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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 22 dal 18 al 24 giugno 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
ELETTA LA LISTA DEL PRESIDENTE
ANMVI EMILIA INCONTRA I DELEGATI
IL PROFILO DEL LAUREATO IN VETERINARIA
ONCOLOGIA E TERAPIA INTENSIVA
ANMVI - PANINI PROMOSSE A PIENI VOTI
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SLEALE O PRO BONO, MA MAI REO
BREVI IVA Per scongiurare l'aumento dell'IVA, il Governo ha stimato tagli e risparmi per 4 miliardi di euro già nel 2012. Dal 1 ottobre le aliquote saliranno di 2 punti e dal 2014 le due aliquote aumenteranno di altri 0,5 punti percentuali. Le risorse necessarie a sterilizzare l'aumento ammonterebbero a 4 miliardi di euro nel 2012, a 13,12 mld nel 2013 e a 16,4 mld nel 2014.
MITILI Nel mar Piccolo di Taranto, i valori di pcb e diossine simili sono superiori alla soglia di legge: la conferma dall’Izs di Teramo. Centinaia di tonnellate di mitili vanno fuori commercio con un danno di due milioni di euro per gli allevatori tarantini. Possibili fonti primarie di inquinamento: l’Arsenale militare e un complesso metalmeccanico.
ACN La Giunta del Veneto ha deliberato l’attuazione dell’ACN per la specialistica ambulatoriale veterinaria. Predisposte le graduatorie provinciali dei veterinari e aperti i termini per l’accesso alla prima graduatoria del 2012.
MOLISE Gettate le basi per il “Piano triennale per la prevenzione e il contrasto al randagismo”. L’assessore alla Sanità Filoteo Di Sandro, ha avviato una serie di incontri per affrontare le cause: controlli inefficaci sul territorio, incompleta iscrizione all’anagrafe canina e dell’abbandono. Sterilizzazioni e micro canili i primi provvedimenti.
ANGUILLE Prorogata di un anno l’ordinanza ministeriale che vieta la vendita delle anguille provenienti dal lago di Garda. Le analisi hanno evidenziato la necessità di confermare il divieto per altri 12 mesi. L’ordinanza sarà valida fino al 22 giugno 2013.
DONNE Il personale dipendente del SSN è complessivamente sempre più femminile. Il dato emerge dalla monografia “Personale delle ASL e degli Istituti di cura pubblici - Anno 2009” a cura del Ministero della Salute. Stabile invece il dettaglio della veterinaria: i dati suddivisi per sesso contano 773 donne sul totale di 5376 veterinari.
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
www.anmvioggi.it
73° CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC
Condizionato dal terremoto il Congresso di Rimini Dopo la notizia del terremoto a Ravenna molti iscritti hanno rinunciato. A PAGINA 3
Ormai nei forum della Rete si dice e si legge di tutto. Convinti di essere in zona franca, al riparo dalle indicizzazioni dei motori di ricerca, ci si lancia sulla tastiera, anche se è noto che persino la nostra posta elettronica “privata” può accidentalmente finire in qualche aggregatore di notifiche. Eppure si scrive e si scrive liberamente di tutto, anche un po’ consapevoli di poter essere colti in flagrante, anzi sperando che la provocazione sia raccolta. Stiamo al gioco e raccogliamo. In un forum per amanti di cani di razza qualcuno ha osato chiedere: “Sono socio di un'associazione Onlus di centro recuperi animali selvatici e, siccome molte volte fanno interventi chirurgici per traumi e varie, mi chiedevo se potevo da volontario fare da infermiere anestesista. Secondo voi sarebbe sleale nei confronti di professionisti veterinari? Secondo voi sarebbe abuso della professione veterinaria visto che io faccio il medico anestesista umano?” Volete sapere come hanno risposto? Così: “Potrei chiedere all'ordine dei Veterinari, sono nello stesso ufficio dell'Ordine dei medici”. L’abuso di professione, cioè esercitare su un paziente una professione per la quale non si è stati abilitati dallo Stato, è un reato penale. Al
massimo, quando ci va di lusso, i medici sono colti dal dubbio di slealtà e non di abuso della fede pubblica, per non smentire una certa supponenza eduardiana. Ma, ad avere le traveggole non sono solo i medici. Sta passando anche all’interno della categoria l’idea che un medico, se è volontario e se lo fa “a fin di bene” può intervenire chirurgicamente su un animale. Abbiamo persino sentito, all’interno delle nostre stanze, sorgere il dubbio: non è che la veterinaria è colta da un eccesso di corporativismo? D’altra parte qualcuno ha ricordato l’atavico senso di inferiorità verso i medici e qualcun altro che i veterinari piuttosto che star dalla parte di un collega… Hanno un bel dire quelli che scrivono la riforma delle professioni, purtroppo l’abuso di professione nel nostro Paese è notorio, avallato e tollerato. Non lo diciamo per la prima volta, prova ne sia che quando ANMVI intenta cause per violazione dell’articolo 348 c.p. non trova nessuno disposto a mettere la faccia e la firma. Ora siamo addirittura passati alla giustificazione del reato. Non si fa bella figura a difendere la categoria, mentre un medico che agisce per il bene dell’animale è un eroe nazionale. Ma la veterinaria non era una professione riservata?
SIAMO SEMPRE ALLA FINE NEL 2010 SULLA SPINTA DI UNA “MINI” RIPRESA ECONOMICA, O FORSE SOLO PER UN ADEGUAMENTO AGLI STUDI DI SETTORE, il mondo professionale ha presentato dichiarazioni dei redditi in leggero aumento e questo vale anche per il nostro settore. Certamente i dati che saranno a breve registrati per il 2011 dimostreranno però tutti gli effetti della crisi economica che ha colpito pesantemente tutti gli oltre duemilioni di professionisti iscritti agli Ordini. “Mal comune mezzo gaudio”? Decisamente questo è un detto che a noi non va molto bene considerando i diversi valori di volume di affari o di reddito che esprimono le varie categorie professionali. Infatti quando dai dati generali andiamo ad analizzare quelli di ogni categoria i valori medi perdono per noi di significato visto che siamo sempre alla fine della graduatoria, forse battuti in ultima posizione solo dagli psicologi. Per un notaio che per il 2010 dichiara 318.190 euro di reddito annuo forse un minimo calo nel 2011 cambierà poco ma per chi come noi ha un reddito annuo di circa 17.000 euro ogni diminuzione, anche minima, diventa purtroppo significativa. Farmacie 109.720, studi medici 69.820, avvocati 57.610, studi odontoiatrici 48.950, sono valori che solo pochi veterinari dichiarano, valori che sono in media non solo superiori pesantemente al reddito dei veterinari ma addirittura al loro volume d’affari che per il 2010 si è fermato a 43.460 euro. È ovvio che con questi redditi saremo sempre alla fine della graduatoria rispetto alle altre professioni e lo siamo anche a livello europeo se ci confrontiamo con i colleghi degli altri paesi che hanno la possibilità di vendere liberamente nella loro struttura farmaci e tanti altri prodotti per la salute ed il benessere degli animali da compagnia.
L’informazione Veterinaria On Line
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Il nuovo Centro Congressi non delude le aspettative Congressisti, relatori ed espositori hanno potuto apprezzare la nuova struttura congressuale
di ANTONIO MANFREDI a paura fa 90, anzi più di trecento. Sono infatti 310 i Medici Veterinari regolarmente iscritti al congresso di Rimini che hanno poi rinunciato all’ultimo momento soprattutto per timori di scosse di terremoto. Infatti, dopo la notizia apparsa sui giornali del 7 giugno sul terremoto avvenuto a Ravenna, notizia che dava per certo il rischio di altre scosse sulla costa dell’E-
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milia-Romagna, molti pensavano che il congresso sarebbe forse stato annullato o comunque che per non correre rischi era certamente meglio starsene a casa. Questa situazione di paura ha anche creato situazioni abbastanza divertenti per quanto un terremoto non possa mai esserlo. Un amico di Milano che era regolarmente arrivato Venerdì mattina ha dovuto poi rinunciare e rientrare in serata a casa per tranquillizzare la famiglia. Un altro di Belluno è venuto al congresso lasciando a casa la moglie molto preoccupata per la sua presenza a Rimini e il giorno dopo una
scossa di terremoto è stata registrata proprio a Belluno. Si potrebbero raccontare altri aneddoti di questo tenore solo per dire che a Rimini nessuno si è accorto che ci fosse il terremoto ed il 73° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC è andato più che bene, a parte il numero dei presenti inferiore di circa 340 rispetto allo scorso anno. Più di 2400 resta comunque sempre un numero importante che non ha nulla da invidiare ai grandi eventi internazionali. Abbiamo detto che tutto è andato più che bene ed è stato veramente così. Il nuovo Centro Congressi di Rimini, finalmente disponibile dopo anni di attesa, si è dimostrato una splendida cornice per il congresso veterinario più importante per il nostro paese. La nuova struttura è veramente molto bella e funzionale ed è un vero peccato che la paura del terremoto abbia condizionato questo evento. Molto interessante anche il programma sviluppato nei tre giorni su 15 sale con quasi cento relatori italiani e stranieri fra i più quotati a livello internazionale. Tutti i temi trattati a diversi livelli: continuing education, livello avanzato, workshop pratici, sessioni tecniche scientifiche, ecc. Due sale erano totalmente gratuite ed hanno proposto argomenti e relatori di grande interesse. Am-
pio spazio è stato dedicato al Practice Management ed a temi professionali proposti dall’ANMVI. Molto successo anche quest’anno ha avuto il Beach Party, appuntamento fisso che richiama tutti i congressisti Sabato sera al Bagno 26 su invito della SCIVAC e della Hill’s. Anche le numerose iniziative proposte dalle aziende hanno riscontrato molta partecipazione di Medici Veterinari: dall’Agility Vet con il comico Enrico Bertolino proposto dalla Pfizer, alle sessioni di Yoga e Qi Gong organizzate dalla IAMS, dalla cena offerta da Purina al Coconuts, al concorso “Conoscere è potere” indetto da Innovet. Nonostante il terremoto, quindi, anche quest’anno Rimini ha avuto un grande successo anche se una simile iniziativa meriterebbe certamente un numero di presenze maggiore. Per il 2013 ci ritroveremo così di nuovo al Centro Congressi di Rimini con sempre lo stesso obiettivo: arrivare a tremila partecipanti, noi ci crediamo. Infine alcuni ringraziamenti partendo dai relatori, i congressisti, tutti i nostri collaboratori, l’organizzazione del centro Congressi, gli sponsor e gli espositori che con il loro essenziale sostegno continuano a darci la possibilità di organizzare uno dei congressi internazionali più importanti nel panorama mondiale. ■
Ottimo il livello scientifico di tutte le sale Continuing education, sessioni avanzate, workshop, sessioni tecniche, hanno soddisfatto tutti i partecipanti. Il ritorno da Rimini è sempre, per tutti noi, un momento di bilanci... ma non solo di numeri di FULVIO STANGA e MONICA VILLA n evento come questo ci prende sino in fondo all’anima e scrivere un “bilancio” di ciò che è stato è sempre molto difficile. Costellato com’è da diverse iniziative scientifiche e non, fare una carrellata degli eventi suscita sempre la preoccupazione di fare il possibile per non penalizzare nessuno di questi. Abbiamo iniziato Venerdì con l’Assemblea SCIVAC, conclusasi con un ricco buffet riservato ai partecipanti che hanno dedicato a questa parte della loro pausa, un momento per noi importante perché esserci significa sentirsi parte della Società e ci rende partecipi dei suoi successi e dei progetti futuri. Un Venerdì chiuso dall’esilarante Bertolino, invitato da Pfizer, e dalla premiazione delle 7 migliori comunicazioni brevi 2012, valutate dai nostri revisori scientifici e premiate da Royal Canin con un’iscrizione ad un corso pratico
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SCIVAC. Sabato abbiamo accolto i nostri 200 ospiti stranieri con un Cocktail di benvenuto, gentilmente sponsorizzato da Farmina, e nel pomeriggio l’area poster è stata valorizzata da un incontro con gli autori sorseggiando un caffè e pizzicando un pasticcino, gentilmente offerti da Hill’s Pet Nutrition. Anche le Società Specialistiche hanno avuto come sempre il loro spazio per incontrarsi e programmare un intenso 2013, così come i Delegati Regionali che hanno potuto, in questa meravigliosa cornice, confrontarsi e trovare soluzioni alle diverse problematiche territoriali. Ci teniamo anche a ricordare, e ringraziare, i nostri studenti di medicina veterinaria, Soci SCIVAC, che con la grinta e la buona volontà che li contraddistinguono ci hanno supportato nell’organizzazione congressuale... una collaborazione che funziona ormai da qualche anno nel reciproco rispetto. Potremmo scrivere ancora raccontando ciò che spero abbiate vissuto con il nostro stesso entusiasmo, ma quest’anno abbiamo preferito chiedere ai Responsabili Scientifici di Rimini 2012, protagonisti dietro le quinte e preziosi collaboratori nella realizzazione di questo evento, di raccontare il loro punto di vista ….Per quanto ci riguarda il Congresso di Rimini è sempre una grande sfida e come accade pedalando in salita quando poi si arriva in cima la soddisfazione cancella ogni fatica e resta l’orgoglio di avere fatto del proprio meglio.
CARDIOLOGIA MARCO POGGI Per la prima volta nella sessione di cardiologia il gruppo di relatori era tutto al femminile (Virginia
Luis Fuentes, Cecilia Quintavalla, Manuela Perego e nelle short comunication Antonia Mavropoulou e Lucia Ramera). Una buona affluenza di pubblico, soprattutto nella sessione del mattino. Tutte le relazioni hanno apportato i più recenti aggiornamenti sulla terapia in cardiologia veterinaria e sono state seguite da numerosissime domande della platea.
CHIRURGIA EMANUELA MORELLO Apprezzata la chiarezza di esposizione e cura delle presentazioni del prof. Gille Duprè che ha portato in aula interessanti aggiornamenti, derivanti anche dalla vasta casistica ed esperienza relativamente alla sindrome brachicefalica ed alla paralisi laringea. Informazioni pratiche sono state date anche sulla gestione dei soggetti (cani e gatti) tracheostomizzati. Forse la parte relativa al mucocele salivare (relazione di base) ed alla chirurgia dell’orecchio esterno e medio (relazione di base) sono risultate per alcuni meno interessanti e un po’ troppo sintetiche.
DERMATOLOGIA/CITOLOGIA ENRICO BOTTERO La giornata di citologia cutanea ha esplorato una via nuova cercando di associare le competenze del citologo e del dermatologo. Tutti i relatori hanno messo in rilievo quali debbano essere i punti di incontro tra il clinico, il citologo e l’istopatologo. Sono state evidenziate le corrette modalità di comunicazione e di scambio, fondamentali per il raggiungimento di una diagnosi corretta. I partecipanti hanno apprezzato questo approccio soprattutto perché i relatori
hanno sottolineato con chiarezza i pregi e difetti delle loro competenze specialistiche evitando il rischio di essere rispettivamente o scontati o troppo avanzati. Inoltre, essendo la citologia cutanea un argomento quotidiano per chi lavora a contatto con il paziente, la divisione della giornata in argomenti di base e molto avanzati ha permesso a tutte le tipologie di uditori di acquisire nuove informazioni e nuovi stimoli.
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI GILIOLA SPATTINI Gabriela Seiler è stata gradita ospite. Ha trattato in modo chiaro argomenti complessi, fornendo elementi pratici per affrontare pazienti difficili anche con metodiche di base. Ha evidenziato i pregi e i difetti delle diverse metodiche diagnostiche, fornendo in argomenti dibattuti e con scarsa letteratura la sua opinione di specialista e ricercatrice.
GASTROENTEROLOGIA UGO LOTTI Relatore unico, sia della “main session” che del “workshop” specialistico, il prof. Robert Washabau, eminenza mondiale della materia e membro del “consensus statement WSAVA” sull’IBD del cane, di cui ha stabilito le linee guida. Le relazioni della mattinata di sabato 9 giugno hanno avuto come argomenti le patologie della deglutizione, la patogenesi e la gestione dei casi complessi di vomito e la costipazione/megacolon felino. Dal numero e dalla qualità delle domande si è intuito che la “audience” oltre ad apprezzare le relazioni, era sufficientemente preparata per confrontarsi con il relatore. Nel pomeriggio si è parlato delle malattie e-
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le varie necessità che hanno i pazienti felini dal punto di vista nutrizionale e le differenze nell’alimentazione tra cani e gatti. In seguito ha illustrato le varie tecniche per l’alimentazione forzata e ha dato istruzioni precise su come calcolare e somministrare correttamente l’alimento scelto. Nella relazione sulla costipazione è stata eseguita una disamina di tutta la malattia a partire dalla fisiopatologia fino al trattamento. Enfasi è stata data al trattamento medico ma non è stato trascurato neanche quello chirurgico. La dott.ssa Scherck è stata chiara, semplice e concisa rendendo le relazioni interessantissime e facili da seguire per tutti.
MEDICINA D’URGENZA PAOLO GAGLIO
patobiliari sia del gatto che del cane con una trattazione che ne ha sviscerato lo stato dell’arte attuale, anche qui riscuotendo l’apprezzamento dei partecipanti con domande ben poste. Nella relazione finale sull’IBD del cane il prof. Washabau ha spiegato le linee guida anamnestiche, cliniche ed istopatologiche definite dai gastroenterologi del gruppo di studio della WSAVA. La domenica mattina si è tenuto il “Workshop” specialistico sulle turbe della motilità intestinale del cane e del gatto, argomento che rappresenta uno dei “cavalli di battaglia” di Washabau, cui ha dedicato decenni di ricerca. La sua presentazione interattiva ha confermato la profonda conoscenza dell’argomento, rendendo questa materia di per sé molto complessa, comprensibile a tutti noi liberi professionisti cultori dell’argomento. È mia convinzione che i partecipanti a questo “workshop” ne siano usciti molto arricchiti e soddisfatti di avere ampliato le proprie conoscenze in tema di motilità gastrointestinale e di patologie connesse.
MEDICINA INTERNA FEDERICO FRACASSI La medicina interna si è concentrata sulla trattazione delle patologie respiratorie. A tale proposito la Prof. Lynelle Johnson dell’Università Davis-California si è rivelata un’ottima scelta.
La Johnson è un’internista che si occupa esclusivamente di patologie respiratorie ed ha trattato i più importanti aggiornamenti diagnostici e terapeutici riguardanti la bronchite cronica del cane, le riniti del cane e del gatto, il collasso tracheale e le polmoniti batteriche. Particolarmente interessante è stata la lezione sull’asma felina, patologia alla quale la relatrice ha dedicato molti anni di studio. Le relazioni della Johnson sono state integrate da una splendida lezione del Dr Davide de Lorenzi intitolata “La zebra dietro di noi: malattie faringee di interesse respiratorio”. La relazione è ovviamente iniziata con una spiegazione del titolo che si riferiva al famoso aforisma “Quando sentite rumore di zoccoli dietro di voi, aspettatevi di vedere un cavallo e non una zebra”. Questa frase, coniata più di 70 anni fa, si applica infatti particolarmente bene ai procedimenti clinici e diagnostico differenziali che affrontiamo quotidianamente.
MEDICINA FELINA MAGDA GEROU FERRIANI Sabato mattina nella sessione di medicina felina era ospite la dott.ssa Scherck che ha affrontato degli argomenti molto importanti per la nostra routine come l’alimentazione dei gatti e la costipazione. La dott.ssa Scherck ha spiegato
PRACTICE MANAGEMENT - MARCO VIOTTI a nuova situazione economica ci obbliga a cercare nuove strategie di posizionamento per le nostre strutture e ad esplorare nuove possibilità di fare business e a questo proposito le indicazioni circa i possibili scenari inerenti le strutture veterinarie si sono rivelate molto preziose. Non è poi sicuramente passata inosservata la presentazione del tecnico veterinario quale nuova figura da considerare per la composizione dello staff di una clinica veterinaria moderna e proiettata nel futuro sulla falsariga di quanto avviene già nel resto di Europa in grado di integrare al meglio le figure mediche già presenti in struttura.
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Abbiamo anche considerato l’aspetto economico e pratico della pubblicità analizzando con attenzione le varie possibilità sia realizzative che economiche arrivando a definire una sorta di linea guida per l’ottimizzazione del messaggio pubblicitario. Infine è stata presentata la ricerca sui proprietari degli animali da compagnia in merito a come vedono e cosa chiedono al loro veterinario di fiducia ed è stata motivo di spunto di riflessione per gli intervenuti. Tutte le relazioni sono state molto partecipate e questo non può che essere di sprone per la SIMV affinché continui sulla strada intrapresa.
Nuno Felix ha presentato relazioni interessanti e con molti spunti pratici ed è riuscito a rendere accattivanti argomenti che potevano risultare molto noiosi. La sessione interattiva si è dimostrata non banale e con parecchi stimoli tratti da articoli molto recenti. Nuno relatore “Europeo”.... non ci ha fatto per nulla rimpiangere i relatori americani, e con il contenuto scientifico delle sue relazioni ha dimostrato di non sottovalutare la platea come volte accade. Per il resto Fabio Viganò e Marco Bertoli sono stati una conferma dando alle relazioni un’impronta pratica, fondamentale per il libero professionista.
NEUROLOGIA MASSIMO BARONI Quest’anno la giornata di neurologia è stata gestita interamente da relatori italiani e ha avuto una buona partecipazione. Alto il livello medio delle relazioni incluse le comunicazioni libere, apprezzate, per come ho percepito, anche dalla platea. I temi trattati hanno riguardato casi clinici di difficile localizzazione (Gandini), le neoplasie spinali (Baroni, Cancedda) e le ernie discali (Gasparinetti, Corlazzoli). La sessione avanzata, gestita sempre da relatori italiani (Bianchi, Cantile, Salvadori) sulla diagnostica delle patologie neurologiche periferiche ha avuto una partecipazione sufficiente ma inferiore a quella aspettata. Il livello delle relazio-
ni è stato buono, anche se forse un approccio più basato sui casi clinici e quindi meno teorico avrebbe destato ancora maggiore interesse.
ODONTOSTOMATOLOGIA MIRKO RADICE La giornata di odontostomatologia si è sviluppata in tre sessioni principali. La prima considerata di base riguardava la visita del cavo orale, trattata con grande professionalità e con un taglio pratico, senza rinunciare però a un’evidente e apprezzata impostazione accademica. A questa ha fatto seguito una relazione magistrale di radiologia endorale, in cui sono stati trattati l’anatomia normale e i segni radiografici patognomonici di malattia parodontale. L’apice della giornata è però stato raggiunto con la relazione dal titolo “Oral Medicine: correlazione tra malattie orali e malattie sistemiche” vero punto di forza della Dr.ssa Jennifer Rawlinson, autrice di alcune delle più importanti pubblicazioni a livello mondiale sull’argomento. La professionalità, la competenza e la grande esperienza di questa relatrice, docente della Cornell University, è riuscita a tenere tanti colleghi in sala sino al tardo pomeriggio della domenica.
OFTALMOLOGIA NUNZIO D’ANNA La nostra giornata è andata veramente a gonfie vele; sia la mattinata dedicata all’educazione continua che la sessione avanzata pomeridiana hanno avuto una grande affluenza di pubblico il quale è apparso entusiasta delle relazioni e del relatore, David Maggs. Nella sessione di educazione continua sono stati trattati argomenti riguardanti la visita oculistica di base e come effettuarla al meglio, i 7 colori delle patologie corneali ed infine le tecniche chirurgiche più comuni per il riposizionamento della ghiandola lacrimale della terza palpebra. Nella sessione avanzata l’argomento trattato è stato invece l’herpesvirosi felino nel suo coivolgimento oculare. Oltre ad un’attenta trattazione dell’eziopatogenesi con riferimenti all’azione diretta del virus e degli effetti indiretti causati dalla risposta immunitaria dell’ospite, sono state prese in esame le terapie antivirali più all’a-
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Nel 2013 particolare attenzione sarà dedicata ai giovani neolaureati Tante novità, idee e iniziative per la realizzazione di progetti vincenti
vanguardia attualmente utilizzate in campo internazionale.
ORTOPEDIA FILIPPO MARIA MARTINI Grande interesse ha riscosso la sessione dedicata all’ortopedia grazie alla presenza di Steve Budsberg, professore di chirurgia all’Università della Georgia (USA), relatore di grande esperienza e spessore scientifico. Il relatore ha saputo proporre durante le sue presentazioni un’ottima combinazione tra aspetti prettamente scientifici ed informazioni cliniche di sicura applicazione pratica, sia nell’affrontare argomenti più tecnici e specialistici quali il trattamento delle fratture con tecnica MIPO e l’analisi dei fallimenti tecnici in ortopedia, sia in argomenti quali l’esame semeiologico e la gestione medica dell’artrosi; il grande interesse della platea è stato testimoniato dalle numerose domande dei colleghi intervenuti in fase di discussione.
RIPRODUZIONE MARIA CARMELA PISU Nella sessione di riproduzione è stata affrontata la gestione del neonato. Sono stati presentati gli aspetti pratici della gestione del neonato sia sano che patologico. È stato piacevolmente sorprendente avere in una sessione così settoriale e anche “specialistica” un’aula piena e i relatori si sono ritrovati ad aprire dei dibattiti molto costruttivi sulle tematiche presentate. Altrettanto coinvolgente e gratificante è stata la partecipazione sentita nella giornata di sabato, al workshop pratico con esercitazioni di incannulazione intraossea, applicazione della sonda oro-gastrica ed autopsia in cui i partecipanti hanno dimostrato l’interesse e la passione per la disciplina e la voglia di addentrarsi in una branca della medicina che per quanto ancora nascente e poco conosciuta può però portare a grandi vittorie e soddisfazioni personali.
UROLOGIA PAOLA SCARPA La sessione di urologia ha avuto l’urolitiasi come argomento principale. Key speaker il dr. Joseph Bartges che ha presentato lo stato dell’arte riguardo all’argomento fornendo le linee guida per quanto riguarda le infezioni delle vie urinarie e mettendo in evidenza le peculiarità di razza (Bulldog inglese). Nella stessa sessione Giliola Spattini ha approfondito, in modo molto pratico, la diagnostica differenziale attraverso la radiologia e l’ecografia, mentre io mi sono soffermata sulle metodiche disponibili per l’analisi dei calcoli e la differenziazione della cristalluria. A mio parere le ultime relazioni son state di estremo interesse e seppure appartenenti ad una realtà “di nicchia” in Italia, ritengo sia importante essere informati su “ciò che è possibile fare” e su “dove si dovrà andare”. C’è un momento in cui il medico internista si può fermare e chiedere la collaborazione di specialisti del settore. ■
di FEDERICA ROSSI Presidente SCIVAC ari colleghi ed amici, un breve saluto per dare a tutti un grande benvenuto al congresso multisala Rimini 2012, meeting che si apre con la novità di una nuova sede, più volte annunciata e che finalmente quest’anno ci accoglie. La prima impressione è che il nuovo Palazzo dei Congressi non sia solo bellissimo, ma perfetto per soddisfare tutte le esigenze e sfruttare al meglio le potenzialità della nostra società, fornendo spazi adeguati e modulabili per incontri grandi e piccoli, avanzata tecnologia ed audio perfetti. SCIVAC ha fatto di Rimini un grande congresso, anzi IL congresso della veterinaria. Chissà cosa potremo fare in questa magnifica sede!!! Quest’anno sarà un primo assaggio, che servirà anche per capire quali sono e come sfruttare al meglio le potenzialità che questa struttura ci offre per fare di più e meglio nei prossimi anni! Ma Rimini 2012 è un evento particolare… siamo qui con la stessa voglia di stare insieme, di condividere esperienze ed allegria come negli anni passati, ma ora il nostro pensiero deve andare, prima di ogni altra cosa, ai colleghi e a tutti coloro che in questo momento stanno soffrendo in terre molto vicine. La nostra solidarietà, amicizia e supporto vanno a tutti coloro che, in pochi secondi, hanno perso casa, sede del lavoro e che in questo momento devono trovare la forza per ricominciare, ricostruire, continuare a portare avanti una attività professionale in tempi già difficili per tutti. A questi colleghi SCIVAC E ANMVI vogliono essere vicine in modo concreto ed è per questo che è stato deciso di devolvere a loro favore una somma pari a 5000 Euro ciascuna, oltre a facilitazioni per iscrizioni a congressi ed all’iscrizione gratuita per il 2012. Iniziative prese già quest’anno per i veterinari liguri, con la speranza che la terra si plachi e che la vita torni al più presto alla sicura normalità. Ma fortunatamente quest’ultimo anno non sarà da ricordare solo per questi tristi eventi: l’attività di SCIVAC si è svolta ancora una
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volta con eccellenti risultati in termini di qualità di eventi, numeri e soddisfazione dei partecipanti. Congressi, corsi, itinerari, seminari, incontri delle società specialistiche e delle delegazioni regionali hanno calamitato migliaia di colleghi, ma vorrei qui ricordare in particolare il grande successo del congresso di Medicina Interna di Milano 2012. Quasi 1000 partecipanti che sono rimasti incollati alle sedie per seguire un programma che, partendo dalle basi, ha esplorato gli argomenti più complessi di questa vasta materia, capace di mantenere sempre un approccio pratico e di fornire informazioni fruibili nella attività clinica quotidiana. Un grazie quindi alle menti che hanno ideato e realizzato un evento di tale portata, e che hanno continuato a lavorare per la programmazione scientifica del prossimo periodo. Come nel passato, il calendario SCIVAC 2013 sarà caratterizzato da una ampia offerta formativa capace di soddisfare i colleghi più esigenti, ma con una particolare attenzione ai giovani neolaureati che oggi spesso si trovano, dopo il superamento dell’esame di stato, in difficoltà a capire quale sia la strada giusta da intraprendere. Per chi sceglie il complesso mondo della libera professione nel settore dei piccoli animali, è reale oggi la difficoltà nell’inserirsi nel mondo del lavoro, di fare fin da subito la scelta giusta, maturata tenendo conto sia delle inclinazioni personali che delle reali opportunità offerte dal mercato del lavoro. Da queste considerazioni è nata l’idea di offrire a questo numeroso gruppo di colleghi un corso di orientamento all’attività professionale, che sarà appunto una delle novità del 2013, in grado di fornire loro un panorama completo, reale ed obiettivo, e che li metta in contatto diretto con un grande numero di professionisti che da anni lavorano sul campo e che potranno trasferire un po’ della loro esperienza. Il messaggio che SCIVAC vuole dare, in questo periodo di reale difficoltà economica, che ovviamente sta interessando anche il nostro settore, è che la nostra professionalità è e
sarà l’arma migliore che potremo usare per avere soddisfazione e raggiungere il successo a cui miriamo, e che ciò si ottiene mettendo davanti a tutto la propria formazione scientifica. SCIVAC vuole ed è in grado di offrire i migliori strumenti per affrontare questo percorso, e lo fa anche potenziando l’organizzazione logistica di Palazzo Trecchi: tra le novità dei prossimi mesi, ci sarà l’utilizzo di nuovi spazi che consentiranno una gestione ancora migliore dei corsi e degli itinerari, con aree dedicate alle esercitazioni, dotate delle migliori attrezzature, per poter rendere ancora più efficaci le parti pratiche dei nostri eventi. Tante novità, tante idee, tante iniziative…. Ma il vero motore della nostra società rimane un eccezionale gruppo di persone, in grado di pensare e realizzare progetti vincenti, che dedica tempo, energie e risorse per soddisfare e quasi prevenire la domanda di formazione di chi tutti i giorni opera nel mondo della libera professione. Gruppo che include la dirigenza tecnico-scientifica, la direzione manageriale, ed il gruppo operativo di Palazzo Trecchi senza il quale niente di tutto ciò sarebbe possibile. A queste persone, con cui ho avuto la fortuna di collaborare per un altro anno, deve andare il mio e nostro grazie. Ci sarà sempre qualcuno che proverà ad emulare le nostre iniziative, a copiare gli argomenti dei nostri corsi o i titoli dei congressi, ma questa sarà una barca a cui manca il nostro motore, e per questo irrimediabilmente destinata ad arrivare dopo. ■
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8 Attualità Mandato 2012-2017
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La Lista del Presidente vince le elezioni dell’Enpav Nuovi lp negli organi amministrativi. L’ANMVI si congratula con gli elettori e con gli eletti e elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale dell'Ente si sono concluse il 17 giugno scorso a Roma con la conferma del Presidente e del Vice Presidente in carica e l'elezione dei candidati proposti dalla "Lista del Presidente". Questi i risultati conseguiti dalla lista: per il Consiglio di amministrazione (in ordine di numero di voti ottenuti): Alberto Schianchi, Carla Mazzanti e Ezio Abrami (secondi a pari voti) e Davide Zanon; per il Collegio dei Sindaci: Fernando Fioramonti e Marco Della Torre. Confermati negli incarichi di vertice il Presidente Gianni Mancuso e il Vice Presidente Tullio Scotti. Il Presidente del Collegio Sindacale sarà designato dal Ministero del Lavoro. Francesco Sardu e Oscar Gandola completano la composizione del Cda, mentre il Collega Pietro Valentini Marano quella dei Sindaci. “Desidero innanzitutto ringraziare ha dichiarato Mancuso - la squadra del precedente quinquennio che, con scelte decise e coraggiose, ha cambiato il volto della previdenza della categoria, garantendo la stabilità dell’Ente e la sostenibilità delle prestazioni erogate. Il nostro sistema a liste contrapposte - ha aggiunto - porta alla costituzione di una maggioranza e di una minoranza, ma confido che, come nel quinquennio precedente, il lavoro sarà sinergico e nell’interesse primario dell’Ente”. Ora la compagine amministrativa, compresi i 100 Delegati Provinciali eletti nei mesi scorsi, è al completo.
LE DONNE
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SUBITO AL LAVORO La presenza di nuovi liberi professionisti nel Cda e nel Collegio sindacale, così come la conferma delle cariche di vertice, corrisponde ad una visione di rinnovamento nella continuità. La dirigenza dell'Ente si appresta ad affrontare un quinquennio gravoso e scadenze pressanti, imposte dalle politiche del welfare previdenziale introdotte dall'attuale Governo, a partire dalle misure per la sostenibilità richieste a tutte le Casse entro settembre. Forti della riforma previdenziale introdotta nel 2010 e del programma di lavoro presentato dal presidente Gianni Mancuso, gli organi amministrativi dell'Enpav saranno affiancati da professionalità tecniche interne ed esterne all'Ente, ma - come da programma del quinquennio - i consiglieri dell'Ente saranno chiamati ad un percorso di "professionalizzazione", una nuova stagione di formazione sulle dinamiche previdenziali e assistenziali, oltre che economico-finanziarie, per la massima consapevolezza decisionale. Il nuovo Consiglio di Amministrazione dovrà da subito affrontare la richiesta ministeriale di un’ulteriore riforma, che garantisca un saldo previdenziale positivo prospetticamente a 50 anni.
In considerazione della crescente femminilizzazione della categoria, il programma del Presidente Mancuso prevede uno studio sulla fattibilità di ulteriori forme di sostegno e tutela della maternità, per rafforzare le garanzie ad oggi già previste dalla legge per le libere professioniste.
I CONVENZIONATI Continuerà ad essere riservata massima attenzione alla questione previdenziale dei colleghi in rapporto di convenzione, come è già stato fatto nel mandato trascorso, anche attraverso un apposito Organismo Consultivo.
I “CANCELLATI”
Nella foto: da sinistra in primo piano: Marco Della Torre, Tullio Paolo Scotti, Gianni Mancuso, Pietro Valentini Marano e Davide Zanon; da sinistra in secondo piano: Fernando Fioramonti, Ezio Abrami, Carla Mazzanti, Alberto Schianchi, Francesco Sardu e Oscar Gandola. A tutti i migliori auguri per un mandato proficuo, in un momento particolarmente difficile per il governo delle casse di previdenza dei professionisti. Tra il 24 marzo ed il 30 aprile p.v. si sono svolte presso gli Ordini provinciali le elezioni per il rinnovo dei Delegati provinciali Enpav, ormai giunti alla scadenza del loro mandato quinquennale. Alla tornata elettorale sono state applicate le norme del nuovo Regolamento per le elezioni dei Delegati Provinciali. Molte le novità, alcune legate alla mera organizzazione delle operazioni di voto, altre alla platea dei votanti. Sul sito web dell’Ente sono stati pubblicati i risultati delle elezioni.
svolto fino ad oggi e dall'attualità. La vicinanza agli iscritti e la collegialità saranno il metodo di lavoro del Presidente Mancuso che conferma "totale disponibilità e apertura a collaborare con gli altri Colleghi che andranno a formare i nuovi Organi di amministrazione dell'Enpav e che si faranno portatori di altre idee e interpreti, assieme a me e al Vice Presidente, delle esigenze della collettività dei veterinari che rappresenteremo nella gestione del sistema previdenziale". Giovani, maternità e più welfare solidale, professionalizzazione amministrativa, sviluppo dell'informatizzazione e più cultura previdenziale fra gli iscritti; sono alcuni dei punti di un programma che si inserisce in una fase di riforma delle attività professionali e dei sistemi previdenziali, di evoluzione organizzativa oltre che di perdurante incertezza economica.
SOSTENIBILITÀ La riforma del sistema previdenziale è il primo appuntamento, visto che entro settembre si dovrà concludere la verifica dei conti per i prossimi 50 anni e definire gli interventi da adottare. Il Presidente Mancuso si dichiara certo che si riuscirà a mantenere una continuità con le modifiche normative recentemente introdotte, tenendo ben presente l'attuale difficile momento del mercato del lavoro.
I 10 PUNTI DEL PROGRAMMA
ASSISTENZA
L'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Veterinari si prepara ad affrontare uno scenario profondamente cambiato negli ultimi anni, interessato da complessità strutturali che investono l'economia del Paese e richiedono strategie di rigore fra risparmio e crescita. Su queste basi, il Presidente Gianni Mancuso ha elencato in 10 punti le linee d'azione dell'Ente, prendendo le mosse dal lavoro
Il succedersi di calamità naturali negli ultimi anni ed il venire a conoscenza delle difficoltà in cui si sono trovati i nostri Colleghi, induce a riflettere sull'opportunità di valutare altre forme di sostegno, anche tramite la stipula di polizze assicurative collettive che consentano di ottenere condizioni di premio e di garanzia assolutamente vantaggiose per i beneficiari. Nell'ambito delle erogazioni assistenziali, vi-
sta l'esperienza maturata in questi anni e la gravità dei casi gestiti, si potranno rivedere il regolamento, lo stanziamento e la periodicità delle erogazioni assistenziali. Ritengo che possano rappresentare un segnale di solidarietà e di concreto aiuto materiale per i Colleghi che si trovano realmente in estrema difficoltà. Si potrà migliorare l'offerta dell'assistenza sanitaria e, data la difficoltà di ottenere credito dal settore bancario, si potrà valutare di incrementare ancora lo stanziamento in bilancio e implementare le causali, facendo poi un attento monitoraggio dell'andamento.
L’INTEGRATIVO 2% Un tema che si dovrà continuare ad affrontare è quello del contributo integrativo 2%, sia sul fronte della sua piena applicazione in tutti gli ambiti della professione, sia in considerazione del profilarsi di nuove realtà quali quelle delle società di capitale. Infatti il contributo integrativo è destinato ad avere nuovi spazi applicativi in considerazione della diversa organizzazione e modalità di svolgimento della nostra professione.
FORMAZIONE Altrettanto importante è la questione della professionalizzazione dei consiglieri nello svolgimento del loro mandato, sempre più spesso chiamati ad affrontare, con la dovuta competenza, tematiche specifiche; il riferimento è soprattutto alla gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare. In tali ambiti, seppure vi sia l'indispensabile ausilio di figure professionali interne ed esterne all'Ente tecnicamente preparate, tuttavia è indispensabile un percorso formativo anche per gli Organi di amministrazione, in modo da avere la giusta consapevolezza nel momento decisionale.
Il programma del Presidente vuole promuovere un'attività di sensibilizzazione e di "recupero" dei veterinari cancellati dall'Ente, i quali, seppure siano tutelati tramite altre forme di previdenza obbligatoria, tuttavia devono essere stimolati a riflettere sul loro futuro previdenziale e devono comprendere l'importanza di avere anche più di un trattamento previdenziale, oltre che di poter usufruire di tutti i servizi che l'Enpav prevede e di cui, da cancellati, possono beneficiare solo in parte.
I GIOVANI I giovani sono molto distanti dalle tematiche della previdenza. Pertanto uno strumento per sviluppare un dialogo con loro e coinvolgerli su questi argomenti, potrebbe essere quello di istituzionalizzare una o più borse di studio all'anno a favore dei neolaureati che formuleranno un progetto su un tema attinente alla coscienza e conoscenza previdenziale e che quindi dimostrino una particolare sensibilità verso la programmazione del futuro previdenziale dei giovani professionisti.
COMUNICAZIONE I delegati dovranno essere sempre più consapevoli ed informati sulle attività svolte dall'Ente attraverso l'area loro dedicata sul sito e attraverso comunicazioni della presidenza. Mancuso ha dichiarato di voler ricostituire gli organismi consultivi nei quali coinvolgerli con una importante funzione ricognitiva e propositiva su tematiche di particolare rilievo. Continueranno anche gli incontri sul territorio sia presso gli Ordini professionali sia partecipando agli eventi più importanti della veterinaria.
DEMATERIALIZZAZIONE “Investire in automatizzazione e tecnologia per migliorare l'efficienza, ridurre i costi di lavorazione, ottimizzare i tempi di lavoro, migliorare il servizio offerto dal nostro sportello telematico, ritengo che possa essere un altro punto strategico da sviluppare anche per restare al passo con i tempi. Rimanendo in questo ambito, una ulteriore forma di comunicazione da implementare, sfruttando gli innovativi strumenti offerti dall'informatica, è quella di sviluppare l'area multimediale del sito internet, all'interno della quale prevedere una web tv che consentirebbe di ascoltare e vedere filmati di eventi riguardanti la previdenza ovvero filmati dimostrativi ed esplicativi di tematiche previdenziali”. ■
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Emilia Romagna Anmvi Regione
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Primo incontro con i Delegati Enpav ANMVI Emilia Romagna ha incontrato i rappresentanti provinciali dell’Ente a cura di GIULIANO LAZZARINI Presidente ANMVI E.R. e PAOLO GUAZZI Segretario ANMVI E.R. l 4 giugno 2012, presso la sede dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Bologna, per la prima volta si è tenuto un incontro tra i componenti del c.d. ANMVI Emilia Romagna ed i delegati provinciali dell’ENPAV Emilia Romagna: un incontro unico nel suo genere, fortemente voluto in primis dal presidente ANMVI Regione E.R. Giuliano Lazzarini, nato dall’esigenza di valutare le problematiche emergenti dai colleghi, in particolare dai giovani, operanti sul territorio della regione e raccolte dall’ANMVI E.R. e dai singoli Ordini provinciali. Il tutto sarà portato a conoscenza dei neoeletti delegati provnciali ENPAV e, successivamente, al c.d.a. dell’ENPAV. È stato notato, infatti, come sia più facile per i colleghi, esporre le varie problematiche o le domande riguardanti la materia previdenziale, durante riunioni od eventi scientifici piuttosto che all’interno di serate esclusivamente mirate alla materia pensionistica poco frequentate dalla maggioranza dei colleghi sia giovani sia non. A tale incontro era presente il c.d. dell’ANMVI E.R. pressoché al completo (assente solamente la dr.ssa E. Rigonat) ed i delegati provinciali ENPAV delle province di RA, RE, FE, PC, PR, FC, nonché il presidente dell’Ordine di Bologna, Laurenzo Mignani. Da parte dei delegati ENPAV, ed in particolare da parte di A. Schianchi, si è sottolineato come vi sia scarso interesse dei colleghi alle riunioni indette sia dagli Ordini provinciali che dall’Enpav. Per ovviare a questo problema, si è proposto di: • Aumentare momenti di incontro e di discussione fra i delegati Enpav ed i colleghi durante i congressi e gli eventi di formazione. Si ricorda che, da ormai sette anni, presso la facoltà di PR, sono state organizzate delle giornate tra il delegato A. Schianchi e gli studenti del quinto anno, per far sì che non si affaccino alla professione nella totale oscurità in merito al settore previdenziale/assistenziale che li riguarderà. • Fare in modo che venga contattato il delegato provinciale ogniqualvolta un collega sollevi dubbi inerenti i campi di competenza Enpav. • Ricordare a tutti i colleghi, in particolare ai giovani, i vantaggi che comporta l’iscrizione all’Ordine, e quindi all’Enpav, entro i 32 anni d’età, in particolare per la riduzione della quota soggettiva nei primi 4 anni di iscrizione. • La possibilità, per chiunque lo desideri, della rateizzazione mensile del pagamento tramite Enpav Card. Da parte, poi, dei membri del consiglio Anmvi regione, sono stati toccati diversi punti di discussione: A) Pagamento della quota Enpav tramite i crediti d’imposta dal modello F24. Soluzione già adottata dalle casse previdenziali dei Geometri e dei Giornalisti. Prevederebbe un cambiamento nello statuto dell’Enpav stesso, cambiando i rapporti di movimento monetario fra le casse dell’Enpav e quelle dell’Agenzia delle Entrate. Pertanto, prevederebbe l’approvazione di tale innovazione anche da parte dei ministeri competenti. I delegati Enpav non escludono di poter creare una
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commissione di lavoro per studiare la possibilità di introdurre una tale innovazione. B) Riscatto degli anni di laurea. Si è ricordato come il riscatto degli anni di retribuzione durante il corso di laurea sia più conveniente se fatto nei primi anni immediatamente seguenti la laurea, e che tale operazione può essere fatta ratealmente anche da parte della famiglia del neo-iscritto, essendo l’importo totalmente deducibile dalle tasse. È stato, tuttavia, sollevato il problema di come molti colleghi che sono ormai prossimi al pensionamento, e che hanno riscattato gli anni di laurea, al fine di poter anticipare il pensionamento stesso, siano costretti, a causa delle nuove leggi, a prolungare comunque la propria attività lavorativa perdendo anni di riscatto già pagati. Si chiede ai Delegati di perorare la causa di storno di denaro, rivalutandolo, dai contributi annui per non perdere una somma talora anche cospicua. C) Si è portato a conoscenza dei partecipanti un caso-limite di richiesta di prepensionamento per Inabilità totale, da parte di un collega dipendente di azienda privata, iscritto sia all’Enpav che all’Inps. Nel momento della richiesta della pensione INPS il collega si cancellò dall’Ordine, perché questo veniva richiesto, ma da quel momento, in teoria, non avrebbe più potuto percepire la pensione ENPAV. La cancellazione, infatti, automaticamente, determina la perdita di diritto alla pensione ENPAV. È importante l’informazione degli Ordini e la valutazione di ogni richiesta di cancellazione dall’albo, ma è anche opportuno una certa elasticità della Cassa stessa. D) Contributo Minimo Tale contributo, pagabile dai neo laureati che hanno un’altra cassa, non viene riconosciuto come contributo soggettivo ai fini previdenziali, ma dà diritto all’assistenza da parte di UNISALUTE, nonché all’assistenza legale offerta dall’ente. E) Infine, si è ricordato come sia necessario, da parte dei colleghi che hanno subito danni a causa del recente terremoto che ha colpito i comuni delle povince di Modena e Ferrara, di i-
A CAVEZZO (E NON SOLO) SI LAVORA IN TENDA Rimini, per il 73° Congresso SCIVAC è stata fatta un'ampia azione di sensibilizzazione a favore dei colleghi interessati dal sisma. Durante i lavori congressuali, il Presidente ANMVI, Marco Melosi, ha raggiunto il comune di Cavezzo, nel modenese, dove ha raccolto la testimonianza di colleghi costretti a trasferire in tende di fortuna l'attività veterinaria, dopo aver messo in salvo l'attrezzatura rimasta utilizzabile. Cavezzo è uno dei comuni disastrati dal sisma, fra quelli elencati dal decreto delle Finanze che ha sospeso i versamenti tributari, un provvedimento che interessa un centinaio di località distribuite nelle province di Bologna, Reggio, Modena, Rovigo, Mantova e Ferrara. "Lo scenario che si è presentato ai miei occhi è stato più grave di quanto potessi immaginare - ha dichiarato Melosi - la vicinanza che ho voluto personalmente testimoniare a nome dell'ANMVI dovrà essere accompagnata da interventi concreti, servono container, servono materiali per le strutture trasferite in luoghi di fortuna, servono aiuti economici oltre alla sospensione dai tributi fiscali appena disposta dal Governo". Presso lo stand ANMVI, durante i lavori congressuali, è proseguita la raccolta fondi a favore dei colleghi che hanno subito danni e interruzioni dell'attività professionale. Purtroppo, non sono mancate segnalazioni di atti di sciacallaggio e ten-
tativi di truffa ai danni di colleghi che hanno dovuto lasciare gli immobili dichiarati inagibili. ANMVI raccomanda di accertarsi sull'attendibilità di coloro che si offrono per sopralluoghi non autorizzati, senza essere in grado di dimostrare l'appartenenza alla Protezione Civile o alle Autorità incaricate. Donazioni sui seguenti conti intestati ad ANMVI: Conto corrente postale (causale "pro-colleghi terremotati Emilia Romagna") IBAN: IT75E0760111400000040777971 Conto corrente bancario (causale "procolleghi terremotati Emilia Romagna") IBAN: IT03M0623011402000030180174
noltrare la documentazine di autocertificazione danni il prima possibile sia all’ordine che al delegato ENPAV della propria provincia, per ottenere l’aiuto immediato preposto dall’ENPAV, la proroga di pagamento del contributo soggettivo, e qualsiasi altro aiuto che verrà stabilito in base alla documentazione presentata singolarmente da ciascun collega. Tutti i colleghi che hanno partecpato a questa riunione, avendola trovata molto utile e stimo-
lante, auspicano che possa essere ripetuta almeno annualmente, e che le problematiche discusse, gli spunti di riflessione e le proposte possano avere uno sviluppo sia in ambito ENPAV che da parte di ANMVI e degli Ordini. Il CD ANMVI Emilia Romagna, infine, assegna al delegato ENPAV di Bologna, dr. Giuseppe Cascio, l’incarico di portavoce della nostra regione in ambito di Assemblea dei Delegati. ■
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Nella foto Marco Melosi con il Collega Luigi Bertaglia.
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10 Attualità Università
Il laureato in veterinaria cerca un lavoro fisso vicino a casa Nel 2011 si sono laureati 1.194 veterinari. Il profilo medio ha 27 anni e non si è formato all’estero
l Consorzio Almalaurea ha messo a disposizione ulteriori criteri di lettura on line della XIV Indagine annuale sui laureati italiani. La selezione per corso di laurea in medicina veterinaria consente di fotografare il profilo medio dei laureati nel 2011; in tutto 1.194 nei vari Atenei nazionali, di cui 1.122 che hanno accettato di rispondere al questionario di Almalaurea. I neo laureati in medicina veterinaria sono al 67% donne e hanno un punteggio medio di laurea di 102,4; provengono in maggioranza dal liceo scientifico, nello stesso territorio delle sedi universitarie (al 74% alloggiano a circa un’ora dalla Facoltà). Quello della residenzialità è un tratto forte: l’85% non ha fatto esperienze di studio all’estero durante il corso, la lingua inglese è padroneggiata - soprattutto nello scritto - dalla metà dei laureati intervistati e l’aspirazione della maggioranza è di un lavoro a tempo pieno e indeterminato nella provincia di residenza. Durante il corso di laurea, gli studenti lavora-
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no: il 70% di loro ha svolto attività retribuite anche se stagionali o occasionali; alta la percentuale dei tirocini riconosciuti dal corso di laurea, sia presso la sede universitaria (49%) che al di fuori (31,6%). Scarsa l’incidenza delle borse di studio, di cui ha usufruito solo il 18% dei neolaureati. I tempi per laurearsi sono mediamente lunghi: ci vogliono in media 7 anni per arrivare al traguardo, circa 9 mesi sono richiesti dalla compilazione della tesi, concorrendo ad un ritardo medio sui tempi regolari di circa 2 anni. Risultano in corso solo al 25%, mentre i fuori corso al quinto anno si attestano al 18%. Eppure il carico di studio è giudicato adeguato dalla maggioranza degli intervistati e la frequenza degli insegnamenti registra un alta percentuale di regolarità (84%). Le nuove tecnologie informatiche sono padroneggiate soprattutto nella navigazione in internet e nella elaborazione di documenti di testo; la maggioranza - pur giudicando adeguate le aule - registra scarsa disponibilità di postazione informatiche per gli studi. Complessivamente il grado di soddisfazione della sede universitaria supera il 50% degli intervistati, ma è il rapporto con i docenti a risultare più apprezzato (dal 61%). Perché scegliere medicina veterinaria? Per ragioni più culturali che professionalizzanti. Una scelta che non si rinnega: il 61% la rifarebbe, confermando anche la sede universitaria. Nella ricerca del lavoro si giudica “rilevante” la professionalità e la coerenza con gli studi fatti. ■
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Due motivi per non rinunciare al valore legale della laurea l Ministero dell'Università non ha pubblicato i risultati della consultazione sul valore legale della laurea avviata nei mesi scorsi, ma dopo la chiusura del sondaggio, ufficializzata il 24 aprile scorso, il Sole 24 Ore ha fatto circolare una tabella riassuntiva. Ci sono almeno tre ambiti interessati dalle problematiche connesse al "valore legale del titolo di studio": l'accesso alle professioni; il pubblico impiego; gli ordinamenti scolastici e universitari. Alla domanda "come giudicate la necessità di possedere uno specifico titolo di studio per poter esercitare una determinata professione?" la stragrande maggioranza ha risposto che "il possesso di uno specifico titolo di studio garantisce la qualità della prestazione resa dal professionista, che il cliente potrebbe non essere in grado di verificare da solo". Valutata "positivamente" anche la necessità di possedere uno specifico titolo di studio per l'ammissione all'esame di abilitazione professionale, perché "il possesso di uno specifico titolo di studio è garanzia di preparazione adeguata e consente di selezionare, fin da subito, gli ammessi all'esame di abilitazione". Inoltre, "il possesso di uno specifico titolo di studio garantisce professionalità e competenza da parte di impiegati, funzionari e dirigenti pubblici ed evita un'eccessiva discrezionalità
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nella loro assunzione". Anche ai fini della progressione di carriera: "il possesso di uno specifico titolo di studio garantisce l'idoneità del dipendente a svolgere attività riconducibili all'area funzionale superiore". La maggioranza invece non è d'accordo nel dare importanza al conseguimento di un voto di laurea elevato, "perché, indipendentemente dalla votazione finale, il titolo conseguito assicura il possesso delle competenze/conoscenze necessarie". Giudicate "negativamente" anche le disposizioni dei bandi di concorso che prevedono l'attribuzione di punteggi aggiuntivi a coloro che abbiano conseguito un voto di laurea elevato, perché il voto di laurea conseguito consente valutazioni comparative, di merito, solo tra studenti dello stesso ateneo". Il timore di passare dal valore legale ad una incontrollata discrezionalità vale anche in ambito scolastico e universitario. La meritocrazia è un principio che genera sfiducia: una differenziazione qualitativa di titoli di studio nominalmente equivalenti "creerebbe distinzioni basate su criteri opinabili e potrebbe pregiudicare chi non puó accedere alla formazione ritenuta più qualificante". ■
DEFINITIVA APPROVAZIONE EAEVE PER PISA E PARMA a Commissione EAEVE ha approvato definitivamente le Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Pisa e dell’Università di Parma. All’ateneo toscano, la comunicazione ufficiale da parte dell'European Association of Establishments for Veterinary Education (EAEVE), è arrivata il 6 giugno scorso, fa sapere la Facoltà in un comunicato. La visita del team di valutazione dell'EAEVE ha accertato come "alcune carenze nell'area della clinica bovina e suina siano state colmate", spiega il Preside Alessandro Poli. Questo è stato possibile anche grazie all'introduzione di una efficace attività pratica svolta dagli studenti in aziende esterne alla Facoltà, messa in atto con la preziosa collaborazione di colleghi liberi professionisti operanti nella nostra Regione. "Queste attività - aggiunge il Prof. Poli - vengono ad integrare l'intensa formazione pratica svolta nella Facoltà ed in particolare nell'ambito dell'Ospedale Didattico Veterinario, importante struttura che consente una qualificata attività formativa per quanto attiene la clinica degli animali da compagnia, del cavallo e recentemente degli esotici. Negli ultimi anni, per migliorare ulteriormente la qualità della formazione pratica, si è inoltre proceduto ad una progressiva riduzione del numero degli studenti iscrivibili al primo anno”. Dopo una prima approvazione "condizionata" nel 2011, la definitiva certificazione EAEVE è arrivata anche per la Facoltà di
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Medicina Veterinaria di Parma che l’ha festeggiata con una cerimonia il 19 giugno. L’approvazione Eaeve avrà durata decennale. Nel corso delle visite, la Commissione di esperti europei ha verificato in modo oggettivo le strutture della Facoltà, comprese quelle dell'Ospedale Veterinario, e tutte le attività didattiche e cliniche, attraverso una serie di incontri con docenti, personale tecnico amministrativo, dottorandi, assegnisti, borsisti e studenti. La certificazione ottenuta è importante e decisiva per il futuro della Facoltà stessa. Infatti il Ministero dell'Università, con una deliberazione del 2010, ha deciso di utilizzare a partire dal 2013 la certificazione EAEVE come parametro stringente di valutazione di tutte le Facoltà veterinarie italiane. Pertanto le Facoltà veterinarie che entro il 2013 non avranno superato questo "esame" non potranno più iscrivere nuovi studenti, e “saranno destinate in breve alla chiusura”.
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Eventi Veterinari
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ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
CORSO AIVEMP ACQUA E SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA IZS Mezzogiorno (Sede di Portici), 14 Settembre 2012
Seminario Nazionale AIVEMP CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 Roma (Ospedale CTO Andrea Alesini), 14 Settembre 2012
OBIETTIVI EVENTO FORMATIVI L’acqua nell’alimentazione zootecnica viene spesso trascurata, in realtà essa è essenziale per tutte le funzioni fisiologiche e metaboliche dell’organismo nonché utile mezzo per le terapie di massa. Come tale la sua qualità incide sulle prestazioni produttive, sulle caratteristiche dei prodotti e sulla integrità delle attrezzature e degli impianti, sull’efficacia di un trattamento terapeutico. La produzione igienica degli alimenti non può pertanto prescindere dalla qualità delle acque impiegate nel ciclo produttivo. MODERATORE Anna Cerrone: IZSM Portici (Na) - Responsabile dell’UOS Diagnostica Generale RELATORI Giuseppe BARICCO - Med Vet LP, Torino Giovanni RE - Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino Alberto Mantovani - ISS Roma Francesco Cubadda - ISS Roma Stefano Morabito - ISS Roma Federico Capuano - IZSM Portici Vittorio Soprano - IZSM Portici PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.00 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore ed inizio lavori 8.30 Apertura dei lavori 9.00 Presentazione del Corso 9.30 L’acqua di bevanda: nutrimento e mezzo di produzione Giuseppe Baricco 10.30 Molecole farmacologicamente attive e terapia di massa - Giovanni Re 11.30 Pausa caffè 12.00 Acqua e zootecnia: una panoramica sui pareri dell’EFSA Alberto Mantovani 13.00 Arsenico nei corpi idrici: trasferimento agli alimenti di origine animale e valutazione del rischio
Francesco Cubadda 13.30 Pausa pranzo 14.30 Ambiente acquatico ed evoluzione di patogeni batterici emergenti. L’esempio VTEC O104 Stefano Morabito 15.00 Contaminazione da Salmonella spp nelle acque irrigue della Piana del Sele - Federico Capuano 15.45 Contaminanti delle acque e biotossine algali: le principali interazioni con gli organismi viventi Vittorio Soprano 16.15 Discussione guidata con esperto 17.00 Questionario ECM 17.30 Consegna attestati e chiusura lavori GLI ORGANIZZATORI DELL'EVENTO SI IMPEGNANO A RISPETTARE IL PROGRAMMA PUBBLICATO CHE RIMANE SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE. È PROIBITO FILMARE O FOTOGRAFARE LE PRESENTAZIONI DEI RELATORI.
PARTECIPAZIONE Iniziativa riservata ai laureati in Medicina Veterinaria. SERVIZI INCLUSI NELL’ISCRIZIONE • Accreditamento ECM • Attestato di frequenza • Light lunch • Pause caffè
OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO Evidenziare le criticità emerse nell’ultimo quinquennio nell’applicazione dei regolamenti CE 882 e 854, inerenti i controlli ufficiali in materia di sicurezza alimentare e proporre delle soluzioni al fine di uniformare i comportamenti sul territorio. MODERATORE Aldo Benevelli Servizio Veterinario Ispezione Alimenti ASL RM/C RELATORE Bartolomeo Griglio ASL 8 (Chieri, Torino) PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore ed inizio lavori 9.00 Criteri per l’organizzazione dei controlli ufficiali - B. Griglio 11.00 Pausa Caffè 11.30 Criticità rilevate nel quinquennio e possibili soluzioni - B. Griglio Pausa Pranzo 14.30 Il Regolamento 854/2004 e successive modificazioni - B. Griglio 16.30 Pausa Caffè 17.00 Criticità emerse - B. Griglio 17.30 Discussione 18.00 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata
SEDE Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Via Salute, 2 - Portici (Napoli) INFORMAZIONI Segreteria AIVEMP - Paola Orioli Tel. +39 0372 403541 Fax +39 0372 403540 E-mail: segreteria@aivemp.it
11.00 11.30 13.00
RELATORE Laura Marconato
13.30 14.30
OBIETTIVI Insegnare l’approccio base alla disciplina oncologica. Il primo passo prevede la stadiazione del paziente, seguita dalla discussione di prognosi e di eventuali possibilità terapeutiche. Le diverse opzioni a disposizione dell’oncologo, in altre parole chirurgia, radioterapia e chemioterapia, verranno descritte per imparare a valutare indicazioni, vantaggi e svantaggi.
15.30 16.00
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze
17.00 17.30
PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
SEDE Ospedale Cto Andrea Alesini Via S. Nemesio, 21 - 00145 Roma Evento organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Roma e dei Servizi Veterinari della ASL RM/C. INFORMAZIONI Segreteria AIVEMP - Paola Orioli Tel. +39 0372 403541 Fax +39 0372 403540 E-mail: segreteria@aivemp.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 6 CREDITI FORMATIVI
Società Veterinari Piemontesi FEDERATA ANMVI
9.30
SEMINARIO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE ONCOLOGO Bolzano, 30 Settembre 2012
9.30
SERVIZI INCLUSI NELL’ISCRIZIONE • Accreditamento ECM • Attestato di frequenza • Light lunch • Pause caffè
SEMINARIO SCIVAC-SOVEP Il PANCREAS ENDOCRINO Torino, 30 Settembre 2012
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori Step uno: che tumore è e quanto è esteso? Pausa Step due: come lo tratto? Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi (mastocitoma: step uno e step due) Pausa Casi clinici interattivi (linfoma: step uno e step due) Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
PARTECIPAZIONE Iniziativa riservata ai laureati in Medicina Veterinaria.
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
9.25
GLI ORGANIZZATORI DELL'EVENTO SI IMPEGNANO A RISPETTARE IL PROGRAMMA PUBBLICATO CHE RIMANE SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE. È PROIBITO FILMARE O FOTOGRAFARE LE PRESENTAZIONI DEI RELATORI.
11.00 11.30
RELATORE Federico Fracassi OBIETTIVI Le patologie del pancreas endocrino hanno solitamente questa caratteristica: piuttosto semplici da diagnosticare ma non facili da trattare correttamente. La giornata si prefigge l’obbiettivo di imparare ad affrontare queste comuni disendocrinie con il giusto rigore scientifico piuttosto che con il solo buon senso. Ogni argomento verrà trattato attraverso casi clinici esemplificativi. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-
13.30 14.30 15.30 16.00 17.00 17.30
te, presentazione del relatore ed inizio dei lavori Diabete mellito nel cane e nel gatto: aspetti clinici diagnostici e terapeutici attraverso la discussione di casi clinici Pausa Emergenze endocrinologiche: chetoacidosi diabetica e sindromi ipoglicemiche Pausa Casi clinici interattivi: diabete mellito Pausa Casi clinici interattivi: chetoacidosi e insulinoma Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hotel Campanile Corso Allamanno 153 Torino PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
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INFORMAZIONI Segreteria iscrizioni al Congresso: Tel. 0372 403508 - Fax 0372 403512 - E-mail: info@scivac.it - Website: www.scivac.it Segreteria scientifica ed organizzativa: Tel. 0372 403504 - E-mail: commscientifica@scivac.it
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SIMUTIV Focus
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Il paziente oncologico in terapia intensiva di DAMIANO STEFANELLO DMV, PhD, Ricercatore Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie Facoltà di Medicina Veterinaria, Milano l paziente oncologico è potenzialmente un paziente che può accedere alla terapia intensiva sia per gli effetti collaterali delle terapie oncologiche ricevute (chirurgiachemioterapia-radioterapia) sia per le alterazioni dirette e indirette che il tumore può causare come nel caso delle sindromi paraneoplastiche. Le terapie oncologiche possono essere decisamente aggressive siano esse chemioterapie, radioterapie, chirurgie applicate in monoterapia o con terapie congiunte (es.: chemioterapia + radioterapia). Sicuramente gli effetti collaterali della chirurgia sono più prevedibili e quantificabili mentre gli effetti della chemioterapia possono essere differenti per intensità e gravità e variare da paziente a paziente. Il momento della loro insorgenza solitamente coincide con il raggiungimento della massima dose del chemioterapico nella biofase ad un range di tempo fisso che è distinto da antiblastico ad antiblastico ma che nella maggior parte dei casi è prevedibile. La categorizzazione degli effetti collaterali e la classificazione delle gravità si rifà ad un documento condiviso a livello internazionale che consente di uniformare le reazioni avverse ai differenti chemioterapici utilizzati nel trattamento delle neoplasie del cane e del gatto. Questo documento è stato redatto e pubblicato nel 2004 dal Veterinary Co-Operative Oncologic Group - Common Terminology Criteria for Adverse Events (VCOG-CTCAE v1 -2004). Attualmente è disponibile una versione più aggiornata (VCOG-CTCAE v1.1 -2011) Gli effetti collaterali delle chemioterapie sono molteplici. È importante ricordare che in genere gli effetti collaterali sono più probabili con l’utilizzo di protocolli di polichemioterapia o quanto si fa uso di protocolli combinati di chemioterapia e radioterapia. In genere gli effetti collaterali in corso di chemioterapia possono essere gestiti in modo conservativo a casa e solo raramente richiedono l’obbligo di ospedalizzazione e la sospensione delle terapie o la loro sostituzione. Verranno pertanto trattati solo quelli più frequenti e che possono necessitare della terapia intensiva. Gli effetti collaterali, soprattutto quelli ematologici e gastroenterici, possono verificarsi anche in assenza di una dose minima e massima e il più delle volte alla prima dose somministrata a differenza della cardiotossicità da chemioterapia o dall’insufficienza renale che spesso è secondaria a somministrazioni ripetute. A questo proposito si ricorda che il danno renale acuto seppur infrequente è documentato nel cane dopo non corretta gestione della somministrazione di cisplatino e nel gatto dopo la somministrazione o di doxorubicina o di carboplatino.
Per la tossicità midollare e gastroenterica è opportuno ricordare quali sono i giorni in cui i singoli chemioterapici hanno la massima probabilità di sviluppare tali effetti collaterali. Le tossicità midollari sono prevalentemente indotte dalla chemioterapia tanto che il loro monitoraggio durante il protocollo è obbligatorio e ripetitivo. In radioterapia è possibile riscontrare tossicità ematologiche soprattutto quando vengono irradiate ampie superfici e si usano protocolli di chemioterapia in aiuto alla radioterapia. Tra le tossicità ematologiche rivestono maggior importanza le neutropenie e le piastrinopenie che insorgono più di frequente rispetto alle anemie e alla ipoplasia del midollo osseo. Infatti le ricadute su midollo osseo e globuli rossi si avvertono nelle fasi iniziali dei trattamenti chemioterapici dei linfomi e delle leucemie acute con gravi coinvolgimenti midollari oppure in corso di trattamenti chemioterapici protratti (superiori ai 120 giorni) o con protocolli combinati di radioterapia e chemioterapia. Nel monitoraggio delle tossicità ematologiche riveste notevole importanza pratica la verifica della neutropenia e della piastrinopenia soprattutto nel trattamento delle malattie ematologiche con interessamento degli organi ematopoietici. Il momento in cui eseguire il monitoraggio dovrebbe essere suggerito dal singolo farmaco in cui è prevista la sua massima tossicità (es. doxorubicina tra il 10° e il 14° giorno) anche se in protocolli a cadenza settimanale viene fatto al momento del controllo e viene anticipato solo se richiesto per l’insorgenza di astenia, grave depressione del sensorio o la presenza di altre tossicità. La gravità della neutropenia non dipende solo dal grado ma anche dalla durata. Effettivamente gravi neutropenie (grado 3-4) se di durata inferiore alle 48 ore hanno solitamente una risolu-
Principio attivo
Effetti collaterali - giorni
vincristina-vinblastina
3°-5 ° giorno
I
ciclofosfamide
2°-10° giorno
doxorubicina
7°-10° giorno
mitoxantrone
7°-10° giorno
carboplatino-cisplatino
7°-10° giorno - 14°-21° giorno
gemcitabina
10°-14° giorno
lomustina
14°-21° giorno
zione abbastanza rapida purché oppurtunamente trattate. In termini generali con neutropenie di grado 1 in assenza di altre tossicità sia ematologiche che non, solitamente si prosegue con il protocollo di chemioterapia soprattutto se in trattamento ci sono neoplasie ematopoietiche. In presenza di altre tossicità soprattutto piastrinopenia di grado 2 e gastroenterica come vomito/diarrea dal grado 2 in poi, si prevede sempre terapia antibiotica se necessaria per via endovenosa oppure intramuscolo e alla concomitante idratazione per un periodo di osservazione non superiore alle 24 ore. Con neutropenia di grado 2 e paziente non febbrile si posticipa la chemioterapia e si provvede a instituire una terapia antibiotica per via orale (amoxicillina + clavulanico + enrofloxacin) per 7 giorni e valutazione giornaliera del solo emocromocitometrico con formula fino al rientro
della neutropenia. Con neutropenia di grado 3 il paziente se non febbrile e asintomatico viene ammesso a terapia antibiotica per via parenterale (cefazolina + enrofloxacin) e monitorato in clinica con emocromocitometrico ogni 24 ore e, se necessario, ogni 12 ore. Invece con neutropenie di grado 4 il paziente è sempre ricoverato con terapie antibiotiche per via endovenosa, fluidoterapia (ove necessario ossigenoterapia), monitoraggio con emocromocitometrico ogni 12 ore fino al rientro della neutropenia. Le neutropenie di grado 3-4 sono sempre da ritenersi urgenti e gravi in quanto spesso possono associarsi a sintomi gastroenterici (prevalentemente diarrea) che possono esitare anche in setticiemie mortali. In assenza di risposte sarebbe necessario programmare emocolture e solo in casi limite e in assenza di piastrinopenie utilizzare citochine per stimolare il midollo osseo (filgrastim 5 µg/kg die per 2 massimo 3 giorni). Le piastrinopenie sono meno frequenti delle neutropenie se si escludono quelle da perdite secondarie microemorragie neoplastiche (milza, fegato, intestino). Generalmente la momentanea sospensione del protocollo o il suo ritardo è più che sufficiente per far rientrare nei range di normalità le piastrinopenie di 1-3 grado. Con piastrinopenia di 4 grado se di durata limitata nel tempo (<24 ore) generalmente non viene trattata, in caso contrario si provvede alle emotrasfusioni e, se disponibile, alla somministrazione di plasma fresco previo monitoraggio dei test coagulativi (PT-PTT). Tra le tossicità gastroenteriche sicuramente il vomito e la diarrea sono spesso meglio riconosciute dal proprietario rispetto alla nausea e per questo sono anche ritenute essere più frequenti. L’assenza di appetito, se perdura per non più di 48 ore e non è associata ad altri sintomi come diarrea oppure ad ipertermia, non desta mai particolari preoccupazioni soprattut-
Tossicità ematologiche in corso di chemioterapia/ radioterapia Grado 1
Grado 2
Grado 3
Grado 4
Midollo osseo
cellularità < 25%
cellularità >25-<50%
cellularità >50%
Emoglobina
CN:10g/dl-LLN GT: 8.0g/dl-LLN
CN:<10-8.0 g/dl GT: <8.0-6.5 g/dl
CN:<8.0-6.5g/dl GT:< 6.5-5.0 g/dl
CN:<6.5g/dl GT:<5.0 g/dl
Ematocrito
CN: 30%-<LLN GT:25%<LLN
CN:25-<30% GT: 20-<25%
CN:<20-<25% GT15-<25%
CN:<20% GT: <15%
Neutropenia
1500/µL-LLN
1000-1499/µL
500-999/µL
< 500/µL
Piastrinopenia
100.000/µL-LLN
50.000-99.000 µL
25,000-49.000 µL
< 25.000 µL
Tossicità gastroenteriche Grado 1
Grado 2
Grado 3
Grado 4
Nausea
Perdita di appetito
Salivazione eccessiva < 12 ore
Salivazione eccessiva > 12- 24 ore
Salivazione eccessiva > 24 ore
Vomito
<3 episodi in 24 h
3-5 episodi in 24h; <3episodi in 24 h per >2 gg ma <5gg
>5 episodi in 24 h; vomito>4 gg. Fluido terapia IV + antiemetici
Rischio di collasso cardiocircolatorio
Diarrea
>2 atti defecatori rispetto al normale
2-6 atti defecatori. Somministrazione di fluidi IV-SC < 24 ore
> 6 atti defecatori; Fluidoterapia IV > 24 ore
Rischio di collasso cardiocircolatorio
Perdita di peso
5-10%
>10-20%
>20%
Prognosi infausta
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14 Focus SIMUTIV to se il paziente assume acqua spontaneamente. Tuttavia è consigliabile in pazienti che presentano anoressia, ridotta assunzione del cibo pretrattare con antinausea e vomito con maropitant a 2 mg/kg per via orale (oppure 1 mg/kg SC) ogni 24 ore per al massimo 5 giorni. In presenza di nausea può essere utilizzata anche metoclorpramide (meno che nel gatto) e in alternativa anche ondasentron (0.1-1 mg/kg SC) principio ad uso umano decisamente più costoso soppiantato nella pratica clinica da prodotti simili ad uso veterinario. In assenza di una ripresa spontanea dell’assunzione di cibo prima di provvedere ad alimentazione forzata si può stimolare l’appetito con ciproeptadina (GT 0,3-1 mg/kg SID-BID per 2 giorni PO; CN 0,102 mg/kg SID-BID per 2 giorni PO). In presenza di vomito si consiglia sempre di trattare anche in presenza di tossicità gastroenterica di grado 1. Ad oggi è possibile con maropitant somministrare l’antiemetico preventivamente in modo da ridurre il rischio di vomito nel periodo di potenziale sviluppo della massima tossicità del chemioterapico. In alternativa con vomito di grado 2 è sempre consigliabile istituire una fluidoterapia nell’intento di evitare una grave disidratazione. Tale accortezza è sempre da suggerire in presenza di diarrea e con concomiante neutropenia anche di grado 1. Per quanto riguarda la diarrea solitamente la sua incidenza è abbastanza bassa e il più delle volte la sintomatologia è autolimitante. Tuttavia
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oltre al rischio di disidratazione esiste il potenziale rischio di setticemia in presenza di neutropenia grave (grado 3-4). Per questo motivo in concomitanza con neutropenia (dal grado 2 al grado 4) è sempre suggerita una terapia antibiotica per via parenterale (IV-IM) associata a fluidoterapia. In rarissimi casi può esserci grave ematochezia che comporti dopo adeguate valutazioni l’impiego di emotrasfusioni.
TOSSICITÀ UROGENITALI Tra le tossicità urogenitali quella che sicuramente merita di essere ricordata è la cistite emorragica secondaria a somministrazione di ciclofosfamide. Ad oggi è sempre meno documentata dato che alla somministrazione di questo chemioterapico viene sempre suggerito un pretrattamento con furosemide (1-2 mg/kg) oppure l’aumento dell’assunzione di acqua nella giornata di somministrazione con una serie di piccoli accorgimenti (salare cibi e acqua di abbeverata - favorire la minzione con più uscite soprattutto per i cani che vivono in appartamento) nell’intento di ridurre il contatto dei cataboliti della ciclofosfamide (acroleina) con l’urotelio. In presenza di ematuria generalmente questa è autolimitante tuttavia si può provvedere ad un trattamento con FANS e antibiotico terapia. Nei casi meno responsivi si possono somministrare sempre antidolorifici e provvedere alla irrigazione della vescica con soluzioni di formalina al 1% oppure con DMSO al 25-50%. Prima di queste procedure è sempre importante valutare me-
Organizzato da
diante ecografia con vescica repleta la parete vescicale e ove necessario e possibile una cistoscopia nell’intento di valutare la necessità di curettage chirurgico atto ad evitare rotture spontanee di vescica.
TOSSICITÀ NEUROLOGICHE Sono rare è non sempre ben documentate. Di recente è stato segnalato un caso in cane di razza collie con mutazione omozigote del gene ABCB1 determinata mediante specifiche analisi (www.vetmed.wsu.edu/vcpl). Data la carenza di dati si rimanda all’articolo per i dettagli: Krugman et alt. 2012. È di fondamentale importanza ricordare che la gestione in terapia intensiva di pazienti precedentemente trattati con chemioterapia richieda le dovute cautele per ridurre i rischi da contaminazione derivanti dalla manipolazione di sangue e urine. A questo proposito due recenti lavori hanno messo in evidenza che a 7 giorni dalla somministrazione dei chemioterapici (vincristina, vinblastina, ciclofosfamide e doxorubicina) non sono presenti residui. Nelle urine invece le concentrazioni minime sono state identificate per tutti i chemioterapici analizzati nei primi 3 giorni con eccezione per vinblastina riscontrata a 7 giorni e per doxorubicina individuata a 21 giorni. La gestione delle urine sia con sistemi di raccolta chiusi che l’impiego di dispositivi individuali di protezione dedicati (in particolare guanti) e la pulizia dei ricoveri con
sali di ammonio quaternario sono più che sufficienti per ridurre al minimo i rischi di contaminazione. Veterinary Co-operative Oncology Group (VCOG) Veterinary cooperative oncology group - common terminology criteria for adverse events (VCOG-CTCAE) following chemotherapy or biological antineoplastic therapy in dogs and cats v1.1. Vet Comp Oncol. 2011 Jul 20. doi: 10.1111/j.1476-5829.2011.00283.x Krugman L, Bryan JN, Mealey KL, Chen A. Vincristine-induced central neurotoxicity in a collie homozygous for the ABCB1 mutation.J Small Anim Pract. 2011 Nov 28. doi: 10.1111/j. 1748-5827.2011.01155.x. Knobloch A, Mohring SA, Eberle N, Nolte I, Hamscher G, Simon D. Cytotoxic drug residues in urine of dogs receiving anticancer chemotherapy. J Vet Intern Med. 2010 MarApr; 24(2): 384-90. Knobloch A, Mohring SA, Eberle N, Nolte I, Hamscher G, Simon D. Drug residues in serum of dogs receiving anticancer chemotherapy.J Vet Intern Med. 2010 Mar-Apr; 24(2):379-83. ■
Abstract tratto dagli atti dell’Incontro SIMUTIV “Interpretazione dei segni, dei sintomi e delle analisi strumentali nei pazienti ricoverati in terapia intensiva” tenutosi a Cremona il 31 Marzo 2012.
A.N.M.V.I.
Soc. Cons. a r.l.
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RELATORI Francesco Aprea, Med Vet, CertVA, MRCVS, Palma de Majorca (E) Antonello Bufalari, Med Vet, Dr Ric, Perugia Federico Corletto, Med Vet, PhD, CertVA, Dipl ECVAA, MRCVS, Six Mile Bottom (UK) Giorgio Neri, Med Vet, Consulente ANMVI, Novara Silvia Tasca, Med Vet, Padova Luca Zilberstein, Med Vet, PhD, Dipl ECVAA, Maisons-Alfort (F)
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Attualità scientifica Vet Journal
West Nile virus: asini e muli sentinella? La sierosorveglianza delle due specie può essere utile nel monitoraggio epidemiologico dell’infezione, secondo uno studio
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio cross-sectional su muli e asini clinicamente normali in una regione del sud della Spagna ha valutato la sieroprevalenza del West Nile
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virus (WNV) dopo l’identificazione dell’infezione in popolazioni equine e umane contigue. Gli anticorpi verso WNV venivano identificati mediante blocking ELISA e test di virus microneutralizzazione in 12/165 soggetti esaminati (7,3%; CI(95%) 4,3-11,3). Benché la sieroprevalenza individuale fosse superiore nei muli (9,6%; 8/83) rispetto agli asini (4,9%; 4/82), la differenza non era statisticamente significativa. Nove delle 90 popolazioni (10,0%; CI(95%) 3,8-16,2) contenevano almeno un animale sieropositivo. Anticorpi verso WNV venivano anche identificati in 1/4 (25%) asini analizzati in tre allevamenti in cui erano stati confermati casi di WNV nei cavalli. Nessuna delle 26 possibili variabili esplicative veniva identificata come fattore di rischio di sieropositività. La sorveglianza di muli o asini sentinella può essere uno strumento utile nel monitoraggio epidemiologico del WNV nelle regioni in cui i cavalli vengono vaccinati, concludono gli autori. “Use of sentinel serosurveillance of mules and donkeys in the monitoring of West Nile virus infection” García-Bocanegra I, ArenasMontes A, Jaén-Téllez JA, Napp S, Fernández-Morente M, Arenas A. Vet J. 2012 May 24. [Epub ahead of print] ■
FATTORI DI RISCHIO DI COLICA NEGLI EQUINI OSPEDALIZZATI PER PATOLOGIE OCULARI no studio retrospettivo osservazionale ha valutato l’incidenza e i fattori di rischio di colica in 337 equidi ospedalizzati per patologie oculari (317 cavalli, 19 pony e un asino). Si rivedevano le cartelle cliniche dei soggetti ospedalizzati per più di 24 ore per il trattamento di patologie oculari tra il 1997 e il 2008. Tra le informazioni raccolte vi erano il segnalamento, il tipo di patologia oculare e il trattamento somministrato, e qualsiasi segno di colica registrato durante l’ospedalizzazione, così come la gravità, la diagnosi presuntiva e il trattamento della colica. Le analisi statistiche rivelavano che 72 equidi su 337 (21,4%) ospedalizzati per patologie oculari presentavano segni di colica durante l’ospedalizzazione. La maggior parte dei soggetti (59,7% [43/72]) presentava segni di colica lievi e la maggior parte (87,5% [63/72]) veniva sottoposta a trattamento medico. Dieci equidi su 72 (13,9%) affetti da colica avevano una costipazione del cieco. I fattori di rischio di colica negli equidi ospedalizzati per patologie oculari erano l’età (da 0 a 1 anno e ≥ 21 anni) e una maggiore durata dell’ospedalizzazione (≥ 8 giorni). Si osservava un’elevata incidenza di colica negli equidi ospedalizzati per patologie oculari, concludono gli autori. I risultati dello studio possono favorire l’identi-
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ficazione dei soggetti a rischio per lo sviluppo di colica e l’implementazione diretta delle misure profilattiche. (M.G.M.) “Risk factors for colic in equids hospitalized for ocular disease” Leah A. Patipa, Ceri E. Sherlock, Stefan H. Witte, George D. Pirie, Roy D. Berghaus, John F. Peroni. Journal of the American Veterinary Medical Association. June 2012, Vol. 240, No. 12, Pages 1488-1493
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16 Vet Journal Attualità scientifica
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Sterilizzazione e riduzione del rischio di tumori mammari nella cagna: revisione sistematica Inaspettatamente, un articolo su JSAP giudica deboli le evidenze circa l’effetto protettivo dell’ovariectomia no dei vantaggi comunemente citati della sterilizzazione della cagna è la riduzione del rischio di sviluppare tumori mammari, tuttavia le evidenze di ciò non sono state precedentemente valutate da revisioni sistematiche. Uno studio ha stimato l’entità e la forza delle evidenze circa gli effetti
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della sterilizzazione, o dell’età alla sterilizzazione, sul rischio di tumori mammari nella cagna. Si effettuava una revisione sistematica della letteratura sulla base delle linee guida Cochrane. Si selezionavano gli articoli in lingua inglese pubblicati su riviste peer-reviewed e due valutatori indipendenti ne valutavano il rischio di errore. Su 12.149 risultati della ricerca, 13 articoli in inglese su riviste peer-reviewed considerava-
no l’associazione tra sterilizzazione/età alla sterilizzazione e tumori mammari. Di questi, 9 erano giudicati a elevato rischio di errore. I rimanenti 4 venivano classificati a moderato rischio di errore. Uno studio riscontrava un’associazione tra sterilizzazione e riduzione del rischio di tumori mammari. Due studi non riscontravano evidenze di associazione. Uno studio riportava “alcuni effetti protettivi” della sterilizzazione sul
rischio di tumori mammari ma non venivano presentati numeri. A causa delle limitate evidenze disponibili e del rischio di errore dei risultati pubblicati, concludono gli autori, l’evidenza che la sterilizzazione riduca il rischio di neoplasie mammarie e l’evidenza che l’età alla sterilizzazione abbia un effetto, sono giudicate deboli e non costituiscono una buona base per sicure raccomandazioni. (M.G.M.) “The effect of neutering on the risk of mammary tumours in dogs - a systematic review” W. Beauvais, J. M. Cardwell and D. C. Brodbelt. Journal of Small Animal Practice. Volume 53, Issue 6, pages 314–322, June 2012. ■
TRAUMI SPINALI: SICUREZZA DEL TRAPIANTO AUTOLOGO DI MIDOLLO no studio ha valutato la fattibilità e la sicurezza del trapianto di cellule stromali di midollo osseo autologo (BMSC) nei cani con traumi acuti del midollo spinale (SCI). In 7 cani con SCI gravi da T6 a L5 causati da fratture e lussazioni vertebrali si effettuava una decompressione e stabilizzazione chirurgica. Le BMSC venivano ottenute dal femore di ciascun soggetto, coltivate e in seguito iniettate nelle lesioni in fase acuta. Si monitoravano le reazioni avverse e la funzionalità motoria e sensitiva per più di un anno. Il follow-up complessivo dopo il trauma era di 29-62 mesi. Non si osservavano complicazioni (es., infezioni, dolore neuropatico, peggioramento della funzione nervosa). Due soggetti camminavano senza supporti e nessuno dei 7 cani operati presentava modificazioni della funzione sensitiva. Il trapianto autologo di BMSC, concludono gli autori, è fattibile e sicuro nei cani con SCI acuti. Ulteriori studi sono necessari per determinare l’efficacia di questa terapia. (M.G.M.) “Safety of autologous bone marrow stromal cell transplantation in dogs with acute spinal cord injury” Nishida H, Nakayama M, Tanaka H, Kitamura M, Hatoya S, Sugiura K, Harada Y, Suzuki Y, Ide C, Inaba T. Vet Surg 2012 May 41 4 437-42
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Veterinary Studies Anmvi International
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Alla Royal (Dick) School di Edimburgo Anche la Veterinaria Italiana contribuisce all’insegnamento in sanità pubblica di ALESSANDRO SEGUINO l 28 Aprile scorso la nuova sede della scuola di medicina veterinaria di Edimburgo ha ospitato la consueta conferenza primaverile della Veterinary Public Health Association sul tema quanto mai attuale dell’educazione per studenti universitari in Sanità Pubblica Veterinaria. La Veterinary Public Health Association (VPHA) nel Regno Unito rappresenta i veterinari e professioni affini che lavorano per il governo o per l’industria nel campo della sanità pubblica. L’associazione si occupa di svariati temi che includono sanità e benessere animale, produzioni alimentari e zoonosi. La Royal (Dick) School of Veterinary Studies sviluppa dagli inizi degli anni ’60 un interesse particolare in Sanità Pubblica Veterinaria (Veterinary Public Health). Questo perché la scuola di Edimburgo era la sola nel Regno Unito ad offrire due distinti Diplomi in Sanità pubblica e Sanità animale, unica dedicata soprattutto a veterinari dell’ambito governativo. Negli anni ’80, i diplomi sono stati convertiti in Masters che sono tutt’ora accessibili a tutti. La conferenza di quest’anno ha visto la partecipazione di 100 delegati provenienti non solo dalla Gran Bretagna ma anche da altri paesi europei. Nella sessione del mattino, la conferenza ha toccato vari temi tra cui un aggiornamento scientifico sulla macellazione religiosa degli animali svolta da Neville Gregory del Royal Veterinary College di Londra, sui piani di sorveglainza delle Echinoccosi in Europa and Eurasia, svolta da Phil Craig dell’Univesità di Salford - Manchester. Nel pomeriggio è toc-
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cato a Frans Smulders, rappresentante dell’European Association of Veterinary Establishments for Veterinary Education (EAEVE), illustrare le prospettive dell’Unione Europea per quanto riguarda l’educazione in sanità pubblica veterinaria mentre Alessandro Seguino, Giancarlo Belluzzi, Carlotta Ferroni e Bartosz Winiecki, tutti invitati dall’Associazione, hanno rispettivamente illustrato l’educazione veterinaria post universitaria nel Regno Unito, in Italia ed in Polonia. La conferenza si è conclusa con un dibattito sul tema dell’educazione veterinaria nel rapporto tra paesi europei. ■
La Veterinary Public Health Association (VPHA) nel Regno Unito fu fondata nel 1960 e rappresenta i veterinari e professioni affini che lavorano per il governo o per l’industria nel campo della sanità pubblica. L’associazione si occupa di svariati temi che includono sanità e benessere animale, produzione alimentari e zoonosi (http://www.vpha.org.uk/2011/index.php)
LA STORIA illiam Dick (1793-1866) fu il veterinario che fondò il primo “Collegio Veterinario” in Scozia e il secondo in assoluto della Gran Bretagna. William, figlio di John Dick, fu educato dal Reverendo J. Robinson e contemporaneamente seguendo le orme del padre, iniziò il suo apprendistato da maniscalco. Affascinato dalle arti veterinarie nel 1818 si trasferì al Royal Veterinary College di Londra dove, dopo tre mesi di studi, si qualificà come medico veterinario. Lo stesso anno, tornato ad Edimburgo, fondò la sua Scuola di medicina veterinaria. Nel 1906 il Collegio Veterinario di William Dick con un atto del Parlamento diventa il Royal (Dick) Veterinary College che entrerà a far parte dell’Università di Edimburgo nel 1951. La Royal (Dick) School of Veterinary Studies ancora oggi si contraddistingue fra le prime in Europa e nel mondo come leader nell’insegnamento e nella ricerca delle scienze veterinarie. Dal 1818 ad oggi la Scuola ha avuto diverse sedi: dalla prima storica sede in Clyde Street al centro di Edimburgo alla più recente sede in Summerhall. Nel 1962 è stato aperto l’ospedale per grossi animali e l’insegnamento delle materie cliniche fu spostato da Summerhall all’Easter Bush Veterinary Centre, che si trova a
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circa 10 km a sud dal cento di Edimburgo in aperta campagna. Con un investimento di circa 120 milioni di euro, nel 2010 è stato fatto un altro decisivo passo e per portare ulteriore prestigio alla scuola si è creata la fusione tra il Roslin Institute con l’Università di Edimburgo e la costruzione della nuova sede della Scuola di Medicina Veterinaria. La strategica dislocazione della Scuola di medicina veterinaria, Roslin Institute, Moredun Institute e Scottish Agricultural College nello stesso campus univeristario ha dato la possibilità di creare L’Easter Bush Research Consortium uno dei più grandi gruppi di ricerca al mondo focalizzati sulla biologia degli animali da produzione e da compagnia. Con l’ultimo investimento di 54 milioni di euro, la nuova sede della Scuola si è ulteriormente ampliata ed ora si estende su una superficie di 12.500 metri quadri su tre piani; il primo dedicato ad aree di studio ed insegnamento, con una vasta sala anatomica, autopsie ed annessa area ristorativa e palestra per staff e studenti, il secondo piano è dedicato alla biblioteca, aree studio ed uffici amministrativi, mentre il terzo piano ospita gli uffici per i docenti. La sede è disegnata per ospitare 850 studenti e 200 tra personale docente e tecnico.
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La Scuola è finita, i veterinari promossi a pieni voti La didattica veterinaria nelle scuole è stata un successo usinghiera la “pagella” ai partecipanti al Progetto ANMVI-Panini “Animali del cielo della Terra e del Mare”, coordinato da Silvia Macelloni. Per gli insegnanti, i medici veterinari sono stati “disponibili, compe-
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tenti e capaci”. Tutte le classi ripeterebbero l’esperienza. Tempo di scrutini e pagelle anche per il Progetto di zooantropologia didattica ANMVI-Panini, che ha interessato circa 300 medici veterinari dall’inizio fino alla fine dell’anno scolastico. I voti li hanno dati naturalmente le insegnanti alle quali è stato conse-
gnato un modulo di valutazione dell’iniziativa, per giudicare il ruolo del medico veterinario nell’educazione scolastica. Centinaia le compilazioni restituite da altrettante maestre e direzioni scolastiche di tutta Italia, per un totale di circa 6mila alunni coinvolti nella didattica. I medici veterinari hanno
saputo interagire con le insegnanti e modulare le informazioni secondo le capacità di apprendimento dei bambini, tutti in età compresa fra i 7 e i 10 anni. Il Progetto ANMVI-Panini è stato considerato utile sia ai fini didattici che educativi. Efficace la didattica approntata dai veterinari (lezioni, conversazioni, disegni, album, figurine, ausili grafici e multimediali, ecc.), apprezzata dagli alunni che hanno saputo interagire attivamente e con entusiasmo alle attività proposte dai medici veterinari. Più ambiziose le proposte degli insegnanti che, nei moduli di valutazione, hanno chiesto di consentire esperienze dirette con il mondo animale e della veterinaria, anche con metodo scientifico sperimentale per favorire una “didattica del fare”. Numerose, ad esempio, le richieste di uscire dall’aula e di visitare un ambulatorio veterinario. Ricorrente anche la proposta di poter “attivare dei laboratori in cui i bambini possano sperimentare e operare in prima persona”. In cima alle richieste c’è quella di poter prolungare la durata del progetto e di poter contare per più ore sulla presenza dei veterinari in classe. Qualche insegnante chiede di riavere in classe lo stesso docente veterinario. “I bambini - scrive una maestra del cuneese - hanno avuto l’opportunità di riflettere sulla necessità che l’uomo rispetti e protegga gli altri esseri viventi che come noi popolano il pianeta Terra e costituiscono una ricchezza inestimabile. Ritengo utile incrementare e diffondere progetti di questo tipo nelle scuole di ogni ordine e grado”. Parlare di animali “con chi ne ha la competenza” suscita “più interesse di qualunque insegnamento teorico”. Per non dire della presenza di alcuni esemplari portati in visione alle classi dagli stessi medici veterinari, dal cane al pappagallo, dal coniglio ai pesciolini. Il Progetto includeva anche un questionario per i bambini sul loro rapporto con gli animali realizzato in collaborazione con SISCA e rapporti di valutazione da parte dei medici veterinari aderenti al progetto. Tutta la documentazione, inclusa una consistente mole fotografica, sarà utilizzata per la realizzazione di un report finale che verrà pubblicato su Professione Veterinaria. ANMVI ringrazia l’Editore Panini per il finanziamento alle docenze veterinarie, i Colleghi e le scuole che hanno aderito. ■
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Prednisolone: limite raccomandato dal Consiglio Superiore di Sanità Ufficialità scientifica alle tesi dei buiatri della SIVAR: 5,0 ppb il valore fissato dal CSS di Milano e presso l'Istituto Zooprofilattico di Brescia dai quali emerge la possibilità che livelli identificabili di prednisolone nelle urine possano essere non associati a somministrazioni esogene di cortisonici. Inoltre, per il CSS "è possibile, anche se non ancora chiaramente provata, la possibilità di un rapporto fra l'incremento delle concentra-
orrisponde al valore di 5,0 ppb il limite raccomandato dal Consiglio Superiore di Sanità al di sopra del quale emettere giudizio di non conformità. La Direzione Generale per la Sicurezza degli Alimenti ha scritto agli Assessorati in merito alla presenza fisiologica di prednisolone nelle urine dei bovini. La nota, firmata il 4 giugno dal Direttore Generale Silvio Borrello, è indirizzata agli Assessorati regionali alla Sanità e all'Agricoltura, al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, all'ISS (Laboratorio Residui), agli Istituti Zooprofilattici e alla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario. Il parere che il Consiglio Superiore di Sanità ha espresso il 22 maggio scorso fa seguito a quello già espresso nelle scorse settimane; alla luce delle conoscenze attuali non è possibile determinare un valore fisiologico di prednisolone nelle urine dei bovini, il CSS conviene pertanto con quanto espresso dal Laboratorio di riferimento europeo in merito al valore di 5,0 ppb, quale "limite raccomandato al di sopra del quale emettere giudizio di non conformità". Il superamento di questo limite - sottolinea la nota ministeriale - deve essere considerato, ai fini delle azioni conseguenti da parte dei competenti Servizi, indice di trattamento farmacologico. Attente verifiche andranno comunque effettuate negli allevamenti di provenienza di campioni di urine in cui è stato rilevato prednisolone. Durante una precedente seduta, la quarta sezione del Consiglio Superiore di Sanità non escludeva che la sostanza potesse essere rilevabile anche in animali non sottoposti a trattamento. Il massimo organo di consulenza scientifica del Ministero della Salute riteneva necessario acquisire ulteriori dati. La Quarta sezione del CSS è del parere che "sebbene in condizioni normali non siano osservabili livelli urinari significativi di prednisolone nella specie bovina, non si possa ragionevolmente escludere la possibilità che in particolari condizioni stressanti quali la macellazione, il prednisolone possa essere rilevabile in basse concentrazioni anche in animali non sottoposti a trattamento". I buiatri della SIVAR avevano sollevato per primi dubbi sull'origine delle positività. Ora la definizione di un limite raccomandato. La positività al cortisone di alcuni bovini sta costando il rinvio a giudizio ad alcuni allevatori, benché agli animali non siano mai stati somministrati cortisonici. I buiatri della SIVAR sono stati i primi a sollevare, già nel 2010, il dubbio che all'origine vi potessero essere cause endogene. La letteratura scientifica nel settore è estremamente limitata e la ricerca registra studi sperimentali presso le Università di Torino e
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zioni di cortisolo urinario e la presenza di tracce urinarie di prednisolone" e che, ad oggi, sulla base dei dati disponibili, "non sia possibile individuare un livello fisiologico di prednisolone nelle urine delle varie categorie bovine". Il parere conclude ritenendo "consigliabile eseguire il prelievo di urine per la determinazione del prednisolone in allevamento (e non al
macello) e che tale prelievo sia effettuato in modo tale da evitare ogni possibile trasformazione del cortisolo in prednisolone da parte di batteri provenienti da contaminazione fecale". Per il Consiglio Superiore di Sanità "è necessario acquisire ulteriori dati in allevamento e al macello monitorando con attenzione il rapporto fra cortisolo e prednisolone". ■
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20 Lettere al Direttore Sconcerto! o letto in ritardo il numero 16 di P.V., ed in particolare il “fondo” intitolato “L'immagine del medico veterinario”, rimanendo sconcertato dal finale: “Una signora ha raccontato nei giorni scorsi...” (scusate, a chi? A Voi? Ad un collega? Alla stampa?), ...il farmacista ha risposto: “Li metta pure in quel bidone, che poi passa a prenderli il veterinario dell’ambulatorio qui vicino che li usa per i cani e i gatti, perché sostiene.....” . Allora se la storia è vera, andate a fondo della cosa, informando i vostri lettori degli sviluppi con dovizia di particolari, se è una favola, a caratteri cubitali smentitela! Apri-
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re una rivista prestigiosa del settore in quel modo, mi si consenta, è stata una cavolata pazzesca. Come sempre, non paghi delle bastonate che ci arrivano in continuazione, perseveriamo a farci male da noi! Dottor Marco Zaino, Alessandria Caro collega, se abbiamo deciso di rendere pubblica questa notizia è perché avevamo la certezza della verità di quanto accaduto. Di segnalazioni come questa, di comportamenti illegali o scorretti da parte di Medici Veterinari, ne riceviamo continuamente da colleghi e proprietari e purtroppo nella maggior parte dei casi corrispondono a situazioni vere. Anche in questo caso, come facciamo sempre, siamo interve-
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nuti subito dopo aver ricevuto questa informazione ma non siamo riusciti a risalire al nominativo del veterinario o a quello della struttura. La cosa certa è che il cesto di raccolta dei farmaci scaduti è stato fatto sparire anche perché lo stesso farmacista potrebbe avere qualche problema. Negli ultimi anni, nonostante la forte crescita culturale e professionale della nostra categoria, siamo purtroppo costretti a rilevare un numero sempre elevato di segnalazioni di questo genere, forse per una maggior attenzione di clienti e colleghi o forse soltanto perché la crisi che ha colpito anche il nostro settore rende il nostro lavoro più difficile e fa pensare che tutto possa essere “lecito”. Carlo Scotti
Non indossate pellicce, non sapete che vengono abbattuti almeno 15 alberi per fare i cartelli di protesta degli attivisti? Daniele Luttazzi
PC E ADSL: NULLA È DOVUTO ALLA RAI a Rai sta di nuovo chiedendo il versamento del canone speciale agli studi professionali dotati di solo computer. Le direzioni aziendali indirizzano alle strutture veterinarie una comunicazione generica, non mirata ai soli contribuenti sottoposti all’imposta speciale, con tanto di bollettino precompilato. Questo genera inevitabilmente confusione e comprensibile irritazione in chi non è tenuto al versamento. Per chiarezza, va detto che paga il canone speciale RAI solo chi nella propria struttura dispone di televisori, radio e apparecchi dotati di sintonizzatore e dunque in grado di ricevere segnali televisivi su piattaforma terrestre e piattaforme satellitari. In calce alla lettera, la RAI rimanda all’elenco dettagliato degli apparecchi che rientrano in questa tipologia. Al di fuori di essa, nulla è dovuto alla RAI. La certezza dei criteri impositivi del canone RAI è stata chiarita in Parlamento e all’Agenza delle Entrate dal Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il quale ha sottolineato che la RAI e il Fisco si devono allineare. Dal canone speciale RAI “sono esclusi i personal computer, fissi o portatili, i tablet (come gli iPad) e gli smartphone, cioè gli strumenti suscettibili, di per sé, di connessione alla rete internet”. Il Ministro ha aggiunto che “non è possibile includere altre forme di distribuzione del segnale audio video (per esempio Web Radio, Web Tv)”. Di quanto precisato dal Ministro è stata informata l’Agenzia delle Entrate. Pertanto, per il solo possesso di computer non è dovuto alcun pagamento alla RAI e non va dato seguito ad alcuna scrittura nella dichiarazione dei redditi.
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Il mese del cucciolo Purina Pro Plan Un successo per la prima edizione di un’iniziativa volta alla creazione di valore per proprietari di pet e medici veterinari
urina, in collaborazione con FNOVI e ANMVI ha lanciato quest’anno la prima edizione del Mese del Cucciolo Purina PRO PLAN dedicato al benessere dei cuccioli Al termine della prima edizione de “Il Mese del Cucciolo” PRO PLAN, sono state 2490 le strutture Medico Veterinarie - in 20 regioni italiane - che hanno aderito a questa importante iniziativa promossa da Nestlé Purina, azienda leader nel settore PetCare, in collaborazione con la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) e con l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), iniziativa che aveva come obiettivo la valorizzazione del ruolo del Medico Veterinario presso i proprietari di animali da compagnia e l’individuazione della corretta nutrizione per i cuccioli. Una campagna di comunicazione esclusivamente dedicata ai Medici Veterinari - tra novembre e dicembre - e un importante investimento sui media nazionali rivolti ai proprietari di pet - a gennaio - con affissioni in oltre 50 città, pagine su più di 30 quotidiani e più di 2000 passaggi radiofonici. Questi i numeri che hanno contraddistinto la promozione de “Il Mese del Cucciolo” PRO PLAN, l’iniziativa che ha invitato e coinvolto i proprietari di cuccioli da 1 a 12 mesi (24 mesi per i cani di grande taglia) dal 15 gennaio al 15 febbraio 2012 a individuare l’Ambulatorio Veterinario aderente per affidarsi al Medico Veterinario partner di fiducia per la crescita del cucciolo. Per sostenere i Medici Veterinari in questo impegno, Nestlé Purina ha messo a punto un esclusivo KIT CUCCIOLO Pro Plan - consegnato ai pazienti nel corso della visita a carico del proprietario - che conteneva, fra le altre cose, l’esclusiva ASSICURAZIONE SANITARIA PURINA gratuita che solo i Medici Veterinari aderenti all’iniziativa hanno potuto offrire ai loro pazienti, oltre a consigli e informazioni utili per il benessere del cucciolo. Nel corso di questa attività innovativa, sono stati distribuiti oltre 30.000 kit ai proprietari di cuccioli che si sono recati nelle strutture aderenti e ad oggi sono oltre 3500 le Assicurazioni Sanitarie Purina già attivate dai consumatori coinvolti. Sul sito www.ilmesedelcucciolo.it oltre 66.000 persone hanno consultato i dettagli dell’iniziativa e hanno identificato il nominativo del Medico Veterinario più comodo da cui recarsi, assicurando così un percorso di salute e benessere al proprio cucciolo. O, in alternativa, hanno potuto ricevere tutte le informazioni su “Il Mese del Cucciolo” chiamando il Numero Verde Purina per Voi 800.525.505. L’obiettivo de Il Mese del Cucciolo è stato proprio quello di porre il Medico Veterinario al centro del benessere del cane e valorizzare l’importanza di una corretta nutrizione specifica e bilanciata per stile e stadio di vita, per garantire al cane una vita più sana e più longeva.
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“I veterinari che hanno aderito all’iniziativa si sono dichiarati soddisfatti dell’attività perché ha consentito loro di fidelizzare i propri clienti e di acquisirne di nuovi. Questo risultato - insieme al successo dell’iniziativa verso i proprietari di cuccioli, - ha commentato Ilenia Ruggeri, Direttore Business Unit Specialist Nestlé Purina - ci spinge a continuare questo percorso ponendoci obiettivi più sfidanti, basati sulla certezza del valore nutrizio-
nale del nostro prodotto Purina Pro Plan Puppy Optistart e del ruolo chiave del Medico Veterinario per la salute dei pet. “Siamo soddisfatti di avere sostenuto questa iniziativa che ha dimostrato il suo valore attraverso la sensibilizzazione di un elevato numero di proprietari di animali da compagnia. Questa campagna ha rappresentato una nuova opportunità professionale per la nostra categoria in termini di fidelizzazione e di nuo-
va clientela”, ha affermato Carla Bernasconi, Vice Presidente di FNOVI. “Sono iniziative come questa che portano valore al nostro ruolo e alla nostra intera categoria grazie a un’importante visibilità mediatica che valorizza il Medico Veterinario non solo come referente per la salute, ma anche per la prevenzione che si costruisce fin da cuccioli” ha concluso Marco Melosi, Presidente ANMVI. ■
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22 Calendario attività Dal 14 settembre al 20 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
14 - 15 SET 14 SET 14 SET 16 SET 18 - 21 SET 21 - 23 SET 22 - 23 SET 23 SET 25 - 26 SET 30 SET 30 SET 5 - 7 OTT 6 - 7 OTT
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIOVET SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP CORSO AIVEMP
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC
3° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - CARDIOLOGIA 1: ANATOMIA NORMALE E PATOLOGICA, FISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA, CLINICA E DIAGNOSTICA STRUMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. per 29,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CONGRESSO NAZIONALE SIDEV 1° CONGRESSO NAZIONALE SIDEV - ATTUALITÀ IN DERMATOLOGIA - Hotel Serena Majestic, Montesilvano IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO SCVI CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA. E ORA COME CHIUDO QUESTO DIFETTO CHIRURGICO? - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SICARV I BIOMARKER IN CARDIOLOGIA VETERINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO SIVAR LE VERIFICHE ISPETTIVE UFFICIALI SECONDO IL PACCHETTO IGIENE E LA NORMATIVA VIGENTE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE: ONCOLOGO - Bolzano - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IL PANCREAS ENDOCRINO - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: No crediti - Per IN COLLABORAZIONE CON SOVEP informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO REGIONALE SCIVAC PUGLIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA - Trani- Hotel San Paolo al Convento - Via Statuti Marittimi 111 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA
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INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE
7 OTT
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
7 OTT 8 - 9 OTT 12 - 13 OTT 12 - 14 OTT 12 OTT 13 - 14 OTT 13 OTT 14 OTT 14 OTT 15 - 17 OTT 16 OTT 17 - 20 OTT
C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! - Hotel Hilton Garden Inn/ Officine Cantelmo Lecce - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA
7 OTT
75° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA VETERINARIA - BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 - Roma, Ospedale CTO Andrea Alesini - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it ACQUA E SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it
CORSO SCIVAC
SEMINARIO SCIVAC / SISCA CORSO REGIONALE SCIVAC SEMINARIO NAZIONALE SIVE
INCONTRO SIONCOV / SIODOCOV
CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Crowne Plaza Hotel, Padova - Via Po 197 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ARGOMENTI DI CHIRURGIA NEL CONIGLIO E NEI RODITORI - “Sala polivalente” Via Ippolito D’Aste a Recco ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: info@sivae.it LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Napoli - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Hotel Klass, Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani Segreteria Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE - hotel Franz - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA REFERTAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - II EDIZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 10 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Sem. - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO SISCA - LA SINDROME DA PRIVAZIONE SENSORIALE NEL CANE, DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LAZIO - CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA - Roma, Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: No crediti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SEMINARIO NAZIONALE “RECENTI SVILUPPI NELLA RIPRODUZIONE DEGLI EQUINI” - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it HEAD AND NECK CANCER - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
CORSO SIVE
CORSO PRATICO: ECO-DOPPLER IN RIPRODUZIONE EQUINA - Crema - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SISCA
ELEMENTI TEORICI SU ANSIA E FOBIA NELL’UOMO. CO-MORBILITÀ NELLA TRATTAZIONE DELLA PATOLOGIA IN UMANA. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accr. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Bologna, Hotel Savoy - Via del Pilastro, 2 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AO MASTERCLASS COURSE ON PATELLAR LUXATION TREATMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INFEZIONI DA E.COLI VEROCITOTOSSICI: L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO IN ALLEVAMENTO NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE ALIMENTARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it 4° IT. ORTOPEDIA: III PARTE - OSTEOSINTESI INTERNA AOVET BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 29,5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA INTERNATIONAL COURSE SCIVAC CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DEL MEZZOGIORNO ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
laPROFESSIONE
VETERINARIA 22 | 2012
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 18 giugno 2012
SOLUZIONI
Ibernazione Alimento non adatto
Induco una prepotente iperglicemia Ottengo un modesto effetto ipoglicemizzante Non è responsivo a questo ormone Il Gaviale non esiste
QUIZ 1
Intolleranza alla torba
Ne determino immediatamente il decesso
Risposta corretta: d) Congresso SIVAE: “POA (Problem Orientated Approach) nella Medicina degli Animali Esotici” - Cremona, Marzo 2009
Possibile red-leg disease
a b c d e
QUIZ 2
a b c d
2)Se somministro insulina ad un gaviale (Gavialis gangeticus) euglicemico:
Risposta corretta: c) Incontro SIVAE: “Endocrinologia negli animali esotici” - Cremona, Marzo 2008
1)Tritone di due anni, maschio, allevato su torba di sfagno (pH leggermente acido), anoressico da un mese (il proprietario ha cominciato ad utilizzare i pellets per tartarughe palustri da circa tre settimane): DD?
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