La ProfessioneVeterianria 22-2013

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Professione Veterinaria 22-2013ok:ok

18-06-2013

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

22 2013

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 10, numero 22 dal 17 al 16 giugno 2013

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

RISCOSSIONE ACCENTRATA SE C’È UN “OSPITE”

IL RANDAGISMO È UN LEA O UN’EMERGENZA?

LA SIMV RACCOGLIE I FRUTTI

I RIFIUTI DI VETRO SI RICICLANO

LA SIVE AL CONGRESSO DEI VETERINARI SVIZZERI

A PAGINA 4

A PAGINA 5

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A PAGINA 6

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CONFLITTI

BREVI CANI E NEONATI Dopo il tragico episodio di Siena, dove un bambino di sette mesi è stato sbranato da uno dei cani di famiglia, l’ANMVI ha riproposto al Ministero della Salute la divulgazione di linee guida per gestanti e famiglie con bambini.

VERSAMENTI Il Ministero delle Finanze ha prorogato all’8 luglio 2013 il termine entro il quale è possibile effettuare, senza maggiorazione, i versamenti che risultano dai modelli Unico e Irap.

ACCESSO (1) Il Ministero dell’Università ha pubblicato il nuovo decreto (12 giugno 2013 n. 449) sulle modalità e i contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato. Differito al 10 di settembre il test d’ingresso a medicina veterinaria.

ACCESSO (2) Alla chiusura delle iscrizioni on line si sono registrate 8.668 domande per il corso di laurea in veterinaria, 1.363 in più rispetto allo scorso anno. Tutto da rifare, comunque, con il nuovo decreto n. 449 che riapre i bandi.

QUALIFICHE Il processo di mutuo riconoscimento fra Stati Membri è approdato ad una importante svolta, con l’approvazione della modernizzazione della Direttiva 2005/36. L’obiettivo è di rendere più veloci e più semplici i passaggi amministrativi per il mutuo riconoscimento delle qualifiche professionali.

TRACCIABILITÀ ll Ministero della Salute ricorda che è stata attivata, in via sperimentale, la Banca Dati Centrale per la tracciabilità dei medicinali veterinari. La nota precisa che "possono partecipare alla sperimentazione su base volontaria i produttori e i distributori intermedi di medicinali veterinari, che siano o meno anche produttori e i distributori intermedi di medicinali ad uso umano".

ONLINE

WORKSHOP ANMVI

Il lavoro nelle strutture private Colleghi, personale e tecnici veterinari. Ogni collaborazione ha costi e regole. A PAGINA 3

Si parla molto, e giustamente, di conflitto di interessi, un comportamento tanto diffuso quanto tollerato che si manifesta principalmente quando l’assolvimento di un dovere cede il passo alla convenienza di parte. Si parla meno, invece, di un altro genere di conflitto, che intacca l’integrità di uno Stato schizofrenicamente diviso fra legge e giustizia, fra legalità e sanzione. Il crocevia di interessi che si diparte dalle infrazioni è un buon esempio. Per gradi: scrivere bene le leggi è un obbligo morale per una Pubblica Amministrazione che abbia a cuore il buon funzionamento del Paese attraverso i comportamenti virtuosi dei suoi cittadini. Ma non è un esercizio facile e in Italia sembrerebbe particolarmente arduo. Una illustre penna (Fabrizio Galimberti) il 7 maggio scriveva di questo sulla copertina del Sole24Ore, parlando di una atavica distanza fra gli italiani e i legislatori: “Mantenere le cose complicate dà onorata nominanza” - diceva citando Dante. A chi? “Ai pochi che ci capiscono” è così che la macchina amministrativa acquista potere. La Legislazione veterinaria non è esente dal vizio italico e non è quasi mai di buona qualità. Ci vogliono le circolari interpretative, salvo poi discono-

scere qualsiasi valore giuridico alle circolari stesse. La Cassazione ha detto che le circolari ministeriali non costituiscono fonti di diritti e di obblighi. E sempre la Cassazione, si sente però anche in dovere di precisare: “È pur vero che nel caso in cui l’amministrazione per esplicare una potestà normativa attribuitale dalla legge o delegatale dal potere legislativo si avvale della forma circolare”. I cittadini, e i veterinari fra questi, dovrebbero pretendere leggi chiare e semplici da rispettare. È un impegno di cittadinanza e di legalità al tempo stesso: capire le leggi per rispettarle. Ma nel nostro Paese, moltissime leggi, oltre a dare onorata nominanza, spalancano le porte alla sanzionabilità. Per esempio, l’inasprimento delle sanzioni sul benessere delle ovaiole viene spiegato senza mezzi termini come un beneficio per le entrate pubbliche. A volte il sospetto è che le leggi siano intenzionalmente scritte male, per far cadere in infrazione e quindi sanzionare. L’incasso della sanzione sopravanza l’interesse per la legalità? Quand’è così non è un conflitto? E a questo si aggiunga che il sistema sanzionatorio è scarsamente controllato: si sanziona ma poi non sempre si va a verificare se si è veramente incassato.

SVENDO TUTTO E CAMBIO LAVORO SONO QUALCHE CENTINAIO OGNI ANNO (338 NEL 2012) I MEDICI VETERINARI CHE SI CANCELLANO DALL’ORDINE e non sono solo colleghi a fine carriera o pensionati che, anzi, in genere ci tengono a restare iscritti. Purtroppo la maggior parte sono giovani laureati che non trovano lavoro nel nostro settore o colleghi liberi professionisti che dopo qualche anno di esperienza con una propria struttura, trovandosi in difficoltà per la crisi economica, non avendo alternative, preferiscono cambiare attività rinunciando all’iscrizione all’Ordine per risparmiare la quota annuale ed i versamenti ENPAV. Del resto basta leggere gli annunci di Vetjob o di Vetexchange per rendersi conto di che aria tira. Da un paio di anni si sono incominciate a vedere offerte di vendita di ambulatori che per motivi di “trasferimento”, anche all’estero, vengono cedute a prezzi spesso irrisori. Strutture che hanno una storia di anni, anche 10 o 15, con un discreto “avviamento”, complete di attrezzatura, con costi di gestione molto bassi, in zone con buona clientela acquisita e potenziale che vengono svendute. Difficile pensare che il motivo sia solo il “trasferimento” a meno che questo dipenda veramente da interessanti opportunità o motivi gravi di altro genere. La verità è che la crisi si fa sentire e la cessione della struttura o la ricerca di un socio (magari giovane, pieno ancora di entusiasmo e buona pratica professionale) per un possibile rilancio sembrano essere le uniche possibilità. Altrimenti si svende per poche migliaia di euro tutta l’attrezzatura e si chiude il tutto per passare ad una attività domiciliare con meno costi e controlli fiscali o si cambia decisamente settore dando via per pochi euro anche i libri sui quali si sono passati anni di studio. Non servono più, si cambia vita. Che delusione, che tristezza però!

A.N.M.V.I


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