PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
22 2009
Anno 6, numero 22 dal 15 al 21 giugno 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
L’UNIRE MODIFICA IL DISCIPLINARE
CHI VINCE NON SEMPRE HA RAGIONE
RESIDUI DI FARMACI NUOVO REGOLAMENTO UE
DOLORE PERIOPERATORIO AL 62° SCIVAC
IN TOSCANA UN CONSORZIO DELLE PROFESSIONI
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BREVI
LA REGISTRAZIONE DEI TRATTAMENTI
BC4Z È stato presentato a Milano il Buon Cittadino a 4 Zampe (BC4Z), un progetto culturale che ha l'obiettivo di rivalutare il rapporto uomo-cane nella società odierna e responsabilizzare il proprietario in relazione ai doveri civici. Il progetto, promosso dal Centro Sportivo Educativo Nazionale (CSEN) e dalla Lega Nazionale per la Difesa del cane, è sviluppato in collaborazione con la Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate (SISCA). Il progetto ha ottenuto il patrocinio dei Ministeri del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, del Ministero del Turismo, Anmvi, Scivac, Think Dog e Siua.
PREVENZIONE La Regione Puglia si appresta a varare un nuovo Regolamento sul funzionamento delle 6 Asl pugliesi. Tra le innovazioni l'introduzione della Consulta regionale dei Direttori dei Dipartimenti di prevenzione. Composizione paritetica fra medici e veterinari.
UOMINI E CAVALLI Una nuova rubrica sul benessere animale curata dal Sottosegretario Martini. La ospita il quotidiano Libero ogni venerdì. “Sono lieta - ha dichiarato il Sottosegretario - che un quotidiano importante come Libero dedichi una pagina intera al tema ‘Uomini e cavalli’ e che mi abbia dato la possibilità di aprire una finestra di dialogo con tutti i lettori per aggiornarli su quanto farò nell’ambito della tutela della salute e del benessere del cavallo».
RICERCA IT-UK Alcuni ricercatori a Lincoln e Milano hanno intrapreso un nuovo studio che riguarda gli effetti collaterali sul comportamento di alcuni farmaci impiegati per i cani. Nel team è presente la Collega Lorella Notari, che sta svolgendo un Dottorato all'Università di Lincoln e sta conducendo un nuovo progetto di ricerca che esamina le modificazioni del comportamento in cani che vengono trattati con determinati farmaci. I ricercatori hanno approntato un questionario on-line per proprietari di cani compilabile al sito www.dog-behaviour.org. Il questionario è disponibile sia in Inglese che in Italiano.
DOPING A Pescara è stata smantellata dal Nas un'organizzazione dedita alla ricettazione e al traffico di sostanze dopanti, alla truffa ai danni del servizio sanitario nazionale, composta da titolari e frequentatori di palestre, farmacisti e altri soggetti dell'ambito sportivo. Sequestrate oltre 7.000 compresse e fiale di medicinali a effetto dopante, molte delle quali di provenienza estera e destinate all'esclusivo uso veterinario.
laPROFESSIONE VETERINARIA
ANMVI 1999
ENPAV
Come cambia la nostra pensione L’Assemblea dei Delegati ha approvato la riforma previdenziale. Via libera dal 2010. La parola ai Ministeri vigilanti A PAGINA 3
Le norme sulla registrazione dei trattamenti farmacologici sugli animali produttori di alimenti per l'uomo hanno attraversato una decennale cronologia normativa, attestandosi sul principio della registrazione dei trattamenti farmacologici. A detta della stragrande maggioranza dei colleghi- quello della non obbligatorietà di registrazione sui registri aziendali dei farmaci non soggetti a regime di dispensazione con ricetta in triplice copia non ripetibile - è stato un dato di fatto, avvalorato dall'interpretazione di alcune note e circolari ministeriali emanate negli scorsi anni. La necessità di un ulteriore chiarimento, si è evidenziata in seguito all'emanazione di una recente circolare, che la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha trasmesso alla Regione Emilia Romagna, nella quale si legge che "i proprietari ed i responsabili di animali destinati alla produzione di alimenti devono riportare sul registro dei trattamenti i dati richiesti dal comma stesso nel caso di farmaci dispensati con ricetta medico veterinaria". Per la Sivar, che, sostenuta dall'Anmvi, ha ravvisato la necessità di un confronto urgente con le auto-
rità ministeriali, la recente e inaspettata disposizione ministeriale disorienta i professionisti e carica di incombenze cartolari ed eccessivamente farraginose l'attività di assistenza veterinaria agli animali produttori. La Società Italiana dei Veterinari per Animali da Reddito e l'Anmvi hanno ravvisato, a questo punto, la necessità di favorire un approccio normativo improntato al rigore, alle garanzie e alla tracciabilità del farmaco senza tuttavia ricorrere ad appesantimenti burocratici, sia da parte dei professionisti che da parte degli allevatori. Il colloquio del 15 giugno, presso la sede ministeriale dell'Eur, fra i rappresentanti della Sivar e dell'Anmvi con il Capo Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria della Nutrizione e della Sicurezza degli Alimenti, Romano Marabelli, è stato proficuo e collaborativo. Dall'incontro, presente anche il Direttore Generale Gaetana Ferri, è emersa la disponibilità del Ministero a considerare le istanze espresse dai buiatri e di gettare le basi per un approfondimento della normativa e delle sue applicazioni pratiche, tanto ai fini della chiarezza che della semplificazione auspicata dai veterinari. ■
INTERNET: OPPORTUNITÀ O PROBLEMA? DALLE ULTIME INDAGINI SVOLTE DALLA SCIVAC SULL'UTILIZZO DI INTERNET DA PARTE DEI VETERINARI EMERGONO DATI MOLTO INCORAGGIANTI. Sono sempre meno, infatti, i veterinari che dichiarano di non usare questo strumento per il proprio aggiornamento scientifico o formazione professionale. Del resto se pensiamo che alcune proposte Fad della SCIVAC sono state seguite da migliaia di utenti ed una, presentata sperimentalmente dalla SIVAR ad una platea decisamente più ristretta, ha raggiunto i 600 iscritti, è evidente che Internet è ormai entrato nelle abitudini dei colleghi. Un ultimo dato significativo? @nmviOggi alcuni giorni si avvicina ormai ai tremila lettori e Vetjournal lo segue a poca distanza. Dovremmo quindi essere contenti che anche la nostra categoria si stia adeguando all'evoluzione degli strumenti di informazione come hanno già fatto i medici, i farmacisti o i nostri colleghi di altri paesi europei. Purtroppo c'è un però! Non solo noi utlizziamo Internet, ma anche milioni di proprietari di animali che trovano, o credono di aver trovato, risposte ai loro quesiti, conferme ai loro dubbi, motivi di contestazione del nostro operato. Non solo, trovano anche siti di ambulatori con proposte di ogni genere, dal discount al 3x2, se non anche prestazioni veterinarie offerte in pieno ed evidente abuso di professione. Come possiamo difenderci da tutto questo? Solo con una grande qualità delle prestazioni ed evitando di svendere la nostra professionalità. Se tutti insieme manteniamo linee comuni riusciremo a difendere la nostra professione, altrimenti rischiamo una crisi del settore sempre peggiore, e sarà soprattutto colpa nostra.
DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI
2009 ANMVI
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Enpav Attualità
VETERINARIA 22 | 2009
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Approvata la riforma della previdenza veterinaria Aumento del contributo soggettivo, diminuzione dell’aliquota di rendimento e modifica dell’anzianità anagrafica utile per il diritto alla pensione IL 2008 CHIUDE CON 16,6 MILIONI DI UTILE ltre alla riforma, l'Assemblea dei Delegati dell'Enpav è stata chiamata ad esprimersi sul Bilancio Consuntivo 2008. Nella seduta di sabato 13 giugno, il documento è stato approvato con un solo contrario ed un astenuto. L'esercizio si è chiuso con un utile di 16,6 milioni di euro. Il patrimonio netto dell'Ente ha raggiunto così il livello di circa 250 milioni di euro, in crescita del 7,11% rispetto a quello del 31/12/2007. L'attuale consistenza patrimoniale consente di coprire 9,54 annualità delle pensioni correnti 2008. Da segnalare inoltre l'indice di copertura, vale a dire il rapporto tra entrate contributive e pensioni correnti, che è stato di 2,23 a fronte di un rapporto tra iscritti e pensionati pari a 4,3.
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abato 13 giugno l'Assemblea dei Delegati Enpav ha approvato la riforma del sistema previdenziale. La riforma è passata a larghissima maggioranza: su 95 votanti 1 contrario e 3 astenuti. Numerose le novità introdotte dalla riforma che nel suo lungo ed approfondito percorso di elaborazione ha avuto come obiettivi dichiarati, quello di distribuire con coerenza i nuovi oneri tra tutti gli iscritti e la gradualità dell’entrata in vigore delle modifiche più incisive. Il confronto sulla via da intraprendere è iniziato in occasione del Convegno di giugno 2008 ed è quindi proseguito nell’Assemblea Nazionale dei Delegati del successivo mese di novembre ed ancora nell’Assemblea straordinaria dello scorso 3 aprile. Si sono poi susseguite numerose occasioni di incontro con gli iscritti in periferia, che hanno visto il coinvolgimento diretto del Presidente Mancuso, dei Consiglieri, del Direttore Generale e dell’attuario, Luca Coppini, nella presentazione del progetto di riforma.
S
soggettivo non andrà in alcun modo a determinare un incremento di quello integrativo. Così come resta ferma al 2% l’aliquota del contributo integrativo.
LA PENSIONE DI VECCHIAIA ANTICIPATA Non esisterà più la distinzione tra pensione di vecchiaia e pensione di anzianità. Nasce la “pensione di vecchiaia anticipata”. Viene data la possibilità agli iscritti di accedere alla pensione tra i 60 e i 68 anni di età con almeno 35 anni di contribuzione, con una neutralizzazione percentuale dell’emolumento correlata agli anni di anticipazione della quiescenza. Il pensionato potrà però, diversamente che in precedenza, mantenere l’iscrizione attiva all’albo professionale e continuare quindi ad esercitare la professione. Nessuna riduzione viene applicata nel caso in cui si vada in pensione con 40 anni di iscrizione ed almeno 60 anni di età. L’introduzione dei nuovi requisiti è prevista nell’arco temporale di 8 anni.
TRE SCAGLIONI DI REDDITO Viene poi ridotto da quattro a tre il numero degli scaglioni di reddito utili al calcolo dell’emolumento pensionistico, vengono rimodulate le percentuali di rendimento e il reddito annuo pensionabile viene portato dagli attuali euro 36.700,00 a euro 60.600,00 da rivalutare annualmente in base all’inflazione. Con tali correttivi il sistema di calcolo della prestazione risulta essere più coerente ed
Le modifiche approvate dall’Assemblea Nazionale dei Delegati avranno decorrenza dall’1 gennaio 2010, anche se l’efficacia è subordinata all’approvazione da parte dei Ministeri vigilanti ai quali saranno ora trasmesse per gli adempimenti di competenza prescritti dal decreto legislativo n. 509/ 1994.
L’aliquota percentuale del contributo soggettivo viene gradualmente portata dal 10% attuale al 18% con un aumento di mezzo punto percentuale l’anno. Il raggiungimento della percentuale massima prevista si avrà quindi in 16 anni. Viene però slegata da tale incremento la misura minima del contributo integrativo, correlata ora solo all’aumento dell’inflazione. L’aumento previsto per il contributo
BORSE DI STUDIO ENPAV l Consiglio d’Amministrazione, nella riunione del 12 giugno scorso, ha approvato il Bando relativo alle Borse di studio per l’anno 2009. Anche quest’anno sono stati disposti 184 sussidi relativamente a tre differenti classi di studio, per uno stanziamento complessivo di euro 153.000,00. Il numero di borse disponibili per ciascuna classe di studio, con i relativi importi, è il seguente: Scuole superiori - anni intermedi - con esclusione dell’ultimo anno: n.99 borse di studio - Importo unitario: euro 500,00; Scuole superiori - ultimo anno - che abbia comportato il conseguimento del diploma od il superamento degli esami di maturità: n. 32 borse di studio - Importo unitario: euro 750,00; Corsi universitari per la durata legale n. 53 borse di studio - Importo unitario: euro 1.500,00. Il termine ultimo per la presentazione delle domande scade il 30 settembre 2009. www.enpav.it
I
Cogliendo il suggerimento di rimodulazione della disciplina che regolamenta la pensione di invalidità, al fine di rendere meno penalizzante tale trattamento pensionistico, sale all’80% l’importo della prestazione attualmente pari al 70%. Sotto il profilo degli obblighi contributivi in capo a tale categoria di pensionati, è inoltre previsto che il contributo soggettivo minimo sia dovuto nella misura del 50% e non più per la misura intera. ■
L’ONAOSI NON RINUNCIA ALLA QUOTA 2004
I CONTRIBUTI DAL 2010
I GIOVANI Altri interventi di modifica sono previsti nella proposta di riforma, quali le agevolazioni per i giovani che si iscrivono per la prima volta all’Ente prima del compimento dei 32 anni di età. Ad essi non verrà richiesto alcun versamento contributivo nel loro primo anno di iscrizione. Per il secondo anno verseranno il 33% del dovuto, il 50% nel terzo e quarto anno. Rimarrà comunque la possibilità di riscattare il primo anno per poter utilizzare il primo anno di iscrizione non solo ai fini del diritto, ma anche della misura della prestazione pensionistica.
LA PENSIONE DI INVALIDITÀ
INTERVENTI SOSTANZIALI È importante evidenziare che la sommatoria di tutti gli interventi di riforma producono risultati significativi sotto il profilo della sostenibilità della gestione. Si realizza infatti un rilevante miglioramento di tutti gli indicatori di sostenibilità che consentono di registrare i seguenti effetti: a) i primi saldi di bilancio negativi 20 anni dopo rispetto al Bilancio Tecnico al 31dicembre 2006; b) una consistente dotazione patrimoniale ancora disponibile nel 2056; c) una liquidità sufficiente per erogare ancora prestazioni per alcuni decenni dopo il 2056. La riforma prevede interventi sostanziali sul sistema, sia sul versante dei contributi che su quello delle prestazioni pensionistiche. Le modifiche proposte consentono infatti di rendere più equo il rapporto tra la contribuzione versata durante la vita lavorativa attiva e l’ammontare della prestazione pensionistica percepita, oltre che di allungare l’orizzonte della sostenibilità della gestione.
adeguato anche in presenza di redditi di una certa entità. Tali correttivi saranno applicati secondo il principio del pro rata temporis, vale a dire che ai fini del calcolo della pensione si terrà conto delle aliquote e degli scaglioni di reddito vigenti al momento della maturazione delle diverse anzianità iscrittive all’Enpav.
"La Giunta Esecutiva dell'Onaosi ha deciso di procedere, relativamente ai crediti contributivi dell'anno 2004, alla notifica, entro il mese di giugno 2009 dell'atto interruttivo della prescrizione mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, nei confronti di n. 17.543 sanitari". Con questa decisione, deliberata il 13 maggio scorso, la Fondazione vuole evitare che questi crediti possano scadere, riservandosi poi, successivamente, di valutare se e come intervenire per il loro recupero. La Fondazione fa poche eccezioni, fra le quali: i sanitari il cui debito contributivo sia pari od inferiore ad € 10,33, i sanitari già risultati irreperibili anche per gli Ordini Professionali di appartenenza e i sanitari con domicilio in uno dei 49 comuni interessati dall'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo. Il contenzioso con il mondo professionale privato che per 4 anni si è ritrovato ob-
bligatoriamente iscritto all'ONAOSI, è ancora aperto e sta costando cifre consistenti sul piano legale, in quanto le azioni giudiziarie, dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 190/2007, non sono tutte a favore della Fondazione. L'orientamento dei Tribunali non è tuttavia uniforme: la Corte Costituzionale si è infatti espressa solo sulle modalità di determinazione delle quote contributive giudicandole incostituzionali, ma nulla dicendo riguardo all'incostituzionalità dell'obbligo in sé. Ed è proprio questa seconda strada, quella percorsa dai legali dell'Anmvi per una dichiarazione della Consulta che entri più radicalmente nel merito del contenzioso. L'ANMVI, che aveva anche richiesto all'ONAOSI di rinunciare alle azioni giudiziarie di recupero di questi crediti, si augura che il Consiglio di Amministrazione dell'Ente riconosca, a fronte delle onerose spese richieste dai contenziosi, più conveniente per le attività dell'Opera di rientrare dalle sue posizioni. Le proteste dei sanitari privati, farmacisti e medici veterinari in testa, hanno fatto decadere l'obbligo contributivo: dal 2007 i sanitari privati versano solo su base volontaria. Il vertiginoso calo della platea contributiva ha comportato per la Fondazione una consistente riduzione delle entrate. Secondo la Corte dei Conti, i contribuenti sono calati del 68%.
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4 Attualità Equidi
VETERINARIA 22 | 2009
Corse regolari e assistenza veterinaria: l’Unire modifica il Disciplinare Nuove misure su controlli e prelievi e per il benessere del cavallo l 14 maggio scorso, il Consiglio di amministrazione dell'Unire ha adottato una serie di misure sui controlli e i prelievi per la regolarità delle corse, il benessere del cavallo atleta e le garanzie di una adeguata assistenza veterinaria.
I
CONTROLLI E PRELIEVI In tal senso è stato modificato il Disciplinare sul numero minimo di prelievi da effettuarsi in Ippodromo. Le sostanziali variazioni riguardano il criterio di scelta dei cavalli da sottoporre a prelievo nelle corse diverse da Tris, Grandi Premi, corse di Gruppo, Handicap e Listed (per le quali sono stati confermati i prelievi ai primi cinque o tre classificati). Per tutte le corse "ordinarie", infatti, si è stabilito di abbandonare il criterio del primo arrivato, rimettendo l'individuazione dei cavalli da sottoporre a prelievo alla comunicazione - prima dell´inizio delle corse - ad un'indicazione da parte dell'Ente, ovvero ad un sorteggio da parte del Presidente di Giuria o della Terna Commissariale e del Veterinario Responsabile. Resta sempre salva la facoltà del Presidente di Giuria o Terna Commissariale e/o del Veterinario Responsabile di disporre eventuali prelievi aggiuntivi, laddove ciò sia suggerito da particolari circostanze. Altro elemento di novità è costituito dall'abbandono del prelievo sistematico pre-corsa per la rilevazione TCO2 sui cavalli partecipanti alle corse al Galoppo; resta salva comunque la facoltà dell'Unire o del Veterinario Responsabile o della Terna Commissariale di disporle caso per caso. In effetti, a fronte di moltissime analisi pre-corsa effettuate sui cavalli partecipanti a corse rette dall´Area Galoppo e dall'Area Sella per il controllo della TCO2 non è mai emerso alcun caso di positività; inoltre risulta che in nessun paese aderente all'European Horserace Scientific Liaison Committee (E.H.S.L.C.), organismo internazionale che si occupa della armonizzazione delle normative in materia di antidoping, sia prevista l´esecuzione sistematica di analisi pre-corsa per il controllo della TCO2 nei cavalli. Tale modifica trova fondamento, chiaramente, nell'esigenza di dirottare la spesa verso analisi ritenute più efficaci al fine di garantire il benessere animale. In particolare, il Consiglio di amministrazione ha già dato disposizioni perché vengano ripresi con frequenza i controlli in allenamento e già
il 23 aprile scorso sono stati effettuati alcuni prelievi in centri privati e presso ippodromi.
IL BENESSERE L'attenzione dell'Ente nei confronti del benessere del cavallo-atleta è stata intensificata in questo periodo anche su altri versanti. Negli ultimi tre mesi sono state infatti disposte due autopsie ed una serie di indagini tossicologiche su due cavalli deceduti in ippodromo in circostanze anomale con lo scopo di verificare se tali decessi potevano essere legati alla somministrazione di sostanze dopanti. In un caso si è dovuto purtroppo procedere ad inviare apposita segnalazione all'autorità giudiziaria che procederà agli accertamenti ritenuti del caso. Per questa attività è essenziale il ruolo dei veterinari che l'Unire vuole sempre più attenti e preparati; in questo senso è stato istituito un meccanismo di controllo che valuta costantemente con attenzione il loro operato in ippodromo. Infine, a seguito di una ricognizione effettuata dall'Ente in determinati ippodromi italiani, sono emerse alcune lacune relativamente alle dotazioni disponibili per il pronto soccorso veterinario durante le giornate di corse. È stata quindi inviata un'apposita circolare alle società di corse ricordando l'esigenza di fornirsi di un’ambulanza per cavalli (rispondente
a precise specifiche) unitamente ad un locale da adibire per il pronto soccorso veterinario. È stata quindi ricordata a tutti la dotazione minima di cui, in giornate di corse, devono disporre, i veterinari di servizio nominati dalle società di corse.
IL TESTO DEL DISCIPLINARE Di seguito gli articoli del nuovo Disciplinare. Articolo 1 - Disposizioni generali - 1. Salvo ulteriori controlli disposti a norma dell'articolo 6 del Regolamento per il controllo delle sostanze proibite dal Veterinario Responsabile, Presidente di Giuria o dalla Terna Commissariale, in materia di numero minimo dei prelievi da effettuare devono essere osservate le seguenti disposizioni. Articolo 2 - Prelievi post-corsa per il control-
lo delle sostanze proibite - 1. I prelievi minimi post-corsa per le corse Tris, i Gran Premi, le corse di Gruppo, gli Handicap e le Listed sono fissati come segue: a) cinque prelievi ai primi cinque classificati nelle Corse Tris di Trotto e di Galoppo, nei Gran Premi e nelle corse di Gruppo; b) tre prelievi ai primi tre classificati nelle corse Listed, Handicap limitati ed Handicap principali. 2. In tutte le altre corse deve essere effettuato almeno un prelievo post-corsa, con il seguente criterio di scelta: a) in base alle comunicazioni trasmesse dall'Unire in via riservata al Presidente di Giuria o Terna Commissariale e/o al Veterinario Responsabile, prima dell'inizio delle corse, indicanti corsa per corsa la posizione di classifica del cavallo da sottoporre a prelievo; b) in assenza di indicazioni da parte dell'Ente, prima dell'inizio delle corse, il Presidente di Giuria o la Terna Commissariale ed il Veterinario Responsabile effettuano il sorteggio della griglia dei prelievi con lo scopo di definire prima dello svolgimento delle corse i cavalli da sottoporre a prelievo ad ogni corsa in base alla loro posizione in classifica; del sorteggio viene compilato apposito verbale da allegare alla relazione giornaliera della giuria o alla relazione ufficiale della giornata di corse. 3. Resta salva la facoltà del Presidente di Giuria o Terna Commissariale e/o del Veterinario Responsabile di disporre eventuali prelievi aggiuntivi, laddove ciò sia suggerito da particolari circostanze. Articolo 3 -Prelievi pre-corsa per le corse al Galoppo e al Trotto - 1. L'Unire può disporre prelievi pre-corsa a sorpresa comunicando tale decisione all'inizio della giornata al Veterinario Responsabile o alla Terna Commissariale. 2. Resta salva la facoltà della Terna Commissariale e/o del Veterinario Responsabile di disporre autonomamente prelievi precorsa, laddove ciò sia suggerito da particolari circostanze. Articolo 4 - Prelievi pre-corsa per il controllo della TCO2 per le corse al Trotto - 1. Nelle giornate in cui sono programmate corse Tris o Gran Premi il Veterinario Responsabile garantisce l'effettuazione di almeno sei prelievi sui cavalli partenti in una o più corse, anche non rientranti nella corsa Tris o nel Gran Premio; 2. Nelle giornate in cui non sono programmate corse Tris o Gran Premi il Veterinario Responsabile garantisce l'effettuazione di almeno due prelievi sui cavalli partenti in una o più corse. ■
INDICAZIONI PER LA VACCINAZIONE WDN a ditta Fort Dodge ha comunicato che è disponibile in commercio il presidio immunizzante Duvaxyn WNV, registrato mediante procedura centralizzata, per la vaccinazione facoltativa contro il virus della West Nile Disease, a carico dei proprietari/detentori di equidi. Una nota diffusa il 18 giugno dalla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario chiarisce le disposizioni sulla prescrizione, l'impiego del vaccino e la registrazione sul passaporto. Il farmaco è cedibile solo dietro presentazione di ricetta medica veterinaria in triplice copia non ripetibile. L'impiego di tale prodotto deve essere effettuato da un veterinario o sotto la sua diretta responsabilità. L'avvenuta vaccinazione deve essere comunicata entro tre giorni, dal veterinario proscrittore, direttamente al servizio veterinario dell'azienda sanitaria locale competente per territorio specificando le seguenti indicazioni: Ubicazione dell'azienda - Detentore degli animali - Numero identificativo degli animali da sottoporre a trattamento - Data della prescrizione. Il servizio veterinario competente dovrà infatti provvedere alla registrazione dell'avvenuta vaccinazione nel capitolo VI del documento di identità (passaporto) dell'equide di cui al decreto ministeriale 5 maggio 2006 così come modificato dall'Allegato 1 del Regolamento CE 504/2008. Le confezioni sono in siringhe monodose (e non in fiale come invece riportato per un refuso in Gazzetta Ufficiale).
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N. EU autorizzazione descrizione confezione NIN __________________________________________________________________________________ EU/2/2008/086/001 EU/2/2008/086/002 EU/2/2008/086/003
scatola 5 siringhe monodose da 1 dose 1 ml scatola 10 siringhe monodose da 1 dose 1 ml scatola 25 siringhe monodose da 1 dose 1 ml
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6 Legale Sentenze
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VETERINARIA 22 | 2009
Danni causati dal cane legato all’ingresso della metropolitana Per la Cassazione il caso non è fortuito né imprevedibile
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n'anziana signora, mentre si accingeva ad imboccare le scale della Metropolitana Milanese linea rossa - appoggiandosi al corrimano instal-
lato su di lato dell'ingresso, veniva attaccata da un cane di piccola taglia, che il proprietario aveva legato alla barriera di ingresso della metropolitana stessa mediante il guinzaglio, allontanandosi, per cui cadeva a terra e riportava lesioni. Il Tribunale di Milano ha considerato la persona attaccata "esclusiva responsabile dell'accaduto", rivenendo a favore del proprietario del cane il caso fortuito. Il comportamento dell'anziana, ritenuto "quanto meno imprudente, avrebbe assorbito l'intero rapporto causale: ella si sarebbe esposta al rischio, non lasciando il corrimano, di essere sfiorata dal cane, pur avendo l'attuale ricorrente valide alternative". Ma per la Cassazione (Sentenza 3 marzo 19 maggio 2009, n. 11570) la posizione del Tribunale di Milano "non regge sotto il profilo
CHI PUÒ CANCELLARE UN ISCRITTO DALL’ALBO? a cancellazione del professionista dall’Albo per incompatibilità (quale ad esempio la discontinuità di esercizio professionale) può avvenire solo ad opera del Consiglio dell’Ordine, previa verifica da parte di quest’ultimo e fatte salve le garanzie dell’iscritto ad essere ascoltato e ad opporre ricorso. Questo vale anche quando l’incompatibilità fosse sollevata dalla Cassa di previdenza che ravvisasse per questo nientemeno che gli estremi di neutralizzazione dei periodi di iscrizione alla Cassa stessa. L’ha stabilito la Cassazione con sentenza 13853 del 15 giugno accogliendo il ricorso di un dottore commercialista: “i provvedimenti di cancellazione dall’albo dei dottori commercialisti, in caso di situazioni di incompatibilità, compete, per legge, solo al Consiglio dell’Ordine. La Cassa non ha nulla da eccepire e se lo fa entra “indebitamente in un settore estraneo alle sue competenze”. Il motivo alla base della decisione dei giudici è che il procedimento di cancellazione da parte dell’Ordine offre garanzie di ascolto e di ricorso: “queste garanzie- dice la Corte non sono state rispettate, giacché la cassa per negare la prestazione previdenziale richiesta, ha ravvisato una situazione di incompatibilità che determinava la cancellazione dell’Albo, così implicitamente emettendo il relativo provvedimento, avverso il quale l’interessato non aveva potere di reagire”.
L
logico perché attribuire ad una persona, per giunta anziana - all'epoca del fatto aveva 81 anni - di non essersela sentita di lasciare il corrimano per accedere alla stazione della metropolitana, per cui avrebbe provocato la reazione del cane e di aver ritenuto di passare vicino ad un cagnolino, senza mettere nel conto una possibile reazione dello stesso non costituisce affatto una eccezionalità rispetto a quello che è la normalità ed, anzi, proprio la circostanza che il cane fosse di piccola taglia giova a favore dell'affidamento posto in esso dalla ricorrente nel passargli vicino e non lasciare il corrimano, particolarmente utile per ognuno, ma soprattutto per una donna avanzata negli anni come già all'epoca ella era". La Cassazione conclude affermando il seguente principio di diritto: "Non è configurabile il caso fortuito, cioè il caso imprevedibile, inevitabile o assolutamente eccezionale, idoneo ad escludere la responsabilità del proprietario (o dell'utilizzatore) dell'animale nella ipotesi in cui il danneggiato, specie di età avanzata, per scendere gli scalini, onde accedere alla stazione della metropolitana, non lasci il corrimano di appoggio e passi vicino ad un cane, che lo attacchi e lo faccia cadere, anche se il cane sia legato alla barriera di ingresso della metropolitana stessa mediante guinzaglio e il proprietario si sia allontanato". (fonte: Altalex) ■
No all’accertamento se c’è coerenza con lo Studio di Settore el caso in cui il reddito del contribuente sia coerente con gli Studi non vale l'accertamento basato su altre presunzioni per quanto gravi, precise e concordanti. L'ha stabilito la Cassazione con sentenza n. 13915 del 15 giugno che ha respinto il ricorso del Fisco: "Gli studi di settore vanno preferiti ai parametri di cui all'articolo 39 del Dpr n. 600 del 1973, attesa la natura più raffinata del nuovo mezzo di accertamento, desumibile dalla normativa stessa che lo ha introdotto". Gli Studi di Settore vanno cioè preferiti alla determinazione induttiva del reddito, una facoltà che è riconosciuta al Fisco in alcune circostanze come ad esempio quanto il reddito professionale non sia stato indicato nella dichiarazione, il contribuente non abbia tenuto le scritture obbligatorie, siano state sottratte all'ispezione o ne sia stata rifiutata l'esibizione; contabilità inattendibile, ecc. Ma quando possa "fondatamente ritenersi che l'entità del reddito dichiarato si ponga in evidente contrasto con il comune buon senso e con le regole basilari della ragionevolezza", la rettifica induttiva del reddito non è legittima. ■
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PETS AND THE CITY, EDIZIONE 2009 spitare un animale da compagnia, soprattutto in città, richiede una consapevolezza di accudimento e un autentico rispetto del benessere animale. Sulla base di questa esigenza è nata nel 2007 a Milano la guida "Pets&TheCity, la città dalla parte degli animali". L'edizione di quest'anno ha superato le 500mila copie e si è ampliata alle provincie di Milano, Torino, Genova e Firenze. La guida è distribuita gratuitamente presso le strutture veterinarie e i petshop. Altra novità è la nascita di un portale di social networking: su www.petsandthecity.it si possono trovare informazioni per la cura degli animali, servizi, utili, occasioni di incontro, di discussione, ecc. Soprattutto, il sito consente di scaricare gratuitamente la guida dopo una registrazione. L'ANMVI, sin dalla prima edizione, considerandone l'utilità, ha dato il suo patrocinio suggerendo alcuni temi prettamente veterinari. La guida, pubblicata dalla AG Editore, vuole essere utile al proprietario di animali con informazioni sugli aspetti di salute e di benessere dell'animale da compagnia, sulle norme e sui servizi cittadini, a partire dagli ambulatori veterinari. Per il 2010 è prevista una diffusione che dovrebbe superare le 700mila copie allargandosi ad altre città: Roma, Bologna, Padova, Verona e Venezia. Nella guida viene illustrato al pubblico il Progetto Leavet promosso dall’Anmvi per la realizzazione di una medicina veterinaria di base, i cui obiettivi sono quelli di portare a soluzione il problema del randagismo e dei costi da esso derivanti, anche a favore delle fasce di popolazioni economicamente deboli, offrendo attraverso le strutture veterinarie private una rete di servizi di emergenza per primo soccorso a soggetti vaganti, in rapporto convenzionale con gli enti locali e di costituire una rete capillare di epidemiosorveglianza a sostegno della rete veterinaria pubblica.
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Intramoenia Anmvi Informa
VETERINARIA 22 | 2009
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Chi vince non sempre ha ragione La logica del Tar non è quella della Giustizia di ANTONIO MANFREDI iassumendo i punti salienti della sentenza n. 03840/ 2009 del 26 maggio, del Tar della Lombardia, con la quale veniva respinto il ricorso di alcuni veterinari privati lombardi e dell'ANMVI contro la DGR Lombardia n. 7441/2008 che regolamenta gli aspetti di prenotazione e riscossione dei proventi della libera professione intramuraria dei dirigenti veterinari dipendenti del SSR, il SIVEMP commentava: "Tutti argomenti limpidi e forti che respingono, senza bisogno di ulteriori commenti, anche le recenti prese di posizione dell'ANMVI. Il provvedimento regolamentare regionale, approvato e difeso dalla Giunta Regionale della Lombardia, supera quindi in pieno la verifica del TAR in quanto contempera adeguatamente la tutela della salute pubblica con il diritto all'esercizio dell'attività libero-professionale dei veterinari pubblici. È una vittoria del SIVEMP della Lombardia. Ha ragione il SIVEMP della Lombardia a dire che è una sua vittoria perché, non ci crederete, ma il testo contestato dai veterinari libero professionisti e dall'ANMVI era proprio stato scritto dai suoi dirigenti. Vi sembra logico che un regolamento regionale debba essere affidato nella sua elaborazione agli stessi che dovrebbero essere regolamentati? E poi non c'è dubbio che sia una vittoria del SIVEMP della Lombardia, un sindacato regionale che rappresenta una parte dei veterinari pubblici e che ha vinto contro tutta la veterinaria lombarda, privata e pubblica che sia, a difesa esclusiva di interessi di alcuni veterinari suoi iscritti. Il ricorso dei veterinari privati e dell'ANMVI al Tar della Lombardia non era contro il diritto all'intramoenia dei veterinari pubblici, ma contro un regolamento che invece di prevedere seri controlli su questa attività, in particolare i possibili ed evidenti conflitti di interesse, rasentava il ridicolo permettendo anche l'incasso diretto e personale, in contanti, delle prestazioni effettuate, salvo successivamente regolarle formalmente. Pensate che Bersani aveva proibito ai professionisti i pagamenti in contanti per evitare il "nero"! Il commento dell'ANMVI alla stessa sentenza è stato ovviamente un po' diverso: "Questa sentenza - ha dichiarato Carlo Scotti, Presidente Senior dell'Associazione - che avremo modo di valutare con i nostri legali considerando anche l'opportunità di un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, è una sentenza contro la stragrande maggioranza della veterinaria pubblica e privata che crede nella sua professione e la svolge con grande serietà ed impegno respingendo logiche puramente sindacali ed interessi conservatori che si oppongono ad un’urgente e necessaria evoluzione del mondo veterinario anche, se non soprattutto, nel settore pubblico. Purtroppo nel nostro paese il settore pubblico riesce a farsi condizionare da ristretti interessi sindacali anche quando questi si scontrano con le esigenze della sanità pubblica e quelle di un'intera categoria professionale". Chi ha ragione, il SIVEMP della Lombardia o l'ANMVI? Non sono un giudice e neppure un avvocato, ma permettetemi alcune riflessioni logiche. Quelle legali saranno i nostri consulenti a fornircele anche valutando il ricorso al Consiglio di Stato che spero possa trasformare questa momentanea vittoria del SIVEMP in una vittoria di Pirro.
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Chi vince ha ragione? Se la regola fosse questa dovremmo ammettere che il Sindacato ha avuto ragione quando si è scritto il testo del regolamento e lo ha difeso contro il ricorso dell'ANMVI. La verità è che un sindacato di dipendenti pubblici che esiste da tempo riesce a crearsi all'interno della struttura un potere referenziale che diventa condizionante delle decisioni dell'ente che molte volte è costretto ad adeguarsi a richieste di "categoria" che spesso non sono o non coincidono con quelle dell'interesse generale o pubblico. Nel nostro caso, ad esempio, l'interesse dei consumatori per una maggiore sicurezza alimentare potrebbe scontrarsi con un regolamento che permette la gestione dell'intramoenia senza paletti particolarmente rigidi. Ma anche leggendo la sentenza siamo proprio così convinti della grande vittoria del SIVEMP? E siamo così certi che le motivazioni portate da alcuni veterinari e dall'ANMVI fossero così banali e superficiali da poter essere rigettate senza alcun dubbio? 1) Il Tar ha ritenuto che non ci fosse la legittimazione dell'ANMVI a ricorrere: "un'associazione di categoria è legittimata a proporre riscorso soltanto a tutela della totalità dei suoi iscritti, non anche per la salvaguardia di posizioni proprie di una parte sola degli stessi. Invero, a questi fini, deve risultare con certezza che gli interessi individuali degli iscritti siano univocamente conformi a quello a tutela del
quale l'associazione agisce e non in contrasto, anche potenziale, fra di loro. Orbene, l'ANMVI, rappresenta nel presente giudizio, interessi tra di loro non omogenei ed in potenziale conflitto dal momento che l'associazione riunisce veterinari italiani libero professionisti ma anche veterinari pubblici dipendenti, poiché tutela tutta la categoria nelle sue varie espressioni professionali". Questo ragionamento nel caso specifico non aveva alcun fondamento per vari motivi, a mio avviso, evidenti: l'intervento dell'ANMVI non era dovuto al desiderio di porsi a difesa di interessi dei liberi professionisti contro i colleghi del settore pubblico, ma a difendere principi di tutela della categoria veterinaria nel suo insieme a garanzia, anche, della "sanità pubblica" nelle sue specifiche competenze; è vero che l'ANMVI rappresenta tutta la categoria veterinaria, e quindi anche la componente pubblica, ma questa rappresentata in ANMVI dall'AIVEMP aveva preso posizione ferma e dura contro il regolamento della Regione Lombardia; infine è evidente e dimostrabile che questo regolamento riflette gli interessi di una parte decisamente minoritaria della veterinaria pubblica e neppure di tutti gli iscritti al SIVEMP della Lombardia visto che la maggior parte di loro non svolge attività in intramoenia o è contraria a questo regolamento che non regola molto. 2) Il Tar ha rigettato il ricorso ma ha ribadito in
modo chiaro l'obbligo per le ASL di vigilare attentamente in merito alle situazioni che potrebbero facilmente esprimere evidenti incompatibilità quando il veterinario pubblico esercitando la libera professione in intramoenia si trovi nella condizione di essere controllante/controllato. Starà certamente anche all'ANMVI ed ai suoi rappresentanti sul territorio sollecitare le ASL ad una maggiore attenzione al problema segnalando alle direzioni degli Enti ed agli Ordini tutte le situazioni che possano esprimere possibili conflittualità, situazioni che, nei casi più gravi ed in mancanza di un intervento pronto e serio da parte della direzione della ASL, potranno anche essere segnalate alla Procura della Repubblica. 3) Il Tar, nella sentenza, ha previsto la compensazione delle spese motivandola con la particolare difficoltà della materia trattata. Questa decisione va vista non solo come un riconoscimento verso la legittimità del ricorso espresso da alcuni veterinari privati ma anche come una valutazione rispettosa delle argomentazioni sviluppate nel ricorso, che non erano certamente pretestuose ma fortemente giustificate. Diciamo quindi che i veterinari che hanno deciso di presentare il ricorso, e l'ANMVI stessa che li ha fortemente sostenuti, non sono dei visionari, ma avevano forti e documentate motivazioni per ricorrere al Tribunale Amministrativo. ■
8 Europa Medicinali e sicurezza alimentare
Cambiano le norme sui residui per aumentare la disponibilità di farmaci Abrogato il Regolamento 2377/90. Allegati I e V ancora in vigore fino a nuova classificazione delle sostanze attive l regolamento (CEE) n. 2377/90 ha comportato una minore disponibilità di medicinali veterinari. per animali destinati alla produzione di alimenti. Per garantire la salute e il benessere degli animali è invece necessario disporre di medicinali veterinari in grado di curare patologie specifiche. L'assenza di disponibilità di medicinali veterinari appropriati per il trattamento specifico di determinate specie può inoltre contribuire a un uso scorretto o illegale di sostanze. Su queste basi il Parlamento e il Consiglio europeo hanno modificato il sistema stabilito dal regolamento (CEE) n. 2377/90, sostituendolo con il nuovo Regolamento Ce 470/2009 approdato il 16 giugno nella Gazzetta Ufficiale Europea e in vigore il ventesimo giorno dalla pubblicazione. Il nuovo Regolamento modifica inoltre la direttiva 2001/82/CE e il Regolamento (CE) n. 726/2004. Lo scopo della semplificazione normativa è di "aumentare la disponibilità di medicinali veterinari per animali destinati alla produzione di alimenti", fermo restando i fattori di sicurezza insiti nel sistema per evitare di compromettere la sicurezza alimentare e il benessere degli ani-
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mali. Il nuovo Regolamento dispone che l'Agenzia europea per i medicinali consideri sistematicamente la possibilità di applicare un limite massimo di residui fissato per una specie o un prodotto alimentare a un'altra specie o a un altro prodotto alimentare, formulando un parere che contenga una valutazione scientifica del rischio e raccomandazioni sulla gestione del rischio derivante da residui di sostanze farmacologicamente attive.
TEMPISTICA Entro il 4 settembre 2009 la Commissione adotterà un regolamento che integrerà le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui di cui agli allegati da I a IV del regolamento (CEE) n. 2377/90. Fino ad allora gli allegati I e IV continueranno ad essere applicati.
BIOCIDI Viene inoltre incluso tra i compiti dell'agenzia quello di esprimere pareri sui livelli massimi di residui di sostanze attive nei biocidi, che non sono oggetto d legislazione specifica sui residui. Le modifiche del regolamento (CE) n.
726/2004 sono appunto finalizzate ad includere tra i compiti dell'agenzia quello di esprimere pareri sui livelli massimi di residui di sostanze attive nei biocidi.
AUTORIZZAZIONI Inoltre, il previgente sistema, disciplinato dall'abrogato Regolamento 2377/90 ha anche fatto sì che un numero ristretto di medicinali veterinari per animali destinati alla produzione di alimenti sia stato autorizzato negli ultimi anni. Il nuovo regolamento stabilisce quindi che i medicinali veterinari che non beneficiano di un'autorizzazione all'immissione in commercio nella Comunità possono essere autorizzati in paesi al di fuori della Comunità. Questo può essere dovuto alla maggiore prevalenza, in altre regioni, di malattie o specie bersaglio diverse o a una scelta delle imprese di non commercializzare un medicinale nella Comunità. Il fatto che un medicinale non sia autorizzato nella Comunità - si legge nel testo - non indica necessariamente che il suo utilizzo non sia sicuro. Anche per le sostanze farmacologicamente attive di tali medicinali la Commissione fissa un limite massimo di residui negli alimenti in seguito al parere dell'Agenzia.
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GLI EQUIDI Le modifiche della direttiva 2001/82/CE (Codice del Farmaco) prevedono che la Commissione definisca un elenco di sostanze che sono indispensabili per trattare gli equidi, o che comportano un maggiore beneficio clinico rispetto ad altre opzioni di trattamento disponibili per gli equidi e per le quali il tempo d'attesa è di almeno sei mesi. E inoltre, l'articolo 11, paragrafo 2, terzo comma della direttiva 2001/ 82/CE è sostituito dal seguente: «La Commissione può modificare tali periodi d'attesa o stabilirne di nuovi. Così facendo, essa può distinguere tra alimenti, specie, vie di somministrazione ed allegati del regolamento (CEE) n. 2377/90. ■
LA DG SANCO CERCA UN DIRETTORE a Dg Sanco cerca un Direttore. L'avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 19 giugno 2009 è per un posto alla direzione F dell'Ufficio alimentare e veterinario (UAV), una delle tre direzioni nel settore della politica di sicurezza alimentare. L'Ufficio si trova a Grange, Dunsany, Co. Meath, Irlanda. I candidati sono tenuti a completare l'iscrizione elettronica entro le ore 12.00 (ora di Bruxelles) del 17 luglio 2009, evitando di "aspettare gli ultimi giorni per candidarsi, poiché una congestione in linea o difficoltà nella connessione Internet potrebbero interrompere la registrazione prima che sia completa". Quanto ai compiti del Direttore, questi stabilirà gli obiettivi della direzione secondo il programma di lavoro della direzione generale; garantirà la pianificazione e la gestione delle misure operative volte a realizzare il programma di lavoro, delle tappe fondamentali per controllare lo stato di avanzamento, dei risultati previsti e si assicurerà che le risorse siano impiegate secondo i principi di gestione sana ed efficiente, anche in situazioni di crisi; ispirerà, motiverà e guiderà i capi unità e il personale al fine di conseguire risultati soddisfacenti conformemente agli standard qualitativi interni della DG SANCO; instaurerà buone relazioni di lavoro con i servizi della Commissione attinenti e con i principali soggetti interessati. Ai candidati sono richiesti - oltre ai requisiti formali - comprovate capacità manageriali e organizzative, buona comprensione e ottima conoscenza delle politiche in materia di sicurezza alimentare, salute e benessere degli animali e salute delle piante, tra cui la gestione di focolai di malattie che possono portare a situazioni di crisi epidemiche a livello europeo e la messa in opera di sistemi di controllo per la sicurezza alimentare a livello comunitario e internazionale; valida e approfondita esperienza in attività di gestione e supervisione nell'ambito dei controlli; buona conoscenza delle relazioni internazionali dell'Unione europea; abilità di integrare una visione della sicurezza alimentare in altre politiche della DG, segnatamente le questioni relative alla salute pubblica e ai consumatori; attitudine a lavorare sotto pressione; ottime capacità di comunicazione e grande forza di persuasione per promuovere l'approccio della Commissione in materia di sicurezza alimentare, salute e benessere degli animali e salute delle piante, in particolare presso le istituzioni dell'UE pertinenti (Parlamento e Consiglio), i paesi terzi e le parti interessate; solide capacità di negoziazione ad alto livello con gli Stati membri, i paesi terzi e le organizzazioni internazionali.
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10 Attualità Ricerca
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Un Centro di Referenza per la Pet Therapy Istituiti anche i centri per la medicina veterinaria forense e per l’epidemiologia
l Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha firmato un decreto che istituisce nuovi Centri di referenza nazionali nel settore veterinario, ritenendo che l'attivazione di ulteriori Centri di referenza nazionali per lo svolgimento delle attività indicate dagli Istituti zooprofilattici sperimentali possa favorire il miglioramento delle funzioni svolte e della complessiva organizzazione sanitaria, con ricadute positive sulla tutela della salute umana e della sanità animale e del benessere degli animali.
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PET THERAPY In particolare presso la sede territoriale di Verona e Vicenza dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie è attivato il Centro di Referenza Nazionale per gli interventi assistiti con gli animali (Pet therapy). Le principali attività del Centro riguardano in via prioritaria: la promozione della ricerca per la standardizzazione di protocolli operativi per il controllo sanitario e comportamento degli animali impiegati nei programmi di interventi assistiti con gli animali; il potenziamento delle collaborazioni fra medicina umana e veterinaria per individuare sinergie operative e di ricerca in grado di garantire un miglioramento dei risultati delle attività svolte nel settore di interesse; il miglioramento delle conoscenze circa l'applicabilità di tali interventi in determinate categorie di pazienti; l'organizzazione e gestione di percorsi formativi; la raccolta di dati e la diffusione di informazioni alla comunità scientifica internazionale. La pet therapy, ha dichiarato il Sottosegretario Martini, "non è ancora una terapia strutturata sul piano scientifico, non ci sono follow up né linee guida o confronti con realtà internazionali. Ci sono esperienze singole, sparse sul territorio, che stiamo valutando". Da qui
la nascita di un Centro di riferimento nazionale, che "farà attività clinica, ricerca e anche formazione. Con un lavoro d'equipe: fisiatri, psicologi o psichiatri, veterinari". L'obiettivo è arrivare, attraverso l'attività clinica, la ricerca e il confronto internazionale, alla "standardizzazione della terapia con gli animali per inserirla nei Livelli essenziali di assistenza", le prestazioni garantite a tutti i cittadini in tutta la Penisola.
MEDICINA VETERINARIA FORENSE Presso la sede territoriale di Grosseto dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana è attivato il Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria. Le principali attività del centro di Grosseto riguardano lo sviluppo e la standardizzazione di tecniche di laboratorio e di tossicologia forense per il rilevamento delle sostanze tossiche utilizzate a scopo doloso. Il Centro si occupa inoltre, dell'organizzazione di corsi di formazione per il personale del Servizio Sanitario Nazionale e degli organi di polizia a livello territoriale per la standardizzazione dei rilievi di campo relativi ad indagini medico legali riguardanti l'uccisione di animali domestici e selvatici.
EPIDEMIOLOGIA Infine, presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e Molise viene attivato il Centro di Referenza Nazionale per l'Epidemiologia Veterinaria, la Programmazione, l'Informazione e l'Analisi del Rischio. Le principali attività di questo Centro riguardano lo svolgimento di analisi del rischio con particolare riferimento alla sanità animale ed alla sicurezza alimentare e all'elaborazione e attuazione di programmi operativi finalizzati alla formazione del personale. ■
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Eventi Veterinari
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Società federata ANMVI
SOCIETÀ SPECIALISTICHE - CALENDARIO SECONDO SEMESTRE 2009 DATA
SOCIETÀ
TITOLO E LUOGO
SPONSOR
19 Settembre
Incontro SISCA/CSEN
“L’approccio cognitivo zooantropologico e il progetto Buon Cittadino a 4 Zampe (BC4Z®): collaborazione tra il medico veterinario comportamentalista e l’educatore cinofilo” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
26-27 Settembre
Incontro SICARV/SIATAV Aperto ai soci SIMUTIV
“Paziente cardiopatico e chirurgia: anestesista e cardiologo a confronto” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
26-27 Settembre
Incontro SIONCOV
“Chemioterapia” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
10-11 Ottobre
Incontro SIMVENCO
“Incontri di omeopatia veterinaria. Materia medica dei latti sperimentati in omeopatia e loro applicazioni cliniche” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
10-11 Ottobre
Incontro SIODOV
“Argomenti di patologia orale comparata” (seconda parte) Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
11 Ottobre Attenzione: nuova data
Seminario SIGAV
“Aggiornamenti sulle principali patologie epatiche del cane e del gatto” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
18 Ottobre
Incontro SIDEV
“Controversie in dermatologia felina” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
14-15 Novembre
Seminario Gruppo di studio di Fisioterapia e Riabilitazione
“Metodiche manuali: cosa c’è di nuovo?” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
15 Novembre
Incontro SICIV
“Citologia fuori dall’ordinario: lavaggi bronco-alveolari, citologia gastroenterica e delle masse spinali” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
15 Novembre
Seminario SVIDI Aperto ai soci SICARV
“Ruolo della radiologia toracica nel paziente cardiopatico” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
21 Novembre
Incontro SIMIV
“Aggiornamenti in terapia canina” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
21-22 Novembre
Incontro SIOVET
“Artrosi: approccio multimodale” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
22 Novembre
Incontro SIMEF
“Parassitosi emergenti e riemergenti e mycoplasmosi feline” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
22 Novembre Attenzione: nuova data
Incontro SISCA
“Bambini e animali: la zooantropologia didattica tra i ruoli del veterinario” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
22 Novembre Attenzione: nuova data
Incontro SIRVAC Aperto ai soci SCVI
“Approccio clinico e chirurgico alle principali patologie oncologiche dell’apparato riproduttore femminile del cane e del gatto” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
28-29 Novembre
Incontro SOVI
“Aggiornamenti in patologia comparata dell’apparato lacrimale” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
28-29 Novembre
Incontro SINVET
“Chirurgia intracranica: dall’anestesia al monitoraggio post-operatorio” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
29 Novembre Attenzione: nuova data
Incontro SIMUTIV Aperto ai soci SIATAV
“La ventilazione polmonare in pronto soccorso e terapia intensiva” Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento
INFORMAZIONI: Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 - Email: socspec@scivac.it E.V. Soc. cons. a r.l. - Servizio Ordini - Palazzo Trecchi - 26100 Cremona - E-mail: editoria@evsrl.it Francesca Chiari - Tel. +39 0372 403507 - Fax +39 0372 457091 • Enrico Soldi - Tel. +39 0372 403518 - Fax +39 0372 457091 MARCONATO PRINCIPI DI CHEMOTERAPIA IN ONCOLOGIA 1ª ed.it., 231 pagg., 50 ill., Poletto Editore, Maggio 2009 Soci ass. fed. ANMVI: € 34,00 • Non soci: € 40,00 L’oncologia medica desta sempre maggiore interesse in medicina veterinaria ed il veterinario è spesso chiamato a dover affrontare il trattamento medico dei tumori. Tristemente, è ancora pratica comune improvvisare il mestiere di oncologo medico, somministrando spesso chemioterapia senza conoscerne gli effetti su paziente, ambiente ed operatore. L’editoria scientifica veterinaria (italiana e straniera) si è enormemente arricchita di testi che trattano in maniera più o meno approfondita l’oncologia veterinaria, ma nessuno si dedica esclusivamente ed estensivamente al trattamento medico del cancro. Applicare pedissequamente un protocollo chemioterapico non basta. I chemioterapici sono farmaci dalla stretta finestra terapeutica, la cui somministrazione si accompagna a possibili effetti collaterali. Inoltre, avendo molti di essi proprietà cancerogene, mutagene e teratogene, esiste un rischio reale se il personale professionalmente esposto non manipola chemioterapici nel modo corretto. L’oncologo medico deve quindi conoscere e comprendere: farmacologia, farmacocinetica, farmacodinamica, metabolismo, meccanismi di chemioresistenza, tossicità, biologia di cellule normali e tumori, possibili interazioni tra farmaci. Deve inoltre conoscere attraverso quali vie il chemioterapico somministrato è eliminato, sotto quale forma e per quanto tempo. Seguire un protocollo è semplice. Affrontare gli eventuali effetti collaterali oppure dover cambiare strategia terapeutica è molto più complicato, richiedendo notevole competenza settoriale. Questo testo rappresenta un tentativo per comprendere meglio il trattamento chemioterapico e, possibilmente, anche il cancro.
NOLI - GHIBAUDO DERMATOLOGIA CLINICA E MICROSCOPICA DEL CANE E DEL GATTO 1ª ed., 224 pagg., 700 ill., Poletto Editore, Maggio 2009 Soci ass. fed. ANMVI: € 68,00 • Non soci: € 80,00 Dopo molti anni dall’uscita del precedente volume Dermatologia del cane e del gatto, pubblicato dalla casa editrice Poletto nel 2002, abbiamo sentito la necessità di integrare un volume prevalentemente “di testo” con una pubblicazione che contenesse materiale iconografico il più possibile rappresentativo delle principali malattie dermatologiche del cane e del gatto. Si è voluto infatti, per ogni malattia, affiancare ad un testo essenziale di immediata comprensione, immagini macroscopiche (particolari significativi delle lesioni cliniche) e microscopiche: a fresco (per parassiti e peli), citologiche ed istologiche, per una collezione iconografica il più possibile completa. Particolare attenzione è stata data alla produzione e alla scelta delle fotografie, come anche alla composizione delle informazioni contenute nel testo, cercando di evidenziare il più possibile i particolari significativi per il raggiungimento della diagnosi. Infatti, oltre ad uno stile bullett point, si sono introdotti i simboli “E” per le informazioni determinanti per la diagnosi e “!!” per quelle così importanti, che se trascurate potrebbero indurre in errore. A completamento dell’opera, sono stati aggiunti un primo capitolo con aspetto clinico ed istologico dei vari distretti cutanei, per confronto con i quadri patologici che seguono, ed un secondo capitolo con l’aspetto macroscopico e microscopico delle lesioni primarie e secondarie, fondamentale per la piena comprensione delle malattie dermatologiche, per un corretto colloquio con il patologo e fra colleghi; infine, nel terzo capitolo il lettore troverà una serie di algoritmi che, a partire dalla lesione o dal sintomo, vogliono essere un valido aiuto per ottenere la diagnosi. Per una più facile e rapida consultazione, ed essendo concepito puramente come atlante clinico e microscopico delle principali malattie cutanee del cane e del gatto, in questo libro non si sono volute inserire dermatopatie molto rare, lunghe dissertazioni sulla patogenesi o cenni di terapia. Per una trattazione più approfondita delle malattie di questo volume, per informazioni riguardo alle dermatopatie rare e per indicazioni circa le terapie si rimanda al volume Dermatologia del cane e del gatto dell’autrice e di Fabia Scarampella (Poletto Editore, Milano, 2002).
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63° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC TRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009 ISTRUZIONI PER LA STESURA DEGLI ESTRATTI DELLE COMUNICAZIONI BREVI (15’) Scadenza: 10 LUGLIO 2009 (senza possibilità di revisione) Dopo tale data il “SISTEMA RACCOLTA comunicazioni BREVI” on-line non accetta l’inserimento del lavoro Il Comitato Scientifico del 63° CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC invita gli autori a sottoporre estratti per le presentazioni di Comunicazioni Brevi. Per la stesura e l’invio dei lavori la preghiamo di entrare nel sito SCIVAC (www.scivac.it) dove troverà tutte le indicazioni relative al Congresso e alla stesura delle comunicazioni brevi oppure potrà entrare direttamente nel sito all’indirizzo http://abstract.evsrl.it/. Il sistema la guiderà passo per passo nella compilazione di tutti i campi. Per accedere al “SISTEMA RACCOLTA COMUNICAZIONI BREVI” di EGO è necessario essere possessori di una username e di una password. Nel caso non le possieda la invitiamo ad entrare nella Home Page di EGO http://ego.evsrl.it/ per la registrazione. Username e password le verranno inviate nei due giorni successivi. Il “SISTEMA RACCOLTA COMUNICAZIONI BREVI” vi accompagnerà nella compilazione dei seguenti campi:
NORME ETICHE I lavori devono basarsi su principi etici. Pertanto devono essere evitate per quanto possibile le procedure sperimentali e le inutili sofferenze su animali vivi. I lavori che non rispettano tali principi etici sono respinti automaticamente. REGISTRAZIONE CONGRESSUALE L’AUTORE/PRESENTATORE IL CUI LAVORO VERRÀ ACCETTATO per la presentazione di una comunicazione breve o per l’esposizione di un poster RICEVERÀ L’ISCRIZIONE GRATUITA PER TUTTI I GIORNI DEL CONGRESSO. (NB !!!: Registrazione al Congresso settore Pre-iscritti. Non è richiesto l’invio della scheda di iscrizione compilata). SCADENZE 10 LUGLIO 2009 per l’invio. I lavori inviati verranno accettati o rifiutati senza possibilità di revisioni.
1. LAVORO/TIPO DI ABSTRACT 2. TITOLO 3. AREA DI INTERESSE 4. INDIRIZZO PER LA CORRISPONDENZA 5. AUTORI 6. TESTO E BIBLIOGRAFIA Totale massimo 5400 caratteri spazi inclusi (inderogabile). Grafici, tabelle e illustrazioni non saranno pubblicati. La Bibliografia è obbligatoria. I lavori senza riferimenti bibliografici saranno respinti.
COMUNICAZIONI AGLI AUTORI Gli estratti verranno valutati e gli autori informati entro il 4 SETTEMBRE 2009 per posta elettronica.
SUDDIVISIONE IN CAPITOLI Nel caso di ricerche originali il formato del lavoro deve essere suddiviso nei seguenti capitoli: scopo del lavoro, materiali, metodi impiegati, risultati ottenuti e conclusioni. Per i casi clinici si prevede la suddivisione in: Introduzione, Descrizione del caso e Discussione. I lavori che non rispettano tale formato saranno automaticamente rifiutati. La dichiarazione “i risultati verranno discussi” non è accettabile.
POSTER I Poster verranno considerati nel caso di esubero di lavori proposti e accettati. Le dimensioni del poster devono essere di metri 1.30 di altezza e di metri 0.80 di larghezza. Indicare in alto il titolo, l’autore o gli autori e relativa appartenenza, stampati con caratteri alti almeno 5 cm. Il testo del Poster deve rispettare il testo inviato come comunicazione breve ed essere leggibile da una distanza di almeno 1 metro. I poster vanno incollati agli appositi supporti tramite velcro biadesivo (fornito dall’organizzazione). Ove consentito i risultati vanno presentati con grafici e immagini. I poster verranno allestiti, in uno spazio appositamente predisposto, sin dalla prima mattina di congresso e dovranno rimanere esposti per tutta la durata del congresso. La discussione davanti ai poster si terrà in due sessioni: Sabato 17 Ottobre 2009 dalle 10.40 alle 11.20 e dalle 16.10 alle 16.50.
LINGUA E TEMPI DI PRESENTAZIONE Le comunicazioni brevi devono essere presentate in Italiano o in Inglese QUINDICI (15) minuti verranno assegnati alla presentazione di ogni comunicazione, con ulteriori CINQUE (5) minuti di discussione. Nel caso di esubero di lavori proposti e accettati l’organizzazione si riserva il diritto di convertire, previa accettazione dell’autore, la comunicazione orale in presentazione di un poster.
PER INFORMAZIONI Segreteria Scientifica SCIVAC Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403504 - 460440 - Fax 0372/457091 E-mail: comunicazionibrevi@scivac.it - info@scivac.it
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14 Focus Dermatologia al 62° SCIVAC
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Tanti problemi dermatologici, ma per tutti una visione integrata clinica e nutrizionale el recente congresso SCIVAC (62° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC, 29-31 maggio 2009) la Dott. Ssa Chiara Noli (Med Vet, Dip ECVD) e il Dott. David Morgan (BSc, MA, Vet MB, Cert VR, MRCVS) hanno avuto la possibilità di evidenziare, già a partire dalla stessa metodica di esposizione scelta (a duetto), il ruolo dell’alimentazione nel prevenire, intervenire e risolvere problematiche dermatologiche. Le malattie che sono state ricordate nel corso delle relazioni sono state le piodermiti profonde e da batteri multiresistenti (frequenti nella pratica clinica e problema emergente anche per la tutela della salute pubblica), le reazioni avverse al cibo, la sindrome epatocutanea, la necrosi metabolica dell’epidermide, le dermatosi zinco responsive e la seborrea secca. Tutte queste malattie richiedono non solo un approccio clinico, ma anche alimentare. In corso di piodermite, per esempio, è stato evidenziato quanto sia importante prendere in considerazione il supporto nutrizionale del paziente sia in corso di infezione attiva che nel periodo post-infezione. Nell’infezione attiva, viene coinvolta la risposta immunitaria, ma anche il metabolismo dell’intero organismo (Tab. 1). In questa fase, come ricordato dal Dott. Morgan, si assiste ad una perdita di proteine per il richiamo di neutrofili ed eosinofili nel sito d’infezione (la cute), per la formazione di essudato infiammatorio e la distruzione degli strati profondi dell’epidermide (Foto 1). Tutti questi processi “distruttivi” che interessano il derma, i follicoli piliferi e il sottocute provocano un’elevata perdita proteica da parte dell’organismo. Cani e gatti non possiedono un “serbatoio proteico”, per cui ogni perdita di proteine è significativa. Benché sia difficile stimare la perdita proteica in corso di piodermite, una valutazione dell’attuale regime alimentare ed eventuale suo miglioramento in caso
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Tabella 1 Conseguenze sistemiche in corso di piodermite profonda Attivazione dei mediatori infiammatori
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Catabolismo
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Sintesi proteica
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Gluconeogenesi
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Dispendio energetico
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di un insufficiente apporto proteico deve essere sempre suggerito dal medico curante, alla stregua di qualsiasi altro possibile suggerimento medico-farmacologico, considerando le aumentate esigenze proteiche, quantitative, ma anche qualitative, dell’organismo onde garantire una più pronta reazione difensiva ed una maggiore efficacia conseguente anche ai trattamenti farmacologici. Come illustrato inoltre dai relatori, il mantenimento della funzionalità cellulare è importante soprattutto negli animali malati, soprattutto se anziani, per l’influenza dell’invecchiamento sulla regolazione del sistema immunitario. A questo proposito è stato evidenziato come gli antiossidanti tra cui la vit. E (α-tocoferolo) possano contribuire a proteggere le cellule dall’invecchiamento e come sia importante la sua presenza nelle diete di cani e gatti. Una volta superata l’infezione attiva, l’organismo deve “rigenerare cute e mantello” come ricordato dal Dott. Morgan. I danni causati ad esempio in corso di piodermite profonda richiedono la riparazione cellulare, la rigenerazione dei tessuti e la ricrescita del pelo: tutti questi processi hanno bisogno di un supporto nutrizionale adeguato, soprattutto proteico. Infatti è stato stimato che la riparazione cutanea e la crescita del pelo possono richiedere fino al 30% delle proteine alimentari. Un’alimentazione corretta, con un buon ap-
porto di proteine, dovrebbe essere mantenuta per tutto il periodo dell’infezione attiva e nel periodo post-infezione per permettere la corretta rigenerazione di cute e mantello. Ma per quanto tempo è necessario prevedere un regime alimentare specifico? Per rispondere a questa domanda i relatori hanno ricordato come il processo di transito dei cheratinociti dagli strati basali agli strati superficiali dell’epidermide, processo di cheratinizzazione, richieda in media 21-23 giorni senza considerare i danni provocati dal processo infettivo al derma, ai follicoli piliferi e al sottocute. Quindi il supporto nutrizionale deve essere continuato per almeno 3-4 settimane dopo la risoluzione clinica delle lesioni anche se, nei casi più gravi o con animali anziani o cuccioli, può essere necessario un periodo più lungo. I disturbi di cheratinizzazione rappresentano un altro frequente problema nella pratica clinica dermatologica quotidiana, la dott.ssa Noli e il dott. Morgan hanno ricordato come spesso con questo termine si indichino sia l’eccessiva produzione di sebo (seborrea grassa) che un’eccessiva produzione di scaglie (seborrea secca). Alla base di questi disturbi si possono identificare tutte quelle condizioni che alterano la proliferazione, la differenziazione e/o la desquamazione cellulare (Tab. 2). In corso di seborrea è importante utilizzare una dieta in grado di fornire tutti i principi nutritivi necessari a sostenere la normale funzione cutanea, la barriera epidermica e la cheratinizzazione, rendendo improbabili problemi di carenza. Tuttavia è importante verificare se l’alimento somministrato dal proprietario contenga, un giusto apporto di acidi grassi omega-3 e omega-6. Tali sostanze sembrano avere un effetto “antinfiammatorio” sull’organismo. Gli acidi grassi n-6 e n-3 a catena più lunga, soprattutto l’acido arachidonico (AA) a 20 atomi di carbonio e l’acido eicosapentaenoico (EPA), vengono metabolizzati a eicosanoidi rispettivamente LTB4 (pro-infiammato-
Foto 1 - Esempio di piodermite profonda su arto posteriore di un cane.
rio) e LTB5 che è 30-100 volte meno infiammatorio di LTB4. I risultati degli studi condotti dimostrano che aumentando la quantità di acidi grassi specifici è possibile indurre una minore produzione di LTB4 e una maggiore produzione di LTB5. L’integrazione di acidi grassi può essere quindi un valido supporto anche nella gestione dei disturbi di cheratinizzazione (ad esempio nella seborrea secca dei Dobermann). Tra gli altri elementi nutrizionali ricordati la Vitamina A (retinolo, retinale e acido retinico) sembra rappresentare un elemento fondamentale nei disturbi di cheratinizzazione dei pet. La vitamina A possiede svariate funzioni generali: promozione della crescita, differenziazione e mantenimento degli epiteli e delle normali funzioni riproduttive e visive. In particolare, l’acido retinoico influenza la differenziazione e la proliferazione delle cellule e-
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piteliali cutanee legandosi e attivando dei recettori nucleari. Attraverso questi recettori, l’acido retinoico influenza i geni della cheratina, la differenziazione dell’epidermide e la crescita del pelo. Le relazioni hanno evidenziato come un corretto regime alimentare possa essere di aiuto nel prevenire, nella terapia e come supporto a malattie dermatologiche che spesso hanno un coinvolgimento sistemico. Interessante, a questo proposito, è ricordare grazie al materiale distribuito da Eukanuba, sponsor della mattinata di relazioni, come l’impiego di una dieta contenente ac. grassi essenziali si sia dimostrato utile in corso di dermatite atopica (E. Bensignor, et al. Vet Derm June 2008). In questo studio, condotto in cieco e con un gruppo di controllo, è stata paragonata la somministrazione di una dieta industriale a base di pesce e patate, arricchita in acidi grassi essenziali (EFA), con una dieta casalinga, formulata con lo stesso tipo di ingredienti, ma non l’arricchimento con EFA. Sono stati selezionati 20 cani con una dermatite atopica non stagionale a cui è stato somministrato il regime alimentare arricchito con acidi grassi essenziali (gruppo A) o l’alimento di controllo (gruppo B) per un mese seguito dall’altro regime alimentare per il mese successivo (meccanismo di cross-over di controllo). Al termine dello studio si è evidenziata una diminuzione significativa del prurito e delle lesioni (secondo il CADESI gruppo A P<0,01 e gruppo B P<0,001) durante le quattro settimane in cui i cani sono stati alimentati con la dieta arricchita con acidi grassi essenziali. Al contrario nei periodi di somministrazone dell’alimentazione di controllo il prurito e l’indice CADESI è aumentato (gruppo A P<0,05) o è rimasto immutato (gruppo B). Secondo gli Autori i risultati di questo studio evidenziano che una dieta contenente acidi grassi essenziali può essere efficace nel coadiuvare il trattamento della dermatite atopica nel cane diminuendo la necessità di ricorrere ad antinfiammatori. Un altro elemento di analisi emerso dallo studio è che la risposta terapeutica è evidente già dopo 4 settimane e diminuisce quando l’animale torna ad un’alimentazione casalinga. Questa osservazione coincide con quanto emerso da uno studio preliminare precedente in cui si evidenziava come il prurito venisse controllato in maniera soddisfacente in 7-21 giorni dall’introduzione di una dieta ar-
Tabella 2 Malattie infiammatorie cutanee Caratterizzate da iperplasia dell’epidermide provocata da sostanze proinfiammatorie come il leucotriene B4 Fattori endocrini Gli ormoni influenzano la proliferazione cellulare (cortisolo, tiroide) Fattori nutrizionali Carenze di acidi grassi che producono un’alterazione del processo di cheratinizzazione con iperplasia dell’epidermide Carenza di proteine che può determinare la formazione di scaglie e croste; la cute ha un’elevata attività metabolica e la cheratinizzazione (oltre alla crescita del pelo) dipende dal 25-30% del fabbisogno proteico giornaliero Fattori ambientali Possono influenzare direttamente il contenuto idrico e lipidico della cute e, conseguentemente, il normale processo esfoliativo
Dermatologia al 62° SCIVAC Focus ricchita in EFA e che ritornasse dopo 3-14 giorni dal ritorno al vecchio regime alimentare non contenente EFA. Da quanto emerso dalle relazioni della mattinata risulta evidente come un corretto regime alimentare possa essere di aiuto nella prevenzione, nel trattamento e nella gestione di un paziente dermatologico e non solo. Numerosi studi condotti in diverse aree ormai dimostrano l’importanza dell’alimentazione nella gestione di molte problematiche (renali, epatiche, oncologiche, ortopediche, cardiache, ecc.) ma anche come strumento d’intervento da parte del Medico Veterinario nelle diverse fasi della vita dell’animale da compagnia (accrescimento, mantenimento, gravidanza, invecchiamento) non solo per aumentare la “compliance” del proprietario ma per poter
prevenire ed intervenire adeguatamente su possibili alterazioni metaboliche future. L’approccio nutrizionale corretto fa ormai parte della gestione di cani e gatti e il Medico Veterinario dovrebbe essere sempre più il protagonista della corretta alimentazione del cane e del gatto.
LETTURE CONSIGLIATE - 62° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC Atti. - Aging and immune function: Cellular and biochemical analysis. Miller RA. Exper Gerontol 1994; 29:21-35. - Dermatological therapy. In; Small Animal Dermatology, 6th Ed, 2001; Eds Scott DW, Miller WH and Griffin CE: 207-273. - Evaluation of effects of dietary n-6 to n-3
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fatty acid ratios on leukotriene B synthesis in dog skin and neutrophils. Vaughn DM, Reinhart GA, Swaim SF et al. Veterinary Dermatology 1994; 5: 163-73. - Emmanuel Bensignor, David M. Morgan and Tim Nuttal “Efficacy of an essential fatty acidenriched diet in managing canine atopic dermatitis: a randomized, single-blinded, crossover study”. Veterinary Dermatology Vol. 19 n.° 3, pp. 156-162, june 2008. - Scott DW, Miller WH, Reinhart GA et al “Effect of on omega-3/omega-6 fatty acidcontaining commercial lamb and rice diet on pruritus in atopic dogs: results of a singleblinded study” Canadian Journal of Veterinary Research- Revue Canadienne de Recherche Vétérinaire 1997; 61: 145-53. ■
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Dolore perioperatorio: un approccio ragionato Corletto a Rimini. La scelta dell’analgesia dipende dalla valutazione a tutto campo del paziente di MARIA GRAZIA MONZEGLIO ell’approccio al dolore perioperatorio, il rischio è di passare da una sua sottovalutazione a un eccesso di trattamento, associando più farmaci. Invece, ha detto Federico Corletto in una relazione sull’argomento al 62° Congresso Nazionale SCIVAC (Rimini 29-31 maggio 2009), è molto importante saper riconoscere il dolore, considerando i diversi aspetti che influenzano lo stato del paziente nel periodo postoperatorio. Tra questi: il tipo di intervento subito e il grado di invasività, correlato all’esperienza del chirurgo; l’attitudine dell’animale, per cui pazienti molto nervosi o ansiosi rendono più difficile l’interpretazione del loro stato e rispondono male alla terapia analgesica; il tipo di analgesia effettuata durante l’intervento e il tipo di dolore, cioè cercare di capire il meccanismo che porta all’evento dolorifico e trattare con il farmaco più adatto a contrastarlo. I farmaci e le tecniche utilizzabili per il trattamento del dolore perioperatorio sono:
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• le anestesie locoregionali, che andrebbero sempre utilizzate, quando possibile; • i FANS, che inibiscono il processo flogistico associato al danno tissutale. Bisogna però tenere in considerazione gli effetti collaterali su apparato gastroenterico, fegato e rene; • gli oppioidi, che sono molto utili grazie agli scarsi effetti collaterali, anche se a volte si ottiene un buon effetto analgesico a dosi che determinano anche un elevato grado di sedazione, non sempre desiderato, aumentando la necessità di attenzioni particolari verso i pazienti; • l’infusione di lidocaina, che agisce sui canali del sodio, diminuisce la reattività al danno tissutale e stabilizza le membrane cellulari, diminuendo la concentrazione minima alveolare degli anestetici inalatori; • la ketamina, antagonista del recettore NMDA, può prevenire l’insorgenza dell’iperalgesia e della resistenza agli oppiodi, tuttavia non sempre riesce a dare effetti soddisfacenti e può determinare effetti indesiderati di tipo comportamentale; • la gabapentina per il dolore neuropatico; • a volte possono essere utili tranquillanti o
sedativi soprattutto in animali ansiosi, spaventati o aggressivi. L’approccio preferito dal relatore prevede l’utilizzo di oppiodi agonisti puri in premedicazione (associati o meno a piccole dosi di dexmedetomidina) e l’uso di tecniche locoregionali di anestesia, quando possibile. Durante l’intervento chirurgico si preferisce l’utilizzo di oppiodi mediante infusione continua o con boli, la lidocaina invece viene riservata nei casi di dolore neuropatico periferico e neurogeno. I FANS vengono utilizzati al termine dell’intervento, se non controindicati, e quando si possono escludere eventi di ipovolemia e ipoperfusione. Per stabilire come procedere nelle ore successive e quindi decidere, per esempio, quando cessare la somministrazione di oppiodi, il relatore si basa sulla determinazione del dolore ogni due ore (affidandosi alla scala di Glasgow per il cane). Tutto questo è possibile disponendo di personale 24 ore al giorno e istruendolo ad eseguire un attento monitoraggio delle condizioni del paziente nelle ore successive alla chirurgia. ■ *Dati forniti da Rita Stroppa, Med. Vet., Udine
NUOVA INFLUENZA E SALUTE DEI SUINI i è discusso di nuova influenza nell’interfaccia uomo-animale in una sessione brainstorming di scienziati ed esperti di rischio sanitario dal titolo "What needs to be done in Europe in the next months?" (Bruxelles, 9 giugno 2009), con l’assistenza di EFSA ed ECDC. La probabile trasmissione dall'uomo al suino del nuovo virus H1N1 è stata descritta in un'occasione in Canada (poi messa in discussione) e alcune sperimentazioni condotte in Europa hanno mostrato che i suini sono suscettibili al nuovo virus. A causa della continua diffusione nella popolazione umana, il rischio che il virus raggiunga gli allevamenti suini in Europa dovrebbe aumentare nei prossimi mesi. Dal punto di vista della salute animale, le evidenze attuali derivate dal singolo episodio in campo e dai risultati di studi sperimentali suggeriscono che è improbabile che il nuovo virus, nella sua attuale forma, possa causare nei suini problemi di salute più significativi di quelli che si osservano con i virus influenzali normalmente circolanti nei maiali europei: un'infezione autolimitante delle vie respiratorie con una certa morbilità ma generalmente seguita da guarigione senza conseguenze. L’influenza suina non è una zoonosi trasmessa dagli alimenti. Non vi sono evidenze che il nuovo virus si comporti in modo diverso da altri virus influenzali suini e diffonda all'uomo attraverso la carne di maiale o i suoi derivati. L'infezione sperimentale dei suinetti ha determinato l'interessamento del solo apparato respiratorio e l'assenza di una viremia identificabile. Le misure da adottare negli allevamenti suini in relazione alla trasmissione da uomo a suino, da suino a suino e da suino a uomo dovrebbe essere proporzionata a 1) rischio rappresentato dai suini, se esistente, nella trasmissione del nuovo virus all'uomo, rispetto al ruolo giocato dalla trasmissione da uomo a uomo, 2) gravità della malattia negli animali e nell'uomo e 3) fattori di rischio per l'uomo. La misura più importante per ridurre il rischio di trasmissione del virus dall'uomo al suino è l'implementazione delle misure di biosicurezza negli allevamenti suini volte in particolare a ridurre il rischio che persone infette vengano a contatto con i suini, inclusa la vaccinazione degli animali. La vigilanza della possibile circolazione del nuovo virus negli allevamenti suini dovrebbe essere aumentata, soprattutto negli animali potenzialmente esposti a persone infette o che presentano sintomi respiratori. Le autorità di sanità pubblica e veterinaria degli Stati membri dovrebbero garantire un'adeguata informazione di allevatori, medici veterinari liberi professionisti e medici circa la prevenzione e le misure di sorveglianza, e che i laboratori veterinari possiedano le necessarie capacità diagnostiche. È troppo precoce, allo stato attuale, prevedere un ruolo della vaccinazione per la prevenzione e il controllo del nuovo virus nei suini. Le conclusioni della Commissione sono disponibili su www.vetjournal.it
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www.vetjournal.it Vet Journal
Necessario un uso prudente degli antibiotici in veterinaria In Europa si smetta di considerare l'antibiotico come la soluzione del problema In tema di antibioticoresistenza, una delle difficoltà che deve essere superata per una corretta analisi dei rischi è la notevole varietà di dati disponibili sul consumo di antibiotici, che rende quasi impossibile un confronto e un'interpretazione affidabili di tali dati. Nel corso del meeting EMEA-CE nella Repubblica Ceca lo scorso mese è stato inoltre promosso il progetto EPRUMA (European platform for the responsible use of medicines in animals), volto in particolare a implementare la miglior pratica per l'utilizzo degli antibiotici negli animali destinati alla produzione alimentare. Anche il miglioramento delle condizioni di allevamento deve essere enfatizzato e gli antibiotici non dovrebbero essere utilizzati per coprire pratiche d'allevamento scadenti. (M.G.M.) ■ medici veterinari devono essere più proattivi nell'uso prudente degli antibiotici" ha detto Henk Vaarkamp (Olanda), rappresentante della professione veterinaria del bord EMEA (European Medicines Evaluation Agency) all'assemblea della UEVP (Union of European Veterinary Practitioners) (21 maggio, Stoccolma). È un dato di fatto che l'utilizzo di antibiotici conduce allo sviluppo di resistenza nei microrganismi, anche se "non vi sono evidenze che indichino che la professione veterinaria sia l'unico fattore contribuente". Considerata la crescente prevalenza di ceppi batterici multiresistenti, "potremo presto raggiungere il punto in cui non possiamo più trattare la piodermite con gli antibiotici" ha osservato Christina Greko, microbiologa dello Swedish National Veterinary Institute. “Non esiste una via rapida alla risoluzione del problema - ha detto - ma soltanto una via sostenibile che include una maggiore sorveglianza, una ridotta necessità, l'utilizzo corretto e la cessazione di tutti gli utilizzi non medici degli antibiotici”. Greko ha illustrato l'esperienza svedese, in cui i veterinari e gli allevatori sono stati convinti per tempo a utilizzare prudentemente gli antibiotici, determinando una riduzione delle vendite di antibiotici da 30 tonnellate di sostanza attiva nel 1994 a 15 tonnellate nel 2008, il 90% circa delle quali concernente trattamenti individuali. Negli animali da compagnia, la Svezia ha osservato una caduta della prescrizione di antibiotici nei tre anni passati. Ciò potrebbe essere dovuto alla diagnosi, al termine del 2005, dei primi casi di infezione nosocomiale da MRSA nel cane, che ha indotto le cliniche veterinarie svedesi ad adottare una politica severa circa la prescrizione degli antibiotici e le misure igieniche. Un simile indispensabile cambiamento può essere ottenuto "smettendo di considerare gli antibiotici come la soluzione di un problema, ma piuttosto come uno strumento utile quando altri trattamenti falliscono".
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Puledro neonato: è utile la profilassi antibiotica di tre giorni? e informazioni circa l'incidenza e la prevalenza delle malattie del puledro sono limitate. A partire dagli anni ’50, una pratica comune consiste nel somministrare un ciclo di terapia antibiotica di tre giorni ai puledri neonati. Questa pratica ha mostrato di ridurre significativamente l'incidenza delle infezioni (Platt 1977). Da allora, i sistemi di allevamento sono migliorati e si ritiene diffusamente che la terapia antibiotica profilattica non sia più necessaria nell'allevamento del puledro. Uno studio ha valutato l'incidenza o prevalenza (in base alla definizione del caso) nei primi 30 giorni di vita di diverse malattie del puledro neonato, accertando l'influenza della profilassi di tre giorni sulla frequenza delle infezioni. La popolazione era costituita da puledri purosangue nati in scuderie dell'area di Newmarket (UK) nel 2005 (n = 1031). In base alla pratica di allevamento circa l'utilizzo della profilassi antibiotica, si identificavano e si seguivano per 30 giorni due gruppi di puledri neonati: trattati e non trattati.
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L'incidenza di malattie infettive nei 30 giorni variava tra lo 0,2% (osteomielite) e il 5,85% (malattia sistemica con diarrea). L'incidenza complessiva di "malattie infettive totali" era pari all'8,27%. La condizione non infettiva più frequente erano le deformità degli arti (12,11% di tutti i puledri). Non vi erano differenze significative nell’incidenza di malattie infettive tra i due gruppi. Le malattie infettive, concludono gli autori, sono ancora un problema importante nel puledro neonato; sono auspicabili ulteriori studi per identificare fattori rilevanti per la prevenzione delle malattie diversi dalla profilassi antibiotica. Pur con i limiti di uno studio non randomizzato e controllato, i risultati non supportano il tradizionale utilizzo della profilassi antibiotica per la prevenzione delle malattie infettive nei puledri neonati sani. (M.G.M.) * “Diseases in neonatal foals. Part 1: the 30 day incidence of disease and the effect of prophylactic antimicrobial drug treatment during the first three days post partum” Wohlfender FD, Barrelet FE, Doherr MG, Straub R, Meier HP. Equine Vet J. 2009 Feb; 41(2): 17985. ■
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La Toscana lancia un bando per il consorzio delle professioni Le domande entro il 30 ottobre 2009 ostenere le professioni nel loro sviluppo - afferma l’assessore alle riforme Agostino Fragai - vuole dire in fondo aiutare anche le imprese che hanno sempre più bisogno di tecnici e professionisti preparati. Le professioni sono sempre più uno snodo critico. Ed aiutarle a crescere è un
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passo obbligato per modernizzare il paese, oltre che una garanzia per i cittadini utenti. L'obiettivo la Regione se lo è posto con la nuova legge sulle professioni approvata l'anno scorso prevede, tra l'altro, garanzie per prestiti a tirocinanti e giovani professionisti. Ora è uscito il bando, pubblicato nei giorni scorsi sul Bollettino regionale, per la creazione del consorzio multidisciplinare pensato
come struttura di raccordo e per la formazione: una struttura multidisciplinare, promossa direttamente da ordini ed associazioni e sostenuta dalla Regione nella sua fase di avvio con un contributo di 400 mila euro, che opererà a servizio dei professionisti ma anche degli utenti. Sarà espressione del mondo delle professioni e servirà per la formazione, l'informatizzazione, la creazione di reti tele-
matiche e le qualificazione professionale. Al bando potranno partecipare associazioni e fondazioni costituite da iscritti ad albi o elenchi di Ordini e collegi professionali, ma anche appartenenti a professioni non regolamentate. Chi fosse interessato dovrà comunicare entro 60 giorni alla Regione Toscana, Ufficio protocollo della direzione generale delle politiche formative, la propria disponibilità. La domanda, con la proposta dettagliata, dovrà invece essere inviata entro il 30 ottobre 2009. Il consorzio avrà le funzioni anzitutto di un'agenzia formativa e dovrà organizzare corsi per i professionisti delle diverse discipline, ma anche promuovere forme di collaborazione ed aiutare la diffusione di buone pratiche e progetti sperimentali. Dovrà sostenere l'informatizzazione del mondo delle professioni, fornire informazioni sui mezzi di conciliazione per risolvere le controversie con gli utenti e sui programmi disposti in materia di professioni dall'Unione europea. Una commissione regionale composta da cinque membri giudicherà i progetti pervenuti.
LEGGE REGIONALE La Legge Regionale 30 dicembre 2008, n. 73 (Norme in materia di sostegno alla innovazione delle attività professionali intellettuali) ha istituito la Commissione regionale delle professioni, quale sede di raccordo tra la Regione e le professioni. La Legge ha tra le sue finalità il sostegno finanziario alla costituzione di un soggetto consortile multidisciplinare a servizio dei professionisti e degli utenti, promossa congiuntamente dalle professioni ordinistiche e dalle associazioni di professionisti prestatori d’opera intellettuale. Inoltre, la Toscana si avvarrà di un apposito fondo di rotazione per il sostegno all’accesso ed all’esercizio delle attività professionali, con particolare attenzione alle donne ed ai giovani.
PRESTITI È sempre la legge regionale a prevedere l’istituzione del fondo regionale di rotazione per le professioni per la concessione di agevolazioni finanziarie per i giovani professionisti. In particolare, il fondo provvede alla concessione di garanzia per: a) prestiti d’onore per gli esercenti la pratica od il tirocinio professionale e per gli appartenenti alle associazioni di professionisti prestatori d’opera intellettuali, di età non superiore ai trenta anni; il prestito è erogato per le spese di acquisizione di strumenti informatici; b) prestiti ai giovani con età inferiore a quarant’anni, finalizzati al supporto alle spese di impianto dei nuovi studi professionali, mediante progetti di avvio e sviluppo di studi professionali, programmi per l’acquisizione di beni strumentali innovativi e tecnologie per l’attività professionale e progetti finalizzati a garantire la sicurezza dei locali in cui si svolge l’attività professionale. Il 50 per cento dell’ammontare del fondo è riservato ai prestiti d’onore. ■
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In ricordo di Sebastiano Mario Tarantini Caro Nello, come ben sai, ci sono situazioni all’interno della nostra vita che non vorresti mai affrontare e il primo impulso è quello di volersi sottrarre dallo scrivere qualcosa in ricordo di un amico che oggi non è più con noi. Tutto ciò è sempre motivo di profonda tristezza. Ancor di più, se l’amico è uno di noi, non il Professore universitario, non il Presidente dell’Ordine, non il delegato provinciale Enpav, non il rappresentante del Sivelp e a scorrere tutti gli alti incarichi che hai ricoperto con onore e dedizione all’interno della nostra categoria. Eppure, terminato lo smarrimento e l’incertezza, realizzi, nonostante in questo momento, le lacrime ci solchino il viso, che qualcosa bisogna dire. Lo meriti. Lo sappiamo, ragionamenti banali, lodi tardive, retorica, baggianate di rito non sono mai stati il tuo genere e ci sembra di vederti già imbronciato per quello che stiamo scrivendo, ma ci scuserai, perché tutti noi generazioni di Medici Veterinari, “giovani marmotte e truppe cammellate” (come eri solito apostrofare i neolaureati e i colleghi diciamo così, un po’ avanti con l’età), che ti hanno conosciuto lungo il percorso della tua trentennale e brillante carriera, in questo momento sentono il bisogno e il dovere di ricordarti. Molti, hanno sempre apprezzato il tuo carattere schietto, gioviale, poco incline ai compromessi e soprattutto, il tuo modo di interpretare la vita, non solo professionale. Conosciamo molto bene i tuoi gusti e siamo convinti che avresti preferito chiacchierare con tutti noi davanti a un buon bicchiere di filu ferru e all’immancabile sigaretta in campagna da te, come l’ultima volta, circondati dagli splendidi amici a quattro zampe Mane, Tonnetto, Quin, Guendalina e buon ultimo, Otello, il terribile felino sedicenne (un’istituzione) di cui andavi fiero. Piace ricordare, in particolare, il legame forte e profondo con tanti colleghi, rapporto che non si è mai allentato, anche quando in rispettoso silenzio abbiamo seguito la tua malattia e abbiamo sperato con te. L’Ordine ha perso uno dei suoi grandi e amati maestri che sapeva tutto della professione, dei colleghi e di tutti quei personaggi che vi gravitano attorno, una vera e propria memoria storica. Sono ancora impresse nelle nostre menti e le ricordiamo con infinito affetto e stima, le tue parole in occasione di una delle ultime assemblee tenutesi all’Ordine da cui emergeva quell’invidiabile senso di appartenenza alla categoria che possedevi e la tenacia mista a infinita saggezza quando ci spronavi a perseguire gli obiettivi che tutti insieme ci eravamo prefissati. Desideriamo semplicemente ribadirti, in queste poche righe, che ti vogliamo bene e occuperai un posto speciale nei nostri cuori, nel ricordo più bello e sincero di un Amico vero. Grazie, per tutto quello che ci hai dato in questi anni passati insieme... ci mancherai. Un abbraccio forte ai tuoi cari Marina e Angelo. Il Consiglio Direttivo e il Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ordine dei Medici Veterinari della Province di Sassari, Olbia, Tempio
A proposito di Igor o letto sul numero 19/09 l'articolo relativo al cane Igor e ritengo che dia lo spunto per molte riflessioni sull'argomento dei cani di comprovata pericolosità. Non conosco la storia, ma estrapolando credo di avere capito che: Igor è stato seque-
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Lettere al Direttore
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strato dopo gli episodi di aggressione; la proprietaria non ha concesso (o non ha ottenuto) la rinuncia di proprietà ed il cane è ancora a suo carico; un etologo chiede l'affido del cane, ma l'ASL, vistane la pericolosità, attestata anche con perizia di esperti, non concede tale affido. Il cane potrebbe restare a vita in canile oppure essere soppresso, cosa alla quale si oppongono gli animalisti e la proprietaria. Ma alla fine, chi deve assumersi la responsabilità di questo animale se non il proprietario stesso? Mi spiego meglio. Quando visito, in qualità di comportamentalista, cani come questo, spesso accade che i proprietari siano molto spaventati e non in grado di gestire l'animale. Il dialogo è spesso costante: "Dottoressa, ho paura e voglio darlo via, però non voglio che muoia; vorrei trovare qualcuno che lo pren-
da"."Mi scusi, ma a suo parere come possiamo affidare un cane del genere ad un'altra famiglia?" "Ha ragione, allora lo mettiamo in canile, poi speriamo che lo affidino a qualcuno"; "Scusi ancora, ma con un cane così pericoloso non è facile per un direttore del canile assumersi la responsabilità di un affido; purtroppo è molto probabile che resti in canile a vita""Poverino, vabbè, almeno resta vivo". Arrivato il cane in canile o in rifugio, molto spesso, dopo un primo periodo, il proprietario di turno scompare e tutto il grande amore e l'interesse per il suo animale spariscono. Il proprietario si è disfatto del problema, anche dal punto di vista economico, ma questo cane rimane per sempre a carico della collettività, in più mette in situazione di rischio anche gli operatori del canile. Nel caso di Igor, un etologo lo vuole
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"Noi non chiediamo meno vigilanza ma vorremmo che gli enti deputati a farla, che sono almeno una dozzina,si coordinassero meglio". Giandomenico Auricchio Presidente di Federalimentare
20 Lettere al Direttore prendere in affido per "far riflettere anche il sottosegretario Martini sull'opportunità di sviluppare piani e programmi di recupero e di riabilitazione caratteriale del cane difficile,......." Bene, ammettiamo che l'etologo Mangini ottenga l'affido di Igor che quindi, da quanto si deduce, diventerà il suo cane di proprietà, con tutte le responsabilità connesse. Probabilmente riuscirà anche a farlo diventare un cane migliore, a "riabilitarlo". E poi? Cosa ha dimostrato con questo? Ha dimostrato che Igor è stato un caso fortunatisssimo e rarissimo, visto che un esperto si fa carico di lui. Tutti gli altri cani di comprovata pericolosità saranno altrettanto fortunati? E se anche Igor si riabilita in mano ad un esperto, il Mangini vuol forse dimostrare che poi un cane riabilitato può essere affidato ad altre famiglie? Vuole farci credere che è
possibile dare in mano ad esperti cani aggressivi, togliendoli dal loro contesto familiare, riabilitarli e poi rimetterli nella famiglia di origine o in un'altra? In teoria tutto è possibile, in pratica è molto più complesso. Chi si fa carico dei costi di una riabilitazione che deve richiedere mesi? Chi si deve assumere la responsabilità della sicurezza del personale che riabilita il cane e delle persone o animali che vengono a contatto con esso durante la riabilitazione? Quando il cane è riabilitato, quante famiglie, obiettivamente, se devono scegliere tra centinaia un meticcio qualunque presente in canile, vanno a scegliere proprio un cane che ha un passato di comprovata pericolosità? Il responsabile dell'affido sarà così tranquillo a mettere in atto questo affido? Se quel cane, nel nuovo contesto familiare, aggredisce, su chi ricadono le re-
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sponsabilità? Se la nuova famiglia, visto il ripetersi dell'aggressione, vuole riportare il cane in canile, che destino ha questo cane? Il mio punto di vista potrà sembrare pessimistico, tuttavia parte dalla pratica maturata in tanti anni di clinica medica ambulatoriale e di medicina comportamentale che insegnano al professionista a fare scelte anche di buon senso e non dettate solo dall'emotività del momento. Non vorrei che su spinte animaliste varie si decidesse di mettere in piedi baracconi di riabilitazione comportamentale di cani aggressivi, con costi e responsabilità esorbitanti a fronte di un ridotto tourn over di animali affidati dopo la riabilitazione. Si vuole dimostrare che i cani aggressivi sono riabilitabili? Non abbiamo bisogno che ci venga detto da altri, noi comportamentalisti già lo sappiamo, ma altrettanto ab-
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VETERINARIA 22 | 2009
biamo chiaro che ci sono limiti economici, gestionali oltre che di responsabilità e di rispetto del benessere animale che non possono essere ignorati solo a fronte di un falso buonismo e di una eccessiva emotività che non sempre tutelano il benessere animale. dott.ssa Elena Severi Medico Veterinario Comportamentalista
Chiudere l’ultimo canile ara Redazione, leggo sempre con attenzione la rivista che gentilmente mi spedite. In particolare ho letto l'articolo di fondo del n. 19/2009 sui canili. Concordo pienamente con la vostra analisi, che avete ben così sintetizzato: il giorno in cui riusciremo a chiudere l'ultimo canile avremo vinto la battaglia contro gli abbandoni degli animali domestici. Come penso sappiate, nella mia regione il randagismo praticamente non esiste, tuttavia ho ben 12 canili, con un'offerta di ospitalità per più di 3000 animali, e una presenza di meno di 1500 cani, perlopiù ricoverati da molti anni, devo dire in condizioni più che soddisfacenti. Ciò premesso ti assicuro che stiamo lavorando per ridurre al minimo i ricoveri nei canili, prevenendo l'abbandono degli animali con attività di educazione al rispetto degli animali e soprattutto con la registrazione dei cani di proprietà e la loro identificazione con microchip, che applichiamo dall'anno 2000. Cordialità dr. Renato Coassin
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Direttore Servizio Sicurezza alimentare, igiene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria Regione Friuli V.G. - Direzione Centrale Salute e P.S. Caro Renato, pubblichiamo con molto piacere la tua lettera non solo perché sostiene la nostra posizione, ma anche perché porta l'esempio di come il problema possa essere affrontato, e sostanzialmente risolto, se c'è la volontà di intervenire nei termini corretti. Condividiamo in pieno che la battaglia contro il randagismo e l'abbandono degli animali sarà conclusa solo il giorno in cui verrà chiuso l'ultimo canile. Troviamo quindi pazzesco che il problema si continui a pensare di risolverlo costruendo nuovi canili. Sappiamo tutti benissimo che questo è il modo per non affrontare la situazione alla radice, lavandosene spesso le mani e la coscienza, adeguandosi a logiche che spesso esprimono solo interessi economici che nulla hanno a che fare con la salute ed il benessere degli animali che restano per anni, se non per sempre, chiusi in un recinto, spesso una gabbia, in condizioni inaccettabili. Sappiamo tutti che la soluzione è: un'educazione al rispetto degli animali, un'anagrafe obbligatoria, generale e con controlli seri e rigidi, ed una campagna di sterilizzazione per tutti gli animali reclusi nei canili, vaganti e di proprietà se non sono destinati alla riproduzione allevatoriale. Azioni coordinate, come queste da noi proposte e sostenute, ridurrebbero nel giro di pochissimo tempo in modo considerevole il numero degli animali abbandonati o randagi con costi, soprattutto se venissero coinvolte nel progetto le strutture veterinarie private ( Leavet), decisamente inferiori al loro mantenimento nei canili e con la prospettiva di risolvere definitivamente il problema nel giro di pochi anni. Gli strumenti ci sono, basta "volerli" utilizzare abbandonando logiche politiche o di interesse che non porteranno mai ad alcun risultato. La tua Regione Friuli Venezia Giulia, ha dimostrato che il problema abbandono/randagismo, se affrontato nel modo giusto, può essere risolto. Un cordiale saluto. Carlo Scotti
Dalle Aziende
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VETERINARIA 22 | 2009
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MASIVET® è stato il primo antitumorale approvato nel Novembre 2008 dall’EMEA ed attualmente disponibile per la vendita B Science, giovane laboratorio francese di biotecnologie, annuncia il lancio commerciale di Masivet nel mese di Giugno 2009 in 27 paesi europei. Masivet® è il primo antitumorale approvato dalla medicina veterinaria nel Novembre 2008 dall’EMEA per il trattamento dei cani che soffrono di mastocitoma di grado II e III, non operabili. Masivet® ha come principio attivo il «Masitinib». Questa molecola scoperta e sviluppata da AB Science fa parte della famiglia degli inibitori della tyrosine kinase, terapie mirate che hanno rivoluzionato il trattamento di certi tipi di cancro nell’uomo. «Masivet® è il primo antitumorale al mondo ad essere stato approvato» precisa Alain Moussy, PDG di AB Science. «AB Science, giovane PME innovativa ed imprenditoriale è fiera di aver introdotto, prima di altri grandi laboratori farmaceutici, un farmaco che permette di prolungare la sopravvivenza dei cani affetti da cancro». I tumori interessano i cani nella stessa proporzione degli uomini, ma la medicina veterinaria fino ad ora non disponeva di un trattamento antitumorale che dimostrasse efficacia nel
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quadro di studi clinici controllati. Alcune razze sembrano predisposte, come Boxer, Golden Retriever e Labrador, nonché Carlini. I mastocitomi, cancri potenzialmente aggressivi con prognosi infausta, rappresentano il 20% dei tumori della pelle del cane.
MASIVET® ALLUNGA LA VITA DEI CANI AFFETTI DA CANCRO DEL MASTOCITA L’efficacia di Masivet® è stata dimostrata in uno studio controllato con l’effetto placebo, che includeva 202 cani in Europa e Stati Uniti. La sopravvivenza media dei cani che ricevono Masivet® è stata prolungata di 300 giorni rispetto all’effetto placebo. Dopo 2 anni di trattamento, la sopravvivenza dei cani che ricevono Masivet® è stata di 2,5 volte superiore a quella del gruppo di controllo (40% contro 15%). L’efficacia di Masivet® è stata inoltre dimostrata nella prevenzione della progressione del tumore (aspettativa di vita, più 100 giorni in media).
MASIVET® È MOLTO FACILE DA USARE A differenza delle chemioterapie, Masivet® è
somministrato per via orale ed è disponibile in due dosaggi (50 mg e 150 mg) in flaconi da 30 compresse che il proprietario può somministrare quotidianamente per via orale, sotto prescrizione e controllo di un veterinario Per il Dr. Malcolm Brearley, principale oncologo clinico del The Queen’s Veterinary School Hospital dell’Università di Cambridge «il lancio di Masivet® è un passo in avanti nei trattamenti di cani affetti da cancro del mastocita» L’oncologo annuncia un emozionante momento di sviluppo delle terapie mirate attraverso l’associazione tra le chemioterapie e le terapie mirate. Masivet® non è solo in grado di aumentare la sopravvivenza dei cani affetti da cancro, ma consente anche di migliorare la loro qualità di vita nel decorso della malattia. Questo è l’obiettivo finale della lotta contro il cancro ed ha un valore inestimabile per il proprietario. AB Science è una società di biotecnologie innovatrice che sviluppa farmaci mirati a patologie con elevate esigenze cliniche. Il suo obiettivo è scoprire molecole innovative per il trattamento di malattie come cancro, malattie infiammatorie e neurologiche. «Masitinib» per ora è la molecola più sviluppata: oggi commercializzata in medicina veterinaria (come Masi-
organizzato da
vet®). La molecola «Masitinib» è oggetto di svariati studi di fase III nelle patologie umane come il cancro del pancreas ed i tumori stromali gastrointestinali (GIST). «Questa registrazione per il cane è di buon auspicio per il successo del nostro prodotto, che è anche attivamente sviluppato per l’uomo». Bisogna notare che è raro che un prodotto così innovativo e con un’indicazione così utile sia sviluppato in parallelo sia nell’uomo che nel cane e sia registrato prima per il cane. Si può scommettere che i risultati di Masivet® nel cane saranno monitorati da vicino dagli specialisti di oncologia in campo umano. Ma l’uomo dovrà attendere perché «Masitinib non potrà essere commercializzata prima del 2010 in campo umano» avvisa Alain Moussy. Distributore per l’Italia: Vetefarma Via Maestri del lavoro 18/a 12100 Madonna dell’Olmo-Cuneo - Tel 0171698822 Fax 0171634004 vetefarma@vetefarma.com
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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
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CORSI PRATICI ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ
CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE
Cremona, 22/25 Settembre 2009 Centro Studi SCIVAC
Cremona, 14/16 Ottobre 2009 Centro Studi SCIVAC
ECM: In fase di accreditamento
ECM: In fase di accreditamento
DIRETTORE Federico Corletto, DVM, CertVA, Dipl ECVAA, MRCVS, Six Mile Bottom (UK) RELATORI Antonello Bufalari, Med Vet, PhD, Perugia Federico Corletto, DVM, CertVA, Dipl ECVAA, MRCVS, Six Mile Bottom (UK) Paolo Franci, Med Vet, Padova Francesco Staffieri, Med Vet, PhD, Bari ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%
DIRETTORE Filippo Maria Martini, Med Vet, Parma
FISIOPATOLOGIA CARDIOVASCOLARE E APPROCCIO CLINICO Cremona, 30 Settembre - 02 Ottobre 2009 Centro Studi SCIVAC
RELATORI Antonio Di Meo, Med Vet, Perugia Filippo Maria Martini, Med Vet, Parma Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino Ullrich Reif, Med Vet, Dipl ACVS, Dipl ECVS, Boebingen (D)
ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Francesco Migliorini, Med Vet, Roma RELATORI ED ISTRUTTORI David Chiavegato, Med Vet, Padova Serena Crosara, Med Vet, Torino Gino D’Agnolo, Med Vet, Trieste Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Marco Poggi, Med Vet, Imperia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 500,00 + IVA 20% Non soci: € 650,00 + IVA 20%
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%
22 Calendario attività Dal 29 giugno al 16 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
29 - 30 GIU
CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili
8 - 11 LUG
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili
12 SET
SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON PROPLAN CUP NESTLÈ PURINA 2009
20 SET 20 SET 22 - 25 SET 24 SET 25 - 27 SET 26 - 27 SET 26 - 27 SET 26 - 27 SET 27 SET 27 SET 27 SET 27 SET
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA
CORSO AVANZATO INTENSIVO - TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it GASTROENTEROLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: AGGIORNAMENTO CLINICO - BolognaFiere - PALAGREEN - Ingresso Aldo Moro Pad. 35 - Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA
LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
2° IT. ANESTESIA: III PARTE - ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
SEMINARIO SIVE IN COLLABORAZIONE CON SISTEMA EVENTI CORSO SCIVAC INCONTRO SIONCOV INCONTRO SICARV / SIARMUV
LE PATOLOGIE DELLA REGIONE METACARPALE PROSSIMALE NEL CAVALLO DA ENDURANCE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it SICILIA - CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHEMIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it QUALI LIMITI PER L’ANESTESIA DI UN PAZIENTE CARDIOPATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
CORSO SCIVAC
CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Atahotel Quark, Via Lampedusa 11/A Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - Email: info@scivac.it
SEMINARIO SIVE
NEUROLOGIA - Ozzano (BO) Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - Jolly Hotel - Castenaso (BO) - VIA VILLANOVA 29/8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - TRENTO - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Perugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA
28 SET
CORSO SIVE
NEUROLOGIA - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
30 SET 2 OTT
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
30 SET 2 OTT
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA
3 - 4 OTT
SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIMEF E SINUV
2° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - FISIOPATOLOGIA CARDIOVASCOLARE E APPROCCIO CLINICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it FOOD SAFETY: ANIMAL FEED IMPACT ON HUMAN HEALTH. RIFLESSI DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE SULLA SALUTE UMANA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it DAY-HOSPITAL, DEGENZA E TERAPIA INTENSIVA NEL PAZIENTE FELINO: QUANDO L’OSPEDALIZZAZIONE È UNA NECESSITÀ - Crowne Plaza, Via Po 197 - Padova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
4 OTT
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA
IL CONIGLIO DA COMPAGNIA - “Sala Quadrivium” Genova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA
IL CAMPO CHIRURGICO COME UN VIDEOGAME: LA CHIRURGIA MINIINVASIVA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
4 OTT 4 OTT 4 OTT 10 - 11 OTT 10 - 11 OTT
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA
LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE
PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - Hotel Sporting - Ancona - VIA FLAMINIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRI DI OMEOPATIA VETERINARIA. MATERIA MEDICA DEI LATTI SPERIMENTATI IN OMEOPATIA E LORO APPLICAZIONI CLINICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE - II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SOC. GASTROENTEROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SIMVENCO INCONTRO SIODOV INCONTRO GASTRO
11 OTT 11 OTT 14 - 16 OTT
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
2° IT. ORTOPEDIA: V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
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VETERINARIA 22 | 2009
PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 15 giugno 2009
SOLUZIONI
b Si ritiene che l’IRC sia 2-3 volte più comune nel gatto che nel cane
c Col termine di uremia si indica un aumento dei livelli di creatinina plasmatica ed urea
d L’iperazotemia si ha in seguito alla perdita di più del 67% del tessuto renale funzionante
QUIZ 1
c Streptomicina d Enrofloxacina
di morbilità e mortalità nel gatto
Risposta corretta: c) Delegazione Regionale SCIVAC - Molise, Febbraio 2006
clavulanico
a L’IRC è una causa comune ed importante
QUIZ 2
a Cefalessina b Amossicillina e acido
2. Quale affermazione circa l’insufficienza renale cronica (IRC) del gatto è falsa?
Risposta corretta: c) 55° Congresso Nazionale SCIVAC - Medicina Felina Milano, Marzo 2007
1. Quale antibiotico non è adatto nella terapia della piodermite superficiale nel cane?