PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
Brevi FISCO La Corte dei Conti difende gli Studi di Settore. In materia di entrate i giudici contabili hanno segnalato con preoccupazione le “resistenze incontrate sui nuovi studi di settore”. Permane inoltre la difficoltà di controllo della spesa corrente primaria nelle grandi categorie “a rischio”: pubblico impiego, pensioni e spesa sanitaria.
ONAOSI Il CdA dell’ONAOSI ha chiesto all’ADEPP la convocazione di un’Assemblea straordinaria sulla sentenza 190/2007 della Corte Costituzionale: “il principio potrebbe essere esteso, per trascinamento, a tutti gli altri Enti del D. Lgs. 509/94”.
ETICHETTE Dal 1 luglio si applica il regolamento europeo 1924/2006 che stabilisce i principi generali applicabili a tutte le indicazioni fornite sui prodotti alimentari; si applica alle indicazioni nutrizionali e di salute sia nell’etichettatura che nella pubblicità.
ORTHOVET SUPER SITE È attivo alle pagine web www.orthovetsupersite.org il nuovo sito dell’ESVOT. L’obiettivo, spiega Aldo Vezzoni, Presidente della Società Europea di Ortopedia Veterinaria, è di promuovere l’interscambio di informazioni nella comunità internazionale di ortopedia veterinaria.
CLIMA Un tavolo permanente tra il ministro dell’Ambiente e quello della Salute per affrontare, valutare e programmare gli interventi legati ai rischi per la salute legati all’ambiente: dai cambiamenti climatici all’aria inquinata delle città. La proposta è del ministro dell’Ambiente, la tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio.
“SALVACONTRADE” È imminente l’emanazione del decreto sulla fiscalità delle associazioni senza fini di lucro, in favore delle tradizioni locali più antiche fra cui è annoverato il Palio di Siena. Per le contrade senesi si preannunciano esenzioni fiscali.
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252007
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 4, numero 25, dal 2 all’8 luglio 2007
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
Presentato il Ddl sull'intramoenia
Libera professione dei dirigenti veterinari Tempi stretti per le nuove regole: dopo il 31 luglio non si potrà più esercitare A PAG. 3 nelle strutture private
Gli Ordini siano “giudici” delle professioni “Occorre costruire i percorsi di accesso alla professione per assicurare l’adeguata preparazione del professionista senza bloccare l’ingresso di nuovi concorrenti. Non è necessario abolire gli ordini, ma riformarli. Il loro compito precipuo è la promozione della qualità delle prestazioni, il continuo aggiornamento dei professionisti, la tutela dei clienti prima che degli iscritti. È questo il salto di qualità”. Così Antonio Catricalà, presidente dell’Autorità garante della concorrenza nel corso della presentazione della Relazione Annuale sull’attività svolta nel 2006. In primo piano, al capitolo sugli interventi svolti nel settore delle professioni, il Garante ha ricordato il procedimento che ha riguardato la veterinaria, concludendo che la FNOVI si è impegnata a tutte le azioni che hanno permesso la chiusura dell’istruttoria: intervenire sul codice deontologico - in modo da consentire ai medici veterinari la pubblicità su titoli e specializzazioni professionali, caratteristiche del servizio offerto, onorario e costi complessivi delle prestazioni nonché a introdurre una disposizione in base alla quale il professionista determina con il cliente il compenso professionale e ad abrogare altre norme in contrasto con la concorrenza come pure la previsione di una distanza minima tra le strutture veterinarie. Infine, la Federazione si è impegnata a sottoporre all’Autorità tutte le eventuali future revisioni del codice deontologico rilevanti ai fini della tutela della concorrenza. Due giorni dopo, il 28 giugno scorso, Catricalà è tornato sul tema delle professioni, riferendo alle Commissioni riunite Bilancio e Attività Produttive i risultati dell’adeguamento degli Ordini alla Legge Bersani e lamentando che, a differenza dei veterinari, molti Ordini non hanno ancora applicato i principi delle liberalizzazioni. Quello del Garante, ha detto, non è un atteggiamento “punitivo”: “lo sforzo dell’Autorità - ha ribadito - è promuovere un processo di modernizzazione delle professioni, senza un loro snaturamento”. “Nel settore delle professioni - secondo l’Antitrust - i principi della competizione possono essere applicati in modo compatibile con la tutela degli interessi pubblici garantiti dalla regolazione”. Catricalà ha confermato le note tesi sui difficili rapporti fra concorrenza e ordinamento professionale, chiedendo un “un freno al proliferare del sistema ordinistico”, che costituisce “un apparato di controllo sproporzionato e costoso”. Tuttavia, ha anche riconosciuto che gli Ordini sono “il baluardo deontologico delle professioni e probabilmente - ha aggiunto - altri giudici potrebbero essere impropri”.
VISCO, SARÀ ANCHE VERO, MA... I nuovi indici economici, definiti dal Ministero dell'Economia per gli Studi di Settore, hanno suscitato negli ultimi tempi forti rimostranze da parte di tutte le categorie coinvolte ed anche dure contestazioni nei confronti degli esponenti del Governo, fra cui il Presidente del Consiglio Prodi, ma soprattutto, il Viceministro all'Economia, Vincenzo Visco. Molti Ministri di fronte a queste proteste hanno cercato di prendere le distanze, sostenendo che i controlli non terranno conto di questi indici, che non vuole essere un ritorno alla minimum tax, che si riprenderà un ampio confronto con le categorie, ecc. Visco, invece, e bisogna dargli atto di avere una forte coerenza, difende l'operato del Ministero sostenendo la correttezza del lavoro svolto e la piena attendibilità dei nuovi indici. In sostanza il Viceministro ritiene che questi indici non siano applicabili a molti solo perché la forte evasione fiscale ne stravolge il rapporto con la realtà. Secondo i dati del Ministero, riferiti al 2005, il 53,8% dei professionisti era congruo con un reddito medio di 59.300 euro mentre il 35,2%, con 23.600 euro, non era in linea con gli Studi. Secon-
do la logica di Visco dovremmo pensare che questo 35,2% sia composto solo da incredibili evasori. Comprendiamo benissimo che ci possano essere casi limite di: ammortamenti inesistenti, magazzini fasulli, dipendenti o collaboratori in nero o pacchi di ricevute mai emesse, ma da questo come è possibile pensare che chi dichiara poco sia automaticamente un evasore? Magari i grossi evasori sono quelli che dichiarano anche i valori maggiori e comunque, per questo, piacciono tanto a Visco. Parlando del nostro settore non crediamo accettabile che tanti giovani che oggi guadagnano due euro e che presentano denunce da fame possano essere colpevolizzati perché non rientrano negli indici previsti dal Ministero. Sappiamo tutti in che difficoltà si trova il nostro settore e, quindi, con quale diversa attenzione andrebbero considerati i redditi di molti colleghi. La verità è che gli Studi di Settore sono uno strumento che farà anche comodo al Ministero, per superare l'incapacità dello Stato di fare controlli fiscali seri, ma favorisce ancora una ■ volta i più furbi ed i veri evasori.
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laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007 ATTUALITÀ
Presentato al Senato il Ddl del Ministro della Salute
Affidata alle Regioni la libera professione dei dirigenti veterinari del SSN Rapporto di esclusività per la direzione di struttura complessa per tutta la durata dell’incarico l Disegno di Legge del Ministro della Salute sulla libera professione intramoenia è arrivato in Senato. Le “Disposizioni in materia di sicurezza delle strutture sanitarie e gestione del rischio clinico, nonché di attività libero - professionale intramuraria e di esclusività del rapporto di lavoro dei dirigenti del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale”sono a detta del Ministro Livia Turco, principalmente motivate dall’esigenza, “di assicurare criteri di maggior rigore nei controlli delle attività e delle apparecchiature destinate agli interventi e alle prestazioni erogate dalle strutture del Servizio sanitario nazionale (SSN) a garanzia della sicurezza dei pazienti, riducendo il margine degli errori e degli eventi avversi che possono manifestarsi nel corso di procedure cliniche”.
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Scadenze pressanti Sul provvedimento pesano scadenze pressanti per la rapida conversione in legge da parte del Parlamento. Il Ddl è infatti determinato dall’ urgenza di intervenire sul sistema dell’attività libero-professionale intramoenia della dirigenza sanitaria del Servizio sanitario nazionale, poiché è prossimo a scadere il termine del 31 luglio 2007, entro il quale è consentita la possibilità di utilizzare gli studi professionali privati, in attesa del completamento degli interventi strutturali da parte della azienda sanitaria di appartenenza per individuare e mettere a disposizione dei professionisti interessati all’attività intramoenia di idonei spazi. Destinatari diretti sono i direttori generali delle aziende unità sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e delle aziende ospedaliere universitarie, le regioni e le province autonome, i dirigenti del ruolo sanitario. Il ruolo delle Regioni La materia è disciplinata dall’articolo 4 del Ddl, che affida molte responsabilità e iniziative alle Regioni. Infatti, il provvedimento non incide sulla potestà legislativa delle regioni, in quanto rimette alle stesse la determinazione delle modalità organizzative. Ciascuna regione provvede all’assunzione di ogni iniziativa per assicurare una continuità nello svolgimento dell’attività libero-professionale intramuraria oltre che con gli interventi di ristrutturazione anche con il reperimento di ulteriori spazi all’esterno delle aziende sanitarie. Accelerare le ristrutturazioni Si legge nella presentazione del testo: “Poiché a tutt’oggi è risulta-
to che solo alcune regioni hanno utilizzato adeguatamente i fondi destinati a tale scopo (alcune regioni non hanno richiesto alcun finanziamento e non hanno presentato progetti), con la disposizione all’esame, ferma restando la scadenza del 31 luglio 2007, si affida alle Regioni il compito di accelerare presso le aziende sanitarie il completamento degli interventi di ristrutturazione dei locali da adibire a detta attività, entro un arco temporale non superiore a dodici mesi dalla data del 31 luglio 2007, periodo durante il quale restano comunque in vigore i provvedimenti già adottati per assicurare l’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria”. Passaggio al regime ordinario Viene affidata altresì la responsabilità alle regioni e alle province autonome per il definitivo passaggio a regime ordinario della attività libero-professionale intramuraria della dirigenza sanitaria del SSN e di quella universitaria, attraverso proprie iniziative, in accordo con le organizzazioni sindacali delle categorie interessate e nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro. Fra tali iniziative, valutate anche dal Collegio di direzione, è prevista la possibile acquisizione di altri spazi ambulatoriali esterni all’azienda, tramite acquisto, locazione, convenzioni. Controlli e tariffe Viene, inoltre, rimesso alle regioni e alle province autonome il controllo del corretto e rigoroso esercizio, da parte delle aziende sanitarie con integrale responsabilità delle medesime, dell’attività libero-professionale intramuraria, nel rispetto di ulteriori specifici criteri di organizzazione quali: la determinazione, in accordo con i professionisti, di un tariffario che contribuisca alla integrale copertura dei relativi costi; l’affidamento al personale dell’azienda medesima, senza ulteriori oneri aggiuntivi, del sistema di prenotazione, in spazi o tempi diversi dallo svolgimento dell’attività istituzionale, al fine di consentire il miglior controllo dei volumi delle prestazioni effettuate che, in ogni caso, non devono superare, globalmente considerati, quelli eseguiti durante il normale orario di lavoro; le modalità di riscossione, con garanzia di terzietà, degli onorari delle tariffe relative alle prestazioni erogate, derivanti dallo svolgimento dell’attività libero-professionale intramuraria. I dirigenti veterinari del SSN È, infine, rimessa all’autonomia re-
gionale l’adozione di criteri e modalità per garantire lo svolgimento delle prestazioni libero-professionali da parte dei dirigenti veterinari del SSN, in ragione della particolare tipologia della prestazione medesima. Con l’articolo 5 si sostituisce il comma 4 dell’articolo 15-quater del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, relativo al sistema dell’esclusività del rapporto di lavoro per i primari responsabili di strutture complesse e per tutti i responsabili di articolazioni organizzative rilevanti. Esclusività È riaffermato il principio secondo il quale la direzione di struttura complessa comporta l’esclusività del rapporto per tutta la durata dell’incarico prevista dal contratto individuale; analoga previsione vale per la direzione di struttura semplice dotata di autonomia gestionale. Per tutti gli altri incarichi che non rientrano nelle suddette fattispecie è prevista la possibilità, a domanda, e al termine dell’impegno assunto con il contratto individuale, di transitare dal rapporto esclusivo a quello non esclusivo e viceversa, con effetti giuridici ed economici decorrenti dal primo giorno del mese successivo. Viene inoltre stabilito che le disposizioni sopra indicate esplicano i propri effetti, per gli incarichi assegnati, dopo la data di pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale, ovvero al momento del rinnovo per gli incarichi attualmente in vigore. Indagine conoscitiva La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha intenzione di rendere più rigido il Ddl sull’intramoenia, inserendo le conclusioni della recente indagine conoscitiva che ha svolto sulla libera professione. In questo senso il relatore Paolo Bodini ha pronta una bozza di emendamenti che riprendono le proposte dell’indagine conoscitiva confermando la rapida fine della libera professione negli studi privati e obbligando le Regioni a predisporre gli spazi e responsabilizzando le aziende sanitarie e i direttori generali. L’indagine conoscitiva sull'esercizio della libera professione medica intramuraria, avviata il 26 settembre 2006 dalla stessa Commissione, era stata condotta attraverso lo svolgimento di numerose audizioni, con particolare riguardo ai riflessi della libera professione e all’irrisolto problema delle liste d’attesa. L’intramoenia, regolamentata da un complesso di norme legislative e contrattuali che la
Salute e sicurezza sul lavoro in tutti i settori e per i lavoratori autonomi on 155 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto, il Senato ha approvato il ddl 1507, recante “Delega al Governo per l’emanazione di un testo unico per il riassetto e la riforma della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”. Il nuovo provvedimento sancisce l’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro a tutti i settori di attività e a tutte le tipologie di rischio, a tutti i lavoratori e lavoratrici, autonomi e subordinati. Sono previste adeguate misure di tutela per i lavoratori autonomi, secondo i principi della Raccomandazione 2003/134/CE del Consiglio, del 18 febbraio 2003 e per contro la semplificazione degli adempimenti meramente formali in materia nei luoghi di lavoro. Il Ministro della Salute Livia Turco e il Sottosegretario Giampaolo Patta hanno espresso il loro forte apprezzamento per l’approvazione del Disegno di legge delega da parte del Senato. “La svolta nelle politiche di promozione della salute sul lavoro - hanno dichiarato - è ormai avviata. E con la prossima approvazione della Camera sarà realtà. Abbiamo mantenuto la promessa - hanno sottolineato - di dare un nuovo quadro normativo per migliorare e rendere sinergici i servizi e le iniziative di tutela del lavoratore. Lo stesso hanno fatto anche le Regioni che hanno approvato in sede di conferenza dei presidenti il Patto per la Salute sul lavoro che prevede un Piano nazionale per la sicurezza, la triplicazione delle ispezioni fatte dalle Asl, che passeranno dalle attuali 75.000 a 250.000 l’anno, e la realizzazione del Sistema nazionale di monitoraggio degli infortuni e delle malattie professionali”. Il testo passa ora all’esame della Camera dei Deputati.
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connotano quale diritto dei professionisti sanitari operanti nel SSN, ha visto un diffuso ricorso alle strutture private non accreditate o in studi medici, ricorso che era individuato come soluzione transitoria nelle more dell’adeguamento delle strutture del SSN all’esercizio interno delle attività libero-professionali. In fase di audizione, il Ministro aveva sottolineato il problema degli spazi, mettendo in evidenza l’entità dei finanziamenti ancora non utilizzati (327 milioni di euro) e anticipato di non ritenere opportuna un'ulteriore proroga dell'istituto dell'intramoenia allar-
gata e l'intenzione di ripristinare l'esclusività del rapporto legato all'incarico, e quindi reversibile, per i dirigenti di strutture complesse. Dalle audizioni dei rappresentanti delle Regioni è invece emerso che queste (con l’eccezione della Toscana) hanno problemi logisticostrutturali nelle proprie aziende sanitarie e che difficilmente questi saranno risolti entro il 31 luglio 2007. Alcuni rappresentanti delle Regioni avevano inoltre ipotizzato che il gettito reale dell’intramoenia fosse maggiore di quello che risulta, a causa della possibile evasione fiscale. ■
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laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007 ANMVI INFORMA
Congresso Nazionale di Buiatria a Ciechanowiec
ANMVI porta il modello italiano in Polonia G iancarlo Belluzzi, Marco Colombo ed Alessandro Rossi sono i tre colleghi che hanno partecipato al Congresso Nazionale di Biuatria Polacco, svoltosi nella prestigiosa sede del Museo dell’Agricoltura di Ciechanowiec, una cittadina a poco più di cento chilometri da Varsavia.
La presenza dei tre colleghi di ANMVI si inserisce nel progetto ANMVI-Regione Lombardia che ha come scopo la divulgazione del modello lombardo di produzione agro alimentare e l’indirizzo delle giovani leve delle quattro Università polacche verso la materia buiatrica e quella igienico sanitaria
di produzione delle derrate. I tre veterinari italiani hanno trattato rispettivamente il tema della biosicurezza nell’allevamento bovino, il veterinario aziendale secondo il modello italiano di sinergia pubblica-privata e la moderna diagnostica di campo. Contestualmente, però, i tre colleghi
hanno sviluppato anche l’argomento della formazione veterinaria, sul modello di cluster europeo con lo scambio di esperti dei rispettivi paesi, il confronto fra loro e con i partecipanti ai vari corsi. È sempre più pressante la presenza straniera sui mercati delle derrate alimentari dell’Europa, spe-
cialmente per quanto riguarda il latte e le carni bovina e suina; ANMVI non vuole lasciarsi scappare la strada del confronto tra specialisti e la libera concorrenza tra professionisti, convinta che il modello di formazione italiano debba confrontarsi sempre di più con quello degli altri Paesi, specialmente quelli emergenti nell’area est europea. ■
Giancarlo Belluzzi Vice Presidente ANMVI
Marco Colombo Presidente SIVAR
Alessandro Rossi ANMVI International
www.sivarnet.it
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laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007 INFO REGIONI
Facoltà di Medicina Veterinaria
Bruno Stefanon, nuovo Preside a Udine L'obiettivo dichiarato è il corso di laurea in veterinaria dicina veterinaria e delle produzioni animali”. Nato a Vicenza nel settembre 1958, Bruno Stefanon si è laureato con il massimo dei voti in Scienze agrarie all’Università di Padova. È giunto all’Università di Udine in qualità di ricercatore nel 1984 dove, nel 2000, è diventato ordinario di Zootecnia speciale. È presidente del corso di laurea triennale interfacoltà in
Biotecnologie dell’Ateneo di Udine. È autore di oltre 180 memorie scientifiche, di cui oltre 70 pubblicate su riviste internazionali in collaborazione con ricercatori di altri dipartimenti e istituti. Stefanon è inoltre membro del direttivo dell’Associazione scientifica di produzione animale italiana (Aspa) e coordinatore della Commissione scientifica Aspa “Pro-
duzioni biologiche e qualità dei prodotti”. È stato presidente della commissione di vigilanza e controllo sulla regolarità delle gare e del gioco relativi alle corse dei cavalli del ministero dell’Economia e finanza e delle Politiche agricole (2003-2007). Coordina progetti nazionali di ricerca ministeriali, CNR ed europei sui fattori di induzione dello stress e re-
golazione genica dell’apoptosi nella ghiandola mammaria. È responsabile del progetto Srep Ce sull’impiego degli estratti vegetali e di fitoterapici negli animali da reddito e d’affezione, ed è responsabile locale di un progetto Firb sull’identificazione di geni coinvolti nello sviluppo muscolare nel suino. (Fonte: Università di Udine) ■
Controlli sulla sicurezza alimentare on 12 voti a favore su 21 votanti dei 23 aventi diritto, Bruno Stefanon, (nella foto) 48 anni, ordinario di Zootecnica speciale, è stato eletto preside della facoltà di Medicina veterinaria dell’università di Udine. Sei sono state le preferenze per il secondo candidato, il professor Edi Piasentier, e tre le schede bianche. Stefanon succede a Marco Galeotti, giunto al termine del suo secondo e non più rinnovabile mandato triennale. Entrerà in carica a ottobre e sarà al timone della facoltà per il triennio 2007-2010. Tra gli obiettivi primari del neoeletto “l’attivazione dice Stefanon - di un percorso graduale che porti alla realizzazione del corso di laurea in Veterinaria, con la condivisione da parte dell’Ateneo tutto, in dialogo con l’Ordine dei medici veterinari, con i professionisti e con tutte le parti interessate al progetto”. Il neoeletto, infatti, intende “cercare di superare - dice - le criticità che in alcune occasioni sono state manifestate da parte dei professionisti in ambito locale, e di promuovere delle collaborazioni scientifiche, didattiche e professionali con gli Enti e le associazioni di categoria interessati alla sanità, all’allevamento animale e alla sicurezza alimentare, quali, ad esempio l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale”. Sarà mantenuta e potenziata l’offerta didattica, compresa la Scuola di specializzazione nell’ambito dell’acquacoltura, e specificatamente “nell’area - afferma Stefanon - delle scienze animali, degli animali domestici, d’affezione e delle specie ittiche, inclusi gli aspetti economico-gestionali ed ambientali, per le quali il corpo docente presenta un’elevata qualificazione, anche attraverso iniziative di internazionalizzazione e di collegamento alle realtà tecniche-operative del territorio”. Anche l’offerta formativa sarà potenziata, in particolare “nell’ambito - precisa Stefanon delle biotecnologie veterinarie e delle scienze animali, in quanto rappresentano delle interessanti prospettive di ricerca e di nuove applicazioni professionali, che possono essere rese disponibili agli operatori in ambito della me-
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Nasce in Lazio un nucleo regionale di coordinamento l 18 giugno, si è insediato alla presenza dell’Assessore alla Sanità del Lazio, Augusto Battaglia, il Nucleo regionale per il coordinamento dei controlli sulla sicurezza alimentare. Del Nucleo di coordinamento fanno parte le componenti mediche e veterinarie del Servizio sanitario Regionale che operano nel campo della Sicurezza Alimentare, i Servizi dell’Assessorato all’Ambiente e dell’Agricoltura, i rappresentanti dei laboratori dell’Istituto Zooprofilattico e dell’Arpalazio ed i NAS. Il nuovo organismo è stato istituito
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congiuntamente ad un Comitato consultivo per dare voce alle istanze dei consumatori ed agli operatori del settore alimentare, così come previsto dalla delibera della Giunta regionale dello scorso 10 febbraio che ha inoltre disposto un potenziamento del Centro Studi per la valutazione del rischio alimentare presso l’Istituto Zooprofilattico. Con la definizione dell’organizzazione dei controlli su tutta la filiera alimentare, voluta dall’Assessore Battaglia, di concerto con l’Assessore all’Agricoltura, Daniela Valentini, e l’Asses-
VALLE D’AOSTA
Conservazione degli uccelli selvatici e della fauna pubblicata sul bollettino ufficiale della Valle d’Aosta la legge regionale n. 8 del 21 maggio 2007, “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Regione autonoma Valle d’Aosta derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee. Attuazione delle direttive 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, e 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. Legge comunitaria 2007”.
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UMBRIA
Anagrafe canina regionale on line on lo scopo di limitare il fenomeno del randagismo, ma anche per fornire un utile strumento facilmente consultabile per tutti coloro che ritrovano un cane e vogliono individuarne il proprietario, è stata inserita nel sito internet del Ministero della Salute, su iniziativa del servizio IV dell’assessorato alla sanità della Regione Umbria, l’anagrafe canina regionale. “Il grave fenomeno del randagismo, oltre che con l’educazione, l’informazione e la sterilizzazione, si contrasta soprattutto con l’iscrizione dei cani all’anagrafe - ha detto l’assessore regionale alla sanità, Maurizio Rosi - In contemporanea all’acquisizione della certificazione di qualità da parte del canile di Collestrada, che ha ottenuto il marchio Iso 9001, l’anagrafe canina regionale, una delle prime esistenti in Italia, è stata collegata con l’anagrafe canina nazionale. La Regione infatti - ha aggiunto - sta portando avanti un’azione a tutto tondo che va dalla realizzazione di nuove strutture qualificate ad aiuti concreti per combattere anche un altro fenomeno, quello dell’abbandono dei cani che si registrata proprio in questo periodo, vigilia della partenza per le ferie”. L’assessore alla sanità ha ricordato che “la particolarità dell’anagrafe canina regionale è anche quella di permettere l’iscrizione temporanea e provvisoria per tutti quei cani - già iscritti in altre regioni i cui proprietari si trovano in Umbria magari per motivi di studio o di lavoro, o più semplicemente di turismo. Un’iscrizione gratuita ma che consente, in caso di smarrimento, di rintracciare il proprio cane in maniera veloce. È un servizio ulteriore che la Regione Umbria aggiunge ha concluso l’assessore - visto che nel nostro territorio sono presenti numerosi studenti e turisti”. (Fonte: Regione Umbria)
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sore alla Tutela dei consumatori, Mario Michelangeli, il Lazio è la prima Regione in Italia a dotarsi di un modello organizzativo per la sicurezza alimentare in linea con i dettami della normativa comunitaria. Obiettivo primario del nuovo assetto è quello di separare i momenti della valutazione scientifica del rischio alimentare, affidando tale compito ad organi dotati di solide basi scientifiche (Centro studi e Consulta scientifica), da quello della gestione del rischio che invece viene affidato alle strutture del SSR coordinate ed integrate, per la prima volta, con altri importanti attori del sistema (Ass. alla Ambiente, all’Agricoltura, NAS
e laboratori dell’Arpalazio e dell’Istituto Zooprofilattico). Nell’ambito di tali misure rientra anche il potenziamento dell’anagrafe zootecnica regionale che l’Assessorato alla Sanità ha avviato, affidandone la realizzazione all’IZS Lazio-Toscana, di concerto con il Servizio veterinario regionale. A tal fine, è stata avviata a partire dal 18 Giugno, la formazione specifica di 24 operatori informatici ed amministrativi che sono stati assunti e dislocati presso le ASL della Regione Lazio a supporto dei servizi veterinari per il potenziamento e la messa a regime del servizio di anagrafe zootecnica regionale. (Fonte: Regione Lazio) ■
Agenzia delle adozioni a Roma asce a Roma l’Agenzia delle Adozioni. È la nuova iniziativa dei Volontari dell'Associazione Canile di Porta Portese, per facilitare gli amanti degli animali che non possono permettersi di tenere un cane tutto per sé, né di fare volontariato, ad offrire una opportunità di riscatto in più ai quatto zampe reclusi nei canili romani. "Con l'Agenzia delle Adozioni si potranno tenere, anche solo per poche ore, i nostri cani ospiti nelle strutture comunali, magari riempiendo di gioia momenti di solitudine estiva - commenta Monica Cirinnà, delegata del Sindaco ai Diritti degli Animali del Comune di Roma - grazie a una iniziativa che unisce Volontari, cittadini e amministrazione pubblica per aiutare i nostri amici a quattro zampe a trovare un'adozione del cuore. Pochi ricordano che nelle nostre strutture ci sono cani per tutti i gusti, taglie piccole, medie e grandi, di razza e meticci, cuccioli e adulti. Perché acquistarli in negozio quando ce ne sono tanti, e di buon carattere, che attendono con ansia che qualcuno li liberi dalle gabbie?". Il progetto è stato presentato dai volontari sabato 23 giugno al canile municipale della Muratella.
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LEGGI IN GAZZETTA GAZZETTA UFFICIALE DELL’UNIONE EUROPEA L 153 - 14 giugno 2007 2007/407/CE Decisione della Commissione, del 12 giugno 2007, relativa al monitoraggio armonizzato della resistenza antimicrobica della Salmonella nei volatili da cortile e nei suini [notificata con il numero C (2007) 2421] (1). L 154 - 14 giugno 2007 Decisione n. 623/2007/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 maggio 2007, recante modifica della direttiva 2002/2/CE, che modifica la direttiva 79/373/CEE del Consiglio relativa alla circolazione degli alimenti composti per animali.
L 164 - 26 Giugno 2007 Regolamento (CE) 722/2007 del 25 Giugno 2007 che modifica gli allegati II, V, VI, VIII, IX e XI del Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili. L 165 - 27 Giugno 2007 Regolamento (CE) 727/2007 del 26 Giugno 2007 che modifica gli Allegati I, III, VII e X del Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni per la prevenzione il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili.
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laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007 LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL
Ozolaimus megatyphlon letale in un’iguana verde
di Maria Grazia Monzeglio www.vetjournal.it
Il parassita descritto in Grecia. Primo caso in Europa mese. All’esame clinico presentava cachessia, grave distensione addominale e osteodistrofia fibrosa. Nonostante il trattamento, moriva dopo un mese. All’esame necroscopico si osservavano accumuli massivi di nematodi filiformi nel grosso intestino, identificati come Ozolaimus
n Grecia, un’iguana verde (Iguana iguana rhinolopa) d’importazione, femmina di 2,5 anni, veniva visitata con un’anamnesi di anoressia e pica da un
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Tubercolosi bovina: variabilità della risposta ai test diagnostici Uno studio suggerisce la necessità di test multipli per la conferma diagnostica dell’infezione l test della tubercolina e/o la sorveglianza al macello sono i metodi diagnostici utilizzati dai programmi internazionali per il controllo e l’eradicazione della tubercolosi bovina. Al fine di confrontare diversi esami diagnostici per la tubercolosi e di ottenere una conferma diagnostica, è stato effettuato uno studio in un gruppo di 14 manzi di razza Frisona che reagivano positivamente al test della tubercolina. Si effettuavano tre test ante-mortem in base al tipo di campione disponibile: il test dell’interferone gamma (IFNgamma), che quantifica il rilascio di questa citochina nel sangue intero da parte dei linfociti sensibilizzati in risposta ai derivati proteici purificati (PPD) e alle proteine ricombinanti ESAT-6 e CFP10; la PCR e la coltura batteriologica su tampone nasale e il test intradermico della tubercolina. Tali esami erano effettuati in tempi diversi per valutare l’evoluzione dei parametri clinici. L’esame microscopico mostrava lesioni tubercolotiche microscopiche e macroscopiche con colture positive ai bacilli acido-resistenti. Mediante spoligotyping si osservava che tutti gli isolati mostravano lo stesso aspetto. La positività basata sul confronto con le lesioni osservate variava dal 58% al 75% per il test dell’IFN-gamma, fino al 72% per le colture e dal 50% al 90% per la PCR su tampone nasale. Gli autori concludono che, in una mandria affetta dallo stesso ceppo batterico, i parametri diretti ante mortem e immunodiagnostici variano, indicando la necessità di test multipli per un più rapido controllo dell’infezione in campo.
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megatyphlon, membro della famiglia Pharyngodonidae (Ossiuridi), parassita intestinale solitamente non patogeno dell’iguana. A conoscenza degli autori, la presenza di questo parassita non è mai stata segnalata in Europa, mentre un’infestzione patogena è stata descritta in Giappone. L’infesta-
zione dell’iguana qui descritta era verosimilmente avvenuta prima dell’importazione. Benché la morte fosse attribuibile alla pesante carica parassitaria, la dieta povera e le scadenti condizioni igieniche del terrario, oltre alla mancanza di un regime antielmintico, contribuivano ulteriormente al de-
terioramento delle condizioni dell’animale. Il riconoscimento di questa condizione, che può essere stata introdotta recentemente oppure essere presente ma sotto-diagnosticata, può contribuire a migliorare gli standard medici e del commercio per questa specie. ■
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laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007 L’OPINIONE
Diamo del “lei” ai clienti prima che vadano su Wikipedia M entre scrivo sono reduce da un colloquio telefonico con un collega e amico di una città del sud. Lo avevo chiamato per un’informazione su un problema relativo alla leshmaniosi, poi, more solito, il colloquio è scivolato sugli argomenti d’obbligo: “Come va lì, si lavora? Qui non si batte un chiodo. Eh, ma voi a Reggio Emilia, siete fortunati. Lì gira il grana e la grana”. Già, peccato che il grana sia costantemente in promozione, nei supermarket, a 9 €/kg (quello stagionato 24 mesi), mentre la mozzarella di giornata sia venduta a 13, per l’insipienza di chi non riesce a commercializzare adeguatamente un prodotto che il mondo c’invidia. Quanto alla grana gira di sicuro, ma nelle concessionarie d’auto, nei negozi di telefonini e in quelli di articoli d’abbigliamento firmati. Quando è ora di pagare il veterinario sono gemiti e ululati,
degni di un cane operato alla colonna vertebrale usando soltanto la ketamina. “Poi, i clienti, non li sopporto più. Ieri mi chiama una che voleva un appuntamento. Era un problema lungo e complesso e ho provato sette orari diversi in tre giornate. Una volta la palestra, l’altra il figlio in piscina, l’altra il parrucchiere, l’altra ancora gli ultrasuoni al polso… Stavo ancora parlando quando mi ha risposto che io non capivo le sue esigenze e ha messo giù il telefono. L’ho richiamata e, prima ancora di profferire verbo, mi ha intimato di non disturbarla se no mi avrebbe denunciato. Deve solo augurarsi che non la veda attraversare la strada fuori dalle zebrate”. In effetti non so se avete anche voi questa netta sensazione, anzi, per quanto mi riguarda questa netta certezza. Sarà che oggi, dal luogo di vacanza, non si spedisce più la cartolina ma l’sms, sarà che se non arriva l’e mail dopo trenta se-
condi dall’invio, le mani cominciano a tremare dalla rabbia, sarà che se il cellulare è fuori campo per più di dieci minuti parte un attacco di panico, sarà che io ho vissuto i tempi di quando si aspettavano dieci giorni le foto e quindici i super 8 (un mese quelli della Kodak, se non andavano persi), sarà quel che sarà, ma trattare con i clienti è diventata la parte più difficile in assoluto della professione. Sarò un tantino superbo e arrogante, ma qui c’è troppa gente uscita di melone. Le indagini statistiche dicono che il 90%, più o meno, dei proprietari ha piena soddisfazione del proprio veterinario, ma capita solo a me che, dopo avere miracolato (come da debita richiesta del padrone) il cane investito da un TIR con trasporto eccezionale, di fronte alla richiesta di un migliaio d’euro io perda le sembianze del Cristo tornato transitoriamente sulla terra? Tra gente che ha fretta, che vuole
di Oscar Grazioli Medico Veterinario, Reggio Emilia
il pet guarito e subito, che vuole ovviamente spendere poco, che è andata a vedere su Internet e quello che dite non torna perché Wilkipedia la conta diversamente, che il fornaio (ha lo stesso cane con la stessa età e la stessa malattia da lui diagnosticata perché se ne intende), insomma per sopravvivere a questa follia collettiva vi do un paio di consigli, dettati dall’esperienza più che da corsi di practice management. Date del lei a tutti, ragazzini/e compresi, pochi sorrisini e confidenze, atteggiamento serio, distaccato quel giusto, senza troppe melensaggini su Fufino e Lolotta. Rispetto dato e avuto, anche se avete ancora le lentiggini. Cortesia sobria ma fermezza nel controbattere le mille scemenze che si sentono. Se avete passato i 20 anni di lavoro ogni tanto potete cacciarne qualcuno fuori dalla porta. Meglio dello yoga, quanto a soddisfazione. ■
Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi e Libero, gli articoli scritti dal Collega Oscar Grazioli per il quotidiano di Vittorio Feltri sono disponibili on line. @nmvi Oggi pubblica regolarmente gli articoli dopo le ore 12.00. La rubrica LiberOscar li mantiene in archivio per la consultazione. @nmvi Oggi ringrazia Oscar Grazioli. www.info@anmvi.it/anmvioggi
cerca veterinari Sara Bowden, recruitment manager di Vets now, è molto soddisfatta della partecipazione al 56° Congresso della SCIVAC. Oltre a garantire che tornerà a Rimini il prossimo anno, si dice contenta dei contatti avuti e speranzosa di rivedere alcuni Colleghi in Regno Unito. Vets now è infatti in cerca di veterinari. Si tratta di una rete di 27 cliniche veterinarie (5.000 casi di medicina d’urgenza dichiarati al mese) sparse fra Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord, che si occupa di medicina d’urgenza veterinaria per animali da compagnia. Si legge sul sito www.vetsnow.com: we employ qualified veterinary surgeons and veterinary nurses within our clinics to work specifically within emergency and critical care (ECC), similar to the A&E department of a human hospital” . Le cliniche sono aperte 24 ore, anche nei fine settimana, Natale e Capodanno compresi. Il sito dà informazioni e dettagli sulle attività di Vets now, mentre la casella recruitment@vets-now-com risponde ai veterinari interessati a collaborazioni.
I veri amici non si perdono È pubblicata sul portale del Ministero della Salute la locandina “I veri amici non si perdono” realizzata dall’ANMVI e veicolata nelle scorse settimane ai medici veterinari per l’affissione in sala d’attesa. Ora la campagna per il rispetto degli obblighi di legge a carico dei proprietari raggiunge il vasto pubblico. L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) ha promosso, con la collaborazione del Ministero della salute, la campagna informativa “I veri amici... non si perdono”, per favorire l’identificazione elettronica dei cani tramite microchip. L’identificazione elettronica del cane consente di rintracciarne il luogo di registrazione e il legittimo proprietario in caso di smarrimento. La registrazione del cane, annota il Ministero, rappresenta anche un efficace strumento di dissuasione dagli abbandoni. È per questo che l’ANMVI e il Ministero promuovono l’identificazione elettronica quale “segno di responsabilità e di fedeltà verso il proprio animale”.
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laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007 ATTUALITÀ
Perché si ospita un animale?
Cani e gatti, ma quali? Dal Centro Studi Zoomark un'indagine sulle razze più diffuse bbiamo più volte pubblicato dati sulla diffusione degli animali da compagnia in Italia, una realtà
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con luci ed ombre. Da un lato la possibilità di una significativa crescita del settore, dall'altro una ancora limitata cultura verso la salu-
Fig. 1 - Le motivazioni per l’acquisto dell’animale domestico
Fig. 2 - Le razze canine
Fig. 3 - Le razze feline
te ed il benessere degli animali. Abbiamo anche avuto occasione di sottolineare che più di una famiglia su tre, nel nostro paese, ospita un cane o un gatto, dato certamente importante e che ha un forte significato non solo sanitario ed economico, ma anche sociale, dato che però in ambito europeo ci limita al 10° posto nella classifica dei paesi europei per la diffusione dei cani ed al 12° per i gatti. Pensiamo ad esempio che nel Regno Unito ed in Francia il 51% delle famiglie ha in casa un animale da compagnia e che questa percentuale in Spagna arriva al 60%. Ci sembra comunque interessante andare oltre. Quali sono i motivi per cui le famiglie italiane decidono di ospitare un animale e quali sono le razze di cani e gatti più diffuse? A queste due domande ha risposto l'indagine svolta dal Centro Studi Zoomark su un ampio campione di famiglie con animali da compagnia. Fra i motivi il primo è Amore per gli animali con il 36%, e non è poco, seguito da Compagnia personale con il 33%. Spesso si pensa che chi ha bambini sia orientato a prendere un animale per tenergli compagnia, ma in verità non è così. Questa motivazione si ferma al 3% (figura 1). Per quanto riguarda la diffusione delle razze, iniziando dai cani (figura 2), il più diffuso è il meticcio con un 27%, seguito dal Pastore tedesco, 12%, Yorkshire e Barboncino con il 5%. Quello che sorprende è l'assenza di razze da caccia, assenza motivata probabilmente dalla scelta del campione per l'indagine, e che i Labrador ed i Dalmata abbiano più o meno la stessa diffusione del Pit Bull, circa il 3%, anche se questo è ritenuto ormai in assoluto il cane più "pericoloso". Fra i gatti il meticcio si ferma al secondo posto con il 22%, superato dal Persiano che arriva al 23%. Come abbiamo già detto, soprattutto per i gatti, questi dati non possono essere precisi per la tipologia del campione ma sono certamente significativi o comunque indicativi delle razze verso le quali si orientano oggi le famiglie che desiderano ospitare in casa un animale da compagnia. ■
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laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007 DALLE ASSOCIAZIONI
Sperimentazione animale, verso quale futuro?
di Alberto Petrocelli
La SIVAL alla presentazione della pdl dell’on. Della Vedova l 14 giugno 2007 presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini a Roma si è tenuto il Convegno dal titolo “Sperimentazione animale, verso quale futuro?” promosso dall’On.le Benedetto Dalla Vedova, presentatore della Pdl di riforma 2157, che riprende in toto la Pdl 5442 dell’On.le Schmidt della passata legislatura. Il Convegno è stato occasione per valutare lo stato dell’arte della riforma del D.Lgs. 116/92. L’On.le Dalla Vedova, dichiarando le motivazioni che lo hanno spinto a proseguire l’opera dell’On.le Schimdt, frutto del lavoro del Comitato di revisione D.Lgs.116/92 che ha visto la partecipazione delle diverse componenti coinvolte nelle problematiche dell’utilizzazione degli animali a fini scientifici e tecnologici (mondo accademico, mondo professionale, mondo industriale e mondo protezionista) e che ha portato alla condivisione dell’obiettivo finale di miglioramento della legislazione esistente, ha brevemente illustrato i punti principali e innovativi della Pdl che possono così essere riassunti: - restrizione dei campi di applicazione della sperimentazione animale (prodotti cosmetici domestici, materiale bellico, attività didattica “in vivo”); - incentivazione all’utilizzazione di metodiche alternative - regime autorizzativo per tutte le attività di sperimentazione; - reinserimento degli animali da laboratorio al termine delle attività sperimentali; - istituzione dell’osservatorio nazionale per la tutela degli animali da laboratorio.
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Dopo l’introduzione, l’On.le Dalla Vedova ha dato apertura alla I sessione: “Necessità di una nuova legge” invitando i seguenti relatori: Roberta Bartocci, Responsabile Settore Vivisezione della LAV, che ha analizzato il potenziale impatto che l’adozione della nuova normativa potrebbe avere sul numero di animali utilizzati in Italia a fini sperimentali. Sulla base delle statistiche recentemente pubblicate dal Ministro della Salute per il triennio 2001-2003, il divieto di utilizzare animali per la didattica, per i test su cosmetici, su prodotti per uso domestico, sul materiale bellico e limitando gli esperimenti di tossicità acuta LD50 si potrebbe arrivare ad una riduzione stimata tra i 6300 e 7800 animali/anno. Armanda Jori, Segretario Generale E.B.R.A. (European Biomedical Research Association), che ha brevemente ripercorso i processi legislativi che hanno portato nel tempo all’attuale pdl e sulla quale si è soffermata per sottolinearne i punti salienti relativi al reinserimento degli animali, all’utilizzazione degli animali geneticamente modificati, all’utilizzazione dei metodi alternativi, alla disciplina del personale abilitato, alle procedure di autorizzazione e all’istituzione dei Comitati per la cura e l’utilizzo degli animali sottolineandone l’aspetto tecnico-scientifico e concludendo che della sperimentazione animale non se ne può ancora fare a meno. (Questa affermazione ha determinato le proteste in sala da parte dei componenti delle associazioni animaliste.) Nella seconda sessione: “Il be-
Nella foto il Consiglio Direttivo SIVAL. A sinistra Alberto Petrocelli - Vice Presidente SIVAL e delegato dall'ANMVI a rappresentare l'Associazione in occasione della presentazione della pdl 2157. Accanto a lui Francesco Carù (Segretario-Tesoriere) e Massenzio Fornasier (Presidente). "I due anni dell’attività di SIVAL - affermano i membri del Consiglio Direttivo SIVAL - dimostrano che la condivisione e discussione, tra colleghi veterinari, di temi riguardanti l’utilizzo di modelli animali per scopi sperimentali hanno contribuito in maniera sostanziale al miglioramento e al raffinamento di tecniche e procedure, a decisivo vantaggio del benessere del singolo animale. In questo periodo di attività si è avuta inoltre la possibilità di conoscere ed approfondire temi non esclusivamente legati alla ricerca biomedica, consentendo un approccio più razionale, fondato su istanze mediche, biomediche ed etiche, all’impatto emotivo legato al tema della sperimentazione animale".
nessere animale” l’On.le Dalla Vedova ha invitato i seguenti relatori: Patrizia Costa, Ordine Nazionale Biologi, che ha esposto i principi delle 3’R (Reducement, Refiniment, Replacement) specificando come siano tra loro profondamente collegate e come sia fondamentale capire il significato di ognuna e la possibile applicazione in relazione alle altre. PC ha inoltre sottolineato la necessità di applicare i principi delle 3R a tutte le tecniche, gli esperimenti, i progetti e i programmi di ricerca, le procedure, le regole e le leggi che coinvolgono gli animali da laboratorio e applicare tali principi a qualsiasi modello animale venga considerato per poter tradurre nella pratica sperimentale il concetto filosofico della cultura del rispetto del benessere degli animali. Alberto Petrocelli, ANMVI/SIVAL-FNOVI, che ha illustrato il compito assegnato alla Medicina Veterinaria nell’ambito delle attività legate alla sperimentazione animale ed il ruolo di “terzietà” del medico veterinario nel conciliare le esigenze di tutela del benessere animale con il raggiungimento degli obiettivi della ricerca scientifica. Precisando che, professionalmente, la valutazione ed il controllo del benessere animale deve avvenire mediante il monitoraggio di “indicatori” obiettivi e misurabili, AP ha evidenziato la necessità di una formazione appropriata per espletare con competenza il compito assegnato dalla normativa e la necessità di un cambiamento di forma mentale che veda la presenza del medico veterinario non come un adempimento ad un obbligo di legge, ma come una preziosa risorsa per il settore della ricerca. Sottolineando la presenza all’interno della Categoria di posizioni differenti in merito all’utilizzazione degli animali nella ricerca scientifica, AP ha indicato nella preparazione specifica, che consente di avere un “linguaggio comune” fra professionisti, la maggiore garanzia della tutela del benessere animale. Nella III sessione, “Nuove prospettive”, l’On.le Della Vedova ha invitato: Massimo Tettamanti, Progetto Riabilitazione animali da laboratorio, che ha illustrato l’aspetto del reinserimento di animali a fine sperimentazione, già previsto dall’art 6 della 116/92 e ulteriormente rafforzato nella nuova proposta di legge. MT ha riportato i numeri di due esperimenti pilota che hanno coinvolto circa 450 animali di specie diverse, provenienti da 7 istituzioni di ricerca. Si tratta di attività che hanno come obiettivo il progressivo reinserimento degli animali in un ambiente comunque
La nuova pdl a proposta di legge, sulla quale l’Associazione assicura la propria qualificata collaborazione attraverso la SIVAL, ripropone il percorso di riforma della disciplina sulla sperimentazione animale presentata nella scorsa legislatura dall’onorevole Giulio Schmidt, al quale avevano attivamente collaborato rappresentanti di ANMVI/SIVAL. Si è trattato, come osserva lo stesso Della Vedova, del “risultato di un Tavolo di lavoro a cui hanno partecipato i migliori esperti del settore, in rappresentanza dell’industria farmaceutica nazionale e multinazionale, delle università, delle società scientifiche, degli ordini e delle associazioni professionali, degli istituti di ricerca e delle organizzazioni animaliste”. Nella definizione della nuova disciplina sono stati inoltre tenuti in conto i suggerimenti e i riscontri che l’attività del Tavolo di lavoro ha registrato da parte del Ministero della salute e dell’Istituto superiore di sanità. Il testo di riforma nella sintesi elaborata dallo stesso Della Vedova, è pubblicato sul numero 20/2007 della nostra rivista.
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confinato (semilibero) in quanto gli animali non sono in grado di sostenere gli stimoli di un ambiente naturale, non riconoscono i predatori, non sanno procurarsi da mangiare, sono comunque dipendenti dall’uomo. La finalità ultima è assicurare agli animali delle condizioni dignitose in cui trascorrere la vita che a loro rimane. Isabella De Angelis, Associazione Italiana Tossicologia in Vitro che, riprendendo il concetto delle 3R (Reduction, Refinement e Replacement) e indicando i mutamenti culturali avvenuti nell’attuale società, illustra lo stato dell’arte e le prospettive dell’utilizzo dei metodi alternativi, valutandone sia gli aspetti positivi che negativi, concludendo che il progresso scientifico, pur nella necessità di perseguire i propri fini deve essere “umano” e mantenere sempre un riferimento diretto al bene della società. Thomas Hertung, Direttore ECVAM (European Centre for the Validation of Alternative Methods), che ha ricordato il dilemma costituito dall’esigenza di garantire la sicurezza dei consumatori e allo stesso tempo di tutelare il benessere animale. TH afferma che ci sono circa 100.000 sostanze chimiche attualmente sul mercato in Europa, oltre l’80% delle quali non sufficientemente studiate dal punto di vista del potenziale rischio per la salute umana. ECVAM sta cercando di proporre metodi e protocolli per ridurre il numero di animali, tuttavia la procedura di introduzione di nuove metodiche è estremamente lunga: una volta individuato il metodo occorrono 4-5 anni per la validazione, almeno 2 anni per l’approvazione legale e 2-3 anni per l’adozione ufficiale del metodo da parte delle autorità regolatorie. Al termine delle sessioni, in parte disturbate dalle proteste di alcuni appartenenti ad associazioni ani-
maliste “abolizioniste”, che hanno portato all’allontanamento dei disturbatori, l’On.le Dalla Vedova ha passato la parola al giornalista Roberto Giacobbo, per moderare il dibattito. RG ha invitato alcuni esponenti del mondo politico, accademico, industriale e protezionista ad esprimere le proprie considerazioni. Alla conclusione del dibattito, l’On.le Dalla Vedova, ringraziando gli intervenuti e ricordando che la proposta di legge ha un ampio sostegno da parte di parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ha auspicato una rapida conclusione dell’iter legislativo che darebbe la possibilità di avere per primi in Europa la normativa più avanzata e rispettosa dei diritti degli animali. ■
Un corso di microchirurgia in ottobre a SIVAL organizzerà nel mese di ottobre, dal 17 al 19, un Corso base di microchirurgia con modelli complementari e sostituitivi. Il corso si colloca in una più ampia proposta didattica alternativa, con l’obiettivo di ridurre e ogni qualvolta sia possibile eliminare l’impiego di modelli animali, in accordo al principio delle 3R’s (Refinement, Reduction, Replacement). Scopo del corso è di introdurre giovani ricercatori ai principi della microchirurgia preclinica, fornendo una preparazione di base teorico-pratica. Per informazioni: Tel. 0372/40.35.41 E-mail: info@sivalnet.it
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LETTERE AL DIRETTORE
Sull’anonimato Gentile Direttore, faccio riferimento alla lettera pubblicata sul numero 22, a pagina 17. Prendo atto con dispiacere che la Vs. rivista dedica ampio spazio a lettere anonime dal contenuto e dai toni quantomeno di cattivo gusto (“tutti si agitano come femminelle isteriche”, “categoria IMPESTATA di gentaglia asserragliata dentro istituzioni pubbliche”) quando non anche vagamente diffamatori (“figli, mogli, ruffiani, raccomandati e amanti dei professoroni...”). Per la verità, l’intitolazione della lettera (“Sana indignazione”), la mancanza di qualsiasi commento e di una presa di distanza dall’usanza di indirizzare lettere anonime, mi fa sorgere anche qualche vago dubbio che il contenuto sia stato ampiamente condiviso da parte della redazione e/o dalla direzione. Spero però che possa essere concesso un minimo di spazio anche ad una risposta che, lo assicuro, non intende minimamente abusare dell’ospitalità. Anzi, per la verità non intendo nemmeno rispondere a quel collega perché, pur rispettando sempre e comunque le opinioni altrui (e chi mi conosce lo può testimoniare), trovo che il fatto di non avere il coraggio di sottoscrivere col proprio nome le proprie opinioni, commenti meglio di qualsiasi altra parola il grado di maturità di tale persona, che dovrebbe avere almeno 34-35 anni, essendosi laureato 10 anni fa. Preferisco domandarmi invece il perché sia stata pubblicata tale lettera perché, se l’autore non se ne assume la responsabilità, è evidente che la scelta di pubblicarla ricade per intero sul Direttore della rivista. Può essere che il motivo fosse
quello di dare voce al malcontento dei Liberi Professionisti verso l’Università e la Veterinaria Pubblica? A parte che è cosa ben nota (anche se comprendo la necessità di non lasciare cadere l’argomento), mi domando se non fosse disponibile alcuna lettera firmata che dicesse le stesse cose in maniera più civile. È questo il livello del dialogo che si vuole stabilire? Mi parrebbe davvero strano, considerando il contenuto della relazione morale del Dott. Baroni, Presidente uscente di SCIVAC, pubblicato sullo stesso numero di PV ed altri articoli e interviste a Presidi di Facoltà di Medicina Veterinaria italiane, apparsi in passato su “Professione Veterinaria”, in cui si è sempre cercato di sottolineare la necessità di un maggiore dialogo tra le diverse componenti della veterinaria italiana e dove certamente non sono stati nascosti i problemi dell’accademia. La stessa vicenda del corso di Laurea di Catanzaro, in prima pagina dello stesso numero 22 di PV, non ha certamente suscitato reazioni unanimi di approvazione in tutte le Facoltà italiane. Esiste una parte della veterinaria universitaria, vi assicuro non minoritaria, che dialoga e collabora con i Liberi Professionisti, che rispetta e viene rispettata. Certo si può fare di più e meglio, e c’è anche la volontà di farlo. Ma i problemi delle Facoltà di Medicina Veterinaria non sono tutti risolvibili solo con la buona volontà, purtroppo, e sono i problemi di tutta l’Università e della ricerca in Italia. Questo però non vuol certo dire che sia tutto da buttare, per questo mi è dispiaciuta la scelta di pubblicare quella lettera: mi è parsa una scelta fatta nella logica di affossare un dialogo, anziché di farlo crescere, ed il modo scelto, per-
Anche Garibaldi a Palazzo Trecchi iuseppe Garibaldi è nato a Nizza il 4 luglio del 1807. Ricorre quindi quest'anno il duecentenario della nascita. La notizia, sia pur importante per la storia del nostro paese, per il ruolo assolutamente di primo piano svolto dal Generale per l'unità d'Italia, non avrebbe trovato spazio sul nostro settimanale se la nostra sede, Palazzo Trecchi, non lo avesse ospitato nella sua prima venuta a Cremona nel 1862. Chi ha avuto occasione di venire nella nostra sede avrà certamente notato sulla facciata del Palazzo ed all'interno, fra due finestre che si affacciano sul cortile, una lapide che ricorda che in occasione della sua venuta nella nostra città, Garibaldi visitò Palazzo Trecchi e fu fotografato a cavallo. In occasione dei 200 anni dalla sua nascita ci fa piacere ricordarlo pubblicando la fotografia che lo ha immortalato nel cortile del Palazzo.
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mettetemi, mi è sembrato davvero una spiacevole caduta di stile. Rispettosamente, Stefano Faverzani Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie - Facoltà di Medicina Veterinaria, Milano La Tua lettera mi fa piacere perché più di una volta, l’ultima sul numero scorso, ho lamentato il crescente ricorso all’anonimato da parte di molti Colleghi che pur avendo qualcosa da dire in un pubblico dibattito non se la sentono di sottoscrivere il proprio intervento con tanto di nome e cognome. Concordo anche sul rischio che l’anonimato faccia scivolare i testi in una certa trasandatezza formale e non di rado di sostanza. Diverso è il caso, torno a ribadirlo, della formula “lettera firmata” che consente riservatezza, ma comporta il dichiararsi almeno nei riguardi dell’organo di stampa che si assume- come correttamente dici - la responsabilità di dargli spazio. Ma appunto è lo
“spazio” che viene accordato e la pubblicazione, lo abbiamo già detto, non coincide necessariamente con la “condivisione”. Se pubblicassimo solo le lettere “condivise” o dai contenuti “comodi”, vorrebbe dire che a monte c’è stata da parte della direzione una sorta di filtro o di scelta delle lettere. Questo non avviene mai. L’unico limite censorio è dato dal rispetto delle leggi sulla libertà di stampa e di opinione. Per altro, in quindici anni di direzione editoriale posso dire che è più frequente la lettera “contro” di quella propositiva o di consenso, evidentemente perché si è più mossi all’intervento quando c’è un disagio da esprimere. Quanto alle risposte, non sempre sono richieste e comunque non è solo il sottoscritto a poter replicare. Sono invitati a farlo tutti i Colleghi: questo è uno spazio di pubblico dibattito di Categoria. E, infine, proprio perché trattasi di dibattito, non è in questa rubrica che si deve cercare il pensiero ufficiale dell’ANMVI e delle sue
Il compito precipuo degli Ordini è la tutela dei clienti prima che degli iscritti Antonio Catricalà
Associazioni federate. Per questo ci sono sedi ufficiali e formali (assemblee, spazi editoriali riconoscibili, documenti formali, sito ufficiale, ecc.) in cui si possono leggere le prese di posizione dei nostri organismi direttivi. Né l’ANMVI né questa rivista impongono la condivisione, così come sono sempre estremamente chiare, dirette e determinate nel dire come la pensano. Cordialità. Carlo Scotti
Torneo nazionale di calcio uesta volta l’evento sportivo dell’anno si è celebrato a Bormio, dal 30 Maggio al 2 Giugno. Lo squadrone lombardo, tridecorato campione, organizzava la manifestazione nazionale, sempre più grande ed importante, nel cuore delle alpi lombarde. Dieci le rappresentative regionali presenti: Abruzzo, Campania, E. Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Umbria e Triveneto. Si è cominciato bene, ma la difficoltà iniziale che molte delle squadre hanno dovuto affrontare è stata il ritardo accusato da molti degli atleti provenienti dal centro-sud. Navigatori dai dubbi suggerimenti, frane e nevicate primaverili hanno fatto sì che alcuni passi alpini venissero chiusi al traffico e che qualcuno abbia deviato addirittura per la Svizzera, arrivando la mattina successiva con tante cose da raccontare e gran nervosismo dei vari mister. La compagine campana si è presentata puntuale in bus, in gran parata con schiamazzi e Pulcinella (Lucibelli), che ballando precedeva gli atleti e accompagnatori durante la sfilata inaugurale. La festa è cominciata bene e con gran cordialità, nota costante di tutta la spedizione, anche se inizialmente c’è sempre una punta di diffidenza. Ci si guarda, ci si riconosce, ma con occhio vigile e già concentrato. All’indomani si sarebbero svolte le prime partite. Due gironi da cinque all’italiana, con le prime che poi disputano la finale e le seconde la finalina, terzo e quarto posto. Ognuno di noi spera di vincere, e nel calcio, l’agonismo è la spinta in più, il giusto condimento per una buona partita. Durante i primi dieci minuti del riscaldamento ci si saluta, ci si abbraccia, si rivedono i figli cresciuti che giocano sulla porta; poi basta poco e da lì a qualche minuto si scatena la furia. Quattro partite in due giorni e mezzo per le eliminatorie. Importantissimo il turn over ma poche squadre ce l’hanno. Al secondo giorno la condizione atletica raggiunge il suo massimo, dopo di che iniziano i bollettini di guerra: stiramenti, contusioni, strappi e anche cose più serie. Inizia il calo. Al momento delle due finali c’è tanta voglia e carica, ma poco fisico. Si fa quel che si può e la situazione è uguale per tutti. Rigidità muscolare e ipossia cerebrale rendono lo scontro ancora più eroico. In panchina c’è qualcuno con le stampelle ed un piede fasciato, reduce da una delle partite iniziali. A questo punto tatticismo poco, volontà tanta. La finale per il primo e secondo posto è stata disputata tra Piemonte e Sardegna, il derby sabaudo. I piemontesi erano attesi alla finale da brillanti prestazioni nelle precedenti edizioni; in continua crescita tecnica, squadra giovane e di qualità per la presenza di elementi ottimi in ognuno dei settori della squadra. Buon gruppo con pochi bambini ma tanti cani al seguito. I sardi hanno stupito per la disposizione in campo, ben organizzati da un nuovo allenatore e per la voglia di far bene. La lotteria dei rigori ha dichiarato i piemontesi campioni. Nella finalina, i padroni di casa eleganti e dal buon gioco hanno avuto la meglio sugli umbri, storicamente sempre presenti e ben piazzati, dal gioco semplice ed efficace con qualche stella ma tanto lavoro di operai. Finite le finali si va a festeggiare tutti insieme. L’ingresso dei vincitori alla mega cena è salutato dai calici alzati ed applausi da parte della immensa tavolata ormai affamata e rilassata. È il momento della sincera vicinanza del sano sfottò, divertente e professionale, fino e goliardico. Che meraviglia! Finalmente ci si saluta, si beve insieme e si parla di tutt’altro, con la gioia di quanto tutto questo sia una gran fortuna. Una gran festa in cui si gioca tutto il giorno a calcio o meglio a pallone, su campi veri, ben tenuti, con tanto di linee dritte e porte e con arbitri veri. Un gran gioco, in grandi dimensioni, dal sud alle isole al nord ed ognuno con lo spirito della propria terra. L’organizzazione lombarda, la spontaneità dei campani, la sobrietà ed il rigore dei sardi, la saggezza degli umbri e il clamore dei romani. Nuove tute con grafiche moderne, giacche borse e loghi, un grande sfoggio che ognuno ha rimediato da qualche nuovo sponsor. Bei “ragazzi”, belle mogli e bei bambini, sempre tanti e sempre di più. Belle anche le montagne che giganteggiavano intorno ai campi sportivi. Bella anche la gente che ci ha ospitato, cordiale, gentile e di buon umore, probabilmente grazie al posto in cui vive, in simbiosi col freddo, ma rinfrancata da acque calde ed abbondanti, ben utilizzate, con centri termali che fanno parte della vita locale, del ritrovo, dello sportivo e del turista. Il livello tecnico (per lo meno delle prime partite) è ancora in crescendo come anche il livello della organizzazione. Finalmente è stato espugnato il baluardo lombardo, grazie anche alla fiaccatura procuratagli dallo sforzo organizzativo. Ma si sa chi ospita non vince! Grazie a tutti costoro e ai grandi calciatori intervenuti. Aspettiamo che le regioni assenti si facciano vive. Ci siamo salutati con un arrivederci al prossimo anno…. Speriamo bene. David Blasetti
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laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007 CALENDARIO ATTIVITÀ Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
INCONTRO MACROREGIONE CENTRALE SIVE
8 set.
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
12-15 set.
CORSO AIVEMP / E.V. IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA
14-16
CORSO SIVAR/E.V. IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA
20-22
CORSO SIVE
set.
set.
21-22 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
23 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO
23 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
23 set.
27-29 set.
SEMINARIO SIVE
28 set.
CORSO SCIVAC
29-30 set.
SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC INCONTRO SIARMUV
29-30 set.
30 set.
INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
30 set.
30 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE
30 set.
CORSO AIVEMP/EV IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
3-5 ott.
3-6 ott.
INCONTRO REGIONALE SIVAR VALLE D’AOSTA
4 ott.
SEMINARIO SCIVAC
6-7 ott.
INCONTRO SINUV
7 ott.
INCONTRO SISCA
7-10 ott.
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC FRIULI VEN. GIULIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA
7 ott.
7 ott.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA
7 ott.
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
10-12 ott.
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
11-13 ott.
CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA
12-14 ott.
LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: IV PARTE - CHIRURGIA TORACICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL VETERINARIO CONVENZIONATO CON IL SSN - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it IL VETERINARIO AZIENDALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’EPIDEMIOSORVEGLIANZA Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - Email: delregionali@scivac.it L’OCCHIO DOLENTE - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANESTESIA: IV PARTE - ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO - TERAPIA DEL DOLORE - COMPLICANZE IN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CONCETTI APPLICABILI DI DERMATOLOGIA EQUINA PER IL VETERINARIO PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it APPROCCIO E GESTIONE PRATICA DELLA LEISHMANIOSI - Holiday Inn Cagliari, Cagliari - Viale Umberto Ticca - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CRITERI DI VENDITA DI UN SERVIZIO AL CLIENTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUARE UN’ADEGUATA TERAPIA. - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA: DALL’ISPEZIONE DI PRODOTTO AL SISTEMA DEGLI AUDIT (IN APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI 854/2004 E 882/2004) - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Rich. Accr. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONE COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PATOLOGIE DEL GIOVANE VITELLO - IZS Piemonte, Ligura e Valle D’aosta (Quart) - Regione Amerique, 7/g - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Sheraton Padova Hotel Conference Center, Padova - Corso Argentina, 5 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIA - “Il Quadrifoglio srl” Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Matera - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DERMATOLOGIA: IV PARTE - TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: APPRENDIMENTO BASATO SUL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VI PARTE - ECOGRAFIA AVANZATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO REGIONALE SICILIA - CHIRURGIA NEI PICCOLI ANIMALI - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Ragusa - c/a Nunziata km 1.3 S.P 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it
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SOLUZIONI
Amoxicillina
Quella che è normale per lei
Ossitetracline
Sempre 340 giorni
Tilmicosina
Di solito intorno agli 11 mesi
QUIZ 1 Le patologie del vitello, corso SIVAR novembre 2004 Risposta corretta: b)
La durata normale della gestazione in una fattrice è:
QUIZ 2 Corso di neonatologia equina, SIVE febbraio 2004 Risposta corretta: a)
Quale di questi principi attivi è più efficace contro Mycoplasma bovis: