Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
25 2013
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
Anno 10, numero 25 dall’8 al 14 luglio 2013
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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ASIMMETRIA FRA VETERINARIO E COMMERCIANTE
RIMEDI AI DANNI DI FAUNA SELVATICA
COSÌ ENPAV E FISCO NELLE STP
GLI RSPP SI AGGIORNANO ON LINE
FISIOTERAPIA SUL PAZIENTE ANZIANO
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L’EUROPA “NON È LUOGO METAFISICO”
BREVI PET PASSPORT La FVE osserva che nel nuovo Regolamento sul pet passport manca un prerequisito: non si parla di centralizzare la registrazione degli animali microchippati. Per la FVE senza un’anagrafe inter-europea non si potrà fare un controllo efficace dei rischi connessi ai commerci illegali di animali da compagnia.
BSE Anche il Comitato veterinario europeo per la catena alimentare ha ufficialmente riconosciuto l’Italia Paese a rischio trascurabile. Riutilizzabili al consumo organi come intestino e cervello bovino.
“IL PESO DELLE COSE” Le candidature al Premio FNOVI “Il peso delle cose-2013” dovranno essere presentate entro il 15 settembre. Il premio è rivolto a medici veterinari italiani che si siano particolarmente distinti per il loro impegno, all’interno e all’esterno della professione, rendendo benefici, oltre che a se stessi, alla collettività professionale o alla società.
MNC La FNOVI ha presentato una bozza di Accordo Stato-Regioni per la regolamentazione delle medicine non convenzionali in veterinaria. Individuati gli obiettivi e i requisiti formativi per la predisposizione di elenchi professionali.
NEONICOTINOIDI Dopo il giro di vite della Commissione Europea sui neonicotinoidi, il Ministero della Salute attua le disposizioni comunitarie. Revocate le autorizzazioni. Deroghe per colture in serre e per le sementi destinate ai Paesi Terzi.
SVILUPPO DELL’ATTIVITÀ
Pet corner: una vecchia storia La prestazione accessoria stenta a decollare. Difficoltà normative o resistenze culturali? A PAGINA 3
Uno dei grandi pregi dell’era Internet è l’accesso diretto alle fonti. Confrontate una seduta parlamentare raccontata da un qualsiasi giornale con i resoconti on line di Camera e Senato: troverete molte differenze, per qualità e per quantità delle informazioni. Leggete direttamente le fonti parlamentari e troverete differenze rilevanti (e preoccupanti) fra quanto si è svolto in Parlamento e quanto ci viene riferito. Per esempio, in occasione dell’approvazione della Legge di Delegazione Europea (ex Legge Comunitaria) il Ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi (foto), a dispetto di come è stata raccontata, è stato molto severo sui comportamenti nazionali nei confronti degli adempimenti europei. Siamo sotto infrazione per ritardi e per errati recepimenti a prezzo di costi (e sacrifici) rilevanti per un Paese che ha il debito pubblico che ha. Ciononostante, c’è chi si permette di fare un uso strumentale dei recepimenti, per questo o quel partito, per questa o quella lobby, quando si dovrebbe solo recepire atti esecutivi per i quali è scaduto il tempo di parlamentare. Ha detto il Ministro a Palazzo Madama: “Questi ritardi ci devono far riflettere. Le norme o gli atti esecutivi di cui noi stiamo discutendo, infatti, scaturiscono da mec-
canismi istituzionali a livello di Unione europea rispetto ai quali il nostro Paese è pienamente partecipe. Si tratta - ha aggiunto il ministro - di norme che non provengono da un luogo metafisico come Europa o Bruxelles, ma che scaturiscono da discussioni politiche e democratiche”. La partecipazione “non sta nella fase a volte (o spesso) travagliata, discendente, di recepimento”, ma nella “fase ascendente, quella in cui, in sede di UE, si formano le norme”. Ci attende una revisione di portata epocale delle norme europee sulla sanità animale e sulla veterinaria, un pacchetto di riforme che - basti questo a comprenderne la portata - farà piazza pulita del nostro Regolamento di Polizia Veterinaria. Allora non aspettiamo gli atti di recepimento e di delega per affrontare il futuro. Da Stato membro dell’Unione dobbiamo sapere che l’esercizio democratico è in fasce ascendente (dall’Italia all’Europa), perché dice bene Moavero Milanesi: “scoprire i problemi legati alla legislazione europea quando questa è stata adottata e deve essere discussa per il recepimento certamente con margini di manovra, ma comunque limitati è tardi. Scoprirli addirittura dopo il recepimento, come sovente accade, è ancora più tardi”. (www.senato.it)
8.668 SENZA FUTURO? REED È morto all’età di 90 anni Theodore Reed, il veterinario americano famoso per l’impegno contro l’estinzione. Riuscì a far nascere in cattività una tigre bianca, cuccioli di leopardo e di orso. Il suo più grande successo è stato l’accoppiamento fra panda. Era stato il direttore del National zoo di Washington nel periodo 1958-1983.
ONLINE
SONO 8.668 GLI ISCRITTI ONLINE AI TEST DI AMMISSIONE A MEDICINA VETERINARIA, CORSO DI LAUREA AD ACCESSO PROGRAMMATO NAZIONALE, 1.363 in più rispetto allo scorso anno (7.305). Un aumento di quasi il 20%. Incredibile! Per un settore professionale ormai da anni decisamente saturo, un incremento del 20% è veramente inspiegabile. Evidentemente l’ampio spazio che tutti i mass media dedicano alla salute ed al benessere degli animali da compagnia ha sviluppato fra gli adolescenti, soprattutto femmine, l’amore per gli animali e quindi il desiderio, se non il sogno, di potersi dedicare a loro. Pensiamo che nessuno di questi 8.668 diplomati si sia minimamente posto il problema di cosa potrà fare una volta laureatosi in Medicina Veterinaria, intendiamo come lavoro retribuito, visto che sono già migliaia i colleghi senza occupazione o sottoccupati e centinaia quelli che si cancellano dall’Ordine avendo deciso di cambiare lavoro non trovando alcuna alternativa nel nostro settore. D’altra parte i posti disponibili sono 825, almeno 500 in più di quello che sarebbe il fabbisogno del mercato, ma anche un numero minimo rispetto alla richiesta di iscrizione che è oltre dieci volte tanto, 8.668, appunto. Quindi uno su dieci riuscirà ad iscriversi al Corso di Laurea in Medicina Veterinaria, e gli altri nove? Alcuni riproveranno l’anno successivo, altri si accontenteranno di un corso triennale che alla fine li porterà a proporsi agli ambulatori come Tecnico Veterinario, ma la maggior parte degli esclusi dagli esami di ammissione dovrà scegliere un altro Corso di Laurea o cercare subito un lavoro e forse saranno fra tutti i più fortunati. E l’amore per gli animali? Potranno sempre fare il volontario senza preoccupazioni economiche: ad esempio ingegnere e volontario animalista.
A.N.M.V.I