Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 21

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Professione Veterinaria 21-2012ok:ok

12-06-2012

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

21 2 012

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 21 dall’11 al 17 giugno 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

PROGRAMMA 2012 DELLA COMMISSIONE UE

PESTICIDI E SALUTE DELLE API

CHIARIMENTI SUL FILO DI LANA

NUOVO SISTEMA PER VETLINK E FORUM

LETTERA IO FARMACISTA VI DICO CHE...

A PAGINA 6

A PAGINA 9

A PAGINA 10

A PAGINA 12

A PAGINA 13

RIPENSARE L’IRAP SUL LAVORO INTELLETTUALE

BREVI ACCESSO La XII Commissione Affari Sociali si è espressa contro l'introduzione di una riserva di posti disponibili a favore degli studenti italiani all'estero ai corsi di laurea specialistica delle professioni sanitarie. Una pdl propone di innalzare il numero programmato del 5%.

AUDIT Il benessere degli equidi alla macellazione sarà oggetto di valutazione nel corso dei prossimi audit programmati dal Ministero della Salute. Lo annunciano le Direzioni Generali della Sanità Animale e della Sicurezza Alimentare, in seguito alle attività ispettive effettuate nel corso nel 2011 e nel 2012.

FISCO Nella classifica dei ricavi medi dichiarati nel 2011, i contribuenti veterinari sono fra gli ultimi 15 in classifica, dopo parrucchieri, edicolanti e ambulanti dell'abbigliamento. Nel 2011 i contribuenti veterinari hanno dichiarato ricavi/compensi medi di 43.460 euro e un reddito medio di 19.900 euro.

SCHMALLENBERG La Direzione Generale della Sanità Animale ha disposto che gli Istituti Zooprofilattici possano effettuare i test diagnostici finalizzati alla individuazione degli anticorpi circolanti (ELISA e SN) o in metodica PCR su campioni di materiale seminale delle specie sensibili al SBV e su campioni di sangue di animali vivi, ai fini dell’esportazione.

AISA Il Prontuario Ufficiale AISA è on line al sito www.prontuarioveterinario.it. Il data base è consultabile da Autorità Sanitarie, medici veterinari, farmacisti e, per le informazioni di interesse anche da proprietari, allevatori e distributori.

ASCOFARVE L'Associazione Nazionale Distributori Medicinali Veterinari ha rinnovato le cariche direttive del triennio 20122014. Alla presidenza di Ascofarve, l'Assemblea dei soci ha riconfermato Luigi Vaira. Remo Foglietti è il nuovo Vicepresidente.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

www.anmvioggi.it

COMPETENZE NEGLI ZOO

Chi è più a rischio di estinzione? Leggi perfettibili e furbi abusivi. Il ruolo del Medico Veterinario è minacciato. A PAGINA 3

Le sentenze dei tribunali locali sull’Irap non si contano più e spesso si contraddicono. La differenza la fa qualche volta la Cassazione, che non sempre mette il libero professionista al riparo dall’IRAP, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive che finanzia buona parte della spesa sanitaria nazionale. Una delle sentenze più recenti della Suprema Corte vuole che le attività professionali in forma societaria - le attuali società e le future stp - siano senza ombra di dubbio soggette a Irap. Le associazioni professionali, pure. Basta avere una segretaria per far scattare il presupposto della “autonoma organizzazione” cioè l’attività va avanti da sola, anche senza il professionista. Un’altra sentenza (sempre Cassazione) dice che il professionista da solo, ma che fa uso di alta tecnologia (oltre i mezzi indispensabili) deve pagare l’imposta. Se la Riforma Fornero ha escluso dalla subordinazione il libero professionista è anche in virtù del suo apporto intellettuale, com’è dunque possibile pensare che le prestazioni professionali - che sono sempre a contenuto intellettuale prevalente - possano essere considerate come attività produttiva soggetta all’Irap? Senza il cervello

del professionista la struttura non va avanti da sola, nemmeno se ci sono macchinari sofisticati, nemmeno se c’è la segretaria. Nel caos generalizzato sulla legittimità di questa Imposta (accusata dall’Europa di essere un illecito doppione sull’IVA), il Governo sta valutando l’esclusione dei “piccoli”: professionisti e lavoratori autonomi in generale, il cui lavoro non può prescindere da un apporto personale. L’autonoma organizzazione vale per una fabbrica (le macchine lavorano anche senza il titolare) ma può valere per i professionisti? Per adesso sì. Come ha ricordato il Sottosegretario all’Economia Vieri Ciriani alla Camera, i professionisti devono versare l’Irap in due casi: se hanno strumentazioni eccedenti le necessità minime dell’attività (e chi può dirlo in una professione medica?) e se impiegano in modo non occasionale dei collaboratori (ma il Governo non ha forse stabilito che la subordinazione a tempo indeterminato non riguarda le professioni intellettuali?). Due criteri incerti, come si vede, che richiedono urgentemente che il Governo individui i soggetti da escludere dall’Imposta. “Si sta valutando la possibilità di interventi” ha risposto il Sottosegretario.

661 SONO TROPPI NEI PROSSIMI GIORNI SI TERRÀ AL MIUR IL TAVOLO TECNICO CHE DOVRÀ VALUTARE E DEFINIRE L’OFFERTA FORMATIVA DEGLI ATENEI in relazione ai corsi di laurea magistrale in Medicina Veterinaria che rientrano nella programmazione nazionale. Il Tavolo tecnico dovrà definire i posti disponibili per l’anno accademico 2012/2013 esaminando l’offerta degli atenei in relazione al fabbisogno regionale. A partecipare al Tavolo è stata invitata anche quest’anno l’ANMVI che già in passato, in collaborazione con la FNOVI, ha sempre portato contributi importanti e significativi alla discussione riuscendo a far ridurre negli anni il numero programmato da quasi 1500 a 958 dello scorso anno (2011/2012). È giusto anche ricordare che alcune facoltà si sono impegnate in questo contenimento numerico degli iscritti per migliorare la propria attività didattica ed elevare il livello qualitativo della formazione anche in funzione dell’ottenimento della certificazione europea Eeave. Speriamo che anche quest’anno si possa ridurre ulteriormente questo numero che, a nostro avviso, è ancora decisamente elevato in rapporto alle necessità del mercato considerando la situazione di grave crisi che sta vivendo il nostro settore e che da qualche anno ha portato ad una forte disoccupazione e sottoccupazione fra i giovani veterinari. Quello che comunque lascia perplessi sono le richieste di fabbisogno espresse dalle varie Regioni per un totale di 661 e che variano dallo 0 della Calabria e del Friuli ai 70 della Lombardia sino ai 200 della Campania! È veramente difficile capire secondo quali logiche vengono definiti questi numeri. Certamente si ha l’impressione che a volte siano concordati con le esigenze delle facoltà presenti sul territorio più che derivanti da un’attenta analisi delle reali necessità del settore veterinario.

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