Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

Page 1

Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 1

la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

24 2010

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 24 dal 28 giugno al 4 luglio 2010

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

LA FUTURA ANIMAL HEALTH LAW

CLEAN SPORT E LOTTA AL DOPING

BARTONELLA NEI PICCOLI MAMMIFERI ESOTICI

PIÙ DI 11.000 NUOVI VETERINARI

IVA AL 4% PER I GAS MEDICALI

A PAGINA 4

A PAGINA 6

A PAGINA 12

A PAGINA 16

A PAGINA 21

BREVI

UNA GLASNOST PER IL FONDO DELLA 281

CASSE I professionisti over 65 pagheranno al proprio ente di previdenza e non all’Inps. Ad anunciarlo è stato il presidente dell’Istituto, Andrea Mastrapasqua alla presenza del direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera. Il Ministero del Lavoro: saranno le casse a recuperare quanto non versato.

CASSE 2 Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, nel riconoscere il “carattere privato” delle casse di previdenza dei professionisti, ha confermato anche che “sono da considerare estranee all’ambito applicativo” delle disposizioni sul contenimento del numero dei componenti degli organi di amministrazione. La precisazione è contenuta in una risposta inviata al Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

GIOIA TAURO Nel porto di Gioia Tauro manca l’ufficio ispettivo veterinario. Il titolare di una impresa di conserve alimentari si sfoga con il Sole 24 Ore: costretto ad inviare le merci in altre Regioni del sud per i controlli. L’ufficio è stato chiuso sette mesi fa dall’Unione Europea. L’autorità portuale ha chiesto l’intervento del Ministero della Salute.

AVIARIA Il virus H5N1 viene “imprigionato” nel piumaggio, dal grasso che lo riveste. Le piume possono così costituire un’importante fonte d’infezione e diffusione virale. Ricercatori italiani e americani coordinati da Mauro Delogu, virologo della Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna, hanno pubblicato la ricerca su PlosOne.

ANIMAL WELFARE La Commissione Europea ha pubblicato il Nuovo sito web Animal Welfare Education. La Ue vuole dare spazio all'educazione sul benessere animale, in osservanza del Trattato di Lisbona che ha definito gli animali "esseri senzienti". A ottobre la prima conferenza internazionale dedicata al benessere animale. www.animalwelfare-education.eu

UNIRE Nuovo commissario straordinario all’Unire. È Claudio Zucchelli, nominato il 23 giugno dal Ministro Galan. In Parlamento sull’Ente soffia aria di bufera. La commissione bilancio del Senato ha giudicato "ammissibili" gli emendamenti presentati per la soppressione dell'Unire. Proposte poi accantonate e rinviate ad una mediazione del senatore Antonio Azzollini, presidente di commissione.

www.anmvioggi.it

FONDO 281

Quanto costa il randagismo Consegnato al Parlamento il riparto alle Regioni delle risorse destinate dallo Stato alla lotta al randagismo A PAGINA 3

NO AL BLOCCO DEL TURNOVER! IL 12 ED IL 19 LUGLIO I SINDACATI HANNO PREVISTO UNO SCIOPERO NAZIONALE DELLA DIRIGENZA MEDICA VETERINARIA SANITARIA ED AMMINISTRATIVA DEL SSN. Lo sciopero è stato proclamato per esprimere il forte dissenso contro la manovra Tremonti per il risanamento dei conti pubblici. Uno dei punti contestati è il blocco del turnover che determinerà la carenza di circa 20.000 medici e dirigenti sanitari necessari al funzionamento dei servizi sanitari pubblici. È stato calcolato che nei prossimi tre anni sarà sostituito solo un Medico Veterinario su tre, centinaia di posti in meno. L’ANMVI ha sempre difeso i colleghi del settore pubblico anche di fronte a critiche o contestazioni che spesso arrivano dai media o dall’opinione pubblica ed ha sempre sostenuto che il numero di veterinari pubblici debba essere mantenuto a difesa della sicurezza alimentare e dell’occupazione veterinaria, ma per opporsi ragionevolmente al blocco del turnover dobbiamo anche essere in grado di dimostrare l’assoluta necessità di tanti colleghi nel settore pubblico. Se una ASL ritiene che alcuni Medici Veterinari possano o debbano essere utilizzati, sia in orario normale sia in intramoenia, per svolgere attività su animali da compagnia, spesso anche di privati, senza alcuna necessità sanitaria ed in concorrenza con i colleghi privati, significa che le attività istituzionali di prevenzione e controllo vengono trascurate o che ci sono troppi veterinari per svolgerle e che quindi hanno tempo per dedicarsi ad altro. Diventa quindi difficile di fronte a simili situazioni sostenere con Tremonti che il blocco del turnover possa essere un problema reale per la sanità pubblica veterinaria.

Quando i nostri colleghi delle ANMVI regione vanno a bussare alle porte degli assessorati di Regioni, Comuni e Province portano proposte ragionevoli per fare prevenzione del randagismo e controllo della popolazione animale. Portano un modello organizzativo che fa leva su migliaia di strutture veterinarie private autorizzate dalle Regioni e pronte all’uso e una possibile via di risparmio basata anche sul principio che il randagismo debba essere un fenomeno a termine. Molte volte le ANMVI Regione si sono sentite dire che “mancano i finanziamenti”, altre volte i fondi ci sono (ricordiamo i 6 milioni di euro nel cassetto della Lombardia a fronte di 11.000 cani che ogni anno entrano nei rifugi lombardi). Non mancano Comuni e Province i cui amministratori sentono parlare per la prima volta del Fondo della 281 grazie ai nostri colleghi. È evidente che in mancanza di una pianificazione di lotta al randagismo con un forte coordinamento nazionale, il decentramento funziona poco, così come i tempi che corriamo richiedono una forte presa di coscienza su tutte le voci di spesa della sanità nazionale.

Ci auguriamo che questo sia l’esito della pubblicazione della ripartizione, Regione per Regione, delle disponibilità finanziarie del Fondo istituito dalla legge quadro contro il randagismo. I dati consegnati alla Commissione Affari sociali rappresentano un importante gesto di trasparenza da parte del Ministero della Salute e di condivisione con le forze parlamentari di una problematica che necessita di una rapida svolta riformatrice, non solo per i risvolti di sanità pubblica e di salute animale, ma anche per lo sforzo economico che richiede a tutti i cittadini. In questa fase più che mai non ci si può permettere di avere spese fuori controllo e sprechi eticamente inaccettabili. Doverosa e lodevole quindi l'iniziativa del Sottosegretario Martini, in linea con quanto si legge nell'ultimo rapporto sul SSN e cioè che la trasparenza dei risultati ed il loro confronto sono meccanismi di crescita e di miglioramento del sistema sanitario nazionale e sono i fattori cruciali su cui puntare nei prossimi anni. Adesso si verifichi se sono state adeguatamente messe a frutto tutte le risorse professionali della veterinaria. ■

30 anni

Da il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari

®

LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO

Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail info@biessea.com analisi@biessea.com

www.biessea.com

Certificato Qualità

ISO 9001:2000

@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 2


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 3

laPROFESSIONE

Riforma della L. 281/91 Attualità

VETERINARIA 24| 2010

3

Quello del randagismo non sia un finanziamento a “fondo perduto” Trasparenza e controllo della destinazione delle risorse economiche. ANMVI: prevedere meccanismi premianti sui risultati. Il randagismo sia un fenomeno a termine

Fra le deleghe del Sottosegretario Martini, recentemente riassegnate, figura anche la gestione dei profili riguardanti il Fondo sanitario nazionale, con particolare riferimento ai piani di rientro delle regioni interessate, al contenimento della spesa, al riparto del Fondo sanitario nazionale.

l Rapporto sulla spesa pubblica per il Servizio Sanitario Nazionale, presentato lo scorso 15 giugno, non dettaglia le risorse destinate alla lotta al randagismo. Vi si legge di trasferimenti alle Regioni per l'esecuzione "di particolari attività ed il raggiungimento di specifici obiettivi", tra cui "interventi nel settore dell'assistenza veterinaria", ma nessuna cifra di dettaglio. Eppure, le somme destinate alla lotta al randagismo sono considerevoli: dal 1991 ad oggi, l’Enpa ha stimato fondi erogati per ben 51 milioni di euro, una somma di entità considerevole e di cui si sono perse le tracce, tanto da giustificare l’idea di costituire una commissione parlamentare d’inchiesta sul randagismo. La proposta è ferma in commissione Affari Sociali della Camera, ma è stata ventilata anche in Senato fin dalla scorsa legislatura. Ancor prima di capire come vengono impiegate le risorse pubbliche è doveroso sapere a quanto ammontano. Ebbene, per il fondo istituito dall'articolo 8 della Legge 14 agosto 1991, n. 281, negli anni 2008 e 2009, sono stati complessivamente destinati 8. 673.206 euro.

I

TRASPARENZA A far chiarezza è stato il Sottosegretario di Stato Francesca Martini il 23 giugno, che - in risposta ad una interrogazione parlamentare sul fenomeno del randagismo, presentata dall'On. Livia Turco e sottoscritta dal parlamentare veterinario Rodolfo Viola - ha consegnato alla Commissione Affari Sociali le tabelle del riparto negli anni 2008 e 2009, secondo i criteri stabiliti in Conferenza StatoRegione (altra sede istituzionale dove si è iniziata ad invocare una maggiore trasparenza). Sono stati assegnati complessivamente 4.871.525 euro nel 2008 e 3.801681 euro nel 2009, con una riduzione intorno al 20 per cento, "salvo ulteriori tagli per l'anno corrente" ha precisato il Sottosegretario. Contrariamente a quel che si dice i numeri non parlano, non abbastanza almeno. Vanno analizza-

ti attentamente per comprenderne il significato. Il 40% delle disponibilità è stato assegnato per l'attivazione della banca dati telematica dell'anagrafe canina, un 30% per il controllo del randagismo (al 90% per gli ingressi nei canili e al 10% per interventi di sterilizzazione) e l'altro 30% in base alla popolazione umana residente. I criteri di ripartizione del Fondo per la tutela del benessere e per la lotta all'abbandono degli animali da compagnia sono stati modificati con Decreto ministeriale del 6 maggio 2008: a partire dal 2008, infatti, il 40% del Fondo viene ripartito in quote di pari entità tra le Regioni sulla base dell'attivazione della banca dati regionale dell'anagrafe canina in riferimento alla consultabilità per via telematica. Negli ultimi due anni la singola quota regionale per l’attivazione della banca dati è stata complessivamente di 173.464 euro. La quota di attivazione della banca dati è stata la stessa per tutte le Regioni (le Province autonome di Trento e Bolzano hanno avuto nel biennio 86.732 euro ciascuna). Nel 2008 di Basilicata, Calabria, Sardegna e Toscana non sono disponibili i numeri degli ingressi di cani nei canili sanitari e le sterilizzazioni di gatti e pertanto su questa voce non è stata erogata la corrispondente quota di finanziamento. Anche il Molise nel 2008 non ha ricevuto fondi per le sterilizzazioni di gatti avendo dichiarato una cifra pari a zero. Nel 2009 invece i numeri ci sono: gli ingressi nei canili, ad esempio, sono risultati 9.581 in Basilicata, 1.534 in Calabria, in Sardegna 3.363 in Toscana 6.613. Di conseguenza è stata erogata al quota di finanziamento prevista. Nel 2009 la Regione che ha complessivamente avuto il riparto più alto è stata la Lombardia (.389113, 8 euro); lo stesso dicasi per il riparto del 2008: 544.573, 19 euro alla Lombardia, la Regione con il fattore Istat più elevato con la più alta popolazione umana residente. È il dato socio-demografico infatti, che, dopo quello dell’anagrafe canina, pesa di più sul riparto dei fondi.

INTEROGAZIONE E RISPOSTA L’interrogazione dei deputati Turco e Viola a cui il Sottosegretario ha risposto in Commissione, sul randagismo, era stata presentata a marzo del 2009 “in relazione alle drammatiche notizie di quel periodo sull'aggressione ad un bambino da parte di un branco di cani randagi e la sua morte a seguito delle ferite riportate e in merito all'aggressione di una turista tedesca sempre da parte degli stessi animali”. Gli interroganti chiedevano di acquisire gli elementi in possesso del Ministro in relazione all'assolvimento degli obblighi connessi al randagismo. "Dai dati in possesso di questo Ministero, riferiti al 2007- ha risposto Francesca Martini- risulta che nel territorio della Regione Sicilia siano presenti un totale di 42 canili-rifugio e 37 canili sanitari". Il Sottosegretario Francesca Martini ha premesso che "è ancora in corso il censimento dei canili sanitari/rifugio presenti nel territorio nazionale". Il Sottosegretario con delega alla veterinaria ha dettagliato le cifre con particolare riferimento alla regione Sicilia, a seguito di un dibattito scaturito in Commissione Affari Sociali dalla presentazione di una proposta di legge che chiedeva finanziamenti straordinari

per la lotta al randagismo nell'Isola. Un'ipotesi sulla quale la rappresentante del Governo aveva sollevato immediate riserve. "La Regione Sicilia non ha ancora fornito i dati, nonostante i solleciti e a fronte di una popolazione canina di circa 324.000 cani"- ha dichiarato Francesca Martini- "mentre, al 04 giugno 2010, è di 244.706 il numero dei cani identificati con microchip e registrati in banca dati nazionale". In riferimento alla costruzione di canili nel territorio della Regione Sicilia, vari Enti (Comuni ed Unione di Comuni) "hanno richiesto a questo Ministero finanziamenti" ha aggiunto, precisando che "ad oggi risultano già finanziati nella Regione Sicilia 6 progetti, per un totale di euro 360.000, mentre sono in corso di finanziamento 3 progetti per un totale di euro 200.000 (Legge 29 dicembre 2003, n 376 «Finanziamento di interventi per opere pubbliche»)".

DANNO TURISTICO E D’IMMAGINE "Il mandato istituzionale ricevuto mi delega alla promozione e salvaguardia dell'immagine dell'Italia nel mondo". Il Ministro del Turismo Michela Brambilla ha dichiarato che gli episodi di degrado in cui vivono gli animali sono "tristemente famosi all'estero" e allontanano i turisti. Il Comitato per un’Italia Animal Friendly presentato in questi giorni alla

stampa va in questa direzione. “Se consideriamo la forte sensibilità di altri Paesi, anche quelli più vicini a noi, verso queste tematiche, ci rendiamo conto di quanto sia necessaria un'inversione di rotta - ha dichiarato il Ministro - gli episodi di cronaca tristemente famosi all'estero, relativi allo stato di degrado in cui vivono i nostri animali, sono moltissimi. Quanto accaduto in Sicilia lo scorso anno e una lunga serie di episodi come la petizione, che ormai gira online, che trae origine da una lettera di protesta di alcuni turisti stranieri recatisi in Sardegna, ne sono un esempio". "Quei turisti - ha concluso il Ministro - preso atto dell'imponenza del fenomeno del randagismo e delle penose condizioni in cui versavano numerosissimi cani presenti nella zona visitata, hanno deciso di non venire più in Italia e di non acquistare più prodotti italiani". "Costoro rappresentano la coscienza collettiva al di fuori dei confini domestici, che non può accettare di entrare in contatto con una realtà tanto crudele e retriva quanto quella che giunge all'abbandono dei cani e al maltrattamento di animali più in generale. Episodi come questi - ha concluso - dimostrano come anche le condizioni in cui vivono i nostri piccoli amici rappresentino, agli occhi del mondo, il livello di civiltà raggiunto in Italia e ne condizionino l'attrattività". ■

VIOLA: SERVONO DATI PIÙ PRECISI

C

ome temevo la risposta del Governo è stata assolutamente incompleta: i dati forniti dalle regioni non permettono purtroppo una verifica puntuale della situazione del randagismo nel nostro Paese. Allo stesso tempo penso che il Ministero, a livello centrale, abbia il dovere di avere le informazioni più complete possibili per poter poi governare il fenomeno e portare le necessarie modifiche legislative: i dati riferiti dal Sottosegretario sui canili rifugio nella Regione Sicilia sono datati al 2007. Inoltre dai dati dell’Anagrafe Nazionale non è possibile ricavare, ad esempio, il numero dei cani randagi che

dai canili rifugio vengono dati in affidamento. Insomma, pur apprezzando la disponibilità del Sottosegretario, riteniamo che anche in vista delle importanti modifiche legislative che si vogliono apportare alla normativa vigente sia necessaria una più puntuale ricognizione sullo stato del randagismo. Le audizioni dei vari soggetti interessati che abbiamo richiesto in Commissione Affari Sociali (Associazioni di Volontariato, Ordine dei Medici Veterinari, Sindacati dei Medici Veterinari, Associazioni di Professionisti) potranno fornire un’utile integrazione per una visione di sistema del problema. On. Rodolfo Viola


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 4

★★★★ ★ ★ ★ ★

4 Europa Consultazioni

laPROFESSIONE

VETERINARIA 24 | 2010

Pubblico e privato: quale veterinario nella futura Animal Health Law? I risultati della consultazione europea sono in linea con le risposte date da ANMVI e SIVAR ANMVI E SIVAR L'ANMVI aveva raccolto l'invito della Direzione Generale di Sanità Animale e del Farmaco Veterinario che aveva sollecitato le organizzazioni della produzione e della professione a "contribuire in maniera fattiva a tale processo di consultazione". Partecipando alla consultazione, ANMVI e SIVAR avevano messo l'accento sulla situazione italiana, dove il coinvolgimento del veterinario libero professionista nelle azioni di sanità animale viene fortemente auspicato, quale migliore e più qualificato consulente per l'allevatore e anello di collegamento fra l'azienda e l'autorità sanitaria ufficiale. Un sistema affidabile di epidemiosorveglianza e di biosicurezza - a parere di ANMVI e SIVAR - non può dirsi adeguatamente implementato senza il veterinario aziendale. I risultati della consultazione e i commenti della Commissione Europea vanno nella direzione auspicata dalle due sigle.

to" o "incaricato" che sia. Fra gli Stati Membri non dovrebbero auspicabilmente esserci difformità sostanziali. La Commissione commenta che la consultazione ha rivelato con evidenza la diffusa necessità di armonizzare e chiarire alcuni compiti affidati ai veterinari, in particolare per quanto attiene ai "certificati di esportazione". In generale vi sono compiti che, pur presentando carattere di "ufficialità" - e sotto il controllo di una autorità ufficiale possono in realtà essere svolti dal veterinario pratico privato.

CONFLITTO DI INTERESSI Il conflitto di interessi deve essere scongiurato, puntualizza il commento della Commissione, tuttavia la consultazione ha rivelato pareri differenti su come evitare l'incompatibilità, se attraverso l'individuazione di standard di condotta professionale o se mediante un intervento legislativo, europeo o nazionale.

ORGANIZZAZIONE RUOLI E COMPITI

elle attività di salute animale, il nuovo sistema dovrebbe basarsi sulla partnership pubblico-privato, una evoluzione che è già in corso in alcuni paesi. È questa una delle conclusioni a cui è giunta la Commissione Europea che in questi giorni ha pubblicato una sintesi della consultazione conclusasi il 31 dicembre 2009 sulla futura New Animal Health Law. Il questionario on line era stato predisposto dalla Dg Sanco per raccogliere osservazioni e suggerimenti sull'attuale politica comunitaria in materia di salute animale.

N

Uno dei principali temi di consultazione è stato il ruolo del medico veterinario ed in particolare il chiarimento dei ruoli e dei compiti affidati ai veterinari ufficiali e ai veterinari pratici privati. La proposta di approccio al problema suggerita dalla Commissione convince il 66% degli aderenti alla consultazione ("agree"), ma non stravince (l'opzione "strongly agree" è del 15,7%). Nel merito, la Commissione suggerisce che la futura legislazione europea sulla salute animale si basi sugli standard individuati a livello internazionale dall'OIE, per l'individuazione di specifici ruoli e compiti, in modo da agevolare le transazioni commerciali. La nuova legislazione, dovrebbe infatti basarsi su un impianto normativo inequivoco in fatto di ruoli affidati agli attori del settore della salute animale e in particolare riguardo ai compiti del veterinario "ufficiale", "riconosciu-

Dalla consultazione sono emerse anche proposte all'insegna di una maggiore libertà per gli Stati Membri nell'organizzare i servizi veterinari. I costi amministrativi e di applicazione delle norme vanno abbattuti, un eccessivo numero di veterinari ufficiali non va in questa direzione; pertanto, è necessario un impiego razionale delle risorse con la miglior performance dei servizi veterinari e un maggior grado di adattabilità del sistema alle produzioni rurali e alle piccole aziende. Altrettanto puntualizzato uno standard di qualità per i servizi veterinari.

di LUCARELLI M. & C.

Sistemi digitali

Pellicole RX

Elettromedicali

Assistenza tecnica VIA ISONZO, 8 - 20095 CUSANO MIL. (MI) Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884 - e-mail: alfahospital@virgilio.it

IL MINISTERO DELLA SALUTE Il Ministero della Salute aveva caldeggiato la partecipazione alla consultazione europea. "In questa fase - dichiarava il Direttore Generale Gaetana Ferri lo scorso dicembre - tutte le parti interessate alla salute e al benessere degli animali sono chiamate a svolgere un ruolo attivo per la condivisione degli obiettivi che la nuova strategia intende raggiungere, tanto al fine di garantire l'opportuno impiego di ogni risorsa nei settori di massimo vantaggio per i cittadini europei". Gli stakeholders erano stati invitati dalla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ad un confronto sul questionario predisposto dalla DG SANCO sulla nuova strategia per la salute degli animali nell'Unione Europea. L'individuazione delle criticità rappresenta il primo passo per l'eventuale inclusione nella New Animal Health Law di nuovi orientamenti ed approcci finalizzati alla loro risoluzione. L'obiettivo è di porre maggiore attenzione alle misure di prevenzione, sorveglianza, controllo e ricerca scientifica mediante l'elaborazione di un nuovo quadro normativo valorizzato anche da opportune valutazioni d'impatto. ■

LA VETERINARIA PARTECIPA ALLA SPERIMENTAZIONE DI UN NUOVO FARMACO

Apparecchiature Radiologiche

Camere oscure

IMMAGINE E sempre a proposito di ruoli e compiti, le risposte hanno puntato sulla scarsa percezione del veterinario come il miglior operatore di riferimento per gli animali, specie nei settori dell'acquacoltura e dell'apicoltura; inoltre, alcune funzioni possono essere affidate ad altri operatori, tecnici o agli stessi detentori degli animali.

S

perimentazione avviata fino al 31 dicembre 2010 per "Api-Bioxal" il nuovo farmaco veterinario acaricida, a base di acido ossalico, messo a punto dalla Chemicals Laif, per il controllo della varroasi. Il Ministero della Salute ha consentito l'utilizzo di questo formulato attraverso l'adesione ad una sperimentazione clinica su scala nazionale a cui tutte le Associazioni, gli Apicoltori e le Aziende apistiche potranno aderire secondo procedure semplificate. "Il Ministero della Salute ha mantenuto la parola data al tavolo tecnico di marzo - commenta la Fnovi dal proprio sito ufficiale È riuscito infatti a condurre in porto sia la sperimentazione in campo, permettendo l'utilizzo del prodotto da subito a tutti quegli apicoltori che intendono applicare ai propri alveari la tecnica del blocco di covata, sia la registrazione di un prodot-

to a base di acido ossalico che dovrebbe essere in libera vendita già dai primi mesi del nuovo anno". La Federazione invita ora tutti gli Ordini Provinciali ad informare i propri iscritti, affinché i veterinari interessati a lavorare nel settore Apistico si mettano al più presto in contatto con le associazioni e gli apicoltori. L'apicoltore dovrà prenotare il prodotto presso la propria associazione apistica o direttamente alla Ditta produttrice ed avvalersi della collaborazione di un medico veterinario libero professionista che si renderà responsabile dello stoccaggio del medicinale e della comunicazione alla ASL competente per territorio dell'adesione alla sperimentazione da parte dell'azienda apistica/apicoltore. L'apicoltore, dovrà firmare un consenso informato per la partecipazione alla sperimentazione. Il medico veterinario dovrà compilare un apposito modulo, per ciascun utilizzatore, che andrà spedito ai Servizi Veterinari della ASL territoriale. Api-Bioxal sarà disponibile in buste da 35 grammi da sciogliere in 500 millilitri di sciroppo (soluzione 1:1 di acqua e zucchero) da somministrare gocciolato. Ciascuna confezione sarà sufficiente per il trattamento di 10 alveari. Tutta la documentazione per aderire alla sperimentazione è pubblicata da @nmvi Oggi (ricerca con: Apibioxal).


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 5


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 6

6 Intervista Salute e benessere degli equini

laPROFESSIONE

VETERINARIA 24 | 2010

Clean Sport: lotta al doping fra sostanze “banned” e medicazioni controllate Guido Castellano ci spiega come la FEI cambierà le regole dello sport equestre di SANDRO BARBACINI Presidente ANMVI con delega al settore ippiatrico na recente occasione di confronto professionale sul futuro del settore degli equidi mi ha dato l’opportunità di incontrare il Collega Castellano, di apprezzarne la preparazione e la cortesia. Doti ben note a tutti del resto. Siamo rimasti d’accordo che avremmo proseguito il nostro colloquio su queste pagine, insieme ai nostri lettori e quindi eccoci qui a riprendere le fila di un discorso complesso che la grande professionalità di Castellano rende coinvolgente e appassionante.

U

Il controllo antidoping negli sport equestri è un tema centrale e di attualità internazionale. In Italia la FISE sostiene la campagna Clean Sport condotta dalla FEI. Spieghiamo agli ippiatri italiani di cosa si tratta e in che modo possono essere coinvolti. La campagna “FEI Clean Sport” è nata quale risposta alle emergenti esigenze del mondo equestre sportivo riassumibili sostanzialmente nei seguenti punti: 1. maggiore chiarezza della regolamentazio-

ne antidoping; 2. individuare con esattezza i trattamenti consentiti e quelli proibiti; 3. differenziare un’azione dopante dolosa da una involontaria; 4. maggiore trasparenza nella giustizia sportiva; 5. rispettare il benessere del cavallo atleta potendone garantire il diritto alla cura. La risposta della FEI si è concretizzata, sin dalla assemblea generale tenutasi in Coopenhagen nel 2009, con l’adozione di un nuovo approccio alle problematiche del doping in linea con la WADA operante per gli atleti umani (World Anti-Doping Agency), al quale sono seguiti l’emissione di nuovi regolamenti veterinario ed antidoping nonché l’avvio di un programma di educazione ed informazione di tutti gli “addetti ai lavori”. Il “FEI Clean Sport” si prefigge, fondamentalmente, l’obiettivo di aumentare la trasparenza nei vari settori degli sport equestri al fine di assicurare il mantenimento attuale e futuro della integrità dello sport e ridurre i casi, intenzionali e non, di positività per doping. I veterinari ippiatri che lavorano nei settori delle discipline equestri svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito del programma “FEI Clean Sport” in quanto, alla luce delle nuove normative in materia di antidoping, possono fornire dei qualificati pareri in merito alla cor-

retta gestione dei cavalli utile alla prevenzione dei casi di positività. La figura del veterinario viene inoltre contemplata fra quelle indicate come “personale di supporto” del cavallo in gara che potrebbe essere considerato “corresponsabile” in eventuali casi di doping, qualora emergesse una sua chiara responsabilità. Appare, pertanto, evidente quanto sia attualmente indispensabile per la nostra categoria la conoscenza delle vigenti normative antidoping. Inoltre, anche l’obbligo di dotare i cavalli sportivi di un libretto dei trattamenti, cosidetto “Log-Book”, sul quale far riportare al veterinario curante ogni terapia effettuata “a casa” con medicinali proibiti ai sensi dei nuovi regolamenti, rimarca la considerazione che la FEI ripone in tale figura professionale. Tale documentazione potrà infatti essere utilizzata, nell’ambito della giustizia sportiva, al fine di comprovare la buona fede del “responsabile” il cui cavallo viene riscontrato positivo a causa di residui farmacologici di precedenti terapie la cui effettuazione viene certificata, appunto, da un veterinario. Che ruolo svolge l’educazione degli addetti ai lavori nella campagna Clean Sport? L’educazione, insieme alla comunicazione, rappresenta uno dei cardini del programma “FEI Clean Sport” e per questo la FEI ha attivato il sito Web www.feicleansport.org sul quale possono essere consultate e scaricate tutte le normative recentemente introdotte. Su tale sito è possibile inoltre consultare la “guida dell’atleta”, molto valida in funzione del suo taglio pratico dedicato alle “persone responsabili”, la lista delle sostanze proibite, che viene costantemente aggiornata, i tempi di rilevabilità di alcuni farmaci nonché la dettagliata descrizione delle procedure della giustizia sportiva nei diversi casi di “positività”. La FISE, considera di primaria importanza l’educazione dei propri iscritti e per questo ha avviato un programma di incontri formativi presso le sedi dei comitati federali regionali al fine di divulgare i nuovi regolamenti e le norme comportamentali da adottare in gara. In tale quadro si è tenuto in giugno il primo di questi appuntamenti presso la sede di Lodi dell’Università degli Studi di Milano nell’ambito del convegno “Il cavallo: farmaci, trattamenti e vigente normativa”. Ancora una volta è importante rimarcare che per “persona responsabile” del cavallo in gara non si intende più solamente il cavaliere, il proprietario o l’istruttore del cavallo, ma il nuovo regolamento veterinario FEI introduce il concetto della eventuale corresponsabilità in caso di doping di tutto il “personale di supporto” (groom, veterinario, capo team etc). Conseguentemente si allarga la platea delle figure professionali alle quali deve essere rivolta questa importante opera di informazione utile alla prevenzione dei casi di doping. Dal 5 aprile di quest’anno sono entrate in vigore le nuove regole anti-doping FEI e con esse una lista di sostanze proibite denominata “Prohibited List” completamente nuova. Il cambiamento più importante riguarda la netta distinzione tra doping e medicazione controllata. Ci può dire qualcosa al riguardo?

Guido Castellano è attualmente Presidente della Commissione Veterinaria Centrale e della Commissione Scientifica Antidoping della Federazione Italiana Sport Equestri. Ha un lungo curriculum professionale nel settore ippiatrico, come specialista in medicina e chirurgia del cavallo, docente universitario, collaboratore del Coni nello studio del cavallo sportivo e veterinario fiduciario della Federazione Equestre Internazionale. Ha partecipato a numerosi concorsi equestri internazionali quale veterinario di squadra e quale membro di commissione veterinaria. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche sulla chirurgia ortopedica e la medicina sportiva del cavallo ed ha partecipato quale relatore a diversi congressi scientifici.

Il nuovo regolamento antidoping FEI, denominato Equine Antidoping Medication Controlled Rules (EADM) contiene due sezioni completamente distinte fra loro. La prima sezione è relativa alle sostanze definite “banned”, che comprendono medicinali con alto potere dopante ed il cui uso nel cavallo sportivo in attività non è giustificato, né il loro possesso in gara. La seconda riguarda le sostanze considerate “medicazioni controllate” il cui impiego al di fuori delle gare, benché accompagnato da effetto dopante, viene riconosciuto utile per il trattamento terapeutico nel cavallo. Ambedue le classi di sostanze sono considerate proibite e il loro ritrovamento nei liquidi biologici dei cavalli partecipanti a manifestazioni equestri viene considerato una infrazione al citato regolamento. Nel caso delle sostanze “banned” la positività viene però considerata doping doloso, mentre il riscontro di una “medicazione controllata” viene ritenuto un trattamento incauto con conseguente azione dopante involontaria. La netta distinzione fra le due classi di sostanze appare evidente se consideriamo che per i casi di doping doloso, sono previsti da due anni di sospensione dell’attività sportiva con sanzione pecuniaria sino alla sospensione a vita, mentre per i casi di medicazione incauta si va dalla sola sanzione pecuniaria sino alla sospensione di 4 anni in caso di positività reiterata. La grossa novità, rispetto alla precedente lista delle sostanze proibite, che indicava solo la loro classe terapeutica, sta nel fatto che finalmente vengono elencate nominalmente tutte sostanze proibite facilitando, quindi, il compito del veterinario che può di conseguenza ricettare con maggiore consapevolezza. La “Prohibited List”, che elenca 1013 “banned substances” e 134 “controlled medication substances”, potrà, inoltre, essere aggiornata ed ogni sua modifica sarà con-


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 7


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 8

8 Intervista Salute e benessere degli equini sultabile sul citato sito web. Sempre al fine di facilitare il compito di chi deve curare il cavallo atleta senza incorrere in casi di positività, il nuovo regolamento prevede la possibilità di effettuare il cosidetto “elective test”. Tale attività si traduce nella possibilità da parte dei veterinari di squadra di poter richiedere l’effettuazione di prelievi antidoping mirati sui propri cavalli, indicando un massimo di quattro sostanze da ricercare fra settanta di quelle considerate “controlled medication substances”. Ovviamente tali esami non rivestono il carattere di ufficialità, ma hanno principalmente una valenza preventiva ed informativa particolarmente utile al professionista che segue il cavallo sportivo. Nel prossimo futuro (assemblea generale FEI in novembre a Taipei) verrà

deciso se adottare, o meno, la cosidetta “Progressive List” contenente alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei il cui riscontro ai controlli antidoping non sarà considerato posititivà se la loro concentrazione sarà contenuta entro una soglia prestabilita. Tale innovazione introdurrebbe così l’importante concetto dell’analisi quantitativa, in grado di dire se la quantità di sostanza riscontrata abbia o meno una effettiva azione dopante al momento della gara. In Italia si attende una legge quadro sul benessere del cavallo e un atto di indirizzo sulla lotta al doping da parte del nostro Ministero della Salute. A suo parere su quali contenuti dovrebbero puntare questi due interventi normativi?

laPROFESSIONE

VETERINARIA 24 | 2010

A tale proposito la FISE, ancorché non competente su aspetti che riguardano i cavalli non iscritti ai propri ruoli, partecipa tramite propri rappresentanti al tavolo di lavoro ministeriale presieduto dall’Onorevole Martini, al fine di fornire un contributo utile per la stesura delle linee guida per l’individuazione delle sostanze ad azione dopante previste dall’ordinanza ministeriale del 2009 in merito alla disciplina delle manifestazioni popolari nelle quali vengono impiegati equidi (cosiddetti palii, giostre e quintane). Attualmente le più importati manifestazioni hanno già adottato propri regolamenti antidoping, mentre quelle considerate minori ne sono prive. In tale quadro, caratterizzato da notevole difformità, reputo particolarmente lodevole l’iniziativa del Ministero della Sanità volta ad uniformare le

norme antidoping in tale ambito. La necessità di una legge quadro sul benessere del cavallo è particolarmente sentita in Italia e, a mio avviso, dovrebbe contemplare tutti gli aspetti che riguardano il cavallo durante tutte le fasi della sua vita dall’allevamento, all’addestramento, all’impiego sino al suo “pensionamento”. Queste fasi vanno regolamentate al fine di prevenire pratiche e trattamenti che, per incompetenza o per malafede, vengono talvolta utilizzati arrecando danni fisici e psichici ai nostri quadrupedi. Un occhio di riguardo dovrebbe essere applicato anche alle caratteristiche dei ricoveri che, specialmente in caso di soggetti non destinati all’attività sportiva, non sempre risultano idonei ad ospitare adeguatamente un cavallo. Il doping farmacologico è un tema preponderante, ma il cavallo-atleta ha una serie di esigenze non meno importanti, dall’alimentazione alla preparazione ai trasporti. Cosa si sta facendo per questi aspetti? I tempi in cui al cavallo venivano somministrati unicamente avena e fieno sono passati; oggigiorno, grazie alla professionalità dei veterinari alimentaristi ed alla disponibilità sul mercato di numerosi alimenti quali farine, fioccati e pellettati, nonché di validi integratori, l’adeguatezza della razione alimentare fornita ai cavalli è, a mio avviso, assicurata nella maggior parte dei casi. Diverso è il settore dei trasporti nel quale, a fronte di un impiego di van sempre più sofisticati, dotati di aria condizionata, di telecamere interne ed altre comodità, i cavalli sportivi sono costretti a percorrere settimanalmente notevoli distanze al fine di raggiungere le zone delle gare. Ovviamente questo fenomeno si verifica maggiormente con i soggetti che partecipano a gare internazionali che sono disseminate in tutta Europa e, nel caso di particolari eventi, quali giochi olimpici e mondiali, anche in altri continenti. La FISE ha ritenuto opportuno intervenire al fine di limitare questo fenomeno dei cavalli “viaggiatori” disciplinando la frequenza delle partecipazioni alle gare dei cavalli giovani ed in caso di discipline particolarmente “faticose”. In particolare nella specialità del salto ad ostacoli devono rispettare un turno di stop i cavalli di 4 e 5 anni dopo 2 concorsi consecutivi e quelli di 6 e 7 anni dopo 3 gare consecutive. Nell’endurance cavalli che abbiano preso il via in una gara da km 80 a 139 km dovranno osservare un riposo di almeno 18 giorni prolungato a 25 giorni in caso di partecipazione a gare da 140 km in su. ■


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 9


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 10

laPROFESSIONE

10 Eventi Veterinari

RELATORI GAETANO DONOFRIO - Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma MAURA FERRARI - IZSLER sede di Brescia ANDREA GALLI - Istituto Lazzaro Spallanzani, Cremona CESARE GALLI - Avantea, Laboratorio di Tecnologie della Riproduzione, Cremona GIOVANNA LAZZARI - Avantea, Laborato-

CONVEGNO NAZIONALE SIVAR ORIGINE UTERINA DELL’INFERTILITÀ BOVINA: IL PROGETTO UTEROFERT Cremona, Palazzo Trecchi, 30 Settembre 2010 rio di Tecnologie della Riproduzione, Cremona MARIO LUINI - IZSLER sede di Lodi MARTIN SHELDON - Institute of Life Science, School of Medicine Swansea University, UK

CHAIRMAN DANIELE GALLO - Medico Veterinario Libero Professionista, Udine

PROGRAMMA SCIENTIFICO 13.45 Introduzione ai lavori Cesare Galli, Coordinatore Progetto Uterofert 14.00 Meccanismi di infertilità associati alle patologie uterine cliniche e subcliniche nella bovina da latte Martin Sheldon 15.20 Il Progetto Uterofert: Risposta embrionale allo stato infiammatorio

CORSI SALUTE E SICUREZZA ANMVI Da inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 25 ottobre 2010, allegando l’attestazione di versamento

IL SOTTOSCRITTO COGNOME……....................................................................……… NOME……….........................................................…. VIA ....................................................................................................................................................................................... CAP, CITTÀ E PROVINCIA ................................................................................................................................................. TELEFONO….....................................................................…..CELL……...........................….....................………………… EMAIL .................................................................................................................................................................................. CODICE FISCALE ............................................................................................................................................................... ORDINE DEI VETERINARI DI ........................................................ TESSERA N. …............................................…………

16.00 16.20

16.45

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

VETERINARIA 24 | 2010

17.10

17.40 18.00

uterino Giovanna Lazzari PAUSA CAFFÈ Il Progetto Uterofert: Indagini di laboratorio su campioni uterini per il rilievo di agenti virali e batterici responsabili di patologie riproduttive Mario Luini, Maura Ferrari Il Progetto Uterofert: Analisi Statistica sulla incidenza delle patologie uterine subcliniche in relazione alla fertilità dell’allevamento Andrea Galli Recenti sviluppi sul ruolo di Bhv4 nelle patologie uterine Gaetano Donofrio Discussione Questionario apprendimento ECM, consegna attestati e termine giornata

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39 Fax 0372/40.35.54 Email: info@sivarnet.it Website: www.sivarnet.it

ISCRIZIONE

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti) ❑ Corso per datori di lavoro in struttura veterinaria 4-5 Novembre VERSANDO LA QUOTA DI € 140,00 + IVA (20%) 12 crediti ECM

❑ Corso per addetti al primo soccorso, 6-7 Novembre 2010 VERSANDO LA QUOTA DI € 120,00 + IVA (20%) 10 crediti ECM

❑ Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso 6 Novembre 2010 VERSANDO LA QUOTA DI € 80,00 + IVA (20%) 3 crediti ECM

VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) ❑ vaglia postale intestato a EV soc. cons. A.R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍ Visa (non si accettano carte elettroniche) Intestata a ………………………………………………………… Numero della carta (3 numeri sul retro) Scadenza (mese e anno) FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: ..……………………………….........................…………………….. Domicilio fiscale…………...……………………………………… PARTITA IVA CODICE FISCALE (solo se non in possesso di Partita IVA) DATA……………………...…………………………………… FIRMA…………………..…………...……...……………………….. ATTIVAZIONE DEL CORSO I corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di un quorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organizzazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rimborso della quota versata. Non verranno accettate più di 50 domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione.

Iniziativa riservata ai laureati e studenti in Medicina Veterinaria. L’iscrizione al convegno dà diritto a: • Traduzione simultanea • Attestato di frequenza • Attestato crediti formativi ECM

SEDE SVOLGIMENTO CONVEGNO Centro Studi EV - Palazzo Trecchi Via Sigismondo Trecchi, 20 - Cremona

COME RAGGIUNGERE PALAZZO TRECCHI Uscita di Cremona dell’Autostrada Piacenza-Brescia e seguire per il centro cittadino; raggiunta Piazza della Libertà imboccare Via Dante e raggiungere Piazza Risorgimento. Seguire per Corso Garibaldi, a fianco Palazzo Cittanova è sito Palazzo Trecchi. STAZIONE FF.SS. Via Dante, 68 - Biglietteria Tel. 0372/21300 Numero Verde 848 888088 www.trenitalia.it

INIZIATIVA GRATUITA RIVOLTA AI LAUREATI E STUDENTI IN MEDICINA VETERINARIA Convegno realizzato nell’ambito del progetto “Origine uterina dell’infertilità bovina - Uterofert” finanziato dalla Regione Lombardia, programma di ricerca in campo agricolo 2007-2009.

RINUNCE Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. In caso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimborso alcuno. PRIVACY Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani

FIRMA…………………...……...……...……...……...……...…….. Richiesto accreditamento


Professione Veterinaria 24-2010:ok

laPROFESSIONE

VETERINARIA 24 | 2010

29-06-2010

15:29

Pagina 11

o

Attualità scientifica Vet Journal

11

Approccio ragionato all’iperadrenocorticismo ipofisario e surrenalico La sindrome di Cushing spiegata da Federico Fracassi al 65° congresso SCIVAC di MARIA GRAZIA MONZEGLIO e indagini di laboratorio e l’approccio medico ragionato all’iperadrenocorticismo ipofisario e surrenalico sono stati il tema discusso da Federico Fracassi (Med Vet, Dott Ric, Bologna) in una relazione della sessione di oncologia del 65° Congresso Multisala SCIVAC di Rimini (28-30 maggio 2010). La Sindrome di Cushing è il frutto di tutte quelle alterazioni cliniche ed ematobiochimiche che si sviluppano a seguito dell’eccessiva produzione endogena di cortisolo, definita col nome di iperadrenocorticismo ipofisario e surrenalico. Alterazioni di tipo neoplastico a carico di queste ghiandole sono le responsabili della sindrome, con una distribuzione differente a seconda della taglia del soggetto colpito: cani con peso inferiore ai 20 kg presentano nel 75% dei casi neoplasie ipofisarie, mentre il 50% dei soggetti con peso superiore ai 20 kg presenta una neoplasia surrenalica. Barbone Nano, Bassotto, Beagle, Boxer, Labrador, Pastore Tedesco e Terrier sono le razze più colpite. Dal punto di vista eziopatogenetico possiamo distinguere essenzialmente due forme: ACTH-dipendente e ACTH-indipendente. La prima deriva da una neoplasia ipofisaria secernente, generalmente microadenomi, presente nell’85% dei casi e responsabile di una stimolazione continua e conseguente iperplasia della corticale di entrambe le surrenali, senza che un feed-back negativo riesca a bloccare la secrezione di ACTH. La seconda, invece, vede coinvolte direttamente i surreni con la formazione di neoplasie benigne e maligne, solitamente monolaterali, che secernono eccessi di cortisolo senza che vi sia una stimolazione ipofisaria. In alcuni casi la forma ACTH-indipendente è di tipo iatrogeno per eccessiva somministrazione di corticosteroidi esogeni con conseguente atrofia della corticale della surrenale. La sintomatologia deve essere sempre presente per poter sospettare l’esistenza di questa sindrome: poliuria e polidipsia, polifagia, “addome a botte”, alopecia simmetrica bilaterale, letargia, dispnea e miotonia sono i sintomi più frequentemente evidenziabili in questi soggetti. La diagnostica di laboratorio è in grado di rivelare differenti alterazioni: il cosiddetto “leucogramma da stress” e la trombocitosi sono due reperti molto frequenti, ma vi sono anche aumenti di fosfatasi alcalina, ALT, GGT, lipemia, glicemia, aptoglobina. Un calo del peso specifico delle urine sotto il valore di 1020 e la presenza di infezioni delle vie urinarie sono altri reperti usuali. Complicanza della sindrome può essere la tromboembolia polmonare dovuta alla ipercoagulabiltà ematica, che dovrebbe essere controllata attraverso un monitoraggio frequente della pressione per escludere fenomeni di ipertensione. Inoltre, in caso di neoplasie ipofisarie, soprattutto di macroadenomi, possono essere presenti sintomi neurologici dovuti ad una compressione del prosencefalo. La diagnosi si avvale di differenti test, alcuni dei quali vengono utilizzati solamente come test di screening, utili al fine di capire se il paziente è affetto da Sindrome di Cushing o

L

meno, altri in grado di distinguere se la patologia sia di origine pituitaria (PDH) o di origine surrenalica (ADH). Il test di stimolazione con ACTH e la valutazione del rapporto Cortisolo urinario/Creatinina Urinaria (UC:CR) sono, per esempio, due test di screening molto validi, che però presentano una scarsa specificità. Il test di soppressione con desametasone a basse dosi (LDDS) è molto utile sia come test di screening, sia come test specifico. Infatti è in grado di differenziare forme di PDH da forme ADH sfruttando il normale feedback negativo del cortisolo sulla secrezione pituitaria di ACTH. Il test prevede la misurazione della cortisolemia basale, a 4 e 8 ore dopo la somministrazione IV di 0,01 mg/kg di desa-

metasone. Se a ore 8 la cortisolemia è inferiore a 1µg/dl, la diagnosi è negativa, mentre se è superiore a 1,4 µg/dl è positiva. Valori intermedi prevedono la valutazione della cortisolemia a 4 ore, che nel 60% dei soggetti con PDH tende a scendere sotto il valore di 1,4 µg/dl, a differenza dei soggetti con ADH dove non si ha nessuna diminuzione della produzione di cortisolo. Il test di soppressione con desametasone ad alte dosi (HDDS), avendo un valore prettamente differenziale, va usato nei casi in cui, a 4 ore, non ci sia stata l’evidente soppressione della produzione di cortisolo. In questo test la somministrazione di desametasone prevede un dosaggio 10 volte superiore al precedente. Un consiglio molto importante fornito dal relatore è quello di eseguire i due test a distanza di almeno 24 ore l’uno dall’altro, e di non conservare mai il desametazone già diluito nel frigo, in quanto potrebbe diminuire la propria efficacia e, di conseguenza, falsare il test. Anche esami di diagnostica per immagini come l’ecografia addominale e la TAC sono molto utili per evidenziare la sede di una eventuale neoplasia responsabile della sindrome. La terapia d’elezione è la terapia chirurgica,

con rimozione della neoplasia surrenalica o ipofisaria. Quest’ultima viene attualmente effettuata solo all’Università di Utrecht, in Olanda. Anche la terapia medica dà buoni risultati e permette di tenere sotto controllo la patologia per periodi più o meno lunghi. Si ringrazia Marco Zanatta (Med Vet, Bologna) per i dati forniti. ■

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

www.vetjournal.it/


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 12

o

12 Vet Journal www.vetjournal.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 24 | 2010

Rischio Bartonella zoonosica dai piccoli mammiferi esotici d'affezione Prevalenza elevata nelle 28 specie analizzate in uno studio no studio ha valutato il rischio di infezioni umane emergenti causate dalla trasmissione zoonosica di Bartonella spp dai piccoli mammiferi esotici. È stata indagata la presenza di Bartonella spp. in 546 piccoli mammiferi appartenenti a 28 specie diverse importati in Giappone come animali da

U

compagnia da Asia, Nord America, Europa e Oriente. Si ottenevano 407 isolati di Bartonella che venivano caratterizzati mediante analisi molecolare filogenetica del gene della citrato sintetasi gltA. I piccoli mammiferi esotici esaminati erano portatori di 4 specie zoonosiche di Bartonella, agenti causali dell'endocardite e della neuroretinite umana, e di 6 nuove specie di Bartonella.

La prevalenza di Bartonella spp in questi animali era elevata (26,0%, 142/546) e variava dal 38,6% (49/127) della famiglia Muridae al 43,9% (69/157) della famiglia Sciuridae. Bartonella veniva isolata in 17 delle 28 specie animali studiate. La prevalenza nelle varie specie variava dal 9,7% (3/31) nel Topo spinoso (Acomys cahirinus) al 100% (10/10) nel Ghiro delle piramidi (Sekeetamys calurus). Le specie

in cui la prevalenza era particolarmente elevata erano Ghiro delle piramidi (Sekeetamys calurus), Gerbillo egiziano (Gerbillus pyramidum), Grande Gerboa (Jaculus orientalis) e Gerboa del deserto (J. jaculus). Gli autori concludono che gli animali considerati nello studio erano portatori, con prevalenza elevata, di numerose specie di Bartonella patogene per l'uomo e di alcune specie nuove la cui patogenicità per l'uomo e gli animali dovrebbe essere studiata. I piccoli mammiferi esotici sono quindi possibili serbatoi di alcune specie zoonosiche di Bartonella. (M.G.M) “Exotic small mammals as potential reservoirs of zoonotic Bartonella spp” Inoue K, Maruyama S, Kabeya H, Hagiya K, Izumi Y, Une Y, Yoshikawa Y. Emerg Infect Dis. 2009 Apr; 15(4): 526-32. ■

FATTORI DI RISCHIO DI TOSSE CRONICA NEL CANE

P

oiché gli studi controllati che indagano i fattori di rischio della tosse cronica nel cane sono carenti, uno studio ha valutato i fattori demografici e anamnestici associati a questo comune sintomo nel cane e le associazioni tra le caratteristiche della tosse e la diagnosi specifica. Si includevano 115 cani con tosse presente da due mesi o più e 105 soggetti di controllo con sintomi di ammissione diversi dalla tosse visitati presso un ospedale veterinario universitario. Si ottenevano dalle cartelle cliniche le informazioni demografiche e la diagnosi e si confrontavano i dati demografici e anamnestici dei cani con tosse e dei controlli. Si confrontavano inoltre i dati demografici e l’esposizione al fumo di sigaretta nell'ambiente rispettivamente con gli accessi all'ospedale e la percentuale di proprietari fumatori. Le caratteristiche della tosse venivano confrontate con le diverse diagnosi. La maggior parte dei cani con tosse aveva una diagnosi di malattia delle vie aeree principali (n = 88; 77%). In 59 cani (51%) si diagnosticava una tracheobroncomalacia (TBM), nel 79% dei casi in razze toy. I fattori di rischio demografici includevano l'età avanzata, il minor peso corporeo e la razza toy. Non si riscontravano associazioni tra la tosse e il mese o la stagione di presentazione. L'esposizione al fumo di sigaretta passivo non veniva confermata come fattore di rischio. Non vi erano descrizioni anamnestiche della tosse caratteristiche per una particolare diagnosi. Le associazioni con l'età, la taglia e la razza toy erano forti nello studio, concludono gli autori. La TBM è frequente nei cani con tosse cronica, mentre la descrizione delle caratteristiche della tosse dovrebbe essere usata con cautela nel definire le diagnosi differenziali principali. L'associazione tra esposizione al fumo passivo e tosse cronica merita ulteriori studi. (M.G.M.) *“Demographic and Historical Findings, Including Exposure to Environmental Tobacco Smoke, in Dogs with Chronic Cough” Hawkins EC, Clay LD, Bradley JM, Davidian M. J Vet Intern Med. 2010 May 11. [Epub ahead of print]


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 13


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:29

Pagina 14

14 L’opinione Bandi al ribasso

Si fa presto a dire no

di OSCAR GRAZIOLI Medico Veterinario, Reggio Emilia a maggior parte di chi ha letto l’offerta fatta dal comune di Sassari ai liberi professionisti, per incrementare il numero di cagne sterilizzate, si è giustamente sentito vilipeso, mentre una parte minoritaria (ma presente) si è mostrata possibilista e la parte più congrua (quella silenziosa) devo ritenere fosse favorevole. In sintesi: con la scusa di far fronte al randagismo, piaga sociale antica e odiosa del nostro paese, ancora più grave nel meridione e nelle isole, il comune di Sassari ha pensato bene di offrire 100 euro per ogni cane sterilizzato, cifra comprensiva di tutto, anche del ricovero post-operatorio. Prendere o lasciare. La notizia ha girato sui forum e le mailing list, suscitando l’ira della maggior parte dei veterinari che sanno quali sono i costi fissi di un intervento che, se effettuato secondo i minimi canoni delle buone pratiche veterinarie, superano di gran lunga quanto di quella cifra rimane in tasca. Certo, se gli interventi vengono fatti in garage, con la tuta che si usa per cambiar l’olio alla macchina, una botta di ketamina e quattro ferri in croce neanche lavati tra un’operazione l’altra, qualcosa (poco) rimane. Quello che mi irrita profondamente è che in Comune sanno benissimo a quale livello di disperazione siano arrivati i veterinari che si trovano alle prese con una crisi, nel lavoro, mai vista da quando esistono i corsi di laurea in questa materia. Ed è proprio su questo che fanno leva gli amministratori, sulla disperazione. Sembra di essere tornati nella California di John Steinbeck, nelle pagine di Fu-

L

rore o de La Battaglia, quando, i latifondisti terrieri abbassavano la remunerazione dei raccoglitori di pesche, emigrati dalla terra rossa dell’Oklahoma alla ricerca di un tozzo di pane da mangiare. Ed è facile per noi, che riusciamo a farci pagare 350 euro una sterilizzazione, dire “che schifo, che vergogna!”, sapendo che il collega ne ha accettati 80. Ma bisogna essere nei suoi panni, per giudicare. Bisogna provare a servire dalle 20 alle 24 in pizzeria, per 30 euro, prima di gettargli addosso la croce. Perché in questi casi o si è uniti a incrociare le braccia (e a dividere il pane) contro il “padrone”, come accadeva per gli emigranti dell’Oklahoma, oppure se vedi gli altri inveire, mentre mangiano il filetto alla brace, ti vien voglia di riempire la pancia almeno con un pezzo di pane. La posizione dell’Ordine di Sassari è stata durissima (chapeau all’amico Sarria) così come quella di ANMVI Sardegna fatta propria anche dall’ASVAC. “Ridicola e offensiva” secondo l’Ordine l’iniziativa. Vero. Ma resta la disperazione di troppi veterinari che si vedono così ripagati anni di sacrifici loro e delle loro famiglie. Ed è a questo che bisognerebbe riuscire a dare una risposta. Il che non è per niente facile. ■

Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi e Il Giornale, gli articoli scritti dal Collega Oscar Grazioli per il quotidiano di Vittorio Feltri sono disponibili on line. @nmvi Oggi pubblica regolarmente gli articoli dopo le ore 12.00. La rubrica “il Giornale … di Oscar” li mantiene in archivio per la consultazione. @nmvi Oggi ringrazia Oscar Grazioli. www.anmvioggi.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 24 | 2010


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:30

Pagina 15

In cooperation with

Alma Mater Studiorum Università di Bologna Facoltà di Medicina Veterinaria

WORLD VETERINARY ORTHOPAEDIC CONGRESS

Bologna (Italy) - September 15th - 18th, 2010 Information and Registration: www.wvoc2010.eu - info@wvoc2010.eu Early Registration at lower cost before July 10th, 2010 Erika Taravella: Tel. 0372 403509

STATE OF THE ART LECTURES • Tissue engineering with mesenchymal stem cells in human orthopaedics - What do we know today? • The fate of the post-traumatic knee - What do we know today? • Cartilage resurfacing with ACI and MACI: have they stood the test of time?

SMALL ANIMAL PROGRAM Pre-Congress Courses • Arthrodesis wetlab • TTA drylab • Hybrid external Fixation drylab • IEWG Workshop with film reading session • ALPS drylab • AO Locking plates drylab • SOP drylab • TTO drylab Congress Main Seminars • Complications • The stifle • Facial trauma • Elbow

• • • • • • • • •

Hip trauma Revisions Tools to measure clinical success Hot topics Distal Limb trauma Patellar Luxation Legislation Locking plates SCIVAC SATELLITE SYMPOSIUM New trends in canine and feline orthopaedics

Pre-Congress Seminars • Osteoarthritis • Sports Medicine

• Fixin Day • Arthroscopy working group • New Strategies in Pain Control Congress In-depth Seminars • Juvenile HD • Biomedtrix • Physiotherapy • Limb Deformities • Surgical Revisions in THR • Pathogenesis of cruciate disease • Limb Alignment in patellar luxation • Distal Limb Trauma • Challenging fractures • Arthrex news

EQUINE PROGRAM • Interactive Advanced Equine Lameness and Imaging, Panel: meeting with Dr Mark Martinelli

Pre-Congress Courses • Stemcell and PRP Lab • MRI Reading Lab • Lameness LocatorTM Lab Pre-Congress Seminars • SIVE SATELLITE SYMPOSIUM Present and future in the diagnosis and treatment of equine joint diseases: meeting with Dr Wayne Mclllwraith

Congress In-depth Seminars • Subchondral bone injury • Advanced imaging • Critical review of biologic therapeutics • Joint rehabilitation • Advanced lameness diagnosis

BOVINE PROGRAM Bovine orthopaedics one day In-depth Seminar • Advanced lameness evaluation and imaging • Tenovaginoscopy

• Long bone fracture repair • Surgery of the digit


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:30

Pagina 16

laPROFESSIONE

16 Attualità Indagini e ricerche

In dieci anni più di 11.000 nuovi veterinari

VETERINARIA 24 | 2010

Figura 1 - Medici veterinari iscritti all’Ordine per anno di iscrizione (2009) (valori percentuali)

L’indagine della FNOVI è dedicata a loro di ANTONIO MANFREDI ’indagine che la FNOVI ha commissionato a Nomisma e di cui abbiamo analizzato alcuni dati con un articolo apparso sul N° 23 di questa rivista, ha un obiettivo molto diverso rispetto al Libro Bianco sulla professione veterinaria in Italia realizzato nel 2005. In quell’occasione, infatti, si era voluto offrire un panorama generale della veterinaria analizzandone i vari aspetti, mentre questa nuova iniziativa si è posta come obiettivo un approfondimento sulle condizioni dei giovani veterinari, quelli che si sono iscritti agli ordini professionali negli ultimi 10 anni. Dopo aver quindi riportato nell’altro articolo dati riferiti a tutta la veterinaria, vediamo ora di limitarci solo ai giovani laureati. Quanti sono stati i nuovi iscritti agli Ordini in questi ultimi 10 anni? 11.110, un numero notevole, più di 1100 all’anno. Il totale degli iscritti agli Or-

L

dini, però, non è aumentato di questo numero ma di soli, si fa per dire, 7931, perché evidentemente negli stessi anni un buon numero di iscritti ha rinunciato, o ha dovuto rinunciare, all’iscrizione. Se così non fosse stato oggi il numero totale dei veterinari italiani sarebbe di oltre 30.500. La professione veterinaria è quindi una professione molto giovane visto che il 40,3% del totale è diventato Medico veterinario negli ultimi 10 anni. Questo aspetto rende ancora più preoccupante il futuro occupazionale del settore veterinario in quanto prima che avvenga il ricambio generazionale con disponibilità di posti sul mercato del lavoro ci vorranno molti anni anche perché la maggior parte dei veterinari svolge attività libero professionale che in genere porta a ritardare nel tempo il momento della pensione. Degli 11.110, 4933, pari al 17,9% del totale, è iscritto da meno di cinque anni, il 22,4%, 6167, dai 5 ai 10.

Vediamo ora quali sono le regioni che esprimono fra i veterinari l’età media più bassa partendo dal dato nazionale del 40,3, percentuale di giovani veterinari iscritti all’Ordine da meno di 10 anni. Le regioni più giovani sono: le Marche con il 51,2% di veterinari iscritti da meno di 10 anni, l’unica che ha superato il 50%, la Sicilia con il 47,9%, l’Abruzzo con il 47,3%. A seguire Puglia, Lazio, Campania, Toscana, Sardegna, Umbria. Al contrario le regioni più vecchie, e quindi quelle con le percentuali di giovani iscritti più basse sono: Basilicata con il 24,6%, Molise con il 28,2%, Calabria 30,2, Friuli V.G. 34,7%, Piemonte 36% e a seguire Trentino AA, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e Valle d’Aosta. Il Veneto con il 40,2% è nella media nazionale. Questi dati meritano alcune riflessioni. È evidente che le regioni italiane esprimono

situazioni molto diverse: nelle Marche la categoria veterinaria è molto giovane, uno su due si è iscritto all’Ordine solo negli ultimi 10 anni mentre, ad esempio, in Basilicata i “ giovani” sono solo uno su quattro e quindi potremmo dire che in questa regione si hanno soprattutto veterinari “anziani”. Una differenza così elevata da una regione ad un’altra può portare di conseguenza a realtà occupazionali anche molto diverse. In teoria dovrebbe essere più semplice per un giovane laureato trovare un’occupazione in Basilicata piuttosto che nelle Marche anche se questo non può essere un valore assoluto ma deve tener conto di altri fattori: realtà zootecnica, numero degli animali da compagnia, attenzione verso la loro salute, Vet ratio, ecc. Nell’esempio che abbiamo fatto la Vet ratio delle due regioni è molto simile (0,52 per la Basilicata rispetto allo 0,46 delle Marche) sia pure con un leggero vantaggio per la seconda, e quindi dovrebbe incidere relativamente. Potremmo dire che la differenza della Vet ratio può andare in parte a compensare quella sui “giovani”, o in modo diverso che le Marche hanno più giovani proprio perché la sua Vet ratio è più bassa, ma come abbiamo già detto ci sono altri fattori che andrebbero presi in considerazione e che al momento non conosciamo. Un altro fenomeno che sta cambiando in modo radicale la veterinaria italiana e che interviene in modo pesante in ogni analisi settoriale è la continua crescita del numero di donne veterinarie. Dai dati dell’indagine FNOVI risulta che la presenza femminile dieci anni fa era limitata al 24,5%, uno su quattro, fra i veterinari iscritti agli ordini da 5 a 10 anni questo valore era già raddoppiato, 54,1%, e fra quelli iscritti negli ultimi 5 anni era arrivato al 62,9%. Questo valore è previsto che sia in continua crescita considerando la percentuale di donne iscritta ai Corsi di laurea e quella dei giovani laureati che in alcune facoltà tende a superare l’80%. Questo significa che fra pochi anni la maggioranza dei veterinari italiani sarà espressa da donne. Questa prospettiva può essere considerata positiva o al contrario preoccupante e deve essere corretta? Certamente può creare dei problemi per alcuni settori professionali. Le donne desiderano fare il veterinario soprattutto perché “amano gli animali”, un’indagine apparsa tempo fa aveva evidenziato questo aspetto. Ciò significa che si orientano principalmente verso gli animali da compagnia escludendo il mondo della zootecnia che per motivi ideologici o semplicemente di impegno lavorativo tendono ad escludere subito. Inoltre privilegiano alcune specializzazioni: medicina felina, dermatologia, medicina interna, medicina comportamentale, escludendo soprattutto ortopedia o chirurgia. Questo significa che in prospettiva mancheranno veterinari per animali da red-


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:30

Pagina 17


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:30

Pagina 18

laPROFESSIONE

18 Attualità Indagini e ricerche Figura 2 - Incidenza dei medici veterinari iscritti all’Ordine da non più di 10 anni - Analisi per regione (2009) (valori percentuali sul totale degli iscritti)

dito o magari ortopedici e chirurghi. Perché accade questo? Intanto da parte delle donne vi è maggiore attenzione verso la salute ed il benessere degli animali e si orientano alla professione veterinaria con spirito spesso “animalista” ed in genere con maggiore passione. Per certi versi questo potrebbe essere un aspetto critico in quanto un simile approccio, forse, potrebbe essere più a-

deguato ad un impegno volontaristico che ad una professione, ma non vi è dubbio che tutte le indagini fatte sui proprietari di animali ritengano le veterinarie più disponibili, serie e preparate dei colleghi, e questo non va certo sottovalutato. Quando poi si presentano agli esami di ammissione sono in genere più preparate e quindi la stragrande maggioranza degli i-

VETERINARIA 24 | 2010

Figura 3 - Medici veterinari iscritti all’Ordine per genere e anno di iscrizione (2009) (valori percentuali)

scritti ai Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria sono donne. Durante il Corso sono quelle che studiano e si impegnano maggiormente e quindi alla fine la maggior parte dei laureati sono donne. L’esame di Stato poi è una formalità e quindi, di conseguenza, i giovani iscritti agli Ordini sono soprattutto donne. In che modo questo sistema può essere corretto per adeguarlo alle esigenze del mercato occupazionale? Si può intervenire solo sull’esame di ammissione modificandone l’impostazione e gli argomenti, altrimenti gli studenti che provengono dalla provincia con un tito-

lo in agraria, decisamente interessati alla veterinaria per animali da reddito, si troveranno sempre esclusi a favore di giovani cittadine diplomate al liceo e con una cultura generale, molto probabilmente, superiore alla loro. Credo che qualche cosa debba essere fatto per evitare situazioni assurde di forte disoccupazione nel settore degli animali da compagnia e nessuno disposto ad interessarsi del settore zootecnico che, anche nella sua contrazione numerica delle aziende attive, avrà sempre più bisogno di veterinari preparati, esperti e professionalmente qualificati. ■

organizzato da

Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE

OSTEOSINTESI INTERNA AO-ASIF Cremona, 27/30 Ottobre 2010 Centro Studi SCIVAC

Cremona, 28 Settembre – 1 Ottobre 2010 Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino

DIRETTORE Ludovica Dragone, Med Vet, Reggio Emilia RELATORI Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Darryl Millis, DVM, MS, Dipl ACVS, Knoxville (USA) Ludovica Dragone, Med Vet, Reggio Emilia Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00 + IVA 20%

GASTROENTEROLOGIA 1 Cremona, 29 Settembre – 1 Ottobre 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORI Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Paola Gianella, Med Vet, PhD, Dipl ACVIM (SAIM), Torino RELATORI Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Davide De Lorenzi, Med Vet, Dipl ECVCP, SCMPA, Padova Luca Formaggini, Med Vet, Dormelletto (VA) Magda Gerou-Ferriani, Med Vet, Bologna Paola Gianella, Med Vet, PhD, Dipl ACVIM (SAIM), Torino Pietro Ruggiero, Med Vet, Roma Rossella Terragni, Med Vet, Bologna Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONI Ulrich Reif, Med Vet, Dipl ECVS, Bobingen (Germania) RELATORI Ermenegildo Baroni, Med Vet, Rovigo Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Filippo Maria Martini, Med Vet, PhD, Parma Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino Piermario Piga, Med Vet, Torino Ulrich Reif, Med Vet, Dipl ECVS, Bobingen (Germania) Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (60) QUOTE Soci SCIVAC: € 950,00 + IVA 20% Non soci: € 1.050,00 + IVA 20%


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:30

Pagina 19


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:30

Pagina 20

SIOVET Richiesto accreditamento

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA VETERINARIA

NUOVE TENDENZE IN ORTOPEDIA CANINA E FELINA 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC BOLOGNA BolognaCongressi 17-18 SETTEMBRE 2010

Organizzato da

Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

Per ulteriori informazioni Segreteria SCIVAC - Tel. 0372-403508 info@scivac.it - www.scivac.it


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:30

Pagina 21

laPROFESSIONE

Agenzia delle Entrate Fisco

VETERINARIA 24 | 2010

21

I gas medicali da quest’anno sono farmaci ma l’IVA rimane al 4% peutico. In conclusione, i prodotti composti da ossigeno e in seguito anche gli altri prodotti a base di gas ad uso terapeutico (che ancora non sono assoggettati alla disciplina dei medicinali), in ragione della loro composizione e del loro utilizzo, fermo restando la loro appartenenza alla categoria dei medicinali ai sensi del decreto legislativo n. 219/2006, possono continuare ad essere considerati quali gas per uso terapeutico in un contesto normativo diver-

uale trattamento fiscale riservare, ai fini IVA, alle cessioni di gas per uso terapeutico (come ossigeno, protossido di azoto e aria medicinale) dopo l'obbligo di AIC? All'interpello di una azienda commerciale ha risposto l'Agenzia delle Entrate chiarendo le conseguenze fiscali del nuovo regime di immissione in commercio dei gas medicinali, ora considerati alla stregua dei medicinali. Questa la tesi dell’interpellante: "i prodotti composti da ossigeno e in seguito anche gli altri prodotti a base di gas ad uso terapeutico (che ancora non sono assoggettati alla disciplina dei medicinali), in ragione della loro composizione e del loro utilizzo, fermo restando la loro appartenenza alla categoria dei medicinali ai sensi del decreto legislativo n. 219/2006, possono continuare ad essere considerati quali gas per uso terapeutico in un contesto normativo diverso da quello del decreto 219/06 e successive modificazioni?".

Q

IL PARERE DELL’AIFA Per rispondere al quesito posto, l’Agenzia delle Entrate ha interpellato l’Agenzia Italiana del Farmaco, la quale ha precisato che “ad oggi risultano regolarmente autorizzati per il commercio, con decorrenza 1 gennaio 2010, tutti i medicinali composti da solo ossigeno ed è imminente il rilascio delle AIC dei medicinali composti da solo azoto protossido. I medicinali composti da sola aria medicale o da altri gas non associati o da miscele di gas potranno essere mantenuti in commercio senza obbligo di AIC fino, rispettivamente, al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2011. Per questo motivo, attualmente, solo i medicinali composti da solo ossigeno sono stati completamente assoggettati alla disciplina dei medicinali. Poiché l’AIC ha interessato tutte le forme di presentazione e le confezioni dei medicinali composti da solo ossigeno, senza distinzione in ragione di diverse modalità di trattamento o di confezionamento o per altre ragioni, ai sensi della disciplina prevista dal decreto legislativo n. 219/2006 questi prodotti rientrano nella categoria dei medicinali e ad essi deve essere applicata la relativa disciplina prevista dal codice farmaceutico. Tanto premesso, è tuttavia evidente che l’ossigeno, e gli altri gas menzionati nel decreto ministeriale del 29 febbraio 2008, mantengono la loro irriducibile qualificazione tecnico-scientifica di gas per uso tera-

so da quello del decreto 219/06 e successive modificazioni”.

L’IVA RESTA AL 4% Le modifiche nella normativa di settore peraltro non hanno inciso sulla qualificazione dei gas terapeutici e nessun provvedimento modificativo sull'applicazione dell'aliquota del 4 per cento e non quella del 10 per cento prevista per i "medicinali pronti per l'uso umano o

veterinario, compresi i prodotti omeopatici, sostanze farmaceutiche ed articoli di medicazione di cui le farmacie devono obbligatoriamente essere dotate secondo la farmacopea ufficiale". L'Agenzia delle Entrata ha quindi concluso che "alle cessioni di gas per uso terapeutico che presentino le caratteristiche tecniche evidenziate dall'AIFA - si renda applicabile l'aliquota agevolata del 4 per cento". ■


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:30

Pagina 22

22 Calendario attività Dal 15 settembre al 17 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

15 - 18 SET 15 SET 17 - 18 SET 19 SET 21 - 24 SET 24 - 26 SET 25 SET 25 SET 26 SET 26 - 27 SET 26 SET 26 SET 26 SET 26 SET 28 SET - 1 OTT 29 SET - 1 OTT 30 SET - 2 OTT 30 SET 3 OTT 3 OTT 3 OTT 3 OTT 9 - 10 OTT 10 OTT 10 OTT 10 OTT 11 - 13 OTT 15 - 17 OTT

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC SEMINARIO SIVE CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ESVOT INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CORSO SCIVAC

laPROFESSIONE

VETERINARIA 24 | 2010

la VETERINARIA

PROFESSIONE

2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO: PRESENTE E FUTURO NELLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE ARTICOLARI DEL CAVALLO: INCONTRO CON WAYNE MCILWRAITH - BolognaFiere (BO) - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - NUOVE TENDENZE IN ORTOPEDIA CANINA E FELINA - Bologna Congressi - Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE... E SENZA SBAGLIARE TROPPO - Centro Congressi Grand Hotel Vittoria, Montecatini Terme (PT) - Via Baccelli, 2 - ECM: Ric. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. CARDIOLOGIA: IV PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE CONGENITE ED ACQUISITE NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

CORSO REGIONALE DI OFTALMOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni

INCONTRO SICARV

PATOLOGIA MITRALICA: RECENTI ACQUISIZIONI. ANATOMIA, FISIOPATOLOGIA E APPROCCIO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA TOSSE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SCVI INVASIVA - TAVOLA ROTONDA INTERATTIVA SULLA CHIRURGIA MINI-INVASIVA - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SCVI RACCOLTE ANOMALE IN CAVITÀ ADDOMINALE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA LOCOREGIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Matera - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - Ordine dei Medici Veterinari di Trento - Via V. Zambra, 36 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA ........D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE - Pescara - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SCIVAC FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: I PARTE - GASTROENTEROLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “MANAGEMENT DELLA FATTRICE” - La Calandrina -SUTRI (VT) - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE ORIGINE UTERINA DELL’INFERTILITÀ BOVINA: IL PROGETTO UTEROFERT - Centro Studi E.V. - Palazzo CON REGIONE LOMBARDIA Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it INCONTRO SIMUTIV COME GESTIRE L’ADDOME ACUTO IN PRONTO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SIMVENCO IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE NEL CONCETTO DI CURA: OLTRE I FABBISOGNI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SIODOV CHIUSURA DELL’ACCESSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Ancona - Hotel Sporting - VIA FLAMINIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO SIVAE “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA L’ESAME CITOLOGICO QUANDO MENO TE LO ASPETTI: OVVERO QUANDO LA DIAGNOSI È LETTERALMENTE SOTTO I TUOI OCCHI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia - Via San Costanzo 4 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per IN COLLABORAZIONE CON ASVAC informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ITINERARIO DIDATTICO SIVAE “CORSO DI CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI” - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 67° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - EPATOLOGIA MEDICA E CHIRURGICA - Centro Affari e Convegni, Arezzo - Via Lazzaro Spallanzani - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it

Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 28 Giugno 2010

SOLUZIONI

2) La sensibilità dei vitelli al Cryptosporidium parvum è massima quando:

Cremona, Maggio 2006 Congresso Multisala SIVAR

1) Il quadro ecografico di cisti ovariche nella scrofa, con quale altro quadro può essere confuso?

Risposta corretta: a) dell’ecografia suina” ed applicazioni pratiche Corso SIVAR: “Principi teorici Risposta corretta: c)

QUIZ 1

ed età dei vitelli

Cremona, Dicembre 2005

a L’età dei vitelli è inferiore a tre settimane b L’età dei vitelli è superiore a tre settimane c Non c’è nessuna relazione tra sensibilità

QUIZ 2

a Endometrite b Cistite c Gravidanza


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:30

Pagina 23


Professione Veterinaria 24-2010:ok

29-06-2010

15:30

Pagina 24


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.