Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 25

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 25 dal 9 al 15 luglio 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

TROPPI MANGIMI MEDICATI IN DEROGA

SCONTRO IN SENATO SULLA SPERIMENTAZIONE

NUOVI INDICATORI PER IL BENESSERE ANIMALE

ACQUISTI SICURI IN SAGRE E MERCATI

HO LASCIATO IL MIO INDIRIZZO ALLA SOVEP

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ADERIRE AI CONFIDI CONVIENE ADESSO

BREVI SOCIETÀ Luglio mese decisivo per il regolamento delle società tra professionisti. Secondo le prime indiscrezioni, il Ministero della Giustizia chiederà la doppia iscrizione: all’Ordine professionale e al Registro delle imprese.

RC PROFESSIONALE Si avvicina il termine del 13 agosto, data dalla quale tutti i liberi professionisti dovranno obbligatoriamente dotarsi di una polizza di responsabilità civile professionale a per i danni cagionati dall’attività.

TRASPARENZA Il Ministero della Salute ha pubblicato il resoconto delle attività del secondo trimestre 2012. I report illustrano nel dettaglio il lavoro, le iniziative e i progetti portati avanti in tutti gli ambiti di competenza del Ministero della Salute, sanità veterinaria compresa.

SASSARI Si mobilitano le iniziative in Regione e in Parlamento per protestare contro la contrazione di posti alla ex Facoltà di Sassari decisa dal Ministero dell’Università. Il rettore dell’Ateneo paventa la chiusura del corso di laurea.

CLONAZIONE La Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica fino al 3 settembre. Lo scopo è di coinvolgere tutte le parti interessate ad una riflessione sulle tecniche di clonazione e sull’impiego di cloni vivi e derivati di cloni a scopo di riproduzione (seme ed embrioni) e di allevamento. http://ec.europa.eu/yourvoice

PROCESSO È in corso nel casertano la prima fase del processo che vede 15 imputati coinvolti, tra i quali veterinari, allevatori e farmacisti. Uno degli intestatari della farmacia, stando alla testimonianza resa, vendeva medicinali anabolizzanti, giunti in Italia grazie a un traffico che partiva dall’Albania: gli acquirenti erano poi i veterinari e gli allevatori delle aziende di bufale.

DANTE GRAZIOSI Ristampato il libro “Una Topolino amaranto” a vent’anni dalla scomparsa del suo autore, Dante Graziosi, veterinario, scrittore e uomo politico novarese.

www.anmvioggi.it

DETRAZIONI A RISCHIO

Spending review? No, grazie Per congelare l’aumento dell’IVA, non si possono tagliare le agevolazioni fiscali. A PAGINA 3

Oggi l’accesso collettivo al credito-finanziario è possibile anche per noi liberi professionisti. Ce lo permette una legge che non c’era e senza la quale abbiamo sempre scontato enormi difficoltà di finanziamento individuale. Quella legge oggi autorizza i liberi professionisti a creare e gestire in proprio i confidi e ad avvantaggiarsi di forme di garanzia collettiva che prima erano appannaggio solo delle imprese. C’è voluto uno sforzo lobbistico di quelli importanti, ma grazie a Confprofessioni ci siamo riusciti e oggi abbiamo due confidi riconosciuti dalla Banca d’Italia: Fidiprof Nord e Fidiprof Sud. Si sono costituiti da poco e da poco si sono insediati i loro consigli di amministrazione. In fase di start up la quota di adesione è di 250 euro una tantum, cioè una volta sola e mai più. L’ingresso oggi non è oneroso, proprio perché siamo all’inizio del processo d’apertura di un segmento finanziario che potrà dare enormi vantaggi in futuro. O anche subito se si sta per affrontare un investimento. Pensiamo a chi iniziando l’attività o dovendo ristrutturarla non aveva altra scelta che ricorrere ai prestiti familiari o rinunciare del tutto. Andare in banca con scarso o nullo potere contrat-

tuale, quando si deve trattare un mutuo o affrontare un investimento, è ben diverso dal farlo coperti da un consorzio collettivo di garanzia. Oggi ne abbiamo due che ci rafforzano presso gli Istituti di Credito e ci mettono in una condizione di vantaggio economico-finanziario, con tassi, commissioni e quantità di credito decisamente favorevoli. Le nostre strutture richiedono dotazioni strumentali e tecnologiche, forniture, liquidità, spese d’esercizio corrente e certezze di reintegro delle spese iniziali o di consolidamento, come un mutuo o un leasing. Sappiamo tutti che la contrazione del credito sta incidendo notevolmente sulla ripresa e che la crescita del Paese, come della nostra professione, dipende anche dalla capacità di investimento e dalla tranquillità dell’esposizione creditizia. Non a caso la norma che ci ha dato lo strumento dei confidi si chiama “Decreto Sviluppo”. Avere una mentalità manageriale e imprenditoriale è importante ma non abbastanza senza adeguati sostegni finanziari. Chi ha deciso di aderire oggi a Fidiprof ha fatto la cosa giusta. www.fidiprof.eu di Carlo Scotti Giunta Esecutiva di Confprofessioni

PIÙ CANI CHE BAMBINI ERA PREVISTO DA TEMPO. IN ITALIA LE NASCITE SONO SEMPRE MENO FREQUENTI E GLI ANIMALI DA COMPAGNIA SEMPRE PIÙ DIFFUSI. Quindi prima o poi doveva accadere e naturalmente Milano che da sempre nel nostro paese è all’avanguardia sulle nuove tendenze è arrivata per prima. È di questi giorni infatti la notizia che nella città lombarda il numero dei cani ha superato quello dei bambini (sino a cinque anni). Cosa significa questo? Di figli se ne fanno sempre meno, perché ci si sposa avanti negli anni, perché costano troppo, perché richiedono tempo ed impegno o solo perché costringono ad assumere responsabilità che non si ha più voglia di prendersi, quindi decisamente meglio un cane che anche quando è curato nel modo migliore, come un figlio, con la massima attenzione verso la sua salute e benessere, è certamente meno gravoso da gestire. Questa evoluzione culturale che partita nel Nord Italia si sta affermando in tutto il paese non farà certamente piacere ai medici pediatri ma non può che soddisfare i medici veterinari. Tutti i dati emersi da diverse ricerche evidenziano infatti che, mentre si ha un continuo calo dei bambini in tutte le regioni italiane, il numero degli animali da compagnia presente nelle famiglie è tutt’ora in aumento nonostante la crisi economica. Sono infatti oltre 7 milioni i gatti ed oltre 7,5 milioni i cani presenti nelle nostre case con una tendenza ancora in crescita principalmente per i primi, meno impegnativi soprattutto per i single ed i pensionati. Ma poi ci sono altre decine di milioni di animali da compagnia (furetti, conigli, uccelli, pesci, ecc.) che vengono portati sempre più spesso dal veterinario. Non mancano quindi di certo i potenziali clienti, dobbiamo forse solo imparare a gestirli al meglio.

www.struttureveterinarie.it

On line per il pubblico dal 16 maggio Anagrafe nazionale georeferenziata delle strutture veterinarie italiane

in collaborazione con

A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

L’informazione Veterinaria On Line


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Spending review Anmvi Informa

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Se saltano le detrazioni, salta la salute One health? Il Governo si assumerà la responsabilità di compromettere la sanità pubblica veterinaria di MARCO MELOSI Presidente ANMVI bbiamo pubblicamente detto che lo sforzo del Governo Monti di congelare l’aumento dell’aliquota IVA è più che apprezzabile, purché il prezzo da pagare non sia ora quello di rinunciare alle già esigue detrazioni delle spese veterinarie. Sarebbe come dare con una mano e togliere con l’altra. Se possiamo dire di avere scampato l’aumento di ottobre, non possiamo dirci del tutto tranquilli perché il Governo si è impegnato a reperire risorse anche per evitare che l’aumento scatti dal 1 luglio 2013. Dove le troverà? È scritto nel decreto della spending review: razionalizzazione della spesa pubblica ed eliminazione o riduzione di regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale. Mesi fa, le detrazioni fiscali delle spese veterinarie sono già state menzionate da Via XX Settembre fra le agevolazioni a rischio e tutti ricordiamo esponenti politici di spicco delirare in prima serata televisiva che è meglio togliere ai cani che agli asili. Per ripianare i conti della Ragioneria di Stato è logico intervenire sulla spesa pubblica, non lo è mettere mano alle tasche di milioni di famiglie con cani e gatti. Le spese veterinarie sono già tassate con l’IVA dei beni di lusso (il 21%), se adesso il Governo pensa di togliere anche i benefici fiscali, sarà un duro colpo per la prevenzione veterinaria e per la considerazione pubblica della salute degli animali che vivono in famiglia e in società. È inutile fare campagne contro l’abbandono e stracciarsi le vesti per i ritardi del nostro Paese nelle anagrafi canine e nella lotta al randagismo se la considerazione della sanità veterinaria è questa. Minare la corretta gestione sanitaria degli animali da compagnia, con una pressione fiscale già ai massimi storici, avrà conseguenze certe sulla sanità pubblica e sulla spesa pubblica. Non proponiamo solo un ripensamento sull’IVA e sulle detrazioni, restiamo dell’avviso che la spesa veterinaria per l’assolvimento di obblighi di legge, come la microchippatura, e per la prevenzione come la sterilizzazione, debbano addirittura essere IVA esenti come lo è la salute dell’uomo. Il parallelo con la sanità pubblica, malgrado le tanto sbandierate politiche di “one health” è un miraggio, diversamente chiediamo in modo chiaro e deciso che venga applicata l’IVA al 21% a tutte le prestazioni che effettua il Dipartimento di igiene e prevenzione della sanità umana. In Europa c’è un progetto (Callisto Project) fatto apposta per studiare l’impatto della sanità dei pet su quella dell’uomo, ma c’è da dubitare che l’Italia e l’Europa prendano veramente sul serio i risvolti fiscali di tutto questo. All’interno dell’UEVP, la sezione dei liberi professionisti a cui aderisce ANMVI, non c’è alcuna sensibilità all’argomento, i nostri colleghi europei si trincerano dietro la non convincente tesi che la questione riguarda gli Stati Membri. Sarà, ma intanto a Bruxelles con l’armonizzazione della VAT sono stati esentati pannolini e articoli da giardinaggio. In UEVP siamo da sempre gli unici, attraverso il nostro delegato Giuliano Lazzarini a fare come Catone in Senato: di qualunque cosa si parli noi ripetiamo la nostra “Delenda Carthago”: basta con l’IVA sulle prestazioni veterinarie.

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TAX EXPENDITURES Ad ogni modo, nessuna sorpresa. Il lavoro di

riordino era già previsto nel disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale approvato dal Consiglio dei ministri il 16 aprile scorso, in cui veniva spiegato che sarebbero state tagliate le agevolazioni che appaiono in tutto o in parte ingiustificate, o superate alla luce delle esigenze sociali ed economiche, o che costituiscono una duplicazione. A metà agosto il ministero dell’Economia potrebbe essere già in grado di definire la dimensione degli interventi possibili, avendo a quel punto ormai elaborato i dati sull’autotassazione di luglio. La base di partenza sarà probabilmente il rapporto sulle agevolazioni fiscali presentato a fine dicembre ed elaborato da un gruppo di lavoro presieduto da Vieri Ceriani, oggi sottosegretario con delega alle Finanze e all’epoca responsabile fiscale della Banca d’Italia. Su incarico del precedente ministro dell’Economia (Giulio Tremonti), è stata fatta la «mappa» di quelle che il mondo anglosassone definisce tax expenditures, cioè le deduzioni, detrazioni ed esenzioni che riducono il carico fiscale per i cittadini e le imprese e che indirettamente portano a una diminuzione del gettito per lo Stato e dunque al conseguente aumento della spesa pubblica. Fino ad ora sarebbero state individuate 720 voci tra deduzioni, detrazioni ed esenzioni, ricondotte in base a 14 codici, di cui i primi 3 relativi ai livelli di protezione più elevati. Nelle agevolazioni fiscali finiscono ad esempio le detrazioni del 19% delle spese mediche, quelle del 36% sul recupero edilizio e del 55% per il risparmio energetico, oppure quelle degli interessi passivi sui mutui. Ma anche le detrazioni per il coniuge, i figli e i parenti a carico: quest’ultime, che interessano circa 12 milioni di contribuenti, fanno parte del cosiddetto gruppo protetto. Infatti dei circa 260 miliardi di euro di detrazioni, 83 miliardi sono stati «blindati» dai tecnici perché sono sconti che garantiscono il rispetto di principi costituzionali, oppure evitano doppie imposizioni o garantiscono il rispetto degli accordi internazionali o della compatibilità con l’ordinamento comunitario.

LE DETRAZIONI OGGI Oggi è prevista per le spese veterinarie una detrazione di imposta in fase di dichiarazione annuale pari al 19% delle spese sostenute fino a un massimo di euro 387,34 meno la franchigia stabilita in euro 129,11. In pratica, il massimo risparmio previsto in sede di dichiarazione dei redditi è pari al 19% di 258,23 euro e cioè 49,06 euro. Le spese devono essere sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per pratica sportiva. Sono detraibili anche le spese di acquisto di medicinali con obbligo di prescrizione e "da banco".

MENO DETRAZIONI NEL 2013 Tutte le agevolazioni fiscali, tra le quali rientra anche la detrazione delle spese veterinarie, saranno ridotte. La riduzione opererà a partire dal 2013 con una decurtazione progressiva. A meno che non intervenga una correzione di rotta nella spesa pubblica in materia sociale, la manovra correttiva di un anno fa si è abbattuta sulle spese veterinarie: la detraibilità fiscale è compromessa dalla manovra correttiva (D.L. 6 luglio 2011 n. 98 convertito dalla Legge 15 luglio 2011 n. 111). La manovra ha stabilito (articolo 40 comma 1 ter ed 1 quater) che tutte le agevolazioni fiscali, tra le quali rientra anche quella della detrazione delle spese veterinarie, saranno ridotte del 5% nel 2013 e

DETRAZIONI E FATTURE

me dell’Adico almeno 1 single su 2 ha un animale domestico, quindi le spese per mantenerlo in salute, così come quelle per tutto il resto, dall’affitto all’alimentare alle bollette, ricadono interamente su un unico stipendio spesso precario quando si tratta di giovani, o su un’unica pensione sempre più esigua se si considerano gli anziani - continua Garofolini per i quali la revoca della detraibilità di fatture e scontrini veterinari sarà un’ennesima stangata, mentre si farà un favore ai veterinari che sapranno fiutare il business del nero». L’ANMVI replicava prontamente invitando l’Associazione a unire le forze per un obiettivo comune "Quello che veterinari e proprietari consumatori chiedono è un obiettivo troppo importante - annotavamo - per essere messo sul piano della conflittualità. Complessivamente siamo di fronte ad un assetto fiscale che, unito all’aumento percentuale dell’IVA al 21%, scoraggia il ricorso alle cure veterinarie, vanificando alla radice le attese dell’Erario di maggior gettito".

Sulla cancellazione delle detrazioni fiscali abbiamo dovuto affrontare più di uno scontro e c’è da aspettarsi che si ripropongano. L’anno scorso, a ottobre, l’Associazione Difesa Consumatori si opponeva alla riduzione della detraibilità fiscale delle spese veterinarie, "in quanto avrebbe effetti negativi sia sulle tasche dei contribuenti ma anche, a medio termine, per le casse dello Stato". Un alleato? Non esattamente. L’Associazione Difesa Consumatori bocciava l’intenzione del Governo di cancellare la possibilità di scaricare visite e farmaci per cani e gatti, perché il rischio sarebbe quello di “un aumento dell’evasione fiscale da parte dei veterinari". «Se verrà meno la possibilità per i proprietari di scaricare nella dichiarazione dei redditi queste pur limitate spese, la tentazione per i veterinari di fare qualche fattura in meno e proporre qualche sconto in più salirà alle stelle - sintetizzava quindi il presidente dell’Adico Carlo Garofolini - così questa ulteriore vessazione risulterà pure inutile ai fini dell’obbiettivo che dovrebbe raggiungere, e cioè aumentare le entrate fiscali. Un provvedimento che, se verrà confermato nei fatti, vedrà l’Associazione Difesa Consumatori in prima fila nella protesta». «In Veneto secondo sti-

E c’è da credere che qualcuno rispolvererà tesi come quella dell’On. Maurizio Lupi (PDL), Vice Presidente della Camera dei Deputati che l’anno scorso dichiarava testuali parole a Ballarò di Giovanni Floris: "Lei sa quanto può detrarre una famiglia che manda il proprio figlio all’asilo nido? 120 euro. Sa quanto può detrarre, in un momento in cui non ci sono soldi per nessuno, una famiglia - e anch’io possiedo un cane e quindi non posso essere tacciato di essere anti-animalista - che ha un animale domestico a casa? Fino a 350 euro. Allora, finché c’era da scialare e io non ero d’accordo e lo si poteva fare, ma eravamo tutti d’accordo - ma in un momento in cui non ci sono risorse, fra dedurre o detrarre il veterinario o mandare mio figlio all’asilo nido, io preferisco mandare mio figlio all’asilo nido". Le reazioni sono state fortunatamente tali e tante che chi volesse avventurarsi a replicarle sa già a cosa andrà incontro. Perlatro, l’analisi socioeconomica dell’esponente PDL contiene approssimazioni ed errori sulle cifre della detraibilità reale della spesa veterinaria, detraibilità che a conti fatti - tolta la franchigia di legge - non supera i 50 euro. ■

del 20% nel 2014. La riduzione non opererà qualora entro il 30.9.2013 siano adottati provvedimenti legislativi in materia fiscale e assistenziale in grado di assicurare il riordino della spesa in materia sociale, nonché l’eliminazione o la riduzione dei regimi di favore previsti che si sovrappongono alle prestazioni assistenziali, per un ammontare non inferiore ai suddetti effetti di risparmio (ossia 4 miliardi nel 2013, 20 miliardi dal 2014). Data l’esiguità degli importi, la riduzione prevista dalla Manovra - quando e se applicata - equivarrà di fatto ad una abolizione degli scarsi benefici fiscali di cui gode la sanità veterinaria degli animali da compagnia. E alla completa rinuncia da parte del Governo di allineare il Fisco ai principi di autentica tutela animale che ispirano le dichiarazioni politiche di molti dei suoi esponenti.

ASILI NON CANILI

SFOLTIRE “IN MANIERA RAGIONATA” a fase recessiva dell’economia nazionale non ammette un ulteriore aumento dell’IVA. Per questo la bozza di decreto sulla "spending review" corregge le disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria decise dalla legge 111/2011 e congela l’aumento dell’aliquota IVA. Il mezzo punto percentuale che doveva scattare con il 1 ottobre è stato congelato fino al 1 luglio 2013. Ma nella bozza di decreto per la riduzione della spesa pubblica, l’Esecutivo si impegna a trovare il modo di evitare interventi sull’Imposta anche il prossimo anno. Come? Rivedendo le agevolazioni fiscali. È quanto si legge nel Titolo V (Finalizzazione dei risparmi di spesa ed altre disposizioni di carattere finanziario) all’articolo 15 (Riduzione dell’Iva) del provvedimento. Dal Governo la conferma: "Sarà adottato un terzo provvedimento di spending review si legge nel comunicato ufficiale di Palaz-

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zo Chigi. Esso riguarderà le agevolazioni fiscali, la revisione strutturale della spesa e i contributi pubblici sulla base delle analisi effettuate, per incarico del Governo, dal Professor Giuliano Amato e dal Professor Francesco Giavazzi". "L’eliminazione degli eccessi di spesa - spiega il comunicato - produrrà una serie di benefici concreti per i cittadini. Permetterà, anzitutto, di evitare l’aumento di due punti percentuali dell’IVA per gli ultimi tre mesi del 2012 e per il primo semestre del 2013". Da tempo l’Esecutivo Monti sta pensando di "sfoltire, in maniera ragionata", le circa 720 agevolazioni fiscali che garantiscono ai contribuenti risparmi fiscali per oltre 160 miliardi di euro. Ma in modo tale che deduzioni fondamentali (come ad esempio a tutela dei malati o delle famiglie) non abbiano lo stesso trattamento di altre. Sulla selezione delle detrazioni da sacrificare l’ANMVI ha diffuso un comunicato stampa.


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4 Osservatorio farmaco Farmacosorveglianza

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Mangimi medicati in deroga: “fenomeno di grossa rilevanza per la sanità pubblica” Rapporto sulle prescrizioni nel 2011. Oltre cinquemila i controlli del NAS sui farmaci veterinari n capitolo della Relazione Annuale al Piano Nazionale Integrato-2011 è dedicato alla farmacosorveglianza, cioè all’insieme delle azioni di controllo a carattere preventivo esercitate nell’ambito della produzione, della distribuzione, della detenzione, della fornitura e dell’impiego dei medicinali veterinari. Sono le Regioni e le province autonome a programmare le attività di sorveglianza attraverso l’elaborazione di piani regionali e i Carabinieri dei N.A.S., ferma restando la loro dipendenza funzionale dal Ministro della Salute. L’attività di controllo coinvolge i seguenti organismi competenti: le Aziende Sanitarie Locali, i Servizi Veterinari Regionali, il Ministero della Salute e i Carabinieri per la tutela della Salute (NAS) che, nel corso degli anni, hanno esteso le loro competenze anche in materia di medicinali per uso veterinario.

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TABELLA 1. VOLUMI DI PRESCRIZIONI REGISTRARI DALLE REGIONI

VOLUMI DI PRESCRIZIONE Le Tabelle 1 e 2 riassumono i volumi di prescrizione complessivi registrati dalle singole regioni nel 2011. Rispetto al biennio 20092010 il numero di prescrizioni risulta aumentato (646.900 vs 490.113 del 2010 e 343.193 del 2009). Tale aumento è da attribuirsi sia all’aumento del numero di regioni che hanno provveduto all’invio che ad un aumento del numero di prescrizioni registrate per singola regione. Anche quest’anno il dato tra regioni risulta discrepante per consistenza numerica del numero medio di prescrizioni/anno/allevamento e modalità di distribuzione delle stesse prescrizioni in base alle specie. I dati di alcune regioni (FVG, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Liguria) sono stati esclusi dal calcolo delle medie nazionali in quanto risulta dubbia la modalità di calcolo da queste utilizzata al fine della determinazione del numero medio di prescrizioni/anno/allevamento. La distribuzione del numero medio di prescrizioni/allevamento/anno nel 2011 non si discosta da quanto osservato nel 2010. Come nel 2010, anche nel 2011 il settore cunicolo è al primo posto per numero medio di prescrizioni/anno (scavalcando di gran lunga altri importanti settori zootecnici quali quello bovino, suino e avicolo). Il numero di prescrizioni di scorta d’impianto registrato nei maneggi in Sardegna (980) risulta elevato rispetto al numero di maneggi nel territorio sardo (33), anche nel quadro generale delle altre regioni. Le prescrizioni in deroga di mangimi medicati nel 2011 sono state 18093 su 86648 (21%). La percentuale di prescrizione di mangimi medicati in deroga è risultata elevata anche nel 2010 (27%) e 2009 (18%).

MANGIMI IN DEROGA Le ricorrenti prescrizioni di mangimi medicati prodotti in deroga rappresentano un fenomeno di grossa rilevanza per la sanità pubblica. Questa possibilità, pur prevista dalle vigenti disposizioni in materia (D.Lgs 90/93 - art 3, comma 4 - D.M. 16/11/93 art. 16 commi 1 e 2) doveva rappresentare una eccezione. Al contrario, l’uso in deroga ha assunto dimensioni di rilievo sulla cui necessità e appropria-

tezza va riposta particolare attenzione da parte delle Regioni e Province Autonome. Tale problematica è stata già affrontata nella Linea guida per la predisposizione, effettuazione e gestione dei controlli sulla distribuzione e l’impiego dei medicinali veterinari. È stata inoltre predisposta una check-list “farmacosorveglianza presso impianti di produzione mangimi medicati e prodotti intermedi” da utilizzare nell’ambito dei piani di controllo ufficiale affidati ai Servizi Veterinari delle ASL.

I CONTROLLI DEI NAS Nel 2011 i Carabinieri per la Tutela della Salute hanno effettuato 5081 controlli (di cui 4652 in carni ed allevamenti, 29 su sospetto per utilizzo di anabolizzanti, 90 su sospetto per utilizzo illecito di farmaci veterinari, 310 in ani-

mali d’affezione). Nel 2010 sono stati effettuati 4159 controlli (di cui 3434 in carni ed allevamenti, 66 su sospetto per utilizzo di anabolizzanti, 189 su sospetto per utilizzo illecito di farmaci veterinari, 470 in animali d’affezione).

I CONTROLLI DELLE ASL Nella Tabella 3 sono riportati i dati per l’anno 2011 relativi al numero di operatori censiti dalle regioni, il numero di ispezioni effettuate e le relative percentuali di copertura. Nel corso del 2011 le regioni hanno dichiarato un totale 550.619 operatori. Dal confronto dei dati anagrafici inviati nel quadriennio 2007-2010 si denota un progressivo incremento del numero totale di dati censiti (da 394.663 a 550.619). Da un’analisi più particolareggiata dei dati anagrafici trasmessi risulta che in to-

tale le regioni hanno censito 521.722 allevamenti (bovini, suini, equidi, allevamenti ittici, avicoli, cunicoli, ovi-caprini, ippodromo/maneggi/scuderie, apiari, altre specie animali). Ciò porta a dedurre un progressivo avvicinamento ai dati presenti nella banca dati dell’Anagrafe Zootecnica Nazionale. Infatti il numero di allevamenti dichiarati dalle stesse regioni nel 2009 e 2010 è stato rispettivamente di 398.693 nel 2009 e 469.500 nel 2010. I dati relativi all’anagrafica delle Farmacie e Parafarmacie sono stati messi a confronto con quelli presenti nell’anagrafe centrale del Ministero della Salute da cui risultano rispettivamente 18259 farmacie (aggiornamento allo 01/03/2012) e 3935 parafarmacie (aggiornamento al 21/01/2012). Nel 2011 sono stati dichiarati su tutto il territorio nazionale 414


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AL DI SOTTO DEL MINIMO La percentuale complessiva di controlli riportati nella Tabella 2 è del tutto sovrapponibile a quella riscontrata nel 2010 e 2009. Tuttavia per tutte le tipologie di allevamento e le farmacie la percentuale di controlli effettuati è al di sotto del limite minimo di controlli del 33% stabilito dalla Linea guida per la predisposizione, effettuazione e gestione dei controlli sulla distribuzione e l’impiego dei medicinali veterinari. Inoltre Campania, FVG, Toscana, Marche e Sardegna non sono riuscite a garantire il 100% dei controlli sui grossisti previsto dalla normativa vigente (Dlvo 193/2006).

CONTROLLO QUALITÀ La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari gestisce l’attuazione di un programma annuale di controllo dei farma-

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Farmacosorveglianza Osservatorio farmaco ci veterinari in commercio (PAC), necessario per integrare gli accertamenti preventivi effettuati dalla medesima Direzione Generale nell’ambito della fabbricazione dei medicinali veterinari al fine di assicurare il rispetto delle Norme di Buona Fabbricazione. Il Ministero della Salute ha identificato l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Abruzzo e Molise quale laboratorio ufficiale per il controllo dei medicinali veterinari in commercio; il programma annuale, concordato di intesa tra l’Izs di Teramo e la Direzione Generale, impegna il laboratorio ad effettuare dei controlli a campione sui medicinali veterinari in commercio, al fine di verificare che le loro specifiche tecniche di rilascio siano conformi a quanto riportato nei dossier di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (A.I.C). In base al programma di controllo 2010-2011, sono stati realizzati 14 campionamenti dei 16 previsti (87,5%) in quanto due delle specialità medicinali incluse nel piano non sono state distribuite sul mercato italiano nel periodo di esecuzione del piano stesso; le analisi effettuate dall’Izs di Teramo sui medicinali campionati non hanno evidenziato problemi nella qualità degli stessi. ■

CORSI

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A.N.M.V.I.

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

grossisti (art. 66 Dlvo 193/2006) e 421 esercizi autorizzati alla vendita diretta (art. 70 Dlvo 193/2006) per un totale di 835. Il numero riportato dalle regioni per il 2011 non si discosta sensibilmente da quello trasmesso nel 2010 (787).

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Da inviare in busta chiusa ad ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 12 Ottobre 2012, allegando l’attestazione di versamento

IL SOTTOSCRITTO COGNOME ………………….............………………………………………………………… NOME …………………………………………………………………………………………… VIA ……………………………………………………………………………………………… CAP, CITTÀ E PROVINCIA …………………………………………………………………… TELEFONO …………………………………… CELL. ……………………………………… EMAIL …………………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE …………………………………………………………………………… ORDINE DEI VETERINARI DI ……………………………………………………………… TESSERA N. ……………………………………………………………………………………

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti)

TABELLA 2. OPERATORI E NUMERO DI ISPEZIONI

❑ Corso per datore di lavoro in struttura veterinaria 18-19 Ottobre 2012 VERSANDO LA QUOTA DI € 185,00 (IVA inclusa)

❑ Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso 20 Ottobre 2012 VERSANDO LA QUOTA DI € 110,00 (IVA inclusa)

❑ Corso per addetti al primo soccorso 20-21 Ottobre 2012 VERSANDO LA QUOTA DI € 160,00 (IVA inclusa)

VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi)

TABELLA 3. NUMERO MEDIO DI PRESCRIZIONI/ANNO PER ALLEVAMENTO

❑ vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) ❍ Carta Sì

❍ Mastercard

❍ Visa

Intestata a …………………………………………………………………………………… Numero della carta (3 numeri sul retro)

Scadenza (mese e anno)

FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: …………………………………………………………… Domicilio fiscale ………………………………………………………………………………… PARTITA IVA CODICE FISCALE (solo se non in possesso di Partita IVA)

DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………

AVVERTENZE Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

FIRMA …………………………………………………………………


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Animali e ricerca Parlamento

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Balduzzi: sulla sperimentazione animale, il Ministero sarà “coerente” Critiche in Senato. I parlamentari della 14a Commissione denunciano intimidazioni e pressioni l Ministro della Salute conferma l’articolo 14 sui criteri di recepimento della Direttiva 2010/63/UE. La Sen Bianconi ripresenta l’ordine del giorno ritirato dal Sen. Tomassini. Sull’articolo 14 della Legge Comunitaria 2011, il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha dichiarato che “il Governo intende mantenere, per coerenza, la posizione assunta presso l’altro ramo del Parlamento”. L’articolo in questione detta i principi di recepimento della Direttiva 2010/63/UE sulla sperimentazione animale ed è all’esame della Commissione Politiche dell’Unione Europea, nella formulazione approvata dalla Camera dei Deputati. Intervenuto il 4 luglio in Commissione, il Ministro si è espresso a favore “dell’attuale testo dell’articolo 14”, reiterando “il convincimento per cui quest’ultima formulazione contiene un adeguato contemperamento degli interessi in gioco: da un lato, la tutela degli animali, dall’altro, la necessità di poter, comunque, garantire la ricerca scientifica”. Da molte settimane, i Senatori della Commissione referente dibattono sulla compatibilità dei contenuti dell’articolo 14 con la Direttiva Europea in via di recepimento: alcune norme (in particolare, alle lettere c ed f), risultando più restrittive del dettato europeo, non sono consentite dalla Direttiva 2010/63/UE che persegue intenti di armonizzazione legislativa e fa salve le misure più rigorose solo se vigenti nello Stato Membro “al 9 novembre 2010”. Ai problemi di corretto recepimento si affianca il dibattito sull’effettivo grado di innalzamento del benessere degli animali apportato dall’articolo 14 rispetto alle previsioni originarie della Direttiva. Non sono mancate critiche alla posizione del Ministro, sollecitata dal relatore Sen Di Giovan Paolo a seguito del ritiro da parte del Sen Tomassini del suo ordine del giorno (G/3129/1/14), con il quale impegnava il Governo a tenere conto delle criticità dell’articolo 14 nell’emanazione dei futuri decreti legislativi sulla materia.

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LE REAZIONI Il Senatore Ignazio Marino, che aveva proposto lo stralcio dell’articolo 14, per riportare il recepimento della Direttiva su un piano di maggiore adesione al mero dettato comunitario, ha giudicato “incomprensibile il punto di vista manifestato dal Ministro, in quanto, con l’articolo 14 del disegno di legge in esame, ci si trova di fronte ad una concezione della ricerca scientifica contraria a qualsiasi canone ormai consolidato a livello mondiale e prescritto, ad esempio, dalle stesse Nazioni Unite”. “Così come è formulato l’articolo - ha osservato” costituisce un formidabile incentivo per l’industria italiana del farmaco a delocalizzare i propri centri di produzione fuori dal territorio nazionale, con ciò provocando - secondo un recente calcolo - la perdita di circa diecimila posti di lavoro”. Egli, inoltre, “pur rispettando le singole scelte che ognuno può assumere nei confronti degli animali, reputa francamente inaccettabile l’atteggiamento di coloro che respingono un farmaco se frutto di sperimentazione in Italia e, invece, lo accolgono favorevolmente se testato altrove”. Marino ha quindi concluso “auspicando, comunque, che il Governo maturi un ripensamento su tale delicata

PRINCIPI E CRITERI DIRETTIVI ’Art. 14 di cui si dibatte animatamente dentro e fuori dal Parlamento non è un articolo pro o contro la sperimentazione - che non viene messa in discussione - né un articolo di portata normativa. Esso contiene princìpi e criteri direttivi per l’attuazione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Sarà infatti un decreto del Ministero della Salute a intervenire con un vero e proprio atto legislativo. Nell’articolo 14 si va oltre i criteri di recepimento e si fissano dei divieti che non sono presenti nella Direttiva e che non potrebbero essere introdotti in quanto non vigenti alla data del 9 novembre 2010, limite imposto dalla Commissione Europea per accogliere misure più restrittive. Due in particolare i passaggi più critici: 1. il divieto - alla lettera c) dell’articolo 14 - di allevare sul territorio nazionale primati, cani e gatti destinati alla sperimentazione, a meno che non risulti obbligatorio in base a legislazioni o farmacopee nazionali o internazionali o non si tratti di ricerche finalizzate alla salute dell’uomo o delle specie

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coinvolte, condotte in conformità ai princìpi della direttiva 2010/63/UE, previa autorizzazione del Ministero della salute, sentito il Consiglio superiore di sanità; 2. il divieto di esperimenti che non prevedono anestesia o analgesia, qualora provochino dolore all’animale (lettera f). Nel primo caso, si teme che il divieto comporti l’acquisto di animali presso fornitori esteri, aggravando i problemi legati al benessere degli animali. Per garantire il massimo controllo sul benessere degli animali alcuni Paesi dell’Unione hanno invece obbligato i centri di ricerca ad utilizzare animali allevati sul territorio nazionale, a meno che non esistano delle motivazioni scientificamente valide. La nuova Direttiva prevede già che non sia possibile condurre esperimenti senza anestesia o analgesia a meno che non ricorrano due condizioni: l’anestesia e l’analgesia siano incompatibili o più dolorose dell’esperimento stesso. Prevedere l’obbligo di anestesia o analgesia senza considerare queste situazioni significa rendere gli esperimenti ancora più dannosi per l’animale.

questione”. Il senatore Giovanardi ha espresso “costernazione” per quanto dichiarato dal rappresentante del Governo, osservando che “se l’Italia vorrà continuare a svolgere una seria ricerca scientifica, sarà obbligata, di fatto, ad importare dall’estero, magari da paesi dove non esistono requisiti minimi di controllo e di affidabilità, animali destinati alla sperimentazione”. Il Sen Castro, invece, ha giudicato “deludenti e, per certi aspetti, anche inquietanti, le parole pronunciate dal ministro Balduzzi”, per il sostegno ad “una formulazione del tutto regressiva”. Secondo Castro l’“Esecutivo abdica al suo ruolo di difesa di fondamentali interessi nazionali nel campo della ricerca scientifica”. Secondo il senatore D’Ambrosio Lettieri “l’attuale Governo non può associare la propria posizione all’atteggiamento di grave ipocrisia - che, inoltre, dimentica anche l’elementare

buon senso - che ha caratterizzato gli estensori dell’articolo 14 in argomento”. Lettieri parla di “conseguenze nefaste che potranno venirsi a creare nel settore della ricerca una volta approvata la suddetta norma: venendo a mancare le idonee condizioni normative, i ricercatori italiani saranno indotti ad espatriare ed il Paese, in aggiunta, sarà chiamato a gestire una ulteriore procedura di infrazione, con conseguente umiliazione nell’arengo europeo”. Lettieri ha concluso ricordando “con rammarico, ancora una volta, l’inaccettabile clima di pressioni, e anche di minacce, che i membri della 14ª Commissione hanno dovuto vivere durante il tormentato iter di tale provvedimento, a motivo dell’esame della disposizione contenuta nell’articolo 14”. La senatrice Bianconi ha osservato che l’articolo 14 “porterà le ditte farmaceutiche di matrice italiana a spostarsi fuori dai confini nazio-

nali” e ha chiesto “un necessario sovrappiù di riflessione ad opera dell’Esecutivo”. La Senatrice ha quindi ripresentato - identico nei contenuti - l’ordine del giorno ritirato dal Sen Tomassini. La senatrice Soliani ha parlato di “disagio che ha dovuto patire - e che, sinceramente, non ha mai avuto modo di sperimentare nel corso della sua pluriennale esperienza di parlamentare - per le spiacevoli pressioni indirizzate ai componenti della Commissione da soggetti esterni i quali - creando un’atmosfera di intimidazione, che attesta, purtroppo, il grado di generale imbarbarimento delle relazioni civili - hanno effettivamente minato la libertà di lavoro della medesima Commissione”. Un disagio condiviso dalla Presidente di Commissione Sen Rossana Boldi, che ha messo in evidenza “come si sia voluto instillare nei media una superficiale ed inconsistente distinzione tra coloro che amano gli animali e coloro che, invece, caldeggiano la vivisezione. In realtà - ha aggiunto - la summa divisio andrebbe fatta tra chi intende incentivare la ricerca scientifica mirante all’accrescimento del benessere umano e chi, invece, demagogicamente, va a solleticare le emozioni più epidermiche del cittadino medio, il quale viene, in tal modo, informato in maniera scorretta circa la reale portata della sperimentazione animale”. Dal suo punto di vista, se può comprendere la non conoscenza del problema da parte dell’opinione pubblica in generale, non si sente di comprendere, e di perdonare, coloro che, anche all’interno delle aule parlamentari, diffondono scientemente informazioni sbagliate e non veritiere. La Presidente di Commissione ha concluso che “i tanto declamati metodi alternativi rischiano di rimanere tali sulla carta, finché i relativi protocolli non saranno certificati e registrati dalla farmacopea internazionale”. La discussione in Commissione Politiche Unione Europee è proseguita e anche il 4 luglio scorso si è conclusa con l’ennesimo rinvio ad altra seduta. ■

CORREZIONI ALLA TRADUZIONE ITALIANA a Commissione Europea ha pubblicato una Rettifica della direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 276 del 20 ottobre 2010). Si tratta di correzioni alla traduzione dall’inglese, che lasciano inalterati i significati di fondo del testo, ma vanno a beneficio di una maggiore correttezza linguistica, lessicale e sintattica.

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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE ONCOLOGO Bolzano, 30 Settembre 2012 9.25 9.30 11.00 11.30 13.00

RELATORE Laura Marconato

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OBIETTIVI Insegnare l’approccio base alla disciplina oncologica. Il primo passo prevede la stadiazione del paziente, seguita dalla discussione di prognosi e di eventuali possibilità terapeutiche. Le diverse opzioni a disposizione dell’oncologo, in altre parole chirurgia, radioterapia e chemioterapia, verranno descritte per imparare a valutare indicazioni, vantaggi e svantaggi.

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PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze

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Società Veterinari Piemontesi FEDERATA ANMVI

SEMINARIO SCIVAC-SOVEP Il PANCREAS ENDOCRINO Torino, 30 Settembre 2012

Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori Step uno: che tumore è e quanto è esteso? Pausa Step due: come lo tratto? Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi (mastocitoma: step uno e step due) Pausa Casi clinici interattivi (linfoma: step uno e step due) Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

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RELATORE Federico Fracassi OBIETTIVI Le patologie del pancreas endocrino hanno solitamente questa caratteristica: piuttosto semplici da diagnosticare ma non facili da trattare correttamente. La giornata si prefigge l’obiettivo di imparare ad affrontare queste comuni disendocrinie con il giusto rigore scientifico piuttosto che con il solo buon senso. Ogni argomento verrà trattato attraverso casi clinici esemplificativi. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

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te, presentazione del relatore ed inizio dei lavori Diabete mellito nel cane e nel gatto: aspetti clinici diagnostici e terapeutici attraverso la discussione di casi clinici Pausa Emergenze endocrinologiche: chetoacidosi diabetica e sindromi ipoglicemiche Pausa Casi clinici interattivi: diabete mellito Pausa Casi clinici interattivi: chetoacidosi e insulinoma Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel Campanile Corso Allamanno 153 Torino PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

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CORSI REGIONALI SCIVAC 2° SEMESTRE 2012 Per informazioni: Segreteria SCIVAC- Monica Borghisani - Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/40.35.30 - E-mail delregionali@scivac.it

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RELATORI Gildo Baroni, Med Vet, Dott Ric, Rovigo Piermario Piga, Med Vet Torino

RELATORI Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (massimo 32)

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CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA QUOTE Soci SCIVAC: € 485,00 + IVA 21% Non soci: € 730,00 + IVA 21%

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Roma, 12/14 Ottobre 2012 Appia Park Hotel RELATORI Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (massimo 30) LIMITE DI ISCRIZIONE: 28 Agosto 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 485,00 + IVA 21% Non soci: € 730,00 + IVA 21% Sponsor tecnico

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Il benessere animale dovrà essere misurato Indicatori scientificamente fondati. Meno empirismo e approccio animal based • Sistemi di ricovero e allevamento per verri adulti da riproduzione, scrofe gravide, scrofe in allattamento e suinetti non svezzati • Rischi associati alla morsicatura della coda nei suini

n futuro, il benessere dovrà essere misurato e dovrà essere misurato direttamente sull’animale allevato. Lo richiede la Commissione europea, che ha impegnato l’EFSA nell’innovativo compito di sviluppare una serie di indici di benessere animale, scientificamente misurabili. La logica di questo nuovo approccio è che le misurazioni effettuate direttamente sull’animale determinano lo stato effettivo del benessere dell’animale e comprendono sia gli effetti dell’ambiente che le modalità di gestione dell’animale. Gli indici saranno alla base delle future decisioni politiche sulle condizioni ritenute accettabili per gli animali da allevamento. Saranno anche utilizzati come riferimento fondamentale nei programmi di controllo e monitoraggio condotti negli allevamenti, per garantire standard di salute e benessere degli animali e permettere il controllo delle malattie.

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“ANIMAL BASED” L’impiego di misurazioni direttamente compiute sull’animale per valutarne il benessere è relativamente nuovo. La legislazione in merito alla protezione degli animali s’incentra solitamente sulla valutazione di diversi fattori esterni che possono influire sul benessere piuttosto che sulla risposta dell’animale a tali fattori. Questi ultimi possono includere sia le risorse disponibili per l’animale nel suo ambiente, ad esempio lo spazio a disposizione per il materiale da lettiera, sia le pratiche di gestione dell’animale in azienda, ad esempio come e quando l’allevatore alimenta l’animale oppure le procedure di svezzamento utilizzate. Si tratta di misurazioni direttamente compiute sull’animale (“animal-based” o dirette) per valutarne il benessere. Ad esempio l’attuale normativa dell’UE richiede che la circolazione dell’aria, i livelli di polvere, la temperatura e l’umidità negli edifici che ospitano gli animali da allevamento debbano essere compresi entro certi limiti, ma non richiede che vengano misurate le risposte degli animali a questi fattori. Questo il fine dell’approccio “animal based”: due primi pareri scientifici sono stati pubblicati a gennaio dall’EFSA, uno sui bovini da latte e l’altro sui suini. Sono solo i primi di una serie di lavori sulle misurazioni dirette che alla fine riguarderanno tutte le specie da allevamento.

TOOLBOX

L’EFSA ha pubblicato una dichiarazione scritta sull’impiego di misurazioni sull’animale, una base di riferimento per i suoi stessi pareri scientifici. Lo scopo è di assistere i gestori del rischio nell’individuazione di metodi per ridurre dolore, disagio e sofferenza inutili per gli animali e, dove possibile, a migliorarne il benessere. Nel mandato dell’EFSA non rientra l’elaborazione di pareri su questioni di carattere etico o culturale legate al benessere degli animali.

BOVINI DA LATTE

SUINI

Il gruppo scientifico AHAW ha pubblicato cinque pareri scientifici e una relazione scientifica sugli effetti complessivi dei più comuni sistemi di allevamento sul benessere dei bovini da latte correlati a eventuali malattie, valutando l’impatto potenziale della stabulazione, dell’alimentazione, delle pratiche gestionali e della selezione genetica. A causa del gran numero di dati disponibili, gli esperti hanno suddiviso il proprio lavoro di valutazione del rischio in quattro aree: • Disturbi metabolici e riproduttivi • Disturbi mammari • Alterazioni degli arti e della locomozione • Disturbi comportamentali, paura e dolore Il gruppo è pervenuto alla conclusione che la selezione genetica a lungo termine finalizzata a produrre più latte e la natura dei sistemi di allevamento applicati, ovvero tipo di stabulazione e attrezzature usate, come pure le pratiche di gestione e manipolazione, sono importanti fattori che esercitano un influsso tanto sulla salute dei bovini da latte quanto su altri aspetti del loro benessere.

Il gruppo di esperti AHAW ha fornito consulenza complessiva sull’impatto delle pratiche di gestione agricola sul benessere dei suini, tramite l’emanazione di pareri scientifici riguardanti gli aspetti seguenti: • Castrazione dei suinetti • Effetti della diversa disponibilità di spazio e diversi tipi di pavimentazione sul benessere dei suinetti slattati e sui suini da allevamento • Tecniche di stabulazione e allevamento nei suini da ingrasso

I fattori di rischio del benessere animale a valutazione del rischio è un settore specialistico delle scienze applicate che si occupa dell’esame dei rischi connessi a fattori (o pericoli) specifici. Nel caso del benessere animale, per fattore s’intende un elemento in grado di incidere sul benessere dell’animale, ad esempio le condizioni di stabulazione, i metodi di trasporto dall’allevamento al macello o le modalità di macellazione. A gennaio di quest’anno, l’EFSA ha pubblicato delle linee guida per la valutazione dei rischi relativi al benessere animale. Prima di allora non esisteva nulla del genere a livello internazionale e gli addetti ai lavori se-

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guivano metodi di varia natura, senza una metodologia standardizzata. Il gruppo di esperti AHAW (Panel on Animal Health and Welfare) dell’EFSA ha elaborato delle linee guida pionieristiche che -insieme all’impiego di misure basate sull’animale per valutare il benessere degli animali da allevamento - aiuteranno scienziati, veterinari e allevatori a elaborare i piani di controllo e di monitoraggio del benessere a livello di singolo allevamento. L’EFSA sottolinea che il benessere degli animali destinati alla produzione alimentare dipende in larga parte dalle pratiche gestionali da parte dell’uomo. ■

Il gruppo di esperti scientifici conclude che le misurazioni basate sull’animale possono essere usate efficacemente per valutare il benessere dei suini e delle vacche da latte negli allevamenti. I due pareri espongono anche un approccio del tipo ‘toolbox’, che fornisce agli scienziati, ai veterinari e agli allevatori una serie di misurazioni basate sull’animale utilizzabili per personalizzare la propria valutazione del benessere. Le misurazioni vanno scelte secondo gli obiettivi specifici della valutazione, ad esempio a sostegno delle decisioni di gestione dell’allevatore o in ausilio alle autorità competenti nel far rispettare le disposizioni di legge. Nel caso delle vacche da latte, esempi di misurazioni basate sull’animale, prese in considerazione per affrontare il maggior numero possibile di problemi di scarso benessere sono: zoppia, ferite alle zampe, mastiti, collisioni con attrezzature nell’alzarsi e nel coricarsi e cattive condizioni fisiche. Per i suini le misurazioni sono relative alla salute (starnutazione, tosse, mortalità, ecc.), al comportamento sociale e alle cattive condizioni fisiche. Ad ogni modo, il Panel AHAW rileva che si dovrebbe continuare a utilizzare misurazioni non basate sull’animale quando sia palese che esse potranno prevenire problemi legati al benessere animale, ad esempio la presenza di oggetti affilati o di protrusioni nell’alloggio degli animali. ■

INDICATORI IN UNA LEGGE QUADRO EUROPEA er il 2013 è prevista una revisione della direttiva 98/58/CE del Consiglio, “un’opportunità perfetta per ampliare, chiarire e rafforzare la direttiva trasformandola in una legge quadro”. Lo chiede una risoluzione approvata dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, che menziona le misure animal based come un tipo di approccio “estremamente apprezzato”. La risoluzione sottolinea che “questi indicatori dovrebbero essere utilizzati per integrare e non per sostituire le disposizioni sugli input

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relativi al benessere. Non è possibile ignorare gli input sul benessere, come quelli relativi ai sistemi di ricovero degli animali e allo spazio disponibile sufficiente, poiché se tali input sono scarsi non sarà possibile raggiungere buoni risultati in termini di benessere”. Una legge quadro creerebbe condizioni paritarie fra gli Stati Membri attraverso una definizione e una comprensione comune del benessere degli animali, come è avvenuto con l’elaborazione della legislazione alimentare generale (regolamento (CE) n. 178/2002).


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Comunicazione Focus

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Acquisti sicuri di alimenti nel corso di sagre, fiere e mercati

a progressiva riduzione della quota di spesa delle famiglie dedicata all’alimentazione che si è consolidata negli ultimi anni, spinge i consumatori ad una maggiore attenzione al prezzo degli alimenti da acquistare. In tale contesto confermano il loro ruolo, quali punti di riferimento per i cittadini, i mercati ambulanti a cui sempre più si affiancano nuove modalità di acquisto diretto dal produttore, presso l’azienda agricola o sui banchi dei mercatini, delle sagre e delle fiere che ormai vengono proposte in gran parte dei comuni italiani. La possibilità di acquistare direttamente dal produttore, evitando passaggi commerciali intermedi, consente generalmente al consumatore di spuntare, a parità di qualità, un prezzo inferiore ed allo stesso tempo ottenere un maggior guadagno per il produttore. Si determina inoltre una filiera corta che è in grado di garantire, a fronte di un minor tempo di trasporto, maggiore freschezza dei prodotti, un minor impatto ambientale ed un legame con il territorio. L’acquisto di prodotti alimentari sulle bancarelle può però anche esporre a rischi legati alle maggiori difficoltà per garantire, soprattutto nel periodo estivo, una corretta temperatura di conservazione degli alimenti deperibili e talvolta esporre anche alla carenza di informazioni per il consumatore legate ad una etichettatura incompleta o assente. Si ripetono purtroppo ogni estate le notizie di riscontri di alimenti, destinati alla vendita ambulante, trasportati e depositati in condizioni non idonee ed è recente esperienza del servizio di Ispezione degli alimenti di origine animale della ASLTO5 di Chieri l’impossibilità di individuare il responsabile della messa in commercio di salumi con odore di cloro (probabilmente trattati per eliminare alterazioni legate alla conservazione oltre i termini previsti) acquistati, privi di etichettatura e senza scontrino ad un prezzo particolarmente conveniente, nel corso di una fiera cittadina, da un cliente che poi ha presentato esposto. Queste situazioni, legate nella maggior parte dei casi ad esercenti abusivi o a finti produttori che si infiltrano tra i venditori onesti, che rappresentano la gran parte dei presenti, possono essere favorite, in particolare per i mercatini che si svolgono in giorni di festa, dalla minor probabilità di essere sottoposti ai controlli svolti dalle ASL e da altri organi competenti. Come per tutti gli acquisti alimentari occorre pertanto tener presente alcuni indicatori al fine di evitare di acquistare alimenti di scarsa qualità o, nei casi peggiori, addirittura potenzialmente pericolosi per la salute. Alcuni imprenditori che effettuano la vendita diretta non sono tenuti, in relazione al regime fiscale a cui sono sottoposti, al rilascio dello scontrino fiscale, documento fondamentale per dimostrare l’avvenuto acquisto di un prodotto e risalire alla ragione sociale del venditore. Nell’avvicinarsi ad un banco di vendita è quindi importante accertarsi della presenza di

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indicazioni inerenti il venditore: l’esposizione di cartelli riportanti la denominazione d’impresa e la sede legale sono elementi di base che garantiscono al cittadino di sapere da chi acquista. In alcuni casi i venditori per pubblicizzare il proprio nome mettono a disposizione biglietti da visita che, nel caso di acquisto di prodotti sfusi che non riportano l’etichettatura e in assenza di scontrino fiscale, può essere utile prendere per disporre di un riferimento per eventuali reclami. Altrettanto importante è valutare le modalità di esposizione degli alimenti: la mancata protezione dalla luce solare diretta e dagli insetti o la

presenza di salumi o formaggi conservati fuori da banchi frigoriferi ed esposti a temperature che nel periodo estivo possono superare i 30°C sono da evitare per le possibili alterazioni legate alla denaturazione di alcune sostanze contenute nell’alimento stesso ed allo sviluppo della flora microbica. Sussiste anche per la vendita su aree mercatali l’obbligo di presenza dell’etichettatura: anche per la vendita diretta dal produttore devono essere fornite le indicazioni previste dal D.lgs. n. 109/1992. Prima di acquistare occorrerebbe pertanto verificare la presenza su di un’etichet-

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ta, su un cartello o su un registro a disposizione del cliente, almeno: • la denominazione di vendita (di che prodotto si tratta) • l’elenco degli ingredienti • se si tratta di prodotti deperibili (es. salumi freschi) le modalità di conservazione. Diffidare ed evitare anche l’acquisto di mozzarelle sfuse: la vendita di questo tipo di formaggio dovrebbe avvenire sempre in confezioni riportanti l’etichettatura predisposta al momento della produzione e non possono essere vendute sfuse se non negli spacci annessi ai caseifici. ■ ASLTO5 Centro Interdipartimentale di Ricerca e Documentazione sulla Sicurezza Alimentare (Ce.I.R.S.A.)

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VETERINARIA 25 | 2012

Disbiosi batterica nel duodeno dei cani affetti da IBD

Mastocitoma cutaneo con mastocitosi in un pappagallo

In uno studio di deep sequencing, alterazioni dei gruppi microbici simili a quelle delle enteriti croniche umane

La massa cutanea associata a lesioni epatiche, spleniche e renali veniva osservata in un inseparabile mascherato

a malattia infiammatoria intestinale (IBD) idiopatica del cane è ritenuta essere secondaria a una complessa interazione tra fattori genetici, immunologici e microbici. Benché batteri associati alla mucosa siano stati implicati nella patogenesi dell’IBD canina, mancano studi dettagliati che indaghino il microbiota intestinale utilizzando tecniche di deep sequencing (“sequenziamento profondo”). Uno studio ha valutato il microbiota adeso alla mucosa del duodeno di cani affetti da IBD spontanea idiopatica utilizzando il pirosequenziamento del 6 S rRNA. Si prelevavano per via endoscopica campioni bioptici di mucosa del piccolo intestino da cani sani (n = 6) e cani con IBD moderata (n=7) o grave (n=7), valutata mediante un indice di attività della malattia clinica. Si estraeva l’RNA totale dei campioni bioptici e si effettuava il 454-pirosequenziamento del 16 S rRNA su aliquote di cDNA di ciascun cane. L’infiammazione intestinale era associata a diffe-

n pappagallo inseparabile mascherato (Agapornis personata) femmina di 12 anni con mutazione cobalto del colore veniva visitato per automutilazione di una massa localizzata sul lato destro del collo. L’esame citologico della massa dei tessuti molli rivelava una predominanza di mastociti scarsamente colorati con granuli intracitoplasmatici metacromatici. La diagnosi presuntiva era di mastocitoma cutaneo. L’esame clinico, ematologico, ematochimico e radiografico non rivelavano manifestazioni sistemiche di malattia dei mastociti. La massa veniva asportata chirurgicamente ma i margini chirurgici erano limitati a causa della sua localizzazione e delle piccole dimensioni del paziente. Il pappagallo moriva il giorno dopo l’intervento. L’esame macroscopico post-mortem rivelava splenomegalia, noduli puntiformi multifocali

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renze significative della composizione del microbiota intestinale, rispetto ai cani sani. La percentuale di Fusobacteria (p=0,010), Bacteroidaceae (p=0,015), Prevotellaceae (p=0,022) e Clostridiales (p = 0,019) era significativamente maggiore nei cani sani. In contrasto, generi batterici specifici appartenenti ai Proteobacteria, tra cui Diaphorobacter (p=0,044) e Acinetobacter (p=0,040), erano più abbondanti o venivano identificati più frequentemente nei cani affetti da IBD. I cani affetti da IBD spontanea, concludono gli autori, mostrano alterazioni dei gruppi microbici che hanno somiglianze con la disbiosi descritta nell’uomo affetto da infiammazione intestinale cronica. Questi gruppi batterici potrebbero servire come utili target per il monitoraggio dell’infiammazione intestinale. 16S rRNA Gene Pyrosequencing Reveals Bacterial Dysbiosis in the Duodenum of Dogs with Idiopathic Inflammatory Bowel Disease Suchodolski JS, Dowd SE, Wilke V, Steiner JM, Jergens AE. PLoS One. 2012;7(6):e39333. Epub 2012 Jun 15. ■

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biancastri nel parenchima epatico, notevole ispessimento e colorazione giallastra dei vasi ematici maggiori e una tumefazione di colore rosa pallido nel rene destro caudale. L’esame istopatologico della massa asportata rivelava strati di cellule rotonde contenenti granuli metacromatici che venivano definiti come mastociti neoplastici all’interno di un sottile stroma fibrovascolare. Cellule neoplastiche simili venivano osservate nel rene destro, nei sinusoidi epatici, nella polpa splenica, nel tessuto connettivo periovarico e nel midollo osseo. La diagnosi istopatologica era di mastocitoma cutaneo e mastocitosi disseminata. A conoscenza degli autori, la presente è la prima segnalazione di un mastocitoma cutaneo con mastocitosi in un inseparabile mascherato. (M.G.M.) “Cutaneous mast cell tumor and mastocytosis in a psittacine bird” Rebecca K. Dallwig, Julia K. Whittington, Karen Terio, and Ann Barger. Journal of Avian Medicine and Surgery 26 (1): 29-35. 2012. ■

PARVOVIRUS CANINO: I DIVERSI CEPPI INFLUENZANO I TEST DIAGNOSTICI E IL QUADRO CLINICO?

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econdo uno studio, il sequenziamento genetico di CPV non è necessario per la gestione clinica dei cani con enterite. Uno studio prospettico osservazionale ha stimato la prevalenza dei ceppi di Parvovirus canino (CPV) nei cani affetti da enterite ammessi a un ospedale di riferimento negli Stati Uniti sud-occidentali in un periodo di 11 mesi e ha confrontato i risultati degli esami diagnostici, la gravità della malattia e l’evoluzione del paziente tra i diversi ceppi virali. Si includevano 72 cani con anamnesi e segni clinici di enterite da Parvovirus. Per ciascun cane si valuta un campione fecale o un tampone rettale per la presenza di antigeni di CPV mediante test ELISA. In seguito, si ottenevano campioni fecali (n = 42 cani) e campioni faringei (16) e si analizzava la presenza di antigeni di CPV mediante ELISA e di DNA di CPV mediante PCR. Nei campioni con risultati positivi alla PCR, si effettuava il sequenziamento genetico per identificare il ceppo di CPV. Risultavano positivi per CPV mediante ELISA o PCR 56 cani. Dei 42 campioni fecali analizzati mediante sia ELISA sia PCR, 27 avevano risultati positivi a entrambi i test, mentre 6 avevano risultati positivi solo alla PCR. Dieci tamponi faringei risultavano positivi alla PCR. Il sequenziamento genetico veniva effettuato su 34 campioni fecali o faringei con risultati positivi alla PCR. Di questi, 25 (73,5%) contenevano CPV tipo-2c e 9 (26,5%) CPV tipo-2b. Non si riscontravano associazioni tra ceppo di CPV e gravità della malattia o evoluzione clinica. Il CPV tipo 2b e 2c, concludono gli autori, comportava rischi sanitari simili per i cani; per questo, il sequenziamento genetico di CPV non sembra essere necessario per la gestione clinica dei pazienti infetti. I test diagnostici utilizzati possono identificare CPV tipo 2c. (M.G.M.) “Effects of canine parvovirus strain variations on diagnostic test results and clinical management of enteritis in dogs” Markovich JE, Stucker KM, Carr AH, Harbison CE, Scarlett JM, Parrish CR. J Am Vet Med Assoc. 2012 Jul 1; 241 (1): 66-72.


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Attualità scientifica Vet Journal

Mastite: un test PCR per Staphylococcus aureus B nel latte di massa Eccellenti proprietà diagnostiche, secondo uno studio

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Staphylococcus aureus genotipo B (GTB) è un patogeno contagioso di mastite bovina, presente fin nell’87% dei soggetti. Poiché il trattamento è solitamente insufficiente, spesso è necessario l’abbattimento. L’identificazione di questo patogeno nel latte di massa (bulk tank milk, BTM) ne faciliterebbe notevolmente il controllo. Un nuovo test RT- PCR quantitativo per il BTM recentemente sviluppato è stato valutato in uno studio in allevamento. Le mandrie sono inizialmente state classificate rispetto al loro stato Staph. aureus GTB mediante un metodo di ri-

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ferimento. Utilizzando il BTM e pool di latte di mandria di singoli quarti e dei 4 quarti, le mandrie venivano poi raggruppate in base al nuovo test, confrontando le classificazioni risultanti. Si valutavano in totale 54 mandrie. Utilizzando il metodo di riferimento, si riscontravano 21 mandrie GTB-positive, mentre 33 erano negative. Con il nuovo test, utilizzando entrambi i pool di mandria, tutte le mandrie venivano raggruppate correttamente, risultando nella massima sensibilità (100%) e specificità (100%) diagnostica. Per i campioni BTM, la sensibilità e specificità diagnostica erano rispettivamente del 90 e 100%. Per il BTM, due mandrie risultavano falsi negativi perché le vacche con segni clinici di mastite non venivano munte nel tank. Oltre alle eccellenti proprietà diagnostiche, il test è caratterizzato da un basso livello di identificazione, alta efficienza e adattabilità per l’automazione. Con questo metodo, l’eradicazione di Staph. aureus GTB da un allevamento da latte può essere considerato un’opzione realistica, concludono gli autori. “Bovine mastitis: The diagnostic properties of a PCR-based assay to monitor the Staphylococcus aureus genotype B status of a herd, using bulk tank milk” Journal of Dairy Science. Volume 95, Issue 7, Pages 3674-3682, July 2012. ■

Distrofia muscolare lipomatosa nel bovino Piemontese Aspetti patologici in quaranta animali regolarmente macellati a miopatia lipomatosa è una patologia muscolare degenerativa caratterizzata dalla sostituzione delle cellule muscolari da parte del tessuto adiposo, sporadicamente descritta nel bovino, suino, raramente pecora, capra e cane. Uno studio ha indagato gli aspetti patologici di questa miopatia in 40 campioni di muscolo prelevati da bovini di razza Piemontese regolarmente macellati in Piemonte. Nessuno degli animali mostrava segni di miopatia. I campioni muscolari venivano sottoposti a esame istologico ed enzimatico. L’esame patologico macroscopico rivelava un differente grado di infiltrazione di tessuto adiposo che coinvolgeva muscoli multipli o singoli. Le regioni più frequentemente affette erano l’addome ventrale e le spalle, soprattutto i muscoli cutanei e il gruppo dei muscoli toracici. La colorazione morfologica rivelava un’infiltrazione di tessuto adiposo variabile in distribuzione ed entità, modificazioni delle dimensioni delle fibre muscolari e aumentato numero di fibre con nuclei centrali, suggerendo una degenerazione-rigenerazione muscolare. Si osservavano necrosi e cellule infiam-

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matorie non suppurative. Inoltre, si osservava la proliferazione di tessuto connettivo e alterazioni miopatiche aspecifiche. Si valutavano le caratteristiche chimiche e fisiche dei tessuti affetti. Nello studio, gli autori discutono l’eziopatogenesi e la classificazione di questa miopatia, il cui quadro istologico è simile a quello segnalato nella distrofia umana. (M.G.M.) “Lipomatous muscular ‘dystrophy’ of Piedmontese cattle” Biasibetti E, Amedeo S, Brugiapaglia A, Destefanis G, Di Stasio L, Valenza F, Capucchio MT. Animal. 2012 Apr 27:19. [Epub ahead of print]. ■

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Modernizzazione dell’ispezione delle carni di pollame Esaminati dall’EFSA i pericoli biologici più significativi per la salute pubblica ’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), in un parere scientifico pubblicato in data 29 Giugno, suggerisce che le tradizionali prassi di ispezione delle carni di pollame non sono sufficienti ad affrontare appieno i pericoli biologici più signifi-

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cativi per la salute pubblica, vale a dire Campylobacter spp., Salmonella spp. e i batteri produttori di ESBL/AmpC[1]. Nel parere, in cui fornisce una base scientifica per la modernizzazione dell’ispezione delle carni di pollame, l’EFSA sostiene che sarebbero più efficaci interventi basati sul rischio, unitamente a un uso migliorato delle informazioni con-

divise tra allevamenti e macelli (note come informazioni sulla catena alimentare). Tali informazioni sarebbero inoltre importanti per rilevare eventuali problemi a livello di salute e benessere degli animali. Infine l’Autorità ritiene improbabile, nelle sue conclusioni, che le sostanze chimiche presenti nella carne di pollame rappresentino una minaccia imme-

diata o acuta per la salute dei consumatori. Oltre che individuare e classificare i principali rischi per la salute pubblica posti dall’attuale sistema di ispezione delle carni di pollame, all’EFSA è stato chiesto anche di valutare i punti di forza e di debolezza dell’attuale metodologia di ispezione; raccomandare metodi che tengano conto dei pericoli non ancora considerati dall’attuale metodologia di ispezione delle carni; raccomandare adeguamenti dei metodi e/o della frequenza delle ispezioni, in base alla classificazione dei pericoli e agli indicatori epidemiologici armonizzati.

PERICOLI BIOLOGICI In considerazione della loro prevalenza e dell’impatto sulla salute umana, i pericoli di origine alimentare Campylobacter, Salmonella e i ceppi batterici che producono gli enzimi beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL) e beta-lattamasi AmpC sono stati individuati tra gli obiettivi bersaglio nell’ispezione delle carni di pollame a livello di macelli. L’EFSA conferma che le metodologie di ispezione attuali non permettono di individuare tali pericoli e, più in generale, non fanno distinzione tra timori sulla sicurezza alimentare e considerazioni sulla qualità della carne, prevenzione delle malattie animali o rischi professionali. Per quanto concerne i pericoli biologici, le principali raccomandazioni sono le seguenti: • introdurre un sistema completo di garanzia della sicurezza alimentare, che definisca obiettivi chiari in relazione alle carcasse di pollame e, se del caso, a specifici pericoli per gruppi di pollame; • ricorrere a varie opzioni di controllo dei pericoli principali, a livello sia di allevamento sia di macello, al fine di raggiungere tali obiettivi (alcune di queste misure sono state descritte e valutate in precedenti pareri dell’EFSA); • raccogliere e analizzare informazioni sulla catena alimentare a livello di allevamento e di macello, per permettere la classificazione dei rischi cui sono esposti i gruppi di pollame e la distinzione dei macelli in base alla loro capacità di ridurre la contaminazione delle carcasse.

SALUTE E BENESSERE DEGLI ANIMALI L’EFSA fa notare che l’ispezione delle carni è uno strumento prezioso per la sorveglianza e


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Sicurezza alimentare EFSA

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il monitoraggio di determinate condizioni di salute e benessere degli animali. Se, conformemente alla raccomandazione dell’EFSA, si rinuncia all’ispezione visiva post mortem, devono essere introdotti altri approcci per compensare la conseguente perdita di informazioni sulle condizioni di salute e benessere degli animali. Il ricorso massiccio alle informazioni sulla catena alimentare può compensare la perdita di alcune ma non di tutte le informazioni sulla salute e il benessere degli animali, nel caso si eliminasse l’ispezione visiva post mortem.

CONTAMINANTI Le diossine, i policlorobifenili diossina-simili e gli antibiotici cloramfenicolo, nitrofurani e nitroimidazoli sono stati individuati, sulla base di una serie di criteri predefiniti, tra le sostanze chimiche potenzialmente molto preoccupanti presenti nella carne di pollame. Tuttavia l’EFSA ritiene improbabile che le sostanze chimiche presenti nella carne di pollame possano rappresentare un rischio immediato o acuto per la salute dei consumatori. Poiché il rischio che tali sostanze chimiche siano presenti negli allevamenti e nelle singole specie di pollame varia a seconda delle differenze di allevamento nell’Unione europea, gli esperti raccomandano che: • il campionamento delle carcasse di pollame sia fondato sulla disponibilità di informazioni sulla catena alimentare, compresi i risultati ottenuti dai controlli sui mangimi, e la frequenza dei campionamenti negli allevamenti sia modificata di conseguenza; • i programmi di controllo per residui e contaminanti comprendano le sostanze nuove ed emergenti e siano regolarmente aggiornati. L’EFSA propone anche l’armonizzazione di indicatori epidemiologici per i pericoli biologici di origine alimentare individuati nel parere. Tali indicatori sarebbero particolarmente utili nell’ambito del sistema completo di garanzia della sicurezza alimentare proposto, per consentire la classificazione degli allevamenti, dei gruppi di pollame e dei macelli in base al rischio, oltre che la definizione di obiettivi per le carcasse refrigerate pronte per la vendita. ■

CDA EFSA: IL CONSIGLIO UE CONFERMA PIERGIUSEPPE FACELLI innovo parziale del Cda EFSA. Il Consiglio Europeo nomina sette membri fino al 2016 e conferma la carica italiana di Piergiuseppe Facelli. Con Decisione del 18 giugno, il Consiglio europeo ha definito la nomina della metà dei membri del consiglio di amministrazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare. La metà dei membri del cda è infatti giunta al termine del proprio mandato il 30 giugno 2012. La Decisione, pubblicata sulla GUCE, nomina i sette membri del cda per il periodo dal 1 luglio 2012- 30 giugno 2016, confermando tre cariche, in virtù della consolidata esperienza. Tra i confermati l’italiano Piergiuseppe Facelli, attuale membro del Cda come Sue Davies e Jiří Ruprich. Completano la rosa degli incaricati: Valérie Baduel, Jaana Husu-Kallio, Radu Roati Che an e Tadeusz Wijaszka. L’obiettivo delle nomine è di garantire "i più alti livelli di competenza, una vasta gamma di pertinenti conoscenze specialistiche, ad esempio in materia di gestione e di amministrazione pubblica, e la distribuzione geografica più ampia possibile all’interno dell’Unione".

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PER L’EFSA LATTE E CARNE DA CLONI SONO SICURI ’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato il 5 luglio, su richiesta della Commissione europea, una dichiarazione scientifica che conferma come, in termini di sicurezza alimentare, non vi siano indicazioni secondo cui i prodotti alimentari derivati da cloni sani o dalla loro progenie (in particolare il latte e la carne) differiscano da quelli di animali sani allevati in modo convenzionale. Ciononostante, l’Autorità riconosce che persistono preoccupazioni per la salute e il benessere animale associate a questa tecnologia.

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Per quanto riguarda i bovini e i suini non vi sono indicazioni secondo cui esistano differenze tra i prodotti a base di carne o di latte di cloni sani e della loro progenie e quelli di animali sani allevati in modo convenzionale. La tecnologia di clonazione che utilizza il trasferimento del nucleo di cellule somatiche (SCNT) può produrre cloni animali sani, ma, durante il processo di clonazione SCNT, la salute e il benessere animale rimangono un motivo di preoccupazione dovuto principalmente all’aumento del numero di decessi in tutte le fasi dello sviluppo (dal periodo perinatale fino allo stadio giovanile, oltre alla mortalità da aborto). Tuttavia l’EFSA sottolinea che queste preoccupazioni non riguardano la progenie dei cloni nati tramite il sistema convenzionale di allevamento poiché sembra che questa si sviluppi normalmente. Sulla base, infine, dei limitati dati disponibili, non risultano indicazioni scientifiche che possano suggerire un rischio per la diversità genetica, la biodiversità o l’ambiente derivante dai cloni d’allevamento rispetto agli animali allevati in modo convenzionale.

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16 Lettere al Direttore Ho lasciato il mio indirizzo alla SOVEP Cari colleghi, ogni tanto, raramente, mi rifaccio vivo. Succede in genere quando qualcosa non mi va giù, quando non sono allineato col pensiero di tutti. Oggi no! E spero di vedere queste righe pubblicate… così da non passare per il solito contro corrente. Sono stato a Torino, a un incontro della SO.VE.P. il 23 e 24 giugno (Seminario SO-

VEP-SISCA - L’aggressività nel cane e nel gatto: dal riconoscimento alla prevenzione, ndr), per sentir parlare di aggressività del cane e del gatto. Duemilaquattrocento chilometri in onore dell’enciclopedico Jaume Fatjò. Risparmiatemi le parole: pensate a quanto di meglio riusciate ad immaginare. Sbagliato: molto di più! È stato molto di più. E anche la sua assistente, Paula Calvo Soler, è stata brava… e tra l’altro, era pure muy, muy hermosa! Ma non solo questo voglio dire. Sono salito a Torino prevenuto, con uno zaino low cost, appena sufficiente per un ricambio, ma un baule strapieno di luoghi comuni: Torino l’austera! Grigia! Piemontesi chiusi! Coprifuoco alle 8 di sera! E un mare di stereotipi simili.

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Falso, falso, tutto falso! Ho trovato una città verde, viva, disponibile, notturna, ordinata, eccetera eccetera. Soprattutto ho conosciuto persone fuori del comune. Spero non si dispiacciano se le nomino pubblicamente: Maria Teresa Miletto (conosciuta come Mitti) e Maurizio Alliani, presidente e vice della SOVEP. Efficienti, mai stanchi, sorridenti, entusiasti. Thomas Bottello, cordialissimo presidente dell’ordine e sua moglie (perdono, mi sfugge il nome), la collega più cosmopolita mai conosciuta. E tanti altri di cui purtroppo, ho perso le coordinate. È andato tutto meglio di quanto mi fossi figurato. Un’ospitalità fuori ordinanza. Senza of-

“Si è voluto instillare nei media una superficiale ed inconsistente distinzione tra coloro che amano gli animali e coloro che, invece, caldeggiano la vivisezione”. Sen. Rossana Boldi, Presidente 14° Commissione

fesa… una roba da meridionali! E la qualità dell’incontro era in tutto e per tutto da dieci. Peccato per chi se l’è perso! Ora, alla SOVEP, ho lasciato il mio indirizzo e ho chiesto di avvisarmi di tutto quello che faranno. Non vedo l’ora di tornarci. Un grazie di cuore a tutti i piemontesi e complimenti… Valerio Jarussi - Foggia

Prof. Jaume Fatjò, Presidentente European College of Animal Welfare and Behavioural Medicine

TORINO, 23/24 Giugno 2012 - Seminario “L’aggressivita nel cane e nel gatto” In primo piano, da sinistra, Maria Teresa Miletto (presidente SOVEP), Paula Calvo (relatrice), Maurizio Alliani (vice presidente SOVEP), Jaume Fatjò (relatore)

Da sinistra, Thomas Bottello (Presidente Ordine Veterinari Torino), Maria Teresa Miletto e Maurizio Alliani (Presidente e Vice SOVEP)


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Dalle Aziende

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Maclaren presenta Idrotech 2000 e Doggy La vasca per idroterapia e il carrello ortopedico per cani permanentemente o temporaneamente disabili rivati nell’industria alimentare, packaging, veterinario e ospedaliero. I materiali, per realizzare i carrelli ortopedici, sono in lega d’alluminio 5083 - 6082 - 99,5 da piega, tuttavia viene eseguito un trattamento chimico anticorrosione/protettivo, di

anodica colorata ral, su ogni singolo pezzo. Tutta la viteria che compone il carrello ortopedico è in inox aisi 304/316. Le ruote, in lega leggera - soft - con camera d’aria pneumatiche, sono utilizzate nel campo ospedaliero e veterinario. I materiali plastici sono in der-

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lin/polizene/phd derivati dall’industria alimentare. I tessuti e le fibbie antistrappo, sono anallergici /idrorepellenti/antimacchia; con un semplice gesto, si possono mettere e togliere dal carrello ortopedico e lavare in lavatrice a 30 gradi. Le incisioni su ogni particolare del carrello ortopedico Doggy sono realizzate al laser. L’unico con marchiatura (CE) prodotto e costruito interamente in Italia. Il carrellino ortopedico Doggy, è stato realizzato e testato con cura, massima serietà ed esperienza. Con la stretta collaborazione del dott. Andrea Martinoli ed l’esperienza nel campo meccanico del Sig. Maurizio Canazza, Doggy e Idrotech 2000 sono prodotti by Maclaren Srl. ■

Eventi Veterinari

IDROTECH 2000 Idrotech 2000 è un sistema integrato che associa le virtù dell’acqua all’efficacia del movimento. È il più valido strumento attualmente a disposizione del fisioterapista. Come funziona: una volta che il cane ed il fisioterapista hanno preso posizione, la vasca viene gradualmente riempita d’acqua e il tappeto scorrevole, posto sul fondo, comincia lentamente a muoversi. Un computer controlla tutte le operazioni: riempimento d’acqua prestabilita all’altezza, velocità, temperatura dell’acqua, durata del trattamento, tutto calcolato in base alla taglia e alla patologia dell’animale. A cosa serve: alla riabilitazione motoria di pazienti che hanno subito interventi, traumi o sono affetti da patologie neurologiche o muscolo scheletriche che determinano disfunzioni motorie fino al recupero del tono e potenziamento muscolare. Tecnologia, materiali e soluzioni all’avanguardia: la vasca è composta interamente in acciaio inox AISI 304/316, vetri antisfondamento e materiali antibatterici derivati dall’industria alimentare, veterinaria e ospedaliera è interamente costruita e prodotta in Italia con marcatura CE e analisi dei rischi. Idrotech 2000 è realizzato in collaborazione con il dott. Andrea Martinoli.

CARRELLI ORTOPEDICI Il progetto è nato a inizio 2011 in collaborazione con il dott. Andrea Martinoli che si è valso di una esperienza ventennale per i carrelli ortopedici di importazione americani. Sotto i suoi consigli, test e prove tecniche, si è arrivati a utilizzare il carrello ortopedico Doggy nella quotidianità ed esigenza del nostro più amato compagno. Il nostro staff di tecnici meccanici e progettisti in 3d, coordinati dal Sig. Maurizio Canazza, si sono avvalsi in una ricerca mirata di qualità nei materiali, ultra leggeri e resistenti alla corrosione, de-

Un tecnico che lavora al nostro fianco: da oggi si può INFORMAZIONI MODALITÀ D’ACCESSO • Il corso è l’unico in Italia a far parte del programma per la certificazione di qualità degli standard europei, ha frequenza obbligatoria e prevede circa 300 ore di lezioni teoriche e 250 ore di tirocinio pratico presso le strutture veterinarie • Ha durata di due anni • È articolato secondo il programma formativo europeo del dossier delle competenze di ACOVENE (The Accreditation Committee for Veterinary Nurse Education) ed è realizzato attraverso l’insegnamento di veterinari e di docenti che operano nel settore pubblico e privato • Requisito di ammissione preferenziale richiesto è il diploma di scuola secondaria • È previsto un colloquio pre-iscrizione • Il termine delle iscrizioni è il 28 Settembre 2012

SEDI Cremona EV, Palazzo Trecchi,Via Trecchi 20 Roma Abivet,Via Gennargentu 20

CONTATTI Per informazioni sul corso e per appuntamenti: Cremona: Sofia Bassanini - cortecnico@evsrl.it Tel: 0372-403515 Dal lunedì al venerdì dalle 08:30 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 17:00 Roma: Marina Marsili - romainfocorsi@abivet.org Tel: 06-87182658 Dal lunedì al giovedì dalle 12:00 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:30


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18 Calendario attività Dal 14 settembre al 20 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

14 SET 14 SET 16 SET 18 - 21 SET 21 - 23 SET 22 - 23 SET 23 SET 25 - 26 SET 30 SET 30 SET 5 - 7 OTT 6 - 7 OTT 7 OTT 7 OTT 7 OTT 7 OTT 8 - 9 OTT 12 - 13 OTT 12 - 14 OTT 12 OTT 13 - 14 OTT 13 OTT 14 OTT 14 OTT 15 - 17 OTT 16 OTT 17 - 20 OTT

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIOVET SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP CORSO AIVEMP

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

75° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA VETERINARIA - BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 - Roma, Ospedale CTO Andrea Alesini - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it ACQUA E SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! - Hotel Hilton Garden Inn/ Officine Cantelmo Lecce - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

3° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - CARDIOLOGIA 1: ANATOMIA NORMALE E PATOLOGICA, FISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA, CLINICA E DIAGNOSTICA STRUMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. per 29,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CONGRESSO NAZIONALE SIDEV IN COLLABORAZIONE 1° CONGRESSO NAZIONALE SIDEV - ATTUALITÀ IN DERMATOLOGIA - Hotel Serena Majestic, Montesilvano CON SCIVAC (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO SCVI CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA. E ORA COME CHIUDO QUESTO DIFETTO CHIRURGICO? - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SICARV I BIOMARKER IN CARDIOLOGIA VETERINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO SIVAR LE VERIFICHE ISPETTIVE UFFICIALI SECONDO IL PACCHETTO IGIENE E LA NORMATIVA VIGENTE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE: ONCOLOGO - Bolzano - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IL PANCREAS ENDOCRINO - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: No crediti - Per informaIN COLLABORAZIONE CON SOVEP zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO REGIONALE SCIVAC PUGLIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA - Trani- Hotel San Paolo al Convento - Via IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Statuti Marittimi 111 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Crowne Plaza Hotel, Padova - Via PO 197 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA ARGOMENTI DI CHIRURGIA NEL CONIGLIO E NEI RODITORI - “Sala polivalente” Via Ippolito D’Aste a Recco ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: info@sivae.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Napoli - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Hotel Klass, Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani Segr. Deleg. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE - Hotel Franz - Viale Trieste 45 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SCIVAC CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA REFERTAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - II EDIZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 10 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO SCIVAC / SISCA SEMINARIO SISCA - LA SINDROME DA PRIVAZIONE SENSORIALE NEL CANE, DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO REGIONALE SCIVAC LAZIO- CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA - Roma, Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: No crediti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SEMINARIO NAZIONALE SIVE SEMINARIO NAZIONALE “RECENTI SVILUPPI NELLA RIPRODUZIONE DEGLI EQUINI” - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it INCONTRO SIONCOV / SIODOCOV HEAD AND NECK CANCER - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO SIVE

CORSO PRATICO: “ECO-DOPPLER IN RIPRODUZIONE EQUINA” - Crema - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SISCA

ELEMENTI TEORICI SU ANSIA E FOBIA NELL’UOMO. CO-MORBILITÀ NELLA TRATTAZIONE DELLA PATOLOGIA IN UMANA. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non rich. accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Bologna, Hotel Savoy - Via del Pilastro, 2 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AO MASTERCLASS COURSE ON PATELLAR LUXATION TREATMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INFEZIONI DA E. COLI VEROCITOTOSSICI: L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO IN ALLEVAMENTO NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE ALIMENTARE - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) - ECM: Rich. Accred. - Per info.: Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it 4° IT. ORTOPEDIA: III PARTE - OSTEOSINTESI INTERNA AOVET BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 29,5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

INTERNATIONAL COURSE SCIVAC

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DEL MEZZOGIORNO ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

1) La diagnosi di neoplasie a carico delle ghiandole salivari si esegue mediante:

a b c d

Biopsia ad ago sottile e istologia della massa Elettivamente mediante sialografia Elettivamente mediante TAC o RMN Elettivamente mediante sialografia e RMN

VETERINARIA 25 | 2012

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 7 luglio 2012

SOLUZIONI

2. Qual è il modello di allevamento suino più diffuso?

a

ciclo aperto

b

ingrassi

c

ciclo chiuso

QUIZ 2

14 - 15 SET

laPROFESSIONE

QUIZ 1

14:08

Risposta corretta: a) Delegazione Regionale SCIVAC Valle D’Aosta: “Le patologie chirurgiche delle ghiandole salivari: dalla visita alla terapia” - Villair di Quart (AO), Aprile 2008

23-07-2012

Risposta corretta: c) Seminario SIVAR: “Esperienze di management dell’allevamento suino” Parma, Gennaio 2008

Professione Veterinaria 25-2012:ok


Professione Veterinaria 25-2012:ok

23-07-2012

14:08

Pagina 19

A.N.M.V.I.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI


Professione Veterinaria 25-2012:ok

23-07-2012

14:08

Pagina 20


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