ed inizio lavori 9.00 Criteri per l’organizzazione dei controlli ufficiali B. Griglio 11.00 Pausa Caffè - Coffee Break 11.30 Criticità rilevate nel quinquennio e possibili soluzioni B. Griglio Pausa Pranzo - Lunch 14.30 Il Regolamento 854/2004 e successive modificazioni B. Griglio 16.30 Pausa Caffè - Coffee Break 17.00 Criticità emerse B. Griglio 17.30 Discussione 18.00 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata GLI ORGANIZZATORI DELL'EVENTO SI IMPEGNANO A RISPETTARE IL PROGRAMMA PUBBLICATO CHE RIMANE SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE. È PROIBITO FILMARE O FOTOGRAFARE LE PRESENTAZIONI DEI RELATORI.
SERVIZI INCLUSI NELL’ISCRIZIONE • Accreditamento ECM • Attestato di frequenza • Light lunch • Pause caffè SEDE Ospedale Cto Andrea Alesini Via S. Nemesio, 21 - Roma Evento organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Roma e dei Servizi Veterinari della ASL RM/C. INFORMAZIONI Segreteria AIVEMP - Paola Orioli Tel. +39 0372 403541 Fax +39 0372 403540 E-mail: segreteria@aivemp.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 6 CREDITI FORMATIVI
A.N.M.V.I.
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI SCIVAC
METODOLOGIA CLINICA DELLA RICERCA CLINICA: QUESITI, Cremona, 23/24 Ottobre 2012
PATOLOGIE CARDIORESPIRATORIE Valido anche come 5a parte dell’Itinerario di Medicina Interna Cremona, 23/26 Ottobre 2012 Centro Studi SCIVAC
Centro Studi SCIVAC
ECM: Richiesto accreditamento per 42,3 Crediti
DIRETTORE E RELATORE
DIRETTORI Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Marco Poggi, Med Vet, Imperia
DISEGNI DI STUDIO E RISULTATI
Roberto Buzzetti, Med Chir, Specialista in Statistica Medica, Modena COADIUTORE Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, MSc, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (20) LIMITE DI ISCRIZIONE: 31 Agosto 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 270,00 + IVA 21% Non soci: € 520,00 + IVA 21% Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
RELATORI Diana Bertoncello, Med Vet, Padova Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo David Chiavegato, Med Vet, Padova Davide De Lorenzi, Med Vet, SMPA, Dipl ECVCP, Dr Ric, Bologna Paolo Gaglio, Med Vet, Roma Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Manuela Perego, Med Vet, Milano Marco Poggi, Med Vet, Imperia Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
International Course PHYSIOTHERAPY AND REHABILITATION Cremona (Italy), October 30th/ November 03rd 2012 Centro Studi SCIVAC COURSE DIRECTOR Ludovica Dragone, Med Vet, CCRP, Reggio Emilia SPEAKERS AND INSTRUCTORS Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova (I) Chiara Chiaffredo, Med Vet, CCRP, Roletto - TO (I) Ludovica Dragone, Med Vet, CCRP, Reggio Emilia Darryl Millis, DVM, MS, Dipl ACVS, Knoxville (USA) Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino (I) MAX NUMBER OF PARTICIPANTS: 36 DEADLINE FOR REGISTRATION: September, 21st 2012 LANGUAGE: English
LIMITE DI ISCRIZIONE: 13 Settembre 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 850,00 + IVA 21% Non soci: € 1.100,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
REGISTRATION FEE For SCIVAC Members and Foreign Delegates: € 850,00 + IVA 21% For all others: € 1.050,00 + IVA 21% (The Registration after the indicated deadline will incur a charge of: € 50,00 + VAT 21%)
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Attualità scientifica Vet Journal
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Pesticidi e salute Qualità del risveglio delle api: attualità dopo propofolo e alfaxalone nel gatto scientifiche L’EFSA esamina le ultime conoscenze sui rischi derivanti dai fitosanitari
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO ’EFSA ha pubblicato una disamina dello stato dell’arte in materia di rischi per api da miele, bombi e api solitarie derivanti dai pesticidi. Partendo da questo importante lavoro l’EFSA svilupperà poi specifiche linee guida per valutare eventuali rischi per le api connessi all’utilizzo di prodotti fitosanitari. Di tali aggiornate linee guida potranno avvalersi i soggetti coinvolti nella valutazione dei prodotti fitosanitari e dei principi attivi in essi contenuti, tra cui l’industria e le autorità pubbliche. Il parere pubblicato sui presupposti scientifici che costituiranno il fondamento delle linee guida è stato richiesto dalla Commissione europea e risponde alle preoccupazioni sempre più diffuse tra i membri del Parlamento europeo e le associazioni di apicoltori circa l’adeguatezza dell’attuale modello di valutazione del rischio. Fa inoltre parte della risposta coordinata dell’EFSA al declino delle api da miele, delle api selvatiche e di altri impollinatori presenti in Europa. Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui prodotti fitosanitari e i loro residui (PPR) è partito dal presupposto che, per sviluppare solide procedure di valutazione del rischio ambientale, è fondamentale sapere cosa proteggere, dove e in quale periodo. Il gruppo di esperti scientifici ha rilevato che le api svolgono un ruolo importante come impollinatori, contribuiscono alla biodiversità e forniscono prodotti dell’alveare come miele e pappa reale (per quanto concerne le api da miele). Inoltre, come suggerito dalla Commissione europea, gli esperti scientifici hanno esaminato in dettaglio quattro ambiti chiave: • gli effetti cronici e acuti dei pesticidi sulle api, in particolare per quanto riguarda la sopravvivenza e lo sviluppo delle colonie; • le modalità di valutazione degli effetti a lungo termine relativi all’esposizione a basse concentrazioni; • l’esigenza di considerare gli effetti cumulativi e combinati di diversi pesticidi; • i protocolli di test esistenti ed eventuali nuovi protocolli che tengano conto dell’esposizione delle api ai pesticidi attraverso il nettare e il polline. Il documento propone due programmi di valutazione distinti: uno per le api da miele, l’altro per i bombi e le api solitarie. Nella fase iniziale si suggerisce l’inserimento di un test di tossicità che copra un periodo di esposi-
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zione compreso tra i sette e i dieci giorni per le api adulte e le larve. Entrambi gli stadi di vita possono implicare un periodo di esposizione superiore a un giorno, determinando un rischio non previsto dai test standard. Gli esperti dell’EFSA sui pesticidi suggeriscono inoltre di migliorare le correnti procedure di test in laboratorio, in semi-campo (gabbie, tunnel e tende) e sul campo. Attualmente diverse vie di esposizione (esposizione intermittente e prolungata di api adulte, esposizione per inalazione ed esposizione di larve) non vengono valutate durante i test di laboratorio e gli effetti di dosi “subletali” dei pesticidi non sono trattati in modo completo. Nei test condotti sul campo e in semi-campo, gli esperti individuano vari punti deboli che generano alcune incertezze sull’effettiva esposizione delle api da miele, evidenziando la necessità di migliorare i metodi atti a rilevare la mortalità delle api, l’osservazione degli effetti subletali e l’analisi statistica dei risultati derivanti dai test. Generalmente l’uso dei pesticidi viene citato come uno dei possibili fattori che contribuiscono alla riduzione del numero di api in alcune aree del mondo, insieme ad altri fattori quali malattie, parassiti, cambiamento climatico e altri fattori ambientali, nonché gli effetti degli organismi geneticamente modificati. Questa diminuzione desta preoccupazioni in quanto le api, soprattutto quelle da miele, svolgono un ruolo importante nell’impollinazione di una vasta gamma di colture e piante selvatiche. Si valuta che la produzione di circa l’80% delle 264 specie coltivate nell’Unione europea dipenda direttamente dagli insetti impollinatori, per la maggior parte costituiti da api. Il valore monetario annuo globale dell’impollinazione è stimato nell’ordine dei miliardi di dollari. Vista l’importanza delle api nell’ecosistema e nella catena alimentare e dati i molteplici servizi che esse rendono agli esseri umani, la loro protezione è essenziale. Alla luce del suo mandato a migliorare la sicurezza alimentare, proteggere la salute e il benessere degli animali e assicurare un alto livello di protezione dei consumatori dell’UE, l’EFSA ha un ruolo importante da svolgere per garantire la sopravvivenza delle api. Attualmente gli esperti scientifici dell’EFSA stanno sviluppando un programma di lavoro dedicato e coordinato relativo alle api nei settori dei pesticidi, della salute di animali e vegetali e degli organismi geneticamente modificati. L’Autorità sta inoltre effettuando un’analisi delle carenze in materia di valutazione del rischio e raccolta dei dati e individuerà aree bisognose di ulteriore ricerca. Gli esperti dell’EFSA sui pesticidi stanno anche predisponendo una dichiarazione scritta su due articoli recentemente pubblicati sulla rivista Science che suggeriscono un nesso tra neonicotinoidi e sopravvivenza delle colonie di api. "Scientific Opinion on the science behind the development of a risk assessment of Plant Protection Products on bee (Apis mellifera, Bombus spp. and solitary bees)" EFSA ■
Entrambi gli agenti anestetici indicati per l’induzione dell’anestesia per procedure brevi, secondo lo studio no studio prospettico randomizzato cieco ha valutato la qualità e la durata del risveglio dall’anestesia indotta con propofolo o alfaxalone e mantenuta con isoflurano in 93 gatti sani di razze miste sottoposti a brevi procedure cliniche in ambulatori veterinari privati. Dopo la premedicazione con acepromazina (0,05 mg/kg) e buprenorfina (0,01 mg/kg) intramuscolari i gatti venivano scelti a caso per ricevere propofolo (Gruppo P) o alfaxalone (Gruppo A) per l’induzione dell’anestesia. Dopo l’intubazione endotracheale, l’anestesia veniva mantenuta con isoflurano e ossigeno. Si registravano la qualità dell’induzione, i parametri fisiologici durante l’anestesia e la durata sia dell’intervento sia dell’anestesia. Si annotava inoltre il livello di rumore ambientale, i tempi di risveglio, il numero di tentativi di alzarsi in piedi, la reazione del gatto alla manipolazione 15 minuti dopo l’estubazione e altre caratteristiche rilevanti del periodo di risveglio, registrando inoltre un video di quest’ultimo. I video venivano valutati alla cieca da un secondo anestesista utilizzando scale analogiche descrittive e visuali. Non si osservavano differenze statisticamente significative tra idue gruppi circa: dati preoperatori, premedicazione, chirurgia, tempi di anestesia e risveglio e punteggi. Si osservava una differenza statisticamente significativa nel nu-
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mero di pazienti che manifestava pedalamento e tremori durante il risveglio nel gruppo A, nonostante non vi fossero differenze significative nel grado di rumore ambientale nella stanza di risveglio e nella qualità complessiva del risveglio. Sia il propofolo sia l’alfaxalone, concludono gli autori, fornivano buone caratteristiche di risveglio nei gatti premedicati sottoposti a brevi procedure cliniche. L’induzione con alfaxalone era associata a un numero maggiore di episodi di pedalamento e tremori durante il risveglio. Entrambi gli agenti anestetici sembrano appropriati per l’induzione dell’anestesia per brevi procedure nel gatto. (M.G.M.) “Comparison of quality of recovery from anaesthesia in cats induced with propofol or alfaxalone” Mathis A, Pinelas R, Brodbelt DC, Alibhai HI. Vet Anaesth Analg. 2012 Mar; 39 (3): 28290. Epub 2012 Apr ■
VIAGGI DEI PET IN EUROPA: INFORMAZIONI SANITARIE CARENTI DA VETERINARI E GOVERNI li spostamenti degli animali da compagnia tra paesi diversi forniscono un'pportunità per l’introduzione di patogeni zoonosici, quali il virus della rabbia ed Echinococcus spp. Esistono regolamenti sviluppati per il controllo di questo rischio, ma gli accordi di Schengen implicano che i controlli al confine tra i paesi europei sono minimi e gli animali possono entrare nei diversi paesi senza alcun controllo sul loro appropriato trattamento. I medici veterinari costituiscono un’importante fonte di informazioni per i proprietari che intendono viaggiare con i loro animali d’affezione. In uno studio è stato condotto un sondaggio telefonico per valutare se venivano forniti consigli corretti alle persone che intendevano entrare con il loro cane in Norvegia. La Norvegia continentale è considerata esente sia da rabbia sia da E. multilocularis ed è un paese che fa parte del patto di Schengen. Si effettuava un sondaggio in 10 cliniche veterinarie scelte a caso in Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Norvegia, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Le informazioni fornite venivano classificate come corrette, scorrette o incomplete. Inoltre si valutavano allo stesso modo le informazioni fornite da fonti d’informazione secondarie (siti web o agenzie go-
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vernative) consigliate dal veterinario al proprietario. Mentre la maggior parte delle cliniche forniva informazioni appropriate circa la rabbia, molte cliniche non informavano correttamente il proprietario circa il trattamento per E. multilocularis. Soltanto una clinica su 10 forniva informazioni corrette su entrambi i patogeni direttamente al momento della visita. Informazioni corrette venivano fornite, considerando anche le fonti d’informazione secondarie, nel 62% dei casi soltanto. A livello nazionale, la maggior parte delle cliniche in Finlandia forniva consigli corretti, sia direttamente sia indirettamente rimandando i proprietari ad altre fonti, mentre la maggior parte delle cliniche in Belgio, Germania e Francia non lo facevano. L’apparente carenza di consigli corretti e facilmente accessibili per i proprietari che intendono viaggiare con il loro cane è motivo di preoccupazione, concludono gli autori. Le regole circa il trattamento obbligatorio sono importanti quanto i controlli che garantiscono la compliance, e ciò è altrettanto carente in alcuni paesi. (M.G.M.) “European pet travel: Misleading information from veterinarians and government agencies” Davidson RK, Robertson LJ. Zoonoses Public Health. 2012 May 29.
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10 Fisco Dichiarazione dei redditi
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Chiarimenti sul filo di lana Dall’Agenzia delle Entrate una circolare esplicativa in extremis di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino pochi giornI dalla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate con una recentissima circolare (n. 19/E) ha fornito una serie di chiarimenti su diversi argomenti attinenti la determinazione delle imposte. Qui di seguito evidenzieremo gli argomenti che a nostro giudizio rivestono maggior interesse.
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DETRAZIONE DEL 36% E DEL 55% Interventi di recupero del patrimonio edilizio Con il D.L. 70 del 13 maggio 2011 era stato eliminato, con decorrenza dal 14 maggio 2011, l’obbligo di comunicare preventivamente al Centro operativo di Pescara l’inizio dei lavori al fine di poter fruire della detrazione del 36% sulle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio. Con la recente circolare l’Agenzia ha chiarito che è possibile fruire della detrazione per tutti i lavori iniziati nel 2011, anche nell’ipotesi di mancato invio della comunicazione preventiva. La condizione richiesta per poter detrarre il
36% è l’indicazione nel modello UNICO 2012 PF (righi da RP51 ad RP54) di tutti i dati richiesti nella sezione III-B del quadro RP e cioè dei dati catastali degli immobili oggetto di interventi di recupero. Quindi anche chi ha spedito la raccomandata in ritardo (dopo l’inizio dei lavori) può egualmente detrarre il 36% indicando nella dichiarazione dei redditi i dati catastali. Lavori sulle parti comuni degli edifici Per quanto riguarda la documentazione da esibire in sede di controllo per comprovare le spese per interventi su parti comuni degli edifici, è stato specificato che è possibile fruire della detrazione se le spese sono certificate dall’Amministratore del condominio che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti ai fini della detrazione, di essere in possesso della documentazione originale e indichi la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione. Detrazione nel caso di vendita dell’immobile È stato chiarito dalla circolare che nel caso di vendita dell’immobile oggetto di interventi di recupero edilizio o di interventi di riqualificazione energetica, per i rimanenti periodi d’imposta, in assenza di specifiche indicazioni nel-
l’atto di trasferimento, spettano all’acquirente. Quindi il venditore che volesse continuare a godere delle detrazioni per le rate rimanenti dovrà farne specifica menzione nell’atto di trasferimento. È stato anche precisato che la quota detraibile relativa all’anno di trasferimento dell’immobile spetta per intero al contribuente titolare del diritto a fruire della detrazione residua (quindi l’acquirente dell’immobile salvo contraria indicazione nell’atto di trasferimento).
DETRAZIONI PER SPESE SANITARIE Dispositivi medici Per la detrazione d’imposta per l’acquisto dei dispositivi medici è sufficiente che siano soddisfatte le condizioni indicate nella circolare 20/E del 13 maggio 2011 (quindi in sostanza la marcatura “CE” che ne attesti la conformità alle norme CEE); non è invece rilevante la qualifica del soggetto alienante. Sarà possibile usufruire della detrazione d’imposta di cui all’art. 15, comma 1, lettera c), del TUIR anche in relazione ai dispositivi medici acquistati presso le erboristerie. Naturalmente lo scontrino deve consentire l’individuazione dell’acquirente (tramite indicazione del suo codice fiscale) o in alternativa è pos-
sibile ottenere una fattura con l’indicazione di tutti i dati necessari. Prestazioni rese da operatori sanitari non medici L’Agenzia delle Entrate ha rivisto il proprio orientamento che consentiva la detrazione delle prestazioni sanitarie rese da personale abilitato dalle autorità competenti in materia sanitaria, purché prescritte da un medico. Con la recente circolare l’Agenzia delle Entrate ammette la detrazione delle spese sostenute per le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali elencate nel decreto ministeriale 29 marzo 2001, anche senza una specifica prescrizione medica. Ai fini della detrazione, dal documento di certificazione del corrispettivo rilasciato dal professionista sanitario dovranno risultare la relativa figura professionale e la descrizione della prestazione sanitaria resa. Le figure professionali indicate nel citato decreto 29 marzo 2001 sono le seguenti: • Infermiere • Ostetrica/o • Infermiere pediatrico • Podologo • Fisioterapista • Logopedista • Ortottista - assistente di oftalmologia • Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva • Tecnico della riabilitazione psichiatrica • Terapista occupazionale • Educatore professionale • Tecnico audiometrista • Tecnico sanitario di laboratorio biomedico • Tecnico sanitario di radiologia medica • Tecnico di neurofisiopatologia • Tecnico ortopedico • Tecnico audioprotesista • Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare • Igienista dentale • Dietista Ippoterapia e musicoterapia Il Ministero della Salute, interpellato dall’Agenzia delle Entrate, ha precisato che le prestazioni di ippoterapia e musicoterapia non sono strettamente riconducibili ad attività sanitarie riabilitative, anche se consigliate da un medico, e che le stesse possono contribuire a migliorare il benessere psico-fisico del soggetto beneficiario, ma la loro utilità ed efficacia può essere valutata soltanto soggettivamente. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito nella recente circolare che, in assenza di una specifica disciplina sanitaria che qualifichi tali attività e i soggetti competenti ad esercitarle, le prestazioni di ippoterapia e musicoterapia, rese a soggetti portatori di handicap, possano essere ammesse alla deduzione in esame alle seguenti condizioni: • un medico deve attestarne la necessità per la cura della patologia di cui è affetto il portatore di handicap; • devono essere eseguite in centri specializzati direttamente da personale medico o sanitario specializzato (psicoterapeuta, fisioterapista, psicologo, terapista della riabilitazione, ecc.), ovvero sotto la loro direzione e responsabilità tecnica. Per poter fruire della deduzione sarà quindi necessario presentare la prescrizione del medico e la fattura del centro specializzato presso cui è eseguita l’ippoterapia o la musicoterapia dal-
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la quale risulti che le prestazioni sono direttamente effettuate da personale medico o sanitario specializzato ovvero sotto la loro direzione e responsabilità tecnica. Tale ultima condizione, per le fatture eventualmente già emesse nell’anno 2011, potrà essere certificata anche mediante una specifica attestazione del centro specializzato apposta su dette fatture.
IMMOBILI DI INTERESSE STORICOARTISTICO - ACCONTI 2012 Il D.L. 16/2012 ha modificato, con effetto a partire dal 2012, le modalità di determinazione del reddito dei fabbricati in questione. Pertanto, a partire dal 2012, il reddito dei fabbricati di interesse storico o artistico concessi in locazione è costituito dal maggiore importo risultante a seguito del confronto tra la rendita catastale effettiva dell’immobile rivalutata del 5 per cento, rapportata al periodo e alla percentuale di possesso, e il canone di locazione ridotto del 35 per cento, rapportato alla percentuale di possesso. L’articolo 4 dello stesso D.L. 16/2012 ha però stabilito che gli acconti dovuti per l’anno 2012 (IRPEF ed Addizionale comunale) dovranno essere calcolati sulla base del reddito “virtuale” dell’anno 2011 applicando le nuove norme. Pertanto, il contribuente deve effettuare il seguente calcolo: • ridurre il proprio reddito complessivo relativo all’anno 2011 (indicato nel rigo RN1, colonna 5, del modello UNICO PF 2012) di un im-
porto pari al reddito del fabbricato di interesse storico o artistico locato (corrispondente alla rendita determinata in base alla minore tra le tariffe d’estimo previste per le abitazioni della zona censuaria nella quale è collocato il fabbricato); • determinare il reddito del fabbricato locato in base alle disposizioni introdotte dal decreto-legge n. 16 del 2012 (confronto tra rendita catastale effettiva dell’immobile rivalutata del 5 per cento e canone di locazione ridotto del 35 per cento); • sommare il risultato di tale operazione al reddito complessivo relativo all’anno 2011 come sopra ridotto. Su tale reddito complessivo “virtuale” vanno quindi riliquidate le imposte dovute per l’anno 2011 al solo fine di ricalcolare gli acconti per l’anno 2012 secondo le regole ordinarie. Nel caso in cui gli acconti ricalcolati siano di importo superiore rispetto a quelli precedentemente determinati, la differenza tra i seguenti importi: 1. acconti calcolati senza tener conto delle nuove disposizioni; 2. acconti determinati in base alle nuove norme in materia di immobili di interesse storico o artistico; potrà essere versata entro il 18 giugno 2012 (salvo proroghe) oppure entro il 30 novembre 2012, termine per effettuare il pagamento della seconda rata di acconto IRPEF, senza applicazione di sanzioni ma con l’aggiunta di interessi calcolati al tasso annuo del 4%. ■
COMPENSAZIONE DEL 2% ENPAV NEL MODELLO 1/2012 l nuovo Modello 1/2012 presenta importanti novità. Sarà dichiarabile un volume d’affari decurtato della quota di compensi corrisposti ad altri collaboratori, in quanto già assoggettati al contributo del 2%. Lo si apprende dalle pagine di 30giorni in un articolo a cura dell’Enpav, che spiega come - dopo oltre un anno di approfondimenti è stato approvato il nuovo Modello 1/2012. Esso consentirà di dare attuazione ad una recente integrazione apportata all’art. 7 del Regolamento Enpav: “la maggiorazione del 2% è dovuta una sola volta sulla medesima prestazione professionale”. La novità è stata al centro di incontri tra gli Organi collegiali, gli uffici dell’Ente e alcuni rappresentanti degli iscritti, per “evitare che si verificasse la doppia applicazione del contributo nei casi in cui vi fosse una collaborazione tra due o più veterinari per lo svolgimento di un’unica prestazione veterinaria a fronte della quale si emetta un’unica fattura nei confronti del fruitore della prestazione”. Nel nuovo Modello 1 ci sarà anche spazio per una indagine: saranno poste alcune domande riguardanti l’attività autonoma svolta dai veteri-
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nari in considerazione della evoluzione alla quale si sta assistendo negli ultimi tempi delle modalità di organizzazione e di svolgimento dell’attività professionale veterinaria. Altro intento del questionario è quello di trovare un riscontro con quanto sarà dichiarato nella seconda parte del Modello, che riguarda esclusivamente i dati reddituali, dove, per la prima volta, viene data la possibilità di evidenziare l’importo da portare in detrazione dal volume d’affari ai fini IVA. La compilazione di tale rigo determinerà un minore volume d’affari imponibile Enpav e quindi un minore contributo integrativo 2% da versare all’Ente. Si tratta, sostanzialmente, di un’autocertificazione con la quale si forniscono una serie di informazioni (inclusa l’indicazione dei collaboratori ai quali è stato corrisposto il compenso portato in riduzione dal volume IVA), assumendosi tutte le conseguenti responsabilità in merito alla veridicità di quanto viene dichiarato. L’Ente eseguirà controlli incrociati di tutti i dati comunicati e potrà, in ogni momento, richiedere altra documentazione ai soggetti interessati per verificare la fedeltà dei dati dichiarati.
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La Vetlink e i forum hanno cambiato sistema Grandi numeri gestiti da Google Groups for business a Domenica 13 maggio 2012 il forum VETLINK LIST è passato sul nuovo sistema. Gli iscritti hanno già iniziato a scrivere attraverso il nuovo canale, gestito tramite il sistema di "Google Groups
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for Business", che offre garanzie certamente migliori rispetto al gestionale precedente. Per aiutare coloro che non hanno ancora preso dimestichezza con alcune delle nuove migliorie ma anche delle nuove regole imposte dal sistema, vogliamo qui di seguito riassumere alcuni aspetti utili per fruire delle nuove
impostazioni: • le iscrizioni devono essere gestite tramite l’utenza EGO fornita al momento della vostra registrazione presso il sito Internet http://ego.evsrl.it; da questo pannello i medici veterinari hanno piena autonomia e libertà per registrarsi alla vetlink e ai forum
scientifici (AIVEMP, SCIVAC, SIVAE, SIVE, SIVAL E SIVAR). per accedere all'ARCHIVIO di ogni FORUM, è necessario fare l'accesso mediante l'indirizzo mail con cui si è iscritti; le istruzioni al link: http://gestionenewsletter.evsrl.it/images/ EV/webmaster/12e23-ev2google.pdf gli allegati saranno disponibili direttamente sul web ma anche in tutte le mail inviate al gruppo; questo consentirà una più semplice condivisione del vostro materiale che volete sottoporre ai vostri colleghi. qualcuno ha lamentato di non ricevere le mail che invia al gruppo di appartenenza: da alcune verifiche è emerso che alcuni provider, soprattutto quelli che forniscono mail di natura gratuita, non consegnano posta elettronica proveniente dallo stesso indirizzo, ritenendola probabilmente spam; questa situazione è indipendente dal sistema di Google Gruppi e non è purtroppo risolvibile in quanto è politica adottata dai provider che forniscono il loro servizio; a differenza del passato è finalmente disponibile un archivio on-line; a tal fine abbiamo pubblicato tutti i link degli archivi di ogni Forum sulla pagina: http://www.anmvi.it/19/servizi/liste-telematiche/listetematiche ■
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Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona tel. 0372/403536 - fax 0372/403526 - E-mail: fondosanitario@anmvi.it - www.anmvi.it
NUOVE ADESIONI 2012 CON QUOTA RIDOTTA SEMESTRALE l Fondo Sanitario ANMVI, offre a tutti i medici veterinari delle Associazioni Federate ANMVI, che intendono aderire per la prima volta, la possibilità di sottoscrivere le coperture sanitarie 2012, con un'opzione finestra. Le adesioni all’opzione finestra comportano una sottoscrizione semestrale con corrispondente riduzione della quota. Le iscrizioni dovranno pervenire alla segreteria entro e non oltre il 31 luglio p.v. e le coperture avranno decorrenza dal 1° luglio al 31 dicembre 2012. Per info e modulistica da utilizzare per la nuova adesione con l'opzione finestra, contattare la Segreteria del Fondo Sanitario ANMVI ai seguenti recapiti: tel. 0372/403536 ed e-mail: fondosanitario@anmvi.it.
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Lettere al Direttore
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Io, farmacista, vi dico che… Su sollecitazione dell’ANMVI, la FOFI ha scritto a tutti gli Ordini dei farmacisti ricordando che il mancato rispetto della prescrizione veterinaria è un reato ed è anche penalmente sanzionato. Qualche farmacista ha commentato. Ci ha fatto piacere la disponibilità del dottor Cacco, farmacista della provincia di Treviso, a condividere pubblicamente queste sue riflessioni. Carlo Scotti n vecchio adagio recita che è molto più facile vedere la pagliuzza nell'occhio altrui che la trave nel proprio. Con questo invito la rappresentanza dei veterinari italiani a richiamare i propri iscritti sull'uso indiscriminato della prescrizione telefonica. Esercito la professione da 40 anni e in questo periodo di tempo posso contare in una sola mano i casi nei quali un qualsiasi veterinario in assenza di prescrizione veterinaria cartacea ma in presenza di prescrizione telefonica (anche di farmaci autorizzati per uso umano e quindi dispensabili con ricetta non ripetibile) si sia degnato, come misura minima, di avvisare telefonicamente il farmacista della prescrizione senza ricetta. La conseguenza di ciò è che molto spesso arrivano in farmacia proprietari di animali privi della ricetta ma ricchi di foglietti di ogni tipo nei quali gli stessi hanno appuntato la "ricetta" telefonica. Pertanto invito le mie rappresentanze sindacali a tutelarmi professionalmente per questa grave mancanza dei medici veterinari e l’associazione dei veterinari a monitorare con più attenzione gli aspetti deontologici della loro professione visto che sono così attenti, giustamente e correttamente, nel controllare quelli altrui. Dr. Aldo Cacco, Farmacista
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“Il settore sanitario continua a presentare fenomeni di inappropriatezza organizzativa e gestionale che ne fanno il ricorrente oggetto di programmi di taglio della spesa”. Luigi Giampaolino, Presidente della Corte dei Conti
…se la prescrizione è irregolare, non si vende Alcuni aspetti del suo intervento non possono che essere condivisibili. Il corretto esercizio dell’attività prescrittiva rappresenta una costante negli indirizzi di buona prassi veterinaria, oltre che di rispetto delle norme di legge in materia di dispensazione del farmaco veterinario e connessi adempimenti fiscali. Si rappresenta inoltre che la scrivente Associazione guarda con particolare favore all’evoluzione della tracciabilità elettronica dei medicinali veterinari attraverso l’introduzione del codice a barre e la ricetta elettronica di prossima emanazione. In tal senso è parte attiva ai tavoli ministeriali. D’altra parte riteniamo che il farmacista non possa e non debba dare seguito alla vendita di un medicinale non correttamente prescritto dal medico veterinario, o richiesto direttamente dal cliente, se non in casi del tutto eccezionali. Si ritiene altrettanto corretto che eventuali illeciti deontologici possano essere segnalati dal farmacista all’Ordine dei Medici Veterinari territorialmente competenti. La ringrazio di questa opportunità di scambio e le auguro buon lavoro. Dott. Marco Melosi, Presidente ANMVI
Sfacciataggine! a presente per esprimere il mio disappunto (per non dire peggio) sull'ennesimo atto di tronfia retorica autocelebrante dei colleghi (?) medici... Io stesso l'altro giorno ho avuto un cliente che candidamente mi ha detto: "Il tartaro al mio cane lo tolgo io, sa, sono dentista...". Siamo a livelli di sfacciataggine incredibile! Walter Franceschini, libero professionista, Bolzano
L FONDI PER I COLLEGHI DELL’EMILIA ROMAGNA ella foto le immagini di un ambulatorio associato in provincia di Modena. Alla prima scossa forte, i danni erano già di 18 mila euro, poi sono saliti oltre i 20 mila. Radiologico e materiali funzionanti sono stati trasferiti e messi in salvo. Vetrine, tavoli e mobili no. L’ambulatorio è evidentemente inagibile. La raccolta fondi prosegue. Versamenti possono essere eseguiti sui seguenti conti correnti postale e bancario intestati ad ANMVI: Conto corrente postale (causale “procolleghi terremotati Emilia Romagna”) IBAN: IT75E0760111400000040777971 Conto corrente bancario (causale “procolleghi terremotati Emilia Romagna”) IBAN: IT03M0623011402000030180174 Causale: “pro-colleghi terremotati Emilia Romagna”
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
ti segue. In caso di variazioni, ricordati di comunicarci il tuo nuovo indirizzo di recapito postale. Scrivi a: info@evsrl.it Fax 0372-457091
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Professione Veterinaria 21-2012ok:ok
12-06-2012
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14 Calendario attività Dal 13 luglio al 19 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
13 - 15 LUG 14 - 15 SET 14 SET 16 SET 18 - 21 SET 21 - 23 SET 22 - 23 SET 23 SET 25 - 26 SET 30 SET 5 - 7 OTT 6 - 7 OTT 7 OTT 7 OTT 7 OTT 7 OTT 8 - 9 OTT 12 - 13 OTT 12 - 14 OTT 12 OTT 13 - 14 OTT 13 OTT 14 OTT 14 OTT 15 - 17 OTT 16 OTT 17 - 20 OTT 18 - 19 OTT
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIOVET SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP
74° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - INCIDENTI ED EMERGENZE IN ANESTESIA: QUANDO PREVENIRE NON BASTA - Hilton, Giardini Naxos (ME) - VIALE JANNUZZO 47 - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 75° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA VETERINARIA - BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC
C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! - Hotel Hilton Garden Inn/ Officine Cantelmo Lecce - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
3° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - CARDIOLOGIA 1: ANATOMIA NORMALE E PATOLOGICA, FISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA, CLINICA E DIAGNOSTICA STRUMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. per 29,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
1° CONGRESSO NAZIONALE SIDEV - ATTUALITÀ IN DERMATOLOGIA - Hotel Serena Majestic, Montesilvano (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO SCVI CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA. E ORA COME CHIUDO QUESTO DIFETTO CHIRURGICO? - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SICARV I BIOMARKER IN CARDIOLOGIA VETERINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO SIVAR LE VERIFICHE ISPETTIVE UFFICIALI SECONDO IL PACCHETTO IGIENE E LA NORMATIVA VIGENTE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE: ONCOLOGO - Bolzano - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO REGIONALE SCIVAC PUGLIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA - Trani- Hotel San Paolo al Convento - Via Statuti Marittimi 111 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Crowne Plaza Hotel, Padova - Via PO 197 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA ARGOMENTI DI CHIRURGIA NEL CONIGLIO E NEI RODITORI - “Sala polivalente” Via Ippolito D’Aste a Recco ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: info@sivae.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Napoli - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Hotel Klass, Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani Segreteria Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE - hotel Franz - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SCIVAC CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA REFERTAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - II EDIZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 10 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Cong. e Sem. - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO SCIVAC / SISCA SEMINARIO SISCA - LA SINDROME DA PRIVAZIONE SENSORIALE NEL CANE, DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO REGIONALE SCIVAC LAZIO - CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA - Roma, Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: No crediti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SEMINARIO NAZIONALE SIVE SEMINARIO NAZIONALE “RECENTI SVILUPPI NELLA RIPRODUZIONE DEGLI EQUINI” - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it INCONTRO SIONCOV / SIODOCOV HEAD AND NECK CANCER - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CONGRESSO NAZIONALE SIDEV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC
CORSO SIVE
CORSO PRATICO: “ECO-DOPPLER IN RIPRODUZIONE EQUINA” - Crema - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SISCA
ELEMENTI TEORICI SU ANSIA E FOBIA NELL’UOMO. CO-MORBILITÀ NELLA TRATTAZIONE DELLA PATOLOGIA IN UMANA. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Bologna, Hotel Savoy - Via del Pilastro, 2 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AO MASTERCLASS COURSE ON PATELLAR LUXATION TREATMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INFEZIONI DA E.COLI VEROCITOTOSSICI: L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO IN ALLEVAMENTO NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE ALIMENTARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it 4° IT. ORTOPEDIA: III PARTE - OSTEOSINTESI INTERNA AOVET BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 29,5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
INTERNATIONAL COURSE SCIVAC CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DEL MEZZOGIORNO ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO ANMVI
laPROFESSIONE
VETERINARIA 21 | 2012
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
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SOLUZIONI
e
a b
Identificare o quantificare il DNA specifico di Leishmania infantum sul siero
c
Quantificare gli anticorpi anti-Leishmania infantum sul siero
d
Quantificare gli amastigoti di Leishmania infantum in citologia
Transferrina e albumina Albumina e proteina C reattiva Amiloide A sierica e proteina C reattiva Amiloide A sierica e alfa 1 glicoproteina acida
QUIZ 1
d
Identificare il DNA specifico di Leishmania infantum da campioni biologici
Risposta corretta: a) Incontro SIMIV: “Diagnostica molecolare nella pratica clinica: dalle malattie infettive alla genetica” - Cremona, Novembre 2010
c
Identificare e/o quantificare il DNA di Leishmania infantum da campioni biologici
QUIZ 2
a b
Risposta corretta: d) Incontro SIMIV: “Le proteine della fase acuta: un aggiornamento al 2009”Cremona, Marzo 2009
1. La RT-PCR in corso di leishmaniosi canina è impiegata per: 2. Quali delle seguenti sono proteine di fase acuta maggiori nella specie felina?
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