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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 10, numero 22 dal 17 al 16 giugno 2013
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
RISCOSSIONE ACCENTRATA SE C’È UN “OSPITE”
IL RANDAGISMO È UN LEA O UN’EMERGENZA?
LA SIMV RACCOGLIE I FRUTTI
I RIFIUTI DI VETRO SI RICICLANO
LA SIVE AL CONGRESSO DEI VETERINARI SVIZZERI
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CONFLITTI
BREVI CANI E NEONATI Dopo il tragico episodio di Siena, dove un bambino di sette mesi è stato sbranato da uno dei cani di famiglia, l’ANMVI ha riproposto al Ministero della Salute la divulgazione di linee guida per gestanti e famiglie con bambini.
VERSAMENTI Il Ministero delle Finanze ha prorogato all’8 luglio 2013 il termine entro il quale è possibile effettuare, senza maggiorazione, i versamenti che risultano dai modelli Unico e Irap.
ACCESSO (1) Il Ministero dell’Università ha pubblicato il nuovo decreto (12 giugno 2013 n. 449) sulle modalità e i contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato. Differito al 10 di settembre il test d’ingresso a medicina veterinaria.
ACCESSO (2) Alla chiusura delle iscrizioni on line si sono registrate 8.668 domande per il corso di laurea in veterinaria, 1.363 in più rispetto allo scorso anno. Tutto da rifare, comunque, con il nuovo decreto n. 449 che riapre i bandi.
QUALIFICHE Il processo di mutuo riconoscimento fra Stati Membri è approdato ad una importante svolta, con l’approvazione della modernizzazione della Direttiva 2005/36. L’obiettivo è di rendere più veloci e più semplici i passaggi amministrativi per il mutuo riconoscimento delle qualifiche professionali.
TRACCIABILITÀ ll Ministero della Salute ricorda che è stata attivata, in via sperimentale, la Banca Dati Centrale per la tracciabilità dei medicinali veterinari. La nota precisa che "possono partecipare alla sperimentazione su base volontaria i produttori e i distributori intermedi di medicinali veterinari, che siano o meno anche produttori e i distributori intermedi di medicinali ad uso umano".
ONLINE
WORKSHOP ANMVI
Il lavoro nelle strutture private Colleghi, personale e tecnici veterinari. Ogni collaborazione ha costi e regole. A PAGINA 3
Si parla molto, e giustamente, di conflitto di interessi, un comportamento tanto diffuso quanto tollerato che si manifesta principalmente quando l’assolvimento di un dovere cede il passo alla convenienza di parte. Si parla meno, invece, di un altro genere di conflitto, che intacca l’integrità di uno Stato schizofrenicamente diviso fra legge e giustizia, fra legalità e sanzione. Il crocevia di interessi che si diparte dalle infrazioni è un buon esempio. Per gradi: scrivere bene le leggi è un obbligo morale per una Pubblica Amministrazione che abbia a cuore il buon funzionamento del Paese attraverso i comportamenti virtuosi dei suoi cittadini. Ma non è un esercizio facile e in Italia sembrerebbe particolarmente arduo. Una illustre penna (Fabrizio Galimberti) il 7 maggio scriveva di questo sulla copertina del Sole24Ore, parlando di una atavica distanza fra gli italiani e i legislatori: “Mantenere le cose complicate dà onorata nominanza” - diceva citando Dante. A chi? “Ai pochi che ci capiscono” è così che la macchina amministrativa acquista potere. La Legislazione veterinaria non è esente dal vizio italico e non è quasi mai di buona qualità. Ci vogliono le circolari interpretative, salvo poi discono-
scere qualsiasi valore giuridico alle circolari stesse. La Cassazione ha detto che le circolari ministeriali non costituiscono fonti di diritti e di obblighi. E sempre la Cassazione, si sente però anche in dovere di precisare: “È pur vero che nel caso in cui l’amministrazione per esplicare una potestà normativa attribuitale dalla legge o delegatale dal potere legislativo si avvale della forma circolare”. I cittadini, e i veterinari fra questi, dovrebbero pretendere leggi chiare e semplici da rispettare. È un impegno di cittadinanza e di legalità al tempo stesso: capire le leggi per rispettarle. Ma nel nostro Paese, moltissime leggi, oltre a dare onorata nominanza, spalancano le porte alla sanzionabilità. Per esempio, l’inasprimento delle sanzioni sul benessere delle ovaiole viene spiegato senza mezzi termini come un beneficio per le entrate pubbliche. A volte il sospetto è che le leggi siano intenzionalmente scritte male, per far cadere in infrazione e quindi sanzionare. L’incasso della sanzione sopravanza l’interesse per la legalità? Quand’è così non è un conflitto? E a questo si aggiunga che il sistema sanzionatorio è scarsamente controllato: si sanziona ma poi non sempre si va a verificare se si è veramente incassato.
SVENDO TUTTO E CAMBIO LAVORO SONO QUALCHE CENTINAIO OGNI ANNO (338 NEL 2012) I MEDICI VETERINARI CHE SI CANCELLANO DALL’ORDINE e non sono solo colleghi a fine carriera o pensionati che, anzi, in genere ci tengono a restare iscritti. Purtroppo la maggior parte sono giovani laureati che non trovano lavoro nel nostro settore o colleghi liberi professionisti che dopo qualche anno di esperienza con una propria struttura, trovandosi in difficoltà per la crisi economica, non avendo alternative, preferiscono cambiare attività rinunciando all’iscrizione all’Ordine per risparmiare la quota annuale ed i versamenti ENPAV. Del resto basta leggere gli annunci di Vetjob o di Vetexchange per rendersi conto di che aria tira. Da un paio di anni si sono incominciate a vedere offerte di vendita di ambulatori che per motivi di “trasferimento”, anche all’estero, vengono cedute a prezzi spesso irrisori. Strutture che hanno una storia di anni, anche 10 o 15, con un discreto “avviamento”, complete di attrezzatura, con costi di gestione molto bassi, in zone con buona clientela acquisita e potenziale che vengono svendute. Difficile pensare che il motivo sia solo il “trasferimento” a meno che questo dipenda veramente da interessanti opportunità o motivi gravi di altro genere. La verità è che la crisi si fa sentire e la cessione della struttura o la ricerca di un socio (magari giovane, pieno ancora di entusiasmo e buona pratica professionale) per un possibile rilancio sembrano essere le uniche possibilità. Altrimenti si svende per poche migliaia di euro tutta l’attrezzatura e si chiude il tutto per passare ad una attività domiciliare con meno costi e controlli fiscali o si cambia decisamente settore dando via per pochi euro anche i libri sui quali si sono passati anni di studio. Non servono più, si cambia vita. Che delusione, che tristezza però!
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I rapporti di lavoro in struttura privata Partita IVA o CCNL? Come in azienda, il lavoro ha un costo e delle regole LA RIFORMA FORNERO
di CARLO SCOTTI om’è la nostra professione oggi, nel 2013, e dove sta andando? Il nostro mondo si è avviato inesorabilmente verso una figura di medico veterinario, titolare e manager della propria struttura veterinaria privata. Per incamminarci su questa strada, la prima cosa da fare è cambiare mentalità. Non possiamo più tirare su la serranda, aspettare che il cliente entri e dare una prestazione che spesso è una terapia senza diagnosi. In questo modo corriamo il rischio di non essere riconosciuti come ’medici’. Assodato, invece, che siamo prima di tutto dei medici, dobbiamo anche imparare a ragionare in termini di costi aziendali. Siamo dei professionisti imprenditori e la nostra struttura è come una azienda che deve fare dei piani di investimento prima di acquistare un macchinario: quanto ci costa il radiologico che vogliamo? In quanto tempo lo ammortizzeremo, quale l’utile atteso, quale il rischio assunto e quanto costerà il personale che lo utilizzerà? Quanti di noi, oggi, comperano una Tac, facendo queste valutazioni? Se acquistiamo un macchinario solo perché lo desideriamo istintivamente o perché l’hanno fatto altri colleghi, otteniamo solo di alzare il costo aziendale, senza sapere quanto costano gli investimenti e senza avere un controllo che garantisca almeno il pareggio di bilancio. Quanti titolari conoscono il costo della propria azienda/struttura veterinaria? Se non lo si conosce, se non si valutano gli investimenti si rischia il fallimento. Esistono già dichiarazioni fallimentari nel nostro settore ed esistono già strutture veterinarie finite all’asta. Lo sviluppo e la crescita dell’azienda-struttura deve essere sempre accompagnata da valutazioni imprenditoriali. Anche un piccolo ambulatorio dovrà essere gestito da un medico veterinario con una formazione manageriale. Sembra un paradosso, ma se un medico veterinario per legge non può fallire la sua struttura può andare incontro ad un crack finanziario se non è gestita in chiave manageriale.
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LE COLLABORAZIONI In tutto questo entra un tema spinoso, quello dei rapporti di lavoro fra professionisti privati. La prima domanda da farsi, se si vuole assumere una visione aziendale, è quanto costa il lavoro all’interno delle strutture veterinarie. Il costo del lavoro oggi è altissimo. Pochi sanno che è il 50% del fatturato e che un’azienda che raggiunge un simile livello è già in difficoltà economica e finanziaria. Nel costo del lavoro va naturalmente fatto rientrare anche il costo del lavoro del titolare che va caricato su quello della struttura. Al pari delle società di capitale, anche se la strut-
tura non ha la forma societaria, la prestazione dei professionisti va separata dagli utili della struttura che saranno divisi tra i professionisti soci/associati. Una delle forme di collaborazione fra professionisti privati è quella della sostituzione: io sono un professionista titolare, esercito da solo e ho bisogno di un sostituto nel mio ambulatorio. Molti di noi hanno fatto sostituzioni, magari in reperibilità notturna; anni fa erano molto praticate e potevano anche essere un percorso di formazione. Ma oggi siamo molti di più, il mercato è asfittico e le strutture sono più articolate. Oggi, va per la maggiore la consulenza, un istituto pericolosissimo, finito nel mirino della Cassazione che ha sentenziato che le consulenze “generiche” sono sanzionabili se non legate ad un contratto che definisca i dettagli della consulenza. Va quindi sempre indicato in fattura in cosa è consistita la consulenza prestata. Altra fattispecie diffusa e pericolosa è la collaborazione occasionale: una parcella all’anno senza partita IVA non è credibile. Allora ci sono i Co-co-prof, un tipo di contratto che è stato molto in uso prima della Riforma Fornero, ma che oggi è molto delicato per i liberi professionisti. O è un vero contratto, oppure viene considerato un rapporto di collaborazione mascherata. Sovente vediamo accordi scritti di lavoro fra professionisti privati come se fossero dei contratti datore-subordinato, con tanto di orario, ferie o malattia e, spesso, qualche clausola per impedire ad un collega di aprire una struttura concorrente. All’Ispettorato del lavoro questi contratti vengono subito smascherati. È legittimo scrivere accordi, ma bisogna sempre considerare che i rapporti fra professionisti sono fra liberi professionisti e non è possibile vietare l’esercizio professionale con clausole antitetiche ai principi della libera concorrenza. Inoltre, nei rapporti di lavoro tra medici veterinari liberi professionisti non c’è un costo orario, perché la prestazione intellettuale non è quantificabile nell’unità di tempo/ora. Allora un titolare può stabile le esigenze organizzative della sua struttura e collaborare con professionisti dotati di propria partita IVA, che mettono insieme competenze e interessi per far funzionare la struttura, ma senza imporre un orario, disciplinare ferie e malattia e pensare che possa essere credibile come rapporto tra liberi professionisti.
l dibattito sui temi affrontati durante il workshop ha permesso di puntualizzare la portata della Riforma Fornero sui rapporti di lavoro fra liberi professionisti. Le professioni ordinistiche sono state escluse dalla presunzione di un illecito, quello della finta Partita IVA che nasconde un rapporto di lavoro subordinato. Con proprio decreto e con la circolare 32/2012, il Ministero del Lavoro ha escluso dalla presunzione tutti i liberi professionisti regolarmente dotati di Partita IVA che svolgono attività intellettuale continuativa presso le strutture veterinarie, con regolare emissione di parcella e connessi versamenti fiscali e previdenziali. Quali sono i presupposti di subordinazione dai quali sono stati esclusi i medici veterinari con Partita IVA? 1) La durata della collaborazione (sopra agli otto mesi per due anni consecutivi); 2) il corrispettivo della collaborazione (almeno l’80% del ricavato di due anni solari consecutivi); 3) la postazione fissa del collaboratore. Si tratta di ele-
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menti di regolarità, continuità e rimuneratività che possono trovare naturale collocazione anche in autentici rapporti di lavoro fra professionisti intellettuali dotati di Partita IVA e che - senza il decreto Fornero - sarebbero stati messi in seria discussione quando non sanzionati. Grazie a Confprofessioni e Anmvi il Ministero del Lavoro ha definitivamente riconosciuto che un libero professionista non deve provare la sua autonomia agli ispettori. A un professionista iscritto all’Ordine, gli ispettori non possono contestare una collaborazione durevole. Non possono contestargli nemmeno il corrispettivo che fattura per questa collaborazione, nemmeno se il corrispettivo è una quota rilevante del suo introito, fino alla totalità dei corrispettivi percepiti nell’arco di due anni consecutivi. Gli ispettori non possono contestargli neppure il fatto che abbia una postazione fissa dal suo committente. Se un professionista se non è assunto con un CCNL è sempre libero, è sempre autonomo.
vati che diversamente sarebbero stati inquadrati come vuole l’Ispettorato del Lavoro, ovvero imponendo un regime di subordinazione e un diritto del lavoro che non è quello delle professioni intellettuali. Siamo stati noi medici veterinari ad averne compreso per primi la portata e l’abbiamo fatta comprendere anche ad altre categorie professionali, fino a diventare un punto fermo delle conquiste di Confprofessioni e di Anmvi che ne fa parte. Allora il rapporto professionale è sano, trasparente e scritto in parcelle dove il professionista che collabora con una struttura ha la propria partita IVA e scrive sulla sua fattura cosa ha fatto. Da veterinario, naturalmente, e non da parasubordinato, con mansioni da segretaria o addetto alle pulizie. Stiamo parlando di parcelle per prestazioni autenticamente professionali, con tanto di contributi fiscali e previdenziali regolari ed espressamente indicati in parcelle “parlanti”, dalle quali si evinca chiaramente un rapporto come quello indicato dalla norma-Fornero.
ma è l’unica possibilità: si può essere dei medici veterinari assunti in una struttura veterinaria con quel contratto e non con altri. L’unico contratto di subordinazione fra partite IVA intellettuali (fra iscritti al’Ordine) è questo. Una struttura può permetterselo? Questo sta all’imprenditorialità e alle valutazioni economiche di ciascun titolare-datore di lavoro. Non è particolarmente oneroso per il veterinario datore di lavoro e non è solo a tempo indeterminato, pertanto si può adattare al tempo determinato, come al lavoro notturno e allo straordinario. Certamente, un dipendente assunto con CCNL è un costo di lavoro fisso e la struttura deve farci i conti nei suoi equilibri aziendali. È vantaggioso per il veterinario assunto da dipendente? Anche qui la valutazione è liberamente soggettiva, ma certamente la parte economica (stipendio) è quantificata in base al valore economico-produttivo dei comparti professionali e quello medico-veterinario esprime un valore non certo da comparto ricco quindi lo stipendio è conseguentemente proporzionato. Il veterinario dipendente inoltre deve sapere che, al di fuori del CCNL, non potrà fare la libera professione. E infatti è un CCNL pensato più per i dipendenti laici che per colleghi professionisti (es. segretarie, tecnici veterinari).
IL CCNL DI CONFPROFESSIONI Allora non esiste la possibilità per un medico veterinario di farsi assumere da una struttura-azienda veterinaria? Certamente esiste ed è una possibilità data dal CCNL di Confprofessioni, siglato da Cgil, Cisl e Uil per i dipendenti degli studi professionali, cioè dei liberi professionisti (dai notai ai medici veterinari). Non è solo una possibilità,
LA FORMAZIONE In struttura veterinaria privata si può fare for-
LA RIFORMA FORNERO L’ex Ministro Fornero ci ha salvato, perché senza la sua riforma migliaia di medici veterinari che oggi lavorano in strutture, semplici o complesse, non potevano più continuare a lavorare perché considerati “dipendenti mascherati”. Abolendo la presunzione di subordinazione per i liberi professionisti iscritti ad un Ordine come lo siamo noi i medici veterinari, la Fornero ha stabilizzato rapporti professionali fra veterinari pri-
l video dello workshop professionale: “I rapporti di lavoro nelle strutture veterinarie private” è disponibile sul canale You Tube di @nmvi Oggi. I lavori si sono svolti nell’ambito del 78° Congresso SCIVAC (Rimini, 1 giugno 2013). Relatore: Carlo Scotti. Organizzatore: ANMVI, in collaborazione con Confprofessioni. Riprese a cura di Bec Business e Comunicazione per @nmvi Oggi. http://www.youtube.com/user/anmvioggi
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4 Anmvi Informa SCIVAC Rimini 2013 mazione? L’ispettorato del lavoro, interpellato al riguardo, non dice di no, ma dice che chiunque sia presente in una struttura veterinaria, in quanto struttura di lavoro deve essere chiaramente identificato con un ruolo e un inquadramento e le possibilità sono solo due: o è dipendente, o è libero professionista con partita IVA. La figura del residente volontario - recentemente disciplinata dalla FNOVI - non è formalmente riconosciuta dall’Ispettorato del lavoro e questo apre la porta al dubbio del lavoro sommerso. Ecco perché ANMVI e FNOVI chiederanno all’Ispettorato del lavoro di considerare l’esigenza della formazione - anche non retribuita - in struttura veterinaria privata. Al momento l’unica formazione in struttura veterinaria privata ammessa e riconosciuta dalle autorità ispettive è quella del Job placement, una forma di tirocinio formativo che presuppone l’accreditamento della struttura privata presso una facoltà di medicina veterinaria.
I TECNICI VETERINARI In una struttura veterinaria il veterinario deve fare il veterinario. È un professionista intellettuale, un medico e non una figura per le pulizie o per fare l’infermiere. Saremmo una professione che non funziona se attribuissimo funzioni non veterinarie ad un veterinario. E viceversa, naturalmente. Infatti, quella del tecnico veterinario è una figura con una formazione di base specifica per supportare il medico veterinario come deriva dal profilo professionale, incardinata come laica nel CCNL di Confprofessioni. Questa figura ha un mansionario che è inequivocabilmente tecnico e di bassa. Non è un dottore. Certe facoltà hanno immaginato di creare degli infermieri dottori, creando una figura senza alcuna collocazione nel nostro ordinamento professionale, che anzi danneggia e inquina lo status del medico veterinario e della categoria. Il tecnico veterinario è una figura di supporto, anche per il singolo titolare veterinario, ed è una figura non concorrenziale perché non può esercitare sul paziente. Al contrario, è legittima l’aspirazione di un collega a crescere e ad affermarsi come medico veterinario, impedendone l’emancipazione professionale come, purtroppo, si tenta di fare con certi contratti capestro o con certi rapporti di para-subordinazione sommersa, che vanno banditi da un sistema professionale che voglia dirsi maturo e legale. ■
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Riscossione accentrata se il professionista è “ospite” Fattura il veterinario e riscuote la struttura l dibattito emerso nel corso del Workshop di Rimini ha permesso anche di ribadire l’esistenza della cosiddetta “riscossione accentrata”, introdotta nel 2006 con Legge Finanziaria (comma 38 dell’articolo 1 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296). Dal 1 marzo 2007 la riscossione accentrata dei compensi dovuti per prestazioni mediche, nell’ambito di strutture sanitarie private, “è effettuata in modo unitario”. Cosa vuol dire? Che il professionista che non ha un proprio ambulatorio e quindi svolge la propria attività appoggiandosi ai locali messi a disposizione da una struttura veterinaria privata di cui non è titolare-contitolare-socio-associato- non incassa direttamente dal cliente, ma sono le strutture veterinarie private ad incassare il compenso in nome e per conto del professionista e a riversarlo contestualmente al medesimo; le stesse strutture devono poi registrare in un apposito registro, il compenso incassato per ciascuna prestazione di lavoro autonomo resa nell'ambito della struttura. Con provvedimento dell'Agenzia delle Entrate è stato anche approvato il modello che le strutture veterinarie private devono utilizzare per comunicare i compensi riscossi. Per la violazione degli obblighi di incasso, registrazione e trasmissione telematica dei compensi sono previste sanzioni fino a 7.746 euro. La riscossione accentrata si applica esclusivamente alle prestazioni professionali rese dal professionista in esecuzione di un rapporto intrattenuto direttamente con il cliente/paziente. È il caso delle strutture sanitarie private che ospitano, mettono a disposizione oppure concedono in affitto ai professionisti i locali della struttura, per l’esercizio dell’attività professionale di veterinario. “In altre parole - spiega Giovanni Stassi, consulente fiscale dell’ANMVI - se il professionista viene ospitato (gratuitamente oppure a pagamento [affitto]) dalla struttura sanitaria ed ivi svolge
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la sua attività professionale nei confronti dei suoi clienti, la norma troverà applicazione.
FATTURA EMESSA DAL PROFESSIONISTA Il professionista, che ad esempio non ha un proprio ambulatorio, chiede ad una struttura sanitaria privata la possibilità di svolgere la propria attività in locali che la struttura gli mette a disposizione. Il rapporto è diretto: professionista-cliente. In questo caso, al termine della prestazione, la struttura consegnerà al cliente/paziente una fattura, emessa dal professionista, ed incasserà per conto del professionista il compenso. Gli importi riscossi verranno quindi consegnati dalla struttura al professionista.
FATTURA EMESSA DALLA STRUTTURA Se invece è la struttura che si pone direttamente quale fornitrice dei servizi nei confronti del cliente, tramite un professionista svolge materialmente la prestazione, la riscossione accentrata non trova applicazione e la fattura nei confronti del cliente verrà emessa dalla struttura. Il professionista periodicamente emetterà nei confronti della struttura una parcella per le prestazioni effettuate. In questo caso le nuove disposizioni non si applicano in quanto il rapporto si instaura tra struttura-cliente, tramite il professionista. Si veda al riguardo la circolare n. 13 del 15 marzo 2007 dell’Agenzia delle Entrate. ■
Contenzioso col cliente? In arrivo i parametri giudiziali l Presidente della Fnovi Gaetano Penocchio (nella foto con il Presidente ANMVI Marco Melosi allo stand dell’Associazione) ha partecipato ai lavori delle sessioni professionali dell’ANMVI durante il 78° congresso SCIVAC di Rimini. Nel corso della riunione della dirigenza regionale, oltre agli interventi del Presidente Gianni Mancuso sulle recenti strategie di welfare assistenziale (v. pagina 5) la platea è stata aggiornata sui parametri tariffari. Il Presidente della Fnovi, annunciando un provvedimento in tal senso a cura del Ministero della Salute, ha ripercorso i passaggi salienti della riforma delle professioni dopo l’abolizione dei tariffari. La Riforma Monti ha infatti introdotto la pattuizione fra professionista e cliente, demandando alla libera contrattazione fra le parti il conferimento e l’onorario. In caso di contenzioso legale fra professionista e cliente, la riforma ha previsto l’adozione di parametri giudiziali, utili al Giudice chiamato a dirimere la controversia e stabilire il quantum da liquidare al professionista. I parametri non corrispondono alle tariffe (abolite sia nei valori minimi che massimi) e pertanto non corrispondono al valore di mercato delle prestazioni. Tuttavia esprimono la considerazione giuridicamente attribuita alle prestazioni veterinarie e contribuiscono a definire il nomenclatore del-
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la professione anche ai fini della demarcazione del territorio professionale entro il quale si collocano le attività riservate, esclusive e protette del medico veterinario. Base di partenza per il Ministero della Salute è lo Studio indicativo dei compensi del medico veterinario (www.fnovi.it). ■
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Il randagismo è un LEA? L’ANMVI ha fatto il punto sul coordinamento delle attività regionali
LE CONSULENZE DELL’ANMVI: C’È SEMPRE UNA RISPOSTA Marco Melosi rapporti con le amministrazioni territoriali, con le associazioni protezioniste, con i colleghi e con le facoltà. Di questo si è parlato alla riunione annuale delle ANMVI Regione, il 1 giugno scorso a Rimini. Il presidente Marco Melosi ha suggerito l’adozione di un modello di coordinamento regionale che metta prima di tutto in comunicazione i consigli direttivi regionali al loro interno e fra di loro. Le strategie così elaborate vanno presentate agli interlocutori locali, possibilmente con la massima omogeneità di intenti e di comportamenti. A proporne un esempio è stato Giuliano Lazzarini, coordinatore per il Nord Ovest e presidente di ANMVI Emilia Romagna. La dirigenza territoriale dell’ANMVI ha soprattutto trattato il tema delle leggi regionali in materia di tutela animale e lotta al randagismo. Ogni regione affronta in maniera scoordinata questi temi mettendo la categoria nella condizione di dover rincorrere provvedimenti che spesso ripropongono criticità già risolte in altre Regioni oppure danno prova di progresso normativo rimanendo virtuosi casi isolati. I comportamenti dei medici veterinari, pubblici e privati, sono così costretti a cambiare e a rimodularsi sulla base di normative differenti fra loro. Lo scambio di esperienze rappresenta per questo un momento informativo e formativo nei rapporti con le istituzioni e la società. L’iniziativa dell’Emilia Romagna che ha vietato la catena ha fatto da apri pista per altre Regioni impegnate ad aggiornare le norme sulla tutela animale e dal Vice Presidente ANMVI Raimondo Colangeli è arrivata la proposta, accolta dalle ANMVI Regioni presenti, di coinvolgere un medico veterinario comportamentalista della SISCA, così come di perorare la causa dell’inserimento di un veterinario libero professionista nei canili, specie in attuazione di piani di adozione. Problematica annosa per tutte le Regioni è quella del randagismo. La Puglia ha portato l’esempio di una commissione regionale che
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Gianni Mancuso ha analizzato a fondo il problema, benché la sua proposta non sia ancora stata presa in seria considerazione dagli assessorati dopo gli avvicendamenti elettorali. L’analisi del randagismo e la questione dei livelli essenziali di assistenza ha portato la platea ad una riflessione sul ruolo della sanità pubblica veterinaria che se da un lato ha l’onere istituzionale di prevenire e gestire il fenomeno (cattura, detenzione in canile sanitario o rifugio), dall’altro non è titolata né finanziata per fornire assistenza clinica, un servizio che non può che arrivare da una collaborazione con i veterinari privati. La domanda di fondo è dunque se il randagismo, in quanto emergenza e come tale fenomeno da considerare a termine, debba invece rientrare nel consolidato permanente delle attribuzioni veterinarie finanziate dal SSN., con il paradosso di considerare essenziale una patologia del sistema socio-sanitario e della sanità veterinaria. Altro tema sentito in tutto il corpo sociale nazionale è quello del disagio socio-economico, in crescita in alcune fasce della popolazione che non sono disposte a rinunciare ai benefici affettivi di un animale da compagnia, ma hanno grosse difficoltà a farsi carico delle sue cure. Al riguardo sono stati presentati alcuni modelli di assistenzialismo volontario e filantropico, basato su donazioni e finanziamenti a fondo perduto che fanno leva sulla collaborazione tra privati cittadini e medici veterinari. All’incontro hanno partecipato il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio e il Presidente dell’ENPAV Gianni Mancuso (in alto nella foto). Penocchio ha svolto alcune considerazioni sulle professioni non regolamentate di recente riconoscimento e annunciato un provvedimento sui parametri in veterinaria (v. pagina 4). Il presidente dell’ENPAV ha aggiornato la dirigenza ANMVI sullo sviluppo delle attività assistenziali dell’Ente e sull’impegno in ADEPP per favorire l’accesso dei liberi professionisti al credito e ai finanziamenti europei. ■
“Ho un problema, come devo fare?” La risposta chiara, sintetica e immediata richiede spesso la lettura di decine di pagine di legislazione ostica, fumosa e costantemente in divenire. E richiede tempo, quel tempo e quella fatica che pochi di noi affrontano, presi dalle mille difficoltà professionali quotidiane. Ma i colleghi di Anmvi Servizi questa fatica l’hanno fatta e da molti anni mettono a disposizione il loro sapere e la loro consulenza. Da veterinari per veterinari. Per tre giorni, allo stand dell’ANMVI i partecipanti del 78° congresso SCIVAC hanno potuto beneficiare di consulenze specializzate gratuite. Carlo Pizzirani, Marco Maggi, Marco Viotti e Giorgio Neri hanno ascoltato “a nastro” - per usare un termine informale come lo sono i colloqui amichevoli e professionalissimi dei nostri consulenti - decine e decine di medici veterinari durante le pause del multisala riminese. La gestione del farmaco, dei rifiuti sanitari, le autorizzazioni, la sicurezza sul lavoro, l’impianto elettrico, i doveri del direttore sanitario, le verifiche e i controlli, nonché i risvolti manageriali delle attività professionali sono ‘temi’ che facil-
mente diventano ‘problemi’ se difetta la preparazione normativa, ma molto più spesso se difetta la chiarezza dei rapporti con le autorità e le amministrazioni di riferimento, dai Comuni alle Asl, dall’Inail all’Ispettorato del Lavoro. Pizzirani e Neri hanno sviluppato in anni di studi e approfondimenti una conoscenza teorica puntuale della legislazione, nazionale e regionale, e una esperienza pratica altrettanto ricca, grazie alle numerose consulenze prestate nell’ambito di ANMVI Servizi, lo sportello di assistenza - anche personalizzato - che da anni segue e risolve le situazioni più difficili di tanti colleghi alle prese con la gestione normativa dell’attività professionale. Una parte di questo patrimonio di conoscenza è riepilogato nelle faq presenti sul sito anmvi.it nella sezione dedicata alla sicurezza sul lavoro; un’altra parte è confluita nella manualistica pubblicata da ANMVI e un’altra ancora si rende disponibile in attività di formazione residenziale e a distanza. Le consulenze di ANMVI Servizi sono richiedibili, anche su modulo personalizzato e con sopralluogo in struttura, a: anmviservizi@anmvi.it
B. Borgarello durante la sessione SIMV al 78° congresso SCIVAC.
La Simv raccoglie i frutti di MARCO VIOTTI Coordinatore SIMV (Società Italiana Management Veterinario) a SIMV è molto orgogliosa di quanto avvenuto al congresso di Rimini 2013 registrando il tutto completo nella sala del Ponte che le era stata riservata. La platea era evi-
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dentemente avvezza ai temi trattati in quanto molto partecipativa e interattiva; e questo ci ha fatto molto piacere, evidentemente il percorso che abbiamo avviato tre anni or sono è stato apprezzato e ha dato i suoi frutti. Gli argomenti trattati erano tutti molto interessanti, ad iniziare da uno sguardo nel prossimo futuro ad opera di Massimo Serreri che ci ha presentato un nuovo modo di vedere la professione facendo andare a braccetto pro-
fessionalità e management. A seguire Bartolomeo Borgarello ha focalizzato l’attenzione sul mondo del web e dintorni, sua peculiarità da sempre, presentando una bellissima relazione sul mailing, metodo di cui tutti parlano ma che pochi praticano fattivamente nelle strutture veterinarie. Marco Viotti ha poi proseguito presentando i passi da seguire per scegliere un collaboratore e ragionando insieme agli intervenuti su cosa e come fare e Maurizio Albano ha poi continuato il discorso facendo riflettere sull’esigenza di un collaboratore laureato vs un tecnico veterina-
rio e presentando i metodi di assunzione con particolare attenzione al contratto di confprofessioni che ci riguarda da vicino essendo l’unico approvato proprio per le necessità che abbiamo nelle nostre strutture. Infine Giorgio Neri ha dominato la sessione pomeridiana trattando il tema del direttore sanitario focalizzandone gli aspetti salienti e catalizzando l’attenzione della platea. Voglio dunque ringraziare tutti i relatori per la competenza dimostrata e la capacità nel soddisfare la voglia di sapere dei numerosi intervenuti. ■
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I rottami di vetro di struttura veterinaria Il Ministero conferma: sono rifiuti urbani e vanno alla differenziata ’Ufficio Qualità degli ambienti di vita del Ministero della Salute ha diffuso una circolare di chiarimento sul Regolamento UE n 1179/2012 concernente i rottami di vetro. Il predetto Regolamento si applica a decorrere dall’11 giugno 2013. La circolare ne precisa l’applicazione alle strutture sanitarie, con riferimento ai criteri che determinano quando i rottami di vetro cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio". "La circolare ministeriale - chiarisce Giorgio Neri, consulente ANMVI per la normativa sui rifiuti - è finalizzata ad informare che nulla cambia. Disciplinando una fattispecie particolare, in recepimento di una recente direttiva europea, conferma: i rifiuti in vetro derivanti da attività veterinarie devono essere conferiti nella raccolta differenziata quali rifiuti assimilati agli urbani". Obiettivo dell’Ufficio ministeriale è di evitare errate interpretazioni del Regolamento, per questo si ricorda la normativa di riferimento (Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 2003, n. 254 Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell’articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179) e che i contenitori vuoti di farmaci, di
gi, compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata" . Pertanto l’esclusione prevista dal Regolamento UE n 1179/2012 del 10 dicembre 2012, Allegato I "Criteri pertinenti ai rottami di vetro" là dove recita: "punto 2.2 i rifiuti che contengono vetro provenienti da rifiuti solidi urbani indifferenziati o da rifiuti di strutture sanitarie, non possono essere utilizzati in questo tipo di operazione non deve intendersi riferita ai rifiuti costituiti da vetro proveniente da strutture sanitarie assoggettato a raccolta differenziata, ma esclusivamente al vetro che viene smaltito come rifiuto pericoloso a rischio infettivo, (insieme agli altri rifiuti a medesimo rischio, nei contenitori dedicati) identificato con il codice 18 01 03. ■
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TUTELA DELL’AMBIENTE l Medico Veterinario deve impegnarsi a salvaguardare l’ambiente e l’ecosistema evitando l’uso inappropriato di disinfettanti, medicinali e altri prodotti chimici e utilizzando in modo razionale l’acqua e le energie. Il Medico Veterinario è tenuto al rispetto delle norme di smaltimento dei rifiuti prodotti. Art. 20 (Codice Deontologico del Medico Veterinario).
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farmaci veterinari, dei prodotti ad azione disinfettante, di medicinali veterinari prefabbricati, di premiscele per alimenti medicamentosi, di vaccini ad antigene spento, di alimenti e
di bevande, di soluzioni per infusione, conformi alle caratteristiche di cui all’articolo 5 del medesimo regolamento, è stato assegnato il codice CER della categoria 1501: "imballag-
SÌ, LA TARES È RIDOTTA sempre prevista la riduzione della Tarsu/Tares da parte del Comune, per l’attivazione anche del ritiro dei rifiuti speciali? La risposta del consulente ANMVI per la normativa sui rifiuti sanitari, Giorgio Neri, è affermativa, sia riguardo ai Comuni che applicano la TARSU e sia in quelli ove già vige la TIA (che dovrebbe essere la totalità laddove la legge che la istituisce è entrata in vigore il 1° gennaio 2013). L’agevolazione è prevista rispettivamente: • dall’art. 62 comma 3 del D. Leg 507/1993 ("Nella determinazione della superficie tassabile non si tiene conto di quella parte di essa ove per specifiche caratteristiche strutturali e per destinazione si formano, di regola, rifiuti speciali, tossici o nocivi, allo smaltimento dei quali sono tenuti a provvedere a proprie spese i produttori stessi in base alle norme vigenti. Ai fini della determinazione della predetta superficie non tassabile il Comune può individuare nel regolamento categorie di attività produttive di rifiuti speciali tossici o nocivi alle quali applicare una percentuale di riduzione rispetto alla intera superficie su cui l’attività viene svolta"); • dall’art. 14 comma 10 del DL 201/2011 convertito dalla L. 214/2011 ("Nella determinazione della superficie assoggettabile al tributo non si tiene conto di quella parte di essa ove si formano di regola rifiuti speciali, a condizione che il produttore ne dimostri l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente"). Dal 1 gennaio 2013 la TIA e/o la TARSU sono state sostituite dal nuovo Tributo Comunale per i Rifiuti ed i Servizi denominato TARES. L’agevolazione vale sia nei Comuni che applicano la Tarsu sia in quelli ove è già vigente la TARES che dal 1 gennaio 2013 ricomprende Tarsu e TIA.
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Eventi Veterinari
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SIODOCOV SOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA CHIRURGIA ORALE VETERINARIA
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SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
CORSO PRATICO DI ECOGRAFIA Perugia, 18-19 Ottobre 2013 RELATORI Massimo Magri, Rodolfo Gialletti PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 18 Ottobre 2013 8.30 Registrazione dei Partecipanti 9,15 Tecnica d’esame di base ed artefatti Rodolfo Gialletti 10,00 Ecografia addominale organi parenchimatosi - milza, fegato, reni. Massimo Magri 11,00 Pausa caffè 11,30 Ecografia addominale intestino - Rodolfo Gialletti 12,30 Ecografia ombelicale - Massimo Magri 13,15 Pausa pranzo 14,30 Si formano due gruppi di 12 partecipanti • 1° gruppo Parte pratica addome: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno. 30’ per ciascuna persona. • 2° gruppo Casi clinici interattivi: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno che discuto a turno un caso clinico. 4casi clinici da circa 20’ cad. 16,00 Pausa caffè I gruppi si scambiano e viene riproposto lo stesso schema 16,30 Si formano due gruppi di 12 partecipanti • 1° gruppo Parte pratica addome: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno. 30’ per ciascuna persona. • 2° gruppo Casi clinici interattivi: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno che discuto a turno un caso clinico. 4casi clinici da circa 20’ cad. 18,00 Termine dei lavori Sabato 19 ottobre 2013 9,00 Ecografia toracica non cardiaca - Massimo Magri 9,45 Metodo Flash Rodolfo Gialletti 10,15 Ecografia transrettale non ginecologica (Massimo Magri 10,45 Tessuti molli del collo (esofago, giugulare ecc.) Rodolfo Gialletti 11,15 Pausa caffè 11,45 Si formano due gruppi di 12 partecipanti • 1° gruppo Parte pratica torace, FLASH e tessuti molli del collo: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno. 30’ per ciascuna persona. • 2° gruppo Casi clinici interattivi: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno che discuto a turno un caso clinico. 4 casi clinici da circa 20’ cad. 13,15 Pausa pranzo 14,30 I gruppi si scambiano e viene riproposto lo stesso schema • 2° gruppo Parte pratica torace, FLASH e tessuti molli del collo: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno. 30’ per ciascuna persona. • 1° gruppo Casi clinici interattivi: si formano 4 gruppi da 3 persone ciascuno che discuto a turno un caso clinico. 4 casi clinici da circa 20’ cad. 16,00 Discussione e valutazione finale. 17,00 Fine dei lavori. COMPRESO NELLA QUOTA • Atti in formato CD • Attestati di Partecipazione • Pranzi e Coffee Break SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia Via San Costanzo 4 - 06126 Perugia Lingua: Italiano
QUOTE DI PARTECIPAZIONE Soci SIVE 2013: € 363,00 (300,00 + IVA) Non Soci SIVE 2013: € 550,00 (454,00 + IVA) Massimo 24 partecipanti Scadenza Iscrizioni: 5 settembre 2013 PER INFORMAZIONI Segreteria SIVE - Monica Borghisani Tel. 0372 403502 - E-mail: info@sive.it - www. sive.it
ORTODONZIA VETERINARIA E COMPARATA: TECNICHE E APPLICAZIONI PRATICHE. TECNICHE ORTODONTICHE IN CAMPO VETERINARIO Domenica 29 Settembre 2013 - Cremona, Palazzo Trecchi RELATORI Antonio Darsiè, Padova - Alessandro De Simoi, Belluno - Margherita Gracis, Milano - Paolo Squarzoni, Bologna ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIODOCOV in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%)
Soci SIODOCOV 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it
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8 Eventi Veterinari
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CORSO REGIONALE SICILIA MEDICINA INTERNA DALLA A (ANAMNESI) ALLA T (TERAPIA) Ragusa 17-20 Ottobre 2013 RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Federico Fracassi, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVIM-CA, Bologna Gian Marco Gerboni, Med Vet, Malpensa (VA) PROGRAMMA SCIENTIFICO Giovedì 17 Ottobre 2013 08.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 08.50 Saluto ai partecipanti del Presidente SCIVAC Sicilia, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 09.00 L’approccio orientato al problema: il
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passo che segue l’anamnesi e la visita clinica Federico Fracassi L'utilizzo della diagnostica di laboratorio in medicina interna: conoscere i propri mezzi per evitare trappole diagnostiche Walter Bertazzolo Pausa caffè Vomito, rigurgito e diarrea? Primo localizzare il problema, secondo capirne la causa! (Fracassi) Prima parte Vomito, rigurgito e diarrea? Primo localizzare il problema, secondo capirne la causa!
(Fracassi) Seconda parte 13.00 Pausa pranzo 14.00 La diagnostica per immagini nelle patologie dell’apparato digerente (Gerboni) 15.00 Il paziente con problemi gastroenterici: quali esami di laboratorio sono veramente essenziali? (Bertazzolo) 15.30 Pausa caffè 15.45 ESERCITAZIONI PRATICHE 16.45 Fine lavori prima giornata Venerdì 18 Ottobre 2013 8.30 La diagnosi di pancreatite: un rebus di difficile soluzione
(Bertazzolo) L’ecografia nella diagnosi di pancreatite nel cane e nel gatto (Gerboni) 9.45 La gestione terapeutica del paziente con pancreatite: difficile ma non impossibile! (Fracassi) 10.30 Pausa caffè 10.45 Il clinico di fronte al paziente epatopatico: quali cose è essenziale saper fare (Bertazzolo) 11.30 Danno epatobiliare e funzionalità epatica: cosa ci dicono esattamente? (Bertazzolo) 12.15 Diagnostica ecografica delle patologie epatobiliari e campionamento ecoguidato (Gerboni) 13.15 Pausa pranzo 14.15 Principi di terapia nelle patologie epatobiliari (Fracassi) 15.15 Pausa Caffè 15.30 ESERCITAZIONI PRATICHE 16.15 Fine lavori seconda giornata Sabato 19 Ottobre 2013 08.30 Patologie tiroidee nel cane e nel gatto: la diagnosi (Bertazzolo) 09.30 Patologie tiroidee nel cane e nel gatto: la terapia (Fracassi) 10.30 Pausa caffè 10.45 La diagnostica per immagini in corso di malattie endocrine (Gerboni) 11.30 ESERCITAZIONI PRATICHE - Casi Clinici 12.15 Aggiornamenti di terapia del diabete mellito canino (Fracassi) 13.15 Pausa pranzo 14.15 Le patologie surrenaliche più comuni (Fracassi) 15.15 Pausa caffè 15.30 ESERCITAZIONI PRATICHE 16.30 Fine lavori terza giornata 9.15
Domenica 20 ottobre 2013 08.30 Approccio al paziente con poliuria polidipsia (Fracassi) 09.30 Insufficienza renale acuta, cronica ed infezioni delle vie urinarie: come faccio a diagnosticarle? Parte prima: gli esami di laboratorio (Bertazzolo) 10.30 Pausa caffè 10.45 Insufficienza renale acuta, cronica ed infezioni delle vie urinarie: come faccio a diagnosticarle? Parte seconda: la diagnostica per immagini (Gerboni) 11.30 ESERCITAZIONI PRATICHE - Casi clinici 12.15 Terapia dell’insufficienza renale acuta e cronica (Fracassi) 13.15 Pausa pranzo 14.15 ESERCITAZIONI PRATICHE 15.15 Termine del corso SEDE Villa di Pasquale Viale delle Americhe snc - Ragusa Quote di Iscrizione: Soci SCIVAC € 450 (372,00 + IVA ) Non Soci SCIVAC € 650 (537.20 + IVA ) Scadenza 15 settembre 2013 Numero massimo 45 partecipanti Iscrizioni on line: http://registration.evsrl.it/?id=305 COMPRESO NELLA QUOTA • Pranzi • Coffee Break • Attestati di Partecipazione • CD degli Atti PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
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Attualità scientifica Vet Journal
Enteropatia cronica del cane: due protocolli con prednisolone a confronto Associazione clorambucile-prednisolone più efficace di azatioprina-prednisolone per l’enteropatia cronica con enteropatia proteinodisperdente, in uno studio
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD no studio retrospettivo ha confrontato due protocolli di trattamento dell’enteropatia cronica con concomitante enteropatia proteino-disperdente basati sull’associazione tra prednisolone e azatioprina o prednisolone e clorambucile in 27 cani. Tutti i cani presentavano ipoalbuminemia (albumina sierica < 18,0 g/L) ed enteropatia cronica diagnosticata mediante indagini complete dell’apparato gastroenterico, inclusa la biopsia intestinale. I cani venivano trattati con un’associazione azatioprina-prednisolone (gruppo A; n = 13) o un’as-
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sociazione clorambucile-prednisolone (gruppo C; 14). La risposta al trattamento veniva determinata valutando l’aumento del peso corporeo, l’albumina sierica e la durata del trattamento primario. Tra i 2 gruppi non si identificavano differenze pretrattamento significative tra variabili di base (segnalamento e peso), variabili clinicopatologiche (albumina, cobalamina e folati) o aspetti istopatologici. Dopo il trattamento, la concentrazione sierica dell’albumina e l’aumento di peso erano significativamente maggiori nel gruppo C. Il tempo di sopravvivenza mediano per i cani del gruppo A era di 30 giorni (15-45 giorni) e non veniva raggiunto dai cani del gruppo C. La durata del trattamento primario era positivamente associata alla presenza istopatologica di una modica dilatazione dei vasi chiliferi e all’utilizzo dell’associazione clorambucile-prednisolone. I risultati suggeriscono che l’associazione clorambucile-prednisolone è più efficace per il trattamento dell’enteropatia cronica con enteropatia proteino-disperdente, rispetto all’associazione azatioprina-prednisolone, concludono gli autori. Sulla base di questi risultati, è auspicabile uno studio clinico prospettico randomizzato. “Comparison of a chlorambucil-prednisolone combination with an azathioprine-prednisolone combination for treatment of chronic enteropathy with concurrent protein-losing enteropathy in dogs: 27 cases (2007–2010)”Julien R. S. Dandrieux, Peter-John M. Noble, Timothy J. Scase, Peter J. Cripps, Alexander J. German. Journal of the American Veterinary Medical Association. June 15, 2013, Vol. 242, No. 12, Pages 1705-1714. ■
CLOSTRIDIUM DIFFICILE IN SUINI E ALLEVATORI lostridium difficile ribotipo PCR 078 causa enteropatia nell’uomo e nel suino. Un recente studio paneuropeo ha rivelato che è il terzo tipo di C. difficile più frequentemente riscontrato. Il reperto di isolati identici di C. difficile ribotipo PCR 078 nei suinetti con diarrea e nell’uomo con infezione da C. difficile ha condotto a suggerire che possa verificarsi una trasmissione interspecifica del patogeno. Poiché C. difficile può essere riscontrato nelle immediate vicinanze degli allevamenti suini, uno studio condotto in Olanda ha indagato la colonizzazione intestinale da C. difficile nei suini, negli allevatori, nei loro parenti e negli impiegati degli allevamenti.
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L’elevata presenza di stato di portatore di C. difficile nelle persone che avevano contatti diretti con i suini e il fatto che questi isolati di C. difficile fossero genotipicamente e fenotipicamente simili agli isolati dei suini degli stessi allevamenti indicano che la trasmissione può verificarsi sia per contatto diretto sia attraverso l’ambiente, concludono gli autori. Sono necessari studi prospettici per determinare il rapporto tra stato di portatore di C. difficile e sviluppo di infezione in questa popolazione. (M.G.M.) “Clostridium difficile infection associated with pig farms [letter]” Keessen EC, Harmanus C, Dohmen W, Kuijper EJ, Lipman LJA. Emerg Infect Dis [Internet]. 2013 Jun [date cited]
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Prevalenza e fattori di rischio di aterosclerosi negli psittacidi Età, sesso femminile e i generi Psittacus, Amazona e Nymphicus positivamente associati alla presenza di lesioni aterosclerotiche avanzate, in uno studio no studio retrospettivo ha stimato la prevalenza delle lesioni aterosclerotiche clinicamente rilevanti negli psittacidi identificando le variabili epidemiologiche e i tipi patologici associati allo sviluppo della condizione. Si analizzavano le cartelle cliniche di 7683 psittacidi, di cui 525 con aterosclerosi avanzata. Cinque laboratori di patologia fornivano i dati e l’accesso ai vetrini istopatologici. Si registravano l’età e il sesso di tutti gli uccelli dei generi Amazona, Ara, Cacatua, Nymphicus e Psittacus. Si effettuava una ricerca nel database dei casi di aterosclerosi e si rivedevano i vetrini per identificare la presenza di lesioni aterosclerotiche comprese tra il tipo IV e il tipo VI. I risultati venivano utilizzati per elaborare alcuni modelli statistici multipli per definire l’associazione tra aterosclerosi avanzata ed età, sesso, genere, tipo patologico e lesioni specifiche. La prevalenza veniva riportata in funzione di età, sesso e genere. Nel primo modello che includeva 7683 uccelli, l’età, il sesso femminile e i generi Psittacus, Amazona e Nymphicus erano significativamente associati ad aterosclerosi clinicamente rilevante identificata in sede autoptica. I successivi modelli riguardanti 1050 casi rivelavano ulteriori associazioni con le patologie riproduttive, le epatopatie e la fibrosi miocardica, controllati per età, sesso e genere.
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L’età, il sesso femminile e tre generi sembravano essere positivamente associati alla presenza di lesioni aterosclerotiche avanzate negli psittacidi, concludono gli autori. Queste informazioni possono essere utili nella valutazione clinica dell’apparato cardiocircolatorio e nella gestione del paziente. Le patologie riproduttive erano l’unico fattore di rischio potenzialmente modificabile identificato e potrebbero costituire un obiettivo di prevenzione negli psittacidi in cattività. “Prevalence of and risk factors associated with atherosclerosis in psittacine birds” Hugues Beaufrère, Mélanie AmmersbachDrury R. Reavill, Michael M. Garner, J. Jill Heatley, Nobuko Wakamatsu, Javier G. Nevarez, Thomas N. Tully. Journal of the American Veterinary Medical Association. June 15, 2013, Vol. 242, No. 12, Pages 1696-1704 Altre letture: Fattori di rischio di aterosclerosi negli psittacidi Vet.journal ■
Entesopatia e desmite del legamento collaterale mediale del gomito nel cavallo no studio descrive 4 cavalli con entesopatia e desmite del legamento collaterale mediale del gomito. Tutti i soggetti avevano un’anamnesi di zoppia acuta grave unilaterale di un arto anteriore e segni di dolore durante la manipolazione dell’arto prossimale affetto; in 2 casi era presente anche tumefazione della regione ascellare. Non si osservava miglioramento della zoppia dopo analgesia locale diagnostica sotto la regione del carpo e un cavallo su 4 aveva un lieve miglioramento dopo l’analgesia del gomito. L’esame radiografico rivelava la formazione di un entesofita sulla tuberosità radiale e la mineralizzazione lineare del legamento collaterale mediale in 2 cavalli e una reazione periostale del condilo omerale in tutti e 4 i soggetti. Un soggetto aveva una modica osteortrite del gomito e 3 soggetti presentavano osteofitosi della faccia craniale del radio. Benché tutti i cavalli venissero inizialmente esaminati per l’insorgenza acuta di zoppia, tutti presentavano alterazioni croniche agli esami diagnostici per immagini.
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L’ecografia mostrava un contorno osseo irregolare ed entesopatia all’inserzione del legamento collaterale mediale breve sulla tuberosità radiale e desmite del legamento collaterale mediale breve. Due soggetti avevano evidenza radiografica di lesioni simili ma meno gravi nel gomito controlaterale. Tutti i cavalli venivano trattati con fenilbutazone e riposo e non presentavano più zoppia dopo un tempo mediano di 3 mesi (2-4 mesi), con ritorno all’uso precedente dopo un tempo mediano di 6 mesi (3-8 mesi). I risultati dello studio suggeriscono che i cavalli da competizione con entesopatia e desmite del legamento collaterale mediale del gomito possono avere una prognosi buona per il ritorno all’utilizzo precedente in seguito a trattamento appropriato, concludono gli autori. (M.G.M.) “Enthesopathy and desmitis of the medial collateral ligament of the cubital joint in 4 horses” Robin M. Dabareiner, M. Keith Chaffin, Heather Quirham; G. Kent Carter. J Am Vet Med Assoc. 2013 Apr 15; 242 (8): 1152-8. ■
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10 Dalle Associazioni ATAV
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Tecnici veterinari in regola con la sicurezza A Rimini una giornata sul D.lvo 81/2008 per i lavoratori in struttura veterinaria l 2 giugno 2013 presso il centro Palacongressi di Rimini, in concomitanza con il 78° Congresso Internazionale multisala SCIVAC, si è svolta la giornata di aggiornamento organizzata dall’ATAV sulla sicurezza per i lavoratori in struttura veterinaria. Relatore unico del corso è stato il Dott. Carlo Pizzirani Direttore sanitario, RSPP presso la Clinica Veterinaria Europea di Firenze, direttore dei corsi sulla sicurezza ANMVI e iscritto nell’albo
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FORMATORI AIFOS. Moderatore dell’incontro, il Presidente ATAV Irene Bendoni. La scelta di ATAV di offrire, in collaborazione con SCIVAC, una giornata formativa sulla sicurezza sul lavoro aveva lo scopo di dare l’opportunità ai tecnici veterinari associati di regolarizzare la propria posizione in materia. Ricordiamo infatti che, secondo la nuova normativa vigente (D.Lgs 81/08), è fatto obbligo per il lavoratore di recepire le disposizioni di legge in fatto di sicurezza acquisite attraver-
so corsi mirati. Questo accordo prevedeva che entro un anno dalla pubblicazione, quindi entro il 31 gennaio 2013, tutti i lavoratori ricevessero una formazione adeguata alla prevenzione dei pericoli derivanti dai rischi presenti sul luogo di lavoro. Ogni nuovo assunto dovrà poi essere formato contestualmente all’assunzione o al massimo entro 60 giorni. Ormai, anche in Italia, molte strutture veterinarie hanno lavoratori dipendenti e anche queste figure, in virtù di questo Accordo,
dovevano essere formate, questo però non è avvenuto anche perché è stato difficile se non impossibile trovare corsi adeguati al tipo di attività che si svolge in una struttura veterinaria e allora ANMVI e ATAV hanno deciso di risolvere questo problema organizzando a Rimini, in occasione del congresso nazionale SCIVAC, un corso di formazione per i lavoratori di struttura veterinaria. L’attestato di partecipazione rilasciato al termine della giornata ha efficacia a tutti gli effetti di legge. Il Dott. Pizzirani ha inoltre sottolineato che la validità dell’attestato ha durata di 5 anni e che lo si può rinnovare con un ulteriore corso di 8 ore. L’ATAV ringrazia il Dott. Pizzirani per la professionalità dimostrata e la simpatia con la quale ha reso certamente più piacevole la giornata nonostante il tema non fosse dei più leggeri da affrontare. L’Associazione dei Tecnici Veterinari ringrazia le società SCIVAC, ANMVI e HILL’S per la collaborazione e la fiducia nuovamente accordata. Si ricorda che il prossimo appuntamento è il 24 Novembre a Roma con Giorgia Della Rocca, Professore Associato di Farmacologia e Tossicologia Veterinaria, presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia. La giornata di aggiornamento avrà come tema “Il ruolo del tecnico veterinario nella gestione del dolore nel paziente animale”. Si affronterà il problema del dolore negli animali da affezione, accennando in principio ai meccanismi patogenetici che ne sono alla base e alle conseguenze cliniche che possono scaturire da un dolore scarsamente trattato. Stante il continuo e prolungato contatto del tecnico veterinario con il paziente ospedalizzato, è a lui, ancor più che al medico veterinario, che spetta l’onere di saper riconoscere quelle manifestazioni che, talvolta in modo più chiaro, altre volte più subdolo, vengono messe in atto da un paziente con dolore. Saranno pertanto prese in considerazione tutte quelle strategie che possono essere utili ad una corretta diagnosi di dolore. Infine, un accenno sarà dato alle principali classi di farmaci analgesici e alla possibile attuazione di misure non farmacologiche sempre volte a migliorare il benessere del paziente. La stessa giornata sarà riproposta a Cremona il giorno 1 Dicembre. ■
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SIVE Dalle Associazioni
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La Società dei Veterinari Svizzeri festeggia il bicentenario La SIVE invitata al confronto europeo sulle crescenti problematiche del mercato tuali presidenti delle Società Scientifiche per Equini in Europa, teso a migliorare ancora di più le sinergie messe in atto recentemente. Erano presenti i Presidenti della SIVE Andrea Brignolo, della SVPM (Svizzera) Daniel Meister, GPM (Germania) Eberhard Schule e BEVA (Gran Bretagna) Keith Chandler. Così come avvenuto con la omologa AVEF in
Il Presidente della SIVE, Andrea Brignolo (a destra nella foto) al bicentenario della GTS/SVS
di ANDREA BRIGNOLO Presidente SIVE i è svolto a Berna, dal 5 al 7 giugno, il congresso per il bicentenario della GST/SVS, l’Associazione dei Veterinari Svizzeri. Una delle più antiche associazioni del mondo ha voluto celebrare questo importante traguardo nella splendida cornice della città svizzera di Berna con un nutrito programma scientifico e politico. I lavori si sono aperti con una mattinata di workshop seguito da relazioni tenute dalle varie autorità veterinarie nazionali che hanno trattato i vari aspetti della professione in Svizzera ed in Europa ponendo l'attenzione sulla necessità dell'approccio a One Health. I giorni successivi si sono sviluppati su 6 sale divise tra piccoli animali, cavalli, ruminanti, suini, industria e ricerca, medicina comportamentale. I relatori sono stati prevalentemente svizzeri e tedeschi e hanno affrontato gli aspetti più diversi della attuale medicina e chirurgia veterinaria. Presenti membri della FVE e della FEEVA, il convegno è stato anche una importante occasione di contatto e confronto tra alcuni degli at-
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SVS - LA SOCIETÀ DEI VETERINARI SVIZZERI
a Société des Vétérinaires Suisses (SVS) segue attualmente gli interessi professionali di più di 2.800 iscritti veterinari. La maggior parte di loro sono anche membri di una o più di una delle 16 sezioni regionali e delle 14 sezioni specializzate attualmente esistenti. L’associazione fornisce un quadro molto rappresentativo della professione veterinaria; oggi la SVS rappresenta gli interessi di veterinari sia liberi professionisti sia dipendenti, siano essi attivi in campo clinico o paraclinico. Nel 2013 la Società dei veterinari svizzeri festeggia i suoi 200 anni di esistenza. Dal 1816, la SVS pubblica una rivista scientifica, l’Archivio svizzero di Medicina Veterinaria (ASMV). Nel 1976 la SVS ha istituito l’Ufficio di Gestione SA veterinario SVS (SVS SA OGV). Esso permette ai suoi membri di pagare fornitori in modo centralizzato e facilita l’apertura o la riapertura di una società.
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Francia, la SIVE sta lavorando da tempo con le altre associazioni di ippiatri in Europa per creare una continuità di confronto tra le varie realtà nazionali che siano funzionali alle crescenti problematiche del mercato cercando contestualmente di rendere, anche economicamente, più agevole la partecipazione alla formazione scientifica internazionale.
Uno dei problemi emersi dall’incontro, che sarà oggetto di futuri confronti, è la necessità di trovare degli standard comuni per raggiungere una certa uniformità di giudizio sul grado di idoneità sportiva per i cavalli atleti che, sempre più spesso, sono commercializzati tra vari stati membri, ma che si devono confrontare con normative medico legali spesso molto diverse. ■
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12 Info Regioni Piemonte e Veneto
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Un piano per difendere i pascoli dalle predazioni dei canidi Via libera della Giunta piemontese che stanzia 287mila euro nche quest’anno l’Assessorato regionale all’Agricoltura ha accantonato risorse riservandole agli allevatori che con impegno e spirito di sacrificio portano al pascolo i propri animali. Il fenomeno delle predazioni è incrementato nel corso degli ul-
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timi anni, la Regione deve sostenere, anche quest’anno, un comparto fondamentale e tradizionale che altrimenti rischia di essere compromesso, con tutte le ricadute negative in termini economici, occupazionali e di conservazione del territorio montano. L’Assessorato piemontese ha destinato a tale scopo una somma pari a 287 mila euro per affiancare gli alle-
vatori nell’attuazione di misure di prevenzione contro le predazioni. Mediante delibera di Giunta è stato a questo proposito approvato il “Piano regionale di intervento a sostegno dei costi per la difesa del bestiame dalle predazioni da canidi sui pascoli collinari e montani piemontesi”. Nel 2012 il Piano regionale ha permesso di finanziare i sistemi di difesa di 176 aziende zoo-
tecniche piemontesi. Potranno presentare richiesta di contributo tutti gli allevatori della Regione Piemonte che esercitano il pascolo o l’alpeggio di ovini, caprini, bovini o equini; le domande dovranno pervenire entro il 1° luglio 2013 alla Provincia (per i pascoli di collina) o alla Comunità Montana (per i pascoli di montagna). L’erogazione del premio sarà successiva alla redazione di specifica graduatoria regionale. I danni conseguenti alle predazioni da parte di canidi sui pascoli, in aumento negli ultimi anni, dimostrano l’urgente necessità di rafforzare le misure di prevenzione onde evitare, anche nella stagione che si appresta ad iniziare, di registrare un ulteriore incremento del numero di perdite a danno degli allevatori. Dichiara l’Assessore all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “L’attenzione nei confronti della problematica legata alle predazioni a danno delle greggi e delle mandrie passa anche attraverso l’azione di prevenzione. Nel corso del 2012 il Piano regionale di intervento a sostegno dei costi per la difesa del bestiame - che ha definitivamente sostituito il Premio per il pascolo gestito - ha permesso di finanziare i sistemi di difesa di 176 aziende zootecniche piemontesi. In questo senso vi è grande soddisfazione, d’altro canto non vanno però dimenticati quei gravi episodi in cui non sono state evitate pesanti conseguenze a seguito di attacchi da parte di canidi”. ■
CADORE E AGORDINO MANCANO I VETERINARI: UNA CONVENZIONE PER INCENTIVARE I COLLEGHI ttualmente l'Usl, vista la riduzione del personale del servizio e delle risorse, non è più in grado di prendersi carico anche dell’attività di assistenza zooiatrica nelle zone di Cadore e dell’Agordino. Ha quindi proposto la sottoscrizione di una convenzione per garantire la reperibilità di un veterinario libero professionista in queste zone della provincia, convenzione che non avrebbe però nulla a che vedere con il servizio pubblico. Il Direttore del servizio veterinario dell'Usl n. 1, Gian Luigi Zanola alla Conferenza dei sindaci: «Serve trovare anche una soluzione economica per incentivare un collega a venire quassù per dare continuità al servizio garantendone la qualità. La risposta è necessaria soprattutto per gli allevatori di animali da reddito visto che ci sono un centinaio di malghe, 50 pascoli e molti allevatori portano qui all'alpeggio il loro bestiame. La convenzione costerebbe 30mila euro». La somma dovranno sborsarla i Comuni già alle prese con i tagli dei bilanci.
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Innovet presenta il Pruritometro Un originale e validato strumento professionale per la quantificazione oggettiva della gravità del prurito del cane l prurito, quella sensazione sgradevole che provoca nel cane l’irrefrenabile desiderio di grattarsi, leccarsi, mordicchiarsi e strofinarsi, è il segno clinico più frequente nella pratica ambulatoriale veterinaria, oltre che caratteristica comune ad una lunga lista di malattie, dalle allergie, alle infezioni, ai tumori, ai disturbi immuno-mediati e sistemici (es. nefropatie, disendocrinie). Al pari del dolore, è comunque un disturbo soggettivo, descritto soprattutto attraverso le alterazioni comportamentali che evoca e, per questo, difficile da valutare, in termini di sua oggettiva intensità. Basandosi sull’unica scala di gravità del prurito finora validata dalla comunità scientifica internazionale di dermatologia veterinaria, il CeDIS di Innovet ha sviluppato un regolo speciale per la misura oggettiva del prurito nel cane. Il pruritometro, così si chiama lo strumento, è composto da due ante interne (foto), che da una parte riportano le descrizioni dei comportamenti del cane in rapporto alla gravità del prurito e, dall’altra, un segmento non graduato, su cui scorre un cursore trasparente dotato di un segno orizzontale che incrocia il segmento sottostante. Come funziona il pruritometro? Il veterinario sottopone il regolo al proprietario, che posiziona liberamente il segno orizzontale del cursore trasparente in corrispondenza di quel descrittore comportamentale, indicato nell’anta di sinistra, che meglio rappresenta il comportamento di
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Torino l’8 dicembre 2013, partenza ore 10.00, torna il Campionato Italiano Medici Veterinari di corsa su strada sulla distanza della mezza maratona. Il percorso, ormai collaudato, misurato ed approvato dalla FIDAL, prevede dall’edizione 2013 partenza e arrivo in Piazza castello a Torino. Una caratteristica particolarmente apprezzata dalle migliaia di concorrenti che in questi anni hanno scelto la Royal Half Marathon per vivere la propria passione, è data proprio dal percorso suggestivo, completamente chiuso al traffico che segue le sponde del fiume Po per tuffarsi poi nel Parco del Meisino che conduce i concorrenti a San Mauro, punto di ritorno verso il centro di Torino. Grandi novità attendono quest’anno i medici veterinari, per i quali il comitato organizzatore sta allestendo una lunga serie di offerte ed opportunità. La corsa patrocinata dall’ANMVI, oltre a fornire l’opportunità di visitare il capoluogo sabaudo e di passare una sana giornata di sport e solidarietà, sarà anche l’occasione per incontrare colleghi provenienti da tutta Italia. La gara si svolgerà all’interno della Royal Half Marathon, gara podistica inserita nel calendario nazionale FIDAL, capace lo scorso anno di attirare oltre 2000 partecipanti. Iscrizioni aperte sul sito www.giroitaliarun.it.
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grattamento del suo cane e, dunque, l’intensità del prurito. Una volta posizionato il cursore, sarà il veterinario ad estrarre il pannello scorrevole che nasconde la sottostante scala graduata proporzionale a 10 cm, e a leggere il corrispondente punteggio di gravità del prurito. Una sintesi, dunque, di valutazione comportamentale e punteggio numerico, considerata la combinazione più attendibile, dettagliata e di fa-
cile esecuzione, per misurare la gravità del prurito del cane ed i risultati di specifiche terapie. Per vedere come funziona il Pruritometro INNOVET visita http://www.innovet.it/pruritometro Rybnicek J, Lau-Gillard PJ, Harvey R, Hill PB. Further validation of a pruritus severity scale for use in dogs. Vet Dermatol. 2009; 20 (2): 115-122 Leggi l’abstract di PubMed: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19171021
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14 Calendario attività Dal 12 luglio al 13 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
12 - 14 LUG 6 - 8 SET
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC CORSO SCIVAC CORSO CEFME
7 SET
INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA
8 SET 13 - 15 SET 15 SET 16 - 17 SET 18 - 20 SET 20 - 22 SET 25 - 27 SET 28 SET 28 - 29 SET 29 SET 29 SET 29 SET 30 SET - 3 OTT 2 - 4 OTT 5 - 6 OTT
CORSO REGIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE
ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
INCONTRO SIATAV / SIMUTIV INCONTRO SIMIV
INCONTRO SIODOCOV INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC
ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC INCONTRO SIONCOV / SIRVAC / SCVI INCONTRO SIFIRVET / SINVET / SIOVET
6 OTT
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
6 OTT 6 OTT 7 - 10 OTT 10 - 11 OTT 11 - 12 OTT 11 - 13 OTT 11 OTT 12 - 13 OTT 12 - 13 OTT
79° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - MOLTO È CAMBIATO IN ONCOLOGIA VETERINARIA ... VEDIAMO DI FARE IL PUNTO - Domina Coral Bay - Zagarella - Santa Flavia (PA) - Via Nazionale 77 - ECM: Accred. ECM non previsto Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO AVANZATO - LINFOMA E LEUCEMIE NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO TEORICO - PRATICO PER ASSISTENTI ALLA POLTRONA- Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria CEFME - Tel. +39 0372 403504 - Email: info@cefme.org IL GATTO HA TROPPO SPIRITO PER NON AVERE UN CUORE: UNA GIORNATA INSIEME SULLA CARDIOLOGIA FELINA - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SARDEGNA - CORSO REGIONALE DI CHIRURGIA GENERALE - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ERRORI E TRAPPOLE DIAGNOSTICHE IN MEDICINA INTERNA E PATOLOGIA CLINICA - Campobasso ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. MEDICINA FELINA: V PARTE - CORSO 5 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: V PARTE - ECOGRAFIA AVANZATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 27,9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 80° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - APPROCCIO RAZIONALE AL PAZIENTE ORTOPEDICO - Montesilvano (PE) - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. PATOLOGIA CLINICA: III PARTE - PATOLOGIA CLINICA E APPARATO UROGENITALE: DISORDINI ELETTROLITICI E METABOLICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accred. per 26,2 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA COAGULAZIONE NEL PERIODO PERIOPERATORIO: QUALI TEST E QUALE TERAPIA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it QUANDO L’INTERNISTA DEVE CHIEDERE AIUTO ALL’ENDOSCOPISTA - Centro Studi SCIVAC, Cremona ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ORTODONZIA VETERINARIA E COMPARATA: TECNICHE E APPLICAZIONI PRATICHE. TECNICHE ORTODONTICHE IN AMBITO VETERINARIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Società Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Roma- Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: Crediti non previsti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MALATTIE ALOPECICHE DEL CANE - Bolzano - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. MEDICINA INTERNA: VII PARTE - GASTROENTEROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. OFTALMOLOGIA: III PARTE - VITREO, RETINA, NEUROFTALMOLOGIA, MALATTIE EREDITARIE DELL’OCCHIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TUMORI DELLA MAMMELLA NEL CANE E NEL GATTO, IL PRESENTE E IL FUTURO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it TRAUMATOLOGIA: CONOSCERE PER GESTIRE AL MEGLIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it MEDICINA D’URGENZA - Hotel Franz - Gradisca D’Isonzo (GO) - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE
IPERATTIVITÀ, IPERATTACCAMENTO E DISTURBI EMOZIONALI NEL CANE, L’IMPORTNAZA DEL PRIMO APPROCCIO CLINICO - Klass Hotel - Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SCIVAC
FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PER DATORI DI LAVORO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria Anmvi servizi - Tel. 0372/403536 - E-mail: anmviservizi@nmvi.it ADVANCED COURSE - INTERVENTIONAL RADIOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LAZIO - CORSO REGIONALE DI GASTROENTEROLOGIA - Roma - Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PULIZIA, DISINFEZIONE E GESTIONE DEGLI INFESTANTI - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - Email: segreteria@aivemp.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI INTERVENTISTICA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Milano - ECM: Accreditamento ECM non previsto Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it
CORSO ANMVI INTERNATIONAL COURSE SCIVAC CORSO REGIONALE SCIVAC
CORSO AIVEMP
INCONTRO SVIDI CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC
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VETERINARIA 22 | 2013
la VETERINARIA
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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 17 giugno 2013
SOLUZIONI
un micete
c d e
vermi dalla testa a fresa gyrodactylus e dactylogyrus un protozoo
a b c d e
siero, tampone faringeo, tampone cloacale siero e campione bioptico del cervello plasma e frammento osseo del piastrone plasma e campione bioptico di tessuto adiposo extracelomatico campione bioptico di milza e fegato
QUIZ 1
b
Risposta corretta: e) Incontro SIVAE: “Malattie Respiratorie degli Animali Esotici” - Cremona, marzo 2007
cause ambientali
QUIZ 2
a
2. Per la diagnosi di herpervirosi in un chelone terrestre in vita quali campioni raccoglieresti?
Risposta corretta: a) Incontro SIVAE: “Malattie Respiratorie degli Animali Esotici” - Cremona, marzo 2007
1. La malattia dei puntini bianchi è causata da:
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