Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 22, dal 9 al 15 giugno 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

ANMVI INTERNATIONAL A MOSCA

VETERINARIA ELOGIATA ALLA FAO

AGEVOLAZIONI PER PROPRIETARI E INQUILINI

LESIONI DEL DITO BOVINO

PET PASSPORT TRANSIZIONE FINO AL 2010

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BREVI

SIAMO SPARITI

UFFICI PERIFERICI I veterinari precari dell'ex Ministero della Salute hanno commentato le linee programmatiche del Ministro Brunetta per la riforma della Pubblica Amministrazione avvertendo il Ministro che gli uffici periferici sono indispensabili per la sicurezza alimentare e la sanità pubblica.

LATTE Raggiunta in Conferenza Stato Regioni l’intesa sulla sicurezza alimentare del latte. La Conferenza ha approvato le “Linee guida per l'esecuzione dei controlli tesi a garantire la sicurezza alimentare nell'ambito della produzione e immissione sul mercato del latte destinato al trattamento termico e alla trasformazione”. (GU n. 133 del 9-6-2008)

MENUFOODS La canadese Menu Foods Income Fund's ha raggiunto un accordo per chiudere oltre cento cause scaturite dal pet food contaminato. L'azienda, che ha proposto un fondo-rimborsi per 24milioni di dollari, ha ribadito che all'origine del caso c'è stata "una tremenda frode da parte di fornitori cinesi".

FOGGIA Il Ministro Luca Zaia, ha incontrato a Roma l'Assessore pugliese all’agricoltura, Enzo Russo. Sulla questione Authority per la Sicurezza Alimentare a Foggia, Russo ha dichiarato di aver ricevuto dal Ministro rassicurazioni che l’Agenzia resterà a Foggia.

59° CONGRESSO SCIVAC

Formula vincente non si cambia

NIRDA Cancellato il finanziamento ed escluso dal bilancio preventivo del 2008. Il NIRDA Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali del Corpo forestale dello Stato resta senza i fondi previsti dalla Legge Finanziaria. Gianni Mancuso ha presentato una interrogazione parlamentare.

IRPA Il Governo ha proposto al Parlamento la nascita dell'Irpa, Istituto per la ricerca e la protezione ambientale. L’Agenzia dovrebbe nascere dalla fusione dell'Apat (Agenzia per la protezione dell'ambiente), l'Infs (Istituto nazionale per la fauna selvatica) e l'Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare). ''L'accorpamento di tre enti vigilati dal ministero- ha affermato il ministro Prestigiacomo - consentirà risparmi in termini di spesa''.

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2700 iscritti di cui 110 stranieri, 65 relatori italiani e 21 stranieri, 10 sale, 100 stand A PAGINA 3

Che fine fa la veterinaria negli assetti dell’Esecutivo? Per ora guardiamo con attenzione alle uscite del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, l’unico rappresentante del Governo che si stia occupando di sanità pubblica veterinaria. Ma non conosciamo ancora ufficialmente le deleghe, già assegnate dal Ministro Maurizio Sacconi e da questi anticipate in Senato, senza però far cenno ad una specifica delega per la veterinaria. Sulla carta da lettera utilizzata dagli uffici ministeriali c'è ormai scritto "Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali". Il Ministero della Salute è destinato ad essere un ricordo? Il punto interrogativo è d’obbligo perché il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ha dichiarato che lo farà “riapparire”. E anche perché il Senato ha impegnato il Governo a ripristinarlo. Palazzo Madama ha infatti accolto un ordine del giorno bipartisan che impegna il Governo a riconsiderare l'assetto dei ministeri per "ripristinare, nelle forme opportu-

ne, un dicastero della Salute”. Ma intanto il Senato ha approvato la conversione del decreto legge 'taglia-ministeri' e l’ha trasmesso alla Camera per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell'ultima legge finanziaria. L’emendamento presentato da Ignazio Marino (Pd) che prevedeva lo scorporo della Salute dal superministero di Sacconi è stato ritirato. Rispetto al precedente assetto organizzativo, il decreto trasferisce, con le inerenti risorse al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali le funzioni in precedenza esercitate dal Ministero della salute. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri si procederà all'immediata ricognizione in via amministrativa delle strutture trasferite; con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta dei Ministri competenti, sono apportate le variazioni di bilancio occorrenti per l'adeguamento del bilancio di previsione dello Stato alla nuova struttura del Governo. Per ora la veterinaria non sembra ■ molto in salute.

14.796, FORSE UN PO' TROPPI. SECONDO I DATI DEL MINISTERO DELL'UNIVERSITÀ, GLI ISCRITTI AI CORSI DELLE FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA PER L'ANNO 2007/2008, SONO 14.796. Diciamo subito che non tutti saranno Medici Veterinari perché quelli iscritti a questo corso di Laurea, vecchio e nuovo ordinamento, sono soltanto, si fa per dire, circa 10.500. Resta comunque il fatto che anche gli altri 4.000, una volta terminato il corso di studi, difficilmente punteranno a fare il muratore o l'idraulico, ma cercheranno un'occupazione nel settore limando spazi che potrebbero essere coperti da Medici Veterinari. Pur limitandoci ai laureati in Medicina Veterinaria, secondo i dati del Ministero, in teoria nel giro di 5 anni potremmo avere altri diecimila iscritti agli Ordini arrivando nel 2013 a 37/38.000. Un numero che riteniamo decisamente insostenibile a livello nazionale. Di questi nuovi iscritti agli Ordini circa il 70/75% saranno donne orientate principalmente verso il settore pubblico o degli animali da compagnia (cani e gatti, esotici e cavalli), ma questo non cambia sostanzialmente il problema. Quali possono essere le soluzioni? Ogni proposta trova seri ostacoli, spesso reali, ma a volte anche solo pretestuosi. È anche vero che il rifiuto da parte di molti giovani veterinari verso alcuni settori (animali da reddito, aziende mangimistiche o farmaceutiche, aziende di distribuzione, ecc.) desiderando tutti avere un ambulatorio per animali da compagnia o essere dipendente pubblico, rende tutto più complicato. Vedremo se il nuovo Ministro sarà capace di fare un ragionamento serio.

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59° SCIVAC Dalle Associazioni

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Rimini: sempre più internazionale Congresso SCIVAC: prove generali per il 2009 tecnici, assistenti, ecc., tutte figure professionali che da noi non esistono ancora, o meglio, esistono, ma non hanno alcun riconoscimento. Colgo l'occasione per ricordare che l'ANMVI è convinta della necessità nelle strutture veterinarie di figure professionali con queste caratteristiche e con competenze non veterinarie che oggi sono spesso svolte da giovani laureati in veterinaria con rapporti di lavoro, a volte, molto discutibili. Purtroppo, il numero troppo elevato di laureati e, quindi, l'enorme difficoltà a trovare un'occupazione decente, li costringe ad adeguarsi a tutto con evidenti distorsioni del mercato occupazionale. Con il mondo universitario era già stata considerata la possibilità di introdurre la figura dell'infermiere o assistente veterinario, per il set-

di ANTONIO MANFREDI ormula vincente non si cambia, non vi è dubbio. Il 59° Congresso Internazionale Multisala della SCIVAC, tenutosi a Rimini dal 30 maggio al 1 giugno ha dimostrato di essere veramente una formula vincente. L'area espositiva non aveva nulla da invidiare ai più importanti congressi veterinari europei, anzi, a detta di molti è forse la più bella, vasta e completa. Se pensiamo che abbiamo dovuto escludere qualche azienda arrivata all'ultimo momento e rifiutare qualche metro in più ad aziende importanti per mancanza di spazio, ci sembra una bella soddisfazione. Tutti gli espositori, più di cento, ci hanno fatto i complimenti per gli ottimi risultati raggiunti, molti ci hanno chiesto più spazio per il prossimo anno e la possibilità di organizzare momenti scientifici complementari al programma

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(seminari satelliti, sale a tema, approfondimenti con i relatori, ecc.) o iniziative collaterali al programma sociale. Un'azienda sponsor nel farci i complimenti ci ha informato di aver raccolto più di 1800 schede di visitatori ai suoi stand. Non male! Il Congresso di Rimini è ormai diventato un momento così importante e radicato nel settore veterinario che alcune aziende per la promozione dei loro prodotti puntano quasi esclusivamente su questo evento. Quanti erano gli iscritti? Diciamo subito che l'obiettivo che ci eravamo posti, in verità che mi sono posto io, di arrivare a tremila iscritti, non è stato raggiunto. Siamo sempre intorno ai 2700. Per carità, non sono pochi, e se confrontiamo questo numero con gli altri congressi in Europa, anche quelli che da anni, per tradizione e rapporti culturali, richiamano iscritti da altri paesi, vediamo che siamo più o meno sugli stessi livelli. Il sorpasso loro lo ottengono solo per la presenza di mille o duemila infermieri veterinari,

ASSEMBLEA SOCI SCIVAC Nel corso dell'Assemblea sono stati comunicati i recenti cambiamenti all'interno dell'organico del CD SCIVAC. Fabia Scarampella, dimissionaria per troppi impegni associativi, viene sostituita nella carica di Vice-Presidente da Federica Rossi. Marco Bernardini subentra nella carica di Segretario. Entra in Consiglio Bruno Peirone Professore Associato presso il Dipartimento di Patologia Animale dell’Università di Torino e titolare dei corsi di “Patologia Chirurgica”, “Metodologie Chirurgiche” e “Clinica Ortopedica e Traumatologica”. Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Scienze Veterinarie” dell’Università di Torino. Past-Presidente della SIOVET (Società Italiana Ortopedia Veterinaria) dal 2007 e membro del Consiglio Direttivo SCIVAC dal 2008. Chair dell’Educational Committee della AO VET International dal 2006. Membro del SACcVet dell’AO International dal 2007. Co-Direttore dell'Itinerario SCIVAC di Ortopedia. È autore di circa 90 lavori a stampa, apparsi su riviste nazionali e Internazionali, ha curato la traduzione italiana di alcuni libri di argomento ortopedico.

RIUNIONE SOCIETÀ SPECIALISTICHE SCIVAC È stato presentato il nuovo Regolamento Attuativo Società Specialistiche: tale regolamento ha lo scopo di migliorare l'organizzazione e la funzionalità delle Società Specialistiche. Tra le altre cose in base al regolamento approvato le elezioni dei CD delle Società Specialistiche si terranno nel semestre successivo all’elezione del CD SCIVAC e il Past President manterrà la propria posizione all'interno del CD per un triennio ulteriore. Tutto questo al fine di facilitare il passaggio di consegne da un CD a quello successivo. Attività Società Specialistiche 2009: a tutte le Società Specialistiche è stato chiesto di produrre e proporre la propria programmazione scientifica per l'anno 2009, allo scopo di facilitarne l'organizzazione e la promozione e migliorare il coordinamento programmatico tra le varie società.

La Presidente SCIVAC, Dea Bonello e il Presidente ANMVI, Carlo Scotti tore degli animali da compagnia, avviando corsi di laurea triennali, ma riducendo, d'altra parte, in modo veramente significativo, il numero degli iscritti al Corso di Laurea in Medicina Veterinaria. Vedremo se la cosa sarà possibile realizzarla con il nuovo Governo. Perdonatemi se sono uscito dal tema ma capite che la lingua batte sempre dove il dente duole ed ogni occasione ci riporta sempre al peccato originale. Torniamo ai nostri 2700.

BORSA DI STUDIO SCIVAC-PFIZER "RICCARDO TESTA" manuela Scarsato (al centro della foto), con la sua tesi "Indagine sulla diffusione di infezioni Retrovirali (fiv e felv) in colonie Feline del Veneto" è stata premiata con la Borsa di studio SCIVAC/Pfizer intitolata alla memoria del Dr Riccardo Testa per l’ammontare di € 6.000,00. Tale somma è intesa per un soggiorno all’estero di studio e tirocinio pratico di durata minima di 3 mesi, da effettuarsi presso una sede all’estero scelta dal candidato o presso il Dipartimento di Medicina Interna dei Piccoli Animali della Texas A&M University, College Station, Texas, USA. Tale soggiorno deve essere finalizzato all’apprendimento delle più recenti acquisizioni relative alla medicina interna degli animali da compagnia, con particolare riguardo alle più recenti tecniche diagnostiche e modalità terapeutiche per la cura delle malattie emergenti e più frequenti degli animali da compagnia.

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PREMIO HILL’S “MARCO SERATI” l Premio Hill’s “Marco Serati”, è stato consegnato a Stefano Pastrolin (a destra nella foto), in quanto applicando i principi di gestione alla struttura veterinaria, ha saputo cogliere le opportunità di sviluppo offrendo ai clienti nuovi servizi e migliorando la qualità della prestazione. Il premio viene riconosciuto in memoria di Marco Serati che tra i primi in Italia, assieme a Scivac, ha visto e promosso il Practice Management come disciplina al servizio del progresso della professione veterinaria.

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4 Dalle Associazioni 59° SCIVAC

Nel 2007 eravamo arrivati a 2689. Quest'anno il numero è stato sostanzialmente lo stesso ma con un leggero calo degli iscritti italiani compensato da un incremento degli stranieri che hanno superato il centinaio. L'aumento della presenza di veterinari stranieri era prevista e dovrebbe essere sempre maggiore nei prossimi anni, anche per gli accordi che la SCIVAC, con la collaborazione di ANMVI International, sta sviluppando con Associazioni veterinarie e Facoltà di altri paesi, non solo europei. Sinceramente non ci aspettavamo il calo, sia pure minimo e forse anche scarsamente significativo, degli iscritti italiani. Le previsioni del tempo erano passabili e si sono poi dimostrate buone, la proposta scientifica, come vedremo più avanti, era di ampio interesse e di gran-

de livello, il programma sociale ed i servizi collaterali sono stati apprezzati da tutti, il costo di iscrizione (100 euro + IVA) era a dir poco ridicolo per un'iniziativa di questo livello, ed allora? Si è pensato al ponte del 2 giugno che ha portato qualcuno, magari su sollecitazione della famiglia, a fare scelte diverse. Non credo che sia questo, ma soprattutto penso che in una situazione di difficoltà generale, e del settore in particolare, le spese da dover sostenere, anche se contenute, per iscrizione, soggiorno e trasferimento, abbinate alla possibile perdita di lavoro, sia pure per un giorno o due soltanto, abbiano spinto alcuni a rinunciare ad un'occasione, certamente unica, per il loro aggiornamento. Un vero peccato per loro. La parte scientifica era infatti di grande livello e se anche a volte gli argomenti non erano nuovissimi, tutti i relatori sono riusciti a creare grande interesse, lasciando soddisfatti sia i veterinari con grande esperienza sia i giovani laureati. Greene, De Nicola, Hoskins, Mattoon, le teste di serie, sono stati molto apprezzati, ma tutti i relatori hanno avuto buone, se non ottime, valutazioni. 85 i relatori di cui 21 stranieri. Molto successo hanno avuto i vari workshop specialistici. Tutte le sale erano affollate e spesso i posti sono risultati insufficienti facendo saltare tutte le previsioni e mettendo a dura prova la nostra organizzazione. 10 sale, con quasi tremila posti a sedere non sono riuscite, in alcuni momenti, a soddisfare tutte le diverse esigenze. Le presenze giornaliere sono state per tutti i tre giorni molto elevate con la punta massima del Sabato con circa 2050 partecipanti. Leggermente meno rispetto al 2007 che aveva quasi raggiunto i 2100.

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Anche gli altri giorni c'è stato un leggero calo di presenze: Venerdì 1800 e Domenica circa 1900. Molto bella anche la parte sociale. Io non c'ero, ma il Mojito Party è andato veramente alla grande. Bastava vedere le faccie dei veterinari la Domenica mattina. Tutto bene allora? Proprio tutto no. A parte alcuni aspetti organizzativi che dovranno essere migliorati, gli "Incontri con l'autore" sono stati un mezzo disastro e quindi stiamo pensando di non riproporli il prossimo anno. A proposito di 2009, il Congresso sarà ancora riproposto in occasione del ponte del 2 giugno, sperando che questo non ci penalizzi. Non ci sono altre date disponibili. Sarà un grande, grandissimo congresso, visto che sarà quello celebrativo dei 25 anni di fondazione della SCIVAC. Quello appena concluso, pur indiscutibilmente bello, non è nulla ri-

spetto a quello del 2009. Questo è stato soltanto una prova generale: ci saranno 11 sale, 3200 posti a sedere, 100 relatori italiani e stranieri, fra cui alcuni dei nomi che hanno fatto la storia della veterinaria degli utimi anni, torneranno i relatori più apprezzati e quelli italiani che sono cresciuti all'estero. Il programma sociale proporrà diverse iniziative per accontentare le esigenze ed i desideri di tutti. Ci sarà anche la possibilità di rivedersi con amici e colleghi che si sono persi di vista e fare nuove conoscenze, sia italiane che straniere. Una grande occasione, quindi, unica. Non potete perderla, segnatela già ora in agenda. A Rimini 2009 ci saranno anche rappresentanti del mondo politico ed istituzionale e si dovrà essere in tanti anche per far loro capire che la veterinaria italiana è importante e devono ascoltarla. ■

RIUNITE LE DELEGAZIONI REGIONALI SCIVAC i è svolta sabato 31 maggio a Rimini la consueta riunione delle delegazioni Regionali SCIVAC presieduta dalla Coordinatrice delle Delegazioni Regionali e Presidente SCIVAC, Dea Bonello. Durante la riunione i delegati Regionali SCIVAC hanno avuto l’opportunità di discutere le problematiche emerse durante gli incontri del primo semestre 2008, confrontandosi sugli aspetti logistici, scientifici ed economici. Il bilancio del primo semestre è complessivamente buono sotto ogni aspetto, gli incontri regionali sono sempre giornate di alto livello scientifico dove vengono trattati argomenti che vengono sempre apprezzati per l’impostazione delle relazioni, l’efficacia in termini di nozioni teoriche e di consigli pratici indispensabili per un’attività clinica quotidiana, ne è dimostrazione il numero di partecipanti che sempre più spesso partecipano agli incontri regionali. È promessa del Consiglio SCIVAC Nazionale trovare una soluzione in merito alla gestione pratica delle pause caffè e di trovare sedi sempre meno decentrate e quindi facilmente raggiungibili dai medici Veterinari di tutta la Regione. La riunione è stata anche l’occasione per presentare il libretto delle delegazioni SCIVAC del secondo semestre 2008 che verrà presto inviato a tutti i soci SCIVAC e per presentare il pacchetto relatori e programmi per il 2009. Anche per l’anno prossimo la proposta SCIVAC per gli incontri regionali è ricca di novità e argomenti che coprono tutte le varie materie della Medicina Veterinaria, si vuole dare ampio spazio agli aspetti più pratici della Medicina Veterinaria e soddisfare le richieste del più ampio numero di Veterinari, a tal proposito tutti i Medici veterinari soci SCIVAC sono invitati ad inviare delle proposte al proprio Presidente Regionale di riferimento. Ricordiamo che anche per il 2009 tutti gli incontri regionali resteranno gratuiti per tutti i soci SCIVAC e accreditati ECM. Il calendario definitivo degli incontri regionali 2009 verrà presentato come di consueto al 60° Congresso Nazionale SCIVAC a Perugia. Un sentito ringraziamento va a tutti i delegati Regionali SCIVAC che hanno partecipato.

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6 Anmvi Informa Attività

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Chi ama gli animali non fa nascere dei randagi L’ANMVI ha dato il patrocinio alla Campagna pro-sterilizzazioni della LAV

l controllo delle nascite nella popolazione canina e felina è un dovere della nostra società che va di pari passo con il possesso responsabile dell’animale da compagnia e la lotta agli abbandoni. La sterilizzazione chirurgica è ad oggi l’unico metodo di prevenzione riconosciuto a livello internazionale e i medici veterinari italiani sono in grado di offrire questa prestazione con le massime garanzie di benessere per il paziente animale. La campagna della LAV ci trova concordi nelle motivazioni e nelle finalità e per questo l’ANMVI ha accordato il suo patrocinio”.

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Il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti - ha così commentato l’iniziativa che la LAV ha presentato alla stampa la campagna “Chi ama gli animali non fa nascere dei randagi”. L’obiettivo è la prevenzione del randagismo. Il target sono i cittadini proprietari ed aspiranti proprietari invitati all’adozione di un randagio e a sterilizzare il proprio cane e gatto anche per prevenire l’abbandono. La LAV ricorda che “sterilizzare il proprio amico a quattro zampe può evitare 70.000 nuovi randagi: questo è il numero di discendenti che un gatto o un cane può generare in pochi anni”. La campagna informativa della LAV - che ha ricevuto anche il patrocinio della Federazione Nazionale Ordini Medici Veterinari Italiani (FNOVI) - è stata presentata il 4 giugno presso uno Studio veterinario di Roma, con la partecipazione del Presidente ANMVI Lazio: il medico veterinario dott. Marzio Gargiulo, del presidente della LAV Gianluca Felicetti e dell’attrice Daniela Poggi. Richiamandosi alle competenze assegnate ai Comuni dalla Legge Finanziaria 2007 (“I comuni, singoli o associati, e le comunità montane provvedono prioritariamente ad attuare piani di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione”), la LAV ha scritto una lettera di sollecito a numerosi Comuni chiedendo loro di assolvere a tali obblighi, e al Presidente dell’ANCI, Leonardo Domenici, affinché a sua volta possa sollecitare i Comuni su questa materia, dagli importanti risvolti etici ed economici. “È importante informare le amministrazioni territoriali - conclude Scotti - perché in questi me-

SERVIZI E CONSULENZE ANMVI nche quest'anno l'ANMVI era presente al Congresso Nazionale della SCIVAC con uno stand dedicato ai servizi e alle consulenze. Sempre più numerosi i partecipanti al congresso che hanno colto l’occasione per avere informazioni sui servizi offerti dell’associazione o per una consulenza gratuita con gli esperti ANMVI in materia di salute e sicurezza sul lavoro; regolamentazione dell’impianto elettrico nelle strutture veterinaria; rifiuti sanitari; farmaco veterinario e privacy. Come per gli anni scorsi infatti erano presenti allo stand i consulenti di ANMVI Servizi “L’ambulatorio chiavi in mano” (Carlo Pizzirani, Giorgio Neri e Marco Maggi) e il legale dell’ANMVI, Avvocato Maria Teresa Semeraro. La novità di quest’anno è la certificazione di qualità per le strutture veterinarie per animali da compagnia. In tutte le giornate congressuali era presente allo stand anche un esperto della Commissione Qualità dell’ANMVI a disposizione dei colleghi per delucidazioni e consigli sulla certificazione e sulle Buone Pratiche Veterinarie. Allo stand era inoltre presente un punto informativo dedicato alla SCIVAC ed alla Fondazione Salute Animale.

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si, nel presentare il progetto LEAVET ci siamo accorti che molti Comuni non conoscono ancora queste disposizioni finanziarie, non le applicano o non le applicano correttamente. Come medici veterinari e come cittadini ci dobbiamo porre anche obiettivi di corretta gestione dei fondi pubblici per un efficace contrasto del randagismo e del business che non di rado si porta dietro”. “La convergenza tra ANMVI e LAV - ha concluso Scotti - è una convergenza su principi ed obiettivi di civiltà”.

ALCUNI DATI • Numero animali abbandonati ogni anno 135.000 (45 mila cani, 90 mila gatti)

• Numero complessivo canili sanitari e canili rifugio: 1144 • Numero canili sanitari: 465 • Numero canili rifugio: 679 • Numero cani randagi 590.549 - contro i 660.517 stimati nel 2002 - di cui 149.424 nei canili (quindi oltre un quarto del totale) • 2.604.379 gatti randagi Al sito della LAV e del Ministero della salute sono pubblicati i dati suddivisi per Regione aggiornati al gennaio del 2008. I dati fanno riferimento all'anno 2006 e sono stati trasmessi dalle Regioni al Ministero della Salute entro dicembre 2007. ■



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8 Anmvi Informa Attività

VETERINARIA 22 | 2008

La formazione specialistica veterinaria arriva sulla Piazza Rossa ANMVI International è stata accreditata dal corpo docente della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Mosca cambio di credenziali a fine maggio, a Mosca, tra ANMVI International e l’Università Statale dell’Amicizia fra i Popoli (nella foto la targa della sede universitaria). Prosegue così il programma di formazione ANMVI- Regione Lombardia incentrato sullo scambio di esperienze tra

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colleghi italiani e stranieri, avviato l’anno scorso. ANMVI, rappresentata dal suo Vice Presidente, Giancarlo Belluzzi, è stata accreditata dal corpo docente della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Mosca. L’incontro si è svolto nell’ambito del progetto ANMVI International e Regione Lombardia, teso a sviluppare training di formazione

per medici veterinari italiani e stranieri, utilizzando il modello lombardo. L’incontro istituzionale è avvenuto negli uffici della Facoltà ed è stato preceduto da una lecture del collega italiano che ha avuto lo scopo di illustrare sia il nostro modello di sicurezza alimentare che il sistema lombardo, uno dei sistemi sanitari federati all’avanguardia nel nostro Paese. ■

LA FIRMA A CREMONA lla fine della missione, il Preside della Facoltà (nella foto con il Coordinatore di ANMVI International Giancarlo Belluzzi) ha offerto la possibilità di stabilire un agreement di collaborazione tra la prestigiosa Accademia sovietica (la facoltà più importante di quel Paese) ed un’organizzazione privata come è appunto l’ANMVI, soggetto composto da quasi una ventina di associazioni satelliti. In novembre, nell’occasione della tre-giorni convegnistica sull’Epidemiologia e l’Etica del Medico Veterinario (Centro Studi EV di Cremona, dal 19 al 21 novembre 2008), verrà perfezionato e sottoscritto l’accordo: il Preside ed un docente russo, infatti, saranno a Cremona per presentare la realtà del paese sovietico e scambiare la loro esperienza con quella di altri colleghi, italiani e stranieri.

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LEAVET, LE ANMVI REGIONE FANNO IL PUNTO AL 59° SCIVAC i è riunita a Rimini nella giornata di venerdì 31 maggio la dirigenza regionale dell'ANMVI. I consigli di presidenza delle ANMVI REGIONE e i Coordinatori Regionali hanno fatto il punto sul progetto "LEAVET" per la creazione di una medicina veterinaria di base. Nel corso della riunione, coordinata dal Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti, sono state analizzate le proposte e le strategie territoriali per la realizzazione di una rete di strutture veterinarie private che, capillarmente in ogni Regione, possano da un lato favorire la lotta al randagismo e dall'altro incentivare il possesso del cane e del gatto attraverso agevolazioni economiche e sgravi fiscali (riduzione dell'aliquota IVA sulle prestazioni veterinarie e aumento della soglia di detraibilità delle spese veterinarie). “Si tratta - ha spiegato Scotti - di dare piena e corretta applicazione a tutte le possibilità che la legge prevede per contrastare il randagismo e l'abbandono attraverso piani di controllo delle nascite che si avvalgono dei veterinari libero professionisti appositamente convenzionati". Il Presidente dell’ANMVI ha ribadito la necessità di presentare in questi mesi agli Assessorati alla Sanità il progetto. “In alcuni Comuni - ha affermato Scotti - la nostra iniziativa è diventata una realtà ed è grazie a questi progetti pilota che i LEAVET possono dimostrare di essere efficaci ed efficienti". Basti pensare alle Regioni Lazio e Abruzzo dove il progetto LeaVet è già partito. In Lazio i consiglieri ANMVI regionali stanno presentando il progetto a tutte le amministrazioni comunali e provinciali. In Piemonte il progetto Leavet sarà discusso in Regione a fine giugno mentre nelle Marche sarà proposto nell’ambito di un progetto avviato con l’assessorato al Valore e Tutela dell’Ambiente e alla Protezione Animali.

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10 Attualità Sicurezza sanitaria

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Controlli alle frontiere “pilastri della lotta alle malattie” Alla Conferenza della FAO il Sottosegretario alla Salute ha sottolineato l’importanza della prevenzione veterinaria l Sottosegretario alla salute Francesca Martini è intervenuta il 3 giugno alla Tavola Rotonda “Transboundary pests and diseases” che si è tenuta a Roma nell’ambito della Conferenza FAO sulla Sicurezza Alimentare Mondiale. Entrando nel merito dei temi affrontati, Martini ha dichiarato che “l’abrogazione delle barriere doganali tra gli Stati aderenti all’Unione europea, e la conseguente soppressione dei controlli alle frontiere tra tali Paesi, nonché l’aumento degli scambi comunitari e delle importazioni dai Paesi terzi delle merci, rappresentano senz’altro un possibile fattore di rischio per la diffusione delle patologie animali, zoonosi e tossinfezioni”. Le “Transboundary animal diseases (TADs) sono malattie contagiose epidemiche degli animali che possono diffondersi rapidamente, superare facilmente le frontiere nazionali e che determinano serie conseguenze socio-economiche nonché possibili ripercussioni sulla salute pubblica. “La conseguente e palese necessità di mantenere un alto livello di tutela dello stato sanitario raggiunto - ha dichiarato il Sottosegretario - rap-

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Le Thi Yen, vietnamita di Hanoi, mostra la foto del figlio morto di influenza aviaria nel 2004. La famiglia si cibava di pollame infetto allevato tra le mura domestiche. (foto FAO) presenta pertanto una sfida e un impegno costante per i responsabili della sicurezza sanitaria e alimentare di ogni Paese”.

I SERVIZI VETERINARI “I Servizi veterinari pubblici italiani, grazie anche alla loro peculiare organizzazione sul territorio e alle varie articolazioni dei servizi a livello regionale e nazionale, sia centrale che periferi-

co, svolgono una costante azione di prevenzione nell’ambito della sanità animale (e quindi di tutela del consumatore) e sono stati, chiamati più volte ad intervenire anche in situazioni di particolare emergenza, al fine di scongiurare il diffondersi di epidemie”. L’elogio del Sottosegretario Martini ai servizi veterinari nazionali è ispirato al “principio irrinunciabile della prevenzione”. L’azione dei servizi veterinari - ha proseguito - nella lotta alle malattie diffusive è imperniata “in primis” sui controlli alle frontiere attesi i rischi connessi agli scambi internazionali (ossia alle importazioni dai Paesi terzi) di animali vivi e dei loro prodotti. Occorre raggiungere elevati standard di biosicurezza alle frontiere senza pregiudicare la circolazione transfrontaliera delle persone e dei prodotti agricoli. Così come previsto dagli accordi internazionali. Durante l’epidemia di influenza aviaria nel Sud Est asiatico la strategia di contrasto approntata, in considerazione di un’accurata valutazione del rischio, si è concretizzata anche in tutte quelle azioni mirate ad impedire l’introduzione illegale di animali vivi e prodotti dai Paesi a rischio sia al seguito dei passeggeri e sia occultati in merci di altra tipologia, prevedendo una stretta collaborazione presso le frontiere con le autorità doganali”. La consapevolezza che i controlli alle frontiere rappresentino uno dei pilastri fondamentali della lotta alle malattie ha portato re-

centemente il Ministero della salute a stipulare un protocollo di intesa con l’Agenzia delle dogane che individua la cornice generale entro cui sviluppare adeguati livelli di collaborazione nei settori dei controlli che comportano la necessità di un’adeguata interazione tra le due Amministrazioni, nel rispetto delle competenze e inasprendo i controlli sulla originalità e veridicità della documentazione accompagnatoria.

IL CLIMA Nell’ottica degli obiettivi fissati nell’ambito del congresso della FAO, si intende rilevare come, nella strategia globale di lotta alle malattie, debbano essere considerati anche gli aspetti concernenti i cambiamenti climatici nel pianeta, che possono contribuire alla diffusione di malattie che trovano in taluni insetti vettori la loro necessaria modalità di trasmissione e diffusione. Gli insetti e i parassiti tropicali e subtropicali potrebbero migrare oppure essere trasportati attraverso vari veicoli verso zone più settentrionali (basti pensare ai potenziali vettori della Febbre della Valle del Rift e della peste equina, malattie presenti nel continente africano) mentre altri insetti e parassiti potrebbero resistere meglio negli ambienti (come dimostratosi, in Europa, per i vettori della Blue Tongue): ciò può rappresentare la causa di casi nuovi o più numerosi di zoonosi e di malattie degli animali e la diffusione di nuovi patogeni in aree nelle quali non erano storicamente presenti. “È evidente - ha dichiarato il Sottosegretario Martini- che è auspicabile instaurare una collaborazione verso quei Paesi interessati maggiormente dai focolai e che potrebbero rappresentare, l’origine di epizoozie comportanti concreti rischi sanitari globali”. ■

LA CARNE CAUSA LA FAME NEL MONDO? iò che il vertice FAO “ha dimenticato” di discutere è il cuore del problema della fame nel mondo, che non è solo legato ai costi di produzione e distribuzione dei cibi, ma soprattutto alle abitudini alimentari della popolazione del pianeta”. Il Prof. Umberto Veronesi ha dichiarato a Repubblica che “c’è un comportamento individuale responsabile, che può contribuire a riequilibrare questi due drammatici estremi ed è la riduzione del consumo di carne. Ogni anno 150 milioni di tonnellate di cereali sono destinate a bovini, polli e ovini, con una perdita di oltre l’80% di potenzialità nutritiva; in pratica il 50% dei cereali e il 75% della soia raccolti nel mondo servono a nutrire gli animali d’allevamento”. L’America meridionale - ha aggiunto l’oncologo- “per fare posto agli allevamenti, distrugge ogni anno una parte della foresta amazzonica grande come l’Austria…Viviamo in un mondo dove un miliardo di persone non ha accesso all’acqua pulita e per produrre un chilo di carne di manzo occorrono più di trentamila litri di acqua”. “Io ero un bambino di campagna amico degli animali - conclude Veronesi - e oggi sono un uomo che ha il massimo rispetto per la vita in tutte le sue forme … non mi piace celebrare la vita negando la vita stessa ad altri esseri”.

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12 Fisco IRPEF e dintorni

VETERINARIA 22 | 2008

Agevolazioni per i proprietari e per gli inquilini di GIOVANNI STASSI

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e norme che disciplinano le detrazioni IRPEF e le altre agevolazioni a favore dei proprietari di immobili e dei loro inquilini sono contenute nelle seguenti disposi-

zioni di legge: • articolo 8, Legge 9 dicembre 1998, n. 431; • articolo 16 del D.P.R. 22.12.1986, n. 917 • articolo 15 del D.P.R. 22.12.1986, n. 917. L’Agenzia delle Entrate è anche intervenuta per fornire chiarimenti con la Circolare 4 aprile 2008, n. 34/E

PER I PROPRIETARI Il citato articolo 8 della Legge 431/1998 stabilisce che, nei Comuni di cui all’art. 1 del D.L. 30 dicembre 1998, n. 551 (trattasi dei Comuni ad alta densità abitativa e dei Comuni ad essi limitrofi) il reddito imponibile derivante al proprietario da contratti di affitto stipulati o rinnovati ai sensi del comma 3 dell’articolo 2 della stessa Legge 431/1998 (si tratta dei contratti di locazione a canone convenzionale) è ulteriormente ridotto del 30%. Quindi oltre alla deduzione forfetaria del 15% si applica anche l’ulteriore deduzione del 30%. L’agevolazione non si applica ai contratti di locazione di natura transitoria, fatta eccezione per i contratti stipulati per soddisfare le esigenze abitative di studenti universitari. Ad esempio, il reddito imponibile di un immobile

con canone annuo di Euro 12.000 sarà pari ad Euro 7.140 (12.000 - 15% = 10.200 - 30% = 7.140). Si ricorda che per poter usufruire di tale beneficio occorre indicare nella dichiarazione dei redditi gli estremi di registrazione del contratto di locazione nonché quelli della denuncia dell’immobile ai fini ICI. Oltre alla predetta agevolazione, lo stesso articolo 8 prevede un’ulteriore agevolazione ai fini dell’imposta di Registro. Per i suddetti contratti, infatti, il canone annuo ai fini della determinazione della base imponibile per l’applicazione dell’imposta proporzionale di Registro viene assunto nella misura minima del 70%. Un’ultima agevolazione per gli stessi contratti riguarda l’ICI. Parecchi Comuni infatti applicano alle unità immobiliari locate in regime convenzionale un’aliquota sensibilmente ridotta.

PER GLI INQUILINI Contratti di locazione per unità immobiliare adibita ad abitazione principale Agli inquilini titolari di contratti di locazione, stipulati ai sensi della Legge 9 dicembre 1998, n. 431, di unità immobiliari adibite ad abitazione principale compete, a determinate condizioni, una detrazione forfetaria IRPEF nelle seguenti misure: • Euro 300 se il reddito complessivo non supera Euro 15.493,71; • Euro 150 se il reddito complessivo è compreso tra Euro 15.493,71 ed Euro 30.987,41.

Oltre alla condizione del reddito complessivo la legge prevede che il contratto di locazione sia stato stipulato ai sensi della citata Legge 431/98. La detrazione deve essere calcolata rapportandola al periodo dell’anno in cui l’immobile è stato adibito ad abitazione principale. Nel caso di contratti di locazione cointestati la detrazione andrà ripartita tra i cointestatari. Potrà ad esempio verificarsi il caso in cui uno dei cointestatari superi il limite di reddito e pertanto non avrà diritto ad alcuna detrazione mentre l’altro cointestatario con reddito complessivo nei limiti avrà diritto pro-quota alla detrazione. La detrazione, ove spettante, andrà indicata al rigo RP45 del modello UNICO 2008 PF. Contratti di locazione con contratto convenzionale per unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Agli inquilini titolari di contratti di locazione, stipulati o rinnovati ai sensi del comma 3 dell’articolo 2 della stessa Legge 431/1998 (si tratta dei contratti di locazione a canone convenzionale), di unità immobiliari adibite ad abitazione principale compete, a determinate condizioni, una detrazione forfetaria IRPEF nelle seguenti misure: • Euro 495,80 se il reddito complessivo non supera Euro 15.493,71; • Euro 247,90 se il reddito complessivo è compreso tra Euro 15.493,71 ed Euro 30.987,41. Oltre alla condizione del reddito complessivo la legge prevede che il contratto di locazione sia stato stipulato in regime convenzionale ai sensi della citata Legge 431/98. La detrazione deve essere calcolata rapportandola al periodo dell’anno in cui l’immobile è stato adibito ad abitazione principale. Nel caso di contratti di locazione cointestati la detrazione andrà ripartita tra i cointestatari. Potrà ad esempio verificarsi il caso in cui uno dei cointestatari superi il limite di reddito e pertanto non avrà diritto ad alcuna detrazione mentre l’altro cointestatario con reddito complessivo nei limiti avrà diritto pro-quota alla detrazione. La detrazione, ove spettante, andrà indicata al rigo RP46 del modello UNICO 2008 PF. Contratti di locazione stipulati da dipendenti trasferiti per motivi di lavoro. I lavoratori dipendenti costretti a trasferirsi per motivi di lavoro, che hanno trasferito la propria residenza nel Comune della nuova sede di lavoro (o in un Comune limitrofo) e che siano titolari di qualunque tipo di contratto di locazione di unità immobiliari adibite ad abitazione principale compete, a determinate condizioni, una detrazione forfetaria IRPEF nelle seguenti misure: • Euro 991,60 se il reddito complessivo non supera Euro 15.493,71; • Euro 495,80 se il reddito complessivo è compreso tra Euro 15.493,71 ed Euro 30.987,41. La detrazione spetta per i primi tre anni dal trasferimento della residenza e a condizione che il Comune in cui si è trasferita la residenza disti almeno 100 chilometri dalla precedente residenza ed in ogni caso si trovi al di fuori della Regione in cui era ubicato il Comune di provenienza. La detrazione deve essere calcolata rapportandola al periodo dell’anno in cui l’immobile è stato adibito ad abitazione principale. Nel caso di contratti di locazione cointestati ad inquilini entrambi dipendenti, la detrazione andrà ripartita tra i cointestatari. Potrà ad esempio verificarsi il caso in cui uno dei cointestatari superi il limite di reddito e pertanto non avrà diritto ad alcuna detrazione mentre l’altro cointestata-

rio con reddito complessivo nei limiti avrà diritto pro-quota alla detrazione. Nel caso in cui solamente uno dei cointestatari del contratto sia lavoratore dipendente a questi soltanto spetterà la detrazione pro quota. La detrazione non compete a soggetti percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (ad esempio collaboratori a progetto). La detrazione, ove spettante, andrà indicata al rigo RP47 del modello UNICO 2008 PF. Contratti di locazione stipulati da giovani tra i 20 ed i 30 anni I giovani tra i 20 ed i 30 anni, titolari di contratti di locazione, stipulati ai sensi della Legge 9 dicembre 1998, n. 431, di unità immobiliari adibite ad abitazione principale compete, a determinate condizioni, una detrazione forfetaria IRPEF di Euro 991,60, per i primi tre anni dal trasferimento della residenza, alle seguenti condizioni: • il contratto di locazione deve essere stipulato non prima del 1° gennaio 2007; • il contratto di locazione deve essere stipulato ai sensi della citata Legge 431/98; • l’unità immobiliare non deve essere adibita ad abitazione principale anche dai genitori del giovane inquilino; • il reddito complessivo non deve essere superiore ad Euro 15.493,71. La detrazione deve essere calcolata rapportandola al periodo dell’anno in cui l’immobile è stato adibito ad abitazione principale. Nel caso di contratti di locazione cointestati la detrazione andrà ripartita tra i cointestatari. Potrà ad esempio verificarsi il caso in cui uno dei cointestatari superi il limite di reddito e pertanto non avrà diritto ad alcuna detrazione mentre l’altro cointestatario con reddito complessivo nei limiti avrà diritto pro-quota alla detrazione. La detrazione, ove spettante, andrà indicata al rigo RP48 del modello UNICO 2008 PF. Contratti di locazione stipulati da studenti universitari Gli studenti universitari, titolari di contratti di locazione di unità immobiliari, o titolari di contratti di ospitalità stipulati con Enti per il diritto allo studio, Università, ecc., hanno diritto ad una detrazione IRPEF del 19% sui canoni di locazione pagati, nel limite massimo di un importo non superiore ad Euro 2.633 (a cui corrisponde una detrazione massima fruibile di Euro 500,27), alle seguenti condizioni: • la sede dell’Università deve essere ubicata in un Comune diverso da quello di residenza dello studente e distante da quest’ultimo almeno 100 chilometri e, comunque, in una Provincia diversa; • il contratto di locazione deve essere stipulato ai sensi della citata Legge 431/98; • l’unità immobiliare deve essere situata presso lo stesso Comune in cui ha sede l’Università o in un Comune limitrofo. La Circolare dell’Agenzia delle Entrate 4 aprile 2008, n. 34/E ha chiarito che la detrazione spetta anche se il contratto di locazione è intestato al genitore che sostiene la spesa per il figlio “fiscalmente a carico” e naturalmente a condizione che il figlio, studente universitario che usufruirà dell’immobile, si trovi nelle condizioni richieste dalla norma. La detrazione, ove spettante, andrà indicata al rigo RP18 del modello UNICO 2008 PF. Si segnala infine la disposizione recata dall’articolo 16, comma 1-sexies, D.P.R. 917/86 che stabilisce le regole per usufruire delle detrazioni nel caso in cui queste risultino superiori all’imposta lorda diminuita delle detrazioni per carichi di famiglia (Art. 12, DPR 917/86) e detrazioni per redditi da lavoro dipendente (Art. 13, DPR 917/86). In tale evenienza il contribuente può in ogni caso utilizzare la parte della detrazione non usufruita mediante compensazione sul modello F24 oppure richiederla a rimborso. ■


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TAA Attualità

VETERINARIA 22 | 2008

Pet therapy: l’ISS ha monitorato un fenomeno in evoluzione L’ Istituto Superiore di Sanità e la Facoltà di Veterinaria di Bologna hanno censito le terapie assistite dagli animali e proposto un vademecum operativo

l “medico” è quasi sempre il cane, in pochi altri casi il gatto o il cavallo, coadiuvati nella loro preziosa, inconsapevole attività da un team di “umani” (veterinari, psicologi, insegnanti). Pazienti sono perlopiù i bambini e gli anziani, affetti da disabilità fisiche e mentali. Si tratta della pet therapy, come viene genericamente chiamata la terapia che prevede l’utilizzo di animali domestici per assistere e migliorare lo stato fisico, sociale, emotivo e cognitivo di particolari pazienti. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in collaborazione con la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna, ha condotto un censimento curato da Enrico Alleva e Francesca Cirulli, Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze dell’ISS.

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IL CENSIMENTO Lo scopo: identificare il profilo professionale degli operatori, il percorso formativo degli animali impiegati, la tipologia degli utenti e dei loro disturbi, la tipologia delle strutture in cui sono stati svolti i progetti. Dal censimento è emerso che la maggior parte degli operatori (86%) è in possesso della qualifica di “referee pet operator” o di “operatore pet partner”, conseguita in seguito a corsi strutturati in associazioni cui fanno capo soprattutto medici veterinari. Prevalentemente si tratta di laureati in Scienze dell’Educazione o Scienze della Formazione (23%), in Medicina Veterinaria (20%) e in Psicologia (14%). Per quanto riguarda gli animali sono impiegati soprattutto i cani. Attraverso la sollecitazione al gioco e l’offerta di compagnia, i cani, infatti, stimolano maggiormente i pazienti. I soggetti ai quali si rivolgono principalmente le attività e terapie assistite sono bambini e anziani. I bambini coinvolti sono in genere affetti da sindrome di iperattività, deficit di apprendimento, sindrome di Down, ritardo mentale, difficoltà di linguaggio e comunicazione di vario grado. Negli anziani. infine, le patologie abitualmente trattate sono la demenza senile e l’Alzheimer, gli stati d’ansia e quelli confusionali, le disabilità fisiche e mentali, i disturbi motori. Gran parte

delle strutture dove vengono attuati i progetti di pet therapy sono strutture pubbliche (84%), mentre il restante 16% delle strutture ha carattere privato.

ALLEANZA TERAPEUTICA Nel documento ad hoc licenziato a ottobre 2005 il Comitato nazionale di bioetica definiva la “pet therapy” come una vera e propria alleanza terapeutica tra uomo e animale. Da tutelare guardando al benessere di entrambi, sulla base di una serie di raccomandazioni. Tra queste, l’avvio di ricerche sui reali effetti e benefici per i pazienti, il rispetto per la salute dell’animale, la necessità da parte dei medici di porre la massima attenzione a queste pratiche. Infine, il Cnb ricordava che la pet therapy è allo stato attuale in molte sue applicazioni un’ipotesi di lavoro che attende adeguate verifiche con metodologia scientifica e che merita un sostegno pubblico solo nell’ambito di progetti di ricerca. Su questa linea procede il Rapporto ISTISAN lanciando spunti per un vademecum operativo. Il Rapporto analizza innanzitutto lo stato dell’arte delle iniziative in Emilia Romagna: per questa parte è stato redatto in collaborazione con la facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna. I risultati sono confermati da un altro studio sul CentroNord Italia, condotto da Matteo La Pira della Facoltà di Psicologia e da Laura Beani del Dipartimento di Biologia animale e genetica dell’Università di Firenze. Ne emerge un quadro estremamente eterogeneo, che risente dell’assenza di leggi o linee guida in materia. E proprio alle linee guida pensano i ricercatori dell’ISS, che lanciano la ricetta per una “pet therapy” di qualità: interdisciplinarietà, pianificazione degli interventi, selezione della specie animale più appropriata per tipologia di intervento, monitoraggio costante della salute umana e animale, benessere nelle interazioni uomo-animali. Tratto da: Nello specchio della stampa a cura di Gerolmina Ciancio e Franca Romani Ufficio Stampa, ISS - Not Ist Super Sanità 2008; 21(3). ■

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14 Practice Management Vendita di farmaci

VETERINARIA 22 | 2008

La gestione economica a della vostra clinica veterinaria (3 parte) Fattori che influenzano gli aspetti economici di una clinica veterinaria di CAROLINE JEVRING-BACK

IMMOBILI ED APPARECCHIATURE Le risorse fisse della vostra azienda sono gli immobili e le apparecchiature. Lo scopo della maggior parte di questi beni è quello di sostenere il vostro staff e consentirgli di svolgere il proprio lavoro nel modo più efficiente e fornire alla clientela un buon servizio. Le risorse fisse sono così chiamate perché sono destinate ad una particolare entità di produzione di beni e servizi e possono essere adattate a cambiamenti della domanda soltanto se vengono rimpiazzate da altre. Dal momento che normalmente rappresentano un investimento sostanziale, le risorse fisse hanno spesso un impatto significativo sul vostro risultato. Quindi, decidere se investire o meno in nuovi immobili e/o apparecchiature è difficile, complesso e rischioso - e richiede un notevole lavoro di pianificazione e di formulazione di ipotesi riguardo al futuro. Ho incluso un esempio abbastanza semplice ed agevole nell’appendice sui parametri di base che dovete considerare per pianificare un investimento. Tuttavia, se avete dei dubbi, vi raccomando caldamente di rivolgervi ad un consulente o come minimo ad un contabile che possa aiutarvi a riflettere. Quindi, nella valutazione degli investimenti dovete avere una prospettiva a lungo termine. Per gli investimenti in immobili o apparecchiature, dovete normalmente considerare le implicazioni economiche con un orizzonte temporale minimo di 5 anni. Se è possibile, in termini economici, giustificare un investimento in un immobile o un’apparecchiatura entro un anno - cioè se l’entrata extra che otterrete durante il primo anno sarà superiore al costo di investimento - naturalmente non dovete esitare a procedere. Tuttavia, ci saranno ben pochi casi in cui sarà possibile giustificare un investimento in apparecchiature durante il primo anno. Con tutta probabilità, dovete prevedere almeno 5 anni nel futuro per ottenere questo risultato. Per un investimento in un immobile bisogna tenere conto di un periodo futuro ancor più prolungato - in questo caso, l’orizzonte temporale normale è compreso fra 10 e 15 anni. Il punto, per questi importanti investimenti in immobili ed apparecchiature è stare attenti a cercare di valutare la effettiva redditività dell’investimento e l’orizzonte temporale per il calcolo relativo. In tutti i calcoli di investimento, risulta normalmente più facile giustificare gli investimenti che contribuiscono ad aumentare la redditività attraverso la riduzione dei costi che quelli che agiscono attraverso l’aumento delle entrate.

VENDITA DI FARMACI, ALIMENTI ED ALTRI ARTICOLI Quindi, voi avete una clinica veterinaria che funziona bene, i clienti ed i profitti continuano a entrare a fiotti. Dovete focalizzare l’attenzione sulla vostra competenza principale - non è vero? Bene, l’offerta di farmaci fa parte del vostro servizio fondamentale, ma perché dovete anche vendere alimenti ed articoli sanitari? Ci sono fondamentalmente due ragioni per comprendere gli alimenti e gli articoli sanitari

JEVRING Managing a veterinary practice 2 ed., 370 pagg., 75 ill., W.B. Saunders, Dicembre 2006

nella vostra offerta alla clientela: • guadagnare un profitto maggiore - che è l’aspetto più importante di tutti • legare più strettamente il cliente alla vostra clinica veterinaria - cioè fare marketing. Vendere alimenti ed articoli sanitari ai clienti avrà molto probabilmente un impatto positivo sul risultato della clinica veterinaria. Tuttavia, ci sono alcune cose importanti da tenere presenti per assicurarvi di generare un profitto: • assicuratevi di conoscere le dimensioni del margine lordo di contribuzione derivante da tutti questi articoli. Calcolate il reale margine lordo di contribuzione per queste voci. • Tenete traccia del modo in cui molte risorse interne (staff, metri quadri di spazio e così via) sono necessari per gestire gli alimenti e gli articoli sanitari. Stimate il costo di questi beni. • Tenete traccia di quante voci nel vostro magazzino superano la data di scadenza. Stimate anche questo costo. Adesso avete tutti gli ingredienti necessari per calcolare in che misura gli alimenti e gli articoli sanitari stanno contribuendo al risultato della vostra clinica: Contributo al risultato complessivo = margine lordo di contribuzione - costo delle risorse per la gestione - costi per gli articoli scaduti. Fornirò ora una breve descrizione per ciascuno di questi parametri: Margine lordo di contribuzione Il livello del margine lordo di contribuzione è quello che decide il reale valore di questo parametro per queste voci. Come regola prati-

www.anmvioggi.itAGGIORNAMENTO

ca, dovete avere un margine lordo di contribuzione per ciascuna voce variabile dal 30% al 50% del prezzo di vendita. Costi delle risorse di gestione La gestione di farmaci, alimenti ed articoli sanitari è associata ad un notevole carico di lavoro. Normalmente pagate per queste voci, le tenete in magazzino e riservate loro dello spazio all’interno della vostra struttura e, soprattutto, le gestite nella vostra attività di impresa: dovete sconfezionarle, suddividerle, esporle, e venderle ai clienti e farle loro pagare - infine, dovete ordinarne di nuovi ed anche occuparvi della contabilità relativa. Quindi, c’è un mucchio di lavoro - cioè di costi - associato a farmaci, alimenti ed articoli sanitari. Un’ultima nota su questo parametro riguarda il costo per i beni che superano la data di scadenza: è possibile stabilire un accordo con i fornitori in modo che possano gestire il vostro magazzino e/o farsi carico delle merci scadute. Costi per gli articoli che superano la data di scadenza Esiste anche un costo associato agli articoli in magazzino che superano la data di scadenza o vengono danneggiati. Il fatto che questo costo sia molto elevato oppure no dipende, fra l’altro, da quanto bene opera la vostra impresa in questo settore. Il punto è assicurarsi che il costo per gli articoli scaduti venga mantenuto ad un livello accettabile cioè, al massimo il 3-5% del costo di acquisto annuale per questi beni. Analizzando gli articoli dal punto di vista della data di scadenza sarete anche in grado di identificare quelli che potreste escludere dal vostro catalogo. ■

La seconda edizione del Jevring-Back è stata ampiamente riveduta e corretta e contiene nuove e aggiornate informazioni sui diversi aspetti gestionali della clinica veterinaria: ruolo del responsabile, gestione finanziaria, promozione, comunicazione interna, ottenimento di una buona "compliance" con i clienti, oltre a utilissimi consigli pratici degli autori. Il libro è destinato ai veterinari pratici che gestiscono un ambulatorio veterinario e a coloro che intendono comprenderne i principali aspetti gestionali, i cui principi basilari sono dettagliatamente esposti. Ordini: EV srl http://distribuzione.evsrl.it/

ESONERO DI RESPONSABILITÀ: I L'editore dell'opera originale inglese e l'editore italiano non garantiscono la qualità dei prodotti o servizi presunti o dichiarati descritti nella pubblicità eventualmente presente in questa pagina, né li approvano o sostengono in alcun modo. II L'editore dell'opera originale inglese e l'editore italiano non si assumono, in base alle vigenti norme, alcuna responsabilità per danni e/o lesioni a cose o persone come risultato di qualsiasi affermazione diffamatoria vera o presunta, violazione dei diritti di proprietà intellettuale o di privacy, durata di prodotti, se derivanti da negligenza o altro, o da ogni altro uso di idee, istruzioni procedure, prodotti e metodi contenuti nell'articolo. ©

Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Managing a veterinary practice, 2 ed., W.B. Saunders. All rights reserved. Traduzione di Maurizio Garetto

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Eventi Veterinari

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SCHEDA D’ISCRIZIONE

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

TAVOLA ROTONDA “CONDIZIONALITÀ” 25 Giugno 2008, Cremona

in collaborazione con Ordine Medici Veterinari della provincia di Cremona

Tavola rotonda CONDIZIONALITÀ: NUOVE PROSPETTIVE PER IL MEDICO VETERINARIO Cremona, 25 giugno 2008 INTERVERRANNO Gaetano Penocchio - Presidente FNOVI Alberto Casartelli - Med Vet, Libero Professionista, Milano Marino Pini - Med Vet, Libero Professionista, Brescia

Scheda di pre-adesione da inviare in busta chiusa o mezzo fax entro il 20 Giugno 2008 al seguente indirizzo: Segreteria SIVAR - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Fax 0372 - 40.35.54

COGNOME ………………………………………………………………………………… NOME ……………………………………………………………………………………… VIA ………………………………………………………………………… N. ………… COMUNE …………………………………………… CAP …………… PROV. ………

Inizio lavori: ore 14.30 - Termine giornata: ore 18.00 PARTECIPAZIONE Iniziativa libera e gratuita rivolta esclusivamente ai Medici Veterinari. L’invio della scheda d’iscrizione entro il 20 Giugno 2008 è condizione indispensabile ai fini della partecipazione

TEL. ………………………………… EMAIL …………………………………………… ISCRITTO ORDINE MED VET DI …………..................…… TESSERA N. …………

SEDE Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona

Data ……………………………… Firma …………………………………………………

INFORMAZIONI Segreteria SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39 - Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it - www.sivarnet.it

Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Società organizzatrice dell’evento e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

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PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI OSTEOSINTESI INTERNA AO-ASIF (3° Parte del 2° Itinerario didattico di Ortopedia) Cremona, 08/11 Ottobre 2008 Centro Studi SCIVAC

ECOGRAFIA CLINICA (2° Parte dell’Itinerario didattico di Diagnostica per Immagini) Cremona, 13/16 Ottobre 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna

DIRETTORE Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino

RELATORI E ISTRUTTORI Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca David Chiavegato, Med Vet, Padova Gian Marco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA) Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Reggio Emilia

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONI Alessandro Piras, Med Vet, Spec. in Chirurgia, MRCVS, Newry, Irlanda del Nord

RELATORI Ermenegildo Baroni, Med Vet, Rovigo Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino Pier Mario Piga, Med Vet, Torino Alessandro Piras, Med Vet, Spec. in Chirurgia, MRCVS, Newry, Irlanda del Nord Ulrich Reif, Med Vet, Dipl ECVS, Bobingen, Germania Matteo Tommasini Degna, Med Vet, Dipl ECVS, Roma

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (60)

QUOTE Soci SCIVAC: € 900,00 + IVA 20% Non soci: € 1.050,00 + IVA 20%

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%

I FONDAMENTI DELL’ANESTESIA (1° Parte del 2° Itinerario didattico di Anestesia) Cremona, 28/31 Ottobre 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Emilio Feltri, Med Vet, Tortona (AL) RELATORI Antonello Bufalari, Med Vet, PhD, Perugia Marco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, Padova Federico Corletto, Med Vet, Dipl ECVD, Milano Emilio Feltri, Med Vet, Tortona (AL) Diego Fonda, Prof Med Vet, Dipl ECVA, Milano Adriano Lachin, Med Vet, Venezia Giorgio Neri, Med Vet, Consulente ANMVI, Novara Attilio Rocchi, Med Vet, Vienna Luca Zilberstein, DVM, Cert VA, Dipl ECVA, MRCVS, Cambridge (UK) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%


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60° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

DECISIONI ED ERRORI IN MEDICINA VETERINARIA: da convinzioni e aneddoti alle evidenze PERUGIA, CENTRO CONGRESSI QUATTROTORRI, 24-26 OTTOBRE 2008

INFORMAZIONI: Segreteria SCIVAC - Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403504 - 460440 - Fax 0372 457091 E-mail: info@scivac.it www.scivac.it

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Attualità scientifica Vet Journal

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Gli esami di laboratorio preoperatori sono utili? Spesso non determinanti per la scelta del protocollo anestesiologico, secondo uno studio di MARIA GRAZIA MONZEGLIO o screening ematologico ed ematochimico di routine prima di un’anestesia è realmente utile nel cane? Uno studio ha analizzato 1537 cani sottoposti a intervento chirurgico presso l'Università di Leipzig tra gennaio 2003 e aprile 2004. Dopo la raccolta dell'anamnesi e l’esame clinico standard, tutti i cani in cui era necessaria l’anestesia venivano assegnati a un gruppo di condizione fisica ASA, si determinava la necessità di una terapia pre-anestetica e si proponeva un protocollo anestesiologico. In tutti gli animali si effettuava uno screening ematologico (ematocrito, conta eritrocitaria, conta leucocitaria, conta piastrinica e concentrazione emoglobinica) ed ematochimico (urea, creatinina, glucosio, proteine totali, sodio e potassio, alanina aminotransferasi, fosfatasi alcalina e lipasi). I risultati di questi esami venivano utilizzati per: 1) ridefinire lo stato fisico ASA; 2) determinare eventuali modificazioni della necessità di terapia pre-anestetica; 3) rideterminare l'i-

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doneità di ciascun cane alla chirurgia e 4) riesaminare l'appropriatezza del protocollo anestesiologico proposto inizialmente. L'anamnesi e l'esame clinico di 1293 cani su 1537 (84,1%) rivelavano che gli esami ematologici ed ematochimici sarebbero stati considerati non necessari in condizioni normali. Tra questi soggetti, il 63,9% era classificato come ASA 1, il 28,5% come ASA 2 e il 7,6% a maggior rischio. In alcuni di questi cani, gli esami rivelavano risultati anormali: il 16,7% dei 1293 cani presentava alterazioni dell’urea plasmatica (5,9% superiore all'intervallo di riferimento). Tuttavia, solo 104 cani (8%) sarebbero stati riclassificati in una categoria di condizione fisica superiore se fossero stati disponibili gli esami di laboratorio. Ulteriori dati di screening indicavano che la chirurgia sarebbe stata posticipata in 10 cani (0,8%), sarebbe stata effettuata una terapia pre-anestetica aggiuntiva in 19 soggetti (1,5%) e sarebbe stato modificato il protocollo anestesiologico in due cani (0,2%). Le alterazioni riscontrate negli esami di screening preoperatori, concludono gli autori, avevano generalmente scarsa rilevanza clinica e

non suggerivano alterazioni significative del protocollo anestesiologico previsto. Nel cane, in assenza di possibili problemi identificati con

l’anamnesi e l'esame clinico, è improbabile che gli esami di laboratorio preoperatori forniscano informazioni aggiuntive importanti. ■

RECIDIVA DEI TUMORI MAMMARI DOPO MASTECTOMIA REGIONALE no studio clinico prospettico ha indagato l’incidenza di nuovi tumori mammari nella catena mammaria residua dopo mastectomia regionale e la diagnosi istologica di questi. Le cagne (n=99) sottoposte a mastectomia regionale per l’escissione di un singolo tumore mammario venivano seguite per un anno o più dopo l'intervento. Il 58% (n=57) delle cagne sviluppava un nuovo tumore nella catena mammaria ipsilaterale dopo il primo intervento chirurgico; il 77% era sottoposto a interventi ripetuti. Non vi era una correlazione significativa tra il tempo di sviluppo del nuovo tumore e la diagnosi istologica del primo e secondo tipo tumorale. In 31 cani, la diagnosi istologica del tumore

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iniziale era identica a quella dei tumori successivi e si osservava una correlazione significativa per cui i cani con un tumore maligno iniziale avevano probabilità di sviluppare un altro tumore maligno. La probabilità che il nuovo tumore fosse maligno era maggiore se la neoplasia era localizzata in una sede vicina a quella del tumore iniziale asportato. Il 58% dei cani sviluppava un nuovo tumore nelle ghiandole mammarie residue della catena ipsilaterale dopo mastectomia regionale per la rimozione di un singolo tumore. Questo fatto deve essere tenuto in considerazione, concludono gli autori, nella scelta tra mastectomia radicale e regionale nei cani con una neoplasia mammaria singola. (M.G.M.)


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18 Vet Journal Attualità scientifica

Lesioni del dito bovino Focus sulla terapia chirurgica al X Congresso Nazionale SIVAR iù del 90% dei casi di zoppia del bovino è causato dalle malattie del piede, in particolare dalle affezioni degli unghioni, seguite dalle infezioni dell’articolazione del nodello e della guaina del tendine flessore delle falangi. Il trattamento chirurgico di queste condizioni è stato illustrato da Karl Nuss (Clinic for Ruminants, Veterinary Faculty, University of Munich, Germany) al X Congresso Multisala SIVAR (Cremona, 9-10 Maggio 2008), in una relazione intitolata “Zoppia nella vacca da latte: diagnosi e terapia delle lesioni chirurgiche del dito”.

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Digital dermatitis Sole bruising White line disease

Interdigital dermatitis Heel horn erosion

INTRODUZIONE Le malattie del piede costituiscono più del 90% della totalità dei casi di zoppia nel bovino. Fra queste, le più frequenti sono le affezioni degli unghioni, seguite dalle infezioni dell’articolazione del nodello e della guaina del tendine flessore delle falangi. Occasionalmente si osservano lacerazioni, infezioni della seconda articolazione interfalangea, della fisi della prima falange o dello stinco e fratture delle dita e delle ossa metacarpali/metatarsali.

RESEZIONE DELL’ARTICOLAZIONE INTERFALANGEA DISTALE E AMPUTAZIONE DELL’UNGHIONE Le infezioni nell’area retroarticolare in molti casi prendono origine da un’ulcera della suola o da una malattia della linea bianca e di solito vengono sottoposte ad un trattamento chirurgico con accesso dalla regione della pastoia. Il tessuto infetto viene rimosso attraverso un’incisione verticale sul lato plantare, estesa dall’unghiello all’area dell’ulcera soleare. La guaina tendinea viene aperta e ciò consente una successiva rimozione del tendine flessore profondo delle falangi, della borsa podotrocleare e dell’osso podosesamoideo distale sotto ispezione visiva diretta. Se la sinoviale mostra segni di infezione o se la cartilagine articolare è danneggiata, si esegue la resezione dell’articolazione interfalangea distale. Successivamente, si pratica con un trapano un canale di circa 1,5 cm attraverso l’articolazione stessa. È possibile depositare localmente degli antibiotici, ad es., tetraciclina o penicillina. Sull’altro unghione dello stesso arto si applica un ferro in legno, mentre quello operato viene protetto con un bendaggio. Quest’ultimo viene so-

stituito ogni 3-5 giorni. Se non si verificano delle complicazioni, al giorno 10-14 la zoppia è ormai solo lieve, dopo 8 settimane la ferita è quasi coperta da tessuto corneo e dopo 7-12 mesi si è verificata l’anchilosi completa dell’articolazione. Rimuovere le dita in molti casi risulta più pratico che effettuare una resezione. Non c’è bisogno di apparecchiature speciali e le complicazioni sono meno frequenti. Quando un dito deve essere rimosso, si preferisce effettuare un’amputazione “alta” a livello della prima falange. L’estremità distale di quest’ultima può essere asportata sia con una sega in filo metallico che con una sega da amputazione. La preparazione chirurgica viene effettuata sotto controllo visivo diretto. Se non è presente un ascesso coronario, la ferita può essere chiusa con una sutura semplice a punti staccati.

interessa più di un terzo dell’osso triangolare, è probabile che sia coinvolta anche la sua cavità midollare e l’opzione chirurgica migliore potrebbe essere l’amputazione del dito. Oltre a ciò, in seguito alla rimozione di più di un terzo dell’osso, è probabile lo sviluppo di un unghione “a cavatappi”.

INFEZIONE DELLA GUAINA DEL TENDINE FLESSORE COMUNE DELLE DITA L’infezione della guaina tendinea si verifica in seguito ad una lacerazione (ferita da punta con un forcone) oppure per diffusione ematogena (meno frequentemente). I recessi della guaina tendinea ospitano spesso delle sacche di fibrina e detriti purulenti, che possono essere rimossi completamente soltanto mediante incisione chirurgica fino dentro la guaina tendinea. Può essere necessario asportare i tendini flessori delle falangi se sono stati coinvolti dal processo infettivo durante il decorso di una tenosinovite. L’intervento chirurgico inizia con un’incisione della cute, 5 cm prossimalmente all’unghiello, in direzione verticale. Dopo essere passata molto vicino all’unghiello, aggirandolo, l’incisione curva in direzione assiale in modo da non danneggiare i nervi ed i vasi sanguigni situati nella regione assiale. Dopo un’accurata preparazione del sottocute, l’unghiello può essere ripiegato verso il lato abassiale, consentendo di praticare un’incisione diritta attraverso la fascia sottostante, il legamento anulare e la guaina tendinea. Poi si rimuovono i tendini, uno dopo l’altro. Si possono applicare dei drenaggi e sono indispensabili il bendaggio e la ferratura.

Swelling of the coronary band of the heel

Dopo un evento traumatico a carico della punta di un unghione, è possibile che si verifichi la diffusione molto rapida di un processo infettivo fino nella terza falange. Si accede alla parte infetta di quest’ultima dalla suola e in seguito si asporta con un trapano l’osso osteolitico fino a che non è visibile soltanto il tessuto osseo sano. Dopo l’intervento chirurgico si possono applicare antibiotici locali. È indispensabile effettuare il bendaggio della punta dell’unghione colpito e la ferratura di quello adiacente. A distanza di 8 settimane dall’operazione, il difetto è quasi coperto dal nuovo corno. In alternativa, la punta della terza falange può venire rimossa con una sega in filo metallico. Se l’infezione

MALATTIA EMORRAGICA EPIZOOTICA: NUOVA MALATTIA EMERGENTE OIE a malattia emorragica epizootica (EHD) è stata aggiunta alla lista OIE delle malattie emergenti. L’aggiornamento è stato comunicato durante la 76a Sessione Generale OIE tenutasi a Parigi (25-30 maggio 2008). L’aggiunta di una nuova entità patologica alla lista delle malattie emergenti dell’OIE assume un significato considerevole. La malattia, causata da un Orbivirus e trasmessa dai culicoidi, è stata classificata come malattia emergente dopo che, nella seconda metà del 2006, numerose epidemie tra i bovini sono state notificate come “malattia mai segnalata in precedenza” da parte di 4 paesi membri del Mediterraneo (Marocco, Algeria, Tunisia e Israele). Secondo i dati dell’Institute of Animal Health di Pirbright, nei paesi del Maghreb (Marocco, Algeria, Tunisia) la malattia è stata causata da EHDV-9, mentre l’epidemia israeliana è imputabile a EHDV-7. (M.G.M.)

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RESEZIONE DELL’ARTICOLAZIONE DEL NODELLO Per eseguire un’artrotomia, si praticano delle incisioni longitudinali nei recessi dorsale e palmare/plantare dell’articolazione. Dal momento che sono in comunicazione fra loro, il comparto laterale e quello mediale risultano infetti simultaneamente. Si rimuove la fibrina e si effettua una profonda irrigazione dello spazio articolare. Sono indispensabili il riposo alla posta, il trattamento con antibiotici parenterali ed analgesici e le regolari sostituzioni del bendaggio. La resezione/artrodesi dell’articolazione del nodello è necessaria in caso di grave infezione, quando si riscontrano delle alterazioni radiografiche nell’osso subcondrale. L’articolazione viene aperta dorsalmente, attraverso un’incisione semicircolare praticata a livello della superficie articolare della prima falange, che si estende intorno ai legamenti collaterali o anche attraverso di essi. Per ottenere l’accesso alle cavità articolari palmare/plantare l’articolazione viene flessa a 180°. Per l’artrodesi, si esegue la rimozione di tutta la cartilagine articolare e dell’osso subcondrale infetto. Il sottocute e la cute vengono suturati e si applica un’ingessatura con chiodi passanti per 5 settimane, seguita da un bendaggio rigido per altre 3-5 settimane. (M.G.M.) ■

TROMBOEMBOLIA AORTICA NEL CANE: ASPETTI CLINICI E NEUROLOGICI no studio ha caratterizzato la presentazione clinica e i segni neurologici di 13 cani affetti da tromboembolia aortica. L’insorgenza dei segni clinici era acuta soltanto in 4 cani, cronica in 5 soggetti (tutti manifestavano intolleranza all'esercizio) e cronica con deterioramento acuto in altri 4 cani. I soggetti che presentavano esordio acuto dei segni clinici erano affetti da forme più gravi caratterizzate da deficit neurologici, mentre i cani con esordio cronico della malattia manifestavano principalmente intolleranza all'esercizio e deficit minimi. I deficit locomotori includevano intolleranza all'esercizio con debolezza degli arti pelvici (5/13), atassia degli arti pelvici (1/13), monoparesi (2/13), paraparesi (2/13), paraparesi non deambulatoria (2/13) e paraplegia (1/13). Era presente una apparente predisposizione per il sesso maschile e il Cavalier King Charles spaniel era la razza più rappresentata. La rapidità di esordio dei segni clinici sembra suddividere i cani affetti da tromboembolia aortica in due gruppi, con diverse caratteristiche cliniche ed evoluzione. I cani con esordio acuto dei segni clinici tendono ad avere forme più gravi mentre quelli con esordio cronico manifestano soprattutto intolleranza all’esercizio. È dunque importante, concludono gli autori, considerare la tromboembolia aortica nella diagnosi differenziale dei cani con esordio acuto di deficit neurologici degli arti pelvici e nei soggetti con intolleranza all'esercizio di più lunga durata. (M.G.M.)

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RESEZIONE DELL’APICE DELLA TERZA FALANGE

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Abuso di professione Info Regioni

Risarcimento da 15.000 euro per l’Ordine di Treviso Quando è violato l'articolo 348 del Codice Penale, l'Ordine professionale può costituirsi parte civile. Lo conferma la Cassazione ondanna per esercizio abusivo della professione veterinaria e riconoscimento del danno morale e patrimoniale all'ordine dei medici veterinari della Provincia di Treviso. Il 6 giugno il Tribunale di Treviso ha emesso la sentenza di condanna a due mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali per il reato di esercizio abusivo della professione veterinaria nei confronti del Sig. C.Z., riconoscendo contestualmente all'Ordine dei Medici Veterinari, costituitosi parte civile nel procedimento penale, i danni morali e patrimoniali subiti e fissati per un valore di € 15.000. Ne dà notizia lo stesso Consiglio Direttivo dell'Ordine, rappresentato nella causa dall'avvocato Fabio Venturino, in attesa del deposito della sentenza e dell'eventuale ricorso in Corte di Appello. La vicenda risale al 2006: i Nas avevano effettuato un controllo nel negozio di C.Z. a Villorba (TV), avvalorato dall'intervento di due medici dell'Asl 9, concluso con la denuncia per la somministrazione abusiva. Il negoziante ha sostenuto che non vi fosse prova che i farmaci presenti nel negozio venissero

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SALERNO, ASSOLTI I VETERINARI DELL’ASL SA1 Veterinari: Di Nicla Clara con il ruolo di Veterinario Responsabile dell'ASL SA/1 dell'area di Sanità Pubblica Veterinaria ed i Dirigenti dr. Bruno Giovanni, Metello Anna, Titomanlio Filomena, Pagliuca Gaetano, Milone Gaetano, Langella Adriana, ed altri erano stati indagati ed addirittura alcuni tratti agli arresti domiciliari per aver, secondo l'accusa, commesso i reati di falso ideologico, abuso di ufficio, associazione a delinquere, diffusione di malattie infettive. Il Giudice del Tribunale di Nocera Inferiore dr. Bartolomeo Ietto ha sentenziato che tutti gli addebiti non sussistono. Naturalmente lo scrivente dr. Luigi Morena, componente della Segreteria Nazionale del SIVeMP, esprime a tutti i colleghi che in questi anni hanno dovuto subire attacchi ingiustificati con foto sulle pagine di giornali come se fossero criminali, la soddisfazione per il trionfo della giustizia ma anche la amarezza di aver visto i propri amici e colleghi in preda alla disperazione di quanto la Procura aveva ipotizzato. È una vittoria della giustizia ma anche di tutti i medici veterinari Pubblici che sono stati in questi anni vicino ai colleghi ingiustamente accusati. (Fonte: SIVEMP)

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somministrati da lui stesso, ma il giudice non ha ritenuto valida la versione dell'indagato. Nel negozio c'erano anche molte siringhe, flaconi aperti e fiale usate. La decisione del Tribunale di Treviso giunge

a pochi giorni dalla sentenza della Cassazione che ha confermato la legittimità dell'Ordine a costituirsi parte civile al processo per reato di esercizio abusivo della professione. ■

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20 Info Regioni Alimentazione animale

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Sardegna, approvato il Piano regionale 2008 ’Assessorato regionale della Sanità della Sardegna ha approvato, con determinazione del 21 maggio 2008, n. 291, il Piano regionale di sorveglianza e vigilanza sanitaria sull’alimentazione degli animali per l’anno in corso. Obiettivo del piano è quello di assicurare, in accordo a quanto stabilito dal Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA),

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dal Regolamento (CE) n.178/2002 e dal Regolamento (CE) n. 882/2004, un sistema ufficiale di controllo dei mangimi lungo l’intera filiera alimentare al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute umana, animale e dell’ambiente. Il PNAA ha subito profonde modifiche che hanno, conseguentemente, influenzato le azioni sanitarie del Piano, in quanto si è tenuto conto, fra l’altro, sia dei risultati dei controlli effettuati negli an-

ni precedenti sia delle indicazioni fornite dai Regolamenti comunitari vigenti in materia.

FINALITÀ Il Piano è finalizzato, così come la normativa comunitaria e nazionale, al raggiungimento di una maggiore tutela della salute pubblica, fornendo ai consumatori garanzie di salubrità, sicurezza e qualità dei prodotti di origine animale, tramite il controllo dei mangimi.

Il piano si propone tra l’altro di: contribuire, attraverso la vigilanza ed il controllo sui mangimi zootecnici e per animali da compagnia, ad assicurare la tutela della salute umana, degli animali e della salubrità dell’ambiente; conformarsi a quanto previsto dal D.Lvo 17 giugno 2003, n. 223, “Attuazione delle direttive 2000/77/CE e 2001/46/CE relative all’organizzazione dei controlli ufficiali nel settore della alimentazione animale”, e dal Regolamento (CE) 882/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali; rappresentare uno strumento che favorisca l’aggiornamento e la qualificazione professionale degli operatori del SSN in materia di “igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche”.

NOVITÀ Le maggiori novità introdotte sono: • la suddivisione del piano in una attività di sorveglianza e una di vigilanza al fine di ottenere strumenti di controllo più efficaci; • l’introduzione di un nuovo sistema di programmazione e di rendicontazione dei dati funzionale all’avvio di un sistema informatizzato di flusso delle informazioni; • il riferimento all’esecuzione di audit da parte delle Regioni in base all’articolo 4, paragrafo 6 del Regolamento (CE) 882/2004; • la presenza di uno strumento per la categorizzazione del rischio dei sistemi produttivi al fine di definire le frequenze ispettive; • la previsione di campionamenti per la ricerca di contaminanti e additivi/principi attivi in alimenti destinati alla specie equina; • la previsione di campionamenti per gli alimenti destinati agli animali da compagnia.

PROFILASSI DELLA BSE Un apposito capitolo è stato dedicato al piano di sorveglianza e vigilanza ai fini della profilassi della BSE, dove sono stati rivisti alcuni dei criteri utilizzati nei precedenti PNAA per la programmazione degli interventi di profilassi. Per l’anno 2008 è previsto un programma di sorveglianza epidemiologica, in grado di fornire un quadro della situazione epidemiologica e della sua evoluzione nel tempo, affiancato da un programma di vigilanza, volto a garantire il rispetto della normativa vigente in materia di divieti nell’alimentazione animale. Considerato l’andamento positivo delle precedenti campagne di controllo, gli obiettivi specifici di sorveglianza e vigilanza per il 2008 sono stati solo in parte modificati determinando alcuni cambiamenti nelle caratteristiche dei piani di campionamento senza però alcuna variazione del sistema informativo finora utilizzato. Il documento inserito nel Piano Regionale integrato dei controlli sulla sicurezza alimentare, il benessere e la sanità animale e la sanità dei vegetali è pubblicato on line sul sito della Regione Sardegna. ■


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Calabria, stabilizzati 220 veterinari Definito l’iter di stabilizzazione a tempo indeterminato dei Medici Veterinari convenzionati on la seduta di consiglio regionale del 29 u.s, dedicata alla approvazione del bilancio regionale, la Regione Calabria ha provveduto alla definizione dell'iter di stabilizzazione a tempo indeterminato dei Medici Veterinari convenzionati secondo l'Acn 23/03/2005. Si tratta di un passaggio fortemente voluto dal Presidente della giunta regionale On. Agazio Loiero e dall'assessore regionale alla salute On. Vincenzo Spaziante come risposta massiccia alle tante criticità del settore. Mai in Italia nel campo della Medicina Veterinaria si era osato spingersi fino a questi numeri in materia di stabilizzazione del personale precario Medico Veterinario, e di questo la Calabria può essere orgogliosa per aver fatto per la prima volta in Italia qualcosa di assolutamente straordinario. Il processo di

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CAMPANIA, INTESA SU ETICHETTATURA CARNI BOVINE stata siglata un’intesa tra l’Assessorato regionale alle Attività Produttive e all’Agricoltura e l’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari (ICQ) per il coordinamento dei controlli annuali sull’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carne. Entro la fine giugno sarà predisposto un programma di vigilanza e controllo organizzato su due livelli: 1) indagini a campione in tutta la filiera per le carni sottoposte a etichettatura obbligatoria; 2) affidamento ad enti di certificazione terzi che rispondono ai requisiti indicati dai controlli per le carni ad etichettatura volontaria. “La tutela dei consumatori e la garanzia della qualità dei prodotti - ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Andrea Cozzolino - sono una priorità della nostra politica a sostegno della crescita e dello sviluppo dell’intero sistema agroalimentare. Dopo l’approvazione del Manuale operativo regionale per i controlli sulla etichettatura delle carni bovine e la costituzione del Nucleo Ispettivo di Vigilanza Regionale, con questo accordo aggiungiamo un altro importante tassello al sistema di controllo di tutta la filiera bovina. A breve ci sarà la prima riunione operativa tra i tecnici dell’Assessorato e dell’ICQ per avviare il lavoro comune”. A disposizione dei consumatori sarà inoltre realizzata una banca dati digitale dei risultati dei controlli effettuati.

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stabilizzazione, avvenuto tramite legge regionale inserita nel collegato alla legge di bilancio, prevede la assegnazione di 28 ore settimanali ad ogni singolo professionista a tempo indeterminato. Questo rappresenta a ns avviso la voglia di riscatto della classe politica calabrese che sa di avere nel delicato settore della Medicina Veterinaria dei forti problemi che inibiscono lo sviluppo a-

gro-zootecnico della regione. Noi non possiamo fare altro che ringraziare la giunta della Regione Calabria, con in testa il Presidente On. Agazio Loiero e l'Assessore Vincenzo Spaziante, e tutti i consiglieri regionali che hanno sollecitato la nostra causa, per aver fatto, ripetiamo, qualcosa di unico in Italia. I Medici Veterinari Precari della Calabria. ■

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Sparizioni di animali a Novara, interrogazione dell’on. Mancuso n seguito all’allarme lanciato dai media locali di Novara che hanno denunciato circa 400 sparizioni di cani solo nel 2007, l’Onorevole Gianni Mancuso ha presentato lo scorso 5 giugno, un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute. “Premesso che - si legge nell’interrogazione parlamentare - gli animali rubati, o più probabilmente rapiti, vengono utilizzati nelle attività di

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accattonaggio o, peggio, per i combattimenti clandestini e che probabilmente si tratta di un vero e proprio racket, che opera tanto nei capoluoghi, quanto in altre località delle due province; si chiede al Governo se intenda adottare misure miranti a perseguire i malviventi che organizzano i racket, e a diminuire le sofferenze di questi animali seviziati e torturati a morte”. Con questa interrogazione l’onorevole Mancuso chiede quindi al Ministero

della Salute di adottare provvedimenti atti a perseguire questi malviventi nonché a tranquillizzare le famiglie italiane che ospitano cani e gatti nelle proprie case. ■

MVS IN LOMBARDIA, INCONTRO BECCALOSSI - ZAIA iconoscimento alla Regione di un contributo per le spese già sostenute per indennizzare il fermo d'impresa degli allevamenti zootecnici che hanno dovuto abbattere gli animali nonostante non fossero stati colpiti dalla malattia; una tempestiva definizione degli strumenti finanziari in grado di supportare la filiera suinicola nell'attuale fase di ripresa dell'attività produttiva e di trasformazione; azioni utili alla promozione e valorizzazione dei prodotti; una compartecipazione finanziaria alla messa in funzione di uno stabilimento di macellazione localizzato nell'area dove si sono manifestati i focolai di infezione. Sono queste le richieste che la vice presidente e assessore all'Agricoltura, Viviana Beccalossi (nella foto), ha rivolto al ministro per le Politiche Agricole, Luca Zaia, nell'ambito del "Tavolo per la filiera suinicola" svoltosi a Roma. "Ho fatto presente al ministro Zaia che la crisi verificatasi in Lombardia dopo l'accertamento della vescicolare - ha detto Viviana Beccalossi ha reso necessari interventi radicali per eliminare la malattia dagli allevamenti". "Nei mesi scorsi - ha ricordato la vice presidente Beccalossi - gli assessorati regionali alla Sanità e all'Agricoltura sono intervenuti congiuntamente intensificando i controlli veterinari, applicando standard di biosicurezza più restrittivi negli allevamenti suinicoli, abbattendo capi e disinfettando gli allevamenti infetti ed effettuando interventi straordinari anche in zone a rischio ma non infette". "Il nostro obiettivo - ha proseguito Viviana Beccalossi - è di risolvere la situazione epidemiologica che, oltre a pregiudicare la sopravvivenza di molti allevamenti, ha provocato gravi ripercussioni anche sulla possibilità di commercio internazionale dei prodotti". Va infine ricordato che la Giunta regionale ha approvato una serie di misure straordinarie di sostegno agli allevamenti danneggiati dall'insorgenza della malattia. "Gli impegni assunti da Regione Lombardia sul bilancio dell'Agricoltura - ha concluso Viviana Beccalossi - assommano a 15 milioni di euro, a cui bisogna aggiungere le risorse messe a disposizione dalla Sanità per le spese straordinarie del servizio veterinario e per gli abbattimenti e distruzione dei capi infetti, quantificabili in circa 30 milioni". (Fonte: Regione Lombardia)

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Sicurezza alimentare Europa

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HACCP, l’Europarlamento frena sugli esoneri Nessuna esenzione automatica alle microimprese. Sempre necessaria la verifica storante alla macelleria, dai bar alle bancarelle. La proposta della Commissione (i.e. Fatta salva l’applicazione delle altre prescrizioni del presente regolamento, il paragrafo 1 non si applica alle imprese che rientrano nella categoria delle microimprese quale definita dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003 e le cui attività consistono principalmente nella vendita diretta di prodotti alimentari ai consumatori finali) è stata emendata sulla base della risoluzione del deputato tedesco Horst Schnelhardt, apl Parlamento Europeo, riunito il 5 giugno in sessione plenaria, non ha accolto la proposta di modifica del Regolamento (CE) n. 852/2004 elaborata dalla Commissione Europea per semplificare gli obblighi connessi all’HACCP nelle microimprese. Si tratta per lo più di realtà economiche legate alla vendita diretta al consumatore finale, dal ri-

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MIGLIORARE L’USO DI SOTTOPRODOTTI ANIMALI egole più chiare e proporzionate ai rischi per i sottoprodotti animali. È quanto si legge nella comunicazione adottata il 10 giugno dalla Commissione Ue, che ha l’obiettivo di preservare l’elevato livello di protezione contro i rischi per la salute pubblica, la salute animale e l’ambiente. Ogni anno, nell’Unione europea, vengono generate 15 tonnellate di questo tipo di prodotti. La proposta di un regolamento più chiaro e di un quadro generale più definito va a vantaggio degli agricoltori e di altri settori che utilizzano i sottoprodotti animali; le nuove norme definiscono in quali circostanze e in quali modalità si applicherà la legislazione ambientale e facilitano l’utilizzo delle materie di origine animale per le applicazioni tecniche. Inoltre i sottoprodotti animali sono sempre più usati nella produzione cosmetica, dei medicamenti e degli strumenti diagnostici; le pelli servono a confezionare prodotti da cucito, il latte in polvere per l’alimentazione degli animali, i prodotti sanguigni per gli strumenti diagnostici. La proposta della Commissione mira anche a migliorare la coerenza tra le disposizioni del diritto comunitario e le regole sanitarie applicabili ai sottoprodotti animali. Il progetto di regolamento preserva le garanzie fondamentali introdotte nel 2003 contro i rischi per la salute pubblica. Esso mantiene la classificazione di questi sottoprodotti basata sui rischi, che determina se tali sostanze possono essere utilizzate come alimenti per gli animali, nella produzione di prodotti tecnici o se devono essere distrutte. Resta in vigore, infine, il divieto di nutrire gli animali di una specie, con dei materiali che provengono dalla stessa specie. La Commissaria Ue responsabile della Salute pubblica, Androulla Vassiliou, ha dichiarato: “Questa proposta attualizza le nostre regole sui sottoprodotti animali sopprimendo, nella misura possibile, gli ostacoli inutili e gli obblighi doppi, e chiarificando i casi in cui si applicano le leggi connesse. Allo stesso tempo, le garanzie essenziali per la salute degli animali e per la salute pubblica vengono mantenute elevate, nella protezione dei consumatori.”

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provata dall’Assemblea e ispirata a criteri prudenziali.

CONTROPROPOSTA La controproposta del Parlamento è dunque la seguente: “Fatta salva l’applicazione delle altre prescrizioni del presente regolamento, gli operatori delle imprese alimentari possono essere esonerati dall’obbligo di instaurare, applicare e mantenere una o più procedure permanenti basate sui principi HACCP. Ciò si applica solo alle imprese che rientrano nella definizione della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003 (con un’attenzione particolare alle microimprese) e

le cui attività consistono principalmente nella vendita diretta di alimenti ai consumatori finali, e se l’autorità competente ritiene, sulla base di un’analisi dei rischi effettuata regolarmente, che non sussistono rischi da prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili oppure che qualsiasi rischio individuato è sufficientemente e regolarmente controllato grazie all’applicazione dei requisiti generali e specifici di igiene alimentare di cui all’articolo 4, paragrafi da 2 a 6 del presente regolamento”. La controproposta del Parlamento Europeo esclude così ogni automatismo e subordina l’esenzione a verifiche e rigidi paletti. L’ultima parola spetta ora al Consiglio Europeo. ■


24 Europa Prevenzione e sorveglianza

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Pet Passport, regime transitorio fino al 2010 Rimane per i Paesi in cui era previsto l’obbligo transitorio del test sierologico antirabbico e delle misure contro echinococcosi e zecche urerà fino al 30 giugno del 2010 il periodo di transizione durante il quale gli Stati membri che dispongono di norme specifiche di controllo dell’echinococcosi e delle zecche - possono continuare a subordinare l’introduzione

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degli animali da compagnia nel loro territorio al rispetto dei requisiti da essi stabiliti. Nei Paesi in cui è previsto, il regime transitorio che prevede l’obbligo del test sierologico antirabbico (Irlanda, Malta, Svezia e Regno Unito) e le misure specifiche contro l’echinococcosi (Finlandia, Malta, Svezia, Irlanda e Regno Unito) e le zecche (Irlanda, Malta e Regno Uni-

to), è prorogato al 30 giugno 2010. Lo prevede il Regolamento (CE) n. 454/2008 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea del 4 giugno e che entrerà in vigore dal 24 giugno prossimo. Il provvedimento modifica così il Regolamento (CE) n. 998/2003 relativo alle condizioni di polizia sanitaria applicabili ai movimenti a carattere non commerciale di ani-

mali da compagnia per quanto riguarda l’estensione del periodo transitorio. Il regime transitorio avrebbe dovuto scadere il 1 gennaio 2008, ma “la valutazione scientifica è durata più a lungo del previsto” e dunque “la relazione della Commissione uscirà in ritardo”. Prima di allora l’ingresso di cani, gatti e furetti nei Paesi sopra indicati resta soggetta ai regimi cautelativi. La proposta di emendamento era stata formulata dal Comitato europeo per l’ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare, per consentire a Finlandia, Irlanda, Malta, Svezia e Regno Unito (per quanto riguarda il controllo dell’echinococcosi) e Irlanda, Malta e Regno Unito (per il controllo delle zecche) di ammettere l’ingresso di cani e gatti nei loro territori in base alle loro norme specifiche. L’emendamento inserisce Malta nell’elenco dei paesi che già applicano specifiche misure per quanto attiene il controllo delle zecche, a correzione di un errore formale per il quale questo Paese non figura in elenco. Le proposte di dilazione sono state motivate dal Comitato con la necessità di disporre di tempi più lunghi per addivenire ad un nuovo regime per il quale non vi è ancora nessuna proposta e sul quale incombe lo scioglimento del Parlamento Europeo per le elezioni del 2009. La Commissione Europea, infine, ritiene di non avere ancora dati scientifici per modificare le regole d’ingresso di cani, gatti e furetti in questi Paesi. ■

AVIARIA HPAI NELL’UK l 4 giugno 2008 il Regno Unito ha notificato alla Commissione un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H7 in un’azienda avicola nella contea dell’Oxfordshire. Le autorità hanno immediatamente adottato le misure previste dalla direttiva 2005/94/CE, compresa l’istituzione delle zone di protezione e sorveglianza. La Commissione Europea ha accertato che i limiti delle zone istituite si trovano a una distanza sufficiente dal luogo effettivo del focolaio ed ha adottato una Decisione che mantiene in vigore le misure adottate dal Regno Unito fino al 28 giugno. Il Regno Unito garantisce che le zone di protezione e sorveglianza istituite a norma dell’articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 2005/94/CE, comprendono almeno le aree descritte nelle parti A e B allegate alla Decisione della Commissione. L’intervento di Bruxelles si è reso opportuno per “prevenire inutili turbative degli scambi intracomunitari ed evitare il rischio che paesi terzi introducano ostacoli ingiustificati agli scambi”.

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La filariosi Dalle Aziende

VETERINARIA 22 | 2008

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La Filariosi nel cane: una minaccia in continua espansione Come proteggere cuccioli e cani adulti da questa pericolosa malattia scaldamento globale o “global warming” favorisce sempre di più un ampliamento del ciclo di vita delle zanzare, con conseguente aumento del rischio di trasmissione della filariosi.

QUALI SONO I SOGGETTI PIÙ A RISCHIO? COS’È LA FILARIOSI CARDIO POLMONARE (FCP)? La filariosi cardio-polmonare è una malattia che colpisce, portando anche alla morte, gli animali domestici e principalmente i cani che sono gli ospiti ideali e “serbatoio” del parassita causata da un verme tondo denominato Dirofilaria immitis. Le larve di questo parassita vengono trasmesse da un cane malato ad uno sano semplicemente attraverso la puntura di una zanzara all’interno della quale la larva assunta compie una muta, ossia una trasformazione, raggiungendo lo stadio di larva infestante. Quest’ultima, penetrando attraverso la cute nella ferita determinata dalla puntura raggiunge, se non contrastata da una corretta prevenzione, le arterie polmonari dove si trasforma in parassita adulto che produce a sua volte milioni di larve che circolano nel sangue periferico pronte ad essere assunte da nuove zanzare che propagano l’infestazione e perpetrano il ciclo biologico.

ZONE A RISCHIO: POSSIBILITÀ DI CONTAGIO IN CONTINUA ESPANSIONE La Filariosi Cardio Polmonare (FCP) è presente in diversi Paesi dell’area mediterranea (oltre che nel continente Americano ed in Giappone). In Italia il parassita è diffuso al Nord, in particolare in tutta la Pianura Padana lungo il corso del Po (nella foto mappa Escap), in Sardegna e al Centro, spingendosi giù sino all’Umbria. Rispetto agli anni passati si sta quindi evidenziando un allargamento delle aree di diffusione. Una recente indagine sulla diffusione è stata condotta dal team del Dr. Venco, uno dei massimi esperti di filariosi in Italia. La ricerca, effettuata nelle province di Pavia, Piacenza, Milano, Lodi ed Alessandria ha evidenziato che il 30% dei cani non sottoposti a prevenzione era infestato dal parassita. La presenza della parassitosi in forma endemica anche in Sardegna, il rilievo di casi in zone prima ritenute indenni come il Canton Ticino ed in generale il coinvolgimento di nuove aree di diffusione, può essere legato all’abitudine di molti proprietari di portare con sé il proprio cane durante viaggi e spostamenti. Questo aumenterebbe il pericolo per un cane sano di entrare in contatto con un cane malato al di fuori del proprio territorio di residenza e trasportare quindi la malattia fino a casa.

QUANDO PUÒ AVVENIRE IL CONTAGIO? Il contagio è possibile in presenza di zanzare nell’ambiente dove vivono i cani quando esistono temperature ambientali idonee allo sviluppo del parassita. Il periodo di trasmissione è pertanto prevalentemente concentrato tra maggio ed ottobre ma questo periodo si sta progressivamente ampliando a causa di fattori climatici sempre più favorevoli alla vita delle zanzare. Difatti il ri-

Sono i cani, di qualsiasi età, che vivono all’interno di comunità – per esempio i canili – ma anche quelli di proprietà nelle zone urbane, in particolare durante le passeggiate nei parchi cittadini. Va infatti corretta l’idea che gli animali di casa non si possano ammalare. Durante il periodo estivo tutti i cani e tutti i gatti possono essere punti da una zanzara infetta! Anche per questo luogo comune, in Italia i casi di malattia sono in costante aumento. Da un’inchiesta, realizzata dall’Istituto Piepoli, emerge che quasi un animale su cinque non è protetto. La cause sono principalmente dovute ad un’insufficiente informazione del proprietario sulla prevenzione della filariosi oltre che alla convinzione che il proprio cane non sia a rischio in quanto vive in casa. Un altro potenziale problema nella mancata protezione è legato all’utilizzo di farmaci non autorizzati nel cane. Questi farmaci, impiegati di norma su bovini, ovini e suini, vengono somministrati periodicamente nel cane per iniezione o anche per bocca (le “goccine”) e possono avere ridotta o mancata efficacia nel cane, contribuendo quindi ad aumentare la diffusione della malattia e dando luogo nei cani trattati a quadri clinici di difficile interpretazione.

FILARIOSI E CUCCIOLI. COSA FARE? La filariosi è un problema che interessa anche i cuccioli. Il cane infatti è infestato indipendentemente dall’età se punto nella stagione di trasmissione da una zanzara portatrice di larve infestanti. È pertanto importante proteggere il cucciolo appena possibile con un trattamento adeguato. Oltre al trattamento mensile in compresse, è possibile da qualche tempo utilizzare il prodotto per iniezione a base di moxidectina, da anni ampiamente utlizzato nella prevenzione dei soggetti adulti ed ora autorizzato anche nei cuccioli dalle 12 settimane di età.

COME VIENE DIAGNOSTICATA LA MALATTIA? Il veterinario è l’unico che può accertare la presenza di filariosi nel cane, effettuando un test ematologico in grado di evidenziare la presenza del parassita e se l’esito risulterà positivo, il cane dovrà cominciare un’adeguata terapia. In assenza di controlli l’eventuale esposizione alla filariosi è inizialmente senza sintomi evidenti. La malattia avanza indisturbata fino allo stadio conclamato attraverso la progressiva infestazione del cane da parte dei nematodi e i gravi danni da loro provocati inizialmente a carico dei polmoni e negli stadi finali a carico del cuore. Solitamente si assiste all’inizio alla comparsa di tosse persistente, seguita da difficoltà respiratorie, facile affaticabilità, sincopi sino alla morte dell’animale.

PREVENZIONE O CURA? La visita del veterinario rappresenta sicuramente un appuntamento da non mancare. La prevenzione dalla filariosi è sicuramente il modo migliore per salvaguardare la salute dei no-

stri amici animali e migliorare la qualità della loro vita. La cura è infatti difficile e presenta effetti collaterali rischiosi, non consentendo peraltro il completo recupero dei danni indotti dal parassita. La prevenzione va effettuata preferibilmente nel periodo primaverile-estivo, ed oggi è possibile in due modalità, ovvero attraverso la somministrazione mensile di farmaci orali da parte del proprietario per tutta la stagione a rischio op-

pure con un’unica iniezione praticata direttamente dal Veterinario una sola volta all’anno. Questa iniezione protegge l’animale per un tempo sufficiente ed evita i rischi connessi a somministrazioni non idonee o dimenticanze da parte del proprietario ed è sicura tanto da poter essere utilizzata anche nei cuccioli dalle 12 settimane d’età. Una piccola-grande attenzione che può salvare la vita dei nostri amici animali. Per maggiori informazioni www.fortdodge.it ■


26 Calendario attività Dal 13 giugno al 28 settembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

13 GIU

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SIVAL IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

13 GIU

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CUNEO

14 - 15 GIU 17 - 20 GIU 23 - 24 GIU 26 - 28 GIU 27 - 29 GIU 29 GIU 2 - 5 LUG 9 - 12 LUG 5 - 7 SET

CORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

11 - 13 SET 13 SET 14 SET 14 SET 14 SET 18 - 20 SET 20 SET 20 - 21 SET 21 SET 21 SET 25 - 27 SET 27 - 28 SET 27 - 28 SET 27 - 28 SET 28 SET 28 SET

CORSO - CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO SCIVAC

CORSO DI BIOCHIMICA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SCIVAC

GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT AVANZATE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SCIVAC

ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING: PRATICAL AND INTERACTIVE MRI WORKSHOP - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC

SARDEGNA: CORSO REGIONALE BASE DI PRONTO SOCCORSO - Sassari - ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SCRIPTA MANENT... AVES VOLANT... PER FAVORE CHIUDETE LA FINESTRA. LE BASI DELLA MEDICINA AVIARE - Marche - Jesi - Via San Francesco - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CARDIOLOGIA: VII PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE ACQUISITE E MALATTIE SISTEMICHE CON EFFETTI CARDIOVASCOLARI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SICILIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON IZS RAGUSA INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

7 SET

ACCESSI VENOSI CENTRALI A MEDIO E LUNGO TERMINE. BASI TECNICHE E CAMPI DI APPLICAZIONE PRECLINICI E CLINICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento GESTIONE SANITARIA DELLE ZOONOSI E SISTEMI DI PREVENZIONE - Ordine Dei Medici Veterinari, Cuneo Via Mameli, 4/bis - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it

CORSO SCIVAC

CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO SIMIV

EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it SIMPOSIO DI MEDICINA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO SIMEF

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA

EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO “ECOGRAFIA TORACICA ADDOMINALE NELL’ADULTO” - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - Email: info@sive.it

SEMINARIO SIVE

CORSO SIVE

CORSO BASE DI ECOGRAFIA TORACICA ADDOMINALE NELL’ADULTO - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO

VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

EVENTO SIVAE

ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

INCONTRO SCVI

LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it

CORSO SCIVAC

CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO SIDEV

AGGIORNAMENTI IN MALATTIE FUNGINE SUPERFICIALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC E GPM

INCONTRO GPM ANMVI 2° SEMESTRE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 22 | 2008

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 9 giugno 2008

SOLUZIONI

Quali fra le seguenti affermazioni è falsa?

Aumento relativo degli eterofili con numero totale dei bianchi nella norma

Le sonde da alimentazione nasale devono terminare nello stomaco

QUIZ 1

Diminuzione della conta dei bianchi

Le sonde da alimentazione nasale non interferiscono con la capacità di un gatto di mangiare volontariamente

Risposta corretta: c) Incontro SIVAE, Malattie respiratorie degli animali esotici, marzo 2007

Aumento della conta dei bianchi

QUIZ 2

Le sonde da alimentazione nasale possono essere inserite nei gatti non anestetizzati

Risposta corretta: c) 55° CONGRESSO SCIVAC, Medicina Felina, Milano 2007

In caso di infezione batterica, nel coniglio che alterazione ci possiamo aspettare dall’emocromo?




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